Parola «Paolo» [ Frequenza = 1048 ]

don bosco-angelina.html
  A002000126 

 Ma ciò che più di ogni altra cosa mi colpi furono le parole con cui pone fine alla vita di san Paolo primo eremita.

  A002000127 

 Paolo è sepolto vilmente sotto un po'di terra; ma egli risusciterà in gloria; mentre voi coi sepolcri lavorati in marmi squisiti e ornati in oro risusciterete per ardere tra le fiamme.

  A002000127 

 Voi portate abiti lavorati in ricamo o tessuti d'oro; e Paolo fu sempre contento di una povera tunica, quale nemmeno portano gli ultimi dei vostri schiavi.

  A002000127 

 «In fine di questo racconto mi sia permesso di interrogare i ricchi ed i potenti del secolo, i quali sprecando il danaro fabbricano palazzi d'oro e di marmo; e comprano possessioni di cui ignorano il prezzo ed il confine; dicano costoro: che cosa mancò a questo povero vecchio, cioè a Paolo? Voi, o {49 [219]} ricchi, bevete in tazze ingemmate, e Paolo bevendo l'acqua col concavo della mano soddisfece così al bisogno della sete.

  A002000128 

 Vi dico in verità che se Dio me ne desse la scelta, eleggerei piuttosto la povera tunica di Paolo co'suoi meriti, che la porpora e tutti i regni della terra.».


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000019 

 Leggiamo che quando s. Paolo predicava in Efeso, molti fedeli che già avevano abbracciata la fede venivano ai piedi degli Apostoli e confessavano i loro peccati: Confitentes et annunciantes actus suos.

  A003000039 

 Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità; ce lo dice s. Paolo: sicchè ogni dottrina che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, poggia sopra l'errore.

  A003000055 

 Quanta gente si trova all'inferno pei cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo, allorchè diceva che i cattivi {81 [29]} discorsi sono la rovina de' buoni costumi.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000253 

 Indulgenza plenaria alla Nascita di Gesù Cristo, {83 [421]} alla Pasqua di Risurrezione e alla festa degli apostoli Pietro e Paolo, all'Epifania e alla domenica di Pentecoste.

  A009000257 

 Finalmente Indulgenza plenaria a Natale, Pasqua e alle solennità dei ss. apostoli Pietro e Paolo.

  A009000264 

 Allora i Corinti pregarono s. Paolo che lo volesse assolvere.

  A009000264 

 Dalle quali parole, e da altre del medesimo s. Paolo, apparisce che {88 [426]} egli stesso legava ed assolveva, cioè usava rigore ed indulgenza, secondochè giudicava tornare a maggior vantaggio delle anime.

  A009000264 

 Questo è di s. Paolo, e riguarda ai fedeli di Corinto.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000009 

 Inoltre, secondo S. Paolo, le virtù dell'uomo mortale sono imperfette e sono neppur degne di essere paragonate colle celesti: perciò se la carità del Sacerdote Caffasso fu grande in terra, quanto più lo sarà ora che lo crediamo in Cielo? Quindi, se in terra egli ci beneficava come uno, in cielo ci beneficherà come dieci, come cento, come mille.

  A013000105 

 Il compimento di ogni legge, il complesso delle cristiane virtù, secondo S. Paolo, consiste nella carità.

  A013000135 

 Questo sacerdote può dire di essere in certo modo onnipotente secondo le espressioni di s. Paolo: Omnia possum in eo qui me confortat.

  A013000158 

 Sicchè poteva dire con S. Paolo: cursum consummavi, ho compiuto la mia carriera (Tim.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000035 

 Ricevuta l'Estrema Unzione e la Benedizione Papale spirava nel bacio del Signore alle ore 8 e mezzo del giorno 28 Giugno 1881, vigilia della festività dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, principi della Chiesa.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000009 

 - Giovanni Battista Arata nacque ai 9 di Aprile del 1858 da Paolo e da Luigia Boggiano, poveri ma onesti genitori, in Orero, paesello della costa orientale della Liguria nel circondario di Chiavari.

  A016000048 

 Il peccato più schifoso, più odiato dal Signore è il peccato dell'impurità, cui S. Paolo vuol nemmeno che si nomini tra i Cristiani.

  A016000076 

 Comincia con una piccola spiegazione delle parole che leggiamo in S. Paolo.

  A016000080 

 Questa fiducia ci vien oggi ravvivata dalla santa morte del Sac. D. Giuseppe Stra, che quantunque non abbia potuto viver lungamente con noi, tuttavia per quegli anni che consacrò al Signore nella nostra Congregazione meritò di finire la sua vita, come dice S. Paolo, sopraffatto di gaudio in mezzo alle sue tribolazioni, rasseganto {47 [55]} in mezzo ai più acerbi dolori e con quella pace che imbalsama la morte di colui che è destinato al Paradiso.

  A016000116 

 Alla Messa solenne da lui cantata assisteva pontificalmente S. E. Reverendissima il Patriarca d'Alessandria, Mons. Paolo Angelo Ballerini, ed un popolo infinito.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000042 

 Del resto si ricordi sempre delle parole di San Paolo: Omnia possum in eo, qui me confortat.

  A017000061 

 Inteso che anzi era ben fatto, se tale dimanda partiva dal desiderio di unirsi con Dio senza pericolo di più non perderlo, e che S. Paolo stesso diceva: Cupio dissolvi et esse cum Christo, egli si tranquillò, e prese {39 [153]} a sfogare la sua ansia di presto morire.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000152 

 In pari modo lo spirito di orazione che all' nom di chiesa è necessario, giusta l'Angelico, e con lui san Vincenzo di Paolo, quale al combattente la spada, e senza cui altri non potrà lusingarsi, secondo l'illuminatissimo d'Avila, di poter esser nato al ministero degli altari, formava a lui, quasi non dissi, il respiro, tanto le era cordialmente affetto.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000256 

 Noi dobbiamo coraggiosamente combatterli, ma il nostro scudo sia, come dice S. Paolo, una {186 [186]} fede viva, una fede operosa che ci faccia abbandonare il male ed amare la virtù.


don bosco-chi e d. ambrogio.html
  A033000043 

 - Senti, mio caro, il Papa è capo della Chiesa e padre di tutti i fedeli; i vescovi sono dipendenti ed uniti al Papa, i sacerdoti sono dipendenti ed uniti ai loro vescovi, i fedeli poi sono dipendenti ed uniti ai loro paroci, e così ne viene quel corpo mistico di cui parla S. Paolo nella sua lettera agli Efesini


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000118 

 Quello di S. Giuseppe nella Parrocchia di S.Pietro e Paolo con allievi 700.


don bosco-conversazioni.html
  A035000119 

 S. Paolo parlando ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, li avvisa che prima di accostarsi a ricevere il Corpo ed il Sangue di G. C., provassero la loro coscienza.

  A035000124 

 Non apparisce evidente il fatto della confessione? Non si vede S. Paolo intento nd ascoltare le confessioni dei fedeli? Non si vedono qui i fedeli a turbe recarsi ai piè del grande Apostolo per dichiarare e confessare le loro colpe?.

  A035000124 

 Paolo per denunziare e confessare le loro azioni, confitentes et atmuntiantes actus suos.

  A035000378 

 Egli si paragona a S. Paolo; rigetta l'autorità di tutti i Padri, e pretende di seguire la religione dei Padri.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000428 

 Il Signor nostro Gesù Cristo vi assolva; ed io nell'autorità di Lui e de'Beati Apostoli Pietro e Paolo, e della sua Santa Chiesa a me trasmessa dal reverendissimo Vescovo di questa diocesi, io vi assolvo dal vincolo della scomunica, da cui per l'eresia foste finora legata.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000011 

 ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A038000017 

 3° Nelle feste di ciascuno dei ss. Apostoli, cioè di s. Pietro e s. Paolo, s. Andrea, s. Giacomo Maggiore, s. Giovanni, s. Filippo, s. Bartolomeo, s. Matteo, s. Tommaso, s. Giacomo Minore, s. Simone, s.Giuda o Taddeo, s. Mattia, e s. Barnaba.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000040 

 Sac. Paolo Albera, Direttore dell' Ospizio di San Pier d' Arena, professore di ginnasio.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000038 

 Perchè, come scrive s. Paolo, unusquisque proprium donum habet ex Deo.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000017 

 Invochiamo eziandio il suffragio del Beatissimo Pietro principe degli Apostoli e del suo coapostolo Paolo e di tutti i Santi del cielo che già fatti amici di Dio giunsero al regno celeste, e, coronati, possedono la palma; e sicuri della loro immortalità sono solleciti della nostra salute.

  A047000063 

 Anche S. Paolo nella seconda lettera ai Corinti parla di questo tempo accettevole {33 [107]} del tempo della salvezza e della santificazione; c.

  A047000068 

 Essa consisteva in una grande venerazione che nell' anno dèi Giubileo, detto nel vangelo anno di retribuzione, e da S. Paolo anno accettevole, tempo di salute, si potesse acquistare una indulgenza plenaria ovvero la remissione di ogni penitenza {35 [109]} dovuta a Dio pei peccati.

  A047000081 

 Dipoi un altro Papa di nome Gregorio XI lo restrinse ad ogni trentatrè anni in memoria dei trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio, che muoiono giovani, possano acquistare l' Indulgenza del Giubileo, stabilì che avesse luogo ogni venticinque anni; cosi nella Chiesa fu praticato fino ad oggidi.

  A047000107 

 Allora i Corinti pregarono S. Paolo che lo volesse assolvere.

  A047000107 

 Dalle quali parole, e dà altre del medesimo S. Paolo, apparisce che egli stesso legava ed assolveva, cioè usava rigore ed indulgenza, secondochè giudicava tornare a maggior vantaggio delle anime.

  A047000107 

 Questo è di S. Paolo, e riguarda ai fedeli di Corinto.

  A047000129 

 Leggiamo che quando s. Paolo predicava in Efeso, molti fedeli che già avevano abbracciata la fede venivano ai piedi degli Apostoli e confessavano i loro peccati.

  A047000143 

 Ma di qual negozio parla qui San Paolo? Parlava, dice S. Girolamo, di quel negozio che importa tutto, negozio che, se va fallito, è perduto il regno eterno del Paradiso, e non rimane più altro che essere gittati in una fossa di tormenti, che non avranno più fine.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000234 

 Quasi su tutte le pagine del Nuovo {51 [151]} Testamento si legge, che la fede senza le opere è una fede morta, e nulla serve alla salute eterna, voi predicate, seguendo il vostro maestro Lutero, che basta la fede per salvarsi; e siccome tal dottrina è contraria alla Bibbia intiera, così il prefato vostro maestro, falsando il testo della Bibbia, alle parole di S. Paolo, la fede giustifica, aggiunse: la sola fede giustifica.

  A048000239 

 Ma dove sono questi Vescovi tra i Protestanti? Ci mostrino un uomo solo, cui si possano applicare quelle parole di S. Paolo: Attendite vobis et uniserso gregi, quo vos posuit Spiritus Sanctus regere Ecclesiam Dei; Abbiate cura di voi e di tutto {53 [153]} il gregge, sopra cui lo Spirito Santo vi ha stabiliti per governare la Chiesa di Dio!.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000066 

 Quanto noi leggiamo nel Vangelo sul Purgatorio è con egual chiarezza insegnato da S. Paolo.

  A049000093 

 S. Paolo talvolta impiega intiere {31 [67]} pagine delle sue lettere per ravvivare la credenza di uno stato intermedio nell'altra vita.

  A049000106 

 Voi, signor Ministro, mi concederete che nel primo secolo della Chiesa era conosciuta la dottrina del purgatorio: perchè abbiamo veduto essere ciò chiaro {36 [72]} nel vangelo, proposto dagli Apostoli e chiaramente predicato da s. Paolo.

  A049000266 

 Io credo che soffrano la pena del fuoco, perchè tale sembrami il sentimento di S. Paolo (1.

  A049000307 

 Così s. Paolo dopo di aver assicurato i fedeli di Corinto, che quanto aveva loro scritto intorno all'Eucaristia lo aveva ricevuto dal Signore, soggiunge, che quanto alle varie cose da osservarsi nella consacrazione e amministrazione di un sacramento sì grande, egli stesso in persona avrebbe loro dato le norme a seguirsi quando sarebbe venuto.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000342 

 Serra Paolo, teol.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000028 

 Non mai provò giorno cosi felice in tutto il corso,di sua vita, vero trionfo della nostra santa Religione, che sola sa infondere quella pace nei cuori, che, giusta l' Apostolo s. Paolo, è superiore ad ogni senso.

  A054000084 

 Fu ordinato sacerdote nella cappella del seminario di Torino da Monsignor Paolo Giuseppe Solaro già vescovo di Lucca, il giorno 8 giugno 1811 e l' indomani giorno sacro alla santissima Trinità, di cui fu sempre divotissimo, potè celebrare per la prima volta il santo sacrifizio della Messa con quel fervore e con quell' allegrezza che i teneri sentimenti di pietà che l' animarono sin da fanciullo non avran mancato di proccaciargli.

  A054000113 

 Nel principio di detto anno Paolo che era il più giovane dei tre figliuoli, che i pii genitori cristianamente educavano era tormentato dalle febbri intermittenti, da cui non poteva liberarsi, essendo riusciti inutili ogni sorta di rimedii.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000003 

 questa dimostrazione di Apostolica benevolenza la stessa Giulia Colbert Marchesa di Barolo, già commendata da questa santa Sede per altri Istituti utilissimi alla salute delle anime, confidando nella Misericordia dell'Onnipotente Iddio e nella autorità de' Beati Pietro e Paolo di lui Apostoli, estendiamo col tenore delle presenti, per Autorità Apostolica, a tempo perpetuo tutte e singole le Indulgenze, rimessioni di peccati e abolizioni di penitenze, già concedine per un settennio, come si {11 [81]} è detto sopra, a favore de' Fedeli che faranno il detto esercizio della Misericordia, osservato tuttavia nel rimanente della detta prima concessione, la forma e la disposizione,ed adempite esattamente le condizioni tutte ivi ingiunte.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000017 

 Oratorio, Chiesa, giardino di ricreazione sotto al titolo di S. Giuseppe nella Parrocchia di S. Pietro e Paolo.

  A057000047 

 Nella Diocesi di Sarzana nella città di Spezia esiste l'Ospizio di S. Paolo.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000117 

 Gli ricorderò il Tridentino, Bonifacio VIII, Paolo V, Clemente XI, Innocenzo XIII, Benedetto XIV, trattato: De Sacrificio Missae, De Synodo Dioecesana e Bullario.

  A058000140 

 D. Bosco scrisse preventivamente a Monsignor Gastaldi, pregandolo a voler permettere che quel Prelato col suo Clero potesse celebrare in sua Diocesi e fare un Pontificale il giorno dei ss. Pietro e Paolo (29 Giugno) nella nostra Chiesa.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000355 

 Correndo la festa di s. Pietro, Pio IX tornava da una visita alla Basilica di s. Paolo, dove era andato per ammirare quel superbo edificio rinato dalle sue ceneri come l'antica fenice.

  A059000677 

 Il calice è di puro oro lavorato stupendamente sopra modelli antichi, ricco di perle orientali e di smalti raffiguranti il Redentore, la Vergine, s. Giuseppe, i ss. Apostoli Pietro e Paolo, s. Caterina e s. Agnese.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000160 

 Chi poi volesse leggere fatti somiglianti, e ancor più tragici, può leggere le preziose operette del Canonico Paolo Barone, e segnatamente quella intitolata Giuditta.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000196 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, in tutte le Chiese appartenenti alla detta Congregazione, arricchiamo di tale Apostolico {68 [194]} Privilegio un Altare da designarsi dall'Ordinario del luogo, che in qualunque tempo un Sacerdote secolare, o di qualunque Ordine, Congregazione ed Istituto regolare celebrerà ad uno qualunque dei predetti altari la Messa per l'anima di qualunque fedel Cristiano, che a Dio congiunta nella carità, sia passata di questa vita, quell'anima stessa del tesoro della Chiesa acquisti tale Indulgenza per modo di suffragio, che, aiutata dai meriti di N. S. G. C. e della B. Vergine Maria Immacolata e di tutti i Santi, così piacendo a Dio, sia liberata dalle pene del Purgatorio.

  A061000203 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, diamo facoltà ai Superiori Generali pro tempore della detta Società di comunicare ai Benefattori più insigni della medesima le Indulgenze e grazie spirituali dalla S. Sede concesse alla Società non altrimenti che se fossero Terziarii, eccettuate tuttavia quelle, che riguardano la vita comune.

  A061000259 

 Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato.

  A061000273 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000306 

 1° A tutti coloro che frequentano gli Oratorii Festivi e le Case della Congregazione Indulgenza Plenaria in articolo di morte, nel giorno del SS. mo Natale, nel dì dell'Immacolata Concezione, di S. Giuseppe, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, S. Francesco di Sales, nella Solennità di Pasqua.

  A061000307 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000066 

 Così ogni credenza, ogni auto¬rità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiato sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, è quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A062000118 

 Il medesimo s. Paolo scriveva {31 [533]} ch'aveva cose di cui avrebbe ragionato e disposto verbalmente quando si fosse trovato con quei cristiani di Corinto, cui indirizzava la sua lettera: cetera cum venero disponam.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000025 

 [2].» Solamente ai sacri pastori s. Paolo dirige le seguenti parole.

  A065000043 

 Gli apostoli Paolo e Barnaba si provarono di comporre le cose, ma non fu possibile.

  A065000043 

 Il giudizio di Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti; perciò di comune accordo il concilio determina di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A065000043 

 In tanto frangente che cosa si fa? Si decide che Paolo e Barnaba si portino in Gerusalemme a consultare su ciò il capo della Chiesa, e averne il {28 [28]} parere.

  A065000043 

 Paolo e Barnaba confermano la sentenza di Pietro, come pure gli altri apostoli, fra cui s. Giacomo vescovo della città.

  A065000097 

 «Coll'autorità del N. S. G. C, così il Papa, dei beati apostoli {67 [67]} Pietro e Paolo, e coll'autorità nostra, Noi dichiariamo, pronunziamo, definiamo che la dottrina (attento neh! Tommaso), la quale tiene che la Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, fu per grazia e singolare privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, preservata da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio, e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli...» Hai inteso?.

  A065000101 

 Quando viene a descrivere la costanza immobile di questa Chiesa nelle sue veraci dottrine egli ci fa dire dal suo apostolo Paolo che questa Chiesa «è il tempio di Dio vivo, la colonna ed il sostegno della verità: templum Dei vivi, columna et firmamentum veritatis.

  A065000103 

 Si legge infatti che dopo la celebrazione di quel concilio Paolo e Sila fecero il giro della Siria e della Cilicia «comandando ( capisci? comandando, praecipiens ) ai fedeli che osservassero gli ordini degli apostoli e dei sacerdoti

  A065000183 

 Convocato a Trento città del Tirolo italiano l'anno 1545 da Paolo III, fu continuato sotto il papa Giulio III e felicemente terminato nell'anno 1563 sotto Pio IV per cura dell'infaticabile s. Carlo Borromeo suo nipote.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000003 

 S. Pietro si trovava a Roma con s. Paolo sotto l'imperatore Nerone a' tempi in cui Simon Mago facevasi ammirare per diversi prodigi, ch'ei faceva col mezzo della magia divertendo il popolo non meno che l'imperatore colle sue sacrileghe azioni.

  A066000003 

 Un giorno Simone aveva promesso di volare e di ascendere al cielo, imitando l'Ascensione di Gesù Cristo; mentr'egli pertanto si alzava in realtà sollevato dai demoni, s. Pietro e s. Paolo presenti a questo spettacolo si gettarono ginocchioni e pregarono insieme, invocando il nome di Gesù Cristo.

  A066000009 

 Questi sono: Trofimo ad Arles, Paolo a Narbona, Dionigi a Parigi, Gastiano a Tours, Saturnino a Tolosa, Marziale a Limosa, Austremonio nell'Alvergna.

  A066000016 

 Ornò ancora la Confessione di s. Paolo d'oro purissimo del peso di 200 libbre.

  A066000071 

 Paolo III e prima di lui Giulio II avevano avuto il disegno di rialzarlo, ma la vista delle difficoltà e delle spese avevano loro fatto paura.

  A066000078 

 Il Concilio di Trento cominciò il 13 dicembre del 1545 durante il pontificato di Paolo III, che diede la bolla di convocazione e fini nel 1563 avendo durato 18 anni sotto i papi Paolo III, Giulio III, Marcello II, Paolo IV, e Pio IV che ebbe la gloria di terminarlo.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000095 

 Tutta la Scrittura è divinamente inspirata, scrive S. Paolo a Timoteo.

  A067000174 

 22: 4° Che sarebbe Cristo, ossia unto per eccellenza, e Cristo è nominato in tutto il Nuovo Testamento: 5° Che sarebbe figliuolo di Dio, e figliuolo di Dio è chiamato in S. Matteo più di dieci volte: 6° Che si chiamerebbe Primogenito, e tal nome riceve più volte nel Nuovo Testamento, specialmente da S. Paolo: 7° Che si appellerebbe ancora figliuolo dell'Uomo, e figliuolo dell'Uomo nomina se stesso più volte Gesù Cristo: 8° Che sarebbe chiamato Profeta, e Profeta lo dissero le turbe, {45 [239]} che stupivano alla vista dei miracoli di lui: 9° Che si chiamerebbe ancora Pastore, e Pastore chiamò se stesso.

  A067000305 

 Da quel momento Paolo divenne zelantissimo predicatore del Vangelo in tutto il mondo, e dopo moltissime tribolazioni e persecuzioni terminò la sua vita in Rogna colla corona del martirio.

  A067000305 

 Molti fatti potrei raccontarvi di persecutori convertiti; valga per tutti la conversione di S. Paolo.

  A067000305 

 Tutto spirante minacce e stragi contro ai cristiani era già pervenuto alla metà del cammino che da Gerusalemme conduce a Damasco: quando ad un tratto lo circonda una luce più risplendente di quella dei sole, mentre {83 [277]} una voce gli dice: «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Io son Gesù Cristo, tu perseguitando i miei discepoli perseguiti me stesso.» Saulo percosso da queste parole come da un colpo di fulmine fu prosteso a terra e con voce tremante, «Signore, disse, che volete che io faccia?» «Alzati, ripiglia la voce, entra in città, e là ti sarà insegnato ciò che hai da fare.» Saulo, che fu di poi detto Paolo, si rialza; ma egli era divenuto cieco, e fu costretto a farsi condurre per mano da' suoi compagni in Damasco.

  A067000313 

 Un solo Dio, dice S. Paolo, una sola fede, un sol battesimo, dunque non vi può essere che una sola vera Chiesa di Dio.

  A067000446 

 L' Apostolo S. Paolo, quel grande Apostolo, che ha tanto faticato, tanto sofferto perla Fede, diceva essere {18 [324]} la Chiesa a guisa di una gran colonna, fondamento di ogni verità, fuori di cui non si può trovare alcun principio nè fondamento di verità.

  A067000447 

 Colle quali parole dimostra il potere grande che S. Paolo e gli altri Apostoli avevano ricevuto da Ilio, che li aveva stabiliti giudici non solamente degli uomini, ma degli angeli medesimi.

  A067000447 

 Tralascio molti detti e molti fatti dello stesso S. Paolo e degli altri Apostoli a questo riguardo; ommetto pure quanto disse e fece S. Pietro come Capo della Chiesa; perciocchè tali cose sono ammesse dagli stessi eretici; voglio solo notarvi che di questa autorità si servirono fin da' primi tempi i Romani Pontefici per istabilire e decidere quelle cose che giudicavano bene {19 [325]} per le anime dei cristiani, come apparisce da moltissimi fatti della Storia Ecclesiastica.

  A067000467 

 Così ci comanda Gesù Cristo nel Vangelo, così ha sempre praticato la Chiesa Cattolica, e lo stesso S. Paolo ce ne diede luminoso esempio: affinchè non fosse recato danno agli altri fedeli, egli separò dalla Chiesa un giovane della città di Corinto, perchè aveva commesso un grave peccato, e non dava alcun segno di volersi emendare.

  A067000467 

 E quel giovane non fu ricevuto in seno alla Chiesa, vale a dire, si tenne scomunicato, finchè non diede segni di sincero pentimento; in seguito a cui il medesimo S. Paolo cori espressioni di gioia comandò che fosse nuovamente ricevuto nella Chiesa di Gesù Cristo.

  A067000724 

 Pratichiamo perciò quanto dice S. Paolo se alcuno venisse ad insegnarci cose nuove, cose contrarie a quelle che insegna la {90 [396]} Chiesa di Gesù Cristo, chiunque egli sia, fosse anche un Angelo, non crediamogli, allontaniamolo da noi, fuggiamolo.

  A067000837 

 S. Paolo aveva consacrato Tito Vescovo di Creta (ora Candia) isola del Mediterraneo, affinchè ordinasse altri preti.

  A067000838 

 Dalle quali parole chiaro apparisce che S. Paolo a nome di Dio aveva dato a {125 [431]} Tito la facoltà di ordinar preti, additandogli in pari tempo le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A067000839 

 Queste parole di S. Paolo furono sempre intese in questo senso dalla Chiesa Cattolica? non è mai accaduto che qualche prete non sia stato ordinato dai Vescovi.

  A067000840 

 La Chiesa Cattolica ha sempre inteso le parole di S. Paolo nel senso esposto.

  A067000955 

 Vedete, figli miei, se l'Apostolo Paolo non ha ragione di affermare che l'uomo eretico è condannato per suo proprio giudizio.

  A067001043 

 Laonde S. Paolo così esorta il Vescovo Timoteo suo discepolo: «O Timoteo, custodisci il deposito, schivando ogni profana novità di parlari »

  A067001043 

 Noi rispondiamo, che la Chiesa colle sue definizioni dommatiche non crea novelli dommi da credere; che anzi, per mezzo di quelle, non fa altro che dichiarare or l'una or l'altra di quelle verità {202 [508]} che Iddio si degnò di rivelare agli uomini per dirigerli e condurli alla loro santificazione e salute: alle quali verità chi non prestasse credenza piena e sincera, non potrebbe piacere a Dio, come afferma S. Paolo, e andrebbe eternamente dannato, secondo la terribile sentenza del Salvatore: Qui non crediderit, condemnabitur

  A067001065 

 Il perche S. Paolo afferma che i cristiani han lo stesso spirito di Fede che i credenti del Vecchio Testamento: Habentes eumdem spiritum Fidei

  A067001082 

 [48] che tale errore nacque dall' aver inteso male le epistole di S. Paolo, e che per combattere cotest' eresia scrissero appunto le loro lettere i Ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiugnere le buone opere alla fede.

  A067001092 

 asserisce che «gli uomini peccano non solo per permissione, ma per volontà di Dio.» Sicchè il caro discepolo di Lutero, Melantone, scrisse essere opera di Dio tanto il tradimento di Giuda quanto la conversione di S. Paolo.

  A067001098 

 Eppure, vedete, S. Paolo non vuole che le donne aprano tampoco la bocca in Chiesa: tanto è lungi che le giudichi capaci del Sacerdozio!.

  A067001151 

 Lo stesso S. Pietro, parlando delle lettere eli S. Paolo, dice precisamente che in quelle ci sono certe cose difficili a comprendersi; le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso.

  A067001170 

 Il secondo testo che i Protestanti sogliono addurre per sostenere lo spirito privato è di S. Paolo.

  A067001173 

 Da queste parole di S. Paolo, se noi confrontiamo ciò che precede con quel che segue al testo mentovato, possiamo facilmente conchiudere:.

  A067001174 

 1 ° S. Paolo predicò il Vangelo ai fedeli di Tessalonica, e per una persecuzione colà eccitata dovette fuggire.

  A067001175 

 2 ° Dobbiamo poi in particolar maniera notare, che in quei tempi Dio comunicava {256 [562]} il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e S. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gl' interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie.

  A067001175 

 Da questa letterale esposizione delle parole di S. Paolo voi potete facilmente comprendere che sotto a nissun rapporto esse riguardano allo spirito privato de' Protestanti.

  A067001176 

 Mi pare che la cosa debba essere certamente così: e che le parole di S. Paolo siano piuttosto un avviso ai semplici cristiani di guardarsi dall'errore, avviso ai pastori, perchè leggano attentamente le Sacre Scritture per conoscerne il vero senso.

  A067001177 

 Aveva S. Paolo predicato la Fede di Gesù Cristo per diciotto mesi in questa città; e mentre portava in altri {257 [563]} luoghi la luce del Vangelo, intese che erano insorte dissensioni religiose fra i Corinti.

  A067001177 

 Il terzo testo, di cui servonsi i Protestanti per sostenere lo spirito privato, è ricavato da una lettera di S. Paolo scritta a quelli che abitavano in Corinto, città della Grecia.

  A067001177 

 S. Paolo dalla città di Efeso scrisse loro che nelle cose riguardanti all'eterna salute dovessero fuggire gli uomini animali, cioè carnali, i quali non capiscono le cose del Signore; e poi soggiunge: Spiritualis (homo) judicat omnia, et ipse a semine judicatur: l'uomo spirituale giudica di tutte le cose, ed egli è giudicato da nissuno.

  A067001178 

 Vi pare, miei amati figli, che queste ultime parole di S. Paolo si possano riferire allo spirito privato?.

  A067001179 

 Mi pare piuttosto che S. Paolo voglia dire che per aver una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo andare dai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono essere in maniera particolare da Dio illuminati.

  A067001180 

 Buonissima osservazione; aggiugnete ancora che gli uomini animali sono quelli, secondo il medesimo S. Paolo, i quali parlano e spiegano le cose nel Modo che favoriscono i loro appetiti: loquuntur placentia.

  A067001197 

 Egli è per questo che S. Paolo, quell'apostolo tante volle citato, e tante volte male inteso dai Protestanti, che S. Paolo dice, che le verità della fede non si acquistano colla lettura, ma coll'ascoltare la spiegazione della parola di Gesù Cristo.

  A067001198 

 Lo stesso S. Paolo è una prova di fatto.

  A067001276 

 La moglie lesse quelle parole di S. Paolo: noi siamo tutti fratelli; or bene, ella diceva tra sè, se siamo tutti fratelli, sono già diciotto anni che io ubbidisco, voglio ora comandare diciotto anni al mio marito, ed egli come fratello dovrà ubbidire.

  A067001294 

 Lutero si sbrigò col dire che San Paolo insegna che la sola fede giustifica.

  A067001304 

 Allora fu che si vide il mostruoso fatto, inudito nella storia de' popoli, che una femmina si arrogasse l'autorità di capo della Chiesa; una femmina, cui S. Paolo dice: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare.

  A067001308 

 Così quella grande Inghilterra, quei grandi milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la sua Chiesa, si sottomettono alle decisioni di una donna, talora ignorante, viziosa, ma che intanto alza la voce, e parla, e definisce le più sublimi questioni, mentre S. Paolo rigorosamente comanda che le donne tacciano nella Chiesa.

  A067001311 

 Appena usciva alcuno ad insegnare novita nella Chiesa, subito, secondo il coniando di S. Paolo, ne era allontanato, affinchè il rio veleno dell'errore non si comunicasse agli altri fedeli.

  A067001382 

 Ma noi dimandiamo che cosa vogliono dire quelle parole del Vangelo: Se non farete penitenza, tutti similmente perirete? Quelle di S. Paolo, ove dice: Dobbiamo tutti presentarci al tribunale di Gesù Cristo, e ciascuno dovrà render conto di quel tanto di bene e di male che operò in vita sua? Che cosa vogliono dire queste parole? Tacciono, e col loro silenzio mostrano che sono in un labirinto.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000087 

 Ascoltiamo le parole di San Paolo a questo riguardo.

  A068000179 

 6° Che si denominerebbe Primogenito, e tal nome riceve più volte nel Nuovo Testamento, specialmente da san Paolo.

  A068000186 

 Questi santi uomini, dice s. Paolo, scrissero guidati dallo Spirito S.

  A068000281 

 Essi, come già li rimproverava s. Paolo, bestemmiano la cristiana Religione, perchè non la conoscono; che se mai giugnessero a comprenderne {89 [89]} la bellezza, la santità, i beni che largamente promette e dà nella vita presente, l'inenarrabile felicità, che ci assicura e procaccia nella vita avvenire, credo potervi assicurare che tutti quanti abbraccerebbero il Vangelo per fare un solo ovile coi Cristiani, e unirsi così al Pastore Supremo che è il Vicario di Gesù Cristo.

  A068000292 

 P. Moltissimi furono operati dagli Apostoli e dai primi predicatori del santo Vangelo; e non di rado avveniva che i sudari di s. Paolo e la sola {94 [94]} ombra di s. Pietro bastava a guarire malattie, cui tornava inutile ogni arte umana.

  A068000298 

 La vostra fede, scriveva con gioia s. Paolo ai cristiani di Roma, viene celebrata pel mondo tutto; ed ai Colossesi, che il Vangelo di Gesù Cristo era pervenuto per tutto il mondo e fruttificava e cresceva maravigliosamente.

  A068000317 

 - Saulo, che fu poi detto Paolo, si rialza e si accorge di essere divenuto cieco; perciò fu costretto di farsi condurre a mano da'suoi compagni in Damasco.

  A068000317 

 Da allora in poi Paolo divenne zelantissimo predicatore del Vangelo in tutto il mondo; e dopo aver anch'esso sopportato moltissimi travagli e persecuzioni, chiuse la sua vita in Roma colla gloriosa corona del martirio.

  A068000317 

 P. Molti fatti potrei riferirvi di persecutori convertiti; ma varrà per tutti san Paolo.

  A068000390 

 Laonde s. Paolo scriveva: Se venisse anche un Angelo dal cielo ad insegnarvi cose diverse da quelle che noi vi predichiamo in nome di Gesù Cristo e che abbiamo da lui imparate, non ci credete.

  A068000444 

 « Un solo Dio, scrive s. Paolo, una sola fede, un solo Battesimo; » dunque non può avervi che una sola vera Chiesa, che è la colonna ed il fondamento di ogni verità.

  A068000453 

 Imperciocchè tutti i veri cattolici sparsi nelle varie parti dei {139 [139]} mondo professano, come insegna s. Paolo, la medesima fede, riconoscono un solo Battesimo, un solo Dio, un solo Redentore che è Gesù Cristo.

  A068000475 

 Onde s. Paolo scrive a quei di Efeso, che Cristo sacrificò se stesso per santificare la Chiesa sua sposa: Christus se ipsum tradidit pro ea, ut illam sanctificaret

  A068000495 

 Così {153 [153]} che possiamo dire, come già san Paolo: La vostra fede, o Romani, è annunziata a tutto il mondo.

  A068000514 

 Questo santo dottore nel suo libro contro le eresie così parla: « Troppo lungo sarebbe riferirvi la successione dei Vescovi di ciascuna Chiesa particolare; laonde per confondere gli eretici e scismatici basta provare questa successione nella più grande, più antica e più nota di tutte le Chiese fondata a Roma dai santi Apostoli Pietro e Paolo.

  A068000615 

 Perciò quelli che anticamente professavano, come insegna s. Paolo, una sola Fede, un solo Battesimo, un solo Salvatore quando erano uniti colla Chiesa Romana, oggi non hanno più il medesimo Capo stabilito da Gesù Cristo, non le medesime verità da lui rivelate, e mutarono eziandio i riti più essenziali.

  A068000719 

 Noi pertanto per assicurarci di non cader negli errori valdesi, nè in quelli di altre sette, teniamoci fermi all'insegnamento infallibile di nostra santa Chiesa cattolica, e diciamo con s. Paolo: « Se taluno venisse ad insegnarci cose contrarie alla dottrina degli Apostoli, ancora che fosse un angelo del cielo non crediamogli, ma fuggiamolo.

  A068000819 

 S. Paolo aveva consacrato s. Tito a vescovo di Creta (ora Candia), isola del Mediterraneo, affinchè ordinasse altri preti.

  A068000820 

 Dalle quali parole scorgesi ad evidenza avere s. Paolo in nome di Dio dato a Tito la facoltà di ordinare preti, additandogli parimenti le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione, la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A068000821 

 F. Queste parole di s. Paolo furono sempre intese in questo senso dalla Chiesa Cattolica? E non è mai per avventura accaduto che qualche prete non fosse ordinato dai Vescovi? {249 [249]}.

  A068000822 

 P. La Chiesa Cattolica ha sempre inteso le parole di s. Paolo nel senso sopra esposto.

  A068000914 

 Dovrò qui ancora parlarvi delle turpitudini del grande promotore della Riforma d'Inghilterra, di Enrico ottavo? Cari figli, io ho già detto più che abbastanza; ed amo meglio tirare un velo sopra certe nefandezze; perciocchè s. Paolo vuole che nemmeno siano nominate tra cristiani.

  A068001025 

 Alle quali verità chi non prestasse credenza piena e sincera non potrebbe piacere a Dio, come afferma san Paolo, e andrebbe eternamente dannato, secondo la terribile sentenza del Salvatore: qui non crodiderit, condemnabitur

  A068001025 

 Di che s. Paolo così esorta il Vescovo s. Timoteo suo discepolo: « O Timoteo, custodisci il deposito, schivando ogni profana novità di parlari »

  A068001045 

 Il perchè san Paolo afferma che i Cristiani hanno lo stesso spirito di Fede che ebbero i credenti del Vecchio Testamento: Habentes eumdem spiritum Fidei

  A068001060 

 [58], che tale errore nacque dall'aver essi inteso male le epistole di s. Paolo: e che per combattere cotest' eresia dettarono appunto le loro lettere i ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiungnere le buone opere alla fede.

  A068001070 

 » Di che il caro discepolo di Lutero, {342 [342]} Melantone, scrisse francamente essere opera di Dio tanto il tradimento di Giuda, quanto la conversione di s. Paolo.

  A068001076 

 Eppure s. Paolo, vedete, non vuole che le donne aprano tampoco la bocca in Chiesa; tanto è lungi che giudichi doversi ammettere al sacerdozio!.

  A068001131 

 Lo stesso s. Pietro, ragionando delle lettere di s. Paolo, dice precisamente che in esse vi hanno {365 [365]} certe cose malagevoli a comprendersi, le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso a propria ed altrui perdizione ( Epistola II, c.

  A068001149 

 P. Il secondo testo che i Protestanti sogliono addurre in difesa dello spirito privato è ricavato da s. Paolo.

  A068001152 

 Ora tornando alle parole di san Paolo sopra riferite, se noi confrontiamo ciò che precede con quel che segue al testo ci riescirà agevole il capirne il retto significato, notando anzi tutto che s. Paolo predicò il Vangelo ai fedeli di Tessalonica, e che per una persecuzione colà eccitata dovette fuggire.

  A068001153 

 Da questa letterale esposizione delle parole di s. Paolo voi potete facilmente comprendere che sotto nissun rapporto esse riguardano allo spirito privato dei Protestanti.

  A068001153 

 Secondariamente poi dobbiamo in particolar maniera avvertire che in quei tempi Dio comunicava il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e quindi s. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima {372 [372]} cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gli interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie: Non disprezzate le profezie; esaminate tutto, attenetevi al buono.

  A068001154 

 F. Pare che la cosa debba essere intesa a questo modo; e che le parole di san Paolo siano più che altro un avviso rivolto tanto ai semplici cristiani perchè si guardino dall'errore, quanto ai pastori, perchè leggano attentamente le Sacre Scritture per conoscerne il vero senso.

  A068001155 

 Aveva s. Paolo predicata la Fede di Gesù Cristo per diciotto mesi in quella città; e di là partitosi portava in altri luoghi la luce del Vangelo, quando in Efeso fugli riferito che erano insorte dissensioni religiose tra i Corinti.

  A068001155 

 P. Il terzo testo, di cui servonsi i Protestanti a fine di sostenere lo spirito privato è tratto da una lettera di s. Paolo scritta ai fedeli che abitavano in Corinto, città della Grecia.

  A068001155 

 Vi pare egli, miei cari figli, che queste ultime parole di s. Paolo si possano riferire allo spirito privato?.

  A068001156 

 F. Ci pare piuttosto che s. Paolo voglia dire, che per avere una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo ricorrere ai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono in maniera particolare essere da Dio illuminati.

  A068001157 

 Aggiugnete ancora che gli uomini animali sono quelli, secondo il medesimo s. Paolo, i quali parlano e spiegano le cose nel modo che meglio assecondino i loro appetiti: loquuntur placentia.

  A068001172 

 Per questa ragione s. Paolo, quell'Apostolo tante volte citato e tante volte male inteso dai Protestanti, s. Paolo insegna che le verità della fede non si acquistano colla lettura, ma coll'ascoltare la spiegazione della parola di Gesù Cristo: Fides ex auditu: auditus autem per verbum Christi.

  A068001173 

 Lo stesso s. Paolo ne è una prova di fatto.

  A068001248 

 La moglie venne a leggere quelle parole di S. Paolo: Noi siamo tutti fratelli.

  A068001264 

 P. Lutero se la sbrigò col dire insegnarsi da S. Paolo che la sola fede giustifica.

  A068001274 

 Allora si vide il mostruoso fatto di una donna, rotta ad ogni turpezza, arrogarsi l'autorità di capo della Chiesa; avvegnachè San Paolo dica: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare: Mulieres in Ecclesia taceant; non enim permittitur eis loqui ( I. Cor., capo 14, 34).

  A068001278 

 Così quella grande Inghilterra, quei fieri milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la Chiesa, devono sottostare alle decisioni di una donna, tuttochè talora ignorante e viziosa, ma che intanto leva la voce, e parla, e definisce le più difficili questioni, mentre s. Paolo comanda alle donne di non immischiarsi punto negli ammaestramenti religiosi.

  A068001279 

 Non appena usciva alcuno ad insegnare novità nella Chiesa, tostamente, secondo {404 [404]} il comando di s. Paolo, ne era allontanato, affinchè il reo veleno dell'errore non si comunicasse agli altri fedeli.

  A068001383 

 Ma noi di rincontro: Che cosa vogliono significare quelle parole del Vangelo: « Se non farete penitenza, tutti similmente perirete? » e quelle altre di s. Paolo: « Dobbiamo tutti presentarci al tribunale di Gesù Cristo, e ciascuno dovrà render conto di quel tanto di bene e di male che operò in vita sua.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000010 

 Perciò non dobbiamo maravigliarci se l'apostolo Paolo ci dice: pregate senza interruzione.

  A069000025 

 Così vediamo il divin Salvatore, {12 [20]} l'apostolo Paolo, il pubblicano, Maria Maddalena, Mosè, Salomone, Daniele, Michea pregare a mani giunte, in ginocchio, collo sguardo verso il cielo come in segno di fede, o verso la terra come per sentimento d'umiltà.

  A069000038 

 Ecco alcuni esempi: S. Tecla, convertita alla Fede dallo stesso san Paolo apostolo, fu in odio della Fede condannata ad essere bruciata viva: ma giunta che fu al luogo del supplizio essa si fece il segno della santa croce, e subito il fuoco si spense, lasciando Tecla libera e salva.

  A069000072 

 E per quel che spetta i Vescovi s. Paolo dice che essi sono posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio (Att.

  A069000074 

 XV, 29) e s. Paolo, percorrendo diverse Provincie, raccomandava ai fedeli di osservare i precetti, i comandamenti degli Apostoli e degli altri pastori.

  A069000086 

 I giorni stabiliti pel digiuno sono la quaresima, della cui istituzione e pratica ti parlerò altrove; le quattro tempora, in cui si digiuna il mercoledì, venerdì e sabato: l'avvento durante il quale vi ha digiuno al mercoledì e venerdì; e alcuni altri giorni particolari, che precedono qualche grande solennità, come sono le vigilie di Natale, di Pentecoste, dell'Assunzione di Maria in cielo, dei ss. apostoli Pietro e {70 [78]} Paolo, di Ognissanti, e altre stabilite per le feste dei santi patroni, che variano secondo le diocesi.

  A069000094 

 L'apostolo s. Paolo dice, che senza la fede è impossibile piacere a Dio, sine fide impossibile est placere Deo.

  A069000110 

 Con s. Matteo si accordano pienamente gli altri Evangelisti, e la narrazione di s. Paolo.

  A069000139 

 Quest'uso passò nella legge evangelica, e cominciò fino dai tempi apostolici; perocchè troviamo che s. Paolo nelle sue lettere parla dell'altare e della mensa, su cui offrivasi l'Eucaristia.

  A069000158 

 La Chiesa nella persona del suo ministro si veste di ornamenti lugubri per indicare ai viventi, secondo le parole di s. Paolo, che essa qual tenera madre geme con quei che gemono, piange con quei che piangono; e per eccitare i figli suoi ad imitarla nell'afflizione, ed a volgersi al misericordioso Iddio pregandolo che consoli quelle anime benedette, introducendole nel regno della pace.

  A069000222 

 Questa cosa ci viene inculcata da s. Paolo (1 Cor. X, 31): Sia che prendiate cibo o bevanda, od altra cosa facciate, fate tutto a gloria di Dio.

  A069000223 

 il mentire, mormorare, calunniare, quantunque fatta con buona intenzione non diviene mai giusta e santa per quanto buona sia l'intenzione, ma un'azione per se indifferente, come il mangiare, il bere, secondo il detto di s. Paolo, diventa meritoria per la vita eterna se abbiamo la retta intenzione di dar con ciò gloria a Dio.

  A069000373 

 Chi tiene un così santo metodo di vita e lo osserva costantemente di settimana in settimana, al fin della vita potrà dire con s. Paolo; ho combattuto le battaglie in buona regola, ho compita la carriera, ho conservata la fede, nel resto mi sta preparata la corona della giustizia; che mi darà in quel dì il Signore, giusto giudice.

  A069000379 

 S. Paolo già fin dal suo tempo esortava i fedeli a lodare sovente Iddio con salmi ed inni (Eph.

  A069000449 

 Unite il cuor mio al vostro così strettamente, che in nessun tempo più si separino, affinchè con verità io possa dire coll'apostolo Paolo: Chi mi dividerà dalla carità di Cristo? forse la tribolazione? forse l'angustia? forse la fame? forse la nudità? forse il pericolo? forse la persecuzione? forse la spada?... Ma in tutte queste cose noi restiamo vincitori per amore di Colui, che ci ha amati.

  A069000565 

 Indulgenza plenaria da guadagnarsi da ciascun associato nelle feste della Circoncisione del Signore, della Purificazione, dell'Annunziazione, della Natività, dell'Assunzione, {311 [319]} della Concezione, e dei Dolori della Vergine, della Conversione di s. Paolo apostolo (25 gennaio), e di s. Maria Maddalena (22 luglio), se fatta la confessione sacramentale si accosterà alla santa comunione.

  A069000607 

 Ad istanza de' sacerdoti della pia unione del sacro cuore di Gesù, ossia di s. Paolo il P. Pio VII con Rescritto dei 14 gennaio 1815 per organo dell'Arcivescovo di Filippi allora Vice-gerente di Roma (che si conserva nella Segretaria dell'Em.

  A069000710 

 In questo senso l'Apostolo Paolo scriveva: Ci tenga ognuno come ministri di Cristo, e dispensatori dei misteri di Dio.

  A069000834 

 Laonde l'apostolo Paolo inculca che ciascuno provi, cioè esamini se stesso prima di accostarsi a ricevere questo cibo divino, a questa mensa degli Angeli, e soggiunge: imperocchè colui il quale mangia di questo pane e beve di questo calice indegnammte, si mangia e si beve la propria condanna.

  A069000887 

 Io vorrei anche promettervelo col cuore dell'invitto apostolo Paolo; vorrei poter esprimere in me, ed emulare quella grande anima che arse sempre di un incredibile amore per Voi.

  A069000972 

 Le azioni le più indifferenti come le opere manuali, le oneste ricreazioni, il mangiare, il bere ci possono essere di grande merito per l'eterna vita: Sia che mangiate, dice s. Paolo, sia che beviate, {532 [540]} sia che facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.

  A069001029 

 Ora questo tesoro fu da Gesù Cristo consegnato alla Chiesa sua sposa, affinchè lo dispensasse fra i figli suoi, dicendo San Paolo: Iddio diede a noi il ministero di riconciliazione; e più sotto, ci ha incaricati della parola di riconciliazione, cioè ha confidato alla Chiesa la potestà, l'uffizio di riconciliare gli uomini col cielo in virtù dei meriti di Gesù Cristo Redentore, sia per mezzo dei santi sacramenti perdonando loro il peccato e la pena eterna, sia per mezzo delle indulgenze rimettendone la pena temporale anche fuori dei sacramenti medesimi.

  A069001032 

 Che altro fece l'Apostolo, se non concedergli un'indulgenza? E di fatto in questo senso intesero questo passo di san Paolo i padri dottori della Chiesa s. Giovanni Grisostomo, Teodoreto, s. Ambrogio ed altri.

  A069001032 

 E di tale autorità si servì uno degli stessi apostoli, s. Paolo, quando avendo imposto una grave pena ad un pubblico incestuoso di Corinto, affinchè, come egli dice, lo spirito sia salvo nel dì del Signore nostro Gesù Cristo; in seguito, e prima che fosse trascorso il tempo stabilito, gli rimise il resto della pena, in riguardo degli altri fedeli e a nome di Gesù Cristo

  A069001045 

 Clemente IX lo portò ad ogni trentatre anni, e finalmente ogni venticinque anni vollero che fosse celebrato Paolo II e Sisto IV. E questo chiamasi giubileo ordinario.

  A069001184 

 S. Michele Arcangelo, s. Giuseppe, s. Pietro, e s. Paolo protettori di tutti i Fedeli della Chiesa di Dio, e voi tutti Angeli, santi e sante del Paradiso, pregate e intercedete grazia e misericordia per noi, per....

  A069001200 

 Così l'anno 1839 in un giornale intitolato la Rivista trimestrale che si stampa in Edimburgo capitale della Scozia i protestanti esprimevano il loro sdegno pei libri di un certo Paolo Cousé, e Michele Raymondo, e sovratutto contro i romanzi di Giorgio Sand, del quale dicono che i suoi libri dovrebbero essere abbrucciati pubblicamente per mano del carnefice: ed in generale esprimono lo stesso severo giudizio contro i romanzi francesi.

  A069001202 

 Ah! imitiamo i nostri padri nella fede, i primitivi fedeli gli Efesini, i quali convertiti a Gesù Cristo dalla predicazione di s. Paolo portarono a furia i libri e li bruciarono alla presenza di tutti (Act.

  A069001204 

 Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata; quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell'uomo giusto, quella fede, per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato.

  A069001212 

 E chi mai, dice in altro luogo il medesimo santo, insegnò il perverso costume di ballare? Non fu s. Pietro, non s. Paolo, non s. Giovanni, non alcun altro degli apostoli.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000006 

 Questi terminati, coll'aiuto di Dio e della sua Madre, il giorno 29 dello stesso mese, nel quale ogni anno si celebra la festa dei beati apostoli Pietro e Paolo, ed in cui inoltre, per singolare circostanza, si celebrerà con letizia somma il centenario di quel giorno, quando Roma fu bagnata col sangue glorioso dei santi principi, metterà nel catalogo dei santi con decreto solenne i beati martiri, confessori e vergini, cioè:.

  A070000010 

 4° B. Paolo della Croce, confessore, fondatore della Congregazione dei chierici scalzi di s. Croce e della Passione di Nostro Signor Gesù Cristo;.

  A070000015 

 Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia.

  A070000019 

 Di fatto s. Girolamo infaticabile indagatore e conoscitore delle cose sacre dà la notizia che s. Pietro e s. Paolo furono martirizzati due anni dopo la morte di Seneca maestro di Nerone.

  A070000020 

 Durante la prima persecuzione contro ai cristiani mossa da Nerone accusati di aver dato fuoco alla città, mentre n'era l'imperatore stesso l'autore, erasi recato a Roma Simon mago con animo di affrontare di nuovo il Principe degli apostoli col suo collega s. Paolo.

  A070000020 

 E' certo che s. Pietro e Paolo furono martirizzati alli 29 giugno, e a questo giorno essendo già morto Nerone dovremo dunque collocare il martirio degli apostoli nell'anno 67 nell'assenza di Nerone.

  A070000020 

 Ma dopo che Simon mago cadde dall'alto per le preghiere di s. Pietro, Nerone sebben assente di {XIV [14]} Roma per mezzo di chi governava la città cercò pretesto di perdere l'Apostolo, e diede l'ordine di catturarlo insieme con s. Paolo, per sentenziarli in seguito a morte.

  A070000020 

 Resta dunque come fuori di ogni dubbio, e per le {XV [15]} testimonianze storiche di s. Girolamo e di Tacito e di s. Clemente, inoltre di altri ancora, che l'epoca del martirio dei ss. apostoli Pietro e Paolo è l'anno 67 dell'era volgare.

  A070000022 

 de' riti col titolo: Se l'anno LXVI1 dell'era volgare sia l'anno del martirio de' gloriosi Principi degli apostoli Pietro e Paolo.

  A070000131 

 La sacra scrittura fa uno speciale encomio di un certo Giuseppe soprannominato Barnaba, che fu poi fedele compagno di s. Paolo apostolo.

  A070000147 

 Intanto un editto dell'imperatore Tiberio Augusto in favore dei cristiani e la conversione di s. Paolo fecero cessare la persecuzione.

  A070000159 

 S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da s. Pietro, per venerare in lui il Capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito.

  A070000159 

 S. Paolo stette in Gerusalemme col principe degli Apostoli quindici giorni, il qual tempo bastò per lui, giacchè {105 [121]} oltre alle rivelazioni ricevuto da Gesù Cristo aveva passato la sua vita nello studio delle sante scritture e dopo la sua conversione erasi indefessamente occupato nella meditazione e nella predicazione della parola di Dio.

  A070000195 

 Il loro numero divenne così grande, e la loro fede così viva, che s. Paolo poco dopo ebbe a consolarsi coi Romani scrivendo queste parole: La vostra fede è annunziata, cioè fa parlar di se, estende la sua fama per tutto il mondo.

  A070000206 

 Giunto adunque il principe degli apostoli in quella città invitò tutti gli altri Apostoli e tutti quei primari pastori che potè avere; quindi Paolo e Barnaba accolti in concilio esposero in piena adunanza la loro ambasciata a nome dei Gentili d'Antiochia, le ragioni ed i timori d'una parte e dell'altra, dimandando la loro deliberazione per quiete e sicurezza {141 [157]} delle coscienze.

  A070000206 

 Laonde s. Paolo e s. Barnaba giudicarono bene di ricorrere al giudizio del Capo della Chiesa e degli altri Apostoli, affinchè colla loro autorità sciogliessero ogni dubbio.

  A070000206 

 Si manifestarono, conchiudeva s. Paolo, alcuni della setta de' Farisei, i quali hanno creduto ed asseriscono essere necessario che Ebrei e Gentili siano circoncisi, e debbano osservare la legge di Mosè se vogliono aver salute.

  A070000208 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro fra i Gentili che avevano convertiti al Vangelo.

  A070000209 

 Come Paolo e Barnaba ebbero finito di parlare, s. Giacomo vescovo di Gerusalemme confermò il giudizio di Pietro dicendo: Fratelli, ora ponete mente anche a me: ben disse Pietro, come da principio Iddio fece grazia ai Gentili formando un popol solo che glorificasse il suo santo nome.

  A070000210 

 Avendo noi inteso che alcuni venuti di qua hanno turbato ed angustiato le vostre coscienze con idee arbitrarie, è sembrato bene a noi qui radunati di scegliere e mandare a voi Paolo e Barnaba, uomini a noi carissimi, che la loro vita sacrificarono ed esposero a pericolo pel nome di nostro Signor Gesù Cristo.

  A070000210 

 Il giudicio di s. Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti quelli del concilio; perciò di comun sentimento determinarono di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A070000212 

 Così s. Paolo fu elevato alla dignità di apostolo colla stessa pienezza di poteri che godevano gli altri apostoli stabiliti da Gesù Cristo.

  A070000212 

 Egli fu in questa occasione, dice s. Agostino, che s. Pietro, come Capo della Chiesa, Vicario di G. C, e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili.

  A070000212 

 Iddio aveva già prima fatto conoscere più volte che voleva mandare s. Paolo e s. Barnaba a predicare ai Gentili.

  A070000213 

 Mentre s. Pietro e s. Paolo dimoravano {147 [163]} in Antiochia avvenne un fatto che merita di essere riferito.

  A070000213 

 S. Pietro ignorava le dicerie che avevano luogo sopra questo fatto, S. Paolo accorgendosi che tale condotta di Pietro poteva generare scandalo nei fedeli, pensò di correggerlo pubblicamente dicendo: Se tu essendo Giudeo hai conosciuto per la fede di poter vivere e vivi di fatto come i gentili, e non come i giudei, perchè col tuo esempio vuoi costringere i gentili all'osservanza della legge giudaica? S. Pietro fu molto contento di tale avviso, perciocchè con quel fatto veniva pubblicato in faccia a tutti {148 [164]} i fedeli, che la legge cerimoniale di Mosè non era più obbligatoria, e come colui che ad altri predicava l'umiltà di Gesù Cristo, seppe praticarla egli medesimo, non dando il minimo segno di risentimento.

  A070000214 

 Si vuole eziandio che s. Pietro sia stato d'accordo con s. Paolo intorno alla correzione da farsegli pubblicamente, affinchè vie più fosse conosciuta la cessazione della legge cerimoniale di Mosè.

  A070000224 

 Già toccava le nubi e cominciava a dileguarsi dalla vista del popolo, il quale cogli occhi levati all'insù giubilando di maraviglia e battendo le palme gridava: Vittoria! miracolo! miracolo! Gloria ed onore a Simone vero figliuolo degli Dei! Pietro in compagnia di s. Paolo, {157 [173]} senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso.

  A070000236 

 Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le {167 [183]} lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: « Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.

  A070000246 

 Nello stesso giorno che s. Pietro moriva in croce, s. Paolo sotto la spada dello stesso tiranno glorificava Gesù Cristo con aver tronca la testa.

  A070000254 

 Ma l'anno 255 il papa s. Cornelio a preghiera ed istanza di s. Lucina e di altri cristiani riportò il corpo di s. Paolo nella via di Ostia nel sito dove' era stato decapitato.

  A070000254 

 Soltanto l'anno 221 per la ferocia con cui erano perseguitati i cristiani, temendo che i corpi dei santi apostoli Pietro e Paolo fossero profanati dagli infedeli vennero dal pontefice trasportati nelle catacombe dette cimitero di s. Callisto in quella parte che oggi si appella cimitero di s. Sebastiano.

  A070000275 

 Che se vogliamo fermarci sopra questo silenzio degli atti degli Apostoli e della lettera di s. Paolo, diciamo che ciò non prova nè per noi nè pei protestanti.

  A070000275 

 E' vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento, noi osserviamo che l'autore degli atti degli Apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani.

  A070000275 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo e della guerra giudaica, e non i fatti particolari altrove avvenuti.

  A070000275 

 Parla egli forse di s. Paolo, di s. Andrea o degli altri Apostoli che furono coronati del martirio fuori della Palestina? E non dice egli stesso che passava sotto silenzio molti fatti avvenuti a' suoi tempi? ( Antiq.

  A070000279 

 O chiesa felice, dove gli Apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'isola di Patmos.

  A070000281 

 Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità, sicchè ogni dottrina, che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, {203 [219]} poggia sopra l'errore: Ecclesia est columna et fundamentum veritatis, dice s. Paolo.

  A070000307 

 Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo.

  A070000308 

 Allora comprenderemo quanto qui in terra ci pare mistero, allora vedremo Iddio come è in sè stesso: Tunc videbimus eum sicuti est, dice s. Paolo.

  A070000308 

 Non diamoci per altro alcuna pena se non comprendiamo queste verità; anzi dobbiamo rallegrarci perchè è segno che Iddio ci riserbò cose grandi nell'altra vita; cose, che, come dice s. Paolo, l'orecchio non mai udì, l'occhio non vide mai, la lingua non può esprimere, nè la mente umana può immaginare.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000041 

 Motivo per cui S. Paolo la chiama la più bella e la maggiore di tutte, la quale solleva l'uomo allo stato di angelo.

  A073000076 

 Oltre quelli elle rese all'ordine di Malta, per i quali ricevè dal Gran Maestro Paolo Lascaris (discendente da'Conti di Ventimiglia {62 [276]} e procedente dagli antichi Imperatori di Costantinopoli) una lettera di ringraziamento, fu abbastanza felice di prestarne ai Rev.di Padri Minimi, ed è in considerazione di questi servigi, che il Generale dei medesimi, indirizzò a Vincenzo delle lettere d'associazione, che lo fanno partecipare alle preghiere, ai sacrifizi, a'digiuni, alle indulgenze e a tutte le buone opere che si facevano e che si farebbero in seguito in tutta l'estensione del suo ordine.

  A073000085 

 Ringraziarono il Santo a nome de' loro fratelli, a un dipresso come San Paolo ringraziava Filemone per avere soccorsi nella loro estrema miseria i servi di Dio: Quia viscera Sanctorum requieverunt in te.

  A073000092 

 Il santo Sacerdote non limitò già il suo zelo a coloro che s. Paolo chiamò i domestici della fede; lo estese altresì a coloro i quali le nuove eresie avevano separato dalla Chiesa.

  A073000103 

 «Vedendo il signor Vincenzo, diceva Monsignor di Fénélon, si crederebbe » vedere s. Paolo scongiurare i Corinti colla dolcezza e colla modestia di Gesù Cristo.» {85 [299]}.

  A073000138 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare la sua Chiesa: sant'Agostino palesò í peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute sì vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che il signor Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggito le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A073000164 

 Per giungere fino là bisogna in qualche modo non vivere più, o non vivere, come S. Paolo, che della vita di Gesù Cristo.

  A073000191 

 Finalmente l' ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di là delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia {167 [381]} a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, che noi dobbiamo sopportare.

  A073000208 

 Malgrado ciò, era sì vigilante, sì timido, come se avesse veduto a'suoi fianchi {183 [397]} l'angelo di Satana, che schiaffeggiava san Paolo.

  A073000249 

 S Paolo aveva veduto delle maraviglie in cielo, ma perciò non si riguardava guardava come giustificato, perchè vedeva in se stesso troppe tenebre e troppi combattimenti interni.

  A073000251 

 Dal mattino alla sera sembrava dire con S. Paolo: Signore, che volete voi ch'io faccia? e in qual maniera devo io farlo? La malattia e la sanità, la vita o la morte; a libertà e la schiavitù, il guadagno e la perdita, il disprezzo,:Ili obbrobri, tutto gli era uguale, purchè Dio fosse contento.

  A073000252 

 Più di una volta fu visto, come i giusti di cui parla s. Paolo, nell' indigenza, nell' oppressione, nella miseria e fra le catene; malgrado questo la sua tranquillità era sempre {229 [443]} la stessa.

  A073000267 

 Ognuno di quelli che hanno lavorato alla loro salvezza si mette in grado di dir loro, lasciandogli, ciò che disse s. Paolo a' fedeli di Mileto: Io vi cito per testimoni, che sono innocente della vostra perdita: ho atto tutto ciò che dipendeva da me per impedirla.

  A073000272 

 Dopo di aver stabilito con S. Paolo che ognuno deve camminare sulle pedate della sua vocazione, disse che le missioni sono l'impiego principale della sua congregazione, che non si è incaricata de' seminari {248 [462]} e della cura degli ordinandi se non pel bisogno di.

  A073000274 

 «Ma, replica, qual uomo, al pari di s. Paolo, non bramoso che della morte per essere più presto unito a Gesù Cristo: E che? sarà forse una disgrazia per colui che viaggia in un paese straniero lo accelerare il suo cammino, e lo approssimarsi alla patria? sarà forse una disgrazia per un' anima fedele andare a vedere e possedere il suo Dio?? e finalmente sarà forse una disgrazia per i missionari andare dare più presto a godere la gloria che il Divin Maestro ha loro comprato ce' suoi patimenti e colla stia morte? E che? temeremo forse di veder succedere una cosa che non sapremmo desiderare abbastanza, e che accade sempre troppo tardi? Or quel che dico a' miei preti, lo dico eziandio a quelli che noi sono.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000045 

 Motivo per cui san Paolo la chiama la più bella e la maggiore di tutte, come quella che solleva l'uomo allo stato di angelo.

  A074000077 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare {104 [104]} la sua Chiesa: sant'Agostino palesò i peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute si vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che IlSig. Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggite le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A074000102 

 Per giungere fino là bisogna in qualche modo non vivere più, o non vivere, come s. Paolo, che della vita di Gesù Cristo.

  A074000123 

 Finalmente l'ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di la delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, {144 [144]} che noi dobbiamo sopportare.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000017 

 Questa gran serva di Dio guidata e confortata dal suo Angelo Custode, in breve tempo giunse a si alto grado di perfezione, che andava sempre esclamando con s. Paolo, che desiderava lasciare questo corpo, per unirsi al suo celeste sposo Gesù.

  A075000064 

 La Santità di N. S. Papa Paolo V concesse:.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000011 

 Ma l'anno 225 il papa s. Cornelio a preghiera ed istanza di s. Lucina e di altri cristiani riportò il corpo di s. Paolo nella via di Ostia, nel sito dove era stato decapitato.

  A076000011 

 Soltanto l'anno 221 per la ferocia con cui erano perseguitati i cristiani, temendo che i corpi dei santi apostoli Pietro e Paolo fossero profanati dagli infedeli vennero dal pontefice trasportati nelle catacombe dette Cimitero di s. Callisto, in quella parte che Oggi si appella {25 [389]} Cimitero di s. Sebastiano.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000001 

 Pensate se ne ho da raccontarvene, sono stato a vedere Roma, le feste del centenario dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, il Papa! Ma come, come! dirà qualcheduno de' miei lettori, tu pure, o galantuomo, hai intrapreso un viaggio così lungo e così pericoloso? Oh bella! aveva forse da aspettare ad un altro centenario per andarvi? Forse allora non ci sarebbero più {3 [313]} stati tanti miei amici, non ci sarebbe più stato l'adorabile Pio IX, che ne ebbe la felice inspirazione; e poi chi sa se da qui a cent'anni io avrei ancora avuto la bella compiacenza di parlarvi.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000008 

 Così l' anno 1839 in un giornale intitolato la Rivista trimestrale che si stampa in Edimburgo capitale della Scozia i protestanti esprimevano il {70 [326]} loro sdegno pei libri di un certo Paolo Cousè, e Michele Raymondo, e sovratutto contro i romanzi di Giorgio Sand, del quale dicono che i suoi libri dovrebbero essere abbruciati pubblicamente per mano del carnefice: ed in generale esprimono lo stesso severo giudizio contro i romanzi francesi.

  A097000010 

 Ah! imitiamo {71 [327]} i nostri padri nella fede, i primitivi fedeli gli Efesini, i quali convertiti a Gesù Cristo dalla predicazione di s. Paolo portarono a furia i libri e li bruciarono alla presenza di tutti.

  A097000011 

 Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata: quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell' uomo giusto, quella fede per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000028 

 Guardatevi altresì da quell'inganno del demonio quando vi suggerisce: questo fa pel mio compagno Pietro, quello conviene a Paolo.

  A105000038 

 Quanti figliuoli si trovano all'inferno per li cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo allorchè diceva che le cose sconce non si dovessero nemmen nominare dalla bocca di un cristiano, perchè sono la rovina de' buoni costumi: Corrumpunt bonos mores colloquia prava.

  A105000179 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Gioanni Battista, a' santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A105000179 

 Perciò prego la Beata {86 [266]} Vergine Maria, il Beato:Michele Arcangelo, il B. Gioanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000030 

 In simili casi dovete imitare i Cristiani di Efeso, quando udirono s. Paolo a predicare sul danno che cagionavano i cattivi libri.

  A107000032 

 Guardatevi altresì da quell'inganno del demonio quando vi suggerisce: Questo fa pel mio compagno Pietro, quello conviene a Paolo.

  A107000037 

 Omnia in gloriam Dei facite, scrive s. Paolo.

  A107000042 

 Quanti giovanetti si trovano all'Inferno per aver dato ascolto ai cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo, quando diceva che le cose sconce non devonsi nemmeno nominare tra' Cristiani, perchè sono la rovina dei buoni costumi: Corrumpunt mores bonos colloquia mala.

  A107000055 

 Ti gioverà ripetere con s. Paolo: Signore, che volete che io faccia? Oppure con Samuele: Parlate, o Signore, che il vostro servo vi ascolta.

  A107000138 

 Io mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A107000138 

 Perciò prego la Beata Maria sempre Vergine, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signore Iddio nostro.

  A107000205 

 Chi ne avesse anche un solo commetterebbe un sacrilegio, e, come dice S. Paolo, mangierebbe e beverebbe il suo giudizio e la sua condanna, non distinguendo il Corpo del Signore dal pane materiale.

  A107001986 

 Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, {428 [556]} perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A107002037 

 Il medesimo s. Paolo scriveva che aveva cose di cui avrebbe ragionato e disposto verbalmente, quando si fosse trovato con quei cristiani di Corinto, cui indirizzava la sua lettera: caetera cum venero disponam.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000011 

 Addolorato Luigi nel vedere un uomo a dare scandalo a que' giovanetti gli indirizzò liberamente queste formali parole: Non si vergogna un uomo vecchio della qualità di V. S. ragionare di simili cose a questi giovani! questo è un dare scandalo, perchè corrumpunt bonos mores colloquia prava, dice s. Paolo.

  A108000017 

 Egli rispondeva loro costantemente con queste parole di s. Paolo: É più desiderabile il morire.

  A108000132 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo; al Beato Gioanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A108000132 

 Perciò prego la Beata {92 [92]} Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.

  A108000203 

 Chi ne avesse anche un solo commetterebbe un sacrilegio e, come dice s. Paolo, mangerebbe e beverebbe il suo giudizio e la sua condanna.


don bosco-il giubileo.html
  A109000011 

 Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio.

  A109000013 

 Ed affinchè Dio così pregato, più facilmente presti l'orecchio alle nostre orazioni, non tralasciamo, Venerabili Fratelli, di ricorrere all'intercessione di coloro che già riportarono la palma, e specialmente e sempre invochiamo {12 [490]} l'immacolata Vergine Maria, madre di Dio, di cui non havvi più alta e più potente patrona presso Dio, e che è madre di grazia e di misericordia; quindi invochiamo il patrocinio de'Ss. Apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i Santi del cielo, che regnano con Cristo.

  A109000052 

 Dipoi un altro Papa di nome Gregorio Undecimo lo restrinse ad ogni trentatrè anni, per figurare i trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio che muoiono giovani, possano acquistare l'indulgenza del Giubileo, stabili che avesse ancor luogo ogni venticinque anni; così nella Chiesa fu praticato fino ad oggidì.

  A109000076 

 Allora i Corinti pregarono S. Paolo, che lo volesse assolvere.

  A109000076 

 Dalle quali {38 [516]} parole, ed altre del medesimo S. Paolo, apparisce che egli stesso legava, ed assolveva, cioè usava rigore ed indulgenza, secondochò giudicava tornare a maggior vantaggio delle anime.

  A109000076 

 Questo è di S. Paolo, e riguarda ai fedeli di Corinto.

  A109000098 

 Per questo motivo San Paolo eccitava i cristiani a pensare seriamente al negozio della salute: {48 [526]}«vi preghiamo, egli scrive, o fratelli, affinchè badiate al grande negozio della salute»

  A109000099 

 Ma di qual negozio parla qui S. Paolo? Parlava, dice S. Gerolamo, di quel negozio che importa tutto, negozio che, se va fallito, è perduto il regno eterno del Paradiso, e non rimane più altro che essere gittati in una fossa di tormenti, che non avranno più fine.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000074 

 Anche san Paolo nella seconda lettera ai Corinti parla di questo tempo accettevole, del tempo della salvezza e della santificazione (c.

  A110000079 

 Essa consisteva in una grande venerazione che nell'anno del Giubileo, detto nel Vangelo anno di retribuzione, e da san Paolo anno accettevole, tempo di salute, si potesse acquistare una indulgenza plenaria, ovvero la remissione di ogni soddisfazione dovuta a Dio pei peccati.

  A110000092 

 Poi un altro Pontefice di nome Gregorio XI lo restrinse ad ogni trentatré anni in memoria dei trentatrè anni della vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo, per fare in modo che quelli eziandio, che muoiono giovani, potessero acquistare l'Indulgenza del Giubileo, stabili che avesse luogo ogni venticinque anni.

  A110000127 

 Leggiamo che quando s. Paolo predicava in Efeso, molti fedeli che già avevano abbracciata la fede, venivano ai piedi degli Apostoli e confessavano i loro peccati.

  A110000146 

 Per questo motivo s. Paolo eccitava {111 [297]} i cristiani a pensare seriamente al negozio della salute: « Vi preghiamo, egli scrive, o fratelli, affinchè badiate al grande negozio della salute »

  A110000147 

 Ma di qual negozio parla qui s. Paolo? Parlava, dice s. Girolamo, di quel negozio che importa tutto, negozio che se va fallito, è perduto il regno eterno del Paradiso, e non rimane più altro che essere gittati in una fossa di tormenti, che non avranno più fine.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000048 

 Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità, sicchè ogni dottrina che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, poggia sopra l'errore: ecclesia est columna et fundamentum veritatis, dice s. Paolo.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000246 

 Insomma egli e colle parole e coi fatti manifestava quanto già diceva san Paolo: Desidero di essere disfatto per essere col mio Signore glorificato.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000032 

 Per acclamazione in Conclave dai Cardinali fu pure eletto Paolo IV, Pio IV, Sisto V. L' ultimo Papa eletto per acclamazione fu Gregorio XV nel 1621.

  A113000044 

 Raccolti poscia dal sepolcro dell' Apostolo i paliti sono infine benedetti dal Papa la Vigilia dei Ss. Pietro e Paolo, e Bendati secondo il bisogno ai novelli Arcivescovi, che dovendone essere Insigniti ne fanno domanda.

  A113000171 

 Ricevi il Pallio, cioè la pienezza della Pontificale potestà, ad onore di Dio Onnipotente, e della gloriosissima Vergine Maria Augusta di Lui Madre, e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e della Santa Romana Chiesa.

  A113000305 

 Intervenne in Roma alla canonizzazione dei martiri giapponesi nel 1802, al centenario dei santi apostoli Pietro e Paolo nel 1867, ed al Concilio Vaticano nel 1869, e si ricordano ancora i suoi dotti ed eloquenti discorsi in quell'augusta assemblea.

  A113000309 

 Il cardinale Howard fu ascritto al Collegio dei Cardinali addì 12 marzo 1877, e ricevette il titolo presbiterale dei Santi Giovanni e Paolo.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000009 

 Questo aveva già prescritto s. Paolo nella lettera scritta ai fedeli di Corinto; V. Burio e il libro pont.

  A114000012 

 Che sia stato instituito da Dio apparisce dal Vangelo e dalle parole degli Atti degli Apostoli dette a s. Paolo e a s. Barnaba: Attendete a voi ed a tutto il vostro gregge, in cui lo Spirito Santo vi pose Vescovi a governare la Chiesa di Dio; Att.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000041 

 Fra le cose che sotto al pontificato di San Dionigi cagionarono gravi turbolenze nella Chiesa fu l'eresia di Paolo Samosateno.

  A115000041 

 Paolo pensò di poter appianare questa difficoltà dicendo che le persone della SS. Trinità non erano tre Dei, ma tre attributi sotto ai quali la divinità erasi manifestata {27 [279]} agli uomini, perciò un solo Dio ed una sola persona nella SS. Trinità.

  A115000041 

 Vi chiamò anche Paolo di Samosata, e ammirandone l'eloquenza volle con lui trattenersi intorno alla religione cristiana.

  A115000042 

 Da principio Paolo riguardò questo cangiamento di dottrina non come contrario alla Chiesa, ma come una condiscendenza propria a far cadere i pregiudizi di Zenobia contra la religione cristiana.

  A115000042 

 Per ordine del papa si radunò un concilio di vescovi in Antiochia, e Paolo per evitare una pubblica condanna finse di ravvedersi, ma protetto dalla regina Zenobia continuò nell'empietà, senza nemmeno voler abbandonare la sua diocesi.

  A115000043 

 L'anno 265 s. Dionigi papa nello scopo d'impedire la maggior diffusione del male convocò pure a Roma un concilio in cui fu esaminata la dottrina di Paolo e la sentenza {28 [280]} dei vescovi d'Antiochia.

  A115000043 

 Roma condannò l'eresia di Paolo ed approvò l'insegnamento del concilio Antiocheno.

  A115000045 

 Malgrado la disapprovazione e sebbene par la deposizione dalla sua dignità gli fosse stato eletto un successore, Paolo protetto tuttavia sempre da Zenobia non volle abbandonare la sua chiesa con grave danno dei suoi diocesani.

  A115000045 

 Paolo non avendo più alcune relazioni con Roma fu costretto ad allontanarsi e lasciare in pace quella diocesi.

  A115000049 

 Faticò anche non poco a sedare le questioni religiose che durante il suo pontificato nacquero in vari paesi e nel tempo stesso a combattere l'errore, specialmente l'eresia di Sabellio e di Paolo Samosateno.

  A115000059 

 L'anno 268 s. Dionigi comandò che si radunasse un secondo concilio nella città di Antiochia contro di Paolo Samosateno che fra gli altri errori negava la verginità di Maria.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000020 

 Primo fu Reveriano vescovo, di poi un Sacerdote di nome Paolo con altri dieci compagni.

  A116000059 

 Costei è quella famosa Zenobia che trattò molto di religione con Paolo Samosateno, come abbiamo già raccontato nella vita di S. Dionigi Papa.

  A116000060 

 Essa aveva già acquistate molte cognizioni della religione cristiana e certamente con grave impressione intese {31 [369]} la condanna di Paolo Samosateno suo maestro.

  A116000061 

 Scrisse una lettera a s. Massimo vescovo di Alessandria, d'Egitto ed al suo clero per avvisarli di tenersi saldi nella dottrina cattolica; notò loro di guardarsi dai {32 [370]} seguaci di Paolo Samosateno che come Sabellio negava la divinità di Gesù Cristo.

  A116000072 

 Quindi leggendosi di taluno che andò a pregare alla confessione di s. Paolo si viene a significare che egli pregava sulla tomba di quell'apostolo.

  A116000074 

 In simili guise è praticato il precetto di s. Paolo che dice: le cose visibili sono un mezzo per sollevarci alle invisibili.

  A116000105 

 La seconda serviva pel sostentamento de' sacri ministri; perchè, come dice s. Paolo, colui che serve all'altare deve vivere dell'altare, non avendo tempo di occuparsi in cose materiali per campare la vita.

  A116000110 

 Questa dottrina è appoggiata sopra le parole di s. Paolo, che nella sua prima lettera a Timoteo dice: Ogni cosa creata da Dio è buona; essa viene santificata dalla parola di Dio e dalla preghiera.

  A116000113 

 I protestanti poi col rifiutare l'uso delle benedizioni danno un segno d'ingratitudine {58 [396]} verso Dio da cui devesi riconoscere ogni benefìzio; e non mettono in pratica quanto è raccomandato in quasi tutte le pagine della Bibbia e trascurano quanto dice s. Paolo che ogni cosa creata da Dio è buona; essa viene santificata dalla parola di Dio e dalla preghiera.

  A116000115 

 Servansi moderatamente del cibo e soltanto di quella porzione che loro è necessaria; e così, come dice l'apostolo s. Paolo: siano sempre sobrii e preparati a compiere quanto riguarda al servizio del Signore.

  A116000125 

 Ivi s. Paolo predicando il Vangelo aveva guadagnati molti a Gesù Cristo e fra gli altri santa Tecla, molto celebre nei fasti della Chiesa e la prima tra le donne che abbia riportato la palma del martirio.

  A116000126 

 Nel partire s. Paolo consacrò vescovo un suo cugino di nome Sosipatro, onorato dalla Chiesa come santo, e lo deputò a governare quella città.

  A116000143 

 Io sono {67 [405]} cristiano; quindi non mai mi piegherò a venerare le stupide vostre divinità; nè mai vi sarà o minaccia o patimento di sorta che mi possa a ciò indurre; e per toglierti ogni lusinga ti dirò che io sono seguace del grande apostolo Paolo e della eroina di Cristo s. Tecla.

  A116000190 

 L'apostolo s. Paolo annovera le cose che ci sono necessarie; che abbiamo di che vestirci e sfamarci, questo basta ad un cristiano.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000017 

 Fra queste scale ed il Clivo Sacro era il carcere di cui parliamo, che oggi ancora {11 [11]} in parte esiste cangiato in cappella perchè fu santificato dai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, fu teatro dei miracoli e strepitose conversioni da loro operate.

  A117000106 

 Massimiano allora mosso da sdegno consegnò i due diaconi al prefetto che li fece chiudere nel carcere Mamertino, che è quella famosa sotterranea ed oscura prigione, dove furono tenuti lungo tempo i santi apostoli Pietro e Paolo.

  A117000146 

 Avvoltili in un lenzuolo li unse con aromi, e nottetempo li pose sopra di un pavone, che è una specie di piccolo feretro, quindi accompagnato da alcuni fervorosi cristiani, li trasportò in un podere della medesima Lucina in distanza di sette miglia da Roma nella via di Ostia che presentamente dicesi di s. Paolo.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000071 

 Annunziamo in pari tempo, che dalla tipografìa diretta da Paolo De-Agostiui venne in luce un Almanacco Nazionale, intitolato: il GALANTUOMO, dove sono molte preziose notizie statistiche, belli insegnamenti, tanto riguardo alle cose religiose, quanto al vivere sociale ed all'agricoltura.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000141 

 - Cerruti Paolo.

  A125000149 

 - Per esempio, i protestanti vorrebbero negare la primazia a S. Pietro, e darla a S. Paolo; e loro si risponde col far notare come gli Apostoli {41 [41]} riconobbero sempre S. Pietro per loro capo e loro giudice nelle controversie religiose, e come lo stesso S. Paolo andò in Gerusalemme per visitarlo e dargli conto della sua predicazione, e così venerare in Pietro il vicario di Gesù Cristo.

  A125000150 

 I quali fatti dimostrano l'intolleranza della Chiesa Cattolica essere quella stessa di S. Paolo, che non voleva alcuna società tra Cristo e Belial, p.

  A125000151 

 Fra le cose che i protestanti non finiscono mai di ridire contro alla confessione, si è che ai tempi degli Apostoli non si parlò mai di tal sacramento, e tosto loro si risponde col fatto degli Efesini i quali alla predicazione di S. Paolo venivano in gran numero a dichiarare le loro colpe: confitentes et annuntiantes actus suos, pag. 74.

  A125000158 

 , come S. Lino comandò alle donne di andare in chiesa col capo coperto, ma si nota subito che tal cosa fu ordinata per comando di S. Pietro, e siccome pure aveva già comandato S. Paolo.

  A125000204 

 Primeggiano fra gli altri due preziosissimi rappresentanti uno S. Pietro, l'altro S. Paolo offerti dalla munificenza del regnante Pio IX.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000057 

 D. Paolo Bentini, lire 20.

  A127000057 

 D. Pier Paolo Bartolazzi, lire 10.

  A127000109 

 Con tale certezza noi fin d'ora avvertiamo che chi desidera il programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e farvi inscrivere allievi, può rivolgersi al prelodato sacerdote D. Bosco in Torino, ovvero dirigersi al sacerdote Paolo Albera, direttore dell'ospizio di S. Vincenzo in S. Pier d'Arena, dove, a Dio piacendo, si aprirà la Casa dell'Opera di Maria Ausiliatrice.

  A127000111 

 Seguono gli opuscoli di San Gerolamo, ciò sono De viris illustribus, libro unico; le vite dei santi eremiti Paolo, Ilarione e Malco; e infine alcune lettere scelte risguardanti specialmente l'istruzione e l'educazione cristiana e religiosa.

  A127000212 

 Il Vescovado di questa città fu stabilito da Paolo V nel 1620.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000481 

 Santi Pietro e Paolo (borgo San Salvario).

  A127000500 

 Il venerando Prelato non potendo recarsi in persona, a farne le veci deputò un coraggioso missionario piemontese di nome Paolo Emilio Savino.

  A127000502 

 Con grande piacere comunico alla S.V. che ultimamente stette a farci visita da parte di V.S. il padre missionario D. Paolo Emilio Savino, che io con tutta la mia gente ricevemmo con quegli onori militari che costumiamo fare alle persone che stimiamo ed amiamo molto.

  A127000521 

 Il reverendissimo Vescovo di Mantova, monsignor Pietro Rota, avendo ricevuto le mille lire che un buon cattolico ha promesse a chi scriverà meglio una vita di San Paolo, le ha spedite a noi, per rimetterle poi a chi vincerà il premio.

  A127000551 

 Il 1° di agosto, festa di san Pietro in Vincoli, don Bosco, fondatore dei Salesiani, eleggeva i più valenti della sua Congregazione, parte in Torino, parte in Piemonte od in Liguria, per esaminare i quattordici manoscritti che furono consegnati all'Oratorio di San Francesco di Sales, affine di concorrere ai due premii, l'uno proposto da monsignor Ceccarelli sulla vita di san Pietro, e l'altro da un cattolico per mezzo del Vescovo di Mantova sulla vita di san Paolo.

  A127000551 

 Oh! D. Bosco fa le cose a dovere, e dice con S. Paolo ai Corinti: Omnia autem honeste et secundum ordinem fiant.

  A127000557 

 Col giorno 18 corrente gennaio scade il termine stabilito per la pubblicazione del risultato dei due concorsi a premio per le Vite dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, a norma dei programmi enunciati nei numeri 191 e 205 dell' Unità Cattolica dell'anno 1877.

  A127000654 

 Argomento del discorso dell'eminentissimo Alimonda fu il testo di S. Paolo Dei adiutores sumus, e trattò: 1° Del dovere di cooperare alla salute delle anime che al dì d'oggi non hanno solo i sacerdoti, ma i secolari d'ambo i sessi altresì, dovendo essi colmare il vuoto che gli empii hanno portato nelle file del sacerdozio cattolico.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000069 

 Di maniera che il vero Cristiano deve dire coll'apostolo S. Paolo: Non sono io che vivo, ma è Gesù Cristo che vive in me.

  A129000177 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata sempre Vergine Maria, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a' santi apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, che molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A129000177 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il B. Giovanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e {47 [47]} Paolo e tutti i santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.

  A129000269 

 Per fare una buona comunione bisogna aver la coscienza monda da ogni peccato mortale; chi ne avesse un solo commetterebbe un sacrilegio, e, come dice S. Paolo, mangerebbe e beverebbe il suo giudizio e la sua condanna.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000019 

 - San Paolo nella seconda lettera {13 [197]} che scrive al suo caro discepolo Timoteo così lo avverte: Le cose che hai udite da me con molti testinomi confidati ad uomini fedeli, i quali saranno capaci ad insegnarle anche ad altri

  A131000020 

 S. Giovanni Grisostomo spiegando le suddette parole di s. Paolo così si esprime: Di qui si scorge chiaramente che gli apostoli non ci tramandarono tutto per lettera; ma molte cose trasmisero senza scriverle; le quali cose sono pur degne di fede.

  A131000048 

 E dove sono le sedi stabilite da s. Giovanni, dove le fondate da s. Giacomo, dove le erette da s. Paolo, dove? passarono e non son più.

  A131000053 

 S. Paolo raccomanda ai cristiani di Corinto di non fomentar scismi e contese, e li rimprovera perchè taluni andavano dicendo: noi parteggiamo per Paolo: altri: noi per Apollo

  A131000054 

 - L'uomo eretico e pertinace, secondo s. Paolo, non solo è un peccatore perverso e reprobo condannato, ma è un soggetto pericolosissimo, e quindi l'Apostolo ci impone di fuggirlo: Haereticum hominem post unam et secundam correptionem devita

  A131000055 

 È pur necessario, diceva s. Paolo a quei di Corinto, che vi siano delle eresie, affinchè si conoscano fra voi quelli che sono di buon conto

  A131000080 

 - Nessuno ignora che il vero e principale fondatore della Chiesa, l'ingegnoso architetto di questo magnifico edifizio, è Gesù Cristo, il quale, come dice s. Paolo, col suo Sangue si formò questo tempio degno di Lui, puro ed immacolato.

  A131000081 

 Gli apostoli adunque, specialmente s. Pietro e s. Paolo, possono dopo Gesù Cristo chiamarsi fondatori della Chiesa, e ad essi ogni cristiano deve professare grande riconoscenza e venerazione.

  A131000084 

 - S. Paolo nelle sue lettere parla in modo distinto dei diversi ordini fra i sacri ministri.

  A131000091 

 Il Papa con s. Paolo può dire a qualunque governo: Verbum Dei non est alligatum: la parola di Dio non può essere incatenata

  A131000111 

 Per acclamazione dal clero e dal popolo fu eletto Gregorio VII nella basilica lateranese mentre celebrava le esequie del defunto Alessandro II. Per acclamazione in conclave dai cardinali fu pure eletto Paolo IV, Pio IV, Sisto V. L'ultimo papa eletto per acclamazione fu Gregorio XV nel 1621.

  A131000120 

 Il rosso è in uso da Paolo II (1464).

  A131000138 

 Leggiamo difatto che s. Paolo ha dato la sopraintendenza di tutte le chiese dell'isola di Creta al suo discepolo Tito, e a Timoteo quella delle provincie di Asia.

  A131000140 

 Essi sono posti dallo Spirito Santo, dice s. Paolo, a reggere la Chiesa di Dio

  A131000159 

 Raccolti poscia dal sepolcro dell'Apostolo i pallii sono in fine benedetti dal Papa la vigilia dei ss. Pietro e Paolo, e mandati secondo il bisogno ai novelli arcivescovi, che dovendone essere insigniti ne fanno domanda.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000039 

 Questa verità predicava già s. Paolo, quando diceva che le cose sconce non devonsi nemmeno nominare tra'cristiani, perchè sono la rovina de' buoni costumi: Corrumpunt bonos mores colloquia prava.

  A132000054 

 Dice s. Pio V, che è maggior miracolo che uno intemperante sia casto, che il risuscitare un morto; ed è perciò che l'Apostolo s. Paolo raccomanda ai giovani che siano sobrii; Iuvenes hortare ut sobrii sint.

  A132000108 

 A chi poi vi dice, che non conviene usare tanto rigore contro del vostro corpo, rispondete con s. Paolo: Chi non vuole patire con Gesù Cristo in terra, non potrà godere con Gesù Cristo in Cielo.

  A132000176 

 Benchè venga a'piedi vostri confidata nella vostra infinita bontà e misericordia, sento tuttavia quanto sia grande la mia miseria pei tanti peccati della mia vita passata; perciò umiliata in ispirito col vostro ministro mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata {89 [267]} Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo, e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, con parole e con opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A132000176 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.

  A132000250 

 Chi ne avesse anche un solo commetterebbe un sacrilegio, {110 [288]} e, come dice s. Paolo, mangerebbe e beverebbe il suo giudizio e la sua condanna.

  A132001791 

 Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca {394 [572]} l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A132001808 

 Il medesimo s. Paolo scriveva che aveva cose di cui avrebbe ragionato e disposto verbalmente, quando si fosse trovato con quei cristiani di Corinto, cui indirizzava la sua lettera: caetera cum venero disponam.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000172 

 Gli feci leggere le parole di Gesù Cristo a suoi Apostoli: Chi ascolta voi, ascolta me; chi non ascolta la Chiesa tienilo come un pagano ed uno scomunicato; e quelle altre di s. Paolo: La fede viene dall'udito: fides ex auditu, e non già dalla lettura, come pretendono gli eretici.

  A134000193 

 — Coppa Paolo essendo malato si raccomandò {100 [548]} a Maria Ausiliatrice, ed ottenne la bramata guarigione.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000016 

 Cosi fece s. Paolo primo eremita, s. Atanasio vescovo di Alessandria, ed altri.

  A137000101 

 A Troade furono presi tre cristiani di nome Andrea, Paolo e Nicomaco, e condotti al governatore di nome Ottimo.

  A137000102 

 Nei dì seguente Andrea e Paolo vennero abbandonati al furore del popolo che li lapidò.

  A137000128 

 E l'Apostolo s. Paolo non avrebbe detto {54 [54]} che la nostra fede era venerata per tutta la terra, se fin da quel tempo non avesse già poste forti radici.

  A137000148 

 S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso.

  A137000168 

 Il corpo di s. Paolo fu portato fuori di porta di Ostia in un monumento fatto preparare da s. Lucina, in un sito di sua proprietà a poca distanza dal luogo, ove quel santo apostolo aveva sostenuto il martirio.

  A137000168 

 In questo tempo si attribuisce a s. Cornelio il trasporto del corpo di s. Pietro e di s. Paolo dalle catacombe di s. Callisto.

  A137000168 

 Ma nell'anno 224 s. Zefirino per timore che quel sacro deposito cadesse in mano dei pagani, i quali certamente lo avrebbero profanato, lo trasportò con quello di S. Paolo nelle catacombe che furono di poi dette di S. Callisto.

  A137000204 

 Iddio operava pure grandi maraviglie per mezzo dell'Apostolo S. Paolo.

  A137000206 

 Con questi fatti noi siamo dalla Bibbia assicurati, che la nazione degli ebrei e lo {104 [104]} stesso Mosè professavano venerazione alle reliquie; che le ossa di un profeta hanno fatto risuscitare un morto; che l'orlo della veste del Salvatore, i pannolini di s. Paolo, l'ombra di s. Pietro erano tenuti in grande venerazione.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000224 

 Ma i sei mesi della sua dittatura erano trascorsi, e gli sottentrarono i consoli Paolo Emilio, valente capitano, e Varrone, uomo impetuoso e poco esperto di guerra.

  A139000376 

 Il giorno stesso S. Paolo fu condotto tre miglia distante da Roma nel luogo detto le acque Salvie dove gli fu troncata la testa.

  A139000563 

 Voleva tosto il barbaro impadronirsene; «guardati, ripigliò quella coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei; essi appartengono ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, ai quali furono consacrati.

  A139000813 

 Temendo il Pontefice che que' barbari giugnessero a saccheggiare la Basilica de' Ss. Pietro e Paolo, fece cingere di forti mura il sobborgo detto Vaticano, per metterlo in sicuro.

  A139000907 

 Allora i Turchi radunarono le loro forze in una altra città dell'Asia minore detta Iconio, celebre per la dimora e la predicazione ivi fatta dall'apostolo Paolo.

  A139001104 

 In fine della vita quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi d'onde venite? Considerate, se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi ne' vostri provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo, (era la vigilia di S. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tenete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone: perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.».

  A139001301 

 Progredirono i lavori sotto il Pontificato di Leone X, ma sotto Paolo III il Buonaroti cambiò in gran parte il disegno, e concepì solo la vasta e ardimentosa idea di innalzarvi quell'immensa ed alta cupola, che ora forma l'ammirazione universale.

  A139001369 

 Ma un uomo turbolento ed apostata di nome Fra Paolo Sarpi, invece di predicare e sostenere quella religione cui con voto speciale erasi consacrato, si adoperò per introdurre l'eresia nell'Italia e specialmente in Venezia sua patria.

  A139001370 

 Il Papa, di nome Paolo V, successore di Gregorio decimoterzo, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani che non volessero degenerare da' loro maggiori nelle massime di religione; venissero con lui ad un pacifico accordo senza costringerlo ad usare le censure che sono le punizioni di cui la Chiesa suole servirsi in casi estremi.

  A139001371 

 Il senato di Venezia sempre instigato dall'ostinato Paolo Sarpi non diede ascolto alle paterne ammonizioni del Papa: e come una cosa ottima se si corrompa diventa pessima: così il Sarpi, uomo d'ingegno, ribellandosi al capo della propria religione, era divenuto un vero istrumento di iniquità.

  A139001374 

 Solamente Fra - Paolo rimase ostinato; egli si sforzò ancora diciassette anni con prediche e con iscritti per introdurre il protestantismo in Venezia, in capo a' quali morì senza dare alcun segno di ravvedimento.

  A139001393 

 Dall'interdetto provocato particolarmente da Paolo Sarpi, dal flagello degli Uscocchi, e soprattutto dalla trama ordita da Bedmar, che pose quella città nel pericolo il più grave che le sia sovrastato dalla lega di Cambrai in poi.

  A139001417 

 Perciò fu avvisato per ordine del Papa Paolo V a non voler fare un domma di fede di cose solamente probabili; che insegnasse pure il suo sistema, ma non lo mischiasse colla Bibbia.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000234 

 Ma essendo trascorsi i sei mesi della sua dittatura, gli sottentrarono i consoli Paolo Emilio, valente capitano, e Varrone, uomo impetuoso e poco esperto di guerra.

  A140000360 

 Il giorno stesso s. Paolo, condotto tre miglia al di là di Roma nel luogo detto Acque Salvie, ebbe troncata la testa.

  A140000441 

 Era costei di nascita e di religione ebraica, e quando ebbe cognizione del Vangelo favori molto il cristianesimo, e volea farsi istruire per abbracciarlo; ma sgraziatamente cadde in cattive mani, cioè ebbe a maestro un eretico di nome Paolo di Samosata, il quale invece di guidarla alla verità, la trasse all'errore.

  A140000443 

 I cristiani d'Antiochia ricorsero a lui perchè desse il suo parere intorno alla dottrina dell'eretico Paolo, il quale turbava quella città.

  A140000516 

 Voleva tosto il barbaro impadronirsene: «guardati, gli disse la coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei, essi appartengono ai santi Apostoli Pietro e Paolo, cui furono consacrati.

  A140000751 

 Temendo il Potefice quei barbari giungessero a saccheggiare la basilica dei santi Pietro e Paolo, fece cingere di forti mura il sobborgo detto Vaticano, per metterlo in sicuro.

  A140000816 

 Allora i Turchi radunarono le loro forze in un'altra città dell'Asia minore, detta Iconio, celebre per la dimora e la predicazione ivi fatta dall'apostolo s. Paolo.

  A140000984 

 In fine della vita, quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi donde venite? Considerate se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi nei vostri Provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo (ed era la vigilia di s. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tehete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! Quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone; perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.» {266 [266]}.

  A140001166 

 Morto lui, Giulio II al principio del secolo decimosesto, come vi accennai, concepì l'idea di un più vasto disegno, e ne affidò la cura a Bramante Progredirono i lavori sotto il pontificato di Leone X; ma sotto Paolo III il Buonarotti cambiò in gran parte il disegno, e concepì solo la vasta e ardimentosa idea d'innalzarvi l'immensa ed alta cupola di s. Pietro, che ora forma l'ammirazione del mondo.

  A140001235 

 Ma un uomo turbolento ed apostata, conosciuto col nome di fra Paolo Sarpi, invece di predicare e sostenere quella religione, cui erasi con voto speciale consacrato, si adoperò per iscalzarla, introducendo l'eresìa in Italia, e specialmente in Venezia sua patria.

  A140001236 

 Il Papa di quel tempo, di nome Paolo V, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani, che non volessero degenerare dai loro maggiori; venissero con lui ad un pacifico accordo, senza costringerlo ad usare le censure, che sono le punizioni, di cui la Chiesa suole solamente servirsi in casi estremi.

  A140001236 

 Il senato di Venezia, sempre messo su dall'ostinato Paolo Sarpi, non diede ascolto alle paterne ammonizioni del Papa; e come una cosa ottima, se si corrompe, diventa pessima, così il Sarpi, uomo d'ingegno, ribellandosi al Capo della propria religione, divenne un vero strumento d'iniquità.

  A140001252 

 Eccovi, miei cari, come Venezia fu liberata da tre gravi pericoli: dall'interdetto provocato da Paolo Sarpi, dal flagello degli Uscocchi, e in fine dalla trama ordita da Bedmar, che pose quella città nel pericolo più grave, che mai le sia sovrastato dalla lega di Cambrai in poi.

  A140001271 

 Perciò fu avvisato per ordine del papa Paolo V a non voler fare un domma di fede di cose solamente probabili; ad insegnare liberamente il suo sistema, ma a non lo mischiare colla Bibbia.

  A140001299 

 Più sublime e nel tempo stesso più popolare e classico fu Paolo Segneri, il quale a buon diritto si può chiamare il padre della eloquenza sacra Italiana.

  A140001301 

 Esso suole essere appellato Segneri Maggiore, affinchè non si confonda col suo nipote Paolo Segneri, soprannominato {366 [366]} Juniore.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000707 

 Si distinse l'Apostolo S. Paolo dottissimo fra gli Ebrei e convertito alla fede con un luminosissimo miracolo.

  A148000709 

 Fu una straordinaria comparsa di G. C. a S. Paolo mentre esso andava a Damasco per combattere la religione Cristiana.

  A148000710 

 Che cosa fece di poi S. Paolo? {62 [110]}.

  A148000711 

 San Paolo dopo la sua conversione divenne un zelantissimo predicatore del Vangelo, e convertì molti alla fede.

  A148000712 

 Che cosa faceva S. Paolo quando gli occorrevano dubbi nella predicazione dei Vangelo?.

  A148000714 

 Che cosa dice S. Paolo della fede?.

  A148000715 

 San Paolo dice che senza la fede è impossibile di piacere a Dio, e che la fede senza le opere è fede morta.

  A148000717 

 San Paolo dice che la Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità; volendo significare che fuori della Chiesa non vi può essere verità.

  A148000719 

 Riguardo alla tradizione S. Paolo dice che egli predicava per tradizione quelle cose che aveva ricevuto dal Signore: quod accepi a Domino, tradidi vobis.

  A148000724 

 San Paolo raccomanda di credere alla tradizione?.

  A148000725 

 In più luoghi de' suoi scritti S. Paolo raccomanda di credere alla tradizione e specialmente quando scrisse ai Cristiani di Tessalonia: Fratelli, loro diceva, conservate le tradizioni che avete ricevuto e dalla mia predicazione e dalla mia lettera.

  A148000726 

 Qual fu la morte di S. Pietro è di S. Paolo?.

  A148000727 

 Furono ambidue martirizzati in Roma; S. Pietro fu crocifisso col capo all'ingiù, a S. Paolo fu tagliata la testa.

  A148000741 

 Gli Apostoli con una prestezza affatto prodigiosa poterono far conoscere le verità del Vangelo alle nazioni del mondo: e S. Paolo diceva che al suo tempo il suono della parola di Dio echeggiava per tutta la terra.

  A148000835 

 Antiochia di Pisidia, nell'Asia Minore ove i Giudei mossero una persecuzione contro a S. Paolo e a S. Barnaba.

  A148000851 

 S. Paolo predicò ai Corinti e scrisse loro una lettera.

  A148000891 

 S. Paolo.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000046 

 S. Alberto Magno dice che Maria si chiama beata per eccellenza, come dicendo l'Apostolo intendiamo nominare s. Paolo.

  A149000054 

 Imperocchè è proprio della misericordia il reputar nostro il bisogno altrui, giacchè la parola misericordioso vuol quasi dire cuore fatto pei miseri, per sollevare i miseri, e cita qui il testo di s. Paolo ai Corinti: Quis infirmatur et ego non infirmor? Chi è infermo, che non sia io infermo? Or siccome Maria era piena di misericordia, voleva provvedere alla necessità di questi ospiti e perciò dice il Vangelo: Mancando il vino, lo disse la Madre di Gesù a lui.

  A149000068 

 E come i crocifissori sul Calvario secondo l'energica espressione di s. Paolo rappresentarono tutti i peccatori, ed il buon ladrone tutti i veri penitenti, cosìi s. Giovanni rappresentò tutti i veri discepoli di Gesù, i cristiani, la Chiesa Cattolica.

  A149000102 

 (Procopio, Evagrio, Niceforo, e Paolo Diacono.

  A149000325 

 Certamente al tempo di s. Paolo le chiese erano consagrate, come vogliono alcuni dottori, scrivendo ai Corinti al c.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000550 

 Paolo Ranzacini di Roma era travagliato da oppressione di petto che gli rendeva penosissimo il respiro.

  A150000601 

 D. Paolo Jovani, cappellano di S. Pier Laguna della Diocesi di Faenza, {256 [560]} che come Associato a queste Letture Cattoliche di Torino, conosceva ed ammirava già da tempo le maraviglie di Maria Ausiliatrice, oggi è lieto di poterne proclamare egli stesso per propria esperienza il validissimo patrocinio.


don bosco-massimino.html
  A151000163 

 Non potendosi avere di presenza dappertutto, i fedeli presero alcuni sudari o piccole lenzuola, che avevano servito a san Paolo, li avvicinavano agli ammalati, che tutti riacquistavano la sanità.

  A151000163 

 San Paolo predicava ed operava maraviglie da tutte parti.

  A151000184 

 Il nostro culto, a dirtela schietta, è alquanto sterile; e taluni vorrebbero mettere in pratica il precetto di s. Paolo, che dice: Per mezzo delle cose sensibili, come sarebbero campane, organi, altari, candelieri ecc.

  A151000185 

 Da quanto dite pare che gli Evangelici colla pretesa di un culto puro abbandonarono riti, cerimonie, altari, candelieri, incensieri, paramentali dell'antico e del nuovo Testamento, per adottarne uno che non appartiene alla Bibbia, ed è contrario a quanto prescrive s. Paolo.

  A151000210 

 Egli è perciò di tutta necessità non solo una ragione dotta ed illuminata, ma ancora un tribunale infallibile stabilito dal Divin Salvatore, e che s. Paolo chiama colonna e fondamento di ogni verità.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000042 

 Rispetta il papa e le sue decisioni; onora il vescovo, il paroco ed ogni sacra persona, e sta loro soggetto di mente e di cuore: obedite praepositis vestris, et subiacete eis, diceva s. Paolo

  A156000042 

 San Paolo dice ai cristiani che certi vizi non devono neanche nominarsi tra di loro: impudicitia nec nominetur in vobis.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000097 

 - Io mi chiamo Paolo e ho dieci anni.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.

  A159000079 

 NB. Le domande per 1' accettazione saranno fatte al Sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al Sac. Paolo Albera Direttore de l' Ospizio di S. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html
  A160000011 

 Le offerte saranno indirizzate al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell'Ospizio di s. Vincenzo dove per ora saranno raccolti i novelli allievi.

  A160000035 

 N. B. Le domande per l'accettazione saranno fatte al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell'Ospizio di s. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000164 

 Evitate ogni discorso osceno, o contrario alla Religione, perchè s. Paolo ci dice che i cattivi discorsi sono la rovina dei buoni costumi.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000008 

 La pratica di questo sistema è tutta appoggiata sopra le parole di s. Paolo che dice: Charitas benigna est, patiens est; omnia suffert, omnia sperat, omnia sustinet.

  A165000154 

 S. Paolo vuole che tali cose siano in nessuna maniera nominate tra i cristiani.

  A165000156 

 Praebe te ipsum exemplum bonorum operum (S. Paolo).

  A165000288 

 L' Apostolo s. Paolo dice; è indegno di mangiare chi non vuole lavorare; Siquis non vult operavi non manducet.

  A165000331 

 Ecco le parole, di s. Paolo intorno all' ubbidienza; ubbidite a coloro che vi sono proposti per vostra guida, e vostra direzione, e siate loro sottomessi: perchè essi dovranno rendere conto a Dio delle vostre anime.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000025 

 E san Paolo dice chiaramente che i seguaci di Cristo dovunque vadano, qualunque cosa facciano, devono essere contenti degli alimenti strettamente necessari per la vita, e degli abiti con cui coprirsi.

  A166000026 

 Se pertanto il nostro stato di povertà è cagione di qualche incomodo o sofferenza, rallegriamoci con s. Paolo, che si dichiarava nel colmo di allegrezza in ogni sua tribulazione: superabundo gaudio in omni tribulatione mea.

  A166000031 

 Perciò s. Paolo si sforzava di donarlo con severi castighi, sebbene fosse affranto dalle fatiche.

  A166000048 

 Anzi lo stesso s. Paolo supplica a camminare fermi nella vocazione in cui ciascuno è chiamato.

  A166000048 

 Voi rispondete subito colle parole di s. Paolo, che dice: Ciascuno sia perseverante nella vocazione in cui si trova.

  A166000154 

 Se poi qualche volta l'osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole {47 [97]} dell'apostolo s. Paolo che dice: Sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000006 

 Perchè, come scrive S. Paolo, unusquisque proprium donum habet ex Deo.

  A167000063 

 E san Paolo dice chiaramente che i seguaci di Cristo dovunque vadano, qualunque cosa facciano, devono essere contenti degli alimenti strettamente necessari per la vita, e degli abiti con cui coprirsi.

  A167000069 

 Perciò s. Paolo si sforzava di domarlo con severi castighi, sebbene {31 [229]} fosse affranto dalle fatiche.

  A167000105 

 Anzi lo stesso s. Paolo supplica a camminare fermi nella vocazione in cui ciascuno è chiamato.

  A167000105 

 Voi rispondete subito colle parole di s. Paolo che dico: Ciascuno sia perseverante nella vocazione in cui si trova.

  A167000247 

 Se poi qualche volta l' osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole dell' apostolo s. Paolo che dice: sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000181 

 E vero che dovrete portare con lui la croce; ma vi sarà di grande conforto il pensiero dell'Apostolo S. Paolo, che dice: Colui che patirà con Gesù Cristo sulla terra, godrà poi con Lui in eterno coronato di gloria in Cielo.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000134 

 Arpino curato dei ss. Pietro e Paolo, e del Teol.

  A173000205 

 Tale è l'insegnamento dell'apostolo Paolo, il quale scriveva ai fedeli di Corinto: «Non sapete voi, che siete tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? (I, ad Chor.


don bosco-severino.html
  A177000166 

 L'autore difatto intraprende a raccontare l'origine dei Valdesi e li fa direttamente discepoli di s. Paolo.

  A177000209 

 Con queste continue variazioni, aggiunte, rinnegazioni ne' punti più importanti {88 [88]} della religione, i Valdesi allontanaronsi sempre più dalla vera Chiesa la quale è sempre la stessa ed ha sempre il medesimo Maestro come dice s. Paolo: Christus heri et hodie

  A177000304 

 - Un tuo amico, Paolo Bordis, nol conosci più?.

  A177000313 

 - Paolo, io prendo parte a' tuoi mali, perchè la mia coscienza al par della tua è orribilmente travagliata.

  A177000315 

 - Caro Severino, mi soggiunse, non so se domani sarò ancora in vita: ricordati di dire a mio fratello che gli domando perdono dello scandalo dato; di' anche all'antico nostro Direttore spirituale che fui ingrato; che mi dia l'assoluzione, se può; digli che io sono lo sventurato Paolo Bordis, cui egli ha raccomandato tante volte di non aspettare in punto di morte a fare una buona confessione; che non l'ho ascoltato; adesso vorrei confessarmi, e non posso.

  A177000316 

 - Paolo, fatti coraggio, dimani andrò a domandare consiglio a chi può darcelo, e lo seguiremo ambidue.

  A177000318 

 - Caro Paolo, datti pace, finchè c'è fiato, c' è vita; ma se per disgrazia venisse {149 [149]} a trovarti in patito di morte, dimanda a Dio perdono de' tuoi peccati con tutto il fervore possibile, e prometti di confessarti ai primo momento in cui ti sarà possibile.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000002 

 Albera Paolo Sacerdote.

  A179000111 

 Berardo Paolo ch.

  A179000140 

 Ferrerò Paolo stud.

  A179000175 

 Raschia Paolo coad.

  A179000241 

 Berardo Paolo ch.

  A179000261 

 Ferrero Paolo stud.

  A179000285 

 Raschia Paolo coad.

  A179000398 

 Albera Paolo.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000008 

 " Disse e fece; e riportò compiuta vittoria del suo naturale da parere che non fosse più desso, ma sì bene Iddio che operasse in lui secondo il detto dell'apostolo san Paolo: Vivo ego, jam non ego; vivit vero in me Christus.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000002 

 Ma più che lo studio forse gli dovette servire di profitto e di aiuto a superare gli ostacoli che incontrava, la pietà, la quale, se al dir di s. Paolo, è utile ad ogni cosa, lo è certamente in modo particolare per l'avanzamento nello studio.

  A184000076 

 La vita del nostro buon ch. Salvo Paolo ci conferma una volta più in questa grande verità.

  A184000077 

 Paolo fin dai primi anni ebbe a provare la tribolazione, che fu poi sempre un distintivo della sua vita.

  A184000080 

 La pia donna dal canto suo nulla lasciava d'intentato perchè il Paolo crescesse buono e religioso, e quando il fanciullo manifestò la volontà di dedicarsi allo stato ecclesiastico, essa non solo non mise ostacolo {79 [47]} di sorta; ma tenendosi per fortunata che il Signore si degnasse di scegliere uno de' suoi figliuoli a suo ministro ne lo ringraziò, e volle, da madre cattolica chiederne la benedizione, e quasi direi far confermare la cosa dal Sommo Pontefice, dal gran Pio IX di felice memoria.

  A184000089 

 Tali effetti appunto recarono gli scrupoli al nostro Paolo, che andò ognora più perfezionandosi con liberarsi anche da' leggeri difetti.

  A184000091 

 Anche questo pensiero per molto tempo tormentò il nostro Paolo, ed in chiesa e fuori di chiesa, o di giorno e di notte andava pensando: chi sa se io ancora potrò salvarmi? La sua più grande consolazione era nel trovarsi presso al caro padre dell'anima sua D. Bosco, che avvicinava ogni volta che gli era possibile, ed il caro padre conoscendo la sua ambascia interiore, lo sceglieva tra la turba dei giovani che l'attorniava, guardavalo con occhio benigno, mettevagli le mani sul capo, e sorridendo servivasi dell'analogia del suo cognome Salvo con lo stato di salvazione dicendogli: "Oh eccolo qui quegli che è sempre Salvo; esso anche facendo dei peccati, alla barba dei demonii è sempre salvo.

  A184000094 

 Vi si reco il Paolo, e quivi fu trattato con ogni possibile attenzione; tutto si tentò per migliorarne la salute; ma ben presto si scorse, non che giovargli, quell'aria precipitare la sua malattia, ed il dottore di Varazze gli fe' premura che tornasse all'aria nativa, dove solo era da sperar qualche miglioramento.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000002 

 Ricordiamo ancora le sante indulgenze accordate dalla medesima santa Madre Chiesa a coloro che insegnano ed imparano la dottrina cristiana e secondo la Costituzione Ex credito Nobis del 6 ottobre 1607 di Paolo II sono le seguenti:.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000078 

 D. Chi era s. Paolo?.

  A189000079 

 R. S. Paolo conosciuto prima sotto il nome di Saulo nato a Tarso capitale della Cilicia da parenti ebrei della tribù di Beniamino, aveva un' indole focosa e molto intraprendente.

  A189000083 

 Ma Paolo lasciando dire, e pensare quel che ognuno voleva intorno alla sua conversione, si fortificava nella fede, e disputando contro gli Ebrei tutti li confondeva provando loro colle Sacre Scritture, e più ancora co'suoi miracoli che Gesù Cristo era veramente il Messia predetto dai Profeti, è inviato da {39[197]} Dio per esser il Salvatore degli uomini.

  A189000083 

 Quelli che sapevano la smania, ed il furore che Paolo aveva prima spiegato contro i fedeli, rimasero attoniti ad un sì repentino cangiamento.

  A189000087 

 Nata in Iconio da nobile famiglia, all'età di 18 anni ella era stata promessa in matrimonio ad uno dei più illustri giovani del paese, ma istrutta dall'Apostolo san Paolo (an.

  A189000094 

 S. Paolo la portò nell'Arabia, nell'Asia minore, nella Macedonia, nella Grecia, d'onde andò a raggiungere S. Pietro nella capitale del mondo.

  A189000097 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca, e di s. Giovanni; gli atti apostolici scritti da s. Luca; le quattordici lettere di san Paolo; quella di s. Giacomo; due di s. Pietro; tre di s. Giovanni; una di {47[205]} s. Giuda; e finalmente l'Apocalissi di s. Giovanni.

  A189000099 

 Questo Principe insensato e crudele aveva incendiato tutta la città di Roma, solo per piacer di vederla abbruciare; poi gettò tutta la malvagità di quest' azione sovra i cristiani, ch'egli sommamente odiava, perchè s. Paolo aveva fatto delle conversioni sin nel proprio di lui palazzo.

  A189000100 

 D. Qual fu la morte di s. Pietro, e di s Paolo?.

  A189000102 

 Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglia distante da Roma nel luogo detto le acque Salvie, dove giunto gli fu troncata la testa.

  A189000161 

 Il primo di questi solitari fu s. Paolo nato nella Tebaide l'anno 229.

  A189000162 

 Colà Paolo senz'altra compagnia che i mostri dell'Affrica, visse novantadue anni senza cure, e senza angustie.

  A189000162 

 Dio non lo fece conoscere che al gran s. Antonio dopo molti anni trascorsi in quel selvaggio ritiro, e solamente poco prima della morte di Paolo, la quale non avvenne che a centotredici anni di sua vita, nell'an.

  A189000306 

 S. Paolo eremita, usava cantar le sue preci con tre pietruzze al modo che noi le cantiamo coi grani del rosario.

  A189000438 

 Bonifacio VIII l'anno 1300, al vedere un concorso di gente si maraviglioso, che pareva essersi ivi aperte le porte del Cielo, diede pel {257[415]} primo una bolla, con cui istituì il giubileo, cioè l'indulgenza plenaria per tutti i fedeli, che, confessati e pentiti dei loro falli, visitassero le chiese degli Apostoli Pietro e Paolo.

  A189000476 

 Nel secolo decimo quinto Paolo II, diede ai Cardinali per distintivo la porpora.

  A189000500 

 Durò questo Concilio diciott'anni, cominciando nel 1545 sotto Paolo III, continuando sotto Giulio III, finchè fu gloriosamente terminato sotto Pio IV. Lo scopo suo primario fu di proscrivere gli errori di Calvino e di Lutero.

  A189000551 

 R. Nel secolo XVI Paolo IV per ristabilire nella sua fermezza la fede, e correggere i costumi, promulgò un indice dei libri proibiti.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000054 

 - La persecuzione di Gerusalemme parve alquanto mitigarsi per la morte di Erode e per la conversione di san Paolo, uno dei più fieri persecutori, conosciuto prima sotto al nome di Saulo.

  A190000054 

 San Paolo e sua conversione.

  A190000055 

 Dura cosa ti è il ricalcitrare contro al pungolo.» Che volete che io faccia? soggiunse Paolo: «Alzati, conchiuse la voce, entra in Damasco, e là ti sarà detto quanto hai da fare.» Paolo si rialza, ed aperti gli occhi, si accorge di essere divenuto cieco.

  A190000056 

 Quelli che sapevano il furore, che Paolo aveva contro ai cristiani, rimasero stupiti a quei repentino cangiamento.

  A190000057 

 - Fra i primi frutti della predicazione di s. Paolo si annovera s. Tecla, la quale patì tormenti atrocissimi e lunghi martini per la causa della fede; e quantunque per virtù divina non sia morta in essi, tuttavia è riguardata siccome la prima delle donne che abbia riportata la palma di martire.

  A190000057 

 Ma udendo le prediche di s. Paolo, essa rimase talmente innamorata della virtù della verginità, che rinunziò di buon grado a quella vantaggiosa proposta.

  A190000059 

 Venne eziandio a Roma per ispargere i suoi errori tra quel popolo tuttora immerso nell'idolatria; ma mentre voleva dar segno di sua potenza sollevandosi in aria sostenuto invisibilmente dai demoni, san Pietro e s. Paolo fecero preghiera a Dio, e il misero Simone cadendo precipitosamente a terra, si sfracellò le membra e fece manifesta la sua impostura.

  A190000060 

 {32 [32]} S. Paolo portò la fede nell'Arabia, nell'Asia minore, nella Macedonia, nella Grecia, quindi andò a raggiungere s. Pietro nella capitale del romano impero.

  A190000061 

 Questi scritti sono i quattro vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Gioanni; gli atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e 1'Apocalissi di s. Giovanni.

  A190000065 

 La questione cominciò ad essere agitata nella città d'Antiochia, d'onde s. Paolo e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro, che allora trovavasi in Gerusalemme.

  A190000068 

 Altro pretesto di incrudelire contro i seguaci di G. Cristo egli lo prese da ciò che, come fu detto, s. Pietro e san Paolo colle loro preghiere avevano procurata la rovina di Simon Mago, e fatte delle conversioni nello stesso palazzo imperiale a segno che non pochi dei cari a Nerone si erano fatti cristiani.

  A190000069 

 - I due più insigni martiri della persecuzione di Nerone furono i principi degli apostoli Petro e Paolo.

  A190000069 

 A quelle notizie Nerone viepiù furioso comandò che i due apostoli fossero messi a morte, condannando s. Pietro alla croce e s. Paolo ad essere decapitato.

  A190000069 

 Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglia al di là di Roma nel luogo detto Le acque salvie dove gli fu troncata la testa.

  A190000069 

 Martirio di s. Pietro e di s. Paolo.

  A190000080 

 S. Lino rinnovò il precetto di s. Paolo e stabilì che tutti dovessero recarsi in chiesa con modestia, e le donne vi intervenissero col capo coperto

  A190000144 

 In oltre egli dice, che converrebbe ricorrere alle chiese che furono fondate e governate dagli apostoli per sapere la verità; ma che essendo cosa troppo lunga lo andarle a consultare una per una, basta per tutte il ricorrere alla Chiesa più grande, più antica e conosciuta da tutto il mondo, alla Chiesa fondata in Roma dai gloriosi apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la tradizione che ha ricevuta da'suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.

  A190000177 

 Credi tu quel che leggi, disse s. Paolo? Sì, io credo fermamente.

  A190000177 

 Mentre il papa così parlava, apparve s. Paolo apostolo in forma di venerando vecchio che disse a Valeriano: Leggi il libro che ti porgo, e se hai fede, sarai purificato e vedrai l'angelo di cui Cecilia ti ha parlato.

  A190000211 

 S. Paolo primo eremita.

  A190000212 

 Primo eremita, ossia primo di questi solitari, fu s. Paolo, nato presso alle Tebaide nel 229.

  A190000213 

 Colà Paolo senz'altra compagnia che le fiere dell'Africa visse novantadue anni quasi affatto sconosciuto agli uomini.

  A190000213 

 Iddio lo fece poscia conoscere al gran s. Antonio dopo molti anni trascorsi da quest'altro solitario in quel selvaggio ritiro, e solamente poco prima della morte di Paolo, la quale avvenne a'centotredici anni di sua vita nel 342.

  A190000228 

 Essi confessavano la fede piuttosto coi fatti che colle parole, secondo il consiglio del Salvatore che disse: «Quando siete perseguitati in una città, fuggite in un'altra.» Così fece s. Paolo primo eremita, s. Atanasio vescovo di Alessandria ed altri.

  A190000258 

 Paolo di Samosata deposto dalla sede di Antiochia ricusava di cedere il palazzo episcopale al suo successore.

  A190000283 

 S. Lino rinnovò il precetto di s. Paolo, che le donne vadano in chiesa col capo velato.

  A190000316 

 - Costantino a fine di dare splendore al cristianesimo costrusse molte chiese, tra cui è celebre quella di s. Giovanni in Laterano, quella di s. Paolo fuori di Roma, e la Basilica di s. Pietro in Vaticano, così detta dal colle alle radici del quale fu edificata.

  A190000328 

 - Il primo e più celebro solitario, come si è detto, fu s. Paolo: ma egli non è riguardato come autore della vita monastica, perchè non ebbe molti seguaci, nè diede una regola fissa per questo genere di vita cristiana: sibbene s. Antonio egiziano è generalmente venerato come fondatore del monachismo.

  A190000331 

 Tutti sanno che san Paolo morì di 113 anni; s. Antonio di 105; s. Macario suo discepolo ne aveva 90; altro s. Macario di Nitria, anche discepolo di santo Antonio, visse fino a 100 anni.

  A190000374 

 - La vita monastica cominciata in s. Paolo, primo eremita, promossa, propagata e sottoposta a regole da s. Antonio nella Tebaide, applicata al clero in Italia da s. Eusebio di Vercelli, in Africa da s. Agostino, ricevette in Italia e per tutta Europa occidentale un sistematico ordinamento ed un'estensione maravigliosa per opera di s. Benedetto.

  A190000384 

 - Nel quarto secolo s. Paolo eremita usava contare le sue preghiere con tre pietruzze nel modo, che noi le contiamo co'grani del Rosario.

  A190000425 

 Fin da fanciullo presagì la sua futura grandezza; imperocchè ignaro affatto di lettere, scherzando nella bottega di un falegname con trucioli, cioè con quelle sottili falde che trae la pialla in ripulire il legname, formò queste parole: «comanderai da un mare all'altro.» Dapprima si fece religioso a Cluny, {211 [211]} poi a s. Paolo presso Roma, ma la sua dottrina, santità, perspicacia e fermezza gli meritarono di essere creato cardinale, e in tutta realtà fu sotto cinque pontefici suoi antecessori valido sostegno della santa sede.

  A190000520 

 Nel secolo decimoquinto Paolo II diede ai cardinali per distintivo la veste rossa, ossia la porpora, siccome vedemmo a suo luogo.

  A190000540 

 - La congregazione dei Chierici Regolari di s. Paolo, detti anche Barnabiti, fu instituita (anno 1530) dal venerabile Antonio {274 [274]} Maria Zaccaria, sacerdote cremonese, e dal ven.

  A190000541 

 Ebbero il nome di Chierici Regolari di s. Paolo perchè si elessero a principale patrono quel grande apostolo, di cui studiavano d'imitare le virtù e lo zelo nel procurare la salute delle anime.

  A190000557 

 Il suo corpo si venera tuttora con gran concorso di fedeli nella chiesa di s. Paolo in Napoli.

  A190000574 

 Fu infatti convocato da papa Paolo III a Trento, città del Tirolo italiano, e prese nome di Concilio Tridentino.

  A190000574 

 Questo concilio durò più di 18 anni, perchè interrotto parecchie volte per causa della pestilenza o delle guerre; imperocchè aperto l'anno 1545 da Paolo III, fu continuato sotto a Giulio III, e felicemente terminato nell'anno 1563 sotto Pio IV, per cura dell'infaticabile s. Carlo Rorromeo.

  A190000584 

 Esso fu beatificato da papa Paolo V nel 1621, vivendo ancora sua madre, la quale colse il più bel premio dalla buona educazione che gli aveva dato.

  A190000593 

 Fattosi poi sacerdote, chiamò in aiuto altri compagni, dando così principio alla congregazione dei ministri degl'infermi, la quale nel 1586 venne approvata da Paolo V..

  A190000607 

 - Ovada, paese del Piemonte, sarà sempre celebre nei fasti della Chiesa per aver dati i natali a s. Paolo della Croce.

  A190000607 

 S. Paolo della Croce e i Passionisti.

  A190000637 

 - Nel secolo XVI Paolo IV promulgò un indice de'libri proibiti.

  A190000725 

 della Grecia fra la Tessaglia e l'Epiro o, {381 [381]} Livadia e Romeia, dove predicò s. Paolo; Corinto ne è la capitale.

  A190000789 

 Altra Antiochia detta di Pissidia è nell'Asia Minore, ove i Giudei mossero persecuzione contro a s. Paolo ed a s. Barnaba.

  A190000818 

 Ivi predicò s. Paolo.

  A190000837 

 dell'Eliade, dove predicò s. Paolo, ora capitale del regno della Grecia.

  A190000960 

 S. Paolo vi stette due anni prigioniero.

  A190000982 

 S. Paolo e s. Barnaba ivi predicarono il Vangelo.

  A190001013 

 S. Paolo predicò ai Corinti e loro scrisse due lettere.

  A190001024 

 S. Paolo vi dimorò qualche tempo, e partendo stabilì s. Tito Vescovo dei Cretesi.

  A190001033 

 S. Paolo fu battezzato in questa città.

  A190001041 

 Derbe, città della Licaonia nell'Asia Minore, dove andarono s. Paolo e s. Barnaba dopo essere stati scacciati da Iconio.

  A190001064 

 S. Paolo predicò agli Efesini e loro scrisse una lettera; s. Gio. Ev.

  A190001084 

 È anche il leggere che fa il sacerdote, e nella messa solenne il soddiacono uno squarcio delle epistole di s. Paolo, o d'altro Apostolo.

  A190001096 

 Estasi (greco, rapimento ), stato dell'uomo rapito a contemplare le cose celesti, sospese le funzioni dei sensi, come fu di s. Paolo quando fu rapito al 3° cielo.

  A190001118 

 S. Paolo predicò ai Filippesi e loro scrisse una lettera.

  A190001129 

 Galazia, regione dell'Asia Minore; s. Paolo predicò ai Galati e loro scrisse una lettera.

  A190001174 

 Iconio, città della Licaonia, dove gli Ebrei mossero accanita persecuzione contro s. Paolo; o. Cogni.

  A190001229 

 Ivi approdò san Paolo quando recavasi a Roma per presentarsi a Nerone.

  A190001230 

 Lidda, città sul Mediterraneo, dove s. Paolo guarì un paralitico di nome Enea.

  A190001242 

 Listri o Listra, città della Licaonia, patria di san Timoteo, dove s. Paolo guarì un cieco di nascita.

  A190001265 

 Melita, isoletta al mezzodì della Sicilia, celebre per essersi s. Paolo quivi salvato dal naufragio.

  A190001267 

 Mamertino ( carcere ), antico carcere di Roma sotterraneo a'piè del Campidoglio, dove furono prigionieri s. Pietro e s. Paolo.

  A190001388 

 Pafo, città dell'isola di Cipro, dove s. Paolo converti il proconsolo Paolo, e castigò colla cecità il mago Elima.

  A190001397 

 dell'Asia Minore dove s. Paolo e san Barnaba predicarono il Vangelo.

  A190001423 

 Perge o Pera, città della Panfilia nell'Asia Minore, dove passò s. Paolo.

  A190001441 

 dell'Asia Minore, dove predicò s. Paolo.

  A190001629 

 della Cilicia nell'Asia Minore, patria di s. Paolo.

  A190001645 

 S. Paolo scrisse una lettera ai Tessalonicesi.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000409 

 Alcuni attribuirono a s. Paolo il Vangelo di s. Luca.

  A192000409 

 Fu guadagnato alla fede da s. Paolo, di cui fu fedele compagno nelle lunghe e faticose peregrinazioni di quel grande apostolo delle Genti.

  A192000409 

 Quando s. Paolo cita il suo Vangelo, intende il Vangelo di s. Luca, da lui approvato così da averlo in conto di opera sua.

  A192000409 

 Scrisse il suo Vangelo Panno 53 di Gesù Cristo raccogliendo le notizie avute da testimoni oculari e dai racconti uditi da s. Paolo.

  A192000512 

 Paolo aveva molto contribuito alla morte di s. Stefano, e poiché la sua età non gli permetteva di scagliar pietre contro al santo martire, custodiva le vestimenta de' compagni e li eccitava a metterlo presto a morte.

  A192000512 

 S. Paolo e sua conversione.

  A192000512 

 É questi s. Paolo, conosciuto prima sotto il nome di Saulo.

  A192000513 

 - Che volete io faccia? soggiunse Paolo.

  A192000513 

 Allora Paolo si rizzò da terra, aprì gli occhi e si accorse di essere divenuto cieco; di maniera che fu costretto a farsi condurre per mano dai suoi compagni sino a Damasco.

  A192000513 

 Quelli che sapevano il furore, cui Paolo nutriva contro i cristiani, rimasero stupiti a quel repentino mutamento.

  A192000516 

 Ma s. Pietro e s. Paolo avendo fatto una preghiera, i demoni perdettero la loro forza, e il misero Simone, cadendo precipitosamente a terra rimase sfracellato.

  A192000518 

 S. Paolo predicò nell'Arabia, nell'Asia Minore, nella Macedonia, nella Grecia; quindi andò a raggiungere s. Pietro nella capitale del Romano impero.

  A192000519 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli, come si è detto, di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Giovanni; gli Atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, {202 [408]} due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e l' Apocalissi di s. Giovanni.

  A192000521 

 La questione fu particolarmente agitata nella città di Antiochia, d'onde s. Paolo, e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro dimorante allora in Gerusalemme.

  A192000523 

 Erano essi sommamente odiati da lui, perchò s. Pietro e s. Paolo colle loro preghiere avevano procurato la rovina di Simon Mago, anzi avevano fatte delle conversioni nel medesimo palazzo imperiale.

  A192000524 

 In questa persecuzione i due principi degli Apostoli Pietro e Paolo coronarono il loro lungo apostolato colla palma del martirio.

  A192000524 

 Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglis più in là da Roma nel luogo detto Acque salvie.

  A192000524 

 Martirio di s. Pietro e di s. Paolo.

  A192000576 

 Si mostra ancora la casa di Anania, dove s. Paolo alloggiò dopo la sua conversione.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000015 

 Tali santuari e tali pellegrinaggi sono raccomandati da S. Paolo allorchè disse {8 [64]} che l'uomo dalle cose sensibili della terra viene sollevato a conoscere e gustare le cose spirituali ed invisibili del Cielo.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000081 

 Così il perfido Mari dopo di avere fatto girare l'infelice Valentino per alberghi, giuochi, caffè, balli, teatri, dopo averlo fatto viaggiare in varii paesi e città, finalmente riusci a sedurlo e per colmo di sventura ingolfarlo in quel vizio che S. Paolo vuole che sia nemmen nominato fra {37 [215]} i cristiani.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000002 

 Anacleto era nato in Atene, illustre città della Grecia, dove S. Paolo aveva predicato.

  A199000013 

 Il Santo, udito questo decreto, con trasporto di gioia esclamò: vi ringrazio, o {8 [452]} Signore, di avermi concesso un amore perfetto per voi e di avermi fatto degno delle stesse catene che già donaste al grande apostolo Paolo.

  A199000023 

 Onde scrivendo ai fedeli di Trallìa, che è una città dell'Asia Minore, pieno d'affetto loro diceva: «possa il mio spirito santificarvi, non solo di presente, ma anche quando possederò Iddio nella patria dei Beati.» Nella medesima lettera egli parla del Pontefice S. Anacleto colle seguenti parole: «Come s. Stefano faceva il sant' ufficio di Diacono a s. Giacomo; s. Lino e s. Timoteo a s. Paolo; così s. Clemente ed Anacleto facevano pure da Diaconi a s. Pietro.» V. Ep.

  A199000056 

 Questa pratica è specialmente basata sopra le parole di S. Paolo, scritte a S. Timoteo (Tim.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000027 

 Fece un decreto nel quale conferma quello che s. Paolo aveva raccomandato e che s. Anacleto aveva decretato, ne clericus comam nutriret (I. Cor. 11), vale a dire che gli ecclesiastici non portassero i capelli lunghi e li coltivassero a modo de' secolari.

  A200000096 

 È vero che alcuni vescovi dell'Asia Minore ricusarono di sottomettersi a questo decreto di s. Vittore, ma il Pontefice fu fermo nel mantenere la tradizione degli Apostoli; e poichè quei vescovi si mostrarono ostinati, s. Vittore, secondo l'autorità concessagli da Gesù Cristo, usata da s. Pietro e da s. Paolo, da s. Clemente e da' suoi antecessori, cioè di separare i cristiani pericolosi dalla società della Chiesa cattolica, non esitò di minacciare la scomunica a tutti quei vescovi.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000001 

 S. Paolo però la usa ora a significare il luogo ove i fedeli soglionsi radunare; ora la medesima moltitudine di fedeli radunati; talvolta chiama chiesa i fedeli di un regno, di una città, di una famiglia Lett.

  A201000033 

 S. Paolo prima di conferire la sacra ordinazione a Timoteo domandò una buona testimonianza da quelli che lo conoscevano.

  A201000058 

 Si sa però che egli lavorò pel vangelo in compagnia di s. Paolo, e quando questo santo Apostolo celebrava i divini misteri s. Lino lo assisteva e gli faceva da Diacono: Ep.

  A201000059 

 In compagnia del medesimo s. Paolo egli affrontò i più gravi pericoli, e neppure lo abbandonò quando fu posto in prigione; anzi in quella occasione gli rese importanti servigi.

  A201000061 

 Egli si adoperò con zelo infaticabile per conservare la fede, e incoraggire i fedeli al martirio, durante la prigionia di s. Pietro e di s. Paolo; accompagnò il caro maestro, e lo seguì fino al momento in cui fu crocifisso col Capo all' ingiù l' anno settantesimo di Gesù Cristo.

  A201000069 

 Noi cristiani diciamo che s. Lino non ha fatto altro che eseguire gli ordini di s. Pietro e rinnovare quello che s. Paolo aveva già comandato ai cristiani di Corinto ( Lett.

  A201000070 

 Scrisse anche due libri sul martirio di s. Pietro e di s. Paolo, di cui era stato testimonio.

  A201000096 

 Dopo la morte di s. Pietro e di s. Paolo, egli si diede a percorrere le chiese da lui fondate, e per provvedere ai bisogni delle altre chiese vicine, stabilì sua regolare dimora nella città di Efeso.

  A201000102 

 Quando s. Paolo dalle prigioni di Roma scriveva ai cristiani di Filippi, annoverò fra i suoi coadiutori Clemente con altri santi predicatori il cui nome era scritto nel libro della vita.

  A201000104 

 Avendo s. Clemente seguito s. Paolo a Roma, ebbe la bella sorte di udire a predicare s. Pietro, e di essere testimonio dei miracoli che i due apostoli operarono.

  A201000104 

 Essendosi recato a Filippi gli avvenne di udire s. Paolo a predicare.

  A201000111 

 La città di Corinto era stata istruita nella fede da s. Paolo, e quei fedeli furono per molto tempo proposti come modelli di virtù e santita.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000007 

 Eccolo: «Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre {6 [414]} Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perche molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A202000007 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me presso il Signor nostro Iddio.».

  A202000137 

 Essi sono Trofimo di Arles, Paolo di Narbona, Dionigi di Parigi, Graziano di Tours, Saturnino di Tolosa, Marziale di Limoges ed Austremonio di Alvernia.

  A202000138 

 S. Paolo si fermò dapprima in Begiers.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000015 

 Molte cose sull'esistenza del purgatorio e sui suffragi dei fedeli defunti, ricavate dal Santo Vangelo, dalle lettere di S. Paolo, dai Santi Padri e dai concilii, sono state dette l'anno scorso; come ognuno può vedere nel fascicolo intitolato: Due conferenze tra un prete ed un ministro protestante sul purgatorio.

  A203000037 

 Le veneriamo come erano venerati gli abiti di s. Paolo che guarivano ogni genere di malattia, purchè gli infermi avessero potuto essere da quelli toccati.

  A203000055 

 Egli era greco, nato in Atene, che è quella celebre città ove S. Paolo aveva predicato il Vangelo.

  A203000076 

 Affrettati di conseguire la palma gloriosa degli apostoli, quella palma che ottenne S. Paolo dopo moltissimi patimenti, e che ottenne S. Pietro col dare la vita in croce.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000010 

 Questi luoghi appellavansi tombe, parola, che vuol dire scavazione, o luogo scavato apposta, come appunto era la tomba del Salvatore, quella di S. Pietro, di san Paolo.

  A206000042 

 Questo luogo è posto a' pie del Campidoglio dalla parte di levante, molto celebre perchè ivi i due Principi, degli Apostoli S. Pietro e S Paolo e molti altri martiri soffrirono lunghi patimenti per la fede.

  A206000067 

 Si conservano alcune parti di braccio nell'oratorio di san Grisogono, in S. Agnese, a S. Maria in Cosmedin, nella chiesa di S. Tomaso da Parione, nella chiesa de' Ss. Sergio e Bacco presso l'arco di Settimio; frammenti di ossi a S. Paolo, nella chiesa di S. Cecilia ed Araceli, in S. Anastasio, in S. Simone del Ponte, in S. Trifone, in S. Maria della Cuppella, sotto l'altare di S. Matteo in Merolana, in san {42 [114]} Nicolò de' funarii, di S. Salvatore, di S. Maria del popolo, di S. Paolo presso la colonna Antonina, di S. Eustachio

  A206000081 

 La maggiore di queste porTe in tempo di giubileo serve di porta Santa, quando la Basilica dì S. Paolo è altrimenti occupata.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000012 

 Le oblazioni poi fatte dai fedeli alla Chiesa fossero in parte destinate ai Sacri Ministri, perchè, come dice {11 [305]} s. Paolo, chi serve all'altare deve vivere dell'altare.

  A207000025 

 Dette tali parole il vecchio, cioè s. Paolo, disparve.

  A207000025 

 Ma s. Paolo gli fece coraggio e gli disse: Leggi le parole di questo libro e se hai fede meriterai di essere purificato nelle acque della santificazione e vedrai l'angelo di cui Cecilia {19 [313]} ti ha parlato.

  A207000025 

 Quel vecchio era s. Paolo Apostolo delle genti.

  A207000025 

 «Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio padre di tutte le cose, che è padrone di tutto e governa tutti.» Terminato di leggere, s. Paolo disse a Valeriano: credi tu quel che hai letto? Sì, io credo, rispose vie più commosso Valeriano, questa è somma verità; credo, credo fermamente.

  A207000121 

 Con queste esecrabili parole quell'infelice chiamava la nostra santa Religione bestemmiando, come dice s. Paolo, quelle cose che ignorava.

  A207000148 

 Dopo molte cose proferite in disprezzo degli dei e di quelli che li adoravano, continuò cosi: Non sapete ciò che dice il Maestro, il Dottore dei Cristiani, il vaso di elezione Paolo Apostolo? Egli dice: sappiamo che un idolo è un nulla e che vi è un solo Dio in cielo e in terra.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000040 

 Iddio che, come dice s. Paolo, mai non permette che noi siamo tentati al di sopra delle nostre forze, la veniva di quando in quando consolando colle sue visite, colle sue divine dolcezze, rendendola vincitrice in ogni battaglia.

  A208000042 

 «Quando l' ebbi ricevuto provò l'anima mia tale unione con Dio, che ben compresi allora quelle parole di s. Paolo: Vivo io non più io, ma vive in me il mio Dio.

  A208000055 

 Laonde, quanto umile nella sua insufficienza, altreltanto {81 [355]} confidata al poter di Dio, non era difficoltà, nè contrasto, che valesse ad allontanarla dal servizio di Lui, ben potendo esclamare con s. Paolo: « Omnia possum in eo qui me conforlat.

  A208000063 

 Questo divino amore si era talmente insignorito di lei, che l' aveva intieramente trasformata in Dio, sicchè ben poteva dire con s. Paolo che ella più non viveva che colla vita e col cuore di Gesù, suo diletto sposo.

  A208000119 

 Imprimiamoci nella memoria la sentenza di s. Paolo, che non sarà coronato chi non avrà coraggiosamente combattuto; che non potrà essere con Gesù Cristo glorificato in Cielo chi non avrà sofferto con Gesù Cristo in terra.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000013 

 Se l'uffizio di vescovo è sempre mai eccessivamente difficile, e al dire di s. Paolo è un peso tale da atterrire gli stessi angeli, lo era assai più nei primi secoli della Chiesa.

  A211000027 

 Imperocchè ve ne erano di coloro, i quali invece di solennizzare la Pasqua nella prima domenica dopo il plenilunio di marzo, siccome avevano insegnato i santi Apostoli Pietro e Paolo e i sommi pontefici, la celebravano nel giorno stesso del plenilunio, qualunque fosse il dì della settimana in cui questo cadeva.

  A211000045 

 Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000001 

 Per questo motivo alla vita di s. Pietro facciamo succedere quella di s. Paolo.

  A214000001 

 San Paolo poi è quell'Apostolo che fu da Dio in maniera straordinaria chiamato a portare la Luce del Vangelo ai Gentili.

  A214000002 

 Onde s. Paolo essendo nato a Tarso era cittadino romano, qualità che portava con sè molti vantaggi; perciocchè si poteva godere dell' immunità dalle leggi particolari di tutti i paesi soggetti o alleati al romano impero, ed in qualunque luogo un cittadino Romano poteva appellarsi al senato od all' imperatore per essere giudicato.

  A214000002 

 Otto giorni dopo la sua nascita fu circonciso e gli fu imposto il nome di Saulo che fu di poi cangiato in quello di Paolo.

  A214000002 

 S. Paolo era Giudeo della tribù di Beniamino.

  A214000006 

 Questa preghiera fu il principio della conversione di Saulo; e s. Agostino dice precisamente che la Chiesa non avrebbe avuto in Paolo un apostolo, se il Diacono Stefano non avesse pregato.

  A214000021 

 Paolo rispose: Signore, eglino sanno come io fui persecutore e bestemmiatore del vostro santo nome, se sapranno ch' io mi sono convertito, certo seguiranno il mio esempio e si convertiranno anch'essi.

  A214000022 

 Deliberata così la partenza di Paolo i discepoli lo accompagnarono a Cesarea, {16 [182]} e di là lo inviarono a Tarso sua patria, colla speranza che avrebbe potuto vivere con minor pericolo tra i parenti e gli amici e cominciare anche in quella città a far conoscere il nome del Signore.

  A214000026 

 I due Apostoli predicando per tutta quell'isola vennero a Pafo capitale del paese dove risiedeva il proconsole ossia il governatore Romano di nome Sergio Paolo.

  A214000027 

 Anche il mago Elima atterrito da questa repentina cecità, riconobbe la potenza divina nelle parole di Paolo, e rinunziando all'arte magica, si convertì, fece penitenza ed abbracciò {21 [187]} la fede.

  A214000027 

 In quest' occasione Saulo prese il nome di Paolo sia in memoria della conversione di quel governatore, sia per essere meglio accolto fra i Gentili, perciocchè Saulo era nome ebreo, Paolo in vece era nome romano.

  A214000028 

 Barnaba lo avrebbe volentieri ancor tenuto; ma Paolo scorgendo in lui una certa pusillanimità ed incostanza pensò di rimandarlo a sua madre in Gerusalemme.

  A214000028 

 Raccolto in Pafo non piccolo frutto della loro predicazione, Paolo e Barnaba con altri compagni s'imbarcarono alla volta di Perga città della Pamfilia.

  A214000029 

 Da Perga S. Paolo andò con S. Barnaba ad Antiochia di Pisidia, così detta per distinguerla da Antiochia di Siria che {22 [188]} era la gran capitale dell' Oriente.

  A214000029 

 Paolo che non altro aspettava che l'opportunità di parlare si levò in piedi, indicò colla mano che facessero tutti silenzio, e prese a parlare cosi: «Figliuoli d'Israele, e voi tutti che temete il Signore, poichè mi invitate a parlare, vi prego di udirmi con quell'attenzione che merita la dignità delle cose che sono per dirvi.».

  A214000029 

 dottori della legge lessero un brano della Bibbia che diedero di poi a Paolo con preghiera di dir loro qualche cosa di edificante.

  A214000032 

 Finito il discorso, tutti gli uditori si ritirarono in silenzio meditando le cose udite da S. Paolo.

  A214000033 

 Appena S. Paolo si pose a predicare, subito i dottori della sinagoga si levarono.

  A214000033 

 I buoni erano pieni di gioia alle parole di salute loro annunziate, ma gran parte de' giudei sempre persuasi che il Messia dovesse ristabilire la potenza temporale della loro nazione, e vergognandosi di riconoscere per Messia colui che i loro principi avevano condannato a morte ignominiosa, accolsero con dispetto la predica di Paolo.

  A214000033 

 Opposero dapprima delle difficoltà; quando poi si accorsero di non poter resistere {25 [191]} alla forza delle ragioni con cui S. Paolo provava le verità della fede, si abbandonarono agli schiamazzi, alle ingiurie, alle bestemmie.

  A214000035 

 Così costretti Paolo e Barnaba partirono da quello sventurato paese, e nell'atto della loro partenza secondo il comandamento di Gesù Cristo scossero {26 [192]} la polvere dei loro piedi in segno di rinunziare per sempre ad ogni commercio con essi, come uomini riprovati da Dio e colpiti dalla divina maledizione.

  A214000036 

 Fra i molti miracoli che Dio operò per mano di san Paolo in questa missione fu luminoso quello che siamo per riferire.

  A214000036 

 Paolo e Barnaba cacciati dalla Pisidia si recarono nella Licaonia, altra provincia dell'Asia Minore, e si portarono ad Iconio che ne era la capitale.

  A214000037 

 Avendo udito che S. Paolo operava miracoli strepitosi sentissi nascere in cuore viva fiducia di poter anche egli per tal mezzo avere la salute come tanti altri l'avevano già ottenuta.

  A214000037 

 E secondo tale erronea supposizione chiamavano Barnaba Giove, perchè lo scorgevano di sembiante più maestoso, e Paolo che parlava con maravigliosa facondia, chiamavano Mercurio, il quale presso ai gentili era l'interprete e messaggero di Giove e il dio dell'eloquenza.

  A214000037 

 Preparate le vittime, le corone, e quanto facesse d' uopo per la funzione, portarono ogni cosa avanti la casa ove albergavano Paolo e Barnaba volendo in tutti i modi far loro un sacrifizio, I due Apostoli accesi di santo zelo si gettarono nella turba e in segno di dolore lacerandosi le vesti gridarono: Olà, che fate, o miseri? Noi siamo uomini mortali simili a voi, noi appunto con tutto lo spirito vi esortiamo di convertirvi dal culto degli Dei al culto di quel Signore, il quale ha creato il cielo e la terra, e che sebbene pel passato abbia tollerato che i gentili seguissero le loro {29 [195]} follie, ha però somministrati chiari argomenti dell'esser suo e della sua infinita bontà con opere che lo fanno conoscere supremo padrone di ogni cosa.

  A214000038 

 Così coloro che pochi giorni prima li veneravano come Dei, ora li gridano malfattori, e poichè S. Paolo aveva singolarmente parlato, perciò la rabbia fu tutta rivolta contro di lui.

  A214000039 

 I discepoli con altri fedeli, avendo saputo, o forse veduto ciò che era stato fatto a Paolo, si radunarono intorno al corpo di lui piangendolo come morto.

  A214000039 

 Ma ne furono presto consolati; perciocchè o Paolo fosse veramente morto, o fosse soltanto tutto pesto nella persona, Iddio in un istante lo fece ritornare sano e vegeto come prima, a segno che egli potè levarsi da se medesimo, e attorniato dai discepoli ritornare alla città di Listri tra quei medèsimi che poco prima l'avevano battuto a morte.

  A214000040 

 Paolo e Barnaba visitarono molte città dove avevano già predicato, e osservando i gravi pericoli cui trovavansi esposti coloro che da poco tempo erano venuti alla fede, ordinarono Vescovi {31 [197]} e Sacerdoti che avessero cura di quelle chiese.

  A214000041 

 Fra le conversioni operate in questa terza missione di Paolo è molto celebre quella di S. Tecla.

  A214000041 

 Trovatasi un giorno ad ascoltare S. Paolo mentre predicava intorno al pregio della verginità, si sentì innamorare di questa preziosa virtù.

  A214000043 

 Dio aveva ciò comandato affinchè s. Paolo riconoscesse in s. Pietro il Capo della Chiesa, e così tutti i Fedeli comprendessero come i due principi degli Apostoli predicavano una medesima fede, un solo Dio, un solo battesimo, un solo Salvator Gesù Cristo.

  A214000043 

 Dopo le fatiche e i patimenti sofferti da Paolo e da Barnaba nella loro terza missione, contenti delle anime che loro era riuscito di condurre all'ovile di Gesù Cristo ritornarono ad Antiochia di Siria.

  A214000044 

 Fra le altre cose fu colà convenuto che Pietro con Giacomo e Gioanni si applicherebbe in maniera speciale per condurre i Giudei alla Fede; Paolo e Barnaba attendessero principalmente alla conversione de' Gentili.

  A214000044 

 Paolo parti in compagnia di Barnaba conducendo {34 [200]} seco un discepolo di nome Tito, guadagnato alla fede nel corso di questa terza missione.

  A214000045 

 Dimorò Paolo quindici giorni in quella città dopo cui ritornò co' suoi compagni in Antiochia.

  A214000045 

 Le contese andarono tanto oltre che non potendosi altrimenti acquetare fu risoluto di inviare Paolo e Barnaba in Gerusalemme per consultare {35 [201]} il Capo della Chiesa affinchè così da lui fosse decisa la questione.

  A214000046 

 Avendo noi inteso che alcuni venuti di qua hanno turbato ed angustiato le vostre coscienze con idee arbitrarie, è sembrato bene a noi qui radunati di scegliere e mandare a voi Paolo e Barnaba, uomini a noi carissimi, che sacrificarono la loro vita pel nome di nostro Signor Gesù Cristo.

  A214000046 

 Colà Paolo e Barnaba esposero lo stato della quistione che fu da s, Pietro definita e confermata dagli altri Apostoli nella maniera seguente: «Gli Apostoli e gli anziani ai fratelli convertiti dal gentilesimo, che dimorano in Antiochia e nelle altre parti della Siria e della Cilicia.

  A214000047 

 Giunti Paolo e Barnaba con Sila e Giuda in Antiochia pubblicarono la lettera col decreto del concilio, con cui non solo acquetarono il tumulto, ma riempirono i fratelli d'allegrezza riconoscendo ognuno la voce di Dio in quella di s. Pietro e del concilio.

  A214000049 

 S. Paolo venuto a notizia di questo fatto avvisò pubblicamente s.Pietro, il quale con ammirabile umiltà ricevette l'avviso senza proferire parole di scusa; anzi d'allora in poi divenne amicissimo di s. Paolo e nelle sue lettere non soleva chiamarlo con altro nome se non con quello di fratello carissimo.

  A214000050 

 Non molto dopo venne a Paolo in pensiero di visitare le chiese a cui aveva predicato.

  A214000050 

 Paolo e Barnaba predicarono qualche tempo il Vangelo nella città di Antiochia adoperandosi eziandio per diffonderlo nei paesi vicini.

  A214000050 

 S. Paolo non giudicava così: tu vedi, diceva a Barnaba, che costui non è {39 [205]} uomo da potersene fidare; certamente ti ricordi come giunti a Perga della Pamfilia ci abbandonò.

  A214000052 

 Barnaba andò con Giovanni Marco nell'Isola di Cipro e visitò quelle chiese dove aveva con s. Paolo predicato nell` antecedente missione.

  A214000052 

 Giovanni Marco questa volta fu costante, e lo vedremo poi fedele compagno di s. Paolo che ebbe a lodar molto lo zelo e la carità di lui.

  A214000053 

 S. Paolo preso seco Sila, colui che eragli stato posto per compagno a portare gli atti del concilio di Gerusalemme in Antiochia, intraprese il suo quarto viaggio e andò a visitare varie chiese da lui fondate.

  A214000054 

 Paolo aveva già conosciuta la bell'indole di questo discepolo, e nell'animo suo aveva designato di farne un cooperatore del Vangelo, cioè consacrarto prete e prenderselo per compagno ne' suoi lavori apostolici.

  A214000054 

 Prima però di conferirgli la sacra ordinazione Paolo ne dimandò informazioni dai fedeli di Listri, e trovò che tutti levavano a cielo questo buon giovane magnificando la sua virtù, la modestia, il suo spirito di orazione; e ciò dicevano non solo que' di Listri ma eziandio quelli d`Iconio e delle altre città vicine, e tutti presagivano in Timoteo un zelante sacerdote ed un santo Vescovo.

  A214000055 

 A queste luminose testimonianze Paolo non ebbe più alcuna difficoltà di consacrarlo sacerdote.

  A214000055 

 Paolo adunque preso seco Timoteo con Sila continuò la visita delle chiese, raccomandando a tutti di osservare e tenersi fermi alle decisioni del concilio di Gerusalemme.

  A214000055 

 Paolo co' suoi compagni traversò la Galazia e la Frigia per portare il Vangelo nell'Asia, ma lo Spirito Santo glielo vietò.

  A214000055 

 Qui per Asia, ove divisava di andare s. Paolo, intendesi una porzione dell'Asia proconsolare posta attorno ad Efeso e compresa fra il monte Tauro, il Mar Nero e la Frigia.

  A214000055 

 S. Paolo allora pensò di andare nella {42 [208]} Bitinia che è un'altra provincia dell'Asia Minore un po' più verso il Mar Nero, ma neppure ciò gli fu da Dio permesso.

  A214000056 

 Da questa visione s. Paolo conobbe la volontà del Signore, e senza più si preparò a passare il mare per recarsi in Macedonia.

  A214000056 

 Mentre s. Paolo era nella Troade gli apparve un Angelo vestito da uomo ad uso dei Macedoni, il quale stando in piedi innanzi a lui si fece a pregarlo così: Deh! abbi pietà di noi; passa nella Macedonia e vieni in nostro soccorso.

  A214000057 

 Anche {43 [209]} il libro intitolalo Atti degli Apostoli da cui noi ricaviamo quasi tutte le cose che diciamo di S. Paolo, è opera di S. Luca.

  A214000057 

 Egli fu per Paolo quello che S. Marco era per S. Pietro; e al pari di lui scrisse il Vangelo che noi leggiamo sotto il nome di Vangelo secondo Luca.

  A214000057 

 Nella Troade si unì a s. Paolo un suo cugino di nome Luca che gli riuscì di grande aiuto nelle sue fatiche apostoliche.

  A214000058 

 Paolo adunque, secondo l'avviso dell'angelo, insieme con Sila,Timoteo e Luca s'imbarcò da Troade, navigò l'arcipelago (che divide l'Europa dall'Asia) e con prospera navigazione arrivò all'isola di Samotracia, quindi a Napoli, non la capitale del regno di Napoli, ma una piccola città sul confine della Tracia e della Macedonia.

  A214000059 

 In giorno di sabato Paolo co' suoi compagni uscì dalla città sulla riva di un fiume ove trovarono una proseuca con entro alcune {44 [210]} donne.

  A214000060 

 Essa genera la fede; ma deve essere udita e spiegata dai sacri ministri, siccome diceva il medesimo S. Paolo: fides ex auditu, auditus autem per verbum Christi.

  A214000060 

 Paolo non voleva accondiscendere, ma ella fece tali istanze che egli dovette accettare.

  A214000061 

 Costei adunque si mise a seguitare S. Paolo e i suoi compagni gridando loro dietro così: questi uomini sono servi dell'altissimo Iddio; essi vi mostrano la strada della salute.

  A214000061 

 S. Paolo co' suoi compagni andavano or qua or là spargendo il seme della parola di Dio per la città di Filippi.

  A214000061 

 S. Paolo la lasciò dire senza por mente, finchè annoiato e sdegnato si volse a quello Spirito maligno, che parlava per bocca di lei e disse in tuono minaccioso: In nome di {46 [212]} Gesù Cristo ti comando che tu esca sull'istante da questa fanciulla.

  A214000062 

 Lo Spirito maligno voleva che S. Paolo lo lasciasse in pace, e così il volgo credesse che fosse la medesima dottrina quella di Paolo e le indovinazioni di quella indemoniata.

  A214000062 

 Voi, o lettori, comprenderete la ragione per cui il demonio lodava S. Paolo, e questo santo apostolo ne abbia rifiutate le lodi.

  A214000063 

 I padroni di quella fanciulla avendo veduto che col demonio era andata ogni speranza di guadagno, si sdegnarono fortemente contro S. Paolo, e senza aspettare sentenza alcuna presero lui e i suoi compagni e li condussero al Palazzo della Giustizia.

  A214000064 

 I medesimi giudici si mostrarono pieni di dolore e stracciandosi di dosso le vesti, senza fare alcun processo, senza esaminare se vi fosse delitto o no, li fecero battere fieramente con verghe, e quando furono o sazii o stanchi di batterli, ordinarono che Paolo e Sila venissero condotti in prigione, imponendo al carceriere di guardarli colla massima diligenza.

  A214000065 

 Paolo, o pel chiaror della luna o al lume di qualche lampada, veduto quell'uomo in tal atto di disperazione, fermati, si pose a gridare, non farti alcun male, eccoti siamo qui tutti.

  A214000065 

 Preso da maraviglia e mosso da un interior lume della grazia di Dio, tutto tremante si getta a' piedi di Paolo e di Sila dicendo: signori, che debbo io fare per esser salvo?.

  A214000066 

 Ognuno può immaginarsi quanta allegrezza abbia provato Paolo in suo cuore a tali parole! egli si volse a lui e rispose: credi nel Figliuol di Dio Gesù Cristo e sarai salvo tu e tutta la tua famiglia.

  A214000067 

 Quei nuovi fedeli vedendo Paolo e Sila sfiniti e cadenti per le battiture e pel lungo digiuno, corsero tosto ad apprestar loro la cena, colla quale furono ricreati.

  A214000067 

 Sicchè s. Paolo vedendoli pieni di fede, e della grazia dello Spirito Santo, tutti li battezzò.

  A214000068 

 Ma a Paolo sembrò doversi fare altrimenti.

  A214000069 

 A tale predicazione alcuni credettero ed abbracciarono la Fede; {52 [218]} ma altri, specialmente Ebrei, si mostrarono ostinati e con grande odio si levarono contro di s. Paolo.

  A214000069 

 E poichè Sila e Paolo avevano preso alloggio presso un certo Giasone, corsero tumultuando alla casa di lui per trarli fuori e condurli davanti al popolo.

  A214000069 

 Ma Sila e Paolo vedendo inutile ogni fatica in quella città {53 [219]} seguirono i consigli de' Fratelli e si recarono a Berea, altra città di quella provincia.

  A214000069 

 Paolo co' suoi compagni partì da Filippi lasciando ivi le due famiglie di Lidia e del carceriere guadagnate a Gesù Cristo.

  A214000070 

 A Berea Paolo si mise a predicare nella Sinagoga degli Ebrei, cioè si pose nello stesso pericolo, da cui poco prima era stato quasi per miracolo liberato.

  A214000070 

 Paolo allegava sempre quei tratti della Bibbia che riguardavano a Gesù Cristo, e gli uditori correvano tosto a riscontrarli e a verificare i testi da lui citati; e trovandoli corrispondere con esattezza, si piegavano alla verità e credevano al Vangelo.

  A214000071 

 Ma Paolo nel licenziare coloro, che l'avevano accompagnato, raccomandò loro con gran premura che dicessero a Sila e a Timoteo di venirlo a raggiungere il più presto possibile.

  A214000071 

 S. Paolo era principalmente {54 [220]} cercato come colui che sosteneva in particolar maniera la predicazione.

  A214000073 

 Perciò Dio solo poteva fare che le parole di s. Paolo potessero cangiar cuori così inveterati nel vizio e alieni dalla vera virtù, e fare che abbracciassero e professassero la santa cristiana religione.

  A214000073 

 S. Paolo, uomo oscuro, tenuto a vile perchè Giudeo, doveva a costoro predicar Gesù Cristo anche Giudeo, morto in croce, e ridurli ad adorarlo per vero Dio.

  A214000074 

 Alcuni altri volendo operare con maggior prudenza invitarono Paolo a recarsi nell'Areopago.

  A214000074 

 Mentre Paolo stava aspettando Sila e Timoteo, provava in suo cuore compassione per quei miseri ingannati, e secondo il solito mettevasi a disputare cogli Ebrei e con tutti quelli che si abbattevano in lui ora nelle sinagoghe, ora nelle piazze.

  A214000076 

 Da queste cose intendesi facilmente il pericolo in cui era s. Paolo predicando il vero Dio {58 [224]} a quella terribile assemblea e cercando di atterrare tutti i loro dei.

  A214000081 

 Appena egli potè conoscere la cagione di quell' avvenimento, si arrese tosto alle parole di S. Paolo.

  A214000081 

 Esso venne poi da S. Paolo consacrato vescovo di Atene e morì coronato dei martirio.

  A214000082 

 Esercitavano essi l'arte medesima che Paolo da giovane aveva appresa, cioè di far tende per uso dei soldati.

  A214000083 

 Al loro arrivo Paolo sì diede con maggior coraggio a predicare ai Giudei; ma crescendo ogni giorno la loro ostinazione, Paolo non potendo più soffrire tante bestemmie e tale abuso di grazie, così mosso da Dio annunziò loro imminenti i divini flagelli con queste parole: Il vostro sangue {63 [229]} sarà sopra di voi; io ne sono innocente.

  A214000083 

 Essi partirono per Atene dove intesero che Paolo n'era già partito e lo andarono a raggiungere a Corinto.

  A214000085 

 Le grandi occupazioni di Paolo in Corinto non gli fecero dimenticare i suoi diletti fedeli di Tessalonica.

  A214000085 

 Non potendo Paolo recarsi in persona, come desiderava, scrisse loro una lettera, la quale si crede esser la prima scritta da S. Paolo.

  A214000087 

 Mentre S. Paolo confortava i fedeli di Tessalonica insorsero contro di lui tali persecuzioni che sarebbesi indotto a fuggire da quella città se non fosse stato da Dio confortato con una visione.

  A214000088 

 La conversione di Sostene fu tra quelle che recarono grande consolazione all'animo di Paolo.

  A214000089 

 Sostene tollerò con invitta pazienza quell'affronto, e appena lasciato in libertà si unì a Paolo e gli diventò compagno fedele ne'.

  A214000090 

 Vedendosi Paolo come per miracolo liberato da così grave burrasca fece a Dio un voto in rendimento di grazie.

  A214000091 

 Adempiuta una parte del suo voto san Paolo in compagnia di Aquila e di Priscilla si imbarcò alla volta di Efeso città dell'Asia minore.

  A214000091 

 Da Efeso s. Paolo s'imbarcò per la Palestina e giunse a Cesarea ove sbarcando s' incamminò a piedi verso a Gerusalemme.

  A214000091 

 Pacifiche furono queste dispute, anzi gli Ebrei lo invitarono a fermarsi di più; ma Paolo voleva proseguire il suo viaggio a fine di trovarsi in Gerusalemme e compiere il suo voto.

  A214000091 

 Secondo il suo costume Paolo andò a visitare la Sinagoga e disputò più volte cogli Ebrei.

  A214000092 

 Colle quali parole s. Paolo comandava di avere la medesima riverenza per la parola di Dio scritta e per la parola di Dio tramandata per tradizione siccome insegna la Chiesa cattolica.

  A214000093 

 S. Paolo dimorò qualche tempo in Antiochia, ma vedendo quei fedeli abbastanza provveduti di sacri pastori deliberò di partire per visitare di nuovo i paesi ove egli aveva già prima predicato.

  A214000094 

 di Paolo in Efeso si recò in questa città un Giudeo di nome Apollo.

  A214000095 

 Dopo di che Paolo imponendo le mani amministrò loro il Sacramento della Cresima, e quei nuovi fedeli ricevettero non solo gli effetti invisibili della grazia, ma eziandio i segni particolari e manifesti dell' onnipotenza divina, il che rendevano manifesto parlando speditamente le lingue che prima non intendevano, predicendo le cose future, e interpretando la sacra scrittura.

  A214000096 

 Paolo e per l' onor del Vangelo da questi empi deriso e per fuggire la compagnia dei malvagi cessò dal predicare nella sinagoga, ruppe ogni comunicazione con loro e si ritirò a casa di un gentile cristiano di nome Tiranno che faceva il maestro di scuola.

  A214000096 

 S. Paolo fece di quella scuola una Chiesa di Gesù Cristo, ove predicando e spiegando le verità della fede attirava Gentili ed Ebrei da tutte le parti dell'Asia.

  A214000096 

 S. Paolo predicò per tre mesi nella sinagoga confortando gli Ebrei a credere in Gesù Cristo.

  A214000097 

 Forse vogliono essi condannare di superstizione que' primi {72 [238]} Cristiani, i quali applicavano sopra gli ammalati i fazzoletti che avevano toccato il corpo di Paolo? Cose che s. Paolo non aveva mai proibito e che Dio dimostrava di approvare con miracoli?.

  A214000097 

 I pannilini, gli asciugatoi e le fasce che avevano servito o toccato il corpo di Paolo erano portate qua e là e poste sugli infermi e sopra gli indemoniati, e ciò bastava perchè tosto fuggissero le maiattie e gli spiriti immondi.

  A214000098 

 Anche gli esorcisti Ebrei al vedere che fino le vesti di Paolo cacciavano i demonii, ne furono presi da invidia, e si provarono, come faceva s. Paolo, di usare il nome di G. Cristo per cacciare il demonio da un uomo.

  A214000098 

 Il demonio sapeva le cose meglio di loro e per bocca dell'indemoniato rispose: Io conosco Gesù e so altresì chi è Paolo; ma voi siete impostori.

  A214000098 

 Io ti scongiuro, andavano dicendo, o spirito malvagio, e ti comando di uscire da questo corpo per quel Gesù che è predicato da Paolo.

  A214000100 

 Paolo mandò il suo discepolo Tito a portare questa lettera a Corinto.

  A214000101 

 A queste parole viene interrotto da mille diverse voci che gridavano colla più furiosa confusione: la gran Diana degli Efesini! La gran Diana degli Efesini! Tutta la città si pone sossopra; corrono schiamazzando in cerca di Paolo e non potendolo tosto trovare strascinano seco loro due suoi compagni di nome Gaio ed Aristarco.

  A214000101 

 Laonde un giorno Demetrio radunò un gran numero di cittadini, e dimostrò come non avendo essi altri mezzi per vivere, Paolo li avrebbe tutti fatti morir di fame.

  A214000102 

 Paolo voleva avanzarsi in mezzo al tumulto per parlare, ma alcuni fratelli conoscendo che sarebbesi esposto ad una certa morte, glielo impedirono.

  A214000102 

 Un uomo savio, un semplice segretario, e da quanto appare, amico di Paolo, riuscì a calmare quel furore.

  A214000103 

 Alcuni falsi predicatori si diedero a screditar s. Paolo e le sue predicazioni asserendo che la dottrina di lui era diversa da quella degli altri Apostoli e che la circoncisione e le cerimonie della legge di Mosè erano assolutamente necessarie.

  A214000103 

 Dopo questa sommossa Paolo voleva tosto partire per la Macedonia, ma dovette ancora sospendere la sua partenza a motivo di alcuni disordini avvenuti tra i fedeli della Galazia.

  A214000106 

 Durante il soggiorno di s. Paolo in Efeso Dio gli fece conoscere in ispirito che lo {79 [245]} chiamava nella Macedonia, nella Grecia, in Gerusalemme e a Roma.

  A214000107 

 Prima di partire da Efeso, Paolo convocò i discepoli e fatta loro una paterna esortazione li abbracciò teneramente, indi si pose in viaggio verso la Macedonia.

  A214000108 

 Quel discepolo espose al santo Apostolo come la sua letterà {80 [246]} aveva prodotto salutari effetti tra i Cristiani di Corinto, che il nome di Paolo era carissimo a tutti e che ognuno ardeva del desiderio di presto vederlo.

  A214000109 

 S. Paolo consacrò s. Epafrodito Vescovo per quella città e così s. Luca divenne nuovamente compagno del Santo suo maestro nelle fatiche dell'Apostolato.

  A214000110 

 Dalla Macedonia Paolo si porto a Corinto, {81 [247]} dove ordinò quanto riguardava la celebrazione dei santi misteri, siccome aveva promesso nella sua prima lettera, il che si deve intendere di quei riti che in tutte le Chiese comunemente si osservano, come sarebbe il digiuno prima della Santa Comunione ed altre cose simili che riguardano l'amministrazione dei Sacramenti.

  A214000112 

 Essa è la sesta lettera di s. Paolo e fu scritta dalla città di Corinto l'anno cinquantesimo ottavo di G. Cristo.

  A214000112 

 In questa lettera s. Paolo non parla di s. Pietro perchè esso era occupato nella fondazione di altre chiese.

  A214000112 

 Paolo seppe da loro, che in quella metropoli dell'impero erano insorte dissensioni tra Gentili ed Ebrei.

  A214000113 

 Passata questa solennità Paolo e Luca in cinque giorni di navigazione giunsero a Troade e vi si fermarono sette giorni.

  A214000113 

 Volendo s. Paolo partire da Corinto per avviarsi a Gerusalemme venne a sapere che gli Ebrei studiavano di tendergli insidie {83 [249]} nel cammino; perciò, in luogo di imbarcarsi nel Porto Cencreo per Gerusalemme, Paolo tornò indietro e continuò il viaggio per la Macedonia.

  A214000114 

 Accadde che la vigilia della partenza di Paolo, era primo giorno della settimana, cioè giorno di Domenica, in cui i fedeli solevano radunarsi per ascoltare la parola di Dio ed assistere ai divini sacrifizi.

  A214000115 

 Mentre tutti erano intenti al ragionamento di Paolo, un giovanetto di nome Eutico, o per desiderio di vedere l'Apostolo o per poterlo meglio ascoltare era montalo sopra una finestra e si assise sul davanzale.

  A214000115 

 Paolo, che era per partire all'indomani, prolungò il discorso a notte alquanto avanzata e per illuminare il cenacolo erano state accese molte lampade.

  A214000116 

 Paolo discende subito a basso, e postosi colla persona sopra il cadavere, lo benedice, lo abbraccia e col suo fiato o piuttosto colla viva fede in Dio lo restituisce a nuova vita.

  A214000118 

 Da Mileto Paolo mandò in Efeso a partecipare il suo arrivo ai vescovi ed ai preti di quella città e delle province vicine invitandoli a venirlo a trovare ed anche conferire con lui intorno alle cose della fede, seppure avesse fatto mestieri.

  A214000119 

 Niuno poteva contenere le lagrime, e tutti si gettavano sul collo di Paolo imprimendogli mille baci.

  A214000119 

 Quando s. Paolo si vide circondato da que' venerandi predicatori del Vangelo, cominciò ad esporre loro le tribolazioni sofferte giorno e notte per le insidie dei Giudei.

  A214000120 

 Paolo insieme co' suoi compagni da Mileto passò all'isola di Coo, molto rinomata per un tempio dei Gentili dedicato a Giunone e ad Esculapio.

  A214000122 

 Ivi Paolo fu accolto con giubilo dal diacono Filippo.

  A214000124 

 Cui Paolo coraggiosamente rispondeva: Deh! vi prego, non piangete.

  A214000124 

 La profezia di Agabo commosse tutti gli astanti, perciocchè venivano sempre più resi manifesti i mali che erano al santo Apostolo preparati in Gerusalemme; onde gli stessi compagni di Paolo piangendo lo pregavano di non andarvi.

  A214000126 

 Giunto Paolo e i suoi compagni a Gerusalemme, furono accolti dai Cristiani di questa città coi segni della più grande benevolenza.

  A214000126 

 Paolo raccontò loro le maraviglie che Iddio aveva operate pel suo ministero presso i Gentili.

  A214000127 

 Si fecero però premura di avvisare Paolo del pericolo che gli sovrastava.

  A214000128 

 Aderì prontamente Paolo al savio consiglio, e prese parte a quell'opera di pietà.

  A214000129 

 I sediziosi vedendo le guardie cessarono di percuotere Paolo e lo consegnarono al tribuno, che fattolo legare ordinò che fosse condotto nella torre Antonia, che era una fortezza ed un quartiere di soldati vicino al tempio.

  A214000129 

 Mentre Paolo montava i gradini della fortezza, fu mestiere che i soldati lo portassero sulle braccia per toglierlo dalle mani de' Giudei i quali non potendolo aver in loro potere andavano schiamazzando: uccidilo, levalo dal mondo.

  A214000129 

 Sebbene tali cose fossero una calunnia, tuttavia si mise a rumore tutta la città {92 [258]} e fattosi gran concorso di popolo, presero s. Paolo, lo strascinarono fuori del tempio per metterlo a morte come bestemmiatore.

  A214000130 

 Ma di grazia mi permetti di parlare al popolo? La qual cosa essendogli stata concessa Paolo dai gradini della torre alzò alquanto la mano, aggravata dal peso delle catene, diè segno al popolo di tacere e si fece ad esporre quello che riguardava alla sua patria, alla sua conversione ed alla sua predicazione; e come Iddio lo aveva destinato a portare la fede tra i Gentili.

  A214000130 

 Quando poi stava per entrare nella torre parlò così in greco al tribuno: mi è permesso dirti una parola? Il tribuno si maravigliò che egli parlasse greco e gli disse: Sai tu il greco? Non sei tu quell'Egiziano che poco fa eccitasti una {93 [259]} ribellione e teco nel deserto conducesti quattro mila assassini? No certamente, rispose Paolo: io sono Giudeo, cittadino di Tarso, città della Cilicia.

  A214000132 

 Il tribuno che nulla aveva capito del discorso di s. Paolo, perchè aveva parlato in lingua ebraica, temendo che il popolo venisse a gravi eccessi comandò a suoi di condur Paolo nella fortezza, dipoi flagellarlo, e metterlo alla tortura per costringerlo così a svelare la cagione {94 [260]} della sedizione.

  A214000132 

 Ma Paolo, che sapeva non essere ancora venuta l' ora, in cui dovesse patire simili mali per amor di G. Cristo, si volse al centurione incaricato di far eseguire quell'ordine ingiusto: e ti pare, gli disse, che sia lecito di flagellare un cittadino romano, senza che sia condannato? Udendo tale cosa il centurione corse dal tribuno dicendogli: Qual cosa tu sei mai per fare? Non sai che quest'uomo è cittadino Romano?.

  A214000133 

 Ciò saputo fece sospendere l'ordine di mettere Paolo alla tortura, ed il tribuno stesso ne fu in apprensione, e studiò un altro mezzo per sapere le accuse che si facevano dai Giudei contro di lui.

  A214000133 

 Ed io, replicò Paolo, ne godo per la mia nascita.

  A214000133 

 Il tribuno ebbe paura: perchè aveva fatto legare Paolo, la qual cosa portava pena di morte.

  A214000133 

 Ordinò che il dì seguente si radunassero il senato e tutti i sacerdoti Ebrei, indi, {95 [261]} fatte togliere le catene a Paolo, lo fece venire in mezzo al concilio.

  A214000133 

 Si recò egli stesso da Paolo e gli disse: dimmi: sei tu veramente cittadino Romano? Egli rispose: lo sono veramente.

  A214000134 

 Appena udite queste parole il Sommo Sacerdote, di nome Anania, comandò ad uno degli astanti che desse a Paolo una forte guanciata.

  A214000134 

 Perdonatemi, o fratelli, rispose Paolo, io non sapeva che questi fosse il principe de' Sacerdoti, perciocchè ben conosco la legge che proibisce di maledire il principe del popolo.

  A214000135 

 Paolo non aveva conosciuto il principe de' sacerdoti o perchè egli non aveva le divise del suo grado, o non parlava e non agiva colla dignità che a tal persona si conveniva.

  A214000135 

 Per cavarsi in qualche maniera dalle mani de' suoi nemici Paolo unì la semplicità della colomba alla prudenza del serpente, e sapendo essere l' adunanza composta di Saducei e di Farisei, pensò di mettere divisioni tra di loro esclamando: Io, fratelli, sono Fariseo, figliuolo ed allievo de' Farisei.

  A214000135 

 Queste parole fecero nascere gravi dissensioni tra gli uditori; chi era contro di Paolo, chi a favore di lui.

  A214000135 

 {96 [262]} Nè s. Paolo malediceva Anania ma prediceva i mali che sarebbero per piombare sopra di lui come di fatti avvennero.

  A214000136 

 Il tribuno, temendo che i più arrabbiati si avventassero contro di Paolo e lo facessero in brani, ordinò ai soldati che lo togliessero dalle loro mani e lo riconducessero nella torre.

  A214000137 

 Fate sapere al tribuno in nome del Sinedrio che voi avete ancora da esaminare alcuni articoli della causa di Paolo; e che però dimani ve lo presenti nuovamente.

  A214000137 

 Ma state sicuri che prima che Paolo sia condotto dinanzi a voi, noi con {98 [264]} queste mani lo faremo a brani.

  A214000137 

 Paolo instruì bene il nipote sulla maniera di regolarsi.

  A214000137 

 Quaranta di loro presero la disperata risoluzione di obbligarsi con voto a non più nè mangiare nè bere prima che non avessero ucciso Paolo.

  A214000137 

 Un figliuolo della sorella di Paolo seppe ogni cosa e corso alla torre, ebbe modo di passare in mezzo alle guardie, presentarsi allo zio, e raccontargli il filo di tutta la trama.

  A214000138 

 Il centurione il menò dal cspitano e gli disse: quel Paolo che è in prigione mi pregò di condurti questo giovanetto perchè ha cosa importante a dirti.

  A214000139 

 I Giudei, egli rispose, si radunarono insieme per venirti a pregare dimani, che tu voglia di nuovo condur Paolo nel concilio sotto colore di voler fare più sottile esame della {99 [265]} causa di lui.

  A214000140 

 Da questa disperata risoluzione comprese Lisia che il ritenere più a lungo Paolo in Gerusalemme era lasciarlo in pericolo, da cui forse non lo avrebbe potuto salvare.

  A214000141 

 Il tribuno accompagnò Paolo con una lettera al Governatore che è del tenor seguente: «Claudio Lisia all'ottimo Governatore {100 [266]} Felice salute.

  A214000141 

 Perciò senza mettere tempo in mezzo egli chiamò due centurioni e loro parlò cosi: mettete all' ordine 200 soldati di armatura ordinaria e altrettanti armati di lancia con settanta uomini a cavallo ed accompagnino Paolo fino a Cesarea.

  A214000142 

 A quel punto di strada non temendo più di essere assaliti dai Giudei, rimandarono 400 soldati a Gerusalemme, e Paolo accompagnato dai soli 70 a cavallo giunse il dì seguente a Cesarea.

  A214000142 

 In esecuzione degli ordini ricevuti quella medesima notte i soldati partirono con Paolo e lo condussero ad Antipatride che è una città posta a metà cammino tra Gerusalemme e Cesarea.

  A214000144 

 Il dì seguente Paolo giunse a Cesarea, e fu presentato al Governatore colla lettera del capitano Lisia.

  A214000144 

 Letta la lettera, il Governatore tirò Paolo in disparte e.

  A214000145 

 D'accordo e insieme col sommo sacerdote, coi seniori e con un certo Tertullo, che aveva fama di robusto oratore, partironsi alla volta di Cesarea, dove giunsero cinque giorni dopo {102 [268]} l'arrivo di Paolo.

  A214000145 

 Esso ordinò che gli accusatori di esso Paolo dovessero a te presentarsi.

  A214000145 

 Venuti tutti alla presenza del Governatore, Tertullo prese a parlare cosi contro di Paolo.

  A214000146 

 Neppure quelli che sono qui presenti possono dire che io sia stato convinto di qualche colpa nel medesimo concilio: ad eccezione che vogliamo chiamare colpa {104 [270]} l'aver detto che io credo alla risurrezione dei morti.» Fin qui Paolo.

  A214000146 

 Paolo avuta permissione dal Governatore di rispondere prese a difendersi così: Poichè, ottimo Felice, da parecchi anni governi questo paese, tu sei certamente in grado di conoscere le cose qui avvenute.

  A214000147 

 Frattanto comandò che Paolo fosse meglio trattato e sciolto dalle catene potesse essere visitato ed assistito da' suoi parenti e amici.

  A214000148 

 Perciò sebbene egli conoscesse l'innocenza di Paolo, nulladimeno lo fece tener due anni prigione in Cesarea.

  A214000148 

 Qualche tempo dopo il Governatore forse per appagare sua moglie, che era Giudea, fece venire Paolo alla sua presenza per udirlo a parlare di religione.

  A214000149 

 {106 [272]} Festo, forse già avvisato di non fidarsi di loro, rispose che egli doveva presto ritornare in Cesarea; quelli tra di voi, diceva, che hanno qualche cosa da dire contro di Paolo, vengano anch'essi colà ed ascolterò le loro accuse.

  A214000150 

 Accortosi Paolo che Festo inclinava a riporlo nelle mani de' Giudei: io, rispose, non ho fatto alcun male contro agli ebrei, come tu hai benissimo inteso; che se in me avvi qualche colpa, fossi anche reo di morte, non mi spavento, ma voglio essere giudicato al tribunale di Cesare, a lui mi appello.

  A214000150 

 Dopo alcuni giorni Festo ritornò a Cesarea e con lui i Giudei accusatori di Paolo.

  A214000150 

 Paolo rispose loro con poche parole, e i suoi accusatori si tacquero.

  A214000152 

 Essendosi ivi trattenuti varii giorni, Festo loro parlò del processo di Paolo.

  A214000152 

 Per appagarlo Festo fece addobbare una sala con molta pompa, e invitando eziandio all'udienza i tribuni e gli altri magistrati fece condurre Paolo alla presenza di Agrippa e di Berenice.

  A214000153 

 Agrippa rivoltosi a Paolo disse: ti è permesso di parlare per tua difesa.

  A214000153 

 Paolo cominciò a parlare cosi: «io mi giudico veramente fortunato, o Re, che oggi mi sia dato di fare le mie difese in tua presenza contro le accuse de' Giudei.

  A214000155 

 A cui Paolo: io non son pazzo, o ottimo Festo, nè questi miei discorsi sono da pazzo, ma di verità e di buon senso.

  A214000155 

 Festo interruppe questo discorso dell'Apostolo e ad alta voce esclamò: tu sei pazzo, o Paolo, il molto studio e le molte lettere ti hanno sconvolto il cervello.

  A214000156 

 Ed io, replicò Paolo, prego Iddio che nulla ci manchi, sicchè non solo tu, o Re, ma ancora tutti quelli che mi ascoltano, in questo medesimo giorno divengano {111 [277]} come sono io, ma senza queste catene.

  A214000156 

 Interruppe Agrippa dicendo: poco ci manca, o Paolo, che tu mi faccia cristiano.

  A214000157 

 Conchiusero tutti di non trovare in Paolo cosa alcuna che meritasse o morte o catene nè alcun' altra benchè minima pena.

  A214000159 

 Così il ragionamento di Paolo, che avrebbe dovuto convertire tutti quei giudici, servi a nulla, perchè essi chiusero il cuore alle grazie che Dio voleva loro compartire.

  A214000160 

 Come fu da Festo deciso che Paolo sarebbe stato condotto a Roma per mare, venne affidato insieme con molti altri prigionieri ad un centurione di nome Giulio.

  A214000160 

 Il centurione, che li accompagnava, si accorse tosto che Paolo non era uomo volgare, e ammirandone le virtù cominciò a trattarlo con riguardo, e sbarcati a Sidone gli diede piena licenza di visitare gli amici, trattenersi con essi e ricevere qualche ristoro.

  A214000162 

 Essendo la stagione molto avanzata, Paolo certamente inspirato da Dio esortava i marinari a non arrischiarsi di continuare la navigazione per un tempo cosi pericoloso.

  A214000162 

 Ma il piloto ed il padrone della nave facendo niun conto delle parole di Paolo affermavano che nulla eravi a temere.

  A214000162 

 Si pentirono allora di non aver secondato il consiglio di Paolo, ma era tardi.

  A214000163 

 Imperciocchè questa notte mi è apparso l'angelo del Signore e mi disse: non temere, o Paolo, tu devi essere presentato a Cesare; e per tuo riguardo Dio dà la vita a tutti coloro che navigano teco.

  A214000163 

 Paolo vedendo lo scoraggiamento tra i marinari e tra i passeggieri, animato dalla fiducia in Dio li confortò parlando loro cosi: ecco fratelli, voi dovevate credere a me e non partirvi da Creta; così avremmo risparmiato queste perdite e queste disgrazie.

  A214000165 

 A queste parole tutti si tacquero, e si tennero al consiglio di Paolo.

  A214000165 

 Ciò detto Paolo prese del pane, rese grazie a Dio, lo spezzò, e alla presenza di tutti si mise a mangiare.

  A214000165 

 Paolo sempre guidato da lume {116 [282]} divino voltosì al centurione ed ai soldati disse: se costoro non rimangono, voi non potrete essere salvi, perchè Dio non vuole essere tentato a far miracolo.

  A214000167 

 Ma il centurione, che amava Paolo e voleva salvarlo, non approvò tal consiglio, anzi ordinò che quelli i quali sapessero nuotare, si gittassero in mare per giungere a terra; gli altri furono fatti montare sopra alcune tavole o sopra frammenti di barca; e cosi giunsero tutti sani e salvi al lido.

  A214000168 

 Nè Paolo nè i suoi compagni avevano conoscenza della terra sopra cui eransi {118 [284]} gettati dal mezzo delle onde.

  A214000169 

 Or mentre li metteva sopra il fuoco, una vipera che era dentro intorpidita dal freddo, scossa dal calore saltò fuori e coi denti si attaccò alla mano di Paolo.

  A214000169 

 Paolo altresì, sempre attento ad esercitare opere di carità, andò a raccogliere un fascio di sarmenti.

  A214000169 

 Quei barbari al vedere così la bestia pendente dalla sua mano si fecero cattiva opinione di Paolo e andavano gli uni agli altri dicendo: bisogna che costui sia un omicida o qualche gran scellerato; egli scampò appena dal mare, ora la vendetta del cielo lo colpisce sopra la terra.

  A214000170 

 Aspettarono un bel pezzo e veduto che nulla gli avveniva di male, cangiato il giudizio in contrario, dicevano che Paolo era un qualche Dio disceso dal cielo.

  A214000170 

 Paolo ravvivando la fede in Gesù Cristo, che aveva assicurato ai suoi Apostoli che nè serpenti nè veleni avrebbero, loro recato alcun danno, Paolo, dico, scossa la mano, gittò la vipera nel fuoco e non ricevette alcun male.

  A214000170 

 Quella buona gente stava aspettando, che entrato il veleno nel sangue di Paolo, egli dovesse gonfiare e cader morto fra pochi istanti, siccome accadeva a quelli che avevano la disgrazia di essere morsi da quegli animali.

  A214000172 

 ) pieni di gratitudine verso il grande Apostolo si fecero ammaestrare nella fede e ricevettero per mano di Paolo il battesimo.

  A214000172 

 Cosicchè il buon vecchio libero da ogni male con piena sanità corse ad abbracciar suo figliuolo benedicendo Paolo e quel Dio che egli predicava.

  A214000172 

 Il governatore dell' Isola, che era un principe di nome Publio, uomo molto ricco, come seppe il modo maraviglioso con cui que' forestieri erano stati salvati dalle acque, e informato o essendo stato testimonio del miracolo della vipera, egli mandò ad invitare Paolo e i suoi compagni che erano colà approdali in numero di 276.

  A214000172 

 Paolo andò a vedere l'ammalalo, e dopo avergli dette alcune parole di carita e di consolazione, si pose a pregare.

  A214000173 

 Sparsa la notizia della guarigione miracolosa del padre di Publio, tutti quelli che erano ammalati o avevano infermi di qualunque malattia andavano o si facevano portare ai piedi di Paolo, ed egli benedicendoli in nome di G. C. li rimandava tutti sanati, benedicendo Iddio e credendo al Vangelo.

  A214000174 

 I maltesi erano pieni di entusiasmo per Paolo e per la dottrina da lui predicata, per modo che oltre di venire in folla alla fede andavano eziandio a gara {122 [288]} per somministrare a lui e a suoi compagni quanto occorreva e pel tempo che dimorarono in Malta, e per fare il viaggio fino a Roma.

  A214000174 

 Paolo dimorò in Malta tre mesi, a motivo dell'inverno in cui il mare non è navigabile.

  A214000175 

 Una Chiesa antichissima, che sussiste ancora oggidì in quella città, è dedicata al nostro santo Apostolo e si crede che sia stata innalzata sopra la grotta medesima ove s. Paolo aveva predicato la parola di Dio, e celebrati i divini misteri.

  A214000177 

 Accreditati storici di quel paese raccontano molte cose maravigliose operate da s. Paolo in quella breve dimora, tra cui io scelgo il fatto seguente.

  A214000177 

 Paolo volle approfittare di quel concorso per predicare G. Cristo.

  A214000178 

 Egli ebbe tempo abbondante da ammaestrarli, perciocchè quei barbari, sbalorditi a tal miracolo, stetterò mansuetamente ad ascoltar Paolo quanto volle parlare; nè alcuno ebbe l'ardire di disturbarlo.

  A214000178 

 Nella messa poi si legge un oremus che si traduce così: O Dio, che alla predicazione dell'Apostolo Paolo, risplendente divinamente una colonna di pietra, vi siete degnato di instruire i popoli di Reggio col lume della fede, concedeteci, ve ne preghiamo, che meritiamo di avere in cielo intercessore {125 [291]} colui che abbiamo avuto predicatore del Vangelo in terra (Cesari; att.

  A214000178 

 Paolo pose quel cerino sopra una colonna di pietra posta sul lido.

  A214000179 

 Dopo quel giorno invitati da un tempo favorevole Paolo e i suo' compagni s'imbarcarono per Pozzuolo, città della Campania, distante nove miglia da Napoli.

  A214000180 

 Paolo, avutane licenza dal Centurione, dimorò quel tempo, e in giorno festivo parlò alla piena adunanza di quei fedeli.

  A214000180 

 Quei buoni cristiani provarono anch'essi grande consolazione e pregarono Paolo di rimanere seco loro sette giorni.

  A214000183 

 Giulio centurione si diè premura di raccomandare Paolo a quel prefetto che lo trattò con singolarissima benignità.

  A214000183 

 Paolo giunto a Roma fu consegnato al prefetto del pretorio, cioè al generale delle guardie pretoriane, così appellate perchè era loro special cura di custodire la persona dell' imperatore.

  A214000183 

 Paolo però aveva sempre al braccio la catena quando era in casa; che se usciva, la catena che legavagli il braccio, passava dietro a tenergli seco legato il soldato che lo accompagnava; di maniera che quel soldato era sempre attaccato con Paolo per la medesima catena.

  A214000183 

 {127 [293]} Le lettere dei governatori Felice e Festo, che certamente dovevano aver fatto conoscere la innocenza di lui, la buona testimonianza che gli rese il Centurione Giulio fecero mettere Paolo in buona opinione e riverenza presso Burro.

  A214000187 

 Paolo accettò volentieri l'invito, e assegnando {129 [295]} loro un giorno si raccolse un gran numero di Giudei nella casa di lui.

  A214000187 

 Tale era il desiderio di ascoltare e tale l'ansietà di predicare, che il discorso di Paolo fu prolungato da mattina fino a sera.

  A214000189 

 Statevi pur sicuri, proseguiva Paolo, che la salvezza che voi non volete, Dio non ve la darà; anzi la porterà ai Gentili, che l'accoglieranno.

  A214000190 

 Le parole di Paolo furono quasi inutili agli Ebrei.

  A214000190 

 Pel che altamente addolorato Paolo si volse ai Gentili che con umiltà di cuore lo andavano ad ascoltare ed in gran numero abbracciavano la fede.

  A214000192 

 Quanto abbiamo finora detto delle azioni di S. Paolo fu quasi letteralmente ricavato dal libro degli atti degli Apostoli scritto da S. Luca.

  A214000192 

 Questo predicator del Vangelo continuò ad essere fedele compagno di S. Paolo; egli predicò il vangelo nell'Italia, nella Dalmazia, nella Macedonia, e terminò la vita col martirio in Patrasso città dell' Acaja.

  A214000192 

 Ritorniamo a S. Paolo.

  A214000195 

 Come poi intesero che Paolo era tenuto prigioniero a Roma, s'immaginarono che fosse nel bisogno, perciò fecero una considerevole colletta; e perchè riuscisse più cara ed onorevole la inviarono per mano di S. Epafrodito loro vescovo.

  A214000196 

 Ma Dio volle ricompensare la carità del santo e fare sì che non si aggiungesse afflizione sopra afflizione al cuore di Paolo, e gli ridonò la sanita.

  A214000196 

 Questo santo prelato giunto a Roma trovò Paolo che non solo aveva bisogno di sussidii pecuniarii ma di assistenza personale; poichè egli era andato soggetto a grave infermita cagionatagli dalla prigionia.

  A214000197 

 Per la qual cosa Paolo stimò bene di rimandarlo {133 [299]} a Filippi con una lettera in cui significa il motivo che l'indusse a rimandar loro Epafrodito che chiama suo fratello, cooperatore, collega e loro Apostolo.

  A214000198 

 Epafrodito fu accolto dai Filippesi come un angelo mandato dal Signore e la lettera di Paolo riempì il cuore di quei fedeli della più grande consolazione.

  A214000199 

 Casualmente egli udì a parlare di S. Paolo che forse aveva veduto e servito in casa del suo padrone.

  A214000199 

 E poichè esso non osava presentarsi a lui, Paolo volle accompagnarlo con una lettera dicendogli: prendi questa lettera e va dal tuo padrone, e sta sicuro che tu otterrai più di quanto desideri.

  A214000199 

 L'altro fatto che rende celebre la prigionia di S. Paolo fu la conversione di Onesimo servo di Filemone ricco cittadino di Colosso città della Frigia.

  A214000199 

 Paolo desiderava di tenerlo presso di sè, ma egli non volle farlo senza il permesso di Filemone.

  A214000199 

 Paolo ravvisò in quello schiavo un vero figliuol prodigo.

  A214000199 

 Questo Filemone era stato guadagnato alla fede da S. Paolo, e corrispose così bene alla grazia del Signore che egli era considerato come modello dei cristiani, e la sua casa era chiamata chiesa perchè era sempre aperta per le pratiche di pietà e per {134 [300]} l'esercizio della carità verso i poveri.

  A214000200 

 La lettera di s. Paolo a Filemone è la più facile e più breve delle altre lettere di questo s. Apostolo, e poichè per la bellezza dei sentimenti può servire di modello a qualsiasi cristiano, perciò si offre intera al benevolo lettore.

  A214000201 

 «Paolo prigioniero per la fede di G. C. {136 [302]} e Timoteo suo fratello al nostro caro Filemone, nostro cooperatore, ad Appia nostra sorella carissima, ad Archippo compagno delle nostre fatiche ed a tutti i fedeli che sogliono radunarsi in tua casa.

  A214000202 

 Quindi sebbene io possa prendermi in G. C. un'intera libertà di ordinarti una cosa che è di tuo dovere; pure atteso l'amore che ti porto, voglio piuttosto supplicarti, ancorchè io sia quale io sono a tuo riguardo, vale a dire, ancorchè io sia Paolo già vecchio e attualmente prigioniero per la fede di Gesù Cristo.

  A214000204 

 Io Paolo che ti scrivo di propria mano, io te la restituirò, per non dirti che tu mi sei debitore di te stesso.

  A214000206 

 Andò egli a Roma per visitare s. Paolo e fu posto con lui in prigione.

  A214000206 

 Epafra di cui parla qui s. Paolo era stato da lui convertito alla fede, quando predicava nella Frigia.

  A214000207 

 Marco, di cui qui si favella, è Giovanni Marco, che dopo aver faticato molto con s. Barnaba nella predicazione del Vangelo {139 [305]} erasi dipoi unito a s. Paolo e così aveva lungamente riparata la debolezza dimostrata quando abbandonò s. Paolo e s. Barnaba per recarsi a casa.

  A214000209 

 S. Paolo vedendolo adorno delle virtù e della scienza necessaria per fare un predicatore del Vangelo, lo ordinò prete e più tardi lo consacrò vescovo di Efeso.

  A214000210 

 Paolo, come Apostolo dei Gentili, informato di quelle pericolose novità, scrisse una lettera che bisognerebbe esporre da Capo a fondo per gustarne la bellezza e la sublimità de' sentimenti.

  A214000217 

 Nerone l' aveva fatto comparire dinanzi al suo tribunale, e ne aveva conosciuta l'innocenza; ma fosse per odio contro alla religione cristiana, o per non curanza di quel crudele imperatore, egli aveva sempre rimandato Paolo in prigione.

  A214000218 

 Nerone adunque per acquetare in qualche maniera l' animo suo pensò di fare alcune opere buone e fra le altre donare la libertà a Paolo.

  A214000219 

 Forse taluno dimanderà, che cosa abbiano fatto gli Ebrei di Gerusalemme quando si videro Paolo tolto dalle mani.

  A214000227 

 Sciolto s. Paolo dalle catene della prigione volse il cammino verso quei luoghi ove aveva divisato di andare.

  A214000229 

 Egli fu come il sole che illumina tutto il mondo dall' oriente all' occidente sicchè piuttosto a Paolo era mancato mondo e popoli da convertire, che Paolo sia mancato ad alcuno degli uomini.

  A214000229 

 Paolo s'immaginò tosto il bisogno grave di sostenere la fede in simili occasioni, e prese immediatamente il cammino verso Roma.

  A214000229 

 Questa è la misura del suo zelo e della sua carità.» Mentre Paolo era occupato nelle fatiche dell' apostolato, seppe che in Roma era scoppiata una fiera persecuzione sotto all'impero di Nerone.

  A214000230 

 Sentiva i delitti e le calunnie loro imputate; ovunque vedeva croci, roghi e altri generi di supplizi preparati ai confessori della fede, e ciò raddoppiava in Paolo il desiderio di trovarsi presto tra que' fedeli.

  A214000232 

 Che più? S. Paolo spinse tant' oltre il suo zelo e la sua carità che giunse a guadagnare un certo Proclo intendente del palazzo imperiale, e la medesima moglie dell'imperatore.

  A214000233 

 Con s. Paolo era eziandio venuto a Roma s. Pietro, che da 25 anni ivi teneva la sede della cristianità.

  A214000233 

 Di più egli aveva deliberato {152 [318]} di rendere glorioso il suo nome tagliando l'istmo di Corinto che è una lingua di terra larga circa 9 miglia Questa impresa non si potè effettuare, ma lasciò un anno di tempo a Paolo per guadagnare ancora anime a Gesù Cristo.

  A214000233 

 Lavorarono di comune accordo i due principi degli Apostoli finchè Nerone indispettito per le conversioni che eransi fatte nella sua corte, e più ancora per la morte ignominiosa toccata al mago Simone (come raccontammo nella vita di s. Pietro) ordinò che fossero col massimo rigore ricercati s. Pietro e s. Paolo e condotti nella carcere Mamertina appiè del colle Capitolino.

  A214000234 

 Egli riuscì a convertire molti prigionieri, alcune guardie ed altri ragguardevoli personaggi, che per desiderio d' istruirsi o per curiosita l'andavano ad ascoltare; perciocchè s. Paolo durante la sua prigionia poteva essere liberamente visitato, e scriveva lettere ove ne avesse conosciuto il bisogno.

  A214000235 

 Questa lettera si può chiamare testamento di s. Paolo; e fra le molte cose somministra eziandio una delle maggiori prove in favore della tradizione.

  A214000237 

 Essendo costui venuto a Roma ed avendo inteso {154 [320]} che Paolo, suo antico maestro e padre in Gesù Cristo, era in carcere, io andò a trovare e si offerì di servirlo.

  A214000237 

 Paolo ebbe nella sua prigione un conforto da un certo Onesiforo.

  A214000238 

 Si pose con rabbia maggiore a perseguitare i Cristiani; e il suo primo alto fu di far eseguire la sentenza di morte contro a s. Paolo.

  A214000239 

 Paolo era condannato a morte perchè aveva oltraggiato gli Dei; per questo solo titolo era permesso di tagliare la testa ad un cittadino romano.

  A214000240 

 S. Paolo la consolò dicendole: non piangere, io ti lascierò tal memoria di me, che ti sarà molto cara.

  A214000241 

 Giunto Paolo al luogo del supplizio piegò le ginocchia e colla faccia innalzata al Cielo raccomandò a Dio l'anima sua e la Chiesa; di poi chinò il Capo e ricevette il colpo della spada che glielo troncò dal busto.

  A214000243 

 Il Baronio, che chiamasi padre della Storia Ecclesiastica, racconta come la testa di s. Paolo appena tagliata dal corpo grondò latte in luogo di sangue.

  A214000243 

 Il giorno che s. Paolo fu fatto morire fuori di Roma alle acque Salvie fu lo stesso in cui s. Pietro riporto la palma del martirio a pie del monte Vaticano il 29 giugno; essendo s. Paolo in età d' anni 65.

  A214000243 

 Per conservare viva memoria di questo glorioso avvenimento fu innalzata una chiesa le cui mura racchiudono queste fontane, le quali ancora oggidì chiamansi fontane di s. Paolo.

  A214000245 

 Quantunque i Gentili sapessero che il corpo di Paolo era stato seppellito dai Fedeli non poterono però mai saperne il luogo.

  A214000245 

 Saputasi tal cosa, i Cristiani di Roma andarono a prendere il corpo di Paolo e lo portarono al suo primo luogo lungo la via di Ostia.

  A214000249 

 Ora il Capo di questo grande Apostolo è nella chiesa di S. Giovanni di Laterano, il rimanente del corpo fu sempre conservato nella basilica di S. Paolo lungo la via di Ostia un miglio da Roma.

  A214000252 

 Paolo era di aspetto e di presenza non molto avvenente, siccome dice egli stesso.

  A214000253 

 S. Giovanni Grisostomo divotissimo del nostro santo desiderava grandemente di poter vedere S. Paolo dal pulpito, perchè, egli dice, i più grandi oratori dell'antichità sarebbero apparsi languidi e freddi in paragone di lui.

  A214000255 

 S. Paolo passò più di 30 anni di sua vita nemico di G. C; ma appena fu dalla sua celeste grazia illuminato, si diede tutto a lui, nè mai più da lui si separò.

  A214000256 

 Così ci assicura lo stesso S. Paolo.

  A214000256 

 S. Paolo faticò 36 anni nel servizio del Signore; ora da 1800 anni gode l'immensa gloria del cielo, e la godrà per tutti i secoli.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000006 

 Pionio dice, che l'apostolo S. Paolo dopo essere stato nella Galazia, essendo venuto nell'Asia minore, si fermò qualche tempo a Smirne prima di ritornare a Gerusalemme, e che mentre stette a Smirne prese albergo presso a un certo Stratea, già discepolo di San Paolo in Pamfilia.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000107 

 L'Apostolo s. Paolo, quel grande Apostolo che ha tanto faticato nella predicazione del Vangelo e che per la sua santità meritò che Iddio gli facesse gustare la gloria del cielo mentre viveva ancora {74 [462]} mortale, quel grande Apostolo, dico, chiudeva quasi tutte le sue lettere raccomandandosi alle preghiere dei cristiani a cui scriveva.

  A216000114 

 S. Paolo predicava con gran zelo il Vangelo, e confermava la sua predicazione con molti miracoli.

  A216000116 

 Il mantello di Elia divide le acque del Giordano; le ossa di Eliseo fanno risuscitare un morto; le Vestimento del Salvatore e di san Paolo operano grandi miracoli; l'ombra di san Pietro fa guarire molte malattie, e caccia gli spiriti maligni.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000117 

 La sacra scrittura fa uno speciale encomio di un certo Giuseppe soprannominato Barnaba, che fu poi fedele compagno di S. Paolo apostolo.

  A217000133 

 Intanto un editto dell'imperatore Tiberio Augusto in favore dei cristiani e la conversione di S. Paolo fecero cessare la persecuzione.

  A217000145 

 S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da S. Pietro, per venerare in lui il capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito.

  A217000145 

 S. Paolo stette in Gerusalemme col principe degli Apostoli quindici giorni, il qual tempo bastò per lui, giacchè oltre alle rivelazioni avute da Gesù Cristo, aveva passato la sua vita nello studio delle scritture e dopo la sua conversione erasi indefessamente occupato nella meditazione e nella predicazione della parola di Dio.

  A217000180 

 Il loro numero divenne così grande, e la loro fede così viva, che S. Paolo poco dopo ebbe a consolarsi co' Romani scrivendo queste parole: La vostra fede è annunziata, cioè fa parlare di sè, estende la sua fama, per {123 [415]} tutto il mondo.

  A217000188 

 Laonde S. Paolo e S. Barnaba giudicarono bene di ricorrere al giudizio del capo della Chiesa e degli {129 [421]} altri Apostoli, affinchè colla loro autorità sciogliessero ogni dubbio.

  A217000189 

 S. Pietro si recò in Gerusalemme, ove giunto convocò tutti gli Apostoli, e tutti quei primarii Pastori che potè avere; quindi Paolo e Barnaba accolti in concilio esposero in piena adunanza la loro ambasciata a nome dei Gentili d'Antiochia, le ragioni ed i timori d'una parte e dell'altra, dimandando la loro deliberazione per quiete e sicurezza della coscienza.

  A217000191 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro dinanzi a' Gentili che avevano convertiti a Gesù Cristo.

  A217000192 

 Come Paolo e Barnaba ebbero finito di parlare, S. Giacomo vescovo di Gerusalemme confermò il giudizio di Pietro dicendo: fratelli, ora ponete mente anche a me: ben disse Pietro, come da principio Iddio fece grazia ai Gentili formando un popol solo che glorificasse il suo Santo Nome.

  A217000193 

 Avendo noi inteso che alcuni venuti di qua hanno turbato ed angustiato le vostre coscienze con idee arbitrarie, è sembrato bene a noi qui radunati, di scegliere e mandare a voi Paolo e Barnaba, uomini a noi carissimi, che la loro vita sacrificarono ed esposero a pericolo pel nome di Nostro Signor Gesù Cristo.

  A217000193 

 Il giudicio di S. Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti quelli del Concilio; e però di corami consentimento determinarono di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A217000195 

 Così S. Paolo fu elevato alla dignità di apostolo colla stessa pienezza di poteri che godevano gli altri apostoli stabiliti da Gesù Cristo.

  A217000195 

 Egli fu in questa occasione, dice S. Agostino, che S. Pietro, come capo della Chiesa, Vicario di G. C., e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili.

  A217000195 

 Iddio aveva già prima fatto conoscere più volte che voleva mandare S. Paolo e S. Barnaba a predicare a' Gentili.

  A217000196 

 Mentre S. Pietro e S. Paolo dimoravano in Antiochia avvenne un fatto che merita di essere riferito.

  A217000196 

 S. Paolo accorgendosi che tale condotta di Pietro poteva generare scandalo nei fedeli, pensò di correggerlo pubblicamente dicendo: Se tu, essendo Giudeo, hai conosciuto per la fede di poter vivere e vivi difatti come i gentili, e non come i giudei, perchè col tuo esempio vuoi costringere i gentili all'osservanza della legge giudaica? S. Pietro fu molto contento di tale avviso, perciocchè con tal fatto veniva pubblicato in faccia a tutti i fedeli, che la legge cerimoniale di Mosè non era più obbligatoria, e come colui che ad altri predicava l'umiltà di Gesù Cristo, seppe praticarla egli medesimo, non dando il minimo segno di risentimento.

  A217000197 

 Si vuole eziandio che s. Pietro sia stato d'accordo con s. Paolo intorno alla correzione da farsegli pubblicamente, affinchè vie più fosse conosciuta la cessazione della legge cerimoniale di Mosè.

  A217000220 

 {152 [444]} Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: «Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.

  A217000227 

 Nello stesso giorno che s. Pietro moriva in croce, s. Paolo sotto la spada dello stesso tiranno glorificava Gesù Cristo con aver tronca la testa.

  A217000250 

 Che se vogliamo fermarci sopra questo silenzio degli atti degli Apostoli e della lettera di s. Paolo, diciamo che ciò non prova nè per noi nè pei protestanti.

  A217000250 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo, e della guerra giudaica, e non i fatti particolari {171 [463]} altrove avvenuti.

  A217000250 

 Parla egli forse di s. Paolo, di s. Andrea o degli altri apostoli che furono coronati del martirio fuori della Palestina? E non dice egli stesso che passava sotto silenzio molti fatti avvenuti a' suoi tempi? Antiq.

  A217000250 

 È vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento; noi osserviamo che l'autore degli alti degli apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani.

  A217000254 

 O chiesa felice, dove gli apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'Isola di Patmos.» Tertulliano de Praescrip.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000004 

 Paolo Emilio Santorio nacque in Caserta l'anno mille cinquecento sessanta; pel merito di sua scienza e {IV [246]} pietà fu creato prima Arcivescovo di Cosenza, poi di Urbino, dove morì in età di 75 anni nel 1635.

  A218000015 

 Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo.

  A218000016 

 Allora comprenderemo quanto qui in terra ci pare mistero, allora vedremo Iddio come è in sè stesso: Tunc videbimus eum sicuti est, dice s. Paolo.

  A218000016 

 Non diamoci per altro alcuna pena se non comprendiamo queste verità; anzi dobbiamo rallegrarci perchè è segno che Iddio ci riserbò cose grandi nell'altra vita; cose, che, come dice s. Paolo, l'orecchio non mai udì, l'occhio non vide mai, la lingua non può esprimere, nè la mente umana può immaginare.

  A218000019 

 Preghiamo i due Principi degli Apostoli Pietro e Paolo che ci ottengano da Dio il dono della fortezza; e come essi impiegarono la loro vita e sparsero tutto il loro sangue per la fede, così noi possiamo mostrarci ognor veri seguaci di Gesù Cristo e costanti nelle pratiche di nostra santa cattolica religione fino all'ultimo respiro della vita.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000119 

 Dopo tale interrogatorio furono tutti condotti nella carcere Mamertina, che è un luogo de' più tetri ai pie del Campidoglio, dove rimasero rinchiusi quasi un anno gli apostoli s. Pietro e s. Paolo.

  A220000234 

 La prima traslazione di esse fa fatta dal Pontefice s. Paolo I nell'anno 761.





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