Parola «Guala» [ Frequenza = 86 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000977 

 Ma D. Cafasso era l'uomo destinato a porvi rimedio, continuando l'opera incominciata dal Teol. Guala nel convitto di S. Francesco d'Assisi.

  A001001169 

 E un bel mattino il Teol. Cinzano, chiamato a sè Giovanni, senza comunicargli [367] il suo pensiero, lo condusse a Rivalba dal sullodato Teol. Guala, che quivi villeggiava in una sua possessione di trecento giornate.

  A001001169 

 Ma D. Cafasso, che fu poi sempre il suo benefattore, amico e consigliere, abboccatosi con D. Cinzano, stabilì con lui il da farsi, per ottenere a Giovanni l'ingresso in seminario, senza grave spesa di pensione; al qual intento fu deciso di ricorrere alla generosità del teologo Luigi Guala, direttore e fondatore del Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino, il quale aveva eziandio una grande influenza sull'animo dell'Arcivescovo Fransoni.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000013 

 CAPO V. Accoglienze al Convitto - Vita comune - Il Teol. Guala e D. Cafasso - Esemplare ricopiato. 20.

  A002000022 

 CAPO XIV. Nuovo incremento dell'Oratorio - Le ricreazioni fuori città - D. Guala concede il cortile del Convitto e la sacrestia - Il Catechismo in due sezioni - Desiderio nei giovanetti per confessarsi da D. Bosco - La Comunione frequente - Consolazioni e prove - La festa di S. Anna - Una cara sorpresa. 48.

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 CAPO XXII. D. Cafasso conferenziere al Convitto - Stia stima per Don Bosco - Confidenza di D. Bosco in D. Cafasso - Squisito discernimento di D. Cafasso - L'idea di farsi religioso e missionario si fa più viva in D. Bosco - D. Guala lo distorna dall'accettare l'ufficio di Economo spirituale - D. Bosco va agli esercizii - D. Cafasso gli annunzia la volontà del Signore. 69.

  A002000185 

 Anima di un Comitato costituitosi per soccorrere il Sommo Pontefice, con generose offerte, il Teol. Guala ed il Banchiere Gonella caddero in sospetto della polizia, e solo furono salvi per un grazioso equivoco.

  A002000185 

 Il mandato di cattura era spiccato contro il Teologo Gonella e il Banchiere Guala.

  A002000185 

 Sul principio di questo secolo fioriva in Torino un degnissimo ecclesiastico, che fu il Teologo Collegiato Luigi Guala, Rettore della Chiesa di S. Francesco d'Assisi.

  A002000186 

 L'Autorità ecclesiastica porse essa pure il suo [41] appoggio efficace alla santa instituzione, e Monsignor Colombano Chiaverotti, Arcivescovo di Torino, con suo Decreto dei 4 giugno 1823, nominava Rettore del Convitto lo stesso Guala ed approvavane il Regolamento da lui compilato.

  A002000186 

 La cosa continuò così sino all'anno 1818, quando, cessato già in Piemonte il governo di Napoleone I, e sgombrato dalla soldatesca il Convento dei Minori Conventuali presso la Chiesa di San Francesco d'Assisi, il Guala vi stabilì un Convitto con apposito Regolamento per giovani preti.

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 Colle opere ascetiche il Teol. Guala faceva distribuire ai sacerdoti la Teologia Morale del Santo e l'Homo Apostolicus, che ne forma il compendio.

  A002000187 

 Immenso fu il bene, che il Guala procurò alle diocesi del Piemonte, specialmente a quella di Torino, con questa fondazione.

  A002000187 

 Perciò il Teol. Guala si adoperò a diffondere in Piemonte le opere di questo Santo, stampate in Francia e ricevute clandestinamente per l'ostilità del Governo e de' suoi non troppo cattolici consiglieri.

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 Ora il Teologo Guala colla instituzione del Convitto Ecclesiastico mirò a togliere questo dissidio, e per centro di ogni opinione ponendo la carità e mansuetudine di Nostro.

  A002000189 

 Braccio forte dei Teologo Guala era D. Giuseppe Cafasso, suo supplente nelle conferenze morali e poscia suo successore.

  A002000190 

 Nella sua vita nascosta egli fece poco rumore, ma col lavoro indefesso, coll'umiltà e scienza profonda, era un grande appoggio del Guala e del Cafasso, che lo amavano e stimavano altamente..

  A002000217 

 Terminò col dirgli come fosse cosa intesa che egli non avrebbe pagato nulla di pensione, tale essendo la determinazione del Rettore Teol. Guala.

  A002000218 

 Ad alcuni D. Guala e D. Cafasso avevano consegnata segretamente la somma necessaria per pagare l'intiera pensione all'Economo, perchè nessuno venisse a conoscere le strettezze delle loro onorate famiglie..

  A002000223 

 Il Teol. Guala esigeva che il Regolamento fosse osservato in tutte le sue prescrizioni; e non essendo stabilito alcun castigo ai trasgressori, perchè gli alunni dovevano essere trattati da uomini e non da ragazzi, se qualcuno, avvertito più volte non avesse obbedito, era pregato a provvedersi di altro domicilio.

  A002000225 

 Il Teol. Guala da ben 31 anno reggeva il Convitto.

  A002000226 

 D. Cafasso, entrato nel Convitto come semplice allievo il 28 gennaio 1834, il 29 giugno 1836 prese le patenti di confessione, e in questo stesso anno venne fatto ripetitore di morale, dividendo col Teol. Guala le fatiche dell'insegnamento [54] fino al 1844.

  A002000226 

 Di aspetto piuttosto serio, era più accondiscendente alle domande degli allievi che non il Teol. Guala, il quale però in molti casi diceva loro: Ite ad Joseph, cioè a Cafasso.

  A002000226 

 Egli era, direi, una copia perfezionata di tutte le virtù del Teol. Guala, e benchè piccolo, esile e alquanto difettoso della persona, pure non diede mai tregua al suo continuo lavoro sul pulpito, nel confessionale, nella scuola, nelle carceri e nell'assistere i condannati a morte dai tribunali criminali.

  A002000241 

 Il Teol. Guala, uomo assai munifico, soleva ogni settimana spedire ai prigionieri, massime a quelli del Correctionel, tabacco, pane ed anche danaro; e per quest'ufficio di carità si valeva dei Convittori che vi andavano a fare il Catechismo..

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 [64] Frattanto lo stesso Teol. Guala, generoso verso tutti i poveri, le migliori elemosine soleva recarle insieme con D. Cafasso a domicilio, servendosi anche all'uopo dei convittori, per mezzo de' quali periodicamente soccorreva numerosissimi individui e famiglie che sapeva trovarsi nelle strettezze.

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 E quante benedizioni non si alzavano al nome di Don Cafasso e del Teol. Guala specialmente dalle povere madri! Alcune di esse ignoranti delle verità eterne, altre aliene dalla Chiesa e dai Sacramenti per vergogna della loro povertà, altre irritate e tristi per la propria miseria, non potevano certamente infondere nelle loro creature il sentimento e l'istruzione religiosa, che non avevano esse stesse.

  A002000259 

 Il Teol. Guala e D. Cafasso, che lo regolavano in tutto ed erano in intima relazione con Mons. Fransoni, glielo avevano raccomandato.

  A002000335 

 D. Cafasso seguiva D. Guala ed i successori cercarono sempre di imitare gli antichi loro maestri..

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 Egli teneva dietro e con intensa attenzione a tutte le lezioni sia del Teol. Guala, sia di D. Cafasso, facendo tesoro di tutti i loro ammaestramenti con quell'acume d'intelletto, col quale noi poi lo vedremo ideare e compiere tanti grandiosi disegni.

  A002000350 

 A questo modo si preparava alle molto dispute, che avrebbe dovuto più tardi sostenere coi protestanti Di lui quindi meritamente si può ripetere l'elogio che fu scolpito sulla tomba del Teol. Guala: Voluptatem in labore, vitam in vigilia posuit..

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 Egli adunque per la sua diligenza ed il suo profitto negli studii, come pure per la sua singolare pietà e per le altre sue belle virtù, era oggetto di stima de' suoi compagni di sacerdozio e de' suoi superiori D. Cafasso e D. Guala, come ci assicurava Mons. Giovanni Battista Bertagna, ai quali lo rendeva eziandio caro una obbedienza pronta, che non trovava difficoltà di sorta nè ammetteva alcun indugio.

  A002000358 

 Per le confessioni si prestavano sempre il Teol. Guala e Don Cafasso.

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 - Difatti egli ed il Teol. Guala di quando in quando gli porgevano foglietti, libri, medaglie, crocifissi, da regalare a titolo di premio; talvolta gli consegnavano pezze di panno per vestirne alcuni dei più bisognosi; anzi a taluni di questi somministravano il vitto per più settimane, fino a tanto che non fossero in grado di guadagnarselo, col proprio lavoro.

  A002000361 

 Il Teol. Guala e D. Cafasso godevano grandemente di questa raccolta di fanciulli, che andavano ogni festa aumentando.

  A002000362 

 In quelle feste, in cui i giovanetti si accostavano in corpo ai SS. Sacramenti, D. Cafasso e D. Guala andavano a far loro una visita e loro raccontavano qualche fatterello, di cui quelli si mostravano avidissimi.

  A002000374 

 Di queste ricreazioni graziose godevano assai anche il Teologo Guala e D. Cafasso, che pure erano uomini di tanto senno e serietà..

  A002000378 

 - Sì, ridiamo un poco, replicarono il Teol. Guala e D. Cafasso, che erano d'intesa con D. Bosco..

  A002000385 

 Lo aprì, e poi invitò tutti a testimoniare come fosse vuoto: lo chiuse, nuovamente, lo riaprì, per la seconda volta fece vedere a tutti che nel cassetto vi era nulla, e rinchiusolo diede la chiave al Teol. Guala, il quale doveva tenerla in vista di tutti appuntandola verso D. Bosco.

  A002000447 

 Espulsi i Gesuiti nel 1774, verso il 1804 il Teol. Luigi Guala incominciò a recarsi in quella solitudine con alcuni compagni a farvi un breve corso di esercizii; e così continuò ogni anno e tanto crebbe il numero dei sacerdoti, che dovettero alloggiare due per cella.

  A002000447 

 Il Teol. Guala conservò questa reggenza fino alla morte, ed era carissima al suo cuore.

  A002000447 

 Nel 1814 Mons. Della Torre istituì Don Guala Rettore di quel Santuario, rimasto per tanti anni abbandonato, destinandolo all'opera salutare degli esercizii spirituali.

  A002000449 

 Guala in modo da contenere ottanta persone.

  A002000450 

 Furono predicati dal Padre Menini della Compagnia di Gesù per le istruzioni e dal Teol. Guala per le meditazioni.

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 Finiti gli esercizi, D. Bosco ritornò in Torino a dirigere il suo caro Oratorio; ma dopo qualche mese vedendolo D. Cafasso abbattuto di forze, lo mandò a respirare l'aria nativa, supplendo egli e D. Guala o qualche altro sacerdote incaricato nel custodire i giovanetti..

  A002000462 

 Mentre per parte mia non vi sarebbe difficoltà, osservo che sarebbe necessario avere le patenti di confessione, e quindi resterebbe a vedersi se Ella sarebbe disposta a subirne l'esame, nel qual caso faccia presente questa mia al Teol. Guala, ed io dichiaro che serve per delegazione, onde in compagnia delSig. D. Cafasso possa darle tale esame..

  A002000470 

 D. Cafasso adunque ed il Teologo Guala lo chiamarono all'esame, lo dichiararono idoneo ad ascoltare le confessioni, e gli concessero licenza provvisoria, cioè coll'obbligo di presentarsi ancora all'esame definitivo che soleva darsi solo al fine del secondo anno di studii al Convitto.

  A002000529 

 Sapendo quanto ai giovani piacesse quel genere di canto, lo ritenne a memoria e, conoscendo Silvio Pellico, che veniva a confessarsi dal Teol. Guala, lo pregò che volesse scrivergli alcuni versi all'Angelo Custode; e ne venne fuori quella poesia e quell'aria popolarissima Angioletto del mio Dio, che tuttora si ripete ne' nostri Istituti.

  A002000535 

 Ma ciò non sempre tornava vantaggioso ai giovani e comodo a D. Bosco, e però il Teol. Guala, riconosciuta la necessità di un luogo fisso per le ricreazioni ordinarie, gli concedette di radunare qualche volta i suoi birichinetti nel cortile annesso al Convitto..

  A002000536 

 Anche la retrosagrestia più non bastava per accoglierli tutti al Catechismo, imperocchè il numero già montava ad ottanta; ed il Teol. Guala permise che occupassero eziandio la sagrestia.

  A002000536 

 E siccome, così divisi in due sale e talvolta in tre, occupando pure il coretto, D. Bosco solo più non era sufficiente per la loro sorveglianza, il Teol. Guala dispose che fosse coadiuvato da alcuni convittori, fra i quali si ripartirono le varie classi da istruire..

  A002000543 

 Ma il Teol. Guala, benchè avvezzo ad una vita lontana da ogni rumore e conoscesse tutti quei lamentati inconvenienti, pure, giusto estimatore del bene che si faceva e più ancora che si preparava, incoraggiò D. Bosco a perseverare, senza badare alle dicerie; e gli diede una prova di più della sua protezione..

  A002000544 

 Per questa ragione il Teol. Guala desiderò che si facesse una bella festa in onore di sant'Anna, speciale patrona di questa professione.

  A002000545 

 Così il Teol. Guala animava D. Bosco, il quale sempre malaticcio mostravasi infaticabile per la salute delle anime.

  A002000550 

 Il Teol. Guala, per rendere più agevole l'accesso da Lanzo al Santuario, aveva iniziata l'apertura di una comoda via carrozzabile, tagliata nel fianco orientale del monte, opera colossale che si protendeva sette chilometri e mezzo.

  A002000558 

 IL TEOL. GUALA aveva permesso a D. Bosco di passare ancora un anno al Convitto, favore che soleva concedersi solamente ai più segnalati per pietà e per studio.

  A002000589 

 - Ma D. Bosco, senza difendersi, nè risentirsene, rispondeva con umiltà: - Ma da fare al Cottolengo oh! quanto ce n'era! - E il Teol. Guala replicava: - Stia all'orario: il di più lo farà un'altra volta.

  A002000589 

 Il Teologo Guala, che pur doveva sapere della licenza concessa da D. Cafasso, al suo arrivo lo sgridava alquanto: - Venga, venga a casa all'ora stabilita.

  A002000736 

 Venivano a consultare D. Guala molti Vescovi e prelati inferiori.

  A002000774 

 Il Teol. Guala in causa dei dolori alle gambe, che più non gli lasciavano requie, aveva interrotte le predicazioni ordinarie e le conferenze di morale, commettendo a D. Cafasso tutto il peso dell'insegnamento e la cura del buon ordine e della disciplina.

  A002000789 

 Da ciò si deve argomentare come il Teol. Guala, intuisse egli pure i futuri destini di D. Bosco.

  A002000789 

 Il Teol. Guala un giorno fece chiamare in sua camera D. Bosco, che nulla ancor sapeva della decisione di Monsignore, e lo consigliò a scrivere una lettera di ringraziamento all'egregio Prelato, pregandolo ad un tempo di volerlo dispensare da quell'onorevole ufficio, a cui per altra parte non sentivasi punto inclinato.

  A002000791 

 D. Bosco assistette eziandio agli esercizi dei secolari, ai quali volle essere condotto e predicare il Teol. Guala.

  A002000791 

 Era cosa decisa che non avrebbe prolungata la [207] sua dimora al Convitto; dalle parole dei Teol. Guala aveva capito non essere per lui gli impieghi e le dignità diocesane; D. Cafasso negavagli di entrare in ordine religioso o di consacrarsi alle missioni estere.

  A002001253 

 Quest'oggi medesimo mi ha dato decisiva risposta di quello che intende di fare e l'indomani dell'Epifania si mette all'ubbidienza; e avrà da fare col molto Rev. sig. D. Guala e D. Cafasso, se non sarà puntuale nell'eseguirla.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003000051 

 CAPO XLII. Compra di casa Moretta - Fuga di Pio IX da Roma - Minacce dell' Opinione ai Vescovi - Morte del Teol. Guala - Il Ministero Gioberti - Rivendita della casa Moretta. 148.

  A003001045 

 Stendeva pure due pagine nel combattere il Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi, affermando che il Teol. Guala era un Gesuita e gesuitica la sua istituzione; che nel Convitto si insegnava una morale troppo lassa; che era una fabbrica di bugie, un seminario di errori, un'officina di giaculatorie, un ritrovo politico, ecc.

  A003001065 

 Il Prof. D. Alasonatti Vittorio di Avigliana tenne memoria che in quest'anno D. Guala e D. Cafasso avevano invitati a predicare un padre Gesuita ed un Canonico di Vercelli.

  A003001188 

 Una turba di mascalzoni aveva già di pieno giorno mandate grida furiose sotto le finestre del suo palazzo, ed altra volta, circondata la sua carrozza mentre tornava da visitare il Teol. Guala gravemente infermo nel convitto Ecclesiastico, lo insultava con fischi ed urla..

  A003001210 

 Il Teol. Guala ne [297] ricoverò un gran numero nel Convitto Ecclesiastico, che era poco lontano dai Santi Martiri e dal Carmine, e diede loro ad imprestito somme considerevoli perchè provvedessero ai loro più urgenti bisogni D. Bosco pure in questi frangenti si adoperò quanto potè nell'aiutarli, specialmente col provvederli di abiti secolareschi, coi quali travestiti non fossero riconosciuti nell'uscire dalla città.

  A003001212 

 Il Teol. Guala era infermo e D. Cafasso scese in istrada per veder di ammansare quei pochi furiosi, seguiti per curiosità da altri molti fannulloni.

  A003001212 

 Una sera comparve una folla di popolo sotto le finestre dell'Istituto in via Mercanti, gridando a squarcia gola: - Abbasso il Convitto, morte al Teol. Guala! - e altre villanie.

  A003001213 

 Rovistarono minutamente ogni cosa alla presenza del Teol. Guala, il quale si era alzato dal letto e dal seggiolone osservava ogni loro movimento.

  A003001866 

 Il 6 dicembre moriva il Teol. Guala in età di 73 anni, rassegnato al volere di Dio e contento perchè lasciava la sua istituzione nelle mani di D. Cafasso, poco prima nominato Rettore della Chiesa di S. Francesco d'Assisi.

  A003002195 

 Il santo prete, succeduto al Teologo Guala nell'amministrazione di quel Santuario e nella direzione degli esercizii spirituali, dava mano a' suoi disegni di proseguire il lavoro colossale della strada carrozzabile nella massima parte già compiuta, di accrescere il numero delle celle nel locale per gli esercitandi, di compiere la fabbrica dal lato di levante, di rinnovare con pietre lavorate la grandiosa [537] gradinata che metteva alla chiesa.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006003952 

 Il servo di Dio lasciava i beni di famiglia a' suoi parenti, e quelli ereditati dal Guala alla piccola Casa della Divina Provvidenza.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007000137 

 E l'arguzia giungeva sempre a proposito; e, perchè producesse il suo effetto, soleva dire che quei fatterelli erano occorsi a lui o che li aveva appresi da D. Cafasso, oppure dal Teologo Guala o dal Teologo Borel o da questi o da quegli.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009000763 

 Questa Società nel sito Principio era un semplice catechismo che il Sac. Bosco Giovanni, col consenso e consiglio del Teol. Luigi Guala e Cafasso Giuseppe, ambidue di sempre gloriosa memoria, cominciava in apposito locale annesso alla chiesa di San Francesco d'Assisi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010005985 

 Sua guida in questi fu il teologo Guala, ed il professore Bosco, distintissimo maestro anche dell'Accademia Militare.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011000817 

 Aveva anche perduto di recente l' "ultimo fratello superstite", cioè [122] il teol. Golzio, già cooperatore del teol. Guala e del beato Cafasso al Convitto, e confessore di Don Bosco dopo la morte di quest'ultimo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012002675 

 Il Beato, rallegrandosi con lui della cura che prestava agl'infermi, rammentò un insegnamento di Don Guala, il fondatore del Convitto Ecclesiastico: "Il prete che vuol avere il confessionale stipato di penitenti, abbia molta cura degli ammalati; si può dire che la caritatevole assistenza prestata a uno solo, ne attirerà tutta la famiglia a confessarsi"..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013002587 

 - Raccontò quindi alcuni fatti, succeduti a' suoi tempi in seminario e nel convitto con Don Cafasso e col teologo Guala, che ripetevano spesso, di chi si fosse già lasciato dominare molto dal vino: - Se facessero anche miracoli, non crediate ancora che si siano vinti; passato un po' di tempo, ricadranno.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015005758 

 3° Con la Morale di S. Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, qual era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandì i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e ch'era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao.

  A015007604 

 Sanguina il cuore al riflettere gli sforzi fatti dal Guala, dal Cafasso, dal Golzio per collegare la morale delle loro conferenze con quella del Liguori, che é pur quella della S. Sede, ed ora va tutto disperso!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019001785 

 E, I° Con la S. Sede rifiutandosi di obbedire e buscandosi sospensioni particolari, non volendo stare a sentenza dei Tribunali di essa, ma consigliandosi e combinando con capimagistrati per reagire a Roma e renderle frustanere; 2° Con veri dettami della Fede, avendo, prima ancora che fosse Vescovo, stampate proposizioni, nelle quali andava d'accordo coi capi – setta: proposizioni confutate in uno degli accennati opuscoli, intitolato Piccolo Saggio sulle dottrine di Mons. Gastaldi, nella parte che è propriamente Saggio; 3° Con la Morale di San Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, quale era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandi i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e che era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao; 4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specie contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non era più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione; 5° Con la sana e cattolica filosofia, essendosi esso fatto campione delle teorie Rosminiane, i cui seguaci ho letto io stesso in un giornale liberale professare che avevano una rocca in Gastaldi Arcivescovo di Torino; 6° Col suo Clero e coi migliori di esso intimando sospensioni senza numero e per futili motivi; e tra le vittime di sospensioni, anche Don Bosco quanto al ministero delle confessioni; cosa però, di cui non s'era accorto esso ed altri supposero che le sue Patenti di Confessione fossero state, come al solito, regolarmente confermate ad annum; mentre però Don Bosco aveva avuto, come seppi, da lui stesso, da Papa Pio IX facoltà di confessare da per tutto senza limiti di territorii; 7° Per fino coi Vescovi vicini, a cui vietava di venire per funzioni di sua Diocesi [107]; 8° Direi per fino coi Santi, giacchè trattandosi di ristampare per la millesima [406] olta una Laude di Sant'Alfonso, perché volendone permettere la ristampa senza una variante da esso voluta, ed osservandogli il tipografo od altri che quella Laude era oramai antica, perché alcuno aveva mai avuto a vedervi nulla che non andasse bene, esso gli soggiunse: Sant'Alfonso era Vescovo, ed io sono Arcivescovo, e voglio così!; 9° Col Capitolo Metropolitano.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020001136 

 D. Cafasso e d. Guala primi benefattori dell'Oratorio [II 92-3]..





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