Parola «Paralizzata» [ Frequenza = 7 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007000868 

 Sei mesi dopo queste fughe, fu assalito da un colpo apopletico per cui gli rimase paralizzata una gamba, [120] costringendolo a camminare appoggiato ad un bastone.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014002365 

 Come ci si sente la mentalità dell'uomo nato non solo per fare ma anche per scrivere della storia, se la prima attività non avesse paralizzata la seconda!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016000399 

 Presso il limitare della chiesa benedisse una povera mendicante così paralizzata da far pietà.

  A016000786 

 Così il conte di Villermont (23 aprile), lietissimo di essere stato fatto cooperatore e di aver parlato con Don Bosco, vorrebbe tornare da lui, per studiare [145] subito il modo di cooperare; il signor Bastard (26 aprile), direttore dell'ebdomadaria Gazette Illustrée e autore del libro Cinquante jours en Italie, in cui ha parlato di Don Bosco [109], ardisce ora sollecitare un'udienza per portargli personalmente un più rispettoso omaggio; con affetto di figlio, perchè cooperatore salesiano, l'abate Moigno (26 aprile) lo supplica di accordargli pochi minuti, tanto tempo che basti per una benedizione [110]; la signora Dufrasne (20 maggio) vorrebbe presentargli il marito, agitato da monomania religiosa, perchè lo benedica e gli ottenga dal Signore sanità di mente; una figlia (21 maggio) brama condurgli la madre paralizzata a ricevere la sua benedizione; la baronessa Racat De Roman (22 maggio) ha bisogno di consiglio e di una benedizione; la signora Franconie (22 maggio) prega umilmente di essere ammessa a ricevere la santa benedizione; la signora D'Ervan di Tours (22 maggio) è desolata perchè suo figlio ingegnere e ispettore ferroviario non farà più in tempo a vedere Don Bosco, mentre avrebbe tanto bisogno di una sua benedizione che lo riavvicinasse a Dio e lo richiamasse alle abbandonate pratiche religiose; la signora Loison di Lavantie (22 maggio) non si può dar pace per aver ricevuto con troppo ritardo il biglietto di udienza; la signora Pepin - Leballeur (22 maggio), a cui Don Bosco ha dato appuntamento presso il libraio Josse alle cinque e mezzo della sera, riceve all'ultimo momento dalla signora Josse l'avviso di non muoversi, perchè a impedire disordini deve chiudere la bottega, e n'è desolata; il sacerdote Baiville (23 maggio), recatosi più volte inutilmente dal medesimo libraio nella speranza d'incontrarvi Don Bosco, ridomanda il favore di un'udienza per la necessità che sente di una sua parola e della sua benedizione; la signora Hiendonne (24 maggio), avuto il biglietto dì udienza e fatte senza pro quattro ore di anticamera e senza pro tornata altre due volte, perduta ogni speranza, gli fa umile supplica di pregare l'Onnipotente che [146] pieghi la volontà di un padre egoista; la stessa sorte è toccata alla baronessa Des Graviers, che, tornata per parecchi giorni inutilmente in via Ville l'Evéque, secondo l'indicazione avuta da Don Bosco, gli promette un obolo di mille franchi, se rende la pace a un'anima sconvolta e lontana dai doveri religiosi; la duchessa d'Aremberg (23 maggio) è disposta a ritardare di qualche giorno la sua partenza da Parigi, pur di ottenere una brevissima udienza il dì appresso a qualunque ora e in qualunque luogo e intanto gli offre la sua ospitalità nel palazzo d'Aremberg, quando, come si spera, egli si recherà nel Belgio [111]..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017002902 

 Giunse anche in vettura un'idropica paralizzata, che due persone trasportarono dentro.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018001588 

 Paralizzata alle gambe, essa non poteva più fare un passo; tormentata inoltre da angustie di spirito, riceveva sempre intimo conforto dalle lettere di Don Bosco, ma assai più dalla sua viva voce..

  A018002538 

 Don Rua, facendo forza all'animo, ne alzò la destra paralizzata e disse le parole di benedizione sui Salesiani presenti e assenti e in particolare sui più lontani..





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