chiedeva: - Sei stato alla tale cascina, come ti avevo raccomandato, per domandare quella semente e quell'utensile? Che cosa ti hanno detto? Che cosa hai risposto? - E poi al secondo: - Hai fatto quella commissione, della quale ti aveva incaricato, se fosse venuta a casa nostra quella buona vicina? E in che modo l'hai eseguita? - E a tutti: - La nonna vi ha chiesto nessun servigio? Siete stati pronti ad obbedire? Le avete dato nessun motivo di gridare? Dei fanciulli del vicinato è venuto nessuno a visitarvi? E di che cosa vi siete intrattenuti con essi? In che modo avete occupata la giornata? Fra voi ci fu buona armonia? Avete recitato l'Angelus a mezzogiorno? - Con queste e simili interrogazioni si facea render conto esatto di tutto il loro operare e direi quasi persino dei loro pensieri.

 È naturale che un giovanetto, vissuto nell'isolamento di una cascina, si senta sul principio impacciato in mezzo ad un numeroso stuolo di sconosciuti compagni.

 La sua casa era tra i boschi, e più d'una volta dopo cena, a notte inoltrata, sopraggiungevano i banditi, i quali al di là della siepe, che circondava l'aia, chiamavano a voce bassa la padrona della cascina.

 - Mia madre si chiama Margherita Bosco: vedendo essa che mio fratello Antonio mi maltratta e batte sempre, ieri mi disse: Prenditi queste due camicie e questi due moccichini, [193] va al Bausone (borgata vicino a Chieri), e chiama qualche posto da servo; se non ne trovi, va alla cascina Moglia posta tra Mombello e Moncucco: là chiamerai del padrone, e gli dirai che sono io tua madre che ti mando, e spero che ti accoglierà..

 A quei tempi non era troppo in uso la Comunione frequente e settimanale, e di più dalla cascina Moglia a Moncucco ci vuole un'ora di cammino e in mezzo ad oscuri sentieri..

 Un giorno pascolava le vacche poco distante dalla cascina.

 Nel mese di settembre, venne ad abitare in quella cascina il sacerdote Moglia, zio del signor Luigi, fratello di Giuseppe e maestro comunale, il quale, osservata con vivo interesse la condotta del giovanetto servitore, si profferse di fargli scuola per un'ora al giorno.

 Giovanni si allontanava profondamente commosso da quella cascina così ospitale.

 Il nuovo maestro, testimonio della sua buona condotta, [230] quantunque avesse udito parlarne con gran lode anche dai propri parenti alla cascina Moglia, e in fondo in fondo gli volesse bene, pure erasi fitto in capo che, essendo dei Becchi, non potesse essere che un asino, di buon conto se volete, ma sempre asino.

 Giuseppe prese stanza nella casa colonica, mentre il Febraro aveva cascina e terreni propri confinanti col Susambrino.

 Io ho fatta la mia parte, mio figlio farà la sua, e spero che non sarete malcontenta di lui - E commossa, ma piena di gioia, se ne ritornò alla sua cascina..

 Fra le altre, una volta sognò che il fratello Antonio, facendo il pane alla cascina di Madama Damevino, presso casa sua, fosse sorpreso dalla febbre, e che, incontratolo per la strada e interrogatolo, gli aveva risposto: - Mi prese la febbre or ora; non posso più reggermi in piedi; debbo andarmi a riposare.

 Giovanni, deluso in questa sua speranza, ritornò alla cascina del Susambrino e solo soletto procurava di sciogliere colla sua intelligenza le difficoltà che presentavangli i libri di testo.

 Ringraziando Iddio per l'esito felice degli esami, Giovanni era tornato presso la madre, e secondo la sua abitudine costante prestava aiuto in quel che poteva al fratello Giuseppe nella cascina del Susambrino, continuando però lo studio de' suoi libri prediletti e le radunanze de' suoi giovani amici.

 Aveva visto la valle sottostante alla cascina del Susambrino convertirsi in una grande città, nelle cui strade e piazze scorrevano turbe di fanciulli schiamazzando, giuocando e bestemmiando.

 In quella cascina il nome di Bosco si ripeteva in tutte le conversazioni.

 Lo accogliemmo con un vero tripudio; ma quei giorni vennero funestati da un grande incendio sviluppatosi in una cascina.

 Desiderando i signori Moglia che il loro figlio Giorgio si facesse prete, passando Giovanni alla loro cascina, gliel consegnarono, perchè lo conducesse a casa sua al Susambrino e seco lo tenesse in tutto il tempo delle ferie, trattandolo come fratello.