Parola «Pietro» [ Frequenza = 2829 ]

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  A002000003 

 Pietro era il nome del capo della fortunata famiglia.

  A002000005 

 Era questo un terreno di parecchie are, che Pietro seminava di fagiuoli e di fave.

  A002000005 

 Ognuno può immaginarsi gli auguri di benedizione e di abbondanza che tutti pregavano al caritatevole Pietro.

  A002000007 

 Perciò Pietro chiudeva ogni sera la porta del fenile e non l'apriva più fino al mattino.

  A002000008 

 Aveva Pietro imparata la musica ed il canto gregoriano, ossia canto fermo, di cui dilettavasi assai.

  A002000009 

 Tutto il paese aveva in Pietro piena confidenza, e non era mai dimenticato negli impieghi che soglionsi affidare alle persone più probe ed oneste.

  A002000010 

 Il prevosto aveva in Pietro un parochiano fedele e poteva calcolare sopra di lui in caso di aiuto e di consiglio negli affari più importanti e confidenziali.

  A002000012 

 Era in questo stato la famiglia di Pietro quando un incidente venne a turbarne la pace.

  A002000013 

 Dopo la sepoltura Pietro in faccia a tutti quei di casa disse commosso: Abbiamo toccata una vera disgrazia nella perdita della nostra Manetta, (è questo il nome della virtuosa fantesca); ora preghiamo Iddio che {9 [179]} ce ne faccia trovare un'altra, che sia per noi un novello angelo tutelare pei nostri cari fanciulli.

  A002000013 

 Pietro e Cecchina provarono tale afflizione, che maggiore non avrebbero provato se quella fosse stata loro propria figlia.

  A002000014 

 È bene di notare che la casa di Pietro era circa un chilometro distante dal paese, e per venire alla chiesa Cecchina doveva passare accanto al cimitero.

  A002000015 

 Pietro stava in quel momento nell'aia aggiogando i buoi all'aratro, mentre il bovaro portava un sacco di {11 [181]} grano da seminare nel campo.

  A002000018 

 - Non temere i morti, ripiglia Pietro; se ti corre dietro, è un vivo, non un morto.

  A002000019 

 Mentre la buona donna come svenuta corre in casa a gettarsi sopra una sedia, Pietro col tridente e il servo col badile affrontano il temuto spettro e lo circondano gridando: fermatevi o siete scannato.

  A002000020 

 - Chi siete voi, esclamò tosto Pietro, chi siete, donde venite, che volete, {12 [182]} perchè inseguite in tal fatta l'onesta gente?.

  A002000029 

 Conobbe allora Pietro essere stata l'una cagione dello spavento dell'altra e guidato dal solito desiderio di fare del bene a tutti e del male a nissuno, pensò di condurre la forestiera in casa per acquietar la moglie e sapere come quello strano incidente fosse avvenuto.

  A002000040 

 - Che farsa da ridere, disse Pietro.

  A002000042 

 Pietro fece somministrare una piccola refezione alla forestiera e nel tempo stesso le indirizzò parecchie dimande per sapere chi ella fosse; ma non potè ricavarne alcun costrutto, nemmeno vedere alcun certificato che desse garanzia della moralità della misteriosa straniera.

  A002000043 

 - Ora, disse Pietro, vi siete ristorata, andate pei fatti vostri, io vado a solcare un campo che mi preme sia per tempo seminato.

  A002000056 

 - Come vi dovremo chiamare? conchiuse Pietro:.

  A002000061 

 La sera Pietro domandò notizia dell'orfanella, cui prontamente rispose la moglie:.

  A002000063 

 - Vedremo che ne sarà, rispose {19 [189]} Pietro.

  A002000064 

 Il giorno seguente Pietro giunto a casa all'ora del mezzodì trovò il pranzo di gusto squisito.

  A002000072 

 - Bene, benone, soggiunse Pietro, con una cuoca di questa fatta noi possiamo sfidare la cucina del re.

  A002000074 

 Entro lo spazio di pochi giorni Angelina divenne la maraviglia della casa di Pietro.

  A002000075 

 Ma le rare qualità dell'orfanella si manifestarono vie meglio allorchè Pietro, fatto certo del tesoro che possedeva nella nuova domestica, le affidò la cura dei suoi figli.

  A002000078 

 Il prevosto facendo un giorno una {23 [193]} passeggiata fino alla casa di Pietro, ebbe egli pure occasione di parlare colla nuova fantesca.

  A002000079 

 - Mia buona giovane, le disse, io sono contento delle buone notizie che mi son dette di voi, so che lavorate, e che ammaestrate nella religione i figli di Pietro ed altri fanciulli del vicinato.

  A002000085 

 Parlò con Pietro, con sua moglie, domandò ai vicini, ma tutti decantavano le sue qualità morali, e niente di più.

  A002000088 

 Nella partenza alcuni militari per malattia non potendo mettersi in viaggio vennero raccomandati al nostro Pietro che aveva abitazione opportuna.

  A002000096 

 Esso deputò l'apostolo Pietro a capo di questa Chiesa; a san Pietro succedettero gli altri Vicari di G. C. fino ai nostri giorni.

  A002000096 

 {29 [199]} Dimodochè noi cominciando dal regnante Pontefice discendiamo da un Papa ad un altro fino a s. Pietro, fino a Gesù C., e chi confronta la dottrina del papa d'oggidì con quella dei papi di tutti i tempi, la troverà sempre uniforme come se vi fosse stato un solo Pontefice.

  A002000105 

 - Che voi mi raccontiate le vostre vicende prima che veniste in casa di Pietro.

  A002000113 

 - Allora imparava quelle cose per diporto, ma mi riuscirono poi utilissime specialmente quando sono venuta nella casa di Pietro, il quale mosso da carità e dalla varietà de'lavori, di cui era capace, mi accolse per sua domestica.

  A002000139 

 Nel sonno mi pareva di essere inseguita e quasi raggiunta da que'malandrini, quando la moglie di Pietro venne ad inginocchiarsi sopra di me credendomi la riva del cimitero.

  A002000141 

 Dio mi condusse nella casa di Pietro, che per me fu arca di salvezza.

  A002000142 

 La vita dell'orfanella nella casa di Pietro fu una serie continua di buone azioni.

  A002000147 

 Pietro poi ne era contentissimo, e le disse più volte di non darsi alcuna pena se per attendere alla religione doveva differire od anche ommettere qualche lavoro domestico.

  A002000150 

 In questa guisa Angelina era divenuta l'ammirazione di tutti; e chi voleva indicare una persona virtuosa, caritatevole, additava l'orfanella di Pietro.

  A002000151 

 Nella casa del suo padrone era venerata come un idolo, e Pietro considerandola come propria figlia, la faceva padrona della casa a segno che ella poteva in casi particolari allontanarsi {62 [232]} per assistere infermi, fare catechismo a povere ragazze, prepararle a fare la loro confessione e comunione.

  A002000151 

 Pietro d'un età molto avanzata, col riso sulle labbra e colla pace de'giusti nel cuore riposava nel bacio del Signore.

  A002000153 

 Ma al mezzo dì il maggiore dei figli di Pietro entra in casa agitato e turbato.

  A002000155 

 - Il nostro sommo pontefice, il regnante Pio VII, il capo della cristianità, il successore di S. Pietro, il vicario di G. C. da Savona è stato condotto in Francia, e Dio voglia che {65 [235]} mentre io parlo egli non sia già morto! - Gran Dio, esclamò Angelina, salvate il vostro rappresentante sopra la terra.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000039 

 Ed altre volte gli diceva: io ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno; e tu a tempo debito conferma i tuoi fratelli nella fede.

  A003000039 

 Tu sei Pietro, disse Gesù Cristo al principe degli Apostoli nel costituirlo capo della Chiesa, tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò, la mia Chiesa, {69 [23]} e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

  A003000045 

 E siccome gli Apostoli esercitarono il loro apostolato d'accordo e dipendenti da s. Pietro, così agii Apostoli succedettero i vescovi, che sempre dipendenti dai successori di s. Pietro {71 [25]} governarono e governano tuttora le varie diocesi della cristianità.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000009 

 Massimino, figlio di Pietro Giraud, falegname del borgo di Corps, era un fanciullo di 11 anni: Francesca Melania figlia di poveri parenti, nativa di Corps era una giovinetta di anni 15.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000031 

 Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero, separato da' suoi consiglieri ed amici, ai Cristiani altro più non rimaneva che imitar i fedeli della Chiesa primitiva, quando s. Pietro era in prigione, pregare.

  A009000038 

 Allora che le truppe cristiane combattevano a Vienna, un padre cappuccino, che con zelo predicava nella chiesa di s. Pietro a Monaco in Baviera, con fervorose espressioni esortava i fedeli a mettersi sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice.

  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000093 

 Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello del Pescatore il giorno 16 marzo 1869, l'anno 23 del nostro pontificato.

  A009000253 

 Indulgenza plenaria alla Nascita di Gesù Cristo, {83 [421]} alla Pasqua di Risurrezione e alla festa degli apostoli Pietro e Paolo, all'Epifania e alla domenica di Pentecoste.

  A009000257 

 Finalmente Indulgenza plenaria a Natale, Pasqua e alle solennità dei ss. apostoli Pietro e Paolo.

  A009000262 

 Nell'atto che egli deputava s. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' Cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà pure sciolto in Cielo, e ciò che tu legherai in terra, sarà similmente legato in Cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter {87 [425]} concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime loro.

  A009000263 

 Ciò apparisce dacchè il Signore gli diede le chiavi del regno de' Cieli: Tibi dabo claves regni Coelorum; e dalle parole con cui comandò a s. Pietro di pascolare, cioè di dispensare ai Cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno.

  A009000263 

 Le parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere costituisce a Pietro Capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle sante Indulgenze.

  A009000267 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re de' Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di s. Pietro ed aveva entro di sè un po' di limatura delle catene del s. Apostolo affinchè, dice il Papa, ciò che ha servito a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.

  A009000275 

 Il sommo Pontefice Clemente VI per eccitare tutti i Cristiani all'acquisto della plenaria Indulgenza del Giubileo diceva: «Gesù Cristo, colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro, non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, ed a' suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beate Madre di Dio e di tutti gli eletti».

  A009000279 

 Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello Pescatorio addì 22 maggio 1868.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000007 

 A S. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A011000007 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa, cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro, stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa stabilita da Gesù Cristo medesimo.

  A011000007 

 La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito S. Pietro capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la {13 [175]} dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A011000011 

 Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di S. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000002 

 Di qui cacciati, tentò radunarli nella chiesuola di s. Pietro in vincoli, ma alcuni vicini non volendo sopportare i clamori dei giovani, dopo alcune settimane obbligarono D. Bosco a ritirarsi di là.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000035 

 Ricevuta l'Estrema Unzione e la Benedizione Papale spirava nel bacio del Signore alle ore 8 e mezzo del giorno 28 Giugno 1881, vigilia della festività dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, principi della Chiesa.

  A015000061 

 Nato in Armeno Novarese, da Pietro e Giulia Cimelli addì 3 Dicembre 1838, dopo i primi anni passati a lavorare col padre nella professione di fabbricante d'ombrelli, continuò in questo suo mestiere fino all'età di 39 anni.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000099 

 Al fonte battesimale gli furono imposti i nomi Domenico, Vincenzo e Pietro.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000001 

 Il danaro di S. Pietro dà motivo a Pio IX di fare un regalo ai giovani degli Oratorii di Torino.

  A021000002 

 Essi memori di quanto facevasi per s. Pietro quando era detenuto in carcere, offerivano umili preghiere all'Altissimo Iddio affinchè volesse ridonare la pace alla Chiesa e restituirne il Capo sull'augusta sua Sede, che i malevoli e i miscredenti avevangli fatto abbandonare.

  A021000006 

 La gioventù degli Oratorii di Torino concorre pel denaro di S. Pietro 25 marzo 1849.

  A021000010 

 Cionondimeno desiderosi di dare un segno di stima e di filiale venerazione verso il Capo della Cattolica Religione, verso il comun nostro Padre il successore di S. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo abbiamo fatto i nostri sforzi: abbiamo unito l'obolo del povero.

  A021000013 

 Ci protestiamo affezionatissimi figli: e malgrado gli sforzi dei malevoli per allontanarci dalla unità cattolica, noi riconoscendo nella santità vostra il successore di S. Pietro, il Vicario di G. Cristo, a cui chi non è unito va eternamente perduto, e nell'intima persuasione che niuno da Voi disgiunto può appartenere alla vera {6 [98]} Chiesa, dichiariamo di voler vivere e morire sempre uniti a questa Chiesa di cui voi siete capo, offrendoci pronti a spendere ogni nostro avere, ogni sostanza e la vita medesima per mostrarci degni figli di un sì tenero Padre.

  A021000018 

 Le persone che spedirono il danaro di S. Pietro al sommo Pontefice si degnarono di far rilevare l'oblazione dei giovanetti dell'Oratorio, la qual cosa dimostrò tornargli di sommo gradimento.

  A021000019 

 Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma dei danaro di San Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino mi permisi di far rilevare, tra le altre, l'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentati e non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A021000054 

 Quando questo glorioso successore di s. Pietro esulava in Gaeta, i buoni fedeli, {22 [114]} ad imitazione di quanto operavano i primitivi cristiani verso del Principe degli Apostoli, andavano a gara non solo nell'innalzare fervide preci all'Altissimo, affinchè gli alleviasse ve fatiche, addolcisse ve pene dell'esilio, e presto lo ridonasse alla sua sede, da inoltre vedevano secondo ve voro forze di concorrere a fornirgli que' mezzi materiali che erano indispensabili per condurre vita meno dura in terra non sua.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000029 

 Michele e Pietro in Cavallermaggiore il 12 ottobre 1850.

  A022000057 

 Nacque Antonio Lanteri addì 9 marzo 1841 in Poaldo, parocchia di Briga Marittima, da Pietro e Maddalena Alberti.


don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html
  A024000012 

 Baricco T. Pietro, vice sind.

  A024000028 

 Ropolo Pietro, fabbr.

  A024000044 

 Debernardi T. Pietro.

  A024000046 

 Degaudenzi T. Pietro can., arciprete dell'insigne collegiata di Vercelli.

  A024000056 

 Marietti Pietro, libraio.

  A024000064 

 Reffo Pietro, tornitore.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000006 

 L' ingresso in seminario non fu per lui un atto indifferente o tampoco di mera necessità, ma quale una grazia del Cielo lo ravvisò; siccome grazia ella è veramente il participare a' beni di questi recinti di ecclesiastica disciplina, dove non solo v'è riparo da' pericoli che talora nelle case secolari s'incontrano, ma dove anzi siete come legato a far bene, sì dall'indirizzo di savi regolamenti, si dall'accurata istituzione con che, a norma del Tridentino, venite scorto ad ogni dover dello stato, ed a questo quasi sospinto da tanti mezzi corroborati dalla vigilanza de'superiori, e dall'esimia pietà de'medesimi, che con ottimo discernimento sempre si pongono eletti tra mille da poter essere in omnibus exemplum bonorum operum, secondo l'Apostolo, e giusta il voler di Pietro, forma fatti gregis ex animo.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000024 

 Fra questi eravi un Serafino con sei ali, eravi s. Gerolamo, s. Pietro e s. Caterina da Siena.

  A028000028 

 Le diede ancora per maestri s. Girolamo, s. Pietro e s. Caterina da Siena, i quali due ultimi Santi volle che d'allora in poi dopo Maria le facessero da padre e madre.

  A028000031 

 Andando per sua divozione al convento de' frati serviti vide dipinto sul muro s. Pietro martire.

  A028000031 

 Compiuta l'orazione le apparve il santo martire circondato di splendida luce, e tenendo in mano un calice pieno di sangue le disse: Prendi, mia figlia, questo calice e gusta il preziosissimo sangue di Gesù {15 [15]} Cristo; imperocchè un giorno beverai al calice della sua amara passione.» Come l'ebbe gustato venne quasi ebria per la soavità e dolcezza, e temendo di cadere si accostò al muro del convento, e disse: «Che cosa è questo, o Gesù mio? Aiutatemi affinchè io non sia ingannata dal demonio.» Ed ecco che le apparve Gesù in forma di un fanciullo di circa anni dieci, e mostrando di portare una croce in ispalla, le disse: «Non dubitare, sposa mia, che non è il demonio quello che hai veduto, ma è Pietro mio servo fedele, quel medesimo che io già ti diedi per maestro.

  A028000052 

 Di questo voto che io fo voglio ancora che siano testimoni tutti gli angeli e santi del cielo, e specialmente s. Pietro, s. Girolamo e s. Caterina da Siena.

  A028000053 

 La notte seguente le apparve ancora s. Pietro; lodò parimenti il voto che aveva fatto; e le predisse molte tentazioni che avrebbe dovuto sostenere.

  A028000055 

 Quello che le aveva predetto s. Pietro non mancò di avverarsi; imperocchè {31 [31]} essendo ella nei quattordici anni, un giorno mentre pregava le apparvero due spiriti maligni in forma umana.

  A028000075 

 A cui s. Pietro rispose: «Non dubitare, perchè quelle furono vere visioni; ma allora il cuore ti pareva chiaro e puro per difetto di lume soprannaturale, che ancora non avevi.

  A028000075 

 Una volta adunque di buonissima ora stando ella in orazione le apparve Gesù con molti santi tra i quali s. Domenico, s. Caterina da Siena, e s. Pietro martire.

  A028000082 

 Chiamava a nome i santi a lei assegnati per custodi, e più che ogni altro s. Pietro e s. Caterina da Siena.

  A028000110 

 «Or alza gli occhi al cielo,» sentì dirsi da s. Pietro.

  A028000111 

 Allora s. Pietro le dichiarò il senso di questa visione, e le disse: «Sappi, o Figliuola mia, che questa fonte significa la religione dei frati predicatori, alla quale tu appartieni.


don bosco-chi e d. ambrogio.html
  A033000059 

 - Un figlio che parla male di suo padre è sempre un cattivo figlio, e noi tutti siamo figli spirituali del Papa successore di S. Pietro e vicario di Gesù Cristo.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000118 

 Quello di S. Giuseppe nella Parrocchia di S.Pietro e Paolo con allievi 700.

  A034000121 

 Si ha pure cura spirituale della casa detta: Famiglia di S. Pietro, ove sono raccolte le donne che escono dalle carceri, sono in numero di 60.


don bosco-conversazioni.html
  A035000012 

 Pietro, padrone di casa, fremeva di dispetto per tali discorsi.

  A035000015 

 Ma io credo, ripigliò Pietro, che quel vostro tutto il mondo si riduca a pochi, e che siano forse coloro i quali temono la confessione come i ladri le lanterne, al cui splendore possono essere conosciuti.

  A035000023 

 Buon giorno, caro Pietro, mi sembra che abbiate fatto un festino ai vostri amici, non è vero? Salute a tutti.

  A035000058 

 Ma la brigata aveva la testa riscaldata dalla disputa, e in luogo di andar a fare la partita, si radunò nell'aja intorno a Pietro dicendogli: è presto detto che la confessione sia stata instituita da Dio; ma come possiamo noi sapere, e saper con certezza che Dio abbia instituito la confessione? Pietro allora diede un'occhiata per vedere se il Curato ormai veniva, poi secondo il suo buon senso prese a parlare così: Voi dimandate, come sappiamo che Dio abbia istituita la confessione? Ed io chiedoavoi: come sapete che non l'abbia istituita? qual ragione mi date voi? Nissuna, se non quella che la confessione vi spiace.

  A035000059 

 Costui, dopo di aver coperto onorevoli impieghi, e di essersi dato alle sregolatezze della vita mondana, aveva abbandonato le cure del mondo per viver pacificamente in una casa di campagna vicino a quella di Pietro.

  A035000071 

 Nel medesimo Vangelo di San Matteo, al capo decimosesto, troviamo che G. C. dopo di aver costituito San Pietro capo della Chiesa gli soggiunse queste precise parole «Ti darò le chiavi del regno de' cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto pure in cielo, e tutto ciò che legherai in terra sarà pure legato in cielo.».

  A035000072 

 Qui il Signore si servì della similitudine delle chiavi per significare il supremo potere che a lui conferiva e in cielo e in terra, potere assoluto e indipendente che Pietro poteva conferire agli Apostoli secondo il bisogno delle anime.

  A035000073 

 Mi pare che questo supremo potere sia stato dato a S. Pietro e non agli altri Apostoli.

  A035000074 

 A S. Pietro come capo della Chiesa fu conferito in particolar maniera questo supremo potere, che certamente sarebbe imperfetto se S. Pietro nol potesse conferire agli altri, dicendo: Tutto ciò che tu legherai in terra sarà pure legato in cielo, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà pure sciolto in cielo.

  A035000075 

 G. C. Confermò questa sua medesima autorità a S. Pietro e a tutti gli Apostoli allorché disse: «in verità io vi dico che tutto ciò che legherete in terra sarà pure legato in cielo; e tutto ciò che scioglierete in terra sarà pure sciolto in cielo.» Matt. 18.

  A035000076 

 Onde S. Pietro e per conseguenza i! Romano Pontefice, gli Apostoli e per conseguenza i vescovi ed i preti della vera Chiesa di G. C. hanno ricevuto il potere di sciogliere e di legare, perciò di rimettere e non rimettere i peccati.

  A035000117 

 ) che S. Pietro stupefatto della grandezza della facoltà concessa di rimettere i peccati, un giorno si fece ad interrogare il Divin Salvatore dicendo: Maestro, se il mio fratello cadrà in peccato, quante volte dovrò perdonarlo? fino a sette volte? Gesù a lui disse: non dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

  A035000121 

 Come di fatti fu punita con morte repentina la bugia detta a S. Pietro da Anania e da Zaffira (Act.

  A035000376 

 Non contento del protestantismo si la valdese e riesce a divenire ministro di Pietro Valdo.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000010 

 GIO. PIETRO Vescovo.

  A036000096 

 [2], sebbene ci siano argomenti certissimi, che ci fanno sicuri che prima di Pietro Valdo, il quale visse sul finire del secolo XII, non siasi mai parlato di Valdesi.

  A036000098 

 Se poi noi gli domandiamo che cosa egli intende per {23 [281]} Chiesa universale, ci risponde, che tale Chiesa era la cattolica, quella medesima che ebbe sempre ed ha tuttora per capo il Sommo Pontefice, successore di S. Pietro, stabilito da Gesù Cristo suo vicario in terra.

  A036000107 

 Costui era giusto, pregò il Signore, ed egli lo esaudì in una maniera straordinaria, mandandogli S. Pietro a battezzare lui e tutta la sua famiglia.

  A036000134 

 Dicono che noi adoriamo il Papa come fosse Dio, e il catechismo dice semplicemente, che i Cattolici riconoscono il Papa siccome capo della Religione, e Vicario di Gesù Cristo, successore di S. Pietro, e stabilito da Gesù Cristo stesso capo del governo della Chiesa.

  A036000231 

 A Pietro Valdo.

  A036000232 

 Prima di Pietro Valdo, che cosa era dei Valdesi?.

  A036000408 

 Riconosco la Santa Cattolica ed Apostolica {88 [346]} Romana Chiesa, come madre e maestra di tutte le Chiese, e prometto e giuro una vera ubbidienza al Romano Pontefice successore di S. Pietro, Principe degli Apostoli, e Vicario di Gesù C. Ricevo pure senza il minimo dubbio, e professo tutte le altre cose, che sono state insegnate, definite, e dichiarate dai sacri canoni, e dai concilii ecumenici, e soprattutto dal Sacrosanto Concilio di Trento; e nello stesso tempo condanno, rigetto, ed anatematizzo anch'io quanto è loro contrario, e tutte le eresie che furono dalla Chiesa condannate, rigettate, ed anatematizzate.

  A036000428 

 Il Signor nostro Gesù Cristo vi assolva; ed io nell'autorità di Lui e de'Beati Apostoli Pietro e Paolo, e della sua Santa Chiesa a me trasmessa dal reverendissimo Vescovo di questa diocesi, io vi assolvo dal vincolo della scomunica, da cui per l'eresia foste finora legata.

  A036000468 

 Difatti, l'osservare una religione che lascia libertà a ciascuno di credere quel che più gli aggrada, e nel modo che gli pare di leggere nella Sacra Scrittura; una chièsa, che è una società senza presidente, un corpo senza capo, chiesa che non ha vescovi, non sacerdoti, non altare, non sacrifizio; una chiesa che si associa con tutte le stravaganze delle varie sette protestanti, ciascuna delle quali professa più articoli, che sono negati dalle altre; una chiesa di cui non mai si parlò ne'dodici primi secoli del {103 [361]} cristianesimo, e che non può mostrare un SOLO di sua credenza, che valga a contare li suoi predecessori fino agli Apostoli; nè può mostrare un UOMO SOLO che abbia professato la medesima sua dottrina prima di Pietro Valdo; una Chiesa che s'intitola universale e non forma che 22 milà persone; e quindi il confrontarla colla Chiesa Cattolica, che fu in ogni tempo Una, Santa, Cattolica, Apostolica, che parte dal regnante Pio IX ed ascende da un Papa all'altro, fino a S. Pietro stabilito da Gesù Cristo a governarla ed essere Vicario di lui in terra; Chiesa che in ogni tempo praticò sempre i medesimi Sacramenti, il medesimo culto, ebbe sempre i suoi pastori, gli uni successori degli altri, ma sempre uniti al Romano Pontefice, i quali praticarono sempre la medesima fede, la medesima legge, il medesimo Vangelo, adorando un solo vero Dio; il fare questo confronto, dico, deve naturalmente persuadere ogni uomo ragionevole e non guidato dalle passioni, a dare un pronto abbandono a qualsiasi setta, per rientrare nell'arca di salute, nell'ovile di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000011 

 ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A038000012 

 Scritto a Roma appo s. Pietro sotto l'anello del Pescatore nel di 9 di Maggio 1876.

  A038000017 

 3° Nelle feste di ciascuno dei ss. Apostoli, cioè di s. Pietro e s. Paolo, s. Andrea, s. Giacomo Maggiore, s. Giovanni, s. Filippo, s. Bartolomeo, s. Matteo, s. Tommaso, s. Giacomo Minore, s. Simone, s.Giuda o Taddeo, s. Mattia, e s. Barnaba.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000008 

 È certamente noto e manifesto a tutti, ma specialmente a voi, venerabili confratelli, con quanta cura e con quale pastorale vigilanza i Romani Pontefici, Nostri Predecessori, adempiendo l'incarico loro affidato dallo stesso Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del Beatissimo Pietro, principe degli Apostoli, non abbiano mai trascurato il dovere di pascere gli agnelli e le pecorelle, di nutrire assiduamente tutto il gregge del Signore, imbeverlo di sane dottrine, e rimuoverlo dai pascoli avvelenati.

  A047000017 

 Invochiamo eziandio il suffragio del Beatissimo Pietro principe degli Apostoli e del suo coapostolo Paolo e di tutti i Santi del cielo che già fatti amici di Dio giunsero al regno celeste, e, coronati, possedono la palma; e sicuri della loro immortalità sono solleciti della nostra salute.

  A047000019 

 Dato in Roma presso S. Pietro l'8 dicembre 1864 anno decimo della dommatica definizione dell' Immacolata Concezione di M. V. Madre di Dio.

  A047000046 

 Ciò apparisce da molti testi della sacra Bibbia e specialmente dalle parole dette dal Salvatore a S. Pietro quando lo stabili capo della Chiesa dicendogli: Tutto quello che legherai {25 [99]} sopra la terra sarà legato in cielo, tutto ciò che scioglierai in terra sarà anche sciolto in cielo (S.Matt 18).

  A047000069 

 I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro

  A047000070 

 Imperciocché fu sempre persuasione presso ai cristiani anche de' primi secoli che in determinati tempi visitando la chiesa di S. Pietro in Vaticano, dove era stato sepolto il corpo di quel principe degli apostoli, si guadagnassero Straordinari favori spirituali che noi ora chiamiamo indulgenze.

  A047000071 

 I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso S, Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene {36 [110]} ed il sepolcro del Principe degli Apostoli, traeva gente da tutte le parti del mondo.

  A047000077 

 Dopo costui furono anche fatti venire altri individui vecchi e giovani di varie nazioni, i quali, interrogati dal medesimo Sommo Pontefice, tutti erano d' accordo nell' asserire che avevano sempre inteso a dire, che ogni anno secolare andando a visitare la Basilica di S. Pietro avrebbero lucrato grandi Indulgenze colla remissione di tutti i peccati.

  A047000101 

 Nell' atto che egli deputava S. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto in cielo, e ciò che' tu legherai in terra, sarà similmente legato in cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime.

  A047000102 

 - Ma queste parole mi paiono magiche: queste parole costituiscono S. Pietro capo della Chiesa, gli danno la facoltà di rimettere i {53 [127]} peccati, la facoltà di fare precetti, di concedere le Indulgenze, e ciò tutto in quelle poche parole!.

  A047000103 

 - Le parole dette da Gesù Cristo a S. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere costituisce S. Pietro capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle sante Indulgenze.

  A047000103 

 Ciò apparisce dacché il Signore gli dieta le chiavi del regno de' cieli: Tibi dabo claves regni coelorum; e dalle parole con cui comandò a S. Pietra di pascolare, cioè di dispensare ai cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno: le quali parole del Salvatore vengono a conchiudere che il potere dato a S. Pietro ed a' suoi successori esclude ogni dubbio sulla facoltà di concedere le Indulgenze.

  A047000104 

 - Capisco benissimo, che con queste parole il Salvatore diede a S. Pietro grandi poteri, tra i quali la facoltà di rimettere i peccati; ma non {54 [128]} posso comprendere, che sia stata data la facoltà di dispensare le Indulgenze.

  A047000105 

 - Se comprendete benissimo che con quelle parole il Salvatore abbia dato specialmente a S. Pietro (come con altre simili diede pure agli altri Apostoli) la facoltà di rimettere i peccati, cioè di perdonare la pena eterna, dovremo dire che non sia stata data facoltà di rimettere la pena temporale per mezzo delle Indulgenze?.

  A047000113 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re de' Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di S. Pietro, ed aveva entro di se un po' di limatura delle catene di S. Pietro, affinchè, dice il Papa, ciò che aveva servito a legare il collo dell' Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.

  A047000124 

 Il Sommo Pontefice Clemente VI per eccitare i cristiani di tutto il mondo all' acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, né sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a' suoi successori vicarii {65 [139]} di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000188 

 Altro protestante, Pietro Marlin, professava pure che: È costume di tutti i tempi il pregare pei defunti.

  A049000316 

 Tuttavia non si deve conchiudere che le liturgie, che portano i nomi di s. Pietro, s. Giacomo, s. Marco, siano scritti apocrifi e senza autorità.

  A049000336 

 La chiesa latina conosce solamente quattro liturgie antiche; quella della Chiesa romana detta anche di S. Pietro, quella di Milano o di S. Ambrogio, la liturgia Gallicana, Spagnuola o Mozarabica.

  A049000336 

 La storia ci assicura che quella di Roma viene da S. Pietro.

  A049000344 

 Ma più di tutti si rese benemerito di questi studi il celebre PIETRO LEBRUN prete dell'Oratorio nell'opera intitolata: Spiegazione letterale, storica e dogmatica delle preghiere e cerimonie della s. Messa, volumi 4.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000028 

 cav. PIETRO, assessore del Municipio.

  A053000091 

 Bertinaria Pietro, sindaco di Costigliole di Saluzzo.

  A053000099 

 Battistolo Pietro tappezziere.

  A053000105 

 Boggio barone Pietro.

  A053000228 

 Giordano cav. Pietro, capo sessione al ministero di Finanze.

  A053000235 

 Lupo don Pietro, oblato di s. Carlo a Vercelli.

  A053000238 

 Limone Pietro, negoziante in Casale.

  A053000239 

 Lissone teologo, abate di s. Pietro in Cherasco.

  A053000257 

 Marietti Pietro di Giacinto, tipografo-libraio rimpetto alla Madonna degli Angeli.

  A053000258 

 Melanotte Pietro.

  A053000268 

 Marietti Pietro, libraio sotto i portici di Po.

  A053000309 

 Rossi don Pietro, p.

  A053000314 

 Roggiapane don Pietro vic.

  A053000357 

 Verrone don Pietro cancell.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000021 

 E perchè si vede il luogo alquanto ripercosso, il sovracennato Podestà, il quale ebbe conoscenza, che un certo Giovanni Zunoni nello stesso giorno di martedì aveva scagliato un sasso contro quell' Immagine prese alcuni testimonii per mezzo di Pietro Balcone, Notaio e Cancelliere del Podestà, che facesse fede delle cose narrate più sopra.

  A054000027 

 La mancanza di unità nella Fede per le continue variazioni da diversi capi riformatori introdotte, la privazione di un capo supremo, che visibilmente regga la chiesa riformata, furono gli argomenti più convincenti che l' indussero a rigettare come falsa la Chiesa luterana e tutte le altre nate da lei, e a credere più che mai fermamente che la vera Chiesa di Cristo era la Cattolica Romana, che unica possiede l' unità della fede, unica ha un capo supremo nel successore di s. Pietro, il Romano Pontefice, Vicario di Gesù {22 [138]} Cristo sulla terra.

  A054000086 

 Nel giorno 2 settembre 1827 trovavasi in Torino proveniente da Milano sua patria e diretto a Lione Pietro P....

  A054000129 

 Venne trasportato nella sua capanna, e dopo poco tempo riprese i suoi sensi: «Pietro, disse egli al più giovane de' suoi bravi compagni, va a cercarmi il Parroco, poichè io sono mortalmente ammalato.».

  A054000130 

 - Ah! non già quanto voi vi pensate, mio zio, rispose Pietro volgendosi nel mentre ad asciugare le sue lacrime.

  A054000132 

 Pietro ben si accorse essere inutile il tentare d' ingannarlo.

  A054000132 

 Pietro consultò l' infermo e questi riguardandomi disse: {80 [196]}.

  A054000139 

 - Egli è perchè vuole, che voi continuiate a vivere, o mio zio, prese a dire Pietro che cominciava ad avere qualche speranza.

  A054000140 

 - Ma se egli non lo volesse, ne è il padrone, o Pietro.

  A054000148 

 Pietro l' accompagnò non tanto per gentilezza, quanto per domandargli ciò che pensava del ferito.

  A054000149 

 - Tu ti affanni, o Pietro, gli disse il vecchio.

  A054000161 

 E siccome Pietro s' abbandonava senza ritegno al dolore, soggiunse:.

  A054000168 

 La sposa di Cristo conserva il deposito delle verità, il tesoro dell' Eucarestia, la sorgente dei sacramenti, che sono i canali della grazia divina; ella offre a Dio il sacrifizio, che a Lui è gradito, e riposa sopra Pietro come un edificio sopra immobili fondamenta.

  A054000169 

 Chi ascolta il Papa, ascolta Dio; chi disprezza il Papa, disprezza Dio; ciò che egli lega, o scioglie sopra la terra, sarà legato, o sciolto in Cielo; ciò che definisce è sanzionato nella celeste dimora; Dio parla por la bocca di Pietro.

  A054000169 

 Le volte delle nostre chiese fanno rimbombare sino ai confini del mondo ed in ogni tempo il Credo immacolato {91 [207]} uscito dalla bocca di Pietro.

  A054000170 

 E sicccome essa abbraccia non solo i fedeli sulla terra, ma ancora gli angeli e santi in Cielo, e quelli che sono in purgatorio, cosi vilipendere il Papa capo visibile della Chiesa, è fare affronto non solamente al capo invisibile, di cui egli è il raprescntante e l' ambasciatore fra noi, ma anche ai santi che sono le membra di Cristo unite in comunione con noi, e che godono della sua presenza reale nei Cieli; si è il prendersela contro il mistero della Croce che l' Eucarestia perpetua e di cui Pietro porta lo stendardo, e con {92 [208]} questo si attaccano tutti i cristiani rivelandone egli la grandezza e la dignità essendo essi uniti tra di loro come gli stessi dogmi.

  A054000170 

 Si viene pure ad assalire l' Incarnazione, e la Redenzione che sono il principio dell' Eucaristia e la stessa Eucaristia che è la strada della patria dell' anime, il cemento dell' edifizio di cui Pietro è la base.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000003 

 questa dimostrazione di Apostolica benevolenza la stessa Giulia Colbert Marchesa di Barolo, già commendata da questa santa Sede per altri Istituti utilissimi alla salute delle anime, confidando nella Misericordia dell'Onnipotente Iddio e nella autorità de' Beati Pietro e Paolo di lui Apostoli, estendiamo col tenore delle presenti, per Autorità Apostolica, a tempo perpetuo tutte e singole le Indulgenze, rimessioni di peccati e abolizioni di penitenze, già concedine per un settennio, come si {11 [81]} è detto sopra, a favore de' Fedeli che faranno il detto esercizio della Misericordia, osservato tuttavia nel rimanente della detta prima concessione, la forma e la disposizione,ed adempite esattamente le condizioni tutte ivi ingiunte.

  A056000016 

 Questa dottrina {21 [91]} l'insegnò il Sommo Pontefice di S. memoria Clemente VI dicendo che G. C. colla sua grazia, e colla sovrabbondante sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non riposto entro un lenzuolo, nè ascoso in un campo, ma lo commise, da dispensarsi salutevolmente a' fedeli, al Beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, e a' suoi successori vicari di G. C. in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti.

  A056000109 

 Egli altro non dice che questo amorevoli parole: amico a che sei tu qua venuto? Amice ad quid venisti? Pietro trasportato da Zelo smoderato taglia l'orecchio ad un manigoldo; l'amoroso Gesù comanda che gli venga applicato e con un miracolo perfettamente lo guarisce.

  A056000109 

 Pietro lo nega per tre volte, egli lo mira con uno sguardo {67 [137]} di compassione, lo fa rientrare in sè stesso, e lo riceve di nuovo nella sua grazia.

  A056000110 

 S. Pietro era stato ricolmo di segnalatissimi favori, ciò non ostante per tre volte lo nega; ma come si pente, tosto ne riceve il perdono.

  A056000123 

 Egli come pieno di benignità e di misericordia verso i peccatori rispose: non dico, o Pietro, di perdonare sette volte, ma infino a sette volte settanta: non dico tibi usque septies, sed usque septuagies septies (25): colle quali parole, soggiunge S. Giovanni Grisostomo, non intende fissare quel numero determinato,ma vuole significare, che desse a nome suo il perdono ogniqualvolta si presentasse veramente pentito a' piedi {95 [165]}suoi il peccatore a confessare i suoi falli: non numerum statuit hic, sed infinite, perpetuo, et semper denotat.

  A056000123 

 Questo lo dimostrò il Divin Salvatore specialmente quando S. Pietro lo interrogò se poteva perdonare infine a sette volte.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000017 

 Oratorio, Chiesa, giardino di ricreazione sotto al titolo di S. Giuseppe nella Parrocchia di S. Pietro e Paolo.

  A057000019 

 12 Hanno pure cura dell'Istituto, detto famiglia di S. Pietro, che ha per iscopo di ricevere le traviate che escono dalle carceri, desiderose di avviarsi al lavoro ed alla vita cristiana.

  A057000101 

 Nella Diocesi e città di Nizza Marittima prestano servizio per gli abiti e biancheria del Patronato di S. Pietro.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000097 

 Al principio di questo medesimo anno (1875) rifiutò la facoltà di predicare a due nostri Sacerdoti; di cui uno, Don Domenico Milanesio (oggidì Missionario in Patagonia), era Direttore delle Scuole gratuite degli esterni e dell'Oratorio festivo di S. Francesco di Sales; e l'altro, D. Pietro Guidazio (presentemente Direttore del Collegio di Randazzo in Sicilia) Professore di quinta Ginnasiale nel detto Oratorio Salesiano pei giovani interni.

  A058000140 

 D. Bosco scrisse preventivamente a Monsignor Gastaldi, pregandolo a voler permettere che quel Prelato col suo Clero potesse celebrare in sua Diocesi e fare un Pontificale il giorno dei ss. Pietro e Paolo (29 Giugno) nella nostra Chiesa.

  A058000141 

 Tra quelli v'era Monsignor Pietro Lacerda Vescovo di Rio Janeiro e due suoi Preti.

  A058000380 

 Inculcando unione, obbedienza e sottomessione all'Arcivescovo, egli lanciò in mezzo al suo Clero queste ed altre consimili dolorose espressioni: "Non fare come certi religiosi, che si mostrano tutta devozione e rispetto al Papa lontano, e poco o nulla al Vescovo vicino; obbedienza alla Cattedra di S. Pietro, e non a quella di San Massimo".


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000062 

 Figlia obbediente alla Chiesa Romana, sino dai primi anni gli avea insegnato col nome di suo padre e quelli di Gesù e di Maria, il nome del sovrano Pontefice che possedeva allora la gloriosa eroditi dell'Apostolo Pietro.

  A059000110 

 I cattolici di Bologna offerendo al Santo Padre una somma proveniente dal denaro di s. Pietro, pregarono la Santità sua affinchè volesse degnarsi di indicar loro una preghiera da recitarsi nelle circostanze gravissime nelle quali si trova la Chiesa.

  A059000158 

 La dimane della Beatificazione del Venerabile Pietro Canisio, il Papa fu al Collegio Americano, destinato agli alunni dell'America del Nord.

  A059000162 

 Passando indi innanzi a un quadro, La Crocifissione di s. Pietro, dissemi: «Ecco il mio quadro,» e guardando i suoi prelati, soggiunse: Povero ragazzo! E di nuovo il Santo Padre: «Maurizio, vi stanco?» coll'aria di domandarmi se mi annoiassi.

  A059000185 

 «Due bambine, Maria ed Elisabetta {90 [140]} de Maistre spogliansi con piacere dei loro primi gioielli per darli a s. Pietro.

  A059000197 

 «A s. Pietro nelle grotte Vaticane.

  A059000206 

 S. Giovanni Laterano è con s. Pietro e santa Maria Maggiore uno dei più insigni templi del Cattolicismo.

  A059000279 

 Dal dì che Pio IX salì sulla cattedra di s. Pietro, non cessa dal farci intendere che la preghiera è la forza vitale della Chiesa.

  A059000324 

 Nel primo il Papa dichiara potersi procedere con sicurezza piena alla canonizzazione della Beata Maria Francesca delle piaghe di Gesù, terziaria professa dell'Ordine dei Minori di s. Pietro d'Alcantara, della provincia di Napoli.

  A059000338 

 Ed ecco che sopra la prigione di s. Pietro il suo ducencinquantottesimo successore ha parlato ai Romani avendo in prospetto le ruine del Foro e del Colosseo! Quale tribuna!.

  A059000355 

 Correndo la festa di s. Pietro, Pio IX tornava da una visita alla Basilica di s. Paolo, dove era andato per ammirare quel superbo edificio rinato dalle sue ceneri come l'antica fenice.

  A059000368 

 Sua prima cura fu di entrare in s. Pietro, dove baciò il piede {185 [235]} di bronzo della statua, e il pavimento della basilica, indi uscì domandando un asilo allo spedale di Santo Spirito e colà morì rivestito del proprio abito di terziario francescano.

  A059000378 

 Parla poco e passa gran parte del giorno nella basilica di s. Pietro.

  A059000380 

 Ma a chi confidare cotesta somma? Non vi sono collettori del danaro di s. Pietro a Radowitz.

  A059000381 

 «Ogni volta che lo stomaco gridava: ho fame, io dava una buona stretta alla mia cintura e raddoppiava i passi pensando a s. Pietro.» - Così ella.

  A059000386 

 «Prostrato ai piedi della Santità vostra ho il piacere eziandio di poter consegnare la modesta offerta di franchi tre mila pel danaro di San Pietro, colla espressione di figliale venerazione, in nome dei Polacchi che a me sono confidati.

  A059000397 

 Del resto altamente compresi da angoscia e da dolore alla vista dello stato sì deplorabile della Polonia, noi preghiamo umilmente e supplichiamo senza intermissione {194 [244]} il Signore, che è tanto ricco in misericordia, affinchè guardi con occhio propizio le tribolazioni della vostra nazione, e faccia, colla sua divina grazia, che tutti i polacchi, esposti a tanti pericoli e a si gravi calamità, perdurino immobili e ogni giorno più forti nella professione di nostra fede, e della nostra Santissima Religione, e si tengano fermamente e con costanza sempre maggiore a questa sede di s. Pietro.

  A059000398 

 «Dato in Roma, presso s. Pietro, il 26 maggio 1864 l'anno decimo ottavo del nostro Pontificato.

  A059000410 

 Io mi sono immolato per questi sulla tomba di s. Pietro: ecco perchè io piansi.».

  A059000410 

 Tutto ad un tratto la confessione di s. Pietro, vale a dir la sua tomba, gli dà negli occhi.

  A059000413 

 Pio IX seguì le tracce della perfezione evangelica, Egli è giunto al distaccamento completo delle cose di quaggiù, e appena fu assiso sul trono di s. Pietro non ebbe più famiglia secondo la carne.

  A059000467 

 «È costume della corte romana che prima d'intraprendere un'escursione fuori della Capitale, il Santo Padre e il suo seguito discendano in s. Pietro, e recitino dinanzi alla Confessione, le preghiere pro itinere faciendo.

  A059000468 

 «Erano le cinque pomeridiane quando il corteggio pontificio attraversò la piazza di s. Pietro, per andare a piazza s. Giovanni.

  A059000474 

 Un giorno in un trattenimento familiare dei prelati, che compongono la casa del Papa, si parlava alla presenza di nostro Signore degli uragani e delle tempeste, che minacciano la barca di s. Pietro.

  A059000474 

 «Senza dubbio, ripigliò Pio IX, la barca di s. Pietro è al coperto dei naufragi, starà sempre a galla, a dispetto degli uragani e dei marosi furibondi, in quanto a ciò abbiamo le promesse medesime di Gesù Cristo: ciò per altro non impedisce, che que'poveretti che sono nella barca di Pietro, non potessero andare a bere una buona boccata, se non istanno vigili sopra se stessi, e se la Provvidenza non viene al loro soccorso.».

  A059000497 

 Ecco un brano commovente del rapporto sul danaro di s. Pietro, fatto al Congresso di Malines dal signor Verspayen:.

  A059000498 

 «Signor curato, non vi domando la elemosina, io vengo a portarvi il mio danaro di s. Pietro e quello de'miei figli.» E in quella disfece un cartoccio diligentemente fatto, e ne cava un franco in tanta moneta spicciola.

  A059000514 

 «No, mica; prendete, ecco; questa è la mia offerta al danaro di s. Pietro.».

  A059000530 

 Un domestico l'introdusse del gabinetto del padrone; Pietro gli mise in mano 12 franchi e 20 centesimi.

  A059000534 

 «Ebbene, mio buon Pietro, accetto l'offerta tua, ma domani mattina, a nove ore, ti aspetto da me, per asciolvere insieme.

  A059000597 

 Se noi sai, laggiù nel mio paese vi è un uomo commilitone, che ebbe già l'onore di venire all'udienza tua; di più tiene una medaglia donatagli da te, e ogni otto giorni raduna le genti del villaggio a parlar loro di Roma, del santo Padre, delle Catacombe, e sopra tutto di S. Pietro, e sa prender così bene i suoi uditori, che il curato dice lui valere un predicatore.

  A059000601 

 Fin prima di essere sublimato alla suprema dignità di Sovrano Pontefice da lui occupata con tanta gloria, splendore ed ammirazione dell'universo, Pio IX era stato annunciato come l'eletto da Dio per essere uno dei {278 [328]} più illustri e santi successori di s. Pietro, vero Vicario di Gesù Cristo sulla terra.

  A059000604 

 Dissegli dei particolari patimenti cui allora sarebbe andato soggetto il conduttore della barca di Pietro.

  A059000606 

 «Aggiunse che il Pontefice detto secondo il cuor di Dio sarebbe stato da lui assistito con lumi affatto speciali, che il suo nome verrebbe divulgato in tutto il mondo, e applaudito da tutti i popoli; che esso sarebbe il Pontefice santo destinato a sostenere la tempesta scatenata contro la barca di S. Pietro; che il braccio di Dio lo sosterrebbe e lo tutelerebbe contro gli scellerati, che ne andrebbero sconfitti e confusi.

  A059000620 

 Attaccatissima al suo sovrano spirituale e temporale, vivea di sacrifìcio, e distribuendo il ricchissimo suo spillatico fra il danaro di San Pietro e i poverelli.

  A059000622 

 Ciò fatto, col marito e coi figli salì al Vaticano per esternare l'effusione di sua gratitudine al successore di {287 [337]} Pietro.

  A059000638 

 Quando il S. Padre esulava a Gaeta, i cristiani di tutto il mondo si commossero ed ognuno studiava di concorrere coi mezzi che gli erano possibili, specialmente col danaro di San Pietro, a fine di sollevarlo alquanto nelle sue strettezze.

  A059000642 

 Cionondimeno desiderosi di dare un segno di stima e di figliale venerazione verso il Capo della Cattolica Religione, verso il comun nostro Padre, il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, abbiamo fatto i nostri sforzi: abbiamo unito 1'obolo del povero.

  A059000645 

 Ci protestiamo aflezionatissimi figli: e malgrado gli sforzi dei malevoli per allontanarci dalla unità cattolica, noi riconoscendo nella Santità Vostra il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, a cui chi non è unito va eternamente perduto, e nell'intima persuasione che niuno da Voi disgiunto può appartenere {302 [352]} alla vera Chiesa, dichiariamo di voler vivere e morire sempre uniti a questa Chiesa, di cui voi siete capo, offrendoci pronti a spendere ogni nostro avere, ogni sostanza e la vita medesima per mostrarci degni figli di un si tenero Padre.».

  A059000648 

 Le persone che spedirono il danaro di s. Pietro al sommo Pontefice si degnarono di far rilevare 1'oblazione dei giovanetti dell'Oratorio, la qual {303 [353]} cosa dimostrò tornargli di sommo gradimento.

  A059000650 

 «Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma del danaro di S. Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea {304 [354]} e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino, mi permisi di far rilevare, tra le altre, 1'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentatre, non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A059000662 

 S. Pietro, primo papa, venuto a Roma circa 10 anni dopo la morte del nostro Divin Salvatore, occupò questa sede 25 anni, 2 mesi e 7 giorni.

  A059000662 

 Tra i fatti che più illustrano il glorioso pontificato di Pio IX si deve per certo annoverar questo, che di tutta la serie dei 256 pontefici, i quali vissero {309 [359]} da s. Pietro ai nostri giorni nessuno tenne per tanto tempo il Romano pontificato.

  A059000663 

 Di qui ne venne quel detto che andava per la bocca di tutti: Non videbis dies Petri: cioè che niun pontefice avrebbe veduto gli anni di s. Pietro.

  A059000669 

 Chi può dire quanto ardenti fossero le preghiere, i voti dell'orbe cattolico, perchè Pio IX avesse a veder quel giorno, avesse anzi da sorpassare i mesi e i giorni del governo di s. Pietro? Le iniziative per festeggiare il Giubileo Pontificale di Pio IX furono prese dalla Società della gioventù cattolica italiana.

  A059000669 

 Solamente l'Apostolo s. Pietro P aveva toccato; e Pio IX era il primo fra 257 papi che doveva cominciare l'anno ventesimosesto di pontificato.

  A059000670 

 Propose quindi la sottoscrizione d'una lira per chiunque aspirasse all'acquisto della tabacchiera: e a suo tempo si estrarrebbe a sorte il nome del vincitore: la somma raccolta servirebbe al Danaro di s. Pietro ed al festeggiamento del Giubileo.

  A059000674 

 Un'epoca ancor più memoranda si avvicinava, quella del giorno 23 di agosto; avvegnacchè in questo giorno Pio IX sorpassava gli anni e i giorni del pontificato di s. Pietro, il quale aveva governata la Chiesa di Roma venticinque anni, due mesi e sette giorni.

  A059000677 

 Il calice è di puro oro lavorato stupendamente sopra modelli antichi, ricco di perle orientali e di smalti raffiguranti il Redentore, la Vergine, s. Giuseppe, i ss. Apostoli Pietro e Paolo, s. Caterina e s. Agnese.

  A059000678 

 Nè mancarono in sì bel giorno e nuove e larghe offerte dell'Obolo di s. Pietro.

  A059000682 

 Al Direttore del giornale l' Unità Cattolica per un sussidio di duecento lire sull'obolo di s. Pietro.

  A059000709 

 Il S. Padre gode perfetta salute, e nel di 30 di dicembre passa il tempo del più lungo pontificato dopo s. Pietro, che fu quello di Pio VI morto in esilio a Valenza (regnò an.

  A059000743 

 Devotissimo suo - PIETRO SBARBARO {346 [396]}.

  A059000745 

 Ecco a quale santissimo scopo il Pontefice impiega 1'Obolo che i cattolici gli offrono, onorando nella sua persona san Pietro!.

  A059000750 

 «Vien ella pertanto autorizzata a desumere la suddetta somma dall'Obolo di s. Pietro per applicarla all'uopo indicatole.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000140 

 Dato in Soma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore il giorno 16 marzo 1869, l'Anno ventesimo terzo del Nostro Pontificato.

  A061000144 

 Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 11 Marzo 1870, del nostro Pontificato Anno ventesimo quarto.

  A061000148 

 Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 5 Aprile 1870, del Nostro Pontificato l'Anno ventesimo quarto.

  A061000196 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, in tutte le Chiese appartenenti alla detta Congregazione, arricchiamo di tale Apostolico {68 [194]} Privilegio un Altare da designarsi dall'Ordinario del luogo, che in qualunque tempo un Sacerdote secolare, o di qualunque Ordine, Congregazione ed Istituto regolare celebrerà ad uno qualunque dei predetti altari la Messa per l'anima di qualunque fedel Cristiano, che a Dio congiunta nella carità, sia passata di questa vita, quell'anima stessa del tesoro della Chiesa acquisti tale Indulgenza per modo di suffragio, che, aiutata dai meriti di N. S. G. C. e della B. Vergine Maria Immacolata e di tutti i Santi, così piacendo a Dio, sia liberata dalle pene del Purgatorio.

  A061000197 

 Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 26 Febbraio 1875, del Nostro Pontificato Anno vigesimonono.

  A061000203 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, diamo facoltà ai Superiori Generali pro tempore della detta Società di comunicare ai Benefattori più insigni della medesima le Indulgenze e grazie spirituali dalla S. Sede concesse alla Società non altrimenti che se fossero Terziarii, eccettuate tuttavia quelle, che riguardano la vita comune.

  A061000204 

 Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore addì 30 Luglio 1875, del Nostro Pontificato Anno trigesimo.

  A061000246 

 Roma, presso S. Pietro addì 17 Novembre 1875, del Nostro Pontificato Anno trigesimo.

  A061000259 

 Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato.

  A061000273 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A061000274 

 Dato a Roma appo S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore nel dì 9 Maggio 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000290 

 Dato a Roma presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore, addi 12 Settembre 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo.

  A061000294 

 Dato a Roma presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore, addì 12 Settembre 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo.

  A061000298 

 Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore, il 2 Marzo 1877, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo.

  A061000306 

 1° A tutti coloro che frequentano gli Oratorii Festivi e le Case della Congregazione Indulgenza Plenaria in articolo di morte, nel giorno del SS. mo Natale, nel dì dell'Immacolata Concezione, di S. Giuseppe, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, S. Francesco di Sales, nella Solennità di Pasqua.

  A061000307 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000309 

 Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore, addì 22 Aprile 1879, del Nostro Pontificato Anno secondo.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000026 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A062000026 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo.

  A062000026 

 La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito {8 [510]} san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A062000031 

 Prima di Enrico VIII non si era mai parlato di Anglicanismo; prima di Pietro Valdo niuno mai nominò i Valdesi; prima di Calvino e Lutero non si era mai menzionato protestantesimo o riforma, luteranismo {11 [513]} o calvinismo.

  A062000032 

 Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli.

  A062000048 

 Il Capo dei Valdesi è Pietro Valdo, negoziante di Lione.

  A062000050 

 Dopo Pietro Valdo si cambiò nuovamente coll'adottare che essa fece gli errori di Viclefo e di Huss.

  A062000050 

 Prima di Pietro Valdo mai non ne fu parola nel mondo.

  A062000053 

 Questi uomini, Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A062000058 

 Il fondatore, il Capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A062000061 

 Il Romano Pontefice è stato stabilito Capo Supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo.

  A062000062 

 Con quali parole Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo della Chiesa? {17 [519]}.

  A062000063 

 Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo e fondamento della Chiesa con queste parole:.

  A062000064 

 Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa (S. Matteo 16).

  A062000065 

 Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?.

  A062000066 

 Così ogni credenza, ogni auto¬rità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiato sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, è quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A062000066 

 S. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edifizio.

  A062000067 

 Quale autorià diede il Salvatore a san Pietro?.

  A062000068 

 G. C. diede a s. Pietro un'autorità assoluta, che suole denominarsi Primato di onore e di giurisdizione, in forza di cui egli può comandare e proibire tutto ciò {18 [520]} che giudica opportuno pel nostro bene spirituale ed eterno.

  A062000070 

 Gesù Cristo diede tale autorità al Capo della Chiesa colle parole dette a san Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto nei cieli; e tutto ciò che legherai in terra sarà anche legato nei cieli (Matt.

  A062000075 

 Con quali parole G. C. diede questo Primato a s. Pietro?.

  A062000076 

 G. C. diede a s. Pietro questo Primato colle parole già esposte e specialmente con quelle parole che leggiamo nel Vangelo di s. Giovanni al capo XXI..

  A062000077 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a'suoi discepoli sul lago di Genezaret è preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A062000077 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A062000078 

 Cioè Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de'suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire.

  A062000078 

 Gesù ripigliò ancora: Simon Pietro, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato la terza volta sopra il medesimo punto rimase conturbato.

  A062000080 

 Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani, imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al Capo della Chiesa, siccome fanno gli agnelli al loro pastore.

  A062000082 

 Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici.

  A062000082 

 I cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo hanno sempre creduto come verità di fede che san Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e Capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli.

  A062000088 

 La dottrina dell'infallibilità pontificia si recava dal Vangelo, e segnatamente dal capo 22 del Vangelo di s. Luca dove il Salvatore dice a s. Pietro: Ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga mai meno, e tu quando ti sarai riavuto {23 [525]} dalla tua caduta conferma nella fede i tuoi fratelli.

  A062000091 

 Il Salvatore pregò per s. Pietro affinchè la sua fede non venisse meno; e siccome niuno oserà mettere in dubbio che la preghiera del Salvatore non ottenga il suo effetto, così niuno oserà mettere in dubbio, anzi ognuno crederà fermamente che non sarà per mancare la fede di Pietro che perciò è infallibile.

  A062000092 

 Che Pietro è incaricato di confermare nella fede non solamente i semplici cristiani, ma i suoi stessi fratelli cioè gli Apostoli e tutti i vescovi loro successori.

  A062000093 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A062000095 

 Fu in tutti i tempi e da tutti i cattolici costantemente creduto all'infallibilità del successore di s. Pietro, del Vicario di Gesù G. I Romani Pontefici esercitarono sempre questa autorità suprema nelle controversie religiose, e tutti i veri cattolici hanno rispettosamente accolte le loro dichiarazioni, quali verità da non più mettersi in discussione, come se fossero uscite dalla bocca dello stesso divin Salvatore, di cui sono Vicarii sopra la terra; ma non fu mai definita verità di fede fino al Concilio Vaticano.

  A062000099 

 Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice, con queste parole: «Noi definiamo che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e di maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000020 

 Al papa e non ad altri Gesù disse nella persona di Pietro: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore, cioè commise la cura di tutto il gregge; dunque al papa soltanto {12 [12]} si appartiene per diritto divino il convocare un concilio generale, che appunto è diretto all'ammaestramento, al bene dei fedeli tutti.

  A065000021 

 Queste parole il divin Redentore disse solamente agli apostoli, i quali avevano per loro capo s. Pietro primo papa, e nella loro persona le disse a tutti i loro successori sino alla fine del mondo, cioè finchè vi siano uomini da istruire e da salvare.

  A065000038 

 Questo senato o concilio, composto da prima dagli apostoli con s. Pietro a capo, sussiste tuttora, e sussisterà sino alla fine del mondo, formandosi del papa, che è il legittimo successore di s. Pietro, {25 [25]} e dei vescovi cattolici che sono i legittimi successori degli Apostoli.

  A065000039 

 - Il secondo egualmente in Gerusalemme e nello stesso anno fu celebrato da s. Pietro cogli altri apostoli e discepoli per proporre la elezione dei sette diaconi.

  A065000039 

 - Il terzo {26 [26]} fu pure nella medesima città tenuto da s. Pietro con altri apostoli e pastori della Chiesa l'anno 51 di Gesù Cristo.

  A065000039 

 Ivi il vicario di G. C., il pontefice s. Pietro esercitò il primo atto di giurisdizione nella elezione di s. Mattia, sostituito al traditore Giuda Iscariote.

  A065000043 

 Eccola dunque: L'anno 51 di G. C. Pietro per ordine dell'imperatore Claudio essendo stato da Roma {27 [27]} esiliato insieme con tutti gli altri che vi dimoravano, ritornò a visitare la Chiesa di Gerusalemme.

  A065000043 

 Il concilio si radunò per ordine di Pietro, e la questione viene diligentemente esaminata e discussa dagli apostoli e dai seniori.

  A065000043 

 Il giudizio di Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti; perciò di comune accordo il concilio determina di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A065000043 

 In fine Pietro alzatosi in mezzo all'assemblea profferisce la sua sentenza, e definisce non essere più necessaria l'osservanza della circoncisione, e tanto gli ebrei quanto i gentili poter ottenere la salute eterna per la grazia di Gesù Cristo.

  A065000043 

 Paolo e Barnaba confermano la sentenza di Pietro, come pure gli altri apostoli, fra cui s. Giacomo vescovo della città.

  A065000043 

 Pietro, compreso lo stato della questione, quantunque potesse decidere di propria autorità credette bene di convocare a concilio gli altri apostoli e primari pastori della Chiesa, che si potessero avere, e così fece.

  A065000043 

 {29 [29]} Tacque, perchè quando Pietro ha parlato la questione è finita.

  A065000043 

 «Voi sapete, egli disse, che a me è stato affidato dal Signore che i popoli abbiano a udire dalla mia bocca la verità: ebbene io definisco che per salvarsi basta la grazia del N. S. G. C, e che non si deve imporre ai discepoli un giogo, che i nostri padri medesimi stentarono a portare.» Alle parole di Pietro tacque tutta la moltitudine: tacuit omnis moltitudo.

  A065000062 

 A s. Pietro soltanto diede l'incarico di pascolare gli agnelli e le pecore, cioè i fedeli tutti non esclusi i pastori; lui solo munì del dono dell'infallibilità, dicendo che la sua fede non sarebbe venuta meno; e perciò ancora a lui solamente raccomandò di conservare e confermare nella medesima i suoi fratelli, confirma fratres {43 [43]} tuos.

  A065000062 

 Difatto Gesù Cristo fra i dodici apostoli parlò a s. Pietro in particolare; lui solo e non altri costituì pietra fondamentale della sua Chiesa; a lui consegnò le chiavi del suo regno, come ad unico padrone di casa; diede a lui in particolare e separatamente dagli altri apostoli la potestà di sciogliere e di legare, cioè di perdonare o condannare, di comandare o proibire quanto e come avesse creduto meglio, assicurando ad un tempo che i suoi giudizi, i suoi atti sarebbero stati confermati in Cielo.

  A065000062 

 Tutti questi poteri e privilegi siccome sono stati da Gesù Cristo conceduti a s. Pietro per l'unità e solidità della sua Chiesa, pel bene di tutti i fedeli, così dovettero trasmettersi ai suoi successori, che sono i papi, e questa trasmissione da un papa all'altro deve farsi finchè duri la Chiesa stessa, finchè vi siano degli uomini da salvare, cioè fino alla fine del mondo.

  A065000063 

 Mi scusi, signor prevosto, ma questo mi pare un po'troppo, perchè in fin dei conti se i papi sono successori di Pietro, ed eredi perciò dei suoi poteri, i vescovi sono alla loro volta successori degli apostoli ed eredi pur anche dei loro diritti e prerogative.

  A065000065 

 1° Gesù Cristo non diede agli altri apostoli la facoltà di sciogliere e di legare se non quando l'ebbe già conferita separatamente e con pienezza al solo Pietro, e ciò per indicare {45 [45]} che per l'unità della Chiesa il potere degli altri egli assoggettava a quello di Pietro.

  A065000066 

 2° Quando Gesù Cristo diede tale potere agli altri, apostoli vi era pure s. Pietro, il quale perciò, oltre di avere ricevuto una speciale potestà quale capo supremo, ne ricevette pur un'altra comune a tutti, e per questa ragione Pietro fu papa e vescovo.

  A065000067 

 3° Le promesse che Gesù Cristo fece di sempre essere cogli altri apostoli sino alla fine del mondo, e l'assistenza e l'inspirazione dello Spirito Santo loro divinamente assicurate, riguardano tutto il collegio apostolico, dal quale perciò non si può escludere s. Pietro, che n'è uno dei membri, anzi membro principale pei pieni poteri ricevuti da solo a preferenza di tutti gli altri apostoli.

  A065000067 

 Difatto Gesù Cristo assicurò questa infallibilità prima al solo Pietro, e perchè? perchè si conoscesse che il papa era il mezzo col quale comunicavasi l'infallibilità alla Chiesa tutta.

  A065000067 

 Vi ha di più: le promesse della divina assistenza e dell'infallibità sono fatte agli altri apostoli solo in quanto che essi sono {46 [46]} uniti a Pietro, già prima nominato capo e pastore universale.

  A065000068 

 4 o Il potere ricevuto dagli altri apostoli non toglie nè diminuisce punto nè poco il potere che Pietro ricevette individualmente; nè le promesse fatte agli altri distruggono quelle fatte a Pietro solo, poichè altrimenti si dovrebbe dire che Gesù Cristo contradisse a se stesso, fece e disfece, ciò che nemmeno immaginare si può in un Uomo-Dio.

  A065000070 

 Voglio dedurre che siccome gl'apostoli sebbene uniti d'ampio potere, tuttavia uno per uno non potevano vantarsi di avere nè maggiore, nè eguale autorità di Pietro, così ciascuno dei vescovi loro successori non può dire di godere nè maggiore autorità del papa; voglio dedurre che {47 [47]} siccome gli apostoli presi anche tutti insieme, ma senza di Pietro, non potevano dire di formare il collegio apostolico, ossia il corpo insegnante, da Gesù Cristo protetto, dallo Spirito Santo assistito ed inspirato, così nemmeno tutti i vescovi insieme, ma senza il papa, possono dire di formare la Chiesa insegnante, da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo assistita ed inspirata; voglio dedurre che nel caso impossibile che tutti i vescovi da una parte, e il papa solo dall'altra dessero in materia di fede e di morale un giudizio diverso, si dovrebbe da tutti i cristiani dare la preferenza al giudizio del papa, e a lui colla mente e col cuore sottomettersi.

  A065000072 

 Or Gesù Cristo disse a s. Pietro e nella sua persona disse a tutti i suoi successori nella sede di Roma: «Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fabbricherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere

  A065000074 

 Questa infallibilità dottrinale concessa al papa apparisce ancora più chiaramente dalle parole che Gesù volse a Pietro quando gli comandò di confermare nella fede gli altri apostoli suoi fratelli: «Simone, Simone, gli disse Gesù Cristo, ecco che Satana va in cerca di voi per vagliarvi, come si fa del grano; ma io ho pregato per te, affinchè non venga meno la tua fede

  A065000074 

 [17].» Quindi siccome è impossibile che la preghiera di Gesù Cristo non sia stata esaudita, così è impossibile che la fede di Pietro e de'suoi successori possa mancare insegnando l'errore.

  A065000079 

 Qualunque assemblea di vescovi per quantunque dotti e pii, non può attribuirsi il dono dell'infallibilità, perchè questo dono fu solo promesso da Gesù Cristo alla sua Chiesa fondata ed unita con Pietro, cioè col papa.

  A065000081 

 Essendo essi un giorno tutti raccolti in una grande cappella, allorchè videro presentarsi il papa, tutti ad un tratto piegano il ginocchio e ripetono ad una voce {57 [57]} Tu es Petrus, che è quanto dire: Tu, che vieni a noi, rappresenti la persona di s. Pietro, successore di lui nel governo della Chiesa universale, colla medesima autorità di sciogliere e di legare, di reggere ed insegnare con parola infallibile al pari di quella del Principe degli apostoli; potestà e dono che egli ricevette, da Gesù Cristo e da trasmettersi ai suoi successori sino alla fine del mondo.

  A065000081 

 Una bella prova ne diedero al regnante Pio IX in Roma 1'anno 1867 circa cinquecento vescovi nell'occasione del centenario di s. Pietro.

  A065000081 

 [18];» sanno ciò che diceva s. Girolamo fin dal quarto secolo scrivendo al papa s. Damaso: «Io sono unito con vostra Santità, vale a dire colla Cattedra di s. Pietro: io so che sopra di questa pietra fu edificata la Chiesa: chi non raccoglie con voi, {56 [56]} disperde

  A065000081 

 [19].» Sanno i vescovi che i padri del concilio niceno pregarono il papa s. Silvestro che si compiacesse di confermare quello che essi avevano stabilito; sanno che i seicento vescovi radunati in Calcedonia nella lettera sinodica che scrissero al papa s. Leone lo chiamano successore di Pietro, e loro capo, pregandolo che coi suoi decreti confermi il loro giudizio.

  A065000083 

 È pure verità di fede che il papa è successore di s. Pietro, il vicario di Gesù Cristo, il capo visibile di tutta la Chiesa, il maestro e padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona {58 [58]} di Pietro fu dato dal N. S. G. C. pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A065000084 

 Riguardo poi alla dottrinale infallibilità del romano pontefice, questa sebbene certa e certissima tuttavia non fu ancora dichiarata dogma di fede; e si spera, e da tutti i buoni cattolici si fanno voti ardenti, che per tale venga definita nel prossimo concilio ecumenico, così a gloria di Dio e della sua Chiesa, a sicurezza e a consolazione dei buoni, si fregi di nuova e più bella gemma la fronte veneranda del successor di Pietro

  A065000090 

 Sta dunque di buon animo, poichè io sono in grado di affermarti che nessun papa come papa, cioè quando parla, come dicono, ex cathedra, quale maestro dei cristiani, nessun papa, dico, da s. Pietro sino al regnante Pio IX, nè per ignoranza, nè per malizia, ha mai insegnato il minimo errore; e di ciò noi cattolici siamo così sicuri che sfidiamo tutti i nemici dell'infallibilità a portarci anche una sola prova in contrario.

  A065000097 

 «Coll'autorità del N. S. G. C, così il Papa, dei beati apostoli {67 [67]} Pietro e Paolo, e coll'autorità nostra, Noi dichiariamo, pronunziamo, definiamo che la dottrina (attento neh! Tommaso), la quale tiene che la Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, fu per grazia e singolare privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, preservata da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio, e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli...» Hai inteso?.

  A065000131 

 Questa lettera fu approvata ad una voce: Noi tutti crediamo così, esclamarono i vescovi, Pietro ha parlato per bocca di papa Leone: sia scomunicato chiunque non crede così.

  A065000133 

 Oh! si, viva il papa, grido ancor io, viva il successor di s. Pietro, viva il vicario di Gesù Cristo.

  A065000133 

 Quella esclamazione poi dei 600 vescovi: Pietro ha parlato per bocca di Leone, è una bella prova che il papa è vero successore di s. Pietro.

  A065000149 

 {100 [100]} Di ciò ancor non pago osò spacciarsi per capo della Chiesa universale, come successore di Pietro, cagionando molti mali nella Chiesa di Gesù Cristo.

  A065000155 

 Fu celebrato per rimediare ai disordini cagionati dall'antipapa Anacleto, detto Pietro di Leone, e per condannare vari errori contrari alla fede, i quali serpeggiavano in quel tempo.

  A065000155 

 Furono parimenti condannati gli errori di Pietro di Bruis, e di Arnaldo da Brescia, i quali oltre una vita scandalosa disprezzavano il santo Sacrifizio della Messa, l'invocazione dei Santi, il battesimo dei fanciulli, la tradizione e gli scritti dei ss. Padri.

  A065000156 

 Pietro di Bruis dopo 25 anni di empie ruberie e di misfatti sacrileghi rimase vittima del furore del popolo, il quale assordato dalle sue bestemmie, lo spinse un giorno tra quelle fiamme stesse, che egli aveva fatte preparare per abbrucciare un gran fascio di croci da lui atterrate.

  A065000164 

 I Greci abiurarono i loro errori, dichiararono di credere che lo Spirito Santo procede non solo dal Padre, ma anche dal Figliuolo; ammisero l'esistenza del Purgatorio, la validità del sacramento dell'Eucaristia fatta con pane azimo, e finalmente confessarono il romano Pontefice vero e legittimo successore di s. Pietro, e l'impossibilità di salvarsi per chiunque si ostini di {114 [114]} non volergli stare unito.

  A065000168 

 Tra gli altri errori insegnava che s. Pietro non fu mai capo della Chiesa.

  A065000172 

 Si trattarono i punti della controversia, e i padri latini con ogni sorta di argomenti convinsero i greci che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che è valida la Consacrazione fatta in pane azimo, che esiste il purgatorio, e che il papa è il vicario di G. Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i Cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A065000173 

 Così quella Chiesa, la quale non volle conoscere l'autorità del successore di Pietro, che la trattava da padre, cadde sotto il successore di Maometto che la trattò da tiranno.

  A065000188 

 In quanto al luogo sarà tenuto in Roma, sotto la presidenza del papa, nel gran tempio di s. Pietro in Vaticano, motivo per cui questo concilio, che è il ventesimo degli ecumenici, sarà chiamato vaticano primo.

  A065000192 

 Egli dalla cattedra di s. Pietro è come se fosse sopra un'alta specula, munito di un buon cannocchiale.

  A065000214 

 [37], { 159 [159]} ed un Pater, Ave e Gloria a s. Pietro colla seguente preghiera per la Chiesa e pel papa.

  A065000217 

 Fate che ei si adoperì a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza {160 [160]} i diritti della vostra Chiesa e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro.

  A065000220 

 Per ottenere da Gesù Cristo e dalla sua santissima Madre e da s. Pietro primo papa queste tre grazie:.

  A065000228 

 Speriamo in Dio, speriamo nella Vergine Immacolata, speriamo in Pio IX, speriamo nel concilio, speriamo nella Chiesa, la quale, fondata da Gesù Cristo sopra di Pietro, fu, è, e sarà sino alla fine dei secoli quale rupe immobile, a conforto dei giusti e guida sicura di tutti i Cristiani, per fare un solo pastore ed un solo ovile sopra la terra, ed un solo regno nella gloria dei Beati in cielo.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000003 

 Durante questo tempo due dei loro guardiani si convertirono, stupefatti de' miracoli che vedevano operare, e s. Pietro li battezzò insieme con quarantasette altre persone che si trovavano in quel carcere.

  A066000003 

 S. Pietro dopo d'aver fondata la Chiesa d'Antiochia, dove per la prima volta i seguaci del Nazareno furono detti Cristiani, e dopo d'aver predicato l'Evangelio nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadoccia, nell'Asia e nella Bitinia, venne a fissare la sua sede a Roma.

  A066000003 

 S. Pietro si trovava a Roma con s. Paolo sotto l'imperatore Nerone a' tempi in cui Simon Mago facevasi ammirare per diversi prodigi, ch'ei faceva col mezzo della magia divertendo il popolo non meno che l'imperatore colle sue sacrileghe azioni.

  A066000003 

 Un giorno Simone aveva promesso di volare e di ascendere al cielo, imitando l'Ascensione di Gesù Cristo; mentr'egli pertanto si alzava in realtà sollevato dai demoni, s. Pietro e s. Paolo presenti a questo spettacolo si gettarono ginocchioni e pregarono insieme, invocando il nome di Gesù Cristo.

  A066000004 

 Dove andate, Signore? gli domandò Pietro.

  A066000004 

 Qualche tempo prima che s. Pietro fosse incarcerato, i fedeli lo animarono a fuggire da Roma per evitare la persecuzione.

  A066000004 

 S. Pietro disse fra se: Gesù non può più morire, è dunque nella mia persona che egli vuole essere crocifisso, ed allora ritornò indietro.

  A066000005 

 S. Lino succedette a s. Pietro, e a s. Lino s. Clemente.

  A066000012 

 Allora egli vuole sforzarlo, per dire così, a ritenere i doni e va a portarli come una offerta nella Chiesa di s. Pietro.

  A066000014 

 Egli mise alla Confessione di s. Pietro un ornamento d'argento del peso di 400 libbre.

  A066000015 

 Di più, alla sua preghiera l'Imperatore Valentiniano, offrì alla Confessione di s. Pietro un'immagine d'oro con dodici porte e coi dodici Apostoli e col Divin Salvatore, il tutto ornato di pietre preziose.

  A066000021 

 S. Gregorio temette allora che una più lunga resistenza non s'opponesse ai disegni della Provvidenza; egli fu consecrato solennemente nella Chiesa di s. Pietro il 3 di settembre 590.

  A066000023 

 Io confesso, diceva all'imperatrice, che i miei peccati sono grandi e che essi meritano questa umiliazione; ma s. Pietro, che non ha peccato, non è giusto che egli abbia a soffrire, sotto il vostro regno, una calamità così disastrosa.

  A066000024 

 II Pontefice vi acconsentì sebbene con qualche pena; ma il popolo romano affollandosi a questa nuova, e riempiendo la via per cui il Papa andava a s. Pietro, si mise a gridare: Lasciando andare Gregorio voi offendete il Principe degli Apostoli e cagionate la ruina di Roma.

  A066000030 

 Egli trovò modo di far condurre fuori di Roma il successore di Pietro, e costringerlo ad imbarcarsi per Costantinopoli, dove trovavasi l'imperatore.

  A066000034 

 Era verso la metà del secolo VIII, quando Gregorio III salì sul trono di s. Pietro.

  A066000034 

 Voi credete di spaventarci dicendoci: io manderò soldati a Roma per ispezzare l'immagine di s. Pietro e farò portar via Papa Gregorio carico di catene, come già si fece al Papa Martino.

  A066000037 

 Pepino allora, riguardandosi, e con ragione, padrone assoluto d'una conquista, frutto delle sue vittorie, fece a s. Pietro, alla Chiesa Romana ed a tutti i Papi una perpetua formolata donazione, composta della provincia romana e di parecchie altre città prese all'inimico: e questo fu il primo fondo degli stati Ecclesiastici.

  A066000038 

 Il re, come pure i principali signori francesi, giurarono solennemente, sulla tomba di s. Pietro, di mantenere per sempre questa sacra donazione.

  A066000049 

 Fu anche suo malgrado che venne poi innalzato davvero alla cattedra di Pietro; egli scrisse tosto all'Imperatore Enrico per pregarlo di opporsi alla sua elezione, dichiarandogli per animarlo vieppiù ad ascoltarlo, che se egli fosse diventato Papa non avrebbe lasciato impuniti i suoi disordini.

  A066000051 

 Quante tribolazioni non ebbe a soffrire Papa Gregorio da questi empii pel suo zelo a distrurre il vizio, ed a far regnare la virtù! Enrico per vendicarsi della sua scomunica, aveva fatto eleggere un antipapa di nome Guiberto, arcivescovo di Ravenna, che era stato anch'egli scomunicato per i suoi delitti, e che prese il nome di Clemente III. L'Imperatore volendo mettere ad ogni costo il suo antipapa sul trono di Pietro, marciò contro Roma con un esercito e forzò Gregorio ad uscire dalla città eterna, donde non potè fuggire che con pena.

  A066000060 

 Egli s'informò dal suo ospite, che era cristiano, e da parecchi altri fedeli, non solo della loro miseria presente, ma ancora di quella che avevano sofferto i loro antenati da più secoli, e andò a conferirne con Simeone, patriarca di Gerusalemme; dipingendogli la potenza ed il valore dei principi d'Europa e lo zelo e l'autorità del paese, gli disse che se avesse implorato il loro soccorso eglino avrebbero certamente rotto il duro giogo sotto al quale gemevano, Simeone ringraziò grandemente {54 [380]} Pietro e gli diede lettere pel sommo Pontefice, sollecitando per suo intervento il soccorso dei principi cristiani.

  A066000060 

 Eravi nella diocesi di Amiens un semplice prete chiamato Pietro e soprannominato l'eremita, a cagione della vita solitaria ch'egli menava edificantamente.

  A066000061 

 Pietro non risparmiò fatica nè per affrettarne l'esecuzione, nè per procurargli dei mezzi formidabili.

  A066000061 

 Pietro si imbarcò con sollecitudine per l'Italia; rimise la lettera del patriarca di Gerusalemme a Papa Urbano; essendo già molto inclinato alla spedizione che la lettera raccomandava.

  A066000064 

 Negli stessi secoli dell'ignoranza esistevano {59 [385]} in diversi luoghi, sotto la protezione dei Papi, floride scuole che avevano prodotto dottori quali sono Pietro Lombardo, s. Tommaso d'Aquino, s. Bonaventura ed altri uomini celebri.

  A066000070 

 Il superbo obelisco anticamente consecrato al sole da un re d'Egitto e dappoi trasportato a Roma ove Nerone ne aveva fatto il principale ornamento del suo circo, periva seppellito dietro la sacrestia della Chiesa di s. Pietro.

  A066000073 

 Condusse a termine la navata di s. Pietro, e fabbricò al Vaticano quell'immenso e superbo palazzo ove tutti i Cardinali possono abitare insieme col Papa.

  A066000092 

 Uno scrittore fa notare tre cose degne invero d'osservazione, e che devono sapersi in onore dell'illustre Pontefice Pio VII. La prima è che la famiglia imperiale, perseguitata in ogni suo membro, compresa la madre di Napoleone, trovò un asilo nella città del Vicario di Gesù Cristo, a cui l'Imperatore aveva cagionato tante umiliazioni; la seconda che fra un sì gran numero di sovrani che s'inchinarono al cospetto del gran guerriero il successore di s. Pietro solo sostenne energicamente il suo diritto; e la terza che Pio VII allora non cessò di fare tutti i suoi sforzi per ottenere dal governo inglese che fosse addolcita la sorte del prigioniero di s. Elena.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000286 

 Alla prima predica di S. Pietro tre mila si convertirono; predicò la seconda volta, e altri cinque mila vennero alla fede.

  A067000321 

 Il capo stabilito da Gesù Cristo per governare la sua Chiesa fu S. Pietro, e dopo di lui i Papi suoi successori.

  A067000323 

 Fin qui parlarono gli altri Apostoli senza che Pietro proferisse parola.

  A067000324 

 Allora Gesù Te beato, o Simone (così chiamavasi Pietro), figlio di Giovanni, cui non gli uomini rivelarono tali cose, ma il mio Padre celeste.

  A067000324 

 D'ora in poi non li chiamerai più Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non mai la potranno vincere.

  A067000324 

 Ma voi, chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò, e, a nome degli altri Apostoli, disse: Tu sei Cristo, figlio di Dio vivo.

  A067000327 

 1° S. Pietro tacque finchè soltanto Gesù voleva sapere il sentimento degli altri uomini; quando poi interrogò gli Apostoli, subito egli a nome di tutti parlò, perchè egli già godeva una certa prirnazia, ovvero superiorità, sopra gli altri Apostoli.

  A067000328 

 2° Pietro divinamente inspirato dice: Tu sei Cristo, ed era lo stesso che dire: tu sei il Messia promesso da Dio, venuto a salvare gli uomini: Figlio di Dio vivo, per significare che Cristo non era figliuolo di Dio, come lo erano le divinità dei pagani fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo, cioè figlio del Padre Eterno, Creatore e Supremo Padrone di tutte le cose, seconda persona della Santissima Trinità.

  A067000329 

 3° Gesù chiamò beato Pietro, e intanto gli cangiò il nome di Simone in quello di Pietro; chiaro segno che lo voleva innalzare a grande dignità.

  A067000330 

 Sul fondamento si fabbrica tutta la casa affinchè, su di esso sostenendosi, duri ferma ed immobile: sopra di te, che io chiamo Pietro, coree su di una pietra fermissima, e per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edificio della mia Chiesa, la quale così a te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutte le arti e gli assalti dei suoi nemici.

  A067000330 

 Vuol dire: Tu, o Pietro, sarai nella mia Chiesa quello che in una casa è il fondamento.

  A067000331 

 Nella mia Chiesa chiunque si divide {91 [285]} da Pietro precipita nell'errore, e si perde.

  A067000331 

 Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro.

  A067000331 

 Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa.

  A067000332 

 Così le chiavi del regno dei Cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro dimostrano, che Pietro è fatto principe e governatore supremo della Chiesa.

  A067000332 

 Laonde Gesù Cristo soggiunge a Pietro: «E tutto quello che tu legherai sulla terra, sarà altresì legato ne' Cieli; e tutto quello che tu scioglierai sulla terra, similmente sarà sciolto nei Cieli.» Le quali parole indicano manifestamente l' autorità suprema nella Chiesa data a Pietro, l' autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti, e con leggi in ordine al loro bene spirituale ed eterno, e l'autorità di scioglierli dai peccati e dalle pene, che impediscono lo stesso bene spirituale ed eterno.

  A067000333 

 Ecco dunque, o figli, la vera Chiesa di G. C., come un grande edifizio, poggiata sopra S. Pietro, sopra una pietra sì ferma, che le porte dell' inferno, vale a dire il demonio, gl' increduli ed i cattivi {92 [286]} cattolici, malgrado ogni persecuzione, non mai la potranno vincere.

  A067000334 

 S. Pietro fece veramente uso di tale autorità nel governo della Chiesa?.

  A067000335 

 Dopo l'Ascensione del Salvatore appena ritornato dal monte degli Ulivi tosto Pietro incomincia ad esercitare la suprema sua autorità, come principe degli Apostoli e capo della Chiesa.

  A067000335 

 Insomma tutte le volte che S. Pietro ebbe a trattare cogli altri Apostoli, esercitò sempre sopra di loro una superiorità di onore e di autorità.

  A067000335 

 Salito al cielo il divin Salvatore, S. Pietro fece veramente uso di questa autorità nel governo della Chiesa; e tutti gli Apostoli erano persuasi che egli avesse ricevuto dal Salvatore questa suprema autorità, siccome dimostrano più fatti della Sacra Scrittura.

  A067000336 

 Ora che mi avete si bene fatto {93 [287]} comprendere come Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa, e stabilito S. Pietro suo Vicario, avrei caro che mi indicaste, tra tante Chiese che portano il nome di cristiane, quale abbia i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo?.

  A067000337 

 Questa Chiesa è la Romana, così detta perchè riconosce per suo capo visibile il Vescovo di Roma, successore di S. Pietro, Vicario di Gesù Cristo in terra.

  A067000339 

 La Chiesa Romana è UNA per l' unione di tutte le Chiese particolari col successore di S. Pietro da Cristo stabilito capo della sua Chiesa, che a guisa di padre universale regola tutta la cattolica famiglia.

  A067000375 

 E Apostolica, perchè da S. Pietro, Principe degli Apostoli, senza interruzione, presenta la serie de' suoi successori fino ai giorni nostri.

  A067000377 

 Da S. Pietro poi.

  A067000377 

 Nella Chiesa Romana si conta una successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi; di maniera che noi cominciando dal regnante Pio IX, facendo grado da un Papa all'altro, troviamo mina serie di Pontefici che si estende sino a S. Pietro, Principe degli Apostoli, da G. C. stabilito Capo della sua Chiesa.

  A067000379 

 No, gli eretici non hanno altra successione se non quella che si estende fino ai loro fondatori; per esempio, i Luterani si estendono fino a Lutero, i Calvinisti fino a Calvino, i Valdesi tino a Pietro Valdo, i Nestoriani fino a Nestorio.

  A067000379 

 Perciò col medesimo loro nome dimostrano che non discendono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, ma da quella di Nestorio, Pietro Valdo, Calvino e Lutero.

  A067000381 

 S. Agostino, che visse nel quinto secolo, fra i motivi che lo ritenevano inviolabilmente attaccato alla Chiesa, annovera la non mai interrotta successione dei Pontefici dopo S. Pietro, cui commise Iddio la cura di governare il {108 [302]} suo gregge.

  A067000382 

 Anche i Pastori che amministrano le Chiese, ossia le Diocesi dei varii paesi cattolici, contano pure, alcuni, i loro antecessori fino agli Apostoli o ai tempi apostolici, quando tutti i fedeli di un cuor solo e di un'anima sola erano perfettamente uniti a S. Pietro, Principe degli Apostoli.

  A067000384 

 Bossuet), che è una grande consolazione per quelli, che si trovano nella Chiesa Cattolica, ed insieme un argomento di verità il considerare, che dal regnante Pontefice si vada di {109 [303]} grado in grado salendo, senza interruzione, fino a S. Pietro, costituito da Gesù Cristo Principe degli Apostoli, e quindi, ripigliando la serie de' Pontefici della legge antica, si arrivi fino ad Aronne ed a Mosè, indi a' Patriarchi, e fino all'origine del mondo.

  A067000407 

 Il Salvatore disse chiaramente a S. Pietro: Ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga mai meno.

  A067000428 

 Alcuni Apostoli parlarono, ma solo per dilucidare e confermare sempre più le cose esposte da S. Pietro, e tutti aderirono a Lui.

  A067000428 

 Per definire le cose in modo che tutti fossero appagati, S. Pietro convocò a concilio gli altri Apostoli, i Vescovi e quei Sacerdoti che avevano maggior ingerenza nel sacro ministero.

  A067000428 

 Pietro, come Vicario di Gesù Cristo, capo del concilio, propose la questione, e pronunciò la sentenza.

  A067000447 

 Tralascio molti detti e molti fatti dello stesso S. Paolo e degli altri Apostoli a questo riguardo; ommetto pure quanto disse e fece S. Pietro come Capo della Chiesa; perciocchè tali cose sono ammesse dagli stessi eretici; voglio solo notarvi che di questa autorità si servirono fin da' primi tempi i Romani Pontefici per istabilire e decidere quelle cose che giudicavano bene {19 [325]} per le anime dei cristiani, come apparisce da moltissimi fatti della Storia Ecclesiastica.

  A067000448 

 S. Clemente, discepolo di S. Pietro e terzo Papa dopo di lui, scrisse da Roma una lunga lettera ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, per sedare alcune discordie insorte tra loro; e que' fedeli si sottomisero al Capo della Chiesa, come docili figli si sottomettono al tenero loro padre.

  A067000448 

 S. Lino, immediato successore di S. Pietro nella Sede Pontificia, stabilì che le donne, in segno di modestia, andassero in chiesa col capo coperto.

  A067000474 

 Gesù la paragona ad un GRANDE EDIFIZIO, di cui S. Pietro è pietra fondamentale; la paragona ad una MONTAGNA, ad un REGNO, ad un CAMPO, ad {27 [333]} una VIGNA, ad un' AIA, ad un OVILE, cose tutte visibilissime: e che cesserebbero di esistere qualora non fossero più visibili.

  A067000486 

 Alcuni dimostrano che la loro Chiesa è visibile tino a Calvino e Lutero, altri poi dicono che si può provare visibile lino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi.

  A067000492 

 Pietro Valdo cominciò verso il 1160.

  A067000498 

 Dicono parecchi ministri, che la loro Chiesa dal quarto secolo fino ai loro fondatori si conservò in alcuni pochi, i quali nel loro cuore, senza darsi a conoscere all'esterno, conservarono quella dottrina maravigliosa che più tardi Pietro Valdo, Calvino e Lutero intrapresero a predicare.

  A067000502 

 Ala non pare che abbiano qualche ragionevolezza i protestanti, quando dicono essersi la loro Chiesa conservata in una scelta di uomini pii, i quali conservarono circa mille anni la dottrina di G. C, nel loro cuore, e la manifestarono poi a Pietro Valdo, a Lutero a Calvino, e come tale la insegnarono?.

  A067000522 

 Ma nell'atto ch'egli andava al cielo ad essere coronato Re della gloria nella Chiesa trionfante, deputava S. Pietro a capo della Chiesa militante sopra la terra.

  A067000522 

 Siccome S. Pietro era uomo, e come tale doveva morire, era necessario che altri gli succedessero nel governo della Chiesa.

  A067000529 

 Queste ragioni mi paiono certamente buone, e non ho dubbio alcuno che Gesù Cristo abbia stabilito S. Pietro capo della Chiesa, a cui era di tutta necessità che altri succedessero per governare la Chiesa; ma i Protestanti non potrebbero dire, che dopo S. Pietro, essendo il Vangelo predicato e conosciuto, non facesse più bisogno di alcun capo per la Chiesa?.

  A067000530 

 Ma le ragioni suddette fanno abbastanza conoscere, che la Chiesa non doveva finire con Pietro, e che morto lui sarebbe succeduto un altro nel governo della Chiesa.

  A067000543 

 Vorrei però una risposta per dare a quelli che mi dimandano, se il regnante Pio IX è proprio successore di S. Pietro.

  A067000544 

 verità fondamentale di nostra santa religione ve l'ho già fatta conoscere, quando vi parlai dell'apostolicità della Chiesa Romana, quando appunto vi osservava esistere una successione di Pontefici non mai interrotta da S. Pietro, fino a Pio IX.

  A067000547 

 S. Cipriano nel terzo secolo dice: chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Iddio per padre: non havvi che un {42 [348]} Dio ed un Gesù Cristo, e non havvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra S. Pietro per la parola dello stesso Signore.

  A067000548 

 S. Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la serie de' Papi nella Chiesa Cattolica non mai interrotta da S. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.

  A067000549 

 «Io, egli dice, io mi attacco alla vostra cattedra, la quale è quella di S. Pietro.

  A067000554 

 que' Santi Prelati si esprimono così: Quegli che tiene la sede di Roma, è il primo in quel modo stesso, che lo fu S. Pietro, cui venne data da Gesù Cristo la pienezza della potestà, avendolo costituito suo vicario qui in terra.

  A067000561 

 Autorità fondata dal medesimo Gesù Cristo, data a S. Pietro ed a' suoi successori, i quali l'uno all'altro succedendo, costantemente, la esercitarono;.

  A067000627 

 Vi ripartirò questa materia in tre trattenimenti, e vedremo 1° che i Valdesi non esistevano prima di Pietro Valdo; essi traggono la loro origine da lui.

  A067000630 

 Va benissimo, desideriamo proprio di sapere la vera origine dei Valdesi; cominciate adunque dal tesserci un bel racconto intorno a Pietro Valdo.

  A067000631 

 Principio appunto da Pietro Valdo, e in ciò io seguo letteralmente le memorie lasciateci dagli scrittori contemporanei, vale a dire, da scrittori che vissero a' tempi di Valdo, o poco dopo.

  A067000632 

 Sicuramente costoro erano in grado {63 [369]} di sapere la verità; sentiamo adunque che cosa dicano costoro di Pietro Valdo.

  A067000633 

 Pietro Valdo era un ricco mercante di Lione, il quale, del caso di un compagno caduto morto a' suoi piedi, fu tanto atterrito, che vendette tutte le sue sostanze per condurre una vita povera, e praticare quello che il Salvatore disse ad un giovane: Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutte le tue sostanze, donale ai poveri, e seguimi.

  A067000635 

 L' Arcivescovo di Lione avvisò Pietro e i suoi seguaci, perchè desistessero dalla folle impresa.

  A067000639 

 dire: Voi avete detto che nel raccontarci l' origine dei Valdesi, volevate seguire le memorie degli autori contemporanei a Pietro Valdo: ora io desidero di sapere quali siano questi autori; e ciò per due motivi, per andarli a leggere, se avrò tempo, e per conoscere bene l'origine di questa setta: imperocchè conosciuto che essi non discendono dà Gesù Cristo, ne segue subito che essi non trovansi nella vera Chiesa.

  A067000641 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi, è l'abate di Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e scrisse sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi, {66 [372]} dove fra le altre cose dice: mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185....

  A067000641 

 Ivi chiama i Valdesi eretici de suoi tempi, così nominati dal loro eresiarca Pietro Valdo.

  A067000642 

 Eberardo di Betuna, Pietro di Valcerney e sopra tutti Stefano di Bellavilla.

  A067000642 

 dell'Ordine di S. Domenico, descrive minutamente il tempo, il luogo e le altre circostanze dell'apparizione de' Valdesi, e la loro discenlenza da Pietro Valdo.

  A067000643 

 Insomma, se noi ci facciamo à leggere tutti {67 [373]} gli scrittori, che per lo spazio di dugent'anni parlarono de' Valdesi, tutti convengono che essi non esistevano prima di Pietro Valdo, e da Pietro Valdo trassero origine.

  A067000643 

 Ravneri Sacco, domenicano, Pietro Policdorfio, celebre professore di teologia scrissero verso la fine del secolo decimoterzo, e dicono lo stesso.

  A067000645 

 Sebbene il riferirvi un brano alquanto lungo di questi autori faccia ch'io debba ripetere alcune cose già accennate, tuttavia, per appagare la vostra lodevole curiosità, ed anche per mettervi in grado di poter dire a chicchessia, che i Valdesi non discendono da Gesù Cristo, nè dagli Apostoli, ma da Pietro Valdo, esporrò letteralmente quanto dice il mentovato domenicano Stefano di Bellavilla sopra l'origine di questa setta.

  A067000646 

 «I Valdesi, dice questo autore, furono così detti da Pietro Valdo primo autore della loro eresia.

  A067000650 

 Ma ricorrendo alla risposta degli Apostoli, quasi che Valdo fosse divenuto un'altro S. Pietro, con arroganza rispondevano: Conviene ubbidire più a Dio, che agli uomini, acciocchè si adempia il precetto fatto agli Apostoli: predicate il Vangelo ad ogni creatura; come se il Signore loro avesse comandato e non agli Apostoli, e come se gli Apostoli avessero predicato prima di ricevere i doni dello Spirito Santo.

  A067000653 

 Oh che brutta pittura se ne fa mai! ma nello espormi quanto disse Stefano di Bellavilla e gli altri autori ho potuto osservare che egli fissa l'origine dei Valdesi nel 1180: ora {72 [378]} come si può conciliare questa asserzione con quelli che dicono che Pietro Valdo comparve nel 1160?.

  A067000655 

 Ma tutti vanno perfettamente d'accordo, che Pietro Valdo fu il fondatore della setta valdese, nè prima di lui si fece menzione de' Valdesi.

  A067000655 

 Mi sono alquanto trattenuto a parlare dell'origine dei Valdesi, perchè conosciuto che essi sono stati fondati da Pietro Valdo e che da Gesù Cristo fino a Valdo, per lo spazio di circa mille e ducent'anni, non mai fu fatta parola {73 [379]} di Valdesi, ne segue, che essi trovansi in una società stabilita da Pietro Valdo, e non da Gesù Cristo; in una società che non presenta alcun carattere divino.

  A067000656 

 I ministri protestanti, e particolarmente i ministri valdesi, conoscono l'importanza di far discendere la loro Chiesa fin dai tempi di Gesù Cristo: e per riuscire in tale assunto nulla risparmiano per dimostrare la loro anteriorità a Pietro Valdo; pure, malgrado i loro sforzi, ad altro non riescirono, che a render viepiù manifesta la loro mala fede e palesare vie maggiormente, che essi discendono da Pietro Valdo.

  A067000657 

 Quindi traeva tra me stesso questa conseguenza: o che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri ingannati; perchè io voglio supporre che vi sia neppure un ministro valdese il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che trovandosi essi in una società fondata da Pietro Valdo, non possono più appartenere alla Chiesa fondata da Gesù Cristo.

  A067000657 

 Se i Valdesi, andava tra me dicendo, sei Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù C.; dunque non sono nella vera Chiesa.

  A067000658 

 Più volte fu dimandato ai ministri valdesi: ove era la vostra Chiesa prima di Pietro Valdo?.

  A067000659 

 Il che viene a significare: se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate chiesa; certamente la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare, è di un disertore della Chiesa Cattolica; perciò la vostra chiesa non è più quella di.

  A067000661 

 Niuno potè mai darcela: e fu solo per appagare e trattenere quelli che vivono nella loro setta, che si studiarono un modo di far conoscere che essi discendevano da Gesù Cristo; quindi rifiutando di riconoscere Pietro Valdo per loro fondatore, dissero a dirittura di essere successori degli Apostoli......!.

  A067000662 

 ! Altro è dirlo, altro è provarlo; possono addurre argomenti per provare che sono anteriori a Pietro Valdo?.

  A067000669 

 e dico che tutti i loro scrittori hanno fatto un impasto di menzogne per dimostrare la loro anteriorità a Pietro Valdo.

  A067000683 

 Ottocento anni dopo S. Silvestro, ai tempi di Papa Innocenzo II un certo Pietro Valdo leggendo o udendo a leggere la Sacra Scrittura, s'immaginò di rinnovare la vita apostolica.» E dopo aver parlato della predicazione di Valdo continua così: «Sono affatto menzogneri quelli che asseriscono la setta dei Valdesi aver durato fin dai tempi di S. Silvestro: mentiuntur ergo coram simplicibus, mentiuntur quod ex tempore Sylvestri sectae eorum duraverint.» Che se Policdorfio dava il titolo di mentitore a quei Valdesi che vantavano un'origine anteriore a Pietro Valdo, non possiamo darlo noi a chi osa falsare il sentimento di questo medesimo scrittore?.

  A067000694 

 Rorenco dopo aver accennato la comparsa di Pietro Valdo nel 1160 continua: «Havvi chi vuole presupporre, che alcuni de' Valdesi o poveri di Lione, scacciati da Lione, se ne fossero sin da que' tempi, 1160, ritirati nella valle di Angrogna; ma credo che si siano solamente trattenuti nel Delfinato».

  A067000722 

 Claudio non solo non confessa tal cosa, ma la rigetta come favola, e afferma positivamente che i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo.

  A067000726 

 Dopo di aver fatto ogni sforzo per provare la loro anteriorità a Pietro Valdo, accorgendosi che le loro asserzioni vanno a poggiar sopra favole e menzogne, mentiuntur, fabulantur, studiarono un mezzo per appagare i lor seguaci, e dissero apertamente che la loro chiesa fa una medesima colla Chiesa Romana fino ai tempi di Pietro Valdo: e d'allora in poi non essi, ma i Cattolici Romani si separarono dalla vera {91 [397]} Chiesa continuando i Valdesi a professare la vera Chiesa di Gesù Cristo.

  A067000746 

 E questa una verità propriamente chiara come la luce del mezzo dì; e se i Pastori valdesi non nascondessero tali cose ai loro seguaci, neppure un Valdese di buona fede continuerebbe nella setta di Pietro Valdo.

  A067000755 

 Egli è pertanto un fatto incontrastabilmente provato dalla storia, che i Valdesi non esistettero prima di {97 [403]} Pietro Valdo, e da lui ebbero principio nel secolo decimosecondo.

  A067000756 

 Sono menzogneri quelli che danno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo, e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne deriva la grande conseguenza che tutto il cangiamento fu dalla parte dei Valdesi, i quali perciò si separarono dalla vera Chiesa.

  A067000787 

 Il Sommo Pontefice Leone decimo nel desiderio di condurre a termine la grande Basilica che in Roma già da molto tempo erasi cominciata in onore di S, Pietro, principe degli Apostoli, invitò i fedeli Cristiani {107 [413]} di tutto il mondo cattolico a concorrere con volontarie limosine, concedendo alcune particolari indulgenze a quelle persone che si fossero prestate a quell'opera di pietà.

  A067000796 

 Dalla protesta fatta di non voler obbedire all'Imperatore, questi eretici furono detti Protestanti, e con questo medesimo nome sono ancora oggidì chiamati i seguaci di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo, e in generale tutti gli altri eretici.

  A067000831 

 S. Pietro, ragionava Lutero, indirizzava queste parole a tutti i cristiani, dunque tutti i cristiani sono sacerdoti.

  A067000831 

 Siccome tutti gli eretici cercano di fondare i loro errori sopra la Sacra Scrittura, così Lutero pretendeva di fondare le sue stravaganze sopra le parole di S. Pietro là ove dice ai fedeli: voi siete gente stinta, sacerdozio reale.

  A067000833 

 0 finalmente chiamò sacerdoti tutti {124 [430]} i cristiani, perchè tutti sono chiamati, e anzi obbligati ad offrire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso S. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno, il cuore contrito e umiliato, che il Profeta David in senso largo chiamava sacrifizio a Dio accetto (Ps.

  A067000833 

 Dobbiamo però notare che S. Pietro voleva dire semplicemente che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo, o volle parlare del carattere battesimale, che dà a tutti i battezzati la potestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri Sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico S. Tomaso.

  A067000833 

 Potrebbesi egualmente dire: S. Pietro rivolge queste parole a tutti i cristiani, dunque tutti i cristiani dovrebbero essere re.

  A067000834 

 Non potrebbe darsi che S. Pietro volesse realmente dire che tutti i cristiani possono esser preti?.

  A067000915 

 Ma s' intendono sempre quelli che seguono gli errori di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo e d'Enrico ottavo.

  A067000955 

 I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli, e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente {166 [472]} di voler fondare la sua Chiesa sopra S. Pietro, e che «le porte dell'inferno non mai prevarranno contro di essa»

  A067001021 

 Il protestante Blondel così si esprime: «Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo S. Pietro che tutta l'antichità riconosce essere stato il capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa »

  A067001082 

 [48] che tale errore nacque dall' aver inteso male le epistole di S. Paolo, e che per combattere cotest' eresia scrissero appunto le loro lettere i Ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiugnere le buone opere alla fede.

  A067001122 

 Che begli spiriti sono cotesti eretici: Se la Chiesa Cattolica l' la prostituta di Babilonia, ed il Papa l'Anticristo, come {236 [542]} vogliono essi, egli è giocoforza dire che Gesù Cristo, invece di fondarsi in questo inondo un regno, ossia una Chiesa invincibile all'inferno, ha per contro, fondato il regno dell'Anticristo: giacchè la Chiesa Cattolica ed il Papa datano e derivano dal suo Vicario stesso S. Pietro: stranissima empietà!.

  A067001151 

 Lo stesso S. Pietro, parlando delle lettere eli S. Paolo, dice precisamente che in quelle ci sono certe cose difficili a comprendersi; le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso.

  A067001167 

 La prima volta che S. Pietro spiegò la parola di Dio converti cinque mila uditori alla fede di Gesù Cristo.

  A067001322 

 E noi possiamo senza esitazione asserire, che queste quattro opinioni sono quattro errori, perchè, parlando della vera origine dei Valdesi, abbiamo fino all' evidenza fatto vedere che i Valdesi discendono da Pietro Valdo, vero autore di questa setta.

  A067001325 

 Pietro Valdo ammetteva sei Sacramenti e rigettava solamente l'Ordine ovvero la sacra ordinazione.

  A067001339 

 Altri poi dicono, che i Valdesi cominciarono ad esistere nel quinto secolo, nel secolo ottavo, nel secolo nono, altri infine e con verità fanno discendere i Valdesi da Pietro Valdo, che visse alla metà del secolo decimosecondo.

  A067001406 

 Il Papa è vicario di Gesù Cristo, Pastore supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio capo della sua Chiesa, perchè successore di S. Pietro, cui il Salvatore disse: «Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000118 

 San Pietro parimenti richiamò a vita la vecchia Tabita, ma operò quella risurrezione in nome di Gesù Cristo.

  A068000211 

 Poco dopo giunsero i due apostoli Pietro e Giovanni, discesero nel sepolcro; ma più non vi trovarono il corpo del divin Salvatore.

  A068000214 

 Nè s. Pietro nè s. Giovanni vennero al sepolcro di Gesù, se non quando furono assicurati che egli era risuscitato.

  A068000292 

 P. Moltissimi furono operati dagli Apostoli e dai primi predicatori del santo Vangelo; e non di rado avveniva che i sudari di s. Paolo e la sola {94 [94]} ombra di s. Pietro bastava a guarire malattie, cui tornava inutile ogni arte umana.

  A068000298 

 Alla prima predica di s. Pietro tre mila si convertirono; predicò la seconda volta, e altri cinque mila vennero alla fede; dimodochè in breve spazio di tempo per la predicazione dei dodici Apostoli, che erano i dodici principali discepoli di Gesù Cristo, tutto il mondo risuonò del nome cristiano.

  A068000322 

 Così venivano gli Apostoli parlando senza che Pietro proferisse parola.

  A068000323 

 Per l'avvenire non sarai più chiamato Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa; e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa.

  A068000323 

 Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? - Pietro allora si avanzò e a nome degli altri Apostoli disse: - Tu sei il Cristo figliuolo di Dio vivo: - E Gesù a lui: Te beato, o Simone (che così dimandavasi Pietro prima che fosse chiamato alla sequela del Salvatore ) Figlio di Giovanni, cui non gli uomini rivelarono tali cose, ma il mio Padre celeste.

  A068000324 

 Piacciavi quindi di venircelo spiegando alquanto per bene; e primieramente: perchè Pietro non rispose subito quando Gesù interrogò gli Apostoli?.

  A068000325 

 Ma poichè volle intendere che cosa pensassero di lui gli Apostoli stessi, tosto Pietro rispose a nome di tutti gli altri compagni, sopra cui godeva già di una certa superiorità, e disse: Tu sei il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A068000325 

 P. San Pietro si tacque fin tanto che Gesù Cristo mostrò di voler solo conoscere il sentimento degli altri uomini.

  A068000326 

 F. Ma come mai s. Pietro uscì a dire che Gesù era il figlio di Dio vivo? V'ha qualche dubbio che Dio sia morto?.

  A068000327 

 Pietro divinamente inspirato disse: Tu sei il Cristo,e fu come dicesse: Tu sei il Messia da Dio promesso e venuto a salvare il mondo.

  A068000328 

 F. Perchè G. Cristo cangiò il nome a s. Pietro e chiamollo beato? Non erano forse anche beati gli altri Apostoli?.

  A068000329 

 Gesù poi, chiamandolo beato, aggiunge il motivo per cui abbiagli cambiato il nome di Simone in quello di Pietro.

  A068000329 

 P. Gesù dichiarò beato s. Pietro, perchè quanto esso diceva nol diceva di propria scienza, ossia di scienza umana, ma illuminato dal Padre celeste.

  A068000330 

 Ma non ci avete ancora detto il perchè Gesù nel fare questo mutamento gli abbia dato il nome di Pietro piuttosto che un altro nome?.

  A068000331 

 Gesù cangiò il nome a san Pietro, per questo che da semplice pescatore di pesci voleva farlo pescatore di uomini, e porlo a guidare la mistica nave, cioè la Chiesa, nella quale sarebbero raccolti tutti i seguaci della fede cristiana.

  A068000331 

 Gesù poi mutò il nome di Simone in quello di Pietra o Pietro e soggiunse: Tu sei Pietro e sopra {106 [106]} questa pietra fonderò la mia Chiesa; come dicesse: Tu, o Pietro, farai nella mia Chiesa quello che fa il fondamento in una casa.

  A068000331 

 Sopra di te, che io chiamo Pietro, come sopra di una fermissima pietra, che per mia virtù sarà eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa; e questa appoggiata sopra di te, come sopra pietra dura, resterà ferma ed incrollabile contro a tutte le arti e a tutti gli assalti dei suoi nemici.

  A068000332 

 Perciò egli voleva dire: come nella casa le parti che non posano sul fondamento cadono e vanno in rovina, così nella mia Chiesa chiunque si divide da Pietro precipita nell'errore e si perde.

  A068000332 

 Siccome non v'è casa senza fondamento, così non v'è Chiesa senza di Pietro.

  A068000332 

 Una Chiesa separata da Pietro non potrà giammai essere la Chiesa di Gesù Cristo.

  A068000333 

 F. Comprendiamo affatto: vuol dunque dire che coloro, i quali non seguono Pietro e la Chiesa, di cui egli è il fondamento, non sono nella Chiesa di Gesù Cristo.

  A068000335 

 Ci avete pure notato come il Salvatore diede a s. Pietro le chiavi del Paradiso, e noi di fatto vediamo sempre s. Pietro dipinto o scolpito colle chiavi in mano.

  A068000335 

 F. Ci piace a maraviglia l'esposizione sull'autorità di s. Pietro, fondamento della Chiesa di Gesù Cristo, e gli sforzi che i nemici invano fanno contro alla nostra santa Religione.

  A068000336 

 Laonde Gesù soggiunge a Pietro: Tutto quello che legherai sulla terra, sarà altresì legato in cielo, e tutto quello che scioglierai in terra, sarà pure sciolto in cielo.

  A068000336 

 Le quali parole designano l'autorità suprema data a Pietro, autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti e leggi risguardanti il loro bene spirituale e eterno.

  A068000336 

 P. Allora che Gesù disse a Pietro: « Ti darò le chiavi del regno de' cieli » non voleva significare le chiavi materiali, ma la suprema autorità che a lui conferiva per governare la Chiesa universale.

  A068000336 

 Per simile guisa le chiavi spirituali del regno de' cieli, cioè della Chiesa date a s. Pietro, fanno vedere che esso Pietro è costituito padrone, principe e reggitore della nuova Chiesa.

  A068000337 

 F. Dalla Storia Sacra che studiammo pare che {109 [109]} non solo s. Pietro, ma anche gli altri Apostoli siano stati fatti capi della Chiesa.

  A068000338 

 Di fatto gli altri Apostoli hanno ancora ricevuto da Dio la facoltà di sciogliere e di legare; ma ciò avvenne dopo che già erano state rivolte a Pietro le parole sopra narrate, affinchè capissero che la loro autorità doveva essere sottordinata a quella di s. Pietro divenuto loro capo e principe, incaricato di conservare l'unità della fede e della morale.

  A068000338 

 « Fra i dodici Apostoli, dice s. Girolamo, volle Gesù stabilire s. Pietro, acciocchè tenesse il primo posto, e così, costituito tra di loro un superiore, si togliesse ogni cagione di discordia e di scisma.

  A068000339 

 F. Abbiamo attentamente ascoltato quanto ci avete detto; ma ci sembra che le parole del Salvatore si riferiscano al futuro, e che vengano a significare come Gesù potrebbe col tempo stabilire s. Pietro in capo della Chiesa colle opportune facoltà.

  A068000341 

 Gesù promise di dare a s. Pietro l'autorità suprema nel governo della Chiesa.

  A068000341 

 Indi replicò: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? - E tosto Pietro a Lui: Signore, Voi ben sapete che io vi amo.

  A068000341 

 Poi ripigliò ancora: - Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami più di costoro? - Pietro al vedersi interrogato la terza volta sul medesimo punto rimase turbato.

  A068000341 

 Preso con loro alquanto di cibo, per assicurarli vie meglio della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro egli disse: - Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? - Signore, rispose Pietro, voi ben sapete che io vi amo.

  A068000341 

 Questa facoltà promessa solennemente dal Salvatore fu poi di fatto impartita a san Pietro.

  A068000342 

 Con le quali parole rivolte a Pietro solo e a nessuno degli altri Gesù costituisce s. Pietro principe degli Apostoli, pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei Cristiani.

  A068000343 

 Questa verità costantemente creduta e professata dai cattolici di tutti i tempi fu dichiarata dogma di fede nel Concilio fiorentino colle seguenti parole: Noi definiamo che la Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice è il successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Gesù Cristo, il Capo di tutta la Chiesa, Maestro e Padre di tutti i Cristiani; e che a Lui nella persona del Beato Pietro dal nostro Signor Gesù Cristo fu dato pieno potere di pascere e reggere la Chiesa universale

  A068000346 

 E siccome s. Pietro era uomo, e come tale doveva morire, era mestieri che altri gli succedessero nel governo della Chiesa e fossero come lui il fondamento di quella religione che doveva durare sino alla fine dei secoli.

  A068000346 

 Ma in quella ch'egli stava per salire al cielo, per essere coronato Re della gloria nella Chiesa trionfante, deputava Pietro a capo visibile della Chiesa militante sopra la terra.

  A068000351 

 F. Le ragioni che ci recate ci paiono convincenti; e non abbiamo dubbio alcuno che Gesù Cristo abbia stabilito s. Pietro capo della Chiesa: tuttavia i Protestanti non potrebbero osservare che dopo s. Pietro, essendo stato il Vangelo predicato e conosciuto da per tutto, non fa oramai più bisogno di alcun capo per la Chiesa?.

  A068000352 

 Ma le ragioni sovra addotte fanno chiaramente conoscere come la Chiesa non doveva altrimenti {114 [114]} finire con Pietro; e che morto lui, gli sarebbe succeduto un altro al governo della Chiesa.

  A068000353 

 Egli conviene ritenere sempre il grande principio che s. Pietro è il capo e il fondamento della Chiesa; e come la Chiesa ha da durare usque ad consummationem saeculi, così il fondamento di essa Chiesa deve parimenti durare sino alla fine del mondo.

  A068000353 

 Il volere una Chiesa senza Pietro e senza i suoi successori torna a quel medesimo di volere una casa senza il suo fondamento; la qual cosa dà nello assurdo.

  A068000367 

 Ameremmo però una risposta per quelli che dimandano se il regnante Leone XIII sia veramente il successore di s. Pietro.

  A068000368 

 P. È desso veramente il successore di s. Pietro; e di questa verità fondamentale dovrò intertenervi di proposito quando vi parlerò dell'Apostolicità della Chiesa Romana e della successione de' Pontefici non mai interrottasi da s. Pietro fino ai nostri giorni.

  A068000370 

 E s. Cipriano nel terzo secolo: Chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesù Cristo, e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (lib.

  A068000371 

 S. Agostino, fiorito al finire del quarto secolo, scrive che fra le cose le quali gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo eravi la serie dei Papi non mai interrotta da s. Pietro sino a' suoi tempi; e segue a questo modo: Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di G. C..

  A068000372 

 Egli sul timore di essere ingannato dagli eretici dei suoi tempi scrisse a papa s. Damaso {117 [117]} una lettera in cui tra le altre cose dice: Io mi attacco alla vostra cattedra, che è quella di san Pietro.

  A068000376 

 In quella veneranda assemblea parlandosi del Romano Pontefice, da que' santi Prelati fu stabilito così: Quegli che tiene la Sede di Roma è il primo: a quel modo istesso che lo fu s. Pietro, al quale venne data da Gesù Cristo la pienezza della potestà, avendolo costituito suo Vicario qui in terra.

  A068000378 

 F. Oh! se i Protestanti ammettono questo Concilio, che riconosce il Papa come Capo della Chiesa, perchè non vogliono riconoscere l'autorità del Papa che ora è sulla Sedia di s. Pietro?.

  A068000381 

 Il concilio ecumenico fiorentino, come vi dissi più sopra, definì tale domma con queste parole, che vi ripeto: Noi definiamo che la Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice è il Successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Gesù Cristo, il Capo di tutta la Chiesa, Maestro e Padre di tutti i Cristiani, {120 [120]} e che a lui nella persona del Beato Pietro dal nostro Signor Gesù Cristo fu dato pieno potere di pascere e reggere la Chiesa universale.

  A068000382 

 Se tali luminose verità di nostra santa Religione fossero un po' più conosciute, molti Cattolici mostrerebbero per sicuro maggior rispetto e venerazione verso l'autorità della Santa Romana Chiesa: autorità fondata da Gesù Cristo, trasmessa a s. Pietro ed a' suoi Successori, i quali, l'uno all'altro sottentrando al governo della Chiesa, tutti costantemente la esercitarono: autorità attestata e venerata dai più dotti e dai più santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni: autorità proclamata in tutti i Concili ecumenici, e possiamo dire, in tutti i Concili particolari che in ogni tempo nella Chiesa furono celebrati: autorità, infine, che gli stessi Protestanti di buona fede confessarono, e per cui un grande numero di essi si risolvettero di abbandonare i loro errori per fare ritorno alla Chiesa dei loro antenati, che era ed è la Chiesa Cattolica.

  A068000388 

 P. Nel s. Vangelo Gesù Cristo paragona la Chiesa ad un grande edifizio, di cui s. Pietro è la pietra fondamentale; l'assomiglia ora ad una Montagna, ora ad un Regno, quando ad un Campo, ad una Vigna, ad un' Aia, ad un Ovile; cose tutte visibilissime, e che cesserebbero di esistere qualora non si fossero più potute vedere.

  A068000403 

 P. Alcuni cercano di mostrare che la loro Chiesa è visibile fino a Lutero ed a Calvino; altri che si può dare per visibile fino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi.

  A068000408 

 F. E Pietro Valdo?.

  A068000409 

 P. Pietro Valdo vi si accinse verso il 1160.

  A068000417 

 P. Asseriscono parecchi ministri che la loro credenza dal quarto secolo fino ai loro fondatori si conservò in alcuni pochi, i quali nel loro cuore, senza darsi a conoscere all'esterno, custodirono la dottrina mirabile, che poscia più tardi Pietro Valdo, Lutero, e Calvino si diedero a predicare.

  A068000421 

 Ma non pare che abbiano qualche ragionevolezza i Protestanti quando sostengono essersi la loro Chiesa conservata in una scelta di uomini pii; avere questi tenuto per circa mille anni la dottrina di G. C. nel cuore loro; e poi averla manifestata {129 [129]} a Pietro Valdo, a Lutero, a Calvino, i quali come tale la insegnarono?.

  A068000434 

 Gesù Cristo disse a s. Pietro: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non prevaleranno contro di Lei; e le parole del Figliuolo di Dio non cadranno.

  A068000451 

 Essa è detta Romana, perchè riconosce per Capo visibile il Vescovo di Roma, successore di s. Pietro, Vicario di Gesù Cristo in terra.

  A068000453 

 La Chiesa Romana è una per l'unione di tutti i Vescovi delle Chiese particolari col successore di s. Pietro da Cristo stabilito Capo della sua Chiesa, il quale a guisa di padre universale regola tutta la cattolica famiglia.

  A068000489 

 È Cattolica eziandio riguardo al luogo: perciocchè se s. Pietro fondò la sua Sede in Roma, la sua fede però si estende in tutte le parti della terra.

  A068000492 

 Per tale guisa le Missioni Cattoliche ebbero cominciamento da s. Pietro; e da lui continuarono fino ai nostri giorni.

  A068000494 

 Il dì 14 novembre dell'anno 1875 una schiera di Missionari Salesiani, ricevuta la benedizione e la missione dal Successore di san Pietro, dal Supremo Gerarca della Chiesa Pio IX, e affrontando ogni maniera di pericoli si recarono in quelle ultime regioni della terra.

  A068000497 

 Al contrario la Chiesa Cattolica dopo diciannove secoli conserva sempre i medesimi principii, il medesimo Vangelo, la medesima morale, il medesimo successore di s. Pietro, che è il Papa, ed i medesimi Pastori successori degli Apostoli, che sono i Vescovi.

  A068000502 

 Dopo la morte del Salvatore san Pietro esercitò alcuni anni la sua autorità in Gerusalemme ed in Antiochia, quindi si recò a Roma, che divenne così il centro della suprema autorità.

  A068000502 

 P. A capir bene perchè la Chiesa Romana si dica Apostolica è opportuno ridursi alla mente che il Salvatore costituì s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli, affinchè, come dice s. Girolamo, stabilito un Capo, fosse tolto di mezzo il pericolo di errare.

  A068000504 

 P. La Chiesa Romana dicesi Apostolica perchè professa tutte le verità insegnate da Gesù Cristo e predicate dagli Apostoli; e perchè da s. Pietro, Principe degli Apostoli, senza interrompimento presenta la serie de' suoi successori fino ai giorni nostri.

  A068000510 

 Da s. Pietro poi colla medesima facilità discendendo si numerano i Pontefici, uno successore dell'altro fino a Leone XIII..

  A068000510 

 P. Nella Chiesa Romana esiste realmente questa successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi: di maniera che incominciando dal regnante Leone XIII ed ascendendo da un Papa all'altro troviamo una serie di Pontefici, la quale si estende sino a s. Pietro stabilito da Gesù Cristo a Capo della sua Chiesa.

  A068000512 

 Per esempio i Nestoriani possono al più annoverare i loro antecessori fino a Nestorio, i Luterani fino a Lutero, i Calvinisti fino a Calvino, i Valdesi fino a Pietro Valdo e non più oltre.

  A068000512 

 Perciò col medesimo loro nome fanno vedere la loro origine, e addimostrano che non discendono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, sibbene da quella di Nestorio, di Lutero, di Calvino e di Pietro Valdo.

  A068000514 

 Questo santo dottore nel suo libro contro le eresie così parla: « Troppo lungo sarebbe riferirvi la successione dei Vescovi di ciascuna Chiesa particolare; laonde per confondere gli eretici e scismatici basta provare questa successione nella più grande, più antica e più nota di tutte le Chiese fondata a Roma dai santi Apostoli Pietro e Paolo.

  A068000515 

 Sant' Agostino, vissuto nel quinto secolo, tra le ragioni che lo ritenevano fortemente attaccato alla Chiesa, annovera la non mai deficiente successione dei Pontefici dopo s. Pietro, cui commise Iddio la cura di governare il suo gregge; e fa questa bella conclusione: In Romana Ecclesia semper Apostolica cathedra viguit principatus: Nella santa Romana Chiesa sempre si tenne solido il principato della cattedra Apostolica.

  A068000516 

 Fra i successori poi degli Apostoli ossia tra i Vescovi, che amministrano le Diocesi dei vari paesi cattolici, contano parecchi i loro antecessori fino agli Apostoli stessi o fino ai tempi apostolici, alloraquando tutti i fedeli di un cuor solo e di un'anima sola erano perfettamente uniti a s. Pietro, Principe degli Apostoli.

  A068000518 

 Al quale proposito conchiude Monsignor Bossuet essere una grande consolazione per quelli che si trovano nella Chiesa Cattolica, ed insieme un argomento di verità il considerare che dal regnante Pontefice si va di grado in grado salendo senza interrompimento fino a s. Pietro, costituito da Gesù Cristo Principe degli Apostoli.

  A068000533 

 Il Salvatore disse chiaramente a s. Pietro: « Ho pregato per te, o Pietro, perchè la tua fede non venga mai meno; ed agli Apostoli: {167 [167]} Predicate il mio Vangelo a tutte le nazioni; ed io sarò con voi sino alla fine del mondo.

  A068000539 

 In fatto, come detto è sopra, se la fede di Pietro ossia del Papa in ammaestrando non può cadere in errore, tanto più si deve ciò asserire quando col Vicario di Gesù Cristo stanno raccolti gli altri Vescovi, i quali costituiscono la Chiesa universale, assistita dallo Spirito Santo.

  A068000550 

 Alcuni Apostoli parlarono, ma solo per dilucidare e confermare vie più le cose esposte da s. Pietro, e tutti aderirono a Lui unanimemente.

  A068000550 

 Per definire le cose in modo che tutti restassero appagati s. Pietro convocò a radunanza gli Apostoli ed i Vescovi.

  A068000626 

 Vi ripartirò questa materia in alcuni trattenimenti e noi vedremo: 1° che i Valdesi non esistevano prima di Pietro Valdo, da cui traggono la loro origine.

  A068000627 

 Incominciate adunque dal tesserci un bel racconto intorno a Pietro Valdo.

  A068000628 

 P. Prendo appunto le mosse da Pietro Valdo; e in ciò seguo letteralmente le memorie lasciateci dagli scrittori contemporanei, vale a dire, da autori che vissero a' tempi di Valdo o poco appresso.

  A068000629 

 F. Sicuramente costoro erano in grado di sapere la verità; ascoltiamo adunque che cosa dicano costoro di Pietro Valdo.

  A068000630 

 P. Pietro Valdo era un ricco mercatante di Lione, il quale, atterrito dal caso di un suo compagno cadutogli morto ai piedi, vendette tutte le sue sostanze per condurre vita povera, e praticare quello che il Salvatore disse ad un giovine: Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che hai, donalo ai poveri, e tienmi dietro.

  A068000631 

 L'Arcivescovo di Lione avvisò Pietro e i suoi seguaci, perchè desistessero dalla folle impresa.

  A068000636 

 Voi ci avete detto che nel raccontarci l'origine dei Valdesi, volevate valervi delle memorie di autori contemporanei a Pietro Valdo.

  A068000638 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi è l'abate Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e compose sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi; dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185.

  A068000638 

 Ivi chiama i Valdesi « eretici de' suoi tempi, così nominati dal loro eresiarca Pietro Valdo.

  A068000639 

 Eberardo di Betuna, Pietro di Valcerney, e sopra tutti Stefano di Bellavilla dell'Ordine di s. Domenico, descrivono minutamente il tempo, il luogo ed altre circostanze dell'apparizione de' Valdesi, e la loro discendenza da Pietro Valdo.

  A068000640 

 Insomma se noi ci facciamo a leggere tutti gli scrittori, che per lo spazio di dugent'anni parlarono de' Valdesi, tutti convengono in questo che essi non esistevano prima di Pietro Valdo, e che da esso Pietro Valdo trassero l'origine.

  A068000640 

 Rayneri Sacco, domenicano, Pietro Policdorfio, celebre professore di teologia, scrissero verso la fine del secolo decimo terzo e dicono lo stesso.

  A068000642 

 Valdesi non discendono da Gesù Cristo, nè dagli Apostoli, ma da Pietro Valdo, vi leggerò in questo libro quanto dice il su narrato domenicano Stefano di Bellavilla sopra l'origine di tale setta.

  A068000643 

 « I Valdesi, udite come scrive, furono così detti da Pietro Valdo, primo autore di quella eresia.

  A068000645 

 Ma essi ricorrendo alla risposta degli Apostoli, quasi che Valdo fosse divenuto un altro s. Pietro, arrogantemente rispondevano: Conviene ubbidire più a Dio, che agli uomini, acciocchè si adempia il precetto fatto agli Apostoli: Predicate il Vangelo ad ogni creatura.

  A068000648 

 Ora come si può conciliare questa asserzione con quelli i quali dicono che Pietro Valdo comparve nel 1160?.

  A068000649 

 D'altra parte dovete notare che questi autori, non solo nella verità del racconto, ma vanno altresì d'accordo nel fissare l'origine dei Valdesi; variano unicamente in ciò che gli uni si fanno a parlare di essi da che Pietro Valdo cominciò da solo a proporre la sua dottrina, il che avvenne nel 1160; mentre altri pigliano la storia di Valdo dal tempo che si diede a scorrere i paesi e le città con buon numero di banditori suoi compagni, cioè dal 1170.

  A068000650 

 Fissata così l'origine dei Valdesi, e noi assicurati che essi sono stati fondati da Pietro Valdo, e che da Gesù Cristo fino a Valdo, per lo spazio di circa mille e ducent'anni non mai fu fatta parola di Valdesi, ne seguita che essi trovansi in una società stabilita da Pietro Valdo, la quale non ha alcun legame colla religione fondata da Gesù Cristo.

  A068000650 

 Ma tutti trovansi perfettamente d'accordo nello asserire che Pietro Valdo fu il fondatore della setta Valdese, e che prima di lui non si ebbe mai di loro notizia.

  A068000651 

 I ministri Protestanti e particolarmente i ministri Valdesi ben conoscono l'importanza di far risalire l'origine della loro credenza fino a Gesù Cristo; e per riuscire in tale intento nulla risparmiano a fine di mostrare la loro anteriorità a Pietro Valdo; tuttavia malgrado i loro sforzi ad altro non poterono riuscire, che a rendere vie più manifesta la loro mala fede, ed a chiarire vie maggiormente che essi non discendono da altri che da Pietro Valdo.

  A068000652 

 F. Fatta seria riflessione su quanto ci avete teste esposto intorno all'origine dei Valdesi, tra noi e noi andavamo discorrendo: Se i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù Cristo, e se non mettono capo da Gesù Cristo, dunque non sono nella vera Chiesa.

  A068000652 

 Laonde noi traevamo questa naturale conseguenza: O che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri gabbati solennemente: perchè vogliamo supporre che non vi abbia neppur uno fra i Valdesi, il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che coloro i quali vivono nella società fondata da Pietro Valdo non possono appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo.

  A068000653 

 Più volte fu dimandato ai ministri Valdesi: Ove era la vostra Chiesa prima di Pietro Valdo?.

  A068000654 

 Il che viene a significare: Se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate Chiesa, certamente {205 [205]} la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare; è di un disertore della Chiesa Cattolica; e perciò la vostra credenza non è quella di Gesù Cristo, la quale deve essere universale e visibile in tutti i tempi, e in tutti i tempi professare la dottrina del Vangelo, ricevere gli uomini di tutti i tempi, e in tutti i tempi praticare i sacramenti istituiti da Gesù Cristo.

  A068000656 

 P. Vi ingannate: niuno di essi fu mai al caso di darcela: e per appagare e trattenere quelli che vivono nella loro setta, cercarono in bel modo di dare ad intendere, come eglino discendano da Gesù Cristo; e quindi rifiutando di riconoscere Pietro Valdo per loro fondatore, vennero ad asserire assolutamente di essere successori degli Apostoli....

  A068000657 

 ? Altro è dirlo, altro è provarlo; possono addurre argomenti per provare che sono anteriori a Pietro Valdo?.

  A068000664 

 P. Vi discorrerò dei Protestanti a suo tempo; per ora voglio soltanto parlarvi dei Valdesi; e dicovi che tutti i loro scrittori, per dimostrare la loro anteriorità a Pietro Valdo, hanno fatto un impasto di menzogne da maravigliarne.

  A068000676 

 Ottocento anni dopo s. Silvestro, ai tempi di Papa Innocenzo II, un certo Pietro Valdo, leggendo o udendo a leggere la Sacra Scrittura, s'immaginò di rinnovare la vita apostolica.

  A068000676 

 » Che se il Policdorfio dava il titolo di mentitore a quei Valdesi, che vantavano un'origine anteriore a Pietro Valdo, non possiamo di santa ragione darlo anche noi a chi osa falsare spudoratamente il sentimento di questo medesimo scrittore?.

  A068000690 

 Rorenco, accennata la comparsa di Pietro Valdo nel 1160, soggiunge: « Avvi chi vuole presupporre che alcuni de' Valdesi o poveri di Lione, scacciati da Lione se ne fossero sin da que' tempi (1160) ritirati nella valle di Angrogna; ma credo che si siano solamente trattenuti nel Delfinato.

  A068000717 

 Claudio non solo non confessa tal cosa, ma la rigetta siccome favola, e afferma positivamente che i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo.

  A068000721 

 Dopo fatto ogni sforzo a fine di comprovare la loro anteriorità a Pietro Valdo, essendosi avveduti che le loro asserzioni andavano a finire sopra un mentiuntur ed un fabulantur, ossia sopra favole e menzogne, si diedero apertamente a sostenere che la loro chiesa fu una medesima colla Chiesa Romana fino ai tempi di Pietro Valdo {221 [221]} e che d'allora in poi non essi, ma i Cattolici Romani si separarono dalla vera Chiesa, mentre i Valdesi continuarono a professare la vera Religione di Gesù Cristo.

  A068000751 

 È pertanto un fatto incontrastabile comprovato dalla storia, che i Valdesi non esistettero prima di Pietro Valdo, e che da lui ebbero incominciamento nel secolo decimosecondo.

  A068000752 

 Sono sfrontatamente menzogneri quelli che dánno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo; e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne discende la grande conseguenza, che tutto il cangiamento avvenne dalla parte dei Valdesi.

  A068000787 

 Dalla Protesta fatta di non voler obbedire all'imperatore, questi eretici furono appellati Protestanti, e con siffatto nome sono ancora oggidì chiamati i seguaci di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo, e in generale tutti gli eretici che ne seguono gli errori.

  A068000813 

 S. Pietro, così ragionava Lutero, indirizzava queste parole a tutti i Cristiani, dunque tutti i Cristiani sono sacerdoti.

  A068000813 

 Su che dunque si fondava Lutero? Egli, al paro di tutti gli eretici cercava di fondare i suoi errori sopra la Sacra Scrittura, e pretendeva di fondarsi sulle parole di s. Pietro là dove dice ai fedeli: Voi siete gente santa, sacerdozio reale.

  A068000815 

 Da ultimo appellò Sacerdoti tutti i Cristiani, per questo che tutti sono chiamati, ed anzi obbligati ad offerire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso s. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno ed il cuor contrito ed umiliato, che dal Profeta David in senso largo è detto sacrifizio a Dio gradito (Ps.

  A068000815 

 Dobbiamo perciò notare come san Pietro voleva asserire semplicemente nell'allegato testo, che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo; o che intese parlare del carattere battesimale, il quale dà a tutti i battezzati la podestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico s. Tommaso.

  A068000815 

 P. Potrebbesi rispondere e dire egualmente così: S. Pietro rivolgeva le riferite parole a tutti i Cristiani, tutti i Cristiani adunque dovrebbero essere re.

  A068000816 

 F. Non potrebbe darsi che s. Pietro avesse voluto realmente asserire che tutti i Cristiani possono essere Preti? {248 [248]}.

  A068000841 

 Nell'anno 1535 e poi nel 1541 osò eziandio d'introdursi nella valle d'Aosta; ma quei bravi cittadini {257 [257]} ben lungi dal porgere ascolto alle empie sue predicazioni, adunato il consiglio, presieduto dal Vescovo Pietro Gazin e dal conte Renato Challant gran maresciallo di Savoia, decretarono di rimanere devoti alla fede dei loro padri, e di catturare l'audace eresiarca.

  A068000885 

 Tutti costoro presi insieme sono ancora presentemente chiamati con voce generica ora protestanti, ora riformati, o novatori; ma s'intende da tutti essere sempre quelli che seguono gli errori di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo e di Enrico ottavo.

  A068000923 

 Le cose continuarono in questa guisa fino alla riforma dell'imperatore Pietro il Grande.

  A068000924 

 F. Che cosa fece questo Pietro il Grande in riguardo alla Religione?.

  A068000925 

 P. Pietro I soprannominato il Grande pel suo ingegno e valore militare conobbe che i popoli senza capo, che a nome di Dio spieghi la religione, cadono in madornali errori; e perciò volle adoperarsi a fine di condurre nuovamente i suoi sudditi all'ubbidienza del Papa.

  A068000926 

 Per la qual cosa l'anno 1720 Pietro il Grande da Mosca trasferì la sua capitale a Pietroburgo; e stabilì una Liturgia col nome di Statuto fondamentale ecclesiastico, nel quale statuto mette per base una sconfinata libertà di coscienza, come hanno i Luterani, i Calvinisti e i Maomettani.

  A068000929 

 Tuttavia l'imperatore Pietro, considerato il grande numero di cattolici che abitavano i suoi Stati, li lasciò qualche tempo in pace.

  A068000941 

 {292 [292]} I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli; e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo là dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente di voler fondare la sua Chiesa sopra s. Pietro; e che « le porte dell'inferno non mai avrebbero prevaluto contro di essa

  A068001004 

 Il protestante Blondel così si esprime: « Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo s. Pietro, che tutta l'antichità riconosce essere stato il Capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa »

  A068001060 

 [58], che tale errore nacque dall'aver essi inteso male le epistole di s. Paolo: e che per combattere cotest' eresia dettarono appunto le loro lettere i ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiungnere le buone opere alla fede.

  A068001100 

 F. Che begli spiriti vogliono essere cotesti eretici! Se la Chiesa Cattolica è la prostituta di Babilonia ed il Papa l'Anticristo, siccome vogliono essi, egli è giocoforza dire che Gesù Cristo, invece di fondarsi in questo mondo un regno, ossia una Chiesa invincibile dall'inferno, fondò per contro il regno dell'Anticristo; giacchè la Chiesa Cattolica ed il Papa datano e derivano dal suo Vicario stesso san Pietro.

  A068001131 

 Lo stesso s. Pietro, ragionando delle lettere di s. Paolo, dice precisamente che in esse vi hanno {365 [365]} certe cose malagevoli a comprendersi, le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso a propria ed altrui perdizione ( Epistola II, c.

  A068001146 

 La prima volta che s. Pietro spiegò la parola di Dio convertì ben tre mila uditori alla fede di Gesù Cristo.

  A068001290 

 Ma noi possiamo andare oltre senza esitanza, ed asserire che queste quattro opinioni tutte e quattro sono quattro errori madornali, perchè in discorrendo della vera origine dei Valdesi, abbiamo fino all'evidenza fatto vedere che i Valdesi discendono da Pietro Valdo, vero autore della loro setta.

  A068001293 

 Pietro Valdo ammetteva sei Sacramenti e rigettava solamente la sacra Ordinazione.

  A068001315 

 Da ultimo parecchi, e con verità, {412 [412]} fanno discendere i Valdesi da Pietro Valdo, il quale visse alla metà del secolo decimosecondo.

  A068001406 

 A lui il Salvatore disse: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa: pascola le mie pecore, pascola i miei agnelli: ho pregato per te, affinchè la tua fede non venga meno; tu poi conferma nella fede i tuoi fratelli.

  A068001406 

 Il Papa è il Vicario di Gesù Cristo, il Pastore Supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio a Capo della medesima, è il Successore di san Pietro.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000071 

 Questa è una verità negata dai nemici della Chiesa cattolica; ma tu, o cristiano, non lasciarti ingannare, e ricordati sempre di quelle parole di s. Ambrogio: « Dove v'è Pietro, là vi è la Chiesa.

  A069000071 

 Tu sei Pietro, disse il Salvatore, e su questa Pietra io edificherò la mia Chiesa.

  A069000071 

 » In un concilio dove non si trovi Pietro, cioè il Papa, non si può dire che vi sia la Chiesa di Gesù Cristo.

  A069000072 

 Infatti Gesù Cristo col dare a s. Pietro le chiavi del regno de' Cieli, e col comandargli che pascolasse i suoi agnelli e le sue pecore (Matt.

  A069000072 

 XVI, 19 - Giov. XXI.), affidò a s. Pietro, e nella sua persona ai suoi {54 [62]} successori la cura di ammaestrare e di reggere tutti i fedeli, anche gli stessi Vescovi, e stabilì il Sommo Pontefice maestro, pastore e governatore e direttore della Chiesa universale.

  A069000086 

 I giorni stabiliti pel digiuno sono la quaresima, della cui istituzione e pratica ti parlerò altrove; le quattro tempora, in cui si digiuna il mercoledì, venerdì e sabato: l'avvento durante il quale vi ha digiuno al mercoledì e venerdì; e alcuni altri giorni particolari, che precedono qualche grande solennità, come sono le vigilie di Natale, di Pentecoste, dell'Assunzione di Maria in cielo, dei ss. apostoli Pietro e {70 [78]} Paolo, di Ognissanti, e altre stabilite per le feste dei santi patroni, che variano secondo le diocesi.

  A069000236 

 Fate che tutti i fedeli siano una cosa sola coi proprii vescovi, e tutti i vescovi una cosa sola col sommo Pontefice, e questi una sola cosa con Gesù Cristo; affinchè tutta la Chiesa innalzata com'è sul fondamento degli Apostoli, sulla rocca di Pietro, e sulla pietra angolare, che è Gesù Cristo, formi un edificio ben compatto e così unito da riuscire invincibile.

  A069000318 

 Cristo ha patito per noi, e ci ha lascialo l'esempio, perchè seguitiamo le sue pedate (1, s. Pietro 2).

  A069001031 

 Di fatto Gesù stabilendo s. Pietro capo della Chiesa così gli disse: Ti darò le chiavi del regno de' cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà anche legato in Cielo, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà anche sciolto in Cielo.

  A069001032 

 Certamente con quelle parole: tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà anche sciolto in Cielo, Gesù Cristo ha dato a s. Pietro e a' suoi successori la facoltà di sciogliere {560 [568]} i fedeli dalla colpa e dalla pena eterna.

  A069001164 

 Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro.

  A069001184 

 S. Michele Arcangelo, s. Giuseppe, s. Pietro, e s. Paolo protettori di tutti i Fedeli della Chiesa di Dio, e voi tutti Angeli, santi e sante del Paradiso, pregate e intercedete grazia e misericordia per noi, per....

  A069001212 

 E chi mai, dice in altro luogo il medesimo santo, insegnò il perverso costume di ballare? Non fu s. Pietro, non s. Paolo, non s. Giovanni, non alcun altro degli apostoli.

  A069001617 

 A s. Pietro succedettero altri sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A069001617 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro, Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo.

  A069001617 

 La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito s. Pietro capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A069001623 

 Finalmente non seno unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli.

  A069001637 

 R. Il capo dei Valdesi è Pietro Valdo, negoziante di Lione.

  A069001640 

 D. Questi uomini, Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero, diedero segni di essere da Dio mandati?.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000001 

 Il supremo Gerarca della Chiesa, il glorioso regnante Pio IX ha fatto annunziare che nel 29 giugno dell'anno corrente 1867 sarà con solennità speciale celebrata la festa di s. Pietro, perchè appunto in quest'anno corre il centenario del glorioso suo martirio; vale a dire si compiono diciotto secoli da che questo primo vicario di Gesù Cristo terminava la sua carriera mortale e sigillava col suo sangue la dottrina da lui predicata colla palma {III [3]} del martirio.

  A070000001 

 Tutti i figli di s. Pietro e de' Pontefici suoi successori, tutti i cristiani devono prendere parte a questa grande solennità coi mezzi compatibili colla propria condizione; e noi non sappiamo fare meglio che pubblicare una vita popolare del santo Apostolo: non troppo breve affinchè le gloriose sue azioni non restino sconosciute, non troppo lunga affinchè possa eziandio soddisfare a quelle persone cui per avventura mancasse tempo o comodità di fare altri studi a questo uopo.

  A070000003 

 Daremo un cenno sull'anno del martirio di s. Pietro;.

  A070000005 

 Noi cominciando dal regnante Pio IX andiamo da uno ad un altro Pontefice fino a s. Pietro, fino a Gesù Cristo.

  A070000006 

 Questi terminati, coll'aiuto di Dio e della sua Madre, il giorno 29 dello stesso mese, nel quale ogni anno si celebra la festa dei beati apostoli Pietro e Paolo, ed in cui inoltre, per singolare circostanza, si celebrerà con letizia somma il centenario di quel giorno, quando Roma fu bagnata col sangue glorioso dei santi principi, metterà nel catalogo dei santi con decreto solenne i beati martiri, confessori e vergini, cioè:.

  A070000008 

 2° B. Pietro d'Arbues dell'ordine dei canonici regolari di s. Agostino, inquisitore di Spagna e canonico della chiesa metropolitana di Saragozza, martire;.

  A070000012 

 6° B. Maria Francesca delle cinque piaghe, vergine professa del terzo ordine di s. Pietro d'Alcantara nel regno di Napoli; {IX [9]}.

  A070000015 

 Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia.

  A070000018 

 E varia l'opinione degli scrittori nel fissare l'anno del martirio del Principe degli apostoli s. Pietro.

  A070000019 

 A questo computo di anni, pel quale vien fissato il martirio degli apostoli a quel tempo, corrispondono i venticinque anni e quasi due mesi nei quali s. Pietro tenne la Cattedra episcopale in Roma; numero di anni che fu sempre riconosciuto da tutta l'antichità, e che sarebbe oltrepassato o diminuito se si volesse riportare ad altro anno la morte di lui.

  A070000019 

 Di fatto s. Girolamo infaticabile indagatore e conoscitore delle cose sacre dà la notizia che s. Pietro e s. Paolo furono martirizzati due anni dopo la morte di Seneca maestro di Nerone.

  A070000020 

 E' certo che s. Pietro e Paolo furono martirizzati alli 29 giugno, e a questo giorno essendo già morto Nerone dovremo dunque collocare il martirio degli apostoli nell'anno 67 nell'assenza di Nerone.

  A070000020 

 Ma dopo che Simon mago cadde dall'alto per le preghiere di s. Pietro, Nerone sebben assente di {XIV [14]} Roma per mezzo di chi governava la città cercò pretesto di perdere l'Apostolo, e diede l'ordine di catturarlo insieme con s. Paolo, per sentenziarli in seguito a morte.

  A070000020 

 Resta dunque come fuori di ogni dubbio, e per le {XV [15]} testimonianze storiche di s. Girolamo e di Tacito e di s. Clemente, inoltre di altri ancora, che l'epoca del martirio dei ss. apostoli Pietro e Paolo è l'anno 67 dell'era volgare.

  A070000022 

 de' riti col titolo: Se l'anno LXVI1 dell'era volgare sia l'anno del martirio de' gloriosi Principi degli apostoli Pietro e Paolo.

  A070000023 

 Era s. Pietro di nascita Giudeo e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaide.

  A070000024 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, sulla riva occidentale del Giordano, che è gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A070000024 

 Prima che il Salvatore gli cangiasse il nome, Pietro si chiamava Simone.

  A070000025 

 La qual cosa era cagione, che s. Pietro usasse la massima diligenza per venirne in cognizione.

  A070000025 

 S. Pietro aveva un fratello maggiore di nome Andrea, il quale rapito dalle maraviglie, che si raccontavano intorno a s. Giovanni Battista precursore del Salvatore, volle farsi di lui discepolo andando a vivere la maggior parte del tempo con lui in un orrido deserto.

  A070000025 

 Siccome Tiberiade era situata ove il Giordano sbocca nel mare di Galilea, perciò molto adattata alla pesca, così {2 [18]} s. Pietro colà stabili la sua ordinaria dimora e continuò ad esercitare il solito suo mestiere.

  A070000026 

 Gesù partecipa a Simone che sarebbe chiamato Pietro, perciocchè {4 [20]} egli doveva essere quella gran pietra, sopra cui G. C. avrebbe fondata la sua Chiesa.

  A070000026 

 Simone che già da altri aveva udito a raccontare qualche cosa, ma vagamente, parti tosto con suo fratello e andò colà ove Andrea aveva lasciato G. C. Pietro come ebbe dato uno sguardo al Salvatore, ne fu come incantato per affezione e rispetto, e il Salvatore, che aveva concepito alti disegni sopra questo povero pescatore, con aria di bontà volse a lui lo sguardo e prima che egli parlasse, mostrogli essere pienamente informato del suo nome, della sua nascita, della sua patria, dicendo: Tu sei Simone, figliuolo di Giovanni; ma in appresso ti chiamerai Cefa, che vuol dire pietra, dalla quale appellazione derivò il nome di Pietro.

  A070000027 

 Pietro conobbe tosto essere di gran lunga inferiori a quanto aveva egli stesso sperimentato, le cose che gli aveva raccontate suo fratello, e fin da quel momento gli divenne affezionatissimo, nè sapeva più vivere lontano da lui.

  A070000028 

 Continuava adunque Pietro ad esercitare la primiera sua professione, ma {5 [21]} ogni qual volta il tempo e le domestiche occupazioni glielo permettevano andava con gioia dal divin Salvatore per udirlo a ragionare delle verità della fede e del regno de' cieli.

  A070000029 

 Pietro, Giacomo e Giovanni sono i tre discepoli che ebbero segni di particolare benevolenza dal Salvatore, i quali eziandio dal loro canto gli si mostrarono in ogni incontro fidi e leali seguaci.

  A070000029 

 Un giorno camminando Gesù sulle spiagge del mare di Tiberiade vide i due fratelli Pietro ed Andrea in atto di gettare le loro reti nell'acqua.

  A070000030 

 Salitovi dentro, e fatto ivi anche salire Pietro, comandò che la nave fosse alquanto allontanata dalla sponda, e postosi sedere con tutta placidezza si mise ad istruire quella divota adunanza.

  A070000030 

 Volendo appagare i desideri di quella moltitudine e nel tempo stesso dar comodità a tutti di poterlo ascoltare non si mise a predicare dal lido, ma salì in una delle due navi, che erano vicine alla riva; e per dare a Pietro un novello attestato della stima che aveva per la sua persona scelse la barca di lui e non quella di Zebedeo.

  A070000031 

 Dopo la predica ordinò a Pietro di condurre la nave in alto mare, di gettare la rete onde raccogliere pesci.

  A070000031 

 Pietro aveva passata tutta la notte precedente a pescare in quel medesimo luogo, e non aveva preso niente, si che come stupito e quasi sorpreso a quella proposta, voltosi a Gesù, Maestro, gli disse, noi ci siamo affaticati tutta la notte pescando e non abbiamo {7 [23]} preso neppure un pesce; contuttociò sulla vostra parola getterò in mare la rete.

  A070000031 

 Pietro non potendo da solo reggere al grave peso della rete chiese soccorso a Giacomo e Giovanni, che stavano nell'altra nave, e questi vennero di buon grado ad aiutarlo.

  A070000032 

 Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere quello un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi ai piedi suoi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi {8 [24]} da me.

  A070000033 

 A questo parlare Pietro riprese animo e quasi cambiato in un altro uomo condusse la nave al lido, abbandonò ogni cosa, e si pose perfettamente alla sequela del Redentore.

  A070000033 

 Colà entrarono ambidue nella sinagoga e Pietro ascoltò la predica che qui fece il Signore, e fu testimonio ella guarigione di un indemoniato da lui miracolosamente operata.

  A070000033 

 Dalla sinagoga Gesù andò alla casa di Pietro dove la suocera di lui era travagliata {9 [25]} da gagliardissima febbre.

  A070000033 

 Gesù gradì la semplicità di Pietro e l'umiltà de' suoi sentimenti, e volendo che egli aprisse il cuore a maggiori speranze, per confortarlo gli disse: Deponi ogni timore, da qui innanzi non sarai più pescatore di pesci, ma sarai pescatore di uomini.

  A070000033 

 Siccome G. C. partendo indirizzò cammino verso la città di Cafarnao, così Pietro andò con lui.

  A070000035 

 Gesù restituì la sanità a quanti erano a lui portati; e tutti pieni di contentezza partivano dalla casa di Pietro lodando e benedicendo il Signore.

  A070000035 

 La fama di siffatti miracoli trasse alla casa di Pietro molti infermi insieme con innumerabile popolo, in guisa che tutta la città sembrava colà radunata.

  A070000036 

 Al solo Pietro poi si ordina di condurre la nave in alto mare, perchè egli solo a preferenza di tutti vien fatto partecipe della profondità dei divini misteri, solo riceve da Cristo l'autorità di sciogliere le difficoltà, che possono insorgere in cose di fede.

  A070000036 

 I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è Capo G. C., in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori.

  A070000036 

 Le parole dette a Pietro: conduci la nave in alto mare e le altre dette a lui e ai {10 [26]} suoi apostoli: spiegate le vostre reti per prendere pesci, contengono eziandio un nobile significato.

  A070000036 

 Onde nella venuta degli altri apostoli alla nave di lui viene riconosciuto il concorso degli altri pastori, i quali unendosi a Pietro lo devono aiutare a propagare e conservare la fede nel mondo e guadagnare anime a Cristo.

  A070000037 

 Fra questi dodici destinò s. Pietro a tenere il primo luogo e a fare da capo, affinchè, come dice s. Girolamo, stabilito fra di loro un superiore, si togliesse ogni occasione di discordia e di scisma.

  A070000037 

 Partito Gesù dalla casa di Pietro s'incamminò verso la solitudine sopra di un monte per far orazione.

  A070000037 

 Pietro e gli altri discepoli, che a quel punto erano cresciuti in buon numero, gli tennero dietro; ma giunti vicino al luogo stabilito, Gesù loro comandò di fermarsi e tutto solo si ritirò in luogo separato.

  A070000040 

 A quelle parole niuno degli Apostoli ardi parlare; soltanto Pietro, e per l'impeto del suo amore verso Gesù, e per accertarsi che non era un'illusione, Signore, disse, se siete veramente voi, comandate che io venga a voi camminando sopra le acque.

  A070000040 

 Il Divin Salvatore disse di sì; e Pietro pieno di fiducia saltò fuori della nave e gettossi a camminare sopra le onde, come si farebbe sopra di un selciato.

  A070000040 

 Ma Gesù, che voleva provare la fede di lui e renderla più perfetta, permise di nuovo che si sollevasse un vento impetuoso, il quale agitando le onde minacciava di far sommergere Pietro.

  A070000042 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come Capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avete parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A070000042 

 S. Cirillo riflette che questa interrogazione fu fatta da G. C. agli Apostoli a fine di stimolarli a confessare la vera fede, come di fatto avvenne per la bocca di Pietro.

  A070000043 

 In parecchie occasioni il Divin Salvatore aveva fatto palesi i disegni particolari che aveva sopra la persona di s. Pietro; ma non si era ancora spiegato così chiaramente, come noi siamo per vedere nel fatto seguente, che si può dire il più memorabile della vita di questo grande Apostolo.

  A070000043 

 Pietro non proferì parola.

  A070000044 

 D'ora in poi non ti chiamerai più Simone, ma Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

  A070000044 

 Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A070000045 

 Pietro tacque finchè Gesù dimostrava soltanto di voler sapere quanto dicevano gli uomini intorno alla sua venuta; quando poi invitò gli Apostoli ad esternare il proprio loro sentimento, subito egli a nome di tutti parlò perchè egli già godeva una primazia ovvero superiorità sopra gli altri suoi compagni.

  A070000046 

 Gesù quasi per compensarlo della sua fede lo chiama Beato, e intanto gli cangia il nome di Simone in quello di Pietro; chiaro segno che lo voleva innalzare a grande dignità.

  A070000046 

 Pietro divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo ed era lo stesso che dire: voi siete il Messia promesso da Dio venuto a salvare gli uomini: siete figlio di Dio vivo, per significare che G. C. non era figliuolo di Dio, come erano le divinità degli idolatri fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo e vero, cioè figlio del Padre eterno, perciò con Lui Creatore e supremo Padrone di tutte le cose, con che veniva a confessarlo per la seconda persona della SS. Trinità.

  A070000047 

 Gesù disse: sopra questa Pietra fonderò la mia Chiesa: le quali parole vogliono dire: tu, o Pietro, sarai nella Chiesa quello che in una casa è il fondamento.

  A070000047 

 Nella mia Chiesa chiunque si separa da Pietro precipita nell'errore e si perde.

  A070000047 

 Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro.

  A070000047 

 Sopra di te, che io chiamo Pietro, come sopra di una rocca o di pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro tutti gli assalti de' suoi nemici.

  A070000047 

 Tu, o Pietro, sarai il fondamento ossia la suprema autorità nella mia Chiesa.

  A070000047 

 Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa.

  A070000049 

 Così le chiavi del regno de' cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro, dimostrano che esso è fatto padrone, principe e governatore supremo della Chiesa.

  A070000049 

 Laonde G. C. soggiunge a Pietro: Tutto quello che legherai sulla terra sarà altresì legato ne' cieli, e tutto quello, che scioglierai in terra sarà pure sciolto in cielo.

  A070000049 

 Le quali parole indicano manifestamente l'autorità suprema data a Pietro, autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti e leggi in ordine al loro bene spirituale ed eterno, e l'autorità di scioglierli dai peccati e dalle pene che impediscono lo stesso bene spirituale ed eterno.

  A070000050 

 E bene qui di notare che il vero Capo supremo della Chiesa è Gesù Cristo suo fondatore; s. Pietro poi esercita la suprema sua autorità facendo funzioni ossia le veci di lui sopra la terra come appunto talvolta fanno i re di questo mondo allorachè danno i pieni poteri a qualche loro ministro con ordine che ogni cosa debba dipendere {22 [38]} da lui.

  A070000051 

 Gli altri Apostoli poi e tutti i vescovi loro successori dovevano essere sempre dipendenti da Pietro e dai Papi suoi successori a fine di poterli tenere uniti a Gesù Cristo che dal cielo assiste il suo Vicario e tutta la Chiesa fino alla fine de' secoli

  A070000051 

 [3] ma questa facoltà fu loro data dopo s. Pietro per indicare che esso era il Capo destinato a conservare l'unità di fede e di morale.

  A070000052 

 Col fatto che abbiamo esposto il divin Salvatore promette di voler costituire {23 [39]} s. Pietro Capo supremo della sua Chiesa e gli spiega la grandezza di sua autorità: noi vedremo il compimento di questa promessa dopo la sua risurrezione.

  A070000053 

 Con questo proposito adunque manifestò a s. Pietro ed a tutti i suoi discepoli la lunga serie de' suoi patimenti e la morte obbrobriosa, che gli Ebrei dovevano {24 [40]} fargli soffrire in Gerusalemme.

  A070000053 

 Ecco, dice s. Agostino, quel medesimo Pietro che poc'anzi lo aveva confessato per figliuolo di Dio, qui teme che egli muoia come figliuolo dell'uomo.

  A070000053 

 Pietro pel grande amore che nutriva verso il suo divin maestro inorridì all'udire i mali cui era per essere esposta la sacra di lui persona, e trasportato dall'affetto che un tenero figlio ha, per suo padre, lo trasse in disparte, e prese a persuaderlo, che si recasse lontano da Gerusalemme, per evitare quei mali e conchiuse: lungi da voi, Signore, cotesti mali.

  A070000054 

 Al vedere risplendente il Salvatore, alla comparsa di quei due personaggi, e di quell'insolito splendore, Pietro sbalordito voleva parlare e non sapeva che dire; e quasi fuori di se, riputando per nulla ogni umana grandezza in confronto di quel raggio di paradiso, si senti ardere di desiderio {26 [42]} di rimanere sempre colà insieme col suo maestro.

  A070000054 

 Pietro allorchè giunse sul monte, forse stanco dal viaggio, si era posto a dormire cogli altri due; ma tutti in quel momento destandosi videro la gloria del loro divino Maestro.

  A070000054 

 Qualche giorno dopo Gesù scelse tre Apostoli Pietro, Giacomo, Gioanni, e seco li condusse sopra di un monte detto comunemente Taborre.

  A070000055 

 Pietro, come ci attesta il Vangelo, era fuori di se e parlava senza sapere qual cosa dicesse.

  A070000056 

 Pietro seguitava tuttora a parlare quando sopraggiunse una nuvola maravigliosa che avvolse tutti gli apostoli.

  A070000057 

 S. Giovanni Damasceno rende ragione perchè Gesù abbia di preferenza scelto questi tre apostoli e dice, che Pietro essendo stato il primo a render testimonianza della divinità del Salvatore meritava di essere anche il primo a poter in modo sensibile rimirare la sua umanità glorificata; Giacomo ebbe altresì tal privilegio perchè doveva essere il primo a seguire il suo maestro col martirio; s. Gioanni aveva il manto verginale che lo fece degno di questo onore (Damasc.

  A070000059 

 Gesù volle esaudirlo, ma giunto alla casa di lui proibì a tutti di entrare, e solo condusse seco Pietro, Giacomo e Giovanni affinchè fossero testimonii di quel miracolo che alla loro presenza fu operato.

  A070000059 

 Intanto si avvicinava il tempo in cui la fede di Pietro doveva essere messa alla prova.

  A070000060 

 Alla porta della città i gabellieri, ossia coloro che dal governo erano posti all'esazione dei tributi e delle imposte, tirarono Pietro in disparte e gli dissero: Il tuo Maestro paga egli il tributo? Certamente che sì, rispose Pietro.

  A070000060 

 Come lo vide il Salvatore, cui ogni cosa era manifesta, lo chiamò a se e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo, sono i figliuoli del re ovvero gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei.

  A070000060 

 Il giorno seguente Gesù scostandosi alquanto dagli altri discepoli entrava {29 [45]} con Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa propria di lui.

  A070000062 

 Gli altri apostoli, come seppero la preferenza fatta a Pietro, ne ebbero invidia; perciò andavano tra loro disputando intorno alla superiorità degli apostoli per indagare chi fra essi fosse maggiore.

  A070000062 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro, il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità, e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore, come appunto soglionsi appellare i papi suoi successori.

  A070000063 

 In secondo luogo riconoscono la facoltà data da Gesù a s. Pietro ed a tutti i sacri ministri di perdonare i peccati degli uomini qualunque {33 [49]} ne sia la gravezza e il numero, purchè ne siano pentiti e promettano di cuore emendazione.

  A070000063 

 Si volse pertanto a Gesù, e, Maestro, gli disse, e se il nemico ci facesse sette volte ingiuria, e sette volte mi venisse a dimandare perdono, dovrei sette volte perdonare? Gesù il quale era venuto per mitigare i rigori della legge antica colla santità e purezza del Vangelo, rispose a Pietro che non solamente doveva perdonare sette volte, ma settanta volte sette se tante fossero le offese.

  A070000063 

 Un giorno il divin Salvatore si pose ad ammaestrare gli Apostoli circa il perdono dei nemici, e avendo detto che si doveva sopportare qualunque {32 [48]} oltraggio e perdonare qualsiasi ingiuria, Pietro rimase pieno di stupore; perciocchè egli era prevenuto, come tutti gli Ebrei, in favore delle tradizioni giudaiche, le quali permettevano alla persona offesa d'infliggere una pena all'offensore

  A070000064 

 Abbiamo fatto quello che avete comandato, quale adunque sarà il premio che a noi darete? Il Salvatore gradì la domanda di Pietro e mentre lodò il distacco degli Apostoli da ogni terrena sostanza notò che loro era riserbato un premio particolare, perchè dopo di aver lasciate le loro sostanze lo avevano seguito.

  A070000064 

 Pietro che non aveva ancora ricevuto i lumi dello Spirito Santo e che più degli altri aveva maggior bisogno d'esser istruito, colla solita sua franchezza si volse a Gesù e gli disse: Maestro, noi abbiamo abbandonato ogni cosa.

  A070000065 

 Non molto dopo Gesù portossi nel tempio di Gerusalemme e si mise a ragionare con Pietro della struttura di quel maestoso edifizio e della preziosità delle pietre che lo adornavano: dal che il Salvatore prese occasione di predirne l'intera rovina dicendo: Di questo magnifico tempio non rimarrà più pietra sopra pietra.

  A070000065 

 Uscito quindi Gesù dalla città e passando vicino ad una pianta di fico, che era stata da lui maledetta, Pietro si maravigliò e avverti il divin Maestro che quella pianta era divenuta arida e secca.

  A070000066 

 Gesù mandò Pietro e Giovanni in Gerusalemme dicendo: Andate e preparate le cose necessarie per la Pasqua.

  A070000068 

 A queste parole il buon Pietro fu terribilmente turbato, dolevagli di dover essere separato dal suo Maestro, non voleva disobbedirgli, nè contristarlo; gli pareva non potergli permettere così basso servigio.

  A070000068 

 Il buon Pietro, inorridito di vedere il suo divin Maestro in quell'atto di povero servitore, memore ancora che poco prima l'aveva veduto sfolgoreggiante di luce, pieno di vergogna e quasi piangendo: Che fate, Maestro, gli disse, che fate? Voi lavare a me i piedi? Non sarà mai: io nol potrò giammai permettere.

  A070000068 

 Venne adunque con l'acqua a Pietro, ed essendosi inginocchiato a lui davanti, gli domanda il pie' da lavare.

  A070000070 

 Durante questa cena avvenne un fatto che in maniera particolare riguarda s. Pietro e s. Giovanni.

  A070000071 

 A questo avviso tutti si spaventarono, ed ognuno temendo per se cominciarono l'un l'altro a guardarsi dicendo: forse son io? Pietro, siccome più fervido nell'amore verso del suo Maestro, desiderava di conoscere chi fosse quel traditore; voleva interrogare Gesù, ma voleva farlo in segreto, acciocchè niuno degli astanti se ne accorgesse.

  A070000071 

 Questo diletto apostolo aveva preso posto vicino a Gesù, e la situazione era tale che appoggiava il suo Capo sul seno di lui; e il Capo di Pietro appoggiavasi su quello di Giovanni.

  A070000071 

 {39 [55]} Giovanni appagò il desiderio del suo amico Pietro e con tanta segretezza che niuno degli Apostoli potè intendere nè il cenno di Pietro, nè l'interrogazione di Giovanni, nè la risposta di Cristo; giacchè niun di loro per allora venne in cognizione che il traditore fosse Giuda Iscariota.

  A070000072 

 Pietro secondo il suo solito ardere fu il primo a rispondere: Come? noi, noi tutti voltarvi le spalle? Quando anche tutti costoro fossero deboli a segno di abbandonarvi, io certamente nol farò giammai; e quand'anche dovessi morire con voi, non sarò mai per abbandonarvi.

  A070000073 

 Pietro parlava guidato da un sentimento caldo d'affetto e non badava {41 [57]} che senza l'aiuto divino l'uomo cade in deplorabili eccessi; laonde egli rinnovò le medesime promesse dicendo: No certamente, può darsi che tutti vi neghino, io non mai.

  A070000074 

 Colle quali parole il divin Salvatore promise una assistenza particolare al Capo della sua Chiesa, la cui fede non sarebbe giammai venuta meno, sebbene i suoi ministri nelle cose estranee alla fede fossero caduti in colpa, come diffatto avvenne a s. Pietro.

  A070000074 

 Ma Gesù che ben conosceva tale presunzione di Pietro venire da inconsiderato ardore e dalla grande tenerezza verso il suo Maestro ne ebbe compassione e lo consolò dicendo: Tu cadrai certamente, o Pietro, come ti dissi, tuttavia non perderti d'animo.

  A070000075 

 Da queste parole è parimenti confermata {42 [58]} l'autorità infallibile che Gesù Cristo compartì a s. Pietro; perciocchè se egli doveva per ordine divino sostenere e confermare nella fede i suoi fratelli, che sono gli apostoli, e se Gesù pregò affinchè questa fede in Pietro non venisse mai meno, non si può metter in dubbio l'infallibilità di s. Pietro e de' suoi successori senza dire che la preghiera del Salvatore non sia stata esaudita e che Dio abbia abbandonalo il genere umano in preda all'errore, esposto a mille pericoli di perdere la fede, senza guida sicura che gli possa additare la via sicura di salvamento.

  A070000076 

 Intanto G. C. dopo quella memorabile cena eucaristica a notte avanzata parti con Pietro, Giacomo e Giovanni per recarsi sul monte Oliveto, così appellato pei molti ulivi di cui ivi abbonda il terreno.

  A070000076 

 Ma Pietro e i suoi compagni sia per l'ora tarda, sia per la stanchezza si assisero a fine di riposare e in breve si addormentarono.

  A070000076 

 Pietro, vedutili appena, corse loro incontro per allontanarli, e vedendo che facevano resistenza mise mano alla spada, che era un grosso e lungo coltello, e vibrando un colpo alla ventura tagliò l'orecchio ad un servo del pontefice chiamato Malco.

  A070000076 

 Questo è nuovo fallo di Pietro, il quale doveva seguire il precetto del Salvatore vigilando e pregando.

  A070000077 

 Fu questo un tratto di vivo amore, ma fuor di proposito; perchè il Signore non voleva essere salvato dalle {44 [60]} mani altrui, anzi per la salute del mondo voleva darsi nelle mani dei suoi nemici e morire; onde Gesù disse a Pietro: Riponi la spada nel fodero, perciocchè chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A070000078 

 Ma Pietro vergognandosi della sua viltà, confuso ed irresoluto non sapeva dove andare e dove stare; onde si portò nell'atrio del palazzo di Caifasso, Capo di tutti i sacerdoti.

  A070000078 

 Pietro e gli altri apostoli scorgendo inutile ogni resistenza, che anzi avrebbero corso pericolo per se medesimi, messe a parte le promesse fatte poco prima al maestro, tutti lo abbandonarono dandosi a fuggire chi di qua chi di là lasciando Gesù solo nelle mani de' suoi carnefici.

  A070000079 

 Il suo amico Giovanni, essendo conosciuto nella corte del Pontefice, aveva potuto entrare senza difficoltà e ottenere eziandio che Pietro potesse entrare nel cortile medesimo.

  A070000079 

 Vuolsi qui notare che quando Pietro fu alla porta del cortile non poteva entrar dentro, perchè la portinaja non voleva dargliene il permesso.

  A070000080 

 Ciò detto il gallo cantò per la prima volta; e Pietro non vi pose mente.

  A070000080 

 Entrato appena nell'atrio Pietro trovò una turba di guardie che stavano riscaldandosi al fuoco ivi acceso.

  A070000081 

 Mentre poi ritornava presso il fuoco, un'altra fantesca o forse la medesima di prima, si fece di nuovo a rimproverarlo: Oh vedi, gli disse, ecco qui uno della compagnia di questo Gesù; e rivoltasi agli altri soggiunse: Che ve ne pare? Pietro vie più spaventato, quasi fuor di se, rispose di non conoscerlo, nè di averlo mai veduto.

  A070000081 

 Pietro parlava così, ma la coscienza lo rimproverava e provava i più acuti rimorsi, perciò tutto pensieroso con occhio torbido e passo incerto stava, entrava e usciva senza sapere che farsi.

  A070000082 

 Dopo alcuni istanti un parente di quel Malco, a cui Pietro aveva tagliata l'orecchia, lo vide e fissandolo bene in faccia disse: Certamente costui è uno dei compagni di quel Galileo! Tu lo sei certamente, la tua pronunzia ti manifesta.

  A070000082 

 E poi non ti ho io veduto nell'orto con lui quando tagliasti l'orecchia a Malco? Pietro vedendosi a così mal partito non seppe più trovare altro scampo che giurare e spergiurare di non conoscerlo.

  A070000083 

 Quando il gallo cantò la prima volta, Pietro non vi aveva badato; questa seconda volta bada al numero delle sue negazioni, richiama a memoria la predizione di G. C., e la vede appuntino avverata.

  A070000084 

 A quel tratto di bontà e di misericordia Pietro scosso come da un profondo sonno si senti gonfiare il cuore e provocare le lagrime pel dolore.

  A070000084 

 Beato Pietro che tanto presto abbandonò la colpa e ne fece così lunga ed aspra penitenza.

  A070000084 

 Beato eziandio quel cristiano che, dopo aver avuto la disgrazia di seguire Pietro nella colpa, lo segue nella penitenza.

  A070000084 

 Di questa caduta Pietro portò rimorso tutta la vita e si può dire che da quell'ora fino alla morte non fece che piangere il suo peccato facendone aspra penitenza.

  A070000084 

 Pietro usci fuori e pianse amaramente.

  A070000085 

 Ma dopo la morte del Salvatore il buon Pietro tutto {50 [66]} umiliato pel modo indegno con cui aveva corrisposto al grande amore di Gesù pensava continuamente a lui, oppresso dal più amaro dolore e pentimento.

  A070000085 

 Mentre il divin Salvatore era strascinato nei varii Tribunali e di poi condotto sul Calvario a morire in croce, Pietro certamente non lo perdette di mira, perchè desiderava di vedere dove andasse a finire quel luttuoso spettacolo.

  A070000086 

 Correvano entrambi insieme, ma Giovanni essendo più giovane e {51 [67]} più svelto vi giunse prima di Pietro.

  A070000086 

 Dopo essersi loro manifestato soggiunse: Andate tosto, riferite ai miei fratelli e particolarmente a Pietro che mi avete veduto vivo.

  A070000086 

 Pietro, che si credeva già forse dimenticato dal Maestro, al sentirsi da parte di Gesù annunziare a lui nominatamente la nuova della risurrezione diede in un torrente di lagrime, e non poteva più tenere l'allegrezza in cuore.

  A070000086 

 Poco dopo sopraggiunse anche Pietro, il quale, fosse per l'autorità maggiore che sapeva di godere, fosse perchè era di un carattere più risoluto e pronto, senza fermarsi al di fuori, discese dentro, lo esaminò in tutte le sue parti, tastò ancora da per tutto, ma altro non vide che i medesimi pannolini ed il sudario avviluppato in disparte.

  A070000086 

 Sull'esempio di Pietro entrò di poi anche Gioanni, il quale fatto il medesimo esame e vedute le medesime cose rimase al pari di lui persuaso che il corpo di Gesù era stato tolto come, altri avevano detto.

  A070000087 

 Ma in quel giorno medesimo Gesù volle egli stesso visitare Pietro in persona e consolarlo colla sua presenza e quello che è più apparve a Pietro prima di tutti gli altri Apostoli.

  A070000088 

 Un giorno Pietro, Giacomo e Giovanni con alcuni altri discepoli sia per evitare l'ozio, sia per guadagnarsi qualche cosa da mangiare andarono a pescare sul lago di Tiberiade.

  A070000090 

 A questa pesca inaspettata Giovanni si rivolse verso colui che dal lido aveva dato quel suggerimento, ed avendo conosciuto essere Gesù, disse tosto a Pietro: Egli è il Signore.

  A070000091 

 Mentre Pietro si tratteneva famigliarmente con Gesù, si avvicinarono anche gli altri Apostoli strascinandosi dietro la rete piena di pesci.

  A070000091 

 Pietro che in ogni cosa era il più pronto ed ubbidiente, udito quell'ordine salì subitamente nella nave, e da se solo tirò a terra la rete piena di 153 grossi pesci.

  A070000091 

 Pietro, udite queste parole, trasportato dal solito fervore, senza altra considerazione si getta nell'acqua e va nuotando fino alla sponda per essere il primo a salutare il divin Maestro.

  A070000093 

 Il Signore replicò: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato tre volte sopra il medesimo soggetto rimase fortemente conturbato.

  A070000093 

 Le quali parole vennero a significare che Pietro era {56 [72]} sicuro in quel punto della sincerità de' suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire.

  A070000093 

 Pertanto diffidando delle proprie forze Pietro umiliato rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo.

  A070000093 

 Quindi gli replicò un'altra volta: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, replicò Pietro, voi ben sapete che io vi amo.

  A070000093 

 Terminata la refezione, G. C. si mise di bel nuovo {55 [71]} a discorrere con s. Pietro, e ad interrogarlo in faccia ai compagni nella maniera seguente: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Sì, rispose Pietro, voi sapete che io vi amo.

  A070000094 

 Colle quali parole G. C. adempiva la promessa fatta a s. Pietro di volerlo costituire principe degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa.

  A070000095 

 Appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo i cattolici di tutti i tempi hanno sempre creduto verità di fede che s. Pietro fu costituito da Gesù {57 [73]} Cristo suo Vicario in terra e Capo visibile di tutta la Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri apostoli e sopra di tutti i fedeli.

  A070000095 

 Ciò fu definito come dogma di fede nel concilio fiorentino colle seguenti parole: « Noi definiamo che la santa Sede Apostolica ed il Romano Pontefice è il successore del principe degli Apostoli, il vero Vicario di Cristo ed il Capo di tutta la Chiesa, il maestro e padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona del Beato Pietro fu dato dal Nostro Signor Gesù Cristo pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa Universale

  A070000096 

 Notano eziandio i Ss. Padri che il divin Redentore ha voluto che Pietro dicesse tre volte pubblicamente che l'amava, quasi per riparare lo scandalo che aveva dato negandolo tre volte.

  A070000097 

 Dopochè s. Pietro intese che quelle replicate dimande non erano presagio di caduta, ma erano conferma dell'alta autorità che gli aveva conferita ne fu consolato.

  A070000097 

 E siccome Gesù sapeva che a Pietro stava molto a cuore di glorificare il suo divin Maestro, volle predirgli il genere di supplizio con cui avrebbe terminata la sua vita.

  A070000098 

 Allora Pietro adorò i decreti del Salvatore, nè osò di fare più oltre novelle interrogazioni a quel proposito.

  A070000098 

 Colle quali parole, dice il Vangelo, veniva a significare con quale morte avrebbe Pietro glorificato Iddio, cioè coll'essere legato ad una croce e così coronato del martirio.

  A070000098 

 Perciò immediatamente dopo le tre promesse di amore che gli aveva fatto, prese a parlargli così: In verità, in verità, o Pietro, io ti dico, che quando eri più giovine ti vestivi da te ed andavi dove ti piaceva, ma quando sarai vecchio un altro, cioè il littore, ti cingerà, vale a dire, ti legherà e tu stenderai le mani ed egli ti condurrà {59 [75]} dove non vuoi.

  A070000098 

 Pietro vedendo che dava a lui un'autorità suprema ed a lui solo prediceva il martirio, si dimostrò sollecito di dimandare che ne sarebbe stato dei suo amico Giovanni, e disse: Di costui che ne sarà? cui Gesù rispose: Che importa a te di costui? se io volessi che egli rimanesse fino al mio ritorno, a te che importa? tu fa quel che ti dico e seguimi.

  A070000099 

 Gesù Cristo apparve molte altre volte a s. Pietro ed agli altri Apostoli; e un giorno si manifestò sopra un monte dove erano presenti più di 500 discepoli.

  A070000100 

 Poco prima di salire al cielo volle radunare i suoi Apostoli e dopo di aver dato loro a conoscere il supremo ed assoluto potere che egli aveva in {60 [76]} cielo e in terra, conferì a s. Pietro e a tutti gli Apostoli la facoltà di rimettere i peccati dicendo: Come il mio padre celeste mandò me, così io mando voi; Ricevete lo Spirito Santo, quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti.

  A070000100 

 Tu poi, o Pietro, e voi tutti miei Apostoli, {61 [77]} non pensate che io vi lasci orfani; no, io sarò con voi tutti i giorni sino alla fine dei secoli.

  A070000103 

 Noi abbiamo finora considerato Pietro solamente nella sua debolezza; presto lo vedremo a percorrere una carriera assai più gloriosa, dopo che avrà ricevuto i doni dello Spirito Santo.

  A070000105 

 Dopo l'ascensione del Salvatore, s. Pietro cogli altri Apostoli si ritirarono nel cenacolo, che era un'abitazione situata sopra la parte più elevata di Gerusalemme detta monte Sion: Qui dunque in numero di circa 120; con Maria Madre di Gesù, passavano {63 [79]} le giornate in orazione attendendo la venuta dello Spirito Santo.

  A070000105 

 Un giorno mentre erano applicati alle sacre funzioni, Pietro si levò dal mezzo di loro e intimando silenzio colla mano: « Fratelli, egli dice, è d'uopo che si adempia quello che lo Spirito Santo predisse per la bocca del profeta Daviddè intorno a Giuda il quale fu condottiero di quelli che imprigionarono il Divin Maestro.

  A070000106 

 Tutti si tacquero alle parole di Pietro, poichè tutti lo riguardavano come Capo della Chiesa ed eletto da G. C. a fare le sue veci dopo la sua ascensione al cielo.

  A070000107 

 E' questo il primo atto di autorità Pontificia, che esercitò s. Pietro; autorità non solo di onore, ma di diritto, siccome esercitarono in ogni tempo i Papi suoi successori.

  A070000108 

 L'abbondanza di questa forza, di cui Pietro abbisognava per una sì grande impresa, era riserbata ad una grazia speciale da infondersi mercè i doni dello Spirito {66 [82]} Santo, che dovevano illuminare l'anima sua e infiammarla del fuoco del santo amor di Dio.

  A070000108 

 Noi abbiamo considerato in Pietro una fede viva, umiltà profonda, ubbidienza pronta, carità fervente e generosa; ma queste belle qualità erano ben lontane dal metterlo in grado di esercitare l'alto ministero, cui era destinato.

  A070000109 

 In questo momento il cuore di Pietro diventò tutto nuovo, provava in se stesso un coraggio ed una forza tale, che le {67 [83]} più grandi imprese sembravano un nulla per lui.

  A070000109 

 Quello strepitoso avvenimento è dai sacri libri riferito come segue: Era il giorno di Pentecoste, cioè cinquantesimo dopo la risurrezione di G. G. decimo da che Pietro era nel cenacolo in orazione cogli altri discepoli quando improvvisamente all'ora terza, circa le nove ore del mattino, si udi sopra il monte Sion un grande strepito, simile al rumoreggiar del tuono accompagnato da un vento gagliardissimo.

  A070000111 

 Fu allora che s. Pietro pieno di santo ardore cominciò a predicare per la prima volta Gesù Cristo.

  A070000112 

 « Ora, continuò Pietro, questa profezia si è verificata in noi.

  A070000113 

 « Notate, dice Pietro, notate, o Giudei, {70 [86]} che Davidde non intendeva di parlare di se in questo salmo, perchè voi ben sapete, che egli è morto e il suo sepolcro è rimasto fra noi fino al dì d'oggi, ma essendo egli profeta, e sapendo che Iddio gli aveva promesso con giuramento che dalla sua discendenza sarebbe nato il Messia, profetizzò eziandio la sua risurrezione, dicendo, che egli non sarebbe lasciato nel sepolcro, e che il suo corpo non avrebbe provato la corruzione.

  A070000115 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: Che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo che la grazia del Signore operava nei loro cuori, e che già essi credevano in G. Cristo.

  A070000115 

 Tale predicazione di Pietro avrebbe dovuto inasprire gli animi de' suoi uditori, a cui rimproverava l'enorme delitto commesso contro la persona del divin Salvatore; Ma era Iddio che parlava per bocca del suo ministro, e perciò la predicazione di Pietro produsse effetti maravigliosi.

  A070000117 

 Così cominciavano a compiersi le parole del Salvatore quando disse a Pietro che per l'avvenire non sarebbe più stato pescatore di pesci, ma pescatore di anime.

  A070000117 

 Ecco s. Pietro divenuto pescatore di anime.

  A070000118 

 Allora Pietro: ascolta, o buon uomo, io non ho nè oro nè argento a darti; quello che ho, te lo {74 [90]} do.

  A070000118 

 Indi prese Pietro per mano, e lodando Dio lo accompagno nel tempio.

  A070000118 

 Perciò la moltitudine avendo conosciuto essere stato s. Pietro colui, che aveva restituita la sanità a quel miserabile, in gran folla si strinse intorno a lui ed intorno a Giovanni, tramando tutti di rimirare coi proprii occhi chi sapeva fare opere così stupende.

  A070000118 

 Pietro così inspirato da Dio, miratolo fisso, gli disse: Guarda in noi.

  A070000118 

 Poco dopo questa predica all'ora nona, cioè alle tre dopo il mezzodì, Pietro e il suo amico Giovanni, come per ringraziare Iddio de' benefizi ricevuti, andavano insieme al tempio per fare orazione.

  A070000119 

 Ma Pietro al vedersi circondato da tanta gente stimò bella occasione di rendere a Dio la gloria dovuta, e di glorificare nel tempo stesso G. G. nel cui nome erasi operato il prodigio.

  A070000119 

 È questo il primo miracolo, che dopo l'ascensione di Cristo venisse operato {75 [91]} dagli Apostoli, ed era conveniente che s. Pietro ne fosse il primo strumento, perciocchè egli tenea fra tutti la prima dignità nella Chiesa.

  A070000121 

 « Queste cose, continuò Pietro, furono da Dio predette; credete adunque a' suoi profeti, e fra tutti credete {77 [93]] a Mosè che è il maggiore di essi.

  A070000122 

 A questa seconda predica di s. Pietro succedettero numerosissime conversioni alla fede.

  A070000122 

 Cinque mila persone domandarono il battesimo, sicchè il numero dei fedeli convertiti in due prediche di s. Pietro ascendeva già oltre ad ottomila.

  A070000123 

 Costoro mostravansi sommamente infuriati perchè Pietro predicava al popolo la risurrezione di G. C. Impazienti e {79 [95]} pieni di collera interruppero la predica di Pietro, gli misero le mani addosso, lo condussero insieme con Giovanni in prigione con animo di discorrere con l'uno e con l'altro nel dì seguente.

  A070000123 

 Mentre Pietro predicava sopraggiunsero i sacerdoti, i magistrati del tempio ed i Sadducei, i quali negavano la risurrezione dei morti.

  A070000124 

 In mezzo a quella maestosa assemblea furono introdotti Pietro e Giovanni, e con essi lo storpio da loro guarito.

  A070000125 

 Fu dunque loro fatta solennemente questa dimanda: Con qual virtù e in nome di chi avete voi guarito quello storpio? Allora Pietro pieno di Spirito Santo con un coraggio veramente degno del Capo della Chiesa prese a parlare nella seguente maniera: « Principi del popolo, e voi dottori della legge, ascoltate.

  A070000126 

 Questo parlare franco e risoluto del principe degli Apostoli produsse profonda impressione nell'animo di tutti coloro, che componevano l'assemblea, in guisa che ammirando il coraggio e l'innocenza di Pietro non sapevano a qual partito appigliarsi.

  A070000127 

 Pertanto ricondotti i due Apostoli in mezzo ai concilio, come udirono intimarsi quella severa minaccia, lungi dallo spaventarsi, con fermezza e costanza maggiore di prima Pietro rispose: Orsù decidete voi stessi, se la giustizia e la ragione permettano di ubbidire piuttosto a voi che a Dio.

  A070000129 

 Appena lasciati liberi Pietro e Giovanni andarono subitamente a trovare gli altri discepoli, i quali erano in grave inquietudine per la loro prigionia.

  A070000131 

 Molti seguendo l'esempio di lui andavano a gara per dar segno del loro distacco dalle cose terrene, di maniera che in breve quei fedeli formavano una {84 [100]} sola famiglia, di cui s. Pietro era capo.

  A070000131 

 Per le prediche di s. Pietro e per lo zelo degli altri Apostoli il numero dei fedeli era grandemente cresciuto.

  A070000132 

 Tuttavia anche in quei tempi felici vi furono dei fraudolenti, i quali guidati da spirito d'ipocrisia tentarono d'ingannare s. Pietro e mentire allo Spirilo Santo.

  A070000134 

 D'accordo pertanto tra di loro ritennero per se una parte del prezzo, e portarono l'altra a s. Pietro con intenzione di dargli ad intendere che questa fosse l'intera somma ricavata dalla vendita.

  A070000134 

 Pietro ebbe speciale rivelazione dell'inganno, ed appena Anania comparve al suo cospetto, senza dargli tempo di proferir parola, con tuono autorevole e formidabile, si fece a rimproverarlo così: Perchè ti sei lasciato sedurre dallo spirito di satana, fino a mentire allo Spirito Santo, fraudando una porzione del prezzo di quel tuo campo? Non era esso in tuo potere prima di venderlo? e dopo di averlo venduto non era a tua disposizione tutta la somma ricavata? Perchè dunque hai dato ricetto a questo reo disegno? {86 [102]} Devi perciò sapere che hai mentito non agli uomini ma a Dio.

  A070000135 

 Appena passate tre ore venne anche a presentarsi a Pietro Saffira, senza nulla sapere della tragica fine del marito.

  A070000135 

 Perciò ripresa da s. Pietro collo stesso zelo e colla medesima forza, cadde anch'ella sull'istante e spirò.

  A070000136 

 Perciò portavano gl'infermi sopra i pagliaricci nelle pubbliche piazze e nelle strade in modo che passando di colà s. Pietro, almeno l'ombra del suo corpo giungesse a toccarli: la qual cosa era bastante per far guarire ogni genere di {88 [104]} infermità.

  A070000136 

 Questo fatto unitamente ai molti miracoli, che Pietro operava, fecero che si raddoppiasse il fervore tra i fedeli, e si dilatasse la fama delle sue virtù.

  A070000136 

 S. Pietro poi spiccava sopra ogni altro.

  A070000136 

 Sant'Agostino assicura che un morto, sopra del quale era passata l'ombra di Pietro, immantinente risuscitò.

  A070000138 

 Ma il principe dei Sacerdoti {89 [105]} ed i Saducei rodevansi di rabbia e di gelosia; nè sapendo quale mezzo usare per impedire la propagazione del Vangelo, fecero prendere Pietro e gli altri Apostoli e li chiusero in prigione.

  A070000142 

 « Ottimamente ci pare aver fatto, rispose Pietro anche a nome degli altri Apostoli, perciocchè bisogna piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A070000142 

 » Quivi Pietro ripetè quello che altre volte aveva detto intorno alla vita, passione e morte del Salvatore; conchiudendo sempre che {92 [108]} loro era impossibile di tacere quelle cose che secondo gli ordini ricevuti da Dio dovevano predicare.

  A070000145 

 Di ciò informato s. Pietro e gli altri Apostoli, risolvettero di porvi rimedio.

  A070000146 

 Tutti approvarono quel divisamente, quindi s. Pietro e gli altri Apostoli imposero le mani ai nuovi eletti, e li destinarono ciascuno ai proprii uffizi.

  A070000147 

 Furono quindi destinati per quella missione Pietro e Giovanni: Pietro perchè come Capo della Chiesa ricevesse in grembo di essa quella straniera nazione e unisse i Samaritani ai Giudei; Giovanni poi come speciale amico di s. Pietro e chiaro fra gli altri per miracoli e santità.

  A070000147 

 Pietro cogli altri Apostoli rimase in Gerusalemme sia per confermare i fedeli nella fede, sia per mantenere viva relazione con quelli che erano in altri paesi dispersi.

  A070000149 

 Fattosi adunque vicino a Pietro, tirò fuori {98 [114]} una borsa di danaro, e gliela offri pregandolo che gli volesse parimenti concedere la potestà di fare miracoli e di dare lo Spirito Santo a coloro, cui egli avesse imposto le mani.

  A070000149 

 Giunti colà Pietro e Giovanni si posero ad amministrare il sacramento della confermazione, imponendo le mani, facendo orazioni, come fanno i vescovi d'oggidi.

  A070000150 

 Noi lo vedremo in altri scontri con Pietro.

  A070000150 

 S. Pietro fu vivamente sdegnato di tale empietà e rivolto a lui, Scellerato, gli disse, sia teco il tuo danaro in perdizione, poichè tu hai creduto che per danaro si possano comprare i doni dello Spirito Santo.

  A070000151 

 I due Apostoli Pietro e Gioanni come ebbero amministrato il sacramento della Cresima ai nuovi fedeli della Samaria, e li ebbero rassodati nella fede che poco prima avevano ricevuto, dato loro il saluto di pace, partirono da quella città.

  A070000152 

 Giunto in quella capitale Pietro diè subito mano a predicare il Vangelo con grande zelo, e riuscì a convertire tal numero di gente alla fede, che i fedeli cominciarono colà ad essere chiamati Cristiani, vale a dire seguaci di Gesù Cristo.

  A070000152 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A070000152 

 S. Pietro ritornato da Samaria dimorò qualche tempo in Gerusalemme, di poi andò a predicare la grazia del Signore in vari paesi.

  A070000153 

 Al primo arrivo di Pietro egli lo invitò a casa sua, e il santo Apostolo gli si affezionò, gli procurò la necessaria istruzione, e vedendolo adorno delle necessarie virtù lo consacrò sacerdote, di poi vescovo, perchè facesse le sue veci in tempo di sua assenza, e perchè gli succedesse di poi in quella sede vescovile.

  A070000153 

 Fra i personaggi illustri che per le prediche di s. Pietro si convertirono fu s. Evodio.

  A070000154 

 Quando Pietro voleva dar principio alla predicazione in quella città incontrava grave ostacolo per parte del governatore che era un principe di {101 [117]} nome Teofilo.

  A070000154 

 Quello che allora fu fatto a s. Pietro per disprezzo, ora gli ecclesiastici lo usano per onore, e si chiama chierica o tonsura, che rammemora la corona di spine posta sul Capo al Divin Salvatore.

  A070000155 

 Essendogli cotal cosa concessa, Pietro gli disse: Tu, o Teofilo, ti scandalizzi per avermi udito a dire, che il Dio che io adoro morì in croce.

  A070000155 

 Quando Pietro si vide a trattare a quel modo pregò il governatore che si degnasse di ascoltarlo un'altra volta.

  A070000156 

 Teofilo divenne in breve fervoroso cristiano e in segno di stima e venerazione verso s. Pietro gli offerì la sua casa perchè ne facesse quell'uso che meglio desiderava.

  A070000157 

 E' bene qui di notare che s. Pietro per lo spazio di tre anni, per quanto poteva, risiedeva in Gerusalemme come capitale della Palestina, dove i Giudei potevano più facilmente avere con lui relazione.

  A070000158 

 Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo.

  A070000159 

 Mentre s. Pietro da Antiochia erasi recato a Gerusalemme ricevette una visita che certamente gli fu di grande consolazione.

  A070000159 

 S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da s. Pietro, per venerare in lui il Capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito.

  A070000160 

 S. Pietro era stato dal divin Salvatore deputato a conservare nella fede tutti i fedeli cristiani, e siccome molte chiese si andavano fondando or qua or là dagli Apostoli, dai Diaconi e da altri discepoli, così s. Pietro e per mantenere l'unità della fede, e per usare della podestà suprema conferitagli dal Salvatore, mentre teneva la sua ordinaria dimora in Antiochia andava a visitare personalmente le chiese che in quel tempo erano già state fondate o si andavano fondando.

  A070000162 

 Giunto alle porte della città di Lidda Pietro incontrò un paralitico di nome Enea.

  A070000162 

 Pietro come lo vide, senza esserne punto pregato, a lui rivolto, Enea, gli disse, il Signor Gesù Cristo ti ha guarito; levati su, e da te stesso aggiustati {107 [123]} il letto.

  A070000164 

 Intesa la morte di quella virtuosa discepola di G. C. e il desiderio che andasse colà per farla risuscitare, Pietro parti tosto con loro.

  A070000164 

 Ora per la vicinanza di Lidda essendosi in Ioppe sparsa la notizia del {108 [124]} miracolo operato nella guarigione di Enea furono colà mandati due uomini a pregar Pietro, che volesse venire a vedere la defunta Tabita.

  A070000166 

 Alla vista di tanta gente che piangeva, di tante opere di carità che si andavano raccontando, Pietro ne fu intenerito.

  A070000166 

 I poveri e le vedove come seppero la venuta di Pietro corsero piangendo a pregarlo che loro volesse restituire la buona madre.

  A070000166 

 Pietro, presala per mano, la rialzò, e chiamati i discepoli loro restituì la sospirata madre sana e salva.

  A070000166 

 Tabita in quell'istante aprì gli occhi ed avendo veduto Pietro si pose a sedere e a parlare con lui.

  A070000167 

 Tale rivelazione doveva certamente essere fatta a s. Pietro Capo della Chiesa.

  A070000169 

 Da questo Pietro saprai tutto ciò che è necessario per salvarti.

  A070000169 

 Perciò manda a Ioppe e cerca di un tal Simone soprannominato Pietro.

  A070000170 

 Nello stesso tempo udi una voce che disse: Su via, o Pietro, uccidi, e mangia.

  A070000170 

 Poco prima che ivi giungessero s. Pietro ebbe anche egli una maravigliosa rivelazione, colla quale veniva confermato che eziandio i gentili erano chiamati alla fede.

  A070000172 

 Mentre Pietro stava meditando che {114 [130]} cosa volesse mai significare quella visione giunsero i tre messaggeri.

  A070000173 

 Dopo due giorni Pietro con tutta la sua comitiva giunse in quella città dove con grande ansietà l'attendeva il Centurione.

  A070000173 

 Perciò entrando Pietro in sua casa gli si fece incontro e gli si gettò ai piedi in atto di adorarlo.

  A070000173 

 Pietro pieno di umiltà lo rialzò immantinenti avvisandolo che egli era al par di lui un semplice uomo.

  A070000173 

 Questi per maggiormente onorare il suo ospite aveva convocato tutti i suoi parenti ed amici, affinchè potessero anch'essi partecipare delle celesti benedizioni che all'arrivo di Pietro sperava di ottenere dal Cielo.

  A070000173 

 {115 [131]} Allorchè il buon Centurione secondo l'ordine di Dio mandò a chiamare Pietro per intendere da lui i divini voleri dovette certamente formarsi una grande idea di lui, reputandolo un personaggio sublime e non conforme agli altri uomini.

  A070000174 

 Allora Pietro spiegando il carattere di apostolo del Signore, depositario fedele della religione e della fede, prese ad istruire nei principali misteri del Vangelo tutta quella onorevole assemblea.

  A070000174 

 Là alla presenza di tutti Pietro raccontò l'ordine da Dio ricevuto di conversare coi Gentili e di non più giudicarli come abbominevoli e profani.

  A070000174 

 Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni, cosa, che per commissione divina {116 [132]} avesse loro comandato.

  A070000175 

 Continuava Pietro il suo ragionamento quando lo Spirito Santo scese visibilmente sopra Cornelio e sopra i suoi famigli, ed in maniera sensibile comunicò loro il dono delle lingue, pel che essi cominciarono a magnificare Iddio cantandone le lodi.

  A070000175 

 S. Pietro vedendo operarsi colà quasi lo stesso prodigio operato nel cenacolo di Gerusalemme esclamò: Avvi forse alcuno che possa impedire che noi battezziamo costoro, i quali hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi? Indi rivolto a' suoi discepoli ordinò che tutti li battezzassero.

  A070000176 

 Pietro approfittò di quel tempo per predicare il Vangelo in quella città, e tale ne fu il frutto che egli risolvette di assegnare un pastore a quella moltitudine di fedeli, e questi fu s. Zaccheo, di cui si parla nel Vangelo, il quale perciò fu consacrato primo vescovo di Cesarea.

  A070000176 

 S. Pietro dopo averli tutti battezzati ritardò la sua partenza da Cesarea, si fermò qualche tempo per appagare le pie istanze di Cornelio e di tutti {117 [133]} quei novelli battezzati, che di ciò il pregavano instantemente.

  A070000177 

 Allora tutta quella assemblea riconoscendo la voce del Signore in quella di Pietro, si acquietarono e lodarono Iddio che avesse esteso i limiti della sua misericordia.

  A070000177 

 Giunto in Gerusalemme, alcuni si presentarono a lui parlandogli arditamente così: Perchè sei tu andato da uomini non circoncisi, ed hai mangiato con essi? Pietro alla presenza di tutti i fedeli radunati, senza far conto di quella interrogazione, {118 [134]} diede loro ragione di quanto aveva fatto, cominciando dalla visione avuta in Ioppe del vaso ripieno di ogni sorta d'animali immondi, dell'ordine ricevuto da Dio di cibarsi di essi; della ripugnanza che mostrò di ubbidire per timore di contraddire alla legge, e della voce che si fece di nuovo udire di non più chiamare immondo quello che era stato da Dio purificato.

  A070000177 

 Questo fatto, cioè l'avere ammesso alla fede i gentili, cagionò una certa gelosia tra i fedeli di Gerusalemme, nè mancarono quelli che disapprovarono pubblicamente quanto aveva fatto s. Pietro.

  A070000179 

 Questi {120 [136]} è s. Giacomo Maggiore fratello di s. Giovanni l'evangelista, fedele amico di Pietro che ebbe seco lui molti segni di speciale benevolenza dal Salvatore.

  A070000182 

 Certamente sapeva quel re come Pietro fosse già stato altre volte posto in prigione e uscito in una maniera affatto maravigliosa, e non voleva che gli accadesse altra volta somigliante cosa.

  A070000182 

 Erode, vedendo che la morte di s. Giacomo era piaciuta ai Giudei, pensò di procacciar loro un più dolce spettacolo col far imprigionare s. Pietro, per poi lasciarlo in balìa del loro cieco furore.

  A070000184 

 Allora Pietro tornato in se stesso, e riflettendo sopra se medesimo, Ora, disse, mi accorgo che il Signore mandò veramente il suo angelo a liberarmi dalle mani di Erode, e dal giudizio che gli Ebrei aspettavano che egli facesse di me.

  A070000184 

 Era già la notte precedente al giorno fissato per la morte di Pietro.

  A070000184 

 Era mezzanotte, ogni cosa in cupo silenzio, quando improvvisamente una luce sfolgoreggiante illumina tutto quel carcere; mentre un angelo mandato da Dio scuote Pietro, lo risveglia dicendogli: Presto, levati su.

  A070000184 

 Pietro ubbidì; ma gli pareva che tutto fosse un sogno e che egli fosse fuori di se.

  A070000184 

 S. Pietro fece ogni cosa; e l'angelo seguì dicendogli: Mettiti ancora sulle spalle il mantello, e vienmi dietro.

  A070000185 

 E Pietro: Son'io, apri.

  A070000185 

 Giunto s. Pietro a quella casa, si mise a bussare la porta.

  A070000185 

 Ma quegli le dissero: Tu vaneggi, Pietro è in prigione e non può trovarsi qui a quest'ora.

  A070000185 

 Non sapete? egli è Pietro.

  A070000186 

 Allora Pietro per appagarli tutti, fallo cenno colla mano che stessero in silenzio, raccontò per ordine quanto era avvenuto coll'angelo, e come lo aveva cavato di prigione.

  A070000186 

 Ciò li mosse a correre in fretta ad aprire, e conobbero che era veramente Pietro.

  A070000186 

 Mentre costoro disputavano colla fanciulla, Pietro seguitava a bussare più forte dicendo: Olà, aprite.

  A070000187 

 Pietro non giudicandosi più sicuro della vita in Gerusalemme disse a quei discepoli: Andate e riferite queste cose a Giacomo (il Minore, vescovo di Gerusalemme) ed agli altri fratelli, e liberateli dalla pena in cui si trovano per conto mio.

  A070000189 

 La Chiesa cattolica celebra la memoria {127 [143]} di questo glorioso avvenimento il giorno primo di agosto sotto il titolo di Festa di s. Pietro in Vincoli.

  A070000189 

 La cosa fu subito riferita ad Erode, il quale fece bensì cercare s. Pietro, ma non gli fu più possibile di trovarlo.

  A070000189 

 Ma che ne fu di Erode e delle sue guardie? Fattosi giorno, le guardie che nulla avevano nè udito nè veduto, andarono di buon mattino a visitare la prigione; quando poi non trovarono più Pietro, rimasero prese dal più grande sbigottimento.

  A070000191 

 Dopo di che s. Pietro secondando gl'impulsi dello {130 [146]} Spirito Santo decise di trasferire la sua sede a Roma.

  A070000191 

 L'Apostolo s. Pietro dopo di essere fuggito da Gerusalemme ritornò in Antiochia.

  A070000193 

 Pietro trovò quella città in istato veràmente deplorabile.

  A070000194 

 S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del Cristianesimo.

  A070000195 

 Eusebio vescovo di Cesarea dice che i ragionamenti di Pietro erano così robusti e s'insinuavano con tanta dolcezza negli {133 [149]} animi degli uditori, che diveniva padrone dei loro affetti e tutti rimanevano come incantati dalle parole di vita che gli uscivano dalla bocca e non si saziavano di ascoltarlo.

  A070000195 

 Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere.

  A070000195 

 Sì grande era il numero di quelli che chiedevano il Battesimo, che Pietro aiutato da altri suoi compagni lo amministrava sulle rive del Tevere nella stessa guisa che s. Giovanni Battista lo amministrava su quelle del Giordano.

  A070000196 

 Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere a poca distanza dal luogo dove fu poi edificata la Chiesa di santa Cecilia.

  A070000196 

 Quasi contemporaneamente fu fondata un'altra Chiesa dal medesimo Apostolo, che si vuole esser quella che oggidì si appella di s. Pietro in Vincoli.

  A070000197 

 La Chiesa Cattolica celebra la festa dello stabilimento della cattedra di s. Pietro in Roma il 18 gennaio.

  A070000197 

 S. Pietro vedendo come Roma fosse così ben disposta a ricevere la luce del Vangelo, e nel tempo stesso un luogo molto adattato per tener relazione con tutti i paesi della Cristianità, stabilì la sua cattedra in Roma, vale a dire stabilì che Roma fosse centro e luogo di sua special dimora, ove dalle varie parti del mondo dovessero ricorrere i cristiani nei dubbi di religione e nei varii loro spirituali bisogni.

  A070000198 

 Bisogna qui ritener bene, che per sede o cattedra di s. Pietro non intendersi la sedia materiale, ma s'intende {135 [151]} l'esercizio di quella suprema autorità che egli aveva rivevuto da Gesù Cristo, specialmente quando gli disse, che quanto egli avrebbe legato o sciolto sopra la terra sarebbe altresì stato legato o sciolto in cielo.

  A070000198 

 S'intende l'esercizio di quell'autorità conferitagli da Gesù Cristo di pascolare il gregge universale dei fedeli, sostenere e conservare gli altri pastori nell'unità di fede e di dottrina siccome hanno sempre fatto i sommi Pontefici da s. Pietro fino al regnante Pio IX.

  A070000199 

 Poichè le occupazioni che s. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente ai Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadocia, che sono provincie dell'Asia Minore.

  A070000203 

 I Romani che avevano con gran fervore abbracciata la fede predicata da Pietro manifestarono a s. Marco, fido discepolo dell'Apostolo, il vivo desiderio che mettesse in iscritto quello che s. Pietro predicava.

  A070000204 

 Mentre s. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo, egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto s. Lino per Vicario a fare sue veci nelle occasioni in cui qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città.

  A070000204 

 S. Pietro da Roma mandò vari suoi discepoli in diverse parti d'Italia e in molti altri paesi del mondo.

  A070000206 

 S. Pietro pertanto si recò da Roma a Gerusalemme per convocare un concilio generale.

  A070000207 

 Quella veneranda assemblea prese ad esaminare questo punto, e dopo matura discussione sulla proposta materia, in fine levatosi Pietro prese a parlare così: Fratelli, voi ben sapete come Iddio elesse me per far conoscere ai Gentili la luce del Vangelo, e le verità della fede siccome avvenne di Cornelio Centurione e di tutta la sua famiglia.

  A070000208 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro fra i Gentili che avevano convertiti al Vangelo.

  A070000209 

 Come Paolo e Barnaba ebbero finito di parlare, s. Giacomo vescovo di Gerusalemme confermò il giudizio di Pietro dicendo: Fratelli, ora ponete mente anche a me: ben disse Pietro, come da principio Iddio fece grazia ai Gentili formando un popol solo che glorificasse il suo santo nome.

  A070000209 

 Per la qual cosa io giudico con Pietro che i Gentili non sono da inquietarsi dòpo che si sono convertiti a Gesù Cristo; solamente mi pare doversi ordinar loro che per riguardo alla inferma coscienza dei fratelli Ebrei e per agevolare l'unione fra questi due popoli venga proibito di mangiar cose sacrificate agli idoli, carni soffocate, il sangue, e proibita eziandio sia la fornicazione.

  A070000210 

 Il giudicio di s. Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti quelli del concilio; perciò di comun sentimento determinarono di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A070000211 

 Così da ogni fedel cristiano deve credersi che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso la sua infallibile assistenza sino alla fine dei secoli.

  A070000211 

 Questo fu il primo concilio generale {145 [161]} a cui presiedette s. Pietro, dove come Principe degli Apostoli e Capo della Chiesa parlò e definì la quistione coll'assistenza dello Spirito Santo.

  A070000212 

 Egli fu in questa occasione, dice s. Agostino, che s. Pietro, come Capo della Chiesa, Vicario di G. C, e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili.

  A070000212 

 Quando poi andarono in Gerusalemme per cagione del Concilio e raccontarono le maraviglie per mezzo loro da Dio operate fra i gentili, si trattennero eziandio a speciali colloquii coi Ss. Pietro, Giacomo e Giovanni.

  A070000213 

 Mentre s. Pietro e s. Paolo dimoravano {147 [163]} in Antiochia avvenne un fatto che merita di essere riferito.

  A070000213 

 S. Pietro era certamente persuaso che le cerimonie della legge di Mosè non l'ossero più obbligatorie pei Gentili, tuttavia quando trovavasi cogli Ebrei mangiava all'uso giudaico, temendo di disgustarli se avesse praticato altrimenti.

  A070000213 

 S. Pietro ignorava le dicerie che avevano luogo sopra questo fatto, S. Paolo accorgendosi che tale condotta di Pietro poteva generare scandalo nei fedeli, pensò di correggerlo pubblicamente dicendo: Se tu essendo Giudeo hai conosciuto per la fede di poter vivere e vivi di fatto come i gentili, e non come i giudei, perchè col tuo esempio vuoi costringere i gentili all'osservanza della legge giudaica? S. Pietro fu molto contento di tale avviso, perciocchè con quel fatto veniva pubblicato in faccia a tutti {148 [164]} i fedeli, che la legge cerimoniale di Mosè non era più obbligatoria, e come colui che ad altri predicava l'umiltà di Gesù Cristo, seppe praticarla egli medesimo, non dando il minimo segno di risentimento.

  A070000214 

 Bisogna tuttavia qui notare coi Ss. Padri che quanto faceva s. Pietro non era male in se, ma somministrava ai cristiani motivo di discordia.

  A070000214 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro ai cristiani.

  A070000214 

 Quando s. Pietro giunse in quella città governava l'impero Nerone uomo pieno di vizi e per conseguenza il più avverso al cristianesimo.

  A070000214 

 Si vuole eziandio che s. Pietro sia stato d'accordo con s. Paolo intorno alla correzione da farsegli pubblicamente, affinchè vie più fosse conosciuta la cessazione della legge cerimoniale di Mosè.

  A070000215 

 Il mago Simone, quello stesso che aveva cercato di comperare da s. Pietro i doni dello Spirito Santo approfittò dell'assenza del s. Apostolo, per recarsi colà e a forza di adulazioni verso l'imperatore mettere in discredito la religione cristiana.

  A070000216 

 E poichè vantava la scienza di guarire le infermità, allungare la vita, risuscitare i morti, cose tutte che egli vedeva farsi da s. Pietro, avvenne, che fu invitato a far altrettanto.

  A070000216 

 Giunsero ambidue nel tempo stesso {151 [167]} alla casa del defunto; s. Pietro di buon grado acconsentì che Simone facesse le sue prove per dare la vita al morto, perciocchè sapeva, che solo Iddio può operar veri miracoli, nè mai alcuno potè vantarsi di averne operati se non per virtù divina ed in conferma della religione cattolica, perciò tornare inutili tutti gli sforzi dell'empio Simone.

  A070000216 

 I suoi genitori, essendone inconsolabili, furono consigliati di ricorrere a s. Pietro perchè venisse a richiamarlo a vita.

  A070000216 

 Laonde andava studiando qualche prestigio per farsi vedere superiore a s. Pietro.

  A070000216 

 Non essendovi tra gli astanti chi ricusasse quella proposta, anzi di buon grado accettandola s. Pietro, il Mago si accinse all'opera.

  A070000216 

 Pieno di boria e spinto dallo spirito, maligno Simone accettò pazzamente la prova, e persuaso di vincere propose la seguente condizione: Se Pietro fa egli risuscitare il morto, io sarò condannato a morte; ma se io darò vita a questo cadavere, Pietro la paghi colla testa.

  A070000216 

 Quelli che s. Pietro andava da ogniparte operando servivano ad accenderlo vie più d'invidia e di rabbia.

  A070000217 

 Allora i partigiani di Simone si misero a gridare che Pietro doveva morire.

  A070000220 

 Anzi Pietro lo prese per mano e vivo e sano lo restituì alla madre.

  A070000220 

 S. Pietro la confortò dicendo: Noi siamo servi del Signore, egli lo ha risuscitato e non lo abbandonerà mai.

  A070000222 

 Animato dallo spirito di Satana s'inferocì più che mai e risolse a qualunque costo di fare vendetta contro a s. Pietro.

  A070000222 

 Nella risurrezione di quel giovane Simone avrebbe dovuto ammirare la bontà e la carità di Pietro, e riconoscere in pari tempo l'intervento della potenza divina, quindi abbandonare il demonio cui da tanto tempo serviva; ma la sua superbia lo rese vie più ostinato.

  A070000223 

 A Nerone piacque assai la proposta; e poichè desiderava trovar sempre nuovi pretesti onde perseguitare i cristiani, fece avvisar s. Pietro, il quale {155 [171]} secondo lui passava per un gran conoscitore di magìa, e lo sfidò a fare altrettanto e mostrare che Simone era un bugiardo; che se ciò non avesse fatto, veniva egli stesso giudicalo bugiardo ed impostore, e come tale condannato al taglio della testa.

  A070000223 

 S. Pietro adunque senz'alcun soccorso umano si armò dello scudo inespugnabile dell'orazione.

  A070000224 

 Già toccava le nubi e cominciava a dileguarsi dalla vista del popolo, il quale cogli occhi levati all'insù giubilando di maraviglia e battendo le palme gridava: Vittoria! miracolo! miracolo! Gloria ed onore a Simone vero figliuolo degli Dei! Pietro in compagnia di s. Paolo, {157 [173]} senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso.

  A070000225 

 L'infelice Simone avrebbe certamente dovuto perdere la vita, se s. Pietro non avesse invocato Dio a favore di lui.

  A070000225 

 Pietro, dice, s. Massimo, pregò {158 [174]} il Signore di liberarlo dalla morte sia per far conoscere a Simone la debolezza de' suoi demonii, sia perchè confessando lo potenza di G. C. implorasse da lui il perdono delle sue colpe.

  A070000227 

 Nerone per altro al vedere una moltitudine di persone abbandonare il profano culto {160 [176]} degli dei per professare la religione predicata da s. Pietro, ed essendosi accorto che il santo Apostolo colla predicazione era riuscito a guadagnare persone da lui molto favorite e quelle stesse che in corte erano strumento di iniquità; sentissi raddoppiare la sua rabbia contro ai cristiani.

  A070000228 

 In mezzo al furore di quella persecuzione Pietro era indefesso nell'animare i fedeli ad essere costanti nella fede fino alla morte, e nel convertire nuovi gentili, sicchè il sangue dei martiri ben lungi dall'atterrire i cristiani e diminuirne il numero, era un seme fecondo che ogni giorno li moltiplicava.

  A070000229 

 Pietro rifiutavasi a tali consigli suggeriti dall'amor figliale e anzi ardentemente desiderava la corona del martirio.

  A070000231 

 Da quelle parole conobbe Pietro che era imminente la propria crocifissione, poichè sapendo che il Signore non poteva più essere nuovamente crocifisso per se medesimo, doveva esserlo nella persona del suo Apostolo.

  A070000231 

 In memoria di questo avvenimento presso alla porta di s. Sebastiano fu edificata una chiesa detta ancora oggidì Domine, quo vadis, oppure sancta Maria ad Passus, ossia santa Maria de' Piedi, perchè il Salvatore in quel luogo, dove parlò a s. Pietro, lasciò impressa su di una pietra la sacra traccia de' suoi piedi.

  A070000232 

 Dopo quell'avviso s. Pietro ritornò indietro, e interrogato dai cristiani di Roma sulla cagione di si presto ritorno, raccontò loro ogni cosa.

  A070000232 

 Niuno ebbe più alcun dubbio, che Pietro in breve sarebbe stato incarcerato ed avrebbe glorificato il Signore col dare per lui {164 [180]} la vita.

  A070000233 

 Non contento s. Pietro di aver così provveduto a' bisogni della sede pontificia, volle altresì indirizzare uno scritto a tutti i fedeli, come per suo testamento, cioè una seconda lettera.

  A070000237 

 La divina Provvidenza dispose che Nerone dovesse per affari di governo allontanarsi {169 [185]} qualche tempo da Roma; sicchè s. Pietro dovette star circa nove mesi nelle carceri.

  A070000237 

 Nell'oscurità della prigione esercitando Pietro le cure del suo apostolato e specialmente il ministero della divina parola, ebbe la consolazione di guadagnare a G. G. i due custodi della carcere di nome Processo e Martiniano con altre 47 persone che si trovavano rinchiuse nel medesimo luogo.

  A070000239 

 Era un mattino quando Pietro vide aprirsi la carcere.

  A070000241 

 S. Pietro dopo aver sottomesso il mondo al soave giogo di Cristo viene anch'egli tratto fuori dal carcere e per la medesima strada condotto al luogo dove si preparavano quelle grandi solennità.

  A070000243 

 Tuttavia s. Pietro giudicava per lui onore troppo grande il fare una morte simile a quella del suo divin Maestro, perciò pregò i suoi crocifissori che per grazia volessero farlo morire col Capo all'ingiù.

  A070000245 

 Mentre s. Pietro pendeva in croce Dio volle confortarlo con celeste consolazione.

  A070000246 

 Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma speciamente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue {175 [191]} questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo.

  A070000246 

 Nello stesso giorno che s. Pietro moriva in croce, s. Paolo sotto la spada dello stesso tiranno glorificava Gesù Cristo con aver tronca la testa.

  A070000246 

 S. Pietro riportava sopra la croce così nobil trionfo il 29 giugno, l'anno settantesimo di Gesù Cristo e sessantesimo settimo dell'êra volgare.

  A070000248 

 S. Pietro era martirizzato in età di anni 86, dopo un pontificato di 35 anni, 3 mesi e 4 giorni.

  A070000249 

 Appena s. Pietro mandò l'ultimo respiro molti cristiani partirono piangendo la morte del supremo pastore della chiesa.

  A070000249 

 Per altro s. Lino suo discepolo ed immediato successore, due sacerdoti fratelli s. Marcello e s. Apuleio, s. Anacleto con altri fervorosi cristiani si raccolsero intorno alla croce di s. Pietro, quando poi i carnefici si allontanarono dal luogo del martirio, deposero il corpo del santo apostolo, lo unsero con preziosi aromi, lo imbalsamarono e lo portarono a seppellire vicino al Circo ossia presso agli orti di Nerone sul monte Vaticano propriamente nel luogo ove oggidì tuttora si venera.

  A070000249 

 Questo sito divenne celebre e tutti i papi successori di s. Pietro dimostrarono sempre mai vivo desiderio di essere ivi sepolti.

  A070000249 

 S. Anacleto aveva colà eretto un piccolo cimiterio e in un angolo di esso innalzò una specie di oratorio ove ripose il corpo di s. Pietro.

  A070000250 

 Poco tempo dopo la morte di s. Pietro vennero a Roma alcuni cristiani dall'Oriente, i quali riputando essere per loro un gran tesoro il possedere le reliquie del santo apostolo risolsero di farne acquisto.

  A070000254 

 Il corpo di s. Pietro fu di nuovo trasportato e riposto nella primitiva tomba ai pie' del colle Vaticano.

  A070000254 

 Soltanto l'anno 221 per la ferocia con cui erano perseguitati i cristiani, temendo che i corpi dei santi apostoli Pietro e Paolo fossero profanati dagli infedeli vennero dal pontefice trasportati nelle catacombe dette cimitero di s. Callisto in quella parte che oggi si appella cimitero di s. Sebastiano.

  A070000255 

 Allora fu dissotterrato il corpo di s. Pietro, ed alla presenza di molti fedeli e di molto clero fu collocato da s. Silvestro in una gran cassa d'argento, con sopra un'altra cassa di bronzo dorato piantata immobilmente nel suolo.

  A070000255 

 L'urna di s. Pietro così chiusa non si riaprì mai più, e fu sempre oggetto di venerazione presso tutta la Cristianità.

  A070000255 

 Ma quando Costantino divenne padrone del romano impero e pose fine alle persecuzioni, allora ognuno potè liberamente mostrarsi seguace di Gesù Cristo, e la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano, dove da ogni angolo venivasi per venerare le reliquie del primo Vicario di G. C. Lo stesso imperatore professava pubblicamente il Vangelo, e fra molti segni di attaccamento alla cattolica religione uno fu quello di aver fatto edificare varie chiese, e fra le altre quella in onore del principe degli apostoli conosciuta sotto al nome di Basilica costantiniana.

  A070000255 

 Ne' primi tre secoli della Chiesa i fedeli per lo più non potevano recarsi alla {180 [196]} tomba di s. Pietro se non con pericolo grave di essere accusati come cristiani e condotti davanti ai tribunali de' persecutori.

  A070000255 

 Terminato quel maestoso edificio, preparata una cripta o camera sotterranea tutta ornata di oro e di gemme preziose, circondata di una quantità di lampade d'oro e d'argento vi collocò il prezioso tesoro, il corpo di s. Pietro.

  A070000255 

 Tuttavia vi fu sempre grande concorso di popolo che da' più lontani paesi venivano ad invocare la protezione del cielo alla tomba di s. Pietro.

  A070000257 

 In tutto questo tempo in mezzo a tante ristorazioni e a tanti lavori di costruzione le reliquie di s. Pietro non soffrirono alcuna traslazione, nè l'urna, nè la sopracassa di bronzo furono smosse, neppure la cripta fu aperta.

  A070000258 

 I viaggiatori che si recano a Roma per visitare la gran basilica di s. Pietro in Vaticano, al primo vederla restano come incantati, e i personaggi più celebri per ingegno e scienza giunti nei loro paesi non sanno darne se non una debole idea.

  A070000259 

 Principi, re, monarchi e imperatori hanno contribuito ad ornare questo edifizio rnaraviglioso con magnifici doni da loro inviati alla tomba di s. Pietro, e spesso da loro medesimi portati colà dai più lontani paesi.

  A070000263 

 Essi camminano per la strada della salute; mentre tutti quelli che si trovano fuori di questa strada e non appartengono all'unione di Pietro non hanno speranza alcuna di salvezza; perchè Gesù Cristo ci assicura che la santità e la salvezza non possono trovarsi se non nell'unione con Pietro, sopra cui poggia l'immobile fondamento della sua Chiesa.

  A070000263 

 Fortunati que' popoli che sono uniti a Pietro nella persona de' Papi suoi successori.

  A070000263 

 Ringraziamo di cuore la bontà divina che ci ha fatti figli di Pietro.

  A070000265 

 Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande mala fede che regna presso di costoro; giacchè il mettere in dubbio la venuta di san Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodì; perciò la sola ignoranza o mala fede può esserne cagione.

  A070000265 

 Sebbene le discussioni sopra fatti particolari si possano chiamare estranee allo storico, tuttavia la venuta di san Pietro, che è un punto de' più importanti della storia ecclesiastica, essendo caldamente combattuta dagli eretici d'oggidì, mi sembra materia di tale importanza da non doversi ommettere.

  A070000266 

 Che poi s. Pietro abbia esercitata questa sua autorità in Gerusalemme, in Antiochia, in Roma od altrove, questa è discussione storica estranea alla fede.

  A070000266 

 Stimo per altro bene di dar qui di passaggio un avviso a tutti coloro che si fanno a scrivere o parlare di questo argomento, di non considerarlo come punto dogmatico e religioso; e ciò sia detto tanto pei cattolici quanto pei protestanti; perciocchè Iddio stabilì san Pietro Capo della Chiesa e questo è dogma e verità di fede.

  A070000267 

 È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello {192 [208]} spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo.

  A070000269 

 S. Clemente papa, discepolo di san Pietro, e successore di lui nel pontificato, nella sua prima lettera scritta ai Corinti, dà come pubblica e certa la venuta di s. Pietro a Roma, la lunga sua dimora ivi fatta, il martirio ivi sofferto.

  A070000270 

 S. Ignazio martire, parimenti discepolo di s. Pietro e suo successore nel vescovado di Antiochia, dice le stesse cose nella sua lettera scritta ai Romani al Capo quarto.

  A070000272 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono san Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato; e tutti pieni di venerazione pel primato, che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore s. Pietro.

  A070000273 

 Che se da questi scrittori passiamo ai luminari della Chiesa, s. Pietro di Alessandria, s. Asterio Amaseno, s. Ottato Milevitano, s. Ambrogio, s. Gioanni Crisostomo, s. Epifanio, s. Massimo Torinese, s. Agostino, s. Cirillo d'Alessandria ed altri molti, noi troveremo le loro testimonianze pienamente unanimi e d'accordo intorno alla verità che noi asseriamo.

  A070000275 

 E' vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento, noi osserviamo che l'autore degli atti degli Apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani.

  A070000275 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo e della guerra giudaica, e non i fatti particolari altrove avvenuti.

  A070000276 

 Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che taluno va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare {198 [214]} l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita.

  A070000276 

 Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta.

  A070000277 

 Per lo spazio di mille e quattrocent'anni non vi fu mai alcuno che abbia mosso il minimo dubbio contro alla venuta di {199 [215]} s. Pietro a Roma.

  A070000278 

 Dunque voi, o protestanti d'oggidì, contrastando la venuta di s. Pietro a Roma, vi opponete a tutta l'antichità; vi opponete all'autorità degli uomini ì più dotti e più pii dei tempi andati; vi opponete ai martirologi, ai menelogii, alle liturgie, ai calendarii dell'antichità; vi opponete a quanto scrissero i vostri maestri medesimi.

  A070000279 

 O chiesa felice, dove gli Apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'isola di Patmos.

  A070000280 

 Tu sei Pietro, disse Gesù Cristo al Principe degli Apostoli nel costituirlo Capo della Chiesa: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

  A070000291 

 Il Capo visibile fu s. Pietro, e dopo di lui i Pontefici suoi successori.

  A070000292 

 Il Divin Salvatore disse a Pietro: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non mai la potranno vincere.

  A070000292 

 » Con queste parole il Salvatore costituì Pietro Capo della sua Chiesa, e gli conferì quella pienezza di potere, in forza di cui può stabilire tutto ciò che egli giudica poter contribuire al bene spirituale ed eterno.

  A070000293 

 Dalla santa Scrittura chiaro apparisce che gli {207 [223]} agnelli ivi indicano tutti i fedeli cristiani, e le pecore sono i sacri pastori, che devono dipendere dal Pastore supremo che è Pietro, e dopo di lui i suoi successori.

  A070000293 

 Dopo la risurrezione Gesu Cristo confermò quanto ivi è detto a Pietro.

  A070000293 

 Essendo egli comparso a' suoi Apostoli sulle rive del mar di Tiberiade, disse a Pietro: Pascola le mie pecore, pascola i miei agnelli; Pasce ovee rneas, pasce agnos meos.

  A070000294 

 Affinchè poi fossimo assicurati che questo Supremo Pastore avrebbe sempre conservato il deposito della fede senza mai cadere in errore Gesù Cristo disse a Pietro: Io ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno: Rogavi pro te, Petre, ut non deficiat fides tua, et tu aliquando conversus confirma fratres tuos.

  A070000294 

 Così fecero i veri cattolici in tutti i tempi, in tutti i luoghi, in ogni questione religiosa; si fece sempre ricorso al Sommo Pontefice, e tutti i cristiani {208 [224]} si sottomisero a lui come a Pietro, come al medesimo Gesù Cristo.

  A070000294 

 Insorgono difficoltà nella Chiesa? Si raduna un concilio nella città di Gerusalemme; Pietro propone la questione, la spiega, la definisce, e tutti ubbidiscono a Pietro come al medesimo Gesù Cristo.

  A070000294 

 Per questo motivo gli altri Apostoli dopo l'Ascensione del Salvatore, considerarono s. Pietro come loro Capo.

  A070000295 

 Riconosciamo anche noi nel Romano Pontefice il Padre universale di tutti i cristiani, il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, colui che fa le veci di Dio sopra la terra, colui, al quale disse Gesù Cristo: « Tutto ciò che legherai in terra, sarà legato in cielo; tutto ciò che scioglierai in terra, sarà anche sciolto in cielo.

  A070000299 

 Dio stabilì s. Pietro Capo della Chiesa, e morto lui, succedettero i Romani Pontefici nel governo della medesima, e si succedettero in modo, che dal regnante Pio IX ne abbiamo la serie non interrotta fino a s. Pietro, e da s. Pietro abbiamo la serie dei Pontefici uno successore dell'altro, che, ci {210 [226]} conservarono intatta la santa Religione di Gesù Cristo fino a noi.

  A070000300 

 Agli Apostoli succedettero altri vescovi, che sempre d'accordo e sempre dipendenti dal successore di s. Pietro governarono le varie Diocesi della Cristianità.

  A070000300 

 Gli Apostoli poi esercitarono il loro Aposlolato d'accordoe dipendenti da s.Pietro.


don bosco-il cercatore della fortuna [2a edizione].html
  A072000001 

 NB. Si contano fino a Pio IX 961 Papi successori di s. Pietro.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000006 

 Colà si pose sotto la protezione e direzione del celebre Cardinale Pietro Berulli, fondatore della Congregazione dell'Oratorio, e da questo consigliato, accettò la carica di precettore de'figliuoli dell'Ammiraglio delle galere.

  A073000089 

 Colà il rinegato diede tutti i contrassegni della più sincera conversione, e fu riconciliato pubblicamente dal vice legato Pietro Montorio.

  A073000109 

 Un uomo dolce non lascia nè di sentire una prima emozione, perchè i movimenti della natura prevengono que' della grazia; ma sta fermo affinché la passione non trionfi, e se comparisce in lui, suo malgrado, qualche alterazione nel suo esteriore, si rimette ben presto e rientra nello stato naturale; allorchè è costretto di riprendere, di gastigare, segue la via del dovere, e non mai quella dell' impeto: in ciò imita il Figlio d' Iddio che chiamò S. Pietro Satanno; che nella stessa occasione trattò dieci o dodici volte i giudei d'ipocriti; che rovesciò le tavole de' negoziatori; che tutto ciò fece con una per fetta tranquillità, mentre un uomo senza dolcezza avrebbe fatto per collera.

  A073000223 

 Avendo percorso una lunga carriera, vide durante la sua vita dodici Papi che si succedettero cori molta rapidità sulla cattedra di Pietro.

  A073000238 

 La semplicità, che molti tengono cotte un difetto o tutto al più come il retaggio degli spiriti deboli, è nondimeno la virtu delle anime grandi, e ad esse sole appai, tiene di calpestare gli umani rispetti, dire le cose come si pensano; disprezzare gli artifizi del secolo, i suoi raggiri, le sue astuzie, le sue finzioni, e di parlare ai Re ed ai Principi come fecero un Mosè, un Daniele, un s. Pietro.

  A073000307 

 Che nato in Francia l'anno 1676, sedendo sopra la Cattedra di s. Pietro Gregorio XIII, destinato alla custodia della paterna greggia, applicato agli studi, laureato in teologia, ordinato sacerdote, fatto schiavo da' Barbari, venduto a tre padroni, l' ultimo apostata riconduce alla fede, riceve in Roma secreti importantissimi per Enrico IV. Parroco zelantissimo e vigilantissimo rifabbrica in Clichy senza spese de' parrocchiani la chiesa che provede di mobili ed ornamenti, passa a Chatillon in Bresse, riforma i disordini dei clero, converte eretici, soccorre i poveri, e il popolo traviato per l' errore riconduce sul sentiero della verità, ventottesimo abate di a.

  A073000307 

 Leonardo di Chaume nella casa di Filippo Emanuele de Gondi conte de Joigny generate delle Galere di Francia, direttore di Francesca Margherita contessa di Silla, dama di gran virtù, aio illuminato dei tre loro figliuoli di cui il primo Duca e Pari di Francia, il secondo Cardinal di s. Chiesa, muore il terzo in età di undici anni; regio elemosiniere delle Galere di Luigi XIII, cui assiste in morte, limosiniere della Regina vedova Anna D'Austria, {282 [496]} suo consigliere per gli affari ecclesiastici, fondatore e primo superiore generale della congregazione de' preti secolari della missione e delle figlie della carità serve dei poveri, di varie compagnie di dame, di donne, di fanciulle in servizio degl'infermi, primo promulgatore del Vangelo nell' Isola di Madagascar per mezzo de' suoi Sacerdoti, instancabile operarlo nella vigna del Signore, manda i suoi a predicare per la Francia, Italia, Polonia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Barbaria e le Indie, ristoratore zelantissimo dell'onor del Sacerdozio di Gesù Cristo ristabilisce il decoro dei Clero di Francia, ripara l'ecclesiastica disciplina, fonda, promuove, dirige Seminari per li Chierici, apre scuola di Riti Sacri in s. Lazzaro di Parigi, instituisce gli esercizi spirituali per gli ordinandi e conferenze per gli Ecclesiastici, gli promuove per ogni sorta dì persone cui vuole aperte le case di sua congregazione, acerrimo oppugnator del vizio e dell'errore, difende con zelo i principi della fede e della morale dei vangelo, ha in orrore le nuove nascenti eresie, sempre sommesso all'autorità della Chiesa e dei suo Capo successor di s. Pietro, ne difende i diritti, rispetta i Vescovi, ubbidisce ai loro decreti, padre comune de'poveri, vero amico de miserabili per cui soccorso spende oltre le molte limosine segrete piú {283 [497]} di ventotto millioni e ottocento mila lire di Francia, fonda grandiosi Spedali dentro e fuori del Cristianesimo, cinque in Parigi per gli, esposti, per li forzati, per gli artisti per li mendici, per li discoli e pazzarelli, uno per li pellegrini nella terra di s. Regina diocesi d'Autun, uno in Marsiglia per li forzati, uno nella città d'Algeri per gli schiavi cristiani, promuove e coopera alla fondazione di vari Ospizi pel ricovero di fanciulle, provede di vitto cotidiano quindici mila poveri in Parigi e per trent'anni di medicine e di alimenti a moltitudine grande d'infermi in Francia, in Savoia, in Italia e in altre Provincie più rimote, rifugio di Ecclesiastici, di Religiose, di Dame, di Cavalieri costretti per amor della fede di abbandonare la Scozia, l'Irlanda, l'Inghilterra, a tutti provede ricovero vitto e vestito.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000011 

 Cola sotto la protezione e direzione del celebre Cardinale Pietro Berulli, fondatore della Congregazione dell'Oratorio, accettò la carica di precettore de'figliuoli dell'Ammiraglio delle galere.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000048 

 Fra gl'innumerevoli esempi che si potrebbero addurre in conferma di quella cura sollecita, che hanno di noi gli Angeli nostri custodi all'estremo di nostra vita, parmi molto luminoso quello che racconta il venerabile Pietro di Cluny.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000003 

 In quest'anno vi dò a leggere la Storia del Sepolcro e del Tempio di S. Pietro, vera meraviglia del mondo cristiano; avrete pure la descrizione dell'Aula Conciliare, e la storia dei Campanelli e delle Campane.

  A076000006 

 Appena s. Pietro mandò l'ultimo respiro, molti cristiani partirono piangendo la morte del supremo pastore della Chiesa.

  A076000006 

 Per altro s. Lino suo discepolo ed immediato successore, due sacerdoti fratelli s. Marcello e s. Apulejo, s. Anacleto con altri fervorosi cristiani si raccolsero intorno alla croce di s. Pietro; quando poi i carnefici si allontanarono dal luogo del martirio, deposero il corpo del santo apostolo, lo unsero con preziosi aromi, lo imbalsamarono e lo portarono a seppellire vicino al circo, ossia presso agli orli di Nerone sul monte Vaticano, propriamente nel luogo ove oggidì tuttora si venera.

  A076000006 

 Questo sito divenne celebre e tutti i papi successori di s. Pietro dimostrarono mai sempre vivo desiderio di essere ivi sepolti.

  A076000006 

 S. Anacleto aveva colà eretto un piccolo cimiterio e in un angolo di esso innalzò una specie di oratorio ove ripose il corpo di s. Pietro.

  A076000007 

 Poco tempo dopo la morte di s. Pietro vennero a Roma alcuni cristiani dall'oriente, i quali riputando essere per loro un gran tesoro il possedere le reliquie del santo apostolo, risolsero di farne acquisto.

  A076000011 

 Il corpo di s. Pietro fu di nuovo trasportato e riposto nella primitiva tomba ai pie del colle Vaticano.

  A076000011 

 Soltanto l'anno 221 per la ferocia con cui erano perseguitati i cristiani, temendo che i corpi dei santi apostoli Pietro e Paolo fossero profanati dagli infedeli vennero dal pontefice trasportati nelle catacombe dette Cimitero di s. Callisto, in quella parte che Oggi si appella {25 [389]} Cimitero di s. Sebastiano.

  A076000012 

 Allora fu dissotterrato il corpo di s. Pietro, ed alla presenza di molti fedeli e di molto clero fu collocato da s. Silvestro in una gran {27 [391]} cassa d'argento, con sopra un'altra cassa di bronzo dorato piantata immobilmente nel suolo.

  A076000012 

 Ma quando Costantino divenne padrone dei romano impero e pose fine alle persecuzioni, allora ognuno potè liberamente mostrarsi seguace di Gesù Cristo, e la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano, dove da ogni angolo venivasi per venerare le reliquie del primo Vicario di G. C. Lo stesso imperatore professava pubblicamente il vangelo, e fra {26 [390]} molti segni di attaccamento alla cattolica religione uno fu quello di aver fatto edificare varie chiese, e fra le altre quella in onore del principe degli apostoli conosciuta sotto il nome di Basilica Costantiniana.

  A076000012 

 Nei primitivi tre secoli della Chiesa, i fedeli per lo più non potevano recarsi alla tomba di s. Pietro se non con pericolo grave di essere accusati come cristiani e condotti davanti ai tribunali dei persecutori.

  A076000012 

 Tuttavia vi fu sempre grande concorso di popolo che da'più lontani paesi venivano ad invocare la protezione del cielo alla tomba di s. Pietro.

  A076000013 

 Terminato quel maestoso edifizio, preparata una cripta o camera sotterranea tutta ornata di oro e di gemme preziose, circondata di una quantità di lampade d'oro e d'argento, vi collocò il prezioso tesoro, il corpo di Pietro.

  A076000014 

 L'urna di s. Pietro così chiusa non si riaprì mai più e fu sempre oggetto di venerazione presso tutta la cristianità.

  A076000016 

 In tutto questo tempo, {29 [393]} in mezzo a tante ristorazioni e a tanti lavori di costruzione, le reliquie di s. Pietro non soffrirono alcuna traslazione, nè l'orna, nè la sopracassa di bronzo furono smosse, neppure la cripta fu aperta.

  A076000017 

 I viaggiatori che si recano a Roma per {30 [394]} visitare la gran basilica di s. Pietro in Vaticano, al primo vederla restano come incantati, e i personaggi più celebri per ingegno e scienza, giunti nei loro paesi non sanno darne se non una debole idea.

  A076000018 

 Principi, re, monarchi e imperatori hanno contribuito ad ornare questo edifizio maraviglioso {31 [395]} con magnifici doni da loro inviati alla tomba di s. Pietro, e spesso da loro medesimi portati colà dai più lontani paesi.

  A076000021 

 (V. Vita di s. Pietro del sac. Bosco Giovanni).


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000036 

 Queste parole vanno d'accordo con quelle che aveva già dette altra volta a S. Pietro concedendogli il primato della sua Chiesa.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000001 

 Che bello spettacolo sentir lodare Iddio, pregare al sepolcro apostolico, raccomandare Pio IX, in tante lingue! Alla Basilica di S. Pietro pregai, e pregai per me, e per tutti i miei amici, che siete voi, o cari miei lettori.

  A088000001 

 Ed ora là attorno a quella cattedra di Pietro, a dire al suo successore: per Te, e per quello che tu approverai o condannerai, saremo pronti a sopportare di nuovo altri è più terribili dolori.

  A088000001 

 Pensate se ne ho da raccontarvene, sono stato a vedere Roma, le feste del centenario dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, il Papa! Ma come, come! dirà qualcheduno de' miei lettori, tu pure, o galantuomo, hai intrapreso un viaggio così lungo e così pericoloso? Oh bella! aveva forse da aspettare ad un altro centenario per andarvi? Forse allora non ci sarebbero più {3 [313]} stati tanti miei amici, non ci sarebbe più stato l'adorabile Pio IX, che ne ebbe la felice inspirazione; e poi chi sa se da qui a cent'anni io avrei ancora avuto la bella compiacenza di parlarvi.

  A088000006 

 Visitai ancora una volta s. Pietro, baciai ossequioso il suo Piede confessandomi a lui devoto ed all'angelico suo successore e partii.

  A088000006 

 Visitai la casa di s. Pudente abitata da s. Pietro, come si crede, per la prima volta che fu a Roma; fui al carcere Mamertino seconda abitazione di Pietro; bevetti alla fontana miracolosa che il medesimo santo fece scaturire per battezzare i suoi custodi; {8 [318]} vidi il Campidoglio, la via sacra, il foro romano, i diversi tempii di Roma antica; e fu chi mi mostrò la torre dove è tradizione che Nerone fosse asceso quando diede il fuoco a Roma, accusandone poi i cristiani.


don bosco-il galantuomo pel 1870.html
  A090000001 

 Sarà pure un grande spettacolo veder tanti e tanti Pastori, animati tutti da un medesimo sentimento, venire a Roma, come gli apostoli si radunarono a Gerusalemme agli inviti di s. Pietro, ed invocare il Padre dei lumi, e ridonare altra vita al mondo.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000007 

 S. Pietro era in prigione in Gerusalemme, e Iddio mandò un Angelo a {10 [10]} liberarlo miracolosamente dalle mani dei suoi nemici.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000028 

 Guardatevi altresì da quell'inganno del demonio quando vi suggerisce: questo fa pel mio compagno Pietro, quello conviene a Paolo.

  A105000179 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Gioanni Battista, a' santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A105000179 

 Perciò prego la Beata {86 [266]} Vergine Maria, il Beato:Michele Arcangelo, il B. Gioanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000032 

 Guardatevi altresì da quell'inganno del demonio quando vi suggerisce: Questo fa pel mio compagno Pietro, quello conviene a Paolo.

  A107000138 

 Io mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A107000138 

 Perciò prego la Beata Maria sempre Vergine, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signore Iddio nostro.

  A107000466 

 V. Cara Madre Maria, che nel trionfo del settimo Pio mostraste il vostro valido Patrocinio, stendete il vostro manto pietoso su tutta quanta la Chiesa e specialmente sul suo Capo Augusto il Sommo Pontefice; difendetelo in ogni tempo {162 [290]} contro gli assalti dei tanti suoi nemici; liberatelo dalle pene temporali ed assistetelo sempre, perchè possa condurre sicura al porto la navicella di S. Pietro e trionfare dei flutti orgogliosi, che tentano di sommergerla.

  A107001946 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A107001946 

 Il Vangelo e la testimonianza di diciannove secoli mostrano ad evidenza, che Gesù ha stabilito san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A107001946 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo.

  A107001951 

 Prima di Enrico VIII non si era mai parlato di Anglicanismo; prima di Pietro Valdo niuno mai nominò i Valdesi; prima di Calvino e Lutero non si era mai menzionato protestantismo o riforma, Luteranismo o Calvinismo.

  A107001952 

 Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che e successore di s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli.

  A107001968 

 R. Il capo dei Valdesi è Pietro Valdo negoziante di Lione.

  A107001970 

 Dopo Pietro Valdo si cambiò nuovamente coll'adottare che essa fece gli errori di Vielefo e di Huss.

  A107001970 

 Prima di Pietro Valdo mai non ne fu parola nel mondo.

  A107001973 

 D. Questi uomini Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A107001978 

 R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A107001982 

 R. Il Romano Pontefice è stato stabilito capo supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo.

  A107001983 

 D. Con quali parole Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo della Chiesa?.

  A107001984 

 R. Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo e fondamento della Chiesa con queste parole:.

  A107001985 

 D. Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?.

  A107001986 

 Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, {428 [556]} perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A107001986 

 R. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edificio.

  A107001987 

 D. Quale autorità diede il Salvatore a s. Pietro?.

  A107001988 

 R. Gesù Cristo diede a s. Pietro un'autorità assoluta, che suole denominarsi primato di onore e di giurisdizione, in forza di cui egli può comandare e proibire tutto ciò che giudica opportuno per nostro bene spirituale ed eterno.

  A107001990 

 R. Gesù Cristo diede tale autorità al capo della Chiesa colle parole dette a s. Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto ne' cieli; e tutto ciò che tu legherai sulla terra sarà anche legato nei cieli ( Matt.

  A107001995 

 D. Con quali parole Gesù Cristo diede questo primato a s. Pietro?.

  A107001996 

 R. Gesù Cristo diede a san Pietro questo primato colle parole già esposte e specialmente con quelle che leggiamo nel Vangelo di san Giovanni al capo XX.

  A107001997 

 Cioe Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de' suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire.

  A107001997 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a' suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi sapete che io vi amo.

  A107001997 

 Gesù ripigliò ancora: Simon Pietro, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato la terza volta sopra il medesimo punto rimase conturbato.

  A107001997 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A107001999 

 R. Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani; imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo, che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al lor pastore.

  A107002001 

 Egli è poi cosa chiara che l'autorità {430 [558]} di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici.

  A107002001 

 R. I Cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù hanno sempre creduto come verità di fede, che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli.

  A107002007 

 R. La dottrina dell'infallibilità pontificia si ricava dal Vangelo, e segnatamente dal capo 22 del Vangelo di s. Luca dove il Salvatore dice a s. Pietro: Ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga mai meno, e tu quando ti sarai riavuto dalla tua caduta conferma nella fede i tuoi fratelli.

  A107002010 

 Il Salvatore pregò per s. Pietro affinchè la sua fede non venisse meno; e siccome niuno oserà mettere in dubbio che la preghiera del Salvatore non ottenga il suo effetto, così niuno oserà mettere in dubbio, anzi ognuno crederà fermamente che non sarà per mancare la fede di Pietro, che perciò è infallibile.

  A107002011 

 Che Pietro è incaricato di confermare nella fede non solamente i semplici cristiani, ma i suoi stessi fratelli cioè gli Apostoli e tutti i vescovi loro successori.

  A107002012 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata {431 [559]} da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A107002014 

 R. Fu in tutti i tempi e da tutti i cattolici costantemente creduto all'infallibilità del successore di s. Pietro, del Vicario di Gesù C. I Romani Pontefici esercitarono sempre questa autorità suprema nelle controversie religiose, e tutti i veri Cattolici hanno rispettosamente accolto le loro dichiarazioni, quali verità da non più mettersi in discussione, come se fossero uscite dalla bocca stessa del divin Salvatore, di cui sono Vicari sopra la terra; ma non fu mai definita e proclamata verità di fede fino al Concilio Vaticano.

  A107002018 

 R. Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice con queste parole: « Noi definiamo che il R. Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi.

  A107002075 

 Il primato è dato a Pietro affinchè una sola Cattedra di Cristo sia mostrata ai Cristiani.

  A107002076 

 Dove è Pietro, cioè il Sommo Pontefice suo Successore, ivi trovasi la vera Chiesa di Gesù Cristo.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000132 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo; al Beato Gioanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A108000132 

 Perciò prego la Beata {92 [92]} Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.


don bosco-il giubileo.html
  A109000011 

 Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio.

  A109000013 

 Ed affinchè Dio così pregato, più facilmente presti l'orecchio alle nostre orazioni, non tralasciamo, Venerabili Fratelli, di ricorrere all'intercessione di coloro che già riportarono la palma, e specialmente e sempre invochiamo {12 [490]} l'immacolata Vergine Maria, madre di Dio, di cui non havvi più alta e più potente patrona presso Dio, e che è madre di grazia e di misericordia; quindi invochiamo il patrocinio de'Ss. Apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i Santi del cielo, che regnano con Cristo.

  A109000015 

 Dato in Roma presso San Pietro il dì 1° agosto dell'anno 1854.

  A109000042 

 Essa consiste in una grande venerazione avuta dai fedeli per una Chiesa di Roma dedicata a S. Pietro, principe degli Apostoli, ove era sepolto il corpo di questo Santo.

  A109000043 

 I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro

  A109000044 

 I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso S. Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene ed il sepolcro del Principe {23 [501]} degli Apostoli, traeva gente da tutte le parti del mondo.

  A109000048 

 Furono anche fatti venire altri individui vecchi e giovani di varie nazioni, i quali, interrogati dal medesimo Sommo Pontefice, tutti erano d'accordo nell'asserire che avevano sempre inteso a dire, che ogni anno secolare andando a visitare la Basilica di S. Pietro avrebbero lucrato grandi Indulgenze.

  A109000070 

 Nell'atto, che egli deputava S. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de'cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto in cielo, e ciò che tu legherai in terra, sarà similmente legato in cielo».

  A109000071 

 Ma queste parole mi paiono magiche: queste parole costituiscono S. Pietro capo della Chiesa, gli danno la {36 [514]}facoltà di rimettere i peccati, la facoltà di fare precetti, di concedere le Indulgenze, e ciò tutto in quelle poche parole!.

  A109000072 

 Ciò apparisce dacché il Signore gli diede le chiavi del regno de'cieli: Tibi dabo claves regni coelorum; e dalle parole con cui comandò a S. Pietro di pascolare, cioè di dispensare ai cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno: le quali parole del Salvatore vengono a conchiudere che il potere dato a S. Pietro ed a'suoi successori esclude ogni dubbio sulla facoltà di concedere le Indulgenze.

  A109000072 

 Le parole dette da Gesù Cristo a S. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere, costituisce S. Pietro capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle Sante Indulgenze.

  A109000073 

 Capisco benissimo, che con tali parole il Salvatore diede a S. Pietro grandi poteri, tra i quali la facoltà di rimetterò i peccati; ma non posso comprendere, che sia stata data la facoltà di dispensare le Indulgenze.

  A109000074 

 Se comprendete benissimo che con {37 [515]} quelle parole il Salvatore abbia dato specialmente a S. Pietro (come con altre simili diede pur agli altri Apostoli) la facoltà di rimettere i peccati, cioè di perdonare la pena eterna, dovremo dire che non sia stata data facoltà di rimettere la pena temporale per mezzo delle Indulgenze?.

  A109000083 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al He de'Visigoti, mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di S. Pietro, ed aveva entro di sè un po'di limatura delle catene di S. Pietro, affinchè, dice il Papa, ciò che aveva servita a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati {41 [519]}.

  A109000095 

 Il Sommo Pontefice, Clemente VI, per eccitare i cristiani di tutto il mondo all'acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de'meriti di sua passione, lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a'suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Con quanto rispetto e religione sia stato praticato l'anno del Giubileo, quando i tranquilli tempi della Chiesa permisero di celebrarlo con ogni solennità, lo attestano gli antichi ed i recenti monumenti della storia; imperocchè esso fu sempre riguardato come l'anno della salutare espiazione di tutto il popolo cristiano, come l'anno della redenzione e della grazia, della remissione e della indulgenza, nel quale si concorreva da tutto il mondo in quest'alma nostra città e Sede di Pietro, ed eccitati tutti i fedeli alle opere della pietà, si offerivano a salute delle anime abbondantissimi aiuti di riconciliazione e di grazia.

  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000016 

 Dato in Roma appresso s. Pietro il giorno 24 decembre, l'anno 1874, del nostro Pontificato vigesimo nono.

  A110000058 

 Ciò apparisce da molti testi della sacra Bibbia e specialmente dalle parole dette dal Salvatore a san Pietro quando lo stabilì capo della Chiesa, dicendogli: - Tutto, quello che legherai sopra la terra, sarà legato in cielo; tutto ciò che scioglierai in terra, sarà anche sciolto in cielo (S. Matt. 18).

  A110000080 

 I primi Pontefici, che succedettero a s. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale {58 [254]} pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di s. Pietro

  A110000081 

 Imperciocchè fu sempre persuasione presso ai cristiani, anche dei primi secoli, che in determinati tempi visitando la chiesa di S. Pietro in Vaticano, dove era stato sepolto il corpo di quel principe degli Apostoli, si guadagnassero straordinari favori spirituali, che noi chiamiamo indulgenze.

  A110000082 

 I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso san Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene ed il sepolcro del principe degli Apostoli, traeva gente da tutte parti del mondo.

  A110000087 

 Dopo costui furono anche fatti venire altri individui vecchi e giovani di varie nazioni, i quali, interrogati dal medesimo Sommo Pontefice, tutti erano d'accordo nell'asserire che avevano sempre inteso a dire, che ogni anno secolare andando a visitare la Basilica di S. Pietro avrebbero lucrato grandi Indulgenze colla remissione di tutti i peccati.

  A110000107 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re dei Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di san Pietro, ed aveva entro di, sè un po' di limatura delle catene con cui era stato legato quel santo Apostolo, affinché, dice il Papa, ciò che aveva servito a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000056 

 Con queste parole il Salvatore costituisce s. Pietro capo della sua Chiesa e gli conferisce quella pienezza di potere, in forza di cui può stabilire tutto ciò che contribuisce al bene spirituale ed eterno.

  A111000056 

 Il Divin Salvatore disse a s. Pietro: tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inforno non mai la potranno vincere.

  A111000057 

 Dalla Santa Scrittura chiaro apparisce che gli agnelli ivi indicano tutti i fedeli cristiani, e le pecore sono i sacri pastori, che devono dipendere dal Pastore Supremo che è Pietro, e dopo di lui i suoi successori.

  A111000057 

 Dopo la risurrezione Gesù Cristo confermò quanto ivi è detto a s. Pietro.

  A111000057 

 Essendo egli comparso a' suoi Apostoli sulle rive del mare di Tiberiade, disse a s. Pietro: pascola le mie pecore, pascola i miei agnelli; pasce oves meas, pasce agnos meos.

  A111000062 

 Agli Apostoli succedettero altri vescovi, che sempre d'accordo e sempre dipendenti dal successore di s. Pietro governarono le varie Diocesi della cristianità.

  A111000062 

 Gli Apostoli poi esercitarono il loro Apostolato d'accordo e dipendenti da s. Pietro.

  A111000112 

 Anania e Saffira dicono una menzogna a s. Pietro e cadono ambidue morti sull'istante.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000001 

 Con esso i Vescovi acquistano il loro Capo e Direttore Supremo, la grande famiglia dei credenti ha di nuovo il Padre perduto, mentre il mondo Cattolico vede sotto ai propri occhi compiersi un fatto grande, che attesta la costante e non mai interrotta visibilità del Romano Pontefice da S.Pietro {3 [3]} fino all' attuale Leone XIII. Di modo che se si dimanda da chi questo Pontefice abbia ricevuta l' autorità che esercita, le verità che insegna, la fede che propone, Egli risponde che le ha ricevute dal suo antecessore Pio IX, e questi da un altro Pontefice, e così come dalla mano di uno alla mano dell' altro si rimonta fino al Principe degli Apostoli costituito dal medesimo Gesù Cristo per Capo Supremo della Chiesa, Pastore di tutti gli altri Pastori.

  A113000014 

 Gesù allora ripigliò: E voi chi dite che io sia? A questa domanda Pietro a nome di tutti gli Apostoli prende la parola e risponde: Voi siete il Cristo, Figliuolo di.

  A113000014 

 Piacque oltremodo a Gesù Cristo questa giustissima risposta, e quasi per premiare 1' Apostolo, così gli disse: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fonderò la mia Chiesa, e le porte, ossia le potenze dell' Inferno, non la potranno vincere.

  A113000014 

 Pietro taceva.

  A113000014 

 XVI.) Con queste parole Gesù Cristo {11 [11]} promise di dare a Pietro la Suprema Autorità, la quale poi gli conferì difatto dopo la sua risurrezione.

  A113000015 

 Alla porta della Città i gabellieri, ossia gli esattori del governo, tirarono Pietro in disparte e gli dissero: Il tuo maestro paga egli il tributo? - Certamente che si, rispose Pietro.

  A113000015 

 Nello spazio di tempo che passò dalla promessa al pieno suo adempimento, Gesù manifestò a più riprese il suo particolare disegno sopra la persona di Pietro, quantunque egli non fosse stato nè il primo a seguirlo, nè il più avanzato in età.

  A113000015 

 Un giorno il Salvatore scostatosi alquanto dagli altri Apostoli, entrava con s. Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa di lui.

  A113000016 

 Como lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a sè {12 [12]} e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli, che pagano il tributo? Sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei.

  A113000017 

 In questo tatto i Santi Padri ammirano l' onor grande che Gesù Cristo fece a Pietro eguagliandolo a se medesimo, mostrandolo apertamente suo Vicario.

  A113000018 

 In quella memoranda sera {13 [13]} Gesù Cristo volto a Pietro gli disse che il demonio aveva ordito a lui e a tutti gli altri Apostoli una terribile tentazione; che li avrebbe bersagliati, o come Egli si espresse, crivellati siccome si fa del grano nel vaglio, e che essi perciò gli avrebbero voltato le spalle ed abbandonato.

  A113000018 

 Ma chi porgerà consiglio agli altri Apostoli affinchè non si perdano? Chi li chiamerà al buon sentiero? Chi insomma li confermerà nella fede? Gesù lo disse: Egli è s. Pietro, e perciò soggiunse: Ma io ho pregato per te, o Pietro, affinchè non venga meno la tua fede; e tu quando ti sarai ravveduto conferma i tuoi fratelli.

  A113000018 

 Mostrò ancora che Egli eleggeva Pietro a Capo della Chiesa nell' ultima cena.

  A113000019 

 Con queste parole Gesù Cristo confermò la promessa già fatta a Pietro di eleggerlo Papa, di pregare per lui, che la sua fede non avrebbe mai mancato, che è quanto dire che sarebbe infallibile nelle cose di domina e di costumi.

  A113000019 

 {14 [14]} Finalmente prima di salire al Cielo Gesù adempì perfettamente la divina promessa, e terminò la sua elezione dando a Pietro piena autorità sopra tutta la Chiesa, comandandogli di pascere e reggere gli agnelli e le pecore, cioè non solo i semplici fedeli ma i Sacerdoti e i Vescovi eziandio: Pascola i miei agnelli; pascola le mie pecore.

  A113000021 

 Pel tempo che s. Pietro si recava in diversi paesi a predicare il Vangelo, lasciava s. Lino per suo Vicario.

  A113000021 

 Perciò diciamo che i primi Papi vennero designati dall' Apostolo Pietro coll' approvazione del Clero e del popolo Cristiano di Roma.

  A113000021 

 S. Pietro governò la Chiesa tre anni da Gerusalemme, per sette anni da Antiochia, di poi trasportò la sua Sede in Roma Capitale del mondo.

  A113000025 

 Conchiudendo adunque il punto della elezione Pontificia, diciamo che i primi Papi furono eletti dallo stesso S. Pietro coll' approvazione del Clero e del popolo cristiano.

  A113000028 

 Nell' uso ecclesiastico poi il Conclave è una grande Sala, oppure una Cappella in un palazzo ove si radunano, e si racchiudono i Cardinali per compiere ed effettuare la grande opera della elezione del Vicario di Gesù Cristo, del Successore di {24 [24]} S. Pietro, del Padre comune dei fedeli.

  A113000032 

 Altro fatto di acclamazione succedette nella elezione di s. Gregorio VII. Mentre questo Pontefice nella Basilica Lateranese celebrava le esequie del defunto Alessandro II, tutti con una voce esclamarono: S. Pietro elegge Ildebrando.

  A113000043 

 Vuolsi da alcuni che sia stato stabilito da s. Lino, immediato successore di s. Pietro.

  A113000044 

 I Pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal Principe degli Apostoli ricevono {36 [36]} i Pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa.

  A113000044 

 Raccolti poscia dal sepolcro dell' Apostolo i paliti sono infine benedetti dal Papa la Vigilia dei Ss. Pietro e Paolo, e Bendati secondo il bisogno ai novelli Arcivescovi, che dovendone essere Insigniti ne fanno domanda.

  A113000045 

 Questo Anello è così chiamato perchè porta sopra scolpita la imagine di s. Pietro in atto di pescare.

  A113000046 

 Antichissimo è l' uso del Pastorale, e si sa che san Pietro lo diede fra gli altri a sant' Ermagora nel consacrarlo vescovo di Aquileia.

  A113000048 

 Vi è tradizione, che s. Pietro, avendo consacrato a vescovo di Treviri santo Eucherio, gli consegnasse il proprio Pastorale.

  A113000050 

 - S. Pietro, dopo di aver governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, per divino consiglio partì alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell' anno quarantadue dell' E. V. e al diciotto Gennaio vi piantava sua dimora.

  A113000050 

 Cattedra di S.Pietro.

  A113000051 

 Questi in premio del benefizio ricevuto condusse s. Pietro nella propria casa, ove gettò le fondamenta della Chiesa Romana.

  A113000053 

 Dall' aver s. Pietro esercitato l' apostolico ministero sulla Cattedra in Roma ne venne che per Cattedra o Sede Romana s' intenda spesso la potestà o giurisdizione di s. Pietro e de' suoi successori.

  A113000054 

 Per onorare la preziosa reliquia della Cattedra materiale di s. Pietro, e il giorno memorando, in cui questo {41 [41]} Apostolo gettò le fondamenta della Chiesa Romana, si celebra ogni anno una festa particolare al 18 gennaio.

  A113000057 

 La Cattedra di S. Pietro ha pure gli anelli ai due lati, i quali fanno vedere che quella era una sedia gestatoria.

  A113000057 

 Sebbene non sia certo che s. Pietro per quel tempo vi venisse portato, è per altro fuor di dubbio che l' uso della Sedia gestatoria si trova nel quarto secolo sotto s. Damaso papa nel 376.

  A113000063 

 - Loggia della Benedizione è un edifizio aperto e sostenuto da colonne fuori del tempio di S. Pietro in Vaticano e delle principali basiliche.

  A113000065 

 Nel Giovedì Santo e nella Domenica di Pasqua la Benedizione Pontificia viene data dal Papa dalla Loggia di S. Pietro in Vaticano; nel dì dell' Ascensione dalla Loggia di S. Giovanni in Laterano; nel dì dell' Assunta da quella di S. Maria Maggiore.

  A113000072 

 Il 10 fu trasportato in S. Pietro nella cappella del SS. Sacramento presso al cancello, in modo cheipiedi del S. Padre potevansi baciare dai fedeli, che innumerabili affluivano nella Basilica vaticana, tutti ansiosi di poter rimirare l' ultima volta la salma di colui, che da quasi un secolo formava la maraviglia del mondo.

  A113000075 

 Chi dalla porta maggiore della Basilica Vaticana avesse portato lo sguardo per l' immensa piazza di S. Pietro avrebbe ripetute le enfatiche parole di altri tempi: Qui si sono aperte le porte del cielo.

  A113000078 

 Ve ne furono che per quattro giorni intieri sopportarono urti, freddo, vento, pioggia e fame quasi da cadere sfiniti ad unico fine di poter entrare pochi momenti in S. Pietro, e rimirare ancora un istante 1' angelico volto del grande Pio IX.

  A113000084 

 Una commissione composta dei {54 [54]} Cardinali Pecci, Simeoni, Sacconi, Borromeo, Di Pietro e assistita dagli architetti Vespignani e Martinucci, fu destinata ad esaminare quale parte di quei grandiosi edifizi potesse in pochissimo tempo accomodarsi per accogliere ed ospitare quei numerosi personaggi per un tempo indeterminato.

  A113000112 

 Omessi pertanto questi uffici di cortesia, i Card. Capi d' Ordine, che sono per 1' Ordine dei Vescovi, il Cardinal Di Pietro supplente del Cardinale Amat infermo; per l' Ordine dei Preti, il Cardinal Schwarzenberg; e per l' Ordine dei Diaconi, il Cardinal Caterini, procedettero alla visita interna del luogo del Conclave; e Monsignor Ricci-Paracciani, Governatore, ne fece la visita esterna {62 [62]} per accertare che tutto fosse in ogni parte conforme al prescritto dalle Costituzioni Pontificie.

  A113000134 

 Al tempo stesso tutte le campane di S. Pietro suonarono a festa.

  A113000135 

 Per le vie e per le piazze è incessante 1' accorrere di popolo e di carrozze; ed in poco d' ora la Basilica di S. Pietro è stivata da moltitudine immensa.

  A113000136 

 Al festivo suono delle campane di {70 [70]} S. Pietro, Monsignor Governatore, il Principe Maresciallo, i Prelati e gli altri personaggi addetti alla custodia delle Ruote, accorsero alla porta principale del Conclave e colà dalle acclamazioni interne si ebbero la lieta conferma.

  A113000137 

 La maestosa Basilica Vaticana, e la vastissima piazza di S. Pietro non tardarono ad essere gremite di gente di ogni condizione.

  A113000152 

 La solennità dell' Incoronazione si suole fare in giorno di Domenica in qualcuna delle Basiliche di Roma, e quando i tempi lo permettono in San Pietro in Vaticano o in S. Giovanni Laterano.

  A113000169 

 Dopo il Confiteor, il Santo Padre ritornava alla Sedia gestatoria e gli si presentavano colla mitra in capo i tre Cardinali seniori Di Pietro, Sacconi e Guidi, i quali recitavano ciascuno Super electum Pontificem una preghiera prescritta dal Rituale Romano.

  A113000171 

 Ricevi il Pallio, cioè la pienezza della Pontificale potestà, ad onore di Dio Onnipotente, e della gloriosissima Vergine Maria Augusta di Lui Madre, e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e della Santa Romana Chiesa.

  A113000181 

 Rientrato il Santo Padre nell' Aula dei Paramenti, e deposte le vesti Pontificali, restò circondato da tutto il Sacro Collegio; e il Cardinale Di Pietro, sotto Decano, pronunciava alla sua presenza il seguente indirizzo:.

  A113000212 

 Noi crediamo che il divin Salvatore facesse pure le sue delizie nel trattenersi col suo ministro, e gli piovesse in seno le grazie più belle, come a futuro suo Vicario, come a Duce, a Pastore Supremo di tutti i fedeli, come a coraggioso Pilota che un giorno guidar doveva la nave di Pietro al porto di eterna salute.

  A113000228 

 Quindi all'annunzio che il Cardinale Pecci era stato assunto al trono di s. Pietro, il clero di Perugia ne godette altamente; ma pel grande affetto che gli portava, non sapendosi rassegnare a non averlo più per suo particolar Pastore, domandò ed ottenne per sommo favore che egli da Papa continuasse tuttavia ad essere Vescovo di Perugia, e ne fu esaudito.

  A113000238 

 Mentre si operava lo spoglio dello scrutinio che stava per porlo sulla Cattedra di s. Pietro, all'udire che il suo nome usciva più frequentemente dall'urna, e che tutte le probabilità lo designavano già come il Successore di Pio IX, vidi grosse lagrime scorrergli dagli occhi, e la sua mano lasciò cadere la penna ch'egli aveva adoperato.

  A113000253 

 Nacque in Roma al 10 gennaio 1806, parente del Cardinale Di Pietro, che tanto si segnalò a gloria della Chiesa Cattolica sotto il primo Impero napoleonico.

  A113000253 

 Per la morte del Cardinale Altieri, vittima della sua carità verso i colerosi, il cardinale Di Pietro otto alla sede suburbicaria di Albano, e sul finire del 1876 divenne Vescovo di Porto e S. Rufina, e sotto decano del Sacro Collegio.

  A113000257 

 Abbiamo di lui opere pregevolissime e di aureo gusto: Degli Istituti di carità e la Petreide, che è uno stupendo poema latino, in cui si descrivono coi trionfi di san Pietro quelli de' suoi successori e della Chiesa cattolica.

  A113000264 

 Ai ricchi regala sempre una delle sue opere, e se le fa pagare, per distribuirne il prezzo ai poveri o al Danaro di S. Pietro.

  A113000270 

 Fu traslato da Armagh all'Arcivescovato {174 [174]} di Dublino nel maggio 1852 e fatto Cardinale del titolo di San Pietro in Montorioil 22 giugno 1866.

  A113000273 

 Al suo ritorno andò Nunzio a Napoli, e, per la promozione alla sacra porpora del cardinale Di Pietro, venne trasferito a Lisbona.

  A113000274 

 Rimasto a Roma, Pio Nono, per rimunerarlo de' suoi servigi, lo creò e pubblicò {180 [180]} Cardinale dell'Ordine dei preti nel Concistoro del 13 marzo 1868, conferendogli il titolo di San Pietro e Marcellino.

  A113000279 

 E si deve a lui se si riscossero in quella parte della Francia si cospicue offerte per il Denaro di S. Pietro, da potersi meritamente l'archidiocesi di Cambrai proporre a modello di generosità nel soccorrere il Vicario di Gesù Cristo.

  A113000287 

 Da modesta famiglia nacque Pietro Giannelli in Terni, addì 11 agosto 1807.

  A113000296 

 Fra i principali citiamo le sue dissertazioni sull'antico tempio di Salomone in Gerusalemme, il nuovo volgarizzamento poetico di Giona, la sua illustrazione della canonizzazione dei martiri giapponesi, quella della statua di bronzo del Principe degli Apostoli nella Basilica Vaticana, quella dell'anno LXVII dell'era volgare, in occasione del centenario di San Pietro, gli Atti del martirio di Santa Cecilia, ecc.

  A113000300 

 Mentre era Vescovo di Siguenza, monsignor Benavides dimostrò {220 [220]} spesso il suo affetto al Santo Padre Pio IX, e nella sua lettera del 12 luglio 1859 gli offeriva se stesso, la sua casa e tutte le cose sue in testimonianza del rispetto dovuto alla sacra sua persona, e di "intima adesione e cordiale sommessione alla Cattedra di San Pietro, ed ossequiosa obbedienza al Vicario di Gesù Cristo.

  A113000303 

 Dopo 16 anni di episcopato Pio IX, volendo provvedere l'insigne Chiesa di Capua, rimasta da otto anni senza Pastore, per la morte dell' eminentissimo Cardinale Giuseppe Cosenza, morto il 30 di marzo 1863, il 24 novembre 1871 ne preconizzava Arcivescovo monsig. Apuzzo, che il 12 marzo 1877 creava Cardinale di Santa Chiesa, del titolo presbiterale di Sant'Onofrio, destinandolo a far parte delle Congregazioni del Concilio, dei Riti, delle Indulgenze e sacre Reliquie e della Fabbrica di San Pietro.

  A113000305 

 Intervenne in Roma alla canonizzazione dei martiri giapponesi nel 1802, al centenario dei santi apostoli Pietro e Paolo nel 1867, ed al Concilio Vaticano nel 1869, e si ricordano ancora i suoi dotti ed eloquenti discorsi in quell'augusta assemblea.

  A113000344 

 Nè pago di ciò, il Pontefice, cumulando le sue grazie, nominò il Cardinale arciprete della patriarcale basilica vaticana, prefetto della fabbrica di San Pietro, e lo ascrisse alle Congregazioni del Concilio, dell'Immunità ecclesiastica, alla Concistoriale ed alla Cerimoniale, conferendogli inoltre varie distinte protettone e nobilissimi incarichi.

  A113000345 

 " Il suo palazzo in Roma è aperto a tutti, e colà convengono i primarii rappresentanti del mondo cattolico, che si recano a Roma per venerare la tomba di S. Pietro e rendere atto di ossequio al suo successore.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000047 

 Questa donna soleva recarsi, come facevano gli altri cristiani, alla tomba di s. Pietro per dimandare da Dio fortezza nella fede, e fu appunto sorpresa nell'atto che faceva colà orazione.

  A114000191 

 Ma come il Signore mandò un Angelo a spezzare le catene di s. Pietro così fece a quelle del nostro Santo.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000002 

 I cattolici soltanto riconoscono Gesù Cristo per capo invisibile, e per capo visibile il sommo Pontefice successore di s. Pietro, stabilito dal medesimo Salvatore a governare la Chiesa come suo vicario sopra la terra: tu es Petrus et super hanc petram oedificabo Ecclesiam meam; Matt. 16, 18.

  A116000003 

 Che anzi furono sempre giudicati eretici coloro che si opposero agli insegnamenti di questo capo supremo; perchè tutti hanno costantemente creduto e professato che dove c'è il successore di S. Pietro, là vi è la vera Chiesa di G. C. Ubi Petrus ibi Ecclesia; S. Ambrogio.

  A116000004 

 Per esempio i Luterani, i Calvinisti, i Valdesi possono al più vantar la loro visibilità fino a Calvino, a Lutero, a Pietro Valdo, cioè a trecento o cinque cento anni al più: se cerchiamo più in antico non si può trovare neppur uno che abbia professato quella religione o quel culto che essi professano.

  A116000071 

 Leggesi a questo proposito che s. Anacleto memoriam beati Petri construxit, cioè che quel Pontefice costrusse una piccola chiesa sopra la tomba di s. Pietro per conservare la memoria del luogo ove il principe degli apostoli era stato sepolto.

  A116000072 

 Così pure quando si nomina la confessione di s. Pietro in Vaticano s'intende quel luogo della Basilica vaticana ove riposa il corpo di s. Pietro.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000017 

 Fra queste scale ed il Clivo Sacro era il carcere di cui parliamo, che oggi ancora {11 [11]} in parte esiste cangiato in cappella perchè fu santificato dai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, fu teatro dei miracoli e strepitose conversioni da loro operate.

  A117000017 

 Si designa col nome di S. Pietro in carcere.

  A117000021 

 In questo vedesi un altare, una colonna di granito, alla quale dicesi che venissero legati i rei, ed una sorgente d'acqua fatta scaturire da S. Pietro a fine di battezzare i Ss. Processo e Martiniano custodi della prigione.

  A117000027 

 Ambedue hanno una configurazione che si avvicina a quella del triangolo; non sono tuttavia eguali in estensione: maggiore è quella posta di fronte al Celio, sulla quale è celebre la chiesa di S. Pietro in vinculis e di S. Martino: l'altra è minore; ivi è la basilica Liberiana o di S. Maria Maggiore.

  A117000060 

 Sul dorso di questo monte è fondata la magnifica basilica del principe degli apostoli S. Pietro.

  A117000062 

 In sulle rive di questa fu martirizzato il più grande uomo del mondo, il vescovo dei vescovi, il pastore dei pastori, il primo vicario di G. C., il primo sommo Pontefice, S. Pietro.

  A117000093 

 Fra gli altri è maravigliosa la costanza con cui un giovane di nome Pietro sostenne tormenti che destano spavento al solo udirli.

  A117000106 

 Massimiano allora mosso da sdegno consegnò i due diaconi al prefetto che li fece chiudere nel carcere Mamertino, che è quella famosa sotterranea ed oscura prigione, dove furono tenuti lungo tempo i santi apostoli Pietro e Paolo.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000008 

 S. Sisto è il 25° nella serie de' Pontefici da s. Pietro a lui.

  A118000044 

 L'apostolo Pietro, vostro antecessore, mandò prima di sè al cielo il diacono s. Stefano, così voi, o padre santo, fate conoscere il vostro coraggio nella persona del vostro figlio, ed offerite al Signore colui che voi avete ammaestrato.

  A118000121 

 S. Pietro Damiano, cardinale e dottor di santa chiesa, raccontò una maravigliosa guarigione seguita nella persona di un Imperatore di Costantinopoli.

  A118000123 

 Ma quale non fu la sua sorpresa quando vide intorno a sè la moglie, {56 [324]} i suoi famigli, i suoi cortigiani amici? Colmo di allegrezza si prostrò a terra e ringraziò Iddio del favore che aveva ottenuto ad intercessione del glorioso martire s. Lorenzo ( S. Pietro Dam.

  A118000130 

 Come già un angelo avea rotte le catene da cui s. Pietro era legato in prigione, cosi egli sentissi spezzare le catene ed i ceppi.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000064 

 Quando questo glorioso successore di s. Pietro esalava in Gaeta, i buoni fedeli, ad imitazione di quanto operavano i primitivi cristiani verso del Principe degli Apostoli, andavano a gara non solo nell'innalzare fervide preci all'Altissimo, affinchè gli alleviasse le fatiche, {303 [303]}.

  A122000108 

 Il Santo Padre giunse accompagnato dagli emi-nentissimi Cardinali Bilio, Pacca e Ledokowski, nonché dalla nobile sua anticamera, ove notavansi pure parecchi Prelati stranieri, tra i quali monsignor Pietro Ceccarelli, parroco di San Nicolas de los Arroyos.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000004 

 In questo albergo di beneficenza recavansi il giorno dell'Annunziata due membri del Comitato dell'opera del Danaro di S. Pietro, colà chiamati dal benemerito fondatore di quell'Oratorio.

  A125000007 

 Si protestano affezionatissimi figli alla medesima, e malgrado gli sforzi dei malevoli per allontanarci dall'unità cattolica noi dichiariamo di riconoscere nella Santità Vostra il successore di San Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, a cui chi non è unito va eternamente perduto.

  A125000024 

 Quando questo glorioso successore di s. Pietro esulava in Gaeta, i buoni fedeli, ad imitazione di quanto operavano i primitivi cristiani verso del Principe degli Apostoli, andavano a gara non solo nell'innalzare fervide preci all'Altissimo, affinchè gli alleviasse le fatiche, addolcisse le pene dell'esiglio e presto lo ridonasse alla sua sede, ma inoltre vedevano secondo le loro forze di concorrere a fornirgli que' mezzi materiali che erano indispensabili per condurre vita meno dura in terra non sua.

  A125000084 

 Rorenco, dopo aver accennato la comparsa di Pietro Valdo nel 1160, continua: - Havvi chi vuole presupporre, che alcuni de' Valdesi o poveri di Lione, scacciati da Lione, se ne fossero sin da quei tempi, 1160, ritirati nella valle di Angrogna; ma credo che si siano solamente trattenuti nel Delfinato».

  A125000092 

 Claudio non solo non confessa tal cosa, ma la rigetta come favola, e afferma positivamente che i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo».

  A125000097 

 Domenica pertanto, alle tre e mezzo pomeridiane, Monsignor Giovanni Pietro Losana, Vescovo di Biella, si recava all'oratorio di S. Francesco di Sales per fare la pia funzione.

  A125000149 

 - Per esempio, i protestanti vorrebbero negare la primazia a S. Pietro, e darla a S. Paolo; e loro si risponde col far notare come gli Apostoli {41 [41]} riconobbero sempre S. Pietro per loro capo e loro giudice nelle controversie religiose, e come lo stesso S. Paolo andò in Gerusalemme per visitarlo e dargli conto della sua predicazione, e così venerare in Pietro il vicario di Gesù Cristo.

  A125000157 

 Ivi, lasciando a parte le complicate questioni che non fanno pel suo scopo, sulle traccie dei più accreditati scrittori delle antichità cristiane, tesse una storia ecclesiastica di circa trent'anni, cioè dall'anno 70 di Gesù Cristo al 103, che corrisponde al regno di questi tre primi successori di S. Pietro.

  A125000158 

 , come S. Lino comandò alle donne di andare in chiesa col capo coperto, ma si nota subito che tal cosa fu ordinata per comando di S. Pietro, e siccome pure aveva già comandato S. Paolo.

  A125000204 

 Primeggiano fra gli altri due preziosissimi rappresentanti uno S. Pietro, l'altro S. Paolo offerti dalla munificenza del regnante Pio IX.

  A125000212 

 Ecco i cinque fascicoli dell'anno 11° di questa lodevolissima associazione che comincia dal mese di marzo: «1° Dialoghi popolari sopra alcuni errori del giorno in fatto di religione; 2° Il Pontificato di S. Caio Papa e martire per cura del sacerdote Bosco Giovanni; 3° e 4° Cenni storici sulla vita del sacerdote Giovanni Maria Vianney, parroco d'Ars, raccolti dal sacerdote canonico Lorenzo Gastaldi, teologo collegiate; 5° Vita ed istituto di S. Angela Merici per Giuseppe Frassinetti, priore a S. Sabina in Genova; 6° Antonio, ossia il buon padre di famiglia, versione italiana del sacerdote Pietro Bazetti».


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000116 

 Don PIETRO BARICCO,.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000054 

 Gibelli Pietro, lire 10.

  A127000057 

 - Tesserete Pietro Nobile offre al S. Padre lire 12.

  A127000057 

 D. Pietro Laboranti con due altri sacerdoti, lire 10.

  A127000057 

 Teologo avvocato Carbone, D. Pietro Tacchini, D. Stefano Massarelli offrono lire 15; Michele Carbone, L. 10.

  A127000083 

 Essi si persuaderanno che la navicella di Pietro trovossi già tra marosi ben più fieri di quelli che oggi attraversa; e che appunto quando pare più terribile la burrasca, suole Iddio mandarle il navicellaio atto a sostenerla e condurla a salvamento.

  A127000139 

 Possano i santi, di cui, dopo l'Italia, fu la patria più feconda, un Domenico, un Ignazio, una Teresa, un Giovanni di Dio, un Raimondo, un Pietro d'Alcantara e tanti altri santi suoi protettori ottenerle quella pace e tranquillità che vanno sospirando tante buone famiglie spagnuole esuli e raminghe per l'Europa o viventi nel terrore e nello spavento nella Spagna stessa.

  A127000177 

 Difatto questo straordinario Pontefice è il primo Papa che esercitò il suo ministero ecclesiastico in America innanzi di salire sulla Cattedra di Pietro.

  A127000179 

 In questa medesima città di Montevideo ricevemmo, con grande nostra sorpresa e consolazione, lettere del dottor sacerdote Pietro Ceccarelli, modenese, vicario foraneo della città di S. Nicolas, zelante promotore della nostra missione.

  A127000275 

 Il presente Vendesi ai non associati alla Biblioteca suddetta, centesimi 75, in Torino, dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano; in Sampierdarena, presso l'Ospizio di San Vincenzo de' Paoli, e a Nizza Marittima nella casa del patronato di San Pietro.

  A127000320 

 Mandasi franco di posta per lire 8 dalla libreria dell'Oratorio stesso, via Cottolengo, numero 32; da San Pier d'Arena, Ospizio San Vincenzo de' Paoli; e da Nizza Marittima, Patronato di San Pietro.

  A127000348 

 All'ingresso della chiesa eravi inghirlandato un bel dipinto del Santo Padre, e sotto un tavolino, dove ciascuno, senza essere invitato da nessuno, poneva l'obolo che credeva, e, malgrado i tempi critici e terribili, in che si trovano adesso qui, hanno dato pel Danaro di S. Pietro la bella somma di 26,000 pesos.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000402 

 Erano le dodici meridiane del 9 corrente mese, ed i missionari salesiani erano tutti schierati in forma di semicircolo nella sala vicina a quella in cui Sua Santità suole fare i ricevimenti privati, quando loro apparve il Santo Padre, accompagnato dagli eminentissimi Asquini, Catterini, Franchi e Di Pietro, da molti Prelati, Vescovi ed Arcivescovi.

  A127000468 

 P. Pietro da Quinto, cappuccino.

  A127000481 

 Santi Pietro e Paolo (borgo San Salvario).

  A127000489 

 Egli è monsignor Pietro Ceccarelli, che da Roma andò poi nella Repubblica Argentina, e divenne parroco di S. Nicolas de los Arroyos, ed in quella seconda patria opera prodigi di zelo, acclamato da tutti pel suo ingegno, per la sua eloquenza, per la sua carità.

  A127000489 

 Noi abbiamo in Torino un illustre avvocato modenese, il quale, abbandonato il foro, entrò nella sacerdotale milizia, e nel centenario di S. Pietro celebrò la santa messa.

  A127000489 

 Prima di abbandonare Torino l'illustre Monsignore, che dove passa suole lasciar sempre le traccie del suo bell'ingegno, dell'animo suo generoso e della sua operosissima fede, volle egli aprire il concorso sul libro relativo a S. Pietro, è ne dettò i termini e le condizioni nella seguente lettera:.

  A127000489 

 Pubblicando il concorso promosso nell' Unità Cattolica dal marchese Giulio Merenghi per un libro sopra S. Giuseppe, manifestavamo il desiderio che più tardi qualche buon cattolico aprisse un altro concorso per un libro sopra S. Pietro, Principe degli apostoli.

  A127000491 

 Io pertanto di buon grado offro un premio di lire MILLE a chi scriverà in modo semplice e popolare il miglior libro su S. Pietro principe degli Apostoli.

  A127000491 

 La semplicità e la popolarità tuttavia non dovrà essere tale da escludere che siano trattate o nel corpo del libro, od in apposite appendici, chiaramente e con solidi argomenti la venuta di S. Pietro in Roma e l'infallibilità pontificia.

  A127000492 

 1° I manoscritti dovranno essere anonimi e segnati da due testi sopra San Pietro, scritturale l'uno, e ricavato l'altro dai Santi Padri.

  A127000521 

 Il reverendissimo Vescovo di Mantova, monsignor Pietro Rota, avendo ricevuto le mille lire che un buon cattolico ha promesse a chi scriverà meglio una vita di San Paolo, le ha spedite a noi, per rimetterle poi a chi vincerà il premio.

  A127000530 

 Il Santo Padre giunse accompagnato dagli eminentissimi Cardinali Bilio, Pacca e Ledokowski, nonché dalla nobile sua anticamera, ove notavansi pure parecchi Prelati stranieri, tra i quali monsignor Pietro Ceccarelli, parroco di San Nicolas de los Arroyos.

  A127000531 

 - Dopo riceveva una relazione in iscritto dello stato delle Missioni salesiane in America; una copia stampata dell'inaugurazione del Patronato di San Pietro in Nizza marittima, ed un'altra copia dell'Opera di Maria Ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.

  A127000551 

 Il 1° di agosto, festa di san Pietro in Vincoli, don Bosco, fondatore dei Salesiani, eleggeva i più valenti della sua Congregazione, parte in Torino, parte in Piemonte od in Liguria, per esaminare i quattordici manoscritti che furono consegnati all'Oratorio di San Francesco di Sales, affine di concorrere ai due premii, l'uno proposto da monsignor Ceccarelli sulla vita di san Pietro, e l'altro da un cattolico per mezzo del Vescovo di Mantova sulla vita di san Paolo.

  A127000557 

 Col giorno 18 corrente gennaio scade il termine stabilito per la pubblicazione del risultato dei due concorsi a premio per le Vite dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, a norma dei programmi enunciati nei numeri 191 e 205 dell' Unità Cattolica dell'anno 1877.

  A127000587 

 Questi, scorgendo il mirabile progresso ch'egli faceva nella loro dottrina, concepivano le più grandi speranze {247 [247]} sopra di lui, e andavano lusingandosi che sarebbe divenuto un giorno un forte sostegno della setta di Pietro Valdo.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000015 

 Il capo della Chiesa è il sommo Pontefice ossia il Papa successore di S. Pietro e Vicario di G. C. sopra la terra.

  A129000016 

 Questo è il solo mezzo per non cadere nell'errore, secondo la promessa di G. C. che disse a S. Pietro: {10 [10]} ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno.

  A129000177 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata sempre Vergine Maria, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a' santi apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, che molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A129000177 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il B. Giovanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e {47 [47]} Paolo e tutti i santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.


don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html
  A130000005 

 Gesù disse a S. Pietro: Tu sei Pietro e sopra questa pietra fenderà la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno mai.

  A130000006 

 Questo disse a S. Pietro e ai suoi successori i Romani Pontefici e a nessun altro.

  A130000008 

 Siate intimamente persuase de queste grandi verità: deve c'è il successore di S. Pietro, là c'è la vera Chiesa de Gesù Cristo.

  A130000015 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa dal medesimo Gesù Cristo.

  A130000019 

 ° Non sono Apostoliche, perché non professano, anzi rigettano la dottrina degli Apostoli, e non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000024 

 Senza i pastori, dice il martire s. Ignazio, una congregazione di fedeli non si può chiamare Chiesa: sine iis Ecclesia non vocatur; e s. Ambrogio disse chiaramente: dove è Pietro, cioè il Papa, là vi è la Chiesa: ubi Petrus ibi Ecclesia, e per conseguenza dove non si trova il Papa alla {17 [201]} testa non vi può essere Chiesa di Gesù Cristo.

  A131000037 

 A s. Pietro succedettero altri Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai giorni nostri.

  A131000037 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX rimonta da un papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro principe degli apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo.

  A131000037 

 La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza che Gesù Cristo ha stabilito s. Pietro Capo della Chiesa ed esso cogli altri apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A131000042 

 Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli apostoli.

  A131000048 

 Anche la nuova Roma, Costantinopoli, bruttamente soggiacque all'errore; ma la Sede di s. Pietro sempre mai ne trionfò.

  A131000048 

 Essa viene appellata con questo nome perchè in essa esercitò la sua autorità s. Pietro principe degli apostoli; perchè egli la santificò coi suoi sudori, e col sangue suo.

  A131000048 

 La sola Sede di Roma, la Sede dell'apostolo Pietro si mantenne incorrotta nel corso di tanti secoli.

  A131000048 

 Le altre sedi perdettero {31 [215]} in seguito questo titolo, ma lo si mantenne alla sede di s. Pietro, alla sede del papa.

  A131000048 

 San Cipriano la chiama cattedra di s. Pietro, centro della verità e unità cattolica, capo, madre, maestra di tutte le chiese

  A131000050 

 La città di Roma è stata preparata dalla divina provvidenza per essere la Sede irremovibile del successor di Pietro.

  A131000050 

 Tuttavia è bene di sapere che nel caso che il Papa si dovesse allontanare da cotesta città, la Sede apostolica pur non cesserebbe di esistere, e colà si trasporterebbe dove è il Papa, perchè ubi Papa ibi Roma, e come dice s. Ambrogio, dov'è Pietro, ossia il Papa, là vi è la Chiesa.

  A131000052 

 Indispettito perchè alla morte di s. Fabiano non avevano eletto lui alla dignità papale, si fe' creare vescovo, si cercò degli aderenti, e con essi si distaccò dalla comunione di Cornelio, che era stato eletto a vero successore di s. Pietro.

  A131000053 

 - Contro dei fautori di divisioni si scaglia acremente s. Pietro nella sua seconda lettera, nella quale li chiama falsi profeti, dottori di menzogna, che si formano un partito colle loro bestemmie e promettendo libertà sono essi schiavi di corruzione

  A131000072 

 Convennero pertanto che lo Spirito Santo procede dal Padre e {56 [240]} dal Figliuolo; riconobbero che il Papa per divina istituzione è successore di s. Pietro e Capo Supremo di tutta la Chiesa; ammisero pure che era valida la consacrazione fatta in pane azimo, e così di altri punti.

  A131000074 

 Così quelli che non vollero conoscere la suprema autorità del Successore di s. Pietro dovettero sottomettersi {58 [242]} alla barbara oppressione e alla dura schiavitù dei maomettani.

  A131000078 

 In quest'epoca Pietro il grande, imperatore della Russia, geloso della grande autorità che godeva il patriarca nell'impero, abolì questa suprema dignità e in pieno consesso di vescovi russi proclamò se stesso patriarca e Capo della chiesa di tutti i suoi stati.

  A131000078 

 In questa misera condizione piombò la chiesa Russa ribelle all'autorità del Successor di s. Pietro, al Vicario di Gesù Cristo.

  A131000081 

 Gli apostoli adunque, specialmente s. Pietro e s. Paolo, possono dopo Gesù Cristo chiamarsi fondatori della Chiesa, e ad essi ogni cristiano deve professare grande riconoscenza e venerazione.

  A131000085 

 Egli però dopo essersi per {71 [255]} tre anni fatto vedere in persona alla testa dei suoi, dovendo abbandonare questa terra per ritornarsene al suo celeste Padre, scelse un uomo, s. Pietro, a fare le sue veci in questo mondo, che è il gran campo di battaglia.

  A131000086 

 Difatto a s. Pietro e a nessun altro degli apostoli Gesù Cristo disse in particolare: Sopra di te io fonderò la mia Chiesa; a nessun altro degli apostoli Gesù promise di consegnare e consegnò le chiavi del regno dei Cieli; ma sibbene al solo s. Pietro disse: Tibi dabo claves regni coelorum

  A131000086 

 Egli è difatto il successore di s. Pietro, il quale dal N. S. Gesù Cristo ebbe non solo in comune cogli altri apostoli l'autorità di apostolo e di vescovo

  A131000086 

 In fine al solo s. Pietro Gesù Cristo affidò la cura non solamente degli agnelli che sono i semplici fedeli, pasce agnos meos, ma dei vescovi stessi, figurati nelle pecore: pasce oves meas

  A131000086 

 [32]; al solo s. Pietro Gesù Cristo raccomandò di confermare i fratelli, e a questo fine disse che Egli aveva pregato in modo {73 [257]} speciale per lui, affinchè non venisse meno la sua fede.

  A131000087 

 E siccome Gesù Cristo questo ampio potere diede a s. Pietro pel bene della Chiesa, e s. Pietro doveva pur morire una volta, così questo potere supremo quale eredità doveva passare e passò difatto nei suoi successori, e nei papi si perpetuerà finchè duri la Chiesa, cioè sino alla fine del mondo.

  A131000089 

 - San Gregorio Nisseno scrive che per mezzo di Pietro Gesù Cristo diede ai vescovi la chiave dei celestiali onori.

  A131000089 

 - Sant'Innocenzo I {76 [260]} in una lettera scritta al concilio di Milevi dice che Pietro è autore del nome e dell'onore dei vescovi.

  A131000089 

 - Sant'Ottato vescovo di Milevi nell'Africa dichiara che Pietro solo ricevette le chiavi del regno dei Cieli da comunicare agli altri.

  A131000089 

 Questa verità cotanto onorifica pel successore di s. Pietro oltre dalla Sacra Scrittura di sopra citata viene pure chiaramente insegnata dai ss. Padri della Chiesa.

  A131000093 

 In questo caso Papa significherebbe colui che ha ricevuta la potestà dall'apostolo Pietro.

  A131000093 

 Quindi è che sotto Gregorio VII l'anno 1073 si tenne in Roma un concilio, nel quale fu stabilito che d'allora in poi il nome di papa si desse solamente al Romano Pontefice, siccome colui che è il supremo pastore di tutta la Chiesa, il padre di tutti i cristiani, e che riceve la potestà dall'apostolo Pietro, di cui è legittimo successore.

  A131000096 

 Giova qui notare che {85 [269]} l' antipapa non poteva godere nessuna autorità nella Chiesa, perchè Gesù Cristo, Dio di verità e principe della pace, non lo considerava per suo vicario, nè per successore di s. Pietro, e quindi nullo si rendeva tutto quello che egli comandava e decretava, a meno che il vero papa altrimenti disponesse per impedire maggiori mali.

  A131000098 

 - Il primo papa fu eletto da Gesù Cristo medesimo, il quale a preferenza di tutti {87 [271]} gli altri apostoli gettò i suoi sguardi sopra s. Pietro, e lui elesse a suo vicario in terra.

  A131000099 

 Con queste parole Gesù Cristo promise di dare a Pietro la suprema autorità, la quale poi gli conferi difatto dopo la sua risurrezione.

  A131000099 

 Gesù allora ripigliò: E voi chi dite che io sia? A questa domanda Pietro a nome di tutti gli apostoli prende la parola e risponde: Voi siete il Cristo, Figliuolo di Dio vivo.

  A131000099 

 Piacque oltremodo a Gesù Cristo questa giustissima risposta, e quasi per premiare l'apostolo così gli disse: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fonderò la mia Chiesa, e le porte, ossia le potenze dell'inferno non la potranno vincere.

  A131000099 

 Pietro taceva.

  A131000100 

 Alla porta della città i gabellieri, ossia gli esattori, tirarono Pietro in disparte e gli dissero.

  A131000100 

 Il tuo maestro paga egli il tributo? Certamente che si, rispose Pietro.

  A131000100 

 In questo fatto i santi padri ammirano l'onor grande che Gesù Cristo fece a Pietro egualiandolo a sè medesimo mostrandolo apertamente suo Vicario.

  A131000100 

 Nello spazio di tempo che passò dalla promessa al pieno suo adempimento, Gesù manifestò a più riprese il suo particolare disegno sopra la persona di Pietro, quantunque egli non fosse stato nè il primo a seguirlo, nè il più avanzato in età.

  A131000100 

 Un giorno il Salvatore scostatosi alquanto dagli altri apostoli entrava con s. Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa di lui.

  A131000100 

 {89 [273]} Come lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a se e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo? sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei.

  A131000101 

 Con queste parole Gesù Cristo confermò la promessa già fatta a Pietro di eleggerlo Papa.

  A131000101 

 In quella memoranda sera Gesù Cristo volto a Pietro gli disse che il demonio aveva ordito a lui e a tutti gli altri apostoli una terribile tentazione; che li avrebbe bersagliati, o come Egli si espresse, crivellati come si fa del grano nel vaglio, e che essi perciò gli avrebbero voltato le spalle ed abbandonato.

  A131000101 

 Ma chi porgerà consiglio agli altri apostoli affinchè non si perdano? chi li chiamerà sul buon sentiero? chi insomma li confermerà nella fede? Gesù lo disse: egli è s. Pietro, e perciò soggiunse: Ma io ho pregato per te, o Pietro, affinchè non venga meno la tua fede; e tu quando ti sarai ravveduto conferma i tuoi fratelli

  A131000101 

 Mostrò ancora che Egli eleggeva Pietro {90 [274]} a Capo della Chiesa nell'ultima cena.

  A131000102 

 Finalmente prima di salire al Cielo Gesù adempì perfettamente la divina {91 [275]} promessa, terminò la sua elezione dando a Pietro piena autorità sopra tutta la Chiesa, comandandogli di pascere e reggere gli agnelli e le pecore, cioè non solo i semplici fedeli ma i sacerdoti e i vescovi eziandio: pascola i miei agnelli; pascola le mie pecore

  A131000103 

 - Pietro dopo aver per tre anni governata la Chiesa da Gerusalemme, e per anni sette da Antiochia, trasportò la sua sede in Roma capitale del mondo, dove dopo aver ivi tenuta venticinque anni la sede pontificia, morì crocifisso per sentenza del crudele Nerone.

  A131000103 

 In questa città pel tempo che viaggiava nei diversi paesi predicando la religione di Gesù Cristo, Pietro lasciò suo Vicario s. Lino.

  A131000103 

 Perciò diciamo che i primi Papi vennero designati dall'apostolo Pietro coll'approvazione del clero e del popolo cristiano di Roma.

  A131000103 

 Quindi il giorno dopo al martirio di s. Pietro, Lino venne riconosciuto suo successore, e dopo di lui s. Cleto, e poi s. Clemente e s. Anacleto, i quali dallo stesso principe {92 [276]} degli apostoli erano già stati fatti suoi coadiutori nel reggimento della Chiesa Universale.

  A131000107 

 Conchiudendo adunque questo punto dell'elezione pontificia, diciamo che i primi papi furono eletti dallo stesso s. Pietro coll'approvazione del clero e del popolo cristiano.

  A131000108 

 Nell'uso poi il conclave è una grande sala, oppure una cappella in un palazzo, ove si radunano, e racchiudono i cardinali per compiere ed effettuare la grande opera della elezione del Vicario di Gesù Cristo, del successore di s. Pietro, del padre comune dei fedeli, del sovrano del dominio temporale della Chiesa Cattolica.

  A131000113 

 San Cleto terzo papa (90) eseguendo gli ordini di s. Pietro, affinchè i cristiani già di molto accresciuti potessero essere meglio instruiti e confermati nella fede, divise la città di Roma in circa venticinque titoli

  A131000124 

 Terminiamo colle parole del grande pontefice Sisto V. «I cardinali sono» le parti nobilissime della persona» del Papa, sono i principali suoi» membri; e quindi siccome il «Romano Pontefice sulla cattedra di san «Pietro, per comando di Gesù Cristo,» possede 1'apice della suprema «dignità apostolica, così ancora i «cardinali della Santa Romana Chiesa,» i quali rappresentano la persona» dei santi apostoli quando erano» ministri di Gesù Cristo in terra,» servono al romano Pontefice e lo» assistono in qualità di consiglieri {114 [298]} «e di coadiutori nel governare la» Chiesa cattolica.

  A131000129 

 In Antiochia Pietro stette sette anni vescovo e papa; in Alessandria, città frequentatissima mandò s. Marco suo discepolo a fondarvi una chiesa, la quale crebbe e fu fioritissima; in Roma venne egli stesso a stabilire la sua dimora, a piantare e bagnare co' suoi sudori e col suo sangue quella Sede che doveva durare sino alla fine del mondo.

  A131000129 

 Le sedi di questi patriarchi erano dette sedi apostoliche, perchè fondate e rette dal medesimo apostolo Pietro, e quindi le più antiche e venerabili.

  A131000129 

 Quindi il patriarcato romano cominciò da s. Pietro istesso, e da lui con ogni suo diritto fu trasmesso al suo successore.

  A131000129 

 S. Pietro le fondò nei tre punti principali del romano impero, cioè in Roma, Alessandria ed Antiochia, dove per commercio confluiva grande moltitudine di gente.

  A131000140 

 Il loro potere per altro è soggetto a quello del Papa, come il potere degli apostoli era subordinato a quello di s. Pietro, fonte di ogni giurisdizione.

  A131000158 

 Antichissimo è l'uso del Pallio, e vuolsi da alcuni che sia stato stabilito da s. Lino, immediato successore di s. Pietro.

  A131000159 

 I pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal principe degli apostoli ricevono i pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa.

  A131000159 

 Raccolti poscia dal sepolcro dell'Apostolo i pallii sono in fine benedetti dal Papa la vigilia dei ss. Pietro e Paolo, e mandati secondo il bisogno ai novelli arcivescovi, che dovendone essere insigniti ne fanno domanda.

  A131000161 

 Questo anello è così chiamato perchè porta sopra scolpita la imagine di s. Pietro in atto di pescare.

  A131000162 

 Antichissimo è l'uso che i vescovi portino il pastorale, e si sa che s. Pietro lo diede fra gli altri a sant'Ermagora nel consacrarlo vescovo di Aquileia.

  A131000164 

 Vi è tradizione {143 [327]} che s. Pietro, avendo consacrato a vescovo di Treviri sant'Eucherio, gli consegnasse il proprio pastorale.

  A131000165 

 - San Pietro, dopo di aver per qualche tempo governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, partì per divino consiglio alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell'anno quarantadue dell'E. V. ai diciotto di Gennaio vi piantava sua dimora.

  A131000165 

 Cattedra di s. Pietro.

  A131000165 

 Questi in premio del benefizio ricevuto condusse s. Pietro nella propria casa, ove gettò le fondamenta della Chiesa Romana.

  A131000167 

 Dall'aver s. Pietro esercitato l'apostolico ministero sulla cattedra in Roma ne venne che per Cattedra o Sede Romana s'intenda spesso la potestà o giurisdizione di s. Pietro e dei suoi successori.

  A131000168 

 Per onorare la preziosa reliquia della cattedra materiale di s. Pietro, e il {145 [329]} giorno memorando, in cui s. Pietro gettò le fondamenta della Chiesa Romana, si celebra ogni anno una festa particolare al 18 di Gennaio.

  A131000172 

 La cattedra di s. Pietro ha pure gli anelli ai due lati, i quali fanno vedere che quella era una sedia gestatoria.

  A131000172 

 Sebbene non sia certo che s. Pietro per quel tempo vi venisse portato, è per altro fuor di dubbio che l'uso della sedia gestatoria si trova nel quarto secolo sotto il Papa s. Damaso l'anno 376.

  A131000177 

 - Loggia della benedizione è un edifìzio aperto e sostenuto da colonne fuori del tempio di s. Pietro in Roma, e delle principali basiliche della santa città.

  A131000178 

 Nel Giovedì Santo e nella domenica di Pasqua la benedizione pontificia viene data dal Papa dalla loggia di s. Pietro in Vaticano; nel dì dell'Ascensione dalla loggia di s. Giovanni in Laterano; nel dì dell'Assunta {150 [334]} da quella di Santa Maria Maggiore.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000093 

 San Pietro, che sul monte Tabor mirò una sola volta la faccia di Gesù raggiante di luce, fu ripieno di tanta dolcezza, che fuori di sè esclamò: O Signore, è cosa gioconda e buona star noi qui: se volete, facciamo qui tre tabernacoli per rimanervi per sempre.

  A132000176 

 Benchè venga a'piedi vostri confidata nella vostra infinita bontà e misericordia, sento tuttavia quanto sia grande la mia miseria pei tanti peccati della mia vita passata; perciò umiliata in ispirito col vostro ministro mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata {89 [267]} Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo, e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, con parole e con opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A132000176 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.

  A132000364 

 IV. Cara Madre Maria, che nel trionfo del VII Pio mostraste il vostro valido patrocinio, stendete il vostro manto pietoso su tutta quanta la Chiesa e specialmente sul suo Capo augusto il sommo Pontefice, difendetelo in ogni tempo contro gli assalti dei tanti suoi nemici, liberatelo dalle sue pene, assistetelo sempre perchè possa condurre sicura al porto la navicella di Pietro e trionfare dei flutti orgogliosi che tentano di sommergerla.

  A132001748 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A132001748 

 Il Vangelo e la testimonianza di diciannove secoli mostrano ad evidenza, che Gesù ha stabilito san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo.

  A132001748 

 Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo.

  A132001754 

 Prima di Enrico VIII non si era mai parlato di Anglicanismo; prima di Pietro Valdo niuno mai nominò i Valdesi; prima di Calvino e Lutero non si era mai menzionato protestantismo o riforma, Luteranismo o Calvinismo.

  A132001755 

 Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che e successore di s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli.

  A132001772 

 R. Il capo dei Valdesi è Pietro Valdo negoziante di Lione.

  A132001774 

 Dopo Pietro Valdo si cambiò nuovamente coll'adottare che essa fece gli errori di Vielefo e di Huss.

  A132001774 

 Prima di Pietro Valdo mai non ne fu parola nel mondo.

  A132001777 

 D. Questi uomini Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A132001782 

 R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A132001786 

 R. Il Romano Pontefice è stato stabilito capo supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo.

  A132001787 

 D. Con quali parole G. C. stabilì s. Pietro capo della Chiesa?.

  A132001788 

 R. Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo e fondamento della Chiesa con queste parole:.

  A132001789 

 Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa (s.

  A132001790 

 D. Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?.

  A132001791 

 Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca {394 [572]} l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità.

  A132001791 

 R. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edificio.

  A132001792 

 D. Quale autorità diede il Salvatore a s. Pietro?.

  A132001793 

 R. Gesù Cristo diede a s. Pietro un'autorità assoluta, che suole denominarsi primato di onore e di giurisdizione, in forza di cui egli può comandare e proibire tutto ciò che giudica opportuno per nostro bene spirituale ed eterno.

  A132001795 

 R. Gesù Cristo diede tale autorità al capo della Chiesa colle parole dette a s. Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto ne' cieli; e tutto ciò che tu legherai sulla terra sarà anche legato nei cieli ( Matt.

  A132001800 

 D. Con quali parole G. C. diede questo primato a s. Pietro?.

  A132001801 

 R. G. C. diede a s. Pietro questo primato colle parole già esposte e specialmente con quelle che leggiamo nel Vangelo di san Giovanni al capo XX.

  A132001802 

 Cioe Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de' suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire.

  A132001802 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a' suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi sapete che io vi amo.

  A132001802 

 Gesù ripigliò ancora: Simon Pietro, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato la terza volta sopra il medesimo punto rimase conturbato.

  A132001802 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A132001804 

 R. Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani; imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo, che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al lor pastore.

  A132001806 

 Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici.

  A132001806 

 R. I Cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù hanno sempre creduto come verità di fede, che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli.

  A132001847 

 Il primato è dato a Pietro affinchè una sola Cattedra di Cristo sia mostrata ai Cristiani.


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  A133000001 

 Non posso dare un racconto compiuto, perchè Pietro, cui i fatti si riferiscono, è ancor vivo; cosa che mi ha pure obbligato a travisare qualche circostanza di nomi e di luoghi affinchè l'individuo non possa essere segnato a dito.

  A133000003 

 - Veramente, o moglie, io comincio ad esser annoiato di vedere il nostro Pietro a strascinare i suoi cenci lungo le strade e di mantenerlo a far nulla.

  A133000009 

 Orsù, Pietro, calzati gli zoccoli, prendi la strada e va al lavoro.

  A133000011 

 Abbi cura, mio povero Pietro, di raccontarmi tutte le sere ciò che ti diranno i compagni lungo il giorno.

  A133000011 

 Tu sai, caro Pietro, che bisogna amar Dio, epperciò ubbidire a lui e non mai offenderlo.

  A133000022 

 Rassicurato alquanto, Pietro andò a sedersi vicino al suo pròtettore, e la signora Boccardi gli portò oggetti da lavorare, intorno a cui egli si applicò con premura per poter guadagnare presto i diciotto soldi che suo padre aspettava.

  A133000023 

 Pietro aveva un carattere molto gaio, la famigliarità si stabilì facilmente tra tutti gli altri ragazzi, di maniera che le conversazioni divenivano ogni giorno animate e sopra oggetti diversi.

  A133000024 

 - Che fa tuo padre, o Pietro?.

  A133000028 

 Domenica verrai anche tu con noi, Pietro, verrai, non è vero?.

  A133000033 

 Malgrado le istanze replicate dei compagni, Pietro rimase inflessibile e per due {12 [286]} anni continuò per la diritta strada che la sua madre gli aveva additata.

  A133000034 

 - Pietro guadagnava ventiquattro soldi invece di diciotto.

  A133000034 

 Mia moglie, diceva Giovanni, bisogna aver pazienza, bisogna che il nostro Pietro continui a lavorare.

  A133000038 

 Via, Pietro, al lavoro e parti tosto.

  A133000040 

 Ella si sentì il cuore pieno di consolazione, ed uscendo di Chiesa andava aspettando di poter scegliere un momento onde parlare da sola col suo Pietro e dargli gli opportuni avvisi.

  A133000048 

 Ma ritorniamo a Pietro.

  A133000053 

 Intanto Pietro si dava premura di raccontare {19 [293]} a sua madre gli spropositi uditi.

  A133000053 

 Pietro sbalordito a quei discorsi si limitava a dire qualche parola di disapprovazione.

  A133000054 

 Che disgrazia, andava dicendo al povero Pietro, che disgrazia è mai l'aver parenti privi di religione e soprattutto di non aver una buona madre per allontanare dai loro cuori l'influenza dei cattivi esempi e dei malvagi consigli dei loro padri.

  A133000054 

 Ricordati sempre, o caro Pietro, che la prima comunione è l'alto più importante della vita, cui bisogna prepararsi lungo tempo prima riformando le cattive abitudini e praticando tutte le virtù compatibili colla tua età, come sono l'ubbidienza, la docilità, l'amore al lavoro, l'assiduità al catechismo, il rispetto e la modestia in Chiesa.

  A133000058 

 Pietro frequentava con assiduità il catechismo; egli si mostrava sottomesso al minimo cenno di suo padre.

  A133000059 

 Ma il giorno stabilito per la comunione si avvicinava e Pietro raddoppiava il suo fervore.

  A133000061 

 Un suo compagno commosso alla modestia e alla divozione di Pietro si risolse di confessare un peccato che per compiacere suo padre aveva taciuto in una confessione antecedente.

  A133000062 

 Un giorno certo suo compagno gli diceva: vieni, Pietro, rimirati nello specchio e aggiustati a dovere i capelli.

  A133000063 

 Quanti ragazzi e soprattutto quante giovanotte ripongono tutta la loro cura in vestire e adornare il loro corpo piuttosto che badare ad abbellire l'anima colle pratiche delle virtù? Quanti parenti non hanno altra ambizione che di vedere la loro figlia ben adorna e ben vestita perchè comparisca la più bella tra quelle che si accostano alla comunione! La madre di Pietro non aveva tali vane idee pel capo.

  A133000064 

 Ma la povera donna non aveva mezzi onde fare grandi spese a comprare vestimenta, e se il Curato non fosse venuto in suo aiuto, il buon Pietro avrebbe corso {24 [298]} rischio di non essere vestito che di un semplice e quasi cencioso soprabito; ma là sotto a quelle umili vesti menta che anima bella vi abitava! Questo pensiero era la grande consolazione della madre.

  A133000065 

 Finalmente giunse l'ultimo giorno del sacro triduo, in cui Pietro avendo compiuta la sua confessione generale, doveva ricevere l'assoluzione.

  A133000068 

 Oh papà, soggiunse Pietro, voi mi comprendete male; che fortunato imbroglio è quello mai! Il buon Dio che viene domani nel cuore di Pietro, povera e miserabile creatura! Colui che ha fatto il cielo e la terra, vuole che io vada ad assidermi alla sua tavola, nutrirmi della sua carne: riceverlo in me stesso, fare una cosa sola con lui.

  A133000069 

 Il padre di Pietro fuor di sè per lo stupore andava dicendo tra sè: bisogna proprio che ci sia un'altra felicità oltre di quella che si trova in fondo alla bottiglia; io porto invidia alla contentezza di mio figlio, la sua felicità, la sua contentezza mi sembrano pure e senza mescolanza; al contrario i miei piaceri sono sempre misti a qualche amarezza; perciocchè non è senza sentimento di cattivo umore che io spendo all'osteria quello che potrebbe assai sollevare mia moglie, la quale per altro è così buona, così affabile verso di me malgrado i miei torti.

  A133000070 

 In quel momento un generoso pensiero viene in mente al padre di Pietro.

  A133000070 

 Io voglio, dice, anche concorrere alla gioia che mio figlio sarà per provare domani: prendi, o moglie, ecco la mia settimana intiera, io sarò domani, che è domenica, tutto il giorno con voi, andrò con Pietro a vedere la sua prima comunione.

  A133000071 

 Pietro trasportato dalla gioia salta di nuovo al collo di suo padre, lo abbraccia, e lo bacia ripetutamente.

  A133000072 

 Prima di andarsi a coricare Pietro volle fare rammenda la quale consiste nel domandare perdono ai proprii genitori di tutti i dispiaceri cagionati pel passato, e ciò in presenza di tutti quelli di casa.

  A133000073 

 Perdono, diceva Pietro, perdono, o cari genitori, dei disgusti che vi ho cagionati, certo che voi non ricuserete di dimenticare le offese che vi ho fatto.

  A133000075 

 Dopo la preghiera della sera, fatta con maggior fervore dell'ordinario, Pietro va a letto e piglia sonno.

  A133000075 

 Tutto commosso egli va per mettersi a letto; ma quella sera il sonno fugge da lui, il rimorso agita l'anima sua; una buona risoluzione nasce nel suo cuore; pensa alla sua vita passata, {29 [303]} pensa alla felicità che egli pure un tempo godeva, pensa alla tranquillità e felicità del suo Pietro; e intanto una lotta terribile del bene e del male si stabilisce nel suo cuore; e non gli è più possibile di aver pace che rinnovando la risoluzione di passare il giorno di domenica in famiglia.

  A133000076 

 Appena svegliato, il primo pensiero di Pietro fu un atto di adorazione e di amore ed insieme uno slancio del suo cuore verso quel Dio che in quel mattino egli sarebbe andato a ricevere.

  A133000077 

 Pietro è tutto umile, non bada ad alcuno; e vestito cogli abiti che la carità del suo Curato gli aveva procacciato, con esemplare compostezza si reca alla Chiesa.

  A133000079 

 Con quale attenzione Pietro recita quegli atti! Con qual fervore il suo cuore vi prende parte! Come egli si umilia dinanzi a Dio! Come egli si riconosce indegno del gran favore che attende! Con quali affetti egli rinnova gli atti di rincrescimento di aver offeso Iddio così buono e così degno di essere amato! Con qual ferma risoluzione promette di evitare per l'avvenire tutto ciò che potrebbe recar danno all'anima sua!.

  A133000081 

 In quel momento Pietro non è più figlio di un povero artigiano; egli era un angelo.

  A133000084 

 Pietro adunque recitò cogli altri alternativamente gli atti che soglionsi fare dopo la comunione, quindi si ritirò in un angolo della Chiesa, e passò ancor mezz'ora leggendo un libro divoto.

  A133000085 

 E perchè ciò non si suol fare tra di noi, Pietro vuol farlo in casa alla presenza di {35 [309]} Dio, de' suoi genitori, di tutti gli altri della famiglia.

  A133000085 

 In tutta quella memoranda giornata Pietro fu costantemente modello de' suoi compagni e di quelli che poterono osservarlo.

  A133000086 

 Oh Pietro! Tu mi fai conoscere la vera felicità; perdona a tuo padre.

  A133000086 

 Oh se io avessi avuto una madre simile a quella di Pietro, certamente non avrei abbandonato i sacramenti nell'anno medesimo della mia prima comunione.

  A133000088 

 Tuttavia ella aveva un timore; queste buone intenzioni, andava dicendo, saranno poi per durare? Io pregherò di tutto cuore, e Pietro, che è così intimo col buon Dio, pregherà egli pure affinchè Iddio ci ascolti e ci esaudisca.

  A133000089 

 Prima di porsi a letto Pietro aprì una finestra che guardava verso la Chiesa, e indirizzando ancora un dolce affetto a Colui che al mattino si era dato a lui, disse: Vi saluto ancora una volta, o mio buon Gesù, fate che io sia tutto vostro ora e {37 [311]} sempre.

  A133000090 

 Al lunedi fu deciso che Pietro ritornasse a lavorare nella fabbrica dei zolfanelli fino ai dodici anni compiuti, e che alla sera continuasse ad andare a scuola per imparar bene a leggere e scrivere.

  A133000094 

 Orsù dunque, è forse il tuo Pietro che ti fa girar la testa? Perciocchè mi hanno detto che ieri hai fatto l'impostore in Chiesa.

  A133000099 

 In quel momento Pietro passa colà vicino per ritornare al suo lavoro: suo padre lo vede, e ciò fu per lui come un colpo di fulmine.

  A133000099 

 Si alza precipitosamente, corre verso la porta dicendo, Pietro, Pietro, ascolta, entra qui, mio caro ragazzo.

  A133000101 

 Il povero Pietro, tutto tristo entrò nella fabbrica dei zolfanelli.

  A133000102 

 Questa madornale bestialità lungi dal farlo ridere oppresse vieppiù il suo cuore; il pensiero di sua moglie e del suo Pietro gli stava sempre fisso nella memoria.

  A133000106 

 Ma dove è andato il padre di Pietro? Quasi avesse perduto la testa, smemorato, sbadato egli cammina di piazza in contrada senza sapere dove voglia andare.

  A133000106 

 Orsù, egli dice, il Dio di Pietro e di mia moglie è qua, io ci voglio entrare, avvenga quel che vuole.

  A133000119 

 Non è possibile esprimere la commozione della povera moglie, e la contentezza di Pietro nel sapere che suo padre aveva dato un assoluto addio al giuoco ed all'osteria, era andato alla chiesa e si era confessato.

  A133000120 

 Tutti assistevano ai divini uffizii della chiesa, dopo la predica e la benedizione, il padre ed i figliuoli andavano a fare una passeggiata, e nell'inverno passavano le loro sere ora in famiglia, e talvolta il padre col suo caro Pietro veniva qui tra noi a passare la sera in piacevole ed onesta ricreazione, assistendo alle rappresentazioni, commedie, o cose simili che sogliono aver luogo nel nostro Oratorio nelle sere festive d'inverno.

  A133000125 

 Il lettore certamente desidererà di conoscere la continuazione di questo racconto; ed io di buon grado sono per appagarlo; solo per contenermi in una discreta brevità stimo bene ommettere quanto riguarda ai genitori di Pietro, e tenermi unicamente ai fatti particolari che ad esso riguardano.

  A133000127 

 Mi feci a leggerlo e mi accorsi essere il memoriale di Pietro fatto nell'occasione della prima comunione.

  A133000128 

 «Regole di vita stabilite da me Pietro, nel giorno fortunato che ho fatto la mia prima comunione ai 12 aprile del 1845 in età di 11 anni compiuti.

  A133000137 

 Come ognuno può facilmente conoscere, il buon Pietro aggiustò alla bella meglio alcuni sentimenti forse uditi nelle prediche del triduo fatto in preparazione alla Pasqua, nel modo che gli parevano più applicabili a se medesimo.

  A133000137 

 Questi sono i proponimenti che Pietro fece nella sua prima comunione.

  A133000139 

 Giunto all'età di tredici anni, i parenti di Pietro vedendolo in forze da poter intraprendere più conveniente professione, il collocarono in una fabbrica da cotone.

  A133000139 

 La madre spesso diceva: immaginati, o Pietro, quanto mi rincresca di vederti a passar la maggior parte del giorno del Signore in lavori profani.

  A133000139 

 Povero me, andava Pietro esclamando, Iddio comanda di santificare i giorni festivi, ed io sono costretto a profanarli; come mai le nostre fatiche potranno essere da Dio benedette! Parlò di questo co' suoi genitori, che provavano ambidue gran ripugnanza nel permettere al loro figlio di perseverare in tale occupazione.

  A133000140 

 La Provvidenza però venne in soccorso di Pietro, facendo provare col fatto, che il guadagno dei giorni festivi porta la rovina su tutto il lavoro della settimana.

  A133000141 

 Mentre era con quel padrone, come mai Pietro potè praticare i doveri di religione? Chi desidera veramente di fare il bene, trova il tempo a farlo.

  A133000142 

 Il novello padrone di Pietro fu più umano ed anche più cristiano del primo.

  A133000143 

 Contento fu eziandio Pietro poichè con quella sua autorità mentre invigilava che ciascuno attendesse al lavoro, poteva eziandio impedire di bestemmiare o nominare il santo nome di Dio invano, o fare cattivi discorsi.

  A133000143 

 E poichè mediante l'assiduità alla scuola serale, Pietro era giunto ad imparare assai bene l'aritmetica ed il sistema metrico cogli elementi della lingua italiana, il suo padrone lo stimò capace di tenere il registro del lavoro di un determinato numero di compagni, con carico d'invigilare che non succedessero alterchi, nè si facesse guasto di cosa alcuna nel filare o nel tessere il cotone.

  A133000143 

 Il che fu un vero tratto di Provvidenza, perciocchè suo padre da parecchi mesi andava soggetto ad alcuni incomodi, e non potendo più fare la sua giornata, rimaneva quasi tutto a carico di Pietro il mantenimento della famiglia.

  A133000143 

 Il padrone osservando {54 [328]} la buona condotta di Pietro, e il vantaggio che ne risultava, gli aumentò più volte la paga.

  A133000143 

 Pietro fu eziandio molto favorito dal novello padrone, il quale avendone osservata la fedeltà, la puntualità, l'attività, gli accrebbe tosto lo stipendio giornaliero; da dieci soldi lo portò a quindici.

  A133000143 

 Sicchè Pietro toccava solo i diciassette anni, quando aveva già fìsso uno stipendio di franchi dieci per settimana.

  A133000144 

 Quante volte la buona madre benediceva il tempo impiegato per l'educazione di suo figlio! Quante volte il padre ringraziava la divina Provvidenza di avergli data una moglie che aveva saputo si bene insinuare i principii religiosi nel cuore del suo Pietro che allora formava la consolazione ed il sostegno dell'intera famiglia.

  A133000145 

 Non pensiamoci che Pietro non abbia avuto cattivi incontri; perciocchè la gioventù è l'età dei pericoli, e questi si trovano in ogni luogo e fra tutte le condizioni di persone.

  A133000145 

 Pietro ne ebbe anche molti: {55 [329]} ma col suo coraggio e coll'aiuto della grazia di Dio si liberò da tutti senza lasciarsi strascinare dalla corrente del male.

  A133000146 

 Un giorno festivo, era giorno di S. Pietro, alcuni compagni lo invitarono ad andare seco loro a fare una partita.

  A133000146 

 Vieni Pietro, gli dissero, vogliamo pagarti la festa.

  A133000154 

 Andati poscia al luogo stabilito per la loro merenda, nacque per Pietro un imbroglio {56 [330]} tanto più grave, quanto inaspettato.

  A133000154 

 Pietro si accorse subito dell'impaccio in cui si trovava.

  A133000154 

 Quei compagni pel piacere di aver seco loro Pietro, che era di compagnia molto piacevole, mentre era pur tale il desiderio dei parenti di ciascun di loro, andarono ai vespri, alla predica, alla benedizione.

  A133000154 

 S. Pietro in quell'anno accadeva in venerdì, e quei giovani, abbiano ciò fatto in buona fede, o con malizia, fatto sta che fecero apparecchiare la merenda di grasso.

  A133000155 

 Che c'è, Pietro?.

  A133000161 

 Io credo, Pietro, che per una volta possiamo passarci sopra.

  A133000163 

 Pietro, lascia pur tutto sulla mia coscienza; una volta sì, che era proibito, ma adesso ne mangiano tutti.

  A133000169 

 Ma, Pietro, ascolta con pazienza: che cosa importa al Signore che in questa sera io mangi una fetta di salame, o una fetta di formaggio? {58 [332]}.

  A133000171 

 Ma non sai, Pietro, che quando interviene una grave causa si può mangiar grasso: quando i miei genitori sono ammalati non badano più al venerdì.

  A133000175 

 Ascolta ancora, o Pietro.

  A133000177 

 A tali parole niuno più cercò di fare a Pietro alcuna osservazione; e lasciando a parte ogni discussione, si misero a tavola per mangiare e Pietro con loro.

  A133000177 

 Gli occhi di tutti erano rivolti a Pietro.

  A133000177 

 Vedendo ciò un compagno si fa a dire: se Pietro mangia così voglio seguirlo anch'io; e lasciando a parte pollastro e salame, che spartito era già nel piatto, prende una fetta di formaggio.

  A133000178 

 Finita la merenda Pietro ricreò molto i suoi amici con alcune lepidezze ed alcuni innocenti trastulli; perciocchè Pietro sebbene fosse riserbatissimo nel parlare, tuttavia era molto gaio e lepido nel conversare, e quando era con altri si poteva chiamare l'anima della brigata.

  A133000178 

 Pietro non poteva capire la gioia in suo cuore in vedere che era riuscito ad impedire che i suoi compagni offendessero il Signore.

  A133000179 

 I genitori che desideravano di festeggiare il giorno onomastico del loro caro Pietro, furono ben contenti di quella partita; talchè la madre si adopero in particolar maniera affinchè nulla mancasse di quanto può contribuire ad un festino di veri amici.

  A133000179 

 Quando erano sul punto di recarsi ciascuno a casa sua, Pietro indirizzò loro questo saluto: Voi, o compagni, oggi mi avete fatto un gran piacere, coll'avermi dato occasione di onorar il Santo di cui porto il nome.

  A133000179 

 Quei compagni accettarono l'invito; {61 [335]} e la domenica seguente dopo di aver adempiuti i doveri religiosi, recaronsi a casa di Pietro.

  A133000180 

 Così Pietro ebbe la consolazione di vedere que' suoi compagni avviarsi alle sacre funzioni ed impedire che violassero i precetti della Chiesa.

  A133000180 

 Di più quei compagni divennero fedeli amici di Pietro, e ne' giorni festivi continuarono ad andare con lui in Chiesa, nulla ommettendo di quanto deve fare un buon cristiano per santificare le feste.

  A133000181 

 Questa sorte avventurosa toccò al nostro Pietro.

  A133000182 

 Qui andrò accennando alcuni fatti che riguardano la singolarità della divozione di Pietro.

  A133000183 

 Pietro assisteva, parlava, incoraggiva e godeva de' divertimenti altrui, ma di rado egli vi prendeva parte.

  A133000186 

 Un dì standomi attorno con altri suoi compagni gli indirizzai queste parole: Pietro mio, se tu sarai sempre buono, che gran festino faremo un giorno su nel cielo col Signore! Saremo sempre con lui, lo godremo e lo ameremo eternamente! Queste parole dette quasi a caso produssero tale impressione sul sensibile suo cuore che tosto il vidi impallidire, svenire, e sarebbe certamente caduto a terra se i suoi compagni non lo avessero sostenuto.

  A133000187 

 Veduto ciò farsi ripetutamente, volli saperne la ragione, e, Pietro, gli dissi un giorno, perchè tal novità, e non vai a dirittura cogli altri al tuo posto assegnato? A che ti arresti in fondo alla {65 [339]} chiesa? Ciò faccio, egli rispose, per non recar disturbo a' miei compagni.

  A133000189 

 Primieramente fanno vedere quanto pura ed innocente fosse l'anima di Pietro, per provare tanto viva sensazione nell'udire a parlare di cose spirituali.

  A133000192 

 Costui era Pietro.

  A133000193 

 Pietro, gli dissi, mi sembri molto stanco!.

  A133000198 

 Fu la leva militare cui Pietro per età doveva sottoporsi.

  A133000198 

 La sorte non lo favorì e Pietro doveva arruolarsi alla milizia.

  A133000199 

 Povero me!, andava esclamando l'infermiccio genitore, io mi avvicino alla vecchiaia; la robustezza, la sanità partirono da me; sono incapace di guadagnarmi il vitto; l'unico sostegno era il mio Pietro.

  A133000203 

 La madre sempre buona e sollecita del bene spirituale di suo figlio più ancora di quanto fosse pel bene temporale della famiglia, la sera precedente alla partenza di Pietro, il condusse in una camera alquanto appartata e prendendo il figlio per mano, Pietro, gli disse, domani tu lascierai la casa paterna, tu lascierai i tuoi genitori; chi sa se ci vedrai ancora in vita.

  A133000205 

 - Non piango la tua partenza, io sono cristiana e so quali sono i miei doveri verso Dio e verso la patria! ma {70 [344]} mio caro Pietro, il pensiero che tu hai passato ventun'anni sotto agli occhi miei sempre buono, sempre amante della religione, sempre frequentando i santi Sacramenti, sempre lontano dai cattivi compagni, ora poi che ti veggo partire per andare a far il soldato, dove ci sono tanti pericoli sia da parte delle persone con cui tratterai, sia pei luoghi dove sarai mandato; ah! questo pensiero m'affligge, mi addolora e mi fa temere qualche sinistro per l'anima tua.

  A133000209 

 Queste tue parole, o Pietro, mi danno grande consolazione, e poichè siamo qui innanzi a questa immagine della Vergine Beata, facciamo questo patto: tu non passerai giorno senza fare qualche preghiera alla B. Vergine, affinchè ti tenga sempre lontano dal peccato; io poi tutte le sere prima d'andare a letto verrò pure ad inginocchiarmi qui d'innanzi a questa santa immagine e, ovunque tu sia, invocherò sopra di te le grazie e le benedizioni di questa madre pietosa.

  A133000210 

 L'un guardava l'altro in faccia lacrimando e piangendo senza proferir parola, finchè Pietro fattosi animo, è tempo, egli disse, di alzare gli occhi al cielo e rassegnarci a Dio, nostro creatore.

  A133000212 

 II mattino seguente prima di partire Pietro radunò tutti i suoi fratelli e sorelle intorno al letto di suo padre, il quale perchè di salute cagionevole era ancora coricato, e colla solita sua affabilità raccomandò caldamente a tutti la santificazione delle feste, ai fratelli poi raccomandò di guardarsi bene dalle cattive compagnie e dalle bestemmie.

  A133000214 

 Intanto prendete, o padre... Che mi dai, o Pietro, disse attonito il padre.

  A133000214 

 Prendete, ripetè con amorevolezza Pietro, è questo il risparmio da me fatto negli anni scorsi.

  A133000215 

 Pietro voleva partire, il padre voleva parlare, e non poteva per la grande commozione, ma lo ratteneva per la mano; intanto facendo ogni suo sforzo, avvicinati, disse, o Pietro, e ascolta queste parole, che forse saranno le ultime che udirai da tuo padre: parti consolato, il cielo ti sia propizio, e sia la consolazione del tuo cuore il pensiero, che colle tue fatiche sollevasti e confortasti la vita a tuo padre, colla tua condotta gli salvasti l'anima.

  A133000216 

 Contento Pietro di vedere i suoi parenti rassegnati ai divini voleri, parti per andarsi ad unire a quel reggimento a cui era destinato.

  A133000217 

 Pietro fu fra quei pochi benedetti da Dio e favoriti dalla sua grazia.

  A133000219 

 É un frate, diceva questi; è un impostore diceva quell'altro: oh! oh - Pietro senza lasciarsi scoraggiare, tutto tranquillo, che c'è? diceva ad un suo compagno, forse non ho fatto bene il segno della croce? lo farò un'altra volta, procurerò di farlo meglio.

  A133000220 

 Intanto accadde che alcuni avendo bisogno di scrivere ai loro genitori, non ne erano capaci perchè illetterati, Pietro si offerse pronto a leggere e scrivere lettere per loro qualunque volta lo avessero desiderato, ma sempre da buon amico, senza alcun corrispettivo.

  A133000221 

 La sera poi, giunta l'ora di porsi a letto, Pietro s'inginocchiò accanto al suo letto {76 [350]} per fare la preghiera.

  A133000223 

 Che buon giovine è mai questo Pietro, diceva uno, mi ha letto una lettera, me ne ha scritto un'altra e ciò per niente; mi ha fin messo la carta; è veramente un amico da tenersi caro.

  A133000223 

 Lo stesso caporale furiere essendo stato informato che Pietro aveva un bel carattere a scrivere e sapeva assai bene l'aritmetica ed il sistema metrico decimale, lo applicò in certi lavori di premura, a cui il furiere da solo non poteva dar sesto.

  A133000224 

 Ma la maraviglia sta qui: alcuni compagni che per puro rispetto umano non facevano le loro preghiere, cominciarono a poco a poco a seguire l'esempio di lui e non erano ancora trascorsi tre mesi dacchè Pietro era tra di loro, che l'intiera camerata, dove egli dormiva, faceva regolarmente la preghiera.

  A133000225 

 Perchè ciò? rispose Pietro.

  A133000225 

 Pietro si rifiutò costantemente.

  A133000225 

 Tutta la sollecitudine di Pietro stava nell'adempimento de' suoi doveri, prestarsi a chi lo avesse richiesto di qualche favore, senza mai prender parte a cosa alcuna che fosse contraria alla santa legge di Dio.

  A133000226 

 Un compagno che aveva ricevuto da Pietro molti servigi, gli disse un giorno: Io vorrei farvi un regalo, o Pietro, ma che fosse di vostro gusto.

  A133000231 

 Pietro accettò con gratitudine quel danaro che fece tosto avere a suo padre come si dirà qui appresso.

  A133000232 

 Il padre di Pietro trovavasi veramente in bisogno.

  A133000232 

 Noi sappiamo lo stato di quella famiglia da una lettera che la madre fece scrivere al suo Pietro.

  A133000233 

 Carissimo Pietro,.

  A133000235 

 Costoro sono quelli stessi che, avendo ricevuto molti favori da Pietro, vollero fargli il regalo sopracitato di dodici franchi, onde potesse soccorrer alquanto suo padre.

  A133000235 

 Ricevuta questa lettera Pietro non potè a meno di essere afflitto e quasi per conforto comunicava le sue pene ad alcuni suoi più famigliari amici, i quali al par di lui desideravano di condurre una vita da giovani onesti e morigerati.

  A133000243 

 La madre appena ricevuta la lettera di Pietro gli fece scrivere immediatamente per annunciargli la dolorosa perdita del padre; la lettera è di questo tenore:.

  A133000244 

 Amatissimo Pietro,.

  A133000245 

 Ciò detto volse i suoi languidi sguardi attorno al letto: e Pietro, disse, il mio Pietro! ah il mio Pietro non c'è! Ditegli che preghi per me, egli... sì egli mi ha salvato l'anima; o Pietro, quanto io t'amo, o Pietro... voleva ancora dire altre cose ma non potè più.

  A133000245 

 La tua lettera, o Pietro, non giunse più a tempo a consolare tuo padre.

  A133000248 

 La notizia della morte del padre fu un colpo di saetta al tenero cuore di Pietro.

  A133000249 

 Sul terminare di quel giorno, come colui che compie un suo importante dovere Pietro si rasserenò e disse tra sè; ho fatto tutto quello che ho potuto per l'anima di mio padre; lo affliggermi di più certamente non piace a lui, nè può recargli alcun giovamento.

  A133000254 

 Lo stato della famiglia di Pietro dopo là perdita del padre parve avere qualche miglioramento.

  A133000255 

 Lo stesso Pietro essendo stato fatto caporale effettivo potè anche mandare qualche cosa in sollievo della famiglia, e stabilì a tale oggetto dieci franchi al mese.

  A133000256 

 Fra i reggimenti destinati per quella spedizione ci fu anche quello di Pietro.

  A133000256 

 Le faccende di Pietro erano in questo stato quando fu conchiuso il trattato di alleanza tra il nostro Governo, la Francia e l'Inghilterra, in forza del quale quindici mila soldati Piemontesi dovevano recarsi {90 [364]} in Crimea a combattere contro ai Russi.

  A133000260 

 Pietro, come abbiam detto, scrisse questa lettera con espressioni piuttosto facete, affinchè non cagionasse tanto grave afflizione alla sua genitrice.

  A133000266 

 Realmente Pietro partì pochi giorni dopo di aver scritto questa lettera.

  A133000281 

 Queste sono le ultime notizie che abbiamo del nostro Pietro.

  A133000282 

 Pietro si ricordava sempre della promessa fatta a Dio di essergli fedele, malgrado i cattivi esempi, e i malvagi consigli de' suoi compagni, in molti dei quali, dopo la loro prima e seconda comunione, non apparve alcun miglioramento di vita.

  A133000283 

 Pietro sapeva che quel Dio che aveva ricevuto una prima volta, voleva e comandava di riceverlo almeno una volta all'anno, alla Pasqua di Risurrezione.

  A133000284 

 Molte madri desidereranno di avere figli in casa simili a Pietro nella condotta, e che formano il sostegno e la consolazione delle famiglie; e invece saranno il loro cruccio durante la loro giovinezza, e il loro cordoglio e la loro desolazione nell'età maggiore.

  A133000285 

 Padri e madri! se desiderate di avere figliuoli ben educati e che facciano la vostra consolazione in età adulta, imitate la madre di Pietro, adoperatevi per istruirli nella religione e soprattutto nella tenera età; accuditeli ed osservate se vanno in chiesa, o piuttosto si diano a frequentare cattivi compagni.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000049 

 Mio figlio Pietro, dell' età di anni tre, da diciotto mesi era travagliato da ostinata febbre, che lo andava consumando irreparabilmente.

  A134000172 

 Corroborai tutto questo con fatti scritturali, principalmente col concilio di Gerusalemme tenuto da s. Pietro cogli altri seniori per decidere la questione, se dovesse tuttora imporsi ai Cristiani la Circoncisione oppure no, osservandogli come per isciogliere questione siffatta non già alla lettura della Bibbia erano ricorsi i fedeli, ma bensi alla Chiesa insegnante, cioè agli Apostoli, i quali, malgrado che la Circoncisione venisse inculcata nella Sacra Scrittura, tuttavia dichiararono che per l'avvenire più non obbligava, e il loro ordine fu proclamato quale oracolo dello {91 [539]} Spirito Santo con queste parole: Parve allo Sparito Santo e a Noi; dimostrando cosi che la Bibbia non è la prima nè la sola regola di Fede, e che a loro soltanto, cioè ai pastori della Chiesa, spetta il diritto di interpretarla, e non già ai singoli fedeli.

  A134000172 

 Io dovetti ritornare a lui più volte, nelle quali gli provai che per conoscere quanto dobbiamo credere ed operare a fine di salvarci non è necessario, nè basta il leggere la Sacra Scrittura come egli pretendeva, ma è d'uopo ammettere un {90 [538]} Magistero vivente, anteriore agli stessi scritti del Vangelo; Magistero composto primieramente dagli Apostoli con s. Pietro a capo, e poscia dai loro successori vescovi e papi.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000044 

 Negli ultimi anni di Massenzio la Chiesa di Gesù Cristo era governata da s. Eusebio che è il trentesimo secondo pontefice dopo s. Pietro.

  A135000066 

 Siamo a s. Melchiade, trentesimo terzo pontefice da s. Pietro, trionfatore e superstite della decima persecuzione, glorioso per molti titoli ma specialmente per aver accolto in Roma Costantino il grande.

  A135000098 

 Fra le altre cose dice che tutti gli altri Apostoli riconobbero sempre s. Pietro per loro superiore.

  A135000099 

 Siccome fu più volte esposto ai pericoli di morte per la fede, cosi e pei patimenti sofferti e per le lunghe e dure fatiche sostenute nell' apostolico ministero dalla storia è chiamato martire, ed è il trentesimo terzo the dopo s. Pietro abbia data la vita per la fede.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000080 

 Ma sulla mezzanotte le apparve san Pietro, principe degli Apostoli, che perfettamente risanò le ferite di lei e ogni piaga disparve.

  A137000131 

 Sì, Cornelio fu fatto vescovo della chiesa di Roma per giudizio di Dio e del suo figliuolo Gesù Cristo, per testimonio di tutto il clero, per suffragio del popolo presente, e in mezzo ai ministri più anziani e più santi, quando niun altro era stato eletto prima di lui, quando in luogo di Fabiano, vale a dire in luogo {59 [59]} di Pietro, la cattedra pontificale era vacante.

  A137000148 

 S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso.

  A137000160 

 Gesù Cristo disse a s. Pietro: io dico a te: tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia chiesa, col resto.

  A137000161 

 Certamente gli altri apostoli erano egualmente presenti con Pietro e parteciparono dello stesso onore e della stessa autorità; ma il principio viene dall'unità; e il principato vien dato a Pietro per dimostrare non esservi che una sola Chiesa di Gesù Cristo ed una sola sede.

  A137000161 

 Forse chi non conserva questa unità, potrà credere di serbare la fede? Forse chi ha in dispregio la Chiesa, chi abbandona la cattedra di s. Pietro, sulla quale fu fondata la chiesa di Cristo, potrà egli fidarsi di essere nella Chiesa di Gesù Cristo?.

  A137000168 

 In questo tempo si attribuisce a s. Cornelio il trasporto del corpo di s. Pietro e di s. Paolo dalle catacombe di s. Callisto.

  A137000168 

 Quelle sacre reliquie stettero là per lo spazio di 30 anni, finchè S. Cornelio nell'anno 254, aiutato in ciò da una ricca matrona romana di nome Lucina, trasportò il corpo di s. Pietro nel luogo di prima cioè sul monte Vaticano dove tuttora si conserva.

  A137000168 

 S. Pietro principe degli Apostoli {81 [81]} era stato sepolto sul monte Vaticano; dopo la sua morte, s. Anacleto aveva fatto costruire una piccola chiesa sopra la tomba di lui.

  A137000203 

 Ma per la folla de' languenti che a lui erano portati, non potevano tutti avvicinarsegli; onde mettevansi in letto e li collocavano lungo le vie, affinchè almeno l'ombra di Pietro li andasse a toccare.

  A137000203 

 S. Agostino ci assicura {103 [103]} che fra i miracoli operati dall'ombra di Pietro si annovera la risurrezione di un morto.

  A137000203 

 S. Pietro operava grandi miracoli, guariva molti infermi.

  A137000206 

 Con questi fatti noi siamo dalla Bibbia assicurati, che la nazione degli ebrei e lo {104 [104]} stesso Mosè professavano venerazione alle reliquie; che le ossa di un profeta hanno fatto risuscitare un morto; che l'orlo della veste del Salvatore, i pannolini di s. Paolo, l'ombra di s. Pietro erano tenuti in grande venerazione.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000371 

 Primo a portare questa santa religione in Italia fu san Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa dal medesimo Salvator nostro.

  A139000376 

 S. Pietro primo Papa subì il martirio in questa prima persecuzione e fu crocifisso col capo all'in giù sul monte Gianicolo.

  A139000563 

 Voleva tosto il barbaro impadronirsene; «guardati, ripigliò quella coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei; essi appartengono ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, ai quali furono consacrati.

  A139000564 

 Si vide allora in mezzo a quella desolata città una lunga processione di soldati barbari a portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di S. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore {163 [163]} si univano affollati alla processione dei barbari e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di guerra coi cantici religiosi.

  A139000750 

 Alle {207 [207]} paterne ammonizioni del Pontefice rimase Liutprando così commosso, che gli si gittò ai piedi invocando perdono; poi solo entrò in Roma, e sopra il sepolcro del principe degli Apostoli depose il manto reale e quanto aveva di prezioso, facendone dono a S. Pietro.

  A139000813 

 Temendo il Pontefice che que' barbari giugnessero a saccheggiare la Basilica de' Ss. Pietro e Paolo, fece cingere di forti mura il sobborgo detto Vaticano, per metterlo in sicuro.

  A139000898 

 Fra i pellegrini coraggiosi che poterono giungere fino al santo Sepolcro, fu un prete francese della diocesi di Amiens, di nome Pietro, soprannominato l' eremita, a motivo della vita solitaria che santamente menava.

  A139000899 

 Alla vista delle profanazioni di quei santi luoghi, al vedere stalle fabbricate in quello stesso luogo dove era stato collocato il santo Corpo del Salvatore, Pietro fu vivamente commosso, e come giunse in Italia si presentò al Romano Pontefice, che allora era Urbano II, e prostrandosi a' suoi piedi gli fece così viva pittura dello stato deplorabile di quei santi luoghi, che il Papa intenerito fino alle lagrime gli permise di eccitare i popoli dell'Europa ad intraprendere la liberazione di Gerusalemme.

  A139000900 

 Gli eccitamenti indefessi di Pietro 1'eremita, il quale predicando la crociata percorse 1'Italia, la Francia e la Germania; 1'autorità di Papa Urbano, che colle parole e coll'indulgenza plenaria promessa eccitava principi e popoli alla santa impresa, il desiderio di vedere quei sacri luoghi, suscitarono un {250 [250]} tale entusiasmo, che da tutte parti d'Europa si andava gridando: andiamo.

  A139000967 

 L'imperatore dopo di aver renduto i debiti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuto la Chiesa credendo di difenderla; che ringraziava Dio d'averlo tratto di errore; perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di S. Pietro e vicario di Gesù Cristo.

  A139000990 

 Se voi, miei teneri amici, portate gli occhi sopra una carta geografica dell'Italia del medio evo, vedrete che i principali regni di quel tempo erano quello di Napoli, fondato dai figli di Tancredi d'Altavilla, il Patrimonio di San Pietro, di cui vi è nota 1'origine, e considerevolmente aumentato dalla eredità di una contessa di Toscana, chiamata Matilde; ed infine le repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, le quali per la estensione del loro {278 [278]} commercio e pel numero de' loro vascelli erano divenute potenze assai considerevoli.

  A139001019 

 Egli era un dotto e nobile cittadino di Palermo, il quale, sdegnato di vedere i popoli di Sicilia oppressi dalla tirannia dei Francesi, eccitò {286 [286]} Pietro re di Aragona, che aveva sposato una figlia del famoso Manfredi, e lo risolse a venire alla conquista del regno di Sicilia.

  A139001021 

 Alla notizia di questa sommossa il re Carlo corse con buon esercito per acquetare i tumulti, ma essendovi sopraggiunto Pietro d'Aragona, i Siciliani si diedero a lui, e Carlo dopo molti infortunii col dolore di aver interamente perduto il regno di quell'isola, si dice che abbia finito col darsi volontariamente la morte l'anno 1285.

  A139001022 

 Pietro di Aragona venne riconosciuto re della Sicilia, e con un regno paterno riparò in parte ai mali che i re antecessori avevano cagionato a quel paese.

  A139001047 

 Accadde a quei tempi che il Papa volendo ornare con magnifiche pitture la chiesa di S. Pietro, mandò una persona intelligente a visitare i più valenti maestri, acciocchè ne ponderasse il merito, e gli riportasse le prove dei migliori.

  A139001047 

 Quell'inviato raccolse i più bei disegni che potè avere dai pittori da lui visitati; i quali tutti avevano sfoggiato nella perizia loro, colla speranza di venire eletti ad eseguire le pitture di S. Pietro di Roma.

  A139001049 

 Laonde il Papa chiamò lui con onori e buoni stipendii a dipingere nella tribuna e nella sagrestia di S. Pietro.

  A139001099 

 Risalito poscia sul carro andò in Vaticano e smontando al tempio di San Pietro, assistette ai Vespri, che per lui si cantarono solennemente.

  A139001104 

 In fine della vita quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi d'onde venite? Considerate, se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi ne' vostri provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo, (era la vigilia di S. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tenete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone: perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.».

  A139001109 

 la sua esultanza: solamente a sera giunse nella chiesa di san Pietro, al cui ingresso era aspettato {314 [314]} con immenso numero di fiaccole e dentro cui si erano accese più di ottomila lampade

  A139001118 

 Rimasta vedova per tempo ebbe cura de' due suoi figliuoli Pietro I ed Amedeo II, i quali regnarono l'un dopo l'altro, ed ambidue morirono prima della madre, talchè gli Stati passarono ad Umberto II, detto il Rinforzato, figlio d'Amedeo II..

  A139001126 

 Venne allora lo stato nelle mani dello zio Pietro, soprannominato il piccolo Carlomagno pel suo valore nelle armi e per la sua prudenza nel governo dello stato.

  A139001127 

 Morto Pietro nel 1268, gli succedette Filippo I, che assalito da una pertinace idropisia trasse una misera vita fra molti patimenti e fra le cure de' suoi Stati in Savoia.

  A139001178 

 Così nell'anno 1453, duemila cento cinquanta cinque anni dalla fondazione di Roma, mille cento ventitre dacchè Costantino il Grande vi trasferi la sede dell'impero, mentre regnava un altro Costantino cadde la città di Costantinopoli: caduta terribile che trasse le più belle nazioni del mondo in tetra barbarie, sicchè coloro i quali non vollero conoscere la legittima autorità del successore di s. Pietro dovettero sottomettersi alla barbara oppressione ed alla dura schiavitù degli infedeli che la fecero da tiranni.

  A139001188 

 Tuttavia la Provvidenza dispose che Pietro, tale era il nome del superstite figlio di Cosimo, governasse la repubblica con onore dopo la morte del padre.

  A139001267 

 Ma a lui era succeduto suo figlio di nome Pietro, il quale attonito dalle crudeltà che i Francesi esercitavano, diede loro gran somma di danaro facendoli padroni delle fortezze dello Stato.

  A139001268 

 Mentre il segretari del re leggeva quello scritto umiliante, un certo Pietro Capponi, trasportato dall'amor di patria, strappò di mano al segretaro la carta e la lacerò esclamando: «ebbene quando è così, suonate pure le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane.» Stordito il re a tanto coraggio e da questo tratto argomentando la risoluzione degli altri, venne a più miti condizioni, e se ne partì contentandosi di alcuni sussidi.

  A139001324 

 Egli obbedì puntualmente a quell'ordine severo; imperciocchè colui che aveva tradito il suo re, era certamente capace di tradire la propria religione e dare al mondo lo spettacolo di un principe cristiano che minacciava il successore di San Pietro.

  A139001342 

 Dovete ancora ricordarvi come Pietro de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, di cui vi ho parlato nel raccontare la congiura dei Pazzi, fu cacciato co' suoi parenti da Firenze.

  A139001398 

 Erano costoro seguaci di certo Pietro {414 [414]} Valdo negoziante di Lione, il quale messe da parte le cose di commercio, si pose a fare il predicatore e l'apostolo sul finire del secolo decimosecondo.

  A139001449 

 Niun soldato era in quello; un solo minatore biellese per nome Pietro Micca stava con un ufficiale attendendo colà ad apparecchiare una mina.

  A139001449 

 Pietro riputando essere quella favorevole occasione di dare la vita pel bene della patria, raccomanda la povera sua famiglia all'uffiziale testimonio della sua generosità e soggiunge: scostatevi e salvatevi, io do la vita, ma spero di salvar la patria.

  A139001489 

 Pietro Bonaventura Trapassi che da lui voltato in lingua greca suona Metastasio, fu uno dei più illustri poeti di questo secolo.

  A139001592 

 Le sue sculture furono tutte riguardate quali altrettanti capo-lavori; tra i quali una effigie colossale di Pio VI che forma tuttodì uno speciale ornamento del tempio di S. Pietro in Roma.

  A139001690 

 Finalmente il 29 di giugno, giorno della festa di S. Pietro, i francesi, superati i bastioni e le barricate, in mezzo al fuoco dei nemici, che facevano gli sforzi della disperazione, entrarono in città e costrinsero i rivoluzionari a deporre le armi.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000356 

 Primo a portare questa santa Religione in Italia fu san Pietro, Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa dallo stesso nostro Salvatore.

  A140000360 

 S. Pietro primo Papa subì il martirio in questa prima persecuzione, e fu crocifisso col capo all'ingiù sul monte Gianicolo.

  A140000516 

 Voleva tosto il barbaro impadronirsene: «guardati, gli disse la coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei, essi appartengono ai santi Apostoli Pietro e Paolo, cui furono consacrati.

  A140000517 

 Si vide allora in mezzo alla desolata città una lunga processione di soldati barbari portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di s. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore si univano affollati alla processione dei barbari, e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di' guerra coi cantici religiosi.

  A140000692 

 Alle paterne ammonizioni del Pontefice rimase Liutprando così commosso, che gli si gittò ai piedi, invocando perdono; poi solo entrò in Roma e sopra il sepolcro del principe degli Apostoli depose il manto reale e quanto aveva di prezioso, facendone dono a san Pietro.

  A140000751 

 Temendo il Potefice quei barbari giungessero a saccheggiare la basilica dei santi Pietro e Paolo, fece cingere di forti mura il sobborgo detto Vaticano, per metterlo in sicuro.

  A140000809 

 Fra i pellegrini coraggiosi, che riuscirono di accostarsi al santo Sepolcro, fu un prete francese della diocesi di Amiens di nome Pietro, soprannominato l' Eremita, a motivo della vita solitaria, che piamente menava.

  A140000810 

 Alla vista delle profanazioni di quei venerandi luoghi, ai mirare stalle fabbricate in quello stesso sito, dove era stato collocato il corpo del Salvatore, Pietro fu vivamente commosso; e, come giunse in Italia, si presentò al romano Pontefice, che allora era Urbano II. Prostrandosi ai suoi piedi gli fece così viva pittura dello stato deplorabile di quei santi luoghi, che il Papa intenerito fino alle lagrime gli permise di eccitare i popoli dell'Europa ad imprendere la liberazione di Gerusalemme.

  A140000811 

 Gli eccitamenti indefessi di Pietro l'eremita, il quale predicando la crociata percorse l'Italia, la Francia e la Germania; l'autorità e le parole di papa Urbano, il tesoro delle indulgenze aperto a chi vi prendeva parte, il desiderio di vedere quelle contrade suscitarono un tale entusiasmo, che da tutte le parti si andava gridando: Andiamo, Dio lo vuole! Dio lo vuole! Gente di ogni condizione, principi, baroni, preti, contadini, donne, fanciulli facevano a gara per essere arruolati ed insigniti di una croce di stoffa rossa benedetta, che si appendeva sopra la spalla destra, e avviarsi in Palestina.

  A140000866 

 L'imperatore, dopo di aver renduto i dovuti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuta la Chiesa, credendo difenderla, che ringraziava Dio di averlo tratto di errore, che perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo.

  A140000888 

 Se voi portate gli occhi sopra una carta geografica dell'Italia del medio evo, vedrete che i principali regni di quel tempo erano quello di Napoli, fondato dai figli di Tancredi d'Altavilla; il Patrimonio di s. Pietro, di cui vi è nota l'origine; ma notevolmente aumentato dall'eredità di una contessa di Toscana, chiamata Matilde.

  A140000914 

 {244 [244]} Egli era un dotto e nobile cittadino che altamente sdegnato di vedere i popoli di Sicilia oppressi dalla tirannia dei Francesi, eccitò Pietro re di Aragona, che aveva sposata una figliuola di Manfredi, e lo risolvè a venire alla conquista del regno di Sicilia.

  A140000916 

 Alla notizia di questa sommossa il re Carlo corse con numeroso esercito per acquetare i tumulti; ma tosto essendovi sopraggiunto Pietro d'Aragona i Siciliani si diedero a lui, e Carlo dopo molti infortunii col dolore di aver interamente perduto il regno di quell'isola, si dice che abbia finito col darsi volontariamente la morte l'anno 1285.

  A140000917 

 Venne riconosciuto re di Sicilia Pietro d'Aragona, il quale con un governo paterno riparò in parte i mali, che i re antecessori avevano cagionato.

  A140000935 

 A quei tempi volendo il papa Benedetto XI ornare di magnifiche {251 [251]} pittore la chiesa di s. Pietro, mandò una persona intelligente a visitare i pia valenti maestri d'Italia, acciocchè ne ponderasse il merito, e gli riportasse le prove dei migliori.

  A140000935 

 Quell'inviato raccolse i più bei disegni che potè avere dai pittori da lui visitati; i quali tutti avevano sfoggiato nella perizia loro sulla speranza di venire eletti ad eseguire le pittare di s. Pietro in Roma.

  A140000937 

 Laonde il Papa chia-mollo con onori e buoni stipendi a dipingere nella tribuna e, nella sagrestia di s. Pietro.

  A140000980 

 Risalito poscia sul carro, andò al tempio di s. Pietro in Vaticano, dove smontato assistette ai Vespri, che per lui si cantarono solennemente.

  A140000984 

 In fine della vita, quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi donde venite? Considerate se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi nei vostri Provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo (ed era la vigilia di s. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tehete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! Quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone; perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.» {266 [266]}.

  A140000987 

 Solamente a sera giunse nella chiesa di s. Pietro, al cui ingresso era aspettato con immenso numero di fiaccole, e dentro cui si erano accese ben più di ottomila lampade.

  A140000994 

 I Genovesi al contrario, incoraggiati dalla vittoria, accolsero con gioia Pietro Doria loro novello ammiraglio, e sciogliendo le vele, gridavano: A Venezia! a Venezia! Difatto, ricuperate in breve le piazze di Dalmazia, assalirono le colonie di Rovigno, Umago, Grado e Caorle, di poi si recarono arditamente a tentare l'ultimo colpo sopra Venezia.

  A140000997 

 Lo stesso Pietro Doria rimase sfracellato sotto la rovina di un muro.

  A140001003 

 Rimasta vedova per tempo ebbe cura dei suoi figliuoli Pietro I ed Amedeo II, i quali regnarono l'uno dopo l'altro, ed ambidue morirono prima della madre, talchè gli stati passarono ad Umberto II, detto il Rinforzato, figlio di Amedeo II..

  A140001009 

 Venne allora lo stato nelle mani dello zio Pietro, soprannominato il piccolo Carlomagno pel suo valore nelle armi e per la prudenza mostrata nel governo dello stato.

  A140001010 

 Morto Pietro nel 1268, gli succedette Filippo I, che travagliato da una pertinace idropisia, trasse una misera vita fra molti patimenti e fra le cure dei suoi stati in Savoia.

  A140001062 

 Caduta terribile fu questa, che trasse quelle coltissime nazioni in tetra barbarie, sicchè coloro, i quali non vollero conoscere la legittima autorità del successore di san Pietro, dovettero sottomettersi alla barbara oppressione e alla dura schiavitù degli infedeli.

  A140001072 

 Tuttavia la Provvidenza dispose che Pietro (questo era il nome del superstite figliuolo di Cosimo) governasse la repubblica con onore dopo la morte del padre.

  A140001134 

 Per andare a Napoli il re di Francia doveva passare per la Toscana, Ivi incontrò gravissime difficoltà, e se fosse ancora stato in vita il valoroso Lorenzo dei Medici, forse avrebbe avuto la pèggio; ma a lui era succeduto suo figliuolo di nome Pietro, il quale atterrito dalle crudeltà che i Francesi esercitavano, diede loro grande somma di danaro, e li fece padroni delle fortezze dello stato.

  A140001135 

 Mentre il segretario del re leggeva quello scritto, Pietro Capponi, trasportato da amor patrio, strappò di mano al segretario la carta e la lacerò, esclamando: «E bene, quando è così, suonate pure le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane.» Attonito il re a tanto coraggio, e da questo tratto argomentando la risoluzione degli altri, venne a più miti condizioni, e se ne partì contentandosi di alcuni sussidi.

  A140001166 

 Morto lui, Giulio II al principio del secolo decimosesto, come vi accennai, concepì l'idea di un più vasto disegno, e ne affidò la cura a Bramante Progredirono i lavori sotto il pontificato di Leone X; ma sotto Paolo III il Buonarotti cambiò in gran parte il disegno, e concepì solo la vasta e ardimentosa idea d'innalzarvi l'immensa ed alta cupola di s. Pietro, che ora forma l'ammirazione del mondo.

  A140001190 

 Questi obbedì prontamente a quest'ordine severo; imperocchè colui, che aveva tradito il suo re, era certamente capace di tradire la propria religione, e dare al mondo lo spettacolo di un principe cristiano, che minaccia il successore di s. Pietro.

  A140001207 

 Dovete ancora ricordarvi come Pietro de' Medici, figliuolo di Pietro il Magnifico, di cui vi parlai nel raccontare la congiura de' Pazzi, fu cacciato coi parenti suoi da Firenze.

  A140001210 

 Cosimo, duca di Firenze, avevale inviato contro ventiquattromila uomini; ma costoro eziandio furono coraggiosamente respinti; finchè, morto Pietro Strozzi suo difensore, Siena dovette cedere e accettare umilianti condizioni di pace.

  A140001255 

 Erano costoro seguaci di certo Pietro Valdo, negoziante di Lione, il quale, messe da parte le cose di commercio, si pose a fare il predicatore e l'apostolo sul finire del secolo decimosecondo.

  A140001313 

 Niun soldato era colà, tranne un minatore Biellese, per nome Pietro Micca, il {371 [371]} quale stava con un ufficiale apparecchiando una mina.

  A140001313 

 Pietro riputando essere quella favorevole occasione di dare la vita pel bene della patria, raccomanda la povera sua famiglia all' uffiziale testimonio della sua generosità e soggiunge: Scostatevi e salvateci; io do la vita, ma spero di salvare la patria.

  A140001348 

 Pietro Bonaventura Trapassi (che da lui voltato in lingua greca suona Metastasio ) fu uno de' più illustri poeti di questo secolo.

  A140001487 

 Finalmente il dì 29 giugno, giorno della festa di s. Pietro, i Francesi superando i bastioni e le barricate in mezzo al fuoco dei nemici, che facevano gli sforzi della disperazione, entrarono in città e costrinsero i rivoluzionari a deporre le armi.

  A140001561 

 Dopo un mese la cometa di S. Pietro scompariva dal nostro orizzonte per andar a portar la sua luce in luoghi a noi invisibili, ma sempre seguita dall'occhio di Dio supremo padrone degli spazi immensi dell'universo.

  A140001561 

 Tuttavia, la cometa più d'ogni altra maravigliosa fu quella di S. Pietro, cosi appellata perchè manifestatasi per la prima volta (1861) il 29 giugno, giorno dedicato a questo santo apostolo.

  A140001602 

 Le sue sculture furono tutte riguardate quali altrettanti capo-lavori, tra i quali una effigie colossale di Pio VI che è tuttodì maestoso ornamento di s. Pietro in Vaticano.

  A140001613 

 Sotto questo nome viene raffigurato Pio VI, che prima di partire alla volta di Vienna entra nel tempio di S. Pietro in Vaticano, ove la fede lo abbraccia e lo conforta ad andare, e superar tutte le difficoltà pel bene della Chiesa.

  A140001640 

 Caldo promotore di queste funeste congreghe era un certo Pietro Maroncelli venutovi a bella posta da Napoli.

  A140001787 

 - Solenne celebrazione del 18° Centenario di S. Pietro, preseuti 486 Vescovi convenuti da tutte le parti del mondo.


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  A148000526 

 Perchè S. Pietro ordinariamente è nominato il primo nel Vangelo?.

  A148000587 

 Egli fu tradito da Giuda, rinnegato da Pietro, abbandonato da tutti.

  A148000588 

 Che cosa fece S. Pietro dopo di aver rinnegato Gesù Cristo?.

  A148000671 

 Il capo della Chiesa stabilito da G. C. è S. Pietro e i Papi suoi successori.

  A148000672 

 Con quali parole G. C. stabilì S. Pietro Capo della Chiesa?.

  A148000673 

 G. C. stabilì S. Pietro capo della Chiesa quando disse: tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno mai.

  A148000674 

 Che cosa vuol dire che la Chiesa è fondata sopra S. Pietro?.

  A148000675 

 Vuol dire che Pietro nella Chiesa è ciò che sono le fondamenta in una casa.

  A148000677 

 No; una casa senza fondamento rovina; così una chiesa che non abbia Pietro e i suoi successori per capo è una casa senza fondamento, che non può a meno di rovinare.

  A148000680 

 Che cosa significano le chiavi date a Pietro? {59 [107]}.

  A148000681 

 Il dare a qualcheduno le chiavi di una casa o di una città è costituirlo vero padrone; così il dare le chiavi a San Pietro vuol dire che Egli è stabilito assoluto, primo e supremo Pastore della Chiesa.

  A148000683 

 Vuol dire che S. Pietro ha l'autorità di fare precetti, di comandare o proibire quanto reputa necessario pel bene eterno dell'anima dei cristiani.

  A148000684 

 S. Pietro e i Papi suoi successori non possono errare nelle cose della fede?.

  A148000685 

 Non possono errare, perchè G. C. ha detto; io ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno.

  A148000688 

 Quando S. Pietro cominciò ad esercitare la sua autorità?.

  A148000689 

 S. Pietro cominciò ad esercitarla appena {60 [108]} salito al cielo il Salvatore: cioè quando predicò nel cenacolo e propose la elezione dell'Apostolo S. Mattia in luogo di Giuda traditore.

  A148000693 

 Primo a predicare il Vangelo fu S. Pietro il quale appena ricevuto lo Spirito Santo cominciò a predicare in Gerusalemme, e converti più migliaia di persone alla fede.

  A148000697 

 Gli Apostoli andarono a predicare il Vangelo ai Gentili, dopoché Iddio fece conoscere a S. Pietro per mezzo di una rivelazione che il Vangelo doveva essere predicato a tutte le nazioni del mondo.

  A148000703 

 Ne fecero moltissimi: e la Bibbia ci dice che bastava portare un infermo all'ombra della persona di Pietro, per essere tosto guarito.

  A148000704 

 Nominatemi qualche miracolo di San Pietro?.

  A148000705 

 San Pietro fece guarire uno storpio dalla sua nascita sulla porta del tempio di Gerusalemme; e fece risuscitare una vedova defunta di nome Tabita.

  A148000706 

 Unitamente a S. Pietro chi si distinse nella predicazione del Vangelo?.

  A148000713 

 Egli si recava in Gerusalemme per consultare gli Apostoli; e venne una volta a visitare e consultare S. Pietro e stette con lui quindici giorni in Gerusalemme.

  A148000726 

 Qual fu la morte di S. Pietro è di S. Paolo?.

  A148000727 

 Furono ambidue martirizzati in Roma; S. Pietro fu crocifisso col capo all'ingiù, a S. Paolo fu tagliata la testa.

  A148000739 

 Anania con sua moglie Zaffira per una {65 [113]} bugia detta a S. Pietro furono ambidue da Dio terribilmente puniti colla morte.

  A148000765 

 G. C. stabilì S. Pietro capo degli Apostoli suo vicario in terra nel governo della Chiesa, e come tale fu dai medesimi Apostoli riconosciuto.

  A148000766 

 Chi esercitò l'autorità di S. Pietro dopo sua morte?.

  A148000767 

 Dopo la morte di S. Pietro esercitarono la medesima sua autorità i Papi suoi successori.

  A148000809 

 Dal regnante Pio IX ha i suoi antecessori fino a S. Pietro, ella sola ebbe in ogni tempo uomini celebri, che colla santità della vita, coi miracoli e colla dottrina la illustrarono.

  A148000835 

 Pietro tenne ivi la sede apostolica sette anni: ivi pure i primi discepoli di Gesù Cristo cominciarono a denominarsi cristiani.

  A148000898 

 S. Pietro.


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  A149000139 

 Un padre Cappuccino che con gran zelo predicava nella chiesa parochiale di s. Pietro a Monaco di Baviera, con fervorose e commoventi espressioni esortava i fedeli a mettersi essi pure {81 [273]} sotto la protezione di Maria Ausiliatrice, e ad implorare il patrocinio di lei contro ai Turchi che da Vienna minacciavano di invadere la Baviera.

  A149000140 

 Così addì 8 settembre dell'anno successivo, mentre {82 [274]} quel principe stringeva d' assedio la città di Buda, s'instituì per suo ordine con gran solennità nella chiesa di s. Pietro a Monaco l' anzidetta Confraternita.

  A149000149 

 Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero separato da' suoi consiglieri ed amici, ai cristiani altro più non rimaneva che imitar i fedeli della Chiesa primitiva quando s. Pietro era in prigione, pregare.

  A149000192 

 Così leggiamo che s. Marco Evangelista in Alessandria d' Egitto consacrò una chiesa a Dio ed al suo maestro s. Pietro apostolo

  A149000312 

 Di Pietro all'alma Sede.

  A149000325 

 Il Pontefice s. Clemente I, creato l'anno 93, successore non meno che discepolo di san Pietro, tra le altre sue ordinazioni decretò, che tutti i luoghi di orazione fossero a Dio consagrati.


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  A150000021 

 Quando poi le scorrerie dei Turchi traevano migliaia e migliaia dì cristiani tra le catene della schiavitù sui lidi di Africa e di Siria, ecco Maria SS. apparire a s. Giovanni di Mata, apparire a s. Pietro Nolasco e far sorgere l'ordine della Mercede e quello della Redenzione degli schiavi, mercè cui gli infelici prigionieri erano ridonati alle famiglie, alla Chiesa.

  A150000124 

 L'altare della crociera a destra è dedicato a s. Pietro, e il quadro con gran cornice dorata e le armi del triregno, rappresenta G. C. nell'atto di consegnare le chiavi del Regno de' Cieli al Principe degli apostoli.

  A150000142 

 L'anno 1867, nel centenario di san Pietro, appena fu annunziato che avrebbe avuto luogo in Roma il maraviglioso canto dei tre cori Tu es Petrus, il sacerdote Gio. Cagliero, nostro direttore di musica, si recava colà, e mercè la cortesia usatagli potè assistere alle prove, ali' esecuzione, trattare con maestri,.

  A150000145 

 Nei giorni seguenti continuarono le feste della consacrazione e vi presero parte monsignor Gastaldi, attuale {61 [365]} nostro veneratissimo arcivescovo, monsignor Ghilardi, di felice memoria, vescovo di Mondovì, monsignor Pietro Maria Ferrè, vescovo di Casale e monsignor Galletti vescovo di Alba.

  A150000240 

 Nello stesso giorno 12 giugno giunse un dispaccio di monsig. Pietro Rota vescovo di Guastalla.


don bosco-massimino.html
  A151000028 

 Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte {15 [137]} dell'Inferno non la potranno vincere giammai.

  A151000066 

 Gesù la paragona ad un grande edificio, di cui s. Pietro è pietra fondamentale; la paragona ad una montagna, ad un regno, ad un campo, ad una vigna, ad un' aia, ad un ovile, cose tutte visibilissime, e che cesserebbero di esistere, qualora non fossero più visibili.

  A151000077 

 Alcuni pretendono dimostra re che la loro Chiesa è visibile fino a Calvino e Lutero, altri poi dicono che si può provare visibile fino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi.

  A151000081 

 E Pietro Valdo quando cominciò?.

  A151000082 

 Pietro Valdo cominciò verso il 1160.

  A151000088 

 Dicono parecchi ministri, che la loro chiesa dal quarto secolo fino ai loro fondatori si conservò in alcuni pochi, i quali nel loro cuore, senza darsi a conoscere all'esterno, conservarono quella dottrina maravigliosa che più tardi Pietro Valdo, Calvino e Lutero predicarono.

  A151000091 

 Ma non pare essi abbiano qualche apparente ragionevolezza, quando dicono essersi la loro chiesa conservata in una scelta di uomini pii, i quali conservarono circa mille anni la dottrina di Gesù Cristo nel loro cuore, e la manifestarono poi a Pietro Valdo, a Lutero, a Calvino, e come tale la insegnarono?.

  A151000109 

 Inoltre occorrendo in quei giorni la festa di san Pietro nella chiesa del Gesù, egli andò quivi ad udire uno stupendo ragionamento sul Capo visibile della Chiesa.

  A151000111 

 I miei rispetti, bambino mio, hai fatto un buon s. Pietro?.

  A151000114 

 Il Capo poi visibile stabilito da G. C. è s. Pietro, di cui ieri abbiamo fatta la festa, e dopo san {42 [164]} Pietro i papi suoi successori nel governo della Chiesa.

  A151000116 

 Il Salvatore poteva da se solo predicare e convertire tutto il mondo con un solo atto di volontà, ma egli ha voluto stabilire s. Pietro capo della Chiesa: ed era perciò necessario che a s. Pietro succedesse un altro capo, il quale ne facesse le veci.

  A151000119 

 Ciò che dice il tuo libro dimostra che il Salvatore costituì s. Pietro Capo della Chiesa; ma dopo la morte di lui, dopo gli altri apostoli il Vangelo essendo già predicato in tutta la terra, non faceva più mestieri alcun Capo visibile, nemmeno alcun successore a s. Pietro.

  A151000120 

 Da quanto vi ho letto parmi si debbano dedurre due conseguenze Gesù Cristo Fondò la sua Chiesa, che deve durare sino alla fine del mondo; Capo di questa Chiesa costituì san Pietro, che la doveva governare per tutta la vita.

  A151000120 

 Ma siccome la Chiesa doveva esistere dopo san Pietro, era perciò necessario un successore per governarla.

  A151000131 

 Chi mai può provare che Pio IX sia successore di s. Pietro nel governo della Chiesa? Ho già fatto a molti altri questa dimanda e niuno finora mi ha potuto soddisfare.

  A151000132 

 Ivi si legge quanto segue: Tutte le storie ecclesiastiche, gli stessi eretici convengono intorno alla maravigliosa successione dei romani pontefici da s. Pietro fino al regnante Pio IX.

  A151000132 

 Voi dunque mi concedete già due cose: che san Pietro dallo stesso G. C. fu costituito Capo della Chiesa, e che a san Pietro doveva succedere un altro Capo visibile nel governo della Chiesa.

  A151000133 

 Cipriano nel terzo secolo dice Chi non ha la Chiesa per Madre, non può avere Dio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesti Cristo {48 [170]} e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (Lib.

  A151000134 

 Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose, che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la non mai interrotta serie de' papi da s. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così: chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederti mai la vita eterna, ma la collera di Dio verro sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesti Cristo.

  A151000135 

 Il mio libro continua a parlare dell'autorità dei Concilii che in ogni luogo celebrati hanno sempre riconosciuti i Romani Pontefici per capi della Chiesa, successori di s. Pietro nel governo di essa da G. C. fino a Pio IX.

  A151000137 

 Quella chiesa e la casa annessa servirono di abitazione a s. Pietro.

  A151000138 

 Se dal regnante Pio IX andiamo di papa in papa rimontiamo fino a s. Pietro stabilito Capo della Chiesa dallo stesso G. C. Parimenti partendo da s. Pietro, che portò il Vangelo a Roma, noi vediamo i papi succedersi: no all'altro e' trasmettersi a vicenda il depoposito della fede fino ai nostri giorni.

  A151000163 

 Allora studiano la via per cui deve passare e fanno in modo che almeno l'ombra di s. Pietro cada sopra gli ammalati.

  A151000163 

 San Pietro poi dava la vista a' ciechi, l'udito ai sordi, la loquela ai muti, la vita ai morti.

  A151000225 

 Appena egli cominciò ivi a predicare la fede di G. C. subito gli divenne discepolo il senatore Pudente, il quale condusse il santo apostolo nella propria casa sul monte Viminale, oggi chiesa di s. Pudenziana, ed ove s. Pietro gittò le fondamenta della Chiesa Romana come si legge nei Bollandisti al 2 maggio.

  A151000225 

 S. Pietro l'anno 33 dell'Era volgare con l'intervento di Maria Vergine, di undici apostoli e di cento venti fedeli o discepoli nel cenacolo del monte Sion elegge un successore a Giuda Iscariota nell'apostolato (atti degli apostoli cap.

  A151000226 

 I papi successori di s. Pietro fino a s. Melchiade abitarono nella casa di s. Pudente, di santa Prassede, di s. Cecilia.

  A151000228 

 Dal Novaes si apprende che Eugenio III del 1145 fu il primo a fabbricare ossia a ristorare ed ampliare il palazzo vicino alla basilica di s. Pietro e vi abitò.

  A151000231 

 Pio VIII eletto il 31 marzo 1829 dimorò al Quirinale; {97 [219]} ma il 5 aprile si recò a risiedere nel palazzo attiguo alla basilica Vaticana, e ritornò a quello dopo la festa di san Pietro.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000059 

 Per esempio, leggiamo nella Bibbia, che S. Pietro guarì uno storpio, richiamò a vita una defunta, e questo fece in nomine Domini, nel nome del Nostro Signor Gesù Cristo.

  A153000105 

 Accennati i gravi pericoli in cui i suoi diocesani si trovano per le insidie con cui gli eretici protestanti si sforzano di sedurre gl'incauti cattolici, passa a raccomandare che il primo potentissimo mezzo per non cadere vittima dell'errore, «si è quello di legarci indissolubilmente all'autorità della Chiesa Cattolica, epperciò col Romano Pontefice suo capo visibile, successore di S. Pietro.».


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000009 

 Quando s. Pietro Principe degli Apostoli, e primo Vicario di G. C. in terra venne a stabilire la sua cattedra in Roma, capitale del mondo allora conosciuto, questa gran Metropoli, e tutte le altre città d'Italia stavano immerse nelle tenebre dell'idolatria.

  A154000010 

 Or mentre Roma, e l'Italia erano allagate da questo torrente di abbominazioni, s. Pietro si portò sul Tevere a stabilire in quella nuova Babilonia, la sua dimora, e compiere così la missione altissima, che gli venne affidata dal suo divin Maestro.

  A154000011 

 Anche s. Siro discepolo di Pietro {13 [437]} e Vescovo di Pavia si portò nel territorio acquese ad ammaestrarne gli abitanti nella Religione evangelica, di maniera che alle sue prediche, e ai suoi miracoli quanti erano già battezzati si confermarono viemeglio nella fede abbracciata, e molti tuttavia pagani si affrettarono ad abbracciarla.

  A154000011 

 E la stessa Cattedrale d'Acqui prima che fosse riedificata da s. Guido Vescovo della stessa città, portava il titolo di s. Pietro.

  A154000011 

 Lo zelo di s. Pietro non si tenne ristretto alla città di Roma, ma si allargò anche alle altre città d'Italia.

  A154000011 

 Qualunque però sia stato il primo Nunziatore del Vangelo in queste contrade, egli è indubitato, che la santa fede vi penetrò fin dai tempi apostolici; segnalato benefìzio, che ricevettero questi popoli fortunatissimi da s. Pietro quando per divina disposizione venne a stabilire la suprema sua Sede in Roma, e di là qual sole risplendentissimo diffuse per ogni terra d'Italia, e diffende tuttora per mezzo dei suoi Successori i raggi sereni della luce evangelica.

  A154000011 

 Si crede anzi non senza fondamento, che lo stesso s. Pietro recatosi da Roma nelle terre Acquesi abbia di sua bocca ammaestrati quegli abitanti nella fede ortodossa ed esiste ancora negli archivi del Vescovado un'antica pergamena in cui s. Pietro vien chiamato Protettore, maestro e dottore di questa Chiesa: Huius Episcopii protector, magister et doctor.

  A154000012 

 Noi intanto, a cui si riferiscono queste memorie ripienì d'una santa gioia ammiriamo e ringraziamo di cuore l'ineffabil bontà di Dio, che si degnò di propagare nelle nostre contrade per mezzo di s. Pietro, e dei {15 [439]} suoi discepoli il cristianesimo, e ad imitazione de' nostri maggiori, che abbracciarono la fede con tanta prontezza, e pura ed immacolata la tramandarono fino a noi, conserviamoci fermi e costanti nella medesima, fuori di cui non vi è salute, stringendoci viemeglio, massime in questi tempi di prova, coi vincoli più santi al successore di s. Pietro, il romano Pontefice.

  A154000012 

 Rammentiamoci, che a s. Pietro ed ai romani Pontefici suoi successori furono da Cristo istesso consegnate le chiavi del regno de' cieli, abilitandoli ad aprirne e serrarne le porte: Tibi dabo claves regni coelorum.

  A154000012 

 Ricordiamoci sempre, che sopra di Pietro G. C. edificò la sua Chiesa, quando disse: Tu sei Pietro, e su questa pietra io stabilirò la mia Chiesa.

  A154000019 

 La chiesa è d'una sola nave, è ampia e maestosa: Essa venne di recente dipinta a fresco da un abile pittore Ponzonese sordomuto, Ivaldi Pietro di nome: è ricca di stucchi tutti nuovi, e conta cinque altari; l'altare maggiore, e altri {26 [450]} quattro a dritta e a manca tutti incavati.

  A154000046 

 « Questa mattina è stata donata alla chiesa una collana d'oro del peso di un'oncia ed un quarto da Giuseppe Mignone per incarico di suo figliuolo {79 [503]} Pietro, che la mandò da Gibilterra per voto da esso fatto in una grave malattia di febbre gialla, per causa della quale morirono in quella città nove mila persone, laddove il suddetto Pietro, fatto un voto a N. S. della Pieve, ricuperò assai presto contro il sentimento de' medici la sua perfetta salute.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000052 

 [25], e ordinò di perdonare non solamente sette volte, come gli domandava s. Pietro, ma fino a settanta volte sette: usque ad septuagies septies

  A156000143 

 Quanto ciò sia vero, lo esperimentarono fra gli altri una s. Chiara, un s. Filippo Neri, un s. Felice cappuccino, una {88 [340]} s. Teresa, un s. Pietro d'Alcantara, un s. Giovanni di Dio.

  A156000155 

 Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero, ai cristiani altro più non rimaneva che imitare i fedeli della Chiesa primitiva, quando s. Pietro era tenuto prigione, cioè pregare.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000186 

 Questi due campioni della fede sono il sacerdote Pietro Qui ed Emanuele Phung.

  A157000187 

 Pietro ne' suoi primi anni di studio si fece ammirare e lodare dai vescovi e missionarii per la sua pietà e pel suo senno.

  A157000189 

 Pietro Qui carico di enorme canga fu condotto alla prefettura dove il governatore gli offerse la libertà se voleva apostatare; ma il {51 [275]} giovine sacerdote sdegnato santamente rispose con intrepidezza: Sappiate, o gran Mandarino, essere omai inutile farmi cotali proposte; mi lascierei, anzichè consentirvi, mettere in pezzi.» Il suo cuore lu straziato quando seppe che alcuni de' suoi trentadue compagni per paura cedettero.

  A157000190 

 Fra i dieci compagni di Pietro Qui eravi il grande catechista Emanuele Phung.

  A157000194 

 Finalmente giunse l'ora del premio per Emanuele e per Pietro; perchè il dì 30 luglio del 1859 giunse un editto imperiale che condannava Pietro Qui maestro della religione perversa, come si esprimeva l'editto, ad aver tronca la testa immantinente, ed Emanuele Phung settatore incorreggibile della medesima religione ad essere strangolato.

  A157000194 

 Per conseguenza noi dichiariamo che Le Van Phung è ribelle alla legge, ed ordiniamo che sia strangolato senza misericordia.» In quanto a Pietro Qui si contentarono di attaccargli al collo una tavoletta ove era scritto il suo nome e le parole: Ultimo supplizio senza indicare per qual motivo lo conducessero alla morte.

  A157000194 

 Pietro Qui chiese ed ottenne di mettersi la sua veste lunga ci il suo turbante per andare alla morte come ad una festa.

  A157000194 

 Pietro Qui si trasse il turbante e gettollo ad un giovine cristiano il quale l'aveva servito in carcere e si disponeva in quell'ora a rendergli gli ultimi servizi.

  A157000195 

 Il suo martirio era consumato, e la sua anima volava in seno a Dio per riunirsi con quella del compagno Pietro ehe era stato decollato nella stessa ora.

  A157000196 

 Si trovò in pugno chiuso di Pietro Qui una statuetta di ottone di M. V. SS., che teneva attaccata con un filo d'argento ad un dito.

  A157000196 

 Tutti questi oggetti cogli strumenti del martirio e col turbante di Pietro furono raccolti e posti in mano del missionario.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.

  A159000011 

 Scritto in Roma appo S. Pietro, sotto l' anello del Pescatore nel dì 9 Maggio 1876.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000063 

 Sono venticinque anni che io l'ho abbracciata: più la studio, più ci trovo la verità; spero nell'aiuto del Signore, di vivere e morire in questa santa religione, di cui è capo il Romano Pontefice successore di S. Pietro, vicario di Gesù Cristo.

  A163000064 

 I protestanti usando prudenza non uscivano in discorsi di religione; ma i cattolici, in ciò di gran lunga peggiori de'protestanti, cominciarono a dargli la baia; ed uno di essi, di nome Pietro, gli indirizzò queste parole: tu, Giovanni, che hai abbandonata la Riforma per farti cattolico, mi sapresti dire quale differenza passi tra protestantismo, e cattolicismo?.

  A163000156 

 Beatissimo Padre, voi che siete il Vicario di Gesù Cristo, successore di S. Pietro, il Supremo Pastore della Chiesa, pregate, e comandate che tutti i cattolici del mondo preghino Iddio ad avere di noi pietà.

  A163000233 

 Massimino, figlio di Pietro Giraud, falegname del borgo di Corps, era un fanciullo di 11 anni: Francesca Melania, figlia di poveri parenti, nativa di Corps era una giovinetta d'anni 15.

  A163000394 

 In seguito gli parlai del Papa; gli dimostrai come egli fosse il successore di S. Pietro, il Capo, il Supremo Pastore della Chiesa Cattolica, e come noi gli dovessimo rispetto, sommessione ed obbedienza qual vero e legittimo rappresentante di Gesù Cristo sopra la terra, e gli citai le grandi e memorabili parole dell'Evangelio: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io innalzerò la mia Chiesa, e le potente dell'inferno nulla potranno contro di èssa, ed a te darà le chiavi del mio regno del cielo.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000018 

 S. Pietro di Alcantara mentre andava al monastero {12 [210]} a farsi religioso, fuggendo dalla casa di sua madre, alla cui obbedienza era rimasto dopo la morte del padre, si trovò impedito a poter passare avanti da un gran fiume, raccomandossi a Dio, ed in un tratto si vide trasportato all' altra riva.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000036 

 Dato in Roma presso s. Pietro sotto l'anello pescatorio addì 22 maggio 1868.

  A173000045 

 Nello stesso convoglio e nella medesima ora coi giovani Mirabellesi era parimenti giunto Monsignor Pietro Maria Ferrè vescovo di Casale col suo segretario il canonico Masnini che dovevano prendere parte alle sacre funzioni.

  A173000053 

 L'anno scorso nel centenario di san Pietro, appena fu annunziato che avrebbe avuto luogo il maraviglioso canto dei tre cori Tu es Petrus, il sacerdote Gio. Cagliero nostro direttore di musica si recava a Roma per prenderne cognizione nel miglior modo a lui possibile.

  A173000123 

 In questo momento giunse un dispaccio di monsig. Pietro Rota vescovo di Guastalla.

  A173000134 

 Arpino curato dei ss. Pietro e Paolo, e del Teol.


don bosco-severino.html
  A177000159 

 L'eresia di Pietro Valdo cercando dilatarsi ognor più nelle provincie di Pinerolo, il vescovo di Torino inviò il b.

  A177000164 

 Veramente, io risposi, le mie idee sono imbevute di pregiudizi; fra gli altri avvi questo che riguarda l'origine dei Valdesi, la quale tra noi si dice essere assai oscura; e si va tuttodì decantando che la fondazione della chiesa Valdese è totalmente dovuta a Pietro Valdo e fui mille volle assicurato che prima di lui non si è mai parlato di Valdesi.

  A177000174 

 Ora ascoltate il testo dell'autore citato: Ottocento anni dopo s. Silvestro, ai tempi di papa Innocenzo II, un certo Pietro Valdo leggendo, o udendo a leggere la sacra scrittura, s'immaginò di rinnovare la vita apostolica.

  A177000181 

 Io ho voluto verificare questo brano nel suo originale, ed ho osservato che dopo aver accennata la comparsa di Pietro Valdo nel 1160 continua così: « Avvi chi {71 [71]} vuole presupporre, che alcuni Valdesi o poveri di Lione, scacciati da quella città si fossero fin da questo tempo (1160) sparsi nella valle di Angrogna, ma credo che si siano solamente trattenuti nel Delfinato.

  A177000183 

 Comincia la storia dei Valdesi con Pietro Valdo, di poi continua in questo modo: « Ciò non ostante alcuni volendo farla da campioni nel difendere questa eresia, per procacciarsi il favore del volgo che non sa di storia favoleggiano, fabulantur, che questa setta discenda da un certo Leone che viveva ai tempi di Costantino.

  A177000189 

 Questa valle ed i paesi confinati sono in gran parte abitati dai Valdesi dal loro autore Pietro Valdo, ricco mercante francese della città di Leone.

  A177000191 

 Venuti quei disordini a notizia di Giovanni Bolismano, arcivescovo di Lione, esortò Pietro e i suoi seguaci a desistere dalla folle impresa.

  A177000192 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi è l'Abate di Fontecaldo contemporaneo a Pietro Valdo.

  A177000193 

 Serviranno a dare una più compiuta notizia sull'origine dei Valdesi le parole {79 [79]} di Stefano Bellavilla, religioso domenicano, il quale fu pure contemporaneo a Pietro Valdo.

  A177000194 

 Ecco le sue parole: « I Valdesi furono così detti da Pietro Valdo primo autore della loro eresia.

  A177000203 

 Primieramente Pietro Valdo atterrito dal tristo caso accaduto all'amico condannava il giuramento {85 [85]} anche fatto colle dovute condizioni, quindi insegnò che ogni giuramento è peccato.

  A177000211 

 Si separarono dalla Chiesa Cattolica, ricusando di ubbidire al capo stabilito da Gesù Cristo, che fu sempre venerato e ubbidito da tutti i cattolici, cominciando da s. Pietro fino al regnante Pio IX, e intanto si costituirono evangelisti, pastori, ministri, tavole e sinodo, moderatore, tutte cose di cui non si è mai parlato nella Bibbia e nella storia prima della Riforma.

  A177000272 

 Nel 1530 i popoli del Cantone di Berna unitamente ai Ginevrini si armarono contro ai Cattolici, gettarono a terra le croci, spezzarono le sacre immagini, calpestarono empiamente {123 [123]} le ostie consacrate e le reliquie dei santi ed ordinarono che gli eretici predicassero regolarmente nella città di Ginevra nella celebre cattedrale di s. Pietro, dove da tanti secoli erasi predicato costantemente il cattolicismo.

  A177000289 

 Tutto insomma fa presagire non lontano il tempo in cui i desideri e le preghiere dei buoni saranno coronati da un completo ritorno dei Ginevrini al catolicismo sotto al governo dei successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo.

  A177000431 

 Si vada pure fino a Calvino, fino a Lutero, fino a Pietro Valdo: più indietro non si trova un uomo che abbia professata la loro religione.

  A177000442 

 Così che vengano tutti a rifugiarsi nel seno amoroso della vera Chiesa, sotto la guida del supremo Pastore stabilito dal Salvatore quando disse: A te, o Pietro, darò le chiavi del regno de' cieli, tutto quello che tu legherai in terra, sarà legato in cielo; e tutto quello che scioglierai in terra, sarà sciolto anche in cielo.

  A177000442 

 Ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga mai meno; e tu {184 [184]} quando sarai convertito conferma i tuoi fratelli.

  A177000442 

 Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell' inferno non prevarranno contro di essa.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000021 

 Guidazio Pietro ch.

  A179000027 

 Racca Pietro sac.

  A179000037 

 Barale Pietro coad.

  A179000073 

 Gallo Pietro ch.

  A179000129 

 Dealexandris Pietro stud.

  A179000133 

 Enria Pietro coad.

  A179000141 

 Fiandra Pietro coad.

  A179000150 

 Gigli Pietro coad.

  A179000151 

 Giordano Pietro stud.

  A179000170 

 Perrot Pietro ch.

  A179000201 

 Barale Pietro coad.

  A179000225 

 Racca Pietro sac.

  A179000254 

 Dealeoxandris Pietro stud.

  A179000256 

 Enria Pietro coad.

  A179000270 

 Gigli Pietro coad.

  A179000271 

 Giordano Pietro stud.

  A179000281 

 Perrot Pietro ch.

  A179000316 

 Fiandra Pietro coad..

  A179000356 

 Guidazio Pietro ch.

  A179000379 

 Gallo Pietro ch.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1874.html
  A180000001 

 Racca Pietro sacerdote, nato in Volvera il 4 settembre 1543, ed ivi morto il 13 settembre.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000016 

 Nacque egli in Mezzana Bigli (Lomellina) il 5 luglio dell'anno 1858... Incontrò nei suoi genitori tali premurosi e savii educatori, che ben conscii dell'alto lor dovere, i primi vagiti, si può dire, i primi accenti, le prime parole del piccolo Pietro a Dio indirizzarono.

  A183000017 

 Dietro tali ammaestramenti e l'esempio continuo e parlante, che sempre aveva d'innanzi agli occhi, delia vita tutta cristiana dei genitori, cresceva il Pietro buono, docile e pio, senza lasciar menomamente temere di lui una gioventù irrequieta e dissipata.

  A183000019 

 Grandissima impressione certamente fece sul cuore e sulla mente di Pietro la vista di tanti ragazzi vispi, ilari, affabili, coll'aria del contento, della soddisfazione sul volto; il perchè chiese di potervisi fermare alcuni giorni; il che gli venne accordato.

  A183000033 

 La sua sincerità, l'amore al dovere e lo studio continuo per migliorare la propria condotta portarono il caro nostro Pietro Scappini molto avanti nella via della perfezione; anche in noi produrranno i loro salutari effetti se in tali virtù sapremo imitarlo.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000041 

 Agli esercizii spirituali del 1877 fu destinato come Prefetto del Patronato di S. Pietro in Nizza; epperciò ai 25 di ottobre dovette abbandonare per sempre il collegio di Alassio ed i cari suoi superiori, Confratelli ed allievi; ma portò con sè l'affetto verso di loro; ed il collegio perdendo la sua persona, non ne perdette la cara memoria.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000036 

 Apostolica, perchè fondata da Gesù Cristo {20 [332]} è stata propagata e governata specialmente dai dodici Apostoli, e continua e continuerà sempre ad essere governata dai sommi Pontefici, che sono legittimi successori di s. Pietro e dai Vescovi successori degli altri Apostoli.

  A187000039 

 Romana finalmente si dice la Chiesa, perchè essendo s. Pietro morto in Roma, i Vescovi di Roma furono e saranno sempre i soli capi della Chiesa, e chiunque non ha la Chiesa veramente per madre, non potrà mai avere Gesù Cristo per padre.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000069 

 Allora s. Pietro capo e principe degli Apostoli pigliò quinci occasione di {33[191]} predicar il Vangelo, e far loro conoscere Gesù Crocifisso, e risuscitato.

  A189000077 

 E s. Pietro avrebbe 'dovuto correre la stessa sorte, se {36[194]} un Angelo inviato da Dio non l'avesse liberato di prigione la notte medesima che precedette il giorno assegnato pel suo supplizio.

  A189000085 

 Erano ormai vicini alla città, quando Pietro ebbe una visione, in cui Iddio fecegli conoscere, che tanto i Gentili, quanto gli Ebrei erano chiamati alla cognizione del Vangelo, e in loro compagnia partì immantinente.

  A189000085 

 Lo rialzò Pietro, e come si fu assicurato delle disposizioni di tutta l'adunanza, lo istruì negli Evangelici misteri.

  A189000085 

 Manda in Ioppe a cercare un certo Simone cognominato Pietro; egli ti insegnerà quanto dovrai fare per esser salvo ».

  A189000085 

 Pietro subito li battezzò, e questi nuovi fedeli furono come le primizie della conversione dei Gentili.

  A189000089 

 In seguito si portò a Roma per confondere s. Pietro, che vi predicava il Vangelo, e lo sfidò a dar prove della verità di sua dottrina, proponendogli di levarsi per aria sopra un carro trionfale alla presenza di tutto il popolo Romano, siccome lui che levossi di fatto.

  A189000089 

 Ma mentre cominciavasi ad ammirar Simone che volava, s. Pietro fece una breve preghiera, con cui tolse la forza al demonio che lo sosteneva, e l'infelice Simone dall'alta sua elevazione cadde giù precipitosamente a terra, e diede uno scroscio tale che rimase sfracellato.

  A189000089 

 Venuto {42[200]} nella Samaria si presentò a s. Pietro per ottenere con danaro la facoltà di far miracoli, il che essendogli stato negato, si dichiarò aperto nemico de' cristiani.

  A189000094 

 S. Paolo la portò nell'Arabia, nell'Asia minore, nella Macedonia, nella Grecia, d'onde andò a raggiungere S. Pietro nella capitale del mondo.

  A189000094 

 S. Pietro portò la dottrina Evangelica in Antiochia, dove i seguaci di Cristo presero il nome di cristiani, scorse la Siria; e dopo sette anni si recò a Roma.

  A189000097 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca, e di s. Giovanni; gli atti apostolici scritti da s. Luca; le quattordici lettere di san Paolo; quella di s. Giacomo; due di s. Pietro; tre di s. Giovanni; una di {47[205]} s. Giuda; e finalmente l'Apocalissi di s. Giovanni.

  A189000100 

 D. Qual fu la morte di s. Pietro, e di s Paolo?.

  A189000102 

 S. Pietro fu condannato ad esser crocifisso sul monte Gianicolo, la qual sentenza venne eseguita il ventinove giugno l'anno 66 dell'era cristiana.

  A189000187 

 R. Il principal mezzo di cui Dio si valse per operare un cangiamento sì maraviglioso, è stato il zelo istancabile dei Romani Pontefici, i quali in numero di trentatre che tennero la S. Sede da san Pietro fino a quest'epoca, tutti, neppure uno eccettuato diedero la vita per Gesù Cristo.

  A189000216 

 In questo concilio definì s. Pietro come capo e giudice supremo della Chiesa.

  A189000265 

 Ma egli per accertarsi qual fosse la vera fede consultò la Sede Apostolica indirizzando a s. Damaso più lettere, nelle quali diceva: « Volendo assicurarmi d'aver Gesù Cristo io mi attacco alla comunione di vostra Santità, cioè alla cattedra di s. Pietro.

  A189000283 

 Questa lettera fu approvata ad una voce: « noi tutti crediamo così, sclamarono i Vescovi, Pietro ha parlato per bocca di Papa Leone, sia anatema a chiunque non crede cosi ».

  A189000335 

 Questo Pontefice, che con grande onore tenne ben 23 anni la Cattedra di s. Pietro, osservati i gravi travagli che egli, e i suoi antecessori avevano dovuto sostenere a cagione degl'Iconoclasti, accondiscese alla pia imperatrice, e convocò un Concilio, che è il settimo Ecumenico, e secondo di Nicea (an.

  A189000348 

 Ma il Sommo Pontefice chiarito de'maneggi di Fozio consolò s. Ignazio, che era stato ne' modi più indegni trattato, e dichiarò quello intruso, e deposto da ogni autorità, e si preparava una formale condanna, se non che Iddio chiamò questo degno successor di s. Pietro alla ricompensa dei travagli e delle afflizioni pel bene della Chiesa tollerate.

  A189000362 

 e s. Gregorio VIII. s. Pietro {202[360]} Damiani, e s. Brunone fondatore de' Certosini.

  A189000367 

 D. Riferite alcuni tratti di s. Pietro Damiano?.

  A189000368 

 R. S. Pietro Damiano di Ravenna mostrò fin da fanciullo delle felici inclinazioni per lo stato ecclesiastico; perciocchè camminando per istrada trovò una moneta d'argento, {206[364]} che egli non ostante il bisognoso suo stato, fu sollecito di portare ad un prete, affinché offerisse l'augusto sacrifizio della messa pel riposo dell'anima di suo padre.

  A189000368 

 Ricompensò Iddio una sì generosa azione, ispirando ad un fratello del giovin Pietro a pigliarne cura.

  A189000369 

 Nullameno tutti questi onori non potevano appagare il cuore di Pietro, il quale abbandonando affatto il mondo, andò a seppellirsi in un romitaggio alle falde dell'Appennino {207[365]} nell'Umbria, ove condusse una vita più angelica che umana.

  A189000371 

 Egli risplendette qual sole benefico a pro di tutta la Chiesa; poichè da s. Pietro in poi non si trova Pontefice, che più di lui abbia lavorato a favor della fede, sia per estirpar il vizio di Simonia, confondere gli eretici, riformare la vera disciplina, difendere i dritti della Sede Apostolica, come altresì per santità e miracoli.

  A189000377 

 Il primo motore di {214[372]} questa grand'opera fu un semplice prete della Diocesi d'Amiens chiamato Pietro, e soprannominato l'Eremita a motivo della vita solitaria che santamente menava.

  A189000377 

 Pietro scorto così dal S. Pontefice, in breve tempo dispose tutte le potenze Europee ad armarsi pe' luoghi santi, e tutti quelli che si arrolavano, prendevano per lor divisa una croce di lana rossa, che ponevano sulla spalla destra, onde furono detti crociati.

  A189000383 

 {220[378]} Il decimo Concilio Ecumenico secondo di Laterano, si convocò per condannare gli errori di Pietro di Bruis e di Arnaldo di Brescia, i quali empiamente disprezzavano il santo Sacrifizio della Messa, l'invocazione de' Santi, il battesimo dei fanciulli, la tradizione, e gli scritti dei santi Padri.

  A189000384 

 Pietro di Bruis dopo venticinque anni di empie ruberie e di misfatti sacrileghi rimase vittima del furor del popolo, il quale assurdato dalle sue bestemmie lo spinse tra quelle fiamme {221[379]} stesse, che egli aveva fatto apprestare per ardere un gran fascio di croci da lui fatte atterrare.

  A189000384 

 Tali errori vennero solennemente condannati in questo concilio composto di 1000 Vescovi con altrettanti Abati, a cui presiedette Papa Innocenzo II; il quale mostrava tanta maestà e venerazione, che gli oracoli che profferiva non parevano suoi, ma profferiti dalla bocca di s. Pietro medesimo, an.

  A189000394 

 R. I Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo negoziante di Lione, il quale in un banchetto atterrito dalla repentina morte d'un suo compagno, esortò tutti gli altri ad una volontaria povertà, mettendosi {226[384]} egli stesso a spiegar le divine Scritture senza averle mai capite.

  A189000432 

 In questo Concilio tutti i Greci abjurarono i loro errori, dichiarando di credere la processione dello Spirito Santo (questo negavano i Greci Scismatici) dal padre e dal figliuolo, l'esistenza del purgatorio, la validità del Sacramento dell'Eucaristia fatta col pane azimo, e finalmente confessarono il primato del Romano Pontefice vero, e legittimo successor di s. Pietro, a cui chiunque si ostini a non voler essere unito, è impossibile che si possa salvare.

  A189000438 

 Bonifacio VIII l'anno 1300, al vedere un concorso di gente si maraviglioso, che pareva essersi ivi aperte le porte del Cielo, diede pel {257[415]} primo una bolla, con cui istituì il giubileo, cioè l'indulgenza plenaria per tutti i fedeli, che, confessati e pentiti dei loro falli, visitassero le chiese degli Apostoli Pietro e Paolo.

  A189000438 

 R. Vi era costante tradizione in tutto il mondo cristiano, che chiunque nell'anno secolare visitasse la chiesa di s. Pietro in Roma, acquisterebbe indulgenza plenaria di tutte le sue colpe.

  A189000442 

 I Fraticelli avevano per capo Pietro di Macerata e Pietro di Fossombrone, i quali sotto pretesto di menare una vita eremitica, seminavano molti errori contro la vera fede; an.

  A189000490 

 Francesco Saverio, s. Pietro d'Alcantara, s. Filippo Neri, s. Pio V, s. Teresa, s. Carlo Boromeo, con altri molti tutti per zelo e fatica instancabili, ripararono gloriosamente i danni alla religione cagionati.

  A189000516 

 Ma quel che destò maggior meraviglia fu il martirio d'un fanciullino di Tingo per nome Pietro in età di sei anni.

  A189000522 

 1638) proferì questa protesta: « io so che il Papa è il successore di s. Pietro e depositario fedele della fede dei Padri.

  A189000578 

 G. Cristo aveva fatto promessa a s. Pietro, che le porte dell'inferno non dovessero prevalere contro di lui, nè contro de' suoi successori, i quali avrebbero continuato a governare la sua Chiesa fino alla consumazione dei secoli.

  A189000606 

 Inoltre la Chiesa cattolica da Gregorio XVI numera i suoi successori fino a s. Pietro ed a Gesù Cristo, i quali tutti in ogni tempo col fatto e colle parole {387[545]} sostennero e professarono quelle stesse verità che leggiamo nel santo Vangelo.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000025 

 I loro nomi sono: Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo il maggiore e Giovanni l'evangelista, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo il minore, Simone soprannominato il zelante, Giuda Taddeo e Giuda Iscariota che tradì poscia il Divin Maestro.

  A190000028 

 Capo visibile della medesima fu da G. C. medesimo costituito s. Pietro.

  A190000028 

 Fra i dodici Apostoli, dice s. Girolamo, volle Gesù stabilire s. Pietro a tenere il primo posto, affinchè costituito fra di loro un superiore, si togliesse ogni occasione di discordia e di scisma.

  A190000028 

 San Pietro Capo della Chiesa.

  A190000029 

 A me hanno detto, ripigliava un altro, che voi siete Geremia, o Giovanni Battista o qualcheduno dei profeti risuscitati.» Ripigliò il Salvatore: «Ma voi chi dite che io sono?» Allora Pietro rispose: «Voi siete il Figliuolo di Dio vivo che veniste in questo mondo.» Gesù allora continuò: «Beato te, o Simone figliuolo di Gioanni; perchè quanto dicesti non ti fu rivelato dagli uomini, ma dal mio Padre celeste.

  A190000029 

 Per l'avvenire tu non sarai più chiamato Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa.

  A190000030 

 Gesù Cristo poi a fine di premiarlo della sua fede lo chiamò Beato, e quindi gli spiega la ragione per cui fin dal giorno in cui lo ricevette a discepolo, gli cangiò il nome di Simone in quello di Pietro, dicendogli: Tu sei Pietro e sopra di questa pietra io edificherò la mia Chiesa.

  A190000030 

 Pietro adunque divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo: ed era quanto dire, Voi siete il Messia promesso da Dio venuto a salvare gli uomini.

  A190000030 

 Pietro tacque finchè Gesù dimostrava soltanto di voler sapere quanto dicevano gli uomini intorno alla sua persona; ma quando invitò gli Apostoli ad esporre il proprio sentimento, subito egli come a nome di tutti parlò, perchè egli già godeva una cotale supremazia ovvero superiorità sopra gli altri compagni.

  A190000031 

 Da ciò apparisce la divina assistenza sopra s. Pietro {13 [13]} nell'atto stesso che esso veniva costituito capo della Chiesa, assistenza che continuò con lui per tutta la vita, e che ne'Romani Pontefici continuerà sino alla fine dei secoli.

  A190000031 

 Gesù inoltre chiamò Pietro Beato, perchè quanto egli aveva detto non eragli stato rivelato dagli uomini ma dal Padre Celeste.

  A190000032 

 Così tu, o Pietro, sarai il fondamento della mia Chiesa, ossia avrai in essa la suprema autorità affinchè sopra di questa autorità suprema che ti conferisco, la Chiesa si sostenga e duri ferma ed immobile.

  A190000032 

 Le quali parole vogliono significare: Tu, o Pietro, sarai nella Chiesa quello che in una casa è il fondamento.

  A190000032 

 Nelle case le parti che non poggiano sul fondamento cadono e vanno in rovina; così nella mia Chiesa chiunque si separa du Pietro precipita nell'errore e si perde.

  A190000032 

 Non vi è casa senza fondamento, non vi è chiesa senza di Pietro.

  A190000032 

 Sopra di te, a cui io diedi nome Pietro, come sopra di una rocca e di una pietra fermissima per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa, la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de'suoi nemici.

  A190000032 

 Una casa senza fondamento o non può innalzarsi, o appena innalzata al primo urto va in rovina, così ogni chiesa che voglia erigersi senza Pietro, non potrà mai sorgere, o ben tosto sarà a terra.

  A190000033 

 Così le chiavi del regno de'cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro dimostrano che esso è fatto padrone, principe e governatore Supremo della Chiesa.

  A190000033 

 Laonde Gesù Cristo soggiunge a Pietro: Tutto quello che legherai sulla terra, sarà altresì legato in Cielo, e tutto quello che scioglierai in terra sarà pure sciolto in Cielo.

  A190000033 

 Le quali parole indicano manifestamente l'autorità suprema data a Pietro, autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti e leggi in ordine al loro bene spirituale ed eterno, e l'autorità di scioglierli dai peccati e dalle pene che impediscono lo stesso bene spirituale ed eterno.

  A190000034 

 Imperocchè gli altri Apostoli poi e tutti i Vescovi loro successori dovevano essere sempre dipendenti da Pietro e dai Papi suoi successori per così tenersi sempre uniti con Gesù Cristo che dal Cielo assiste il suo Vicario e tutta la Chiesa sino alla fine dei secoli.

  A190000034 

 Ma questa facoltà fu loro data solo dopo che erano state dirette a s. Pietro le magnifiche parole sopraddette, affinchè essi intendessero che la loro autorità doveva essere sott'ordinata a quella di Pietro divenuto loro capo e principe e incaricato di conservare l'unità di fede e di morale.

  A190000035 

 - Il Salvatore risorto da morte prima di salire al cielo conferì di fatto a s. Pietro la facoltà che già avevagli promesso.

  A190000035 

 Cioè Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de'suoi affetti, ma non lo era egualmente per 1' avvenire.

  A190000035 

 Comparso egli a'suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo per meglio assicurarli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A190000035 

 Gesù ripigliò ancora: Simon Pietro, mi ami tu più ai costoro? Pietro nel vedersi interrogato la terza volta sopra il medesimo punto rimase conturbato.

  A190000035 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A190000035 

 Primato di s. Pietro e de'suoi successori.

  A190000036 

 Con queste parole Gesù Cristo costituisce san Pietro principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani, imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli Cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al loro pastore.

  A190000037 

 Appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo i cattolici hanno sempre creduto come verità di fede che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e Capo Supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli.

  A190000038 

 Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra; e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi {17 [17]} successori, i quali sono i Romani Pontefici.

  A190000038 

 «Noi definiamo che la santa Sede Apostolica ed il Piomano Pontefice è il successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Cristo, ed il capo di tutta la Chiesa, il maestro e Padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona del beato Pietro fu dato dal nostro Signor Gesù Cristo pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa universale

  A190000039 

 Ho pregato per te, o Pietro, gli diceva Gesù, affinchè la tua fede non venga mai meno.

  A190000039 

 Infallibilità di s. Pietro e de suoi successori.

  A190000039 

 S. Pietro volendo corrispondere a tanti segni di benevolenza, e mostrare al Divin Salvatore la sua gratitudine aveva ripetutamente dichiarato che era pronto a dare per lui la propria vita.

  A190000040 

 Con queste parole Gesù Cristo assicurò a s. Pietro il dono dell'infallibilità, ossia dell'immunità da ogni errore nelle cose che riguardano la fede e i costumi.

  A190000040 

 E questa verità venne poi definita quale articolo necessario a credersi per l'eterna salvezza dal Concilio Vaticano nella Sessione IV con queste parole: «Noi definiamo, che il Romano Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i {19 [19]} cristiani, per la sua snprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede o dei costumi a tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità.

  A190000040 

 Imperocchè Gesù Cristo assicurò s. Pietro che egli aveva pregato, acciocchè la fede di lui non venisse mai a mancare: ma chi potrà mai mettere in dubbio che la preghiera di Gesù Cristo sia stata esaudita? E certamente il nostro Divin Salvatore accertò s. Pietro che la detta sua preghiera era stata pienamente esaudita, mentre come per legittima conseguenza gli diede il carico di confermare nella fede gli altri apostoli.

  A190000040 

 Non si può adunque mettere in dubbio l'infallibilità di Pietro e dei suoi successori senza dire che la preghiera del Salvatore non fu esaudita.

  A190000040 

 Quindi appoggiati anche a questa promessa di Gesù Cristo i cattolici di tutti i tempi e luoghi, fatte pochissime eccezioni, hanno mai sempre creduto, che il Romano Pontefice come successore di s. Pietro è infallibile nei giudizi che proferisce in materia di fede e di morale.

  A190000042 

 Mentre erano colà radunati, s. Pietro esercitò il primo atto di quella suprema autorità che aveva da G. C. ricevuta, quando lo costituì capo della Chiesa.

  A190000045 

 Prima predica di s. Pietro.

  A190000045 

 S. Pietro allora era soltanto conosciuto come un povero pescatore, ma ricevuta la pienezza dei doni dello Spirito Santo, si senti pieno di coraggio e di scienza da presentarsi al pubblico e predicare Gesù Cristo a quella stessa moltitudine che pochi giorni prima cogli schiamazzi lo aveva condannato a morte i Fratelli, prese loro a dire, ascoltate le mie parole.

  A190000047 

 - Nelle ore pomeridiane di quello stesso giorno s. Pietro in compagnia di s. Giovanni Apostolo andava a far orazione nel tempio.

  A190000047 

 Allora Pietro fece la sua seconda predica con tanta efficacia che si convertirono a Gesù Gristo cinque mila persone, senza contare le donne ed i fanciulli.

  A190000047 

 Pietro, mosso a compassione di lui, lo rimirò e gli disse: Io non ho nè oro nè argento, ma ti do quello che ho.

  A190000047 

 Primo miracolo di s. Pietro.

  A190000047 

 Sparsa la fama di quel miracolo, il popolo corse intorno a s. Pietro per udirlo a ragionare.

  A190000050 

 Martirio di s. Stefano, di s. Giacomo maggiore; s. Pietro liberato dal carcere.

  A190000052 

 Così s. Pietro fu salvo, e andarono fallite le speranze di Erode.

  A190000052 

 Questo re vedendo che il perseguitare i cristiani piaceva agli Ebrei fece anche mettere s. Pietro in catene per farlo morire dopo le solennità pasquali.

  A190000058 

 Erano omai vicini alla città, quando Iddio con una visione fece conoscere a Pietro che tanto i gentili quanto gli Ebrei erano chiamati al vangelo.

  A190000058 

 Manda nella città di Ioppe a cercare di certo Simone soprannominato Pietro.

  A190000058 

 Per la qual cosa Pietro immantinente li battezzò.

  A190000058 

 Pietro lo rialzò, ed entrato con lui in casa si pose ad istruire nella fede tutta quell'adunanza.

  A190000059 

 Fingendosi egli pure seguace del vangelo ottenne di essere battezzato; quindi si presentò a s. Pietro per comprar con danaro la facoltà di operar miracoli nel modo stesso che vedeva operarsi dal santo Apostolo.

  A190000059 

 Venne eziandio a Roma per ispargere i suoi errori tra quel popolo tuttora immerso nell'idolatria; ma mentre voleva dar segno di sua potenza sollevandosi in aria sostenuto invisibilmente dai demoni, san Pietro e s. Paolo fecero preghiera a Dio, e il misero Simone cadendo precipitosamente a terra, si sfracellò le membra e fece manifesta la sua impostura.

  A190000059 

 «Il tuo danaro, rispose Pietro, sia teco in perdizione, perchè con esso giudicasti potersi comperare gli inestimabili doni dello Spirito Santo.» Per quel rifiuto egli si dichiarò nemico de'cristiani, adoperando ogni arte ed inganno per opporsi ai progressi della fede.

  A190000060 

 Così in meno di trent'anni dopo la prima predicazione del vangelo fatta da s. Pietro in Gerusalemme il vero Dio ebbe adoratori in tutte le parti del mondo allora conosciuto.

  A190000060 

 Da Antiochia s. Pietro andava a predicare nelle città e ne'paesi vicini, e dopo sette anni si recò a Roma nell'anno 42 dell'era cristiana.

  A190000060 

 S. Pietro dopo essersi fermato per tre anni incirca a Gerusalemme, costrettovi dalla persecuzione si trasferi in Antiochia che allora era la capitale dell'Oriente.

  A190000060 

 {32 [32]} S. Paolo portò la fede nell'Arabia, nell'Asia minore, nella Macedonia, nella Grecia, quindi andò a raggiungere s. Pietro nella capitale del romano impero.

  A190000061 

 Questi scritti sono i quattro vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Gioanni; gli atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e 1'Apocalissi di s. Giovanni.

  A190000063 

 I poverelli inconsolabili per avere in lei perduta la loro madre, mandarono a chiamare s. Pietro, che la venisse a risuscitare.

  A190000063 

 Ma i miracoli di s. Pietro erano tanti, così strepitosi e tali, quali nemmeno leggiamo essersi operati dal divin Salvatore.

  A190000063 

 Miracoli di s. Pietro.

  A190000063 

 Pietro pianse con loro e pieno di fede in Dio si avvicinò al cadavere e disse ad alta voce: «Tabita, levati su.» All'istante Tabita apre gli occhi e si pone a sedere.

  A190000065 

 La questione cominciò ad essere agitata nella città d'Antiochia, d'onde s. Paolo e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro, che allora trovavasi in Gerusalemme.

  A190000065 

 Per definire la cosa formalmente s. Pietro convocò a concilio gli Apostoli, e gli ecclesiastici che erano in Gerusalemme, e quindi come capo e supremo pastore, che egli era, e vicario di Gesù Cristo sopra la terra, propose la questione, ragionò intorno alle cose da stabilirsi, e dopo lunga e viva discussione pronunzio {37 [37]} la sentenza, alla quale s. Giacomo pel primo, e poscia tutti gli altri aderirono.

  A190000068 

 Altro pretesto di incrudelire contro i seguaci di G. Cristo egli lo prese da ciò che, come fu detto, s. Pietro e san Paolo colle loro preghiere avevano procurata la rovina di Simon Mago, e fatte delle conversioni nello stesso palazzo imperiale a segno che non pochi dei cari a Nerone si erano fatti cristiani.

  A190000069 

 A quelle notizie Nerone viepiù furioso comandò che i due apostoli fossero messi a morte, condannando s. Pietro alla croce e s. Paolo ad essere decapitato.

  A190000069 

 Costoro ricevettero il battesimo coll'acqua che prodigiosamente scaturì al comando di s. Pietro in un angolo della carcere e morirono martiri.

  A190000069 

 Martirio di s. Pietro e di s. Paolo.

  A190000069 

 S. Pietro per umiltà chiese di essere crocifisso col capo all'ingiù, e riportò la gloriosa palma del martirio sul monte Gianicolo l'anno 67 dell'era volgare, 86 di sua età.

  A190000070 

 Al ritorno Pietro affidò a s. Lino una importante missione nella Gallia che era tuttora immersa nell'idolatria.

  A190000070 

 Inviato da'suoi parenti a Roma per coltivare gli studi, ebbe la buona ventura di udire s. Pietro che in quella città dava principio alla predicazione del vangelo, instruito nella fede da sì gran maestro, divenne tosto un fervoroso cristiano.

  A190000070 

 Le virtù, la scienza e lo zelo dell'allievo mossero s. Pietro a consacrarlo sacerdote e sceglierlo a compagno per le apostoliche sue peregrinazioni.

  A190000070 

 Per timore che la Chiesa rimanesse priva di pastore in quei tempi calamitosi s. Pietro nominò i santi Lino, Cleto, Clemente ed Anacleto che gli dovessero succedere nel pontificato, l'uno in mancanza dell'altro.

  A190000070 

 Primo successore di s. Pietro fu s. Lino di Volterra città della Toscana.

  A190000070 

 Quindi a s. Pietro doveva altri succedere nel governo della Chiesa universale.

  A190000070 

 Scoppiata poco appresso la persecuzione di Nerone, Lino ritornò a Roma per aiutare s. Pietro, che difatto assistè nel compiere i doveri del s. ministero e governare la Chiesa durante la prigionia dei due principi degli Apostoli.

  A190000081 

 Nato in Roma, egli era stato instruito da s. Pietro nella fede, ed aveva molto lavorato durante il pontificato di lui e del suo antecessore s. Lino.

  A190000092 

 Fra le altre cose destinò un luogo particolare sul Vaticano per la sepoltura dei papi accanto alla tomba di s. Pietro, e fece fabbricare una cappella sopra la tomba del principe degli apostoli: Memoriam Beati Petri construxit.

  A190000092 

 Questa piccola chiesa in progresso di tempo fu ampliata, e divenne il famoso tempio di s. Pietro in Vaticano.

  A190000144 

 In oltre egli dice, che converrebbe ricorrere alle chiese che furono fondate e governate dagli apostoli per sapere la verità; ma che essendo cosa troppo lunga lo andarle a consultare una per una, basta per tutte il ricorrere alla Chiesa più grande, più antica e conosciuta da tutto il mondo, alla Chiesa fondata in Roma dai gloriosi apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la tradizione che ha ricevuta da'suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.

  A190000145 

 Ma il santo Pontefice, vero seguace di s. Pietro, ricusò il danaro e lo allontanò da sè dicendo: lo voglio anime e non ricchezze: e non lo assolvette dalla scomunica.

  A190000152 

 In questa guisa la Chiesa cattolica trionfava dell'eresia, e faceva vedere al mondo tutto la verità di quelle parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro, e in esso a utti i suoi successori: «Io ho pregato per le, o Pietro, affinchè non mai venga meno la tua fede.» ( V. Eusebio, lib.

  A190000243 

 {111 [111]} Martirizzato anch'esso dopo tre anni e tre mesi di pontificato, montò sul trono di san Pietro Sisto II. Era esso ateniese, e tenne il pontificato appena un anno.

  A190000261 

 Ad esso succedette s. Felice, che sedette sulla cattedra di s. Pietro due anni e cinque mesi; dopo s. Felice fu promosso al pontificato s. Eutichiano, che tenne per anni otto e mesi dieci, e si l'uno che l'altro furono martiri.

  A190000281 

 L'istituzione di s. Pietro non si potè ridurre in pratica generale fino ai tempi di Costantino.

  A190000281 

 Si attribuisce a s. Pietro l'istituzione della tonsura clericale.

  A190000282 

 domenica e delle feste del santo Natale, dell'Epifania, della Pasqua, dell'Ascensione, della Pentecoste, il digiuno della Quaresima, delle quattro Tempora, l'uso dell'acqua benedetta, del segno della santa croce, l'Agape, o Convito comune di carità sono tutte cose attribuite a s. Pietro.

  A190000314 

 - Ad occupare il posto di s. Pietro e di pastore della Chiesa universale dopo s. Melchiade fu eletto s. Silvestro romano di nascita.

  A190000316 

 - Costantino a fine di dare splendore al cristianesimo costrusse molte chiese, tra cui è celebre quella di s. Giovanni in Laterano, quella di s. Paolo fuori di Roma, e la Basilica di s. Pietro in Vaticano, così detta dal colle alle radici del quale fu edificata.

  A190000316 

 Allora fu disotterrato il corpo di s. Pietro, ed alla presenza dei fedeli e del clero fu collocato da s. Silvestro in una gran cassa d'argento, con sopra un'altra cassa di bronzo dorato piantata immobilmente nei suolo

  A190000316 

 Basilica di s. Pietro in Vaticano.

  A190000316 

 L'urna di s. Pietro così chiusa, a quanto sembra, non si riapri mai più

  A190000316 

 Ma appena cessate le persecuzioni, la tomba di s. Pietro divenne il santuario del mondo cristiano.

  A190000316 

 Terminato questo maestoso edifizio e preparata la cripta o camera sotterranea, ornata di oro e di pietre preziose, circondata di una quantità di lampade, vi si collocò il corpo di s. Pietro chiuso nella detta urna.

  A190000338 

 Per conoscere quale sia la vera credenza tra tutti quelli che si dicono cristiani, s. Ambrogio dava questa regola: Dove è il successore di s. Pietro là è la Chiesa di Gesù Cristo: Ubi Petrus ibi Ecclesia.

  A190000354 

 Fra queste è specialmente memorabile quella, in cui il santo dottore stanco della noia cagionatagli dalle varie fazioni che dividevano la Chiesa d'Antiochia diceva: «Volendo assicurarmi di aver Gesù Cristo, io mi attacco alla comunione di Vostra Santità, cioè alla cattedra di Pietro.

  A190000368 

 Pietro ha parlato per bocca di Leone, sia scomunicato chiunque non crede così.

  A190000369 

 Egli infatti venne da loro chiamato Arcivescovo universale, Patriarca, interprete della voce del beato Pietro.

  A190000396 

 Le sue lettere furono ricevute ed ammesse da'padri del Concilio siccome dettate dallo Spirilo Santo per bocca del beato Pietro.

  A190000423 

 S. Pietro Damiani.

  A190000423 

 È questi Pietro Damiani di Ravenna, che ancor fanciullo mostrava già una maravigliosa inclinazione allo stato ecclesiastico.

  A190000425 

 - Dopo la morte di s. Pier Damiani saliva sulla cattedra di s. Pietro uno de'più grandi papi che abbiano governato la Chiesa.

  A190000430 

 Pietro {214 [214]} sostenuto così dall'approvazione del papa in breve dispose le potenze europee ad armarsi per quella grande e santa impresa.

  A190000430 

 Primo autore di questa grand'opera fu un semplice prete della diocesi d'Amiens chiamato Pietro e soprannominato 1'eremita per la vita solitaria che menava.

  A190000435 

 Furono parimenti condannati gli errori di Pietro di Bruis e di Arnaldo da Brescia, i quali, oltre ad una vita scandalosa,disprezzavano il santo sacrifizio della messa, l'invocazione dei santi, il battesimo dei fanciulli, la tradizione e gli scritti dei santi padri.

  A190000435 

 Il concilio fu celebrato per rimediare ai disordini cagionati dall'antipapa Anacleto, detto Pietro di Leone, e per condannare vari errori che erano sorti {218 [218]} contro alla fede.

  A190000436 

 Infatti Pietro di Bruis dopo 25 anni di ruberie e di misfatti rimase vittima del furore del popolo, che inorridito dalle sue bestemmie lo spinse nelle stesso fiamme che egli aveva fatte preparare per abbruciarvi un fascio di croci da lui atterrate.

  A190000441 

 Essi ebbero nome ed origine da Pietro Valdo, negoziante di Lione.

  A190000442 

 D'allora in poi i Valdesi non furono nè sono altro che Calvinisti, ben diversi dai Valdesi seguaci di Pietro Valdo.

  A190000470 

 I Greci abiurarono i loro errori; dichiararono di credere che lo Spirito Santo procede non solo dal Padre, ma anche dal Figliuolo; {241 [241]} ammisero l'esistenza del purgatorio, la validità del sacramento dell'Eucaristia consacrata con pane azimo, e finalmente confessarono il romano Pontefice vero e legittimo successore di s. Pietro, e l'impossibilità di salvarsi per chiunque si ostini di non volergli stare unito.

  A190000473 

 - Era costante tradizione presso ai cristiani, che, chiunque nell'anno secolare andasse a Roma e visitasse la chiesa di san Pietro in Vaticano e le altre principali basiliche, acquisterebbe la remissione di tutti i peccati.

  A190000482 

 - La sede antica del romano pontefice, nella quale s. Pietro per divina inspirazione collocò il centro di tutta la Chiesa e dell'orbe cattolico, è Roma.

  A190000483 

 Da s. Pietro fino al 1305 i papi non mai se ne allontanarono, se non quando la violenza e la persecuzione li costringeva.

  A190000500 

 Se poi sono in grazia di Dio, ma non ancora libere da ogni debito verso la divina giustizia, vanno in purgatorio; che il papa è il vicario di Gesù Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A190000501 

 Così quella chiesa la quale non volle conoscere l'autorità del successore {258 [258]} di s. Pietro che la trattava da padre, cadde sotto al successore di Maometto, che la trattò da tiranno.

  A190000511 

 Lo zelo di tutti i vescovi dell'America meridionale verso la s. Sede di Pietro risplendette mirabilmente nel Concilio Vaticano.

  A190000539 

 L'ordine de'Teatini, de'Barnabiti, de'Cappuccini, de'Somaschi, de'Fate bene Fratelli e di molte altro religiose congregazioni, l'istituzione delle qunrant'ore, la celebrazione del concilio di Trento, s. Gaetano, s. Girolamo Miani, s. Giovanni di Dio, s. Tommaso di Villanuova, s. Ignazio di Loiola, s. Francesco Saverio, s. Pietro di Alcantara, s. Filippo Neri, s. Pio V, s. Teresa, s. Carlo Borromeo con molti altri ripararono gloriosamente i danni alla religione cagionati.

  A190000553 

 S. Gaetano con Pietro Caraffa, vescovo di Chieti o Teane, e con altri due compagni dinanzi all'altare maggiore di s. Pietro in Vaticano emisero i voti solenni, dando così principio alla congregazione dei chierici regolari, i quali per essersi eletto come primo superiore il vescovo di Teane, furon detti Teatini.

  A190000577 

 - A papa Pio IV, deceduto nel 1565, successe un pontefice dei più illustri che siano saliti sul trono di s. Pietro.

  A190000588 

 - Quegli, che destò singolar maraviglia fra que'confessori della fede, fu un fanciullino di sei anni, di Tingo, di nome Pietro.

  A190000588 

 Il piccolo Pietro martire.

  A190000588 

 Suo padre era già stato condannato a morte, e Pietro stava compreso nello stesso decreto.

  A190000598 

 Tuttavia Giansenio non diede alle stampe il suo libro durante la vita e morendo, mentre disponeva che si stampasse, dichiarò di sottometterlo al giudizio della s. Sede; e in punto di morte profferì questa protesta: «Io so, che il papa è successore di s. Pietro e depositario fedele della fede dei padri della Chiesa.

  A190000657 

 Finalmente l'imperatore Pietro il Grande vedendo i disordini religiosi e politici crescere ogni giorno per mancanza di un capo supremo nelle cose di religione, avendo tentato inutilmente d'indurre il patriarca e i vescovi a sottomettersi al romano pontefice, deliberò di aggiugnere alla corona imperiale anche quella di sovrano superiore di tutti i vescovi, e così fare se stesso papa e giudice di ogni questione religiosa.

  A190000657 

 Pertanto Pietro il Grande oltre al negare sottomissione al papa, ordinò che niuno potesse essere ammesso ad alcuna carica civile o religiosa senza pronunziare questo giuramento: « Confesso e con giuramento confermo di credere che il giudice supremo dell'autorità religiosa è il nostro monarca, supremo padrone di tutte le Russie

  A190000673 

 Allora i cattolici coll'affetto {346 [346]} di figli studiarono di venire in aiuto del loro padre ora con grandi, ora con piccole offerte, che furono chiamate come ne'tempi antichi Obolo, o danaro di s. Pietro, perchè diretto a sollevare il capo della religione, successore di quel santo apostolo nel governo della Chiesa

  A190000674 

 Il danaro di s. Pietro è tuttora il mezzo con cui oggidì si provvede alle strettezze in cui trovasi il supremo gerarca della Chiesa.

  A190000681 

 Il fortunato pontefice prima di ogni altra cosa si recò alla basilica di s. Pietro per ringraziare Dio della pace ridonata alla Chiesa; e quindi con tutto il cuore e lo zelo diede mano a rimarginare le piaghe profonde fatte dai repubblicani alla religione ed allo Stato.

  A190000789 

 San Pietro tenne ivi la Sede apostolica sette anni.

  A190000878 

 Betsaida o. Giuliade, città sulle sponde del Mar di Tiberiade, patria degli apostoli Pietro, Andrea, Giacomo il Maggiore, Giovanni e Filippo.

  A190000945 

 2° La festa anniversaria del giorno, in cui san Pietro ricevette da Gesù Cristo quest'autorità che trasferì in Antiochia, 3° La festa anniversaria del giorno, in cui s. Pietro dopo avere tenuta la sua sede in Antiochia per 7 anni, la trasferì e la fissò a Roma.

  A190000945 

 4° La cattedra materiale sopra cui s. Pietro sedeva in Roma, e che conservasi nel Vaticano.

  A190000945 

 Cattedra di s. Pietro, significa 1° l'autorità che s. Pietro ricevette da Gesù Cristo di ammaestrare e governare la Chiesa, e che è trasmessa ai suoi successori.

  A190001267 

 Mamertino ( carcere ), antico carcere di Roma sotterraneo a'piè del Campidoglio, dove furono prigionieri s. Pietro e s. Paolo.

  A190001468 

 Primato, primo posto, che appartiene al sommo Pontefice, come successore di s. Pietro nella Sede di Roma, che nella Chiesa universale ha il primato non solo di onore, ma di giurisdizione.

  A190001572 

 Sede Apostolica, l'autorità di s. Pietro che risiede a Roma centro della verità ed unità Cattolica, Capo, Madre e Maestra di tutte le Chiese.

  A190001698 

 Vaticano, celebre colle di Roma ove sorge la maestosa Basilica di s. Pietro e palazzo Vaticano, abitazione attuale dei Pontefici.


don bosco-storia sacra.html
  A191000631 

 Questi furono Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo il maggiore, e Gioanni l' Evangelista figliuoli di Zebedeo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo il minore figliuolo d' Alfeo, Simone soprannominato zelante, Giuda figliuolo di Giacomo, e Giuda Iscariote, che tradì il suo maestro.

  A191000662 

 Quando ebbe mandato via tutti, entrò col padre, colla madre e co' tre Apostoli Pietro, Giacomo e Gioanni nella camera dove la morta giaceva, e presala per mano parlò così; «Fanciulla, dico a te, alzati.

  A191000672 

 Nella stessa città la suocera di Pietro era in letto oppressa da grave febbre.

  A191000692 

 Il giorno avanti la sua passione mandò i due apostoli Pietro e Gioanni, i quali entrati in Gerusalemme apparecchiarono quanto occorreva.

  A191000695 

 Giunto a Pietro sentissi dire tu lavi i piedi a me?», e Gesù «Sì.» Pietro soggiunse: «io non permetterò giammai che tu mi lavi i piedi.» Gesù replicò: «Se non ti lavo i piedi non avrai parte meco.

  A191000695 

 » Allora Pietro: «lavami non solo i piedi ma ancora le mani e la testa.».

  A191000698 

 » A quelle parole poco io rimarrò {190 [190]} con voi Pietro soggiunse: «Signore, dove vai? Io ti seguirò in ogni luogo, quand' anche dovessi mettere la mia vita.

  A191000698 

 » Gesù rispose: «Simon Pietro, il demonio va in cerca di te.

  A191000701 

 R. Gesù giunto sul monte degli ulivi entrò in un {191 [191]} orto nominato Getsemani, e dicendo agri'' altri Apostoli che si fermassero con Pietro, Giacomo e Gioanni andò alquanto più oltre per, fare orazione.

  A191000701 

 » Pietro al veder mettere le mani addosso al suo Maestro trasportato da eccesso di zelo, sguainata la spada, con un colpo tagliò un'orecchia ad uno degli assalitori di nome Malco.

  A191000702 

 I Discepoli presi da spavento fuggirono, Pietro solo da lungi seguiva il suo Maestro.

  A191000705 

 » Fu altresì in casa di Caifasso che Pietro per timore di essere anch' egli sottoposto alla sentenza del suo maestro lo negò tre volte, asserendo di nemmeno conoscerlo.

  A191000718 

 Pietro lo nega, ed egli con uno sguardo amoroso lo fa ravvedere.

  A191000731 

 Andate tosto a' Discepoli, e partecipatene a Pietro il risorgimento.

  A191000742 

 Gioanni allora disse a Pietro: » E il Signore.

  A191000742 

 Un giorno Pietro, Tommaso, Bartolomeo, Giacomo, e Gioanni con altri due discepoli andarono a pescare alle rive del mare di Tiberiade.

  A191000742 

 » A quelle parole Pietro si gettò in mare a nuoto, onde giugnere più presto a lui.

  A191000743 

 D. Da chi Pietro fa costituito Capo della Chiesa?.

  A191000744 

 R. Già più volte Gesù aveva manifestato che stabiliva Pietro per capo della sua chiesa coi dirgli: » lo ti darà le' chiavi del regno de'Cieli: tu sei Pietro, e su questa pietra (sulla tua persona) fabbricherò la mia Chiesa, contro di cui non prevarranno le porte dell'Inferno.

  A191000745 

 Tale potestà venne confermata dopo la suddetta pesca miracolosa allorchè avendo Gesù detto a Pietro: « Simone mi ami tu? » gli rispose: « tu lo sai quanto io ti amo » e Gesù: « pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle.

  A191000748 

 Egli deputò s. Pietro per governare la stia Chiesa, e da questo punto prende cominciamento la Storia Ecclesiastica.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000408 

 Compiuto il lavoro, lo diede al suo padre spirituale e maestro s. Pietro, che lo approvò e lo diede a leggere alle chiese come scrittura autentica.

  A192000408 

 Fedele compagno di s. Pietro, lo seguì né suoi viaggi fino a Roma.

  A192000429 

 Fattane la scelta, il Salvatore deputò s. Pietro capo degli Apostoli e dei Discepoli, quindi diede principio alla maravigliosa sua predicazione.

  A192000429 

 I loro nomi sono Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo il maggiore e Giovanni l'Evangelista fgliuoli di Zebedeo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo il minore figliuolo d'Alfeo, Simone soprannominato il zelante, Giuda detto anche Taddeo figliuolo di Giacomo, e Giuda Iscariota, che tradì poscia il suo Maestro.

  A192000444 

 Quando ebbe mandato via tutti, entrò col padre e colla madre della fanciulla e co' tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni nella camera, dove la morta giaceva.

  A192000450 

 Nella stessa città la suocera di Pietro era in letto travagliata da grave febbre.

  A192000462 

 Il Redentore condusse un giorno Pietro, Giacomo e Giovanni sopra il Taborre, alto monte della Palestina.

  A192000462 

 In quel momento apparvero Mosè ed Elia, ohe -si posero a ragionare con lui A quel celeste spettacolo Pietro disse a Gesù: Signore, egli è cosa buona che noi stiamo qui: se tu vuoi, facciamo qui tre tabernacoli, uno a te, un altro a Mosè, ed un altro ad Elia.

  A192000468 

 Allora Pietro: Lavami non solo i {181 [387]} piedi, ma ancora le mani e la testa.

  A192000468 

 Giunto a Pietro sentissi dire: Tu lavi i piedi a me? e Gesù: Si, Pietro.

  A192000470 

 A quelle parole: poco io rimarrò con voi, Pietro soggiunse: Signore, dove vuoi andare? Io ti seguirò in ogni luogo, quando anche dovessi mettere la mia vita.

  A192000470 

 Gesù rispose: Simon Pietro, il demonio va in cerca di te.

  A192000470 

 La negazione di Pietro e la venuta dello Spirito Santo.

  A192000474 

 Pietro in veder mettere le mani addosso al suo Maestro, trasportato da eccesso di zelo, sguainò la spada, e d' un colpo tagliò l'orecchia ad uno degli assalitori di nome Malco.

  A192000474 

 Pietro solo da lungi seguiva il suo Maestro.

  A192000478 

 Fu in casa di Caifasso che Pietro, per timore di essere anch' egli dannato {184 [390]} alla pena del suo Maestro, lo negò tre volte asserendo di non conoscerlo nemmeno.

  A192000478 

 Pietro rinnega Gesù.

  A192000498 

 A queste parole Pietro si gittò nel mare a nuoto, acciocché gli fosse dato di giungere più presto a lui.

  A192000498 

 Giovanni allora disse a Pietro: E il Signore.

  A192000498 

 Un giorno Pietro, Tommaso, Bartolomeo, Giacomo e Giovanni con altri due discepoli andarono a pescare in sulle rive del mare Tiberiade.

  A192000499 

 Con queste parole Gesù diede a Pietro e a' suoi successori la piena e somma podestà non solo sopra i semplici fedeli, ma in tutte quelle cose che riguardano la fede ed i buoni costumi e al bene spirituale de' cristiani.

  A192000499 

 Con queste parole il Salvatore assicurò Pietro che la sua dottrina non sarebbe mai venuta meno, cioè che il suo insegnamento sarebbe stato infallibile, e che a lui e a'suoi successori era commesso il carico di confermare gli altri apostoli e i loro successori nella fede.

  A192000499 

 Pietro capo supremo della Chiesa.

  A192000499 

 Più volte Gesù aveva manifestato che eleggeva Pietro capo della sua Chiesa, e quando gli predisse la sua caduta avevagli tosto soggiunto: Ho pregato per te, o Pietro, a frznchè la tua fede non venga mai meno; e come ti sarai riavuto della caduta, conferma i tuoi fratelli nella fede.

  A192000499 

 Questa suprema autorità venne dal Salvatore confermata dopo {193 [399]} la suddetta pesca miracolosa, Gesù disse tre volte a Pietro: Simone, mi ami tu? e Pietro altrettante volto e sempre con maggiore asseveranza rispose: Tu lo sai quanto io ti amo.

  A192000504 

 Mentre erano colà radunati Pietro esercitò il primo atto della suprema autorità di capo della Chiesa.

  A192000507 

 Alle parole di san Pietro tutti maravigliarono altamente, né sapevano che dirsi perché, essendo essi di diverse nazioni, ciascuno lo udiva parlare nella lingua del proprio paese.

  A192000507 

 Pietro, mosso a compassione per lui, e rimiratolo gli disse: Io non ho né oro né argento, ma ti do quel che ho.

  A192000507 

 Prime prediche di S. Pietro.

  A192000507 

 S. Pietro, come principe degli Apostoli e capo della Chiesa, si pose tosto a predicare pubblicamente il Vangelo e a far conoscere Gesù crocifisso e risuscitato.

  A192000507 

 Sul far della sera s. Pietro in compagnia di s. Giovanni andava a far orazione al tempio.

  A192000510 

 S. Pietro liberato.

  A192000511 

 Così s. Pietro fu salvo, e andarono fallite le speranze del re Erode.

  A192000511 

 Questi, vedendo che il perseguitare i Cristiani piaceva agli Ebrei, fece anche mettere s. Pietro in catene per farlo morire dopo le solennità Pasquali.

  A192000514 

 Erano ornai vicini alla città, quando Iddio con misteriosa visione fece conoscere a Pietro che tanto i Gentili, quanto gli Ebrei erano chiamati alla cognizione del Vangelo.

  A192000514 

 Ora manda nella città di Joppe per un certo Simone, soprannominato Pietro.

  A192000515 

 Per la qual cosa Pietro incontanente li battezzò.

  A192000515 

 Pietro lo rialzò, ed entrato con lui in casa si pose ad istruire nella fede quell'adunanza.

  A192000516 

 Il tuo danaro, rispose Pietro, sia teco in perdizione.

  A192000516 

 Ma s. Pietro e s. Paolo avendo fatto una preghiera, i demoni perdettero la loro forza, e il misero Simone, cadendo precipitosamente a terra rimase sfracellato.

  A192000516 

 Venuto nella Samaria, si presentò a s. Pietro per comperar con danaro la virtù di operare miracoli nel modo che vedeva operarsi dal santo Apostolo.

  A192000518 

 Così, in meno di 30 anni dopo la prima predicazione del Vangelo fatta da s. Pietro in Gerusalemme, il vero Dio ebbe adoratori in tutte le parti del mondo.

  A192000518 

 S. Paolo predicò nell'Arabia, nell'Asia Minore, nella Macedonia, nella Grecia; quindi andò a raggiungere s. Pietro nella capitale del Romano impero.

  A192000518 

 S. Pietro, dopo di aver dimorato tre anni in Gerusalemme, andò a stabilire la sua sede in Antiochia, dove i seguaci di Cristo presero il nome di Cristiani.

  A192000519 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli, come si è detto, di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Giovanni; gli Atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, {202 [408]} due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e l' Apocalissi di s. Giovanni.

  A192000520 

 I poverelli inconsolabili per aver perduta colei, che facea loro da madre, mandarono a chiamare s. Pietro, perché la venisse a risuscitare.

  A192000520 

 Miracoli di s. Pietro.

  A192000520 

 Pertanto li portavano nei letti sulle piazze e sulle strade, ove passava s. Pietro, affinché almeno l'ombra sua cadesse sopra di loro; e ciò bastava per rimetterli in sanità.

  A192000520 

 Pietro pianse con loro, e pieno di fede in Dio si avvicinò al cadavere e ad alta voce disse: Tabita, levati su.

  A192000520 

 S. Pietro poi faceva tali miracoli, quali nemmeno si legge essersi operati dal Salvatore.

  A192000521 

 La questione fu particolarmente agitata nella città di Antiochia, d'onde s. Paolo, e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro dimorante allora in Gerusalemme.

  A192000521 

 Per definire la cosa formalmente, Pietro convocò a concilio, gli altri Apostoli e quei pastori, che avevano più larga parte al sacro ministero.

  A192000521 

 Pietro, principe degli Apostoli e vicario di G. C. sopra la terra, è il Capo del Concilio.

  A192000523 

 Erano essi sommamente odiati da lui, perchò s. Pietro e s. Paolo colle loro preghiere avevano procurato la rovina di Simon Mago, anzi avevano fatte delle conversioni nel medesimo palazzo imperiale.

  A192000524 

 In questa persecuzione i due principi degli Apostoli Pietro e Paolo coronarono il loro lungo apostolato colla palma del martirio.

  A192000524 

 Martirio di s. Pietro e di s. Paolo.

  A192000524 

 S. Pietro fu condannato ad essere posto in croce, e per umiltà chiese di essere crocifisso col capo all'ingiù.

  A192000538 

 Capo della Chiesa fu stabilito da G. C. s. Pietro e dopo lui i suoi successori.

  A192000539 

 S. Pietro, capo della Chiesa, parti di Antiochia e condottosi a Roma, capitale allora del mondo intiero, vi stabili la sua sede.

  A192000563 

 degli stati del re Jabin: Cafarnao non lungi dal lago di Genezaret, celebre pei miracoli e la predicazione del Salvatore; Cana, che ricorda il miracolo dell'acqua cambiata in vino, Betulia, assediata da Oloferne, e liberata da Giuditta; Betsaida, in cui nacquero s. Pietro, s. Andrea e s. Filippo: Nazaret (città dei fiori), in cui dimorava la Ss. Vergine allorquando l'angelo andò ad annunziarle il mistero dell'Incarnazione, ed in cui N. S. visse fino ai 30 anni nascosto nell' umile officina di s. Giuseppe; Nuim, dove Gesù Cristo risuscitò a vita il figliu, lo di una vedova; Tolesnaide o San Giovanni d'Acri che è l'antica Acco dei Sidonii.

  A192000564 

 dove Cornelio Centurione fu battezzato da s. Pietro; Maggeddo, in una pianura, dove Giosia fu mortalmente ferito da Necao: ivi pure morì Ocozia re di Giuda, sconfitto da Jeu; Sichesn (oggidì Naplosa), città reale, in altri tempi potentissima.

  A192000565 

 In questa, s. Pietro ebbe la celebre visione della conversione dei Gentili.

  A192000576 

 S. Pietro stabilì in questa città la prima sua cattedra, ed i fedeli vi presero il nome di Cristiani.

  A192000580 

 S. Pietro trasferì la sua cattedra da Antiochia a Roma l' an.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000014 

 Fra le tombe venerate in Roma la più celebre era quella di S. Pietro posta ai piedi del monte Vaticano.

  A194000016 

 Principale oggetto del viaggio de' nostri Santi era di andare a far preghiere sulla tomba di San Pietro.

  A194000016 

 Questo principe degli Apostoli era stato crocifisso sul monte Gianicolo, ma dopo il martirio il suo corpo fu portato ad essere sepolto a' piedi del monte Vaticano vicino alle mura dai giardini di Nerone, S. Anacleto fece costruire {9 [65]} una piccola chiesa su questa tomba che coll'andare del tempo divenne la famosa Basilica di S. Pietro in Vaticano che è il più maestoso tempio del mondo.

  A194000095 

 Fino dall'anno 826, nove anni dopo che Pasquale I le aveva estratte dalle catacombe, porzione di esse fu trasportata da Roma a Mulinheim, ora Seligenstadt, città della Diocesi di Magonza, unitamente ai corpi dei Ss. Martiri Marcellino e Pietro.

  A194000101 

 Scrisse egli tra le molte cose la storia della traslazione delle reliquie dei Ss. Marcellino e Pietro, e di altri Ss. martiri, fra le quali vi era anche parte di quelle dei Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco.

  A194000102 

 Il viaggio di Ratleico, lo scoprimento dei corpi de' Ss. Marcellino e Pietro martiri, {50 [106]} il trasporto delle loro reliquie, ed i miracoli che furono operati lungo il cammino formano l'oggetto della citata storia della traslazione delle reliquie dei Ss. martiri Marcellino e Pietro.

  A194000102 

 Nel rimetterle a Ratleico lo avvertì, come queste reliquie dovessero tenersi nella stessa venerazione che quelle dei Ss. Marcellino e Pietro, perchè gli uni e gli altri di questi santi, erano di egual merito presso a Dio; e che facilmente Eginardo vi avrebbe creduto, quando i nomi ne avesse conosciuto.

  A194000102 

 Riguardo ai Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco è da ricordare, come al momento in cui Ratleico stava per partire da Roma con seco i corpi de' Ss. Marcellino e Pietro, il Diacono Deusdona gli consegnò un involto, contenente altre reliquie di santi martiri, destinate pure ad Eginardo.

  A194000106 

 Cresceva ogni giorno il concorso; e siccome era più sovente discorso dei Ss. Marcellino e Pietro, dei quali si conoscevano le reliquie, che non degli altri, volle Iddio con uno speciale miracolo addimostrare, che egli si compiaceva pur anche della venerazione alle reliquie dei Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco, che, come sopra si narrò, erano state portate da Roma insieme coi corpi di S. Marcellino e Pietro.

  A194000108 

 «Queste reliquie, che io ancora non conosceva, erano quelle del B. Mario martire, di sua moglie e figli, cioè di Marta, Audiface ed Abaco, che erano bensì stati portati coi corpi dei Ss. Marcellino e Pietro, ma non erano nemmeno conosciute da quella stessa persona che le aveva portate, perchè colui che me le mandò, aveva promesso di recarsi in persona presso di me e di svelarmi egli stesso i nomi dei santi a' quali appartenevano quelle reliquie, come fece dappoi.

  A194000184 

 Dato in Roma presso s. Pietro sotto l'anello pescatorio il giorno 20 dicembre 1859, del nostro pontificato decimo quarto.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000057 

 - S. Pietro dice che colle buone opere noi possiamo renderci certi della vocazione e della elezione dello stato.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000002 

 S. Pietro mosso dalla pietà, dall'integrità de' costumi e dal raro ingegnò di cui il Signore aveva dotato il suo discepolo, lo ammise fra il clero di Roma, e lo ordinò diacono.

  A199000002 

 S. Pietro vedendo {4 [448]} il grande aiuto che gli porgeva Anacleto, prese ancora maggior cura di lui, e in breve lo vide adorno di tutte le virtù necessarie per formare un buon sacerdote, e lo consacrò prete.

  A199000002 

 San Pietro s'incontrò con lui in Atene, e al primo parlargli riconobbe che Iddio voleva fare di quel giovane un vaso di elezione.

  A199000023 

 Onde scrivendo ai fedeli di Trallìa, che è una città dell'Asia Minore, pieno d'affetto loro diceva: «possa il mio spirito santificarvi, non solo di presente, ma anche quando possederò Iddio nella patria dei Beati.» Nella medesima lettera egli parla del Pontefice S. Anacleto colle seguenti parole: «Come s. Stefano faceva il sant' ufficio di Diacono a s. Giacomo; s. Lino e s. Timoteo a s. Paolo; così s. Clemente ed Anacleto facevano pure da Diaconi a s. Pietro.» V. Ep.

  A199000026 

 Giacomo minore, vescovo di Gerusalemme, fu consacrato da s. Pietro, s. Giacomo Maggiore, e s. Giovanni.

  A199000027 

 S. Anacleto cominciò questo edifizio quando non era che semplice sacerdote, e si suole chiamare Memoria di s. Pietro, o trionfo degli apostoli, che in progresso di tempo divenne il maraviglioso tempio di s. Pietro in Vaticano, che si conta per una delle prime maraviglie del mondo.

  A199000027 

 Si crede comunemente che per dare alla posterità un segno non dubbio della sua divozione verso al suo maestro s. Pietro, cui doveva la sua conversione, fabbricasse un tempietto ovvero una specie di oratorio sopra la tomba del Principe degli apostoli.

  A199000031 

 Mi sia mostrato, dice s. Agostino, mi sia mostrato in Roma in onore di Romolo un tempio tenuto in tanto onore quale si è la Memoria di s. Pietro! Ma non pensatevi che coi nostri templi e coi nostri altari noi dìventiarno idolatri.

  A199000049 

 Appena S. Evaristo ebbe terminata la vita fra i tormenti, i fedeli presero il {34 [478]} corpo di lui, e lo portarono a seppellire nel Vaticano presso al corpo di S. Pietro.

  A199000051 

 Portato il corpo di S. Evaristo ad essere sepolto nel Vaticano vicino alla tomba di S. Pietro, la santa Sede fu vacante soli diciotto giorni che è quasi il tempo indispensabile per eleggere un papa.

  A199000085 

 Così aveva anche fatto Erode, allorchè fece chiudere in prigione s. Pietro.

  A199000086 

 Egli pregava cosi: Signor mio G. C., che mi hai chiamato a sedere sopra la cattedra di s. Pietro tuo apostolo, concedimi, non già che io sia libero dal martirio, ma che venga il tuo angelo, e di questa sera mi conduca al tuo servo Ermete, e dimani mattina mi riconduca qua senza che alcuno se ne {49 [493]} accorga finchè io sia ritornato.

  A199000087 

 Prese poscia per mano Alessandro, il quale dal modo di pregare si accertò essere questo un angelo mandato da Dio, siccome aveva fatto a s. Pietro in Gerusalemme, e cominciò a seguirlo.

  A199000090 

 Vedendomi tutto addolorato, costei mi disse: se tu invece di portare tuo figlio a Giove in Campidoglio l' avessi portato alla tomba di s. Pietro ( ad limina, Petri ) e avessi creduto in G. C, tuo figliuolo vivrebbe ancora sano e salvo.

  A199000096 

 Iddio manda un angelo, fa risvegliare s. Pietro, gli comanda di vestirsi e di seguirlo.

  A199000096 

 L'apostolo s. Pietro viene egli pure chiuso in prigione, e custodito con gran numero di guardie.

  A199000096 

 Le porte si aprono, passano in mezzo alle guardie che non proferiscono parola; e {55 [499]} Pietro sano e salvo è condotto alla casa di Marco.

  A199000108 

 Per la qual cosa il Pontefice le disse: cessa di baciare questa catena, va piuttosto ( ad limina Petri ) a baciare le catene di s. Pietro.

  A199000157 

 Anche il re Agrippa figliuolo di Erode il grande perseguito i cristiani, fece tagliare la testa a s. Giacomo, e mettere in prigione s. Pietro; ma un angelo del Signore pubblicamente lo percuote, e il misero re muore fra le più acute doglie, che a guisa di fuoco gli abbruciano le viscere.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000002 

 Noi abbiamo la serie non interrotta di questi capi della Chiesa dal regnante Pio IX fino a s. Pietro, cui fu detto da Gesù Cristo: «tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno mai vincere».

  A200000002 

 {3 [207]} Il sassolino figurava la santa Religione di Gesù Cristo, che sotto umili sembianze portata dal Ciclo in terra per mezzo del nostro divin Salvatore, fu per opera di s. Pietro dalla Palestina portata a Roma.

  A200000028 

 S. Gregorio, vescovo di Tours, dice che la tonsura fu istituita da s. Pietro in memoria della corona di spine del Salvatore.

  A200000056 

 Il santo Pontefice, vero seguace di s. Pietro, ricusò il danaro e lo allontanò da sè dicendo: io voglio anime e non ricchezze.

  A200000063 

 Egli fu sepolto sul monte Vaticano vicino {43 [247]} al corpo di s. Pietro.

  A200000068 

 In questa guisa la Chiesa cattolica trionfava dell'eresia e faceva vedere al mondo tutto la verità di quelle parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro, e in esso a tutti i suoi successori: «Ho pregato per te, o Pietro, affinchè non venga meno la tua fede».

  A200000096 

 È vero che alcuni vescovi dell'Asia Minore ricusarono di sottomettersi a questo decreto di s. Vittore, ma il Pontefice fu fermo nel mantenere la tradizione degli Apostoli; e poichè quei vescovi si mostrarono ostinati, s. Vittore, secondo l'autorità concessagli da Gesù Cristo, usata da s. Pietro e da s. Paolo, da s. Clemente e da' suoi antecessori, cioè di separare i cristiani pericolosi dalla società della Chiesa cattolica, non esitò di minacciare la scomunica a tutti quei vescovi.

  A200000101 

 Il suo corpo fu portato sul monte Vaticano vicino a quello di s. Pietro.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000001 

 Dopo la vita di s. Pietro io intendo di proseguire a raccontare le azioni degli altri sommi Pontefici, che dopo di lui governarono la Chiesa.

  A201000013 

 La pesca copiosa che il Salvatore fece fare a' suoi apostoli; la tunica senza cucitura del medesimo Divin Salvatore; il lenzuolo che vide s. Pietro nella sua misteriosa visione, pieno d'ogni sorta di animali mondi ed immondi; tuttociò dimostra la grande estensione della chiesa, la sua unità, la moltitudine e la differenza dei membri che la compongono, cioè i buoni ed i cattivi.

  A201000019 

 I principali sono; Vicario di Gesù Cristo; successore di s. Pietro, supremo Pastore, Papa, Beatissimo, Santissimo Padre, Sommo Pontefice, Romano Pontefice, servo dei servi di Dio.

  A201000019 

 Primo Capo della chiesa stabilito da Gesù Cristo fu s. Pietro; ma siccome egli era un uomo, e come tale doveva cessare di vivere, perciò era necessario che a lui succedesse un altro Capo a fare le veci di G. C. sopra la terra.

  A201000020 

 Dicesi adunque: Vicario di Gesù Cristo; perchè G. C. è Capo invisibile della Chiesa, che la assiste dal cielo fino alla consumazione dei secoli; ma ha dato una suprema autorità a s. Pietro e a' suoi successori di fare da Vicari, cioè di fare le sue veci sopra la terra.

  A201000021 

 All'opposto il Papa dicesi successore di s. Pietro, perchè l'autorità suprema deve durare nella Chiesa per tutti i secoli, ed essendo morto Pietro doveva di necessità succedere, come difatto succedette, un altro papa nella medesima carica.

  A201000021 

 Di qui deriva la maravigliosa successione dei sommi Pontefici da s. Pietro fino ai nostri giorni, che in ogni tempo governarono la Chiesa {10 [346]} insegnando la medesima dottrina, proponendo i medesimi dogmi.

  A201000021 

 Di qui nasce la grande prerogativa della Chiesa Cattolica, che partendo dal regnante Pio IX da un Pontefice all' altro rimonta fino a s. Pietro, stabilito dallo stesso G. C. Capo visibile della Chiesa.

  A201000021 

 Successore di s. Pietro.

  A201000022 

 Così i Calvinisti possono andare fino a Calvino, i Luterani fino a Lutero, i Valdesi fino a Pietro Valdo, e là finisce la serie dei loro pastori.

  A201000023 

 10, 16; egli medesimo disse che è il buon pastore: ego sum pastor bonus Gio. 11, 14; ed incaricò s. Pietro di fare il supremo pastore nella chiesa quando disse: pasci le mie pecore; pasce oves meas, pasce agnos meos Gio.

  A201000031 

 Così s. Pietro quando s'accorse che era imminente la sua morte designò s. Lino, s. Cleto, s. Clemente affinchè un di loro fosse eletto e consacrato suo successore.

  A201000031 

 S. Pietro fu eletto sommo pontefice dal medesimo G. C; il quale diedegli certamente le norme da seguirsi nella elezione de' suoi sucessori.

  A201000033 

 Così s. Pietro quando elesse l' apostolo s. Mattia domandò il parere dei fedeli nel cenacolo congregati.

  A201000041 

 E siccome Gesù Cristo voleva fare un solo gregge tra gentili ed Ebrei pare essere cosa ragionevole che a s. Pietro di nazione {22 [358]} ebreo succedesse un Papa di nascita gentile.

  A201000041 

 La divina provvidenza che sembra aver destinato l'Italia come centro del cristianesimo, e Roma per capitale del mondo cattolico, dispose che il primo successore di s. Pietro fosse italiano.

  A201000042 

 Il primo successore adunque di s. Pietro fu s. Lino.

  A201000043 

 Iddio però che è ricco nella sua misericordia e che non manca di venire in aiuto a chi con cuor puro lo invoca, dispose che quasi nel medesimo tempo, l'anno 42, s. Pietro venisse a Roma per dar principio alla predicazione del Vangelo.

  A201000043 

 {23 [359]} Andatolo ad ascoltare Lino conobbe tosto di aver trovato un maestro che gli proponeva una dottrina di gran lunga superiore a quella dei filosofi di tutta l'antichità, e fin d'allora divenne affezionatissimo a s. Pietro, e se lo propose per modello di virtù.

  A201000044 

 S. Pietro dal canto suo conobbe eziandio nel suo allievo un' eminente attitudine allo studio ed alla pietà, un cuor docile ed umile.

  A201000045 

 L'anno 50 di G. C. dovette s. Pietro allontanarsi da Roma sia per portare la luce del vangelo in lontani paesi, sia anche per intervenire al concilio di Gerusalemme, ove fu sciolta la questione sull' obbligo della circoncisione, e delle cerimonie della legge di Mosè.

  A201000045 

 Nel suo ritorno s. Pietro conobbe di non essersi ingannato intorno allo zelo e alla virtù del suo discepolo.

  A201000057 

 Intanto Lino, secondo il consiglio del Salvatore che dice: dove non sei ascoltato cessa di parlare, ritornò a Roma, dove Dio lo chiamava a succedere al suo maestro s. Pietro nel governo della Chiesa.

  A201000061 

 Egli si adoperò con zelo infaticabile per conservare la fede, e incoraggire i fedeli al martirio, durante la prigionia di s. Pietro e di s. Paolo; accompagnò il caro maestro, e lo seguì fino al momento in cui fu crocifisso col Capo all' ingiù l' anno settantesimo di Gesù Cristo.

  A201000061 

 S. Pietro lo attendeva, e.

  A201000062 

 S. Pietro per timore che la Chiesa rimanesse priva di pastore in quei tempi calamitosi, prima di sua morte, nominò {31 [367]} tre vescovi maggiormente conosciuti per zelo e santità, i quali dovessero succedergli nel pontificato uno in mancanza dell'altro.

  A201000063 

 Si dice che nella consacrazione di s. Lino siasi introdotta la seguente formola: non videbis dies Petri, cioè non avrai un Pontificato lungo come quello, di Pietro; la qual formola fu eziandio usata nella elezione di altri pontefici, e sebbene non sia più praticata oggidì, tuttavia l'esperienza fece conoscere, che de' Pontefici che finora governarono la santa sede, niuno ebbe un pontificato lungo come quello di s. Pietro.

  A201000067 

 Contro a questi eretici tutto si impiegò lo zelo di s. Lino, e come s. Pietro aveva allontanato dalla chiesa Simon mago, così Lino suo successore condannò le dottrine degli eretici e cacciò dalla Chiesa gli autori delle medesime, e con ragioni ricavate dalla sacra scrittura dimostrò che quel medesimo Dio che aveva parlato a Mosè era il creatore di tutti gli uomini e di tutti gli angeli e di tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono.

  A201000068 

 S. Pietro aveva già egli stesso conosciuto questo {36 [372]} disordine, e non avendo egli avuto tempo di porvi rimedio, prima del suo martirio comandò al suo discepolo di effettuarlo.

  A201000069 

 Noi cristiani diciamo che s. Lino non ha fatto altro che eseguire gli ordini di s. Pietro e rinnovare quello che s. Paolo aveva già comandato ai cristiani di Corinto ( Lett.

  A201000070 

 A lui siamo debitori della storia di quanto avvenne tra s. Pietro e Simon Mago.

  A201000070 

 Scrisse anche due libri sul martirio di s. Pietro e di s. Paolo, di cui era stato testimonio.

  A201000072 

 Così il primo successore di s. Pietro riportava la corona del martirio il 23 di settembre l'anno 80 di Gesù Cristo, dopo aver governata la Chiesa undici anni, due mesi e ventitrè giorni, calcolando il tempo da che s. Pietro fu messo in prigione.

  A201000072 

 Il suo corpo fu seppellito dai cristiani sul colle Vaticano vicino a quello di s. Pietro.

  A201000083 

 Appena portato il corpo di s. Lino ad essere seppellito vicino a quello di s. Pietro sul colle Vaticano si pensò alla scelta di un successore.

  A201000083 

 Questi avrebbe dovuto essere s. Clemente siccome aveva indicato s. Pietro prima di sua morte; ma anche questa volta egli per umiltà volle cedere il posto a Cleto d' età maggiore di lui; e Cleto fu da tutti riconosciuto per terzo Papa, successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo.

  A201000084 

 Fortunatamente egli si recò a Roma quando s. Pietro ivi predicava il Vangelo.

  A201000084 

 Quando poi s. Pietro era a Roma lo teneva per coadiutore, cioè prestavagli quei medesimi servigi che attualmente i Cardinali prestano al Sommo Pontefice.

  A201000084 

 S. Pietro non ebbe più difficoltà di ordinarlo prete e di poi vescovo, affinchè in sua assenza facesse le sue veci nei borghi e nelle città vicine a Roma.

  A201000084 

 Sotto alla direzione di tal maestro, quale era s. Pietro, egli fece maraviglioso progresso nella virtù e nella dottrina, sicchè ricevuto il Battesimo divenne presto il modello della crescente cristianità.

  A201000085 

 S. Pietro negli ultimi anni di sua vita aveva conosciuto il bisogno di ripartire la cura dei fedeli di Roma tra più ministri, affinchè ciascuno avesse cura di quella porzione di gregge che venivagli affidata.

  A201000091 

 Erano dodici anni che s. Cleto governava la Chiesa colla saviezza e vigilanza degna di un discepolo di s. Pietro quando l'imperatore Domiziano spinse a spaventosi eccessi la persecuzione contro ai cristiani.

  A201000093 

 Il suo corpo fu seppellito vicino a quello di s. Pietro in Vaticano.

  A201000094 

 Le memorie antiche di questa chiesa ci assicurano che l'anno 44 di Gesù Cristo, s. Pietro inviò s. Cleto in questa città a portare la luce del Vangelo, ed avendone convertiti gli abitanti nè fu il primo vescovo.

  A201000096 

 Dopo la morte di s. Pietro e di s. Paolo, egli si diede a percorrere le chiese da lui fondate, e per provvedere ai bisogni delle altre chiese vicine, stabilì sua regolare dimora nella città di Efeso.

  A201000096 

 Questo discepolo di Gesù Cristo aveva già sofferta la prigione, le battiture ed il disprezzo con s. Pietro nella persecuzione, che i Giudei mossero agli Apostoli dopo la morte di s. Stefano.

  A201000104 

 Avendo s. Clemente seguito s. Paolo a Roma, ebbe la bella sorte di udire a predicare s. Pietro, e di essere testimonio dei miracoli che i due apostoli operarono.

  A201000105 

 S. Pietro lo scelse pel suo coadiutore e a tal fine lo aveva consacrato vescovo e suo vicario, affinchè lo aiutasse specialmente nel tempo che egli si allontanava da Roma; anzi il medesimo s. Pietro lo mandò a predicare in vari paesi.

  A201000106 

 Di qui avviene che alcuni hanno creduto essere stato s. Clemente immediato successore di s. Pietro.

  A201000106 

 Pare che s. Pietro lo abbia nominato suo successore; ma poichè s. Lino e s. Cleto erano maggiori d'età, per solo spirito di umiltà volle cedere ai suoi compagni il posto nel Pontificato, contento di potersi seco loro adoperare per sostenere i cristiani nella fede, e per convertire i gentili.

  A201000107 

 Appena Clemente, primo di questo nome, assunse il governo della chiesa, mostrò chiaramente come lo spirito di s. Pietro erasi in lui trasfuso, governandola con ammirabile mansuetudine e saviezza.

  A201000110 

 Mentre s. Clemente si occupava nello stabilire le cose ordinategli da s. Pietro, e si adoperava per inviare degni ministri a portare la luce del Vangelo in {64 [400]} vari paesi della terra, insorsero due calamità che somministrarono largo campo allo zelo e alla fermezza di questo Pontefice.

  A201000118 

 Nereo ed Achille erano stati istruiti nella fede da s. Pietro, e da lui stesso battezzati.

  A201000121 

 Noi, risposero, siamo stati battezzati dall'Apostolo Pietro, e illuminati nella fede non possiamo più riconoscere altro Dio che quello dei cristiani.

  A201000131 

 Così s. Lino, s. Cleto e s. Clemente tutti e tre ammaestrati nella fede da s. Pietro, dopo di aver con grande zelo lavorato con lui per la gloria di Dio e per la salute delle anime, gli succedettero l'un dopo l' altro nel governo della Chiesa, lo imitarono nella carità e nel fervore, e finirono tutti e tre la loro vita colla corona del martirio.

  A201000132 

 Cominciamo da s. Mattia di cui abbiamo già detto qualche cosa nella vita di s. Pietro.

  A201000133 

 Egli, come abbiamo detto, fu eletto da s. Pietro nel cenacolo a succedere nell' apostolato a Giuda traditore.

  A201000138 

 S. Filippo era nativo di Belzaida patria di s. Pietro.

  A201000140 

 S. Simone è soprannominato il Cananeo per distinguerlo da s. Pietro che nominavasi {88 [424]} anche Simone.

  A201000147 

 S. Andrea fratello di s. Pietro fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato a seguire G. G. Molte cose di lui sono già state dette nella vita di s. Pietro.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000001 

 Da S. Pietro all'anno 233, diciotto Papi si succedettero nel governo della cattolica Chiesa.

  A202000007 

 Eccolo: «Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre {6 [414]} Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perche molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A202000007 

 Perciò prego la Beata Vergine Maria, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me presso il Signor nostro Iddio.».

  A202000043 

 Adoperandovi in simile guisa per difendere e soccorrere chi si trova nel bisogno, noi vi saremo debitori dei più grandi ringraziamenti, ed il nostro Signor G. C. vi compenserà coll'eterna felicità, e il beato apostolo Pietro principe degli apostoli vi aprirà la porta di quella gloria che si gode per tutti i secoli.

  A202000043 

 Badate che niuno vi allontani da tali opere, anzi diportatevi in modo che i sacerdoti, i servi di Dio, e tutti i cristiani che dimorano tra di voi, per amore di Gesù Cristo e di S. Pietro, provino in ogni cosa la pienezza della vostra carità e siano aiutati in tutte le cose di cui possano aver bisogno.

  A202000081 

 Queste parole dimostrano che in tutti i tempi non solo i semplici fedeli, ma i medesimi vescovi furono sempre dipendenti dal vescovo di Roma, riconoscendo in lui il successore di S. Pietro ed il Vicario di Gesù Cristo.

  A202000081 

 così S. Pietro apostolo dalla città di Antiochia trasferì la sua Sede a Roma pel bene universale della Chiesa.

  A202000082 

 Pietro de nat.

  A202000084 

 Salito egli alla cattedra di S. Pietro diede opera a perfezionare l'istituzione dei {53 [461]} notai destinati, come si è detto, a raccogliere gli atti dei martiri.

  A202000121 

 Un tal rispetto usato da Origene verso la cattedra di san Pietro è esemplare per tutti i secoli.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000005 

 S. Pietro è condannato a morire in croce, e gli succede S. Lino.

  A203000007 

 Egli è Gesù Cristo che ha pregato e prega il suo Eterno Padre, perchè la fede di Pietro non venga meno.

  A203000021 

 Il suo corpo fu sepolto vicino a quello di S. Pietro in Vaticano.

  A203000023 

 Il corpo di s. Sisto fu sepolto io Vaticano vicino ai corpo di s. Pietro.

  A203000024 

 Il sommo pontefice Pasquale II (che fu papa dal 1099 al 1118) fece costruire una cappella con un maestoso altare a s. Sisto nel tempio di s. Pietro.

  A203000028 

 Ma essendo poco prima caduta una trave dal tempio di s. Pietro aveva battuto di punta sull'altare dedicato a s. Sisto e lo aveva spaccato lasciando scoperta la cassa in cui erano chiuse le ossa del santo martire.

  A203000037 

 Le veneriamo come era venerata 1' ombra di s. Pietro che risanava tutti gli infermi sopra cui fosse fatta passare.

  A203000044 

 Inoltre il digiuno quaresimale, che era {27 [27]} stato instituito da S. Pietro in memoria del digiuno di nostro Signore Gesù Cristo, obbligava tutti i cristiani laici e sacerdoti.

  A203000054 

 I fedeli di Roma come videro estinto il corpo del loro padre spirituale lasciarono che gli idolatri si allontanassero, di poi con glande venerazione lo seppellirono sul monte Vaticano vicino al corpo di S. Pietro.

  A203000062 

 Appena spirato i fedeli raccolsero il suo cadavere e lo portarono ad essere seppellito sul monte Vaticano vicino al corpo di s. Pietro.

  A203000076 

 Affrettati di conseguire la palma gloriosa degli apostoli, quella palma che ottenne S. Paolo dopo moltissimi patimenti, e che ottenne S. Pietro col dare la vita in croce.

  A203000082 

 Appena morto i fedeli di Roma procurarono di avere il suo corpo e lo portarono a seppellire sul monte Vaticano vicino al corpo di san Pietro.


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000043 

 PIETRO MARIA FERRÈ vescovo di Casale, oppure al DIRETTORE del Piccolo Seminario di s. Carlo in Mirabello.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000010 

 Questi luoghi appellavansi tombe, parola, che vuol dire scavazione, o luogo scavato apposta, come appunto era la tomba del Salvatore, quella di S. Pietro, di san Paolo.

  A206000042 

 Questo luogo è posto a' pie del Campidoglio dalla parte di levante, molto celebre perchè ivi i due Principi, degli Apostoli S. Pietro e S Paolo e molti altri martiri soffrirono lunghi patimenti per la fede.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000013 

 Di qui appare essere già in certa maniera in uso la sedia gestatoria che dai tempi di s. Pietro solevano usare i Romani Pontefici nelle grandi funzioni sacre, ma solamente nel modo che era loro permesso dai tempi calamitosi delle persecuzioni.

  A207000193 

 Questo fatto è simile a quello di s. Pietro quando fu da un angelo liberato dalla prigione di Erode.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000004 

 Suor Maria degli Angeli, carmelitana scalza, nacque in Torino il giorno 7 di gennaio l' anno 1661, mentre sedeva sulla cattedra di s. Pietro il papa Alessandro VII. I suoi genitori furono il conte Giovanni Donato Fontanella di Santena, e donna Maria dei conti Tana di Chieri, e quindi la nostra Beata per parte di madre fu parente di s. Luigi Gonzaga in quarto {7 [281]} grado.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000010 

 Nulladimeno non è improbabile, che ai tempi {56 [152]} di Antonino Pio imperatore dei Romani, e del sommo pontefice s. Igino, il quale occupava la sede di s. Pietro alla metà del secondo secolo, l'eresia dei Valentiniani dall'Asia essendo penetrata nella Gallia, perciò s. Potino (detto anche Frotino) allora vescovo di Lione avendone gran bisogno dimandò a s. Policarpo un ecclesiastico dotto pio e zelante onde resistere agli assalti del nemico, e gli fu mandato s. Ireneo.

  A211000027 

 Imperocchè ve ne erano di coloro, i quali invece di solennizzare la Pasqua nella prima domenica dopo il plenilunio di marzo, siccome avevano insegnato i santi Apostoli Pietro e Paolo e i sommi pontefici, la celebravano nel giorno stesso del plenilunio, qualunque fosse il dì della settimana in cui questo cadeva.

  A211000029 

 Per lo che S. Vittore, che allora sedeva sulla cattedra di S. Pietro, comandò ai Quartodecimani di uniformarsi alla pratica della Chiesa universale, minacciando di scomunicarli ossia di separarli dal corpo dei fedeli, se non ubbidivano.

  A211000045 

 Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000055 

 Il medesimo favore provarono Andrea e Catterina Ficcardi di Torino nella persona del loro figliuolo di nome Pietro.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000001 

 Per questo motivo alla vita di s. Pietro facciamo succedere quella di s. Paolo.

  A214000001 

 S. Pietro è il principe degli Apostoli, primo Papa, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra.

  A214000001 

 È vero che questo apostolo non è da annoverarsi nella serie {3 [169]} dei papi; ma le fatiche straordinarie da lui sostenute per aiutare s. Pietro a propagare il Vangelo, lo zelo, la carità, la dottrina lasciataci ne' sacri libri, ce lo fanno parer degno di essere posto a lato della vita del primo Papa, come forte colonna su cui si appoggia la Chiesa di Gesù Cristo.

  A214000003 

 Il suo Maestro fu un dottore di nome Gamaliele, uomo di gran virtù, di cui abbiamo già parlato nella vita di s. Pietro.

  A214000020 

 A così liete novelle i discepoli lo accolsero con gioia, e S. Pietro lo tenne parecchi giorni in sua casa ove non lasciò di farlo conoscere a' più zelanti fedeli.

  A214000020 

 Egli riguardava come suo indispensabile dovere il presentarsi a Pietro dal quale non era ancora conosciuto, e così dar conto della sua missione al Vicario di Gesù Cristo.

  A214000025 

 Esso era figliuolo di quella pia vedova nella cui casa erasi rifuggito S. Pietro quando fu miracolosamente da un angelo liberato di prigione.

  A214000043 

 Dio aveva ciò comandato affinchè s. Paolo riconoscesse in s. Pietro il Capo della Chiesa, e così tutti i Fedeli comprendessero come i due principi degli Apostoli predicavano una medesima fede, un solo Dio, un solo battesimo, un solo Salvator Gesù Cristo.

  A214000043 

 Il Santo Apostolo fu ivi consolato con una rivelazione nella quale Dio gli comando di portarsi a Gerusalemme per conferire con s. Pietro intorno al Vangelo da lui predicato.

  A214000044 

 Fra le altre cose fu colà convenuto che Pietro con Giacomo e Gioanni si applicherebbe in maniera speciale per condurre i Giudei alla Fede; Paolo e Barnaba attendessero principalmente alla conversione de' Gentili.

  A214000044 

 Giunti in Gerusalemme si presentarono agli apostoli Pietro, Giacomo e Gioanni che erano considerati come le principali colonne della Chiesa.

  A214000046 

 Colà Paolo e Barnaba esposero lo stato della quistione che fu da s, Pietro definita e confermata dagli altri Apostoli nella maniera seguente: «Gli Apostoli e gli anziani ai fratelli convertiti dal gentilesimo, che dimorano in Antiochia e nelle altre parti della Siria e della Cilicia.

  A214000046 

 Noi abbiamo già raccontato nella vita di s. Pietro come Iddio con una maravigliosa rivelazione aveva a questo principe degli Apostoli fatto conoscere che i Gentili venendo alla fede non erano obbligati alla circoncisione, nè alle altre cerimonie della legge di Mosè; tuttavia affinchè la volontà di Dio fosse da tutti conosciuta, e fosse in modo solenne sciolta ogni difficoltà, Pietro radunò un concilio generale che fu il modello di tutti i concili che vennero celebrali ne' tempi avvenire.

  A214000047 

 Giunti Paolo e Barnaba con Sila e Giuda in Antiochia pubblicarono la lettera col decreto del concilio, con cui non solo acquetarono il tumulto, ma riempirono i fratelli d'allegrezza riconoscendo ognuno la voce di Dio in quella di s. Pietro e del concilio.

  A214000048 

 S. Pietro, essendo stato informato dei progressi straordinarii che il Vangelo faceva in Antiochia, volle anch'egli venire a visitare que' fedeli cui egli aveva già per più anni predicato e tra cui aveva per sette anni tenuta la Sede Pontifìcia.

  A214000049 

 Mentre i due principi degli Apostoli dimoravano in Antiochia avvenne che Pietro per compiacere agli Ebrei praticava alcune cerimonie della legge mosaica; la qual cosa era cagione di una certa avversione per parte de' Gentili senza che s. Pietro ne fosse consapevole.

  A214000049 

 S. Paolo venuto a notizia di questo fatto avvisò pubblicamente s.Pietro, il quale con ammirabile umiltà ricevette l'avviso senza proferire parole di scusa; anzi d'allora in poi divenne amicissimo di s. Paolo e nelle sue lettere non soleva chiamarlo con altro nome se non con quello di fratello carissimo.

  A214000055 

 Così avevano {41 [207]} fatto que' d'Antiochia e così fecero in ogni tempo i predicatori del Vangelo per accertare i fedeli di non cadere in errore; stare ai decreti, agli ordini de' concili e del Romano Pontefice successore di s. Pietro.

  A214000057 

 Egli fu per Paolo quello che S. Marco era per S. Pietro; e al pari di lui scrisse il Vangelo che noi leggiamo sotto il nome di Vangelo secondo Luca.

  A214000112 

 Da Corinto estese pure le sue sollecitudini ad altri popoli e specialmente ai Romani già convertiti alla fede da s. Pietro con molti anni di fatiche e di patimenti.

  A214000112 

 In questa lettera s. Paolo non parla di s. Pietro perchè esso era occupato nella fondazione di altre chiese.

  A214000152 

 Non molti giorni dopo venne a Cesarea il re Agrippa, figliuolo di quell'Agrippa che aveva fatto morire S. Giacomo il maggiore e mettere in prigione S. Pietro.

  A214000175 

 Quivi il Vangelo era già stato predicalo da s. Pietro, il quale vi aveva ordinato vescovo s. Marciano.

  A214000179 

 Quivi fu grandemente consolato per l' incontro di parecchi che avevano già abbracciata la fede loro predicata da san Pietro alcuni anni prima.

  A214000182 

 Ivi la fede cristiana, come si è detto, era già stata predicata da san Pietro, il quale da diciotto anni vi teneva la sede Pontificia.

  A214000233 

 Con s. Paolo era eziandio venuto a Roma s. Pietro, che da 25 anni ivi teneva la sede della cristianità.

  A214000233 

 Lavorarono di comune accordo i due principi degli Apostoli finchè Nerone indispettito per le conversioni che eransi fatte nella sua corte, e più ancora per la morte ignominiosa toccata al mago Simone (come raccontammo nella vita di s. Pietro) ordinò che fossero col massimo rigore ricercati s. Pietro e s. Paolo e condotti nella carcere Mamertina appiè del colle Capitolino.

  A214000243 

 Il giorno che s. Paolo fu fatto morire fuori di Roma alle acque Salvie fu lo stesso in cui s. Pietro riporto la palma del martirio a pie del monte Vaticano il 29 giugno; essendo s. Paolo in età d' anni 65.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000023 

 Questo Santo ci narra, che il suo maestro fece un viaggio a Roma per ristabilire la pace della Chiesa, la quale era alquanto turbata da ciò, che non tutti andavano d'accordo sul giorno in cui dovevasi celebrare la solennità della Pasqua: mentre altri la celebravano il giorno 14 della luna di marzo, in qualunque dì della settimana esso potesse cadere, e altri la celebravano la domenica seguente, secondo la pratica introdotta da s. Pietro ed osservata costantemente a Roma.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000022 

 Ma Iddio pietoso che chiama tutti gli uomini alla conoscenza della verità, nella {19 [407]} guisa che mandò Pietro a battezzare il Centurione e la sua famiglia, fece altresì conoscere a Martino come era volontà sua che egli si recasse in patria onde lavorare per la conversione de' suoi genitori.

  A216000115 

 S. Pietro principe degli Apostoli aveva {79 [467]} in ogni luogo acquistata una tale riputazione di santità, che gli infermi erano portati a lui ovunque passava; e la sola ombra di lui faceva guarire ogni sorta di malattia, e cacciava gli spiriti maligni: Ita ut in plateas ejicerent infirmos et ponebant in lectulis, ut veniente Petro, saltem umbra illius obumbraret eos... qui curabantur omnes (Act.

  A216000116 

 Il mantello di Elia divide le acque del Giordano; le ossa di Eliseo fanno risuscitare un morto; le Vestimento del Salvatore e di san Paolo operano grandi miracoli; l'ombra di san Pietro fa guarire molte malattie, e caccia gli spiriti maligni.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000002 

 Cominciando pertanto da S. Pietro stabilito primo Papa da G. C. medesimo scenderemo senza più a' suoi successori, {4 [296]} limitandoci a fare quelle necessarie osservazioni di cui il racconto ci porgerà l'occasione.

  A217000003 

 S. Pietro è quell'apostolo che il Salvatore medesimo chiamò beato, e che ha ricevuto le chiavi del regno de' Cieli con autorità di sciogliere e legare in guisa che, di regola ordinaria, le sue sentenze avrebbero dovuto precedere quelle di Dio; quell'apostolo, cui Gesù comandò di confermare e mantenere nella fede i suoi fratelli ordinandogli di dare alle sue pecore, che sono i pastori della Chiesa, ed a' suoi agnelli, che sono tutti i fedeli, quel pascolo che sarebbe stato necessario pel loro bene spirituale ed eterno; egli è insomma quell'apostolo cui G. C. deputò a governare la {5 [297]} chiesa, e che la governò di fatti dopo la gloriosa ascensione del Salvatore al Cielo.

  A217000004 

 E di questi pure faremo seguire la vita a quella del primo Pontefice S. Pietro.

  A217000004 

 Ma l'autorità di Pietro, secondo le parole del Salvatore, doveva mantenersi visibile fra gli uomini sino alla consumazione de' secoli, e poichè S. Pietro era uomo, e come tale doveva pure cessare di vivere, quindi per legittima conseguenza dovevasi trasmettere a' suoi successori (i Sommi Pontefici) quella stessa autorità che egli aveva da Cristo ricevuta.

  A217000005 

 Siccome un figlio deve essere naturalmente portato ad ascoltare con piacere le gloriose azioni di suo padre; così noi, come figliuoli spirituali di {6 [298]} S. Pietro e de' suoi successori, dobbiamo godere assai nell'animo nostro nel leggere le azioni gloriose di quei sommi uomini, che da diciotto secoli governano la Chiesa di G. C..

  A217000010 

 Iddio misericodioso infonda nel cuore di tutti vivo desiderio della salute delle anime, e ci aiuti a mantenerci costanti nella fede di Pietro, che è quella di Gesù Cristo, e così a camminare per quella strada sicura, che ci conduce al Cielo.

  A217000011 

 VITA DI S. PIETRO APOSTOLO

  A217000012 

 Era S. Pietro di nascita giudeo, e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaida, situata sulla {11 [303]} sponda occidentale del mare di Genezaret, comunemente detto mare di Galilea o di Tiberiade, che in realtà non è altro che un vasto lago di dodici miglia di lunghezza e sei di larghezza.

  A217000013 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, posta sulla riva occidentale del Giordano, che è quel gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A217000013 

 Prima che il Salvatore gli cangiasse il nome, Pietro si chiamava Simone.

  A217000014 

 La qual cosa era cagione, che S. Pietro usasse la massima diligenza per venirne in cognizione.

  A217000014 

 San Pietro aveva un fratello maggiore, di nome Andrea, il quale rapito dalle maraviglie che si raccontavano intorno a S. Giovanni Battista, precursore del Salvatore, volle farsi di lui discepolo.

  A217000014 

 Siccome Tiberiade era situata ove il Giordano sbocca nel mare di Galilea, perciò molto adattata alla pesca, così San Pietro colà stabilì la sua ordinaria dimora e continuò ad esercitare il mestiere di pescatore.

  A217000016 

 Gesù partecipa a Simone che sarebbe chiamato Pietro, perciocchè egli doveva essere quella gran pietra, sopra cui G. C. avrebbe fondata la sua Chiesa.

  A217000016 

 Simone {13 [305]} che già da altri aveva udito a raccontare qualche cosa, ma vagamente, partì tosto con suo fratello e andò colà ove Andrea aveva lasciato G. C. Pietro come ebbe dato uno sguardo al Salvatore, ne fu come innamorato, e il Salvatore che aveva concepito alti disegni sopra questo povero pescatore, con aria di bontà volse a lui uno sguardo e prima che egli parlasse, mostragli essere pienamente informato del suo nome, della sua nascita, della sua patria, dicendo: tu sei Simone, figliuo!o di Giovanni; ma in appresso ti chiamerai Cefa, che vuol dire pietra, dalla quale appellazione derivò il nome di Pietro.

  A217000017 

 Pietro conobbe tosto essere di gran lunga inferiori, a quanto aveva egli stesso sperimentato, le cose, che gli aveva raccontate suo fratello, e fin daquel momento gli divenne affezionatissimo, nè sapeva più allontanarsi da lui.

  A217000018 

 Esercitava adunque Pietro la primitiva sua professione e di quando in quando andava ad ascoltare il divin Salvatore.

  A217000019 

 Pietro, {15 [307]} Giacomo e Giovanni sono i tre discepoli che ebbero segni di particolare benevolenza dal Salvatore, i quali pure dal loro canto gli si mostrarono in ogni incontro fidi e leali amici.

  A217000019 

 Un giorno camminando Gesù sulle spiagge del mare di Tiberiade, vide i due fratelli Pietro ed Andrea in atto di gettare le loro reti nell'acqua.

  A217000020 

 Dopo la predica ordinò a Pietro di condurre la nave in alto mare, di gettare la rete e pescare.

  A217000020 

 Egli volendo appagare i desiderii di quella moltitudine e nel tempo stesso dar comodità a tutti di poterlo ascoltare non si mise a predicare dal lido, ma salì in una delle due navi, che erano vicine alla riva; e per dare a Pietro un novello attestato della stima che aveva per la sua persona scelse la barca di lui e non quella di Zebedeo.

  A217000020 

 Salitovi dentro, e fatto ivi pure salir Pietro, comandò che la nave fosse alquanto allontanata dalla sponda, e postosi sedere con tutta placidezza si mise ad istruire quella divota adunanza.

  A217000021 

 Pietro aveva passata tutta la notte precedente a pescare in quel medesimo luogo, e non aveva preso niente, e quasi pieno di stupore voltosi a Gesù: maestro, gli {16 [308]} disse, noi ci siamo affaticati tutta la notte pescando e non abbiamo preso neppure un pesce; contuttociò sulla vostra parola getterò in mare la rete.

  A217000021 

 Pietro non potendo da solo reggere al grave peso della rete chiese soccorso a Giacomo e Giovanni, che stavano nell'altra nave, e questi vennero di buon grado ad aiutarlo.

  A217000022 

 Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere questo un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi a' suoi piedi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi da me.

  A217000023 

 A questo parlare Pietro riprese animo e quasi cambiato in un altro uomo condusse la nave al lido, abbandonò ogni cosa, e si pose perfettamente alla sequela del Redentore.

  A217000023 

 Colà entrarono ambidue nella sinagoga e Pietro ascoltò la predica che quivi fece il Signore, e fu testimonio della guarigione di un indemoniato da lui miracolosamente operata.

  A217000023 

 Dalla sinagoga Gesù andò alla casa di Pietro, che aveva la suocera travagliata da gagliardissima febbre.

  A217000023 

 Gesù gradì la semplicità di Pietro e l'umiltà de' suoi sentimenti, e volendo che egli aprisse il cuore a più grandi speranze, per confortarlo gli disse: deponi ogni timore, da qui innanzi non sarai più pescatore di pesci, ma sarai pescatore di uomini.

  A217000023 

 Siccome G. C. partì e dirizzò il suo cammino verso la città di Cafarnao, Pietro andò con lui.

  A217000024 

 Gesù esaudì le preghiere di Pietro e de' suoi compagni.

  A217000025 

 Gesù restituì la sanità a quanti erano a lui portati; e tutti pieni di contentezza partivano dalla casa di Pietro lodando e benedicendo il Signore.

  A217000025 

 La fama di siffatti miracoli fu causa, che fossero condotti alla casa di Pietro molti infermi insieme con innumerabile popolo, in guisa che tutta la città sembrava colà radunata.

  A217000026 

 Al solo Pietro poi si ordina di condurre la nave in alto mare, perchè egli solo a preferenza di tutti vien fatto partecipe della profondità dei divini misteri, solo riceve da Cristo l'autorità di sciogliere le difficoltà, che possono insorgere in cose di fede.

  A217000026 

 I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è capo G. C. in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori.

  A217000026 

 Le parole dette a Pietro: conduci la nave in alto mare e le altre dette a lui e a tutta la comitiva: spiegate le vostre reti per prendere pesci contengono pure un nobile significato.

  A217000026 

 Onde è che nella venuta degli altri pescatori alla nave di lui viene riconosciuto il concorso degli altri pastori, i quali unendosi a Pietro lo aiutano a propagare e conservare la fede nel mondo, e guadagnare anime a Cristo.

  A217000027 

 Fra questi dodici destinò S. Pietro a tenere il primo luogo e a fare da capo affinchè, come dice S. Girolamo, stabilito fra di loro un superiore, si togliesse ogni occasione di discordia o di scisma.

  A217000027 

 Partito Gesù dalla casa di Pietro si ritirò nella solitudine sopra di un monte per fare orazione.

  A217000027 

 Pietro e gli altri discepoli, {20 [312]} che a quel punto erano cresciuti in buon numero, gli tennero dietro; ma giunti vicino al luogo stabilito, Gesù loro comandò di fermarsi, e tutto solo si ritirò in luogo separato.

  A217000030 

 A tali parole niuno degli Apostoli ardì parlare; solo Pietro, e per l'impeto del suo amore verso Gesù, e per accertarsi che non era un'illusione, Signore, disse, se siete veramente voi, comandate che {22 [314]} io venga a voi camminando sopra le acque.

  A217000030 

 Il Divin Salvatore disse di sì; e Pietro pieno di fiducia saltò fuori della nave, e gettossi franco a camminare sopra le onde, come si farebbe sopra di un selciato.

  A217000030 

 Ma Gesù, che voleva provare la fede di lui per renderla più perfetta, permise di nuovo che si sollevasse un vento impetuoso, il quale agitando le onde minacciavano di far sommergere Pietro.

  A217000032 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli, e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avele parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A217000032 

 S. Cirillo riflette che questa interrogazione fu fatta da G. C. agli Apostoli affine di stimolarli {24 [316]} a confessare la vera fede, come di fatti avvenne per la bocca di Pietro.

  A217000033 

 In parecchie occasioni il Divin Salvatore aveva fatto conoscere che aveva disegni particolari sopra la persona di san Pietro; ma non si era ancora spiegato così chiaramente, come noi siamo per vedere nel fatto seguente, che si può dire il più memorabile della vita di S. Pietro.

  A217000033 

 Pietro non proferì parola.

  A217000034 

 D'ora in poi non ti chiamerai più Simone, ma Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

  A217000034 

 Ripigliò Gesù: ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A217000035 

 Pietro tacque finchè Gesù dimostrava soltanto di voler sapere quanto dicevano gli uomini intorno alla sua venuta; quando poi interrogò gli Apostoli ad esternare il proprio loro sentimento, subito egli a nome di tutti parlò perchè egli già godeva una primazia ovvero superiorità sopra gli altri suoi compagni.

  A217000036 

 Gesù quasi per compensarlo della sua fede lo chiamò Beato, e intanto gli cangiò il nome di Simone in quello di Pietro; chiaro segno, che lo voleva innalzare a grande dignità.

  A217000036 

 Pietro divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo ed era lo stesso che dire: voi siete il Messia promesso da Dio, venuto a salvare gli uomini: siete figlio di Dio vivo, per significare che G. C. non era figliuolo di Dio, come erano le divinità degli idolatri fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo e vero, cioè figlio del Padre eterno, epperciò con Lui Creatore e supremo Padrone di tutte le cose, con che veniva a confessarlo per la seconda persona della SS. Trinità.

  A217000037 

 Gesù disse: sopra questa Pietra fonderà la mia chiesa: le quali parole vogliono dire: tu, o Pietro, sarai nella mia Chiesa quello che in una casa è il fondamento.

  A217000037 

 Nella mia Chiesa chiunque si separa da Pietro precipita nell'errore e si perde.

  A217000037 

 Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro.

  A217000037 

 Sopra di le, che io chiamo Pietro, come sopra di una pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de' suoi nemici.

  A217000037 

 Tu, o Pietro, sarai un'autorità nella mia Chiesa affatto necessaria.

  A217000037 

 Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa.

  A217000039 

 Così le chiavi del regno de' cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro, dimostrano che esso è fatto principe e governatore supremo della Chiesa.

  A217000039 

 Laonde G. C. soggiunge a Pietro: e tutto quello che legherai sulla terra, sarà altresì legato ne' cieli, e tutto quello, che scioglierai in terra, sarà pure sciolto in cielo.

  A217000039 

 Le quali parole indicano manifestamente, l'autorità suprema data a Pietro, autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti e leggi in ordine al loro bene spirituale ed eterno, e l'autorità di scioglierli {29 [321]} dai peccati e dalle pene che impediscono lo stesso bene spirituale ed eterno.

  A217000040 

 Nel fatto, che qui abbiamo esposto, il divin Salvatore promette di voler costituire S. Pietro capo supremo della sua Chiesa, e gli spiega la grandezza di sua autorità: noi vedremo il compimento di questa promessa dopo la sua risurrezione.

  A217000041 

 Con questo proposito adunque manifestò a S. Pietro ed a tutti i suoi discepoli la lunga serie de' suoi patimenti e la morte obbrobriosa, che da parte degli {30 [322]} Ebrei doveva soffrire in Gerusalemme.

  A217000041 

 Ecco, dice S. Agostino, quel medesimo Pietro che dinanzi lo aveva confessato per figliuolo di Dio, qua teme che egli muoia come figliuolo dell'uomo.

  A217000041 

 Pietro, che amava teneramente il suo maestro, inorridì all'udire i mali cui era per essere esposta la sacra di Lui persona, e, trasportato dall'amore che un tenero figlio ha per suo padre, lo trasse in disparte, e prese a persuaderlo, che si recasse lontano da Gerusalemme, per evitare quei mali e conchiuse: lungi da voi, Signore, cotesti mali.

  A217000042 

 Al vedere risplendente il Salvatore, alla comparsa di quei due personaggi, e di quell'insolito splendore, Pietro sbalordito voleva parlare e non sapeva che dire; e quasi fuori di sè, riputando per nulla ogni umana grandezza in confronto di quel raggio di paradiso, si sentì ardere di desiderio di rimanere sempre colà insieme col suo maestro.

  A217000042 

 Alcuni giorni dopo Gesù scelse tre apostoli Pietro, {31 [323]} Giacomo, Gioanni, e seco li condusse sopra di un monte detto comunemente il Taborre.

  A217000042 

 Pietro allorchè giunse sul monte; forse stanco dal viaggio, si era posto a dormire cogli altri due; ma tutti in quel momento destandosi videro la gloria del loro divino Maestro.

  A217000043 

 Pietro, come ci attesta il Vangelo, era fuori di sè e parlava senza sapere quai cosa dicesse.

  A217000044 

 Pietro seguitava tuttora a parlare quando soppraggiunse una nuvola maravigliosa che avvolse tutti gli apostoli.

  A217000045 

 S. Giovanni Damasceno rende ragione perchè Gesù abbia di preferenza scelto questi tre apostoli e dice, che Pietro essendo stato il primo a render testimonianza della divinità del Salvatore meritava {33 [325]} di essere testimonio della sua umanità glorificata; Giacomo ebbe altresì tal privilegio perchè doveva essere il primo a seguire il suo maestro col martirio; S. Gioanni aveva il manto verginale che lo fece degno di questo onore.

  A217000047 

 Gesù volle esaudirlo, ma giunto alla casa di lui proibì a tutti di entrare, e solo condusse seco Pietro, Giacomo e Giovanni affinchè fossero testimonii di quel miracolo che alla loro presenza fu operato.

  A217000047 

 Intanto si avvicinava il tempo in cui la fede di Pietro doveva essere messa alla prova.

  A217000048 

 Come lo vide il Salvatore, cui ogni cosa era manifesta, lo chiamò a sè e gli disse: dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo, sono i figliuoli del re ovvero gli estranei della famiglia del re? Pietro rispose: sono gli estranei.

  A217000048 

 Il giorno seguente Gesù scostatosi alquanto dagli altri discepoli entrava con Pietro nella città di Cafarnao e si recarono alla casa propria di lui.

  A217000048 

 Nell'atto che Pietro voleva entrare nella porta, i gabellieri, ossia coloro che dal governo erano posti all'esazione dei tributi e delle imposte, lo tirarono in disparte e gli dissero: Il tuo Maestro paga egli il tributo? certamente che sì, rispose Pietro.

  A217000050 

 Gli altri apostoli come seppero la preferenza fatta a Pietro, ne ebbero invidia; e perciò andavano tra loro disputando chi di loro fosse maggiore.

  A217000050 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore.

  A217000051 

 In secondo luogo riconoscono la facoltà data da Gesù a S. Pietro ed a tutti i sacri ministri di perdonare i peccati degli uomini qualunque sia la loro gravezza e il loro numero, purchè ne siano pentiti e promettano di cuore emendazione.

  A217000051 

 Si volse pertanto a Gesù, e, Maestro, gli disse, e se il nemico ci facesse sette volte ingiuria, e sette volte mi venisse a dimandare perdono, dovrei sede volte perdonare? Gesù, il quale era venuto per mitigare i rigori della legge antica colla santità e purezza del Vangelo, rispose a Pietro che non solamente doveva perdonare sette volte, ma settanta volte sette se tante fossero le offese.

  A217000051 

 Un giorno il divin Salvatore si pose ad ammaestrare gli Apostoli intorno al perdono dei nemici, e avendo detto che si doveva perdonare qualsiasi ingiuria, Pietro rimase pieno di stupore; perciocchè egli era prevenuto, come tutti gli Ebrei, in favore delle tradizioni giudaiche, le {37 [329]} quali permettevano alla persona offesa d'infliggere una pena all'offensore

  A217000052 

 Abbiamo fatto quello che avete comandato, quale adunque sarà il premio che a noi darete? Il Salvatore gradì la domanda di Pietro e mentre lodò il distacco degli Apostoli da ogni terrena sostanza notò che loro era riserbato un premio particolare, perchè dopo di aver lasciate le loro sostanze lo avevano seguito.

  A217000052 

 Pietro che non aveva ancora ricevuto i lumi dello Spirito Santo e che aveva maggior bisogno d'esser più degli altri istruito, colla solita sua franchezza si volse a Gesù e gli disse: Maestro, noi abbiamo lasciato ogni cosa.

  A217000053 

 Non molto dopo Gesù portossi nel tempio di Gerusalemme e si mise a ragionare con Pietro della struttura di quel maestoso edifizio e della preziosità delle pietre che lo adornavano; dal che il Signore prese occasione di predirne l'intera rovina.

  A217000053 

 Uscito quindi Gesù dalla città e passando vicino ad una pianta di fico, {39 [331]} che era stata da lui maledetta, Pietro si maravigliò e avvertì il divin Maestro che quella pianta era divenuta arida e secca.

  A217000054 

 Gesù mandò Pietro e Giovanni in Gerusalemme dicendo: andate e preparate le cose necessarie per la Pasqua.

  A217000056 

 A queste parole il buon Pietro fu terribilmente turbato, dolevagli di dover essere separato dal suo Signore, non voleva disobbedirgli nè contristarlo; gli pareva non potergli permettere così basso servigio.

  A217000056 

 Il buon Pietro, inorridito di vedere il suo divin Maestro in quell'atto di povero servitore, memore ancora che poco prima l'aveva veduto sfolgoreggiante di luce, pieno di vergogna e quasi piangendo: Che fate, Maestro, gli disse, che fate? Voi lavare ame i piedi? Non sarà mai: io nol potrò giammai permettere.

  A217000056 

 Venne adunque con l'acqua a Pietro, ed essendoglisi inginocchiato davanti, gli domanda il piè da lavare.

  A217000058 

 Durante questa cena avvenne un fatto che in maniera particolare riguarda san Pietro e S. Gioanni.

  A217000059 

 A questo avviso tutti si spaventarono, ed ognuno temendo per sè cominciarono l'un l'altro a guardarsi dicendo: forse sono io? Pietro, siccome più fervido nell'amore verso del suo Maestro, desiderava di conoscere chi fosse il traditore; voleva interrogare Gesù, ma voleva farlo in segreto, acciocchè niuno degli astanti se ne accorgesse.

  A217000059 

 Giovanni appagò il desiderio del suo amico Pietro e con tale segretezza che niuno degli altri Apostoli potè intendere nè il cenno di Pietro, nè l'interrogazione di Giovanni, nè la risposta di Cristo; giacchè niun di loro per allora venne in cognizione che il traditore fosse Giuda Iscariota.

  A217000059 

 Questo diletto apostolo aveva preso posto vicino a Gesù, e la situazione era tale che appoggiava il suo capo sul seno di lui; e il capo di Pietro appoggiavasi su quello di {43 [335]} Giovanni.

  A217000060 

 {44 [336]} Pietro secondo il suo solito ardore fa il primo a rispondere: come? noi tutti voltarvi le spalle? Quand'anche tutti costoro fossero deboli a segno di abbandonarvi; io certamente noi farò giammai; e quand'anche dovessi morire con voi non sarò giammai per abbandonarvi.

  A217000061 

 Pietro parlava guidato da un sentimento caldo d'affetto e non badava che senza l'aiuto divino l'uomo cade in deplorabili eccessi; laonde egli rinnovò le medesime promesse dicendo: no certamente, può darsi che tutti vi neghino, io non mai.

  A217000062 

 Colle quali parole il divin Salvatore promise un'assistenza particolare al capo della sua Chiesa, la cui fede non sarebbe giammai venuta meno, sebbene i suoi ministri nelle cose estranee alla fede fossero caduti in colpa, come diffatti avvenne a S. Pietro.

  A217000062 

 Ma Gesù che ben conosceva tale presunzione di Pietro venire da inconsiderato {45 [337]} ardore e dalla grande tenerezza verso il suo Maestro ne ebbe compassione e lo consolò dicendo: tu cadrai certamente, o Pietro, come ti dissi, tuttavia non perderti di animo.

  A217000063 

 Intanto G. C. dopo la cena eucaristica a notte avanzata parli con Pietro, Giacomo e Giovanni per recarsi sui monte Olivete, così appellato pei molti ulivi di cui il terreno ivi abbonda.

  A217000063 

 Ma {46 [338]} Pietro e i suoi compagni sia per l'ora già avanzata, sia per la stanchezza si assisero per riposare e in breve s'addormentarono.

  A217000063 

 Pietro, vedutili appena, corse loro incontro per allontanarli, e vedendo che facevano resistenza mise mano alla spada, che era un grosso e lungo coltello, e vibrando un colpo alla ventura tagliò l'orecchio ad un servo del pontefice chiamato Malco.

  A217000063 

 Questo è nuovo fatto di Pietro il quale doveva seguire il precetto del Salvatore vigilando e pregando.

  A217000064 

 Fu questo un tratto di vivo amore, ma fuor di proposito; perciocchè il Signore non voleva essere salvato dalle mani altrui, anzi per la salute del mondo voleva darsi nelle mani a' suoi nemici e morire; onde disse a Pietro: riponi la spada nel fodero, perciocchè chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A217000065 

 Ma Pietro vergognandosi della sua viltà, confuso ed irresoluto non sapendo ben dove andare e dove stare,si portò nell'atrio del palazzo di Caifas, capo di tutti i sacerdoti.

  A217000065 

 Pietro e gli altri Apostoli scorgendo inutile ogni resistenza, che anzi avrebbero corso pericolo per sè medesimi, messe a parte le promesse fatte poco prima al maestro, tutti lo abbandonarono dandosi a fuggire chi di qua chi di là lasciando Gesù solo nelle mani de' suoi carnefici.

  A217000066 

 Il suo amico Giovanni, essendo conosciuto nella corte del Pontefice, aveva potuto entrare senza difficoltà, e ottenne dalla portinaia che Pietro potesse entrare nel cortile medesimo.

  A217000066 

 Vuoisi qui notare che quando Pietro fu alla porta del cortile non poteva entrar dentro, perchè la portinaia non voleva dargliene il permesso.

  A217000067 

 Ciò detto il gallo cantò per la prima volta; e Pietro non vi pose mente.

  A217000067 

 Pietro si pose seco {48 [340]} loro vicino al fuoco.

  A217000068 

 Mentre poi ritornava presso il fuoco, un'altra fantesca o forse la medesima di prima, si fece di nuovo a rimproverarlo: oh vedi, gli disse; ecco qui uno della compagnia di questo Gesù; e rivoltasi agli altri soggiunse: che ve ne pare? Pietro vie più spaventato, quasi fuor di sè, rispose di non conoscerlo nè mai di averlo veduto.

  A217000068 

 Pietro parlava così, {49 [341]} ma la coscienza lo rimproverava e provava i più acuti rimorsi, e perciò tutto pensieroso con occhio torbido e passo incerto, stava, entrava e usciva senza sapere che farsi.

  A217000069 

 Dopo alcuni istanti un parente di quel Malco a cui Pietro aveva tagliata l'orecchia, lo vide e fissandolo bene in faccia disse: certamente costui è uno dei compagni di quel Galileo! Tu lo sei certamente, la tua pronunzia ti manifesta.

  A217000069 

 E poi non ti ho io veduto nell'orto con lui quando tagliasti l'orecchia a Malco? Pietro vedendosi a così mal partito non seppe più trovare altro scampo che giurare e spergiurare di non conoscerlo.

  A217000070 

 Quando il gallo cantò la prima volta Pietro non vi aveva badato; questa seconda volta bada al numero delle sue negazioni, richiama a memoria la predizione di G. C., e la vede appuntino avverata.

  A217000071 

 A quel tratto di bontà e di misericordia Pietro scosso come da un profondo sonno si sentì gonfiare il cuore e provocare le lagrime pel dolore.

  A217000071 

 Beato Pietro che così presto abbandonò la colpa {51 [343]} e ne fece così lunga ed aspra penitenza.

  A217000071 

 Beato eziandio quel cristiano che, dopo aver avuta la disgrazia di seguire Pietro nella colpa, lo segue nella penitenza.

  A217000071 

 Di questa caduta Pietro ne portò rimorso tutta la vita e si può dire che da quell'ora fino alla morte non fece che piangere il suo peccato facendone aspra penitenza.

  A217000071 

 Pietro uscì fuori e pianse amaramente.

  A217000072 

 Ma dopo la morte del Salvatore, il buon Pietro tutto umiliato pel modo indegno con cui aveva corrisposto al grande amore di Gesù pensava continuamente a lui, oppresso dal più amaro dolore e pentimento.

  A217000072 

 Mentre il divin Salvatore era strascinato nei varii Tribunali e di poi condotto sul Calvario a morire in croce, Pietro certamente non lo perdette di mira, perchè desiderava di vedere dove andasse a finire quel luttuoso spettacolo.

  A217000073 

 Correvano entrambi insieme, ma Giovanni essendo più giovane e più svelto vi giunse prima di Pietro.

  A217000073 

 Dopo essersi loro manifestato soggiunse: andate tosto, riferite a' miei fratelli e particolarmente a Pietro che mi avete veduto vivo.

  A217000073 

 Pietro, che si credeva già forse dimenticato dal Maestro, al sentirsi a nome di Gesù annunziare a lui nominatamente la nuova della sua risurrezione diede in un torrente di lagrime, e non poteva più tenere l'allegrezza in cuore.

  A217000073 

 Poco dopo sopraggiunse anche Pietro, il quale, fossa per l'autorità maggiore che sapeva di godere, fosse perchè era di un carattere più risoluto e pronto, senza fermarsi {53 [345]} al di fuori, discese dentro, lo esaminò in tutte le sue parti, tastò ancora da per tutto, e altro non vide che i medesimi pannolini ed il sudario, avviluppato in disparte.

  A217000073 

 Sull'esempio di Pietro entrò di poi anche Gioanni, il quale fatto il medesimo esame e vedute le medesime cose rimase al pari di lui persuaso che il corpo di Gesù era stato tolto come altri avevano detto.

  A217000074 

 Però in quel giorno medesimo Gesù volle egli stesso visitare Pietro in persona e consolarlo colla sua presenza, e quello che è più ancora, apparve a Pietro prima di tutti gli altri Apostoli.

  A217000075 

 Un giorno Pietro, Giacomo e Gioanni con alcuni altri discepoli sia per evitare l'ozio, sia per guadagnarsi qualche cosa {54 [346]} da mangiare andarono a pescare sul lago di Tiberiade.

  A217000077 

 A questa pesca inaspettata, Giovanni si rivolse verso colui che dal lido aveva dato quel suggerimento, ed avendo conosciuto essere Gesù, disse tosto a Pietro egli è il Signore.

  A217000078 

 Mentre Pietro si tratteneva famigliarmene con Gesù si avvicinarono anche gli altri Apostoli alla riva strascinandosi dietro la rete piena di pesci.

  A217000078 

 Pietro che in ogni cosa era il più pronto ed ubbidiente, udito quell'ordine salì subitamente nella nave, e da sè solo tirò a terra la rete piena di 153 grossi pesci.

  A217000078 

 Pietro, udite queste parole, trasportate {55 [347]} dal solito fervore, senza altra deliberazione si getta nell'acqua e va nuotando fino alla sponda per essere il primo a salutare il divin Maestro.

  A217000080 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo ili Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato tre volte sopra il medesimo soggetto rimase fortemente conturbato.

  A217000080 

 Le quali parole vengono a significare che Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de' suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire.

  A217000080 

 Pertanto diffidando delle proprie forze Pietro umiliato rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete {57 [349]} altresì che io vi amo.

  A217000080 

 Quindi gli replicò un'altra volta: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, replicò Pietro, voi ben lo sapete che io vi amo.

  A217000080 

 Terminata la refezione, G. C. si mise di bel nuovo a discorrere con S. Pietro, e ad interrogarlo in faccia ai compagni nella maniera seguente: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Sì, rispose Pietro, voi sapete, che io vi amo.

  A217000081 

 Colle quali parole G. C. adempiva la promessa fatta a S. Pietro di volerlo costituire principe degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa.

  A217000082 

 Notano eziandio i Ss. Padri che il divin Redentore ha voluto che Pietro dicesse tre volte pubblicamente che l'amava, quasi per riparare lo scandalo che aveva dato negandolo tre volte.

  A217000083 

 Dopochè S. Pietro intese che quelle replicate dimande non erano presagio di caduta ma erano conferma della sublime autorità che gli aveva conferita ne fu consolato.

  A217000083 

 E siccome Gesù sapeva che stava molto a cuore a Pietro di glorificare il suo divin Maestro, volle predirgli il genere di supplizio con cui avrebbe terminata la sua vita.

  A217000084 

 Allora Pietro adorò i decreti del Salvatore, nè più osò di fare interrogazione su tale proposito.

  A217000084 

 Colle quali parole, {59 [351]} dice il Vangelo, veniva a significare con quale morte avrebbe Pietro glorificato Iddio, cioè coll'essere legato ad una croce e così coronato del martirio.

  A217000084 

 Perciò immediatamente dopo le tre promesse di amore che gli aveva fatto, prese a parlargli così: in verità, in verità, o Pietro, io ti dico, che quando eri più giovine ti vestivi da te ed andavi dove ti piaceva, ma quando sarai vecchio un altro, cioè il littore ti cingerà, vale a dire, ti legherà e tu stenderai le mani ed egli ti condurrà dove non vuoi.

  A217000084 

 Pietro vedendo che dava a lui un'autorità suprema ed a lui solo prediceva il martirio, si dimostrò sollecito di dimandare che ne sarebbe stato del suo amico Giovanni, e disse: di costui che ne sarà? cui Gesù rispose: che importa a te di costui; tu fa quel che ti dico e seguimi.

  A217000085 

 Gesù Cristo apparve molte altre volte a S. Pietro ed agli altri Apostoli; e un giorno si manifestò sopra un monte dove erano presenti più di 500 discepoli.

  A217000086 

 Poco prima di salire al cielo volle radunare i suoi Apostoli e dopo d'aver dato loro a conoscere il supremo ed assoluto potere che egli aveva in cielo e in terra, conferì a S. Pietro e a tutti gli altri Apostoli la facoltà di rimettere i peccati dicendo: ricevete lo Spirito Santo, quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti.

  A217000086 

 Tu poi, o Pietro, e voi tutti miei Apostoli, non pensate che io vi lasci orfani; no, io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine dei secoli.

  A217000089 

 Noi abbiamo finora considerato Pietro solamente nella sua debolezza; presto lo vedremo a percorrere una carriera assai più gloriosa, dopochè avrà ricevuto i doni dello Spirito Santo.

  A217000091 

 Dopo l'ascensione dei Salvatore, s. Pietro cogli altri Apostoli si ritirarono nel cenacolo, che era un'abitazione situata sopra la parte più elevata di Gerusalemme detta monte Sion.

  A217000091 

 Un giorno mentre erano applicati alle sacre funzioni, Pietro si levò dal mezzo di loro e intimando silenzio colla mano; «Fratelli, egli dice, è d'uopo che si adempia quello che lo Spirito Santo predisse per la bocca del profeta Davidde intorno a Giuda il quale fu condottiere di quelli che imprigionarono il Divin Maestro.

  A217000092 

 Tutti si tacquero alle parole di Pietro, poichè tutti lo riguardavano come capo della Chiesa, ed eletto da G. C. a fare le sue veci dopo la sua ascensione al cielo.

  A217000093 

 È questo il primo atto di autorità Pontificia, che esercitò S. Pietro; autorità non solo di onore, ma di diritto, siccome esercitarono in ogni tempo i Papi suoi successori.

  A217000094 

 L'abbondanza di questa forza di cui Pietro abbisognava per una sì grande impresa, era riserbata ad una grazia speciale da infondersi mercè i doni dello Spirito Santo, che dovevano {65 [357]} illuminare l'anima sua e infiammarla del fuoco del santo amor di Dio.

  A217000094 

 Noi abbiamo considerato in Pietro una fede viva, umilia profonda, ubbidienza pronta, carità fervente e generosa; ma queste belle qualità erano ben lontane dal metterlo in grado di esercitare l'alto ministero, cui era destinato.

  A217000095 

 Era il giorno di Pentecoste, cioè cinquantesimo dopo la risurrezione di G. C. decimo dacchè Pietro era nel cenacolo in orazione cogli altri discepoli, quando improvvisamente all'ora terza si udì sopra il monte Sion un grande strepita, simile al rumoreggiar del tuono accompagnato da un vento gagliardissimo.

  A217000095 

 In questo momento il cuore di Pietro diventò tutto nuovo, provava in se stesso un coraggio ed una forza tale, che le più grandi imprese sembravano un nulla per lui.

  A217000097 

 Fu allora che S. Pietro pieno di santo ardore cominciò a predicare per {67 [359]} la prima volta Gesù Cristo.

  A217000098 

 «Ora, continuò Pietro, tale profezia si è verificata in noi: ascoltate, ascoltate, o figliuoli dì Giacobbe.

  A217000099 

 Notate, dice Pietro, notate, o Giudei, che Davidde non intendeva di parlare di sè in questo salmo, perchè voi ben sapete, che egli è morto e il suo sepolcro è rimasto fra noi fino al dì d'oggi.

  A217000101 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo la grazia del Signore operare nei loro cuori, e che già essi credevano in G. C., pieno di allegrezza loro disse: fate penitenza e ognuno in nome di Gesù C. riceva il battesimo, così otterrete la remissione dei peccati e riceverete lo Spirito Santo.

  A217000101 

 Tale predicazione di Pietro avrebbe dovuto inasprire gli animi de' suoi uditori, a cui rimproverava l'enorme delitto commesso contro la persona del divin Salvatore.

  A217000101 

 {70 [362]} Ma era Iddio che parlava per bocca del suo ministro, e perciò la predicazione di Pietro produsse effetti maraviglisi.

  A217000103 

 Così cominciavano a compiersi le parole del Salvatore quando disse a Pietro che per l'avvenire non sarebbe più stato pescatore di pesci, ma pescatore di anime.

  A217000103 

 Ecco S. Pietro divenuto pescatore di anime secondo la promessa di G. C. Questa si può chiamare la prima pesca, cui {71 [363]} terranno dietro altre ed altre ancora più copiose.

  A217000104 

 Allora Pietro: ascolta, o buon uomo, io non ho nè oro nè argento a darti; quello che ho, te lo do.

  A217000104 

 Indi prese Pietro per mano, e lodando Dio lo accompagnò nel tempio.

  A217000104 

 Perciò la moltitudine avendo conosciuto, essere stato S. Pietro colui, che aveva restituita la sanità a quel miserabile in gran folla si strinse intorno a lui ed intorno a Giovanni, bramando tutti di rimirare coi proprii occhi chi sapeva fare opere così stupende.

  A217000104 

 Pietro così inspirato da Dio, miratolo fisso, gli disse: guarda in noi.

  A217000104 

 Poco dopo questa predica all'ora nona, cioè alle tre dopo il mezzodì, Pietro e il suo amico Giovanni, come per ringraziare Iddio de' benefizi ricevuti, andavano insieme al tempio a fare orazione.

  A217000105 

 E questo il primo miracolo, che dopo {73 [365]} l'ascensione di Cristo venisse operato dagli Apostoli; ed era conveniente che san Pietro ne fosse il primo strumento, perciocchè egli tenea fra tutti la prima dignità nella Chiesa.

  A217000105 

 Ma Pietro al vedersi circondato da tanta gente stimò bella occasione di rendere a Dio la gloria dovuta, e di glorificare nel tempo stesso G. C. nel cui nome erasi operato il prodigio.

  A217000107 

 «Queste cose, continuò Pietro, furono da Dio predette; credete adunque a' suoi profeti, e fra tutti credete a Mosè che è il maggiore di essi.

  A217000108 

 A questa seconda predica di S. Pietro succedettero numerosissime conversioni alla fede.

  A217000108 

 Cinque mila persone domandarono il battesimo, sicchè il numero dei fedeli convertiti in due prediche di san Pietro ascendeva già oltre a ottomila.

  A217000109 

 Costoro mostravansi sommamente infuriati perchè Pietro predicava al popolo la risurrezione di G. C. Impazienti e pieni di collera interruppero la predica di Pietro, gli misero le mani addosso, lo condussero insieme a Giovanni in prigione con animo di discorrere con l'uno e con l'altro nel dì seguente.

  A217000109 

 Mentre Pietro predicava nel tempio, sopraggiunsero i sacerdoti, i magistrati del tempio ed i Sadducei, i quali negavano la risurrezione dei morti.

  A217000110 

 In mezzo a quella maestosa assemblea furono introdotti Pietro e Giovanni, e con essi lo storpio da loro guarito.

  A217000111 

 Fu dunque loro fatta solennemente questa dimanda: con qual virtù e in nome di chi avete guarito questo storpio? Allora Pietro pieno di Spirito Santo con un coraggio veramente degno del capo della Chiesa prese a parlare nella seguente maniera: «Principi del popolo, e voi dottori della legge, ascoltate.

  A217000112 

 Questo parlare franco e risoluto del principe degli Apostoli produsse profonda impressione nell'animo di tutti coloro, che componevano l'assemblea, in guisa che ammirando il coraggio e l'innocenza di Pietro non sapevano a qual partito appigliarsi.

  A217000113 

 Pertanto ricondotti i due Apostoli in mezzo al concilio, come udirono intimarsi quella severa minaccia, lungi dallo spaventarsi, con fermezza e costanza maggiore {79 [371]} di prima Pietro rispose: orsù decidete voi stessi, se la giustizia e la ragione permettano di ubbidire piuttosto a voi che a Dio.

  A217000115 

 Appena lasciati liberi Pietro e Giovanni andarono subitaneamente a trovare gli altri discepoli, i quali erano in grave inquietudine per la loro prigionia.

  A217000117 

 Molti seguirono l'esempio di lui e andavano a gara per dar segno del loro distacco dalle cose terrene, di maniera che in breve quei fedeli formavano una sola {81 [373]} famiglia, di cui S. Pietro era capo.

  A217000117 

 Per le prediche di S. Pietro e per lo zelo degli altri Apostoli, il numero dei fedeli era grandemente cresciuto.

  A217000118 

 Tuttavia anche in quei tempi felici vi furono dei fraudolenti, i quali guidati da spirito d'ipocrisia tentarono di ingannare S. Pietro e mentire allo Spirito Santo.

  A217000120 

 D'accordo pertanto tra di loro ritennero per sè una parte del prezzo, e portarono l'altra a S. Pietro, con intenzione di dargli ad intendere che questa fosse l'intera somma ricavata dalla vendita.

  A217000120 

 Pietro ebbe speciale rivelazione dell'inganno, ed appena Anania comparve al suo cospetto, senza dargli tempo di proferir parola, con tuono autorevole e formidabile, si fece a rimproverarlo così: perchè ti sei lasciato sedurre dallo spirito di satana, fino a mentire allo Spirito Santo, fraudando una porzione del prezzo di quel tuo campo? Non era esso in tuo potere prima di venderlo? e dopo di averlo venduto non era a tua disposizione tutta la somma ricavata? Perchè dunque hai dato ricetto a questo reo disegno? Devi perciò sapere che hai mentito non agli uomini ma a Dio.

  A217000121 

 Appena passate tre ore venne anche a presentarsi a Pietro Zaffira, senza nulla sapere del tragico fine del {83 [375]} marito.

  A217000121 

 Perciò ripresa da S. Pietro collo stesso zelo e colla medesima forza, cadde anch'ella sull'istante e spirò.

  A217000122 

 Perciò portavano gl'interni sopra i pagliaricci nelle pubbliche piazze e nelle strade in modo che passando di colà S. Pietro, almeno l'ombra del suo corpo giugnesse a toccarli: la qual cosa era bastante per far guarire ogni genere di infermità.

  A217000122 

 Questo fatto unitamente ai molti miracoli, che Pietro operava, fecero che si raddoppiasse il fervore tra i fedeli, e si dilatasse la fama delle sue virtù.

  A217000122 

 S. Pietro poi spiccava sopra ogni altro.

  A217000122 

 Santo Agostino assicura che un morto, sopra del quale era passata l'ombra di Pietro, immantinente risuscitò.

  A217000124 

 Ma il principe dei sacerdoti ed i Saducei rodevansi di rabbia e di gelosia; nè sapendo quale mezzo usare per impedire la propagazione del Vangelo, fecero prendere Pietro e gli altri Apostoli, e li chiusero in prigione.

  A217000128 

 Ottimamente ci pare aver fatto, rispose Pietro anche a nome degli altri Apostoli, perciocchè bisogna piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A217000128 

 Quivi Pietro ripetè quello che altre volte aveva detto intorno alla vita, passione e morte del Salvatore; conchiudendo sempre che loro era impossibile di tacere quelle cose che secondo gli ordini ricevuti da Dio dovevano predicare.

  A217000131 

 Di ciò informato S. Pietro e gli altri Apostoli, risolvettero di porvi rimedio.

  A217000132 

 Tutti approvarono tale divisamento, quindi S. Pietro e gli altri Apostoli imposero le mani ai nuovi eletti, e li destinarono ciascuno ai proprii uffizi.

  A217000133 

 Furono perciò destinati per quella missione Pietro e Gioanni: Pietro perchè come capo della Chiesa ricevesse in grembo di essa quella straniera nazione e unisse i Samaritani ai Giudei; Giovanni poi come speciale amico di S. Pietro e chiaro fra gli altri per miracoli e santità.

  A217000133 

 Pietro cogli Apostoli rimase in Gerusalemme sia per confermare gli altri nella fede, sia per mantenere viva relazione con quelli che erano in altri paesi dispersi.

  A217000135 

 Fattosi adunque vicino a Pietro, tirò fuori una borsa di danaro, e gliela offrì pregandolo che gli volesse eziandio concedere la podestà di fare miracoli e di dare lo Spirito Santo a coloro, cui egli avesse imposto le mani.

  A217000135 

 Giunti colà Pietro e Gioanni si posero {93 [385]} ad amministrare il sacramento della confermazione imponendo le mani, facendo orazioni, come fanno i vescovi d'oggidì.

  A217000136 

 Noi lo vedremo in altri scontri con Pietro.

  A217000136 

 S. Pietro fu vivamente sdegnato di tale empietà e rivolto a lui, scellerato, gli disse, sia teco il tuo danaro in perdizione, poichè tu hai creduto che per danaro si possano comprare i doni dello Spirito Santo.

  A217000137 

 I due Apostoli Pietro e Gioanni come ebbero amministrato il sacramento della Cresima ai nuovi fedeli della Samaria, e li ebbero rassodati nella fede che poco prima avevano ricevuto, dato loro il saluto di pace, partirono da quella città.

  A217000138 

 Giunto in quella capitale Pietro diè subito mano a predicare il Vangelo con grande zelo, e riuscì a convertire tal numero di gente alla fede, che i fedeli cominciarono colà ad essere chiamati cristiani, vale a dire seguaci di Gesù Cristo.

  A217000138 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A217000138 

 S. Pietro ritornato da Samaria dimorò qualche tempo in Gerusalemme, dipoi andò a predicare la grazia del Signore in varii paesi.

  A217000139 

 Al primo arrivo di Pietro egli lo invitò a casa sua, e il santo Apostolo gli si affezionò, gli procurò la necessaria istruzione, e vedendolo adorno delle necessarie virtù lo consacrò sacerdote, di poi vescovo, perchè facesse le sue veci in tempo di sua assenza, e perchè gli succedesse dipoi nel suo vescovado.

  A217000139 

 Fra i personaggi illustri che per le prediche di S. Pietro si convertirono fu san Evodio.

  A217000140 

 Quando Pietro voleva dar principio alla predicazione in quella città incontrava grave ostacolo per parti del governatore che era un principe di nome Teofilo.

  A217000140 

 Quello che allora fu fatto a S. Pietro per disprezzo, ora gli ecclesiastici lo usano per onore, e si chiama chierica o tonsura, che rammemora la corona di spine posta sul capo al Divin Salvatore.

  A217000141 

 Essendogli tal cosa concessa, Pietro gli disse: Tu, o Teofilo, ti scandalizzi per avermi udito a dire, che il Dio che io adoro morì in croce.

  A217000141 

 Quando Pietro si vide a trattare a quel modo pregò il governatore che si degnasse di ascoltarlo un'altra volta.

  A217000142 

 Teofilo divenne in breve fervoroso cristiano e in segno di stima e venerazione versò s. Pietro gli offerì la sua casa perchè ne facesse quell'uso che meglio desiderava.

  A217000143 

 È bene qui notare come S. Pietro per lo spazio di tre anni, per quanto poteva, risiedeva in Gerusalemme come capitale della Palestina, dove i Giudei potevano con maggior facilità avere con lui relazione.

  A217000144 

 Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo.

  A217000145 

 Mentre S. Pietro da Antiochia erasi recato a Gerusalemme ricevette una visita che certamente gli fu di grande consolazione.

  A217000145 

 S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da S. Pietro, per venerare in lui il capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito.

  A217000146 

 S. Pietro era stato dal divin Salvatore deputato a governare nella fede tutti i {100 [392]} fedeli cristiani, e poichè molte chiese si andavano fondando or qua or là dagli Apostoli, dai Diaconi e da altri discepoli, perciò S. Pietro e per mantenere l'unità della fede, e per usare della podestà suprema conferitagli dal Salvatore, mentre teneva la sua ordinaria dimora in Antiochia andava a visitare personalmente le chiese che in quel tempo erano già state fondate o si andavano fondando.

  A217000148 

 Giunto alle porte della città di Lidda, Pietro incontrò un paralitico di nome Enea.

  A217000148 

 Pietro come lo vide, senza esserne punto pregato, a lui rivolto, Enea, gli disse, il Signor Gesù Cristo ti ha guarito; levati su, e da le stesso aggiustati il letto.

  A217000150 

 Ora per la vicinanza di Lidda essendosi in Ioppe sparsa la notizia del miracolo operato nella guarigione di Enea furono colà mandati due uomini a pregar Pietro, che volesse venire a vedere la defunta Tabita.

  A217000152 

 Alla vista di tanta gente che piangeva, di tante opere di carità che si andavano raccontando, Pietro ne fu intenerito.

  A217000152 

 I poveri e le vedove come seppero la venuta di Pietro corsero piangendo a pregarlo che loro volesse restituire la buona loro madre.

  A217000152 

 Pietro presala per mano, la rialzò, e chiamati i discepoli, loro restituì la loro madre sana e salva.

  A217000152 

 Tabita in quell'istante apri gli occhi ed avendo veduto Pietro si pose a sedere e a parlare con lui.

  A217000153 

 Tale rivelazione doveva certamente essere fatta a S. Pietro capo della Chiesa.

  A217000155 

 Da questo Pietro saprai tutto ciò che è necessario per salvarti.

  A217000155 

 Perciò manda a Ioppe, e cerca di un tal Simone soprannominato Pietro.

  A217000156 

 Nel tempo stesso udì una voce che disse: Su via, o Pietro, uccidi, e mangia.

  A217000156 

 Poco prima che ivi giungessero, S. Pietro ebbe anche egli una maravigliosa rivelazione, colla quale veniva a conoscere che eziandio i gentili erano chiamati alla fede.

  A217000158 

 Mentre Pietro stava meditando che cosa volesse mai significare quella visione giunsero i tre messaggeri.

  A217000159 

 Allorchè il buon Centurione per ordine di Dio mandò a chiamare Pietro per intendere da lui i voleri del Cielo dovette certamente formarsi una grande idea di lui, reputandolo un personaggio sublime e non conforme agli altri uomini.

  A217000159 

 Dopo due giorni Pietro con tutta la sua comitiva giunse in quella città dove con grande ansietà l'attendeva il Centurione.

  A217000159 

 Perciò entrando Pietro in sua casa gli si fece tosto incontro, gli si gettò ai piedi in atto di adorarlo.

  A217000159 

 Pietro pieno di umiltà lo rialzò immantinenti avvisandolo che egli era al par di lui un semplice uomo.

  A217000159 

 Questi per maggiormente onorare il suo ospite aveva convocato tutti i suoi parenti ed amici, affinchè potessero anch'essi partecipare delle celesti benedizioni che all'arrivo di Pietro sperava di ottenere dal Cielo.

  A217000160 

 Allora Pietro spiegando il carattere di apostolo del Signore, depositario fedele della religione e della fede, prese ad istruire nei principali misteri del Vangelo tutta quella onorevole assemblea.

  A217000160 

 Là alla presenza di tutti Pietro raccontò l'ordine da Dio ricevuto di conversare coi Gentili e di non più giudicarli come abbominevoli e profani.

  A217000160 

 Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi {109 [401]} pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni cosa, che per commissione divina avesse loro comandato.

  A217000161 

 Continuava Pietro il suo ragionamento quando lo Spirito Santo scese visibilmente sopra Cornelio e sopra gli altri colà radunati, ed in maniera sensibile comunicò loro il dono delle lingue, per il che essi magnificavano Iddio cantandone le lodi.

  A217000161 

 S. Pietro vedendo operarsi colà quasi lo stesso prodigio operato nel cenacolo di Gerusalemme esclamò: Avvi forse alcuno che possa impedire che noi battezziamo costoro, i quali hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi? Indi rivolto a' suoi discepoli ordinò che tutti li battezzassero.

  A217000162 

 Pietro approfittò di quel tempo per predicare il Vangelo in quella cillà, e tale ne fu il frutto che egli risolvette di assegnare un pastore a quella moltitudine di fedeli, e questi fu S. Zaccheo, di cui si parla nel Vangelo, il quale perciò fu consacrato primo vescovo di Cesarea.

  A217000162 

 S. Pietro dopo averli tutti battezzati ritardò la sua partenza da Cesarea, si fermò qualche tempo per appagare le pie istanze di Cornelio e di tutti quei novelli battezzati, che di ciò il pregavano instantemente.

  A217000163 

 Allora tutta quella assemblea riconoscendo la voce del Signore in quella di Pietro, sì acquietarono e lodarono Iddio che avesse esteso i limiti della sua misericordia.

  A217000163 

 Giunto in Gerusalemme, alcuni si presentarono a lui parlandogli arditamente così: perchè sei tu andato da uomini non circoncisi, ed {111 [403]} hai mangiato con essi? Pietro alla presenza di tutti i fedeli radunati, senza far conto della fatta interrogazione, diede loro ragione di quanto aveva fatto, cominciando dalla visione avuta in Ioppe, del vaso ripieno d'ogni sorta d'animali immondi, dell'ordine ricevuto da Dio di cibarsi di essi; della ripugnanza che mostrò di ubbidire per timore di contraddire alla legge; e della voce che si fece di nuovo udire di non più chiamare immondo quello che era stato da Dio purificato.

  A217000163 

 Questo fatto, cioè l'avere ammesso alla fede i gentili, cagionò una certa gelosia tra i fedeli di Gerusalemme, nè mancarono quelli, che disapprovarono pubblicamente quanto aveva fatto S. Pietro.

  A217000164 

 Questi è S. Giacomo Maggiore fratello di S. Giovanni l'evangelista, fedele amico di Pietro, che ebbe seco lui molti segni di speciale benevolenza dal Salvatore.

  A217000167 

 Certamente sapeva quel {115 [407]} re come Pietro fosse già stato altre volte posto in prigione, e uscito in una maniera affatto maravigliosa, e non voleva che gli accadesse altra volta somigliante cosa.

  A217000167 

 Erode vedendo che la morte di S. Giacomo era piaciuta ai Giudei, pensò di procacciar loro un più dolce spettacolo col far imprigionare S. Pietro, per poi lasciarlo in balìa del loro cieco furore.

  A217000169 

 Allora Pietro tornato in se stessso, e riflettendo sopra se medesimo, ora, disse, mi accorgo che il Signore mandò {117 [409]} veramente il suo angelo a liberarmi dalle mani di Erode, e dal giudizio che gli Ebrei aspettavano che egli facesse di me.

  A217000169 

 Allora l'angelo continuò: mettiti tosto gli abiti indosso coi calzari ai piedi: S. Pietro fece ogni cosa; e l'angelo seguì, dicendogli: mettiti ancora sulle spalle il mantello, e vienmi dietro.

  A217000169 

 Era già la notte precedente al giorno fissato per la morte di Pietro.

  A217000169 

 Era la mezzanotte, ogni cosa in cupo silenzio, quando improvvisamente una luce sfolgoreggiante illumina tutto quel carcere; mentre un angelo mandato da Dio scuote Pietro, lo risveglia dicendogli: presto, levati su.

  A217000169 

 Pietro ubbidì; ma gli pareva che tutto fosse un sogno e che egli fosse fuori di sè.

  A217000170 

 E Pietro: son'io, apri.

  A217000170 

 Giunto S. Pietro a quella casa, si mise a bussare la porta.

  A217000170 

 Ma quegli le dissero: tu vaneggi, Pietro è in prigione e non può trovarsi qui a quest'ora.

  A217000170 

 Non sapete? egli è Pietro.

  A217000171 

 Allora Pietro per appagarli tutti, fatto cenno colla mano che stessero in silenzio, raccontò per ordine tutto l'avvenuto coll'angelo, e come lo aveva cavato di prigione.

  A217000171 

 Ciò li mosse a correre in fretta ad aprire, e conobbero che era veramente Pietro.

  A217000171 

 Mentre costoro disputavano colla fanciulla, Pietro seguitava a bussare più {118 [410]} forte dicendo: olà, aprite.

  A217000172 

 Pietro non giudicandosi più sicuro della vita in Gerusalemme, disse a quei discepoli, andate e riferite queste cose a Giacomo (il Minore, vescovo di Gerusalemme) ed agli altri fratelli, e liberateli dalla pena in cui si trovano per conto mio.

  A217000174 

 La Chiesa cattolica celebra la memoria di questo glorioso avvenimento il giorno primo di agosto sotto il titolo di festa di S. Pietro in Vincoli.

  A217000174 

 La cosa fu subito riferita ad Erode, il quale fece bensì cercare S Pietro, ma non gli fu più possibile di trovarlo.

  A217000174 

 Ma che ne fu di Erode e delle sue guardie? Fattosi giorno, le guardie che nulla avevano nè udito nè veduto, andarono di buon mattino a visitare la prigione; quando poi non trovarono più Pietro, rimasero prese dal più grande sbigottimento.

  A217000176 

 Dopo di che S. Pietro secondando gl'impulsi dello Spirito Santo decise di trasferire la sua sede a Roma.

  A217000176 

 L'Apostolo S. Pietro dopo di essere fuggito da Gerusalemme ritornò in Antiochia.

  A217000177 

 Pietro trovò quella città in istato veramente deplorabile.

  A217000178 

 S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del cristianesimo.

  A217000179 

 Da prima Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere.

  A217000180 

 Dalla sinagoga degli Ebrei Pietro passò a predicare a' Gentili i quali con trasporto di vera gioia correvano ansiosi per ricevere il Battesimo.

  A217000180 

 Eusebio vescovo di Cesarea dice che i ragionamenti di Pietro erano così robusti, e s'insinuavano con tanta dolcezza negli animi degli uditori, che diveniva padrone dei loro a affetti e tutti rimanevano come incantati dalle parole di vita che gli uscivano dalla bocca e non si saziavano di ascoltarlo.

  A217000180 

 Sì grande era il numero di quelli che chiedevano il Battetesimo, che Pietro aiutato da altri suoi compagni lo amministrava sulle rive del Tevere, nella stessa guisa che S. Gioanni Battista lo amministrava su quelle del Giordano.

  A217000181 

 Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere vicino al luogo dove fu di poi edificata la Chiesa di santa Cecilia.

  A217000181 

 Quasi contemporaneamente fu fondata un'altra Chiesa dal medesimo Apostolo, che si vuole essere quella che oggidì si appella di S. Pietro in vincoli.

  A217000182 

 Bisogna qui ritener bene che per sede o cattedra di S. Pietro, non intendasi la sedia materiale, ma s'intende l'esercizio di quella suprema autorità che egli aveva ricevuto da Gesù Cristo, specialmente quando gli disse, che quanto egli avrebbe legato o sciolto sopra la terra sarebbe altresì stato legato o sciolto in cielo.

  A217000182 

 S'intende l'esercizio di quell'autorità conferitagli da Gesù Cristo di pascolare il gregge universale dei fedeli, sostenere e conservare gli altri pastori nell'unità di fede e di {125 [417]} dottrina siccome hanno sempre fatto i sommi Pontefici da S. Pietro fino al regnante Pio IX.

  A217000183 

 La Chiesa Cattolica celebra la festa detto stabilimento della cattedra di S. Pietro in Roma il 18 gennaio.

  A217000183 

 S. Pietro vedendo come Roma fosse così ben disposta a ricevere la luce del Vangelo, e nel tempo stesso un luogo molto adattato per tener relazione in tutti i paesi della Cristianità, stabilì la sua cattedra in Roma, vale a dire stabilì che Roma fosse centro e luogo di sua special dimora, ove dalle varie parti del mondo dovessero ricorrere i cristiani nei dubbi di religione e nei varii loro spirituali bisogni.

  A217000184 

 Poichè le occupazioni che S. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che egli in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente a' Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadoccia, che sono provincie dell'Asia minore.

  A217000185 

 I Romani che avevano con gran fervore abbracciata la fede predicata da Pietro manifestarono a S. Marco, fido discepolo dell'Apostolo, il vivo loro desiderio che mettesse in iscritto quello che S. Pietro predicava.

  A217000185 

 S. Marco difatti aveva accompagnato S. Pietro in parecchi viaggi e lo aveva udito a predicare in molti paesi.

  A217000186 

 Mentre S. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto S. Lino per Vicario a fare sue veci in occasione che qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città.

  A217000186 

 S. Pietro da Roma mandò vari suoi discepoli in diverse parti d'Italia e in molti altri paesi del mondo.

  A217000189 

 S. Pietro si recò in Gerusalemme, ove giunto convocò tutti gli Apostoli, e tutti quei primarii Pastori che potè avere; quindi Paolo e Barnaba accolti in concilio esposero in piena adunanza la loro ambasciata a nome dei Gentili d'Antiochia, le ragioni ed i timori d'una parte e dell'altra, dimandando la loro deliberazione per quiete e sicurezza della coscienza.

  A217000190 

 Quella sacra assemblea prese ad esaminare questo punto, e dopo lunga discussione sulla proposta materia, infine levatosi Pietro prese a parlare così: Fratelli, voi ben sapete come Iddio elesse me per far conoscere ai Gentili la luce del Vangelo e le verità della fede siccome avvenne di Cornelio Centurione, e di tutta la sua famiglia.

  A217000191 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro dinanzi a' Gentili che avevano convertiti a Gesù Cristo.

  A217000192 

 Come Paolo e Barnaba ebbero finito di parlare, S. Giacomo vescovo di Gerusalemme confermò il giudizio di Pietro dicendo: fratelli, ora ponete mente anche a me: ben disse Pietro, come da principio Iddio fece grazia ai Gentili formando un popol solo che glorificasse il suo Santo Nome.

  A217000192 

 Per la quale cosa io giudico {131 [423]} con Pietro che i Gentili non sono da inquietarsi dopochè si sono convertiti a Gesù Cristo: solamente mi pare doversi ordinar loro che per riguardo alla inferma coscienza dei fratelli Ebrei e per agevolare l'unione fra questi due popoli venga proibito di mangiar cose sacrificate agli idoli, carni soffocate, il sangue, e proibita sia eziandio la fornicazione.

  A217000193 

 Il giudicio di S. Pietro così da s. Giacomo confermato piacque a tutti quelli del Concilio; e però di corami consentimento determinarono di eleggere persone autorevoli da mandare in Antiochia con Paolo e Barnaba.

  A217000194 

 Così da ogni fedel cristiano deve credersi, che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro {133 [425]} sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso assistenza fino alla fine dei secoli.

  A217000194 

 Questo fu il primo concilio generale, a cui presiedette S. Pietro, dove come Principe degli Apostoli e capo della Chiesa parlò e definì la questione coll'assistenza dello Spirito Santo.

  A217000195 

 Egli fu in questa occasione, dice S. Agostino, che S. Pietro, come capo della Chiesa, Vicario di G. C., e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili.

  A217000195 

 Quando poi andarono in Gerusalemme per cagione del Concilio, e raccontarono le maraviglie per mezzo loro da Dio operate fra i gentili, si trattennero eziandio a speciali colloquii coi Ss. Pietro, Giacomo e Giovanni.

  A217000196 

 Mentre S. Pietro e S. Paolo dimoravano in Antiochia avvenne un fatto che merita di essere riferito.

  A217000196 

 S. Paolo accorgendosi che tale condotta di Pietro poteva generare scandalo nei fedeli, pensò di correggerlo pubblicamente dicendo: Se tu, essendo Giudeo, hai conosciuto per la fede di poter vivere e vivi difatti come i gentili, e non come i giudei, perchè col tuo esempio vuoi costringere i gentili all'osservanza della legge giudaica? S. Pietro fu molto contento di tale avviso, perciocchè con tal fatto veniva pubblicato in faccia a tutti i fedeli, che la legge cerimoniale di Mosè non era più obbligatoria, e come colui che ad altri predicava l'umiltà di Gesù Cristo, seppe praticarla egli medesimo, non dando il minimo segno di risentimento.

  A217000196 

 S. Pietro era certamente persuaso che le cerimonie della legge di Mosè non fossero più obbligatorie pei Gentili, tuttavia quando trovavasi cogli Ebrei mangiava all'uso giudaico, temendo di disgustarli se avesse praticato altrimenti.

  A217000196 

 S. Pietro ignorava le dicerie che avevano luogo sopra questo {135 [427]} fatto.

  A217000197 

 Bisogna però qui notare co' Ss. Padri che quanto faceva s. Pietro non era male in sè, ma somministrava a' cristiani motivo di discordia.

  A217000197 

 Si vuole eziandio che s. Pietro sia stato d'accordo con s. Paolo intorno alla correzione da farsegli pubblicamente, affinchè vie più fosse conosciuta la cessazione della legge cerimoniale di Mosè.

  A217000198 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi presto a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro a' cristiani.

  A217000198 

 Quando s. Pietro giunse in quella città governava l'impero Nerone, uomo pieno di vizi e per conseguenza il più avverso al cristianesimo.

  A217000199 

 Il mago Simone, quello stesso che aveva cercato di comperare da s. Pietro i doni dello Spirito Santo, approfittò dell'assenza del S. Apostolo, per recarsi in {137 [429]} quella città affine di adulare quell'imperatore e screditare la religione cristiana.

  A217000200 

 E poichè vantava la scienza di guarire le infermità, allungare la vita, risuscitare i morti, cose tutte che egli vedeva farsi da s. Pietro, avvenne, che fu invitato a far altrettanto.

  A217000200 

 I suoi genitori, essendone inconsolabili, furono consigliati di ricorrere a s. Pietro perchè venisse a richiamarlo a vita.

  A217000200 

 Laonde andava studiando qualche prestigio per farsi vedere superiore a s. Pietro.

  A217000200 

 Quelli che s. Pietro andava da ogni parte operando servivano ad accenderlo vie più d'invidia e di rabbia.

  A217000201 

 Giunsero ambidue nel tempo stesso alla casa del defunto; s. Pietro acconsentì di buon grado che egli facesse le sue prove per dare la vita al morto, perciocchè sapeva, che solo Iddio può operar miracoli, nè mai alcuno potè vantarsi di averne operati fuori della religione cattolica, perciò tornare inutili tutti gli sforzi dell'empio Simone.

  A217000201 

 Non essendovi tra gli astanti chi ricusasse, un tal partito, e di buon grado accettandolo s. Pietro, il Mago si accinse all'impresa.

  A217000201 

 Tuttavia pieno di boria e spinto dallo spirito maligno egli accettò pazzamente la prova, e persuaso di vincere propose la seguente condizione: se Pietro fa egli risuscitare il morto, io sarò condannato a morte; ma se io darò vita a questo cadavere, Pietro la paghi colla testa.

  A217000202 

 Allora i partigiani di Simone si misero a gridare che Pietro doveva morire.

  A217000205 

 Anzi Pietro lo prese per mano e vivo e sano lo restituì alla madre.

  A217000205 

 S. Pietro la confortò dicendo: noi siamo servi del Signore, egli lo ha risuscitato e non lo abbandonerà mai.

  A217000207 

 Animato dallo spirito di Satana s'inferocì più che mai e risolse a qualunque costo di far vendetta contro a s. Pietro.

  A217000207 

 Nella risurrezione di quel giovane Simone ivrebbe dovuto ammirare la bontà e la carità di Pietro, e riconoscere in pari tempo {141 [433]} l'intervento della potenza divina, quindi abbandonare il demonio cui da tanto tempo serviva; ma la sua superbia lo rese vie più ostinato.

  A217000208 

 A Nerone piacque assai la proposta; e poichè desiderava trovar sempre nuovi pretesti onde perseguitare i cristiani, fece avvisar s. Pietro, il quale secondo lui passava per un gran conoscitore di magia, e lo sfidò a fare altrettanto e mostrare che Simone era un bugiardo; che se ciò non avesse fatto, veniva egli stesso giudicato bugiardo ed impostore, e come tale l'avrebbe pagata colla testa.

  A217000208 

 S. Pietro adunque senz'alcun soccorso umano si armò dello scudo inespugnabile dell'orazione.

  A217000210 

 Pietro senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso.

  A217000211 

 L'infelice Simone avrebbe certamente dovuto perdere la vita, se s. Pietro non avesse invocato Dio a favore di lui.

  A217000211 

 Pietro, dice, s. Massimo, pregò il Signore di liberarlo dalla morte sia per far conoscere a Simone la debolezza de' suoi demonii, sia perchè confessando la potenza di G. C. implorasse da lui il perdono delle sue colpe.

  A217000213 

 In mezzo al furore di quella persecuzione Pietro era indefesso nell'animare i fedeli ad essere costanti nella fede fino alla morte, e nel convertire nuovi gentili, sicchè il sangue de' martiri ben lungi dall'atterrire i cristiani e diminuirne il numero, era un seme fecondo che ogni giorno li moltiplicava.

  A217000213 

 Nerone però al vedere una moltitudine di persone abbandonare il {146 [438]} profano culto degli dei per professare la religione predicata da s. Pietro, ed essendosi accorto che la predicazione del santo Apostolo era giunta a guadagnare persone da lui molto favorite e quelle stesse che in corte erano strumento d'iniquità; tutte queste cose gli fecero raddoppiare la sua rabbia contro ai cristiani.

  A217000214 

 Pietro rifiutavasi a tali consigli suggeriti dall'amor figliale, e anzi ardentemente desiderava la corona del {148 [440]} martirio.

  A217000215 

 Da tali parole conobbe Pietro che era imminente la propria crocifissione, poichè sapendo che il Signore non poteva più essere nuovamente crocifisso per se medesimo, doveva esserlo nella persona del suo Apostolo.

  A217000215 

 In memoria di questo avvenimento presso alla porta di S. Sebastiano fu edificata una chiesa detta ancora oggidì, Domine, {149 [441]} quo vadis, oppure Sancta Maria ad Passus, ossia Santa Maria de' Piedi, perchè il Salvatore in quel luogo, dove parlò a s. Pietro, lasciò impressa sopra di una pietra!a sacra traccia de' suoi piedi.

  A217000216 

 Dopo tale avviso del Salvatore s. Pietro ritornò indietro, e interrogato dai Cristiani di Roma sulla cagione disi presto ritorno, raccontò loro ogni cosa.

  A217000216 

 Niuno ebbe più alcun dubbio, che Pietro in breve sarebbe stato incarcerato ed avrebbe glorificato il Signore col dare per lui la vita.

  A217000217 

 Non contento s. Pietro di aver così provveduto a' bisogni della sede pontificia, {150 [442]} volle altresì indirizzare uno scritto a tutti i fedeli, come per suo testamento, cioè una seconda lettera.

  A217000221 

 La Divina Provvidenza dispone che Nerone dovesse per affari di governo allontanarsi per qualche tempo da Roma; sicchè s. Pietro dovette star circa nove mesi nelle carceri.

  A217000221 

 Nell'oscurità della prigione esercitando Pietro le cure del suo apostolato e specialmente il ministero della divina parola, ebbe la consolazione di guadagnare a G. C. i due custodi della carcere di nome Processo e Martiniano ed altre 47 persone che si trovavano rinchiuse nel medesimo luogo.

  A217000222 

 Era un mattino, quando Pietro vide aprirsi la carcere.

  A217000224 

 S. Pietro egli pure dopo aver sottomesso quasi il mondo intiero al soave giogo di Cristo, vien tratto fuori dal carcere detto Mamertino e per la medesima strada condotto al luogo ove si preparavano quelle grandi solennità e celebrava anch'egli la cerimonia del trionfo ed offeriva se stesso in olocausto al Signore fuori della porta di Roma siccome {156 [448]} fuori di Gerusalemme era stato crocifisso il suo Divin Maestro.

  A217000227 

 Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma specialmente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata {158 [450]} dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo.

  A217000227 

 Nello stesso giorno che s. Pietro moriva in croce, s. Paolo sotto la spada dello stesso tiranno glorificava Gesù Cristo con aver tronca la testa.

  A217000227 

 S. Pietro riportava sopra la croce così nobile trionfo il 29 giugno, l'anno settantesimo di Gesù Cristo e sessantesimo sesto dell'era volgare.

  A217000229 

 Il tempo del pontificato di s. Pietro fu di 35 anni, 3 mesi e 4 giorni.

  A217000230 

 Appena s. Pietro rese fra i tormenti l'ultimo respiro, e l'anima sua beata volò a ricevere il bacio di eterna pace dal suo {159 [451]} Divin Maestro in cielo, un sacerdote di nome Marcello aiutato da altre pie persone, depose il suo corpo dalla croce, lo unse di preziosi aromi, lo imbalsamò e lo portò ad essere seppellito sopra la vicina montagnetta del Vaticano.

  A217000234 

 Il colle Vaticano in progresso di tempo fu rinchiuso nella città di Roma, ed i papi hanno ivi fatto costruire la chiesa di s. Pietro che è il più superbo ed il più magnifico edifizio del mondo.

  A217000235 

 Principi, re, monarchi e imperatori hanno contribuito ad ornare questo edifizio maraviglioso con magnifici doni da loro inviati alla tomba di s. Pietro, e spesso da loro medesimi portati colà dai più lontani paesi della terra.

  A217000239 

 Essi camminano per la strada della {164 [456]} salute; mentre tutti quelli che si trovano fuori di questa strada e non appartengono all'unione di Pietro non hanno speranza alcuna di salvezza; perchè Gesù Cristo ci assicura che la santità e la salvezza non possono trovarsi se non nell'unione con Pietro sopra cui poggia l'immobile fondamento della sua Chiesa.

  A217000239 

 Fortunati que' popoli che sono uniti a Pietro nella persona de' Papi suoi successori.

  A217000239 

 Ringraziamo di cuore la bontà divina che ci ha fatti figli di Pietro.

  A217000241 

 Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande ignoranza, e direi piuttosto, la grande malizia di cui servonsi i nemici della fede per ingannare; giacchè il mettere in dubbio la venuta di S. Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodì; perciò la sola ignoranza o malizia può esserne cagione.

  A217000241 

 Sebbene le discussioni sopra fatti storici siano estranee al noslro scopo perchè {165 [457]} appartenenti alla classe delle persone erudite e non al semplice popolo a cui sono specialmente dirette le nostre letture; tuttavia la venuta di s. Pietro, che è un punto de' più importanti della storia ecclesiastica, essendo caldamente combattuta dagli eretici d'oggidì, mi sembrò materia di tale importanza da non doversi ommettere; tanto più che i protestanti da qualche tempo in qua, nei loro libri, giornali e conversazioni, cercano di farne soggetto di ragionamento sempre collo scopo di metterla in dubbio e screditar la nostra santa cattolica religione.

  A217000242 

 Stimo però bene di dar qui di passaggio un avviso a tutti coloro che si fanno a scrivere o parlare di questo argomento, di non considerarlo come punto dogmalico {166 [458]} e religioso; e ciò sia detto tanto pei cattolici come pei protestanti; perciocchè Iddio stabilì s. Pietro capo della Chiesa e questo è dogma e verità di fede; che poi s. Pietro abbia esercitata questa sua autorità in Gerusalemme, in Antiochia, in Roma od altrove, questa è discussione storica estranea alla fede.

  A217000243 

 È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne UN SOLO. Il primo che abbia messo in campo tal dubbio fu Marsilio di Padova che vendette la sua penna all'imperatore Lodovico il Bavaro, i quali, uno colle armi, l'altro colle perverse dottrine, si scatenarono contro al primato del Sommo Pontefice; tal dubbio però fu da tutti considerato come ridicolo, e svanì colla morte del suo autore.

  A217000245 

 S. Clemente papa, discepolo di S. Pietro, e successore di lui nel pontificato, nella sua prima lettera scritta ai Corinti dà come pubblica e certa la venuta di Pietro a Roma, la lunga sua dimora ivi fatta, il martirio ivi sofferto.

  A217000246 

 S. Ignazio martire, parimenti discepolo di s. Pietro e suo successore nel vescovado di Antiochia, dice le stesse cose nella {168 [460]} sua lettera scritta ai Romani al capo quarto.

  A217000247 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono s. Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato, e tutti pieni di venerazione pel primato che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore S. Pietro.

  A217000248 

 Che se da questi scrittori passiamo ai grandi luminari della Chiesa, s. Pietro di Alessandria, s. Asterio Amaseno, s. Ottato Milevitano, s. Ambrogio, s. Gioanni Grisostomo, s. Epifanio, s. Massimo Torinese, s. Agostino, s. Cirillo d'Alessandria ed altri molti, noi troveremo le loro testimonianze pienamente unanimi e d'accordo intorno alla verità che noi asseriamo.

  A217000250 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo, e della guerra giudaica, e non i fatti particolari {171 [463]} altrove avvenuti.

  A217000250 

 È vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento; noi osserviamo che l'autore degli alti degli apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani.

  A217000251 

 Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che talun va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita.

  A217000251 

 Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta.

  A217000252 

 Per lo spazio di mille e quattrocent'anni non vi fu mai alcuno che abbia mosso il minimo dubbio contro alla venuta di s. Pietro a Roma.

  A217000253 

 Dunque voi, o protestanti d'oggidì, contrastando la venuta di s. Pietro a Roma, vi opponete a tutta l'antichità; vi opponete all'autorità degli uomini i più dotti e più pii dei tempi andati; vi opponete ai martirologi, ai menologii, alle liturgie, ai calendarii dell'antichità; vi opponete a quanto scrissero i vostri maestri medesimi.

  A217000254 

 O chiesa felice, dove gli apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'Isola di Patmos.» Tertulliano de Praescrip.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000002 

 In quanto poi alla parte delle azioni di S. Pietro che non sono descritte nella Bibbia mi sono servito degli storici più accreditati tanto antichi quanto moderni.

  A218000003 

 Gaetano Moroni in parecchi articoli del suo Dizionario di erudizione ecclesiastica, i Bollandisti al giorno 18 gennaio, 22 febbraio, 29 giugno, 1° agosto sono autori che hanno raccolto le cose e somministrato le più importanti notizie riguardanti alla vita di s. Pietro.

  A218000005 

 Due secoli dopo l'Abate Luigi Cuccagni fece un nuovo lavoro sugli scritti del Santorio, e aggiugnendo quanto potè trovare di più certo intorno alle azioni che si riferiscono a s. Pietro, compose un'opera in tre grossi volumi.

  A218000009 

 Intanto mettiamo per base che Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo della Chiesa e suo Vicario sopra la terra, promettendo la sua divina assistenza sino alla fine dei secoli.

  A218000009 

 S. Pietro morì, ma la suprema sua autorità passò intatta nei Romani Pontefici suoi successori.

  A218000010 

 Noi cominciando dal regnante Pio IX andiamo da uno ad un altro Pontefice fino a s. Pietro, fino a Gesù Cristo.

  A218000012 

 Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande mala fede che regna presso di costoro; giacchè il mettere in dubbio la venuta di san Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodi; perciò la sola ignoranza o mala fede può esserne cagione.

  A218000012 

 Sebbene le discussioni sopra fatti particolari si possano chiamare estranee allo storico, tuttavia la venuta di san Pietro, che è un punto de' più importanti della storia ecclesiastica, essendo caldamente combattuta dagli eretici d'oggidì, mi sembra materia di tale importanza da non doversi ommettere.

  A218000013 

 Stimo per altro bene di far qui notare ai protestanti che fino al secolo decimo quarto, nello spazio di circa mille quattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo.

  A218000019 

 Preghiamo i due Principi degli Apostoli Pietro e Paolo che ci ottengano da Dio il dono della fortezza; e come essi impiegarono la loro vita e sparsero tutto il loro sangue per la fede, così noi possiamo mostrarci ognor veri seguaci di Gesù Cristo e costanti nelle pratiche di nostra santa cattolica religione fino all'ultimo respiro della vita.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000026 

 Egli è il ventesimo terzo de' Pontefici che governarono la Chiesa da s. Pietro fino a lui.

  A220000067 

 Prima di esporre alcuni fatti della vita di s. Stefano, è bene che noi richiamiamo alla memoria le parole del divin Salvatore, con cui stabili s. Pietro, e nella persona di s. Pietro stabilì supremi pastori della Chiesa tutti i Sommi Pontefici di lui successori.

  A220000073 

 Ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno; e tu conferma nella fede i tuoi fratelli.

  A220000119 

 Dopo tale interrogatorio furono tutti condotti nella carcere Mamertina, che è un luogo de' più tetri ai pie del Campidoglio, dove rimasero rinchiusi quasi un anno gli apostoli s. Pietro e s. Paolo.

  A220000219 

 Questo fatto conferma quanto abbiamo già detto altrove, che tutte le Chiese hanno sempre avuta dipendenza da quella di Roma, come madre di tutte le altre, e che i fondatori delle varie chiese o diocesi della cristianità furono predicatori evangelici mandati o almeno andati col consenso del vescovo di Roma, in ogni tempo venerato per successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo sopra la terra.

  A220000229 

 Stettero circa mezz'ora sommerse nelle acque, di poi apparvero sul fiume camminando sulle onde, come aveva fatto s. Pietro, e si avanzarono verso la riva cogli abiti asciutti predicando così la potenza del Signore e la gloria di Gesù Cristo.

  A220000237 

 Queste guarigioni straordinarie non ci devono recar maraviglia mentre ci consta dalla Bibbia che s. Pietro, primo Pontefice dopo Gesù Cristo, eziandio nella sua vita mortale col semplice contatto dell'ombra sua guariva tutti quelli che non potevano avvicinarsi alla sua persona.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000065 

 Colà il rinegato diede tutti i contrassegni della più sincera conversione, e fu riconciliato pubblicamente dal vice legato Pietro Monlorio.





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