I viveri intanto scarseggiavano, il frumento costava l'enorme prezzo di 20 lire l'emina, e l'Austria vietava l'esportazione del grano dalla Lombardia.

 I commestibili giunsero a prezzi favolosi: il frumento si pagò fino a 1.25 l'emina, il grano turco o la meliga l.16.

 Siccome tra i vimini rimanevano alcuni granelli di frumento, così la gallina era passata disotto per beccarseli.

 Da quel punto la moglie di Veglio, di nome Maria, vedendo Margherita consumare in quel modo il fatto suo, [157] non meno generosa del marito, prese a mandarle ora una mezza emina di frumento, ora un sacco di meliga, ed ora anche provviste di vino.

 Margherita sovente si recava a Chieri, portando in una cesta pane di frumento e focaccie di meliga, per regalarne il figlio.

 Ali occupava pure a falciare l'erba ne' prati, a mietere il frumento nel campo, a spampinare, a smoccolare, a vendemmiare, a vineggiare, a spillare il vino e simili.