Parola «Orazio» [ Frequenza = 17 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001001056 

 L'anno di rettorica mi posi a far studi sui classici latini, cominciando da Cornelio Nepote e andando a Cicerone, Sallustio, Quinto Curzio, Tito Livio, Cornelio Tacito, Ovidio, Virgilio, Orazio Flacco ed altri.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004003319 

 "Ricordo, dice Mons. Cagliero, che nelle famigliari conversazioni per animarci allo studio ci recitava a memoria dei bei passi di Orazio, di Virgilio, di Ovidio e di altri autori latini, e declamava belle poesie dei nostri poeti italiani.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005004524 

 Orazio, il quale aveva insegnato che omne tulit punctum qui miscuit utile dulci, non si sarebbe pensato che il cristianesimo avrebbe suscitato di tali uomini, i quali per segreto e soave impulso della divina grazia, o, come altri direbbe, per felicità di natura, avrebbero in ogni atto largamente applicato quella sua massima, non per guadagnarsi gli applausi, ma per avviare turbe di gente sulla strada del cielo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007003605 

 Discorrendo con noi recitava pro re nata i versi di Orazio, di Ovidio, di Virgilio ecc.

  A007006214 

 Qui attendevano D. Bosco per ossequiarlo la vecchia Marchesa Ristori, i Marchesi Orazio e Pietro suoi figli e due sue figlie.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008005984 

 Una al Conte Vimercati perchè non l'aspettasse, l'altra al Principe D. Orazio Falconieri per avvisarlo, che gravi motivi lo trattenevano a Camaldoli e non poter venire a pranzo a casa sua.

  A008007997 

 Il 4 luglio D. Bosco scrisse a Roma al Principe D. Orazio Falconieri di Carpegna:.

  A008008010 

 Il Principe D. Orazio conservò gelosamente questa lettera con le altre, da noi riportate, che avea ricevute da Don Bosco; e il Principe D. Guido suo figlio, senatore del regno, nel 1909 le trovava nell'archivio di famiglia chiuse in una busta colla soprascritta: - 1867: Lettere del Molto Rev. Sacerdote Don Giovanni Bosco, zelante operatore della cristiana carità, particolarmente verso i fanciulli..

  A008008013 

 Il Principe D. Orazio Falconieri aveva due figli della prima moglie morta nel 1843.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013002774 

 E gli altri che non avessero occupazione fissa, devono sempre far vacanza? Quando non vi fossero più libri da leggere, nè in libreria, nè in biblioteca, e li avessero già letti tutti, io direi loro: - Riposatevi pure! - Ma fin tanto che vi sono libri da leggere, vi dirò sempre: Leggete! Fra costoro sono quelli che vennero per passare alla filosofia; ed io li consiglierei a leggere il trattato che avranno da studiare in [438] quest'anno: potrebbero anche leggere o mandare a memoria un libro di Virgilio, di Orazio, di Ovidio, o un canto di Dante, o ripassare e ripetere quegli autori che hanno studiato nel corso di latinità..

  A013007606 

 S. Girolamo e Sulpizio Severo ed anche il Lohomond, autori che io aveva suggeriti nelle varie classi, provocano il riso, si vuole Orazio e Cicerone, Cicerone ed Orazio anche per coloro che non intendono un iota di Cornelio.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014003119 

 Carlando Orazio ha termini di umile gratitudine che commuovono.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017003565 

 Il 29 gennaio 1883 bon Bosco ricevette una petizione firmata da 212 "Cooperatori " vicentini; la apriva monsignor Farina, vescovo diocesano, e la chiudeva il signor Orazio Lampertico, figlio del Senatore, qualificantisi "segretario dei Cooperatori vicentini ".


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018003616 

 Su questo punto non ammetteva nessuna rinunzia; voleva leggere e leggeva Omero, Orazio e Virgilio.

  A018006748 

 Ma Don Bosco era il veramente tenax propositi vir, di cui parlava Orazio, e disposto a sostenere anche le rovine del mondo, non indietreggiava dinanzi a difficoltà, quando o la gloria di Dio esigeva l'opera sua, o la carità del suo prossimo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020007150 

 ·        Discorrendo con noi, recitava i versi di Orazio, di Ovidio, di Virgilio... (la sua testa doveva essere piena di tutt'altre cose) [VII 642].





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