Parola «Sconvolta» [ Frequenza = 6 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003002025 

 L'Italia nostra, quantunque in quest'anno, 1849, fosse pressochè tutta sconvolta, non poteva rimanersi dal concorrere ad un'Opera cotanto egregia.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004002034 

 Nella sua faccia sconvolta si leggeva lo sdegno e il disprezzo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014002332 

 Essa, tutta sconvolta e per il riaccendersi del desiderio e per la trepidazione naturale in chi si vede sul punto di conseguire cosa lungamente sospirata invano, andò in cappella a pregare Don Bosco che l'aiutasse in un momento così decisivo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016000734 

 Le udienze duravano da poco tempo, quando dal suo posto di guardia la signorina Bethford avvertì un diverbio concitato [132] a piè della scala, e di lì a poco ecco aprirsi il passo a furia di spintoni e giungere fino a lei una gran dama tutta sconvolta e disfacentesi in gemiti così strazianti da muovere a pietà la moltitudine stipata nell'anticamera.

  A016000786 

 Così il conte di Villermont (23 aprile), lietissimo di essere stato fatto cooperatore e di aver parlato con Don Bosco, vorrebbe tornare da lui, per studiare [145] subito il modo di cooperare; il signor Bastard (26 aprile), direttore dell'ebdomadaria Gazette Illustrée e autore del libro Cinquante jours en Italie, in cui ha parlato di Don Bosco [109], ardisce ora sollecitare un'udienza per portargli personalmente un più rispettoso omaggio; con affetto di figlio, perchè cooperatore salesiano, l'abate Moigno (26 aprile) lo supplica di accordargli pochi minuti, tanto tempo che basti per una benedizione [110]; la signora Dufrasne (20 maggio) vorrebbe presentargli il marito, agitato da monomania religiosa, perchè lo benedica e gli ottenga dal Signore sanità di mente; una figlia (21 maggio) brama condurgli la madre paralizzata a ricevere la sua benedizione; la baronessa Racat De Roman (22 maggio) ha bisogno di consiglio e di una benedizione; la signora Franconie (22 maggio) prega umilmente di essere ammessa a ricevere la santa benedizione; la signora D'Ervan di Tours (22 maggio) è desolata perchè suo figlio ingegnere e ispettore ferroviario non farà più in tempo a vedere Don Bosco, mentre avrebbe tanto bisogno di una sua benedizione che lo riavvicinasse a Dio e lo richiamasse alle abbandonate pratiche religiose; la signora Loison di Lavantie (22 maggio) non si può dar pace per aver ricevuto con troppo ritardo il biglietto di udienza; la signora Pepin - Leballeur (22 maggio), a cui Don Bosco ha dato appuntamento presso il libraio Josse alle cinque e mezzo della sera, riceve all'ultimo momento dalla signora Josse l'avviso di non muoversi, perchè a impedire disordini deve chiudere la bottega, e n'è desolata; il sacerdote Baiville (23 maggio), recatosi più volte inutilmente dal medesimo libraio nella speranza d'incontrarvi Don Bosco, ridomanda il favore di un'udienza per la necessità che sente di una sua parola e della sua benedizione; la signora Hiendonne (24 maggio), avuto il biglietto dì udienza e fatte senza pro quattro ore di anticamera e senza pro tornata altre due volte, perduta ogni speranza, gli fa umile supplica di pregare l'Onnipotente che [146] pieghi la volontà di un padre egoista; la stessa sorte è toccata alla baronessa Des Graviers, che, tornata per parecchi giorni inutilmente in via Ville l'Evéque, secondo l'indicazione avuta da Don Bosco, gli promette un obolo di mille franchi, se rende la pace a un'anima sconvolta e lontana dai doveri religiosi; la duchessa d'Aremberg (23 maggio) è disposta a ritardare di qualche giorno la sua partenza da Parigi, pur di ottenere una brevissima udienza il dì appresso a qualunque ora e in qualunque luogo e intanto gli offre la sua ospitalità nel palazzo d'Aremberg, quando, come si spera, egli si recherà nel Belgio [111]..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018000205 

 Don Bosco gliene mostrò parecchi che avevano la faccia sconvolta e deforme.





Copyright © 2010 Salesiani Don Bosco - INE