Parola «Comollo» [ Frequenza = 161 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
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 CAPO XXXVIII. La classe di retorica - Luigi Comollo e sua relazione con Giovanni - Questi lo difende contro alcuni insolenti - Umile confessione - Begli esempi dell'amico. 113.

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 CAPO XLVI. Luigi Comollo entra in seminario - Preziosi frutti di una santa amicizia Bontà, umiltà e pazienza di Giovanni coi compagni - Le visite degli studenti di Chieri - Il circolo scolastico e una santa lega per l'osservanza delle regole del seminario - Studii ne' quali si occupa Giovanni - Stima ed affezione dei Chieresi - Due consolanti avvenimenti. 134.

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 CAPO XLVIII. Prima predica di Giovanni ad Alfiano - Sua passeggiata a Cinzano per visitare Comollo - Sua politica per far apparecchiare un pranzo - Novelle prove di sua memoria. 142.

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 CAPO L. Il primo corso di teologia - Altro attestato in lode di Giovanni - Suo amore per la storia ecclesiastica e per il Papa - Accademia letteraria fra i seminaristi - Giovanni Bosco infermiere - Le vacanze - Visite degli amici - Giovanni predica ancora ad Alfiano - Sostituisce il predicatore mancato improvvisamente a Cinzano ed a Pecetto - Altro discorso a Capriglio - Umile giudizio sulle sue prediche - Si reca nuovamente a Cinzano - Dialogo con Luigi Comollo - Presagi di morte - Vocazioni ecclesiastiche. 148.

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 CAPO LI. Lo studio della teologia - Giovanni è fatto sagrestano della cappella - Preziose confidenze di Comollo con Giovani - Gli esercizii spirituali e il teologo Giovanni Borel - Comollo cade infermo - Sogno prima spaventoso e poi consolante - Sua santa morte - Sua prima apparizione. 152.

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 CAPO LII. Solenne sepoltura di Comollo - Apparisce ad un'intiera camerata di seminaristi - Giovanni in vacanza - Giorgio Moglia - Presso il Teol. Comollo - Da D. Giuseppe.

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 Tanto promise e tanto adempiè, finchè si incontrò in Chieri col giovane Luigi Comollo.

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 - Quell'atto eroico mi fece ricordare di quanto avevo udito, che doveva venire alle scuole un giovanetto santo, e chiestone la patria ed il nome, conobbi essere quello appunto il giovane Luigi Comollo, nipote del prevosto di Cinzano, di cui si erano uditi tanti encomi nella pensione del Marchisio"..

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 D. Giuseppe Comollo, suo zio paterno, santo e dotto ecclesiastico.

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 Luigi Comollo era nato il 7 aprile 1817, nella borgata detta Apra del paese di Cinzano, ove era parroco.

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 Luigi Comollo era stato sempre la consolazione e la gioia della casa paterna.

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 Ciò aveva un giorno fatto palese verso di taluni, che volevano disprezzare e percuotere il medesimo Comollo ed un altro, di nome Antonio Candelo, modello di bonomia.

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 I modi verecondi ed umili di Comollo, quel non osare prevalersi della confidenza che gli era data, quel non ardire trattare con libertà, furono per Giovanni argomento di ringraziare il Signore.

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 L'uno aveva bisogno dell'altro: io di aiuto spirituale, l'altro di aiuto corporale; perciocchè il Comollo per la sua grande timidità non osava nemmeno tentare la difesa contro gli insulti dei cattivi, mentre io da tutti i compagni, anche maggiori di età e di statura, era temuto pel mio coraggio e per la mia forza gagliarda.

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 - Un numero notabile dei più alti e dei più sfacciati si misero in atteggiamento di comune difesa e di minaccia contro di me, mentre due sonore ceffate caddero sulla faccia del Comollo.

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 Comollo sapeva invitare con tanta bontà, dolcezza e cortesia, che era impossibile rifiutarsi ai suoi inviti".

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 Dopo la descrizione del fatto suesposto, leggiamo ancora nel manoscritto di D. Bosco: "Ben altre lezioni mi dava Comollo: - Mio caro, dissemi appena mi potè parlare tra noi soli, la tua forza mi spaventa; ma credimi, Dio non te la diede per massacrare i compagni.

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 Comollo vivamente mi riprese dicendomi non doversi faceziare colle parole del Signore..

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 - Guarda qui un momento, dissero due compagni al Comollo; ascolta che belle cose! costui ne dice tante, che fa ridere assai - Il Comollo con una strappata si licenziò dai due poco delicati amici, dicendo: - Costui dirà dieci parole per farvi ridere, ma l'undecima è cattiva e vi darà scandalo; d'altronde mio zio mi ha molto raccomandato di non mai fermarmi ad assistere nè ai ciarlatani, nè ai saltimbanchi, nè ai giocatori di bussolotti, nè ad altri pubblici spettacoli; perchè egli diceva: In questi luoghi uno può andare coll'anima innocente, ma sarà un miracolo se ne ritorna nel medesimo stato".

  A001001118 

 Quest'ultimo aneddoto, che D. Bosco stesso stampò nella biografia di Comollo, sembra a prima vista quasi un indiretto rimprovero per lui, che a simili giuochi fin da giovinetto soleva intervenire; ma ponderando attentamente le cose, non lo ferisce menomamente.

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 Afferma aver egli da Luigi Comollo imparato a vivere da cristiano; ma il fatto si è, come ce ne assicura D. Giacomelli loro compagno ed intimo, che Bosco e Comollo reciprocamente si ammonivano per correggersi dei propri difetti, si animavano l'un l'altro a progredire nella perfezione, si eccitavano ad impiegare utilmente tutto il tempo e s'invitavano ad accostarsi con molta frequenza e regolarità ai SS. Sacramenti.

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 Comollo aveva in Giovanni un compagno di speciale confidenza per conferire di cose spirituali.

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 [341] Luigi Comollo poteva essere proposto per esemplare ad ogni giovane per l'intemerata condotta, per l'ubbidienza e la docilità sua.

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 Nei giorni festivi, terminate le funzioni nella cappella della congregazione, per lo più gli studenti andavano al passeggio od a qualche altro divertimento; ma il Comollo, persuaso di poter fare a meno di questi passatempi, tosto recavasi con Giovanni al catechismo dei fanciulli, solito a farsi nella chiesa di S. Antonio.

  A001001122 

 [342] Ogni giorno Comollo andava puntualmente al duomo a visitare il SS. Sacramento, e Giovanni per varii mesi colà recavasi appunto in quell'ora per riceverne edificazione.

  A001001162 

 Comollo, gli disse Giovanni, che fai tu qui? Tutti sono inquieti sulla tua sorte e ti cercano con ansietà.

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 E qui noi, mentre ammiriamo la ingenua divozione di Comollo degna per certo di ogni lode, argomentando dalle parole del nostro Giovanni, notiamo come egli in simile caso avrebbe rimandato ad altro tempo quella preghiera, nè si sarebbe appartato dalla compagnia del professore e degli amici, per non sembrare scortese e recare loro dispiacere, imitando in, ciò quel caro S. Francesco di Sales, che più tardi prenderà [363] per protettore della pia sua Congregazione, il quale non, voleva essere schiavo delle divozioni supererogatorie..

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 Però anzi tutto, al mattino del giorno 24 giugno, con Luigi Comollo e con altri compagni andò a far la santa Comunione pel professore.

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 Senonchè ad un certo punto della ricreazione si spande la voce che Comollo è scomparso.

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 Andati poscia a casa, trovammo di fatto una lettera di D. Comollo, concepita in questi termini: - Considerate attentamente le cose esposte, io consiglierei il tuo compagno di soprasedere dall'entrare in un convento.

  A001001163 

 Ma, come narra egli stesso nelle sue memorie, dovette mutare ancora divisamento: "In quel tempo succedette un caso, che mi pose nell'impossibilità di effettuare il mio progetto; e siccome gli ostacoli erano molti e duraturi, così io ho deliberato di esporre tutto all'amico Comollo.

  A001001225 

 Comollo era ben degno di essere amato da ogni anima cristiana.

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 E però in quell'anno che Giovanni stette diviso da Comollo, parte dall'amico stesso, parte dai compagni, venne a conoscere tutto ciò che operava o diceva l'amico, e ogni cosa conservava gelosamente nel suo cuore..

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 Ma aspettato con maggior desiderio da Giovanni era sempre Luigi Comollo, che in quell'anno faceva retorica.

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 Spesse volte veniva in seminario a visitare Giovanni, e come rapida passava quell'ora, nella quale i due cuori amanti di Dio si palesavano i progetti di una vita che aveano consacrata alla salute delle anime! Giovanni non aveva segreti per Comollo, nè questi per Giovanni.

  A001001264 

 NELLE vacanze dell'anno 1836, indossò pur l'abito chiericale l'angelico giovane Luigi Comollo, ed al riaprirsi delle scuole entrò anch'esso nel seminario di Chieri, dove nuovamente s'incontrò con Giovanni Bosco, il quale, ottenuto il condono di mezza pensione che solevasi concedere ai giovani più studiosi e poveri, con maggior lena incominciava il secondo anno di filosofia.

  A001001264 

 Quivi vieppiù si riannodarono fra i due compagni i vincoli dell'antica amicizia, sicchè la vita dell'uno si confonde con quella dell'altro, e, per parlar di Giovanni, è giuocoforza valerci della biografia ch'egli stesso scrisse del Comollo, celando il proprio nome sotto l'appellativo di intimo amico.

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 Comollo fin dal principio dell'anno erasi scritto sopra un pezzo di carta, che teneva sempre nel libro o nel quaderno, [401] di cui giornalmente soleva servirsi, un motto come programma della sua condotta: Fa molto chi fa poco, ma fa quello che deve fare; fa nulla chi ha molto, ma non fa quello che deve fare. Egli era obbedientissimo in ogni circostanza e in ogni cosa, e, suonato il campanello, subito interrompeva qualsivoglia cosa facesse, per rispondere alla voce di Dio, rappresentatagli da quel suono.

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 Tutte le volte che i seminaristi assistevano in duomo alle solenni funzioni, non solevano più recarsi a recitare la corona della B. V.; ma il Comollo non seppe mai astenersi da siffatta speciale divozione; perciò, terminate queste pubbliche funzioni, mentre ognuno passava il tempo nella permessa ricreazione, egli con Giovanni si ritirava in cappella a pagare, come soleva dire, i debiti alla sua buona Madre colla recita del santo Rosario..

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 Giovanni rispettava questa ardente divozione di Comollo, ma sentivasi internamente avverso a quanto aveva apparenza di singolarità, che potesse destare ammirazione negli altri.

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 La sua pietà non era meno ardente di quella di Comollo, ma aveva aspetto diverso.

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 Le azioni più semplici e indifferenti divenivano per Comollo mezzi opportuni ad esercitar la virtù.

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 Nelle sue memorie D. Bosco fa cenno dell'amico suo con termini, che svelano, senza volerlo, la bellezza del proprio cuore e l'umile sentire di sè: "La mia ricreazione era non di rado interrotta dal Comollo.

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 Non ostante queste umili espressioni di Giovanni, egli era ben degno di stare a pari e di godere dell'amicizia di Comollo.

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 Anzi, dovendo allora, nell'entrata del corso, fare la scelta di un compagno e capitato ivi appunto il Comollo, mi avvicinai a lui; ma, dopo pochi giorni lo abbandonai, perchè, tutto quiete e pace, sarebbe stato meco in penitenza..

  A001001279 

 Conobbi anche l'indivisibile suo compagno il chierico Comollo.

  A001001280 

 Fra di loro erano il chierico Comollo, cui feci io la veglia nella notte antecedente alla sua morte, il chierico Zucca di vicino paese, Picchiotino, Antonio Avataneo e Burzio Poirinesi e Ronco di Chieri, che con qualche altro, che ora non son più, passavano ordinariamente sempre l'intera ricreazione ad udire i suoi racconti e ciò principalmente dopo la cena..

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 Celebre a fare domande era Comollo.

  A001001284 

 I principali soci erano Guglielmo Garigliano, Giovanni Giacomelli e Luigi Comollo.

  A001001284 

 Si discutevano le difficoltà filosofiche non ben intese in iscuola, facendo sempre uso della lingua latina, come aveva proposto Comollo.

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 Approfittai della circostanza e col visitare il Luigi Comollo, che trovavasi sovente in compagnia di D. Bosco, raggiunsi lo scopo prefissomi, poichè dopo non molto tempo ancor io era divenuto suo amico, e la nostra amicizia intima durò fino alla sua morte"..

  A001001290 

 Nel detto seminario trovavasi pure quel chierico Luigi Comollo, amico inseparabile di D. Bosco, e coi parenti del quale io era in istretta relazione.

  A001001313 

 Comollo intanto non dimenticava l'amico e gli scriveva:"Ho già passato circa due mesi di vacanze, i quali anche con questo gran caldo mi hanno fatto assai bene per la corporale sanità.

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 Il chierico Bosco non mancò di accondiscendere all'invito di Comollo.

  A001001314 

 Il parroco di Cinzano, zio di Comollo, era un venerando vecchio di ottanta anni, il quale, andato a Chieri e a Castelnuovo, più volte aveva invitato il nostro Giovanni a venire a visitarlo in Cinzano, aggiungendo che facevalo padrone di casa sua.

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 D. Comollo non ha parole per lodarsi di lei, che è così attenta e premurosa in tutto ciò che può fargli piacere o recargli giovamento..

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 - Comollo lo contentò, e quel capo fu recitato con mirabile prestezza dalle prime parole all'ultime.

  A001001342 

 Aveva letti una volta sola i sette volumi della storia di Giuseppe Flavio, ed ora, toltili dalla biblioteca del prevosto, li porgeva a Comollo [433] dicendogli: - Chiedimi pure quale capitolo vuoi che io reciti, purchè mi dica il titolo.

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 Comollo guardò l'indice e chiese il primo fatto che gli cadde sott'occhio: Giovanni lo sapeva così a mente, che non ne sbagliò una sola frase.

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 E Comollo fu meravigliato di una prova, che Giovanni gli diede della potenza di sua memoria, sicchè dovette concludere esservi pochi al mondo arricchiti di simile dono dal Signore.

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 E così faceva Comollo, e Giovanni recitava come se avesse la pagina sotto gli occhi.

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 Finalmente, accennato da Comollo un fatto, sapeva in quale pagina si trovasse e in quale punto di questo incominciasse il testo.

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 Giovanni allora si fermò alcuni giorni a Cinzano, ammirando sempre più l'angelica condotta, la frequenza ai Sacramenti, l'assiduità alle sacre funzioni di Comollo.

  A001001361 

 All'esame semestrale di quest'anno anche Luigi Comollo conseguiva il premio di sessanta lire, che si suole assegnare a chi più si distingue nello studio e nella pietà.

  A001001361 

 [444] Se è vero che l'amore o trova simili gli amici o simili li rende, possiamo argomentare come il nostro Giovanni, nutrisse almeno gli stessi sentimenti, lo stesso candore, la stessa pietà e virtù di Comollo.

  A001001368 

 Due soli erano gli amici che venivano in tempo di vacanza a casa Bosco: il chierico Giacomelli di Avigliana, il quale ivi pernottava, e più volte Luigi Comollo, che se ne ripartiva la sera ed a cui poi Giovanni più volte restituiva la visita.

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 Pochi giorni dopo il suo arrivo in patria, Giovanni riceveva il seguente biglietto dall'amico Comollo: "Debbo significarti un affare, che da un canto mi consola, dall'altro mi confonde.

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 Che fare? Alto là, disse il Comollo, io accenderò il fuoco, tu preparerai la pentola, e qualche cosa faremo cuocere.

  A001001370 

 Per venire ad una conclusione vantaggiosa, fu deciso che il Comollo tenesse l'animale col collo sopra un tronco di legno appianato, mentre con un falcetto senza punta glielo avrei tagliato io.

  A001001370 

 Sciocchi che siamo, disse di lì a poco il Comollo; il Signore ha detto di servirci delle bestie della terra pel nostro bene; perchè dunque tanta ripugnanza in questo fatto? - Senz'altra difficoltà, abbiamo raccolto quell'animale, e spennatolo e cottolo, ci servì per pranzo..

  A001001370 

 "Comollo fu puntuale, scrive D. Bosco nelle sue memorie, e venne a passar meco una giornata in tempo che i miei parenti erano in campagna per la mietitura.

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 Era una meraviglia l'udire le voci di encomio, che da tutte parti risuonavano sulla predica del Comollo.

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 Io doveva recarmi a Cinzano per ascoltare il discorso del Comollo; ma essendo anch'io incaricato di fare il medesimo discorso ad Alfiano, vi andai il giorno dopo.

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 Io, che conosceva la grande timidità di Comollo, gli chiesi in qual modo fosse riuscito a predicare con tanta franchezza, ed egli mi rispose: - Sul punto di comparire alla presenza del popolo, io mi sentii mancar la forza e la voce, e le ginocchia non mi volevano più reggere.

  A001001371 

 [449] Io tengo presso di me questo discorso, nel quale quantunque Comollo siasi servito di accreditati autori, nulla di meno la composizione è sua, e in essa vi si scorgono espressi tutti quei vivi affetti, di cui ardeva il suo nobile cuore per la gran Madre di Dio"..

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 Giovanni si era recato a Cinzano per congratularsi coll'amico del discorso fatto;, ma non aveva preveduto che in quel giorno medesimo egli avrebbe dovuto parlare dallo stesso pulpito a quella popolazione, che aveva udita il giorno innanzi la voce di Comollo.

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 E D. Bosco quale giudizio dava di queste sue prediche? Egli, che esaltava alle stelle il discorso di Comollo, così scrive di sè: "Dopo il primo anno di teologia, predicai ancora sopra la Natività di Maria in Capriglio.

  A001001383 

 Giovanni in queste vacanze del 1838 ritornò la seconda volta a Cinzano, per concertare col Comollo alcune cose spettanti al vicino anno scolastico.

  A001001383 

 "Un bel giorno, scrive [452] egli ancora nella biografia di questo santo giovanetto, uscii a passeggio col Comollo sopra un colle, donde scorgevasi vasta estensione di prati, campi e vigne.

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 Questo, diceva il Comollo colla massima ilarità di volto, in tempo che godeva ottima sanità, e sì preparava per ritornare in seminario..

  A001001401 

 Questo dialogo veniva tosto dal padre di Comollo manifestato a Giovanni, appena giunto al seminario..

  A001001408 

 Frattanto Iddio misericordioso riuniva finalmente nella stessa scuola i chierici Giacomelli, Bosco e Comollo, dall'amicizia de' quali richiedeva però un grande sacrifizio, rendendo maturo pel paradiso l'angelico Comollo.

  A001001410 

 Intanto Comollo, nonostante i presentimenti del fine prossimo della sua vita mortale, aveva ripigliato seriamente i suoi studi ed all'esame semestrale conseguiva ancora il premio di sessanta lire.

  A001001412 

 Comollo ascoltò ancora la santa Messa, dopo la quale venne sorpreso da uno sfinimento di forze, per cui si dovette trasportare in camera e metterlo a letto.

  A001001412 

 Comollo soggiunse con voce commossa: Mi sento male e quello che mi atterrisce si è dovermi presentare al gran giudizio di Dio.

  A001001412 

 Gli esercizi spirituali del teologo Borel fecero epoca in seminario, e parecchi anni appresso si andavano ancora ripetendo le sante massime, che aveva in pubblico predicate o privatamente consigliate".Il mattino del 25 marzo, giorno della SS. Annunziata, avviandosi Giovanni alla cappella s'incontrò nei corridoi con Comollo, che lo stava aspettando per dirgli essere per lui spedita.

  A001001412 

 In quel momento, attesta D. Giacomelli, Giovanni annunziò ai compagni che Comollo sarebbe morto di quell'infermità..

  A001001413 

 "Terminate che furono le funzioni di chiesa scrive D. Bosco nella biografia dell'amico, mi recai a visitar Comollo nel proprio dormitorio.

  A001001414 

 Queste cose, conchiuse il Comollo, appagarono talmente il mio cuore e mi resero così tranquillo, che ben lungi dal temere la morte, io desidero che venga presto, affine di potermi unire cogli angioli del cielo per cantare le lodi, del mio Signore.

  A001001419 

 Quando andrai al passeggio, e passando presso il luogo di mia tomba, udirai i compagni a dire: Qui sta sepolto il nostro collega Comollo, allora tu suggerisci in prudente maniera a ciascheduno da parte mia, che mi recitino un Pater [4 67] ed un Requiem.

  A001001420 

 Comunque fuori di sè o agitato dalla violenza del male, dettogli appena: - Comollo, per chi bisogna soffrire? egli subito rinvenendo, tutto gioviale e ridente - Per Gesù Crocifisso - rispondeva..

  A001001427 

 Bosco Giacomo viceprefetto, lo invita a far silenzio; ma Vercellino andava ripetendo: - Comollo è morto! - I compagni gli dicevano essere ciò impossibile, perchè alla sera Comollo sembrava di motto migliorato.

  A001001427 

 Comollo entrò nella camerata e disse: Sono morto adesso! E poi disparve.

  A001001427 

 Ebbene, tutti li interrogarono, Comollo come sta? - È morto, risposero.

  A001001427 

 In quella notte, narrava D. Giacomo Bosco, il chierico Vercellino di Bulgaro, che dormiva in una camerata diversa da quella del chierico Bosco, a un tratto essendo svegliato, si mette a gridare: - C è Comollo, c'è Comollo.

  A001001431 

 FATTOSI giorno e sparsasi la voce della morte del Comollo, la più grande costernazione invase il seminario.

  A001001431 

 Tutti però a comune conforto si dicevano: A quest'ora Comollo è già in paradiso a pregare per noi; e andavano a gara per ottenere qualche oggetto che gli fosse appartenuto per ritenerlo come memoria di tanto amato e venerato collega.

  A001001432 

 Appena sepolto Comollo apparve una seconda volta, essendo testimone del fatto un'intera camerata di seminaristi.

  A001001432 

 Ecco come D. Bosco narra il portentoso avvenimento: "Attesa l'amicizia e la confidenza illimitata che passava tra me e Comollo, eravamo soliti a parlare di quanto poteva ad ogni momento accaderci, vale a di re della nostra separazione in caso di morte.

  A001001432 

 Le ultime parole di Comollo e l'ultimo sguardo mi avevano assicurato dell'adempimento del nostro patto..

  A001001432 

 Più volte l'abbiamo confermata, specialmente nell'ultima malattia del Comollo, mettendo però sempre la condizione, se Dio avesse ciò permesso e fosse stato di suo gradimento.

  A001001434 

 Ad un certo momento si fa improvviso silenzio, splende più viva quella luce, e si ode distintamente risuonare la voce del Comollo, ma più esile di quando era vivo, che, per tre volte consecutive, diceva: - Bosco! Bosco! Bosco! Io sono salvo! [473]" In quel momento il dormitorio venne ancora più luminoso, il cessato rumore di bel nuovo si fe' udire di gran lunga più violento, quasi tuono che sprofondasse la casa, ma tosto cessò ed ogni luce disparve.

  A001001436 

 [474] Quando D. Bosco ristampava nel 1884 la biografia del Comollo, alcuni testimoni di questa apparizione erano ancora viventi; anzi le bozze della prima edizione, nella quale se ne fa cenno, furono lette e rivedute dai superiori del seminario e dai compagni che ne furono testimoni oculari.

  A001001439 

 Giovanni frattanto non dimenticava il prevosto D. Comollo, e recavasi più volte a Cinzano per dare e ricevere consolazione, ripetendo ambedue quanto sapevano delle amabili [476] virtù del nipote e dell'amico.

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 Tuttavia in fronte al prima manoscritto che preparava per la biografia di Comollo sta la seguente frase: "Cenni storici sul chierico Luigi Comollo, [491] seminarista di Chieri, dedicati al giovane Luigi Larissé, conte ereditario".


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000029 

 Comollo - D. Bosco perpetua la memoria del suo condiscepolo con una BIOGRAFIA - Scrive l'opuscolo: CORONA DEI SETTE DOLORI DI MARIA SS. 66.

  A002000471 

 Con viva gioia lo accolse a Cinzano il venerando zio di Comollo, e D. Bosco si accinse tosto all'opera.

  A002000746 

 Egli aveva sempre innanzi agli occhi della mente la cara figura di Luigi Comollo.

  A002000748 

 Trascorsi quattro anni circa dalla morte di Comollo, alcuni suoi compagni chierici, smaniosi di riconoscerne il cadavere, inconsci i superiori del Seminario, cospirarono con tutta segretezza di scoperchiare quella tomba.

  A002000751 

 La venerazione e la stima altissima per Comollo aveva allora cagionata quel l'imprudenza, e D. Bosco, eziandio per annuire ai desiderii de' suoi compagni, volle perpetuarne la memoria, dando così un modello alla gioventù e specialmente a quella che nei seminari aspira al sacerdozio.

  A002000751 

 La vita di [196] Luigi Comollo fu il primo suo opuscolo, e lo scrisse dimorando, ancora in seminario; e quando l'ebbe finito, lo presentò ai suoi superiori, perchè lo esaminassero e dessero il loro giudizio..

  A002000752 

 Descrivendo il sogno spaventoso fatto da Comollo poco prima di morire, aveva, coll'intenzione di conservar memorie da non pubblicarsi, notati i nomi di varie persone che dall'amico eragli stato confidato aver lui viste cadere o trovarsi già nell'inferno.

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 Questa prima edizione è anonima e porta il titolo: Cenni storici sulla vita di Luigi Comollo, morto nel Seminario di Chieri, ammirata da tutti per le sue singolari virtù, scritti da un suo Collega [37].

  A002000759 

 Perciò non pochi s'impegnarono a seguitarne gli avvisi e i consigli loro dati mentre ancora viveva, altri a tener dietro a' suoi esempi e virtù di modo, che alcuni Seminaristi, che prima non mostravano gran fatto di vocazione allo stato cui dicevano di aspirare, dopo la morte del Comollo si videro colle più ferme risoluzioni divenire modelli di virtù.

  A002000760 

 Egli fu appunto alla morte del Comollo, dice un suo compagno, che mi sono risoluto di menare una vita da bravo Chierico per divenire santo Ecclesiastico, e quantunque tale determinazione sia stata finora inefficace, ciò nulla meno non mi rimango, anzi voglio raddoppiare vieppiù ogni giorno l'impegno..

  A002000761 

 Nè queste furono solamente determinazioni di primo movimento, ma continua ancora oggidì a farsi sentire il buon odore delle virtù dei Comollo.

  A002000761 

 Onde il Rettore del Seminario, alcuni mesi or sono m'ebbe a dire, che il cangiamento di moralità avvenuto nei nostri Seminaristi alla morte del Comollo continua ad essere tuttodì permanente.

  A002000762 

 Qui sarebbe opportuno osservare che tutto questo avvenne principalmente dietro a due apparizioni dei Comollo seguite dopo la di lui morte; una delle quali viene testificata da un'intera camerata d'individui"..

  A002000789 

 Fra gli altri, D. Giuseppe Comollo, zio del defunto chierico Luigi Comollo, rettore di Cinzano, lo aveva richiesto ad Economo amministratore della sua parocchia, cui per età e malori non poteva più reggere, e ne aveva già ottenuto il consenso dall'Arcivescovo Fransoni.

  A002001168 

 Comollo Costantino coll'altro suo collega, i quali frequentano esemplarmente la scuola di Filosofia nell'Università di Torino".

  A002001276 

 Alla biografia di Luigi Comollo, alla Corona dei dolori di Maria, all'Angelo Custode, alla Storia Ecclesiastica, faceva seguito il libretto di 46 facciate in - 32° col titolo: Le sei Domeniche e la novena in onore di S. Luigi Gonzaga, con un cenno della vita del medesimo Santo..

  A002001818 

 Faccia il piacere di mandarmi una copia dei libretti Le sei Domeniche di S. Luigi; Luigi Comollo; L'Angelo Custode; Storia Ecclesiastica, i quali troverà nella guardaroba accanto del mio tavolino..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003000138 

 Di questo Santo egli cita gli esempi, imitati dal Comollo, e in ogni circostanza lo richiama alla memoria dei giovani e ne suggerisce l'invocazione.

  A003000167 

 - Ho parlato con Comollo Luigi..

  A003000168 

 - Ma Comollo è morto da più anni!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000018 

 Pel fine del dicembre 1853 e pel principio del gennaio 1854 egli ristampava nelle Letture Cattoliche i suoi Cenni sulla vita del giovane Luigi Comollo.

  A005000019 

 Qui non ci sono cose straordinarie, ma tutto è fatto con perfezione a segno, che possiamo applicare al giovane Comollo quelle parole dello Spirito Santo: Qui timet Deum nihil negligit.

  A005000079 

 Tirarono le sorti: Turchi Mag., Savio Angelo, Pepe L. Comollo"..

  A005000095 

 [16] Quindi invitò il giovane a fare alcune promesse e lo benedisse, invocando S. Luigi Gonzaga e Luigi Comollo.

  A005002495 

 (segue il nome di altri compagni) per assicurarci in vita ed in morte il patrocinio della Beatissima Vergine Immacolata e per dedicarci intieramente al suo santo servizio, nel giorno 8 del mese di giugno, muniti tutti dei Santi Sacramenti della confessione e comunione, e risoluti di professar verso la Madre nostra una figliale e costante divozione, protestiamo davanti all'altare di Lei e col consenso del nostro [480] spiritual Direttore, di voler imitare, per quanto lo permetteranno le nostre forze, Luigi Comollo.

  A005002536 

 Prima di accettare qualcheduno gli si faccia leggere la vita di Luigi Comollo..

  A005004014 

 I. Cenni sulla vita del giovane Luigi Comollo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006002029 

 Prima dello studio recitate con divozione l'Actiones come lo recitavano S. Luigi, Comollo e Savio Domenico..

  A006002650 

 Prima di cominciare qualunque studio leggerò un capo della biografia di Luigi Comollo, o di Savio Domenico, o di San Luigi Gonzaga o di altri pii giovanetti per imitarne le virtù.

  A006004540 

 Altra visita carissima faceva D. Bosco coi suoi giovani alla tomba di Luigi Comollo nella chiesa di S. Filippo..

  A006006033 

 Il professore Pera, Ispettore delle scuole in quelle provincie e specialmente nella città di Pisa e di Livorno, venuto nell'Oratorio a far visita a D, Bosco, dicevagli: - Per fare apprendere ai nostri giovani bene e pulitamente la lingua italiana, io mi servo delle sue operette, come a dire, Savio Domenico, Comollo Luigi, e Magone Michele.

  A006006143 

 Dopo alcuni giri per osservare la città, entrati nella chiesa di San [1013] Filippo, pregando sulla tomba di Luigi Comollo, visitato un nostro condiscepolo, non dimenticata la merenda che ci aspettava in casa di D. Calosso, siamo usciti per la via di Torino, osservando se giungeva D. Bosco.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007005555 

 La vita di questo ammirabile giovanetto fu accolta con entusiasmo dagli associati alle Letture Cattoliche e come quelle di Comollo, Savio e Magone posta in vendita a parte per pochi soldi, andò a ruba.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009001854 

 Altre volte disse esplicitamente di essere stato accompagnato da Luigi Comollo, o Domenico Savio, o Luigi Colle.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010015061 

 Cenni sulla vita del giovane Luigi Comollo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016004388 

 COMOLLO ALFREDO. - MANUEL MONTALDO estud.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017000644 

 Qui vi dirò soltanto che è tempo di pregare e di prendere ferme risoluzioni; proporre non colle parole, ma coi fatti, e far vedere che i Comollo, i Savio Domenico, i Besucco e i Saccardi vivono ancora tra noi..

  A017001178 

 Incomincierei dalle biografie dei nostri giovanetti Comollo, Savio, Besucco, ecc.; continuerei con quei libretti delle Letture Cattoliche che trattano di religione; finirei colle vite di santi, ma scegliendo le più attraenti ed opportune.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019000239 

 Fu per lui cagione di grande letizia l'avere ottenuto dai superiori, insieme con alcuni compagni più ferventi, tra i quali Luigi Comollo, degno di menzione e lode, di potersi accostare più volte alla settimana alla sacra mensa, contro il costume del tempo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020001030 

 ·        Strinsi colle mani un condiscepolo alle spalle e di lui mi valsi come di bastone (Comollo schiaffeggiato la 2 a volta) [I 336].

  A020003981 

 ·        Fa molto chi fa poco, ma fa quello che deve fare; fa nulla chi fa molto, ma non fa quello che deve fare (Comollo) [I 401]..

  A020004176 

 ·        Di che ti ricordi? "Mi ricordo l'esempio delle scimmie" IV 11 S. Nessuna predica è più edificante del buon esempio (Regolamento) [IV 753] (Vita del Comollo) [II 196]..

  A020005174 

 ·        Spavento, fuga e pianto con il Comollo all'uccisione di una gallina [I 448]..

  A020006789 

 ·        Prima dell'alba aveva udito D.B. parlare: "Ho parlato con Comollo Luigi" [III 31]..

  A020007993 

 ·        Fa molto chi fa poco, ma fa quello che deve fare; fa nulla chi fa molto, ma non fa quello che deve fare (Comollo) [I 401]..

  A020009287 

 ·        Fa molto chi fa poco, ma fa quello che deve fare; fa nulla chi fa molto, ma non fa quello che deve fare ( Comollo ) [I 401]..

  A020010764 

 ·        Mi sentii bollire il sangue nelle vene (per i 2 schiaffi a Comollo) [I 334]..





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