Parola «Cafasso» [ Frequenza = 589 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000031 

 CAPO XXI. La scuola di Morialdo - Il chierico Giuseppe Cafasso - Suo abboccamento con Giovanni - Il fratello Antonio proibisce a Giovanni di continuare negli studi. 64.

  A001000041 

 CAPO XXXI. Giovanni ritorna a Chieri ed entra nella classe di Grammatica latina - Stima che ne hanno il professore ed i compagni - Sua umiltà - Ripetizione ai giovani chieresi - Riceve il Sacramento della Confermazione - Il Magistrato della Riforma e gli esami finali - Scuola domenicale a Morialdo - La prima Messa di D. Giuseppe Cafasso. 95.

  A001000044 

 CAPO XXXIV. Giovanni si presenta all'esame per essere accettato tra i Francescani - Sogno ed incertezze - Interesse che di lui si prendono alcuni Castelnovesi - Consiglio di D. Cafasso - Continua gli studi a Chieri. 103.

  A001000051 

 CAPO XLI. L'affetto dei professori - Maravigliosa mutazione nei giovani, ai quali Giovanni fa ripetizione - Testimonianze di sua virtù- Sobrietà nel vitto Festa della riconoscenza- Ancora dubbio sulla vocazione - L'esame d'ammissione come chierico nel seminario - Le vacane - Caritatevole gara tra D. Cafasso, D. Cinzano ed altri Castelnovesi nel provvedere a Giovanni il necessario per entrare in seminario. 120.

  A001000062 

 Cafasso - Dite fausti avvenimenti. 156.

  A001000240 

 Giovanni Bosco vagiva nella cuna ai Becchi, mentre a Castelnuovo il giovanetto Giovanni Giuseppe Cafasso, di quattro anni, per la sua bontà e contegno in chiesa veniva di già appellato da' suoi compagni il santino.

  A001000698 

 Lo stesso giovane Giuseppe Cafasso, del quale avremo a parlare più innanzi, a tredici anni non era ancora ammesso alla Comunione, non ostante la sua vita angelica e la non comune religiosa istruzione.

  A001000758 

 Il nuovo prevosto D. Bartolomeo Dassano, uomo di gran pietà e dottrina, prendeva possesso di Castelnuovo nel mese di luglio 1827; mentre otto giorni prima un giovane Castelnovese, Giuseppe Cafasso, per le mani dell'economo D. Emanuele Virano aveva indossato la divisa chiericale..

  A001000760 

 Cafasso da qualche anno era andato a Chieri per gli studi, e la borgata di Morialdo era distante da Castelnuovo.

  A001000760 

 Sentiamo come Giovanni stesso narra il suo primo incontro col Cafasso: "Era la seconda domenica di ottobre dell'anno 1827, e gli abitanti di Morialdo festeggiavano la Maternità di Maria Santissima, la solennità principale di quel borgo.

  A001000760 

 Seppi che egli era il chierico Giuseppe Cafasso, studente del 2° anno di filosofia"..

  A001000764 

 - Giuseppe Cafasso.

  A001000766 

 - Tale infatti riuscì Giuseppe Cafasso, e per Giovanni Bosco fu non solo, come vedremo, modello di vita chiericale e sacerdotale, ma eziandio primo ed insigne benefattore..

  A001000766 

 Giovanni narrò allora alla madre il dialogo accaduto tra lui e Cafasso.

  A001000853 

 La scuola di lingua latina, da poco tempo istituita, era unica, e quindi in essa venivano raccolti tutti i giovani appartenenti alle varie classi di ginnasio, sotto la direzione di un solo professore, D. Emanuele Virano da Castelnuovo [223] d'Asti, quegli stesso che aveva benedetta la veste chiericale del Cafasso.

  A001000929 

 Il giovane Paolo Vittorio Braja era nato in Chieri il giorno 17 giugno dell'anno 1820, da Filippo Braja e [262] Catterina Cafasso da Brusasco.

  A001000945 

 E non leggiero stimolo a frequentare detta chiesa, anche in altre ore, essergli doveva la cara presenza e il contegno angelico del seminarista Giuseppe Cafasso al servizio dell'altare nelle funzioni solenni e la sua ammirabile carità nell'insegnare il catechismo ai fanciulli..

  A001000954 

 Uno dei professori all'udirne la dolorosa notizia esclamò piangendo: - Non ho mai pianto la perdita di alcuno e questo caro giovanetto mi strappa le lacrime! - Il padre [271] suo poi nei registri di famiglia lasciò scritte queste parole: "1832 alli 10 luglio è passato agli eterni riposi Paolo Vittorio Braja, d'anni 12, figlio di me Filippo e della fu Caterina Cafasso, che senza dubbio posso con vero fondamento dire volò in Paradiso"..

  A001000970 

 Giovanni però non poteva allora prevedere fino a quale punto sarebbesi stretto, per mano della divina Provvidenza, il vincolo d'amicizia fra lui e D. Cafasso; nè che di quella indimenticabile festa sarebbe a lui toccato di perpetuare la memoria co' suoi scritti, e tanto meno che egli avrebbe potuto svelare al mondo [281] i più intimi sentimenti destati dall'amore di Dio in quel giorno nell'anima del suo nuovo ministro.

  A001000970 

 Il pio chierico Giuseppe Cafasso, fatti gli esercizi spirituali nella canonica di Moncucco sotto la direzione del prevosto Can.

  A001000970 

 Infatti fu la santità della vita e della dottrina di D. Cafasso che doveva trasfondersi in Giovanni e in centinaia di sacerdoti per sostenere la lotta, che le sêtte dei congiurati andavano preparando contro il trono e contro l'altare..

  A001000970 

 "D. Cafasso, stampò D. Bosco nel 1866, lasciò scritte le deliberazioni che prese sul principio del suo sacerdozio.

  A001000977 

 Ma D. Cafasso era l'uomo destinato a porvi rimedio, continuando l'opera incominciata dal Teol. Guala nel convitto di S. Francesco d'Assisi.

  A001001031 

 - Vieni adunque in casa mia, mangerai e dopo pranzo parlerò io coll'economo - Savio, considerando il bene che Giovanni avrebbe potuto fare ne' suoi paesi e dispiacente della perdita che avrebbe patito Castelnuovo, avutolo a pranzo, cercò di persuaderlo a rinunciare a quel progetto che non gli sembrava ben maturato; e pare lo esortasse a chiedere consiglio a D. Giuseppe Cafasso.

  A001001032 

 Di D. Cafasso si poteva affermare: Nel cuore dell'uomo prudente abita la sapienza ed egli illuminerà qualunque ignorante" [77].

  A001001033 

 - Andate avanti tranquillamente negli studi, entrate in seminario e secondate ciò che la divina Provvidenza vi sta preparando.- D. Cafasso aveva conosciuto in un colpo d'occhio tutta la missione che era destinata a Giovanni.

  A001001033 

 D. Cafasso intanto aveva già pensato di agevolar a Giovanni in ogni modo la via al sacerdozio.

  A001001033 

 D. Cafasso lo dissuase dall'aggregarsi ai Francescani, dicendogli.

  A001001036 

 Nell'anno 1862 incontratolo per Torino, dopo di avergli parlato di D. Cafasso e di altre persone che non mettevano limiti alla loro carità, il discorso passò sopra certuni, che secondo lui avrebbero dovuto fare miglior uso delle ricchezze.

  A001001096 

 Benchè fosse ossequente al consiglio di D. Cafasso, tuttavia vagheggiava il disegno di consacrarsi alle missioni straniere, tanto più che allora in Piemonte, benchè appena incominciata, già giganteggiava l' Opera della Propagazione della Fede, fondata in Lione.

  A001001098 

 Più volte lo presentò a D. Cafasso, pregandolo ad interessarsi [330] di lui.

  A001001099 

 I coniugi Cumino, presso i quali era pur stato in pensione per quattro anni lo studente, Cafasso, avevano la loro abitazione vicino alla spaziosa piazza di S. Bernardino, accanto alla quale sorge la chiesa di S. Antonio.

  A001001099 

 Ma la mano benefica di D. Cafasso, che largheggiava in sovvenzioni col suo antico albergatore, gli ottenne alloggio più conveniente ed altri non disprezzabili vantaggi.[331].

  A001001164 

 Egli aveva eziandio manifestata la presa deliberazione a D. Cafasso ed al suo parroco teologo Cinzano, i quali pure furono d'avviso che entrasse in seminario, aspettando a [364] decidersi per un Ordine religioso in età più matura.

  A001001169 

 Ma D. Cafasso, che fu poi sempre il suo benefattore, amico e consigliere, abboccatosi con D. Cinzano, stabilì con lui il da farsi, per ottenere a Giovanni l'ingresso in seminario, senza grave spesa di pensione; al qual intento fu deciso di ricorrere alla generosità del teologo Luigi Guala, direttore e fondatore del Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino, il quale aveva eziandio una grande influenza sull'animo dell'Arcivescovo Fransoni.

  A001001198 

 La carità verso i compagni, la sommessione [375] ai superiori, la pazienza nel sopportare i difetti degli altri, la cautela di non mai offendere alcuno, la piacevolezza nell'accondiscendere, consigliare, favorire i suoi compagni, l'indifferenza negli appressamenti di tavola, la rassegnazione nelle vicende delle stagioni, la prontezza nel fare il catechismo ai ragazzi, il contegno ovunque edificante, la sollecitudine nello studio e nelle cose di pietà sono le doti, 'che adornarono la vita chiericale di Cafasso; doti che, praticate in grado eroico, fecero diventare famigliare ai suoi compagni ed amici il dire che il chierico Cafasso non fosse stato affetto dal peccato originale".

  A001001198 

 La virtù straordinaria di Cafasso fu quella di praticare costantemente e con fedeltà meravigliosa le virtù ordinarie.

  A001001198 

 Oltre a ciò, affezionavami a quel luogo il nome di D. Cafasso.

  A001001211 

 Di questo ne feci motto allora con qualcheduno; ma non ne parlai chiaramente finchè fui prete, e solo col mio consigliere D. Cafasso.

  A001001220 

 Su questo punto D. Cafasso non aveva approvato il proponimento assoluto da lui fatto nel giorno della vestizione chiericale.

  A001001252 

 D. Cafasso che ne era stato richiesto, propose me per una classe di greco.

  A001001260 

 Non invano avrebbe egli potuto ricorrere per sussidio al suo prevosto D. Cinzano e a D. Cafasso; ma suo sistema prediletto era quello di S. Francesco di Sales di nulla chiedere e nulla rifiutare per se stesso, preferendo vivere nelle angustie, piuttosto che importunare i benefattori per cose ch'ei reputava non assolutamente necessarie.

  A001001409 

 Cosicchè egli godeva già metà pensione, mentre il caritatevole D. Cafasso provvedeva al rimanente.

  A001001440 

 E non dobbiamo noi credere che la gioia del Cafasso per la canonizzazione di S. Alfonso Maria de' Liguori avvenuta in quest'anno non siasi trasfusa nel cuore di Giovanni? Questa apoteosi proponeva all'episcopato un modello di obbedienza alla Santa Sede e innalzava una fiaccola luminosissima di scienza morale cattolica, dissipatrice delle tenebre disperanti del giansenismo.

  A001001440 

 In mezzo a tutte queste sue varie occupazioni, alle quali aggiungi il fedele servizio alle funzioni parrocchiali, eragli soave conforto il fare visite affettuose al caro D. Cafasso, che veniva allora nell'autunno per qualche settimana a riposarsi nella casa paterna in Castelnuovo dalle fatiche del sacro ministero e dalla scuola di morale al convitto di S. Francesco d'Assisi in Torino, che eragli stata affidata nel 1839.

  A001001555 

 Ora che conosco le virtù che si richiedono per quell'importantissimo passo, resto convinto che io non era abbastanza preparato; ma non avendo chi si prendesse cura diretta della mia vocazione, mi sono consigliato con D. Cafasso, che mi disse di andare avanti e riposare sulla sua parola.

  A001001647 

 La mia prima Messa l'ho celebrata nella chiesa di S. Francesco d'Assisi, dove era capo di conferenza D. Giuseppe Cafasso, mio insigne benefattore e direttore.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000012 

 CAPO IV. Proposte d'impieghi - Consiglio di D. Cafasso - Il Convitto Ecclesiastico di Torino - D. Bosco nell'avviarsi a Torino - Abbandono nella Divina Provvidenza - Gli istrumenti di essa. 16.

  A002000013 

 CAPO V. Accoglienze al Convitto - Vita comune - Il Teol. Guala e D. Cafasso - Esemplare ricopiato. 20.

  A002000018 

 CAPO X. Amenità al Convitto - Le ricreazioni più gradite a D. Bosco - Carità industriosa di D. Cafasso nelle carceri - D. Bosco catechista nelle medesime - Impressioni ed ammaestramenti La Pasqua dei carcerati. 35.

  A002000030 

 CAPO XXII. D. Cafasso conferenziere al Convitto - Stia stima per Don Bosco - Confidenza di D. Bosco in D. Cafasso - Squisito discernimento di D. Cafasso - L'idea di farsi religioso e missionario si fa più viva in D. Bosco - D. Guala lo distorna dall'accettare l'ufficio di Economo spirituale - D. Bosco va agli esercizii - D. Cafasso gli annunzia la volontà del Signore. 69.

  A002000045 

 CAPO XXXVII. L'Oratorio e le scuole in casa Moretta - Alcuni Benefattori dell'Oratorio - Il Teologo Giacinto Carpano - Il catechismo in alcune scuole pubbliche e private - Dicerie Risposta di D. Cafasso al critici di D. Bosco. 113.

  A002000052 

 CAPO XLIV. La pazzia di D. Bosco - Il pianto di un vero amico - Le parole del profeta - D. Cafasso dà giudizio dei sogni di D. Bosco - Al manicomio - L'isolamento - Il Teologo Borel e le confidenze di D. Bosco. 135.

  A002000183 

 Trattandosi adunque di prendere una definitiva deliberazione in cosa di tanta importanza, D. Bosco si portò a Torino per chiedere consiglio a D. Giuseppe Cafasso, affine di conoscere e fare la volontà di Dio.

  A002000189 

 Braccio forte dei Teologo Guala era D. Giuseppe Cafasso, suo supplente nelle conferenze morali e poscia suo successore.

  A002000189 

 Con una virtù, che resisteva a tutte prove, con una calma prodigiosa, con un'accortezza e prudenza ammirabile, con una pietà esimia e ad un tempo facile e modesta D. Cafasso fece scomparire affatto in Piemonte quell'acrimonia, che in alcuni probabilioristi ancor rimaneva contro i Liguoristi, e, cooperò efficacemente a formare un Clero dotto ed esemplare..

  A002000190 

 Nella sua vita nascosta egli fece poco rumore, ma col lavoro indefesso, coll'umiltà e scienza profonda, era un grande appoggio del Guala e del Cafasso, che lo amavano e stimavano altamente..

  A002000192 

 E poi i consigli di D. Cafasso erano comandi ed inspirazioni celesti per D. Bosco.

  A002000192 

 Saggio era [44] il consiglio di D. Cafasso.

  A002000212 

 Il primo fu D. Cafasso, del quale Don Bosco fu più volte udito a dire con espressioni di profonda gratitudine, ciò che lasciò scritto in un suo foglio: "Se io ho fatto qualche cosa di bene, lo debbo a questo degno ecclesiastico, nelle cui mani rimisi ogni mia deliberazione, ogni studio, ogni azione della mia vita.

  A002000217 

 Appena D. Bosco fu quivi giunto, recossi subito alla stanza di D. Cafasso.

  A002000218 

 Ad alcuni D. Guala e D. Cafasso avevano consegnata segretamente la somma necessaria per pagare l'intiera pensione all'Economo, perchè nessuno venisse a conoscere le strettezze delle loro onorate famiglie..

  A002000219 

 D. Bosco compreso da viva gratitudine, accommiatatosi da D. Cafasso, corse dal Rettore, uomo venerando, in sui sessantasei anni, per ringraziarlo della sua generosità! Lo trovò col capo alquanto curvo, seduto innanzi al tavolino, travagliato da male reumatico alle gambe.

  A002000219 

 Dalle accoglienze liete e cordiali D. Bosco si accorse come D. Cafasso gli avesse parlato favorevolmente di lui.

  A002000224 

 D. Cafasso andava loro ripetendo: "Fatevi santi! Il Sacerdote! Grande parola, grande dignità, ma insieme grandi obbligazioni, le quali richiedono virtù proporzionate.

  A002000225 

 Il tempo di ricreazione lo passava in parte coi suoi allievi insieme con D. Cafasso.

  A002000226 

 D. Cafasso, entrato nel Convitto come semplice allievo il 28 gennaio 1834, il 29 giugno 1836 prese le patenti di confessione, e in questo stesso anno venne fatto ripetitore di morale, dividendo col Teol. Guala le fatiche dell'insegnamento [54] fino al 1844.

  A002000226 

 Di aspetto piuttosto serio, era più accondiscendente alle domande degli allievi che non il Teol. Guala, il quale però in molti casi diceva loro: Ite ad Joseph, cioè a Cafasso.

  A002000227 

 "Ma niuna cosa è tanto maravigliosa nella vita privata di D. Cafasso, quanto l'esattezza nell'osservanza delle regole del Convitto: così scrisse D. Bosco medesimo di lui.

  A002000228 

 D. Cafasso teneva la conferenza della sera.

  A002000229 

 Anzi D. Bosco volle prendere a suo modello D. Cafasso, e talmente seppe ricopiare in sè questo esemplare, che un gran numero di detti, fatti, metodi ed espedienti di lui, diretti allo scopo di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, furono riprodotti tantissime volte nella sua lunga [56] vita.

  A002000229 

 Per lui la condotta di D. Cafasso pareva ripetesse dei continuo l'esortazione dell'Apostolo Paolo: Imitatores mei estote, sicut et ego Christi: Siate miei imitatori, come io lo sono di Cristo [15]..

  A002000242 

 D. Cafasso poi, aggregato da più anni alla Compagnia della Misericordia composta di trecento confratelli, era annoverato fra quei soli otto scelti per visitare le carceri e sovvenire i prigionieri nei loro bisogni spirituali e temporali; fra essi egli era il più zelante.

  A002000243 

 D. Cafasso è tra di loro.

  A002000243 

 "Il sacerdote Cafasso vi entra, così D. Bosco.

  A002000245 

 Ne comunicò il pensiero a D. Cafasso, dal quale ebbe approvazione ed incoraggiamento, e coi suo consiglio e co' suoi lumi prese tosto a studiare il modo di effettuarlo, abbandonando il buon esito alla divina Provvidenza, senza di cui tornano vani tutti gli sforzi dell'uomo.

  A002000245 

 [64] Frattanto lo stesso Teol. Guala, generoso verso tutti i poveri, le migliori elemosine soleva recarle insieme con D. Cafasso a domicilio, servendosi anche all'uopo dei convittori, per mezzo de' quali periodicamente soccorreva numerosissimi individui e famiglie che sapeva trovarsi nelle strettezze.

  A002000246 

 E quante benedizioni non si alzavano al nome di Don Cafasso e del Teol. Guala specialmente dalle povere madri! Alcune di esse ignoranti delle verità eterne, altre aliene dalla Chiesa e dai Sacramenti per vergogna della loro povertà, altre irritate e tristi per la propria miseria, non potevano certamente infondere nelle loro creature il sentimento e l'istruzione religiosa, che non avevano esse stesse.

  A002000257 

 Così narravano Don Cafasso e i compagni di D. Bosco nel Convitto ai chierici Cagliero, Anfossi, Fusero ed altri.

  A002000257 

 "Il signor D. Cafasso, nota ancora D. Bosco stesso, già da parecchi anni, in tempo estivo faceva ogni domenica un catechismo ai garzoni muratori in una stanzetta annessa alla sagrestia della Chiesa di S. Francesco di Assisi.

  A002000259 

 Avuto consiglio con Dio in persistente e fervorosa preghiera, e con D. Cafasso, col quale aveva sovente discorso di radunare questi giovanetti, presso la Chiesa di S. Francesco d'Assisi, far loro il Catechismo, intrattenerli in onesti divertimenti per toglierli dai pericoli delle vie e delle piazze [70] e dall'abbandono totale a se stessi, si decise di presentarsi all'Arcivescovo e intendersi con lui, per assicurarsi sempre più della volontà divina ed ovviare a difficoltà che potessero in seguito occorrergli.

  A002000259 

 Il Teol. Guala e D. Cafasso, che lo regolavano in tutto ed erano in intima relazione con Mons. Fransoni, glielo avevano raccomandato.

  A002000321 

 Ma D. Cafasso non potendosene occupare, ne affidò la cura a D. Bosco, il quale così aumentava il numero de' suoi scolari..

  A002000321 

 Nella settimana susseguente D. Cafasso pure ebbe ad invitare un giovanetto a servirgli la S. Messa; ma quegli non sapeva, e però D. Cafasso lo pregò a ritornare, che gli avrebbe insegnato.

  A002000334 

 Ma, perchè si palesi sempre meglio quanto sia stato saggio il consiglio del Cafasso nell'invitare quivi D. Bosco per prepararlo alla sua futura missione, non va taciuto un altro merito segnalatissimo, qual è quello di aver addestrato il clero alla lotta contro le persecuzioni ed i travagli che si andavano maturando per la Chiesa.

  A002000335 

 D. Cafasso seguiva D. Guala ed i successori cercarono sempre di imitare gli antichi loro maestri..

  A002000335 

 Parliamo in modo particolare di D. Cafasso, perchè di lui ci ha lasciato copiose notizie D. Bosco stesso.

  A002000337 

 D. Cafasso all'ora fissata impreteribilmente entrava nella sala di studio, che serviva pure per la conferenza, e recitato con raccoglimento il Veni Sancte Spiritus, prendeva posto a l tavolino del docente.

  A002000340 

 D. Bosco, che pendeva attentissimo dal labbro dell'amato maestro, sicchè ne era, son per dire, affascinato, nota ancora come "lo studio di D. Cafasso non era soltanto lavoro di tavolino, che anzi egli insegnava il vero modo di ascoltare con frutto le confessioni dei fedeli: notava gli effetti e le conseguenze eziandio solamente del vario modo di parlare, di interrogare o di consigliare: e ciò faceva con tale destrezza, o dirò meglio con tale pietà, scienza e prudenza, che non saprebbesi dire se fosse più grande la consolazione ed il frutto in chi lo ascoltava nelle conferenze o in chi aveva la bella sorte di avere in lui una direzione spirituale.

  A002000343 

 Colla morale D. Cafasso insegnava eziandio i precetti di sacra eloquenza, e soleva assegnare un tema di predica da comporsi nello spazio di quindici giorni e da leggersi in pubblico nelle conferenze da chi era da lui designato.

  A002000346 

 Egli teneva dietro e con intensa attenzione a tutte le lezioni sia del Teol. Guala, sia di D. Cafasso, facendo tesoro di tutti i loro ammaestramenti con quell'acume d'intelletto, col quale noi poi lo vedremo ideare e compiere tanti grandiosi disegni.

  A002000346 

 Tutto lo spirito, la scienza, la pratica di D. Cafasso in lui si trasfuse.

  A002000347 

 Dovendo infatti talora dare una decisione su casi, importantissimi e difficili, su dubbi di coscienza intricatissimi, anche negli ultimi giorni la sua risposta coglieva subito il nodo della quistione, e la risoluzione era sempre secondo le conclusioni di D. Cafasso..

  A002000348 

 D. Rua Michele conferma come durante tutta la vita attese sempre allo studio della Teologia Morale con quell'impegno che richiedeva D. Cafasso, il quale soleva dire non potersi scusare da peccato mortale quel sacerdote confessore, il quale passasse un anno intero senza rivedere qualche trattato di Morale.

  A002000352 

 Egli adunque per la sua diligenza ed il suo profitto negli studii, come pure per la sua singolare pietà e per le altre sue belle virtù, era oggetto di stima de' suoi compagni di sacerdozio e de' suoi superiori D. Cafasso e D. Guala, come ci assicurava Mons. Giovanni Battista Bertagna, ai quali lo rendeva eziandio caro una obbedienza pronta, che non trovava difficoltà di sorta nè ammetteva alcun indugio.

  A002000358 

 Per le confessioni si prestavano sempre il Teol. Guala e Don Cafasso.

  A002000361 

 D. Bosco aveva osservato a D. Cafasso come, per animare questi giovanetti alla perseveranza, alle riunioni festive, fosse necessario dar loro dei regalucci e come egli non avesse danaro per ciò fare; ma D. Cafasso gli aveva prontamente risposto: - Questo non vi faccia difficoltà; alle spese occorrenti penserò io.

  A002000361 

 Il Teol. Guala e D. Cafasso godevano grandemente di questa raccolta di fanciulli, che andavano ogni festa aumentando.

  A002000361 

 Non di rado, terminato il Catechismo, D. Cafasso faceva distribuire a tutti dei commestibili nel refettorio del Convitto, ed ai più assidui regalava giubbe, [93] panciotti, scarpe, zoccoli, camicie ed altro, di cui li vedeva abbisognare.

  A002000362 

 In quelle feste, in cui i giovanetti si accostavano in corpo ai SS. Sacramenti, D. Cafasso e D. Guala andavano a far loro una visita e loro raccontavano qualche fatterello, di cui quelli si mostravano avidissimi.

  A002000374 

 Di queste ricreazioni graziose godevano assai anche il Teologo Guala e D. Cafasso, che pure erano uomini di tanto senno e serietà..

  A002000378 

 - Sì, ridiamo un poco, replicarono il Teol. Guala e D. Cafasso, che erano d'intesa con D. Bosco..

  A002000386 

 E D. Cafasso disse: - Per carità partiamoci di qui, altrimenti si muore dalle risa..

  A002000387 

 Tuttavia ben più care tornavano a D. Bosco altre ricreazioni che si passavano con D. Cafasso.

  A002000388 

 D. Cafasso narrava eziandio le conversioni di peccatori da lui presenziate negli ospedali, nelle carceri e in altri luoghi, con infinito diletto e vantaggio dei convittori.

  A002000388 

 E questo era il tempo di un'altra maravigliosa scuola di Don Cafasso.

  A002000388 

 Questi poi, allorchè D. Cafasso non era presente, avevano mille cose da narrare del loro caro ripetitore.

  A002000389 

 D. Cafasso, per disporre i carcerati a celebrare una festa che occorrev a in onore di Maria Santissima, aveva impiegata un'intiera settimana ad istruire ed animare i detenuti di un colloquio, ovvero camerone, ove erano circa quarantacinque dei più famosi carcerati.

  A002000390 

 Il detenuto da prima pensava che D. Cafasso facesse per burla, perciò in modo garbato, quanto si può aspettare da tale gente: - Mi prenda tutto, disse, ma mi lasci stare la mia barba..

  A002000390 

 La carità industriosa di D. Cafasso saprà che cosa fare.

  A002000398 

 Certamente se quel carcerato avesse voluto, avrebbe potuto svincolarsi dalle mani di D. Cafasso coi più leggiero urto; ma, fosse rispetto alla persona, o meglio frutto della grazia del Signore, fatto sta che il prigioniero si arrese, e si lasciò tirar da D. Cafasso in un angolo del camerone.

  A002000400 

 Sia che si voglia chiamare questo fatto, che scelgo tra migliaia di tal genere, miracolo della grazia di Dio, sia che si voglia dire miracolo della carità di D. Cafasso, è forza riconoscere in esso l'intervento della mano dei Signore..

  A002000401 

 Al vedere uno sconosciuto si mettono tutti a gridare: - Chi va là? - E senza attendere risposta lo attorniano e lo minacciano dicendo: - Che cosa fate, che cosa volete fare qui? Chi siete? ove volete andare? - D. Cafasso voleva parlare, ma non gli fu possibile, perciocchè i birri tutti ad una voce gridano: - Si fermi, si fermi! e ci dica chi è..

  A002000401 

 È bene qui notare che in quel giorno D. Cafasso confessò fino a notte molto avanzata, e non essendogli stati aperti i fermagli e gli usci della carcere, era sul punto di dover dormire coi carcerati.

  A002000402 

 - Sono D. Cafasso..

  A002000403 

 - D. Cafasso...! come...? a quest'ora...? perchè non andare via per tempo? noi non possiamo più lasciarla uscire senza farne relazione al direttore delle carceri..

  A002000405 

 Allora tutti si tacquero, e prendendo D. Cafasso alle buone e pregandolo a non pubblicare quanto era avvenuto, gli aprirono la porta, e per cattivarsene la benevolenza, l'accompagnarono sino a casa sua.".

  A002000406 

 A tutte pensava e provvedeva Don Cafasso col suo zelo, colla sua carità, ma specialmente a quest'ultima..

  A002000407 

 D. Cafasso per aiutare i Cappellani a preparare i detenuti alla Pasqua, vi mandava i convittori tre volte alla settimana, con un servo, il quale li seguiva portando un cesto pieno di tabacco e di sigari, divisi in tanti pacchi.

  A002000408 

 Ed egli tanto diceva e tanto si adoperava, che riuscì a guadagnare il cuore di molti ed a ricondurli sulla via della salute., Ammaestrato da D. Cafasso, in queste stesse sue prime prove, era mirabile nell'inspirare grande confidenza nella misericordia di Dio, come ci attestano i testimoni del fatta..

  A002000412 

 - Evviva D. Cafasso! - si gridava da tutte parti - evviva il nostro benefattore, il nostro padre! - Sedati gli schiamazzi, egli li fece schierare in fila e tutto sorridente distribuì a ciascheduno di loro due pagnottelle di pan fino, che loro pareva tanto zuccaro, e qualche frutto..

  A002000412 

 D. Cafasso con varii altri sacerdoti andò a confessarli.

  A002000412 

 Finita la funzione della Comunione generale, D. Cafasso, come era suo costume, recossi a congratularsi con loro.

  A002000414 

 In tutto questo santo apostolato, nell'esercizio di questa sublime opera di misericordia, D. Cafasso si prendeva per compagno D. Bosco, al quale commetteva pure più volte nell'anno straordinarie istruzioni catechistiche, come attestavano d'aver udito raccontare D. Rua, D. Bonetti, Enria e molti altri antichi allievi dell'Oratorio, addestrandolo così alle opere più belle del sacerdotale ministero, nelle quali tanto godeva l'animo di D. Bosco..

  A002000418 

 - Accettò D. Cafasso la proposta, ed occorrendogli di dover mandare un prete a far la predica per nove giorni all'Ospizio di Carità, ne incaricò D. Bosco, avvertendolo però solo la sera innanzi.

  A002000418 

 Avendogli risposto Don Cafasso conoscerlo per sacerdote dabbene, ma nulla avere finora osservato di straordinario intorno al suo modo di predicare, poichè non erasi presentata occasione, Don Cinzano gli disse: - Se vuol conoscerlo, lo invii a dettare un quaresimale od una novena, senza prima avvertirlo, e poi ne vedrà la riuscita.

  A002000418 

 Così D. Bosco continuò a fare tutta la novena con grande meraviglia di D. Cafasso e di tutti gli altri che sapevano come tutte quelle prediche fossero state improvvisate, per le sante insidie che gli furono tese.

  A002000418 

 ERAN passati pochi mesi dacchè D. Bosco si trovava al Convitto, quando incontrandosi il Parroco di Castelnuovo con Don Cafasso, gli chiese se nulla di singolare avesse scoperto in lui riguardo all'oratoria sacra.

  A002000418 

 In quel frattempo il Parroco suddetto incontrando di bel nuovo D. Cafasso: - Ebbene, gli chiese, ha provato D. Bosco? È vero quanto [111] le ho detto sulla sua abilità nel predicare? - Sì, rispose Don Cafasso; l'ho invitato a fare una novena all'Ospizio di Carità senza che fosse preparato.

  A002000448 

 D. Cafasso nelle ultime conferenze al Convitto faceva una calda esortazione a' suoi allievi, perchè prendessero parte a quegli esercizi e insegnava loro bellamente il modo di percorrerli con profitto.

  A002000448 

 Egli scrive: "Fin dal primo anno di Convitto 1841 - 42 D. Cafasso, mi invitò ad andar con lui agli esercizi spirituali dei secolari nel santuario di S. Ignazio sopra Lanzo Torinese.

  A002000448 

 L'andata di D. Cafasso a Lanzo era un avvenimento.

  A002000450 

 Ma la predica più efficace per D. Bosco si era ciò che vedeva in D. Cafasso.

  A002000451 

 Finiti gli esercizi, D. Bosco ritornò in Torino a dirigere il suo caro Oratorio; ma dopo qualche mese vedendolo D. Cafasso abbattuto di forze, lo mandò a respirare l'aria nativa, supplendo egli e D. Guala o qualche altro sacerdote incaricato nel custodire i giovanetti..

  A002000462 

 Mentre per parte mia non vi sarebbe difficoltà, osservo che sarebbe necessario avere le patenti di confessione, e quindi resterebbe a vedersi se Ella sarebbe disposta a subirne l'esame, nel qual caso faccia presente questa mia al Teol. Guala, ed io dichiaro che serve per delegazione, onde in compagnia delSig. D. Cafasso possa darle tale esame..

  A002000470 

 D. Cafasso adunque ed il Teologo Guala lo chiamarono all'esame, lo dichiararono idoneo ad ascoltare le confessioni, e gli concessero licenza provvisoria, cioè coll'obbligo di presentarsi ancora all'esame definitivo che soleva darsi solo al fine del secondo anno di studii al Convitto.

  A002000518 

 In questa santa gara di catechista e musico ben presto si associò a D. Bosco il Chierico Luigi Nasi, di nobile famiglia torinese, laureato in teologia nel 1842, ordinato sacerdote nel 1844, poi Direttore Spirituale del Rifugio, Canonico del Corpus Domini, e tutto consacrato, per opera di [132] D. Cafasso, al ministero delle confessioni e delle missioni.

  A002000550 

 D. Cafasso, il Teol. Golzio e D. Begliati lo facevano lassù arbitro di tutto.

  A002000550 

 Don Cafasso nel breve tempo che quivi dimorava libero dalle occupazioni di Torino, rimaneva tutto il giorno in camera a studiare le sue prediche ed a pregare, tranne un'oretta verso sera, in cui permettevasi un po' di svago passeggiando pei boschetti e facendo una visita alla Cappelletta di S. Giovanni.

  A002000550 

 Per questo D. Cafasso desiderava vivamente che andasse D. Bosco; e D. Bosco per accondiscendere ai santi desiderii di D. Cafasso e per cooperare al buon andamento di un'opera così meritoria al cospetto di Dio, non mancò mai d'andarvi ogni anno fino al 1875.

  A002000550 

 Poscia, stante l'intimità che aveva con D. Cafasso, fu da lui invitato ad accompagnarlo per alcuni giorni alla villeggiatura che il Convitto possedeva a Rivalba.

  A002000550 

 Un altro invito gli fe' D. Cafasso, quello di andare a S. Ignazio, che doveva poi essere un campo speciale delle [142] sue apostoliche fatiche.

  A002000553 

 Un giorno se ne lamentava meco, ed io gli feci presente il consiglio di D. Cafasso: cioè l'esortai a parlare dal pulpito diversamente, ad invitare la gente a venire con frequenza a confessarsi, ed aggiungere che il prete confessa sempre volentieri.

  A002000583 

 Egli poi coll'esempio confermava le sue parole: ogni settimana regolarmente confessavasi da D. Cafasso; e ciò faceva, come fece poi sempre, non in luogo recondito, ma in pubblica chiesa, sicchè i fedeli potevano osservarlo; e tanto nella preparazione, quanto nell'accusa e nel ringraziamento dava a conoscere che praticava un atto degno di tutta la venerazione siccome stabilito da Gesù Cristo medesimo.

  A002000586 

 Di lui si può ripetere ciò che egli scrisse di D. Cafasso: "Poche parole, un solo sospiro del penitente bastavano per fargli conoscere lo stato dell'anima.

  A002000587 

 D. Cafasso lo inviava a confessare e predicare nelle prigioni, nell'Albergo di Virtù, nelle Scuole Cristiane dei Fratelli, nel Collegio Governativo di S. Francesco di Paola, nell'Istituto delle Fedeli Compagne, ove eziandio faceva conferenze, catechismo e scuola di lingua [161] italiana alle giovanette quivi educate; e nel Ritiro detto delle Figlie del Rosario, fondato dal Padre Bernardo Sappelli Domenicano, ove sono educate da una Comunità di Terziarie di S. Domenico un gran numero di fanciulle pericolanti.

  A002000587 

 Ed in queste e più altre Case di beneficenza e di educazione in Torino attendeva al sacro ministero non solo di giorno, ma ancora fino a sera molto avanzata, avendone licenza da D. Cafasso.

  A002000588 

 D. Cafasso lo mandava ancora all'Ospedale di Carità, Ospizio di circa un migliaio tra vecchi e vecchie, ragazzi e ragazze, all'Ospedale dei Cavalieri dell'Ordine di S. Maurizio e Lazzaro e a quello di S. Luigi per gli infermi di consunzione incurabile, tre opere assistite dalle Suore di S. Vincenzo, dette le Bigie dal colore dell'abito, rampollo delle Figlie della Carità.

  A002000589 

 Il Teologo Guala, che pur doveva sapere della licenza concessa da D. Cafasso, al suo arrivo lo sgridava alquanto: - Venga, venga a casa all'ora stabilita.

  A002000594 

 Lo stesso D. Cafasso era stato respinto da quella forsennata, che aveagli lanciato contro un vaso.

  A002000665 

 Borsarelli, D. Cafasso, il Teol. Borel ed il nostro D. Bosco, i quali ricorrevano ad, ogni sorta d'industrie per superare tutte quante le difficoltà..

  A002000737 

 Richiedevano la direzione spirituale di D. Cafasso, oltre un gran numero di popolani, alcuni Vescovi e molti parroci, sacerdoti, avvocati, militari, medici e negozianti.

  A002000774 

 Il Teol. Guala in causa dei dolori alle gambe, che più non gli lasciavano requie, aveva interrotte le predicazioni ordinarie e le conferenze di morale, commettendo a D. Cafasso tutto il peso dell'insegnamento e la cura del buon ordine e della disciplina.

  A002000775 

 D. Bosco coadiuvava D. Cafasso in quelle incombenze che erangli affidate, facendo il ripetitore di morale, quando alcuni [202] di intelligenza più limitata necessitavano di maggiori spiegazioni, e talora predicando nella chiesa di S. Francesco.

  A002000775 

 D. Cafasso vedeva alcun che di straordinario nella sua attività così ben regolata in ogni azione: nel tempo stesso aveva sopra di lui un'idea persistente che non palesava, mentre nutriva per il suo giovane amico una stima che rivaleggiava colla venerazione e che mai venne meno.

  A002000776 

 D. Cafasso, mirandolo fissamente, avevagli dimandato: - Sapete fare il sarto?.

  A002000781 

 Infatti D. Cafasso scrutava col suo criterio squisitamente fino e sagace, il carattere degli alunni, le loro disposizioni affine di assegnare poi ad essi il conveniente collocamento nella casa di Dio.

  A002000783 

 Di questa sua fantasia, parlò un giorno a D. Cafasso il quale non gli rispose e si contentò di sorridere..

  A002000784 

 D. Cafasso, al quale non isfuggiva ogni suo menomo atto, gli lasciò studiare la lingua francese e gli elementi della spagnuola; e quando vide che incominciava a prendere la grammatica inglese, senz'altro gli disse: - Voi non dovete andare nelle missioni!.

  A002000787 

 Pertanto, sia che l'antica idea di andare fra gli Oblati si fosse in lui più vivamente destata, sia che volesse far uscire D. Cafasso da una prudente riserbatezza, per la quale ancora non avevagli dato coll'autorità di superiore un responso decisivo sulla sua vocazione speciale, si presentò a lui e gli espose il suo nuovo pensamento.

  A002000789 

 [206] Ma omai a S. Ignazio dovevasi dare principio ai santi spirituali esercizi, e D. Cafasso disse a D. Bosco: - La vostra vocazione, perchè sia ben decisa, ha bisogno di essere pensata meglio davanti al Signore; e pregare ancora, pregare molto.

  A002000790 

 D. Bosco partì accompagnando D. Cafasso, il quale intraveduta l'estesa missione e la gravissima responsabilità che avrebbe assunto il suo allievo, voleva metterlo in pronto ad essere degno esecutore dei disegni divini.

  A002000790 

 Don Cafasso predicava la prima volta ai sacerdoti dettando le meditazioni.

  A002000791 

 Da qual parte dunque rivolgersi? Quale sarebbe stata la deliberazione del suo direttore spirituale? Per investigare adunque il pensiero di D. Cafasso ricorse ad una:specie di stratagemma.

  A002000791 

 Era cosa decisa che non avrebbe prolungata la [207] sua dimora al Convitto; dalle parole dei Teol. Guala aveva capito non essere per lui gli impieghi e le dignità diocesane; D. Cafasso negavagli di entrare in ordine religioso o di consacrarsi alle missioni estere.

  A002000791 

 Ma sembrava che D. Cafasso non se ne desse per inteso.

  A002000791 

 Ritornato a S. Francesco di Assisi, D. Bosco aspettò che D. Cafasso lo chiamasse per sapere che cosa gli avrebbe detto in conclusione degli esercizi.

  A002000793 

 D. Cafasso allora, serio, serio, fissò in volto D. Bosco e, con una certa aria di solennità paterna gli disse: - Mio caro D. Bosco, abbandonate ogni idea di vocazione religiosa; andate a disfare il baule, se pure l'avete preparato, e continuate la vostra opera a pro dei giovani.

  A002000793 

 Dio, che aveva parlato per bocca di D. Cafasso, avrebbe provveduto i mezzi.

  A002000813 

 Anzi lasciata sbollire per un tempo notevole l'irritazione ingiusta dell'Aporti, e dopo essersi certamente consigliato con D. Cafasso e avuto licenza dall'Arcivescovo, riprese con lui buone ma riguardose relazioni.

  A002000825 

 D. Cafasso, il quale assolutamente non voleva che il suo alunno uscisse da Torino, si appigliò ad un temporaneo provvedimento per rattenerlo, senza trasgredire i regolamenti del Convitto Ecclesiastico.

  A002000825 

 Recossi pertanto a far visita al Teol. Borel suo amicissimo, Cappellano emerito di S. M. e Direttore della Pia Opera dei Rifugio, - Teologo, gli disse D. Cafasso, vengo a pregarvi che accettiate in casa vostra e diate pensione ad un buon sacerdote!.

  A002000825 

 Si presentarono pertanto a D. Cafasso per trovar modo d'impedire che l'Arcivescovo lo destinasse a qualche parrocchia lontana dalla città.

  A002000828 

 - Fatemi questo favore, e ne sarete contento, Insisteva D. Cafasso; in quanto alla pensione la pagherò io stesso..

  A002000830 

 - Sia libero di fare quello che meglio a lui piace, continuò D. Cafasso con un certo sorriso che indicava volergli fare un'improvvisata.

  A002000832 

 D. Cafasso, volendo mettere alla prova D. Bosco, lo chiamò a sè e quasi avesse dimenticato il solenne consiglio datogli alcuni mesi prima, gli disse: - Ora avete compiuto il corso dei vostri studi; uopo è che andiate in aperto campo a lavorare in pro delle anime: in questi tempi i bisogni son molti, e la messe abbondante.

  A002000841 

 Il mattino della partenza, mentre si vestiva, D. Cafasso lo mandò a chiamare e gli disse: - Desidero che mi diciate se avete pensato a ciò che vi ho detto..

  A002000856 

 Dopo qualche giorno D. Cafasso, presolo in disparte: - Perchè non mi chiedete quale sia la vostra destinazione? gli domandò con accento di bontà..

  A002000867 

 Torna a suo grande onore l'averlo D. Cafasso proposto e l'Arcivescovo riconosciuto come degno ad un ufficio così delicato, che pareva esigesse un sacerdote di età più matura e di grande esperienza.

  A002000868 

 Gli era stato detto eziandio da D. Cafasso e dal Teol. Borel come ella, di naturale vivacissimo e imperioso, con ogni sforzo cercasse di moderarsi e che nutriva una costante ed efficace aspirazione a perfezionarsi nella virtù.

  A002000874 

 Per questi ultimi, al dire del [240] suo grande amico D. Cafasso, era forse il miglior oratore di tutta la diocesi per la sua facilità nel parlare il nostro buon piemontese per i proverbi, i frizzi, le frasi argute che gli fiorivano sulle labbra, e per la chiarezza nello spiegare qualunque difficoltà dottrinale, servendosi delle similitudini le più appropriate all'uopo: tanto più quando si trattava di parlare alla gioventù che era la sua delizia.

  A002000908 

 Dopo breve discussione D. Cafasso nominò S. Francesco di Sales, e il Teologo Borel lodava la proposta.

  A002000908 

 E D. Cafasso pronunciò la sua parola.

  A002000908 

 Qualcuno potrebbe qui domandare: - Come e perchè detto Oratorio fu dedicato in onore e cominciò a chiamarsi di S. Francesco di Sales? - D. Bosco essendo ancora nel Convitto Ecclesiastico aveva già stabilito in cuore di porre tutte le sue opere sotto la protezione dell'Apostolo del Chiablese, ma aspettava che pel primo D. Cafasso gli manifestasse su questo punto il suo pensiero.

  A002000916 

 E D. Cafasso contraccambiandolo di eguale affetto gli concedeva una stanza al Convitto, [258] ove D. Bosco potesse attendere agli studii senza disturbo, mancando esso nei primordii dell'Oratorio dei libri necessarii per compilare i molti suoi opuscoli a difesa ed incremento della religione.

  A002000916 

 Non poteva distaccarsi da D. Cafasso e metteva fedelmente in pratica l'avviso dell'Ecclesiastico: "Frequenta l'uomo pio, che tu conosci costante nel timore di Dio, l'anima del quale sia secondo l'anima tua: ed il quale se mai vacillassi nelle tenebre abbia compassione di te" [47].

  A002000917 

 Troviamo nei manoscritti di D. Bosco un cenno di queste sue visite: "D. Cafasso era da dieci anni al Convitto Ecclesiastico e la sua colazione consisteva in alcuni tozzi di pane ai quali più tardi rinunziò! Così pure si ridusse a mangiare una sola volta al giorno ed il suo vitto era una minestra ed una piccola pietanza.

  A002000921 

 Così forse determinò D. Cafasso, per agguerrirlo in tale difficile impresa, pronto sempre però a soccorrerlo in casi estremi.

  A002000955 

 Grande senza dubbio fu il numero delle conversioni operate per lo spazio di più di vent'anni; egli però che esaltava sempre D. Cafasso narrando i suoi miracoli di bontà in mezzo ai prigionieri, non parlò quasi mai del bene spirituale che esso stesso arrecava a questi infelici.

  A002000957 

 Perciò non mi fa meraviglia che la Madonna santissima scendesse talora in quelle carceri, per cooperare all'apostolato di D. Bosco, di D. Cafasso e del Teologo Borel animati dallo stesso spirito di eroismo.

  A002001013 

 Intanto D. Cafasso, pensando che colla morte di D. Tesio fossero spente tutte le opposizioni, si adoperò a procurare a D. Bosco stesso dal Municipio l'impiego di Cappellano a S. Pietro in Vincoli; ivi gli ampli locali dell'abitazione annessa erano adattati alle radunanze festive, e D. Bosco avrebbe goduta una condizione più indipendente.

  A002001021 

 CAFASSO GIUSEPPE. Sacerdote"..

  A002001094 

 Questi, essendo pieno di scrupoli che lo agitavano fuor misura, dall'Arcivescovo e da D. Cafasso era stato affidato a D. Bosco, affinchè, coll'insegnamento teologico della morale pratica e con una saggia direzione, lo liberasse da tante angustie di spirito.

  A002001134 

 IlSig. D. Cafasso parlò altresì con me del novello pensionando: dietro alla proposta di D. Cafasso, io approvo tutto, solo che lei ed ilSig. D. Pacchiotti ne siano contenti, tanto più che conosco l'individuo di ottima indole ed umore..

  A002001141 

 D. Cafasso vedeva come il suo allievo non avrebbe potuto reggere lungamente a tante fatiche.

  A002001141 

 Il nuovo pensionante era probabilmente D. Bosio che Don Cafasso meditava di proporre in tempo opportuno alla Marchesa Barolo, come coadiutore di D. Bosco nell'Ospedaletto, del quale era stato compagno carissimo in seminario.

  A002001218 

 D. Bosco pertanto tenne consiglio con D. Cafasso, col Teol. Borel e D. Pacchiotti.

  A002001240 

 D. Cafasso mandavalo ad aiutare D. Bosco.

  A002001243 

 A ciò accenna il Despiney nell'introduzione alla sua opera su D. Bosco, là dove scrive: "Alcuni amici (di D. Bosco) a lui peraltro affezionatissimi s'indirizzarono a D. Cafasso suo confessore, rappresentandogli che sarebbe un vero servigio reso alla Chiesa il segnar limiti precisi ad uno zelo troppo intraprendente D. Cafasso, sorridendo e con la massima calma ascoltava queste rimostranze che, or sotto un aspetto, or sotto un altro, gli pervenivano frequentissime; ma poi invariabilmente rispondeva con tono grave e con accento quasi profetico: " Lasciatelo fare, lasciatelo fare...".

  A002001243 

 D. Cafasso intanto vedendo D. Bosco mal compreso, avuto in diffidenza dalle stesse autorità, s'argomentava per ogni miglior modo di far svanire le prevenzioni, e nello stesso tempo gli cercava benefattori e protettori.

  A002001243 

 D. Cafasso si dimostrava sempre affabile, buono, cortese; ma una era sempre la parola, divenuta poi celebre, colla quale conchiudeva: Lasciatelo fare! [59] "..

  A002001243 

 Nessuno eravi a Torino che non riconoscesse in D. Cafasso una certa penetrazione degli spiriti: egli ne aveva dato saggio molte volte in occasioni delicatissime; ma si era tentati a credere, che per quanto spettava D. Bosco, questo senso sovrumano potesse patir difetto in alcuna parte.

  A002001253 

 Quest'oggi medesimo mi ha dato decisiva risposta di quello che intende di fare e l'indomani dell'Epifania si mette all'ubbidienza; e avrà da fare col molto Rev. sig. D. Guala e D. Cafasso, se non sarà puntuale nell'eseguirla.

  A002001290 

 Appena incominciava a correre la voce essere imminente la sentenza capitale contro taluno, Don Bosco ad un cenno di D. Cafasso, nelle sue visite settimanale alle carceri senatorie, si metteva attorno al disgraziato e a poco a poco cercava disporlo a fare una buona confessione, [365] nel caso che non l'avesse ancora fatta.

  A002001290 

 DON CAFASSO, narrava D. Bosco, era l'angelo della misericordia di Dio, per quegli infelici che dai loro misfatti erano condotti a terminare la vita sopra un patibolo.

  A002001290 

 E taluno fu visto aspettare col sorriso sulle labbra il colpo fatale, a segno che un carnefice esclamò alla presenza dello stesso D. Cafasso: - La morte non è più morte, ma un conforto, un piacere, una festa.

  A002001290 

 Ma alternandosi D. Cafasso il Teologo Borel e D. Bosco nel prestar loro una continua assistenza, riuscivano a calmarli, ispirar loro una grande fiducia nel sacerdotale ministero, infondere viva speranza e amore in Dio, sicchè li inducevano a confessarsi e ad accettare la morte, quale mezzo per espiare i loro peccati..

  A002001292 

 Circa la mezzanotte sopraggiungeva D. Cafasso e talvolta il Teologo Borel.

  A002001294 

 D. Bosco oppose qualche resistenza, poichè gli sembrava che non avrebbe potuto sostenere lo straziante spettacolo; ma D. Cafasso insistette, e D. Bosco, avvezzo ad obbedire a qualsiasi cenno del suo Direttore, salì con lui nella vettura già pronta.

  A002001294 

 Quando D. Cafasso fu egli pure in sul partire per Alessandria a compiere con quegli infelici il suo santo e sublime ufficio, mandò a chiamare D. Bosco e gli disse di venire in sua compagnia, attesochè quel giovane aveva fatte così vive e ripetute istanze di aver lui al suo fianco negli estremi momenti, che ci riputava essere una vera crudeltà il rifiutarsi.

  A002001296 

 D. Bosco stesso nella biografia di D. Cafasso lasciò memoria delle sue impressioni: "La campana col lugubre suono dei lenti rintocchi continua a d annunziare che gli infelici vanno a pagare il fio dei loro delitti; i condannati hanno innanzi il crocifisso, da un lato la scarnata immagine della morte, attorno i caritatevoli confratelli della Misericordia, i quali in cappa nera col cappuccio, calato sul volto cantano il Miserere.

  A002001296 

 Il carro sul quale salì D. Cafasso era l'ultimo, ove stava il disgraziato padre.

  A002001297 

 D. Cafasso se ne avvide al pallore del volto, mentre svoltavano i carri e scese dal suo e fatto fermare quello sul quale era D. Bosco e che aveva le sponde molto più alte degli altri due, disse con voce forte a D. Bosco: - Queste sponde troppo alte vi tolgono il respiro; scendete e andate a prendere il mio posto, che io salirò al vostro.

  A002001297 

 Ma D. Cafasso gli era al fianco, lo sorresse, sicchè non istramazzò e lo consegnò al prete alessandrino.

  A002001297 

 Quando D. Bosco si riebbe, tutto era finito, e con D. Cafasso accompagnò i cadaveri alla cappella della compagnia di Misericordia assistendo quindi alla messa da Requiem..

  A002001298 

 D. Cafasso da quel giorno più non osò invitarlo ad assistere ad una esecuzione capitale.

  A002001345 

 D. Cafasso per mezzo di un suo servitore aveva loro mandato dal Convitto il companatico per la colazione, mentre l'Abate Truffat Don Paolino Nicola savoiardo, successore dell'Audisio nella carica di Preside dell'Accademia, apprestava un magnifico pranzo.

  A002001468 

 Egli infatti fin dal bel principio aveva narrati a D. Cafasso i sogni avuti, chiedendogli consiglio.

  A002001481 

 D. Cafasso la soccorreva con elemosine e diceva a D. Bosco, che non riuscendo egli a far comprendere ad altri i suoi disegni, vedesse di temporeggiare, non prendendo per allora nessuna determinazione e lasciandosi condurre dagli eventi che susciterebbe la Provvidenza.

  A002001646 

 D. Cafasso e il Teologo Borel non tardarono ad essere informati di questo disgustoso incidente.

  A002001646 

 La Marchesa dopo un abboccamento con D. Cafasso, dal quale certamente nulla seppe di quanto D. Bosco avevagli confidato, così scriveva al Teologo Borel:.

  A002001650 

 Un abboccamento che ho avuto con D. Cafasso mi fa credere che una spiegazione è necessaria fra Lei e me, Rev.mo signor Teologo; e mi pare più conveniente farla in iscritto che in parole; tanto più che quando ho l'onore di parlarle, non mi permette di esprimerle la mia stima per la sua persona, la mia ammirazione per la sua virtù, e la mia riconoscenza per le cure che con tanto zelo ha preso e continua a prendere de' miei stabilimenti..

  A002001671 

 Infatti in un registro autografo del Teol. Borel, ove egli teneva memoria delle elemosine ricevute per l'Oratorio festivo, il 17 maggio 1847 nota aver la Marchesa date per mezzo di D. Cafasso 810 lire per la celebrazione di alcune messe; e nel giugno di questo stesso anno aver imprestati all'Oratorio i tappeti del Rifugio per la festa di S. Giovanni.

  A002001692 

 Intanto D. Bosco, dopo aver accompagnato D. Cafasso a.S. Ignazio per gli Esercizi spirituali, disceso a Lanzo prese con sè l'amico suo, il signor Melanotti caffettiere, e andò a Viù.

  A002001767 

 Al mattino i due dottori Botta e Cafasso venuti a fargli visita col timore di trovarlo morto, tastato il polso, gli dissero: - Caro D. Bosco, vada pure a ringraziare la Madonna della Consolata, chè ne ha ben donde..

  A002001783 

 L'Avvocato Claretta aveva donato una bella somma, il Conte Bonaudi per più anni sborsava 30 lire al mese, D. Cafasso pagava i fitti.

  A002001808 

 P.S. Dia anche nuove di me a D. Cafasso"..

  A002001844 

 Prima di partire passi dalSig. D. Cafasso, al quale dirò anche qualche cosa sopra una lettera che gli scriverò.

  A002001858 

 Di questo parere erano pure l'Arcivescovo e D. Cafasso, che gli avevano scritto consigliandolo a rimanere e assicurandolo che, il suo Oratorio essendo in buone mani, egli poteva riposare tranquillo, senza lasciarsi preoccupare da nessuna ansietà..

  A002001860 

 Vedendo questa risoluzione e parendo di scorgervi una disposizione del Cielo, D. Cafasso tra gli altri e Mons. Fransoni acconsentirono che egli ritornasse all'Oratorio, ma colla raccomandazione che per qualche tempo si limitasse a farsi vedere tra i giovani, a dirigere, a consigliare, astenendosi assolutamente dall'udire le confessioni, predicare, fare scuola, il catechismo e simili.

  A002001927 

 D. Bosco, ordinata così la propria stanza ed aiutata la madre nell'assetto della sua, visitati D. Cafasso e gli amici, attese la Domenica..

  A002002023 

 Per ovviare a questo sconcio e giovare maggiormente a' suoi giovanetti, D. Bosco promosse assai calorosa mente le scuote serali di ogni giorno, le quali però erano state chiuse per qualche tempo, cioè finchè il Teologo Borel e D. Cafasso non si rassegnarono a tollerare che egli secondasse gli impulsi della sua carità, non ostante la salute ancora molto debole.

  A002002024 

 D. Cafasso aveva esortati alcuni de' suoi alunni a venire in Valdocco per il Catechismo, fra i quali D. Cresto; ed essi erano puntuali a trovarsi in [558] mezzo ai giovani, senonchè prima dei tramonto dovevano restituirsi al Convitto nell'ora stabilita.

  A002002192 

 [19] D. Giuseppe Cafasso ecc.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003000080 

 I due nomi adunque e la memoria di D. Bosco e di D. Cafasso non vanno disgiunti.

  A003000080 

 Si presenta a voi ornato colla veneranda effigie del Sacerdote Giuseppe Cafasso.

  A003000163 

 Ne parlò con D. Cafasso, il quale, sospettando chi potesse essere la causa di uno, scherzo così maligno, lo consigliò di aspergere quel luogo, coll'acqua lustrale.

  A003000267 

 Ma D. Cafasso: - Lasciatelo fare, gli rispose; D. Bosco ha dei doni straordinarii sembri a voi quello che si vuole, egli opera per impulso superiore: aiutiamolo per quanto possiamo..

  A003000267 

 Ne parlò quindi con D. Cafasso anche suo confessore, pregandolo di avvertire D. Bosco affinchè desistesse da più coserelle che non gli garbavano.

  A003000446 

 Sul principio pertanto del 1847, dopo di aver organizzatele scuole serali, in ossequio ai consigli di parecchie autorevoli persone, fra le quali l'Arcivescovo e D. Cafasso, egli si diede finalmente a distendere il suo regolamento e in capo a poche settimane lo ebbe finito.

  A003001065 

 Il Prof. D. Alasonatti Vittorio di Avigliana tenne memoria che in quest'anno D. Guala e D. Cafasso avevano invitati a predicare un padre Gesuita ed un Canonico di Vercelli.

  A003001212 

 Il Teol. Guala era infermo e D. Cafasso scese in istrada per veder di ammansare quei pochi furiosi, seguiti per curiosità da altri molti fannulloni.

  A003001212 

 La comparsa di D. Cafasso, già conosciuto a que' schiamazzatori, quando accompagnava i condannati al patibolo, e le sue parole tutte dolcezza e mansuetudine ridussero tosto al silenzio la ciurma.

  A003001620 

 D. Bosco, allora che aveva caldeggiato con tanto impegno questa pubblicazione da meritarsi la diffidenza e i rimproveri di qualche potente liberale, come a noi consta di certa scienza, ritiravasi con D. Cafasso agli esercizi di Sant'Ignazio, preparandosi in quel luogo tranquillo a nuove lotte.

  A003001626 

 - Avete già parlato in proposito con D. Cafasso?.

  A003001628 

 Ebbene cominciate indurre a portare i calzoni lunghi e il cilindro il Canonico Anglesio, D. Cafasso e il Teol. Borel.

  A003001665 

 Fin dal principio di sua carriera, le poche ore di libertà che lasciavagli il suo penoso ufficio, le aveva sempre passate col venerabile Cottolengo e con D. Cafasso.

  A003001821 

 Intanto, coll'aiuto probabilmente del Teol. Cinzano e di D. Cafasso, la Cappelletta che doveva essere pubblica, era stata disposta secondo le regole dei Sacri Canoni e provvista delle suppellettili necessarie, sia all'ornamento dell'altare, sia alla celebrazione della santa Messa.

  A003001866 

 Il 6 dicembre moriva il Teol. Guala in età di 73 anni, rassegnato al volere di Dio e contento perchè lasciava la sua istituzione nelle mani di D. Cafasso, poco prima nominato Rettore della Chiesa di S. Francesco d'Assisi.

  A003001866 

 Nel testamento ei lasciava a D. Cafasso le sue sostanze, che salivano a più centinaia di migliaia di lire; e questa eredità, unita a grandi somme che a lui affluivano da molte persone caritatevoli e doviziose, lo mettevano in grado di soccorrere largamente i poverelli e tutte le opere di carità e di religione..

  A003001878 

 Alcuni sacerdoti suoi compagni del Convitto, e altri suoi amici che aveva lasciati chierici in Seminario, quando fu ordinato prete, conoscendo per testimonianza di D. Cafasso quanto egli fosse esperto nella teologia morale, frequentando come esterni le lezioni che erano insegnate al Convitto, venivano nei primordii al Refugio e poi in certi giorni fissati alla casetta Pinardi, perchè loro facesse ripetizione degli insegnamenti ascoltati.

  A003001879 

 Ed egli faceva ciò che agli altri consigliava, mettendo eziandio, in pratica e ricordando il grande avviso che D. Cafasso era solito dare ai preti: - Volete che si frequenti la confessione nelle vostre chiese? Fate due cose: 1.

  A003001885 

 D. Cafasso avrebbe voluto adottare radicali misure, ma la prudenza richiesta dalle condizioni eccezionali di quei tempi non gliele permettevano.

  A003001885 

 Invano D. Cafasso aveva loro inculcato paternamente di tenersi alieni da quel movimento, rappresentando i mali che si andavano maturando a danno della Chiesa e della società.

  A003001886 

 Fu allora che D. Bosco ebbe da D. Cafasso calda raccomandazione di continuare le sue lezioni di orale, eziandio [470] a quei convittori che abitando in Torino avrebbero voluto approfittarne; e siccome, riapertosi il Convitto, più non si tennero conferenze pubbliche per escludere gli alunni esterni, causa in gran parte dei lamentati disordini, D. Bosco accolse alla sua scuola eziandio alcuni di questi..

  A003001928 

 Un migliaio e più di lire non era una somma indifferente per chi viveva in penuria di tutto, e se D. Cafasso non venne in suo aiuto è indizio certo che per lo meno non emergeva chiaro un suo dovere di giustizia.

  A003001952 

 E ricordava eziandio l'avviso di D. Cafasso ai preti del Convitto: "Non vorrei che si leggessero giornali andando a passeggio.

  A003002195 

 D. Bosco a S. Ignazio e con D. Cafasso si trovava come a casa sua.

  A003002195 

 Dopo queste feste D. Bosco preparavasi ad andare al Santuario di S. Ignazio, ove assolutamente chiamavalo la volontà di D. Cafasso.

  A003002468 

 Se, qualcuno entrava a parlar di politica con un po' di passione: - Attienti, gli diceva, alla massima di D. Cafasso, cioè di non essere di alcun partito per virtù, e non mostrarti partigiano per prudenza.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004000039 

 CAPO XXXII. Una spina per D. Bosco - La passione fa velo all'intelletto - Saggia osservazione del Teol. Leonardo Murialdo -Lettera di D. Cafasso a D. Ponte - Assemblea maligna e tempestosa - Defezione e guerra dichiarata - Insulti, fermezza e pazienza. 120.

  A004000057 

 CAPO L. La casa Pinardi e D. Cafasso - D. Bosco suo penitente - Sua famigliarità e unione di spirito col Direttore del Convitto Ecclesiastico - Generosità di D. Cafasso verso l'Oratorio e suoi lumi sovranaturali - Le vocazioni - Riconoscenza di D. Bosco e de' suoi giovani. 189.

  A004000368 

 La polizia di Parigi ne aveva avvertito il Gabinetto di Torino e l'avvocato Giambattista Gai, impiegato presso il Ministero degli Affari Esteri che riceveva que' dispacci, ne avvisò confidenzialmente D. Cafasso; e forse anche D. Bosco fu a parte del segreto, poichè lo stesso avvocato ci narrava nel 1890 quanto grande fosse la sua confidenza anche in lui fin dal 1841.

  A004000368 

 [60] D. Cafasso aveva scritto subito a Gaeta e il disegno fu sventato [4], rimanendo segreta la cosa fino al 1898, anno della morte dell'Avvocato Gai.

  A004000432 

 Vogliotti, il Teol. Borel, il Teol. Luigi Anglesio Rettore della Piccola Casa, D. Giuseppe Cafasso, il Teol. Vola, il Signor Durando Superiore dei preti della Missione, il Can.

  A004000641 

 Non ho più tempo a scrivere: partecipi il contenuto di questo foglio alSig. D. Cafasso.

  A004000731 

 Prima di partire abbiamo avuto poco tempo a parlarci, ma faccia da buon padre di famiglia per la sua e per la mia casa: se ha bisogno di danaro, vada da D. Cafasso e Le rimetterà quanto occorre..

  A004000743 

 D. Bosco aveva scritto al Teol. Borel di rivolgersi per aver danaro a D. Cafasso; ma i suoi bisogni dovevano essere molti, poichè aveva incaricato il suo procuratore di alienare alcuni appezzamenti di sua proprietà in Valdocco.

  A004001294 

 La sera di una domenica entra nell'Oratorio il sig. Don Giuseppe Cafasso.

  A004001309 

 Si legge nella minuta notarile: "l 19 febbraio 1851 con atto rogato Turvano, Francesco Pinardi vende in comune ai sacerdoti Giovanni Bosco, Teol. Giovanni Borel, Teol. Roberto Murialdo, Giuseppe Cafasso terreni e fabbricati, che hanno per coerenti i signori fratelli Filippi a levante e notte; strada della Giardiniera a giorno; e la signora Maria Bellezza a ponente.

  A004001333 

 Anche di questa missione di Don Bosco è adunque da tenersi conto nel procedere nella nostra narrazione, mentre qui dobbiamo dire che nel 1851 egli con D. Cafasso, col Teol. Borel e con D. Giacomelli aveva più volte manifestato il suo pensiero di mettere presto mano all'opera per la costruzione del suo futuro e grandioso Oratorio.

  A004001586 

 Siccome la Marchesa di Barolo cercava un cappellano che fosse addetto alla sua casa, D. Bosco raccomandò a D. Cafasso la scelta di D. Ponte il quale desiderava tale ufficio; e la Marchesa acconsentì [313] alla proposta del Rettore del Convitto.

  A004002015 

 Intanto D. Cafasso cercava di ricondurre alla buona armonia gli animi agitati e scriveva la seguente lettera:.

  A004002027 

 CAFASSO GIUSEPPE..

  A004002029 

 Ma le amorevoli istanze di D. Cafasso non approdarono, e intanto nell'Oratorio si svolgeva una scena disgustosa, quale non si vide nè prima nè poi.

  A004002268 

 Il signor Michele Scanagatti regalò candelieri eleganti; Don Giuseppe Cafasso pagò la spesa del pulpito; altro benefattore ordinò l'orchestra, fornita poscia di un piccolo organo.

  A004002407 

 - Siamo ancora in tempo, osservò D. Cafasso.

  A004002407 

 D. Cafasso rimase alla destra, D. Bosco alla sinistra ed io in mezzo ed assistemmo così alla benedizione.

  A004002407 

 Dopo questa il pio Giacomelli, direttore dell'Istituto, non finiva di ringraziare D. Cafasso della sua degnazione; ma questi gli rispose che era sempre una gran ventura l'esercitare anche l'infimo dei ministeri nella casa di Dio.

  A004002407 

 "Un giorno nel 1851 circa, racconta il M. R. D. Giacomo Bellia, mi trovava con D. Cafasso e D. Bosco in via Doragrossa, ed era la festa della conversione di S. Paolo.

  A004002486 

 D. Bosco aveva ricevuta questa cara lettera dopo il suo ritorno con D. Cafasso dagli esercizii spirituali a S. Ignazio.

  A004002546 

 IL 22 settembre Rua Michele, per consiglio di D. Bosco, dopo aver consultato D. Cafasso per la sua vocazione, entrava definitivamente come alunno interno nell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A004002611 

 - E gli raccontava come il consiglio di D. Cafasso avesse a lui stesso indicata la sua vocazione; quindi lo esortò ad aver pazienza ed attendere, e gli ripeteva non essere quella da lui vagheggiata la scelta migliore.

  A004002648 

 Attese le circostanze dei tempi, non potendosi la durazione della proprietà assicurare altrimenti, ho invitato ilSig. Teol. Borel, il Teol. Murialdo, D. Cafasso ad intervenire alla compra di quanto sopra; quindi fu fatta disposizione testamentaria a vantaggio [506] reciproco, dimodochè, alla morte di uno, la proprietà passa ai tre superstiti, i quali certamente sono liberi di associarsi un altro individuo: ben inteso così convien pagare il diritto di successione per la parte del defunto..

  A004002722 

 D. Bosco scrivendo di D. Cafasso, in una sua memoria, dipinge senza volerlo se stesso:.

  A004002722 

 Era questo, risponderemo, il suo segreto, che avea imparato nel Convitto alla scuola di D. Cafasso.

  A004002728 

 - D. Cafasso doveva certamente tenere una tale regola"..

  A004002989 

 Arrise l'idea a D. Chiatellino, ringraziò; ma propose che prima di accettare fosse consultato D. Cafasso.

  A004002993 

 Ho parlato a D. Cafasso del nostro affare senza dire che ne aveva già parlato con Lei, e senza alcuna esitazione mi rispose essere questo un posto conveniente, e di scriverle immediatamente per avere il suo parere; sicchè di qui non havvi più difficoltà.

  A004003009 

 Intanto, forse in conseguenza di questo disastro, con atto 26 gennaio 1853 rogato dal notaio Turvano, le ragioni e i diritti che D. Borel, D. Murialdo, D. Cafasso e D. Bosco avevano acquistati colla compra di casa Pinardi, si consolidavano nei sacerdoti Giovanni Bosco e Giuseppe Cafasso.

  A004003010 

 D. Cafasso adunque continuava a prestare garanzia per [586] D. Bosco; e dacchè ci si presenta questo nome benedetto, vogliamo fare speciale memoria di chi per circa venticinque anni guidò e soccorse D. Bosco nella vita spirituale e nelle materiali e morali necessità.

  A004003011 

 D. Bosco si inginocchiava per terra vicino ad un pilastro di rimpetto al confessionale per fare la sua preparazione, e vi rimaneva finchè D. Cafasso lo avesse veduto.

  A004003011 

 D. Cafasso, in S. Francesco d'Assisi, teneva il suo confessionale presso l'immagine della Madonna delle Grazie, ed era sempre assiepato ai lati da una folla che attendeva il suo turno.

  A004003012 

 D. Bosco amava e venerava D. Cafasso, e il suo affetto per lui era come quello di un figlio, e D. Cafasso lo contraccambiava con viva carità paterna..

  A004003013 

 In certe settimane, nelle quali sentivasi così stanco che a stento poteva trarre il respiro, una parola, uno sguardo, un sorriso, un gesto di D. Cafasso, ravvivava le sue forze, e ispiravagli sempre maggior coraggio nel continuare la sua missione.

  A004003013 

 Non mancava mai di visitare D. Cafasso, dei quale godeva [587] tutta la confidenza.

  A004003013 

 Spesso D. Bosco trattenevasi con lui in lunghi e segreti colloqui; ed è in uno di questi che sul principio del 1851 egli disse a D. Cafasso, che avevalo interrogato: il tempo che a lei ancor rimane di vita non oltrepasserà i dieci anni.

  A004003014 

 Scrisse D. Savio Ascanio: "E' là nella camera di Don Cafasso che D. Bosco andava concertando con lui la compera della casa e del cortile Pinardi e la erezione della chiesa di S. Francesco che ora si chiama la chiesa vecchia, l'acquisto di altri terreni per bastare al bisogno e l'impianto di laboratorii e di una stamperia, e la fondazione delle Letture Cattoliche.

  A004003016 

 E tutti due avevano ragione poichè D. Cafasso parlava della cosa per se stessa; D. Bosco invece dimostrava che quando non si può fare altrimenti, è [588] meglio operare come si può, ma con retto fine piuttosto che abbandonare un'impresa..

  A004003017 

 Tuttavia il buon accordo fra essi non era per nulla turbato da qualche diversità di apprezzamento; che anzi D. Cafasso prendeva sempre le difese del suo discepolo allorchè qualcuno si permetteva di criticarlo..

  A004003018 

 D. Cafasso rispose in modo da metter in particolar luce la vita sacerdotale del suo penitente: "Sapete voi bene chi è D. Bosco? Per me, più lo studio, meno lo capisco! Lo vedo semplice e straordinario, umile e grande, povero ed occupato in disegni vastissimi e in apparenza non attuabili, e tuttavia benchè attraversato e direi incapace, riesce splendidamente nelle sue imprese.

  A004003019 

 D. Cafasso era persuaso che il Signore conducesse D. Bosco per vie nuove e straordinarie, e ciò era causa eziandio che largheggiasse nel soccorrerlo..

  A004003020 

 Don Cafasso con tono di celia allora dicevagli: - Voi, D. Bosco, non siete un galantuomo.

  A004003020 

 Sovente sul finir di un mese dovendo saldare un debito per il pane di duecento o di trecento lire, e non avendo egli denaro, D. Cafasso glieli sborsava.

  A004003021 

 D. Cafasso gli rispose rincrescergli di non avere nulla da dargli, ma poi, dopo aver riflettuto alquanto: - Andate, gli disse, verso piazza San Carlo, seguite chi vi chiamerà per nome e troverete ciò che desiderate.

  A004003021 

 Sperimentando la bontà di D. Cafasso, D. Bosco ebbe una prova di più dei doni sovranaturali dei quali Iddio avevalo fornito.

  A004003023 

 "D. Cafasso, scrive Mons. Cagliero, dopo averci esaminati, ci parlò della vocazione allo stato ecclesiastico con parole e concetti sublimissimi, e con tale senso pratico ed unzione, da farci comprendere, che grande era tale grazia ed altissimo il ministero del sacerdote.

  A004003024 

 Appena furono alla presenza di D. Cafasso, questi senza lasciar loro aprir bocca, disse: - In quanto alla vostra questione di cui disputavate lungo la strada, è così e così: quindi tu avevi ragione e tu avevi torto.

  A004003025 

 I due giovani rientrati nell'Oratorio narrarono a Don Bosco il fatto meraviglioso, il quale a sua volta confermava l'opinione di santità che tutti nutrivano verso D. Cafasso.

  A004003026 

 D. Bosco non tralasciava di eccitare i suoi a lavorare gagliardamente e a non desiderare sollazzi e riposo, e aggiungeva: - Invitato D. Cafasso a prendersi qualche divertimento, sapete voi che cosa rispose? - Ho ben altro da fare che a divertirmi.

  A004003027 

 Fra l'altro narrava un giorno: "D. Cafasso avendo saputo (1856) che a Vercelli un condannato a morte si era dato alla disperazione e non volea saperne di sacramenti, [591] partì subito da Torino con qualche confratello della Misericordia verso le ore 4 pomeridiane, e giunto ove era il condannato, riuscì a calmarlo, e confessatolo e comunicatolo lo accompagnò al luogo del supplizio.

  A004003028 

 E tutti costoro debbono a D. Cafasso la loro fortuna..

  A004003028 

 Inoltre interessava specialmente i suoi alunni narrando come D. Cafasso prendevasi sollecitudine dei poveri giovanetti, e come questi istruisse nelle verità della fede, quelli provvedesse di abiti affinchè potessero decentemente venire in chiesa; altri collocasse al lavoro presso onesto padrone, a non pochi pagasse le spese dell'apprendimento, o somministrasse pane finchè avessero potuto guadagnarsi di che campare colle proprie fatiche.

  A004003029 

 - E noi amiamo e veneriamo il nostro caro padre; ma non amiamo meno e non veneriamo meno il Sac. D. Cafasso"..

  A004003029 

 Ma oltre a ciò egli ricordava ai giovanetti dell'Oratorio l'obbligo che loro spettava di essere riconoscenti a D. Cafasso e di pregare per lui.

  A004003029 

 Mons. Cagliero ci scriveva: "Ricordo che sovente D. Bosco ci disse: - È per obbedienza a Don Cafasso che mi fermai a Torino; è dietro suo consiglio e sua direzione che presi a radunare ogni dì festivo i monelli di [592] piazza per catechizzarli; fu mediante il suo appoggio ed aiuto che incominciai a raccogliere nell'Oratorio di S. Francesco di Sales i più, abbandonati perchè fossero preservati dal vizio e formati alla virtù.

  A004003029 

 Ricordatelo! Il primo catechista di questo nostro Oratorio fu D. Cafasso, e ne è costante promotore e benefattore.

  A004003327 

 Soleva raccontarci dell'umile condizione de' suoi parenti, come egli avesse dovuto guadagnarsi il pane col sudore della fronte, come fra mille peripezie, coi soccorsi di benefiche persone e specialmente di D. Cafasso, fosse riuscito 4 compiere i suoi studi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000043 

 D. Cafasso..

  A005000756 

 Anglesio Rettore dell'Opera del Cottolengo, il Teol. Borel Rettore del Rifugio, D. Cafasso capo di conferenza e Rettore del Convitto di San Francesco d'Assisi e moltissimi altri dividono meco gli stessi [143] sentimenti verso di Lei, e sarebbero assai contenti di avere un'occasione per mostrare verso di Lei la realtà di quanto affermo..

  A005000930 

 A quando a quando alla sera, personaggi fra i più segnalati di Torino andavano al Convitto Ecclesiastico e si intrattenevano a conferenza con D. Cafasso, durante la cena dei convittori.

  A005000930 

 D. Cafasso, stando sempre nel giusto termine, sapeva indicare con precisione il da farsi, ed a tutti raccomandava l'unione, l'obbedienza, il rispetto al Papa e la fermezza nell'adempimento dei doveri di buon cristiano.

  A005000930 

 Erano, tutti costoro, amici di D. Bosco; fra questi il Marchese Fassati, il quale conosceva ciò che D. Bosco metteva in opera in quei giorni per la buona causa, e certamente non senza intesa con D. Cafasso.

  A005001151 

 - È forse in questa occasione che il generale La Marmora o qualcuno della sua famiglia si presentò a colloquio segreto da D. Cafasso alle due dopo mezzanotte, intrattenendovisi fino all'alba..

  A005001395 

 Intanto D. Cafasso aveva benevolmente accondisceso che, andati i convittori in vacanza, i quadri della lotteria fossero esposti in una delle sale a S. Francesco d'Assisi, essendo luogo situato nel centro della città.

  A005001552 

 A questi prendevano parte molti signori torinesi, e Don Cafasso affidavane a D. Bosco la direzione.

  A005001928 

 Perciò alcune volte mi confessai a D. Cafasso di questo, secondo me, azzardato parlare.

  A005002059 

 Sovente, per non dir quasi sempre, li mandava da Don Cafasso ad udire l'ultima parola.

  A005002439 

 Confessi pure liberamente in tempo dei divini uffizi, ogni qualvolta ne è richiesto oppure vi sono penitenti che attendono, al confessionale: tale è pure il parere del sig. D. Cafasso..

  A005002589 

 Un consiglio di D. Giuseppe Cafasso aveva affrettato il compimento di questo lavoro.

  A005002592 

 D. Cafasso, udite le ragioni di D. Bosco, senz'altro gli disse:.

  A005002716 

 Egli adunque scriveva, consultava D. Cafasso sui noti disegni che tutto l'occupavano, e aspettava l'ora di ritornare all'Oratorio.

  A005003088 

 D. Cafasso mandava talvolta anche qualche alunno del Convitto Ecclesiastico.

  A005003483 

 D. Cafasso si mosse allora in soccorso di que' campioni della fede.

  A005003483 

 Dei quattro designati, due furono messi in prigione, cioè Savio Giuseppe e Pietro Cafasso, fratello di D. Cafasso: e due riuscirono a nascondersi, rifugiandosi a Borgo Cornalense presso la Duchessa [625] di Montmorency; e furono Turco Giuseppe e Bertagna Matilde, madre di Monsignore.

  A005003483 

 Fu questa l'ultima volta che D. Cafasso si recò a Castelnuovo.

  A005003534 

 Il buon chierico trovò D. Cafasso nell'atto di recitare il breviario; questi col dito sul libro, fisso al punto al quale era giunta la sua recita, accolse benevolmente gli augurii e gli domandò:.

  A005003534 

 Venne la vigilia della festa di S. Giuseppe, onomastico di D. Cafasso.

  A005003675 

 Nell'esortare poi questi fuorviati, che talora gli obbiettavano le inveterate abitudini, le relazioni contratte, le vendette e i pericoli temuti, la mancanza di vocazione, sapeva dimostrare la facilità colla quale, mediante la grazia di Dio, si poteva superare ogni ostacolo, e li incoraggiava a bandire ogni timore, col pensiero della bontà e protezione di Maria, ricordando le parole di D. Cafasso: "Quando anche per caso un sacerdote fosse entrato nel santuario senza vocazione, se si mette davvero e riesce un bravo figlio di Maria, sia certo che questa madre gli otterrà da suo Figlio per bontà e misericordia quello che non aveva per vocazione, cioè lo spirito del suo stato, le doti necessarie ed un complesso di grazie da renderlo un vero ministro del Signore"..

  A005003854 

 Anche D. Cafasso Giuseppe diceva a D. Bosco, il quale aveva conferito con lui sulle difficoltà che incontrava, nel rendere stabilmente sicura l'opera degli Oratorii: - Per le vostre opere è indispensabile una Congregazione religiosa..

  A005003856 

 - Certamente; ma conviene, replicò D. Cafasso che questa associazione abbia i vincoli dei voti, e sia approvata dall'autorità suprema della Chiesa.

  A005003903 

 D. Bosco contando su tale appoggio, prima di rivolgersi alla Santa Sede, avendo conferito a lungo con Don Cafasso, volle consultare parecchi Vescovi ed altre pie e dotte persone.

  A005003995 

 Intanto D. Bosco secondo il consueto andava a S. Ignazio accompagnato da vari chierici, fra i quali Turchi e Cagliero, perchè attendessero con lui agli esercizi spirituali dettati da D. Cafasso.

  A005004007 

 Cagliero meditava di consultarlo sopra la sua vocazione; quando D. Cafasso gli venne incontro dicendogli: - So che desiderate parlarmi; venite.

  A005004007 

 Se queste lettere producevano santi effetti in Torino, altrettanti ne cagionavano a Sant'Ignazio le parole di Don Cafasso.

  A005004116 

 Qualora stimasse risolvere qualche cosa in proposito, potrebbe indirizzarsi a me o a D. Cafasso, col consenso del quale ho partecipato la cosa..

  A005004351 

 Il Conte di Camburzano aveva ascoltato D. Bosco, guardando i compagni con aria direi di mistero; ed esclamò infine: - Veniamo adesso da interrogare Don Cafasso, e il discepolo ci dà la stessa risposta che il suo maestro!.

  A005004427 

 Eccone una indirizzata al Conte Pio Galleani d'Agliano con indicazioni approvate certamente da D. Cafasso..

  A005004562 

 D. Bosco intanto, previo consiglio di D. Cafasso e del teologo Borel, aveva scritto una seconda lettera a [800] Mons. Fransoni, esponendogli alquanto diffusamente il modo col quale intendeva fondare una Società religiosa di voti semplici, i membri della quale, anche dopo la professione, potessero godere di tutti i diritti civili, ed in riguardo alla legge dello Stato fossero liberi cittadini.

  A005004574 

 Disposta ogni cosa per la partenza, D. Bosco recavasi al Convitto Ecclesiastico per ricevere gli ordini e le commissioni di D. Cafasso, il quale gli consegnò una supplica pel Sommo Pontefice, della quale aveva già a lungo tenuto ragionamento col suo discepolo.

  A005004574 

 Noi qui esponiamo il pensiero di D. Cafasso, ricavandolo dalla sua preziosa biografia scritta dal Can.

  A005004576 

 L'ardente desiderio che D. Cafasso nutriva di assicurare a sè e ad altri l'ingresso immediato al Paradiso, senza toccare le pene del Purgatorio, lo portò a riflettere come non ostante le molte concessioni d'indulgenze plenarie in articulo mortis fatte dalla Chiesa, succede tuttavia non di rado che qualcuno muoia, senza conseguire così grande benefizio.

  A005004578 

 Ben ponderate tutte queste massime Don Cafasso pensò di domandare al Sommo Pontefice che l'atto d'accettare la morte con tutte le circostanze che giusta la volontà di Dio l'accompagneranno, ed accettarla per compiere il divino beneplacito fosse arricchito dell'indulgenza plenaria in articulo mortis, a nessun altra condizione che quella di tale accettazione fatta nel corso della vita e non revocata prima di morire..

  A005004580 

 D. Bosco dopo aver promesso a D. Cafasso che avrebbe fatto del suo meglio per ottenergli dal Santo Padre un così segnalato favore, volle confessarsi.

  A005004807 

 Presentò anche la supplica di D. Cafasso, per quella indulgenza straordinaria in punto di morte e nello stesso, tempo pregò perchè fosse eziandio concessa e in modo distinto a lui e a tutti coloro che attualmente si trovavano, nell'Oratorio di S. Francesco di Sales, formanti famiglia; e anche a un certo numero indeterminato di benefattori; e il Papa, letta la supplica, annuì a tutto e promise il Rescritto per D. Cafasso..

  A005005107 

 Colla data del 7 aprile Pio IX lo aveva firmato concedendo a D. Cafasso la facoltà di comunicare ed estendere quell'indulgenza ad un numero non piccolo, ma tuttavia determinato di persone.

  A005005107 

 Egli intanto erasi affrettato nel consegnare a D. Cafasso il Rescritto da lui tanto desiderato.

  A005005108 

 D. Cafasso, fuori di sè per la consolazione di aver ottenuto una tanta grazia, la sera del 19 aprile invece della scuola solita, s'intrattenne intorno all'indulgenza ottenuta, spiegando a' suoi alunni la diversità di questa dalle altre indulgenze accordate in articulo mortis ed i vantaggi della medesima.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006000025 

 CAPO XVII. Preparativi di guerra in Piemonte contro l'Austria - Il Convitto Ecclesiastico ospedale militare - D. Cafasso avvisa i suoi alunni di non entrare in questioni politiche - Il catechismo quadragesimale disturbato dall'effervescenza guerresca dei giovani esterni - Una sassaiuola fatta cessare da D. Bosco - Tre Letture Cattoliche - L'Arcivescovo di Genova e i Vescovi di Mondovì e di Cuneo le raccomandano ai loro diocesani - Grazie ottenute da Savio Domenico - Lettera di D. Bosco ad un parroco della diocesi d'Asti - Ispezione governativa nell'Oratorio per gli alloggi militari - La guerra dichiarata e l'esercito francese in Italia - Torino minacciata dagli Austriaci: D. Bosco dice a' suoi giovani di non temere - La quarta grande lotteria di D. Bosco e due circolari - D. Bosco annunzia a' suoi allievi l'erezione nell'Oratorio di una chiesa con grande cupola - Un orto liberato dai bruchi. 84.

  A006000049 

 Anglesio - I Bollandisti - La confessione - Sospetti di un nascondiglio - Un'altra raccomandazione di Farini per un giovane da ricoverarsi - Scherzo della Provvidenza - Si stura una bottiglia; i brindisi -La fine della perquisizione - Verbale e prova d'innocenza - I fiscali partono: gioia dei giovani - Preghiere in tutti gli Istituti per D. Bosco - Delirio di un giovane al falso annunzio che D. Bosco è prigioniero - D. Bosco avvisa D. Cafasso degli ordini ministeriali al Fisco - D. Bosco compra un foglio che sparla di lui - Continue visite di condoglianza all'Oratorio - Articoli dell'Armonia e della Gazzetta del popolo - Don Bosco pensa ad ampliar L'Oratorio -Parlata al Capitolo di questo disegno - Trattative per comperare casa Filippi - Generosa offerta del Cavalier Colla - Ragione del coraggio di D. Bosco in simili ampliamenti. 198.

  A006000050 

 CAPO XLII. Il giorno dopo la perquisizione nell'Oratorio - Apparizione al Re di Napoli della sua santa madre defunta - Varie previsioni di D. Bosco sugli avvenimenti pubblici - Il Segretario del Cardinale Corsi nell'Oratorio - Ordinazione Sacerdotale di D. Savio Angelo - I Chierici dell'Oratorio si recano a far ossequio al Cardinale -Don Cafasso prevede vicina la propria morte - L'Armonia smentisce la falsa notizia sull'imprigionamento di D. Bosco - Sicurezza e tranquillità nell'Oratorio - Lettera di un chierico a D. Bosco perchè gli sveli il suo interno, e lo guarisca da una infermità - La vita di famiglia nell'Oratorio - Generosa carità di D. Bosco per i suoi alunni. 203.

  A006000051 

 CAPO XLIII. Costruzione della porteria e della nuova sagrestia - Buzzelli Carlo Capo mastro dell'Oratorio - Largizioni generose di D. Cafasso per le nuove fabbriche e sua ultima visita all'Oratorio - Regolamento della porteria - Progetto di un'obbligazione di 500 lire per la quale un giovinello avrà diritto a stare nell'Oratorio, finchè non sia compiuta la sua istruzione: Circolare: Osservazione di D. Cafasso - Risposta a certi critici - Causa dell'attività di D. Bosco - È proposta a D. Bosco l'accettazione del Collegio di Cavour - il piccolo Seminario di Giaveno a causa della sua decadenza - Il Can.

  A006000051 

 Vogliotti chiede a D. Bosco un prete ed un chierico per Giaveno; Consiglio di D. Cafasso - Disegni del Municipio sul piccolo Seminario e sua offerta a D. Bosco - Il Can.

  A006000052 

 CAPO XLIV. Imprigionamento del Canonico Ortalda - Perquisizione a D. Cafasso -Riflessioni di D. Bosco - Seconda perquisizione nell'Oratorio -D. Bosco smarrito per Torino è ricondotto a Casa dalla divina Provvidenza - Ispezione nella scuola degli esterni - Scena dolorosa: D. Alasonatti svenuto - Arrivo di D. Bosco - Prigionia minacciata - Rimproveri ai perquisitori - Le guardie allontanate -Dichiarazione sui diritti del Papa - Visita alle scuole -Perlustrazione minuziosa della Casa - Subdole domande e franche risposte - Il sequestro dei quaderni - Ringraziamenti al Signore - Due consolazioni. 211.

  A006000054 

 CAPO XLVI. Malattia di D. Cafasso e cause di questa - D. Bosco al letto del suo benefattore - Morte di D. Cafasso e dolore di D. Bosco - Nell'Oratorio è tramandata la festa di S. Giovanni - Funerali - Il testamento e un legato - Gli onori ad un santo e la trista fine di un nemico del Papa - La festa di S. Luigi nell'Oratorio - La messa di settima per D. Cafasso - Il Canonico Galletti ed il Teol. Golzio. 222.

  A006000055 

 Castellano - Funerali a D. Cafasso nell'Oratorio - D. Bosco legge l'orazione funebre e la dà alle stampe col titolo: RIMEMBRANZA STORICA FUNEBRE DI DON GIUSEPPE CAFASSO - Letture Cattoliche - IL PONTIFICATO DI S. SISTO II E LE GLORIE DI S. LORENZO MARTIRE - Il Cardinale Corsi nell'Oratorio. 225.

  A006000060 

 - La trigesima di D. Cafasso a S. Francesco d'Assisi: D. Bosco legge l'orazione funebre: suo continuo ricordo del caro benefattore - Garibaldi a Napoli - Invasione dei Piemontesi nelle Marche e nell'Umbria: battaglia di Castelfidardo e presa d'Ancona - Consiglio di D. Bosco; per i soldati che partivano per quella guerra - Il Card. De Angelis prigioniero in Torino - L'esercito piemontese nel Napoletano: vittoria al Garigliano e occupazione di Capua - Le sorti dell'Austria. 242.

  A006000067 

 CAPO LIX. Avviso ai giovani di non prendersi per mano - Cooperatori di D. Bosco nello scrivere e tradurre libri - Letture Cattoliche: BIOGRAFIA DEL SACERDOTE GIUSEPPE CAFASSO ESPOSTA IN DUE RAGIONAMENTI FUNEBRI - Studio della geografia dei paesi infedeli per zelo di convertirli - Rappresentazione drammatica - D. Bosco va a Saluggia: predica e confessa - Predizione e avveramento della morte di un chierico e di un giovanetto - Apparizione di un'anima del Purgatorio ad un principe incredulo - Lettera di un buon chierico da Giaveno - Fioretti per la novena del Santo Natale - Parlata di D. Bosco: intercessione di Savio Domenico: due alunni moriranno fra qualche mese: un nostro defunto ha bisogno di preghiere - Mons. Ghilardi predica nell'Oratorio - Stima dei Vescovi per D. Bosco Strenne di D. Bosco ai chierici: chiede ai giovani che ciascuno dia a lui per strenna una Comunione - Augurii ai benefattori - Risultati dell'educazione ricevuta dai giovani nell'Oratorio di Valdocco. 272.

  A006000069 

 CAPO LXI. 1861 -Suo principio - Numero degli ascritti alla Pia Società -Buona condotta dei giovani - Sante industrie - Cacciatori e pescatori di anime - Il buon esempio di D. Bosco - Il sogno delle coscienze: D. Cafasso, Silvio Pellico e il Conte Cays: i conti in cifre presentati dai giovani: spettacolo doloroso: una splendida mensa: la strenna generale - Riflessioni intorno al sogno. 279.

  A006000330 

 Egli quindi saliva con D. Cafasso a S. Ignazio per gli esercizi spirituali.

  A006000892 

 Eguale stima gli professava la famiglia del Senatore Conte Mola di Larissé, che si ricordava con dispiacere non aver egli potuto accettare l'ufficio di precettore di sua nobile figliuolanza:, avendolo D. Cafasso destinato per l'Ospedaletto della Marchesa di Barolo [3].

  A006001072 

 Mentre così D. Bosco difendeva il regno di Dio, e molte anime riconduceva in seno ad esso, Iddio rendeva stabile sempre più il suo Oratorio per mezzo di D. Cafasso.

  A006001073 

 L'11 marzo 1859 con atto rogato dal notaio Turvano D. Bosco e D. Cafasso sborsavano lire 15.000 al Teologo [168] Bertetti in saldo del debito che essi avevano con l'Abate Antonio Rosmini, per il prestito fatto dal suddetto nella compra degli stabili Pinardi.

  A006001073 

 Questo atto nota che il debito veniva estinto da D. Bosco con danaro comune a D. Cafasso Poco tempo prima erano state pagate 5000 lire.

  A006001089 

 P. S. La prego di volermi inviare la scrittura di obbligazione segnata dal Teologo Murialdo, Borrel, Cafasso, Bosco.

  A006001093 

 La splendida generosità di D. Cafasso verso l'Oratorio, non solo era ispirata da un'ardente amore verso Dio e verso il prossimo, ma eziandio dalla persuasione di cooperare ad un'impresa duratura per secoli: quindi amò di avere il merito intero della compra di Casa Pinardi, ponendo così egli stesso le fondamenta di un edifizio che sarebbe divenuto mondiale.

  A006001316 

 Così continuava gli insegnamenti che avevano uditi in chiesa da valenti Teologi del Convitto mandati da D. Cafasso nelle Domeniche..

  A006001351 

 Intanto viene D. Cafasso e vedendo la sacrestia polverosa e tutta sossopra, ne domanda a D. Corradi la cagione, che dà la solita risposta..

  A006001352 

 - Ma ditemi, riprese D. Cafasso, delle mantelline ne avete due?.

  A006001374 

 Il Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi era pur destinato ad ospedale dei militi, e D. Cafasso nel congedare i suoi alunni diceva loro: - Non prendetevi a cuore le cose politiche.

  A006001476 

 D. Bosco andato a visitare D. Cafasso, al quale il Governo aveva lasciate alcune stanze, s'intratteneva con essi dicendo qualche parola di compatimento e di conforto religioso.

  A006001970 

 Egli era tranquillo e sicuro in tutto ciò che faceva, avendo la piena approvazione di D. Cafasso.

  A006001972 

 Ma D. Bosco era della scuola di D. Cafasso e perciò di quella di S. Alfonso; il suo spirito era quello della Chiesa cattolica, come risulta evidentemente dal concilio di Trento fino alle ultime dichiarazioni di Pio X. Egli però non si perdette mai in disputazioni aride; la sua vita era più pratica che teoretica.

  A006001980 

 Allora io mi alzai invitandolo a riferire tali idee a D. Cafasso.

  A006001980 

 Ma D. C... non si presentò certo a D. Cafasso.

  A006002857 

 Ne abbiamo ancora alcuni colla sottoscrizione e la cifra dell'offerta di Don Giuseppe Cafasso, Cav.

  A006003309 

 Ortalda, al Sac. D. Cafasso e al Conte Cays.

  A006003474 

 D. Bosco nella seconda festa di Pentecoste si affrettò a recarsi al Convitto di S. Francesco d'Assisi per mettere sull'avviso D. Cafasso e suggerirgli le precauzioni da prendersi per eludere una perquisizione che sembrava imminente.

  A006003474 

 D. Cafasso, nell'udire i termini precisi dell'ordine ministeriale, non turbossi.

  A006003511 

 Egli scrisse: "D. Cafasso toccava ormai il cinquantesimo anno, età in cui l'uomo ha potuto essere [589] ammaestrato dall'esperienza intorno alle cose del mondo.

  A006003565 

 Di questo dono generoso D. Bosco ne tenne più volte parola con D. Cagliero, aggiungendo come D. Cafasso gli avesse ordinato di non palesare ad alcuno la cosa.

  A006003565 

 Le spese di questa costruzione furono sostenute da Don Cafasso, il quale aveva consegnato a D. Bosco una grossa somma, probabilmente per l'acquisto della proprietà Filippi.

  A006003565 

 Tuttavia egli sovente ripeteva ai suoi giovani, come D. Cafasso fosse un grande benefattore della casa e gli avesse più volte elargite cospicue offerte..

  A006003566 

 D. Cafasso venne per l'ultima volta nell'Oratorio, per dare uno sguardo ai lavori della porteria, dei quali aveva già precedentemente esaminato il disegno e a portare all'Istituto la sua benedizione, poichè prima d'allora non si vide quasi mai dalla parte di Valdocco..

  A006003584 

 Vi era chi lo sconsigliava da tale progetto, come da un genere di contratto rovinoso; e tra gli altri D. Cafasso, il quale però udite le sue ragioni, e come quell'idea avesse [600] fondamento di essere stata benedetta da Dio, diceva: - È inutile; vuol fare a modo suo; eppure bisogna lasciarlo fare, chè, anche quando un progetto sarebbe da sconsigliarsi, a D. Bosco riesce.

  A006003635 

 D. Bosco chiese tempo a riflettere, essendo in trattative con que' di Cavour; e andò a parlare con D. Cafasso, il quale esitò nel suggerire una risoluzione, perchè forse conosceva certi retroscena, che non erano ignoti a D. Bosco.

  A006003636 

 - Non fa per voi! - replicò D. Cafasso, il quale non errava nel giudicare delle persone! È troppo focoso e bisbetico!.

  A006003659 

 D. Cafasso non aveva trascurata nessuna delle precauzioni suggerite da D. Bosco.

  A006003933 

 In questo mese di giugno Torino, il Piemonte, la Chiesa, dovevano soffrire la perdita di una vita così utile e così preziosa come quella di D. Cafasso.

  A006003934 

 D. Cafasso, confessando, aveva sentito a mancarsi le forze e per non cadere in isfinimento, un'ora prima del mezzo giorno era andato a letto.

  A006003934 

 Questi venerandi ministri di Dio venivano così vessati perchè non vollero cantare certi Te Deum! Anche ai laici toccavano le carezze del Governo, il quale fece frugare in tutti; gli angoli del palazzo a Borgo Cornalense presso Torino della Duchessa di Montmorency l'insigne benefattrice di D. Cafasso e di Don Bosco: e l'abitazione del Conte di Collobiano, il quale andava frequentemente a visitare l'Arcivescovo di Pisa.

  A006003935 

 D. Cafasso addolciva la pena che gli cagionavano tali notizie colle aspirazioni continue verso il Paradiso.

  A006003936 

 - State tranquillo, soggiunse [646] D. Cafasso; andate, pregate e dite ai vostri giovani che vi benedirò tutti dal Paradiso..

  A006003936 

 D. Bosco ogni giorno andava a visitarlo e una volta D. Cafasso gli disse di ordinare per lui speciali preghiere nell'Oratorio.

  A006003940 

 Il venerdì 22 giugno D. Cafasso ricevuto il Viatico in forma solenne, fece egli stesso conoscere che desiderava si apparecchiasse rocchetto, stola e rituale per l'Olio Santo e per la benedizione papale.

  A006003941 

 Scrive Mons. Cagliero: "Trovandosi D. Cafasso negli ultimi momenti di vita incontrammo D. Bosco che veniva da visitarlo per l'ultima volta.

  A006003942 

 D. Cafasso di buon mattino faceva celebrare la santa Messa nell'Oratorio annesso alla sua camera e, come aveva praticato nei giorni antecedenti, si comunicava.

  A006003944 

 D. Bosco era stato avvisato in fretta del trovarsi Don Cafasso agli estremi.

  A006003945 

 Alla sera diede ai giovani il doloroso annunzio, fece l'elogio di D. Cafasso, promise che ne avrebbe scritta la [649] vita e ordinò che la festa di S. Giovanni Battista fosse trasportata fino alla domenica 1 luglio dopo la solennità di S. Luigi, che si doveva celebrare il 29 giugno..

  A006003946 

 Il 23 e il 24 giugno la camera di D. Cafasso venne mutata in cappella ardente.

  A006003952 

 Intanto, con verbale del 25 giugno 1860 della Corte d'Appello, fu aperto il testamento segreto di D. Cafasso, che aveva la data del 10 ottobre 1856.

  A006003954 

 D. Bosco alla sera parlò ai giovani come D. Cafasso avesse lasciato loro nel suo testamento una memoria della [651] sua carità, descrisse il magnifico funerale che attestava le sue virtù da tutti riconosciute; notò l'impressione salutare che arreca e anime pie la morte del giusto e l'orrore che desta la fine del malvagio esposta da un fatto terribilmente tragico avvenuto in quei giorni..

  A006003957 

 Il 30 giugno si cantò per D. Cafasso la Messa di settima nella chiesa di S. Franceso d'Assisi con una funzione assai modesta.

  A006003957 

 Il Rettore che succedeva nel Convitto a D. Cafasso era il Canonico Eugenio Galletti, il quale per amor di Dio aveva già rinunziato al suo canonicato per chiudersi in mezzo ai poveri della Piccola Casa del Cottolengo.

  A006003965 

 Intanto nell'Oratorio onoravasi la memoria di D. Cafasso.

  A006003969 

 FERMATI O PASSEGGIERE - E LEGGI UN CASO DOLOROSO - IL MODELLO DI VITA SACERDOTALE - DEL CLERO MAESTRO PER ECCELLENZA - IL PADRE DEI POVERI - IL CONSIGLIERE DEI DUBBIOSI - IL CONSOLATORE DEGLI INFERMI - DEGLI AGONIZZANTI CONFORTO - IL SOLLIEVO DEI CARCERATI - LA SALUTE DEI CONDANNATI AL [655] PATIBOLO - L'AMICO DI TUTTI - IL GRANDE BENEFATTORE DELL'UMANTA' - IL SAC. GIUSEPPE CAFASSO - MORI' -ALL'ETA ¢ DI SOLI ANNI 49 - 23 GIUGNO 1860 - MA CONSOLIAMOCI - EGLI VOLO' AL CIELO - E SARA' NOSTRO PROTETTORE..

  A006003973 

 JOSEPHO CAFASSO - SACERDOTI EGREGIO INTEGERRIMO.

  A006003996 

 Dopo la Messa, prima delle esequie, D. Bosco lesse la biografia di D. Cafasso accomodata alla condizione e desiderio degli uditori.

  A006003997 

 Aveva per titolo: Rimembranza storico - funebre, dei giovani dell'Oratorio di San Francesco di Sales verso al Sacerdote Cafasso Giuseppe loro insigne benefattore pel Sacerdote Bosco Giovanni. D. Bosco aveva diviso il suo ragionamento in capitoli - Giovinezza di D. Cafasso - Vita clericale di D. Cafasso - Vita Sacerdotale pubblica di D. Cafasso - Vita Sacerdotale privata di D. Cafasso - Vita mortificata di D. Cafasso - Sua Santa morte..

  A006004000 

 Questa biografia è un compendio della vita del Sac. Cafasso che ho in animo di pubblicare, se il Signore nella sua misericordia mi darà sanità e grazia..

  A006004001 

 Siccome so star molto a cuore delle persone divote di aver qualche ricordo di D. Cafasso, ho pensato di soddisfare a questo pio desiderio aggiungendo in forma d'appendice la stampa di due esercizi di pietà composti ed usati da lui medesimo.

  A006004006 

 Orazione funebre alSig. D. Cafasso..

  A006004008 

 50 a profitto dei giovani dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, di cui fu il Cafasso insigne benefattore..

  A006004008 

 Coll'orazione funebre sono uniti due scritterelli spirituali del Cafasso, i quali saranno gustati da tutte le pie persone.

  A006004008 

 Dalla tipografia di G. B. Paravia venne pubblicato un libretto di un centinaio di pag. in-16, il quale tornerà assai gradito ai Torinesi, ed a moltissimi delle provincie, i quali rimpiangono quest'ottimo sacerdote che fu D. Cafasso.

  A006004008 

 Questa orazione dettata con quel calore e quel profondo sentimento d'affetto, che l'amicizia fra uomini virtuosi suole ingenerare, è un sunto della vita del Cafasso tutta consacrata alla salute delle anime ed a sollievo dei poveri.

  A006004349 

 Intanto si era istituito un Comitato per la trigesima di D. Cafasso in S. Francesco d'Assisi, il quale in breve tempo raccolse all'uopo 5.000 lire.

  A006004351 

 "Il 30 agosto, così D. Ruffino, nella chiesa di S. Francesco d'Assisi si celebrò un magnifico funerale per D. Cafasso.

  A006004352 

 Fu un espositore fedele delle virtù e delle e egregie prerogative di D. Cafasso..

  A006004355 

 Per venerazione, per gratitudine dei benefizi ricevuti, con quel sentimento gentile del quale D. Bosco fu sempre maestro e modello, adornò le pareti della sua stanza coll'effigie con molta cura custodita di D. Cafasso.

  A006004808 

 - Cose meravigliose di Don Cafasso.

  A006004808 

 - Segreti di D. Cafasso per far molto bene.

  A006004808 

 D. Bosco alla sua volta aveva ristampato il fascicolo, del suo elogio funebre di D. Cafasso letto nella chiesa dell'Oratorio; aggiungendovi quello da lui esposto nella chiesa di San Francesco d'Assisi.

  A006004808 

 Era destinato per le Letture Cattoliche di novembre e dicembre e portava il titolo: Biografia del Sacerdote [795] Giuseppe Cafasso esposta in due ragionamenti funebri dal Sacerdote Bosco Giovanni.

  A006004808 

 Gli argomenti della seconda orazione erano così divisi: - Principii del Sacerdote Cafasso.

  A006004954 

 Mi trovai per tre notti consecutive in una campagna a Rivalta con D. Cafasso, con Silvio Pellico e con il Conte Cays.

  A006004954 

 Perciò mi rivolsi a D. Cafasso e gli domandai:.

  A006004955 

 D. Cafasso, Silvio Pellico, il Conte Cays andarono a sedersi a quella tavola.

  A006004955 

 Io intanto per obbedire a D. Cafasso uscii da quel salone ed andai a chiamare i giovani i quali erano fuori, facendo ciascuno addizioni sopra una pagina che tenevano fra le mani.

  A006004955 

 Sembrava che tutti i giovani fossero passati, quando D. Bosco vedendo alcuni che stavano aspettando e non entravano, chiese a D. Cafasso: Ma costoro che cosa fanno? - Costoro rispose D. Cafasso, hanno la cartella vuota di numeri, quindi non si può far l'addizione; perchè qui si tratta di sommare insieme quello che già si possiede, quello che si è fatto.

  A006004965 

 Intanto col cuore vivamente commosso mi volsi a D. Cafasso, e gli domandai supplichevolmente: - A qual rimedio debbo appigliarmi per far guarire questi miei poveri giovani?.

  A006004966 

 - Voi lo sapete al par di me quello che si debba fare; mi rispose D. Cafasso; non avete bisogno che io ve lo dica.

  A006004968 

 D. Cafasso allora mi fa cenno di seguirlo e avvicinatosi al palazzo dal quale eravamo usciti, aperse un uscio.

  A006004968 

 Ma D. Cafasso mi fermò subito gridando: - Adagio! Non tutti possono mangiare di quei biscotti e di que' amaretti.

  A006004969 

 Ma D. Cafasso mi si oppose: e, - Adagio, D. Bosco, mi disse, adagio! Non tutti quelli che son qui possono gustare di questi confetti; non tutti ne sono degni.

  A006004970 

 Ma io tosto con aria supplichevole gli dissi: - D. Cafasso! lasciate un po' che io ne dia anche a questi ultimi: sono essi pure miei cari figliuoli; tanto più che vi ha qui l'abbondanza e non c'è pericolo che ne manchi..

  A006004972 

 Preso di somma compassione mi volsi nuovamente a D. Cafasso e gli chiesi ripetutamente che permettesse fossero distribuiti i dolci eziandio a costoro, perchè potessero gustarne..

  A006004973 

 - No, no; replicò D. Cafasso; costoro non possono mangiarne; fateli guarire e poi allora anch'essi ne mangieranno.

  A006004974 

 Replicai quindi a D. Cafasso: - Ma mi dica adunque; qual rimedio debbo adoperare; mi dica cosa debbo fare per guarire quei miei figliuoli?.

  A006004985 

 La terza riflessione, ed è nostra, da questo sogno si ricava come D. Cafasso fosse giudice della religione e della moralità, Silvio Pellico della diligenza dei doveri scolastici e professionali, il Conte Cays dell'obbedienza e disciplina; nei dolci ci pare scorgere il cibo di quelli, che sono incipienti nel servizio del Signore; negli amaretti quello di coloro che già sono in via di maggior perfezione.

  A006005012 

 D. Cafasso adunque fece andare tutti in una sala e a tutti diede la loro pagina.

  A006005617 

 Questo giudizio D. Bosco ce l'aveva detto a noi suoi più intimi amici anni prima che morisse D. Cafasso..

  A006005617 

 Raccontava questi sogni perché, consigliatosi con D. Cafasso, questi gli aveva detto di andare pure avanti, tuta conscientia, nel dare loro importanza, giudicando egli che fossero que' sogni di maggior gloria di Dio e di bene alle anime.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007000127 

 Alla morte di D. Cafasso, egli, quale crede del suo spirito, era divenuto uno dei principali fattori di quella unione soda e compatta di aristocrazia e borghesia, che attenendosi senz'altro ai dettami della Chiesa e ai buoni principii, tanto influì sul resto della cittadinanza.

  A007000137 

 E l'arguzia giungeva sempre a proposito; e, perchè producesse il suo effetto, soleva dire che quei fatterelli erano occorsi a lui o che li aveva appresi da D. Cafasso, oppure dal Teologo Guala o dal Teologo Borel o da questi o da quegli.

  A007000443 

 È nominato il Cottolengo, Don Cafasso, Savio Domenico, Magone Michele; e ciò scopre la mano di D. Bosco..

  A007001692 

 D. Cafasso diceva, che se il peccato non avesse altra punizione che il rimorso che lascia a chi lo commette, sol per questo sarebbe da fuggire.

  A007001753 

 4° Ci raccontò quello che disse una volta Don Cafasso ad un brentatore, il quale gli aveva domandato qual cosa piacesse più alla Madonna.

  A007001755 

 - Bravo, riprese D. Cafasso; hai risposto bene.

  A007001755 

 - Così disse D. Cafasso a quel tale e così io dico a voi tutti.

  A007002203 

 Agli ammiratori di Don Cafasso era parso affatto sconveniente che la sua salma rimanesse sepolta in una fossa ordinaria in piena terra, e si pensò circondarla di un muro.

  A007003143 

 Rimasto io solo una sera nella camera con D. Bosco, presi a parlare della buona accoglienza che si faceva da tutti alla sua Storia d'Italia, e dissi: - D. Cafasso ha pensato bene quando le diede il consiglio di scrivere la Storia d'Italia, piuttostochè il manuale che lei intendeva comporre sulla maniera di confessare i giovani.

  A007005527 

 D. Cafasso non gli disse altro che una parola sola: mortificarle.

  A007005527 

 Una volta venne di lontano una persona per parlare a D. Cafasso e chiedergli come dovesse fare per vincere le proprie passioni.

  A007005640 

 Eugenio Galletti, che si ritirava a lavorare nella Piccola casa della Divina Provvidenza, succedeva nella Direzione del Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi il Teologo Felice Golzio confessore di D. Bosco, il quale continuò anche nel Santuario di S. Ignazio l'opera di D. Cafasso dal 1864 al 1873.

  A007008136 

 Niente ti turbi; teneva (D. Cafasso) sempre scritto in un listino di carta nel suo breviario.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008000933 

 E perchè non usano la stessa diligenza per l'anima, lo stesso ardore? Perchè, invece, non vanno in cerca di qualche compagno a persuaderlo di fare un'opera buona, ad andare in loro compagnia a visitare per qualche minuto Gesù Cristo in Sacramento? Quanto meglio sarebbe per essi! Mi ricordo che una volta ascoltando gli esercizii spirituali predicati dalla buon'anima di D. Cafasso, egli trattò così bene delle cure immense che gli uomini si prendono per le cose temporali e della niuna cura che hanno per le cose dell'anima, che quella sera andati poi tutti a cena nessuno ebbe coraggio di mangiare; così grande fu l'impressione che ci fece quella terribile verità..

  A008005953 

 Gli si potrebbe scrivere un indirizzo, ma come si deve, in carta bella, a nome di tutti i giovani, con una Storia d'Italia e Storia Sacra e qualche altro libretto (D. Cafasso per esempio), che già raccomandai di preparare ben rilegati.

  A008007134 

 Solito però come era a copiare difficili manoscritti (come le prediche per gli esercizii spirituali di D. Cafasso ed i foglietti del mio Prof. Giuseppe Ghiringhello sul nuovo testamento, di cui io solo, forse, godo di conservarne gelosamente la trascrizione) l'opera mia scorreva felicemente..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009000763 

 Questa Società nel sito Principio era un semplice catechismo che il Sac. Bosco Giovanni, col consenso e consiglio del Teol. Luigi Guala e Cafasso Giuseppe, ambidue di sempre gloriosa memoria, cominciava in apposito locale annesso alla chiesa di San Francesco d'Assisi.

  A009006703 

 Quante cose passarono da quel tempo! Una di esse, che io non posso mai dimenticare, è la perdita di quella bell'anima di D. Cafasso.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010000057 

 I primi bagliori di cotesto apostolato, e più ancora qualche accenno dell'espansione che avrebbe assunto, fecero nascere dei dubbi anche in quelli che sinceramente l'ammiravano, tant'è vero che due bravi ecclesiastici pietosamente cercarono di condurlo al manicomio, ed anche il Beato Cafasso, che lo riteneva e lo diceva ripieno dello Spirito di Dio, richiesto che pensasse di quel "povero prete, divenuto pazzo", lo si udiva esclamare: - Mistero!... mistero!... Anch'io certe cose non le comprendo, ma sapendo che i Santi non vanno giudicati umanamente, m'accontento d'ammirare quanto fanno!.

  A010006327 

 Partite le due brave religiose, Suor Maria Mazzarello tornava a supplicare che venisse eletta una superiora; ma Don Bosco volle che ella continuasse a fare quello che aveva [627] fatto fino allora; e per non lasciarla sola inviava a Mornese una signora di Torino, la vedova Maria Blengini, cresciuta sotto la direzione spirituale del B. Cafasso, perchè ella pure, osservando come andavano le cose, dèsse, all'occorrenza, quei consigli e suggerimenti che avrebbe ritenuti opportuni.

  A010012736 

 Il 27 marzo era morto in Torino, in età di 65 anni, il Teol. Felice Golzio, da Don Bosco tenuto in tanta stima, che, dopo la morte di Don Cafasso, l'aveva scelto per suo direttore spirituale.

  A010013190 

 Fu un altro vero apostolo di Torino, come il Beato Giuseppe Cafasso..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011000817 

 Aveva anche perduto di recente l' "ultimo fratello superstite", cioè [122] il teol. Golzio, già cooperatore del teol. Guala e del beato Cafasso al Convitto, e confessore di Don Bosco dopo la morte di quest'ultimo.

  A011001613 

 Come già nel Convitto Ecclesiastico Don Cafasso, così Don Bosco nell'Oratorio era confessore ordinario; e come Don Bosco nell'Oratorio, così facevano i direttori nei loro collegi.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012002630 

 Un consiglio che io sentii tante volte ripetere dalla buon'anima di Don Cafasso, prete esemplarissimo di Torino, era questo: che ci tenessimo sempre preparati alla morte, come se ogni giorno si avesse da morire: ma poi non lasciarsi spaventare dalla morte, non averne paura.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013001417 

 Scriveva correntemente in prosa latina; anzi quell'anno, offrendo a Don Bosco nel suo onomastico un prezioso Crocifisso appartenuto già al beato Cafasso, aveva accompagnato il dono con un epigramma in distici latini da lui composti.

  A013002587 

 - Raccontò quindi alcuni fatti, succeduti a' suoi tempi in seminario e nel convitto con Don Cafasso e col teologo Guala, che ripetevano spesso, di chi si fosse già lasciato dominare molto dal vino: - Se facessero anche miracoli, non crediate ancora che si siano vinti; passato un po' di tempo, ricadranno.

  A013002610 

 Io non feci che rammentargli il consiglio di Don Cafasso, invitandolo a non parlare più così, ma a dire che venissero pur molto a confessarsi e che si confessa sempre volentieri; ma poi specialmente in confessionale trattar bene queste donne, usar con loro molta dolcezza e pazienza, incaricarle anche di condurre altre a confessarsi.

  A013002610 

 Persuaso com'era che tali donne facessero del bene, non voleva mai sentirne parlare con biasimo; onde ripetè ivi quello che aveva inteso da Don Cafasso: - Le beate per lo più sono il sostegno religioso d'un paese o d'una parrocchia.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014004840 

 J'ai eu le bonheur de connaître votre vénéré fondateur quand il était encore à S. Francesco d'Assisi avec Don Cafasso; toutes les fois que je passais à Turin j'allais lui faire visite où vous demeurez actuellement..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015001436 

 La seconda narra come finì per opera di Monsignore il Convitto Ecclesiastico, recando una larga citazione cavata dal Bollettino Salesiano sulla storia dell'importante istituto [181]; e qui l'anonimo autore ricorda che Don Bosco fu nel Convitto, discepolo di Don Cafasso e che più volte egli fu udito dire:.

  A015001437 

 - Se ho fatto qualche cosa di bene lo debbo a Don Cafasso, nelle cui mani rimisi ogni mia deliberazione, ogni studio, ogni azione della mia vita.

  A015005758 

 3° Con la Morale di S. Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, qual era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandì i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e ch'era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao.

  A015007604 

 Sanguina il cuore al riflettere gli sforzi fatti dal Guala, dal Cafasso, dal Golzio per collegare la morale delle loro conferenze con quella del Liguori, che é pur quella della S. Sede, ed ora va tutto disperso!.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016003484 

 Dès qu'il fut prêtre, dom Bosco se mit à la disposition de l'abbé Cafasso, directeur de l'institut ecclésiastique de Saint-François d'Assise à Turin.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017000073 

 Albergava senza dubbio questo carisma nell'anima del Beato Cafasso.

  A017006776 

 Cattolico austero, capitanava lo stuolo di quei nobili piemontesi che cercavano di opporsi alla [ 860] marea del liberalismo anticlericale e ricevevano generalmente la direzione spirituale dal Beato Giuseppe Cafasso..

  A017006779 

 Forse potrebbe essere utile una commendatizia, a rimettere nelle memorie del vecchio uomo di Stato qualche nozione sul prete di Valdocco... ed allora, ecco il primo post-scritto: e così, come per caso, vi fiorisce il nome di Don Cafasso.

  A017006793 

 P.S. I° Qualora la sua carità stimasse di fare qualche oblazione in questo caso, potrebbe, se così ben giudica, farlo tenere al benemeritoSig. D. Cafasso..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018002180 

 In una delle notti seguenti, com'egli narrò il 24 ottobre, vide in sogno Don Cafasso, col quale visitò tutte le case della Congregazione, comprese quelle d'America; vide le condizioni d'ognuna e lo stato d'ogni individuo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019000237 

 Un tal genere di vita e di occupazioni deve considerarsi come [55] la preparazione ad un più nobile stato, nella cui scelta essendo il Servo di Dio incerto, gli vennero opportunamente in aiuto il parroco di Castelnuovo, Rev. Cinzano, e specialmente il Venerabile Cafasso, i cui consigli ed esempi prese da allora a seguire..

  A019000239 

 Cafasso, entrò nel Seminario Arcivescovile di Chieri, dove per sei anni attese allo studio della filosofia e della teologia, riportando ogni anno un premio speciale.

  A019000241 

 Cafasso, attese per tre anni allo studio della teologia morale e della sacra eloquenza e al tempo stesso esercitò il ministero sacerdotale anche nelle carceri e negli ospedali.

  A019000248 

 Cafasso, ed anche con il concorso, dato a viva voce, del Romano Pontefice Pio IX, fondò in Torino nel 1859 la Società Salesiana e per designazione di tutti i Capitolari ne tenne la direzione col titolo di Rettor Maggiore.

  A019000542 

 All'età di diciassette anni vestì l'abito clericale ed entrò nel Seminario arcivescovile di Chieri, con l'aiuto e il consiglio specialmente del Beato Cafasso, per il quale nutrì poi sempre venerazione e amicizia.

  A019000543 

 Entrato nel Convitto ecclesiastico torinese di S. Francesco d'Assisi, sotto la direzione e la guida del Beato Cafasso, si dà ad esercitare alacremente, con grande vantaggio delle anime, il ministero sacerdotale nelle carceri e negli ospedali; assiduo al confessionale, di qualunque cosa tratti o parli, tutto dirige costantemente all'unico scopo della salute delle anime; seguendo San Francesco di Sales, già propostosi ad esempio, con dolcezza e pazienza mirabili si studia di ricondurre pentiti a Dio i peccatori.

  A019000547 

 Poichè, ad impedire che l'opera iniziata a vantaggio della gioventù venisse col tempo a finire, il Servo di Dio, consigliato da molti e specialmente dal Beato Giuseppe Cafasso, persuaso anche dalla viva voce del nostro predecessore Pio IX, fondò dapprima la Società dei Preti di San Francesco di Sales e in seguito anche la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice..

  A019000820 

 Orbene con la data del 20 dicembre 1929 Uscì l'Enciclica Mens Nostra su gli esercizi spirituali, nella quale Pio XI, esortando i sacerdoti dei clero secolare a frequentarli, si appellò all'esempio di Don Cafasso e da questo accenno sì lasciò portare a un elogio breve, ma eloquente di Don Bosco.

  A019000820 

 "Così hanno sempre sentito, disse, i sacerdoti più zelanti, così hanno praticato ed insegnato tutti quelli che si distinsero nella direzione delle anime e nella formazione del clero, come, per citare un esempio moderno, il Beato Giuseppe Cafasso, da noi recentemente elevato agli onori degli altari, il quale appunto degli esercizi spirituali si valeva per santificare se stesso e i suoi confratelli di sacerdozio, e fu al termine di uno di tali ritiri che con sicuro intuito soprannaturale potè indicare ad un giovane sacerdote suo penitente quella via che la Provvidenza gli assegnava e che lo condusse poi a diventare il Beato Giovanni Bosco: al qual nome nessun elogio è pari"..

  A019000978 

 Dopo due anni di dura e laboriosa povertà che ne ingagliardì la fibra ai più ardui cimenti, col consenso della madre e per la raccomandazione del Beato Giuseppe Cafasso entrò nel Seminario di Chieri, dove per un sessennio attese con ottimi risultati agli studi.

  A019000979 

 Pochi mesi dopo, ammesso ivi nel Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi, sotto la direzione del Beato Giuseppe Cafasso esercitò con gran vantaggio delle anime tutti i sacerdotali uffici negli ospedali, nelle carceri, nel confessionale, nella predicazione della parola di Dio..

  A019000982 

 A fine poi di perpetuarne l'esistenza e così provvedere più efficacemente alla giovanile educazione, incoraggiatone dal Beato Giuseppe Cafasso e dal Papa Pio IX di santa memoria, fondò la Pia Società di S. Francesco di Sales e qualche tempo dopo l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice..

  A019001376 

 L'esordio fu un'esaltazione di Torino e del popolo piemontese: traversìe subìte nei secoli dalla città sabauda, fioritura di uomini santi che a giusto titolo furono inviati dalla Provvidenza per apportare ai mali che travagliano la nostra terra gli adeguati rimedi, condizioni della capitale piemontese all'inizio dell'Ottocento, della Torino che vide e amò Don Cafasso, Don Cottolengo, Don Bosco.

  A019001436 

 Erano essi il canonico Cottolengo, il servo della povertà; Don Cafasso, il maestro del sacerdozio; Don Bosco, l'apostolo della gioventù.

  A019001508 

 Cinque degli altari superiori (il sesto, quello del Beato Cafasso, poteva essere solamente benedetto), dedicati a S. Giuseppe Cottolengo, al Crocifisso, ai tre Santi Martiri torinesi della legione tebea, a S. Pio V e all'Angelo Custode, ebbero la consacrazione rispettivamente dai Vescovi Emanuel, Ferrando, Rotolo, Coppo e Olivares.

  A019001785 

 E, I° Con la S. Sede rifiutandosi di obbedire e buscandosi sospensioni particolari, non volendo stare a sentenza dei Tribunali di essa, ma consigliandosi e combinando con capimagistrati per reagire a Roma e renderle frustanere; 2° Con veri dettami della Fede, avendo, prima ancora che fosse Vescovo, stampate proposizioni, nelle quali andava d'accordo coi capi – setta: proposizioni confutate in uno degli accennati opuscoli, intitolato Piccolo Saggio sulle dottrine di Mons. Gastaldi, nella parte che è propriamente Saggio; 3° Con la Morale di San Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, quale era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandi i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e che era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao; 4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specie contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non era più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione; 5° Con la sana e cattolica filosofia, essendosi esso fatto campione delle teorie Rosminiane, i cui seguaci ho letto io stesso in un giornale liberale professare che avevano una rocca in Gastaldi Arcivescovo di Torino; 6° Col suo Clero e coi migliori di esso intimando sospensioni senza numero e per futili motivi; e tra le vittime di sospensioni, anche Don Bosco quanto al ministero delle confessioni; cosa però, di cui non s'era accorto esso ed altri supposero che le sue Patenti di Confessione fossero state, come al solito, regolarmente confermate ad annum; mentre però Don Bosco aveva avuto, come seppi, da lui stesso, da Papa Pio IX facoltà di confessare da per tutto senza limiti di territorii; 7° Per fino coi Vescovi vicini, a cui vietava di venire per funzioni di sua Diocesi [107]; 8° Direi per fino coi Santi, giacchè trattandosi di ristampare per la millesima [406] olta una Laude di Sant'Alfonso, perché volendone permettere la ristampa senza una variante da esso voluta, ed osservandogli il tipografo od altri che quella Laude era oramai antica, perché alcuno aveva mai avuto a vedervi nulla che non andasse bene, esso gli soggiunse: Sant'Alfonso era Vescovo, ed io sono Arcivescovo, e voglio così!; 9° Col Capitolo Metropolitano.

  A019001790 

 Compaesano di Don Bosco (quindi anche di Don Giuseppe Cafasso), e stato presso di lui per un decennio (benché appena Chierico appartenessi al Seminario di Torino, chiuso, ed aperto solo in parte per la varie scuole), cioè dalla 3& ginnasiale, come ora si dice, fino a qualche mese dopo che fui ordinato sacerdote, e quindi amantissimo di Don Bosco, mi sentivo come a bollir il sangue in vedere com'esso fosse bistrattato ed angariato da Mons. Gastaldi, dal Chiuso, dal Colomiatti (però da quest'ultimo forse più tardi).


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020000074 

 Anglesio, D. Cafasso e il Teol. Borel" [III 411] [IV 676].

  A020000193 

 ·        É nella camera di D. Cafasso che D.B. concertava con lui la compera della casa Pinardi e la erezione della chiesa di S. Francesco, l'acquisto di altri terreni e l'impianto di laboratori [IV 587]..

  A020000296 

 ·        Unica divergenza: D. Cafasso diceva che il bene doveva farsi bene, ed io sosteneva che talora bastava farlo così alla buona, in mezzo a tante miserie [IV 587] [XII 207]..

  A020001057 

 Questa è la volontà di Dio e non altra! ( D. Cafasso ) [II 207]..

  A020001091 

 ·        In una cosa sola sembrò che non fossimo d'accordo (con d. Cafasso)... Egli diceva che il bene doveva farsi bene, ed io sosteneva che talora bastava farlo così alla buona, in mezzo a tante miserie [IV 587]..

  A020001136 

 D. Cafasso e d. Guala primi benefattori dell'Oratorio [II 92-3]..

  A020001227 

 ·        Non fa per voi, disse d. Cafasso: É troppo focoso e bisbetico [VI 605]..

  A020001364 

 Cafasso (don).

  A020001375 

 ·        Presa ciascuno di noi una torcia,... d. Cafasso rimase alla destra, D.B. alla sinistra ed io in mezzo (d. Giac. Bellia) [IV 453]..

  A020001376 

 ·        Nel 1851 interrogato da d. Cafasso, risponde: "Il tempo che a lei ancor rimane di vita non oltrepasserà i dieci anni" [IV 587]..

  A020001379 

 ·        Dopo i colloqui con d. Cafasso si lasciava sfuggir parola dei nuovi piani progettati e diceva cose che parevano sogni ed ora sono realtà (d. Savio Ascanio) [IV 587]..

  A020001382 

 ·        É per obbedire a d. Cafasso che mi fermai a Torino... che presi a radunare ogni dì festivo i monelli... Il primo catechista di questo Oratorio fu d. Cafasso e ne è costante promotore e benefattore [IV 592] (cospicue offerte) [VI 597], disposizioni testamentarie [650]..

  A020001509 

 ·        É là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando con lui la compera della casa Pinardi e l'erezione della chiesa di S. Francesco, l'acquisto di altri terreni (d. A. Savio) [IV 587]..

  A020001635 

 ·        Udita l'idea di ritirarsi tra i Cappuccini, d. Cafasso non gli rispose e si contentò di sorridere [II 203]..

  A020001806 

 ·        Arriva d. Cafasso e dice: "Sono venuto a darvi una notizia che non vi farà dispiacere.

  A020001997 

 t là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando con lui la compera della casa Pinardi e l'erezione della chiesa di S. Francesco che ora si chiama la chiesa vecchia [IV 587]..

  A020002168 

 ·        Dopo i colloqui con d. Cafasso, tornando a casa, si lasciava sfuggire parole dei piani progettati e diceva cose che parevano sogni ed ora sono realtà (d. Ascanio Savio) [IV 587]..

  A020002370 

 ·        (da d. Cafasso [IV 586]; dal teol. Golzio [VI 652]; da d. Giacomelli, suo compagno di seminario [X 1249,1255]; [XII 170])..

  A020002611 

 Così si schiva ogni contestazione (d. Cafasso) [VI 222]..

  A020003255 

 Cafasso ) [IV 588].

  A020003474 

 ·        Presa ciascuno di noi una torcia... d. Cafasso rimase alla destra, D.B. alla sinistra ed io in mezzo (d. Giac. Bellia) [IV 453]..

  A020003730 

 ·        Bisogna lasciarlo fare... un progetto da sconsigliare, a D.B. riesce (d. Cafasso) [VI 600]..

  A020003798 

 ·        Nel 1851 interrogato da d. Cafasso disse: "Il tempo che a lei ancor rimane di vita non oltrepasserà i dieci anni" [IV 587]..

  A020004845 

 ·        Non fa per voi, è troppo focoso e bisbetico (d. Cafasso) [VI 605]..

  A020005541 

 ·        D. Cafasso: Più lo studio e meno lo capisco... Per me D.B. è un mistero! Sono certo però che Dio solo lo guida [IV 588] [II 351]; [III 50]; [VI 600]..

  A020005750 

 ·        Per me D.B. è un mistero... Sono certo però che Dio solo lo guida (S. Cafasso) [IV 588]..

  A020006162 

 ·        È là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando... l'acquisto di altri terreni per bastare al bisogno e l'impianto di laboratori e di una stamperia e la fondazione delle Letture Cattoliche [IV 587]..

  A020006176 

 ·        Nel leggere l'orazione funebre di d. Cafasso, gli sgorgarono più volte le lacrime dagli occhi [VI 656]..

  A020006364 

 ·        É là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando.:.

  A020007139 

 ·        Giovanni dettò a d. Cafasso una predica intera... "E non sapete che, vostro figlio è un portento di memoria?" [I 179], anche il maestro [182]..

  A020007477 

 ·        Voi non dovete andare nelle missioni (d. Cafasso) [II 204]..

  A020008215 

 1 tempi sono tali (a d. Bonetti) [IX 878] (diversamente da d. Cafasso [IV 587])..

  A020008351 

 ·        Retta anticipata per cinque anni ( D. Cafasso contrario ) [VI 600]..

  A020008478 

 ·        Lasciamo il migliore e teniamoci semplicemente al buono [VI 721] (ad. Cafasso [IV 587]; [X 1045])..

  A020009204 

 ·        Gettatosi in ginocchio, ruppe in pianto direttissimo ( morte di d. Cafasso ) [VI 648]..

  A020009316 

 La politica del prete è quella del Vangelo... Rispondete: lo prego perché le cose vadano bene ( D. Cafasso ) [VI 222]..

  A020009672 

 ·        Il primo catechista di questo Oratorio fu d. Cafasso e ne è costante promotore e benefattore [IV 592]..

  A020009736 

 ·        D. Cafasso invariabilmente rispondeva con tono grave e con accento quasi profetico: "Lasciatelo fare, lasciatelo fare" [II 351].

  A020011168 

 ·        S'indirizzarono a d. Cafasso, suo confessore sarebbe un vero servigio, reso alla Chiesa, il segnar limiti precisi ad uno zelo trop-po intraprendente [II 351]..

  A020011385 

 ·        Andate pure avanti tuta conscientia nel dare importanza a questi sogni: gloria di Dio e bene alle anime (d. Cafasso) [II 412]..

  A020011393 

 ·        Dal punto che quanto dite si avvera, potete star tranquillo e continuare (D. Cafasso) [V 376]..

  A020011465 

 ·        Per me D.B. è un mistero! Sono certo però che Dio solo lo guida, che Dio solo è lo scopo di tutte le sue azioni (d. Cafasso) [IV 588].

  A020011602 

 ·        Gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa (d. Cafasso) [I 186].

  A020011749 

 ·        Lasciatelo fare, D.B. ha dei doni straordinari; aiutiamolo per quanto possiamo (d. Cafasso) [III 50]..

  A020011750 

 Lo vedo semplice e straordinario, umile e grande, povero e occupato in disegni vastissimi (d. Cafasso) [IV 588]..

  A020011802 

 ·        Sapete voi bene chi è D.B.? Per me più lo studio e meno lo capisco (d. Cafasso) [IV 588]..

  A020012092 

 ·        É là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando... l'acquisto di altri terreni per bastare al bisogno [IV 587]..

  A020012144 

 ·        É là nella camera di d. Cafasso che D.B. andava concertando... l'impianto di laboratori e di una stamperia [IV 587]..

  A020012264 

 ·        Non fa per voi, è troppo focoso e bisbetico (D. Cafasso) [VI 605].

  A020012356 

 Lo vedo semplice e straordinario, umile e grande, (d. Cafasso) [IV 588]..

  A020012962 

 ·        D. Cafasso gli consiglia il vincolo dei voti per i suoi aiutanti [V 685].

  A020012989 

 ·        A d. Cafasso per D.B.: sarebbe un vero servizio reso alla Chiesa il segnar limiti precisi ad uno zelo troppo intraprendente [II 351-2].





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