Parola «Saette» [ Frequenza = 6 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004001448 

 All'ombra di questo albero, nel recinto di questo sacro edifizio verranno migliaia di giovanetti a trovar riparo e difesa contro ad errori, seminati oggidì da uomini empi e da scrittori venali; riparo e difesa contro a massime distruggitrici di ogni idea di virtù e di morale; riparo e difesa eziandio dalle saette infuocate delle ardenti giovanili passioni, eccitate dai mali esempi e dagli scandali di ogni ceto di persone.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010000733 

 Dal centro di quel celeste globo partiva una fitta pioggia di sprazzi e saette di luce così vivida, che venendo direttamente a colpire i giovani negli occhi, questi restavano sbalorditi, barcollavano per un momento, e quindi non potendo più reggersi in piedi, erano costretti a gettarsi colla faccia a terra.

  A010000736 

 Erano rimasti freddi come ghiaccio, e fulminati dai raggi e dalle saette del pallone per la loro ostinazione in non volersi piegare ad invocare coi loro compagni la misericordia di Dio.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012003600 

 Quei mostri slanciavano contro di noi, coi vapori che uscivano dalle loro fauci, palle di piombo, lancie, saette ed altri proiettili di ogni specie; ma queste armi o non ci arrivavano o colpivano i nostri scudi e rimbalzavano indietro.

  A012006070 

 Camminavano diritti per uno stretto sentiero, non ostante che fossero continuamente fatti bersaglio alle saette e ai colpi di spade e di lancie che partivano da ogni parte.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016004597 

 Sarebbe certamente bastato che Iddio avesse tolto dal mondo l'uomo peccatore; ma quasi che temesse avanzasse ancora qualche rampollo di quella gente iniqua, volle che tutti, eccettuata la sola famiglia di Noè, gli altri anche giusti ed innocenti fossero compresi nello spaventoso gastigo; talchè grandi, piccoli, vecchi, giovani, fanciulli, ricchi superbi umili e poveri tutti vi dovettero soccombere: delebo hominem... ab homine usque ad animantia; anzi gli animali stessi o per aver loro servito d'istrumento a peccare, o solo fosser stati testimoni di lor misfatti, tutti dal primo all'ultimo de' quadrupedi sino agli uccelli; e dagli uccelli sino al più vile degli insetti furono sterminati, a reptili usque ad volucres coeli, - tutti furono sterminati dalla terra, ma in che modo? Eccovi che già si oscura il cielo, dense nubi, tetre caligini tutta ingombrano la terra; saette folgori lampi e fulmini e fulgori strisciano, si scuotono; già più nulla si vede, tutto è tenebre ed oscurità; dirottissima pioggia cade; le cataratte del cielo rotto ogni equilibrio a grosse ruote tramandano giù acque sulla terra; la terra stessa tutta in conquasso dà libero il corso a' fonti che nel suo seno racchiude; e unendosi mari e fonti, cataratte e pioggia insieme tutta coprono la faccia della terra; e gli uomini [597] e i libertini? quei disonesti, quei sensuali, quelli che stimavan tali peccati un picciol male dove sono? Eccoli tutti a pagare il fio di lor turpi nefandità, per lavare le quali vi vuole una smisurata pioggia di quaranta giorni e di quaranta notti; e affinchè il fetore di loro colpe non potesse più farsi sentire, le acque salgono a smisurata altezza su loro corpi fino a sormontare di quindici cubiti le più alte cime dei monti.





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