Parola «Magra» [ Frequenza = 11 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006001133 

 Io doveva fare un grosso pagamento al panattiere Magra provveditore dell'Oratorio, il quale si protestava di non poter più somministrare le provvigioni, se non veniva pagato.

  A006001137 

 Nell'anno 1861 il sig. Magra panattiere al quale D. Bosco doveva dodici mila lire, per provvista fatta di pane, si era rifiutato di mandargliene dell'altro.

  A006001138 

 Il sig. Magra mandò il pane, ma venne per riscuotere il suo avere o almeno un acconto.

  A006003358 

 L'avvocato Tua se ne impadroniva tosto di tutte per esaminarle, e gongolante di gioia pareva che dicesse: - È qui, è qui, Comincia pertanto a trarre fuori un foglio e legge sì che [566] tutti odano: - Pane somministrato a D. Bosco dal panattiere Magra: Debito, lire 7.800..

  A006003666 

 - Possibilissimo! io risposi; il castigo che adopero, secondo gli ordini avuti dal Superiore della Casa, consiste nel distribuire in certi giorni della settimana, ai giovani che si regolano bene, essendo tutti figli di gente povera, alcuni buoni di pane da prendersi alla panetteria Magra in via Pellicciai; e ai discoli non congedo alcuno di que' buoni.

  A006004737 

 - E con questo? rispose D. Bosco: che cosa ci debbo fare io? Andate dal signor Magra nostro panettiere e fatevi dare l'occorrente..

  A006004738 

 - Il sig. Magra non ci vuol più dare il pane.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007002359 

 Assisi a tavola incominciarono la magra cena, mentre il padrone continuava:.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011002351 

 Il Beato però stimava di doverne moderare gli ardori; quindi scrisse alla Madre di vedere, se per la sanità delle Suore non fosse da largheggiare un po' più nel vitto, cominciando da quella magra colazione asciutta, la quale avrebbe finito con debilitare troppo gli stomachi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016000968 

 Porta un po' curva la schiena ed ha faccia lunga e magra.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017003223 

 Dopo siffatto esordio, ecco una rappresentazione topografica dell'Oratorio veduto da un profano: "Immaginate uno dei nostri borghi Emiliani raccolti attorno ad una chiesa maestosa; ingrandite, incalzate, abbellite questi edifizi, che nei nostri borghi fanno così magra figura: aggiungete la pulizia, l'ordine e l'attività febbrile dell'officina e della scuola, e avrete l'Istituto di Valdocco.





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