Parola «Reano» [ Frequenza = 45 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005001644 

 -Il Marchese, veduto intanto sul Rondò Reano Giuseppe che aspettava il suo superiore, ritornò in città; e D. Bosco, discendendo quel tratto di strada che mette all'Oratorio, narrava al giovane quanto eragli occorso in quella sera, conchiudendo: Sia benedetta quell'anima generosa e pia!.

  A005002701 

 In quel mentre entrò nella sala il cavaliere Peyron; salutò D. Bosco rispettosamente, e poi udite le sue ultime parole gli disse in atto di venerazione: - D. Bosco, non si converta neh agli esercizii di S. Ignazio Noti si converta per carità! - Così narrò Reano Giuseppe che era presente..

  A005002718 

 D. Rua e Reano tennero memoria di questi fatti, e Mons. Cagliero testifica come di un singolare fenomeno che un anno dopo, quando condensavasi un temporale, tutta la persona di D. Bosco, pareva involta in un leggero vapore e specialmente le mani emanavano odore di zolfo.

  A005002795 

 Celestino Durando, giovanetto di molta intelligenza,e studioso, faceva ripetizione di lingua latina a Giuseppe Reano, Bongiovanni Domenico e Duvina nel coro della chiesa di S. Francesco, e a quel rombo spaventevole provarono così terrorizzante sensazione, che per più mesi si risvegliava in loro ad ogni rumore improvviso..

  A005002948 

 "Si stava cenando nella Canonica, raccontò il giovane Giuseppe Reano, e il Vicario incominciò a lodare le geste di D. Bosco.

  A005002969 

 Cagliero, sulla cui porta fece poi scrivere D. Bosco da Reano nel 1859: Ne impedias musicam.

  A005003077 

 Reano Giuseppe mise in carta alcuni suoi sermoncini, i quali avevano per iscopo di incoraggiare i giovani nella strada della vita eterna, perchè Dio li voleva assolutamente tutti salvi.

  A005003117 

 Così testificava Reano Giuseppe.

  A005003321 

 Una sera D. Bosco entrò nella camera del fratello, dove erano Buzzetti, Rossi Giacomo, Davitto, Reano e la cognata, la quale aveva pianto tutto il giorno, oppressa dal timore di perdere il marito.

  A005003653 

 Giuseppe Reano, dopo la narrazione degli esercizi spirituali fatti con gran fervore dagli studenti, ci lasciò scritto:.

  A005004045 

 Un giorno di agosto, stando egli sotto il porticato della casa, diceva ad una trentina di giovani che lo circondavano, tra i quali Reano Giuseppe e Lazzero Giuseppe, che aveva presa stanza nell'Oratorio il 3 agosto: - Avrei bisogno di far lunghe passeggiate, sia con gli adulti della casa, sia coi giovanetti; e mentre così quelle esercitazioni prodotte dal moto sarebbero di vantaggio alla mia sanità, io potrei discorrere co' miei amici di tante e tante cose.

  A005004093 

 Lasciò scritto Giuseppe Reano: "Uno studente, nativo d'Ivrea, era colpito da un'ernia cagionata dallo spostamento di un viscere.

  A005005114 

 Giuseppe Reano scrisse in questi termini alcune rimembranze delle parlate di D. Bosco agli alunni prima che andassero a riposo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006000342 

 Ritornato in Torino e trovandosi in mezzo ad un gran numero di giovani, Reano Giuseppe gli diceva essere comparsa in cielo una cometa di straordinaria grandezza.

  A006000570 

 Una sera del mese di novembre, nel 1858, Reano Giuseppe raccoglieva dal labbro di D. Bosco e ci tramandava la sua parlata: - Due cose solo io temo: il peccato mortale che dà la morte all'anima, e la morte corporale che sorprende chi si trova in disgrazia di Dio.

  A006001367 

 Fra queste e altre continue lezioni, che D. Bosco dava di galateo, Reano Giuseppe ne ricorda una di non leggera importanza.

  A006001456 

 In questi stessi giorni D. Bosco colla benedizione sacerdotale otteneva una singolare vittoria che fece ridere molto gli alunni, i quali dicevano: - Peccato che Don Bosco non sia generale! Ha trovato un mezzo facile per far sgombrare il nemico da un territorio da lui occupato! - Così scrisse di questo fatto a D. Bonetti, Giuseppe Reano..

  A006002777 

 "Monsignore, lasciava scritto Reano Giuseppe, manifestava a D. Bosco nel dopo pranzo la gioia grandissima da lui provata in quel giorno, assicurandolo che quando occorresse altra simile occasione non era d'uopo invitarlo; sarebbe bastato soltanto un avviso ed egli sarebbe subito intervenuto volentieri.

  A006002780 

 Essendovi rimasto lungo tempo egli, Reano, temendo qualche sopruso aperse alquanto la porta per spiare; e vide quell'apostata inginocchiato che si confessava..

  A006002780 

 Testimonio di tali relazioni fu Reano, il quale eziandio raccontava come un giorno venisse un valdese a questionare con D. Bosco.

  A006003125 

 Questo fatto ce lo riferì Reano Giuseppe..

  A006003389 

 Alle quattro ore, Reano Giuseppe, terminata la scuola ai giovani esterni si recò nella camera di D. Bosco per vedere come andassero le cose.

  A006003665 

 I perquisitori incominciano a visitare la scuola del maestro Reano presso la porteria, ove un buon numero di giovani esterni, circa 93, quasi tutti rifiutati dalle scuole civiche, o, per essere troppo discoli, o troppo sudicii, incominciavano ad imparare a leggere e a scrivere.

  A006003665 

 "Entrò, scrisse il maestro Reano Giuseppe, nella mia classe un signore della questura e avvicinatosi a me, chiese se io avessi la patente d'insegnante e risposi che no.

  A006004331 

 Lo accompagnava Reano Giuseppe, che ci lasciò in iscritto la relazione di questo viaggio.

  A006004598 

 "Chi diede la spinta a tal riforma, scrisse Giuseppe Reano, fu madama Ropolo madre di un allievo.

  A006005391 

 Reano Giuseppe di Foglizzo figlio di Filippo; Perucatti Giacinto di Giuseppe da Villa S. Secondo; Jarach Tommaso Luigi di Carlo Luigi; Fabre Alessandro da Caselle figlio di Luigi.

  A006005405 

 Furono presentati all'assemblea quattro nuovi confratelli Reano, Perucatti G., Jarach, Fabre.

  A006005684 

 La nostra narrazione è desunta con esattezza dagli scritti di D. Bonetti Giovanni, di Don Ruffino Domenico, di Reano Giuseppe, di Enria Pietro e di altri testimoni..

  A006005688 

 Rossi Giuseppe era compagno di camera con Giuseppe Reano in una delle stanze presso quella di D. Bosco, dalla quale li divideva una piccola biblioteca.

  A006005688 

 Rossi, che alle 12 e mezzo non aveva ancora potuto chiudere occhio, svegliò Reano, dicendogli: - Senti?...- Reano gli rispose: - Hai troppa paura: dormi, dormi tranquillo.

  A006005690 

 Reano e Rossi esclamarono: - Ohimé! qualche disgrazia.

  A006005692 

 Come Dio volle, dopo alcuni passi ei toccò un quadretto e la piletta dell'acqua santa, che pendevano dal muro in capo del letto; si accertò allora [939] di essere ancora in sua camera, e posta mano alla cordicella che scendeva da un lato, diede quella forte scampanellata che fece accorrere Reano e Rossi.

  A006005693 

 Giunsero Rossi e Reano abbattuti dal timore che Don Bosco ne avesse avuto danno, ma quando furono vicini al letto egli li guardò sorridendo e disse loro con tutta tranquillità e placidezza: - Guardate che cosa vi è in mezzo alla camera.

  A006005696 

 Apro e mi si presenta il giovane Ballario, che per l'affanno appena poteva parlare: - Reano, mi disse, per carità avvisi tosto D. Bosco e venga presto nella nostra camera; è caduto il fulmine il soffitto è precipitato sopra i giovani e una buona parte son morti..

  A006005696 

 E D. Bosco? Così dice di lui Reano Giuseppe nel suo manoscritto lasciato a D. Bonetti.

  A006005760 

 Due giorni dopo lo ritrasse ancora in atto di confessare: i penitenti più vicini erano Reano, Albera e Viale; molti altri stavano più indietro in atto di prepararsi..

  A006006039 

 Altra volta disse ai chierici presente Reano Giuseppe: - Si deve temere e fuggire la compagnia di quelle persone che essere manifestamente rilassate nella condotta morale, censurano tutto ciò che fa tendere a maggior presenza [999] fezione nella pratica dei regolamenti e nelle opere di pietà; e che nemmeno risparmiano l'autorità, gli ordini ed ammonimenti dei Superiori.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007000506 

 Voleva suonare il campanello e chiamare Rossi o Reano: - Ma no, dissi tra me, non voglio disturbare alcuno! - E intanto mi posi a dormire supino; quando mi sento su lo stomaco un peso enorme che mi opprimeva, e quasi m'impediva il respiro.

  A007000560 

 Il giovane Giacomo Reano così scrisse a D. Bonetti..

  A007000864 

 "Mi incontrai, narrava Giuseppe Reano, presso la chiesa di S. Dalmazzo con un capo d'arte congedato dall'Oratorio, il quale mi disse: - Reano, devi sapere che D. Bosco e Don Savio avranno da fare con me!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009001000 

 Fra i primi suoi allievi e maestri furono Don Cagliero Giovanni, D. Giuseppe Lazzero, D. Luigi Chiapale, Giuseppe Buzzetti, Giacomo Rossi, Giovanni Turchi, Callisto Cerruti, e Giuseppe Dogliani; e Bersano, Tomatis, Reano, Fumero, [88] Brunetti, Dassano e cento altri che alla lor volta furono maestri a migliaia di discepoli..

  A009002530 

 Queste parole le udiva Giuseppe Reano, che era presente alla fine del pranzo, durante il quale insieme con vari compagni aveva eseguito un pezzo di musica..





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