Parola «Culto» [ Frequenza = 553 ]

don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000125 

 Manetta Frassè d'anni 11 del comune di Canopiana (Cremona) il giorno {63 [463]} 28 marzo 1865 facea la sua prima comunione e si aggregava alla congregazione del culto perpetuo di s. Giuseppe.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000009 

 Ma noi ci limitiamo ad esporre solamente alcuni di quelli che hanno dato motivo ai sommi Pontefici di propagare il culto di Maria invocata sotto il glorioso titolo di Aiuto dei Cristiani.

  A009000036 

 Il glorioso pontefice Pio VII finchè visse promosse il culto verso Maria; approvò associazioni e confraternite a Lei dedicate, concedette molte Indulgenze alle pratiche di pietà che a onore di Lei si fossero fatte.

  A009000044 

 L'augurio e la benedizione del supremo {27 [365]} Gerarca conseguirono il loro effetto e proteggendo la santa Vergine l'opera sua, nello spazio di circa tre anni fu condotta a termine e nel giorno 7 di giugno 1868 con grande solennità era consacrata al divin culto dal nostro veneratissimo arcivescovo di Torino monsignor Alessandro Riccardi.

  A009000058 

 Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. mo Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del Cielo, {32 [370]}.

  A009000087 

 Il nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote torinese, ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, d'instituire colla licenza dell'Ordinario nella chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una pia società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'augusto Sacramento.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000017 

 Fu sua delizia, appena se ne trovò in grado, il fare la dottrina ai ragazzi, il servire la Messa, la Benedizione, e in generale prestavasi ad ogni cosa che riguardasse il culto divino.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000047 

 Coi più provetti s'occupava egli stesso a promuovere nel loro cuore l'amore al culto divino, coll'addestrarli egli stesso al canto di qualche lode a Maria, che assai volentieri imparavano e più volentieri ancora ripetevano soventi in divoti cori, e si sforzava ancora di abilitarli ad accompagnare in musica qualche messa e Tantum ergo.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000158 

 Dopo di che, egli è facile d'argomentare lo studio, e il modo con che attenevasi agli altri mezzi che ne' berninarii abbondano, a nutrire ed accrescere in sè il culto divino.

  A027000194 

 Basta per ciò ricordare il modo, onde governava il proprio interno, e quello onde compiva gli atti del culto che a Dio più dirittamente miravano.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000007 

 Faccia Iddio che i celesti favori che da circa quattrocento anni per opera ed intercessione di questa fedele serva di Dio si ottennero a benefizio della misera umanità, non diminuiscano, ma crescano ogni giorno più come ardentemente {5 [5]} desideriamo che cresca il culto di Lei a maggior gloria di Dio ed a vantaggio delle anime.

  A028000240 

 In molte provincie non solo del Piemonte, ma dei regni di Napoli e della {176 [176]} Spagna si veneravano sugli altari le sue reliquie, e si esponevano al culto pubblico le sue immagini.

  A028000242 

 In vista di questa pubblica venerazione che a lei si prestava da tanti popoli, il generale dell'ordine dei Domenicani, fra Pio Giuseppe Gaddi, domandò ed ottenne da Pio VII di santa memoria ai 9 d'aprile 1808 l'approvazione di questo culto pubblico, e che inoltre fosse chiamata col nome di Beata, e si potesse dire in suo onore mossa ed uffizio proprio.

  A028000246 

 Celebravano inoltre le sue feste, veneravano le sue imagini, ricorrevano con fiducia alla sua protezione, e dimostravano il più vivo desiderio che il suo culto venisse presto dalla Chiesa riconosciuto.

  A028000246 

 Il culto e la divozione dei Caramagnesi professata alla Beata Caterina rimonta fino al tempo in cui avvenne la preziosa sua morte.

  A028000246 

 Questa divozione e questo culto venne sempre crescendo col passare degli anni, e si trasmise dai padri ai figli, i quali la ricevettero e tuttora la ricevono quale preziosa eredità.

  A028000254 

 Intanto la Beata Caterina in premio del culto che le rendono, e della divozione, che le portano i devoti abitanti di Caramagna, stenda dal cielo il suo manto sopra di essi, e unitamente a Maria Santissima li difenda da ogni disgrazia e spirituale {185 [185]} e temporale, li protegga come suoi cari figli.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000128 

 In Cogoleto nella stessa Diocesi si amministrano le pubbliche scuole con circa 200 fanciulli e si aiuta il Parroco per le cose del culto religioso.


don bosco-conversazioni.html
  A035000227 

 Pertanto nella confessione dei pagani noi rileviamo due importanti verità: una profonda venerazione di tutti i popoli verso le persone consacrate al divin culto, cioè i sacerdoti; una costante persuasione che i sacerdoti fossero mediatori tra Dio e gli uomini, e che confessando loro le proprie colpe, gli uomini venissero riconciliati con Dio.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000003 

 Qual opera più riprovevole e più indegna di quella di spargere fra gente di buona fede e tranquilla nelle divine sue credenze il dubbio, l'indifferenza, l'errore, il nulla, la morte delle anime! Fin qui si distribuivano gratis a larga mano or la Bibbia adulterata, ed ora scritti apertamente ostili ai dommi, al {III [253]} culto ed alla morale della Chiesa Cattolica: vedendo però rimanersi tali manovre senza successo, si tentò di comprar le coscienze coli'oro! Ma ora si va più in là: al sacrilegio e all'oro si aggiunse l'inganno; nuova perfidia, di cui solo è capace l'infernal nemico del bene.

  A036000005 

 Li punti principali e maggiormente {V [255]} presi di mira sono la Confessione, l'Eucaristia, la necessità delle buone opere per salvarsi, e il culto di Maria Santissima nostra tenera, nostra carissima Madre; libri che nessuno, non munito di apposita facoltà, potrebbe leggere o ritenere; nessuno cui prema l'onore e la preziosa qualità di Cattolico, potrebbe anche solo accettare, per non esporsi al pericolo di trovarsi trascinato a discussioni alle solo a sconvolgergli quell'armonia interna tra lo spirito ed il cuore, che dall'autorevole e pietoso intervento di Dio per mezzo dei Sacramenti, si ha, e senza di cui non potrebbe vivere contento, né morire tranquillo.

  A036000006 

 Iddio Signore e il divin suo Figlio Redentor nostro preservino questa ridente terra Biellese, terra di avita fede, terra feconda di spiriti avveduti, di cuori pii e generosi pel culto di Dio, e sì distinti per cristiane e per civili virtù; la preservino da simil vitupero, da un sì fatale inganno, che a vergogna insieme ed a rovina di lei tornerebbe tale apostasia.

  A036000132 

 Quanto ai cattolici, sono in ciò più fortunati di noi! Non c'è malore, non c'è stato di vita, in cui non abbiano le proprie benedizioni: noi valdesi, sotto il pretesto di un culto puro, viviamo aridi come deserti senza alcuna cosa che ci conforti nelle nostre afflizioni.

  A036000134 

 Per esempio, essi accusano i Cattolici che adorano le Immagini, le Reliquie, quasi fossero altrettanti Dei, e, al contrario, ella lesse nel catechismo, che i Cattolici danno a tali oggetti un culto semplicemente relativo, ma niun cattolico presta ad essi il culto a Dio dovuto.

  A036000179 

 Tu hai prestato ad un pezzo di carta un culto, che è solamente dovuto a Dio; e questo è un grave peccato.

  A036000468 

 Difatti, l'osservare una religione che lascia libertà a ciascuno di credere quel che più gli aggrada, e nel modo che gli pare di leggere nella Sacra Scrittura; una chièsa, che è una società senza presidente, un corpo senza capo, chiesa che non ha vescovi, non sacerdoti, non altare, non sacrifizio; una chiesa che si associa con tutte le stravaganze delle varie sette protestanti, ciascuna delle quali professa più articoli, che sono negati dalle altre; una chiesa di cui non mai si parlò ne'dodici primi secoli del {103 [361]} cristianesimo, e che non può mostrare un SOLO di sua credenza, che valga a contare li suoi predecessori fino agli Apostoli; nè può mostrare un UOMO SOLO che abbia professato la medesima sua dottrina prima di Pietro Valdo; una Chiesa che s'intitola universale e non forma che 22 milà persone; e quindi il confrontarla colla Chiesa Cattolica, che fu in ogni tempo Una, Santa, Cattolica, Apostolica, che parte dal regnante Pio IX ed ascende da un Papa all'altro, fino a S. Pietro stabilito da Gesù Cristo a governarla ed essere Vicario di lui in terra; Chiesa che in ogni tempo praticò sempre i medesimi Sacramenti, il medesimo culto, ebbe sempre i suoi pastori, gli uni successori degli altri, ma sempre uniti al Romano Pontefice, i quali praticarono sempre la medesima fede, la medesima legge, il medesimo Vangelo, adorando un solo vero Dio; il fare questo confronto, dico, deve naturalmente persuadere ogni uomo ragionevole e non guidato dalle passioni, a dare un pronto abbandono a qualsiasi setta, per rientrare nell'arca di salute, nell'ovile di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000379 

 Visiterà la Chiesa o Cappella in forma canonica, cioè a porte chiuse; osserverà come sia custodita la SS. Eucaristia, il Tabernacolo, l' Olio Santo, le Sacre Reliquie, gli Altari, i Confessionali, la Sacrestia, i Vasi Sacri, cioè calici, pissidi, ostensori, il registro delle Messe e gli arredi destinati al divin culto.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000133 

 i ministri del culto aventi cura d'anime sono dispensati dal servizio sotto le armi, mediante la presentazione del relativo certificato rilasciato dal Sindaco del luogo d'origine o di domicilio.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000055 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa Egli medesimo a tutto ciò che può abbisognarci pel corpo.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000194 

 Se la società di questi uomini era visibile, ditemi il loro nome, patria, successione; il tempo in cui vissero; il loro culto, liturgia, dommi, morale, disciplina.

  A048000228 

 Concesso adunque, che la Chiesa di Gesù C. debba essere in ogni tempo visibile, e che la Chiesa Riformata per 1500 anni sia stata invisibile, ne segue tosto che il Protestantismo non può più in nessuna maniera considerarsi come Chiesa di Gesù Cristo; che anzi la Chiesa Cattolica, la quale come voi convenite, mostrò sempre i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo, fu sempre visibile nel suo culto, nella pratica de'Sacramenti, nella successione de'suoi pastori, conservando eziandio la vera Bibbia, la Chiesa Cattolica, dico, non già la Riformata, è la vera Chiesa di Gesù Cristo.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000254 

 Tale proibizione di suffragare i fedeli defunti è cagione ai popoli cattolici di allontanarsi dal nostro culto.

  A049000301 

 Voi mi dimandate che cosa sono le liturgie? ed io vi rispondo che le liturgie sono libri che contengono riti, cerimonie, il modo di prestare il culto a Dio dovuto.

  A049000303 

 Egli pertanto destinando questo giorno al suo culto non volle lasciar ignorare ai nostri primi parenti il modo di onorarlo.

  A049000303 

 Questi riti, queste cerimonie, con cui si deve prestare culto a Dio furono usati da Caino e da Abele allorchè gli fecero sacrifizio; furono usati da Noè, che appena uscito dall'arca innalzò un altare, e fece a Dio un sacrifizio per ringraziarlo dei favori ricevuti.

  A049000309 

 Quivi vediamo degli abiti sacerdotali, dei pannolini, dei cingoli, delle corone, vari strumenti destinati al culto divino, un altare, candelieri, turiboli, un libro e simili, Apoc.


don bosco-eccellentissimo consigliere di stato.html
  A050000030 

 Altri mostrando un ingegno assai sveglio ed una speciale attitudine al culto delle scienze si credette giovare grandemente alla Società coltivando questi eletti ingegni ed avviandoli alla carriera delle scienze superiori.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000007 

 Le spese dei fitti de' rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre chiese, provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, il dar pane ai ricoverati sono oggetti di grave dispendio.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000029 

 Dimostrava a lungo la santità del culto reso a Maria, l' utilità dell' invocarla, e finiva esortando ella stessa ad abiurare.

  A054000072 

 Proibisco assolutamente nelle feste consacrate al suo culto d' adoperarsi in qualsiasi opera servile, e voglio che in questi giorni tutti i miei sudditi assistano alla messa ed agli altri officii divini.

  A054000169 

 La Chiesa Cattolica sola è veramente una nel suo dogma, nella sua morale, nel suo culto, e nella sua gerarchia.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000068 

 Siccome dicemmo altrove, non confessò già Egli stesso che fin da suoi più teneri anni, niuna cosa eragli tanto a cuore e gli sapea più dolce e più preziosa dell'onorar Maria e d'impiegare tutte le proprie forze alla propagazione della sua gloria ed alla estensione del suo culto?.

  A059000136 

 Scorrendoli annali della Chiesa difficilmente trovasi un Papa che abbia contribuito quanto Pio IX alla gloria di Maria e alla diffusione del suo culto.

  A059000349 

 Quante schiere di religiosi non furono messi al confine, quanti conventi tramutati in caserme! Ai vescovi e ai fedeli fu detto, che non avessero più alcun commercio colla Santa Sede, e singolarmente ai fedeli convertiti proibito il rientrare nella cattolica religione, dalla quale furono strappati mercè la violenza e la seduzione! Grande numero di cattolici fu confiscato negli averi e poscia relegato ne'luoghi più lontani dal paese natio, e colà vive nella più dolorosa miseria e senza i conforti della religione, perchè lasciato senza preti e senza un'ombra di culto cattolico.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000078 

 Una tavola, una cattedra, alcuni banchi, non per inginocchiarsi, ma solo per sedersi, sono il decoro e l'ornamento del luogo destinato al culto della Divina Maestà.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000124 

 Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che, pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime, avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; {31 [157]} scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del cielo.

  A061000135 

 Il Nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote Torinese, Ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, d'instituire, colla licenza dell'Ordinario, nella Chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una Pia Società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui Soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'Augusto Sacramento.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000147 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello che riguarda al suo culto.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000141 

 Questa pia principessa, {97 [97]} abbandonate le massime dei suoi antecessori, e desiderando di ristabilire il culto cattolico, pregò il papa Adriano I, che volesse convocare un concilio, onde l'eresia venisse solennemente condannata.

  A065000166 

 - Per arrestare sempre più l'errore di quelli i quali dicevano non doversi prestare all'Eucaristia il divin culto, fu decretato che la procession del Corpus Domini, e la festa già stata con rito doppio stabilita da Urbano IV l'anno 1264, fosse celebrata con pompa solenne in tutto il mondo cattolico.

  A065000190 

 Ecco le sue venerande parole: «In questo concilio generale, egli dice, si dovranno diligentissimamente esaminare e stabilire le cose, le quali specialmente in questi difficilissimi tempi riguardano sovratutto la maggior gloria di Dio, l'integrità della fede, il decoro del divin culto, l'eterna salute delle anime, la disciplina del clero secolare e regolare e la loro salutare e solida istruzione, l'osservanza delle leggi ecclesiastiche, la correzione dei costumi, la cristiana educazione della gioventù, e la pace e la concordia universale.» Ecco lo scopo che si propone il concilio, e che cercherà di ottenere colle Sue sapientissime leggi.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000014 

 S. Sisto III nel quinto secolo si rese celebre, ed illustrò il suo Pontificato {18 [344]} sovratutto per uno zelo straordinario per la maestà del culto e l'onore della casa di Dio.

  A066000033 

 Leone Isaurico faceva un'aspra guerra al culto delle immagini e all'ortodossia.

  A066000044 

 Le solennità religiose sono destinate ad insegnare e far progredire la morale, la magnificenza degli edifizi sacri e le pompe del culto si sono elevati, sotto la loro direzione, ai più sublimi splendori.

  A066000046 

 Essi sono come un fondamento religioso, perchè ne sostengono il culto esterno che è una delle sue parti essenziali.

  A066000047 

 E ai nostri giorni Pio IX difendendo i suoi diritti temporali contro l'ambizione, l'avidità, e l'empietà, non difende solamente i suoi beni, ma difende eziandio il patrimonio dei poveri e dei deboli, il patrimonio della religione e del culto, il patrimonio del Cattolicismo intiero.

  A066000088 

 Pio VII grazie questo Concordato, ha la ventura di vedere il culto cattolico legalmente ristabilito in Francia.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000008 

 Che vi è Dio, cui l'uomo dee un culto sì interno che esterno;.

  A067000031 

 L'esistenza di Dio è una verità così facile a conoscersi, che gli uomini di tutti i tempi; di tutti i luoghi, sieno barbari od inciviliti, tutti hanno avuto cognizione dell' esistenza di Dio, tutti hanno prestato qualche culto ad un Essere Supremo, come attestano gli stessi scrittori profani; a segno che Plutarco, egli pure paganti, asserì, che si possono trovare città senza mura e senza case, ma non mai senza Dio, senza preghiere, senza altare.

  A067000041 

 Gli atti poi che l'uomo fa per onorare e servire Iddio, soglionsi comunemente appellare culto.

  A067000043 

 In due maniere: col culto interno ed esterno.

  A067000044 

 Qual è il culto interno?.

  A067000045 

 li culto interno è quello che noi rendiamo a Dio col nostro cuore e coll'anima nostra per mezzo dell'adorazione, dell'amore, della riconoscenza, della sommessione, della confidenza.

  A067000046 

 Il culto esterno dicesi anche pubblico, quando si rende dalla società degli uomini radunati insieme, come sono le confessioni fatte dai martiri delle verità della fede alla presenza d' immensa moltitudine, le pubbliche predicazioni, le processioni, l'intervenire alla Messa, e simili.

  A067000049 

 Almeno Iddio dovrebbe esser contento del cuore senza pretendere culto esterno.

  A067000050 

 Gli uomini devono a Dio anche un culto esterno, e per più ragioni: primieramente perchè Dio è creatore e assoluto padrone del corpo e dello spirito, perciò dev'essere onorato dall'uno e dall' altro.

  A067000050 

 In terzo luogo Iddio comandando più cose, le quali non si possono compiere senza atti esterni, ne segue che Iddio comanda anche il culto esterno.

  A067000052 

 Il medesimo Iddio essendo creatore, benefattore e conservatore della società, come di ciascun uomo in particolare, deve essere dalla società onorato con un culto visibile alla società e perciò pubblico.

  A067000053 

 A questo proposito vi voglio raccontare un esempio che dimostri quanto piaccia a Dio il culto esterno.

  A067000056 

 E questa infinita varietà di culto potrà essere a Dio gradita?.

  A067000056 

 Quanto è mai bello questo fatto! però mi occorre una difficoltà: se ciascun uomo in particolare è tenuto ad onorar Dio, temo che siano per essere tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia i capricci degli uomini.

  A067000057 

 Tu vuoi dire, che Iddio non può {17 [211]} gradir tutti -i vari culti, anzi neppur un culto comechè siasi: e in ciò dici bene: onde è di tutta necessità conoscere il vero culto gradito a Dio per mezzo di una rivelazione fatta da lui medesimo.

  A067000058 

 Desidero grandemente di sapere, se Dio abbia proprio rivelato un culto.

  A067000061 

 Per esempio: la religione naturale ci dice, che l'uomo deve prestare un culto a Dio, ma non ci spiega abbastanza quale sia, nè in qual modo debba essere prestato.

  A067000112 

 Dopo di Adamo, non si parlò altre volte del Salvatore e del culto dovuto a Dio?.

  A067000137 

 Due cose, o figli, voi dovete ammirare in questi fatti della Divina Provvidenza: l'avveramento delle divine promesse, le quali non mancano mai, lo sviluppo ed il perfezionamento del culto divino, per cui si {35 [229]} stabilirono il sacerdozio, le cerimonie, e quanto poteva contribuire a rendere venerabile la Divina Maestà presso gli uomini.

  A067000142 

 In questa divisione successe anche la divisione del culto, onde quelli dei regno d'Israele, adorando per lo più le false divinità, costituirono lo scisma Samaritano; vale a dire la separazione da quello di Gerusalemme, che continuò ad essere unica sede del culto del vero Dio.

  A067000313 

 P. La Chiesa di Gesù Cristo deve necessariamente avere quattro caratteri, che evidentemente la dimostrino a qualunque persona anche idiota e volgare; ella deve essere: UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA. 1 ° UNA, perchè una e sempre la stessa è la dottrina di Gesù Cristo; {86 [280]} uno e sempre il medesimo culto da esso istituito; una e immutabile la forma di governo da esso data alla sua Chiesa.

  A067000339 

 E UNA, perchè ha un medesimo culto, una sola morale, un sol governo, sebbene diffusa per tutto il mondo.

  A067000340 

 E poi certo che la Chiesa Romana abbia un medesimo culto, una sola fede, una sola morale, un sol governo?.

  A067000341 

 Sì: la Romana Chiesa ha un medesimo culto, una sola fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono i medesimi dogmi senza distinzione; motivo per cui i veri cattolici rigettarono mai sempre, e rigettano con orrore ogni cosa contraria alla loro fede, perchè sono certissimi che i Pastori, destinati da Dio a governare la Chiesa, si succedettero l'un l'altro in guisa, che ci trasmisero le verità rivelate da Gesù Cristo e dagli {95 [289]} Apostoli, come di mano in mano fino ai nostri giorni.

  A067000355 

 E Santa perchè in ogni tempo Iddio dimostrò con luminosi miracoli di approvare il culto che gli vien prestato in questa Chiesa.

  A067000457 

 L'autorità di governo consiste nel potere dato da Gesù Cristo alla Chiesa di stabilire ed interpretare le leggi ecclesiastiche, di farle osservare, di regolare nella Chiesa il culto pubblico e stabilire le cose che si reputano necessarie al decoro della religione.

  A067000472 

 e per dirlo con altri termini: essa è visibile nel suo insegnamento, nel suo culto, nel governo delle anime, nell'autorità de' suoi Pastori, specialmente dal Sommo Pontefice, lasciato da Gesù Cristo a governarla visibilmente qui in terra.

  A067000480 

 Che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile, si prova da questo che ebbe sempre un magistero visibile e conosciuto da tutto il mondo nel suo Capo e supremo Pastore, cioè nei Papi, i quali con successione non mai interrotta, dal primo fino all'attuale Pio Papa IX, la governarono, e nei Vescovi in comunione col medesimo Capo, sparsi per tutta la terra a reggerne le tante Diocesi; ebbe sempre lo stesso simbolo Apostolico, cioè la stessa professione di lede comune per ogni dove a tutti i suoi membri; sempre ebbe gli {28 [334]} stessi Sacramenti di continuo ed ogni dì amministrati; sempre lo stesso culto praticato dalla moltitudine immensa de' suoi seguaci.

  A067000596 

 L'Alcorano si può dire una serie di errori i più madornali contro la morale e contro il culto del vero Dio.

  A067000671 

 Questi è il signor Amedeo Bert, ministro del culto valdese, Cappellano delle legazioni Protestanti a Torino.

  A067000695 

 Ecco, miei cari figli, in un testo solo quattro menzogne delle più manifeste: ora dite voi quale fede si debba prestare agli scrittori del culto Valdese!.

  A067000735 

 Il Papa, vale a dire il Romano Pontefice, continuò a governare la Chiesa; morto uno, succedeva un altro, e così la Chiesa Romana continuò a mostrarsi visibile nel suo Capo, ne' suoi Pastori, nel suo culto, ne' suoi Sacramenti, ne' suoi membri, cioè ne' suoi fedeli che continuarono a praticare la medesima religione.

  A067000758 

 ' Questi impiegò molti anni a promuovere il culto della sua setta

  A067000758 

 Barruel; per ora ne accenniamo solamente uno che riguarda a Peyran, famoso ministro del culto Valdese.

  A067001079 

 I Protestanti non possono vantare un sol uomo che abbia prima di loro professato il protestantismo, in quanto che niuno prima di essi professò un sistema di dottrine e di culto, che a quello fosse identico o simile in guisa da poter dire, che egli fu loro perfetto antecessore; siccome noi cattolici dimostriamo nostri veri antecessori i cristiani dei secoli andati per la medesimezza della fede, dei {217 [523]} Sacramenti e del reggime dei sacri Pastori.

  A067001116 

 Di pub disprezzano come idolatria il culto delle immagini dei Santi e di Cristo stesso ed anco il culto della santa Croce; e condannano come invalidi i voti perpetui dei religiosi.

  A067001117 

 Egli inventò quella calunnia tanto ripetuta dai Protestanti, che, cioè, i cattolici danno alle sante reliquie il culto dovuto a Dio solo.

  A067001118 

 Dicono, che noi adoriamo le sante reliquie ed immagini come se fosse in queste qualche cosa di divino, e diamo ai Santi il culto dovuto a, Dio.

  A067001118 

 Ma che sproposito! io non son teologo; eppure so, e voi, padre, ed il nostro curato ce l'avete sempre insegnato, che a Dio solo è dovuto il culto e l'adorazione suprema; che i Santi debbono solo venerarsi ed invocarsi come gloriosi amici di Dio; e che le reliquie e le immagini dei Santi si onorano, non già per se stesse, ma bensì in riguardo alla persona medesima del Santo cui spettano; a quella guisa che tengonsi in gran pregio le memorie ed i ritratti degli antenati e degli uomini illustri per quello che ricordano e rappresentano.

  A067001119 

 Quanto al culto delle immagini, il primo che ardì impugnarlo pubblicamente fu, come narra lo storico Niceforo.

  A067001335 

 Ora sappiate, che la costruzione di questo tempio è una vera variazione del culto Valdese, è per loro una vera contraddizione.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000043 

 Adorarono il sole, la luna, {23 [23]} le stelle, il mare; poscia vennero a prestare il loro culto a certi uomini, che loro apparivano grandi; e che si immaginavano saliti in cielo.

  A068000043 

 P. I Gentili, i Pagani non hanno, no, dimenticata l'idea del vero Dio, ma l'hanno oscurata, hanno spesso confuso il creatore colle creature; e coll'andar del tempo giunsero eziandio a prestare un culto alle cose create, adorandole come se fossero il vero Dio.

  A068000061 

 Gli atti poi che l'uomo fa per onorare e servire Dio costituiscono quello che suolsi appellare culto.

  A068000063 

 P. In due maniere: col culto interno e col culto esterno.

  A068000064 

 F. Qual è il culto interno?.

  A068000065 

 P. Il culto interno è quello che noi rendiamo a Dio cogli atti interiori dell'adorazione, dell'amore, della riconoscenza, della sommessione, della confidenza e con ogni altra maniera di santi pensieri ed affetti interni.

  A068000066 

 F. Qual è il culto esterno?.

  A068000067 

 P. Il culto esterno è quello che noi prestiamo a Dio colle nostre azioni.

  A068000068 

 Il culto esterno dicesi anche pubblico, quando si rende dalla società degli uomini radunati insieme; come sono le confessioni fatte dai martiri delle verità della fede alla presenza d'immensa moltitudine, le pubbliche predicazioni, le processioni, il celebrare la santa Messa, l'intervenirvi, e simili.

  A068000071 

 F. Pare che Iddio dovrebbe contentarsi del nostro cuore senza esigere culto esterno.

  A068000071 

 In questo modo egli sarebbe adorato in ispirito e verità, con un culto certamente più degno di lui.

  A068000072 

 In terzo luogo, siccome Iddio comanda più cose le quali non si possono adempiere senza atti esterni, ne segue che Egli comanda anche il culto esterno.

  A068000072 

 P. Gli uomini devono a Dio anche un culto esterno per più ragioni.

  A068000073 

 Iddio poi essendo Creatore, benefattore e conservatore della società, come è di ciascun uomo in particolare, deve essere dalla medesima società onorato con un culto visibile alla società stessa, e perciò pubblico.

  A068000074 

 Da quanto sopra si è discorso voi comprenderete agevolmente come sia grande l'errore di coloro che pretendono rendere a Dio solamente un culto interno e non esterno.

  A068000075 

 E qui mi cade in taglio di ricordarvi un fatto, il quale dimostra quanto piaccia a Dio il culto esterno.

  A068000075 

 Il re Salomone volendo dare una pubblica testimonianza di culto esterno, che servisse d'esempio in tutti i secoli, fece costruire un magnifico tempio, in cui l'oro, l'argento, l'avorio e le sculture adornavano ogni parte dell'edifizio.

  A068000075 

 Nella maestosa dedicazione del tempio di Salomone, noi, amati figli, abbiamo un atto di culto interno ed esterno, pubblico e privato, cose tutte che tornarono a Dio gradite senza fine.

  A068000076 

 E siffatta infinita varietà di culto potrà essere a Dio di gradimento?.

  A068000076 

 Se ciascun uomo in particolare è tenuto di onorare Dio, temo molto che siano per riuscire tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia quanti i capricci degli uomini.

  A068000077 

 Egli è pertanto di tutta necessità conoscere il vero e solo culto che possa piacere a Dio.

  A068000077 

 P. Voi volete dire che Dio non può compiacersi di tutti i vari culti, anzi neppur di un culto comechè sia, e in ciò dite bene.

  A068000078 

 F. Giacchè voi parlate di Rivelazione, ci tornerebbe assai caro se ci diceste in qual modo Dio abbia rivelato un culto, e che cosa intendasi per Rivelazione.

  A068000129 

 F. Pare certo che le profezie abbiano incominciato da Adamo, che fu il primo uomo del mondo; ma dopo di Adamo non si parlò altre volte del Salvatore e del culto dovuto a Dio? {47 [47]}.

  A068000151 

 Due cose, o figli, voi dovete ammirare in questi fatti provvidenziali: l'avveramento in prima delle divine promesse, le quali non falliscono mai; poi lo svolgersi, il perfezionarsi dei riti e delle cerimonie, e quella successione non interrotta dei sacerdoti nella discendenza di Aronne, destinati ad esercitare il divin culto e a renderlo in faccia agli uomini maestoso e solenne.

  A068000154 

 In questa separazione successe anche la divisione del culto; onde quelli del regno d'Israele, che adoravano per lo più le false divinità, costituirono lo scisma Samaritano; vale a dire si divisero da Gerusalemme, che continuò ad essere unica sede del culto del vero Dio.

  A068000295 

 Imperciocchè alla venuta del Salvatore tutte le nazioni del mondo (ad eccezione degli Ebrei) adoravano idoli falsi e bugiardi, il culto dei quali favoriva in ogni maniera le umane passioni.

  A068000386 

 Questo edifizio deve essere visibile; {122 [122]} cioè la vera Chiesa deve sempre insegnare la sua dottrina, amministrare i Sacramenti, esercitare le pratiche della religione, usare della sua autorità in guisa che gli uomini, se vogliono, possano vedere e conoscere ciò ch'essa insegna e ricevere i suoi Sacramenti; e per dirlo con altri termini, la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile nel suo insegnamento, nel suo culto, nel governo delle anime, nell'autorità de' suoi Pastori e specialmente del Sommo Pontefice, lasciato da Gesù Cristo a governarla visibilmente sulla terra.

  A068000393 

 Appartiene pure alla Chiesa il regolare il culto pubblico e ordinare le cose che si reputano necessarie od utili al decoro della religione, come un buon padre ha il diritto ed il dovere di stabilire tutte le cose che possono contribuire al bene della sua famiglia.

  A068000453 

 É una, perchè ha un medesimo culto, una sola morale, un solo governo, quantunque diffusa per ogni angolo della terra.

  A068000454 

 F. È poi certo che la Chiesa Romana abbia un medesimo culto, una sola fede, una sola morale ed un solo governo?.

  A068000455 

 P. Sì: la Romana Chiesa è una nel culto ed una nella fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono gli stessi dommi senza distinzione alcuna.

  A068000475 

 È Santa, perchè in ogni tempo Iddio dimostrò con luminosi miracoli di approvare il culto che gli viene prestato in questa Chiesa.

  A068000591 

 P. L'Alcorano si può dire un tessuto di errori sformati contro la morale e contro il culto del vero Dio.

  A068000666 

 P. Questi è il signor Amedeo Bert, ministro del culto Valdese, Cappellano delle legazioni Protestanti a Torino.

  A068000691 

 Ora fate voi ragione quale fede si possa prestare agli scrittori del culto Valdese!.

  A068000729 

 Mortone uno, nè successe un altro; e così la Chiesa Romana continuò a mostrarsi visibile nel suo Capo, ne' suoi Pastori, nel suo culto, ne' suoi Sacramenti, ne' suoi membri, cioè ne' suoi fedeli, i quali continuarono come continuano a praticare la medesima religione.

  A068000755 

 Noi qui contentiamoci solamente del fatto di Peyran, famoso ministro del {228 [228]} culto Valdese.

  A068000755 

 Questi impiegato avea molti anni a promuovere il culto della sua setta

  A068000900 

 Una religione nuova e comoda, la quale permetteva di spogliare le chiese e gli altari del vero culto e di appropriarsi i beni che i fedeli avevano affidati alla santità del tempio come sacro deposito pei poveri e per gli abbandonati; una religione eziandio sostenuta e difesa col ferro e colla forza non poteva non istrascinare insensibilmente i sudditi di molti paesi all'errore.

  A068001057 

 I Protestanti non possono vantare un solo uomo, il quale abbia prima di loro professato il protestantismo, a cagione che niuno prima di essi professò un sistema di dottrine e di culto che a quello fosse identico o somigliante in guisa tale da potersi dire loro perfetto antecessore.

  A068001094 

 Di più non ignorate che essi disprezzano quale idolatria il culto delle immagini dei santi e {352 [352]} di Cristo istesso, ed anche il culto della santa Croce, e condannano come invalidi i voti perpetui dei religiosi.

  A068001095 

 Egli inventò la grande calunnia tanto ripetuta dai Protestanti, che cioè i cattolici danno alle sante reliquie il culto dovuto a lui solo.

  A068001096 

 Essi van ridicendo che noi adoriamo le reliquie e immagini sante, come se in queste vi fosse qualche cosa di divino, e che diamo ai Santi il culto dovuto a Dio.

  A068001096 

 Ma sono questi spropositi da cavallo! Noi certo non siamo teologi; ma sappiamo, e voi, padre, ed il nostro parroco ce lo avete sempre insegnato, che a Dio solo è dovuto il culto e l'adorazione suprema; che i Santi debbono solo venerarsi ed invocarsi come gloriosi amici di Dio; e che le reliquie e le immagini dei Santi si onorano non già per se stesse, ma in riguardo alla persona del Santo, cui spettano: a quella guisa che tengonsi {353 [353]} in grande pregio le memorie ed i ritratti degli antenati e degli uomini illustri per quello che ricordano e rappresentano.

  A068001097 

 Quanto è al culto delle immagini, il primo che ardì impugnarlo pubblicamente fu, come narra lo storico Niceforo, un certo Zenaia persiano: giacchè i santi Atanasio, Epifanio, Basilio, Nisseno, il poeta Prudenzio ed altri ci testimoniano che in tutta l'antichità le immagini dei Santi erano venerate nelle chiese cristiane.

  A068001277 

 P. Non solo allora, ma più volte appresso fu rinnovato il mostruoso avvenimento di una donna che dirige le cose del culto; ed ancora ai nostri giorni la Regina è Capo della Religione.

  A068001303 

 P. Ora sappiate eziandio che la fabbrica di questo tempio è una vera variazione del culto Valdese, è pei Valdesi una palmare contraddizione.

  A068001407 

 La Chiesa Cattolica {433 [433]} Romana ha sempre insegnato e insegna tuttora doversi un culto ai Santi come ad amici di Dio; venera le loro ossa quali oggetti di grata memoria, quali reliquie di corpi appartenenti agli stessi amici di Dio; venera le immagini loro benedette, ma solo in quanto rappresentano que' Santi che la Chiesa Cattolica riconosce beati in cielo.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000010 

 Neppure è esagerato quanto insegna il vescovo Massillon: Il cristiano che non prega, è un uomo senza Dio, senza culto, senza religione e senza speranza.

  A069000011 

 Imperocchè Iddio ha promesso in modo particolare di tenere i suoi orecchi aperti alle nostre preghiere nei luoghi consacrati al suo culto, e di concedere più facilmente quanto gli si domanda (2 parab.

  A069000100 

 Il sacrifizio fu in ogni tempo considerato come parte essenziale del divin culto.

  A069000216 

 La predicazione della parola di Dio forma una parte del culto divino.

  A069000425 

 Ma siccome nell'onorare un uomo qualunque noi non facciamo separazione del suo corpo dalla sua anima: benchè, il corpo sia distinto dall'anima, così nell'adorare il sacratissimo cuore di Gesù noi rivolgiamo il nostro culto alla sua anima e al suo cuore materiale nel tempo stesso.

  A069000543 

 Iddio deve sempre essere l'oggetto principale, e lo scopo che ci prefiggiamo affinchè il culto dei santi sia un culto religioso a Dio gradito, ed affinchè noi adempiamo a quanto sta scritto: « Lodate il Signore ne' suoi santi » (Salmo 150).

  A069000545 

 Adorarli, cioè tributar loro il culto dovuto a Dio solo, sarebbe idolatria, sarebbe empietà: ma venerarli quali amici di Dio, ed invocarli di patrocinio, persuasi ad un tempo che ogni aiuto viene da Dio, dal quale essi pure lo implorano, deve ad ogni uomo pratico di cristianesimo, ad ogni uomo assennato, sembrare giusto e lodevole.

  A069000545 

 Dal sin qui detto si deduce che sarebbe indizio di una grande ignoranza il pensare, che il culto dei santi sia affine al culto di Dio, ossia che venerare i santi voglia dire adorarli.

  A069000546 

 Tutto questo in generale sul culto dei santi.

  A069000848 

 Mio Dio, io vi offro il santo sacrifizio della Messa e la comunione che intendo di fare, per obbedire al precetto, e soddisfare al desiderio della santa Chiesa nostra madre; per rendervi il culto di adorazione a Voi solo dovuto; per consacrarvi tutti i pensieri, parole, azioni della {468 [476]} mia vita; per riconoscervi come mio primo principio ed ultimo fine, il mio sommo bene; pregarvi di stabilire in me il vostro regno, di applicarmi i meriti della vostra passione e morte, di perdonarmi tutti i peccati.

  A069001673 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello che riguarda al suo culto.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000006 

 Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore.

  A070000193 

 Di più trattavasi di predicare una religione che disapprovava il culto di tutti gli Dei, condannava ogni sorta di vizi e comandava le più sublimi virtù.

  A070000195 

 Si vedevano uomini elevati alle prime cariche di Roma abbandonare il culto dei falsi Dei per mettersi sotto al soave giogo di Gesù Cristo.

  A070000209 

 Fu per altro rinnovata tale proibizione riguardo ai Gentili, perchè nel culto delle false loro divinità si pensavano che fosse cosa lecita anzi gradita fare offerta di cose immonde ed oscene.

  A070000227 

 Nerone per altro al vedere una moltitudine di persone abbandonare il profano culto {160 [176]} degli dei per professare la religione predicata da s. Pietro, ed essendosi accorto che il santo Apostolo colla predicazione era riuscito a guadagnare persone da lui molto favorite e quelle stesse che in corte erano strumento di iniquità; sentissi raddoppiare la sua rabbia contro ai cristiani.

  A070000244 

 Quell'uomo di Dio in mezzo agli stessi tormenti, quasi dimentico di se stesso, consolava i primi, perchè non si affliggessero per lui; si adoperava per salvar i secondi con esortarli a lasciar il culto degli idoli ed abbracciare il vangelo affinchè potessero conoscere l'unico vero Dio, {174 [190]} creatore di tutte le cose.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000045 

 Questa manifestazione cui Dio ha dato principio sulla terra, proponendo le sue virtù al culto de' cattolici, non sarà perfetta tino al giorno finale in cui rivelerà il segreto de' cuori.

  A073000119 

 Sebbene avesse una tenera e singolare divozione per tutti i misteri di nostra santa fede, quei della SS. Trinità e dell'Incarnazione, che sono la sorgente degli altri tutti, furono per lui l'oggetto d'un culto più particolare.

  A073000120 

 «Ognuno de' giorni nostri, diceva, è segnato coli' impronta della protezione di Quella, che si compiace di esser nostra Madre, quando vogliamo essere suoi figli.» Per ben convincersi Vincenzo de' Paoli essere stato zelante servo di Maria, basta sapere che fece tutto ciò che dipendeva da lui per estendere e perfezionare il culto di lei.

  A073000308 

 canonizzato in Roma da Clemente XII nel 1736, ammirato dappertutto come eroe della Cristiana carità ed umiltà venerato con culto singolare dagli Ecclesiastici.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000050 

 Questa manifestazione cui Dio ha dato principio sulla terra, proponendo le sue virtù al culto de'cattolici, non sara perfetta fino al giorno finale in cui rivelera il segreto de'cuori.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000058 

 1° Il Martedi di ogni settimana è giorno consacrato dalla Chiesa in modo particolare al culto de'santi Angeli.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000012 

 Dopo aver accennato come la Religione cattolica sia la base dell' educazione soggiunge queste belle parole: «La Religione in questa scuola ha ripigliato un impero che non le sarà più rapito; ella vi regna non per forza o colla sola pompa del suo culto, ma per una unanime e sincera convinzione, per doveri compiuti in segreto, per aspirazioni conosciute da Dio mercè a pace del bene e il rimorso del male, {17 [453]} per solennità in cui il cuore di tutti si ravvicina e si confonde in uno slancio non già ispirato dall' ipocrisia, non arrestato dall' umano rispetto, ma frutto generoso di una vera comunità di sentimenti.».

  A086000014 

 Una soprannaturale unzione si è aggiunta alla tendenza della natura, e l' educazione delle anime, invece d' essere una cultura, è, per verità, un culto che fa parte di quello di Dio.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000010 

 Avvi un quartiere popolatissimo della citta di Torino detto Valdocco dove si faceva sentire grave bisogno di una Chiesa; un largo spazio di terreno coperto di caseggiati dà ricetto ad oltre 35 mila abitanti senza che tra loro si veda alcuno pubblico edifizio consacrato al divin culto.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000090 

 I Romani Pontefici a fine di accrescere il culto di questo gran Santo a vantaggio spirituale de' cristiani concederono indulgenza plenaria a tutti quelli che pentiti e comunicati avranno santificato sei Domeniche continue precedenti alla festa del Santo, od altre nel corso dell'anno con pie opere ed orazioni ad onore del Santo medesimo e a gloria d'Iddio.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000243 

 Nello stesso tempo lo udì lagnarsi della mostruosa ingratitudine degli uomini, e ordinarle di adoperarsi, affinchè nel Venerdì dopo l'Ottava del Corpus Domini {119 [247]} fosse reso un culto speciale al Divin suo Cuore in riparazione delle offese, che Ei riceve nella SS. Eucaristia.

  A107000244 

 I motivi poi di questo culto sono molteplici: 1° Perchè G. Cristo ci offerse il suo S. Cuore come la sede delle sue affezioni: 2° Perchè ci è simbolo di quella immensa carità, che Egli dimostrò specialmente col permettere che il SS. suo Cuore fosse ferito da una lancia: 3° Perchè da questo Cuore siano mossi i fedeli a meditare i dolori di Gesù Cristo e a professargli riconoscenza.

  A107000318 

 Chi per riparare le ingiurie fatte contro l'onore di Maria SS. Madre di Dio, e dei Santi; e per difendere e promuovere il culto e la venerazione verso le loro Sacre Immagini reciterà con cuore contrito e divotamente, al mattino la Salve Regina, etc, a pag. 150, coi seguenti versetti:.

  A107002065 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello, che riguarda al suo culto.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000004 

 I Romani Pontefici a fine di accrescere il {52 [52]} culto di questo gran Santo concedettero-indulgenza plenaria a tutti quelli che santificheranno sei domeniche continue ad onore di lui.


don bosco-il giubileo.html
  A109000029 

 Inoltre, dovendo il popolo cessare dalle occupazioni temporali, poteva occuparsi liberamente un anno intero nelle cose risguardanti il divin culto, e così ricchi e poveri, schiavi e padroni si univano in un cuor solo ed in un'anima sola a benedire e ringraziare il Signore de'benefizi ricevuti.

  A109000031 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò che può abbisognare pel corpo.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000065 

 Inoltre, dovendo il popolo cessare dalle occupazioni temporali, poteva occuparsi liberamente un anno intero nelle cose risguardanti il divin culto, e così ricchi e poveri, schiavi e padroni si univano in un cuor solo ed in un'anima sola a benedire e ringraziare il Signore dei benefizi ricevuti.

  A110000067 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò, che può abbisognarci pel corpo.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000030 

 Colà apparatii n carta e in colore, che sono lavori di alcuni convalescenti che consacrano il loro tempo in cose che servano ad accrescere il decoro del culto verso la Santa Vergine.

  A111000046 

 Per accrescerne il culto predicò ventidue anni ogni martedì esponendo ad un numeroso popolo le glorie e le grandezze di questa Regina, raccontando le grazie da lei compartite a' suoi divoti.

  A111000058 

 Sebbene egli fosse molto affezionato agli errori di sua setta, gli rincresceva assai, come egli stesso confessa, che il protestantismo, a cui apparteneva, ricusasse ogni culto alla Santissima Vergine.

  A111000218 

 Dopo questo fatto il culto del sabato si propagò rapidamente per tutta l'Europa.

  A111000218 

 Uno dei piò caldi propagatori del culto di Maria nel giorno di sabato fu s. Ildefonso Arcivescovo di Toledo.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000330 

 Il culto del benedetto crocifisso in Argentera risale a tempo immemorabile, e la tradizione ce lo dà come fonte inesauribile di grazie.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000285 

 Nel tempo medesimo che attendeva a queste svariate ed importanti attribuzioni, il P. Martinelli esercitava con pietà e sollecitudine grandissima l'ufficio di sagrestano nella chiesa di Sant'Agostino di Roma, zelando l'incremento del culto e il decoro della Casa del Signore.

  A113000328 

 La promozione al Cardinalato fece brillare di più bella luce le virtù pastorali del Vescovo di Viterbo, il quale nel silenzio e nella preghiera attende incessantemente a promuovere la gloria di Dio, il suo culto, la salute delle anime, e a tutelare con tranquilla fermezza i diritti della Chiesa contro i suoi avversari.

  A113000338 

 Non è a dirsi quanto siasi adoperato nel governo spirituale delle anime, sia frequentemente spezzando la parola di Dio, sia promuovendo le istituzioni di culto e le Congregazioni religiose.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000214 

 I santi approfittandosi del miracolo gli dissero: Dubitate voi ancora dopo di questa grazia dell'onnipotenza del nostro Dio? Abbandonate dunque il culto di coloro che ancora più deboli di voi non possono liberare se stessi dagli eterni supplizi, aprite gli occhi alla verità.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000001 

 Questa visibilità consiste in primo luogo nella pubblica professione della fede, nella pratica de' santi Sacramenti ed in tutto ciò che riguarda al culto esterno.

  A116000004 

 Per esempio i Luterani, i Calvinisti, i Valdesi possono al più vantar la loro visibilità fino a Calvino, a Lutero, a Pietro Valdo, cioè a trecento o cinque cento anni al più: se cerchiamo più in antico non si può trovare neppur uno che abbia professato quella religione o quel culto che essi professano.

  A116000005 

 Altro segno costantemente visibile della Chiesa Cattolica è il culto che essa professa.

  A116000007 

 Questo pensiero deve far animo ai cattolici ad essere costanti nel professare la loro religione, fermamente persuasi che essi professano un culto esterno, visibile, quale fu praticato in tutti i tempi nella Chiesa cattolica, siccome è stato scritto nella Bibbia; ma {6 [344]} sempre uniti ai ministri di questo culto, ai semplici sacerdoti, ai paroci, ai vescovi con una credenza costantemente dipendente, diretta, insegnata dal supremo Pastore della Chiesa cattolica sommo Pontefice cui Gesù Cristo disse: pascola i miei agnelli, pascola le mie pecorelle, pasce agnos meos, pasce oves meas; Joann.

  A116000008 

 Neppure hanno la visibilità di culto, perchè in generale rigettano ogni sorta di culto esterno: e quelli che ne ammettono qualche parte è in ogni paese diverso, laonde quanto è praticato in una città, è disapprovato ed anche condannato in un'altra.

  A116000009 

 O protestanti, evangelici, valdesi, luterani, calvinisti, o di qualunque denominazione voi siate, deh! ascoltate la voce del cielo che vi chiama; aprite gli occhi, ritornate alla religione che un tempo i vostri padri abbandonarono; abbracciate la loro fede, praticate quel culto visibile che fu in ogni tempo insegnato e praticato nella Chiesa Cattolica; culto interamente modellato sopra quello descritto nella Bibbia.

  A116000010 

 Tutti ebbero la loro sede in Roma, professarono la medesima fede, la medesima legge, praticarono il medesimo culto esterno per quanto i tempi di persecuzione permettevano; amministrarono i medesimi Sacramenti, e furono sempre riconosciuti come capi della Santa religione di Gesù Cristo.

  A116000017 

 L'Imperatore così burlato giudicando che i doni, le offerte e le ragioni non avrebbero potuto allontanare quei confessori dal culto del vero Dio, li chiamò nuovamente a se, quindi con aspetto severo così loro parlò: Osservate i decreti delle antiche nostre leggi che a tutti comandano di far sacrifizio agli Dei dell'impero.

  A116000021 

 Questa divinità era così appellata da Berecinto monte di Frigia, ove la medesima riceveva culto speciale.

  A116000053 

 Li fece tosto condurre tutti alla sua presenza, indi voltosi con piglio severo a Bonosa disse: Io pensava che tu avessi un po' di senno, ma mi accorgo che la mia indulgenza ti rende {28 [366]} arrogante usando insino le arti magiche per indurre i miei soldati ad abbandonare il culto degli Dei.

  A116000070 

 Ma ai tempi di s. Feljce Papa cominciò a manifestarsi un abuso nell'amministrazione di questi misteri, cioè in alcuni paesi celebravansi le messe bensì in luoghi consacrati al divin culto, ma non in altari costruiti sopra i sepolcri dei martiri.

  A116000073 

 I protestanti che disapprovano ogni cosa riguardante al culto esterno dicono inutili queste cose materiali, anzi contrarie alla Bibbia.

  A116000074 

 Nè si può dire cosà inutile questo culto sensibile; imperciocchè essendo noi creati di anima e di corpo abbiamo bisogno di oggetti materiali che sollevino il nostro cuore a cose spirituali.

  A116000105 

 La prima era destinata alle spese di culto, cioè alla costruzione e riparazione delle chiese, a provvedere paramentali, vasi sacri, lumi e simili.

  A116000108 

 Siccome i protestanti ricusando il culto esterno disapprovano eziandio le benedizioni che voglionsi praticare dalla Chiesa cattolica, così non sarà fuori proposito il dire qualche cosa sulla ragionevolezza delle medesime.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000149 

 Massenzio senza più dire cacciò il santo dalla sua presenza e lo condannò a servire in quella medesima casa di Lucina da lui consacrata al divin culto {83 [83]} e dall' Imperatore ridotta in una stalla.

  A117000157 

 Per altro la divina Provvidenza dispose che fossero novellamente scoperte e fatte oggetto di culto pubblico l' anno 1054.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000003 

 I suoi parenti erano gentili, ed egli pure fu educato nel culto degli Dei.

  A118000060 

 «Non vogliate giammai piegarvi a prestare culto di sorta agli idoli, diceva ad alta voce, questi Dei sono statue vane, sorde, mute, di pietra, cui soltanto gl'infelici prestano venerazione.

  A118000097 

 Sono poche le città, i paesi in cui non vi sia Chiesa, altare, od almeno una statua od immagine destinata al culto di s. Lorenzo.

  A118000115 

 Di più il giorno seguente portarono gli stessi frammenti agli operai, che per dieci giorni se ne cibarono a sazietà senza che gli alimenti {50 [318]} diminuissero; così poterono compiersi i lavori necessari per rendere quella chiesa degna del culto di Dio e del glorioso martire s. Lorenzo ( Dial.

  A118000126 

 A quella vista il pio sovrano trasse dal cuore un profondo sospiro, e disse: Glorioso s. Lorenzo, se per tua intercessione io potrò vincere queste barbare nazioni, e condurle alla conoscenza della cristiana religione, io ti prometto coll'aiuto del cielo di far ristorare questo luogo già al tuo culto consacrato ed ora rovinato; ti prometto, dico, di restituirlo allo stato di prima e degno del tuo nome.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000016 

 L'Italia, madre degli uomini grandi, terra sacra agli Dei, al dire di Plinio, nutrice dell'arti belle, conservatrice della religione, educatrice dell'universo, deve occupar dopo il culto dovuto a Dio, il primo luogo nel pensiero e nel cuore dei suoi figli.

  A122000104 

 Qinque chiese sono aperte e prestano pubblicamente comodità pel culto religioso a chi desidera di approfittarne.

  A122000142 

 L'Italia, madre degli uomini grandi, terra sacra agli Dei, al dire di Plinio, nutrice dell'arti belle, conservatrice della religione, educatrice dell'universo, deve occupar dopo il culto dovuto a Dio, il primo luogo nel pensiero e nei cuore dei suoi figli.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000024 

 Riconoscente il guarito offre lire 5 pel culto della Chiesa, increscioso, che le sue ristrette finanze, non li permetteva di offrire di più.

  A123000051 

 Il padre riconoscente offre la somma di lire 7 pel culto della Chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A123000076 

 Oggi in segno di gratitudine del benefizio ricevuto fo un offerta, secondo la mia condizione, affinchè sia impiegata in quelle cose, che potranno meglio servire di ornamento e decoro, al culto della celeste mia Benefattrice.

  A123000163 

 Ora dunque mi gode l'animo di sciogliere il voto fatto, coll'inviare lire 15 pel culto della Chiesa eretta in Valdocco, in onore di Maria Ausiliatrice.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000001 

 Quest'ecclesiastico, che ha nome D. Bosco, prese a pigione alcune casuccie ed un piccolo recinto, si è recato ad abitare in quel sito, e vi ha aperto un piccolo Oratorio sotto l'invocazione del gran vescovo di Ginevra, S. Francesco di Sales; egli ha cercato di attirarvi quei poveri giovani che dapprima trovavansi negletti e derelitti; nel semplice e modesto Oratorio egli distribuisce loro quella istruzione che sopra tutte le altre discipline è sola necessaria, l'istruzione religiosa; egli li accostuma a praticare i loro doveri, ad esercitare il vero culto di Dio, a convivere amichevolmente e socievolmente l'uno coll'altro.

  A125000033 

 A rendere magnifica questa solennità ci mancava una chiesa conveniente, giacchè due terzi degl'intervenienti dovettero rimanersene fuori per la bassezza e ristrettezza del presente edifizio; ma ci gode l'animo nella divina Provvidenza, la quale sembra preparare i mezzi per una chiesa novella più decente pel divin culto, più adattata ai presenti bisogni.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000007 

 S. S. Pio IX sempre pronto a porgere la mano benefica ove scorga il bisogno, appena intese la necessità e il divisamente di una Chiesa in Valdocco, mandò tosto la vistosa somma di L. 500, accompagnandola con queste parole: «Questa piccola ma cordiale offerta abbia più generosi emulatori, e la Santa Vergine dal cielo moltiplichi le sue benedizioni sopra tutti coloro che danno mano per edificare la Casa del Signore o promuovono le cose che al divin culto riguardano».

  A127000234 

 I preti, di cui però avvi molta penuria, sono in gran venerazione, e così pure ogni cosa che riguardi il culto cattolico o l'educazione religiosa della gioventù.

  A127000422 

 Il mattino è consacrato al culto religioso; lungo il giorno ricreazione la più animata in un vasto giardino disseminato di attrezzi di ginnastica e di trastulli di ogni genere; musica, salti, declamazione occuparono quei giovanetti per l'intiera giornata.

  A127000500 

 Cinque chiese sono aperte e prestano pubblicamente comodità pel culto religioso a chi desidera di approfittarne.

  A127000524 

 Pure, coll'aiuto di Dio, colla fiducia nel possente soccorso di Maria Ausiliatrice, {227 [227]} colla benedizione del Vicario di Gesù Cristo, poterono aprire chiese al divin culto, e collegi in cui educare nella scienza e nel timor di Dio la gioventù.

  A127000684 

 Con lieto animo sono in grado di dare alla S.V. la consolante notizia che il 28 del corrente ottobre sarà consacrata al divin culto la chiesa di San Giovanni apostolo ed evangelista, eretta in Torino per cura e specialmente per la carità dei cooperatori e delle cooperatrici salesiane.

  A127000721 

 Il solo acquisto del corredo personale, dei sacri arredi pel divin culto, e il trasporto per mare importano una somma non minore di 100 mila lire.

  A127000745 

 Dovendo stabilire residenze fisse pei missionari nel deserto patagonico, a misura che i selvaggi si riuniscono in colonie o villaggi, egli abbisogna, come ben potete comprendere, di un maggior numero di sacerdoti, di catechisti e di suore, e di molti mezzi materiali che sono indispensabili alla vita sociale ed al culto divino.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000003 

 Considerata poi sotto il secondo aspetto la religione è il complesso di tutte quelle cose che appartengono al culto di Dio, come sono le verità rivelate, i riti sacri, il ministero sacerdotale, con tutti quei doveri che devono praticarsi verso Dio, verso noi medesimi, e verso il prossimo.

  A131000003 

 Nel primo caso si definisce: Una virtù morale che inclina l'uomo a rendere a Dio il culto {5 [189]} dovuto.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000057 

 Onorate ancora di culto speciale il castissimo sposo di Maria s. Giuseppe custode dell'infanzia di G. C. e della nostra, ed ora Patrono universale della Chiesa.

  A132000098 

 I Romani Pontefici a fine di accrescere il culto di questo gran Santo concedettero indulgenza plenaria a tutti quelli che santificheranno sei domeniche continue ad onore di lui.

  A132000277 

 Nello stesso tempo lo udì lagnarsi della mostruosa ingratitudine degli uomini, e ordinarle di adoperarsi, affinchè nel Venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini fosse reso un culto speciale al Divin suo Cuore in riparazione delle offese che Ei riceve nella SS. Eucarestia.

  A132000278 

 I motivi poi di questo culto sono molteplici: 1° perchè Cristo medesimo ci offerse il suo Sacro Cuore come la sede delle sue affezioni: 2° perchè ci è simbolo della sua immensa carità, che egli dimostrò specialmente col permettere che il {122 [300]} S. suo Cuore fosse ferito da una lancia: 3° perchè da questo Cuore siano mossi i fedeli a meditare i dolori di Cristo ed a professargli riconoscenza.

  A132001837 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello, che riguarda al suo culto.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000001 

 Era questo un giusto castigo contro al popolo infedele, che aveva abbandonato il culto del vero Dio per darsi all'adorazione di false divinità.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000017 

 La deve finalmente in modo particolare alla Religione, che lo dedicò al culto del vero Dio, come ora sono per narrare.

  A135000032 

 Ma Iddio si servì della inquietudine di lui per distaccarlo dal culto degli Dei impotenti e trarlo alla cognizione del vero Dio.

  A135000035 

 Costantino sostituendo sul labarum il nome di G. C. alle immagini del paganesimo, ritraeva i soldati da un culto empio, e gli induceva senza sforzo a prestar le loro adorazioni a colui, al quale sono dovute.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000008 

 Idolatri poi erano appellati coloro, i quali o coi fatti o colle parole davano indizio di porgere qualche culto agli idoli.

  A137000193 

 Una delle ragioni di questo disprezzo pare che derivi da questo, che i protestanti non {97 [97]} possono vantarsi di un solo de' loro correligionari, le cui azioni della vita mortale od i fatti gloriosi operati dopo morte ne abbiano reso le reliquie degne di culto speciale.

  A137000194 

 Perciò possiamo dire che avranno sempre un grande ostacolo a superare per combattere la religione cattolica, finchè non ne hanno indotto i seguaci ad abbandonare il culto delle reliquie.

  A137000198 

 Gli eretici e specialmente i protestanti dicono che il culto portato alle sante reliquie è contrario alla ragione ed alle divine scritture, aggiungendo non doversi adorare le reliquie, perchè soltanto Iddio è degno di essere adorato in ispirito e verità.

  A137000200 

 Quando poi dicono che il culto delle reliquie è contrario alla Bibbia, essi asseriscono il contrario di quanto sta scritto nella medesima Bibbia, perchè noi proviamo che tale dottrina è appoggiata sulla Bibbia, e che Dio medesimo ha fatto conoscere con miracoli che egli approva il culto delle reliquie, i quali miracoli sono pure registrati ne' libri santi.

  A137000206 

 Ora se i protestanti vogliono disapprovare il culto delle reliquie bisogna che prima disapprovino il sentimento religioso degli ebrei e de' cristiani di tutti i tempi e dicano che Dio abbia con miracoli approvata una dottrina riprovevole.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000020 

 Preparato quindi il necessario corredo pel culto religioso, pel personale e pel suppellettile di camera e scuola, si recarono a Roma per avere la benedizione, e cosi la missione cogli opportuni consigli del Vicario di G. C. Muniti poscia dalla E. V. Reverendissima delle facoltà di missionari Apostolici, al giorno 14 novembre 1875 partirono {222 [308]} per 1' America del Sud, e al 14 del susseguente mese dicembre giunsero nella capitale della Repubblica Argentina.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000030 

 Gli uomini essendo tutti creati da un medesimo Dio, tutti discendenti da un medesimo padre, in principio avevano tutti la medesima religione; praticavano le stesse cerimonie, gli stessi sacrifizi con un culto puro e scevro di errore.

  A139000031 

 Le altre nazioni sparsesi a popolare le varie parti del mondo, di mano in mano che si allontanavano dal popolo Ebreo confusero l'idea di un Dio creatore, e si diedero all' idolatria; cioè cominciarono a prestare alle creature quel culto che a Dio solo è dovuto.

  A139000040 

 Altri popoli pur dell'Italia prestavano culto ad altre divinità più ridicole, ma sempre con una certa ragione.

  A139000072 

 A tal fine trasferì a Roma il culto di parecchie divinità che erano venerate in altri paesi d'Italia.

  A139000083 

 Anco Marzio nipote di Numa, quarto re di Roma, diede principio al suo regno col ristabilire le sacre cerimonie ed il culto degli dei, trascurato dal suo antecessore.

  A139000443 

 Poco tempo Macrino potè godere dell'impero, perciocchè fu dagli stessi suoi soldati ucciso, e venne posto sul trono un giovanetto chiamato Bassiano, più conosciuto sotto il nome di Eliogabalo, ossia sacerdote del sole, così denominato, perchè introdusse in Italia il culto del sole, di cui esso era gran sacerdote, il che in lingua siriaca dicesi Elagabalo.

  A139000615 

 I principali ministri del culto religioso erano i Pontefici, i Flamini, i Feciali, gli Auguri, gli Aruspici, i Salii, i Curioni e le Vestali.

  A139000615 

 L'idolatria consisteva nell'ammettere una moltitudine infinita di divinità, prestando eziandio alle creature e alle cose insensate quel culto che è dovuto al Supremo Dio.

  A139000617 

 I Flamini erano destinati al culto di alcune speciali divinità ed erano in numero di quindici.

  A139000617 

 I tre più distinti presiedevano uno, col titolo di Flamen Dialis, al culto di Giove, il secondo dedicato a Marte dicevasi Martilis, il terzo a Romolo, dicevasi Quirinalis.

  A139000619 

 I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A139000620 

 I Curioni amministravano il culto nelle loro curie.

  A139000628 

 Presso gli antichi italiani e specialmente presso ai Romani tutti erano soldati ad eccezione di quelli che erano destinati al culto degli déi.

  A139001040 

 Le belle arti, miei cari amici, cioè la pittura, la scultura e l'architettura, che dopo Costantino erano andate in decadimento, cominciarono a ristorarsi in Roma, {293 [293]} grazie ai bisogni che occorrono pel culto religioso.

  A139001122 

 Nella storia fu sempre qualificato col nome di Santo, e nel 1838 il suo culto venne solennemente approvato dal Sommo Pontefice.

  A139001372 

 L'interdetto, miei cari, è una pena terribile della Chiesa Cattolica; perciocchè un paese colpito dall'interdetto deve immediatamente sospendere l'esercizio del culto religioso.

  A139001398 

 Fin al 1555 i Valdesi non esercitarono alcun culto pubblico; solo in quest'anno essendosi uniti ai fanatici discepoli di Calvino e di Lutero edificarono il loro primo tempio nella valle di Angrogna.

  A139001559 

 Perciò Napoleone cominciò coll'imporre alla Santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto a vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un {464 [464]} suo generale d'impadronirsi degli Stati Romani, e della medesima città di Roma.

  A139001748 

 In questi ultimi tempi quell'imperatore deliberò di prendere il protettorato di tutti i Greci scismatici che trovavansi fra i Turchi: il che voleva dire che tutti quelli che professavano la religione russa sarebbero stati esenti da ogni influenza dei Turchi nell'esercizio del loro culto religioso, ed avrebbero avuto dipendenza unicamente dall'imperatore delle Russie.

  A139001760 

 Il Turco eziandio dal canto suo concedette piena libertà ai cristiani di esercitare il loro culto religioso, ammettendoli alle cariche civili e militari: le quali cose per lo innanzi erano rigorosamente negate.

  A139001764 

 Molte discordie che minacciavano la rovina di questo impero si acquetarono; e questo imperatore, che si chiama Giuseppe Francesco, riconoscendo che il favorire la religione è il mezzo più potente per conservare gli Stati, e che il disprezzo della medesima ne è la rovina, cominciò a stabilire molte cose favorevoli alla religione; e per abolire alcune leggi da uno de' suoi antecessori di nome Giuseppe II promulgate contro alla Chiesa, fece un concordato colla Santa Sede, con cui, donando piena libertà di esercitare il culto religioso, concede alla Chiesa tutti quei favori e quella protezione che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000045 

 Gli uomini essendo tutti creati da un medesimo Dio, discendenti da un medesimo padre, in principio avevano tutti la medesima religione e praticavano le stesse cerimonie, gli stessi sacrifizi con un culto puro e scevro di errore.

  A140000046 

 Le altre nazioni sparsesi a popolare le varie parti del mondo, di mano in mano che si allontanavano dal popolo Ebreo, confusero coi falsi dei l' idea di un Dio Creatore, e si diedero all' idolatria, cioè cominciarono a prestare alle creature quel culto, che a Dio solo è dovuto.

  A140000055 

 Altri popoli pure dell'Italia prestavano culto ad altre divinità più ridicole, ma sempre con una certa ragione.

  A140000086 

 A questo fine trasportò in Roma il culto di parecchie divinità venerate in altri paesi d'Italia.

  A140000096 

 Anco Marzio nipote di Numa, quarto re di Roma, diede principio al suo regno col ristabilire le sacre cerimonie ed il culto degli Dei, trascurato dal suo antecessore.

  A140000413 

 Egli fu cosi denominato, perche introdusse in Italia il culto del sole, di cui esso era grande sacerdote, che in lingua siriaca dicesi Eliogabalo.

  A140000423 

 Questo principe era d'indole e di cuore assai buono, ma troppo attaccato al culto degli Dei.

  A140000560 

 I principali ministri del culto religioso erano i Pontefici, i Flamini, i Feciali, gli Auguri, gli Aruspici, i Salii, i Curioni e le Vestali.

  A140000562 

 Essi erano destinati al culto di alcune speciali divinità, ed erano in numero di quindici.

  A140000562 

 I tre più cospicui presiedevano uno col titolo di Flamen Dialis al culto di Giove, il secondo era dedicato a Marte e dicevasi Martialis, il terzo a Romolo dicevasi Quirinalis.

  A140000564 

 SALII. -I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A140000565 

 CURIONI. - I Curioni amministravano il culto nelle loro Curie.

  A140000569 

 SATURNALI E LIBAZIONI. - Sebbene i Romani avessero un grande numero di divinità, e a tutte prestassero un culto particolare, tuttavia le loro feste si passavano per lo più in gravi disordini.

  A140000582 

 SOLDATI. - Presso gli antichi Italiani e presso ai Romani tutti erano soldati, ad eccezione di quelli che erano destinati al culto religioso.

  A140000930 

 Le belle arti, ed in ispecie la pittura, la scultura e l'architettura, che dopo Costantino erano andate in decadimento, cominciarono a ristorarsi in Roma, pigliando vita ed inspirazione dal cristianesimo, servendo ai bisogni del culto religioso.

  A140001006 

 Nella storia fu sempre qualificato col nome di Santo, e nel 1838 il suo culto venne solennemente approvato dal sommo Pontefice.

  A140001237 

 L'interdetto è una pena terribile della Chiesa cattolica; perciocchè un paese colpito dall'interdetto deve immediatamente sospendere l'esercizio del culto religioso.

  A140001255 

 Fino al 1555 i Valdesi non esercitarono alcun pubblico culto; solo in quest'anno essendosi uniti ai discepoli di Calvino e di Lutero, edificarono il loro primo tempio nella valle di Angrogna.

  A140001315 

 Lieto di questo avvenimento e fermo nella sua promessa il duca stabilì che ogni anno al giorno otto settembre fosse fatta grande festa; e ordinò la erezione del magnifico tempio di Superga, che venne poi solennemente aperto al pubblico culto dal figlio di lui Carlo Emanuele III, succedutogli nel regno.

  A140001393 

 Di che Napoleone cominciò coll'imporre alla santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto di vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un suo generale di impadronirsi degli Stati pontificii e della medesima città di Roma.

  A140001539 

 In questi ultimi tempi quell'imperatore deliberò di prendere il protettorato di tutti i Greci scismatici, che trovavansi tra i Turchi; la qual cosa voleva dire che tutti quelli, i quali professavano la religione russa, sarebbero stati esenti da ogni influenza dei Turchi nell'esercizio del loro culto religioso, ed avrebbero avuta dipendenza unicamente dall'imperatore delle Russie.

  A140001548 

 Il Turco eziandio dal canto suo concedette piena libertà ai cristiani di esercitare il loro culto religioso, ammettendoli alle cariche civili e militari; le quali cose per lo innanzi erano loro rigorosamente dinegate.

  A140001550 

 Volendo poi abolire molte leggi, promulgate da un suo antecessore, di nome Giuseppe II, contro alla Chiesa, fece un concordato colla santa Sede, con cui, donando {437 [437]} piena libertà all'esercizio del culto religioso, concesse alla Chiesa tutti que' favori e quella protezione, che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico.


don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html
  A146000006 

 Le spese dei fitti dai rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre Chiese, N.provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, dar pane ai ricoverati, estinguere un debito dovutosi contrarre nella costruzione di un tratto di casa, continuare l' edifizio della novella chiesa sono l' oggetto del grave dispendio cui tende a provvedere la progettata Lotteria.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000061 

 Nel settimo giorno Iddio si riposò, cioè cessò dal creare, ed ordinò di onorare ogni settimo giorno con opere dedicate al suo culto.

  A148000149 

 Enos è pure chiamato uomo giusto, e fu il primo ad invocare il nome di Dio con riti e cerimonie, cioè con un culto esterno.

  A148000353 

 Per dimostrare la ragionevolezza dei cristiani nel loro culto esterno, e nella venerazione delle immagini.

  A148000388 

 Nella separazione del regno d'Israele da quello di Giuda dove si conservò il culto del vero Dio?.

  A148000389 

 Il culto del vero Dio fu conservato nella tribù di Giuda.

  A148000400 

 Le minacce dei Profeti e le cure dei re ricondussero i Giudei al culto del vero Dio?.

  A148000743 

 Il Vangelo dice molte cose intorno al culto e venerazione dovuta a Maria SS.; e fra le altre si legge che sarebbe stata chiamata beata da tutte le generazioni: Beatam me dicent omnes generationes.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000073 

 Le grazie innumerevoli ottenute dopo la sua morte fecero propagare colla massima celerità il suo culto di modo che anche in quei primi tempi di persecuzione, dovunque sorgeva il segno della Religione Cattolica, ivi pure scorgevasi l'immagine di Maria.

  A149000078 

 « Nelle catacombe di sant'Agnese, scrive il Ventura, fuori la Porta Pia, {48 [240]} in cui si vedono non solo sepolcri, ma oratorii ancora dei cristiani del secondo secolo ripieni di immense ricchezze d'archeologia cristiana e di memorie preziosissime del primitivo cristianesimo, si trovano in gran copia immagini di Maria col divino Infante nelle sue braccia che attestano la fede dell'antica Chiesa intorno alla necessità della mediazione di Maria per ottenere grazie da Gesù Cristo, ed intorno al culto delle sacre immagini che l'eresia ha tentato di distruggere, tacciandole di novità superstiziosa

  A149000089 

 Costui per abolirne affatto il culto uccideva ed imprigionava chiunque fosse {55 [247]} denunziato di aver dato segno di venerazione alle immagini od alle reliquie dei Santi e specialmente della Beata Vergine.

  A149000090 

 Per combattere gli eretici ed anche per dare un antiveleno in mano ai cattolici, Giovanni scrisse tre libri nei quali difendeva il culto delle sante immagini.

  A149000153 

 Il glorioso Pontefice Pio VII finchè {93 [285]} visse promosse il culto verso Maria; approvò associazioni e Confraternite a Lei dedicate, concedette molte Indulgenze alle pratiche di pietà che a onore di Lei si fossero fatte.

  A149000157 

 Già da vari mesi questa veneranda immagine aveva eccitato in qualche modo il suo culto per mezzo di una voce più volte udita da un fanciullo non ancora di cinque anni, nominato Enrico, chiamandolo per nome e col darglisi a vedere in maniera non bene espressa dal fanciullo medesimo.

  A149000158 

 Si riseppe pure come una donna di buona vita tribolata da Dio con gravi afflizioni, nella sua morte avvenuta da un anno indietro, annunziasse che la Vergine SS. in quel luogo voleva riscuotere culto e venerazione, che si sarebbe costrutto un tempio e vi sarebbero accorsi in gran copia i fedeli.

  A149000189 

 I fedeli della Chiesa primitiva, quando volevano fabbricare qualche chiesa, ne contrassegnavano prima il luogo colla croce per dinotare che quel sito, destinandosi al' culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano.

  A149000191 

 Le chiese soglionsi anche dedicare ai santi con un secondo culto che si dice Dulia, che vuol dire servizio prestato ai servi del Signore.

  A149000191 

 Questo atto religioso si dice Latria ossia culto supremo, o servizio per eccellenza che si presta solamente a Dio.

  A149000191 

 È pur bene qui di notare che ogni chiesa, ed ogni culto che in quella si esercita è sempre rivolto a Dio, cui ogni atto, ogni parola, ogni segno è dedicato e consacrato.

  A149000192 

 Quando poi il culto è indirizzato alla Beata Vergine dicesi Iperdulia, vale a dire servizio sopra eminente a {112 [304]} quello che si rende ai santi.

  A149000199 

 L'augusta Regina del Cielo assicuri un posto nella eterna beatitudine a tutti quelli che hanno dato o daranno opera a condurre a termine questo sacro edifizio, o in qualche altro modo contribuiranno ad accrescere il culto e la gloria di Lei sopra la terra.

  A149000329 

 Lo spirito che guida oggi la Chiesa a circondar di tanta venerazione, i templi del culto cattolico, è lo stesso che inspirava a Giacobbe di santificar coll' olio il luogo dove aveva avuta la visione della scala; è lo stesso che inspirava a Mosè ed a Davidde, a Salomone ed a Giuda Macabeo di onorar con riti speciali i luoghi destinati ai divini misteri.

  A149000484 

 Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000016 

 Leone Isaurico muove atroce guerra al culto delle imagini di Maria SS. e dei Santi, e Maria pone in mano a s. Giovanni Damasceno le armi per abbattere la nuova setta.

  A150000042 

 Da oltre a cent'anni i Turchi si erano stabiliti a Costantinopoli e di là minacciavano d'invadere tutta la cristianità, abbattervi la religione cristiana, sostituirvi il culto di Maometto.

  A150000055 

 E sempre, finchè visse egli fu divoto di Maria Ausiliatrice, e ne promosse il culto approvando associazioni e confraternite in suo onore, e concedendo molte indulgenze a varie pratiche di pietà dirette a tale scopo.

  A150000065 

 Nei primi tempi della Chiesa, quando si voleva fabbricare qualche chiesa, se ne contrassegnava prima il luogo con una croce per dinotare che quel sito, destinandosi al culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano.

  A150000144 

 Saliva quindi pel primo sul novello pulpito monsignor Ferrè, vescovo di Casale, e con eloquente e dotto discorso trattò della maestà del culto esterno dovuto a Dio.

  A150000176 

 Se mai ti accadesse, o cristiano lettore, di entrare nella chiesa dedicata a MARIA AUSILIATRICE, non potrai a meno di sentirti compreso da ammirazione rimirando un edilizio appena dà alcuni anni consacrato al divin culto e già ornato di voti che a più centinaia stanno appesi alle mura.

  A150000198 

 Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino.».

  A150000421 

 La fede, quella possente virtù teologale, sia guida a tutti per ottenere grazie da Maria, e valgano queste mie brevi parole a palesare al mondo intiero la grande potenza della Madre del Redentore, ed affinché V. S. non creda esagerata questa mia narrazione, le do piena facoltà di farla inserire in un prossimo fascicolo delle Letture Cattoliche, affinchè, essendo letta, serva d'impulso ai restii ad onorare Maria, ed a' suoi devoti sia di sprone a vieppiù infervorarsi nel culto a Colei, che è la dispensiera di tutte le grazie, di cui abbisognano gli uomini in questa misera valle di lagrime.

  A150000723 

 Molti sono ancora i bisogni e le spese per il mantenimento e il culto {308 [612]} di questa Chiesa, ma si ha intiera fiducia che la SS. Vergine non mancherà di coronare l' opera per Lei e con Lei incominciata, continuando ad accordar grazie ai divoti che a lei ricorrono, e ad inspirare nei loro cuori sentimenti di gratitudine e di riconoscenza.


don bosco-massimino.html
  A151000064 

 Questo grande edifizio, fondato da Gesù Cristo, deve essere visibile; cioè la vera Chiesa deve sempre insegnare la sua {27 [149]} dottrina, amministrare i sacramenti, esercitare le pratiche della religione, usare della sua autorità in modo, che gli uomini possano, se vogliono, conoscere ciò ch'essa insegna; ricevere i suoi Sacramenti, aver parte alle sue sacre cerimonie, essere da lei governati, e per dirlo con altri termini: essa è visibile nel suo insegnamento, nel suo culto, nel governo delle anime, nell'autorità dei suoi pastori, specialmente del sommo Pontefice, deputato da Gesù Cristo a governarla visibilmente qui in terra.

  A151000147 

 Oh che scioccaggine! La Chiesa Cattolica ha sempre condannato l'idolatria, anzi prima di essere accolta in questi nostri paesi dovette colla predicazione, coi miracoli e col sangue dei martiri combattere, e con mille sforzi distruggere il culto degli Dei, e voi giudicate che abbia abbracciato l'idolatria? Datemene qualche ragione.

  A151000150 

 Tu vuoi chiamare venerazione e non adorazione il culto, che prestate alle reliquie ed alle immagini dei santi; ma intanto la Bibbia condanna tutte queste superstizioni.

  A151000160 

 Ti concedo il culto alle immagini, ma le reliquie; ah! quelle reliquie! Sono anche queste venerate nella Bibbia?.

  A151000161 

 Avrebbe Iddio operato un miracolo così strepitoso, quale è la risurrezione di un morto, se non fosse per dimostrare all'evidenza quanto gli tornò gradito il culto delle reliquie de' suoi santi?.

  A151000166 

 Un'alterazione sensibilissima i Cattolici hanno introdotto nel culto esterno.

  A151000167 

 Cominciatemi a dire: Credete voi che l' uomo debba prestare un culto al suo Creatore?.

  A151000168 

 Un culto interno si, ma non esterno.

  A151000169 

 Credete voi che si possa prestare a Dio un culto interno senza l'esterno?.

  A151000172 

 Di più tanto lo spirito quanto il corpo furono da Dio creati; e non è giusto che amendue riconoscano con un culto speciale il loro creatore? Anima e corpo sono destinati ad un premio eterno, il cui conseguimento dipende dalle buone opere, vale e dire dal dare da mangiare agli,affamati, da bere agli assetati, vestire i nudi, albergare i pellegrini, visitare gli infermi e simili.

  A151000172 

 Si possono queste cose, adempire senza atti esterni ossia culto esterno?.

  A151000173 

 Ammetto che noi dobbiamo offerire al Creatore gli omaggi del nostro cuore, e siccome gli atti interni devono palesarsi con azioni esterne, ne deriva che al culto interno deve essere congiunto il culto esterno.

  A151000173 

 Questo {62 [184]} parmi contrario al culto divino, che deve essere tutto spirito e verità.

  A151000174 

 Perciocchè voi sapete al pari di me, che la Bibbia è ripiena di esempi di culto esterno, in cui vi furono praticati riti e cerimonie.

  A151000177 

 Si legge precisamente che Enos regolò il divin culto; ossia cominciò a mettere in pratica cerimonie determinate, con cui dovevansi fare sacrifizi al Signore.

  A151000178 

 Mosè poi non solo fece sacrifizi, ma stabilì le più minute cose spettanti al culto.

  A151000179 

 Stavo ascoltando questi tratti della Bibbia, che accennano ad un culto esterno materiale e queste erano figure le quali dovevano compiersi e cessare alla venuta del Figurato, cioè del Divin Salvatore.

  A151000180 

 Questi fatti non appartengono al Vangelo, al Nuovo Testamento? Quando la santa Vergine presentò il Divin Fanciullo al Tempio tra le braccia del vecchio Simeone e compiè il dovere prescritto da Mosè, offerendo un paio di tortorelle o due colombe, fece un atto di culto con cerimonie esterne? Il medesimo Salvatore mandò i lebbrosi a farsi benedire dai Sacerdoti! Lo stesso Redentore nell'ultima cena offerì il pane, il vino al suo eterno Padre, benedisse l'uno e l'altro, ne rese grazie, li benedisse.

  A151000180 

 Qui si parla di turiboli, d' incenso, di profumi, di 'altari, di candelieri, di abiti pel culto, e simili.

  A151000181 

 Questi fatti dimostrano certamente un culto esterno, e li trovo ben degni di riflessione.

  A151000183 

 Ora che vi ho esposto queste cose ditemi in buona grazia: Il vostro culto, il culto che avete nella vostra Chiesa è simile a quello dell'antico o del nuovo Testamento?.

  A151000184 

 Il nostro culto, a dirtela schietta, è alquanto sterile; e taluni vorrebbero mettere in pratica il precetto di s. Paolo, che dice: Per mezzo delle cose sensibili, come sarebbero campane, organi, altari, candelieri ecc.

  A151000185 

 Culto sterile, culto condannato dai Cattolici, tenuto in non cale dagli stessi Protestanti, che sentono la necessità di riformarlo.

  A151000185 

 Da quanto dite pare che gli Evangelici colla pretesa di un culto puro abbandonarono riti, cerimonie, altari, candelieri, incensieri, paramentali dell'antico e del nuovo Testamento, per adottarne uno che non appartiene alla Bibbia, ed è contrario a quanto prescrive s. Paolo.

  A151000189 

 Ma, caro Massimino, non ti sembra, che questo culto esagerato alla Vergine Maria sia contrario ai libri sacri, allo stesso Santo Vangelo?.

  A151000191 

 Tu mi dici delle belle cose, caro Massimino, ma non sai che cosa dirmi intorno alla confusione, che i Cattolici fanno intorno al culto dovuto alla Vergine e a quello dovuto a Dio.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000013 

 La divozione alla gran Madre di Dio Maria nacque e si propagò insieme col cristianesimo, e dopo il culto di Dio fu sempre la delizia delle genti cattoliche, un conforto dolcissimo nelle {17 [441]} loro pene ed una fonte ubertosa delle grazie più segnalate.

  A154000013 

 Non v'è cristiano, che non senta in se stesso un dolce ed irresistibile inchinamento ad amare e riverire questa Madre augusta dell'Uomo-Dio autore e consumatore di nostra fede; e la Chiesa nostra maestra e madre secondò e promosse questa inclinazione stabilendo ad onor della SS. Vergine un culto particolare, erigendo altari e chiese, ed istituendo feste solenni.

  A154000028 

 Nè il culto che rendesi a Maria nel nostro Santuario si restringe ad onorarla nelle sue feste principali, ma si allarga pure ad altre occorrenze, e si appalesa di continuo in altre {39 [463]} maniere.

  A154000054 

 Se tra i fini, a cui mira la pubblicazione di questi cenni, quello primeggia di far conoscere il Santuario di N. S. della Pieve a chi non l'ha veduto ancora, mettergli sott'occhi quanto il medesimo sia antico, venerando, frequentato, quanti segnalati favori debbano aspettarsi da Maria coloro, che là si portino a visitarla, e la invocinno nelle loro necessità, scopo del pari eminente fu {94 [518]} rendere a tutti più manifesta e cospicua la somma bontà e potenza di quest'Imperatrice Augusta del cielo e della terra, affine di risvegliare nei cuori una tenera e stabile divozione verso di Lei, ed allettare insieme ed attrarre ad un culto si bello e fluttuoso anche le anime più fredde, anche le più corrotte, che abbondano in questi miseri tempi.


don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html
  A155000001 

 Vescovo di Acqui, desidera ora di fare acquisto di quegli edifizii, ritornare la Chiesa al culto religioso, {3 [407]} e del Convento farne un Istituto Religioso.

  A155000005 

 Il Sottoscritto a fine di ritornare al Divin Culto una Chiesa e Convento appartenente ai Reverendi Padri Cappuccini in Nizza Monferrato, ed ora ridotta ad un magazzino da vino, è pronto a farne acquisto, e sottoporsi alle spese che occorrono per la compra, riattazione, e conservazione.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000001 

 Oltre le operette pubblicate intorno al culto e maraviglie di Maria invocata col titolo di Aiuto dei cristiani era da molti richiesta una novena, la quale mentre spiegasse lo scopo di questa divozione potesse servire di guida a celebrare divotamente la solennità instituita ad onore di questa augusta Regina del cielo.

  A156000029 

 Oltre agli ossequi che prestiamo a Maria nel corso dell'anno, nelle novene e nelle sue feste, la santa Chiesa ci esorta di consacrare al culto di Lei anche il sabato di ogni settimana.

  A156000157 

 I Pontefici successori continuarono a promuovere il culto a Maria sotto il bel titolo di Aiuto dei cristiani.

  A156000157 

 Il glorioso pontefice Pio VII finchè visse promosse il culto verso Maria Ausiliatrice; approvò associazioni e confraternite a Lei dedicate; concedette molte indulgenze alle pratiche di pietà in onore di Lei.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000190 

 Animato da straordinario zelo pel culto esteriore e non potendo mostrare in pubblico il suo ospite Europeo, avrebbe voluto avere sempre nella propria casa il sacerdote del paese incaricato del distretto.

  A157000194 

 Nascondeva inoltre libri ed altre cose del suo culto.

  A157000197 

 Ma a che giovano gli onori della terra a colui che è glorificato in cielo? Ciò nondimeno Iddio farà spuntare il giorno che si potranno onorare degnamente le gloriose spoglie di quell'uomo che insegnò coll'esempio come si possa conciliare un carattere altero coll'umiltà, il comando e l'autorità nelle cose di questa terra colla docilità e fede nelle cose della religione, la cura della famiglia e dei soggetti nel temporale, collo zelo per le anime e lo splendore del culto.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000078 

 Avrà pur cura del servizio della Chiesa, delle funzioni religiose, e degli oggetti destinati al divin culto.

  A165000082 

 Terrà catalogo degli oggetti esistenti negli Oratori, ed avrà cura che vi sia quanto è necessario al divin culto; nulla si smarrisca, a tempo debito si faccia il bucato, le soppressature e rappezzature dei sacri arredi.

  A165000083 

 Si faccia uso moderato di cera, nè sia adoperata se non in cose riguardanti al divin culto.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000017 

 La pietra angolare veniva solennemente benedetta il 27 aprile 1865, e dopo tre anni di lavoro l'edifizio pervenne al punto di essere consacrato al {13 [15]} divin culto.

  A173000050 

 Egli adunque montava pel primo sul novello pulpito della nuova chiesa e {25 [27]} prese a trattare la maestà del culto esterno non per riguardo a Dio, ma per riguardo agli uomini.

  A173000063 

 Le maraviglie della bontà del Signore nel provvedere quanto occorreva pel divin culto non vennero meno in tutto ciò che era necessario ad onesto sostentamento di que' giorni.

  A173000146 

 Se taluno tuttora dimandasse: quale può essere la cagione di così straordinario concorso in una Chiesa di recente consacrata al Divin culto, che diveniva ogni giorno maggiore? Si risponde, che oltre alle ragioni esposte fin qui, altri motivi concorsero a dare quello spettacoloso movimento.

  A173000159 

 Notò poi come il culto di Maria cresca, si conservi, si consolidi e si dilati ovunque colla fede di Gesù Cristo.

  A173000179 

 Nel corso di quest'ottavario ebbe luogo ogni mattina un esercizio di cristiana {89 [91]} pietà per invocare le celesti benedizioni sopra quei benemeriti oblatori che Dio chiamò a miglior vita prima che questa chiesa fosse inaugurata al divin culto.

  A173000184 

 Edifizio consacrato al divin culto, dove ogni giorno sono cantate le lodi al Signore; edifizio, dove, coll'aiuto di Dio, si faranno predicazioni, catechismi, saranno celebrate Messe, ascoltate le confessioni dei fedeli.

  A173000196 

 Le cerimonie del culto cattolico sono tutte informate della più alta sapienza, e sono stimolo efficacissimo ad eccitare nel cuore de' riguardanti i più nobili e virtuosi affetti.

  A173000197 

 La consecrazione di un tempio è una delle più solenni cerimonie del culto cattolico, anzi è un complesso di riti sovrammodo augusti.

  A173000200 

 Come Dio ha voluto che gli fosse dedicato un giorno della settimana in cui, dismesse le opere materiali in servigio dell'uomo, e posti in disparte gli interessi meramente terreni, si attendesse con ispecial premura all'esercizio del culto di Lui; così ha voluto gli si dedicassero de' luoghi, i quali fossero riserrati unicamente a Lui, ed a quel dominio {106 [108]} spirituale con cui egli regge in ordine alla soprannaturale salvezza il popolo fedele.

  A173000201 

 Dio che riceve il culto non è chiuso da qualsivoglia luogo, e perciò per rapporto a Lui non è stato necessario erigere uno speciale tabernacolo o tempio.

  A173000201 

 Ma gli uomini, che rendono a Dio il debito culto, sono vestiti di corpo, per loro quindi è stato bisogno innalzare uno speciale tabernacolo o tempio, dove onorare il Signore; affinchè pensando essere il detto luogo dedicato al divin culto, vi si radunassero a compiere un si gran dovere con maggior riverenza, e affinchè la conformazione stessa del tempio alla {109 [111]} mente dei divoti suggerisse particolari nozioni della eccellenza della divinità e della umanità di Gesù Cristo» (1, 2, q.

  A173000201 

 Ond'è che sapientemente scrive l'Angelico: «Il culto divino riguarda due cose, cioè, Dio che vien onorato, e l'uomo che tributa l'onore.

  A173000202 

 Se Dio, Ottimo, Massimo, risiede come assoluto padrone e reggitore del mondo nella chiesa dedicata al suo culto, e se siffatto sovrano dominio in forza dei meriti preziosissimi e della pienezza della potestà del nostro divin Salvatore Gesù Cristo è tutto volto al nostro spirituale vantaggio, mi è facile brevemente dimostrare che mercè della consecrazione la chiesa diventa inesauribile tesoro delle divine benedizioni.

  A173000202 

 Si può dire che la serie dei riti augusti della dedicazione del tempio è una continua dimostrazione di questa verità, cioè che il tempio consacrato al divin culto è {114 [116]} il luogo prescelto dal Signore a diffondere i suoi benefizii.

  A173000205 

 Come infatti il tempio materiale mediante le mistiche cerimonie, le sacre unzioni, e le molteplici preghiere del vescovo e de' sacerdoti viene purificato e preparato per l'esercizio del culto divino, così ogni cristiano individualmente, e tutto insieme il popolo fedele viene mercè dei Sacramenti, {120 [122]} delle soprannaturali virtù, e delle pratiche di pietà consecrato siccome tempio vivo dello Spirito Santo.

  A173000222 

 Se mai ti accadesse, o cristiano lettore, di entrare nella chiesa dedicata a MARIA AUSILIATRICE non potrai a meno di sentirti compreso da ammirazione rimirando un edifizio appena da alcuni mesi consacrato al divin culto e già ornato di voti che già a centinaio alle mura stanno appesi.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000024 

 E in Torino presso al tempio dei protestanti in una estensione di oltre a trenta mila abitanti, tra cui non avvi chiesa di sorta pel culto cattolico.

  A174000036 

 , ma che resta tuttora rilevante per una Congregazione che affatto destituita di mezzi materiali, si sostiene della sola provvidenza cotidiana, e deve aver cura di oltre a settemila fanciulli, quattrocento soci, tener aperte al Divin culto diciotto Chiese, e provvedere a quanto è necessario a questo fine.


don bosco-severino.html
  A177000162 

 Continuò la venerazione de' fedeli alla tomba del s. Martire fino all'anno 1854, in cui il suo culto venne solennemente approvato dalla Chiesa ed il b.

  A177000166 

 Il Pastore Valdese mi diede un grosso volume intitolato I Valdesi, ovvero i cristiani cattolici della chiesa primitiva di Amedeo Bert, ministro del culto Valdese.

  A177000236 

 Al contrario quegli autori vanno perfettamente d'accordo nello usare i vocaboli divozione, venerazione, ossequio, rispetto con cui i cattolici sogliono esprimere il culto che professano ai santi, alle loro immagini e reliquie, imperocchè come tutti sanno la dottrina della Chiesa è che i santi meritano onore come benefattori dell'umanità e modello di vita cristiana, amici di Dio e nostri benevoli protettori presso di Lui in Cielo.

  A177000272 

 I cattolici che formavano almeno nove decimi della popolazione cercarono di opporsi all'empietà, ma quei pochi, che' erano alla testa del governo, proibirono ogni atto di culto cattolico e stabilirono che il solo protestantesimo fosse religione dello Stato.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000078 

 Col crescere degli anni, sempre cresceva in lui questa tendenza, e non solo mostrava amore alla religione negli atti esteriori del culto, ma corrispondeva colla vita pura e ben costumata.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000038 

 Visibile, perchè Gesù Cristo, che è il suo capo invisibile, la governa dal Cielo col mezzo del sommo Pontefice suo Vicario e dei Vescovi e di tutta l'ecclesiastica Gerarchia che è visibile, perchè sono pure visibili i fedeli che ne sono le membra, e visibile è pure il culto con cui i fedeli manifestano la loro fede.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000172 

 Proscriveva la limosina, i Sacramenti, il culto delle sante immagini, {86[244]} negava che Gesù Cristo si fosse incarnato.

  A189000245 

 Questi fu l'imperator Giuliano detto comunemente l'Apostata perché non contento d'aver rinunciato al battesimo, d'aver abbandonato la religione cristiana, s'impegnò accanitamente per distruggerla affatto, onde ristabilir il culto

  A189000337 

 R. Carlo Magno re di Francia fu un principe che conobbe appieno che l'osservanza del culto divino è cagione della grandezza degli stati, e che il dispregio divino è causa della rovina dei medesimi.

  A189000377 

 Esso immantinente dopo diede opera a metter in onore il culto divino.

  A189000401 

 Si cominciò pure a prestar un culto speciale alle reliquie dei santi.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000161 

 L'imperatore ascoltò gli uni e gli altri attentamente, poi disse: «Qual è quel Dio, che colà si vuole adorare?» Fu risposto: «Egli è il Dio dei cristiani.» Soggiunse l'imperatore: «È meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, piuttosto che sia dato in potere degli osti.» Allora questi dovettero ritirarsi e lasciare tranquilli i cristiani.

  A190000260 

 Proscriveva la limosina, i Sacramenti, il culto delle sante immagini, e negava che Gesù Cristo si fosse incarnato.

  A190000296 

 La sproporzione delle forze cagionava in Costantino qualche timore, del quale Iddio si servi per distaccarlo dal culto degli dei impotenti, trarlo da quel pericolo e condurlo alla cognizione della vera religione.

  A190000298 

 Costantino poi sostituendo sul Labaro il nome di G. C. alle immagini del paganesimo ritrasse i soldati da un culto empio, e gli indusse senza sforzo a prestar adorazione al vero Dio.

  A190000332 

 Egli era figlio di un fratello del grande Costantino, ed alla morte di Costanzo, divenuto padrone di tutto l'impero, diede mano a tutti i mezzi che potè per ristabilire il culto degli idoli.

  A190000398 

 - Salita sul trono la pia imperatrice Irene, mossa dal desiderio di ristabilire il culto cattolico, pregò papa Adriano I di convocare un concilio.

  A190000430 

 Per mettere poi in onore il divin culto vi fondò un capitolo di canonici, fabbricò un monastero nella valle di Giosafatte, e fece edificare molte chiese a cui offerì doni insigni.

  A190000441 

 Da questo stravagante errore egli passò {221 [221]} a riprovare il culto delle sacre immagini, la confessione auricolare, l'estrema unzione, le indulgenze, il purgatorio.

  A190000476 

 Per arrestare sempre più l'empietà di quegli eretici, che dicevano non doversi prestare all'Eucaristia il divin culto, esso confermò il decreto di Urbano IV, col quale si prescriveva, che la solennità del Corpus Domini fosse celebrata {245 [245]} con la massima pompa in tutto il mondo.

  A190000555 

 Promosse in modo speciale il rispetto delle cose sante, l'osservanza delle cerimonie del culto divino, la frequente comunione, l'assistenza agli ammalati e l'istruzione del popolo.

  A190000734 

 Adorazione, supremo culto dovuto esclusivamente a Dio.

  A190000864 

 Beatificazione, atto con cui il Papa eleva qualche servo di Dio agli onori degli altari, permettendone però il culto soltanto in luoghi determinati.

  A190000864 

 Quando poi approva il culto per tutta la Chiesa, allora dicesi canonizzazione.

  A190000925 

 Canonizzazione, decreto con cui il Papa dichiara, che un servo di Dio, passato all'altra vita, è nel novero dei Santi che godono in cielo, e deve essere onorato con culto religioso da tutti i fedeli, sia per le sue virtù eroiche, sia pei miracoli operati.

  A190001053 

 Dulia (greco, servo ), culto religioso prestato ai santi.

  A190001175 

 Gli iconoclasti moderni si restringono a dire, che non è lecito rendere a queste immagini un culto religioso.

  A190001176 

 Idolatria poi è il culto superstizioso che si presta a questa immagine o cosa.

  A190001196 

 Iperbulia, (greco, servitù superiore ), culto religioso che si presta alla Santa Vergine, superiore a quello degli altri Santi, che dicesi solo dulia.

  A190001213 

 Latria (greco, servire ), culto religioso che si rende solo a Dio.

  A190001226 

 Lenitico, terzo libro di Mosè che tratta delle cerimonie del culto divino.

  A190001244 

 Liturgia (greco, preghiera ), cerimonie con cui è regolato il culto divino.

  A190001268 

 Mani, anime de'trapassati qua e là erranti, a cui i Romani rendevano una specie di culto religioso.

  A190001500 

 Le quali cose si conservano ed onorano con culto religioso.


don bosco-storia sacra.html
  A191000076 

 R. Iddio che voleva conservai-e tra gli uomini il suo culto e la sua legge destinò Abramo non solo per padre di tutti i viventi, ma altresì per progenitor del Salvatore; laonde gli comandò di uscire della propria terra contaminata dall'idolatria.

  A191000298 

 R. Davidde per corrispondere al Signore da cui riconosceva tutta la sua grandezza cominciò dal ristabilire le cose che al Divin culto riguardavano.

  A191000336 

 di Baal, si adoperò a tutt'uomo per allontanare il popolo dal culto del vero Dio e acciecarlo colle più turpi superstizioni dell'idolatria.

  A191000402 

 R. I re di Giuda contemporanei a quelli d'Israele non furono tutti al par di essi malvagi, giaccbè alcuni diedero segni di attaccamento al culto del vero Dio.

  A191000417 

 Successore a Gioatan fu l'empio Acaz il quale, abbandonato il culto dei Signore, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A191000429 

 Dopo aver lasciato il culto del vero Dio, costringeva tutto il popolo all'adorazione degl'idoli, si applicava alla magia, a' malefizi; osservava i sogni, gli auguri e parecchie simili superstizioni.

  A191000440 

 Appena salito in trono egli volle che immantinente fossero distrutti gl'idoli e venisse tolta ogni memoria di culto profano.

  A191000452 

 Nabucodonosor tolse dal tempio e dalla casa dei Re tutti i tesori e i vasi sacri destinati pel culto del Signore e tutto portò in Babilonia.

  A191000536 

 Con animo risoluto presero le armi per liberare la patria e difendere la religione: distrussero vari altari qua e là dedicati alle false divinità, e si adoperarono indefessi per fare rifiorir l'abbandonato culto del vero Dio.

  A191000544 

 R. Cacciati e vinti i suoi nemici Giuda, il quale conosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, unicamente pensò a risarcire i danni che il culto del vero Dio aveva sofferto.

  A191000575 

 Assicurata in tale guisa la pace, Simone a nulla più pensò che a fortificare le città, sollevare gli afflitti, a far osservare la legge di Mosè, mettere in fiore le cose che rignardono al Divin culto, di modo che, come dice la Scrittura, ciascuno coltivava con sicurezza le sue terre e riposava tranquillo all'ombra della vite e del fico; i vecchi sedevano nelle piazze ragionando pacificamente delle cose pertinenti al pubblico bene, e non v'era chi li spaventasse.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000048 

 Fra` suoi discendenti meritano special menzione Enos, che fu primo ad' onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie, vale a dire con culto esterno: Enoc, il quale ancor vivo fu miracolosamente da Dio levato dal consorzio degli uomini; e Matusalem, il quale ebbe una vita più lunga che tutti gli altri uomini, essendo arrivato all'età di 969 anni.

  A192000056 

 Quest'atto di culto esterno tornò a Dio di sommo, gradimento, e, in segno di benevolenza fece comparire sull'orizzonte una iride brillante, ossia l'arco baleno, dicendo a Noè e a' suoi figliuoli: Ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con la vostra discendenza; non vi sarà più diluvio per distruggere il genere umano e, quando vedrete il mio arco in cielo, ricordatevi dell'alleanza, che ho fatto con voi.

  A192000062 

 In questa città si adoravano gli idoli, cioè si adoravano stelle, animali, piante, pietre, fuoco, demoni; culto questo che dicesi idolatria.

  A192000063 

 Idolatria significa dare alle creature quel culto che è solamente dovuto a Dio.

  A192000064 

 Egli, come si disse, abitava in Ur città della Caldea, dove in mezzo agli idolatri serbava il culto della vera religione.

  A192000147 

 E cosa degna d'osservazione; 1° che gli Ebrei da una sola famiglia divennero un popolo numerosissimo tra cui si conservò costantemente la vera religione, la credenza nel futuro Redentore, anzi facevansi sacrifizi, ed erigevansi altari con molti segni di culto esterno; 2° che eccettuati gli Israeliti e pochi altri, tutto il resto degli abitanti del mondo era avvolto nelle tenebre dell'idolatria; 3° che erano già in fiore gl'imperi degli Egizi, della China, dell'Assiria ed altri {51 [257]}.

  A192000163 

 Ma volendo Iddio che il suo popolo avesse un luogo, rito e cerimonie, onde i suoi ministri gli rendessero un culto esterno, pubblico e regolare, ordinò a Mosè che fabbricasse un tabernacolo.

  A192000164 

 Il tabernacolo fu come il centro del culto del vero Dio fina alla costruzione del tempio di Salomone in Gerusalemme.

  A192000222 

 Davidde per corrispondere al Signore, da cui riconosceva tutta la sua grandezza, {80 [286]} cominciò dallo stabilire ciò che apparteneva al Divin culto.

  A192000232 

 Ciò dimostra quanto siano in errore coloro, che col pretesto di una religione pura, escludono ogni atto esterno, introducendo un culto contrario a quello rivelato nella Sacra Bibbia.

  A192000232 

 La Chiesa cattolica fedele interprete dei divini voleri, appoggiate sopra questo e sopra altri fatti, dedica al divin culto i sacri edifizi con riti e cerimonie analoghe a quelle dei libri santi.

  A192000239 

 Di qui derivò, che dal regno di Giuda i Samaritani vissero separati di religione e di governo, portando avversione agli abitanti di Gerusalemme, capitale del regno di Giada, dove si conservò il culto del vero Dio.

  A192000240 

 Fra le altre cose fece innalzare un altare a Baal, e si adoperò a tutt'uomo per allontanare il popolo dal culto del vero Dio e fargli seguire le turpi superstizioni dell'idolatria.

  A192000268 

 Questo fatto ed il prodigio del mantello d'Elia nelle acque del Giordano dimostrano' quanto il Signore gradisca, che le reliquie de' suoi santi siano venerate; perciò sono in grande errore coloro, i quali dicono non doversi prestare nessun culto alle medesime.

  A192000271 

 Spesso Iddio mandò loro dei profeti per ammonirli e ricondurli insieme ce' loro sudditi al vero culto; ma inutilmente.

  A192000280 

 Essi non furono tutti malvagi, come quelli d'Israele, chè parecchi diedero segni di attaccamento al culto del vero Dio.

  A192000286 

 Successore a Gioatano fu l'empio Acaz, il quale, abbandonato il culto del vero Dio, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A192000294 

 Lasciato il culto del vero Dio, costringeva eziandio il popolo all'adorazione degli idoli si dedicava alla magia e {107 [313]} a parecchie altre superstizioni.

  A192000297 

 Appena salito in trono, volse vive sollecitudini ad abbattere gl'idoli e a togliere ogni rimembranza di culto profano.

  A192000334 

 Di mezzo a' tanti personaggi, che fati learono molto per sostenere il culto del vero Dio fra gli Ebrei ne' settant' anni di schiavitù, fu celebre Ezechiele profeta.

  A192000363 

 Distrutti vari altari, qua e là dedicati alle false divinità, si adoperarono indefessi per far rifiorire il culto del vero Dio.

  A192000368 

 Cacciati e vinti i nemici, Giuda, il quale riconosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, volse subito l'animo a risarcire i danni, che il culto {133 [339]} del vero Dio aveva sofferto.

  A192000383 

 Assicurata in cotal guisa la pace, Simone a nient'altro pensò se non a fortificare la città, sollevare gli afflitti, far osservare la legge di Mosé e mettere in fiore il Divin culto.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000001 

 I molti miracoli che da questi Santi si operarono e l'estensione del loro culto, un Santuario ad essi dedicato nelle vicinanze di Caselette, paese distante otto miglia a ponente di Torino, mi furono di eccitamento ad intraprendere {3 [59]}questo lavoro.

  A194000006 

 I Bollandisti nel giorno 19 di gennaio trattano copiosamente del culto prestato a S. Abaco e a' suoi compagni martiri.

  A194000014 

 Dai tempi più remoti della Chiesa fu sempre gran concorso di fedeli a venerare i luoghi celebri per magnificenza di culto o per segni della potenza divina ivi manifestata.

  A194000025 

 Valentino rispose: «O principe, se mai sapessi quanto siano preziosi i doni del Signore, tu e tutti i tuoi sudditi provereste la medesima consolazione, rigettereste il culto dei demonii, e gli idoli fatti {15 [71]} dalle mani degli uomini, confessereste un solo Dio padre Onnipotente, e Gesù Cristo suo figliuolo, il quale creò il Cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in quelli si trovano».

  A194000086 

 , terminano con parole che dimostrano quanto sia antico nella chiesa Cattolica il culto verso le reliquie dei martiri, e come Iddio abbia in ogni tempo concesso speciali favori a coloro che andarono sulla tomba de' suoi servi per interporre la loro mediazione presso al divin suo trono.

  A194000092 

 Il culto a questi santi martiri per lo addietro era assai esteso in Roma, e la memoria delle loro glorie più viva.

  A194000094 

 Iddio aveva destinato che il culto a questi Ss. Martiri non rimanesse ristretto nella {45 [101]} sola città di Roma; perciò dispose che la loro gloria, fatta più chiara con singolari miracoli, destasse in molti luoghi il desiderio di possederne le reliquie.

  A194000100 

 La estensione che prese il culto alle reliquie di questi santi è una prova evidente, che non invano ricorsero i fedeli alla loro intercessione nelle maggiori necessità; e l'essersi Iddio degnato di accordare speciali favori a chi fiducioso ebbe a loro ricorso è argomento certo per dimostrare quanto piacesse al Signore di farne conoscere la Santità ed illustrarne la gloria.

  A194000101 

 Essere mirabile disposizione divina che la storia della traslazione di questi santi martiri e la relazione dei miracoli in questa occasione da Dio operati sia stata scritta da quello stesso che aveva narrato le gesta di Carlo Magno, di cui nessun altro scrittore di quell'epoca si trova più veridico ad un tempo e più stimato: affinchè {48 [104]} il culto a questi santi martiri restasse come scolpito su pietra presso i popoli presenti e futuri, e rimanesse cogli argomenti più ampi e sicuri consegnato alla posterità

  A194000111 

 Non farà però maraviglia se anche in Piemonte, nella valle per cui scorre la Dora Riparia, dove i PP. Benedettini possedevano molte terre, e vi avevano celebri abazie, siavi {58 [114]} stato portato il culto a questi santi, e che la divozione alla loro memoria vi abbia gettato profonde radici.

  A194000115 

 Avendo sommamente a cuore la gloria di Dio e de' suoi santi ne promosse il culto con erigere Cappelle in loro onore sul dorso di quelle montagne, e cosi risvegliare nei popoli l'amore alla Religione, e trovare loro dei possenti protettori nel Cielo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000031 

 Onde il culto che loro prestiamo nelle nostre chiese e sopra i nostri altari, non finisce nei santi, ma è diretto ad onorare Iddio ne' suoi santi.

  A199000041 

 I pagani mettevano delle statue degli imperatori, che si denominavano titoli, sopra {30 [474]} i luoghi destinati alle pubbliche adunanze; i cristiani controssegnavano colla croce i luoghi destinati al culto divino.

  A199000066 

 Altri dicevano: sia pure arso Ermete, che allontanò tante migliaia d'uomini dal culto de' nostri dei, e li fece abbandonare i loro templi e spezzare le loro statue.

  A199000154 

 Il re Antioco fa saccheggiare il tempio di Gerusalemme e mette sossopra le cose destinate al divin culto, e fra i più spietati tormenti fa morire quelli che trova più fermi nella fede.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000012 

 Inoltre siccome nella legge antica in tutto il mondo eravi un solo tempio in cui era adorato il vero Dio; così nella {6 [342]} legge del vangelo non vi è che una sola vera chiesa di G. C. in cui Dio possa essere adorato con quel culto che egli vuole dagli uomini.

  A201000090 

 Questi luoghi destinati al culto di Dio, {53 [389]} cominciarono fin d' allora a prendere il nome di chiese per distinguerle dai templi, col qual nome i gentili solevano chiamare i luoghi ove erano soliti a radunarsi per adorare le loro false divinità.

  A201000109 

 Siamo debitori a s. Clemente di più cose da lui stabilite pel divin culto.

  A201000129 

 L'imperatore Traiano informato delle conversioni che per opera di Clemente si facevano, scrisse al prefetto, di nome Aufidio, e gli ordinò di usare tutti i mezzi capaci di condurre nuovamente al culto degli idoli coloro che per quel miracolo eransi fatti cristiani.

  A201000139 

 Animato da viva fede in G. C. fece morire quel vile animale, di poi si diede con tutta forza a predicare il Vangelo; e riuscì a guadagnare molti a G. C. Governò egli molti anni quella chiesa; finchè i sacerdoti idolatri vedendo interamente cessare il culto degli dei, si portarono dai magistrati, dicendo che Filippo predicava una religione proibita dalle leggi dello stato.

  A201000147 

 Dopo innumerevoli stenti e fatiche egli si senti da Dio inspirato di recarsi a visitare il governatore Egea, e pieno di zelo per la salute delle {93 [429]} anime gli parlò così: Tu che giudichi gli altri non dovresti anche tu conoscere e venerare il giudice supremo a cui tutti noi dovremo presentarci per essere giddicati, e così abbandonare il culto degli dei? Egea maravigliato a tali parole, forse, rispose, tu sei quell'Andrea che fai professione di distruggere i templi de' nostri dei, predicando una religione contraria a quella dell'impero?.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000022 

 Ah! padre santo, egli è un idolatra, ostinatissimo nel culto dei demonii.

  A202000122 

 Cominciò egli a far costruire alcune chiese, o piuttosto consacrò ad uso di chiesa alcuni privati edifizi che vari ricchi fedeli di Roma offerivano volentieri al Pontefice perchè li destinasse al divin culto.

  A202000145 

 S. Ponzio fu dei primi ad essere scoperto e condotto al tribunale dal Governatore che cominciò ad interrogarlo così: tu adunque sei quel Ponzio, che non so con quale inganno hai messo sossopra la città di Roma? sei tu colui che con raggiri hai allontanati i pii nostri principi dal culto degli dei?.

  A202000146 

 S. Ponzio rispose: Io non ho turbato alcuno, neppure ho messo sossopra la città di Roma; quello che ho fatto non te lo nascondo; ho procurato di allontanare tutti quelli che ho potuto dal culto del demonio, per condurli alla conoscenza del vero Dio.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000011 

 La qual cosa dimostra la grande venerazione che si deve per le cose del Signore e per quei sacri oggetti che al divin culto sono destinati.

  A203000036 

 È vero che i nemici della fede per raffreddare i cattolici nel culto verso i Santi vanno dicendo che adorare le reliquie è idolatria.

  A203000044 

 E poichè quelli sono più applicati alle cose del culto divino, e si dicono i servi di nostro Signore Gesù Cristo, così devono distinguersi nei costumi, nelle opere e nella santità.

  A203000099 

 Quale poi fosse la sua carità, lo dimostra l'esortazione che egli fece ai cristiani della Grecia, in cui espone le fortissime ragioni che egli ebbe di abbandonare il culto delle false divinità per adorare il vero Dio.

  A203000106 

 Punite forse coloro che adorano il legno, la pietra, i gatti, i sorci, i cocodrilli? Castigate forse i pessimi cristiani, quelli che non son tali che di nome? I seguaci, per esempio, di Simone, {73 [73]} di Menandro, di Mansione sono essi catturati? Essi annichilano l'idea ed il culto dell'Ente supremo e ben a ragione vengono accasati di mille cose esecrande, pure voi li lasciate in quiete.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000006 

 Soggiunse l'imperatore: è meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, ma non sia dato in potere degli osti.

  A206000032 

 Io ti supplico e ti scongiuro per amore di questo Dio medesimo a volermi liberare dal culto dei demoni e delle pietre, ed amministrarmi quel battesimo che vai predicando.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000006 

 Fra le altre cose s. Urbano ordinò che i vasi destinati al divìn culto fossero d'oro o d'argento.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000074 

 Cercava poi ogni modo per tutti infiammare nell' amore di questa celeste Madre, e promuovere il suo culto.

  A208000106 

 Si dimandò più volte che quel prezioso corpo venisse trasferito in luogo più accessibile; ma i superiori ecclesiastici, gelosi di ubbidire in tutto ai sommi pontefici i quali con appositi decreti avevano proibito che si prestasse culto pubblico a qualsiasi persona, prima che la Chiesa lo avesse approvato, ricusarono costantemente.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000085 

 Giuseppe e Maria, desiderosi d'arrivar presto al termine del loro viaggio, non fecero che attraversare Eliopoli, consacrata al culto del sole, per recarsi a Matari dove intendevano di riposarsi delle loro fatiche.

  A210000117 

 Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!.

  A210000134 

 Come la divina Provvidenza dispose che s. Giuseppe morisse prima che Gesù si manifestasse pubblicamente quale {92 [372]} Salvatore degli uomini, così fece pure che il culto verso questo santo non si propagasse prima che la fede cattolica si fosse universalmente diffusa nel mondo.

  A210000135 

 Quindi i Greci oltre la festa di tutti gli antenati di Cristo (che furono giusti) la quale celebrano nella domenica che precede il giorno di Natale, consacrarono la domenica che corre in quest'ottava al culto specialmente di s. Giuseppe, sposo di Maria, del santo profeta Davide e di s. Giacomo cugino del Signore.

  A210000137 

 Nella chiesa latina poi il culto di s. Giuseppe rimonta all'antichità dei primi secoli come appare dagli antichissimi martirologi del monastero di s. Massimino di Treveri e di Eusebio.

  A210000138 

 Verso il fine del decimoquinto secolo la chiesa milanese e Toletana lo introdussero pure nella loro liturgia, finchè nell'anno 1522 la sede apostolica ne estese il culto a tutto l' orbe cattolico.

  A210000139 

 La principessa Isabella Clara Eugenia di Spagna, erede dello spirito di santa Teresa devotissima di s. Giuseppe, recandosi nel Belgio ottenne che vi fosse instituita nella città di Brusselle una festa di precetto addì 19 marzo in onore di questo santo, e divulgatosi il culto nelle provincie vicine veniva proclamato e venerato sotto il titolo di conservator della pace e protettore della Boemia.

  A210000142 

 Fra i sommi pontefici che concorsero colla loro autorità a promuovere il culto di questo santo si annovera Sisto IV il quale fu il primo ad instituirne la festa verso il fine del secolo XV. S. Pio V ne formulò l' uffizio nel Breviario Romano.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000005 

 Quella predicazione produsse copiosi frutti e s. Agostino dopo aver convertito molti alla fede era giunto al bel momento di purgare un tempio idolatra dalle sozzure dei gentili per consacrarlo al culto cattolico.

  A212000014 

 Il culto che in tanti luoghi della cristianità si rende al glorioso martire san Pancrazio, le grazie straordinarie che ovunque si ottengono a sua intercessione servono a rendere credibili le cose che si raccontano avvenute in un santuario a lui dedicato in vicinanza di Pianezza.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000037 

 Preparate le vittime, le corone, e quanto facesse d' uopo per la funzione, portarono ogni cosa avanti la casa ove albergavano Paolo e Barnaba volendo in tutti i modi far loro un sacrifizio, I due Apostoli accesi di santo zelo si gettarono nella turba e in segno di dolore lacerandosi le vesti gridarono: Olà, che fate, o miseri? Noi siamo uomini mortali simili a voi, noi appunto con tutto lo spirito vi esortiamo di convertirvi dal culto degli Dei al culto di quel Signore, il quale ha creato il cielo e la terra, e che sebbene pel passato abbia tollerato che i gentili seguissero le loro {29 [195]} follie, ha però somministrati chiari argomenti dell'esser suo e della sua infinita bontà con opere che lo fanno conoscere supremo padrone di ogni cosa.

  A214000046 

 Fu però rinnovata tale proibizione riguardo ai Gentili, i quali nel culto de' loro falsi Dei pensavano che fosse lecito, anzi cosa gradita a quelle immonde divinità.

  A214000102 

 Appena potè parlare: e chi è, si fece a dire, chi è che non sappia avere la città di Efeso una divozione ed un culto particolare verso la gran Diana figliuola di Giove? Essendo tale cosa da tutti creduta, voi non dovete turbarvi nè appigliarvi a così temerario rimedio, quasi possa cadere in dubbio tal divozione da tutti i secoli stabilita.

  A214000173 

 In breve tempo tutta quell'Isola ricevette il Battesimo, e abbattuti i templi degli Idoli, furono consacrati al culto del vero Dio.

  A214000210 

 Di più erano giunti ad introdurre un culto superstizioso degli angeli.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000019 

 Infatti Pionio ci dice, che esso visitava tutte le chiese della sua diocesi, a fine di provvedere, che il culto divino si esercitasse ovunque in regola e si amministrassero i sacramenti.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000006 

 Siccome poi in questi tempi i nemici della cattolica religione studiano di allontanare i cattolici dal culto dei Santi e dalla venerazione delle loro reliquie, si pensò bene di aggiungere in fine una breve appendice in proposito.

  A216000009 

 Quivi Martino ebbe la prima educazione, non già cristiana, ma idolatra, e nulla si risparmiò per affezionarlo al paganesimo ed allontanarlo dal culto del vero Dio.

  A216000051 

 La storia {37 [425]} lo chiama l'Apostolo della Francia e ben con ragione, perciocchè egli impiegò la intera sua vita confutando le superstizioni dei gentili, distruggendo i loro idoli, convertendo in chiese del vero Dio quei luoghi dove rendevasi a quelle divinità un culto nefando.

  A216000058 

 La Chiesa poi ripete continuamente questo segno nel santo sacrifizio della messa, nell'amministrazione dei Sacramenti, nelle benedizioni, in tutto il culto esterno, e ciò per ammaestrarci che niuna pratica, nessuna cerimonia può produrre effetto alcuno se non in virtù dei meriti della passione e morte di Gesù Cristo, il quale per salvare il genere umano ha sparso tutto il suo sangue per noi sulla croce.

  A216000077 

 In questo dubbio egli si astenne dal prestargli culto alcuno.

  A216000077 

 In una di queste visite della diocesi avvenne un fatto che dimostra quanta riserbatezza abbia in ogni tempo usato la Chiesa nel proporre ed approvare il culto dei Santi.

  A216000094 

 Tuttavia si potè salvare l'osso di un braccio ed una parte {70 [458]} del cranio, preziose ed uniche reliquie tolte al furore di quei nemici del culto cristiano.

  A216000096 

 In principio di questo libretto abbiamo fatto qualche riflesso intorno ai miracoli; qui aggiungeremo ancora qualche cosa sul culto e sull'invocazione dei Santi e sulla venerazione delle loro Reliquie.

  A216000097 

 I protestanti che non ebbero mai, nè presentemente hanno alcun santo, e nemmeno fu mai tra di loro chi abbia operato alcun miracolo, ricusano di riconoscere i santi della Chiesa cattolica, e di più accusano i cattolici quasi fossero idolatri, prestando {71 [459]} ai santi un culto, di cui, dicono essi, non avvi traccia nella sacra Scrittura e nei primitivi tempi della Chiesa.

  A216000097 

 So si può prestare un culto all'arca perchè non si potrà prestare agli angeli e ai santi? altrove leggiamo (Numer.

  A216000100 

 In questi fatti si usa il verbo adorare o adoravit non in senso di Latria, che è il culto dovuto solo a Dio come supremo creatore e padrone di tutte le cose; ma col culto di Dulia, che è quello che si presta ai santi, come creature eccellenti, amici di Dio e gloriosi in cielo.

  A216000109 

 Ecco adunque già due cose provate; cioè il culto e l'invocazione dei santi, basata sopra fatti e sentenze registrate nella Bibbia.

  A216000109 

 Poi non solo basata sopra {76 [464]} la Bibbia la venerazione e l'invocazione dei santi, ma troviamo nei medesimi sacri libri un culto, una venerazione prestata alle reliquie dei santi.

  A216000110 

 Tuttavia per soddisfare alla pietà dei buoni e per far vedere in quanto grande errore siano i protestanti e tutti quelli che sono contrarii al culto delle Reliquie, produrremo alcune delle molte meraviglie da Dio operate in virtù delle Reliquie dei suoi santi; e ciò faremo colla Bibbia alla mano.

  A216000116 

 Ora se il Signore non gradisse il culto delle reliquie, confermerebbe la loro venerazione con sì luminosi miracoli e con tanti segnalati favori? Per queste ragioni la Chiesa cattolica fin dai primi tempi ha sempre praticato una venerazione particolare alle Reliquie, e la Storia Ecclesiastica ci assicura tale tradizione derivare dagli Apostoli.

  A216000118 

 Ecco quale ne è la dollrina su questa materia: 1 o Il culto verso le reliquie dei Santi è fondato sopra la Bibbia, e Iddio l'ha confermato con molti miracoli; 2° La Chiesa non ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie dei santi, ma solamente che si può prestare a quelle una venerazione particolare come oggetti preziosi appartenenti ad amici di Dio, e che ora vivono beati in cielo.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000177 

 Di più trattavasi di predicare una religione che disapprovava il culto di tutti gli Dei, condannava ogni sorta di vizi e comandava le più sublimi virtù.

  A217000180 

 Si vedevano uomini elevati alle prime cariche di Roma abbandonare il culto dei falsi Dei per mettersi sotto al soave giogo di Gesù Cristo.

  A217000192 

 Fu però rinnovata tal proibizione riguardo ai Gentili, i quali nel culto dei loro falsi Dei pensavano che fosse lecito, anzi che fosse cosa gradita a quelle immonde divinità.

  A217000213 

 Nerone però al vedere una moltitudine di persone abbandonare il {146 [438]} profano culto degli dei per professare la religione predicata da s. Pietro, ed essendosi accorto che la predicazione del santo Apostolo era giunta a guadagnare persone da lui molto favorite e quelle stesse che in corte erano strumento d'iniquità; tutte queste cose gli fecero raddoppiare la sua rabbia contro ai cristiani.

  A217000226 

 E l'uomo di Dio in mezzo agli stessi tormenti quasi dimentico di se stesso, consolava i primi, perchè non si affliggessero per lui; si adoperava per salvar i secondi con esortarli a lasciar il culto degl'idoli ed abbracciare il vangelo affinchè potessero conoscere l'unico vero Dio, creatore di tutte le cose.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000011 

 Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000043 

 Allora s. Gregorio, per dare a Gesù Cristo l'onore a lui dovuto, continuò ad instruire quei gentili nella fede, facendo osservare che i loro peccati erano cagiono di quelle sciagure; che eglino dovevano abbandonare il culto del demonio; adorare il solo vero Dio e riconoscere il suo Divin figliuolo, Signor nostro Gesù Cristo, nel cui nome egli guarivali dal morbo fatale.

  A220000079 

 Di modo che, come scrive s. Dionigi, il palazzo imperiale, pieno di uomini pii e cristiani, sembrava una chiesa dedicata al culto del vero Dio ( V. Eus.

  A220000175 

 Quando Valeriano e Gallieno ebbero notizia del gran numero dei gentili che ogni giorno venivano alla fede, e che i medesimi custodi delle carceri e i tribuni, mandati in cerca di cristiani, eransi fatti cristiani eglino stessi, arsero di sdegno e dissero: la superstizione dei cristiani minaccia distruggere il culto dei nostri Dei, a noi tocca di porvi rimedio.

  A220000199 

 Tertullino sempre con calma rispose: Se tu sapessi il pregio della vita eterna, non ti daresti tanta cura della vita presente, che passata nel culto dei demonii, terminerà conducendo al fuoco eterno tutti gli adoratori dei medesimi.

  A220000208 

 L'imperatore lo adocchiò ben bene in tutta la persona, di poi cominciò ad interrogarlo così: Tu adunque sei quello Stefano che lavori a tutt'uomo per mettere sossopra i nostri stati, e con fallaci insinuazioni cerchi di allontanare il popolo dal culto degli Dei?.

  A220000236 

 Dio dimostrò di gradire il culto prestato al suo servo fedele concedendo molti favori a quelli che lo andavano ad invocare in quel luogo.





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