Parola «Pisogne» [ Frequenza = 8 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
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 Essendo l'Opera di Don Bosco anche da quelle parti già assai conosciuta e ammirata, il vescovo monsignor Giacomo Corna Pellegrini, nativo di Pisogne, portò il pensiero su di lui per rialzare le sorti del povero istituto.

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 Un voluminoso incartamento racchiude la documentazione completa di una pratica che riguarda Pisogne e va dal 1878 al 1886, culminando però nel 1879.

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 É Pisogne una borgata della diocesi e provincia di Brescia, all'imboccatura della Valle Camonica, sulla riva orientale del lago d'Iseo.

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 Da Rovato altri nuovi informatori, che avrebbero voluto una scuola professionale nel loro paese, dicevano corna di Pisogne, perchè luogo di febbri e covo di discordie, con un municipio responsabile della rovina del collegio Mercanti.

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 Si dissero fra l'altro noli favorevolmente prevenuti sulle condizioni igieniche locali, circostanza assai pregiudizievole all'incremento [313] dell'istituto, e dichiararono che per il prossimo anno scolastico, data la momentanea deficienza di personale insegnante a motivo di precedenti impegni, Don Bosco non poteva obbligarsi all'apertura del collegio di Pisogne.

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 Si giunse così al 1881, quando una Seconda commissione delegata dalla giunta si recò a Torino per conferire con Don Bosco e con lui si stabilì che un Salesiano accompagnato da un tecnico sarebbesi portato a Pisogne per visitare l'edifizio, osservare le adiacenze e giudicare sul da farsi.

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 [215] Lettera, Pisogne, 8 ottobre 1878.

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 [216] Lettera della giunta, Pisogne, 15 novembre 1878.





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