Parola «Giansenismo» [ Frequenza = 9 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001001440 

 E non dobbiamo noi credere che la gioia del Cafasso per la canonizzazione di S. Alfonso Maria de' Liguori avvenuta in quest'anno non siasi trasfusa nel cuore di Giovanni? Questa apoteosi proponeva all'episcopato un modello di obbedienza alla Santa Sede e innalzava una fiaccola luminosissima di scienza morale cattolica, dissipatrice delle tenebre disperanti del giansenismo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000187 

 Egli riuscì primieramente a sbarbicare le ultime radici che vi restavano di Giansenismo; dottrina esecrabile, che con arbitrario e condannato rigorismo scoraggia le anime nella via dell'eterna salute e le allontana e le priva di usare alle fonti vitali della divina Redenzione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006001971 

 Tale costumanza era biasimata da più ecclesiastici di Torino e da Direttori di Seminarii, perchè il giansenismo aveva ancora non poche radici nel clero..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010007202 

 C'è pericolo che simile sorta d'individui vada poi al Giansenismo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011003779 

 Si vede che lo spettro abilmente messo innanzi di qualche scissura tra quel Prelato N. N. e la S. Sede, ha fatto breccia nell'animo dei timidi Giudici, e laddove faceva d'uopo resistere col petto di bronzo, e dimostrare che, mentre la Chiesa si rallegra di vedere il Giansenismo oramai spento in tutta la Francia, ove sì a lungo e con tante tristi conseguenze dominò, non può affatto tollerare, che voglia da un qualche prelato risuscitarsi nel Piemonte, si è invece subita buonamente e senza strepito l'azione malefica di quest'incubo della paura non affatto giustificata: illic trepidaverunt timore ubi non erat timori!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015005758 

 3° Con la Morale di S. Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, qual era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandì i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e ch'era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016000572 

 Egli doveva la stia formazione intellettuale all'Università di Torino da lui frequentata quando vi spirava ancora il soffio del giansenismo e del gallicanismo; donde la sua poca simpatia per la morale di S. Alfonso e l'esagerato concetto della giurisdizione episcopale.

  A016004305 

 Pur troppo per molti anni in queste parti si fu soliti udire da bocca autorevole, che il Papa basta ascoltarlo quando parla da Dottore Universale; soliti udire critiche intemperanti contro le romane congregazioni; soliti udire nelle sale del Seminario, nelle conversazioni private e nelle stesse adunanze di Sacerdoti vecchi e giovani discorsi e proposizioni che sapevano più o meno di Giansenismo, di Febronianismo e di liberalismo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019001785 

 E, I° Con la S. Sede rifiutandosi di obbedire e buscandosi sospensioni particolari, non volendo stare a sentenza dei Tribunali di essa, ma consigliandosi e combinando con capimagistrati per reagire a Roma e renderle frustanere; 2° Con veri dettami della Fede, avendo, prima ancora che fosse Vescovo, stampate proposizioni, nelle quali andava d'accordo coi capi – setta: proposizioni confutate in uno degli accennati opuscoli, intitolato Piccolo Saggio sulle dottrine di Mons. Gastaldi, nella parte che è propriamente Saggio; 3° Con la Morale di San Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, quale era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandi i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e che era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao; 4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specie contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non era più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione; 5° Con la sana e cattolica filosofia, essendosi esso fatto campione delle teorie Rosminiane, i cui seguaci ho letto io stesso in un giornale liberale professare che avevano una rocca in Gastaldi Arcivescovo di Torino; 6° Col suo Clero e coi migliori di esso intimando sospensioni senza numero e per futili motivi; e tra le vittime di sospensioni, anche Don Bosco quanto al ministero delle confessioni; cosa però, di cui non s'era accorto esso ed altri supposero che le sue Patenti di Confessione fossero state, come al solito, regolarmente confermate ad annum; mentre però Don Bosco aveva avuto, come seppi, da lui stesso, da Papa Pio IX facoltà di confessare da per tutto senza limiti di territorii; 7° Per fino coi Vescovi vicini, a cui vietava di venire per funzioni di sua Diocesi [107]; 8° Direi per fino coi Santi, giacchè trattandosi di ristampare per la millesima [406] olta una Laude di Sant'Alfonso, perché volendone permettere la ristampa senza una variante da esso voluta, ed osservandogli il tipografo od altri che quella Laude era oramai antica, perché alcuno aveva mai avuto a vedervi nulla che non andasse bene, esso gli soggiunse: Sant'Alfonso era Vescovo, ed io sono Arcivescovo, e voglio così!; 9° Col Capitolo Metropolitano.





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