Parola «Cafarnao» [ Frequenza = 9 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001001543 

 Frattanto egli continuava a far ripetizione o scuola di latino, e fra coloro che in quelle vacanze frequentavano le sue lezioni ebbe l'onore di annoverare pure il giovanetto Giovanni Battista Bertagna, che poi fu il prestantissimo teologo, maestro di morale al convitto di S. Francesco di Assisi, Vescovo Titolare di Cafarnao ed Ausiliare del Cardinale Alimonda, Arcivescovo di Torino..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000191 

 Tra questi basti nominare il Teologo Giovanni Battista Bertagna, compatriota del nostro D. Bosco, Vescovo Titolare di Cafarnao, per alcun tempo Coadiutore di Torino, e a sua volta esimio maestro di Morale..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006001931 

 - Non è egli costui il figlio del falegname Giuseppe? E che! Vuol fare il Dottore in mezzo a noi? - E mettendo in dubbio i suoi miracoli gli gridano: - Tutte quelle cose che abbiamo udito essere state fatte da te in Cafarnao falle anche qui nella tua patria.

  A006001932 

 E Gesù con un miracolo evidente impedisce che gli mettano le mani addosso, passa in mezzo a quella turba d'insensati e discende a Cafarnao.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015005758 

 3° Con la Morale di S. Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, qual era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandì i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e ch'era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017001944 

 La consacrazione sarà fatta da Sua Eminenza Reverendissima ilSig. Cardinale Gaetano Alimonda, nostro Arcivescovo veneratis­simo, coll'assistenza di loro Eccellenze Reverendissime Mons. Giovanni Battista Bertagna, Vescovo titolare di Cafarnao e Mons. Emiliano Manacorda, Vescovo di Fossano..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018002604 

 In mezzo al più religioso silenzio il Vescovo di Cafarnao diede la rituale assoluzione..

  A018002674 

 L'altro Vescovo è il rinomato moralista monsignor Bertagna, titolare di Cafarnao e ausiliare dei cardinale Alimonda.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019001785 

 E, I° Con la S. Sede rifiutandosi di obbedire e buscandosi sospensioni particolari, non volendo stare a sentenza dei Tribunali di essa, ma consigliandosi e combinando con capimagistrati per reagire a Roma e renderle frustanere; 2° Con veri dettami della Fede, avendo, prima ancora che fosse Vescovo, stampate proposizioni, nelle quali andava d'accordo coi capi – setta: proposizioni confutate in uno degli accennati opuscoli, intitolato Piccolo Saggio sulle dottrine di Mons. Gastaldi, nella parte che è propriamente Saggio; 3° Con la Morale di San Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, quale era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandi i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e che era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao; 4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specie contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non era più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione; 5° Con la sana e cattolica filosofia, essendosi esso fatto campione delle teorie Rosminiane, i cui seguaci ho letto io stesso in un giornale liberale professare che avevano una rocca in Gastaldi Arcivescovo di Torino; 6° Col suo Clero e coi migliori di esso intimando sospensioni senza numero e per futili motivi; e tra le vittime di sospensioni, anche Don Bosco quanto al ministero delle confessioni; cosa però, di cui non s'era accorto esso ed altri supposero che le sue Patenti di Confessione fossero state, come al solito, regolarmente confermate ad annum; mentre però Don Bosco aveva avuto, come seppi, da lui stesso, da Papa Pio IX facoltà di confessare da per tutto senza limiti di territorii; 7° Per fino coi Vescovi vicini, a cui vietava di venire per funzioni di sua Diocesi [107]; 8° Direi per fino coi Santi, giacchè trattandosi di ristampare per la millesima [406] olta una Laude di Sant'Alfonso, perché volendone permettere la ristampa senza una variante da esso voluta, ed osservandogli il tipografo od altri che quella Laude era oramai antica, perché alcuno aveva mai avuto a vedervi nulla che non andasse bene, esso gli soggiunse: Sant'Alfonso era Vescovo, ed io sono Arcivescovo, e voglio così!; 9° Col Capitolo Metropolitano.





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