Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002000143 |
Forse Maria Vergine stessa aveagli visibilmente concessa la grazia delle guarigioni, ed egli con questo artifizio delle pillole e delle polveri si nascondeva per non essere oggetto di ammirazione. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004002123 |
L' Armonia accennò a questo fatto e un empio giornale argomentò che fossero i preti coloro che avean dato fuoco alle polveri: scellerata insinuazione, che in certi casi poteva accendere sanguinarie passioni di vendetta.. |
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A004002443 |
In un istante tutte quelle polveri divamparono, gli abiti del Chiesa [464] si accesero ed egli, gettato il canestro, e pieno di ustioni corse a tuffarsi nell'acqua di un canale. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005000497 |
Si era sparsa eziandio nel popoletto un'altra voce: che cioè il coléra fosse cagionato specialmente da una certa acqua biancastra per causa di certe polveri mortifere, che si diceva trovarsi nei pozzi: quindi molti non volevano più bere.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006001908 |
Anzi gli emissarii delle sette continuavano a congiurare per commuovere le città dell'Umbria e delle Marche; tentavasi di sedurre i soldati pontificii, che in quelle stavano di guarnigione, e si introducevano in gran copia armi, polveri, danari e stampe sovversive. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008008870 |
Con Luigi Castellano di Pavia si aggirava in ogni sotterraneo e a sangue freddo studiava i siti ove stipare le polveri. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009004705 |
Il 24 novembre 1868 i muratori Monti e Tognetti per aver fatto saltare colle polveri il 22 ottobre 1867 una parte della caserma Serristori in Roma uccidendo 27 Zuavi, convertiti sinceramente avevano lasciato il capo sotto la ghigliottina. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010003925 |
E ritenne lo stesso nome anche dopo, quando, tra altre vicende, venne ceduta al governo francese, quindi al Re di Sardegna, che l'affidò ai Canonici Regolari Lateranensi di N. S. Incoronata e di S. Teodoro, e durante le guerre napoleoniche fu magazzino di polveri e caserma di soldati, e nel 1835 ospedale pei colerosi; ed anche dopo che, acquistata dal marchese Centurione, nel 1843 venne riaperta al culto, servì di tratto in tratto ad usi profani, e nel 1859 fu magazzino per le cose più preziose dell'esercito francese venuto in Italia, e nel 1866 - 67 lazzaretto pei colerosi.. |