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A059000433
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«Quali incoraggiamenti non abbiam ricevuti quando nel dì anniversario della sua incoronazione, il Santo Padre portando gli occhi sull'ampio cerchio dei Vescovi dai quali era circondato, degnò assicurarli, «che se molte perle preziose eran cadute dal suo sacro diadema, il suo cuore trovava un compenso in quella corona vivente, dove ogni diocesi aveva il proprio nome e il proprio emblema.» In questi privati conversari ci consolava delle sue pene con altrettanta affabilità, quanto con altrettanta maestà ci si era dato a vedere nelle pompe della canonizzazione.
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A059000681
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Era appunto quello il {323 [373]} tempo d'importunare con racconti di privati infortunii il buon Pio! Con tutto ciò Egli ebbe non solo la degnazione di leggere quella lettera, ma di riporla tra le sue carte: e quando un ecclesiastico del luogo onde era venuta quella lettera, fu per caso dal santo Padre, la prima domanda che gli diresse fu s'egli conosceva un tale di cui gli recitò il nome, e udito che sì, gli consegnò duecento lire, perchè le facesse avere al supplicante, aggiungendovi queste parole: «Ditegli che per ora non posso mandargli di più, ma se Iddio provvederà, gli manderò qualche altra cosarella.» E come disse, così fece: dopo circa tre mesi gli inviò per le mani della stessa persona niente meno che cinquecento lire.
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A061000233
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4° Di celebrare parimente la Messa eziandio in terra sopra l'altare portatile, ma nei luoghi dove non vi saranno Chiese, od Oratorii privati, e dove si troveranno Oratorii privati senza scapito degli indulti;.
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A061000277
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La necessità di operai nella mistica Vigna del Signore mosse molti Vescovi ed altri zelanti Cattolici ad aprire piccoli Seminari, Scuole Apostoliche per le Missioni, ed altri privati Istituti o Pie Opere a fine di coltivare i giovanetti nello studio, nella pietà, e conservare nei loro cuori i germi di vocazione Ecclesiastica, qualora Dio ve li avesse seminati.
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A061000291
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Estensione delle Facoltà concesse alla Casa principale a tutte le Case della Congregazione, in forza di cui si possono erigere Oratorii privati a vantaggio dei Soci Salesiani e di tutti quelli che in qualunque modo appartengono a tali Case; in qualunque solennità dell'anno, possono soddisfare al Precetto Ecclesiastico.
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A126000028
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1° È un Ospizio di carità; vive di beneficenza quotidiana; non compromette gli interessi nè pubblici nè privati di alcuno.
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A126000033
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Soltanto nel 1878 il sig. Provveditore agli studi di Torino, non bene informato dello scopo e della natura di questo Istituto, volle denominarlo Ginnasio Privato annesso all'Oratorio di S. Francesco di Sales, e quindi assoggettarlo alla Legge che dirige i Ginnasti Privati.
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A126000047
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Quando si trattò in altri paesi la gran questione della beneficenza pubblica, credo che coloro i quali con molta ragione volevano escluderne i principii assoluti, tuttavia riconobbero che là dove c'è impossibilità di soccorrere dal canto dei privati e dove il Governo senza impegnarsi in istituzioni sue proprie, può per altro riempiere, se non altro, temporariamente almeno, qualche lacuna, lo possa e lo debba fare.
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A127000402
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Erano le dodici meridiane del 9 corrente mese, ed i missionari salesiani erano tutti schierati in forma di semicircolo nella sala vicina a quella in cui Sua Santità suole fare i ricevimenti privati, quando loro apparve il Santo Padre, accompagnato dagli eminentissimi Asquini, Catterini, Franchi e Di Pietro, da molti Prelati, Vescovi ed Arcivescovi.
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A127000602
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Tanto più che negli Istituti privati si può stabilire l'orario che torna a maggior comodità degli insegnanti.
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A127000614
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- Dalle precedenti mie lettere mi pare che risulti chiaramente questo: 1° che quello di Don Bosco non entra nell'ordine degli istituti privati, come vorrebbe il signor Provveditore, e non va soggetto alle leggi di quelli; 2° che, quando anche pi volesse chiamare Istituto privato, le prove recate dal signor Provveditore non dimostrano niente affatto che quell'Istituto {252 [252]} mancasse di professori approvati, come reca il decreto ministeriale, e fosse perciò meritamente chiuso.
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A127000618
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Dice il signor Rho: Giova sapere che fino dall'anno scolastico 1876-77 si pubblicò e si mandò da questo Consiglio scolastico provinciale a tutti i direttori di Istituti privati, e perciò anche al suddetto sacerdote Bosco, un avviso a stampa, in cui venivano invitati ad uniformarsi al disposto della legge, particolarmente riguardo ai requisiti voluti nei professori e maestri per poter attendere all'insegnamento.
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A127000629
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Ciò nulladimeno il signor Provveditore volle sottoporre quest'Ospizio alle leggi dei ginnasi privati, e quindi obbligare il superiore con non leggeri sacrifici a mettere in classe dei professori patentati.
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A127000631
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Non sembrò pago di questo il signor Provveditore, ma pretese che gl'insegnanti titolari si trovassero in classe secondo l'orario di suo gradimento! Il che è contro alle leggi, che lasciano ai ginnasi privati la facoltà di stabilire l'orario che torna a maggior comodità dei medesimi.
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A139000089
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Già da 30 e più anni Tarquinio regnava, quando i due figliuoli di Anco mal sofferendo di essere stati privati del regno dal loro tutore, pagarono due pastori i quali fingendo di aver querela fra loro, si presentarono al Re per ottener giustizia.
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A139000439
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Migliaia di cristiani fra i più atroci tormenti furono condannati a morte; migliaia furono privati d'impieghi, di sostanze e rinchiusi in oscure prigioni; migliaia mandati in esiglio.
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A139000758
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Frattanto la chiesa cominciò ad accettare in dono ed a ritenere, senza più venderli, beni stabili, perciocchè gl'imperatori avendola conosciuta per vera ed esistente non le potevano negare quei diritti e quei mezzi di sussistere, che un governo non può negare ai privati, dovendola piuttosto proteggere contro agli usurpatori.
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A139000763
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Per ottenere vie meglio tale intento i vari stati greci mantenevano a Delfo ambasciadori che formavano il così detto consiglio Amfizionico incaricato di tutelare l'indipendenza e il dominio dell'oracolo e della città contra le usurpazioni e gl'insulti sì dei privati e sì delle repubbliche.
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A139001443
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I cavalli dei privati adoperavansi a portare pesi e trar carrette.
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A139001678
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Che orrore sarebbe mai il raccontarvi le barbarie commesse in quel tempo! Monache e frati spogliati e cacciati dai loro chiostri; preti e parroci trucidati; dodici pugnalati in un sol giorno pel solo gusto di vederli spirare tra' tormenti, senza far loro alcun processo, per conoscere se erano colpevoli od innocenti; parecchi de' migliori cittadini, non di altro colpevoli, che di non voler essere ribelli, privati dei loro averi, furono imprigionati, o pugnalati.
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A140000104
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Già da 30 e più anni Tarquinio regnava, quando i due figliuoli di Anco, male sofferendo di essere stati privati del regno dal loro tutore, pagarono due pastori perchè andassero ad ucciderlo.
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A140000409
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Migliaia di cristiani finirono la vita fra atroci tormenti; migliaia furono privati d'impieghi, di sostanze e rinchiusi in oscure prigioni; migliaia mandati a confine.
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A140000699
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Frattanto la Chiesa cominciò ad accettare in dono ed a ritenere beni stabili senza più venderli; perciocchè gli imperatori avendola conosciuta per vera ed esistente non le potevano negare quei diritti e quei mezzi di sussistere, che un governo non può negare ai privati; anzi sentirono il dovere di proteggerla e onorarla.
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A140000703
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A fine di ottenere vie meglio il loro intento vari Stati greci mantenevano a Delfo ambasciatori, che formavano il così detto Consiglio amfizionico, incaricato di tutelare l'indipendenza e il dominio dell'oracolo e della città contra le usurpazioni e gli insulti sì dei privati, sì delle repubbliche.
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A140001476
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Che orrore sarebbe mai il raccontarvi le barbarie commesse in quel tempo! Monache e religiosi spogliati o cacciati dai loro chiostri; preti e frati trucidati; dodici trafitti di pugnale in un giorno pel solo gusto di vederli spirare tra' tormenti, senza far loro alcun processo di sorta, per conoscere se erano colpevoli od innocenti; parecchi de' migliori cittadini, non di altro colpevoli che di non voler esser ribelli, furono privati de' loro averi, imprigionati o sgozzati
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A143000006
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Fin dall'anno 1841 il Sacerdote Bosco, aiutato dalla Carità dei privati e dai sussidi del governo, va raccogliendo giovani abbandonati e li ricovera in casa sua per salvarli dai pericoli dell'indigenza e dalla corruzione delle pubbliche strade.
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A143000028
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Ricevuto questo decreto il Sacerdote Bosco si rivolgeva al Ministero facendogli osservare che {13 [461]} quel decreto non aveva fondamento legale, sia perchè essendo il suo un Istituto di beneficenza, non era tenuto a porre nelle classi professori titolati, già perchè, come si richiede negli istituti privati, i diversi insegnamenti erano affidati a professori patentati, i quali, quando siano impediti dal far lezione, possono farsi supplire da altri insegnanti; sia ancora perchè non vi era nessuna delle gravi cagioni indicate dall'articolo 242 della legge per la chiusura di un istituto.
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A143000038
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2° Negli istituti privati si chiedono i titoli legali per assicurare la buona riuscita in giovani, che, qualora non vi fossero istituti privati, avrebbero agio di frequentare le scuole pubbliche e godere il benefizio di una soda istruzione.
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A143000039
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3° Un'altra grave differenza corre tra gli ospizi di beneficenza e gli istituti privati, ed è che questi, esigendo dagli allievi una regolare pensione, debbono dar loro certe guarentigie d'idoneità, ed il governo le deve assicurare.
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A143000048
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246 della legge dice ancora che gli insegnamenti (nei ginnasi privati) debbono essere dati in conformità del programma in cui sarà annunziata al pubblico l'apertura dello Stabilimento.
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A143000049
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Dunque l'Autorità scolastica ponendo le scuole di D. Bosco nell'ordine dei ginnasi privati, come apparisce dal decreto, ed applicando loro le leggi di quelli, prese un grave abbaglio circa la natura di esse, e poichè il decreto di chiusura è conseguenza di questo abbaglio, ne consegue che non possa essere fondato sulla legge.
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A143000051
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" Parole che certo non vanno riferite ad insegnanti privati.
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A143000058
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3° Che il detto Oratorio come opera di beneficenza non cade sotto la legge che governa gli istituti privati, e non si possono ragionevolmente richiedere per le sue scuole i professori titolati;.
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A143000066
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La giustizia delle cose domandate, 1'utilità grande che ne può derivare ai privati ed alla civile società fanno sperare che V. M. potrà seguire la paterna bontà del suo Cuore, e consolare una numerosa schiera di poveri fanciulli, che da cinque mesi versano in angosciosa incertezza del loro avvenire.
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