Parola «Santuario» [ Frequenza = 319 ]

don bosco-angelina [v.13].html
  A003000066 

 Quando ti ho condotta nel santuario della Consolata, hai osservato quanti quadri erano appesi ai muri?.

  A003000068 

 Se poi dai uno sguardo sulla piazzetta del santuario, vedrai un monumento.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000093 

 La istantanea guarigione ottenuta per l'intercessione di Maria SS. d'Oropa dalla giovane Vittoria Maria Meinardi di Carignano ha meritamente commossi i fedeli di questa nostra Diocesi, e tutti i devoti di quel Santuario, che sappiamo vivamente desiderosi di conoscere da quali circostanze fosse accompagnato quel mirabile fatto.

  A004000094 

 L'Amministrazione del R. Ospizio di Carità della città di Carignano che suole annualmente concedere uno o due giorni di diporto alli poveri ricoverati, aderiva nello scorso luglio alle vive istanze dei medesimi, di permettere loro quest'anno una visita al Santuario d'Oropa.

  A004000096 

 La buona Vittoria saputo della progettata visita all'insigne nostro Santuario, supplicò caldamente di esservi pure condotta per chiedere la grazia della guarigione alla Madonna in cui da {40 [440]} lungo tempo aveva riposto una singolare fiducia.

  A004000097 

 Al Santuario quella sera nulla avvenne di notevole, se non il racconto fatto dal Sacerdote Collegiale cui spettava di predicare, come suol farsi ogni giorno nell'estate.

  A004000100 

 Qui essa a'piedi dell'altare rinnova le sue fervide preghiere, e votasi a Maria, promettendole, se guarisce, e i superiori il permettano, di tornare un altro anno al Santuario con una guernitura di propria mano per l'altare di Lei.

  A004000101 

 Fu quel di per tutto il Santuario d'Oropa un giorno di festa, di cantici, di lode e ringraziamenti a Dio ed alla Vergine, non saziandosi i fedeli di cercare della Vittoria onde coi loro occhi vederla a camminare e rivolgendo nel tempo stesso a lei ed alle suore mille interrogazioni.

  A004000104 

 Ora chi ponga mente a tutte le circostanze onde venne preceduto ed accompagnato il fatto in discorso e segnatamente alle sì diverse condizioni della Vittoria prima e dopo la visita al Santuario d'Oropa, per cui mentre da più di 20 anni era inabile a muoversi ora cammina, come attestano i due dottori nella accennata loro relazione, non potrà a meno di affermare che il dito di Maria è qui manifesto.

  A004000138 

 Al vedere poi che tutte le cure dell'arte più a nulla giovavano, mia zia ed io, avendo inteso come già a non pochi altri facendo preghiere a Maria Ausiliatrice avevansi ottenute grazie segnalate, piena di fede mi feci condurre al Santuario a lei testè dedicato in Torino.

  A004000169 

 12 ), era Nostro desiderio sin dallo scorso settembre parteciparvi un prodigioso avvenimento, con cui Dio volle ancora una volta illustrare il famoso santuario del nostro s. Patriarca in Soriano di Calabria.

  A004000170 

 «A voi tutti è ben noto il Santuario di Soriano dedicato al P. s. Domenico, la cui antica immagine sia per l'origine che le viene attribuita, sia per le grazie che di continuo si ottengono, riscuote la più alta venerazione non solo di quella provincia, ma eziandio delle vicine e lontane.

  A004000172 

 «Il prodigioso avvenimento, come era ben naturale, colla rapidità del lampo si diffuse, ed in men che non si dice, l'intiera popolazione abbandonata ogni domestica faccenda trasse in folla al santuario, cosicchè ben duemila persone poterono essere spettatrici del prodigioso movimento del santo simulacro, che perdurò lo spazio di un'ora e mezza incirca.

  A004000173 

 Perciò, questo {82 [482]} cessato, il divoto e grato popolo Sorianese volle si recasse in processione nelle ore pomeridiane quel portentoso simulacro, siccome prima delle luttuose vicende, che afflissero l'Italia, costumavasi dai nostri religiosi custodi del Santuario.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000004 

 Giunti al paese od al santuario fissato, una stupenda merenda li ristorava della fatica del viaggio, e dopo breve riposo andavano in chiesa, dove prendevano parte ai vespri, alla predica ed alla benedizione.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000111 

 Il quinquennio di teologia elementare, anche compiuto con diligenza e con regolarità, non basta a formare un dotto, pio e prudente ministro del santuario.

  A013000111 

 È mestieri vederne le conseguenze pratiche; sentire i riflessi; avere certe norme e certe istruzioni che la sola voce di un valente maestro può somministrare con frutto e formare degni ministri del santuario.

  A013000133 

 Non basta, o Signori, ascoltate ancora: andate al santuario della Consolata, e vedete D. Caffasso {89 [439]} in esercizio di divozione; visitate le chiese dove sono le quarant'ore, e là egli pare prostrato disfoga i suoi dolci affetti con l'amato suo Gesù.

  A013000152 

 Un domestico doveva recarsi al santuario di S. Ignazio per alcuni preparativi necessarii agli spirituali esercizi che dovevansi cominciare; D. Caffasso il chiamò al letto e gli disse: sospendete la vostra partenza, e non andate a S. Ignazio sinchè non mi abbiate veduto andare in Paradiso.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000064 

 All'ombra del Santuario di Maria Ausiliatrice non è a dire quanto si stimasse fortunato della definitiva sua scelta.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000021 

 Nell'estate del 1873 la carovana di quei giovani s'indirizzò al Santuario di N. S. del Gazo, su quel di Sestri Ponente.

  A016000022 

 Il nostro Arata, dimenticando la pochezza delle sue forze, la stanchezza prodottagli dal lungo cammino già fatto, il digiuno perfetto in cui era, poichè voleva far la sua S. Comunione al Santuario, ricordandosi solo della carità che in cuore tanto lo animava, si toglie in collo il compagno, se lo adagia alla meglio, e su se lo porta per tutto il tratto che ancora lo divideva dal Santuario, sebbene il cammino fosse ancora assai ben lungo.

  A016000082 

 Era assiduo alla Chiesa, pigliava gusto nell'assistere alle sacre funzioni, ed in cuore diceva spesso: con quanto piacere mi farei anch'io sacerdote! Pareva che ciò non dovesse accadere; poichè, e per la povertà della famiglia, e per la mancanza di benefattori, non ostante il buon desiderio di tutti, gli anni passavano, e pel nostro aspirante al santuario non v'era mai nulla di nuovo.

  A016000106 

 Era un degno alunno del Santuario.

  A016000157 

 Fra i confratelli del SS. Sacramento i più esemplari si scelgono per far corona in veste talare e cotta all'altare nelle più solenni funzioni che si celebrano nel santuario di Maria SS. Ausiliatrice: di questi era pure il nostro Francesco, ed era bello il vedere l'impegno col quale cercava di ben apprendere e compire le sacre cerimonie, sebbene ne avesse poca naturale attitudine.

  A016000179 

 Egli dotato dei più nobili sentimenti, sì buono, sì modesto, sì rispettoso con tutti, esattissimo sempre nell'adempimento de' suoi doveri, chierico esemplarissimo; in quel che desioso aspirava al santuario, nel verde aprile della vita, or son pochi giorni veniva sciolto dai lacci di questo misero frale, per volarsene al cielo a ricevere il premio delle sue rare virtù.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000020 

 Alla sera faceva inoltre la visita al SS. Sacramento, e si portava al discorso e alla Benedizione, che avevano luogo nel Santuario di Maria Ausiliatrice in Valdocco.

  A017000021 

 Con questo esemplare e divoto tenore di vita egli giungeva al 23 di maggio, vigilia della festa di Maria Auxilium Christianorum, che al domani nel detto suo Santuario in Torino dovevasi celebrare con solennissima pompa.

  A017000022 

 Animata dalla più viva fiducia ella condusse in quel mattino stesso la figlia al Santuario in Valdocco, la raccomandò alla celeste Regina, indi la portò a D. Bosco, perchè le desse la benedizione di Maria Ausiliatrice.

  A017000034 

 A questo riguardo soleva raccontare che, stando un giorno per deliberare se dovesse acconsentire alla proposta di un nuovo matrimonio molto conveniente, egli si portò al Santuario della Consolata in Torino, e tra le altre cose disse alla SS. Vergine: - Se non entra nelle viste di Dio che io contragga nuovi legami col mondo, fate, o Maria, che si rompano le trattative di questo matrimonio, e che la fidanzata trovi un altro partito.

  A017000039 

 Quantunque fosse sempre lieto di recarsi a celebrare la Messa, dove i Superiori lo inviassero a comodità dei fedeli, tuttavia prediligeva di celebrarla nel Santuario di Maria Ausiliatrice, e a quell'ora in cui potesse meglio raccogliersi e soddisfare la sua pietà.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000070 

 In questo particolar genere di mortificazione nel comandar a se stesso, rompendo in ogni occasione le voglie della natura, si rese sopra modo distinto il nostro Giuseppe, mentre tale e si fatta era la premura, la puntualità, la costanza, unitamente a certa amenità e grazia, con che ogni articoletto del regolamento ed ogni particella de' suoi doveri adempiva, che non solo (qual s'esprime il rettore di quel venerando seminario) giammai non porse argomento minimo a'superiori di dispiacenza; che anzi, di questi, con quella sua esattezza e soavità di maniere, avea provocato una speciale attenzione e benevolenza, per modo, che ne gioivano dentro, preconizzandolo giovane delle più liete speranze, da dover riuscire col tempo un ministro ottimo del santuario.

  A027000133 

 Nel suo silenzio stupiva il buon giovane a tale condotta in alunni del Santuario, ed appena potea credere a'suoi occhi che fosse vera.

  A027000143 

 Co'superiori poi, siccome usava con sommo rispetto, cosi di essi parlava sempre con grande stima; nè fu udito mai lamentarsi degli apprestamenti di tavola, come avviene talora, o di altro; non sapea darsi pace, che ad un alunno del santuario potessero uscir di bocca parole o men oneste, o contro la carità del prossimo, o di critica verso de' superiori».


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000058 

 Se poi sarai chiamato dal {61[61]} Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del Giudizio, rispetto alle Chiese; poiché si vedono pur troppo anche persone d'abito distinto che hanno poca riverenza alla casa di Dio, perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una vil donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente!.

  A029000079 

 Dal fin qui esposto ognun facilmente comprende come le virtù del Comollo quantunque non siano straordinarie, sono però nel loro genere singolari, e compite, di modo che parmi si possa proporre per esemplare a qualunqué persona sia secolare, che religiosa: avendo per certo che chi sarà seguace del Comollo, {81[81]} diventerà giovine virtuoso Chierico esemplare, vero, e degno ministro del Santuario.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000067 

 Oltre la propensione che fin da piccolo sentiva pel Santuario, e la frequenza dei Sacramenti, gli esempi che avea continuamente sott'occhi del mio buon zio prevosto mi erano di grande eccitamento.

  A030000141 

 Se poi sarai chiamato dal Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del giudizio, il rispetto alle chiese, poichè si vedono pur troppo anche persone di grado distinto, che hanno poca riverenza alla casa di Dio; perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una semplice donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente! {84 [84]}.

  A030000207 

 Dal fin qui esposto ognuno facilmente comprende come le virtù del Comollo, quantunque non siano straordinarie, sono peraltro nel loro genere singolari, e compiute, di modo che parmi si possa proporre per esemplare a qualunque persona sia secolare, sia religiosa; avendo per certo, che chi sarà seguace del Comollo, diventerà giovine virtuoso, chierico esemplare, vero e degno ministro del Santuario.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000006 

 Quindi io penso che la facoltà di presentare all' Ordinazione giovani legati coi soli voti triennali offra una via troppo facile a tutti i giovani i quali non hanno alcuna intenzione di rendersi religiosi, e che nel Santuario non cercano altro che pane, ed i quali senza un centesimo di spesa recandosi alla Congregazione di D. Bosco, trovano il mezzo di essere Ordinati, e poi cessato il triennio dei voti, si presentano dal' Vescovo che loro cerchi una pensione ecclesiastica ed un impiego: e il Vescovo per riguardo al carattere sacerdotale bisogna che loro provveda anche dopo averli respinti sulle prime quando si presentarono a chiedergli l'abito ecclesiastico.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000055 

 , rettore al Santuario di Vico.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000019 

 Vedi, o cristiano, il bell' esempio che ci dà un protestante! onoriamo anche noi i ministri del Santuario chiamati dal Signore la pupilla de' suoi occhi.

  A054000022 

 E per ultimo sua Eminenza il Cardinale Morozzo vescovo di Novara di felice memoria, incoronò nel giorno 5 agosto 1824 la sacra Immagine, e concedette 100 giorni d' indulgenza a chi visiterà il {18 [134]} Santuario nel dì 24 giugno o fra la sua ottava

  A054000022 

 I sommi PP. Clemente IX, Pio VII, Leone XII e Gregorio XVI concedettero indulgenze plenarie e parziali a coloro che visiterebbero il Santuario della Beata Vergine di Re.

  A054000026 

 Giovanni Enrico, che, come più volte raccontò egli stesso, non credeva ai miracoli della Madonna, e stimava peccato l' invocarla, colla processione di Vogogno recossi al detto Santuario, condottovi da sola curiosità.

  A054000083 

 Se tu, o cortese lettore, ti porti nella nostra capitale verso il santuario della Consolata e discendi alquanto verso la Dora, ti si presenta allo sguardo una elegante statua in marmo rappresentante un venerando sacerdote in atto di dare limosina ad un poverello che dimanda aiuto.

  A054000184 

 Di più di questo fatto venne redatto atto autentico, deposto negli archivii del Santuario sottoscritto da varii testimonii, che recaronsi a Zumaglia ad esaminare il ferito, e sentire da lui tutto l' avvenuto; persone tutte degne di piena fede, perchè probe, religiose e godenti somma stima nel popolo.

  A054000184 

 Onde non si tosto trovossi in istato di poter viaggiare, che recossi al Santuario {101 [217]} e quivi sciogliendo il suo voto lasciò a perpetua memoria un quadro rappresentante il fatto narrato.

  A054000184 

 Tutto tremante e pieno di spavento il povero Zanone alza gli occhi al cielo per implorare l' aiuto di Dio; e s' accorge di trovarsi appunto in prospettiva {99 [215]} del Santuario d' Oropa.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000293 

 Anzi nel suddetto reclamo egli andò tant'oltre, che accusò persino i Salesiani di fare turpe mercimonio delle grazie {56 [104]} e favori ottenuti dai fedeli per invocazione alla Vergine Santissima, venerata nel nostro Santuario di Torino sotto il titolo di Auxilium Christianorum.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000046 

 Quel santuario era a Lui più bello di tutte le basiliche: era la basilica de'suoi poverelli.

  A059000133 

 A dì 2 agosto del 1864, Pio IX si partì per Galloro celebre Santuario dedicato alla Santissima Vergine e ufficiato dai Reverendi Padri della Compagnia di Gesù.

  A059000202 

 «Una buona idea! un'idea eccellente! Santa Maria Maggiore! delizioso santuario! me ne rallegro nuovamente con voi.

  A059000580 

 Nell'ultima sua visita trovò non so quanti operai occupati a ristaurare il pavimento del Santuario.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000095 

 Sovente il Papa per iscopo delle sue passeggiate si prefigge o la visita di qualche venerato santuario dove si celebri una festa, qualche ospedale o qualche prigione.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000147 

 Per la qual cosa, secondo la predizione del Profeta Geremia, venne il Re Nabucodonosor, prese e distrusse Gerusalemme, arse il tempio ed il santuario, e condusse quasi tutto il popolo in Babilonia, capitale del suo impero.

  A067000359 

 Gli eretici hanno neppure un santuario ove esista un vestigio di grazia ricevuta, o di miracolo operato.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000158 

 Perciò, siccome aveva prenunziato il profeta Geremia, venne il re Nabucodonosorre, prese e smantellò Gerusalemme, arse il tempio ed il santuario, e menò quasi tutto il popolo in Babilonia, capitale del suo impero.

  A068000479 

 Ma gli eretici non possono additarci nemmeno un Santuario dove esista vestigia di grazia ricevuta o di miracolo operato presso di loro.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000448 

 Ave, benedetta piaga del mio divin Redentore! Tu fornace di amore, tesoro incomparabile, dolce riposo dell'anima mia, ave! Potrò io sperare, misericordiosissimo Gesù, di accostarmi a questo vostro santo altare, penetrare in questo santuario e baciare il vostro amorosissimo cuore? Vi supplico per l'infinito vostro amore, o Gesù dolcissimo, non negatemi questa consolazione, e non rigettatemi da questo per me unico luogo di rifugio.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000255 

 Ma quando Costantino divenne padrone del romano impero e pose fine alle persecuzioni, allora ognuno potè liberamente mostrarsi seguace di Gesù Cristo, e la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano, dove da ogni angolo venivasi per venerare le reliquie del primo Vicario di G. C. Lo stesso imperatore professava pubblicamente il Vangelo, e fra molti segni di attaccamento alla cattolica religione uno fu quello di aver fatto edificare varie chiese, e fra le altre quella in onore del principe degli apostoli conosciuta sotto al nome di Basilica costantiniana.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000137 

 «Nulla v' ha più giusto, diceva, del disprezzo che si ha per se stesso: per poco che un uomo consideri a sangue freddo la corruzione di sua natura, la leggerezza del suo spirito, le tenebre del suo intelletto, lo sregolamento della sua volontà, l'impurità de'suoi affetti; per poco che calcoli le sue produzioni e le sue opere a fronte del Santuario, troverà che tutto è degno di disprezzo, che nelle più sante azioni d'un ministro evangelico v'è motivo di confondersi; che nella maggior parte di esse si conduce male e quanto al modo, e sovente quanto al fine; che se non vuole adularsi, ma esaminare a dovere la sostanza delle cose e tutte le circostanze, si riconoscerà di gran lunga più perverso degli altri uomini.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000076 

 "Nulla v'ha più giusto, diceva, del disprezzo che si ha per se stesso: per poco che un uomo consideri a sangue freddo la corruzione di sua nature, la leggerezza del sue spirito, le tenebre del sue intelletto, lo sregolamento della sua volontà, l'impurità de'suoi affetti; per poco che calcoli le sue produzioni e le sue opere a fronte del Santuario, troverà che tutto e degno di disprezzo, che nelle più sante azioni d'un ministro evangelico v'è motivo di confondersi; che nella maggior parte di esse si conduce male e quanto al modo, e sovente quanto al fine; che se non vuole adularsi, si riconoscerà di gran lunga più perverso degli altri uomini.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000012 

 Ma quando Costantino divenne padrone dei romano impero e pose fine alle persecuzioni, allora ognuno potè liberamente mostrarsi seguace di Gesù Cristo, e la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano, dove da ogni angolo venivasi per venerare le reliquie del primo Vicario di G. C. Lo stesso imperatore professava pubblicamente il vangelo, e fra {26 [390]} molti segni di attaccamento alla cattolica religione uno fu quello di aver fatto edificare varie chiese, e fra le altre quella in onore del principe degli apostoli conosciuta sotto il nome di Basilica Costantiniana.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000014 

 La cultura delle anime fu sempre il colmo delle cose ed il gusto dei Savii; ma da che Iddio si è fatto uomo per coltivarla egli stesso, dacchè l' Artista eterno quaggiù comparve, e le nostr' anime sono il campo che egli inafllia, il marmo ch' egli scolpisce, il santuario che edifica, la città che prepara, {18 [454]} il mondo che dispone pel suo e nostro Padre, la cura delle anime ch' era già si grande, è divenuta un amore che tutti supera gli altri, ed una paternità che non la più rivale.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000056 

 Puoi anche praticare qualche novena, qualche triduo, qualche astinenza, visitare qualche insigne Santuario.

  A107000460 

 Il Pontefice Pio IX, di felice memoria, con breve 5 aprile 1870 fondò nel detto Santuario torinese un'Arciconfraternita, arricchendola di molte Indulgenze.

  A107000460 

 La divozione a Maria Santissima sotto questo titolo andò sempre crescendo dopo i tanti prodigi, che diedero origine al magnifico Santuario di Spoleto, e a quello innalzato in Torino nel 1865, ove accorrono in gran numero i fedeli anche dalle più lontane regioni, dopo avere sperimentato l'efficacissima protezione di Mari a Santissima invocata sotto il titolo di Auxilium Christianorum.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000020 

 , s'intende, la cappella della santissima Sindone, il santuario di Maria Consolatrice, la Chiesa dei santi martiri Solutore, Avventore ed Ottavio, i quali col sangue consacrarono questa città, e ne sono i Patroni più antichi; e quella di Sant'Eusebio martire vescovo di Vercelli, detta volgarmente di s. Filippo.

  A110000021 

 Per tutta la Diocesi designiamola Chiesa collegiata, e in difetto di questa quella che è uffiziata dal Vicario foraneo, oche è riguardata come la Parochia maggiore, e poi le altre parochiali e poi quella che è considerata come un santuario o di Maria santissima o di qualche Santo; e poi le Chiese servite dai Regolari, quindi quelle uffiziate dalle Confraternite, e dopo queste qualunque sia Cappella pubblica, in cui si celebri la santa Messa almeno una volta all'anno.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000233 

 A questo fine fonda ed apre il Santuario del Ponte della Pietra in onore di Maria Madre della Misericordia; e nel duomo di Perugia incorona solennemente l'immagine prodigiosa di Maria SS. delle Grazie; domanda ed ottiene per la città e diocesi 1'Offizio e la Messa del purissimo Cuor di Maria; ottiene dal Santo Padre Pio IX indulgenze per l'insigne reliquia del Sacro Anello dello Sposalizio di Maria Vergine con s. Giuseppe, che Perugia fortunatamente possiede; e infine con una solenne consacrazione pone se stesso e tutta la sua Chiesa diletta sotto il manto di Maria Immacolata.

  A113000265 

 Nel ritorno visitò il Santuario di Loreto, e passò per Ancona.

  A113000311 

 La sua parola dotta ed eloquente si fa udire come al popolo cosi ai Re, e nel discorso indirizzato al Re Alfonso XII, in occasione della visita di questo Sovrano al Santuario di San Giacomo, rammentavagli dove stesse la vera grandezza del principato cristiano.

  A113000315 

 Promosse le conferenze ecclesiastiche, e stabilì la liturgia {231 [231]} romana obbligatoria; fondò una cassa di soccorsi pei preti vecchi, favorì il pellegrinaggio al santuario del B. Fourier, apostolo della Lorena, e convocò il Sinodo diocesano.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000179 

 Dopo il martirio di lui cominciò a farsi concorso di fedeli ed in breve quell'edifizio diventò una specie di Santuario.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000163 

 Col cuore pieno di gioia e di gratitudine corre immantinente a raccontare il miracolo operato ai religiosi di quel Santuario che si radunano con grande folla di popolo, quindi unanimi ringraziano il Signore cantando lodi a Dio Padre onnipotente che ad intercessione del suo servo fedele S. Marcello papa e martire abbia concesso e conceda tanti celesti favori a' suoi devoti.

  A117000187 

 Il giorno della festa è il 14 aprile in cui fu martirizzato, ma il maggior concorso al suo santuario osservasi nel lunedì dopo la festa di Pasqua.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000143 

 Nella città di Trento avvi un insigne santuario innalzato al nostro santo.

  A118000144 

 Il medesimo vescovo, seguito dal clero e da una moltitudine di fedeli recavasi al santuario del glorioso martire per implorare da Dio la sospirata pioggia.

  A118000145 

 Quel giorno la processione era più {67 [335]} numerosa, e quando fu per entrare nel santuario, non si scorgeva traccia di nubi nel firmamento.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000097 

 I Padri Lazzaristi vi hanno cura di un santuario


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000004 

 Ed è per questo che ai tempi nostri, nei quali corrono giorni cosi simili agli antichi, Iddio, per far ravvivare la nostra fiducia nella sua potentissima Madre, e per darci una caparra di salute, ha voluto nei nostri paesi alzare, come il suo tabernacolo per riporvi l'Arca santa, il tesoro più prezioso del paradiso, la protezione eevidente della Vergine Celeste, erigendo con centuplicati portenti, un santuario a Maria in Torino, colla scritta in fronte: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis.

  A123000004 

 Io in questo libretto ne espongo alcuni pochi, fra i moltissimi, che in autentici documenti, si conservano negli archivii di questo santuario, riserbandomi di pubblicarne altri nel venturo anno, a fine di non oltrepassare i limiti fissatimi dalla presente associazione.

  A123000004 

 {5 [95]} E che questo realmente fosse il disegno della Provvidenza, lo dimostra ancora il continuo succedersi di favori, che scendono dal cielo, su chi si rivolge divotamcnte a questo santuario, invocando Maria sotto il glorioso titolo di aiuto dei Cristiani.

  A123000011 

 Perciò promisero alla Madonna, che se riuscissero nella vendita di quei terreni, avrebbero fatto regalo al Santuario della Vergine Ausiliatrice dell'opera più bella, che ornasse la loro biblioteca.

  A123000016 

 Un certo Bartolomeo P. avendo notizia delle grazie straordinarie, ricevute da coloro, che si raccomandano a Maria Ausiliatrice, venerata in Torino, fece voto che se otteneva una quantità abbondante di bozzoli, per ogni miriagramma, avrebbe offerto lire 5 al Santuario, ove Maria è venerata sotto questo titolo.

  A123000019 

 Venne in Torino, si presentò all'altare di Maria, promise ai essere più diligente in avvenire nel soddisfare ai suoi doveri, e donò al santuario la somma di 45 lire, con intenzione di compiere pienamente la sua offerta, quando la possibilità glie lo avesse permesso.

  A123000022 

 Ma grande era la sua confidenza in Maria Ausiliatrice, perciò verso il finire dell'anno 1875 facea celebrare una messa nel santuario di Valdocco, all'altare della Madonna, acciocchè la Madre di Dio si degnasse consolarla.

  A123000027 

 Il marito giubilante condusse la sposa, perfettamente ristabilita, a visitare il santuario della Vergine Ausiliatrice in Torino e sciolse cosi il suo voto.

  A123000047 

 Io ho dunque fatta questa preghiera: «Maria aiuto de' Cristiani, se mi fate la grazia di guarire da questi dolori, vi prometto di andare a farvi una {30 [120]} visita nel vostro santuario a Torino e di umiliare innanzi a voi un'offerta di lire 10.

  A123000050 

 Nell'ottobre 1875 l'infermo fece scrivere al Direttore dell'Oratorio Salesiano in Torino, acciocchè i giovanetti ivi ricoverati pregassero per lui, nel Santuario della Madonna.

  A123000062 

 Al molto R. S. Direttore del Santuario di Maria Ausiliatrice, in Torino.

  A123000065 

 Leggendo le tante grazie ricevute, mediante l'intercessione di Maria Ausiliatrice, sentì nascere nel suo cuore una cosi viva fiducia, che all'istante fece proposito di scrivere al Rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice in Torino, perchè celebrasse una Messa, al fine di intercedere per la mia salute.

  A123000066 

 Animato da viva fede, la mattina del 21, mio fratello recavasi in Udine e spediva a questo Santuario lire 5, per la celebrazione del S. Sacrificio.

  A123000067 

 Quale fu la causa che mi riebbe quasi da morte a vita? Un riscontro avuto dal Rettore del santuario, annunziavano come la messa fosse stata celebrata all'Altare di Maria Ausiliatrice, il giorno 23.

  A123000068 

 Quindi ad onore e gloria della nostra Madre, Maria Ausiliatrice, in attestato della grazia ricevuta, e perchè Essa accettando le mie preghiere mi ristabilisca nel primiero vigore, mi soccorra ne' miei bisogni, prima spirituali, poi corporali, accludo nel presente foglio L. 5, pel maggior decoro di questo santuario.

  A123000093 

 Io e le suore, nel raccontare lo scopo delle nostre {54 [144]} due novene a Maria Ausiliatrice, piangevamo per divozione, ed un bel cuore d'argento fu appeso all'Altare di Maria in segno di gratitudine, rimettendo inoltre la tenue offerta di L. 5 alla Signoria Vostra con preghiera di spedirle alSig. D. Bosco per la sua magnifica Chiesa, Santuario fra gli illustri de' giorni nostri.

  A123000109 

 2 Offrire al santuario il terzo dello stipendio del primo mese.

  A123000120 

 Riconoscenti a Maria Ausiliatrtce di detta grazia ottenuta, oggi 15 Novembre, il padre e la figliuola sono stati a ringraziarla nel suo santuario, offrendole un bel cuore d'argento in attestato della grazia ricevuta, unendo a questo un'offerta di lire 10.

  A123000124 

 giorno di vostra festa, ai vostri piedi per ringraziarvi nel vostro santuario, e porrò sul vostro altare un voto d'argento, in segno di riconoscenza.

  A123000128 

 Inoltre mi hanno incaricato di spedire L. 30 per codesto Santuario di Maria Ausiliatrice, perchè si celebri una Messa all'altare maggiore.

  A123000145 

 Incominciai adunque una novena in suo onore, e promisi di far poi una piccola offerta al santuario in Torino, se otteneva la guarigione del mio caro fanciullo.

  A123000147 

 {85 [175]} La piccola moneta acclusa in questa lettera è l'offerta che una povera vedova invia al santuario di Maria Ausiliatrice, che si venera in Torino.

  A123000158 

 Intanto in segno di gratitudine, per il benefizio compartitomi, spedisco un offerta di lire 5 al suo santuario.

  A123000165 

 A tal fine incominciai una noveva promettendole di visitare il suo santuario in Torino e farvi un'offerta secondo le re mie forze, quando avessi ottenuta la grazia.

  A123000171 

 Intanto per gratitudine dell'abbondante raccolto offriamo al Santuario lire 10, perchè la Madonna ci aiuti sempre negli anni avvenire.

  A123000175 

 La povera donna venne a parlarmi della sua sventura ed io la consigliai a fare una novena a Maria Ausiliatrice, con promessa di far celebrare una volta il Santo Sacrificio, all'altare del santuario edificato in Valdocco, se otteneva la grazia, Ubbidì la donna, e terminata la novena il figlio cominciava a star meglio.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000067 

 60 la copia a beneficio del Santuario della Madonna della Guardia presso Alassio.

  A127000374 

 I Padri Lazzaristi vi hanno cura di un santuario

  A127000461 

 Santuario della Consolata.

  A127000708 

 Da Parigi, dove trovasi tuttora, D. Bosco diresse ai suoi benemeriti cooperatori e cooperatrici la lettera seguente: «Partecipo alle SS. LL. che nella chiesa dell'Oratorio di San Francesco di Sales presso il Santuario di Maria Ausiliatrice (in Torino), si terrà la solita riunione, prescritta dal nostro regolamento.

  A127000710 

 I giovanetti spontaneamente si recarono ancor essi nel {273 [273]} santuario, dal quale erano usciti solo poco anzi, ascoltarono divotamente la messa di don Bosco, recitarono il Santo Rosario, e infine intuonato il Tedeum ringraziarono il Signore di aver loro ricondotto sano e salvo il loro amatissimo Padre.

  A127000726 

 Disse addio ai parenti suoi e a quelli de' compagni, addio ai cooperatori salesiani e ai benefattori della Missione, addio ai giovanetti, ai confratelli, ai superiori, al Santuario di Maria Ausiliatrice, tenendo per oltre a mezz'ora siccome estatica in una ineffabile emozione la numerosa udienza.

  A127000739 

 La pia radunanza si terrà nel Santuario stesso di Maria Ausiliatrice, dove sarà posto per tutti, nello spazio destinato ai giovanetti dell'Istituto salesiano.

  A127000747 

 Nel giorno poi, che sarà scelto per la partenza dei missionari, prima della funzione di congedo, si terrà apposita Conferenza ai Cooperatori e Cooperatrici nel Santuario di Maria Ausiliatrice, e questo vi sarà per tempo notificato, affinché coloro che lo desiderano, possano intervenirvi, e mentre fin d'ora v'invito, non voglio lasciar di pregarvi ad aver la bontà di cercare pure, tra i vostri conoscenti ed amici, chi volesse eziandio concorrere col suo obolo a questa opera di umanità e di fede.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000360 

 La divozione a Maria SS. sotto questo titolo andò sempre crescendo dopo i tanti prodigi che diedero origine al magnifico Santuario di Spoleto, e a quello innalzato in Torino nel 1865, ove accorrono in {149 [327]} gran numero i fedeli anche delle più lontane regioni, dopo avere sperimentato l'efficacia specialissima di Maria SS. invocata sotto il Titolo di Auxilium Christianorum.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000327 

 Affinchè vi piaccia di abbreviare il tempo di espiazione pei loro peccati, e misericordiosamente ammetterle nel vostro eterno santuario, dove niente d'immondo può entrare, noi vi preghiamo, ascoltateci.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000004 

 Giorno non passa che non arrivino o persone, o lettere e suppliche dei divoti per domandare grazie nel detto Santuario, come al trono della celeste e misericordiosa Regina.

  A134000005 

 Nè dalle fedeli relazioni delle grazie ricevute puossi tuttavia fare una idea adequata in quanto gran {6 [454]} nomerò siano i favori che Maria Ausiliatrice ottiene tuttodì a suoi divoti; imperocchè la maggior parte di questi è nota a Dio solo, or perchè chi li riceve non sa scriverli, o non può recarsi, personalmente al Santuario per riferirli, or perchè sono grazie spirituali, e talora eziandio perchè non si ha piacere di far conoscere certi mali, e tribolazioni, da cui si fu liberati, per essere segreti di famiglia, e via dicendo.

  A134000005 

 Nè della loro veracità si può muovere dubbioveruno, sia perchè si conservano gelosamente gli originali manoscritti negli archivii del Santuario, sia perchè le relazioni di grazie siffatte sono quasi sempre accompagnate da offerte a benefizio di detta Chiesa, sia ancora perchè coll'offerta materiale va sempre congiunta la preghiera, la confessione e comunione di coloro, che furono beneficati.

  A134000008 

 In tanta afflizione mi venne il pensiero di recarmi alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, raccomandare a questa pietosa Madre il mio caro malato, e domandare per lui una speciale benedizione al direttore del Santuario.

  A134000045 

 Laonde riconoscente per tanto benefizio questa pia signora le spedisce per mezzo mio l'offerta, che qui le accludo, pel nuovo Santuario, con preghiera, che venga celebrata una messa con benedizione all'altare della Madonna.

  A134000045 

 Una pia madre di famiglia nativa ed abitante in Camogli, trovandosi sommamente afflitta per la grave infermità di due suoi bimbi, faceva ricorso alla {29 [477]} Vergine Ausiliatrice promèttendo che, se avesse ottenuta la grazia della loro guarigione, avrebbe mandato un'offerta pel nuovo santuario a Lei innalzato in Torino.

  A134000153 

 «Nei passati giorni avvenne in questi lontanissimi paesi un fatto assai ma-raviglioso, eh' io credo non debba tornar discaro a V. S. Rev. Esso ha molta relazione colle maraviglie che ogni giorno si raccontano relativamente al santuario di Maria Ausiliatrice, innalzato nella nostra Torino.

  A134000160 

 Si arrivò al punto che molti promisero delle grandi offerte da mandarsi al Santuario di Maria Ausiliatrice in Torino a grazia ricevuta; ed altri offerivano a questo scopo chi la metà, chi il terzo del raccolto che avrebbero ancora potuto fare in quest'annata.

  A134000192 

 La raccomandò a Maria Ausiliatrice promettendo di regalare al suo santuario una medaglia d'argento, e far celebrare una messa al suo altare.

  A134000203 

 Guarirono ambidue, ed oggi contenti si recarono {103 [551]} nel suo Santuario in Torino, fecero le loro divozioni, e fecero la promessa oblazione.

  A134000210 

 — Per una grazia ottenuta dalla gran Madre di Dio, invocata sotto il bel titolo di Maria Ausiliatrice, ad un ragazzo dodicenne, molestato da una spaventosa ernia, la famiglia riconoscente spedisce per mezzo mio L. 10 a benefizio di cotesto Santuario.

  A134000218 

 In oltre si raccomanda alle orazioni che si faranno in codesto Santuario, affinchè la celeste Madre spanda sovr'essa {106 [554]} le sue misericordie e lo sue benedizioni.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000530 

 Egli si sforzerà di uguagliarvi nella diligenza e nell'ardore per si fatto modo, che il tempo che si porrà a costrurre il Santuario basti per far uscire il sacerdote dagli studi privati; che il ritiro è la migliore preparazione della gioventù alla sapienza ed alla virtù.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000500 

 Trattava con massimo rispetto i ministri del Santuario; rendeva loro grande onore, provava gran piacere nell'averli seco, riguardando in loro la maestà di quel Dio di cui erano ministri.

  A139000541 

 Sant'Ambrogio, allora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placar l'ira dell'imperatore; ma pochi giorni dopo, quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo entrare in Chiesa, il santo Vescovo con fermezza apostolica, «fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato, come entrerete voi nel santuario del Dio terribile? Come ricever potrete, il corpo del Signore colle mani tuttora fumanti di sangue innocente? ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidii.».

  A139000845 

 Si coperse di cilicio, andò a pie nudi da Roma fino al Santuario di S. Michele sul monte Gargano nel regno di Napoli; passò quaranta giorni dormendo sopra una stuoia e in rigoroso digiuno.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000461 

 Si comportava con massimo rispetto coi ministri del santuario; rendeva loro grande onore, provava grande piacere nell'averli seco, riguardando in loro la maestà di quel Dio, di cui sono ministri.

  A140000498 

 Come entrerete nel santuario del Dio terribile? Come ricevere potrete il corpo del Signore colle mani ancora fumanti di sangue innocente? Ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidi.

  A140000768 

 Si coperse di cilicio, andò a pie nudi da Roma fino al santuario di s. Michele sul monte Gargano, dove passò quaranta giorni in rigoroso digiuno, dormendo sopra una stuoia.

  A140001880 

 - Sottoscrizione nazionale per l'erezione in Parigi di un Santuario dedicato al Sacro Cuore di Gesù.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000075 

 Presi poi da speciale affetto verso la Beatissima Vergine, mentre essa tuttora viveva, presero ad onorarla talmente che sul monte Carmelo, dove Elia aveva veduto ascendere quella nuvoletta, che fu un' insigne figura di Maria, costrussero alla medesima Vergine un piccolo santuario.

  A149000165 

 Provvide parimenti che si trovasse sempre un sacerdote in custodia del Santuario od almeno un qualche laico di conosciuta probità.

  A149000172 

 Così la veneranda immagine di Maria Ausiliatrice presso Spoleto dipinta nell'anno 1570, rimasta quasi tre secoli senza onore, è salita a' nostri tempi ad altissima gloria per le grazie che la Regina del cielo comparte in quel luogo a' suoi divoti: e quell'umile luogo è divenuto un vero santuario, dove concorre gente da tutte parti.

  A149000174 

 Il santuario della Consolata è un maraviglioso monumento pariante di quanto diciamo.

  A149000467 

 A tal proposta essa rispose che poteva raccomandarsi a qualche Santuario più vicino per non aver poi l'obbligo di andar così lontano; a quella risposta io le dissi che non bisognava guardar tanto il comodo, quanto la grandezza del benefizio che si spera.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000180 

 A tal proposta essa rispose che poteva raccomandarsi a qualche Santuario più vicino per non aver poi l'obbligò di andar così lontano; a quella risposta io le dissi che non.

  A150000323 

 Al vedere poi che tutte le cure dell'arte più a nulla giovavano, mia zia ed io, avendo inteso come già non pochi altri facendo preghiere a Maria Ausiliatrice avevano ottenute grazie segnalate, piena di fede mi feci condurre al Santuario a lei testé dedicato in Torino.

  A150000408 

 Conoscerassi appieno da quello che sto per narrarle, quanto si compiaccia la nostra comune madre Maria di essere invocata sotto il titolo di Maria Auxilium christianorum, come {179 [483]} attualmente è venerata nel santuario di tal nome, da poco eretto in Valdocco.

  A150000412 

 Tutt'ad un tratto, e quasi per invisibile istinto mi sovvengo di Maria Ausiliatrice e del suo santuario di Valdocco.

  A150000599 

 Quindi in segno di gratitudine e riconoscenza alle tenerezze usatemi da questa pietosa Madre santissima, le offro pel suo nuovo santuario di Valdocco la piccola somma di lire dieci.

  A150000623 

 Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino colla propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice.

  A150000669 

 «Affetta da un principio di malattia alla spina dorsale, che da alcuni anni si manifestava di tanto in tanto, ma che però era presto mitigata con qualche cavata di sangue, in questo {296 [600]} anno poi (1874) di ritorno da un viaggio di divozione al santuario di N. S. di Lourdes (in Francia) si inasprì fortemente un malore interno che già prima mi molestava.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000002 

 Per risvegliare pertanto ne' fedeli esposti a tanti pericoli di perversione una tenera divozione a quest'Ancora di nostra salvezza, si venne nella pia risoluzione di rendere di pubblica ragione alcuni cenni storici sul Santuario di N. S. della Pieve.

  A154000005 

 E per tacere di ben tanti altri motivi, i natali, che la P. V. Rev. ma trasse dalle terre dei celebri Marchesi di Ponzone per Lei con dotti scritti illustrate, ci offrono un nuovo e graditissimo titolo alla nostra scella, e ci sono insieme di un'arra sicura del particolare di Lei interessamento per accrescere {7 [431]} il lustro, e lo splendore di questo antico e devoto Santuario, che è il più bel monumento dell'avita pietà Ponzonese.

  A154000014 

 Ed eccomi aperta la via a descrivere il Santuario di N. S. della Pieve di Ponzone

  A154000014 

 [1], Santuario, che {19 [443]} forma il caro soggetto di questa narrazione.

  A154000015 

 Insigne adunque è l'antichità di questo Santuario, ed è insigne ad un tempo ed ammirabile la sua origine, quale per universale e costante tradizione di padre in figlio venne fino a noi trasmessa: ecco il racconto.

  A154000015 

 Sebbene non ci sia dato conoscere sicuramente l'anno, che venne edificato questo Santuario, perchè il correre dei secoli ci tolse le memorie in proposito, sembra tuttavia indubitato, che il medesimo fosse già in piedi prima del mille, stantechè esso già esisteva ai tempi di s. Guido Vescovo d'Acqui, la cui nascita si stabilisce dagli storici agli anni 1002.

  A154000015 

 [2], e tra queste privilegiò anche il nostro Santuario, che tuttavia si nomina la Madonna della {20 [444]} Pieve di Ponzone.

  A154000016 

 In una famiglia posta nei dintorni del Santuario era una fanciulla muta a nativitate, che i suoi genitori mandavano a guardare l'armento.

  A154000016 

 Un giorno mentre la fanciulla stava al pascolo in cima al colle, che è presso al Santuario, tutt'all'improvviso vede comparirsi dinanzi una Signora vestita alla reale, e raggiante di celeste splendore.

  A154000017 

 Tanto fu ardente in tutti la brama di vedere al più presto soddisfatto il voto dell'augusta Madre venuta a cercarli dal cielo, che avendo senz'indugio e con somma alacrità posto mano alla fabbrica del Santuario, in breve giro di tempo lo recarono a compimento.

  A154000018 

 Ed allora l'amministrazione spirituale del Santuario venne affidata ad un Cappellano coll'obbligo della residenza, e però con quello di celebrar a comodo dei pietosi visitatori la Messa nei dì festivi, di annunziar in essi la divina parola, e di ammistrare {25 [449]} i ss. Sacramenti ai divoti che accorrevano da ogni parte.

  A154000018 

 Entrando ora a dir qualche cosa del Santuario, gioverà innanzi tutto osservare, che la chiesa eretta proprio {24 [448]} nel luogo dove Maria nella sua apparizione desiderò che fosse, stava ab antico ristretta nel cerchio d'anguste mura, per essere allora pochi gli abitanti di quei dintorni.

  A154000018 

 Ma essendo in appresso cresciute di numero le popolazioni, e cresciuta ad un tempo la divozione alla SS. Vergine, si sa per tradizione costante, che la chiesa primitiva venne ricostruita per altre due volte, a mano a mano ampliata ed abbellita fino a riescire il bel Santuario, che si vede al presente.

  A154000019 

 Chiunque si reca ora alla visita del Santuario ne resta meravigliato e commosso sia per l'amenità della sua postura, sia per la bellezza del disegno architettonico, sia per la divozione che al primo entrarvi sentesi nascere in cuore verso l'augusta Regina del Cielo, che vi elesse la stanza.

  A154000019 

 Trovasi il Santuario al mezzo d'un alto monte sul ripiano d'un poggio, e verso levante guarda Ponzone posto in Capo al monte: verso ponente prospetta la valle del torrente Erro.

  A154000020 

 A levante del Santuario vedi una piazzetta oblunga; a mezzodì ti si {27 [451]} apre una comoda via che conduce alla porta maggiore: a ponente trovi un piazza discretamente grande, che prospetta la sottostante valle dell'Erro, ed a settentrione pure una piazza assai più estesa, che si unisce alle altre due, le quali tutte vanno guernite di piante ombrose, e sono così disposte da potersi a bell'agio girare intorno al Santuario.

  A154000022 

 Deliberata dagli amministratori del Santuario la benedizione delle cappelle, affine di rendere il rito più solenne e maestoso, intesa la cosa col signor Arciprete di Ponzone, e col Municipio, supplicarono S. E. Reverendissima Monsignor Modesto Contratto Veseovo d'Acqui a degnarsi di onorare la festa colla sua presenza.

  A154000022 

 L'ottimo Pastore, benignamente annuendo al comun voto, si recò a Ponzone il 26 settembre 1858 in mezzo all'esultanza d'una calca immensa, e quello fu pel Santuario uno dei giorni più fausti, più memorabili.

  A154000022 

 Non fia, che si perda la memoria di un giorno si fausto pel Santuario, si edificante ai Ponzonesi, e di tanti e si cari affetti eccitatore in quanti accorsero a partecipare d'una festa tutto spirito di compunzione e di fede.

  A154000022 

 Nè si tenne contento a questo il degnissimo Successore di s. Guido, ma di vantaggio lasciar volle a corona del moltiforme ossequio prestato in questa occorrenza all'augusta Regina del cielo, una generosissima offerta al Santuario.

  A154000023 

 Da quanto si venne fin qui narrando, può, chi legge queste pagine, argomentare quanto fervida sia la divozione che si professò mai sempre, e si professa tuttora a N. Signora della Pieve nel suo Santuario.

  A154000025 

 La seconda festa che si celebra cade nella quinta domenica dopo Pasqua, in cui i venerandi confratelli dell'Oratorio di Ponzone sogliono per consuetudine antichissima recarsi in processione al Santuario per ivi fare in corpo la Via crucis, ed assistore alle funzioni parrocchiali, che in tal giorno è solito tenervi il molto Reverendo signor Arciprete di Ponzone.

  A154000026 

 Comecchè questa novena cada in un tempo poco a proposito sia per la gente civile, correndo i calori del sollione, sia per la gente di bassa mano, dovendo attendere ai {37 [461]} lavori di campagna, ciò non di meno attrae al Santuario anche di lontano ogni genere di persone a gran numero, e non può dirsi con quanta avidità ascoltino la divina parola, con qual raccoglimento assistano all'incruento sacrifizio, con quale trasporto riempiano l'aere di lodi ed inni, e quanto s'affollino ai confessionali per disporsi a celebrar con vero spirito di pietà il glorioso trionfo di Maria assunta al cielo.

  A154000026 

 Se non che la festa principale del Santuario è quella di Maria Assunta, e però si celebra con maggiorpompa e solennità.

  A154000027 

 Dal primo albeggiare fin oltre il meriggio arrivano a schiere, {38 [462]} a schiere i visitatori divoti, e ovecchè rivolgi gli occhi, vedi ogni strada, ogni sentiero, ogni scorciatoio che mette al Santuario bulicare di pellegrini impazienti di deporre ai piedi della gloriosissima Regina del Cielo e della terra il tributo dei loro affetti, e la viva espressione del loro gaudio, e aspersi di care lagrime i doni della riconoscenza.

  A154000027 

 È fatto costante, che non pochi di luoghi assai rimoti si portano al Santuario fin dalla vigilia, ed altri camminano gran parte della notte per giungervi di buon mattino, e tutto così passare in compagnia dell'Augusta Donna del cielo il giorno del suo trionfo.

  A154000028 

 Ben lo comprovano i tanti voti che si fanno ad onore di sì gran Vergine al sopravvenire di pericoli, di malattie, o di altre disgrazie: lo comprovano le tante messe che vengono celebrate al suo altare, e le benedizioni che si danno frequentemente a richiesta dei divoti: lo comprovano l'assiduità ai SS Sacramenti, che anche nei giorni feriali non manca, e le visite incessanti al Santuario, e i tridui, le novene, le processioni, con cui si ricorre a sì pietosa Aiutatrice del suo popolo nelle pubbliche e private calamità.

  A154000028 

 Nè il culto che rendesi a Maria nel nostro Santuario si restringe ad onorarla nelle sue feste principali, ma si allarga pure ad altre occorrenze, e si appalesa di continuo in altre {39 [463]} maniere.

  A154000028 

 Oltre a tutto questo, ben comprovano quanto sia radicata in questi popoli la divozione a N. S. della Pieve le innumerevoli loro offerte, poichè sebben siano per la maggior parte assai scarsi di beni di fortuna, offrono al Santuario porzione dei loro raccolti, vestimenta, cera, anella, spilli, orecchini e collane d'oro, di maniera che poteronsi compiere nel corso di pochi anni opere di gran rilievo e di molto dispendio, tra le quali primeggia la costruzione delle {40 [464]} cappelle della Via crucis di Sopra accennate.

  A154000029 

 [5], da cui si discopre il Santuario, cavarsi il cappello ed invocar Maria, e poi fatto verso il Santuario un divoto inchino proseguire giulivo il suo corso.

  A154000030 

 Ah! una Signora così possente che si chiama dall'Idiota la Tesoriera dei favori celesti, e da s. Bonaventura fonte dove si trovan congregate tutte le grazie; una Madre si amorosa e benefica, che al dir di s. Andrea Cretense, suol ricambiare gli omaggi eziandio più piccoli colle benedizioni più splendide, rimunerò mai sempre le anime affezionate al suo Santuario con grazie le più insigni, ed eziandio prodigiose, come vedremo qui appresso.

  A154000031 

 Avendo la SS. Vergine con un duplice prodigio eccitati gli abitanti di Ponzone ad erigere in onor suo il {43 [467]} Santuario, di cui parliamo, dimostrò Ella in modo assai luminoso quanto le premesse ricever qui gli omaggi del novello suo popolo, e come le tardasse rimeritarlo delle sue grazie più singolari.

  A154000031 

 Pare a me, che recato appena da' buoni Ponzonesi al suo termine il Santuario, Maria rivolger dovesse al suo divin Figliuolo quella preghiera, che Salomone indirizzò all'Altissimo, tostochè quel Re pietoso ebbe compiuta la gran fabbrica del Tempio di Gerusalemme.

  A154000031 

 » Una preghiera sì bella e dolce venne da Dio accolta benignamente, e fin da quel giorno medesimo ogni potere fu dato a Maria a coprire coll'ombra amica del suo manto i divoti del suo Santuario, e di spargere copiose benedizioni su quanti sarebbero di età in età accorsi ad ossequiare sì gran Signora, e domandarle aiuto.

  A154000032 

 Di padre in figlio si andò propagando la {46 [470]} memoria della prodigiosa origine del Santuario, della pietà che in esso apparve cotanto splendida, e delle tante beneficenze, di cui divenne fonte ubertosa; e questa memoria mentre passava come una preziosa eredità di generazione in generazione, oh! quanto conferiva a tenere i posteri costanti e fervidi nella fiducia, e nell'ossequio d'una Madre si amorosa e benefica.

  A154000032 

 Ed oh! che lunga serie narrar dovrei di grazie segnalatissime in ogni tempo ottenute mercè N. S. della Pieve, se di tutte fosse giunta infino a noi la memoria! Ma se molte grazie in quella rozzezza ed incuria de' tempi più antichi non furon registrate, e di altre che non furono scarse, per infuriare {45 [469]} di guerra, d'incendi, e di pestilenze andò perduta la narrazione, noi dubitar non possiamo, che fin dalla fondazione del Santuario, e nei secoli successivi Maria fosse dispensiera larghissima dei suoi favori a beneficio di tutti quelli, che sollecita cura si presero di visitarla e farle onore.

  A154000033 

 Anche nei tempi successivi all'erezione del Santuario, anzichè venir meno, crebbe la divozione a N. S. della Pieve nelle popolazioni circostanti, e ce ne fa sicuri l'aver esse per ben due volte fatto ricostrurre il Santuario, e mano mano ampliare; ce ne fa sicuri la gara ognor mostrata di accrescere il decoro e lo splendore con nuovi abbellimenti, con preziose suppellettili, e con pii donativi: ce ne fa sicuri il fervore e la fiducia, che le turbe devote mostrarono sempre ricorrendo a N. S. della Pieve in ogni pubblica e privata necessità.

  A154000033 

 Ora se questi popoli apparvero sempre confidentissimi nel patrocinio di Maria, se essi andarono sempre {47 [471]} a gara nell'attestare con prove solenni la venerazione e l'affetto che per Lei sentivano, chi può dubitare che una Madre sì tenera, sì generosa, la quale, al dir di s. Pier Damiani, non si lascia vincere mai in larghezza ed amore dai suoi figliuoli, chi può, dico, dubitare che non abbia Ella con grazie le più segnalate ricambiato le tante e sì egregie dimostrazioni di fede, e di gratitudine, che nel suo Santuario le abbondarono sempre? Ah! innumerevoli senza dubbio e stupende esser dovettero le benedizioni sparse dalla clemente Vergine sopra coloro, che qui la onorarono con tanta pietà e costanza!.

  A154000034 

 E per toccarne così in generale giova osservare, che quando i divoti di N. S. della Pieve ricevevano da Lei qualche grazia insigne, altri in attestato di riconoscenza solevano recare in dono al Santuario varie sorta di offerte, come Agnus Dei, cera, vestimenta, cuori d'argento, gambe e braccia di simil materia, spille d'oro, anella, orecchini, e collane pure d'oro; {48 [472]} altri appendevano alle pareti stampelle e somiglianti segni di qualche speciale guarigione ricevuta, altri poi facevano dipingere la grazia su quadretti di legno o di tela con sotto la leggenda, votum feci, gratiam accepi, feci voto per una grazia, e l'ho impetrata.

  A154000034 

 Ora siccome furon moltissime le offerte fatte nei tempi andati al Santuario di N. S. della Pieve, e molte appariscono ancora qui e colà sulle pareti le tavolette commemorative di grazie, è facile riconoscervi una prova luminosissima dei tanti favori sparsi da Maria a larga mano sopra la gente ricorsa a' suoi piedi.

  A154000035 

 A tale intento esso sig. Arciprete d'accordo cogli amministratori del Santuario porse a Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Felice Crova Vescovo d'Acqui varie suppliche dove, esposte alcune grazie delle più principali, lo pregava di procedere alla disamina delle medesime per farne risultare con autentici documenti la veracità, a maggior gloria della SS. Vergine, ed a perenne ricordo dei posteri.

  A154000035 

 Vedemmo dianzi, come la divozione a N. S. della Pieve fosse tanto radicata nel cuore di tutti i popoli aventi notizia del Santuario, che trovandosi essi angustiati da pericoli, da malattie, od altre calamità, solevano tosto ricorrere fiduciosi a questa lor tenera Madre per averne difesa e conforto, e vedemmo pure, che Maria commossa dai loro gemiti, benignamente ne esaudiva le suppliche in modo eziandio prodigioso.

  A154000037 

 Il buon giovine udito il pio suggerimento, fece tosto divoto e fiducioso ricorso a N. S. della Pieve, promettendole insieme, che ove ottenesse la sospirata guarigione, s'obbligava a servirla nel suo Santuario per quanto gli fosse rimasto di vita.

  A154000037 

 Una guarigione sì meravigliosa da mali sì gravi, che da quattro anni circa lo tribolavano, dichiarati incurabili dai medici, guarigione successa dopo preghiera e voto a N. S. della Pieve, tutti l'attribuirono alla validissima di Lei intercessione; e il giovane persuaso di tanto, e fedele alla sua promessa, si pose nel Santuario ai servigi della sua clemente liberatrice.

  A154000038 

 Docile l'inferma a questa esortazione, si rivolse tosto più col cuore, che colle labbra a Lei, che dicono Salute degli infermi, facendo voto, che se una Signora e Madre sì clemente e pia volesse liberarla da {58 [482]}quel male sì ostinato ed acerbo, sarebbe ella andata al suo Santuario per farvi celebrare una Messa di ringraziamento, e pel rimanente di sua vita digiunato avrebbe ogni sabbato in onore suo.

  A154000039 

 Alla prima alba i genitori si portarono al Santuario per implorare la guarigione della figliuola senza passar prima a visitarla, ed oh! che gaudio, che festa fu per essi trovare al ritorno già levata per se stessa di letto, tutta giuliva in volto, e guarita perfettamente la loro Marietta! Lascio a voi, divoti {62 [486]} lettori, immaginare la meraviglia e la consolazione, che si destò in tutto Ponzone alla nuova, ed alla vista d'una sì strepitosa guarigione.

  A154000039 

 Però rivoltosi all'inferma dolcemente la esortò a raccomandarsi alla Madonna della Pieve, e promise che anch'egli e la madre sua farebbero lo stesso, soggiungendo, che se toccasse a lei la grazia della guarigione, due mani di cera avrebbero entrambi offerte al {61 [485]} suo Santuario.

  A154000040 

 Correva la festa del SS. Natale, e il pio giovanetto conformandosi al suggerimento del fratello, ravviva la sua fiducia nella pietà e potenza di Maria, a Lei si raccomanda {65 [489]} di cuore, obbligandosi per voto, che ore risanasse, visiterebbe a piè scalzi il Santuario, e farebbe alla sua liberatrice la indicata offerta.

  A154000040 

 Disperavasi oggimai di salvarlo, ma che! Un suo fratello maggiore, Ottavio di nome, commosso a tanti patimenti dell'infermo, e vedendone omai vicina la morte, suggerì al Peppino di raccomandarsi alla Madonna SS. della Pieve, promettendole se guariva, di recarsi scalzo al suo Santuario, e di offerirle un'imagine di cera.

  A154000040 

 Il giovanetto favorito di tanta grazia, e riconoscente alla sua amorosa benefattrice, non si recò solo a sciogliere il voto a' piè di Maria, ma di vantaggio professò d'allora in poi verso di Lei una divozione tenerissima, di maniera che ogni sabbato soleva condursi al Santuario, e non finiva di narrare a tutti la grazia ricevuta, eccitandoli ad onorare una Madre sì buona e clemente, e a riporre in Lei tutta la confidenza.

  A154000041 

 Condotta dai parenti presso il più volte nominato Arciprete D. Biagio Fatuto in fama di ottimo sacerdote, affinchè sperimentasse a pro dell'infelice qualche rimedio che più degli umani fosse efficace, rimase in casa sua presso a due mesi, durante i quali, esso Arciprete esortò l'Eleonora a raccomandarsi caldamente alla SS. Vergine delle grazie venerata nel Santuario della Pieve; pregò egli stesso senza interruzione, e credendo che la donna fosse invasa da qualche spirito maligno, impiegò più volte gli esorcismi per vedere se mai gli fosse dato {68 [492]} di scacciarlo da quel corpo si tribolato.

  A154000041 

 Le restava solo al cuore una pena leggiera, tuttavia la Servetti se ne ritorna in Acqui dopo la grazia; ma non dubitando che la pietosa Vergine vorrebbe coronarla, rivola al Santuario tre giorni appresso, si accosta ai Ss. Sacramenti, e dopo la messa unge la parte offesa con olio della lampada, che stava accesa all'altare della Madonna, e quest'unzione le toglie di tratto quell'avanzo di male, sicchè la donna protestò col sunnominato {70 [494]} sig. Arciprete e con molti altri di non aver più patito da quel momento in poi verun dolore.

  A154000041 

 Là entrata nella Chiesa del s. Apostolo, vi passò la notte in preghiera, e sul mattino del 1 dicembre si portò con grande impazienza e gioia al Santuario della {69 [493]} Pieve, dove a' piè della santa Vergine pregò con gran fede e fervore per buon tratto di tempo.

  A154000041 

 Ricondottasi la Eleonora in Acqui, presso una famiglia di suoi parenti, trovò che la nuova stanza anzichè diminuire, accresceva sensibilmente il suo penare, e questo massime l'accorava, trovarsi lontana da quel Santuario, dove soleva ogni giorno versare a' piè di Maria la piena dei suoi dolori.

  A154000041 

 Veduto che ogni tentativo riusciva infruttuoso, l'Arciprete congedò l'inferma, raccomandandole di non perdere la fiducia in Maria, verso cui erasi dimostrata tanto divota nel tempo della sua dimora in Ponzone fino a visitarla ogni giorno nel suo Santuario, non ostante il variare del cielo, e il disagio per lei più grave di quel cammino.

  A154000042 

 Alla supplica ed al voto di genitori sì desolati e confidenti si commossero le viscere di Maria, ed ecco il giovinetto, che poc'anzi non poteva valersi delle sue gambe, tutto ad un tratto levarsi di letto egli stesso, e girar per casa senza aiuto di sorta; ecco quel desso, che prima soffriva tanti e sì acerbi dolori, libero protestarsi ed essere da ogni pena! Oh che gioia in quella casa! Ruppe gl'indugi il Cresta, e con la madre sua si recò al Santuario nel giorno appresso, impaziente di rendere alla sua pietosa liberatrice i più cordiali ringraziamenti; e assistito che ebbe alla s. messa, se ne ritornò pur colla madre alla villa nativa senza aver mai più risentito di quel malore.

  A154000042 

 Così fecero con tutto il fervore possibile, e aggiunsero il voto di portare al Santuario della Pieve una quarta di castagne in dono, e farvi celebrare una messa, se ottenessero la grazia.

  A154000042 

 La notizia del fatto si sparse in breve tra {72 [496]} gli abitanti di Caldasio, e sì grande ne sorse in tutti l'ammirazione, che recato essendosi novellamente il pio giovanetto al Santuario nella seguente domenica per sciogliere interamente il voto, pieni di festa vollero quei suoi terrazzani accompagnarlo anch'essi in folla, e con lui ringraziare una Reina, ed una Madre sì dolce e pia con tutti quelli che in mezzo alle lor sofferenze alzano un grido al trono della sua misericordia.

  A154000043 

 Ivi mi posero a terra, e fattomi condurre all'altare, celebrai messa e nonpiù a cavallo, ma sì a piedi tornai a casa, essendomi subito sentito giovamento notabilissimo dopo la visita al Santuario; e {74 [498]} da quel tempo in qua non ho più patito altro male nel piede, che un poco di debolezza.

  A154000043 

 » E questo egregio Arciprete di Ponzone ben era degno, che nella sua avanzata età di presso a settant'anni, la SS. Vergine lo liberasse da quel suo male in modo straordinario, stantechè oltre all'essere tenerissimo di N. S. della Pieve, si adoprò con ogni zelo e premura a raccogliere le grazie avvenute per sua intercessione, ed appoggiarle con autentici documenti, mirando a questo, che fiorisse ogni giorno più nel diletto suo gregge la divozione di Maria, si propagasse attorno la fama del suo Santuario, e la memoria di tante sue grazie pervenisse fino ai più tardi posteri.

  A154000045 

 Che fecero allora? Pensarono di fare divoto ricorso alla Madre della misericordia nel suo Santuario della Pieve.

  A154000045 

 Però radunati in solenne e numerosissima processione, mescolando ai salmi di penitenza le lodi più tenere di Maria, si recarono popolo e clero al Santuario.

  A154000045 

 Riconoscenti per tanto favore alla SS. Vergine, popolo e clero ritornarono dopo breve tempo al Santuario per intuonarvi l'inno del ringraziamento, ed a memoria perenne del benefizio, posero questa epigrafe, che vedi anche adesso pendere in grossi caratteri da una parete del Santuario: « D. O. M. Assumptaeque Deiparae, Patronae nostrae munificentissimae, quod vix exorata, poroptatis imbribus, diuturnae siti, tosta rigavit arva, Ponzoni, Grognardi, nec non Cartosii, Montisclari, Malvicini, et Turpini, piae oppidorum sodalitates solemnes graties et habentes et agentes, ex animo orantes M. P. MDCCCXVII, IV id.

  A154000046 

 Continuandomi al racconto delle grazie debbo qui trascrivere quanto si legge ne' registri dell'amministrazione del Santuario, proprio nelle prime pagine in data 9 agosto 1829.

  A154000049 

 {84 [508]} In questo mentre il sig. D. Viazzi Carlo cugino del prefato D. Cervetti incontrata in Ponzone la serva del Cappellano di N. S. della Pieve, la spedisce con tutta fretta al Santuario, perchè fosse data subito la benedizione colla reliquia della Madonna.

  A154000053 

 Avremmo sotto gli occhi un'infinità di peccatori i più miserabili e pertinaci, che entrati nel Santuario della Pieve senza intenzione alcuna di ravvedersi, in grazia d'una santa inspirazione, o di qualche massima eterna udita in una predica, o della calda parola d'un confessore, caddero a piè di Maria mediatrice di questi preziosi impulsi, e dopo pianti sinceramente i loro falli, se ne partirono riconciliati con Dio, e benedetti da Maria.

  A154000053 

 Ora venendo al nostro proposito, vorremo noi credere, che nostra Signora mostratasi nella sua {90 [514]} Pieve si pietosa e potente nel soccorrere alle miserie temporali del popolo suo divoto, abbiane curate meno le spirituali? Vorremo noi credere, che Ella abbia mostrato più amore e sollecitudine per la prosperità dei corpi terreni e caduchi, che per la salvezza delle anime sì preziose ed immortali? Ah! quella gran Vergine, che ebbe l'incomparabil sorte di concepire nel suo purissimo seno il Figliuol di Dio fatto Uomo per la redenzione del mondo: quella gran Donna, che appiè della Croce non dubitò di offrire alla morte più barbara ed ignominiosa il suo stesso Divin Figlio, sostenendo per noi miseri peccatori un dolore più acerbo che quello di tutti i martiri; quella Madre cotanto amorosa, che nutre Ella sola per gli uomini maggior tenerezza d'affetto, che non tutti gli Angeli e i Santi insieme, chi può dubitare che non fosse co' visitatori del suo Santuario liberalissima di grazie spirituali, massime delle più importanti per la loro eterna salvezza? Le stesse grazie temporali, di cui ella fu prodiga, vennero {91 [515]} certo dal suo Cuore materno ordinate a risvegliare nei fedeli più viva sollecitudine di fuggire il vizio, praticare la virtù, e così tenersi più fedeli, e costanti nel divin servizio.

  A154000053 

 Vedremmo un numero immenso e di tentati, che appiè de' suoi altari ottennero un vigore ammirabile a ribattere gli assalti dei nemici infernali; e di anime per impeto di passione agitatissime, che arrivarono facilmente a mettervi un freno, e di altre soprafatte da terribili angoscie di spirito, che partirono dal Santuario ricolme di una soave calma, di una grande tranquillità di cuore; e di anime dubbiose, che da lumi celesti furono rischiarate, e di tribolate, che ottennero lo spirito di pazienza, e della perfetta rassegnazione {92 [516]} ai divini voleri, e di anime pericolanti, che trionfarono di tutti gli ostacoli, per cui duro ed aspro si rendeva ai loro passi il cammino del cielo.

  A154000054 

 Se tra i fini, a cui mira la pubblicazione di questi cenni, quello primeggia di far conoscere il Santuario di N. S. della Pieve a chi non l'ha veduto ancora, mettergli sott'occhi quanto il medesimo sia antico, venerando, frequentato, quanti segnalati favori debbano aspettarsi da Maria coloro, che là si portino a visitarla, e la invocinno nelle loro necessità, scopo del pari eminente fu {94 [518]} rendere a tutti più manifesta e cospicua la somma bontà e potenza di quest'Imperatrice Augusta del cielo e della terra, affine di risvegliare nei cuori una tenera e stabile divozione verso di Lei, ed allettare insieme ed attrarre ad un culto si bello e fluttuoso anche le anime più fredde, anche le più corrotte, che abbondano in questi miseri tempi.

  A154000056 

 L' Annimziazione e l' Assunta sono le feste principali del Santuario, si aggiungono perciò qui due novene in preparazione alle medesime.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000016 

 Per meglio persuaderli di questa verità entra, o lettor mio, in qualche Santuario dedicato a Maria, e tu non tarderai a convincerti, che essa è l' Aiuto dei Cristiani nei bisogni della vita.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000362 

 In una prima visita mi ripetè quanto aveva detto al S. Padre, mi disse di aver letto con attenzione, secondo che era dover suo, quei libri, dalla prima fino all'ultima linea, e che quindi non vedea alcuna difficoltà, che Mons. Vescovo di Grenoble continuasse l'opera incominciata, e facesse fabbricare sul luogo dell'Apparizione un santuario modellato su vaste e belle proporzioni, e vi si sospendessero tante tavolette di voto, quanti sono i miracoli registrati ne'miei libri, e quanti per avventura succedessero.

  A163000376 

 Il perchè tutti desiderano sul luogo dell'apparizione un grandioso Santuario a onore di quella che essi invocano e proclamano: Salute degli infermi, Rifugio de'peccatori, Consolazione degli afflitti, Soccorso dei Cristiani; perciò si spogliano {82 [450]} di doni preziosi, e fanno generose offerte.

  A163000377 

 Medesimamente si erigerà a sinistra del Santuario stesso uno stabilimento per i Missionari che saranno detti i Missionari di Nostra Signora di La Salette: e a destra uno stabilimento pei pellegrini; e tutto ciò come un monumento per eternare la memoria della misericordiosa Apparizione della Beata Vergine Maria, e come un asilo contro i castighi della giustizia del cielo, così spesso provocata dai delitti degli uomini.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000198 

 Compiuta che ebbe il sapientissimo dei monarchi la fabbrica sontuosissima del santuario e fattane la solennissima dedicazione, nel santuario stesso si diffuse una nebbia misteriosa, che esprimeva la gloria di Dio, talchè i sacerdoti pel timore della divina Maestà non non poteano resistere a fare i loro officii.

  A173000199 

 E per fermo vale anche pel tempio {104 [106]} cattolico in confronto di quello fabbricato da Salomone il celebre oracolo di Aggeo profeta, il quale agli Ebrei, che si rattristavano veggendo quanto il santuario riedificato dopo la schiavitù di Babilonia fosse inferiore in ricchezza all'antico, rivelò avere il Dio degli eserciti attestato: Ancora un poco ed io metterò in movimento il cielo, la terra, il mare, il mondo, e metterò in movimento tutte le cose, perchè verrà il Desiderato da tutte le genti, ed empirò di gloria questa casa... mio è l'argento e mio è l'oro... maggior sarà la gloria di quest'ultima casa che della prima, e in questo luogo darò la pace (c.

  A173000201 

 Similmente opera il Signore oggidì nel suo santuario.


don bosco-severino.html
  A177000103 

 Giunti a Superga visitammo quella monumentale basilica e dopo breve preghiera ci radunammo nel cortile dove il direttore raccontò la storia {47 [47]} prodigiosa di quel Santuario.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000021 

 Ci gode il cuore al poter assicurare che non solo la sua classe allora era tenuta tra le più studiose e buone del collegio, ma che gli scolari conservarono {37 [371]} i fratti di questa educazione, ed ora molli sono chierici e benissimo incamminati per la strada del Santuario.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000081 

 Ma qui lasciamo che parli il suo fratello maggiore, il quale richiesto di alcune notizie, così esprimevasi nella sua lettera: "Finite le scuole elementari, periodo di tempo che sempre passò immune dal contatto di cattivi compagni, e dalla corruzione loro, fu ammesso alle Scuole Apostoliche del Santuario di Mondovì.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000316 

 Ma appena cessate le persecuzioni, la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano.

  A190000497 

 Il santo uscito malconcio dal palazzo si preparò alla morte che vedeva inevitabile, e a quel fine si recò a un santuario di Maria SS. ad implorare aiuto.

  A190000601 

 Tuttavia non cessò la persecuzione, se non quando estinti tutti i ministri del santuario e sparito affatto il clero, si pensò che fossero pure spenti tutti i cristiani.

  A190001548 

 Santuario o Sancta sanctorum, a.


don bosco-storia sacra.html
  A191000316 

 Era costrutto a tre ordini con grandi pietre esattamente riquadrate e connesse, le pareti, il santuario, I' altare, i cherubini accanto all' arca tutto era coperto di lastre d'oro maestrevolmente scolpito.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000230 

 Le pareti, il Santuario, l'altare, i cherubini accanto all'arca, tutto era coperto di lastre d'oro maestrevolmente scolpito.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000001 

 I molti miracoli che da questi Santi si operarono e l'estensione del loro culto, un Santuario ad essi dedicato nelle vicinanze di Caselette, paese distante otto miglia a ponente di Torino, mi furono di eccitamento ad intraprendere {3 [59]}questo lavoro.

  A194000110 

 La fama di questi e moltissimi altri portentosi fatti che avvennero alla tomba di questi martiri riuniti nella chiesa di Mulinheim cotanto si accrebbe, che questo nuovo Santuario divenne la meta di pellegrinaggio d'immenso concorso di persone, che afflitte da disgrazie o malattie venivano a cercarvi conforto ai loro malori.

  A194000112 

 Sarà pertanto cosa gradevole al lettore il fare particolar menzione del Santuario di Caselette in queste memorie, sia per la perseveranza con cui dai terrazzani di quel luogo e dei vicini paesi si conservò in esso la divozione ai nostri Ss. martiri, sia più specialmente per l'accrescimento che questa divozione ha preso in questi ultimi tempi, e per le singolari grazie colle quali il Signore si degnò concedere a favore di coloro che divotamente e con fiducia vi ricorrono.

  A194000117 

 Il certo si è che la divozione al piccolo Santuario quando più, quando meno infiammata, marcò pure gl'ingrandimenti ed i ristauri, l'abbandono ed i deperimenti della sacra Cappella.

  A194000118 

 Il Santuario fu munito di un piccolo campanile, da cui una modesta campana chiamava i fedeli sopra quel sacro colle, ed un povero Eremita passava nell'annesso abituro la solitaria sua vita a guardia del Santuario.

  A194000118 

 La cresciuta divozione ridonò nuova vita al Santuario, e coll'aumentato concorso dei fedeli si accrebbero pure le scarse risorse.

  A194000118 

 Pare che nel 1735 si fosse d'assai raffreddato lo zelo dei fedeli, poichè si riscontra nelle memorie della Parrochia di Caselette che un ottimo curato di quel luogo, il Reverendo D. Gaspare Forto, siasi accinto a ravvivare la divozione a questi Santi nel cuore dei Caselettesi, ed a questo oggetto abbia anche ricostituito su solide basi il priorato di quel Santuario, e ne abbia formato un apposito regolamento.

  A194000122 

 Anzi fu tale il suo zelo che di notte rinchiuso nel Santuario occupava il tempo destinato al sonno in lavorare e preparare sabbia, purgando le vecchie macerie della demolizione che pazientemente faceva passare al crivello.

  A194000126 

 Il piccolo Santuario di s. Abaco non poteva passare inosservato a quelle anime elette, le quali ricercavano ogni occasione per onorare Iddio nei santi suoi.

  A194000127 

 I primi passi dell'Augusta Maria Teresa furono diretti all'elevato poggio ove s'innalza la Cappella del Santuario, e se la Regina Maria Adelaide non potè seguirla nel religioso pellegrinaggio, stante la sua mal ferma salute, volle peraltro esserne rappresentata da' suoi figli nella divota visita.

  A194000129 

 Così senza il minimo concorso dei fondi del Santuario nel breve spazio di tre anni si elevò sulla strada di s. Abaco questo monumento parlante della pietà e della religione dei Caselettesi.

  A194000130 

 Siccome questa regina di tutti i santi è pure particolarmente invocata dai divoti visitatori del Santuario, così fu pensiero di apporre ancora alle singole 15 cappellete altrettanti dipinti rappresentanti i quindici Misteri del SS. Rosario.

  A194000131 

 Mentre lo stabilimento della Via Crucis fiancheggiante la strada che conduce al Santuario stava compiendosi mercè lo zelo e la cooperazione dei fedeli, l'amministrazione del Santuario, confortata da altre offerte, ed animata dal sempre crescente bisogno di rendere più capace il sacro recinto della chiesa della montagna, si accinse nel 1855 a raddoppiare l'area del coro con un apposito prolungamento.

  A194000132 

 Questi lavori furono precipua opera dei giorni festivi, quando terminate le funzioni di Chiesa, il Santuario di s. Abaco era come un convegno, ove a ristoro delle fatiche della settimana venivano quei buoni contadini ad offerire ai loro Patroni in tenue tributo di venerazione la gratuita fatica di alcune ore.

  A194000133 

 I nuovi lavori del 1855 attorno al Santuario, e le cappellette della Via Crucis nel 1856 lungo la strada erano appena compiuti, quando l'amministrazione si accorse {73 [129]} che la fatta ampliazione era ancora insufficiente al sempre crescente numero dei divoti che specialmente nel giorno della festa da ogni parte vi convenivano.

  A194000133 

 Senonchè Iddio, cui certamente piacque il pio desiderio, mandò ad un buon negoziante nativo di Caselette, il signor Giovanni Battista Fassetta, la inspirazione di legare al Santuario di s. Abaco una capitale somma di lire 500.

  A194000162 

 È per primo il fatto di una signora, la quale sorpresa nel corrente anno 1860 da violentissime febbri, dopo inutili tentativi dei medici, vedendo che nulla valeva a sradicarle, anzi minacciata da prossimo pericolo della vita ricorse a s. Abaco fiduciosa, e promise di visitare il suo Santuario sul monte di Caselette.

  A194000163 

 Non è da passare sotto silenzio un altro fatto a cui testimonianza esiste nel Santuario apposito quadro.

  A194000167 

 E poi che cosa vogliono indicare tanti altri dipinti, nei quali sono rappresentati ora uno che precipita dall'alto di un fenile, ora un altro dal tetto di una casa, ora un terzo dalla cornice di una chiesa? E qui costui che scampa dalla rovina di {80 [136]} un antico muro che gli precipita addosso, e questi che sepolto sotto una enorme frana di terra n'esce con salva la vita in tanto rischio? E quell'altro che rovesciato il carro si strascina carpone da sotto la catasta delle ammonticchiate legna che gli pesano sopra? E quello che nell'istante di precipitare dal ponte in un torrente, è salvato per ispeciale favore dall'imminente pericolo? E poi là sulla montagna quel cacciatore a cui lo schioppo s'infiamma colla bocca al petto; e quello a cui la pistola scoppia improvvisa fra le mani e per ultimo quel misero, che già travolto dalla corrente delle acque, l'unica sua speranza ripone nella elevata cappella, che dalla montagna gl'inspira fiducia, e gli promette salvezza? Coloro, che appesero questi votivi ricordi, sono altrettanti divoti, i quali riconobbero la loro salvezza dalla protezione dei Patroni di questo Santuario.

  A194000170 

 Giova finire queste memorie col testo del Breve, con cui S. S. Papa Pio IX si degnò di accordare una indulgenza plenaria perpetua, a chi confessato e comunicato visita il Santuario di Caselette nel giorno dedicato a questi santi Patroni.

  A194000170 

 La divozione a questi santi, l'onorarli particolarmente nel piccolo Santuario di Caseletto, non solo è approvato dal vicario di Gesù Cristo, ma è altresì arricchito di speciali spirituali favori.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000003 

 Quel santo Prelato vedendo Aniceto adorno delle virtù necessarie ad un pio, dotto e prudente ministro del santuario, lo ordinò prete.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000169 

 Nel luogo del martirio del nostro santo in progresso di tempo fu edificato un santuario dedicato a S. Ponzio vicino a Nizza, che maestoso conservasi ancora oggidì.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000042 

 L'oratorio, o la chiesa del Carmelo divenne presto un santuario, ove accorrevano cristiani da tutte parti; e nella Chiesa cattolica si ricorda questo glorioso avvenimento nella solennità che si celebra il giorno 16 di luglio.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000150 

 In quella cripta, che in breve diventò una chiesa anzi un vero santuario, fu fatto fare un sepolcro tutto rivestito e coperto di marmo prezioso.

  A207000189 

 Per accrescere vie più la venerazione dei fedeli verso s. Urbano riferiremo ancora alcuni fatti prodigiosi avvenuti nel santuario dedicato al medesimo vicino al fiume Marna.

  A207000190 

 Alcuni malandrini passando vicino a questo santuario incontrarono un giovanetto, che senza dir più presero, legarono e con atti violenti lo andavano strascinando in una folta ed oscura foresta.

  A207000190 

 Mentre si dimenava per liberarsi volse lo sguardo al Santuario, e colle lacrime e co' sospiri invocò s. Urbano così: {97 [391]} Glorioso s. Urbano, vi prego per pietà.

  A207000190 

 Nello stesso momento un monaco, che era custode del Santuario, essendo a caso uscito dalla cappella, vide il giovanetto che a forza era tratto nei lunghi andirivieni della foresta.

  A207000191 

 Ottenne la sospirata sanità e per gratitudine, finche visse, portò ogni anno un'offerta al Santuario.

  A207000192 

 Fatto a questo somigliante avvenne ad un uomo di Villavecchia, città non molto distante da quel Santuario.

  A207000194 

 Altro fatto che dimostra l'efficacia della protezione di s. Urbano è quello che accadde ad un giovanetto morso da una vipera a poca distanza di quel Santuario.

  A207000194 

 I desolati genitori {100 [394]} vedendo il caro figliuolo nel massimo pericolo della vita, lo prendono e colla più grande prestezza lo portano al Santuario, e lo fanno benedire colle reliquie del Santo.

  A207000195 

 Venute queste tre donne alla cappella del Santo, fatta una piccola limosina unitamente ad una fervorosa preghiera, furono tutte e tre guarite della loro infermità; comprese da gratitudine partirono dal Santuario lodando e benedicendo Iddio che aveva dato agli uomini un protettore cosi potente e invitando tutti {101 [395]} a ricorrere a s. Urbano, sicuri di ottenere a sua intercessione quelle grazie spirituali e temporali che ogni giorno ci occorrono ne' varii bisogni della vita.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000002 

 La moltitudine dei discendenti di Aronne non permettendo loro di compiere tutti insieme il santo ministero, venivano divisi in ventiquattro classi, di cui i capi erano chiamati i principi del Santuario, ed aveva ordinato che ciascuna classe fosse successivamente incaricata del servizio ebdomadario della casa di Dio.

  A209000004 

 Egli è nel tempio che vien loro annunziato un figliuolo, nel santuario a piè dell'altare, ove l'incenso s'innalza al Santo de' Santi.

  A209000005 

 L'arcangelo Gabriele discese una seconda volta dal cielo, non più in Gerusalemme, la città reale, nè nel tempio, che ne faceva la grandezza, nè nel santuario, che ne era la parte più sacra, nè fra gli esercizi più santi di una funzione tutta divina, nè ad un uomo famoso per la dignità di sua carica e per lo splendore di sua nascita sacerdotale, ma bensì in una città di Galilea, provincia delle meno considerate, e di più in una piccola città, il cui nome era appena noto.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000003 

 Ma quantunque non possiamo penetrare nel Santuario del Cuor di Giuseppe ed ammirare le maraviglie che Iddio ha in esso operato, tuttavia noi argomentiamo che per la gloria del suo Divin pupillo, per la gloria della sua sposa celeste, doveva Giuseppe riunire in se stesso un cumulo di grazie e di doni celesti.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000008 

 Che bell'anima doveva avere questo santo giovane! che fede viva, che amore a G. C! che desiderio di crescere nella virtù! Oh! se tutti i discepoli e specialmente gli alunni del santuario portassero tanta riverenza a' loro maestri e ne apprezzassero così gli ammaestramenti, quale progresso non vedremmo nella scienza e nella virtù! Ma ritorniamo ad Ireneo.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000001 

 Le altre società, che si vantano eziandio cristiane, non hanno alcun martire che si possa dire morto in conferma delle verità di sua credenza; neppure hanno alcun santo che abbia operato miracolo, nemmeno un santuario ove si possa additare un segno di miracolo operato, o di grazia ricevuta.

  A212000011 

 «Dalla mentovata festa di Pasqua fino al giorno otto di settembre, in cui si celebra la nascita della Beata Vergine, si può dire che avvi una continua processione di forestieri di ogni condizione che da tutte parti vengono a questo santuario.

  A212000013 

 Ma la maraviglia più grande si è, che le grazie continuano a concedersi in abbondanza in quel medesimo santuario, e i miracoli strepitosi, che tuttora si vanno operando, attraggono di continuo gente da tutte parti che va a quel santuario come ad una vera sorgente di celesti favori e di benedizioni.

  A212000014 

 Il culto che in tanti luoghi della cristianità si rende al glorioso martire san Pancrazio, le grazie straordinarie che ovunque si ottengono a sua intercessione servono a rendere credibili le cose che si raccontano avvenute in un santuario a lui dedicato in vicinanza di Pianezza.

  A212000014 

 Questo santuario è distante circa cinque miglia da Torino camminando dà porta Susa verso Rivoli, e mezzo miglio al di là di Pianezza in un borgo chiamato col nome del nostro santo; e conta l'esistenza di oltre quattrocento anni.

  A212000026 

 Ma il continuo concorso che i fedeli spesso ivi facevano in rendimento di grazie pei favori da Dio ricevuti, e la protezione speciale che ne presero i doviziosi marchesi di Pianezza accrebbero e la chiesa e i locali vicini a segno che nell'anno 1648 il pilastro del Casella era {66 [260]} divenuto un vero santuario circondato di case ed affidato ad una famiglia di monaci Agostiniani.

  A212000027 

 Io mi limito solamente a riferirne alcuni, invitando chi ne desiderasse di più, di leggere il citato libro Delle maraviglie di s. Pancrazio, o di recarsi a questo santuario, dove potrebbe vedere coi propri occhi testimonianze certe intorno alle cose che quivi per brevità sono ommesse oppure soltanto accennate.

  A212000028 

 Non solamente gente volgare o di poca istruzione corse a questo santuario come a fonte di grazie o di favori; ma persone commendevolissime per dignità, pietà e dottrina.

  A212000029 

 Dopo di lei continuarono i reali di Savoia, i grandi di corte a recarsi spesso a visitare quel santuario, cui intervenivano fedeli ora in privato, ora in pubblica processione.

  A212000029 

 La regina di Sardegna, Cristina di Francia, soleva recarsi a questo santuario con suo figlio Carlo Emanuele e coi principali signori di corte, ed assicurò che tutte le grazie che dimandò a Dio per intercessione di quel santo tutte le ottenne.

  A212000033 

 Essendo riusciti vani tutti gli altri rimedii, mosso dalla fama e dal gran numero di maraviglie che udiva operarsi da s. Pancrazio di Pianezza, {70 [264]} in momento che egli era pienamente consapevole di se stesso, fece voto di venire in persona a questo santuario, onde essere da Dio liberato da quegli spiriti che lo tiranneggiavano.

  A212000034 

 Se ti accadesse, o lettore, di andare a quel santuario, al lato destro della cappella interna, vedrai un gran quadro che rappresenta tal fatto, in fondo a cui avvi un'iscrizione latina che viene a significare quanto segue:.

  A212000053 

 Pertanto l'anno 1649 il giorno festivo del Santo giunsero coi loro indisposti figliuoli al Santuario, pieni di quella fede che muove il cuore di Dio a concedere i suoi favori.

  A212000063 

 Suo marito e gli altri parenti dopo averle invano prodigate tutte le cure ed i rimedii umani, risolsero di ricorrere all'aiuto del cielo e condurre l'inferma al Santuario di S. Pancrazio.

  A212000064 

 Quelli che la videro giugnere al Santuario asseriscono, che pareva avere indosso tutti i demoni d'inferno, e ci volle la forza di parecchi uomini robusti per poterla introdurre nel Santuario.

  A212000065 

 L'altra soggiunse: io sono quella sgraziata, condotta poco fa a questo Santuario, quella che sembrava una furia d'inferno.

  A212000066 

 Io Pelino Giovanni ad onore della verità, a maggior gloria di Dio e di s. Pancrazio asserisco quanto segue: Mentre era dinanzi al Santuario con alcuni amici, vidi giungere un ammalato condotto sopra un carrettone proveniente dalla città, di Genova.

  A212000070 

 La madre riconoscente diede ordine che fosse fatto un quadro che in modo commovente rappresenta il fatto, e tal quadro conservasi tuttora nella chiesa del Santuario.

  A212000071 

 Un fatto che a mio credere può dar peso alle maraviglie che si raccontano avvenute in questo Santuario è il seguente.

  A212000072 

 Otto anni sono, mentre alcuni distaccamenti di artiglieria trovavansi di stazione nei varii casolari situati attorno al Santuario, gli ufficiali di questo corpo, in numero di dodici circa, mossi piuttosto da curiosità che da divozione si portarono colà alla vigilia della festa.

  A212000074 

 Prima di por fine al racconto delle maraviglie da Dio operate ad intercessione di s. Pancrazio credo far cosa grata al lettore col dare un cenno sullo stato attuale di questo Santuario.

  A212000078 

 Appena entrato in chiesa l'occhio resta portato sopra la cappella del Santo che forma un vero Santuario.

  A212000078 

 In esso è rappresentata la comparsa di s. Pancrazio siccome fu detto quando abbiamo raccontata l'origine del Santuario.

  A212000079 

 Fuori del cancello, sulla facciata della cappella interna, vi sono pitture che rappresentano minutamente i fatti prodigiosi che diedero origine al Santuario.

  A212000080 

 Qua e là poi si vedono bastoni di varia grossezza e lunghezza, stampelle e gruccie di ogni forma, di cui parecchi infelici servironsi per venire al Santuario; nè più occorse loro doversene servire pel ritorno, partendosi interamente guariti.

  A212000084 

 Se tu, o lettore, desideri di essere testimonio oculare di qualche prodigioso avvenimento operato da s. Pancrazio non hai a fare che recarti al suo Santuario la notte del dodici maggio e ne sarai ampiamente soddisfatto.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000001 

 Prima di por fine al racconto delle maraviglie da Dio operate ad intercessione di s. Pancrazio credo far cosa grata al lettore col dare un cenno sullo stato attuale di questo Santuario.

  A213000005 

 Appena entrato in chiesa l'occhio resta portato sopra la cappella del Santo, che forma un vero santuario.

  A213000005 

 In esso è rappresentata la comparsa di s. Pancrazio, siccome fu detto quando abbiamo raccontato l'origine del Santuario.

  A213000006 

 Fuori del cancello, sulla facciata della cappella interna, vi sono pitture che rappresentano minutamente i fatti prodigiosi che diedero origine al Santuario.

  A213000007 

 Qua e là poi si vedono bastoni di varia grossezza e lunghezza, stampelle e gruccie di ogni forma, di cui parecchi infelici servironsi per venire al Santuario; nè più occorse loro doversene servire pel ritorno, partendosi interamente guariti.

  A213000009 

 In questi ultimi tempi codesto santuario fu totalmente ristorato, ornato, abbellito, arricchito ed ampliato merce le cure dello zelante attuale Rettore Sacerdote Carlo Palazzolo.

  A213000010 

 All'occasione poi della festa procura che colà si trovi abbondante numero di confessori e d'altri sacerdoti per soddisfare allo straordinario concorso di fedeli, che, o per necessità o per divozione, sogliono ogni anno intervenire a questo santuario al 12 di maggio, giorno in cui il nostro Santo riportò il martirio, avvenne il prodigio che diede origine al santuario, e in cui la Chiesa cattolica ne celebra la festa.

  A213000013 

 Se tu, o lettore, desideri di essere testimonio oculare di qualche prodigioso avvenimento operato da s. Pancrazio non hai a far altro che recarti al suo santuario la notte del 12 maggio e ne sarai ampiamente soddisfatto.





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