Parola «Fransoni» [ Frequenza = 226 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000037 

 CAPO XXVII. Giovanni alle vacanze - Singolare ricreazione nell'ora del riposo meridiano - Prima lettera pastorale di Mons. Luigi Fransoni, Vescovo di Fossano ed amministratore della Diocesi Torinese - Un secondo sogno - Giovanni è inscritto come studente nel Collegio di Chieri - Il parroco e i suoi compaesani lo provvedono per le spese della pensione. 83.

  A001000063 

 CAPO LIII. Infermità mortale e guarigione di Giovanni in seminario - È insignito degli Ordini Minori - Lettera del suo antico maestro D. Lacqua Predizione avverata - Una poesia per l'onomastico del prevosto - È colpito dal fulmine - Mons. Fransoni gli concede d'abbreviare di un anno il corso teologico - Giovanni predica in varie chiese - Sua lettera ad uno studente rimandato agli esami - Riceve il Suddiaconato. 159.

  A001000448 

 E fu allora che Mons. Fransoni, Vescovo di Fossano, esclamò con ragione: Incidimus in tempora mala; prevedeva l'avvenire e conosceva il mal animo dei cortigiani.

  A001000889 

 Quella lettera improntata a mestizia, il nome di Mons. Fransoni udito per la prima volta, non avrà destato nel cuore di Giovanni le simpatie di un soave presentimento? Era il padre, il sostegno, l'amico confidente che il Signore destinavagli, perchè gli desse protezione efficace nella prima fondazione delle sue opere meravigliose.

  A001000889 

 Un Breve Pontificio con data 12 agosto [242] affidava a Mons. Luigi Fransoni, vescovo di Fossano, l'amministrazione dell'Archidiocesi Torinese.

  A001000944 

 Il giorno 1 aprile Mons. Luigi Fransoni, eletto Arcivescovo di Torino con Bolla del 24 febbraio, prendeva possesso della sua nuova sede con pompa solennissima.

  A001001025 

 D. Dassano fin dai primi di gennaio, per una seria questione col sindaco locale relativamente al suono della campana maggiore, aveva rinunciato alla parrocchia di Castelnuovo e Mons. Fransoni poco dopo lo aveva nominato a reggere quella di Cavour.

  A001001169 

 Ma D. Cafasso, che fu poi sempre il suo benefattore, amico e consigliere, abboccatosi con D. Cinzano, stabilì con lui il da farsi, per ottenere a Giovanni l'ingresso in seminario, senza grave spesa di pensione; al qual intento fu deciso di ricorrere alla generosità del teologo Luigi Guala, direttore e fondatore del Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino, il quale aveva eziandio una grande influenza sull'animo dell'Arcivescovo Fransoni.

  A001001291 

 Mons. Fransoni nell'aprile percorreva e visitava i distretti vicariali di Chieri e di Castelnuovo.

  A001001291 

 Senza una previa conoscenza, non si può spiegare la facilità, colla quale poi Mons. Fransoni gli accordava, prima del tempo stabilito, l'ordinazione al presbiterato, favore che in allora di raro concedevasi e con grande difficoltà..

  A001001291 

 [415] Mentre Mons. Fransoni, stanco di queste lotte, riprendeva forza nella pace di Chieri, non vi ha dubbio che Giovanni andasse a visitarlo e gli porgesse i suoi primi ossequii figliali, e destasse in lui un vivo sentimento di affezione da non più dimenticarlo.

  A001001292 

 Mons. Fransoni, con lettera pastorale del 5 agosto, annunziava ai fedeli essersi degnato il Sovrano di approvare che ne' suoi Stati si raccogliessero elemosine per la grande Opera della Propagazione della Fede, e ne esponeva lo scopo, i vantaggi e i favori spirituali concessi dal Sommo Pontefice a coloro che vi dessero il nome e ne adempissero le imposte obbligazioni.

  A001001442 

 Questo fausto avvenimento ed il suo alto significato celebrossi per ordire di Mons. Fransoni, nel duomo di Torino, con un triduo di feste solennissime, il 28, 29, 30 giugno, a gloria di due Beati di Casa Savoia.

  A001001542 

 A tale uopo, senza farne motto ad alcuno, mi presentai solo dall'Arcivescovo Fransoni, chiedendogli di poter istudiare i trattati del 4° anno in quelle vacanze e così compiere il quinquennio nel successivo anno scolastico 1840 - 41.

  A001001625 

 Ed essendo qualche volta venuto in Torino a visitare l'amico al convento della Consolata, dato agli Oblati da Mons. Fransoni nel 1833, ed a pregare in quella chiesa così famosa per la divozione dei Torinesi, Burzio lo mise in relazione co' suoi superiori, i quali cercarono di trarlo a sè e gli scrissero in proposito: ma egli non risolse di aderire al loro invito..

  A001001647 

 "Il giorno della mia ordinazione era la vigilia della SS. Trinità, 5 di giugno, e fu tenuta da Mons. Arcivescovo Luigi Fransoni nell'episcopio.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000028 

 CAPO XX. Deferenza di Mons. Fransoni alle proposte di D. Bosco - Una importante conversione - Filantropia insidiosa - Gli Asili d'infanzia - Principio delle attinenze di Don Bosco co' Vescovi e coll'alta società piemontese. 64.

  A002000058 

 CAPO L. L'ENOLOGO ITALIANO - Morte di Gregorio XVI - Elezione di Pio IX - Le preghiere per il Papa - Frenetiche dimostrazioni di gioia pel nuovo Pontefice - Prudente circospezione di Mons. Fransoni e di D. Bosco - La Santa di Viù. 154.

  A002000259 

 Il Teol. Guala e D. Cafasso, che lo regolavano in tutto ed erano in intima relazione con Mons. Fransoni, glielo avevano raccomandato.

  A002000259 

 Mons. Fransoni, udito il giovane sacerdote intorno al progetto degli Oratori festivi, come più volte ci ha narrato D. Bosco, gli diede tosto le più ampie approvazioni e la sua pastorale benedizione.

  A002000330 

 Nella relazione infatti, che mandò a Roma nel 1864 per ottenere l'approvazione della sua Pia società, egli scrisse: "Fin dal 1841 quando l'opera degli Oratorii incominciava con un semplice catechismo festivo nella Chiesa di S. Francesco d'Assisi, ogni cosa fu sempre fatta col consenso e sotto la direzione di Mons. Luigi Fransoni, Arcivescovo di Torino".

  A002000441 

 Mons. Fransoni però, esperto conoscitore degli uomini, scorgeva in questa controversia i germi di molte altre e ben più gravi..

  A002000441 

 Queste disposizioni erano annunziate ai fedeli da Mons. Fransoni colle circolari del 9 luglio e 15 novembre 1842.

  A002000456 

 Mons. Fransoni adunque comunicava alla sua diocesi la parola del Papa con lettera del 31 ottobre 1842 e fissava il giubileo dal 27 novembre all'11 dicembre di quest'anno.

  A002000550 

 Così aveva ordinato Mons. Fransoni per concessione avuta da Roma.

  A002000727 

 Siccome nulla intraprendeva senza informarne a voce o per iscritto Mons. Fransoni, spesso si recava al suo palazzo per visitarlo, e ne era sempre bene accolto e festeggiato.

  A002000728 

 Studiò, fece varie correzioni e si presentò a Mons. Fransoni, esponendogli le sue idee.

  A002000730 

 Mons. Fransoni rispondeva:.

  A002000732 

 Mons. Fransoni e D. Bosco avevano preveduto e segnalato ove il movimento settario volesse approdare e vedevano come non pochi del clero, accecati dagli scritti del Gioberti, si disponessero inconsciamente ad appoggiare il movimento rivoluzionario.

  A002000733 

 Il Re aveva informato di questi progetti Mons. Fransoni, il quale era contrario ai disegni di Mons. Pasio.

  A002000789 

 Fra gli altri, D. Giuseppe Comollo, zio del defunto chierico Luigi Comollo, rettore di Cinzano, lo aveva richiesto ad Economo amministratore della sua parocchia, cui per età e malori non poteva più reggere, e ne aveva già ottenuto il consenso dall'Arcivescovo Fransoni.

  A002000798 

 Dalla Lombardia però erano pervenute a Mons. Fransoni informazioni poco favorevoli intorno a questo abate.

  A002000800 

 Una delle arti per meglio tradire il Re era quella di mettergli in malo aspetto Mons. Fransoni e di screditarglielo colla calunnia; perchè il senno, la virtù, la rettitudine ferrea di questo gran prelato era un ostacolo ai loro disegni.

  A002000803 

 Mons. Fransoni lo ascoltò pensieroso e poi gli disse: - Ora basta: non andate più ad ascoltarlo.

  A002000808 

 Eziandio gli Asili d'infanzia, e le scuole serali e domenicali che si stavano preparando, pesavano sul cuore di Mons. Fransoni.

  A002000809 

 In quanto alle scuole serali e domenicali Mons. Fransoni a formarsene un giusto concetto, richiesto il parere delSig. Durando, Superiore della Missione, ebbe per iscritto la seguente saggia risposta: "Quelle scuole, ben dirette, poter recare infiniti vantaggi; male ordinate, o in mano a gente malvagia, poter divenire fornite d'empietà.

  A002000899 

 D. Bosco allora si portò dall'Arcivescovo Fransoni, gli espose quanto col suo consenso si era già fatto, il bene che se n'era ottenuto, il maggiore che se ne poteva ottenere in appresso.

  A002001062 

 Si recò pertanto presso Mons. Fransoni e gli fece vive istanze, perchè, mediante sua raccomandazione, il Municipio di Torino gli accordasse in uso la chiesa di S. Martino dei così detti Molassi, [303] ossia Molini di città, posti in piazza Emmanuele Filiberto, dal lato di levante negli edifizi verso la Dora.

  A002001275 

 Dal canto suo Monsignor Fransoni, Arcivescovo di Torino, era sempre largo al nostro D. Bosco del suo appoggio e de' suoi conforti, aiutandolo [359] in tutti i modi, e stimolando così i suoi parroci a fare altrettanto..

  A002001423 

 Intanto il Marchese aveva potuto sapere dalla bocca stessa di Monsignor Fransoni, come D. Bosco realmente avesse sempre proceduto col suo consenso, nell'incominciare e nel dirigere l'Oratorio festivo; e intravide eziandio come l'Arcivescovo non si sarebbe indotto a dare una proibizione.

  A002001481 

 Mons. Fransoni non cessò mai di sostenerlo, e consigliavalo a continuare risolutamente l'opera incominciata.

  A002001531 

 Affezionatissimo alla Sede Romana, tutto di Monsignor Fransoni, indefesso predicatore e confessore in Torino e nelle varie città del Piemonte, abilissimo catechista, in gran fama presso tutti per dottrina e santità, distribuiva ai poveri, agli ospedali, ai conventi, ed ai monasteri le rendite considerevoli lasciategli dal padre, ritenendo per sè il puro necessario.

  A002001577 

 Ma il Vicario era risoluto di vincere il suo puntiglio, e non essendo riuscito a far proibire a D. Bosco da Monsignor Fransoni quell'esercizio del sacro ministero, si argomentò di far chiudere l'Oratorio mediante una formale condanna pronunciata dalla Ragioneria..

  A002001689 

 Eziandio Mons. Fransoni, il quale, forse primo tra i Vescovi, intravedeva il precipuo movente di quelle dimostrazioni, l'ipocrisia e le bieche mire delle sette, non tardò molto a premunire con sicurezza i suoi diocesani, e specialmente i suoi più intimi, tra i quali era presente D. Bosco, a non lasciarsi accalappiare da quelle parvenze di libertà e di amore al Papato.

  A002001706 

 Monsignor Fransoni ebbe da D. Bosco relazioni dell'esito di quella visita: fu contento di veder rinsavita quella povera donna, disillusi que' credenzoni che si erano lasciati ingannare, e nello stesso tempo si congratulò seco medesimo di possedere un Ecclesiastico che sapea compiere così bene la parte sua.

  A002001860 

 Vedendo questa risoluzione e parendo di scorgervi una disposizione del Cielo, D. Cafasso tra gli altri e Mons. Fransoni acconsentirono che egli ritornasse all'Oratorio, ma colla raccomandazione che per qualche tempo si limitasse a farsi vedere tra i giovani, a dirigere, a consigliare, astenendosi assolutamente dall'udire le confessioni, predicare, fare scuola, il catechismo e simili.

  A002002111 

 Fransoni accolta una prima supplica in data del 12 novembre aveva delegato per questa benedizione il Rev. Don Agostino Gattino, Curato della parrocchia..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003000029 

 CAPO XX. Le sei Domeniche di S. Litigi - Annunzio della prima visita di Mons. Fransoni - I preparativi - La festa di S. Litigi e la funzione in chiesa La Cresima - Il teatrino - Parole dell'Arcivescovo - La processione - La fine della festa - Socii d'onore - Come D. Bosco preparava i giovani a ricevere la Cresima - Sua, divozione allo Spirito Santo. 76.

  A003000030 

 CAPO XXI. Ciò che vide una suora del buon Pastore, e pronostico di D. Bosco - Il Gesuita moderno, di Vincenzo Gioberti Pio IX concede a' suoi popoli varie riforme politiche e arti dei settarii per ottenerle - Gli applausi a Pio IX giudicati da Mons. Fransoni e da D. Bosco - Gridate, Viva il Papa e non Viva Pio IX. - Cartelli nell'Oratorio che ricordano la dignità del Vicario di Gesù Cristo - Applausi insidiosi al Clero secolare - Accuse ingiuste contro il Vescovo di Asti. 80.

  A003000033 

 CAPO XXIV. Bisogno di un secondo Oratorio festivo - Accordo di due amici - Suggerimento di Monsignor Fransoni - Il capitano in cerca di una posizione strategica - Un colpo di fulmine - Le api e l'annunzio del nuovo Oratori - Visite - Le lavandaie inferocite e poi ammansate. 89.

  A003000034 

 CAPO XXV. Congedo del Ministro La Margherita - Supplica al Re per l'emancipazione dei Valdesi e degli Ebrei - Pubblicazione delle prime Riforme civili - Libertà di stampa Entusiastiche dimostrazioni popolar; - Avvisi dell'Arcivescovo al clero e ai fedeli - D. Bosco benchè invitato non prende parte alle dimostrazioni - Processioni mensili in onor di S. Luigi e l'amore alla Chiesa tenuto vivo nei giovani - D. Bosco presso Mons. Fransoni - I Seminaristi. 91.

  A003000036 

 CAPO XXVII. Il 1848 - Costante fermezza di Mons. Fransoni - Carlo Alberto promette lo Statuto - Emancipazione dei Valdesi D. Bosco si rifiuta di partecipare alle dimostrazioni politiche - È chiamato in Municipio. 96.

  A003000162 

 Intanto il Re Carlo Alberto e l'Arcivescovo Fransoni gli prodigavano incoraggiamenti e sussidii; perciò D. Bosco scriveva nelle sue memorie: "I conforti che mi vennero dalle Autorità Civili ed Ecclesiastiche, lo zelo con cui molte persone accorsero in mio aiuto con mezzi temporali e colle loro fatiche, sono segno non dubbio delle benedizioni del Signore e del pubblico gradimento degli uomini"..

  A003000839 

 Intanto Mons. Fransoni premuroso di sciogliere D. Bosco da' suoi impicci, così gli scriveva nel Mercoledì santo:.

  A003000856 

 Fransoni diceva loro: - Le Cappelle degli Oratorii saranno le parrocchie di que' fanciulli che le frequentano.

  A003000967 

 Fransoni con Rescritto autografo il 12 aprile 1847 approvava la Compagnia di S. Luigi; concedeva alla medesima 40 giorni di indulgenza a lucro spirituale degli aggregati ogni qualvolta recitassero la giaculatoria Gesù mio, misericordia, invocazione già arricchita da Pio IX con 100 giorni; e Monsignore stesso volle pel primo essere iscritto al pio sodalizio..

  A003001016 

 Recatosi pertanto da Monsignor Fransoni gliene fece rispettoso invito, che il benevolo Prelato accolse di buon grado, ed assicurò che sarebbe venuto non solo a cresimare, ma eziandio a celebrare la Messa e a distribuire la santa Comunione.

  A003001017 

 Era la prima volta che Mons. Fransoni veniva, a visitare l'Oratorio in Valdocco, e che facevansi tali funzioni nella Cappella; epperciò, sebben poverelli, nulla risparmiarono i giovani, per rendere la festa più splendida che si potesse.

  A003001023 

 Monsignor Fransoni non dimenticò mai, questa particolarità; si compiaceva di raccontarla sovente, ed eccitando D. Bosco a fabbricare pei suoi giovanetti una chiesa più vasta, soggiungeva graziosamente: "Procuri per altro di farla abbastanza alta, affinchè io non abbia più da levarmi, la mitra per predicare"..

  A003001028 

 E qui bisogna avvertire che Monsignor Fransoni, era di sì belle maniere e così affabile, che bastava vederlo, udirlo, parlargli un istante per prendere tosto ad amarlo ed usargli la più figliale confidenza.

  A003001028 

 Questo slancio fece dire al Fransoni: "Mi convinco oggi più che mai, che la gioventù ha buon cuore e se ne può fare quello che si vuole, quando si prenda per la via della carità".

  A003001031 

 Qualche tempo dopo, D. Bosco annunziò che alcuni grandi personaggi si erano fatti ascrivere alla Compagnia di S. Luigi, come socii di onore, ed essi rimasero non poco edificati ed ammirati, quando udirono il nome del Grande Pio IX, del Cardinale Giacomo Antonelli, di Mons. Luigi Fransoni, di Monsignor M. Antonucci, allora Nunzio Apostolico alla Corte di Torino e poi Cardinale Arcivescovo di Ancona, ed altri..

  A003001049 

 A Torino giungevano le notizie di Roma ed anche qui continuavano ad ogni occasione le grida frenetiche, ostinate di Viva Pio IX. Mons. Fransoni però aveva compreso tra i primi che sotto quelle esagerate espressioni di entusiasmo si celava l'artificio delle sette, e sollecitato dal Papa a muovere i fedeli in aiuto degli Irlandesi che lottavano contro la fame, il 7 giugno 1847 scriveva in una sua lettera pastorale: "Quella essere un mezzo assai acconcio di mostrare ossequio al Pontefice, e perciò averglisi a dar plauso.

  A003001095 

 D. Bosco portavagli grandissima affezione, come pure a suo, fratello che, mandato con altri chierici dalla Curia di Monsignor Fransoni, veniva ad insegnare il catechismo nell'Oratorio.

  A003001127 

 [267] Anzitutto fin dal domani D. Bosco si presentò a Monsignor Fransoni, e gli espose il bisogno ed il progetto di un secondo Oratorio per le adunanze festive, domandando l'appoggio del suo illuminato consiglio.

  A003001131 

 - E qual nome gli daremo noi? - Lo chiameremo Oratorio di S. Luigi, per due ragioni: la prima si è per dare ai giovanetti un modello d'innocenza e di ogni virtù da imitare, quale si è appunto S. Luigi Gonzaga, propostoci dalla Chiesa stessa; la seconda per riconoscenza e gratitudine al veneratissimo nostro Arcivescovo Monsignor Luigi Fransoni, il quale tanto ci ama, ci benefica, ci protegge.

  A003001145 

 Fransoni vedendo allora che a molti ecclesiastici anche provetti si era appigliato l'ardor febbrile di novità, di sottoscrizioni e feste civili, e con lodi esagerate levavano al cielo le Riforme, Carlo Alberto, e Pio IX, l'undici novembre con un avviso pubblicato nelle sagrestie, cominciò col vietare al clero di prendere parte alle dimostrazioni politiche, dicendo fra l'altro che i ministri della Chiesa debbono essere i primi a dimostrare la loro devozione al Re, ma non già con secolareschi festeggiamenti, sibbene coll'osservare premurosamente i doveri che ad esso li legano.

  A003001146 

 Si diceva essere Mons. Fransoni partigiano dell'Austria e de' Gesuiti, nemico dell'Italia, osteggiatore dello stesso Sommo Pontefice che era acclamato e benedetto da tutto il mondo.

  A003001154 

 Tutte queste cure non lo distoglievano dal prendere parte alle angustie e ai dolori di Mons. Fransoni, e siccome per lui vi era sempre portiera alzata nel palazzo Arcivescovile, negli ultimi mesi del 1847 e nei primi del 1848 vi si recava tutte le sere verso le 5½ e vi rimaneva fino alle 8.

  A003001158 

 Nella solennità poi dei Santo Natale Mons. Fransoni che Pontificava, ebbe l'ingrata sorpresa di vedere i suoi seminaristi schierati in presbitero, col petto fregiato di coccarde tricolori..

  A003001164 

 "Avvicinandosi il tempo prefisso per la sua apertura, fu domandata a Monsignor Fransoni la facoltà di benedire la cappella del nuovo Oratorio, con quante altre occorressero a pro dei giovanetti; e lo zelante e sempre benevolo Arcivescovo le concesse amplissime e senza restrizione di sorta.

  A003001174 

 [285] Ma sorge una grave difficoltà, perchè il Decreto di Monsignor Fransoni, che delega il Curato della Parrocchia della Madonna degli Angioli a benedire la cappella di detto Oratorio e concede la facoltà di celebrarvi quindi la santa Messa, porta in tutte lettere la data del diciotto dicembre mille ottocento quarantasette.

  A003001188 

 Questo franco contegno di Mons. Fransoni irritava quei capoccia che volevano la libertà per tutti, fuorchè per il clero.

  A003001192 

 Si attendeva da tutti che Mons. Fransoni, come avevano fatto altri Vescovi, desse qualche cenno sullo Statuto nell'annunciare l'indulto della vicina quaresima che aveva principio l'8 di marzo.

  A003001194 

 Monsignor Fransoni fu pregato di presiedervi e dar facoltà di cantare la S. Messa sotto il portico di quella.

  A003001203 

 Chi era avvezzo da tanti anni alle congiure, ad ogni passo temeva che i supposti avversarii adoperassero [295] le stesse sue armi; e i lunghi e giornalieri colloquii di D. Bosco con Mons. Fransoni, e le centinaia di giovani che parevano pronti ad ogni suo cenno, avevano accresciuti i sospetti.

  A003001215 

 Nello stesso tempo i settarii non avevano dimenticato Mons. Fransoni e macchinavano una nuova chiassata contro di lui.

  A003001216 

 Facendosi intanto sentire fra i seminaristi il pericolo di nuove commozioni, l'imminente guerra contro l'Austria e l'interruzione degli studii nell'Università consigliarono a Monsignor Fransoni la chiusura del Seminario.

  A003001624 

 Monsignor Fransoni, il suo più valido appoggio, era in Isvizzera.

  A003001878 

 Mons. Fransoni aveva incoraggiato molto D. Bosco a dar queste ripetizioni..

  A003001903 

 Per sommuovere la pubblica opinione contro Mons. Fransoni, continuavano a stampare infamie contro di lui che era lontano, e asserivano che coi tesori della sua chiesa aiutava i nemici del Re.

  A003002214 

 Il 25 luglio i Vescovi subalpini, essendo sempre lontano dalla sua archidiocesi Monsignor Fransoni, per cinque giorni si radunarono in Congresso a Villanovetta nella Diocesi di Saluzzo, col fine di prepararsi alle gravissime lotte che presentivano imminenti.

  A003002215 

 Fra questo un voto di D. Bosco, ed avealo già palesato a Mons. Fransoni.

  A003002259 

 Il Governo però fin dai primi tempi del Ministero Gioberti aveva deciso di privare, a tutti i costi, Mons. Fransoni della sua sede, ed un giornalismo empio ed immorale continuava a vomitare contro di lui calunnie ed insulti.

  A003002288 

 Nel registro delle elemosine e delle spese il Teol. Borel notò che Mons. Fransoni il 5 febbraio 1849 aveva elargite 100 lire.

  A003002294 

 Questo adunque stava già sospeso da parecchi mesi, quando D. Bosco e il Teol. Borel, conscii dei gran bisogno di un cotale istituto in quella parte della città, prese le necessarie intelligenze con D. Cocchis medesimo, subentrarono nel locale già tolto in affitto a tale uopo, e coll'approvazione chiesta ed ottenuta per iscritto da Mons. Fransoni riaprirono il detto Oratorio sotto il titolo dell'Angelo Custode..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004000010 

 CAPO III. Visita di senatori all'Oratorio - Dialogo - Lettera a Don Bosco dal Ministero degli Interni - Siccardi prepara la legge sulle Immunità Ecclesiastiche - Mons. Fransoni a Pianezza e visita di D. Bosco - L'Arcivescovo lo consiglia a d istituire una Congregazione Religiosa. 9.

  A004000013 

 CAPO VI. Una festa disgustosa dello Statuto - Il Parlamento approva la legge Siccardi - Mons. Fransoni rientra in Torino Dolorosa settimana santa - La Comunione Pasquale negli Oratorii festivi - Ricordi ai giovani - L'esempio dei figli converte i padri - Insulti all'Arcivescovo - Il Senato e l'abolizione delle Immunità Ecclesiastiche - Ritorno di Pio IX a Roma - Una trama sventata contro la vita del Papa - Accademia nell'Oratorio in onore di Pio IX. 20.

  A004000014 

 CAPO VII. Mons. Fransoni prigioniero in Cittadella - Visite dei giovani dell'Oratorio all'Arcivescovo - Sottoscrizione per un pastorale - Mons. Fransoni e D. Bosco a Pianezza - Una nuova società di apostolato fra il clero - Fondazione delle conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in Torino - D. Bosco e le Conferenze. 23.

  A004000017 

 Di Santarosa - Espulsione dei Serviti Monsignor Fransoni a Fenestrelle - Condanna di altri Vescovi - Perquisizioni agli Oblati e tumulti popolari D. Bosco e gli Oblati - Dimostrazione contro l'Oratorio sventata - Restituzione ai Serviti della roba tolta dal fisco - Turpe eresia di D. Grignaschi - D. Bosco lo visita nelle carceri d'Ivrea. 34.

  A004000018 

 CAPO XI. D. Bosco e il Conte di Cavour - Un'induzione - Mons. Fransoni in esiglio e visita di D. Bosco - I segretarii del Conte. 37.

  A004000040 

 CAPO XXXIII. Tranelli degli avversari di D. Bosco - Pranzi e merende a ufo - Effetti delle mormorazioni - L'Arcivescovo e la patente a D. Bosco di Capo Direttore dei tre Oratori -Lettera laudativa di Mons. Fransoni al Direttore dell'Oratoria di Vanchiglia - D. Bosco congeda i perturbatori - Nuove industrie e nuovi catechisti - Riconciliazione.

  A004000047 

 CAPO XL. Festa solenne in onore di S. Luigi - Nota buffa e caso doloroso - Lettere dei Vescovi per la Lotteria - Il Vescovo di Fossano all'Oratorio - Discorso memorabile del Vescovo di Biella - Estrazione della Lotteria - Mons. Fransoni si congratula con D. Bosco. 151.

  A004000052 

 CAPO XLV. Macchinazioni contro il Papa - Una grazia di Maria SS. Consolatrice - Un Ministro Protestante confuso da Don Bosco - Progetto delle Letture Cattoliche - Mons. Fransoni e Mons. Moreno - Segreti di D. Bosco per trovare il tempo a tanti suoi lavori - Ad Oropa: umiltà - Lettera del Vescovo d'Ivrea a D. Bosco e consultazioni per dare principio alle Letture Cattoliche - Due Rescritti del Papa a D. Bosco. 169.

  A004000211 

 Per questo fine e per ottenere che Monsignor Fransoni e Mons. Artico rinunziassero alle loro diocesi, nel novembre del 1849 il conte Giuseppe Siccardi era stato inviato a Gaeta.

  A004000213 

 Intanto, in sul cominciare di quest'anno, Mons. Fransoni aveva deliberato di non più differire il suo ritorno in diocesi.

  A004000216 

 Monsignore vedendolo gli rivolse amorevolmente, con un sorriso, queste parole - Vae homini soli! E D. Bosco con garbo senz'altra spiegazione gli rispose prontamente: - Angelis suis Deus mandavit de te, ut custodiant te in omnibus viis tuis. - Ripetute volte qui venne D. Bosco a visitarlo poichè molte cose aveva da dirgli, di molte e confidenziali lo incaricava l'Arcivescovo; e poi chi saprà dire come l'affetto lo attirasse verso il suo primo benefattore? E Mons. Fransoni, non ostante le gravi preoccupazioni dalle quali era stretto [29] volentieri parlava dell'opera degli Oratorii festivi, che riteneva come sua propria per averla promossa come patrono, e provava molta inquietudine e premura del suo avvenire.

  A004000342 

 In questi frangenti, il 15 marzo, Mons. Fransoni rientrava finalmente in Torino, prendeva stanza nel palazzo arcivevile, [54] e recavasi ad ossequiare il Sovrano nella sua reggia.

  A004000345 

 Mentre nel centro di Torino si tumultuava insultando Mons. Fransoni, alla periferia della città nei tre Oratorii di Porta Nuova, Vanchiglia e Valdocco, quasi due migliaia di giovani popolani, bene istruiti nel catechismo, dopo tre giorni di prediche ed una buona confessione, si accostavano alla mensa Eucaristica, per compiere il dovere pasquale.

  A004000363 

 A tutti i costi si voleva costringere Mons. Fransoni ad allontantarsi da Torino.

  A004000367 

 Nello stesso tempo per ordine di Mons. Fransoni in tutte le chiese dell'Archidiocesi, e così pure nell'Oratorio di Valdocco, con gioia sincera e viva gratitudine, furono rese per otto giorni azioni di grazia alla Divina Provvidenza..

  A004000424 

 Ma la Polizia sospettosa, facendo spiare dai sindaci se il clero avesse ricevuto istruzioni dai Vescovi contrarie alla legge sulle immunità, venne assai presto a conoscere la [63] lettera di Mons. Fransoni.

  A004000425 

 Non si tardò a citare Mons. Fransoni avanti al tribunale civile per rendere conto della sua pastorale, ed Egli rispondeva che ne avrebbe chiesta licenza al Papa, e se questa venisse, si presenterebbe.

  A004000426 

 Mons. Fransoni nel quartiere destinatogli aveva accolti con bontà gli omaggi che gli presentavano a nome di D. Bosco e ad ambedue aveva regalata una corona del rosario.

  A004000428 

 Il 27 maggio 1850 l' Armonia invitava i subalpini ad offrire un bastone pastorale a Mons. Fransoni.

  A004000429 

 Il 2 di giugno, che era Domenica e si compivano i trenta giorni stabiliti dalla sentenza, di buon mattino Mons. Fransoni fu posto in libertà.

  A004000434 

 Accettarono di essere i primi socii Onorarii, S. E. Mons. Luigi Fransoni, Silvio Pellico e D. Bosco, il quale nei primordii assisteva a queste conferenze e ne fu sempre il socio d'onore, l'amico, il venerato protettore.

  A004000589 

 AL PADRE Superiore dell'Ordine dei Servi di Maria che col Padre Carlo Baima era andato a Pianezza, diceva Mons. Fransoni: - L'idra è sguinzagliata, tristi cose si vedranno succedere; il piano è preparato, i mezzi sono pronti.

  A004000594 

 Dopo i Servi di Maria si venne alla volta di Mons. Fransoni.

  A004000595 

 Una canzone piena d'ingiurie contro Mons. Fransoni era cantata da un cieco a suon di chitarra per tutte le vie e le piazze in mezzo al popolaccio..

  A004000596 

 Il 12 agosto 1850 il Questore con dodici carabinieri andava in grande solennità a perquisire la casa degli Oblati alla Consolata di Torino per avere prove di reità del Fransoni; ma nulla trovava.

  A004000625 

 Intanto in quei giorni, per ordine di Massimo d'Azeglio, Mons. Fransoni, senza prove di reità, senza processo, era [110] stato spogliato dei beni della sua mensa e condannato al bando dal Regno.

  A004000626 

 Fransoni anche lontano non lasciò mai di proteggere l'Oratorio e di favorirlo in tutti i modi, e di raccomandare a D. Bosco la necessità di provvedere alla continuazione della sua opera pel caso della sua morte Anche a mezzo del Teol. Borel e del Teol. Roberto Murialdo, andati a Lione, gli fe' ripetere un simile ammonimento.

  A004000768 

 Da Lione pertanto Mons. Fransoni rispondeva a D. Bosco il 23 ottobre 1850:.

  A004001445 

 Celestino Fissore Provicario Generale, a nome di Mons. Fransoni assente, annuiva per lettera alla domanda, concedendo a D. Bosco, e, ad altro sacerdote da lui richiesto, la facoltà di quella benedizione e funzione a termine del Rituale Romano..

  A004001447 

 La benedizione della pietra sarebbe certamente stata fatta da Mons. Luigi Fransoni, che tanto amava D. Bosco e l'Opera [277] sua, ma pur troppo questo intrepido Prelato dimorava esigliato in Lione.

  A004002049 

 Ma ad aiutare D. Bosco in questa lotta concorreva Mons. Fransoni.

  A004002051 

 LUIGI DEI MARCHESI FRANSONI.

  A004002474 

 D. Bosco alcuni giorni dopo l'estrazione della lotteria aveva dato contezza a Mons. Luigi Fransoni della solenne benedizione della nuova chiesa; e questi ne dimostrava il suo gradimento con una lettera da cui traspira l'alta stima e la paterna benevolenza che quell'illustre prelato nutriva sempre per l'Oratorio.

  A004002614 

 Suo ardente desiderio era di rientrare nell'Oratorio; ma l'Arcivescovo Fransoni non lo ricevette in Diocesi, avendo stabilito di non ammettervi [498] quelli che uscivano da un ordine religioso.

  A004002718 

 Sempre devoto ed ossequente al suo Arcivescovo, egli, compilato un programma di associazione, lo aveva sottoposto a Mons. Luigi Fransoni in Lione, e l'egregio Prelato non solo approvava, ma encomiava altamente il provvido pensiero.

  A004002982 

 D. Bosco nel suo libretto non tralasciava di riportare alcune frasi di un'apposita pastorale che Mons. Fransoni da Lione aveva indirizzata al clero e al popolo.

  A004003056 

 Compiè la religiosa cerimonia il Teologo Gattino, Curato di Borgo Dora, per domanda di D. Bosco delegato da Mons. Fransoni a quella funzione [30].

  A004003085 

 Artico e Mons. Fransoni, finchè vissero, furono i Vescovi più odiati e perseguitati dai nemici della Chiesa..

  A004003646 

 Ei teneva in mano una lettera sigillata, che pochi istanti prima aveva ricevuta, scrittagli da [722] Mons. Fransoni.

  A004004098 

 Perciò lo stesso Monsignor Fransoni, con patente del 31 Marzo 1852, le concedeva assolute e senta limite, cioè dava tutte quelle facoltà che fossero tornate utili o necessarie pel buon successo delle cose che occorrevano nella direzione dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, di S. Luigi a Porta Nuova, del S. Angelo Custode in Vanchiglia.

  A004004142 

 [30] ALOYSIUS EX MARCHIONIBUS FRANSONI SUPREMI ORDINIS SS. ANNUNCIATIONIS EQUES TORQUATUS ETC. ETC..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000136 

 Il contratto erasi conchiuso per autorizzazione ottenuta, con decreto del 28 febbraio 1850, da Mons. Fransoni, delegato dalla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari con Rescritto del i dicembre 1849.

  A005000277 

 Disse adunque: - Se l'Imperatore Traiano commise una ingiustizia cacciando da Roma e mandando in esilio il Papa Sali Clemente, ha forse fatto anche male il nostro Governo ad esiliare il nostro Arcivescovo Monsignor Fransoni? -A questa domanda inaspettata D. Bosco rispose senza punto scomporsi: -Qui non e il luogo di dire, se il nostro Governo abbia fatto bene o male a mandare in esilio il nostro veneratissimo Arcivescovo: è questo un fatto di cui si parlerà a suo tempo; ma il certo si è che in tutti i secoli, e fin dal principio della Chiesa i nemici della Religione Cristiana hanno sempre preso di mira i Capi della medesima, i Papi, i Vescovi, i Sacerdoti, perchè credono che, tolte di mezzo le colonne, cada l'edifizio, e che, percosso il pastore, si sbandino le pecorelle, e divengano facile preda dei lupi rapaci.

  A005000287 

 Si aggiunga anche che in un Governo Costituzionale i Ministri sono responsabili delle loro azioni, le quali possono essere sindacate da qualsiasi cittadino, e perciò anche da D. Bosco lo stesso, sebbene non tutte le idee e gli atti di Mons. Fransoni mi arridano, sono lieto che la severa misura contro di lui non sia stata presa sotto il mio Ministero..

  A005002065 

 Io poi sebbene scelto fra i primi a tale fine, quantunque non mi sia sentito l'animo di promettergli l'obbedienza che chiedeva, fui egualmente aiutato da lui a proseguire gli studii e lasciato in perfetta libertà di consacrarmi alla [406] diocesi; ed anzi, per sua raccomandazione speciale, ottenni dall'Arcivescovo Fransoni la mia nomina ad un patrimonio ecclesiastico"..

  A005003658 

 Mons. Fransoni, dietro raccomandazione del servo di Dio, aveagli concesso il patrimonio ecclesiastico.

  A005003857 

 Nello stesso tempo non dimenticava le replicate esortazioni dell'Arcivescovo Fransoni.

  A005003906 

 Mons. Fransoni gradì sommamente il disegno di D. Bosco, che da anni era pure il suo, lo animò a mandarlo ad effetto, e per metterlo sopra una via sicura gli raccomandò di recarsi a Roma, a fine di chiedere, all'immortale Pontefice Pio IX e consiglio e norme opportune.

  A005003908 

 Ma poichè per ottenerlo eransi addotte ragioni insussistenti, Mons. Fransoni fece a Roma i suoi richiami, e venne di là l'ordine ai Minori di chiederne venia all'Arcivescovo: il che fatto si lasciò loro ufficiare la chiesa..

  A005004322 

 Mons. Fransoni e gli altri Vescovi della [762] provincia torinese raccomandavano pubbliche preghiere, e ricordavano l'obbligo di dare il voto a persone probe, disinteressate e religiose..

  A005004562 

 D. Bosco intanto, previo consiglio di D. Cafasso e del teologo Borel, aveva scritto una seconda lettera a [800] Mons. Fransoni, esponendogli alquanto diffusamente il modo col quale intendeva fondare una Società religiosa di voti semplici, i membri della quale, anche dopo la professione, potessero godere di tutti i diritti civili, ed in riguardo alla legge dello Stato fossero liberi cittadini.

  A005004805 

 Don Bosco, che stava per entrare nel suo argomento principale, colse tosto la propizia occasione, e risposto che era appunto venuto a Roma per provvedere all'avvenire degli Oratorii, gli presentò la lettera commendatizia di Mons. Fransoni.

  A005005161 

 Benedicendo il Signore questi tenui principii, il concorso [932] dei giovani fu assai grande e l'anno 1844 S. E. Monsignor Fransoni concedeva di ridurre un edifizio a forma [34] di chiesa con facoltà di fare ivi quelle sacre funzioni che sono necessarie per la santificazione de giorni festivi e per l'istruzione dei giovani che ogni giorno più numerosi intervenivano.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006000013 

 CAPO V. Letture Cattoliche - VITA DEL SOMMO PONTEFICE S. CALLISTO I - Venerazione degli alunni di D. Bosco per Mons. Fransoni - Magone Michele e i pericoli di chi va a casa in vacanza - La Passeggiata autunnale - Accoglienze ospitali a Chieri - Riconoscenza di Magone.per i suoi benefattori e per D. Bosco - Predisposizioni - Umili preghiere a Dio e lagrime di Magone - La festa del Santo Rosario - Escursioni in varii paesi circostanti a Murialdo - Visita alla tomba di Savio Domenico e pranzo dal Teol. Cinzano - Ritorno a Torino - Ricorso al Ministero della Guerra per ottenere vestiarii fuori di uso dai magazzini militari - Dimanda di sussidio all'Opera Pia di S. Paolo Per le spese dei sotterranei della chiesa - Predica sulla virtù della purità. 27.

  A006000033 

 Vogliotti pel servizio della Cattedrale - D. Bosco accusato di voler essere indipendente dall'Autorità ecclesiastica - Non si vede bene che i chierici si preparino a conseguire patenti di maestro e lauree - I pericoli dell'Università - Accuse scritte a Mons. Fransoni contro D. Bosco e difesa del Can.

  A006000047 

 CAPO XXXIX. La virtù della fortezza - D. Bosco ossequente alle autorità civili - Sua prudenza nelle questioni politiche - Sospetti del Governo e delazioni calunniose - Il Ministro Farina - D. Bosco sorvegliato dalla polizia - l'ufficio di verificazione alla posta - D. Bosco avvertito del pericolo che sovrasta all'Oratorio - Articoli violenti dei giornali, che domandano la chiusura dell'Oratorio - Il decreto di perquisizione permesso da Cavour - Sequestro di una lettera di Mons. Fransoni - Un sogno provvidenziale - Distruzione di preziosi documenti - D. Bosco scrive e conserva le memorie delle perquisizioni - Prefazione al manoscritto. 188.

  A006000053 

 CAPO XLV. D. Bosco nel tempo di tribolazione - Si leggono nell'assemblea dei socii le Regole della Pia Società - Previsioni sui pubblici avvenimenti - Le Regole della Pia Società sono firmate da tutti i socii e mandate a Mons. Fransoni - Risposta dell'Arcivescovo - La Questura di Torino e le persone di servizio dell'Oratorio - La politica e le ricchezze di D. Bosco - Giudizii di Urbano Rattazzi - Esposizione e supplica di D. Bosco a due Ministri - Udienza non concessa - D. Bosco si mostra sempre più allegro quanto più gravi sono i dispiaceri - Cinque giovani raccomandati all'Oratorio dal Ministero degli Interni. 217.

  A006000061 

 CAPO LIII. D. Bosco accetta la direzione del collegio di Giaveno - Condizioni da lui proposte e accettate dal Provicario - Elezione di un nuovo Rettore - Scelta di assistenti Conferenza di D. Bosco ai socii della Congregazione: egli è Pronto a sottomettersi al volere di Dio se non fosse approvata la pia Società: non s'introducano novità nelle consuetudini della Casa: non si abbiano sospetti che venga meno l'affezione del Superiore: annunzia che fu delegalo chi deve esaminare le Costituzioni - Lettera di Monsignor Fransoni a D. Bosco colla notizia della suddetta delegazione - Giudizi dell'esaminatore - Lettera del Card. Gaude che ha ricevuto le Costituzioni - Stato desolante del Seminario di Giaveno - Entrata nell'Oratorio del Cav.

  A006000081 

 CAPO LXXIII. Letture Cattoliche - UNA FAMIGLIA DI MARTIRI - CENNO BIOGRAFICO SUL GIOVANETTO MAGONE MICHELE: articolo dell'Armonia - IL PONTIFICATO DI S. DIONIGI - Ristampa della biografia di Savio Domenico; giudizi dell'Armonia - Pregi degli scritti di D. Bosco - Cronaca: predizione al ch. Ruffino - Ricordo de' Principii dell'Oratorio - Non conservar rancori - Star lontano da certi critici e non lasciarsi intimidire dai loro motteggi - D. Bosco va a Montemagno: in Asti confessa nella stazione e in una locanda - Consigli ad un nobile giovanetto perchè si apparecchi alla prima Comunione - Conferenza: sul parlare di politica: guardarsi dal rispetto umano nell'esercizio dei doveri di pietà: procurare che ove è un socio della Congregazione tutto proceda bene - D. Bosco rimprovera chi abusava, giuocando, delle frasi scritturali - Prende le difese dei Canonici vilipesi e di un Vescovo - Sua avversione alla maldicenza e come cercasse impedirla - Con quale carità parlasse del prossimo - È interrogato sulla predizione di una morte che non parea avverata: sua risposta - Malattie nell'Oratorio - Lettera di Mons. Fransoni a D. Bosco per le vestizioni clericali - D. Bosco si reca a Vercelli - In viaggio difende i suoi chierici dall'accusa che non [994] imparassero la teologia - Suo discorso inaugurale dopo la consacrazione della Basilica a S. Maria Maggiore - Due altre sue prediche improvvisale. 342.

  A006000083 

 CAPO LXXV. Generosa elemosina di un vecchio creduto avaro - Il numero dei giovani dell'Oratorio - Modo grazioso nell'accordare riduzione di pensione - Lettere di D. Bosco per raccomandare chierici diocesani al Vicario Capitolare di Asti e al Provicario di Torino - Risposta di Mons. Fransoni a D. Bosco; gli Oratorii; i Protestanti; il Seminario di Giaveno; l'esame alle regole della pia Società - Il Piccolo Seminario di Giaveno floridissimo per merito di D. Bosco. 356.

  A006000425 

 In quest'anno un suo chierico, trovandosi in Airasca nella casa parrocchiale, in mezzo a varii sacerdoti intervenuti ad una festa, un maestro sacerdote di Torino, prese a sparlare di Mons. Fransoni, dicendo che gli stava bene l'esilio per la sua ostinatezza irragionevole verso il Ministro Santa Rosa, al quale aveva negato il Viatico per essersi rifiutato a fare la ritrattazione per le censure incorse.

  A006000425 

 La condotta di Monsignor Fransoni, era stata giudicata meno rettamente da una parte del clero; ma i giovani educati da D. Bosco si erano mantenuti fermi e fedeli nel venerarlo e difenderlo.

  A006002013 

 Questi signori invece non di rado scrivevano a Monsignor Fransoni rapporti contro D. Bosco e venuto a lui in Lione il Can.

  A006002873 

 BENEFICENZA DI MONS. FRANSONI..

  A006002886 

 D. Bosco pertanto mentre faceva recitare tutti i giorni da' suoi allievi un Pater, Ave e Gloria per i bisogni di Santa madre Chiesa, con prudenza singolare a quando a quando scriveva su argomenti delicatissimi, o per casi di coscienza, o per norme di condotta, o di principii teologici o di diritto canonico, ora a Mons. Fransoni, ora alle Sacre Congregazioni: e raccomandava la lettera [494] ad una terza persona sicura, o spediva espressamente un messo a portarla.

  A006003186 

 Certi nemici occulti e vili delatori, per entrare nelle grazie dei Ministri, sussurravano loro alle orecchie che D. Bosco teneva segreti e compromettenti relazioni coi Gesuiti, coll'Arcivescovo Mons. Fransoni, col Cardinale Antonelli, con Pio IX e persino coll'Austria allo scopo di seminare il malcontento tra il popolo e preparare una reazione contro il presente ordine della pubblica cosa.

  A006003212 

 A questa tirannica decisione aveva dato motivo una lettera di Mons. Luigi Fransoni da Lione indirizzata a D. Bosco, colla quale l'illustre esigliato lo avvertiva di aver fatto conto su di lui per un affare geloso, che gli stava sommamente a cuore, e col quale avrebbe reso un gran servizio all'Archidiocesi.

  A006003310 

 Egli è sospetto di relazioni compromettenti coi Gesuiti, coll'Arcivescovo Fransoni e colla Corte Pontificia.

  A006003331 

 - Ma ella può forse negare di avere carte, che possono interessare le viste fiscali? Scritti, per es., riguardanti ai Gesuiti, a Fransoni, al Papa?.

  A006003812 

 Fece leggere il regolamento, invitando tutti a sottoscriverlo in una prossima radunanza, perchè intendeva mandarlo all'Arcivescovo Fransoni acciò l'approvasse.

  A006003814 

 Si legge adunque nella cronaca di D. Ruffino - "L'11 giugno abbiamo sottoscritte le regole della Congregazione di S. Francesco di Sales per mandarle all'Arcivescovo Fransoni; e facemmo tra noi promessa solenne che se per mala ventura a cagion della tristezza dei tempi non si potessero fare i voti, ognuno in qualunque luogo si troverà, fossero anche tutti i nostri compagni dispersi, non esistessero [631] più che due soli, non ce ne fosse più che un solo, costui si sforzerà di promuovere questa Pia Società, e di osservarne sempre, per quanto sarà possibile, le regole." Ecco il prezioso documento..

  A006003851 

 Monsignor Fransoni rispondeva a D. Bosco col seguente foglio:.

  A006004125 

 - Ma lei, signor Abate, potrebbe in coscienza affermare che in casa sua non si tengono radunanze reazionarie, e non mantiene carteggio coi Gesuiti, coll'Arcivescovo Fransoni e colla Corte Romana a scopo politico?.

  A006004129 

 - E le relazioni politiche coi Gesuiti e con Fransoni e col Cardinale Antonelli....

  A006004130 

 Dei Gesuiti in Torino ignoro persino la dimora; e con Mons. Fransoni e colla Santa Sede non ho mai avuto altre relazioni, fuori di quelle che un sacerdote deve mantenere coi suoi superiori ecclesiastici, per quelle cose che spettano al sacro Ministero..

  A006004133 

 Egli possedeva la lettera sequestrata dell'Arcivescovo Fransoni; avrebbe potuto presentarla a D. Bosco; ma forse il trattenne la vergogna di aver per tal modo violato il segreto postale.

  A006004261 

 A Mons. Fransoni doleva grandemente un tal fatto; ma non sapendo come scongiurarlo per essere lontano, rimetteva al pieno arbitrio del Vicario generale lo scioglimento di quel problema.

  A006004392 

 Di questo incarico dato alSig. Durando, e già conosciuto da D. Bosco per confidenze di amici, gli dava notizia Monsignor Fransoni colla risposta ad una sua lettera..

  A006006116 

 Gli fu recapitata finalmente la lettera di Mons. Fransoni, mentre egli era a Vercelli..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007000804 

 Il 26 marzo 1862 moriva santamente in Lione l'Arcivescovo di Torino Monsignor Luigi de' Marchesi Fransoni, benedicendo i suoi amici e i suoi nemici.

  A007000973 

 D. Rua Michele testificò con giuramento: "Dopo la morte di Mons. Fransoni, D. Bosco si trovò nella necessità di sovvenire l'opera sua contro esigenze, che ne sarebbero state la rovina, come pure sostenere diritti, che erangli stati concessi del defunto Arcivescovo, o dallo stesso Sommo Pontefice, ma si mostrò sempre pieno di rispetto e sottomissione e in tutto ciò, che non era contrario alla vita della sua Istituzione.

  A007000977 

 Fissore, risoluto come Mons. Fransoni nel sostenere/i diritti della Chiesa, aveva gradita l'elezione del Vicario Capitolate Can.

  A007004433 

 Mons. Fransoni, letto egli stesso il Regolamento del nuovo sodalizio, non ostante il parere contrario di qualche esaminatore sinodale, lo aveva rinviato con lettere di soddisfazione al suo Vicario Generale in Torino, affinchè ne facesse attento esame per venirne poi ad una canonica approvazione.

  A007005428 

 Enumerò tutte le difficoltà sorte in sul principio, ma vinte coll'aiuto di Dio; disse come prima l'Arcivescovo Fransoni chiamatolo presso di lui lo esortasse a perpetuare l'opera degli Oratorii e come Pio IX nel 1858 gli avesse dato esso stesso la base della nostra Società.

  A007007117 

 Benedicendo il Signore questi tenui principii il concorso dei giovani divenne assai grande, e nell'anno 1844 Mons. Fransoni, nostro venerato Arcivescovo di f. m., concedeva di ridurre un edifizio a forma di chiesa [71], con facoltà di fare ivi quelle sacre funzioni che sono necessarie per la santificazione dei giorni festivi, e per l'istruzione dei giovani che ogni giorno più numerosi intervenivano.

  A007007416 

 Fin dall'anno 1841 quando l'opera degli Oratorii cominciava con un semplice catechismo o festivo nella Chiesa di S. Francesco di Assisi, ogni cosa fu sempre fatta col consenso e sotto la direzione di Mons. Luigi Fransoni arcivescovo di Torino.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008000793 

 "L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti, felicemente regnante; l'anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Fransoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parrocchia di Borgo Dora il Teologo Gattino Cav.

  A008004617 

 E' vero che per immeritata degnazione della S. Memoria di Mons. Arcivescovo Fransoni trovomi membro dell'amministrazione dei beni del Seminario; ma V. S. prende abbaglio nel credere che io possa avere ed abbia preponderante influenza sui consigli, sul voti dei Signori Amministratori che ho l'onore di avere per colleghi.

  A008007111 

 Compiuto il lavoro, procurai di farlo leggere da alcune persone erudite, quindi fu trasmesso per la revisione al Vescovo d'Ivrea appositamente incaricato dalla gloriosa memoria di Mons. Fransoni; e la prima edizione si eseguiva nel 1854.

  A008007328 

 Quando il Venerabile si congedò, l'Arcivescovo gli aveva detto: - Contate pure sopra di me in ogni cosa: io voglio essere un vostro affezionatissimo amico! - E D. Bosco era tornato a Torino col cuore pieno di speranza di aver ritrovato il protettore, perduto con la morte di Mons. Fransoni..

  A008007361 

 Mons. Fransoni fu costantemente guida e consigliere di quanto si faceva.

  A008008065 

 Aloysium Fransoni, dum Lugduni in exilio dolore premebatur, affirmantem se tanquam Divinae Providentiae speciale auxilium in hac [877] Societate agnoscere, cuius ope dum Seminaria diocesana erant clausa, aliqui tamen pueri adhuc pro Ecclesiastica militia praeparabantur..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009000764 

 Quivi l'Arcivescovo Fransoni, di cara e felice memoria, intervenite, più volte per amministrare il sacramento della Cresima e per fare altre sacre funzioni, dava eziandio [62] facoltà di fare tridui, novene, ammettere a ricevere la Cresima, la S. Comunione, che valesse anche per l'adempimento del Precetto pasquale.

  A009000767 

 Arcivescovo Fransoni raccomandò più volte che si studiasse qualche mezzo per assicurare l'esistenza degli Oratorii dopo la morte dell'esponente.

  A009000769 

 L'Arcivescovo Fransoni lesse in Lione il Regolamento, poi scrisse una lettera in cui notava alcune cose, di cui si tenne esatto conto.

  A009001102 

 Visto i decreti di approvazione della medesima, emanati dal Nostro Predecessore Mons. Fransoni di f. m. i quali, quantunque si riferiscano alla Società quando non si proponeva che di catechizzare i ragazzi nei giorni festivi e raccoglierli per iniziarli ad un'arte o mestiere, tuttavia tornano a gran lode della medesima;.

  A009001757 

 Don Bosco a queste Commendatizie, che doveva presentare alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, univa copia autentica della patente a direttore spirituale degli Oratorii di S. Francesco di Sales, del Santo Angelo Custode e di S. Luigi in Torino, conferitagli da Mons. Fransoni il 31 marzo 1852, firmata da Filippo Ravina Vicario Generale e da Balladore Cancelliere.

  A009002487 

 Questa benedizione risulta pure dalle vocazioni allo stato ecclesiastico, che quivi si sono svegliate; locchè fece sì che dall'anno 1848 al 1863, nel qual tempo il Seminario Arcivescovile di Torino rimase chiuso, l'Oratorio di Don Bosco che nel suo Collegio Convitto conta circa 800 giovani, fornì ed educò i Chierici alla Diocesi di Torino: del che S. E. Mons. Fransoni esprimeva al sottoscritto le sue compiacenze, mentre gemeva nel suo esiglio di Lione ed era dal sottoscritto visitato..

  A009003459 

 In essa fa un rapido cenno del suo svolgimento dal 1841 al 1852; porta il testo della Patente concessagli da Mons. Fransoni colla quale era nominato Direttore dei tre Oratorii: ricorda gli incoraggiamenti e i consigli di Pio IX nel 1858: riporta il decreto di collaudazione del 23 luglio 1864: quanto alle tredici Animadversiones osserva che "libenti animo fuerun i admissae atque in constitutionibus accomodatae, prout finis et regulae societatis patiuntur.

  A009004008 

 Hanc vero Congregationem benigno animo prospiciens Ex.mus Archiepiscopus Taurinensis felicis recordationis, Aloysius ex March.us Fransoni, dum eiusdem dux et consiliarius semper extitit, merito et laudabiliter illi praeposuit Rectorem primarium nuper nominatum Sacerdotem, quemadmodum patet ex decreto, quod prae oculis habemus sub die 31 martii 1852..

  A009004029 

 Affinchè si potessero qui avere Catechisti, maestri ed assistenti fu iniziata una specie di Congregazione, di cui è cenno nella Notitia Brevis, della quale mi sono fatto lecito di inviare copia a ciascuna delle Loro EE. Ogni cosa procedette sempre sotto alla guida e col consiglio di Mons. Fransoni, di felice memoria.

  A009004033 

 Tale Regolamento fu presentato al sopra lodato Mons. Fransoni che riscontrandomi diceva averlo letto e fatto leggere da persona pratica, e lo rinviava con qualche riflesso pratico che tosto fu introdotto nelle progettate Costituzioni..

  A009007996 

 1844 - Con autorizzazione di S. E. Mons. Luigi Fransoni, anche nel giorno dell'Immacolata Concezione, si benedice la prima chiesetta esclusivamente per l'istruzione religiosa della gioventù..

  A009010356 

 Fransoni - Sue visite - Compagnia di S. Luigi - Indulgenze - Consigli dell'Arcivescovo - 1852 - Prima associazione nel 1854 - D. Alasonatti - Idea di Pio IX 1858 - Scopo specificato [986] di una Congregazione - Ragazzi nei giorni festivi - Ricovero Studenti - Buoni libri - Letture Cattoliche - Predicazioni - Difficoltà - Primo Decreto di Roma; luglio 1864 - Vicende e contrasti - Gran benedizione del Signore - Decreto del marzo 1869 - Stato attuale della Congregazione..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010002739 

 La Gazzetta del popolo aveva preso a combatterlo, appena preconizzato: "È stato scelto dal Vaticano - scriveva il 27 ottobre 1871 - proprio colla lanterna, e colla speranza che sia un Fransoni numero due"; ed eccitava il Municipio a non prender parte al suo ingresso..

  A010004923 

 È una notizia consolantissima pei Torinesi, i quali, non solo veggono cessare la vedovanza dell'archidiocesi, ma ottengono dal Santo Padre un Pastore pio, religioso, zelantissimo, che riunisce in sè le più belle virtù de' nostri ultimi Arcivescovi, e, fermo ed energico come monsignor Fransoni, è in pari tempo mite e dolcissimo come monsignor Riccardi.

  A010006668 

 Tempi, in cui erano, si può dire, annullate le vocazioni religiose ed ecclesiastiche... Nel 1852 ebbe l'approvazione dell'Arcivescovo diocesano Mons. Fransoni; nel 1858 il Regnante Pio IX, profondo conoscitore del modo con cui devonsi educare cristianamente i giovanetti, ne tracciava le basi e le regole".

  A010006740 

 Un altro esemplare - posteriore a quello inviato nel 1860 all'Arcivescovo Mons. Fransoni, esule a Lione, dove già era stato introdotto il capo: Delle case particolari - ha molti ritocchi e il nuovo capo: Elezione del Rettor Maggiore..

  A010007264 

 Questa Congregazione si formò col consenso dell'Arcivescovo di Torino Mons. Luigi Fransoni: proseguì col consenso del suo Successore Mons. Alessandro Riccardi: ed ha il mio consenso; che anzi desidero di tutto cuore che essa prosperi e duri al bene dell'istruzione ed educazione cristiana della gioventù; ma le sue Regole finora non furono approvate nè da me, al quale non fu chiesta tale approvazione, nè da alcuno de' miei Predecessori.

  A010008344 

 Nei documenti presentati alla Congregazione di Vescovi e Regolari àvvi il decreto di Mons. Fransoni (il 31 marzo 1852) con cui è approvato l'istituto degli Oratorii, costituisce capo il sac. Bosco e se gli concede tutte le facoltà necessarie od opportune pel buon andamento del medesimo..

  A010008877 

 Ho conosciuto una famiglia religiosa che offese Mons. Fransoni.

  A010009054 

 A chiarezza delle cose è bene di premettere, come fin dal 1844 l 'Arcivescovo Fransoni, di chiara e gloriosa memoria, concedeva in modo formale di poter fare nelle nostre chiese tridui, novene, esercizi spirituali, senza limiti di età o di persone.

  A010009492 

 LUIGI DE' MARCHESI FRANSONI etc. etc..

  A010009921 

 Si fu per questo aumento che l'Arcivescovo di quel tempo Monsignor Fransoni concedeva di ridurre in forma di piccola chiesa due camere destinate ad altra opera pia, e così fu costituita una cappella con giardino contiguo dedicata a S. Francesco di Sales nel centro della regione Valdocco, e l'Arcivescovo stesso concesse molti favori e facoltà di sua spirituale giurisdizione ai giovani, che frequentavano la pietosa Adunanza, e nel 1846 cominciarono le scuole serali e domenicali pei più grandicelli, ed oltre Settecento fra questi più poveri e pericolanti furono eziandio ricoverati in una casa annessa all'Oratorio, che è l'attuale Ospizio di carità.

  A010010180 

 [944] Nel 1852 ebbe l'approvazione dell'Arcivescovo diocesano di Torino Mons. Fransoni; nel 1858 il Regnante Pio IX, profondo conoscitore del modo con cui devonsi educare cristianamente i giovanetti, ne tracciava le basi e le regole..

  A010010275 

 Allora (1858) l'Arcivescovo Fransoni, sempre di cara memoria, mi consigliò di provvedere in modo stabile all'avvenire dei molti ragazzi, che erano raccolti negli Ospizii o frequentavano gli Oratorii domenicali.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011000567 

 In data 11 aprile 1847 Mons. Fransoni approvava la compagnia di S. Luigi fondata nella cong.

  A011000579 

 Ed ecco poche righe più sotto farcisi innanzi come soggetto delle chieste indulgenze un ente che esiste da parecchio, l'Opera degli Oratori, l'antica Opera approvata da Mons. Fransoni, benedetta e ribenedetta da Roma, e perdurata nell'essere suo fino al momento della supplica.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012004031 

 Tali facoltà erano già state accordate al Servo di Dio per i suoi oratori torinesi dai [405] monsignori Fransoni e Riccardi; ma i due Brevi pontifici estendevano i medesimi favori a tutte le case di Don Bosco, in qualunque diocesi fossero per aprirsi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013003219 

 Questo gentiluomo piemontese nel 1850, allorchè fu arrestato l'arcivescovo Fransoni, era membro della corte d'appello; ma piuttosto che giudicare l'illustre accusato, si dimise e naturalmente perdette il suo posto nella magistratura.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015002332 

 Dinanzi al Pontefice sta con dalmatica, in modesto atteggiamento, reggendo un libro aperto, un Prelato: l'artista, per suggerimento di Don Bosco, effigiò in esso l'intrepido monsignor Luigi Fransoni, che era stato Arcivescovo di Torino nel 1854, anno della definizione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016000508 

 R. Nei documenti presentati alla Congregazione dei Vescovi e Regolari avvi il decreto di Mons. Fransoni (il 31 marzo 1852) con cui è approvato l'istituto degli Oratorii, si costituisce capo il sac. Bosco e se gli concede tutte le facoltà necessarie od opportune pel buon andamento del medesimo..

  A016003491 

 Mgr l'archevêque Fransoni, qui approuvait l'oeuvre, obtint de la marquise de Barol, dans l'hospice même, deux chambres que dom Bosco transforma en une chapelle.

  A016003514 

 Elle voulut nourrir et habiller les plus pauvres d'entre eux, et, gagnées par son exemple, la vénérable mère de l'archevêque de Turin, Mme Fransoni, et bien d'autres femmes [523] chrétiennes des plus distinguées de la ville, se mirent à travailler de 'leurs mains pour vêtir cette foulé d'enfants déguenillés.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017000141 

 Loro sembrava essere ritornati a quei beati giorni, quando avevano la bella sorte di vedersi onorati dalla presenza dell'arcivescovo Luigi Fransoni, altrettanto amorevole verso i fanciulli dell'Oratorio e verso la gioventù in generale quanto coraggioso ed intrepido nei suoi doveri contro i nemici di Dio e della religione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020002484 

 E concludeva esser necessario dar principio a una Congregazione Religiosa (Mons. Fransoni ) [IV 29] (il Teol. Borel [V 686])..

  A020003296 

 Fransoni da Lione lo stabilì Direttore.

  A020003626 

 ·        Pressioni su Mons. Fransoni in esilio perché faccia desistere D.B. dalle sue iniziative [VI 348-9]..

  A020005138 

 Doveva dar principio a una Congregazione Religiosa (Mons. Fransoni) [IV 29]..

  A020006316 

 ·        Lettera di Mons. Fransoni a D.B. da Lione, sequestrata: inizio delle perquisizioni [VI 546]..

  A020006535 

 ·        Metà del ricavato alla Piccola Casa [IV 404,469], lettera di Mons. Fransoni [470]..

  A020007531 

 Fransoni, eccitando D.B. a fabbricare una chiesa, soggiungeva graziosamente: "affinché io non abbia più da levarmi la mitra per predicare" [III 230]..

  A020007806 

 ·        A Lione Mons. Fransoni, ricevute le lettere di nemici di D.B., chiese al Can.

  A020008246 

 Fransoni con decreto da Lione lo nomina Direttore-Capo dei suoi oratori [IV 378]..

  A020009488 

 Fransoni ) [III 230]..

  A020010085 

 Fransoni (26 firme) [VI 632]..

  A020010450 

 ·        Dava notizia a Mons. Fransoni come egli, per obbedienza alla sua raccomandazione, era sulle mosse per recarsi a Roma [V 800]..

  A020011285 

 Fransoni, prima di partire da Torino, aveva ripetutamente mandato a chiamare D.B... Esprimevagli il vivo desiderio di veder costituita una società... "Voi siete mortale come gli altri uomini, e se non provvedete, i vostri Oratori morranno con voi" [IV 29]..





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