Parola «Dobbiamo» [ Frequenza = 524 ]

don bosco-angelina.html
  A002000119 

 Perciò dobbiamo soltanto tenerci per noi il necessario dandone il rimanente ai poveri.

  A002000120 

 Vi raccomando in secondo luogo di non mai dimenticare che non porteremo con noi alcuna sostanza temporale alla tomba, e che perciò, da volere a non volere, o per amore o per forza, o in vita o in morte, dobbiamo abbandonare tutto.

  A002000143 

 Dobbiamo occuparci di tante cose nostre, perchè andarci a mischiare ancora nei fatti altrui? Faceva bene a chi poteva, male a nissuno.

  A002000145 

 Se dobbiamo badare a tenere puliti gli abiti del corpo, quanto maggior cura dobbiamo usare per tener pulita l'anima e lavarla dalle macchie che per avventura le facesse il peccato.

  A002000146 

 Un giorno una compagna le espose alcuni spropositi uditi sulla confessione, cui ella semplicemente rispose: Non dobbiamo badare a quello che dice il mondo, ma a quello che dice Iddio.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000032 

 Ora venendo a noi, o cara Lina, solo che ci mettiamo ad esaminare i desiderii di Gesù Cristo e il nostro bisogno, tosto vedremo che dobbiamo comunicarci assai sovente.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000175 

 «A noi non è lecito investigare i giudizi di Dio, che solo dobbiamo umilmente adorare, ed è perciò che non possiamo sentenziare sull'intenzione de'suoi altissimi fini che sono a'mortali impenetrabili: quis cognovit sensum Domini, aut quis Consiliarius {83 [483]} eius fuit? Tuttavia sappiamo che tutte le vie del Signore sono misericordia e verità: universae viae Domini, misericordia et veritas: e quindi le luttuose circostanze del tempo in cui è accaduto quel prodigio ci permettono di legittimamente supporre, che Iddio abbia voluto dar questo segno per avvisarci, che i peccati del mondo hanno ricolmo il calice dell'ira sua, e per animarci a raddoppiare di fervore a fine di disarmare la sua vendicatrice giustizia.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000271 

 Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli Cristiani, nel concedere celesti tesori che non diminuiscono, nè diminuiranno mai, tuttochè {91 [429]} se ne spandano, come un Immenso oceano che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune obbligazioni per l'acquisto delle medesime.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000002 

 Noi cristiani dobbiamo parimenti unirci in questi difficili tempi, ed unirci nello spirito di preghiera, di carità e di zelo adoperando tutti i mezzi che la religione somministra per rimuovere quei mali che oggidì ad ogni momento possono mettere a repentaglio l'importante affare della eterna salvezza.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000008 

 Difatto se noi diamo un'occhiata sopra la vita del Sacerdote Caffasso, sopra l'innocenza de' suoi costumi, sopra lo zelo per la gloria di Dio e per la saluto delle anime, sopra la tua fede, speranza, carità, umiltà e penitenza; noi dobbiamo conchiudere che a tante virtù sia stato compartito un gran premio, e che egli morendo non abbia fatto altro che abbandonare questi vita mortale piena di miserie, per volare al possesso della beata eternità.

  A013000056 

 Dobbiamo abituarci a fare del bene, e non altro, soleva dire.

  A013000108 

 Perciocchè se la vita da lui finora tenuta negli atti, nel parlare, nel trattare, nel camminare è rigorosamente {70 [420]} quale si conviene a chi è chiamato nella sorte del Signore, dobbiamo dire che la vita di lui sacerdotale fu quella di un santo: operatus est bonum in universa cultura ministerii domus Dei.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo d'opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro {3 [389]} che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000098 

 In questa virtù dobbiamo anche noi esercitarci se vorremo essere partecipi della gloria che speriamo goda egli in paradiso.

  A016000128 

 Confidati pertanto nella divina bontà, dobbiamo attendere ad operare la nostra salute, a santificarci, lasciando da parte ogni cura, ogni pensamento che ce ne possa distogliere.

  A016000151 

 Imitiamo questo confratello nella pietà nell'umiltà e nell'osservanza delle sante nostre regole e poco per volta potremo renderci meno indegni della Congregazione, che è come nostra madre e del cielo cui dobbiamo sempre volgere gli sguardi come a vera nostra patria.

  A016000221 

 Cari confratelli: la conclusione che per ora dobbiamo trarre da questa biografia si è di ammirare la bontà di Dio il quale volle in questo caso farci toccar con mano, direi, la verità di quel detto: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum ejus » Gamerro fece proprio la morte del santo, e come è bella la morte di chi muore nel Signore! Non un momento d'agonia, non un angustia: non, quasi direi, un combattimento; parlava della morte come d'andare ad un festino, la mente ed il cuore insieme cogli occhi fissi al cielo.

  A016000222 

 Altra conclusione che dobbiamo trarre si è che la cosa la quale più di tutte terrà consolata la nostra morte è l'essere stati divoti della Madonna.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo di opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.

  A017000015 

 Nè dobbiamo passare sotto silenzio che il Conte Carlo, nella VI Legislatura, dal 1857 al 1860 fu Deputato del Collegio di Condove al Parlamento Subalpino, e non venne meno giammai alla fiducia de'suoi elettori.

  A017000029 

 Ad onor del vero dobbiamo tuttavia notare che nei primi giorni il conte Cays fu assalito da una grave tentazione contro il suo proposito.

  A017000029 

 Ma che cosa vuole di più? Vuole forse che venga un angelo ad accertarla? Non dobbiamo pretendere questo; e poi venisse anche un angelo ci resterebbe ancora il dubbio, se sia un angelo buono o un angelo cattivo travestito di luce.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000056 

 Francesco di Sales, che insegna come in ogni azione del nostro prossimo, la quale abbia cento faccia, di cui novantanove cattive, ed una buona, noi dobbiamo prendere la parte buona e lasciare a parte le novantanove.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000003 

 Dobbiamo avere grande cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli.

  A023000030 

 Noi pero dobbiamo dal canto nostro usare la massima diligenza per fare risparmio in quello che non è necessario, per diminuire le spese e dare qualche utilità nelle compre e vendite.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000047 

 Rispose Caterina: Come voi potete vedere, noi siamo male agiati delle cose del mondo; tuttavia quello che abbiamo tutto è di Dio, e perciò anche di questo poco dobbiamo far parte a' suoi poveri» e soggiunse: aspettate un momento.

  A028000256 

 Noi dobbiamo coraggiosamente combatterli, ma il nostro scudo sia, come dice S. Paolo, una {186 [186]} fede viva, una fede operosa che ci faccia abbandonare il male ed amare la virtù.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000014 

 Mi giunse perciò oltremodo dolorosa la notizia della sua morte, e solo mi confortai nel pensiero che in breve tempo aveva con le sue virtù compiuta anticipatamente una {16[16]} lunga carriera, mentre Iddio forse lo volle a se chiamare con immatura morte, perché lo vedeva oltre la sua età provveduto di buoni meriti, e noi dobbiamo, in ciò venerare la divina volontà.

  A029000051 

 S' avvicina il tempo che debbo presentarmi al divin Giudizio, dobbiamo lasciarci » talmente che nel decorso di sua malattia mi furono non una, ma più di quindici volte ripetute.

  A029000052 

 Il sabbato a sera, vigilia di Pasqua, andatolo a visitare, « poichè, mi {52[52]} disse, dobbiamo lasciarci, e fra poco io debbo presentarmi al Giudizio, avrei caro che tu vegliassi meco questa notte, perciò dimanderò licenza, e spero mi sarà concesso ».

  A029000058 

 In questo mentre trovandosi in libertà onde poter ragionare confidenzialmente con un suo amico (giacché gli altri seminaristi erano andati tutti al Duomo) tenne un ragionamento, che per essere tutto pieno di tenerezza e di religiosi sentimenti io trascrivo alla lettera tale quale mi viene presentato «Con voce che indicava particolarità così prese parlare: Eccoci, diceva al suo amico, eccoci adunque prossimi al momento in cui noi dobbiamo per alcun tempo lasciarci, ascolta pertanto i ricordi che un amico può lasciare ad un altro amico.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000037 

 Forse Iddio lo volle a sè chiamare con immatura morte, perchè lo vedeva oltre la sua età provveduto di buoni meriti, e noi dobbiamo in ciò venerare la divina volontà.

  A030000131 

 » Quelle parole mi afflissero assai; perciò ogni momento desiderava sapere delle sue nuove, e ogni volta che io lo visitava, mi ripeteva sempre la stessa espressione: Si avvicina il tempo che debbo presentarmi al divin giudizio; dobbiamo lasciarci.

  A030000132 

 Il sabato a sera, vigilia di Pasqua, andatolo a visitare: « Poichè, mi disse, dobbiamo lasciarci e tra poco io debbo presentarmi al giudizio, avrei caro che tu vegliassi meco questa notte.

  A030000141 

 Dopo breve riposo si svegliò e trovandosi solo col solito amico {82 [82]} prese a parlargli così: « Eccoci, o caro amico, eccoci al momento, in cui noi dobbiamo per alcun tempo lasciarci.


don bosco-chi e d. ambrogio.html
  A033000091 

 - Da quanto abbiamo detto, tu puoi discernere e capire se sia un vero o falso profeta: e se ce ne venissero cento altri se non sono in dipendenza della Chiesa, del Papa e dei vescovi, cioè da essi autorizzati e ad essi uniti, noi tutti dobbiamo fuggirli.


don bosco-conversazioni.html
  A035000119 

 Che «se le troviamo colpevoli, con sollecitudine «affrettiamoci per mezzo della confessione «e di un sincero pentimento a «tergerle dall'anima nostra, onde non «dobbiamo perire con Giuda traditore.

  A035000121 

 Nemmeno dobbiamo ommettere che moltissime cose si praticavano allora e di cui non si trova parola nella Bibbia; come sono i riti e le cerimonie con cui erano amministrati i Sacramenti e si compievano altre sacre funzioni.

  A035000142 

 Parlando egli della confessione scriveva: «noi dobbiamo assolutamente astenerci da ogni sorta di vizio, perchè non sappiamo se avremo tempo di confessarci a Dio ed al prete.» Ed altrove: È prescritto evidentissimamente dalla parola del Signore, che si dia la grazia del celeste Sacramento anche a quelli che sono colpevoli di gravissimo peccato, purchè di tutto cuore e con manifesta confessione del peccato ne facciano la penitenza.

  A035000208 

 Costoro debbono essere da noi compatiti nella loro ignoranza, quindi dobbiamo animarli ad istruirsi sopra una materia così importante, e se il tempo lo permette, far loro osservare come gli stessi gentili e pagani, e assai meglio gli ebrei ebbero sempre in uso la confessione, la quale fu da G. C. elevata alla dignità di Sacramento, praticata dai tempi degli Apostoli fino ai nostri giorni.

  A035000243 

 Nelle cose stabilite da Dio non dobbiamo cercare ciò che pare grave al nostro intelletto; ma rispettare e venerare quanto Iddio ha stabilito per nostro bene.

  A035000271 

 Dobbiamo piuttosto in ciò ammirare la bontà di Dio di aver destinato i Sacerdoti come Ministri degli ordini suoi e del perdono dei peccati.

  A035000349 

 Noi dobbiamo giudicare della bontà dell'albero dalla bontà dei frutti; ex fructibus eorum cognoscetis eos, dice il Salvatore.

  A035000402 

 Lutero stesso nel suo piccolo catechismo dice: «Noi dobbiamo palesare al confessore i «peccati che conosciamo e sentiamo nel «nostro cuore.» In altro luogo dice: «Io sarei già stato da lungo tempo «strangolato, se non fossi stato sostenuto dalla «confessione.».

  A035000407 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000014 

 E noi cattolici a nostra confusione dobbiamo dire, che se ci fosse più rispetto, maggior osservanza verso a quanto prescrive la Santa nostra Cattolica Religione, certamente i nostri nemici non avrebbero motivo a biasimarci, talvolta con ragione, e vituperare la stessa Cattolica Religione quasi ch'essa autentichi i nostri disordini; anzi troverebbersi costretti a venerarla, e rispettare chi la professa.

  A036000170 

 Ma se volete esaminare mio fratello, potete farlo: perciocché a mezzogiorno dobbiamo trovarci ambidue a casa.

  A036000312 

 A questa dimanda mi ha già più volte risposto il Curato, facendomi osservare che essendo noi dotati di ragione, dobbiamo procurare di conoscere l'errore ed evitarlo; comprendere la verità e seguirla.

  A036000384 

 Non dobbiamo già pensarci che i parenti di Giuseppa non si dessero premura per lei; che anzi recatisi secondo il solito nella camera di lei, e trovatala vuota, ne furono tutti costernati ed immersi nel più profondo dolore.

  A036000469 

 Noi intanto, o cattolici, al vedere tante persone dotte e virtuose ad affrontare le più gravi difficoltà per abbandonare il protestantismo e farsi cattolici, per condurre una vita migliore, e per assicurarsi la loro eterna salvezza, quali grazie non dobbiamo rendere alla bontà di Dio di essere stati creati e conservati in questa medesima religione? quale costanza non dobbiamo mostrare per mantenerci fedeli e fervorosi cattolici fino alla morte? quale sollecitudine non dobbiamo noi darci per osservare i precetti che questa santa Madre Chiesa impone a noi suoi figli?.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000048 

 Noi cristiani dobbiamo unirci in questi difficili tempi, per promuovere lo spirito di preghiera, di carità con tutti i mezzi, che la religione somministra e così rimuovere o almeno mitigare quei mali, che mettono a repentaglio il buon costume della crescente gioventù, nelle cui mani stanno i destini della civile società.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000095 

 Pertanto noi dobbiamo darci premura di introdurla perfettamente, conservarla e farla osservare tra di noi con molta esattezza; perciò:.

  A042000136 

 Dobbiamo avere gran cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli.

  A042000276 

 Noi però dal canto nostro dobbiamo usare massima diligenza per fare risparmio in quello che non è necessario, per diminuire le spese e procacciare qualche utilità nelle compre e vendite.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000030 

 Pertanto noi dobbiamo darci premura di introdurla perfettamente, conservarla e farla osservare tra di noi con molta esattezza.

  A043000033 

 Dobbiamo avere gran cura della sanità propria e di quella dei confratelli.

  A043000038 

 Essendo adunque la vocazione cosa di tanta importanza, noi dobbiamo, secondo che dicono le nostre Costituzioni, al c.

  A043000055 

 Noi però dal canto nostro dobbiamo usare massima diligenza per fare risparmio in quello che non è necessario, per diminuire le spese e procacciare qualche utilità nelle compere e nelle vendite.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000196 

 Pertanto noi dobbiamo darci premura di introdurla perfettamente, conservarla e farla osservare tra di noi con molta esattezza.

  A044000451 

 Noi però dal canto nostro dobbiamo usare massima diligenza per fare risparmio di quello, che non ci è necessario, per diminuire le spese e procacciare qualche utilità nelle compere e nelle vendite.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000046 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A047000055 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa Egli medesimo a tutto ciò che può abbisognarci pel corpo.

  A047000089 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari quindi dobbiamo essere solleciti di approfittarne e professare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desidèrio, che approfittiamo de' suoi favori, e che pensiamo alla salute dell' anima {47 [121]} nostra; e dobbiamo nel tempo stesso professare vita venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrìve a fine di procacciarci i celesti favori

  A047000117 

 - Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre stata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l' uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A047000118 

 - Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli cristiani, nel con cedere {61 [135]} celesti tesori che non diminuiscono, né diminuiranno mai tuttoché se ne spandano, come un immenso oceano, che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune abbligazioni per l' acquisto delle medesime.

  A047000130 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A047000135 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci assai sovente.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000054 

 Questo passo del vangelo in ogni tempo e dallo stesso Martini, che mi dite essere ammesso da' protestanti, fu sempre inteso cosi: L' avversario è Dio, con cui noi dobbiamo adoperarci per andar d'accordo con buone opere e con atti di pentimento per le offese fatte a lui che è sempre avverso a' nostri peccati.

  A049000059 

 In tutti i luoghi della Bibbia ove sono le parole secolo presente, se non vogliamo fare violenza al senso letterale, dobbiamo intendere la presente vita, e per secolo futuro la vita che succede dopo la morte; perchè dunque dare un senso affatto nuovo, anzi contrario alla spiegazione data in ogni tempo a queste parole del Vangelo? Perchè allontanarci dal senso letterale quando non è contrario, anzi è consentaneo e spiegato da altri testi della Bibbia?.

  A049000067 

 Finquì i due compagni del ministro si tacquero; ma all'udire queste due ultime parole, un di loro si levò in piedi, e intuono {22 [58]} minaccioso: è inutile il ragionare, prese a dire, queste sono spiegazioni arbitrarie che danno i preti cattolici al Vangelo: dobbiamo seguire il nostro sistema, e non ammettere altra spiegazione, se non quella che a ciascuno pare venire dallo Spirito Santo; ed a me pare, anzi sono certo che non c'è Purgatorio.

  A049000074 

 Veramente se vogliamo seguire il senso naturale di quanto abbiamo esposto finora, dobbiamo conchiudere esservi un luogo di mezzo tra il Paradiso e l'Inferno, dove le anime possono essere qualche tempo trattenute.

  A049000080 

 La qual cosa parmi essere stata fatta ben con ragione, perciocchè noi {26 [62]} dobbiamo riconoscere per canonici quei libri del vecchio Testamento, che furono inseriti nel canone degli Ebrei, ma il libro de' Maccabei non è annoverato in questo canone, dunque devesi rifiutare.

  A049000290 

 Se i gravi tormenti che quelle anime soffrono in purgatorio ci devono muovere a recar loro soccorso, dobbiamo tanto più esserne solleciti, perchè molte di esse sono a noi congiunte per amicizia o parentela, come sono i genitori, fratelli, sorelle ed altri: verso ad altri siamo obbligati pei benefizi da loro ricevuti, e forse alcuni si trovano a patire quelle pene per averci troppo amati, o per essersi data troppa sollecitudine a procurarci quelle medesime sostanze, che noi ora godiamo.

  A049000295 

 4° Non sapendo quanto tempo piacerà a Dio di concederci per attendere a questo importantissimo affare della eterna salute, dobbiamo occuparcene seriamente subito e senza dilazione di sorta.

  A049000298 

 7° Per legittima conclusione dobbiamo guardarci da ogni peccato benchè leggero e veniale, ed impiegare la nostra vita in opere di penitenza per le colpe commesse per evitare le pene del Purgatorio; e fra le altre cose soffrire con pazienza le avversita della vita, malattie, dispiaceri, vicende delle stagioni, e qualsiasi altra miseria umana, tutto soffrire come mezzo efficace per iscontare in questo mondo i debiti che abbiamo colla divina giustizia sia per le colpe veniali, sia pei peccati mortali, dei quali, benchè ci siamo pentiti e già confessati, forse non ne abbiamo ancor falla conveniente penitenza.

  A049000313 

 Nel primo caso diremo forse che sia male che si faccia dalla chiesa militante ciò che con tanta solennità si fa dalla chiesa trionfante in Cielo? Se poi voi ammettete il secondo caso, dobbiamo dire che i cattolici hanno una liturgia modellata sopra quella che Gesù Cristo si è degnato di rivelare all'apostolo s. Giovanni nell' Apocalissi.

  A049000350 

 Noi dobbiamo però altamente lamentare che da molti si gridi contro alle verità cattoliche solo per aver udito altri a fare altrettanto senza averle mai studiate.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000001 

 Raccontiamo un fatto che ha un intiero paese per testimonio; dobbiamo soltanto tacere il nome del luogo ed il cognome delle persone pei motivi che da questo medesimo racconto ognuno può argomentare.

  A054000006 

 Io trovo che sono cose ragionevoli, il catechismo ci dice che dobbiamo fare il segno della santa Croce prima e dopo il cibo, e trovo questa pratica ragionevolissima; {4 [120]} perciocchè gli animali soltanto mangiano e bevono senza mai badare al loro Creatore.

  A054000006 

 Ma noi non siamo bestie, siamo creature ragionevoli, noi dobbiamo riconoscere la santa mano del Creatore in ogni opera e in ogni momento del giorno e specialmente quando andiamo a ricevere gli alimenti che Dio ci dà per conservare questa vita, che Egli eziandio ci ha donata e che ad ogni momento ci può togliere.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000015 

 [1] fino dalla sua origine la podestà di comunicare a noi, e a noi partecipare il tesoro delle Sante Indulgenze, in virtù delle quali con leggerissimo nostro incomodo possiamo {20 [90]} anche intieramente pagare alla Divina Giustizia quello che le dobbiamo per li nostri peccati.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000181 

 Quindi, che avviene? Avviene talora che, dopo aver stampato un'opera qualunque, il Revisore arcivescovile fa delle mende o ricusa di mettere il Visto, come già avvenne, e allora noi abbiamo il peso delle correzioni, e talvolta ci troviamo anche di aver lavorato invano, e dobbiamo rimandare l'opera sua all'autore, sottostando noi alla spesa della composizione con grave perdita di tempo e danno della nostra Casa.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000052 

 È là dove anche noi dobbiamo trovare i soccorsi di cui abbiamo bisogno per adempiere perfettamente i doveri del nostro stato, e prender forza e consolazione nelle nostre pene.

  A059000064 

 Ebbene, mio caro, tante volte Iddio permise che i Papi, sull'esempio di Gesù Cristo, avessero a patire lo stesso dalla ingiustizia degli uomini e questo è ciò che interviene al Santo Pontefice Pio VI. - Ma dunque, mia buona mamma, soggiunse Giovan-Maria, costoro che maltrattano si barbaramente il Santo Padre sono gente perversa, non è egli vero? Dunque non vai la pena di pregar Dio per {39 [89]} loro? Non si dovrebbe anzi pregare Iddio perchè li punisse? - Figliuol mio, replicò la contessa, non dobbiamo pregare Iddio pel castigo di veruno.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000001 

 Perciò dobbiamo valercene dove sia d'uopo, e professare al Capo Supremo della Chiesa la più profonda gratitudine e la più rispettosa venerazione.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000090 

 In questi detti del Salvatore dobbiamo specialmente notare tre cose:.

  A062000093 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A062000118 

 Quando i protestanti parlano così, noi dobbiamo loro rispondere: voi, o protestanti, dite di credere a Gesù Cristo e al Vangelo, ma non è vero, perchè non credete a tutto quello, che c'insegna Gesù Cristo nel Vangelo, e rigettate molte altre verità, le quali sebbene non registrate nel Vangelo, per ordine di lui furono predicate da'santi Apostoli e si devono credere da tutti per potersi salvare.

  A062000140 

 Ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai protestanti, e da quei cattivi cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri, per trascinarci all'errore; 4° Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A062000140 

 Noi cattolici dobbiamo: 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile.

  A062000149 

 Noi dobbiamo rispondere, la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.


don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html
  A063000008 

 Inoltre tutti i Vescovi dello Stato o appositamente o per incidenza le encomiarono e le incoraggiarono nel modo più incalzante per la più larga propagazione e noi non ostante i gravi sagrifìzi cui dobbiamo sottostare abbiamo determinato di facilitare ancora maggiormente i mezzi di propagazione siccome si vede nel seguente piano.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000032 

 In ciò il papa ebbe i suoi motivi, e noi con tutto il cuore li dobbiamo venerare; tuttavia io credo che, se i principi d'oggidi dimandassero d'essere accolti nel concilio come i buoni principi dei tempi andati, non riceverebbero una ripulsa

  A065000073 

 Laonde dobbiamo di necessità ammettere che Gesù Cristo colla pienezza dei poteri ha pure dato al papa il dono dell'infallibilità, e ciò sia per togliere a lui ogni ansietà nel timore di poter errare, sia per eccitare tutti gli uomini, gli stessi pagani, gli eretici, i fedeli tutti a lasciarsi con piena fiducia da lui guidare nella via della salute, a lui ubbidire con prontezza, e così formare quella ammirabile unità, che egli per tutti nell'ultima cena domandava al Padre celeste con queste divine parole: «Che essi siano tutti una sola cosa, come tu sei in me, o Padre, e io in te, che sieno anch'essi una cosa sola in noi, onde creda il mondo, che tu mi hai mandato.

  A065000096 

 Ma se le definizioni dei concili ecumenici sono infallibili, dobbiamo dire che essi possono formare dei nuovi dogmi, accrescere il numero delle verità della fede.

  A065000108 

 Finora io ti parlai dell'infallibilità, {76 [76]} dell'autorità del concilio generale, del rispetto ed ubbidienza che dobbiamo alle sue decisioni.

  A065000147 

 Sono propriamente degni di compassione i protestanti, e i loro imitatori, e noi dobbiamo in questi di pregare molto per essi, affinchè nell'occasione del nuovo concilio aprano gli occhi alla luce della verità e facciano ritorno alla Chiesa cattolica loro antica madre.

  A065000199 

 Lo spera il santo padre, e lo dobbiamo sperare anche noi, e pregare.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000041 

 In secondo luogo dicesi assequio ed onore a Dio dorato, per la ragione che un figlio deve amar suo padre, un suddito star soggetto al suo re, il beneficato deve esser grato al benefattore: così noi dobbiamo onorare Dio come nostro padre, nostro re supremo e nostro benefattore.

  A067000059 

 Ciò premesso, vi sarà facile il capire, che la rivelazione è una manifestazione da Dio fatta di alcune verità all'uomo necessarie, le quali noi dobbiamo credere fermamente perchè rivelate da Dio.

  A067000127 

 Qui noi dobbiamo ammirare un luminoso tratto della Divina Provvidenza, la quale specifica sempre più il tempo, il luogo e la stirpe del Messia, di mano, in mano che si avvicina il tempo della venuta.

  A067000215 

 Quali cose dobbiamo imparare da quanto ci avete esposto finora?.

  A067000216 

 Da quanto abbiamo finora considerato, o cari figli, noi dobbiamo essere fermamente persuasi: l° Che esiste un Dio creatore del cielo e della terra: 2° Che questo Dio ha promesso ad Adamo un Redentore, rinnovando spessissime volte la medesima promessa: 3° Che questo Redentore è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo: 4° Che i libri contenenti tali cose sono veridici, vale a dire raccontano le cose come sono avvenute.

  A067000217 

 Che cosa dobbiamo dire di chi volesse negare queste verità?.

  A067000265 

 Anzi vi prego a dircele, affinchè sappiamo anche noi quali siano i pensieri e gli augurii di quella gente, con cui noi dobbiamo sì spesso trattare.

  A067000455 

 Gesù Cristo disse chiaramente che ne' dubbi, nelle questioni, nelle difficoltà in fatto di religione dobbiamo andare alla Chiesa dic ecclesiae: La qual cosa da Gesù Cristo fino ai nostri giorni fu sempre praticata nella Santa Romana Chiesa.

  A067000464 

 Come dobbiamo diportarci con quelli che ricusano di sottomettersi ai giudizi della Chiesa.

  A067000465 

 Dobbiamo fuggire con grande orrore la loro dottrina, starne lontani, nè contrarre con loro alcuna famigliarità: pregare il Signore Iddio che usi loro misericordia e li illumini colla sua grazia; ma, finchè non sono ravveduti, dobbiamo seguire l'avviso del Salvatore, che dice nel Vangelo: fuggi chi non ascolta la Chiesa, come fuggiresti un gentile ed un pubblicano: si Eclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus.

  A067000697 

 No: caro figlio, noi cattolici non dobbiamo usare somiglianti espressioni.

  A067000778 

 Ala dovete notare che fra i dodici Apostoli del Salvatore vi fu un Giuda; perciò non dobbiamo tanto maravigliarci se nel secolo decimosesto alcuni ecclesiastici, come altrettanti Giuda, abbiano fatto piaghe profondissime alla Santa Religione di Gesù Cristo.

  A067000812 

 Dobbiamo propriamente dire che Lutero si trovò nella più terribile angoscia in punto di morte.

  A067000833 

 Dobbiamo però notare che S. Pietro voleva dire semplicemente che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo, o volle parlare del carattere battesimale, che dà a tutti i battezzati la potestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri Sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico S. Tomaso.

  A067000881 

 E che cosa dobbiamo dire della Religione protestante?.

  A067000882 

 Parmi che dobbiamo dire che i protestanti ammettendo vera la nostra Religione debbano conchiudere essere erronea la religione riformata la quale fu e {140 [446]} sarà mai sempre riprovata come falsa dalla Chiesa Cattolica Romana.

  A067000929 

 Dobbiamo notare, che Gesù Cristo assicurò che il santo Vangelo sarebbesi predicato per tutti i paesi della terra, ma non accertò che in tutti i luoghi si dovesse costantemente conservare; anzi ci lasciò scritta una terribile minaccia; di togliere cioè la sua religion santissima, qualora gli uomini, co' loro vizi, se ne fossero resi indegni.

  A067000932 

 3° Dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale, come dice nel Vangelo, vedendo disprezzata la sua religione, egli la toglie dai paesi che ne sono indegni, e la trasporta in que' luoghi ove sia meglio ricevuta e meglio praticata.

  A067000936 

 Noi, vedendo Lutero e Calvino a predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica aveva da Mille e cinquecento anni praticata, dobbiamo considerare se questi predicatori della Riforma possano presentare questi tre caratteri per dimostrare che erano da Dio inviati.

  A067001019 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati....

  A067001090 

 Mi pare quasi un miracolo che tutto il inondo non Tacciasi protestante, e che la Chiesa Cattolica nostra madre, malgrmle i rigori della sua morale, possa tuttavia contare per tutto il inondo un numero sì sterminato di fedeli suoi figli; certo qui dobbiamo dire che la santità del Cattolicismo ha più forza sul cuore dell'uomo di quello che abbia tutto il libertinaggio protestante.

  A067001175 

 2 ° Dobbiamo poi in particolar maniera notare, che in quei tempi Dio comunicava {256 [562]} il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e S. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gl' interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie.

  A067001179 

 Mi pare piuttosto che S. Paolo voglia dire che per aver una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo andare dai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono essere in maniera particolare da Dio illuminati.

  A067001181 

 Al contrario noi dobbiamo grandemente stimare, venerare i consigli degli uomini dabbene, e ricorrere a loro qualora ci occorra qualche dubbio.

  A067001181 

 Ed è lo stesso che dire che noi noti dobbiamo tener conto alcuno di quarto dicono gli uomini mondani; perchè essi sono incapaci di conoscere le cose del Signore.

  A067001382 

 Ma noi dimandiamo che cosa vogliono dire quelle parole del Vangelo: Se non farete penitenza, tutti similmente perirete? Quelle di S. Paolo, ove dice: Dobbiamo tutti presentarci al tribunale di Gesù Cristo, e ciascuno dovrà render conto di quel tanto di bene e di male che operò in vita sua? Che cosa vogliono dire queste parole? Tacciono, e col loro silenzio mostrano che sono in un labirinto.

  A067001432 

 Ascoltate, o popoli protestanti, oggi {330 [636]} noi vogliamo metterci in coscienza, e dobbiamo predicarvi una gran verità.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000001 

 P. Tutto viene da Dio, o figliuoli miei, tutto devesi a Dio riferire, perchè tutto da Lui ebbe principio: quindi noi volendo trattare delle cose più importanti, cioè di nostra S. Religione, dobbiamo cominciare da Colui che ne è l'Autore.

  A068000036 

 Il medico Galeno, celebratissimo in tutta l'antichità, dopo aver scritta un'opera in cui aveva esposta la struttura del corpo umano, preso da stupore esclamava: O tu che ci hai creati, che bell'inno non ho io cantato alla tua Gloria! Colle quali parole voleva significare, che egli non aveva fatto altro che descrivere le varie parti del corpo umano, che Dio aveva creato? Noi pertanto rimirando il sole che ci illumina e riscalda nel giorno, la luna che dirada le tenebre della notte, l'immenso numero delle stelle che abbelliscono il firmamento; la grossezza ed il loro corso regolare, le loro distanze, i rapporti che invariabili conservano scambievolmente nella pressochè loro infinita moltitudine, senza che mai una urti colle altre, senza che mai una devii un atomo dalla primitiva direzione, nè mai varii il suo nascere e tramontare; contemplando, dico, il succedersi delle stagioni, senza che mai variino di vicenda, dobbiamo convincerci che vi è una causa prima, ossia una mano onnipotente, la quale, dopo aver tratto dal nulla tutte le cose, le ha collocate al loro posto, e continuamente le conserva e le dirige.

  A068000061 

 In secondo luogo dicesi essere questa una virtù con cui l'uomo rende ossequio ed onore a Dio dovuto, perciocchè a quel modo che un figlio deve amare suo padre, un suddito star soggetto al suo re, il beneficato deve esser grato al benefattore; così noi dobbiamo onorare Dio come nostro padre, nostro Re supremo, e nostro Benefattore.

  A068000074 

 Noi dobbiamo ripetere che anima e corpo sono creati da Dio, e perciò devono ambidue riconoscere, adorare il loro Creatore.

  A068000079 

 Ciò premesso, vi sarà facile intendere che la Rivelazione è una manifestazione fatta da Dio di alcune verità necessarie all'uomo, le quali noi dobbiamo credere fermamente perchè rivelate da Dio stesso.

  A068000142 

 Qui noi dobbiamo ammirare un luminoso tratto della divina Provvidenza, la quale specifica sempre meglio il tempo, il luogo, e la stirpe del Messia {49 [49]} di mano in mano, che si va avvicinando il tempo della sua venuta.

  A068000220 

 Ora che dobbiamo noi imparare da tutte queste cose?.

  A068000221 

 P. Da quanto venimmo finora considerando, o cari figli, noi dobbiamo essere fermamente certi: 1° Che v'ha un Dio solo, Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose che nel cielo e nella terra esistono.

  A068000223 

 P. A chi si attentasse di negare tali verità dobbiamo {73 [73]} dire che egli è o un ignorante, e nega ciò che non sa; Oppure se è istruito e misconosce una verità chiara ed evidente, egli contraddice alla sentenza di tutti i buoni e di tutti i dotti, si oppone al consenso della Chiesa universale, e lascia con fondamento credere che neghi ciò, di cui è quasi impossibile che non sia persuaso.

  A068000272 

 F. Anzi vi vogliam pregare di volercele riferire, affinchè sappiamo anche noi quali siano i voti e gli augurii di quella gente, con cui dobbiamo sì spesso trattare.

  A068000281 

 Quindi, anzi che voler loro male e imprecarli, noi dobbiamo seguire l'esempio del Salvatore, il quale pregava per quegli stessi Ebrei, che lo avevano messo in croce: « Padre, egli diceva moribondo in croce, perdonate questi miei crocefìssori, perchè non san quello che si fanno.

  A068000557 

 Impertanto coloro che non ubbidiscono al Papa ed ai Concilii ecumenici sono Cristiani traviati, cui non dobbiamo ascoltare; anzi dobbiamo fuggire quali nemici spirituali evitandone persino la compagnia.

  A068000693 

 P. No, no cari figli; temperatevi; noi Cattolici non dobbiamo usare espressioni così fatte.

  A068000815 

 Dobbiamo perciò notare come san Pietro voleva asserire semplicemente nell'allegato testo, che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo; o che intese parlare del carattere battesimale, il quale dà a tutti i battezzati la podestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico s. Tommaso.

  A068000854 

 P. E che cosa dobbiamo dire della Religione protestante?.

  A068000855 

 F. Dobbiamo dire che i protestanti, ammettendo vera la nostra Religione, debbano conchiudere {262 [262]} che trovasi nell'errore la Riformata, la quale fu e sarà mai sempre siccome falsa riprovata dalla Chiesa Cattolica Romana.

  A068000899 

 Dobbiamo notare come Gesù Cristo assicurò doversi il Vangelo predicare per tutta la terra; ma non accertò che in tutti i luoghi si dovesse costantemente conservare; anzi lasciocci scritta la terribile minaccia che avrebbe tolta la sua Religione santissima agli uomini, quando gli uomini disprezzandola se ne fossero resi indegni.

  A068000901 

 Da ultimo dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale come si legge nel Vangelo, vedendo conculcata la sua vigna, la sradica dai paesi che ne sono indegni e la trapianta in que' luoghi ove sia più avuta in cura e meglio resa fruttuosa.

  A068000903 

 Ora vedendo noi Lutero e Calvino predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica da mille cinquecento anni propone ai cristiani, dobbiamo tosto esaminare se questi nuovi predicatori abbiano presentati i tre argomenti sopra narrati per dimostrare che erano inviati da Dio.

  A068001002 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati... Il Cielo aspetta la sentenza del sacerdote; e il Signore o lega o scioglie ciò che il suo ministro ha legato o sciolto sopra la terra.

  A068001068 

 Quindi dobbiamo certamente dire che la santità del Cattolicismo ha più forza sul cuore dell'uomo che non tutto il libertinaggio protestante.

  A068001153 

 Secondariamente poi dobbiamo in particolar maniera avvertire che in quei tempi Dio comunicava il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e quindi s. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima {372 [372]} cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gli interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie: Non disprezzate le profezie; esaminate tutto, attenetevi al buono.

  A068001156 

 F. Ci pare piuttosto che s. Paolo voglia dire, che per avere una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo ricorrere ai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono in maniera particolare essere da Dio illuminati.

  A068001157 

 E questo viene a dire che noi non dobbiamo tener conto alcuno di quanto asseriscono gli uomini mondani; conciossiachè {374 [374]} essi siano incapaci di conoscere le cose del Signore; e che al contrario noi dobbiamo stimare grandemente e venerare i consigli degli uomini dabbene, e ricorrere a loro, qualora ci occorra qualche dubbio.

  A068001383 

 Ma noi di rincontro: Che cosa vogliono significare quelle parole del Vangelo: « Se non farete penitenza, tutti similmente perirete? » e quelle altre di s. Paolo: « Dobbiamo tutti presentarci al tribunale di Gesù Cristo, e ciascuno dovrà render conto di quel tanto di bene e di male che operò in vita sua.

  A068001431 

 « Popoli protestanti, ascoltate: Oggi noi vogliamo metterci in coscienza, e dobbiamo predicarvi una grande verità.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000009 

 E poichè quanto abbiamo, tutto lo abbiamo da Dio ricevuto, dobbiamo riconoscere in lui il nostro sommo benefattore, e attestargli in tutti i modi una figliale riconoscenza.

  A069000010 

 Perciò non dobbiamo maravigliarci se l'apostolo Paolo ci dice: pregate senza interruzione.

  A069000016 

 Perciò dobbiamo cercare in primo luogo i beni spirituali, come sono il perdono dei peccati, i lumi per conoscere la divina volontà e i nostri errori, la forza, l'aumento e la perseveranza nella virtù.

  A069000021 

 E se si chiede fino a quando dobbiamo durarla nella preghiera, si risponde: fino al termine della vita.

  A069000025 

 S'intende che pregando in chiesa dobbiamo tenere in modo particolare un contegno rispettoso e divoto, sia per rispetto al SS. Sacramento dell'altare, in cui sta presente Gesù Cristo, sia per non dare cattivo esempio agli altri, ai quali dobbiamo anzi essere di edificazione col nostro esteriore atteggiamento.

  A069000031 

 Ma questo, come ognun vede, non basta per un buon cristiano; perciò noi dobbiamo offerire a Dio varie altre preghiere proposteci dalla santa Chiesa, nostra madre.

  A069000031 

 Noi dobbiamo consacrare a Dio i primi momenti del giorno appena svegliati, per mezzo di brevi orazioni e di santi pensieri.

  A069000035 

 In primo luogo dobbiamo farlo bene, cioè distintamente, non in fretta, come pur troppo si suol fare da molti, ed in modo poco riverente.

  A069000035 

 In secondo luogo dobbiamo farlo con divozione, pensando ai grandi misteri che esso rappresenta.

  A069000035 

 Innanzi d'incominciare le nostre orazioni generalmente noi dobbiamo fare il segno della santa croce.

  A069000052 

 Quali sentimenti di fede, di speranza e di amore non si destano nel nostro cuore {38 [46]} alla considerazione di queste verità! Ma non basta credere in Dio padre e nel suo divin Figliuolo, ma dobbiamo anche credere nello Spirito santo, che da loro procede; dobbiamo credere la santa Chiesa cattolica, e crederla come stabilita da Gesù Cristo a nostra maestra e giudice nelle cose di fede: dobbiamo credere che in questa Chiesa vi è la partecipazione delle opere buone, vale a dire che di tutto il bene che si fa da ciascun fedele partecipano tutti gli altri, sebbene abitino negli ultimi confini della terra; dobbiamo credere che Gesù Cristo ha dato alla sua Chiesa la podestà di rimettere i peccati per mezzo dei sacramenti; dobbiamo credere che alla fine del mondo tutti gli uomini per la potenza di Dio dovranno risorgere dai loro sepolcri, ripigliare i loro corpi, quantunque ridotti in polvere e dispersi sulla faccia della terra: finalmente che dopo questa vi ha una vita che più non finisce, felice pei buoni, e piena di ogni sciagura pei malvagi.

  A069000080 

 Dobbiamo poi assistere alla Messa dal principio alla fine per soddisfare pienamente al precetto, cioè in guisa da non commettere peccato alcuno nè mortale nè veniale: perciò chi colpevolmente ne lascia una parte non considerevole, commette peccato veniale, ma è reo di colpa grave chi ne lascia una parte notabile, come sarebbe il caso di chi solo cominciasse assistere alla Messa quando è già letto il primo vangelo, o come vogliono altri più indulgenti, quando il sacerdote ha già recitato il Credo: oppure chi esce di Chiesa nel tempo della consacrazione e vi rientra quando questa è finita, oppure cessa dall'assistere {62 [70]} alla Messa prima che il sacerdote siasi comunicato.

  A069000094 

 Affinchè questa fede che noi abbiamo da Dio ricevuto nel santo battesimo non venga mai meno nel nostro cuore {87 [95]} dobbiamo spesso eccitarla.

  A069000094 

 Dobbiamo per ciò fare soventi atti di fede; protestare col cuore che noi crediamo fermamente alle principali verità della Cattolica religione e a tutto quello che Dio per mezzo della sua Chiesa volle che ci fosse insegnato.

  A069000094 

 Noi dunque dobbiamo sempre tenere accesa nel nostro cuore questa fiaccola della fede.

  A069000095 

 Per la qual cosa noi dobbiamo fare frequenti atti di questa virtù; ravvivando nel nostro cuore una grande fiducia di tutto ottenere dalla somma bontà di Dio pei meriti del nostro Signor Gesù Cristo.

  A069000096 

 Dobbiamo anche amarlo perchè egli ci ha colmati d'innumerevoli benefizi; ci ha cavati dal nulla col {89 [97]} crearci; ci ha fatti nascere nella religione cattolica che è la sola che ci possa condurre al porto della salute.

  A069000096 

 E chi è mai colui, il quale considerando questi tratti d'amore di Dio verso di noi non si senta ardere il cuore verso Dio? Ma noi dobbiamo anche amare il prossimo come noi stessi.

  A069000096 

 E non solo dobbiamo {90 [98]} amare gli amici, ma anche i nemici.

  A069000096 

 Primieramente noi dobbiamo amar Dio con tutto il cuore perchè egli è uno spirito perfettissimo, un'essere d'infinita bontà, un Bene sommo.

  A069000120 

 Per altro nei tempi di tristezza e nelle messe pei defunti il Gloria si tralascia, come anche nelle messe feriali e votive, perchè in queste Messe dobbiamo solo pensare alle nostre infermità, a piangere i nostri peccati, o a suffragare le anime dei nostri trapassati.

  A069000150 

 Il camice e il cingolo la purezza di mente e di cuore; il manipolo, la vita laboriosa e le buone opere, che noi dobbiamo offrire insieme colla {127 [135]} vittima sacrosanta; la stola deve rammentare a tutti noi cristiani la dignità della nostra vocazione per cui possiamo offerire sacrifizi sulla terra, e regnare in cielo; la pianeta il giogo della religione, alla quale ci dobbiamo sottomettere in ogni circostanza della vita.

  A069000152 

 Questo colore rammenta a noi il dovere, che abbiamo di professare la fede e di praticare la morale di Gesù Cristo, a costo eziandio di sacrifizio fosse anche quello della nostra vita; ed il fervore, con cui dobbiamo servire al Signore.

  A069000218 

 Dobbiamo poi ascoltare la predica coll'intenzione d'instruirci, correggerci e santificarci, perciò dobbiamo ascoltarla con attenzione, rispetto, e docilità.

  A069000221 

 Iddio è l'ultimo fine di tutte le nostre azioni, perciò noi dobbiamo fare le cose non per puro genio, o abitudine, o convenienza, nè anche per necessità e molto {168 [176]} meno per un fine terreno, ma dobbiamo prefiggerci un'intenzione più elevata e più sublime, ed avere per mira solo Iddio, la sua gloria, nel che sta il bene dell'anima nostra.

  A069000221 

 Noi adunque, se desideriamo di meritarci il paradiso colle quotidiane nostre operazioni, dobbiamo in esse:.

  A069000541 

 Non è pertanto da lodarsi la Chiesa cattolica, se per motivi religiosi fa altrettanto? se pregia e venera coloro, che si segnalarono per le opere di cristiana virtù e di vera santità? quando innalza all'onor degli altari quelli che furono da Dio onorati {284 [292]} di grazie speciali, per cui operarono cose magnifiche e gloriose? quando chiama beati, e come tali venera coloro, i quali colla grande loro fedeltà verso Dio si acquistarono in modo particolare la sua benevolenza, divennero suoi intimi amici, cui egli ha coronato di gloria e di onore? Non merita anzi ogni encomio la Chiesa, quando ai giovani presenta gli esempi dei vecchi, quando loro mostra le pedate, cui essi pure devono seguire? quando a questo fine ci raduna in certi giorni per celebrare la memoria dei nostri antenati, e così stimolarci a praticare le loro virtù, animarci ed infiammarci ad imitarli, per farci insomma conoscere come dobbiamo mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo?.

  A069000695 

 Dobbiamo dunque durante questo bel mese consacrare a Maria tutti i movimenti del nostro cuore, tutti i nostri pensieri, tutte le nostre parole, tutte le nostre intenzioni, tutte le nostre opere.

  A069000714 

 Poi essa è un potente rimedio contro le ricadute; e quando è frequente giova mirabilmente a mantenerci nella grazia di Dio; e lo spirito di pietà, che è nella Chiesa, lo dobbiamo pur attribuire alla {379 [387]} pratica della confessione.

  A069000719 

 Merita per altro attenzione quanto scrive s. Francesco di Sales: « Non siamo obbligati ad accusarci dei peccati veniali; ma se li confessiamo, dobbiamo avere altresì il dolore almeno di alcuni di essi, col proposito di schivarli in avvenire, altrimenti la confessione dei medesimi sarebbe un abuso; imperocchè senza dolore nè anco i peccati veniali vengono perdonati nel Sacramento della penitenza.

  A069000723 

 Tuttavia le anime pie devono ricordarsi di queste parole di s. Francesco di Sales: « Non si deve però scrupoleggiare nell'enumerare in confessione tutte ed anche le più piccole imperfezioni... Di questi piccoli quotidiani difetti dobbiamo chiederne perdono al Signore ogni volta che ce ne accorgiamo, un atto interno di umiltà, un sospiro basta.

  A069000725 

 Dobbiamo confessarle chiaramente, chiamando le cose col proprio nome, e non involgere i peccati con parole vaghe, e parlare in modo che il confessore non capisca.

  A069000725 

 Non dobbiamo in confessione nè travisare, nè scusare, nè coprire le nostre colpe.

  A069000822 

 Quanto spesso dobbiamo accostarci alla mensa del Signore? Dovresti, cristiano mio, accostarti quanto più spesso la tua condizione e le tue occupazioni te lo permettono, e vivere in modo che tu, come dice s. Agostino, fossi degno di ricevere il Signore ogni giorno.

  A069000831 

 Prima dobbiamo essere puliti nel corpo, puliti negli abili.

  A069000831 

 Secondariamente dobbiamo osservare il digiuno che dicesi naturale, cioè dalla mezzanotte in giù non dobbiamo aver gustato cosa alcuna, quantunque piccolissima {452 [460]} nè per modo di cibo nè per modo di bevanda.

  A069000832 

 Riguardo ai fragmenti di pane o di carne o simili rimasti nei denti, se si staccano che noi ce ne accorgiamo è bene che li sputiamo via; ma se per caso l'inghiottissimo non ci dobbiamo prendere scrupoli, perchè essi non ci rompono il digiuno, essendo passati per modo di saliva.

  A069000834 

 Queste sono in breve le disposizioni del corpo e dell'anima, colle quali accostarci dobbiamo alla santa Comunione.

  A069000974 

 Noi dobbiamo sempre operare con intenzione pura, a Dio offrire di cuore le nostre azioni, sottometterci con pazienza a quanto incontriamo di penoso nel nostro operare, evitar la pigrizia, la vanità, la precipitazione, l'incostanza.

  A069000974 

 Non dobbiamo accorciare o intralasciare i nostri esercizi di pietà senza un ben fondato motivo, nè farli per usanza o per guadagno.

  A069000980 

 Noi dobbiamo amare il nostro prossimo come Gesù Cristo amò noi tutti: per salvar l'anima nostra egli ha versato tutto il suo sangue.

  A069001186 

 Non dobbiamo cessare mai un istante dal fortemente combattere le nostre passioni.

  A069001645 

 R. Quando i Protestanti parlano così, noi dobbiamo loro rispondere: Voi dite di credere a Cristo ed al Vangelo, ma non è vero, perchè non credete a tutto quello che c'insegna Gesù Cristo nel Vangelo, e rigettate molte altre verità, le quali sebbene non registrate nel Vangelo, furono d'ordine di lui predicate da' santi Apostoli e si devono credere da tutti per potersi salvare.

  A069001665 

 D. Che cosa dobbiamo fare noi Cattolici?.

  A069001666 

 R. Noi Cattolici dobbiamo 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore che ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla sua santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca da buon Pastore al suo ovile, ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai Protestanti, e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4°Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, coll'osservanza esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A069001675 

 R. Noi dobbiamo dire che questa libertà non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per nulla nelle cose di religione, oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà ci lascino vivere in fatto di religione, come a noi piace.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000307 

 La fede è la sostanza delle cose che noi dobbiamo sperare da Dio.

  A070000307 

 Onde se siamo costretti ad ammettere segreti nelle cose materiali che cadono sotto ai sentimenti, con assai più di ragione dobbiamo ammetterli nelle cose {214 [230]} spirituali.

  A070000308 

 Non diamoci per altro alcuna pena se non comprendiamo queste verità; anzi dobbiamo rallegrarci perchè è segno che Iddio ci riserbò cose grandi nell'altra vita; cose, che, come dice s. Paolo, l'orecchio non mai udì, l'occhio non vide mai, la lingua non può esprimere, nè la mente umana può immaginare.

  A070000308 

 È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {215 [231]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti insinuiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno.

  A070000310 

 Ha una fede morta chi crede che noi dobbiamo amare Iddio sopra ogni cosa, e intanto ama le creature, ama i piaceri del mondo, è tutto occupato nell'ingrandire, arrichire la famiglia; fìdes sine operibus mortua est.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000038 

 Ed oh! perchè non seguitiamo l'esempio di quel Divino Maestro! perchè cediamo sempre il vantaggio agli altri! perchè non scegliamo il peggiore ed il più umiliante per noi! Essendo questo certamente il più gradito agli occhi del nostro Signore, unico scopo a cui dobbiamo tendere.

  A073000049 

 Si glorifica il mio Padre celeste, dice il Salvatore, allorquando si raccoglie molto frutto, e su di ciò appunto dobbiamo » stare molto in guardia, posciachè vi sono molti i quali avendo l' esteriore ben composto ed il cuore ripieno di buoni sentimenti non vanno più oltre, e troa vandosi nell'occasione di agire rimangonsi inerti.

  A073000101 

 Il santo Sacerdote chiamò al momento uno de'più istruiti, dimandò a lui ciò che dobbiamo credere {83 [297]} circa le sante immagini; il fanciullo rispose essere cosa buona l'averne, e di renderloro l'onore dovuto, non a causa della materia di cui sono formate, ma perchè ci rappresentano nostro Signore, la sua gloriosa Madre e gli altri Santi i quali regnano nel cielo, e avendo eglino trionfato del mondo ci esortano con queste mute figure a seguire la loro fede ed i loro buoni esempi.

  A073000122 

 Non dobbiamo omettere qui il servo di Dio essersi fatta una legge di sollevare colle sue preghiere e soprattutto col sacrifizio della Messa le anime del purgatorio.

  A073000135 

 Ma quanto a noi, che siamo poveri, ignoranti e peccatori, dobbiamo nasconderci come inutili ad ogni bene, e come indegni che si pensi a noi.

  A073000145 

 Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell' anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giugnerne un giorno al possesso.

  A073000153 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore che mandi nel suo campo uomini capaci di {131 [345]} farne la raccolta, e dall'altra porre ogni studio onde vivere tanto bene, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.» Per evitare il secondo difetto, che partecipa di ciò che le leggi qualificano di dolo e mala fede, il Santo non imitò già coloro i quali non presentano alla gioventù che dei fiori nel noviziato, e non palesano le spine se non quando ha oltrepassato l'ultimo studio della carriera.

  A073000191 

 Finalmente l' ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di là delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia {167 [381]} a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, che noi dobbiamo sopportare.

  A073000286 

 Finalmente per dirvi ogni cosa, ho gran pena d'andare contro il consiglio di nostro Signore, il quale non vuole che, chi prende a seguirlo, si metta a litigare, e se l'abbiamo fatto è solo perchè non poteva in coscienza abbandonare un bene di comunità, di cui non aveva che l'amministrazione, senza fare il possibile per conservarlo: ma ora che Dio mi ha scaricato di questa obbligazione con una sentenza sovrana che ha reso inutili le mie cure, penso dobbiamo qui fermarci.».


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000042 

 Ed oh! perche non seguitiamo l'esempio di quel Divin Maestro? Percheè cediamo sempre il vantaggio agli altri? perchè non scegliamo il peggiore ed il più umiliante per noi, essendo questo certamente il più gradito agli occhi del nostro Signore, unico scopo a cui dobbiamo tendere? Da quest'oggi adunque risolviamo di seguirlo e di offerirgli i piccoli sacrifizi.

  A074000053 

 Si glorifica il mio Padre celeste, dice il Salvatore, allorquando si raccoglie molto frutto, e su di ciò appunto dobbiamo stare molto in guardia, posciache vi sono molti i quali avendo l'esteriore ben composto ed il cuore ripieno di buoni sentimenti non vanno più oltre, e trovandosi nell'oscasione di agire rimangonsi inerti.

  A074000074 

 Ma quanto a noi, che siamo poveri, ignoranti e paccatori, dobbiamo nasconderci come inutili ad ogni bene, e come indegni che si pensi a noi.

  A074000085 

 Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell'anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato {111 [111]} mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giungerne un giorno al possesso.

  A074000093 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore, che mandi nel suo campo uomini capaci di farne la raccolta, e dall'altra porre tanto studio nel ben vivere, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.

  A074000123 

 Finalmente l'ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di la delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, {144 [144]} che noi dobbiamo sopportare.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000002 

 Affine poi di risvegliare vieppiù la gratitudine e la fiducia, che noi dobbiamo avere verso questi nostri celesti benefattori, venne epilogata la presente operetta, in cui sono esposti in forma di novena quei più gagliardi e teneri motivi, che ci devono spingere ad armarci del santo loro patrocinio.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000059 

 Il proponimonto? {117 [31]} Eh! già s'intende, bisogna che sia efficace e sincero; ma chi conosce d'aver fatto un passo pericoloso, troverà poi forse tanta difficoltà a concepire il proposito di non più mettersi a siffatto cimento? Del resto, chi ti ha detto, che dobbiamo far tutto da noi soli? Non c'entra forse per nulla Iddio? Anzi egli stesso ci previene, e noi pregandolo di cuore saremo da lui mirabilmente aiutati colla sua grazia.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000014 

 Anche qui dobbiamo dire: Bellum dei flagellum.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000029 

 Ma intanto non dobbiamo almeno loro in qualche modo manifestare la nostra gratitudine {37 [481]} e rivolgere loro qualche parola di ringraziamento?.


don bosco-il galantuomo pel 1880.html
  A099000010 

 Noi dobbiamo imitarlo, almeno quanto possiamo.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000008 

 Persuasi, cari figliuoli, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo fine.

  A105000022 

 Siamo cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a tale stato, e specialmente la Chiesa, che è denominata Tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione, in cui qualunque cosa venga da noi a Dio dimandata si otterrà.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000012 

 Persuasi, cari giovani, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo gran fine.

  A107000025 

 Siamo Cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione.

  A107000176 

 A fine di eccitarci al pentimento giova molto considerare che col peccato abbiamo offeso Iddio, che è nostro Padrone, a cui noi dobbiamo obbedire; {96 [224]} che Dio è infinitamente buono, nostro Creatore, nostro Padre, nostro Salvatore, e che ci ha riscattati col prezzo del suo Sangue.

  A107000180 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio, che di tutti i mali del mondo.

  A107000182 

 La mancanza di questa risoluzione è una prova evidente, che non vi è il vero Dolore; imperciocchè se siamo veramente pentiti di aver fatto un male, dobbiamo essere decisi di non più commetterlo in avvenire per qualsiasi ragione.

  A107000189 

 Nel giorno poi della Confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore, affinchè ci aiuti a far bene l'Esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima Confessione; perciò invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente:.

  A107000189 

 Pertanto nel giorno precedente a quello destinato per la Confessione dobbiamo prepararci con qualche opera di cristiana pietà, come sarebbe una visita al SS. Sacramento, un digiuno o almeno qualche mortificazione, un po' di lettura spirituale, qualche preghiera e simili.

  A107000193 

 Che se non ci siamo mai esaminati così pel passato, dobbiamo darci la massima sollecitudine di farlo presentemente, chiedendo sopra di ciò consiglio al Confessore, e se egli lo giudica bene, anche rifare le Confessioni passate.

  A107000193 

 Dobbiamo qui riflettere, riguardo all'Esame, che non basta esporre semplicemente il peccato, ma dobbiamo dire il numero delle volte che abbiamo {100 [228]} commesso questo o quell'altro peccato.

  A107000193 

 Fatto l'Esame, dobbiamo eccitarci ad un vero Dolore; quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A107000193 

 Imperocchè quante sono le persone, che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci.

  A107000193 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A107000203 

 Così quando il Santissimo Sacramento viene esposto sull'Altare, oppure è nascosto nel Tabernacolo, là vi è Gesù Cristo realmente presente, che noi dobbiamo adorare.

  A107000208 

 Se pertanto vogliamo secondare i desiderii di Gesù Cristo e fare il nostro bene, dobbiamo comunicarci molto sovente.

  A107002009 

 R. In questi detti del Salvatore dobbiamo specialmente notare tre cose:.

  A107002012 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata {431 [559]} da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A107002037 

 R. Quando i Protestanti parlano così, noi dobbiamo loro rispondere: Voi, o Protestanti, dite di credere a Gesù Cristo ed al Vangelo, ma non è vero, perchè non credete a tutto quello che c'insegna Gesù Cristo nel Vangelo, e rigettate molte altre verità, le quali, sebbene non registrate nel Vangelo, per ordine di lui furono predicate da' santi Apostoli e si devono credere da tutti per potersi salvare.

  A107002057 

 D. Che cosa dobbiamo fare noi Cattolici?.

  A107002058 

 Ma insieme dobbiamo in 3.

  A107002058 

 R. Noi Cattolici dobbiamo: 1.

  A107002067 

 R. Noi dobbiamo rispondere, che la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000170 

 A fine di eccitarci al pentimento giova molto considerare che col peccato abbiamo offeso Iddio che è nostro padrone, a cui noi dobbiamo obbedire.

  A108000172 

 Dobbiamo eziandio fare riflessione sopra i castighi meritati pel peccato, il paradiso perduto, l'inferno meritato.

  A108000174 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio che di tutti i mali del mondo.

  A108000176 

 La mancanza di questa risoluzione è una prova evidente che non vi è il vero dolore; imperciocchè se siamo veramente pentiti di aver fatto un male, dobbiamo essere decisi di non più commetterlo in avvenire per qualsiasi ragione.

  A108000183 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore onde ci aiuti a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente.

  A108000183 

 Pertanto nel giorno precedente a quello destinato {104 [104]} per la confessione dobbiamo prepararci con qualche opera di cristiana pietà, come sarebbe una visita al SS. Sacramento, un digiuno o almeno una qualche mortificazione, un po' di lettura spirituale, qualche preghiera e simili.

  A108000187 

 Che se non ci siamo mai esaminati così pel passato, dobbiamo darei la massima sollecitudine di farlo presentemente, chiedere sopra {106 [106]} di ciò consiglio al confessore, e se egli lo giudica bene, anche rifare le confessioni passate.

  A108000187 

 Dobbiamo qui ripetere riguardo all'esame che non basta esporre semplicemente il peccato, ma dobbiamo dire il numero delle volte che abbiamo commesso questo o quell'altro peccato.

  A108000187 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A108000187 

 Perciò quante sono le persone che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci.

  A108000188 

 Fatto l' esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore, quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A108000201 

 Così quando il SS. Sacramento viene esposto sull'altare, oppure è nascosto nei tabernacolo, là vi è G. C. realmente presente, che noi dobbiamo adorare.

  A108000206 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci molto sovente.


don bosco-il giubileo.html
  A109000021 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, nè si può trovare alcun tempo o luogo ove sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo, e trasmessa a parole od in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A109000031 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò che può abbisognare pel corpo.

  A109000058 

 Perciò noi, sia che pratichiamo una cosa da Dio comandata, sia che la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata ai nostri bisogni particolari, dobbiamo dimostrare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e pensiamo alla salute dell'anima nostra; e {31 [509]} dobbiamo nel tempo stesso professare viva venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrive affine di procacciarci i celesti favori.

  A109000088 

 Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre siata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l'uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A109000089 

 Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli cristiani, nel concedere celesti tesori {43 [521]} che non diminuiscono, nè diminuiranno mai, tuttochè se ne spandano, come un immenso oceano, che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune obbligazioni per l'acquisto delle medesime.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Tuttavia rimirando noi tanti mali che affliggono la Chiesa, tanti sforzi de' suoi nemici diretti a svellere dagli animi la fede di Cristo, a corrompere la sana dottrina e a propagare il veleno dell'empietà, tanti scandali che si offrono dovunque ai veraci credenti, la corruttela dei costumi, che spaziosamente si propaga, e la turpe manomissione dei diritti divini ed umani tanto ampiamente diffusa, tanto feconda di rovine, e che tende a distruggere nell'animo degli uomini lo stesso senso del retto; e considerando che in tanta colluvie di mali maggiormente dobbiamo noi procurare, secondo l'Apostolico nostro dovere, che la fede, la religione e la pietà sia premunita e si avvivi, che lo spirito della preghiera sia fomentato e si accresca, che i caduti siano eccitati alla penitenza del cuore e alla emendazione dei costumi, che i peccati, i quali meritarono l'ira di Dio, siano redenti con sante operazioni;{11 [197]} a conseguire i quali frutti è principalmente diretta la celebrazione del massimo Giubileo; pensammo non dover noi permettere che in questa occasione il popolo cristiano fosse privato di questo salutare beneficio, servata quella forma che è permessa dalla condizione dei tempi, affinché così confortato nello spirito, più alacramente cammini nelle vie della giustizia, e purgato dalle colpe più facilmente e più ubertosamente conseguisca la divina propiziazione ed il perdono.

  A110000014 

 Mentre poi per l'Apostolico officio che esercitiamo, e per la sollecitudine colla quale dobbiamo abbracciare l'universo gregge di Cristo, proponiamo questa salutare opportunità di conseguire la remissione e la grazia, non possiamo astenerci dal pregare e scongiurare pel nome {23 [209]} del Signor nostro e principe di tutti i Pastori Gesù Cristo, tutti i Patriarchi, Primati, Arcivescovi, Vescovi e gli altri Ordinarii dei luoghi, i Prelati e i legittimamente esercenti, locale, ordinaria Giurisdizione in mancanza dei Vescovi e Prelati sopraddetti aventi grazia e comunione colla Sede Apostolica, affinché annuncino un tanto bene ai popoli alla loro fede commessi, e con ogni studio s'impegnino affinché i fedeli tutti, riconciliati per la penitenza con Dio, convertano in lucro ed utilità delle loro anime la grazia del Giubileo.

  A110000058 

 Inoltre é massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A110000067 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò, che può abbisognarci pel corpo.

  A110000097 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata, e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari; quindi vi dobbiamo essere solleciti di approffittarne, e professare sentimenti di {69 [255]} somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra, il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e che pensiamo alla salute dell'anima nostra; e dobbiamo nel tempo stesso.

  A110000115 

 A queste intenzioni dobbiamo noi pure associarci nelle nostre preghiere.

  A110000128 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A110000135 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno, dobbiamo comunicarci assai sovente.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000036 

 Che sentimenti di gratitudine, di rispetto, di amore non dobbiamo avere verso di un Dio così grande e nel tempo stesso così buono! Che cosa dovremo noi fare per corrispondere a questa grande bontà del nostro Dio? Adempire esattamente i precetti della sua santa legge.

  A111000153 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desiderii di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci assai sovente.

  A111000216 

 Maria è rifugio dei peccatori, perciò dobbiamo anche noi adoperarci con santi consigli, con sollecitudini, preghiere, con buoni libri e in altre maniere di condurre anime a Gesù, ed accrescere i figli di Maria.

  A111000217 

 Dobbiamo inoltre procurare di offerire a {180 [474]} lei in ossequio la vittoria di qualche passione.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000030 

 In tutte le sue azioni non dimostrava volontà alcuna e scorgendo altri in famiglia non soddisfatti nei propri desideri, loro diceva: «Quando sarete padroni farete poi a modo vostro, ma fin ora dobbiamo uniformarci alla volontà de' nostri cari genitori.

  A112000034 

 Dobbiamo eziandio notare che la fortuna di questo giovanetto è in gran parte dovuta al proprio Paroco D. Francesco Pepino.

  A112000044 

 Qualche uccello dal basso delle valli volava talvolta fin sopra al mio capo; e questo mi faceva venire in pensiero che noi dobbiamo dalla terra sollevare gli affetti del cuore in alto verso Dio.

  A112000124 

 Comprese egli quanto fosse prezioso il tempo, e richiamando alla memoria quanto gli aveva raccomandato il suo Arciprete, disse: Mio Padrino me lo aveva già detto anch' egli ehe il tempo {94 [336]} è molto prezioso, e che noi dobbiamo occuparlo bene cominciando dalla gioventù.

  A112000191 

 Debbo eziandio notarti, che noi non siamo nati per dormire e per mangiare come fanno le capre e le pecore, ma dobbiamo lavorare per la gloria di Dio, e fuggir l' ozio che è padre di tuti i vizi.

  A112000199 

 - Che se poi volete, o cari amici, che vi parli schietto, dirò che giovani robusti, come siamo noi, non dobbiamo badare alla delicatezza della vita; come cristiani dobbiamo anche fare un poco di penitenza se vogliamo andare in paradiso, dobbiamo mortificare a tempo debito questa golaccia.

  A112000303 

 Qui bisogna che facciamo quanto possiamo; ma il luogo dove lo ameremo come dobbiamo è l' altra vita, è il Paradiso.

  A112000327 

 Se vogliamo comparire sapienti innanzi a Dio, non dobbiamo temere di comparire stolti in faccia al mondo, perchè Gesù Cristo ci assicura che la sapienza del mondo è stoltezza presso Dio.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000091 

 Ciò che diciamo noi sono tutte cose buone, ma siccome è un affare che riguarda interamente alla fanciulla, così noi dobbiamo intendere quale sia la volontà di lei.

  A114000193 

 Laonde mettiamoci tutti davanti a questo servo del vero Dio, preghiamolo a perdonarci il male che gli abbiamo fatto, supplicandolo a dirci quanto dobbiamo fare per conoscere anche noi il suo Dio.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000028 

 Noi non dobbiamo temer quella morte che ci conduce alla vita.

  A116000051 

 A queste parole eglino risposero: Sì, noi crediamo in quel Dio che tu {27 [365]} predichi, non è più possibile di opporci a' suoi voleri, dicci solamente quanto dobbiamo fare.

  A116000061 

 Fra le altre cose in quella lettera leggevasi quanto segue: Riguardo all'incarnazione del Verbo e intorno alla Fede noi dobbiamo credere nel Signore nostro Gesù Cristo nato da Maria Vergine; poichè esso è l'eterno Figliuolo di Dio.

  A116000073 

 Quella religione che fu costantamente sostenuta nella Chiesa Cattolica da milioni di santi martiri, vergini e confessori; religione che noi riconoscendo per sola ed unica vera dobbiamo offerirci pronti, qualora ne fosse il caso, di dare quanto abbiamo nel mondo, fosse anche la vita, piuttosto che dire o fare cosa contraria ai precetti della medesima.

  A116000112 

 Qui noi dobbiamo deplorare un grande abuso che si va sempre più dilatando tra i cristiani, cioè mettersi a tavola, mangiare, bere, poi andarsene senza innalzare a Dio qualche preghiera, senza nemmeno fare il segno della santa croce.

  A116000191 

 Noi dobbiamo dominarlo colle fatiche, col digiuno {92 [430]} e col tenerlo lontano da ogni più piccolo atto che possa trasparire immodesto.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000027 

 Il prudente pontefice, avanti di recarsi da Valeriano, saputo che si andava in cerca di lui, radunò que' preti, diaconi ed altri ministri che potè, e tenne seco loro questo discorso; «Miei fratelli e compagni, il tempo della persecuzione è ritornato; noi dobbiamo essere messi alla prova.

  A118000112 

 Noi abbiamo soltanto dato un cenno sopra le dette chiese, ma dobbiamo notare che in esse vi sono molti dipinti, reliquie, ornati in mosaico, in oro, in argento che in mille modi appagano la pia curiosità di chi recasi a visitarle.

  A118000128 

 Queglino risposero: È vero quanto voi ci dite, ma noi dobbiamo badare ai nostri bisogni.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000013 

 Nel che dobbiamo badare che il numero 5 venga scritto sotto al 3; il 9 sotto al 4.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000003 

 Diciamo vera e soda cristiana educazione perché (dobbiamo confessarlo) nelle presenti emergenze il popolo, e soprattutto la gioventù, va soggetto a molti pregiudizj, e può esser trascinato a non lievi errori.

  A122000129 

 Diciamo vera e soda cristiana educazione perchè (dobbiamo confessarlo) nelle presenti emergenze il popolo, e soprattutto la gioventù, va soggetto a molti pregiudizj, e può esser trascinato a non lievi errori.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000193 

 E la rivedremo più mai la faccia di quel amato padre... Quale dolore proverà egli mai all'udire la nostra tragica fine... allora vi fu che incominciammo a dire: No, non dobbiamo morire.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000026 

 Tuttavia dobbiamo lodare la preveggenza di D. Bosco, che appena cominciarono a farsi sentire i tristi effetti del cholera in paesi a noi vicini, egli sul finire dello scorso mese di luglio collocò altrove una vistosa parte dei suoi ricoverati, a segno che il loro numero da ottocento venne ora ridotto a circa trecento.

  A127000444 

 Prima di terminare desideriamo e dobbiamo dare una spiegazione del nome simpatico, che si è dato al Collegio.

  A127000510 

 In questo caso però dobbiamo dire che sonovi speciali ragioni per confidare.

  A127000524 

 Ma il lavoro, invece di cessare, crebbe immensamente, e noi dobbiamo lamentare, che, martire del lavoro, sia caduto sulla breccia uno dei missionari.

  A127000582 

 Dando poscia la ragione di tanta sollecitudine sua, diceva: «Così far dobbiamo, affinché questi poverelli non abbiano a domandare la carità agli stranieri, i quali, mentre sollevano il corpo, strozzano le anime».

  A127000685 

 Nel tempo stesso dobbiamo pregarlo, che voglia degnarsi di prendere la nuova chiesa sotto la onnipotente sua protezione, e guardare con occhio benigno ed amorevole tutti coloro i quali verranno in appresso ad effondere il loro cuore dinanzi a' suoi altari, ad esporgli le proprie necessità spirituali e temporali, ed implorare il suo possente aiuto.

  A127000701 

 La Santa Vergine si è fatta la nostra collettrice, è a lei che dobbiamo la riuscita delle nostre opere, è dessa che ci procurò il mezzo di fabbricare le nostre case e le nostre cappelle.

  A127000706 

 Quando ci presenteremo a Dio, per essere giudicati, queste anime diranno: - Sono i nostri benefattori: essi impiegarono il loro tempo, denaro per salvare le nostre anime; se siamo salvi lo dobbiamo ad essi.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000141 

 - Quanti ringraziamenti dobbiamo farvi per la bontà che ci usate.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000017 

 Noi dobbiamo crederle fermamente appoggiati non sopra la parola degli uomini che le annunciano, ma appoggiati sopra la medesima autorità di Dio, il quale le ha rivelate alla sua Chiesa, e per mezzo dei ministri della sua Chiesa vengono insegnate a noi.

  A129000105 

 Pertanto al mattino appena svegliati {29 [29]} noi dobbiamo fare il segno della santa croce, offerire il nostro cuore a Dio, e dire: Gesù, Giuseppe, Maria vi dono il cuore e l'anima mia.

  A129000237 

 A fine di eccitarci al pentimento {59 [59]} giova molto considerare che col peccato abbiamo offeso Iddio che è nostro padrone, a cui noi dobbiamo obbedire, un Dio infinitamente buono, nostro Creatore, nostro padre, un Dio Salvatore che ci ha comperati col prezzo di tutto il suo sangue.

  A129000239 

 Dobbiamo eziandio fare riflessione sopra i castighi meritati pel peccato, il paradiso perduto, l'inferno meritato.

  A129000239 

 Tali sono i motivi sopra i quali dobbiamo fare seria riflessione per eccitare nel nostro onore un vero dolore del peccato, senza cui Iddio non perdona mai.

  A129000240 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio che di tutti i mali del mondo.

  A129000249 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore onde ci doni aiuto a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente.

  A129000249 

 Pertanto nel giorno precedente a quello destinato per la confessione dobbiamo prepararci con qualche opera di cristiana pietà, come sarebbe una visita al SS. Sacramento, un digiuno, un po' di lettura, qualche preghiera e simili.

  A129000253 

 Che se non ci siamo mai esaminati così pel passato, dobbiamo darci la massima sollecitudine di farlo presentemente, chiedere sopra di ciò consigli al confessore, e se egli lo giudica bene, anche rifare le confessioni passate.

  A129000253 

 Dobbiamo qui ripetere riguardo all'esame che non basta esporre semplicemente il peccato, ma dobbiamo dire il numero delle volte che abbiamo commesso questo o quell'altro peccato.

  A129000253 

 Epperciò quante sono le persone che ascoltarono tali discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo di cui dobbiamo accusarci.

  A129000253 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di {66 [66]} peccato.

  A129000254 

 Fatto l'esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore, perciò mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A129000267 

 Così quando il SS. Sacramento viene esposto sull'altare, oppure è nascosto nel tabernacolo, là vi è G. C. realmente presente, che noi dobbiamo adorare, e quando ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale dell'anima nostra.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000013 

 Essendo dunque le profezie pienamente avverate, ed essendo pur certo che Dio non fa e non lascia fare vere profezie in conferma di cose false, dobbiamo necessariamente conchiudere che i sacri scrittori, i quali cotante ne fecero, erano veramente da Dio inspirati.

  A131000015 

 Dalle ragioni e prove sin qui addotte noi ricaviamo chiaramente che i sacri scrittori dissero la pura verità, e quindi noi dobbiamo stimare, e stare alla loro autorità, credere e praticare quello che essi ci lasciarono scritto per nostro ammaestramento.

  A131000016 

 Quindi oltre la Sacra Scrittura noi dobbiamo ancora ammettere la divina Tradizione, parola che vuol dire trasmettere.

  A131000020 

 Perciò noi dobbiamo oltre la Sacra Bibbia ammettere e credere la divina Tradizione conservataci pura ed intatta pel magistero di Santa Chiesa.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000007 

 E siccome nessuna cosa potè dare esistenza a se stessa, così noi dobbiamo dire che Dio colla sua onnipotenza le trasse dal niente e le creò, motivo per cui si nomina Creatore.

  A132000011 

 Persuasi, o figliuole, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo gran fine.

  A132000022 

 Siamo cristiani, e come tali dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa, che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione.

  A132000045 

 Dobbiamo avere una sola paura ed è di offendere Dio.

  A132000071 

 La prima volta perchè vediamo i precetti della divina Legge, che dobbiamo osservare; nella seconda per conoscere se questi precetti furono da noi osservati.

  A132000220 

 A fine di eccitarci al pentimento giova molto considerare, che col peccato abbiamo offeso Iddio, che è nostro padrone, a cui noi dobbiamo obbedire.

  A132000222 

 Dobbiamo eziandio fare riflessione sopra i castighi meritati pel peccato, il paradiso perduto, l'inferno meritato.

  A132000224 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio, che di tutti i mali del mondo.

  A132000227 

 La mancanza di questa risoluzione è una prova evidente, che non vi è il vero dolore; imperciocchè se siamo veramente pentiti di aver fatto un male, dobbiamo essere decisi di non più commetterlo in avvenire per qualsiasi ragione.

  A132000234 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore, affinchè ci aiuti a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente:.

  A132000234 

 Pertanto nel giorno precedente a quello destinato per la confessione dobbiamo prepararci con qualche opera di cristiana pietà, come sarebbe una'visita al SS. Sacramento, un digiuno o almeno qualche mortificazione, un po' di lettura spirituale, qualche preghiera e simili.

  A132000238 

 Che se non ci siamo mai esaminati così pel passato, dobbiamo darci la massima sollecitudine di farlo presentemente, {105 [283]} chiedere sopra di ciò consiglio al confessore, e se egli lo giudica bene, anche rifare le confessioni passate.

  A132000238 

 Dobbiamo qui ripetere riguardo all'esame che non basta esporre semplicemente il peccato, ma dobbiamo dire il numero delle volte, che abbiamo commesso questo o quell'altro peccato.

  A132000238 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere, se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A132000238 

 Perciò quante sono le persone, che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci.

  A132000239 

 Fatto l'esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore; quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A132000248 

 Così quando il SS. Sacramento viene esposto sull'altare, oppure è nascosto nel tabernacolo, là vi è G. C. realmente presente, che noi dobbiamo adorare.

  A132000272 

 E se pertanto vogliamo secondare i desideri di Gesù Cristo e provvedere al nostro bisogno dobbiamo comunicarci molto sovente.

  A132001808 

 R. Quando i Protestanti parlano così, noi dobbiamo loro rispondere: Voi, o Protestanti, dite di credere a Gesù Cristo ed al Vangelo, ma non è vero, perchè non credete a tutto quello che c'insegna Gesù Cristo nel Vangelo, e rigettate molte altre verità, le quali, sebbene non registrate nel Vangelo, per ordine di lui furono predicate da' santi Apostoli e si devono credere da tutti per potersi salvare.

  A132001829 

 D. Che cosa dobbiamo fare noi Cattolici?.

  A132001830 

 Ma insieme dobbiamo in 3.

  A132001830 

 R. Noi Cattolici dobbiamo: 1.

  A132001839 

 R. Noi dobbiamo rispondere, che la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000006 

 Imperciocchè dobbiamo preservare questo nostro ragazzo da ogni cattivo incontro, onde egli possa conservare i buoni principii che io ho procurato di dargli finora.

  A133000011 

 In questa tua tenera età noi dobbiamo metterti a guadagnarti una parte del tuo nutrimento.

  A133000170 

 Caro amico, nelle cose comandate da Dio, non dobbiamo cercare che cosa importi a Dio, ma quali ne siano le conseguenze a nostro riguardo.

  A133000200 

 - Non affannatevi, padre, siamo cittadini, dobbiamo servire la patria.

  A133000273 

 Finora non abbiamo ancora combattuto contro ai russi ma dobbiamo continuamente combattere contro ad altri nemici.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000171 

 All'udirsi la parola di confidenza in Maria Vergine egli tosto mi rispose: «Mi scusi, ma Lei mi consiglia male: noi dobbiamo bensì confidare in Gesù Cristo, ma non già nei Santi.» Altro io non aspettava, ed entrammo tosto in disputa sulla invocazione dei Santi, e specialmente sulla intercessione dell'Augusta Madre del divin Salvatore.

  A134000172 

 Io dovetti ritornare a lui più volte, nelle quali gli provai che per conoscere quanto dobbiamo credere ed operare a fine di salvarci non è necessario, nè basta il leggere la Sacra Scrittura come egli pretendeva, ma è d'uopo ammettere un {90 [538]} Magistero vivente, anteriore agli stessi scritti del Vangelo; Magistero composto primieramente dagli Apostoli con s. Pietro a capo, e poscia dai loro successori vescovi e papi.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000057 

 Dobbiamo per altro notare a gloria della fede cristiana che un' innumerevole moltitudine di cristiani si lasciavano con gioia condurre al martirio e pativano ogni genere di tormento {44 [216]} piuttostochè consegnare o svelare ai persecutori dove que' libri stessero nascosti; alcuni poi sedotti dalle promesse o per liberarsi dalle fiamme, li consegnavano ai persecutori che con gran gusto li abbruciavano.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000364 

 Dobbiamo conservare la nostra testa libera.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000019 

 Dobbiamo dirlo con profondo dolore, molti cristiani, troppo confidando in sè stessi, caddero miseramente; preferirono i beni della terra a quelli del cielo, e abbandonarono Gesù Cristo.

  A137000024 

 Acacio: Noi diamo di cuore al nostro {9 [9]} sovrano tutto quello che a lui dobbiamo, ma egli non deve esigere da noi alcun sacrifizio.

  A137000030 

 Acacio: No: costoro non sono Dei, ma sono uomini venerabili, a cui il nostro Dio si è manifestato, e quel Dio che loro si manifestò è il vero Dio che i Cristiani adorano e che tutti dobbiamo temere.

  A137000099 

 I martiri che riportarono la corona del martirio durante la persecuzione di Decio furono in numero cosi grande che la brevità, in cui dobbiamo tenerci, appena comporta di nominarne alcuni, notandone qualche particolarità.

  A137000115 

 Dobbiamo farci coraggio ancora per qualche tempo; la pace sarà ben presto restituita, siatene certi ed assicuratene i nostri fratelli.

  A137000122 

 In mezzo alle molestie ed ai pericoli, da cui siamo innondati, noi dobbiamo temere più i giudizi di Dio che quelli degli uomini, dobbiamo avere maggior timore delle pene eterne, che dei dispregi temporali.

  A137000130 

 Dio sa quel che far deve e come debba tenere il suo giudizio: ma noi dobbiamo guardarci dal fare che i cattivi non ci lodino della nostra soverchia accondiscendenza, e che i veri penitenti non ci accusino di durezza e di crudeltà.» ( Presso s. Cipriano ep.

  A137000149 

 La loro causa fu esaminata, la sentenza pronunziata, ed è cosa indegna alla gravità dei vescovi che siano rimproverati d'incostanza, perchè il Signore c'insegna che noi non dobbiamo dire altro che sì, sì, no, no.» {70 [70]}.

  A137000159 

 In questo trattato ricorda che noi dobbiamo temere la persecuzione, ma temere assai più l'inganno, perciocchè il privo uomo non fu rovinato dalla persecuzione ma dalla frode.

  A137000162 

 Noi vescovi siamo quelli che sopra tutti dobbiamo fermamente attenerci a questa unità e difenderla; noi che presediamo agli altri nella Chiesa, onde poter così provare che l'episcopato medesimo è uno ed indiviso.

  A137000194 

 Noi abbiamo già parlato di tali profanazioni {98 [98]} nella vita di s. Ireneo, vescovo di Lione; ora dobbiamo esporre simile sacrilegio commesso contro alle ceneri di san Cornelio.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000135 

 Questa storia c'insegna che dobbiamo guardarci dalla collera e dallo spirito di vendetta, perchè queste due passioni spesso ci conducono in tali cimenti, che più non è possibile ritrarre il piede, se non con gravissimo danno.

  A139000769 

 3° Nella stessa guisa poi che un figlio deve amare l'onore di suo padre, rispettare, e farne rispettare le sostanze, così noi cattolici tutti figli del medesimo Iddio, nati ed educati nella medesima religione, tutti dobbiamo professare il medesimo interesse per la libertà, per l'onore, per la gloria e per le sostanze del nostro padre spirituale, il Vicario di Gesù Cristo, il Romano Pontefice.

  A139000894 

 Pertanto noi Italiani dobbiamo avere questo sommo pontefice in grande ammirazione sia perchè rese, in certa maniera, l'Italia indipendente dagli stranieri, sia perchè d'allora in poi gl'imperatori e i re non ebbero più alcuna influenza sulla elezione dei Romani Pontefici, anzi possiamo dire che dopo Gregorio VII cessò interamente l'influenza straniera sopra gl'Italiani, e fu posto un argine alle invasioni dei barbari.

  A139001038 

 Ne' fatti, che vi ho di sopra esposto, o miei giovani, dobbiamo fare un profondo riflesso sopra quella grande Provvidenza che veglia sul destino, e sulle azioni degli uomini.

  A139001166 

 Noi dobbiamo, miei cari, ammirare la virtù del Colleoni, che trattò con tanta generosità un suo nemico sfortunato.

  A139001768 

 Perciò dobbiamo grandemente temere quello che altri saranno per dire intorno alle nostre azioni, e vivere in modo che gli uomini abbiano argomento di parlare bene di noi.

  A139001770 

 Finalmente vi rimanga altamente radicato nell'animo {524 [524]} il pensiero che in ogni tempo la religione venne riputata il sostegno dell'umana società e delle famiglie, e che dove non v'è religione non v'è che immoralità e disordine, che perciò noi dobbiamo adoperarci per promuoverla, amarla e farla amare anche dai nostri simili e guardarci cautamente da quelli che non la onorano o la disprezzano.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000145 

 Questo fatto c'insegna che dobbiamo guardarci dalla collera e dal desiderio della vendetta, perchè queste due passioni {44 [44]} spesso ci conducono in tali cimenti, di cui più non è possibile ritrarre il piede, se non con gravissimo danno.

  A140000709 

 {189 [189]} 3° Nella stessa guisa poi che un figliuolo deve amare l'onore di suo padre, rispettarne e farne rispettare le sostanze; così noi cattolici, tutti figliuoli del medesimo Iddio, nati ed educati nella medesima religione, tutti dobbiamo professare il medesimo interesse per la libertà, per l'onore, per la gloria e per le sostanze del nostro padre spirituale, che è il romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo.

  A140000805 

 Pertanto noi Italiani dobbiamo venerare questo Pontefice, sia perchè rese in certa maniera l'Italia indipendente dagli stranieri, sia perchè d'allora in poi gli imperatori e i re non ebbero più alcuna parte nella elezione dei romani pontefici; anzi possiamo dire che dopo Gregorio VII cessò interamente l'influenza straniera sopra gl'Italiani, e fu posto un argine alle invasioni dei barbari.

  A140000929 

 Sui fatti che vi ho di sopra esposto, miei cari giovani, noi dobbiamo fare un profondo riflesso; e questo è che la grande provvidenza di Dio veglia continuamente sul destino e sulle azioni degli uomini.

  A140001050 

 Uomo meritevole di miglior fortuna, possa tu eseguire imprese che onorino te e l'Italia!» Colleoni fece accompagnare sano e salvo Piccinino fino al campo dei Milanesi; poscia, voltosi ad un ufficiale, esclamò: «Piacesse al Cielo che io avessi mille soldati simili a costui!» Noi dobbiamo, miei cari, ammirare la virtù del Colleoni, che trattò con tanta generosità un suo nemico sfortunato.

  A140001692 

 Perciò dobbiamo temere grandemente in pensando a quello che altri saranno per dire intorno alle nostre opere, e vivere in modo che gli uomini abbiano argomento di parlar bene di noi.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000026 

 Da chi dobbiamo ricevere la spiegazione della Bibbia?.

  A148000027 

 Dobbiamo ricevere la spiegazione della Bibbia dalla Chiesa.

  A148000324 

 Quale cosa dobbiamo particolarmente notare nell'entrata degli Ebrei nella terra promessa?.

  A148000325 

 Noi dobbiamo notare due cose di massima importanza, che sono l'avveramento di due profezie, ovvero di due promesse fatte da Dio ad Abramo.

  A148000462 

 Che cosa dobbiamo notare per l'elezione di questo re?.

  A148000463 

 Dobbiamo notare che Erode straniero divenendo re della Giudea veniva tolta la suprema autorità dalla tribù di Giuda, epperciò venuto il tempo predetto dal patriarca Giacobbe, in cui doveva nascere il Salvatore.

  A148000513 

 Per dare un esempio agli uomini e far conoscere che tutti dobbiamo lavorare ed ubbidire ai nostri legittimi superiori.

  A148000760 

 Che cosa dobbiamo imparare da questo fatto?.

  A148000761 

 Da questo fatto dobbiamo essere avvisati di approfittare della grazia del Signore, e che deve temere grandemente la giustizia di Dio chi non approfitta della sua misericordia.

  A148000830 

 In vista di tanti uomini che vanno perduti che cosa dobbiamo fare?.

  A148000831 

 Noi dobbiamo ringraziare Iddio che ci ha creati nella vera religione, e pregarlo di cuore che ci aiuti a perseverare in essa sino alla fine della vita.

  A148000832 

 Che cosa dobbiamo fare per quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica.

  A148000833 

 Dobbiamo pregare Iddio che infonda tanta grazia ne' loro cuori sicchè superando ogni umano rispetto, entrino nella Chiesa cattolica per appagare il vivo desiderio di Gesù Cristo, che amorosamente chiama a sè tutti gli uomini del mondo per formare un solo ovile ed un solo pastore in terra e dare a tutti poi una ricompensa eterna in cielo.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000044 

 Non dobbiamo noi confessare che Maria aveva ricevuta la missione di santificare? E sì che fu proprio Maria che operò questa santificazione di Elisabetta, giacchè s. Luca dice precisamente: Et factum est ut audivit salutationem Mariae Elisabeth exultavit infans in utero eius et repleta est Spiritu Sancto Elisabeth.

  A149000329 

 Dall'imponenza del sacro rito, dall'eloquenza della sua mistica significazione, facilmente possiamo rilevare quanta importanza le attribuisca la santa Chiesa nostra madre e quindi quanta importanza dobbiamo darle noi.

  A149000431 

 Ma intanto non dobbiamo almeno loro in qualche modo manifestare la nostra gratitudine, e rivolgere loro qualche parola di ringraziamento?.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000179 

 In tutti questi casi la nostra preghiera, portata dalla Santa Vergine al trono dell'Altissimo, fu esaudita, e noi le dobbiamo professare la più viva gratitudine e compiere le fatte promesso.


don bosco-massimino.html
  A151000045 

 E noi dobbiamo badare a ciò che hanno detto senza darci pensiero di quello che hanno fatto, e per quale ragione abbiano operata questa o quell'altra azione.

  A151000116 

 Aspettate un momento: quando Dio stabilisce una cosa noi non dobbiamo dimandargli la ragione perchè l'abbia.

  A151000152 

 Ma nella Storia Sacra non si dà esempio che immagini o reliquie siano state venerate, e noi non dobbiamo scostarci dalla Bibbia.

  A151000163 

 Che siano ceneri dei santi, siano abiti od altri oggetti che abbiano ai medesimi appartenuti sono cose di grata ricordanza, e ci rammentano sempre le loro virtù, i loro esempi, che dobbiamo imitare.

  A151000173 

 Ammetto che noi dobbiamo offerire al Creatore gli omaggi del nostro cuore, e siccome gli atti interni devono palesarsi con azioni esterne, ne deriva che al culto interno deve essere congiunto il culto esterno.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000010 

 I convertiti compresero non esservi, che un solo vero Dio Creatore del Cielo e della terra, aver Egli mandato il suo Figliuolo G. Cristo a salvarci; si persuasero, che il fine dell'uomo non è abbandonarsi al pendìo delle passioni, ma amare e servire Iddio nostro primo principio, ed ultimo fine, per averne poi un'ampia ricompensa ed eterna lassù in Cielo; riconobbero che tutti dobbiamo amarci come fratelli, perchè tutti siamo figliuoli del medesimo Padre, che è nei cieli, e tutti fummo astersi dalla comune macchia col Sangue prezioso, {12 [436]} che diè per tutti sopra la croce un Redentore divino.

  A154000054 

 Ed oh! che dolce e preziosa mercede toccherebbe a chi sostenne la tenue fatica di queste pagine, se quanti avranno la pazienza di leggerle venissero a concepire venerazione somma per una Creatura tutta santa, e a riempiersi di una fiducia illimitata in una Reina quasi direi onnipotente, e innamorarsi, innamorarsi tanto di una Madre, di cui non evvi la più amabile! Ah ricordiamoci, caro lettore, che Maria è vera Madre di Dio, e perciò Ella dopo Dio si merita tutto il fervore dei nostri ossequi: ricordiamoci, che Maria è pur Madre di tutti i cristiani, e perciò dopo Dio noi dobbiamo amarla colla maggiore tenerezza d'affetto; e {95 [519]} in Lei riporre ogni nostra speranza; ricordiamoci, che a questi tempi sì luttuosi, in cui la divina giustizia oltremodo sdegnata per la piena de' vizi, che inonda la terra, pare che si accinga a scagliare sul nostro Capo i più tremendi flagelli, Maria è la nostra più sicura difesa, nostro rifugio, salvezza nostra.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000041 

 Cristiano, se vogliamo fare un piacer grande a Maria, non solamente non dobbiamo macchiarci l'anima di alcuno di questi peccati, ma con tutto lo zelo dobbiamo procurare di estirparli dal mondo, o di diminuirli almeno.

  A156000041 

 Pertanto ricordiamoci che il giorno festivo è giorno del Signore, e che oltre all'astenerci dalle opere servili dobbiamo occuparlo in cose che tornino di onore e di gloria a Lui, e di vantaggio all'anima nostra.

  A156000099 

 Noi dobbiamo imitare tanti padri e tante madri di famiglia, servitori e serve, tanti artigiani e contadini che {59 [311]} sudano tutto il giorno sotto ai loro lavori; i quali si levano di buon mattino, vanno in chiesa, si comunicano, fanno il conveniente ringraziamento, poi si portano a casa per le loro faccende senza che nulla si sconcerti.

  A156000126 

 Noi pertanto, o cristiani, per corrispondere ai materni desiderii ed inviti della santa Chiesa dobbiamo unirci per onorare e adorare Gesù nel miglior modo che ci è possibile, e mostrare di quanta venerazione ed amore sia ripieno il nostro cuore verso di Lui.

  A156000129 

 Dobbiamo eziandio andarlo ad ossequiare nelle chiese, dove giorno e notte ci attende.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000122 

 Che se ci fa le tante volte insegnato nel catechismo dover noi essere pronti a lasciarci ammazzare piuttosto che rinnegare la fede: non dobbiamo tanto più essere preparati a tollerare le miserie temporali di quest'anno?.

  A163000143 

 È appunto per questo motivo che dobbiamo pregare il Signor Iddio, che ci dia più copiosa raccolta; e studiarci di placare l'ira divina con una vita costumata; perchè, diciamolo tra noi, siamo a tempi infelici per la miseria temporale, ma lo siamo assai più per le miserie spirituali.

  A163000345 

 Senti: noi dobbiamo tutti obbedienza al Papa.

  A163000409 

 Nel battesimo, mio caro, dobbiamo imporre al fanciullo il nome di qualche santo.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000151 

 Siamo tutti figliuoli di Dio, e dobbiamo tutti amarci colla medesima carità come altrettanti fratelli.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000343 

 Dobbiamo riconoscere da Dio ogni bene ed ogni male, perciò guardatevi dal deridere i vostri compagni pei loro difetti corporali o spirituali.

  A165000344 

 La vera carità comanda di sopportare con pazienza i difetti altrui e perdonare facilmente quando taluno ci offende, ma non dobbiamo mai oltraggiare gli altri, specialmente quelli che sono a noi inferiori.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000018 

 Mentre per altro i voti aumentano in cotale guisa il merito delle nostre opere, e le rendono tanto care a Dio, dobbiamo darci massima sollecitudine per non trascurarli.

  A166000020 

 Questa ubbidienza però deve essere secondo l'esempio del Salvatore che la praticò nelle cose anchè più difiiciti {XX [28]}, fino alla morte; e qualora tanto volesse la gloria di Dio, dobbiamo noi pure obbedire fino a dar la vita.

  A166000045 

 5° In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000016 

 La vocazione allo stato religioso può considerarsi come la perla preziosa del vangelo, che noi dobbiamo custodire molto gelosamente e con ogni diligenza.

  A167000037 

 Mentre per altro i voti aumentano in cotale guisa il merito delle nostre opere, e le rendono tanto care a Dio, dobbiamo darci massima sollecitudine per non trascurarli.

  A167000064 

 Talora avremo vitto, vestito od altro che non saranno di nostro gusto; ma appunto in questi casi dobbiamo ricordarci, che siamo poveri, e che se vogliamo averne merito dobbiamo sopportarne le conseguenze.

  A167000102 

 In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede.

  A167000109 

 Se nostro Signore dal Paradiso si è ridotto in questa vita a tale stato di povertà, da non aver dove posar il capo, quanto più dobbiamo noi abbandonare il letto per andare a Lui? 6°.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000170 

 Professando queste regole dobbiamo promettere particolarmente di aspirare alla santificazione dell'anima nostra, colla fuga di qualunque peccato avvertito, con vivere in perfetta castità, in umile obbedienza, in povertà di spirito, e coll'offerire al Signore tutti i nostri pensieri, le nostre parole, tutte le nostre opere.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000190 

 In tutti questi casi la nostra preghiera, portata dalla Santa Vergine al trono dell'Altissimo, fu esaudita, e noi le dobbiamo professare la più viva gratitudine e compiere le fatte promesse.


don bosco-severino.html
  A177000016 

 Si vive una sola volta, e perciò dobbiamo servirci di questa vita per farri del bene e non per darci all'intemperanza.

  A177000141 

 - Le opere di carità non vogliono ringraziamenti, anzi noi dobbiamo fare queste opere in modo, che la sinistra non sappia quello che fa la destra.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000034 

 Per lo più noi dobbiamo stare in confessionale dalle 6 del mattino ad un'ora pomeridiana; di modo che tutte le mattine vi sono molte comunioni.

  A182000040 

 Ma subito dobbiamo soggiungere: " Messis multa, operarii autem pauci.

  A182000058 

 La stima che l'Arcivescovo aveva di D. Baccino era ben meritata; e non solo lo attestano il suo gran lavoro e lo zelo con cui lo faceva, ma anche la benevolenza universale che seppe attirarsi; poichè dobbiamo dire con grande nostra soddisfazione,che veniva amato e stimato da tutti.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000080 

 La consolante visione scompare, ma non sparisce già la santa esultanza, onde aveva l'anima altamente compresa, e alla dimane non appena fu svegliato che, piena ancora la mente di quanto aveva veduto in sogno, si fece a raccontar minutamente con ineffabile gioia degli uditori quello che non saprei se chiamar dobbiamo sogno o visione.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000043 

 Ma dobbiamo ad un tempo amare le loro persone e compatirli quali pecorelle traviate, e pregare il buon pastore Gesù che le riduca all'ovile, affinchè possa presto avverarsi la divina promessa, che vi sarà nel mondo un solo ovile ed un solo pastore.

  A187000043 

 Noi però dobbiamo abborrire sommamente gli errori de' protestanti, fuggire la conversazione di questi, e non accettare mai dai medesimi o dai loro inviati alcuno di quei libri che vanno spargendo a rovina delle anime.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000604 

 D. Che cosa dobbiamo imparare dalla storia ecclesiastica?.

  A189000605 

 R. Dalla storia ecclesiastica noi dobbiamo imparare primieramente che tutti quelli che si sono ribellati contro la Chiesa, per lo più hanno provato i divini castighi anche nella vita presente con fine funesta e spaventosa.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000049 

 Poscia loro proibirono severamente di parlare più oltre di Gesù C. Gli Apostoli con calma e fermezza risposero: «Noi dobbiamo ubbidire piuttosto a Dio che agli uomini.

  A190000085 

 Di poi continua: «Se noi consideriamo quanto Iddio sia vicino a noi, e come niun nostro pensiero gli possa rimanere occulto, noi dobbiamo certamente studiar di evitare tutte le cose che sono contrarie a'suoi divini voleri e soggettarci a quelli che egli ha collocato sopra di noi.

  A190000085 

 Dobbiamo frenare la nostra lingua e dominarla coll'amor del silenzio.» Egli prosegue raccomandando, che ognuno fugga 1'ozio e la negligenza, perchè solamente colui che lavora ha diritto di vivere.

  A190000085 

 Indi continua così: «Noi dobbiamo perciò fare con zelo tutto quel bene che possiamo, perchè Iddio Creatore si compiace delle nostre opere.

  A190000401 

 - Fra i re scelti dalla Provvidenza a fare gran bene all'umanità e alla Religione dobbiamo particolarmente annoverare Carlo Magno, figlio di Pipino re di Francia.

  A190000657 

 Dobbiamo qui richiamare alla memoria come poco dopo il concilio ecumenico di Firenze nel 1439 e precisamente sul principio del secolo decimosesto cominciò lo scisma russo sotto {338 [338]} l'impero di Basilio III. Costui senza alcuna dipendenza dalla santa sede elesse un patriarca nella città di Mosca, è decretò che solo da questo patriarca dovessero dipendere tutte le altre chiese del suo impero.


don bosco-storia sacra.html
  A191000019 

 Tale è per esempio l'obbligo di credere che c'è un Dio; che questo Dio punirà i malvagi e premierà i buoni; che dobbiamo {11 [11]}essere virtuosi, giusti e trattare il prossimo come noi vorremmo essere trattati.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000033 

 Iddio, per istruirci che dobbiamo fuggire l'ozio, aveva anche ordinato ad Adamo di lavorare, ma riò per divertimento soltanto e senza penosa fatica.

  A192000404 

 - La ciò noi dobbiamo inferire: 1° Che realmente Iddio ha promesso il Messia.

  A192000404 

 5° Che adunque in Gesù Cristo, il quale è il Salvatore mandato da Dio, dobbiamo collocare tutta la nostra fede e tutta la speranza di nostra salvezza.

  A192000428 

 Quanto rispetto dobbiamo aver noi alle nostre chiese, che sono immensamente più rispettabili del tempio antico!.

  A192000451 

 In tutte le guarigioni operate dal Divin Salvatore noi dobbiamo ammirare la singolare bontà, con cui prima guariva i mali dell'anima -e appresso quelli del corpo, dandoci così il grave ammaestramento di mondare la nostra coscienza prima di ricorrere a Dio nei nostri bisogni corporali.

  A192000459 

 Colla parabola del ricco Epulone il Salvatore ci volle ammaestrare del buon uso, che fare dobbiamo delle ricchezze.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000192 

 2° Gloriosi martiri di Gesù Cristo, voi che rinunziaste agli onori, ai piaceri, alle vanità del mondo per guadagnarvi un premio eterno; deh! vi preghiamo, esaudite le umili nostre suppliche ed impetrateci da Dio fortezza e coraggio affinchè noi pure possiamo tenere a vile ogni terrena vanità, e siamo pronti a dare ogni bene del mondo piuttostochè fare o dire alcuna cosa contraria all'amore che dobbiamo al nostro salvatore Gesù Cristo.


don bosco-unione cristiana.html
  A197000001 

 Così pure dobbiamo far noi Cristiani: Uniti, siccome facevano i primi cristiani, in un cuor solo, ed in un'anima sola per riuscire nell'importante affare, nel grande progetto della eterna salvezza dell'anima nostra.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000002 

 Noi riceviamo la vita e il cibo dal Signore, perciò dobbiamo essergli in ogni tempo riconoscenti, ma specialmente quando facciam uso di questi suoi benefizi: cioè quando ci serviamo del cibo per conservare la vita medesima.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000096 

 Piuttosto dobbiamo ammirare la cura amorosa che prende Iddio de' suoi servi fedeli quando trattasi di confortarli nei pericoli, promuovere la sua gloria, e salvare le anime riscattate col sangue prezioso di Gesù Cristo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000117 

 Dobbiamo ancora raccomandarci a Dio che ci aiuti a perseverare nel bene, pregarlo che esalti la gloria del suo santo nome colla propagazione del Vangelo sopra tutta la terra, che susciti nella sua Chiesa modelli di virtù nella persona de' suoi ministri e pastori animati dal suo spirito, ma soprattutto che inspiri sentimenti di fede ai popoli cristiani onde siano disposti ad umiliare l'intelletto all'autorità della rivelazione, e sottomettere il cuore, al soave ed amabile giogo della fede; e che i popoli siano sempre avversi alle novità profane in materia di dottrina, e stiano sempre uniti al Supremo Pastore che Dio ha stabilito a governare la Chiesa sino alla fine dei secoli.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000113 

 Dobbiamo frenare la nostra lingua e dominarla coll'amor del silenzio.

  A201000113 

 Indi continua cosi: «noi dobbiamo perciò fare con zelo tutte quelle opere buone che possiamo, perchè Iddio creatore di tutte le cose si compiace delle nostre proprie opere.

  A201000113 

 «Se noi consideriamo, egli dice, quanto Iddio sia vicino a noi, e come niun nostro pensiero gli può rimanere occulto, noi dobbiamo certamente studiar di evitare tutte le cose che sono contrarie a' suoi divini voleri, e soggettarci a quelli che egli ha collocato sopra di noi.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000006 

 Si batte tre volte il petto, per indicare che dobbiamo essere sinceramente pentiti de' peccati commessi in pensieri, parole ed opere.

  A202000019 

 S. Ponziano rispose: Figliuol mio, non ti maravigliare; vedrai ben altre cose maggiori di queste: sappi che il nostro maestro G. C. insegnò che noi tutti dobbiamo trattarci ed amarci come fratelli, e che ciascheduno deve fare al suo simile ciò che egli ragionevolmente desidera che sia fatto {13 [421]} a lui.

  A202000049 

 Noi pure aderendo alle disposizioni dei nostri antecessori confermiamo quanto essi hanno decretato, cioè allontaniamo ed escludiamo in presente ed in futuro tali uomini da queste incumbenze; affinchè per colpa loro non cadano quelli che noi dobbiamo sostenere e salvare; affinchè il giudicio di Dio non cada sopra di loro e, che Dio ce ne liberi, sopra di noi con nostra e loro eterna rovina.

  A202000124 

 Ti devi rammentare che fra dodici apostoli vi fu Giuda traditore, perciò non dobbiamo raffreddarci alla vista veramente deplorabile di un vescovo che cade nell'errore.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000020 

 Fra quelli che furono sacrificati in questo momento di furore dobbiamo annoverare il sommo pontefice s. Sisto.


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000022 

 Noi dobbiamo dire che Iddio sè lo volesse prendere, affinchè i pericoli del mondo non pervertissero la sua mente, non guastassero {128 [454]} il suo cuore, nè ingannassero la sua anima già matura pel cielo.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000034 

 Il trovarsi più fanciulli insieme, svestiti e talvolta in luoghi pubblici a bagnarsi, riesce cosa pericolosa {23 [173]} pel corpo, e noi pur troppo in tale stagione dobbiamo tristamente spesse volle lamentare annegamenti di ragazzi e di altre persone che terminano la loro vita affogati nell'acqua; ma il pericolo è assai maggiore per l' anima.

  A205000126 

 Che me ne fa? rispose; me ne fa perchè l'anima de' miei compagni è redenta col sangue di Gesù Cristo; me ne fa perchè siamo tutti fratelli, e come tali dobbiamo amare vicendevolmente {55 [205]} l'anima nostra; me ne fa perchè Iddio raccomanda di aiutarci l'un altro a salvarci; me ne fa perchè se riesco a salvare un'anima metterò anche in sicuro la salvezza della mia.

  A205000192 

 Separatamente però ci ammoniremo di quei difetti di cui dobbiamo emendarci.

  A205000291 

 Caro mio, dicevagli Domenico, noi dobbiamo prendere qualsiasi rimedio, perchè cosi, facendo obbediamo a Dio, che ha stabilito medici e medicine, perchè sono necessarii a riacquistare la perduta sanità: che se proviamo qualche ripugnanza pel gusto, sarà un mezzo per guadagnare maggior merito {103 [253]} per l'anima.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000014 

 Noi cattolici dobbiamo rispettare queste antiche disposizioni della Chiesa, e ricorrere alla suprema di lei autorità ogni qualvolta ci occorresse di celebrare matrimonio tra parenti fino al quarto grado.

  A206000091 

 E perchè non dobbiamo noi essere pronti ad amarlo e servirlo come quelli hanno fatto? È vero che ai tempi nostri non abbiamo occasione di sostenere i patimenti dei martiri, perchè viviamo in paesi, in cui possiamo tranquillamente praticare la nostra religione, ma non mancano nemici che per noi sono veri carnefici.

  A206000091 

 Le passioni, le lusinghe del mondo, il rispetto umano sono formidabili nemici centro a cui noi dobbiamo continuamente combattere.

  A206000092 

 Che se la nostra debolezza ci espone a frequenti pericoli di rimaner vinti, noi dobbiamo seguire l'esempio de' nostri maggiori e ricorrere a Colei the è l'aiuto dei cristiani, il conforto dei deboli, il sollievo degli afflitti, il conforto dei tribolati, la Madre di Dio, la grande Vergine Maria.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000013 

 Dobbiamo però qui far notare che il Papa è portato sopra la sedia gestatoria come sopra di un trono, non per essere adorato, come dicono i nemici {12 [306]} della nostra religione; noi adoriamo solamente Iddio; il Papa è da noi soltanto venerato come vicario di Gesù Cristo sopra la tetra.

  A207000033 

 Santa Cecilia e Valeriano avevano lasciato che Tiburzio sfogasse i suoi pusillanimi timori, e come ebbe finito, Cecilia disse con calma: avresti ragione, o Tiburzio, di sgomentarti se dopo la presente vita non ve ne fosse un'altra; ma poichè v'ha un'altra vita che non finirà giammai, perchè dobbiamo aver paura delle sofferenze presenti, se con queste possiamo assicurarci l'eterna felicità del cielo?.

  A207000130 

 Carpasio sciolse ogni difficoltà dicendo: Il comando del Prefetto è questo, e noi dobbiamo eseguirlo: se non farete sacrifizi ai nostri dei, sarete sottoposti a spasimanti supplizi, ed una trista morte ne sarà il fine.

  A207000199 

 La Chiesa cattolica ha sempre insegnato e tuttora insegna che noi dobbiamo adorare Iddio come supremo padrone di tutte le cose.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000117 

 Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!.

  A210000121 

 Finalmente {85 [365]} ci avverte che se desideriamo grazie e favori, a Giuseppe dobbiamo rivolgerci: Ite ad Ioseph, poichè egli è che ha ogni potere presso il re dei re per ottenere tutto ciò che domanda.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000045 

 Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.

  A211000056 

 In terzo luogo, che i Cristiani dei primi secoli avevano una fede vivissima, per cui sentivano il pregio e l'importanza dell'essere membri della Chiesa, ed erano realmente disposti a mettere in pratica quanto Gesù Cristo ci insegna, che cioè noi dobbiamo amar Dio con tutto il cuore, ed essere pronti a perdere ogni cosa e soffrire qualunque tormento piuttosto che commettere un peccato.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000079 

 Essendo adunque noi discendenza di Dio non dobbiamo stimare che egli sia simile all'oro o all'argento, o alla pietra scolpila dall'arte o dall'invenzione degli uomini.

  A214000169 

 Ma quanto dobbiamo guardarci dal giudicare temerariamente del nostro prossimo! {119 [285]}.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000032 

 «Satanasso pose in opera molti artifizii contro di essi: ma dobbiamo ringraziare Iddio che non potè prevalere contro alcuno di loro.

  A215000049 

 La prima osservazione è, che dobbiamo sentire un vivissimo attaccamento alla fede cattolica, e riguardare questa fede come il tesoro più prezioso, conciossiachè senza di essa non siavi la salute eterna e per conservarci gelosamente questo tesoro, noi dobbiamo stare lontani dagli eretici, perchè venendo in contatto con essi, noi correremmo pericolo di perdere un tesoro di tanto valore.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000005 

 Dobbiamo piuttosto dedurne una conseguenza grave; vale a dire, che trovandoci noi in quella religione in cui si compiono le promesse di G. C., abbiamo un certissimo ed evidentissimo argomento che ci assicura che fortunatamente ci troviamo nella sua santa religione, mentre vediamo che le azioni dei Santi sono letteralmente la pratica delle verità proposte dal Divin Salvatore e registrate nel santo Vangelo.

  A216000117 

 Questa venerazione fu così costante nella Chiesa che il Concilio Tridentino condanna come empi quelli che rifiutano di onorare le reliquie dei Santit: Quae viva membra fuerunt Christi, el templum Spiritus Sancti: cioè che noi dobbiamo onorare le Reliquie come oggetti appartenenti a corpi che per la loro virtù e santità furono in parlicolar maniera vivi membri di Gesù Cristo, e templi dello Spirito Santo.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000005 

 Siccome un figlio deve essere naturalmente portato ad ascoltare con piacere le gloriose azioni di suo padre; così noi, come figliuoli spirituali di {6 [298]} S. Pietro e de' suoi successori, dobbiamo godere assai nell'animo nostro nel leggere le azioni gloriose di quei sommi uomini, che da diciotto secoli governano la Chiesa di G. C..


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000015 

 La fede è la sostanza delle cose che noi dobbiamo sperare da Dio.

  A218000015 

 Onde se siamo costretti ad ammettere segreti nelle cose materiali che cadono sotto ai sentimenti, con assai più di ragione dobbiamo ammetterli nelle cose {213 [255]} spirituali.

  A218000016 

 Non diamoci per altro alcuna pena se non comprendiamo queste verità; anzi dobbiamo rallegrarci perchè è segno che Iddio ci riserbò cose grandi nell'altra vita; cose, che, come dice s. Paolo, l'orecchio non mai udì, l'occhio non vide mai, la lingua non può esprimere, nè la mente umana può immaginare.

  A218000016 

 È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {214 [256]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti instituiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno.

  A218000018 

 Ha una fede morta chi crede che noi dobbiamo amare Iddio sopra ogni cosa, e intanto ama le creature, ama i piaceri del mondo, è tutto occupato nell'ingrandire, arricchire la famiglia; fides sine operibus mortua est.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000045 

 Ma per assicurarci di questa legge di Dio non dobbiamo invocar il demonio con nuovi peccati, nemmeno correre dietro agli spettri ed ai fantasmi, seguendo le massime del mondo, ma ricorrere ai sacri ministri, e specialmente ai vescovi, che sono posti dallo Spirito Santo per assistere e governare la Chiesa di Dio: Quos Spiritus Sanctus posuit episcopos regere Ecclesiam Dei.

  A220000060 

 Noi, dice questo santo Padre, dobbiamo serbar viva la memoria dei santi martiri Cornelio e Lucio nostri antecessori; che se noi dobbiamo conservarne grata ricordanza, molto più tu, o fratello carissimo, devi tenerli {37 [183]} in onore e venerazione col tuo contegno e colla tua autorità: perciocchè tu fosti fatto Vicario di Gesù Cristo e successore di quelli nel governo della Chiesa.





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