Parola «Dio» [ Frequenza = 8914 ]

don bosco-ai contadini.html
  A001000006 

 La continuazione di questo concorso ci dà la speranza, che coll'aiuto di Dio, noi potremo progredire con vie maggior efficacia nel secondo anno che siamo {4 [42]} per cominciare, a procurare alla società, alla religione quel bene che l'una e l'altra si attendono dai buoni nei tempi che corrono, critici per l'una e per l'altra.


don bosco-angelina.html
  A002000001 

 Dio ci colmi tutti de'suoi celesti favori e ci conceda lunghi anni di vita felice.

  A002000044 

 Dio vi rimeriterà la carità che mi usate.

  A002000062 

 Pensandosi di non essere da alcuna veduta, al suono del mezzodì si pose ginocchioni, e colle mani giunte recitò l' Angelus con grande raccoglimento, di poi continuò pregando così: Mio Dio, assistetemi.

  A002000075 

 Miei bambini, loro diceva, non dimenticate mai che Dio è nostro Creatore.

  A002000096 

 Avvi un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, e perciò una sola Chiesa di Gesù Cristo.

  A002000096 

 Siate adunque tranquillo non sopra la mia parola che può errare ad ogni momento, ma sopra la promessa di Dio che non può fallire.

  A002000099 

 Dio sia benedetto: la sua misericordia infinita salvi me e salvi tutti gli uomini del mondo.

  A002000103 

 - Vi do parola di farlo e di raccomandarvi anche in chiesa alle pubbliche preghiere, ma vorrei anche da voi un favore, che io reputo tornare alla maggior gloria di Dio.

  A002000113 

 - O amica fedele, Dio ti accolga fra i beati in cielo.

  A002000117 

 Quell'uomo di Dio mi rispose che queste parole vogliono essere nel loro vero senso interpretate.

  A002000118 

 Credetelo: quando Dio dà delle sostanze temporali ad un uomo, fa una grazia, ma la grazia è assai maggiore, quando inspira il coraggio di farne buon uso.

  A002000128 

 Vi dico in verità che se Dio me ne desse la scelta, eleggerei piuttosto la povera tunica di Paolo co'suoi meriti, che la porpora e tutti i regni della terra.».

  A002000135 

 Se Dio ti chiama a qualche atto generoso, sia anche tu generosa a corrispondere, nè mai dimenticare che i sacrifizi fatti nella vita saranno largamente compensati al punto di morte.

  A002000139 

 Non caddi a terra, perchè Dio mi sostenne; ma il mio spavento fu grande.

  A002000141 

 Dio mi condusse nella casa di Pietro, che per me fu arca di salvezza.

  A002000141 

 Perciò ho deliberato di fuggire sconosciuta abbandonando la mia vita nelle mani di quel Dio, nelle cui mani sono le sorti degli uomini; nè cade un capello dal nostro capo senza che egli lo voglia o lo permetta.

  A002000146 

 Con queste parole Dio diede ai confessori facoltà di rimettere o non rimettere, cioè di perdonare o non perdonare i peccati secondo {60 [230]} le disposizioni del penitente.

  A002000147 

 Dio ha molti modi, egli diceva, di compensare quanto facciamo per amor suo.

  A002000149 

 La necessità è grande, rispose ella con calma, Dio comanda di accostarci spesso.

  A002000151 

 Angelina era divenuta come la regina del paese e diceva in cuore suo che Dio la ricompensava troppo largamente nella presente vita.

  A002000155 

 - Il nostro sommo pontefice, il regnante Pio VII, il capo della cristianità, il successore di S. Pietro, il vicario di G. C. da Savona è stato condotto in Francia, e Dio voglia che {65 [235]} mentre io parlo egli non sia già morto! - Gran Dio, esclamò Angelina, salvate il vostro rappresentante sopra la terra.

  A002000157 

 - Sembra che Dio abbia gradito il sacrifizio che Angelina faceva della sua vita; giacchè poco dopo il Romano Pontefice, fatto libero di se stesso, partiva da Fontainebleau e ritornava pacificamente sul suo trono a Roma.

  A002000157 

 Se i ricchi gustassero la consolazione che si prova nell'abbandonare le cose del mondo, o nel darle ai poveri per amor di Dio, certamente i loro cuori non sarebbero più attacccati ai beni della terra.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000001 

 Questa mamma è Maria, madre di Gesù, del figlio di Dio.

  A003000005 

 «che della bontà dei mio Dio, delle sue.

  A003000008 

 Cammin facendo la ragazza coll'ardor di un cuore desideroso di unirsi al suo Dio per la prima volta, disse: mamma, quando vi {35 [7]} veggo a ricevere il buon Gesù nella santissima comunione mi si accende in cuore un sì vivo desiderio di riceverlo io pure, che pare mi porti sull'ali alla sacra mensa, nè so chi mi trattenga dall'accorrervi.

  A003000009 

 Ancor qualche mese, e poi stringerai al tuo seno per la prima volta il tuo Dio, il tuo Salvatore, Padre, sposo, e insomma il tuo tutto.

  A003000014 

 Pertanto chiamatala a sè un giorno così prese a parlarle: Senti, o Lina mia, ti voglio oggi far conoscere un grande tratto della misericordia di Dio verso noi poveri peccatori.

  A003000016 

 Ora se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati solamente col battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo sacramento, oh quanti cristiani certo se ne andrebbero alla perdizione! Ma Iddio, conoscendo la nostra grande miseria, stabilì un altro sacramento con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo.

  A003000018 

 Questa è la grande facoltà data da Dio ai suoi Apostoli e a' loro successori nell'amministrazione dei sacramenti.

  A003000021 

 Dio dice nel Vangelo che dal frutto si conosce la bontà dell'albero; così dal miglioramento della tua vita apparirà la bontà o la nullità delle tue confessioni: Ex fructibus eorum cognoscetis eos.

  A003000029 

 Pertanto quando noi andiamo a fare la comunione, riceviamo il medesimo Gesù Cristo in corpo, sangue, anima e divinità, cioè vero Dio e vero uomo, vivo come è in cielo.

  A003000031 

 Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue egli abita in me ed io in lui; imperocchè la mia carne è un vero cibo, e il mio sangue una vera bevanda.» Chi mai potrebbe resistere a questi amorevoli inviti del divin Salvatore? Per corrispondere a questi inviti i cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio, ed ogni giorno si accostavano alla santa comunione.

  A003000032 

 S. Agostino dice così; se ogni giorno domandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni, e comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A003000039 

 Questa chiesa da Dio stabilita doveva in ogni tempo e in ogni luogo ricevere tutti coloro che avessero voluto rifuggiarsi nel suo materno seno; ed essere perciò in ogni tempo visibile ed accessibile a tutti.

  A003000039 

 Questo regno spirituale fondato da Gesù Cristo è la sua Chiesa, ovvero la congregazione dei fedeli cristiani di tutto il mondo, che professano la dottrina di Gesù Cristo sotto la condotta de' legittimi pastori, e specialmente del Romano Pontefice che n'è il capo da Dio stabilito.

  A003000045 

 Ora osserva che bel ordine regna nella Chiesa: noi semplici fedeli siamo uniti al parroco, il parroco ci unisce al vescovo, il vescovo ci unisce al Papa, il Papa ci unisce a Dio.

  A003000046 

 Quello poi che desidero che tu ritenga bene a mente è questo: siccome non vi è che un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, così non vi è che una sola vera Chiesa, fuori di cui niuno può salvarsi.

  A003000048 

 Rallegrati pure in cuor tuo, e sii riconoscente a Dio, perchè ti ha creati in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza; ma intanto ricordati di preger sempre per tanti altri che non hanno la fortuna di essere in grembo alla Chiesa cattolica, i quali perciò sono fuori della strada che conduce al cielo; prega {72 [26]} per loro, affinchè il Signore si degni di aprire ad essi gli occhi, e si convertano, ed abbraccino anche la nostra santa religione.

  A003000050 

 Procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli.

  A003000050 

 Questa è la vera ed unica maniera di mostrare la tua gratitudine a Dio per averti creata nella sua Chiesa.

  A003000055 

 Una parola, un gesto, uno scherzo bastano a cambiare il cuore, a guastano; bastano a far sì che un'anima, la quale prima era figliuola di Dio, diventi preda infelice del demonio.

  A003000057 

 Quelli adunque che si trovano in una scuola o in una bottega, o negozio, o in qualche altro luogo in cui {82 [30]} si parli male, ecco come devono regolarsi: se quelle persone che parlano male sono inferiori, essi devono riprenderle rigorosamente; se poi sono persone a cui non convenga fare rimproveri, essi fuggano se è loro possibile; e se non è possibile di fuggire, stiano fermi a non prender parte nè con parole, nè con sorriso; anzi col loro cuore si rivolgano a Dio con qualche giaculatoria, onde il Signore li aiuti a non cadere in peccato.

  A003000062 

 Intanto tu, o Lina, avendo ricevuto da Dio la lingua, non ti avvenga mai di dire alcuna cosa che possa offenderlo, ma bensì procura di impiegarla sempre per lodarlo e ringraziarlo.

  A003000072 

 Quante vergini devono la preservazione di tale stato alla protezione di lei! quanti conforti agli afflitti! quante passioni combattute! quanti martiri fortificati! quante insidie del demonio superate! S. Bernardo dopo avere enumerato una lunga serie di favori che Maria tuttodì ottiene a' suoi divoti, finisce con dire che tutto il bene che ci viene da Dio, ci viene col mezzo di Maria: Totum nos Deus habere voluit per {87 [35]} Mariam.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000057 

 Un padre di famiglia, amorosissimo verso i suoi figli, vedendo che dimenticavano i loro doveri, che disprezzavano la legge loro imposta da Dio, che diventavano ingrati, si risolvette di castigarli severamente.

  A004000058 

 Dio è irritato per la moltiplicità dei peccati, e perchè è quasi sconosciuto e dimenticato.

  A004000058 

 Gli uomini hanno un tempo solo per commettere peccati; ma Dio è eterno, e castiga i peccatori.

  A004000058 

 Noi siamo tutti suoi figli; nè io nè voi 1'abbiamo amato come avremmo dovuto; non abbiamo {26 [426]} adempito, come conveniva, i suoi comandamenti: ora Dio ci castiga.

  A004000058 

 Un gran numero dei nostri fratelli soldati muoiono, famiglie e città intere son ridotte alla miseria; e se non ci rivolgiamo a Dio, non è finito.

  A004000058 

 «Voi mi avete capito, cara madre e cari abitanti di Corps: questo Padre di famiglia è Dio.

  A004000059 

 Alcuni pregano, domandano a {27 [427]} Dio il trionfo di noi Francesi.

  A004000059 

 No, non è questo che vuole il buon Dio: vuole la conversione dei francesi.

  A004000059 

 «Bisogna 1 o che la Francia riconosca che in questa guerra vi è unicamente la mano di Dio; 2° che si umilii e chiegga colla mente e col cuore perdono de'suoi peccati; che prometta sinceramente di servire Dio colla mente e col cuore, e di obbedire ai suoi comandamenti senza rispetto umano.

  A004000060 

 Penso e spero, che attualmente tanto più dovete fare delle belle processioni per la salvezza della Francia; cioè perchè la Francia ritorni a Dio, perchè Dio non aspetta che questo per ritirare la verga, di cui si serve per flagellare il suo popolo ribelle.

  A004000060 

 Preghiamo dunque molto, {28 [428]} sì, preghiamo; fate le vostre processioni, come le faceste nel 1846 e 47: credete che Dio ascolta sempre le preghiere sincere dei cuori umili.

  A004000060 

 «Mi ricordo, cara madre e carissimi abitanti, del mio caro paese, mi ricordo, quelle divote processioni, che facevate sul sacro monte della Salette, perchè la collera di Dio non colpisse il vostro paese! La S. Vergine ascoltò le vostre fervide preci, le vostre penitenze e tutto quanto faceste per amor di Dio.

  A004000061 

 Ma non voglio spaventarvi; abbiate fiducia in Dio, che ci ama infinitamente più dì quello che noi possiamo amarlo.

  A004000061 

 Preghiamo, preghiamo, e la buona, la divina, la tenera Vergine Maria sarà sempre con noi: la preghiera disarma la collera di Dio; la preghiera è la chiave del Paradiso.

  A004000061 

 «Ricordiamoci che siam creati per amare e servire Dio, e che fuori di questo non vi ha vera felicità.

  A004000062 

 E per la misericordia di Dio voi sarete felici, e farete una buona e santa morte, che desidero a tutti mettendovi tutti sotto la protezione dell'augusta Vergine Maria.

  A004000062 

 Infine mantenetevi in pace, amatevi come fratelli, promettendo a Dio di osservare i suoi comandamenti e di osservarli davvero.

  A004000062 

 «Preghiamo pei nostri poveri soldati, preghiamo per tante madri desolate {29 [429]} per la perdita dei loro figliuoli, consacriamo noi stessi alla nostra buona Madre celeste: preghiamo per questi ciechi, che non vedono che è la mano di Dio, che ora percuote la Francia.

  A004000101 

 Fu quel di per tutto il Santuario d'Oropa un giorno di festa, di cantici, di lode e ringraziamenti a Dio ed alla Vergine, non saziandosi i fedeli di cercare della Vittoria onde coi loro occhi vederla a camminare e rivolgendo nel tempo stesso a lei ed alle suore mille interrogazioni.

  A004000105 

 Uniamoci pertanto tutti a rendere le più vive grazie all'Altissimo, e prendiamo da tal fatto opportuno argomento {47 [447]} onde celebrare la prossima solennità con più d'entusiasmo, ravvivando nel nostro cuore la pietà e la fiducia nella gran Donna d'Oropa, la s. Madre di Dio, per cui mezzo l'Unigenito suo figliuolo e Redentor nostro si compiace ognora di compiere le più splendide maraviglie della sua misericordiosa onnipotenza.

  A004000108 

 Il nostro Dio Sacramentato portavasi sotto baldachino dal padre Giuseppe da Iesi Minore Osservante.

  A004000110 

 Ma quale non fu il loro stupore quando furono assicurati dai cristiani che veramente il padre Giuseppe non avea portato alcun Bambino ma lo stesso Uomo Dio vero, vivo e nascosto sotto le specie del pane! Si accrebbe poi al sommo la loro maraviglia quando si seppe da tutti, che nello stesso giorno di quella apparizione di Gesù Bambino, le cavallette si erano allontanate dai confini del loro territorio e che più non si videro.

  A004000115 

 Malgrado questi ed altre prodigiose chiamate divine alcuni turchi non sapevano risolversi ad una sincera conversione, ma spaventevoli visioni punirono la loro ingratitudine verso un Dio che in modi cotanto prodigiosi manifestava la sua bontà.

  A004000136 

 In questi tempi, è forza di proclamarlo, Dio vuole con molti eccelsi favori glorificare l'augusta sua Geninitrice invocata col titolo di AUSILIATRICE.

  A004000137 

 Il fatto che avvenne a me stessa è prova luminosa di quanto asserisco, liricamente adunque per dar gloria a Dio e dar vivo segno di gratitudine a Maria aiuto dei cristiani, testifico che nell'anno 1867 fui assalita da terribile mal d'occhi.

  A004000139 

 Essa parlava così per la grande fiducia che aveva nell'aiuto di Colei che tutto può presso Dio.

  A004000146 

 «Ti servirai degli occhi soltanto a vantaggio dell'anima, e non mai ad offendere Dio?.

  A004000152 

 «Dà gloria a Dio ed alla beata Vergine, e nomina l'oggetto che tengo tra mano.

  A004000161 

 O mio Dio! La s. Vergine m'ha fatta la grazia.

  A004000163 

 Allora io, la zia, colla maestra Artero empiendo la sacrestia di esclamazioni e di giaculatorie, senza più nulla dire a quelli che erano presenti, senza nemmeno ringraziare Dio del segnalato favore ricevuto, ce ne siamo partiti in fretta quasi deliranti per contentezza; io camminava avanti colla faccia scoperta, le due altre dietro.

  A004000166 

 Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo fatto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinchè tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito.

  A004000169 

 12 ), era Nostro desiderio sin dallo scorso settembre parteciparvi un prodigioso avvenimento, con cui Dio volle ancora una volta illustrare il famoso santuario del nostro s. Patriarca in Soriano di Calabria.

  A004000169 

 «Memori delle divine parole, con cui lo Spirito Santo ci avvisa, che le {78 [478]} opere di Dio hanno a promulgarsi, perchè rendongli onore ( Tob.

  A004000175 

 «A noi non è lecito investigare i giudizi di Dio, che solo dobbiamo umilmente adorare, ed è perciò che non possiamo sentenziare sull'intenzione de'suoi altissimi fini che sono a'mortali impenetrabili: quis cognovit sensum Domini, aut quis Consiliarius {83 [483]} eius fuit? Tuttavia sappiamo che tutte le vie del Signore sono misericordia e verità: universae viae Domini, misericordia et veritas: e quindi le luttuose circostanze del tempo in cui è accaduto quel prodigio ci permettono di legittimamente supporre, che Iddio abbia voluto dar questo segno per avvisarci, che i peccati del mondo hanno ricolmo il calice dell'ira sua, e per animarci a raddoppiare di fervore a fine di disarmare la sua vendicatrice giustizia.

  A004000180 

 Fra gli ameni e strepitosi fatti che si raccontano a gloria di Dio e ad onore di Maria Ausiliatrice, avvene uno succeduto nella persona di certa Castello Maria di Villastellone.

  A004000180 

 Priva affatto di speranza negli aiuti umanismi sono rivolta al Cielo, alla gran Madre di Dio, che nel nostro paese aveva già concessi straordinarii favori.


don bosco-arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione.html
  A008000001 

 S. S. Papa Pio IX, cui nulla sfuggi di quanto potè tornare a maggior gloria di Dio o a decoro della nostra santa cattolica religione, volendo ognor più promuovere fra fedeli cristiani il canto delle Laudi Sacre in onore di Dio, della B. Vergine e dei santi, con decreto 7 Aprile 1858 concedeva i seguenti favori spirituali.

  A008000009 

 Faccia Dio che tutti coloro, i quali cantano queste lodi sopra la terra, possano un giorno ripeterle in modo assai più glorioso con Gesù e Maria nella gloria dei beati in Cielo.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000007 

 Altrove è chiamata stella di Giacobbe, bella come la luna, eletta come il sole, iride di pace, pupilla dell'occhio di Dio, aurora portatrice di consolazioni, Vergine e Madre e Genitrice del suo Signore.

  A009000007 

 Difatto questa gran Donna è simboleggiata nell'albero della vita, che esisteva nel paradiso terrestre; nell'arca di Noè, che salva dall'universale diluvio gli adoratori del vero Dio; nella scala di Giacobbe, che si solleva fino al cielo; nel roveto di Mosè, che arde e non si consuma, e che allude a Maria vergine dopo il parto; nell'arca dell'alleanza; nella torre di Davide, che difende da ogni assalto; nella rosa di Gerico; nella fontana sigillata; nell'orto ben coltivato e custodito di Salomone; è figurata in un {6 [344]} acquedotto di benedizione: nel vello di Gedeone.

  A009000007 

 Questi simboli ed espressioni, che la Chiesa applica a Maria, fanno manifesti i disegni provvidenziali di Dio, che voleva farcela conoscere prima della sua nascita, come la primogenita fra tutte le creature, la più eccellente protettrice, aiuto e sostegno, anzi riparatrice dei mali, cui soggiacque il genere umano.

  A009000008 

 {7 [345]} Gesù, Dio immenso, diventa figliuolo di Maria.

  A009000026 

 Quel santo Pontefice, egli pure persuaso che la gloria di quel tronfo fosse tutta dovuta alla grande Madre di Dio, e desideroso di perpetuare la memoria del benefìzio ordinò che la festa del ss. Nome di Maria, già da qualche tempo praticata in alcuni paesi, fosse per l'avvenire celebrata in tutta la Chiesa nella domenica che si trova fra l'ottava della sua Natività.

  A009000043 

 Accompagnava poi la caritatevole oblazione con queste parole: Questa tenue offerta abbia più potenti e generosi oblatori, che cooperino a promuovere le glorie dell'augusta Madre di Dio in terra, e così accrescasi il numero di quelli che un giorno le andranno a fare gloriosa corona in cielo.

  A009000052 

 Imperocchè, sebbene non abbiamo noi potuto trovarci presenti a quel giocondo spettacolo, tuttavia l'industria tua ci fece quasi avere sotto agli occhi la fronte esterna della Chiesa, per le medaglie che ci mandasti egregiamente cesellate, e contemplare la stessa immagine della Madre di Dio.

  A009000052 

 «Noi abbiamo provata quasi la medesima gioia che tu e gli imitatori del tuo zelo avete provato, quando ci fu {29 [367]} dato di conoscere che era stato condotto a termine in cotesta nobilissima città, e che era già stato a Dio consacrato il nuovo tempio dedicato al nome della beatissima Vergine Aiuto dei Cristiani.

  A009000058 

 Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. mo Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del Cielo, {32 [370]}.

  A009000073 

 Visto il memoriale a noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta per i fedeli dell'uno e dell'altro sesso all'altare {37 [375]}maggiore della predetta Chiesa la pia società che avrà nome di Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, in modo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa.

  A009000087 

 Il nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote torinese, ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, d'instituire colla licenza dell'Ordinario nella chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una pia società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'augusto Sacramento.

  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000090 

 Inoltre ai medesimi soci i quali almeno di cuore pentiti adempieranno le sopradette opere di pietà in ciascun giorno di novene o tridui che solennemente in detta chiesa si soglion fare in onore della Madre di Dio concediamo sette anni d'Indulgenza ed altrettante quarantene: ogniqualvolta poi interverranno al divoto esercizio che con licenza dell'Ordinario {45 [383]} ogni mattina si celebra in dettachiesa e parimente di cuore pentiti, reciteranno le consuete preghiere per la concordia fra i principi cristiani, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione di s. Madre Chiesa, concediamo cento giorni di Indulgenza.

  A009000091 

 Le quali e singole Indulgenze, perdono dei peccati e remissioni di pene, misericordiosamente concediamo nel Signore che per modo di suffragio si possano anche applicare alle anime dei fedeli cristiani che a Dio congiunte in carità passarono da questa vita.

  A009000108 

 Ogni anno nel primo giorno non impedito dopo la festa, di Maria Ausiliatrice si canta una Messa da Requiem con altri particolari suffragi per le anime dei Confratelli defunti in generale e particolarmente per coloro che fossero stati da Dio chiamati alla vita eterna nel corso di quell'anno.

  A009000117 

 Gloriosa Vergine Maria, Regina del cielo e della terra, in cui dopo Dio ho posto tutta la mia confidenza, mi getto umilmente ai vostri piedi, come {55 [393]} l'ultimo de' vostri servi, per consacrarmi al vostro servizio in questa pia Associazione eretta sotto la Vostra Protezione, e prometto con tutto il mio cuore di praticare tutte le cose che le regole di essa prescrivono colla maggior possibile divozione

  A009000119 

 Signor mio Gesù Cristo, vero Dio, e vero uomo, figliuolo unico di Dio e della santa Vergine, io vi riconosco, e vi adoro come mio primo principio ed ultimo fine.

  A009000121 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A009000129 

 Dio sia benedetto.

  A009000131 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A009000134 

 Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima.

  A009000231 

 Dio vi salvi, augustissima Regina di pace, Madre di Dio, per il sacratissimo Cuore del vostro Figlio Gesù, principe della pace, fate sì che l'ira {78 [416]} di lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A009000235 

 Dio vi salvi, piena di grazia, il Signore è con voi, e la grazia vostra {79 [417]} sia con me, benedetta siete fra le donne, e benedetta sia s. Anna vostra madre, dalla quale siete nata, o Vergine Maria, senza macchia e peccato; e poi da voi è nato Gesù Cristo Figliuolo di Dio vivo.

  A009000241 

 Sia fatta, lodata, ed in eterno esaltata la giustissima, altissima, ed amabilissima volontà di Dio in tutte le cose.

  A009000246 

 Date, o Signore, la pace ai nostri giorni, perchè non vi è altri che per noi combatta se non voi, nostro Dio.

  A009000249 

 Signore, mio Dio, da cui vengono a noi i santi desiderii, i retti consigli, e le giuste operazioni: date ai vostri servi quella pace, che non può dare il mondo, acciocchè i nostri cuori siano tutti dediti ai vostri comandamenti, e tolto il timor dei nemici, i nostri giorni siano per vostra protezione quieti e tranquilli.

  A009000260 

 Per comprendere ciò che voglia dire Indulgenza è bene che riteniamo come il peccato produca due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al Paradiso.

  A009000260 

 Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent'anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio.

  A009000261 

 Le Indulgenze adunque sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A009000261 

 Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi coi loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l'opportunità de' tempi, e secondo i bisogni de' fedeli cristiani.

  A009000262 

 Ora il sommo Pontefice, rappresentante di Gesù Cristo in terra, Capo della grande società cristiana, senza dubbio ha diritto di far grazia, di commutare, di rimettere in tutto o in parte le pene incorse pel peccato, in favore di quelli, che di cuore fanno ritorno a Dio.

  A009000264 

 Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinchè pregassero il Vescovo o gli scrivessero un biglietto, supplicandolo a volergli usare Indulgenza in vista de' patimenti dei martiri e così concedergli pace con Dio e colla Chiesa

  A009000270 

 «La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa; di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa e se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del Cristiano, come è provato dall'autorità de' Concilii.

  A009000271 

 Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli Cristiani, nel concedere celesti tesori che non diminuiscono, nè diminuiranno mai, tuttochè {91 [429]} se ne spandano, come un Immenso oceano che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune obbligazioni per l'acquisto delle medesime.

  A009000272 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio.

  A009000272 

 Lucrandosi questa Indulgenza, si torna ad essere d'innanzi a Dio, come eravamo quando siamo stati battezzati: a segno che, se uno morisse dopo aver lucrato questa Indulgenza, {92 [430]} andrebbe al Paradiso senza toccare le pene del Purgatorio.

  A009000273 

 Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio per grave colpa è reo di pena eterna, certamente non è, nè può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A009000273 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun Cristiano, il quale desideri di acquistar Indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A009000274 

 E ciò per preparare il nostro cuore ad accogliere quei favori straordinarii, che la misericordia di Dio ci tiene preparati.

  A009000275 

 Il sommo Pontefice Clemente VI per eccitare tutti i Cristiani all'acquisto della plenaria Indulgenza del Giubileo diceva: «Gesù Cristo, colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro, non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, ed a' suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beate Madre di Dio e di tutti gli eletti».

  A009000278 

 Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della santa Comunione, {94 [432]} religiosamente visiteranno la chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, nella festa titolare della medesima chiesa o in uno dei nove giorni precedenti da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000004 

 Moltiplicate così le braccia si spera di estendere la cultura a più vasta e copiosa messe, e riportare quindi maggior frutto a gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

  A010000029 

 Quando un confratello divenisse ammalato, se ne dia tosto avviso al superiore, affinché siano a Dio innalzate particolari preghiere per lui.

  A010000034 

 Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza di queste regole pei molti vantaggi che ognuno si può procacciare, per togliere tuttavia ogni dubbio di coscienza si dichiara che l'osservanza delle medesime non obbliga sotto pena di colpa né mortale né veniale, se non in quelle cose, che fossero in questo senso comandate o proibite dai precetti di Dio e di santa Madre Chiesa.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000002 

 La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendoci un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esserci che una sola vera Chiesa.

  A011000002 

 Santa, perchè deve essere fondata e governata da Dio, fonte di ogni santità, insegnare cose sante per condurre gli uomini alla santità ed alla salvezza eterna.

  A011000004 

 2° E Santa per la santità del suo capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa.

  A011000009 

 2° Non sono sante, perchè rigettano tutti od in parte i Sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A011000012 

 1° Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura e inalterabile, quale fu da Dio fondata, senzachè abbia ad altri mossa la minima persecuzione.

  A011000022 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non {28 [190]} può avere Dio per padre.

  A011000023 

 Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall' unità di Gesù Cristo.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000004 

 I giovani che santificavano la domenica all'Oratorio erano circa 600, e D. Bosco procurava ogni allettamento perchè si innamorassero del servizio di Dio.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000007 

 Ma se giudichiamo questa perdita nel conspetto della fede noi abbiamo ragionevole motivo di cangiare l'affanno in consolazione, perciocchè se abbiamo perduto un uomo che ci beneficava sopra la terra, abbiamo ferma fiducia d'aver acquistato un protettore presso Dio in Cielo.

  A013000008 

 Difatto se noi diamo un'occhiata sopra la vita del Sacerdote Caffasso, sopra l'innocenza de' suoi costumi, sopra lo zelo per la gloria di Dio e per la saluto delle anime, sopra la tua fede, speranza, carità, umiltà e penitenza; noi dobbiamo conchiudere che a tante virtù sia stato compartito un gran premio, e che egli morendo non abbia fatto altro che abbandonare questi vita mortale piena di miserie, per volare al possesso della beata eternità.

  A013000009 

 Fortunati adunque coloro che poterono godere della carita di Don Caffasso quando {10 [360]} era sopra la terra, ma assai più fortunati essi e quelli tutti che ora lo riconoscono protettore presso Dio in Cielo.

  A013000012 

 Accade a molti giovanetti che per lo sfortunato incontro di perversi compagni, o per la trascuratezza dei genitori e spesso ancora per la loro indole infedele alla buona educazione, dalla più tenera età diventano preda infelice del vizio, perdendo così l'inestimabile tesoro dell'innocenza prima di averne conosciuto il pregio e divenendo schiavi di Satanasso senza nemmeno aver potuto gustare le dolcezze dei figliuoli di Dio.

  A013000014 

 Quel fanciullo sarà modello di virtù nelle scuole, quello che i maestri proporranno come esempio di diligenza ai condiscepoli; sarà lo specchio di divozione, egli dovrà guidare tanti discoli sul cammino della virtù, confermare tanti buoni nella via del bene; egli sarà il padre dei poveri, la delizia dei genitori; egli sarà colui che in breve giungerà a tal grado di virtù da non conoscere più alcuna strada se non quella che conduce alla Chiesa ed alla scuola; egli sarà colui che dopo aver passato quindici anni nello studio e nella virtù risolve di darsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico; lavorare unicamente per la gloria di Dio; egli sarà colui che un giorno divenuto maestro del clero somministrerà molti degni ministri alla Chiesa e guadagnerà molte anime al Cielo.

  A013000020 

 Egli si pose a ridere, e conchiuse con queste memorande parole, che furono come il programma delle azioni di tutta la sua vita: colui che abbraccia lo stato ecclesiastico si vende al Signore; e di quanto avvi nel mondo, nulla deve più stargli a cuore se non quello che può tornare a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

  A013000023 

 Ma chi sei tu, io dimando a me stesso, che pretendi esporre le maravigliose gesta di questo eroe? Non sai che le più belle azioni di lui sono soltanto note a Dio? e non sai che le più dotte penne dovrebbero scrivere grossi volumi per parlare degnamente delle cose che son note al mondo? Lo sa: e vi assicuro che mi trovo come ragazzo che per fare un mazzetto di fiori entra in un giardino e lo trova in ogni angolo pieno di fiori così belli e svariati che rimane confuso e non sa che farsi.

  A013000024 

 Il suo zelo, la sua facilità nell'esporre la parola di Dio; il buon successo delle sue prediche lo facevano cercare da tutte parti {18 [368]} per dettar tridui, novene, esercizi spirituali e missioni al popolo di varii paesi.

  A013000038 

 Questo fatto, che scelgo tra migliaia di tal genere, sia che si voglia chiamare miracolo della grazia di Dio, sia che si voglia dire miracolo della carità di Don Caffasso è forza di conoscere in esso l'intervento della mano del Signore

  A013000042 

 Per vita privata intendo particolarmente l'esercizio delle virtù praticate nelle private sue occupazioni familiari, quelle cose che per lo più appaiono dappoco agli occhi del mondo, ma che forse sono le più meritorie davanti a Dio.

  A013000046 

 Qui i suoi alunni succhiavano come latte la bella maniera di vivere in società; di trattare col mondo senza farsi schiavo del mondo; e {27 [377]} diventar veri sacerdoti forniti delle necessarie virtù per formare ministri capaci di dare a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio.

  A013000063 

 Egli stesso aveva per detto familiare e spesso lo andava ripetendo specialmente nelle conferenze morali: fortunato quel prete che consuma la sua vita pel bene delle anime, fortunatissimo colui che muore lavorando per la gloria di Dio; egli avrà certamente una grande ricompensa da quel Supremo Padrone per cui lavora.

  A013000064 

 Ora colle stesse vostre parole diremo noi: fortunato voi, o Don Caffasso, che avete consumata l'intera vostra vita nel promuovere la gloria di Dio e la salvezza delle anime; voi fortunatissimo che terminaste la vostra vita in mezzo alle fatiche del sacro ministero.

  A013000065 

 Si crede con fondamente che egli abbia {35 [385]} ricevuto da Dio speciale rivelazione del giorno e dell'ora di sua morte, e ne diede non dubbi segni a quelli che negli ultimi giorni ebbero la bella fortuna di potergli parlare.

  A013000070 

 A chi gli domandava se stava meglio, se aveva riposato bene, rispondeva sempre: come Dio vuole.

  A013000071 

 Tutto è aggiustato per me nel mondo; una cosa sola mi rimane ad aggiustare con Dio; ed è che nella sua grande misericordia voglia darmi presto il Paradiso.

  A013000073 

 Da ciò potei convincermi che desiderava d'essere solo a fine di potersi più liberamente trattenere coi suo Dio.

  A013000074 

 Eziandio quando la malattia gli minacciava la vita; nella stessa agonia amava di essere solo; anzi non dava segno di gradimento neppure quando gli erano suggerite giaculatorie, quasi che tali preghiere gl'interrompessero gli ordinari colloqui che egli certamente aveva con Dio.

  A013000074 

 Una persona di grave autorità e che frequentò D. Caffasso nel corso della vita, lo visitò più volte nel corso della malattia, dopo averne esaminato attentamente il contegno, quanto diceva e faceva, proferì questo franco giudizio: {40 [390]} Egli, D. Caffasso, non ha bisogno dei nostri suggerimenti; egli è in diretta comunicazione con Dio, egli si trattiene in familiari colloquii colla madre del Salvatore, col suo Angelo Custode e con San Giuseppe.

  A013000076 

 Vi dirò soltanto che confrontando la malattia e la morte del Sacerdote Caffasso con quella di S. Carlo Borromeo, di San Francesco di Sales, di S. Filippo Neri e di altri gran santi, parmi di poter asserire essere egualmente preziosa agli occhi di Dio.

  A013000079 

 Ma siccome Iddio Santissimo e purissimo trova macchie negli Angeli stessi; così noi adempiendo un dovere di gratitudine e di amicizia offriamo a Dio qualche preghiera, qualche comunione, qualche limosina, qualche opera di carità in suffragio dell'anima del compianto nostro benefattore.

  A013000079 

 Noi speriamo fondatamente che dopo una morte cosi preziosa agli occhi di Dio l'animi di D. Caffasso abbia nemmeno toccato le pene del Purgatorio, e sia immantinente volata al Paradiso.

  A013000081 

 Dio vuole che la grande vostra umiltà sia esaltata, e voi siate coronato di gloria in cielo.

  A013000081 

 Ma Dio vuole altrimenti.

  A013000083 

 Dio è tua mercede; tu sei in lui; e con lui e presso di lui godrai ogni bene in eterno.

  A013000083 

 Infine la vostra memoria durerà tra di noi, perchè la carità che aveste per noi in terra ci assicura che voi siate nostro protettore presso Dio, ora che siete glorioso in cielo.

  A013000083 

 Vivi adunque in eterno con Dio.

  A013000084 

 Il popolo {46 [396]} con questo slancio di reverenza veniva a dire: è morto il sacerdote secondo il cuore di Dio, e mostrava il credito di santo in che teneva il Defunto.

  A013000094 

 E chi non ravvicinò in tai momenti quella augusta cerimonia a quell'altra della chiesa primitiva; in cui sulla tomba del martire offrivasi a Dio il sacrifizio della religion d'amore, nel mentre stesso che una ferma credenza.

  A013000096 

 E se mai fu vero che la voce del popolo sia la voce di Dio, mi piace crederlo questa volta, io cui il popolo, senza voler prevenire i giudizi della chiesa, nello slancio dell'affetto chiamò Santo il Defunto, vide nei funerali maestosi i primi onori e secondo l'espressione adoperata da qualche persona non corriva nelle parole e nell' apprezziazion delle cose i primi vespri di un' altra solennità, e non si acconciò ad appellar altrimenti questa funebre pompa che col nome di festa.

  A013000096 

 Le prescritte esequie vennero a metter fine a quella solenne funzione, la quale per essere stata indirizzata ad un amico di Dio lascia luogo a sperare grandi benedizioni solite a coronare il funerale dei santi, benedizioni tanto più ad aspettarsi, perchè nei disegni della Divina Provvidenza è disposto, {56 [406]} e la storia lo attesta, che sia accettata la immolazion spontanea, che fa il giusto di sè, per lo scampo dai più tremendi castighi minacciati a' rei; e in ciò sia benedetta la premura de buoni che cercano di onorar la memoria dei diletti del Signore.

  A013000096 

 Questa è la voce del sacerdote e del laico, del ricco e del povero, dell'afflitto e del carcerato, dell'anima condotta alla perfezione e del peccatore riconciliato con Dio.

  A013000097 

 Però il finir della funzione, uscir di quella chiesa non equivalse a smettere {57 [407]} la ricordanza di ciò che si era là dentro passato, e l'anima al lasciar quel luogo santo sperimentava vivo rincrescimento che troppo presto si fosse involato quel mattino, troppo presto si fosse cessato dall'attestare in faccia al mondo la riconoscenza del cuore all'uomo di Dio.

  A013000101 

 Sì, o Signori, D. Caffasso è ancora con noi; è vero che l'anima sua riposa già beata con Dio; ma egli vive, parla, conversa con noi.

  A013000104 

 Volevate che le vostre opere fossero nascoste, per fuggire la gloria e gli applausi mondani; permettete nondimeno che in quest'oggi io faccia dolce violenza alla vostra volontà, {66 [416]} permettete che almeno le principali vostre azioni siano pubblicate; ciò noi facciamo, non per vostra lode, poichè voi aborrite ogni lode mondana, ma per onorare Iddio ne' suoi servi fedeli, per onorare quel Dio per la cui gloria impiegaste le vostre sollecitudini, le vostre sostanze, tutta la vostra vita mortale.

  A013000105 

 Più l'uomo si perfeziona in questa celeste virtù, più s'innalza verso Dio; e quando è giunto alla pratica compirita dì essa, egli è un perfetto cristiano, è un modello di santità.

  A013000106 

 Egli va ad ascoltare la parola di Dio, di poi va ripetendola a' suoi compagni ed amici.

  A013000106 

 Lavora, ma le sue fatiche sono miste con giaculatorie, con atti di pazienza, con offerte continue del suo cuore a Dio.

  A013000106 

 Ogni parola, ogni pensiero, ogni opera dalla più tenera età sino all'ultimo istante di vita fu un continuo e non mai interrotto esercizio di carità; cioè una costante pratica de' suoi {67 [417]} doveri verso Dio, verso gli uomini, verso se stesso.

  A013000109 

 Ma non solo, o Dio, io voglio essere tutto vostro, ma voglio farmi santo, e siccome non so se lunga o breve sarà la mia vita, così, o mio Dio, vi protesto che voglio farmi santo e presto santo.

  A013000109 

 Sì, o mio Dio, voi siete la mia eredità, la mia delizia, la vita del mio cuore in eterno: Deus vita cordis mei et pars mea, Deus in aeternum (Salm.

  A013000111 

 Lo scopo di questo convitto è di ammaestrare i novelli sacerdoti nelle materie pratiche del sacro ministero, particolarmente in ciò che riguarda all'amministrazione {73 [423]} del sacramento della penitenza ed alla predicazione della parola di Dio.

  A013000112 

 Dio provvido glielo mandò.

  A013000112 

 Guala non ravvisa piu che il padre, dell'anima sua, un fedele interprete de' divini voleri; e il Guala dal canto suo ripone la sua compiacenza nel suo figliuolo spirituale, in lui trova un vero alunno, un sacerdote fatto secondo il cuore di Dio.

  A013000114 

 Egli conobbe che, lasciando a tutti una certa libertà di opinione, e raccomandando di praticare verso gli altri quella carità e quell'opinione che ciascuno desiderava fosse usata a se stesso, potevasi con vantaggio promuovere il bene delle anime e la gloria di Dio.

  A013000118 

 Il suo zelo, il desiderio di guadagnare anime a Dio, l'avrebbero trasportato a predicare, dettare tridui, spirituali esercizi in tutte le parti del mondo, siccome ne era ad ogni momento richiesto.

  A013000121 

 Che cosa poi dirò de' sacri ministri e de' paroci che per mancanza di mezzi dovevano interrompere opere utili per la gloria di Dio e pel bene delle anime, a cui D. Caffasso venne in soccorso? Tutte queste opere si compierono e tuttora esistono a gloria di nostra santa religione che infonde e inspira così nobili e sublimi sentimenti nel cuore di chi a fondo la conosce e fedelmente la pratica.

  A013000123 

 Don Caffasso è tra di loro... ma ohimè! Che sente? qua si maledice, là si rissa; colassù si parla osceno; colaggiù si vomitano orribili bestemmie contro a Dio, contro alla B. V. e contro ai santi.

  A013000123 

 Egli alza gli occhi al cielo, fa un sacrifizio a Dio di se stesso, si pone sotto la protezione di Maria SS., che è sicuro rifugio dei peccatori.

  A013000125 

 Sia che fosse virtù, sia che fossero doni speciali dati da Dio, per certo D. Caf-fasso fu un eroe per guadagnare al cielo codesti infelici.

  A013000126 

 Egli stesso consolavasi in cuor suo, {84 [434]} e a maggior gloria di Dio andava co' suoi amici dicendo che de' condannati in questa capitale ed altrove da lui assistiti negli ultimi momenti, neppur uno fosse morto senza che avesse lasciato fondata speranza di eterna salvezza.

  A013000127 

 Egli aveva il dono di cangiare la disperazione in viva speranza ed infiammato amor di Dio; eppsrciò avvenendo che taluno volesse darsi in preda alla disperazione ed anche uccidersi, dopo aver parlato col santo sacerdote era tutto gioia e solo desiderava di consegnare la vita in mano ai carnefici per farne offerta a Dio in penitenza de' suoi peccati.

  A013000129 

 O se è così, ripigliò l'altro, io muoio volentieri; sia pure questa vita sacrificata a Dio in penitenza delle mie {86 [436]} colpe; e così fa.

  A013000130 

 Fossero giusti o peccatori, parlando con D. Caffasso, ognuno sentivasi nascere od accrescere in cuore l'amore di Dio, il desiderio del Paradiso.

  A013000138 

 Fattagli una questione, comprendevala al solo annunziarla, quindi alzato un istante il suo cuore a Dio rispondeva con prontezza e giustezza tale, che una lunga riflessione non avrebbe fatto pronunziare miglior giudicio.

  A013000138 

 Il secondo segreto è la lunga pratica degli affari congiunta ad una grande confidenza in Dio.

  A013000143 

 Nel leggere la vita dei santi, le cui azioni virtuose formano i fasti della Chiesa, avete voi in essi trovato un complesso di azioni così diverse, svariate, ma radunate, praticate da un uomo solo? Io non so quale sia per essere la vostra risposta; dal canto mio posso dirvi che ho trovato molti che risplendettero in modo eroico chi in questa, chi in quell'altra virtù, {96 [446]} ma credo che sia cosa veramente rara trovare chi abbia unito cella stessa persona tanta sapienza, tanta pratica delle cose umane, tanta prudenza, fortezza, temperanza, tanto zelo per le cose che tendono a promuovere la gloria di Dio, e la salute delle anime, quanti noi ravvisiamo nella persona del sacerdote Caffasso.

  A013000147 

 O Paradiso, città santa del mio Dio, e patria mia fortunata, oh quanto io ti sospiro! O giorno felice! quando io giungerò a te? Paradiso mio, mio caro Paradiso: Deh! vieni presto a consolare le brame di un misero cuore che ti sospira!.

  A013000148 

 Mio Dio, io accetto quel genere di morte che a voi piacerà con tutti quegli affanni con tutte quelle pene e quei dolori che giusta il vostro beneplacito l'accompagneranno.

  A013000155 

 Qui ometto molte cose dette o praticate nel corso della malattia; quali sono il desiderio di rimaner solo per vie meglio trattenersi col suo Dio; ometto le affettuose giaculatorie, che di quando in quando innalzava a Dio, alla SS. Vergine e ad altri Santi, ometto anche le sante disposizioni con cui ricevette gli ultimi sacramenti, l'olio santo, la benedizione papale; le benedizioni date da lui a varii amici e specialmente a' suoi convittori; queste cose tutte sono talmente commoventi, che fecero spargere lacrime a quelli che vi si trovarono presenti, lacrime che noi forse dovremmo rinnovare se i fatti venissero colle debite circostanze separatamente uno per uno raccontati.

  A013000156 

 Mentre voi, o D. Caffasso, vi trattenete a discorrere con Dio, mentre vi si leggono le preghiere dell'agonia e del profìciscere, noi discorreremo un momento di voi medesimo.

  A013000156 

 Ricevuta l'ostia santa dimanda di essere solo per conversare alcuni momenti col suo Dio e con Maria.

  A013000157 

 Egli desiderava d'impiegare le sue sostanze a maggior gloria di Dio, e così fece, nel corso della vita non ha speso un soldo per soddisfare un suo gusto, per pigliarsi un divertimento.

  A013000157 

 Mirate, o Signori, quell'uomo agonizzante, e poi ditemi se la sua morte non è quella del giusto, morte che noi chiamiamo veramente preziosa nel cospetto di Dio? Chi teme il Signore nella vita, troverà bene all'ultima ora, e nel giorno che egli morrà sarà benedetto.

  A013000161 

 Dio lo esaudisce con tredici giorni di penosa malattia, in cui soffre oppressione di stomaco; a stento può parlare, e intanto conserva l'uso di sua ragione e di tutti i suoi sensi fino all'ultimo respiro, per offerire al Signore i suoi dolori e meritarsi più bella corona di gloria in cielo.

  A013000162 

 D. Caffasso pregò e chiese più volte alla gran Madre di Dio di morire in giorno dalla Chiesa a Lei dedicato.

  A013000164 

 Va pure, o degno ministro di Dio vivente; G. C. già parla per te al suo celeste padre, e dice: io voglio, o padre, che qui accanto a me sia pure questo mio ministro fedele: volo, Pater, ut ubi ego sum, illic sit et minister meus.

  A013000165 

 Adoriamo, Signori, i decreti di Dio, che ci privò di un tanto padre delle anime nostre; ma in mezzo alle lacrime ed ai sospiri ringraziamo la divina bontà che abbia sublimato un nostro amico a tanta gloria in cielo.

  A013000166 

 verso il prossimo, nell'amore verso Dio.

  A013000173 

 Tale fu la scelta che solennemente io feci in quel giorno sempre mai memorando della mia ordinazione: oh! giorno felice, giorno mille volte benedetto, in cui mi toccò sì bella sorte! Tengansi pure gli amanti di questo mondo i loro beni, siano pur grandi quanto essi vogliono; a me, si a me basta il mio Dio.

  A013000173 

 Voi solo voglio che siate adesso e per sempre il Dio del mio cuore, il mio tutto.

  A013000174 

 Questa è la protesta, che con tutto l'ardore del mio cuore vi presento quest'oggi, o mio Gesù, e che intendo di rinnovarvi ad ogni sguardo, ad ogni mio sospiro {122 [472]} verso di Voi, ed allora principalmente quando mi troverò in pericolo di offendervi, mio Dio, di violarvi questa mia fede.

  A013000176 

 Accettate, o mio Gesù, una misera offerta, sì, ma presentata da sì pure, da sì sante mani, ed accettatela come pegno del mio attaccamento verso di Voi, nascondetela dentro le vostre piaghe, sigillatela col vostro sangue, e fate che questa sia sempre, e l'ultima mia volontà, principalmente in quel punto, in cui partendo da questo mondo me ne andrò a Voi appunto per rendervi conto delle mie promesse e dei tanti anni del mio sacerdozio, affinchè nel tempo e nell'eternità abbiate sempre ad essere il mio Dio, la mia porzione, la mia eredità.

  A013000178 

 Ecco nelle vostre mani, Dio mio, quanto ho a questo mondo; la mia vita, la mia sanità, i miei beni, il mio onore, in una parola tutto me stesso; non guardale al mio comodo, alla mia superbia, alla delicatezza mia, lasciate pure che se ne risenta, e Voi disponete da buon padre, come più richiede a gloria vostra ed il vantaggio dell'anima mia; ma sopratutto a Voi consacro la mia volontà, con Voi, o Signore, non voglio avere volontà alcuna; la volontà vostra voglio che sia la mia.

  A013000178 

 O Dio mio, per quei giorni che mi lascierete su questa terra, io voglio lavorare, voglio con tutto me stesso adoperarmi pel servizio vostro.

  A013000178 

 Parlate, o Signore, ma parlate in modo che io vi intenda, sicchè possa dire d'ogni mia azione: questa è quella, che vuol Dio da me.

  A013000180 

 Oh! che torto, Dio mio, per voi, che danno sarebbe per me: oh! che sarei sciocco, se gettassi così al vento i miei sudori.

  A013000180 

 Ora Gesù mio, vi protesto che nient' altro voglio cercar d'or in avanti che il vostro gusto, il vostro piacere; via da me, via ogni altro fine, che, non siale Voi, mio Dio.

  A013000182 

 Ricordatevi, Dio, mio che sono {126 [476]} l'immagine vostra, opera delle vostre mani, il prezzo del vostro sangue.

  A013000188 

 Cangiatemi, Dio mio, questa mente, mutatemi questo cuore e rendetelo quale si confaccia ad un vero vostro ministro.

  A013000188 

 Questo invito, che già faceste nel corso di vostra vita mortale, lo rinnovate continuamente da quel tabernacolo, e lo rinnovate in quest'oggi a me: Disce a me, fili, quia mitis sum et humilis corde; eh! che scuola, mio Dio, che lezione! È questa la mia confusione, il mio spavento; Voi così umile, io cosi altero e superbo, Voi così sprezzante gli applausi dì questo mondo, ed io ne sono così ansioso, Voi così paziente e tollerante ne' disprezzi, ed io così sensibile ed intollerante.

  A013000193 

 O Signore, vi si fanno tante offese ai nostri giorni, si oltraggia cotanto il vostro onore, ed io avrò cuore di starmene tranquillo e quieto? no, mio Dio, sarebbe questo un torto troppo grande alla bontà vostra, allo stato mio.

  A013000203 

 O Paradiso, città santa del mio Dio, e patria mia fortunata, oh! quanto ti sospiro, oh! felice quel giorno, che metterà {141 [491]} fine a tante croci, a tanti guai, a tanti pericoli di questo mondo, o Paradiso mio, Paradiso mio caro, deh! vieni presto, e consola le brame d'un misero cuor, che ti sospira.

  A013000204 

 A questo aggiungo quel poco, che sarà in piacer vostro, mio Dio, che io soffra in questa vita mortale, gli affanni, i dolori, le controversie d'ogni genere che accompagneranno questo mio pellegrinaggio, e per questo principalmente accetto la mia morte con tutte quelle circostanze, che giusta la volontà vostra l'accompagneranno.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000002 

 Quando si venne alla scelta dello stato, non rimase in dubbio, egli voleva consecrarsi a Dio; per allora nello stato ecclesiastico, e poi a Dio piacendo ad uno stato più perfetto in un ordine religioso.

  A014000004 

 Più volte fu visto conturbato perchè trovava difficoltà nel guadagnare certi cuori, che egli desiderava convertire a Dio.

  A014000011 

 Riconoscendo in questa disposizione la volontà, di Dio, pieno il cuore di rassegnazione, ed animato dal desiderio di lavorare senza riposo a benefizio della gioventù, se ne partiva da Lanzo nel mese di Ottobre 4878.

  A014000011 

 Sul principio ne fu come sbigottito, poi umiliato perchè {7 [11]} i suoi superiori avessero destinato lui a reggere, mentre si trovava così bene nell'ubbidire alle disposizioni di chi èra messo da Dio a comandargli.

  A014000013 

 Disse allora: Sia fatta la s. volontà di Dio! Se Don Bosco prega per me, troverò misericordia al tribunale del Signore.

  A014000013 

 Intanto si risvegliò la malattia che molte volte aveva già minacciato i suoi giorni, ed il buon Sacerdote aspettava con rassegnazione il compimento della {8 [12]} volontà di Dio.

  A014000017 

 Col crescere negli anni il nostro Antonio andò ognor crescendo nel timor di Dio, nella pietà, nella modestia, nell'esercizio della preghiera, nella divozione a Gesù Sacramentato, a Maria SS., a S. Giuseppe, all'Angelo Custode ed alle anime del Purgatorio, nella frequenza alla chiesa ed ai SS. Sacramenti, e in tutte quelle opere che dimostrano un'anima timorata del Signore.

  A014000023 

 Ed in vero da lungo tempo egli maturava nel suo cuore il disegno di intraprendere gli studi latini per potere poi un giorno salire l'altare, ministro del gran Dio dell'universo.

  A014000025 

 Non atti di grande apparenza, non singolarità ammirevoli e discorsi che lo facessero dai compagni tenere quale anima prediletta da Dio.

  A014000044 

 Fatta la preghiera ei soleva dire ai compagni; chi sa che non siavi al Purgatorio qualche anima a cui non manchi che questo suffragio per salire al Cielo, e chi sa che quest'anima non sia già lassù a godere della vista di Dio, e ad intercedere per noi? {21 [25]} Col suo pensiero al Paradiso egli ri si avvicinava più presto che niuno se lo aspettasse.

  A014000049 

 E fu fortuna che si trovasse in mezzo de' suoi confratelli; che un Sacerdote accorso in fretta fu in tempo a parlargli di Gesù e di Maria, e sebben soltanto a segni, potè ancora riceverne la Confessione, e colla Sacramentale assoluzione dargli quell'estremo conforto che arrecano al moribondo le ultime parole del ministro di Dio.

  A014000052 

 I suoi genitori, persone agiate e d'ottimi costumi, gli instillarono per tempo l'amore alla virtù, e Dio benedisse alle loro sollecitudini facendolo crescere docile, rispettoso, dedito allo studio, alla fatica e ben portato per la pietà.

  A014000063 

 Raddoppiando le preghiere per avere da Dio lume e coraggio, con maggiore accuratezza e fervore si lavava nelle acque di penitenza, e si nutriva del pane dei forti, cosicchè condotto dalla grazia del Signore e rinvigorito dal consiglio del suo Direttore (cui tutta aveva aperta l'anima sua) nel giorno 13 Settembre {26 [30]} 1878 ebbe la consolazione di emettere i voti perpetui, che lo avvinsero alla cara Congregazione dei Salesiani.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000001 

 Nell'anno 1881, il Signore ha voluto chiamare a sè non pochi dei nostri confratelli sia ecclesiastici, sia laici coadiutori; ed io ho da comunicarvi alcuni cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A015000008 

 Modello del buon cristiano da proporsi ad esempio de' suoi compagni, si può dire ch'egli abbia riunite in se medesimo le qualità de' buoni servi di Dio tanto nelle opere manuali, quanto nella vita di religiosa pietà.

  A015000023 

 Una gran perdita ha fatto la Congregazione Salesiana nella dipartita pel cielo del sacerdote D. Stefano Albano, che rassegnato e tranquillo rendeva l'anima a Dio fra le braccia di D. Bosco, nel giorno 28 Giugno del 1881.

  A015000034 

 Questa sua tenerezza amorosa per Gesù e Maria crebbe a dismisura nel suo cuore quando arrivato al sacerdozio potè colle sue mani offrire a Dio nella messa quella Vittima immacolata.

  A015000035 

 Qui abbiamo potuto ammirare la sua pazienza e rassegnazione ai voleri di Dio.

  A015000044 

 Ma prima di passar alle virtù da lui esercitate nell'ultima sua dolorosa malattia, è bene seguirlo nell'esercizio de' suoi doveri come salesiano e ministro di Dio.

  A015000045 

 Abilitatosi all'esercizio del ministero della Penitenza tutto vi si consacrò, passando le lunghe ore in confessare, nulla curando i propri incomodi, e solo mirando a guadagnar anime a Dio.

  A015000047 

 Umile come era si sentì dapprima assai sconfortato ed oppresso; senonchè sempre pronto a far la volontà dei Superiori, vi si adattò fiduciosamente pensando, che nulla da sè, ma tutto unicamente da Dio doveva aspettarsi l'esito della riescita.

  A015000048 

 Se vi si aggiunge lo spirito di mortificazione e di penitenza che dirigeva tutte le sue azioni a non guardare in se stesso che la vittima del dovere, ad immolarsi per la gloria di Dio ed a provvedere a tutti i bisogni della casa a lui affidata, si comprenderà facilmente quanto molti replicati sacrifici abbiano potuto contribuire al sacrifizio della sua vita.

  A015000056 

 Prima di morire ebbe la consolazione di avere l'assistenza d'un suo Superiore e di essere stato visitato dallo stesso D. Bosco, che partito da Torino, venne a confortarlo a Cremona d'un ultimo abbraccio; visita assai preziosa, che valse a prepararlo al sacrificio della vita che già tutta era stata consecrata al nostro buon Dio.

  A015000058 

 In questo tempo mentre io leggeva le belle preci pei moribondi, egli non cessò un istante dal pregare, dal raccomandarsi a Dio, al Sacro Cuore di Gesù, a Maria Ausiliatrice ed a S. Giuseppe.

  A015000065 

 Benedisse a Gesù che ve lo aveva chiamato, benedisse a Maria che ve lo aveva condotto, benedisse al momento che vi si aggregò, benedisse ai buoni esempi ricevuti dai confratelli, benedisse a tutti, e pregando per tutti si faceva animo al pensiero che presto tutti si sarebbero riuniti a lodar Dio nel bel paradiso.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000002 

 Forse che ebbero più grazie da Dio? Ma Iddio si è protestato che le sue grazie le dà a chi prega e le dà con misura piena, abbondante, superaffluenter.

  A016000003 

 Anche impariamo a rassegnarci facilmente quando vediamo qualcuno dei nostri confratelli chiamato da Dio all'eternità, specialmente quando fosse, come molte volte avviene, dei migliori: pensiamo che il Signore ce li toglie dalla vita corporea per darceli quali esemplari in terra perchè conoscendo meglio le loro virtù, che essi vivendo, per umiltà tenevano celate, ci servano a guida del nostro operare; e per darceli ancora protettori in cielo nei difficili tempi e nelle difficili prove per cui passa la nostra Congregazione.

  A016000005 

 Noi non esitiamo ad asserire che il chierico Giovanni Arata, decesso in Lanzo il giorno 3 Febbraio 1878, fu uno di questi modelli mandati da Dio nei nostri collegi e nella nostra Congregazione perchè, santificando sè, servisse di buon esempio agli altri.

  A016000018 

 Quando veniva sua madre a visitarlo in San Pier d'Arena, sempre le raccomandava d'aver molta cura dei suoi fratelli e sorelle, perchè crescessero nel timor di Dio, e non avessero la disgrazia di perder l'innocenza trattando con cattivi compagni.

  A016000020 

 La virtù caratteristica esercitata da lui in S. Pier d'Arena, e che lo accompagnò fino all'ultimo de' suoi dì, dopo l'amor di Dio, fu l'amor del prossimo.

  A016000027 

 Gli sprezzatori poi allora furono perdonati; ma sta scritto che chi deride il buono perchè buono, sarà severamente punito da Dio; e questi cominciarono ad essere puniti severamente su questa terra; poichè presi più volte in fallo per altre mancanze, furono cacciati ignominiosamente dal collegio, nè furono più in grado di proseguire gli studi intrapresi; e certo se al tutto non pensano a convertirsi, saranno ben più rigorosamente castigati dal Giudice Eterno, che tanto severamente punisce i falli degli uomini quando essi non vogliono pentirsene ed emendarsene.

  A016000037 

 Nemanco si lamentava o del troppo freddo d'inverno o del troppo caldo d'estate: prendeva le cose come accadevano e ne rendeva gloria a Dio.

  A016000038 

 Qualora gli fosse avvenuto di vedere qualche disordine a cui non poteva mettere rimedio, specialmente quando si trattava d'impedire l'offesa di Dio, subito si recava dai Superiori a tenerli avvisati, acciocchè il disordine non avesse a ripetersi; e questo seppe fare sempre con tal delicatezza, da non compromettere mai alcuno.

  A016000043 

 Sapeva che in queste cose la voce del proprio confessore era da tener siccome voce di Dio.

  A016000046 

 Se ti tornerà grave l'osservanza di queste virtù, ricordati che ne hai promesso l'osservanza a Dio, al quale spiacciono le promesse vane e stolte.

  A016000048 

 In quel punto mi troverò solo avanti a Dio.

  A016000050 

 Chi non ammira l'assennatezza che è riposta in questi sentimenti? Non paiono essi piuttosto di un uomo consumato nella meditazione e pieno di esperienza, che di un giovinetto uscito pur ora dalle classi ginnasiali? Non ti par egli di trovare in lui adempiuto quanto lo Spirito Santo promette nel salmo 118 che cioè, il giovane il quale scruta la legge di Dio resta illuminato e riceve molta intelligenza? Declaratio sermonum tuorum illuminat et intellectum dat parvulis?.

  A016000051 

 Tanto può la virtù in un giovane, o meglio tanta è la forza della preghiera di un'anima eletta; poichè essa arriva a far dolce violenza al cuor di Dio, ed ottiene tosto anche le cose più difficili ed ardue!.

  A016000052 

 La notizia della sua accettazione lo colmò di gioia, poichè questo dava compimento al suo vivissimo desiderio di consacrarsi a Dio in una Congregazione religiosa.

  A016000053 

 Consiste la vita religiosa nel seguire per quanto più si può perfettamente G. C. Egli deve essere il modello da seguirsi e specialmente nella povertà volontaria, nella castità perfetta, e nell'ubbidienza esatta sia alle regole come ai superiori, mettendo in pratica i mezzi che a questo ci possono condurre; e tutto ciò con umiltà di spirito, e con piena mortificazione e rassegnazione ai voleri di Dio.

  A016000055 

 Era sempre non solo parco, ma molto mortificato nei cibi; e tutte le preghiere, le giaculatorie, gli atti della presenza di Dio, i digiuni, le Comunioni, le visite a Gesù Sacramentato erano dirette a poter ottenere dal Signore la grazia di conservare questa virtù.

  A016000060 

 » Poveretto! Eppure altri pensieri fuori della gloria di Dio e della salvezza delle anime non aveva! Qui, per non essere soverchiamente prolisso, mi limiterò di riportare quanto fu scritto dal suo direttore sul suo conto al Superiore generale D. Bosco, nella relazione che regolarmente {33 [41]} deve farsi di ciascun ascritto.

  A016000062 

 Infervorato dalle molte preghiere e slanci d'amore che in questi esercizi fece, e confermato dai santi proponimenti, qual altro piccolo Mosè risplendente la faccia dall'aureola dell'infiammata carità, discendeva dal monte dove era asceso per vincolarsi con Dio e si preparava a quei {35 [43]} lavori che la sua età ed i suoi studii comportavano.

  A016000063 

 Egli accettò volontieri quest'incarico, sebbene si reputasse incapace a tanto ufficio; poichè, posta la sua fiducia in Dio, si teneva come sicuro che Egli, il quale gli aveva dato l'incarico, l'avrebbe anche aiutato a disimpegnarlo.

  A016000063 

 In questo modo, anche lavorando per la gloria di Dio, avrebbe potuto terminare i suoi studii di filosofia.

  A016000064 

 Sua prima cura fu d'informarsi bene dal Superiore in che consistesse il suo ufficio, offerendosi volonteroso a far tutto che sarebbe stato di maggior gloria di Dio e di bene per gli artigiani.

  A016000067 

 Conservossi costante nel nostro Giovanni la bramosia di lavorare alla maggior gloria di Dio; nè mai avvenne che venendogli offerto nuovo incarico, se le forze sue il permettevano, il rifiutasse: chè anzi preveniva il desiderio dei Superiori, ed accoravasi quando per riguardi alla sua persona glielo si negava.

  A016000070 

 Ci dice lo Spirito Santo che è irresistibile al trono di Dio la preghiera unita alla penitenza.

  A016000082 

 Ebbe genitori pii, che conservarono nella loro famiglia come preziosa eredità il santo timor di Dio.

  A016000083 

 Ebbe contrarietà a superare per corrispondervi; ma sapendo egli assai bene che, inimici hominis sunt domestici ejus, nell'affare della scelta dello stato non altre voci ascoltò che quella di Dio e del suo direttore di spirito.

  A016000085 

 Infine, confortato di quanto poteva concedergli nostra Santa Religione, circondato dai Confratelli della casa, il dì 8 Giugno 1883 rese {51 [59]} la sua bell'anima a Dio lasciandoci tutti addolorati.

  A016000099 

 Il santo timor di Dio è la base della cristiana educazione, ed ella glielo seppe infondere molto bene.

  A016000100 

 Ebbe per maestro il coadiutore parrocchiale, sacerdote fatto secondo il cuor di Dio, che alla santità di vita univa una certa soavità di fare coi fanciulli, che tutti se li traeva a sè e con rara facilità istruiva ed educava.

  A016000104 

 Ma come? e quando? Il buon coadiutore gli fece riprendere gli studii nelle ore libere dal lavoro, e finalmente, piacendo a Dio, lo avviò al nostro Oratorio di Torino.

  A016000105 

 Caro Oratorio, quante anime elette, quante anime preziose al cospetto di Dio vennero già fra le tue sacre mura! Il mondo certi misteri di grazia li spregia perchè non li conosce.

  A016000105 

 Oh buon Dio! quel giorno in cui non ci manderete più di queste anime segnerà il tempo di abbandono per noi.

  A016000116 

 Quel sacro tempio, in cui aveva ricevuto il S. Battesimo, la Cresima, la prima Comunione, oggi aprivasi riccamente addobbato per riceverlo al Sacro Altare qual novello ministro di Dio.

  A016000122 

 Lo interrogò sulla malattia, lo animò alla fiducia in Dio, gli disse parole tanto affettuose ed efficaci che lo lasciò consolatissimo.

  A016000126 

 Entrato finalmente in agonia spirava poco dopo la sua bell'anima in Dio, verso le ore 7 ½ di quel giorno medesimo, 15 di Febraio dell'anno 1884 nell'età di anni 31.

  A016000128 

 Il portare con Gesù la Croce del dispregio, dell'umiltà, dell'ubbidienza, della rassegnazione, dell'abnegazione di noi medesimi e da tutto ciò che sente di carnale e di mondano, quanto non costa alla nostra natura corrotta ed attaccata alle cose caduche di quaggiù! Non è da porsi in dubbio: difficile è il cammino che conduce al Paradiso; ma forse che per questo dovremo disperarne? L'Apostolo ci fa avvertiti che se nulla possiamo per noi medesimi, tutto potremo coll'aiuto e colla grazia di Dio: omnia possum in eo qui me confortat.

  A016000129 

 Ancor fanciulletto ebbe la disgrazia di perdere entrambi i genitori in brevi giorni; mala protezione di Dio sopra di lui non tardò a manifestarsi in modo peculiare.

  A016000132 

 Intanto volgeva al termine anche il ginnasio; e trattandosi della scelta dello stato, cosa altrettanto difficile quanto importante, egli vi pensò seriamente e credette opportuno di non pigliar alcuna deliberazione prima d'essersi consigliato con Dio nei santi spirituali esercizi.

  A016000138 

 Un confratello di Marsiglia, dando la notizia della sua morte scriveva: « Fauda è volato al cielo ad accrescere il numero de' Santi; alle 6 e mezzo pomeridiane rendeva la sua bell'anima a Dio coi dolci nomi di Gesù e di Maria sul labbro e nel cuore; è sabato, giorno consacrato alla Vergine; è il 1° Novembre festa d'Ognissanti: è l'antivigilia del giorno consacrato alla ricordanza dei defunti.

  A016000139 

 Ben presto fu ammesso alla prima Comunione e Dio solo sa quante grazie in lui trasfuse in quel fortunato giorno.

  A016000141 

 Finiti gli studii rettorici, dopo alcuni giorni di esercizi spirituali fatti in S. Benigno, dopo mature riflessioni, e dopo d'essersi consultato diligentemente col direttore dell'anima sua, conoscendo essere volontà di Dio che si rendesse religioso, egli con grande slancio assecondò la voce del Signore, sia per potere più perfettamente servire a Dio, sia per mettersi di più fuori dei pericoli e per avere maggiori mezzi di conservarsi nel bene.

  A016000143 

 Con gli aiuti abbondanti che vengono dal buon Dio in premiò dell'esercizio di tanta divozione {73 [81]} egli fece un progresso tale nella virtù che ben presto si potè considerare provetto nella vita religiosa e fece stupire di sè compagni e Superiori.

  A016000144 

 Continuando in questo progresso arrivò al termine del suo anno di prova e potè con giubilo immenso consacrarsi tutto a Dio ed accrescere con questa nuova grazia i suoi sforzi per l'avanzamento nella via della perfezione.

  A016000146 

 Ecco che quando le cose degli studi cominciavano a migliorare, Dio, soddisfatto di questa prova ben superata, glie ne mandò un'altra {74 [82]} anche più grave.

  A016000149 

 Sperando quindi conforto dall'aria nativa, dietro insistenza della madre e del medico, lo si lasciò andare ed egli edificò tutto il paese nativo colle sue virtù; ma disgraziatamente per la sanità questa andata a casa non gli giovò; poichè vissuto pressochè sempre nello stesso stato per circa un mese dovette, indebolito com' era, porsi a letto e dopo poco tempo, munito di tutti i conforti di nostra S. Religione, mandava l'anima sua a Dio.

  A016000150 

 La famiglia Salesiana avrà un santo di più in paradiso ad implorare le divine misericordie e tutti un protettore che chiamerà la clemenza di Dio sopra di noi.

  A016000152 

 Esso fu un vero esemplare che il buon Dio volle mandare specialmente per i chierici della nostra Pia Società.

  A016000154 

 Fin da fanciullo si mostrò fornito di tante virtù e diede a vedere tanto abborrimento al peccato che può dirsi crescesse gigante avanti a Dio.

  A016000156 

 - Quando poi ancor meglio potè capire il benefizio grande che fu per lui l'esser venuto nelle case {81 [89]} di D. Bosco, allora tutto gongolava di gioia e Dio e Maria SS. sanno quanti ringraziamenti loro rese per tale grazia.

  A016000156 

 La madre sentiva bensì grave il lasciar partire un sì caro figlio, ma vinse in lei il desiderio di vederlo crescere buono e timorato di Dio: anche al figlio rincresceva l'abbandonare il grembo di così buona mamma accanto a cui avea sempre vissuto; ma lo fece partire, non solo rassegnato ma anche esultante, il desiderio che fin d'allora era in lui prepotente della scienza, e più ancora quello di poter frequentare con comodo le cose di pietà.

  A016000156 

 Pare che questo avvenimento fosse permesso da Dio anche per far conoscere alla buona mamma il pericolo che correva il suo Francesco se continuava a frequentare le scuole pubbliche, ed a lui medesimo quanto sia fallace il mondo e con quante insidie trami a danno della povera gioventù.

  A016000163 

 Avuto notizia che era stato accettato, oh quanto giubilo, oh quanti ringraziamenti al Signore! Solo il buon Dio lo sa! Più volte palesò anche ai compagni la grande grazia {87 [95]} che teneva di aver ricevuta da Dio in tale occasione, e per questo pensiero si fu che non mai si permise la pia piccola trascuranza nei doveri suoi in tutto il tempo che rimase tra noi sia come ascritto sia come professo, e soleva dire che temeva sempre di dover dopo morte dar conto a Dio di qualche mancanza dopo una grazia così segnalata che Dio gli aveva fatto nel chiamarlo allo stato religioso.

  A016000163 

 Recatosi, dietro consiglio di D. Bosco, a S. Benigno Canavese, dove avevano luogo gli Esercizi Spirituali passò giorni di paradiso nel sacro ritiro; ed alla fine, conoscendo questa essere volontà di Dio e partito più vantaggioso per l'anima sua, chiese di far parte egli pure della pia nostra società di S. Francesco di Sales.

  A016000167 

 La grande allegrezza che aveva in cuore in quei giorni non poteva a meno di trasparirgli al di fuori ed in tale circostanza tutto promise a Dio di fare per la sua maggior gloria, e con tali buoni pensieri cominciò il secondo anno di filosofia, perseverando nella santa vita dell'anno antecedente e dandosi a tutt'uomo allo studio sì sacro che profano mirando sempre ad abilitarsi per poter poi un giorno riuscir utile a molte anime.

  A016000167 

 Quando poi li ebbe emessi, contento e grato a Dio del compimento della grande grazia, che da molto tempo chiamava al Signore, non rifiniva di ringraziarne la Madonna, per cui intercessione diceva d'averla ottenuta.

  A016000170 

 Non esito nel dire queste parole; poichè son persuaso che sia volato subito in paradiso e non credo azzardato il dire che se qualcuno di voi abbisogna di qualche grazia si raccomandi pure a questo compagno; poichè come i santi tutti hanno special cura dei loro divoti, così esso che vede meglio che altri le vostre necessità, le vostre circostanze, per voi specialmente che lo amaste sempre e gli avete anche resi dei servizi non mancherà di ottenerle dal buon Dio ai piedi del cui trono già sono persuaso che sia prostrato.

  A016000174 

 Ed oh! quale ineffabile commozione non destò in tutti gli astanti quel suo atteggiamento più che umano, quell'angelica disposizione con cui ricevette l'ultima volta nel suo petto il Dio del suo cuore, quel Gesù che avea {96 [104]} formato l'oggetto costante de' suoi desiderii, de' suoi sospiri! Ma un timore m'aveva poco prima per un istante angustiato.

  A016000174 

 Mi guardò egli, sorridendo alla mia domanda e con cenni e con quel poco che ancora aveva di voce mi assicurò che non solamente avea nulla che su tal punto lo inquietasse, ma che non sentiva omai più da assai tempo neppur tentazioni di tal genere; essere quindi colla grazia di Dio perfettamente tranquillo in tutto e per tutto.

  A016000174 

 Quanto soffrissi a questo doloroso annunzio, Dio solo lo sa.

  A016000179 

 E mentre ci rattristiamo non poco della perdita del caro estinto, consoliamoci, anzi godiamo nella dolce speranza, direi quasi nella certezza che egli ha già raggiunto la sorte dei giusti, e che è ito a godere in eterno quel Dio che con tanta fedeltà ed amore servì su questa terra.

  A016000180 

 Ah triste pensiero! poichè finì i suoi giorni in una età così verde, in quel che tutto intorno gli sorridea, lontano dal suo paese diletto, senza il conforto della cara e desolata genitrice di cui formava con l'esemplarità della vita la più grande consolazione; senza vedere i suoi cari fratelli e le dilette sorelle che egli amava cotanto ci sentiamo {100 [108]} presi da sì acerbo dolore che non possiamo a meno di non rompere nelle più amare lagrime e pieni di angoscia esclamare: Ahi morte, morte! perchè hai tolto alla Chiesa così belle speranze? Perchè alla dolente famiglia la sua consolazione? Perchè a noi il nostro modello? Ora però a che valgono questi lamenti se è stata questa la volontà di un Dio a cui il solo pensier di resistere è grave offesa? Tutto che egli opera è per il nostro meglio: sì: Iddio nella sua infinita sapienza ha voluto togliere dai pericoli, inganni e lusinghe di un mondo traditore l'ornatissimo giovanetto Francesco Zappelli, lo ha chiamato a sè per meritamente retribuirlo delle sue virtù.

  A016000182 

 E a noi che stretti d'intorno al tuo feretro, deploriamo la tua perdita, ottieni da Dio conforto e pace.

  A016000184 

 Quello che io soffrissi in quei giorni Dio solo lo sa.

  A016000187 

 Io stesso coll'aiuto di Dio condurrò a suo tempo il Gentile Giulio a pregare sulla tomba di lui e a ringraziarlo dell'insigne favore ottenuto.

  A016000192 

 Essendosi dopo poco tempo aperta in S. Benigno Canavese una casa apposita per aiutar negli studii i giovani adulti che ancor volessero consacrarsi a Dio nella carriera ecclesiastica, egli, troncato ogni desiderio dei guadagni terreni che ben poteva sperare dall'arte sua, domandò ed ottenne d'esservi accettato, e se la Chiesa, diceva, nel Vigliocco perdette un buon chierico, io voglio prepararmi ed entrare nel chiericato e tenere il posto suo.

  A016000195 

 I suoi benefattori e parenti l'avrebbero voluto sicuramente in seminario; ma, virtuosi come erano, non vollero fargli gravi difficoltà e sebbene lo incoraggiassero per quella via, finivano sempre con dirgli, che essi ad ogni modo non volevano opporsi alla volontà di Dio, quando egli conoscesse chiaramente quale essa fosse.

  A016000196 

 Il suo desiderio per le missioni però era perfettamente regolato poichè diceva: partire o non partire questo deve lasciarsi nelle mani dei Superiori; sono essi che ci debbono comunicare la volontà di Dio; se la vita nostra non sarà consumata in America od in Africa ma bensì in Europa, questo è lo stesso; l'importante si è che sia consumata per il Signore.

  A016000196 

 L'osservanza delle regole diventò sempre più esemplare; lo spirito di sacrifizio crebbe tanto che desiderava e chiamava al Signore che gli mandasse pur da patire che egli patirebbe volentieri qualunque cosa, purchè con questo si potesse ottenere la maggior gloria di Dio ed il vantaggio delle anime.

  A016000197 

 L'ultimo di gennaio 1884, venuto ammalato il nostro caro padre e fondator D. Bosco e proponendosi ciascuno preghiere e sacrifizi speciali per ottener da Dio la grazia della sua guarigione, Gamerro offerì coraggiosamente la sua vita stessa a Dio con umile e sincera domanda al Signore d'essere esaudito.

  A016000221 

 Cari confratelli: la conclusione che per ora dobbiamo trarre da questa biografia si è di ammirare la bontà di Dio il quale volle in questo caso farci toccar con mano, direi, la verità di quel detto: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum ejus » Gamerro fece proprio la morte del santo, e come è bella la morte di chi muore nel Signore! Non un momento d'agonia, non un angustia: non, quasi direi, un combattimento; parlava della morte come d'andare ad un festino, la mente ed il cuore insieme cogli occhi fissi al cielo.

  A016000229 

 Verso il fine del ginnasio, più che mai fermamente si decise di darsi a Dio nella Congregazione Salesiana.

  A016000233 

 Finito l'anno di prova fece la solenne consacrazione di tutto sè stesso a Dio.

  A016000234 

 In quell'anno il suo amore verso del SS. Sacramento crebbe smisuratamente; non solo faceva la santa Comunione ogni mattina, non solo prima d'incominciare qualunque {123 [131]} ricreazione andava, come usano molti buoni giovani nelle nostre case, a fare una visita a Gesù in Sacramento, ed a Maria SS., ma, o sia per mortificare sempre più nel giuoco la sua volontà, o sia per il grande amore che aveva acquistato verso Dio, spesse volte avveniva che troncasse la ricreazione per recarsi a pregare alcun poco in cappella.

  A016000239 

 Non volle dire di più, ma in tutto il giorno che seguì i suoi discorsi furono solamente della bontà di Dio, della Vergine, dei Santi e delle feste del Paradiso; interrogato che desiderasse mangiare, ripeteva sempre essere meglio non curarsi di quelle cose, ma pensare al cielo.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000001 

 Nell'anno 1882, il Signore ha voluto chiamare a sè alcuni dei nostri confratelli; ed io ho da comunicarvi brevi cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A017000013 

 Nelle ore del maggior pericolo, quando il quartiere di Borgo Dora, anzi l'intiera Torino stava come nelle angoscio dell'agonia, aspettando forse l'ultima sua rovina, il Conte lungi dal fuggire volle recarsi in sul luogo, e là in mezzo allo scompiglio ed al terrore consigliava, aiutava, trasportava feriti, dimostrandosi così, per amor del suo Dio, ben degno nipote di quei tanti suoi Maggiori, che da prodi avevano esposta sui {8 [122]} campi di battaglia la propria vita a difesa della Patria e della Religione.

  A017000018 

 - Il so, rispose il nobile uomo, ma so pure che molti vissero e vivono senza tanti agi e delicatezze, e spero che coll'aiuto di Dio potrò vivere ancor io.

  A017000018 

 - Questo ultimo riflesso di D. Bosco fece un gran colpo sull'animo del Conte, il quale si fermò un istante, e poi con accento commosso rispose: - E vero che non sono più giovane, ed è questo che mi cagiona un grande rammarico, il dover dare cioè a Dio gli ultimi avanzi della mia vita.

  A017000024 

 La desolata madre venuta dinanzi a D. Bosco e seduta sopra un sofà la figliuoletta, gli raccontò il caso doloroso, e disse che non le rimaneva più alcuna speranza, fuorchè nella misericordia di Dio e nella potente intercessione della Beata Vergine, implorando ad un tempo la sua benedizione.

  A017000025 

 - Quella vista e queste parole produssero una commozione indescrivibile: tutti attorniarono la fanciulla, e chi piangeva, chi pregava, chi esclamava: Oh gran Dio! Oh Maria! Oh che miracolo! Oh! fortunata figliuola! Lo stesso D. Bosco {16 [130]} era così impressionato, che ne tremava da capo a piedi.

  A017000029 

 - Facciamo dunque così, conchiuse Don Bosco; Lei non badi tanto alle difficoltà quanto agli aiuti di Dio, che non le lascierà mancare; provi almeno qualche settimana la nuova vita, che intende di abbracciare; e intanto preghiamo ambidue.

  A017000029 

 - Mi scusi, sig. Conte, ma Lei ha detto e ripetuto più volte che da molto tempo sentivasi mosso ad abbandonare il mondo; per meglio conoscere la volontà di Dio ha pregato, ha fatto pregare, ha domandato consiglio a parecchie persone, che la esortarono a tirare innanzi; finalmente per cacciare via ogni dubbio ha posto per condizione ed ottenne di vedere una guarigione, {20 [134]} che Lei stessa giudicò miracolosa.

  A017000029 

 Le osservo poi che tutti i principii sono penosi; che molte volte il demonio movendo la fantasia c'ingrandisce le difficoltà, per atterrirci e farci retrocedere dalla via del bene; e che se Dio l'ha chiamata, come io credo, a questo stato, saprà darle gli aiuti che saranno necessarii.

  A017000032 

 A suo tempo e con ammirabile fervore di spirito egli emetteva poscia i sacri voti di povertà, di castità ed obbedienza, legandosi all'amore e al servizio di Dio con nodo indissolubile.

  A017000034 

 A questo riguardo soleva raccontare che, stando un giorno per deliberare se dovesse acconsentire alla proposta di un nuovo matrimonio molto conveniente, egli si portò al Santuario della Consolata in Torino, e tra le altre cose disse alla SS. Vergine: - Se non entra nelle viste di Dio che io contragga nuovi legami col mondo, fate, o Maria, che si rompano le trattative di questo matrimonio, e che la fidanzata trovi un altro partito.

  A017000036 

 Tra le altre ivi si leggevano queste parole: « A maggior gloria di Dio e ad edificazione dei Cattolici, ci sembra giunto il momento opportuno di annunziare un prezioso acquisto, che ha fatto il nostro clero nella persona del Conte Carlo Cays di Giletta e di Casellette.

  A017000039 

 - Giacchè non posso far nulla di buono a pro della Chiesa e delle anime, andava dicendo con grande umiltà, bisogna almeno che io celebri la santa Messa per dare la dovuta gloria a Dio, ed implorare le sue misericordie sopra di me e sopra dei giusti e dei peccatori.

  A017000040 

 Sapendo il molto lavoro che avevano in quei paesi, e quanto si affaticassero per guadagnare anime a Dio, egli fu udito a dire più volte: - Se avessi 20 anni di meno volerei di buon grado ancor io in loro soccorso; ma a 66 anni è giuocoforza che mi contenti di essere Missionario col desiderio.

  A017000046 

 Al vedere il gentiluomo, presso che settuagenario, non ritirarsi mai dal lavoro, quando trattavasi della gloria di Dio, oppure di fare l'obbedienza, {31 [145]} era impossibile che i più giovani non si sentissero fortemente animati a sacrificare, ad esempio suo, piaceri, comodità e vita.

  A017000046 

 Chi sa quanti altri avranno fatto altrettanto, non conosciuti che da Dio solo! Era per altro cosa singolare! Il nostro D. Carlo e per lo studio fatto, e per la conoscenza del cuore umano riusciva un eccellente maestro di spirito; e malgrado di ciò, la sua umiltà lo teneva ognora in angustia pel timore di non far bene.

  A017000046 

 Fra gli altri vi fu un negoziante, il quale assicurò di se stesso, che un mattino d'inverno del 1882, entrato nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, e veduto quel Prete al freddo, che aspettava gente a confessarsi, ne provò da principio un senso di ammirazione; indi riflettendo sopra se stesso, ed accortosi che {32 [146]} non era troppo bene con Dio, si accostò al confessionale, ed aggiustò le partite dell'anima, con grande soddisfazione del suo cuore.

  A017000046 

 Lo zelo della salute delle anime lo spingeva da una parte, e la tema di errare lo tratteneva dall'altra; ma la Dio mercè vinceva il primo, coadiuvato e confortato dalla voce dell'obbedienza.

  A017000046 

 Ma raro è il caso che il demonio non tenti di porre ostacolo alle opere di Dio, e che o poco o molto egli non riesca nell'intento suo per la malizia di certi uomini, che si fanno suoi satelliti.

  A017000048 

 Da circa un anno il nostro D. Carlo Cays era travagliato da inappetenza, e talvolta pure da insonnia per buona parte della notte, indizio che il suo corpo si andava indebolendo e come disfacendosi, per lasciare libera di volare a Dio la bell'anima, che quale prigioniera lo abitava.

  A017000060 

 Egli passò prima a prendere congedo dall'infermo, e a confortarlo con parole improntate del più caldo affetto e della più ferma speranza di rivedersi o in questa vita ancora, o in seno a Dio nell'altra.

  A017000061 

 Inteso che anzi era ben fatto, se tale dimanda partiva dal desiderio di unirsi con Dio senza pericolo di più non perderlo, e che S. Paolo stesso diceva: Cupio dissolvi et esse cum Christo, egli si tranquillò, e prese {39 [153]} a sfogare la sua ansia di presto morire.

  A017000062 

 Altra volta esortato a mettersi con piena rassegnazione nelle mani di Dio accettando volentieri la guarigione, se a Lui fosse piaciuto di concedergliela, e a far sacrifizio di sua vita, se meglio fosse stato per l'anima sua, l'infermo rispose: - Vale ben poco questa mia vita (che la darei per pochi centesimi), ma per quel poco che possa valere ne fo di buon grado sacrifizio al Signore, accettando volontieri quanto a Sua Divina Maestà piacerà disporre di me.

  A017000063 

 Per grazia di Dio mi son fatto Salesiano e intendo morire da Salesiano.

  A017000067 

 Discorrendo in quel giorno medesimo con Don Rua sulle cose, che gli avevano fatto più salutare impressione, disse che molto lo aveva incoraggiato ad abbandonare il mondo la vita, che aveva letto del servo di Dio Schouwaloff, il quale in questi ultimi tempi avendo rinunziato alla sua carica di generale nell'esercito Russo, erasi ritirato a menar vita povera, oscura e penitente tra i Barnabiti; e che anche in quegli estremi momenti lo confortava la memoria dell'ultima malattia e della morte avventurata di lui.

  A017000073 

 Ma l'ora della sua dipartita era suonata, ed egli tenendo colla mano destra il Crocifisso sul cuore rese la sua bell'anima a Dio.

  A017000076 

 Ma per ottenere da Dio un tanto favore, imitiamolo in vita nostra nelle sue virtù.

  A017000077 

 Egli nacque in Roccavione presso Cuneo addì 10 Ottobre 1854 da onestissimi genitori che si presero ogni cura per educarlo cristianamente, ed instillargli in cuore il santo timor di Dio, di cui diede belli esempi presso di noi.

  A017000079 

 Sentendosi da Dio chiamato al suo servizio, dietro mature riflessioni entrò nel Seminario e vestì le divise Clericali.

  A017000091 

 Riguardò questa circostanza come un segnalato favore che Dio gli voleva concedere, e vi prese parte col massimo fervore, quasi presago del poco tempo che ancor gli rimaneva a passare quaggiù.

  A017000093 

 Alle 11 e 50 spirava, dicendo: Dio....

  A017000097 

 A renderlo così buono di cuore e di tostami eragli giovata l'applicazione assidua e paziente con cui aveva sempre coltivato gli studi, e cercato di arrichirsi di quelle cognizioni che vedeva necessarie a chi vuole consecrarsi a Dio col Sacerdozio.

  A017000097 

 E già egli aveva rinunziato al mondo, e scelto di servire a Dio nella Congregazione Salesiana, cui si era inscritto dall'anno 1871.

  A017000099 

 Che se in lui non possiamo lodare le opere faticose e difficili con cui servono e guadagnano anime a Dio gli altri Salesiani, vi troviamo però l'esercizio continuo di quelle umili virtù che santificano coll'esempio, e paion facili a chi non le pratica, mentre, invece non sono che il frutto di una pietà soda e profondamente radicata nel cuore.

  A017000100 

 Fu scritto nell'anno 1876 quando fece la professione dei voti perpetui, e dice così: Ti sei legato per sempre a Dio; ma finchè vivi così superbo, così desideroso della stima degli uomini, così attaccato alle comodità del mondo, tu non sei di Dio ma del mondo.

  A017000101 

 Alla fine di aprile dovè mettersi in letto; e nonchè impaurirlo, il pensiero della morte lo faceva sorridere, come chi era certo delle promesse di Dio, e della protezione di Maria Ausiliatrice, nel cui mese doveva morire.

  A017000101 

 Un'anima che pareva fatta per conversare con Dio nella santa Messa, non doveva uscire da questa vita senza il conforto di averla celebrata.


don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html
  A020000018 

 Dio benedica tutti i nostri benemeriti Cooperatori, loro parenti, loro amici e tutti quelli, che ci vengono in aiuto colla loro carità.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000004 

 Ma in ogni parte del mondo si trovano veri cattolici e quegli stessi che già intercedevano con preghiere presso a Dio diedero mano a raccogliere offerte da spedirsi al Vicario di Gesù Cristo sotto il nome di danaro di a.

  A021000035 

 A taluno non parrà gran cosa due pacchi di corone, ma se l'occhio attento sopra le cose piccole rende grande colui che si trova in capo di sommo potere, devesi senza dubbio asserire, che {14 [106]} Pio IX con questo regalo dimostrò che in mezzo alle grandi cure del regime della Chiesa universale nulla omette che possa ridondare a gloria di Dio e fai palese l'amabilità del suo cuore.

  A021000038 

 Egli vi mandò una corona perchè ancora semplice secolare ora grandemente divoto di Maria od io lo vidi più volte in pubblico od in privato a dare sogni non ordinari di divozione verso la gran Madre di Dio.

  A021000044 

 E l'amor di padre che vi spinse a ricordarvi di noi, e noi come figli affezionati conserveremo tutto il nostro amore per voi e per quel Dio di cui in terra siete rappresentante.

  A021000048 

 Voi intanto, illustrissimi Signori, se in qualche modo potete far giungere questi nostri sentimenti al supremo nostro Gerarca vi saremmo sempre mai riconoscenti dinanzi a Dio dinanzi agli uomini {19 [111]} rendendovi grazie le più cordiali e perenni.».

  A021000057 

 Pigliava ne mosse accennando an fatto biblico dei giovine Daniello e compagni, i quali a fronte di tutte le arti di seduzione adoperate con loro alla corte del re babilonese, vollero rimanersi fedeli alla religione e leggi de' padri loro, e n'ebbero perciò da Dio un premio temporale, come saggio ed arra dell' eterno; cosi voi, proseguiva, coll'esservi serbali fedeli alla religione di G. C., devoti al suo Vicario non solo nella prospera, ma ancora nell' avversa sorte, chiudendo n'orecchio a' detti di que' sedotti o seduttori che intendevano a consigliarvi diversamente, vi meritaste questa dolcissima caparra che vi manda il Redentore per mezzo del suo Vicegerente.

  A021000057 

 {24 [116]} Entrava poi a ragionare del dono toccando di volo, come gli antichi Romani usavano incoronare di quercia quei che con qualche azione eroica si erano segnalati nel porgere aiuto o scampo a' concittadini, e mostrava come Pio IX regalandoti di quella corona mirava ad incoronare la fortezza da loro spiegata, vedessero di tenerla in sommo pregio, di valersene onde pigliare animo in ogni sorta di combattimenti che loro toccasse di sostenere per la causa di Dio rimirando la crocetta che portava appesa ricordassero come solamente il patire con Cristo apre la via alla gloria da lui meritataci.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000001 

 Dacché si cominciò a stampare per uso della nostra Salesiana Congregazione le biografie di quelli che fra noi vengono chiamati alla vita eterna, molte persone ecclesiastiche e secolari estranee alla Congregazione stessa mostrarono desiderio che fossero rese di pubblica ragione, persuase che ne possa ridondare gloria a Dio e vantaggio ai prossimi.

  A022000002 

 Sebbene non siano vite di Santi riconosciuti come tali dalla Chiesa, tuttavia si troveranno tratti particolari della bontà che Dio esercita verso gli uomini anche ai {3 [169]} tempi nostri si scorgerà l'esercizio delle virtù cristiane nella vita di famiglia, i mezzi di preservarsi dalla corruzione del secolo, e le vie per cui il Signore chiama le anime a consacrarsi a Lui; mentre per altra parte si potrà pur rilevare quali grazie e benedizioni voglia il Signore largire a chi corrispondendo alle sue chiamate consacrasi coraggiosamente al suo servizio.

  A022000007 

 Secondo le viste umane pareva che Francesco dovesse passare tranquillamente la vita in seno alla cara sua famiglia, che in lui ravvisava un modello di virtù ed un abilissimo commerciante; ma diversi erano i disegni di Dio a suo riguardo.

  A022000011 

 Il darmi a Dio per metà, diceva, non mi conviene: dunque rompiamola col mondo, diamoci al vero padrone; diamoci tutto.

  A022000013 

 Non è a dire come quest'insigne favore della divina bontà l'abbia confermato nel proposito di consecrare tutta la sua vita al servizio di Dio e al vantaggio del prossimo, anzi parve che la celebrazione quotidiana della e.

  A022000014 

 D. Provera con tutta calma, fermo di non voler perdere un bricciolo di tempo, e di consacrare ogni momento alla maggior gloria di Dio, tutto vedeva, tutto osservava senza mai nulla dimenticare.

  A022000015 

 Dio mi vuole umiliato, disse più volte.

  A022000015 

 Ma giacchè non posso fare come fanno i miei compagni, pregherò Dio per loro, affinchè faccia riportare copiosi frutti dalle loro evangeliche fatiche.

  A022000017 

 Con quella fede e rassegnazione che è propria di chi patisce per amore di Dio ricevette i conforti di nostra santa Religione {9 [175]} con edificazione di tutti gli astanti, e spirava la bell'anima sua ai 13 di Aprile 1874.

  A022000018 

 La vita di questo nostro amico e confratello è un vero modello di distacco dalle cose della terra, di pazienza, di zelo per la gloria di Dio.

  A022000020 

 Nei primi mesi trovava difficili le molte materie che fanno parte del corso classico o ginnasiale, ma incoraggiato ed aiutato {10 [176]} dagli amici e da' maestri vi prese gusto, e mettendo a partito il talento non ordinario, di cui Dio l'aveva fornito, in quell'anno stesso riuscì ad essere promosso fra i primi.

  A022000022 

 É certo che colui, il quale lascia il mondo per amor di Dio, avrà il centuplo nella vita presente, e l' eterna mercede in futuro.

  A022000024 

 Quivi diede prove non comuni di quel zelo che solo si trova nei buoni ministri del Dio d'amore.

  A022000029 

 Fu costantemente ammirato per la sua prontezza nell'obbedire, per la sua umiltà e per la carità verso a Dio e verso al prossimo.

  A022000029 

 Ma prima venne messo a lavorare in refettorio, nel quale ufficio dimostrò esattezza e pazienza, da rendere a tutti manifesto come in ogni cosa egli cercava unicamente la gloria di Dio.

  A022000030 

 Di quanta gioia fosse inondato il suo cuore quando si vide indossata la sospirata divisa chiericale, solo Dio può conoscerlo.

  A022000031 

 A fine di meglio giovare alle anime e star più unito con Dio, bramava d'essere ammesso al sacerdozio, laonde {16 [182]} quantunque di sanità male andata, il Superiore permise che ricevesse gli ordini minori, e poscia il Suddiaconato.

  A022000031 

 Egli compiacevasi di dettarle ai giovanetti, e cercar così d'infondere in quei teneri cuori la divozione verso la gran Madre di Dio, e di comunicar loro parte di quella fiamma d' amore per Maria, che gli ardeva in cuore.

  A022000033 

 Visse una vita breve, ma piega di molte opere buone, sicché l'anima sua era divenuta oggetto dì compiacenza al cospetto di Dio, che la volle chiamare per torla dai pericoli della vita, e, come fondatamente speriamo, metterla al possesso dei veri godimenti del cielo.

  A022000034 

 Il Sac. Domenico Pestarino ebbe i suoi natali in Mornese ai 5 Gennaio 1817 da parenti agiati e ricchi di sostanze temporali, ed ancor più ricchi delle vere ricchezze del santo timor di Dio.

  A022000043 

 Impariamo anche noi a non far conto delle ricchezze e delle comodità della vita; ma amiamo la povertà, e fatichiamo per la gloria di Dio.

  A022000044 

 Il giovane Para mostrossi sempre di integerrimi costumi, pio, zelante dell'onor di Dio e di una grande pazienza e penitenza.

  A022000045 

 Così in breve tempo ebbe la consolazione di vedere raggiunto il suo scopo, che si era di dare lode a Dio, ed alla Vergine Immacolata, e togliere intanto i suoi compagni dal brutto vezzo di andar ripetendo indegne canzoni per le vie del paese e nelle campagne.

  A022000050 

 Fu questo un tratto di singolare bontà del suo superiore, affinchè il caro nostro confratello, che doveva sì presto terminare sua mortale carriera, potesse morire consacrato a Dio, come ardentemente bramava.

  A022000050 

 Il buon giovane ebbe sempre questa per una grazia segnalata e sul letto di morte un'ora prima di rendere l'anima a Dio, parlandone col Direttore della casa, lo pregò che, dando al suo Superiore l' annunzio di sua morte, lo ringraziasse del favore che fatto gli aveva coll'avergli concesso di far professione pochi mesi prima, preferendolo a tanti suoi compagni.

  A022000052 

 Ubbidì, ma con rara umiltà rispose: Non è giù pel male che io sono così, bensì porchè non sono capace a sopportar niente per amor di Dio.

  A022000053 

 Nè ci fu cura, rimedio, assistenza, che non siasi adoperato; ma era scritto nei decreti di Dio, che quel fiore fosso tolto dalla terra, e trapiantato nel cielo.

  A022000057 

 Attesta il suo paroco, che ancor giovanetto era segnalato per la ritiratozza; e con esemplare contegno ascoltava la parola di Dio, usava molto alla chiesa anche da solo fuori del tempo delle sacre funzioni, e con tutta regolarità frequentava i ss. Sacramenti.

  A022000058 

 Come soffriva se, conoscendo qualche offesa a Dio, non poteva riuscir d'impedirla! Dopo il suo noviziato fu ammesso ai voti.

  A022000058 

 Un giorno lavorando in chiesa corse grave pericolo di cadere dall' alto Interrogato che pensasse in quel momento, rispose: io mi sarei creduto troppo fortunato di morire lavorando nella casa di Dio: mi era confessato e comunicato in quel mattino: di quale cosa poteva temere?.

  A022000058 

 Venne all'Oratorio nel settembre del 1871 deliberato di rinunziare a tutto per amor di Dio, rinunziando eziandiò alla propria volontà col sottoporla all'ubbidienza verso i suoi superiori.

  A022000060 

 Rassegnato alla volontà di Dio usava quelle cure che gli venivano consigliate; però certo che poco elleno agirebbero giovato, pensava a prepararsi bene alla morte.

  A022000061 

 Fa calmo e sereno sino alla morte, che accettò volentieri dalla mano di Dio nell'agosto del 1875.

  A022000062 

 Abbiamo ogni motivo di credere che egli già riposi nella pace dei giusti, in possesso di quel Dio, che sempre ha cercato nel pellegrinaggio di questa vita.

  A022000062 

 Fu Antonio Lanteri un modello di vita interiore, e occupato continuamente i lavori materiali teneva sempre il suo cuore e la sua mente fissa in Dio, alla cui gloria offriva i sua azione.

  A022000069 

 Passati varii mesi in questo stato, edificando ognuno colla sua pazienza e rassegnazione alla volontà di Dio, passava da questa vita all'eternità il giorno 8 settembre 1875.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000084 

 3° Coloro che per lontananza o per altre gravi ragioni non potessero intervenire, procurino per iscritto di far pervenire al Capitolo superiore i loro riflessi sulle materie comunicate e fare anche le proposte che giudicassero della maggior gloria di Dio o di vantaggio alle anime.


don bosco-catalogo degli oggetti posti in lotteria.html
  A025000001 

 La carità del Vangelo che inspira all'uomo le più belle opere di beneficenza, sebbene rifugga dal richiamare sopra di sè gli sguardi altrui, tuttavia ove la gloria di Dio e il vantaggio del prossimo lo richiedano, non esita di superare la sua ritrosia e stendere la mano alle persone benefiche, e narrare talvolta il bene operato onde serva ad altri d'invito e di eccitamento a venire in aiuto ai bisognosi.

  A025000010 

 Da Dio presso cui non vi verrà meno la ricompensa; dagli uomini poi avrete la più sentita riconoscenza, mentre uno stuolo di giovani benediranno ogni momento la mano benefica che li ha tolti dai pericoli delle strade, avviandoli al buon sentiero, al lavoro, alla salvezza dell'anima.

  A025000010 

 Notiamo soltanto che prendendo parte a quest' opera di beneficenza si provvede alla pubblica ed alla privata utilità; e voi sarete benedetti da Dio e dagli uomini.


don bosco-catechismo cattolico sulle rivoluzioni.html
  A026000002 

 La ragione fondamentale, per cui il cattolicismo non verrà mai a favorire le rivoluzioni, consiste in ciò, che tutti i cattolici sono vincolati ad un'autorità certa, che è la Chiesa, e questa Chiesa, appoggiata alle Sacre Scritture, dice a lutti i fedeli: ubbidite alle legittime autorità; chi resiste all'autorità, resiste a Dio, da cui ogni autorità dipende.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000002 

 Giuseppe Burzio che fin da' più teneri anni, come vedemmo, sentivasi trarre a Dio colle forti non meno che soavissime funicelle dell'amor suo, giunse finalmente a salutar quel dì sospirato che segnar gli doveva il principio d'una vita tutta di Dio, siccome tutte di Dio sarebbero le cose a cui senza più l'avria richiamato incessantemente l'abito chiericale.

  A027000003 

 Ad appagar questo sprone di perfetta unione con Dio, che già da anni punzecchiavagli il cuore, aveva ben egli già sperimentato un interno presentimento {93 [3]} uscendo Giuseppe per via, vi fu uomo che pel gran concetto si avanzò a baciargli la mano, onde egli forte adontato lo riprese dicendo: « queste esser cose che « non con sè ma sì col paroco doveansi praticare ».

  A027000004 

 Or, come si mantenesse fedele e costante a'suoi impegni con Dio, si vedrà dal seguito che siamo per riferire.

  A027000024 

 Che se con bel garbo sapea cessarsi dal far lega co' non esemplari, era poi accortissimo nel far scelta di qualche sozio, di cui le doti gliel presentassero un vero amico secondo Dio; il qual procedere non è già fomentare certa particolare amicizia, che, perchè {99 [9]} fondata solo in natura, condannasi in chi vive collegialmente; ma sì procacciar l'amicizia stessa di Dio, che per sì fatto vincolo di cristiana carità perfezionasi, e cui niuno riprova, dicendo lo Spirito Santo: Qui timet Deum, ceque habebit amicitiam bonam

  A027000029 

 Giuseppe rimase trionfante di tali ostacoli; per ciò, ch'egli da gran tempo gettato avea nella virtù sode radici, ed operava al cospetto di Dio, a cui solo miravano non che le azioni, i pensieri.

  A027000040 

 Egli è mio precetto, intimò Dio nel Levitico, e precetto questo, antico e nuovo, e senza eccezione duraturo, che tutti i figli di Levi facciano d'aver la scienza voluta a dovere un dì giudicar rettamente tra'l profano {104 [14]} ed il santo: Proceptum sempiternum est in generationes vestras....

  A027000041 

 Guai però nella nuova legge a quel levita, che di tal dovere troppo più importante, che nell'antica, un oggetto se ne fa di non curanza o di noia, e così abitualmente il trascura; che per ciò solo andrà parare assai male, siccome quegli che il marchio si meritò della solenne riprovazione fulminata da Dio contro simile negligenza: Quia scientiam repulisti, repellam te, ne sacerdotio fungaris mihi

  A027000043 

 Quanto alla sostanza de' studii a farsi, ed egli cercavala, applicandosi a ciò, che Dio di presente da lui volea, e quindi unicamente ne' libri postigli in mano da' professori, a' quali cordialmente atteneasi.

  A027000046 

 Nè solo gli studii di Giuseppe erano nella sostanza quelli, che Dio volea da un pari suo, ma ciò che più fa, venivano da lui coltivati nel modo appunto, chelddio da lui ricercava, vo' dir con impegno, con costanza, e con ispirituale profitto.

  A027000051 

 Così riconcentrato in se stesso, dava un assoluto addio ad ogni altro pensiero, fino alla brama di trattenersi con Dio nell'orazione, cui più non permetteasi che a quando a quando, a foggia di fugace scintilla, pel mezzo di aspirazioncelle e giaculatorie brevissime.

  A027000055 

 Il perchè, da questa sua costanza, in modo speciale benedetta da Dio, giunse a segnare sul finir dell'anno singolari progressi.

  A027000064 

 Ad eccitare quest' ultima, era a lui di mestieri {111 [21]} la pratica non interrotta de' mezzi a pietà, a così risvegliare, e tener ognor viva e desta la fiamma d'un santo fervore; ad una tal pratica egli generosamente si attenne, e questa noi vedremo sotto un triplice aspetto; il primo nel governo di se medesimo, il secondo nel tratto col prossimo, ed il terzo nell'unione con Dio.

  A027000065 

 Sarebbe quindi un intollerabile vitupero a chi, gloriandosi d'aver assunto uno stato che induce il predicar un Dio crocifisso, avesse la cristiana mortificazione, quale una voce barbara od ignota, sì che, ad un'occasione di tollerarsi in pace alcun chè afilittivo de'sensi, e subito brontolando si dimenasse, e solo, come tiratovi a forza, si suggettasse.

  A027000067 

 In opposito, gran tesoro procaccia chi da' primi anni va aggiogando le sue passioni, ed avrà l'uso fatto di maneggiar l'arme potenti di Dio contro le imboscate che non lasciano di tramargli, mondo, carne, demonio!.

  A027000075 

 Di tutto, che al necessario loro sollevamento, nei seminarli è concesso, servivasi con molta moderazione, e per quanto da lui dipendeva, senza infrangere le comuni obbligazioni, cercava sempre d' immolarne una parte in sacrifizio a Dio.

  A027000084 

 Mortificazione questa degli occhi, che non estragge dalla cute il sangue, ma a Dio piacesse, che venisse anche sola da tutti i Leviti con fedeltà praticata; che chiuse per tal modo le porte a' fieri ladri di certi oggetti esteriori, non mai avrebbero a lagrimar col Profeta d'essere stati, per la libertà degli occhi, nell'anima depredati!.

  A027000117 

 Oh! fosse pure, che tutti i chiamati a'divini ministeri si riducessero, per tempo, quali sono in obbligo di figurare, uno spettacolo degno agl'occhi di {124 [34]} Dio, degli angioli, e degli uomini! Quanto maggior credito ne verrebbe alla religione, e peso alle eterne sue verità!.

  A027000133 

 Solamente esprimea al compagno un sentimento di suo dolore, che più che al proprio, mirava al torto che a Dio faceano, ed a se medesimi, gl'autori de'loro danni, dicendo, stupefatto altamente: «Ah no, che questo non è un fare da chierici, chiamati a predicare agli altri! ».

  A027000141 

 La sua osservanza verso i medesimi, animata da spirito interiore, portavalo a riconoscere in essi, Dio stesso; quindi quella sua cieca sommessione a quali si fossero i loro ordinamenti e disposizioni; quindi quel sommo rispetto nello avvicinarli, e trattar con loro, siccome quel comportarsi, in assenza loro, invariabilmente il medesimo che presenti; quindi ancora il parlarne co' sensi di specialissima gratitudine e considerazione; quindi in fine, se abborriva a più non posso, che nelle ricreazioni altri uscisse in parole inconvenevoli, o lesive della carità verso qualunque prossimo, non trovava più luogo, e fuggiva, se udito avesse sparlarsi de' superiori.

  A027000149 

 Se la pietà di Giuseppe si segnalò, come vedemmo, nel governo di se medesimo, e nell'usare co' prossimi; più che altro era ciò effetto di quel suo impegno incessante di procacciare l'unione con Dio, nella cui amicizia e pace solo è che sia dato ad uomo il trovar requie all'anima sua, e la vena dischiudere della verace carità verso il prossimo.

  A027000150 

 Fanciullo ancora, se ci ricorda, prevenuto qual era dal Cielo con ogni benedizione di soavità e dolcezza, già ponea, dal canto suo, ogni opera, onde innalzarsi, colla sua corrispondenza alla grazia, a più stretta unione con Dio; chierico, non è da dire, quanto più intendesse all'adesione perfetta di quel Signore, cui s'era eletto ad unica porzione in eterno.

  A027000151 

 Perciò in lui quella premura sollecita nel rimuovere da sè tutto che potesse alle divine comunicazioni porre un ostacolo; di qui ancora la costanza nel derivare alla pratica tutti quegli amminicoli di {133 [43]} religione, capaci di risvegliare e depurar la fiamma dell'amor verso Dio.

  A027000153 

 A quest'orazione o vocale fosse o di mente, se applicatamente intendea in tutti que' tempi che le erano destinati, alla medesima, come da potente attrattiva, sentivasi stimolato fra giorno; non però che le scolastiche occupazioni gli facesse tramettere, ben sapendo, colui seguitar a pregare, che non cessa da'suoi doveri ben adempiti per Dio.

  A027000155 

 Inoltre, come altrove fu notato da lui praticarsi, al genio di trattenersi più prolissamente con Dio, sopperiva lungo il dì con islanci d'affetto e cordiali giaculatorie, le quali, mentre dicono, in chi le pratica, un grande avviamento all'unione con Dio, così, giusta l'asserir che ne fa il venerabile Blosio, sono una via compendiosa ed efficacissima per ottenerla.

  A027000163 

 Solamente si vogliono tocche due divozioni che, perchè di specialissimo suo gusto, gli rubavano distinti ossequii, semprechè riuscivagli d'avere alcuni minuti d'avanzo; la prima al divinissimo Sacramento, la quale quanta fosse, già si è veduto, ed anche si vedrà più lontano; la seconda alla gran Madre di Dio, di cui altre volte, ed anche presto vi sarà luogo da riparlarne.

  A027000168 

 Tale si fu lo studio d'unione con Dio coltivato da Giuseppe nel seminario.

  A027000192 

 Lo stesso paroco di Moriondo, stato già suo maestro, {144 [54]} notò in lui primaticcio questo spirito di cui parliamo, mentre in una sua lettera de'18 luglio 1842, tra le altre cose, manifesta compiacimento che era il suo, nel vederlo (sono sue parole) intento «a ripulire le imagini in chiesa, gli altari, le pareti, ed a preparare le suppellettili, avendo sempre dato a conoscere un'industria particolare per lo decoro della casa di Dio».

  A027000193 

 Finalmente dal cuor di un Levita, dove annidi l'ecclesiastico spirito, esser non può, che come da ardente fornace, non erumpano fuori scintille di zelo, a procurar la gloria di Dio, e la salvezza delle anime.

  A027000194 

 Basta per ciò ricordare il modo, onde governava il proprio interno, e quello onde compiva gli atti del culto che a Dio più dirittamente miravano.

  A027000194 

 Il primo zelo per la gloria di Dio l'avea per sè, essendo appunto carattere del vero zelo, quando altri comincia da sè.

  A027000197 

 Giuseppe, che delle cose di Dio avea in realtà pieno l'animo, godea, per l'edificazione reciproca, di farne spesso spesso materia a'suoi ragionamenti, e ne parlava con certa spontaneità ed allettamento, che lungi dal riuscire molesto, l'amor egualmente e l'ammirazione si cattivava.

  A027000201 

 Una volta mi domandò con tutta confidenza, qual mezzo io giudicassi più sicuro, per avanzarsi nell'amore di Maria; al che risposto come meglio ho saputo, feci a lui questa interrogazione: giudica ella, che Maria possa molto in nostro favore? Egli guardandomi con aria di ammirazione: - Oh sì che sarei un bel chierico, mi rispose, quando ne dubitassi! - Soggiunse poi:- Se non fosse un far torto a Dio, direi, ch'Ella è a lui eguale, perché: quod Deus imperio, tu prece, Virgo, potes, e il ripetè più volte, e volea dire, secondo il sentimento de'Santi a Padri, esser divenuta Maria onnipotente per grazia, a come Gesù di lei figlio lo è per natura».

  A027000204 

 Berkmans, sentirsi cioè più portato alle cose di Dio dall'aver passato seco lui una ricreazione, che non dall'aver udito una predica.

  A027000206 

 Carattere questo fulgidissimo di ecclesiastico spirito, quando il parlar delle cose di Dio e dell'anima non è limitato a que' pochi istanti, che si debbe discorrerne catechizzando, o sermonando in chiesa, ma come di tesoro, su cui sta il cuore, si cerca in ogni occasione di farne, parola.

  A027000209 

 In fine, sensibilissimo qual egli era, agl' interessi della gloria di Dio, facea quel poco, ch'era in man sua, non solo perchè nelle patrie terre venisse dilatato il regno di Dio ne' cuori, ma e perchè appo gli infedeli portato ne fosse il felicissimo annunzio.

  A027000210 

 Ecco quanto mi son ricordato circa la condotta di lui in seminario, sebbene sia anche poco alla realtà, e pienezza di quella bell'anima cara a Dio ed agli uomini, di cui la memoria è in benedizione, e lo sarà ognor più, se, come è grandemente desiderabile, ne uscirà in luce l'edificante sua vita.

  A027000224 

 Là fu, che Giuseppe, persuaso che un chierico, nelle vacanze, non lascia già d'esser tale, e che quindi la vita sua dee pur continuare ad esser vita tutta di Dio, s'avvisò, che a non iscaderne, dovrebbero le {152 [62]}.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000001 

 Dio è maraviglioso ne' suoi santi, e nelle sue più strepitose opere che egli compie nei suoi servi manifesta in tutte la sua infinita santità (sal.

  A028000003 

 Primo scrittore della vita di questa serva di Dio fu il conte Pico della Mirandola che ebbe lunghe relazioni con Caterina, ed essa passò qualche tempo in sua casa siccome a suo luogo vedremo.

  A028000007 

 Faccia Iddio che i celesti favori che da circa quattrocento anni per opera ed intercessione di questa fedele serva di Dio si ottennero a benefizio della misera umanità, non diminuiscano, ma crescano ogni giorno più come ardentemente {5 [5]} desideriamo che cresca il culto di Lei a maggior gloria di Dio ed a vantaggio delle anime.

  A028000013 

 Ella dilettavasi di vivere ritirata in casa per poter sollevare più facilmente il suo cuore a Dio.

  A028000013 

 Quando dalla finestra o dall'uscio rimirava il ciel sereno e coperto di stelle, o la terra adorna di fiori, gli alberi carichi di frutta, tosto coll'anima s'innalzava a Dio e diceva: Quanto è mai buono il Signore! Avendomi creata a sua immagine e somiglianza, è segno che egli pensa anche a me.

  A028000014 

 Questa professione piacque molto a Caterina, perchè lasciando libera la sua mente poteva pensare sovente a Dio, e spesso lodarlo.

  A028000015 

 In virtù di questo liquore tu non avrai più fame nè sete delle cose del mondo; ma crescerà in te la fame {9 [9]} e la sete dell'onor di Dio, e della salute delle anime.

  A028000034 

 Quando montava i gradini della scala, nel più basso ella meditava la viltà e bassezza del peccato, e di mano in mano che saliva {18 [18]} più in alto, considerava gli ordini delle virtù, fino a tanto che giunta in camera si metteva a meditare la bellezza e la dignità dell'anima quando possiede la grazia di Dio, ed il posto sublime che il Signore le tiene preparato in Cielo.

  A028000040 

 Ritrovata che l'ebbe le disse: «Sorella mia, perdonatemi; io sono stata molto crudele con voi: ecco ora il pane che mi avete domandato per amore di Dio; volentieri io ve lo do per amor suo.» Allora quella fanciulla ne ruppe un tozzo, e le restituì il rimanente dicendo: «Io ricevo questo poco per amor di Dio, e cotesto ti restituisco per lo stesso amore.» In quel punto Caterina provò una dolcezza celeste mangiando quel pane; e seppe {23 [23]} poi essere santa Caterina da Siena, che le era apparsa in quella forma.

  A028000041 

 Si finse un'altra volta il demonio di essere un angelo mandato da Dio, e presentatosi a Caterina le disse che lo adorasse.

  A028000043 

 Mentre trovavasi assorto in Dio, e ne contemplava la bellezza, il suo angelo custode gli disse che discendesse da quel grado di contemplazione, ed avrebbe veduto una mirabile creatura.

  A028000044 

 Il buon servo di Dio tosto le dimandò chi ella fosse.

  A028000044 

 Il sacerdote rispose: «Mi rincresce dover lasciare Dio per vedere una creatura; tuttavia se tale è la volontà del Signore, così voglio fare.» E ritornato ai sensi vide una fanciulla di dieci anni, vestita di una veste tutta risplendente.

  A028000045 

 Una creatura sì cara a Dio non ci maraviglia che molto potesse fare colle sue preghiere.

  A028000046 

 Le disse il giovanetto; {27 [27]} «Datemi qualche cosa per amor di Dio.».

  A028000047 

 Rispose Caterina: Come voi potete vedere, noi siamo male agiati delle cose del mondo; tuttavia quello che abbiamo tutto è di Dio, e perciò anche di questo poco dobbiamo far parte a' suoi poveri» e soggiunse: aspettate un momento.

  A028000051 

 Ed egli: «Vuol dire che tu servirai a Dio non per un timore servile, ma per solo amore, avrai maggior rispetto a Dio che alle creature.» Ciò detto sparì.

  A028000052 

 Giunta poi a casa, entrò in sua camera e si mise a pregare con grande fervore, e versando copiose lagrime accusava la sua negligenza usata sino allora nel servizio di Dio.

  A028000052 

 Sentendosi stimolata da un grande amor di Dio, chiamò in suo aiuto Gesù Cristo, la vergine Maria, e s. Caterina, pregandoli di tutto cuore che l'assistessero nell'offerta, che desiderava di fare, e disse: Ecco che io mi offro tutta al Padre celeste, a Gesù suo unigenito figlio, e sposo diletto dell'anima mia, allo Spirito Santo ed a Maria regina delle Vergini.

  A028000054 

 Il conversare colla gente le era venuto in tanto fastidio, che ella lo fuggiva con ogni suo potere, eccetto che l'onore di Dio ed il bene del prossimo l'avessero costretta a fare altrimenti.

  A028000055 

 Uno di quei maligni prese a dirle: «È meglio che ti dia al buon tempo, e lasci andare il folle proposito della verginità; poichè tu sei già nostra.» Ed ella rispose: «Lo so che io non sono degna della mia salute; ma siccome non sento in me alcun rimorso di peccato mortale, così non debbo abbandonarmi alla disperazione, come tu mi dici, anzi debbo tutta riporre la mia speranza nell'infinita misericordia di Dio, della quale tu per la tua superbia ed ostinazione ti sei reso indegno per sempre.

  A028000058 

 Tu per grazia di Dio sarai liberata dalle tentazioni contro alla virtù della modestia.

  A028000059 

 Quando ebbe intese queste parole Caterina si prostrò a terra ginocchioni piangendo più di prima e disse al santo: «Ma perchè mi chiamate sorella, mentre che io sono una miserabile creatura piena di peccati? Perchè mi dite che io mi prepari a ricevere lo Spirito Santo? Deh! chi sono io nella quale possa abitare un ospite si grande? In che modo mi potrò io apparecchiare, {35 [35]} priva come sono d'ogni virtù? Da Dio dipende ogni mio apparecchio; senza del suo aiuto non potrò prepararmi degnamente.» In quel momento sopravvenne il Serafino datole fin dalla sua puerizia per custode, e con queste parole la confortò: «La conservazione della tua verginità, che con tante lagrime hai domandato al Signore, l'hai ottenuta.

  A028000061 

 Ahi! meschina me! come diventerei deforme e puzzolente alla presenza di Dio e dei santi!» {38 [38]} Piena di fede e di santo timore aggiungeva: «O Dio mio, o Speranza mia, o Madre della misericordia, o santi miei angeli custodi, datemi aiuto.

  A028000061 

 L'anno quindicesimo di sua età trovandosi inferma andava considerando i molti e gravi pericoli, e paragonava se stessa ad un'erba verde e fiorita, la quale tostochè è toccata dalla falce, o dai troppo cocenti raggi del sole, ingiallisce e muore; e intanto andava fra se stessa dicendo: «Io, giovane florida come sono e di vivo colore, quando venisse la morte, diverrei putrida e fetente; e peggio poi mi accadrebbe qualora pel peccato mortale fossi da Dio divisa ed allontanata.

  A028000066 

 Un giorno di Pentecoste ella stava considerando come l'anima che serva a Dio con purità sincera sia fatta degna di ricevere i doni dello Spirito Sauto siccome gli apostoli.

  A028000069 

 La sua umiltà la costrinse a chiedere a Dio la grazia che questi segni fossero occulti, il che ottenne, ma tuttavia le mani le restarono così addolorate e deboli che ella a grande stento poteva attendere all'arte del tessere, e ad altri servizi domestici.

  A028000073 

 Dissero a Caterina: «Da parte di Dio ti portiamo questa stola.

  A028000073 

 Tu sarai sempre in grande amarezza fino alla morte, e di ogni cosa ti contristerai.» Come l'ebbe ricevuta rispose umilmente: «Sia fatta la volontà di Dio.».

  A028000076 

 Il Signore volle pure che ella provasse lo stato di aridità spirituale, per cui l'anima si trova in tale oscurità e malinconia, che le pare d'essere in disgrazia di Dio.

  A028000080 

 Allora ella sollevava la sua mente ed il suo cuore a Dio con frequenti e calde giaculatorie, ripetendo specialmente quelle sacrosante parole: Et verbum caro factum est.

  A028000080 

 Meditava l'incarnazione e la passione del Figliuol di Dio, e la bellezza dell'anima quando è adorna della virtù della modestia; pensava alla bassezza a cui si abbandona colui che si dà a tali vizi, e gli eterni tormenti dell'inferno che lo aspettano nell'altra vita.

  A028000083 

 Così fece Caterina, e messasi in ginocchioni nella sua camera si offri di nuovo alla divina Maestà, con lagrime e sospiri detestando tutti gli errori della sua vita passata, accusando la propria negligenza nel divino servizio, e la grande sconoscenza di tanti favori da Dio ricevuti.

  A028000083 

 Il confessore la consigliò che si gettasse in atto supplichevole dinanzi a Dio, e da lui aspettasse il necessario soccorso.

  A028000084 

 Inoltre, mio Signore, vi prego che mi liberiate da questa brutta tentazione.» Gesù le rispose: «Colloca in me ogni tua speranza, ed io ti libererò da ogni pericolo dell'anima e del corpo.» Mentre Gesù così parlava ecco comparire {58 [58]} due angeli, i quali con un cingolo di bianchezza celeste cinsero i fianchi di Caterina dicendole: «Da parte di Dio ti circondiamo col cingolo della castità, che non si scioglierà giammai.» D'allora in poi non fu mai più molestata da stimolo di carne, o da turbazione di mente per questa cagione, anzi pareva che diffondesse il dono della castità a tutti quelli che avevano la fortuna di parlare con lei.

  A028000085 

 Alcuni giorni dopo Gesù Cristo l'assicurò per mezzo di santa Margherita vergine e martire essere volontà di Dio che ella di là non si partisse: le fece sapere che egli non le aveva fatti tanti doni perchè si chiudesse in un monastero; ma bensì perchè con santi discorsi, cogli esempi della sua vita procurasse l'onor di Dio, e la salute di molte anime.

  A028000085 

 Del che stupefatto il sacerdote credette vero quello che Caterina diceva dello stendardo, e fu molto consolato di avere fra i suoi penitenti un'anima così favorita da Dio.

  A028000085 

 Ma stando per uscir di casa sente una voce che le dice: «Fermati, dove vuoi tu andare?» Si guardò attorno Caterina e niuno vedendo da cui potesse venire quella voce, tenne per fermo che fosse un comando di Dio, affinchè non si partisse; e si fermò.

  A028000085 

 Per la qual cosa una notte dopo il mattutino pregò caldamente Dio che lo illuminasse in quel caso.

  A028000088 

 Queste afflizioni però le erano spesso alleggerite dalla conversione di alcune anime che ella guadagnava a Dio.

  A028000089 

 Caterina lo lasciò dire finchè gli piacque, quindi lo ringraziò de' suoi avvisi contro gli inganni del demonio, dai quali sperava che Dio l'avrebbe guardata.

  A028000091 

 Tale sarebbe quello di una persona, la quale essendosi raccomandata a Caterina per un piacere, {66 [66]} ella richiamandole alla memoria certe sue mancanze, certe sue promesse la ridusse a buoni sentimenti; di un altro, al quale narrò tutti i peccati occulti, e confortatolo a porre la sua confidenza in Dio, lo rimise sul sentiero del paradiso; di una donna che mai aveva veduta, alla quale avendo manifestate le colpe, la fece arrossire, e la convertì al Signore, e di altri senza numero.

  A028000094 

 Le disse quindi che si doveva alzare il muro adoperando il piombino, pel quale venivano significate le tribolazioni, la gravezza delle quali faceva camminar sulla retta via quelli che da {68 [68]} Dio erano amati.

  A028000094 

 Per mezzo dell'umiltà, le diceva, l'uomo si stima vile al cospetto di Dio e tanto si alza più in alto, quanto si mette più a basso, siccome fu della mia Madre Santissima, la quale per essere stata la più umile fu da Dio innalzata sopre tutte le creature.

  A028000095 

 Ma fu con novella rivelazione assicurata che quella promessa veniva da Dio e che ogni cosa sarebbe avvenuta siccome a lei era stata annunziata e che presto sarebbesi fondato in Racconigi un convento dei frati di s. Domenico.

  A028000104 

 Ritornata a casa le parve d'essere divenuta altra persona che non era prima; ed in quel nuovo abito postasi innanzi a Dio, gli rese infinite grazie di questo insigne favore, e di nuovo gli fece di se stessa mille offerte.

  A028000106 

 Quanto caso facesse di queste virtù si può ancora scorgere dalla risposta {76 [76]} che diede una volta ad alcuni suoi famigliari, i quali volevano persuaderla che lasciasse alla sua madre il pensiero delle faccende di casa, pel motivo che ella non misurando le proprie forze, per amor di Dio dava ai poveri più di quello che poteva, «Non lo farò, disse loro, non lo farò, perchè mi priverei dell'occasione di far limosina ai poveri, ai quali quando non avessi altro che dare, darei la mia propria veste.».

  A028000111 

 Era di quando in quando rapita in {83 [83]} estasi a vedere le pene del purgatorio, e per questa vista si confortava a patire dolori per amor di Dio, ed era provocata a soccorrere con orazioni le anime che in quel luogo si purificano.

  A028000112 

 Così fece Caterina offrendo a Dio le sue preghiere e le sue pene, e dopo otto giorni lo vide libero e salvo.

  A028000113 

 Grandemente addolorata per timore che in essa venisse offeso l'onor di Dio, e tante anime andassero in rovina, Caterina pregava incessantemente che la vendetta di Dio cadesse sopra del suo corpo, ma non potè ottenere {85 [85]} che si risparmiasse tanto sangue, sì grande era l'ostinazione di colui, che era cagione di quella guerra.

  A028000117 

 In altro tempo infermatosi il suo confessore P. Domenico per dolore di {88 [88]} costa, Caterina pregò Dio, che trasportasse in lei quel dolore, e liberasse l'infermo; e fu esaudita.

  A028000120 

 Quel desiderio che Caterina ebbe fin da' suoi teneri anni di dar la vita per amor di Dio fu soddisfatto in parte soffrendo grandi e continue tribolazioni per la salute de' peccatori, di modo che la sua vita può dirsi un continuo e lungo martirio.

  A028000120 

 Tanto era {90 [90]} l'amore che portava a Dio ed al prossimo, che niun'altra cosa più l'affliggeva, che il pensare all'offesa di Dio, ed alla rovina delle anime.

  A028000121 

 Avendo un giorno domandato al Signore, che appagasse questo suo grande desiderio, le fu risposto, cha tal cosa non poteva esserle concessa, perchè doveva esercitarsi la giustizia di Dio contro l'ostinazione degli uomini.

  A028000122 

 Fra le altre moltissime una volta, conoscendo soprastar l'ira di Dio sopra i peccatori, pregava con grande affetto per allontanare quel castigo.

  A028000123 

 Ella con piacere tutti li sopportava, contenta di placare in quel modo lo sdegno di Dio.

  A028000124 

 Non più la finiremmo, se volessimo raccontare le preghiere fatte e le afflizioni patite da Caterina a fine di placare l'ira di Dio, ed invocare la sua divina misericordia sopra dei peccatori.

  A028000139 

 Or è da sapere che se non fossero state le limosine delle persone caritatevoli, e di una speciale provvidenza di Dio, che alcune volte le somministrava miracolosamente il necessario per la vita, il lavoro delle sue mani in nessun modo le sarebbe bastato, sia per le frequenti sue infermità, sia perchè dopo aver ricevute le stimmate poco poteva valersi delle proprie mani, e sia ancora perchè la sua grande carità verso i poveri le faceva dar via {103 [103]} quanto aveva.

  A028000139 

 Tanto è vero che Dio non viene meno nelle cose, del corpo a quelli, che pensano alle cose dell'anima.

  A028000146 

 - Mi rispose: Per dono di Dio.

  A028000146 

 Tosto che ella seppe quella disgrazia, mossa a compassione, pregò Dio che si degnasse concedergli la vita, e la sanità dell'amico.

  A028000148 

 La grande unione, che ella aveva con Dio, le faceva soggette per fino le forze della natura.

  A028000148 

 Rincrescendo a Caterina di rimandarlo ad un'altra volta, e per altro canto essendo cosa insopportabile con febbre e dolori di tal {111 [111]} sorta dimorare sotto la sferza di quel sole, poichè era il mese di giugno, piena di fiducia in Dio alzò gli occhi al cielo ed impetrò che una piccola nuvoletta si venisse a porre dinanzi agli ardori del sole coprendo lei, il sacerdote ed eziandio le compagne da lei un poco distanti.

  A028000152 

 Di giorno e di notte pregava per loro, affinchè Dio li illuminasse colla sua divina grazia e non andassero dannati.

  A028000153 

 Avendo una donna scagliato mille ingiurie contro di Caterina, ella non solamente non fu inasprita, ma fece ogni opera per rappacificarla a fine di stornare dal suo capo la vendetta da Dio minacciata contro i mormoratori.

  A028000154 

 Con maggior diligenza ancora, quando andava alla chiesa per confessarsi, ella esaminava la sua coscienza di quello che le paresse peccato; e dopo la confessione pregava Dio che le concedesse {115 [115]} la grazia di emendare i suoi costami, e di far tutto a suo onore e gloria.

  A028000154 

 Levandosi al mattino deliberava di consumar quel giorno operando ogni cosa in modo, che tutto ridondasse a maggior gloria di Dio.

  A028000154 

 Lungo il giorno poi sollevava frequentemente la sua mente ed il suo cuore a Dio con fervorose giaculatorie.

  A028000154 

 Trovando di aver fatto qualche cosa di bene ringraziava il Signore, se poi si accorgeva di aver commesso qualche cosa degna di riprensione ne dimandava perdono a Dio, detestando di tutto cuore ogni mancamento.

  A028000156 

 Per questo salita nella sua cameretta con più lagrime che avesse mai fatto racomandava a Dio il suo amico dicendo: «Voi me lo avete dato, perchè non me lo conservate? Già maggiori cose mi avete concedute, e non diffido che mi con ediate ancora questa, poichè mi parrebbe troppo duro a soffrire se mi negaste questa grazia, che vi chieggo per vostro amore.».

  A028000157 

 Dio esaudì le preghiere della sua serva fedele e niuno di quella famiglia perì di quel morbo.

  A028000158 

 Intanto Caterina vedendo che quei di Racconigi invece di mostrarsi riconoscenti {117 [117]} a Dio continuavano nei loro peccati, moltiplicava le sue preghiere per essi, grandemente temendo che la collera di Dio si versasse finalmente anche sulla sua patria.

  A028000159 

 Quel medesimo anno ella disse ad un sacerdote suo lamigliare, che era volontà di Dio, che le grazie a lei concesse fossero manifestate nella sua Chiesa, e che sarebbero ordinate e scritte da due persone, delle quali allora una sola ne conosceva.

  A028000161 

 Narra il conte Pico, che una volta venendo a ragionare dei doni di Dio e della gratitudine, ella cominciò a piangere, dicendo che ogni altro sarebbe stato più riconoscente di lei, se avesse ricevuto altrettanto da Dio.

  A028000162 

 Dicendo un giorno al padre Morelli, che ella si teneva per la più grande peccatrice che fosse al mondo, egli le disse: «Ma come può essere questo, mentre si sa, che la terra è piena così d'uomini come di donne di scellerata vita, e voi, per grazia di Dio, non bestemmiate, non rubate, non uccidete, nè fate alcuno de' mali ch'essi fanno?» Ed ella rispose: «Ohimè! se costoro avessero ricevute quelle grazie, che Iddio si compiacque di concedere a me, io son certa che essi non solamente non sarebbero caduti in tanti peccati, ma anzi sarebbero a Dio molto più grati di me, e meglio le avrebbero adoperate a salute.».

  A028000163 

 E aggiungeva ancora un altro motivo, cioè di tenersi guardata dagli inganni del demonio, e perciò diceva: «Il Signore Iddio concede alle volte una grazia e poi la ritoglie a suo talento, ed io persuadendomi che Dio mi dovesse sempre conservare senza cibo corporale, potrei cadere in qualche presunzione.

  A028000166 

 Afflitto di questo caso il buon padre, essendo famigliare con Caterina, si mise a pregare Iddio che toccasse il cuore a quel disgraziato, raccomandandolo pure alle preghiere di questa gran serva di Dio.

  A028000166 

 Caterina, come se gli fosse stata vicino, sentì la voce del frate e gettatasi innanzi a Dio con ogni umiltà e con lagrime pregava dicendo: «O Signore Iddio, o ferma mia Speranza, o Sposo dell'anima mia, io vi prego che siccome mi avete fatto udir cotesta vece lontana, e conoscere il pericolo di questo peccatore, così mi vogliate far dono di quest'anima, affinchè io la possa poi presentare alla vostra destra nel giorno del tremendo giudizio.» Dal canto suo perseverando il buon religioso a esortare il suo prigioniero che volesse aggiustare i suoi conti con Dio, ecco che lo vide a commoversi, a versar lagrime, domandando di confessarsi.

  A028000169 

 E questa verità è manifesta, poichè di tante migliaia d'uomini, eziandio di quelli che hanno vissuto santamente, niuno è ritornato mai a portare nuove dall'altro mondo, ed a consolare gli amici, la qual cosa non avrebbero mancato di fare, se le anime fossero veramente immortali.» A queste solenni e diaboliche menzogne Caterina spinta da santo sdegno rispose «O brutta bestia, come osi fare così l'impostore con me? con me che so per isperienza che le anime sono immortali? Non hai tu ancora imparato a tua confusione, che le anime beate di molti che furono in corpo mortale sono venute a darmi aiuto quando io era da te oltraggiata? Siccome tu pure {126 [126]} sei immortale, così immortale è ciascun anima degli uomini, creata a somiglianza di Dio.

  A028000169 

 In quanto poi al ritorno delle anime in questo mondo la cosa non è come tu dici; perocchè esse qualche volta, piacendo fa Dio, vengono a fortificare la nostra fede, e consolarci.

  A028000175 

 - Or che segno mi dai tu, che io possa conoscere essere in ciò la volontà di Dio? - Vi do questo segno, che voi cangierete deliberazione, e per dire il vero, già comincia ad intenerirsi il vostro cuore.» Rimase egli allora pieno di maraviglia vedendosi palesare il suo segreto, e sentendo predire che doveva pur essere ciò, che in quel punto non voleva ancor che fosse, e ben poteva fare che non fosse.

  A028000175 

 Quello poi che io cerco non solamente non è contrario allo stato della mia religione, anzi è volontà di Dio che si faccia così.

  A028000178 

 Pertanto a ciò, che dite, non obbligandomi la regola, e tanto più essendo contraria la {133 [133]} volontà di Dio, abbiatemi per iscusata, se non vi obbedisco.» Il superiore por tale risposta essendosi risentito, male informato dell'integrità della vita di Caterina, proibì ai conventi vicini di mischiarsi della sua spirituale direzione: e questo durò circa due anni, finchè quegli continuò nel suo uffizio.

  A028000179 

 Riguardo poi ai padri del mio ordine poco m'importa del loro aiuto, perchè solo per amor di Dio ho vestito quest'abito, e non per loro; il mio sposo Gesù mi provvederà in altro modo.».

  A028000179 

 «Tu sei un bugiardo, rispondeva Caterina allo spirito maligno, perchè Dio non abbandona mai ohi in lui confida.

  A028000180 

 A tante e sì calde preghiere Caterina avrebbe accondisceso, se non avesse saputo essere volontà di Dio che ella se ne rimanesse in Caramagna.

  A028000180 

 Di ciò non ancor pago mandò uno dei suoi più famigliari, il Morelli, a pregarla che volesse ritornare in patria, dove dalle persone timorate di Dio ella fu sempre venerata.

  A028000180 

 Dio in fine la volle consolare facendo {134 [134]} sì che molti de' suoi avversari si pentissero del mal fatto.

  A028000182 

 Mossa a compassione prese una veste a lei molto necessaria e la donò alla poveretta per amor di Dio dicendo: «O Signor mio, povera son nata, e povera voglio vivere e morire, e piuttosto voglio mancare di beni temporali, che di carità.» In premio di si bell'atto le apparve Gesù e le disse: «O sposa mia, mi piace quel che hai fatto per mio amore verso quella donna, privandoti eziandio del necessario.» Ed ella: «Tutto quanto io posseggo è {138 [138]} vostro, e Voi me ne potete privare, come mi meriterei per li miei peccati, e per la mia ingratitudine.» Ripigliò il Signore: «Non ti toglierò giammai i doni che ti ho fatto, anzi te li conserverò aumentandoli e moltiplicandoli ancora.».

  A028000184 

 O siano gli angeli che portassero a Caterina queste preghiere, o sia Dio che a lei le manifestasse senza alcun altro mezzo, il fatto si è che colei, che si credeva incurabile, fra cinque giorni si trovò guarita perfettamente.

  A028000189 

 Questo dono di essere trasportata in modo straordinario era per lei così frequente, che ella da' suoi paesani era chiamata la masca di Dio, vale a dire strega, imperocchè mosche sono dette in Piemonte le streghe.

  A028000191 

 Stando una volta in fervorosa orazione per ottenere da Dio un tanto bene, le apparve Gesù Cristo, e le disse: «Io sono pur disceso dal cielo in terra per seminare la pace, e son pronto a dar pace e misericordia; ma gli uomini non la vogliono.

  A028000192 

 Il che, accaduto, Caterina fu portata a quella stanza infernale, affinchè vedesse la giustizia di Dio.

  A028000198 

 Tu pure avrai molto a patire, ma tutto vincerai per dono e grazia di Dio.».

  A028000203 

 Durante la sua vita mortale egli aveva pregato con molte istanze Caterina che {149 [149]} prima della morte gli ottenesse da Dio tre cose.

  A028000208 

 Del qual dono ella sempre si serviva pel bene delle anime e per la maggior gloria del suo Dio.

  A028000212 

 Laonde possiamo dire che in lei si adempì perfettamente quello che Dio aveva già promesso per bocca del profeta Gioiele: « Io spanderò il mio spirito sopra {157 [157]} le vostre figliuole, ed esse profetizzeranno.

  A028000221 

 Un giovedì santo venne rapita in ispirito a contemplare la gloria di Dio.

  A028000223 

 Vedendo che nulla valevano i rimedii umani, ricordatasi di Caterina, pregò Iddio dicendo: «Se sono vere le grazie che di suor Caterina si raccontano, vi prego, o mio Dio, che mi liberiate pei meriti suoi.» Sull'istante si sentì libera da ogni male.

  A028000224 

 Andato da Caterina con grande fiducia la pregò che gli volesse ottenere da Dio la sanità.

  A028000227 

 Spiegare non si può la pazienza e la rassegnazione, colla quale ella patì {167 [167]} i dolori di questa malattia, ed i suoi frequenti atti d'amor di Dio.

  A028000228 

 E perchè tarda cotanto il momento in cui volerò nelle bracia del mio celeste sposo?» Sebbene ardesse del desiderio di presto partire da questo mondo, nondimeno pensando ai pericoli in {168 [168]} cui lasciava i suoi figliuoli spirituali pregava il Signore colla preghiera di san Martino dicendo: «Signore, se il mio stare in questo mondo fosse di utilità alle anime, sia pur fatto il vostro volere.» Ma no, o anima grande, è volontà di Dio, che tu vada a ricevere il premio delle tue fatiche.

  A028000229 

 Le esortò all'addio del mondo, le confortò ad amar Dio con tutto il cuore, a mettere in Gesù e in Maria ogni loro speranza.

  A028000230 

 Oh! che dolce morire in si bella compagnia! Mentre gli astanti piangenti la stavano osservando, Caterina levati gli occhi al cielo, e {170 [170]} dando un dolce sorriso spirò l'anima sua nelle braccia del suo Dio.

  A028000232 

 A molte altre persone di santa vita fu da Dio manifestata la gloria di Caterina, e molti miracoli ancora volle egli che si operassero in testimonianza della santità di questa sua serva fedele.

  A028000236 

 Allora la moglie si portò al sepolcro di Caterina, e quivi inginocchiata la pregò di cuore che volesse usare pietà al {174 [174]} suo marito, e gli ottenesse da Dio la guarigione.

  A028000238 

 Bastino i sovraccennati a far conoscere come Iddio abbia fatto palese al mondo la santità della sua serva anche dopo morte e che mentre le anime dei giusti godono la gloria dei beati in cielo Dio li glorifica eziandio in questo mondo a maggior sua gloria è a bene del prossimo.

  A028000252 

 Quello poi che arrecò gran lustro {183 [183]} alla casa e cappella suddetta, e che nello stesso tempo fece vedere come la divozione verso di questa serva di Dio sia radicata nel cuore anche delle più grandi persone, fu la visita solenne, che le venne fatta dalle loro Altezze Reali i principi e principesse, figli del Re Vittorio Emanuele II. La sera del 1° ottobre 1858 partiti con solenne treno dal castello di Racconigi giunsero a Caramagna, che li ricevette con grande giubilo, e fra il suono delle campane a festa.

  A028000256 

 Deh! non perdiamo inutilmente quei giorni che Dio ci dà per guadagnami i beni eterni.

  A028000256 

 Fin da questo momento diamoci di cuore e diamoci interamente a Dio come fece la Beata Caterina.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000004 

 Che se scorrendo questo scritto vi sentirete animati a seguire qualcheduna delle accennate virtù, rendetene gloria a Dio, al quale, mentre lo prego vi sia ognor propizio, questa mia fatica unicamente consacro.

  A029000005 

 Nacque Luigi Comollo il 7 aprile 1817, nel territorio di Cinzano, in una borgata detta la Pra, da Carlo e Gioanna Comollo, i quali sebbene di non molto distinta condizione, hanno però quei beni assai più delle ricchezze pregievoli i veri caratteri di pietà, e di timor di Dio.

  A029000022 

 Quando alcuno voleva raccontare qualche cosa riguardante i Sacerdoti, tosto premetteva o doversene parlar bene, o tacere affatto, perché erano Ministri di Dio.

  A029000024 

 Suonato il campanello subito interrompeva checchè facesse per rispondere alla voce di Dio (così chiamava il suono del campanello) che lo chiamava al suo dovere, e m'accertò più volte, che dato un tocco il campanello gli era impossibile il continuare ciò che aveva fra le mani, perchè rimaneva tutto confuso, e non sapeva più che si facesse.

  A029000039 

 Il suo zio disse che vedeva l'opera di Dio manifestata nel suo nipote: predica da santo, mi diceva taluno; oh, diceva un'altro pareva un angelo da quel pulpito, tanto era modesto, e franco nel ragionare! altri: che bella maniera di predicare... ciò dicendo ripetevano alcuni sentimenti e per fino le stesse parole che fisse ancora avevano nella memoria.

  A029000039 

 Io tengo presso di me questo discorso, nel quale quantunque siasi servito di alcuni autori, nulla meno la composizione è sua; e vi si scorgono espressi tutti quei vivi affetti onde ardeva il suo cuore verso la gran Madre di Dio.

  A029000046 

 Suppongo trovarmi sur un'alta montagna, dalla cima di cui mi sia dato scoprire tutte le bellezze della natura, contemplo il mare, la terra, paesi, città, con quanto di più magnifico in essi si trova; levo quindi lo sguardo pel sereno cielo, miro il firmamento, che tutto di stelle tempestato forma il più maraviglioso spettacolo; a questo vi aggiungo ancora l'idea di una soave musica, che a voce, e a suono faccia eccheggiare di lieti evviva valli, e monti, e così deliziando la mente con questa mia immaginazione, mi volgo in altra parte, {46[46]} alzo gli occhi, ed eccomi innanzi la Città di Dio; la miro all'esterno, poscia mi avvicino, e penetro dentro, qui pensa tu alle cose, che senza numero io faccio passare a rassegna »; e proseguendo nella sua passeggiata raccontava cose le più curiose, ed edificanti che egli fingevasi di vedere nelle varie sessioni del Paradiso.

  A029000051 

 Ne fui molto sorpreso, stante che il giorno avanti avevamo passeggiato buon tempo insieme, e sentivasi in perfetto essere di salute; onde chiesta la cagione di un tal parlare «Sento, rispose egli, sento un freddo che m'occupa tutte le membra, mi duole alquanto il capo, lo stomaco è impedito, del male però poco mi do pena, quello che mi atterrisce (ciò diceva con voce seria) si è il dovermi presentare al grande Giudizio di Dio » Esortandolo io a non volersi così affannare, essere queste certamente cose remote, e avere tutto il tempo a prepararsi, entrammo in Chiesa.

  A029000051 

 Terminate che furono le funzioni di Capella mi recai a visitarlo nella propria {50[50]} camerata, dove appena mi vide tra gli astanti, fece segno che gli m'approssimassi e fattomi chinare il capo, come se avesse a manifestarmi cosa di grande importanza, così prese a dire «Mi diceste; che era cosa remota e che eravi ancor tempo a prepararmi prima d'andarmene, ma non è così; so certo che debbo presentarmi presto al cospetto di Dio; poco tempo mi resta a dispormi; vuoi che ti dica di più? Abbiamo da lasciarci » Io lo esortava tuttavia a non inquietarsi, e non affannarsi con tali idee; non m'inquieto, interrompendomi disse, nè m'affanno, solo penso che debbo andare al gran Giudizio, e Giudizio inappellabile, e questo agita tutto il mio interno.

  A029000054 

 Checchè se ne voglia dire dell'esposizione del sovraesposto racconto, il fatto fu che quanto grande era prima lo spavento, e il timore di comparire innanzi a Dio, altrettanto più allegro mostravasi di poi, e desideroso che giugnesse un tal momento; {56[56]} non più tristezza, o malinconia in volto, ma un aspetto tutto ridente, e gioviale, in guisa che sempre voleva cantare salmi inni, o laudi spirituali.

  A029000055 

 In fine sommessa la voce chiamommi a se, e mi pregò a non parlargli più d'altro che di cose spirituali, dicendo essere troppo preziosi quegli ultimi momenti che gli restavano ancor di vita, doverli tutti impiegare a glorificare il suo Dio; perciò non darebbe più alcuna risposta, qualora fosse intorno ad altre cose interrogato.

  A029000058 

 Se poi sarai chiamato dal {61[61]} Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del Giudizio, rispetto alle Chiese; poiché si vedono pur troppo anche persone d'abito distinto che hanno poca riverenza alla casa di Dio, perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una vil donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente!.

  A029000076 

 Una persona molto impegnata pel servizio di Dio era da lungo tempo tentata: quando con un mezzo, quando con un altro aveva sempre riuscito a vincere la tentazione; un giorno poi fu sì gagliarda, che pareva omai essere sgraziatamente vinta, e quanto più cercava d'allontanare le cattive idee dalla sua fantasia, tanto più vi correvano.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000001 

 Che se scorrendo questo scritto ti sentirai animato a seguire qualcheduna delle accennate virtù, rendine gloria a Dio, al quale, mentre lo prego ti sia ognor propizio, queste poche pagine unicamente consacro {5 [5]}.

  A030000002 

 Sebbene di condizione non molto agiata essi avevano peraltro quei beni, assai più delle ricchezze pregevoli, quali sono la virtù e il timor di Dio.

  A030000014 

 - Il pensiero che Dio vede tutto e che si trova in ogni luogo mi ha servito di ritegno in tante occasioni.

  A030000014 

 Dato che mio padre nol sappia, potrò evitare i castighi di lui, ma non quelli di Dio, il quale vede tutto in cielo, in terra ed in ogni luogo.

  A030000014 

 Più volte ero sul punto di lasciarmi strascinare a commettere mancanze in casa mia ed altrove, ma pensando che Dio mi vedeva e che poteva punirmi sull' istante, mi nasceva tosto in cuore ribrezzo al male e me ne asteneva.

  A030000020 

 I suoi genitori si occupavano di lui {14 [14]} come di un prezioso gioiello, che Dio aveva loro affidato, e sebbene non toccasse ancora i sette anni già l'avevano istruito intorno a tutto quello, che è necessario per fare una buona confessione.

  A030000021 

 Avendo più volte udito a predicare che Dio ricompensa grandemente le opere di carità che si fanno verso ai poveri, volle egli pure farne una speciale.

  A030000063 

 Ma quando alcuno voleva raccontare qualche cosa ad essi riguardante, tosto premetteva o doversene parlar bene, o tacere affatto, perchè erano ministri di Dio.

  A030000064 

 La vocazione o chiamata allo stato sacerdotale deve venire da Dio, perciò un giovane non deve far conto di quanto possono consigliare i parenti nel loro interesse temporale, o di quanto può suggerire la vanagloria e il desiderio di terrene comodità.

  A030000064 

 Qualora poi per qualche ragionevole motivo lo doveste cangiare, al momento della scelta dello stato apritegli bene la vostra coscienza, di poi chiedete il suo parere, e voi tenendovi a quello certamente seguirete la voce del Signore; perchè egli dice nel Vangelo: Qui vos audit, {39 [39]} me audit: cioè chi ascolta la voce del direttore spirituale ascolta la voce di Dio; e ciò riguardo alle qualità morali che sono la dote più essenziale, anzi indispensabile per un giovane, che intenda abbracciare lo stato Ecclesiastico.

  A030000072 

 In quanto poi alla scienza che è pure di tutta necessità dovete rimettervi al giudizio dei vostri esaminatori, e riconoscere negli esami la volontà di Dio.

  A030000077 

 Suonato il campanello, subito interrompeva checchè facesse per rispondere alla voce di Dio (così chiamava il suono del campanello), che lo chiamava al suo dovere.

  A030000085 

 » Da ciò ognuno vede chiaramente, come il Comollo fosse avanzato nella via della perfezione giacchè quei moti di amor di Dio, di dolcezza, di contento per le cose spirituali sono un effetto di quella fede viva, e carità infiammata, che altamente gli stava radicata nel cuore e costantemente lo guidava nelle sue azioni.

  A030000088 

 Questi sono i principali atti di penitenza esterna che mi son noti, dai quali lieve cosa sarà argomentare quello che ei nudrisse in cuore, e come l'animo del Comollo fosse di continuo occupato in teneri affetti d'amor di Dio, di viva carità verso il prossimo, e di ardente desiderio di patire per amor di Gesù Cristo.

  A030000097 

 Io tengo presso di me questo discorso, nel quale, quantunque siasi servito di accreditati autori, nulla di meno la composizione è sua, e vi si scorgono espressi tutti quei vivi affetti, di cui ardeva il suo cuore verso la gran Madre di Dio.

  A030000098 

 Suo zio diceva di veder l'opera di Dio manifestata nel suo nipote: - Predica da santo, mi diceva taluno.

  A030000124 

 A questo vi aggiungo ancora l'idea di una soave musica, che a voce ed a suono taccia echeggiare di lieti evviva valli e monti, e deliziando la mente con questa mia immaginazione, mi volgo in altra parte, alzo gli occhi, ed eccomi innanzi la città di Dio.

  A030000127 

 Questo dimostra, secondo le regole dei maestri di spirito, quanto la mente del Comollo fosse staccata dalle cose sensibili, e quanto ei fosse padrone di raccogliere le facoltà della mente {68 [68]} sua per trattenerla a spirituali colloqui con Dio.

  A030000129 

 Oh! quanto siete buono, Signore, verso di noi! che ingratitudine non sarebbe mai per chi non corrispondesse a tanta bontà di un Dio! ».

  A030000129 

 « Ella è la grazia più grande, diceva con trasporto ai suoi compagni, che Dio possa fare ad un cristiano, accordargli tempo, onde disponga delle cose dell'anima con piena cognizione, con tutto l'agio, e con soccorso di circostanze sì favorevoli, quali sono meditazioni, {69 [69]} istruzioni, letture, buoni esempi.

  A030000131 

 Appena mi vide fra gli astanti, fece segno che me gli appressassi, come se avesse a manifestarmi cosa di grande importanza, e così prese a dire: « Mi dicesti, che era cosa remota, e che eravi ancor tempo a prepararmi prima d'andarmene, ma non è così; sono certo che debbo presentarmi presto al cospetto di Dio; poco tempo mi resta a dispormi; vuoi che tel dica chiaramente? Abbiamo da lasciarci.

  A030000131 

 Chiestala ragione d'un tal parlare; « Sento, rispose egli, sento un freddo che m'occupa tutte le membra, mi duole alquanto il capo, lo stomaco è impedito; del male corporale però poco mi do pena, quello che mi atterrisce (ciò diceva con voce commossa) si è il dovermi presentare al gran giudizio di Dio.

  A030000134 

 Checchè se ne voglia dire del sovraesposto racconto, il fatto fu che quanto grande era prima il suo timore di comparire innanzi a Dio, altrettanto di poi manifestavasi il suo desiderio che giugnesse quello istante.

  A030000138 

 Infine abbassata la voce, chiamommi a sè e mi pregò a non parlargli più d'altro che di cose spirituali, dicendo essere troppo preziosi quegli ultimi momenti, che gli restavano ancor di vita, e doverla tutta impiegare a glorificare il suo Dio; perciò non darebbe più alcuna risposta, qualora fosse interrogato intorno ad altre cose.

  A030000141 

 Dio te ne rimeriti.

  A030000141 

 Se poi sarai chiamato dal Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del giudizio, il rispetto alle chiese, poichè si vedono pur troppo anche persone di grado distinto, che hanno poca riverenza alla casa di Dio; perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una semplice donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente! {84 [84]}.

  A030000160 

 Dio vuole così; coraggio, coraggio! Al cielo il nostro cuore!... Al cielo le nostre consolazioni!... Al cielo!... Addio o cara madre! Addio o amato padre! A rivederci nella beata eternità.

  A030000176 

 Ma, se ben si osserva, questa è la condotta ordinaria che tiene Iddio co' suoi eletti, i quali, al pensiero di doversi presentare al rigoroso divin tribunale, ne rimangono pieni di timore e di spavento; ma Dio corre a suo tempo in loro soccorso, e invece che lo spavento del peccatore continua in agitazioni, rimorsi e disperazione, quello dei giusti si cangia in coraggio, confidenza e rassegnazione, che produce nel loro cuore la più dolce allegrezza.

  A030000187 

 Più volte abbiamo la medesima promessa confermata, mettendo sempre la condizione, se Dio avesse ciò permesso e fosse stato di suo gradimento.

  A030000195 

 Costei molto impegnata pel servizio di Dio era da lungo tempo tentata: ora con un mezzo, ed ora con un altro era sempre riuscita a vincere la tentazione.

  A030000205 

 E siccome la mia guarigione intieramente la riconosco e la debbo all'intercessione del chierico Luigi Comollo, mi reco a premura di pregare la S. V. M. Rev. di voler pubblicare questo vero e sincero fatto a me occorso a maggior gloria di Dio, ed affinchè per l'avvenire il rispetto e la venerazione verso questo modello di virtù, Luigi Comollo, cresca sempre più presso tutti, e specialmente presso di quelli i quali, ebbero in vita la fortuna di conoscerlo.

  A030000210 

 Intanto, o lettore; mentre ammiriamo le virtuose azioni degli eroi del Cattolicismo, rendiamo i più vivi ringraziamenti a Dio, che per tratto di sua bontà ci ha creati e conservati nella santa Cattolica Religione; e in pegno di gratitudine mostriamoci zelanti osservatori dei precetti di questa nostra Religione divina; ma non cessiamo di supplicare di cuore Iddio ad usarci un gran tratto di misericordia, a conservarci in questa Religione fino agli ultimi momenti di vita.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000004 

 Ascoltò egli l'amorosa chiamata e costantemente corrispondendo alla grazia divina giunse a trarre in ammirazione quanti lo conobbero, palesandosi così quanto siano maravigliosi gli effetti della grazia di Dio verso di coloro che si adoperano per corrispondervi.

  A031000056 

 Ma ad ogni momento bisognava che gli dicesse: Non {14 [168]} fare questo discorso che è cattivo; non dire quella parola, non nominare il santo nome di Dio invano.

  A031000084 

 Io credo che se costoro gustassero anche un solo momento la grande consolazione che provasi da chi si trova in grazia di Dio, tutti andrebbero a confessarsi per placare l'ira di Dio, dare tregua ai rimorsi della coscienza, e godere della pace del cuore.

  A031000084 

 O peccato, peccato! che terribile flagello sei tu a coloro che ti lasciano entrare nel loro cuore! Mio Dio, per l'avvenire non voglio mai più offendervi; anzi vi voglio amare con tutte le forze dell'anima mia; che se per mia disgrazia cadessi anche in un piccolo peccato andrò tosto a confessarmi.

  A031000085 

 Così il nostro Magone esprimeva il suo rincrescimento di aver offeso Dio, e prometteva di mantenersi costante nel santo divino servizio.

  A031000089 

 Pensate che il confessore ha da Dio il potere di rimettervi ogni qualità, ogni numero di peccati.

  A031000093 

 Confidate anche nelle preghiere del confessore il quale nella santa messa prega ogni giorno pe' suoi penitenti, affinchè {26 [180]} Dio loro conceda di fare buone confessioni e possano perseverare nel bene; pregate anche voi per lui.

  A031000098 

 Qui ho detto queste poche parole che nel Signore mi sembrano utili alle anime della gioventù, al cui bene intendo di consacrare tutto quel tempo che al Signore Dio piacerà lasciarmi vivere in questo mondo.

  A031000106 

 Ma assicurava, e lo lasciò scritto, che egli non avrebbe giammai voluto sciogliere il labbro a proferire una sola parola che non si potesse indirizzare a maggior gloria di Dio.

  A031000106 

 Pur troppo, egli diceva, questa mia lingua non ha fatto pel passato quello che doveva fare; almeno per l'avvenire potessi rimediare al passato! In un foglietto fra i suoi proponimenti eravi questo: O mio Dio, fate che questa mia lingua resti secca in mezzo ai denti prima di proferire ancora una parola a voi dispiacevole.

  A031000122 

 Un giorno gli fu regalata un'immagine della B. V. nel cui fondo era scritto: Venite, filii, audite me, timorem Domini docebo vos; cioè: Venite, o figliuoli, ascoltatemi, io vi insegnerò il santo timor di Dio.

  A031000124 

 Freddo, caldo, dispiaceri, stanchezza, sete, sudore e simili incomodi delle stagioni erano altrettanti fioretti che egli con gioia offeriva a Dio per mano della pietosa sua madre celeste.

  A031000138 

 «4° Che se il pericolo continua, ricorri a Maria colla preghiera propostaci da santa Chiesa, cioè: Santa Maria Madre di Dio, pregate per me peccatore.

  A031000144 

 Sapeva che l'esercizio di questa virtù è il mezzo più efficace per accrescere in noi l'amore di Dio.

  A031000148 

 Dunque se Dio onnipotente che è offeso usa misericordia nel {49 [203]} perdonare chi lo percuote col peccato, perchè noi miserabili vermi di terra non useremo la ragione tollerando un dispiacere ed anche un insulto senza tosto farne vendetta? Diceva ancora ad altri: Noi siamo tutti figliuoli di Dio, perciò tutti fratelli; chi fa vendetta contro al prossimo egli cessa d'essere figlio di Dio, e per la sua collera divien fratello di Satanasso.

  A031000163 

 Il tuo modo di vivere non piace a' tuoi superiori, affligge i tuoi parenti, inganna {52 [206]} te stesso, ti priva della pace del cuore e poi... un giorno dovrai rendere conto a Dio del tempo perduto.

  A031000168 

 Accompagnando un giorno il suo superiore per la città di Torino giunse in mezzo ad una piazza dove udi un monello a bestemmiare il santo nome di Dio.

  A031000179 

 Ometto molti simili aneddoti; bastino questi per far sempre più conoscere la bontà del suo cuore, e la grande avversione che egli aveva pel male, lasciandosi talvolta trasportare ad eccessi di zelo per impedire l'offesa di Dio.

  A031000191 

 Interrogato di poi sullo scopo di quella partenza inaspettata da' suoi compagni per {63 [217]} andare a far visita al SS. Sacramento, schiettamente rispondeva: Io temo assai di ricadere nell'offesa di Dio, perciò vado a supplicare Gesù nel SS. Sacramento affinchè mi doni aiuto e forza a perseverare nella sua santa grazia.

  A031000194 

 - Io piango nel rimirare la luna che da tanti secoli comparisce con regolarità a rischiarare le tenebre della notte, senza mai disobbedire agli ordini del Creatore, mentre io che sono tanto giovane, io che sono ragionevole, che avrei dovuta essere fedelissimo alle leggi del mio Dio, io l'ho disobbedito tante volte, e l'ho in mille modi offeso.

  A031000207 

 {67 [221]} Voglio, diceva sul principio di quella novena, voglio adoperarmi in tutti i modi per far bene questa novena, e spero che Dio mi userà misericordia, e che Gesù Bambino verrà anche a nascere nel mio cuore coll'abbondanza delle sue grazie.

  A031000210 

 Avvicinandosi però ognora più l'ultimo giorno di sua vita, Dio volle dargliene più chiaro avviso.

  A031000210 

 Magone tira fuori il suo e vede sopra di esso scritte queste notabili parole: « Al giudizio sarò solo con Dio.

  A031000212 

 - Noi vivremo finchè Dio ci conserverà in vita.

  A031000228 

 - Se lo desidero! lo desidero di tutto cuore, ed è quello che da qualche tempo domando continuamente a Dio.

  A031000236 

 Là stava scritto: Al giudizio sarò solo con Dio, e non è vero, non sarò solo, ci sarà anche la B. Vergine {76 [230]} che mi assisterà; ora non ho più nulla a temere: andiamo pure quando che sia.

  A031000243 

 Mi ricordo che alla unzione della bocca disse: O mio Dio, se voi mi aveste fatta seccare questa lingua la prima volta che la usai ad offendervi, quanto sarei fortunato! quante offese di meno; mio Dio, perdonatemi tutti i peccati che ho fatti colla bocca, io me ne pento con tutto il cuore.

  A031000244 

 All'unzione delle mani aggiunse: Quanti pugni ho dati a' miei compagni con queste mani; mio Dio, perdonatemi questi peccati, ed aiutate i miei compagni ad essere più buoni di me.

  A031000247 

 Ma il nostro Michele aveva più volte domandato a Dio di fargli compiere tutto il suo purgatorio in questa vita a fine di andare tosto dopo morte in Paradiso.

  A031000264 

 Quell'anima fortunata abbandonava il mondo per volare, come piamente speriamo, in seno a Dio alle ore undici di sera, il 21 gennaio 1859, in età appena di quattordici anni.

  A031000266 

 Fattosi giorno la buona genitrice di Michele voleva recarsi nella camera del figliuolo per averne notizie; ma quale non fu il suo dolore quando fu prevenuta che egli era morto! Quella donna cristiana stette un momento immobile senza proferire parola, nè dare un sospiro, quindi proruppe in questi accenti: Dio grande, voi siete padrone di tutte le cose... Caro Michele, tu sei morto... io piangerò sempre in te la perdita di un figliuolo; ma ringrazio Dio che ti abbia concesso di morire in questo luogo con tale assistenza; di morire di una morte così preziosa agli occhi del Signore.

  A031000266 

 Riposa con Dio in pace, prega per tua madre, che tanto ti amò in vita mortale, e che ti ama ancora più ora che ti crede coi giusti in cielo.

  A031000273 

 Se io fossi stato presente, ad uso del popolo di Dio, avrei estirpato presso la tua fossa una manciata di erba e gettandomela dopo le spalla, avrei mormorato in mesto accento come il figlio di Giuda: Fioriranno essi come l'erba dei campi; dalle tue ossa risorgano altri cari giovanetti che risveglino tra noi la tua ricordanza, ne rinnovino gli esempi, e ne moltiplichino le virtù!.

  A031000274 

 Addio dunque per l'ultima volta, o dolce, o caro, o fedele nostro compagno, o buono e valoroso Michele! Addio! Tu crescevi trepida speranza dell'ottima tua madre, che sopra di te pianse le lagrime della pietà più ancora che quelle della natura e del sangue... Tu crescevi bella speranza di quel padre adottivo che ti accoglieva nel nome del provvido Iddio, che ti chiamava a questo dolce e benedetto asilo dove imparasti sì bene e sì presto {89 [243]} l'amore di Dio e lo studio della virtù... Tu amico a tuoi condiscepoli, rispettoso ai superiori, ai maestri docile, a tutti benevolo!! Tu crescevi al sacerdozio... e forse in esso saresti stato esempio e maestro della sapienza celeste!... Tu hai lasciato al nostro cuore un vuoto... una ferita...! Ma tu ti sei involato, o piuttosto morte ti involò alla nostra stima, al nostro affetto... ah dunque avevamo noi bisogno delle lezioni della morte? Sì, ne avevano bisogno i fervidi, i meri solleciti, i trascurati; bisogno il negligente, il sonnolento, il pigro, il debole, il tepido, il freddo.

  A031000274 

 Deh! ti preghiamo, facci conoscere che tu sei ora nel luogo della gioia, nella terra beata dei viventi; facci sentire che tu ti ritrovi ora presso alla fonte, anzi al mare della grazia e che la tua musica voce interfusa a quella dei cori celesti è possente, è gradita alle orecchie di Dio! Impetraci zelo, amore e carità... impetraci di vivere buoni, casti divoti, virtuosi... di morire lieti, sereni, calmi, fidenti nelle divine misericordie.

  A031000274 

 Non tangat nos tormentum mortis! prega per noi cogli angelici giovanetti pur di questa casa che {90 [244]} ti precedettero nel seno di Dio, Gavio Camillo, Fascio Gabriele, Rua Luigi, Savio Domenico, Massaglia Giovanni, e prega con essi soprattutto poi tanto amato capo di questa casa.

  A031000274 

 Oh benedetto sia Dio che ti formò, che ti nudrì, ti mantenne e ti tolse la vita.

  A031000278 

 Mio Dio applicate ai fedeli, che sono in agonia, e muoiono in questo momento, i meriti infiniti del preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo, della sua dolorosa passione, e morte, del martirio di Maria a piè della Croce, e delle preghiere, che Essa in quel punto v'indirizzò.

  A031000279 

 I. Quante migliaia d'uomini cadono quest'oggi, com'erba molle, mietuti dalla falce della morte! Essi tutti comparir debbono al tribunale tremendo di Dio per udir la sentenza o di vita, o di morte eterna!.

  A031000288 

 Dio sia benedetto.

  A031000290 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A031000293 

 Benedetta la gran madre di Dio Maria Santissima.

  A031000295 

 Benedetto Dio ne' suoi Angeli e ne' suoi Santi.


don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html
  A032000003 

 In quel tempo Dio fece in maniera chiara conoscere un nuovo genere di milizia, che egli si voleva scegliere; non già fra le famiglie agiate, {3 [233]} perchè esse per lo più mandando la loro figliuolanza alle scuole pubbliche o ne' grandi collegi, ogni idea, ogni tendenza a questo stato veniva presto soffocata.

  A032000004 

 Ma dove trovar mezzi per gli opportuni locali, per lo studio, pel vestito, vitto, titolo ecclesiastico e più tardi pel riscatto dalla leva militare? L'uomo è misero istrumento della Divina Provvidenza, che nelle mani di Dio, e col suo santo aiuto fa quello che a lui piace.

  A032000006 

 movimento; ma voi siete uomo e se Dio vi chiamasse, dove ogni uomo deve andare, queste vostre imprese dove andranno a finire?.

  A032000008 

 Se però in quest'opera avvi il volere di Dio, esso ci illuminerà.

  A032000013 

 Le costituzioni così modificate furono messe in pratica per sei anni notando e modificando quelle cose, che parevano tornare alla maggior gloria di Dio.

  A032000037 

 può tornare alla maggior gloria di Dio.


don bosco-chi e d. ambrogio.html
  A033000037 

 - Il primo si è perchè non è mandato da Dio per mezzo di santa Chiesa ad insegnare, a predicare.

  A033000089 

 - Fuggirlo, schivarlo e pregare per lui, affinchè voglia rimettersi sulla buona strada, e Dio gli usi misericordia.


don bosco-conversazioni.html
  A035000001 

 - Per distruggere dalle fondamenta l'idea della Confessione i protestanti stampano e gettano di continuo in faccia ai cattolici, che la Confessione non è stata instituita da Dio, epperciò doversi riprovare.

  A035000002 

 Noi perciò, non colla calunnia, non con ciance, o colla mala fede, che sono le armi ordinarie dei nostri nemici, ma col Vangelo e colla Storia alla mano proveremo fino all'evidenza che il bisogno della Confessione fu riconosciuto dagli stessi gentili; per ordine di Dio fu praticato dal popolo Ebreo; e che tal pratica venne dal Salvatore elevata alla dignità di Sacramento, e stabilita qual mezzo utile ad ogni cristiano e assolutamente necessario a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo.

  A035000012 

 Sua prima cura era di educare la sua famiglia nel timore di Dio.

  A035000013 

 Mi è più volte accaduto di sentire uomini, i quali non mettono mai piede in chiesa, che non hanno inteso a parlare di Dio se non alle bettole ed ai caffè, i quali {8 [152]} non sanno che spergiurare e fumare sigari, e dire, come dite voi, che la confessione è una minchioneria.

  A035000032 

 A che andarmi a confessare? A che andare a raccontare le mie minchionerie ad un uomo? È Dio, non l'uomo, che perdona i peccati.

  A035000038 

 Credete voi che l'uomo si renda colpevole agli occhi di Dio solamente facendo torto al prossimo, commettendo adulterii, dimostrandosi crudele verso i poveri?.

  A035000042 

 Dio proibisce di bestemmiare?.

  A035000046 

 Inoltre forse che non è male burlarsi di Dio e dell'onore a lui dovuto, non amarlo, non pregarlo, sprezzare i comandamenti che la Chiesa ci fa in suo nome; di non santificare le Feste, di non assistere ai divini uffizi, di non astenersi dalle carni ne' giorni proibiti?.

  A035000048 

 Ce ne sono dieci di Dio, cinque della Chiesa; quando anche noi osservassimo tutti gli altri, e poi mancassimo all'osservanza di uno di essi; ciò basta perchè siamo eternamente dannati.

  A035000048 

 Laonde si può disubbidire ai comandamenti di Dio e della Chiesa ed essere tuttavia uomini onesti secondo il mondo.

  A035000048 

 Ma voi certamente convenite con me che per andare al cielo bisogna osservare tutti i comandamenti di Dio e della Chiesa.

  A035000050 

 Non dite più adunque; io sono uomo onesto, a che andarmi a confessare? Noi siamo tutti peccatori chi più, chi meno, e credo che lo sia più degli altri colui, che pretende essere irreprensibile dinanzi a Dio.

  A035000050 

 Pure le cose accennate sono peccati concontrari ai comandamenti di Dio.

  A035000053 

 Così io mi guarderò ben bene dal rassomigliargli; riconoscendomi peccatore farò in maniera di correggermi, e ne dimanderò perdono a Dio.

  A035000058 

 Ma la brigata aveva la testa riscaldata dalla disputa, e in luogo di andar a fare la partita, si radunò nell'aja intorno a Pietro dicendogli: è presto detto che la confessione sia stata instituita da Dio; ma come possiamo noi sapere, e saper con certezza che Dio abbia instituito la confessione? Pietro allora diede un'occhiata per vedere se il Curato ormai veniva, poi secondo il suo buon senso prese a parlare così: Voi dimandate, come sappiamo che Dio abbia istituita la confessione? Ed io chiedoavoi: come sapete che non l'abbia istituita? qual ragione mi date voi? Nissuna, se non quella che la confessione vi spiace.

  A035000060 

 Ha eziandio ragione il Curato nell'asserire che la confessione è il mezzo ordinario stabilito da Dio per ottenere il perdono a quelli che l'offendono, fossero essi anche i più galantuomini del mondo.

  A035000060 

 Informato della quistione che si andava agitando, e pregato di dire il suo parere, {21 [165]} prese a dire così: Il nostro signor Curato ha ragione di assicurarvi che non basta essere onest'uomo secondo il mondo, per non aver cosa da rimproverarsi dinanzi a Dio.

  A035000060 

 Ragionate, disputate finché volete; se Dio ha stabilita la confessione, se egli non concede perdono senza di essa, tutti i vostri discorsi valgono niente.

  A035000061 

 Tutta la questione adunque si riduce a questo: LA CONFESSIONE È STATA STABILITA DA DIO?.

  A035000066 

 Anche in ciò non havvi alcun dubbio; perchè G. C. come Dio poteva, anzi era il solo che potesse perdonare i peccati, siccome leggiamo aver più volte fatto nel Vangelo.

  A035000077 

 Bene: signor Curato, ciò comincia ad appagarmi; e mi piace tanto più perchè voi andate alla fonte e dite che Dio avendo dato ogni potere a' suoi Apostoli, diede anche quello di rimettere i peccati.

  A035000105 

 Dio non fa niente senza ragione e senza scopo.

  A035000105 

 Non occupiamoci di ciò che Dio abbia potuto fare, ma di ciò che egli ha fatto.

  A035000111 

 Egli era Dio e perciò infinitamente sapiente; quindi conosceva ogni segreta azione, ogni più nascosto pensiero.

  A035000117 

 Ogni qual volta ci avvenisse di commettere qualche colpa, abbiamo un mezzo sicuro per acquetare i rimorsi della coscienza, e riconciliarci con Dio mediante la confessione.

  A035000121 

 Inoltre a quei fervorosi cristiani rarissimamente avveniva di cadere in peccato, quindi loro poteva bastare minor frequenza della confessione, tanto più che spesso Dio puniva con terribili castighi i fatti segreti anche non molto gravi.

  A035000130 

 C'è qui un libro, signor Curato, che questo mio amico ha comperato ieri, e colui che lo ha venduto accertò che contiene la pura parola di Dio.

  A035000131 

 Ahi! ahi! caro Andrea, quei libri che si vanno vendendo or qua or là con promessa che contengano la pura parola di Dio, per lo più sono libri protestanti.

  A035000131 

 Ciò posto, ditemi: quanto ho detto finora non è la pura parola di Dio? {41 [185]}.

  A035000137 

 S. Barnaba che fu compagno degli Apostoli e viveva nel primo secolo della Chiesa, dice in una lettera: «voi confesserete i vostri peccati.» S. Clemente {42 [186]} papa, che fu discepolo degli Apostoli, scrivendo ai fedeli di Corinto dice: È meglio all'uomo confessare i proprii peccati che indurare il suo cuore, siccome quelli, i quali eccitarono sedizioni contro a Mosè ministro di Dio.» Ed altrove: «Quando saremo partiti da questo mondo non havvi più luogo per noi nè alla confessione, nè alla penitenza.» Sul finir del secondo secolo Tertulliano, dottissimo ecclesiastico di Africa, scrive molte cose intorno alla confessione, e tra le altre dice: «Se rifuggi dalla confessione, medita nel tuo cuore l'inferno.

  A035000141 

 La soddisfazione e la remissione fatta dal sacerdote è accetta a Dio.» (S. Cip.

  A035000142 

 Parlando egli della confessione scriveva: «noi dobbiamo assolutamente astenerci da ogni sorta di vizio, perchè non sappiamo se avremo tempo di confessarci a Dio ed al prete.» Ed altrove: È prescritto evidentissimamente dalla parola del Signore, che si dia la grazia del celeste Sacramento anche a quelli che sono colpevoli di gravissimo peccato, purchè di tutto cuore e con manifesta confessione del peccato ne facciano la penitenza.

  A035000143 

 Notate però, che vi sono ancora moltissime altre autorità che per brevità io tralascio; le quali sono tutte d'accordo nel magnificare la bontà di Dio, per avere istituito questo sacramento, pel gran vantaggio che gli uomini ne possono ricavare, e attestando in pari tempo la pratica non mai interrotta nei primi secoli della Chiesa.

  A035000146 

 Se gli antichi Padri parlano della confessione come un mezzo necessario per riconciliarsi con Dio, se espongono il modo con cui i Penitenti devono confessare le loro colpe, ed i Sacerdoti impartire l'assoluzione; è certo ed evidente che la confessione era praticata, altrimenti avrebbero date norme inutili e intorno a cose non esistenti.

  A035000153 

 È forse scritto nella loro vita che facessero il segno della Santa Croce prima e dopo il cibo? offerissero a Dio i loro lavori?.

  A035000157 

 E siccome dal non parlarsi di ciò nella lor vita non si può dire che eglino non pregassero, non offrissero le loro azioni, le loro pene, il loro riposo a Dio, così neppure dal silenzio della loro confessione {48 [192]} si può dedurre che essi non si confessassero.

  A035000161 

 Egli racconta come alcune donne sedotte da un eretico di nome Marco, volendo ritornare alla Chiesa di Dio, cogli altri errori confessarono anche questo.

  A035000162 

 Ai tempi di S. Gioanni Grisostomo gran numero di eretici lacerarono acerbamente la Chiesa, {51 [195]} ma a disinganno de' deboli e conforto dei buoni, ed anche per far ravveder i colpevoli molti furono da Dio terribilmente puniti.

  A035000162 

 Mosso da pentimento e colla lingua, perchè gonfia, non potendo articolare parola per confessar il suo peccato, lo scrisse sopra una tavoletta, soddisfacendo in tal guisa all'obbligo della Confessione praticato nella Chiesa per poter così riconciliarsi con Dio.

  A035000170 

 S. Agostino era egli confessore ed incoraggiva i cristiani a non differire la penitenza dicendo fra le altre cose queste precise parole: Se il peccatore sarà ostinato fino all'ultimo della vita, non so se potrà ricevere la penitenza e confessare i suoi peccati a Dio, e al Sacerdote.

  A035000173 

 Vale a dire: chi dopo il battesimo cadde in gravi peccati, non ha più altro mezzo per ritornare in amicizia con Dio, se non la confessione.

  A035000174 

 Quel gran vescovo non poteva ascoltare le confessioni senza spargere copiose lagrime; la qual cosa faceva che i medesimi penitenti piangessero con lui, e di ciò che udiva in confessione ne parlava solamente con Dio.

  A035000178 

 Quel prelato lodò molto l'umiltà di quel servo di Dio, ma gli rispose che doveva ancora confessare i suoi peccati a viva voce ad un Sacerdote.

  A035000201 

 Da quanto vi ho detto, amici miei, voi potete facilmente comprendere come la confessione sia sempre stata praticata nella Chiesa; nè trovarsi alcun tempo in cui i fedeli non si siano serviti di questo Sacramento come unico mezzo stabilito da Dio per ottenere il perdono dei peccati commessi dopo il battesimo.

  A035000212 

 Per farvi comprendere come la confessione sia anche stata praticata presso ai gentili è bene riflettere che l'uomo, essendo da Dio creato per la virtù, prova grande soddisfazione quando pratica il bene; inoltre ha una coscienza che lo accompagna ovunque, e gli fa sentire i più vivi rimorsi, quando opera male, ed agisce contro alla legge della giustizia.

  A035000227 

 Pertanto nella confessione dei pagani noi rileviamo due importanti verità: una profonda venerazione di tutti i popoli verso le persone consacrate al divin culto, cioè i sacerdoti; una costante persuasione che i sacerdoti fossero mediatori tra Dio e gli uomini, e che confessando loro le proprie colpe, gli uomini venissero riconciliati con Dio.

  A035000234 

 Non pare forse che le parole accennate vogliano significare la confessione da farsi {71 [215]} a Dio, piuttosto che quella da farsi al sacerdote?.

  A035000235 

 Essere mondato per opera del sacerdote viene a significare due cose: che gli Ebrei confessavano i loro peccati ad un sacerdote, e che erano eziandio persuasi che il sacerdote fosse mediatore tra Dio e gli uomini, autorizzato ad ottenere loro da Dio medesimo il perdono.

  A035000237 

 Ma dopo la venuta dei Messia, quando al Pontefice della legge antica sottentrò il Pontefice eterno, il Figlio di Dio vivo, il Salvator nostro G. C. e stabilì una nuova Chiesa; quando, dico, gli Ebrei senza Pontefice, senza capo, vennero dispersi per le varie parti del mondo, allora caddero in moltissimi e madornali errori in fatto di religione, e segnatamente intorno alle cose che riguardano alla confessione.

  A035000239 

 Così quel popolo mentre conserva ancora i libri che contengono il precetto di confessare i peccati al sacerdote, affinchè per opera di Lui vengano rimessi, egli appoggiato alle strane favole di un libro che chiamano Talmud, trascura la parola di Dio per seguire i capricci degli uomini.

  A035000239 

 Gli Ebrei de' nostri tempi quando si accorgono di essere colpevoli di qualche delitto, pensano di riconciliarsi con Dio con una preghiera, confessandosi in un angolo della sinagoga o delle proprie case, esclusa la presenza del sacerdote.

  A035000243 

 Nelle cose stabilite da Dio non dobbiamo cercare ciò che pare grave al nostro intelletto; ma rispettare e venerare quanto Iddio ha stabilito per nostro bene.

  A035000251 

 E una grande consolazione, quando agitato dai rimorsi della coscienza egli trova nella confessione un mezzo onde calmarsi gli affanni dell'anima e rassicurarsi di aver ristabilita la sua amicizia con Dio.

  A035000251 

 Ma la confessione è necessaria per redimerci dalla sentenza di perdizione, per comperarci l'amicizia di Dio, e per acquistarci la vita eterna.

  A035000255 

 Il Re è Dio, che manda i suoi Ministri, i Sacerdoti, a dire ai peccatori: Io vi assolvo dalla morte eterna, e vi restituisco in libertà e vi ridono l'amicizia col supremo Re del cielo e della terra; ed affinchè non dubitiate della mia asserzione ecco il decreto con cui io sono stato delegato per {78 [222]} eseguire questi ordini: quorum remiseritis peccata, remittuntur eis; quorum retinueritis, retenta sunt.

  A035000263 

 Se volete dire che sia un uomo composto di carne e di ossa pari a noi, vel concedo; ma non è certamente pari agli altri uomini {80 [224]} nella dignità di Ministro di Dio.

  A035000271 

 Dobbiamo piuttosto in ciò ammirare la bontà di Dio di aver destinato i Sacerdoti come Ministri degli ordini suoi e del perdono dei peccati.

  A035000271 

 Il confessore sebbene sia simile agli altri uomini quando è nel tribunale di penitenza, tuttavia oltre le divise di ministro di Dio, è insignito di carattere sacerdotale, che lo costituisce in autorità di rimettere o ritenere i peccati.

  A035000277 

 Quei cristiani che sparlano delle cose sante, violano i voti fatti a Dio, rinnegano {82 [226]} la loro religione per secondare le loro passioni, sono quelli che si confessano spesso?.

  A035000291 

 Non dite più, amici miei, che la confessione è un peso od una tortura, dite piuttosto essere la confessione un conforto pei cuori afflitti e pei cristiani agitati dai rimorsi della colpa: essere un mezzo efficacissimo per allontanarci dal male, ed avviarci al bene; insomma essere la confessione un gran bene pell'uomo privato e per la pubblica società; ed essere il gran mezzo stabilito da Dio per riconciliarci colla suprema sua divina Maestà.

  A035000295 

 Non dico che il confessore provi con solazione per le colpe commesse, ma prova la più grande consolazione nel vedere un'anima che rompe i legami con cui era vincolata dal demonio, vede che ritorna a Dio, vede che si prepara un abitatore di più pel paradiso, e gode nell'animo suo perchè egli è l'istrumento di cui la Provvidenza si serve per compiere un'azione così avventurosa.

  A035000306 

 Forsechè si possono chiamare profanatori gli Apostoli perchè ci fu un Giuda traditore? Notava di poi il mezzo provvidenziale usato da Dio per conservare un tal segreto.

  A035000328 

 4); perchè verrà l'ora che tu chiederai tempo, e Dio ti risponderà: {98 [242]} per te non v'è più tempo: tempus non erit amplius (Apoc.

  A035000329 

 Ma lasciamo da parte il dubbio che manchi il tempo; supponiamo che Dio non voglia mandarmi all'altro mondo con morte improvvisa; quindi io venga ammalato, mi corichi nel mio letto; e chi m'impedisce di confessarmi e comunicarmi?.

  A035000330 

 Chi vi assicura che Dio sia per concederle?.

  A035000330 

 Per fare una buona confessione e una buona comunione bisogna che Dio vi conceda tempo per venire ammalato, tempo di una malattia alquanto lunga, che vi liberi da morte repentina ed improvvisa, che possiate farvi cescare un confessore; che questo confessore possa venire, e giunga ancora a tempo.

  A035000334 

 Senza questo aiuto della grazia di Dio noi non possiamo fare una buona confessione.

  A035000335 

 Infatti la Bibbia ci racconta come il Re Antioco sul finire della vita voleva pentirsi e prometteva ravvedimento; ma l'enorme abuso faito in vita delle grazie di Dio, lo rese indegno dei divini favori e morì disperato.

  A035000338 

 Non dico che il Signore nieghi la grazia all'uomo mentre è in vita: io voglio solamente dire che l'abuso fatto della misericordia e della grazia di Dio, il tempo mal impiegato, o impiegato inutilmente, rendono l'uomo indegno di quei segnalati favori che in questi ultimi momenti sono indispensabili per fare una buona confessione.

  A035000342 

 La grazia di Dio è simile alla pioggia che cade nel campo.

  A035000342 

 Siccome torna inutile la pioggia, ove il campo non sia coltivato, così rimane senza frutto la grazia di Dio ove noi non ci adopriamo di coltivarla nel nostro cuore con una volontà ferma e risoluta.

  A035000353 

 Di fatto ditemi in grazia vostra, come può essere che un uomo sempre stato alieno da Dio, od almeno, non curante di lui, e de' Sacramenti in tutta la sua vita, possa poi ad un tratto, colle facoltà sue intellettuali così sfinite come io saranno in quel punto, rivolgersi totalmente a lui, ricevere colle debite disposizioni i Sacramenti, cioè abborrire il peccato sempre avuto così caro, abbracciare di tutto cuore la virtù fin allora quasi sconosciuta, e ciò tutto per principio d' amore? Gli esempi che riscontriamo nelle sacre scritture sono terribili.

  A035000354 

 Costoro ebbero ambidue e tempo e grazia; anzi ottennero da Dio favori straordinari.

  A035000355 

 È vero; perciocchè furono scelti in mezzo al popolo per ordine di Dio, consacrati Re per ordine di Dio; furono Re assai lungo tempo, e ricolmi da Dio di grandi benedizioni.

  A035000359 

 Posto anche e tempo e grazia, nondimeno il male, i rimorsi del passato e del presente, l'abuso fatto della grazia di Dio, il demonio, che habens iram magnam (Apoc.

  A035000362 

 Del resto, miei cari, di tutti quelli che sono all'inferno posso assicurarvi che niuno voleva dannarsi, tutti avevano volontà di convertirsi prima di morire, ed intanto o sia loro mancata la grazia, o sia mancato il tempo, fatto sta che la loro volontà rimase inefficace ed ora sono dannati eternamente; e dal mezzo di quelle fiamme vanno gridando: - oh se ci fosse dato un po' di tempo per riconciliarci con Dio! Oh si daretur hora! - Ma loro si risponde per tutta l'eternità: «non vi è più tempo: tempus non erit amplius.».

  A035000365 

 In un prigioniero di Stato simile diffidenza è pur troppo {108 [252]} naturale; ma, oh quanto si resta sollevato allorchè svanisce, allorchè si scopre nell'interprete di Dio niun altro zelo che quello della causa di Dio e dell'umanità!.

  A035000367 

 «Ah sì! ogni volta che io aveva udito {109 [253]} quegli amorevoli rimproveri e que' nobili consigli, io ardeva d'amore della virtù, io non aborriva più alcuno, io avrei data la vita pel minimo de' miei simili, io benediceva Dio d'avermi fitto uomo.

  A035000370 

 Ne avrà «merito dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini «onesti della società.

  A035000371 

 Munito di questi due Sacramenti, soffrì il suo male da forte e fermo nelle promesse del Signore col riso sulle labbra spirò l'anima nel bacio del Signore dicendo: Mio Dio... mio Salvatore... gran Vergine Maria... fate che io vi ami ora ed in eterno.

  A035000373 

 Ogni ringraziamento sia al sommo Dio Datore d'ogni bene, e padre dei lumi, a cui fia onore e gloria per tutti i secoli.

  A035000393 

 2° Per combattere la confessione egli dice che il Salvatore non ha mai confessato, senza badare che il Salvatore come Dio onnipotente e sapiente conosceva ogni segreta azione, ogni pensiero, epperciò poteva conoscere quelli che erano o non erano pentiti e dire come difatti diceva ai peccatori: remittuntur tibi peccata tua, vade in pace.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000002 

 Noi preghiamo e supplichiamo caldamente tutti coloro, cui sta a cuore la conservazione della religione dei loro padri, ad unirsi a noi per difendere la Fede, il più bel dono che ci abbia fatto la Divina Misericordia, ad aiutarci, colla loro opera, alla diffusione delle LETTURE CATTOLICHE, che appunto si pubblicano per far conoscere gli errori che propagansi, e perchè si conservi intatta nelle nostre popolazioni la Fede cattolica, la quale sola ha il carattere della verità, e fuori della quale è impossibile piacere a Dio e salvarsi.

  A036000003 

 Non sono che pochi giorni, dacché colla mia Pastorale per la corrente Quaresima tutti io eccitava per organo dei signori Parroci li miei amati Diocesani a ben guardarsi dalle insidie che ai nostri giorni tendonsi per ogni dove ai Cattolici, onde farli fuorviare dalla loro religione, unica vera, la religione dei loro padri, e già si avverarono pur troppo le mie apprensioni, o Venerandi Confratelli e Figli dilettissimi: L'inimicus homo, di cui parla il Vangelo, è comparso anche su di questo bel campo mistico di Dio, e s'affatica e cerca di seminarvi la zizzania.

  A036000005 

 Li punti principali e maggiormente {V [255]} presi di mira sono la Confessione, l'Eucaristia, la necessità delle buone opere per salvarsi, e il culto di Maria Santissima nostra tenera, nostra carissima Madre; libri che nessuno, non munito di apposita facoltà, potrebbe leggere o ritenere; nessuno cui prema l'onore e la preziosa qualità di Cattolico, potrebbe anche solo accettare, per non esporsi al pericolo di trovarsi trascinato a discussioni alle solo a sconvolgergli quell'armonia interna tra lo spirito ed il cuore, che dall'autorevole e pietoso intervento di Dio per mezzo dei Sacramenti, si ha, e senza di cui non potrebbe vivere contento, né morire tranquillo.

  A036000005 

 Né conviene, né si deve entrare in discussione con tal gente da chi o non è ex professo, posto come li Sacerdoti alla custodia della scienza di Dio, o non ne fece uno studio apposito: Va indietro, Satanasso; ecco la sola risposta a tal seduzioni alla libertà assoluta di coscienza ed alla rilassatezza, che {VI [256]} altro infine non sono che inviti all'insubordinazione ed alla immoralità.

  A036000006 

 Iddio Signore e il divin suo Figlio Redentor nostro preservino questa ridente terra Biellese, terra di avita fede, terra feconda di spiriti avveduti, di cuori pii e generosi pel culto di Dio, e sì distinti per cristiane e per civili virtù; la preservino da simil vitupero, da un sì fatale inganno, che a vergogna insieme ed a rovina di lei tornerebbe tale apostasia.

  A036000029 

 Terminata la predica, il pastore si rivolge al peccatore e conchiude così: Vi pentite adunque sinceramente del peccato per cui oggi comparite fra noi colpevole? e ne dimandate a Dio il perdono?.

  A036000034 

 Ciò detto si volta alla moltitudine e dice: e voi, miei fratelli, ricevete questo sgraziato penitente con gioia e con tenerezza; lodate Dio che questo peccatore sia ritornato a penitenza.

  A036000034 

 Dopo fanno tutti insieme una preghiera a Dio per ringraziarlo del ravvedimento di quel peccatore.

  A036000036 

 Oh! come è mai stravagante la vostra confessione: Presso di noi la cosa è ben diversa; noi andiamo a confessarci in un cantone, ove Dio solo e il prete solo possono sentire ciò che diciamo: il {11 [269]} prete medesimo per lo più non ci può nè vedere, nè conoscere.

  A036000050 

 Un buon consiglio potrebbe giovarti assai: ascolta, cara amica, va da qualche prete cattolico, digli le tue angustie, e sentirai quello che ti dirà; perchè egli è un fatto che chi segue un buon consiglio, fa la volontà di Dio; ed in cose di religione niuno può essere più capace di consigliarti che i preti.

  A036000069 

 Tra di voi la confessione si fa solamente a Dio, e non ad alcun confessore; e quando anche vi confessaste da qualche altro pastore, a nulla vi gioverebbe.

  A036000079 

 Altra stravaganza dei vostri pastori: dicono che Dio solo può perdonare i peccati, e intanto essi si arrogano l'autorità di assolvere; inoltre pretendono d'assolvere a nome di Dio, e negano il Sacramento dell'Ordine; quindi ne segue che, negando voi questo Sacramento, niuno dei vostri ministri può avere maggiore autorità di assolvervi di quel che abbiano i medesimi laici, uomini e donne, vecchi e fanciulli.

  A036000085 

 Questi antecessori dei Vescovi vanno dall'uno all'altro fino ai tempi degli Apostoli, i quali (sono parole della Bibbia) furono posti per ordine dello Spirito Santo a regere Ecclesiam Dei, a governare e reggere la Chiesa di Dio.

  A036000106 

 Il consiglio, che io ti do, si è di riporre in Dio tutta la lua confidenza, e pregarlo che ti faccia conoscere le verità necessarie per la tua eterna salute.

  A036000107 

 Ti serva di eccitamento a confidar in Dio il fatto, che nella Bibbia leggiamo di un ufficiale idolatra, comunemente appellato il Centurione.

  A036000108 

 Tu intanto, siccome sai leggere, procura {25 [283]} di istruirti bene in qualche catechismo cattolico, e se incontri difficoltà, fa di venire da me, od almeno da qualcuna di queste tue compagne: confida in Dio e spera molto, e sii certa che mentre egli ti farà vie meglio conoscere le verità della cattolica religione, egli stesso t'inspirerà ciò che dovrai fare.

  A036000120 

 Io... se muoio, povera me, chi sa dove andrebbe l'anima mia... Mio Dio, mio Dio, aiutatemi.

  A036000134 

 Dicono che noi adoriamo il Papa come fosse Dio, e il catechismo dice semplicemente, che i Cattolici riconoscono il Papa siccome capo della Religione, e Vicario di Gesù Cristo, successore di S. Pietro, e stabilito da Gesù Cristo stesso capo del governo della Chiesa.

  A036000134 

 Per esempio, essi accusano i Cattolici che adorano le Immagini, le Reliquie, quasi fossero altrettanti Dei, e, al contrario, ella lesse nel catechismo, che i Cattolici danno a tali oggetti un culto semplicemente relativo, ma niun cattolico presta ad essi il culto a Dio dovuto.

  A036000159 

 Certamente la Chiesa Cattolica è più conseguente di voi; essa crede che vi è Dio nella santa Eucaristia, e come tale lo adora.

  A036000179 

 Tu hai prestato ad un pezzo di carta un culto, che è solamente dovuto a Dio; e questo è un grave peccato.

  A036000180 

 Ed io credo, che non ci sia persona al mondo, che voglia adorare un pezzo di carta colorito come se fosse Dio.

  A036000180 

 Io intendeva {41 [299]} solamente di rimirare l'immagine della Santa Vergine, perchè il mio cuore fosse eccitato a fervore verso Dio.

  A036000185 

 «Prendi, le disse il buon Curato: mettiti al collo la medaglia della Beata Vergine; metti altresì quest'immagine in qualche tuo libro, e ricordati che questa gran donna può molto presso a Dio, e non si è mai udito che alcuno abbia a Lei ricorso, che non sia stato esaudito.

  A036000186 

 La qual grazia dimandava da Dio, raccomandandosi per tale effetto alla B. V. e a tutti i Santi e a tutte le Sante del Paradiso.

  A036000299 

 Se cadono in peccato, possono andarsi a confessare, ed accertarsi di aver ottenuto il perdono da Dio; i quali mezzi di salute mancano fra noi.

  A036000308 

 Ma vorresti abbandonare i tuoi genitori? E non è questo un disubbidire a Dio?.

  A036000309 

 Io non intendo nè di abbandonare i miei genitori, nè disubbidire a Dio: mi permettano solamente di farmi cattolica; dopo prometto a voi, e lo prometto altresì a'miei genitori, che sarò di gran lunga più ancor loro affezionata, e pronta a qualsiasi comando.

  A036000309 

 Per mio padre, e mia madre, mio Dio, io sarei disposta a dare in qualunque momento la vita!.

  A036000311 

 L'uomo non deve mai lasciare la religione in cui fu da Dio creato.

  A036000311 

 Mia figlia, lasciamo in disparte ogni disputa, ascolta la voce del tuo pastore, ch'è la voce di Dio; ora tu non sei in grado di conoscere la verità.

  A036000313 

 Ma io ti ripeto che fa male, colui che abbandona la religione, in cui fu da Dio creato.

  A036000322 

 Anche al Padre Corrado, appena giunto alla Valle di Luserna, fu offerto un ricco maritaggio, la qual cosa, diceva quell'uomo di Dio, dopo il suo ritorno al cattolicismo, la qual cosa bastò a farmi conoscere fin da principio, che il protestantismo è la religione delle passioni e non della verità.

  A036000349 

 Vergine Santa, gran Regina del cielo, se è vero ciò che dicono i cattolici, che voi siete molto potente presso Dio, voi ottenetemi da Dio lume e forza per farmi cattolica.».

  A036000349 

 Voi, gran Dio, che mi faceste conoscere la verità, additatemi anche la strada, onde poterla seguire.

  A036000351 

 Che fa ella? prende le due lenzuola del suo letto; dalla finestra si cala sul poggiuolo, e quindi lega insieme le lenzuola, ne avvolge un'estremità ad un capitello del tetto, e dicendo: mio Dio, sono nelle vostre mani; giù si abbandona a questa fune di nuovo genere, e si cala fino al pergolato, donde stringendosi al tronco della vite, discende fino a terra.

  A036000353 

 Ella aveva riposta in Dio tutta la sua confidenza, nè ad altro rivolgeva i suoi pensieri che al sospirato momento di essere finalmente cattolica.

  A036000353 

 «Mio Dio, ella andava esclamando ginocchioni sotto a quel sasso, mio Dio, io sono nelle vostre mani, io voglio vivere e morire nella cattolica religione: che se debbo morire prima di giungere al Catecumenato, fate che io mi salvi: fin da questo momento io rinunzio a tutti gli errori che possono essere nella Chiesa Valdese, e mi dichiaro cattolica, e tale sarò fino all'ultimo respiro.».

  A036000398 

 Dio di Dio, lume di lume, Dio vero di Dio vero.

  A036000398 

 Ed in un solo Signore Gesù Cristo, figlio unico di Dio.

  A036000398 

 Io Giuseppa credo con ferma fede, e professo tutti e singoli gli articoli contenuti nel simbolo della fede, del quale si serve la Santa Romana Chiesa, cioè: credo in un solo Dio Padre, Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili, ed invisibili.

  A036000404 

 Professo parimente, che nella Messa, si offre a Dio un vero, proprio, e propiziatorio sacrifizio pei vivi e pei defunti, e che nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia, {87 [345]} v'è veramente, realmente, e sostanzialmente il Corpo, ed il Sangue in un coll'anima e colla divinità di nostro Signor Gesù Cristo, e che vi si fa il cangiamento di tutta la sostanza del pane nel Corpo, e di tutta la sostanza del vino nel Sangue di Gesù Cristo Signor nostro, il qual cangiamento dalla Chiesa Cattolica si chiama transustanziazione.

  A036000406 

 Credo costantemente, esservi il Purgatorio, e che le anime ivi ditenute vengono sollevate dai suffragi dei Fedeli; e similmente che i Santi i quali regnano con Cristo, si debbono venerare ed invocare, e che i medesimi offrono per noi preghiere a Dio, e che si devono venerare le loro reliquie.

  A036000409 

 Fatta la professione di fede, il prelato presentò il libro de'Vangeli a Giuseppa, la quale mettendo la mano destra sul medesimo libro disse: Io Giuseppa prometto e giuro sovra questi Santi Evangeli di Dio di serbare e confessare inviolabilmente fino all'ultimo momento della mia vita coll'aiuto di Dio questa cattolica fede pura ed intiera, fuori della quale nissuno può esser salvo, e di cui presentemente faccio professione senz'alcuna violenza; e per quanto mi sarà possibile, procurerò ch'essa sia custodita, insegnata, predicata da coloro {89 [347]} che mi saranno soggetti, o la cui cura mi sarà affidata.

  A036000418 

 0 Signor nostro Dio, ella spera in te.

  A036000439 

 Ed altrove: io ti battezzo in nome di Dio onnipotente.

  A036000449 

 Mio Dio, diceva Ira me stessa, qual cosa vi può essere in paradiso, che possa produrre maggior contentezza nel {97 [355]} cuore? Oh! quando anche la Cattolica Religione non avesse altri beni, che la Confessione, basterebbe questa perchè gli uomini la debbano preferire a tutte le altre Chiese del mondo.

  A036000449 

 Qual cosa, le chiese il prelato, vi tornò di maggior gradimento di quanto si fece questa mattina? Tutto mi piacque, rispose Giuseppa, ma ciò, che supera ogni altra cosa fu la contentezza che provai dopo la confessione; credetelo, Monsignore, quando il sacerdote mi assicurò che io era in grazia di Dio, che ogni più piccola colpa mi era stata rimessa, allora cessarono tutte le mie inquietudini e tutti i miei affanni.

  A036000468 

 Difatti, l'osservare una religione che lascia libertà a ciascuno di credere quel che più gli aggrada, e nel modo che gli pare di leggere nella Sacra Scrittura; una chièsa, che è una società senza presidente, un corpo senza capo, chiesa che non ha vescovi, non sacerdoti, non altare, non sacrifizio; una chiesa che si associa con tutte le stravaganze delle varie sette protestanti, ciascuna delle quali professa più articoli, che sono negati dalle altre; una chiesa di cui non mai si parlò ne'dodici primi secoli del {103 [361]} cristianesimo, e che non può mostrare un SOLO di sua credenza, che valga a contare li suoi predecessori fino agli Apostoli; nè può mostrare un UOMO SOLO che abbia professato la medesima sua dottrina prima di Pietro Valdo; una Chiesa che s'intitola universale e non forma che 22 milà persone; e quindi il confrontarla colla Chiesa Cattolica, che fu in ogni tempo Una, Santa, Cattolica, Apostolica, che parte dal regnante Pio IX ed ascende da un Papa all'altro, fino a S. Pietro stabilito da Gesù Cristo a governarla ed essere Vicario di lui in terra; Chiesa che in ogni tempo praticò sempre i medesimi Sacramenti, il medesimo culto, ebbe sempre i suoi pastori, gli uni successori degli altri, ma sempre uniti al Romano Pontefice, i quali praticarono sempre la medesima fede, la medesima legge, il medesimo Vangelo, adorando un solo vero Dio; il fare questo confronto, dico, deve naturalmente persuadere ogni uomo ragionevole e non guidato dalle passioni, a dare un pronto abbandono a qualsiasi setta, per rientrare nell'arca di salute, nell'ovile di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica.

  A036000469 

 Noi intanto, o cattolici, al vedere tante persone dotte e virtuose ad affrontare le più gravi difficoltà per abbandonare il protestantismo e farsi cattolici, per condurre una vita migliore, e per assicurarsi la loro eterna salvezza, quali grazie non dobbiamo rendere alla bontà di Dio di essere stati creati e conservati in questa medesima religione? quale costanza non dobbiamo mostrare per mantenerci fedeli e fervorosi cattolici fino alla morte? quale sollecitudine non dobbiamo noi darci per osservare i precetti che questa santa Madre Chiesa impone a noi suoi figli?.

  A036000471 

 Protestanti e valdesi! venite: è Dio che vi chiama: venite ad me omnes: fate ritorno a questo ovile che un tempo i vostri antichi hanno abbandonato, e ritroverete pace e ristoro alle anime vostre: et invenietis requiem animabus vestris.

  A036000476 

 Coraggio adunque, o protestanti e valdesi, e voi tutti che seguite qualche riforma fuori della Chiesa Cattolica, rinnovate nel mondo cristiano il maraviglioso spettacolo de'primitivi tempi del cristianesimo, e faremo un cuor solo ed un'anima sola; ed io a nome di Dio posso assicurarvi che tutti i cattolici vi tenderanno amorose le braccia per accogliervi con gioia, e canteranno a Dio inni di gloria nel vedere avverate le parole di Gesù Cristo: Si farà un solo ovile, ed un sol pastore, et fiet unum ovile, et unus pastor.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000011 

 La quale indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime de'Fedeli, che unite a Dio in carità abbiano già emigrato da questa vita.

  A038000011 

 ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A038000052 

 Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza di queste regole pei molti vantaggi che ognuno può procacciarsi, per togliere tuttavia ogni ansietà di coscienza si dichiara che l'osservanza delle medesime non obbliga sotto pena di colpa nè mortale nè veniale, se non in quelle cose, che fossero in questo senso comandate o proibite dai precetti di Dio e di santa Chiesa.


don bosco-corona dei sette dolori di maria.html
  A039000003 

 Ci accompagni il Signore colla sua celeste grazia e benedizione perchè si ottenga il bramato intento, sicchè l'anima di ciascuno resti vivamente penetrata dalla frequente memoria de'dolori di Maria con vantaggio spirituale dell'anima, e tutto a maggior gloria di Dio.

  A039000012 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio avendo presentato l'unico suo Figlio al Tempio nelle braccia del santo vecchio Simeone, le fu dal medesimo detto: questo sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la qual cosa dinotava la passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo.

  A039000039 

 O Martire de'Martiri Maria, per quell'acerbo tormento che soffriste allorchè sepolto il vostro Figlio vi convenne allontanarvi da quella tomba amata, ottenete grazia, vi prego, a tutti i peccatori, affinchè conoscano di quanto grave danno sia all'anima l'essere lontana dal suo Dio.

  A039000075 

 Vedere un Figlio... un Dio....

  A039000174 

 Afflittissima Vergine, ahi! quanto sconoscente nel tempo trascorso io sono stato verso il mio Dio, con {25 [25]} quanta ingratitudine ho corrisposto agl'innumerabili suoi benefizi! Ora me ne pento, e nell'amarezza del mio cuore e nel pianto dell'anima mia, dimando a Lui umilmente perdono per avere oltraggiato la sua infinita bontà, risolutissimo in avvenire colla celeste grazia di non mai più offenderlo.

  A039000183 

 Ah Madre dolcissima! Una volta {31 [31]} Erode costrinse voi con il vostro Gesù a prendere la fuga per l'inumana persecuzione da esso comandata; ma io oh! quante volte obbligai il mio Redentore e per conseguenza ancora voi a partire rapidamente dal mio cuore, introducendo nel medesimo il maledetto peccato, spietato nemico vostro e del mio Dio.

  A039000195 

 È una madre la più tenera, la più amorosa che incontra un suo Figlio il più dolce, il più amabile; e come l'incontra? Oh Dio! in mezzo alla più empia ciurmaglia che lo strascina crudelmente alla morte, carico di piaghe, grondante di sangue, lacero per le ferite, con una corona di spine in testa e con un tronco pesante sopra le spalle, affannato, ansante, languente che pare ad ogni passo voglia esalare l'estremo respiro.

  A039000203 

 Ah sì, più patire, o mio Dio.

  A039000203 

 Che confusione dev'essere questa per me che cerco tutti i modi per iscansare le croci e que'piccioli patimenti che per mio bene si degna mandarmi il Signore? Vergine addoloratissima, io mi umilio dinanzi a voi, deh! fate, che conosca una volta chiaramente il pregio ed il valore grande del patire, onde ci prenda tanto attaccamento, che non mi sazi mai di esclamare con S. Francesco Saverio: Plus Domine, Plus Domine, più patire, mio Dio.

  A039000215 

 Ora noi dolenti e pentiti di aver cagionato tanti dolori al vostro Figlio e a voi tanta amarezza ci prostriamo a'vostri piedi e per tutte quelle pene che ci faceste la grazia di meditare, concedeteci questo favore: che la memoria delle medesime resti sempre vivamente impressa nella nostra mente, che si consumino i nostri cuori per amore {46 [46]} del nostro buon Dio, e di Voi nostra dolcissima Madre, e che l'ultimo sospiro della nostra vita sia unito a quelli che versaste dal fondo dell'anima vostra nella dolorosa passione di Gesù, a cui sia onore, gloria, e rendimento di grazie per tutti i secoli de'secoli.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000029 

 F. Domenica scorsa mentre veniva dalla gran Madre di Dio, giunto in piazza Vittorio, sento all'improvviso gridare fuoco, fuoco.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000004 

 Le nostre case si moltiplicano, gli allievi crescono in numero, e, diciamolo a maggior gloria di Dio, aumenta lo zelo nei Salesiani, poichè dalle varie notizie che abbiamo siamo assicurati che in Europa ed in America eglino affrontano coraggiosi ogni sorta di pericolo, di fatiche e di stenti per lucrare anime a G. C..

  A042000026 

 Noi non abbiamo altro fine in queste radunanze che la gloria di Dio, e la salvezza delle anime redente dal prezioso Sangue di Gesù Cristo.

  A042000027 

 S. Francesco di Sales, che è nostro patrono, presiederà alle conferenze, e speriamo che ci otterrà da Dio il necessario aiuto per prendere le risoluzioni che siano secondo il suo spirito.

  A042000170 

 Tutti i soci Salesiani abbiano sempre radicati nel cuore sentimenti profondi di venerazione, amore e rispetto verso i Superiori, siccome quelli che vegliano al nostro bene e sono in certo modo responsabili dell' anime nostre innanzi a Dio.

  A042000174 

 Perchè sia più costante e meritoria presso Dio la nostra ubbidienza, ciascuno ricordi di obbedire, non per rispetto o per le buone maniere di chi comanda, ma unicamente perchè sa che adempiendo il comando del Superiore adempie la volontà di Dio.

  A042000175 

 Dove possiamo lodare un Superiore, si faccia per gloria di Dio e pel buon esempio.

  A042000175 

 Qualora poi avvenisse che non si potesse approvare una disposizione, o si trovasse in un Superiore cosa meritevole di biasimo, ciascuno ricordi che giudice delle azioni dei Superiori è Dio solo; e dovendo parlarne imiti la prudenza e la venerazione di Sem verso Noè, tacendo o scusando ciò che non può altrimenti lodare.

  A042000216 

 i) Se conosce qualche disordine, a cui siavi da porre rimedio, specialmente quando si tratta d' impedire l' offesa di Dio.

  A042000253 

 Si eviti il pronunziare il nome di Dio, a meno che ciò avvenga a modo di preghiera o di ammaestramento; tanto meno si proferiscano bestemmie od imprecazioni ad oggetto di farne di poi la correzione.

  A042000348 

 L' Ispettore durerà sei anni in carica; ma il Rettor Maggiore secondo il bisogno può riconfermarlo, traslocarlo in altra provincia o destinarlo ad altro uffizio, dove giudicasse che egli potesse meglio promuovere la gloria di Dio.

  A042000386 

 Prima di partire farà un sermoncino a tutti gli allievi, una Conferenza al Capitolo ed un' altra a tutti i Confratelli, e si tratterrà quanto è necessario col Direttore, per esaminare le difficoltà che esso incontra nella sua amministrazione, per conferire e dar consiglio in tutto quello che giudica poter giovare alla sanità, alla moralità e all' amministrazione stessa, ed alla maggior gloria di Dio.

  A042000403 

 Coloro che per lontananza o per altre gravi ragioni non potessero intervenire, procurino per iscritto di far pervenire al Capitolo Superiore i loro riflessi sulle materie comunicate e fare quelle proposte che giudicassero della maggior gloria di Dio o di vantaggio alle anime.

  A042000412 

 In forma di monografia egli noterà l' anno in cui fu fondata la casa, il nome del Vescovo Diocesano, nome ed anno del Sommo Pontefice e del Sovrano dello Stato; chi ne promosse 1' apertura o fece beneficenze speciali; le biografie di quelli che Dio chiama a miglior vita e tutti quei fatti particolari che possono interessare la storia della Congregazione.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000002 

 In esso si esaminarono di nuovo le deliberazioni prese nel 1877, introducendovi quelle modificazioni che l'esperienza ha suggerito, ed inoltre sè ne aggiunsero alcune altre che parvero atte a promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A043000007 

 Dio vi benedica, o miei cari ed amati figliuoli; e poichè si va avvicinando sempre più la fine de'miei giorni, vogliate anche pregare per me che vi sarò sempre in Gesù Cristo.

  A043000038 

 Cioè, come spiega Cornelio a Lapide, Dio a ciascuno dà la sua vocazione e gli elegge lo stato in cui lo vuol salvo.

  A043000038 

 Colui che si mette in quella via, e per quella cammina, con poca fatica adempie la volontà di Dio, e trova la sua pace; al contrario correrebbe grave {56 [64]} pericolo di rendersi immeritevole delle grazie necessarie per salvarsi.

  A043000038 

 Se noi pertanto vogliamo accertare la salute eterna bisogna che cerchiamo di seguire la divina vocazione, dove Dio ci apparecchia speciali aiuti per giungere a salvamento.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000007 

 Dio vi benedica, o dilettissime Figlie in Gesù Cristo; e poichè si va avvicinando sempre più la fine dei miei giorni, vogliate anche pregare per me che vi sarò sempre.

  A044000012 

 Alcuni mesi prima della convocazione il Superiore Maggiore nominerà Regolatore del futuro Capitolo uno dei Membri del Capitolo Superiore Salesiano, che potrà essere il Direttore Generale delle Suore, e lo notificherà al Capitolo Superiore delle Suore e alle singole Direttrici, affinchè a lui si facciano pervenire per iscritto, almeno due settimane prima che il Capitolo sia radunato, quei riflessi e quelle proposte, che si giudicheranno della maggior gloria di Dio e di vantaggio all'Istituto.

  A044000023 

 Qualora le proposte non fossero approvate, e nei casi di divergenza di parere, il Superiore Maggiore potrà prendere egli stesso quelle disposizioni, che giudicherà della maggior gloria di Dio.

  A044000053 

 Una delle attribuzioni principali della Superiora generale è il promuovere nelle Suore lo spirito di pietà e di perfezione, e renderle abili a procurare la maggior gloria di Dio e la salute del prossimo, conformemente allo scopo dell'Istituto.

  A044000060 

 Procurerà altresì di tenersi a giorno dello stato finanziario delle singole Case, e di non mai conservare danaro fermo in cassa, che non sia strettamente necessario ai bisogni delle Case, ed occorrendole di averne lo invierà o consegnerà al Superior Maggiore, affinchè lo impieghi secondo che ei giudica della maggior gloria di Dio.

  A044000097 

 Procuri di condire con qualche buon pensiero, avviso e ricordo le lettere dirette alle Suore, usando convenientemente del suo uffizio quale di un mezzo efficace per promuovere la santa osservanza, la perfezione religiosa e l'amor di Dio.

  A044000117 

 L'Ispettrice durerà sei anni in carica; ma la Superiora Generale, secondo il bisogno, può riconfermarla, traslocarla in altra provincia, o destinarla ad altro ufficio, dove giudicasse che potesse meglio promuovere la gloria di Dio.

  A044000146 

 Prima di partire indirizzerà alcune parole a tutte le allieve, farà una conferenza a tutte le {31 [179]} Consorelle, e si tratterrà quanto è necessario colla Direttrice, per esaminare le difficoltà che essa incontrasse nella sua direzione, per conferire e dar consiglio in tutto quello, che giudicasse poter giovare alla sanità, alla moralità, all'amministrazione, ed alla maggior gloria di Dio.

  A044000149 

 Essa ha cura di tutto l'avanzamento morale, scolastico e materiale della Casa a lei affidata a norma della santa Regola, e n'è risponsabile in faccia a Dio e in faccia alla Congregazione.

  A044000152 

 Ella viene nominata dal Capitolo Superiore delle Suore, coll'approvazione del Superiore Maggiore, potrà durare in carica sei anni, ed essere riconfermata; ma in ogni caso ella starà sempre disposta ad essere traslocata dall'una nell'altra Casa, ed anche ad essere dimessa dal proprio uffizio, qualora i Superiori giudicassero ciò tornare a maggior gloria di Dio.

  A044000154 

 Essa dal canto suo deve in tutte le cose regolarsi in modo da poter ad ogni momento render conto della sua amministrazione a Dio ed ai Superiori.

  A044000213 

 Tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice abbiano sempre radicati nel cuore sentimenti profondi di venerazione e rispetto verso i Superiori, siccome quelli che vegliano al loro bene, e sono in modo particolare responsabili delle anime loro dinanzi a Dio.

  A044000217 

 Perchè sia più costante e meritoria presso Dio la nostra ubbidienza, ciascuna si ricordi di obbedire, non per riguardo o per le buone maniere di chi comanda, ma unicamente perchè sa che, adempiendo il comando dei Superiori, adempie la volontà di Dio.

  A044000218 

 Dove si può lodare i Superiori, si faccia per gloria di Dio e pel buon esempio.

  A044000218 

 Qualora poi avvenisse che non si potesse approvare una disposizione, o si trovasse in loro cosa meritevole di biasimo, ciascuna si rammenti che giudice delle azioni dei Superiori è Dio solo; e dovendo parlarne con chi può porvi rimedio, lo faccia con prudenza, sommessione e carità, scusando ciò, che non può altrimenti lodare, o tacendo ciò, che non è necessario svelare.

  A044000303 

 Giova soprattutto il pensare che nessuna creatura può soddisfare appieno l'animo nostro, e che Dio fonte ed autore di ogni bontà e bellezza, l'amabilissimo Gesù, che riempie di gioia indicibile milioni di Angeli e di Santi, può ben soddisfare ancor noi se, ricordando che lo abbiamo scelto per nostro Sposo, ci serbiamo a Lui costantemente fedeli.

  A044000328 

 i) Se conosce qualche disordine, a cui siavi da porre rimedio, specialmente quando si tratta di impedire l'offesa di Dio.

  A044000331 

 Uno di tali mezzi è il licenziamento di quelle Suore, che, dimentiche del proprio dovere, potrebbero essere, (che Dio nol permetta), colla propria condotta, di malo esempio nell'Istituto.

  A044000339 

 Se mai per disgrazia (che il buon Dio ce ne liberi) per la gravezza del fatto o pel pericolo di serie conseguenze non si potesse procrastinare, la Direttrice potrà anche far accompagnare direttamente la Suora o alla Superiora generale o al Superior Maggiore, prevenendoli o informandoli contemporaneamente con sua lettera.

  A044000342 

 Il licenziamento delle Professe perpetue, anche per motivo di condotta, sarà sempre ponderato dai Superiori alla presenza di Dio, e tolto il caso del l'articolo 1°, non sarà effettuato, senza aver prima tentata con molta carità la prova dell'emendamento della colpevole.

  A044000373 

 Le maestre e le altre Superiore vedano di cogliere l'occasione per proporre esempi edificanti di giovanette, che si consacrarono a Dio nello stato religioso, ed esporre il bene che vi hanno fatto, e la contentezza che ne hanno provato.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000002 

 Quando però tale offerta venisse fatta direttamente dal Papa, oppure la maggior gloria di Dio ed il bene dell'anime, oppure ragioni di convenienza consigliassero il Capitolo Superiore ad accettare la fondazione od amministrazione di qualche parrocchia, specialmente nelle Missioni estere, dessa verrà affidata ad uno dei Soci che abbia, vuoi per la scienza e pietà, vuoi per l'età e prudenza, i requisiti necessarii a sì difficile Ministero.

  A045000011 

 In quei paesi però, come in America, ove il titolo di Parroco si assume dal Superiore della Congregazione anche per varie parrocchie ac-cumulativamente, con facoltà di mandare socii idonei a rappresentarlo, non sarà necessario apporre quest'ultima condizione, poichè l'Ispettore locale potrà cambiare il suo rappresentante, quando lo creda della maggior gloria di Dio e di maggior vantaggio della Congregazione.

  A045000031 

 Quando è chiamato dagli infermi, specialmente allorchè deve passare lungo tempo al loro letto, procuri di mostrarsi uomo di Dio e dedito all'orazione; tenga un contegno modesto e riserbatissimo, e le sue parole siano di conforto all'ammalato, e tornino di edificazione ai parenti.

  A045000059 

 La storia ecclesiastica ci porge molti esempi di laici, i quali aiutarono potentemente gli Apostoli e gli altri sacri ministri; e la Chiesa in ogni tempo si è servita di buoni fedeli per il bene del popolo e per la gloria di Dio.

  A045000061 

 Ai Coadiutori in particolare è aperto un vastissimo campo per esercitare la loro carità verso il prossimo e il loro zelo per la gloria di Dio, col dirigere e amministrare le varie aziende della nostra Pia Società, col divenire maestri d'arte nei laboratorii, o catechisti negli oratorii festivi, e specialmente nelle nostre missioni estere.

  A045000063 

 Disimpegneranno con diligenza l'ufficio che loro verrà assegnato qualunque esso sia, rammentando che non è l'importanza dell'opera che renda questa a Dio gradita, ma è lo spirito di sacrifizio e di amore con cui viene eseguita.

  A045000065 

 In ogni luogo e circostanza, in casa e fuori di casa, nelle parole e nelle azioni mostrino sempre di essere buoni religiosi; poichè non è già l'abito che fa il religioso, ma la pratica delle religiose virtù; e presso Dio e presso gli uomini è più stimato un religioso vestito da laico, ma esemplare e fervoroso, che non un altro adorno di abito distinto, ma tiepido ed inosservante.

  A045000071 

 Si richiami sovente agli alunni il pensiero di Dio e del dovere, e si persuadano che la bontà dei costumi e la pratica della religione è propria e necessaria ad ogni condizione di persone.


don bosco-della vera scuola per ravviare la societa.html
  A046000002 

 Dio sia propizio a me ed a Lei, affinché nel pensiero d'introdurre gli autori classici cristiani possiamo colla vera Religione, se non distruggere le follie dei pagani nelle classi della studiosa gioventù, almeno preservarla dalla loro maligna influenza.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000011 

 Imperocché attendiamo dall'esimio Vostro zelo pastorale, che pigliando la spada dello spirto, che è la parola di Dio, e confortali' nella grazia del S. N. G. C. vogliate con zelo raddoppiato ogni giorno più provvedere che i fedeli alla Vostra cura affidati « si astengano dalle erbe nocive che G. Cristo non coltiva, perchè non sono piantagione del Padre »

  A047000012 

 E non cessate mai dall'inculcare agli stessi fedeli, che ogni vera felicità ridonda negli uomini dall'augusta nostra religione, dalla sua dottrina, dal suo esercizio, ed essere beato il popolo il cui Signore è Dio

  A047000012 

 [3] e nulla essere così mortifero, e così vicino alla caduta, cosi esposti ad ogni pericolo, che il pensare che a Noi basta il libero arbitrio che ricevemmo quando siamo nati, e quindi non chiediamo più nulla a Dio, cioè dimentichi del nostro autore rinneghiamo la sua potenza per mostrarci liberi,.

  A047000013 

 Pertanto abbiamo giudicato di {10 [84]} eccitate la pietà di tutti i fedeli, affinchè insieme con Noi e Voi preghino e scongiurino il clementissimo Padre dei lumi con ferventissime ed umilissime preghiere è nella pienezza della Fede ricorrano al S. N. G. C. che ci ha redenti a Dio col suo sangue e con fervore e perseveranza preghino il suo dolcissimo cuore, vittima dell'ardentissimo suo amore per noi affinchè coi vincoli del suo amore attiri a sé ogni cosa, e perchè tutti gli uomini infiammati dal suo santissimo amore camminino secondo il Suo Cuore in modo da piacere in tutto a Dio, e portare frutti di ogni buona opera.

  A047000014 

 Essendo poi senza dubbio più grate a Dio le preghiere degli uomini, se queste a Lui si presentino con cuore mondo da ogni macchia; quindi giudicammo di aprire con apostolica liberalità i celesti tesori della Chiesa commessi alla Nostra dispensazione, affinchè i fedeli più ardentemente accesi di vera pietà e purificati dalle macchie dei peccati col Sacramento della Penitenza con maggior fiducia {11 [85]} presentino a Dio le loro preghiere, e consegniscano la sua misericordia e la sua grazia.

  A047000016 

 Chiediamo e riceveremo e se vi sarà un pò di ritardo nel ricevere, perchè gravemente peccammo, picchiamo, perchè a chi picchia sarà aperto, purché le preghiere e i gemiti e le lagrime nostre, nelle quali bisogna insistere e perseverare, battano le porte della casa del Signore e purché sia unanime la preghiera...Ciascuno preghi Dio non tanto per sé, quanto per tutti i fratelli, come il Signore c'insegnò a pregare

  A047000016 

 Preghiamo, VV. FF, dall'intimo cuore e con tutta la mente la misericordia di Dio, perchè Egli stesso va dicendo: misericordiam autemmenni non dispergam ab eis.

  A047000017 

 Ed affinchè più facilmente Iddio esaudisca le Nostre, le Vostre, e le preghiere e i voti di tutti i fedeli interponiamo con ogni fiducia interceditrice {13 [87]} appresso di Lui l'Immacolata e SS. Vergine Maria Madre di Dio che uccise tutte le eresie nel mondo universo e la quale amantissima Madre di tutti noi «è tutta soave....

  A047000017 

 Invochiamo eziandio il suffragio del Beatissimo Pietro principe degli Apostoli e del suo coapostolo Paolo e di tutti i Santi del cielo che già fatti amici di Dio giunsero al regno celeste, e, coronati, possedono la palma; e sicuri della loro immortalità sono solleciti della nostra salute.

  A047000018 

 Finalmente pregandovi sinceramente da Dio l'abbondanza di tutti i doni celesti come pegno singolare della nostra carità verso di Voi amorevolmente compartiamo di tutto cuore l'Apostolica Benedizione a Voi stessi, VV. FF, {14 [88]} a tutti gli ecclesiastici e laici fedeli commessi alle vostre cure.

  A047000019 

 Dato in Roma presso S. Pietro l'8 dicembre 1864 anno decimo della dommatica definizione dell' Immacolata Concezione di M. V. Madre di Dio.

  A047000046 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A047000046 

 Prima peraltro di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo conviene che io vi faccia notare come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta.

  A047000055 

 Cercate in primo luogo il regno di Dio e la sua giustizia e le altre cose vi saranno aggiunte.

  A047000055 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa Egli medesimo a tutto ciò che può abbisognarci pel corpo.

  A047000064 

 2° La libertà che il popolo di Dio dava agli schiavi figurava la compiuta liberazione che noi acqaisteremo colla grazia di Dio cui mercé siamo liberati dalla dura schiavitù del Demonio.

  A047000068 

 Essa consisteva in una grande venerazione che nell' anno dèi Giubileo, detto nel vangelo anno di retribuzione, e da S. Paolo anno accettevole, tempo di salute, si potesse acquistare una indulgenza plenaria ovvero la remissione di ogni penitenza {35 [109]} dovuta a Dio pei peccati.

  A047000085 

 - Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, siccome vi ho detto altrove, in cui si suole concedere il Giubileo, come sarebbe la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di un nuovo Papa, o- per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa.

  A047000087 

 I motivi poi di questo Giubileo sono la conversione dei peccatori, e particolarmente degli eretici; la pace fra i principi cristiani ed il trionfo della Santa Cattolica Religione sopra l' eresia; e per aggiunta il santo Padre si è proposto anche il fine di ottenere da Dio lumi particolari per conoscere molte proposizioni erronee che da qualche tempo si andavano spargendo tra fedeli con grave danno della fede e con pericolo di eterna dannazione per molti.

  A047000089 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari quindi dobbiamo essere solleciti di approfittarne e professare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desidèrio, che approfittiamo de' suoi favori, e che pensiamo alla salute dell' anima {47 [121]} nostra; e dobbiamo nel tempo stesso professare vita venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrìve a fine di procacciarci i celesti favori

  A047000093 

 - Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza è bene che riteniate come il peccato produca due amarissimi effetti nell' anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell' amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l' ingresso al Paradiso.

  A047000093 

 Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent' anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio.

  A047000095 

 - Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A047000097 

 {51 [125]} Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co' loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo sodisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l' opportunità de' tempi e secondo i bisogni de' fedeli cristiani.

  A047000099 

 Ora il sommo Pontefice, rappresentante di Gesù Cristo {52 [126]} in terra, capo della grande Società Cristiana, senza dubbio ha diritto di far grazia, di commutare, di rimettere in tutto o in parte le pene incorse pel peccato, in favore di quelli, che di cuore fanno ritorno a Dio.

  A047000111 

 Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinchè pregassero il vescovo o gli scrivessero un biglietto, {57 [131]} supplicandolo a volergli usare Indulgenza in vista de' patimenti dei martiri e cosi concedergli pare con Dio e colla Chiesa

  A047000116 

 «La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa, di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del cristiano, {60 [134]} come è provato dall' autorità de' concilii.

  A047000117 

 - Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre stata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l' uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A047000118 

 - Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli cristiani, nel con cedere {61 [135]} celesti tesori che non diminuiscono, né diminuiranno mai tuttoché se ne spandano, come un immenso oceano, che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune abbligazioni per l' acquisto delle medesime.

  A047000119 

 Lucrando questa indulgenza, voi tornate ad essere dinanzi a Dio, come eravate quando siete nato, cioè siete stato battezzato: a segno che, se uno morisse dopo aver lucrato l' indulgenza del Giubileo, andrebbe al Paradiso senza toccare le pene del Purgatorio.

  A047000119 

 L' Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, {62 [136]} che il Papa concede nell' occorrenza di questo Giubileo.

  A047000121 

 - Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio é reo di qualche grave colpa e di pena eterna, certamente non è, né può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A047000121 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistar indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, {63 [137]} e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A047000122 

 E ciò per preparare il nostro cuore ad accogliere quei favori straordinarii, che la misericordia di Dio ci tiene preparati.

  A047000124 

 Il Sommo Pontefice Clemente VI per eccitare i cristiani di tutto il mondo all' acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, né sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a' suoi successori vicarii {65 [139]} di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»

  A047000127 

 Questa è la grande facoltà data da Dio a' suoi Apostoli e {68 [142]} a' loro successori nell' amministrazione de' santi Sacramenti.

  A047000127 

 Se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati {67 [141]} solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero certamente alla perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra grande miseria stabilì un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo.

  A047000127 

 Un tratto grande della misericordia di Dio verso i peccatori abbiamo nel Sacramento della Confessione.

  A047000130 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A047000130 

 Il ministro del Re dei re a nome di Dio nel tribunale di penitenza ci dice: Iddio mi manda a voi per assolvervi dalle vostre colpe, per chiudervi l' inferno, aprirvi {71 [145]} il Paradiso, per restituirvi in amicizia con Dio.

  A047000130 

 Per animarci poi ad andarci a confessare con piena sincerità consideriamo che il sacerdote, che ci attende nel tribunale di penitenza, ci attende a nome di Dio e a nome di Dio perdona i peccati degli uomini.

  A047000132 

 Il sacerdote é ministro della misericordia di Dio, che è infinita.

  A047000133 

 Pertanto quando noi andiamo a fare la Comunione riceviamo il medesimo Gesù Cristo in corpo, sangue, anima e divinità, cioè vero Dio e vero uomo, vivo come è in cielo.

  A047000134 

 Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue egli abita in me ed io in lui; imperocché la mia carne è un vero cibo, e il mio sangue una vera bevanda.» Chi mai potrebbe resistere a questi amorevoli inviti del divin Salvatore? Per corrispondere a questi {76 [150]} inviti i cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno si accostavano alla santa comunione.

  A047000135 

 S. Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa Comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l' avviso del confessore {77 [151]} Finalmente la santa Chiesa manifesta il suo vivo desiderio della frequente Comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: «Sarebbe cosa sommamente desiderabile che ogni fedele cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa comunione ogni volta che interviene alla santa Messa.» Il Pontefice Clemente XIII per incoraggiare i cristiani ad accostarsi con gran frequenza alla santa Confessione e Comunione concedette il seguente favore: Quei fedeli cristiani che hanno la lodevole consuetudine di confessarsi ogni settimana possono acquistare indulgenza plenaria ogni qualvolta fanno la santa Comunione.

  A047000136 

 Coraggio adunque, o cristiano, se tu vuoi fare un' azione la più gloriosa a Dio, la più gradevole a tutti i santi del cielo, la più efficace per vincere le tentazioni, la più sicura a farti perseverare nel bene, ella è certamente la santa Comunione.

  A047000137 

 Desiderate poi che Dio vi perdoni i peccati e vi liberi dalla morte eterna? Fate limosina.

  A047000137 

 Dio ci assicura che quanto facciamo pei poveri, egli lo considera fatto a se medesimo: tutto quello, dice G. C., che farete ad uno e' miei fratelli più infelici, lo avete fatto a me (Matt 25).

  A047000137 

 Insomma ci assicura Iddio che la limosina è un mezzo efficacissimo per ottenere il perdonò dei nostri peccati, farci trovare misericordia agli occhi {80 [154]} di Dio e condurci alla vita eterna.

  A047000137 

 Per limosina io intendo qualunque opera di misericordia esercitata verso il prossimo {79 [153]} per amor di Dio.

  A047000145 

 O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio si buono come siete voi.

  A047000145 

 Si, mio Dio, io vi offro tutto me stesso, nascondo le mie iniquità nelle vostre sacratissime piaghe, e so con certezza, o mio Dio, che voi non sapete disprezzare un cuore che si umilia e si pente.

  A047000147 

 Può essere che tu abbi ancora un anno di vita, può essere un mese, una settimana, un giorno, un' ora, e può essere che la morte ti sorprenda senza poter più ritornare a casa! Ciò tutto è nelle mani di Dio.

  A047000147 

 Quello per altro che merita attenta considerazione, si è che quel momento che ci deve separare dalla vita presente ed avviarci all' eternità, è nelle mani di Dio e può essere imminente.

  A047000150 

 O mio Dio, che terrore, che spavento pel peccatore.

  A047000151 

 Che ti pare, o cristiano, di questo esame, che ne dice la tua coscienza? Sei ancora a tempo, chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati con una sincera {92 [166]} promessa di non ricadere mai più.

  A047000152 

 Dinanzi ad un Dio che tutto sa e tutto vede, è inutile ogni scusa e pretesto.

  A047000152 

 Ma gli sarà risposto: e non udisti quella predico, non leggesti in quel libro, in occasione del Giubileo, ove ti era significato che io ti avrei chiesto un conto rigoroso delle azioni di tutta la tua vita? L' anima si raccomanderà alla misericordia di Dio, e la misericordia non è più per lui, perchè colla morte finisce il tempo del perdono.

  A047000154 

 Si, mio Dio, io sono pronto a patir tutto e dare la vita pel vostro santo amore.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000004 

 Credo che sia facile il rappresentare questo dramma tanto nelle città, quanto ne'paesi di campagna, e che, mentre la varietà e l'intreccio delle cose renderanno piacevole il trattenimento, l'errore verrà pure manifestato e la verità conosciuta a maggior gloria di Dio, a vantaggio delle anime, e a decoro di nostra Santa Cattolica Religione.

  A048000204 

 Ma, Dio buono, questi fervorosi cristiani praticavano la religione del Vangelo sì, o no?.

  A048000235 

 Gesù Cristo nel Vangelo ha stabilito un mezzo, onde gli uomini possano ottenere il perdono de'loro peccati; voi recitate con noi nel Simbolo: Credo la remissione dei peccati; e voi, rigettando col fatto quanto recitate nel Simbolo apostolico, negate esservi nella Chiesa veruna autorità che possa rimettere i peccati a nome di Dio.

  A048000239 

 Ma dove sono questi Vescovi tra i Protestanti? Ci mostrino un uomo solo, cui si possano applicare quelle parole di S. Paolo: Attendite vobis et uniserso gregi, quo vos posuit Spiritus Sanctus regere Ecclesiam Dei; Abbiate cura di voi e di tutto {53 [153]} il gregge, sopra cui lo Spirito Santo vi ha stabiliti per governare la Chiesa di Dio!.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000009 

 In noi poco fidiamo perchè deboli, ma tutta la nostra speranza dopo Dio è posta nell'illustre Episcopato, splendore e gloria del cattolicismo in Piemonte, a Lui perciò ci rivolgiamo, sotto la cui protezione fin dal suo nascere abbiamo posta questa nostra popolare pubblicazione, e umili lo supplichiamo a voler degnarsi di sostenerci co' suoi consigli e co' suoi suffragi.

  A049000011 

 Finalmente ci raccomandiamo ai signori Associati di rinnovare il loro abbuonamento e di procurare che si associno i loro parenti, i loro amici, affinchè maggiore sorta quel bene per cui tutti ci adopriamo e tutti fondatamente speriamo ampia mercede dal nostro buon Dio.

  A049000047 

 La prima che dopo la remissione della colpa e della pena eterna ottenuta da Dio nel Sacramento della Penitenza, rimane ancora al peccatore una pena temporale a scontare.

  A049000049 

 Prima di provarvi che la dottrina del purgatorio è contenuta nella Bibbia debbo farvi osservare che la Chiesa Cattolica dando alla tradizione la medesima autorità che dà alla parola di Dio scritta, ne deriva per legittima conseguenza, che per noi è ugualmente certa una verità proposta dalla Chiesa e contenuta nella Bibbia, che una verità riconosciuta e proposta dalla Chiesa per Tradizione.

  A049000054 

 Questo passo del vangelo in ogni tempo e dallo stesso Martini, che mi dite essere ammesso da' protestanti, fu sempre inteso cosi: L' avversario è Dio, con cui noi dobbiamo adoperarci per andar d'accordo con buone opere e con atti di pentimento per le offese fatte a lui che è sempre avverso a' nostri peccati.

  A049000073 

 Dio l'accompagni e lo illumini.

  A049000076 

 A' tempi che Giuda Maccabeo alla testa di un esercito di prodi andava scacciando dalla Giudea i nemici della patria e della religione, parecchi soldati, contro gli ordini di Dio e del medesimo Giuda, avevano rubato nella città di Jamnia alcuni oggetti consacrati agli idoli.

  A049000077 

 Giuda Maccabeo pensando che coloro non avessero conosciuta la gravezza di quella proibizione, o che ne avessero domandato a Dio perdono prima di morire, ordinò di fare una colletta, la quale montò ad oltre venti mila franchi, da mandare in Gerusalemme affinchè fossero offerti sacrifizi pei loro peccati.

  A049000096 

 S. Cipriano vescovo di Cartagine, martirizzato nel terzo secolo, parla così: alla Chiesa si fa commemorazione di {32 [68]} tutti i morti che chiusero i loro occhi nella comunione del corpo e del sangue del Signore: vale a dire di tutti quelli che avendo ricevuti i santi Sacramenti prima di morire, facevano sperare di essere morti in grazia di Dio.

  A049000098 

 Che cosa egli non fece quando morì l'imperatore Teodosio? Celebrando le esequie di quel monarca: mio Dio, andava esclamando, io vi scongiuro di concedere la tranquillità ed il riposo eterno al vostro servo Teodosio.

  A049000098 

 Io l'ho amato in vita; ed ora non l'abbandonerò, finchè voi, mio Dio, non l'abbiate accolto nei celesti vostri tabernacoli.

  A049000127 

 Cominciamo dalla liturgia del Malabar, che è quella seguita dai nestoriani separatisi dalla Chiesa nel secolo V. Ecco come quella liturgia si esprime ove parla de' suffragi pei defunti: «Ricordiamoci dei nostri padri, dei nostri fratelli, dei fedeli che sono usciti da questo mondo nella fede ortodossa; preghiamo il Signore che li assolva, e loro rimetta i peccati, le prevaricazioni, e li renda degni di partecipare della felicità eterna coi giusti che hanno fatto la volontà di Dio sopra la terra.».

  A049000128 

 Un' altra liturgia che conservasi pure presso ai Nestoriani del Malabar contiene le seguenti parole: «Signor Iddio degli {43 [79]} eserciti, ricevete anche questa oblazione per la Chiesa Cattolica, pei preti, pei principi cattolici, per coloro che gemono nella povertà, nell'oppressione, nella miseria, nelle lagrime e pei fedeli defunti.» Ed altrove nella medesima Liturgia: «Date, o mio Dio, la pace e il riposo dalle quattro parti del mondo; distruggete la guerra, confinate le battaglie al di là della estremità della terra; confondete le nazioni che vogliono la guerra, sciogliete le catene, i peccati e tutti i debiti di quelli che sono morti: noi ve ne supplichiamo per la vostra misericordia e bontà infinita.».

  A049000129 

 La Liturgia Caldea, che è seguita da alcuni seguaci di Nestorio che si stabilirono nel paese ove erano gli antichi caldei, ha quanto segue pel suffragio dei defunti: «Ricevete questa oblazione, o mio Dio, per tutti quelli che piangono, che sono ammalati, che soffrono nell'oppressione, nelle infermità, nelle calamità e per tutti i trapassati che la morte ha separati da noi.».

  A049000136 

 Voi, o Signor mio Dio, fatela riposare in quel luogo dove brilla in eterno lo splendore della vostra faccia.

  A049000141 

 La liturgia degli Abissini o degli Etiopi contiene quanto segue: o mio Dio, abbiate pietà delle anime dei vostri servi e delle vostre serve che si nutrirono del vostro corpo e del vostro sangue, e alla loro morte riposarono nella vostra fede.

  A049000142 

 Nella liturgia Siriaca, seguita dagli Eutichiani, ed anche dai Cattolici abitanti della Siria, avvi quanto segue: noi facciamo espressamente commemorazione di tutti i trapassati che sono morti nella vera ede, sia che abbiano appartenuto a questa chiesa ed a questo paese od a qualunque altra regione appartengano, purchè siano giunti a voi, o mio Dio, che siete il padrone di tutti gli spiriti e di tutta la carne.

  A049000143 

 Dopo di che il prete profondamente inclinato prega pei morti, quindi ad alta voce continua così: oh mio Dio, Signore di tutti gli spiriti e di tutta la carne, ricordatevi di quelli che sono usciti da questo mondo nella vera fede.

  A049000145 

 Così noi pregando pei morti durante il sacrificio, noi offriamo a Dio non una corona d'oro, ma G. C. suo figlio, morto pei nostri peccati, affine di rendere propizio a quelli ed a noi colui che di sua natura è portato alla clemenza.

  A049000148 

 41, dove si tratta dei funerali pei morti, il diacono volto al popolo lo esorta in questi termini: «Preghiamo pei fratelli, che riposarono in Cristo, affinchè il Dio amante degli uomini, il quale riceve l'anima di questo defunto, gli rimetta ogni peccato volontario e non volontario, e fatto a lui propizio e.

  A049000180 

 Tuttociò che {62 [98]} io so intorno al Purgatorio si è che le anime vi soffrono e che possono essere sollevate dalle nostre preghiere e dalle nostre opere.» Lutero ciò diceva appoggiato, come noi cattolici, sopra il Capo decimo secondo di s. Matteo dove si parla dei peccati che Dio talvolta perdona nel secolo futuro.

  A049000186 

 Leibnizio, che passa tra' più eruditi protestanti, parlando del Purgatorio si esprime così: II sentimento più antico della Chiesa si è che bisogna pregare pei morti, i {64 [100]} quali ricevono suffragio dalle nostre preghiere, e che quelli che sono usciti da questa vita sebbene siano divenuti eredi del cielo, per la remissione della pena eterna, e pel loro ritorno in grazia con Dio, ciò non ostante hanno ancora da subire un castigo paterno pei loro peccati, ed essere purificati, soprattutto se non hanno abbastanza cancellate queste macchie durante la loro vita sopra la terra.

  A049000194 

 L'arcivescovo di Cantorbery in una lettera pastorale in rendimento di grazie per una vittoria riportata, raccomanda a Dio le anime di quelli che erano morti in battaglia dicendo: «Ricevete, o Signore, noi ve ne supplichiamo, ricevete le anime loro nella vostra misericordia».

  A049000196 

 Altro moderno dottore protestante va ancora più avanti e vuole che in fine di ciascun anno si facciano delle preghiere nelle quali i fedeli raccomandino a Dio le anime dei loro parenti, e dei loro amici defunti.

  A049000197 

 Finalmente valga per tutti quanto dice la duchessa di Jork nella relazione che fa di una conferenza tenuta con alcuni celebri dottori protestanti: Io ho voluto, ella dice, conferire di queste materie coi due più dotti vescovi che noi abbiamo in Inghilterra e mi hanno ingenuamente confessato, che ci sono molte cose nella chiesa Romana, le quali avrebbero dovuto essere conservate nella chiesa anglicana, come sarebbe la confessione dei peccati che non si sa come provare che non sia stata comandata da Dio medesimo; tale pure è la preghiera pei morti, che è una delle più antiche e delle {68 [104]} più autentiche pratiche della religione, cristiana.

  A049000214 

 Vi dissi fin da principio che la Chiesa cattolica crede come verità di fede uno stato in cui sono trattenute le anime che muoiono in grazia di Dio e che hanno qualche cosa a scontare colla divina giustizia.

  A049000217 

 Altrimenti quello che si dice non è più fondato sopra la parola di Dio ma sulla parola degli uomini.

  A049000235 

 Perciocchè se l'uomo ottiene da Dio il {76 [112]} perdono de' suoi peccati, deve entrare in grazia: le opere di Dio non devono essere imperfette.

  A049000240 

 Immediatamente dopo il fatto l'uno cade infermo e muore; l'altro vien colto dalla giustizia e condotto al patibolo; ma prima della morte si pentono ambidue e ne ottengono da Dio il perdono.

  A049000248 

 Vi pare cosa irragionevole, se Dio facesse fare un po' di penitenza a quel parricida, e poi lo ammettesse alla gloria del Paradiso?.

  A049000251 

 Questa maestra di verità appoggiata alla parola di Dio, chiama beati quei che muoiono nel Signore, cioè chiama salvi quelli che muoiono dopo aver ottenuto da Dio il {79 [115]} perdono.

  A049000262 

 Se crediamo al Paradiso ed all'Inferno, solo perchè Dio ce li ha rivelati, senza sapere ove si trovino; perchè faremo difficoltà di ammettere anche la credenza del Purgatorio? Questa è cosa propria delle verità soprannaturali: crederle perchè Dio le ha rivelate e, attendere dopo la presente vita per conoscerne il luogo e il modo con cui esistono.

  A049000268 

 Risponde: Le anime del purgatorio patiscono la dilazione della vista di Dio e quelle pene che Dio fa loro soffrire, fintantochè o coi patimenti che soffrono o coi suffragi dei vivi abbiano interamente pagati i debiti contratti colla Divina Giustizia.

  A049000275 

 Epperciò quando si dice: Fate, o Signore, che quelle anime passino dalla morte alla vita eterna: fac eas transire de morte ad vitam, e quelle altre: O Signore, liberate quelle anime dalla morte eterna, si devono considerare come preghiere fatte a Dio in quell'estremo di vita, {87 [123]} e che si ripetono nelle messe pei defunti: come appunto sono le parole osate dalla Chiesa nell'Avvento quando si canta: veni.

  A049000275 

 Quegli invocava la misericordia di Dio che abbreviasse il tempo che doveva venire il divin Salvatore; noi lo invochiamo affinchè si degni di applicare alle anime nostre il merito della Redenzione.

  A049000280 

 Le preghiere, gli uffizi, le pratiche di pietà fatte in suffragio dei defunti, e le solennità stabilite nella Chiesa per invitare tutti i fedeli cristiani, ad unirsi insieme in tempi determinati per porgere a Dio preghiere a favore delle anime purganti.

  A049000282 

 1) fra le altre cose dice: Nel libro de' Maccabei si dice essere stato offerto sacrifìcio pei morti; ma sebbene ciò non fosse registrato nelle antiche scritture, per noi basterebbe l' autorità della Chiesa universale che ce ne assicura quando il Sacerdote trovasi all'aliare ed offre il sacrifizio a Dio e fa la commemorazione pei morti.

  A049000282 

 Sua madre era moria in Ostia, ed egli dopo aver innalzato a Dio molte preghiere e versato intorno al letto di lei molte lagrime, così continua: Trattenuto il pianto prese Evodio il salterio e intonò il salmo 100 che comincia con queste parole: Signore e Dio mio,col canto io ringrazierò la vostra misericordia.

  A049000286 

 Dio fece conoscere a quel suo servo le gravi pene che soffrono le anime del Purgatorio, epperciò egli desideroso, quanto era in lui, di portar soccorso a quelle anime, nell'anno 998 ordinò a tutti i suoi monaci di consacrare ogni anno il secondo giorno di novembre a sollievo delle anime purganti, e si adoperò in ogni maniera possibile per sollevarle.

  A049000293 

 2° Che deve essere incomprensibile la santità e la purità di Dio, giacchè è impossibile di potersi avvicinare a lui col minimo neo di macchia;.

  A049000295 

 4° Non sapendo quanto tempo piacerà a Dio di concederci per attendere a questo importantissimo affare della eterna salute, dobbiamo occuparcene seriamente subito e senza dilazione di sorta.

  A049000296 

 Non dimentichiamo mai il terribile pensiero, che l' eternita beata sarà una grande ricompensa di coloro che si mantennero fedeli a Dio fino alla morte; e la eternita infelice sarà la punizione di quelli sgraziati che la morte ha colpito in peccato mortale, e perciò in disgrazia di Dio;.

  A049000297 

 6° Ricordiamoci che si renderà conto a Dio di ogni minimo attacco alle creature ed a noi medesimi; ogni parola oziosa, ogni pensiero, ogni sguardo inutile, ogni azione viziosa, tutto quello che non sarà puro passerà pel fuoco, e non ne uscirà, come dice il Vangelo, fintantochè non sia perfettamente purgato.

  A049000297 

 Perciò è miglior partito {98 [134]} per noi di soddisfare a Dio in questa vita pei peccati commessi.

  A049000297 

 Quivi le pene sono di gran lunga più leggere di quelle gravissime del Purgatorio, ed inoltre sono più meritorie presso a Dio perchè volontarie.

  A049000300 

 Che cosa sono queste liturgie che, voi, signor Teologo, andate tanto decantando? Forse G. C. ha parlato di liturgie? Forse in tutta la Bibbia avvi traccia di ciò? Queste sono novità intollerabili, ed introdotte nel caltolicismo, che {100 [136]} noi, grazie a Dio, non abbiamo voluto approvare.

  A049000301 

 Voi mi dimandate che cosa sono le liturgie? ed io vi rispondo che le liturgie sono libri che contengono riti, cerimonie, il modo di prestare il culto a Dio dovuto.

  A049000303 

 La prima lezione che Dio diede all'uomo nella storia medesima della creazione fu una liturgia: egli benedisse il settimo giorno, e lo santificò.

  A049000303 

 Questi riti, queste cerimonie, con cui si deve prestare culto a Dio furono usati da Caino e da Abele allorchè gli fecero sacrifizio; furono usati da Noè, che appena uscito dall'arca innalzò un altare, e fece a Dio un sacrifizio per ringraziarlo dei favori ricevuti.

  A049000312 

 Comunque sia, io vi faccio questa semplice dimanda: o che san {104 [140]} Giovanni ha rappresentato la gloria del cielo sotto all'immagine della liturgia cristiana, o che con quella pomposa solennità Dio voleva dare una norma di ciò che era da farsi nella Chiesa.

  A049000319 

 Fu dato il titolo di Madre di Dio alla Santa Vergine dopo il Concilio di Efeso in cui fu condannato Nestorio.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000006 

 Ma noi non siamo bestie, siamo creature ragionevoli, noi dobbiamo riconoscere la santa mano del Creatore in ogni opera e in ogni momento del giorno e specialmente quando andiamo a ricevere gli alimenti che Dio ci dà per conservare questa vita, che Egli eziandio ci ha donata e che ad ogni momento ci può togliere.

  A054000016 

 Mentre per altro cresce nella scienza e nel timor di Dio, si mostra ognora più coraggioso senza mai badare a {8 [124]} dicerie mondane quando trattasi dell' adempimento dei doveri di un buon cristiano.

  A054000021 

 «Dio glorioso, e nostro Signore Gesù Cristo, e la grazia dello Spirito Santo degninsi d' illuminare i cuori di coloro che descrivono si grandi {14 [130]} prodigi.

  A054000028 

 Chi sa esprimere la commozione di quell' anima quando sentì a riposare sopra il cuore il caro suo Gesù! Per più giorni egli non sapea fare altro che lodare e benedire quel Dio che si era degnato di venirlo a visitare.

  A054000028 

 La Chiesa parochiale solennemente apparata, il Municipio che spontaneo intervenuto in corpo con molti signori del paese e numeroso popolo venuto dai paesi vicini per veder l' opera della misericordia di Dio, aggiunse maggior lustro e rispetto ad una cerimonia già per se stessa imponente.

  A054000061 

 «Mio Dio, diceva lo sfortunato vecchio, torcendosi le braccia e battendosi il petto, prendetevi la mia vita, ve ne scongiuro, ma salvate questi due poveri fanciulli!».

  A054000065 

 «- Mio Dio, gridò la tenera fanciulla, non posso più reggere.».

  A054000072 

 Fra le regole domestiche di questo santo si trovano scritte le seguenti parole: Voglio in tutte le mie terre introdurre la divozione verso la santa Madre di Dio, perciò io voglio che tutti i miei sudditi la scelgano per padrona; perciocchè quando noi abbiamo bisogno della misericordia di Dio, non possiamo meglio fare che ricorrere a questa potentissima Regina, che è sempre desiderosa di riceverci sotto la sua protezione, e si mostra il rifugio di tutti i peccatori.

  A054000081 

 Con tutto ciò il misericordioso Dio non lo volle ancora chiamare a sè: gli rendette la sanità, ed al presente il buon vecchio è il più fervoroso Cristiano della sua parochia.

  A054000084 

 11 genitore di lui occupato nell' amministrazione della discreta sua fortuna lasciò la cura dell' educazione di Giuseppe, primogenito che fu di dodici figli, alla madre donna di {47 [163]} molta pietà, attentissima ad educare la sua prole nel timor santo di Dio.

  A054000084 

 Addi 5 dicembre 1802 potè veder soddisfatto il suo vivissimo desiderio di consacrarsi intieramente al servizio di Dio ed al sollievo degli infelici avendo in quel giorno ottenuto da' suoi genitori e dai superiori ecclesiastici di poter indossare l' abito ecclesiastico.

  A054000084 

 E ne era ben degno; poichè se l' abbracciare lo stato ecclesiastico vuol dire sacrificare intieramente se stesso per procurare la gloria di Dio e la {48 [164]} felicità del nostro prossimo niuno più del giovine Cottolengo sentiva potente in cuor suo questo spirito, dirò meglio questo bisogno di sacrifizio.

  A054000087 

 Egli tutto affidato alle promesse di Dio che non sarà mai per {55 [171]} abbandonare chiunque in lui confida non si lasciava mai smarrire a petto di tutti quei gravi ostacoli che necessariamente doveva incontrare e nell' impresa e nel governo della grandiosa opera.

  A054000087 

 Ora aggiungerò una parola sola su quella illimitata confidenza in Dio che fu, si può dire, perfetta nel Cottolengo.

  A054000089 

 Egli andava dicendo al suo fratello addolorato: Ebbene, se Dio mi vuole, eccomi a lui; credi tu che alcun affetto mi trattenga quaggiù? No, sono sciolto da tutto, son pronto alla voce divina: In Domino!.

  A054000089 

 Il medico lo esortava a mettersi a letto, ma egli rifiutava dicendo che le medicine non gli avrebbero giovato, che Dio voleva usare anche a lui misericordia e si recò a Chieri presso del degno suo fratello teologo Luigi canonico di quella Collegiata.

  A054000090 

 Faccia Iddio che la carità di questo fedele servo del Signore abbia molti ammiratori e molti seguaci e chi trovasi in qualche bisogno spirituale o temporale faccia con fiducia ricorso a lui e proverà certamente gli effetti della efficace sua protezione presso Dio

  A054000101 

 Fa in fretta il segno della croce, alza la mano destra al Cielo e raccomanda {61 [177]} l' anima sua a Dio.

  A054000109 

 Coloro che raccontarono questo fatto erano persuasi che quell' uomo era il buon Angelo del negoziante che gli servì di guardia, e che Dio rendè visibile {66 [182]} ai ladri affinchè non eseguissero il loro colpevole progetto.

  A054000126 

 Ciò che vi è di superfluo, dice il Signore, datelo ai poveri, e perciò beati coloro che ascoltano la parola di Dio.

  A054000137 

 - Dio certamente è un gran medico, soggiunse il prete, egli può guarire, quando lo vuole, qualunque mortale malattia.

  A054000141 

 - Io comprendo il vostro desiderio, o mio amico; ed avete perciò ragione di chiedere che la volontà di Dio sia fatta, rispose il paroco.

  A054000142 

 - Ho sempre domandato ogni giorno di far la volontà di Dio; non voglio cambiare al presente.

  A054000150 

 - Senza dubbio, o mio amico; perciocchè se il buon Dio vi chiama, è per darvi la ricompensa della vostra vita pura e laboriosa, e se più presto {85 [201]} vi chiama, si è che vuol che voi siate anche più presto felice.

  A054000153 

 Esortavalo intanto il paroco a chiedere il regno di Dio, ed a fare la sua santa volontà, ed il buon vecchio diceva di tutto cuore: Venga il regno tuo, sia fatta la volontà tua.

  A054000154 

 Ascoltò con un rispetto misto di gioia le esortazioni del ministro di Dio, le quali finite, una giovinetta, che era venuta dietro al prete, e che si era tenuta in disparte, s' avanzò al letto.

  A054000167 

 Quindi ne avviene che Egli è come la voce del Dio dell' Eucaristia, e l' eco vivente del Verbo incarnato.

  A054000168 

 La sposa di Cristo conserva il deposito delle verità, il tesoro dell' Eucarestia, la sorgente dei sacramenti, che sono i canali della grazia divina; ella offre a Dio il sacrifizio, che a Lui è gradito, e riposa sopra Pietro come un edificio sopra immobili fondamenta.

  A054000169 

 Chi ascolta il Papa, ascolta Dio; chi disprezza il Papa, disprezza Dio; ciò che egli lega, o scioglie sopra la terra, sarà legato, o sciolto in Cielo; ciò che definisce è sanzionato nella celeste dimora; Dio parla por la bocca di Pietro.

  A054000169 

 I dogmi formano il dogma cattolico; costituiscono la fede una della Chiesa come il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo non formano che un solo Dio; di modo che il negare un dogma rivelato, è lo stesso che il negarli tutti, almeno in principio; perchè {90 [206]} essi tutti si fondano sopra la medesima base della parola di Dio; il difenderne perciò uno, si è il difenderli tutti per la loro solidarietà.

  A054000169 

 Il papato però ne è il diapason che dà il tono in questo sublime concerto di verità rivelate, che raccontano le grandezze di Dio.

  A054000173 

 Ed in realtà il papato distribuisce il pane della parola e quella del sacramento, e conserva questo doppio deposito che ha ricevuto da Dio.

  A054000173 

 Egli rappresenta l' Uomo-Dio, che riposa nella Eucarestia.

  A054000175 

 Il Papa, per diritto divino, vero pastore delle pecore e degli agnelli è pure il difensore della giustizia, della carità, dell' ordine, della pace, della libertà dei figli di Dio; cose tutte che trovano la loro sanzione, il loro principio, il loro modello ed il loro fine nel Dio dell' Eucarestia.

  A054000176 

 Ed ecco come Gesù Cristo, Dio con noi è il centro da cui partono i raggi nel regno della grazia divina, ed ove tutto ha il suo compimento nella Chiesa! Papato! questa è la più alta espressione del ministero apostolico, da cui irradiano per cosi dire tutti i {95 [211]} ministeri della grazia, ed ove tutti convengono Gesù ostia, e vittima, pontefice invisibile; il Papa grande sacrificatore e sovrano pontefice.

  A054000178 

 Dio è presente fra noi in forza dell' Eucarestia e del Papato, secondo la promessa di Gesù Cristo di far sua dimora fra noi, di non lasciarci orfani, di parlare per bocca della Chiesa, di continuare la sua benefica missione, di guarire e di salvare l' umanità.

  A054000179 

 Essendo adunque il Papa l' organo della Chiesa, è per conseguenza quello pure di Dio stesso.

  A054000179 

 Non presuma d' aver Dio per padre quegli che non vuole la Chiesa per madre, fuori della quale non avvi salute.

  A054000180 

 Il sollevarsi contro il Papa, è sollevarsi contro gli Apostoli, contro la Chiesa, e contro Dio; è rendersi degno dei fulmini e delle maledizioni del Cielo, scomunicarsi da s è stesso dalla società dei fedeli.

  A054000183 

 L' Arcangelo Raffaele quando si fece conoscere ai due buoni Tobia padre e figlio, loro disse: È cosa lodevole {98 [214]} rivelare ed annunziare le opere di Dio.

  A054000183 

 Per il che io crederei di rendermi colpevole e verso Dio e verso Maria SS. di grave omissione ed ingratitudine, se non rendessi di pubblica cognizione una segnalatissima grazia operata da Maria SS. nella persona d' un certo Domenico Zanone di Zumaglia paese poco distante dalla città di Biella.

  A054000184 

 Trovandosi lo sfortunato Zanone in queste strettezze si mise a gridare, ed ai malandrini si rivolse dicendo loro: Ma per amor di Dio lasciatemi stare.

  A054000184 

 Tutto tremante e pieno di spavento il povero Zanone alza gli occhi al cielo per implorare l' aiuto di Dio; e s' accorge di trovarsi appunto in prospettiva {99 [215]} del Santuario d' Oropa.

  A054000185 

 Felici noi se in ogni nostra necessità ricorreremo con fiducia alla gran Madre di Dio! che abbondanza di favori non riceveremo mai!!....

  A054000200 

 Egli le citò àncora {107 [223]} l' esempio di s. Maria Maddalena e di santa Maria Egiziaca, le quali sono ora, per la misericordia di Dio, trionfanti e gloriose nel Cielo, dopo essere state grandi peccatrici in questo mondo.

  A054000200 

 Il santo Padre procurò subito di consolarla con benignità, e la esortò a mettere tutta la sua confidenza nella misericordia di Dio che desidera e vuole la salute di tutti i peccatori che gli chiedono perdono con un vero pentimento.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000006 

 Essa fu stabilita già da parecchi anni a Torino in alcuni pii stabilimenti, e specialmente in quelli di S. Anna, di S. Maria Maddalena e del Rifugio, coll'oggetto d'invocare la Misericordia di Dio: d'invocarla, non solo ciascun'anima a favore di sè, ma ciascun'anima a favore di tutte le nazioni della terra, ricordandoci che siamo tutti peccatori, tutti infelici per effetto della colpa, tutti bisognosi di perdono e di grazia, tutti redenti da nostro Signore col suo preziosissimo sangue, tutti chiamati all'eterna salvezza, se ascoltando le divine ispirazioni detestiamo {14 [84]} il peccato e ci diamo di cuore ad una perfetta obbedienza verso Dio e verso la santa Chiesa Cattolica da lui fondata.

  A056000007 

 Ma siccome il dovere de' cristiani,nel pregare, esige che oltre al domandare a Dio le cose che ci occorrono, lo ringraziamo altresì con grande riconoscenza dei benefizi che abbiamo da lui ricevuti, si è pensato di consecrare i tre primi giorni di questo divoto esercizio all'intento d'implorare la misericordia, ed i tre altri a quello di renderle grazie.

  A056000008 

 Nei tre ultimi giorni, vi sarà discorso sulla riconoscenza dovuta 'a Dio, l'esposizione del Venerabile, il canto del Benedictus e la benedizione.

  A056000014 

 Due amarissimi effetti produce il peccato nell' anima: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue e che c'impedisce l'ingresso al Paradiso.

  A056000016 

 Questa dottrina {21 [91]} l'insegnò il Sommo Pontefice di S. memoria Clemente VI dicendo che G. C. colla sua grazia, e colla sovrabbondante sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non riposto entro un lenzuolo, nè ascoso in un campo, ma lo commise, da dispensarsi salutevolmente a' fedeli, al Beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, e a' suoi successori vicari di G. C. in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti.

  A056000016 

 Questo tesoro il quale persevera inesauribile al cospetto di Dio, è per dir così un deposito de' meriti, e delle soddisfazioni di G. C., della Beatissima V. M., e de' Santi.

  A056000017 

 L'indulgenza plenaria è quella per cui ci viene rimessa tutta la pena temporale di cui per i nostri peccati {23 [93]} siamo debitori con Dio; tale appunto è l'indulgenza che possono lucrare lutti quelli che intervengono tutti i sei giorni a questo esercizio.

  A056000017 

 Onde guadagnata l' indulgenza di questi sei giorni noi torniamo ad essere dinanzi a Dio come eravamo quando siamo nati: di maniera chè se uno morisse in tale stato, andrebbe al Paradiso senza punto toccare le pene del Purgatorio.

  A056000021 

 A quanti accidenti va soggetta la vita dell'uomo di giorno, di notte, nel cibo, nella bevanda, nelle strade, negli impieghi e in ogni altra azione, eppur Dio ci ha conservali sinora:.

  A056000021 

 Non possiamo in nessun luogo portare i nostri sguardi senza che sentiamo i benefizi di Dio.

  A056000025 

 E poichè il peccatore per lo più dopo la caduta più non pensa di ritornare al suo Signore, noi in questo giorno in modo speciale da Dio illuminati prostriamoci davanti al trono della divina Misericordia e invochiamola che faccia discendere la sua divina grazia sull'ostinato peccatore, lo illumini affinchè a lui ritorni.

  A056000025 

 Piangendo lo stato infelice di tutti i peccatori, detestiamo i nostri propri peccati; {36 [106]} diciamo a Dio così: ah! mio Signore, intendo che a quest'ora mi toccherebbe stare nell'inferno, e per la vostra misericordia mi è ancor dato questo giorno di gettarmi a' vostri piedi e sentire che voi mi volete usare misericordia e perdonarmi purchè io mi penta delle ingiurie a voi fatte.

  A056000025 

 Ponderiamo bene questi tratti della divina bontà, e mentre ogni giorno li vediamo rinnovati a nostro vantaggio, deh! non siamo più ingrati; e se mai il peccato ci tiene lontani da Dio, detestiamolo di vivo cuore e facciamo quanto prima a lui ritorno.

  A056000025 

 Questo pur troppo avviene, che il peccatore lontano dal suo Dio più non pensa a lui, e mentre egli lo cerca per usargli misericordia, sembra che esso faccia a gara per irritarlo e {35 [105]} muoverlo al castigo.

  A056000026 

 E voi, o amorosa Madre delle misericordie, dolcezza e conforto de' peccatori, fate ch'io sia esaudito, giacchè non si è mai dimandata grazia a Dio per voi la quale non sia stata concessa.

  A056000026 

 Si mio Dio, io vi ringrazio di tutti i beneficii che mi avete fatti e che ogni giorno andate facendo; vi fui sconoscente per lo passato, ma ora vi amo con tutto il mio cuore, mi pento d'avervi oltraggiato, mi rincresce più di avervi offeso che qualunque male avessi potuto incorrere; deh illuminatemi o bontà infinita, fatemi conoscere la mia grande ingratitudine;ah non vi avessi {37 [107]} mai offeso! o Gesù mio perdonatemi e fate che da oggi avanti io non ami altri che voi, viva solo per voi, che siete morto per me.

  A056000028 

 So che non è, mio Dio,.

  A056000105 

 I nostri primi genitori Adamo ed Eva disobbediscono a Dio e col peccato si rendono indegni del paradiso e colpevoli di morte.

  A056000105 

 La condotta maravigliosa che in ogni tempo Iddio tenne co' più grandi pecca!ori dovrebbe essere un potente stimolo per animarci di confidenza e ritornare a Dio.

  A056000105 

 Ma ingrati a'Divini favori replicate volte gli si mostrano infedeli e sempre sono da Dio ricevuti appena a lui ritornano.

  A056000105 

 Moltissime volte gli ebrei si ribellarono contro al vero Dio, il quale per farli emendare li abbandonava {55 [125]} nelle mani de' loro nemici.

  A056000105 

 Quelli si pentono de' loro peccati, ricorrono di cuore a Dio, egli subito mosso a pietà li riceve nella sua grazia, li libera da'loro nemici e li fa godere pace e tranquillità.

  A056000106 

 Allora gli disse Natan: «Tu sei quell'uomo, o Re; ecco quanto ti dice il Signore Iddio d'Israele: io ti consacrai Re sopra il mio popolo, ti liberai da' tuoi nemici, e ti ricolmai di ogni bene; tu ingrato a tanti favori con iscandalo del mie popolo abbandonasti la mia legge e fosti occasione che altri bestemmiasse il nome del Dio degli eserciti.» Davidde che.

  A056000106 

 Di poche parole fu questa confessione, ma bastanti per farlo entrare {58 [128]} nella grazia del suo Dio, ed incontanenti si meritò di sentirsi quelle consolanti voci dal Profeta: «Anche il Signore perdonò il tuo peccato, non morrai.» Dominus transtulit peccatum tuum, non morieris.

  A056000106 

 Questo Re dopo aver ricevuto da Dio segnalati favori cade in gravissimi peccati.

  A056000107 

 ) Dunque non andiamo più lontani da lui, ascoltiamo quanto egli ci va dicendo: ingrati, non fuggite più da me; ditemi perchè fuggite? Io amo il vostro bene ed altro non desidero che rendervi felici: perchè volete perdervi? Ma che fate mai, o Signore? perchè tanta pazienza e tanto amore a questi ribelli? Voi, {63 [133]} o mio buon Dio, mi rispondete sempre che non volete la morto del peccatore, ma che si converta e viva.

  A056000107 

 Anzi ci assicura che allorquando un peccatore ritorna a Dio, dà motivo di festa più grande in cielo che non farebbero novantanove giusti che camminino per la via della giustizia.

  A056000107 

 Tutti questi modi di dire del nostro buon Dio mostrano il desiderio grande che il Signore ha di usare misericordia a tutti, ma specialmente al peccatore.

  A056000109 

 Adorabili parole le quali non possono essere che di un Dio! In croce sta posto in mezzo a due ladroni; uno di essi a lui rivolto lo prega ad aver pietà di lui.

  A056000109 

 Che dirò di voi, mio Dio? esclama come fuori di sè per lo stupore il S. Arcivescovo S. Tommaso di Villanova ( serm.

  A056000109 

 Potranno forse venire meno queste ampie promesse? Non mai; passeranno il cielo e la terra, ritorneranno al niente tutti gli elementi, ma sarà sempre quel Dio che parla così, non mancherà mai nelle suo promesse, sarà sempre buono o misericordioso e qual tenero padre amorosamente ci accoglierà ogni qualvolta a lui ritorneremo.

  A056000109 

 Quello fu poi un eccesso di bontà e di amore quando inchiodato sopra una croce, trafitto con chiodi, bestemmiato e insultato in mille guise dagli stessi nemici, egli che fa? Avrebbe potuto giustamente comandare a' fulmini che tutti li incenerissero, o fare aprir ia terra sotto a' loro piedi, {68 [138]} e tutti sarebbero stati inghiottiti ne' suoi abissi; ma questo non voleva la bontà di un Dio Salvatore.

  A056000109 

 " Coraggio adunque anime {70 [140]} tribolate, e voi miseri peccatori, coraggio e confidenza nella bontà di questo Dio.

  A056000110 

 Forse ci atterrirà l'abuso delle grazie da Dio fatteci per il passato? {71 [141]} Che enorme abuso ne fece un Giuda! Eppure niun rimprovero sentesi, ed è chiamato col dolce nome di amico.

  A056000110 

 Le vostre iniquità eguaglieranno quelle di coloro che hanno ucciso un Dio fatto uomo? Ebbene avremo anche noi un Salvatore che per noi intercede appresso al suo celeste Padre dicendo: Padre perdonate {72 [142]} loro, non sanno che cosa si tacciano, ignosce illis, nesciunt enim quid faciunt.

  A056000112 

 Ma no che Dio non sa disprezzare un cuore contrito ed umiliato; piuttosto si gloria il Signore allorchè usa misericordia e perdona a' peccatori: exaltabitur pareens vobis.

  A056000113 

 Intanto noi riconoscenti a tanti, segni della bontà divina e animati dalle amorevoli accoglienze con cui ci riceve, accostiamoci {83 [153]} con confidenza al trono della grazia, e sicuri di ottenere il perdono de' nostri peccati promettiamo a Dio d'impiegare ogni momento di nostra vita nel ringraziarlo, benedirlo e lodarlo.

  A056000113 

 Ma, lo ripetiamo, Dio non tratta così co' peccatori.

  A056000113 

 Pur troppo vi sono molti peccatori, i quali spaventati dall'idea di trovare in Dio un giudice severo, non osano fare a lui ritorno.

  A056000113 

 Via dunque ogni timore pel rigor della giustizia divina, ringraziamo piuttosto il nostro buon Dio dei tanti benefizi che ci ha comportai nel corso di nostra vita, e specialmente coll'averci aspettati a penitenza.

  A056000121 

 Il nostro buon Dio di cui la saviezza e bontà sono grandi in tutte le sue operazioni niente lasciò mancare a' nostri bisogni.

  A056000122 

 Qual grande beneficio, esclama S. Tommaso da Villanova, non ci fece, e qual grande misericordia non dimostrò Iddio coll'istituire un così utile e necessario sacramento! quam grande beneficium, {93 [163]} quam grandis misericordia fuit hœc! Pensa, continua questo Santo, o uomo ingrato, e sconoscente al tuo Dio che talor ti lamenti come di un carico insopportabile al dover confessare i tuoi peccati; pensa, dice, se mai si trovò nei secoli passati che vi sia stato qualche principe così buono e clemente, il quale abbia fatto altrettanto con ciascuno de' suoi nemici, quanto fa Iddio con noi, e non abbia altra pena esatta da essi che il confessare e pentirsi de' loro delitti lasciando in loro mano riposto l'ottenerne il perdono.

  A056000123 

 Anzi continua lo stesso Santo, I' ottimo nostro Dio nella istituzione di così grande sacra mento volle eleggere a ministri di esso non gli angeli, ma uomini vestiti di carne come noi, affinché conoscendo l'umana fragilità e debolezza sapessero compatire la miseria altrui e usassero dolcezza e carità nel ricevere il peccatore.

  A056000125 

 Abbandonate coraggiosamente il peccato, fate fermo proponimento di non peccare mai più confidando nella grazia di Dio che vi darà la forza d' osservare questo gran proponimento.

  A056000127 

 Mio Dio, vi ringrazio di tutto cuore per avermi tanto tempo aspettato affinchè ritornassi a voi.

  A056000127 

 {100 [170]} Dio che è padre tanto buono il quale ama noi sue creature; che cosa possiamo temere da uno che ci ami? Ringraziamo piuttosto la Misericordia Divina di avere per noi istituito quel benefico e consolante sacramento, per mezzo di cui l'anima nostra è lavata dalle macchie, che la rendono odiosa agli occhi suoi.

  A056000129 

 Noi non sappiamo il modo di pregare, nè quali cose si debbano a Dio dimandare; il Divin Salvatore ci ha insegnato il Pater! il Pater! che è un'orazione colla quale noi possiamo pregare efficacemente Iddio senza pericolo di domandare cose le quali non facciano per la nostra salvezza.

  A056000130 

 Ma quando verrà quel desideratissimo tempo in cui lasciando l'esilio di questo mondo {108 [178]} ci uniremo perfettamente con Dio nella Chiesa dei beati? Fedeli miei cari, è certo che abbiamo colasse un posto preparato per ciascuno di noi, è certo che il Signore ci vuole tutti salvi con lui, è certo altresì che breve è il tempo della vita presente e da questo tempo dipende la nostra celeste beatitudine.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000001 

 Il Rettore Maggiore di questa Congregazione desideroso di prestare in ogni cosa il dovuto ossequio alla S. Sede, con piena fiducia di avere quelle osservazioni e quei consigli che possono contribuire alla maggior gloria di Dio, compie ora questo suo dovere, esponendo umilmente lo stato in cui si trova codesta pia Società nei vari paesi ne' quali esercita qualche atto di sacro ministero, o prende parte all'educazione scientifica o artistica della gioventù.

  A057000109 

 L'osservanza delle Costituzioni, grazie a Dio, è mantenuta in tutte le Case, e finora non vi fu alcun Salesiano che dimenticando se stesso abbia dato qualche scandalo.

  A057000113 

 Si trattarono più cose assai importanti per la pratica delle nostre Costituzioni, ma prima di mandare le prese deliberazioni alla Santa Sede si giudicò opportuno di metterle per alcun tempo in pratica, introdurvi le modificazioni per conoscere le correzioni a farsi, e sottoporle ad altro Capitolo Generale, che a Dio piacendo si terrà nel Settembre del 1880.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000077 

 Rilevo dalle sue lettere quanto quella sia combattuta costà, ove è la Casa Madre; ma ove si opera il bene, Dio permette ne' suoi consigli imperscrutabili che sia segno di contraddizioni; sa Ella insegnarmi che non devesi uno sgomentarsene.

  A058000150 

 Tuttavia il 9 Settembre egli fa scrivere: "Se D. Lazzero e gli altri Superiori, che concorsero nel gravissimo disturbo dato il 26 ultimo Agosto, ed originato evidentemente da un errore enormisssimo, non ne siano dolenti e ne chieggano venia, per mezzo di lettera sottoscritta da Don Lazzero, o da Don Rua o da Don èosco, egli farà quanto gli parrà conveniente pel mantenimento e decoro dell'Autorità di cui esso è investito da Dio.

  A058000168 

 Dio giudicherà Vostra Eccellenza ed il suo povero servo intorno alla rettitudine delle nostre intenzioni, della cristiana carità ed umiltà con cui avremo operato, dello studio che avremo messo a trovare i mezzi proporzionati a difendere e promuovere gli interessi della sua santa Religione.

  A058000177 

 Questi fatti sono essi secondo le prescrizioni dei Sacri Canoni? Servono essi a promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime? Sono essi ad aedificationem oppure ad destructionem?.

  A058000219 

 Fu insomma per varii giorni un'alternativa di sì e di no da muovere alle risa, se non ne fosse andato di mezzo l'onore di Dio e il bene delle anime.

  A058000233 

 Ella fu sempre un nostro insigne Benefattore; ci continui la sua benevolenza specialmente col pregare, affinche la misericordia di Dio ci aiuti a togliere di mezzo gli ostacoli, che si oppongono alla salvezza delle anime.

  A058000278 

 Con tutto ciò io non intendo di muovere reclamo: i tempi sono troppo difficili; aumenteremo il nostro buon volere a lavorare per la gloria di Dio e non di più.

  A058000279 

 Preghiamo Dio che La conservi in buona salute, ed invocando la santa di Lei benedizione, con gratitudine profonda ho l'alto onore di potermi professare a nome di tutti.

  A058000292 

 Ma che importa? Egli cercava di recarci dei disturbi, e ci riusciva, facendoci perdere ore preziosissime, che avremmo potuto occupare alla maggior gloria di Dio e al bene delle anime, e invece dovevamo spenderle per rispondere ai suoi reclami fatti senza alcuna ragione.

  A058000385 

 Si mostra ostile e si oppone ingiustamente ai progetti, che i Salesiani studiano di attivare per la gloria di Dio e pel bene della civile Società.

  A058000391 

 Io desidero soltanto di mettere la Santa Sede in grado di conoscere lo stato di questa Pia Società Salesiana, affinchè mi presti il valido suo appoggio, per impedire la rinnovazione di così fatti disturbi, che costarono tempo, fatiche e spese, cose tutte che io bramerei di poter consecrare intieramente alla gloria di Dio e al bene delle anime.

  A058000394 

 E ciò tanto più presentemente, che Dio misericordioso aiutò i Salesiani da poter fondare 140 Case, in cui hanno educazione cristiana oltre ad 80 mila fanciulli.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000002 

 Se malgrado la diligenza usata nello esporre le cose colla massima esattezza fosse sfuggito qualche parola non secondo la verità e non conforme ai principi di nostra santa cattolica religione o non abbastanza decorosa al supremo Gerarca della Chiesa preghiamo {4 [54]} il lettore a considerarlo come non detto e non scritto, pronti a rettificar qualunque cosa venisse suggerita parer tornar a maggior gloria di Dio e ad onore del padre comune dei credenti.

  A059000003 

 Dio ci conservi costanti in questa nostra santa religione e ci conceda l'abbondanza di sue grazie per poterla praticare con fedeltà fino agli ultimi respiri della vita, per andare di poi al possesso di quella immensa felicità che ci promette nel cielo, così sia.

  A059000004 

 Ma la pia madre del giovanetto {7 [57]} Gianmaria metteva la religione in cima di tutti i suoi pensieri, e senza farsi troppo sollecita cura dell'avvenire più o meno splendido, che i suoi figliuoli potrebbero occupare un giorno nella società, procurava piuttosto d'inspirar loro una vera e soda pietà, con grande zelo per la causa di Dio, ed un ardente amore verso i poverelli.

  A059000010 

 Quella sera nessuno voleva andare a dormire... Egli indirizzando la parola or all'uno, or all'altro, ci raccomandò il lavoro, la sommessione a coloro che dovevano tener le sue veci, l'amor di Dio e de'nostri simili, 1'adempimento de'proprii doveri, e la benevolenza a tutti gli infelici.

  A059000017 

 Al sorriso del prelato ed a questa parola che lasciossi sfuggire: «Siate tranquillo, amico mio, Dio ne ha disposto!» egli comprese tutto, e non si diede più pensiero di cercare il ladro.

  A059000031 

 Per una di quelle congiunture che Dio solo sa far nascere nel momento {21 [71]} da lui prefìsso, il cardinale Mastai veniva trascelto dalla sorte ad essere uno de'tre scrutatori incaricati di aprir le schede e di proclamare i voti.

  A059000035 

 Per la terza volta le schede erano state bruciate, ed il popolo romano riunito in faccia al Quirinale vedeva innalzarsi una leggiera colonna di fumo, che annunziava che lo scrutinio era nullo, e che la segreta volontà di Dio non erasi ancora manifestata.

  A059000037 

 Ciascuno de'membri del Sacro {23 [73]} Collegio si sentiva sotto 1'azione di Dio che stava per manifestare la sua volontà.

  A059000039 

 Tutti gli occhi si portavano alternativamente sopra il calice depositario de'segreti di Dio... e sopra Mastai.

  A059000041 

 Al vederlo si sarebbe detto una vittima che presentiva che Dio stava per imporgli un peso di onore e di risponsabilità al quale avrebbe voluto sottrarsi.

  A059000047 

 Il giovine prete prescelto da Dio a cose sì grandi comparve ai piedi del santo altare più simile a un serafino rapito in Dio che ad uom mortale.

  A059000051 

 Papa Pio IX celebra la Messa adagio e santamente; spesso il suo volto si bagna di lagrime nei momenti in cui fra le sacre mani tiene nascosto il Dio del quale è Vicario.

  A059000055 

 Il Santo Padre compatendo con tutta amorevolezza {32 [82]} a quel modo di sensibilità mi rispose: «State buona, non abbiate veruna paura, Dio è con noi

  A059000058 

 «Al primo udire dalla mia bocca queste parole: «Santo Padre, ci siamo,» pensando di essere ornai in luogo sicuro, col cuore intenerito da profondi e sublimi sentimenti, ruppe in alquante lagrime e rese grazie al Dio di misericordia, recitando il cantico consacrato alla riconoscenza dal rito della Chiesa.».

  A059000063 

 Tu pregherai Dio con me, affinchè piacciagli di lenire i dolori del Santo Padre, e di allontanare da lui ogni pericolo.

  A059000064 

 Ciò stesso, ne son sicura, è quel che fa nel presente, Pio VI; bisogna unirci a lui e intercedere presso Dio, affinchè converta tutti questi insensati che han portata la mano sul Santo Pontefice.» A quel dolce invito della madre sua, il giovine Mastai ritornò in ginocchio, e ripetè colla voce infantile il Pater-Ave pei nemici di Pio VI..

  A059000064 

 Ebbene, mio caro, tante volte Iddio permise che i Papi, sull'esempio di Gesù Cristo, avessero a patire lo stesso dalla ingiustizia degli uomini e questo è ciò che interviene al Santo Pontefice Pio VI. - Ma dunque, mia buona mamma, soggiunse Giovan-Maria, costoro che maltrattano si barbaramente il Santo Padre sono gente perversa, non è egli vero? Dunque non vai la pena di pregar Dio per {39 [89]} loro? Non si dovrebbe anzi pregare Iddio perchè li punisse? - Figliuol mio, replicò la contessa, non dobbiamo pregare Iddio pel castigo di veruno.

  A059000064 

 Levatosi quindi, cogli occhi ancor pregni di lagrime e con una specie di titubanza: «Ma come {38 [88]} mai, chiese alla madre, il buon Dio, come mai può permettere che il Papa, che è il rappresentante di Gesù Cristo figliuol suo, sia così disgraziato, e si riduca ad essere prigioniero a guisa di un malfattore, lui che è tanto buono? - Figlio mio, rispose la madre, appunto perchè il Papa è Vicario di Gesù Cristo, Iddio permette che egli venga così trattato.

  A059000064 

 Non ti ricordi di ciò che faceva Gesù sulla Croce? Pregava pe'suoi nemici e domandava a Dio affinchè a vesso pietà di loro, e volesse muovere il loro cuore.

  A059000066 

 Ecco in guai termini Pio IX si spiega nella sua Enciclica data da Gaeta: {40 [90]} «Tutto il fondamento della nostra fiducia è riposto nella Santissima Vergine come quella in cui Dio collocò la pienezza delle sue grazie.

  A059000067 

 «Se ci resta qualche speranza, qualche appoggio, qualche scampo a salute, sappiamo di doverlo a Lei sola, imperciocchè tale è il voler di Dio, che noi otteniamo ogni bene per la sua intercessione.».

  A059000069 

 Inginocchiato dinanzi a una immagine della Regina degli angeli il giovine Mastai-Ferretti fece voto di consacrare tutta la propria vita alla gloria di Dio e all'onore della divina sua Madre.

  A059000075 

 L'Augusto Pontefice che occupa con tanta gloria la cattedra del principe degli Apostoli, fu scelto da Dio per aggiugnere l'ultimo, e più bel fiore al diadema della Vergine Immacolata.

  A059000076 

 Il pontefice stabilì allora una commissione di dotti teologi e cardinali, di poi concedette un giubileo di tre mesi per eccitare tutti ad innalzare a Dio calde preghiere.

  A059000077 

 Pio IX dopo nuove preghiere giudicò di procedere finalmente a questa sospirata definizione, ed assistito dai cardinali, dai patriarchi, da gran numero di arcivescovi e vescovi, alla presenza di una moltitudine immensa di sacerdoti e laici, l'anno 1854, il giorno 8 dicembre, sacrato a Maria Immacolata, prima di celebrare solennemente la santa messa nella basilica vaticana pronunciò questo decreto: È dottrina rivelata da Dio, che la B. Vergine Maria fin dal primo istante della sua concezione fu preservata immune {44 [94]} da ogni macchia di colpa originale per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in riguardo dei meriti di Gesù Cristo Salvatore dell'uman genere, e che perciò si deve da tutti i fedeli fermamente e costantemente credere.

  A059000078 

 In virtù di questa definizione si tolse via ogni dubbio intorno a questo privilegio della Madre di Dio.

  A059000078 

 Non già che il pontefice con questa definizione abbia introdotto una nuova verità, ma solamente ha definito dogmaticamente una verità da Dio rivelata, e già creduta fin dai primi tempi della Chiesa.

  A059000095 

 «Alla Vergine Maria, Madre di Dio, immune da ogni macchia sino dalla sua origine, Pio IX, Sovrano Pontefice, {46 [96]} dopo aver confermato con decreto dell'otto dicembre, la fede a questo insigne privilegio, questo monumento pose a spese dell'universo cattolico, nel dodicesim'anno del suo Sacro Pontificato.».

  A059000113 

 «Signore, Onnipotente Dio, che permettete il male per ritrarne bene, ascoltate le nostre umili preci, colte quali vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti e costanti a perseverare sino alla morte.

  A059000115 

 Dietro all'altar maggiore vedesi la cappella dedicata alla gran Madre di Dio.

  A059000136 

 Come infatti annoverare tutte le Madonne miracolose incoronate sotto il suo pontificato? Chi potrebbe registrare tutti i privilegi onde arricchì i tanti santuarii della Madre di Dio, le indulgenze accordate alle pratiche per onorarla? Dall'epoca della definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione, in tutto il mondo si passò ad erigere una moltitudine di statue e di chiese alla Regina delle vergini.

  A059000137 

 Il vigilante Pontefiee, cui nulla sfugge di quanto torna a gloria di Dio, informato della necessità di quella chiesa, mandò la sua prima graziosa offerta di franchi cinquecento, facendo conoscere che Maria Ausiliatrice sarebbe stato un titolo certamente gradito all'Augusta Regina del Cielo.

  A059000138 

 Accompagnava poi l'oblazione con una particolare benedizione agli oblatori con queste parole; «A questa mia tenue offerta tengano dietro più potenti e più generosi oblatori che cooperino a promuovere la gloria dell'augusta madre di Dio in terra, e così accrescasi il numero di quelli {61 [111]} che un giorno le faranno gloriosa corona in Cielo.» Alla benedizione del Santo Padre stava annessa la speciale protezione della santa Vergine, perciocchè senza un soldo di bilancio preventivo si cominciò il nostro edifizio e con prestezza incredibile di soli tre anni, fu condotto a termine ed è noto in questa città sotto al titolo di Chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A059000138 

 Questo luogo sembra essere da Dio protetto per glorificare il suo santo nome e spandere la divina sua benedizione sopra tutti quelli che qui vengono ad invocare il potente aiuto di colei che la chiesa proclama sicuro aiuto dei cristiani (V. Maraviglie della Madre di Dio; Lettt. catt.

  A059000143 

 Dopo ciò il Santo Padre lo interrogò ancora sui misteri di nostra religione, e trovatolo a sufficienza instrutto per l'età sua, gli diede molte lodi, gli raccomandò il timor di Dio; di poi gli regalò non poche monete d'oro pei suoi poveri genitori.

  A059000159 

 Buon Dio! che aria buona che egli ha! come è bello! che Dio lo benedica! che Dio cel conservi a lungo! Quindi adoperandosi per farsi vicini a lui, domandava la gente: State bene, Santo Padre? Ora non avete più dolori? Curatevi bene, o Santo Padre! non badate ai birboni.

  A059000173 

 Ma come potrebbe ella, povera donna, vedere esaudita la sua preghiera, quando il papa non può prestare questo favore alle figlie delle famiglie più ragguardevoli? La fede in Dio e nella bontà del Pontefice la rendono santamente ardita.

  A059000178 

 Cara amica, in qual modo esprimervi i sentimenti dell'anima mia, allorchè vidi il nostro buon Dio, portato dal suo Vicario sulla terra, discendere nell'anima delle mie due bimbe e appresso venire a mio marito e a me? In quel punto io mi sentia compensata di tutto quello che avea patito per questi tre esseri a me tanto cari.

  A059000183 

 «Santo Padre, beneditemi, affinchè camminando sull'orme del mio avolo Luigi di Collegno, io riesca saggio e fedele a Dio e a Voi Vicario suo sulla terra.» - Luigi Rovereto di Rivanazzano d'anni cinque.

  A059000208 

 Non tardò dunque molto a lasciar vedere che non si trovava bene in quel posto insigne, e che non ci stava se non perchè credea fare il voler di Dio.

  A059000211 

 Andò dunque bussando alla porta degli epuloni, alle splendide sale dei nobili e dei facoltosi e, senza ferir l'orgoglio della grandezza, seppe introdurre nelle pompe umane il nomo salutare del Dio umile e povero.

  A059000246 

 Uno degli attaccati giaceva ad un canto estremo della sala Pio IX gli corre appresso e lo cura come farebbe una madre il proprio {124 [174]} figlio, gli mostra il cielo, gli parla di Dio, recita la preghiera degli agonizzanti, e colla sua tenerezza gli dà come un saggio delle dolcezze del paradiso.

  A059000275 

 Il Santo Padre si diè tutto anzi tratto a racconsolarla con ogni espansione di benignità, e l'animò a porre ogni fiducia in Dio misericordioso, il quale vuole la salute di tutti i peccatori che a lui si volgono con sincera contrizione.

  A059000275 

 Venne citando {135 [185]} l'esempio di santa Maria Maddalena, e di santa Maria Egiziaca, le quali per la misericordia di Dio sono ora trionfanti e gloriose in cielo, con tutto che fossero un giorno pubbliche peccatrici.

  A059000278 

 Giunto alla chiesa vicina, ascoltò la confessione dello sconosciuto; l'esortò, l'animò, lo benedisse, e con quella pienezza di potere della quale è depositario, lo mandò assoluto, e terminando coll'unzione della sua parola ciò che dall'alto avea cominciato la grazia, ebbe la fortuna di ridonare alla società un uomo convertito alle leggi civili del pari che a quelle di Dio.

  A059000285 

 Dirigansi ardentemente e senza termine al dolcissimo suo cuore, sorgente della più infiammata carità, per ottenere che ne attragga tutti quanti a lui coi legami dell'amor suo, e che tutti gli uomini investiti di quel sacro fuoco camminino degnamente secondo il suo cuore rendendosi a Dio accettabili in tutte cose e fruttificando in ogni sorta di buone opere ( Enciclica di Pio IX ).».

  A059000285 

 Nella pienezza della loro fede abbiano {141 [191]} ricorso assiduo a nostro Signor Gesù Cristo che ci riguadagnò a Dio col proprio sangue.

  A059000286 

 Domandiamo e riceveremo, e se si pone indugio ai doni di Dio, perchè l'abbiamo offeso, bussiamo con perseveranza, e s'aprirà la porta, purchè la preghiera sia accompagnata dai gemiti e dalle lagrime, purchè sia unanime e sia fatta secondo 1'intenzione di tutta la Chiesa.

  A059000291 

 Niun uomo potrebbe bastarvi senza l'aiuto del braccio di Dio.

  A059000295 

 In virtù delle loro preghiere Dio ci permetterà di vedere {148 [198]} tempi di benedizione; e non cesserà di avvalorare il braccio del suo Vicario, quel braccio col quale vi benedico.».

  A059000300 

 «Costantino per misericordia di {149 [199]} Dio vescovo d'Albano ecc.

  A059000302 

 «Tutto il mondo cattolico sa quali siano stati nella attual guerra in Italia i nostri sentimenti, non avendo in vista altro più che il ristabilimento della pace; e a tal uopo mandammo a tutto l'Episcopato nostre lettere per invitarlo a fare preghiere pubbliche per ottenere dal Dio della pace un dono tanto prezioso.

  A059000306 

 «Ringraziare Iddio per la pace ottenuta fra le due grandi potenze cattoliche belligeranti, è nostro dovere; ma continuar le preghiere è un vero bisogno, atteso che oggigiorno uomini perversi altamente proclamano, che Iddio fece l'uomo libero quanto alle sue proprie opinioni, sieno politiche sieno religiose, disconoscendo in tal modo le aulorità poste da Dio sulla terra, alle quali è dovuta obbedienza e rispetto; dimenticando egualmente l'immortalità dell'anima, che al momento di far passaggio dal transitorio all'eterno, dovrà rendere un conto tutto speciale delle sue opinioni religiose al giudice onnipotente, inesorabile, imparando allora, ma troppo tardi, non vi essere che un Dio solo ed {151 [201]} una sola Fede, e che chiunque esce dell'arca dell'unità sarà sommerso nel diluvio delle pene eterne.

  A059000309 

 «Ma la preghiera è più formidabile dell'inferno ed ogni cosa richiesta a Dio da coloro che saranno uniti in suo nome sarà infallantemente ottenuta.

  A059000312 

 I sapienti del mondo sei dimandano indarno a vicenda donde tragga Pio IX tanta fortezza, ma noi che viviamo alla vita della fede, possiamo conoscere il dono di Dio.

  A059000322 

 Nei tempi andati un uomo, chiamato il flagello di Dio, venne a gran passi per abbattere Roma {157 [207]} dalle sue fondamenta.

  A059000329 

 «A questa condizione, ripigliò il santo Padre, io prego Dio che vi benedica come vi benedico io stesso con tutta l'anima mia.

  A059000334 

 Il mio cuore vi ringrazia dei vostri voti, e riferendo, come è di mio dovere, all'amor di Dio, ciò che voi l'ale per me indegno suo Vicario, vi invitai a benedire il nome di Cristo con quelle parole: Sit nomen Domini benedictum! Voi tutti coll'accento della fede mi rispondeste: Ora e per sempre! « ex hoc nunc et usque in saeculum!» Io vengo a ricordarvi quelle vostre promesse solenni: imperocchè io so che sebbene sia in piccolissimo numero in questa città centro della cattolica fede, vi sono uomini, i quali profanano il santo nome di Dio colla bestemmia.

  A059000337 

 «Degnatevi, o mio Dio, ascoltare la mia preghiera, e spandete su questo popolo, su questa città e sul {168 [218]} mondo intiero le vostre più dolci benedizioni.».

  A059000339 

 Quel sangue e queste lagrime gridano al cielo e toccheranno il cuor di Dio in utile della sua Chiesa.».

  A059000345 

 Dio e la libertà scompariranno dalla faccia della terra.

  A059000346 

 Egli vide applicata da Dio la legge del taglione: i cinque anni di Sant'Elena pei cinque {173 [223]} anni di Fontainebleau.

  A059000351 

 Il santo Padre lamenta che la rivolta di Polonia abbia fornito pretesto al governo russo di perseguitare sì orrendamente la religione di Gesù Cristo; ma se il Santo Padre non approva le rivolture di ogni maniera, fa udire però ai potenti della terra le belle parole della divina sapienza: Considerate che voi v'aveste da Dio la signoria e il potere dall'Altissimo, che sindacherà l'opere vostre, {177 [227]} e scandaglierà l'abisso dei vostri pensieri: imperciocchè essendo voi i ministri del suo regno, non faceste equamente giustizia, non manteneste la legge della equità e non camminaste a seconda del voler di Dio, egli farà vedersi a voi, e i giudici condannatori saranno condannati con sommo rigore ( Sapienza, cap.

  A059000351 

 Nella sua enciclica il Santo Padre rimprovera altamente al governo russo cosiffatta condotta, ma in pari tempo dice di non poter approvare la ribellione polacca, perchè la Chiesa Cattolica insegna l'obbedienza alle autorità costituite in ogni cosa che non si opponga alle leggi di Dio e della sua Chiesa.

  A059000356 

 Parecchi di loro erano cincischiati perchè la più parte erano stati cappellani {179 [229]} militari e si erano resi colpevoli del delitto che i Berg e i Muravieff punivano colla fucilazione e colla forca, del delitto di avere fra il fuoco e la polvere dei combattimenti amministrati gli ultimi sacramenti, e mostrato il Dio Crocifisso agli insorti che moriano a salute della fede.

  A059000364 

 Abbiate fiducia in Dio, e Iddio non vi abbandonerà.

  A059000364 

 Perseverate in questi nobili sentimenti e pregate affinchè la tempesta dia giù: soprattutto, voi ecclesiastici, pregate l'onnipotente Iddio, acciocchè vi doni la virtù della pazienza e della costanza, pregate fidando dell'eterna bontà di Dio, affinchè egli dissipi da voi le calamità, nelle quali vi si trabalzò.

  A059000389 

 «Baciando con amore i piedi della Santità Vostra, io vi supplico di accordare altresì l'apostolica benedizione a tutti coloro, pei quali dovrò rispondere davanti a Dio, a me stesso, alla mia famiglia.

  A059000410 

 «Era il giorno della festa del Corpus Domini nel 1862, e il Papa in mezzo alla folla calcata tratto sulla sedia gestatoria teneva fra le mani il fìgliuol di Dio e di Maria, passava sotto la cupola della Basilica Vaticana.

  A059000414 

 Dormirà nella camera dove sua madre rese 1'anima a Dio: celebrerà la santa Messa nella cappellina di casa.

  A059000438 

 Genuflesso a'piè dell'altare sul quale era esposta la Santa Eucaristia, Monsignor Mastai era da buon pezzo assorto in ardente preghiera; e offriva a Dio un'ammenda onorevole per tutti i peccati de'suoi diocesani.

  A059000444 

 Tutto ciò che in oggi fanno i cattivi in sulla terra in odio a Dio ed alla Santa Chiesa, può velar d'una nube lo sguardo del Vicario di Gesù Cristo, ma attraverso la nube i fedeli si accorgono della sua angelica serenità.

  A059000489 

 Nel viaggio da lui fatto al Nord dei suoi Stati, visitò una casa, i cui padroni {242 [292]} cercavano più l'onore mondano, che la gloria di Dio.

  A059000524 

 Ma ricordatevi che vi è un'altra felicità maggior di questa vale a dire: veder Dio nella sua gloria e vivere con lui.

  A059000524 

 Raccomandatevi a Dio buono e misericordioso.

  A059000535 

 Aggradite, o Santo Padre, la mia devozione filiale, degnatevi benedirmi insieme co'miei, e concedetemi la consolazione d'una preghiera, che sciolga, se ne ha ancora bisogno, dagli ultimi lacci che possono tenerla ancor divisa da Dio, 1'anima del mio amatissimo sposo.».

  A059000537 

 La virtuosa madre avea educata la figliuola nel {256 [306]} santo timor di Dio, in una tenera divozione verso l'augusta madre Maria, in un amore di figlia al Vicario di Gesù Cristo.

  A059000539 

 Trista ed afflitta la povera giovinetta non avea altro scampo, che di rivolgersi a Dio, al Dio della sua povera madre.

  A059000583 

 «Il piego conte neva cento scudi (507 franchi) 1'offerta del più povero dei re che vive di elemosine, ma che è sempre ricco di vantaggio, quando trattisi di contribuire al decoro della casa di Dio.

  A059000601 

 Fin prima di essere sublimato alla suprema dignità di Sovrano Pontefice da lui occupata con tanta gloria, splendore ed ammirazione dell'universo, Pio IX era stato annunciato come l'eletto da Dio per essere uno dei {278 [328]} più illustri e santi successori di s. Pietro, vero Vicario di Gesù Cristo sulla terra.

  A059000602 

 Tutti i grandi avvenimenti stati già prenunciati dalla serva di Dio, morta in odore di santità, si sono avverati di una maniera sorprendente, come possono testimoniare i RR. PP. Domenicani di sant'Albina, e ognun di noi oggidì può toccar con mano la profezia di costei sul conto dell'abate Mastai Ferretti, essersi avverata a gran bene della Chiesa.

  A059000603 

 Un altro fatto non meno importante è narrato nella notizia sulla vita di Anna-Maria Taïgi, pubblicata dal signor Luquet, ed è una profezia di questa gran serva di Dio a riguardo di Pio IX.

  A059000606 

 «Aggiunse che il Pontefice detto secondo il cuor di Dio sarebbe stato da lui assistito con lumi affatto speciali, che il suo nome verrebbe divulgato in tutto il mondo, e applaudito da tutti i popoli; che esso sarebbe il Pontefice santo destinato a sostenere la tempesta scatenata contro la barca di S. Pietro; che il braccio di Dio lo sosterrebbe e lo tutelerebbe contro gli scellerati, che ne andrebbero sconfitti e confusi.

  A059000615 

 Il Papa, senza trasandare onninamente gli argomenti umani, si lascia talor governare, come nel caso che espongo, dai lumi soprannaturali che lo spirito di Dio accende in lui.

  A059000617 

 E già al suon della voce, in tutto lo agitarsi della persona vi fu qualche cosa, che certamente {285 [335]} ferì nell'anima il Santo Padre; perchè dopo averla lasciata dire un gran pezzo, Pio IX con tutta semplicità, ma con piglio franchissimo, dissele: «Andate, figliuola mia, domani mattina alle ore sette io dirò la santa messa, e domanderò a Dio la vostra guarigione.

  A059000621 

 Ricevuta che l'ebbe, l'inferma domandò di mangiar qualche cosa, si alzò, e in mezzo allo stordimento universale, andò a rendere grazie a Dio in pubblica chiesa dove fu fatto celebrare un triduo a sua intenzione.

  A059000623 

 Il Santo Padre visitava un giorno lo spedale di s. Giovanni di Dio.

  A059000624 

 Nel vederla priva d'ogni speranza nei sussidi umani da ben più che un anno, una suora, che l'amava molto, l'indusse a rivolgere ogni sua fede in Dio; e poichè avea udito parlare di guarigioni ottenute mediante la benedizione di Pio IX, e di più avendo la fortuna di possedere una calotta, che gli avea servito un tempo, l'esortò a fare un triduo di {291 [341]} preghiere in onore di Maria Immacolata, a pregare questa amorosa Madre, acciocchè volesse farle la grazia della guarigione pei meriti del grande Pontefice defìnitore del dogma, che le portò tanto onore.

  A059000625 

 Nondimeno risoluta a volere una perfetta guarigione a maggior gloria di Dio e di Maria Immacolata, e a più grande onore del Sommo Pontefice, non parla {292 [342]} sul miglioramento del proprio stato e continua di tutto cuore le sue preghiere nei susseguenti giorni.

  A059000628 

 «Debbo cominciare questa mia col darvi notizia di un insigne favore ottenuto da Dio mercè del nostro amatissimo Santo Padre Pio IX.

  A059000631 

 «Ebbene, davanti a Dio quello che vince è sempre la fede, anche in questo secolo decimo nono, giustamente chiamato il secolo del materialismo, se meglio non è chiamarlo il secolo di Pio IX.

  A059000633 

 Carlo avea chiesto soltanto un po'di tempo, affinchè potesse prepararsi a comparire davanti a Dio, ed ecco che nostro Signore, a far manifesta la santità del suo Vicario, gli ridonò la salute come a'suoi quarant'anni.».

  A059000636 

 Voi otteneste da Dio non poche grazie ai poveri infermi; ottenetene un'altra per la mia guarigione.» Volle gli si presentasse un ritratto del Papa baciato da lui più volte divotamente, e domandò con fede di ricevere la sua benedizione.

  A059000660 

 Egli vi mandò una corona, perchè ancora semplice secolare era {308 [358]} grandemente divoto di Maria ed io lo vidi più volte in pubblico ed in privato a dare segni non ordinarii di divozione verso la gran Madre di Dio.

  A059000664 

 Tuttavia correndo questo detto per la bocca di tutti e da antichissimo tempo, ci indica la gran persuasione dei popoli, che questa cosa proprio fosse tra i disegni di Dio.

  A059000668 

 Dio lo conservi fino a tanto che possa vedere tutto il mondo in pace e tutti gli uomini raccolti nell'ovile del Vicario di Gesù Cristo.

  A059000676 

 Il santo Padre pubblicava il dì 5 di agosto una seconda Enciclica, nella quale, trattando delle prove luminosissime di devozione avute dai cattolici, dice: «Maraviglioso spettacolo in vero della cattolica unità, che dimostra come la Chiesa universale, quantunque sparsa per tutto il mondo e composta di popoli diversi per costumi, per ingegno, per studi, è tuttavia informata dal solo spirito di Dio; e tanto più prodigiosamente da Lui sostenuta, quanto più furiosamente l'empietà la persegue e le fa guerra, e quanto più astutamente tenta sottrarle ogni aiuto umano.» E avendo Egli pienamente aderito {319 [369]} alla proposta della Gioventù cattolica, concedette Indulgenza plenaria a chiunque o il giorno 23 d'agosto o dentro l'ottava si fosse accostato ai Sacramenti.

  A059000685 

 Questi casi o piuttosto queste terribili punizioni di Dio sono, assai frequenti.

  A059000685 

 È sparso fra il popolo un libro che ha per titolo: Casi che non sono casi e contiene una lunga enumerazione di casi spaventosi, di morti subitanee, che colpirono uomini iniqui che sfidarono colle loro bestemmie e imprecazioni lo sdegno di Dio, e che proruppero in parole ingiuriose contro la Chiesa e la sacra persona del Sommo Pontefice.

  A059000686 

 L'oste esultava banchettando cogli amici, e le più fiere bestemmie ed imprecazioni si scagliavano contro il Santo Padre, aggiungendosi agli accidenti la soddisfazione diabolica che tutto era finito pel papato! Giusto giudizio di Dio! Questa stessa imprecazione ripetutamente scagliata contro il Sommo Pontefice colpiva lui medesimo.

  A059000687 

 Dopo d'aver gridato morte ai neri, ai preti, al Papa; uno più indemoniato degli altri si pose a gridare: Morte a Cr... Fu l'ultima parola! che nell'istesso punto cadde fulminato da Dio e restò in terra cadavere.

  A059000688 

 Quest'empio proferiva le più esecrande bestemmie contro Dio, la Vergine, i Santi, contro tutto ciò che avvi di più santo.

  A059000693 

 Più d'una volta come s. Martino egli divise i suoi vestimenti; più d'una volta spogliò la sua casa, allorchè la sua borsa non gli permetteva di far elemosina a coloro, che gli domandavano la carità in nome di Dio.

  A059000694 

 - Di che v'inquietate, gli rispose sorridendo il santo vescovo, il buon Dio che nutrisce gli uccelli dei campi, non ci ha egli promesso il nostro pane di ciascun giorno?.

  A059000732 

 Il quadro è pur tetro e miserabile! «Il Papa moscovita (scrive con tutta sincerità quel giornale) fa fucilare un popolo inginocchiato, che chiede il suo Dio, i suoi altari, la sua nazionalità, la sua lingua, le sue leggi, i suoi focolari.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000010 

 Oh! sia ringraziato il cielo; il Signore vi comincia ad illuminare: date gloria a Dio; ma, ditemi: per lo innanzi a quale religione apparteneste?.

  A060000040 

 Gioanni parte, e per istrada va ragionando così: i miei ragazzi, la mia moglie; che sorta di preti son questi mai! mi pare che abbiano tutt'altro di mira, che insinuare il santo timor di Dio in quelli che li vanno a trovare.

  A060000073 

 Il tempio, essendo la casa di Dio, dovrebbe essere tenuto col massimo decoro, ed in esso ognuno dovrebbe diportarsi con tutto rispetto.

  A060000083 

 Mentre il mio spirito pareva che cominciasse a gustare qualche poco le pratiche della chiesa riformata, un incidente, o, dirò meglio, Dio con un luminoso tratto di bontà e di misericordia venne in mio soccorso.

  A060000117 

 Dio solo perdona i peccati; che bisogno avete voi di confessarvi? non basta domandare perdono di cuore a lui?.

  A060000137 

 No, caro mio, ravvivate la vostra fede... credete in Dio, egli vi aiuterà.

  A060000178 

 Me povera donna! sono veramente una madre infelice! che cosa ho da fare? io vado a casa, dirò tutto a mio marito, il quale, sapendo queste cose, o Dio buono! lo lascierà per morto.

  A060000223 

 Caro Luigi, in questo momento io provo il più gran piacere: Domenica poi questo medesimo piacere l'avranno gli Angioli tutti del paradiso, i quali, secondo le parole del Vangelo, faranno festa, perchè tu ritorni a metterti in grazia di Dio.

  A060000227 

 Domenica poi ti darò gli avvisi necessari perchè non ti accadano più tali disgrazie, e ti possa conservare nel santo timor di Dio.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000001 

 Questi Favori sono preziosi doni, che la S. Sede largisce agli Istituti Religiosi, che può modificarli od ampliarli ogni qualvolta si giudica della maggior gloria di Dio.

  A061000009 

 {4 [130]} Ma siccome nella pratica esecuzione di essi possono incontrarsi non lievi difficoltà, così se ne sta preparando la spiegazione intorno al modo più esatto e sicuro, affinchè si possa viemeglio conseguire il fine proposto dalla S. Sede, che è la maggior gloria di Dio e il bene delle anime.

  A061000065 

 Congratulandoci con Voi, degno Sacerdote di Dio, che abbiate con industre carità saputo stabilire la non mai abbastanza commendevole Congregazione dei poveri giovani nel pubblico Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi, mercè le Presenti, il nostro perfetto gradimento, con deputarvi effettivamente Direttore Capo Spirituale {15 [141]} dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di San Luigi Gonzaga e del S. Angelo Custode, affinchè l'opera intrapresa con si felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità, a vera gloria di Dio, e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo.

  A061000091 

 Il sacerdote Giovanni Bosco, nel vivo desiderio di promuovere il canto delle lodi e dei sacri cantici in onore di Dio, della B. Vergine, dei Santi fra i popoli cristiani, si prostra ai piedi di Vostra Santità implorando:.

  A061000114 

 Il sacerdote Giovanni Bosco Superiore Generale della Congregazione di S. Francesco di Sales, eretta in Torino, a fine di promuovere, per quanto gli è possibile, la maggior gloria di Dio ed il bene delle anime;.

  A061000122 

 La salute delle anime, affidate alla cura del SS. Nostro Signore Pio Papa IX dal Principe dei Pastori, lo rende di continuo vigilante, a fine di non tralasciare alcuna cosa intentata, perchè la sacrosanta Cattolica Fede, senza cui è impossibile piacere a Dio, in ogni parte della terra sempre fiorisca e si dilati.

  A061000124 

 Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che, pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime, avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; {31 [157]} scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del cielo.

  A061000133 

 Visto il Memoriale a Noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco, Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta, sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente Decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta, pei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, all'Altare Maggiore {34 [160]} della predetta Chiesa, la Pia Società che avrà nome di Associazione del Divoti di Maria Ausiliatrice, in triodo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa.

  A061000135 

 Il Nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote Torinese, Ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, d'instituire, colla licenza dell'Ordinario, nella Chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una Pia Società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui Soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'Augusto Sacramento.

  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000138 

 Inoltre ai medesimi Soci, i quali almeno di cuore pentiti, adempiranno le sopradette opere di pietà in ciascun giorno di novene o tridui, che solennemente in detta Chiesa si sogliono fare in onore della Madre di Dio, concediamo sette anni d'Indulgenza ed altrettante quarantene: ogniqualvolta poi interverranno al divoto Esercizio, che con licenza dell'Ordinario ogni mattina si celebra in detta Chiesa, e parimente di cuore pentiti reciteranno le consuete preghiere od altre per la concordia fra i Principi Cristiani, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione di S. Madre Chiesa, concediamo cento giorni d'Indulgenza.

  A061000138 

 {39 [165]} Le quali singole Indulgenze, perdono dei peccati e remissione di pene, misericordiosamente concediamo nel Signore, che per modo di suffragio si possano anche applicare alle anime dei fedeli Cristiani, che a Dio congiunte in carità passarono di questa vita.

  A061000143 

 Inoltre pietosamente nel Signore concediamo a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che per l'avvenire entreranno nella sopradetta Confraternita, che nel primo giorno del loro ingresso, se veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucarestia, possano acquistare la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, applicabile anche per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che a Dio congiunte nella carità passarono da questa vita; non ostante qualunque ordinazione in contrario, dovendo le presenti valere in perpetuo.

  A061000167 

 Sua Santità poi a mezzo del relatore sottoscritto, Segretario della Congregazione dei Sacri Riti, per grazia speciale così benignamente degnassi accondiscendere alle preghiere, che ritenuto l'Uffizio e la Messa del giorno 24 Maggio, sotto il rito competente ai Titolari, in qualche giorno posteriore, non però oltre il mese di Luglio, in cui non occorra alcuna Festa della stessa Madre di Dio, nè Duplice di Prima o Seconda Classe, Vigilia od Ottava privilegiata, osservate le Rubriche, e fatto vedere il presente Decreto nella Cancelleria Ecclesiastica Torinese prima della sua esecuzione, nella sopradetta Chiesa si possano celebrare tutte le Messe proprie come nell'Appendice del Messale Romano del giorno 24 Maggio; non ommettendo tuttavia nè la Messa Parrocchiale o Conventuale, nè l'Ufficio del giorno corrispondente, se e in quanto siavi obbligo di celebrarla: Non ostante qualunque cosa in contrario.

  A061000193 

 Intenti con pio zelo ad accrescere la divozione dei fedeli e cooperare alla salute delle anime coi celesti Tesori della Chiesa, a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che, veramente pentiti e confessati e comunicati, visiteranno divotamente la Chiesa in Torino ad onore della B. V. M. sotto il titolo di {61 [187]} Maria Ausiliatrice in un giorno dell'anno, da eleggersi ad arbitrio di ciascuno, e quivi innalzeranno divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per la esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Indulgenza Plenaria, e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno anche applicare per modo di suffragio alle Anime dei Fedeli, che passarono di questa vita nella grazia di Dio.

  A061000196 

 A tutti poi e singoli i Preti della Congregazione predetta, che sono o che saranno, benignamente concediamo, che in qualunque tempo ed a qualunque Altare celebreranno la Messa per l'anima di un fedel Cristiano, che sia passato di questa vita a Dio congiunto nella carità, quel Sacrifizio, tre volte solamente per ogni settimana, dia all'anima od alle anime, per la quale o per le quali sarà stato offerto, l'aiuto medesimo che sopra si è detto.

  A061000196 

 Da ultimo a tutti e singoli i Soci della medesima Congregazione, che sono e che {71 [197]} saranno debitamente approvati a compiere questi uffizi, ogni volta che avranno esposto la Dottrina Cristiana e la parola di Dio, e durante il giorno o nella sera avranno ammaestrati i giovanetti nella musica o nelle lettere, ed ai loro uditori od alunni, purchè pentiti almeno di cuore abbiano al principio ed al fine fatto il segno della S. Croce e recitata divotamente le Salutazione Angelica, concediamo trecento giorni di Indulgenza nel modo che è detto sopra.

  A061000196 

 Essendoci poi stato riferito che nelle Chiese della detta Congregazione tutte le mattine, con grande concorso di Fedeli, si fanno alcuni Esercizi di Pietà, cioè si recita la terza parte del Rosario della B. V. M., si celebra la Messa, si fa la Meditazione, ed altre preghiere si innalzano a Dio per i Benefattori dell'Istituto, e per la propagazione della fede, secondo l'intenzione del Romano Pontefice; Noi a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso che almeno pentiti di cuore assisteranno ai predetti Esercizii di pietà nelle Chiese della detta Congregazione, o già erette o da erigersi, rimettiamo per ogni volta tre anni delle penitenze loro ingiunte o delle altre in qualunque modo dovute nella forma consueta della Chiesa.

  A061000196 

 Le quali Indulgenze, remissioni dì peccati e di penitenze concediamo che tutte e singole si possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei Fedeli che passarono di questa vita a Dio congiunte nella carità, non ostante qualunque ordinazione in contrario, dovendo le presenti valere in perpetuo.

  A061000196 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, in tutte le Chiese appartenenti alla detta Congregazione, arricchiamo di tale Apostolico {68 [194]} Privilegio un Altare da designarsi dall'Ordinario del luogo, che in qualunque tempo un Sacerdote secolare, o di qualunque Ordine, Congregazione ed Istituto regolare celebrerà ad uno qualunque dei predetti altari la Messa per l'anima di qualunque fedel Cristiano, che a Dio congiunta nella carità, sia passata di questa vita, quell'anima stessa del tesoro della Chiesa acquisti tale Indulgenza per modo di suffragio, che, aiutata dai meriti di N. S. G. C. e della B. Vergine Maria Immacolata e di tutti i Santi, così piacendo a Dio, sia liberata dalle pene del Purgatorio.

  A061000196 

 Similmente a tutti e singoli i Preti Missionarii, che sono e che saranno nella detta Congregazione, diamo facoltà di impartire la Benedizione colla Croce e l'Indulgenza Plenaria, al termine {69 [195]} delle prediche delle Sacre Missioni e degli Esercizii Spirituali, che essi, colla licenza dei rispettivi Ordinarii, avranno tenuti, in guisa che tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, veramente pentiti e confessati e comunicati, che divotamente avranno assistito alle loro prediche sopradette, almeno oltre la metà del tempo, che rispettivamente saranno durale, e con divozione saranno stati presenti alla Benedizione da impartirsi colla Croce dai Preti sopradetti nell'ultima di tali prediche, ed inoltre avranno divotamente visitato la Chiesa, dove tali prediche si faranno, oppure la Cappella o la Chiesa delle Case, dove si terranno i detti Spirituali Esercizi, e quivi avranno innalzato divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e l'esaltazione della S. Madre Chiesa, possano conseguire la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000203 

 Da ultimo concediamo che in tutte le Chiese della detta Società, dove si conserva il SS. Sacramento dell'Eucaristia, nella notte della Natività di N. S. G. C. si possano celebrare tre Messe dal medesimo Sacerdote; ed a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che nella medesima Notte della Natività del Signore veramente pentiti e confessati avranno fatto la SS. Comunione in una qualunque delle Chiese predette, ed avranno divotamente visitato la Chiesa medesima, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale concediamo che possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei Fedeli, che in grazia a Dio passarono di questa vita.

  A061000203 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, diamo facoltà ai Superiori Generali pro tempore della detta Società di comunicare ai Benefattori più insigni della medesima le Indulgenze e grazie spirituali dalla S. Sede concesse alla Società non altrimenti che se fossero Terziarii, eccettuate tuttavia quelle, che riguardano la vita comune.

  A061000251 

 Il Superiore Generale attesa la tristezza dei tempi, in cui ad ogni momento si vedono ingombre le case e le scuole di giornali e di libri perversi, quindi gli allievi in gran pericolo di perversione, possa concedere a' suoi Religiosi di verificare, esaminare e leggere libri e giornali {86 [212]} proibiti, con quei limiti che nei singoli casi saranno giudicati opportuni, per togliere i pericoli del male e promuovere la maggior gloria di Dio.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci della medesima Congregazione Salesiana in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e nutriti della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentiti avranno colla bocca potendo, altrimenti col cuore, divotamente invocato il nome di Gesù, concediamo l'Indulgenza Plenaria; ed ai medesimi Soci, che sono e che saranno, misericordiosamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il primo giorno del loro ingresso al Noviziato, nei giorni che faranno e rinnoveranno i voti, e in quello che partiranno per le Missioni straniere; inoltre in quel giorno di ciascun mese, nel quale, secondo le Regole della Congregazione, si fa il pio Esercizio della Buona Morte, e nell'ultimo giorno degli Esercizi Spirituali, se anche veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e rispetto agli Esercizi Spirituali, avranno assistito più che alla metà di quelli, ed avranno visitato la Chiesa o la Cappella, dove quelli si terranno, e quivi innalzate pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle {94 [220]} eresie, per la conversione dei peccatori el'esaltazione della S. Madre Chiesa.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci medesimi che nelle quattro principali feste di N. S. G. C, in quelle della Concezione, della Natività, della Presentazione, dell'Annunziazione, della Visitazione, della Purificazione e dell'Assunzione della B. V. M. Immacolata, nei dì Natalizi dei SS. Apostoli, di S. Giuseppe Sposo della Vergine Madre di Dio, di S. Anna Madre della stessa Madre di Dio Maria, di S. Gioachino, di D. Francesco Zaverio, di S. Luigi Gonzaga, dei SS. Angeli Custodi, nella ter za Domenica dopo la Pasqua di Risurrezione, nella Solennità di Tutti i Santi dai primi vespri fino a tutto il giorno della Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, e nel giorno che immediatamente segue la festa di S. Francesco di Sales, nel qual giorno si celebral'uffizio funebre per le anime dei Confratelli defunti e' di coloro, che beneficarono la Congregazione, ogni anno dal nascere fino al tramontare del sole di questi giorni, veramente pentiti, come si è detto sopra, confessati e comunicati, devotamente abbiano visitato la propria Chiesa od Oratorio, o, se da giusta cagione siano impediti, la Chiesa, dove siansi accostati alla Sacra Mensa, e quivi abbiano innalzato a Dio divote preghiereper la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, in quello dei predetti giorni, che {95 [221]} avranno ciò fatto, concediamo loro nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000259 

 Inoltre con Autorità Apostolica diamo facoltà ai Preti sopradetti, che ogni volta che visiteranno un fedel Cristiano, dell'uno e dell'altro sesso, posto in pericolo {93 [219]} di morte, se lo troveranno sinceramente pentito e confessato e nutrito della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentito, avrà divatamente invocato il nome di Gesù colla bocca se possa o altrimenti col cuore, e riceverà con rassegnazione la morte dalla mano di Dio come pena dovuta al peccato, possano liberamente e lecitamente impartirgli l'Apostolica Benedizione a Nostro nome e del Romano Pontefice che vi sarà in quel tempo, coll'Indulgenza e plenaria remissione di tutti i suoi peccati, osservando tuttavia il rito e la formala prescritta da Benedetto XIV Nostro Predecessore.

  A061000259 

 Le quali Indulgenze, e remissione di peccati, e di penitenze tutte e singole concediamo che si possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei fedeli Cristiani, che a Dio unite nella carità passarono di questa vita, non ostante qualunque ordinazione in contrario, dovendo le presenti, eccetto il primo Privilegio, valere in perpetuo.

  A061000259 

 Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato.

  A061000264 

 1° Indulgenza Plenaria in articolo di morte, purchè facciano sacrifizio della loro vita a Dio, accettando quel genere di morte che a Lui piacerà inviare;.

  A061000273 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A061000273 

 La quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio {101 [227]} applicare a quelle anime de' Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000277 

 La necessità di operai nella mistica Vigna del Signore mosse molti Vescovi ed altri zelanti Cattolici ad aprire piccoli Seminari, Scuole Apostoliche per le Missioni, ed altri privati Istituti o Pie Opere a fine di coltivare i giovanetti nello studio, nella pietà, e conservare nei loro cuori i germi di vocazione Ecclesiastica, qualora Dio ve li avesse seminati.

  A061000280 

 1° Indulgenza Plenaria in articolo di morte, purchè facciano sacrifizio della loro vita a Dio accettando quel genere di morte che a Lui piacesse inviare;.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000289 

 Noi adunque volendo compiacere a questo tuo desiderio, e dimostrare la Nostra particolare benevolenza verso la predetta Congregazione, assolviamo te e tutti quelli, in favor dei quali sono date queste Lettere, e riguardiamo come assolti da qualunque Ecclesiastica sentenza di scomunica e d'interdetto e da ogni altra censura e pena, se mai veniste ad incorrerne in qualunque modo, e per qualunque cagione, avuto riguardo a questa sola materia, inflitta; ed in virtù della Nostra Apostolica Autorità colle presenti concediamo in perpetuo, che in tutte le Chiese ed Oratorii pubblici, legittimamente appartenenti alla Congregazione Salesiana, dovunque quelli siano, i Soci della detta Congregazione, bene approvati ed osservando le prescrizioni della disciplina Ecclesiastica, colla licenza dei loro Superiori, possano lecitamente e liberamente celebrare il S. Sacrifizio della Messa, ed amministrare ai fedeli la SS. Eucaristia e predicare la parola di Dio, e fare il Catechismo ai fanciulli.

  A061000297 

 Ora veniamo pregati dallo stesso diletto figlio a voler estendere con Apostolica Indulgenza questo medesimo privilegio eziandio ad altre Diocesi a maggior gloria di Dio, ad accrescimento di pietà verso la potentissima Nostra Patrona ed a bene spirituale dei fedeli.

  A061000307 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000002 

 Per religione s'intende una virtù, ovvero una serie d'azioni buone, con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.

  A062000004 

 L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita.

  A062000006 

 Imperciocchè Dio solo è autore de'veri miracoli, nè li può fare o concedere che altri li faccia in prova dell'errore e della menzogna.

  A062000006 

 La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta col ministero degli Angeli, venne rivelata ai santi Patriarchi che la praticarono, ai Profeti, i quali coi loro miracoli dimostrarono che erano da Dio inspirati.

  A062000014 

 Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa cattolica, romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A062000017 

 La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa.

  A062000017 

 Santa, perchè deve essere fondata e governata da Dio fonte di ogni santità; insegnare cose sante per condurre gli uomini alla santità ed alla salvezza eterna.

  A062000023 

 È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa.

  A062000030 

 Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A062000044 

 Gli Ebrei per potersi salvare devono {14 [516]} riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa.

  A062000053 

 Questi uomini, Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A062000054 

 Cosicchè si possono chiamare non invitati da Dio, ma da Satana a predicare e diffondere l'empietà fra gli uomini.

  A062000054 

 Costoro erano uomini non mandati da Dio, non fecero alcun miracolo, nè in loro si avverò alcuna profezia.

  A062000093 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A062000103 

 In queste definizioni nè il Papa, nè la Chiesa fanno nuovi dommi, ma dichiarano soltanto che quella verità fu veramente rivelata da Dio, contenuta nella parola di Dio scritta che è la Sacra Bibbia, e nella parola orale che è la tradizione.

  A062000110 

 Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere e ad operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono ed operano quello che vuole Dio stesso.

  A062000136 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.

  A062000140 

 Ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai protestanti, e da quei cattivi cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri, per trascinarci all'errore; 4° Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A062000140 

 Noi cattolici dobbiamo: 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile.

  A062000149 

 Noi dobbiamo rispondere, la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.

  A062000152 

 Ma intanto la mano di Dio si aggravò sopra gli oppressori; la loro potenza fu abbattuta, i loro eserciti disfatti ed essi dal colmo della gloria caddero nell'ignominia e poi nella tomba.

  A062000153 

 È vero che talvolta la religione essendo disprezzata in certi paesi, Dio permette che sia portata altrove.

  A062000157 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).

  A062000158 

 Chiunque si separa dalla Chiesa cattolica, sia pur buona la vita di lui; non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.


don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html
  A063000001 

 Perciò noi ci raccomandiamo a tutti quelli, che amano il bene di nostra Santa Cattolica Religione a volerci dare la mano per far conoscere questi libretti presso a quelle persone ed in que' luoghi, ove nella loro prudenza e nel loro zelo giudicheranno tornare a maggior gloria di Dio, e vantaggio delle anime.

  A063000011 

 Non temere: Dio è colla Chiesa in tutti i giorni sino alla fine dei secoli; tocca ai cattivi di tremare dinanzi ai buoni, e non ai buoni di tremare dinanzi ai cattivi.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000025 

 «Badate a voi stessi e a tutto il gregge, di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per reggere la Chiesa di Dio

  A065000030 

 Nossignore; niun uomo del mondo deve impedire un vescovo di compiere i suoi doveri verso Dio e verso la Chiesa, quali sono i doveri dei vescovi quando intervengono ai concili; niun uomo del mondo può in coscienza impedire ad un vescovo l'esercizio di un diritto ricevuto da {20 [20]} Dio, e se ciò facesse abuserebbe del suo potere.

  A065000034 

 Ora lo Spirito Santo a farla da pastori non ha posto nella sua Chiesa se non i vescovi: «Provvedete a voi e a tutto quanto il gregge, nel quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi a reggere la Chiesa di Dio.» Quindi i vescovi per divino diritto e con sentenza decisiva definiscono le cose che nei concili si trattano.

  A065000046 

 Del resto si frequenti la parola di Dio, le istruzioni parochiali, si leggano, oppure si sentano a leggere buoni libri e fogli cattolici, e saprete quanto è necessario.

  A065000048 

 - Sono utili perchè i vescovi conferendo insieme i loro consigli, e facendo ben conoscere i bisogni dei fedeli alle loro cure affidati, possono essere di aiuto gli uni agli altri per formare delle sapientissime leggi, capaci a promuovere ognora più la gloria di Dio, la santità dei costumi, la salute delle anime.

  A065000048 

 Dio li ha ordinati; anzi Gesù Cristo assicurò loro una speciale assistenza: «Dove sono due o tre raccolti in nome mio, egli disse, io mi trovo in mezzo a loro

  A065000048 

 [11].» È d'uopo adunque di credere, che i concili sono utili, perchè Dio non comanda, e Gesù Cristo non protegge le inutilità.

  A065000050 

 [14].» Per la qual cosa quando insorgesse una questione di fede o di morale, e che il Papa credesse bene di definirla da sè senza congregare un concilio, egli non solamente ha diritto di farlo, ma la sua decisione dovrebbe essere rispettata quale un oracolo di Dio stesso, quale verità infallibile.

  A065000054 

 Altrettanto a te, caro giovane, Dio ti accompagni.

  A065000058 

 In questo caso però piuttostochè dire essere il papa inferiore al concilio, meglio si direbbe che il papa è inferiore a Dio, essendo la sentenza di un tale concilio sentenza di Dio stesso.

  A065000058 

 La cosa non può essere altrimenti, perchè dopo che il papa unendo il suo giudizio a quello dei vescovi dichiarò con voce infallibile che una data verità è rivelata da Dio, allora la voce del concilio si fa voce dello {40 [40]} stesso Spirito Santo; allora non è più lecito a nessun uomo del mondo il credere altrimenti, e quindi lo stesso sommo pontefice è obbligato a sottomettervisi.

  A065000068 

 4 o Il potere ricevuto dagli altri apostoli non toglie nè diminuisce punto nè poco il potere che Pietro ricevette individualmente; nè le promesse fatte agli altri distruggono quelle fatte a Pietro solo, poichè altrimenti si dovrebbe dire che Gesù Cristo contradisse a se stesso, fece e disfece, ciò che nemmeno immaginare si può in un Uomo-Dio.

  A065000072 

 Le parole di Gesù Cristo non possono mancare perchè parole di un Dio.

  A065000084 

 Riguardo poi alla dottrinale infallibilità del romano pontefice, questa sebbene certa e certissima tuttavia non fu ancora dichiarata dogma di fede; e si spera, e da tutti i buoni cattolici si fanno voti ardenti, che per tale venga definita nel prossimo concilio ecumenico, così a gloria di Dio e della sua Chiesa, a sicurezza e a consolazione dei buoni, si fregi di nuova e più bella gemma la fronte veneranda del successor di Pietro

  A065000095 

 Da quanto ho detto più sopra tu puoi facilmente ricavare che un concilio generale è infallibile quando unitamente e sotto l'approvazione del papa definisce che questa o quell'altra verità è rivelata da Dio, o dichiara che questa o quell'altra azione è lecita o illecita, conforme oppure ripugnante alla legge eterna di Dio.

  A065000095 

 Siffatto giudizio è infallibile, e quindi risulterà che è verità rivelata da Dio, che si debba stare soggetti ai principi ed ubbidire loro in tutto ciò che non è peccato.

  A065000097 

 Ascolta le parole del decreto di questa definizione ed intenderai sempre meglio, come la santa Chiesa colle sue definizioni non crea nuovi dogmi, ma pone solo in chiara luce quelle verità, che sono già da Dio rivelate.

  A065000097 

 Che cosa dunque ha fatto il Papa Pio IX circondato da una parte dei vescovi del mondo? Non creò già una nuova verità di fede, non fece un'aggiunta al deposito delle verità già rivelate, ma solamente dichiarò che la dottrina la quale tiene che la gran Madre di Dio sia stata preservata immune dalla macchia originale, è dottrina rivelata da Dio, e in pari tempo comandava che d'allora in poi ogni cristiano per tale la credesse e la professasse.

  A065000097 

 Sappi adunque che i concili colle loro definizioni non creano delle verità di fede; ma solo dichiarano quelle che sono già state rivelate da Dio, mettendole in bella luce, e fuori di ogni controversia; dichiarano cioè se questa o quell'altra verità, che viene ancora negata o messa in dubbio, fu da Dio rivelata, se si trova nella sacra Scrittura o nella divina Tradizione, oppure no; e se si tratta di questione di morale, i concili dichiarano, secondo i principii della legge divina ed eterna, se una azione sia lecita od illecita.

  A065000097 

 «Coll'autorità del N. S. G. C, così il Papa, dei beati apostoli {67 [67]} Pietro e Paolo, e coll'autorità nostra, Noi dichiariamo, pronunziamo, definiamo che la dottrina (attento neh! Tommaso), la quale tiene che la Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, fu per grazia e singolare privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, preservata da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio, e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli...» Hai inteso?.

  A065000098 

 Difatto, ascolti, se dico bene: Siccome Gesù Cristo ha promesso la sua divina assistenza alla Chiesa insegnante, e disse che lo Spirito Santo le avrebbe suggerito tutte le verità, sicchè errare non potesse nei suoi insegnamenti; e siccome i vescovi uniti al Papa, cioè in un concilio generale costituisce appunto {68 [68]} questa Chiesa insegnante, ne conseguita necessariamente che le decisioni di un siffatto concilio debbano essere infallibili, e le verità da lui proposte verità di Dio, poichè la parola di Gesù Cristo non può mancare: Coelum et terra transibunt, verba autem mea non praeteribunt.

  A065000101 

 Ciò posto io dico: Se la Chiesa fu costituita da Gesù Cristo in modo che non possa mai fallire, e se un concilio ecumenico presieduto e confermato dal Papa è appunto questa Chiesa insegnante; dunque è d'uopo conchiudere che un siffatto concilio è infallibile, perchè come ben dicevi: «Mancheranno il cielo e la terra, ma non la parola di Gesù Cristo.» Intanto vedi che dolce consolazione per noi cattolici! Sapere con certezza che quello, che noi crediamo ed ascoltiamo dal Papa o dalla Chiesa, è vero come è vero Dio stesso.

  A065000101 

 Oh! ringraziamo questo buon Dio di averci fatti nascere in questa Chiesa, e mostriamoci sempre figli sottomessi ed ubbidienti.

  A065000101 

 Quando viene a descrivere la costanza immobile di questa Chiesa nelle sue veraci dottrine egli ci fa dire dal suo apostolo Paolo che questa Chiesa «è il tempio di Dio vivo, la colonna ed il sostegno della verità: templum Dei vivi, columna et firmamentum veritatis.

  A065000103 

 Ti rispondo adunque che siamo obbligati in coscienza a sottometterci alle decisioni di un concilio generale e alle sue leggi; così che chiunque fra i cristiani ricusasse di credere per rivelata da Dio una verità, che come tale venne dichiarata da un concilio ecumenico, diventerebbe eretico; e si farebbe scismatico chi ricusasse obbedienza alle leggi stabilitevi.

  A065000104 

 Ed affinchè tu ben te ne persuada, dimmi di grazia; affinchè le leggi e i comandi di Dio obblighino i cristiani di uno stato, è forse necessario che queste leggi e questi comandi vengano prima approvati ed acconsentiti dalla potestà civile che vi presiede? Può ella la civile potestà col negare la sua approvazione togliere la forza, l'obbligazione di queste leggi divine? dimmi su, che te ne pare?.

  A065000106 

 La Chiesa, sia radunata in concilio, sia dispersa sulla terra, fa quaggiù cogli uomini le veci di Dio; proibisce e comanda a nome di lui, ed, assistita come è, da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo, la sua voce è voce di Dio stesso.

  A065000106 

 Quindi ne deriva per legittima conseguenza che le leggi sue come quelle di Dio appena da lei pubblicate e conosciute obbligano in coscienza ogni cristiano, senza bisogno di ulteriore approvazione da chicchesia.

  A065000112 

 Eh! caro mio, guai se s'incomincia a chiudere il cuore alla grazia di Dio! Così fra gli altri ha fatto il dotto Leibnitz.

  A065000122 

 Con argomenti convincentissimi, appoggiati alla sacra Scrittura e alla divina Tradizione, fu dichiarato che Gesù Cristo nella divina natura è eguale al Padre, vero Dio egli stesso, essendo una medesima sostanza con lui.

  A065000122 

 Fu celebrato specialmente per condannare gli errori di un certo Ario, eretico di Alessandria d'Egitto, il quale negava la divinità di Gesù Cristo, affermando che il divin Verbo, cioè il Figliuolo di Dio, non era eguale al Padre.

  A065000128 

 Codesto eresiarca sosteneva che in Gesù Cristo erano due persone, cioè due figliuoli, il figliuolo di Dio, ossia il Verbo, e il figliuolo dell'uomo, ossia il Cristo: e da questo primo errore ne deduceva un secondo, cioè che Maria Santissima non potevasi nè dovevasi punto chiamare madre di Dio, ma solamente madre di Gesù Cristo, non Deipara, ma {85 [85]} Christipara.

  A065000128 

 Fu definito che in Gesù Cristo vi è una sola persona, che è la divina, e la Santissima Vergine con grande giubilo di tutti i fedeli venne solennemente proclamata vera Madre di Dio.

  A065000128 

 La prima perchè in esso si defini che Maria è veramente Madre di Dio; la seconda perchè fu tenuto in una chiesa dedicata a Maria.

  A065000129 

 Ivi assalito da una terribile malattia, il suo corpo si risolse in marciume, e quella lingua colla quale aveva bestemmiato la Madre di Dio, imputridì, e gli fu ancora vivente rosicchiata e consumata dai vermi.

  A065000130 

 E poi, da volere a non volere, è giuocoforza riconoscere la mano di Dio nella punizione degli eretici.

  A065000141 

 Ma avendo cessato di vivere questi empii, colpiti dalla mano vendicatrice di Dio, salì sul trono l'imperatrice Irene.

  A065000143 

 Dicono che noi cattolici siamo come gli idolatri, e che adoriamo le immagini come Dio stesso.

  A065000156 

 Questi due eretici parvero così colpiti dall'ira di Dio con una fine funesta.

  A065000160 

 Fra le altre stravaganze gli Albigesi dicevano due essere i principii creatori, Dio e il diavolo; Dio aver create le anime, il diavolo il corpo.

  A065000179 

 Dunque e sarà egli un bene per la società che si possano stampare liberamente bestemmie contro a Dio, contro la Religione, massime perverse contro i buoni costumi, e così corrompere vie più la mente e i cuori dei cittadini? Ah! no, questo non può essere un bene che per l'empio e per l'empietà.

  A065000179 

 Sì, diciamolo schiettamente, è una vergogna per un governo cristiano lasciare che la stampa oltraggi impunemente la maestà del vero Dio, ne bistratti la Religione, ne calpesti le leggi.

  A065000180 

 Ma, dico io, se è un male l'assoluta libertà di stampa, e se le si deve mettere un freno allorchè si volge contro al principe, contro allo Stato e alle sue leggi, si dovrà poi dire che ella sia un bene allorchè volge le sue armi fatali contro a Dio, re del cielo e della terra, contro alla Chiesa che è il suo regno, ai suoi ministri, alle sue leggi? No di certo.

  A065000181 

 Siccome l'uomo è obbligato a stare soggetto all'autorità di Dio suo Creatore, così non può in coscienza nè pensare, nè operare contro di lui, nè contro alle sue leggi; e se non può pensare contro a Dio, neppure può esternare i suoi perversi pensieri sia colla viva {128 [128]} voce, sia colla stampa, senza rendersi quale un ribelle a Dio stesso.

  A065000190 

 Ecco le sue venerande parole: «In questo concilio generale, egli dice, si dovranno diligentissimamente esaminare e stabilire le cose, le quali specialmente in questi difficilissimi tempi riguardano sovratutto la maggior gloria di Dio, l'integrità della fede, il decoro del divin culto, l'eterna salute delle anime, la disciplina del clero secolare e regolare e la loro salutare e solida istruzione, l'osservanza delle leggi ecclesiastiche, la correzione dei costumi, la cristiana educazione della gioventù, e la pace e la concordia universale.» Ecco lo scopo che si propone il concilio, e che cercherà di ottenere colle Sue sapientissime leggi.

  A065000190 

 Il fine principale di qualsiasi concilio della Chiesa è sempre stato la maggior gloria di Dio e la salute delle anime.

  A065000194 

 Imperocchè per opera di acerrimi nemici di Dio e degli uomini la Chiesa cattolica, e la sua salutare dottrina e veneranda potestà, e la suprema autorità di quest'apostolica sede sono combattute e conculcate, e ogni cosa sacra è posta in disprezzo, i beni ecclesiastici sono usurpati, i vescovi e rispettabilissimi uomini addetti al divino ministero, e personaggi cospicui pei loro sentimenti cattolici, sono in ogni modo vessati, le religiose famiglie soppresse, e libri empi e di ogni genere, e pestiferi giornali e moltiformi, e perniciossime sette per ogni parte diffuse, e l'istruzione della misera gioventù quasi dapertutto tolta al clero, e ciò che è peggio, in molti luoghi affidata a maestri d'errore e d'iniquità.

  A065000195 

 Al punto in cui ci troviamo Dio solo può salvare la società; e Dio non salva la società se non per mezzo di quella Chiesa da lui stabilita madre e maestra degli uomini.

  A065000196 

 Oh! Dio voglia che il concilio possa mettere un argine a tanti mali! Ma, dica, oltre a questo, quale altro bene si promette il santo padre dal futuro concilio?.

  A065000207 

 Iddio fa che la Chiesa sua nelle cose di fede e di morale sia maestra e giudice infallibile sì, ma vuole in pari tempo che ella dia di mano a suoi libri, a suoi codici divini onde rintracciare il vero, per farle così in certo qual modo meritare il gran dono dell'infallibilità; vuole che ella {154 [154]} per non errare faccia tutto quello che farebbe se non fosse da Dio aiutata, e intanto tutta si fidi alla promessa di Gesù Cristo.

  A065000211 

 Compiuto nell'ultima sessione quanto sopra, terminate le cerimonie prescritte si canta un solenne Te Deum in ringraziamento al Dio tre volte santo pei ricevuti benefizi, e così si scioglie la più augusta e veneranda assemblea della terra.

  A065000211 

 Godiamo pertanto di vivere in quest'epoca avventurata, in cui per la misericordia di Dio viene compiendosi un atto così solenne della Chiesa {158 [158]} nostra madre, così glorioso per la nostra ss. Religione, e colla preghiera e colla pratica della virtù disponiamo fin d'ora i nostri cuori a ricevere con riverenza e docilità quanto vi sarà decretato.

  A065000221 

 1 a Che il concilio non venga impedito {161 [161]} nè disturbato dai nemici di Dio e della Chiesa;.

  A065000228 

 Mio caro Tommaso, i nemici di Dio e della Chiesa, vedendo approssimarsi il concilio, tremano.

  A065000228 

 Speriamo in Dio, speriamo nella Vergine Immacolata, speriamo in Pio IX, speriamo nel concilio, speriamo nella Chiesa, la quale, fondata da Gesù Cristo sopra di Pietro, fu, è, e sarà sino alla fine dei secoli quale rupe immobile, a conforto dei giusti e guida sicura di tutti i Cristiani, per fare un solo pastore ed un solo ovile sopra la terra, ed un solo regno nella gloria dei Beati in cielo.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000006 

 « La Chiesa di Dio che è a Roma, alla Chiesa di Dio che è a Corinto; a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio in N. S. G. C., che la grazia e la pace di Dio onnipotente, per Gesù Cristo si accresca in ciascuno di voi e sia reciproca.

  A066000007 

 Noi temiamo, carissimi fratelli, che le afflizioni che ci sono arrivate non abbiano ritardato l'applicazione che noi dovevamo avere alle quistioni che voi ne avete fatte concernenti l'empia e detestabile sedizione, dalla quale gli eletti di Dio devono essere così lontani... Chi non istimava la vostra virtù e la fermezza della vostra fede? Chi non ammirava la sapienza e la moderazione cristiana della vostra pietà? Chi non pubblicava la magnificenza della vostra ospitalità? Voi camminavate secondo le leggi di Dio sommessi ai vostri pastori.

  A066000007 

 Perchè adunque vi sono tra noi contenzioni? {10 [336]} Non abbiamo forse tutti lo stesso Dio, lo stesso Cristo, lo stesso spirito di grazia diffuso su di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè divideremo noi le sue membra? Perchè facciamo noi la guerra al nostro proprio corpo? Siamo noi talmente insensati da dimenticare che noi siamo membra gli uni degli altri? O miei dilettissimi, noi vi scriviamo non solamente per avvertire voi, ma anco per donare un salutare avvertimento a noi stessi; imperocchè noi facciamo tutti lo stesso viaggio, ed il medesimo combattimento ne è imposto.

  A066000009 

 Questo piccolo esercito è composto di alcuni soldati pacifici, valenti campioni della fede, che si presentano colla croce in mano per rovesciare i templi degli idoli ed innalzare sulle loro ruine gli stendardi del Dio salvatore.

  A066000014 

 S. Sisto III nel quinto secolo si rese celebre, ed illustrò il suo Pontificato {18 [344]} sovratutto per uno zelo straordinario per la maestà del culto e l'onore della casa di Dio.

  A066000017 

 Attila, il flagello di Dio s'avanzava alla testa di essi.

  A066000019 

 Attila si era diffuso in minaccie contro Roma; esacerbato dalla collera dopo la sconfitta di Chàlons, furioso delle sue perdite piombò sopra l'Italia deciso di apportarle l'ultimo colpo; ma egli ignorava che là appunto Dio lo aspettava per vincerlo colla sola presenza del suo Vicario.

  A066000020 

 Alla vista del rappresentante di Dio un terror panico, straordinario, prodigioso, s'impadronisce del barbaro, la sua stella si ecclissa, e la sua missione è finita.

  A066000020 

 ma questa volta non piacque a Dio di sottrarre intieramente la città corrotta di Roma dai disastri che piombavano su di essa.

  A066000024 

 Si è a questo monaco mandato dal Pontefice s. Gregorio, che l'Inghilterra dovette la sua conversione al cristianesimo, ed alla fede cattolica che professò così lungo tempo e con tanta edificazione per tutta la Chiesa di Dio.

  A066000029 

 Egli compose ogni sorta di lavori e di istruzioni per l'edificazione della Chiesa combattendo l'eresia, predicando ai fedeli, distruggendo gli avanzi del paganesimo, estendendo il suo zelo sopra il giudaismo, tutto regolando nella casa di Dio, gli officii, i sacramenti, il santo sacrifizio, le diverse ceremonie della liturgia, il canto stesso, cui egli compiacevasi d'insegnare a giovani chierici, e che dal suo nome vien chiamato canto gregoriano.

  A066000031 

 Egli non parlò che quando fecero entrare i testimoni che avevano guadagnato e che si fecero premura di farli giurare sopra i santi Vangeli: « In nome di Dio, gridò egli allora, risparmiate loro questo delitto, e fate di me ciò che vi piace.

  A066000039 

 « Noi sappiamo, dice Bossuet, che le terre ed i dominii accordati dai nostri re ai sommi Pontefici ed alla Chiesa sono tanto più inviolabili in quanto che si devono considerare come santi e consecrati a Dio; come tali non si può, senza sacrilegio, nè impadronirsene, nè rapirli, nè annoverarli come beni profani.

  A066000050 

 Questo santo Papa era divorato dallo zelo per la casa di Dio; ciononostante i più empi scandali, cagionati sopratutto dai re, affliggevano la Chiesa.

  A066000053 

 Egli tolse tutte le sentenze di scomunica che aveva date, eccettuate quelle dell'imperatore e dell'antipapa, e quindi rese placidamente lo spirito a Dio pronunziando queste parole del salmista: ho amato la giustizia, ed ho odiato il vizio ed aggiugnendovi ed è perciò che muoio in esilio.

  A066000053 

 Prima di spirare riuni attorno al suo letto di morte i cardinali e raccomandò, loro colle vive istanze di non iscegliere per suo successore che colui che essi credevano più degno appo Dio.

  A066000061 

 Alla voce del Papa un entusiasmo quasi divino comprese tutta l'assemblea, e nello stesso tempo questo grido, quasi una ispirazione, partì da tutte le bocche: Dio lo vuole, Dio lo vuole.

  A066000074 

 Si attribuì questo successo alle preghiere del Papa ed egli stesso protestava che questa vittoria era dovuta all'intercessione della gloriosa Madre di Dio.

  A066000082 

 Parecchi degli assistenti alla lettura di queste lettere non poterono trattenere le lagrime; ed il Papa più commosso che tutti gli altri disse più volte, abbracciando a più riprese gli ambasciadori: È oggi, o mio Dio, si è oggi, quel giorno in cui il vostro servo può morire in pace.

  A066000083 

 Ciò che è di minore importanza pel missionario, è la sua vita; ad ogni istante egli la espone per conquistare un'anima a Dio.

  A066000083 

 Egli penetra {73 [399]} attraverso delle foreste e delle maremme senza altra guida che la sua fede e senza altra arma che la sua confidenza in Dio di cui cerca la gloria.

  A066000083 

 L'uomo di Dio abita luoghi ove non possono abitare gli uccelli.

  A066000083 

 Uno scrittore ci dà il seguente ritratto del missionario: « Il missionario è l'uomo di Dio e del suo prossimo.

  A066000087 

 E di fatto nel momento in cui Pio VI morì pareva che l'elezione di un successore fosse impossibile; ma ecco che Dio chiama i popoli più lontani per i costumi, per la religione e pel clima; i Russi, gli Allemanni, gli Inglesi, i Turchi.

  A066000091 

 Dio cominciò ad umiliarlo profondamente con inauditi rovesci.

  A066000093 

 Il Papa Pio IX celebra la messa lentamente e santamente, sovente il suo augusto volto è bagnato di lagrime nel mentre che tiene fra le sue sacre mani il Dio nascosto, di cui egli è il Vicario.

  A066000098 

 Alle definizioni dogmatiche, onde si compone la splendida corona dei privilegi della Madre di Dio, mancava quest'altra gemma e Pio IX ve la pose di propria mano.

  A066000100 

 « La Definizione dogmatica della Concezione Immacolata della Vergine Madre di Dio è certo l'avvenimento più insigne del nostro secolo riguardo alla credenza cattolica.

  A066000101 

 Della università di questo entusiasmo {90 [416]} religioso destato nell'orbe cattolico verso cotanto singolare privilegio della Madre di Dio, abbiamo una prova insigne in un monumento offerto nei passati solennissimi giorni alla Santità di nostro Signore, pel quale la bolla Ineffabilis Deus, con cui la Beatitudine sua decretò dommatica la dottrina dell'Immacolata Concezione, leggesi voltata in trecento delle lingue vive e parlate in tutta la superficie del globo.

  A066000104 

 L'oro, l'argento, le pietre preziose, gli smalti, i mosaici, rivalizzano con le miniature e coi tipi della calligrafia; e tutt'insieme formano un complesso di bellezze e di ricchezze che è bene impiegato ad onorare la Vergine Madre di Dio.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000008 

 Che vi è Dio, cui l'uomo dee un culto sì interno che esterno;.

  A067000009 

 Che era necessaria una rivelazione; che questa rivelazione Dio l'ha fatta agli uomini, e che il Messia in essa promesso invano è aspettato dagli Ebrei, perchè egli è già venuto da mille ottocento {5 [199]} cinquanta tre anni, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo;.

  A067000013 

 Il fondamento di tutta la nostra religione è senza dubbio la conoscenza di Dio.

  A067000013 

 Noi crediamo che questo Dio ci ha dato la vita, e ce la conserva: tuttavia desidererei di essere istruito come io possa farmi un' idea chiara della sua esistenza.

  A067000014 

 Basta solo aprire gli occhi, e contemplare ciò che si presenta al nostro sguardo, per farci una chiara idea dell'esistenza di un Dio Creatore, da cui tutto ebbe principio; Conservatore, da cui tutto dipende.

  A067000021 

 L'uomo non è capace di fare che esista la minima cosa; tutti i suoi lavori si aggirano sulle cose create da Dio.

  A067000022 

 che parlava male dell' esistenza di Dio.

  A067000029 

 Ma tutti quelli che si trovarono presenti, ammirarono il discorso del pollaiuolo, e ad una voce esclamarono: andate pure dall' uovo alla gallina finchè volete: ma dovete infine conchiudere esserci un Dio onnipotente, che abbia creato l' uovo o la gallina.

  A067000031 

 L'esistenza di Dio è una verità così facile a conoscersi, che gli uomini di tutti i tempi; di tutti i luoghi, sieno barbari od inciviliti, tutti hanno avuto cognizione dell' esistenza di Dio, tutti hanno prestato qualche culto ad un Essere Supremo, come attestano gli stessi scrittori profani; a segno che Plutarco, egli pure paganti, asserì, che si possono trovare città senza mura e senza case, ma non mai senza Dio, senza preghiere, senza altare.

  A067000032 

 I primi uomini del mondo da chi mai poterono avere l'idea di un Dio Creatore?.

  A067000034 

 Capisco facilmente, che niuna cosa si è fatta da se stessa, e che se c' è tutto questo gran mondo, nissun altro che Dio lo potè creare.

  A067000035 

 La facoltà di pensare, di giudicare, di volere che sentiamo in noi stessi, è un'altra prova dell'esistenza di Dio; imperciocchè non avendo io potuto dare queste facoltà a me stesso, debbo conchiudere, che esse vengano da Dio.

  A067000035 

 Le cose, che esistono nel mondo, manifestano in molte maniere l'esistenza di un Dio Creatore, verità che noi tocchiamo con mano se per poco prendiamo a considerare noi stessi.

  A067000036 

 Inoltre se osserviamo l'unione maravigliosa dell'anima nostra col corpo, i rapporti di tutto l' uomo colle cose che sono fuori di se stesso; tanto le cose piccole, quanto le cose grandi, il cielo, la terra, i pesci del mare, gli animali della terra, gli uccelli dell' aria, tutti dicono ad una voce: c'è un Dio che ci creò; un Dio che ci conserva.

  A067000039 

 Allora Faraone mandò con gran fretta a chiamare Mosè ed Aronne, e confessando di credere al vero Dio d'Israele, disse loro: Pregate, per pietà, pregate il vostro Dio, affinchè allontani da me e dal mio popolo il flagello di queste rane; ed io lascierò il vostro popolo in libertà.

  A067000040 

 Ritenete però bene a mente, che questo Dio, essendo creatore e conservatore di tutte le cose, vuole dall'uomo essere adorato, onorato, obbedito e temuto; e che essendo giusto darà certamente il debito premio alla virtù, ed al vizio il meritato castigo.

  A067000041 

 Chiamasi Religione, che vuoi dire legame, perchè essa ci unisce a Dio, e forma un santo commercio tra Dio e gli uomini: presa poi nel senso in cui noi parliamo, si suole definire una virtù con cui l' uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.

  A067000041 

 In secondo luogo dicesi assequio ed onore a Dio dorato, per la ragione che un figlio deve amar suo padre, un suddito star soggetto al suo re, il beneficato deve esser grato al benefattore: così noi dobbiamo onorare Dio come nostro padre, nostro re supremo e nostro benefattore.

  A067000042 

 In che maniera noi possiamo prestare a Dio questi atti di onore e di adorazione?.

  A067000045 

 li culto interno è quello che noi rendiamo a Dio col nostro cuore e coll'anima nostra per mezzo dell'adorazione, dell'amore, della riconoscenza, della sommessione, della confidenza.

  A067000048 

 Sebbene Iddio sia infinitamente beato e di nulla abbisogni dall'uomo, tuttavia per la necessaria relazione che passa tra la causa e l' effetto, ossia tra Dio creatore e l'uomo creatura, egli non può a meno di gradire di essere da lui servito.

  A067000050 

 Gli uomini devono a Dio anche un culto esterno, e per più ragioni: primieramente perchè Dio è creatore e assoluto padrone del corpo e dello spirito, perciò dev'essere onorato dall'uno e dall' altro.

  A067000053 

 A questo proposito vi voglio raccontare un esempio che dimostri quanto piaccia a Dio il culto esterno.

  A067000054 

 A tale vista Salomone, compreso da riverenza, si prostrò avanti al Signore; poscia, levate le mani al cielo, mio Dio, disse, voi che vi siete degnato di gradire questa casa a voi consacrata, fate, che tutti quelli, i quali, oppressi dalle angustie o costretti da qualche necessità, ricorreranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano esauditi.

  A067000055 

 Quegli apparati, que' sacrifizi e quelle preghiere piacquero tanto al Signore, che fece cadere dal cielo un fuoco prodigioso, il quale abbruciò le vittime preparate pei sacrifizi: segno manifesto che quelle cose erano a Dio graditissime.

  A067000056 

 E questa infinita varietà di culto potrà essere a Dio gradita?.

  A067000056 

 Quanto è mai bello questo fatto! però mi occorre una difficoltà: se ciascun uomo in particolare è tenuto ad onorar Dio, temo che siano per essere tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia i capricci degli uomini.

  A067000057 

 Tu vuoi dire, che Iddio non può {17 [211]} gradir tutti -i vari culti, anzi neppur un culto comechè siasi: e in ciò dici bene: onde è di tutta necessità conoscere il vero culto gradito a Dio per mezzo di una rivelazione fatta da lui medesimo.

  A067000058 

 Desidero grandemente di sapere, se Dio abbia proprio rivelato un culto.

  A067000059 

 Ciò premesso, vi sarà facile il capire, che la rivelazione è una manifestazione da Dio fatta di alcune verità all'uomo necessarie, le quali noi dobbiamo credere fermamente perchè rivelate da Dio.

  A067000061 

 Per esempio: la religione naturale ci dice, che l'uomo deve prestare un culto a Dio, ma non ci spiega abbastanza quale sia, nè in qual modo debba essere prestato.

  A067000061 

 Perciò noi vediamo che molti popoli, guidati dalla sola religione naturale, caddero in turpissimi errori, fino ad adorare qual Dio animali immondi.

  A067000062 

 F. Possibile, animali adorati colpe Dio!.

  A067000066 

 Se le verità, di cui ragionate, non possiamo da noi medesimi abbastanza conoscerle, e quindi praticarle per piacere a Dio, ed acquistare l'eterna salute: Dio, che è si buono coll'uomo, e tanto l' ama, certo glie l'avrà fatta questa rivelazione, ed in modo si chiaro, da non poterne noi dubitare: ditemi pertanto: a quali segni noi possiamo conoscerla?.

  A067000067 

 I segni ovvero i caratteri essenziali di questa rivelazione sono: 1° La certezza che venga da Dio o per mezzo di lui medesimo, o per mezzo de' suoi inviati, {20 [214]} come sono gli Angeli, i Profeti; 2° Che questa rivelazione sia dimostrata agli uomini in modo chiaro e distinto da non lasciare alcun pretesto ragionevole di pensare o di operare altrimenti da quello che c'insegna questa rivelazione.

  A067000069 

 In seguito più cose furono da Dio rivelate agli antichi Patriarchi, e soprattutto a Mosè ed ai Profeti, e questo fece Iddio per via d'interne inspirazioni, o col ministero dei suoi Angeli, ed in fine parlò a noi per mezzo di Gesù Cristo, mandato a salvare tutti gli uomini e ad insegnar loro la strada della salute.

  A067000071 

 I libri poi che contengono le cose principali da Dio rivelate, sono quelli che, presi insieme, diciamo Sacra Bibbia, cioè libro per eccellenza.

  A067000074 

 Possiamo noi starcene sicuri, che questi libri contengano con certezza le verità da Dio rivelate?.

  A067000075 

 Che questi libri siano veraci, vale a dire, contengano realmente la volontà di Dio manifestata agli uomini, è quello che io intraprendo a dimostrarvi.

  A067000075 

 Intanto siamo grati a Dio pel grande benefizio della creazione e della conservazione, {22 [216]} ma siamogli poi in maniera particolare riconoscenti della rivelazione, credendo con fermezza quelle verità che egli si degnò rivelarci, senza cui eravamo eternamente perduti.

  A067000076 

 Prima però di esaminare se i libri della medesima contengano proprio delle verità da Dio proposteci a credere, amerei che mi provaste la loro veracità.

  A067000090 

 La mano di Dio.

  A067000092 

 Questi libri si dicono divini, perchè i loro autori furono da Dio inspirati e mossi a consegnare alle carte i loro pensieri, e sotto questa inspirazione hanno cominciata, continuata e compiuta l'opera loro.

  A067000093 

 Come si prova che i sacri libri contengano cose, le quali non possono avvenire senza il concorso dell'onnipotenza divina, e che gli autori sacri siano stati da Dio assistiti.

  A067000095 

 Ora gli scrittori della Sacra Bibbia operavano miracoli a provare la dottrina, che annunziavano ai popoli, e tra le cose da essi promulgate vi ha pur questa, cioè, che essi parlavano a nome di Dio, e scrivevano dietro la mozione di lui, dunque si deve ricevere {26 [220]} come parola di Dio tutto quanto si contiene in questi libri.

  A067000097 

 ° La sublimità e la santità della dottrina della Sacra Bibbia, la quale è sì pura e sì perfetta che Dio solo può esserne l'autore;.

  A067000098 

 ° L' ammirabile efficacia che ha sul cuore di coloro che la leggono: conciossiachè gli stessi malvagi leggendo la Bibbia senza prevenzione, non possono a meno di non sentirsene compresi, e dire esser quella opera di Dio.

  A067000100 

 Il miracolo è un' azione che supera tutte le forze degli uomini, e se questi operano miracoli, il fanno in nome di {27 [221]} Dio.

  A067000106 

 Io sono intimamente persuaso della divinità dei sacri libri, e della rivelazione fatta da Dio agli uomini intorno alle cose necessarie alla salute; ora desidererei di essere istruito intorno a tali cose per vantaggio mio e per bene de' miei fratelli.

  A067000107 

 Ora, siccome la religione, la rivelazione e le profezie sono tutte rivolte al Messia da Dio promesso per salvare il genere umano, così noi, mentre racconteremo la storia della nostra santa religione, esporremo nel tempo stesso le profezie che al Messia riguardano.

  A067000107 

 Per procedere con ordine ad istruirvi di queste importantissime verità, uopo è che sappiate religione e rivelazione essere una medesima cosa, giacchè la religione non fa altro che regolare le cose da Dio rivelate in modo adattato alla natura dell'uomo.

  A067000109 

 Fu quella fatta da Dio ad Adamo, primo uomo dei mondo.

  A067000111 

 Adamo ed Eva disubbidiscono a Dio col mangiare un frutto, di cui aveva loro proibito di cibarsi sotto pena di morte.

  A067000112 

 Dopo di Adamo, non si parlò altre volte del Salvatore e del culto dovuto a Dio?.

  A067000113 

 Fra i figliuoli di Adamo leggiamo che Caino e Abele già offerivano a Dio sacrifizi.

  A067000119 

 Vivea egli nella Caldea, paese contaminato dall'idolatria, quando Iddio gli comandò di andare nella terra di Canaan, detta di poi Terra Promessa, dalle molte promesse da Dio a lui fatte.

  A067000124 

 Che tutte le nazioni sarebbero state benedette, ossia richiamate alla conoscenza di Dio da Uno che nascerebbe da lui.

  A067000127 

 La promessa fatta da Dio ad Adamo del Salvatore poteva diventare oscura col moltiplicarsi del genere umano.

  A067000128 

 In qual maniera Dio fece conoscere, che dalla discendenza di Giuda nascerebbe il Messia?.

  A067000133 

 Colà gli furono dati da Dio i precetti del Decalogo, scritti da mano divina su due tavole di pietra.

  A067000135 

 Mosè, dopo di avere per ordine di Dio scritto più cose riguardanti alla religione, ci lasciò una luminosa profezia, riguardante il Messia.

  A067000136 

 Ed ecco avverate le due promesse rinnovate più volte da Dio, che avrebbe fatto Abramo padre di un numerosissimo popolo.

  A067000139 

 Morto Giosuè, continuò la successione dei sacerdozio, e il popolo fu governato da' giudici, che Dio suscitava l' un dopo l'altro, secondo il bisogno.

  A067000141 

 Iddio rivelò a Davidde più cose riguardanti al Messia, e fra le altre, che egli sarebbe nato dalla sua stirpe, ed in molte maniere perseguitato, che lutti i Re della terra lo avrebbero adorato, e che per lui la maestà del Dio d'Israele avrebbe riempiuta tutta la terra.

  A067000142 

 In questa divisione successe anche la divisione del culto, onde quelli dei regno d'Israele, adorando per lo più le false divinità, costituirono lo scisma Samaritano; vale a dire la separazione da quello di Gerusalemme, che continuò ad essere unica sede del culto del vero Dio.

  A067000151 

 I Profeti, parlando a nome di Dio, di certo non falliscono mai.

  A067000155 

 Il tempo da Dio destinato per mandare agli uomini il Alessia si avvicina; ed essendo questo l'avvenimento più straordinario, Iddio lo fa in maniera tanto chiara annunziare da' suoi Profeti, che le cose da loro predette intorno al Messia paiono piuttosto racconti storici, che profezie.

  A067000167 

 A quest'ora voi comprenderete, che il Messia è quello che noi chiamiamo (si pronunzi questo nome colla massima venerazione) GESU CRISTO, e che noi adoriamo, e riconosciamo per nostro Salvatore, vero Dio e vero Uomo.

  A067000174 

 22: 4° Che sarebbe Cristo, ossia unto per eccellenza, e Cristo è nominato in tutto il Nuovo Testamento: 5° Che sarebbe figliuolo di Dio, e figliuolo di Dio è chiamato in S. Matteo più di dieci volte: 6° Che si chiamerebbe Primogenito, e tal nome riceve più volte nel Nuovo Testamento, specialmente da S. Paolo: 7° Che si appellerebbe ancora figliuolo dell'Uomo, e figliuolo dell'Uomo nomina se stesso più volte Gesù Cristo: 8° Che sarebbe chiamato Profeta, e Profeta lo dissero le turbe, {45 [239]} che stupivano alla vista dei miracoli di lui: 9° Che si chiamerebbe ancora Pastore, e Pastore chiamò se stesso.

  A067000174 

 Primieramente i Profeti predissero che si chiamerebbe Salvatore, e così fu chiamato, come leggiamo nel Vangelo: 2° Che sarebbe Emanuele, cioè Dio con noi, e tale è detto da S. Matteo e da S. Giovanni: 3° Che sarebbe detto Nazareno, e Nazareno fu veramente, come dice S. Matteo, c.

  A067000177 

 4° Che i Giudei in pena del loro misfatto sarebbero stati riprovati da Dio, distrutta la loro città, arso il tempio, eglino stessi dispersi in tutto il mondo, ed in loro vece gl'idolatri e gl'infedeli sarebbero chiamati alla conoscenza del vero Dio

  A067000179 

 Questo libro {47 [241]} si ebbe in tanto credito in tutta l'antichità; che gli stessi increduli confessarono essere opera di Dio.

  A067000187 

 Desidererei però che mi spiegaste ancora come nel Vangelo si dica Gesù Cristo essere Uomo e Dio.

  A067000188 

 Nacque in Betlemme, visse e conversò cogli uomini in modo da essere conosciuto realmente uomo; operò poi delle maraviglie che lo dimostrano veramente Dio.

  A067000195 

 Mi dite che i miracoli di Gesù Cristo lo dimostrano Dio, ma anche gli uomini fanno miracoli.

  A067000196 

 I miracoli operati dagli uomini sono operati per virtù divina, ma Gesù Cristo li operò in virtù propria; dunque è Dio.

  A067000199 

 Questi fatti dimostrano proprio che egli operava miracoli non in virtù di altri, ma in virtù propria: quindi si manifestava per vero Dio.

  A067000200 

 Mentre faceva miracoli, o dava precetti agli uomini, si diceva l'unico figlio di Dio.

  A067000200 

 Si, Gesù Cristo ha detto e fatto più cose per dimostrare che era Dio.

  A067000200 

 osservando che egli ed il suo Eterno Padre erano un solo Dio.

  A067000200 

 «Io, diceva, ed il mio Celeste Padre siamo un solo; chi ascolta me ascolta il mio Celeste Padre, che mi ha mandato.» Questa verità era tanto conosciuta e palese, che le turbe il volevano mettere a morte perchè egli si proclamava costantemente per vero Dio.

  A067000201 

 Basta pertanto aprire il Vangelo, che noi abbiamo veduto contenere la pura verità, e in quasi tutte le pagine incontriamo detti o fatti che ci fanno conoscere Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A067000203 

 Ora il risuscitare da morte per virtù propria è opera assolutamente divina: dunque G. C., risuscitando per virtù propria, dimostrò essere veramente Dio.

  A067000216 

 Da quanto abbiamo finora considerato, o cari figli, noi dobbiamo essere fermamente persuasi: l° Che esiste un Dio creatore del cielo e della terra: 2° Che questo Dio ha promesso ad Adamo un Redentore, rinnovando spessissime volte la medesima promessa: 3° Che questo Redentore è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo: 4° Che i libri contenenti tali cose sono veridici, vale a dire raccontano le cose come sono avvenute.

  A067000219 

 Imperocchè Gesù Cristo, figlio di Dio, Dio eterno egli stesso, predicò una Religione, la quale porta con se tutti i caratteri della divinità.

  A067000221 

 Vi ho già in più circostanze spiegato come la religione giudaica, data da Dio a Mosè, era una preparazione alla religione cristiana.

  A067000244 

 In simile maniera, attaccando il loro cuore alle cose della terra, non giungono a conoscere le verità del Vangelo, che sono affatto spirituali; nemmeno vogliono aprire gli occhi sopra una moltitudine di profezie esistenti nelle loro mani, le quali profezie annunziano chiaramente, che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie a guisa di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, la quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno.

  A067000257 

 Nè ci deve recar maraviglia che ad un numero di Ebrei poco importi di Messia e di religione, perciocchè l'Ebraismo d'ogidì non è più quella religione santa annunziala dai profeti, confermata dai miracoli: dopo la venuta di Gesù Cristo non possono vantar un solo profeta, nè indicarci che uno di lor nazione abbia operato un sol miracolo; anzi quelli che fecero profondo studio sulla religione presentemente professata dagli Ebrei, dicono, che quella si riduce ad un vero ateismo, vale a dire a negare perfino l'esistenza di Dio.

  A067000258 

 Possibile che gli Ebrei neghino l'esistenza di Dio?.

  A067000259 

 Sebbene gli Ebrei non neghino apertamente l'esistenza di Dio, tuttavia professano certi principii, l'ammettere i quali vale quanto negare l' esistenza di Dio.

  A067000261 

 - Queste e moltissime altre assurdità ammettono gli Ebrei, le quali cose un cristiano di sette anni subito conosce essere incompatibili ad un Dio Onnipotente, Creatore e Supremo padrone del cielo e della terra.

  A067000276 

 Conchiudiamo pertanto questa prima parte dei nostri trattenimenti col ravvivare la nostra fede in Dio Creatore e Conservatore di noi, e di tutte le cose; sia tutta la nostra gratitudine e riconoscenza al nostro Divin Salvatore Gesù Cristo.

  A067000283 

 quest'altra religione che si cercava introdurre, oltre la novità, avesse contenuto delle grandi difficoltà, se fosse stata tale da obbligare gli uomini a credere misteri incomprensibili all'umana ragione, e ad adorare qual Dio un uomo gridato ribaldo, e come tale crocifisso dalla stessa sua nazione; se cotale religione avesse obbligato a rinunciare ai piaceri della vita, a condannarsi a molle privazioni, e anzi a tenersi mai sempre pronti a morire per lei; copie sperare che i popoli potessero {77 [271]} fare buon viso ad una siffatta religione e volessero accoglierla? non avrebbero anzi dovuto rigettarla con indegno e con orrore?.

  A067000284 

 Dite adunque se, senza un miracolo, senza il dito di Dio; era possibile introdurre questa religione in mezzo ad uomini così mal disposti.

  A067000292 

 Dio solo poteva infondere tanta forza e tanto coraggio nel cuor dei martiri, perchè vecchi e giovani.

  A067000303 

 Ora i miracoli non potendo altramente operarsi che da Dio solo, ne deriva legittima conseguenza che divina doveva essere quella Religione a cui Dio stesso rendeva sì splendida testimonianza con tanti miracoli.

  A067000304 

 Lodato Dio, e grazie a voi, mio caro padre.

  A067000304 

 Noi per l'avvenire saremo sempre verso Dio riconoscenti perchè ci ha fatti nascere in una religione che porta con sè tanti segni della sua divinità.

  A067000313 

 Un solo Dio, dice S. Paolo, una sola fede, un sol battesimo, dunque non vi può essere che una sola vera Chiesa di Dio.

  A067000324 

 Ma voi, chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò, e, a nome degli altri Apostoli, disse: Tu sei Cristo, figlio di Dio vivo.

  A067000328 

 2° Pietro divinamente inspirato dice: Tu sei Cristo, ed era lo stesso che dire: tu sei il Messia promesso da Dio, venuto a salvare gli uomini: Figlio di Dio vivo, per significare che Cristo non era figliuolo di Dio, come lo erano le divinità dei pagani fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo, cioè figlio del Padre Eterno, Creatore e Supremo Padrone di tutte le cose, seconda persona della Santissima Trinità.

  A067000335 

 Egli è il primo a predicare il Vangelo; egli riceve gli ordini da Dio che non solamente gli Ebrei, ma tutti i gentili, gli idolatri erano chiamati al Vangelo.

  A067000339 

 Imperciocchè tutti i veri cattolici sparsi nelle varie parti del mondo professano la medesima fede, riconoscono un sol Battesimo, un solo Dio, un solo Salvatore che è Gesù Cristo.

  A067000341 

 Sì: la Romana Chiesa ha un medesimo culto, una sola fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono i medesimi dogmi senza distinzione; motivo per cui i veri cattolici rigettarono mai sempre, e rigettano con orrore ogni cosa contraria alla loro fede, perchè sono certissimi che i Pastori, destinati da Dio a governare la Chiesa, si succedettero l'un l'altro in guisa, che ci trasmisero le verità rivelate da Gesù Cristo e dagli {95 [289]} Apostoli, come di mano in mano fino ai nostri giorni.

  A067000343 

 Egli è questo un padre che, ricevendo gli ordini da Dio, li comunica ai Vescovi, i Vescovi a' Parrochi, i Parrochi a noi: armonia maravigliosa, con cui un uomo della più bassa condizione può in certa maniera parlare con Dio stesso, e quando che sia consigliarsi con Dio medesimo.

  A067000350 

 Ciò tutto perchè non vogliono riconoscere l'autorità religiosa, e segnatamente quella del Capo visibile della Chiesa, stabilita da Dio per determinare e distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è bene da ciò che è male.

  A067000368 

 È Cattolica anche riguardo al luogo: perciocchè si estende in tutte le parti della terra; essa vive non solo in quei regni ed in quelle nazioni, che meritamente si gloriano di professarla ed onorarla pubblicamente, ma vive altresì ne' paesi infedeli, ed ogni dì vi acquista e genera figliuoli a Dio.

  A067000390 

 Ora a somiglianza dei regni della terra, nei quali è un ordine, mediante il quale si parte dal Sovrano, e si va a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Romana, vera Chiesa di G. C., havvi un ordine che dicesi gerarchia, con cui noi partiamo da Dio, che n' è Capo invisibile, passiamo al Romano Pontefice, di lui Vicario e Capo visibile della sua Chiesa in terra, poscia ai Vescovi e agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti gli altri fedeli sparsi nelle varie parti del mondo.

  A067000407 

 Tutti questi sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada dell'eterna salute: Iddio presta loro particolare assistenza, e purchè siano uniti al Papa, non cadranno giammai in alcun errore.

  A067000408 

 Questi ministri da Dio in maniera particolare assistiti, quando trattasi di qualche punto di religione alquanto difficile, o di grave importanza, sogliono radunarsi a conferire insieme per conoscere meglio la divina volontà.

  A067000431 

 Se costoro credono al Papa (se pure è vero), quando a nome di Dio parla ai cristiani, dovrebbero vie più credere alle decisioni dei concilii ecumenici, ne' quali le cose sono discusse e decise dal papa e da tutti i Vescovi radunati.

  A067000446 

 Ma badate, egli dice ai cristiani, badate bene, che niuno v' inganni con parole fallaci: se vi fosse alcuno che si vantasse anche venuto dal cielo per insegnarvi una dottrina diversa da quella che noi, uniti a questa Chiesa, vi abbiamo insegnato, non credete, egli v' inganna; noi siamo da Dio mandati per insegnare la dottrina di Gesù Cristo, noi per discernere il giusto dall' ingiusto, la verità dalla menzogna.

  A067000453 

 Per autorità d'insegnamento s'intende il potere che G. C. ha dato alla sua Chiesa di ammaestrare lutti i popoli della terra intorno alle verità da Dio rivelate e contenute nella Sacra Scrittura o nella tradizione della Chiesa.

  A067000459 

 Quando nascono contese riguardanti alla religione, il buon Cattolico per accertarsi {22 [328]} della verità deve ricorrere alla Chiesa, ascoltarne le decisioni, e s sottomettersi con docilità, perchè egli è sicuro che ascoltando i pastori della Chiesa ascolta la voce di Dio: chi ascolta voi, ascolta me: Qui vos audit, me audit.

  A067000461 

 Gli eretici Ariani essendosi portati da questo monarca, affinchè riprovasse le decisioni di alcuni Vescovi Cattolici, «come volete {23 [329]} voi, con fermezza rispose, come volete voi, ch'io osi giudicare i ministri di quel Dio, da cui dovrò io stesso essere giudicato?» Sentenza degna di essere ripetuta e praticata da ogni buon cristiano.

  A067000463 

 Qualora vi fosse alcuno il quale volesse obbligarlo a qualche cosa contraria alla nostra santa religione, un buon cattolico non dovrebbe farla, e dovrebbe rispondere come risposero gli Apostoli piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A067000519 

 Un altro argomento, miei teneri figli, conferma incontrastabilmente la stessa verità, voglio dire il capo stabilito da Dio, che si mostrò in ogni tempo visibile custode della dottrina, visibile conservatore del governo della sua Chiesa.

  A067000520 

 Il capo della Chiesa non è Dio stesso che la governa?.

  A067000526 

 La Chiesa di Gesù Cristo è SANTA, ma come mai i fedeli sparsi nelle varie parti del mondo potrebbero conoscere questa santità senza un capo visibile che a nome di Dio, assistito da Dio, distingua la verità dall'errore, il giusto dall'ingiusto?.

  A067000547 

 S. Cipriano nel terzo secolo dice: chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Iddio per padre: non havvi che un {42 [348]} Dio ed un Gesù Cristo, e non havvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra S. Pietro per la parola dello stesso Signore.

  A067000548 

 S. Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la serie de' Papi nella Chiesa Cattolica non mai interrotta da S. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.

  A067000584 

 Dio solo è autore dei miracoli.

  A067000584 

 Egli alteramente rispondeva che i miracoli erano stati operati da Gesù Cristo, e che egli era suscitato da Dio a ristabilire la religione colla forza.

  A067000584 

 Maometto non poteva fare alcun miracolo in conferma della sua religione, perchè non era mandato da Dio.

  A067000596 

 L'Alcorano si può dire una serie di errori i più madornali contro la morale e contro il culto del vero Dio.

  A067000596 

 Per esempio, scusa dal peccato chi nega Dio per timore della morte; permette la vendetta; assicura a' suoi seguaci un paradiso, ma pieno di soli piaceri terreni.

  A067000605 

 Deposto, perseguitato, mandato in esiglio, quell'uomo di Dio di nulla si sgomentò, e continuò ad opporsi intrepidamente agli errori di Fozio.

  A067000613 

 Sul principio dello scisma, l'errore principale dei Greci consisteva nel non riconoscere l'autorità religiosa stabilita da {59 [365]} Dio nel Romano Pontefice.

  A067000650 

 Ma ricorrendo alla risposta degli Apostoli, quasi che Valdo fosse divenuto un'altro S. Pietro, con arroganza rispondevano: Conviene ubbidire più a Dio, che agli uomini, acciocchè si adempia il precetto fatto agli Apostoli: predicate il Vangelo ad ogni creatura; come se il Signore loro avesse comandato e non agli Apostoli, e come se gli Apostoli avessero predicato prima di ricevere i doni dello Spirito Santo.

  A067000659 

 Il che viene a significare: se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate chiesa; certamente la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare, è di un disertore della Chiesa Cattolica; perciò la vostra chiesa non è più quella di.

  A067000696 

 io sono sdegnato... come uno scrittore di questa fatta, un ministro, un cappellano de' Valdesi, in paese in cui ci sono tanti uomini dotti, tanti letterati, mi predica quattro menzogne in tre linee! O birbante, traditore della parola di Dio!.

  A067000740 

 I Valdesi dopo la loro separazione non ebbero più alcun Vescovo; e furono governati dai loro Barbi ovvero ministri i quali non hanno mai potuto dare il minimo segno per dimostrare che erano mandati da Dio.

  A067000759 

 Ma quanto mai sono terribili i giudizi di Dio specialmente verso di chi aspetta a convertirsi in punto di morte! circondato dagli amici di sua setta, dovette provare i più sensibili rimorsi, senza che fosse permesso ad alcun prete di poterseli avvicinare; sicchè l'infelice Peyran morì alla volteriana.

  A067000782 

 Un uomo così pieno di vizi come era Lutero, un uomo che non erasi mai dato alla pratica della virtù, nè tampoco a istruirsi delle cose di Chiesa, pareva niente chiamato da Dio allo stato ecclesiastico.

  A067000792 

 Insomma si pose ad insegnare una dottrina che contamina tutte le cose sacre, attribuisce a Dio la causa tanto del bene quanto del male, e per conseguenza nega la libertà dell'uomo, e lo riduce allo stato dei bruti.

  A067000795 

 religione in cui era stato da Dio creato, e che egli conosceva essere l'unica vera, l'unica che presenti i caratteri della divinità.

  A067000801 

 Egli asseriva che il voto era una promessa fatta a Dio, da mantenersi inviolabile; e con tale persuasione fece i voti di povertà, castità ed obbedienza.

  A067000821 

 Un'altra volta interrogato se egli credeva che fosse propriamente divina la sua dottrina, dopo molta riflessione disse precisamente: «Io non sono ahbastanzaardito da assicurare di aver dato principio a questo affare a nome di Dio, nè vorrei su di ciò sostenere il giudizio di Dio.» ( Vit.

  A067000822 

 Povero Lutero! Se egli, predicatore e fondatore della Riforma, non poteva persuadersi la Chiesa Cattolica non essere l' unica vera Chiesa, se egli stesso non sentivasi abbastanza ardito a sostenere di aver dato principio alla Riforma a nome di Dio, quale cosa avrebbero potuto asserire i suoi seguaci?.

  A067000824 

 I più accreditati autori di sua vita scrivono che, stando egli moribondo, sua madre gl'indirizzò queste parole: Figlio mio, io era Cattolica; tu mi hai fatto mutar religione, ora che stai vicino a render conto di tua vita a Dio, dimmi quale religione è migliore per salvarsi? è la Cattolica o la Luterana? In quel momento estremo di vita, momento in cui cessando di parlare le passioni, ciascuno colla bocca dice quello che ha nel cuore, Mater, rispose Filippo, haec plausibilior; illa securior;•cioè la Luterana è più piacevole al senso, la Cattolica è più sicura per conseguire la salute eterna.

  A067000833 

 0 finalmente chiamò sacerdoti tutti {124 [430]} i cristiani, perchè tutti sono chiamati, e anzi obbligati ad offrire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso S. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno, il cuore contrito e umiliato, che il Profeta David in senso largo chiamava sacrifizio a Dio accetto (Ps.

  A067000838 

 Dalle quali parole chiaro apparisce che S. Paolo a nome di Dio aveva dato a {125 [431]} Tito la facoltà di ordinar preti, additandogli in pari tempo le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A067000870 

 Ma siccome noti erano mandati da Dio, e non aveano alcun capo che regolasse la disciplina religiosa, vennero tra di loro a questioni sopra l'Eucaristia.

  A067000870 

 Uno diceva di essere da Dio inspirato ad insegnare che nell'Eucaristia non vi è il corpo di Gesù Cristo, l'altro asseriva essere del pari inspirato dallo Spirito Santo a credere ed insegnare che nell'Eucarestia vi è realmente Corpo e Sangue, Anima e Divinità del Salvatore.

  A067000871 

 Intanto le iniquità di Calvino avevano {136 [442]} compiuto il loro numero, ed egli doveva presentarsi al tribunale di Dio.

  A067000896 

 Il Papa non avrebbe potuto sciogliere quel matrimonio, poichè si dice che egli può tutto presso Dio?.

  A067000897 

 Il Papa non può dispensare in quelle cose che sono da Dio proibite, e tra queste havvi lo sciogliere un matrimonio valido e già consumato.

  A067000899 

 Enrico non ascoltò più nè la voce di Dio, nè quella degli uomini.

  A067000910 

 Poveri Inglesi! non era meglio ubbidire e stare uniti al Romano Pontefice, che li governava come padre, e li istruiva a nome di Dio, piuttosto che ubbidire ad un uomo laico, non mandato da Dio, dato a tutti i vizi.

  A067000934 

 Questa Santa Cattolica Religione fu perseguitata e disprezzata nella Germania, nella Francia e nell'Inghilterra ed in altri paesi d'Europa; e Iddio, rimirando {156 [462]} che gli uomini se ne rendevano indegni, la tolse da loro e la trasportò in paesi fino allora sconosciuti e rimotissimi, i quali con gioia accoglievano i missionarii, che in nome di Dio predicavano la parola di vita eterna', ed abbracciavano il Vangelo.

  A067000936 

 Noi, vedendo Lutero e Calvino a predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica aveva da Mille e cinquecento anni praticata, dobbiamo considerare se questi predicatori della Riforma possano presentare questi tre caratteri per dimostrare che erano da Dio inviati.

  A067000936 

 Sempre quando taluno voleva annunziare ai popoli qualche cosa a nome di Dio, prima di tutto faceva conoscere con argomenti certi che Iddio l'aveva mandato, confermando la sua missione con miracoli, colla santità della vita, e colla purità di sua dottrina; così mostraronsi i Profeti della legge antica, gli Apostoli del Vangelo e gli altri.

  A067000938 

 Dovrebbero averne fatto, ma il miracolo potendo solamente essere operato da Dio in conferma della verità, non {158 [464]} poteva di certo essere operato dai predicatori protestanti in conferma dei loro errori.

  A067000944 

 L'impostore dimandando: che cosa c'è? entra in casa, cade ginocchioni con tutto il suo seguito, e prega Dio ad alta voce di mostrare la sua potenza col render la vita a quell'uomo, e di far così risplendere la sua gloria agli occhi di tutto il popolo, ed attestare clic esso (Calvino) era realmente da Dio inviato per riformare la Chiesa.

  A067000948 

 Tali maestri, tali discepoli si potrebbero mai credere mandati da Dio a riformare la dottrina purissima e santissima della Chiesa di Gesù Cristo?.

  A067000954 

 Nemmeno la condotta de' fondatori della Riforma potè far conoscere che erano da Dio mandati, perchè la storia che di loro ci avete raccontata è ripiena dei più abbominevoli misfatti.

  A067000960 

 Necessariamente adunque voi, protestanti, dovete scegliere l' una delle due cioè, o dire, che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di esserlo, lo è ancor adesso, e lo sarà per tutti i secoli.

  A067000976 

 Pertanto è egli possibile che tanti grandi uomini, per tanti secoli, non si accorgessero punto di alcuna alterazione nell'antica fede, quando quella fosse realmente avvenuta? Possibile che Dio, per ricondurre la fede alla sua primiera purità, abbia tardato {176 [482]} mille e più anni; e a tal uopo abbia scelto uomini pieni di vizi, quali erano Lutero e Calvino?.

  A067001038 

 Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone {201 [507]} e comanda ai fedeli di credere una tal proposizione, o punti di dottrina, come una verità rivelata da Dio, epperciò di fede; oppure, all'opposto, di rigettare una data proposizione, come contraria alla fede divina, epperciò ereticale.

  A067001039 

 Cosi quando Ario negò la divinità di Gesù Cristo, la Chiesa nel 1° Concilio Niceno dichiarò, che Gesù Cristo è vero Dio, consustanziale al Padre eterno.

  A067001043 

 Noi rispondiamo, che la Chiesa colle sue definizioni dommatiche non crea novelli dommi da credere; che anzi, per mezzo di quelle, non fa altro che dichiarare or l'una or l'altra di quelle verità {202 [508]} che Iddio si degnò di rivelare agli uomini per dirigerli e condurli alla loro santificazione e salute: alle quali verità chi non prestasse credenza piena e sincera, non potrebbe piacere a Dio, come afferma S. Paolo, e andrebbe eternamente dannato, secondo la terribile sentenza del Salvatore: Qui non crediderit, condemnabitur

  A067001043 

 Quindi se, come pur troppo sovente accade, qualcheduno amante di novità combatte qualche verità da Gesù Cristo insegnata, e spaccia come verità divina qualche sua capricciosa opinione, la Chiesa che fa? Alza la voce contro il novatore, e dichiara {203 [509]} che la dottrina da esso impugnata è una delle verità rivelate da Dio, e che la novella opinione da lui predicata è una menzogna, un errore.

  A067001048 

 Risponderemo loro, che la Chiesa, nel definire tali controversie, non propose punto a credere alcuna verità nuova, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia, quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti.

  A067001050 

 , ammesse alla beata visione di Dio, ovvero debbano aspettare la risurrezione dei corpi; e che poi la Chiesa definì essere valido il battesimo debitamente dato dagli eretici; e che le anime giuste e monde da ogni colpa vanno subito dopo morte al Paradiso: voi ben intendete che queste due cose erano nel numero delle verità rivelate da Dio, e che perciò la definizione della Chiesa altro non fece che allontanare l' oscurità in cui era avvolta la loro rivelazione, e che diede occasione all'errore di quelli che prima le contrastavano.

  A067001060 

 Secondamente rispondiamo ai Protestanti, che la Chiesa ha definito come dommi alcune cose che non si trovano {209 [515]} nelle Sante Scritture, perchè in queste non si contengono tutte e singole le verità da Dio rivelate, ma alcune di esse si conservano nella divina tradizione fuori delle Scritture medesime.

  A067001062 

 Ora gli Apostoli insegnarono agli uomini cotali verità, molle consegnandone nei loro scritti che formano i libri sacri del Nuovo Testamento, ed alcune pur tramandandone alla posterità soltanto a viva voce: e questo, vedete, è ciò che si chiama tradizione divina, la cui esistenza è predicata da tutti i Ss. Padri, e la quale in un colla Sacra Scrittura forma l' intiero corpo della parola di Dio rivelata.

  A067001073 

 , la sostanza dei Sacramenti; ma riguardano soltanto la disciplina ecclesiastica, ossia certe leggi e pratiche istituite dalla Chiesa stessa per l'autorità legislativa che ricevè da Dio, onde potesse condurre i fedeli al conseguimento dell' eterna saluteche {214 [520]} è il fine della società cristiana.

  A067001073 

 Or ella può modificare e cambiare queste cose di disciplina secondo che esige il vantaggio delle anime cristiane e la maggior gloria di Dio, avuto riguardo alle circostanze dei luoghi, dei tempi e delle persone: perocchè chi può far la legge, può colla stessa autorità riformarla od abrogarla.

  A067001092 

 Il primo, in un suo libro intitolato De servo arbitrio, afferma che in Giuda la volontà di tradir Gesù Cristo fu opera di Dio.

  A067001092 

 asserisce che «gli uomini peccano non solo per permissione, ma per volontà di Dio.» Sicchè il caro discepolo di Lutero, Melantone, scrisse essere opera di Dio tanto il tradimento di Giuda quanto la conversione di S. Paolo.

  A067001094 

 Calvino, ah! {223 [529]} inorridite, o miei figli, Calvino ardì affermare che Gesù, l'agnello immacolato di Dio, peccò sulla croce d' impazienza e di disperazione

  A067001094 

 Dio crea alcuni a bella posta per dannarli, e che perciò li accieca e li fa peccare.

  A067001094 

 Lutero, di più, con Beza, Labadie ed altri, insegna che Dio talora ha detto delle menzogne e delusi gli uomini.

  A067001094 

 Quanto poi al dannare gli uomini pei peccati loro fatti commettere da Dio, Calvino spinge sì innanzi la bestemmia da dire, che.

  A067001106 

 Al contrario quelli, cioè, Lutero e Calvino, ammettendo un Dio solo, lo fanno tutt' insieme autore del bene e del male, e così ne fanno un essere mostruoso.

  A067001106 

 e l' altro cattivo; e dicevano che l'uomo è spinto a peccare soltanto dal Dio cattivo, non già dal buono che porta sempre al bene.

  A067001107 

 Dottrina d'inferno! dottrina d'inferno! Solo Lucifero, il gran nemico di Dio, potè suggerire agli eretici simili insegnamenti.

  A067001107 

 potrebbe mai idearsi un tiranno più ingiusto e più crudele di Dio? O mio Dio, illuminate, convertite quelli che, più forsennati che empii, così vi bestemmiano!.

  A067001107 

 {228 [534]} Se l'uomo pecca per neccessità, se pecca indotto da Dio stesso, e se con tutto ciò vien da Dio punito coll'inferno.

  A067001111 

 Giviniano, eretico, insegnò, che la grazia di Dio, ricevuta veramente una volta, non si può più perdere, per quante enormità si commettano; disse che la distinzione dei cibi e i digiuni non son punto meritorii; che il matrimonio è accetto a Dio non meno della verginità; e, di più, che in Paradiso tutti i giusti hanno premio eguale.

  A067001113 

 Che bella cuccagna savia quella dei Protestanti, se Dio si accomodasse al loro sistema!.

  A067001113 

 Con un granello di fede pretendono diventar tanti santoni: fatti cosi una volta santi, pretendono che niun delitto può far loro perdere la divina grazia: e poi, dopo aver menata una vita così comoda e gioconda, vogliono per soprappiù avere in cielo una mercede eguale a quella degli Antoni, degli {232 [538]} Ilarioni, degli Arsevi, che per tanti anni si macerarono le carni nei deserti; anzi eguale a quella dei Martiri che tanto patirono per la fede, eguale a quella della stessa gran Madre di Dio, e per poco a quella di Gesù Cristo.

  A067001114 

 e lodò la verginità coree special dono di Dio; e disse che in cielo son molte mansioni, ossia differenti gradi di gloria.

  A067001117 

 Egli inventò quella calunnia tanto ripetuta dai Protestanti, che, cioè, i cattolici danno alle sante reliquie il culto dovuto a Dio solo.

  A067001117 

 Vigilanzio, contro cui S. Girolamo aguzzi la tremenda sua penna, derideva i cattolici, che veneravano le reliquie dei Martiri; diceva che le orazioni dei Santi defunti non sono ascoltate; comandava il {234 [540]} maritaggio alle persone consacrate a Dio.

  A067001118 

 Dicono, che noi adoriamo le sante reliquie ed immagini come se fosse in queste qualche cosa di divino, e diamo ai Santi il culto dovuto a, Dio.

  A067001118 

 Ma che sproposito! io non son teologo; eppure so, e voi, padre, ed il nostro curato ce l'avete sempre insegnato, che a Dio solo è dovuto il culto e l'adorazione suprema; che i Santi debbono solo venerarsi ed invocarsi come gloriosi amici di Dio; e che le reliquie e le immagini dei Santi si onorano, non già per se stesse, ma bensì in riguardo alla persona medesima del Santo cui spettano; a quella guisa che tengonsi in gran pregio le memorie ed i ritratti degli antenati e degli uomini illustri per quello che ricordano e rappresentano.

  A067001125 

 Parimente i Protestanti hanno trovato nella Bibbia, che Dio è autor del peccato; che egli talvolta mentisce; che per salvarci basta la fede nuda; che le buone opere son quindi inutili, anzi un ingombro, ecc.

  A067001126 

 Dio immortale! che orrendo abuso della Sacra Scrittura' Ah! adesso capisco con quanta ragione la Chiesa non permette senza cautela la lettura della Bibbia in lingua volgare: nè permette ad {238 [544]} alcuno l'interpretarladiversamente dal senso in cui essa l'intende.

  A067001145 

 Dicono i Protestanti, che la Sacra Scrittura è parola di Dio, perciò abbastanza chiara senza che alcuno ce la spieghi.

  A067001150 

 Costui era una persona giusta e timorata di Dio, ed era andato in Gerusalemme per adorare il vero Dio, e ritornando in patria nella sua vettura leggeva per istrada la Bibbia.

  A067001150 

 S. Filippo Diacono per ordine eli Dio gli si avvicina, e gli dice: intendi ciò che leggi? Notate bene, che quel ministro doveva essere una persona erudita, e leggeva la Bibbia appunto ove parla del Messia; pure ascoltate la bella risposta che diede: come posso io intendere tali cose, se non ho chi me le spieghi.

  A067001158 

 Ed {250 [556]} io voglio compiacervi in questo dicendovelo in italiano: la terra poi era vana e vuota, e lo Spirito di Dio era portato sopra le acque.

  A067001165 

 se la parola di Dio è lucerna, è luce, dunque è chiara e si comprende da tutti.

  A067001166 

 La parola di Dio è lucerna e luce per quelli che hanno studiato molto e sono capaci di capirla; tua per noi non è tanto chiara perchè troviamo più cose che non comprendiamo.

  A067001167 

 Generalmente la parola di Dio si dice luce, perchè illumina l'uomo e lo dirige nel credere, nell'operare e nell'amare.

  A067001167 

 La prima volta che S. Pietro spiegò la parola di Dio converti cinque mila uditori alla fede di Gesù Cristo.

  A067001167 

 È luce, perchè calma le passioni degli uomini che sono vere tenebre dell'anima, le quali tenebre sono foltissime e pericolosissime, e non possono essere diradate se non dalla parola di Dio.

  A067001169 

 Questo testo parmi assai bene spiegato, e non havvi alcun dubbio che {254 [560]} la parola di Dio è luce a chi ha fatto gli studi necessari per capirla e per venir a conoscer il senso in cui viene intesa e spiegata da Santa Chiesa; ma non, lo è per tutti indistintamente, giacchè più cose noi non comprendiamo.

  A067001175 

 2 ° Dobbiamo poi in particolar maniera notare, che in quei tempi Dio comunicava {256 [562]} il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e S. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gl' interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie.

  A067001179 

 Mi pare piuttosto che S. Paolo voglia dire che per aver una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo andare dai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono essere in maniera particolare da Dio illuminati.

  A067001181 

 Al contrario l'uomo giusto, l'uomo dato alle cose spirituali è quello appunto che conosce le cose di Dio, e giudica secondo lo spirito di Dio.

  A067001185 

 Non mi ricordo mai di aver trovato scritto: leggete la parola di Dio: seguite il vostro parere intorno a quanto leggete nella Bibbia.

  A067001186 

 Di questi precetti di ascoltare la parola di Dio ho piacere che ci parliate: e noi staremo tutti attenti.

  A067001189 

 Allora Geremia infiammato di zelo si volse a quel falso profeta e disse a nome di Dio: Tu che fai confidare questo popolo nelle tue menzogne morrai quest'anno {261 [567]} stesso, perchè hai male interpretato le parole del Signore.

  A067001189 

 Mentre un ministro di Dio spiegava la divina parola al popolo, avvenne un fatto che io non voglio ommettere.

  A067001194 

 Coloro sono beati, rispose Gesù Cristo, che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono per cavarne frutto.

  A067001195 

 Pertanto, se noi possiamo essere beati, cioè farci santi solo col recarci ad ascoltare la parola di Dio, per noi basta, e diciamo che è meglio assicurarci la vita eterna andando ad ascoltare la parola di Dio spiegata dai nostri sacri pastori, che metterci a rischio di perderci eternamente interpretandola secondo il proprio capriccio.

  A067001195 

 Voglio che notiate, o figli, che il Salvatore qui non dice: Beati quelli che leggono, o interpretano la parola di Dio, ma Beati quelli che la vanno ad ascoltare: Beati qui audiunt.

  A067001196 

 Quando poi parla agli Apostoli od ai suoi discepoli dice sempre: andate, insegnate il Vangelo a tutte le creature, ammaestrate, battezzate; chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi, disprezza me, e chi disprezza me, disprezza Dio che mi ha mandato.

  A067001200 

 Frutto di questo trattenimento sia una grande sollecitudine per recarci ad ascoltare la spiegazione della parola di Dio nelle prediche e nelle altre sacre istruzioni.

  A067001211 

 Io conchiudo che la Bibbia è un libro tutto divino, è un tesoro pieno d' immense spirituali ricchezze è un giudice vivente, parlante ed eterno, che a nome di Dio dirige le azioni degli uomini, li illumina nelle loro dubbiezze, e risolve in maniera inappellabile tutti i dubbi in fatto di Religione.

  A067001232 

 A me pare di sì; perchè la Sacra Scrittura è tutta parola di Dio, perciò la sola capace di condannare l'errore, e far conoscere la verità.

  A067001233 

 La Sacra Scrittura serve di regola per conoscere gli errori; ma essa non va a cercarli per condannarli: è necessario che ci siano i sacri Pastori, posti da Dio a governare la santa sua Chiesa, a regere Ecclesiam Dei sono parole della Bibbia: questi Pastori si danno di proposito allo studio della Bibbia, e sono in grado di spiegarla ai popoli, capaci di approvare quanto va d'accordo colla Bibbia e condannare quanto le è contrario.

  A067001238 

 Caro giovane, hai detto bene; ma sappi che quanto li ho sopra raccontato è un, apologo, è una similitudine per far capire a te e a' miei figli che la Sacra Scrittura è un codice divino, affidato da Dio alla sua Chiesa.

  A067001238 

 Questa Chiesa è quel gran tribunale cui promise Dio una assistenza fino alla fine del mondo: ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.

  A067001240 

 Lo Spirito di Dio, essi dicono, comunica le sue inspirazioni a chi vuole: ora se ciascuno fosse dallo Spirito Santo illuminato, non potrebbe col solo suo spirito privato intendere la Bibbia e giudicare delle controversie religiose?.

  A067001253 

 Apri il libro a pag. 27 e leggerai: Ogni fedele può e deve giudicare, cioè discernere la parola di Dio da quella degli uomini.

  A067001254 

 Ma se ogni fedele può e deve discernere la parola di Dio da quella degli uomini, perchè egli si occupa tanto per ispiegare la Bibbia, ed indurre gli altri ad ammettere la sua spiegazione? Perchè egli ricorre ai Santi Padri e dottori cattolici per interpretare la Bibbia?.

  A067001272 

 - La Bibbia è parola di Dio, esso {280 [586]} stesso l'ha spiegata, e non occorre che altri ve la spieghi.

  A067001292 

 Tale asserzione era un contraddire a tutta la Bibbia, che dice: La fede senza opere e una fede morta; che perisce eternamente chi non fa opere di penitenza; che al tribunale di Dio ci sarà dimandato conto strettissimo di tutte le opere buone e cattive fatte nel decorso della vita.

  A067001308 

 Così quella grande Inghilterra, quei grandi milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la sua Chiesa, si sottomettono alle decisioni di una donna, talora ignorante, viziosa, ma che intanto alza la voce, e parla, e definisce le più sublimi questioni, mentre S. Paolo rigorosamente comanda che le donne tacciano nella Chiesa.

  A067001309 

 Dio è eterno, miei cari figli, egli è immutabile, perciò eterna ed immutabile è la sua santa religione.

  A067001310 

 in ogni tempo, in ogni luogo sempre ci fu una seta Fede, un solo Battesimo, una sola dottrina, come sempre si riconobbe un Dio solo in tre Persone realmente distinte.

  A067001368 

 Nell'impossibilità di poter {311 [617]} dimostrare che sono mandati da Dio, ricorsero alla Bibbia, e la Bibbia li condusse ad un guazzabuglio, ad un vero labirinto, in cui non possono più trovare alcuna strada onde uscire.

  A067001388 

 Questa Chiesa, la vera Chiesa di Gesù Cristo, deve essere una congregazione di fedeli cristiani, che professino la fede e la legge di Gesù Cristo sotto la condotta de' legittimi Pastori, di cui Capo Supremo è il Romano Pontefice, stabilito da Dio per suo Vicario in terra.

  A067001399 

 Richiesto d'accennarmi alcuna di queste infamità, rispose: Non è un'infamità che il vostro Papa si faccia adorare qual Dio, e piucchè Dio? Non è un'infamità da pagano l'adorare i Santi e le immagini quali Dei? {319 [625]}.

  A067001406 

 2° È una calunnia il dire che il Papa si {320 [626]} faccia adorare qual Dio.

  A067001406 

 Il Papa è vicario di Gesù Cristo, Pastore supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio capo della sua Chiesa, perchè successore di S. Pietro, cui il Salvatore disse: «Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa.

  A067001406 

 Tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto in cielo, tutto ciò che legherai in terra sarà legato in cielo.» Per queste due eccelse qualità e dignità i Cristiani tutti devono al Papa obbedienza, onoranza e rispetto, come i figli devono ubbidire, onorare il padre e la madre; ma in nessun luogo de' Concili, de' decreti de' Papi o de' Vescovi, non fu mai ordinato che il Papa sia adorato come Dio.

  A067001407 

 La Chiesa Romana ha sempre insegnato ed insegna oggidì che venera i Santi come amici di Dio venera le loro reliquie come oggetti di grata memoria, come parti di corpo appartenenti {321 [627]} agli stessi amici di Dio; venera le immagini, ma solo in quanto rappresentano que' Santi che la Chiesa Romana riconosce beati in Cielo.

  A067001407 

 Ma la Chiesa Romana non ha mai insegnato, nè insegnerà giammai che le statue, le immagini, le reliquie ed i Santi siano adorati come Dio.

  A067001407 

 Per esempio noi veneriamo la croce; ma un ragazzo di sette anni sa dirci che la croce non è Dio, e solamente ci ricorda quanto il Salvatore patì per noi sopra la croce.

  A067001410 

 Che se talora si stampa in lingua volgare, ciò solamente è dalla Chiesa permesso dopo di aver esaminato che le traduzioni furono fedelmente eseguite, e che la parola di Dio non fu guastata ed alterata da quella degli uomini.

  A067001434 

 Tutto compreso da terrore e da spavento per l' incertezza della salute del l'anima vostra e dei vostri seguaci, alzo gli occhi e le mani al Cielo invitando voi e tutti i buoni a pregare il Dio delle misericordie onde vi voglia tutti illuminare coi raggi della sua celeste grazia; sicchè, facendo ritorno al paterno ovile di Gesù Cristo, possiamo procurare una grande allegrezza a tutto il Paradiso, pace alle anime vostre e fondata speranza di salvezza per tutti.

  A067001436 

 Ci fanno, diceva Calvino, questa dimanda: se voi non vi appoggiate sui decreti della Chiesa, come potete voi essere persuaso e sapere con certezza, che la Scrittura è la voce di Dio? Calvino risponde: « Io do la medesima risposta, egli dice, come se alcuno ci dimandasse: onde noi apprendiamo a discernere la luce dalle tenebre, il bianco dal nero, il dolce dall' amaro? Perciocchè la Scrittura si fa sentire in un modo non meno evidente nè meno infallibile, che le cose bianche e nere mostrano il loro colore, e che le cose dolci ed amare fanno sentire il loro sapore.

  A067001442 

 Che cosa conchiudere da questo contraddizioni de' capi della Riforma protestante, e da tante altre che si potrebbero addurre? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio per indicarci qual sia la Scrittura Sacra, e quale il suo genuino senso, è impossibile all'umana ragione conoscere ed interpretare le Divine Scritture.

  A067001443 

 Ma dicono i protestanti: la ragione ci fu data da Dio per conoscere la sua volontà scritta: sicchè sarebbe inutile se non può ottenere il suo scopo.

  A067001444 

 Chi sarebbe così pazzo per dire: Dio mi diede le gambe per camminare, non gli occhi; e così, chiudendo gli occhi, camminasse.

  A067001444 

 Rispondo: La ragione ci fu bensì data da Dio per conoscere la sua volontà, però col mezzo del tribunale da lui stabilito, altrimenti non regge da se stessa: come le gambe ci furono date dal Creatore per camminare, però coll'aiuto degli occhi.

  A067001452 

 * 4 ° Mettete la mano sopra la coscienza, e ditemi se veramente credete che questa persuasione interiore sia il mezzo stabilito da Dio per discernere le Sacre Scritture? Sapere che Lutero fa poco caso dell'Epistola di S. Giacomo, e che Calvino la riceve.

  A067001452 

 E varrete voi farmi credere che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri sacri? No; Dio è la sapienza stessi, e non ha stabilito unir regola che lascierebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura ciò elce gli piacerebbe.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000001 

 P. Tutto viene da Dio, o figliuoli miei, tutto devesi a Dio riferire, perchè tutto da Lui ebbe principio: quindi noi volendo trattare delle cose più importanti, cioè di nostra S. Religione, dobbiamo cominciare da Colui che ne è l'Autore.

  A068000002 

 F. Benissimo, o padre; noi vi porremo ascolto assai volentieri mentre ci parlate di Dio e delle sue maraviglie: ma ci fareste cosa gratissima, se ci voleste dire in modo chiaro e semplice chi è Dio.

  A068000003 

 Anzi in Dio non vi ha nè passato, nè avvenire, ma un punto solo che è il presente.

  A068000003 

 Dio si suole appellare uno Spirito perfettissimo, Creatore, Signore del cielo e della terra.

  A068000003 

 P. Opportuna è la vostra dimanda, o figliuoli, difficile però assai, perchè Dio è tutto, abbraccia tutto, quantunque non si debba confondere col {13 [13]} tutto.

  A068000004 

 Diteci dunque: se Dio è purissimo spirito, come mai possiamo vederlo e conoscerne l'esistenza cogli occhi del corpo?.

  A068000005 

 P. Noi certo non possiamo veder Dio cogli occhi del corpo, ma sì bene lo vediamo con certezza infallibile col lume della ragione e della fede.

  A068000006 

 Volendo argomentare, come usano di fare i filosofi, diciamo: Senza niente si fa niente; ora esisto io che sono creatura, dunque deve esistere Dio Creatore; esistono tutte le cose di questo mondo, dunque avvi una potenza che le ha create.

  A068000008 

 P. Se alcuno volesse supporre uno sconosciuto, il quale abbia creato e dato esistenza alle cose, noi diremo subito che questi è Dio: perciocchè non dandosi effetto senza causa, ne segue, che non può esistere la creatura senza il Creatore; a meno che si volesse asserire che una cosa possa esser causa ed effetto ad un tempo, dare esistenza a sè e poi darla agli altri; la qual cosa è assolutamente assurda, perchè non si vide mai alcuna cosa farsi da sè.

  A068000008 

 Un pollaiuolo andava un giorno al mercato con parecchi altri, tra cui uno il quale, vantandosi grande conoscitore nel fatto della politica e della religione, passò ben presto a sparlare di Dio e della Chiesa Cattolica bestialmente.

  A068000015 

 L'altro a questa non seppe più che rispondere: ma tutti quelli che si trovarono presenti ammirarono il discorso del pollaiuolo e ad una voce esclamarono: Andate pure dall'uovo alla gallina finchè volete; ma dovete in fine conchiudere doverci essere un Dio onnipotente che abbia creato l'uovo e la gallina.

  A068000022 

 I Cieli, dice la santa Bibbia, narrano la gloria di Dio creatore, e il firmamento palesa l'opera delle sue mani.

  A068000035 

 F. Niuno è tanto scemo che asserisca siffatte scempiaggini; niun altro in fuori di Dio può averle collocate al loro posto e stabilmente conservate.

  A068000036 

 Il medico Galeno, celebratissimo in tutta l'antichità, dopo aver scritta un'opera in cui aveva esposta la struttura del corpo umano, preso da stupore esclamava: O tu che ci hai creati, che bell'inno non ho io cantato alla tua Gloria! Colle quali parole voleva significare, che egli non aveva fatto altro che descrivere le varie parti del corpo umano, che Dio aveva creato? Noi pertanto rimirando il sole che ci illumina e riscalda nel giorno, la luna che dirada le tenebre della notte, l'immenso numero delle stelle che abbelliscono il firmamento; la grossezza ed il loro corso regolare, le loro distanze, i rapporti che invariabili conservano scambievolmente nella pressochè loro infinita moltitudine, senza che mai una urti colle altre, senza che mai una devii un atomo dalla primitiva direzione, nè mai varii il suo nascere e tramontare; contemplando, dico, il succedersi delle stagioni, senza che mai variino di vicenda, dobbiamo convincerci che vi è una causa prima, ossia una mano onnipotente, la quale, dopo aver tratto dal nulla tutte le cose, le ha collocate al loro posto, e continuamente le conserva e le dirige.

  A068000036 

 Invece la terra e {19 [19]} tutto quanto è nel mondo non esisterebbe se Dio, come causa prima e causa creatrice, non lo avesse cavato dal niente, e poscia messo in ordine per formare quel maravighoso spettacolo che l'uomo ammira.

  A068000037 

 F. Noi ammiriamo queste ragioni, e siamo certi {20 [20]} che questo universo non potrebbe esistere se Dio non lo avesse creato, e che quei globi tanto grossi, come sono il sole, la luna, le stelle e tutti i pianeti non istarebbero sospesi sotto del firmamento, nè potrebbero compiere i loro corsi, conservare l'un dall'altro sempre lo stesso spazio, ove quella mano onnipotente che li creò non li sostenesse, li conservasse, li regolasse indefettibilmente.

  A068000037 

 Ma non vi sarebbe qualche prova della esistenza di Dio che non solo venisse ai nostri occhi, ma che potessimo, per così dire, toccar con mano?.

  A068000038 

 Chiunque abbia l'uso della ragione, e si faccia a considerare se stesso, egli deve dire: Egli è certo che io esisto, è certo che io non mi sono dato da me stesso l'esistenza; dunque è certo che esiste Dio che mi ha creato dal niente, il quale perciò io chiamo e debbo chiamare Creatore.

  A068000038 

 Noi vediamo Dio in tutte le opere della creazione lontane, vicine, piccole e grosse; e in noi medesimi.

  A068000039 

 E che dire poi della maravigliosa unione dell'anima col corpo, dei rapporti di tutto l'uomo colle cose, che sono fuori di se stesso? Tutte queste cose e piccole e grandi: il cielo, la terra, i pesci del mare, gli uccelli dell'aria, gli animali della terra, tutti ci dicono con una sola voce: È Dio che ci creò: Ipse fecit nos et non ipsi nos! {22 [22]}.

  A068000039 

 La facoltà poi di pensare, di giudicare e di volere o disvolere che sentiamo in noi, è un'altra prova dell'esistenza di Dio; perciocchè non avendo io potuto dare a me stesso queste facoltà, devo conchiudere che esse mi vengono da Dio.

  A068000040 

 F. Le parole che ci avete fatto sulla esistenza del mondo, e sul bell'ordine che vi regna, ci hanno pienamente convinti avervi un Dio Creatore e regolatore di tutte le cose.

  A068000040 

 Ma appunto per questo sono forte maravigliato che gli uomini antichi abbiano per tanto tempo ignorato Dio.

  A068000041 

 P. L'esistenza di Dio è una verità così naturale all'uomo, che chiunque abbia l'uso della ragione non può ignorarla; quindi avete da sapere che tutti i popoli antichi e moderni, barbari e civili in ogni tempo, in ogni luogo hanno sempre riconosciuto e riconoscono che vi è Dio.

  A068000043 

 P. I Gentili, i Pagani non hanno, no, dimenticata l'idea del vero Dio, ma l'hanno oscurata, hanno spesso confuso il creatore colle creature; e coll'andar del tempo giunsero eziandio a prestare un culto alle cose create, adorandole come se fossero il vero Dio.

  A068000044 

 F. Ho capito: anche i Pagani avevano l'idea di Dio in generale, ma essi erravano in questo, che ne ammettevano più di uno.

  A068000044 

 Questo istesso loro errore conferma la verità, fa cioè vedere che ritenevano avervi qualche Dio, a quel modo che le monete false dimostrano che ve ne sono delle vere.

  A068000045 

 « Girate pure tutto il mondo; voi troverete delle città sguernite di mura, vi abbatterete in gente senza leggi, senza lettere, ma non in un popolo senza Dio.

  A068000045 

 » Ed un altro Pagano molto dotto, Marco Tullio Cicerone, che viveva non molti anni prima della nascita del nostro Salvatore, scriveva: Non vi ha popolo barbaro tanto selvaggio, il quale non abbia qualche cognizione della esistenza di Dio.

  A068000046 

 F. Siamo contenti nel conoscere che tutti gli antichi popoli abbiano ammesso la esistenza di Dio; credo però che i popoli selvaggi d'oggidì non abbiano più alcuna idea di questa verità; che ne dite, padre? {24 [24]}.

  A068000047 

 A questo riguardo eccovi la preghiera che fanno a Dio i Bracmani ossia i sacerdoti dell'India: « Adoro quell'essere la cui natura è indivisibile, la cui spiritualità non implica composizione di qualità; Lui che è origine e prima cagione di tutti gli esseri, e che in eccellenza tutti li vince; Lui che è il sostegno dell'universo, la sorgente della triplice podestà.

  A068000047 

 P. Tu t'inganni a gran partito, se così la pensi: anche oggi i popoli pagani, gli stessi selvaggi dell'Asia, dell'Africa, dell'America, e perfino gli abitanti della Patagonia e dell'Oceania credono alla esistenza di Dio.

  A068000050 

 Da lui passò di generazione in generazione a tutti i suoi discendenti; i quali poterono bensì oscurare questa idea fino al punto di riputare Dio quello che Dio non è, ma non mai perderla totalmente.

  A068000050 

 Or ditemi, figli miei, si potrebbe dare prova più chiara della certezza degli odierni popoli Pagani {25 [25]} sopra l'esistenza di un Dio? Essi la sbagliano spesso, come i Pagani antichi nel dare a Dio attributi ripugnanti alla sua natura; la sbagliano nel modo di adorarlo; nel credere esistere più Dei, ed anche in lotta tra loro e viziosi; ma sempre hanno ammesso e tuttora ammettono avervi un qualche grande Essere, il quale domina su tutte le cose.

  A068000051 

 F. Da quanto ci venite esponendo veggo chiaramente che dei popoli atei, cioè senza Dio, non ve ne furono, nè ve ne sono; ma bramerei conoscere se vi abbiano almeno alcuni individui, i quali siano persuasi non esistere Dio; diteci insomma, vi sono degli Atei?.

  A068000052 

 Il certo è questo, che l'uomo anche più depravato non può a meno di sentire una voce interna, la quale gli dice: Vi è Dio.

  A068000052 

 Ne volete una prova? Osservate quest'empio quando si trova in qualche improvviso pericolo; e voi lo vedrete in quell'istante alzare gli occhi al cielo come tutti gli altri, e invocare la mercè di Dio

  A068000053 

 F. Se dunque l'empio così si diporta, fa vedere che in fondo al cuore crede nell'esistenza di Dio; e quando dice che Dio non è, si palesa un impostore mentendo a se stesso ed agli altri.

  A068000057 

 P. Or bene perchè in un milione d'uomini che ammettono l'esistenza di Dio ve ne saranno un cinquecento od anche un mille, che la negano forse a parole e per vile interesse, si potrà egli mai asserire che Dio non c'è? solamente il pazzo, dice il Signore, giunge a dire nel suo cuore: Non v'è Dio: Dixit insipiens in corde suo: Non est Deus.

  A068000058 

 F. Voi parlate benissimo, padre, e le vostre ragioni ci convincono appieno; ma come rispondere a chi non volesse ammettere un Dio creatore?.

  A068000059 

 Coloro che non veggono Dio nelle sue opere non mi sono mai sembrati uomini; ai miei occhi sono esseri di altra specie, nati per contraddire la creazione, per dire di no dove l'intera natura dice di sì.

  A068000059 

 Gli uomini che non conoscono Dio nell'opera della Creazione sono pazzi, e come tali meritano di essere condotti al manicomio.

  A068000060 

 Ritenete poi a mente, o miei cari figliuoli, che questo nostro Signore e Dio, essendo Creatore e Conservatore dell'uomo e di tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, ha diritto e vuole essere da noi adorato, onorato, obbedito e temuto; e che essendo giusto dovrà a suo tempo compartire il premio dovuto alla virtù e punire il vizio col meritato castigo.

  A068000061 

 Gli atti poi che l'uomo fa per onorare e servire Dio costituiscono quello che suolsi appellare culto.

  A068000061 

 In secondo luogo dicesi essere questa una virtù con cui l'uomo rende ossequio ed onore a Dio dovuto, perciocchè a quel modo che un figlio deve amare suo padre, un suddito star soggetto al suo re, il beneficato deve esser grato al benefattore; così noi dobbiamo onorare Dio come nostro padre, nostro Re supremo, e nostro Benefattore.

  A068000061 

 La parola religione significa legame, perchè l'uomo praticandola si unisce a Dio e forma un santo commercio tra la creatura e il Creatore.

  A068000061 

 Presa poi {29 [29]} nel senso di cui noi parliamo, la religione si suole definire una virtù con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore che gli è dovuto.

  A068000062 

 F. In che maniera noi possiamo fare a Dio questi atti di onore e di adorazione?.

  A068000065 

 P. Il culto interno è quello che noi rendiamo a Dio cogli atti interiori dell'adorazione, dell'amore, della riconoscenza, della sommessione, della confidenza e con ogni altra maniera di santi pensieri ed affetti interni.

  A068000067 

 P. Il culto esterno è quello che noi prestiamo a Dio colle nostre azioni.

  A068000070 

 P. Sebbene Iddio sia padrone di tutte le cose, per se stesso infinitamente beato e di nulla bisognevole, che gli possa dare l'uomo, tuttavia per la necessaria relazione che passa tra la causa e l'effetto, ossia tra Dio creatore e l'uomo creatura, egli non può non sommamente gradire di essere da lui onorato e servito.

  A068000072 

 E in prima: essendo Dio creatore ed assoluto padrone del corpo e dell'anima, deve perciò essere onorato dall'uno e dall'altra.

  A068000072 

 P. Gli uomini devono a Dio anche un culto esterno per più ragioni.

  A068000074 

 Da quanto sopra si è discorso voi comprenderete agevolmente come sia grande l'errore di coloro che pretendono rendere a Dio solamente un culto interno e non esterno.

  A068000074 

 Dio stesso comanda di adorarlo col cuore, colla volontà, colle opere nostre e colle {32 [32]} nostre sostanze.

  A068000074 

 Noi dobbiamo ripetere che anima e corpo sono creati da Dio, e perciò devono ambidue riconoscere, adorare il loro Creatore.

  A068000075 

 E qui mi cade in taglio di ricordarvi un fatto, il quale dimostra quanto piaccia a Dio il culto esterno.

  A068000075 

 Levate quindi le mani al cielo, disse: - Mio Dio, voi che vi siete degnato gradire questa casa a voi consacrata, fate, che tutti quelli i quali, oppressi dalle angustie o costretti da qualche necessità, ricorreranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano esauditi.

  A068000075 

 Nella maestosa dedicazione del tempio di Salomone, noi, amati figli, abbiamo un atto di culto interno ed esterno, pubblico e privato, cose tutte che tornarono a Dio gradite senza fine.

  A068000076 

 E siffatta infinita varietà di culto potrà essere a Dio di gradimento?.

  A068000076 

 Se ciascun uomo in particolare è tenuto di onorare Dio, temo molto che siano per riuscire tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia quanti i capricci degli uomini.

  A068000077 

 Egli è pertanto di tutta necessità conoscere il vero e solo culto che possa piacere a Dio.

  A068000077 

 P. Voi volete dire che Dio non può compiacersi di tutti i vari culti, anzi neppur di un culto comechè sia, e in ciò dite bene.

  A068000077 

 Tale conoscenza noi possiamo acquistare per mezzo della Rivelazione, che Dio stesso ha fatto agli uomini.

  A068000078 

 F. Giacchè voi parlate di Rivelazione, ci tornerebbe assai caro se ci diceste in qual modo Dio abbia rivelato un culto, e che cosa intendasi per Rivelazione.

  A068000079 

 Ciò premesso, vi sarà facile intendere che la Rivelazione è una manifestazione fatta da Dio di alcune verità necessarie all'uomo, le quali noi dobbiamo credere fermamente perchè rivelate da Dio stesso.

  A068000079 

 La prima è che Dio per somma sua liberalità destinò l'uomo ad un fine ultimo soprannaturale, per raggiungere il quale l'uomo stesso ha bisogno di professare parecchie verità superiori al naturale suo intendimento.

  A068000081 

 Laonde i disonesti si inchinavano a Giove ed a Venere, gli ubbriaconi pregavano il dio Bacco, i ladri Mercurio, i vendicativi Marte e vattene là.

  A068000081 

 P. Lo si prova facilmente in osservando come i popoli guidati dalla sola ragione naturale caddero tutti in turpissimi errori, fino a quello di divinizzare i vizi, e adorare qual Dio animali sozzi ed immondi.

  A068000084 

 F. Se Dio ha fatto questa Rivelazione certamente l'avrà fatta per tal modo da non poterne punto dubitare.

  A068000085 

 P. I segni, ovvero i caratteri essenziali di questa Rivelazione sono: 1° La certezza che venga da Dio, o direttamente o per mezzo de'suoi inviati, quali sono gli Angeli ed i Profeti; 2° questa sua manifestazione agli uomini sia in maniera chiara e distinta da non lasciare alcun pretesto ragionevole di pensare o di operare altrimenti da quello che essa ci insegna.

  A068000088 

 F. Ma dove noi possiamo con sicurezza trovare questa Rivelazione, ossia le cose da Dio rivelate?.

  A068000089 

 La maggior parte poi delle cose da Dio rivelate contengonsi registrate nella Sacra Bibbia, che è, come suona il vocabolo, il libro per eccellenza.

  A068000092 

 F. Possiamo noi starcene sicuri che questi libri contengono con certezza le verità da Dio rivelate?.

  A068000093 

 Intanto siamo grati a Dio del grande benefìzio della creazione e della conservazione; siamogli di molto tenuti per le verità ch'Egli si degnò rivelarci; ma la nostra riconoscenza consista nel credere e nel praticare tali verità, senza cui non ci è possibile conseguire la nostra eterna salvezza.

  A068000093 

 P. Che questi libri siano veraci, vale a dire contengano la volontà di Dio manifestata agli uomini, è quello appunto che io imprendo ora a dimostrarvi.

  A068000100 

 Questo avrebbero fatto soprattutto {41 [41]} gli Ebrei, contro dei quali in detti libri si registrano cose, che dovevano riuscire loro disgustosissime, come quando si narrano le loro ostinazioni, le ribellioni a Dio e le iniquità più nefande.

  A068000108 

 P. La mano di Dio si rende manifesta nei S. libri.

  A068000110 

 In fatto i loro autori furono da Dio inspirati e mossi a consegnare alle carte i proprii pensieri; e sotto questa inspirazione hanno cominciata, continuata e compiuta l'opera loro.

  A068000111 

 F. Come si prova che i sacri libri contengono cose, le quali non possono avvenire senza il concorso dell'Onnipotenza divina; e che gli autori sacri sono stati da Dio assistiti? {43 [43]}.

  A068000113 

 Provarono invincibilmente che essi parlavano a nome di Dio, e scrivevano dietro l'impulso di Lui.

  A068000113 

 Si deve dunque ricevere come parola di Dio tutto quanto si contiene in questi libri.

  A068000114 

 Dio soltanto sa le cose future, e Dio solo può rivelarle agli uomini prima che siano accadute.

  A068000115 

 3° Dalla sublimità e santità della Sacra Bibbia, la quale è sì perfetta e pura che Dio solo può esserne l'autore.

  A068000116 

 4° In fine dall'ammirabile efficacia che ha sul cuore di chi la legge, conciossiachè gli stessi malvagi, leggendo la Sacra Bibbia senza prevenzione, non possono non sentirsene compresi e confessare esser quella Opera di Dio.

  A068000118 

 P. Il miracolo è un'azione la quale supera tutte le forze degli uomini; e perciò se questi operano dei veri miracoli, il fanno in nome di Dio.

  A068000122 

 Di che siamo riconoscenti a Dio, che ebbe la degnazione di ammaestrarci Egli stesso per mezzo dei santi libri, che noi leggeremo {45 [45]} con rispetto, e colla ferma persuasione di riscontrare in essi la sua parola, la celeste ed infallibile sua dottrina.

  A068000123 

 F. Noi siamo persuasi della divinità dei sacri libri e della rivelazione da Dio fatta agli uomini intorno alle cose necessarie alla eterna nostra salvezza, e ne siamo assai contenti.

  A068000124 

 Ora la Religione, la Rivelazione e le profezie essendo tutte rivolte al Messia da Dio promesso per salvare il genere umano, noi in quella che esporremo brevemente la storia della nostra santa Religione, faremo rilevare le profezie che al Messia riguardano.

  A068000124 

 P. Volentieri e per procedere con ordine ad istruirvi di queste importantissime verità uopo è che in prima riteniate Religione e Rivelazione essere una medesima cosa; giacchè la Religione non fa altro che regolare le cose da Dio rivelate in modo adattato alla natura dell'uomo.

  A068000126 

 P. La più antica delle profezie in riguardo al Messia è quella fatta da Dio ad Adamo primo uomo del mondo.

  A068000128 

 In punizione di tale disubbidienza Dio li scacciò da quel luogo di delizie; ma promise che a suo tempo avrebbe mandato un Salvatore, dicendo al demonio, che li aveva ingannati; - Saranno inimicizie tra te e la Donna; ed Essa per mezzo di Uno che nascerà da Lei ti schiaccierà il capo.

  A068000129 

 F. Pare certo che le profezie abbiano incominciato da Adamo, che fu il primo uomo del mondo; ma dopo di Adamo non si parlò altre volte del Salvatore e del culto dovuto a Dio? {47 [47]}.

  A068000130 

 Leggiamo che Caino ed Abele figli di Adamo già offerivano a Dio sacrifizi; che Enos onorava il Signore con pubbliche e solenni cerimonie; e Noè colla sua famiglia praticava la vera Religione.

  A068000134 

 Viveva egli in Ur città della Caldea, paese {48 [48]} contaminato dall'idolatria, quando Iddio gli comandò di abbandonare la patria, i parenti e di recarsi nella terra di Canaan, detta di poi terra promessa dalle molte promesse da Dio ivi a lui fatte.

  A068000139 

 3° Che tutte le nazioni per mezzo di Uno che nascerebbe da Lui sarebbero state benedette, ossia richiamate al conoscimento del vero Dio.

  A068000142 

 La promessa del Salvatore fatta da Dio ad Adamo poteva diventare oscura col moltiplicarsi del genere umano.

  A068000144 

 P. Ecco in qual maniera Dio fece conoscere questo suo volere.

  A068000150 

 Mosè per ordine di Dio scrisse più cose attinenti alla Religione e ci lasciò una luminosa profezia riguardante il Messia.

  A068000151 

 Così ebbero compimento le due promesse rinnovate più volte da Dio, che Abramo sarebbe divenuto padre di numerosissimo popolo, cui avrebbe dato, la terra di Canaan in possesso.

  A068000153 

 Il regno di costui dispiacque a Dio, il quale in luogo dell'infedele monarca elesse Davidde figlio di Iesse della tribù di Giuda.

  A068000153 

 Morto Giosuè, continuò la successione del sacerdozio nella famiglia di Aronne, e il popolo fu governato da' Giudici, che Dio suscitava l'un dopo l'altro secondo il bisogno.

  A068000154 

 Iddio rivelò a Davidde più cose riguardanti al Messia; e fra le altre, che Egli sarebbe nato dalla sua stirpe e in molte maniere perseguitato; che tutti i re della terra lo avrebbero adorato, e che per lui la maestà del Dio d'Israele avrebbe {53 [53]} riempiuta tutta la terra.

  A068000154 

 In questa separazione successe anche la divisione del culto; onde quelli del regno d'Israele, che adoravano per lo più le false divinità, costituirono lo scisma Samaritano; vale a dire si divisero da Gerusalemme, che continuò ad essere unica sede del culto del vero Dio.

  A068000162 

 P. I Profeti, parlando a nome di Dio, non falliscono mai, miei cari figliuoli.

  A068000163 

 Ma Dio li consolò inviando loro il profeta Aggeo, il quale feceli certi che la gloria del secondo tempio avrebbe superata quella del primo, perchè nel tempio nuovo sarebbe venuto il Desiderato delle genti, l'aspettato Messia.

  A068000173 

 A quest'ora voi comprenderete, Che il Messia è quegli, che noi chiamiamo (si pronunzi sempre questo nome colla massima venerazione) Gesù' CRISTO; il quale noi adoriamo, e riconosciamo per nostro Salvatore, vero Dio e vero Uomo.

  A068000179 

 2° Che sarebbe detto l'Emmanuele, cioè Dio con noi, e tale è detto nel Vangelo scritto da san Matteo e in quello di san Giovanni Apostolo.

  A068000179 

 5° Che sarebbe Figliuolo di Dio, e Figliuolo di Dio è proclamato in s. Matteo più di dieci volte.

  A068000182 

 4° Che i Giudei in pena del loro misfatto si vedrebbero da Dio riprovati; distrutta la loro città, arso il tempio, eglino stessi dispersi per tutto il mondo, ed in loro vece gli idolatri e gli infedeli sarebbero chiamati alla conoscenza del vero Dio

  A068000184 

 Tal libro si ebbe in tanto credito presso tutta l'antichità, che gli stessi increduli confessarono essere opera di Dio.

  A068000186 

 Appoggiandosi la Chiesa Cattolica sopra questi e molti altri argomenti, dichiarò nel Concilio Tridentino la Sacra Bibbia opera di Dio, perchè tanto il vecchio quanto il nuovo Testamento hanno Dio per autore.

  A068000186 

 E la più valida è questa che Dio istesso ne è l'autore, avendo inspirato coloro che si accinsero a scriverlo.

  A068000186 

 Sacri Libri, Libri santi, Sacra Scrittura, Parola di Dio furono sempre le denominazioni date al Vangelo ed agli altri libri, che compongono la nostra Bibbia.

  A068000193 

 Ora brameremmo conoscere come nel Vangelo si dica Gesù Cristo essere Uomo e Dio.

  A068000194 

 Operò poi delle maraviglie, che lo palesano veramente Dio.

  A068000201 

 F. Voi dite che i miracoli di Gesù Cristo lo dimostrano Dio; ma anche gli uomini fanno miracoli.

  A068000202 

 Ma Gesù Cristo operolli mai sempre in virtù propria, dimostrando così la sua potenza infinita siccome Dio, dalle cui mani dipende la vita e la morte.

  A068000202 

 Perciò i miracoli dagli uomini operati furono effetto di virtù divina; cioè gli uomini operarono ed operano eziandio oggidì dei miracoli, invocando il nome di Dio e di Gesù Cristo.

  A068000205 

 F. Questi e moltissimi altri fatti dimostrano all'evidenza che egli operava miracoli non per virtù {68 [68]} altrui, ma per se stesso, quindi si manifestava vero Dio.

  A068000206 

 Gli stessi Scribi e Farisei accusavanlo di bestemmiatore e sdegnati gli dicevano: Perchè, essendo solamente uomo, ti dai per Iddio, e figlio di Dio? - Chiunque apra il Vangelo, che noi abbiamo veduto contenere la pura verità, quasi ad ogni pagina incontra detti o fatti, che fanno conoscere Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A068000206 

 Mentre moltiplicava i suoi miracoli, o porgeva precetti agli uomini, se stesso chiamava l'unico figlio di Dio, osservando che Egli ed il suo Eterno Padre erano una sola cosa.

  A068000206 

 P. Sì, Gesù Cristo disse e fece più cose per dare a conoscere che era Dio.

  A068000206 

 » Questa verità era tanto diffusa e conosciuta, che i Giudei minacciavano di lapidarlo, perchè si proclamava costantemente per vero Dio.

  A068000209 

 Ora il risuscitare da morte per virtù propria è operazione assolutamente divina: dunque G. C. risuscitando per virtù propria mostrò essere veramente Dio.

  A068000221 

 3° Che questo Redentore è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.

  A068000221 

 P. Da quanto venimmo finora considerando, o cari figli, noi dobbiamo essere fermamente certi: 1° Che v'ha un Dio solo, Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose che nel cielo e nella terra esistono.

  A068000224 

 F. Se la cosa è così, come esser deve certamente, pare debba conseguirne che la Religione cristiana, contenuta nei libri del Vangelo sia quella stessa, che Dio ha rivelato ai Patriarchi ed ai Profeti, quella stessa che predicò Gesù Cristo e predicarono gli Apostoli.

  A068000225 

 Imperciocchè Gesù Cristo, Figlio di Dio, Dio eterno egli stesso, predicò una Religione, la quale porta con sè tutti i caratteri della divinità.

  A068000225 

 In simile guisa mentre Gesù Cristo consumava il mistero della redenzione del {74 [74]} genere umano, fondava nel tempo stesso una Religione che dal suo nome adorabile fu detta Cristiana, e così chiamava tutte le nazioni alla conoscenza del vero Dio, secondo la promessa fatta al Patriarca Abramo ed ai Profeti.

  A068000225 

 Ma giunto il tempo stabilito da Dio per compiere il gran fatto della redenzione degli uomini, Gesù, Figlio di Dio, Dio egli stesso, derogò, ossia tolse o modificò parecchi precetti, molte usanze e cerimonie della Legge antica.

  A068000227 

 P. Già in più luoghi ho spiegato come la Religione giudaica, data da Dio a Mosè, non era che una preparazione alla Religione cristiana.

  A068000250 

 Le quali profezie annunziano chiaramente che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie, in sembianza di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, il quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno.

  A068000260 

 Dopo la predicazione del Vangelo, vale a dire, dopo la venuta di Gesù Cristo, gli Ebrei non possono più vantare un profeta, nè indicarci uno di loro nazione, il quale abbia operato un miracolo solo; anzi quelli, che fecero profondo studio sulla Religione attualmente professata dagli Ebrei, dicono che questa si riduce ad un vero ateismo ossia a negare pur anco la esistenza di Dio.

  A068000261 

 F. Possibile che gli Ebrei siano giunti a tale empietà da negare l'esistenza di Dio?.

  A068000262 

 P. Quantunque gli Ebrei non neghino apertamente l'esistenza di Dio, tuttavia ammettono certi principii, i quali conducono a negarlo.

  A068000265 

 Le sue questioni vengono decise da un Rabbino, cui i Beati in cielo non credono punto e, in fine, bestemmiando asseriscono che Dio commette peccato, ed è obbligato a farne la confessione.

  A068000266 

 Cosiffatte ed altre azioni gli Ebrei attribuiscono a Dio, mentre un Cristiano di sette anni conosce di tratto non solo disdirsi ad un Dio onnipotente, Creatore, e supremo Padrone del cielo e della terra; ma essere anche assurde ed empie tanto, da non si potere neppure pensare da qualsiasi uomo, che abbia l'uso della ragione.

  A068000268 

 Aggiungono pure che gli Ebrei hanno nel sabato un'anima di più; e che passato tal giorno Dio loro la toglie, e ciascun Ebreo si rimane con un'anima sola.

  A068000282 

 Anzi preghiamo Iddio che nella sua infinita bontà si degni di sospendere i castighi che pesano sul loro capo; e siccome per tanti secoli questo fu il popolo eletto, il popolo di Dio, così supplichiamo ritorni per lui il tempo della misericordia; di modo che illuminato dalla celeste grazia, vegga il fantasma, le assurdità della religione che presentemente professa, apra gli occhi alla luce del Vangelo, riconosca in Gesù Cristo il suo Salvatore, e mercè la rigenerazione delle acque {90 [90]} battesimali entri in grembo della Chiesa Cattolica, unica vera, unica santa, unica depositaria della verità, fuori di cui niuno può salvarsi.

  A068000289 

 Dio però è misericordioso; e quando trova cuori ben disposti a ricevere i tesori delle sue grazie, sa trarli da ogni impaccio e, se occorre, manda un angelo dal cielo, opera dei miracoli per mettere nella via di salvamento coloro, che ripongono in Lui le loro speranze.

  A068000290 

 P. Abbiamo grandi motivi, miei amati figliuoli, di ringraziare la Provvidenza di Dio che ci ha fatto nascere in una religione, la quale sotto ogni risguardo presenta chiari caratteri di un'opera divina.

  A068000295 

 Che se quest'altra religione, che si cercasse di introdurre, oltre la novità fosse così fatta da obbligare gli uomini a {95 [95]} credere misteri incomprensibili all'umana ragione, da adorare qual Dio un uomo gridato ribaldo e come tale crocifisso dalla sua stessa nazione; se cotale religione avesse ingiunto agli uomini di rinunciare ai piaceri della vita, di condannarsi a molte privazioni, anzi di tenersi mai sempre pronti a morire per lei, chi avrebbe osato sperare che i popoli fossero per farle buon viso ad abbracciarla lietamente? Non l'avrebbero anzi rigettata con isdegno ed orrore?.

  A068000296 

 Ditemi adunque se, senza un miracolo, senza il dito di Dio, il quale come Creatore del cuore umano può cangiarlo e rendergli facile il difficile, dite voi se una così fatta religione poteva essere accettata da uomini così mal disposti per essa.

  A068000304 

 In fatto Dio solo poteva infondere tanta forza e tanto coraggio nel cuor dei martiri.

  A068000315 

 Ora i miracoli {100 [100]} non potendosi operare che da Dio solo, ne discende per legittima conseguenza che divina doveva essere quella Religione, a cui Dio stesso rendeva splendida testimonianza con opere soprannaturali.

  A068000316 

 F. Lodato Dio; e grazie a voi, o caro padre.

  A068000316 

 Noi per l'avvenire saremo sempre più a Dio riconoscenti, perchè ci fece nascere in una religione che porta con sè tanti chiari segni della divinità.

  A068000318 

 P. Il prodigioso propagarsi del Vangelo e la compiuta vittoria che riportò sopra l'Idolatria, vincendo in ogni maniera le difficoltà, dimostrano fino all'evidenza che intervenne la mano di Dio in favore della Religione Cristiana.

  A068000319 

 F. Questo appunto desideriamo di conoscere, o padre; vogliateci pertanto mostrare quale sia questa società e questo Capo che a nome di Dio la governa?.

  A068000320 

 P. Questa società è la Chiesa Cattolica, l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo; ed il suo Capo è il Sommo Pontefice da Dio stabilito per governarla.

  A068000323 

 Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? - Pietro allora si avanzò e a nome degli altri Apostoli disse: - Tu sei il Cristo figliuolo di Dio vivo: - E Gesù a lui: Te beato, o Simone (che così dimandavasi Pietro prima che fosse chiamato alla sequela del Salvatore ) Figlio di Giovanni, cui non gli uomini rivelarono tali cose, ma il mio Padre celeste.

  A068000325 

 Ma poichè volle intendere che cosa pensassero di lui gli Apostoli stessi, tosto Pietro rispose a nome di tutti gli altri compagni, sopra cui godeva già di una certa superiorità, e disse: Tu sei il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A068000326 

 F. Ma come mai s. Pietro uscì a dire che Gesù era il figlio di Dio vivo? V'ha qualche dubbio che Dio sia morto?.

  A068000327 

 Aggiunse poi le altre parole: Figliuolo di Dio vivo, a significare che Gesù non era figliuolo di Dio a somiglianza degli idoli gentili, fatti di ferro, di legno o di pietra, inventati dal capriccio e lavorati dalla mano dell'uomo.

  A068000327 

 Pietro divinamente inspirato disse: Tu sei il Cristo,e fu come dicesse: Tu sei il Messia da Dio promesso e venuto a salvare il mondo.

  A068000327 

 Queste sono opere morte, ossia senza vita; laddove Gesù è figlio di Dio vivo, autore della vita; vivo perchè dà la vita, figlio del Padre eterno, Creatore e supremo padrone di tutte le cose, seconda persona della Santissima Trinità.

  A068000334 

 La voce Porta significa potenza; onde le parole di Gesù Cristo vengono a dire: Se il demonio aprisse l'inferno e mettesse fuori tutti i suoi satelliti a fine di combattere la Chiesa di Dio, non riporterebbe vittoria.

  A068000338 

 Di fatto gli altri Apostoli hanno ancora ricevuto da Dio la facoltà di sciogliere e di legare; ma ciò avvenne dopo che già erano state rivolte a Pietro le parole sopra narrate, affinchè capissero che la loro autorità doveva essere sottordinata a quella di s. Pietro divenuto loro capo e principe, incaricato di conservare l'unità della fede e della morale.

  A068000347 

 E primamente per governare la Chiesa non potrebbe bastare l'assistenza che Dio Le porge dal Cielo?.

  A068000370 

 E s. Cipriano nel terzo secolo: Chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesù Cristo, e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (lib.

  A068000371 

 S. Agostino, fiorito al finire del quarto secolo, scrive che fra le cose le quali gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo eravi la serie dei Papi non mai interrotta da s. Pietro sino a' suoi tempi; e segue a questo modo: Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di G. C..

  A068000390 

 Ma notate che questa suprema autorità d'insegnamento, cui Dio diede alla sua Chiesa, è collegata con {124 [124]} un'altra autorità, che si appella autorità di governo.

  A068000434 

 Gesù Cristo disse a s. Pietro: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non prevaleranno contro di Lei; e le parole del Figliuolo di Dio non cadranno.

  A068000439 

 La considerazione di un Capo visibile, che a nome di Gesù Cristo governi la Chiesa con assoluta autorità, in ogni tempo esercitata sopra tutti i fedeli, ci fa esclamare che Dio ha fatto tutto bene.

  A068000444 

 « Un solo Dio, scrive s. Paolo, una sola fede, un solo Battesimo; » dunque non può avervi che una sola vera Chiesa, che è la colonna ed il fondamento di ogni verità.

  A068000445 

 1° UNA, perchè una è la fede di Gesù Cristo; un solo è il Capo stabilito da Dio per governarla; una ed immutabile la forma di governo che il Salvatore diede alla sua Chiesa.

  A068000453 

 Imperciocchè tutti i veri cattolici sparsi nelle varie parti dei {139 [139]} mondo professano, come insegna s. Paolo, la medesima fede, riconoscono un solo Battesimo, un solo Dio, un solo Redentore che è Gesù Cristo.

  A068000455 

 I cattolici romani rigettarono mai sempre e rigettano tuttavia con orrore tutto che contraddica alla loro fede, essendo certissimi che i Pastori destinati da Dio a conservare il deposito delle verità rivelate si succedettero l'un l'altro e ce le trasmisero da Gesù Cristo e dagli Apostoli, come dalle mani di uno in quelle di un altro, fino ai nostri giorni.

  A068000457 

 Egli è questo un padre che, ricevendo gli ordini da Dio, li comunica ai Vescovi; e i Vescovi a noi con una armonia affatto maravigliosa, per cui un uomo, poniamo della più bassa condizione, può in certa maniera quando che sia abboccarsi con Dio stesso, ed avere da Lui precetti e consigli.

  A068000467 

 Ma la verità rivelata da Dio fu sempre la medesima; e nessuna variazione avvenne nell'unità della fede.

  A068000470 

 Questo deriva dal non voler essi riconoscere l'autorità religiosa del Capo visibile della Chiesa, stabilita da Dio per determinare e distinguere quel che è vero da quel che è falso, ciò che è bene da ciò che è male.

  A068000475 

 Lo stesso Baldeo, caldo seguace di Calvino, pieno di ammirazione alla santità di s. Francesco Saverio esclamava: Dio volesse che tu, o Saverio, estendo tale, fossi dei nostri.

  A068000489 

 La fede Cattolica è predicata non solamente in quei regni, che meritamente si gloriano di professarla ed onorarla pubblicamente, ma esiste altresì ne' paesi degli infedeli; ed ogni dì vi si dilata e genera figliuoli a Dio.

  A068000494 

 Ad essi se ne aggiunsero altri e poi altri, benedetti ed inviati dal regnante Leone XIII. Dio prosperò i loro sforzi, ed oggi hanno già accresciuto di più migliaia di novelli Cristiani il gregge di Cristo, colla speranza di frutti ognora più copiosi e consolanti.

  A068000523 

 Siccome nei regni della terra vi ha un ordine, per cui si parte dal Sovrano e si discende a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Cattolica esiste un ordine, detto gerarchia ecclesiastica, per cui secondo questa gerarchia noi {163 [163]} partiamo da Dio, che della Chiesa è Capo invisibile, veniamo al Romano Pontefice, di Lui Vicario e Capo visibile in terra, indi passiamo ai Vescovi ed agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti i rimanenti fedeli sparsi nelle varie parti del mondo.

  A068000533 

 P. I sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada della eterna salute.

  A068000533 

 » Questi ministri da Dio in maniera particolare assistiti, quando trattano questioni di molta importanza e difficili, sogliono radunarsi per conferire insieme e conoscere meglio la volontà divina.

  A068000553 

 Se costoro credono al Papa, il quale è infallibile (se pure è vero che lo credano) allora quando in nome di Dio parla ai Cristiani, dovrebbero vie più credere e stare alle decisioni dei Concilii ecumenici, ne' quali le cose sono discusse e definite dal Papa e da tutti i Vescovi radunati.

  A068000563 

 Questa sua fermezza ed invariabilità mantenuta dai tempi di Gesù Cristo infino a noi, non può ad altro attribuirsi che all'Onnipotenza di Dio.

  A068000578 

 P. Maometto non poteva fare alcun miracolo in confermazione della sua religione, perchè non era mandato da Dio, solo autore dei veri miracoli; siccome però vantavasi superiore a Gesù Cristo, ben tosto fu richiesto che al pari di lui operasse miracoli.

  A068000591 

 P. L'Alcorano si può dire un tessuto di errori sformati contro la morale e contro il culto del vero Dio.

  A068000591 

 Per esempio, scusa dal peccato chi nega Dio per timore della morte; permette la vendetta ed assicura a' suoi seguaci un Paradiso, ove non v'ha che soli piaceri terreni.

  A068000606 

 Deposto, perseguitato, {188 [188]} espulso in esilio, quell'uomo di Dio, di nulla si sgomentò e continuò a combattere intrepidamente gli errori di Fozio.

  A068000613 

 P. Sul principio dello Scisma l'errore principale dei Greci consisteva nel non riconoscere la Suprema Autorità stabilita da Dio nel Romano Pontefice.

  A068000645 

 Ma essi ricorrendo alla risposta degli Apostoli, quasi che Valdo fosse divenuto un altro s. Pietro, arrogantemente rispondevano: Conviene ubbidire più a Dio, che agli uomini, acciocchè si adempia il precetto fatto agli Apostoli: Predicate il Vangelo ad ogni creatura.

  A068000654 

 Il che viene a significare: Se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate Chiesa, certamente {205 [205]} la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare; è di un disertore della Chiesa Cattolica; e perciò la vostra credenza non è quella di Gesù Cristo, la quale deve essere universale e visibile in tutti i tempi, e in tutti i tempi professare la dottrina del Vangelo, ricevere gli uomini di tutti i tempi, e in tutti i tempi praticare i sacramenti istituiti da Gesù Cristo.

  A068000734 

 P. I Valdesi dopo la loro separazione non ebbero più alcun Vescovo, e furono governati dai loro Barbi, ovvero ministri, i quali non hanno mai potuto dare il minimo segno di esser mandati da Dio.

  A068000755 

 Ma quanto sono terribili i giudizi di Dio, specialmente in risguardo di chi aspetta a convertirsi nel punto della morte! Circondato e guardato continuamente da falsi amici, dovette provare i più acuti rimorsi, senza che fosse permesso al prete di potersigli avvicinare a confortarlo; di modo che l'infelice si morì alla Volteriana, desiderando cioè e dimandando invano i conforti della Cattolica Religione

  A068000766 

 Voi lo vedete: è sempre la storia di Lucifero che si solleva e a Dio medesimo si ribella.

  A068000776 

 Un uomo tanto scostumato, quale era Lutero, un uomo che non erasi mai posto alla pratica della virtù, nè tampoco a istruirsi delle cose di Chiesa, pareva non dovesse punto essere chiamato da Dio allo stato ecclesiastico.

  A068000786 

 Scrisse a lui e ad altri diverse lettere piene di carità e di benevolenza; da Roma inviò legati in Germania, affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella Religione, in cui era stato da Dio creato, istruito, e che egli aveva insegnato essere la sola vera, l'unica che presenti i caratteri della divinità.

  A068000790 

 Egli per esempio asseriva che il voto era una promessa fatta a Dio, da doversi mantenere inviolabile; e con una tale persuasione aveva fatto i voti di povertà, castità ed obbedienza.

  A068000790 

 Questo sangue, scriveva il brutale Lutero dopo un grande eccidio, sono io che l'ho versato per ordine di Dio.

  A068000805 

 Altra volta interrogato se egli credesse divina la sua dottrina, dopo molta riflessione rispondeva: « Io non sono abbastanza ardito da assicurare di aver dato principio a questa nel nome di Dio, nè vorrei su di ciò sostenere il giudizio di Gesù Cristo.

  A068000806 

 F. Povero Lutero! Se egli, fondatore e predicatore della riforma, non poteva persuadersi che la Chiesa Cattolica non fosse la vera Chiesa; se egli stesso non sentivasi abbastanza ardito di sostenere di aver dato principio alla Riforma a nome di Dio, che cosa mai avrebbero potuto asserire i suoi seguaci? {244 [244]}.

  A068000807 

 Gli autori di sua vita narrano come stando egli presso a morire, la madre gli volgesse queste parole: Figlio, io era Cattolica, e tu mi hai fatto mutar di religione; ora che stai per comparire al cospetto di Dio a rendergli conto della tua vita, dimmi, quale religione tu pensi migliore per salvarsi; forse la Cattolica ovvero la Luterana? E Filippo a lei ansiosa rispondesse: Mater, haec plausibilior; illa securior; Madre, la Luterana è più piacevole e soddisfa i sensi, ma la Cattolica è più sicura per conseguire la salute eterna.

  A068000815 

 Da ultimo appellò Sacerdoti tutti i Cristiani, per questo che tutti sono chiamati, ed anzi obbligati ad offerire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso s. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno ed il cuor contrito ed umiliato, che dal Profeta David in senso largo è detto sacrifizio a Dio gradito (Ps.

  A068000820 

 Dalle quali parole scorgesi ad evidenza avere s. Paolo in nome di Dio dato a Tito la facoltà di ordinare preti, additandogli parimenti le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione, la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A068000843 

 Uno sosteneva di essere da Dio inspirato ad insegnare {258 [258]} nell'Eucarestia non esservi il corpo di Gesù Cristo: l'altro protestava essere del pari inspirato dallo Spirito Santo a credere ed insegnare che nell'Eucarestia trovasi realmente il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Salvatore.

  A068000844 

 Intanto le iniquità di Calvino avevano raggiunto il colmo; ed egli doveva presentarsi al tribunale di Dio.

  A068000844 

 Ora ricorreva a Dio, ed ora lo assaliva con orribili bestemmie.

  A068000868 

 F. Il Papa non avrebbe potuto sciogliere quel matrimonio, avendo, come si dice, ogni potere presso Dio?.

  A068000869 

 P. Il Papa non può altrimenti dispensare in quelle cose che sono da Dio proibite; e tra queste avvi lo scioglimento di un matrimonio valido e già consumato.

  A068000871 

 Il misero Enrico non sentì più nè la voce di Dio, nè quella degli uomini.

  A068000881 

 F. O poveri Inglesi! non era meglio ubbidire al Romano Pontefice, che li governava come padre {270 [270]} e li istruiva a nome di Dio, che sottomettersi all'ubbidienza di un uomo laico, non mandato da Dio e dato a tutti i vizi? Altro non sappiamo dire che: poveri Inglesi! Ma come finì poi quell'Enrico?.

  A068000901 

 Costoro accolsero con gioia i missionarii che in nome di Dio loro predicarono la parola di vita eterna, ed abbracciarono il Vangelo.

  A068000903 

 Ora vedendo noi Lutero e Calvino predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica da mille cinquecento anni propone ai cristiani, dobbiamo tosto esaminare se questi nuovi predicatori abbiano presentati i tre argomenti sopra narrati per dimostrare che erano inviati da Dio.

  A068000903 

 P. In ogni tempo, amati figli, quando i banditori della parola divina parlarono ai popoli a nome di Dio, fecero conoscere con argomenti certi la loro divina missione, confermandola con miracoli, colla santità della vita e colla purità della dottrina.

  A068000905 

 P. Avrebbero dovuto operarne; ma siccome il miracolo può solamente compiersi da Dio in conferma {279 [279]} della verità, non era possibile di certo che fosse operato dai predicatori protestanti in conferma dei loro errori.

  A068000911 

 L'impostore dimanda: Che cosa c'è? e intanto entra in casa, cade ginocchioni con tutto il seguito, e prega Dio ad alta voce di mostrare la sua potenza col render la vita a quell'uomo e di far così risplendere la sua gloria agli occhi di tutto il popolo, comprovando che esso (Calvino) realmente è da Dio inviato per riformare la Chiesa.

  A068000915 

 Ora tali maestri, tali discepoli si potranno credere mossi da Dio a riformare la dottrina purissima e santissima della Chiesa di Gesù Cristo?.

  A068000925 

 P. Pietro I soprannominato il Grande pel suo ingegno e valore militare conobbe che i popoli senza capo, che a nome di Dio spieghi la religione, cadono in madornali errori; e perciò volle adoperarsi a fine di condurre nuovamente i suoi sudditi all'ubbidienza del Papa.

  A068000940 

 Oltre a ciò la condotta dei fondatori della Riforma dimostra chiaramente che essi non erano punto da Dio mandati, poichè la storia, che di loro ci avete abbozzato, è ripiena dei più abbominevoli misfatti.

  A068000945 

 Per la qual cosa voi, Protestanti, dovete scegliere una delle due: o asserire che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire con noi che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di essere tale, che tale è ancora adesso e tale sarà per tutti i secoli a venire.

  A068000959 

 Laonde è egli mai possibile che tanti grandi uomini, per tanti secoli non si siano accorti punto di alcuna alterazione nell'antica fede, quando alterazione di sorta fosse realmente avvenuta? Possibile che Dio, a ricondurre la fede alla sua primitiva purezza abbia tardato mille e più anni; e che a tale scopo abbia scelto uomini brutti di ogni sorta di vizi, quali erano Lutero, Calvino e i loro compagni?.

  A068000987 

 Costui nel suo libro secondo delle Istituzioni confessa che tutti i dottori dei primi secoli hanno riconosciuto, siccome riconosce ora la Chiesa, esservi nell'uomo la libertà, ossia la potestà dataci da Dio di operare, o non operare, o di operare {310 [310]} diversamente da quello che si fa.

  A068001021 

 P. Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone e comanda ai fedeli di credere una proposizione od un punto di dottrina come verità rivelata da Dio, e quindi di fede: od all'opposto propone e comanda di rigettare una data proposizione come contraria alla fede divina, e per ciò stesso ereticale.

  A068001021 

 Per cagione di esempio quando Ario negò la divinità di Gesù Cristo, la Chiesa nel 1° Concilio Niceno dichiarò che Gesù Cristo è vero Dio, consustanziale al Padre eterno, e condannò come blasfema la dottrina di quell'eresiarca.

  A068001025 

 Alle quali verità chi non prestasse credenza piena e sincera non potrebbe piacere a Dio, come afferma san Paolo, e andrebbe eternamente dannato, secondo la terribile sentenza del Salvatore: qui non crodiderit, condemnabitur

  A068001025 

 Quindi se, come pur troppo sovente accade, taluno amante di cose nuove sorge a combattere questa o quella verità da Gesù Cristo insegnata, {324 [324]} e spacciare qualche sua capricciosa opinione come verità divina, la Chiesa che fa? Fa sentire la sua voce autorevole contro il novatore e dichiara che la dottrina da esso impugnata è una delle verità rivelate da Dio e che la novella opinione da lui predicata è una menzogna, un errore.

  A068001029 

 P. Risponderemo loro che la Chiesa nel definire tali controversie non propose punto a credere alcuna nuova verità, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma che colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti.

  A068001031 

 P. Ciò essendo, voi leggete nella Storia Ecclesiastica, che si è disputato tra i ss. Padri, se il battesimo dato dagli eretici sia valido o no; se le anime giuste, a cui nulla rimane da espiare, siano appena spirate ammesse alla beata visione di Dio, ovvero debbano aspettare la risurrezione de corpi.

  A068001031 

 Trovate poscia che la Chiesa definì essere valido il battesimo debitamente dato dagli eretici; ed ascendere le anime giuste e monde da ogni colpa subito dopo morte al paradiso, quindi voi tosto intendete che queste due verità erano già nel novero delle verità rivelate da Dio, e che perciò la definizione della Chiesa altro non fece che allontanare l'oscurità, in cui era avvolta la loro rivelazione, e che aveva data occasione all'errore di quelli che prima le contrastavano.

  A068001041 

 Secondariamente rispondiamo ai Protestanti che la Chiesa ha dovuto definire come dommi alcune cose, le quali non si trovano espresse nelle sante Scritture: imperciocchè in queste non si contengono tutte e singole le verità da Dio rivelate; e molte di esse conservansi nella divina tradizione fuori delle Scritture medesime.

  A068001052 

 Esse riguardano soltanto la disciplina ecclesiastica, ossia certe leggi e pratiche istituite dalla Chiesa stessa per l'autorità legislativa ricevuta da Dio, a fine di potere vie meglio giovare i fedeli al conseguimento della eterna salute, che è il fine della società cristiana.

  A068001052 

 Ora ella può modificare e cambiare queste cose concernenti la disciplina secondo che esige il vantaggio delle anime e la maggior gloria di Dio, avuto riguardo alle circostanze dei luoghi dei tempi e delle persone.

  A068001070 

 Il primo in un suo libro intitolato De servo arbitrio, afferma che in Giuda la volontà di tradire Gesù Cristo fu opera di Dio.

  A068001070 

 Il secondo poi nel citato libro delle Istituzioni asserisce che « gli uomini peccano non solo per permissione, ma per volontà di Dio.

  A068001070 

 » Di che il caro discepolo di Lutero, {342 [342]} Melantone, scrisse francamente essere opera di Dio tanto il tradimento di Giuda, quanto la conversione di s. Paolo.

  A068001072 

 Calvino (ah! l'ho da dire o tacere?), Calvino, o miei figli, ardì satanicamente di affermare che Gesù Cristo, l'Agnello immacolato di Dio peccò sulla croce d'impazienza e di disperazione

  A068001072 

 L'empio non contento a questo spinge ancora innanzi le sue bestemmie e asserisce che Dio crea alcuni a bella posta per dannarli.

  A068001084 

 P. Qui poi debbo farvi osservare che Lutero e Calvino spinsero l'empietà più in là de' Manichei; poichè questi ammettevano due principii, ossia due Dei, l'uno buono e l'altro cattivo; ed asserivano l'uomo essere spinto a peccare soltanto dal Dio cattivo, non già dal buono che porta sempre al bene.

  A068001084 

 Per lo contrario Lutero e Calvino, ammettendo un Dio solo, il fecero ad un tempo autore del bene e del male, e così ne costituirono un essere mostruoso senza paragone.

  A068001085 

 F. Dottrina orribile! dottrina d'inferno! Solo Lucifero, il gran nemico di Dio potè suggerire agli eretici somiglievoli insegnamenti.

  A068001085 

 O buon Dio, {347 [347]} illuminate, convertite coloro che, più forsennati che empi, vi bestemmiano per tal modo!.

  A068001089 

 L'eretico Gioviniano insegnò che la grazia di Dio, ricevuta una volta, non si può mai più perdere per quante enormezze uno commetta; che l'astinenza e i digiuni non sono punto meritorî; che il matrimonio è accetto a Dio non meno della verginità, e inoltre che in paradiso tutti i giusti hanno un premio uguale.

  A068001091 

 Che grande cuccagna saria quella dei Protestanti, quando Dio si acconciasse al loro modo di credere.

  A068001091 

 I Protestanti cercano il paese del Bengodi, ed amano la cuccagna! Di digiuni, di castità, di mortificazioni non se ne parli punto: basta loro un granello di fede; e con esso eccoli diventati tanti santi viventi! Fatti così una volta santi, eglino pretendono che niun delitto possa far loro perdere la divina grazia: e dopo aver menata una vita grandemente comoda e gioconda, vogliono per soprappiù aversi in cielo una mercede uguale a quella degli Antoni, degli Ilarioni e degli Arseni, i quali per tanti anni si macerarono le carni nei deserti; anzi un guiderdone uguale a quello dei martiri che tanto patirono per la fede, uguale a quello della istessa gran Madre di Dio; e per poco non aspirano alla immensa gloria di Gesù Cristo.

  A068001092 

 Trovammo che Gesù Cristo digiunò per quaranta giorni continui, e predicò pure agli altri il digiuno; che fu vergine e lodò la verginità siccome special dono di Dio; e disse che in cielo sono molte mansioni, ossia differenti gradi di gloria.

  A068001095 

 Diceva che le orazioni dei santi defunti non sono ascoltate; e comandava il matrimonio alle persone consacrate a Dio.

  A068001096 

 Essi van ridicendo che noi adoriamo le reliquie e immagini sante, come se in queste vi fosse qualche cosa di divino, e che diamo ai Santi il culto dovuto a Dio.

  A068001096 

 Ma sono questi spropositi da cavallo! Noi certo non siamo teologi; ma sappiamo, e voi, padre, ed il nostro parroco ce lo avete sempre insegnato, che a Dio solo è dovuto il culto e l'adorazione suprema; che i Santi debbono solo venerarsi ed invocarsi come gloriosi amici di Dio; e che le reliquie e le immagini dei Santi si onorano non già per se stesse, ma in riguardo alla persona del Santo, cui spettano: a quella guisa che tengonsi {353 [353]} in grande pregio le memorie ed i ritratti degli antenati e degli uomini illustri per quello che ricordano e rappresentano.

  A068001104 

 Parimenti i Protestanti hanno trovato nella Bibbia che Dio è autore del peccato; che egli talvolta mentisce; che per salvarci basta la fede nuda: che le buone opere son quindi inutili, anzi un ingombro e simili altre empie cose.

  A068001105 

 F. Dio immortale! che orrendo abuso della sacra scrittura! Ah! adesso comprendiamo con quanta ragione la Chiesa non permetta senza cautela la lettura delle Bibbia in volgare; nè consenta ad alcuno l'interpretarla diversamente dal senso in cui essa l'intende.

  A068001125 

 Dicono i Protestanti che la Sacra Scrittura è parola di Dio, perciò abbastanza chiara, senza che altri ce la debba spiegare.

  A068001126 

 F. Non pare egli vero che la Sacra Scrittura sia abbastanza chiara da essere intesa da tutti? La Bibbia è parola di Dio: forse che gli uomini ci possono spiegare le cose meglio che non abbia fatto il Signore? {363 [363]}.

  A068001127 

 P. Appunto perchè la Bibbia è parola di Dio contiene molte difficoltà, cui non tutti sono capaci di comprendere.

  A068001130 

 Costui era persona giusta, timorata di Dio, e venuta fino a Gerusalemme a fine di adorare il vero Dio.

  A068001130 

 S. Filippo diacono per ordine di Dio gli si avvicina e gli dice: Pensi tu forse d' intendere quello che leggi? Notate bene che quel ministro doveva essere persona non poco erudita e leggeva la Bibbia appunto ove parla del Messia.

  A068001138 

 P. Dunque voi cominciate primieramente ad aver bisogno che qualcuno vi spieghi la Bibbia, o ve la traduca almeno dall'ebraico o dal greco o dal latino in italiano! Ed io voglio compiacervi in questo voltandovi le sopra esposte parole in semplice italiano: la terra poi era vana e vuota, e lo Spirito di Dio era portato sopra le acque.

  A068001144 

 Se, dicono i Protestanti, se la parola di Dio è lucerna, è luce, dunque è chiara e si comprende da tutti.

  A068001145 

 F. La parola di Dio è lucerna e luce per quelli che hanno fatto molti studi e sono capaci di capirla; ma non è tanto chiara per noi, i quali vi rinveniamo più cose che non comprendiamo.

  A068001146 

 Generalmente la {369 [369]} parola di Dio è detta luce perchè illumina l'uomo e lo dirige nel credere, nell'operare e nell'amare.

  A068001146 

 La prima volta che s. Pietro spiegò la parola di Dio convertì ben tre mila uditori alla fede di Gesù Cristo.

  A068001146 

 È luce, perchè calma le passioni degli uomini, le quali sono le vere tenebre dell'anima, tenebre folte e pericolose tanto da non potere essere diradate se non dalla parola di Dio.

  A068001148 

 Non avvi alcun dubbio che la parola di Dio è luce per {370 [370]} chi ha fatto gli studi necessari a fine di capirla e conoscere il senso con cui viene intesa e spiegata da Santa Chiesa, ed è evidente che non lo è per tutti indistintamente, giacchè più cose da noi medesimi non comprendiamo.

  A068001153 

 Secondariamente poi dobbiamo in particolar maniera avvertire che in quei tempi Dio comunicava il dono e l'intelligenza delle Sacre Scritture ad alcune persone determinate; e quindi s. Paolo suggeriva loro che camminassero colla massima {372 [372]} cautela prima di approvare o disapprovare qualche verità, e voleva che gli interpreti delle Sacre Scritture meditassero eziandio bene le profezie: Non disprezzate le profezie; esaminate tutto, attenetevi al buono.

  A068001156 

 F. Ci pare piuttosto che s. Paolo voglia dire, che per avere una giusta spiegazione della Bibbia non dobbiamo ricorrere ai balordi che vivono come animali, ma andare da uomini savi, religiosi, i quali senza dubbio devono in maniera particolare essere da Dio illuminati.

  A068001157 

 All'opposto l'uomo giusto, l'uomo dato alle cose spirituali è appunto quegli che intende le cose di Dio e giudica secondo lo spirito di Dio.

  A068001160 

 Nè mi ricorda di aver trovato scritto: Leggete la parola di Dio: seguite il vostro parere intorno a quanto leggete nella Bibbia: od altre somiglianti frasi.

  A068001160 

 P. No sicuramente; ed io vi entro mallevadore che non si è mai rinvenuto parola con che Dio comandi ai popoli di leggere la Bibbia.

  A068001161 

 F. Di questi precetti di ascoltare la parola di Dio abbiamo piacere che ci parliate, e noi, come facciamo, vi staremo attenti ad ascoltare.

  A068001163 

 Allora Geremia infiammato di santo zelo si volse a quel falso profeta e dissegli a nome di Dio: Tu che fai confidare questa gente nelle tue menzogne morrai in quest'anno stesso, perchè hai male interpretato le parole del Signore.

  A068001163 

 Mentre un ministro di Dio spiegava la divina parola al popolo avvenne un fatto che io non voglio omettere.

  A068001168 

 Costei tra la densa folla, certamente rapita alla chiarezza e sublimità delle divine parole, alzò la voce gridando: Beata quella madre che ti ha generato ed allattato! E Gesù tosto a lei: anzi, disse, beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono per cavarne frutto: Beati qui audiunt verbum Dei, et custodiunt illud.

  A068001169 

 Voglio che notiate, o figli, come il Salvatore qui non dica: Beati quelli che leggono, o interpretano la parola di Dio, ma beati quelli che l'ascoltano: Beati qui audiunt.

  A068001170 

 Impertanto se noi possiamo esser beati, cioè renderci santi col solo recarci ad ascoltare la parola di Dio, per noi è bastante, e, diciamo pure, migliore cosa lo assicurarci la vita eterna andando ad ascoltare la parola di Dio spiegata dai nostri sacri pastori, che non metterci a rischio di farne erronea spiegazione, e quindi perderci eternamente interpretandola secondo il proprio capriccio.

  A068001171 

 Quando poi parla agli Apostoli od a' suoi discepoli dice sempre: Andate, insegnate il Vangelo a tutte le creature, ammaestrate, battevate; chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi, disprezza me, e chi disprezza me, disprezza Dio, che mi ha mandato.

  A068001174 

 Il frutto di questo Trattenimento sia adunque una grande nostra sollecitudine di recarci ad ascoltare la parola di Dio spiegata nelle prediche e nelle altre sacre istruzioni.

  A068001184 

 V. Conchiudo che la Bibbia è un libro tutto divino, un tesoro pieno d'immense e spirituali ricchezze, un giudice vivente, parlante ed eterno, il quale a nome di Dio dirige le azioni degli uomini, li illumina nelle loro dubbiezze e risolve in maniera inappellabile tutti i dubbi in fatto di religione.

  A068001203 

 Ma, viva Dio! chi ti assicura che la traduzione di che ragioni sia buona e fedele? Noi Cattolici abbiamo i Paroci, i Vescovi, i Cardinali, il Papa, i Concilî, i quali tutti sorvegliano indefessamente affinchè la Bibbia non sia alterata minimamente.

  A068001205 

 V. A me sembra che sì; perchè la Sacra Scrittura è tutta parola di Dio, e perciò solo {384 [384]} capace di condannare l'errore e far conoscere la verità.

  A068001211 

 La quale Chiesa è quel gran tribunale cui promise Dio la sua assistenza sino alla consumazione {386 [386]} del mondo: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.

  A068001211 

 P. Caro giovane, hai detto bene; ma sappi che quanto ti ho sopra esposto è un apologo, o un fatto pigliato per similitudine acciocchè tu ed i miei figli poteste intendere che la Sacra Scrittura è un codice divino, affidato da Dio alla sua Chiesa.

  A068001213 

 Lo spirito di Dio, essi dicono, comunica le sue inspirazioni a chi vuole; ora se ciascuno fosse dallo Spirito Santo illuminato, non potrebbe col solo suo spirito privato intendere compiutamente la Bibbia e giudicare delle controversie religiose?.

  A068001225 

 P. Bene! aprilo a pag. 27, e leggerai: Ogni fedele può e deve giudicare, cioè discernere la parola di Dio da quella degli uomini.

  A068001226 

 Ora se ogni fedele può, come Trivier, e deve discernere la parola di Dio da quella degli uomini, perchè dunque egli si travaglia tanto a spiegare la Bibbia, ed indurre altrui ad accettare le sue spiegazioni? Perchè fa ricorso ai ss. Padri e ai Dottori Cattolici per interpretare la Bibbia?.

  A068001244 

 - La Bibbia è parola di Dio; Egli stesso l'ha spiegata, e non occorre che altri ve la dichiari da vantaggio.

  A068001262 

 Siffatta sua dottrina era in contraddizione con tutta la Bibbia che dice chiaramente che la fede senza le opere buone è cosa morta in se stessa; che perisce eternamente chi non fa opere di penitenza; e che al tribunale di Dio ci sarà domandato conto strettissimo di tutte le cattive opere fatte nel decorso della vita.

  A068001278 

 Così quella grande Inghilterra, quei fieri milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la Chiesa, devono sottostare alle decisioni di una donna, tuttochè talora ignorante e viziosa, ma che intanto leva la voce, e parla, e definisce le più difficili questioni, mentre s. Paolo comanda alle donne di non immischiarsi punto negli ammaestramenti religiosi.

  A068001279 

 In ogni luogo, in ogni tempo, sempre ci fu una sola Fede, un solo Battesimo, una sola dottrina, come sempre si riconobbe un Dio solo in tre Persone realmente distinte.

  A068001279 

 P. Dio è eterno, miei cari figli, ed immutabile; perciò eterna ed immutabile è la sua santa Religione, nè mai ella deve andar soggetta a variazioni di sorta nelle verità che propone.

  A068001348 

 D. E chi negasse anima, Dio, inferno e paradiso sarebbe ancora un buon protestante?.

  A068001371 

 Nell impossibilità di poter dimostrare che sono mandati da Dio, ricorsero alla Bibbia, e la Bibbia li condusse ad un guazzabuglio di contraddizioni, cioè ad un vero labirinto, da cui non è più loro dato rinvenire alcuna strada onde uscire.

  A068001390 

 F. Oh! questa Chiesa, la vera Chiesa di Gesù Cristo, deve essere una congregazione di fedeli cristiani, che professino la fede e la legge di Gesù Cristo, sotto la condotta dei legittimi Pastori, di cui il Capo Supremo è il Romano Pontefice, stabilito da Dio per suo Vicario in terra.

  A068001400 

 Richiesto di accennarmi alcuna di queste infamità, mi rispose: Non è un'infamità che il vostro Papa si feccia adorare qual Dio, e più che Dio? Non è un'infamità da pagano l'adorare i Santi e le immagini quali altrettanti Dei? Non è un'infamità quella di proibire la lettura del Vangelo?.

  A068001406 

 2° È una calunnia il sostenere che il Papa si faccia adorare quale Dio.

  A068001406 

 Il Papa è il Vicario di Gesù Cristo, il Pastore Supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio a Capo della medesima, è il Successore di san Pietro.

  A068001406 

 » Per queste due eccelse prerogative i Cristiani tutti devono al Papa obbedienza, onore e rispetto, a quel modo che i figli devono obbedienza, onore al padre ed alla madre; ma in nessun luogo dei Concilî, dei decreti dei Papi e dei Vescovi non fu mai ingiunto che il Papa sia adorato quale Dio.

  A068001407 

 La Chiesa Cattolica {433 [433]} Romana ha sempre insegnato e insegna tuttora doversi un culto ai Santi come ad amici di Dio; venera le loro ossa quali oggetti di grata memoria, quali reliquie di corpi appartenenti agli stessi amici di Dio; venera le immagini loro benedette, ma solo in quanto rappresentano que' Santi che la Chiesa Cattolica riconosce beati in cielo.

  A068001407 

 La Chiesa poi non ha mai insegnato, nè mai insegnerà che le statue, le immagini, le reliquie ed i Santi siano adorati come Dio.

  A068001407 

 Per esempio noi adoriamo la croce; ma anche un ragazzo di sette anni sa dirci che la croce non è Dio; e che solamente ci ricorda quanto il Salvatore patì per noi sopra di essa.

  A068001410 

 Ed ogni qual volta la si stampa solo in lingua volgare, non è dalla Chiesa permessa, se non dopo che ebbe ella esaminato che la traduzione fu assai fedelmente eseguita, e che la parola di Dio non fu guastata, nè alterata da quella degli uomini minimamente.

  A068001432 

 Tutto compreso da spavento alla incertezza della eterna vostra salute, alzo gli occhi e le mani al Cielo, invitando voi e tutti i buoni a pregare il Dio delle misericordie, affinchè si degni illuminarvi colla sua celeste grazia, tantochè, facendo voi ritorno al paterno ovile di Gesù Cristo possiate procurarvi una grande allegrezza in cielo, pace alle anime vostre e fondata speranza di salvezza per noi tutti.

  A068001438 

 Che cosa si ha da conchiudere di queste contraddizioni {446 [446]} de' capi della Riforma protestante e di tante altre che si potrebbero addurre in mezzo? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio per assicurarci quale sia la vera Bibbia e quale il suo genuino senso, riesce impossibile all'umana ragione conoscere ed interpretare le Divine Scritture.

  A068001439 

 Ma insistono i Protestanti: La ragione ci fu largita da Dio per conoscere la sua volontà scritta; sicchè sarebbe un dono inutile, ove non potesse attingere il suo scopo.

  A068001440 

 A quel modo che le gambe ci furono concesse dal Creatore per camminare, ma coll'aiuto degli occhi; somigliantemente Dio ci diede la ragione per conoscere le verità rivelate nella Bibbia, ma guardata e regolata dall'ammaestramento infallibile della Chiesa.

  A068001440 

 Noi chiameremmo certamente pazzo chi ci dicesse: « Dio mi diede le gambe per camminare e non gli occhi; e quindi chiudendo gli occhi camminasse.

  A068001440 

 Rispondo: La ragione ci fu data è vero da Dio per conoscere la sua volontà, ma coll'aiuto e per mezzo del tribunale da lui stabilito, non essendo da sè sola sufficiente.

  A068001442 

 Ecco gli argomenti, di cui il santo Vescovo fece uso in uno scritto sopra la parola di Dio.

  A068001449 

 4° Mettete la mano sopra la coscienza, e ditemi se veramente credete che questa persuasione interiore sia il mezzo stabilito da Dio per discernere le Sacre Scritture.

  A068001449 

 E vorrete voi farmi credere che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri sacri? No; Dio è la sapienza stessa, e non ha stabilito una regola, la quale lascierebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura quello che meglio gli tornerebbe a grado.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000006 

 Chi finalmente nella contrizione del cuore si volge a Dio e ricorda che ha oltraggiato il proprio Padre, offeso il proprio Giudice, ed ha perduto il più gran bene, e implora perdono e propone di emendarsi, costui prega.

  A069000006 

 Perciò ogni pensiero di Dio e ogni sguardo a lui è preghiera, quando va congiunto ad un sentimento di pietà.

  A069000006 

 Pregare vuol dire innalzare il proprio cuore a Dio, e intrattenersi con lui per mezzo di santi pensieri e divoti sentimenti.

  A069000007 

 Ognuno può in ogni luogo, in ogni momento sollevare il sua cuore a Dio per mezzo di pii sentimenti.

  A069000008 

 Come mai dunque un cristiano potrebbe non pensar volentieri a Dio, suo amorosissimo Padre e a Gesù suo misericordioso Redentore, ed esternargli sentimenti di riverenza, di riconoscenza, di amore, e con soave confidenza pregarlo di aiuto e di grazia?.

  A069000009 

 E poichè quanto abbiamo, tutto lo abbiamo da Dio ricevuto, dobbiamo riconoscere in lui il nostro sommo benefattore, e attestargli in tutti i modi una figliale riconoscenza.

  A069000009 

 In fine siccome nulla possiamo senza Dio, e per mezzo di lui ogni cosa possiamo, così siamo in dovere di confessare questa nostra impotenza col ricorrere a lui in ogni nostro bisogno, e con tutto il cuore rivolgerci a lui, il quale, essendo sapientissimo, conosce tutte le nostre necessità; essendo potentissimo può somministrarci qualunque aiuto, ed essendo amorevolissimo è disposto a soccorrerci in tutti i modi.

  A069000009 

 Tutti gli uomini in verità riconoscono in Dio un essere perfettissimo, e una maestà infinita, il principio e la causa di ogni cosa, nostro sommo bene ed ultimo fine.

  A069000010 

 Così dalla considerazione delle relazioni dell'uomo verso Dio nasce lo stretto dovere di pregare spesso.

  A069000010 

 E siccome il vivere bene è un dovere per ogni uomo, così anche è {5 [13]} un dovere il trattenersi di frequente con Dio.

  A069000010 

 Neppure è esagerato quanto insegna il vescovo Massillon: Il cristiano che non prega, è un uomo senza Dio, senza culto, senza religione e senza speranza.

  A069000011 

 Così che quando siamo in chiesa innanzi al SS. Sacramento, è come se noi fossimo in cielo innanzi al trono di Dio.

  A069000011 

 E certamente le nostre chiese a tutto rigor di parola sono la casa di Dio, perchè in esse Gesù Cristo nostro Signore, pei cui meriti solamente ci vien dato ogni bene, abita realmente sotto le specie del SS. Sacramento nel tabernacolo a fine di accettare gli ossequii e le suppliche di tutti noi, e di arricchirci delle sue grazie e benedizioni.

  A069000011 

 Quindi le chiese sono chiamate da Dio case della preghiera.

  A069000011 

 Sebbene in ogni luogo noi possiamo elevare il cuore a Dio ed essere da lui ascoltati, tuttavia per quanto è possibile conviene pregare in chiesa.

  A069000011 

 Sulle tracce del Salvatore camminarono tutti i suoi discepoli, tutti i santi e amici di Dio.

  A069000011 

 Tuttociò che noi incontriamo nelle chiese solleva i nostri pensieri a Dio, {6 [14]} ed ivi la nostra preghiera acquista maggior efficacia perchè fatta in comune coi nostri fratelli nella fede, avendoci Gesù Cristo assicurati che dove sono due o tre persone raunate in suo nome, egli è in mezzo a loro.

  A069000012 

 Affinchè la preghiera del cristiano sia pienamente accetta a Dio, e ottenga infallibilmente il suo effetto, deve avere alcune condizioni.

  A069000013 

 Ciò non ostante chi è in istato di peccato mortale, se ha almeno un qualche desiderio di correggersi e prega con l'intenzione di onorare Iddio, quantunque egli non abbia diritto di essere esaudito, perchè non è in amicizia con Dio, tuttavia la sua preghiera è sommamente utile, e per la infinita bontà divina non manca mai di ottenere delle grazie.

  A069000014 

 Deve pregare inspirato da viva fede, perchè senza la fede è impossibile piacere a Dio (Hebr.

  A069000014 

 XI, 3), e dove manca la fede o non si prega di cuore, non si rende alla bontà, sapienza ed onnipotenza di Dio l'onore che egli da noi esige.

  A069000016 

 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e il resto vi sarà dato per giunta (Matth.

  A069000016 

 Ma questa domanda deve essere fatta colla condizione {9 [17]} se è volontà di Dio, non dannosa all'anima nostra.

  A069000017 

 Bisogna pregare in nome di Gesù Cristo, conciossiachè nessuna grazia si possa ottenere da Dio, se non pei meriti del nostro divin Redentore.

  A069000018 

 Chi prega dubitando di essere esaudito, fa ingiuria a Dio il quale assicura di esaudirci purchè lo preghiamo con fede viva, cioè con ferma speranza di essere da lui ascoltati ed esauditi.

  A069000018 

 La preghiera fatta in questo modo è onnipotente; e non si è mai udito al mondo, nè mai si udirà che alcuno il quale sia ricorso con fiducia a Dio, non sia stato esaudito.

  A069000024 

 Rifletti quale onore sia presentarti al Signore re del cielo e della terra, rifletti anche a ciò che vuoi chiedere a Dio; scegliti una formola di preghiera che sia adattata alle tue circostanze, e a' tuoi bisogni; mettiti alla presenza di Dio, e fa che quelle parole le quali tu pronunzi a memoria, o leggi sul libro, vengano dal cuore.

  A069000026 

 Essi perciò amavano meglio passare le notti intiere o almeno una gran parte di esse nell'orazione, che abbandonarsi al riposo, e cessare di pensare a Dio.

  A069000026 

 Leggiamo nella sacra Scrittura che il re Davidde sorgeva dal letto di mezza notte a fine di pregare, rincrescendogli di passare tanto tempo colla mente non occupata del suo Dio.

  A069000026 

 Solo ti fo notare, come i santi di tutti i tempi deploravano di dover passare una gran parte della vita in coteste occupazioni senza poter tenere il loro pensiero ed affetto sempre attualmente rivolto a Dio.

  A069000026 

 Tu sai, o cristiano, che l'unico vero bene dell'anima nostra è Dio; che noi siamo fatti per lui e a lui solo dovremmo tenere rivolti gli occhi nostri giorno e notte, ed imitare gli angeli ed i santi, i quali mai non cessano di lodarlo e glorificarlo.

  A069000028 

 Che bel momento non è mai per un amante di Dio quello del suo svegliarsi al mattino! Che gioia soave non prova egli mai pensando che dopo aver passata la notte sotto le ali della divina provvidenza, dopo essersi riposato nella protezione del suo Signore, può ora prendere nuova lena nel cammino del Cielo! Che bel momento è mai quello, che ci apre le porte di una nuova giornata, ci mette nel campo di un nuovo combattimento, ci schiude la via a nuove vittorie e a nuove conquiste per la vita eterna! {15 [23]} Ah! noi felici, se sapremo consacrare questo momento a Dio con un atto di adorazione, con un atto di amore.

  A069000028 

 Quanto mai pertanto sono da compiangersi quei cristiani, i quali al loro svegliarsi al mattino rivolgono la mente a tutt'altro che a Dio.

  A069000028 

 Quindi al mattino appena ci svegliamo, il nostro primo pensiero sia quello di dare uno slancio a Dio, offrirgli il nostro cuore, attestargli il nostro amore e la nostra riconoscenza.

  A069000029 

 : mio Dio, io vi offro tutto il mio cuore.

  A069000029 

 Caro cristiano, guardati dall'essere nel numero di costoro; sibbene imita gli esempi dei santi, i quali appena aprono gli occhi alla luce del giorno, subito si alzano per contemplare cogli occhi della mente la luce di Dio, e a lui consacrano i primi affetti del loro cuore.

  A069000029 

 Se tu farai così, puoi tenerti sicuro della protezione di Dio, puoi star sicuro che benedette saranno le tue fatiche, e quel giorno da te così ben cominciato ti procaccerà una gioia di paradiso nella vita presente, una grande tranquillità pel punto della morte, e pel cielo un aumento di gloria eterna.

  A069000030 

 Dopo che avrai così dato principio al giorno, venuta l'ora, alzati di letto prontamente, e se ti costerà qualche pena, offrila a Dio.

  A069000030 

 Pensa che Dio concedendoti quel giorno ti fa un grande benefizio, e che nel giorno del giudizio ti dimanderà strettissimo conto del modo che l'avrai passato.

  A069000030 

 Sappi che anche il più piccolo atto di virtù fatto per amor di Dio in questa vita ha in cielo un premio si grande che da mente umana non si può immaginare.

  A069000031 

 Conviene anche recitare i Comandamenti di Dio e della Chiesa, per non dimenticarci di osservarli nel corso della giornata.

  A069000031 

 Ma questo, come ognun vede, non basta per un buon cristiano; perciò noi dobbiamo offerire a Dio varie altre preghiere proposteci dalla santa Chiesa, nostra madre.

  A069000031 

 Noi dobbiamo consacrare a Dio i primi momenti del giorno appena svegliati, per mezzo di brevi orazioni e di santi pensieri.

  A069000031 

 Queste orazioni sono il Pater noster, l'Ave Maria, il Credo, la Salve Regina, l'Angele Dei, gli Alti di fede, di speranza, di carità e di contrizione, ed altre secondo i bisogni e la necessità di ciascheduno, e infine raccomandare a Dio le anime del Purgatorio.

  A069000032 

 Altrimenti non sia mai che tu osi applicarti alle tue occupazioni prima di rendere a Dio questo omaggio, e di avere invocato il suo aiuto pel corso di quel giorno.

  A069000035 

 Penso per altro che tu già lo faccia nel debito modo; perciò mi trattengo soltanto ad esporti brevemente l'origine di questo {22 [30]} segno, e le grazie che Dio concede a chi lo pratica divotamente.

  A069000036 

 In ultimo raccomandò a Dio la santa Chiesa, e disceso nella tomba che si era fatta preparare, si fece il segno della santa croce, e spirò l'anima sua.

  A069000039 

 Il servo di Dio li lasciò dire e fare per qualche tempo, e poscia col segno della santa croce li costrinse tutti alla fuga.

  A069000042 

 Chi mai fra gli uomini avrebbe avuto l'ardire di chiamar Iddio col nome di padre se Gesù suo figliuolo non ce l'avesse insegnato? Perciò la Chiesa piena di maraviglia a tali parole, ogni giorno nella santa messa prima di recitare il Pater dice che essa non avrebbe mai l'ardire di parlare a Dio in tal modo, se non ne avesse ricevuto l'ammaestramento ed il comando dal suo divino sposo Gesù Cristo.

  A069000042 

 Onde farti un'idea dell'eccellenza dell'orazione detta il Pater noster ti basti sapere che essa ci fu insegnata dallo stesso Figlio di Dio, Gesù Cristo.

  A069000043 

 Con questa preghiera noi domandiamo a Dio quanto vi può essere di più grato a lui e di più utile per noi.

  A069000043 

 Noi dimandiamo tutto quello che ci è necessario e per l'anima e pel corpo su questa terra; dimandiamo che Dio ci perdoni tutte le offese che gli abbiamo fatte, che infonda nel nostro cuore il suo amor divino, e che dopo averci liberati dai veri mali di questa vita possiamo un giorno arrivare a goderlo in Cielo per tutti i secoli.

  A069000043 

 Noi dimandiamo, che quel Dio così grande e così buono sia glorificato in tutti gli angoli dell'universo, e che egli regni nel cuore di tutti gli uomini, come regna nei suoi santi in cielo.

  A069000045 

 A lei presentatosi l'Angelo così le disse: Dio ti salvi, o piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne.

  A069000045 

 Questa breve preghiera è composta in parte dalle parole pronunziate dall'Arcangelo Gabriele quando fu da Dio mandato alla Beata Vergine ad annunziarle il gran mistero dell'Incarnazione del suo divin Figliuolo.

  A069000046 

 Entrata che vi fu Maria, santa Elisabetta si sentì subito inspirata da Dio, e al cospetto della SS. Vergine esclamò, {31 [39]} ripetendo essa pure le parole dell'Angelo: Tu sei benedetta fra le donne, e quindi soggiunse: e benedetto è il frutto del ventre tuo, intendendo il Figliuolo di Dio, che Maria portava in seno.

  A069000047 

 Ed acciocchè questa verità fondamentale della fede cristiana rimanesse profondamente scolpita nel cuore dei fedeli, e non venisse a scancellarsi mai più, aggiunsero all' Ave Maria queste altre parole: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.

  A069000047 

 I vescovi in numero di 200 e più radunati, come dissi, in Efeso dichiararono, che la Beata Vergine era veramente e doveva chiamarsi Madre di Dio.

  A069000047 

 Imperocchè in quel tempo era sorto un eresiarca di nome Nestorio, il quale fra i molti suoi errori opposti alla fede diceva eziandio che Maria Vergine non era, nè si poteva chiamare Madre di Dio.

  A069000047 

 Quello poi che segue sino al fine fu aggiunto dalla santa Chiesa dopo che nell'anno 431 nel concilio, ossia nell'adunanza generale dei vescovi tenuta nella città di Efeso nell'Asia Minore, fu definito quale, articolo di fede che Maria SS. è realmente Madre di Dio.

  A069000047 

 Questa decisione e questa preghiera fu da tutti i cristiani accolta con grande festa e giubilo, mentre Iddio per vendicare l'offesa fatta alla sua Madre, punì severamente l'empio Nestorio, il quale condannato come eretico dalla Chiesa fu dall'imperatore mandato in esilio, dove il misero in pena della sua ostinazione ebbe a patire una delle più schifose malattie, per cui la sua lingua, colpevole di aver bestemmiata la Madre di Dio, fu rosa e divorata dai vermi.

  A069000049 

 Noi incominciamo quest'orazione col fare un grazioso saluto a Colei, che è sommamente amata da Dio sopra tutte le creature, a Colei, che è incoronata Regina del cielo e della terra, a Colei, che ebbe il privilegio di essere Madre del Salvatore del mondo.

  A069000049 

 Quindi le rinnoviamo quel bello elogio che le fece l'Angelo, proclamandola piena di grazia e ricolma delle benedizioni del Signore fin dal primo istante della sua immacolata Concezione, benedetta perciò fra tutte le figlie di Eva, e fra tutte essa sola eletta alla dignità di Madre di Dio.

  A069000051 

 Ma a che avrebbe giovato la sua passione e morte, se con un novello miracolo non avesse dimostrato al mondo che egli era veramente figliuolo di Dio? Ed ecco che ad onta de' crudeli suoi nemici il terzo giorno, siccome aveva predetto, risorse glorioso e trionfante; e dopo avere in ogni punto di fede ammaestrato e confermato i suoi apostoli ritornò al seno del suo divin padre, dove ci promise di prepararci un luogo.

  A069000051 

 Nella recita del Credo noi richiamiamo alla memoria la grandezza e la potenza di Dio, il quale trasse dal nulla il cielo e la terra; richiamiamo alla mente l'idea della grande bontà e misericordia del figliuolo di Dio, il quale per aprirci le porte del cielo, da quattro mila e più anni chiuse pel peccato di Adamo, {37 [45]} discese dal seno del divin Padre, e per mezzo di un miracolo inudito si fece uomo nascendo da una vergine.

  A069000052 

 Quali sentimenti di fede, di speranza e di amore non si destano nel nostro cuore {38 [46]} alla considerazione di queste verità! Ma non basta credere in Dio padre e nel suo divin Figliuolo, ma dobbiamo anche credere nello Spirito santo, che da loro procede; dobbiamo credere la santa Chiesa cattolica, e crederla come stabilita da Gesù Cristo a nostra maestra e giudice nelle cose di fede: dobbiamo credere che in questa Chiesa vi è la partecipazione delle opere buone, vale a dire che di tutto il bene che si fa da ciascun fedele partecipano tutti gli altri, sebbene abitino negli ultimi confini della terra; dobbiamo credere che Gesù Cristo ha dato alla sua Chiesa la podestà di rimettere i peccati per mezzo dei sacramenti; dobbiamo credere che alla fine del mondo tutti gli uomini per la potenza di Dio dovranno risorgere dai loro sepolcri, ripigliare i loro corpi, quantunque ridotti in polvere e dispersi sulla faccia della terra: finalmente che dopo questa vi ha una vita che più non finisce, felice pei buoni, e piena di ogni sciagura pei malvagi.

  A069000054 

 Questo gran santo, che fiorì nel secolo XII, nutriva una tenerissima divozione verso la gran Madre di Dio, perciò cercava ogni modo di onorarla e farla da tutti onorare; e a questo fine egli compose molte belle orazioni, fra le quali la Salve Regina.

  A069000056 

 Ed oh! commovente prodigio! In quell'istante dal medesimo Imperatore, dalla corte imperiale, da un immenso popolo fu udita distintamente la voce di Maria, che da quella miracolosa immagine risalutò il suo diletto servo con queste parole: Salve, Bernarde, Dio ti salvi, o Bernardo.

  A069000056 

 Il 28 dicembre dello stesso anno in giorno di domenica s. Bernardo accompagnato dallo stesso imperatore Corrado, dal clero, da una gran folla di popolo s'incamminò divotamente verso la chiesa maggiore di quella città, ove si venerava un'immagine prodigiosa della gran Madre di Dio.

  A069000057 

 Ed ecco che noi per piegare questa tenera Madre a porgerci pronto soccorso le ricordiamo che siam figli di Eva, la quale disobbedendo a Dio ci ha ricolmi di miserie spirituali e temporali.

  A069000061 

 La Chiesa desidera che noi ricorriamo sovente a questo angelo del Signore, che lo preghiamo di cuore affinchè illumini la nostra mente a conoscere la bellezza ed il pregio della virtù per seguirla costantemente, e la deformità del vizio per sempre sentirne orrore e {46 [54]} guardarcene: affinchè ci regga e ci sostenga quando ci vede tentati, o sul punto di cadere nel peccato: insomma affinchè esso ci governi in tutte le nostre azioni, e così tutte le nostre opere siano indirizzate alla maggior gloria di Dio, e riescano degne di essere da lui scritte nel libro della vita.

  A069000064 

 Affinchè tu ti possa fare una giusta idea dell'eccellenza e dell'importanza de' dieci comandamenti di Dio, è bene, o caro cristiano, che tu sappia da chi ed in quale modo siano stati promulgati, e quanto siano necessari per conseguire l'eterna salute.

  A069000065 

 Spuntato pertanto il terzo giorno si vide la sommità del monte Sinai involta in una densa nube che pareva fumo, d'onde a quando a quando guizzava il lampo; {48 [56]} e si udiva un fragore di trombe e di tuoni; la qual cosa presentava uno spettacolo terribile e faceva intendere al popolo ebreo quanta fosse la maestà di quel Dio, che stava per loro imporre la sua legge.

  A069000067 

 Qual legge si può dare di questa più veneranda e per istituzione e per antichità? Essa uscita dalla bocca di Dio traversò più di 35 secoli; vide cessare le leggi dei legislatori più rinomati della terra, mentre ella sola sempre nuova continuò e continuerà sino alla fine dei secoli ad essere la regola delle azioni umane.

  A069000068 

 Ce lo dice l'Apostolo s. Giacomo: « Chiunque avrà osservata tutta la legge, ma ne trasgredisca un solo precetto, sarà reo contro tutta la legge: » vale a dire, perderà il fine della legge che è l'amore di Dio, sarà messo fuori della sua amicizia, e sarà condannato perciò alle pene eterne dell'inferno.

  A069000070 

 Oltre i comandamenti di Dio noi siamo ancora obbligati di adempiere quelli della Chiesa, la quale avendo ricevuto da Dio il potere di fare delle leggi, ogni cristiano ha un dovere strettissimo di osservarle.

  A069000072 

 E per quel che spetta i Vescovi s. Paolo dice che essi sono posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio (Att.

  A069000073 

 Ora Gesù Cristo aveva certamente su questa terra il potere legislativo; dunque questo potere è stato comunicato agli Apostoli ed ai loro successori, quindi il Papa e la Chiesa nel fare delle leggi usano di un diritto loro concesso non dagli uomini, {56 [64]} non dai governi civili, sibbene da Dio medesimo, che è il Re dei re, il Dominatore dei dominanti.

  A069000076 

 Imperocchè qual cosa poteva dirci di più per farci intendere quanto sia grave l'obbligo di obbedire ai pastori della Chiesa oltre al dichiararci, che chi disobbedisce loro disobbedisce a lui medesimo, nostro Dio e Redentore, e chi è docile alla loro voce sarà premiato come se fosse docile alla stessa voce di lui? Anzi Gesù Cristo comandò, che se alcuno non si sottomettesse alla Chiesa sia da tutti i cristiani considerato come un idolatra {58 [66]} ed un pubblicano, ossia un nemico de' suoi fratelli, e meritevole come tale d'essere scomunicato.

  A069000078 

 Così mentre impedì che {60 [68]} tanti suoi figli rimanessero privi dei beni immensi, che derivano da questo divin sacrificio, determinò ancora sia il tempo in cui si deve adempiere l'obbligo fatto da Gesù Cristo a tutti i cristiani di assistere qualche volta alla santa Messa, sia l'opera principale di religione con cui si ha da santificare il giorno del Signore e soddisfare al terzo comandamento della legge di Dio: Ricordati di santificare le feste.

  A069000078 

 Siccome la santa Messa è l'azione più grande della nostra SS. Religione, ed è l'unico mezzo di rendere a Dio tutto l'onore dovuto, di ringraziarlo condegnamente dei beneficii che riceviamo, di efficacemente placare la sua collera provocata dalle nostre colpe, e di impetrare ogni sorta di grazie; è insomma per tutti noi la fonte di ogni benedizione, così la Chiesa vedeva con vivo rincrescimento in alcuni suoi figli quella trascuranza nel prender parte a un'opera di sì grande rilievo, e quindi pensò di rimediare al male col far uso dell'autorità ricevuta dal suo divino sposo, e prescrivere sotto vincolo di peccato grave a tutti i cristiani giunti all'uso della ragione di assistere alla santa Messa nelle domeniche e feste di precetto.

  A069000079 

 Non ti rincresca adunque, o divoto cattolico, di assistere puntualmente e con divozione alla santa Messa nei giorni a Dio consacrati; anzi sia questo il tuo primo pensiero.

  A069000082 

 Così pure quando occorresse nello stesso tempo l'osservanza di un precetto della legge di Dio, (o naturale o positiva) e di un comandamento della Chiesa, allora cessa la obbligazione di quest'ultimo: perchè con le sue leggi ci vuole aiutare ad eseguire la legge di Dio e non a violarla.

  A069000083 

 Il digiuno doma la nostra carne ribelle, e le nostre proterve passioni, ci rende lo spirito ben disposto a meditare le cose celesti, e fa che le nostre preghiere siano più accette a Dio.

  A069000083 

 Il digiuno placa la collera di Dio, ci fa ottenere il perdono dei nostri peccati, e l'abbondanza delle grazie spirituali e temporali, come la Scrittura ci narra dei Niniviti.

  A069000084 

 La Chiesa pertanto col prescriverci il digiuno in certi giorni altro non fece che continuare una pratica già in uso fra gli ebrei, e raccomandata e premiata da Dio stesso; pratica osservata e raccomandata da Gesù Cristo medesimo, dagli Apostoli e {67 [75]} dai primitivi fedeli, pratica grandemente utile e all'anima e al corpo.

  A069000085 

 A Dio importa assai che vengano osservati i comandamenti della Chiesa da lui stabilita maestra del mondo; e quanto gli importi lo fece vedere in tutti i tempi col punire severamente anche in questa vita quelli che ne violano i precetti.

  A069000085 

 Così pure, o divoto cattolico, il gran numero di cristiani, che non osservano il precetto del digiuno e dell'astinenza dal grasso, non può far cessare {69 [77]} l'obbligo del digiunare e del far vigilia; nè può fare, che colui, il quale trasgredisce questo comandamento, non pecchi gravemente, e si tiri sul capo i castighi di Dio.

  A069000085 

 Imperciocchè noi possiamo rispondere che, anche al tempo di Noè molti, anzi tutti gli uomini, più non rispettavano i comandi di Dio, e tutti vivevano dimentichi del loro Creatore, passando i loro giorni nella lascivia, e schernendo i consigli e le esortazioni di quel santo patriarca, che li invitava a penitenza; ma noi sappiamo ancora che l'essere stati tutti gli uomini d'allora prevaricatori, eccettuata la sola famiglia di Noè, non fu una buona scusa innanzi a Dio, nè impedì che il loro cattivo operare non fosse peccato, e peccato gravissimo: che anzi appunto perchè tutti erano d'accordo nel trasgredire la legge di Dio, e più la giustizia di Dio si sentiva provocata.

  A069000085 

 Non lasciamoci poi ingannare, nè condurre a trasgredire questo precetto da quelli i quali vanno dicendo, a Dio nulla importare, che noi prendiamo più o meno cibo in questo o in quell'altro giorno: imperciocchè a Dio importa assai, che noi siamo docili alla sua voce, e adempiamo i suoi comandi: e noi sappiamo quanto a Dio importasse che Adamo osservasse la proibizione fattagli di mangiare del frutto proibito: chè appena ne assaggiò, tosto Iddio lo condannò al più rigoroso castigo, infliggendogli quelle pene che soffriamo ancora noi perchè suoi figli.

  A069000085 

 Verrà anche per costoro il giorno del Signore, e allora vedranno quanto siano tremendi i giudizi di Dio contro di quelli che trasgrediscono i comandamenti della Chiesa: e come gli schernitori di Noè e de' suoi consigli furono dalla potente e vendicatrice mano di Dio sommersi nelle acque del diluvio; così i violatori delle leggi della Chiesa saranno sepolti nelle fiamme dell'inferno! Divoto cattolico, deh! che non arrivi a noi una tanta sciagura!.

  A069000088 

 E bene di avvertire eziandio, che non è un legittimo impedimento, come taluni falsamente credono, il sentire lo stimolo dell'appetito un po' pungente, o il provare qualche incomodo dal digiuno: perchè è allora che il nostro digiuno si fa più {71 [79]} meritorio, più giovevole all'anima, e a Dio più gradito.

  A069000092 

 Oh! quanto noi cresceremo nell'amor di Dio, quanti meriti, quanta maggior gloria noi ci acquisteremo pel Paradiso, quali dolci consolazioni noi proveremo in vita e specialmente al punto di morte.

  A069000093 

 Laonde la chiesa per mantenere nei suoi figli quello Spirito di Gesù Cristo, da cui tutti devono essere animati, proibì le solennità delle nozze, le quali se sarebbero permesse in altre occasioni, purchè non c'entri l'offesa di Dio, sono per altro illecite e peccaminose nei tempi suddetti.

  A069000094 

 Affinchè questa fede che noi abbiamo da Dio ricevuto nel santo battesimo non venga mai meno nel nostro cuore {87 [95]} dobbiamo spesso eccitarla.

  A069000094 

 Dobbiamo per ciò fare soventi atti di fede; protestare col cuore che noi crediamo fermamente alle principali verità della Cattolica religione e a tutto quello che Dio per mezzo della sua Chiesa volle che ci fosse insegnato.

  A069000094 

 L'apostolo s. Paolo dice, che senza la fede è impossibile piacere a Dio, sine fide impossibile est placere Deo.

  A069000095 

 Abbiamo continuamente bisogno dell'aiuto della grazia di Dio per vivere santamente su questa terra.

  A069000095 

 Ma, caro cristiano, la fede non basta per l'eterna salute: chè ci è pur anche necessaria la virtù della speranza, la quale ci faccia abbandonare noi medesimi nelle mani di Dio, come un figlio nelle braccia della tenera madre.

  A069000095 

 Noi abbiamo bisogno di ottenere da Dio molti favori, e questi non soglionsi da Dio concedere se noi non li speriamo.

  A069000095 

 Noi abbiamo commesso chi sa quanti peccati; abbiamo perciò bisogno che Dio ci usi misericordia e ce li perdoni.

  A069000095 

 Per la qual cosa noi dobbiamo fare frequenti atti di questa virtù; ravvivando nel nostro cuore una grande fiducia di tutto ottenere dalla somma bontà di Dio pei meriti del nostro Signor Gesù Cristo.

  A069000096 

 E chi è mai colui, il quale considerando questi tratti d'amore di Dio verso di noi non si senta ardere il cuore verso Dio? Ma noi dobbiamo anche amare il prossimo come noi stessi.

  A069000096 

 L'amor adunque verso Dio e verso il prossimo deve sempre essere come un fuoco acceso sul nostro cuore.

  A069000096 

 Ma in che consiste questa virtù della carità? Consiste nell'amar Dio sopra tutte le cose ed il prossimo come noi stessi per amor suo.

  A069000096 

 Primieramente noi dobbiamo amar Dio con tutto il cuore perchè egli è uno spirito perfettissimo, un'essere d'infinita bontà, un Bene sommo.

  A069000096 

 Tutti gli uomini del mondo sono nostri fratelli, perchè figli di uno stesso padre che è Dio.

  A069000097 

 Così facendo avrai la bella sorte di trovarti sempre nell'amicizia di Dio, che è il più gran bene del mondo.

  A069000097 

 E chi è mai quel pazzo, che considerando il grande pericolo, in cui si trova non si commuova e non si rivolga a Dio domandandogli umilmente perdono? Si, amato cristiano, recita sovente l'alto di contrizione, e specialmente quando la coscienza ti avverte di qualche peccato.

  A069000097 

 Finalmente quanti peccati avremo noi già forse commessi nella vita passata! quanti ancora ne comettiamo tutti i giorni se non mortali (dai quali Iddio sempre ci guardi) almeno veniali! ora tu sai, cristiano mio, che un peccato offende quel Dio che è così buono, che ci ha fatti e ci fa continuamente tanti benefizi.

  A069000097 

 Quale rincrescimento non dovrebbe sentire il nostro cuore allorquando ci accorgiamo d'averlo offeso! E se per mala disgrazia noi avessimo commesso un peccato mortale, che spavento non dovrebbe prenderci tosto che noi riflettiamo sull'infelice nostro stato! Noi dopo un peccato mortale, siamo nemici di quel Dio che ha in sua mano la nostra vita; nemici di Colui, che può ad ogni momento mandarci la morte, e precipitarci {91 [99]} nelle pene eterne dell'inferno.

  A069000098 

 Il Serafico Dottore s. Bonaventura già fino dal 1262 prescrisse ai suoi Religiosi di esortare i fedeli a recitare verso sera tre volte l' Ave Maria per onorare il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

  A069000100 

 Al compimento di questo sacrifizio in croce dovevano, secondo le profezie, cessare tutti i sacrifizi giudaici, e questo sacrifizio della croce si doveva in perpetuo rinnovare e rappresentare in una maniera incruenta, cioè non sanguinata, affinchè tutti i fedeli, col partecipare a questo sacrifizio, partecipassero di continuo ai meriti di Gesù Cristo, porgessero a Dio il debito tributo di adorazione, di ringraziamento e di preghiera, ed entrassero in intima comunicazione col loro divin Redentore.

  A069000100 

 Questo sacrifizio d'infinito valore offrivalo Gesù Cristo Dio-Uomo morendo sulla croce a fine di riconciliare la caduta umanità colla santità e colla giustizia del suo Eterno Padre, e per farci ritornare figliuoli di Dio ed eredi del paradiso.

  A069000100 

 Sotto il nome di sacrifizio strettamente e propriamente parlando s'intende una offerta esterna di un oggetto materiale fatta a Dio, quale supremo ed infinito padrone, da un ministro pubblico e a ciò deputato (il sacerdote) a fine, coll'immutazione {96 [104]} od anche colla totale distruzione di quest'oggetto materiale, di attestare e riconoscere solennemente il supremo dominio di Dio sopra tutte le cose

  A069000102 

 lo riconobbe suo Sangue, e instituì perciò il novello sacrifizio della novella alleanza, che la Chiesa ricevette dagli apostoli, e in tutto il mondo offre a Dio: del qual sacrifizio Malachia predisse: Dall'oriente ecc.

  A069000110 

 Noi vi troviamo 1° la benedizione, la preghiera di lode e di ringraziamento a Dio datore di ogni bene; 2° la immolazion della vittima: cioè nella conversione separata in virtù delle parole di Cristo, del pane nel Corpo e del vino nel Sangue, vi troviamo se non reale, una mistica separazione del sangue dal corpo, e con ciò uno stato di vittima; 3° la partecipazione al sacrifizio, che era pure una delle condizioni dell'olocausto pacifico.

  A069000113 

 Egli vi si trova Dio e Uomo in istato di vittima, quale avvocato, pregando l'Eterno suo Padre che guardi benigno il suo popolo pentito.

  A069000114 

 Se Gesù Cristo è la vittima e l'offerente supremo, certamente la s. Messa riesce gratissima a Dio.

  A069000121 

 4° Le Collette, ossia Orazioni, nelle {111 [119]} quali il sacerdote a nome della Chiesa prega pel popolo presente, acciocchè per la bontà di Dio e per l'intercessione dei santi, dei quali si fa memoria, sia fatto degno di partecipare ai santi misteri.

  A069000123 

 6° L'Offertorio in cui il sacerdote dopo avere recitate alcune parole di lode a Dio, fa a Dio in nome suo e del popolo la offerta del pane e del vino.

  A069000124 

 7° Il Prefazio, il quale è un invito che il sacerdote fa al popolo perchè sollevi la mente e il cuore a Dio per prepararsi al grande miracolo che sta per compiersi nella consacrazione del pane e del vino.

  A069000129 

 4° Messe le mani sopra l'ostia ed il calice lo offre a Dio, pregando che questi elementi vengano transostanziati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo.

  A069000136 

 Invoca tre volte l'Agnello di Dio, cioè Gesù Cristo ad avere pietà di noi, quindi recita tre belle orazioni per apparecchiarsi alla ss. Comunione.

  A069000139 

 Questa consacrazione significa la santità di Gesù Cristo, che è raffigurato nell'altare, e dal quale deriva nei fedeli ogni santità: e che nel consacrarlo si chiudono dentro al medesimo delle reliquie di santi per significare l'intima unione che i santi hanno con Gesù Cristo, e farci comprendere quanto sia grande la loro intercessione presso a Dio in nostro favore.

  A069000139 

 Si usa anche di collocare sopra l'altare le reliquie dei Santi per esporle alla venerazione dei fedeli e per significare che le loro anime sono già in cielo intorno al trono di Dio come le loro ossa si trovano quivi in terra vicino all'Agnello immacolato, offerto sotto le specie eucaristiche.

  A069000142 

 I primi cristiani solevano consacrare al servizio di Dio l'oro e le pietre preziose che avevano usate ad offenderlo quando erano ancora gentili.

  A069000147 

 La croce, che forma sul petto al ministro di Dio, gli insegna che tutta la potenza sacerdotale sta nella croce di Gesù Cristo.

  A069000150 

 Finalmente tutto l'esteriore apparato delle sacre funzioni deve parlare agli occhi nostri in guisa da sollevare l'anima nostra a Dio per farci rilevare la eccellenza e la grandezza del s. sacrifizio della Messa e di tutti i divini misteri.

  A069000157 

 Questa Messa è detta da Requiem perchè l' introito comincia con la parola Requiem, e perchè la Chiesa per le mani del sacerdote offre il santo sacrifizio in modo particolare per ottenere da Dio alle anime purganti la requie, ossia il riposo eterno, il perdono delle loro colpe.

  A069000161 

 Il Vangelo essendo la buona novella della pace, che Gesù venne donare al mondo, dopo essere letto non è baciato dal sacerdote, come si fa nelle messe dei vivi, perchè i defunti pei quali più particolarmente si celebra non hanno ancora ricevuto il bacio dell'eterna pace, e non sono ancora ammesse al godimento di Dio.

  A069000163 

 Avanti la comunione il sacerdote pronunzia bensì, come nelle altre messe, tre volte queste parole: O agnello di Dio, che togliete i peccati del mondo, ma invece di aggiungere la preghiera: abbiate pietà di noi, egli sostituisce quest'altra: date loro il riposo eterno.

  A069000163 

 Questo fa, affinchè intendiamo che il sangue della vittima divina fu offerto a Dio specialmente per la liberazione dei nostri fratelli defunti, in soddisfazione dei loro peccati.

  A069000164 

 Infine non si benedice il popolo affinchè i fedeli presenti siano avvertiti che il più lieve peccato è di ostacolo a ricevere da Dio quella pienezza delle sue benedizioni che si riceve solo nel gaudio eterno del paradiso, nel quale non si può entrare se non dopo avere pagata colle pene del purgatorio ogni debito alla divina giustizia.

  A069000165 

 Tutte queste cerimonie tendono non solo a sollevare a Dio i nostri cuori, ma ad eccitarli ad una tenera compassione per le anime purganti.

  A069000166 

 Essi vi aspettano, Signore, in una perfetta sommissione, ma oh! quanto è doloroso per loro il rimanere lontani da Voi, quanto è amaro per loro questo esiglio, quanto duro il non potervi vedere! Fate, o Dio mio, che la compassione che io sento per essi sia loro di giovamento; ricevete in loro suffragio le preghiere che a Voi innalzo, le quali affinchè siano efficaci presso alla divina vostra misericordia, io unisco coi meriti infiniti della vittima di propiziazione, che sta per immolarsi sopra questo altare, a fine di placare la vostra giustizia, e soddisfare alla vostra Maestà oltraggiata dai peccati degli uomini.

  A069000166 

 Il loro più grande tormento, o mio Dio, si è il non poter ancora veder Voi, nè possedere {137 [145]} Voi, che siete l'unico oggetto dei loro voti ardenti e la loro unica felicità.

  A069000166 

 O Dio di consolazione e di grazia, son vostri figli quei che soffrono là in quel carcere.

  A069000166 

 O Dio infinitamente giusto, che punite ogni colpa con sommo rigore, perciò tenete le anime purganti in quel carcere di tenebre e di dolori, finchè abbiano pagato pienamente ogni debito alla vostra infinita giustizia: ma nel tempo stesso da Padre misericordioso siete disposto ad accettare le nostre preghiere ed opere meritorie, e sovratutto il santo Sacrifizio della Messa in isconto dei loro debiti, io imploro la vostra clemenza pel sollievo e per la liberazione delle anime de' miei fratelli, che la vostra giustizia tiene legate in quella oscura prigione.

  A069000166 

 O mio Dio, rivolgete gli occhi vostri sopra Gesù Cristo vostro divin Figliuolo, nel quale avete riposto ogni vostra compiacenza, il suo sangue, che insieme colla vostra Chiesa io vi offro, grida misericordia per quelle sante anime: perciò noi speriamo che Voi ascolterete questa voce così possente, e a Voi sì cara.

  A069000167 

 Tutte le anime del purgatorio mi sono unite col vincolo della carità, io adunque, Dio mio, vi prego per tutte indistintamente, chè tutte le desidero liberare da quelle pene; ma siccome alcune di loro hanno particolari diritti alle mie preghiere, gradite, mio Dio, che io ve le offra oggidì in modo speciale pel sollievo e per la liberazione di N. N. (Nominate il defunto, o li defunti pei quali volete più particolarmente pregare).

  A069000169 

 Ohimè! se il legno verde è trattato in simil modo, che sarà del legno secco? Se anime così sante hanno tuttavia a soddisfare alla vostra giustizia, o mio Dio, con sì duri e sì lunghi patimenti, ahimè infelice! io che sono un peccatore sì grande {139 [147]} che cosa non avrò da temere dai vostri severi giudizi? Dio Santissimo, che siete offeso dalle nostre colpe, ma siete anche placato dal nostro pentimento, io vi confesso con umiltà i peccati miei, il mio amor proprio non può dissimularmeli più; io confesso col pubblicano che non sono degno nè anche di entrare nella vostra casa e che ben lontano dal meritare grazie per altri, alcuna non ne merito per me stesso.

  A069000171 

 O Agnello di Dio, che cancellate i peccati del mondo, dite in questo momento a quelle care anime, come un dì al buon ladrone; Oggi voi sarete meco in paradiso.

  A069000172 

 O Dio Creatore e Redentore di tutti gli uomini, alle anime dei vostri servi e delle vostre serve, che ci hanno preceduto col segno della croce, e che Voi avete trovato degne bensì della vostra amicizia, ma non ancora abbastanza pure da essere ammesse nella vostra gloria, concedete il perdono che la vostra Chiesa colle umili e fervorose sue preghiere vi domanda, e che esse aspettano dalla vostra misericordia, Voi che essendo Dio vivete e regnate per tutti i secoli dei secoli.

  A069000173 

 Fu da voi decretato, Dio mio, sempre giusto nella vostra {142 [150]} volontà, che noi dovessimo un giorno morire, e che dopo la morte avessimo da rendere a Voi un conto rigoroso di tutte le nostre azioni.

  A069000196 

 O buon Dio, rendete me pure a Voi fedele, infiammatemi del vostro amore fino all'ultimo mio respiro, così che impiegando tutta la mia vita quaggiù nel servirvi nell'amarvi, dopo la morte non abbia a soffrire i dolori e i tormenti di quell'esiglio, dal quale supplico a liberare quelle anime.

  A069000196 

 Sebbene io non sia che una delle vostre creature soggette alla morte ed al peccato, nulladimeno ho la consolazione di potervi offerire, o Dio eterno e vivo, per le {147 [155]} mani del Sacerdote quest'ostia immacolata, e questo calice prezioso, che devono fra breve essere cangiati nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo, vostro Figlio diletto.

  A069000198 

 E poichè Voi stesso ci avete posto in mano i mezzi onde placare la vostra giustizia, non solamente a favor mio, ma ancora in suffragio delle anime dei nostri fratelli defunti, degnatevi mio Dio, d'accettare questi omaggi di adorazione, questi cantici di gloria, acciocchè la mia preghiera riesca efficace presso del vostro trono.

  A069000198 

 Gradite che io da questa terra unisca la mia debole voce ai divini concerti dei beati Spiriti, e che da questo luogo di esiglio ripeta quell'inno, che essi cantano continuamente nel soggiorno della gloria: Santo, Santo, Santo è il Dio che noi adoriamo, il Signore, il Dio degli eserciti.

  A069000199 

 Noi Vi offriamo con profonda umiltà, o Dio onnipotente e principio di ogni bene, i doni che sono presenti su questo altare, per le mani di Gesù Cristo nostro Salvatore e primo Sacerdote.

  A069000200 

 O Gesù mio Salvatore, vero Dio e vero uomo, io credo che voi siete realmente presente in quest'Ostia sacrosanta.

  A069000202 

 Ce la ricuserete Voi, o Signore, questa misericordia, quando per ottenerla noi Vi offriamo un sacrifizio infinitamente più puro, infinitamente più meritorio di quelli, che un dì vi offrivano i vostri santi patriarchi, ed i quali Voi tanto gradiste solo a riguardo di questo sacrificio, di cui quelle offerte erano una figura? Noi dunque nuovamente vi supplichiamo, Dio onnipotente, per questo vostro Figlio, per questo nostro Avvocato, degno di essere da Voi esaudito, per questo Angelo del consiglio, che voi inviaste sulla terra, affinchè fosse la nostra Redenzione, e la nostra salute, d'applicare i frutti della sua Passione e della sua morte a tutti i membri della vostra Chiesa.

  A069000207 

 Agnello di Dio, che col vostro sacrifizio avete meritata appresso al Padre vostro la nostra riconciliazione, concedete a noi e ai nostri fratelli defunti questa pace con Dio, che supera ogni pensiero, ogni sentimento.

  A069000208 

 Agnello di Dio, vittima onnipotente, atterrate il muro di separazione che ha posto il peccato tra voi e quelle anime, e fate loro risplendere l'eterna luce.

  A069000209 

 Agnello di Dio, la cui misericordia è infinita, Voi che vi siete sulla croce sacrificato per salvare i peccatori, volgete benigno uno sguardo sopra quei fratelli nostri, che sono passati all'eternità col pentimento dei loro peccati.

  A069000210 

 Io detesto però, mio Dio, tutti i miei mancamenti, e vi prego di purificarmi colla vostra grazia, affinchè possa aver parte nella comunione del vostro sagratissimo Corpo e del vostro preziosissimo Sangue: e fate nel tempo stesso, che la vostra misericordia non indugi più a lungo a farsi sentire sopra quelle anime, che anelano a Voi.

  A069000211 

 Con queste pie disposizioni, che Voi stesso m'inspirate e che vi supplico di accrescere sempre più nell'anima mia, nuovamente vi supplico, o Dio d'amore, di porre un termine ai patimenti dei desolati miei fratelli, di aprir loro le porte del regno celeste, e d'introdurli nella terra dei viventi.

  A069000214 

 Degnatevi dunque, Dio mio, di accettare le suppliche della vostra Chiesa e insieme con essa le soprabbondanti soddisfazioni offertevi dal vostro divin Figliuolo, affinchè l'anima del vostro servo N. (o della vostra serva N.) sia purificata da ogni macchia di peccato, contratta su questa terra ed entri questo giorno medesimo nella patria dei Santi, per esservi felice della stessa vostra felicità in eterno.

  A069000214 

 O Signore, Dio onnipotente, esaudite le preghiere che vi ho indirizzato per le mani del vostro ministro in nome della vostra Chiesa, sotto gli auspizi di una vittima di propiziazione, che vi sarà sempre infinitamente gradita, e la cui volontaria immolazione cancella ogni peccato nei cuori sinceramente pentiti.

  A069000215 

 Al favore che vi domando unitamente alla vostra Chiesa, pei nostri fratelli defunti, degnatevi di aggiungere ancora, o mio Dio, quello che vi chiedo per me stesso.

  A069000216 

 La predicazione della parola di Dio forma una parte del culto divino.

  A069000217 

 Chi è di Dio ascolta la parola di Dio, disse Gesù Cristo (S. Giov. VIII, 47).

  A069000217 

 La quotidiana esperienza ci mostra, che i negligenti nel nudrirsi della parola di Dio per ordinario sono anche negligenti nell'adempimento dei loro doveri: che anzi molti di essi sono perversi, ed abbandonati intieramente ad ogni passione.

  A069000217 

 Ogni cristiano, benchè già istruito nella sua religione, ha tuttavia bisogno di mantenere continuamente viva {163 [171]} in sè la cognizione delle verità della fede, di accrescere questa cognizione, e, quel che più monta, di eccitare in sè la volontà di osservare tutta la legge di Dio a fine di mettere in pratica i divini precetti e vivere in guisa da meritarsi il paradiso.

  A069000218 

 Quindi s. Francesco di Sales ci avverte di porgere orecchio alla parola di Dio con quella docilità con cui la ascoltava la Beatissima Vergine Maria la quale tutto ciò, che udiva dal suo divin Figliuolo, conservava diligentemente nel proprio cuore.

  A069000222 

 In 1° luogo avere una intenzione pura, farle cioè per piacere a Dio solo.

  A069000222 

 Non basta per altro la rettitudine d'intenzione acciocchè le nostre opere siano fruttuose innanzi a Dio, e restino scritte nel libro della vita a futura nostra gloria.

  A069000222 

 Ogni più piccolo lavoro che facciamo per dovere, o per amore del prossimo, qualunque torto, dispiacere che soffriamo per imitare Gesù Cristo, qualsiasi onesto riposo {169 [177]} o sollievo che noi ci pigliamo dalle nostre occupazioni, a fine di poter quindi compiere meglio le nostre obbligazioni, tutte queste cose servono alla gloria di Dio, e restano fatte in nome del Signore.

  A069000222 

 Ora opera a gloria di Dio e in nome del Signore colui, il quale fa ogni cosa per amore, rispetto ed ubbidienza al Signore, perchè quella cosa è voluta dal Signore, e piace a lui o perchè egli ci animò a quest'opera colle parole o coll'esempio.

  A069000222 

 Questa cosa ci viene inculcata da s. Paolo (1 Cor. X, 31): Sia che prendiate cibo o bevanda, od altra cosa facciate, fate tutto a gloria di Dio.

  A069000223 

 il mentire, mormorare, calunniare, quantunque fatta con buona intenzione non diviene mai giusta e santa per quanto buona sia l'intenzione, ma un'azione per se indifferente, come il mangiare, il bere, secondo il detto di s. Paolo, diventa meritoria per la vita eterna se abbiamo la retta intenzione di dar con ciò gloria a Dio.

  A069000224 

 Imperocchè l'uomo {170 [178]} nello stato di peccato mortale essendo nemico di Dio, e come tale escluso dal paradiso, non può certamente meritare questo premio eterno finchè non si è riconciliato con lui.

  A069000238 

 Benedite i sudditi affinchè siano obbedienti alle autorità, osservino le leggi, e siano pronti a sacrificare i loro averi e la vita per la gloria di Dio, e per la difesa della patria e del loro sovrano.

  A069000245 

 Con rescritto del 23 luglio 1801 il sommo Pontefice Pio VII concede l'indulgenza di un anno a tutti i fedeli che con cuor contrito reciteranno la seguente divota lode in riparazione delle gravissime offese che si fanno a Dio, ed al suo adorabilissimo nome colle bestemmie.

  A069000246 

 Dio sia benedetto.

  A069000248 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A069000251 

 Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima.

  A069000259 

 Di far sempre la volontà di Dio.

  A069000260 

 Di star sempre unito con Dio.

  A069000261 

 Di non pensare ad altro che a Dio.

  A069000263 

 Di far tutto per amore di Dio.

  A069000264 

 Di cercar solo la gloria di Dio.

  A069000267 

 Di conoscere sempre più la volontà del mio Dio.

  A069000275 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A069000290 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti li giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore, per li meriti del Nostro {190 [198]} Signor Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'unità dello spirito Santo.

  A069000292 

 Il santo e grande Vescovo s. Francesco di Sales crede che coteste brevi elevazioni del cuore a Dio stieno a pari in merito ed efficacia colle altre orazioni, benchè assai più lunghe.

  A069000292 

 Le giaculatorie sono brevi orazioni, e quasi slanci del cuore verso Dio.

  A069000292 

 Per via di questi trasporti dello spirito il cristiano vive quaggiù quasi in una continua unione con Dio, e procaccia a tutte le sue azioni un maggior valore, ed una bontà speciale.

  A069000296 

 Insegnatemi a fare la vostra volontà, perchè voi siete il mio Dio.

  A069000298 

 Sia il nome di Dio benedetto.

  A069000304 

 Il mio Dio e Signore mi dia forza in quest'ora.

  A069000311 

 Perchè sei tu trista, anima mia, perchè mai mi conturbi? Spera in Dio, poichè lo loderò ancora, Egli è il mio Salvatore ed il mio Dio.

  A069000323 

 Tutto a maggior gloria di Dio.

  A069000324 

 Cercate prima di tutto il regno di Dio, e la sua giustizia, e il resto vi sarà dato per giunta.

  A069000326 

 Signore, insegnatemi a fare la vostra volontà, perchè voi siete il mio Dio.

  A069000328 

 Signore Dio mio, voglio lodarvi in eterno! (Salm.

  A069000329 

 Sia benedetto il nome di Dio adesso e in eterno! (Salm.

  A069000333 

 Sia che mangiate, sia che beviate, o qualunque altra cosa facciate, fate tutto a gloria di Dio.

  A069000342 

 Gloria a Dio nei luoghi eccelsi, pace agli uomini sulla terra, riposo eterno alle anime purganti.

  A069000350 

 Tu hai un Dio solo, se non servi a Lui, servi a Satanasso.

  A069000357 

 Costante senza addur pretesti, pronto senza temporeggiare, divoto elevando tosto il cuore a Dio con santi pensieri.

  A069000361 

 Ciò che {202 [210]} si fa per solo riguardo alle creature si fa sforzato, e mal volentieri: ma se si fa per Dio lo si fa volentieri, molto più facilmente, e con merito.

  A069000364 

 Nessuno lavora con maggior animo di colui, il quale alza l'occhio a Dio e lavora per lui.

  A069000367 

 Il mezzo più sicuro per guardarsi dal peccato è di unire le occupazioni vostre giornaliere coll'amore di Dio.

  A069000367 

 Innalzate a Dio il vostro cuore spesso e con divozione.

  A069000367 

 Quando volete pregar bene, ravvivate l'amor di Dio, e poi esternate il vostro amore in tutti i modi possibili.

  A069000367 

 Spesso, cosichè almeno ogni ora vi solleviate verso Dio.

  A069000368 

 Così l'anima{207 [215]} vostra si riempirà dello spirito di Dio e voi riceverete una caparra dell'eterna gloria.

  A069000370 

 Mettetevi adunque, se potete, dinanzi al Crocifisso, e considerate uno per uno l'uso che avete fatto degli occhi, delle orecchie, della lingua, delle mani, dei piedi, della mente, della memoria, e del cuore, e vedendo a vostra confusione che siete stati colpevoli di molti peccati procurate di pentirvi e chieder perdono a Dio.

  A069000378 

 Come potrò io, Trinità santissima, rendervi le dovute grazie? Voi anime sante, voi, eletti di Dio, voi specialmente, da tutte le generazioni chiamata beata, voi benedetta fra tutte le donne, o Vergine Maria, offrite alla SS. Trinità in mia vece le vostre adorazioni, i vostri ringraziamenti, imperocchè sebbene io avessi mille lingue, tuttavia non sarei mai in istato di adorare, di ringraziare il mio Dio, come Egli si merita.

  A069000378 

 Vi ringrazio, eterno Figliuolo di Dio, che per amor mio abbiate voluto vestire la natura umana, spargere il vostro sangue, e subire una morte crudele per liberar me dalla morte, eterna e riconciliarmi col Padre.

  A069000379 

 Deh! almeno non siamo di quei cristiani, che in tempo delle sacre funzioni amano meglio starsene nelle piazze, o in altri luoghi poco convenienti a giuocare, o chiaccherare mentre in chiesa o si cantano le lodi di Dio, o si spiega la divina parola.

  A069000379 

 Imitiamo anche noi, o divoto cattolico, quegli antichi nostri padri nella fede col {214 [222]} prender parte almeno al breve canto del vespro nei giorni consacrati a Dio.

  A069000379 

 Ogni cristiano dovrebbe vergognarsi di mancare così di rispetto alle sacre funzioni; e dovrebbe pensare che chi in vita si tiene fuori della casa di Dio, merita dopo morte di essere escluso dalla sala celeste della divina gloria.

  A069000379 

 S. Agostino dice che eziandio prima della sua conversione entrando nelle chiese, all'udire i melodiosi canti dei fedeli, sentivasi tutto commuovere, piangeva di tenerezza, faceva risoluzione di darsi a Dio.

  A069000386 

 Venite, Spirito di pietà, infondete nel mio cuore la vera divozione e il santo amor di Dio, affinchè lui solo io cerchi in tutte le mie pratiche di pietà, e amandolo lo conservi.

  A069000387 

 Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra.

  A069000390 

 Sia benedetto il nome di Dio.

  A069000410 

 Se sono afflitto, voi consolatemi, se perseguitato, difendetemi, se pericolante, salvatemi, nelle necessità soccorretemi, nell'ignoranza istruitemi, nel dubbio consigliatemi, nelle mie quotidiane {227 [235]} occupazioni dirigetemi, affinchè ogni cosa sia fatta a maggior gloria di Dio, ed io consegua il bramato fine per cui sono creato.

  A069000415 

 O Dio, il quale nell'ammirabile Sacramento ci lasciaste la memoria della vostra Passione, concedeteci, ve ne preghiamo, che noi in tal modo veneriamo i misteri sacrosanti del vostro Corpo, e del vostro Sangue, da provare in noi continuamente il frutto della vostra redenzione, Voi, il quale vivete e regnate in tutti i secoli dei secoli.

  A069000418 

 O mio amabile Gesù, quando io penso ai modi con cui venite disonorato nel Sacramento del vostro amore, ohimè! qual lagrimevole spettacolo si presenta alla mia mente! Quanti infedeli ancor non vi conoscono! quanti eretici scagliano contro di voi le più orrende bestemmie! quanti libertini fanno di questo mistero il soggetto dei loro sarcasmi! quanti empi profanano, calpestandolo, il vostro Corpo sacrosanto! quanti peccatori rinnovano il tradimento di Giuda, e colle sacrileghe loro comunioni vi danno la morte nel punto stesso che voi desiderate di loro comunicare una vita divina! quanti ingrati indifferenti cristiani non si danno cura {237 [245]} di accostarsi a voi! Mio buono, mio tenero Maestro, oh! quanto desidererei di offrirvi una riparazione, che fosse capace di compensarvi di tanti oltraggi! Ma ohimè! che sono io mai agli occhi vostri da offrirvi una riparazione che vi riesca gradita? Ah! che pur troppo la coscienza mi accusa; io stesso vi ho spesso e lungamente contristato con tante dissipazioni nelle vostre chiese, con tante indifferenze, con tanta freddezza nel corrispondere agli inviti del vostro amore! Ahi! forse io pure m'assisi indegnamente alla vostra mensa, vi tradii con un perfido bacio, vi posi nel mio cuore sotto ai piedi del vostro mortale nemico, il demonio, il peccato! O padre pieno di misericordia, voi, che venite dal peccato offeso, ma dal pentimento placato, lasciatevi muovere a pietà pel grande dolore che io sento di tutte le mie colpe passate, e dopo di avermi perdonato e resomi nuovamente puro agli occhi vostri, permettetemi che io mi unisca a tante anime sante, le quali ogni giorno vi pregano per chi non vi prega, vi offrono gli ardori del loro {238 [246]} amore per chi non vi ama, o Dio sì amabile e nel beneficar sì generoso!.

  A069000419 

 In questo Sacramento io mediterò le vostre infinite perfezioni, e mi proporrò ad imitare le eminenti virtù che voi ivi esercitate; e mentre gli angeli in cielo cantano di continuo: Santo, Santo, Santo è il Dio d'Israele, io farò dapertutto risuonare queste amabili parole: Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.

  A069000423 

 E siccome l'anima umana ne' suoi sentimenti e nelle sue afflizioni si serve del cuore materiale come di uno strumento e di un aiuto, cosicchè noi siamo soliti di attribuire al cuore tutte le qualità dell'anima, dicendo che il cuore è buono o cattivo, secondo chè l'anima è buona o cattiva, così noi in questa divozione prendiamo il cuore materiale del nostro divin Redentore e come l'emblema e la figura, e come lo strumento della sua anima, e particolarmente della sua carità, e rendiamo {243 [251]} anche a questo cuore materiale, che per la unione ipostatica della natura umana colla divina è realmente il cuore del Figliuolo di Dio, il tributo della nostra adorazione.

  A069000427 

 I vantaggi di questa divozione sono molti e della prima importanza, imperocchè secondo le promesse che Gesù Cristo ne fece alla B. Margherita Alacoque, è un mezzo certissimo: 1° per accendere in noi l'amor di Dio perciò per farci abborrire il peccato e praticar la virtù: 2° per meritarci grazie speciali ed una speciale protezione dal nostro divin Redentore: 3° per ottenere la conversione dei peccatori: 4° per meritarci la perseveranza finale.

  A069000435 

 O cuore della bontà e della mansuetudine, siate voi il mio sicuro rifugio anche nell'ora della morte, siate voi la mia giustificazione innanzi a Dio, e da me allontanate i castighi della giusta sua collera.

  A069000436 

 Nobilissimo, mansuetissimo, amorevolissimo cuore del mio fedelissimo amante Gesù Cristo, mio Dio e Signore, deh! umilmente ve ne supplico, rivolgete verso di voi, e a voi unite tutti i miei pensieri e desiderii, tutte le forze dell'anima mia del mio corpo, e tutto quanto io sono e posso: sì rivolgete ogni cosa che è in me alla vostra gloria e al vostro santo beneplacito.

  A069000436 

 Togliete via da me, mio Dio, questo mio cuore cattivo e ingrato, e datemene uno secondo il vostro, e secondo la vostra perfetta ed eterna volontà.

  A069000437 

 Mio Dio, mio Salvatore e Redentore, cancellate da me ogni macchia e quanto a voi può dispiacere, e dal vostro sacratissimo cuore riversate nel mio tutto ciò che a voi piace.

  A069000438 

 O Signore, che per la salute del mondo avete voluto nascere, essere circonciso, dai Giudei rigettato, da Giuda con un bacio tradito, legato con funi, condotto quale agnello innocente al supplizio, presentato ad Anna, a Caifasso, a Pilato ad Erode, falsamente accusato, flagellato, insultato, coronato di spine, battuto con verghe, spogliato, trapassato con chiodi, sollevato in croce in mezzo a due ladroni, abbeverato di fiele ed aceto, e traffitto da lancia, vi supplico che per questi atrocissimi dolori, i quali io peccatore ora divotamente considero, e per la santa croce e morte vostra mi preserviate dalla pena eterna dell'inferno; e mi conduciate a quel luogo dove avete introdotto il ladro pentito, che fu crocifisso con voi, il quale col Padre, e col Santo Spirito vero Dio vivete e regnate in eterno.

  A069000442 

 Pei meriti di questa piaga sacrosanta io vi supplico con tutto il cuore, mio Gesù, guardate i miei passi, affinchè essi procedano per la via dei vostri comandamenti, e progredendo di virtù in virtù io arrivi a contemplare voi, mio Dio e mio Signore, nella Sionne celeste.

  A069000449 

 Imperciocchè io son sicuro, che nè la morte, nè la vita, nè gli Angeli, nè i principati, nè le podestà, nè il presente, nè l'avvenire... nè alcuna cosa creata ci separerà dall'amor di Dio, il quale è in Cristo Gesù Signor Nostro (ai Rom. VII).

  A069000462 

 Mio Redentore, mio Dio, eccomi a' vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A069000541 

 Non è pertanto da lodarsi la Chiesa cattolica, se per motivi religiosi fa altrettanto? se pregia e venera coloro, che si segnalarono per le opere di cristiana virtù e di vera santità? quando innalza all'onor degli altari quelli che furono da Dio onorati {284 [292]} di grazie speciali, per cui operarono cose magnifiche e gloriose? quando chiama beati, e come tali venera coloro, i quali colla grande loro fedeltà verso Dio si acquistarono in modo particolare la sua benevolenza, divennero suoi intimi amici, cui egli ha coronato di gloria e di onore? Non merita anzi ogni encomio la Chiesa, quando ai giovani presenta gli esempi dei vecchi, quando loro mostra le pedate, cui essi pure devono seguire? quando a questo fine ci raduna in certi giorni per celebrare la memoria dei nostri antenati, e così stimolarci a praticare le loro virtù, animarci ed infiammarci ad imitarli, per farci insomma conoscere come dobbiamo mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo?.

  A069000543 

 Iddio deve sempre essere l'oggetto principale, e lo scopo che ci prefiggiamo affinchè il culto dei santi sia un culto religioso a Dio gradito, ed affinchè noi adempiamo a quanto sta scritto: « Lodate il Signore ne' suoi santi » (Salmo 150).

  A069000543 

 La Chiesa vuole che ammiriamo la virtù dei santi, perchè ancor noi ci facciamo santi; vuole di più che noi ci fermiamo a coloro che ammiriamo, ma venerando i santi saliamo alla fonte d'ogni santità, a Dio.

  A069000543 

 Pertanto nella venerazione dei santi ogni cosa deve riferirsi a Dio, ogni cosa deve unirsi alla lode e adorazione divina.

  A069000544 

 Ma non solamente i santi noi li veneriamo, ma li invochiamo ancora, vale a dire ci raccomandiamo alle loro preghiere, imploriamo la loro intercessione presso Dio; imperocchè secondo la dottrina del Cristianesimo « la preghiera del giusto vale assai » (S. Giac.

  A069000544 

 Qual consolante pensiero che il vincolo dell'unione tra i giusti non venga rotto dalla morte, ma duri nell'eternità, dove nè tempo, nè vicenda alcuna potrà più scioglierlo! Qual consolante pensiero che ai piè del trono di Dio abbiamo anime, la cui benevolenza è tanto grande quanto invariabile, le quali pigliano parte ai nostri bisogni, alle nostre preghiere, e procurano di ottenere anche a noi, eredi come essi del paradiso, la medesima felicità, che essi già godono!.

  A069000544 

 Quantunque strettamente parlando un solo siavi mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù, egli solo sia che coi meriti suoi, colle sue soddisfazioni ci riconciliò con Dio, ed egli solo possa concederci le grazie di cui abbisogniamo, ciò nondimeno la sacra Scrittura attribuisce un grande valore alla intercessione dei Santi, {287 [295]} non perchè essi possano per propria virtù aiutarci, o l'esaudimento delle nostre preghiere possa provenire da altri, che da Dio; ma bensì perchè la preghiera dei giusti è accetta a Dio, ed egli spesso per le loro preghiere concede grazie, che altrimenti non avrebbe concesse.

  A069000545 

 Adorarli, cioè tributar loro il culto dovuto a Dio solo, sarebbe idolatria, sarebbe empietà: ma venerarli quali amici di Dio, ed invocarli di patrocinio, persuasi ad un tempo che ogni aiuto viene da Dio, dal quale essi pure lo implorano, deve ad ogni uomo pratico di cristianesimo, ad ogni uomo assennato, sembrare giusto e lodevole.

  A069000545 

 Dal sin qui detto si deduce che sarebbe indizio di una grande ignoranza il pensare, che il culto dei santi sia affine al culto di Dio, ossia che venerare i santi voglia dire adorarli.

  A069000545 

 Non avvi per verità alcun obbligo d'invocare in casi particolari i santi; possiamo rivolgerci immediatamente a Dio; ma sta sempre ferma la massima della Chiesa, che i santi, i quali regnano con Cristo, sono da venerarsi ed invocarsi, che essi pregano per noi; che la loro venerazione è cosa buona ed utile, e che per loro mezzo otteniamo più presto ciò che desideriamo.

  A069000546 

 Essa è la più sublime di tutte le creature, essa è la Regina degli Angeli e dei Santi; essa è la figlia prediletta dell'eterno Padre, la madre {290 [298]} del Figliuol di Dio, la sposa dello Spirito Santo e come tale essa risplende di una eccellenza infinita.

  A069000549 

 O Santissima Vergine, io vi venero con {293 [301]} tutto il cuore al di sopra di tutti gli Angeli e dei Santi del cielo, come Madre dell'Unigenito Figlio di Dio, e vi consacro il mio corpo con tutti i suoi sentimenti.

  A069000551 

 O benedetta Vergine, che trovaste grazia presso Dio, e generaste la vita, voi che siete Madre di salute, fate che per voi abbiamo accesso al vostro Figlio, siccome ci fu dato per mezzo vostro, così per mezzo vostro benignamente ci accolga.

  A069000551 

 Oh! nostra regina, nostra patrona, nostra avvocata, raccomandateci al vostro Figlio, e rendetelo verso di noi propizio! Oh! la più benedetta fra le creature, per la predilezione, che vi siete meritata, per l'autore della misericordia da voi generato, otteneteci che da questo medesimo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore, Dio eterno, benedetto sovra tutte le cose, il quale si è degnato di vestire col mezzo vostro la nostra debolezza e miseria, otteneteci, vi preghiamo, che per la vostra intercessione siamo ancora fatti partecipi della sua beatitudine e gloria.

  A069000552 

 Per voi sia accetto a Dio, quanto per vostra mediazione a Dio domandiamo: e per i meriti vostri ei ci conceda {296 [304]} quanto imploriamo con ferma fede.

  A069000552 

 Sia vostra assidua premura pregare pel popolo di Dio, giacchè voi meritaste, o benedetta, portare nel vostro seno il Redentore del mondo, che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.

  A069000553 

 Ecco Madre di Dio, ai piedi vostri un misero peccatore, che a voi ricorre, e in voi confida.

  A069000554 

 No, non sia mai, che io di nuovo abbia a perdere l'anima, il Paradiso, e Dio.

  A069000555 

 Se al presente così mi tormenta il rimorso de' peccati commessi, l'incertezza del perdono, il pericolo di ricadere, e il rigore della divina giustizia, che ne sarà allora di me? Ah! Signora mia, prima che giunga la mia morte, impetratemi un gran dolore de' miei peccati, una vera emenda, e fedeltà a Dio nella vita, che mi resta.

  A069000557 

 Ah! Regina mia, che mi gioverà la vostra misericordia, ed i favori, che mi avete fatto, se io mi danno? Se un tempo non vi ho amato, ora dopo Dio vi amo sopra ogni cosa.

  A069000557 

 Deh! non permettete, che io abbia a voltare le spalle a voi, e a Dio, che per vostro mezzo tante misericordie mi ha dispensate.

  A069000557 

 O Madre di Dio Maria Santissima, quante volte io per i miei peccati ho meritato l'inferno: già la sentenza forse al primo mio peccato sarebbe stata eseguita, se voi pietosa non aveste trattenuto la divina giustizia: e poi vincendo la mia durezza, mi tiraste a prendere confidenza in voi.

  A069000558 

 Guardate, o Maria, in quanti pericoli ora mi trovo, {304 [312]} ed ho da trovarmi finchè vivo in questa terra, di perdere l'anima, il Paradiso, e Dio.

  A069000558 

 O Regina del Paradiso, che sedete sopra tutti i Cori degli Angeli la più vicina a Dio, da questa valle di miserie io vi saluto misero peccatore, e vi prego a volgere verso di me quei vostri occhi pietosi.

  A069000559 

 Deh! questa grazia ottenetemi voi, che ottenete da Dio quanto volete.

  A069000559 

 Io non vi cerco beni di terra, non onori, non ricchezze; vi cerco quello che più desidera il vostro Cuore, amare solo il mio Dio.

  A069000559 

 Pregate, pregate, o Maria, e non lasciate mai di pregare, finchè non mi vedrete in Paradiso, dove sarò sicuro di possedere e di amare per sempre il mio Dio insieme con voi, Madre mia carissima.

  A069000559 

 Regina mia amabilissima, io miserabile peccatore ancora vi amo, ma vi amo troppo poco; voglio un amore più grande e più tenero verso di voi, e questo me l'avete da impetrare, giacchè l'amar voi è un gran segno di predestinazione, ed una grazia, che Dio concede a coloro che si salvano.

  A069000559 

 Sopra tutto mi rallegro, che Dio stesso ami più voi sola, che tutti gli uomini, e gli Angeli insieme.

  A069000560 

 Prendetemi sotto la vostra protezione, e ciò mi basta; perchè se voi mi proteggete, io non temo niente; non de' miei peccati, perchè voi spero, mi otterrete da Dio il perdono; non de' demoni, perchè voi siete più potente di tutto l'inferno; non del mio stesso giudice Gesù, perchè ad una vostra preghiera egli si placherà.

  A069000560 

 Voi siete la dispensiera di tutte le grazie, che Dio concede a noi miserabili, ed a questo fine egli vi ha fatta così potente, così ricca e così benigna, acciocchè ci soccorriate.

  A069000562 

 E un sentimento comune, è una persuasione universale nel Cattolicismo, fondata nel santo Vangelo, che noi siamo figli di Maria, e che la Madre di Dio è altresì la nostra cara Madre.

  A069000562 

 Questa pia associazione oltre lo scopo di onorare la Beata Vergine, e di attestarle riconoscenza e gratitudine pel grande amore che ella ci porta, ha pure lo scopo di ottenere da Dio coll'intercessione di Lei la conversione dei peccatori e degli eretici.

  A069000572 

 Cuore sacratissimo di Maria sempre Vergine ed immacolota, Cuore il più santo, il più puro, il più bello, il più perfetto, il più nobile, il più augusto, che l'onnipotente mano del Creatore abbia posto in seno a pura creatura; sorgente perenne di grazie, di bontà, di dolcezza, di misericordia e d'amore, modello di tutte le virtù, imagine perfetta del Cuore adorabile di Gesù Cristo che ardeste sempre di accesissima carità, che solo amaste più Dio che i serafini, che tutti gli angeli ed i santi, che maggior gloria avete dato all'augustissima Trinità che non tutte le altre creature colle loro più eroiche azioni; Cuore della Madre del{314 [322]} Redentore che sì vivamente compatiste le nostre miserie, che tanto avete sofferto per la nostra salute, che ci avete con tanto ardore e tenerezza amati, e che ad ogni modo siete degno del rispetto, dell'amore, della riconoscenza, e della confidenza di tutti gli uomini, degnatevi di accettare i miei deboli omaggi.

  A069000575 

 Dio di bontà che il cuor santo ed immacolato di Maria riempiste dei medesimi sentimenti di misericordia, e di tenerezza per noi, di cui il cuore del vostro e suo Gesù è sempre mai penetrato, concedete a tutti quelli che questo cuore verginale onorano di conservare sino alla morte una perfetta conformità di sentimenti e d'inclinazioni col sacro cuore di Gesù Cristo, che regna con Voi e collo Spirito Santo ne' secoli de' secoli.

  A069000577 

 O cuore di Maria Madre di Dio e Madre nostra: cuore amabilissimo, oggetto {319 [327]} delle compiacenze dell'adorabile Trinità, e degno di tutta la venerazione, e tenerezza degli Angeli, e degli uomini: cuore il più consimile a quello di Gesù, di cui siete la più perfetta imagine, cuore pieno di bontà, e tanto compassionevole verso le nostre miserie, degnatevi di sciogliere il ghiaccio de' nostri cuori, e fate che siano intieramente rivolti a quello del divin Salvatore.

  A069000580 

 I. O gran Madre di Dio, Maria Santissima, che dall'Eterno Padre foste elevata in trono di gloria sopra tutti gli Angeli, e sopra tutti i Santi del cielo, onorata di autorità e potere sovrano, vi supplico a difendermi colla {322 [330]} vostra autorità dal nemico infernale nel punto della mia morte, sicchè per mezzo della vostra sovrana assistenza io passi a godere della vostra gloria in Paradiso.

  A069000582 

 III. O purissima Vergine e degnissima Madre di Dio Maria Santissima, che dallo Spirito Santo foste arricchita con pienezza di grazia e di amor divino, rendendovi la più degna ed amabile fra tutte le creature, vi supplico della vostra efficacissima assistenza nell'ora della mia morte.

  A069000582 

 Partecipate al freddo mio cuore una parte del vostro divino amore, e fate, che prima io finisca di vivere, che di amare il mio Dio, per non cessare mai più di amarlo, e benedirlo in paradiso.

  A069000583 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, Madre di Dio, pel sacratissimo cuore del vostro Figlio Gesù, principe della pace, fate che l'ira di lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A069000591 

 Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio perchè tutte le grazie, tutti i gaudi, tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora godete in Paradiso non si diminuiranno {328 [336]} mai, anzi aumenterannosi fino al giorno del giudizio e dureranno in eterno.

  A069000592 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che ho potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a' vostri servi, i quali fanno divota menoria di queste allegrezze, di cui ridonda i vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A069000610 

 Cara Madre, pel vostro cuore così afflitto impetratemi la virtù dell'umiltà, e il dono del santo timor di Dio.

  A069000659 

 Ognuno che esamini alquanto la cosa, deve confessare che il Rosario è un'orazione per se oltre ogni dire pregevole, perciò gradevolissima a Dio e a Maria.

  A069000659 

 Quindici volte pure recitiamo il breve inno Gloria Patri, et Filio, et Spirititi Sancto; e cento cinquanta volte recitiamo l' Ave, Maria, composta come fu detto più sopra, parte dall'arcangelo Gabriele, parte da s. Elisabetta inspirata da Dio e parte dalla santa Chiesa illuminata dallo Spirito Santo.

  A069000694 

 Sono diciotto secoli da che la SS. Vergine inspirata da Dio esclamava: Tutte le generazioni mi chiameranno beata.

  A069000695 

 Ed era ben {365 [373]} giusto, che il mese di maggio, il quale è il più delizioso dell'anno, ed è il mese dei fiori, fosse consacrato a Maria, la quale dopo Dio è la delizia del cielo e della terra ed è il fiore delle Vergini.

  A069000708 

 È cosa chiara che nessuno, fuori del Signore, può per propria autorità perdonare i peccati; ma è pure innegabile clip Dio può comunicare agli uomini una sì grande autorità.

  A069000710 

 In questo senso l'Apostolo Paolo scriveva: Ci tenga ognuno come ministri di Cristo, e dispensatori dei misteri di Dio.

  A069000714 

 Il confessore nella sacra ordinazione ha ricevuto da Dio grazie speciali per santificare i fedeli col mezzo di questo sacramento, coi quali aiuti egli può mantenere il segreto dei peccati a lui confessati come vi è severamente obbligato per legge naturale, divina ed ecclesiastica, avesse ben anche a costargli la vita.

  A069000714 

 Imperocchè il peccatore pentito sa che, mentre il confessore lo assolve, Gesù Cristo gli scancella dall'anima ogni colpa, lo riconcilia con Dio e gli perdona l'eterna punizione.

  A069000714 

 Nulla maggiormente inquieta l'uomo, quanto una coscienza agitata, e il pensiero di essere colpevole agli occhi di Dio, e al suo tribunale dopo morte doversi aspettare una severa sentenza.

  A069000714 

 Oltre a questa riconciliazione con Dio, la confessione produce ancora altri buoni effetti: e dapprima secondo il Concilio di Trento (sess.

  A069000714 

 Per essa diventiamo più fervorosi nel servizio di Dio, più attenti sovra noi medesimi, più umili, più pazienti nel portare il peso delle nostre tribolazioni, più accesi nell'amor di Dio, e più riconoscenti al Signore pel prezioso dono della sua grazia, più cauti e guardinghi nel conservarla.

  A069000714 

 Poi essa è un potente rimedio contro le ricadute; e quando è frequente giova mirabilmente a mantenerci nella grazia di Dio; e lo spirito di pietà, che è nella Chiesa, lo dobbiamo pur attribuire alla {379 [387]} pratica della confessione.

  A069000714 

 Qual cosa vi può essere tanto consolante, quanto il possedere un tale amico, al quale per mio proprio bene debbo scoprire tutto me stesso! quanto l'avere un medico, il quale risani le malattie della mia anima, purchè io abbia buona volontà {380 [388]} di guarire! quanto il trovarmi innanzi ad un luogotenente di Dio, il quale al presente mi guida al trono della misericordia, affinchè dopo morte io non venga condannato al tribunale della divina giustizia.

  A069000717 

 Dove non avvi un vero pentimento, non si ottiene da Dio perdono, poichè egli, che è la santità per essenza, non può a meno di odiare il peccato e chi ama il peccato; nè può giammai divenire amico di un'anima, la quale non abbomini davvero il peccato.

  A069000719 

 Altrimenti avviene riguardo ai peccati veniali, perchè questi per se medesimi non tolgono l'amicizia di Dio e si possono cancellare con altri mezzi.

  A069000720 

 Questa grazia possiamo ottenerla dal Signore pregando fervidamente, perchè Dio mai non la nega a chi vuol convertirsi.

  A069000720 

 Questi motivi sovrannaturali sono per esempio quando temiamo che Iddio pei nostri peccati ci punisca in questo mondo, o nell'altro, e ci escluda dal Paradiso; quando ci rappresentiamo al pensiero come sia abbominevole il peccato, perchè ci priva della grazia santificante, e dell'amicizia di Dio; quando pensiamo alla nostra ingratitudine verso Dio, al gran male, che deve essere il peccato, per cui il nostro Signor Gesù Cristo tanto ha patito e sofferto.

  A069000720 

 Un dolore che provenga da un motivo di carità perfetta, si chiama contrizione perfetta; quello che proviene dal riflesso della bruttezza del peccato, dell'ingratitudine verso Dio, o da qualunque altro motivo di un amor di Dio non ancora perfetto, si chiama contrizione imperfetta.

  A069000720 

 {385 [393]} Il miglior motivo poi è il perfetto amor di Dio, quando cioè noi detestiamo i peccati, perchè con essi abbiamo offeso un Dio sì buono, e sì degno d'essere amato.

  A069000727 

 Nel confessionale il cristiano deve dimenticarsi d'ogni sua terrena dignità, e non vedere in sè stesso che un peccatore, il quale pentito ed umiliato desidera dal ministro di Dio l'assoluzione delle proprie colpe.

  A069000731 

 A Davide il profeta Natan aveva detto a nome di Dio: « il Signore ti ha perdonato il tuo peccato, » (2 dei Re XII) e tuttavia in pena di questo peccato dovette ancora sopportare dei gravi castighi, fra' quali la morte del figlio, la ribellione del figliuolo Assalonne.

  A069000735 

 Sempre si credette nella Chiesa di Dio, che non vi fosse mezzo più sicuro per allontanare i minacciati divini castighi, quanto l'esercizio delle opere di penitenza.

  A069000738 

 Questi tali perciò siano obbedienti al proprio confessore, e si persuadano che sottomettendosi alla direzione di esso adempiono al volere di Dio, poichè egli disse che chi avesse ascoltato la voce de' suoi ministri avrebbe ascoltato lui medesimo: qui vos audit me audit.

  A069000741 

 Per la ricerca, che si deve fare di tutto il tempo passato, opera in noi una cognizione più chiara di noi medesimi, mentre insieme ci pone sotto gli occhi il complesso di tutta la nostra spirituale miseria, il cattivo o almeno poco buon uso della miglior parte degli anni nostri, e i tanti debiti contratti con Dio, col trasgredire tante volte la sua santissima legge, e col rispondergli sì male invece dei tanti benefici che egli ci ha fatti.

  A069000742 

 Questa cognizione opera inevitabilmente una giusta confusione e vergogna di noi medesimi: una grande ammirazione della misericordia di Dio, e un sentimento vivo di gratitudine per la sua pazienza, in tollerarci sì gran tempo ed aspettarci a penitenza.

  A069000747 

 Per fare bene la confessione generale conviene pensarvi alcuni giorni prima, e così prepararvisi con ispeciali preghiere a Dio ed alla Beata Vergine, per ottenere l'aiuto richiesto in questo grande affare.

  A069000748 

 Converrebbe anzi se si può ritirarsi per alcun tempo dai tumulti degli uomini e dagli {398 [406]} affari terreni, per applicarsi unicamente all'esame della sua vita passata, incominciando dal tempo in cui si acquistò l'uso della ragione, e fermandosi particolarmente a quelle epoche della vita in cui si sa di avere più frequentemente e gravemente oltraggiato la maestà di Dio.

  A069000751 

 Il miglior metodo è di esaminarsi in tutti i peccati contro il sesto comandamento e poi su gli altri della legge di Dio e della Chiesa, incominciando dal primo e venendo giù di seguito, e finalmente esaminarsi sui doveri del proprio stato, e sui vizi capitali.

  A069000752 

 Bisogna presentarsi al confessore con grande fiducia, raccomandarsi alla sua carità: {399 [407]} rispondere in poche e chiare parole alle sue domande: ove non si possa por termine alla confessione in una volta, si ritorni quante volte sarà necessario: e si procuri di fare le cose tutte con tale schiettezza, diligenza e buona volontà, da mettere la coscienza nel migliore stato di pace che si possa: ad essere pronto a presentarsi con calma e speranza al tribunale di Dio quando appena terminata la confessione uno vi fosse chiamato.

  A069000753 

 Il Figliuol prodigo è un'immagine del peccatore, il quale lascia la casa di Dio, suo padre, per abbandonarsi ai desideri delle sue passioni.

  A069000753 

 Si allontana dalla presenza di Dio, e rinunzia al diritto della divina figliuolanza, e lontano da Dio dissipa i doni di natura e di grazia, che aveva da esso ricevuti.

  A069000756 

 Quanto bene e al vivo è qui dipinto lo stato miserevole dell'anima, la quale abbandona il suo Dio! Ella mancando del nutrimento dei SS. Sacramenti, del principale conforto celeste, piglia servizio presso crudelissimi padroni, cioè gli spiriti infernali, i quali le danno a pascere degli animali schifosi, ossia le sue brutali passioni: {401 [409]} e con tutto ciò non le forniscono alcuno di quei piaceri che ella bramerebbe.

  A069000757 

 Ma una nobile e spirituale creatura potrà forse essere appagata di sensuali piaceri? Ah! no, ella non potrà mai sentirsi soddisfatta, perchè questi non sono il cibo che le fu destinato da Dio quando la creò a sua immagine.

  A069000757 

 Oh! qual tristo cambio! quale lagrimevole disgrazia! l'uomo creato ad immagine di Dio divenir simile ad animali irragionevoli, e al pari di questi avvoltolarsi nel fango, e nelle immondezze!.

  A069000765 

 Dubitando della bontà di Dio, quasi se non potesse, o non volesse perdonarvi li peccati quantunque ne siate pentiti, o non vi volesse ammettere all'eterna felicità.

  A069000766 

 Odiando Iddio, o desiderando che non esista - preferendo qualche bene temporale, come l'impiego, l'onore, il piacere degli uomini a Dio, ed alla sua amicizia.

  A069000769 

 - ovvero attribuendogli qualche imperfezione o negando a parole qualche verità della fede, oppure disprezzando Maria V. o gli Angeli od i Santi - Disprezzando le immagini di Gesù Cristo, di Maria Vergine o dei Santi, o le loro reliquie - pronunziando senza rispetto o peggio ancora se per ira o per disprezzo positivo il nome di Dio, di Gesù Cristo o di Maria V. o dei Santi - adoperando per derisione o per ischerno parole della sacra Scrittura - mancando di rispetto ai luoghi sacri, come le chiese, alle persone consecrate a Dio, come sono i sacerdoti e i religiosi e le religiose, ai vasi sacri.

  A069000769 

 Negando a voce qualche attributo di Dio, come la sua sapienza, bontà, giustizia ecc.

  A069000773 

 - Questo comandamento si può anche trasgredire da genitori, padroni e superiori non vigilando sopra i figli, e servi od i dipendenti, nè pigliandosi cura di loro - non istruendoli o non facendoli istruire - non procurando che essi adempiano i proprii doveri, e crescano nel santo timore di Dio, non allontanandoli dalle perverse compagnie, dai divertimenti cattivi, e da pericoli gravi di peccato - non correggendoli con moderazione, con buon fine - non cacciando di casa le persone di servizio incorreggibili, e di scandalo ai figliuoli - non porgendo loro buon esempio - mandando loro maledizioni, e imprecazioni, e non correggendo le loro storte inclinazioni e non procurando loro una religiosa educazione - portando loro un amore più naturale che cristiano, e lasciando loro una libertà pericolosa - usando verso loro una indulgenza irragionevole - {410 [418]} loro presenza - trascurando di far loro imparare qualche professione o mestiere - non lasciando loro una libertà ragionevole nella scelta dello stato - essendo troppo esigente colle persone di servizio - trattandoli duramente - non assistendoli nelle loro infermità - negando loro o differendo o diminuendo per qualche vano pretesto la loro mercede - permettendo loro o prescrivendo cose cattive - non impedendoli dal commettere peccati in casa vostra.

  A069000782 

 Su questo comandamento esaminatevi come già fu detto nel 3° comandamento della legge di Dio.

  A069000789 

 La superbia è una disordinata stima di sè, la quale fa che o con parole o con pensieri attribuiamo a noi ciò che è di Dio, e dispregiamo gli altri.

  A069000792 

 Effetto di questo brutto vizio sono l'acciecamento della mente, i discorsi cattivi, l'avversione alle cose di Dio, attacco al mondo.

  A069000796 

 Questo è un vizio che offende direttamente il Signore, perchè il disamore è poco attacco alla virtù ed alle pratiche di religione; è in sostanza un disamore e attacco freddo a Dio medesimo.

  A069000798 

 Malgrado le tante offese, che v'ho fatto, Dio mio, Voi foste sempre verso di me pietoso e benigno.

  A069000799 

 Per amor vostro appunto io detesto di tutto cuore i miei peccati e li abbomino come il più gran male del mondo; ed oh! quanto pagherei, Dio mio, se non vi avessi mai offeso!.

  A069000803 

 Con animo contrito vi supplico, Dio mio, non rigettatemi dal vostro cospetto.

  A069000803 

 Sebbene io meriti la vostra indegnazione, sono però sempre opera delle vostre mani, il quale a voi ricorro, Dio e Padre misericordioso, che giuraste di non voler la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

  A069000803 

 Signor Dio mio, conscio del mio niente mi prostro dinanzi alla vostra Maestà, e confesso le mie ingratitudini.

  A069000804 

 Oh! incomprensibile degnazione del mio Dio! Ah sì, mio Signore! io voglio nuovamente essere tutto vostro.

  A069000806 

 Padre di misericordia, che vi dirò io? Ammutolisco alla vista delle mie mancanze, le quali non ostante le ferme promesse a voi fatte, mio Dio, mio Signore, ho le tante volte e con tanta ingratitudine ripetute.

  A069000807 

 Lode, gloria e grazie sieno rese a Voi, Dio di bontà e di misericordia.

  A069000809 

 Ah! certamente io non meritava la grazia che ho ricevuta! Quanto siete stato {428 [436]} buono, Dio mio, nel perdonarmi i miei peccati, nell'invitarmi così paternamente a ritornare a Voi, a mutar vita! Ora che qual figliuol prodigo, pentito e divoto, ho confessato dinanzi a Voi e dinanzi al vostro Unigenito i miei peccati, con quanta prontezza, con quanta bontà Voi mi avete perdonato! O Signore, Voi siete la carità, ed è vostra delizia il perdonare e il beatificare le anime che desiderano di amarvi.

  A069000812 

 Che desidero io in Cielo, o che aspetto in terra, se non Voi, Dio del mio cuore e mia eredità in eterno? Quando comparirà la vostra gloria, allora sarò saziato.

  A069000813 

 Come potrà sperare di trovar grazia presso Dio quegli, il quale va in collera contro al prossimo suo? Egli che è senza misericordia verso il suo simile, come potrà sperare di ottenere dal Signore misericordia pei suoi peccati? Così Voi diceste, mio Dio e Signore, per bocca del vostro profeta, ed oserò io ancora andare in collera e portar odio contro alcuno? Perdonatemi, o Signore, i rancori e le avversioni che ho nutrito finora.

  A069000813 

 Possa io d'ora innanzi, quando i nemici insorgono e m'insidiano, sopportarli {432 [440]} pazientemente! Ah! potessi come un sordo non prestar ascolto alle loro dicerie, e non aprir bocca in mia difesa! Signore mio Dio, non abbandonatemi, non allontanatevi da me, poichè Voi siete la mia speranza e la mia salute.

  A069000815 

 Ma mentre i golosi figli d'Israele avevano ancora in bocca il cibo, la collera di Dio scese sopra di loro, ed io, che coll'intemperanza mi sono abbassato al livello delle bestie, fui dalla vostra bontà risparmiato.

  A069000821 

 Vuoi tu, o cristiano, crescere nella vita della grazia e nel bene, vivere unito con Dio, e ogni giorno renderti più meritevole dell'eterna vita? accostati sovente e degnamente alla tavola del Signore.

  A069000822 

 Perchè mai oggidì è così {441 [449]} rara questa viva fede, questa grande carità verso Dio e verso il prossimo, questa santità di vita? Si è specialmente perchè la mensa del Signore è deserta, o perchè vi ci accostiamo senza divozione interna, senza buone disposizioni, senza preparazione.

  A069000827 

 Questo è un sacramento di amore, nel quale noi riceviamo un Dio, che è qual fuoco che abbrucia quanto trova disposto a ricevere le sue fiamme.

  A069000828 

 Quando ci accostiamo a ricevere Gesù sacramentato, ci prepariamo noi convenientemente? Facciamo noi quanto possiamo per accostarvici più degnamente che ci sia possibile? Il giorno avanti la santa Comunione ci prepariamo noi con qualche riflessione, con qualche opportuna lettura? Allo svegliarci al mattino ci richiamiamo noi alla mente il pensiero, eccitiamo nel nostro cuore il desiderio di questa grande azione? Procuriamo noi eccitarci ad un vero pentimento dei nostri peccati? Li detestiamo noi con una sincera confessione? Abbiamo noi sollecitudine di raccogliere lo spirito, di eccitare il cuore, di risvegliare in noi buoni sentimenti? Ci proponiamo noi il fine per cui vogliamo fare la comunione, le grazie speciali che vogliamo domandare? Le anime fervorose vi si dispongono col digiunare il giorno avanti, altre col fare una visita a Gesù sacramentato, altre con atti di mortificazione e di {447 [455]} penitenza interna od esterna, ed altre facendo a Dio qualche offerta particolare.

  A069000829 

 In qual modo un'anima così infedele al suo Dio, così indocile alla sua voce, un'anima che resiste così sovente alla grazia divina, un'anima da tante macchie oscurata, che non teme di far di quando in quando dispiacere a Gesù, potrà partecipare all'abbondanza dei doni celesti, riserbati alle anime fedeli e timorate? Ah! no, un tal favore ella non si aspetti.

  A069000829 

 Queste grazie fossero ben anco più abbondanti, e più potente la virtù del Sacramento, (cosa al tutto impossibile) tuttavia ella non ne proverebbe alcun vantaggio; {449 [457]} e dopo molte comunioni quest'anima sarebbe ancora agli occhi di Dio egualmente imperfetta e dispiacevole.

  A069000829 

 Tali peccati sono altrettante macchie dell'anima, altrettante piaghe del cuore, altrettante nuvole, che pongonsi tra Dio e noi, e c'impediscono i raggi benefici del Sole di giustizia.

  A069000830 

 E non è questo un mancar di rispetto a sì gran Sacramento? E non è questo un mancar di riconoscenza, di gratitudine a Cristo? Di fedeltà alle nostre promesse, di costanza alle nostre risoluzioni? E per conseguenza non è un perdere, se non intieramente, almeno in gran parte i frutti divini che la Comunione dovrebbe produrre, e produrrebbe immancabilmente {450 [458]} nell'anima nostra, qualora avessimo guardato più gelosamente il sacro deposito che ricevemmo nel cuore? Ah! non così fanno le anime pie, che desiderano di rendere salutari le loro comunioni, e a Dio un tributo di riconoscenza e di gratitudine.

  A069000830 

 Il giorno della comunione è da loro intieramente consacrato a Dio colla preghiera, col raccoglimento, colle opere buone.

  A069000830 

 Se hanno da occuparsi nei propri doveri, elleno ciò fanno per amor di Dio, per ispirito di obbedienza e di penitenza.

  A069000834 

 Nessuno adunque segua l'esempio di Giuda che sarebbe questo il giorno il più infelice {456 [464]} della sua vita, nè tarderebbe a provare il giusto sdegno di Dio.

  A069000835 

 Illuminate la mia mente colla vostra divina luce, affinchè io veramente vi riconosca nella frazione del pane, mio Dio e mio Signore, accendete in me il fuoco della santa direzione, affinchè con tutta l'anima mia vi abbracci, e gusti la vostra dolcezza, la quale in questo Sacramento come in sua fonte è contenuta.

  A069000836 

 Grande è l'amor del vostro cuore, o mio Dio, il quale avete istituito un sì gran mezzo per comunicar Voi a me, ed unir me a Voi.

  A069000841 

 Venite adunque, mio Dio, mio bene; a Voi anela il mio cuore.

  A069000842 

 Eletti del mio Dio, Angioli del cielo, i quali fate continuamente e con piacere la volontà del Signore, assistetemi in questo momento felice, ed accompagnatemi voi medesimi al vostro Re e mio Redentore.

  A069000843 

 Il mio cuore è preparato; venite o Dio dell'anima mia, mia salute, vita della vita mia, oggetto dei miei desideri, tesoro del mio cuore.

  A069000845 

 Dio onnipotente ed eterno, ecco che io mi accosto al venerando Sacramento del vostro Unigenito Figliuolo e Signor nostro Gesù Cristo.

  A069000845 

 Prego dunque la vostra clemenza a concedermi la grazia di ricevere il pane degli Angeli, il Dio del cielo, il Re dei re con tanta riverenza ed umiltà, con tanta contrizione e divozione, con tanta purità e fede, che abbia a partecipare non solo del corpo e del sangue del mio Signore, ma anche della virtù e della grazia di sì gran Sacramento.

  A069000848 

 Mio Dio, io vi offro il santo sacrifizio della Messa e la comunione che intendo di fare, per obbedire al precetto, e soddisfare al desiderio della santa Chiesa nostra madre; per rendervi il culto di adorazione a Voi solo dovuto; per consacrarvi tutti i pensieri, parole, azioni della {468 [476]} mia vita; per riconoscervi come mio primo principio ed ultimo fine, il mio sommo bene; pregarvi di stabilire in me il vostro regno, di applicarmi i meriti della vostra passione e morte, di perdonarmi tutti i peccati.

  A069000850 

 Io confesso con tutta la sincerità del mio cuore, Dio mio, che le mie iniquità mi rendono indegno di comparire dinanzi {470 [478]} a Voi per assistere a questo tremendo sacrifizio e specialmente di ricevervi nella vile abitazione dell'anima mia.

  A069000854 

 O Gesù, Dio di misericordia, non abbiate riguardo alla moltitudine de' miei peccati, ma ascoltate solamente la vostra infinita bontà.

  A069000857 

 O mio Dio, bellezza infinita, bontà senza limiti, Voi che dovete fra breve entrare nel mio cuore, fate che il rincrescimento di avervi per sì lungo tempo offeso cancelli la moltitudine dei peccati, che mi {473 [481]} rendettero sì colpevole agli occhi vostri.

  A069000858 

 O misericordioso Gesù! O Dio infinitamente buono! Dal fondo della mia miseria io invoco in questo istante l'abisso delle vostre misericordie.

  A069000860 

 O Voi, che restate dal peccato offeso, ma dal pentimento placato, Dio di bontà, che avete promesso il perdono ai peccatori di cuor contrito, il dolore che voi medesimo infondeste nel mio cuore, i fermi propositi che voi m'inspirate, le vostre promesse, i meriti infiniti del vostro sangue, la vostra misericordia più grande assai che il numero e la malizia de' miei peccati, ravvivano in questo momento la mia confidenza, e mi fanno animo ad accostarmi a voi, malgrado la mia indegnità.

  A069000862 

 Io dunque con grande fiducia riceverò nel mio cuore un Dio che desidera di venirvi per essere la mia salute.

  A069000863 

 O Dio onnipotente, che date il pane del cielo a quelli che vivono sulla terra, concedetemi il fervore, gli ardori delle anime beate, che seco voi gia regnano in cielo.

  A069000864 

 Io vi offro egualmente il mio {479 [487]} cuore, Dio mio, ma vi prego di cangiarlo altresì, di trasformarlo, di consacrarlo.

  A069000864 

 O Dio dei nostri cuori, per adorarvi come nostro Creatore, per riconoscervi per nostro Sovrano Padrone, per lodarvi come Signore Santissimo ed amarvi come unico nostro Bene, noi vi offriamo quest'ostia adorabile, lo stesso vostro Unigenito Figlio.

  A069000864 

 Oh! qual gioia io non provo mai nel potervi offerire un Dio, che si sacrifica per la vostra gloria, e vi onora quanto meritate.

  A069000866 

 Ah! potessi io ripetere con quella purezza e fervore, che rende a voi piacevoli i loro cantici: Santo, Santo, Santo è il Dio degli eserciti: tutto il cielo risuona delle sue lodi, l'universo è ripieno della sua gloria.

  A069000867 

 Io per tutti vi prego, o Signore, perchè voi siete il Dio di tutti, perchè volete che siamo tutti fratelli, che ci amiamo gli uni gli altri, e vicendevolmente ci aiutiamo nei nostri bisogni, perchè insomma voi volete che tutti riuniti in una carità medesima non formiamo che un cuor solo ed un'anima sola.

  A069000868 

 Io vi adoro, Agnello di Dio, vittima adorabile, che cancellate i peccati del mondo.

  A069000868 

 Io vi adoro, mio Signore, mio Dio, Gesù Cristo mio Salvatore, realmente presente in quell'ostia sacrosanta.

  A069000870 

 Ah! Signore, io non sono che peccato, e voi la santità medesima; voi siete Dio, ed io un niente.

  A069000871 

 Eccolo questo Dio di amore; egli viene a te, anima mia, e tu corri a Lui.

  A069000871 

 Oh! misericordia ineffabile! Eccolo su questo altare quel Dio di maestà; una sola parola lo fece discendere.

  A069000871 

 Oh! qual amore! Voi siete al di sopra dei cherubini, o Dio mio, e discendete fino a me; voi partite dal più alto dei cieli per venire nella povera anima mia.

  A069000876 

 Ah! i miei voti sono al fine esauditi, il mio Dio si avvicina.

  A069000877 

 Quando il sacerdote pronunzia il Domine, non sum dignus, riconoscete di bel nuovo la vostra indegnità dicendo: Ma chi siete voi, o Signore, e chi sono io per accostarmi a voi e ricevervi in me? Voi siete il mio Dio e venite a me! Voi siete il Dio della santità, ed io un vile peccatore! Non son degno che voi veniate a visitarmi; ma parlate, gettate gli occhi vostri pietosi sopra la mia miseria.

  A069000878 

 Divino Amore, preparate l'anima mia a ricevere degnamente il suo Dio, fatela ardere del vostro fuoco, che tutto consuma.

  A069000879 

 Voi siete testimonio, Dio mio, {488 [496]} che io non sospiro che voi, non cerco che riposare in voi.

  A069000883 

 Nessuna preghiera è fatta in tempo più propizio, nessuna è più accetta a Dio e salutare all'anima come quella che facciamo dopo la Comunione.

  A069000893 

 Concedetemi una vita che tutta sia vostra, ed una morte quieta e tranquilla, che sia principio della vita eterna e beata, la quale in virtù di questo Sacramento aspetto, e chiedo da Voi, eterno mio Dio.

  A069000894 

 Vi prego che questa santa Comunione non mi sia una nuova colpa a castigo, ma piuttosto un'intercessione salutare ad ottenere perdono; mi serva a distruzione di tutti i vizi e ad accrescimento di carità perfetta in tutte le potenze del mio spirito; e sopratutto mi {498 [506]} aiuti ad unirmi con Voi, unico e vero Dio e a terminare fedelmente e felicemente nella vostra grazia i miei giorni.

  A069000897 

 Di voi sempre io abbia sete, fonte di scienza e sapienza, fonte di eterno lume, torrente di piaceri, abbondanza della casa di Dio.

  A069000900 

 Oh! fornace di amore! umilissimo Gesù, Dio nascosto! io vi adoro in me.

  A069000901 

 O mio Dio, Voi venite a me affinchè io mi unisca a Voi, affinchè abbondantemente io partecipi ai meriti di vostra passione, e mi santifichi.

  A069000904 

 O Dio dell'anima mia, io stimo ed amo Voi sopratutti i beni di questo mondo, e più di me stesso ancora.

  A069000905 

 Mio Dio, e mio tutto, non voglio cercare altro che Voi, perchè in te io trovo tutto.

  A069000909 

 Mio Dio, fate che io vi vegga per mezzo di una fede viva, che vi conosca e vi ami.

  A069000911 

 Mio Dio, quand'anche nessun inferno, verun tormento vi fosse pei peccatori, io vi amerei, perchè Voi siete infinitamente buono, e meritate ogni amore.

  A069000912 

 Vergine Santissima, la più amata da Dio e benedetta, e degna di amore! ottenetemi dal vostro Figlio la grazia di secondare tutte le sante sue inspirazioni, e da Madre amorosa insegnatemi tutte le virtù per le quali Voi tanto piaceste al Signore.

  A069000913 

 1° Di metterci in una perfetta dipendenza da Dio; guardarci dal contristarlo.

  A069000915 

 Tutto per Dio; nulla se non per Dio, Dio solo, Dio solo.

  A069000918 

 Per conservarla bisogna stare strettamente uniti a Dio, operare e camminar con confidenza.

  A069000920 

 Di non aver fretta nelle cose, nè pretendere che corrano veloci come i nostri pensieri; e se non possiamo vincere gli ostacoli, non perderci di coraggio, ma dire: sia sempre fatta la volontà di Dio!.

  A069000927 

 Di ricordarci spesso che siamo figliuoli di Dio ed eredi del suo regno, e {509 [517]} di quanto amore egli ci abbia amato, e quanti benefizii compartiti.

  A069000931 

 Fate, o Dio mio, che le pene dovute a' miei peccati, e che io dovrei soffrire in questa o nell'altra vita, mi siano rimesse in vista dell'infinita vostra misericordia e pei meriti di Gesù, mio Salvatore.

  A069000931 

 Voglio altresì soddisfare alla vostra giustizia per {511 [519]} quanto io potrò; voglio fuggire con orrore il peccato, detestarlo più di qualsiasi male del mondo, perchè offende Voi, Dio infinitamente amabile, che io amo e sempre amerò e sopra tutte le cose.

  A069000933 

 Fate, ve ne scongiuro, Dio mio, che la compassione mia sia giovevole a quell'anima: e se le mie preghiere non sono {512 [520]} abbastanza pure, e le mie opere non sono abbastanza sante per essere a Voi offerte ascoltate benignamente i sospiri e le preghiere della Chiesa, colla quale unisco le mie, e volgete gli sguardi a Gesù Cristo vostro unico Figliuolo, il quale per tutti soddisfece sovrabbondantemente.

  A069000934 

 Se l'anima per la quale più particolarmente vi prego non ha bisogno di questa indulgenza, fatene parte, ve ne prego, o Dio di bontà, alle anime più bisognose, a quelle che non hanno chi preghi in modo speciale per loro, e sopratutto a quelle che forse si trovano in quelle fiamme per cagion mia.

  A069000936 

 Perciò prendiamo la lodevole usanza di fare ogni mese un giorno di ritiro, onde renderci sempre più zelanti nel servizio di Dio e prepararci a ben morire con qualche esercizio di divozione.

  A069000938 

 Spendiamo una mezz'ora dopo mezzodì per esaminarci dinanzi a Dio in qual modo attendiamo alle obbligazioni del nostro stato.

  A069000939 

 Recitiamo poscia le preghiere per ottenere da Dio la grazia di fare una buona morte, come qui appresso.

  A069000942 

 Dopo questo esame dimandiamo perdono a Dio delle mancanze commesse facendo ferma risoluzione di applicarci a correggere quel tale difetto, e a praticare la tale virtù.

  A069000943 

 Prendiamo qualche momento per metterci alla presenza di Dio, adorarlo con viva fede, domandargli perdono dei nostri peccati.

  A069000946 

 Chi son io dunque da oppormi a Dio, da rivoltarmi contro di lui, da oltraggiarlo nel modo il più ingrato? Io non sono che una misera creatura, nulla io posso, nulla io ho, a nulla son capace, che a fare il male.

  A069000946 

 Chi è colui, che io ho ingiuriato peccando mortalmente? Egli è Dio, infinitamente grande, infinitamente santo, infinitamente amabile, Dio onnipotente, il quale per l'eccellenza del suo essere, per le sue infinite perfezioni, pei diritti che ha sopra di me, merita tutto {518 [526]} il mio amore, il mio rispetto, la mia adorazione.

  A069000946 

 Ed io ho preso le armi contro del mio re, gli dichiarai guerra, sposai le parti del suo nemico, il demonio; a questo ho dato l'impero del mio cuore, affinchè da padrone vi regnasse invece di Dio.

  A069000946 

 O mio Dio! come mai avete potuto sopportare una creatura così infedele, così ingrata, così perfida? E come ho io potuto indurmi ad offendervi? Quale vergogna, qual confusione, quale dolore non dovrei io provare? Oh peccato! Se io conoscessi tutta la tua bruttezza, ti odierei sommamente, {519 [527]} ti fuggirei a tutta possa, ti espierei con lagrime continue.

  A069000947 

 Iddio usa così con una creatura elevata al colmo della gloria, che non dovrà temere l'uomo, formato di fango, se egli si rende colpevole? Conserverà egli un vaso di creta, chi spezzò un vaso di sì alto prezzo, perchè il trovò bruttato di peccato? O Dio mio, come tratterete me, che son così colpevole, che ho commesso tanti e sì gravi peccati?.

  A069000947 

 L'angelo, capo d'opera della mano di Dio, e sua più viva immagine, l'angelo che formava l'oggetto della divina compiacenza, non appena si fa ribelle, che diventa un oggetto d'orrore agli occhi di Dio, è cacciato dal cielo, è precipitato negli infernali abissi, è condannato a supplizi eterni.

  A069000948 

 Oh! quanto è mai terribile lo sdegno di Dio quando si tratta di punire il peccato! Ciò sapendo come oserò io peccare? Come non tremerò quando penso al castigo, che Dio ha scagliato sopra i padri miei? Lo stesso farà il giudice supremo avanti a cui io dovrò comparire.

  A069000953 

 Il peccato veniale fa a Dio un oltraggio sì grande, che s. Agostino non dubita di affermare, che l'annientamento delle intelligenze angeliche, la perdita {522 [530]} del genere umano, la distruzione dello universo intero, sarebbe un male minore di quello che si fa nel commetterlo.

  A069000953 

 Poss'io dunque credere questa verità e commettere il peccato veniale deliberatamente? Poss'io dire che il peccato veniale è una bagattella, mentre offende la sovrana maestà di Dio? Ohimè! che mai è la mia vita se non una serie di peccati veniali? Imperocchè quante parole che offendono la carità, quanto tempo perduto o male impiegato ne' miei doveri? quanto amore a me stesso! quante mormorazioni, quante azioni fatte per vanità! La mia coscienza mi fa aspri rimproveri, ed io non l'ascolto.

  A069000954 

 Esso raffredda l'amore che Dio mi portava, diminuisce le segrete comunicazioni che egli aveva con me e i celesti suoi favori; mi fa perdere il posto che io doveva occupare nel cuore di Gesù; {523 [531]} più debole mi rende contro gli assalti del demonio e in fine mi dispone insensibilmente al peccato mortale.

  A069000957 

 Propongo coll'aiuto di Dio d'evitare questa pigrizia, questa maldicenza, questa impazienza... Io voglio praticare tal atto di virtù opposta a' miei difetti, e tale mortificazione.

  A069000960 

 Se io esamino il cuor mio, altro non trovo che indifferenze pel servizio di Dio, che la ricerca di me stesso, che una brama di farmi stimare dagli altri, che un grande {526 [534]} attacco a' miei comodi, che un'ingiusta pretensione che tutti si acconcino alla mia indole nel mentre stesso che io sono così impaziente verso agli altri.

  A069000963 

 Io pure {527 [535]} ho trovato intercessori potenti presso Dio, i quali rattennero il braccio della sua giustizia.

  A069000963 

 La pazienza del mio Signore mi eccita a correggermi de' miei difetti: me infelice, se ancor differisco di consacrarmi al suo servizio! Se io abuso di questo nuovo benefizio, sarà un motivo di più per la giustizia di Dio, onde punirmi con estremo rigore.

  A069000963 

 Ora se io non cangio che mi avverrà? Dio mi riserva un castigo che io non m'attendo, Egli può per sempre abbandonarmi alla mia tiepidezza, alla mia rilassatezza.

  A069000964 

 Conosco, o Dio mio, quanto io sia colpevole innanzi a Voi; mai non potrò abbastanza ammirare la pazienza vostra nello aspettarmi.

  A069000964 

 Ottenetemi la grazia di fare un santo ritiro, e di dare a Dio tutti quei frutti, che Egli aspetta da me.

  A069000965 

 Figuriamoci di essere alla presenza di Dio in mezzo agli Angeli ed ai Santi, che sopra di noi fissino i loro sguardi.

  A069000967 

 Dio ci ha amato senza che noi ce lo meritassimo.

  A069000967 

 Qual maraviglia che un Dio, che basta a se stesso, che possiede tutte le perfezioni, voglia amare qualche cosa fuori di se! Noi siamo peccatori, {529 [537]} egli dovrebbe riguardarci con orrore, e invece il Figlio di Dio ha volato col proprio sangue guarire le ferite fatteci dal peccato, e arricchirci delle sue grazie, dei suoi doni.

  A069000967 

 Un tal prodigio di amore non potevasi operare se non da un Dio.

  A069000968 

 Perchè aggiungere a tutti questi benefizi quello di tutto donarsi a noi nel Sacramento Eucaristico? Perchè {530 [538]} prepararci in cielo una gloria eterna, una felicità senza fine? Non è questo un trattare l'uomo con altrettanta magnificenza e grandezza quanta se fosse un Dio?.

  A069000969 

 Io sono più debitore all'amore del mio Dio di quello che lo siano tutte le gerarchie celesti insieme.

  A069000969 

 La mia scelta è fatta: Dio possederà il cuor mio tutto intieramente, e lui io voglio amare ed amerò sopra tutte le cose.

  A069000972 

 Le azioni le più indifferenti come le opere manuali, le oneste ricreazioni, il mangiare, il bere ci possono essere di grande merito per l'eterna vita: Sia che mangiate, dice s. Paolo, sia che beviate, {532 [540]} sia che facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.

  A069000974 

 Infelice chi fa le opere di Dio con negligenza, dice lo Spirito Santo.

  A069000974 

 Noi dobbiamo sempre operare con intenzione pura, a Dio offrire di cuore le nostre azioni, sottometterci con pazienza a quanto incontriamo di penoso nel nostro operare, evitar la pigrizia, la vanità, la precipitazione, l'incostanza.

  A069000975 

 Ah! potessi con opere gradevoli al cuore di Gesù riparare a tutti i peccati commessi! Oh! mi fosse dato di {533 [541]} riparare con divoti esercizi di pietà alla tiepidezza, alla dissipazione di cui mi sono reso colpevole innanzi a Dio! Oh potessi di continuo camminare alla sua presenza!.

  A069000977 

 S. Agostino ci dice: Se voi non avete zelo, non avete timor di Dio.

  A069000978 

 Penetriamoci bene di questa verità: Colui che non ama Dio e il prossimo è in uno stato di morte spirituale.

  A069000979 

 L'amor di Dio e l'amor del prossimo, ecco il sacro fuoco che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra, e che ardentemente desidera d'accendere nei nostri cuori.

  A069000979 

 Ve n'ha forse una scintilla {534 [542]} in quell'anima che guarda colla medesima indifferenza la gloria di Dio, e gli oltraggi a lui fatti, la salute e la perdita de' suoi fratelli? Evidentemente quest'anima trasgredisce il primo comandamento della legge di Dio.

  A069000980 

 In quanto al comandamento dell'amor del prossimo che è simile al comandamento dell'amor di Dio, se esso ci obbliga di soccorrere i nostri fratelli nelle loro necessità temporali, c'impone poi un'obbligazione assai più stretta di assisterli e di aiutarli nei loro bisogni spirituali.

  A069000981 

 Taluno crede che sia solo cosa propria dei ministri di Dio l'occuparsi della salute delle anime.

  A069000982 

 Dio comanda a ciascuno d'aver cura del suo prossimo.

  A069000982 

 Intanto noi ci addormentiamo sopra un'obbligazione di tale importanza... ma alla morte quale spaventoso svegliarsi! al tribunal di Dio quale tremenda sentenza!.

  A069000983 

 Io ve ne scongiuro pel vostro cuore così puro e così pietoso, ottenetemi la grazia di lavorare d'ora innanzi secondo le mie forze alla maggior gloria di Dio, ed alla salute delle anime.

  A069000983 

 Se io non ho zelo per la gloria di Dio e per la salute dei miei fratelli, merito che Dio mi tratti con tutto il rigore di sua giustizia... Signore, non entrate in giudizio col vostro servo, che da se medesimo si giudica e si condanna.

  A069000991 

 Io morrò: cioè l'anima mia comparirà al giudizio di Dio per rendere conto dell'intero suo operare.

  A069000991 

 Oh momento terribile! mi troverò solo alla presenza di Dio; sarò interrogato su tutta la mia vita da un giudice sapientissimo, implacabile nemico del peccato; un giudice che tutti conosce i miei pensieri, le mie parole, le mie opere.

  A069000993 

 Se io dovessi morire in questo momento, sarei disposto a comparire al tribunale di Dio? La mia coscienza è essa tranquilla? Non ho nulla da rimproverarmi riguardo alle mie passate confessioni e comunioni, e all'adempimento dei miei doveri? Che imprudenza vivere in uno stato in cui non vorrei morire! Se dovessi oggi comparire dinanzi al Dio delle giustizie e delle vendette, come vorrei io esser vissuto? come vorrei essermi regolato in questo e in quell'altro affare? Ascolta, anima mia, il consiglio della morte, che non ti ingannerà.

  A069000995 

 Sovrano padrone della vita e della morte, o Dio, che per punire il peccato decretaste che tutti gli uomini fossero soggetti alla morte, eccomi umilmente prostrato ai piedi vostri, e rassegnato a sottopormi alla legge della vostra giustizia.

  A069000998 

 Oh! possa io morire ne' più vìvi sentimenti di odio del peccato, di perfetto amor di Dio, di piena rassegnazione in mezzo alle sofferenze ripetendo con gran fiducia queste parole: Padre santo, nelle vostre mani io raccomando l'anima mia; abbiate di me pietà.

  A069001000 

 - Dio mio, io credo in Voi, spero in Voi, vi amo con tutto il mio cuore, mi pento di tutti i miei peccati, propongo fermamente di morir piuttosto che nuovamente offendervi.

  A069001000 

 Immaginiamoci di essere nel punto estremo della nostra vita, e che il ministro di Dio ci diriga queste parole: Partiti da questo mondo, anima cristiana: oggi la tua abitazione sarà nella santa Sionne.

  A069001000 

 Mio Dio, in Voi io spero, e non sarò confuso.

  A069001001 

 Dopo esserci fermati per alcuni istanti a queste considerazioni, immaginiamoci che un angelo venga a dirci che Dio ci concede ancora un mese di vita, affinchè ci prepariamo a ben morire.

  A069001004 

 Il fruito di questo esercizio deve essere un religioso distacco dalle terrene cose, che nella morte dovremo abbandonare; deve essere l'accrescimento nell'amor di Dio, e l'orrore e la fuga di quanto può a lui dispiacere; un vero desiderio di lavorare alla nostra santificazione coll'esercizio delle virtù proprie dell'età e del nostro stato, la pratica costante delle opere buone.

  A069001005 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A069001020 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti li giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore per li meriti del Nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'unità dello Spirito Santo.

  A069001021 

 Laonde, cristiano mio, sia per premunirti da ogni errore e farti concepire un'alta stima delle sante indulgenze, sia per animarti a farne acquisto e a tua ed ad utilità delle anime {552 [560]} del Purgatorio, io ti farò sulle indulgenze una breve istruzione, la quale spero che ti riuscirà gradita, e coll'aiuto di Dio di grande spirituale vantaggio.

  A069001022 

 Accostandoci noi colle dovute disposizioni al Sacramento della Confessione, se siamo rei di peccati mortali, in virtù di questo sacramento, ci viene restituita la grazia di Dio e perdonata la pena eterna: ma questa pena eterna viene convertita in una gravissima pena temporale: se i nostri peccati sono solamente veniali, ci viene accresciuta la grazia, e perdonata una parte della pena temporale, ma ce ne rimane ancora una parte, la quale si dee scontare o in questa vita o nel Purgatorio.

  A069001022 

 Due sono gli effetti funesti di qualunque peccato mortale: la privazione della grazia di Dio, e la pena eterna dell'inferno.

  A069001023 

 Sappiamo che Mosè fu perdonato del peccato commesso nel diffidare dell'onnipotenza di Dio; tuttavia Mosè dovette ancora subirne la pena temporale, la quale fu, che con grande suo rammarico non potè entrare nella terra promessa.

  A069001024 

 Ora considerando quanto facilmente noi commettiamo peccati veniali, ciascuno dei quali ci fa meritevoli innanzi a Dio di pene temporali molto gravi, considerando la negligenza di fare buone opere, la scarsezza delle nostre penitenze, chi non vede l'enorme carico di pena temporale che ci resterà da scontare? E qualora avessimo commessi peccati mortali, quanto sarebbe più terribile ancora codesta pena anche dopo le nostre confessioni! In che modo liberarci da un sì grave peso?.

  A069001024 

 Può bensì avvenir che Iddio perdoni insieme col peccato {554 [562]} eziandio ogni pena, il che potrebbe succedere quando si avesse dei peccati commessi una contrizione non solo perfetta, ma al tutto straordinaria, cioè il dolore d'averli commessi concepito in virtù di un veemente amor di Dio sopra tutte le cose.

  A069001026 

 E qui sappi, lettor mio, che ogni opera buona ha un doppio valore, cioè un valore meritorio, pel quale chi la fa, merita premio presso Dio, ed un valore soddisfattorio, pel quale chi la fa, dà soddisfazione a Dio pei peccati.

  A069001026 

 Imperocchè egli essendo vero Dio e vero uomo, colla sua passione e colla sua morte presentò al Padre suo una soddisfazione di valore infinito; mentre essendo innocentissimo non aveva bisogno di soddisfare alla divina giustizia per se, ma solo per noi, che siamo peccatori.

  A069001027 

 Anche le opere buone dei santi hanno un valore soddisfattorio che supera il debito che essi avevano verso Dio per i loro peccati, e ne rimane perciò ancora da applicare a nostro vantaggio.

  A069001030 

 Che cosa dunque è l'indulgenza? L'indulgenza è la remissione in tutto od in parte della pena temporale, che la Chiesa fuori del sacramento della penitenza concede ai fedeli, loro applicando e a Dio offerendo invece una parte dei meriti di Gesù Cristo e dei santi.

  A069001033 

 Quello che creder si deve è, che ogni più piccola opera buona, ogni leggera penitenza, ogni pratica di divozione, esercitata in questa vita ha per i meriti di Gesù Cristo più virtù per soddisfare alla giustizia di Dio, che non hanno i patimenti che si soffrono in Purgatorio.

  A069001033 

 indulgenza di una quarantena significa la remissione della pena temporale, che sarebbesi ottenuta dinanzi a Dio col fare la penitenza canonica di quaranta giorni.

  A069001034 

 Le condizioni richieste per l'acquisto di qualsiasi indulgenza si possono ridurre a tre: 1° intenzione di guadagnare questa o quella indulgenza; 2° lo stato di grazia di Dio; 3° l'esatto adempimento delle opere {565 [573]} prescritte per l'acquisto dell'indulgenza.

  A069001036 

 In secondo luogo per acquistare le indulgenze si richiede lo stato di grazia di Dio; perchè non si perdona la pena temporale a colui, al quale non fu ancora perdonata la colpa e la pena eterna.

  A069001036 

 Pertanto chi si trova in grazia di Dio, e ama acquistare l'indulgenza plenaria, faccia precedere all'ultima opera prescritta un atto di contrizione, col quale detesti non solo tutti li peccati mortali, ma anche tutti li peccati veniali e prometta sinceramente a Dio di non commettere mai più alcun peccato neppure veniale coll'aiuto della sua grazia.

  A069001036 

 Questo stato può ottenersi per mezzo di una buona confessione, o con un sincero atto di contrizione che si faccia almeno prima di compiere l'ultima opera prescritta, e col raccomandarsi di cuore a Dio.

  A069001038 

 Del resto facciamo quello che possiamo dal canto nostro, e poi mettiamo la nostra confidenza in Dio.

  A069001042 

 Ma affinchè le indulgenze si possano applicare ai defunti, si richiede: 1° che esse siano concesse con la permissione di applicarle ai defunti; 2° che colui che le guadagna abbia l'intenzione di applicarle {571 [579]} a quelle anime; 3° che chi intende applicarle sia in istato di grazia, perchè senza della grazia di Dio non acquista alcuna indulgenza.

  A069001043 

 Un'indulgenza che tu acquistassi e offrissi a Dio in loro suffragio potrebbe liberarle da quelle tormentosissime pene, e aprir loro subitamente le porte del cielo.

  A069001044 

 Se schiavi del demonio ricuperiamo la libertà dei figli di Dio; se allontanati dal seno della Chiesa ci vien conceduto pel giubileo di fare a {573 [581]} lei ritorno e di ricuperare tutti i diritti de' figli suoi.

  A069001051 

 Vi è pure indulgenza plenaria in punto di morte per tutti quelli, che possederanno uno degli oggetti sovraccennati, purchè raccomandino divotamente a Dio la loro anima, siano disposti a ricevere la morte con rassegnazione, si confessino con pentimento dei propri peccati, e facciano la comunione, e qualora non potessero nè confessarsi, nè comunicarsi facciano almeno un atto di contrizione, invocando il nome di Gesù colla bocca o almeno col cuore, se hanno perduto la parola.

  A069001070 

 Lo stato matrimoniale è bensì necessario, e nella nuova legge elevato alla dignità di Sacramento; ma lo stato celibe eletto per virtù e per amor di Dio è più perfetto e meritorio.

  A069001070 

 Non meno la esalta s. Atanasio quando dice: « La verginità è un tesoro inesauribile, una margarita preziosa, il tempio di Dio e l'abitazione dello Spirito Santo: essa è la vincitrice della morte, la vita degli Angeli, la corona degli eletti.

  A069001071 

 Chi non amerà questo stato e volentieri non lo abbraccerà quando vi si senta chiamato da un'interna voce di Dio, oppure per certe circostanze in cui si trova, conosca che Iddio lo vuole in questo stato? {589 [597]}.

  A069001072 

 Mio Signore, mio Dio, io mi presento al vostro cospetto, e vi prego di quell'assistenza e di quei doni, di cui abbisogno nel mio stato.

  A069001075 

 Aiutatemi colla vostra intercessione, affinchè possa piacere a Dio menando una vita purissima.

  A069001075 

 Vergine purissima, e presso Dio avvocata potente, il vostro esempio mi sta sempre dinanzi agli occhi.

  A069001076 

 Se al contrario il fanciullo si accosta per la prima volta alla santa mensa malamente disposto, se egli la prima volta che riceve il suo Dio, lo riceve con indifferenza ed ha la terribile disgrazia di comunicarsi indegnamente, vi ha troppo grave ragione a temere per le sue comunioni avvenire.

  A069001088 

 Ricordiamoci che prima disposizione si è la grazia di Dio; quindi eccitiamoci ad un vero pentimento dei propri peccati; facciamo una buona confessione, anche generale, se non si è ancora fatta.

  A069001092 

 Ho già ricevuto, o mio Dio, tre dei vostri Sacramenti.

  A069001092 

 Quello che ora a ricevere mi dispongo finisca, o Dio mio, di rendermi perfetto cristiano; mi munisca di fortezza e di coraggio, affinchè io combatta vittoriosamente con le mie cattive abitudini, {603 [611]} vinca ogni tentazione, osservi esattamente la vostra santa legge, diventi un vero soldato di Gesù Cristo, pronto a tutto soffrire, piuttosto che rinunziare alla sua divina religione, pronto anzi a sostenerla, se facesse d'uopo, a costo della vita stessa.

  A069001092 

 Questa è la grazia, che io Vi chiedo con tutto il cuore, o Dio mio, e che spero per li meriti del vostro divin Figliuolo, Signor Nostro, il quale vive e regna con Voi in tutti i secoli de' secoli.

  A069001093 

 Voi siete lo Spirito consolatore, il dono di Dio onnipotente, di luce sorgente viva e perenne, il fuoco divino, la carità, la spirituale unzione delle anime nostre.

  A069001093 

 {604 [612]} Venite coi sette vostri preziosi doni, Voi che siete il dito di Dio ed insegnateci i nostri doveri.

  A069001094 

 Datemi quella purità d'intenzione, quella umile semplicità, quella fede coraggiosa, che solleva la mente e il cuore sopra di tutte le umane cose, per non amare che Voi, o mio Dio, per non credere se non alla vostra divina parola, e in nulla scostarmi dalle decisioni {607 [615]} della Chiesa cattolica, la quale sola insegna ai dotti e agli ignoranti, ai ricchi e ai poveri, ai re e ai sudditi, a camminare sul sentiero della verità con passo fermo e costante.

  A069001094 

 Mio Signore e mio Dio, io pei vostri meriti ho ricevuto il sacramento della Cresima.

  A069001095 

 Liberi e franchi dal giogo del demonio, voi siete ora figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo, coeredi di lui, tempii dello {608 [616]} Spirito Santo.

  A069001095 

 Per esso noi siamo divenuti figli di Dio, eredi del Paradiso; per esso noi vedremo un giorno ai nostri piedi le nazioni e le potenze tutte del mondo.

  A069001097 

 E perciò scegliamo specialmente il giorno anniversario del nostro battesimo per isciogliere cantici di ringraziamento alla bontà di Dio, per rinnovare le nostre promesse di fedelmente servirlo, dimandargli perdono di non essergli stato abbastanza fedeli per lo passato, proporre di esserglielo sinceramente per lo avvenire.

  A069001099 

 Colla vostra santa grazia prometto di schivare d'ora innanzi il peccato, non tanto per timore dell'inferno, e pel desiderio della ricompensa celeste; quanto specialmente per amor {612 [620]} vostro, poichè voi siete il mio Dio, degno d'infinito amore.

  A069001101 

 Ciascuno di questi giorni richiamerà alla memoria del cristiano i favori che egli ricevette da Dio, e quello che egli promise in quelle occasioni.

  A069001102 

 Questo è mezzo potente per mantenerci nella grazia di Dio, per avanzarci grandemente {614 [622]} nella perfezione cristiana; mezzo efficacissimo per essere cristiani non solo di nome, ma di fatti, per passare pieni di buone opere i giorni, le settimane, i mesi e gli anni, e giungere così al fine della vita colla dolce speranza di volarcene a ricevere la corona di gloria, quella corona che il Nostro Signor Gesù Cristo promise non a quelli che avranno incominciato, ma a quelli solamente che avranno perseverato sino alla fine nell'adempimento dei propri doveri, nell'esatta osservanza della divina legge.

  A069001103 

 Io vi ringrazio, Dio mio, di avermi concesso dei figliuoli, affinchè siano l'appoggio e la consolazione della mia vecchiaia.

  A069001103 

 Mai non mi dimentichi, o Dio mio, del conto rigoroso che dovrò rendervi di questo sacro deposito da voi affidatomi.

  A069001103 

 Quale non sarebbe la mia sventura, e il mio delitto se per una vile condiscendenza verso i miei figli, io li lasciassi frequentare cattive compagnie, vivere a loro piacere, allontanarsi dai santi Sacramenti, e se la mia stessa condotta fosse {617 [625]} per essi occasion di scandalo, e di peccato! Quale terribile sentenza non fulminereste Voi sopra di me al gran dì del giudizio! O Dio mio, possa io al letto di morte, gettando un ultimo sguardo di tenerezza sopra i figli miei piangenti a me d'intorno, pronunziare con fiducia queste consolanti parole: Padre mio, io vi ho glorificato sulla terra; ho fatto conoscere il nome vostro ai figli, che mi avete concesso, vegliando sulla loro fede in questo secolo d'incredulità, preservandoli dalla corruzione del mondo.

  A069001103 

 Quello poi che per essi specialmente vi chiedo, o {616 [624]} Dio mio, è il vostro regno, la vostra giustizia.

  A069001105 

 Ma fate, o mio Dio, che io, seguendo questa inclinazione sì dolce al mio cuore, la santifichi col vostro santo amore.

  A069001106 

 E quando all'ultimo respiro l'anima loro si scioglierà dal corpo, per passare all'eternità, fate, o Dio di misericordia, che ella portata sulle ali degli angeli vostri, entri tosto nella patria celeste, per godere con essi gli eterni gaudi, ed implorare per me ancora le vostre benedizioni, finchè riuniti insieme di bel nuovo, cantiamo in eterno le vostre glorie, le vostre misericordie.

  A069001107 

 Che mi servirebbero i più bei talenti, che mi servirebbe un giorno la più vasta erudizione, se io avessi la disgrazia di abusarmene come {622 [630]} fanno oggidì tanti superbi filosofi, che infatuiscono nei loro pensamenti, che si perdono in falsi ragionamenti, e che di tutto vogliono sapere fuorchè di voi, o mio Dio, che siete la via, la verità, la vita? Ah! Signore, gradite che io vi dimandi in riguardo di scienza, ciò che Salomone vi domandava in fatto di ricchezza.

  A069001107 

 Voi solo, o mio Dio, Voi solo siete il mio sostegno, voi la mia speranza.

  A069001108 

 E voi, Vergine santissima, che per la vostra incomparabile purezza foste elevata alla dignità di Madre di Dio; Vergine castissima, che vi fate un piacere di essere la protettrice di tutte le età, e specialmente {624 [632]} della giovinezza, volgete sopra di me i vostri occhi pietosi.

  A069001110 

 Dio Creatore e pieno di misericordia, a Voi io sono debitore della mia vita.

  A069001111 

 Confesso, o Dio mio, con mia vergogna, e con assai amaro rincrescimento, che io pur troppo già scorgo in me molti vizi e traviamenti.

  A069001112 

 Voi che siete, o Dio mio, l'aiuto dei deboli, non ritirate da me le vostre grazie in questo momento per me così pericoloso, ed insieme così importante.

  A069001113 

 Un orfanello infelice ed abbandonato alza la sua voce verso di voi, o Dio di {629 [637]} bontà.

  A069001114 

 Non temere, non iscoraggiarti; confidati interamente nelle mani del tuo Dio, del tuo protettore.

  A069001115 

 Io spero, o mio Dio, che voi esaudirete la mia preghiera, e son sicuro che voi mai non permetterete che io sia tentato al di sopra delle mie forze.

  A069001117 

 O Dio di misericordia infinita, Voi avete prolungato il corso de' miei giorni, l'immensa vostra bontà mi condusse ad un'età avanzata, affinchè io per mezzo di un maggior numero di azioni virtuose e degne di essere da voi accolte, mi potessi sempre più assicurare un'eternità felice.

  A069001118 

 Sarà egli possibile, o mio Dio, che i favori di cui mi avete ricolmo abbiano ad {634 [642]} essere la cagione della mia disgrazia e che i beni perituri, che posseggo in questo mondo, abbiano da essere d'impedimento all'eterna mia salute? So come sia facile lasciarsi sedurre dalle attrattive delle ricchezze.

  A069001119 

 Finora, o mio Dio, io non ho badato se non agli incomodi, e alle pene del mio stato, e non ho punto considerati i suoi vantaggi.

  A069001119 

 O mio Dio, fatemi ricorrere spesso alla mente questi santi pensieri; essi mi sono necessari per sostenermi rassegnato nella povertà, nella miseria, in cui mi tocca passare i miei giorni.

  A069001119 

 Ve ne dimando perdono, o Dio di bontà; io giudicava le cose secondo la cieca natura, e non secondo la fede.

  A069001120 

 Gran Dio, che ci avete messi al mondo per lavorare e per salvarci, degnatevi di ascoltare i miei lamenti ed esaudire la mia preghiera.

  A069001121 

 - Ecco dunque mio Dio, le risoluzioni, che io fo, e spero di mantenere coll'aiuto della grazia vostra.

  A069001121 

 Aiutatemi, o mio Dio, poichè io mi voglio salvare.

  A069001127 

 Fate, o mio Dio, che io cerchi prima di ogni cosa il vostro regno, e la vostra giustizia, e del resto disponete come vi piace.

  A069001128 

 O mio Dio, Padrone supremo di tutte le cose, piacque alla vostra Provvidenza di collocarmi al di sopra degli altri, di darmi tutto ciò che lusinga la cupidigia, l'ambizione {640 [648]} degli uomini: ricchezze, potenza, onori del mondo.

  A069001131 

 Dio di bontà, la cui pace e benedizione si estende sopra tutta la terra, e che avete stabilito i diversi stati nella società pel bene di tutti gli uomini, siete voi, Altissimo Iddio, che avete creato quello, a cui mi avete eletto, per addolcire e guarire i mali dell'umanità sofferente.

  A069001132 

 Degnatevi, o Dio di misericordia, di perdonarmi tutti gli errori, di che la vostra giustizia forse avrà già da rimproverarmi.

  A069001134 

 Benedite i miei sforzi, coronate le mie fatiche, i miei sudori con frutti abbondanti di salute, e per me stesso e per quelli che mi ascoltano, e così tutti possiamo sperare ed ottenere la ricompensa che ci avete promesso per bocca del vostro profeta: « Quelli che saranno stati istruiti nella legge di Dio, e l'avranno osservata brilleranno come fuochi del firmamento, e coloro i quali avranno insegnato a molti la via della giustizia risplenderanno come stelle per tutta l'eternità.

  A069001134 

 Dio sapientissimo, unica sorgente della vera luce, senza cui la nostra mente non è che tenebre, e la nostra scienza non è che un falso barlume ingannatore; Voi che rendete eloquente quando vi piace la lingua stessa dei fanciulli, deh! mandate sopra di me qualche raggio della vostra intelligenza, ornate l'anima mia di quelle virtù, che mi rendano capace a spandere nella mente e nel cuore di coloro, che mi avete affidato ad ammaestrare, quella sapienza che assiste al vostro trono, quella sapienza che fa riportar frutti abbondanti per l'eterna vita.

  A069001134 

 Ohimè! quanto io sarei infelice, e qual conto terribile non avrei a rendere un giorno, se dopo aver ricevuto da voi tanti lumi, io non avessi osservati i vostri {647 [655]} comandamenti, se non mi fossi servito dei vostri doni che per attirare sopra del mio capo i vostri castighi! O Dio buono, preservatemi da questa disgrazia, sostenetemi, guidatemi, salvatemi.

  A069001134 

 » Esauditemi, o gran Dio, pei meriti infiniti di Gesù Cristo vostro divin Figliuolo.

  A069001135 

 Datemi soprattutto il vostro soccorso, o mio Dio, per trionfare del rispetto umano, che cagiona fra noi la perdita eterna di tante anime.

  A069001135 

 Mentre dunque io vi ringrazio, o Dio degli eserciti, di essere il mio protettore, il mio scudo contro i nemici della mia patria, con maggiore istanza vi supplico di proteggermi e di difendermi nella guerra continua ed accanita che debbo sostenere contro le mie passioni.

  A069001135 

 Ogni stato ha le sue difficoltà, i suoi pericoli; ma quello in cui mi trovo io, ne {648 [656]} ha più di ogni altro, o mio Dio.

  A069001136 

 Mantenete in me tutti questi buoni sentimenti, o mio Dio.

  A069001139 

 Continuate, mio Dio, a sostenere la mia fiacchezza, a benedire le mie fatiche.

  A069001140 

 O Madre del mio Dio, siate mia tenera madre, e quella di tutta la mia famiglia; assisteteci amorevolmente.

  A069001142 

 Dio onnipotente, che avete in mano le sorti degli uomini, e nell'ordine della vostra Provvidenza a ciascuno fissate la propria condizione, voi mi avete posto in uno stato molto penoso.

  A069001143 

 Conosco, o mio Dio, che sono i nostri peccati, che ci attirano i vostri flagelli, e pure tale è il nostro acciecamento, che non cerchiamo di disarmare la mano che ci percuote.

  A069001144 

 Dio di misericordia, abbiate pietà dei vostri figli.

  A069001144 

 Mi sono abusato della vostra bontà, è vero, o mio Dio; ma ora me ne pento, per l'avvenire vi sarò più fedele, più obbediente, più rassegnato.

  A069001145 

 Io risolvo, o mio Dio, coll'aiuto della grazia vostra di correggere la mia condotta.

  A069001146 

 Gran Dio, Creatore e sovrano e padrone di tutti gli uomini, voi, che voleste che nella mia condizione io avessi gente a me soggetta, concedetemi, vi prego, che io disponga ogni cosa con fortezza e soavità.

  A069001151 

 O mio Dio, datemi la grazia di mantenere questi proponimenti, e concedetemi che comandando io ad altri sappia pure comandare a me stesso ed alle mie passioni, e così dopo essere stato padrone in questa terra non abbia la sventura di essere schiavo del demonio in questa e nell'altra vita.

  A069001152 

 A questa ricompensa celeste io terrò fissi i miei pensieri, o Dio mio, come a mezzo più potente onde far piovere su di me le vostre grazie, addolcire le mie pene, operare la mia salute.

  A069001162 

 O Dio, che in mezzo al Mar Rosso faceste passare a piedi asciutti i figli d'Israele e che a voi conduceste i Magi colla scorta della stella, concedetemi, vi prego, un viaggio felice e giorni tranquilli, affinchè in compagnia del vostro santo Angelo, al luogo, dove sono incamminato, e infine al porto dell'eterna salute, io pervenga felicemente.

  A069001165 

 Sì, o gran Dio, concedetegli forza a compiere i propri doveri, fategli dono di quella sapienza che già concedeste al vostro servo Salomone.

  A069001165 

 Vi prego, o Dio onnipotente, che il vostro servo N. nostro re, il quale per vostra misericordia assunse le redini dello stato, riceva pure ogni accrescimento di virtù; affinchè di queste convenientemente {664 [672]} ornato e i vizi possa evitare, e a voi, che siete via, verità e vita, possa nel vostro favore pervenire.

  A069001166 

 O Dio, nel quale viviamo, ci moviamo ed esistiamo, dateci la pioggia conveniente, affinchè dai presenti sussidi sufficientemente aiutati, possiamo con maggior fiducia desiderare i beni eterni.

  A069001167 

 O Dio onnipotente, che poneste fine al diluvio, e con un vento cocente in breve asciugaste la terra, deh! chiudete, vi prego, le cateratte del Cielo, fate comparire l'astro benefico, che co' raggi suoi {666 [674]] ridoni vita alla terra, e la fecondi.

  A069001168 

 Divin Salvatore delle anime nostre, che sedete alla destra di Dio Padre per far le parti di nostro avvocato, a voi specialmente ci rivolgiamo nelle presenti calamità, e col cuore contrito ed umiliato, coi più alti clamori e coi più dolenti sospiri vi supplichiamo ad offerire a Dio, vostro Padre, la vostra croce, le vostre piaghe, il vostro sangue, la vostra morte per placare l'offesa sua Maestà ed ottenere a noi tutti perdono, riconciliazione, salute ed ogni bene.

  A069001168 

 E voi non isdegnate, Dio misericordiosissimo, le preghiere del vostro popolo afflitto; ma soccorretelo per {667 [675]} la gloria del vostro Nome, e pei meriti di Gesù vostro dilettissimo Figlio.

  A069001183 

 Immacolata Maria, Madre di Dio, pregate Gesù per noi, per....

  A069001184 

 S. Michele Arcangelo, s. Giuseppe, s. Pietro, e s. Paolo protettori di tutti i Fedeli della Chiesa di Dio, e voi tutti Angeli, santi e sante del Paradiso, pregate e intercedete grazia e misericordia per noi, per....

  A069001187 

 I. Promettete sinceramente a Dio fin dal mattino di schivare ad ogni vostro potere {676 [684]} l'impazienza; considerate ciò, che vi potrebbe essere occasione di caduta, e dimandate di cuore a Dio la grazia di non soccombere.

  A069001188 

 II. Vegliate diligentemente sopra di voi medesimo, specialmente nei pericoli, e ricorrete a Dio colla preghiera, colle giaculatorie.

  A069001190 

 Considerate quante volte siete ancora ricaduto, cercatene la cagione, dimandatene umilmente perdono a Dio, imponetevene una penitenza: formate nuove risoluzioni e proponimenti, e perseverate coraggiosamente in questa guerra necessaria, persuaso che Dio benedirà in fine gli sforzi che fate a fine di piacergli.

  A069001192 

 Dio santo, padre delle misericordie, che non mi creaste fuorchè per servirvi nella libertà dei figli vostri, non vogliate permettere che io soggiaccia più lungamente alle leggi vergognose delle mie colpevoli passioni.

  A069001193 

 Aiutatemi, o Dio di bontà, a liberarmi dalla schiavitù in cui esse mi hanno ridotto; sostenetemi nelle battaglie e nei contrasti, affinchè io non soccomba.

  A069001194 

 Qual contrasto, o mio Dio, qual servitù per un'anima, che malgrado tutto ciò vuole amarvi, e che vorrebbe essere perfettamente vostra!.

  A069001194 

 Voi conoscete, o mio Dio, e la mia debolezza, {678 [686]} e la forza dei nemici che mi assalgono.

  A069001195 

 In nome vostro, o Dio onnipotente, io brandirò le armi per combattere questi nemici, che tanti altri col soccorso della grazia vostra hanno già gloriosamente vinti ed abbattuti.

  A069001195 

 Io ne provo un profondo dolore perchè essi vi offendono, e perchè ogni volta che mi vi sono lasciato trasportare, ho peccato contro di voi, Dio d'infinita bontà! Sì, tanto è, qualsiasi cosa mi abbia a costare d'ora innanzi, io non voglio più dar retta a suggerimenti così pericolosi.

  A069001197 

 Deh! mirate le mie afflizioni, e porgendo orecchio alla mia preghiera, o Dio di ogni consolazione, siate la mia allegrezza, la mia pace, la mia speranza, ed il sommo mio bene.

  A069001204 

 Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata; quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell'uomo giusto, quella fede, per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato.

  A069001206 

 Ella, prese informazioni sulla nostra moralità, ed esaminate le cause da noi esposte, ce la concederà, ove scorga la maggior gloria di Dio e il bene delle anime.

  A069001208 

 Chi cerca dubbi, difficoltà, pregiudizi contro la Chiesa, contro i Pastori che a nome di Dio la governano, contro la dottrina che ella insegna e difende, tutto egli trova nell'articolo così detto fondamentale, e il cuore che cerca esca alle passioni trova di che pascersi nelle appendici.

  A069001210 

 Può ella convenire a tutte le età una cosa, che ci espone sovente al pericolo di peccato? Si possono essi ingentilire i costumi in quei luoghi, che sono, e vennero costantemente riguardati come il tempio del demonio, il seggio dell'impurità? Sarà opera solo di mente piena di pregiudizi, di zelo maligno condannare quegli spettacoli, che eccitano alla mollezza, all'incontinenza? che riempiono la mente di brutti pensieri, il cuore d'impuri desideri? Oh! il bel mezzo davvero, che sono le commedie, le tragedie e simili per formar lo spirito, per correggere i costumi! Venne forse già fatto a qualcuno che recandosi a queste rappresentazioni vi abbia imparato a diportarsi con maggior riserbatezza, ad essere più cauto, più guardingo, più casto? Riportò forse qualcuno di là una più delicata coscienza, idee più pure, maniere meno libere nel parlare, nel trattare? e tu, lettor mio, qualora fossi amante dei teatri, dimmi di grazia, all'uscir da quei luoghi li sentisti forse crescere l'amore della divozione, ti sentisti animato a menare una vita più da cristiano? Ah! entra in {693 [701]} te stesse, esaminati spassionatamente, e vedrai se non trovi di che rimproverarti dinnanzi a Dio.

  A069001212 

 In vista di sì gravi pericoli, in vista dei perniciosi effetti che producono i balli, i ss. Padri della Chiesa, datici da Dio per nostri maestri nella fede e nella morale, spiegarono tutto il loro zelo per combattere questi divertimenti, e per tenere da essi lontani i fedeli.

  A069001213 

 Prima però si raccomandi la purità del cuore a Dio, alla beatissima Vergine, all'angelo custode; si fugga sul ballo qualsiasi cosa, la quale anche per poco sappia d'immodestia; non si attacchi il cuore a questo divertimento, e si balli solo quando vi si è costretto; si facciano o prima di ballare, o sul ballo stesso, o dopo, alcuni riflessi che s. Francesco di Sales consiglia a farsi da chi, per qualche circostanza di famiglia o simili, non possa esimersi da queslo divertimento, senza recare grave dispiacere ad una onesta compagnia.

  A069001215 

 Più religiosi e persone divote stavano in quel tempo stesso alla presenza di Dio, ne cantavano le lodi, e ne contemplavano la bellezza.

  A069001221 

 Queste conversazioni, continua il medesimo santo, sbandiscono non solo l'amor celeste, ma ancora il timor di Dio, snervano lo spirito, scemano il credito: in una parola, sono {701 [709]} il solazzo dei cuori, ma la peste delle anime (Filot.

  A069001599 

 R. Per religione s'intende una virtù ovvero una serie di azioni buone, con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.

  A069001601 

 R. L'uomo deve praticare questa religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge: cioè coll'osservanza dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita.

  A069001603 

 Imperciocchè Dio solo è autore dei veri miracoli, nè li può fare, o concedere che altri li faccia in prova dell'errore e della menzogna.

  A069001603 

 R. La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta dal ministero degli Angeli, venne rivelata ai santi Patriarchi che la praticarono, ai profeti, i quali coi loro miracoli dimostrarono che erano da Dio inspirati.

  A069001607 

 R Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i veri caratteri della divinità.

  A069001610 

 La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendoci un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esserci che una sola vera Chiesa.

  A069001610 

 Santa, perchè deve essere fondata e governata da Dio, fonte di ogni santità, insegnare cose sante per condurre gli uomini alla santità ed alla salvezza eterna.

  A069001614 

 2° È Santa per la santità del suo capo e suo fondatore che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa.

  A069001621 

 2° Non sono sante; perchè rigettano tutti od in parte i Sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A069001633 

 R. Gli Ebrei a fine di potersi salvare devono riconoscere Gesù Cristo per vero Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i Comandamenti di Dio e della Chiesa.

  A069001640 

 D. Questi uomini, Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero, diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A069001641 

 R. Costoro erano uomini non mandati da Dio, non fecero alcun miracolo, nè in loro si avverò alcuna profezia.

  A069001662 

 1° Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli' eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senzachè abbia ad altri mossa la minima persecuzione.

  A069001666 

 R. Noi Cattolici dobbiamo 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore che ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla sua santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca da buon Pastore al suo ovile, ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai Protestanti, e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4°Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, coll'osservanza esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A069001675 

 R. Noi dobbiamo dire che questa libertà non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per nulla nelle cose di religione, oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà ci lascino vivere in fatto di religione, come a noi piace.

  A069001677 

 È vero che talvolta la religione essendo disprezzata in certi paesi, Dio permette che sia portata altrove.

  A069001681 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può aver Dio per padre.

  A069001682 

 Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000006 

 Questi terminati, coll'aiuto di Dio e della sua Madre, il giorno 29 dello stesso mese, nel quale ogni anno si celebra la festa dei beati apostoli Pietro e Paolo, ed in cui inoltre, per singolare circostanza, si celebrerà con letizia somma il centenario di quel giorno, quando Roma fu bagnata col sangue glorioso dei santi principi, metterà nel catalogo dei santi con decreto solenne i beati martiri, confessori e vergini, cioè:.

  A070000014 

 Imperocchè sarà giocondissimo al Santo Padre il vedere i fratelli radunati insieme, indirizzare a questi santi, già ricevuti nella superna {X [10]} gloria celeste, preghiere dalle quali mossi implorino ed impetrino da Dio, in tanto scompiglio e rovina delle cose civili e massime delle sacre, la vittoria sopra il maligno nemico e la perenne tranquillità alla Chiesa militante.

  A070000015 

 » Queste cose, per adempiere il mio dovere, doveva a te significare, eccellentissimo Signore; ed ora nient'altro mi resta, se non attestare di cuore i peculiari sentimenti dell'animo mio alla tua eccellenza, a cui prego da Dio ogni bene.

  A070000017 

 Dato a Roma dalla s. Congregazione del Concilio, il giorno 8 dicembre 1866, sacro alla Concezione Immacolata della Madre di Dio.

  A070000025 

 La bontà del suo cuore molto disposto per la verità, l'impiego innocente di pescatore, l'assiduità al lavoro contribuirono assai a far si ch'ei si conservasse nel santo timor di Dio.

  A070000031 

 Tanto è vero che coloro i quali confidano in Dio non sono mai confusi.

  A070000032 

 Quasi che dir volesse: Oh Signore, io non son degno di stare alla vostra presenza, ammirando, dice s. Ambrogio, i doni di Dio, sicchè tanto più meritava quanto meno di se presumeva.

  A070000042 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come Capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avete parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A070000044 

 Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A070000046 

 Pietro divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo ed era lo stesso che dire: voi siete il Messia promesso da Dio venuto a salvare gli uomini: siete figlio di Dio vivo, per significare che G. C. non era figliuolo di Dio, come erano le divinità degli idolatri fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo e vero, cioè figlio del Padre eterno, perciò con Lui Creatore e supremo Padrone di tutte le cose, con che veniva a confessarlo per la seconda persona della SS. Trinità.

  A070000053 

 Ecco, dice s. Agostino, quel medesimo Pietro che poc'anzi lo aveva confessato per figliuolo di Dio, qui teme che egli muoia come figliuolo dell'uomo.

  A070000053 

 Gesù lo riprese del suo affetto troppo sensibile dicendogli: Ritirati da me, o avversario, questo tuo parlare mi dà scandalo: tu non sai ancora gustare le cose di Dio, ma soltanto le cose umane.

  A070000060 

 Il che voleva dire: Dunque io che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagar nulla ai principi della terra; tuttavia questa buona gente non mi conosce siccome tu, e ne potrebbe prendere scandalo; perciò intendo di pagarlo.

  A070000069 

 Le quali parole vengono a significare che un vero seguace di G. C. non deve mai rifiutarsi ad alcuna opera anche bassa di carità, qualora con essa si promuova il bene del prossimo e l'amore verso Dio.

  A070000075 

 Da queste parole è parimenti confermata {42 [58]} l'autorità infallibile che Gesù Cristo compartì a s. Pietro; perciocchè se egli doveva per ordine divino sostenere e confermare nella fede i suoi fratelli, che sono gli apostoli, e se Gesù pregò affinchè questa fede in Pietro non venisse mai meno, non si può metter in dubbio l'infallibilità di s. Pietro e de' suoi successori senza dire che la preghiera del Salvatore non sia stata esaudita e che Dio abbia abbandonalo il genere umano in preda all'errore, esposto a mille pericoli di perdere la fede, senza guida sicura che gli possa additare la via sicura di salvamento.

  A070000106 

 In quel caso fu giudicato bene di usare la sorte coll'orazione per conoscere la volontà di Dio.

  A070000106 

 Ravvisandosi in amendue egual merito ed eguale virtù rimisero a Dio la scelta.

  A070000108 

 Egli doveva vincere l'ostinazione degli Ebrei, distruggere l'idolatria, convertire uomini dati a tutti i vizi, e stabilire in tutta la terra la fede di un Dio crocifisso.

  A070000108 

 L'abbondanza di questa forza, di cui Pietro abbisognava per una sì grande impresa, era riserbata ad una grazia speciale da infondersi mercè i doni dello Spirito {66 [82]} Santo, che dovevano illuminare l'anima sua e infiammarla del fuoco del santo amor di Dio.

  A070000112 

 Dio per altro lo ha risuscitato da morte, siccome aveva predetto il profeta Davidde con queste parole: Tu non mi lascierai nel sepolcro, nè permetterai che il tuo Santo provi la corruzione.

  A070000112 

 Voi faceste morire quell'uomo per mano degli empi, e così senza saperlo serviste ai decreti di Dio, che voleva salvare il mondo colla sua morte.

  A070000114 

 Sappia adunquè tutto il popolo d'Israele, che quel Gesù che voi avete crocifisso, fu da Dio costituito Signore di tutte le cose, re e Salvatore del suo popolo, e niuno può salvarsi senza aver fede in lui.

  A070000115 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: Che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo che la grazia del Signore operava nei loro cuori, e che già essi credevano in G. Cristo.

  A070000116 

 L'Apostolo seguitò ad istruire quella moltitudine animando tutti a confidare nella misericordia e bontà di Dio che desidera la salute degli uomini.

  A070000118 

 Indi prese Pietro per mano, e lodando Dio lo accompagno nel tempio.

  A070000118 

 Pietro così inspirato da Dio, miratolo fisso, gli disse: Guarda in noi.

  A070000119 

 Ma Pietro al vedersi circondato da tanta gente stimò bella occasione di rendere a Dio la gloria dovuta, e di glorificare nel tempo stesso G. G. nel cui nome erasi operato il prodigio.

  A070000120 

 Ma Dio lo ha risuscitato da morte e noi ne siamo testimoni {76 [92]} che l'abbiamo veduto più volte, l'abbiamo toccato, e abbiamo mangiato con lui.

  A070000120 

 Ma Iddio che aveva fatto predire da' suoi profeti, che il Messia doveva patire tali cose, ha permesso che voi ciò verificaste senza volerlo, sicchè il decreto della misericordia di Dio ebbe il suo compimento.

  A070000120 

 « Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pure giudicava di lasciarlo impunito.

  A070000121 

 Egli parlava del Redentore, di quel Gesù figliuolo di Dio discendente da Àbramo, quel Gesù che Dio risuscitò da morte, e che a noi comanda di predicarvi la sua parola prima che la predichiamo ad ogni altro popolo, portandovi per mezzo nostro la promessa benedizione, acciochè {78 [94]} vi convertiate de' vostri peccati ed abbiate la vita eterna.

  A070000121 

 Voi siete i figliuoli dei Profeti, delle promesse, e dell'alleanza che Dio già fece coi Padri nostri dicendo ad Abramo, che è stipite della discendenza dei giusti: In te e nella tua stirpe saranno benedette tutte le generazioni del mondo.

  A070000121 

 « Queste cose, continuò Pietro, furono da Dio predette; credete adunque a' suoi profeti, e fra tutti credete {77 [93]] a Mosè che è il maggiore di essi.

  A070000126 

 Ma sta scritto che sono inutili gli sforzi degli uomini quando sono contrari al volere di Dio.

  A070000127 

 Pertanto ricondotti i due Apostoli in mezzo ai concilio, come udirono intimarsi quella severa minaccia, lungi dallo spaventarsi, con fermezza e costanza maggiore di prima Pietro rispose: Orsù decidete voi stessi, se la giustizia e la ragione permettano di ubbidire piuttosto a voi che a Dio.

  A070000129 

 Come poi ebbero udito il racconto di quanto era avvenuto, ognuno rese grazie a Dio pregandolo a voler loro dare forza e virtù di predicare la divina parola a fronte di qualsiasi pericolo.

  A070000131 

 E la sacra scrittura dice precisamente che quei fedeli erano perseveranti nella preghiera, nell'ascoltare la parola di Dio e nel ricevere con frequenza la santa comunione, a segno che tra tutti formavano un cuor solo ed un'anima sola per amare e servire Iddio Creatore.

  A070000133 

 Certo Anania con sua moglie Saffira fecero a Dio promessa di vendere un loro podere, ed al pari degli altri fedeli portarne il prezzo agli Apostoli, affinchè lo distribuissero secondo i varii bisogni.

  A070000133 

 Essi erano padroni di tenersi il campo oppure il prezzo, ma fatta la promessa erano tenuti a mantenerla, perciocchè le cose che si consacrano a Dio od alla Chiesa diventano sacre ed inviolabili.

  A070000134 

 Pietro ebbe speciale rivelazione dell'inganno, ed appena Anania comparve al suo cospetto, senza dargli tempo di proferir parola, con tuono autorevole e formidabile, si fece a rimproverarlo così: Perchè ti sei lasciato sedurre dallo spirito di satana, fino a mentire allo Spirito Santo, fraudando una porzione del prezzo di quel tuo campo? Non era esso in tuo potere prima di venderlo? e dopo di averlo venduto non era a tua disposizione tutta la somma ricavata? Perchè dunque hai dato ricetto a questo reo disegno? {86 [102]} Devi perciò sapere che hai mentito non agli uomini ma a Dio.

  A070000135 

 Una pena così esemplare era necessaria per insinuare venerazione pel cristianesimo a tutti quelli che venivano alla fede e procacciare rispetto al principe degli Àpostoli, come eziandio per dare a noi {87 [103]} un esempio del modo terribile con cui Dio punisce lo spergiuro, e in pari tempo ad ammaestrarci ad essere fedeli alle promesse fatte a Dio.

  A070000138 

 Ma Iddio per dimostrare eziandio questa volta che sono vani i progetti degli uomini, quando sono contrarii ai voleri del cielo, e che Egli può fare quel che vuole, e quando lo vuole, mandò in quella notte medesima un angelo che, aperte le porte della prigione, li cavò fuori dicendo loro: « In nome di Dio andate e con sicurezza predicate nel tempio in presenza del popolo le parole di vita eterna.

  A070000139 

 Gli Apostoli vedutisi così prodigiosamente favoriti e difesi da Dio, secondo l'ordine avuto, di buon mattino si portarono al tempio a predicare ed ammaestrare il popolo.

  A070000142 

 Quello che predichiamo è una verità a noi messa in bocca da Dio, e noi non temiamo di dirla a voi in questa veneranda radunanza.

  A070000142 

 « Ottimamente ci pare aver fatto, rispose Pietro anche a nome degli altri Apostoli, perciocchè bisogna piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A070000142 

 » Quivi Pietro ripetè quello che altre volte aveva detto intorno alla vita, passione e morte del Salvatore; conchiudendo sempre che {92 [108]} loro era impossibile di tacere quelle cose che secondo gli ordini ricevuti da Dio dovevano predicare.

  A070000143 

 Costui, considerata bene ogni cosa, fece uscire per breve ora gli Apostoli, poi levatosi in piedi disse in piena assemblea: O Israeliti, ponete ben mente a quello che siete per fare intorno a questi uomini; imperocchè se costoro predicano l'opera degli uomini, la loro dottrina cadrà da se stessa, come avvenne a tanti altri; che se eglino predicano l'opera di Dio, potrete voi forse opporvi a' suoi voleri? Tutta l'adunanza si acquetò, e segui il suo consiglio.

  A070000147 

 E fu allora che si conobbe come la provvidenza di Dio non permetta alcun male senza ricavarne del bene, perciocchè si servi della persecuzione per ispargere il Vangelo in altri luoghi, e si può dire che ciascun {96 [112]} fedele era un predicatore di G. C. in tutti que' paesi ove andava a ricoverarsi.

  A070000148 

 Bestemmiando diceva che egli era la virtù di Dio e quello stesso Spirito Santo, che era disceso sopra gli Apostoli.

  A070000150 

 Codeste parole sembrano dimostrare che egli fosse pentito, ma non lo era; non pregò gli Apostoli di impetrargli da Dio misericordia, bensì di tenere da lui lontano il flagello.

  A070000152 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A070000155 

 Essendogli cotal cosa concessa, Pietro gli disse: Tu, o Teofilo, ti scandalizzi per avermi udito a dire, che il Dio che io adoro morì in croce.

  A070000155 

 Teofilo sentendo a dire che aveva fatto risuscitare dei morti si acquietò, e con aria di maraviglia soggiunse: Tu dici che questo tuo Dio risuscitò dei morti, ora se tu in suo nome farai risuscitare un mio figliuolo che morì alcuni giorni sono, io crederò quanto mi predichi.

  A070000158 

 Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo.

  A070000159 

 S. Paolo stette in Gerusalemme col principe degli Apostoli quindici giorni, il qual tempo bastò per lui, giacchè {105 [121]} oltre alle rivelazioni ricevuto da Gesù Cristo aveva passato la sua vita nello studio delle sante scritture e dopo la sua conversione erasi indefessamente occupato nella meditazione e nella predicazione della parola di Dio.

  A070000166 

 Si alzò in piedi e voltosi al cadavere, Tabita, disse, io ti comando in nome di Dio, {109 [125]} levati su.

  A070000167 

 Iddio aveva più volte fatto predire da' suoi profeti che alla venuta del Messia tutte le nazioni sarebbero state {110 [126]} chiamate alla conoscenza del vero Dio.

  A070000168 

 La sacra Scrittura gli fa un elogio {111 [127]} dicendo, che egli era un uomo religioso e pieno di timor di Dio.

  A070000168 

 Le quali parole vogliono dire che egli era gentile, ma che aveva lasciata l'idolatria nella quale era nato, adorava il vero Dio, faceva molte limosine ed orazioni, viveva religiosamente secondo il dettame della retta ragione.

  A070000170 

 Mentre pregava gli parve di vedere il Cielo {113 [129]} aperto e dal mezzo calare giù fino a terra un certo arnese a guisa di ampio lenzuolo, che sostenuto nelle sue quattro estremità formava come un gran vaso pieno di ogni sorta di animali quadrupedi, serpenti e volatili, i quali tutti, secondo la legge di Mosè, erano tenuti immondi, cioè non potevano mangiarsi nè offrirsi a Dio.

  A070000172 

 In quel momento Dio glieli fece conoscere e gli comandò di scendere ad incontrarli, mettersi in loro compagnia, e andare seco loro senza alcun timore.

  A070000173 

 {115 [131]} Allorchè il buon Centurione secondo l'ordine di Dio mandò a chiamare Pietro per intendere da lui i divini voleri dovette certamente formarsi una grande idea di lui, reputandolo un personaggio sublime e non conforme agli altri uomini.

  A070000174 

 Là alla presenza di tutti Pietro raccontò l'ordine da Dio ricevuto di conversare coi Gentili e di non più giudicarli come abbominevoli e profani.

  A070000177 

 Giunto in Gerusalemme, alcuni si presentarono a lui parlandogli arditamente così: Perchè sei tu andato da uomini non circoncisi, ed hai mangiato con essi? Pietro alla presenza di tutti i fedeli radunati, senza far conto di quella interrogazione, {118 [134]} diede loro ragione di quanto aveva fatto, cominciando dalla visione avuta in Ioppe del vaso ripieno di ogni sorta d'animali immondi, dell'ordine ricevuto da Dio di cibarsi di essi; della ripugnanza che mostrò di ubbidire per timore di contraddire alla legge, e della voce che si fece di nuovo udire di non più chiamare immondo quello che era stato da Dio purificato.

  A070000177 

 Per la qual cosa egli giudicò bene di recarsi in quella città per disingannare gl'illusi e far conoscere che quanto aveva operato era ordine di Dio.

  A070000178 

 Mentre la parola di Dio predicata con santo zelo dagli Apostoli e dai discepoli produceva frutti di vita eterna fra gli Ebrei e fra i Gentili, la Giudea era governata da Erode Agrippa nipote di quell'Erode che aveva comandato la strage degl'innocenti.

  A070000182 

 Ma tutte queste cautele, uscio, porta, catene, custodi e guardie ad altro non servirono che a dar maggior risalto all'opera di Dio.

  A070000183 

 Siccome l'arma più potente lasciata dal Salvatore ai cristiani è la preghiera, così tutti i fedeli, come privati del loro comun padre e pastore, si radunarono insieme, piangendo la prigionia di lui e porgendo di continuo {123 [139]} preghiere a Dio, onde lo liberasse dall'imminente pericolo.

  A070000184 

 Era mezzanotte, ogni cosa in cupo silenzio, quando improvvisamente una luce sfolgoreggiante illumina tutto quel carcere; mentre un angelo mandato da Dio scuote Pietro, lo risveglia dicendogli: Presto, levati su.

  A070000190 

 Essi devono grandemente temere la mano di Dio, che severamente punisce anche nella presente vita coloro, che disprezzano la religione o nelle cose sacre o nella persona dei suoi ministri.

  A070000190 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio, in quell'istante medesimo fu colpito {128 [144]} da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A070000190 

 Questo fatto fa vedere con quanta sollecitudine Dio viene in aiuto de' suoi servi fedeli, e dà un avviso terribile ai malvagi.

  A070000196 

 Quella casa fu bentosto cambiata in un tempio consacrato a Dio sotto il titolo del Pastore, il più antico di Roma, e si crede che sia quel medesimo che presentemente è detto di s. Pudenziana.

  A070000200 

 Conchiude poi questa lettera colle seguenti parole: Voi, o Seniori, cioè o vescovi e sacerdoti, io vi scongiuro di pascere il gregge di Dio, che da voi dipende, governandolo non forzatamente, ma di buona voglia; non per amor di vile guadagno, ma con animo volenteroso e fatti modelli del vostro gregge.

  A070000200 

 Voi poi, o giovani, cioè voi tutti o cristiani, siate soggetti ai sacerdoti con vera umiltà, perchè Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili.

  A070000208 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro fra i Gentili che avevano convertiti al Vangelo.

  A070000210 

 Statevi con Dio.

  A070000211 

 Così da ogni fedel cristiano deve credersi che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso la sua infallibile assistenza sino alla fine dei secoli.

  A070000212 

 Quando poi andarono in Gerusalemme per cagione del Concilio e raccontarono le maraviglie per mezzo loro da Dio operate fra i gentili, si trattennero eziandio a speciali colloquii coi Ss. Pietro, Giacomo e Giovanni.

  A070000214 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro ai cristiani.

  A070000224 

 Appare Simone vestito come se fosse un Dio ed affettando tranquillità mostra sicurezza di portare vittoria.

  A070000224 

 Detto, fatto; la mano di Dio onnipotente, che aveva permesso agli spiriti maligni di sollevare Simone fino a quell'altezza, tolse loro in un subito ogni potere, sicchè privi di forza dovettero abbandonare Simone nel più grave pericolo, e nel colmo di sua gloria.

  A070000225 

 L'infelice Simone avrebbe certamente dovuto perdere la vita, se s. Pietro non avesse invocato Dio a favore di lui.

  A070000228 

 Tali mali verranno sopra di voi, o figliuoli di Giacobbe, perchè avete fatto festa sopra la morte del figliuolo di Dio, ed or ricusate di credere in lui.

  A070000229 

 Ma seguitando i fedeli a pregarlo di far ciò pel bene della Chiesa di Dio, cioè cercare di conservarsi in vita per istruire, confermare nella fede i credenti e guadagnare anime a Cristo, infine accondiscese e stabilì di partire.

  A070000236 

 Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le {167 [183]} lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: « Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.

  A070000237 

 Ma i veri servi del Signore sanno promuovere la gloria di Dio in ogni tempo e in ogni luogo.

  A070000244 

 Quell'uomo di Dio in mezzo agli stessi tormenti, quasi dimentico di se stesso, consolava i primi, perchè non si affliggessero per lui; si adoperava per salvar i secondi con esortarli a lasciar il culto degli idoli ed abbracciare il vangelo affinchè potessero conoscere l'unico vero Dio, {174 [190]} creatore di tutte le cose.

  A070000245 

 Mentre s. Pietro pendeva in croce Dio volle confortarlo con celeste consolazione.

  A070000260 

 E ciò {187 [203]} fu da Dio voluto affinchè gli uomini comprendessero come Iddio nella sua onnipotenza prende l'uomo più abbietto in faccia al mondo per collocarlo sul trono glorioso a governare il suo popolo; comprendano eziandio quanto egli onori anche nella presente vita i suoi servi fedeli, e si facciano così una qualche idea della gloria immensa riservata in cielo a chi vive e muore nel suo divino servizio.

  A070000260 

 Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della sua Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla loro sapienza e potenza quelle maraviglie, che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano.

  A070000262 

 Intanto noi compresi da sentimenti di sincera gratitudine, come per conclusione e frutto di quanto abbiamo detto intorno alle azioni del principe degli Apostoli, innalziamo fervorose preghiere al trono dell'Altissimo Iddio; preghiamo questo suo fortunato Vicario e martire glorioso, onde si degni volgere dal Cielo uno sguardo pietoso sopra i presenti gravi bisogni della sua Chiesa, si degni di proteggerla e sostenerla nei gagliardi assalti che ogni di deve sostenere da parte de' suoi nemici; ottenga forza e coraggio a' suoi successori, a tutti i vescovi e a tutti {189 [205]} i sacri ministri, affinchè tutti si rendano degni del ministero da Cristo loro affidato, cosicchè dal suo celeste aiuto confortati possano riportare copiosi frutti delle loro fatiche, promovendo la gloria di Dio e la salute delle anime fra i popoli Cristiani.

  A070000279 

 Ascoltate la voce di Dio che vi chiama al suo ovile sotto alla custodia del pastore {200 [216]} supremo da lui stabilito.

  A070000280 

 Questo regno è la sua Chiesa ovvero la congregazione de' fedeli cristiani di tutto il mondo, che professano la dottrina {202 [218]} di Gesù Cristo sotto la condotta dei legittimi pastori, e specialmente del Romano Pontefice che ne è il Capo da Dio stabilito.

  A070000286 

 E poichè avvi un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, avvi anche una sola vera Chiesa, fuori di cui niuno può salvarsi.

  A070000287 

 Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza.

  A070000287 

 Sii a Dio riconoscente, e per ringraziarlo procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli.

  A070000294 

 Appena il Salvatore sali al cielo, egli tosto intraprende il governo della Chiesa, propone la elezione di un Apostolo in luogo di Giuda traditore; egli il primo predica al popolo; primo fa miracoli andando al tempio; primo è instruito da Dio che non solo gli Ebrei, ma anche i Gentili sono chiamati alla fede.

  A070000295 

 Riconosciamo anche noi nel Romano Pontefice il Padre universale di tutti i cristiani, il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, colui che fa le veci di Dio sopra la terra, colui, al quale disse Gesù Cristo: « Tutto ciò che legherai in terra, sarà legato in cielo; tutto ciò che scioglierai in terra, sarà anche sciolto in cielo.

  A070000295 

 Un Dio fatto uomo per salvarci; prima di partire dal mondo fonda una Chiesa e deputa un Capo a fare le sue veci sopra la terra sino alla fine dei secoli: Usque ad consummationem saeculi.

  A070000299 

 Dio peraltro pensò e provvide a tutti i bisogni dell'anima nostra.

  A070000299 

 Dio stabilì s. Pietro Capo della Chiesa, e morto lui, succedettero i Romani Pontefici nel governo della medesima, e si succedettero in modo, che dal regnante Pio IX ne abbiamo la serie non interrotta fino a s. Pietro, e da s. Pietro abbiamo la serie dei Pontefici uno successore dell'altro, che, ci {210 [226]} conservarono intatta la santa Religione di Gesù Cristo fino a noi.

  A070000302 

 Onde noi possiamo dire che i nostri parrochi ci uniscono coi vescovi, i vescovi col Papa, il Papa ci unisce con Dio.

  A070000303 

 Dio ce li ha dati per guida nel cammino del cielo, dunque seguitiamoli ne' loro ammaestramenti.

  A070000303 

 Dio ce li ha dati per nostri maestri nella scienza della religione; dunque andiamo da essi ad impararla, e non dai maestri mondani.

  A070000303 

 Dio disse a' suoi ministri: Qui vos audii, me audit; chi ascolta voi, ascolta me: qui vos spernit, me spernit; chi disprezza voi, disprezza me.

  A070000307 

 La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio.

  A070000307 

 La fede è la sostanza delle cose che noi dobbiamo sperare da Dio.

  A070000307 

 Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo.

  A070000308 

 Perciò facciamoci coraggio, comprenderemo poi tutto nella beata eternità, se per la misericordia di Dio saremo salvi.

  A070000308 

 Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce.

  A070000308 

 Questa fede non è appoggiata sopra l'autorità degli uomini che possono cadere in errore, ma è tutta appoggiata sopra la parola di Dio, che è eterno, immutabile, e che non può mai variare in cosa alcuna.

  A070000308 

 Queste cose nella vita presente non comprendiamo; ma Dio assicura che ci stanno preparate nell'altra vita.

  A070000308 

 È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {215 [231]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti insinuiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno.

  A070000309 

 Gli articoli di fede sono tutti legati insieme e formano una catena che lega la ragione colla rivelazione, e si viene a costituire una scala per cui l'uomo monta fino a Dio.

  A070000309 

 Ma rotto un anello della catena, o spezzato un gradino di questa mistica scala, è rotta ogni nostra relezione con Dio.

  A070000309 

 Perciò colui che dice di amare il prossimo, e intanto nomina il nome di Dio in vano; colui che onora i genitori e intanto prende la roba altrui, o si da in preda alla disonestà, al disprezzo dei Sacramenti, del Vicario di Gesù Cristo; costui, dico, trasgredisce un articolo di fede, che lo fa colpevole di tutti gli altri.

  A070000309 

 Tutte le verità della fede sono da Dio rivelate; quindi chi nega di creder un solo articolo di fede nega di credere a Dio medesimo.


don bosco-il cercatore della fortuna.html
  A071000002 

 A maggior gloria di Dio fonte inesausta, e distributore liberalissimo d' ogni bene e dono perfetto, della sua degnissima Madre Maria Vergine sempre Immacolata e del glorioso Patriarca S. Giuseppe e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, e in ispecie dell' angelico giovane gran servo di Dio Domenico Savio gioiello prezioso dell' Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A071000003 

 Questa felice esperienza fece si che il detto paroco continuasse e continui nei suoi bisogni spirituali e temporali a raccomandarsi a Dio per intercessione di Maria Vergine, di s. Giuseppe, degli Angeli e de' Santi, e del servo di Dio Domenico Savio a fine di ottenerci le grazie che desidera.


don bosco-il cercatore della fortuna [2a edizione].html
  A072000002 

 A maggior gloria di Dio fonte inesausta, e distributore liberalissimo d' ogni bene e dono perfetto, della sua degnissima Madre Maria Vergine sempre Immacolata e del glorioso Patriarca S. Giuseppe e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, e in ispecie dell'angelico giovane gran servo di Dio Domenico Savio gioiello prezioso dell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A072000003 

 Questa felice esperienza fece sì che il detto paroco continuasse e continui nei suoi bisogni spirituali e temporali a raccomandarsi a Dio per intercessione di Maria Vergine, di s. Giuseppe, degli Angeli e de' Santi, e del servo di Dio Domenico Savio a fine di ottenerci le grazie che desidera.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000002 

 possesso volentieri cedette subito ogni sua ragione al concorrente, non solo perchè sapeva essere cosa disdicevole ad un servo di Dio il litigare, ma molto più perchè riputandosi egli per principio di umiltà inabile a portarne il grave peso, stimò sua gran fortuna l'esserne scaricato.

  A073000003 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a' misericordiosi disegni di Dio per convertire e trarre il marito dall'apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall'indegna schiavitù.

  A073000004 

 Questa donna, certamente da Dio inspirata, era curiosa di sapere quali fossero i misteri e la morale, che professavano i cristiani, prendeva le sue ore, e di quando in quando veniva dove lavorava il Santo, il cui ordinario impiego era di coltivare la terra.

  A073000004 

 Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le presentò della grandezza, della bontà e della giustizia del vero, e solo Dio; mossa altresì per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, l'abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa.

  A073000007 

 Se ne stava il servo di Dio in questa illustre famiglia raccolto e ritirato, non ingerendosi mai in altre occupazioni, se non in quelle del suo dovere, nè mai compariva alla presenza del padrone, se non chiamato.

  A073000008 

 Rendutasi notoria la sua virtù, il Monarca lo nominò cappellano delle galere, ed egli tanto più volentieri gradì questo impiego, attesochè somministrava al suo zelo un largo campo di guadagnare anime a Dio.

  A073000022 

 Intanto quel Dio il quale tanto grande appare nella gloria de' suoi Santi faccia che questo libro ridondi ad onor suo, e di quel Santo che intendiamo proporvi a maestro; tutto poi a vantaggio spirituale di quelle anime che vorranno venire a questa scuola per apprendere quella strada che sicura al Cielo conduce.

  A073000026 

 Allorchè Egli si applicava seriamente in un affare ne penetrava tutte le relazioni, e ne discopriva tutte le circostanze piccole o grandi: ne prevedeva gl'inconvenienti e le conseguenze, evitava quanto il poteva di manifestare al momento il suo parere; avanti di esprimerlo pesava le ragioni favorevoli ed opposte, consultava Dio colla preghiera e conferiva con coloro che per esperienza erano in grado di comunicargli de'lumi.

  A073000031 

 «Vi servirò potendolo, rispose Vincenzo, ma perciò che riguarda l'affare de'Signori della Missione, vi prego di lasciarlo in mano di Dio; preferisco ch'essi non siano nella vostra città, piuttosto, che vederveli col favore e coll'autorità degli uomini.

  A073000032 

 Riguardava le sollecitazioni quali mezzi poco conformi all'equità; diceva che un giudice che teme Dio non ha alcun riguardo; ch'egli stesso quand'era nel consiglio della Regina non faceva nessun conto delle raccomandazioni, e si contentava d' esaminare sela cosa richiesta era giusta o no.

  A073000032 

 «Noi litighiamo il meno che possiamo, scriveva ad un de'suoi che spontaneamente si era inoltrato in un affare ch'era ito a male; e quando noi siamo costretti a litigare, ciò avviene dopo aver preso consiglio e al di {20 [234]} dentro e al di fuori; amiamo meglio perdere del nostro, che scandalizzare il prossimo.» Dio ciò non ostante ha permesso ch'egli avesse alcune liti, ne guadagnasse, e ne perdesse, ma la Provvidenza voleva formare di lui un modello per tutti gli stati; e quello de'litiganti ha bisogno di grandi esempi.

  A073000034 

 Finalmente l'esprimeva così bene in tutta la sua condotta che un sacerdote il quale ebbe la sorte di godere della stia dimestichezza per lo spazio di cinquant'anni, confessò di non averlo mai udito a dire parola o fare cosa alcuna che non fosse in ordine a Dio.

  A073000034 

 Lo esprimeva ne' consigli ch'era obbligato di dare, procurando di non darne alcuno che il Figlio di Dio potesse disapprovare; l'esprimeva colla sua fermezza, calpestando l'amor proprio ed il timore di vedere riprovata la sua condotta da coloro che amano la gloria degli uomini più di quella di Dio; colla sua sottomissione, ricevendo il bene ed il male con perfetta indifferenza; col suo zelo per la salvezza delle {23 [237]} anime, risoluto di correre, e di far correre in traccia della pecorella smarrita per sino alle porte dell' inferno, se poteva sperare di riacquistarla; colle sue mortificazioni sempre coll'attenzione rivolta a quel Dio penitente a cui ne' suoi giorni mortali mancò una pietra ove posare il capo.

  A073000035 

 Il Santo per annunziargli la morte, che una malintesa politica nasconde quanto può agli {24 [238]} occhi dei grandi del secolo, gli disse avvicinandose gli: «Sire, colui che teme Dio si trova bene negli ultimi momenti: Timenti Dominum! bene erit in extremis.» Quest'introduzione non sorprese un re assuefatto a nudrirsi colle più belle massime della Sacra Scrittura, terminando la sentenza tranquillamente rispose: Et in die defunctionis suae benedicetur.

  A073000036 

 Vincenzo non lo perdette mai di vista duranti gli ultimi giorni di sua vita: lo confortò ad elevare lo spirito ed il cuore a Dio, dove gli stavano preparati troni e ricchezze assai più durevoli che le terrene non sono.

  A073000038 

 Fra due pensieri che potranno venirmi alla mente, io non produrrò all'esterno che il minore per umiliarmi, e riterrò nascosto il più bello per farne un sacrifizio a Dio nel secreto del mio cuore.

  A073000038 

 Se volete dunque trovarlo, fa di mestieri rinunciare all'affettazione ed al desiderio {27 [241]} di comparire, alla pompa dello spirito non che a, quella del corpo, e infine a tutte le vanità e a tutte le soddisfazioni della vita.» Per tal maniera Vincenzo seguitava il' gran modello della vera virtù, il fonte di ogni santità, l' Uomo Dio Cristo Gesù.

  A073000039 

 Siccome l'uomo è nato per amar Dio e far del bene al suo simile, così noi vedremo tutti i pensieri di Vincenzo intenti a questi due oggetti, Dio per amarlo, prossimo per beneficarlo.

  A073000042 

 Accenneremo qui di passaggio come il servo di Dio stabilì ospedali, confraternite di carità ed assemblee di signore, e con questi diversi mezzi riuscì a procurare ad un numero infinito di poveri, sani ed infermi, i soccorsi di cui abbisognavano: ma quello che si può dire con tutta verità si è, che le sue grandi opere, tanto utili a' miserabili, sussistono ancora oggidì.

  A073000045 

 Da ciò traevano origine quelle tenere aspirazioni nelle quali prorompeva tratto tratto: «Oh Salvatore! oh mio Signore! oh bontà Divina! oh mio Dio! e quando è che ci farete la grazia di essere tutti vostri, di non amare che Voi solo?» Da ciò la cura che aveva di purificare la sua intenzione, e di rammentarsi appartenere al Creatore le più piccole al pari delle più grandi azioni.

  A073000045 

 Il più vivo de'suoi desideri era, che Dio fosse più conosciuto, servito, adorato in ogni luogo, da ogni creatura.

  A073000045 

 Il suo cuore non provava mai una gioia tanto sensibile come allorquando lo rivolgeva verso la gloria ineffabile che Dio possiede in se stesso.

  A073000045 

 La vita di lui era un continuo sacrifizio che faceva a Dio degli onori, dei piaceri del mondo e delle sue affezioni.

  A073000045 

 Nulladimeno trovasi in questo mondo, giusta l'espressione dell'apostolo s. Giovanni, un indizio infallibile il quale ci fa discernere se si ama Dio, e questo {36 [250]} indizio è la costante osservanza della santa sua legge.

  A073000045 

 Per bene apprezzare qual sia stato l' amore di s. Vincenzo verso Dio, sarebbe mestieri conoscere tutta l'influenza dello Spirito Salito sul cuore di lui, e la fedele sua cooperazione a' lumi che ne riceveva.

  A073000045 

 Perfettamente unito al suo Dio, come tutto il suo esteriore indicavalo, ei regolava tutte le sue azioni a seconda de' comandi di quella legge eterna dalla quale emana ogni giustizia.

  A073000045 

 Questa manifestazione cui Dio ha dato principio sulla terra, proponendo le sue virtù al culto de' cattolici, non sarà perfetta tino al giorno finale in cui rivelerà il segreto de' cuori.

  A073000048 

 Il servo di Dio parla a quell' inveterato infermo di spirito, lo incalza, lo scuote, lo confonde, ed ha la consolazione di veder cadere dagli occhi una parte di quella benda ond'era accecato.

  A073000049 

 Appresi io questo da, un gran servo di Dio: trovandosi quell' uomo al letto di morte, mi disse scorgere chiaramente in quell'estremo, che spesse fiate ciò che da taluni riguardavasi come contemplazioni, rapimenti di spirito, estasi, movimenti anagogici come si appellano, unioni deifiche, non erano altro che fumo, e che tutto ciò derivava o da una curiosità ingannatrice, o dagl'impulsi naturali di uno spirito, il quale aveva qualche tendenza al bene; quando in vece una buona azione è il verace contrassegno dell' amore di Dio.

  A073000049 

 Ecco in qual modo colle opere dobbiam testificare a Dio che lo amiamo: Totum opus nostrum in operatione consistit.

  A073000049 

 Ed è perciò che il santo sacerdote esortava i suoi confratelli ad amar Dio coll'impiego delle loro braccia e col sudore della loro fronte.

  A073000049 

 Non contentavasi il Santo di avere un semplice amore di affetto verso Dio, e di concepire alti sentimenti della sua bontà e gran desideri della sua gloria, ma rendeva questo amore di effetto, e come lo vuole S. {40 [254]} Gregorio, ne dava colle operazioni delle prove: Probatio dilectionis exhibitio est operis.

  A073000049 

 S'ingannano colla riscaldata loro immaginazione, si contentano de' dolci colloqui che hanno con Dio nell'orazione, ne parlano persino come se fossero angeli; ma trattasi forse di lavorare per amor di Dio, di mortificarsi, d' istrurre i poveri, di andar in traccia della pecorella smarrita, di sopportare pazientemente {41 [255]} le malattie o qualch' altra disgrazia? oimè, il coraggio manca e tutti si ritirano! No, no, non c'inganniamo: Totum opus nostrum in operatione consistit.

  A073000050 

 Esortava tutti coloro, cui parlava, a seguire queste massime, onde rendere più perfetta la loro carità verso Dio e verso gli uomini.

  A073000050 

 {43 [257]} Essendo nel Vangelo paragonato il regno de'cieli ad un negoziante, egli considerava Dio come tale ne' commercianti, operaio negli artigiani, povero ne' mendichi, infermo negli ammalati, agonizzante ne' moribondi.

  A073000051 

 {44 [258]} «Oh Dio! ci preservi il Signore dall'operare alcuna cosa per fini cotanto hassi.

  A073000052 

 L'abborrimento che il servo di Dio aveva per le mire mondane lo fece prorompere un giorno in uno di que'moti subitanei, quali lasciano trasparire le abituali disposizioni del cuore.

  A073000052 

 Vincenzo afflitto in sentire un missionario aver altre mire fuori che Dio, «sarebbe meglio, disse, essere gettato sovra acceso rogo coi piedi e colle mani legate, che il fare un'azione col fine di piacere agli uomini.» Compiangeva la follia di coloro i quali, avendo solamente intenzioni terrene, perdono {45 [259]} quel tempo e quelle fatiche che riuscirebbero cotanto salutifere se elevati si fossero fino a Dio.

  A073000053 

 «L'intenzione, dicevasi da lui, è l'anima delle nostre opere; essa ne aumenta sommamente il pregio ed il valore; poichè siccome geli abiti d' ordinario non si stimano tanto per la stoffa di cui si formano, quanto per li ricami de'quali vanno adorni, così non bisogna già contentarsi di fare delle buone operazioni, ma è necessario illustrarle col merito di una santa intenzione, facendole unicamente per piacere a Dio.

  A073000054 

 voleva che un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che la tale altra cosa? È forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non è forse nell'unica mira di adempiere la volontà di Dio {46 [260]} e di seguire l' impulso del suo spirito? « Quale vita condurremmo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata facilità di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione mag giore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta Divina, poichè tutte le nostre azioni si farebbero co' movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia.

  A073000058 

 Da una parte si trattava di sollevare un gran numero di miserabili, dall'altra bisognava raddolcire il loro stato senza sottrarli alla giustizia; inspirare un salutar timore de' giudizi di Dio ad uomini che non ci avevano mai pensato, insegnare ad una moltitudine di cuori ostinati nella colpa, a santificare coll'amore e colla pazienza quei medesimi patimenti che gl'inasprivano, e che erano per essi un' occasione così prossima e continua di bestemmia e disperazione.

  A073000058 

 Per loro ventura non conosceva Vincenzo che cosa fosso difficoltà quando si trattava di procurare la gloria di Dio, e di soccorrere gli afflitti.

  A073000060 

 Spesso visitava i forzati, e loro parlava di Dio con una forza piena di dolcezza, {50 [264]} instruivali intorno alle verità della fede e alle loro obbligazioni; faceva loro sentire, che sebbene involontarie fossero le loro pene, potevano essere sopportate in un modo da essere meritorie; aggiungeva questa acquiescenza perfetta diminuirebbe la loro amarezza, e giustamente parlando, non vi erano vere pene, se non quelle che devono gastigare l'impenitenza finale per tutta l'eternità.

  A073000065 

 Al primo entrare in que' tetri luoghi trovavasi una parte di ciò che può servire a formarsi un'idea dell'inferno: si vedeva un {53 [267]} ammasso di disgraziati che soffrivano da disperati, e pronunziavano il nome di Dio come lo pronunziano i demoni, cioè per bestemmiarlo; che raddoppiavano i loro supplizi, maledicendo quella mano la quale li percuoteva.

  A073000065 

 Chi è pratico di questi luoghi capisce che il solo nome di forzato rappresenta assai spesso l'idea d'una moltitudine di scellerati, i quali nel proprio delitto detestano la sola pena che ne è la conseguenza; i quali dall'eccesso del gastigo resi insolenti e furiosi credono vendicarsi colte loro bestemmie contra Dio de' cattivi trattamenti ricevuti dagli uomini, simili in qualche modo a quegli angeli delle tenebre, i quali puniti da Dio con tanto rigore, cangiano di luogo e di clima senza cangiar mai di situazione, perchè portano ovunque la loro prigione, le lor catene, e le loro perverse disposizioni.

  A073000067 

 Egli era presente dovunque; guadagnò a Dio un maomettano, il quale fu sempre sì riconoscente alla grazia che il sant'Uomo gli avea procurata, che l'onorava come padre.

  A073000069 

 Vincenzo non potè senza una profonda emozione vedere uomini formati ad immagine di Dio, cristiani redenti dal sangue di Gesù Cristo, ridotti a morire quali bestie.

  A073000071 

 Lodo Dio d'avervi inspirato un tanto bene (di fondare una missione); ed è l'arrivo di questi Missionari che m'ha interamente determinato a questa missione, che forse avrei differita ad altro tempo; e ciò non ostante sarebbe forse accaduto che alcuni fra di essi sarebbero morti nel miserabile stato in cui erano.

  A073000071 

 Si trovaron da prima degli spiriti ignoranti e così ostinati {57 [271]} ne' lor peccati e talmente inospiti contra la loro misera condizione, da non voler a niun patto sentir parlare di Dio: ma poco a poco la grazia del Signore coll'opera de'Missionari ha siffattamente ammollito il loro cuore, che mostrano al presente tanta contrizione quanta ostinatezza dimostravano per l'addietro.

  A073000072 

 In un'altra missione trenta eretici in circa fecero Ia loro abiura, un turco fu battezzato sulla galera, altri nove lo furono egualmente ma con maggior solennità nella Chiesa Cattedrale, ove furono condotti come in trionfo alla vista di un gran popolo il quale benediceva Dio.

  A073000075 

 Non posso raccomandare a Dio, secondo il vostro desiderio, il pensiero che avete di passare in un altro ordine, perchè mi sembra non sia conforme alla sua volontà.

  A073000077 

 Per questo motivo procurò sempre loro delle Abadesse, e delle Superiore, le quali non dovessero la loro vocazione al sangue nè alla carne, ma unicamente alla volontà di Dio.

  A073000077 

 Sapeva con San Cipriano, che più le vergini consacrate a Dio fanno onore alla sua Chiesa mediante la regolarità de' loro costumi, tanto più si rende necessario di fortificarle contro alla loro propria fragilità, e non ignorava il cattivo esempio contagioso ovunque, lo fosse ancor di più presso persone più facili ad essere sedotte.

  A073000079 

 S. Francesta di Chantal confessò pure con riconoscenza, che i lumi ed i consigli di quel grati servo di Dio le avevano giovato di molto per la sua condotta particolare, e per quella dell'ordine suo.

  A073000081 

 Fra pochi mesi contavansi già quattro mila soldati che s'erano accostati al tribunale di penitenza con grande effusione di lagrime: alcuni fra loro furono altresì attaccati dalla malattia contagiosa, ma Dio li conservò alla sua Chiesa per la salute delle anime.

  A073000082 

 I malati riceverono da lui ogni maniera di soccorsi quali potevano aspettarsi dalla paterna sua carità; procurò degli abiti ad un numero prodigioso di persone non solo del basso popolo d'ogni età e d'ogni sesso: ma ancora ad una quantità di giovani distinti, che erano in grave pericolo; a moltissimi Religiosi, li cui monasteri erano stati saccheggiati; ad una quantità di Vergini consacrate a Dio.

  A073000084 

 Ogni mattino se ne trovavano dieci o dodici morti, senza noverare coloro che sorpresi in siti appartati divenivano la preda delle bestie carnivore; perchè i lupi furiosi erano pur essi una delle piaghe, con cui Dio percuoteva quel popolo disgraziato.

  A073000085 

 Ringraziarono il Santo a nome de' loro fratelli, a un dipresso come San Paolo ringraziava Filemone per avere soccorsi nella loro estrema miseria i servi di Dio: Quia viscera Sanctorum requieverunt in te.

  A073000087 

 Un giorno gli comandò di cantare le lodi del Dio che adorava.

  A073000088 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aveo abbandonata la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio dei cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A073000088 

 Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone.

  A073000090 

 Il penitente alleggerito da un peso enorme, che l'opprimeva da parecchi anni, trasportato dalla gioia esclamava: «io era dannato se non avessi fatto una confessione generale a causa de' più gravi peccati, de' quali non aveva osato farne la confessione.» Egli dovette questi buoni sentimenti al servo di Dio, e la sua morte edificò molto coloro che ne furono testimoni.

  A073000091 

 Il suo ritorno a Dio fu sincero, e Vincenzo ebbe difficoltà a moderare il suo fervore.

  A073000092 

 Le parole dell'uomo di Dio ló scossero finalmente.

  A073000092 

 Vincenzo sull'esempio del Salvatore, il quale conversava volentieri co' pubblicani e che aveva cura maggiore de' malati che de'sani, s' insinuò progressivamente nel suo spirito; fece a lui comprendere il pericolo nel quale i suoi cattivi costumi e la sua eresia esponevano l'eterna sua salvezza; lo separò a {75 [289]} poco a poco dalla compagnia de' libertini che l'assediavano, finalmente gli rappresentò co' modi i più vivi, che se il libertinaggio s'accorda bene con una religione, la quale facesse Dio autore del peccato, non s'accorda per altro colla vera religione di Gesù Cristo.

  A073000093 

 Tutto fu inutile, poichè non v' è forza nè potenza che possa prevalere contra i disegni di Dio.

  A073000095 

 Eccone una che fa vedere quanto sarà terribile il giudizio che Dio eserciterà sopra i cattivi sacerdoti, e con quanto grande equità, secondo la sentenza di Ezechiello, vendicherà {78 [292]} sull' indolenza de' pastori la perdita delle pecore loro confidate.

  A073000096 

 «Voi pretendete, Signore, che la Chiesa di Roma sia guidata dallo Spirito di Dio, diceva l' eretico al nostro Santo, ma questo appunto è ciò eh' io non posso credere; poichè da una parte si vedono i cattolici della campagna abbandonati a Curati viziosi ed ignoranti, senza essere istruiti de' loro doveri, senza che la magior parte sappiano neppure che cosa sia la cristiana religione, e dall' altra si veggono le città ripiene di preti e di monaci che nulla fanno, e lasciano nulladimeno quella povera gente nell'ignoranza spaventosa, per cui si perdono tutti i giorni; e voi vorreste persuadermi che ciò sia guidato dallo Spirito Santo? Io non lo crederò mai più.».

  A073000097 

 Altri andavano a catechizzare e predicare nelle campagne; fra quei che non uscivano da' loro monasteri, alcuni erano occupati a pregar Dio ed a cantare le sue lodi notte e giorno, altri servivano utilmente il pubblico componendo dotte opere, insegnando a' popoli la cristiana dottrina, e amministrando i sacramenti; aggiunse che coloro, i quali restavano dissoluti e non s'impiegavano come dovevano, adempiendo alle loro obbligazioni, erano uomini particolari, soggetti all'errore, veramente membri della Chiesa, perchè essa racchiude nel suo seno la paglia ed il buon grano, ma che questi non formavano già la Chiesa, anzi all' opposto resistevano allo Spirito Santo il quale {80 [294]} la governa.

  A073000098 

 Una risposta tanto giusta avrebbe dovuto soddisfare colui al quale era fatta; pure egli non si arreso e sostenne sempre l'ignoranza de'popoli e il poco zelo de' preti essere una prova infallibile che la Chièsa romana non era guidata dallo spirito di Dio.

  A073000101 

 Il Santo rispose che la Chiesa non insegnava già vi fosse qualche virtù in quelle immagini materiali; che Dio poteva bensì loro comunicarne, e loro ne comunicava di tempo in tempo, come l'aveva fatto altre volte alla verga di Mosè che operava tanti miracoli, ma che per se stesse non avevano forza, nè potere; del resto questo dogma della nostra fede era sì conosciuto nella Chiesa, che i fanciulli stessi potevano spiegarglielo.

  A073000106 

 I forzati, coi quali ho coabitato, non si guadagnano in ala tra maniera; ed allorchè m'è accaduto di parlare loro aspramente, ho guastato tutto; al contrario, allorchè gli ho lodati della loro rassegnazione, ed ho compatito ai loro patimenti, quando ho eletto che erano felici di fare il loro purgatorio in questo mondo, quando ho baciato le loro catene, si è allora che mi hanno ascoltato, hanno glorificato Dio, e si sono posti in istato di salvezza.

  A073000106 

 Il servo di Dio era altresì persuaso potersi soltanto colla dolcezza ricavar del frutto dalle missioni di campagna.

  A073000106 

 Se Dio ha accordato qualche {88 [302]} benedizione alle nostre prime missioni, si è osservato esser questo avvenuto per avere operato amichevolmente verso ogni classe di persone, e se è piaciuto a Dio di servirsi del più miserabile degli uomini per la conversione di qualche eretico, hanno confessato eglino stessi esser questo per la dolcezza e la cordialità avuta verso di loro.

  A073000106 

 Tale deve essere la nostra regola, diceva ai» suoi; senza questo la povera gente si allontanerà, e non oseranno avvicinarsi a noi; ci riguarderanno come persone o troppo severe o troppo gran signori per loro; così l'opera di Dio caderà, e noi non potremo soddisfare a' disegni ch'egli ha sopra di noi.

  A073000106 

 Vi prego d'aiutarmi a ringraziare Dio e a dimandargli che si compiaccia di mettere tutti i missionari in quest' uso di trattare dolcemente il prossimo in pubblico ed in privato, ed anche i peccatori ostinati, senza usare in alcun tempo rimproveri ed invettive o parole aspre contro di chicchessia.» {89 [303]}.

  A073000107 

 «Oh Gesù, mio Dio, esclamava, qual esempio per noi che abbiamo preso ad imitarvi! Che lezione per coloro i quali nulla vogliono soffrire o che s'inquietano e si inaspriscono allorchè soffrono!» {90 [304]}.

  A073000111 

 Devesi egualmente trattare con dolcezza coloro che hanno meno riguardi per noi, e se giungessero ad oltraggiarci sino a darci uno schiaffo, bisogna offerire a Dio e soffrire per amor suo questo ingiurioso trattamento; devonsi ancora trattenere gl' impeti della collera e preferire ad ogni altro linguaggio quello della dolcezza, perchè una parola di dolcezza può convertire un ostinato, quando all'opposto una parola aspra è capace di desolare un'anima.

  A073000112 

 Un dì essendo con diverse persone qualificate, una di queste disse fra le altre imprecazioni bramare che il diavolo via se lo portasse: a queste parole Vincenzo abbracciandola gentilmente gli disse sorridendo: «ed io, Signore, io vi lascio per Dio, perchè sarebbe un gran danno che il demonio vi possedesse.».

  A073000114 

 Che hassi dunque a fare per riuscire nelle cose di Dio? Seguire da per tutto l'esempio di Dio medesimo; andare, come fece egli stesso, fortemente al suo scopo, ma andarvi per istrade piene, di soavità e di dolcezza.

  A073000115 

 Egli dice nella sua lettera a Clemente XI: «che il discernimento {96 [310]} degli spiriti e la fermezza del coraggio furono doni che brillarono nell' uomo di Dio in un grado che si durerebbe pena a crederlo; che nel dar consiglio non ebbe riguardo alcuno all'odio, nè al furore de' grandi, ma unicamente agi' interessi della Chiesa.».

  A073000116 

 Alcuni fatti fanno altresì conoscere, Vincenzo de' Paoli non avere sulla terra altro timore fuori quello di Dio.

  A073000117 

 Cominciava la giornata con offerire a Dio i suoi pensieri, le sue parole, le azioni sue in unione di quelle di Gesù Cristo: faceva in seguito la meditazione; poi recitava egli stesso adatta voce le litanie del santo nome di Gesù.

  A073000117 

 Vincenzo aveva un'altissima idea della Maestà infinita di Dio; l'aspetto d'au uomo annichilato ch'egli assumeva negli esercizi di religione, vocaboli pieni di rispetto di cui si serviva quando si trattava di parlare di Dio; l' ardente zelo col quale si sforzava di comunicare agli altri i sentimenti propri, erano altrettante prove delle disposizioni del suo cuore.

  A073000119 

 Bisognerebbe avere una parte della divozione di quel santo Sacerdote per dare qualche idea di quella eh' egli aveva pel SS. Sacramento dell' amore di un Dio che vuole essere co' suoi, ed esservi fino alla morte.

  A073000120 

 In tutte le missioni o fatte in persona {103 [317]} o per mezzo di altri desiderò sempre che s'istruissero i fedeli circa la riconoscenza e l'amore che devono avere per quella sublime Creatura, la quale, quantunque infinitamente inferiore a Dio, non cede che a lui solo; finalmente di tante compagnie, assemblee, ed associazioni di cui fu l' Istitutore, non ve ne è alcuna, che egli non abbia posta sotto la protezione speciale della santa Vergine.

  A073000120 

 Sotto quest'aspetto impegnò i suoi tigli ad onorarla tutti i giorni di loro vita, ad imitarne per quanto potessero le virtù, a farla rispettare da tutti coloro a' quali avessero occasione di annunciare le suo grandezze, il suo credito presso Dio, e la sua tenerezza per li peccatori.

  A073000121 

 La sua divozione per la Madre del Figlio di Dio e per gli altri Santi, partivano tutte e due dallo stesso principio, cioè dal desiderio di glorificare Dio nella persona di coloro che egli stesso ha voluto glorificare.

  A073000121 

 Questa pratica lascio pure a'suoi figli; ed il mettersi in ginocchio nell'entrare o nell'uscire dalle loro camere ha per secondo fine di far loro onorare l'Angelo che Dio ha incaricato di vegliare alla loro custodia.

  A073000122 

 La sua affezione per S. Giuseppe era assai simile a quella che ebbe santa Teresa per quel degno Sposo della Madre di Dio.

  A073000122 

 Non dobbiamo omettere qui il servo di Dio essersi fatta una legge di sollevare colle sue preghiere e soprattutto col sacrifizio della Messa le anime del purgatorio.

  A073000124 

 E questo un raggio, uno zampillo che sgorga all' esterno dalla pace e dalla bellezza dell' interno.» Un cristiano che a forza di travaglio, {106 [320]} di mortificazione, di uniformità agli ordini di Dio, è giunto a questo segno, padroneggia se stesso, e persevera tranquillo in tutti i casi della vita.

  A073000124 

 Sia pure oppresso dagli attiri, abbia dalla mano di Dio i colpi meno previsti, sia dimenticato, disprezzato, schiacciato da coloro che ha amato e ricolmato di onori, il suo cuore è sempre nello stesso stato, la sua fronte egualmente serena, le sue parole dirette sempre dalla moderazione, la voce stessa non cangia tuono, e sembra essere anticipatamente ciò che saranno un giorno gli eletti in quello stato felice, ove non esiste più alterazione nè vicissitudine.

  A073000126 

 Le contraddizioni, le traversìe, le persecuzioni fortificarono il suo coraggio in vece di smoverlo; volle costantemente ciò che credette Dio volesse da lui, ma lo volle con una pace, che possedono le sole anime grandi.

  A073000130 

 Il Figlio di Dio quantunque sia sempre stato lo splendore della gloria del Padre e l'immagine di sua sostanza, pure ha voluto essere riguardato come l'obbrobrio degli uomini.

  A073000130 

 Riguardava gli onori a lui resi come una di quelle piaghe colle quali Dio colpisce i suoi nemici; perciò ben lungi dal giustificarsi quando era accusato, si metteva subito dalla parte de' suoi censori; aveva l'arte di trovarsi colpevole allorchè era innocentissimo; condannava i suoi più leggieri difetti con maggior rigore di quello che gli altri non condannavano i loro più gravi disordini.

  A073000132 

 «Sono più di trent'anni, scriveva alla Superiora d'un monastero della Visitazione, che ho l'onore di servire le vostre case di Parigi, ma oimè! non sono per questo divenuto migliore, io che dovrei aver fatto un così grande progresso nella virtù, alla vista di quelle anime incomparabilmente sante... Vi supplico umilmente di aiutarmi a dimandare perdono a Dio del cattivo uso che ho fatto di tutte le sue grazie.».

  A073000133 

 «Vi offerirò a Dio, poichè me l'ordinate, disse un giorno ad una persona che erasi assai raccomandata alle sue preghiere, ma più di tutti ho bisogno io stesso del soccorso delle anime buone, attese le grandi miserie che aggravano il mio spirito, e che mi fanno riguardare le buone opinioni che si hanno di me, come un gastigo della mia ipocrisia, la quale fa che sia creduto tutt'altero di quel che sono.

  A073000135 

 Se v'è qualche bene in noi e nella nostra maniera di vivere, ciò spetta a Dio, e tocca a lui il manifestarlo se lo giudica conveniente.

  A073000135 

 Si è perciò che Dio mi ha fatto la grazia di star fermo fino al presente, per non acconsentire che si facesse stampare cosa alcuna, la quale tendesse a far conoscere e stimare la compagnia, abbenchè ne sia stato vivamente sollecitato, ed ancor meno avrei permesso la stampa d'una cosa che riguarda l'essenza e lo spirito,la nascita ed i progressi, le funzioni ed il fine del nostro istituto.

  A073000136 

 A pericolo di passare per un colpevole, il servo di Dio si imitò a rispondere essere un gran peccatore; e siccome Sua Maestà gli soggiunse che doveva giustificarsi.

  A073000136 

 Io son felice di essere trattato come lo fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il Signore possa accordare agli uomini.

  A073000138 

 A questi motivi che impiegava in molte occasioni, l'uomo di Dio ne faceva succedere altri che ricavava dall'esempio de' grandi {118 [332]} uomini, tanto de'primitivi tempi, quanto dei moderni.

  A073000138 

 Finalmente diceva, dietro l'insegnamento di Gesù Cristo, che colui che s'innalza sarà abbassato; che la vita del Figlio di Dio non fu che una umiliazione continua, che l'amò sino alla fine, e che dopo la sua morte volle essere rappresentato nella sua Chiesa sotto la figura di un reo attaccalo alla croce: con questo c'insegna anche oggidì, il vizio opposto all'umiltà essere uno {119 [333]} de'più gran mali che si possano concepire, che aggrava gli altri peccati, e rende perverse quelle azioni quali non sarebbero in se stesse corrompendo le migliori e le più sante.

  A073000138 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare la sua Chiesa: sant'Agostino palesò í peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute sì vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che il signor Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggito le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A073000139 

 la sua fede: sapeva che quanto più essa è semmplice, tanto più è grata a Dio; non la fondava sugli umani raziocini, nè sulle sottigliezze filosofiche, ma sull' autorità della Chiesa.

  A073000140 

 Queste disposizioni inspiravano al servo di Dio un giusto allontanamento da quegli spiriti inquieti e curiosi, i quali si compiacciono di sofisticare sui nostri Misteri e sembrano volerli comprendere.

  A073000142 

 Era convinto, che se gli affari di Dio riescono talvolta a male.

  A073000143 

 L'uomo di Dio 'seguiva sì universalmente questi santi lumi, che erano per lui quella lucerna accesa, la quale guidava tutti i passi dei Re profeta: Lucerna pedibus meis verbum tuum, et lumen semitis meis.

  A073000143 

 Oh mio Dio! quanto mai sembrano, i poveri degni di disprezzo, allorchè si esaminano secondo i sentimenti della carne e del mondo, ma quanto è bello osservarli considerati in Gesù Cristo, e nella a stima ch'ei ne ha fatta!».

  A073000143 

 «Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, {125 [339]} tanto sono essi grossolani e materiali ma se gli osservo coi lumi della fede, vedrò che il Figlio di Dio, il quale volle essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non.

  A073000145 

 Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell' anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giugnerne un giorno al possesso.

  A073000146 

 «È cosa molto salutare il pensar all'ultima sua ora, diceva ad una persona che ne aveva grande apprensione, il Figlio di Dio l'ha raccomandato; ma questo pensiero deve avere le sue regole ed i suoi limiti; non è necessario {127 [341]} nè meno espediente, che l'abbiate di continuo presente, basterà che ve ne occupiate due o tre volte al giorno, senza fermarvi lungamente su di esso, neppure dovete soffermarvi su di esso in caso che continui a darvi troppa inquietudine.».

  A073000150 

 Consigliando a'suoi penitenti il santo esercizio della presenza divina, il servo di Dio diceva che nulla bisognava fare in privato di ciò che non si oserebbe fare in una pubblica piazza, perchè la presenza d'Iddio doveva produrre sui nostri spiriti impressione maggiore di quella, che produrrebbe la vista di tutte le creature riunite.

  A073000152 

 Un edilizio, di cui Dio non è l'architetto, non può sussistere lungamente.

  A073000153 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore che mandi nel suo campo uomini capaci di {131 [345]} farne la raccolta, e dall'altra porre ogni studio onde vivere tanto bene, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.» Per evitare il secondo difetto, che partecipa di ciò che le leggi qualificano di dolo e mala fede, il Santo non imitò già coloro i quali non presentano alla gioventù che dei fiori nel noviziato, e non palesano le spine se non quando ha oltrepassato l'ultimo studio della carriera.

  A073000153 

 I Certosini e molti altri Ordini, che esigevano da' loro postulanti che passassero alcuni giorni a San Lazzaro onde consultare Dio nel ritiro, avevano ragione di far conto sulla sua probità.

  A073000153 

 La grande massima del Santo intorno alla vocazione era, che spetta a Dio solo di scegliersi i suoi Ministri, e che le vocazioni prodotte dall'artifizio, e mantenute da una specie di mala fede, disonorano il gregge moltiplicandole.

  A073000153 

 « Cercando di appropriarci quello che Dio non ci vuoi dare, diceva a' suoi, non faremo che contrariare la sua santa volontà, ed attirare su di noi la sua indignazione.

  A073000154 

 Il servo d' Iddio fece intendere a quel religioso l' idea, da cui era inebbriato, essere una tentazione del demonio: e dopo avergli testificato l'alta stima che professava al suo ordine e a lui particolarmente, gli disse che col successo con cui onorò le sue funzioni Dio aveva manifestato di volerlo appunto nello sfato da lui abbracciato.

  A073000154 

 e non esservi apparenza che volesse farnelo uscire: che se Dio lo destinava all'episcopato avrebbe saputo trovare i mezzi di farvelo pervenire, senza ch'egli lo prevenisse.

  A073000155 

 {134 [348]} Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d' uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire del disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero de' pretesti per addolcire que' rigori salutari; perchè la natura si stanca delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà.

  A073000156 

 Avete di già superato le più gravi difficoltà; dovete dunque farvi coraggio e sperare che Dio vi concederà la grazia di vincere le minori.

  A073000156 

 Oh Dio! quanto sarà bella! avete già tanto operato per meritarvela, e forse ben poco vi rimane più a fare.

  A073000160 

 Se è glorioso di seguire il Signore, bisogna pur confessarlo, che nulla costa maggiormente alla natura; poichè il primo passo che debbono fare coloro che vogliono seguir Dio, quello si è di rinunciare a se stessi e portare la loro croce.

  A073000163 

 Ohimè! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore {141 [355]} di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l' uomo guadagni il pane col sudore della sua fronte?» Il Santo seguiva questi principi anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene.

  A073000163 

 Un suo amico gli diede cento doppie per i suoi parenti: l'uomo di Dio non le rifiutò, ma disse al benefattore che la sua famiglia poteva vivere com'era vissuta fin allora; quel nuovo soccorso non servirebbe a renderla più virtuosa, anzi credeva che una buona missione fatta nella loro parrocchia avrebbe maggior valore al cospetto di Dio e degli uomini.

  A073000166 

 A questa austerità ne aggiungeva altre per chiedere a Dio delle grazie particolari per calmare la collera in tempo delle pubbliche calamità.

  A073000170 

 Soleva dire che la vera mortificazione non la perdona nè all'anima, nè al corpo; che sacrifica il giudizio, la volontà, i sensi, le passioni, le inclinazioni le più dolci e le più naturali: il giudizio, conducendo l'uomo a stimare le proprie idee meno delle altrui; la volontà, facendole seguire l'esempio del {147 [361]} Salvatore, il quale nell'intero corso di sua vita non fece mai la propria, ma sempre quella del suo celeste Padre: quæ plavita sunt ei facio semper: i sensi, tenendoli soggetti a Dio, e soprattutto vegliando attentamente sulla curiosità di vedere e di udire, curiosità tanto pericolosa e che ha tanta forza da distogliere lo spirito da Dio; le stesse inclinazioni naturali, e principalmente quella che domina in molti di conservare la sanità erano per lui l'oggetto di mortificazione.

  A073000170 

 «Perchè, andava dicendo, una tale immoderata sollecitudine di stai bene, e l'eccessivo timore di soffrire qual« che incomodo, che scorgesi in alcuni, i quali ripongon ogni loro attenzione alla cura della loro misera vita, impediscono grandemente di servire a Dio, togliendo la libertà di servire a Gesù Cristo.

  A073000175 

 L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, coi quale vengono contrassegnate.

  A073000177 

 che meditavano intraprendere qualche buona opera, accorrevano da ogni parte per attignere {153 [367]} ne'lumi del'Uomo di Dio i consigli oli cui abbisognavano.

  A073000178 

 In quel modo che per le campagne vi sono degli anni sterili, in cui le speranze del coltivatore sono più o meno deluse, così per le opere di Dio ci sono delle stagioni le quali sembrano sonnacchiose riguardo a' suoi più fedeli servitori.

  A073000180 

 Finalmente conciliava sì bene l'offizio di Marta con quello di Maria, che allorquando sembrava maggiormente occupato, si riconosceva ancor meglio che lavorava per Dio e sotto gli occhi di Dio.

  A073000180 

 Sarebbesi fatto uno scrupolo di perderne un solo istante, e cosi raddoppiava i suoi anni innanzi a Dio.

  A073000182 

 Un atto di contrizione per dimandare a Dio perdono del tempo perduto, promettendo di occupare santamente tutti que' giorni di vita che Dio ci vorrà ancora donare.

  A073000183 

 D'altra parte io vedeva alcune compagnie agitate di tempo in tempo e che soffrirono orribili persecuzioni, e diceva fra me stesso: Ecco come Dio ci tratterebbe se fossimo saldi nella virtù; ma conoscendo la nostra debolezza ci nutre col latte a guisa di piccoli fanciulli, e permette ogni cosa cì vada propizia, quasi senza che noi cc ne ingeriamo.

  A073000183 

 Ho dunque ragione di temere mere non essere noi accetti a Dio, nè degni di soffrire qualche cosa per amor suo.».

  A073000183 

 Mi rammento di quello dicesi di S. Ambrogio, il quale avendo inteso dal padron « di una casa, in cui egli entrò in uno dei suoi viaggi, che non sapeva che cosa fosse afflizione, ne uscì frettoloso, dicendo a coloro che lo accompagnavano: Usciamo di qui, perchè la collera di Dio è prossima a cadere su questa casa.

  A073000183 

 «La nostra congregazione, diceva loro, nulla soffre, tutto le va bene; e Dio, senza farle sentire traversia, nè agitazione, la benedice in ogni modo questa gran calma mi dà qualche inquietudine, perchè è proprio d'Iddio l'esercitare coloro che lo servono e di permettere tribulazioni a coloro che lo amano.

  A073000184 

 Bisogna condursi a Dio per infamiam et bonam famam.

  A073000184 

 Dio voglia mandarcene tante da poterci meritare di piacergli: bisogna desiderare ardentemente di avere delle croci, e dirò con S. Francesco Saverio: Ancor più, Signore, ancor più.» La pazienza del Santo ne' mali, o piuttosto il suo genio {161 [375]} per f patimenti, non risplenderono giammai come nelle sue malattie.

  A073000184 

 Non è forse consolato il nostro cuore vedendosi fatto degno innanzi a Dio di soffrire servendolo? Certamente dovete ringraziarlo particolarmente e siete obbligato di domandargli la grazia di farne un buon uso.

  A073000184 

 Non è forse giusto che il colpevole soffra; e non apparteniamo forse più a Dio che a noi stessi? La malattia è uno stato quasi insopportabile alla natura, ed è nulladimeno uno de' più possenti mezzi di cui Dio si vale per richiamarci al dovere, per allontanarci dall'afa lezione al peccato e per ricolmarci de'suoi doni e delle sue grazie.

  A073000184 

 Perciò ciò non vi stupite delle vostre pene, poichè il figlio di Dio le ha scelte per la nostra salvezza.

  A073000184 

 Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: Oh! Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! «E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molesta l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò.

  A073000184 

 a Appunto nelle malattie la fede si esercita mirabilmente; in esse la speranza sfavilla con maggior splendore; la rassegnazione, {162 [376]} l'amor di Dio e tutte le virtù trovano un' ampia materia d'esercizio.».

  A073000187 

 Due anni dopo vi si formarono nuovi ulceri, ed il dolore dei ginocchio aumentando sempre, non fu più possibile al servo di Dio, dopo il principio dell'anno 1659, uscire di casa.

  A073000190 

 Il secondo principio che rendevalo sì tranquillo in mezzo alle più violenti prove era, da un lato, che le pene non ci accadano {166 [380]} se non per volontà di Dio, secondo l' espressione di un Profeta: Si est malum in civitate, quod non fecerit Dominus; dall'altro, che Dio non affligge i suoi servi se non perchè ha su di essi de' disegni di misericordia.

  A073000191 

 Finalmente l' ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di là delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia {167 [381]} a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, che noi dobbiamo sopportare.

  A073000192 

 Facciamoci coraggio a patire per Dio; che se ci riempie di allegrezza il pensare alla grandezza del premio preparato, non ci deve atterrire quanto soffrir dovremo per andarne al possesso.

  A073000193 

 Dio gli accordò l' una e l' altra.

  A073000193 

 Vincenzo, sebbene prima di conoscere i disegni di Dio su di lui avesse qualche ragione di pensare al suo stabilimento, ha confessato che sentiva nel suo interno non so qual segreto movimento, che facevagli desiderare di nulla avete di proprio e di vivere in comunità.

  A073000194 

 L'esercitò qualche volta nelle campagne, ove violentato dalla fame, privo di danaro, perchè d'ordinario non ne portava seco, si presentava a qualche contadino domandando un tozzo di pane per amor di Dio.

  A073000196 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, quale non conosciamo; ma, ripigliò quel missionario, procurato del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l' Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A073000196 

 Ebbene! replicò Vincenzo, {173 [387]} eccovi ciò che produce la povertà; essa ci fa pensare a Dio, quando invece lo dimenticheremmo se avessimo tutto ciò che ci è necessario.

  A073000196 

 Noi non siamo claustrali perchè si è creduto bene che non lo fossimo, ed anche perchè non siamo degni di esserlo; ma non è per questo men vero, che la povertà sia il nodo delle comunità, e particolarmente della « nostra; è appunto questo nodo che, sciogliendola da tutte le cose della terra, l'unirà perfettamente a Dio.

  A073000196 

 «Che cosa fate, gli dimandò il Santo, quando mancate ancora del necessario? Ricorro a Dio, rispose l' altro.

  A073000197 

 Un giorno dopo aver loro detto che un uomo, il quale ha il vero spirito di povertà, nulla teme, tutto può, e va dovunque, non potè fare a meno di render loro giustizia, dicendo: «Che {174 [388]} mediante la misericordia di Dio quello spirito si trovava nella congregazione; bisognava perciò pregare Iddio di mantenervelo, e credersi felici di morir poveri s sull'esempio del Salvatore, che cominciò a da una mangiatoia e terminò sulla croce.».

  A073000199 

 Vincenzo diceva che questa deve sempre tendere ad un fine, cioè a Dio solo.

  A073000200 

 Per operare in conseguenza di questi principi, il Santo, allorchè era consultato sopra un affare, sollevava il suo spirito a Dio per implorare la sua assistenza: invitava pure coloro che ricorrevano per consiglio ad unirsi a lui, perchè Dio facesse conoscere la sua volontà sulle cose intorno a cui dovevasi deliberare.

  A073000200 

 Se trattavasi d'affare di grande conseguenza, dimandava del tempo a pensarvi, e consigliava frattanto di raccomandarlo a Dio.

  A073000204 

 finalmente con tutti i miracoli operati da Dio per confermarle.

  A073000205 

 L'Abate non mancò, e alcuni giorni dopo egli stesso consegnò il suo scritto all'uomo di Dio.

  A073000205 

 grado al Santo per te precauzioni prese onde ricondurlo a Dio, il Santo fu contentissimo delle buone risoluzioni che quegli manifestò.

  A073000206 

 Tale fu il giudizio che diedero del servo di Dio i primi uomini del suo secolo; e ciò viene in appoggio delle deposizioni che fecero in suo favore migliaia di testimoni di una classe inferiore, ma che non meritano perciò minore credenza.

  A073000209 

 La prima era di non far visita ad alcuna donna, fosse anche delle signore della sua assemblea, se non quando lo esigeva la gloria di Dio.

  A073000215 

 Or chi vorrà derogare ad usanza ch'egli ha introdotta fra i suoi o che la compagnia ha sempre osservato? L' esperienza ha fatto conoscere ad un gran numero di comunità di religiose essere necessario {188 [402]} che la porta dell' infermeria sia aperta e le cortine del letto aperte nei « monasteri, quando i confessori amministrano i Sacramenti e stanno presso le ammalale a causa degli abusi che ebbero luogo in quei tempi ed in quei luoghi.» Consultato da un sacerdote di cuore retto e semplice se, per conoscere la gravezza del male di una donna ammalata onde amministrarle all'opportunità i Sacramenti, poteva toccarle i polsi, il servo di Dio rispose: «Bisogna assolutamente astenersi da questa pratica; lo spirito maligno può valersi dell'occasione per tentare il vivo e la stessa moribonda; il demonio in quell' ultimo passo si serve di ogni arma per procacciarsi un' anima: la vigorìa della passioni può rimanere, sebbene quella del corpo sia infiacchita.

  A073000215 

 Quando il Figlio di Dio ordinò che gli Apostoli andassero a due a due, vedeva senza dubbio grandi mali se gli avesse inviati soli.

  A073000216 

 «Non bisogna, scriveva ad uno de' suoi, che rechiuvi stupore le tentazioni che avete; è questo un esercizio che Dio v'invia per umiliarvi e farvi temere; ma riponete in lui una piena confidenza.

  A073000218 

 Avrebbe voluto, se fosse stato possibile, proporzionare la sua gratitudine verso Dio non solo ai beni che riceveva da lui, ma a quelli eziandio che hanno ricevuto e ne ricevono giornalmente tutte le creature.

  A073000218 

 Fu inteso a dire che bisogna impiegare tanto tempo a ringraziare Dio di un benofizio ricevuto quanto se ne impiegò per dimandarglielo.

  A073000218 

 La protezione che Dio accorda alla sua Chiesa, a' suoi pastori ed a coloro che lavorano per moltiplicarne i figli: i frutti che producono nel suo seno le comunità ben regolate, il felice successo de' ritiri, delle conferenze, dei seminari e delle missioni: la prosperità de' Re e dei Principi cristiani; la estinzione de' nemici {192 [406]} della Religione, in una parola ogni avvenimento atto a procurare la gloria di Dio e l' utilità della cattolica Religione era l'argomento ordinario della sua gratitudine.

  A073000218 

 «La gratitudine, diceva, è un tributo che Dio esige dalla creatura; ed è per facilitarle i mezzi di soddisfare a questo sto dovere che istituì nell'antica legge de' sacrifizi di ringraziamento, e nella nuova legge quello dell' Eucaristia, che deve rammentarci le maraviglie da lui operate per amor nostro.

  A073000219 

 Il servo di Dio che meritava tanti riguardi s' immaginava di non meritarne alcuno; ed a ciò si deve in parte attribuire che fosse sì commosso per i più {193 [407]} piccoli servigi che gli si rendevano.

  A073000219 

 Se dalla gratitudine che il Santo ebbe versa Dio passiamo a quella ch'ebbe verso gli uomini, vedremo in essa pure l' eccellenza del suo cuore.

  A073000220 

 Si vide oppresso da affanni e da amarezze conobbe allora di avere commesso un fallo abbandonando uno stato a cui Dio l' aveva {194 [408]} chiamato.

  A073000221 

 Egli è per questo che, avvisato avere alcuni religiosi data sepoltura onorevole ad uno de'suoi preti morto fra di loro, diede alla sua comunità, per argomento di conferenza spirituale, la necesita {196 [410]} della gratitudine, affine d' indurre i suoi tigli a pregar Dio per quei religiosi e dimandargli la grazia e le occasioni di rimunerare quel benefizio.

  A073000222 

 Tre atti di carità per dimostrare la nostra gratitudine verso Dio, e quando riceviamo qualche favore dal nostro prossimo, siamo riconoscenti soprattutto qualora il favore ricevuto sia spirituale.

  A073000223 

 Quando la Sede apostolica era vacante non cessava di chiedere e di far chiedere a Dio che si degnasse {197 [411]} di destinare a capo del suo gregge un uomo secondo il suo cuore.

  A073000224 

 Induceva il clero ed i popoli a rispettare il loro sacro carattere come si conviene; li riceveva presso di e come tanti angeli e come tanti ambasciatori del Dio vivente.

  A073000224 

 La sub massima era di fare del bene a tutti, e di non far male ad alcuno; ma quando si trattò de'ministri di Dio, la estese per quanto gli fu possibile.

  A073000226 

 Un terzo, obbligato ad un viaggio, e non avendo mezzi onde fare le spese, si diresse al servo di Dio.

  A073000229 

 Questa riflessione indusse Vincenzo a dividere la sua casa, i suoi mobili e tutto ciò che poteva avere con chi avesse voluto profittarne per riconciliarsi con Dio.

  A073000231 

 Per non omettere cosa alcuna di quanto poteva contribuire al buon successo de' ritiri, il servo di Dio esigeva che coloro, ai quali assegnava la guida di questi ritiri prendessero per materia de' loro sermoni non già de' soggetti capaci di rallegrare la spirito e di ricreare l'immaginazione, ma bensì le verità principali dell' eterna salvezza; in una parola quelle che no buon {206 [420]} cristiano non dimentica mai.

  A073000231 

 Perciò il fine pel quale Iddio ci ha creati, le grazie che abbiamo da lui ricevuto, le grandi lezioni che ci ha dato in Gesù Cristo suo Figlio, i soccorsi che ci ha preparati ne' Sacramenti, le disposizioni che sono necessarie per accostarvisi; l'orrore del peccato, le conseguenze funeste che trae seco, la vanità del mondo e de' suoi giudizi, le illusioni del nostro proprio cuore; le tentazioni della carne, la malizia e gli artifizi dell'antico serpente, la brevità della vita, t' incertezza del momento della morte, i formidabili giudizi di Dio, l' eternità felice o disgraziata: queste verità ed altre consimili erano in allora, e sono anche oggidì il soggetto ordinario e de' sermoni di colui che dirigeva il ritiro, e della meditazione di coloro ì quali fanno gli esercizi.

  A073000231 

 Preghiamo il grande amico del Figlio di Dio, San Lazzaro, che si compiaccia d'essere sempre il protettore di questa casa, e che le ottenga la grazia di perseverare nel bene che ha cominciato.».

  A073000231 

 «Ah! esclamò, qual motivo di vergogna se questo luogo, il quale ora è come una piscina salutare, in cui tanta gente viene a {208 [422]} lavarsi, divenisse un giorno una cisterna corrotta a causa del rilassamento e dell'ozio di coloro che l' abiteranno! Preghiamo Dio, signori, che questa disgrazia non accada.

  A073000233 

 «Andando in questo modo, dissegli un giorno il fratello incaricato della spesa, la casa soccomberà perchè ammettete un numero troppo grande di esercitandi.» Il sant' Uomo ali rispose: «Mio fratello, questo faccio, perchè essi voglion salvarsi.» Un altro gli rappresentò che in quella moltitudine di esercitandi ve n'erano alcuni che non lo facevano per profittarne; e che altri vi venivano in cerca del nutrimento del corpo piuttosto che di quello dell' anima; ma quel degno imitatore della carità di Gesù Cristo gli rispose, essere già molto agli occhi della fede e della religione che una parto degli esercitandi ritraesse dal ritiro il frutto che se ne deve ricavare; e che il nudrire un uomo, il quale si trova nel bisogno, e {210 [424]} sempre una elemosina gratissima a Dio; che, se all'oggetto di non essere sorpresi da coloro le cui mire non sono pure, si facessero troppe difficoltà nell'ammettere coloro che si presentano, si respingerebbe qualcuno sul quale lo Spirito Santo ha dei disegni di misericordia, e che finalmente, a forza di voler penetrare i motivi che li facevano agire, si soffocherebbe in molti le primizie della grazia Divina che li chiama a fui; si spiegò su di questo in una maniera sì precisa, che fu facile lo scorgere non solamente che era deciso, ma che v' era, si può dire, strascinato da un impulso superiore.

  A073000234 

 Ricevè su di ciò un numero prodigioso di lettere che lo felicitavano per le benedizioni che Dio acordava al suo zelo.

  A073000235 

 Noti fu solo in Francia che Dio benedisse i ritiri: la mano di lui accompagnò i misionari anche nell'Italia.

  A073000240 

 Diceva che la semplicità è un dono il quale ci guida direttamente a Dio ed alla verità senza fasto, senza finzioni, senza umano rispetto, senza mira del proprio interesse.

  A073000240 

 {215 [429]} Un uomo semplice ha soltanto Dio per suo scopo, e non vuoi piacere che a lui: non parla contro il proprio sentimento, non opera fuori delle regole della schiettezza e della rettitudine cristiana: se non manifesta tutti i suoi pensieri, perchè la semplicità è una virtù discreta che non puo essere contraria alla prudenza, ha cura di evitare nelle sue parole tutto ciò che potrebbe far credere al prossimo aver egli nello spirito o nel cuore, ciò che non vi ha realmente: le sue azioni sono tanto semplici quanto il suo linguaggio: negli affari, negli impieghi, negli esercizi di divozione non vi ha in lui artifizio, non vane pretensioni nè ipocrisia.

  A073000241 

 Dio ripone il suo piacere nell'intrattenersi coi semplici.

  A073000244 

 La provvidenza di Dio era il suo conforto, e questo Dio fedele nette sue promesse giammai gli mancava.

  A073000244 

 Quando gli si proponeva un affare, fatta sicuro venisse da Dio, metteva in uso tutti i mezzi che.

  A073000244 

 potevano farlo riuscire; ma era ben diverso da quelli che i mettono in moto, e vi mettono tutti coloro che incontrano La filosofia dell' uomo di Dio era più placida, perchè veniva da una sorgente più elevata; lasciava operare Dio per quanto il poteva, ed aspettava da fui il Brade ed il momento del successo.

  A073000245 

 Cominciato un affare colla persuasione esser cosa di Dio, e Dio volerlo da lui, non temeva spese nè travagli, nè difficoltà; gli ostacoli non servivano che a rincorarlo, nulla lo spaventava.

  A073000245 

 Venti volle gli fu rappresentato le spese necessarie pel nutrimento degli ordinandi e di quel gran numero di persone che ogni settimana fanno il ritiro a S. Lazzaro mettere la casa in pericolo di soccombere; sempre rispose: chi i tesori della Provvidenza erano inesauribili, che la diffidenza disonorava Dio, e che la sua congregazione si sarebbe piuttosto distrutta per le ricchezze, non mai per la povertà.

  A073000246 

 Oh! qual buona notizia, sciamò Vincenzo, Dio sia benedetto: è questo il momento che bisogna far conoscere se abbiamo confidenza in Dio.

  A073000247 

 Dio prepara loro la tavola ovunque, accorda loro le vestimenta e da nudrirsi; egli estende anco la sua provvidenza sulle erbe de' campi, e perfino i gigli hanno degli ornamenti sì magnifici che Salomone in tutta la sua gloria non n' ebbe mai di consimili.

  A073000247 

 E perchè non avremo noi la stessa speranza, se lasciamo a Dio la cura di ciò che ci riguarda, e se preferiamo ciò che ci comanda ad ogni altra considerazione? Non sarà dunque ben fondata la nostra speranza, diceva altrove Vincenzo, che Dio somministrerà quanto c'è necessario? Non vedete forse che gli augelli non seminano e noti mietono? ciò non ostante.

  A073000247 

 Era si persuaso che questa confidenza in Dio deve essere una delle principali virtù di un missionario, che ne fece il soggetto di molte conferenze spirituali; propose in esse l'esempio d'Abramo, a cui Dio aveva promesso di popolare tutta la terra per mezzo d'un figlio che gli aveva dato, e che gli ordinava nulladimeno d'offerire in sacrifizio.

  A073000247 

 La confidenza che animava il servo di Dio nel tempo della carestia, lo fortificava ancora nelle afflizioni che gli sopraggiungevano, sia nella sua propria persona, sia in quella de' suoi figli.

  A073000248 

 Dio aveva di già fatto conoscere eh' egli vegliava alla guardia di quelle figlie virtuose.

  A073000248 

 Non è questa una prova sensibile colla quale Dio fa conoscere che voi siete a lui care? Oh! mie figlie, siate sicuro che quando conserviate ne' vostri cuori la santa confidenza Dio vi conservera in qualunque siasi luogo possiate trovarvi.» Vincenzo fece un giorno una piccola riprensione ad una persona la quale, nell'idea in cui era che la compagnia delle sue figlie non potesse sussistere senza di lui, si era mostrata alquanto inquieta per una malattia da cui era stata {225 [439]} colta.

  A073000248 

 Vincenzo raccomandava ancora questa confidenza in Dio alle figlie della carità, le quali, a motivo de' pericoli d' ogni specie a cui sono esposte, debbono maggiormente diffidare di se stesse e confidare molto in Dio, Annunciava loro il soccorso Divino in una {224 [438]} maniera sì decisiva, che si sarebbe creduto avesse delle segrete ragioni di fidarsi sopra una speciale provvidenza.

  A073000248 

 «Ah! mie figlie, diceva il Santo in occasione che una di esse era rimasta salva in mezzo alle rovine di un edifizio, qual motivo non avete voi onde confidare in Dio? Leggiamo nell' istoria che un uomo fu ucciso in mezzo ad una campagna per la caduta d'una testuggine che un' aquila lasciò cadere sul suo capo; e vediamo in oggi una figlia della carità uscire senza lesione alcuna di sotto ai rottami di una casa rovesciata fino da' suoi fondamenti.

  A073000248 

 «Oh! donna di poca fede! Perchè non avete maggiore confidenza nella condotta e nell'esempio di Gesù Cristo? Il Salvatore del mondo si riposava in Dio suo Padre per lo stato di tutta la Chiesa, e voi per un pugno di figlie, che la sua provvidenza ha visibilmente suscitate e riunite, pensate che vi mancherà?».

  A073000249 

 Aveva nulladimeno una tale confidenza in Dio, che credeva nulla esservi al mondo capace a separarlo dalla carità di Gesù Cristo.

  A073000249 

 Il Santo gli rispose: «Che Dio non permetto sempre a' suoi di discernere la purezza del loro interno fra i movimenti della corrotta natura, affinchè si umiliino senza posa, e che il loro tesoro essendo così nascosto, sia in maggior sicurezza.

  A073000249 

 Questo tesoro dì confidenza in Dio gli serviva per pacificare coloro che erano tentati di disperare.

  A073000250 

 La confidenza in Dio non esclude la nostra cooperazione, perciò facciamo quanto dal nostro canto possiamo, e il Signore farà colla sua grazia quello che noi non possiamo.

  A073000251 

 Che cosa bisogna dunque fare per non perdere il nostro tempo e le nostre fatiche? È necessario di non operare mai per movimento della nostra propria inclinazione, per nostro interesse, per nostro capriccio, per nostra fantasia, ma assuefarci a fare la volontà di Dio in tutto; io dico in tutto e non già in parte, perchè si è questo il proprio effetto della u grazia, che rende la persona e l' azione gradita a Dio.».

  A073000251 

 Dal mattino alla sera sembrava dire con S. Paolo: Signore, che volete voi ch'io faccia? e in qual maniera devo io farlo? La malattia e la sanità, la vita o la morte; a libertà e la schiavitù, il guadagno e la perdita, il disprezzo,:Ili obbrobri, tutto gli era uguale, purchè Dio fosse contento.

  A073000251 

 «Non c' è alcuno di quelli che son qui F presenti, diceva un giorno a'suoi, che non abbia procurato oggi di fare alcune azioni in se stesso buone e sante; ciò nondimeno può essere avvenuto che Dio abbia rigettato quelle azioni, perchè saranno state fatte per movimento della vostra propria volontà E non è questo quello che il profeta dichiarò, quando disse a nome di Dio: io non voglio i vostri digiuni; voi pensate onorarmi in tal modo e fate al contrario: perchè quando digiunate, seguite la vostra propria volontà, {228 [442]} con ciò guastate e corrompete il vostri, digiuna Ora ciò che Isaia diceva del digiuno può applicarsi ad ogni altra opera di divozione.

  A073000252 

 B un male quel che sembra bene, quando esso si trova ove Dio non lo vuole.

  A073000252 

 La sola parola Dio lo vuole calmava le sue inquietudini.

  A073000252 

 Quello stesso Dio che vi aveva dato a degli averi ve li ha tolti sia benedetto il suo santo nome.

  A073000252 

 Questa conformità alla volontà di Dio era necessaria al Santo per sopportare le croci che Dio gli preparava, sia nella propria persona, sia in quella de'suoi figli.

  A073000253 

 Certamente se fossimo ben persuasi della nostra inutilità, noi ci guarderemmo dall'ingerirci nella messe altrui prima di essere chiamati, nè di precorrere per preferirei ad {231 [445]} altri operai, che forse Dio vi ha destinati.

  A073000253 

 Il Santo rigettò ben lungi una siffatta proposizione, dicendo: «Non possiamo fare alcune anticipazioni per istabilirci in qualsiasi luogo, se vogliamo tenerci nelle vie di Dio e nelle usanze della compagnia; perché sino al presente la sua provvidenza ci ha chiamati ne' luoghi ove appunto noi siamo, senza averlo cercato direttamente nè indirettamente.

  A073000253 

 Ora non può essere che questa rassegnazione a Dio non gli sia molto gradevole, tanto più eh' essa di strugge i sentimenti umani, che sotto pretesto di zelo e di gloria di Dio fanno sovente intraprendere disegni ch'egli non inspira e non benedice.

  A073000255 

 Dio sia benedetto di questa santa indifferenza, che vi rende istrumenti motto propri per le opere di Dio.

  A073000255 

 Dopo aver fatto conoscere che questo spirito d'indifferenza è stato seguito da tutti i Santi: «Spirito che, egli diceva, cotanto stacca dalle creature e sì perfettamente unisce alla volontà del Creatore, il quale consiste nell'essere quasi senza alcun desiderio d'una cosa piuttosto che d'un altra;» il servo di Dio conchiuse che, ad esempio {232 [446]} loro, tutto dovrebbe essere indifferente a'suoi missionari: «Voi sapete, diceva, che fra gli operai, di cui parla il Vangelo, alcuni furono chiamati sul tardi, e che costoro nulladimeno furono ricompensati alla sera al pari di coloro che avevano lavorato fin dal mattino: così ci sarà per voi tanto merito aspettando in pazienza la volontà del padrone, quanto ve ne sarà nell' adempierla allorchè vi sarà significata; purchè voi siate pronti a partire, pronti a restare.

  A073000257 

 Credeva che Dio non si lagnerebbe di un uomo, che potrebbe rispondergli: Signore, io vi ho raccomandato quest'affare, mi con consigliato, e questo è tutto quanto poteva fare per conoscere la rostro volontà.

  A073000257 

 Nulla intraprendeva senza ricorrere a Dio per mezzo di fervide preghiere; volentieri ascoltava e secondava il sentimento degli altri; consultava i suoi inferiori, quando ciò che doveva fare era di tal natura da poter {234 [448]} essere comunicato.

  A073000258 

 Il timore di gravarsi do' falli altrui, odi errare ne'disegni di {235 [449]} Dio, lo rendeva molto cauto qualora trattavasi di determinare una persona d' un offizio anzichè ad un altro.

  A073000258 

 La grazia di dare un addio eterno alla propria famiglia, a'più teneri amici, non era accordata che a quelli che la sollecitavano per molto tempo e con ardore, ed e perciò che il Santo giudicava prudentemente che un uomo chiamato da Dio fa maggior frutto di molti altri, la Vocazione de'quali è meno libera e meno pura.

  A073000258 

 Se dunque, conchiudeva, tutto il bene di una comunità dipende da' Superiori, ti deve ben pregar Dio per essi come incaricati da Dio, ed in obbligo a render conto di tutti quelli che sono sotto la condotta loro.

  A073000260 

 Io lodo Dio del buon uso, che sotto persuaso voi fate delle vostre.

  A073000265 

 Quando un parroco permette la missione nella sua parrocchia, uno dei missionari ne fa l'apertura ed annunzia con un discorso la visita misericordiosa che Dio si dispone a fare al suo popolo, la moltitudine di grazie che è pronto ad accordare a coloro che se ne renderanno degni col convertirsi a lui; là disgrazia di coloro che ricusassero di ascoltare la sua voce, e la necessità di cominciare all' istante rompere i lacci che li tengono avvinti al peccato.

  A073000266 

 e altri simili disordini che s'insinuano più facilmente nelle campagne; il buon uso della povertà e delle afflizioni, la santificazione delle domeniche e feste, la necessità ed il modo di pregare, di frequentare i Sacramenti, d' assistere al sacrifizio della messa, l'imitazione di nostro Signore, la divozione verso la SS. Vergine, la felicità della perseveranza: in una parola tutto ciò che deve {244 [458]} fare un cristiano per incamminarsi a Dio; tutto ciò che deve evitare per essere felice dopo la sua morte, più di quello lo fu durante la sua vita: ecco l'argomento più ordinario delle prediche.

  A073000267 

 Il catechismo ha per oggetto la spiegazione de' principali articoli della fede e delle verità della religione maggiormente praticate; perciò in esso si tratta del mistero della SS. Trinità, dell' Incarnazione del Figlio di Dio, dei prezzo col quale si e compiaciuto di riscattarci; si parla dei comandamenti di Dio e della Chiesa, de' Sacramenti, del simbolo, dell' orazione domenicale e della salutazione Angelica.

  A073000271 

 Riguardo a' missionari Vincenzo esigeva da essi fede viva e perfetta confidenza in Dio per non cedere alle pene ed alle con traddizioni, dalle quali il loro ministero è sovente combattuto; mortificazione a tutta prova per sostenere la lunghezza del lavoro, gl' incomodi dell' abitazione ed il rigore delle stagioni; pazienza invincibile per sopportare la rustichezza grossolana di coloro che sono il principale oggetto delle loro cure; semplicità piena di prudenza per istruirli e guidarli a Dio; indifferenza grandissima riguardo agi' impieghi, a' luoghi, ai tempi ed alle persone, per non aver altra volontà che quella di Dio; finalmente umiltà profonda e dolcezza inalterabile soprattutto quando trattasi di eretici.

  A073000272 

 Che risponderemo a Dio, proseguiva il Santo, se per colpa nostra accadesse che qualcheduna di quelle povere anime morisse e si dannasse? Non avrebbe forse ragione di rimproverarci esser noi in qualche modo la causa di sua perdizione per non averla assistita quando era in nostro potere di farlo?E non avremmo forse motivo di temere che Dio ce ne chiedesse conto all'ora di nostra morte? All'opposto se corrispondiamo fedelmente alle obbligazioni a della nostra vocazione, non avrem forse ragion di sperare che Dio aumenterà di giorno in giorno sopra di noi te sue grazie, {249 [463]} benedirà i nostri lavori, e finalmente tutte quelle anime, le quali col mezzo del nostro ministero avran conseguita l'eterna salvezza, renderanno testimonianza a Dio della fedeltà nell' adempimento delle nostre funzioni?».

  A073000273 

 Dopo di aver dedotto dal testo evangelico: Evangelizare pauperibus misit me, che la santificazione de' poveri fu una delle principali funzioni del salvatore, dimostra a'suoi preti quanto sarebbe per essi pericoloso il trascurare questi membri sì abbietti agli occhi degli uomini, ma sì preziosi a quelli di Dio: applica ad essi quelle parole di S. Ambrogio: Si non pavisti, occidisti.

  A073000273 

 Parole, dice egli, vere quando trattasi dei nutrimento dell' anima anche più di quando riguardano soltanto quello del corpo; e ne conchiude, che un missionario deve tremare so a causa dell` età, o sotto pretesto d'infermità, si rallenta e dimentica che Dio riposa su di lui per la salvezza de'poveri, perchè la salvezza dei poveri è un affare di cui si è incaricato presso Dio.

  A073000274 

 «Chi potra, esclama lo scrittore di sua vita, concepire la moltiplicità de' beni che ne provennero per la gloria di Dio e poi l'utilità della sua Chiesa? Chi potrà dire quante persone, che vivevano in una colpevole ignoranza delle cose della salvezza, sono state istruite nelle verita che erano obbligati di sapere' Quanti altri, la cui vita marciva nel peccato, ne vennero strappati col mezzo di buono confessioni generali? Quanti odi sradicati, quante usure abandite, quanti matrimoni nulli convalidati, quante restituzioni fatte, quanti scandali tolti? Ma eziandio quanti {252 [466]} esercizi di religione, e quante pratiche di carità stabilite in luoghi, uve il nome dì carità e di religione sembrava sconosciuto! Quante elemosine fatte da persone che lino allora erano sembrate inaccessibili alla misericordia! Quante anime per conseguenza santificate, e che in vece della gloria di cui godono oggidì nel seno di Dio sarebbero in mezzo dei demoni nell' inferno!».

  A073000274 

 «Ma, replica, qual uomo, al pari di s. Paolo, non bramoso che della morte per essere più presto unito a Gesù Cristo: E che? sarà forse una disgrazia per colui che viaggia in un paese straniero lo accelerare il suo cammino, e lo approssimarsi alla patria? sarà forse una disgrazia per un' anima fedele andare a vedere e possedere il suo Dio?? e finalmente sarà forse una disgrazia per i missionari andare dare più presto a godere la gloria che il Divin Maestro ha loro comprato ce' suoi patimenti e colla stia morte? E che? temeremo forse di veder succedere una cosa che non sapremmo desiderare abbastanza, e che accade sempre troppo tardi? Or quel che dico a' miei preti, lo dico eziandio a quelli che noi sono.

  A073000276 

 Passa un legame necessario fra lo zelo della gloria di Dio e quello della salvezza delle anime.

  A073000276 

 Quanto finora dicemmo prova il suo unico scopo essere stato di distruggere il peccato, e che in tutte le sue opere sempre attese a procurare la gloria di Dio e la santificazione del prossimo.

  A073000276 

 Si è colui, risponde lo stesso Dottore, che desidera ardentemente d' impedire che Dio sia offeso; fa riparare quelle offese le quali non ha potuto prevenire; e quando non può giungere allo scopo di farle piangere da coloro che le hanno commesse, piange e geme di veder Dio disonorato.» Su questo fondamento bisogna convenire che Vincenzo ebbe in altissimo grado il doppio zelo di cui parliamo.

  A073000276 

 «Chi mai dovrassi riguardare come un uomo divorato dallo zelo della casa di Dio? domanda s. Agostino.

  A073000278 

 Un gran fondo di buon senso, le sue relazioni amichevoli con tutti i migliori della facoltà di teologia di Parigi, la sua attenzione a ricorrere a Dio ne'suoi dubbi, in una parola tutte le sue buone disposizioni di grazia e di natura lo condussero per quel cammino sicuro che sta in una giusta distanza dagli estremi.

  A073000279 

 «Oh! signori, scriveva per incoraggiare i suoi figli a lavorare con zelo, se la congregazione che si trova ancora sul suo nascere, ha avuto il coraggio di fare tante missioni, tante conferenze, tanti ritiri, tante {256 [470]} riunioni, tanti viaggi per li poveri, di stabilire tanti seminari, tante associazioni di carità, e d' abbracciare tutto queste differenti occasioni per servir Dio, farà certamente qualche cosa di più, allorchè il tempo le avrà dato dello forze, purché sia fedele alla grazia della sua vocazione.

  A073000281 

 Al pari di liti desiderava che lutti avessero lo spirito del Signore, vedeva i loro successi colla santa gioia de'figli di Dio, li pubblicava ovunque, e rendeva loro de' servigi, quali la maggior parte di essi non mai conobbero.

  A073000281 

 Il lettore l' ha potuto conoscere fin qui: le massime e lor' irito del servo di Dio si seno sostenute fin {258 [472]} al presente in tutta la loro integrità fra i missionari.

  A073000281 

 Nella sua congregazione non ravvisava se non spigolatori poco abili, che seguono da lungi i grandi mietitori, e che per trovar grazia innanzi a Dio dovevano credere che i loro piccoli manipoli di spighe non venissero accettati che col favore dell' abbondante raccolta.

  A073000283 

 Siamo pronti a vendere per voi tutto ciò che abbiamo, e fino i nostri calici: non faremo con ciò se non quello che ordinano i santi canoni, cioè di rendere al nostro fondatore nel suo bisogno quello ch'egli ci ha dato nella sua abbondanza, e ciò che vi dico, signore, lo dico innanzi a Dio, e conce lo sento nel fondo del cuore.».

  A073000285 

 Alla prima notizia ch'egli n'ebbe, scrisse ad {260 [474]} un suo amico: «I buoni amici si partecipano il bene ed il male che loro accade; e siccome voi siete uno de' migliori che noi abbiamo, non posso a meno di comunicarvi la perdita fatta della lite e del podere, non già come un male che ci sia avvenuto, ma come una grazia fattaci da Dio affinchè voi vi compiacciate aiutarci a ringraziarvelo.

  A073000285 

 Io appello grazia di Dio le afflizioni ch'egli c'invia, soprattutto quelle che sono bene ricevute; ora la sua bontà infinita avendoci disposti a questa privazione innanzi ch'ella fosse ordinata, ci ha fatto consentire a quest' accidente con una intera rassegnazione, ed oso dire con tanta gioia come se ci fosse stata favorevole.

  A073000285 

 Sembrerebbe questo un paradosso a chi non fosse tanto avanti, come voi lo siete, nelle cose del cielo, ed a chi non sapesse che la conformità al piacere di Dio nelle avversità è un bene maggiore di tutti i vantaggi temporali.» Lettera al signor Desbardas membro della camera de' conti.

  A073000286 

 Finalmente per dirvi ogni cosa, ho gran pena d'andare contro il consiglio di nostro Signore, il quale non vuole che, chi prende a seguirlo, si metta a litigare, e se l'abbiamo fatto è solo perchè non poteva in coscienza abbandonare un bene di comunità, di cui non aveva che l'amministrazione, senza fare il possibile per conservarlo: ma ora che Dio mi ha scaricato di questa obbligazione con una sentenza sovrana che ha reso inutili le mie cure, penso dobbiamo qui fermarci.».

  A073000286 

 Lo abbiamo provato dacchè la corte ci ha tolto il possesso di quella terra, perchè Dio ha permesso che un consigliere della medesima camera ove siamo stati giudicati, ci lasciasse, morendo, quasi altrettanto.

  A073000286 

 Noi abbiam motivo di sperare, che se il mondo ci toglie qualche cosa da una parte, Dio ce ne accorderà dall' altra.

  A073000286 

 Una delle nostre pratiche nelle missioni essendo di comporre le differenze del popolo, vi a sarebbe a temere che se la compagnia si ostinasse in una nuova contestazione coti a questo appello, che è il rifugio de'più gran litiganti, Dio non ci togliesse la grazia di lavorare per gli accomodamenti.

  A073000289 

 Il distacco del santo Sacerdote si estendeva fino alla sua congregazione, e voglio {265 [479]} dire che non avrebbe voluto tare, nè soffrire che i suoi facessero un sol passo per procurargli i migliori soggetti od i più bei stabilimenti; la massima di lasciar fare tutto a Dio, d'abbandonarsi a lui senza riserva alcuna, di seguire e non già di prevenire la sua provvidenza, si ripeto si spesso nelle sue lettere, che si vede non averla mai perduta di vista.

  A073000292 

 Delle anime buone non è così: più si avvicina il finir della vita, più cresce nei giusti il desiderio di andarsi unire a quel Dio che hanno amato e servito.

  A073000293 

 Egli trovavasi alla fine de' suoi giorni con una vita condotta nell' innocenza e nella pratica delle più elevate virtù Era sfinito di forze, ma forze tutte consumate in opere di carità, forze consumate nelle prigioni, negli ospedali, nelle carceri, nel predicare; confessare, catechizzare; poteva egli dire ciò che diceva s. Metro al suo divin maestro: ho fatto quanto mi comandaste, perciò qual premio ora volete darmi? Nell'accorgersi che si andava vicinando l'ora sua, ne parlava con umiltà e con desiderio di andar presto a vedere il suo Dio.

  A073000294 

 Ogni sua parola, ogni pensiero, ogni azione ad altro non tendeva che all'anima, a Dio, all'eternità.

  A073000295 

 Gli astanti accorgendosi che aveva una particolare divozione a quelle parole del Salmista: Deus, in adiutorium meum intende; Domine, ed adiuvandnm me festina: mio Dio, porgetemi pronto aiuto; Signore, venite presto in mio soccorso: spesso gli replicavano la parte dei primo versetto, ed egli tosto rispondeva: Domine, ad adiuvandum me festina.

  A073000295 

 La sera gli fu amministrata l'estrema unzione; e passò tutta la notte in una dolce, tranquilla e continua applicazione a Dio.

  A073000295 

 Vincenzo con sentimento di umiltà rispose: quel Dio che cominciò l'opera buona saprà conservarla.

  A073000297 

 Ecco la morte dei giusti; amati da Dio e dagli uomini, desiderati in terra e glorificati in cielo; muore il giusto; e vuol dire che cessa di fatigare in terra per regnare eternamente con Dio e co' Santi in cielo.

  A073000299 

 Pare difficil cosa il piacere a Dio ed agli uomini; perciocchè mentre uno studiasi di piacere a Dio per lo più incontra l'indignazione dei mondani, i quali punto non capiscono le cose che al Signore riguardano.

  A073000299 

 Tuttavia Vincenzo ebbe il doppio vantaggio di essere {272 [486]} amato da Dio e dagli uomini.

  A073000302 

 È Esso cui i re, i principi, i ministri, i {276 [490]} vescovi i magistrati, la nobiltà, il popolo, riguardarono come il Santo del secolo: Egli fu il modello de' pastori, il padre de' miseri, l' appoggio de' vescovi, il consigliere dei re, il riformatore del clero, il difensore della Chiesa, l' anima di tutto ciò che durante la sua vita si fece di grande per la gloria di Dio.

  A073000304 

 Tali sono i frutti della semenza sparsa da s. Vincenzo de'Paoli, di quel grand' Uomo raro a Dio ed agli uomini.

  A073000305 

 Mentre noi ammiriamo le sante sue opere, adopriamoci anche per imitar te sue virtù, e saremo sicuri di venir anche noi cari agli uomini; ma quello che più importa diverremo cari a Dio, il quale saprà largamente ricompensare ogni nostra azione col ricolmarci di benedizioni in terra per renderci un di partecipi della gloria che i beati, in compagnia di Vincenzo, godono in Cielo per tutti i secoli de' secoli.

  A073000308 

 Che sempre applicato per la gloria di Dio, salute delle anime, decoro del Sacerdozio, soccorso de'poveri, affabile con tutti,semplice, umile, retto, benemerito della Religione, della Chiesa, dello stato, del 'umanità, pieno di meriti di virtù, di santità, di anni muore in s. {285 [499]} Lazzaro di Parigi sotto il Pontificato di Alessandro VII, reggendo lo scettro in Francia Ludovico XIV, onorato nelle esequie dalla presenza del Principe di Conti, della Duchessa di Aiguillon, di Monsignor Piccolomini Arcivescovo di Cesarea Nunzio del Papa, di molti prelati, Parrochi,ecclesiastici, Abati, religiosi, Cavalieri, dame.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000005 

 Intanto quel Dio che suscitò un Vincenzo qual fiaccola luminosa a portare la luce della verità fra popoli barbari ed ingentiliti, quel Dio che volle togliere dalla plebe un uomo abbietto per collocarlo sopra il trono de'suoi principi, affinchè colle sue eroiche virtù facesse cangiare di aspetto la Francia e l'Europa insieme; quel Dio faccia che la stessa carità, lo stesso zelo si riaccenda { [4]} negli ecclesiastici affinchè indefessi adoperinsi per la salute delle anime; si riaccenda eziandio nei popoli a segno che illuminati dalle virtù del Santo, eccitati e mossi dal buon esempio de'sacri ministri corrano a gran passi per quella strada, che alla vera felicità l'uomo conduce: al Paradiso{ [5]} { [6]}.

  A074000007 

 Ma essendogliene contrastato il possesso volentieri cedette ogni sua ragione al concorrente, non solo perche sapeva essere cosa disdicevole ad un servo di Dio il litigare, ma molto più perche riputandosi egli per principio di umiltà inabile a portarne il grave peso, stimo sua grande fortuna l'esserne scaricato.

  A074000008 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a'misericordiosi disegni di Dio per trarre il marito dall'apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall'indegna schiavitù.

  A074000009 

 Questa donna, certamente da Dio inspirata, era curiosa di sapere quali fossero i misteri e la morale dei cristiani, e di quando in quando veniva dove il Santo lavorava coltivando la terra.

  A074000009 

 Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le andava facendo della grandezza, della bontà e della giustizia del solo vero Dio; mossa altresi { [8]} per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, che l'abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa.

  A074000011 

 { [9]} Se ne stava il servo di Dio in questa illustre famiglia raccolto e ritirato, non ingerendosi mai in altre occupazioni, se non in quelle del suo dovere, ne mai compariva alla presenza del padrone, se non chiamato.

  A074000012 

 Rendutasi notoria la sua virtù, il Monarca lo nominò cappellano delle galere, ed egli tanto più volentieri gradi questo impiego, in quanto che somministrava al suo zelo un largo campo di guadagnare anime a Dio.

  A074000029 

 Allorchè Egli si applicava seriamente in un affare ne penetrava tutte le relazioni, e ne discopriva tutte le circostanze piccole o grandi: ne prevedeva gl'inconvenienti e le conseguenze, evitava quanto il poteva di manifestare al momento il suo parere; avanti di esprimerlo pesava le ragioni favorevoli ed opposte, consultava Dio colla preghiera e conferiva con coloro che per esperienza erano in grado di comunicargli de'lumi.

  A074000034 

 "Vi serviro potendolo, rispose Vincenzo, ma per ciò che riguarda l'affare dei Signori della Missione, vi prego di lasciarlo { [20]} in mano di Dio; preferisco ch'essi non siano nella vostra città, piùttosto, che vederveli col favore e coll'autorità degli uomini.

  A074000035 

 Riguardava le sollecitazioni quali mezzi poco conformi all'equità; diceva che un giudice il { [21]} quale tema Dio non ha alcun riguardo; che egli stesso quando era nel consiglio della Regina non faceva nessun conto delle raccomandazioni, e si contentava di esaminare se la cosa richiesta era giusta o no.

  A074000035 

 " Ciò non ostante Dio ha permesso ch'egli avesse alcune liti, ne guadagnasse, e ne perdesse, ma la Provvidenza voleva formare di lui un modello per tutti gli stati; e quello de'litiganti ha bisogno di grandi esempi.

  A074000038 

 Finalmente l'esprimeva cosi bene in tutta la sua condotta che un sacerdote, il quale ebbe la sorte di godere della sua dimestichezza per lo spazio di cinquant'anni, confessò di non averlo mai udito a dire parola o fare cosa alcuna, che non fosse in ordine a Dio.

  A074000038 

 Lo esprimeva ne'consigli ch'era obbligato di dare, procurando di non darne alcuno cho il Figlio di Dio potesse disapprovare; Pesprimeva colla sua fermezza, calpestando l'amor proprio ed il timore di vedere riprovata la sua condotta da coloro, che amanola gloria degli uomini più di quella di Dio; colla sua sottomissione, ricevendo il bene ed il male con perfetta indifferenza; col suo zelo per la salvezza delle anime, risoluto di correre, e di far correre in traccia della pecorella smarrita per sino alle porte dell'inferno, se poteva sperare di riacquistarla;{ [23]} colle sue mortificazioni e colla sua povertà sempre coll'attenzione rivolta a quel Dio pendente, a cui ne'suoi giorni mortali mancò una pietra ove posare il capo.

  A074000039 

 Il Santo per annunziargli la morte, che una malintesa politica nasconde quanto può agli occhi dei grandi del secolo, gli disse avvicinandosegli: "Sire, colui che teme Dio si trova bene negli ultimi momenti: Timenti Dominum bene erit in extremis.

  A074000040 

 Lo confortò ad elevare lo spirito ed il cuore a Dio, dove gli stavano preparati troni e ricchezze assai più durevoli che le terrene non sono.

  A074000042 

 Diciamogli, e diciamolo a noi stessi... Fra due pensieri che potranno venirmi alla mente, io non produrrò all'esterno che il minore per umiliarmi,{ [26]} e riterro nascosto il più bello per fame un sacrifizio a Dio nel secreto del mio cuore.

  A074000042 

 " Per tal maniera Vincenzo seguitava il gran modello della vera virtù, il fonte di ogni santita, l'Uomo Dio Cristo Gesù.

  A074000043 

 Siccome l'uomo e nato per amar Dio e far del bene al suo simile, cosi noi vedremo tutti i pensieri di Vincenzo intenti a questi due oggetti, Dio per amarlo, prossimo per beneficarlo.

  A074000046 

 Accenneremo qui di passaggio come il servo di Dio stabilì ospedali, confraternite di carità ed assemblee di signore, { [28]} e con questi diversi mezzi riuscì a procurare ad un numero infinito di poveri, sani ed infermi, i soccorsi di cui abbisognavano: ma quello che si può dire con tutta verità si e, che le sue grandi opere, tanto utili a'miserabili, sussistono ancora oggidi.

  A074000050 

 Da ciò traevano origine quelle tenere aspirazioni nelle quali prorompeva tratto tratto: "Oh Salvatore! oh mio Signore! oh bont ۟ à Divina! oh mio Dio! e quando e che ci farete la grazia di essere tutti vostri, di non amare che Voi solo?" Da ciò la cura che aveva di purificare la sua intenzione, e di rammentarsi appartenere al Creatore le più piccole al pari delle più grandi azioni.

  A074000050 

 Il più vivo dei suoi desideri era, che Dio fosse più conosciuto, servito, adorato in ogni luogo da ogni creatura.

  A074000050 

 Il suo cuore non provava mai una gioia cosi sensibile come quando lo rivolgeva verso la gloria ineffabile che { [34]} Dio possiede in se stesso.

  A074000050 

 La vita di lui era un continuo sacrifizio che faceva a Dio degli onori, dei piaceri del mondo e delle sue affezioni.

  A074000050 

 Nulladimeno trovasi in questo mondo, giusta l'espressione dell'apostolo s. Giovanni, un indizio infallibile, il quale ci fa discernere se si ama Dio, e questo indizio e la costante osservanza della santa sua legge.

  A074000050 

 Per bene apprezzare qual sia stato l'amore di s. Vincenzo verso Dio, sarebbe mestieri conoscere tutta l'influenza dello Spirito Santo sul cuore di lui, e la fedele sua cooperazione a'lumi che ne riceveva.

  A074000050 

 Per piacere a Dio nelle cose più grandi facevasi uno studio di piacergli nelle minime eziandio.

  A074000050 

 Perfettamente unito al suo Dio, come tutto il suo esteriore indicavalo, ei regolava tutte le sue azioni secondo i comandi di quella legge eterna, dalla quale emana ogni giustizia.

  A074000050 

 Questa manifestazione cui Dio ha dato principio sulla terra, proponendo le sue virtù al culto de'cattolici, non sara perfetta fino al giorno finale in cui rivelera il segreto de'cuori.

  A074000051 

 Alcuni di essi dicevano a'missionari: "Oh quanto siete voi felici di vedere e di udire tutti i giorni un uomo si ripieno d'amor di Dio.

  A074000052 

 Il servo di Dio parla a quell'inveterato infermo di spirito, lo incalza, lo scuote, lo confonde, ed ha la consolazione di veder cadere dagli occhi una parte di quella benda ond'era accecato.

  A074000053 

 Appresi io questo da un gran servo di Dio: { [38]} trovandosi quell'uomo al letto di morte, mi disse scorgere chiaramente in quell'estremo che spesse fiate ciò che da taluni riguardavasi come contemplazioni, rapimenti di spirito, estasi, movimenti anagogici come si appellano, unioni deifiche, non erano altro che fumo, e che tutto ciò derivava o da una curiosità ingannatrice, o dagl'impulsi naturali di uno spirito, il quale aveva qualche tendenza al bene; quando invece una buona azione e il verace contrassegno dell'amore di Dio.

  A074000053 

 Ecco in qual modo colle opere dobbiam testincare a Dio che lo amiamo: Totum opus nostrum in operatione consistit.

  A074000053 

 Ed è perciò che il santo sacerdote esortava i suoi confratelli ad amar Dio coll'impiego delle loro braccia e col sudore della loro fronte.

  A074000053 

 Non contentavasi il Santo di avere un semplice amore di affetto verso Dio, e di concepire alti sentimenti della sua bontà e gran desideri della sua gloria, ma rendeva questo { [37]} amore di effetto, e come lo vuole San Gregorio, ne daya colle.

  A074000053 

 Si ingannano colla riscaldata loro immaginazione, si contentano de'dolci colloqui che hanno con Dio nell'orazione, ne parlano persino come se fossero angeli; ma allorquando trattasi di lavorare per amor di Dio, di mortificarsi, d'istruire i poveri, di andar in traccia della pecorella smarrita, di sopportare pazientemente le malattie o qualch'altra disgrazia, oimè, il coraggio manca e tutti si ritirano! No, no, non c'inganniamo: T otum opus nostrum in operatione consistit.

  A074000054 

 Esortava tutti coloro, cui parlava, a seguire queste massime, per rendere più perfetta la loro carità verso Dio e verso gli uomini.

  A074000054 

 Essendo nel Vangelo paragonato il regno de'cieli ad un negoziante, egli considerava Dio come tale ne'commercianti, operaio negli artigiani, povero ne'mendichi, infermo negli ammalati, agonizzante ne'moribondi.

  A074000055 

 "Oh Dio! ci preservi il Signore dall'operare alcuna cosa per fini cotanto bassi.

  A074000056 

 L'abborrimento che il servo di Dio aveva per le mire mondane lo fece prorompere un giorno in uno di quei moti subitanei, i quali lasciano trasparire le abituali disposizioni del cuore.

  A074000056 

 Vincenzo afflitto in udire un missionario avere altre mire fuori { [41]} che Dio, "sarebbe meglio, disse, essere gettato sovra acceso rogo coi piedi e colle mani legate, che il fare un'azione col fine di piacere agli nomini.

  A074000056 

 " Compiangeva la follia di coloro i quali, avendo solamente intenzioni terrene, perdono quel tempo e quelle fatiche che riuscirebbero cotanto salutifere se elevati si fossero fino a Dio.

  A074000057 

 "L'intenzione, dicevasi da lui, e l'anima delle nostre opere; essa ne aumenta sommamente il pregio ed il valore; poichè siccome gli abiti d'ordinario non si stimano tanto per la stoffa di cui si formano, quanto per li ricami de'quali vanno adorni, così non bisogna già contentarsi di fare delle buone operazioni, ma e necessario illustrarle col merito di una santa intenzione, facendole unicamente per piacere a Dio.

  A074000058 

 Voleva die un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che quell'altra cosa? E forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non e forse nell'unica mira di adempiere la volonta di Dio e di seguire { [42]} l'impulso del suo spirito? Quale vita condurremo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata abitudine di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione maggiore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta divina, poiche tutte le nostre azioni si farebbero coi movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia.

  A074000062 

 Da una parte si trattava di sollevare un gran numero di miserabili, dal1'altra bisoghava raddolcire il loro stato senza sottrarli alla giustizia; inspirare un salutar timore de'giudizi di Dio ad uomini che non ci avevano mai pensato, insegnare { [44]} ad una moltitudine di cuori ostinati nella colpa a santiflcare coll'amore e colla pazienza quei medesimi patimenti, che gl'inasprivano, e che erano per essi un'occasione cosi prossima e continua di bestemmia e di disperazione.

  A074000062 

 Per loro ventura non conosceva Vincenzo che cosa fosse difficolta qtfandosi trattava di procurare la gloria di Dio, e di soccorrere gli afflitti.

  A074000064 

 Spesso visitava i forzati, e loro parlava di Dio con una forza piena di dolcezza, instruivali intorno alle verità della fede ed alle loro obbligazioni; faceva loro sentire, che sebbene involontarie fossero le loro pene, potevano essere sopportate in un modo da essere meritorie; aggiungeva questa loro pazienza diminuirebbe la loro amarezza, e giustamente parlando, non vi erano vere pene, se non quelle che devono castigare l'impenitenza finale per tutta l'eternità.

  A074000068 

 I quali dall'eccesso del castigo resi insolenti e furiosi credono colle loro bestemmie contro Dio di vendicarsi de'cattivi trattamenti ricevuti dagli uomini, simili in qualche modo a quegli angeli delle tenebre, i quali puniti da Dio con tanto rigore, cangiano di luogo e di clima senza cangiar mai di situazione, perche portanon ovunque la loro prigione, le lor catene, e le loro perverse disposizioni.

  A074000068 

 Si vedeva un ammasso di sgraziati che soffrivano da disperati, e pronunziavano { [48]} il nome di Dio come lo pronunziano i demoni, ciòe per bestemmiarlo; che raddoppiavano i loro supplizi, maledicendo quella mano la quale li percuoteva.

  A074000070 

 Egli era presente dovunque; guadagno a Dio un maomettano, il quale fu sempre si riconoscente alla grazia che il { [49]} sant'Uomo gli avea procurata, che l'onorava come padre.

  A074000072 

 Vincenzo non pote senza una profonda emozione vedere uomini formati ad immagine di Dio, cristiani redenti dal sangue di Gesù Cristo, ridotti a morire quali bestie.

  A074000074 

 Io n'ebbi un dolore tanto sensibile, che non ve lo posso esprimere, essendo cosa affatto opposta all'umiltà il pubblicare ciò che siamo, e ciò che facciamo...Se v'è qualche bene in noi e nella nostra maniera di vivere, ciò che spetta a Dio, e tocca a lui il manifestarlo se lo giudica conveniente.

  A074000074 

 Si è perciò che Dio mi ha fatto la grazia di star fermo fino al presente, per non acconsentire che si facesse stampare cosa alcuna, la quale tendesse a far conoscere e stimare la compagnia, benchè ne sia stato vivamente sollecitato, ed ancor meno avrei permesso la stampa d'una cosa che riguarda l'essenza e lo spirito, la nascita ed i progressi, {102 [102]} le funzioni ed il fine del nostro insituto.

  A074000075 

 A periccolo di passare per un colpevole, il servo di Dio si limitò a rispondere essere un gran peccatore; e Sua Maestà avendo soggiunto che doveva giustificarsi, "Sonosi dette ben altre cose contro nsotro Signore, rispose, e, non si è punto giustificato.

  A074000075 

 Io son felice di essere trattato come lui fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il {103 [103]} Signore possa accordare agli uomini.

  A074000077 

 A questi motivi che impiegava in molte occasioni, l'uomo di Dio ne faceva succedere altri che ricavava dall'esempio de'grandi uomini, tanto de'primitivi tempi, quanto de'moderni.

  A074000077 

 Finalmente diceva, dietro l'insegnamento di G. C, che colui il quale s'innalza sarà abbassato; che la vita del Figlio di Dio non fu che un'umiliazione continua, che l'amò fino alla fine e che dopo la sua morte volle essere rappresentato nella sua Chiesa sotto la figura di un reo attaccato alla croce: con questo c'insegna anche oggidì, il vizio opposto all'umiltà essere uno de'più grandi mali che si possono concepire, che aggrava gli altri peccati, e rende perverse quelle azioni che tali non sarebbero in se stesse corrompendo le migliori e le più sante.

  A074000077 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare {104 [104]} la sua Chiesa: sant'Agostino palesò i peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute si vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che IlSig. Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggite le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A074000078 

 O mio Dio, aiutatemi ad esser umile, di poter soffrire ed operare ogni cosa spregievole in faccia al mondo per piacere a Dio e meritarmi la sua misericordia.

  A074000079 

 Vincenzo temeva fino l'ombra di ciò che poteva alterare la sua fede: sapeva che quanto più essa è semplice, tanto più è grata a Dio; non la fondava sugli umani raziocinii, nè sulle sottigliezze filosofiche, ma sull'autorità della Chiesa.

  A074000080 

 Queste disposizioni inspiravano al servo di Dio un giusto allontanamento da quegli spiriti inquieti e curiosi, i quali si compiacciono {107 [107]} di sofisticare sui nostri Misteri, e sembrano volerli comprendere.

  A074000082 

 Era convinto che se gli affari di Dio riescono talvolta a male o a poco, egli è perchè coloro, i quali ne sollecitano l'esecuzione, si appoggiàno troppo sopra ragioni umane.

  A074000083 

 L'uomo di Dio seguiva sì universalmente questi santi lumi, che erano per lui quella lucerna accesa la quale guidava tutti i passi del Re profeta: Lucerna pedibus meis verbum tuum, et lumen semitis meis.

  A074000083 

 Oh mio Dio! quanto mai sembrano i poveri degni di disprezzo, allorchè si esaminano secondo il sentimento della carne e del mondo ma quanto è bello osservarli considerati in Gesù Cristo, e nella stima ch'ei ne ha fatta! ".

  A074000083 

 "Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in {110 [110]} loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, tanto sono essi grossolani e materiali; ma se gli osservo coi lumi della fede, vedro che il Figlio di Dio, il quale voile essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non aveva quasi più la figura d'uomo nella sua passione; vedrò che da'gentili riputavasi un insensato e consideravasi qual pietra di scandalo da'Giudei; vedrò infine che malgrado tutto ciò egli si qualifica il predicatore de'poveri: Evangelizare pauperibus misit me.

  A074000085 

 Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell'anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato {111 [111]} mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giungerne un giorno al possesso.

  A074000086 

 "È cosa molto salutare il pensare all'ultima sua ora, diceva ad una persona che ne aveva grande apprensione, il Figlio di Dio l'ha raccomandato; ma questo pensiero deve avere le sue regole ed i suoi limiti; non è necessario, nè meno espediente, che l'abbiate di continuo presente; basterà che ve ne occupiate due o tre volte al giorno, senza fermarvi lungamente su di esso; neppure dovete soffermarvi su di esso in caso che continui a darvi troppa inquietudine.

  A074000090 

 Consigliando a'suoi penitenti il santo esercizio della presenza divina, il servo di Dio diceva {113 [113]} che nulla bisognava fare in privato di ciò che non si oserebbe fare in privato di ciò che non si osserebbe in una pubblica piazza, perchè la presenza d'Iddio doveva produrre sui nostri spiriti impressione maggiore di quella, che produrrebbe la vista di tutte le creature riunite.

  A074000092 

 Un edifizio, di cui Dio non è l'architetto, non puo sussistere lungamente.

  A074000093 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore, che mandi nel suo campo uomini capaci di farne la raccolta, e dall'altra porre tanto studio nel ben vivere, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.

  A074000093 

 I Certosini e molti altri Ordini, che esigevano da'loro postulanti che passassero alcuni giorni a San Lazzaro, per consultare Dio nel ritiro, avevano ragione di far conto sulla sua probità.

  A074000093 

 La grande massima del Santo intorno alla vocazione era, che spetta a Dio solo il scegliersi i suoi Ministri, e che le vocazioni prodotte dall'artifizio, e mantenute da una specie di mala fede, disonorano il gregge {114 [114]} moltiplicandole.

  A074000093 

 "Cercando di appropriarci quello che Dio non ci vuol dare, diceva a'suoi, non faremo che contrariare la sua santa volontà, ed attirare su di noi la sua indegnazione.

  A074000094 

 Il servo di d'Iddio fece intendere a quel religioso l'idea, da cui era inebbriato, essere una tentazione del demonio: e dopo avergli testificato l'alta stima che professava al suo ordine e a lui particolarmente, gli disse che col successo con cui onorò le sue funzioni Dio aveva manifestato di volerlo appunto nello stato da lui abbracciato, e non esservi apparenza che volesse farnelo uscire: che se Dio lo destinava all'episcopato avrebbe saputo trovare i mezzi di farvelo pervenire, senza ch'egli lo prevenisse.

  A074000095 

 Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d'uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero dei pretesti per addolcire che rigori salutari: perchè la natura si stanca {118 [118]} delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà.

  A074000098 

 Se è glorioso di seguire il Signore bisogna pur confessarlo che nulla costa maggiormente alla natura; poichè il primo passo che debbono fare coloro che vogliono seguir {121 [121]} Dio, quello si e di rinunciar a se stessi e portare la loro croce.

  A074000101 

 Ohime! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l'uomo guadagni il pane col sudor della sua fronte?" Il Santo seguiva questi principii anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene.

  A074000101 

 Un suo amico gli diede cento doppie per i suoi parenti: l'uomo di Dio non le rifiutò, ma disse al benefattore che la sua famiglia poteva vivere com'era vissuta fin allora; quel nuovo soccorso non servirebbe a renderla più virtuosa, anzi credeva che una buona missione fatta nella loro parrocchia avrebbe maggior valore al cospetto di Dio e degli uomini.

  A074000104 

 A questa austerità ne aggiungeva altre per chiedere a Dio delle grazie particolari per calmare la collera in tempo delle pubbliche calamità.

  A074000108 

 Soleva dire che la vera mortificazione non la perdona nè all'anima, nè al corpo; che sacrifica il giudizio, la volontà, i sensi, le passioni, le inclinazioni le più dolci e le più naturali: il giudizio, conducendo l'uomo a stimare le proprie idee meno delle altrui; la volontà, facendole seguire l'esempio del Salvatore, il quale nell'intero corso di sua vita non fece mai la propria, ma sempre quella del suo celeste Padre: quae placita sunt ei facio semper: i sensi, tenendoli soggetti a Dio, e sopratutto vegliando attentamente sulla curiosità di vedere e di udire, curiosità tanto pericolosa e che ha tanta forza da distogliere lo spirito da Dio, le stesse inclinazioni naturali, e principalmente quella che domina in molti di conservare la sanità erano per lui l'oggetto di mortificazione.

  A074000108 

 "Perchè, andava dicendo, tale immoderata sollecitudine di star bene, {129 [129]} l'eccessivo timore di soffrire qualche incomodo, che scorgesi in alcuni, i quali ripongon ogni loro attenzione alla cura della loro misera vita, impediscono grandemente di servire a Dio, togliendo la libertà di servire a Gesù Cristo.

  A074000113 

 Durante sua vita la casa di san Lazzaro fu sempre quella ch'era al tempo degli ultimi giudici d'Israello la casa del Profeta: era come un oracolo a cui tutte le persone {133 [133]} che meditavano intraprendere qualche buona opera, accorrevano da ogni parte per attignere ne'lumi dell'Uuomo di Dio i consigli di cui abbisognavano.

  A074000113 

 L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, col quale vengono contrassegnate.

  A074000114 

 Conciliava sì bene l'uffizio di Marta con quello di Maria, che allorquando sembrava maggiormente occupato, si riconosceva ancor meglio che lavorava per Dio e sotto gli occhi di Dio.

  A074000114 

 Sarebbesi fatto uno scrupolo di perderne un solo istante, e così raddoppiava i suoi anni innanzi a Dio.

  A074000116 

 Un atto di contrizione per dimandare a Dio perdono del tempo perduto promettendo di essere puntuali nell'adempimento dei nostri doveri, e di occupare santamente tutti que'giorni di vita che Dio ci vorrà ancora concedere.

  A074000117 

 Appunto nelle malattie la {140 [140]} fede si esercita mirabilmente, in esse la speranza sfavilla con maggior splendore; la rassegnazione, l'amor di Dio e tutte le virtù trovano un'ampia materia d'esercizio.

  A074000117 

 Bisogna condursi a Dio per infamiam, et bonam famam.

  A074000117 

 Dicesi di s. Ambrogio, che avendo inteso dal padron di una casa, in cui egli entro in uno dei suoi viaggi, come non sapeva che cosa fosse afflizione, ne usci frettoloso, dicendo a coloro che lo accompagnavano: Usciamo di qui, perchè la collera di Dio è prossima a cadere su questa casa.

  A074000117 

 Dio voglia mandarcene tante da poterci meritare di piacergli: bisogna desiderare ardentemente di avere delle eroci, e dirò con s. Francesco Saverio: Ancor più, Signore, ancor più.

  A074000117 

 D'altra parte io vedeva alcune compagnie agitate che soffrirono orribili persecuzioni, e diceva fra me stesso: ecco come Dio ci tratterebbe se fossimo saldi nella virtù; ma conoscendo la nostra debolezza ci nutre col latte a guisa di piccoli fanciulli, e permette ogni cosa ci vada propizia, quasi senza che noi ce ne ingeriamo.

  A074000117 

 Ho dunque ragione di temere non essere noi accetti a Dio, nè degni di soffrire qualche cosa per amor suo.

  A074000117 

 Non è forse consolato il nostro cuore vedendosi fatto degno innanzi a Dio di soffrire servendolo? Certamente dovete ringraziarlo particolarmente e siete obbligato di domandargli la grazia di farne buon uso.

  A074000117 

 Non è forse giusto che il colpevole soffra; e non apparteniamo forse più a Dio che a noi stessi? La malattia è uno stato quasi insopportabile alla natura, ed e nulladimeno uno de'più possenti mezzi di cui Dio si vale per richiamarci al dovere, per allontanarci dall'affezione al peccato e per ricolmarci de'suoi doni e delle sue grazie.

  A074000117 

 Perciò non vi stupite delle vostre pene, giacche il figlio di Dio le ha scelte per la nostra salvezza.

  A074000117 

 Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: O Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! "E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molestia l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò che avete detto, perchè non parlasi così nel linguaggio di Gesù Cristo.

  A074000117 

 "La nostra congregazione, diceva loro, nulla soffre, tutto le va bene; e Dio, senza farle provare traversia, nè agitazione, la benedice in ogni modo.

  A074000120 

 Due anni dopo vi si formarono nuovi ulceri, ed il dolore del ginocchio aumentando sempre, non fu più possibile al servo di Dio, dopo il principio dell'anno 1659, uscire di casa.

  A074000122 

 {143 [143]} Il secondo principio che rendevalo si tranquillo in mezzo alle più violenti prove era, da un lato, che le pene non ci accadono se non per volontà di Dio, secondo l'espressione di un Profeta: Si est malum in civitate, quod non fecerit Dominus; dall'altro, che Dio non affligge i suoi servi se non perchè ha su di essi de'disegni di misericordia.

  A074000123 

 Finalmente l'ultimo suo principio era quello di s. Paolo: cioè Dio non permette mai che siamo afflitti o tentati al di la delle nostre forze; ma ci aiuta colla sua grazia a cavar frutto dalle pene e dalle contraddizioni, {144 [144]} che noi dobbiamo sopportare.

  A074000124 

 Vacciamoci coraggio a patire per amor di Dio; che se ci riempie di allegrezza il pensare alla grandezza del premio preparato, non ci deve atterrire quanto soffrir dovremo per andarne al possesso.

  A074000125 

 Dio gli accordò l'una e l'altra.

  A074000125 

 Vincenzo, sebbene prima di conoscere i disegni di Dio su di lui avesse qualche ragione di pensare al suo stabilimento, ha confessato che sentiva nel suo interno non so qual segreto movimento, che facevagli desiderare di nulla avere di proprio e di vivere in comunità.

  A074000126 

 L'esercitò qualche volta nelle campagne, ove violentato dalla fame, privo di danaro, perchè d'ordinario non ne portava seco, si presentava a qualche contadino dimandando un tozzo di pane per amor di Dio.

  A074000128 

 Noi non siamo claustrali perchè si è creduto bene che non lo fossimo, ed anche perchè non siamo degni di esserlo, ma non è per questo men vero, che la povertà sia il nodo della comunità, e particolarmente della nostra; è appunto questo {148 [148]} nodo che, sciogliendola da tutte le cose della terra, l'unirà perfettamente a Dio.

  A074000129 

 Che cosa fate, gli dimandò il santo, quando mancate ancora {149 [149]} del necessario? Ricorro a Dio, rispose l'altro.

  A074000129 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, la quale non conosciamo; Ma, ripigliò quel missionario, procurate del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l'Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A074000129 

 Ebbene replicò Vincenzo eccovi ciò che produce la povertà; essa ci fa pensare a Dio, quando invece lo dimenticheremmo se avessimo tutto ciò che ci è necessario.

  A074000130 

 Un giorno dopo aver loro detto che un uomo, il quale ha il vero spirito di povertà, nulla teme, tutto può, e, va dovunque, non potè fare a meno di render loro giustizia, dicendo: Che mediante la misericordia di Dio quello spirito si trovava nella congregazione; bisognava perciò pregare Iddio di mantenervelo, e credersi {150 [150]} felici di morir poveri sull'esempio del Salvatore, che cominciò da una mangiatoia e terminò sulla croce.

  A074000132 

 Vincenzo diceva che questa deve sempre tendere ad un fine, ciòe a Dio solo.

  A074000133 

 Per operare in conseguenza di questi principii, il Santo allorchè era consultato sopra un affare, sollevava il suo spirito a Dio per implorare la sua assistenza: invitava pure coloro che ricorrevano per consiglio ad unirsi a lui, affinchè Dio facesse conoscere la sua volontà sulle cose intorno a cui dovevasi deliberare.

  A074000133 

 Se trattavasi d'affare di grandi conseguenze, dimandava tempo a pensarvi, e consigliava frattanto di raccomandarlo a Dio.

  A074000137 

 finalmente con tutti i miracoli operati da Dio per confermarle.

  A074000138 

 L'abate non mancò, e alcuni giorni dopo egli stesso consegno il suo scritto all'uomo di Dio.

  A074000139 

 Tale fu il giudizio che diedero del servo di Dio i primi uomini del suo secolo; e ciò viene in appoggio delle deposizioni che fecero in suo favore migliaia di testimoni di una classe inferiore, ma che non meritano perciò minore credenza.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000001 

 ), grande bontà di Dio, incalzante dovere per noi a corrispondervi!.

  A075000005 

 E come s'esprimono i Santi Padri, vuole il nostro buon Dio, che in tutta la nostra vita sia in verità l'aio e 'l direttore di ciascuno di noi, come figli d'età minore, che Iddio in questo mondo si alleva per innalzare al trono ed alla corona.

  A075000006 

 Ammirabile bontà del mio Dio sull'opera di mia salute! Se io sono debole, ho meco un sostenitore fermo ed invitto; se sono povero, ho meco un provveditore ricco e liberale; se sono misero, ho meco un Angelo, che ricolmo è di tutta la beatitudine.

  A075000006 

 Disegni amabilissimi, che voi, mio Dio, avete sopra di me, esclama s. Bernardo; mentre veggo verso di me, ed a mio bene tutta la paterna bontà.

  A075000006 

 Se poi verso Dio sono freddo, ho meco chi è un incendio di carità; se carico sono di colpe, ho meco chi può anche placare il mio Dio sdegnato.

  A075000006 

 Tanto è vero il gran detto di Tertulliano, che la nostra salute è in un certo modo il grande affare di Dio.

  A075000006 

 Vi veggo, mio Dio, entrare in sollecitudine di me, e prendervi continuamente di me pensiero.

  A075000007 

 Ah mio Dio! io stupisco a tanta bontà verso di me, stupisco insieme di me stesso, come finora, abbia potuto vivere così ingrato.

  A075000008 

 Aprite le mie pupille: ammollite il mio cuore, fate, che io corrisponda al mio Dio, corrisponda a voi, col serbar per Iddio e per voi quest'anima, che con tanto affetto custodite perché possa un di con vostro tripudio essere coronato di gloria in paradiso.

  A075000009 

 Ogni giorno almeno, mattino e sera nel recitar l' Angele Dei, abbiate anche intenzione di ringraziar Dio della bontà usata a nostro bene nel darci per custodi principi cosi eccelsi.

  A075000010 

 Questa bontà di Dio nell'averci {10[96]} destinato un Angelo per custode, viene praticamente confermata da ciò, che avvenne alla beata Giovanna della Croce.

  A075000013 

 E che non farebbero essi per quell'Uomo - Dio? Eppure Gesù ecco quel che loro impone.

  A075000017 

 Questa gran serva di Dio guidata e confortata dal suo Angelo Custode, in breve tempo giunse a si alto grado di perfezione, che andava sempre esclamando con s. Paolo, che desiderava lasciare questo corpo, per unirsi al suo celeste sposo Gesù.

  A075000024 

 Appena io volgo il cuore a voi, o mio Dio, diceva il santo Davide, ecco i vostri Angeli che mi si schierano d'intorno; In conspectu Angelorum psattam tibi (psalm.

  A075000024 

 E ciò perchè quello è il tempo in cui essi ci mirano in qualche modo imitatori della vita Angelica, che tutta è unione con Dio, di Dio, amor di Dio.

  A075000024 

 Nè vi è alcuno, che tra le sue freddezze non possa dir col profeta di sentirsi di quando in quando scuotere dal suo Angelo, e destare dal reo sonno di colpa, e richiamar a Dio.

  A075000024 

 Qual compagno attento ch'egli è della nostr' anima, dice s. Bernardo, coglie i momenti più adattati a suggerirle il puro piacere, che provasi a trattar con Dio.

  A075000025 

 Ove poi il buon Angelo veggaci in {25[111]} qualche luogo raccolti, tosto si fa a noi il caro Maestro dell'orazione, dicendo, come disse al profeta Daniele: io son venuto ad ammaestrarti, affinché tu intenda le cose di Dio.

  A075000027 

 Avvezzatevi ad offerir a Dio le vostre orazioni per mano del s. Angelo: per tal offerta acquistano maggior pregio e valore.

  A075000028 

 Però in tutte queste sue pie occupazioni non cessava di offerire al Signore fervorose preghiere, le quali dall'Angelo suo tutelare erano presentate al trono di Dio.

  A075000028 

 Queste preghiere in simil guisa offerte a Dio dall'Angelo impetrarono a Tobia molte grazie.

  A075000028 

 Questo venerando patriarca dopo la distruzione del regno d'Israele fu condotto tra i prigionieri a Ninive, dove nella comune prevaricazione del suo popolo egli si mantenne sempre mai fedele a Dio.

  A075000028 

 Simili favori {28[114]} pioveranno anche su di noi, se saremo fedeli ai nostri Angeli tutelari, e per man di loro presenteremo a Dio le nostre preghiere.

  A075000031 

 Nelle tentazioni rivolgetevi subito al vostro Angelo Custode; chiedetegli aiuto, dicendogli col più vivo affetto del cuore: Angelo mio Custode assistetemi in questo punto, non permettete che io cada in offesa del mio Dio.

  A075000034 

 Di più esso infonde nel cuor nostro dolce conforto, or nelle amanti offerte che fa a Dio delle presenti pene, or nelle lacrime stesse sulle passate colpe, or nelle proteste {34[120]} e risoluzioni d'una vita più santa e più regolata.

  A075000034 

 Ed oh quante anime fortunate si perfezionano nel fuoco delle tribolazioni, e che di poi il loro Angelo presenta a Dio purificate, facendole piene di giubilo esclamare col profeta: Voi, o Signore, volete da me la prova di questo fuoco, ed io ve ne rendo grazie, perché dopo tal prova più non trovo in me le iniquità di prima! Oh felice e beato chi con dolce fiducia così conferisce alla dimestica col suo Angelo, e ne ode le voci, e ne siegue i consigli! Oh i gran passi di virtù e di merito! Oh bel trionfo del Santo Custode sul comun nemico.

  A075000040 

 In quale abisso di colpe non s'immergeva Balaamo, sino a voler maledire il popolo di Dio? ma l'Angelo avendolo ridotto prima ad uno stretto di via, se gli mostrò con ispada fulminante alla mano, e gli disse d'essere venuto appunto a rompergli i passi, perchè {40[126]} i passi suoi erano iniqui e perversi.

  A075000041 

 Allora potrete con fiducia promettervi l'assistenza dell'Angelo, la grazia di Dio.

  A075000042 

 Vedi dunque, se ti può tornar a conto, di dar luogo, alla superbia, voltando a Dio le spalle, per non voler tollerare un atto di umiliazione, con cui comprarti puoi una corona di gloria eterna.

  A075000045 

 Nè lascia egli d'invitare in soccorso più altri Angeli e santi, e specialmente s. Michele, che presiede alle agonie, e s. Giuseppe che allora presterà singolar assistenza; eccita altresì il fervore delle anime a Dio più accette, il zelo de' sacerdoti a' quali in quel punto vedeva s. Filippo Neri essere sin le parole dall'Angelo suggerite.

  A075000050 

 Ecco l'avventuroso {52[138]} momento di salute per quest'anima, momento di onnipotente pietà, momento d'un nuovo regno che Dio acquista in un nuovo eletto.

  A075000050 

 Questi medesimi suffragi li offre a Dio, e lo supplica perchè si degni abbreviare il tempo delle lor pene; quindi ritorna a quelle anime, che tanto ama, le conforta ne' modi più consolanti.

  A075000054 

 Noi quante volte peccammo, ribellandoci a Dio ed al nostro amorevole tutelare per seguire i nostri folli capricci! Iddio allora {57[143]} contro di noi sdegnato, ben con ragione voleva già fulminare la sentenza d'eterna morte.

  A075000054 

 Si frappose il nostro amabile Custode a favore di noi ingrati, parlando a Dio in nostra difesa, e co'suoi validi prieghi disarmò l'ira divina, e ci ottenne tempo e grazia di ravvederci.

  A075000060 

 3° Nel primo giorno d'ogni mese, buon per noi, se imitando il divoto costume di tante anime buone, che han premura di lor salute, procureremo di meditare qualche massima eterna, col riflettere seriamente al gran fine per cui fummo da Dio creati, qual sia lo stato di nostra coscienza, se la morte ci cogliesse in tale momento, che sarebbe dell'anima nostra? Accostatevi poscia ai santi Sacramenti, e adoperatevi a tutta possa di scuotere da voi quella polvere, dalla quale per l'umana fragilità, come disse il gran pontefice san {65[151]} Gregorio, è quasi impossibile che anche le anime buone ne vadano libere.

  A075000061 

 Così quei tre magnanimi giovanetti, malgrado tutti gli sforzi che il demonio adoperò {67[153]} per farli prevaricare, conservarono innanzi a Dio l'anima loro immacolata e pura (Dan.

  A075000061 

 Ma appena essi furono lanciati nell'avvampante fornace, un Angelo spedito da Dio ruppe le catene da cui erano stretti, destò loro intorno un fresco ed umido venticello, tal che illesi e intatti rimasero, e lieti passeggiavano in mezzo alle fiamme, benedicendo il Signore, e invitando tutte le creature a benedirlo.

  A075000061 

 Nabucodonosor alla vista di tal prodigio liberò immantinente i tre fanciulli, rese loro grandi onori, e stabilì con legge, che chiunque avesse bestemmiato il loro Dio, fosse reo di morte, perché quello era il vero Dio.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000001 

 Sembrava a taluni che io dicessi una cosa strana, e per tanti ho parlato al vento, e si continuò a vivere come se Dio non fosse stato, o non si curasse punto di noi, e adesso ne vediamo coi nostri occhi le deplorabili conseguenze! Che che se ne dica la guerra è un tremendo flagello di Dio.

  A076000004 

 Prima di darvi l' Addio, voglio lasciarvi un ricordo che vi sia utile, ed è quello che un buon padre ha dato ad un suo figliuolo: «Se vuoi vivere felice, gli disse, protetto da Dio, rispettato edamato dagli uomini, bisogna che te lo meriti coll'essere di buon cuore con tutti, amare i tuoi amici, essere paziente e generoso {7 [385]} coi tuoi nemici, piangere con chi piange, non aver invidia della felicità altrui, far del bene a tutti e del male a nessuno.» E diceva quel buon padre che quando i fastidii gli davano all'insù e minacciavano di fargli girare il capo, egli non trovava altri rimedii migliori per iscacciarli e consolare il suo cuore, che la rassegnazione alla volontà di Dio, la pazienza che conduce alla vittoria, la carità e la mansuetudine.

  A076000019 

 E ciò fu da Dio voluto affinchè gli uomini comprendessero come Iddio nella sua onnipotenza prende l'uomo il più abbietto in faccia al mondo per collocarlo sul trono glorioso a governare il suo popolo; comprendano eziandio quanto egli onori anche nella presente vita i suoi servi fedeli, e si facciano così una qualche idea della gloria immensa riservata in cielo a chi vive e muore nel suo divino servizio.

  A076000020 

 Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla {32 [396]} loro sapienza e potenza quelle maraviglie che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000001 

 Mi consola però che sono morti da buoni cristiani, e spero che saranno in cielo con Dio.

  A078000031 

 Non vi ha sacramento che mostri maggiormente la misericordia di Dio.

  A078000037 

 Ebbene, basterà presentarsi al ministro di Dio, ed egli ci dovrà assolvere senz'altro.

  A078000044 

 Bisogna però dire che tale umiliazione diviene così dolce, così consolante, così vantaggiosa, che fa vincere facilmente ogni ripugnanza: dirò di più, diviene un atto glorioso, perchè atto di giustizia degno della compiacenza di Dio e di tutto il paradiso.

  A078000044 

 Chi ha peccato non deve {107 [21]} guardarla tanto nel sottile, purché ad ogni costo giunga a riconciliarsi con Dio.

  A078000046 

 E non sai che i confessori essendo essi i rappresentanti di Dio e i dispensatori delle sue grazie, tu alla fin dei {109 [23]} conti dipendi da Dio, e domandi loro un benefizio che non essi, ma Gesù Cristo ti procurò coi meriti del suo sangue, e di cui i sacerdoti medesimi alla loro volta hanno bisogno come gli altri?.

  A078000046 

 Tieni a mente prima di tutto che, non essendovi altro mezzo a cui appigliarci per riacquistare l'amicizia di Dio e l'eterna salvezza che {108 [22]} questo della confessione, rimane inutile scandagliar tanto le difficoltà suggerite solo dall'amor proprio.

  A078000050 

 Quella volontà che, potendosi ridurre all'atto, non si riduce, non è volontà sincera, ma è una burla, e con Dio non si burla certamente.

  A078000053 

 Primieramente, bisogna che serva a qualche cosa la confessione, perchè fu istituita da Dio, e Dio non opera senza {111 [25]} motivo.

  A078000059 

 Il dolore? Basta un po' di considerazione del torto che si fa a Dio col trasgredire i suoi comandi; dei castighi che egli ci ha minacciati, ed altri siffatti motivi che ci sono suggeriti o dal catechismo, o da qualche libro divoto.

  A078000063 

 Chi è pentito davvero dei suoi peccati si tien ferme, coll'aiuto di Dio, di non più ritornare ai passati disordini.

  A078000063 

 Comincia un po' ad assicurarti per ora la grazia di Dio, e poi farai di tutto per non ricadere, e non ricadrai così facilmente.

  A078000064 

 Un'ora o due, ed eccomi alleggerito di un peso insopportabile; un'ora o due ed eccomi in grazia di Dio; un'ora o due ed eccomi che se avessi poi a morire, mi troverei contento.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000003 

 Io non voglio dire che Iddio abbia fatto morire tutte queste brave persone a motivo di quella legge: ma molti l'hanno detto e lo dicono ancora, e si diceva perfino che Dio voleva chiamare a sè i buoni per punire debitamente i malvagi.

  A079000044 

 Il vecchio: - I destini della guerra e della vostra patria sono solamente noti a Dio, e a chi egli si degna rivelarli.

  A079000047 

 Se il ravvedimento degli uomini non fa cangiare i decreti di Dio, si vedranno cose inudite {59 [507]} in tutti i tempi andati.


don bosco-il galantuomo pel 1860.html
  A083000004 

 Mi ricordo che mia madre quando viveva ancora, diceva sempre: la guerra è un flagello che Dio manda agli uomini pei loro peccati.

  A083000006 

 Chi li osserva sarà da lui benedetto e premiato nella vita presente e nella futura; chi poi li disprezza, sarà da lui punito nella vita presente, e di poi nell'inferno condannato coi demonii {21 [117]} nel fuoco, dove o volere o non volere andranno tutti coloro che non osservano la legge di Dio.


don bosco-il galantuomo pel 1861.html
  A084000011 

 I malevoli poi alla vista di avvenimenti inaspettati e così contrarii alle mire umane rimarranno sbalorditi, e saranno costretti a confessare: digitus Dei est hic; quivi è il dito di Dio.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000011 

 Mentre io assisteva a quel doloroso spettacolo ho più volte udito dire: dicano gli uomini quello che vogliono, ma questi disastri sono un flagello di Dio.

  A085000024 

 Qui siamo di nuovo al punto di prima, cioè che la mano di Dio confuse la mente degli uomini.

  A085000025 

 Ci sarà ancor la guerra, ci saranno ancora disordini di altro genere, ma niuno potrà impedire la mano di Dio che agisce tra noi, perciò verrà il tempo, e non sarà lontano, che ogni buon cattolico potrà vivere in pace professando la sua religione.

  A085000028 

 Verranno la sete, la fame, gli ulceri a punire le bestemmie che ogni giorno si proferiscono contro al nome di Dio, contro alle cose di religione.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000002 

 E tutto questo il Galantuomo lo dice sul serio perchè quantunque egli sia l' uomo più faceto del mondo, tuttavolta che si parla di religione, egli non si permette {8 [444]} alcuno scherzo, ben sapendo che con Dio non si burla e che lo scherzo, la beffa in materia di religione è la cosa più schifosa e più sciocca che ci possa essere.

  A086000002 

 Terzo che ove segna il Tempo Pasquale ciò serva a ricordare a tutti il precetto di accostarsi in quell' epoca a ricevere i santi Sacramenti, senza l' osservanza del qual precetto è impossibile che uno riesca ad amare Dio ed il prossimo come lo deve amare un cattolico.

  A086000012 

 Dopo aver accennato come la Religione cattolica sia la base dell' educazione soggiunge queste belle parole: «La Religione in questa scuola ha ripigliato un impero che non le sarà più rapito; ella vi regna non per forza o colla sola pompa del suo culto, ma per una unanime e sincera convinzione, per doveri compiuti in segreto, per aspirazioni conosciute da Dio mercè a pace del bene e il rimorso del male, {17 [453]} per solennità in cui il cuore di tutti si ravvicina e si confonde in uno slancio non già ispirato dall' ipocrisia, non arrestato dall' umano rispetto, ma frutto generoso di una vera comunità di sentimenti.».

  A086000014 

 Una soprannaturale unzione si è aggiunta alla tendenza della natura, e l' educazione delle anime, invece d' essere una cultura, è, per verità, un culto che fa parte di quello di Dio.

  A086000015 

 Ci basta credere alle loro anime, al Dio che le ha fatte e che le ha salvate, alla loro origine ed al loro fine.

  A086000015 

 Ma però la Dio grazia {19 [455]} il povero cuor dell' uomo non è sempre un ingrato, e talvolta sa comprendere quanto sia glorioso esser buono.

  A086000021 

 Accanto al Dio nascosto si consuma la tua vita, egli è presso a te che piace parlargli al cuore; sembra che la tua vista inspiri all' anima che lo prega, più amore, più fede, più ardore.

  A086000026 

 Ma perchè con un vano sogno lusingo cosi l' anima mia? Perchè riempio il mio cuore di un ingannevol desiderio? Tu almeno, o dolce e pura fiamma, che io invidio, parla al mio Dio, parla per me!.

  A086000029 

 Quanto fosse grande la pietà verso Dio della non mai abbastanza compianta Regina Maria Adelaide non vi è chi lo ignori.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000068 

 Il rimanente si proseguirà l' anno venturo sempre nella speranza che i devoti della grande Madre di Dio continuino la loro beneficenza.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000001 

 Dio sa quante stranezze immaginai in quel punto

  A088000001 

 E quanti avevano già dovuto patire per Dio lunghi anni di angoscioso esilio.

  A088000005 

 Sentii pure la voce del Papa; come era sonora, piena, robusta! E pensare che quella voce era poi tanto potente e presso gli uomini e più ancora presso Dio! tutte le bellezze di Roma le visitai studiosamente.

  A088000006 

 Insomma io fui al mio ritorno colpito dalle disgrazie dei miei fratelli, e pregai e prego Dio a voler abbreviare i giorni del suo furore.

  A088000010 

 Apro la sacra Scrittura, che è il libro di Dio; e beato colui che l'ascolta e lo adempie.

  A088000015 

 Vale più il poco col timore di Dio, che i grandi tesori i quali non saziano.

  A088000016 

 Temi Dio e osserva i suoi comandamenti; perocchè questo è tutto l'uomo: e ogni cosa che si faccia la chiamerà Dio in giudizio per qualunque errore commesso, o sia ella buona, o sia ella malvagia.


don bosco-il galantuomo pel 1869.html
  A089000002 

 Sia lode a quei prodi difensori della fede, e grazie a Dio d'aver umiliato i nemici della sua Chiesa.

  A089000003 

 A chi cerca di protestantizzare l'Italia dirò che un uomo che parli da questo mondo colpito dalla giustizia di Dio in modo spaventoso, aveva scritto una bella sentenza che va bene per loro.


don bosco-il galantuomo pel 1870.html
  A090000004 

 Voi, miei cari lettori, pregate Dio per il medesimo uopo, e speriamo con certezza che saremo esauditi.


don bosco-il galantuomo pel 1872.html
  A091000001 

 Credetemelo, con ciò avete fatto a voi ed al prossimo un bene straordinariamente grande; e, siatene benedetti per {4 [470]} sempre, anche quell'io che nel corso ordinario delle vite avrei già dovuto essere morto sette volte, solo per far piacere a Voi, il buon Dio mi fa ancora vivere.

  A091000005 

 «Infelici e sconsigliati capi di bottega, che lavorate voi, o fate lavorare i vostri dipendenti nei giorni di festa, per carità aprite gli occhi! Pensate al gran danno che recate a tante povere anime, che forse per unica cagione vostra andranno all'inferno! riflettete, che quello che ora credete un guadagno, non lo è in realtà, ma sarà un dì la vostra eterna rovina! Pensate, {6 [472]} che volere o non volere, o tardi o tosto dovrete morire anche voi, e presentarvi al giudizio di Dio! Ma quei soldi guadagnati coi sudori dui povero artigiano, nei giorni consacrati al Signore, davanti a Dio, grideranno vendetta contro di voi, e cangiandosi in carboni ardenti, dovranno poi piombare accesi sulle vostre teste, per tormentarvi in eterno! Ciò fa tremare, pensateci bene!!!» Quando, oltre a ciò, vede ancora, che in ogni dove si offende liberamente il Signore, colla indifferenza nelle cose di religione, colla bestemmia e col disprezzo dei ministri di Dio, oppure sa che qualcheduno del suo prossimo è bisognoso, soffre e pena e nessuno lo soccorre, allora il povero Galantuomo resta tutto commosso da capo a piedi, si mede a fare il duolo, non mangia più, diviene macilento e brutto oltre ogni dire, e alle volle si trova in tale stato, che fa spezzare il cuore di compassione a chiunque lo vede.

  A091000018 

 Date a Dio la maggior gloria che potete, e onoratelo colle vostre sostanze.

  A091000021 

 Il più furbo ed il più fortunato fra gli uomini, è colui, che pensando alla condanna che ha ogni uomo, di portare una croce in tutto il tempo della sua vita, egli volontariamente e con rassegnazione si addatta a portar quella che Dio gli manda, ponendosela sulle spalle, senza guardarla, comunque essa sia, piccola o grossa, dovunque venga o da amici o da nemici, e di qualunque legno essa sia formata.

  A091000023 

 L'avvenire sta nelle mani di Dio.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000001 

 Per mala sorte ai nostri tempi i cattivi si sono associati per fare il male, e fra questi vediamo anche con dolore tanti poveri disgraziati, già senza denti in bocca, coi capelli bianchi, già col bastone in mano, chini sull'orlo del sepolcro; che invece di procurarsi una, corona, recitare il Rosario, e prepararsi a fare una buona morte, essi vanno dietro a quelli che perseguitano la Chiesa, applaudiscono ai giovani scapestrati, e coloro che dovrebbero piangere, gioiscono al sentire {4 [4]} sparlare del Papa, dei preti, e delle cose di Dio! Per porre un argine a tanto male, al Galantuomo è venuto il pensiero, essere cosa ottima che anche noi ci associassimo, e che vecchi e giovani, ricchi e poveri, negozianti ed artigiani, pescatori e contadini, musici e poeti, tutti senza distinzione ci unissimo di mente e di cuore, e chiamandoci col dolcissimo nome di fratelli ci aiutassimo a vicenda ad allontanare dal peccato l'incauta ed instabile gioventù, incoraggiarla al bene con maniere dolci e caritatevoli, promuovere in tutti l' onore di Dio col consiglio, ma specialmente col buon esempio, pregando ancora per i medesimi nostri persecutori, onde potere più facilmente salvare le nostre e le loro anime.

  A092000003 

 I poveri contadini sono nell'afflizione; hanno lavorato tutto l'anno nei loro campi, e non hanno raccolte che spighe superbe, vuote di grano! E la mano di Dio che ci ha percossi, e non si imitò il re profeta nel confessare i peccati e nel far penitenza, si continuò a vivere come prima, lontani dalla Chiesa e dai Sacramenti! Iella ingratitudine degli uomini si indispettirono i fiumi, e gonfiandosi per le continue e straordinario piogge, senza alcuna pietà, ruppero ponti, guastarono {8 [8]} strade, rovinarono case, e uscendo rabbiosamente dai loro letti, allagarono le, campagne, portando in moltissimi luoghi desolazione e spavento, con minaccia di far peggio, se non si cessa di fare oltraggio al Creatore.

  A092000004 

 Lo so che vi sono ancora molti che non riconoscono queste disgrazie come veri castigi di Dio; ma essi sono ciechi, simili a quell'ostinato ed insensato Faraone che credeva essere cose naturali le piaghe d'Egitto!.

  A092000005 

 Fratelli miei, abbiamo gravi delitti da scontare al cospetto di Dio! La Società è colpita da una febbre maligna che la conduce fino al delirio! Nessun nomo ha il rimedio per guarirla, se non quel Vicario di Gesù Cristo, che è addolorato da chi dovrebbe rispettarlo ed amarlo.

  A092000006 

 Essa ci pone sotto l' immediata protezione di Dio, e quando Colui che tutto può ciò che vuole è con noi, chi sarà contro di noi? E per questo che il Papa ed i vescovi ci raccomandano di pregare assai, e con molto fervore.

  A092000006 

 Umiliamoci davanti a Dio, o amici miei, {9 [9]} ed allontaneremo dai nostri capi i gravi castighi che ci sovrastano.

  A092000007 

 Iddio ha promesso che i cattivi non vinceranno la sua Chiesa; passerà il cielo e la terra, ma non passerà la parola di Dio.

  A092000008 

 Quando era giovane, o amici miei, io aveva una agilità straordinaria; prendeva le lepri al corso, e faceva dei salti come i caprioli, ora che sono vecchio le gambe mi servono più poco, ma ho la testa piena di esperienza e di cognizioni, e voglio impiegare il restante della vita che Dio mi concede nel fare del bene a tutti voi, e nel darvi buoni consigli.


don bosco-il galantuomo pel 1876.html
  A095000020 

 Fà dunque buon viso a queste poche pagine, e a rivederci, se Dio ne scampi, nel 1877, che tutti gli Astrologhi hanno vaticinato comparirà probabilmente sull'orizzonte appena spirato il 1876, che intanto io ti auguro tutto felice.


don bosco-il galantuomo pel 1877.html
  A096000003 

 In tanto prego Dio ad allontanare dall'Europa le guerre e di mandarle delle miglia più di millanta oltre l'estremooriente, ed a concedervi nell'anno nuovo la vera pace e tutti i beni che desiderate.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000003 

 Però, nasca quel che sa nascere, noi confidando in Dio e in Maria aiuto dei Cristiani non temeremo di nulla, e ci ricorderemo spesso dell' ultimo versetto del Te Deum che io vi dirò in italiano perchè ho le mie buone ragioni per non dirvelo in latino, e la principale si è che di latino ne mastico poco: In te, o Signore, ho sperato: non sarò confuso in eterno.

  A097000005 

 Il secondo consiglio è che recitiate ogni giorno, come io pratico da un pezzo, questa bella preghiera di S. S. Pio IX, la quale è cosi breve che non vi scomoderà per nulla e vi frutterà intanto cento giorni d' indulgenza da lucrarsi una volta al giorno conceduti dallo stesso Santo Padre il 15 Giugno 1862: {6 [324]} "Signore Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A097000011 

 Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata: quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell' uomo giusto, quella fede per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato.

  A097000013 

 Ella, prese informazioni {73 [329]} sulla nostra moralità, ed esaminate le cause da noi esposte, ce la concederà, ove scorga la maggior gloria di Dio e il bene delle anime.

  A097000014 

 Chi cerca dubbi, difficoltà, pregi dizi centro la Chiesa, contro i pastori che a nome di Dio la governano, contro la dottrina che ella insegna e difende, tutto egli trova nell' articolo così detto fondamentale, e il cuore che cerca esca alle passioni trova di che pascersi nelle appendici.


don bosco-il galantuomo pel 1879.html
  A098000001 

 mi pareva di sentire ancora le sue sante mani posarsi sulla mia testa grigia, veder la sua destra alzarsi a formar sopra di me il segno della santa croce, udir quella voce armoniosa e potente ad invocarla benedizione di Dio sopra il povero Galantuomo....

  A098000002 

 Ho invece pregato molto affinchè il buon Dio si degnasse di dargli presto un successore degno di Lui, e nel mio cordoglio trovai una grande consolazione nel sapere che le fervide preghiere del mondo cattolico erano state così presto e così bene esaudite, come tutti sanno, colla {5 [435]} elevazione al Sommo Pontificato di quel dottissimo e virtuosissimo personaggio che è Leone XIII..


don bosco-il galantuomo pel 1880.html
  A099000021 

 È forse senza vigore il mistero della Circoncisione del Figliuolo di Dio, che la Chiesa mette davanti ai suoi figli nel primo giorno dell'anno, e che il Galantuomo presenta ai propri lettori? Quanti insegnamenti atti a riformare noi e l'intera società, se ne intendessimo a fondo il significato! Basterebbe ad essa, all'intera società, dico, il riconoscere il suo sbaglio ed il bisogno che ha di essere circoncisa, cioè che si tagli via da se il male che le fa male, (poichè il solo male fa male), per diventare immediatamente sana, vigorosa, robusta, felice, mediante, s'intende, che riconosca i suoi sbagli, gli odii, e si rivolga al Figliuol di Dio per il rimedio; che ti pare?.

  A099000045 

 Non credere a Dio e credere a se stessi.

  A099000049 

 Se tu credi l'Immacolata Concezione e la caduta dell'uomo, credi in un Dio che ha diritti, e che l'uomo ha dei doveri; quindi a terra la superba pretensione moderna d'essere l'uomo libero su tutta la linea, ed al suo posto il Genio dell'autorità, che colla sua mano mette a posto ogni sollevazione.

  A099000051 

 Se tu credi nell'Immacolata Concezione, {22 [82]} vuol dire che tu credi che in Dio c'è la libertà di privilegiare chi a Lui piace.

  A099000053 

 Se tu credi in Maria Concepita senza peccato perchè madre di Dio, credi anche in un Redentore già venuto, quindi non c'è pericolo che tu con gli Ebrei attenda il Redentore, oppure coi Socialisti e Nichilisti voglia redimere la società nuovamente.

  A099000054 

 Pensandoci un poco a fondo, e senza pregiudizio, si scorge subito davvero che una tale credenza manda all'aria tutte le nuove dottrine; e fino le nuove evoluzioni darwinistiche son costrette a gemere e tentar di {23 [83]} mordere il calcagno della Donna Immacolata, insieme con tutte le sorta di evoluzioni contrarie all'eterna volontà di Dio, senza mai giungere ad arrecarle verun nocumento.

  A099000055 

 Ricordati adunque che non ti basta il credere, ma bisogna che tu ne giubili di tanto avvenimento, e molto più che non della gloria di S. Caterina, quella appunto ch'io dianzi intendeva accennare, quando dissi che la Chiesa propone per nostro giubilo nell'anno venturo, perchè, vedi, l'Immacolata Concezione è un tale avvenimento, ovvero un tale atto o creazione del Genio Creatore, o meglio di Dio, da goderne proprio con tutta l'anima continuamente.

  A099000057 

 M'hai già fatto perdere un tempo che val più che un tesoro; ma siccome la mia preghiera a Dio si è dammi anime e toglimi pur tutto, perciò lo perdei volentieri pur di illuminare l'anima tua su un punto così importante; ma per iscrivere per le stampe non ci ho tempo.

  A099000057 

 Ringrazio dal fondo del cuore tutti gli associati alle Letture Cattoliche, offrendo pure a Dio lo umili mie preghiere per loro, raccomandandoti di esternare loro per mezzo della stampa questi miei sentimenti, e vattene in pace, e che Dio ti benedica.

  A099000057 

 Ringrazio il buon Dio che mi fece la grazia di veder per la prima volta la luce della stella dell'Immacolata, poichè nel 1854, per la prima volta il Galantuomo fu stampato, e prego questo buon Dio per i meriti della sua Madre Immacolata {25 [85]} a voler concedere lunga durata allo stesso Galantuomo.


don bosco-il galantuomo pel 1881.html
  A100000005 

 A mio giudizio, il buon Dio mettendoci al mondo, segnò nel suo Libro, un numero di anni a Lui solo noto, e cui a nessuno è dato sorpassare, e questo, disse, questo sia, o uomo, il tuo numero minuendo: e noi vivemmo, ed ogni anno il Signore va sottraendo una unità a quel numero.

  A100000013 

 io prometto ripresentarmi, a Dio piacendo, come ringiovanito l'anno venturo.

  A100000015 

 Trattandosi della causa di Dio, la quale è causa della Società, e causa nostra ancora, causa di vita e di morte per ciascun individuo della grande famiglia cristiana, mi lusingo che riceverete con gusto le mie parole, e colla vostra cooperazione mi allevierete la difficile impresa.

  A100000016 

 Che Dio intanto ci aiuti, ci benedica, ed ascolti i voti che per voi e per se innalza al suo Trono l'amico vostro.


don bosco-il galantuomo pel 1883.html
  A101000016 

 Sposai la loro causa e con l'aiuto di Dio ne raddrizzai parecchi, e molti mi furono figliuoli, cari come le pupille dei miei occhi.

  A101000025 

 Per gli uni pregai e prego Dio a rimunerarli, e per gli altri pregai e prego a scusarli, se hanno torto, ed a perfezionare me ed i miei figli in ciò che manchiamo.

  A101000029 

 A voi, carissimi Lettori, do un vero addio di cuore, e dicendo un vero, intendo dire che con tutta l'anima mia vi auguro di ritrovarci poi con Dio, in compagnia di quei tanti e reali galantuomini, {9 [107]} il cui venerato catalogo per trent'anni io vi misi sempre davanti, affinchè in ciascun giorno aveste un modello da imitare.

  A101000029 

 Colà non leggeremo più i galantuomini di carta, ma liberi galantuomini leggeremo il libro della vita, Dio, e l'anima nostra ed il nostro corpo, saranno davvero ricreati, cioè creati novellamente; saremo davvero uomini fatti, perfetti, compiti, a cui nulla mancherà ed a cui nulla sarà da aggiungere.

  A101000029 

 Ma, affinchè ciò avvenga, conviene che preghiamo il buon Dio, perchè non ci accada, che credendoci al convito tra i cittadini celesti, il Redentore non abbia a dirci: Ehi galantuomini! queste vostre vesti non sono nuziali; queste gale sono sbiadite, polverose; e chiamando i suoi servi, invece di farci entrare nella Celeste Gerusalemme, non comandi loro di {10 [108]} metterci in gattabuia, buia per davvero.

  A101000032 

 Io poi, lodando Iddio per il bene che fa all'uomo {11 [109]} su questa terra, in qualunque parte lo faccia, portando uno special affetto ai caratteri egiziani, poco ammirati e messi in abbandono, colla stampa antica, e augurandovi da Dio ogni bene, mi dichiaro.


don bosco-il galantuomo pel 1884.html
  A102000041 

 All'anima perchè trasgredisci al comando di Dio, e al corpo perchè un {8 [464]} uomo non è una macchina, e poi anche le macchine si logorano e ogni tanto conviene dar olio alle ruote e pulirle.

  A102000047 

 Le voglion dir così, che: Se non è Dio che edifica la casa, si affaticano invano coloro che vi lavorano attorno.


don bosco-il galantuomo pel 1886.html
  A104000005 

 Benchè abbia il codino (per grazia di Dio e volontà mia) solido e robusto non mi par di essere di coloro, che sanno solo dir bene dei tempi passati.

  A104000008 

 Vivete sani e Dio vi conceda un anno felice.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000003 

 Ma c' è un Dio, che colla sua onnipotenza le trasse dal niente e le creò, motivo per cui si nomina Creatore.

  A105000004 

 Questo Dio che sempre fu e sempre durerà dopo di aver creato tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede quindi esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più perfetta.

  A105000005 

 Se fece bene sarà sempre beata con Dio in Paradiso, che è un luogo dove si godono tutti i beni; se operò male verrà punita con un terribile gastigo nell'inferno, dove si patirà per sempre ogni sorta di pena.

  A105000008 

 Dunque voi siete la delizia e l'amore di quel Dio che vi creò.

  A105000013 

 Questa verità fu conosciuta da' Santi, e specialmente da s. Rosa di Lima, e da s. Luigi Gonzaga, i quali avendo cominciato fin da cinque anni a servire fervorosamente il Signore, fatti adulti non trovavano più gusto se non per le cose che riguardavano a Dio; e {12 [192]}cosi divennero gran santi.

  A105000016 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A105000019 

 Pregate Dio mattina e sera per essi, affinchè loro conceda ogni bene spirituale e temporale.

  A105000022 

 Siamo cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a tale stato, e specialmente la Chiesa, che è denominata Tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione, in cui qualunque cosa venga da noi a Dio dimandata si otterrà.

  A105000026 

 Sarebbe poi doppio il merito avanti Dio se quello che leggete lo raccontaste ad altri ovvero leggeste in loro presenza, soprattutto in presenza di quelli, che non sanno leggere.

  A105000028 

 Curato in modo particolare destinato da Dio ad aver cura dell'anima vostra.

  A105000030 

 Al contrario non c'è cosa che più consoli i beati in Paradiso, quanto il pensare che un po' di tempo impiegato per Dio loro procacciò un bene eterno.

  A105000030 

 Non c'è cosa che tormenti maggiormente i dannati nell'inferno, che l'aver passato in ozio quel tempo, che Dio aveva loro dato per salvarsi.

  A105000042 

 Se poi la tentazione continua fate il segno della santa croce, baciate qualche cosa benedetta, dicendo: Luigi santo, fate ch'io non offenda il mio Dio.

  A105000045 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma, fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso de'beni infiniti che il Signore tiene preparati a chi lo serve.

  A105000049 

 Siate sinceri nelle parole e guardatevi dalle bugie, perchè se foste colti bugiardi, oltre l'obesa a Dio, verreste disonorati alla presenza de'vostri compagni e de' vostri superiori.

  A105000050 

 Postivi pertanto ginocchioni direte: Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso, fatemi la grazia di ben conoscere le verità che io sono per considerare.

  A105000051 

 Considera, o figliuolo, che questo tuo corpo, quest'anima tua ti furono dati da Dio senza alcun tuo merito creandoti a sua immagine.

  A105000052 

 Se farai così, quante consolazioni proverai in punto di morte!Al contrario se non attendi a servire Dio, quanti rimorsi proverai alla fine de'tuoi dì, quando conoscerai che le ricchezze, i piaceri non fecero che addolorare il tuo cuore! Ti rincrescerà di aver perduto tanto tempo, senza alcun vantaggio dell'anima tua.

  A105000052 

 Sicché non sei al mondo solamente per godere, per farti ricco, per mangiare, bere e dormire, come fanno le bestie; ma il tuo fine si è di amare il tuo Dio e salvar l'anima tua.

  A105000054 

 II. Devi altresì considerare' che se salvi l'anima tua, tutto va bene, e goderai per sempre; ma se la sbagli, perderai anima e corpo, Dio e Paradiso, sarai per sempre dannato.

  A105000055 

 Oh Dio! e non hai l'anima? {33 [213]} Perciò quanto fai, parli o pensi, procura che tutto sia per l'anima tua, perchè sarebbe massima imprudenza pensare seriamente a quello che finisce così presto, e pensar tanto poco all'eternità che non finisce mai più.

  A105000056 

 Mio Dio, perdonatemi i miei peccati, e fate che non mi accada mai più la disgrazia di offendervi; anzi io possa fedelmente servirvi per l'avvenire.

  A105000057 

 Chi pecca dice col fatto al Signore: va, o Dio, lontano da me, io non ti voglio più obbedire, non ti voglio più servire, non ti voglio riconoscere più per mio Signore: Non serviam.

  A105000057 

 Il mio Dio è quel piacere, quella vendetta, quella collera, quel discorso cattivo, quella bestemmia.

  A105000057 

 Oh se tu, o figlio, conoscessi che cosa fai quando commetti un peccato mortale! Tu {34 [214]} volti le spalle a quel Dio, che ti creò ti fece tanti benefizi: disprezzi la sua grazia e la sua amicizia.

  A105000058 

 Orecchie,occhi, bocca, lingua, mani, piedi, tutto fu deviato da Dio, e ti servisti di questi ad offenderlo.

  A105000058 

 Tu eri condannato a morto pel peccato, io morii per te; e per salvarti, sparsi tutto il mio sangue, e tu vuoi ancora offendermi? Chi non si sente compreso da rincrescimento per avere fatto ingiuria così enorme ad un Dio sì buono e sì benefico verso di miserabili creature quali siamo noi?.

  A105000059 

 Devi considerare in terzo luogo che questo Dio, quantunque buono, tuttavia resta grandemente sdegnato quando l'offendi.

  A105000061 

 poi dove andarono? Se erano in grazia di Dio son beati, al contrario sano eternamente perduti.

  A105000063 

 Onde, figlio mio, alla luce dell'accennata candela vedrai se amasti il tuo Dio, oppure se lo sprezzasti; se avesti in onore il suo santo nome, o Io bestemmiasti; vedrai le feste profanate, le messe tralasciate, le disobbedienze fatte a' Superiori, lo {38 [218]}.

  A105000066 

 La prima cosa che rende terribile questa comparsa si è che l'anima si trova sola al cospetto di un Dio che sprezzò, di un Dio il quale conosce ogni segretezza del tuo cuore, ogni pensiero.

  A105000068 

 Che ti pare, o figlio, di questo esame? Che dice la tua coscienza?Sei ancora a tempo, chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati con una sincera promessa di non peccar più: e quanto ti toccherà patire di caldo, di freddo, di fame, di sete, di malattie, o dispiaceri soffri tutto pel Signore in penitenza de' peccati da te commessi.

  A105000071 

 Oh Dio! chi potrà mai resistere a tali tormenti l Mio figlio, che ora non curi di perdere il Paradiso e Dio, conoscerai la tua cecità, quando vedrai tanti tuoi compagni più ignoranti e più poveri di te trionfare e godere nel regno de' Cieli, e tu maledetto da Dio sarai cacciati via da quella patria beata, dal godimento di lui, dalle compagnia della Vergine, degli Angeli e de'Santi.

  A105000071 

 Orsù adunque penitenza; non aspettare che non vi sia più tempo; datti a Dio.

  A105000071 

 Penseranno {44 [224]} al tempo che loro fu dato da Dio per rimediare alla loro eterna perdizione, a'buoni esempi de' compagni, a' propositi fatti e non eseguiti, e questo vedranno in un tempo, che sarà senza rimedio.

  A105000072 

 Almeno il povero dannato potesse ingannar se stesso, e lusingarsi con dire: chi sa, forse un giorno Dio avrà pietà di me, e mi caverà da questo baratro! No, il dannato si vedrà sempre in faccia scritta la sentenza della sua eternità infelice.

  A105000072 

 Ogni dannato farebbe questo patto con Dio: Signore, accrescete quanto vi piace questa mia pena, fatemi stare in questi tormenti per quanto tempo vorrete, basta che mi diate la speranza che finiranno una volta.

  A105000073 

 Che cosa potrai faro, che cosa potrai dire dal mezzo di quelle fiamme, lontano dal tuo Dio, privo per sempre del Paradiso? Volgerai per l'ultima volta lo sguardo al Cielo, e nel colmo della tua desolazione dirai: addio compagni, addio amici, che abitate nel regno della gloria; addio, padre, madre, fratelli, sorelle, voi goderete per sempre, io sarò per sempre tormentato; addio, Angelo Custode, Angeli e Santi tutti del Paradiso, io non vi rivedrò mai più; addio, o Salvatore, addio, o Croce Santa, addio, o sangue sparso invano per me, io non vi rivedrò mai più.

  A105000073 

 Oh quanti abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne'deserti vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo per evitare l' inferno! E tu che fai? dopo tante volte che ti meritasti l'inferno col peccato, che fai? Prostrati a' piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronto a far quello che voi volete; datemi pure ogni male in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A105000073 

 Se la coscienza ti rimorde di qualche peccato va presto a confessarti per cominciare una buona vita; pratica ogni mezzo che ti suggerirà il confessore, {47 [227]} fuggi le occasioni pericolose, I cattivi compagni, e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto.

  A105000075 

 Ilavvi poi una grande moltitudine di giovani, i quali perchè conservarono la virtù della purità cantano a Dio un inno che niun altro può imparare.

  A105000076 

 Allora sì che benedirai quel momento in cui lasciasti il peccato, benedirai il momento in cui facesti quella buona confessione, frequentasti i sacramenti; benedirai quel giorno in cui lasciando i tuoi compagni ti desti alla virtù: e tutto pieno di gratitudine ti volgerai al tuo Dio, a cui canterai lode e gloria per tutti i secoli de' secoli.

  A105000076 

 Perciò tutte le schiere degli Angeli e de'Beati cantano gloria a Dio dicendo: Santo, Santo, Santo è il Dio degli eserciti, a cui sia onore e gloria per tutti i secoli.

  A105000080 

 Sapete che cosa dir voglia cadere in peccato mortale? Vuol dire rinunziare all'essere figliuoli di Dio, per farci figli di Satanasso.

  A105000092 

 Qual rossore per noi che abbiamo commesso tanti e tanto gravi peccati, eppure ce ne ridiamo senza dare alcun segno di pentimento? Ah! se si considerasse che un sol peccato mortale oltraggia un Dio, infinita bontà, ci fa perdere un Paradiso che contiene tutti beni, ci rende meritevoli dell'inferno, ove si contengono tutti i mali, chi potrebbe a tale considerazione trattenere le lagrime? {56 [236]} Questo è appunto quello che faceva piangere s. Luigi.

  A105000093 

 Amabile mio avvocato, voi che aveste sì poco da piangere e tuttavia piangeste a lagrime sì amare e continue, fate che io pianga le mie colpe e le detesti, onde ottenerne da Dio il perdono.

  A105000095 

 Deh! per tanti doni sovrumani, per quell'innocenza e penitenza, per quell'amore che portaste a Dio in terra, vi prego umilmente a volermi oggi ricevere fra' vostri divoti, e ottenermi una vera contrizione de' miei peccati, una purità di cuore lontana da ogni colpa ed offesa del mio Dio.

  A105000098 

 Se Luigi principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente faceva tante penitenze, quale confusione ciò non sarà mai per que' giovani, i quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di patire qualche cosa per amore di quel Dio che tanto patì per noi!.

  A105000102 

 Giovani miei, se volete voi altresì conservare questa virtù tanto piacevole a Dio, alla Beata Vergine ed agli Angioli tutti, prendete anche voi per protettrice della vostra purità Maria Santissima.

  A105000106 

 Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli modesto in casa, {61 [241]} per le contrade e specialmente in Chiesa aveva solo a cuore la frequenza de' Sacramenti e tutte quelle cose che riguardavano l'onor di Dio.

  A105000107 

 Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle cose di questo mondo ed affezionarci alle cose di Dio cominciamo dal disprezzare i beni terreni che c'impediscono e stimare solo quelle cose che giovane per condurci alla beata eternità dicendo come diceva s. Luigi: ciò che non è eterno è un nulla: Quod œternum non est nihil est.

  A105000108 

 Amabilissimo s. Luigi, per quella stretta unione che voi aveste con Dio fate, che il mio cuore per l'avvenire non pensi più ad {62 [242]} altro se non allo cose del cielo, ed abbia sempre a vile quelle della terra.

  A105000111 

 L'amore verso del nostro prossimo è la misura dell'amor di Dio.

  A105000112 

 Quante anime possiamo levare dal sentiero della perdizione e rimetterle in quella strada che le conduce a salvamento; ed allora quali grazie da Dio ci otterrà s. Luigi! {64 [244]}.

  A105000116 

 S. Luigi nell'amor verso Dio fu un Serafino.

  A105000118 

 O gran Serafino d'amore, infiammate il cuor mio del vero amor Divino, sicchè per l'avvenire altro più non voglia che amare Dio, e a lui solo servire.

  A105000123 

 Se s. Luigi avesse aspettato sino all'età avanzata a darsi a Dio non sarebbe senza dubbio divenuto sì gran Santo, giacchè egli morì molto giovane, e può essere che nemmen si fosse salvato.

  A105000124 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato e cominciar una vita da fedele Cristiano? Tutti quelli che ora si trovano nell'inferno avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne, e adesso sono perduti per sempre; e fra quelle fiamme vanno gridando: noi insensati l'abbiamo sbagliata: nos insensati erravimus.

  A105000128 

 Illuminato egli da Dio sapeva che quanto gli dimandiamo per l'anima nostra ci viene conceduto: petite et accipietis.

  A105000129 

 A quattro anni si assentava dalla presenza altrui e, fatto cercare dalla madre, veniva trovato in qualche nascondiglio, ove a terra genuflesso, colle sue manine giunte dinanzi al petto fervorosamente pregava; e quantunque forte chiamato, con difficoltà poteva udire ciò che da lui si voleva, tanto era il diletto che provava in trattenersi con Dio.

  A105000130 

 In ogni nostro bisogno, nelle tribolazioni, nelle disgrazie, nell'intraprendere qualche azione difficile non tralasciamo mai di ricorrere a Dio.

  A105000132 

 Esaminate come vi regolaste pel passato nella preghiera, e procurate d'infervorarvi sempre più, massimamente col recitare lungo il giorno qualche giaculatoria a Dio e al vostro avvocato s. Luigi.

  A105000134 

 Riseppe {70 [250]} da Dio l'istante di sua morte, e dopo goduta la gloria del paradiso nell'estasi di una notte, che a lui parve un momento, promettendo a tetti gli astanti che avrebbe eseguito le loro commissioni con Dio, con Maria, cogli altri Santi, nel bacio di Gesù Crocifisso placidamente spirò.

  A105000139 

 Appena acquistò l'uso di ragione si rivolse di tutto cuore a Dio per amarlo.

  A105000139 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere di acqua dato per Dio, che sarà di tanto sangue che Luigi sparse ancora fanciullo flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli abiti insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno agghiacciandosi al freddo? Che de' digiuni sì austeri? Che di tanto invenzioni di flagelli, con cui macero le sue 'carni innocenti? Tutto questo quale gloria avrà meritato a s. Luigi in Cielo! La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa, che tutto il viver suo dal primo uso di ragione fino alla morte fu un continuo esercizio di carità verso il prossimo e d'amor verso Dio.

  A105000144 

 Un buon figliuolo appena svegliato deve fare il segno della s. Croce, indi offerire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A105000148 

 Signor mio, Dio mio, io vi dono tutto il mio cuore.

  A105000151 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo Gesù.

  A105000151 

 Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori {77 [257]} adesso e nell'ora della morte nostra.

  A105000152 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico Signor nostro: il quale fu concepita di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso morto e sepolto: discese agl'inferni, il terzo giorno risuscitò da morte: sali al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente l di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A105000152 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

  A105000153 

 Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra.

  A105000154 

 I Comandamenti di Dio sono dieci:.

  A105000156 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A105000156 

 Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente {79 [259]} verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi.

  A105000156 

 Credo, che il Figliuol di Dio si è fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo: come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.

  A105000156 

 Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A105000157 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero, che mi darete il perdono de' miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il Paradiso, che mi avete promesso per li meriti di Gesù Cristo, facendo io opere da buon Cristiano, come propongo di fare col vostro santo ajuto.

  A105000158 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per li beni, che ho ricevuto da voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete Dio d'infinita bontà, epperciò degno per voi medesimo di essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stesso per amor vostro.

  A105000159 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso, mi pento non solo per li beni, che ho perduto, e per i mali, che ho meritato peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio si buono e si grande come siete Voi.

  A105000165 

 Pensando quindi alla presenza di Dio colle mani giunte innanzi al petto prendete riposo.

  A105000175 

 Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa quanto il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così voi quando andate alla santa Messa, voglio siate persuasi che fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima propria.

  A105000179 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Gioanni Battista, a' santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A105000182 

 Sia gloria a Dio nel più alto de' cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perché solo Iddio è degno di essere lodato e glorificato per tutti i secoli.

  A105000186 

 Io credo fermamente tutte te verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile.

  A105000187 

 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino che debbono essere cangiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo.

  A105000189 

 Mio cuore alzati a Dio e pensa alla passione di Gesù Cristo, che egli va a cominciare per li tuoi peccati.

  A105000190 

 Anima mia unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signori, il Dio degli eserciti.

  A105000192 

 Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato,e ringraziato ogni momento il Santissimo e divinissimo Sacramento.

  A105000200 

 Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacri, tinto per me.

  A105000206 

 rate, o mio Dio, che li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono per li meriti infiniti {93 [273]} del sangue preziosissimo di Gesù Cristo sparso per me sulla croce.

  A105000211 

 Il peccato è un' offesa fatta al vostro Dio che è tanto buono ed amabile per se stesso, che vi creò, vi conserva la vita.

  A105000211 

 La sanità, l'aria che respirate, il pane che mangiate sono tutti doni che Dio vi concedè.

  A105000216 

 Quante grazie vi debbo rendere, o mio Dio, per la misericordia che mi avete usata nel perdonarmi tutti i miei peccati! Voi tornate ad amarmi e mi amerete sempre più, se io sarò fedele nel servirvi.

  A105000225 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuor mio sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A105000228 

 Egli è Gesù Cristo, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene a voi {100 [280]} misera creatura, povero peccatore; e viene per farsi vostro padre, vostro fratello, amico e sposo dell'anima vostra.

  A105000231 

 Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più 'profondo rispetto, e colla più profonda riverenza.

  A105000231 

 Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo esultate alla presenza del vostro Dio.

  A105000232 

 Ah potessi aver il cuore de' Serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre di amore pel mio Dio, il quale si degnò {101 [281]} di eleggere la povera anima mia per sua abitazione', per sua delizia! Ah caro Gesù quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione!.

  A105000247 

 Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine? Si, pur troppo, o mio Dio; eperciò vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi che ricevete in questo mistero di amore dagli eretici, dagl' infedeli, e da' cattivi cristiani.

  A105000248 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, madre di Dio; pel sacratissimo Cuore del vostro figlio Gesù principe della pace, fate che l'ira di lui si Plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A105000289 

 Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudi tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora {123 [303]} godete in Paradiso non si diminuiranno mai, anzi aumenterannosi fino al giorno del;indirlo e dureranno in eterno.

  A105000290 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che he potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo ajuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricever tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a'vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A105000292 

 Mio Redentore, mio Dio, eccomi a'vostri piedi pentito con tutto il cuore de'miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che mai più offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A105000353 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signor e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, per il vostro prezioso Sangue e per le sagrosante vostre Piaghe; per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissima-mente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A105000356 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A105000371 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti li giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore, per li meriti del Nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'unità dello spirito Santo.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000006 

 Il Signore sia sempre con voi, e faccia che praticando questi pochi suggerimenti possiate accrescere la gloria di Dio e gingnere a salvare l'anima, fine supremo per cui fummo creati.

  A107000007 

 Il Cielo vi conceda lunghi anni di vita felice, e il santo timor di Dio sia ognora quella grande ricchezza, che vi colmi di celesti favori nel tempo e nell'eternità.

  A107000008 

 Egli è Dio che colla sua onnipotenza le trasse dal niente creandole, motivo per cui si nomina Creatore.

  A107000009 

 Questo Dio, che sempre fu e sempre sarà, dopo aver create le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più nobile e perfetta.

  A107000010 

 Se fece bene, sarà sempre beata con Dio in Paradiso, dove godrà tutti i beni in eterno; se operò male, verrà punita con un terribile castigo nell'Inferno, dove patirà per sempre il fuoco ed ogni sorta di pene.

  A107000012 

 A questo deve muoverci il premio che Dio ci propone, il castigo che ci minaccia; ma assai più deve spingerci ad amarlo e servirlo il grande amore che ci porta.

  A107000012 

 Dio vi ama perchè siete ancora in tempo a fare molte opere buone; vi ama perchè siete in una età semplice, umile, innocente, ed in generale non ancora divenuta preda infelice del nemico infernale.

  A107000016 

 Questa verità, fu conosciuta dai Santi, specialmente da santa Rosa di Lima e da s. Luigi Gonzaga, i quali avendo cominciato fin dall'età più tenera a servire fervorosamente il Signore, fatti adulti non trovavano più gusto se non per le cose che riguardavano Dio; e così divennero grandi santi.

  A107000017 

 Sarà malinconico colui che serve il demonio, poichè comunque si sforzi per mostrarsi contento avrà sempre il cuore che piange, dicendogli: Tu sei infelice, perchè nemico del tuo Dio.

  A107000018 

 Coraggio adunque, miei cari, datevi per tempo al servizio del nostro buon Dio, e voi avrete sempre il cuore allegro è contento, e conoscerete per prova quanto sia cosa dolce e soave servire al Signore.

  A107000019 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A107000022 

 È altresì stretto dovere di un giovane di pregare mattino e sera pe' suoi parenti, affinchè Dio loro conceda ogni bene spirituale e temporale.

  A107000025 

 Qualunque cosa noi dimandiamo a Dio in chiesa, la otterremo: In ea omnis qui petit accipit.

  A107000027 

 Dio vi guardi dal disprezzarli con fatti o con parole.

  A107000029 

 Sarebbe poi doppio il merito avanti a Dio, se quanto leggete lo raccontaste agli altri, ovvero leggeste in loro presenza, soprattutto in presenza di quelli che non sanno leggere.

  A107000031 

 Nutrimento e cibo dell'anima nostra è la parola di Dio, cioè le prediche, la spiegazione del Vangelo e il Catechismo.

  A107000034 

 Vi raccomando pure di fare ogni possibile per intervenire alle vostre parochie per l'adempimento di questi vostri doveri, essendo il vostro Paroco in modo particolare destinato da Dio ad aver cura dell'anima vostra.

  A107000035 

 Al contrario non v'è cosa che più consoli i beati in Paradiso, quanto il tempo impiegato per la gloria di Dio.

  A107000035 

 Non v'ha cosa che tormenti maggiormente i dannati nell'Inferno che il pensiero di aver passato in ozio quel tempo, che Dio aveva loro dato per salvarsi.

  A107000042 

 Una parola, un gesto, uno scherzo bastano per insegnare la malizia ad uno ed anche a più giovanetti, i quali, vissuti fino allora come innocenti agnelli, per quei cattivi discorsi e fatti perdono la grazia di Dio e diventano miseri schiavi di Satanasso.

  A107000047 

 Se poi la tentazione continua, fate il segno della santa Croce, baciate qualche oggetto benedetto, dicendo: Maria, Aiuto dei Cristiani, pregate per me; oppure: San Luigi, fate ch'io non offenda il mio Dio.

  A107000048 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso dei beni infiniti, che il Signore tiene preparati a coloro che lo servono.

  A107000049 

 Sapete che cosa dir voglia cadere in peccato mortale? Vuol dire rinunziare all' essere figliuolo di Dio per farsi schiavo di Satanasso.

  A107000049 

 Vuol dire perdere quella bellezza che ci rende belli come Angioli agli occhi di Dio, per diventare deformi al suo cospetto come demoni.

  A107000051 

 Siate sinceri nelle parole e guardatevi dalle bugie, perchè se foste colti bugiardi, oltre l'offesa di Dio, verreste disonorati alla presenza dei vostri compagni e dei vostri Superiori.

  A107000052 

 Postevi pertanto ginocchioni direte: - Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso; fatami la grazia di ben conoscere le verità, che io sono per meditare.

  A107000054 

 Ah dunque, o figlio! ascolta quanto io sono per dirti: Se la coscienza ti rimorde di qualche peccato, va presto a confessarti per cominciare una buona vita; pratica ogni mezzo che ti suggerirà il Confessore; se è necessario, fa una Confessione generale; prometti di fuggire le occasioni pericolose, i cattivi compagni; e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto.

  A107000054 

 Oh quanti sul fiore di loro età abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne' deserti, vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo fecero per evitare l'Inferno! E tu che fai? Dopo tante volte che ti meritasti l'Inferno col peccato, che fai? Mettiti ai piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronto a far quello che volete; non più peccati in vita mia; già troppo vi ho offeso; datemi pure ogni pena in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A107000055 

 O col Salmista: Insegnatemi a fare la vostra volontà, perchè siete Voi il mio Dio.

  A107000056 

 Allorchè dovrai venire alla risoluzione, rivolgiti a Dio con più speciali e frequenti orazioni; indirizza a quest'intento la santa Messa che ascolti; applica a questo scopo qualche Comunione.

  A107000059 

 Proponiti di seguire i voleri di Dio che che te ne possa avvenire, e malgrado la disapprovazione di chi giudicasse secondo le viste del secolo.

  A107000060 

 Ove i genitori o altre persone autorevoli ti volessero distogliere dal cammino a cui Dio ti invita, ricordati che è quello il caso di mettere in pratica il grande avviso del Vangelo, di ubbidire prima a Dio che agli uomini.

  A107000063 

 Antepose costantemente la volontà di Dio a quella del padre e della madre, che pur teneramente amava e profondamente rispettava, e preferì di rinunciare a tutti i vantaggi temporali, anzi che venir meno alla grazia della sua vocazione.

  A107000066 

 Un buon Cristiano appena svegliato deve fare il segno della S. Croce, indi offrire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

  A107000068 

 Angelo di Dio, che siete il mio Custode per ordine della pietosa sua provvidenza, custoditemi in questo giorno (la sera, in questa notte), illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda mai il mio Signore Iddio.

  A107000072 

 Vi adoro, Dio mio, e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio d'avermi creato, fatto cristiano, e conservato in questa notte ( alla sera direte: conservato in questo giorno).

  A107000074 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A107000074 

 Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.

  A107000075 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, {78 [206]} morto e sepolto: discese agl'inferni, il terzo dì risuscitò da morte: salì al Cielo, ove siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A107000075 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del Cielo e della terra.

  A107000076 

 Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra.

  A107000077 

 Angelo di Dio, che siete il mio Custode ecc.

  A107000078 

 I Comandamenti di Dio sono dieci:.

  A107000080 

 Credo che il Figliuolo di Dio si è incarnato, fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

  A107000080 

 Credo che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A107000080 

 Credo fermamente che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A107000080 

 Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi.

  A107000081 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero che mi darete il perdono de' miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il Paradiso, che mi avete promesso per i meriti di Gesù Cristo, facendo io opere {80 [208]} da buon Cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto.

  A107000082 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per i beni che ho ricevuto da Voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete Dio d'infinita bontà, e perciò degno per Voi medesimo d'essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stesso per amor vostro.

  A107000084 

 Misericordia, Signore, mi pento, e mi dolgo con tutto il cuore d'avervi offeso; mi pento non solo per li beni che ho perduti, e per i mali, che ho meritati peccando; ma mi pento principalmente, perchè ho offeso un Dio sì buono, sì grande e sì amabile come siete Voi.

  A107000133 

 La Messa è il Sacrificio del Corpo e del Sangue di Nostro Signor Gesù Cristo, che viene offerto a Dio sugli altari, sotto le specie del pane e del vino consacrato.

  A107000133 

 Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa che il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così assistendo alla Messa voi fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima vostra.

  A107000137 

 Signor mio e Dio mio, io vi offerisco questo santo Sacrificio a vostra maggior gloria ed a bene spirituale dell'anima mia.

  A107000138 

 Io mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A107000141 

 Sia gloria a Dio nel più alto de' Cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perchè solo Iddio è degno di essere amato, lodato e glorificato per tutti i secoli.

  A107000145 

 Io credo fermamente tutte le verità che Voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete Verità Infallibile.

  A107000146 

 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino, che debbono essere cangiati nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo.

  A107000148 

 Mio cuore, alzati a Dio e pensa alla Passione di Gesù Cristo, che Egli va ad incominciare per cagione de' tuoi peccati.

  A107000149 

 Anima mia, allontana da te in questo momento ogni pensiero e sollecitudine di cose temporali; unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A107000151 

 Oh gran mistero! un Dio viene dal Cielo in terra per la mia salute! Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.

  A107000162 

 La grazia che singolarmente vi domando, o mio Dio, è di poter stare lontano dai cattivi compagni, perchè se avrò la sorte di frequentare buoni compagni, io sarò anche buono e potrò salvare l'anima mia.

  A107000167 

 Un solo peccato mortale, o cari giovani, basta a precipitare nell'Inferno colui, che l'ha commesso, se egli non ne ottiene il perdono da Dio prima di morire.

  A107000174 

 Deve essere interno; perciò non basta recitare la formola dell'atto di Contrizione; ma bisogna avere nel cuore un vero dolore, un vero dispiacere di aver offeso Dio.

  A107000176 

 A fine di eccitarci al pentimento giova molto considerare che col peccato abbiamo offeso Iddio, che è nostro Padrone, a cui noi dobbiamo obbedire; {96 [224]} che Dio è infinitamente buono, nostro Creatore, nostro Padre, nostro Salvatore, e che ci ha riscattati col prezzo del suo Sangue.

  A107000176 

 La Contrizione perfetta è il dispiacere di aver offeso Dio, perchè Egli in se stesso è infinitamente buono e perfetto, e perciò infinitamente degno del nostro amore.

  A107000177 

 Questa Contrizione, se è in grado perfetto e congiunta a vivo desiderio del Sacramento, quando questo non si potesse veramente ricevere, basta per ottenerci da Dio il perdono, ma con obbligo di confessarci appena si possa.

  A107000178 

 Giova eziandio riflettere sopra i castighi del peccato, la grazia di Dio e il Paradiso perduti, l'Inferno meritato, la bruttezza dell'anima, i rimorsi della coscienza.

  A107000178 

 Questi motivi servono ad eccitare nel nostro cuore un vero Dolore dei nostri peccati, senza cui Dio non perdona mai.

  A107000180 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio, che di tutti i mali del mondo.

  A107000180 

 Tuttavia non è necessario che noi versiamo lagrime, come facciamo talora per altri mali; basta che il nostro Dolore sia sommo, avuto riguardo, che abbiamo offeso la somma Maestà e Bontà di Dio da stimarsi e da amarsi più di tutte le altre cose.

  A107000181 

 Se ce ne fosse un solo, di cui non si avesse questa Contrizione, Iddio non perdonerebbe nè questo, nè gli altri, perchè un solo peccato mortale merita e attira sopra di noi l'inimicizia di Dio.

  A107000183 

 Un segno evidente del vero Dolore si è quando succede alla Confessione un cangiamento interno ed esterno; quando si soddisfa alla Giustizia di Dio colla penitenza, o con altre buone opere: si riparano i danni cagionati al prossimo nell'onore, nella roba o nella persona, e si pone pronto rimedio agli scandali dati.

  A107000189 

 Nel giorno poi della Confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore, affinchè ci aiuti a far bene l'Esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima Confessione; perciò invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente:.

  A107000191 

 Per fare l'Esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i Comandamenti della Legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione di quanto ivi è proibito o comandato.

  A107000192 

 Esaminatevi pertanto: se parlaste male delle cose di Religione; se bestemmiaste, nominaste il Nome di Dio invano; se non ascoltaste la Santa Messa nei giorni Festivi; se vi siete occupati in opere servili o in lavori proibiti; se disobbediste ai vostri maggiori.

  A107000193 

 Fatto l'Esame, dobbiamo eccitarci ad un vero Dolore; quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A107000194 

 Deh! ascoltate, o mio Dio, le voci di questo Sangue divino, e perdonatemi.

  A107000194 

 Eccomi, o mio Dio, innanzi a Voi ripieno di confusione e di rincrescimento per avervi offeso.

  A107000194 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de' miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per Voi medesimo di essere amato da {101 [229]} ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A107000194 

 Oh non le avessi mai commesse! Oh non mi fossi mai staccato dall'osservanza della vostra Santa Legge! Io vi ho offeso, mio buon Dio, ed ho corrisposto al vostro amore colla più nera ingratitudine.

  A107000194 

 Voi, o Dio d'infinita bontà e misericordia, avvalorate questi miei proponimenti colla vostra grazia, da cui dipende tutta la mia forza e la speranza di perseverare nel bene.

  A107000201 

 Come potrò io mai, Dio d'immensa bontà, rendervi le grazie che meritate? Quali grazie non dovrò io rendere alla infinita vostra misericordia? A me erano riserbate pene eterne per i miei peccati, e Voi invece me li perdonate e li seppellite in un profondo oblio.

  A107000202 

 Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grande contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più.

  A107000202 

 Vergine Immacolata, Angelo mio Custode, Santi miei protettori, Celesti Spiriti e felicissimi Comprensori del Paradiso, ottenetemi Voi da Dio che non l'offenda mai più per l'avvenire.

  A107000204 

 Non è la sua immagine, nemmeno la sua figura, come un Crocifisso, ma vi è lo stesso Gesù Cristo, vale a dire il medesimo Figliuolo di Dio, il medesimo Gesù Cristo nato dall'Immacolata Vergine Maria, che morì per noi sulla Croce, che è risuscitato e salito al Cielo.

  A107000207 

 » Per corrispondere a questi inviti del Divin Salvatore, la Santa Vergine Maria ed i Cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno si accostavano alla Santa Comunione.

  A107000208 

 Sant'Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del Pane Spirituale colla Santa Comunione? San Filippo Neri incoraggiava i Cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso, secondo l'avviso del Confessore.

  A107000209 

 Se tu sei peccatore procura di metterti in grazia di Dio col Sacramento della Confessione, e poi accostati alla Santa Comunione, e ne avrai grande aiuto.

  A107000209 

 Se volete fare un'azione la più gradita a Dio, la più efficace per vincere le tentazioni e perseverare nel bene, accostatevi spesso e con buone disposizioni alla Santa Comunione.

  A107000210 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate Voi fare di più a mio riguardo? Quello, che amaramente mi rincresce, si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A107000216 

 Signore, Voi siete infinitamente amabile, Voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, e perciò vi amo con tutto il mio cuore sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso, e perdono di cuore a chi mi ha offeso.

  A107000219 

 Egli è G. C, Dio d'immensa grandezza e maestà, Dio di bontà e di misericordia infinita il quale viene ad una misera creatura, ad un povero peccatore, e viene qual Padre, Fratello, Amico e Sposo dell'anima tua; viene per esserti Medico, Maestro e Cibo.

  A107000222 

 Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e colla più profonda riverenza.

  A107000222 

 Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio.

  A107000223 

 Ah potessi avere il cuore dei Serafini e Santi del Cielo, affinchè io ardessi mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione!.

  A107000241 

 E giacchè siete così potente presso Dio, Voi liberatemi da tutte le tentazioni, od almeno ottenetemi la grazia d'esserne vincitore sino alla morte.

  A107000241 

 Madre mia Maria, per l'amore che portate a Dio, vi prego ad aiutarmi sempre, ma {118 [246]} specialmente nell'estremo punto di mia vita.

  A107000243 

 Viveva in Francia nel monastero della Visitazione di Paray le Monial un'umile verginella per nome Margherita Alacoque, cara a Dio per la sua grande purezza.

  A107000255 

 Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine? Sì, pur troppo, o mio Dio; ma per l'avvenire vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi, che ricevete in questo Mistero d'amore dagli eretici, dagl'infedeli e dai cattivi Cristiani.

  A107000268 

 Dio sia benedetto.

  A107000270 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A107000274 

 Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima.

  A107000281 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, Madre di Dio; pel Sacratissimo Cuore del vostro Figlio Gesù, Principe della pace, fata che l'ira di Lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A107000318 

 Chi per riparare le ingiurie fatte contro l'onore di Maria SS. Madre di Dio, e dei Santi; e per difendere e promuovere il culto e la venerazione verso le loro Sacre Immagini reciterà con cuore contrito e divotamente, al mattino la Salve Regina, etc, a pag. 150, coi seguenti versetti:.

  A107000323 

 Il demonio gli rappresentava alla mente che quanto faceva per rendersi caro a Dio, tutto era inutile; che la sua irreparabile perdizione era decisa; che il suo nome era già scritto nel numero dei dannati.

  A107000324 

 Dimorando a Parigi, Francesco andava spesso a pregare nella chiesa di Santo Stefano dei Grès, siccome quella che si trovava più appartata dai rumori della città; e in questa chiesa egli aveva fatto voto di perpetua verginità, ponendosi sotto la protezione dell'Immacolata Madre di Dio.

  A107000324 

 Fu pertanto in questa chiesa che, entrato un giorno nel colmo delle sue gravi afflizioni, si prostrò innanzi all'altare della Beatissima Vergine, e caldamente la pregò a fare in modo che, se pure per qualche passata sua colpa dovea essere nell'eternità diviso da Dio e da Lei, potesse almeno professar loro adesso la più fedele servitù ed il più tenero amore.

  A107000326 

 Durante la sua carriera episcopale praticò tutte le virtù in sommo grado, ma nella dolcezza e mansuetudine imitò così dappresso il divin Maestro, che S. Vincenzo de' Paoli, avendo trattato con lui a Parigi, ebbe ad esclamare: Oh mio Dio! Se Monsignor di Sales è così buono, quanto mai dev'esser grande la vostra bontà!.

  A107000327 

 Finalmente, dopo una vita tutta consumata alla maggior gloria di Dio ed a vantaggio d'ogni genere di persone, specialmente degli eretici del Chiablese, di cui ne convertì oltre a 72,000, in Lione, città di Francia, ove trovavasi di passaggio per una missione affidatagli dal Duca di Savoia, {135 [264]} spirò nel bacio del Signore ai 28 Dicembre dell'anno 1622.

  A107000338 

 Gloriosissimo S. Francesco di Sales, il cui nome porta la dolcezza ne' cuori più afflitti, le cui opere stillano l'eletto miele della pietà, la cui vita fu un continuo olocausto di perfetto amor di Dio, deh! impetrate a me, che con fiducia {137 [266]} V'invoco, il vero gusto delle cose spirituali, il generoso abbandono nell'amorosa divina volontà, l'umiltà, nel mio interno, la dolcezza nel mio esterno, l'imitazione di quelle care virtù, che Voi copiaste dagli amatissimi Cuori di Gesù e di Maria.

  A107000349 

 Non parlate di Dio e di ciò che riguarda il divino servizio per ricreazione e scherzo; ma sempre con umile riverenza e sommessione.

  A107000351 

 È un atto di carità gridare al lupo quando s'avvicina alle pecore; così non si deve tacere quando i nemici di Dio e della sua Chiesa possono far del male.

  A107000353 

 Quelle opere, che sono più contrarie al nostro genio ed inclinazione, sono di maggior gradimento di Dio; e perciò a noi più profittevoli.

  A107000355 

 Guardatevi dalle ansietà, dalla malinconia e dagli scrupoli; a chi per niuna cosa del mondo vorrebbe offendere Dio, tanto deve bastare per vivere allegro.

  A107000357 

 La maniera di far bene ogni nostra azione è il farla alla presenza di Dio.

  A107000359 

 Teniamoci sempre con modestia, anche quando siamo da soli, perchè siamo sempre alla presenza di Dio e de' suoi Angeli Santi.

  A107000368 

 Dio ama tanto l'ubbidienza, che prospera ed approva anche i soli consigli che si ricevono dagli altri, e particolarmente dai Padri spirituali.

  A107000370 

 Imparate a fare spesso delle orazioni Giaculatorie e degli slanci di cuore in Dio.

  A107000371 

 Siate fedeli nel poco, e Dio vi stabilirà nel molto.

  A107000384 

 Cara Madre, pel vostro Cuore così afflitto impetratemi la virtù dell'Umiltà, e il dono del santo Timor di Dio.

  A107000402 

 Il primo Dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al Tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo Figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua; la qual cosa dinotava la Passione e la Morte di nostro Signor Gesù Cristo.

  A107000425 

 Sia fatta, lodata ed in eterno esaltata la giustissima, altissima ed amabilissima Volontà di Dio in ogni cosa.

  A107000428 

 O Maria, che siete entrata nel mondo senza macchia, deh! ottenetemi da Dio ch'io possa uscirne senza colpa.

  A107000431 

 Gesù, Dio mio, vi amo sopra tutte le cose.

  A107000436 

 Qui è pur bene di notare, che per l'acquisto delle Sante Indulgenze si richiedono sempre alcune condizioni, e sono per le Parziali: 1° Essere in grazia di Dio; 2° Avere l'intenzione di acquistarle; 3° Fare le Opere e recitare le Orazioni prescritte con cuore contrito e divotamente.

  A107000445 

 VIII. O Maria, giglio delle convalli, giglio nato fra le spine senza riportarne puntura o lieve macchia al vostro candore, deh! concedeteci quel dono di purità, a cui è promessa la visione di Dio.

  A107000446 

 O Maria Vergine sempre amabile, da Dio sempre amata, bella iride di pace, tempio augusto, consacrato fin dal primo momento dalla reale {157 [285]} presenza dello Spirito Santo, e da tutta la pienezza de' suoi doni, deh! otteneteci di vivere in modo, che meritiamo di vederci un dì nel celeste Tempio della gloria.

  A107000460 

 Dopo tre ore di accanito combattimento, in cui apparve manifesto l'aiuto di Dio e di Maria Santissima, fu ucciso il capitano dei nemici.

  A107000469 

 VIII. O Maria, Colonna spirituale della Chiesa e Soccorritrice dei Cristiani, Vi prego di mantenermi stabile nella divina Fede e di conservare in me la libertà dei figliuoli di Dio.

  A107000474 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le umili nostre preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli sino alla morte.

  A107000476 

 Santissima Vergine, Madre di Dio, io N. N. quantunque peccatore indegno prostrato ai vostri piedi, alla presenza dell'onnipotente Iddio e di tutta la Corte Celeste, Vi presento e Vi offro questo mio cuore con tutti gli affetti suoi; a Voi lo consacro, e voglio che sia sempre vostro e del vostro caro Gesù.

  A107000480 

 Rallegratevi, o Madre di Dio, per quel piacere, che provate in Paradiso, perchè siccome il sole quaggiù in terra illumina tutto il mondo, così Voi col vostro splendore adornate e fate risplendere tutto il Paradiso.

  A107000481 

 Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità, a cui foste elevata in Paradiso, perchè {166 [294]} tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, dei Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti beati Vi onorano, Vi riveriscono e Vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno Vi sono obbedientissime.

  A107000485 

 Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudii, tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora godete in Paradiso, non si diminuiranno mai; anzi aumenterannosi fino al giorno del giudizio e dureranno in eterno.

  A107000486 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre Allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, Vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste Allegrezze, di cui ridonda il vostro bel Cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A107000491 

 Angelo mio Custode, Voi che non isdegnate di prendere tanta cura di me miserabile peccatore, deh! vi prego, avvalorate il mio spirito con viva fede, con ferma speranza e con infiammata carità, sì che disprezzando il mondo io pensi solo ad amare e servire il mio Dio.

  A107000504 

 Mio Redentore, e mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A107000581 

 Il modo pratico di far tale Esercizio è il seguente: - Fissare per detto Esercizio il primo giorno oppure la prima Domenica del mese; fare fin dal giorno o dalla sera precedente un qualche riflesso sulla morte, la quale forse è vicina e potrebbe anche sopraggiungere all'improvviso; pensare come si è passato il mese antecedente, e soprattutto se vi è qualche cosa che turbi la coscienza e lasci inquieta l'anima, qualora dovesse presentarsi al tribunale di Dio; e intanto al domani fare una Confessione e Comunione, come si fosse veramente al punto di morte.

  A107000582 

 Siccome poi potrebbe anche succedere che doveste passare da questa all'altra vita con una morte subitanea, o per una disgrazia o malattia, che non vi lasciasse tempo a chiamare un prete e ricevere i santi Sacramenti, così vi esorto ancora a far sovente durante la vita, anche fuori della Confessione, atti di dolore perfetto dei peccati commessi, ed atti di perfetto amor di Dio, perchè anche un solo di tali atti, congiunto col desiderio di confessarsi, può bastare in ogni tempo e specialmente negli estremi momenti a cancellare qualsiasi peccato e introdurvi in Paradiso.

  A107000585 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso Sangue e per le sagrosante vostre Piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo Spirito mio; ardentissimamente Vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A107000587 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: Vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A107000602 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della vita, possa meritare d'uscire di questo mondo nel vostro santo amore, pei meriti {188 [316]} del nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'unità dello Spirito Santo.

  A107000608 

 Dio mio, in unione ai meriti di Gesù e di Maria, Vi offro per le Anime del Purgatorio tutte le mie opere satisfattorie, e quelle da altri a me applicate in vita, in morte, e dopo la mia morte.

  A107000611 

 I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo Santo io ho ricevuto da Dio; i pericoli, dai quali mi ha liberata sì nell'anima come nel corpo, sono cose maravigliose.

  A107000611 

 Solo per amor di Dio domando che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà che gran bene sia l'essere divoto di questo santo Patriarca.

  A107000611 

 Vorrei persuadere ad ognuno la divozione verso questo glorioso Patriarca, per la grande esperienza che ho dei beni grandi, che Egli ottiene da Dio.

  A107000624 

 V. O vigilantissimo Custode, famigliare intrinseco dell'incarnato Figliuolo di Dio, glorioso S. Giuseppe, quanto penaste in sostentare ed assistere il Figliuolo dell'Altissimo, particolarmente nella fuga, che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora gioiste, avendo sempre con Voi lo stesso Dio, e vedendo cadere a terra gli idoli egiziani! {194 [322]}.

  A107001903 

 Osserva i precetti e le Cerimonie del Signore, che oggi lo ti ho annunziato, dice Mosè nel Deuteronomio: che se non ascolterai la voce del tuo Dio verranno sopra di te tutte le maledizioni.

  A107001924 

 R. Per religione s'intende una virtù, ovvero una serie d'azioni buone, con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.

  A107001926 

 R. L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita.

  A107001928 

 Imperciocchè Dio solo è autore de' veri miracoli, nè li può fare, o concedere che altri li faccia, in prova dell'errore e della menzogna.

  A107001928 

 R. La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta col ministero degli Angeli, venne rivelata ai Santi Patriarchi, che la praticarono, ai Profeti i quali coi loro miracoli dimostrarono di essere da Dio inspirati.

  A107001936 

 R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A107001939 

 La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo Dio, una sola fede, un solo Battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa.

  A107001943 

 È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa.

  A107001950 

 Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A107001964 

 R. Gli Ebrei per potersi salvare debbono riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa.

  A107001973 

 D. Questi uomini Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A107001974 

 Cosichè si possono chiamare non inviati da Dio ma da Satana a predicare e diffondere l'empietà fra gli uomini.

  A107001974 

 R. Costoro erano uomini non mandati da Dio, non fecero alcun miracolo, nè in loro si avverò alcuna profezia.

  A107002012 

 Quando Pietro nella persona dei Papi suoi successori proclama una sentenza intorno a questioni di fede o di costumi, noi dobbiamo crederla come verità rivelata da Dio, sebbene quella definizione non sia ancora stata approvata {431 [559]} da alcun Concilio o dai vescovi separatamente o radunati.

  A107002022 

 R. In queste definizioni nè il Papa, nè la Chiesa fanno nuovi dommi, ma dichiarano soltanto che quella verità fu realmente rivelata da Dio, contenuta nella parola di Dio scritta, che è la Sacra Bibbia, e nella parola orale che è la tradizione.

  A107002029 

 Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere ed operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono e che operano quella che vuole Dio stesso.

  A107002054 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi Cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.

  A107002058 

 Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A107002058 

 Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2.

  A107002067 

 R. Noi dobbiamo rispondere, che la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.

  A107002070 

 Ma intanto la mano di Dio si aggravò sopra gli oppressori; la loro potenza fu abbattuta, i loro eserciti disfatti, ed essi dal colmo della gloria caddero nell'ignominia e poi nella tomba.

  A107002071 

 È vero che talvolta la Religione essendo disprezzata in certi paesi, Dio permette che sia portata altrove.

  A107002077 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).

  A107002078 

 Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000004 

 Affinchè tutti siate in grado di avere le opere e le orazioni da praticarsi furono disposti qui per ogni giorno quegli esercizi che potranno servire a celebrare le domeniche e la novena di questo Santo, e partecipare di quelle grazie e di quei favori che tutto di ottiene da Dio a' suoi divoti.

  A108000007 

 Persuasa la Marchesa essere primo ed essenziale dovere di una madre di allevare cristianamente i propri figliuoli, appena vide Luigi capace di qualche educazione, volle essa stessa applicarsi ad infondere la virtù ed il timore di {53 [53]} Dio nel tenero cuore di suo figlio.

  A108000008 

 Luigi, crescendo in età, cresceva anche in sapienza e timor di Dio.

  A108000013 

 Servire a Dio, pronta ubbidienza in tutte quelle cose, che gli erano comandale, massima premura per le cose di studio e per tutto che riguardava la carità del prossimo, formano il complesso delle virtù, che egli in grado eroico praticò nello stato religioso per lo spazio di sei anni.

  A108000016 

 A quell'annunzio egli provò sì grande gioia, che, essendo entrato allora nella sua camera uno de' suoi confratelli, «Sai tu, gli disse, la bella notizia che mi venne or data? Non mi restano che solo otto giorni di vita: diciamo, ti prego, il Te Deum per ringraziare Dio di un sì gran benefizio.» Essendo sopraggiunto un suo superiore: «Padre mio, si fece a dirgli colla più {58 [58]} grande effusione di affetto, io me ne vo finalmente; partecipate anche voi della mia felicità.» Coi medesimi sentimenti egli scrisse alla marchesa sua madre, esortandola a non piangere la sua vicina morte, ma a rallegrarsene e lodarne Iddio.

  A108000017 

 I suoi confratelli ed amici, che avevano più volte sperimentato gli eletti miracolosi delle sue orazioni, lo sollecitavano colle più tenere istanze a dimandare a Dio il ristabilimento della sua salute.

  A108000018 

 - Ah, mio caro figliuolo, rispose il Cardinale intenerito fino alle lagrime, io vi debbo molto più che voi non dobbiate a me; {59 [59]} dall'età in fuori voi siete il padre mio e il maestro nelle cose di Dio.

  A108000022 

 Qual rossore per noi, che abbiamo commesso tanti e tanto gravi peccati, pure ce ne ridiamo senza dar alcun segno di pentimento? Ah! se si considerasse che un solo peccato oltraggia un Dio d'infinita bontà, ci fa indegni del Paradiso che contiene tutti i beni, ci rende meritevoli dell'inferno, luogo di tutti i mali, chi potrebbe a tale considerazione trattenere le lagrime? Questo è appunto quello, che faceva piangere san Luigi.

  A108000023 

 Amabile mio avvocato, voi che aveste si poco da piangere e tuttavia piangeste a lagrime sì amare e continue, fate che io pianga le mie colpo e le detesti, onde ottenerne da Dio il perdono.

  A108000025 

 Deh! per tanti doni sovrumani, per quella innocenza e penitenza, per quell'amore che portaste a Dio in terra vi prego umilmente a volermi oggi ricevere fra' vostri divoti, e ottenermi vera contrizione de' miei peccati, purità di cuore lontana da ogni colpa ed offesa del mio Dio.

  A108000027 

 Se Luigi, principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente faceva tante penitenze, quale confusione non sarà mai per quo' giovani i quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di mortificare il loro corpo, fare qualche astinenza per amore cli quel Dio che tanto patì per noi!.

  A108000032 

 Giovani miei, se volete voi altresì conservare questa virtù tanto piacevole a Dio, alla beata Vergine ed agli Angeli tutti, prendete per modello s. Luigi, mettetevi com'esso sotto alla speciale protezione di questa Madre, ed ella sarà la custode fedele della vostra purità.

  A108000036 

 Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli si' mostrava modesto in casa, per le vie e specialmente in chiesa, avendo solo a cuore la salvezza dell'anima e quelle cose che riguardano l'onor di Dio.

  A108000037 

 Questo si otterrà facilmente se, dispregiando ogni rispetto umano, attenderemo alle cose che riguardano all'onor di Dio, e specialmente alla frequenza dei sacramenti della confessione e comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere i rispetti umani, staccare il nostro cuore dalle cose terrene e innamorarci delle celesti.

  A108000037 

 Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello che giova per condurci alla beata eternità dicendo con s. Luigi: Ciò che non è eterno è un niente: Quod aeternum non est, nihil est.

  A108000038 

 Amabilissimo s. Luigi, per quella stretta unione che voi aveste con Dio, fate, che il mio cuore per l'avvenire non pensi più ad altro che alle cose del cielo, ed abbia sempre a vile quelle della terra.

  A108000041 

 Fattosi religioso scorreva per la città di Roma, per istruire i mendici; quindi li menava seco da qualche confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e rimessi in grazia di Dio.

  A108000041 

 L'amore verso il prossimo è la misura dell'amor dì Dio.

  A108000042 

 Quante anime potremo levare dal sentiero della perdizione e rimetterle in quella strada che le conduce a salvamento; ed allora quali grazie da Dio i otterrà s. Luigi!.

  A108000043 

 Amabilissimo s. Luigi, infiammate il mio cuore del vero amor del prossimo, onde cresca sempre più in me l'amor di Dio.

  A108000044 

 Procurate di condur qualche vostro compagno ad ascoltare la parola di Dio od a ricevere il Sacramento della Confessione.

  A108000046 

 S. Luigi nell'amor verso Dio fu un Serafino.

  A108000047 

 Da quale cosa deriva mai, che noi proviamo sì poco gusto per le cose spirituali? Questo avviene dall'essere il nostro cuore poco innamorato {70 [70]} di Gesù Crocifisso, e dall'accostarci troppo di rado alla SS. Comunione o dall'accostarvici indegnamente; perchè è impossibile avvicinarsi a queste due inesauste fiamme dell'amore di Dio senza sentircene accesi e trovarne conforto e contento.

  A108000048 

 O gran Serafino d'amore, fate che per l'avvenire altro più non voglia che amare Dio e a lui solo servire.

  A108000053 

 Se {72 [72]} egli avesse aspettato sino all'età avanzata per darsi a Dio, non avrebbe senza dubbio raggiunto sì eminente santità, giacchè egli morì molto giovane, e avrebbe potuto essere che neppure sii fosse salvato.

  A108000054 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne e si sono perduti per sempre.

  A108000058 

 Illuminato egli da Dio sapeva {73 [73]} che quanto gli dimandiamo per l'anima nostra, ci viene conceduto: petite et accipietis.

  A108000059 

 A quattro anni si assentava dalla presenza altrui, e, fatto cercare, veniva trovato in qualche nascondiglio, ove a terra genuflesso colle sue mani giunte dinanzi al petto fervorosamente pregava; e quantunque forte chiamato con difficoltà poteva udire ciò che da lui si voleva, tanto era il diletto che provava in trattenersi con Dio.

  A108000060 

 In ogni nostro bisogno, nelle tribolazioni, nelle disgrazie, nell'intraprendere qualche azione difficile non tralasciamo mai di ricorrere a Dio.

  A108000065 

 Seppe da Dio l'istante di sua morte, e dopo goduta la gloria del paradiso nell'estasi di una notte, che a {75 [75]} lui parve un momento, promettendo a tutti gli astanti che avrebbe eseguito le loro commissioni presso Dio, presso Maria SS. e presso altri Santi nel bacio dì Gesù Crocifisso placidamente spirò.

  A108000070 

 Appena acquistò l'uso di ragione, si rivolse di tutto cuore a Dio per amarlo.

  A108000070 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere d'acqua fresca dato per amor di Dio, che sarà di tanto sangue, che Luigi sparse ancor fanciullo flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli stessi abiti suoi insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno, agghiacciandosi al freddo? Che dei digiuni sì austeri I Che di tante invenzioni di flagelli, con cui macerò le sue carni innocenti 4 Tutto questo quale gloria avrà meritato a s. Luigi in Cielo? La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa che tutto il viver suo, dal primo uso di ragione fino alla morte, fu un continuo esercizio di amore verso Dio, e di carità verso il suo simile.

  A108000075 

 Un buon cristiano appena svegliato deve fare il segno della s. Croce, indi offrire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A108000082 

 Signor mio, Dio mio, io vi adoro, e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio di avermi creato, fatto Cristiano, d'avermi conservato in.

  A108000084 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A108000084 

 Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.

  A108000085 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo dì risuscitò da morte salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A108000085 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del Cielo e della terra.

  A108000086 

 Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra.

  A108000087 

 I Comandamenti dì Dio sono dieci.

  A108000088 

 lo sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me.

  A108000089 

 Non nominare il nome di Dio in vano.

  A108000104 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A108000104 

 Credo questo e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi.

  A108000104 

 Credo, che il Figliuolo di Dio si è incarnato e fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

  A108000104 

 Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A108000105 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero che mi darete il perdono de miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il Paradiso, che mi avete promesso per li meriti di Gesú Cristo, facendo io opere da buon Cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto.

  A108000106 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per li beni, che ho ricevuto da voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete Dio d' infinita bontà, perciò degno per voi medesimo di essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stesso per amor vostro.

  A108000107 

 che ho meritati peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi.

  A108000116 

 Pensando quindi alla presenza di Dio colle mani giunte innanzi al petto prenderete riposo.

  A108000128 

 Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa che il Corpo, il Sangue, l'anima e la Divinità di Gesù Cristo, così voi quando andate alla santa Messa, voglio che siate persuasi che fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima propria.

  A108000132 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo; al Beato Gioanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A108000135 

 Sia gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perchò solo Iddio è degno di essere amato, lodato e glorificato per tutti i secoli.

  A108000139 

 Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile.

  A108000140 

 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino che debbono essere cangiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo.

  A108000142 

 Mio cuore, alzati a Dio e pensa alla passione di Gesù Cristo, che egli va ad incominciare per li tuoi peccati.

  A108000143 

 Anima mia, allontana da te in questo momento ogni sollecitudine di cose temporali ed unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Sunto è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A108000145 

 Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.

  A108000157 

 Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacrificato per me; fate che da questo momento tutto io mi possa sacrificare a Voi.

  A108000161 

 Un solo peccato mortale, o giovani, basta a precipitare nell'inferno colui che l'ha commesso, se egli non ne ottiene il perdono da Dio prima di morire: perciò non avvi cosa al mondo, che ci debba stare maggiormente a cuore, quanto l'ottenere questo perdono, quando si ha avuto la disgrazia di peccare mortalmente.

  A108000168 

 Deve essere interno; perciò non basta recitare la formola dell'atto di contrizione; ma bisogna avere nel cuore un vero dolore, un vero dispiacere di aver offeso Dio.

  A108000170 

 Che Dio è infinitamente buono, è nostro Creatore, nostro Padre, nostro Salvatore che ci ha comperati col prezzo del suo sangue.

  A108000170 

 La contrizione perfetta è il dispiacere di aver offeso Dio, perché egli in se stesso è infinitamente perfetto e infinitamente degno del nostro amore.

  A108000171 

 Questa contrizione se è in grado perfetto e sia congiunta a vivo desiderio del sacramento, quando questo non si potesse veramente ricevere, basta per ottenerci da Dio il perdono, ma con obbligo di confessarci poi quando si possa.

  A108000172 

 Questi motivi devono eccitare nel nostro cuore un vero dolore del peccato, senza cui Dio non perdona mai.

  A108000174 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio che di tutti i mali del mondo.

  A108000174 

 Tuttavia non è necessario che noi versiamo lagrime, {102 [102]} come facciamo talora per altri mali; basta che il nostro dolore sia sommo avuto riguardo, che abbiamo offeso la somma maestà e bontà di Dio da stimarsi e da amarsi più di tutte le altre cose.

  A108000175 

 Se ce ne fosse un solo, di cui non si avesse questa contrizione, Iddio non perdonerebbe nè questo, nè gli altri, perché un solo peccato mortale merita e attira sopra di noi l'inimicizia di Dio.

  A108000177 

 Un segno evidente di questi dolore si è quando succede alla confessione un cangiamento interno ed esterno; quando si soddisfa alla giustizia di Dio colla penitenza, o con altre buone opere; si riparano i danni cagionati al prossimo nell'onore, nella roba o nella persona, e si pone pronto rimedio agli scandali dati.

  A108000183 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore onde ci aiuti a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente.

  A108000185 

 Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione {105 [105]} di quanto ivi è proibito o comandato.

  A108000186 

 Esaminatevi pertanto: se parlaste male delle cose di religione: se bestemmiaste, nominaste il nome di Dio invano; ascoltaste la santa messa nei giorni festivi: se vi siete occupati in opere di pietà, o piuttosto in lavori proibiti.

  A108000188 

 Fatto l' esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore, quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A108000189 

 Deh! ascoltate, o mio Dio, le voci di questo sangue divino, e perdonatemi.

  A108000189 

 Eccomi, o mio Dio, innanzi a voi ripieno di confusione e di rincrescimento per avervi offeso.

  A108000189 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria dei miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi stesso di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A108000189 

 Oh non le avessi mai commesse! Oh non mi fossi mai staccato dall'osservanza della vostra santa legge! Io vi ho offeso, mio buon Dio, ed ho corrisposto al vostro amore colla più nera ingratitudine.

  A108000189 

 Voi, o Dio di bontà e di misericordia, avvalorate questi miei proponimenti colla vostra grazia, da cui dipende tutta la mia forza e la speranza di perseverare nel bene.

  A108000194 

 Un sentimento di umiliazione e di confusione {108 [108]} deve essere proprio di chi si presenta in forma di reo al suo giudice, o in faccia a colui che tiene luogo di Dio sopra la terra.

  A108000196 

 Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che è un padre amante, che fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza.

  A108000199 

 Come potrò io mai, Dio d'immensa bontà, rendervi le grazio che meritate? Quali grazie non dovrò io rendere alla infinita vostra misericordia? A. me erano riserbate pene eterne {109 [109]} per i miei peccati; e voi invece me li perdonate e li seppellite in un profondo oblio.

  A108000200 

 Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più.

  A108000200 

 Vergine Immacolata, Angelo mio custode, Santi miei protettori, celesti spiriti e felicissimi comprensori del Paradiso, ottenetemi voi da Dio che non l'offenda mai più per l'avvenire.

  A108000202 

 Non è la sua immagine, nemmeno la sua figura, come un crocifisso, ma vi è G. C. medesimo, vale a dire il medesimo figliuolo di Dio, il medesimo G. C. nato dall'immacolata V. Maria, che morì per noi sulla croce, che è risuscitato e salito al cielo.

  A108000205 

 Per corrispondere a questi inviti del divin Salvatore, la s. Vergine Maria ed i cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno si accostavano alla santa Comunione.

  A108000206 

 'Sant'Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa Comunione? San Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A108000207 

 Se tu {113 [113]} sei peccatore procura di metterti in grazia di Dio col Sacramento della confessione, e poi accostati alla santa comunione, e ne avrai grande aiuto.

  A108000207 

 Se volete fare un'azione la più gradita a Dio, la più efficace per vincere le tentazioni e a perseverare nel bene, accostatevi sovente e con buone disposizioni alla santa Comunione.

  A108000208 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che mi rincresce grandemente, si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co'miei peccati.

  A108000213 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A108000216 

 Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; vuole farsi nostro medico, maestro e cibo.

  A108000218 

 Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e colla più profonda riverenza.

  A108000218 

 Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio.

  A108000219 

 Ah potessi avere il cuore dei serafini del cielo, affinché l'anima mia ardesse mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A108000240 

 Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine! Sì, pur troppo, o mio Dio; ma per l'avvenire vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi, che ricevete in questo mistero di amore dagli eretici, dagli infedeli e dai cattivi cristiani.

  A108000242 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, madre di Dio; pel sacratissimo Cuore del vostro figlio Gesù, principe della pace, fate {125 [125]} che l'ira di lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A108000274 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A108000288 

 Rallegratevi, o Madre di Dio, per quel piacere che provate in Paradiso, perchè siccome il sole quaggiù in terra illumina tutto il mondo, così voi col vostro splendore adornate e fate risplendere tutto il Paradiso.

  A108000289 

 Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, de' Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime.

  A108000293 

 Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudi, tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora godete in Paradiso non si diminuiranno mai; anzi aumenterannosi fino al giorno del giudizio e dureranno in eterno.

  A108000294 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire aì vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze.

  A108000295 

 Angelo mio Custode, voi che non isdeguaste di prender tanta cura di me miserabile peccatore, deh! vi prego, avvalorate il mio spirito con viva fede, con ferma speranza, e con infiammata carità, si che disprezzando il mondo io pensi solo ad amare e servire il mio Dio.

  A108000303 

 Mio Redentore, mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentito con tutto il cuore de'miei peccati, perché sono offesa della vostra somma {146 [146]} bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A108000377 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso sangue e per le sagrosante vostre piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A108000379 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrita: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A108000394 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore per li meriti del nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo.

  A108000399 

 I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo santo io ho ricevuto da Dio: i pericoli, dai quali mi ha liberata sì nell'anima che nel corpo, sono cose maravigliose.

  A108000399 

 Solo per amor di Dio domando che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà che gran bene sia l'essere divoto di questo s. Patriarca.» Queste parole bastino a stimolarci ad essere divoto di questo sposo purissimo di Maria Immacolata, e padre putativo di Gesù.

  A108000399 

 Vorrei persuadere ad ognuno la divozione verso questo glorioso patriarca, per la grande esperienza che ho dei beni grandi, che Egli ottiene da Dio.


don bosco-il giubileo.html
  A109000008 

 E nell'umiltà del nostro cuore con istanti e fervorose preghiere non cessiamo di {6 [484]} supplicare e scongiurare Iddio ricco in misericordia, affinchè, liberandoci dalla guerra in ogni parte del mondo, e rimuovendo ogni dissidio tra i Principi cristiani, accordi ai loro popoli pace, concordia e tranquillità, e principalmente ai Principi medesimi conceda un religiosissimo zelo di difendere sempre più, e propagare la Cattolica fede e dottrina; nel che sta riposta principalmente la felicità dei popoli; affinchè liberi Principi e popoli da tutti i mali onde sono afflitti, e li consoli d'ogni vera prosperità; accordi ai traviati i doni della sua celeste grazia, per cui dalla strada di perdizione ritornino su quella della verità e della giustizia, e con sincerità di cuore si convertano e Dio.

  A109000010 

 Esponete ai fedeli, come ve l'ispireranno la fervente vostra pietà e saggezza, quanto sono abbondanti le misericordie di Dio per tutti quelli che lo invocano; qual forza ha la preghiera, se noi chiudiamo ogni accesso al nemico della nostra salute per andare invece a Dio.

  A109000010 

 Molto poi desideriamo, o Venerabili Fratelli, {8 [486]} che, mentre s'indirizzeranno preghiere ferventi al Padre delle misericordie per le cause più sopra enunciate, voi non cessiate, secondo il voto delle nostre Lettere Encicliche del 2 febbraio 1849, in data di Gaeta, d'implorare di conserva con tutti i fedeli, con suppliche e voti ardenti più che mai, la bontà di questo stesso Padre, affinchè si degni di illuminare la nostra anima colla luce del suo Santo Spirito, e noi possiamo recare al più presto sulla Concezione della Santissima Madre di Dio, l'immacolata Vergine Maria, una decisione che ridondi alla maggior gloria di Dio e di questa stessa Vergine, nostra Madre diletta.

  A109000011 

 Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio.

  A109000013 

 Ed affinchè Dio così pregato, più facilmente presti l'orecchio alle nostre orazioni, non tralasciamo, Venerabili Fratelli, di ricorrere all'intercessione di coloro che già riportarono la palma, e specialmente e sempre invochiamo {12 [490]} l'immacolata Vergine Maria, madre di Dio, di cui non havvi più alta e più potente patrona presso Dio, e che è madre di grazia e di misericordia; quindi invochiamo il patrocinio de'Ss. Apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i Santi del cielo, che regnano con Cristo.

  A109000013 

 Nulla poi vi stia più a cuore, e vi sia più caro che con replicate sollecitazioni continuamente esortare, ammonire ed eccitare i fedeli alla vostra cura affidati, perchè persistano ogni dì più stabili ed inconcussi nella professione della fede cattolica, evitino con somma diligenza le insidie, le fallacie e le frodi de'nemici, e con piede sempre più spedito camminino per le strade de'comandamenti di Dio, e si guardino diligentissimamente dal peccato, da cui provengono tutti i mali nel genere umano.

  A109000013 

 Punto non dubitiamo, che voi abbondantissimamente soddisfarete a questi nostri desidera e dimande, e siamo sicuri che tutti, specialmente gli ecclesiastici ed i religiosi, le monache e gli altri fedeli laici, che piamente vivendo camminano nella vocazione in cui sono chiamati, saranno per presentare a Dio con ardentissimo affetto di pietà le loro preghiere senza intermissione.

  A109000021 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, nè si può trovare alcun tempo o luogo ove sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo, e trasmessa a parole od in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A109000021 

 Prima però di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo, conviene che io vi faccia notare, come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta; perciò noi possiamo ammettere con certezza tutto quello che questa autorità stabilisce per bene dei cristiani senza timore di errare.

  A109000028 

 M'ha fatto molto piacere a farmi vedere queste parole della Bibbia, e godo molto, che non solo la Bibbia parli del Giubileo, ma che ne sia stata comandata da Dio l'osservanza a tutti gli Ebrei.

  A109000031 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò che può abbisognare pel corpo.

  A109000054 

 Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, in cui si suole concedere il Giubileo, come la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di qualche Papa, o per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa.

  A109000056 

 I motivi poi di questo Giubileo sono la conversione dei peccatori, e particolarmente degli eretici; la pace fra i principi cristiani ed il trionfo della Santa Cattolica Religione sopra l'eresia; e per aggiunta il Santo Padre si è proposto anche il fine di ottenere da Dio lumi particolari per conoscere se debbasi o no definire come domina l' Immacolata Concezione di Maria.

  A109000058 

 Perciò noi, sia che pratichiamo una cosa da Dio comandata, sia che la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata ai nostri bisogni particolari, dobbiamo dimostrare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e pensiamo alla salute dell'anima nostra; e {31 [509]} dobbiamo nel tempo stesso professare viva venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrive affine di procacciarci i celesti favori.

  A109000062 

 Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza, è bene che riteniate come il peccato produca due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al paradiso.

  A109000062 

 Tre, sette, dieci, sino a quindici e ventanni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e d'umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la {33 [511]} Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che tali soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio.

  A109000064 

 Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri {34 [512]} peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A109000066 

 Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co'loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; ecco come tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo i bisogni de'fedeli cristiani.

  A109000068 

 Ora il Sommo Pontefice, rappresentante di G. C. in terra, capo della grande Società Cristiana, senza dubbio ha diritto di far grazia, di commutare, di rimettere in tutto, o in parte le pene incorse pel peccato, in favore di quelli, che di cuore fanno ritorno a Dio.

  A109000080 

 Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinché pregassero il vescovo o gli scrivessero un biglietto, affinché in vista de'patimenti dei martiri volesse usargli indulgenza, e così gli concedesse pace con Dio e colla Chiesa

  A109000086 

 «La facoltà di dispensare le Indulgenze» essendo stata da Cristo concessa alla» Chiesa, di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servito; perciò il sacrosanto {42 [520]}.

  A109000088 

 Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre siata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l'uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A109000089 

 Mentre noi ammiriamo la bontà di Dio nel dispensare le sante Indulgenze ai fedeli cristiani, nel concedere celesti tesori {43 [521]} che non diminuiscono, nè diminuiranno mai, tuttochè se ne spandano, come un immenso oceano, che non soffre diminuzione per quanta acqua si attinga, dobbiamo tuttavia adempire alcune obbligazioni per l'acquisto delle medesime.

  A109000090 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui per i nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A109000090 

 Lucrando tale indulgenza, voi tornate ad essere dinanzi a Dio, come eravate quando siete nato alla grazia, cioè siete stato battezzato: a segno che, {44 [522]} se uno morisse dopo aver lucrato l'indulgenza del Giubileo, andrebbe al Paradiso senza toccare le pene del Purgatorio.

  A109000092 

 Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio è reo di qualche grave colpa e di pena eterna, certamente non è, nè può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A109000092 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistare indulgenze quando e comme sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A109000093 

 E ciò per preparare il nostro cuore ad accogliere quei favori straordinarii, {45 [523]} che la misericordia di Dio ci tiene preparati.

  A109000095 

 Il Sommo Pontefice, Clemente VI, per eccitare i cristiani di tutto il mondo all'acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de'meriti di sua passione, lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a'suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»

  A109000104 

 O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio sì buono come siete voi.

  A109000104 

 Si, mio Dio, io vi offro tutto me stesso, nascondo le mie iniquità nelle vostre sacralissime piaghe, e so con certezza, o mio Dio, che voi non sapete disprezzare un cuore che si umilia e si pente.

  A109000106 

 Dal punto di morte dipende la lua eterna salvezza e la tua eterna dannazione; vicino a morire, mio caro, al lume di quella candela, quante cose si vedranno! Vedrai se amasti il tuo Dio, oppure se lo sprezzasti, se avesti in onore il suo santo nome o lo bestemmiasti; vedrai le feste profanate, le messe tralasciate, i tuoi proprii doveri trascurati; vedrai quella superbia, quell'orgoglio che ti lusingarono.

  A109000106 

 Oh! momento, da cui dipende un'eternità di gloria o di pena! Capisci, o cristiano, ciò che ti dico? Voglio dire che da quel momento dipende l'andare per sempre in Paradiso o all'Inferno; o sempre contento o sempre afflitto; o sempre figlio di Dio o sempre schiavo del demonio; o sempre godere cogli angeli e coi Santi in Cielo, o gemere ed ardere per sempre coi dannati nell'Inferno.

  A109000106 

 Può essere che tu abbi ancora un anno di vita, può essere un mese, una settimana, un giorno, un'ora, e può essere che la morte ti sorprenda senza poter più ritornare a casa! Ciò tutto è nelle mani di Dio.

  A109000106 

 Quello però che merita attenta considerazione, si è che quel momento che ci deve separare dalla vita {51 [529]} presente ed avviarci all'eternità, è nelle mani di Dio e può essere imminente.

  A109000106 

 Vedrai... ma oh Dio! tutto vedrai in un momento, nel quale agli occhi {52 [530]} aprirassi la via dell'eternità: mumentum a quo peudet aeternitas.

  A109000109 

 O mio Dio, che terrore, che spavento pel peccatore!.

  A109000110 

 Che ti pare, e cristiano, di questo esame, che ne dice la tua coscienza? Sei ancora a tempo, chiedi perdono a Dio de'tuoi peccati con una sincera promessa di non ricadere mai più.

  A109000111 

 Dinanzi ad un Dio, che tutto sa e tutto vede, è inutile ogni scusa e pretesto.

  A109000111 

 Ma gli sarà risposto: e non udisti quella predica, non leggesti in quel libro, in occasione del Giubileo, ove ti era significato che io ti avrei chiesto un conto rigoroso delle azioni di tutta la tua vita? L'anima si raccomanderà alla misericordia di Dio, e la misericordia non è più per lui, perchè colla morte finisce il tempo del perdono.

  A109000114 

 Sì, mio Dio, io sono pronto a patir tutto e a dare la vita pel vostro santo amore.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 A questo scopo aprimmo più volte ai fedeli, con Apostolica {7 [193]} liberalità, i tesori spirituali delle indulgenze, affinché animati perciò alla vera penitenza, e purgati, pel Sacramento della riconciliazione, dalle macchie dei peccati, avessero potuto più fiduciosi appressarsi al trono della grazia, ed essere fatti degni che le loro preghiere venissero benignamente ricevute da Dio.

  A110000007 

 Mossi dalle gravi calamità della Chiesa e di questo secolo, nonché dalla necessità di implorare l'aiuto divino, giammai omettemmo nel tempo del Nostro Pontificato di eccitare il popolo cristiano, affinché si adoperasse di placare la Maestà di Dio e di meritare la clemenza celeste coi santi costumi della vita, colle opere della penitenza e con i pii officii della preghiera.

  A110000007 

 Tuttavia rimirando noi tanti mali che affliggono la Chiesa, tanti sforzi de' suoi nemici diretti a svellere dagli animi la fede di Cristo, a corrompere la sana dottrina e a propagare il veleno dell'empietà, tanti scandali che si offrono dovunque ai veraci credenti, la corruttela dei costumi, che spaziosamente si propaga, e la turpe manomissione dei diritti divini ed umani tanto ampiamente diffusa, tanto feconda di rovine, e che tende a distruggere nell'animo degli uomini lo stesso senso del retto; e considerando che in tanta colluvie di mali maggiormente dobbiamo noi procurare, secondo l'Apostolico nostro dovere, che la fede, la religione e la pietà sia premunita e si avvivi, che lo spirito della preghiera sia fomentato e si accresca, che i caduti siano eccitati alla penitenza del cuore e alla emendazione dei costumi, che i peccati, i quali meritarono l'ira di Dio, siano redenti con sante operazioni;{11 [197]} a conseguire i quali frutti è principalmente diretta la celebrazione del massimo Giubileo; pensammo non dover noi permettere che in questa occasione il popolo cristiano fosse privato di questo salutare beneficio, servata quella forma che è permessa dalla condizione dei tempi, affinché così confortato nello spirito, più alacramente cammini nelle vie della giustizia, e purgato dalle colpe più facilmente e più ubertosamente conseguisca la divina propiziazione ed il perdono.

  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000014 

 Come poi in questo secolo tanti sono i mali che han bisogno di essere riparati, e i beni che abbisognano d'essere promossi, imbrandendo la spada dello spirito, che, è la parola di Dio, ponete ogni cura perchè il vostro popolo venga condotto a detestare l'immane delitto della bestemmia pel quale niente v'ha così santo, che non venga oggidì violato, e perchè conosca ed adempia i suoi doveri intorno all'osservare santamente i giorni festivi, e intorno alle leggi del digiuno e della astinenza da osservarsi secondo il prescritto della Chiesa di.

  A110000014 

 Dio, e così evitare quelle pene, che il disprezzo di tali cose ha chiamato sulla terra.

  A110000014 

 Mentre poi per l'Apostolico officio che esercitiamo, e per la sollecitudine colla quale dobbiamo abbracciare l'universo gregge di Cristo, proponiamo questa salutare opportunità di conseguire la remissione e la grazia, non possiamo astenerci dal pregare e scongiurare pel nome {23 [209]} del Signor nostro e principe di tutti i Pastori Gesù Cristo, tutti i Patriarchi, Primati, Arcivescovi, Vescovi e gli altri Ordinarii dei luoghi, i Prelati e i legittimamente esercenti, locale, ordinaria Giurisdizione in mancanza dei Vescovi e Prelati sopraddetti aventi grazia e comunione colla Sede Apostolica, affinché annuncino un tanto bene ai popoli alla loro fede commessi, e con ogni studio s'impegnino affinché i fedeli tutti, riconciliati per la penitenza con Dio, convertano in lucro ed utilità delle loro anime la grazia del Giubileo.

  A110000015 

 Imperocchè quanto più saremo vicini a Dio, tanto più lontani da noi saranno respinti i nostri avversarii

  A110000015 

 Noi, ciò é meglio, destiniamo una ambascieria allo stesso Dio; da Esso imploriamo gli aiuti, ad Esso rivolgiamoci col cuore, colle orazioni, coi digiuni e colle elemosine.

  A110000015 

 Non vogliate disprezzare le ricchezze della bontà, della pazienza e della longanimità di Dio; e mentre vi si apre davanti una via così facile ed ampia per conseguire il perdono, non vogliate per la vostra contumacia rendervi inescusabili presso il divino Giudice, e fare per voi tesoro di indegnazione nel giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

  A110000015 

 Ritornato pertanto, o peccatori, al cuore, riconciliatevi con Dio; il mondo passa, e con esso la concupiscenza di lui; rigettato le opere delle tenebre, indossate le armi della luce, cessate d'essere nemici delle anime vostre, onde meritare finalmente la pace in questo secolo, e nell'altro i premii eterni dei giusti.

  A110000030 

 Carissimi Fratelli e Figliuoli, solleviamo il cuore alla speranza nella {37 [223]} bontà di Dio; non poniamo indugio a trarre profitto dalle grazie che la sua misericordia ci offre; ascoltiamo prontamente la sua voce che ci chiama a penitenza, acciò godendo di questo Giubileo in terra, possiamo prender parte alla festa eterna che si fa in cielo.

  A110000058 

 Inoltre é massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A110000058 

 Prima peraltro di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo, conviene {47 [233]} che io vi faccia notare come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile, che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta.

  A110000067 

 Cercate in primo luogo il regno di Dio e la sua giustizia, e le altre cose vi saranno aggiunte.

  A110000067 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò, che può abbisognarci pel corpo.

  A110000075 

 2° La libertà che il popolo di Dio dava agli schiavi, figurava la compiuta liberazione, che noi acquisteremo colla grazia di Dio, cui mercè siamo liberati dalla dura schiavitù del {56 [252]} demonio.

  A110000079 

 Essa consisteva in una grande venerazione che nell'anno del Giubileo, detto nel Vangelo anno di retribuzione, e da san Paolo anno accettevole, tempo di salute, si potesse acquistare una indulgenza plenaria, ovvero la remissione di ogni soddisfazione dovuta a Dio pei peccati.

  A110000097 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata, e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari; quindi vi dobbiamo essere solleciti di approffittarne, e professare sentimenti di {69 [255]} somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra, il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e che pensiamo alla salute dell'anima nostra; e dobbiamo nel tempo stesso.

  A110000101 

 - Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza, è bene che riteniate come il peccato produca, due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al paradiso.

  A110000101 

 Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent'anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita; ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato, ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio.

  A110000103 

 - Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa {73 [259]} per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A110000111 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori, con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A110000111 

 Lucrando questa: indulgenza, voi tornate ad essere dinanzi a Dio, come eravate quando siete nato, quando cioè siete stato battezzato; a segno che, se uno morisse: dopo aver lucrato l'Indulgenza del Giubileo, andrebbe al paradiso senza toccare le pene del purgatorio.

  A110000112 

 E ciò per preparare il nostro cuore ad accogliere quei favori straordinarii, che la misericordia di Dio ci tiene preparati.

  A110000114 

 Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici.

  A110000125 

 Questa è la grande facoltà data da Dio ai suoi Apostoli e ai loro successori nell'amministrazione dei Santi Sacramenti.

  A110000125 

 Se Dio avesse detto di perdonarci i peccati solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero alla eterna perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra miseria stabili un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo.

  A110000125 

 Un tratto grande della misericordia di Dio verso i peccatori lo abbiamo nel Sacramento dalla Confessione.

  A110000128 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A110000128 

 Il ministro del Re dei re a nome di Dio nel tribunale di penitenza ci dice: Iddio mi manda a voi per assolvervi dalle vostre colpe, per chiudervi l'inferno, aprirvi il Paradiso, per restituirvi in amicizia con Dio.

  A110000128 

 Per animarci poi ad andarci a confessare {97 [283]} con piena sincerità consideriamo che il sacerdote, che ci attende nel tribunale di penitenza, ci attende a nome di Dio e a nome di Dio perdona i peccati degli uomini.

  A110000130 

 Il sacerdote è ministro della misericordia di Dio, che è infinita.

  A110000133 

 Perciò quando noi andiamo a fare la Comunione riceviamo il medesimo Gesù Cristo in corpo, sangue, anima e divinità, cioè vero Dio e vero uomo, vivo come è in cielo.

  A110000134 

 Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue egli abita in me ed io in lui; imperocchè la mia carne è un vero cibo, e il mio sangue una vera bevanda.» Chi mai potrebbe resistere a questi amorevoli inviti del divin Salvatore? Per corrispondere {102 [288]} a questi inviti, i cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno si accostavano alla santa comunione.

  A110000135 

 S. Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa Comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A110000136 

 Coraggio adunque, o cristiano, se tu vuoi fare un'azione la più gloriosa a Dio, la più gradevole a tutti i santi del cielo, la più efficace per vincere le tentazioni, la più sicura a farti perseverare nel bene, ella è certamente la santa Comunione.

  A110000138 

 Desiderato poi che Dio vi perdoni i peccati e vi liberi dalla morte eterna? Fate limosina.

  A110000138 

 Dio ci assicura che quanto facciamo poi poveri, egli lo considera come fatto a se medesimo: tutto quello dice G. C., che farete ad uno de' miei fratelli più infelici, lo avete fatto a me (Matt.

  A110000138 

 Un mezzo molto efficace, ma assai trascurato dagli uomini per guadagnarci il paradiso è la limosina: Per limosina io intendo qualunque opera di misericordia esercitata verso il prossimo per amor di Dio.

  A110000150 

 O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio sì buono come siete voi.

  A110000150 

 Si, mio Dio, io vi offro tutto me stesso, nascondo le mie iniquità nelle vostre sacratissime piaghe, e so con certezza, {113 [299]} o mio Dio, che voi non sapete disprezzare un cuore che si umilia e si pente.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000004 

 Ma le pratiche di religione non appagano intieramente il cattolico, se non sono approvate dal Vicario di Gesù Cristo, Pastore Supremo da Dio stabilito a reggere e governare il gregge universale di tutta la cristianità.

  A111000022 

 e sono i seguenti: Maria è più santa di tutte le creature, Maria è madre di Dio, Maria è madre nostra.

  A111000024 

 2° L'essere Maria esente da ogni macchia di peccato originale ed attuale; essere adorna di tutte le virtù che noi possiamo immaginare; essere stata da Dio ricolma {13 [307]} di grazia più di ogni altra creatura, tutte queste prerogative la fecero trascegliere fra tutte le donne ad essere innalzata alla dignità di madre di Dio.

  A111000024 

 A! glorioso nome di Madre di Dio vien meno l'ingegno umano, perciò chinando la fronte in segno della più profonda venerazione, ci limitiamo a dire che niuna creatura può essere elevata a dignità più sublime, nessuna creatura può conseguire maggior grado di gloria; e per conseguenza nessuna creatura può essere più potente presso Dio quanto è Maria.

  A111000024 

 Questo è l'annunzio che le fece l'Angelo: questo ripetè santa Elisabetta quando fu dalla Santa Vergine visitata: questo è il saluto che le fanno ogni giorno i fedeli cristiani dicendo: Santa Maria, Madre di Dio.

  A111000025 

 3° Ma se il titolo di Madre di Dio è glorioso a Maria, è poi molto consolante ed utile per noi che siamo suoi figli.

  A111000025 

 Perciocchè divenendo ella madre di Gesù vero Dio e vero uomo, divenne eziandio madre nostra.

  A111000026 

 Ella è la più santa fra tutte le creature; la madre di Dio, la madre nostra, madre potente e pietosa che ardentemerte desidera di colmarci di celesti favori.

  A111000035 

 Alla parola di Dio onnipotente il mare fu rinchiuso in certi limiti, la terra si copri di erbe, di alberi e di piante fruttifere.

  A111000035 

 Così alla vista dell'ordine e della maravigliosa armonia che regna in tutto l'universo non si può esitare un istante sopra la credenza di un Dio, che ha creato, ha dato movimento a tutte le cose e le conserva.

  A111000035 

 Egli è Dio che ha detto: si faccia la luce, e la luce fu fatta.

  A111000035 

 In onore di Maria fermati alcuni istanti a considerare la maestà di Dio Creatore.

  A111000035 

 Se noi, o cristiano, apriamo gli occhi, e diamo libero corso al nostro pensiero, non possiamo a meno che riconoscere l'esistenza, la potenza e la sapienza di Dio, da cui ogni {19 [313]} cosa fu creata, ogni cosa dipende e si conserva.

  A111000036 

 Che sentimenti di gratitudine, di rispetto, di amore non dobbiamo avere verso di un Dio così grande e nel tempo stesso così buono! Che cosa dovremo noi fare per corrispondere a questa grande bontà del nostro Dio? Adempire esattamente i precetti della sua santa legge.

  A111000036 

 Il sole che risplende nel giorno, la luna che dirada le tenebre della notte, le stelle che abbelliscono il firmamento, l'aria che ci dà il respiro, l'acqua che serve agli usi dell'uomo, il fuoco che ci riscalda, la terra che ci dà i frutti, tutto fu fatto da Dio per noi.

  A111000036 

 Ma questo Dio essendo infinitamente giusto e misericordioso darà un'eterna ricompensa per quel servigio che gli presteremo.

  A111000036 

 Vedi, o cristiano, se noi saremo ubbidienti ai comandi di questo nostro Dio, oltre quanto già fece per noi, aggiungerà favori a favori.

  A111000037 

 Certamente dovette fare un gran sacrifizio abbandonando i parenti, gli amici ed ogni comodità della casa paterna ad unico oggetto d'imparare il modo di servire a Dio.

  A111000037 

 Ma tale sacrifizio fu fatto da Maria con gioia, perchè trattavasi di promuovere la gloria di Dio.

  A111000037 

 Ogni oggetto che in questo mondo si presenti ai nostri sguardi è un fatto parlante della maestà, potenza e bontà di Dio creatore.

  A111000041 

 Dio che avea creato quell'anima per sè, e l'andava aspettando; Maria era la Madre di misericordia che doveva condurla a Gesù suo figlio.

  A111000041 

 La vita di quel signore viene prolungata di sei mesi circa, ma sempre pieno di fede in Dio e di confidenza nella gran Vergine Maria.

  A111000041 

 Ripone la sua confidenza in Maria, prega, e fa pregare perchè sia madre di misericordia anche per quell'anima, che pareva presto doversi presentare al tribunale di Dio.

  A111000052 

 Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza.

  A111000052 

 Sii a Dio riconoscente, e per ringraziarlo procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli.

  A111000058 

 Sino dagli anni suoi giovanili, senza alcuna particolare {41 [335]} cognizione della dottrina cattolica intorno alla Gran Madre di Dio, si sentiva penetrato da una venerazione inesprimibile verso di Lei.

  A111000058 

 Talora tentava dalla cattedra di eccitare ne' suoi alunni pensieri di venerazione verso la Santa Vergine, anzi studiavasi di far conoscere le grandezze di Colei, che è Madre di Dio.

  A111000060 

 Serva questo fatto di conforto ad ogni buon cattolico per tenersi strettamente unito ed ubbidiente al capo di nostra santa religione, che è in maniera così particolare protetta dalla gran Madre di Dio la Vergine santissima.

  A111000064 

 Chi ha detto che Gesù Cristo è figliuolo di Dio, che' è morto per salvarci, che ci ha da giudicare tatti insieme alla fine del mondo? Chi l'ha detto? L'hanno detto i sacri ministri, che l'hanno imparato dalla nostra madre che è la Chiesa; la Chiesa lo imparò da Dio medesimo.

  A111000064 

 Il prefetto rimirò il bambino, e persuaso che per l'età sua fosse incapace di articolar parola, dissegli per ischerzo: sai tu dirmi chi sia il Cristo che i cristiani adorano? Allora il bambino alzò francamente la voce e forte gridò: Gesu Cristo adorato dai cristiani è il vero Dio.

  A111000066 

 Il coraggioso missionario fa un'offerta del suo corpo a quel Dio che glie lo aveva donato, a lui raccomanda l'anima sua, e tenendo gli occni rivolti al cielo, sentesi innondare di gioia il cuore, perchè fatto degno di patire per Gesù Cristo.

  A111000066 

 Si leva un fumo ed un fetore; {53 [347]} tremano gli astanti; e il santo martire fermo nella fede di Gesù Cristo alza gli occhi al cielo, e non altro dice: ah Padre mio, o mio Dio... Mentre si vanno rinnovando questi atroci tormenti, un mandarino gli fa la seguente dimanda: perchè nella religione cristiana si strappano gli occhi ai moribondi? Alludeva egli all'amministrazione dell'olio santo.

  A111000066 

 Si ode un funereo suono di tamburo, cessato il quale, afferrano le mammelle del condannato, le tagliano {54 [348]} di un colpo solo e gettano a terra quei brani Mentre si vanno rinnovando simili tormenti, la vittima rivolge al cielo per l' ultima volta i tuoi sguardi, indi mettendo l'anima sua nelle mani di Gesù Crocifisso, quasi fatto a brani abbassa il capo, manda l'ultimo respiro, e l'anima sen vola a Dio.

  A111000073 

 Nell'Estrema unzione ovvero Olio Santo Dio viene in soccorso degli infermi, e per mezzo della sacra unzione ci comunica le grazie necessarie per cancellare dall'anima nostra i peccati colle loro reliquie, per darci forza a sopportare pazientemente il male, fare una buona morte qualora Iddio abbia decretato di chiamarci all' eternità, ed anche per dare la sanità corporale se è utile alla salute dell'anima.

  A111000074 

 Nel sacramento dell'Ordine ovvero nella sacra ordinazione Dio comunica a' sacri ministri le grazie necessarie per acquistare quell'alto grado di santità che è loro necessario; ed anche per poter guidare ed instruire i fedeli cristiani nelle verità della fede, nella fuga del vizio, e nella pratica della virtù.

  A111000076 

 Allora gli disse il compagno: or vedi, fratello mio, quanto ti è giovato frequentare la Chiesa! Sappi che qui {59 [353]} si trova la grazia di Dio, la quale è il miglior tesoro del mondo; e come tu stesso hai provato, a chi è sollecito di Dio, Iddio è sollecito di lui.

  A111000076 

 Come piacque a Dio, in breve tempo diventò ricco ed agiato.

  A111000076 

 Egli era molto frequente alla Chiesa, cioè interveniva volentieri ad ascoltare la parola di Dio, era frequente alla s. confessione e comunione e agli altri esercizii di cristiana pietà; pure pareva che Iddio moltiplicasse i suoi beni temporali.

  A111000076 

 Vivevano nella città di Alessandria di Egitto due calzolai; uno aveva numerosa famiglia, ma mentre si occupava per mantenerla era assai sollecito delle {58 [352]} cose dell'anima seguendo il consiglio di Cristo che disse: cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e delle altre cose Iddio vi provvederà.

  A111000077 

 Cristiani, molti vogliono far fortuna col peccato, mentre vivono a Dio nemici, non frequentano Chiese, non pregano, non s'accostano ai sacramenti, non santificano le feste, e intanto vorrebbero che Iddio li prosperasse e li rendesse felici.

  A111000081 

 Ma alla grande bontà che Dio usò verso di te, dimmi, come hai tu corrisposto?.

  A111000082 

 Misero me! se io considero le trasgressioni fatte contro la santa legge di Dio, se io considero la facilità e i molti mezzi con cui lo poteva servire, debbo coprirmi la faccia di confusione e ripetere il rimprovero fatto da Dio per bocca di un suo profeta: l'uomo, egli dice, essendo stato elevato al più alto onore, non lo conobbe: e si degradò ad operare come giumento insensato e tenne una condotta simile a quella degli animali immondi: homo cum in honore esset, non intellexit: jumentis insipientibus comparatus est et similis factus illis.

  A111000082 

 Prostriamoci dinanzi a Dio e diciamo di cuore così: Mio Dio, Padre delle misericordie, io mi pento con tutto il cuore di avervi offeso, propongo di emendarmi per l'avvenire e fare quanto posso per corrispondere alla dignità di cristiano, a cui mi avete elevato.

  A111000083 

 Ma poichè il più bello ornamento del cristianesimo è la Madre del Salvatore, Maria Santissima, cosi a voi mi rivolgo, {63 [357]} o clementissima Vergine Maria, io sono sicuro di acquistare la grazia di Dio, il diritto al Paradiso, di riacquistare insomma la perduta mia dignità, se Voi pregherete per me, Auxilium christianorum, ora pro nobis.

  A111000084 

 La parola litanie vuol dire suppliche, perchè litanie altro non sono che una serie di supplicazioni colle quali preghiamo la ss. Trinità ad usarci misericordia e preghiamo la Vergine Beata ad intercedere per noi presso a Dio.

  A111000088 

 Dirà quell'altro: ma io che male faccio? Mio Dio! non è male perdere il tempo in giuochi, in conversazioni inutili che niente giovano all'anima? Forse Iddio ci dà questo tempo affinchè lo perdiamo in simil guisa? Che male facevano quegli operai che stavano sulla piazza oziosi perchè niuno dava loro lavoro? Pure furono rimproverati dal padrone della vigna con quelle parole: perchè state qui tutto il giorno in ozio? (Matt.

  A111000089 

 Fate, o mio Dio, che io mi penta del tempo perduto, ed impieghi quel tempo, che mi darete di vita, in fare opere buone e piangere i miei peccati.

  A111000090 

 I santi comprendevano la preziosità del tempo, e perciò lavoravano giorno e notte per occuparlo a maggior gloria di Dio.

  A111000090 

 S. Francesco Borgia udendo altri a spendere il tempo parlando di cose del mondo, egli volgevasi a Dio con santi affetti.

  A111000092 

 Iddio quando chiamò il patriarca Abramo dal mezzo dell'idolatria e lo inviò verso la Cananea gli diede il solo ricordo della presenza di Dio; cammina alla mia presenza e sarai perfetto; ambula coram me, et esto perfectus; volendo significare che basta il pensiero della presenza di Dio per liberarci dal peccato in qualunque luogo ed in qualunque pericolo ci troviamo.

  A111000093 

 Ella incontrò s Paffunfio che le disse: Dio ti vede, tu ardiresti peccare alla sua presenza? Questo pensiero bastò per arrestarla dal male, si diede a Dio, e sempre accompagnata dal pensiero della presenza di Dio, divenne una gran santa.

  A111000093 

 Il gran Tobia fra gli insegnamenti che dava al suo figliuolo, uno era questo: figlio mio, in tutti i giorni di tua vita, abbi ognor presente il tuo Dio.

  A111000093 

 S. Teresa diceva che tutto il danno ci viene dal non riflettere che Dio ci sta presente.

  A111000099 

 Amiamo {77 [371]} questo Dio, amiamolo perchè Egli fu il primo ad amarci.

  A111000101 

 risolvè di abbandonare parenti, {80 [374]} amici, ricchezze, onori e piaceri mondani per darsi tutto a Dio ed assicurarsi la salute dell'anima.

  A111000106 

 Mio Dio, basta quanto vi offesi, la vita che mi rimane, la voglio spendere ad amarvi e a piangere i miei peccati.

  A111000106 

 Santissima Vergine Maria, Madre di Dio, aiutatemi.

  A111000107 

 Egli commette un peccato di superbia volendo essere simile a Dio; e per questo peccato egli è cacciato dal paradiso insieme con numerosa schiera de' suoi compagni, e sono condannati alle pene eterne nell'inferno.

  A111000107 

 Se dopo il peccato Dio punisse subito chi lo commette, non sarebbe certamente cosi ingloriato {88 [382]} come pur troppo lo vediamo ogni dì.

  A111000118 

 Il fratello del gran servo di Dio Tommaso da Rempis aveva invitato un amico a visitare una casa che egli aveva fatto edificare con gran lusso.

  A111000121 

 Il venerabile Ancina Vescovo di Saluzzo, ogni volta che accadevagli di udir a parlare del giudizio di Dio era sorpreso dal più grave spavento.

  A111000121 

 {99 [393]} Un giorno sentendo a cantare il dies trae rimase atterrito pensando al momento in cui l'anima sarebbesi presentata al tribunale di Dio.

  A111000136 

 Dio permise che quel ricco potesse alzare gli occhi dal mezzo dei tormenti e vedesse di lontano Abramo e con esso il medesimo Lazzaro che era presso di lui glorioso.

  A111000136 

 Nota bene, o cristiano, che coloro i quali non credono alla santa parola di Dio, nemmeno credono ai morti, qualora risuscitassero.

  A111000139 

 Come cominciò a gustare la dolcezza del servizio di Dio andava dicendo; oh come sono stolti e miseri gli uomini del mondo, i quali pel piacere di un momento vanno alle pene eterne che non avranno mai più fine.

  A111000141 

 Egli castigò più volte il popolo Ebreo, ma appena egli dava segno di ravvedimento, Dio lo prendeva tosto sotto la sua protezione, e lo liberava dall'oppressione de' suoi nemici.

  A111000141 

 La popolatissima città di Ninive si dà in preda ai più grandi disordini, e Dio delibera di punirla colla totale distruzione della città e dei cittadini.

  A111000141 

 Ma Dio vuole ancora fare uno sforzo mandando il profeta Giona a predicare la penitenza.

  A111000141 

 Moltiplicandosi gli uomini, riempiono la terra d'iniquità a segno, che Dio determina di mandare un diluvio universale.

  A111000141 

 Ninive ascolta la voce del ministro di Dio, abbandona il peccato, si placa l'ira divina, cui sottentra la misericordia infinita, Ninive è salva.

  A111000142 

 Se poi desideri un fatto che dimostri sino a qual punto sia giunta la misericordia di Dio, alza lo sguardo sopra un crocifisso; e vedrai il Figliuolo di Dio morto per noi, cioè per salvare le anime nostre condannate all' inferno pel peccato.

  A111000143 

 Questa misericordia è grande, e Dio ce la vuole usare nella vita presente; ma guai a chi ne abusa.

  A111000143 

 Ricordiamoci che Dio è misericordioso e giusto.

  A111000144 

 Coraggio, o cristiano, Dio ci chiama, ci offre un generoso perdono de' peccati, ci vuol chiudere l'inferno, ci vuole aprire il Paradiso.

  A111000145 

 Entrato Gesù nella camera dell' infermo, il giovane pieno di compunzione de' suoi peccati fra le lagrime ed i sospiri domanda perdono degli scandali dati, promettendo di ripararli se Dio nella sua misericordia lo avesse ancora conservato in vita.

  A111000145 

 Tutta la città di Modena parlava della vita scandalosa di quel giovane, quando la mano di Dio lo colpì di grave malattia.

  A111000147 

 Insomma questa novella preda della misericordia di Maria fece come il penitente Davidde quando per riparare lo scandalo dato procurava di guadagnare anime a Dio.

  A111000149 

 Dio solo può penetrare questo segreto.

  A111000149 

 Ora avvenne che il re, che si chiamava Venceslao, per alcuni suoi capricci volle saper le cose dette dalla regina in confessione: Sollecitò più volte s. Giovanni a volerglielo dire; ma egli sempre rispose che quanto aveva udito lo sapeva soltanto come Dio, che un gran segreto lo stringeva, e che per niun motivo del mondo avrebbe detto anche la minima cosa adita in confessione.

  A111000149 

 Principe, rispose il santo confessore, vi dico nuovamente che un gran dovere mi stringe dinanzi a Dio, a cui io debbo rigorosamente ubbidire.

  A111000151 

 Siccome non può immaginarsi cosa più preziosa, più santa, più grande del corpo e del sangue di Gesù Cristo, così noi quando andiamo ad ascoltare la Santa Messa, non possiamo fare cosa che possa tornare di maggior gloria di Dio e di maggiore utilità per le anime nostre.

  A111000153 

 S. Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo, anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla {141 [435]} santa Comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A111000156 

 Soffrì tutto il fedele ministro di Dio, e dopo molti incidenti riuscì a farle accettare una medaglia dell'immacolata Concezione.

  A111000166 

 S. Luigi però per assicurarsi di conservare questa virtù cominciò dai più teneri anni a praticare una filiale devozione a Colei che è chiamata Mater purissima e protettrice potente di chi vuole offrire a Dio il cuore.

  A111000177 

 Una notte le comparve questa signora insieme con molte verginelle che sembravano della medesima età, e le disse: vuoi tu accompagnarti con queste zitelle ed essere mia serva? O Dio il volesse, risposo Musa, che volentieri sarei loro compagna.

  A111000189 

 Se hai molto, dà in abbondanza, se hai poco, dà quel poco che potrai, ma volentieri, imperciocchè la limosina ti sarà un premio, che ti guadagnerai ora, e ti sarà poi un tesoro dinanzi a Dio nel giorno della necessità.

  A111000193 

 Egli giunse all'empietà di negare pubblicamente l'augusto nome di Madre di Dio alla Ss. Vergine.

  A111000193 

 Fu in questa occasione che la Chiesa aggiunse all' Ave Maria quelle altre parole: Santa Maria madre di Dio prega per noi peccatori.

  A111000193 

 La solenne dichiarazione del Concilio Efesino, l' augusto titolo di madre di Dio dato a Maria fu eziandio confermato in altri concilii, finchè la Chiesa institui la festa della Maternità della Beata Vergine, che si celebra ogni anno la seconda domenica di ottobre.

  A111000193 

 Nestorio che osò ribellarsi alla Chiesa, e bestemmiare contro alla Gran Madre di Dio, fu severamente punito anche nella vita presente.

  A111000193 

 {172 [466]} Nella bocca di tutti erano ripetute le seguenti parole: il nemico di Maria è vinto! Viva Maria! Viva la grande, la eccelsa, la gloriosa madre di Dio.

  A111000194 

 S. Gregorio per far cessare questo flagello invocò la protezione della gran madre di Dio.

  A111000206 

 E quel che è più la stessa Madre di Dio colla sua santa mano serviva alla sua divota.

  A111000206 

 Udita la Confessione amministrò il Viatico a quell'anima felicissima, la quale trasportata dall'amor di Dio, dalla compagnia di Maria e delle altre Vergini gloriose, si separò dal corpo per volare al cielo a ringraziare per tutti i secoli la sua grande benefattrice.

  A111000226 

 Viva Dio che tanto l'amò.

  A111000233 

 Accettate, o benignissima Madre, da questo vostro povero servo la divota offerta unita al cuore di tutti i santi, e fate che da questo punto io {185 [479]} incominci, e segua a vivere in avvenire unicamente a Voi, al vostro santissimo Figliuolo e mio Dio.

  A111000233 

 Santissima Vergine, Madre di Dio Maria, io N. N., quantunque peccatore indegnissimo, prostrato ai vostri piedi, alla presenza dell'onnipotente Iddio e di tutta la Corte celeste, vi presento e vi offro questo mio cuore con tutti gli affetti suoi: a voi lo consacro, e voglio che sia sempre vostro e del vostro caro Gesù.

  A111000236 

 Il sacerdote Giovanni Bosco nel vivo desiderio di promovere le lodi e i cantici spirituali in onore di Dio, della B. Vergine Maria e dei santi ha supplicato il regnante Sommo Pontefice a voler concedere le seguenti Indulgenze cui il Santo Padre benignamente annui firmando il venerato rescritto di proprio pugno.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000005 

 Leggete adunque, o giovani carissimi, e se nel leggere vi sentirete mossi a fuggire qualche vizio, o a praticare qualche virtù rendetene gloria a Dio, solo Datore di veri beni.

  A112000009 

 Oh! potessi io essere consolata da te col vederti sempre in grazia di Dio! Queste e simili espressioni erano il condimento quotidiano che animava lo spirito di questo fanciullino, il quale contro ogni aspettazione cresceva robusto in età e nello stesso tempo in grazia appresso di tutti.

  A112000014 

 Con queste disposizioni cresceva il fanciullino in età ed in grazia presso Dio e gli uomini.

  A112000026 

 Spesse volte fu udito dire: Cari compagni, non dite tali parole! con queste voi offendete Dio e date scandalo ad altri.

  A112000028 

 Nella mia qualità di Maestro comunale d' Argentera debbo per maggior gloria di Dio dichiarare, che il pio giovinetto Besucco, nei cinque {25 [267]} anni in cui frequentò la mia scuola, non mai fu secondo ad alcuno nella diligenza nel recarsi alla scuola.

  A112000030 

 Di poi ad un' ora determinata invitava tutti a recitare la terza parte del Rosario colle solite orazioni, prolungandole pel vivo desiderio di trattenersi con Dio recitando molti Pater noster.

  A112000030 

 La più bella veste che possiam desiderare è la grazia di Dio.» Egli aveva pe' suoi genitori rispetto sommo; li amava col più tenero amor figliale, loro ubbidiva ciecamente, nè cessava mai dal magnificare quanto essi facevano per lui.

  A112000030 

 Nè mai dimenticava di raccomandare speciali preghiere per ottenere da Dio sanità a suo padre ed a' suoi fratelli che nell' inverno dimoravano fuori del paese a fine di guadagnare col lavoro delle loro mani di che sostentare {28 [270]} la famiglia.

  A112000032 

 Dio volesse che tutti {30 [272]} i miei fanciulli parochiani attendessero a queste buone letture.

  A112000036 

 Oh! quando trattasi di fare il bene abbiam sempre paura del mondo; alla fine dei conti non è il mondo che ci dovrà giudicare dopo morte: è Dio che ci dovrà giudicare, a lui solo e non ad altri dovremo dar conto delle nostre opere, e non al mondo: da lui solo dovremo aspettarci eterna ricompensa.

  A112000041 

 Avvertito qualche volta da' suoi parenti a guardarsi dal seguir le massime di alcuni perversi compagni loro rispondeva: Vorrei che piuttosto mi seccasse la lingua in bocca a preferenza di servirmene a disgustare il mio Dio.

  A112000041 

 Se fuor di casa incontravasi in qualche pericolo od occasione di essere scandalizzato per le imprecazioni o bestemmie udite, o pei cattivi discorsi che non poteva non udire, tosto faceva il segno della santa Croce, oppure diceva: Dio sia benedetto, benedetto il suo santo Nome.

  A112000044 

 Qualche uccello dal basso delle valli volava talvolta fin sopra al mio capo; e questo mi faceva venire in pensiero che noi dobbiamo dalla terra sollevare gli affetti del cuore in alto verso Dio.

  A112000044 

 Quando poi mi metteva a rimirare le alte cime della Maddalena e di altri monti bianchi di neve, facevami venir in mente l' innocenza della vita che ci solleva fino a Dio e ci merita le sue {45 [287]} grazie, le sue benedizioni, il gran premio del paradiso.

  A112000044 

 Quello era per me uno de' più cari momenti, imperciocchè io cantava e l' eco degli antri della montagna ripeteva la mia voce, ed io godeva come se gli angeli del paradiso mi aitassero a cantar le glorie della grande madre di Dio.

  A112000049 

 Se nel tempo delle ricreazioni udiva il segno della scuola, della messa, delle sacre funzioni, o la voce dei genitori, che il richiamavano a casa, non frapponeva indugio, dicendo: {48 [290]} Quei richiami sono altrettante voci di Dio che richiedono da me pronta ubbidienza.

  A112000050 

 Fin da giovanetto, come si disse più sopra, cominciò Francesco a dimostrare alla santa casa di Dio straordinario rispetto e venerazione.

  A112000053 

 Credevasi a ciò tenuto, perchè vedevasi da Dio in modo particolare favorito, come più volte lo attestò {54 [296]} al suo paroco, assicurando ancora, che sempre sentiva d' essere realmente alla presenza di Dio.

  A112000054 

 Avvenne difatto un caso particolare di un certo, conosciuto da tutti come trascurato nelle cose dell' anima, che nell' ultima sua malattia non voleva riconciliarsi con Dio.

  A112000054 

 Il pensiero della presenza di Dio gli diventò così famigliare negli ultimi anni di sua vita, che potevasi dire in continua unione col medesimo.

  A112000058 

 Chi mai avrebbe detto, che {58 [300]} una seconda novena si sarebbe presto fatta a questo stesso altare in suffragio dell' anima di lui, che fu primo a darne l' esempio? Feci menzione di questo fatto per far conoscere la molta arrendevolezza del nostro Francesco per tutto ciò che potesse tornare ad onor di Dio, ed a vantaggio dell' anima dei trapassati.

  A112000059 

 Ora per compensare la scarsità de' suoi mezzi naturali pel bene di quest' opera offriva a Dio fervorose preghiere, e procurava che altri si ascrivessero ad essa, raccontando specialmente ai compagni dli esempi di tanti bambini stati salvati.

  A112000060 

 Noi siamo al mondo per piacere e servire unicamente a Dio, e non per servire e piacere al mondo.

  A112000063 

 Fareste voi tali cose alla presenza del nostro Arciprete, o de' nostri genitori? Se non osate farle in presenza degli uomini, come si oserà poi alla presenza di Dio?» Ma quando vide che tornavano inutili i suoi detti tutto sdegnato si allontanò dalla perversa compagnia.

  A112000065 

 Il giorno dopo avendolo il Paroco interrogato sul caso sopra narrato rispose tutto commosso: La grazia di Dio mi ha liberato da quella cattiva occasiona, ne mai più andrò con simili compagni.

  A112000068 

 Durante la Messa tutto assorto in contemplare, come egli diceva, l' infinita degnazione di Gesù non leggeva nemmeno {66 [308]} il solito libro di divozione, ma impiegava quel prezioso tempo, nascosto il capo tra le mani, in continui atti d' amore di Dio.

  A112000068 

 Egli è a questo fuoco, che il nostro Francesco tanto s' infiammò d' amor di Dio a segno, che nulla altro più desiderava in questo mondo se non far la santa divina volontà.

  A112000070 

 Questa mortificazione è poi necessaria ai giovinetti, sia per dare soddisfazione a Dio pei tanti disgusti che gli cagionano coi frequenti loro difetti, e sia per addestrarsi a quella vita mortificata, necessaria a tutti per salvarsi.

  A112000071 

 Faccio anche questa penitenza, affinchè Dio mi conceda la grazia di andare in quel luogo, in cui ha detto mio Padrino di mandarmi, perchè possa studiare.

  A112000073 

 Interrogato a spiegare il motivo di quella sensazione, rispondeva: Vengo adesso da pregare Maria SS. per Lei, caro Padrino, affinchè le ottenga da Dio quella ricompensa, che io sono incapace di darle.

  A112000076 

 - Dio esaudì le sue innocenti preghiere.

  A112000077 

 D' allora in poi soleva dire: Io sono certo di andare ove ella, caro padrino, intende inviarmi, perchè questa è volontà di Dio.

  A112000078 

 Di che accorgendosi {77 [319]} egli medesimo, diceva: Ella mi dice, signor Arciprete, che è contento di me, anche io ora non so spiegare, come in si breve tempo possa imparare la mia lezione, e questo è segno evidente, che in ciò io faccio la volontà di Dio.

  A112000080 

 Solamente vi raccomando di pregare per me, affinchè possa sempre fare la volontà di Dio.

  A112000081 

 Per la contentezza nonpotè chiuder occhio in quella notte, che passò in continua orazione ed unione con Dio.» {80 [322]}.

  A112000082 

 Il suo Padrino lo salutò con queste ultime parole: Oh! sì, vanne, amabilissimo Francesco, che quel Dio, il quale in una maniera maravigliosa ti toglie ora ai nostri terreni sguardi, il fa per chiamarti in quell' Oratorio medesimo, in cui potrai santificare l' anima tua, emulando le virtù, che già condussero al bel Paradiso i fortunati giovani Savio Domenico e Michele Magone, alla cui vita e morte preziosa attingesti negli ultimi mesi di tua dimora {81 [323]} fra noi quell' ardente desiderio, che ti condusse nel provvidenziale Oratorio di s. Francesco di Sales.

  A112000082 

 La mattina di buon' ora diede l' ultimo addio alla cara sua madre, ai fratelli ed alle sorelle piangenti mentre egli solo con aria serena e tranquilla, sebben commosso, incoraggiava tutti alla perfetta rassegnazione alla volontà di Dio.

  A112000082 

 Solamente allora diede in dirottissimo pianto, quando raccomandossi alle loro orazioni per esser costante nel corrispondere alla voce di Dio, che lo chiamava a sè.

  A112000083 

 Francesco gli rispose sempre con dire: Io sono persuaso di fare la volontà di Dio andando a Torino, e quanto più mi allontano da casa, tanto più cresce la mia contentezza.

  A112000113 

 Egli prese il suggerimento in senso troppo letterale; e nella persuasione di fare veramente cosa grata a Dio trastullandosi, mostravasi ognora impaziente del tempo libero per approffittarne.

  A112000123 

 In ogni momento di tempo noi possiamo acquistarci qualche cognizione scientifica o religiosa, possiamo praticare qualche virtù, fare un atto di amor di Dio, le quali cose avanti al Signore sono altrettanti tesori che ci gioveranno pel tempo e per l' eternità.

  A112000136 

 Besucco venne all' Oratorio con uno scopo prefìsso; perciò nella sua condotta aveva sempre di mira il punto cui tendeva, cioè di dedicarsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico.

  A112000142 

 Siccome il medico quando scopre tutta la gravezza del male dell' ammalato gode in cuor suo perchè può applicarvi l' opportuno rimedio; cosi fa il confessore che è medico dell' anima nostra, e a nome di Dio coll' assoluzione guarisce tutte le {104 [346]} piaghe dell' anima.

  A112000165 

 La via crucis, soleva dire, è per me una scintilla di fuoco, che mi anima a pregare, mi spinge a sopportare qualunque cosa per amor di Dio.

  A112000169 

 Ma quando l' amor di Dio prende possesso di un cuore, niuna cosa del mondo, nissun patimento lo affligge, anzi ogni pena della vita gli riesce di consolazione.

  A112000172 

 - Appunto, quello che si soffre per necessità, se tu aggiugni di soffrire per amor di Dio diventerà vera penitenza, piacerà al Signore, e sarà di merito all' anima tua.

  A112000187 

 Interrogato come mai potesse egli essere sempre contento di tutto, rispose: Io sono di carne e di ossa come gli altri, ma desidero di fare tutto per la gloria di Dio, perciò quello, che non piacerà a me, tornerà certamente di gradimento a Dio: quindi ho sempre eguale motivo di essere contento.

  A112000189 

 - Noi siamo sicuramente liberi se facciamo la volontà di Dio, e solamente diventiamo veri schiavi, quando cadiamo nel peccato, poichè restiamo allora schiavi del maggior nostro nemico che è il demonio.

  A112000191 

 Debbo eziandio notarti, che noi non siamo nati per dormire e per mangiare come fanno le capre e le pecore, ma dobbiamo lavorare per la gloria di Dio, e fuggir l' ozio che è padre di tuti i vizi.

  A112000222 

 Sia in ogni cosa fatta la volontà di Dio non mai la mia, mentre mi affermo nei cuori amabilissimi di Gesù e di Maria.

  A112000229 

 Sembra tuttavia, che, di mano in mano che si avvicinava alfine della sua vita, egli divenisse ognor più infiammato d' amor di Dio.

  A112000231 

 Le prime cognizioni della scienza, della pietà, del timor di Dio, le debbo a lei.

  A112000236 

 Finalmente rinnovo l' assicurazione che non passerò mai giorno senza pregar Dio che conservi lei in sanità ed in lunga vita.

  A112000236 

 Sia per sempre fatta la volontà di Dio, e non mai la mia.

  A112000244 

 Da queste ultime lettere chiaro apparisce che il cuore di Besucco non sembrava più di questo mondo, ma di chi cammina coi piedi sulla terra, e che abbia già l' anima sua con Dio, di cui voleva continuamente parlare e scrivere.

  A112000245 

 Se potessi, diceva talvolta, vorrei separare l' anima dal corpo per mèglio gustare, che cosa voglia dire amar Dio.

  A112000246 

 Dio vedeva il grande amore che regnava verso di Lui in quel piccolo cuore, e affinchè la malizia del mondo non cangiasse il suo intelletto volle chiamarlo a se, e permise che un eccessivo affetto alle penitenze ne desse in certo modo occasione.

  A112000258 

 - Le conseguenze io le lascio tutte nelle mani del Signore; qualunque cosa sia per avvenire di questo mio corpo non ci bado, purchè ogni cosa torni a maggior gloria di Dio, e a vantaggio dell' anima mia.

  A112000269 

 Egli interruppe il mio discorso dicendo: {154 [396]} Si, si la santa volontà di Dio sia fatta in ogni cosa in cielo ed in terra.

  A112000290 

 - Fatti coraggio, e mettiamo nelle mani del Signore e la vita e la morte, speriamo di andare al Paradiso ma quando a Dio piacerà.

  A112000295 

 - Dica a mia madre che la sua preghiera fu ascoltata da Dio.

  A112000295 

 Ella mi disse più volte: Caro Francescano, io desidero che tu vivi lungo tempo in questo mondo, ma desidero che tu muoja mille volte piuttosto di vederti divenuto nemico di Dio col peccato.

  A112000295 

 Io spero che i miei peccati saranno stati perdonati, e spero di essere {160 [402]} amico di Dio e di poter presto andarlo a godere in eterno.

  A112000295 

 O mio Dio, benedite mia madre, datele coraggio a sopportare con rassegnazione la notizia di mia morte; fate che io la possa vedere con tutta la famiglia in Paradiso a godere la vostra gloria.

  A112000306 

 Alle orecchie: 0 mio Dio perdonatemi tutto quello che ho sentito con queste orecchie, e che era contrario alla vostra santa legge.

  A112000306 

 Quando fu all' unzione degli occhi il pio infermo prese a dire così: 0 mio Dio, perdonatemi tutti gli sguardi cattivi e tutte le cose lette che non doveva leggere.

  A112000308 

 Alla bocca: 0 mio Dio, perdonatemi le golosità e tutte le parole che in qualsiasi modo vi abbiano recato qualche disgusto.

  A112000315 

 Senza interrompere {169 [411]} intonò la lode: Perdoni caro Gesù - Pietà mio Dio - Prima di peccar più - Morir vogl' io.

  A112000321 

 Anzi, soggiungeva un altro, certamente gode già la vista di Dio e lo prega per noi.

  A112000321 

 Il giorno seguente, undici gennajo, gli fu cantata Messa da' suoi compagni qui nella chiesa dell' Oratorio tra cui molti fecero la la s. comunione sempre per maggior gloria di Dio e pel riposo eterno dell' anima di lui, se mai avesse ancora avuto bisogno di qualche suffragio.

  A112000321 

 Rosario, uffìzio, preghiere in comune {172 [414]} ed in privato, comunioni, messa, tutte in somma le pratiche di pietà che in quel giorno festivo ebbero luogo nella nostra chiesa furono indirizzate a Dio pel riposo eterno dell' anima del buon Francesco.

  A112000325 

 Io poi che raccolgo i fatti altrui a maggior gloria di Dio non debbo omttere di notare che solito a raccomandarmi alle preghiere del mio figlioccio ancor vivente, con maggior fiducia feci a lui ricorso dopo la sua morte, e di questa mia fiducia ottenni in diverse circostanze felici risultati.

  A112000327 

 Se vogliamo comparire sapienti innanzi a Dio, non dobbiamo temere di comparire stolti in faccia al mondo, perchè Gesù Cristo ci assicura che la sapienza del mondo è stoltezza presso Dio.

  A112000327 

 È parimente certo che se non facciamo opere buone nel corso della vita, non potremo raccoglierne il fruito {179 [421]} in punto di morte, nè aspettarci da Dio alcuna ricompensa.

  A112000328 

 Io invocherò le divine benedizioni sopra di te, e tu prega anche il Signore Iddio che usi misericordia all' anima mia, affinchè dopo aver parlato della virtù, del modo di praticarla e della grande ricompensa che Dio alla medesima tien preparata nell' altra vita non mi accada la terribile disgrazia di trascurarla con danno irreparabile della mia salvezza.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000005 

 Dio ci benedica e ci conservi tutti fedeli alla voce infallibile del Supremo Pastore della Chiesa, che G. C. assisterà sino alla fine dei secoli.

  A113000014 

 Dio vivo.

  A113000016 

 Il che voleva dire: Dunque io, che sono, come tu stesso hai dichiarato, il Figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagare nulla ai principi della terra.

  A113000024 

 Fra gli altri Enrico IV nel 1061, sdegnato perchè fosse stato dichiarato papa Alessandro II senza che a lui ne fosse data notizia, fece eleggere antipapa Cadolao vescovo di Parma, cagionando molti mali nella Chiesa di Dio.

  A113000039 

 Esse possono eziandio significare 1' una l' amor verso Dio, l' altra l' amor verso gli uomini, del quale deve essere acceso il cuore dei Prelati.

  A113000051 

 Secondo l' uso della nazione Ebraica, e di tutte le primitive chiese, egli esponeva la parola di Dio seduto sopra una Cattedra, o Sedia, che gli venne regalata dal ricco suo ospite.

  A113000096 

 - Ella non può proibirmi di chiedere a Dio quello che a Lui piace.

  A113000145 

 Che spettacolo immenso d' umiltà! Migliaia e migliaia d' uomini in ginocchio, {75 [75]} migliaia e migliaia d' occhi fissi in un punto, migliaia e migliaia di seni che respiravano commossi, migliaia e migliaia di lagrime che scintillavano per le ciglia, ed egli di lassù che solennemente benediceva nel nome di Dio....

  A113000171 

 Ricevi il Pallio, cioè la pienezza della Pontificale potestà, ad onore di Dio Onnipotente, e della gloriosissima Vergine Maria Augusta di Lui Madre, e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e della Santa Romana Chiesa.

  A113000175 

 Di poi il Cardinale Sotto Decano intuonava il Pater Noster, e dopo aver recitato alcuni versetti, indirizzava a Dio 1' orazione: Omnipotens sempiterne Deus dignitas sacerdotii etc.

  A113000182 

 "Dopo che i nostri voti inspirati da Dio fecero ricadere sulla persona di Vostra Santità la scelta per la dignità altissima di Sommo Pontefice {89 [89]} della Cattolica Chiesa, noi siamo passati dalla profonda afflizione a viva speranza.

  A113000184 

 "Alla quale divina disposizione ci è grato vedere come corrispose subito il generale sentimento, e come accorrono tutti a venerare la Sacra Persona Vostra, nel modo istesso che tutte le tribù d' Israello si prostrarono sollecite in Hebron innanzi al novello Pastore loro accordato da Dio: sicchè anche Noi ci affrettiamo, in questo giorno solenne della Vostra Coronazione, come i Seniori del popolo eletto, a ripetervi in pegno di affetto e di obbedienza le parole ricordate dalle sacre pagine: Ecce Nos os tuum et caro tua erimus.

  A113000204 

 Il tenero figlio pianse amaramente la perdita di quel visibile angelo, ma rassegnato adorò gli imperscrutabili disegni di Dio, nelle cui mani, e nelle braccia di Maria si abbandonò colla più viva e figliale fiducia.

  A113000204 

 Ma prima di risolversi ad allontanarlo dai loro fianchi eglino volsero il pensiero a {99 [99]} trovargli maestri, che sapessero fargli da padri e da angeli custodi invece loro; maestri che nel loro insegnamento avessero in mira di unire la coltura della mente alla educazione del cuore, l' istruzione profana alla religiosa; maestri insomma che col desiderio dello studio instillassero nell' animo ancor tenerello del figlio l' amore della virtù, ed il santo timor di Dio.

  A113000204 

 Per la qual cosa, colla dovuta proporzione gli si potevano applicare le parole scritte da s. Luca intorno alla fanciullezza di Gesù: Ed il fanciullo cresceva ed avanzava in sapienza e in grazia appresso a Dio, e appresso gli uomini.

  A113000208 

 Con tali idee adunque il nobile Pecci si applicò allo studio della scienza di Dio con ardore indicibile, e nei quattro anni che vi attese fece progressi mirabili.

  A113000208 

 Gliene erano forte stimolo non solo 1'esempio dei condiscepoli, e la rara perizia dei maestri, ma il pensiero del ministero al quale aspirava, ben sapendo che la gloria di Dio, 1'onor della Chiesa {103 [103]} e la salvezza delle anime esigono che i sacerdoti siano non solamente virtuosi, ma forniti della scienza necessaria all'uopo.

  A113000212 

 È indicibile la gioia di cui sentissi inondare il cuore l'Aronne novello in quel giorno avventurato, in cui ebbe la felicissima sorte di chiamare dal Cielo colla sua parola, e d'immolare sull'ara di pace 1'Agnello di Dio, {106 [106]} che toglie i peccati del mondo.

  A113000215 

 Vero è che il saggio e forte Prelato venne più volte minacciato, ma egli non si dava per inteso; si trovò in difficoltà spaventose, ma non si arrestò giammai nella sua carriera; che anzi dalle pene ed angustie prendeva maggior lena, riflettendo che alla fin fine ei lavorava per la Chiesa e per Dio, Principe della pace e nemico implacabile del disordine.

  A113000216 

 La popolazione poi, conscia del bene che ne aveva ricevuto, non rifiniva di applaudire all'egregio Delegato, e lo prese ad amare siffattamente, che essendo caduto infermo, innalzò a Dio molte pubbliche e private preghiere, fece spontanee processioni a piedi nudi ed in abito di penitenza per implorarne dal cielo la guarigione, ed ottenutala ne lo ringraziò dal più intimo del cuore.

  A113000228 

 Verso i sacerdoti della sua diocesi tanta fu la benevolenza e bontà, che essi lo considerarono sempre come una benedizione del Cielo, come un dono squisito loro fatto da Dio.

  A113000233 

 Conscio il pio Cardinale che ogni suo sforzo pel bene delle anime sarebbe tornato vano se non fosse stato dalla divina grazia accompagnato, egli promosse solennemente nella sua diocesi la divozione verso il Sacro Cuore di Gesù e l'augusta Madre di Dio, Maria Santissima.

  A113000233 

 Siccome una ragionevole divozione alla Madre di Dio è pur mezzo efficacissimo di salute, e caparra di predestinazione alla gloria, così lo zelante Pastore nulla tralasciò per eccitarla nel cuore dei suoi diocesani.

  A113000239 

 "Per buona ventura il suo interlocutore gli rispose con queste parole: "Quanto alla vostra dottrina, non ispetta a voi recarne giudizio; {136 [136]} sta a noi; quanto alle vostre qualità per esser Papa, Dio le conosce, lasciatelo fare.

  A113000240 

 Ammiriamo, o lettori, la potenza e la bontà di Dio in questa pronta ed ottima scelta del Papa, malgrado tempi così difficili per la Chiesa Cattolica, Oh! sì di certo, come questa durerà sino alla fine dei secoli, così ancora sino alla fine dei secoli ella avrà sempre il suo Capo visibile; e ciò per la infallibile promessa di Gesù Cristo che le porte dell'inferno non prevarranno giammai nè contro la Chiesa, nè contro la Pietra sopra cui è fondata: Et portae inferi non praevalebunt.

  A113000242 

 Così l'immortale Pio IX, il quale ci presenta, quasi tenendolo per mano, il suo Successore Leone XIII, e ci dice; Ubbidite a lui come ubbidiste a me; veneratelo, amatelo con quella riverenza e con queir affetto, onde le' vostre anime furono e saranno a me legate per sempre in Dio

  A113000248 

 - Il Cardinale Franzelin non ha mai avuto altro desiderio che di piacere a Dio, seguendo la regola di sant'Ignazio.

  A113000251 

 Ma la vigilanza dei governanti e la provvidenza di Dio sventarono la rea trama.

  A113000279 

 Pastore di una delle più vaste e ricche diocesi di Francia, vi promosse ogni opera che mirasse alla gloria di Dio ed al bene della Chiesa.

  A113000281 

 Ma colpito da febbre perniciosa, dopo d'aver reso segnalati servigi alla Santa Sede nel breve tempo che stette in carica, rassegnatissimo alla volontà di Dio, la notte del 31 passato Luglio alle ore 11 e ¾ spirava l'anima sua in mezzo al compianto di tutta la Chiesa.

  A113000284 

 Ed il nobile magiaro difese sempre la libertà dei figliuoli di Dio, amabile e forte, magnifico e caritatevole.

  A113000290 

 Era una splendida conquista che Dio aveva accordato alle cure incessanti del cardinale Wiseman nel promuovere in Inghilterra il ritorno alla Chiesa di Roma.

  A113000290 

 Parvegli quindi di scorgere nel movimento puseista di Oxford un qualche avviamento alla verità, che cercava tanto ardentemente, e vi aderì; ma la grazia di Dio doveva farlo tutto suo, e nel 1851 abiurava l'anglicanismo.

  A113000291 

 Quando si tratta della gloria di Dio e della salvezza delle anime, il suo cuore di Vescovo e di Principe della Chiesa non ha riposo finchè non abbia ottenuto l'una e l'altra.

  A113000298 

 Zelantissimo per la gloria di Dio, nelle diocesi di Castellaneta e di Calvi e Teano fondò quasi di pianta i seminari, spendendovi le rendite delle mense e le sue, e con bellissimo disegno fece restaurare elegantemente il duomo di Teano, la cui facciata, cominciata da 130 anni, era stata poi abbandonata.

  A113000313 

 Dacchè entrò al servizio della Chiesa, la sua vita fu tutta consacrata alla gloria di Dio e alla salute delle anime.

  A113000314 

 A S. Diè si credevano di averlo per sempre, ma Dio ne disponeva altrimente; e quando fu trasferito a Lione, la separazione di sì buon Padre fu oltremodo dolorosa.

  A113000328 

 La promozione al Cardinalato fece brillare di più bella luce le virtù pastorali del Vescovo di Viterbo, il quale nel silenzio e nella preghiera attende incessantemente a promuovere la gloria di Dio, il suo culto, la salute delle anime, e a tutelare con tranquilla fermezza i diritti della Chiesa contro i suoi avversari.

  A113000338 

 Non è a dirsi quanto siasi adoperato nel governo spirituale delle anime, sia frequentemente spezzando la parola di Dio, sia promuovendo le istituzioni di culto e le Congregazioni religiose.

  A113000341 

 Quanto si potesse desiderare per la gloria di Dio e la salute delle anime venne dal Vescovo di Comacchio posto in atto.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000002 

 Ora quale fu mai la cagione per cui uomini di tanto diverse condizioni andavano a gara per sacrificare la propria vita? Chi mai potè infondere tanto coraggio nel loro cuore? La risposta ce la dà chiaramente la storia degli stessi martiri: la sola cagione del martirio era il confessare in vista delle più gravi minacce, e dei più gravi supplizi che la vera religione era quella di Gesù Cristo e che Gesù Cristo era vero figliuolo di Dio fatto uomo.

  A114000012 

 Che sia stato instituito da Dio apparisce dal Vangelo e dalle parole degli Atti degli Apostoli dette a s. Paolo e a s. Barnaba: Attendete a voi ed a tutto il vostro gregge, in cui lo Spirito Santo vi pose Vescovi a governare la Chiesa di Dio; Att.

  A114000030 

 Considera tutti i cristiani come figliuoli tuoi siccome sono tutti figliuoli di Dio.

  A114000030 

 Cromazio, gli disse, Dio ti aprì una strada per impiegar bene le tue ricchezze: tu vedi le angustie e le necessità in cui sono posti i tuoi fratelli cristiani, loro è tolto il mezzo di poter vivere senza perder l'anima o la vita.

  A114000031 

 Colà egli, come a propria famiglia, dava loro per amor di Dio ogni giorno il necessario mantenimento.

  A114000031 

 Così per mezzo {23 [385]} dei poveri metteva le sue ricchezze in mano di Dio da cui ne attendeva il cento per uno.

  A114000035 

 Di poi s. Cajo voltosi a Sebastiano disse: tu, o Sebastiano, che da Dio avesti il dono del coraggio e della fortezza, e puoi sotto alle divise militari {26 [388]} liberamente assistere gli altri fratelli rimasti qui a Roma, dove minaccia terribile persecuzione, sii da me nominato difensore della Chiesa.

  A114000037 

 Sentendosi egli così annoverato coi deboli fuor della pugna acceso di fede e di fervore alzò la voce e disse: Deh padre Santo e Vescovo di tutta la Chiesa, perchè tu mi allontani dalla gloriosa compagnia dei soldati più animosi di Gesù Cristo? Vuoi tu ch'io volti le spalle al nemico fuggendo la persecuzione? Credimi, o Santo Padre, io non sento nè paura nè timore della morte, anzi avrei caro {28 [390]} e mi riputerei a somma gloria il morire non una, ma mille volte per onore di Gesù Cristo vero Dio.

  A114000042 

 Colà parimenti menavano infermi, paralitici, zoppi, ciechi, e quei santi amici di Dio pregando per loro o solamente toccandoli rendevano a quei miserabili la sanità.

  A114000042 

 I cristiani che occultamente vivevano nella città avendo inteso essersi formata una chiesa nella casa di Castulo sceglievano tempo opportuno per recarsi ad ascoltare la parola di Dio e rinforzarsi mercè la presenza e le parole del Vicario di Gesù Cristo.

  A114000045 

 Mossi tutti dal miracolo operato, e dalle instruzioni ricevute e vie più dalla grazia di Dio che operava nel loro cuore credettero tutti in Gesù Cristo.

  A114000047 

 Questa donna soleva recarsi, come facevano gli altri cristiani, alla tomba di s. Pietro per dimandare da Dio fortezza nella fede, e fu appunto sorpresa nell'atto che faceva colà orazione.

  A114000053 

 Egli, fatta a Dio orazione e abbandonandosi nelle mani della divina provvidenza, discese dalla camera e {37 [399]} andò giù a fermarsi sopra certa gradinata detta di Eliogabalo dove soleva passare l'imperatore.

  A114000061 

 Il Pontefice li pregò di alzarsi in piedi assicurandoli che sarebbesi adoperato di far loro conoscere il vero Dio, e la santa sua legge, poscia soggiunse: Dio vi benedica e vi sia ognor propizio.

  A114000061 

 Mediante il Battesimo voi presto giungerete al possesso della fede Cristiana, consolatevi di poter conoscere il Dio dei Cristiani che è tanto buono e che {43 [405]} già vi ha fatto tanti benefizi.

  A114000061 

 Noi vogliamo, risposero, che ci facciale conoscere quel Dio che voi stesso adorate.

  A114000062 

 Ma quando Cajo giunse a spiegare come il Battesimo era la chiave che chiudeva loro le porte dell'inferno ed apriva quelle del paradiso, facendoli veri figli di Dio, ed eredi di una felicità infinita si sentirono ardere del più vivo desiderio di riceverlo al più presto possibile.

  A114000064 

 Il Pontefice non istimò di differire più a lungo il Battesimo, ma prima di amministrarlo indirizzò loro queste parole: Miei figli, godo che la grazia di Dio siasi diffusa nei vostri cuori, e vi abbia fatto conoscere la verità.

  A114000064 

 Ma notate bene che il nostro Dio non è come gli Dei del Paganesimo.

  A114000064 

 Questo Dio di bontà infinita, mosso a compassione del genere umano, mandò il suo divin figliuolo dal cielo in terra a patire e morire per salvarci.

  A114000064 

 Ravvivate adunque la vostra fede nel gran pensiero che mentre poche gocce d'acqua lavano il corpo, la grazia di Dio purifica le anime vostre e le rende monde da ogni colpa, sia originale, sia attuale.

  A114000065 

 In questa guisa voi diverrete figli del vero Dio, fratelli di Gesù Cristo, eredi delle ricchezze cdel Cielo.

  A114000066 

 Quindi assistito da alcuni ministri che cantavano a Dio inni e cantici li battezzò dicendo a ciascuno: lo ti battezzo nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.

  A114000068 

 Sentivansi ardere il cuore d'amore verso Dio che li aveva colmati di tanti favori, e sebbene da poco tempo battezzati erano già fervorosi al punto di offerirsi pronti a dare la vita per la fede qualora Iddio ne avesse data loro occasione.

  A114000069 

 Oh noi mille volte felici, andava dicendo Pancrazio, se ci fosse dato di sacrificare noi medesimi colla morte per giungere più presto al nostro Dio.

  A114000070 

 Noi avventurosi, rispondeva Dionigi, se fossimo fatti degni di morire per amore di un Dio, che per noi morì crocifisso.

  A114000070 

 {48 [410]} Non sarebbe questo, o caro nipote, un bel cambio? morire per amore di Dio una volta penando, per vivere con Dio eternamente godendo?.

  A114000071 

 Col battesimo egli aveva acquistata la bella stola dell'innocenza e Dio lo voleva chiamare a se con una morte tranquilla.

  A114000073 

 Alzati poi gli occhi al Cielo e incrocicchiate le braccia al seno, favellò così: Dio onnipotente, Dio pietoso, avvalorate le deboli mie forze, degnatevi di assistermi in questo mio ultimo combattimento.

  A114000073 

 Gli antichi guerrieri erano qui condotti in trionfo dopo di aver vinti i nemici della patria, ed erano accolti fra gli applausi dei cittadini; io spero di riportare compiuta vittoria dei nemici di Dio per essere accolto da Gesù, e dai Santi nel Cielo.

  A114000080 

 Gabinio chiamò tosto Susanna e le disse: desidero che andiamo a fare una visita a mio fratello e tuo zio Cajo, affinchè la volontà di Dio si spieghi a tuo favore, e non ritornino invano i doni che lo Spirito Santo ti ha compartiti.

  A114000082 

 Susanna rispose: Dove andò, o padre mio, quella vostra sapienza con cui mi ammaestraste ad amare il servizio del Signore, e specialmente la regina delle virtù, la castità? Come volete risolvermi a dar la mano ad un idolatra crudele, che voi stessi rifiutaste di riconoscere per vostro parente ed amico? Diamo pertanto gloria a Dio onnipotente che mi fece cristiana {57 [419]} e mi aggregò ad una schiera di santi confessori.

  A114000085 

 Voi mi avete data a Dio, a {58 [420]} lui solo voglio servire, in lui solo confido, nè mai amore profano venga a turbare la pace del mio cuore.

  A114000086 

 Cajo pontefice: Ti sei già una volta consacrata a Dio, custodisci pure i precetti di lui e riponi in lui ogni tua confidenza.

  A114000087 

 Susanna soggiunse: Sia tutto come dite: io spero nel Signor nostro Gesù Cristo che mediante le vostre preghiere diventerò degno tempio di Dio.

  A114000094 

 Dio lo ha egli stesso creato; per l'uomo Gesù Cristo si degnò, discendere dal cielo in terra, nascere da una Vergine, umiliarsi e morire in croce per salvarlo, cancellargli i peccati, alzarlo dagli abissi di perdizione e condurlo al regno de' cieli.

  A114000094 

 Il peccato è un grande avvilimento dell'uomo che Dio volle in tanti modi nobilitare.

  A114000096 

 Claudio fratello, comincia tu a fare quanto ti proponiamo per salvare l'anima tua, dipoi ti saranno concesse le altre cose purchè siano buone e non contrarie alla santa legge di Dio.

  A114000104 

 I tuoi peccati saranno perdonati non in forza della nostra parola, ma nel nome e pei meriti del S. N. Gesù Cristo e di Dio Padre onnipotente.

  A114000104 

 In quel momento Claudio si gettò ai piedi di Cajo e spargendosi di polvere il capo dava sfogo all'interna commozione con queste parole: Signor mio Dio, lume eterno, perdonatemi tutti i misfatti che ho commessi contro ai vostri servi; ho fatto cose inique, ma ne spero il perdono perchè le feci ignorantemente.

  A114000112 

 Gabinio, Credi tu, o Claudio, in Dio padre onnipotente?.

  A114000120 

 Gabinio soggiunse: Se tu credi con tutto il tuo cuore io umile servo di Dio e suo ministro ti battezzo coll'acqua nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, in remissione dei peccati e risurrezione della carne.

  A114000121 

 Onde in {68 [430]} tutto e per tutto io credo in Dio Padre onnipotente, e nel S. N. Gesù Cristo suo divin figliuolo.

  A114000123 

 Egli faticava da 40 giorni in queste opere di carità, e badando solo a soddisfare agli obblighi che aveva verso Dio, non aveva più pensato alla commissione che l'Imperatore gli aveva affidato.

  A114000125 

 Ora ne fo la penitenza e ne spero da Dio perdono perchè cio feci ignorantemente.

  A114000127 

 O caro Massimo, io ardentemente desidero che tu eziandio conosca esservi un Dio onnipotente che vuole e può salvare tutti gli uomini.

  A114000131 

 Le verità {73 [435]} udite dal fratello, l'idolatria fino allora professata, la grazia di Dio che cominciava a farsegli strada nel cuore lo tenevano in grande agitazione.

  A114000140 

 Questa fanciulla ha già ricevuto uno sposo da Dio padre Onnipotente e questo sposo è Gesù Cristo.

  A114000141 

 Tutto quello che è dato da Dio è eterno.

  A114000142 

 Se tutto ciò che è dato da Dio è eterno, ricevi anche tu da lui la vita eterna.

  A114000146 

 Massimo, ascolta le mie parole: noi ti diciamo che tu creda nel S. N. Gesù Cristo, Dio egli stesso e figliuolo eterno del medesimo Iddio.

  A114000157 

 Per compiere vie più solennemente quell'augusta funzione il Santo Pontefice offerì a Dio il sacrifizio della s. Messa, in cui parteciparono tutti della Santa Comunione.

  A114000163 

 A quelle parole Susanna conobbe che Serena era cristiana, quindi piena di contentezza esclamò: Sia ringraziato Dio che in ogni luogo è padrone, ed in ogni luogo ha degli adoratori.

  A114000165 

 Susanna al vedere quell'idolo diede un sospiro, poscia gli sputò contro e inginocchiandosi a terra così pregò: Mio Signore e mio Dio, fate che io non vegga il demonio rinchiuso nel metallo di questa statua.

  A114000166 

 Allora Macedonio con voce sdegnata disse: Alzati su e adora il Dio di Cesare.

  A114000168 

 Dio mi liberi, ella rispose, dal commettere furto di sorta; egli è il mio Dio, che inviò l'Angelo suo ad allontanare dagli occhi miei quell'oggetto di abbominazione.

  A114000178 

 Ma ne furono staccate parecchie reliquie e concesse a molti paesi della cristianità, ove sono gelosamente venerate e conservate a maggior gloria di Dio e del suo vicario con grande vantaggio dei popoli che nei loro bisogni spirituali e temporali ricorrono con fede all'intercessione di questo santo.

  A114000185 

 Dio soltanto può operare simiglianti miracoli, nè mai il miracolo è da Dio operato in conferma dell'errore.

  A114000185 

 La potenza di Dio venga a giudicare la nostra fede.

  A114000185 

 Macario disse all'eretico: Eccoci tutti qui; fa in nostra presenza risuscitare uno di questi morti e crederemo che la tua dottrina viene da Dio.

  A114000186 

 Il santo allora si pose ginocchioni {95 [457]} e fece una fervorosa preghiera, dipoi alzò gli occhi al cielo ed esclamò: Tu, o gran Dio, dimostra chi di noi tenga la vera fede facendo ritornare a vita il cadavere di colui che io sono per chiamare.

  A114000193 

 Laonde mettiamoci tutti davanti a questo servo del vero Dio, preghiamolo a perdonarci il male che gli abbiamo fatto, supplicandolo a dirci quanto dobbiamo fare per conoscere anche noi il suo Dio.

  A114000193 

 Ma nel fatto di questo giorno debbo confessare che non vi è arte magica, bensì la potenza di un Dio superiore a tutti i nostri Dei.

  A114000208 

 Se non abbandonate questo Dio crocifisso non vi sarà supplizio ch'io non usi per ridurvi al dovere.

  A114000208 

 Voi siete adunque, loro disse Lisia, quei seduttori che andate per le città e per le provincie sollevando i popoli coi vostri incanti contro agli Dei pretendendo in luogo loro far adorare {107 [469]} come Dio un uomo fatto morire sopra di una croce.

  A114000209 

 Soltanto procuriamo nel guarire le malattie del corpo di far eziandio conoscere non esistervi che un solo Dio che è quello che adoriamo, e tutti gli Dei non essere se non demonii che seducono i popoli.

  A114000214 

 Ed io, rispose Lisia, metto la mia nel nostro Dio Apollo, e nel suo nome pretendo di fare gli stessi prodigi.

  A114000214 

 I santi approfittandosi del miracolo gli dissero: Dubitate voi ancora dopo di questa grazia dell'onnipotenza del nostro Dio? Abbandonate dunque il culto di coloro che ancora più deboli di voi non possono liberare se stessi dagli eterni supplizi, aprite gli occhi alla verità.

  A114000217 

 Il mattino seguente, levandosi, ella trovò alla sua porta un'immensa cesta contenente robe da uomo, da donna, da fanciullo, lingeria, zuccaro, danaro, il tutto ben aggiustato sotto una gran carta che diceva: «Risposta del buon Dio.» E qualche ora dopo, un medico venne a visitare i poveri ammalati.

  A114000217 

 L'innocente fanciullina scrive la sua lettera, tutta, è vero, imbrattata d'inchiostro, ma ciò non monta, e in essa domanda al buon Dio la sanità pe' suoi parenti, un tozzo di pane per se e pe' suoi fratellini.

  A114000217 

 Ma, aggiunge subito, ci hai tu {115 [477]} messo il tuo indirizzo per ricevere la risposta? No, rispose la fanciulla; mi hanno detto che il buon Dio vede tutto.

  A114000217 

 Poi corre frettolosa sino a s. Rocco, dove scorge il bossolo destinato a raccogliere le elemosine pei poveri, e credendo esser quello il posto delle lettere dirette al buon Dio, vi si appressa riguardando intorno se non è veduta.

  A114000217 

 Trovandosi oppressa dalla fame che fa ella? Dice fra sè: la Suora della nostra scuola ci dice che bisogna indirizzarci al buon Dio quando si è nel dolore; ebbene io m'indirizzerò al buon Dio! Gli scriverò una {114 [476]} bella lettera come quella che la mamma mi ha fatto scrivere alla mia madrina: ho ancora della carta e una penna... Detto fatto.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000004 

 Più volte nel giorno e nella notte si radunavano a pregare, ad ascoltare la parola di Dio, a leggere la Bibbia o la vita dei santi, e a farsi la disciplina, cioè a battersi spontaneamente con flagelli, sterze o bacchette fino a bagnar talvolta il pavimento e le pareti di sangue.

  A115000013 

 A questo Dio noi cristiani serviamo, questo preghiamo per la prosperità dell'impero.

  A115000013 

 Il santo vescovo rispose: Io sono cristiano e vescovo, e non conosco altro che sia degno di essere adorato se non il Dio Creatore del cielo e della terra.

  A115000022 

 Il santo vescovo rispose: Deo gratias, a Dio si rendano grazie.

  A115000025 

 È Dio che deve ricevermi e ricompensarmi.

  A115000026 

 I pagani erano attoniti della sventura di Valeriano, ma i cristiani riconoscevano la mano di Dio giustamente aggravata sulla testa di quel principe che tanto crudelmente avevali perseguitati.

  A115000027 

 Il principale errore di questa eresia consisteva nell'insegnare che la Santissima Trinità fa un solo Dio ed una sola persona, perciò il divin Salvatore non è Dio.

  A115000027 

 Nel 263 l'anno terzo del pontificato di s. Dionigi, mentre tutto il mondo era oppresso dai flagelli mandati da Dio agli uomini per vendicare il disprezzo della religione, l'eresia di Sabelio continuava a turbare la Chiesa di Gesù Cristo.

  A115000027 

 Questa dottrina è affatto contraria alla sacra bibbia, ove Gesù Cristo è chiamato Dio forte, Dio eterno, esistente da tutti i secoli, per cui tutte le cose furono fatte e senza cui nulla fu fatto.

  A115000038 

 Un giorno trovossi presente anche Asterio, che tutto commosso per vedere tanti uomini in cotale guisa dal demonio ingannati, sollevò gli occhi al cielo e così pregò: Dio grande, creatore e padrone di tutte le cose, pei meriti del tuo divin figliuolo Salvator nostro Gesù Cristo ascolta l'umile mia preghiera.

  A115000039 

 Questa preghiera fu accolta da Dio, che sull'istante tolse le forze al demonio per modo che la vittima già strascinata nel vortice delle acque ricomparve galleggiante sopra di quelle.

  A115000041 

 Paolo pensò di poter appianare questa difficoltà dicendo che le persone della SS. Trinità non erano tre Dei, ma tre attributi sotto ai quali la divinità erasi manifestata {27 [279]} agli uomini, perciò un solo Dio ed una sola persona nella SS. Trinità.

  A115000049 

 Questo glorioso pontefice lavorò indefesso nel predicare la parola di Dio; incoraggiare i martiri alla costanza nella fede; convertire gli infedeli; ed accorrere ad ogni sorta di bisogni della Chiesa universale.

  A115000051 

 Per questa analogia furono detti parochi que' sacri ministri che da' vescovi sono destinati a porgere ad un numero determinato di fedeli le legna ovvero il fuoco della carità, del santo timor di Dio; amministrando loro il sale della sapienza, della scienza della vita eterna.

  A115000055 

 Quindi i cristiani poterono ripigliare il loro corso alle catacombe per ivi assistere alle religiose funzioni, ascoltare la santa messa, udire la parola di Dio ed accostarsi ai santi sacramenti, specialmente a quello della comunione.

  A115000059 

 Dionigi approvò la decisione di quell'assemblea, condannò l'errore; di poi volle in Roma stessa dare un pubblico segno di affetto verso la grande Madre di Dio colla erezione di una chiesa a lei dedicata nel luogo detto oggidì scuola greca o bocca della verità.

  A115000060 

 Da taluno si suole anche nominare martire, non perchè abbia terminata la vita ne' tormenti, ma perchè consumò tutte le sue forze nel promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime.

  A115000065 

 In fine gli insegnò la teologia, e gli fece leggere tutti quei filosofi che avevano scritto delle cose divine, eccetto quelli che empiamente negavano Dio e la Provvidenza.

  A115000068 

 Finisce quindi col raccomandarsi alle sue orazioni dicendo: «Prega Dio che mi consoli alquanto della vicina tua privazione; pregalo che mi mandi il suo buon angelo a condurmi; ma più di tutto pregalo che mi riconduca vicino a te, perchè questo solo basterà per rendermi felice.».

  A115000068 

 In questo discorso gli dà le maggiori lodi che dar si possono ad un uomo vivente, tanto da chiamarlo inspirato da Dio e divino.

  A115000069 

 L'amore dell'orazione e della scienza dei santi gli fecero nascere un gran desiderio di ritirarsi in luogo solitario, dove, senza disturbo alcuno, attendere unicamente alle cose di Dio, e non conversare con altri se non con lui solo.

  A115000070 

 Alla fine Fedimo arcivescovo di Amasea, il quale aveva il dono di profezia, vedendo di non poterlo raggiungere, inspirato da Dio, sebben lontano tre giorni di cammino lo elesse vescovo di Neocesarea sua patria, dove gli idolatri erano senza numero, e i cristiani soltanto diciassette.

  A115000070 

 Gregorio vedendo che quella era la volontà di Dio si sottopose al giogo, e colle dovute cerimonie fu consacrato vescovo.

  A115000071 

 Intese essere la Grande Madre di Dio che gli appariva col discepolo prediletto, s. Giovanni al quale Maria diceva di spiegare al vescovo i misteri della religione.

  A115000072 

 Gli soggiunse che egli aveva il potere di scacciarli da qualunque luogo egli volesse e di farli anche ritornare dove stimasse a proposito, tanta era la sua confidenza in Dio.

  A115000073 

 Allora Gregorio gli disse: «Non sono nè le parole nè {47 [299]} gli umani ragionamenti cha possono persuadere questa verità, ma bensì le maraviglie di Dio.» All'uno dei lati di quella strada dove si trovavano eravi un macigno di smisurata grossezza: «Comanda a questa pietra, gli disse il sacrificatore, che cangi luogo e vada in quell'altro (e gli indicava dove) e poi ti crederò.» Gregorio comandò, e la pietra, come se fosse animata, ubbidì.

  A115000073 

 Gregorio gli espose i principali misteri della nostra S. Fede; ma il sacrificatore non poteva capacitarsi del mistero dell'Incarnazione, giudicando cosa indegna di Dio il venire fra gli uomini e prendere carne mortale.

  A115000073 

 Stupefatto il pagano corse di nuovo dietro al vescovo, e lo pregò di fargli conoscere quel Dio così potente, che esercitava un tanto impero sopra i demonii.

  A115000074 

 «Non siamo noi forse al coperto, disse loro, sotto le ali della provvidenza di Dio? Il nostro Divin Salvatore non ci ha forse comandato la sola cura di fabbricarci un'eterna dimora in Cielo?» Tostochè ebbe proferito queste parole molti cittadini a lui si avvicinarono chiedendogli come per grazia che andasse ad alloggiare nella loro casa.

  A115000076 

 Dopo di aver passata qui la notte in orazione, pieno di fede nell'onnipotenza di Dio, comandò all'acqua di ritirarsi.

  A115000076 

 Egli non mai s'impiegava più volentieri che quando trattavasi d'impedire la violazione della santa legge di Dio, o di far novelli cristiani.

  A115000076 

 I suoi frequenti e grandi miracoli persuasero a tutti gli abitanti di Neocesarea e dei dintorni che egli non diceva nè faceva cosa alcuna senza il poter di Dio.

  A115000077 

 Egli andò seco loro dicendo che non dovevano aspettare soccorso da altri se non da Dio.

  A115000078 

 «Se è cosi, disse uno dell'adunanza quasi in segno di burla, non ci resta altro che scegliere Alessandro il Carbonaio.» Gregorio ben sapendo che spesse volte i consigli di Dio sono molto lontani da quelli degli uomini ripigliò: «E chi è questo Alessandro?» Alessandro si trovava in quella calca, e fu fatto avvicinare a Gregorio, Al vedere avanzarsi fra mezzo a {53 [305]} loro quella nera figura tutti si misero a ridere.

  A115000081 

 S. Gregorio intanto disse al suo diacono di mettersi a pregare con lui e di confidare in Dio.

  A115000084 

 Queste fatali circostanze fecero finalmente pensare che questo potesse essere un castigo per parte del Dio dei Cristiani, piuttostochè delle divinità del paganesimo, le quali si mostravano così impotenti.

  A115000085 

 Intanto erasi già avvicinato il tempo in cui Gregorio doveva passare a ricevere quel celeste gunlerdone che Dio tiene preparato a' suoi servi fedeli.

  A115000086 

 Tutti quattro tendono a dimostrare la divinità consustanziale del Figliuolo di Dio, la sua incarnazione in seno a Maria Vergine, l'unità di sua persona Dio e uomo insieme, la divina maternità della beata Vergine, la quale vien quivi chiamata più volte Theotocos o madre di Dio.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000017 

 L'Imperatore così burlato giudicando che i doni, le offerte e le ragioni non avrebbero potuto allontanare quei confessori dal culto del vero Dio, li chiamò nuovamente a se, quindi con aspetto severo così loro parlò: Osservate i decreti delle antiche nostre leggi che a tutti comandano di far sacrifizio agli Dei dell'impero.

  A116000018 

 Reveriano con tranquillità ma con fermezza rispose: Il Signor nostro Gesù C. figlio di Dio vivo è colui che ha fatto il cielo, la terra e tutte le cose che in essi vi sono.

  A116000021 

 I genitori essendo cristiani impiegarono ogni sollecitudine perchè il loro figlio crescesse nella pietà e nel santo timor di Dio e ci riuscirono.

  A116000024 

 - Già te lo dissi; io sono cristiano; e come cristiano io adoro unicamente il Dio vero che regna ne' cieli.

  A116000028 

 La madre temendo che l'atrocità dei tormenti potesse atterrire il giovane figlio sali sopra un luogo elevato donde poteva essere da lui veduta e ad alta voce si diede ad incoraggiarlo dicendo: Figliuol mio, mio caro Sinforiano, ricordati in ogni momento del nostro Dio creatore.

  A116000028 

 Solleva il tuo cuore al cielo, là vi è la sede della maestà del nostro Dio, che regna nell'immensa sua gloria.

  A116000029 

 Incoraggiato dalle parole della madre, {21 [359]} confortato dalla divina grazia, animato dal premio immenso che Dio gli teneva preparato, patì con gioia ogni genere di tormenti fino all'ultimo respiro e gli era troncata la testa il giorno 22 di agosto l'anno 273 quasi tre mesi dopo la morte di S. Reveriano vescovo.

  A116000030 

 Il sepolcro di S. Sinforiano divenne assai celebre per la moltitudine di miracoli che a sua intercessione furono da Dio operati.

  A116000037 

 Gesù Cristo è Figlio di Dio, Verbo del Padre altissimo che venendo dal cielo in terra nacque di Maria Vergine per liberare il genere umano dalla schiavitù del demonio.

  A116000044 

 Il nostro Signore disse nel Vangelo, che l'uomo non vive solamente di pane, ma di ogni parola che venga dalla bocca di Dio.

  A116000046 

 Io offro ogni giorno me stessa in sacrifizio al solo e vero Dio, e per nessuna ragione posso venerare le stupide divinità.

  A116000051 

 A queste parole eglino risposero: Sì, noi crediamo in quel Dio che tu {27 [365]} predichi, non è più possibile di opporci a' suoi voleri, dicci solamente quanto dobbiamo fare.

  A116000054 

 Bonosa temendo che un discorso moderato potesse mettere in pericolo i novelli convertiti disse risolutamente al governatore: Insensato e tiranno crudele! Non ti accorgi che i tuoi Dei sono demoni? Non hai mai udito quanto dice un santo profeta: tutti gli Dei delle nazioni sono demoni, soltanto il nostro è il vero Dio creatore del cielo e della terra?.

  A116000061 

 Fra le altre cose in quella lettera leggevasi quanto segue: Riguardo all'incarnazione del Verbo e intorno alla Fede noi dobbiamo credere nel Signore nostro Gesù Cristo nato da Maria Vergine; poichè esso è l'eterno Figliuolo di Dio.

  A116000061 

 Imperciocchè Iddio figliuolo non si fece uomo per essere un altro oltre a se stesso; ma restando vero Dio, cominciò ad essere vero uomo nato dalla Beata Vergine Maria; S. Cirillo in ap.

  A116000062 

 Di queste parole si servirono i santi Padri per combattere ogni errore contrario alla divinità del Salvatore, e le stesse usiamo oggidì nei nostri catechismi per esprimere che nella sua incarnazione Gesù Cristo non cessò di essere Dio, ma restando vero Dio cominciò ad essere vero uomo.

  A116000067 

 Da quell'altare si facevano catechismi, si spiegava la parola di Dio, la qual cosa appellavasi omelia.

  A116000075 

 Vidi sotto l'altare di Dio le anime, cioè i corpi una volta animati, di coloro che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che avevano.

  A116000076 

 I martiri, i quali come olocausti degni di Dio diedero la vita in confermazione della parola, e per la confessione della fede, di cui portavano espressa testimonianza, questi martiri li vide s. Giovanni sepolti sotto il medesimo altare.

  A116000076 

 Vidi sotto l'altare di Dio le anime.

  A116000090 

 Rimase confuso; pel che fischiato dalla moltitudine dovette pubblicamente confessare essere la sua dottrina contraria alla Santa Scrittura, dichiarando che non può esservi se non un solo Dio, un solo battesimo, una sola fede, una sola anima nell'uomo, ed un solo Gesù Cristo che l'ha redenta.

  A116000091 

 Perciocchè, dicevano essi, potendo Iddio solo essere autore dei miracoli, nè potendo questi operarsi se non in conferma della verità, se tu operi un vero miracolo in conferma di ciò che dici, dimostri con certezza che sei mandato da Dio.

  A116000101 

 L'offertorio è l'azione che fa il sacerdote {53 [391]} sull'altare quando offre a Dio il pane ed il vino da consacrarsi.

  A116000102 

 Con questa azione il prete invita tutti i fedeli ad unirsi con lui per fare a Dio un'offerta di se e delle proprie sostanze invocando sopra tutte le creature la divina benedizione.

  A116000107 

 S. Eutichiano stabilì contro a costoro speciali formole da usarsi nella benedizione delle mele, delle uve, delle fave e degli altri frutti della terra affinchè fossero da Dio benedette quelle produzioni che egli stesso faceva nascere, crescere e maturare a benefizio delle creature umane.

  A116000109 

 Ma per fare un buon uso delle cose della vita abbiamo bisogno dell'aiuto della grazia {56 [394]} di Dio, che noi invochiamo colle preghiere.

  A116000109 

 Ogni cosa fu creata da Dio e da Dio si conserva, perciò gli uomini se ne devono servire secondo la temperanza prescritta dalla divina legge.

  A116000110 

 Questa dottrina è appoggiata sopra le parole di s. Paolo, che nella sua prima lettera a Timoteo dice: Ogni cosa creata da Dio è buona; essa viene santificata dalla parola di Dio e dalla preghiera.

  A116000111 

 Egli è vero che taluni specialmente nelle grandi città si studiano di fare a meno di benedizioni; essi godonsi dei frutti della terra come se eglino stessi ne fossero gli autori, come se fossero da Dio loro dovuti; li consumano, li mangiano quasi come fanno i bruti, cioè senza dare alcun segno di gratitudine verso del Creatore, senza riconoscere la sua bontà ed invocarne la benedizione.

  A116000111 

 Ma i popoli dei paesi e delle campagne che sentono più direttamente la mano di Dio, e che spesso dal flagello di una grandine, di una {57 [395]} siccità e simili vedono annientate tutte le speranze dei campestri loro raccolti, questi popoli che conoscono niente poter prosperare se Dio non ci mette la mano, ricorrono più spesso alle preghiere della Chiesa, invocano le benedizioni sopra le loro campagne, vi aggiungono spontaneamente delle preghiere, qualche limosina od altra buona opera.

  A116000112 

 Qui noi dobbiamo deplorare un grande abuso che si va sempre più dilatando tra i cristiani, cioè mettersi a tavola, mangiare, bere, poi andarsene senza innalzare a Dio qualche preghiera, senza nemmeno fare il segno della santa croce.

  A116000113 

 I protestanti poi col rifiutare l'uso delle benedizioni danno un segno d'ingratitudine {58 [396]} verso Dio da cui devesi riconoscere ogni benefìzio; e non mettono in pratica quanto è raccomandato in quasi tutte le pagine della Bibbia e trascurano quanto dice s. Paolo che ogni cosa creata da Dio è buona; essa viene santificata dalla parola di Dio e dalla preghiera.

  A116000152 

 Ma che non può l'uomo aiutato dalla grazia di Dio? Il Santo pativa con gioia, nè altro gli uscì mai di bocca, se non queste parole: quanto più saranno prolungati i patimenti della vita, altrettanto sarà grande il premio che il mio divin Salvatore mi compartirà dopo morte in cielo.».

  A116000160 

 Il Santo rimasto solo alzò gli occhi al cielo, fece di nuovo a Dio un sacrifizio della sua vita, e lo pregò a volerlo aiutare a far la sua santa volontà e gradire que' patimenti a cui era esposto.

  A116000164 

 In ogni pericolo ricorriamo a Dio, preghiamolo e poi lasciamo a lui là cura di provvedere ai bisogni della vita.

  A116000165 

 A quella vista Caritone disse fra se: Il Salvatore si lamentò nel Vangelo che alcuni profanando il tempio facevano della casa di Dio una spelonca di ladroni.

  A116000170 

 Cresceva poi la loro ammirazione al vederlo ai fianchi cinto di pungente cilicio, vestito di orrida e grossa veste; e ciò tutto patire con gioia nella speranza del premio riserbato da Dio nella vita avvenire.

  A116000179 

 La santità ed i miracoli del fedele servo di Dio cominciarono di bel nuovo a spandersi fra i popoli vicini.

  A116000185 

 Che fare adunque? egli prega, e Dio lo provvede.

  A116000185 

 Siccome non molto lungi di là Mosè aveva percossa una pietra donde ne era uscita acqua abbondante, così alla preghiera del servo di Dio si vide da un angolo del suo antro scaturire una fonte freschissima e limpidissima, la quale servì a dissetare il nostro santo e a provvederlo di quanto gli era necessario per la vita.

  A116000186 

 Avutane da Dio chiara rivelazione del giorno e dell'ora, egli radunò tutti i capi delle case fondate e tutti i fratelli dei tre monasteri.

  A116000186 

 Come se li vide tutti attorno cominciò loro a parlare dei beni celesti in questo modo: Io mene vado, figliuoli miei, e spero di volare in seno a quel Dio da cui ho ricevuto tanti benefizii; il tempo dello scioglimento del mio corpo è vicino.

  A116000186 

 Si avvicinava ognor più il giorno in cui Dio voleva rimunerare tante penitenze e tante lunghe fatiche del fedele suo servo, chiamandolo a godere l'immensa felicità del cielo.

  A116000187 

 Santificate il vostro corpo perchè esso è l'abitazione della grazia di Dio, che forma la santificazione dell'anima vostra.

  A116000192 

 L'ospitalità è parimenti un gran mezzo per farci del merito avanti a Dio, imperciocchè mentre noi somministriamo ristori ai corpi con grande facilità si possono curare i gravi mali dell'anima.

  A116000193 

 Qual è questo mezzo? Perdonare i peccati a quelli che li commettono, la qual cosa non solamente piace a Dio e ci ottiene da lui il perdono dei nostri mali; ma eziandio fa un gran bene al prossimo e spesso si guadagna al Signore colui che in nessun modo erasi potuto ridurre al buon sentiero.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000013 

 Numa Pompilio secondo re di Roma vi eresse una statua al falso Dio Termine, e così di seguito gli altri re lo abbellirono con vari monumenti.

  A117000032 

 Su questa cima dove vi era il tempio di Quirino ora esiste una chiesa dedicata al vero Dio.

  A117000032 

 Una è la Quirinale pell'altare dedicato al Dio Quirino.

  A117000057 

 Credevasi che questo Dio aprisse la bocca ai bambini; siccome la prima voce che mandano fuori è la sillaba va da cui deriva la parola vagire, così quel nume o genio era chiamato vagitano.

  A117000057 

 IV, CVIII ) tiene l'etimologia data da Varrone, e dice che il nome di Vaticano viene da un Dio dei gentili.

  A117000057 

 Secondo Gellio questo colle era stato così chiamato dai vaticinii che i pagani credevano ricevere sopra quel monte da un loro Dio.

  A117000060 

 Un argomento è questo della divina provvidenza, poichè donde si cercavano già le risposte degli Dei menzogneri, ora il vicario ai Dio, il sommo Pontefice rende al mondo gli oracoli della verità.

  A117000061 

 Ebbe il suo nome dal Dio Giano.

  A117000061 

 Secondo la tradizione questo Dio abitò sopra il Gianicolo, fondò una città di rimpetto a Saturnia {22 [22]} e la chiamò Antipoli o Gianicola.

  A117000075 

 Dio ti salvi, o servo di Dio e ricordati di me nelle tue preghiere.

  A117000076 

 S. Grisogono rispose esortando Anastasia a confidare in Dio, e non temere la malvagità del mondo.

  A117000082 

 Grisogono rispose: Io, o principe, nell'intimo del mio cuore adoro un solo Dio creatore del cielo e della terra, perciò non posso adorare gl'idoli tuoi, i quali ad altro non sono buoni che condurre alla perdizione coloro che in essi pongono confidenza.

  A117000093 

 Furono adoperate tutte le arti e tutti gli inganni per forzare que' prodi a far sacrifizio agli Dei; ma essi tollerarono intrepidi lo sdegno del principe, la perdita delle loro dignità, i {44 [44]} tormenti più crudeli piuttosto che commettere un'infedeltà verso il loro Dio.

  A117000093 

 Ma Dio che non mai abbandona la sua Chiesa, la sostenne visibilmente in questa prova terribile e portò il soccorso in proporzione del bisogno.

  A117000108 

 Udi in vece queste parole: E fino a quando il demonio vi spingerà a maltrattare in tante guise i servi di Dio? Il Prefetto maravigliato soggiunse: Come? sei anche tu forse cristiano? Approniano: Me infelice! ho perduto i più bei giorni di mia vita! Dalle quali parole {51 [51]} fortemente mosso a sdegno, il prefetto lo condannò alla morte dicendo: Se non togliamo costui di vita molti periranno per cagion sua, e gli fece tagliare la testa.

  A117000111 

 Ma ella rispose con celeste sapienza a tutte le obbiezioni che le facevano, e con una serie {53 [53]} di prodigi Dio la liberò dagli ingoiti de' maligni e finalmente cinta della corona dei vergini e dei martiri volava gloriosa al Cielo il 21 gennaio nel 304.

  A117000113 

 Tutto rassegnato ai voleri {54 [54]} di Dio, pregatalo instantemente perchè si degnasse di aprire gli occhi ai persecutori ed avesse pietà della sua greggia.

  A117000122 

 Ma la mano di Dio che pesava sopra di lui lo accompagnava ovunque.

  A117000123 

 Ma dovette anch' egli provare gli effetti dell' ira di Dio.

  A117000136 

 Come fu alla presenza di lui Emidio cominciò a parlare cosi: 0 Padre universale e mediatore tra Dio e gli uomini, la cui lingua chiude ed apre la porta del Cielo, vieni in nostro ajuto, perciocchè noi siamo gravemente perseguitati perchè non vogliamo negare Gesù Cristo.

  A117000136 

 Ma un angelo del Signore apparve notte tempo ad Emidio ed ai suoi compagni, parlando con chiara voce in questo modo: Non voler {73 [73]} temere i tormenti dei carnefici, Dio è con voi, alzatevi presto di letto; andate dal papa Marcello, egli vi additerà quanto dobbiate fare.

  A117000137 

 Ma a motivo della sanguinosa persecuzione mossa in quella città ai servi di Dio fui costretto di fuggire e venire a Roma.

  A117000139 

 Guadagnò molti gentili, distrusse molti templi degli Dei, altri purificò e consacrò al vero Dio.

  A117000139 

 Intanto una ricca e nobile matrona timorata di Dio, raccogliendo il sangue del nostro Martire, ne riempi tre piccoli vasi di vetro, di cui uno mandò a s. Marcello papa.

  A117000141 

 S. Marcello commosso alla vista dei grandi tormenti che al suo caro discepolo si facevano patire, si presentò coraggiosamente {78 [78]} dall' Imperatore e gli disse: eh! abbi pietà dei servi di quel Dio che essi pregano ogni giorno per te e pel tuo impero! Fu sempre gloria dei Romani umiliare i superbi e sollevare gli umili.

  A117000149 

 Il coraggioso Pontefice rimproverò l' Imperatore della crudeltà usata contro ai servi di Dio osservando che, quanto egli ed i cristiani facevano, era tutto scevro di colpa e diretto al pubblico bene; perciò nessuna minaccia, nessun male del mondo avrebbegli fatto rinunziare al glorioso titolo di vescovo di Roma, e di vicario di Gesù Cristo.

  A117000160 

 Colà portata col più vivo affetto del cuore pregò e la sua preghiera giunse a s. Marcello che la porta al trono di Dio, e le ottiene pronta guarigione.

  A117000160 

 In un momento i piedi e le mani prendono forma e movimento regolare, si alza da se stessa, ringrazia il Santo e co' suoi piedi camminando va a raccontare ovunque la maraviglie che Dio aveva operato ad intercessione del suo celeste benefatore.

  A117000163 

 Col cuore pieno di gioia e di gratitudine corre immantinente a raccontare il miracolo operato ai religiosi di quel Santuario che si radunano con grande folla di popolo, quindi unanimi ringraziano il Signore cantando lodi a Dio Padre onnipotente che ad intercessione del suo servo fedele S. Marcello papa e martire abbia concesso e conceda tanti celesti favori a' suoi devoti.

  A117000164 

 Il duca Amedeo avendo rinunziato al trono, nel {96 [96]} desiderio di procacciarsi gloria innanzi a Dio, si ritirò nel monastero di Ripaglia vicino a Ginevra.

  A117000168 

 Le nostre contrade furono da Dio fra le altre predilette sebbene alcuni passassero anche in Isvizzera od in altre parti.

  A117000190 

 Giunto nella città si mette a predicare la gloria di Dio finchè di bel nuovo è arrestato.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000002 

 Abbiamo già veduto e lo vedremo ognor più nella vita de' sommi Pontefici, che poveri pescatori, contadini, guardiani di armenti, e semplici operai, nati in paesi assai lontani da Roma, pure chiamati da Dio acquistarono scienza e virtù necessaria e pervennero alla dignità di supremo gerarca della Chiesa.

  A118000002 

 Non è adunque la gerarchia della Chiesa una delle più belle e popolari istituzioni, anche considerata sotto all'aspetto politico? Non dovrà essere da noi grandemente amata e venerata una dignità che è la più sublime sopra la terra, la più grande presso Dio, a cui noi tutti possiamo pervenire, qualora siano tali i disegni di Dio? Nè queste sono semplici congetture, ma coso di fatto.

  A118000003 

 Dio dispose che egli conversasse con cristiani, e si ponesse a studiare la loro religione.

  A118000017 

 Ma non avendo eredi delle loro {10 [278]} sostanze, ricorsero a Dio colla preghiera, e Dio li consolò, concedendo loro due figliuoli, uno dei quali fu chiamato col nome del padre Orenzio, l'altro Lorenzo, di cui parliamo.

  A118000018 

 I due fratelli mostrarono fin da giovanetti che Dio li chiamava a farsi gran santi.

  A118000020 

 Giudicando Sisto che un ingegno cosi raro avrebbe in Roma trovato maggior comodità per istruirsi, e più vasto campo per promuovere la gloria di Dio, seco lo condusse in quella grande capitale.

  A118000023 

 Predicava egli con zelo la parola di Dio; era attento nel portare soccorsi spirituali ed anche temporali agli infermi, ai carcerati.

  A118000028 

 Dio è con noi.

  A118000035 

 S. Sisto: Ti assicuro, che ho sempre sacrificato e sacrifico ogni dì non agli Dei, ma a Dio Padre onnipotente, e a Gesù Cristo Signor nostro sue figliuolo, ed allo Spirito Santo.

  A118000039 

 S. Sisto: L'ho già detto una volta, e te lo dico di nuovo e lo dirò sempre che io fo il mio sacrificio a Dio e al Signor Gesù Cristo Figliuolo di lui.

  A118000042 

 Avendo fatto tal cosa per ignoranza Dio vi perdonerà.

  A118000042 

 Il nostro Santo mosso a compassione {18 [286]} della cecità di que' soldati infelici, loro diceva: in vece di piangere la sventura di chi adora idoli vani, sordi e muti, volete venire voi stessi ad adorarli! Non sapete che questi Dei non recano alcun aiuto, nè a voi, nè a loro stessi? Deh! miei cari figliuoli, ascoltate le mie parole, io vi insegnerò quale sia il vero Dio che dovete adorare; quel solo Dio che può liberare le vostre anime dall'eterna perdizione.

  A118000050 

 S. Lorenzo spinto dalla carità e dalla fede di quella fervorosa cristiana disse: In nome del nostro Signor Gesù Cristo figlio di Dio onnipotente metterò la mano sopra il tuo capo.

  A118000051 

 Esso {24 [292]} aveva già più volte udito a parlare de' miracoli che s. Lorenzo operava a favore degli infelici, e pieno di confidenza e di desiderio di essere guarito, colle lagrime agli occhi, cominciò a pregarlo così: Deh! io ti prego per amor di Dio, metti la tua mano sopra gli occhi miei affinchè io abbia la consolazione di vedere il tuo sembiante.

  A118000058 

 Felicissimo ed Agapito si volsero al principe ed a tutti gli astanti dicendo: Miseri che siete, quale grande errore non è mai il vostro! Non vogliate disprezzare colui che vi parla a nome di Dio creatore del cielo e della terra.

  A118000059 

 Valeriano ne fu ancor più sdegnato; E che, disse, dovremo ancora lasciar vivere costoro che ci minacciano tormenti? Siano sull'istante condotti per l'ultima volta al tempio di Marte; e se si rifiuteranno di fare sacrifizio a questo nostro gran Dio, sia loro in quel medesimo luogo troncata la testa.

  A118000061 

 Giunto finalmente vicino al tempio di Marte, rimirandolo con aria di compassione, disse con disprezzo: Gesù Cristo, figliuolo di Dio vivo, ti distrugga.

  A118000066 

 S. Lorenzo gli disse: Credi nel Figliuolo di Dio Signor nostro Gesù Cristo.

  A118000068 

 Ma nel tempo che la grazia di Dio mondava l'anima, l'acqua, così volendo Iddio, lavando il corpo diede la {30 [298]} vista al misero Lucillo.

  A118000075 

 Mentre il nostro santo era in quella maniera flagellato, egli portava il pensiero alla flagellazione del Salvatore, e andava con gioia esclamando: Io godo un gran contento nell'anima mia, e rendo grazie al mio Dio che si è degnato di associarmi co' suoi servi.

  A118000077 

 S. Lorenzo con tutta libertà rispose: Non fia mai che io perda la confidenza ne' tesori che ho distribuiti a' poveri; anzi in essi ripongo la mia speranza, e sono sicuro di averne mercede innanzi a Dio nella vita eterna.

  A118000079 

 Il coraggioso confessore sopportava tutto con gioia, e sollevando a Dio i suoi pensieri andava dicendo: Signor mio Gesù figliuolo di Dio, abbi compassione di me tuo servo, tu mi assista in questo momento colla tua grazia.

  A118000083 

 Mentre s. Lorenzo così pregava in mezzo a' tormenti, un soldato, di nome Romano, maravigliandosi che un uomo potesse sopportare con gioia tanti tormenti, conobbe che nella religione di Lorenzo eravi un Dio superiore a tutti gli Dei de' gentili.

  A118000084 

 Ma Romano, inspirato da Dio, gridò ad alta voce: Io sono cristiano, io sono cristiano.

  A118000090 

 Mentre era così battuto, come se quei tormenti fossero per lui una delizia, egli andava dicendo: io ti ringrazio, o Signor mio Gesù Cristo, perchè tu sei il solo Dio padrone di tutte le cose.

  A118000091 

 San Lorenzo mirava intrepido {39 [307]} le astuzie che usavansi per farlo prevaricare e con fermezza maravigliosa diceva: io ho fatto un sacrificio di me stesso al Signore in odore di soavità; e le tribolazioni dello spinto e della carne sono un sacrificio gratissimo al mio Dio.

  A118000093 

 Il glorioso martire con coraggio inudito volse uno sguardo all'Imperatore e ad alta voce: misero te, gli disse, da quanto io soffro impara a conoscere quanto sia grande la potenza del mio Dio.

  A118000093 

 Il mio Dio sa che in tutti gli interrogatorii non l'ho mai negato, anzi ad ogni interrogazione l'ho sempre confessato pubblicamente.

  A118000093 

 Ora che mi fate abbruciare sul fuoco, rendo al mio Dio i più vivi ringraziamenti.

  A118000095 

 Raccolse tuttavia le forze che ancora gli rimanevano e sollevando il pensiero a Dio e lo sguardo al cielo, proferì queste ultime parole: Ti ringrazio, o Signor mio Gesù Cristo, che col mezzo di questi patimenti mi hai fatto degno dì entrare nelle porte della beata eternità.

  A118000115 

 Di più il giorno seguente portarono gli stessi frammenti agli operai, che per dieci giorni se ne cibarono a sazietà senza che gli alimenti {50 [318]} diminuissero; così poterono compiersi i lavori necessari per rendere quella chiesa degna del culto di Dio e del glorioso martire s. Lorenzo ( Dial.

  A118000115 

 L'uomo di Dio li consolava promettendo qualche tratto di provvidenza divina.

  A118000117 

 Ma la bontà di Dio non ebbe fine qui.

  A118000120 

 Il sacro ministro pallido e mezzo morto si fece a raccogliere i frammenti del sacro vaso, li portò sopra l'altare nella speranze che il santo ottenesse da Dio qualche tratto della sua infinita potenza.

  A118000121 

 Privo di speranza nell'aiuto degli uomini, egli fece ricorso a quello di Dio.

  A118000125 

 Questo fatto cagionò a tutti grande maraviglia, tutti lo videro e nel trasporto di {58 [326]} gratitudine verso Dio resero gloria al santo martire, che aveva ottenuto tal favore per ravvivare la fede tra gli uomini.

  A118000129 

 Il ministro di Dio, pieno di zelo pel giorno del Signore, disse: V'ingannate, badate che niuno può profanare il giorno festivo impunemente, e Dio voglia che una fiamma celeste non venga ad incenerire quanto avete voluto mietere.

  A118000134 

 Allora quegli abbandonò il prato e andò ai vespri dicendo: Dio è potente, e se vuole, può ricompensarmi specialmente ad intercessione di s. Lorenzo.

  A118000135 

 A quelle voci di ammirazione corrono i compagni e concorre pure il padrone del prato: tutti mirano con istupore quella moneta, e ne rendono grazie a Dio.

  A118000135 

 Intorno a quella erano scritte alcune parole, che in lingua italiana {63 [331]} esprimono questo sentimento: la mano di Dio mi fece, ed egli stesso mi ha dato in dono ad un povero che santificò il giorno dedicato a s. Lorenzo.

  A118000135 

 La prende, e ne rende tosto grazie a Dio e a s. Lorenzo, benedicendo ad alta voce il suo celeste benefattore.

  A118000139 

 Io lascio il carro e le biade nelle mani di Dio e sotto la protezione del martire s. Lorenzo.

  A118000140 

 Il padrone ringraziò Iddio di tale favore, e lo andava a tutti raccontando a gloria di Dio e del s. martire.

  A118000141 

 Caricato il suo carro, voleva condurlo a casa, quando gli effetti della potenza di Dio si fecero sentire sopra di {65 [333]} lui; poichè il carro rimase immobile, e non fu più possibile di trarlo avanti.

  A118000142 

 Il misero contadino {66 [334]} spaventato si prostrò a terra, invocando la misericordia di Dio e la protezione di s. Lorenzo, e giudicò per lui grande ventura il poter salvare la vita propria e condur vivi i buoi a casa.

  A118000144 

 Il medesimo vescovo, seguito dal clero e da una moltitudine di fedeli recavasi al santuario del glorioso martire per implorare da Dio la sospirata pioggia.

  A118000155 

 Questo glorioso martire di Gesù Cristo si degni di pregare Dio per noi; lo preghi {73 [341]} affinchè il suo sdegno si plachi, e tornino fra noi giorni di pace, e così possiamo fedelmente servire Dio Creatore, e glorificarlo ne' suoi santi tutti i giorni di nostra vita.

  A118000160 

 Nelle cose dispiacenti, come infermità, perdite, persecuzioni, uniformarsi in tutto alla divina volontà con dir sempre: così vuole (o così ha voluto) Dio; sia Egli benedetto.

  A118000160 

 Sempre poi offerire a Dio ciò che si fa, o si patisce, e vegliare e pregare ricordando che chi prega si salva, chi non prega si danna.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000004 

 A questo vuoto, a questa mancanza intende di provvedere la Direzione del nuovo giornale, del quale primo e principal fine si è di confermare nella fede cattolica il popolo; mostrandogliene la irrefragabile verità, la bellezza tutta celeste, ed i beni grandissimi che da essa come da inesauribile fonte procedono a favore degl'individui e dell'intera Società; ed insieme d'istruirlo, educarlo nella virtù, la quale secondoché dice l'Apostolo "è utile a tutti perché ha da Dio le promesse della vita presente e della futura".

  A122000016 

 L'Italia, madre degli uomini grandi, terra sacra agli Dei, al dire di Plinio, nutrice dell'arti belle, conservatrice della religione, educatrice dell'universo, deve occupar dopo il culto dovuto a Dio, il primo luogo nel pensiero e nel cuore dei suoi figli.

  A122000022 

 Una folla di popolo innumerabile accorso da tutti i quartieri faceva ala all'intorno, nembi di fiori piovevano da tutti i balconi guarniti a festa, uno strato di mirto ricopriva le vie, e {294 [294]} fanciulle elegantemente vestite attendevano alle porte di loro case il passaggio del vice-Dio per gettar fiori sul suo cammino.

  A122000032 

 Non manchiamo d'armi e soldati, Dio voglia che non manchiamo pure di coraggio.

  A122000055 

 Quest' ecclesiastico, che ha nome D. Bosco, prese a pigione alcune casuccie ed un piccolo recinto, si è recato ad abitare in quel sito, e vi ha aperto uu piccolo Oratorio sotto l'invocazione del gran vescovo di Ginevra, S. Francesco di Sales; egli ha cercato di attirarvi quei poveri giovani che dapprima trovavansi negletti e derelitti; nel sémplice e modesto Oratorio egli distribuisce loro quella istruzione che sopra tutte le altre discipline è sola negossai ia, l'istruzione religiosa; egli li accostuma a praticare i loro doveri, ad esercitare il vero cullo di Dio, a convivere amichevolmente e socievolmente l'uno coll'altro.

  A122000074 

 Ai favori spirituali aggiugneva una graziosa somma di danaro, che dovesse servire ad una colezione per questa giornata, affine di vieuimaggiormenle incoraggiare la gioventù a correre con perseveranza la via dei comandamenti di Dio.

  A122000081 

 Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e cosi le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra».

  A122000083 

 Un quartetto a tenore, soprano, contralto, e basso infiorato dal coro reale, e coro soprano di vergini, fanciulli, popolo e Clero ad un solenne ringraziamento a Dio ed a Maria per le ottenute vittorie fino a noi.

  A122000085 

 Il sacerdote Giovanni Bosco, al pari di noi, altro non desidera che di essere letto e meditato dal popolo per onore e gloria di Dio, e pel bene che dall'onore e dalla gloria di Dio ridonda alla società.

  A122000099 

 Cantati i vespri, D. Bosco saliva in pulpito e narrava ai numerosi fedeli accorsi ciò che avevano già fatto a gloria di Dio i missionari partiti l'anno scorso, e quello che dovevano fare coloro che erano per partire.

  A122000126 

 Io desidero che martedì prossimo, 5 giugno, facciamo una splendida festa in onore di Maria Ausiliatrice, la quale da buona madre ci ha assistiti in questo viaggo, ci ha ottenuto da Dio grazie segnalate, dei favori grandi anche per voi.

  A122000130 

 A questo vuoto, a questa mancanza intende di provvedere la Direzione del nuovo giornale, del quale primo e principal fine si è di confermare nella fede cattolica il popolo; mostrandogliene la irrefragabile verità, la bellezza tutta celeste, ed i beni grandissimi che da essa come da inesauribile fonte procedono a favore degl'individui e dell'intera Società; ed insieme d'istruirlo, educarlo nella virtù, la quale secondochè dice l'Apostolo «è utile a tatti perchè ha da Dio le promesse della vita presente e della futura».

  A122000142 

 L'Italia, madre degli uomini grandi, terra sacra agli Dei, al dire di Plinio, nutrice dell'arti belle, conservatrice della religione, educatrice dell'universo, deve occupar dopo il culto dovuto a Dio, il primo luogo nel pensiero e nei cuore dei suoi figli.

  A122000148 

 Una folla di popolo innumerabile accorso da tutti i quartieri faceva ala all'intorno, nembi di fiori piovevano da tutti i balconi guarniti a festa, uno strato di mirto ricopriva le vie, e fanciulle elegantemente vestite attendevano alle porte di loro case il passaggio del vice-Dio per gettar fiori sul suo cammino.

  A122000158 

 Vienna è un campo di battaglia, non manchiamo d'anni e soldati, Dio voglia che non manchiamo pan di coraggio.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000002 

 E si impaurirono e dicevansi a vicenda; "È venuto Dio nei loro alloggiamenti:" E sospiravano esclamando: "Guai a noi! perocchè coloro non erano tanto allegri, nè ieri, nè ier l'altro: Guai a noi! Chi ci salverà dalle mani di questi Dei eccelsi? Questi sono gli Dei, che fiaccarono l'Egitto con ogni {4 [94]} sorta di sciagure, presso il deserto.

  A123000008 

 Un'elemosina in suo onore quale le nostre sostanze la permettono, è una buona confessione che ci renda sicuri dell'amicizia di Dio, e partecipi della mensa Eucaristica, ecco i mezzi coi quali supplicheremo, con certezza di essere esauditi.

  A123000022 

 Ma grande era la sua confidenza in Maria Ausiliatrice, perciò verso il finire dell'anno 1875 facea celebrare una messa nel santuario di Valdocco, all'altare della Madonna, acciocchè la Madre di Dio si degnasse consolarla.

  A123000031 

 Raccomandai ogni cosa alla S. Vergine Ausiliatrice e contro alla mia aspettazione, o meglio, per favore tutto speciale, della Madre della Misericordia si allontanarono le cagioni {20 [110]} del male, rinacque la pace e la benedizione del Signore in famiglia, in modo da manifestar chiaramente la protezione della Madre di Dio.

  A123000049 

 Perciò, ringrazierò, loderò, pregherò sempre, per tutta la mia vita la grandissima Madre di Dio.

  A123000054 

 Dio non voglia che innanzi agli occhi delle mie compagne di scuola sia balenato un lampo sinistro, rivelatore della mia iniquità! Un lampo, che abbia fatto conoscere a quelle anime pure, ciò che prima ignoravano! Nemica quasi giurata del nome santo di Dio e della Vergine Maria, io noi poteva nè vedere, nè scrivere e orrore il dirlo! Ahi quante volte rivolsi l'occhio e il viso da un immagine di Maria, che si teneva in casa! Io non poteva vederla, eppure Essa, ne son certa, pregava incessantemente per me, fermando il braccio punitore del suo Divin Figliuolo.

  A123000055 

 Fuvvi la madre mia, la quale illuminata forse da Dio un giorno all'improvviso, rimproverommi il mio peccato.

  A123000057 

 Riflettei seriamente, piansi, mi rivolsi a Maria Ausiliatrice da me per l'addietro disprezzata e mi decisi di tutto spiegare e manifestare al ministro di Dio.

  A123000058 

 Non appena ebbi ciò stabilito, un profluvio di grazia cadde dolcemente sull'arida terra del povero mio cuore, e mi fece esclamare piena di gioia; "Oh quanto è soave quanto è dolce il servizio del Signore! Ah mio Dio! Ti ho trovato finalmente e non ti lascierò mai più! E colla grazia di Dio quanti altri beni ho trovato! E tutto al tuo aiuto io debbo o Maria! Da te riconosco la mia conversione, da te la vocazione allo stato religioso, da te la tranquillità e la pace nelle varie incertezze e nei timori che mi assalirono, da te la giornaliera partecipazione al SS. Sacramento dell'altare, da te eziandio la corporale sanità e la cessazione di un male che spesso mi tormentava.

  A123000061 

 Ora le mando, entro a questa lettera, le promesse lire 2 e prego la S. V. a voler pubblicare questo mio foglio, a maggior gloria, di Dio e per infervorare altresì molti altri in questa si bella divozione, onde accrescere sempre più qui in terra i divoti di Maria, per poterle poi fare gloriosa corona in cielo.

  A123000074 

 Dio buono, che suole unire i fiori alle spine, ispirò ad una mia amica, Maria Monsio, che aveva già ottenuti favori speciali da Maria SS., invocata sotto il titolo di Aiuto de' Cristiani, di suggerire a me quella medesima preghiera che a lei avea apportato conforto.

  A123000077 

 Chi dona a Dio non perde, ma impresta ciò che gli verrà, eziandio in questa vita, reso centuplicato.

  A123000091 

 Quando il buon Dio mi ispirò un felice pensiero; fare cioè una fervorosa novena a Maria Ausiliatrice.

  A123000095 

 Ecco o carissimo Don Bosco un fatterello grazioso, che dimostra qual cura materna abbia Maria di chi l'ama, eziandio nel disimpegno degli affari materiali, quando in questi si mette in cima ai proprii pensieri l'ubbedienza alle leggi di Dio.

  A123000098 

 Oggi ringrazia Dio del benefizio ricevuto e per la guarita fa un offerta secondo il suo stato.

  A123000100 

 A nessun altro uomo al mondo oserei svelare il mio stato, perchè rossore e vergogna me lo impedirebbero, ma ad un ministro del Dio di Misericordia son ben lieto di poter aprire interamente l'anima mia.

  A123000101 

 Domandai perciò a Dio la grazia, che la mia condanna fosse limitata ad un tempo.

  A123000114 

 Tanto io dichiaro a gloria di Dio e di Maria SS. e faccio alla sua Chiesa in Valdocco l'offerta di lire 20.

  A123000122 

 Onde dichiararono d'accordo inutile ogni tentativo, ogni rimedio, e finirono con raccomandare all'infermo, che si rassegnasse al volere di Dio.

  A123000123 

 Vedendo tornar vana ogni cura, l'infermo pensò esser meglio appigliarsi al consiglio del padre e raccomandossi alla potente Madre di Dio, Maria SS,.

  A123000127 

 La Filomena insieme con sua madre dio principio ad una novena, in onore di Maria SS. Ausiliatrice.

  A123000128 

 Dio, come per onorare e ringraziare la Divina Madre, d'aver concesso un favore così grande.

  A123000131 

 Le cause naturali provengono pur esse da Dio, ed incontrar un rimedio non ancora sperimentato, se non è miracolo, sarà pur sempre una grazia.

  A123000135 

 Avendo saputo che in un novello opuscolo delle Letture Cattoliche, verran di nuovo pubblicate alcune fra le tante grazie, che Dio concede agli uomini, mediante l'ineffabile protezione di Maria SS., mi faccio premura di mandarle anch'io una sorprendente guarigione, ottenuta dalla mia nipote Grossetti Isabella.

  A123000138 

 Mentre i dottori raddoppiavano visite, cure e medicine {79 [169]} i suoi parenti ed amici innalzavano fervide e costanti preghiere, a Dio, alla Santa Vergine, al castissimo di lei sposa S. Giuseppe, per ottenere la miracolosa guarigione, poichè i medici stessi dichiaravano, che a guarirla non ci voleva meno di un miracolo.

  A123000141 

 La beneficata Isabella Grossetti, la donna chiamata da tutti la guarita per miracolo, col cuore pieno di gratitudine, confessa pubblicamente in faccia agli uomini il favore ricevuto da Maria Ausiliatrice, e colla grazia celeste, spera di consumare quella {81 [171]} vita, che Dio le ha ridonata, nel compimenta de' suoi doveri, nel servizio ael Signore, e massime nel dare una cristiana educazione ai suoi due figliuoli.

  A123000158 

 Mi potei muovere, levarmi, girare per la casa, andare in Chiesa per ringraziare Dio e la sua Santissima Madre.

  A123000169 

 Lo protestò la Vergine stessa, comparendo al morente S. Giovanni di Dio: Non est meum, {101 [191]} in hac hora meos devotos derelinquere.

  A123000169 

 Madre fortunata, che per intercesione di Maria potè farsi più bella e pura, per comparire alla presenza di Dio! Dal cielo prega per l'affezionalo tuo figlio....

  A123000188 

 Ma a Dio piacendo anche questa difficoltà si appianò, e il nostro D. Bodrato fini per aderire di buon cuore all'invito dell'Arcivescovo, scelse D. Rabbagliati e me per quest'uopo, ci raccomandò di non fermarci in quei paesi più del conveniente, e ci diede a nome di D. Bosco la S. Benedizione.

  A123000192 

 Ed anche senza di ciò, resisterà molti giorni, ma poi mancheranno i viveri, verrà meno il carbone alla macchina, e allora che faremo senza vele e senza timone? Con questi riflessi mi ritirai in camera e ci facemmo coraggio l'un l'altro, pensando che quella morte accettata volentieri dalla mano del Signore sarebbe stata grato sacrificio a Dio, che anzi era quella urta morte invidiabile, e che forse Dio in premio del nostro sacrificio, avrebbe conceduto alle missioni dei nostri fratelli un frutto più copioso.

  A123000194 

 Li esortai invece a domandar perdono di cuore a Dio dei peccati commessi ed a confessarsi.

  A123000194 

 Oh senta questa, caro Don Bosco: Il mercoledì alle tre dopo il mezzo giorno, io per consiglio del Dottore Espinosa mi feci tutto solo alla prora, e là dopo avere dato al tempestoso mare la benedizione di Dio onnipotente per intercessione di Maria Ausiliatrice, e gettato dentro le onde una corona benedetta, mi portai fino sulla poppa per visitare il povero padre Savino, che pativa assaissimo inchiodato nell'ultima cella.

  A123000195 

 Col pensiero di trovarmi agli ultimi momenti feci a Dio l'offerta di mia vita con queste parole: Voi, o Signore del cielo e della terra, Voi salvate l'anima mia.

  A123000196 

 - Or caro D. Bosco, ella ci domanderà: gli altri passeggieri riconobbero {128 [218]} in questo fatto la stessa grazia? Ho la consolazione di poterle dire che tutti, nessuno eccettuato, riconobbero l'intervento del braccio di Dio in questo accidente così spaventoso, tutti si erano aspettata la morte ed il capo macchinista, che fu quello che compose il timone di salvazione, disse chiaro che nessun bastimento, neppur quelli che vengono d'Europa sebbene più grandi e più forti del Santa Rosa, avrebbe potuto salvarsi e non affondare in simile caso.

  A123000198 

 Ne saremo indegni noi? Non lo vorrei credere pur anche, se considero che Dio si serve sempre dei mezzi più deboli e dispregevoli per operare le sue meraviglie... L'avrà vinto il demonio? Non già fu anzi scornato, e continua a digrignare i denti sotto i pie della gran Vergine Celeste, e noi torneremo più coraggiosi all'assalto fra breve.

  A123000286 

 Lo consacrasti a Dio;.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000001 

 Quest'ecclesiastico, che ha nome D. Bosco, prese a pigione alcune casuccie ed un piccolo recinto, si è recato ad abitare in quel sito, e vi ha aperto un piccolo Oratorio sotto l'invocazione del gran vescovo di Ginevra, S. Francesco di Sales; egli ha cercato di attirarvi quei poveri giovani che dapprima trovavansi negletti e derelitti; nel semplice e modesto Oratorio egli distribuisce loro quella istruzione che sopra tutte le altre discipline è sola necessaria, l'istruzione religiosa; egli li accostuma a praticare i loro doveri, ad esercitare il vero culto di Dio, a convivere amichevolmente e socievolmente l'uno coll'altro.

  A125000027 

 Entrava poi a ragionare del dono toccando di volo, come gli antichi Romani usavano incoronare di quercia que' che con qualche azione eroica si erano segnalati nel porgere aiuto o scampo a' concittadini, e mostrava come Pio IX regalandoli di quella corona mirava ad incoronare la fortezza da loro spiegata, vedessero di tenerla in sommo pregio, di avvalersene onde pigliare animo in ogni sorta di combattimenti che loro toccasse di sostenere per la causa di Dio; rimirando la crocetta che portava appesa ricordassero come solamente il patire con Cristo apre la via alla gloria da lui meritataci.

  A125000027 

 Pigliava le mosse accennando al fatto biblico del giovane Daniello e compagni, i quali, a fronte di tutte le arti di seduzione adoperate con loro alla corte del re babilonese, vollero rimanersi fedeli alla religione e leggi de' padri loro, e n'ebbero perciò da Dio un premio temporale, come saggio ed arra dell'eterno; così voi, proseguiva, coll'esservi serbati fedeli alla religione di G. C, devoti al suo Vicario non solo nella prospera, ma ancora nell'avversa sorte, chiudendo l'orecchio a' detti di que' sedotti o seduttori che intendevano a consigliarvi diversamente, vi meritaste questa dolcissima caparra che vi manda il Redentore per mezzo del suo Vicegerente.

  A125000105 

 Finalmente l'ora assegnata da Dio alle sue misericordie è giunta, e siamo oltremodo lieti che queste misericordie furono con tanta larghezza profuse su quella povera terra, che sorpassò ogni desiderio dei buoni.

  A125000107 

 E tanto più eravi ragione di temere che Dio desse mano a' castighi, in quanto si vedeva nel paese una decisa opposizione alla missione.

  A125000107 

 Fra le altre cose toccò, come si suole, il punto gravissimo del dover approfittare della misericordia del Signore, che veniva loro offerta, non forse Dio li castigasse col non lasciare più loro tempo di approfittarne altra volta.

  A125000109 

 Divulgatosi il mattino quel caso, ognuno confrontando le parole del missionario colla morte di quel meschino, credette di ravvisarvi un castigo di Dio.

  A125000110 

 E con ciò quel poveretto (Dio gli abbia fatto misericordia!), il quale disse che predicava meglio del missionario, disse vero, e per sua sventura troppo vero!.

  A125000111 

 La misericordia di Dio si stese anche a questi due più manifesti e viventi emblemi della setta.

  A125000131 

 Con questi pensieri egli, benchè invitato, sollecitato a trarre partito de' suoi rari talenti coll'aspirare a luminose cariche, depose ogni idea d'impiego alto ed onorifico, ogni idea di interesse temporale, e dandosi costantemente all'esercizio della carità verso il prossimo, e specialmente verso la povera gioventù, impiegava ogni sollecitudine, ogni forza, ogni respiro, per guadagnare anime a Dio.

  A125000132 

 In tutto il suo operare teneva il cuore rivolto a Dio; a lui si era consacrato, per lui avea lavorato, da lui aspettava la ricompensa; quindi egli mirava il fine della vita come principio della vera felicità.

  A125000174 

 Chi mai potrà andare per noi a ringraziarlo degnamente?Sig. Direttore, fate sapere al Santo Padre, che noi siamo pieni di riconoscenza per lui, che lo amiamo con tutta l'effusione del nostro cuore, noi in lui veneriamo il Vicario di Gesù Cristo, e che noi tutti desideriamo, e vogliamo vivere e morire in quella religione, che ha Dio per Capo invisibile, e che ha un sì tenero e sì buon padre, un Pio IX, per suo Vicario sopra la terra.

  A125000174 

 Guidati come da una specie di entusiasmo, si radunarono intorno al loro Direttore, ed unanimi esclamarono: Grazie, o Santo Padre, grazie; Dio ve lo ricompensi.

  A125000212 

 Annunciamo sempre con piacere la pubblicazione delle Letture Cattoliche di Torino, che l'egregio uomo di Dio signor D. Bosco dirige con molto zelo del pari che con molto discernimento.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000118 

 ma le più distinte grazie pel nobile e generoso di Lei concorso prestato coll'istruire quei poveri orfani, che vennero temporariamente ricoverati nell'Orfanotrofio di S. Domenico, i quali non mancheranno al certo di innalzare preci a Dio pel loro degno istruttore.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000007 

 Si spera che nel mese di maggio verranno gettate le fondamenta del sacro edifizio, il quale sarà dedicato a Maria Auxilium Christianorum, sia per rendere grazie all'Augusta Madre di Dio pei benefizi ricevuti, sia per meritare ognor più la sua efficace protezione in avvenire.

  A127000012 

 Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e così le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra».

  A127000036 

 Questo favore lo riconosco da Dio, ottenuto dall'augusta sua Madre sotto il titolo di Maria Ausiliatrice.

  A127000038 

 Quale omaggio alla verità desidero che la presente relazione sia letta o pubblicata nel modo che sembrerà tornare a maggior gloria di Dio e ad onore della Beata Vergine Maria.

  A127000067 

 In questa guerra accanita che si muove ogni giorno contro i buoni, guerra che ornai cagionò tanti mali a quelle medesime famiglie, le quali prima mantenevansi così salde nella fede e ne' costumi, era pur necessario che vi fosse chi, accingendosi a porvi qualche rimedio, pigliasse a svellere il male dalla radice, educando e santificando colei, {98 [98]} cui Dio diede la maggior influenza nella famiglia.

  A127000085 

 Il sacerdote Giovanni Bosco, al pari di noi, altro non desidera che di essere letto e meditato dal popolo per onore e gloria di Dio, e pel bene che dall'onore e dalla gloria di Dio ridonda alla società.

  A127000109 

 Con tale certezza noi fin d'ora avvertiamo che chi desidera il programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e farvi inscrivere allievi, può rivolgersi al prelodato sacerdote D. Bosco in Torino, ovvero dirigersi al sacerdote Paolo Albera, direttore dell'ospizio di S. Vincenzo in S. Pier d'Arena, dove, a Dio piacendo, si aprirà la Casa dell'Opera di Maria Ausiliatrice.

  A127000118 

 Ai tre volumi suaccennati devono succedere le spiegazioni del catechismo, ossia le istruzioni parrocchiali, e prime fra queste le istruzioni sui principali doveri verso Dio, e gli esercizi spirituali per i fanciulli e giovinetti, ora usciti alla luce.

  A127000118 

 Come nelle altre sue opere, in questa l'egregio autore si mostrò anima innamorata di Dio, anima bella.

  A127000118 

 Questo volume, da tanto tempo aspettato, delle pastorali fatiche di quell'apostolico predicatore che è il teologo Antonio M. Belasio, direttore spirituale del seminario vigevanese e missionario apostolico, forma il quarto delle opere del medesimo, e tiene dietro alle Conferenze per i bisogni del popolo, alla Madre Chiesa nelle sue relazioni con Dio e coi suoi figli nella santa messa, alle Prediche per meditazioni ai popoli.

  A127000122 

 Si fu allora che cominciò la parte più commovente della funzione, che sollevò in tutto il tempio singulti e pianti, e vinse la stessa serenità dei giovani apostoli, poiché non è virtù il non sentir pietà; che la religione cristiana {129 [129]} non ismorza gli affetti, ma dà il coraggio a superarli, perché non ci trattengano dall'eseguire la volontà di Dio; il missionario che parte reca con sé l'amore alla patria e alla famiglia, ma nobilitato e perfezionato, né ci vuole meno d'un cuore sensibilissimo per rinunziare ai propri comodi, alle più geniali affezioni, alla vita stessa, affine di portare a lontani fratelli il beneficio incomparabile della fede.

  A127000139 

 Possano i santi, di cui, dopo l'Italia, fu la patria più feconda, un Domenico, un Ignazio, una Teresa, un Giovanni di Dio, un Raimondo, un Pietro d'Alcantara e tanti altri santi suoi protettori ottenerle quella pace e tranquillità che vanno sospirando tante buone famiglie spagnuole esuli e raminghe per l'Europa o viventi nel terrore e nello spavento nella Spagna stessa.

  A127000163 

 Domenica, 7, vigilia dell'Immacolata, salutammo per la prima volta la terra americana, questa terra, che d'ora innanzi sarà la nostra patria terrena, il luogo dove, coll'aiuto della divina grazia, consumeremo le nostre forze, finché a Dio piaccia riunirci con tutti i nostri cari lassù nella gran patria, il cielo!.

  A127000164 

 Però l'uomo vi ha fatto poco: tutto ciò che vi ha di bello, di affascinante nella veduta di Rio Janeyro e del panorama che presenta dalla parte del mare, tutto l'ha fatto la natura, tutto l'ha fatto Dio.

  A127000172 

 In quella cara solennità, giunti oramai quasi al termine del nostro viaggio, sentimmo il bisogno di fare speciali voti e preghiere per il nostro principale benefattore Pio Nono, l'incomparabile Pontefice dell'Immacolata, per quei ritiri e per quelle caritatevoli signore e signori che coll'opera delle loro mani e colle oblazioni concorsero a formarci quel corredo che Dio buono ci conservò in questa lunga navigazione e che noi speriamo di consumare lavorando nei vasti campi della Repubblica Argentina.

  A127000196 

 Siamo sul campo della missione! Dio e la sua Santissima Madre già hanno dato prova che i Piemontesi erano scelti a fare del bene alle anime dell'America del Sud.

  A127000197 

 Alla vista di tanto trasporto per ascoltare la parola di Dio, si giudicò opportuno un triduo di preparazione al Santo Natale, e la bella e vasta chiesa fu costantemente stivata di uditori.

  A127000198 

 Altri si inginocchiano sul nostro passaggio, anche in mezzo alla strada, finché il padre dice: «Addio, figlio mio, addio - Dio ti guardi! - Io ti aspetto alla chiesa degli Italiani.

  A127000251 

 Dio voglia che dopo il tempo sereno non si levi qualche tempestoso uragano.

  A127000254 

 - No, signori, non ho l'onore di esserlo, Dio non mi ha fatto ancora questa grazia.

  A127000257 

 Noi non mancammo da questi lontani lidi di raccomandar la sua bell'anima a Dio nell'incruento sacrifizio.

  A127000265 

 Essendo molto istruito e di una rara eloquenza, ottenne in breve d'essere fatto canonico, ed era già quasi sul punto di diventare Vescovo, mentre non era neppur chierico! Ma la grazia di Dio inopinatamente gli toccò il cuore.

  A127000267 

 Gli dissero: «È italiana, le parli in italiano.» Le parli in piemontese, soggiunse un'altra, perché è delle parti di Torino! - Speravamo tutti che il dialetto natio l'avrebbe scossa! Non meritava più da Dio la sua grazia! Spirò dopo tre quarti d'ora senza alcun conforto di quella religione che aveva disprezzata! - Un'infelice si consuma nel letto senza darsi pensiero dell'anima.

  A127000267 

 Quanti di questi poveri Italiani hanno lasciato Dio in Europa, e non l'hanno più trovato in America!! Eccovene alcuni saggi: - Si viene alla nostra Chiesa ad avvisare che un'inferma dei nostri paesi sta male assai; corre subito uno di noi, ma l'inferma non vuole riceverlo; torna, e lo riceve con insulti; torna una terza volta, e dopo mille sforzi si arrese a ricevere una medaglia, ma di confessione, di sacramenti non vi fu verso.

  A127000268 

 Che dico poi degli Italiani che vivono nel campo nelle estancias, ossia cascine lontane dalle città, a modo degli Indiani e dei selvaggi? Essi sono indianizzati anche in fatto di costume e di religione, perché mancano di chiese e di missionari: non mai odono parlare di Dio; più nessuno ricorda loro i doveri e il fine per cui sono quaggiù.

  A127000306 

 La parola di Dio, che tutte le sere per nove giorni venni suggerendo (in castigliano facile, non sapendo ancora parlar difficile ), e l'esempio dei più buoni dei nostri giovani d'Europa, hanno fatto buona prova, e dividemmo con Monsignore la santa consolazione di vederli tutti accostarsi alla santa Eucaristia; quattro vi fecero la prima comunione.

  A127000338 

 Le due grandi fontane che adornano l'obelisco e tante altre sorgenti che scaturiscono in diversi luoghi della gran piazza, nel cui centro elevasi la colossale statua della Vittoria, gettavano fiumi d'acqua nella sottostante erba e fiori, che parea piangessero sui patimenti dell'Uomo Dio! - Ad un tratto muta la scena.

  A127000344 

 Era uno spettacolo commovente fin dal mattino vedere i tramways da tutte parti portare gratis (favore concesso dalla Società dietro domanda di Monsignor Arcivescovo) alla cattedrale i numerosi istituti maschili e femminili; lunghe file di giovani collegiali passare frammezzo ad immensa moltitudine che moveva alla piazza della Vittoria, e di lì al vasto tempio! Spettacolo più commovente ancora, volgere l'occhio attorno alla grande Basilica, e vederla gremita nel mezzo da migliaia di giovanetti e giovanette, e le navate laterali piene zeppe di migliaia di parenti accorsi ad unire i loro voti a quelli dei loro cari bimbi! Era un solo il voto di tutti: invocare la protezione divina e dell'angelico san Luigi, sopra dell'angelico Pio Nono! Oh, le molte comunioni di questi innocenti cuori come sono state accette al Cuore di Gesù, qui pascitur inter lilia! Le molteplici preghiere di più migliaia di fedeli salirono certo al trono di Dio, perché ci conservi ad multos annos questo miracolo dì Pontefice.

  A127000356 

 La qual cosa potrà riuscire in due modi: o che i genitori pel naturale istinto, che porta ad essere benevolo a chi tratta con bontà i proprii figli, o più ancora che, poco per volta crescendo su i figli ben istruiti, vadano essi stessi a portare la buona novella a quei della loro tribù, i quali volentieri accetteranno la parola di Dio bandita da tali predicatori.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000368 

 La quale indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicarsi a quelle anime dei fedeli che, unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A127000378 

 Sarebbesi certamente raccolto frutto ancora più copioso, se avessi avuto meco altri missionari, ma io era solo, e per soprappiù, essendo già stato impegnato in altra predicazione, non poteva protrarre oltre nove giorni la mia dimora in quelle terre che ricevevano la parola di Dio come il terreno arsiccio riceve la pioggia del cielo in tempo estivo.

  A127000381 

 Dai missionari avrà le deboli loro preghiere, da Dio la vera mercede.

  A127000398 

 Cantati i vespri, D. Bosco saliva in pulpito e narrava ai numerosi fedeli accorsi ciò che avevano già fatto a gloria di Dio i missionarii partiti l'anno scorso, e quello che dovevano fare coloro che erano per partire.

  A127000402 

 Dio vi benedica, figliuoli miei, e la Santa Vergine vi protegga.

  A127000403 

 Dio vi accompagni dappertutto.

  A127000403 

 Dio vi accompagni.

  A127000404 

 Benedico poi le vostre medaglie, corone e crocifissi, e prego Dio che vi benedica nel tempo e vi renda un giorno tutti felici nella beata eternità.

  A127000404 

 Dio benedica voi, la vostra missione, quelli che già sono in America; benedica il Vescovo di Buenos-Ayres, il Vicario apostolico di Montevideo, benedica tutti i vostri parenti, amici e benefattori.

  A127000404 

 Dio vi benedica e la Santa Vergine vi protegga.

  A127000404 

 Dio vi benedica tutti, ed il vostro angelo custode vi accompagni per via, per mare, sul lavoro e sempre.

  A127000404 

 E chi sa quanto possano essere estesi i luoghi, copiosa la messe che Dio vi va preparando? Studiate soltanto di corrispondere alle amorevoli cure della Provvidenza divina, e poi non dubitate che le vostre fatiche produrranno molti frutti.

  A127000404 

 Io non dico che voi dobbiate percorrere da una parte all'altra l'America; quello che vi posso assicurare si è che coll'aiuto di Dio voi potrete fare un gran bene.

  A127000404 

 Prego Dio che vi conceda fermezza nei buoni propositi.

  A127000407 

 Due ore si fermò a bordo, indi, radunatici tutti intorno a sé, ci diede gli ultimi ricordi, e ci compartì la sua benedizione dicendo: - Andate, non temete, Dio è con voi: Maria vi proteggerà.

  A127000420 

 Un uditorio immenso e devotissimo ascoltò la parola di Dio con santo entusiasmo nelle domeniche in cui predicò il reverendo Padre Cagliero, sopra la giustizia di Dio e la misericordia di Maria.

  A127000434 

 La mia celletta era divisa dalla sua non per altro che per una paretina di assi, ed in fondo traforata in modo di ringhiera per cambio dell'aria, dovendo io riceverla dalla sua finestra; passai quella notte come Dio volle, tanto più che, ripartito il bastimento, ricominciarono le tempeste e gli orribili sbattimenti.

  A127000436 

 Noi siamo tutti tranquilli e rassegnati e speriamo che sani e salvi il Signore ci guiderà a Montevi-deo, dove potremo fare qualche cosa a maggior gloria di Dio ed a bene del nostro prossimo.

  A127000475 

 Gran Madre di Dio.

  A127000486 

 E come può essere altrimente, quando si ha per protettrice la gran Madre di Dio, Colei che, essendo l'Ausiliatrice del popolo cristiano, in modo speciale venne in aiuto di questa piccola porzione del gregge di Gesù Cristo, a fine di impedire che i seguaci dell'empio e sacrilego Lutero e dell'infame Calvino, riuscissero a farle perdere il dono più prezioso che possa avere un popolo, la fede cattolica? E poiché per celebrare le feste di Maria Santissima in modo che tornino gradite al dolcissimo e materno suo cuore, e valgano assicurarci il suo aiuto, il suo patrocinio sì nei bisogni della vita come nelle angustie di morte, è indispensabile una buona confessione e santa comunione; così grande fu il numero dei fedeli che risposero all'invito loro fatto, accostandosi ai santissimi sacramenti con una divozione e pietà veramente edificante.

  A127000517 

 Avvezzo egli da lunga mano a mettere ogni sua impresa sotto l'egida di Maria Ausiliatrice, ed a confidare essenzialmente nella Divina Provvidenza, ha una viva fiducia che i cuori dei cristiani, soprattutto dei facoltosi, saranno da Dio mossi a sostenerlo e fornirlo del necessario pe' suoi figli che si strappa proprio dal suo seno, e manda a fare nell'America quello che egli fa qui tra noi.

  A127000518 

 E chi ci sa dire il numero di chi muore senza poter avere i conforti della religione, privo dello stesso battesimo; o di chi, fatto cristiano nei primi giorni della vita, passa i venti, i trent'anni senza mai più sentire a parlare né di Dio, né dell'anima, né dell'eternità?.

  A127000518 

 Per lo contrario nelle contrade più sopra toccate il vedere una parrocchia, lo avere un ministro di Dio è cosa affatto eccezionale.

  A127000524 

 Pure, coll'aiuto di Dio, colla fiducia nel possente soccorso di Maria Ausiliatrice, {227 [227]} colla benedizione del Vicario di Gesù Cristo, poterono aprire chiese al divin culto, e collegi in cui educare nella scienza e nel timor di Dio la gioventù.

  A127000533 

 Nell'introito della santa messa, che oggi abbiamo celebrato della dedicazione della principal chiesa di questa nostra Roma, io leggeva alcune parole, che a prima vista fan meraviglia, e sono: Terribilis est locus iste! Come? interrogai me stesso, come mai la chiesa è un luogo {230 [230]} terribile, mentre è luogo dove noi veniamo a depositare le nostre amarezze, ad elevare la mente ed il cuor nostro a Dio, a domandargli aiuto nelle nostre afflizioni e necessità? E risposi a me stesso: Sì, la chiesa è terribile, ma solo per certuni.

  A127000534 

 Voi, armandovi di grande zelo, farete che cessi il peccato, scompaia l'iniquità dalla faccia della terra, trionfi la giustizia, regni l'amor di Dio, della religione, della Chiesa, insomma; voi, santificandovi nella vostra Congregazione, santificherete le genti che vivono in quelle remote regioni; ed allora vedrete questa Chiesa tornare lieta, benigna e pietosissima Madre, e compartire a tutti gioie e benedizioni!!».

  A127000536 

 I giovani missionari partirono da questa udienza pieni di consolazione e di stupore, per aver veduto ed udito a parlare con tanta robustezza il grande Pontefice Pio IX, il quale, mentre si mostra coi buoni così dolce e mansueto, fassi pur vedere terribile ai nemici di Dio dalla stessa sua prigione, da meritare che al Vaticano si applichino le parole della Chiesa: Terribilis est locus iste.

  A127000547 

 Il volume che annunziamo è il quinto de' suoi lavori, dove Dio e la Santissima Trinità, gli angeli, il demonio, e il magnetismo e lo spiritismo; la creazione del mondo e la eternità della materia; l'ordine della creazione e il caso; l'uomo della Bibbia, e l'uomo selvaggio e preistorico sono messi dinanzi al lettore di maniera che la luce emerge limpidissima dal contrapposto delle tenebre della incredulità.

  A127000566 

 Tuttavia si è già formato un laboratorio di falegname, di sarto e di calzolaio, e, coll'aiuto di Dio, si farà piano piano il resto.

  A127000580 

 Passando poscia a rispondere a quelli che ripetutamente gli domandavano perché non apra pur anche in Roma una Casa di arti e mestieri, egli disse che a molti dei poveri giovanetti di Roma e de' suoi dintorni si era finora provveduto coll'accoglierli nell'Oratorio di Torino od in altri Ospizi, in cui presentemente se ne trova un centinaio; che tuttavia desiderava di aprire in Roma altresì un simile Instituto, e coll'aiuto di Dio e col concorso dei benevoli cooperatori e cooperatrici, sperava che ciò si sarebbe tra non molto effettuato.

  A127000588 

 I suoi dubbii nacquero donde, umanamente parlando, avrebbero dovuto morire, cioè dall'udire le quotidiane invettive ed ingiurie con cui i ministri dell'errore si scagliavano contro il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, ed in generale contro tutti i cattolici; specialmente poi dal modo indecoroso col quale parlavano della Madre di Dio.

  A127000590 

 Al neofìto s'imponeva il nome di Leone in ossequio al regnante Pontefice Leone XIII. Ieri, festa solennissima di Maria Ausiliatrice, quest'anima fortunata faceva la sua prima comunione, e si univa coi compagni suoi dell'Oratorio Salesiano e coll'immensa folla di cittadini e di forestieri a cantare le misericordie dell'Augusta Madre di Dio, che conta un figlio di più.

  A127000654 

 2° Mostrò che tale cooperazione deve aver di mira la santificazione delle anime, facendo della terra quasi un paradiso di Dio, e che questo si ottiene curando dapprima la propria, quindi l'altrui santificazione.

  A127000664 

 - Preghiamo adunque ed operiamo, continuava D. Bosco, affine di poter rendere onore a Dio e conforto al nostro amatissimo Pontefice.

  A127000665 

 {262 [262]} Inoltre i Salesiani vennero benedetti da Dio nelle diverse case di Lucca, Spezia, Marsiglia, Torino, Firenze, Sampierdarena, Vallecrosia e fin nella lontana Patagonia, ecc.

  A127000669 

 Or bene, quanti poveri fanciulli ciechi ai nostri giorni! Col togliere che si è fatto in molti luoghi l'insegnamento religioso dalle scuole per allevare i fanciulli alla moderna, col laicizzare le scuole, si è tolto il vedere dell'anima e della coscienza; quindi abbiamo ragazzi che sanno di storia, di letteratura, d'aritmetica, e quanto alle nozioni elementari di Dio sono ignoranti, affatto ciechi... Ed in quante fosse cadono questi piccoli ciechi! Oh benedetti i Salesiani! Essi, senza privarli dell'istruzione scolastica, aprono gli occhi dei fanciulli alla vista del cielo, danno loro lo sguardo delle anime pure e sante, e con l'istruirli che fanno nelle cose dell'eternità, preparano in quelle tenere pianticelle il futuro sostegno della religione e della patria.

  A127000670 

 E potrà non parere opera di Dio la loro Congregazione?.

  A127000672 

 I grandi sordi della nostra età sono quelli che ricusano di ascoltare la parola di Dio e disprezzano la voce della Chiesa.

  A127000674 

 - Mirate i Salesicani che raccolgono i fanciulli poveri; osservateli qua e colà ministri del bene dappertutto, e fin nella lontana Patagonia...; e quanti sono i diseredati della fortuna, ed essi ne piglian cura amorevole coll'istruirli ed educarli, con dar loro un'arte ed un mestiere onorato... E in un'opera, in un lavoro così apostolico, non vedete la mano di Dio {264 [264]} sopra i Salesiani? Pauperes evangelizantur!.

  A127000675 

 Ah, perché esser prodighi col mondo, avari e tegnenti con Dio? Perché non dare alla Chiesa, larga con noi di tanti beni? Signori, io domando il vostro obolo in nome di Roma cattolica.

  A127000675 

 Cooperatori e cooperatrici salesiani: gli operai evangelici non mancano; ma tocca a noi l'aiutarli di forte animo e far sì che la santa istituzione possa crescere e dilatarsi, a incremento di bene, a gloria di Dio e alla salute delle anime! Signori, soccorrete i poveri Salesiani.

  A127000675 

 Oggidì si spreca tanto denaro nel lusso, nella vanità, e, Dio non voglia, anche in divertimenti nefandi.

  A127000676 

 mo Alimonda, ascoltato con la più religiosa attenzione, destò nel cuore dei numerosi uditori un senso di viva riconoscenza verso quell'uomo di Dio che è don Bosco; e le offerte, poco dopo raccolte, salirono ad egregia somma.

  A127000680 

 Avea 69 anni di età, e questi spese nelle opere di religione verso Dio e di carità verso i poverelli.

  A127000681 

 I pochi anni del suo sacerdozio, che conseguì nell'anno 64° dell'età sua, furono pieni di sante opere, le quali ora furono da Dio, speriamo, ricompensate colla morte dei giusti.

  A127000686 

 Ho voluto dare questa comunicazione alla S.V. benemerita, affinché goda nel sapere che la carità sua comincia ad ottenere il santo fine per cui l'ha fatta, {267 [267]} quale si è la gloria di Dio, il vantaggio della religione, la salvezza delle anime.

  A127000686 

 Le lodi, che da quel giorno in poi nella nuova chiesa s'innalzeranno a Dio, le preghiere, che vi faranno tante migliaia di fedeli, la salute, che vi otterranno innumerevoli anime, sono altrettanti beni, che saranno altresì partecipati alla S.V., e dei quali ella riceverà a suo tempo dal Signore una copiosa mercede.

  A127000695 

 «Facendola adesso, egli disse, voi cooperate più presto al bene della religione e alla salute delle anime; siete sicuri che le vostre intenzioni non sono contrariate; e poi ne riceverete da Dio una doppia mercede, vale a dire, non solo il premio in cielo, ma ancora il centuplo su questa terra, secondo la promessa del Divin Salvatore: Centuplum accipiet et vitam æternam possidebit ».

  A127000701 

 «Povero, senza mezzi di sussistenza, come ho potuto fondare e sostenere queste Opere? È questo il segreto della misericordiosa bontà di Dio, a cui piacque favorire l'opera mia, perché il bene della società e della Chiesa stanno nella buona educazione della gioventù.

  A127000704 

 Voi mi direte: ma quali sono i vostri mezzi per sostenere quest'Opera? Bisogna chiederli a Dio, alla Provvidenza divina, che invia il sole sulla terra e fa nascere i frutti nei campi.

  A127000706 

 Dio ricompenserà largamente quanto farete, e la società ve ne sarà grata.

  A127000706 

 Ebbene ora, gran Dio, usate la misericordia che avete promessa nel Vangelo.

  A127000706 

 Quando ci presenteremo a Dio, per essere giudicati, queste anime diranno: - Sono i nostri benefattori: essi impiegarono il loro tempo, denaro per salvare le nostre anime; se siamo salvi lo dobbiamo ad essi.

  A127000708 

 Ho più cose, di cui desidero dare un breve cenno, alla maggior gloria di Dio e a comune edificazione.

  A127000708 

 Prego Dio che largamente le rimuneri della lor carità, mentre con gratitudine profonda mi professo, - Delle SS. LL. benemerite, - Parigi, 25 maggio 1883, - Obbl.

  A127000710 

 Io desidero che martedì prossimo, 5 giugno, facciamo una splendida festa in onore di Maria Ausiliatrice, la quale da buona madre ci ha assistiti in questo viaggio, ci ha ottenuto da Dio grazie segnalate, dei favori grandi anche per voi.

  A127000710 

 Qui il sant'uomo si fé' commosso, gli si gonfiarono gli occhi, e versò alcune lagrime, sgorgategli certamente dall'animo pieno di riconoscenza e di amore a Dio ed a Maria Ausiliatrice, da cui riconobbe ogni bene.

  A127000711 

 Dopo di aver ricordate le divine promesse e chi fa del bene ai piccoli; dopo di aver esposti alcuni dei mezzi principali, da potersi facilmente praticare da un cooperatore a prò dei giovanetti, senza punto dover uscire dal seno di sua famiglia o dai confini di sua parrocchia, D. Bosco finì coll'invocare le benedizioni di Dio e della Vergine Ausiliatrice sopra tutti i presenti e le loro famiglie, assicurandoli ad un tempo che egli ed i suoi alunni avrebbero pregato per essi, affinché, dopo il pellegrinaggio di questa vita potessero giungere felicemente al porto dell'eternità.

  A127000711 

 Il suo discorso semplice e piano, ma improntato di apostolico zelo, si raggirò a dimostrare che oggidì opera delle più importanti quella si è di attendere alla morale educazione della gioventù, per avere col tempo dei buoni cristiani e dei probi cittadini; lodò gli sforzi, che fanno molti cattolici in tanti paesi, soprattutto in Torino, per conseguire questo santo fine; segnalò il progresso, che, la Dio mercè, e mediante il concorso dei cooperatori e delle cooperatrici, fanno le Opere salesiane in Europa e specialmente nell'America; e discorrendo del suo viaggio in Francia disse come dappertutto e clero e popolo riconobbe e accolse l'Associazione dei cooperatori quale mezzo facile ed efficace, per riuscire alla salvezza della gioventù e quindi delle future generazioni.

  A127000727 

 Ah! solo Iddio può comprendere tutto il dolore che ci opprime l'anima in questo istante nel separarci da te; Dio solo può lenire la nostra ambascia colle sovrane sue dolcezze.

  A127000727 

 I nostri genitori ci diedero la vita del corpo, ci guidarono nei primi passi, si sono adoperati per procacciarci un bene transitorio; ma tu negli anni più pericolosi dell'età nostra ci hai conservata o ridonata la vita dell'anima con una saggia educazione; tu con illuminati consigli ci fosti luce nel buio delle giovanili passioni; tu cogli amorevoli incoraggiamenti ci fosti sprone negli ardui sentieri della virtù; tu, in una parola, ci hai fatto quello che siamo, strumenti cioè della misericordia di Dio a vantaggio della religione e della civile società.

  A127000727 

 Ma Dio domanda da noi questo sacrifizio, lo richiede la sua maggior gloria, lo esige la salute d'innumerevoli anime abbandonate; ebbene, noi lo facciamo.

  A127000735 

 - Ciò posto, come potrei io non amare e proteggere l'opera del nostro Don Bosco, il quale coll'aiuto de' suoi cooperatori non solo promuove la pratica dell'orazione, ma innalza cappelle e chiese belle come questa, dove migliaia di persone vengono a pregare e a cantare le lodi di Dio? Sì, io l'amo quest'opera salesiana, ed ho ragione di amarla.

  A127000743 

 In siffatta guisa e col mezzo che qui espongo e raccomando alla sua bontà, la S. V. si renderà benemerita delle Opere sopraccennate, avrà la gratitudine di migliaia di poveri giovinetti, e, quello che maggiormente importa, ne riceverà la ricompensa da Dio, promessa a tutti coloro che si adoperano al benessere morale e materiale del loro simile.

  A127000746 

 Ed appunto per far conoscere meglio i bisogni e la condizione, grazie a Dio soddisfacente, delle nostre Missioni di America, è venuto espressamente da quei lontani paesi il nostro missionario D. Luigi Lasagna, il quale non lasciò intentata nessuna via per indurmi a preparare anche questa volta una numerosa spedizione di Missionari Salesiani e di Suore di Maria Ausiliatrice.

  A127000747 

 Ciò posto, non vi sarà difficile capire, o cari Cooperatori e Cooperatrici, che per allestire la novella schiera di conquistatori di anime e di propagatori del regno di Dio in sulla terra, occorrono gravissime spese di sacri arredi, spese di vestiario e biancheria, spese di suppellettili per Chiesa, scuola ed abitazione e spese urgentissime per i viaggi di mare e di terra.

  A127000747 

 Epperciò non mi resta altro che riporre ogni mia speranza in Dio e nella generosità vostra, o carissimi Cooperatori e Cooperatrici, affinché, come già mi siete venuti in aiuto nelle spedizioni antecedenti, così non indugiate a soccorrermi nella spedizione che attualmente divisiamo, malgrado la grande strettezza di mezzi materiali che ci affligge.

  A127000747 

 Maria SS. Ausiliatrice, che si è costituita protettrice e madre dei nostri missionari e di quei poveri selvaggi, vi ottenga da Dio ogni più eletta benedizione spirituale e temporale.

  A127000751 

 Affinché il loro viaggio lungo e pericoloso sia accompagnato dalla benedizione di Dio, è mia intenzione che si compia in quel dì una religiosa funzione, coll'intervento almeno dei nostri Cooperatori e delle nostre Cooperatrici di Torino e di sue vicinanze.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000041 

 Dio vi aiuterà.

  A128000041 

 Sappi, o caro Ernesto, essere cosa certa che Dio benedice chi ascolta padre e madre; perciò noi inginocchiamoci qui, e recitiamo la preghiera che la buona anima di nostra madre ci ha insegnato fin da fanciulli,( si mettono in ginocchioni dicendo ) O Signore, che siete ne' cieli; Voi che provvedete gli alimenti agli uccelli dell'aria, ai pesci dell'acqua, Voi che vestite di fiori i campi, coprite di frutta le piante soccorreteci; non permettete che noi vostre creature abbiamo a morire di miseria; ajutateci a trovare un tozzo di pane per levarci la fame, ed un sito per riposare almeno in questa notte senza divenir pasto di belve feroci - ( sul termine della preghiera entrano Franeo e Teodoro saltellando).

  A128000042 

 In quanti modi maravigliosi Dio provvede ai bisogni dell'uomo; fino a mandare un corvo a portare del pane al profeta Elia siccome abbiamo studiato.

  A128000184 

 - Dio buono, costoro sono i miei nipoti.

  A128000190 

 Dio per altro mi volle consolare col condur voi tra le mie braccia.

  A128000210 

 Voi per altro ( rivolto ai carrettiere ) dovete riconciliarvi con Dio, che colle vostre male azioni avete oltraggiato.

  A128000226 

 - Queste cose fanno sperare che vostro padre siasi pentito, e che perciò abbia trovato pietà nel cospetto di Dio.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000005 

 Noi poi che abbiamo la bella sorte di trovarci in grembo alla vera Chiesa diamoci la massima sollecitudine per sapere, credere e praticare quanto questa nostra madre pietosa a nome di Dio comanda.

  A129000006 

 Così facendo quanti cristiani seguiranno i nostri esempi! quanti lasceranno la strada del male per darsi alla virtù! Quante anime persevereranno nel cammino chi conduce all'eterna salvezza! Qual grande ricompensa non sarà per noi riserbata da Dio in Cielo!.

  A129000008 

 Dio è onnipotente, infinitamente buono, giusto, santo, in una parola egli possiede tutte le perfezioni.

  A129000008 

 Non vi può essere che un Dio solo.

  A129000009 

 Due parole soglionsi usare quando parliamo di Dio: Unità e Trinità.

  A129000009 

 Il Padre è Dio, il Figliuolo è Dio, lo Spirito Santo è Dio; tuttavia non sono tre Dei, ma tre persone che hanno la medesima potenza, sapienza e divinità, che perciò sono un solo Dio.

  A129000009 

 Trinità vuol dire che in Dio vi sono tre persone realmente distinte che si chiamano Padre, Figliuolo, Spirito Santo.

  A129000009 

 Unità vuol dire che vi è un solo Dio.

  A129000010 

 Gli uni hanno peccato per superbia e furono condannati all'inferno; e si chiamano Demoni; gli altri si conservarono fedeli a Dio ed ora vivono per sempre beati in cielo; e si chiamano Angeli buoni.

  A129000012 

 Essi non dovevano andar soggetti alla morte; ma avendo disobbedito a Dio col mangiare il frutto da lui proibito, furono cacciati dal paradiso terrestre, e condannati eglino e la loro posterità alla fatica, ai patimenti e alla morte.

  A129000013 

 Dio ebbe pietà del genere amano e per liberarci dalla schiavitù del demonio ed acquistarci la vita eterna, la seconda persona della SS. Trinità, cioè il Figliuol di Dio, si degnò di {7 [7]} farsi uomo, prendere un corpo ed un'anima, come abbiamo noi, nel seno di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

  A129000013 

 Egli si è fatto uomo senza lasciare di essere Dio.

  A129000013 

 Il Figlio è sempre stato Dio come il Padre e lo Spirito Santo, ma come uomo non v'è sempre stato.

  A129000013 

 Il figliuol di Dio fatto nomo si chiama Gesù Cristo.

  A129000014 

 Egli ha sofferto come uomo, e come Dio ha dato un prezzo infinito a' suoi patimenti.

  A129000017 

 Noi dobbiamo crederle fermamente appoggiati non sopra la parola degli uomini che le annunciano, ma appoggiati sopra la medesima autorità di Dio, il quale le ha rivelate alla sua Chiesa, e per mezzo dei ministri della sua Chiesa vengono insegnate a noi.

  A129000018 

 Per salvarci bisogna non solamente credere fermamente tutte queste verità, ma bisogna ancora vivere cristianamente, cioè osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa, che è quanto dire praticare la virtù e fuggire il peccato.

  A129000019 

 I comandamenti di Dio sono dieci:.

  A129000020 

 Il primo ci obbliga di amare, di adorare un Dio solo e di amare il nostro prossimo come noi medesimi per amor di Dio.

  A129000030 

 La Chiesa a nome di Dio ordina Di santificare le feste di precetto coll'assistere particolarmente alla Santa Messa.

  A129000034 

 Ma per obbedire a Dio ed alla Chiesa noi abbiamo assolutamente bisogno della grazia di Dio, e per ottenere questa grazia bisogna dimandarla sovente a Dio con umili e fervorose preghiere in nome e pei meriti di Gesù Cristo.

  A129000035 

 La preghiera con cui ordinariamente si suole invocare questa nostra pietosa madre, è l' Ave, Maria, cioè Dio ti salvi, o Maria ecc.

  A129000035 

 È eziandio cosa utilissima di avere una divozione ed una riverenza particolare verso la Vergine SS. che è la creatura più potente presso Dio.

  A129000035 

 È parimenti cosa assai utile di onorare e pregare i nostri santi Angeli custodi e i Santi del Paradiso, perchè eglino essendo gli amici di Dio possono molto aiutarci colla loro intercessione.

  A129000038 

 Il Battesimo scancella in noi il peccato originale, ed anche l'attuale se vi è; ci dà la grazia di Dio, ci fa figliuoli della Chiesa e perciò eredi del Paradiso.

  A129000041 

 L'Eucaristia è il più augusto di tutti i Sacramenti, perchè esso contiene Gesù Cristo tutto intiero, vero Dio e vero uomo, il suo corpo, il suo sangue, l'anima sua e la sua divinità.

  A129000045 

 Dopo la morte vi è il giudizio a cui tutti dovremo presentarci per essere da Dio giudicati di tutto il bene e di tutto il male che avremo fatto.

  A129000046 

 Le virtù più necessarie ad un cristiano per salvarsi sono: Fede, Speranza e Carità; queste virtù si chiamano Teologali, perchè riguardano Dio.

  A129000047 

 La fede è una virtù colla quale noi crediamo fermamente tutte le verità che Dio ba rivelato, e che la Chiesa ci propone a credere.

  A129000048 

 La Speranza è una virtù colla quale noi mettiamo in Dio la nostra confidenza {17 [17]} e speriamo da lui la salute eterna e le grazie necessarie per conseguirla.

  A129000049 

 La Carità è una virtù colla quale noi amiamo Dio sopra tutte le cose ed il prossimo come noi medesimi per amor di Dio.

  A129000053 

 I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono quattro: 1.

  A129000055 

 Timor di Dio.

  A129000063 

 Il vero Cristiano obbedisce a' suoi genitori, a' suoi padroni, a' suoi superiori, perchè egli non riconosce in {21 [21]} quelli se non Dio medesimo, di cui quelli fanno le veci.

  A129000065 

 Egli li deve amarene! Signore e per amor di Dio; loro confida cordialmente i segreti del suo cuore; e se essi cadono nel male, egli mette in opera ogni sollecitudine per farli ritornare nello stato di grazia.

  A129000066 

 Egli sa tollerare le contraddizioni e le calunnie, come Gesù Cristo tollerò quelle degli Scribi e de' Farisei, lasciando a Dio la cura di giustificarlo.

  A129000078 

 Beata e sovranamente beata l'anima giusta, che regnerà eternamente con Dio nel delizioso soggiorno del Paradiso! Infelice e sovranamente infelice il peccatore impenitente che brucierà eternamente {25 [25]} coi demonii nelle fiamme dell' inferno!.

  A129000079 

 Finchè Dio sarà Dio, io glorificherò o la sua misericordia co' beati in cielo, o la sua giustizia co' dannati negli stagni di fuoco e di zolfo ardente, dove non vi è che pianto e stridor di denti.

  A129000080 

 Perdere un Dio, perdere una eternità felice per un vii piacere, che gran pazzia! Essere insensibile a questa perdita, che grande stupidità! Infelice colui che non comprende la grandezza di questa perdita, se non quando l'avrà fatta, e che sarà per lui irreparabile!.

  A129000083 

 Adoperati almeno per calmare la collera di Dio colla penitenza.

  A129000083 

 Non è ancor tempo, o anima infedele ed ingrata, di ritornare al tuo Dio? Se il sangue di Gesù Cristo non avesse trattenuto il braccio vendicatore del suo padre, dove saresti tu? Un solo peccato mortale bastava per renderti eternamente perduta.

  A129000084 

 Il passato non c'è più, l'avvenire non è in tuo potere, il presente non è che un momento che ti è dato per servir Dio e meritarli una beata eternità.

  A129000086 

 Un Dio,.

  A129000089 

 Un Dio che ti vede,.

  A129000094 

 Un Dio che tu servi così male.

  A129000097 

 O Dio!.

  A129000103 

 O mio Dio! o Padre delle misericordie! io credo in voi e sopra la vostra santa parola io credo alle due eternità.

  A129000104 

 La nostra vita dovrebbe essere continuamente occupata a pregare; e poichè le occupazioni del proprio stato ce lo impediscono, impieghiamo almeno un quarto d'ora mattino e sera a fare orazione onde ottenere da Dio le grazie che sono necessarie a salvarci.

  A129000105 

 Pertanto al mattino appena svegliati {29 [29]} noi dobbiamo fare il segno della santa croce, offerire il nostro cuore a Dio, e dire: Gesù, Giuseppe, Maria vi dono il cuore e l'anima mia.

  A129000107 

 Signor mio, Dio mio, io vi adoro e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte.

  A129000109 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, è benedetto il frutto del ventre tuo Gesù.

  A129000109 

 Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.

  A129000110 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra: ed in Gesù Cristo suo figliuolo unico Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo giorno risuscitò da morte: {31 [31]} salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A129000111 

 Io sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me.

  A129000112 

 Non nominare il nome di Dio invano.

  A129000127 

 Angelo di Dio, che siete il mio custode per ordine della pietosa sua provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda il mio Signore Iddio in avvenire.

  A129000128 

 Credo che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A129000128 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A129000128 

 Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi.

  A129000128 

 Credo, che il Figliuolo di Dio si è fatto uomo nel seno purissimo {34 [34]} di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo: come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo dì risuscitò.

  A129000129 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero che mi darete il perdono de' miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il paradiso, che mi avete promesso pei meriti di G. C. facendo io opere da buon cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto.

  A129000130 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per li beni, che ho ricevuto {35 [35]} da voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete un Dio d'infinita bontà; epperciò degno per voi medesimo di essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stesso per amor vostro.

  A129000131 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso; mi pento non solo pei beni che ho perduto, e pei mali che ho meritato peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio così buono, così grande, e così amabile come siete Voi.

  A129000134 

 Signor mio, Dio mio, io vi adoro e vi amo con tutto il cuore, vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno.

  A129000135 

 Il resto come al mattino ad eccezione dell'Angelo di Dio, ove si dice custoditemi in questo giorno, si dirà custoditemi in questa notte.

  A129000136 

 Terminate le solite preghiere, recitate un Pater ed Ave a S Giuseppe affinchè vi ottenga da Dio la grazia di non morire in peccato.

  A129000140 

 Pensando quindi alla presenza di Dio colle mani giunte innanzi al petto prenderete riposo.

  A129000169 

 Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa quanto il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così voglio che, quando andate alla S. Messa, siate persuasi di fare una azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio e la più utile all'anima vostra.

  A129000177 

 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata sempre Vergine Maria, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a' santi apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, che molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A129000183 

 Sia gloria a Dio nel più alto de' cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perchè solo Iddio è degno di essere lodato e glorificato per tutti i secoli.

  A129000192 

 Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile.

  A129000194 

 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino che debbono essere cangiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo.

  A129000199 

 Mio cuore, alzati a Dio e pensa {50 [50]} alla passione di G. C., che egli rinnova pe' tuoi peccati.

  A129000201 

 Anima mia, unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A129000205 

 Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo sacramento.

  A129000220 

 Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacrificato per me.

  A129000227 

 Un solo peccato mortale, o cristiani, basta per precipitare nell'inferno colui che l'ha commesso, se egli non ne ottiene il perdono da Dio prima di morire; perciò non havvi cosa al mondo che ci debba stare maggiormente a cuore, quanto l'ottenere questo perdono quando si ha avuto la disgrazia di peccare mortalmente.

  A129000237 

 A fine di eccitarci al pentimento {59 [59]} giova molto considerare che col peccato abbiamo offeso Iddio che è nostro padrone, a cui noi dobbiamo obbedire, un Dio infinitamente buono, nostro Creatore, nostro padre, un Dio Salvatore che ci ha comperati col prezzo di tutto il suo sangue.

  A129000237 

 La contrizione perfetta è il dispiacere di aver offeso Dio, perchè egli in se stesso è infinitamente perfetto e infinitamente degno del nostro amore.

  A129000238 

 Questa contrizione se è in grado perfetto e sia congiunta a vivo desiderio del sacramento, quando questo non si potesse veramente ricevere, basta per ottenerci da Dio il perdono, tenendo però l'obbligo di confessarsi poi quando si possa.

  A129000240 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio che di tutti i mali del mondo.

  A129000241 

 Se ce ne fosse un solo di cui non si avesse questa contrizione, Iddio non perdonerebbe nè questo nè gli altri, perchè un solo peccato mortale merita e attira sopra di noi l'inimicizia di Dio.

  A129000243 

 Un segno evidente di questo dolore si è quando succede alla confessione un cangiamento interno ed esterno; quando si soddisfa alla giustizia di Dio colla penitenza, o con altre buone opere; si riparano i dauni cagionati al prossimo, e si pone pronto rimedio agli scandali dati.

  A129000249 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore onde ci doni aiuto a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente.

  A129000251 

 Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, come sono esposti a pag. 12, facendo noi stessi l'applicazione di quanto ivi è proibito o comandato.

  A129000252 

 Esaminatevi pertanto: se parlaste male delle cose di religione; se bestemmiaste, nominaste il nome di Dio invano; se ascoltaste la santa messa nei giorni festivi con esservi occupati in opere di pietà, o piuttosto occupati in lavori proibiti.

  A129000254 

 Fatto l'esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore, perciò mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A129000255 

 Deh ascoltate, o mio Dio, le voci di questo sangue divino, e perdonatemi.

  A129000255 

 Eccomi, o mio Dio, innanzi a voi ripieno di confusione e di rincrescimento per avervi offeso.

  A129000255 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de' miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi stesso di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa io vi dimando perdono.

  A129000255 

 Oh non le avessi mai commesse! Oh non mi fossi mai staccato dall'osservanza della vostra santa legge! Io {67 [67]} vi ho offeso, mio buon Dio, ed ho corrisposto al vostro amore colla più nera ingratitudine.

  A129000255 

 Voi, o Dio di bontà, e di misericordia, avvalorate questi miei proponimenti colla vostra grazia, da cui dipende tutta la mia forza e la speranza di perseverare nel bene.

  A129000260 

 Un sentimento di umiliazione e di confusione deve essere proprio di chi si presenta in forma di reo al suo giudice, o in faccia a colui che tiene luogo di Dio sopra la terra.

  A129000262 

 Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che è un padre amante, che fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza.

  A129000265 

 Come potrò io mai, Dio d'immensa bontà, rendervi le grazie che meritate? Quali grazie non dovrò io rendere alla infinita vostra misericordia? A me erano riserbate pene eterne per i miei peccati; e voi invece me li perdonate e li seppellite in un profondo obblìo.

  A129000266 

 Nell'atto stesso che mi sento colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio veemente contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più.

  A129000266 

 Vergine Immacolata, Angelo mio Custode, Santi miei prolettori, celesti spiriti e felicissimi comprensori del Paradiso, ottenetemi voi da Dio che non l'offenda {72 [72]} mai più per l'avvenire.

  A129000268 

 Non è la sua immagine, nemmeno la sua figura, come un crocifìsso, ma vi è G. C. medesimo, vale a dire il medesimo figliuolo di Dio, il medesimo G. C. che è nato dall'Immacolata V. Maria, che morì per noi sulla croce, che è risuscitato e salito al cielo.

  A129000271 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che mi rincresce grandemente, si è l'avere male {74 [74]} corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A129000277 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A129000281 

 Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra.

  A129000284 

 Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e colla più profonda riverenza.

  A129000284 

 Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio.

  A129000285 

 Ah potessi avere il cuore dei serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre di amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A129000294 

 Un venerabile servo di Dio visitando Gesù sacramentato lo vide in forma di bambino che teneva in mano una corona di rose, e dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse: Queste rose sono altrettante grazie che io comparlo a coloro che le vengono a chiedere.

  A129000303 

 Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine! Sì, pur troppo, o mio Dio; epperciò vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi che ricevete in questo mistero di amore dagli eretici, dagli infedeli e dai cattivi cristiani.

  A129000304 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, madre di Dio; pel sacratissimo Cuore del vostro figlio Gesù, principe della pace, fate che l'ira di lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A129000316 

 Mio Redentore, mio Dio, eccomi a' vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire che mai più offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A129000472 

 Nel terzo si contempla come Cristo sedendo alla destra di Dio Padre mandò lo Spirito Santo nel cenacolo, dove erano gli Apostoli con Maria Vergine congregati.

  A129000494 

 Rallegratevi, o Madre Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudi, tutte le allegrezze, e tutti i favori, che ora godete in Paradiso non si diminuiranno mai, anzi aumenterannosi fino al giorno del giudizio e dureranno in eterno.

  A129000496 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui, con quella divozione che ho potuto, ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio il perdono de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che voi siete solita ottenere e compartire a' vostri servi, che fanno devota memoria di queste allegrezze, di cui è ricolmo l'Immacolato vostro cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A129000497 

 Di Benedetto Papa XIII per impetrare da Dio la grazia di non morire di morte improvvisa.

  A129000499 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signor, e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro {121 [121]} prezioso sangue e per le sagrosante vostre Piaghe; o mio dolcissimo Gesù, per quelle vostre ultime parole dette in Croce: Mio Dio, mio Dio, perchè m'abbandonaste? e per quel forte grido: Padre nelle vostre mani raccomando lo spirito mio, ardentissimamente vi prego di non levarmi all'improvviso da questo mondo.

  A129000502 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora e ciò che dopo di essa mi attende.

  A129000518 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate che io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni di mia vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore, pei meriti del Nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'Unità dello Spirito Santo.

  A129000524 

 Riconosco, mio Dio, il gran benefizio di avermi fatto nascere Figliuolo della Chiesa cattolica, e vostro seguace, e ve ne ringrazio; ma compite la vostra misericordia col darmi tanto di fede, e di fortezza che mi mantenga sempre a voi fedele, ed imitatore dei martiri, sia pronto a rinunziare ancora alla vita piuttostochè separarmi da Voi e dal vostro Vicario, il Capo visibile della Chiesa il Romano Pontefice.

  A129000601 

 Un Dio confitto.

  A129000605 

 Angioletto del mio Dio,.


don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html
  A130000009 

 I nostri pastori, e specialmente i vescovi, ce unicorno col Papa, il Papa ce unisce copi Dio.

  A130000013 

 ° E santa per la santità del suo capo e suo fondatore, che è Gesù {10 [130]} Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica, molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo: più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa.

  A130000017 

 ° Non sono sante perchè professano più cose contrarie al Vangelo, repugnanti a Dio medesimo.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000002 

 Difatto la religione lega, stringe l'uomo in amicizia con Dio.

  A131000003 

 Considerata poi sotto il secondo aspetto la religione è il complesso di tutte quelle cose che appartengono al culto di Dio, come sono le verità rivelate, i riti sacri, il ministero sacerdotale, con tutti quei doveri che devono praticarsi verso Dio, verso noi medesimi, e verso il prossimo.

  A131000003 

 Nel primo caso si definisce: Una virtù morale che inclina l'uomo a rendere a Dio il culto {5 [189]} dovuto.

  A131000003 

 Quindi uomo religioso dicesi colui che ha questa pia inclinazione; ed irreligioso chi non ha questa inclinazione, o ricusa a Dio l'onore che gli si deve.

  A131000004 

 La parola bibbia vuol dire libro per eccellenza e si usa per significare tutti quei libri divini, che sono dalla Chiesa Cattolica riconosciuti per inspirati da Dio ai loro autori.

  A131000011 

 Molte prove dimostrano essere {9 [193]} stati essi da Dio inspirati nello scrivere.

  A131000012 

 Bisogna dunque dire che se Dio operò miracoli in conferma di ciò che dicevano e scrivevano i sacri scrittori, essi erano da Dio inspirati.

  A131000012 

 I veri miracoli si possono soltanto operare da Dio, il quale certamente non li opera e non li lascia operare in conferma di una falsità, da cui gli uomini possono essere indotti nell'inganno.

  A131000012 

 Se Dio permettesse che un uomo facesse un miracolo per confermare una religione bugiarda allora Egli coopererebbe a ingannare gli uomini; la qual cosa in Dio non si può dare, essendo Egli la verità e la Santità per essenza.

  A131000013 

 Essendo dunque le profezie pienamente avverate, ed essendo pur certo che Dio non fa e non lascia fare vere profezie in conferma di cose false, dobbiamo necessariamente conchiudere che i sacri scrittori, i quali cotante ne fecero, erano veramente da Dio inspirati.

  A131000014 

 - In fine rimane la testimonianza di Gesù Cristo e degli apostoli, i quali dichiararono che tutta la storia dell'Antico Testamento è stata scritta sotto l'assistenza speciale dello Spirito Santo; e in quanto al Nuovo Testamento abbiamo la testimonianza della Chiesa Cattolica, la quale, come vedremo, è stata dal suo divin Fondatore fatta guardiana e maestra delle verità da Dio rivelate, e dotata del dono d'infallibilità.

  A131000016 

 - Non tutto quello che fu rivelato da Dio, non tutte le verità religiose e morali, specialmente riguardanti il Nuovo Testamento, si trovano registrate nella Bibbia.

  A131000017 

 Ma parlando di religione s'intende quella parte di parola di Dio, la quale non fu scritta nei sacri libri, ma ci fu trasmessa o a viva voce, o per altre vie come sarebbe per mezzo degli scritti dei ss. padri, dei concilii, e simili.

  A131000018 

 Che non tutte le cose rivelate da Dio {12 [196]} siano state scritte nei libri santi, e perciò che oltre la Sacra Bibbia si debba pure ammettere la Tradizione, lo dicono gli stessi apostoli e lo confermano i padri della Chiesa.

  A131000022 

 - Le verità rivelate da Dio, che si trovano nella Bibbia, nella Tradizione, le verità insomma che costituiscono la vera religione, Gesù Cristo figliuolo di Dio fatto uomo le affidò alla custodia della Chiesa da lui fondata e stabilita su questa terra {16 [200]} per fare le sue veci.

  A131000024 

 Per Chiesa poi di Gesù Cristo s'intende la congregazione, ossia l'insieme di tutti quelli che professano la fede, la dottrina rivelata da Dio, sotto il governo e l'ubbidienza dei legittimi pastori, specialmente del Papa.

  A131000028 

 Siccome vi è un solo Dio, così una sola e medesima deve essere la religione che Egli ha rivelato.

  A131000028 

 Una Chiesa che si contraddicesse nelle sue credenze, nei suoi insegnamenti, dimostrerebbe chiaramente che ella non è Chiesa di Dio, il quale non può rivelare ed approvare la verità e l'errore.

  A131000030 

 Quindi deve essere Cattolica cioè universale riguardo alla dottrina {20 [204]} che insegna, in quanto che deve abbracciare tutte le verità rivelate da Dio, e non tralasciarne alcuna; deve essere Cattolica in quanto al tempo, cioè comprendere tutti i tempi, avendo cominciato da Gesù Cristo deve durare fino alla consumazione dei secoli, cioè finchè vi siano uomini sulla terra; deve ancora essere Cattolica, in quanto al luogo perchè deve estendersi agli uomini che abitano in tutte le parti del mondo, ciò che va effettuandosi per mezzo dei coraggiosi missionarii.

  A131000032 

 Ciò posto, siccome una sola è la vera religione perchè un solo è il vero Dio, un solo Gesù Cristo, così una sola parimenti può essere la vera Chiesa di Gesù Cristo.

  A131000035 

 2° È Santa; santa è la fede e la legge {22 [206]} che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa.

  A131000039 

 2° Non sono sante; perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A131000039 

 Se Dio non mi avesse nascosto l'avvenire io non avrei mai osato propagare una dottrina da cui dovevano conseguire tante calamità, tanto scandalo.

  A131000046 

 Così la Sacra Scrittura per esprimere che il nostro Signor Gesù Cristo occupa il primo posto in Cielo, d'onde comanda a {29 [213]} tutto l'universo, dice che Egli siede alla destra di Dio Onnipotente.

  A131000054 

 Costoro però sono in uno stato meno deplorabile, imperocchè se essi sono fermamente persuasi di trovarsi nella vera religione, se intanto osservano la legge di Dio, e i loro doveri, possono ancora salvarsi.

  A131000067 

 Pretesero bensì di riformare, ma non avendo per ciò nè missione, nè autorità da Dio, rovinarono ogni cosa, non solo la fede, ma la morale, i costumi.

  A131000072 

 Questo santo erasi pure recato al concilio, e sebbene non sapesse la lingua greca, tuttavia per miracolo di Dio messosi a parlare greco fece un sì eloquente discorso che sbalordi tutti i vescovi greci, i quali tutti dovettero piegare innanzi alla verità e a lei sottomettersi.

  A131000074 

 Dio nel giusto suo furore decretò di fargliene scontare la pena.

  A131000078 

 {61 [245]} Tanta è la trascuratezza che non solo si tralascia di bandire la parola di Dio, ma in molte parocchie non vi sono registri dei battezzati, dei matrimonii, dei defunti.

  A131000081 

 Con queste armi temperate nell'amor di Dio essi conquisero i nemici delle anime, gli errori, l'idolatria, e sulle rovine dei templi pagani piantarono la bandiera di Gesù Cristo loro generale, loro principe, radunando intorno al vessillo della Croce infiniti popoli.

  A131000082 

 - È verità di fede definita dal Concilio di Trento, che vi ha nella Chiesa la gerarchia istituita da Dio, composta dei Vescovi, dei preti e di altri ministri

  A131000083 

 La gerarchia adunque, dice s. Bernardo, ha Dio per autore, e trae la sua origine dal cielo

  A131000084 

 Parla ai vescovi e dice loro: Badate {69 [253]} a voi stessi e a tutto il gregge, di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per reggere la Chiesa di Dio acquistata da Lui col proprio sangue

  A131000091 

 A tutto questo e ad altro si estende l'autorità del Papa, perchè Egli è il vicegerente di Dio in terra per tutto ciò che riguarda la gloria di Dio medesimo e la salute eterna delle anime.

  A131000091 

 Andate, predicate, piantate, estendete il regno di Dio fino agli ultimi confini della terra.

  A131000091 

 Il Papa con s. Paolo può dire a qualunque governo: Verbum Dei non est alligatum: la parola di Dio non può essere incatenata

  A131000091 

 L'autorità spirituale del papa è quella che gli conferisce il potere, il diritto di stabilire nella Chiesa tutto quello che concerne il buon andamento della religione, la maggior gloria di Dio, il maggior bene delle anime.

  A131000093 

 - Il nome di padre e di pastore può convenire non solo al Sommo Pontefice, ma ai vescovi, e ai preti, perchè ognuno di {82 [266]} essi colla parola di Dio, e coi Sacramenti qual padre spirituale genera dei figliuoli a Dio, e cogli stessi mezzi li pascola, li mantiene in vita, cioè nella grazia di Dio.

  A131000094 

 - Il Papa prende pure il titolo di Servo dei Servi di Dio, il quale fu cominciato ad usarsi da s. Gregorio Magno per rintuzzare la superbia di Giovanni patriarca di Costantinopoli, chiamato il Digiunatore, il quale arrogavasi il nome di Vescovo Universale.

  A131000094 

 - È pur appellato Santissimo, Beatissimo padre, sia pel santo posto ed impiego che occupa, sia specialmente per le grandi virtù che deve possedere colui, il quale fra tutti gli uomini per la sua dignità è il più vicino a Dio.

  A131000096 

 Giova qui notare che {85 [269]} l' antipapa non poteva godere nessuna autorità nella Chiesa, perchè Gesù Cristo, Dio di verità e principe della pace, non lo considerava per suo vicario, nè per successore di s. Pietro, e quindi nullo si rendeva tutto quello che egli comandava e decretava, a meno che il vero papa altrimenti disponesse per impedire maggiori mali.

  A131000099 

 Gesù allora ripigliò: E voi chi dite che io sia? A questa domanda Pietro a nome di tutti gli apostoli prende la parola e risponde: Voi siete il Cristo, Figliuolo di Dio vivo.

  A131000100 

 Il che voleva dire: Dunque io, che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagare nulla ai principi della terra.

  A131000105 

 Così fra gli altri operò Enrico IV, il quale sdegnato che nel 1061 fosse stato dichiarato papa Alessandro II senza {96 [280]} che a lui ne fosse data notizia, fece eleggere antipapa Cadolao vescovo di Parma, cagionando molti mali nella Chiesa di Dio.

  A131000140 

 Essi sono posti dallo Spirito Santo, dice s. Paolo, a reggere la Chiesa di Dio

  A131000145 

 Nella Chiesa poi il paroco è quel sacerdote che presiede ad un certo numero di fedeli, ai quali distribuisce e somministra i sacramenti e la parola di Dio.

  A131000154 

 Esse possono eziandio significare l'una l'amor verso Dio, l'altra l'amor verso gli uomini, del quale deve essere acceso il cuore del prelato.

  A131000165 

 Secondo l'uso della nazione ebraica, e di tutte le primitive chiese egli esponeva la parola di Dio seduto sopra una cattedra, o sedia, che gli venne {144 [328]} regalata dal ricco suo ospite.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000001 

 Quindi ho posto mano a compilare la Figlia Cristiana Provveduta per l'adempimento de'suoi doveri verso Dio, verso se stessa e verso il prossimo.

  A132000006 

 Il Cielo vi conceda lunghi anni di vita felice e il santo timor di Dio sia il prezioso tesoro, la grande ricchezza che vi renda felici nel tempo e nella eternità.

  A132000007 

 E siccome nessuna cosa potè dare esistenza a se stessa, così noi dobbiamo dire che Dio colla sua onnipotenza le trasse dal niente e le creò, motivo per cui si nomina Creatore.

  A132000008 

 Questo Dio, che sempre fu e sempre sarà, dopo di aver creato le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più perfetta.

  A132000009 

 Se fece bene, sarà sempre beata con Dio in Paradiso, dove godrà tutti i beni in eterno; se operò male, verrà punita con un terribile castigo nell'inferno, dove patirà per sempre ogni sorta di pene.

  A132000011 

 A questo deve muoverci il premio che Dio ci propone, il castigo che ci minaccia; ma assai più deve spingerci ad amarlo e servirlo il grande amore che ci porta.

  A132000015 

 Sarà malinconico colui che serve il demonio, comunque egli si sforzi per mostrarsi contento, avrà sempre il cuore che piange, dicendogli: Tu sei infelice, perchè nemico del tuo Dio.

  A132000016 

 Coraggio adunque, o figliuole, datevi per tempo al servizio di questo buon Dio, e voi avrete sempre il cuore allegro e contento, e conoscerete quanto sia cosa dolce e soave servire al Signore.

  A132000017 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A132000019 

 È altresì stretto dovere di una giovane cristiana di pregare mattino e sera pei suoi parenti, affinchè Dio loro conceda ogni bene spirituale e temporale.

  A132000022 

 Qualunque cosa noi dimandiamo a Dio in chiesa, la otterremo: In ea omnis qui petit accipit.

  A132000024 

 Chi non rispetta i sacri ministri, deve temere gravi castighi da Dio.

  A132000026 

 Sarebbe poi doppio il merito avanti a Dio se, quanto leggete, lo raccontaste ad altri, ovvero leggeste in loro presenza, sopratutto in presenza di quelli, che non sanno leggere.

  A132000028 

 Nutrimento e cibo dell'anima nostra è la parola di Dio, cioè le prediche, {16 [194]} la spiegazione del Vangelo e il catechismo.

  A132000031 

 Vi raccomando di fare ogni possibile per intervenire alla vostra parochia per l'adempimento di questi vostri doveri, essendo il vostro Paroco in modo particolare destinato da Dio ad aver cura dell'anima vostra.

  A132000032 

 Al contrario non v'è cosa che più consoli i beati in Paradiso, quanto il tempo impiegato per Dio che loro procacciò un bene eterno.

  A132000032 

 Non v'ha cosa che tormenti maggiormente i dannati nell'iaferno, che l'aver passato in ozio quel tempo, che Dio aveva lor dato per salvarsi.

  A132000035 

 Santa Francesca Romana soleva chiamare tempo perduto quello che non era impiegato ad onore di Dio, e s. Francesco di Sales era solito a dire: Nulla senza Dio; nulla contro Dio; nulla che non si possa offerire a Dio.

  A132000043 

 Di quanti enormi peccati si aggravano la coscienza quelle giovani, che nella chiesa, nelle strade, nelle scuole, od altrove col vestire immodesto, col portamento svagato danno scandalo e sono ad altri occasione di peccato! Quante sono le persone, da cui sono osservate, altrettanti sono i peccati di cui si rendono colpevoli agli occhi di Dio.

  A132000043 

 Lo scandalo è un peccato enorme, perchè ruba a Dio le anime da lui create pel paradiso, comprate col prezioso sangue di Gesù Cristo, e le ruba per metterle nelle mani del demonio ed avviarle all'inferno.

  A132000043 

 Quale terribile conto non dovranno dare a Dio nel tremendo giorno del giudizio per essere state causa della perdita di tante anime! Che si dovrà poi dire di quelle giovanotte che, rotto ogni freno, giungono fino ad insegnare la malizia a quelle che sono ancora innocenti? Queste sciagurate odano ciò, che loro dice il Salvatore.

  A132000045 

 Dobbiamo avere una sola paura ed è di offendere Dio.

  A132000045 

 Ed è egli possibile giungere a tal punto di viltà da vergognarci di servire al nostro Dio, da anteporre il desiderio d'una cattiva compagna ai comandamenti del Signore? Diceva pur bene il filosofo Seneca, benchè pagano, allorchè paragonava colui che si lascia condurre dal rispetto umano al giumento, che non va dove vorrebbe andare, ma dove lo spinge il padrone.

  A132000045 

 S. Caterina di Cartagine non sapeva che cosa fosse il rispetto umano, allorchè davanti ad una radunanza dei più dotti uomini del suo tempo, e al cospetto dello stesso imperatore Massimino confessò G. C. vero Dio e sofferse il più doloroso martirio, anzichè venir meno alla fede giurata a Cristo.

  A132000045 

 Siate coraggiose nel calpestare ogni umano riguardo, quando si tratta di professare la vostra fede, e state sicure che, oltre di far cosa gradita a Dio, guadagnerete anche nella stima degli uomini.

  A132000046 

 Anche nella vostra tenera età il demonio vi tende lacci per farvi cadere in peccato, e così rendere l'anima vostra schiava di lui e nemica di Dio.

  A132000047 

 Se poi la tentazione continua, fate il segno della santa croce, baciate qualche oggetto benedetto, dicendo: Maria, aiuto dei cristiani, pregate per me; oppure: Luigi santo, fate ch'io non offenda il mio Dio.

  A132000049 

 Quanti della mia età erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al sepolcro? Quante mie compagne sono scomparse da questo mondo sul fior degli anni! E non potrebbe accadere a me altrettanto? E quando anco dovessimo faticare alcuni anni pel Signore sulla terra, non saremmo abbondantissimamente compensati da un'eternità di gloria e di piaceri nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelle, le quali vivono in grazia di Dio, sona sempre allegre, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento.

  A132000050 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso dei beni infiniti che il Signore tiene preparati a chi lo serve.

  A132000051 

 La virtù nei giovani cuori è un prezioso ornamento, che li rende cari a Dio ed agli uomini.

  A132000051 

 Ma la virtù regina, la virtù angelica, la santa purità è un tesoro di tale pregio, che le giovanette, che la possedono, diventano simili agli Angeli di Dio, sebbene siano ancora mortali sopra la terra.

  A132000051 

 Saranno siccome Angeli di Dio, sono parole del Salvatore.

  A132000055 

 Avvi un gran numero di pratiche di pietà approvate dalla Chiesa che molto giovano a mantenere nel fervore del servizio di Dio e fra queste potete sceglierne alcune di quelle per cui vi sentite maggiormente portate.

  A132000056 

 Non potete far cosa più grata al cuor di Dio che onorare ed imitare le virtù di Maria SS. Ascrivetevi colla licenza dei vostri genitori a qualche compagnia o confraternita sotto il titolo di lei, tra le figlie dell'Immacolata, di Maria Ausiliatrice o del Carmine, e studiatevi poi di adempiere quelle leggere obbligazioni che vi siete imposte e fatevi impegno specialmente di accostarvi ai SS. Sacramenti nelle solennità a Lei dedicate.

  A132000059 

 Postevi pertanto ginocchioni direte: « Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso; fatami {34 [212]} la grazia di ben conoscere le verità, che io sono per meditare.

  A132000060 

 Considera, o figlia, che questo tuo corpo, quest'anima tua ti furono dati da Dio senza alcun tuo merito creandoti a sua immagine.

  A132000060 

 Se nel corso della vita avrai ognor presente questo gran fine, quante consolazioni proverai al punto di morte! Al contrario se non attendi a servire Dio, quanti rimorsi proverai alla fine de'tuoi dì, quando conoscerai che le ricchezze, i piaceri, che tu hai cotanto ricercato, ad altro più non servono che ad amareggiare il cuor tuo, e a farti conoscere il danno che questi hanno cagionato all'anima tua.

  A132000060 

 Sicchè non sei al mondo solamente per godere, per farti ricca, per mangiare, bere e dormire come le bestie; il tuo fine è di gran lunga più nobile e più sublime, cioè amare e servire Dio, per possederlo poi in Cielo.

  A132000062 

 Se salvi l'anima, tutto va bene, e godrai per sempre; ma se la sbagii, perderai anima e corpo, e Dio e Paradiso, sarai sempre dannata.

  A132000063 

 Sanno essi di essere creati da Dio per amarlo e servirlo, e intanto colle loro opere sembra che niente altro cerchino che la loro eterna rovina.

  A132000064 

 Di' adunque così: Sono creata da Dio per salvarmi l'anima, e la voglio salvare a qualunque costo, e voglio che per l'avvenire l'anima sola sia lo scopo delle mie azioni.

  A132000064 

 Si tratta di essere sempre beata o sempre infelice; ah vada ogni cosa, purchè mi salvi! Mio Dio, perdonatemi i miei peccati e fate, che non mi accada mai più la disgrazia di offendervi; anzi aiutatemi colla vostra santa grazia, affinchè io possa fedelmente amarvi e servirvi per l'avvenire.

  A132000065 

 Chi pecca, dice col fatto al Signore: Va, o Dio, lontano da me, io non ti voglio più obbedire, non ti voglio più servire, non ti voglio più riconoscere per mio Signore: Non serviam.

  A132000065 

 Il mio Dio è quel piacere, quella vendetta, quella collera, quel discorso cattivo, quell'ambizione, quello sfogo di passione.

  A132000065 

 Oh se tu, o figlia, conoscessi che cosa fai quando commetti un peccato mortale! Tu volti le spalle a quel Dio, che ti creò e ti fece tanti benefizi; disprezzi la sua grazia e la sua amicizia.

  A132000066 

 Io poteva lasciarti morire quando eri in peccato; ma ti conservai in vita per non mandarti all'inferno; e tu dimentica di tanti benefizi vuoi servirti di questi miei doni per offendermi? Chi non si sente compreso da rincrescimento per aver fatto ingiuria così enorme a un Dio sì buono e sì benefico verso di noi miserabili sue creature! {38 [216]}.

  A132000066 

 Orecchie, occhi, bocca, lingua, mani, piedi, tutto fu donato da Dio, e tu ti servisti di questi doni per offenderlo.

  A132000067 

 Perciò quanto più tu vivi nel peccato, tanto più si accresce e provochi l'ira di Dio contro di te.

  A132000067 

 Tu devi pur considerare, che questo Dio, quantunque buono, ed infinitamente misericordioso, tuttavia resta grandemente sdegnato quando l'offendi.

  A132000069 

 Quanti la sera in buona sanità si posero a dormire e la mattina trovaronsi morti! Quanti colpiti da qualche accidente morirono all'istante! poi dove andarono? Se erano in grazia di Dio, beati loro, saranno per sempre felici; al contrario sono eternamente perduti.

  A132000070 

 Intanto che farai tu allora nel punto d'incamminarti per la tua eternità? Guai a chi si trova in disgrazia di Dio in quel momento!.

  A132000071 

 Oh punto! oh momento, da cui dipende un'eternità o di gloria o di pena! Capisci ciò che ti dico! Voglio dire che da quel momento dipende l'andare in Paradiso o all'inferno; o sempre contenta, o sempre afflitta; o sempre figlia di Dio, o sempre schiava del demonio; o sempre godere cogli Angioli e co' Santi in Cielo, o gemere ed ardere per sempre co' dannati nell'inferno.

  A132000071 

 Onde, o figlia, alla luce dell'accennata candela vedrai, se amasti il tuo Dio, oppure se lo disprezzasti; se avesti in onore il suo santo nome, o lo nominasti invano; vedrai le feste profanate, le messe tralasciate, le disobbedienze fatte a'superiori, lo scandalo dato alle tue compagne; vedrai quella superbia, quell'orgoglio, che ti lusingaroni; {41 [219]} vedrai... Ma, oh Dio! tutto vedrai in un momento, nei quale agli occhi tuoi aprirassi la via dell'eternità: momentum a quo pendet aeternitas.

  A132000074 

 La prima cosa che rende terribile questa comparsa si è che l'anima si trova sola al cospetto di un Dio sprezzato, di un Dio, il quale conosce ogni segretezza del tuo cuore, ogni pensiero.

  A132000076 

 - Che ti pare, o giovine cristiana, {44 [222]} di questo esame? Che cosa dice la tua coscienza! Sei ancora a tempo; chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati con una sincera promessa di non peccar più; e comincia fin d'oggi una vita di buona cristiana per prepararti un corredo di opere buone pel giorno in cui dovrai comparire davanti al tribunale di Gesù Cristo.

  A132000077 

 In questo momento io cesso di essere figlia di Dio, e sarò per sempre schiava dei demonii nell'inferno.

  A132000077 

 Quell'anima infelice, prima di allontanarsi per sempre dal suo Dio, volgerà per l'ultima {45 [223]} volta lo sguardo al Cielo, e nel colmo della sua desolazione dirà: Addio, compagne; addio, amiche, che abitate nel regno della gloria; addio, padre, madre, fratelli, sorelle; voi godrete per sempre, io sarò per sempre tormentata.

  A132000079 

 Oh inferno, inferno, quanto sono infelici quelli che vi cadono! Che dici, o figlia, se avessi a morire in questo momento, dove andresti? Se ora non puoi reggere un dito sopra il lume di una candela, non puoi soffrire una scintilla di fuoco sulla mano senza gridare, come potrai reggere tra quelle fiamme per tutta l'eternità? S. Caterina da Siena desiderava {47 [225]} di essere collocata da Dio sulla bocca dell'inferno per impedire colla sua persona che nessuno vi entrasse più e diceva: se i poveri peccatori vedessero la minima di quelle pene che ho veduto io nell'inferno, eleggerebbero di patire dieci volte la morte del corpo, se fosse possibile, anzichè una minima particella di quelle pene per un giorno solo.

  A132000080 

 L'anima separata dal corpo e presentata al divin tribunale ha visto la bellezza di Dio, conobbe tutta la sua bontà, contemplò per un istante lo splendore del Paradiso, udì i canti dolcissimi degli Angeli e dei Santi.

  A132000080 

 Penseranno al tempo, che loro fu dato da Dio per riparare alla loro eterna perdizione, ai buoni esempi delle compagne, ai propositi fatti e non eseguiti.

  A132000081 

 Giovane cristiana, che ora non curi di perder il tuo Dio e il Paradiso, conoscerai la tua cecità {48 [226]} quando vedrai tante tue compagne più ignoranti e più povere di te trionfare e godere nel regno de' Cieli, e tu maledetta da Dio sarai cacciata via da quella patria beata, dal godimento di lui, dalla compagnia della Vergine e dei Santi.

  A132000081 

 Orsù adunque, penitenza; non aspettare che non vi sia più tempo: datti a Dio.

  A132000082 

 Almeno il povero dannato potesse ingannar se stesso e lusingarsi {49 [227]} con dire: Chi sa, forse un giorno Dio avrà pietà di me, e mi caverà da questo baratro! Ma no, questa speranza non l'avrà giammai.

  A132000082 

 Ogni dannato farebbe questo patto con Dio: Signore, accrescete quanto vi piace questa mia pena, fatemi stare in questi tormenti per quanto tempo vorrete, basta che mi diate la speranza che finiranno una volta.

  A132000083 

 Ah dunque, o giovanetta! ascolta quanto io sono per dirti: Se la coscienza ti rimorde di qualche peccato, va presto a confessarti per cominciare una buona vita; pratica ogni mezzo che ti suggerirà il confessore; se è necessario, fa una confessione generale; prometti di fuggire le occasioni pericolose, di frenare la tua lingua, di star lontana dale {50 [228]} cattive compagne, e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto.

  A132000083 

 Oh quante giovanette sul fiore di loro età abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne' deserti, vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo per evitare l'inferno! E tu che fai? dopo tante volte che ti meritasti l'inferno col peccato, che fai? Mettiti ai piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronta a far quello che volete; non più peccati in vita mia; già troppo vi ho offeso; datemi pure ogni male in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A132000091 

 Che spettacolo contemplare il cielo con quella moltitudine e varietà di stele! Altre più piccole, altre più grosse: le une nascono sull'orizzonte, le altre tramontano; ma tutto con ordine e secondo la volontà di Dio Creatore.

  A132000092 

 Avvi poi una grande moltitudine di giovani, le quali, perchè conservarono la virtù della purità, cantano a Dio un inno, che niun altro può imparare.

  A132000093 

 Osserva per altro, o giovane cristiana, che tutti i beni sopra considerati sono un niente paragonati alla grande consolazione che si prova nella vista di Dio.

  A132000094 

 Allora sì che benedirai quel momento, in cui lasciasti il peccato; benedirai il momento, in cui facesti quella buona confessione, frequentasti i sacramenti: benedirai quel giorno, in cui lasciando le cattive compagne ti desti alla virtù; e tu piena di gratitudine ti volgerai al tuo Dio, e a Lui canterai lode e gloria per tutti i secoli.

  A132000099 

 Affinchè poi, o figlie, siate in grado di avere le opere e le orazioni da praticarsi, furono disposti qui per ogni giorno quegli esercizi di pietà, che potranno servire a celebrare le domeniche e la novena di questo Santo, e partecipare di quelle grazie e di quei favori, che tuttodì ottiene da Dio ai suoi divoti.

  A132000101 

 Ah se si considerasse che un solo peccato oltraggia un Dio d'infinita bontà, ci fa indegni del Paradiso che contiene tutti i beni, ci rende meritevoli dell'inferno, luogo di tutti i mali! chi potrebbe a tale considerazione trattenere le lagrime? Questo appunto faceva piangere san Luigi.

  A132000102 

 Amabile mio avvocato, voi che aveste si poco da piangere e tuttavia piangeste a lagrime sì amare e continuate, fate che io pianga le mie colpe e le detesti, onde ottenerne da Dio il perdono.

  A132000104 

 Deh! per tanti doni sovrumani, per quella innocenza e penitenza, per quell'amore, che portaste a Dio in terra, vi prego umilmente a volermi oggi ricevere fra i vostri divoti, e ottenermi vera contrizione de'miei peccati, purità di cuore lontana da ogni colpa ed offesa del mio Dio.

  A132000106 

 Se Luigi, principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente, faceva tante penitenze, quale confusione non deve mai essere per quelle giovani, le quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di mortificare il loro corpo, fare qualche astinenza per amore di quel Dio, che tanto patì per noi! {62 [240]}.

  A132000109 

 Care figliuole, se volete voi altresì conservare questa virtù che vi rende tanto care a Dio, alla Beata Vergine ed agli Angeli del cielo, prendete per modello s. Luigi, mettetevi com'esso sotto alla speciale protezione di questa Madre, ed ella sarà la custode fedele della vostra purità.

  A132000112 

 Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli si mostrava modesto in casa, per le vie e specialmente in chiesa, avendo solo a cuore la salvezza dell'anima e quelle cose che riguardano l'onor di Dio.

  A132000113 

 Questo si otterrà facilmente, se dispregiando ogni rispetto umano attenderemo alle cose che riguardano all'onor di Dio, e specialmente alla frequenza dei sacramenti della confessione e comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere il rispetto umano, staccare il nostro cuore dalle cose terrene e innamorarci delle celesti.

  A132000113 

 Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello, che giova per condurci alla beata eternità, dicendo con s. Luigi: Ciò, che non è eterno, è un niente: Quod aeternum non est, nihil est.

  A132000114 

 Amabilissimo s. Luigi, per quella stretta unione che voi aveste con Dio, fate, che il mio cuore per l'avvenire non pensi più ad altro che alle cose del Cielo, ed abbia sempre a vile quelle della terra.

  A132000116 

 Fattosi religioso, scorreva la città di Roma per istruire i mendici; conducevali seco da qualche {67 [245]} confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e così rimessi in grazia di Dio.

  A132000116 

 L'amore verso il prossimo è la misura dell'amor di Dio.

  A132000116 

 Non avendo più altro da offerire a Dio in favore del prossimo, se non la propria vita, questo fece ancora.

  A132000117 

 Quante anime potremo levare dal sentiero della perdizione e rimetterle in quella strada, che le conduce a salvamento; ed allora quali grazie da Dio ci otterrà s. Luigi!.

  A132000118 

 Amabilissimo s. Luigi, infiammate il mio cuore del vero amor del prossimo, onde cresca sempre più in me l'amor di Dio.

  A132000119 

 Procurate di condur qualche vostra compagna ad ascoltare la parola di Dio, od a ricevere il Sacramento della Confessione.

  A132000120 

 S. Luigi nell'amor verso Dio fu un Serafino.

  A132000121 

 Da quale cosa deriva mai, che noi proviamo sì poco gusto per le cose spirituali? Questo avviene dall'essere il nostro cuore poco innamorato di Gesù Crocifisso, e dall'accostarci troppo di rado alla SS. Comunione o dall'accostarvici indegnamente, perchè è impossibile avvicinarci a queste due inesauste fiamme dell'amore di Dio senza sentircene accesi e trovarne conforto e contento.

  A132000122 

 O gran Serafino d'amore, fate che per l'avvenire altro più non voglia che amare Dio e a Lui solo servire.

  A132000126 

 Se egli avesse ritardato sino all'età avanzata per darsi a Dio, non avrebbe senza dubbio raggiunto sì eminente santità, giacchè egli morì molto giovane, e avrebbe potuto essere che neppure si fosse salvato.

  A132000127 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che Egli tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio; ma la morte li prevenne, e si sono perduti per sempre.

  A132000130 

 Illuminato egli, da Dio sapeva che quanto gli dimandiamo per l'anima ci viene conceduto: Petite et accipietis.

  A132000131 

 A quattro anni si assentava dalla presenza altrui, e, fatto cercare, veniva trovato in qualche nascondiglio, ove a terra genuflesso colle sue manine giunte dinanzi al petto fervorosamente pregava; e quantunque forte chiamato, con difficoltà poteva udire ciò che da lui si voleva, tanto era il diletto che provava in trattenersi con Dio.

  A132000132 

 In ogni nostro bisogno, nelle tribolazioni, nelle disgrazie, nell'intraprendere qualche azione difficile non tralasciamo mai di ricorrere prima a Dio.

  A132000135 

 Seppe da Dio l'istante di sua morte, e dopo goduta la gloria del Paradiso nell'estasi di una notte, che a lui parve un momento, promettendo a tutti gli astanti che avrebbe eseguito le loro commissioni presso Dio, presso Maria Santissima e presso altri Santi, nel bacio di Gesù Crocifisso placidamente spirò.

  A132000139 

 Appena acquistò l'uso di ragione, si rivolse di tutto cuore a Dio per amarlo.

  A132000139 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere di acqua fresca dato per amor di Dio, che sarà di tanto sangue, che Luigi sparse, ancor fanciullo, flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli stessi abiti suoi insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno, agghiacciandosi al freddo? Che dei digiuni si austeri? Che di tante invenzioni di flagelli, con cui macerò le sue carni innocenti? Tutto questo quale gloria avrà meritato a san Luigi in Cielo? La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa, che tutto il viver suo dai primo uso di ragione fino alla morte fu un continuo esercizio di amore verso Dio, e di carità verso i suoi simili.

  A132000147 

 Signor mio, Dio mio, io vi adoro, e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio di avermi creata, fatta Cristiana, d'avermi conservata in questa notte ( alla sera direte: conservata in questo giorno).

  A132000149 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A132000149 

 Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.

  A132000150 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo dì risuscitò da morte: salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A132000150 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del Cielo e della terra.

  A132000151 

 Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra.

  A132000153 

 Credo fermamente, che vi à Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A132000153 

 Credo queste e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi.

  A132000153 

 Credo, che il Figliuolo di Dio si è incarnato, fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo.

  A132000153 

 Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A132000154 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero che mi darete il perdono de'miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il Paradiso, che mi avete promesso per li meriti di Gesù Cristo, facendo io opere da buon Cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto.

  A132000155 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per li beni, che ho ricevuto da voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete Dio d'infinita bontà, perciò degno per voi medesimo di essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stessa per amor vostro.

  A132000156 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso; mi pento non solo per li beni che ho perduti, e per i mali, che ho meritati peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi.

  A132000171 

 Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa che il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così quando andate alla santa Messa, voi fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima propria.

  A132000176 

 Benchè venga a'piedi vostri confidata nella vostra infinita bontà e misericordia, sento tuttavia quanto sia grande la mia miseria pei tanti peccati della mia vita passata; perciò umiliata in ispirito col vostro ministro mi confesso a Dio onnipotente, alla Beata {89 [267]} Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, a'santi Apostoli Pietro e Paolo, e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, con parole e con opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A132000179 

 O benedetto Gesù figlio di Dio vivo, che mi avete redenta colla vostra passione e morte, abbiate pietà di me.

  A132000181 

 Amabilissimo Gesù, Agnello di Dio, che togliete i peccati del mondo, accogliete la nostra preghiera ed esauditela, voi che sedete alla destra dell'Eterno Padre e con lui e col Santo Spirito regnate per tutti i secoli dei secoli.

  A132000181 

 Io vi riconosco, o mio Gesù, come figliuolo {90 [268]} del Padre, Dio come lui, Redentor del mondo, Signore della pace.

  A132000181 

 Sia gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

  A132000185 

 Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile.

  A132000187 

 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino, che debbono essere cangiati nel Corpo e nel Sangue di {92 [270]} Gesu Cristo.

  A132000189 

 Anima mia, tu che non sei creata per la terra, ma pel cielo, leva in alto i tuoi pensieri ed affetti a Dio, affinchè io lo ringrazi della sua incessante bontà, io lo esalti e lo ami.

  A132000190 

 Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A132000192 

 Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.

  A132000202 

 La grazia che singolarmente vi domando, o mio Dio, è di poter fuggire le occasioni pericolose, affinchè io non abbia mai ad offendervi, e di poter praticare specialmente la virtù dell'umiltà, della modestia, dell'obbedienza e della carità.

  A132000203 

 Che potrò io darvi, o Dio di bontà, per tutti i benefizi di cui mi ricolmate, e singolarmente per il favore di avermi visitata, come spero, colla vostra santa grazia? Siate per sempre benedetto, mio amabilissimo Salvatore, per {96 [274]} esservi tutto sacrificato per me e per avermi fatta partecipe dei vostri meriti infiniti.

  A132000206 

 Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacrificato per me; fate che da questo momento tutta io mi possa sacrificare a Voi.

  A132000211 

 Un solo peccato mortale, o giovanotte, basta a precipitare nell'inferno colui che l'ha commesso, se egli non ne ottiene il perdono da Dio prima di morire.

  A132000218 

 Deve essere interno; perciò non basta recitare la fomola dell'atto di contrizione; ma bisogna avere nel cuore un vero dolore, un vero dispiacere di aver offeso Dio.

  A132000220 

 Che Dio è infinitamente buono è nostro Creatore, nostro Padre, nostro Salvatore, che ci ha comperati col prezzo del suo Sangue.

  A132000220 

 La contrizione perfetta è il dispiacere di aver offeso Dio, perchè egli in se stesso è infinitamente perfetto e infinitamente degno del nostro amore.

  A132000221 

 Questa contrizione, se è in grado perfetto e congiunta a vivo desiderio del sacramento, quando questo non si potesse veramente ricevere, basta per ottenerci da Dio il perdono, ma con obbligo di confessarci poi quando si possa.

  A132000222 

 Questi motivi devono eccitare nel nostro cuore un vero dolore del peccato, senza cui Dio non perdona mai.

  A132000224 

 Dobbiamo adunque essere più afflitti dell'offesa fatta a Dio, che di tutti i mali del mondo.

  A132000225 

 Tuttavia non è necessario che noi versiamo lagrime, come facciamo talora per altri mali; basta che il nostro dolore sia sommo, avuto riguardo, che abbiamo offeso la somma maestà e bontà di Dio da stimarsi e da amarsi più di tutte le altre cose.

  A132000226 

 Se ce ne fosse un solo, di cui non si avesse questa contrizione, Iddio non perdonerebbe nè questo, nè gli altri, perchè un solo peccato mortale merita e attira sopra di noi l'inimicizia di Dio.

  A132000228 

 Un segno evidente di questo dolore si è quando succede alla confessione un cangiamento interno ed esterno; quando si soddisfa alla giustizia di Dio colla penitenza, o con altre buone opere; si riparano i danni cagionati al prossimo nell'onore, nella roba o nella persona, e si pone pronto rimedio agli scandali dati.

  A132000234 

 Nel giorno poi della confessione dobbiamo metterci alla presenza di Dio e pregarlo di cuore, affinchè ci aiuti a far bene l'esame, cioè a fare una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione; di poi invochiamo l'aiuto di Dio colla seguente:.

  A132000236 

 Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione {104 [282]} di quanto ivi è proibito o comandato.

  A132000237 

 Esaminatevi pertanto: se parlaste male delle cose di religione: se nominaste il nome di Dio invano; ascoltaste la santa messa nei giorni festivi: se vi siete occupate in opere di pietà, o piuttosto in lavori proibiti.

  A132000239 

 Fatto l'esame dobbiamo eccitarci ad un vero dolore; quindi mettendoci alla presenza di Dio faremo la preghiera seguente:.

  A132000240 

 Deh! ascoltate, o mio Dio, le voci di questo Sangue divino, e perdonatemi.

  A132000240 

 Eccomi, o mio Dio, innanzi a voi ripiena di confusione e di rincrescimento per avervi offeso.

  A132000240 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de'miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi medesimo di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A132000240 

 Oh non le avessi mai commesse! Oh non mi fossi mai staccata dall'osservanza della vostra santa legge! Io vi ho offeso, mio buon Dio, ed ho corrisposto al vostro amore colla più nera ingratitudine.

  A132000240 

 Voi, o Dio di bontà e di misericordia, avvalorate questi miei proponimenti colla vostra grazia, da cui dipende tutta la mia forza e la speranza di perseverare nel bene.

  A132000243 

 Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che e un padre amante, il quale fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza.

  A132000246 

 Come potrò io mai Dio d'immensa bontà, rendervi le grazie che meritate? Quali grazie non dovrò io rendere alla infinita vostra misericordia? A me erano riserbate pene eterne per i miei peccati: e voi invece me li {108 [286]} perdonate a li seppellite in un profondo oblio.

  A132000247 

 Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più.

  A132000247 

 Vergine Immacolata, Angelo mio custode, Santi miei protettori, celesti spiriti e felicissimi comprensori del Paradiso, ottenetemi voi da Dio che non l'offenda mai più per l'avvenire.

  A132000249 

 Non è la sua immagine, nemmeno la sua figura, come un crocifisso, ma vi è lo stesso G. C., vale a dire il medesimo figliuolo di Dio, il medesimo G. C. nato dall'immacolata V. Maria, che morì per noi sulla croce, che è risuscitato e salito al cielo.

  A132000251 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che amaramente mi rincresce si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A132000257 

 Signore, Voi siete infinitamente amabile, Voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stessa, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A132000260 

 Egli è G. C, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povera peccatrice, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; {113 [291]} vuole farsi nostro medico, maestro e cibo.

  A132000262 

 Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e colla più profonda riverenza.

  A132000262 

 Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio.

  A132000263 

 Ah potessi avere il cuore dei Serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! {114 [292]} quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A132000271 

 Per corrispondere a questi inviti del Divin Salvatore, la s. Vergine Maria ed i cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno si accostavano alla santa Comunione.

  A132000272 

 Sant'Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa Comunione? San Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A132000273 

 Se tu sei peccatrice procura di metterti in grazia di Dio col Sacramento della confessione, e poi accostati alla santa comunione, e ne avrai grande aiuto.

  A132000273 

 Se volete fare un'azione la più gradita a Dio, la più efficace per vincere le tentazioni e perseverare nel bene, accostatevi sovente e con buone disposizioni alla santa Comunione.

  A132000274 

 A voi ricorro, o Vergine santa, Madre divina, Regina potente del cielo e della terra, a voi dopo Dio ricorro per domandare col vostro aiuto, la più grande, la più preziosa, la più necessaria di tutte le grazie, quella da cui dipende il buon esito della mia eterna salvezza, la grazia di una santa perseveranza.

  A132000277 

 Viveva in Francia nel monastero della Visitazione di Paray le Monial l'umile verginella Margherita Alacoque, cara a Dio per la sua illibata purezza.

  A132000285 

 Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine! Sì, pur troppo, o mio Dio; ma per l'avvenire vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi, che ricevete in questo mistero di amore dagli eretici, dagli infedeli e dai cattivi cristiani.

  A132000292 

 O Maria speranza mia, Voi tutto potete appresso Dio; ottenetemi in grazia di essere sino alla morte serva fedele del Sacro Cuore di Gesù e del vostro.

  A132000294 

 Non è Maria la più bella creatura che sia uscita dalle mani di Dio? Non è ella la più innocente, la più pura, concepita senza macchia di peccato? Tota pulchra et Maria, et macula non est in te.

  A132000294 

 O Maria! dopo Dio non si può nè dire, nè concepire cosa più grande di te! noi non ameremo Maria?.

  A132000295 

 Fu intendimento di Dio che Maria dovendo essere la madre di Gesù Cristo, che è il capo, fosse pure la madre di noi che siamo le membra.

  A132000295 

 Maria è tanto grande e ricca di virtù che si meritò d'essere Madre di Dio.

  A132000295 

 Rallegriamoci dunque, o figliuole, d'avere una Madre così buona, così potente presso il trono di Dio, che può e vuole aiutarci.

  A132000295 

 Vi può essere dignità maggiore di questa? Tutti i santi Dottori della Chiesa quando si mettevano a considerare Maria sotto questo titolo, abbagliati da tanta grandezza si prostravano ai piedi di Lei pieni di venerazione esclamando: O Maria! quanto siete grande, e quanto dovete essere potente presso il {128 [306]} trono di Dio! Siete la Madre di Dio, dicea quel Santo così divoto di Maria, che fu s. Giuseppe da Copertino ma siete anche la madre mia.

  A132000297 

 Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, Madre di Dio; pel sacratissimo Cuore del vostro figlio Gesù, principe della pace, fate che l'ira di lui si plachi, e che regni sopra di noi in pace.

  A132000331 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A132000354 

 VIII. O Maria, giglio delle convalli, giglio nato fra le spine senza riportarne puntura o lieve macchia al vostro candore, deh! concedeteci quel dono di purità, a cui è promessa la visione di Dio.

  A132000355 

 O Maria Vergine sempre amabile, da Dio sempre amata, bella iride di pace, tempio {147 [325]} augusto, consacrato fin dal primo momento dalla reale presenza dello Spirito Santo, e da tutta la pienezza de' suoi doni, deh! otteneteci di vivere in modo, che meritiamo di vederci un dì nel celeste Tempio della gloria.

  A132000360 

 Dopo tre ore di accanito combattimento, in cui apparve manifesto l'aiuto di Dio e di Maria Santissima fu ucciso il capitano dei nemici.

  A132000370 

 Rallegratevi, o Madre di Dio, per quel piacere, che provate in Paradiso, perchè siccome il sole quaggiù in terra illumina tutto il mondo, così voi col vostro splendore adornate e fate risplendere tutto il Paradiso.

  A132000371 

 Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità, a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le Gerarchie degli Angeli, {152 [330]} degli Arcangeli, dei Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime.

  A132000375 

 Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudii, tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora godete in Paradiso, non si diminuiranno mai, anzi aumenterannosi fino al giorno del giudicio e dureranno in eterno.

  A132000376 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegna della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A132000377 

 Angelo mio Custode, voi che non isdegnaste di prender tanta cura di me miserabile peccatrice, deh! vi prego, avvalorate il mio spirito con viva fede, con ferma speranza e con infiammata carità, sì che disprezzando il mondo io pensi solo ad amare e servire il mio Dio.

  A132000384 

 Mio Redentore, mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentita con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A132000465 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso sangue e per le sagrosante vostre piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A132000467 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A132000482 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore per li meriti del nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo.

  A132000487 

 I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo santo io ho ricevuto da Dio; i pericoli dai quali mi ha liberata sì nell'anima come nel corpo, sono cose maravigliose.

  A132000487 

 Solo per amor di Dio domando che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà che gran bene sia l'essere divoto di questo santo Patriarca.

  A132000487 

 Vorrei persuadere ad ognuno la divozione verso questo glorioso Patriarca, per la grande esperienza che ho dei beni grandi, che egli ottiene da Dio.

  A132001723 

 R. Per religione s'intende una virtù, ovvero una serie d'azioni buone, con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.

  A132001725 

 R. L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita.

  A132001727 

 Imperciocchè Dio solo è autore de' veri miracoli, nè li può fare, o concedere che altri li faccia, in prova dell'errore e della menzogna.

  A132001727 

 R. La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta col ministero degli Angeli, venne rivelata ai Santi Patriarchi, che la praticarono, ai Profeti i quali coi loro miracoli dimostrarono di essere da Dio inspirati.

  A132001735 

 R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A132001738 

 La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo Dio, una sola fede, un solo Battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa.

  A132001739 

 Santa, perchè deve essere fondata e governata da Dio fonte di ogni santità; insegnare cose sante per condurre gli uomini alla santità ed alla salvezza eterna.

  A132001745 

 È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa.

  A132001753 

 Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.

  A132001768 

 R. Gli Ebrei per potersi salvare debbono riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa.

  A132001777 

 D. Questi uomini Maometto, Pietro Valdo, Calvino e Lutero diedero segni di essere da Dio mandati?.

  A132001778 

 Cosichè si possono chiamare non inviati da Dio ma da Satana a predicare e diffondere l'empietà fra gli uomini.

  A132001778 

 R. Costoro erano uomini non mandati da Dio, non fecero alcun miracolo, nè in loro si avverò alcuna profezia.

  A132001826 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi Cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.

  A132001830 

 Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A132001830 

 Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2.

  A132001839 

 R. Noi dobbiamo rispondere, che la libertà di cui parlano non è data da Dio, ma dagli uomini, che perciò non si deve mischiare per niente nelle cose di religione; oppure rispondere che se siamo in tempo di libertà, ci lascino anche liberi in fatto di religione e liberi di praticarla come a noi piace.

  A132001842 

 Ma intanto la mano di Dio si aggravò sopra gli oppressori; la loro potenza fu abbattuta, i loro eserciti disfatti, ed essi dal colmo della gloria caddero nell'ignominia e poi nella tomba.

  A132001843 

 È vero che talvolta la Religione essendo disprezzata in certi paesi, Dio permette che sia portata altrove.

  A132001848 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).

  A132001849 

 Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo.

  A132001867 

 Dio verace, Dio solo con Te.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000011 

 Tu sai, caro Pietro, che bisogna amar Dio, epperciò ubbidire a lui e non mai offenderlo.

  A133000017 

 Ella racchiuse tutti i suoi tristi pensieri in se medesima rimettendo ogni sua fiducia in Dio sua unica speranza.

  A133000031 

 - Anche questo è impossibile; mia madre non mi accompagna sempre, ma mi dice di assistervi, ed io ci vado per obbedirla, poichè ella mi dice spesso che il disobbedire ai parenti è fare un dispiacere a Dio medesimo.

  A133000040 

 La povera madre facendo una gita in città si fermò piena di tristi affetti davanti ad una Chiesa, dove ella entrò e colle lacrime agli occhi si gittò ginocchioni dinanzi al tabernacolo dove risiede il Dio consolatore degli afflitti.

  A133000042 

 - Non affliggervi, cara madre, grazie a Dio ho buona memoria e buona volontà.

  A133000055 

 Abbi cura soprattutto di non tacere alcun peccato in confessione; {20 [294]} bisogna confessarli tutti, pentirsi di tutti e prendere la risoluzione di condurre una vita migliore colla grazia di Dio.

  A133000055 

 Quando anche i tuoi parenti, come quelli de' tuoi compagni, ti volessero costringere a mangiar grasso, tu ti ricorderai che bisogna piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A133000057 

 Quante madri si occupano con premura degli ornamenti del corpo e nulla fanno per l'anima dei loro ragazzi! Che dovremo poi dire di quei genitori che oltre di non occuparsi del bene spirituale ed eterno della propria figliuolanza, sono d'inciampo alla loro eterna salute, dando scandalo coi loro discorsi e colle loro azioni? Che perciò invece di prepararli santamente alla comunione, li avviano infelicemente {21 [295]} alla strada della perdizione? Che terribile conto dovranno poi dare al tribunale di Dio!.

  A133000060 

 Quando poi la confessione fu terminata, egli si preparò con tutta umiltà di cuore a ricevere l'assoluzione dimandando sovente a Dio di dargli forza di avere un gran dolore de' suoi peccati.

  A133000065 

 Colle sue manine coprendosi la faccia si volge verso l'altare, si mette in ginocchio, rinnova l'atto di pentimento, e protesta di voler essere sempre del suo Dio, e a lui servire in tutta la vita.

  A133000068 

 Oh papà, soggiunse Pietro, voi mi comprendete male; che fortunato imbroglio è quello mai! Il buon Dio che viene domani nel cuore di Pietro, povera e miserabile creatura! Colui che ha fatto il cielo e la terra, vuole che io vada ad assidermi alla sua tavola, nutrirmi della sua carne: riceverlo in me stesso, fare una cosa sola con lui.

  A133000073 

 Dio, io lo spero, mi ha già perdonato, voi metterete il colmo alla mia felicità dicendomi che io posso {28 [302]} essere certo della vostra benevolenza; voi vedete un povero ragazzo pentito, e che promette un'obbedienza ed un rispetto senza limiti per l'avvenire.

  A133000076 

 Appena svegliato, il primo pensiero di Pietro fu un atto di adorazione e di amore ed insieme uno slancio del suo cuore verso quel Dio che in quel mattino egli sarebbe andato a ricevere.

  A133000079 

 Con quale attenzione Pietro recita quegli atti! Con qual fervore il suo cuore vi prende parte! Come egli si umilia dinanzi a Dio! Come egli si riconosce indegno del gran favore che attende! Con quali affetti egli rinnova gli atti di rincrescimento di aver offeso Iddio così buono e così degno di essere amato! Con qual ferma risoluzione promette di evitare per l'avvenire tutto ciò che potrebbe recar danno all'anima sua!.

  A133000080 

 Dette queste parole egli stende alquanto la lingua sopra le innocenti sue labbra e riceve il Dio del cielo e della terra, il sovrano dei cori celesti che riverenti lo adorano.

  A133000085 

 E perchè ciò non si suol fare tra di noi, Pietro vuol farlo in casa alla presenza di {35 [309]} Dio, de' suoi genitori, di tutti gli altri della famiglia.

  A133000085 

 Questi poi sempre pieno del pensiero del suo Dio restò molto amareggiato in rimirar la dissipazione che la sera si manifestò fra quei ragazzi medesimi che al mattino avevano fatto la comunione.

  A133000086 

 Mio Dio, perdonate ad un miserabile; e poichè foste sì buono per rendere il mio figlio cotanto felice, io spero eziandio che voi non rifiuterete il mio pentimento e la risoluzione che io fo di cominciare una vita {36 [310]} nuova, poichè io voglio essere fortunato come lo è mio figlio, e fare la felicità della mia famiglia.

  A133000087 

 Pareva proprio che in quella sera la pace di Dio fosse entrata in quella famiglia.

  A133000088 

 Tuttavia ella aveva un timore; queste buone intenzioni, andava dicendo, saranno poi per durare? Io pregherò di tutto cuore, e Pietro, che è così intimo col buon Dio, pregherà egli pure affinchè Iddio ci ascolti e ci esaudisca.

  A133000089 

 Quindi col cuore pieno di santi affetti, col pensiero rivolto a Dio, tra le braccia del suo Angelo custode si addormentò.

  A133000100 

 Oh caro papà, qual cosa mi dimandate mai! Sapete bene ciò che ieri ho promesso a Dio, Abbracciatemi, o caro papà, io ritorno al mio lavoro.

  A133000106 

 Orsù, egli dice, il Dio di Pietro e di mia moglie è qua, io ci voglio entrare, avvenga quel che vuole.

  A133000106 

 Voi, gli dice, mi sembrate oppresso da qualche dolore, raccontatemi le vostre pene, io sono ministro del Dio della consolazione; che cosa potrei fare per sollevarvi?.

  A133000109 

 - Ebbene, mio amico, non è forse vostro desiderio di rendervi degno della vostra famiglia e di riacquistare l'amicizia di quel Dio, che ha reso vostro figlio cotanto fortunato!.

  A133000111 

 - Ciò non è un tormento, caro mio, è la grazia che vi sollecita, è Dio che vi fa ricordare dei vostri peccati e della sua infinita bontà, sono le preghiere di vostra moglie, e di vostro figlio che salirono al cielo.

  A133000119 

 Ci vorrebbe un volume per esporre la felicità di questa famiglia riunita da che il suo capo ebbe cangiato condotta ed era entrato in grazia con Dio per mezzo dell'assoluzione de' suoi peccati, e ch'egli ebbe ricevuto nel suo cuore un Dio che aveva sì lungo tempo oltraggiato.

  A133000124 

 Così una famiglia da parecchi anni immersa nella desolazione per causa di un padre di famiglia sbadato, che incautamente aveva dimenticato i doveri di marito e di cristiano e che aveva dimenticata la religione; dopo dodici anni di tribolazione, tornò a vedere giorni di pace e di tranquillità, perchè solo la religione o la grazia di Dio può render l'uomo contento e felice.

  A133000129 

 «Io mi metto in ginocchioni, ed alla presenza di Dio prometto che domani appena avrò ricevuta l'ostia santa farò i seguenti proponimenti per potermi salvare l'anima mia.

  A133000130 

 1° Prometto che Dio sarà sempre mio padre, e Maria Santissima mia madre, ed io voglio amarli ed ubbidirli tutti due.

  A133000138 

 E credo che sarebbe commettere una grossa bugia, quando si dicesse una cosa a Dio e che poi non si attendesse.

  A133000139 

 Povero me, andava Pietro esclamando, Iddio comanda di santificare i giorni festivi, ed io sono costretto a profanarli; come mai le nostre fatiche potranno essere da Dio benedette! Parlò di questo co' suoi genitori, che provavano ambidue gran ripugnanza nel permettere al loro figlio di perseverare in tale occupazione.

  A133000142 

 Ammaestrato dalle sciagure del suo antecessore, e pienamente persuaso che la santificazione delle feste è cosa comandata da Dio, e che porta seco la benedizione celeste su quanto si fa nel corso della settimana, faceva accudire i suoi lavori, voleva che tutti si trovassero per tempo; ma al sabato a sera ordinava di chiudere la sua officina, nè più si apriva fino al lunedì.

  A133000143 

 Che più? A chi ama Dio, vanno bene tutte le cose.

  A133000143 

 Contento fu eziandio Pietro poichè con quella sua autorità mentre invigilava che ciascuno attendesse al lavoro, poteva eziandio impedire di bestemmiare o nominare il santo nome di Dio invano, o fare cattivi discorsi.

  A133000145 

 Pietro ne ebbe anche molti: {55 [329]} ma col suo coraggio e coll'aiuto della grazia di Dio si liberò da tutti senza lasciarsi strascinare dalla corrente del male.

  A133000167 

 Non è Dio che comanda di fare magro, ma è la Chiesa.

  A133000168 

 Ma è Dio che governa la Chiesa, dunque ciò che comanda la Chiesa, lo comanda Iddio.

  A133000170 

 Caro amico, nelle cose comandate da Dio, non dobbiamo cercare che cosa importi a Dio, ma quali ne siano le conseguenze a nostro riguardo.

  A133000176 

 In cielo non ci è costituzione che possa abrogare la legge divina: nè fra i precetti di Dio vi è la libertà di fare o pensare come ognuno vuole; la sua santa legge è eterna; tanto obbligava ieri, quanto oggi; e niuno degli uomini può introdurvi la minima mutazione.

  A133000176 

 La libertà, di cui parli, neppur può aver luogo tra le coso comandate, o proibite dalla legittima autorità umana, quanto meno {59 [333]} presso Dio.

  A133000181 

 E ciò che reca maggior maraviglia si è, che quanto più studiavasi di farsi conoscere dinanzi a Dio, altrettanto nascondevasi in faccia agli uomini.

  A133000181 

 Egli si diede per tempo a Dio, e col crescere degli anni crebbe pure maravigliosamente nella virtù.

  A133000181 

 Fortunati {62 [336]} coloro che hanno la bella sorte di darsi a Dio in gioventù! Essi hanno già una caparra quasi certa della loro eterna salvezza.

  A133000184 

 Povere anime, egli diceva commosso, povere anime! noi possiamo suffragarle, e farle andar presto in paradiso con Dio; non sarebbe un atto di crudeltà non fare quanto possiamo per sollevarle?.

  A133000186 

 Bastava parlargli del paradiso, dell'amor di Dio, o de' suoi benefizi, che egli sentivasi tutto commosso.

  A133000200 

 Mettiamo in Dio la nostra confidenza; osserviamo la sua legge, egli non mancherà di venire in nostro aiuto.

  A133000205 

 - Non piango la tua partenza, io sono cristiana e so quali sono i miei doveri verso Dio e verso la patria! ma {70 [344]} mio caro Pietro, il pensiero che tu hai passato ventun'anni sotto agli occhi miei sempre buono, sempre amante della religione, sempre frequentando i santi Sacramenti, sempre lontano dai cattivi compagni, ora poi che ti veggo partire per andare a far il soldato, dove ci sono tanti pericoli sia da parte delle persone con cui tratterai, sia pei luoghi dove sarai mandato; ah! questo pensiero m'affligge, mi addolora e mi fa temere qualche sinistro per l'anima tua.

  A133000206 

 Questa mattina sono andato a fare la mia confessione e la mia comunione e se coll'aiuto di Dio potrò mantenere i proponimenti fatti ed osservare il regime di vita stabilito, sono certo di evitare l'offesa del Signore.

  A133000207 

 - Sarai tu abbastanza coraggioso da non prendere parte a cose proibite dalla santa legge di Dio?.

  A133000210 

 L'un guardava l'altro in faccia lacrimando e piangendo senza proferir parola, finchè Pietro fattosi animo, è tempo, egli disse, di alzare gli occhi al cielo e rassegnarci a Dio, nostro creatore.

  A133000210 

 Offriamo a Dio questa dolorosa separazione {72 [346]} in espiazione dei nostri peccati.

  A133000211 

 I dolenti genitori confortati dalle tenere parole del loro figlio fecero pure a Dio un sacrifizio delle loro pene e andarono a letto senza però poter pigliare un momento di sonno.

  A133000217 

 Pietro fu fra quei pochi benedetti da Dio e favoriti dalla sua grazia.

  A133000225 

 Tutta la sollecitudine di Pietro stava nell'adempimento de' suoi doveri, prestarsi a chi lo avesse richiesto di qualche favore, senza mai prender parte a cosa alcuna che fosse contraria alla santa legge di Dio.

  A133000227 

 - Se volete farmi cosa che sia di maggior gradimento a me e nel tempo stesso vantaggioso per voi, vi prego di non più nominare il santo nome di Dio invano.

  A133000228 

 - Vi do parola d'onore di farvi questo regalo e vi prometto di non più nominare il nome di Dio invano; ma vorrei che mi chiedeste ancora altra cosa.

  A133000234 

 La mano di Dio continua ad aggravarsi sopra di noi; dopo la tua partenza io stato di salute di tuo padre andò sempre peggiorando e non fu più in grado di fare una giornata di lavoro.

  A133000234 

 Ne' suoi incomodi egli riconosce la mano di Dio e spesso va dicendo: ho goduto in gioventù, è giusto che io soffra in vecchiaia: se il Signore mi manda questi mali è segno che mi vuol salva l'anima.

  A133000234 

 Però in mezzo ai nostri mali abbiamo una grande consolazione, la rassegnazione alla volontà di Dio.

  A133000237 

 Lodate, o madre, lodate la Divina Provvidenza, confidiamo sempre in Dio, egli ci ha raccomandato di cercare prima la sua gloria, promettendoci di aggiungere egli stesso quanto ci occorre nella vita.

  A133000238 

 Cresce poi questa mia consolazione alla notizia che mi date, cioè che mio padre, nelle sue pene, è tutto rassegnato ai divini voleri, chiaro segno che la grazia di Dio è con lui.

  A133000242 

 Dio vi aiuti, o cara madre, salutate tutti i nostri parenti, ed io sono sempre il vostro.

  A133000245 

 Siamo poveri, egli diceva, ma saremo molto ricchi se avremo il timor di Dio.

  A133000251 

 Ringraziamo Dio che gli abbia concesso tempo di ricevere tutti i santi Sacramenti.

  A133000259 

 Siamo nelle mani di Dio, se {91 [365]} dovrò morire in battaglia, morrò con onore e spero eziandio di morire da buon cristiano.

  A133000260 

 Allora la buona madre piuttosto rassegnata, che consolata mi diede carico di scrivergli una lettera; in cui gli raccomandassi caldamente di guardarsi bene dall'offesa di Dio; che a lei sarebbe stato men doloroso il sapere {92 [366]} che era morto in battaglia, che sapere che egli avesse macchiata l'anima sua col peccato.

  A133000263 

 Mi raccomando pure d'inculcare ai miei fratelli il timor di Dio.

  A133000278 

 La cosa che fa molto pena si è il pensare che in battaglia muoiono quasi tutti arrabbiati, e invece di invocare la misericordia di Dio, come si dovrebbe, la maggior parte la bestemmiano e la maledicono.

  A133000280 

 Se vivo, spero di vivere in grazia di Dio; se muoio, spero di andarlo a godere in {100 [374]} paradiso.

  A133000282 

 Pietro si ricordava sempre della promessa fatta a Dio di essergli fedele, malgrado i cattivi esempi, e i malvagi consigli de' suoi compagni, in molti dei quali, dopo la loro prima e seconda comunione, non apparve alcun miglioramento di vita.

  A133000283 

 Pietro sapeva che quel Dio che aveva ricevuto una prima volta, voleva e comandava di riceverlo almeno una volta all'anno, alla Pasqua di Risurrezione.

  A133000287 

 Padri e madri! non illudiamoci! É certo che voi dovrete rendere al tribunale di Dio un conto rigorosissimo dell'educazione data a' vostri figli.

  A133000295 

 O Dio Padre, Creatore del mondo, abbiate misericordia delle anime dei fedeli defunti.

  A133000296 

 O Dio Figlio, Redentore del genere umano, liberate le anime dei fedeli defunti.

  A133000297 

 O Dio Spirito Santo, perfezionatore degli eletti, compite la felicità dei fedeli defunti.

  A133000298 

 O santa Trinità, tre persone e un solo Dio, date riposo alle anime dei fedeli defunti.

  A133000303 

 O voi fortunati Santi, che, alla gloriosa risurrezione del nostro Salvatore, foste da Lui trasferiti dal seno di Abramo alla chiara visione di Dio, pregate per le anime dei fedeli defunti.

  A133000335 

 Affinchè in mezzo di tutti questi trionfi le anime liberate possano adorare esse stesse il glorioso autore della loro felicità, ed in bianche stole, eternamente cantare alleluia al loro Dio, che siede sopra il trono, ed all'agnello che ci ha redenti col suo sangue, e ci ha fatti re per regnare con lui per sempre, noi vi preghiamo ascoltateci.

  A133000336 

 Figlio di Dio, noi vi preghiamo, ascoltateci.

  A133000337 

 O Agnello di Dio, che verrete con gloria a giudicare i vivi ed i morti, date riposo alle anime dei fedeli defunti.

  A133000338 

 O Agnello di Dio, alla cui presenza la terra si scuoterà ed i cieli si confonderanno, date riposo alle anime dei fedeli defunti.

  A133000339 

 O Agnello di Dio, nel cui benedetto libro della vita i loro nomi stanno scritti, date l'eterno riposo alle anime dei fedeli defunti.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000001 

 Era questo un giusto castigo contro al popolo infedele, che aveva abbandonato il culto del vero Dio per darsi all'adorazione di false divinità.

  A134000002 

 Fu allora che il profeta Elia a nome di Dio si presentò ad Acabbo promettendo pioggia in abbondanza ed ogni bene, se egli e il [.

  A134000005 

 Ci spronano poi a pensar così le grazie di ogni genere anche più strepitose, che il buon Dio comparte ogni giorno a coloro, che invocano Maria col bel titolo di Ausiliatrice, quasi che Ei voglia con ciò dimostrare tornargli questo graditissimo; grazie cosi numerose, che, se si pubblicassero tutte quelle di cui si fa relazione, se ne potrebbe comporre ogni anno un bel volume.

  A134000005 

 Nè dalle fedeli relazioni delle grazie ricevute puossi tuttavia fare una idea adequata in quanto gran {6 [454]} nomerò siano i favori che Maria Ausiliatrice ottiene tuttodì a suoi divoti; imperocchè la maggior parte di questi è nota a Dio solo, or perchè chi li riceve non sa scriverli, o non può recarsi, personalmente al Santuario per riferirli, or perchè sono grazie spirituali, e talora eziandio perchè non si ha piacere di far conoscere certi mali, e tribolazioni, da cui si fu liberati, per essere segreti di famiglia, e via dicendo.

  A134000005 

 Ora ognun sa che specialmente ai tempi nostri una persona non s'induce a cotali sacrifizi, se non da un forte motivo, che nel caso nostro altro non può essere fuorchè la esperienza di essere stati favoriti da Dio ad intercessione di Maria Ausiliatrice.

  A134000008 

 Ella da oggi sino alla festa del Corpus Domini reciti ogni giorno tre Pater, Av e e Gloria in onore del SS. Sacramento, e una Salve Regina alla Beatissima Vergine, e stia certa che la Madonna le otterrà la grazia.» Ringraziatolo, me ne ritornai dinanzi alla immagine dell' augusta Madre di Dio, e in quel momento mi sentii nascere in cuore una inesprimibile consolazione, presagio sicuro che sarei stata esaudita.

  A134000008 

 Giunta ai piedi della bella immagine io più colle lagrime che colle parole cosi la pregai «O dolcissima Maria, amica di Dio, gioia degli angeli, rosa delle vergini, luce del Paradiso, Madre del mio Gesù, Voi mi avete già tante altre volte aiutata e consolata.

  A134000008 

 Il ministro di Dio accondiscese di buon grado alla mia domanda, e licenziandomi mi disse: «Io ho benedetto lei e il padre suo.

  A134000011 

 A gloria di Dio, e ad onore di Maria Ausiliatrice mi sento in dovere di narrare quanto segue.

  A134000011 

 Di ciò io sono così convinta, che se non mi fossi già consacrata a Dio, lo farei ora in riconoscenza e per gratitudine verso questa dolce e pietosa Madre.

  A134000011 

 Or ecco le maraviglie della Madre di Dio, e gli effetti della sua pietà verso di me.

  A134000023 

 Il giorno poi che finiva la novena, mia moglie si trovava sana e salva, e fu in grado di andare in persona a ringraziare la gran Madre di Dio, adempiere il nostro voto coll'offerta promessa, unendo quella eziandio di tutta se stessa.

  A134000026 

 Da un mio amico associato alle Letture Cattoliche avendo varie volte udito a parlare di Maria Ausiliatrice, e delle grazie che Ella ottiene da Dio a chi la invoca nei suoi bisogni, io e mia moglie abbiamo concepita una grande speranza di ricevere da questa augusta Regina un sospiratissimo favore.

  A134000059 

 Spaventato dall'imminente {36 [484]} pericolo, mi venne in pensiero di esortarla a ricorrere alla gran Madre di Dio, Maria Àusiliatrice, venerata nella nuova chiesa in Torino nella regione di Valdocco.

  A134000062 

 Il favorito giovinetto pieno di riconoscenza promette di servirsi ognora in bene del talento ricevuto, e non dimenticherà giammai, che il timor di Dio, congiunto colla divozione alla Regina del Cielo, è fonte copiosa di vera sapienza.

  A134000080 

 La S. V. ne faccia quel conto che crederà meglio a gloria i Dio, e dell'augusta Madre sua.

  A134000081 

 In quel momento una persona amica entrò in mia casa per assistermi negli estremi, e al vedermi invece giubilante a camminare pieno di sanità {50 [498]} e di forza fu invasa da un sacro terrore, come se avesse veduto un morto risorto, ed esclamò: «Dio mio, questo è un vero miracolo.» E un miracolo era difatto.

  A134000082 

 Intanto Dio sia benedetto, e benedetta sia pur anche Maria Ausiliatrice ora ed in eterno.

  A134000087 

 Laonde madre e figlia, ringraziato prontamente il Signore e la SS. Vergine per così segnalato favore, mandano ora nell'umile loro condizione, ma colla più grande riconoscenza e col più vivo affetto, una tenue offerta a cotesto sacro tempio, dedicato a Maria Ausiliatrice, desiderose che si dia al fatto tutta la possibile pubblicità per la maggior gloria di Dio, e della SS. Vergine, la più dolce, la più tenera di di tutte le madri.

  A134000090 

 Maria lo esaudì, ed egli offre di buon cuore la qui unita somma che V. S. si compiacerà d'impiegare in quel modo, che sa tornare più gradita alla gran Madre di Dio.

  A134000093 

 Dio esaudì le umili preghiere: il male diminuì istantaneamente, e dentro a brevissimo tempo il giovinetto riacquistò la perfetta sua sanità, nella quale continua tuttora.

  A134000099 

 Dio misericordioso mi esaudi.

  A134000119 

 Essendo caduto gravemente malato, eravi tutta la probabilità che egli morisse come era vissuto; e diffatto sebbene stesse assai male, egli non dava alcun indizio di volersi riconciliare con Dio, ed aggiustare le partite dell'anima.

  A134000126 

 Madre benigna, lo chiedendo a Dio,.

  A134000133 

 Se è dovere di qualunque cristiano il predicare le glorie di Dio mirabile nei suoi Santi, è tanto più doveroso per un sacerdote il glorificarlo nella Regina di tutti i Santi, nella quale sempre ed oggi più che mai mostrasi Egli mirabilissimo, col farla larga dispensatrice dei suoi tesori celesti a prò di quelli, che a Lei si raccomandano.

  A134000143 

 Oh! Maria è sempre la Madre d'amore, la dispensatrice dei tesori di Dio.

  A134000144 

 {75 [523]} Essendo capitato loro tra mani un libro contenente alcune grazie ricevute ad intercessione di Maria Ausiliatrice si sentirono mossi a raccomandare la loro figlia a questa gran Madre di Dio, e diedero principio aparticolari preghiere.

  A134000145 

 Il capo di famiglia asserisce vero quanto ha sopra esposto, ed è ben contento che si pubblichi, se verrà giudicato tornare a maggior gloria di Dio.

  A134000148 

 Si fece ricorso a Dio mettendo parecchi santi mediatori, ed invocando la SS. Vergine sotto vari titoli; ma invano.

  A134000167 

 Un singolare favore abbiamo testò ottenuto da Dio per intercessione di Maria Ausiliatrice.

  A134000171 

 Dopo avergli fatte alcune interrogazioni sullo stato di sua malattia gettai una parola che mirasse al mio scopo, e lo esortai a confidare in Dio e in Maria Santissima.

  A134000175 

 Volendomi da lui licenziare lo assicurai che per salvargli l'anima io era disposto a qualsiasi sacrifizio; che perciò in qualunque momento egli avesse creduto di servirsi del mio ministero per riconciliarsi con Dio non esitasse punto di farmi chiamare, che sarei volato alla sua voce.

  A134000177 

 Corsi tosto al suo letto, ed ebbi finalmente la dolce consolazione di udirmi a dire: «Le parole, con cui lei mi lasciò l'ultima volta, mi rimasero incancellabili: io sono deciso di riconciliarmi colla Chiosa e con Dio.» Dopo poche parole per iscogliere alcuni dubbii, che ancor gli rimanevano, egli fece e sottoscrisse di proprio pugno la seguente ritrattazione:.

  A134000210 

 — Per una grazia ottenuta dalla gran Madre di Dio, invocata sotto il bel titolo di Maria Ausiliatrice, ad un ragazzo dodicenne, molestato da una spaventosa ernia, la famiglia riconoscente spedisce per mezzo mio L. 10 a benefizio di cotesto Santuario.

  A134000227 

 — In adempimento di un mio voto per grazia ricevuta da Maria Ausiliatrice le spedisco L. 12 a favore della Chiesa a Lei innalzata costì, nuovamente raccomandandomi a si cara e pietosa Madre, onde mi ottenga da Dio lumi e mezzi per ben educare nel santo timore di Dio la numerosa mia famiglia.

  A134000233 

 O Maria Ausiliatrice, Figlia prediletta del divin Padre, Voi foste da Dio stesso costituita quale Aiuto potente dei Cristiani in ogni pubblica e privata necessità.

  A134000236 

 Pregate {112 [560]} per me; intercedete per me; ottenetemi dal vostro Gesù un gran pentimento delle mie iniquità, e la grazia di fare una buona confessione, affinchè io possa vivere in pace tutti i giorni di mia vita, terminarli con una santa morte, e così giungere in Cielo a godere con Voi le eterne delizie del mio Dio.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000001 

 Detronizzato il superbo re Tarquinio e confiscati i beni suoi, una parte di detto fondo fu consacrata al Dio Marte, e tutta la valle fu chiamata Campo di Marte, ossia campo Marzio.

  A135000012 

 Preghiamoli questi santi eroi della fede, affinchè ci ottengano da Dio di combàttere anche noi coraggiosamente se non contro le fiere e contro i tiranni, almeno contro le nostre disordinate passioni.

  A135000017 

 La deve finalmente in modo particolare alla Religione, che lo dedicò al culto del vero Dio, come ora sono per narrare.

  A135000018 

 l' anno 670 a' tredici maggio lo consacrò solennemente al vero Dio, alla Vergine Beatissima ed a tutti i' Ss. Martiri.

  A135000025 

 Alcuni si mostrarono pronti a sacrificare, ma la maggior parte dissero di volere rimaner fedeli alla loro religione, Costanzo allora biasimò quelli che per conservare la dignità e i beni della vita si mostrarono infedeli a Dio, e disse: Se voi non siete fedeli a Dio, nemmeno sarete fedeli al vostro principe.

  A135000027 

 La mano di Dio proteggeva il virtuoso giovanetto e lo riserbava a cose grandi.

  A135000032 

 Ma Iddio si servì della inquietudine di lui per distaccarlo dal culto degli Dei impotenti e trarlo alla cognizione del vero Dio.

  A135000032 

 Pose mente alla vendetta che Dio aveva fatto de' principi suoi antecessori.

  A135000033 

 Dio n' esaudì la preghiera con un segnalato prodigio.

  A135000033 

 Siccome poi sapeva che il suo nemico impiegava le malie ed i sacrifica magici per procacciarsi l' aiuto delle potenze infernali, egli pel contrario si fece ad invocare quel Dio che conosceva in usa confusa ed imperfetta maniera e lo pregò di manifestarsi a lui e dichiararsi suo protettore.

  A135000043 

 Dio non voleva cosi.

  A135000043 

 Questo degno monarca senza insuperbirsi fece la sua solenne entrata in città, ringraziò Dio delle vittorie cha per suo aiuto riconosceva aver riportate e in fine volle che la croce, la quale era stata pegno della protezione del cielo, fosse collocata in cima al suo diadema, portata in trionfo per la città ed inalberata sul campidoglio quasi per annunziare al mondo tutto trionfo di un Dio crocifìsso.

  A135000046 

 Domato dall' eccesso del dolore quel superbo confessò vero il Dio dei cristiani, riconobbe la santità della loro religione, che i romani imperatori avevano fino allora odiata, quindi comandò che non fossero più perseguitati.

  A135000070 

 Finalmente i pontefici, che pel passato avevano dovuto vivere nelle tombe e ne' sotterranei, divennero la delizia del cristiano imperatore, che non cessava di usare i più rispettosi atti di ossequio al primo sacerdote, al vicario di quel Dio da cui egli riconosceva le sue glorie, le sue vittorie, il suo impero.

  A135000077 

 Quando per altro conobbe trattarsi di religione egli scrisse che non erano di sua competenza, e che come laico non poteva proferir giudizio intorno ai ministri di quel Dio da cui doveva egli stesso fra breve essere giudicato.

  A135000093 

 S. Melchiade ordinò che non solamente la Domenica fosse festivo ma anche la feria quinta ovvero il giovedì fosse parimenti santificato in memoria dell' Ascensione del nostro Signor Gesù Cristo, e stabilì che niuno in que' giorni dovesse digiunare, affinchè non si facesse cosa che potesse rattristare la grande allegrezza che in que' giorni deve passare tra cielo e {64 [236]} terra, quando la natura umana nella persona di Gesù Cristo dalla terra salì al cielo e si assise alla destra di Dio Padre onnipotente.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000138 

 - Gran Dio! è l'ordine che ho spedito, sarà un'ora, a Bibolo.

  A136000148 

 - Vi ringrazio, mio Dio, di avermi protetto!.

  A136000168 

 - Ed ora quella camera è benedetta per voi e per me; ve la chieggo dunque per vivervi, e, se a Dio piace, per morirvi.

  A136000204 

 Ma, gran Dio! quanto mutato voi mi apparite dagli anni addietro! sareste per disgrazia ammalato?.

  A136000441 

 - Gran Dio! Ciò che significa?.

  A136000512 

 L'imperatore e il Pontefice Innocenzo mi hanno imposto di venire alquanto prima di loro per aver conoscenza del luogo, dove quel fortunato servo di Dio ha vissuto e dov' egli sia morto?.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000005 

 Dicevansi in generale Caduti quelli che in qualche maniera avessero rinnegata la fede, perchè dallo stato sublime di figliuoli di Dio, a cui erano stati elevati col battesimo, cadevano miseramente schiavi di Satanasso perdendo così ogni diritto alla grande felicità del cielo.

  A137000017 

 Professori poi erano detti quelli, che trasportati dall' amor di Dio e spinti dal desiderio di morire per la fede, si offrivano spontaneamente ai carnefici pronti a patire qualunque atroce tormento per la religione.

  A137000024 

 Perchè, lascia che te lo dica, chi può mai indursi a fare sacrifizi ad un uomo mortale, pensando che egli oggi comanda, e forse domani sarà colpito dalla morte? L'imperatore, come noi, è sottomesso al Signore del cielo e della terra; gli onori divini non si possono rendere se non a Dio onnipotente, Creatore di tutte le cose, dinanzi a cui ogni potenza deve tremare.

  A137000025 

 Marziano, che deliziavasi molto a disputare, accoglieva volentieri ogni occasione per attaccare i principii del Cristianesimo, perciò dimandò ad Acacio: Voi, cristiani, mi andate sempre parlando del vostro Dio, ed io nol vidi mai, nè mai alcuno potè farmelo conoscere; se tu ne sei capace, fammelo conoscere, ed allora saprò anch'io chi egli sia.

  A137000026 

 Acacio: Fosse vero che tu potessi realmente conoscere il nostro Dio, ma in modo utile alla tua eterna salute.

  A137000027 

 Marziano: Dimmi dunque chi è questo tuo Dio?.

  A137000028 

 Acacio: Il nostro Dio è il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe.

  A137000030 

 Acacio: No: costoro non sono Dei, ma sono uomini venerabili, a cui il nostro Dio si è manifestato, e quel Dio che loro si manifestò è il vero Dio che i Cristiani adorano e che tutti dobbiamo temere.

  A137000034 

 Acacio: di quale Apollo parli tu, forse di quell'Apollo, che vivendo si diede ai vizi impuri? Chi mai vorrà adorare come Dio colui che tu arrossisci d'imitare e i cui imitatori puniresti tu stesso?.

  A137000036 

 Acacio: E come onorare qual Dio colui, di cui vediamo il sepolcro in Creta? Sarà egli forse risorto?.

  A137000039 

 Bada però bene che {12 [12]} così operando ti rendi inescusabile al trono di Dio, perchè al suo gran tribunale noi tutti saremo da lui giudicati come noi stessi giudichiamo gli altri sopra la terra.

  A137000039 

 Ma se tu mi punisci perchè adoro il vero Dio, questa sarebbe volontà arbitraria del giudice e non applicazione della legge.

  A137000041 

 Acacio: Ed io ho in orrore il rinnegare il mio Dio.

  A137000041 

 Se tu ti credi obbligato di seguire ciecamente tutti i voleri di un uomo che presto morrà come tutti gli altri e diventerà egli pure pascolo dei vermi; quanto più io debbo ubbidire al Dio onnipotente che minaccia a quelli, che lo rinnegano dinanzi agli uomini, di rinnegarli egli pure dinanzi alla corte celeste, quando verrà in tutto lo splendore della sua gloria a giudicare i vivi ed i morti!.

  A137000043 

 Dio pertanto ha un figliuolo secondo te?.

  A137000046 

 Acacio rispose: Il figliuolo di Dio; il verbo di verita, la parola di grazia.

  A137000049 

 Acacio: Il figliuolo di Dio si chiama Gesù Cristo.

  A137000050 

 Marziano: Da chi l'ha Dio generato?.

  A137000051 

 Acacio: Non bisogna ragionare di Dio, come dei miseri mortali.

  A137000052 

 Marziano riprese: Dio è dunque corporeo?.

  A137000053 

 Acacio soggiunse: Donde cavi questa conseguenza, mentre noi lo diciamo invisibile? Dio solo conosce perfettamente se stesso, noi possiamo soltanto conoscerlo dalla sua potenza e dalle sue opere.

  A137000055 

 Acacio replicò: L'intelletto non ha la sua origine nelle nostre membra: è Dio che ce lo dà.

  A137000057 

 Acacio: Io non sono il loro padrone; il loro vero padrone e Signore è Dio.

  A137000059 

 Acacio: Posso assicurarti, che non siamo maghi, niun peccato di tal genere abbiamo da rimproverarci davanti a Dio.

  A137000059 

 Le maraviglie poi, che ci vedi operare, noi le riconosciamo tutte dalla mano di Dio onnipotente.

  A137000067 

 Bisogna adunque persuaderci che la volontà di Dio, manifestataci per bocca dei nostri parenti, sia che noi acconsentiamo per guadagnare a Dio i nostri sposi.

  A137000068 

 Dio non condanna il matrimonio, ma quanto mai egli loda e raccomanda il celibato! Eugenio ti vuole sposare, ma Gesù Cristo desidera pure che tu sia sua sposa; resta a te il giudicare a chi tu voglia dare la preferenza.

  A137000069 

 Avendo saputo le sollecitudini che facevansi presso a' miei parenti da Aurelio, io mi sono ritirata nel mio oratorio; e là prostrata dinanzi a Dio feci voto di verginità, risoluta di non voler altro sposo che Gesù Cristo.

  A137000069 

 Dio ti ha privilegiata accordandoti questa preziosa virtù, sappila conservare colla massima cautela.

  A137000069 

 La verginità è un fiore che guadagna il cuore di Dio; ma è un fiore delicato, perciò studia di allontanare da te tutto quello che può guastarlo.

  A137000069 

 La verginità è una pietra preziosa che niuno sa abbastanza stimare; è un tesoro immenso, di cui Dio arricchisce i suoi favoriti.

  A137000070 

 Vittoria ascoltò con grande attenzione; quindi mossa dal discorso che aveva udito e tocca nel cuore dalla grazia di Dio, mia cara, disse alla compagna colle lagrime agli occhi, non sia mai che tu sola abbi a possedere un bene cosi grande.

  A137000085 

 Mentre molti Cristiani davano con gioia la vita per la fede, Dio per sostenerli nella fede ed accrescere ognora più il numero dei fedeli, operava prodigi senza esempio nei fasti della Chiesa.

  A137000088 

 Noi, rispondevano, abbiamo consacrato la purità del nostro cuore a Dio Creatore del cielo e della terra, e potremo forse indurci a sacrificare agli dei che altro non sono che vanità? L'imperatore in segno di disprezzo comandò che fossero spogliati delle loro nobili e militari divise e tolte loro le collane d'oro.

  A137000089 

 Trovata colà una grotta vi entrarono con animo di tenersi nascosti e pregar Dio che loro desse forza a sopportare {30 [30]} i tormenti, che credevano loro preparati.

  A137000090 

 Piacque a Dio Onnipotente, dicono gli atti di questo racconto, che il sonno di questi santi giovanetti fosse una nuova maniera di morte, per dimostrare che Dio è padrone della vita; che egli solo può darcela, torta, conservarla finchè vuole, e nel modo che vuole.

  A137000091 

 Dio esaudì il pio monarca.

  A137000091 

 L'imperatore aborriva l'eresia e gli eretici e desiderava in cuor suo che Dio facesse qualche miracolo perchè fosse confermata questa verità di fede.

  A137000098 

 Dette tali parole i santi giovanetti chinarono la testa sino a terra facendo orazione; e in quel momento resero le loro sante anime a Dio.

  A137000098 

 Il pio monarca rese a Dio umili grazie ravvisando in questo prodigio una prova della risurrezione della carne contro agli eretici di quel tempo.

  A137000110 

 Il bastone fiorito che egli porta in mano ricorda il miracolo da Dio operato, allorchè questo santo per indurre i gentili a credere in Gesù Cristo piantò in mezzo di una piazza l'alto e grosso suo bastone, che tosto diventò verdeggiante, mandò fuori foglie, fiori e frutti.

  A137000111 

 Si vogliono anche indicare le molte virtù, che egli in grado sublime ha praticato nel corso di sua vita, e che mentre ora lo rendono in venerazione presso agli uomini, lo fanno grande e glorioso dinanzi a Dio ( V. Boll.

  A137000115 

 Ma ricordiamoci, o fratelli, che i nostri peccati hanno tratto sopra di noi questa procella, perciò deve essere nostra cura principale il disarmare l'ira di Dio con umili preghiere.

  A137000115 

 Per la qual cosa, avutone anche da Dio espresso comando, si allontanò dalla città mostrandosi però con intrepidezza ogni qual volta eravi grave bisogno.

  A137000117 

 Voi fortunati e doppiamente fortunate le donne forti che soffrono con voi vincendo con coraggio la debolezza del loro sesso! Affinchè nulla mancasse alla gloria della vostra confessione il Dio delle vittorie ha con voi associato pur anche dei pargoletti.» Fin qui s. Cipriano.

  A137000122 

 In mezzo alle molestie ed ai pericoli, da cui siamo innondati, noi dobbiamo temere più i giudizi di Dio che quelli degli uomini, dobbiamo avere maggior timore delle pene eterne, che dei dispregi temporali.

  A137000122 

 Noi vi esortiamo, {50 [50]} loro si dice, non solo con parole, ma per la grazia di Dio a tenervi fermi nella fede.

  A137000122 

 Vi preghiamo infine per lo zelo di Dio che vi anima, di mandare copia della presente lettera a quanti più potrete, affinchè durino costanti ed irremovibili nella fede.» ( Lettera 3 a tra quelle di s. Cipr.

  A137000122 

 Vi raccomandiamo poi come cosa di maggiore importanza, della quale dovrà darne conto a Dio chi può farlo, di dar sepoltura ai martiri ed agli altri fedeli.

  A137000128 

 A Dio non piaccia che la Chiesa Romana perda il suo vigore per una profana novità.

  A137000129 

 E vero che Dio è indulgente e con facilità perdona, ma vuole l'osservanza de' suoi precetti: chiama tutti al convito, ma ne caccia fuori chi non ha la veste nuziale: ha preparato il cielo, ma ha pure preparato l'inferno.

  A137000130 

 Dio sa quel che far deve e come debba tenere il suo giudizio: ma noi dobbiamo guardarci dal fare che i cattivi non ci lodino della nostra soverchia accondiscendenza, e che i veri penitenti non ci accusino di durezza e di crudeltà.» ( Presso s. Cipriano ep.

  A137000131 

 Egli non giunse a questa suprema dignità del sacerdozio se non per tutti i gradi comandati dalla disciplina {58 [58]} della Chiesa, dopo di aver esercitati tutti i ministeri ecclesiastici, e di aver sopra di sè chiamato in gran copia le grazie di Dio coi servigi prestati alla religione in questi uffizi divini.

  A137000131 

 Egli si esprime così: la cosa che accresce grandemente il pregio del pontefice Cornelio presso Dio, presso Gesù Cristo, presso la sua Chiesa e presso a tutti i nostri compagni si è il non essere salito di tratto sulla Santa sede.

  A137000131 

 In lui non altro si vide che uno spirito modesto e tranquillo come in coloro che Dio sceglie a suoi vescovi.

  A137000131 

 Sì, Cornelio fu fatto vescovo della chiesa di Roma per giudizio di Dio e del suo figliuolo Gesù Cristo, per testimonio di tutto il clero, per suffragio del popolo presente, e in mezzo ai ministri più anziani e più santi, quando niun altro era stato eletto prima di lui, quando in luogo di Fabiano, vale a dire in luogo {59 [59]} di Pietro, la cattedra pontificale era vacante.

  A137000132 

 Di più essendo stato promosso al sommo episcopato senza raggiri, senza forza e per solo volere di Dio, a cui si appartiene di fare i vescovi, quanta virtù, intrepidezza e fede egli non dimostrò col salire animosamente, siccome fece, sulla cattedra pontificale in tempo che un tiranno, nemico dei pontefici di Dio gettava fuoco e fiamme contro di loro e che avrebbe più facilmente tollerato un competitore dell'impero che un pontefice di Dio in terra?» (Ep.

  A137000132 

 «Questo luogo adunque essendo occupato per volere di Dio, e l'occupazione essendo confermata dal consenso universale, chiunque ha ancora voglia di venir vescovo è necessariamente escluso e non ha più l'ordinazione della Chiesa.

  A137000141 

 I vescovi ed i fedeli di ogni paese andavano a gara per conoscere la verità e sapere chi fosse il vero pontefice, ma s. Dionigi vescovo di Alessandria conobbe che in un uomo in cui regnava la maldicenza non potesse esservi lo spirito del Signore, perciò rispose a Novaziano in questi termini: se è vero, che ti abbiano ordinato tuo malgrado, come dici, tu mostralo cedendo volontariamente; perchè era conveniente di soffrire piuttosto ogni male che dividere la Chiesa di Dio.

  A137000157 

 I confessori commossi anch'essi fecero pubblica confessione delle loro colpe, e per riparare lo scandalo proferirono le seguenti parole: «sappiamo che Cornelio è vescovo della S. Chiesa cattolica per elezione di Dio onnipotente, e di Gesù Cristo nostro Signore.

  A137000157 

 Sebbene in apparenza noi avessimo comunicazione con un uomo scismatico ed eretico, tuttavia il nostro cuore fu sempre sinceramente nella Chiesi, non ignorando noi che non vi è che un Dio solo, un Signor Gesù Cristo da noi confessato, uno Spirito Santo, e non doverci essere che un vescovo solo capo della Chiesa cattolica.» Dopo tale ritrattazione il papa ordinò al prete Massimo di riprendere il suo luogo, ed accolse tutti gli altri con grande applauso del popolo.

  A137000164 

 E noi chiamiamo loppa coloro che contro alle regole da Dio stabilite s'innalzano {78 [78]} da se stessi sopra una turba di temerarii che si fanno prelati contro i canoni prescritti per l'ordinazione.

  A137000164 

 E vi sarà chi creda che questa unità, la quale nasce dall'immutabilità di Dio ed è inseparabilmente congiunta co' celesti misteri, possa essere divisa nella Chiesa per la discordanza delle opinioni? Allorchè avvenne la divisione delle dieci tribù d'Israele, il profeta Achia tagliò in brani il suo mantello.

  A137000166 

 Dio viene sempre in aiuto alla sua Chiesa ogni qual volta apparisce, grave il bisogno.

  A137000179 

 Così tacendo voi avete insegnato quanto si debba temere Iddio e con quale fermezza ognuno debba stare unito a G. C. Avete insegnato come la plebe nei pericoli deve unirsi ai sacerdoti; nelle persecuzioni i fratelli non devono separarsi dai fratelli; avete insegnato che i cristiani quando sono uniti, sono invincibili; imperciocchè quanto si dimanda a Dio insieme da tutti, il Dio della pace lo concede agli uomini pacifici.

  A137000180 

 Che grande spettacolo fu agli occhi di Dio, quale allegrezza nel cospetto della chiesa di Gesù Cristo! Il nemico aveva provato di assalire i soldati separatamente, ma trovò tutto l'esercito pronto alla pugna: imperciocchè è certo che tutti sarebbero venuti a confessare la fede, ed avrebbero fatto sentire la loro voce, se avessero potuto essere uditi.

  A137000182 

 Questi scritti trattano soltanto della lode e della gloria di Gesù Cristo mio Dio.

  A137000183 

 Questo carceriere mosso dalla santità che il Vicario di G. C, nelle opere e nelle parole manifestava, si persuase che quegli fosse un uomo straordinario e molto amico di Dio.

  A137000184 

 Il santo pontefice invitò tutti gli altri a pregare, ed egli stesso postosi {91 [91]} ginocchioni con fervore innalzò al cielo questa preghiera: «Signore Iddio Creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, tu che nella tua grande misericordia sei venuto dal cielo in terra per salvare noi miserabili peccatori; Tu rendi la primiera sanità a questa tua serva inferma, ed usa con lei misericordia siccome la usasti col cieco nato del Vangelo, per far conoscere la tua gloria, ed esaltare il tuo santo nome.» Quindi si alzò e prendendo Sallustia per mano le comandò di levarsi da letto dicendo: «In nome di Gesù Nazareno alzati e cammina co' tuoi piedi.» Come il cieco nato del Vangelo alle parole del Salvatore acquistò sull'istante la vista, così Sallustia perfettamente guarita si alzò gridando ad alta voce: Veramente Gesù Cristo è Dio, ed è figlio di Dio.

  A137000185 

 I divini favori per lo più sono collegati insieme, e chi corrisponde al primo, Dio {92 [92]} abbonda concedendone altri anche maggiori.

  A137000187 

 I degni confessori di G. C, sentirono con gioia tale sentenza; perciocchè erano deliberati di patire non una, ma mille morti {93 [93]} piuttosto che negare il loro Dio.

  A137000194 

 Per questi motivi i riformatori, o protestanti o gli evangelici, che sono una cosa sola, cercano tutti i modi per eccitare il disprezzo verso le ceneri di questi amici di Dio; anzi pare che provino gran gusto qualora si presenti l'empia occasione di poter profanare, e, se possono, spezzare e calpestar le reliquie di qualche santo.

  A137000194 

 Sanno essi inoltre che i cattolici prestando ossequio alle reliquie, sentonsi naturalmente portati verso Dio con desiderio d' imitare le azioni di coloro le cui anime sono amiche di Dio e gloriose in Cielo, e le cui ceneri sono oggetto di venerazione sopra la terra.

  A137000198 

 Diremo in generale, che noi giudichiamo cosa ragionevole dare segno di stima e di affetto alle ceneri di coloro che vivendo furono i benefattori dell'umanità, furono modelli di virtù a quelli che vissero nel mondo dopo di loro, e che ora, fatti amici di Dio, regnano con lui gloriosi in cielo.

  A137000199 

 Dunque noi cattolici diremo a' protestanti che veneriamo, cioè portiamo stima e rispetto alle reliquie, come oggetti appartenenti ad individui cari a Dio ed agli uomini; ma non prestiamo loro alcuna adorazione, perchè adoriamo un solo Dio Creatore del cielo e della terra.

  A137000200 

 Quando poi dicono che il culto delle reliquie è contrario alla Bibbia, essi asseriscono il contrario di quanto sta scritto nella medesima Bibbia, perchè noi proviamo che tale dottrina è appoggiata sulla Bibbia, e che Dio medesimo ha fatto conoscere con miracoli che egli approva il culto delle reliquie, i quali miracoli sono pure registrati ne' libri santi.

  A137000206 

 Ma quello che più importa si è che Dio dimostrò gradimento di tale divozione con luminosi miracoli, i quali sono da Dio operati soltanto in conferma della verità.

  A137000206 

 Ora se i protestanti vogliono disapprovare il culto delle reliquie bisogna che prima disapprovino il sentimento religioso degli ebrei e de' cristiani di tutti i tempi e dicano che Dio abbia con miracoli approvata una dottrina riprovevole.

  A137000207 

 Di più quelle maraviglie che {105 [105]} Dio volle far registrare nella Sacra Bibbia e nella storia ecclesiastica, operate per virtù delle reliquie dei santi e segnatamente delle reliquie di s. Cornelio; le stesse maraviglie saranno pure rinnovate a nostro vantaggio spirituale e temporale, purchè con fede abbiamo a quelle ricorso.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000002 

 Giovanni Chiala e da Marianna Giordano; ai quali stando molto a cuore la educazione dei propri figliuoli posero ogni cura per farli crescere nella pietà e nel santo timor di Dio.

  A138000009 

 Ma ben presto si accorse del mal passo che stava facendo: rendette infinite grazie al Signore di averlo illuminato e risolse di spendere il rimanente de' suoi giorni nel servizio di Dio.

  A138000023 

 Desidero solamente di impiegare gli ultimi giorni di mia vita per questa missione, che mi sembra della maggior gloria di Dio e di vantaggio alle anime.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000027 

 Tutti questi popoli figli d'un Dio Creatore, tutti discendenti dal comun padre Adamo, avrebbero dovuto amarsi come fratelli; ma non fu così.

  A139000030 

 Gli uomini essendo tutti creati da un medesimo Dio, tutti discendenti da un medesimo padre, in principio avevano tutti la medesima religione; praticavano le stesse cerimonie, gli stessi sacrifizi con un culto puro e scevro di errore.

  A139000031 

 Le altre nazioni sparsesi a popolare le varie parti del mondo, di mano in mano che si allontanavano dal popolo Ebreo confusero l'idea di un Dio creatore, e si diedero all' idolatria; cioè cominciarono a prestare alle creature quel culto che a Dio solo è dovuto.

  A139000036 

 Credo che voi di leggieri scorgerete ove stesse l'errore riguardo a queste divinità: gli uomini invece di praticare queste virtù per amor di Dio creatore, adoravano le virtù medesime.

  A139000039 

 Laonde questo Dio non solo era adorato con feste particolari dette terminali, ma di più quelli che avevano terreni limitrofi, si radunavano sui confini e presso ai segni divisori dei loro poderi facevano offerte e sacrifizi, ed amichevolmente banchettando riconosceva ciascuno i termini del suo campo.

  A139000039 

 Lo stesso Numa voleva che fosse tenuto in grande {14 [14]} venerazione il Dio Termine affine di avvezzare i suoi popoli a non invadere i poderi dei vicini.

  A139000041 

 Animali immondi e talora i più ributtanti ricevevano quell'onore che solamente a Dio onnipotente si deve rendere.

  A139000042 

 Voi farete certamente le maraviglie, o giovani miei, in vedere tante divinità adorate dagli antichi abitatori di questa nostra Italia e che solo siasi costantemente ricusato di riconoscere il Dio degli Ebrei e dei Cristiani.

  A139000043 

 Discordavano fra loro anche sulla natura di Dio, e sull'esistenza della vita futura: le poche virtù che ostentavano, nascevano da uno spirito d'orgoglio e non dall'amor di Dio e del bene.

  A139000043 

 Platone, il più dotto di questi filosofi, riconobbe che bisognava aspettare un Dio che venisse ad insegnare al mondo la vera religione.

  A139000059 

 Dopo la morte di Romolo un uomo di nome Proculo si presentò al popolo, indi al senato, dicendo che aveva veduto Romolo a salire al cielo, e gli aveva detto che voleva essere adorato dai Romani sotto il nome di dio Quirino.

  A139000059 

 La vita di Romolo deve ammaestrarci {21 [21]} a non esser superbi e crudeli verso i nostri simili, perchè avvi un Dio giusto che a tempo e luogo rende il meritato castigo: chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A139000076 

 Di certo a voi rincrescerà, giovani cari, che un uomo così pio non abbia conosciuta la vera religione; e senza dubbio egli che aveva un cuore sì buono, che adorava e faceva adorare tante ridicole divinità, che cosa non avrebbe fatto se avesse conosciuto il vero Dio Creatore e supremo padrone del cielo e della terra?.

  A139000082 

 Così credettero i Romani, persuasi che Dio punisce l'irreligione anche nei personaggi i più elevati.

  A139000263 

 In questa maniera quel popolo di Dio cominciò ad unirsi ai Romani, coi quali fra poco lo vedremo congiungersi per formare un popolo solo con una legge sola, colla medesima religione cristiana.

  A139000327 

 La pace che in quel tratto di tempo tutto il mondo godeva, l'universale aspettazione, in cui vivevano tutte le nazioni della terra, di un maestro che dal cielo venisse ad ammaestrare gli uomini, indicavano prossimo il sospirato momento predetto ne' libri santi; vale a dire che tutti i popoli della terra per mezzo di un Salvatore dovevano essere chiamati alla conoscenza del vero Dio.

  A139000360 

 Ma quel Dio che invigila sopra il genere umano, può, quando il vuole, metter fine alle scelleratezze degli uomini.

  A139000369 

 Richiamatevi qui a memoria la famosa visione di Nabuccodonosor, con cui Dio rivelava a quel principe quattro grandi monarchie, delle quali l'ultima doveva superare tutte le altre in grandezza e magnificenza; questa era l'impero Romano.

  A139000372 

 Tuttavia Dio che è padrone del cuore degli uomini fece sì, che il Vangelo fosse ricevuto in molti paesi d'Italia, in Roma e nella stessa corte dell'imperatore.

  A139000408 

 Ordinò che non gli si potessero innalzar statue se non d'oro e d'argento; pretese di essere adorato come un Dio.

  A139000413 

 Perciocchè i veri miracoli {121 [121]} e le vere profezie possono soltanto venire da Dio, il quale non le permette giammai in conferma della menzogna.

  A139000428 

 Costoro instruiti nelle verità del Vangelo che insegna a ricorrere a Dio ne' bisogni della vita, in quelle strettezze abbassarono le armi, e postisi ginocchioni innalzarono a Dio fervorose preghiere dirimpetto al nemico che li motteggiava.

  A139000484 

 D'indole barbara, dissimulatori, crudeli, si adoperarono di comune accordo per distruggere i cristiani, da loro considerati come nemici dell'impero, solo perchè rifiutavansi di adorare le false divinità, per adorare unicamente il vero Dio, creatore del cielo e della terra.

  A139000489 

 Allora Galerio confessò per vero il Dio dei Cristiani, e andava gridando che farebbe cessare la persecuzione.

  A139000495 

 Egli confidava nel suo esercito di gran lunga superiore a quello del rivale, confidava che coll'oro avrebbe corrotte le genti di Costantino; ma erano differenti i disegni di Dio, che voleva omai liberare la sua Chiesa dalle persecuzioni.

  A139000496 

 Posto in tal cimento Costantino, che più non credeva alla follia del paganesimo, ma non era ancora fermo credente in Cristo, si rivolse, come egli disse dappoi, al Dio creatore del cielo e della terra con vivo desiderio di conoscerlo.

  A139000497 

 Per questa vittoria il Senato ed il popolo Romano innalzarono un arco trionfale, che tuttora sussiste, in onore di Costantino; e l'iscrizione ivi apposta dice precisamente che la vittoria è dovuta alla potenza di Dio.

  A139000500 

 Trattava con massimo rispetto i ministri del Santuario; rendeva loro grande onore, provava gran piacere nell'averli seco, riguardando in loro la maestà di quel Dio di cui erano ministri.

  A139000501 

 Avvenne un giorno che parecchi malevoli sforzavansi per fargli condannare alcuni Vescovi; ma egli loro rispose: come volete mai che io osi giudicare i ministri di quel Dio da cui dovrò io stesso essere giudicato? e stabili per legge che niuno ecclesiastico potesse citarsi in giudizio davanti ai giudici secolari.

  A139000538 

 Voi potete però aggiungere un novello splendore alla vostra gloria, col perdonare ai colpevoli, ad imitazione di quel Dio che tutti i giorni perdona i peccati degli uomini.

  A139000541 

 Sant'Ambrogio, allora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placar l'ira dell'imperatore; ma pochi giorni dopo, quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo entrare in Chiesa, il santo Vescovo con fermezza apostolica, «fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato, come entrerete voi nel santuario del Dio terribile? Come ricever potrete, il corpo del Signore colle mani tuttora fumanti di sangue innocente? ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidii.».

  A139000543 

 lo vi assicuro, o giovani cari, che ammiro grandemente tale religiosa sommessione di un imperatore, il quale con una parola sola avrebbe potuto fare la più terribile vendetta; ma egli riconobbe nella persona del Vescovo un ministro di Dio, e a lui volle rendere un solenne omaggio di esemplare sommessione.

  A139000572 

 Godeva egli in farsi soprannominare il flagello di Dio, nome a lui ben dovuto a motivo delle devastazioni, onde il suo cammino era dapertutto segnato.

  A139000578 

 In sì terribile frangente S. Massimo Vescovo di questa Capitale radunò i cittadini, e con autorità ed affetto di padre ravvivò in tutti il coraggio, esortandoli a riporre in Dio una piena confidenza.

  A139000578 

 «Afforzate le mura, egli diceva, ma la maggior vostra cura sia nel placare lo sdegno di Dio colla preghiera e colla penitenza.

  A139000615 

 L'idolatria consisteva nell'ammettere una moltitudine infinita di divinità, prestando eziandio alle creature e alle cose insensate quel culto che è dovuto al Supremo Dio.

  A139000619 

 I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A139000674 

 Allorchè Odoacre si trovò difatto re d'Italia, si rammentò dell'uomo di Dio, e gli scrisse di domandargli qual cosa avrebbe potuto fare che fosse di maggior suo gradimento.

  A139000760 

 Viene Costantino e riconosce la religione cristiana come discesa da Dio per la salvezza degli uomini; ad un tempo riconosce e venera S. Silvestro come principe dei pastori, e centro della religione, e supremo monarca del regno spirituale.

  A139000761 

 Infatti Leone lsaurico, come abbiam detto, imperatore d'oriente avendo dichiarato guerra alle sacre immagini pretendeva che il papa Gregorio II le spezzasse in Roma, sperdesse le reliquie dei Martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A139000767 

 Altronde tanto l'autorità spirituale, quanto l'autorità temporale vengono ambedue da Dio; perchè dunque non si potranno conciliare insieme? tanto più che ogni potere temporale per camminare con giustizia deve regolarsi in modo da non fare cosa alcuna contro al potere spirituale stabilito da Dio.

  A139000792 

 Finita la sacra funzione il Papa si volge al re, gli pone sul capo la corona imperiale gridando ad alta voce: «A Carlo piissimo Augusto, coronato da Dio, grande e pacifico imperatore, vita e vittoria.».

  A139000798 

 Era semplice di costume, sobrio, instancabile; in tempo di mensa si faceva leggere le storie antiche, oppure un libro di S. Agostino intitolato la Città di Dio.

  A139000808 

 Essi all'opposto, sdegnati che egli osasse comandar loro con tanta alterigia, fecero gran leva di genti, e gli mandarono a dire che fra pochi giorni si sarebbero appellati al giudizio di Dio.

  A139000809 

 Appellarsi al giudizio di Dio, miei cari, in que' tempi voleva dire ricorrere alla forza delle armi, perchè si credeva che in battaglia la Provvidenza non mancasse di dare la vittoria a colui, che avesse avuto causa più giusta.

  A139000851 

 Era in quel tempo una credenza generalmente diffusa nel Cristianesimo, che col finire del secolo decimo dovesse avvenire la fine del mondo, ed ognuno pensavasi di far cosa a Dio sommamente gradita, andando a visitare la Palestina ed i luoghi santi, ove Gesù Cristo era morto sulla croce per espiare i peccati degli uomini.

  A139000887 

 Fu un bel momento quello, in cui il Papa, con in mano 1'Eucaristia, ricordando a quel principe i delitti che a se erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo, voglio che il corpo di nostro Signore, che ora prenderò, sia oggi una prova della mia innocenza, e che se io son colpevole Dio mi faccia subitamente morire.».

  A139000900 

 Dio lo vuole! Dio lo vuole! Persone di ogni condizione, principi, baroni, preti, contadini, donne, fanciulli, dimandavano di essere arruolati e insigniti di una croce di stoffa rossa benedetta, che ciascuno si appendeva sopra la spalla destra, e che diede il nome di crociati a tutti coloro che si posero addosso quel segno, e l'impresa, a cui si accingevano, fu detta crociata.

  A139000903 

 Egli sentiva quasi rimorso delle sue gesta guerriere perchè gli sembravano condannate dalle leggi del Vangelo, e la tema di spiacere a Dio frenava talvolta il suo coraggio.

  A139000904 

 Quel maraviglioso esercito era composto di parecchie centinaia di migliaia d'uomini, parte de' quali combattevano a piedi, armati di lancie, di spade, di pesanti mazze di ferro, di cui un solo colpo bastava ad accoppare un uomo; altri erano armati di fìonde colle quali scagliavano molto destramente pietre o palle di piombo; alcuni portavano balestre, specie d'archi, che lanciavano a gran distanza acute frecce, la cui ferita spesso era mortale; finalmente la maggior parte dell'esercito era un buon numero di prodi cavalieri, tutti eccellenti per forza, virtù e coraggio, i quali si erano legati a Dio con voto di dare la propria vita per liberare quei santi luoghi dalle mani degl'infedeli.

  A139000910 

 Un solo grido uscì ad un tempo da tutte le bocche: Gerusalemme! Gerusalemme! Dio lo vuole! Dio lo vuole! {254 [254]}.

  A139000914 

 Le esortazioni di quell'uomo di Dio non furono senza effetto; i crociati, tanto i soldati, quanto i loro capi, vestiti da penitenti fecero più volte processionalmente il giro delle mura di Gerusalemme cantando inni di lode ed invocando l'aiuto del Cielo.

  A139000914 

 Quando un eremita, il quale da molti anni viveva sopra una montagna vicina, scese in mezzo al campo ove già regnavano il disordine e lo scoramento, per indurli a dare un ultimo assalto e ricorrere a Dio colla penitenza e colla preghiera.

  A139000952 

 Il conte di Biandrate, uno de' signori italiani della {266 [266]} corte di Federico, tutto amore pe' suoi cittadini, nella speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, si fece avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere pietà di quella città e de' suoi cittadini.

  A139000962 

 Quei prodi Italiani vedendo avanzare i nemici, s'inginocchiarono per chiedere a Dio la vittoria, indi si rialzarono risoluti di vincere o morire.

  A139000967 

 L'imperatore dopo di aver renduto i debiti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuto la Chiesa credendo di difenderla; che ringraziava Dio d'averlo tratto di errore; perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di S. Pietro e vicario di Gesù Cristo.

  A139001035 

 Volgendosi un dì con animo temerario a non so qual cittadino, gli disse: ebbene che cosa mi manca adesso? Nulla, rispose l'altro, fuorchè la collera di Dio.

  A139001038 

 Quanto sono terribili i giudizi di Dio!.

  A139001072 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva Duca Guarnieri, Signore della gran compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A139001103 

 Questo io ben so, santissimo Padre; e a Dio non piaccia che io restringa la vostra autorità, anzi io vorrei piuttosto dilatarla, se fosse possibile; ma godo nel sapere non aver essa alcun confine.

  A139001152 

 Nel desiderio di procacciarsi gloria dinanzi a Dio si ritirò nel monastero di Ripaglia vicino a Ginevra, e rinunziando ad ogni umana grandezza si vestì da romito per passare il rimanente de' suoi giorni con sei cavalieri decisi come lui di menar vita solitaria.

  A139001183 

 Da tutte parti si resero a Dio grazie solenni.

  A139001192 

 Fu tra essi risoluto che quel doppio omicidio dovesse compiersi nella chiesa medesima ove i Medici si conducevano per ascoltare la S. Messa; poichè quei tempi erano {343 [343]} così sciagurati, che per soddisfare alla passione della vendetta, non erano neppure trattenuti dall'idea di un sacrilegio, e non si esitava di offendere nella medesima sua casa quel Dio, che comanda agli uomini di amarsi scambievolmente come fratelli.

  A139001273 

 Questa maniera di giudicio fu da molto tempo abolita, e proibita dalla Chiesa, perchè con essa si viene in certa maniera a tentar Dio, quasi obbligandolo ad operare un miracolo ove non apparisce il bisogno.

  A139001273 

 Siccome il Savonarola protestava d'essere innocente, così fu invitato al giudizio di Dio per dimostrare la sua innocenza colla prova del fuoco.

  A139001299 

 Or mentre andavagli esponendo il suo rincrescimento per non esser vissuto con abbastanza di timor di Dio e carità verso il prossimo, fu colto da un accesso di febbre.

  A139001351 

 I cristiani dal loro canto smaniosi di vendicare {398 [398]} la morte del gran Bragadino, ed impazienti di misurarsi con quei nemici di Dio e degli uomini assalgono ferocemente i Turchi; questi fanno gagliardissima resistenza.

  A139001354 

 Il santo Pontefice Pio V, principale motore di quella gloriosa spedizione, e che colle sue preghiere aveva preparato quel luminoso trionfo delle flotte cristiane, al primo annunzio della riportata vittoria, non potè trattenersi dal ripetere in onore di D. Giovanni d'Austria quelle parole del Vangelo: ci fu un uomo mandato da Dio, che si chiamava Giovanni.

  A139001364 

 Nell'impossibilità di potere accorrere a tanti bisogni, egli fu inspirato di disarmare il braccio di Dio sdegnato pei delitti degli uomini, e ciò con atto di penitenza sì commovente, che Milano ne serba ancora tutta viva la memoria.

  A139001366 

 Finalmente quest'uomo straordinario, benedetto da Dio e dagli uomini, morì in Milano in età di anni 46 nel 1584.

  A139001448 

 Amedeo si volge a quella, s'inginocchia e dice: se tu, o gran Madre di Dio, concedi che io disperda i miei nemici, io ti farò quivi innalzare un magnifico tempio in riconoscenza della tua grazia.

  A139001483 

 Per consacrare a Dio i talenti che da lui aveva ricevuto abbracciò lo stato ecclesiastico e divenne parroco di una parrocchia di Modena.

  A139001490 

 Tuttavia il pentimento da lui dimostrato, le opere sacre da lui scritte ce lo fanno giudicare degno della ricompensa che Dio concede a quelli che fuggono il vizio e praticano la virtù.

  A139001503 

 Immenso Dio, ti vedo,.

  A139001510 

 In altro luogo raccomanda il santo timor di Dio, dicendo {451 [451]}.

  A139001547 

 Caro principe, risponde il Papa, tutto è vanità, eccetto amar Dio e servire a lui.

  A139001558 

 - Raccontasi che quando Napoleone ebbesi posta la corona sopra il capo esclamasse: Dio me l'ha data, guai a chi la tocca.

  A139001593 

 Le ultime sue parole furono: l'anima bella e pura è accolta da Dio.

  A139001642 

 - Motivo di più per accondiscendere: d'altronde lo spirito di Dio vi guiderà.

  A139001655 

 Poi levati gli occhi al cielo esclamò: la causa del Papa è la causa di Dio! andiamo!.

  A139001734 

 Interrogato se non aveva potuto conoscere l'assassino, rispose: «Quella figura non è parmigiana: sono tre giorni che mi perseguita; l'ho veduto starmi da fronte, di dietro e da lato: ma io gli perdono di cuore; e qualora egli venisse scoperto, non voglio che abbia altro castigo che l'esilio; sia fatta la volontà di Dio: io ricevo la morte in penitenza de' miei peccati.» Udito poscia che non vi era più speranza di vita, convocò intorno al suo letto tutti i signori della corte, co' suoi servi e loro chiese perdono dei dispiaceri e dello scandalo che per avventura avesse loro arrecato.

  A139001772 

 E poichè avvi un solo Dio, una sola fede ed una sola religione, uniamoci anche noi in un solo vincolo di fede e di carità per aiutarci ne' bisogni della presente vita; sicchè l'uno dall'altro a vicenda confortati nel corpo e nello spirito possiamo di poi un giorno regnare eternamente con Dio nella patria dei beati in cielo.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000014 

 E non si accorgono che la storia e tutta la natura, è quasi una grande parabola agli uomini proposta da Dio; della quale voler fare una applicazione unica, isterilisce la fecondità inesausta del vero, ammiserisce il concetto divino.».

  A140000043 

 Tutti questi popoli figli di un Dio Creatore, tutti discendenti dal comun padre Adamo, avrebbero dovuto amarsi come fratelli; ma non fu così.

  A140000045 

 Gli uomini essendo tutti creati da un medesimo Dio, discendenti da un medesimo padre, in principio avevano tutti la medesima religione e praticavano le stesse cerimonie, gli stessi sacrifizi con un culto puro e scevro di errore.

  A140000046 

 Le altre nazioni sparsesi a popolare le varie parti del mondo, di mano in mano che si allontanavano dal popolo Ebreo, confusero coi falsi dei l' idea di un Dio Creatore, e si diedero all' idolatria, cioè cominciarono a prestare alle creature quel culto, che a Dio solo è dovuto.

  A140000051 

 Gli uomini, invece di praticare queste virtù per amor di Dio Creatore, adoravano le virtù medesime.

  A140000054 

 Laonde questo Dio non solo era adorato con feste particolari dette terminali, ma di più quelli che avevano terreni limitrofi si radunavano sui confini, e presso ai segni divisori dei loro poderi facevano offerte e sacrifizi, ed amichevolmente banchettando riconosceva ciascuno i termini del suo campo.

  A140000054 

 Lo stesso Numa voleva che fosse tenuto in grande venerazione il Dio Termine, a fine di avvezzare i suoi popoli a non invadere i poderi dei vicini.

  A140000056 

 Animali immondi e talora de' più schifosi ricevevano queir onore che solamente a Dio onnipotente è dovuto.

  A140000057 

 Voi farete certamente le maraviglie, o giovani miei, in vedere tante divinità adorate dagli antichi abitatori di questa nostra Italia, e che solo siasi costantemente ricusato di riconoscere il Dio degli Ebrei e dei Cristiani.

  A140000058 

 Discordavano fra loro anche sulla natura di Dio e sull' esistenza della vita futura.

  A140000058 

 Le poche virtù, che ostentavano, nascevano da uno spirito d'orgoglio e non dall'amore di Dio e del bene.

  A140000058 

 Platone, il più dotto di questi filosofi, riconobbe che bisognava aspettare un Dio che venisse ad abitare cogli uomini per insegnare a loro la vera religione.

  A140000074 

 Dopo la morte di Romolo un uomo di nome Proculo si presentò al popolo, indi al Senato, dicendo che aveva veduto Romolo salire al cielo, il quale'gli aveva detto che voleva essere adorato dai Romani sotto al nome di dio Quirino.

  A140000074 

 La vita di Romolo deve ammaestrarci a non essere superbi e crudeli verso dei nostri simili, perchè avvi un Dio giusto che a tempo e luogo rende il meritato castigo.

  A140000077 

 Dio è un solo, loro diceva, nè egli abita fuori de' confini del mondo, come credono taluni, {26 [26]} ma tutto intiero risedendo in se stesso contempla nell'orbita universale tutte le generazioni.

  A140000077 

 Voleva che Dio fosse il fondamento di ogni sapere.

  A140000078 

 Chi avesse detto o fatto oltraggio a Dio od alla religione era immantinente cacciato dalla sua scuola.

  A140000091 

 E senza dubbio avendo egli avuto un cuore sì buono, che adorava e faceva adorare tante ridicole divinità, che cosa non avrebbe fatto quando avesse conosciuto il Vero Dio Creatore e supremo padrone del cielo e della terra?.

  A140000095 

 Così credettero i romani, persuasi che Dio punisce l'irreligione anche nei personaggi più elevati.

  A140000269 

 In simile guisa quel popolo di Dio cominciò ad unirsi ai Romani, coi quali fra poco lo vedremo congiunto per formare un popolo solo con una legge sola, colla medesima religione cristiana.

  A140000315 

 La pace che in quel tratto di tempo tutto il mondo godeva, l'universale aspettazione in cui vivevano le nazioni di un maestro, il quale dal cielo venisse ad addottrinare gli uomini, indicavano prossimo il sospirato momento predetto ne' libri santi, in cui tutti i popoli della terra per mezzo di un Salvatore dovevano essere chiamati alla conoscenza del vero Dio.

  A140000345 

 Ma Dio, che veglia sopra il destino degli {95 [95]} uomini, può, quando vuole, mettere fine alle scelleratezze loro.

  A140000354 

 Richiamatevi qui a memoria la famosa visione di Nabuccodonosor, con cui Dio rivelava a quel principe quattro grandi monarchie, delle quali l'ultima doveva superare tutte le altre in grandezza e magnificenza; questa era il Romano impero.

  A140000356 

 Tuttavia Dio, che è padrone del cuòre degli uomini, fece sì, che il Vangelo fosse ricevuto in molti paesi d'Italia, in Roma e nella stessa corte dell'Imperatore.

  A140000383 

 Egli ordinò che non se gli potessero innalzare statue se non di oro e di argento; e pretese di essere adorato come un Dio.

  A140000388 

 Perciocchè i veri miracoli e le vere profezie possono soltanto venire da Dio, il quale non le permette giammai in conferma della menzogna.

  A140000401 

 Costoro instruiti nel Vangelo che insegna di ricorrere a Dio nei bisogni della vita, in quelle strettezze abbassarono le armi, e postisi ginocchioni innalzarono a Dio fervorose preghiere dirimpetto al nemico che li motteggiava.

  A140000423 

 I cristiani, che riconoscono un solo e vero Dio, rifiutavano di obbedire.

  A140000448 

 Di indole barbara, dissimulatori, crudeli, si adoperavano di comune accordo per distruggere i cristiani, da essi considerati come nemici dell'impero, unicamente perchè disapprovavano la viziosa loro condotta, e ricusavano di inchinarsi alle false divinità per adorare il solo vero Dio Creatore del cielo e della terra.

  A140000453 

 Allora Galerio confessò per vero il Dio de'cristiani, e andava gridando che farebbe cessare la persecuzione.

  A140000458 

 Posto in tale cimento Costantino, che più non credeva alla follia del paganesimo, ma non era ancora fermo credente in Cristo, si rivolse, come egli disse di poi, al Dio creatore del cielo e della terra con vivo desiderio di conoscerlo.

  A140000459 

 L'iscrizione ivi apposta dice precisamente {125 [125]} che la vittoria è dovuta alla potenza di Dio.

  A140000461 

 Si comportava con massimo rispetto coi ministri del santuario; rendeva loro grande onore, provava grande piacere nell'averli seco, riguardando in loro la maestà di quel Dio, di cui sono ministri.

  A140000462 

 Avvenne un giorno che parecchi malevoli sforzavansi per fere da lui condannare alcuni Vescovi, ma egli loro rispose: «Come volete mai che io osi giudicare i ministri di quel Dio, da cui dovrò io stesso essere giudicato?» Stabilì poi per legge che nessuno ecclesiastico potesse essere citato nei tribunali avanti ai giudici secolari.

  A140000495 

 Voi potete non per tanto aggiungere un novello splendore alla vostra gloria col perdonare ai colpevoli, ad imitazione di quel Dio, che tutti i giorni perdona i peccati degli uomini.

  A140000498 

 Come entrerete nel santuario del Dio terribile? Come ricevere potrete il corpo del Signore colle mani ancora fumanti di sangue innocente? Ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidi.

  A140000500 

 Io vi assicuro, o giovani cari, che ammiro grandemente questa religiosa sommessione di un imperatore, il quale con una parola avrebbe potuto fare le più terribili vendette; ma egli riconobbe nella persona del vescovo un ministro di Dio, e a lui volle rendere un solenne omaggio di esemplare sommessione.

  A140000525 

 Godeva egli di farsi soprannominare flagello di Dio; nome a lui ben dovuto a motivo delle devastazioni, onde il suo cammino era dappertutto segnato.

  A140000529 

 In si terribile frangente s. Massimo, Vescovo di questa città, ne radunò gli abitanti e con autorità ed affetto di padre ravvivò in tutti il coraggio, esortandoli {142 [142]} a riporre in Dio una piena confidenza.

  A140000529 

 «Afforzate le mura, loro diceva, ma la maggior vostra cura sia nel placare lo sdegno di Dio colla preghiera e colla penitenza.

  A140000560 

 L'idolatria consisteva Dell'ammettere una moltitudine di divinità e nel prestare alle cose insensate quel salto che è dovuto soltanto al sapremo Dio.

  A140000564 

 SALII. -I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A140000632 

 Allora che Odoacre si trovò difatto re d'Italia si rammentò dell'uomo di Dio, e gli scrisse domandandogli, quale cosa avrebbe potuto fare di suo maggior gradimento.

  A140000682 

 A fine di scoprire la verità eglino ammettevano non le difese degli avvocati, ma il giuramento ed i giudizi di Dio.

  A140000682 

 Chi in sua difesa adduceva più testimonii o sacramentali che giurino per lui, vinceva la lite; se dall'un lato e dall'altro era pari il numero dei giuranti, allora si veniva alla prova del giudizio di Dio.

  A140000682 

 Costoro che si pigliavano a cuore l'onore degli inabili alla prova del Giudizio di Dio dicevansi campioni; il pegno deposto dalle parti per assicurare i giudici che non mancheranno di comparire nel tempo dato, si chiamava gaggio, parole che restarono nel corpo della nostra lingua comune.

  A140000683 

 La Chiesa fin d'allora non cessò dal condannare i giudizi di Dio, e contro i duellanti colla Chiesa le civili nazioni protestarono sempre.

  A140000683 

 Sciagurato chi pensa di aver Dio in aiuto nello esporre volontariamente la propria persona al pericolo della morte; insensato chi facendosi giudice e ad un tempo tenta colla spada o con una rivoltella in mano di decidere della propria innocenza!.

  A140000701 

 Viene Costantino, il quale riconosce la religione cristiana come discesa da Dio per la salvezza degli uomini; ad un tempo riconosce e venera san Silvestro come principe dei pastori e centro della religione, e supremo monarca del regno spirituale.

  A140000707 

 D'altra parte tanto l'autorità spirituale, quanto l'autorità temporale vengono ambedue da Dio.

  A140000707 

 Perchè dunque non si potranno conciliare insieme? tanto più che ogni potere temporale per camminare con giustizia deve regolarsi in modo da non fare cosa alcuna contra il potere spirituale stabilito da Dio?.

  A140000732 

 Finita la sacra funzione il Papa si volse al re, gli pose sul capo la corona imperiale, gridando ad alta voce: «A Carlo piissimo, Augusto, coronato da Dio, grande e pacifico imperatore, vita e vittoria.» A tali parole il popolo e i sacerdoti franchi e romani, che empievano la chiesa, lo salutarono fra mille applausi col titolo d'imperatore.

  A140000734 

 Era semplice di costumi, sobrio, instancabile; dormiva poco; in tempo di mensa facevasi leggere le storie antiche, oppure un libro di s. Agostino, intitolato la Città di Dio.

  A140000745 

 Ma essi sdegnati, che egli osasse comandar loro con tanta alterigia, fecero grande leva di genti, e gli mandarono a dire che fra pochi giorni si sarebbero appellati al giudizio di Dio.

  A140000747 

 Appellarsi al giudizio di Dio in quei tempi voleva dire ricorrere alla forza delle armi, perchè si credeva che in battaglia la Provvidenza non mancasse di dare la vittoria a colui, che avesse avuto causa giusta.

  A140000774 

 Perciò ognuno pensa vasi di far cosa a Dio sommamente gradita, andando a visitare la Palestina ed i luoghi santi, ove Gesù Cristo era morto sulla croce per espiare i peccati degli uomini.

  A140000799 

 Fu solenne il momento, in cui il Papa con l'Eucaristia in mano, ricordati a quel principe i delitti che gli erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo voglio che il corpo di nostro Signore, il quale ora prenderò, sia prova della mia innocenza, e che se io sono colpevole Dio mi faccia subitamente morire.».

  A140000811 

 Gli eccitamenti indefessi di Pietro l'eremita, il quale predicando la crociata percorse l'Italia, la Francia e la Germania; l'autorità e le parole di papa Urbano, il tesoro delle indulgenze aperto a chi vi prendeva parte, il desiderio di vedere quelle contrade suscitarono un tale entusiasmo, che da tutte le parti si andava gridando: Andiamo, Dio lo vuole! Dio lo vuole! Gente di ogni condizione, principi, baroni, preti, contadini, donne, fanciulli facevano a gara per essere arruolati ed insigniti di una croce di stoffa rossa benedetta, che si appendeva sopra la spalla destra, e avviarsi in Palestina.

  A140000813 

 Egli sentiva quasi rimorso delle sue gesta guerriere, perchè gli sembravano {218 [218]} dannate dalle leggi del Vangelo, e la tema di spiacere a Dio frenava talvolta il suo coraggio.

  A140000814 

 La maggior parte poi dell' esercito erano prodi cavalieri, tutti eccellenti per forza, virtù e coraggio, i quali si erano legati a Dio con voto di dare la vita per liberare quei santi luoghi dalle mani degli infedeli.

  A140000819 

 Un solo grido uscì allora ad un tempo da tutte le bocche: Gerusalemme! Gerusalemme! Dio lo vuole! Dio lo vuole! A simil vista gli uni escono in trasporti di allegrezza, altri stemperandosi in pianto si prostrano ginocchioni e baciano divotamente la polvere, su cui pose i piedi il Salvatore.

  A140000821 

 Le esortazioni di quell'uomo di Dio non furono senza frutto; i crociati coi loro capitani, vestiti da penitenti, fecero più volte processionalmente il giro delle mura di Gerusalemme, cantando inni di lode ed invocando l'aiuto del Cielo.

  A140000821 

 Vi basti sapere, che dopo quaranta giorni di sanguinosa pugna i crociati avevano pressochè perduta ogni speranza, e già pareva che volessero rinunziare allo scopo tanto desiderato, quando un eremita, il quale da molti anni viveva sopra una montagna vicina, scese in mezzo al campo, ove già regnavano il disordine e lo scoramento, per indurli a dare un ultimo assalto e a ricorrere a Dio qolla penitenza e colla preghiera.

  A140000852 

 Il conte di Biandrate, uno dei signori Italiani della corte di Federico, tutto amore pei suoi concittadini, sulla speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, fecesi avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere compassione di quella città e dei suoi cittadini.

  A140000861 

 Quei prodi Italiani, vedendo avanzare i nemici, s'inginocchiarono per chiedere a Dio la vittoria, indi si rialzarono risoluti di vincere o di morire.

  A140000866 

 L'imperatore, dopo di aver renduto i dovuti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuta la Chiesa, credendo difenderla, che ringraziava Dio di averlo tratto di errore, che perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo.

  A140000927 

 Volgendosi un dì con animo temerario a non so qual cittadino gli disse: Bene, che cosa mi manca adesso? nulla, rispose l'altro, fuorchè la collera di Dio.

  A140000929 

 Quanto sono terribili i giudizi di Dio!.

  A140000929 

 Sui fatti che vi ho di sopra esposto, miei cari giovani, noi dobbiamo fare un profondo riflesso; e questo è che la grande provvidenza di Dio veglia continuamente sul destino e sulle azioni degli uomini.

  A140000947 

 Quest'opera maravigliosa formerà mai sempre la gloria della poesia italiana: la sua morale si può ridurre a questa sentenza: che l'uomo, il quale considera i propri peccati e li corregge, facendone la confessione e la penitenza, si rende degno di salire a Dio.

  A140000954 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva: Duca Guarnieti, signore della Grande compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A140000972 

 Componi a migliore specchio i costumi e l'animo, cangia le inutili novelle colle vere storie e colla legge di Dio; e quella pianta dei vizi sempre crescente, da cui finora a mala pena toglievi i rami, ora sia interamente troncata e strappata fin dalle radici.».

  A140000983 

 Questo io ben so, santissimo Padre, e a Dio non piaccia r che io restringa la vostra autorità; anzi vorrei piuttosto dilatarla, se fosse possibile, e godo nel sapere che essa non ha alcun confine; ma benchè la vostra sede sia per tutto, ove Gesù Cristo ha degli adoratori, Roma ha con voi1 particolari legami: siccome ciascuna delle altre città possiede il suo vescovo, così voi siete il vescovo della regina di tutte le città.

  A140001036 

 Amedeo, felice in ogni impresa, vincitore d'ogni sua nemico, volle anche vincere se stesso, e procacciarsi gloria dinanzi a Dio.

  A140001068 

 Da tutte parti si resero a Dio grazie solenni.

  A140001076 

 Fu tra essi risoluto che quel doppio omicidio dovesse compiersi nella chiesa medesima, ove i Medici si conducevano per ascoltare la Messa; poichè quei tempi erano così sciagurati, che per soddisfare alla passione della vendetta gli uomini micidiali non erano neppure trattenuti dall'idea di un sacrilegio; e non si esitava di offendere nella medesima sua casa quel Dio, che comanda agli uomini di amarsi scambievolmente come fratelli.

  A140001140 

 Come il Savonarola protestava di essere innocente, così fu invitato al giudizio di Dio per dimostrare la sua innocenza colla prova del fuoco.

  A140001140 

 Questa maniera di giudizio, portata in Italia dai barbari, come già dicemmo, fu da molto tempo proibita dalla Chiesa, perchè con essa si viene in certa maniera a tentar Dio, quasi obbligandolo ad operare un miracolo ove non apparisce il bisogno.

  A140001165 

 Mentre andavagli esponendo il suo rincrescimento per non essere vissuto abbastanza col timor di Dio e colla carità verso il prossimo, fu colto da un eccesso di febbre.

  A140001218 

 I Cristiani dal loro canto, smaniosi di vendicare la morte del gran Bragadjno, ed impazienti di misurarsi con quei nemici di Dio e degli uomini, assalgono ferocemente i Turchi, {340 [340]} i quali fanno gagliardissima resistenza.

  A140001221 

 Il santo pontefice Pio V, principale motore della gloriosa spedizione, il quale colle sue preghiere aveva preparato quel luminoso trionfo delle flotte Cristiane, al primo annunzio della riportata vittoria non potè trattenersi dal ripetere in onore di Don Giovanni d'Austria le parole del Vangelo: Vi fu un uomo mandato da Dio, che si chiamava Giovanni.

  A140001230 

 Nella impossibilità di poter accorrere a tanti bisogni egli fu inspirato di disarmare il braccio di Dio con atti di penitenza sì commoventi, che Milano ne serba ancora tuttavia la memoria.

  A140001231 

 Finalmente quest'uomo straordinario, benedetto da Dio e dagli uomini, morì in Milano in età di anni quarantasei nel 1584.

  A140001312 

 Amedeo si volge a quella, s'inginocchia, e, pieno di fede, prega così: Se voi, o grande Madre di Dio, ottenete che io disperda i miei nemici, io vi farò qui innalzare un magnifico tempio in riconoscenza della vostra grazia.

  A140001313 

 Dio mi aiuti.

  A140001343 

 Per consacrare a Dio l'ingegno, che da lui aveva ricevuto, abbracciò lo stato ecclesiastico e divenne paroco di una chiesa di Modena.

  A140001349 

 Tuttavia il pentimento dimostrato e le opere sacre da lui scritte ce lo fanno giudicare degno della ricompensa, che Dio concede a quelli che fuggono il vizio e praticano la virtù.

  A140001352 

 In altro luogo raccomanda il santo timor di Dio, dicendo:.

  A140001355 

 Ma Dio rimeritò la sua pietà figliale: a forza di attendere allo studio, divenuto un eccellente poeta, fu dal governo Milanese nominato pubblico professore.

  A140001377 

 «In questo momento fortunato, disse il re, io dimentico tutte le mie disgrazie, io più non mi lamento del trono che perdei; tutto ritrovo ai vostri piedi.» «Caro principe, risposegli il Papa, {393 [393]} tutto è vanità, eccetto amar Dio e servire a lui.

  A140001392 

 - Raccontasi che quando Napoleone ebbe posta la corona sopra il capo esclamasse: Dio me l'ha data, guai a chi la tocca! (anno 1805).

  A140001442 

 - Motivo di più per accondiscendere: e state certo che lo spirito di Dio vi guiderà.

  A140001456 

 Poi levati gli occhi al cielo, esclamò: La causa del Papa è la causa di Dio! andiamo!.

  A140001531 

 Sia fatta la volontà di Dio; io ricevo la morte in penitenza dei miei peccati.» Udito poscia che non vi era più Speranza di vita, convocò intorno al suo letto tutti, e signori e servi della corte, loro chiese perdono dei dispiaceri e dello scandalo che aveva loro arrecato.

  A140001561 

 Dopo un mese la cometa di S. Pietro scompariva dal nostro orizzonte per andar a portar la sua luce in luoghi a noi invisibili, ma sempre seguita dall'occhio di Dio supremo padrone degli spazi immensi dell'universo.

  A140001563 

 Ma Dio voleva visitare i popoli col flagello della guerra, ed il congresso andò fallito.

  A140001603 

 Le ultime sue parole furono: L'anima bella e pura è accolta da Dio

  A140001620 

 Quella divina Provvidenza che promette largo guiderdone a chi dà un bicchier d'acqua per amor di Dio compensò la carità del Monti.

  A140001628 

 Ma Dio lo chiamava ad una delle più sublimi dignità della Chiesa, quale è quella di cardinale.

  A140001634 

 Che se a gentiluomo fosse accaduto di passare a Bologna, io noi lasciava senza che ne afferrassi le dizioni e i modi propri e singolari di suo linguaggio, e massimamente delle pronunzie, per cui Dio mi concesse organi flessibilissimi e lingua speditissima.

  A140001642 

 Egli alzò gli occhi al cielo e disse: Sia fatta la volontà di Dio! Il giorno seguente abbandonava l'Italia per andare ad essere rinchiuso nel più severo ergastolo della monarchia austriaca.

  A140001645 

 La scelta di un padre spirituale è per un cattolico di suprema importanza; e quanto a me non saprei dire tutto il bene che reca all'anima mia un vero amico di Dio, il quale di Dio mi parli con autorità, con amore e senza pedanteria.

  A140001648 

 Pensateci bene, se Dio vi concedette di acquistarvi nome in letteratura fu per animarvi a scrivere qualche libro salutare pel prossimo.

  A140001652 

 Io prego Dio di concedere la fede a tutti coloro che non l' hanno, e segnatamente al signor N., poichè senza questa forza divina l'uomo è infelice, e provengono dal suo spirito emanazioni nocive agli altri; ditegli queste cose e segnatamente che io l'amo.

  A140001656 

 Questo profonda conoscitore del cuore umano lo esaminò, lo pose a molte prove, ma fini con assicurare che tale era il volere di Dio sopra di lui.

  A140001660 

 Come adunque gli fu partecipato che quelle operette erano state proibite, senza dar segno di risentimento rispose colle seguenti cristiane parole: «Coi sentimenti del figliuolo più devoto ed obbediente alla santa Sede, quale per grazia di Dio sono sempre stato di.

  A140001679 

 Colla morte del giusto passò a Dio nel mattino del 27 aprile 1870, ottantesimoquinto di sua età.

  A140001679 

 E mentre la Francia, la Prussia, e sin la lontana America parlavano di lui e lo acclamavano sapientissimo, egli tutto si godeva quando, compiuta un'opera cristiana, ne la vedeva benedetta da Dio.

  A140001680 

 Ritornato a Milano più irreligioso di prima, vi sposò Enricbetta Blondel, protestante, la quale {484 [484]} tuttavia fu nelle mani di Dio strumento per la conversione del nostro Alessandro.

  A140001681 

 Il nostro Alessandro, tormentato da mille dubbi dopo quelle conferenze, tutto internamente agitato, entra un giorno nella chiesa di S. Rocco e O Dio, dice, se ci sei, fammiti conoscere.

  A140001696 

 E poichè avvi un solo Dio, una sola fede ed una sola religione, uniamoci anche noi in un solo vincolo di fede e di carità per aiutarci l'un l'altro nei bisogni della presente vita; sicchè l'uno dall'altro a vicenda confortati nel corpo e nell'anima possiamo pervenire un giorno a regnare eternamente con Dio nella patria dei beati in cielo.


don bosco-le due orfanelle.html
  A141000004 

 In tutte queste operazioni sei ore,di tempo si erano perdute; i lavoranti erano stanchi e più d'ogni cosa il fatto straordinario li aveva persuasi che quel motto sacrilego e le bestemmie provocavano lo sdegno di Dio.

  A141000005 

 Il fatto è strepitoso e pubblico e sebbene non si voglia subito chiamar miracoloso, egli è però certo che per tale fu tenuto da quelli che ne furono testimonii di presenza, i quali ritornando alle loro case andavan ripetendo che Iddio vuol rispettato il Papa suo Vicario in terra e che le bestemmie provocano l'ira di Dio.

  A141000006 

 Ma la mano di Dio che non si è ancora abbreviata lo colpì terribilmente dimostrando che non andrà impunito colui che osa innalzar la voce o la mano contro gli unti del Signore.

  A141000007 

 I direttori spirituali ed i superiori erano consolati e vedevano con gioia che la pasqua di quest'anno 1862 in cui preparazione davansi gli esercizii fosse un vero passaggio del Dio delle misericordie fra quelle mura dove per lo più teneva sede il maligno spirito.

  A141000007 

 Tutte le ricoverate passando il SS. Sacramento s'inginocchiarono e pregarono, solo quell'infelice giovanetta rimase in piedi in atto di disprezzo, burlandosi anche ad alta voce di Dio e dei Sacramenti e la sua empietà andò tant'oltre che le compagne ne furono scandolezzate e profondamente commosse.

  A141000009 

 Più di cento persone furono testimoni di questo terribile fatto, e più di cento andavano ripetendo: Povera figlia, a sedici anni già tanto cattiva! Quanto inaspettatamente l'ira di Dio colpisce i dileggiatori della religione!.


don bosco-letture amene ed edificanti ossia biografie salesiane [1880].html
  A145000004 

 Dio voglia che queste poche pagine sieno seme fecondo che un dì abbia a fruttare a qualche anima la vita eterna! Sarebbero ad usura ripagate le povere nostre fatiche.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000007 

 La Bibbia è la raccolta de' libri inspirati da Dio.

  A148000011 

 L'antico Testamento contiene la legge data da Dio a Mosè, e la storia del popolo di Dio dalla creazione del mondo fino a G. C..

  A148000013 

 Mosè, i Profeti ed altri nomini inspirati da Dio.

  A148000019 

 Per tradizione s'intende la parola di Dio, che non è stata scritta nei libri santi.

  A148000023 

 Perchè tali verità, sebbene non siano contenute nella Bibbia, tuttavia sono rivelate da Dio e tramandate dall'uno all'altro fino ai nostri giorni.

  A148000033 

 Il mondo fu creato da Dio.

  A148000035 

 Il mondo fu creato da Dio dal nulla colla sola sua volontà.

  A148000057 

 L'anima dell'uomo fu creata da Dio a sua immagine e somiglianza.

  A148000058 

 Che cosa vuol dire che l'anima è creata a somiglianza di Dio?.

  A148000059 

 L'anima umana dicesi creata a somiglianza {8 [56]} di Dio perchè è spirituale, eterna, immortale e destinata a godere un giorno Iddio, ed essere partecipe di tutti i beni del cielo.

  A148000072 

 Tutti gli Angeli sono rimasti fedeli a Dio?.

  A148000075 

 Gli Angeli buoni furono ricompensati da Dio con una felicità eterna.

  A148000077 

 Gli Angeli cattivi furono da Dio puniti con un supplizio eterno nell'inferno.

  A148000089 

 Eva fu creata da Dio con una costa di Adamo, mentre dormiva.

  A148000091 

 Adamo ed Eva furono collocati da Dio nel Paradiso terrestre.

  A148000099 

 Dio fece questa proibizione per provare la fedeltà di Adamo e di Eva.

  A148000105 

 Furono da Dio puniti coll'essere cacciati {11 [59]} dal Paradiso terrestre, assoggettati alle miserie di questa vita ed alla morte.

  A148000111 

 Sì: attirarono la collera di Dio sopra di loro e sopra i loro discendenti.

  A148000127 

 Dio promise, che la donna, per mezzo di uno che nascerebbe da Lei, avrebbe schiacciato il capo del serpente.

  A148000139 

 Egli fu maledetto da Dio, audò errando sopra la terra tormentato da' suoi rimorsi, ed ebbe una posterità empia.

  A148000141 

 Iddio donò Seto il quale fu lo stipite dei buoni detti figliuoli di Dio.

  A148000145 

 La Storia sacra racconta che Enoch non {14 [62]} mori, ma camminò con Dio, e fu tolto vivo dal consorzio degli uomini.

  A148000149 

 Enos è pure chiamato uomo giusto, e fu il primo ad invocare il nome di Dio con riti e cerimonie, cioè con un culto esterno.

  A148000154 

 Come Dio punì questo peccato?.

  A148000163 

 Quell'arca era una specie di barca che Dio aveva ordinato a Noè di costruire.

  A148000172 

 Perchè Dio ha punito gli uomini con un castigo così terribile?.

  A148000175 

 Noè appena uscito dall'arca alzò un altare e fece un sacrifizio a Dio per ringraziarlo dei benefizii ricevuti.

  A148000192 

 Dopo il diluvio gli uomini furono più fedeli a Dio?.

  A148000193 

 Per qualche tempo furono più fedeli a Dio, di poi ricaddero nei medesimi disordini di prima.

  A148000195 

 Iddio scelse un popolo detto popolo di Dio, perchè destinato a conservare la sua religione, e mantenere viva fra i popoli la speranza nel futuro Messia.

  A148000203 

 Quando Abramo andò nella Cananea in Gerusalemme comandava Melchisedecco, il quale era re di Gerusalemme e sacerdote del vero Dio: cioè capo del popolo nelle cose spirituali e nelle cose temporali.

  A148000207 

 Offerì a Dio un sacrifizio e pregò sopra di Abramo copiose benedizioni dal Signore.

  A148000213 

 Questi fu il Divin Salvatore il quale benedisse tutte le nazioni del mondo, richiamandole alla conoscenza del vero Dio.

  A148000220 

 Come Dio punì gli abitanti di Sodoma e delle città vicine?.

  A148000221 

 Dio punì i peccati dei Sodomiti facendo piovere un fuoco dal cielo, che distrusse le case, gli uomini e le medesime campagne, e sprofondando il terreno rimase un gran lago detto mar Morto.

  A148000223 

 No: Lot fu liberato da due angeli che Dio mandò per far uscire lui e le due sue figlie dalla città di Sodoma.

  A148000225 

 Perchè Lot era un uomo giusto e timorato di Dio.

  A148000229 

 I discendenti di Abramo furono chiamati popolo di Dio; popolo Ebreo; o popolo di Israele.

  A148000233 

 Quel figlio fu chiamato Isacco, che vuol dire riso, perchè Sara si mise a ridere quando le fu da Dio promesso.

  A148000238 

 Di questi due fratelli quale fu più favorito da Dio?.

  A148000239 

 Di questi due fratelli fu specialmente da Dio favorito Giacobbe perchè più virtuoso.

  A148000241 

 Dio concesse a Giacobbe di essere annoverato nella serie di quei Patriarchi da cui doveva nascere il Messia.

  A148000251 

 Stette più anni; e poichè egli temeva Dio tutto gli riusciva prosperamente; ma perchè non volle commettere una malvagia azione, fu accusato falsamente e condotto in prigione.

  A148000253 

 Anche in prigione Giuseppe fu da Dio benedetto a cagione della sua saviezza e virtù, e dopo alcuni anni fu conosciuta la sua innocenza, liberato dalla prigione e creato vicerè ossia governatore di tutto quel regno all'età di trent'anni.

  A148000277 

 Mosè divenne un gran Profeta e il liberatore del popolo di Dio?.

  A148000278 

 Come dimostrò che era mandato da Dio a liberare il suo popolo?.

  A148000297 

 Per mezzo di un miracolo: Mosè per ordine di Dio toccò le acque del mar Rosso: lo acque si divisero, ed il popolo passò a piedi asciutti.

  A148000319 

 Succedette Giosuè che Dio avea scelto per succedere a Mosè.

  A148000323 

 Giosuè coll'aiuto di Dio potè vincere i re ed i popoli Cananei, e con una moltitudine di miracoli s'impadronì di quel paese che divise alle dodici tribù d'Israele.

  A148000325 

 Noi dobbiamo notare due cose di massima importanza, che sono l'avveramento di due profezie, ovvero di due promesse fatte da Dio ad Abramo.

  A148000327 

 Una di queste due promesse è la posterità di Abramo divenuta numerosissima, l'altra è il possesso della terra di Canaan promessa da Dio al medesimo Patriarca Abramo.

  A148000337 

 Egli fu consacrato Re da Samuele per ordine di Dio.

  A148000339 

 Saulle osservò qualche tempo la legge del Signore, di poi disubbidì a Samuele, volle mischiarsi nelle cose sacre, perciò fu rigettato da Dio.

  A148000357 

 Salomone finì coll'essere terribilmente punito da Dio, e morì lasciando gravi dubbi di sua salvezza.

  A148000373 

 Geroboamo fece fare due vitelli d'oro nella città di Samaria, affinchè fossero adorati in luogo del vero Dio.

  A148000388 

 Nella separazione del regno d'Israele da quello di Giuda dove si conservò il culto del vero Dio?.

  A148000389 

 Il culto del vero Dio fu conservato nella tribù di Giuda.

  A148000390 

 Dove Dio era adorato da' Giudei?.

  A148000391 

 Il vero Dio era adorato dai Giudei nel tempio di Gerusalemme, che il re Salomone aveva fatto edificare.

  A148000392 

 Furono sempre fedeli i Giudei al vero Dio?.

  A148000397 

 I profeti predicavano la legge di Dio, si opponevano ai disordini del popolo, annunziavano i castighi di Dio, e predicevano la venuta del Salvatore.

  A148000399 

 Sì; ve n'ebbero parecchi, come sono {35 [83]} Giosafat, Gioatan, Ezechia e Giosia, i quali si affaticarono molto per far osservare la legge di Dio, ed allontanare i loro sudditi dai disordini.

  A148000400 

 Le minacce dei Profeti e le cure dei re ricondussero i Giudei al culto del vero Dio?.

  A148000415 

 Fra gli altri si distinse Daniele, il quale si adoperò con grande zelo a predicare la legge del vero Dio, ed annunziare la venuta del Messia.

  A148000429 

 Dio li consolò mandando il profeta Aggeo ad assicurarli che quel tempio sarebbe stato più glorioso del primo, perchè sarebbe stato visitato dal Salvatore.

  A148000471 

 G. C. è il figlio eterno di Dio fatto uomo per salvarci.

  A148000475 

 Dio mandò l'Angelo Gabriele a Maria Vergine per annunziarle che per opera dello Spirito Santo sarebbe divenuta madre del figlio di Dio.

  A148000489 

 I Magi offersero oro, incenso e mirra, coi quali doni lo riconobbbero Re, Dio e Uomo.

  A148000519 

 S. Gioanni Battista predicava l'emendazione dei costumi, amministrava il Battesimo, annunciava vicino il regno di Dio, e rendeva testimonianza a G. C..

  A148000541 

 G. C. ha fatto tutti questi miracoli per dimostrare che la sua dottrina era divina, e che Egli era figlio di Dio.

  A148000561 

 Egli diceva che era il figliuolo unico di Dio, e il Salvatore promesso agli uomini venuto dal cielo in terra per insegnar loro la strada della salute.

  A148000595 

 Lo accusarono di aver detto che Egli era figlio di Dio.

  A148000627 

 Adduceva l'esempio di Giona profeta dicendo: come Giona rimase tre giorni nel ventre di un pesce, così il figliuolo di Dio rimarrà tre giorni in seno alla terra.

  A148000648 

 Chi adunque ha la facoltà di rimettere i peccati a nome di Dio?.

  A148000657 

 Come Dio è in ogni luogo, e come Uomo è in cielo e nella SS. Eucaristia.

  A148000715 

 San Paolo dice che senza la fede è impossibile di piacere a Dio, e che la fede senza le opere è fede morta.

  A148000731 

 La Bibbia dice chei primitivi Cristiani {64 [112]} erano tra loro molto uniti formando un cuor solo ed un'anima sola, e che erano perseverante nello ascoltare la parola di Dio, nella preghiera e nella frazione del pane.

  A148000739 

 Anania con sua moglie Zaffira per una {65 [113]} bugia detta a S. Pietro furono ambidue da Dio terribilmente puniti colla morte.

  A148000741 

 Gli Apostoli con una prestezza affatto prodigiosa poterono far conoscere le verità del Vangelo alle nazioni del mondo: e S. Paolo diceva che al suo tempo il suono della parola di Dio echeggiava per tutta la terra.

  A148000761 

 Da questo fatto dobbiamo essere avvisati di approfittare della grazia del Signore, e che deve temere grandemente la giustizia di Dio chi non approfitta della sua misericordia.

  A148000879 

 A chi ama Dio riesciranno bene tutte le cose.

  A148000883 

 Il principio della sapienza è il timor di Dio.

  A148000884 

 Chi ha il timor di Dio onora il padre e la madre, e si glorierà di servire a chi gli ha dato la vita.

  A148000887 

 Non tralascia mai per vergogna di dire la verità; perchè quella confusione apparente ti sarà cagione di gloria presso gli uomini, e di grazia presso Dio.

  A148000888 

 Ama Dio sopra ogni cosa con tutte le forze dell'anima tua, ed il prossimo come te stesso.

  A148000897 

 Senza la fede è impossibile di piacere a Dio.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000001 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarni fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A149000007 

 Così il vero Dio era invocato Dio di Abramo, Dio d'Isacco, Dio di Giacobbe e tale appellazione era diretta ad invocare la divina misericordia a favore di tutto Israele e Dio godeva di essere in questa guisa pregato, e portava pronto soccorso al suo popolo nelle afflizioni.

  A149000008 

 Nel corso di questo libretto vedremo come Maria è veramente stata costituita {7 [199]} da Dio aiuto dei Cristiani; e come in ogni tempo tale siasi dimostrata nelle pubbliche calamità specialmente a favore di quei popoli, di quei Sovrani, di quegli eserciti che pativano o combattevano per la Fede.

  A149000016 

 Gli è perchè mancava un acquedotto che fosse atto a comunicare con Dio vera fonte delle grazie e spargerle sulla terra.

  A149000018 

 E perchè è regina Maria? Perchè stassi a destra di Gesù in veste dorata, circondata {12 [204]} di varietà? Ella è regina per la grande potenza che ha nel cielo come Madre di Dio; ella sta seduta a destra di Gesù per placarne lo sdegno, per aiutarci nelle nostre miserie, per essere nostra ausiliatrice, nostra sovrana avvocata.

  A149000024 

 Primo ci aiuta in vita; giacchè in questa vita altri sono giusti ed altri peccatori; ora Maria aiuta i giusti perchè conserva in essi la grazia di Dio, perciò si chiama Mater gratiae madre della grazia; aiuta i peccatori, perchè impetra loro la divina misericordia, quindi è detta dulcis parens clementiae.

  A149000031 

 Dio ti salvi, o piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne.

  A149000031 

 L'Evangelista s. Luca al capo I del suo Vangelo racconta che l'Arcangelo Gabriele essendo stato mandato da Dio ad annunziare a Maria SS. la dignità di Madre di Gesù, le disse: Ave, gratia plena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

  A149000033 

 Sant' Agostino esponendo le parole dell'Arcangelo così saluta Maria: Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore {20 [212]} è teco; Teco nel cuore, teco nel seno, teco nelle viscere, teco nell'aiuto.

  A149000034 

 L'angelico dottore s. Tommaso riguardo alle parole Gratia plena dice che dovette avere Maria veramente la pienezza delle grazie e ragiona così: Quanto più uno è vicino a Dio, tanto più partecipa alla grazia di Dio.

  A149000036 

 Non è più solamente la grazia di Dio che viene in tutta la sua abbondanza in Maria, ma è Iddio medesimo che viene a riempirla di se stesso e stabilire la sua dimora nel casto seno di Lei facendone il suo tempio, santificando così l'Altissimo il suo tabernacolo: Sanctificavit tabernaculum suum Altissimus.

  A149000038 

 Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà, e per questo ancora quello che nascerà di te Santo sarà chiamato Figliuolo di Dio.

  A149000038 

 Non temere, o Maria, imperocchè hai {22 [214]} trovato grazia presso Dio: Ecco che tu concepirai e partorirai un figlio a cui porrai nome Gesù.

  A149000045 

 Con queste parole lo Spirito Santo per bocca {26 [218]} di Elisabetta esaltò Maria al di sopra di ogni altra fortunata donna, volendo con questo insegnare che Maria era stata benedetta e favorita da Dio eleggendola a recar agli uomini quella benedizione, che perduta in Eva erasi sospirata per quaranta secoli, quella benedizione che togliendo la maledizione doveva confonder la morte e darci la vita sempiterna.

  A149000049 

 Furono gli uomini riconciliati, gli angeli riparati, imperocchè Cristo Figliuolo di Dio operò la salute in mezzo alla terra cioè nel seno di Maria la quale in certo modo può chiamarsi il centro della terra.

  A149000059 

 Insegnò l'amore verso Dio, mentre procurò che con un miracolo se ne manifestasse la gloria.

  A149000059 

 Insegnò l'obbedienza mentre persuase ai servi di obbedire a Dio non in questo nè in quello ma in ogni cosa senza distinzione; quodcumque dixerit, qualunque cosa vi dirà.

  A149000059 

 Inspirò ancora la riverenza verso Dio col non pronunziare il santo nome di Gesù.

  A149000072 

 Quivi giunti apparve loro una visione d'angeli e si fece sentire una soave armonia di podestà celesti, e così Maria circondata di gloria divina rese l'anima santa nelle mani di Dio.

  A149000072 

 S. Tommaso, che non erasi trovato cogli altri Apostoli alla morte di Maria, giunse al terzo giorno e avendo manifestato vivissimo desiderio di venerare quel corpo che era statò l'abitazione di un Dio, gli Apostoli che là ancor si trovavano, apersero il sepolcro, ma in nessuna parte il sacro corpo di lei poterono rinvenire.

  A149000072 

 Sommamente maravigliati di quel miracolo questo solo poterono conchiudere, che Colui, a cui era piaciuto di prender carne da Maria Vergine, farsi uomo e nascere quantunque fosse Dio, il Verbo ed il Signore della gloria e che dopo il parto serbò intatta la verginità di lei, abbia pure voluto che il corpo immacolato di essa dopo la morte, conservatolo incorrotto, fosse {44 [236]} onorato colla traslazione al cielo prima della risurrezione comune ed universale (fin qui s. Giovanni Damasceno).

  A149000076 

 Quelli che visitano le catacombe di Roma, e ne siamo testimoni oculari, trovano tuttora in quei sotterranei antiche immagini che rappresentano o lo sposalizio di Maria con s. Giuseppe, o l'assunzione di Maria al cielo, ed altre esprimono la Madre di Dio col bambino in braccio.

  A149000077 

 [1], in queste immagini della Vergine, prova che in difetto d'una effigie reale della Madre di Dio l'arte cristiana saputo aveva riprodurre in essa le sembianze dell'anima sua, quella fisica bellezza simbolo della perfezione morale che far non si poteva di non attribuire alla Vergine divina.

  A149000081 

 Benignamente il vegliardo lo rassicurò {51 [243]} e gli disse esser mandato da Dio per dilucidargli quei misteri che stava meditando.

  A149000082 

 Gli spiegò che vi era un Dio solo in tre persone, Padre, Figliuolo, e Spirito Santo, che tutte tre sono perfette, invisibili, incorruttibili, immortali, eterne; che al Padre si attribuisce specialmente la potenza e la creazione di tutte le cose; che al Figliuolo si attribuisce {52 [244]} specialmente la sapienza, e che si fece veramente uomo, ed è uguale al Padre quantunque generato da lui; che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo ed è la fonte di ogni santità; Trinità perfetta senza divisione o disuguaglianza, che è sempre stata e sarà sempre immutabile ed invariabile.

  A149000084 

 Costui negava che Maria {53 [245]} Vergine fosse propriamente madre di Dio.

  A149000084 

 Se Maria dimostrasi aiuto dei Cristiani a favore della fede cattolica in modo prodigioso, Dio fa vedere quanto siano terribili i castighi inflitti verso chi bestemmia contro la fede.

  A149000092 

 Come si fece sera s. Giovanni si prostra avanti l'immagine della Madre di Dio, e sospirando pregò gran parte della notte e diceva: O Vergine SS. pel zelo verso Voi e le sante immagini mi fu tagliata la destra, accorrete dunque in mio soccorso e fate che possa continuare a scrivere le vostre lodi e quelle del vostro figliuolo Gesù.

  A149000093 

 In sogno vide l' immagine della madre di Dio che lo guardava lietamente e gli diceva: Ecco, la tua mano è guarita.

  A149000095 

 È il mio Dio, dice, medico onnipotente che mi restituì la sanità.

  A149000096 

 Se Dio spesse volte concede grazie straordinarie a chi promuove le glorie dell'augusta sua Genitrice, non di rado però punisce terribilmente anche nella vita presente coloro che sprezzano Lei o le sue immagini.

  A149000097 

 Rispondendo essi che niente valeva, così tosto ripigliava quell' empio, cosi è della Madre di Dio; per quel tempo, che aveva Cristo in sè, era grandemente da onorarsi, ma dal punto che lo diede in luce niente più differisce dalle altre donne.

  A149000098 

 Queste enormi bestemmie meritavano certamente un esemplare castigo che Dio non tardò a mandare all'empio bestemmiatore.

  A149000100 

 Egli si compiaceva molto delle gemme e dei diamanti e vedendone le {60 [252]} molte e belle corone che l'imperatore Maurizio aveva dedicate alla Madre di Dio ad ornamento della chiesa di santa Sofia in Costantinopoli, le fece prendere e se le pose sul capo e portolle nel proprio palazzo.

  A149000103 

 Eraclio imperatore riportò una gloriosa vittoria contro i Persiani e s'impadronì delle ricche loro spoglie, riferendo il prospero esito delle sue armi alla Madre di Dio cui si era raccomandato.

  A149000108 

 Il pio generale prese l' insolente scritto, lo appese all'immagine di Maria dicendo: Vedi, o Madre di Dio: vedi, o Gesù, quali insolenze pronunci contro il tuo {64 [256]} popolo questo barbaro arrogante.

  A149000118 

 Giovanni Comneno aiutato dalla protezione {67 [259]} di Maria vinse un'orda di Sciti ed in memoria del fatto ordinò una pubblica festa in cui l'immagine della Madre di Dio venne portata trionfalmente sopra d'un carro trapuntato di argento e di preziosissime gemme.

  A149000119 

 I cittadini di Ipri assediati dagli Inglesi e ridotti agli estremi ricorsero colle lacrime all'aiuto della Madre di Dio, e Maria apparsa visibilmente li consolò e pose in fuga i nemici.

  A149000135 

 Al ventidue dello stesso mese i Turchi tentarono di abbattere altri edifici lanciando gran quantità di palle e di bombe, con cui fecero grandissimo guasto, ma non poterono impedire gli abitanti di implorare giorno e notte i soccorsi del cielo nelle chiese, nè i predicatori di esortarli a riporre, dopo Dio, tutta la loro fiducia in quella che loro aveva tante volte dato potente aiuto.

  A149000135 

 Quella sensibile protezione della Madre di Dio riaccese il coraggio dei soldati e degli abitanti.

  A149000138 

 Quel santo Pontefice {80 [272]} egli pure intimamente persuaso che la gloria di quel trionfo fosse tutta dovuta alla grande Madre di Dio, e desideroso di perpetuare la memoria di quel benefizio, ordinò che la festa del SS. Nome di Maria, già da qualche tempo praticata in alcuni paesi, fosse per l' avvenire celebrata in tutta la Chiesa nella domenica che si trova fra l'ottava della sua Natività.

  A149000140 

 D'allora in poi i confratelli di quella Associazione, uniti di cuore nell'amore di Gesù e di Maria, si radunano a Monaco ed offrono a vicenda preghiere e sacrifizi a Dio per implorare la infinita sua misericordia.

  A149000142 

 Altrove è chiamata stella di Giacobbe, bella come la luna, eletta come il sole, iride di pace; pupilla dell' occhio di Dio; aurora portatrice di consolazioni, Vergine e Madre e Genitrice del suo Signore.

  A149000142 

 Nei libri santi è simboleggiata nell'arca di Noè, che salva dall'universale diluvio i seguaci del vero Dio nella scala di Giacobbe che si solleva fino al cielo; nel roveto ardente di Mosè; nell'arca dell'alleanza; nella torre di Davide, che difende da ogni assalto; nella rosa di Gerico; nella fontana sigillata; nell'orto {84 [276]} ben coltivato e custodito di Salomone; è figurata in un acquedotto di benedizioni; nel vello di Gedeone.

  A149000142 

 Questi simboli ed espressioni che la Chiesa applica a Maria, fanno manifesti i disegni provvidenziali di Dio che voleva farcela conoscere prima della sua nascita come la primogenita fra tutte le creature, la più eccellente protettrice, aiuto e sostegno del genere umano.

  A149000143 

 Gesù Dio immenso diventa figliuolo di Maria; da lei nasce, da lei è educato, assistito.

  A149000158 

 Si riseppe pure come una donna di buona vita tribolata da Dio con gravi afflizioni, nella sua morte avvenuta da un anno indietro, annunziasse che la Vergine SS. in quel luogo voleva riscuotere culto e venerazione, che si sarebbe costrutto un tempio e vi sarebbero accorsi in gran copia i fedeli.

  A149000183 

 Accompagnava poi la caritatevole offerta con una speciale benedizione agli oblatori aggiungendo queste parole: « Questa tenue offerta abbia più potenti e generosi oblatori che cooperino a promuovere la gloria dell'augusta Madre di Dio in terra, e così accrescasi il numero di quelli che un giorno le faranno gloriosa corona in cielo.

  A149000189 

 I fedeli della Chiesa primitiva, quando volevano fabbricare qualche chiesa, ne contrassegnavano prima il luogo colla croce per dinotare che quel sito, destinandosi al' culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano.

  A149000191 

 Questo atto religioso si dice Latria ossia culto supremo, o servizio per eccellenza che si presta solamente a Dio.

  A149000191 

 È pur bene qui di notare che ogni chiesa, ed ogni culto che in quella si esercita è sempre rivolto a Dio, cui ogni atto, ogni parola, ogni segno è dedicato e consacrato.

  A149000192 

 Così leggiamo che s. Marco Evangelista in Alessandria d' Egitto consacrò una chiesa a Dio ed al suo maestro s. Pietro apostolo

  A149000192 

 Ma la gloria e l' onore che si tributano ai santi ed alla B. Vergine non si fermano in loro, ma per loro mezzo vanno a finire in Dio che è il termine delle nostre preghiere e delle nostre azioni.

  A149000192 

 Quindi le chiese sono tutte consacrate primieramente a Dio Ottimo Massimo, poi alla B. Vergine; quindi a qualche santo a beneplacito dei fedeli.

  A149000197 

 [14] da dedicarsi a Dio Ottimo

  A149000198 

 La forma della chiesa è di croce latina, della superficie di mille duecento metri; motivo di questa costruzione è la mancanza di chiese fra i fedeli di Valdocco, e per dare un pubblico attestato di gratitudine alla gran Madre di Dio pei grandi benefizi ricevuti, per quelli che in maggior copia si attendono da questa celeste Benefattrice.

  A149000199 

 Gli abitanti di questo Borgo di Valdocco, i Torinesi ed altri fedeli da Maria beneficati, riuniti ora in questo benedetto recinto, mandano unanimi al Signore Iddio, alla Vergine Maria, aiuto dei cristiani, una fervida preghiera per ottenere dal cielo copiose benedizioni sopra i Torinesi sopra i cristiani di tutto il mondo, {118 [310]} e in modo particolare sopra il Capo supremo della Chiesa cattolica, promotore ed insigne benefattore di questo sacro edifizio, sopra tutte le autorità ecclesiastiche, sopra l'augusto nostro Sovrano, e sopra tutta la reale Famiglia, e specialmente sopra S. A. R. il Principe Amedeo, che accettando l'umile invito diede un segno di venerazione alla gran Madre di Dio.

  A149000217 

 Colui, Dio, che è potente, fece a me cose grandi.

  A149000217 

 Da una parte superiore discende un raggio di luce celeste che dall' occhio di Dio va a posarsi sul capo di Maria.

  A149000218 

 Dall' opposta parte superiore calano altri raggi dalla colomba, Spirito Santo, che vanno eziandio a posarsi sul capo {127 [319]} di Maria con in mezzo le parole: Ave, gratia plena: Dio ti salvi, o Maria, tu sei plena di grazia.

  A149000218 

 Questo fu il saluto fatto a Maria dall'Arcangelo Gabriele quando a nome di Dio le annunziò che doveva diventar Madre del Salvatore.

  A149000223 

 Qui da una parte vi era certezza che quell' edifizio era di maggior gloria di Dio, dall' altra contrastava l'assoluta mancanza di mezzi.

  A149000242 

 La notizia di questo fatto si dilatò, altri e poi altri si raccomandarono con fede in Dio onnipotente e nella potenza di Maria Ausiliatrice con promessa di fare qualche offerta per continuare la costruzione della sua chiesa.

  A149000319 

 Madre del Dio di pace,.

  A149000325 

 Il Pontefice s. Clemente I, creato l'anno 93, successore non meno che discepolo di san Pietro, tra le altre sue ordinazioni decretò, che tutti i luoghi di orazione fossero a Dio consagrati.

  A149000327 

 I sacri Dottori pertanto non dubitarono di asserire, che la consacrazione della chiesa è una delle più grandi funzioni sacre ecclesiastiche, come ricavasi dai sermoni dei santi Padri, e dai trattati liturgici dei più celebri autori dimostrando la eccellenza e nobiltà che racchiude sì bella funzione tutta diretta a far rispettare e venerare la casa di Dio.

  A149000328 

 Il girare che fa tre volle il vescovo, in un col clero per la chiesa, {149 [341]} vuoisi alludere al giro che fecero i sacerdoti coll'arca intorno alle mura di Gerico, non perchè cadano le mura della chiesa, ma perchè venga fiaccata la superbia del demonio e la sua potenza mediante l'invocazione di Dio, ed alla replica delle sacre preghiere assai più efficaci delle trombe degli antichi sacerdoti o leviti.

  A149000328 

 Termina la funzione colla benedizione secondo lo stile della santa Chiesa, la quale sempre incomincia le sue azioni colla benedizione di {150 [342]} Dio, e con esse le termina, giacchè tutto principia da Dio e in Dio finisce.

  A149000329 

 Oh quanto questa unione di spirito dell'uno e dell' altro Testamento, dell' una e l' altra Chiesa ci ammaestra e ci consola! Esso ci dimostra quanto gradisca Dio di essere adorato ed invocato nelle sue chiese, perciò quanto volentieri esaudisca le preghiere che in esse gli rivolgiamo.

  A149000329 

 Quanto rispetto per un luogo, la profanazione del quale armò di flagello la mano di un Dio e lo cambiò di mansueto agnello in severo punitore! {151 [343]}.

  A149000330 

 Accorriamo pertanto al sacro tempio, ma con frequenza, giacchè quotidiano e il bisogno che abbiamo di Dio; interveniamovi, ma con fiducia e con religioso timore.

  A149000337 

 Di Dio la Chiesa uscita.

  A149000412 

 Con gioia in Dio posate;.

  A149000470 

 Ho scritto questo, qual figlio umile dell'una, santa, cattolica ed apostolica Chiesa, e desidero che al medesimo si dia tutta quella pubblicità che si giudicherà bene per la maggior gloria di Dio e dell'augusta Madre del Salvatore.

  A149000477 

 Dice e predica a tutti che la sua vita la deve doppiamente a Dio ed alla potentissima sua Madre, dalla cui valida intercessione ottenne la grazia.

  A149000477 

 E la scienza, usa oggidì a rompere quel mirabile vincolo che la unisce a Dio, rese umile omaggio a Lui giudicandosi essa impotente ad ottenere quello che solo Iddio compì.

  A149000477 

 Il medico stesso sbalordito dell'avvenuto ebbe ad esclamare: - Fu la grazia di Dio, che operò la salute.

  A149000478 

 In quell'istante ci balenò alla mente un terribile sospetto; che cioè il povero giovane fosse soccombuto al male, ma no, egli erasi già profondamente addormentato, e Maria aveva udita la preghiera del suo divoto, e Dio la benedizione del suo ministro.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000007 

 Maria Ausiliatrice, a cui onore unicamente sono scritte queste pagine, {5 [309]} faccia sì che sempre più si diffonda tra i fedeli la devozione verso di Lei, onde da tutti «si cooperi a promuovere la gloria dell'Augusta Madre di Dio in Terra e così accrescasi il numero di quelli che un giorno le faranno gloriosa corona in cielo.» ( Parole di S. S. Pio IX nell'incoraggire l'edificazione di questa Chiesa ).

  A150000010 

 Converrebbe inoltre risalire all'istante in cui annunziatole dall'Angelo ch'essa doveva essere la Madre del Figliuol di Dio, essa rispose umilmente di essere l'ancella del Signore, perciò si compiesse il voler suo: dal` qual momento ella fu il vero aiuto del genere umano concorrendo a liberarlo dalla schiavitù del demonio in cui giaceva da tanti secoli.

  A150000015 

 Sorge infatti l' eresia di Nestorio che nega a Maria il titolo di Madre di Dio; la Cristianità si commuove e 200 vescovi radunati in Efeso condannano {9 [313]} Nestorio; e la sua eresia va man mano spegnendosi.

  A150000027 

 Nell'867 i Saraceni si avanzano contro l'esercito di Basilio imperatore; il loro duce scrive insultando al generale in capo dei Cristiani, Andrea: «Vedrò ora se il figliuol di Maria e sua Madre ti potranno salvare dalle mie mani.» Il pio generale prende l'insolente scritto, lo appende ad una imagine di Maria dicendo: «Vedi, o Madre di Dio, vedi, o Gesù, quali insolenze pronunzia contro il tuo popolo questo barbaro, arrogante?» {12 [316]} Poscia impugna le armi, sale in arcioni, intima la battaglia e i Saraceni solfo vinti e sbaragliati.

  A150000065 

 Nei primi tempi della Chiesa, quando si voleva fabbricare qualche chiesa, se ne contrassegnava prima il luogo con una croce per dinotare che quel sito, destinandosi al culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano.

  A150000098 

 Per l'aggiunta di questi nuovi effetti orchestrali, l'organo non scema punto dall'antica maestà del ripieno nudrita da potenti contrabassi, che unito ai registri di concerto si fonde nel più omogeneo impasto, formando così un complesso imponente di una armonia la meglio equilibrata, degna veramente del tempio di Dio.

  A150000114 

 Si volle con ciò indicare la condizione {48 [352]} felicissima degli uomini, che hanno fra di loro e possono non solo adorare, ma ricevere, sotto le specie sacramentali, il Dio dell'universo; condizione invidiata dagli angeli medesimi, di cui alcuni circondano riverenti il loro Signore, altri volano di lontano con l'ali bramose a porgere anch'essi omaggio al mistero dell'Eucaristia.

  A150000116 

 Più in basso l'angelo messaggiero di Dio, bello di gioventù e forza, scaccia l' Eresia, gruppo di due figure; cioè 1 a la Riforma in figura di donna, che al vedere gli angeli riverenti, i quali adorano il SS. fugge spaventata portando nell'una mano la bibbia adulterata e abbandonando dall'altra, quali armi spuntate, la maschera dell'ipocrisia e le monete corruttrici, con cui tenta di recar guerra al SS. Sacramento; 2° il Materialismo in figura d'uomo {49 [353]} di forme atletiche, il quale stringendo una fiaccola accesa onde portare incendio e distruzione dovunque passa la Riforma, esso pure è rovesciato dall'angelo, e rotolando dall'alto sembra si stacchi dalla volta per piombare a capofitto sul pavimento.

  A150000127 

 Il concetto che informa il lavoro è semplice, ma divoto quanto mai, e adattato alla capacità del popolo per fargli conoscere ad una semplice occhiata la sublimità e la potenza del patrocinio del gloriosissimo Sposo della madre di Dio.

  A150000130 

 Da essi piovono raggi di luce tutt'intorno a Maria SS. quasi per dirle: Virtus Altissimi obumbrabit tibi, la virtù dell'Altissimo ti adombrerà, ti coprirà; Ave Maria gratia piena - Dio ti salvi, o Maria, tu sei piena di grazia.

  A150000144 

 Saliva quindi pel primo sul novello pulpito monsignor Ferrè, vescovo di Casale, e con eloquente e dotto discorso trattò della maestà del culto esterno dovuto a Dio.

  A150000153 

 Qui da una parte vi era certezza che quell' edilizio era di maggior'gloria di Dio, dall'altra contrastava l'assoluta mancanza di mezzi.

  A150000165 

 La notizia di questo fatto si dilatò; altri e poi altri si raccomandarono con fede in Dio onnipotente e nella potenza di Maria Ausiliatrice, con promessa di fare qualche offerta per continuare la costruzione della sua chiesa.

  A150000168 

 Ma Dio, che è padrone dei cuori degli uomini, inspirò a più persone di farci avere quanto occorreva.

  A150000171 

 Un signore torinese, travagliato da male di capo, che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina {76 [380]} dorsale, portavasi in questo giorno alla novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto,presso Dio.

  A150000177 

 le confessioni e le comunioni, le opere di carità promesse siano puntualmente {82 [386]} compiute: displicet, dice lo Spirito Santo, displieet enim Deo infidelis, et stolta promissio; a Dio dispiace la stolta ed infedele promessa.

  A150000178 

 Dio le esaudì; ma nella loro contentezza dimenticarono le preghiere, le pratiche religiose, ed una opera di carità che avevano promesso.

  A150000178 

 Dio volle in modo terribile dimostrare quanto gli dispiaccia la promessa infedele.

  A150000179 

 Alle volte si ottiene la totale liberazione da un male; altre volte il male non peggiora, o cessa totalmente, o ne è mitigata l'intensità; oppure ci vien datala rassegnazione ai divini voleri; o finalmente Dio ci libera da altri mali, oppure ci cangia il favore temporale in favore spirituale che ridondi a bene eterno dell'anima.

  A150000183 

 Ho scritto questo qual figlio umile dell'una, santa, cattolica ed apostolica Chiesa, e desidero che si dia al fatto tutta quella pubblicità che si giudicherà bene per la maggior gloria di Dio e dell'augusta madre del Salvatore.

  A150000187 

 Ma se Dio ci trovasse degni di castigo, noi diremo col santo Giobbe: Dio ha dato, Dio ha tolto, sia.

  A150000192 

 -E la scienza, usa oggidì a rompere quel mirabile vincolo che la unisce a Dio, rese umile omaggio a Lui giudicandosi essa impotente ad ottenere quello che solo Iddio compì.

  A150000192 

 Dice e predica a tutti che la sua vita la deve doppiamente a Dio ed alla potentissima sua Madre, dalla cui valida intercessione ottenne la grazia.

  A150000192 

 Il medico stesso sbalordito dell' avvenuto ebbe ad esclamare: - Fu la grazia di Dio, che operò la salute.

  A150000193 

 In quell'istante ci balenò alla mente un terribile sospetto; che cioè il povero giovane fosse soccombuto al male, ma no, egli erasi già profondamente addormentato, e Maria aveva udita {99 [403]} la preghiera del suo divoto, e Dio la benedizione del suo ministro.

  A150000205 

 Dio mi esaudì.

  A150000222 

 Qui sono esposte le varie particolarità della malattia; servitevene pure per dar qualunque pubblicità a questo fatto nel modo che voi giudicherete meglio per la gloria di Dio, e per onore della Beata Vergine Maria.

  A150000253 

 Il padre va con gioia raccontando il fatto avvenuto a vantaggio di suo figlio, e lo racconta come una benedizione che Dio sparse sopra tutta la famiglia.

  A150000263 

 Io ringraziai e continuo a ringraziare Dio Onnipotente, buono e misericordioso, pel dono prezioso della sanità elle mi ha fatto.

  A150000263 

 Ma una persona, appena conosciuta la mia disgrazia, si affrettò di darle notizia del mio caso, pregandola di ricordarmi nelle preghiere che si fanno nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice e di celebrare {128 [432]} ivi una s. Messa a suo onore e gloria, per ottenere da Dio le grazie di cui io aveva tanto bisogno.

  A150000276 

 Ciò dichiaro a maggior gloria di Dio e della B. Vergine Maria con facoltà di pubblicare ogni cosa, se sarà giudicato bene per le anime.».

  A150000279 

 «Se è sempre cosa consolante il raccontar le cose che possono tornare a maggior gloria di Dio, riesce ancor più caro quando ci abbiamo parte noi e riguardino a persone notoriamente conosciute.

  A150000294 

 Pieno di fiducia che non mi verranno meno le benedizioni di Dio e {143 [447]} la protezione della grande sua Genitrice, non cesserò di ringraziarla sopra la terra finché per la misericordia del Signore mi sia dato di poterla lodare eternamente in cielo.

  A150000304 

 Fra gli ameni e strepitosi fatti che si raccontano a gloria di Dio e ad onor di Maria Ausiliatrice, merita menzione il seguente succeduto nella persona di certa Castello Maria di Villastellone.

  A150000304 

 Priva affatto di speranza negli aiuti umani, mi sono rivolta al Cielo, alla gran Madre di Dio, che nel nostro paese aveva già concessi straordinarii favori.

  A150000307 

 A suo tempo mi sono recata a compire la {148 [452]} mia obbligazione, accostandomi eziandio ai Sacramenti della confessione e comunione, ed affinché ognor più si accresca fra i cristiani la confidenza nel patrocinio di Maria Ausiliatrice, sono assai contenta che questa relazione sia ad altri raccontata e se ne dia anche pubblicità in quel modo che si giudicherà tornare a maggior gloria di Dio e della Madre di Misericordia.

  A150000321 

 In questi tempi, è l'orza di proclamarlo, Dio vuole con molti eccelsi favori glorificare l'augusta sua Genitrice invocata col titolo di AUSILIATRICE..

  A150000322 

 Unicamente adunque per dar gloria a Dio e porger vivo segno di {155 [459]} gratitudine a Maria aiuto dei cristiani, testifico che nell'anno 1867 fui assalita da terribile mal d'occhi.

  A150000324 

 Essa parlava così per la grande fiducia che aveva nell'aiuto {156 [460]} di Colei che tutto può presso Dio.

  A150000338 

 «Ti servirai degli occhi soltanto a vantaggio dell'anima, e non mai ad offendere Dio?.

  A150000344 

 «Dà gloria a Dio ed alla beata Vergine, e nomina l'oggetto che tengo tra mano.

  A150000353 

 O mio Dio! La s. Vergine m'ha fatto la grazia.».

  A150000355 

 Allora io, la zia, colla maestra Artero empiendo la sacrestia di esclamazioni e di giaculatorie, senza più nulla dire a quelli che erano presenta, senza nemmeno ringraziare Dio del segnalato favore ricevuto, ce ne siamo partiti in fretta quasi deliranti per contentezza; io camminava {160 [464]} avanti colla faccia scoperta, le due altre dietro.

  A150000358 

 Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo tutto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinché tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito.

  A150000373 

 Io non credo punto nè a Dio, nè a Madonna, nè a preghiere, nè a miracoli.

  A150000374 

 Il direttore ne rimase costernato, pure tanto disse che, aiutando la grazia di Dio, il dottore si pose in ginocchio e recitò alcune preghiere in unione col detto sacerdote.

  A150000379 

 Date gloria a Dio.

  A150000380 

 Il 24 maggio dell'anno 1873 nel giorno preciso della solennità di Maria Ausiliatrice, un giovane uffiziale presentavasi al direttore dell'Oratorio e col volto straziato dal dolore e {167 [471]} colle parole tronche dalle lagrime gli esponeva come avesse la moglie in casa ridotta in fin di vita da cruda e lunga malattia; scongiurarlo quanto più poteva e sapeva perché gli volesse ottenere da Dio la grazia che sua moglie risanasse.

  A150000389 

 Essendo vostro abbonato ho letto più volte le grazie e uditi i grandi favori concessi dalla gran Madre di Dio Maria Ausiliatrice, e per questo io era solito a recitare qualche Ave, o Salve, Regina.

  A150000392 

 Ho udito che Ella sta compilando una nuova edizione delle Maraviglie della Madre di Dio; per questo motivo mi permetto di scriverle, onde così pagare alcuni debiti contratti colla Beata Vergine.

  A150000396 

 Valga questa mia dichiarazione a rendere sempre più glorioso e manifesto il nome dell'augusta Madre di Dio; possa il Cielo dar lume a me, a lei ed a tutto il genere umano, e largirci tutte quelle grazie che fanno bisogno per omnia saecula saeculorum.

  A150000401 

 All'unico fine di dar gloria a Dio ed a Maria le ho fatto noto la causa, l'occasione del mio voto, e non cesserò mai di predicare Maria, Aiuto dei Cristiani, sempre pronta ad esaudirci in tutti i nostri bisogni anche temporali, se a Lei ricorriamo con fiducia.

  A150000429 

 Le mie membra paralitiche avendo riprese le loro forze, e sentendomi perfettamente guarita, desidèro che questo fatto si renda pubblico a tutto il mondo per gloria di Dio e della sua {185 [489]} Santissima Madre Maria aiuto dei cristiani.

  A150000435 

 Commosso fino alle lagrime, dopo Dio ne ringrazio la SS. Vergine Ausiliatrice, e invito tutti a far ricorso a questa potente Madre di Gesù nelle loro necessità.

  A150000435 

 Così fu fatto; ed io, ad onor del vero, a gloria di Dio e di Maria Ausiliatrice, posso con piacere e debbo confessare che d'allora in poi il male mi abbandonò intieramente, ed ora sono perfettamente guarito.

  A150000447 

 Oggi rendono a Dio grazie.

  A150000470 

 - Ebbene, signore, dia gloria a Dio e a Maria Ausiliatrice, si alzi e vada a prendere e fare quanto occorre.

  A150000472 

 - Impossibile? impossibile a noi, ma non a Dio onnipotente.

  A150000480 

 E sempre {204 [508]} finché visse conservò gratitudine alla gran Madre di Dio per quel segnalato favore ottenuto, e contribui non poco ai lavori della Chiesa.

  A150000481 

 {205 [509]} Quindi noi non possiamo a meno che ringraziare la gran Madre di Dio per tanto favore mandandole una seconda oblazione.

  A150000488 

 Dopo di aver letto I' ottimo libro intitolato: Meraviglie della Madre di Dio, e osservate le tante grazie ottenute per intercessione di Maria.

  A150000496 

 Per ben sette anni io fui travagliata da grande infiammazione al seno; infiammazione tale che mi faceva provare atroci dolori nell'allattare i bambini da Dio concessimi in quel frattempo.

  A150000534 

 Con questo pensiero nella mente mi avvicinai al letto dell'infermo, lo animai dolcemente a volersi rassegnare alla volontà di Dio, a soffrir con pazienza il male, e che se per caso avesse in mente qualche mancamento dimenticato nella confessione già fatta, me lo manifestasse; poi lo esortai a confidare {227 [531]} e a ricorrere al valido e potentissimo patrocinio di Maria Santissima Aiuto dei Cristiani, all'onor della quale si era eretta e consacrata di fresco una chiesa in Valdocco di Torino con oblazioni per grazie ricevute.

  A150000534 

 Essendo giorno festivo celebrai la santa Messa, raccomandandolo a Dio che gli restituisse la salute.

  A150000536 

 Si adoperarono tutte le cure suggerite dai periti dell'arte, ma né dottori nè rimedi giovavano, anzi {229 [533]} il male faceva progresso e già si disperava della salute, quando per buona sorte mi venne in mano il libretto: Le maraviglie della gran Madre di Dio, e avendo osservate molte guarigioni operate per intercessione di Maria Ausiliatrice, con viva fiducia non tardai ad appoggiarmi a questa ferma colonna e dissi che se mia figlia guariva, l' avrei condotta a Torino a visitare la nuova chiesa e a farvi nel medesimo tempo un'oblazione secondo il mio stato.

  A150000540 

 In riparazione adunque di questa mancanza promisi che mi sarei portato nuovamente a Torino a fare qualche oblazione a detta chiesa, e che qual figlio umile di S. Madre Chiesa avrei pubblicata la gloria di Dio e la grande potenza di Maria Augusta Madre del Salvatore.

  A150000541 

 Con questa seconda grazia ottenuta nello stesso giorno che io la dimandai, mi trovo, ripeto, in dovere di portarmi a Torino, e così {232 [536]} rendere un giusto tributo di riconoscenza alla gran Madre di Dio.

  A150000550 

 La S. Vergine portò le preci al divin trono e Dio le esaudì.

  A150000562 

 Il giorno otto del corrente mese, immerso nel' dolore e nella tristezza, io faceva celebrare una Messa all'altare della veramente prodigiosa Madre di Dio, nella maravigliosa chiesa venerata sotto il bel titolo di Auxilium Christianorum, a favore di mio padre, che si trovava in uno stato di moribondo.

  A150000579 

 Questa mia dichiarazione ridondi tutta a gloria della potente e pietosa Madre di Dio, che si dimostra proprio grande aiuto dei cristiani.

  A150000585 

 Oggi compié la sua promessa dando facoltà di raccontare e pubblicare il fatto ovunque, quando si giudichi tornare alla maggior gloria di Dio.

  A150000596 

 Essendoci però con fiducia rivolti a Maria e avendo cominciata una novena in onore di lei, promettendo insieme la presente piccola offerta, subito il male divenne {254 [558]} stazionario, ed oggi possiamo gloriarci che Maria ci ha esauditi mio fratello è guarito, e la nostra famiglia professerà eterna riconoscenza alla Madre di Dio per tanto favore ottenuto, non ostante i proprii demeriti, che essa pietosamente ha dimenticati.

  A150000598 

 , è con estrema debolezza di stomaco, e tutto questo nella grave età di 62 anni, la santissima Vergine Auxilium Christianorum, questa mia tenera Madre, mi ha ottenuto{255 [559]} da Dio misericordioso una perfetta guarigione dall'emorroidi, dalla febbre e dalla debolezza di petto, ecc.

  A150000604 

 Ora che sono pienamente ristabilita, il mio primo ringraziamento, dopo Dio, lo rivolgo a chi m'ha salva la vita, cioè a Maria Ausiliatrice.

  A150000609 

 Più portentosa fu l'instantanea guarigione della detta Viglietti Teresa, la quale da molti anni addolorata senza che alcun rimedio la potesse refrigerare, e da alcuni mesi gonfiata spaventosamente in una gamba, tanto da non potersi muovere, era stata abbandonata dal medico come incurabile, sì che ella rassegna La alla volontà di Dio, attendea la morte vicina.

  A150000615 

 Ne sia benedetta la gran Madre di Dio!.

  A150000618 

 Confessato, ricevette il SS. Viatico, dinanzi a cui prostrato, nell'atto che egli divotamente lo riceveva, io rinnovai i miei voti, ed in quell'istante in mezzo alla gravezza del pericolo, sentii viva la mia fede nell'intercessione della Madre di Dio, ed un dolce presentimento dicevami, che avrei ricevuta la grazia.

  A150000618 

 Nel segreto della mia stanza mi gettai ai piedi della sua imagine, la supplicai perla salute del mio fratello, se era per la gloria di Dio; promisi, ottenendo la grazia, un'offerta per questa chiesa, promisi di fare pubblicare la grazia ricevuta, e cominciai sin d' allora a fare {263 [567]} una novena.

  A150000621 

 Dio ha fatto conoscere le inesauribili fonti da cui derivano a noi le sue grazie nell'accogliere le suppliche presentatele, favorendoci oltre ogni aspettazione per mezzo di M. V. SS. Ausiliatrice sua madre.

  A150000623 

 Lo credereste? Il giorno medesimo in cui i buoni genitori compierono le loro, divozioni e facevano ricorso alla gran Madre di Dio, la figlia gittò le sue grucce e si trovò perfettamente guarita.

  A150000633 

 La mia buona maestra vedendomi in tale stato, senza alcuna speranza di vita, mi disse di indirizzarmi alla mia reverenda Superiora, pregandola a volermi ordinare, per merito di santa obbedienza, di pregare Maria santissima Ausiliatrice ad ottenermi la guarigione dicendole così: Maria santissima, se volete acquistarvi gran credito dall'intera nostra Comunità, vedendo che la mia guarigione sia conforme ai voleri divini, e che io non solo non abbia ad abusare dei giorni miei, ma me ne serva a maggior gloria di Dio, mostrate la vostra potenza con sanarmi dalla infermità.

  A150000641 

 Oh sì, la voglio ubbidire; e per l'avvenire, o caro fratello, procurerò di essere in tutto una figlia paziente ed ubbidiente, e tu prega per me, onde colle tue preghiere io possa ricever da Dio benedizioni ed esser più con efficacia coadiuvata nei miei bisogni.

  A150000642 

 Fu riferita al dottor Castelli la cosa, ed egli rispondeva che non poteva essere che Dio non ci avesse posta la divina sua mano.

  A150000654 

 Alla mia lettera ella gentilmente rispondeva che si sarebbe ben volentieri unita con me nel pregare Maria santissima Ausiliatrice, la quale non mancherebbe accordarmi quanto io chiedevo, sebben difficile, purchè non fosse contrario alla maggior gloria di Dio, e mi prescriveva alcune preci {289 [593]} da recitare per un anno.

  A150000666 

 Tale è l'esposizione della madre e della figlia, che ambedue per gratitudine alla loro celeste Benefattrice {295 [599]} vennero oggi a soddisfare la loro divozione, dando facoltà di pubblicare ogni cosa nel modo che potrà tornare a maggior gloria di Dio e di sua Madre SS..

  A150000689 

 - Se la Madonna vi ha fatta la grazia, date gloria a Dio ed alzatevi in piedi.

  A150000692 

 - Mio Dio, esclamò il forestiere, che spettacolo, è tanto tempo che non mi fu più possibile di far quest'atto di religione, nè mi sarei immaginato di poterlo fare così presto! - Vergine Ausiliatrice, pregate per me.

  A150000745 

 Ogni anno nel primo giorno non impedito dopo la festa di Maria` Ausiliatrice si canta una Messa da Requiem con altri particolari suffragi per le anime dei Confratelli defunti in generale e particolarmente per coloro che fossero stati da Dio chiamati alla vita eterna nel corso di quell'anno.

  A150000746 

 Qualora un Confratello od una Consorella cadessero ammalati, oppure a Dio piacesse di chiamarli a miglior vita saranno in modo speciale raccomandati alle preghiere che ogni giorno si fanno all'altare di Maria Ausiliatrice, purchè se ne dia avviso al Direttore della chiesa.


don bosco-massimino.html
  A151000027 

 Noi cattolici seguiamo quei pastori che lo Spirito Santo pose a reggere la Chiesa di Dio, come leggo nelle Letture Cattoliche: Quos Spiritus Sanctus posuit Episcopos regere ecclesiam Dei.

  A151000040 

 Diamine! fino alla riforma della Chiesa Cattolica; la Chiesa Cattolica é fondata da Dio, assistita da Dio, può forse essere riformata? Chi mai può fare questa riforma?.

  A151000044 

 Avranno forse insegnato agli altri ad operare come essi facevano? Calvino e Lutero da chi' furono mandati a compiere la loro missione? Hanno forse mostrato con miracoli, che erano da Dio inviati?.

  A151000046 

 Voi mi dite, che non si sa se abbiano fatto miracoli, volete dire che non si sa, se siano stati mandati da Dio.

  A151000116 

 Aspettate un momento: quando Dio stabilisce una cosa noi non dobbiamo dimandargli la ragione perchè l'abbia.

  A151000117 

 Ma buona gente! Non basta Dio solo a governare la sua Chiesa dal cielo? Che bisogno avvi dell'assistenza umana, quando vi è la divina?.

  A151000118 

 Ascoltate: Il modo, con cui Dio ha stabilito la sua Chiesa, fa che sia di tutta necessità un Capo visibile.

  A151000133 

 Cipriano nel terzo secolo dice Chi non ha la Chiesa per Madre, non può avere Dio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesti Cristo {48 [170]} e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (Lib.

  A151000134 

 Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose, che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la non mai interrotta serie de' papi da s. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così: chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederti mai la vita eterna, ma la collera di Dio verro sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesti Cristo.

  A151000143 

 Mettevate in pratica i precetti della legge di Dio e della santa Chiesa in modo esemplare da lasciar più niente da aggiugnere senza farvi protestante?.

  A151000148 

 Dio soltanto deve essere adorato siccome sta scritto: Adorerai un solo Dio.

  A151000150 

 Dio è geloso, dice nel decalogo, io solo voglio essere adorato, nè mai fate immagine o scultura di sorta.

  A151000159 

 Se poi volete argomento più specificato, ditemi ancora: vi ricordate del tempio di Salomone Vi ricordate che Dio ordinò che si facessero due cherubini come guardie destinate a custodire l'arca santa? Il popolo venerava l' arca, venerava que' cherubini, ma non fu mai incolpato d'idolatria.

  A151000163 

 Nello stesso Vangelo abbiamo non pochi esempi che ci ricordano quanto la venerazione di tali oggetti torni a Dio gradita.

  A151000166 

 Dio è spirito, dice il Vangelo, ed è venuto il tempo in cui i veri adoratori lo adoreranno in ispirito e verità.

  A151000169 

 Credete voi che si possa prestare a Dio un culto interno senza l'esterno?.

  A151000171 

 Dio comanda la preghiera vocale, ma come io posso pregare senza muovere esternamente le labbra? O Signore, diceva Davidde, aprite le mie labbra e la mia bocca annunzierà le vostre lodi.

  A151000171 

 Inoltre Dio comanda la penitenza dicendo: Se non farete penitenza andrete tutti alla perdizione; ma come io posso farla senza opere esterne? Dio comanda di santificare i giorni festivi, ma come ciò io posso fare senza compiere opere {61 [183]} buone, quelle appunto che sono comandate dal Signore?.

  A151000172 

 Di più tanto lo spirito quanto il corpo furono da Dio creati; e non è giusto che amendue riconoscano con un culto speciale il loro creatore? Anima e corpo sono destinati ad un premio eterno, il cui conseguimento dipende dalle buone opere, vale e dire dal dare da mangiare agli,affamati, da bere agli assetati, vestire i nudi, albergare i pellegrini, visitare gli infermi e simili.

  A151000176 

 Questi due fratelli offerivano a Dio le loro primizie; Abele i migliori agnelli del gregge; Caino i più meschini frutti della terra.

  A151000177 

 Noè uscito dall'arca eresse un altare, ed offerì a Dio un sacrificio in ringraziamento di averlo sì prodigiosamente liberato dal diluvio universale.

  A151000182 

 I fatti che vi ho esposti sono chiari e non hanno bisogno di alcuna spiegazione, e noi certamente non saremo mai per biasimare chi fa quello, che Dio ha comandato; quello che ha fatto lo stesso divin Salvatore.

  A151000182 

 In quanto poi alla spiegazione di quelle parole: Adorare Dio in ispirito e verità, io non sono famoso teologo per assicurarvene la.

  A151000182 

 Ora questi è venuto, perciò non più ombre, non più figure si offre a Dio, ma realtà, anzi lo stesso Figurato, che è spirito infinito, verità per essenza.

  A151000182 

 Tuttavia mi pare che questo ne sia il senso: Fino allora Brasi adorato Dio con sacrifizi carnali, con agnelli, vitelli e con altre offerte materiali, che si riferivano à Gesù Redentore, in cui era riposta ogni speranza, e da cui dipendeva il valore dei sacrifizi.

  A151000187 

 Eglino possono intercedere presso a Dio ed ottenere grazie speciali.

  A151000187 

 Fra i Santi del Paradiso noi veneriamo la santa Vergine Maria, come madre del Salvatore, quindi la più potente presso a Dio, la più santa delle creature, Regina del Cielo e della terra.

  A151000187 

 Secondo il Catechismo che io ho studiato, i Cattolici onorano ed invocano {68 [190]} i Santi come amici di Dio.

  A151000188 

 Questa Celeste benefattrice in tutti i tempi, in tutti i luoghi, appo ad ogni grado di persone ha sempre dimostrata la sua potenza presso a Dio ottenendo celesti favori a quelli, che l' hanno invocata.

  A151000190 

 Dio ti salvi, o Maria, tu sei piena di grazie, il Signore è teco; tu sei benedetta fra tutte le donne.

  A151000190 

 Noi pregando Maria, recitiamo le parole con cui l'Arcangelo Gabriele la salutò, quando per ordine di Dio Le annunziò il mistero della Incarnazione del Figliuolo di Dio.

  A151000191 

 Perché non distinguere le preghiere fatte a Dio da quelle fatte alla Vergine Maria?.

  A151000191 

 Tu mi dici delle belle cose, caro Massimino, ma non sai che cosa dirmi intorno alla confusione, che i Cattolici fanno intorno al culto dovuto alla Vergine e a quello dovuto a Dio.

  A151000191 

 {71 [193]} Nelle Litanie, e nelle vostre preghiere dimandate grazie alla Vergine, mentre Dio solo può concedere grazie, essendo esso autore di ogni bene, e tutte le altre creature non sono che suoi umili servitori.

  A151000192 

 Se mai in qualche preghiera si trovassero espressioni indirizzate a chiedere grazie direttamente a Maria, questo è sempre in modo deprecativo, vale a dire supplicando la Santa Vergine ad intercedere per noi presso a Dio, ed ottenerci da lui quelle grazie, di cui abbiamo bisogno.

  A151000193 

 Dio Figlio Redentore, Spirito Santo Iddio, abbiate misericordia di noi.

  A151000193 

 Parimenti nel {72 [194]} Padre Nostro, pregando Dio diciamo: Dateci il nostro pane quotidiano, rimetteteci i nostri debiti.

  A151000193 

 Quando noi preghiamo Dio diciamo: Padre Celeste Iddio, abbiate misericordia di noi.

  A151000193 

 Quando poi indirizziamo le parole alla santa Vergine, la supplichiamo dicendo: Santa Maria Madre di Dio, pregate per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.

  A151000193 

 Santa Maria, diciamo, Santa Madre di Dio, o Madre di Gesù Cristo,.

  A151000204 

 Prima di partire disse a quel sacerdote queste parole: Voleva rovinare un fanciullo, ma la misericordia di Dio si servì di lui per richiamarmi alla vita cristiana, che aveva incautamente abbandonata per seguire le massime dei protestanti, ed altro peggio.

  A151000205 

 Il signor A. G. volle almeno dare un bacio di riconoscenza al caro giovanetto dicendo: Addio, Massimino; Dio ti renda fortunato; se ti occorrerà qualche cosa fammelo sapere; ricordati che mi farai un grande piacere ogni volta mi richiedessi qualche soccorso.

  A151000209 

 Ci fanno, diceva Calvino, questa dimanda: Se voi non vi appoggiate sui decreti della Chiesa, come potete {79 [201]} voi essere persuaso e sapere con certezza, che la Scrittura è la voce di Dio? Calvino risponde: « Io do la medesima risposta, egli dice, come se alcuno ci dimandasse: Onde noi apprendiamo a discernere la luce dalle tenebre, il bianco dal nero, il dolce dall'amaro? Perciocchè la Scrittura si fa sentire in un modo non meno evidente nè meno infallibile, che le cose bianche e nere mostrano il loro colore, e che le cose dolci ed amare fanno sentire il loro sapore.

  A151000212 

 - Che cosa conchiudere da queste contraddizioni de' capi della Riforma protestante, e da tante altre che si potrebbero addurre? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio perindicarci qual sia la Scrittura Sacra e quale il suo genuino senso, è impossibile all' umana ragione conoscerla ed interpretarla.

  A151000213 

 Chi sarebbe così pazzo per dire: Dio mi diede le gambe per camminare, non gli occhi, e così chiudendo gli occhi, volesse con passo accelerato porsi a correre per una pubblica via.

  A151000213 

 Ma dicono i protestanti: la ragione ci fu data da Dio per conoscere la sua volontà scritta: sicchè sarebbe inutile se non potesse ottenere {84 [206]} il suo scopo.

  A151000213 

 Rispondo: la ragione ci fu data da Dio per conoscere la sua volontà, però col mezzo del tribunale da lui stabilito, altrimenti non regge da se stessa: come le gambe ci.

  A151000215 

 Ecco gli argomenti di cui fece uso in uno scritto sopra la parola di Dio.

  A151000221 

 E vorrete voi farmi credere, che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri {88 [210]} sacri? No; Dio è la sapienza stessa e non ha stabilito una regola, che lascerebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura ciò che gli piacerebbe.

  A151000221 

 « 4° Mettete la mano sopra la coscienza, e ditemi se veramente credete che questa persuasione interiore sia il mezzo stabilito da Dio per discernere le Sacre Scritture? Sapete che Lutero fa poco caso dell'Epistola di s. Giacomo, e che Calvino la riceve.

  A151000233 

 Sentii, che Ella sta compilando una nuova edizione delle Maraviglie della Madre di Dio; per questo motivo è che mi permetto di scriverle, onde tosi pagare alcuni debiti contratti colla Beata Vergine.

  A151000237 

 Valga questa mia dichiarazione a rendere sempre più glorioso e manifesto il nome dell'augusta Madre di Dio; possa il Cielo dar lume a me, a lei ed a tutto il genere umano, e largirci tutte quelle grazie che fanno bisogno per omnia secula seculorum.

  A151000241 

 All'unico fine di dar gloria a Dio ed a Maria le ho fatto noto la causa, {104 [226]} l'occasione del mio voto, e non cesserò mai di predicare Maria, Aiuto dei Cristiani, sempre pronta ad esaudirci in tutti i nostri bisogni anche temprali, se a Lei ricorriamo con fiducia.


don bosco-notitia brevis societatis sancti francisci salesii.html
  A152000006 

 Congratulandoci con Voi, Degno Sacerdote di Dio, che abbiate con industre carità saputa stabilire la non mai abbastanza commendevole Congregazione dei poveri giovani nel pubblico Oratorio di S. Francesco di {3 [573]} Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi mercè le presenti il Nostro perfetto gradimento con deputarvi effettivamente Direttore Capo spirituale dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di S. Luigi Gonzaga e del S. Angelo Custode, affinchè l'opera intrapresa con sì felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità a vera gloria di Dio e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000001 

 In mezzo alla comune esultanza cui prendono parte tutti i buoni Cattolici per la solennità del Centenario in memoria del Miracolo del SS. Sacramento da Dio operato in questa nostra città, spero non debba riuscire discaro un racconto storico, breve e semplice per modo che possa rendere abbastanza istruiti i meno culti, e quelli cui mancano libri opportuni, o non hanno tempo a percorrere i volumi stampati intorno a questo glorioso avvenimento.

  A153000004 

 II miracolo essendo un'azione che può solamente venire da Dio, ne segue che un solo operato a favore della Cattolica Religione basta per farcela conoscere divina.

  A153000006 

 Posta pertanto la certezza che Dio solo possa operare miracoli, e che questi miracoli siansi solamente operati nella cattolica religione, deriva legittima conseguenza, che noi cattolici solamente ci troviamo nella vera religione.

  A153000055 

 T. - Che dite, amico! Ripugnante! Ripugna che Dio faccia miracoli?.

  A153000057 

 Dio solo può fare che non si putrefaccia, e, se ben lo giudica per sua gloria, può farlo risuscitare: come leggiamo nel Vangelo aver fatto il divin Salvatore nella risurrezione di Lazzaro, morto da quattro giorni.

  A153000061 

 Un Dio che creò tutto quello che nel cielo e nella terra si contiene: che fa camminare gli uomini sopra le onde, che raduna e divide le acque dei mari e dei fiumi, non potrà fare che un mulo si fermi e stramazzi? Pensiamo solo alcuni {23 [23]} istanti al miracolo di Balaamo, e cesseranno le nostre maraviglie.

  A153000066 

 Era pur ben chiuso il sepolcro del Salvatore, pesante il macigno che lo chiudeva; ciò nonostante Dio con un atto del suo volere agitò il sepolcro, smosse la pietra, atterrò le guardie, e niuno potè impedire che si effettuasse quanto Dio voleva.

  A153000068 

 T. Volete dire che tali cose, in simile guisa, non possono farsi dagli nomini, e ne convengo; a Dio poi sono facilissime.

  A153000070 

 T. - Se voi colle vostre mani fate tali cose, non potrà farle Iddio, il quale è creatore e conservatore delle vostre mani medesime? Sarà cosa a Dio difficile il tenere un ostensorio sospeso in alto? a Dio che colla sua onnipotenza tiene sollevati in alto senza che si appoggino ad alcuna estremità la terra che abitiamo, il sole, la luna e la moltitudine delle stelle che galeggiano, per dire così, nello spazio immenso dell'universo, unicamente sostenute, regolate e conservate dalla mano onnipotente di Dio?.

  A153000073 

 F. - Per me non saprei che rispondere se non con dire che Dio onnipotente è colui che dà la luce al sole.

  A153000074 

 Ora quel Dio che dà la luce al sole e gli fa tramandar quei vivissimi raggi; quel Dio che fa risplendere la luna e tanti milioni di stelle, non potrà fare che un ostia consacrata risplenda in aria e tramandi raggi di viva luce?.

  A153000114 

 Anima mia, ravviva la fede e la confidenza, sta alla presenza dell'infinita Maestà del tuo Dio, che per amor tuo un giorno scese dal cielo in terra a farsi uomo, e volle morire su di una croce per salvarti, ed ora se ne sta nel SS. Sacramento per ascoltarti, e concederti quelle grazie che tu gli domandi.

  A153000115 

 Credo, che siete tre Persone, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, ma un solo Dio.

  A153000115 

 Credo, o gran Figlio di Dio, che vi siete incarnato e fatto uomo nel seno di Maria, e siete morto {36 [36]} crocifisso per la nostra salute; ed ora ve ne state nel SS. Sacramento realmente presente, vivo e glorioso come in Cielo: prostrato a' vostri piedi umilmente vi adoro, o Maestà infinita, unendomi alle adorazioni, che a quest'ora vi rendono in Cielo tutti gli Angeli e Santi con Maria Santissima.

  A153000115 

 Mio Dio, perchè lo avete rivelato voi, che siete verità infallibile, io credo tutto quello che la Santa Romana Chiesa mi insegna a credere.

  A153000117 

 Caro mio Dio, perchè siete bene infinito, io vi amo con tutto il cuore sopra ogni bene; e vorrei vedervi amato da tutti gli uomini della terra quanto voi meritate.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000001 

 Il far palesi gl'ineffabili pregi, ed i tratti stupendi di beneficenza della gran Madre di Dio fu sempre mai un'opera delle più edificanti e salutari.

  A154000004 

 La P. V. Rev. ma appartiene all'inclito Ordine delle Scuole Pie, il cui Santo Fondatore volle, che avesse nome dalla gran Madre di Dio, e che ne promovesse a tutto potere la devozione.

  A154000010 

 I convertiti compresero non esservi, che un solo vero Dio Creatore del Cielo e della terra, aver Egli mandato il suo Figliuolo G. Cristo a salvarci; si persuasero, che il fine dell'uomo non è abbandonarsi al pendìo delle passioni, ma amare e servire Iddio nostro primo principio, ed ultimo fine, per averne poi un'ampia ricompensa ed eterna lassù in Cielo; riconobbero che tutti dobbiamo amarci come fratelli, perchè tutti siamo figliuoli del medesimo Padre, che è nei cieli, e tutti fummo astersi dalla comune macchia col Sangue prezioso, {12 [436]} che diè per tutti sopra la croce un Redentore divino.

  A154000012 

 Noi intanto, a cui si riferiscono queste memorie ripienì d'una santa gioia ammiriamo e ringraziamo di cuore l'ineffabil bontà di Dio, che si degnò di propagare nelle nostre contrade per mezzo di s. Pietro, e dei {15 [439]} suoi discepoli il cristianesimo, e ad imitazione de' nostri maggiori, che abbracciarono la fede con tanta prontezza, e pura ed immacolata la tramandarono fino a noi, conserviamoci fermi e costanti nella medesima, fuori di cui non vi è salute, stringendoci viemeglio, massime in questi tempi di prova, coi vincoli più santi al successore di s. Pietro, il romano Pontefice.

  A154000013 

 La divozione alla gran Madre di Dio Maria nacque e si propagò insieme col cristianesimo, e dopo il culto di Dio fu sempre la delizia delle genti cattoliche, un conforto dolcissimo nelle {17 [441]} loro pene ed una fonte ubertosa delle grazie più segnalate.

  A154000013 

 Non v'è cristiano, che non senta in se stesso un dolce ed irresistibile inchinamento ad amare e riverire questa Madre augusta dell'Uomo-Dio autore e consumatore di nostra fede; e la Chiesa nostra maestra e madre secondò e promosse questa inclinazione stabilendo ad onor della SS. Vergine un culto particolare, erigendo altari e chiese, ed istituendo feste solenni.

  A154000016 

 E la gran Vergine a lei volgendosi nell'atto più amoroso, a lei giubilante insieme e tremante: « Io sono Maria, le disse, la Madre di Dio: o mia diletta figliuola, va a casa tua, e di' a' tuoi genitori per ordine mio, che facciano d'indurre gli abitanti di queste terre ad erigere qui per onor del mio Nome una chiesa: mi avranno sempre nei loro pericoli, nei loro bisogni difesa e conforto, e troveranno agevole, mediante me, la via del cielo: disse e disparve.

  A154000017 

 Una folla divota corse allora in mezzo a quella famiglia benedetta dal cielo, e siccome tutti sapevano, che fino a quel giorno la povera muta non aveva mai articolata parola, all'udirla tutta ad un tempo parlare con tanta scioltezza di lingua, e per giunta udirla {23 [447]} raccontare ad una ad una tutte le meraviglie dell'apparizione, mentre ripieni di gioia e di stupore riconobbero e magnificarono l'onnipotenza di Dio, e la bontà di Maria col suo popolo, risolvettero unanimi di appagare prontamente il desiderio della gran Donna del cielo comunicato da Lei medesima ad un'abitatrice di quella valle, ed erigere ad onor di Maria il tempio da Lei voluto.

  A154000022 

 Ed oh! che tenero e dolce spettacolo fu vedere una folla si fitta e straordinaria, accorsa anche {31 [455]} da lontani paesi rimescolantesi nella piazza attigua al novello Calvario, e tenentesi in mezzo al suo amatissimo Vescovo col venerando Clero, e cogli egregi rappresentanti del Municipio Ponzonese, pendere attonita dal labbro eloquente del religioso, che prima di dar principio alla solenne benedizione salito in palco all'aria aperta prese a spiegare qual fosse l'indole della Via crucis, quale il suo scopo: quali le disposizioni, e il modo di farla degnamente, e quanti beni aspettar si possono da sì divoto esercizio! Che tenero e dolce spettacolo fu vedere un popolo immenso andar meditando con sensi di viva fede, e di pietà sincera i misteri sì toccanti insieme ed amabili della Passione e Morte dell'Uomo-Dio rappresentati al vivo nelle stazioni via via percorse dietro al piissimo Prelato, che sotto ai cocenti raggi del sole volle anch'Egli a lenti passi misurare il novello Golgota, e tratto tratto cader ginocchioni sul disagioso cammino! Ma il sacro entusiasmo del popolo toccò al sommo, quando recato {32 [456]} al termine il rito della benedizione, e l'esercizio della Via crucis, il venerando Pastore dalla sommità del colle si rivolse alla sottostante affollatissima moltitudine, e come portava l'acquisto delle indulgenze, con voce alta e commossa si fece a benedirla.

  A154000024 

 Fa meraviglia vedere dai primi albori fin oltre il mezzodì la chiesa stipata di visitatori, di cui altri tutti raccolti in preghiere si serrano appiè della gran Madre di Dio, altri e numerosissimi aspettano il proprio turno per accostarsi ai SS. Sacramenti e lucrare così l'indulgenza plenaria concessa per sì bel giorno dalla Santità di Pio IX

  A154000029 

 A Lei pensa il contadino sparso {41 [465]} nei boschi, nei campi, e in mezzo ai vigneti, ei si consola di offrire alla Madre di Dio i suoi sudori, di prendere a soggetto di conversazione le sue virtù, e ricorrere con fiducia ad un patrocinio così potente nelle sue necessità.

  A154000029 

 A Lei pensa la buona madre, e mentre si industria d'instillare nel cuore dei suoi figliuoletti una tenera divozione a Maria, Lei supplica con labbro fervido, che l'aiuti ad educarli nel santo timore di Dio.

  A154000031 

 » Una preghiera sì bella e dolce venne da Dio accolta benignamente, e fin da quel giorno medesimo ogni potere fu dato a Maria a coprire coll'ombra amica del suo manto i divoti del suo Santuario, e di spargere copiose benedizioni su quanti sarebbero di età in età accorsi ad ossequiare sì gran Signora, e domandarle aiuto.

  A154000045 

 Gli abitanti di Ponzone e dei luoghi circonvicini tremando al presentimento di questo flagello, si studiarono di piegare a clemenza il cuor di Dio, e impetrare così la pioggia sospiratissima, alternando a tal uopo preghiere, penitenze, novene e processioni.

  A154000045 

 Qui rivolse a tutti una calda esortazione l'Arciprete zelantissimo di Ponzone D. Aurelio Costa di sempre cara e venerata memoria; riconoscessero, diceva, in quella siccità sì ostinata il castigo dei loro peccati; doversi placare con frutti sinceri di penitenza la collera di Dio, ed invocare {77 [501]} a questo fine la mediazione dell'augusta Imperatrice del cielo e della terra Maria, che mai non abbandona chi in Lei confida; pietà, pietà da Lei implorassero, e la grazia da tanto tempo sospesa di pioggia amica.

  A154000049 

 Oh Dio! le mogli deploravan con gemiti e lagrime inconsolabili la perdita dei loro mariti, e quella de' loro figliuoli i genitori, e questi ridomandava al cielo il gemito de' pargoli innocenti, tutti infine gli spettatori chiamavano piangendo i congiunti, gli amici, i vicini disperando oggimai di più rivederli, pareva un finimondo! Ma rasserenate, o pio lettore: in mezzo a sì orrida scena corre alla mente, risuona sulla bocca dei circostanti il Nome di Maria SS., e ci veggono tutti l'unico scampo di quegli infelici, che dodici {83 [507]} di numero stavano prima sepolti che morti sotto a quel cumulo di rovine, e di questo caro Nome non si dimenticarono eglino stessi, che provando le agonie della morte si aspettavano di esserne da un momento all'altro le vittime.

  A154000051 

 San Giovanni Damasceno {88 [512]} un mare di grazie; s. Bernardo la pienezza d'ogni bene, aggiungendo che Maria è un'arca assai più ampia di quella di Noè, dove noi ricoverandoci in tempo possiam scansare ogni pericolo; essere volontà di Dio, che ogni favore, che dal cielo discende sopra di noi in questa valle di miserie, passi prima per le sue mani amorosissime; e san Bonaventura non dubita di asserire, tanto aver di potenza il braccio di Maria, che salva chi vuole: che anzi san Germano e s. Anselmo ed altri Dottori di s. Chiesa non temono di asseverare che, come Dio è onnipotente per natura, così Maria venne fatta onnipotente per grazia, e La dissero con frase non prima udita, una supplichevole onnipotenza.

  A154000053 

 Avremmo sotto gli occhi un'infinità di peccatori i più miserabili e pertinaci, che entrati nel Santuario della Pieve senza intenzione alcuna di ravvedersi, in grazia d'una santa inspirazione, o di qualche massima eterna udita in una predica, o della calda parola d'un confessore, caddero a piè di Maria mediatrice di questi preziosi impulsi, e dopo pianti sinceramente i loro falli, se ne partirono riconciliati con Dio, e benedetti da Maria.

  A154000053 

 Maria adunque lassù in Cielo è potentissima presso Dio, ed insieme dispostissima a far uso della sua possanza a pro' de' suoi divoti.

  A154000053 

 Ora venendo al nostro proposito, vorremo noi credere, che nostra Signora mostratasi nella sua {90 [514]} Pieve si pietosa e potente nel soccorrere alle miserie temporali del popolo suo divoto, abbiane curate meno le spirituali? Vorremo noi credere, che Ella abbia mostrato più amore e sollecitudine per la prosperità dei corpi terreni e caduchi, che per la salvezza delle anime sì preziose ed immortali? Ah! quella gran Vergine, che ebbe l'incomparabil sorte di concepire nel suo purissimo seno il Figliuol di Dio fatto Uomo per la redenzione del mondo: quella gran Donna, che appiè della Croce non dubitò di offrire alla morte più barbara ed ignominiosa il suo stesso Divin Figlio, sostenendo per noi miseri peccatori un dolore più acerbo che quello di tutti i martiri; quella Madre cotanto amorosa, che nutre Ella sola per gli uomini maggior tenerezza d'affetto, che non tutti gli Angeli e i Santi insieme, chi può dubitare che non fosse co' visitatori del suo Santuario liberalissima di grazie spirituali, massime delle più importanti per la loro eterna salvezza? Le stesse grazie temporali, di cui ella fu prodiga, vennero {91 [515]} certo dal suo Cuore materno ordinate a risvegliare nei fedeli più viva sollecitudine di fuggire il vizio, praticare la virtù, e così tenersi più fedeli, e costanti nel divin servizio.

  A154000054 

 E siccome non pochi dei cattolici stessi, se pur si meritano un simil nome, invece di amare un Dio sì buono ed amabile ardiscono preferirgli le creature più indegne e farne il loro idolo, arri vano anzi ad ingiuriare il suo Nome adorabile, il suo santo Vangelo, la sua diletta Sposa la santa Chiesa, il suo Vicario qui in terra il Romano Pontefice, e fanno di tutto a rapirgli anime costate tutto il suo Sangue noi partecipando al dolore acerbissimo che sente Maria, nell'intimo del Cuor suo per tanti oltraggi che Gesù riceve dal mondo, e con opportuni {97 [521]} consigli, e con fervorose preghiere, e sopratntto coll'esempio delle nostre virtù, industriamoci di allettare all'amore di Gesù, e all'ossequio della Chiesa, e del suo Capo visibile, quanti per somma loro sventura non li conoscono, che per offenderli.

  A154000054 

 Ed oh! che dolce e preziosa mercede toccherebbe a chi sostenne la tenue fatica di queste pagine, se quanti avranno la pazienza di leggerle venissero a concepire venerazione somma per una Creatura tutta santa, e a riempiersi di una fiducia illimitata in una Reina quasi direi onnipotente, e innamorarsi, innamorarsi tanto di una Madre, di cui non evvi la più amabile! Ah ricordiamoci, caro lettore, che Maria è vera Madre di Dio, e perciò Ella dopo Dio si merita tutto il fervore dei nostri ossequi: ricordiamoci, che Maria è pur Madre di tutti i cristiani, e perciò dopo Dio noi dobbiamo amarla colla maggiore tenerezza d'affetto; e {95 [519]} in Lei riporre ogni nostra speranza; ricordiamoci, che a questi tempi sì luttuosi, in cui la divina giustizia oltremodo sdegnata per la piena de' vizi, che inonda la terra, pare che si accinga a scagliare sul nostro Capo i più tremendi flagelli, Maria è la nostra più sicura difesa, nostro rifugio, salvezza nostra.

  A154000054 

 Maria fu la creatura di tutte a Dio più fedele, e noi a suo esempio obblighiamoci ad osservar con esattezza la santa legge di Dio, a compiere {96 [520]} appuntino i nostri doveri, e non vacillare mai, finchè viviamo, nel divin servizio.

  A154000054 

 Maria, che dalla bocca divota dei popoli è detta Santissima, abbomina sopra ogni altro male il peccato, e noi per somigliarle, concepiamo un odio mortale alla colpa, fuggendone pur l'ombra, come si fugge alla vista d'una serpe, e rompendola subito colle occasioni, per cui si sdrucciola con tanta facilità nell'offesa di Dio.

  A154000055 

 - E noi a parole sì commoventi d'una Madre si addolorata, in vista dei gravissimi oltraggi, che si fanno ogni giorno al suo benedetto {99 [523]} Figliuolo, al pensiero di tanti nostri fratelli che vanno a perdersi miseramente, potremo noi restarcene indifferenti e neghittosi? Come farebbero con una venerata Reina, con una Madre amatissima figliuoli teneri, fedeli vassalli, facciam noi con Maria SS., e diciamole tutti più col cuore, che colle labbra: - Eccoci pronti, o Maria, a perder tutto, anche la vita piuttostochè perdere la fede, la grazia di Dio, e l'anima nostra: eccoci pronti ad impiegare ogni mezzo per tenere saldi nella via del cielo i vacillanti, e ricondurvi quegli infelici, che nel delirio delle loro opinioni, nella degradazione dei loro affetti se ne fossero allontanati.

  A154000055 

 Che se tutti gli sforzi da noi adoperati {101 [525]} pel ravvedimento de' nostri fratelli da Dio lontani riuscissero infruttuosi, oh! non perdiamoci d'animo: chè la santa Chiesa Cattolica, nostra amorosa madre, ci suggerisce un mezzo assai facile ed efficace per ben riuscire nella santa impresa.

  A154000055 

 Cristiani tutti, ai quali tocca vedere ogni giorno tanti disordini e tanti scandali, adoperatevi di guadagnare anime a Dio, e colla santità della vostra vita e col fervore delle vostre preghiere, e coll'opportunità delle vostre esortazioni, e con tutti quei modi più acconci, che vi andrà suggerendo di giorno in giorno la carità e lo zelo.

  A154000055 

 Però voi, o figliuoli e figliuole unite insieme le vostre preghiere, il vostro rispetto e {100 [524]} le maniere più affettuose per mettere sul cammino della virtù i vostri genitori traviati: spose desolate, studiatevi di portare all'adempimento dei loro doveri cristiani i vostri mariti irreligiosi, armandovi con essi di dolcezza e di pazienza: padri e madri, instillate per tempo nelle anime dei vostri figliuoletti il santo timore di Dio; fate loro conoscere ed amare la migliore delle madri Maria; formateli alla virtù col vostro buon esempio: unitevi una vigilanza continua sui loro passi, e sopratutto badate di tenerli lontani dai compagni cattivi, peste e rovina della povera gioventù.

  A154000062 

 Io vi venero ed ammiro, o ss. Vergine Maria, come la più umile di tutte le creature innanzi a Dio, nel tempo stesso, che Egli nel giorno della vostra Annunziazione vi esaltò alla sublimissima dignità di sua Madre: deh! fate, o gran Vergine, che io misero peccatore riconosca il mio nulla, e sempre mi umilii di cuore a vostro esempio.

  A154000063 

 Indi si recitino sette Ave Maria e sette Gloria Patri per rallegrarsi con Maria dell'ineffabile dignità di Madre di Dio cui venne sublimata nel giorno della sua Annunziazione.

  A154000069 

 Voi, o ss. Vergine Maria, che salutata, annunziata dall'Arcangelo Gabriele, ed esaltata da Dio sopra tutti {111 [535]} i Cori degli Angeli vi confessaste per serva del Signore: Ecce ancilla Domini: deh! ottenetemi, che io a vostra somiglianza nelle mie parole e nelle mie azioni mostri sempre un vero spirito di umiltà.

  A154000071 

 Io mi rallegro con Voi, o Vergine beatissima, che con un solo fiat da Voi proferito con tanta umiltà, dal seno dell'eterno Padre traeste nelle vostre purissime viscere il Divin Verbo: deh! tirate tutto il mio cuore a Dio in maniera, che da esso non abbia mai più a separarsi col peccato.

  A154000077 

 Vergine amabilissima, Voi foste sì umile e modesta, che al sentirvi lodare ed esaltare dall'Arcangelo Gabriele ne provaste un gran turbamento e confusione; deh! imprimete nel mio cuore un verace abbominio alle vane lodi del mondo, ed un santo impegno di mantenermi sempre umile e riconoscente verso Dio pei doni da esso ricevuti.

  A154000124 

 Fortunatissima Vergine Maria, che per puro effetto di veementissimo amor di Dio abbandonaste questa vita mortale, otteneteci che anche in noi si accenda questa viva fiamma d'amore.

  A154000126 

 Fortunatissima Vergine Maria, che morendo di puro amore divino, ci insegnaste quale esser dovrebbe il nostro {123 [547]} affetto verso Dio, impetrateci, che noi, durante la nostra vita, cresciamo ognor più nel divino amore.

  A154000128 

 Fortunatissima Vergine Maria, che lasciando questa vita mortale per puro deliquio di amore, rendeste palese qual fosse quel fuoco, da cui sempre fu acceso il vostro Cuore, deh! fate, che giunti al punto di nostra morte l'ultimo palpito del nostro cuore sia un atto ferventissimo d'amore verso Dio.


don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html
  A155000002 

 Chiede adunque da Vostra Santità la facoltà di effettuare il contratto di compera di questo stabile, pronto da ubbidiente figliuolo ad accettare ogni condizione che le paresse conveniente di imporgli per rettitudine di giustizia, e per la gloria di Dio.

  A155000005 

 In ossequio poi alle prescrizioni di S. Chiesa promette di cederlo nuovamente agli stessi Religiosi nel caso, Dio lo faccia, che essi possano colà ritornare.

  A155000011 

 Narrò lo stato presente della Salesiana Congregazione; come vada estendendosi in tutte le parti d'Italia non solo, ma in Francia, e, varcati i limiti dell'Europa, si propaghi ampiamente nell'America del Sud, ove colla grazia di Dio consolantissimi sono i frutti già ottenuti.

  A155000011 

 "Dopo l'esordio, così egli scrive, Don {65 [417]} Bosco passò ad esporre i principii e le prime opere dei Cooperatori e Cooperatrici Salesiane; accennò il rapido progresso ed i buoni risultati di quest'Opera protetta e favorita dal Santo Padre Pio Nono, epperò benedetta da Dio

  A155000012 

 A. stimolarci poi e a rinfrancarci ogni dì più ad opera sì bella ci ricordi sovente le cure, le amorevolezze, le finezze d'amore del Figliuolo di Dio prodigate ai pargoli in sua mortai carriera; ci rammenti l'alto premio da Lui promesso a chi coll'esempio, colla parola e colla mano farà del bene ad un fanciullo.

  A155000014 

 Conchiudo adunque e dico che quando si vede un uomo che, sprovvisto di mezzi materiali, seppe iniziare, e che di poi trova chi lo aiuta ad eseguire un numero sì grande di opere benefiche ed ammirabili: bisogna pur dire senza tema di errare, che la mano di Dio lo guida e protegge.

  A155000014 

 Consideriamolo come uno di quei doni preziosi, che la Provvidenza del buon Dio concede ed invia nei tempi opportuni alla diletta sua sposa la Chiesa Cattolica.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000017 

 San Bernardo esprime questa verità dicendo: Iddio volle che ogni bene ci venisse per mezzo di Maria; totum nos habere voluit per Mariam; e s. Bernardino da Siena soggiunge: Tutte le grazie che noi riceviamo da Dio, si dispensano per mezzo di Maria, e si dispensano a chi vuole Maria, quando vuole, e come vuole Maria

  A156000040 

 Sembra che i nemici {24 [276]} di Dio siansi uniti gridando: facciamo cessare in sulla terra i giorni di festa

  A156000040 

 Tre gravi disordini penetrarono oggidì in mezzo ai cristiani; disordini, che mentre insultano la Maestà di Dio, e fanno strage delle anime, straziano il Cuore dolcissimo di Maria.

  A156000042 

 La bestemmia è una solenne ingiustizia, ed una nera ingratitudine contro Dio: è un'azione da disperato.

  A156000042 

 Se Dio farà giudizio rigoroso delle parole oziose e delle parole inutili, che cosa sarà delle cattive e scandalose? Talora basta una sola di queste parole per portare la rovina in un'anima, perchè, {30 [282]} come si disse, guastano i buoni costumi i discorsi cattivi: corrumpunt bonos mores colloquia prava.

  A156000045 

 Nestorio eretico del quinto secolo bestemmia Maria dicendo che non è madre di Dio; ma egli non finisce in pace i suoi giorni.

  A156000053 

 In tutti i tempi la confessione segreta dei peccati fu praticata; in tutti i tempi essa fu giudicata necessaria {35 [287]} per ottenere il perdono da Dio.

  A156000053 

 Nel quinto secolo della Chiesa s. Agostino esorta i fedeli a fare per tempo penitenza dei loro peccati, e ne dà la ragione colle seguenti parole: Perchè se alcuno viene all'estremo della vita non sa se potrà riceverla ancora, ed ignora se potrà ancora a Dio e al sacerdote confessare i suoi peccati

  A156000053 

 Per volere di Gesù Cristo la confessione è adunque il secondo mezzo di riconciliazione con Dio; è la seconda tavola dopo il naufragio.

  A156000054 

 Essa ci arreca ancora altre utilità: impedisce che il vizio prenda radici nel nostro cuore; diminuisce i peccati, dandoci la forza di evitarne molti e gravi e leggeri; rende ognor più bella l'anima nostra agli occhi di Dio.

  A156000054 

 La confessione non ha solo il vantaggio di ridonarci la grazia di Dio quando l'avessimo perduta, ma di accrescerla qualora vi ci accostassimo con soli peccati veniali.

  A156000057 

 Dio le fece vedere la moltitudine di anime che presentavansi al divin tribunale per essere giudicate, e vidi, essa dice, che quelle anime cadevano nell'inferno come d'inverno la neve cade sul dorso delle montagne.

  A156000057 

 Spaventata ne dimandai la cagione; e Dio rispose che quelle se ne andavano alla perdizione non per essersi rifiutate di confessarsi, ma per essersi confessate male.

  A156000089 

 Rispondo: Per fare sovente la Comunione bisogna possedere la santità; ma non già la santità perfetta che si trova nei santi più insigni, e nei martiri; ma quella che è alla portata di tutti i cristiani; quella santità che consiste nello stato di grazia di Dio, unita colla buona volontà di {54 [306]} fuggire il peccato, e servire Iddio.

  A156000093 

 Si risponde: Per fare bene e con frutto la Comunione anche frequente non è punto necessario sentir fervore; anzi le comunioni fatte nelle aridità, ma per piacere a Dio, sono le più meritorie.

  A156000100 

 San Tommaso aggiunge: «Quando uno conosce per esperienza che la Comunione {60 [312]} quotidiana gli fa crescere in cuore l'amor di Dio, deve comunicarsi ogni giorno»

  A156000110 

 Quindi al celebrarsi la santa Messa viene a rappresentarsi {64 [316]} quello che il venerdì santo vide già tutta Gerusalemme, quello che mirarono i Giudei; quello che fra mezzo a tanti spasimi contemplò ai pie della croce Maria addolorata; quello che fece oscurare il sole, tremare la terra, spaccare i monti; quello insomma che ci chiuse l'inferno e ci aprì le porte del Paradiso, che è quanto dire Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, morto sulla croce per la nostra salvezza.

  A156000110 

 Vuoi sapere, o divoto cristiano, che cosa è la Messa? La s. Messa è 1'azione più grande che possa compiersi in questo mondo; è l'atto più sublime ed eccellente in se stesso, il più gradito a Dio, il più vantaggioso per noi.

  A156000111 

 Che eccelso onore! che gloria immensa a Dio! eppure superiore a tutto questo è l'onore e la gloria che rende a Dio, anche una sola Messa.

  A156000111 

 Chi può dire l'onore che queste tributarono a Dio in tanto tempo colle loro adorazioni? Sono mille ottocento e {65 [317]} più anni, dacchè Gesù Cristo apri le porte del cielo, e v'introdusse le anime dei giusti primitivi, e d'allora in poi continuo ogni giorno a raccogliere i buoni che vi trapassano da questa vita.

  A156000111 

 E perchè? Perchè tutti questi angelici spiriti, tutti questi santi essendo creature finite, l'onore che colle loro adorazioni e lodi rendono a Dio non può oltrepassare i limiti del creato e del finito; {66 [318]} invece nella santa Messa Colui che adora, onora, glorifica Iddio, è Gesù Cristo, Dio egli stesso, e perciò l'onore e la gloria che gli rende ha un valore infinito.

  A156000111 

 Essendo il sacrifizio della Messa identico a quello della croce, ne segue che una Messa sola rende a Dio un ossequio, una lode, una gloria superiore a tutti gli ossequii, onori e lodi che gli furono e gli saranno tributate dagli angeli del cielo, e dagli uomini sopra la terra sino alla fine del mondo.

  A156000111 

 Quante lodi avranno già rese a Dio tutti questi beati spiriti! Mettiamo pure insieme gli omaggi, le lodi, le adorazioni che già prestarono e ancor presteranno a Dio i nove cori degli spiriti celesti, i Cherubini, i Serafini, le Virtù, i Principati, le Potestà, i Troni, le Dominazioni, gli Arcangeli, gli Angeli; uniamovi ancora le lodi di tutti i santi che vi furono e vi saranno, dei patriarchi, dei profeti, degli apostoli, dei martiri, dei confessori, delle vergini, e dei giusti tutti.

  A156000112 

 Essa è il canale misterioso pel cui mezzo Gesù Cristo ci applica i frutti della sua passione e della sua morte, e ci comunica tutte le grazie che ci ha meritate; essa è l'arco di pace che placa l'ira di Dio; è la chiave d'oro che ci apre i tesori di ogni celeste benedizione: omni benedictione coelesti et gratia repleamur, come si esprime la Chiesa nella celebrazione della santa Messa.

  A156000112 

 Ma se da una parte la santa Messa rende a Dio onore infinito, per l'altra parte reca a noi ogni sorta di beni.

  A156000116 

 La loro preghiera pervenne al trono di Dio.

  A156000119 

 Io ringraziai e continuo a ringraziare Dio Onnipotente, buono e misericordioso pel dono prezioso della sanità che mi ha fatto.

  A156000119 

 Ma una persona, appena conosciuta la mia disgrazia, si affrettò di darle notizia del mio caso, pregandola di ricordarmi nelle preghiere che si fanno nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice e celebrare ivi una s. Messa a suo {72 [324]} onore e gloria, per ottenere da Dio le grazie di cui io aveva tanto bisogno.

  A156000139 

 Questo però non può aver luogo, perchè avendo patito ed essendo morto lo stesso Figliuolo di Dio, avendo sofferto ed essendo morta Maria stessa, è d'uopo alla fine che {84 [336]} patiscano e muoiano anche i suoi divoti.

  A156000140 

 E perchè? perchè per mezzo di Maria ritornati a Dio continuarono poscia a mostrarsi veramente suoi figli di voti.

  A156000143 

 Quanto ciò sia vero, lo esperimentarono fra gli altri una s. Chiara, un s. Filippo Neri, un s. Felice cappuccino, una {88 [340]} s. Teresa, un s. Pietro d'Alcantara, un s. Giovanni di Dio.

  A156000144 

 «O padre mio, diceva in morte un divoto di Maria, o padre mio, se sapeste quale contentezza io godo per aver servito ed amato la gran Madre di Dio! Io non saprei spiegare 1'allegrezza che io provo in questo momento.» Perciò, o cristiano, procuriamo di amare questa celeste Benefattrice; raccomandiamoci sovente al suo patrocinio in vita, e poi stiamo sicuri che dolce sarà la nostra morte, seguita poscia da un'eternità beata.

  A156000157 

 Lo stesso regnante Pio IX zelante promotore dell'onore dovuto all'augusta Madre di Dio, si adoperò perchè fosse con sua speciale protezione eretta in Torino una chiesa a Maria Ausiliatrice.

  A156000159 

 Santissima Vergine, Madre di Dio, io N. N. quantunque peccatore indegno prostrato ai vostri piedi, alla presenza dell'onnipotente Iddio e di tutta la corte celeste Vi presento e Vi offro questo mio cuore con tutti gli affetti suoi; a Voi lo consacro, e voglio che sia sempre vostro e del vostro caro Gesù.

  A156000177 

 Ogni anno nel primo giorno non impedito dopo la festa di Maria Ausiliatrice si canta una messa da Requiem con altri particolari suffragi per le anime dei Confratelli defunti particolarmente per coloro che fossero stati da Dio chiamati alla vita eterna nel corso di quell'anno.

  A156000178 

 Qualora un Confratello od una consorella cadessero ammalati, oppure a Dio piacesse di chiamarli a miglior vita, saranno in modo speciale raccomandati alle preghiere che ogni giorno si fanno all'altare di Maria Ausiliatrice, purchè se ne dia avviso al Direttore della chiesa.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000007 

 - Ho letto in un libro, in cui si dice che non vi è Dio, ed io sono di questo parere.

  A157000009 

 - Ah! ah! questa è bella! Un uovo per provare che vi è un Dio? Un uovo viene da una gallina.

  A157000030 

 Oh stranezza! La religione non è buona che per le donne: e perchè non lo sarà eziandio per gli uomini? Forse gli uomini sono esseri separati, creati da Dio per non {8 [232]} soggettarsi alla sua legge, per non rendergli l'onore che gli è dovuto? Forse Iddio ha fatto una legge per la donna, e non l'ha fatta pell'uomo? Forse egli disse alla donna: tu mi adorerai, ed all'uomo tu mi bestemmierai? Forse disse alla donna: osserva la mia legge, ed all'uomo: va a gettarti nel fango dei vizi? Simile linguaggio in un Essere perfetto e giusto non sarebbe la negazione di ogni perfezione e di ogni giustizia? Dunque Colui che ha fatto l'uomo e la donna, ha fatto eziandio una legge per l'uno e per l'altra: questa legge è la religione, e l'uno e l'altra la devono praticare.

  A157000035 

 Dirai tu onesto quel padre e quella madre di famiglia che non istruiscono i loro ragazzi, che loro non insegnano che vi è un Dio a conoscere amare e servire?.

  A157000046 

 Comincio a vedere che non è da uomo onesto il dispregiare la legge di Dio.

  A157000047 

 – Ma... ma... ma che?... io ti voglio stringere ben da vicino, rispondimi: Vi è un Dio?.

  A157000059 

 Tu hai concesso che vi è un Dio; chi dice Iddio, dice un essere perfetto, incapace d'ingannarci.

  A157000060 

 Ma Dio è troppo buono per condannare tanta gente all'inferno.

  A157000061 

 Sei tu libero presentemente di scegliere e di prendere la strada che conduce ad una di queste due vite future? se tu scegli la strada dell'Inferno dispregiando le leggi di Dio, come vuoi tu pervenire alle porte del Cielo? È lo stesso come se tu volendo montare sopra il tuo granaio, tu prendessi la scala che mena in cantina.

  A157000061 

 Vedi adunque chiaramente che non è Dio che ti condannerà, ma sono i tuoi peccati medesimi.

  A157000064 

 - Questo prete, di cui parliamo, tu lo vedi a passare ore intiere al tribunale della Penitenza per riconciliarci con Dio....

  A157000070 

 - Ebbene io conosco l'inventore della confessione; Egli è Dio medesimo.

  A157000073 

 Ti par ciò chiaro? Ora perchè i preti, successori degli Apostoli, possano sapere quando debbano rimettere o ritenere i peccati, bisogna che li conoscano; ma come possono conoscerli se {20 [244]} loro non sono manifestati per mezzo della Confessione? Tirate la conseguenza: dunque la confessione viene da Dio medesimo.

  A157000076 

 Tu non avresti più a temere la frode nelle botteghe dove vai a comperare; nè temeresti più la vendetta del nemico, perciocchè se egli andasse a confessarsi, egli saprebbe che deve deporre il suo odio alla presenza di quel Dio che ha perdonato a' suoi medesimi carnefici dalla croce.

  A157000077 

 Dio prevedeva che l'uomo sarebbesi abusato della libertà che egli ci ha donato di scegliere o il bène od il male.

  A157000077 

 Ella ti insegnerà a conservare la pace del cuore; ti farà diventare l'amico di Dio, ti preparerà a comparire dinanzi al tuo Giudice al fine della tua vita.

  A157000084 

 - Ci sono solamente questi tre delitti al mondo? tu mi hai conceduto che Dio aveva fatto delle leggi e che bisognava sottometterci a quelle.

  A157000086 

 - Ebbene la prima legge di Dio è di adorarlo.

  A157000086 

 Che te ne pare di questo precetto, tu vecchio bizzarro che hai sempre il nome di Dio sulle labbra per nominarlo invano, quando non lo bestemmii? Il 3° comanda di santificare le feste.

  A157000104 

 - Gli anni che seguivano e ne' quali tu osservavi le leggi di Dio, quali difficoltà incontravi tu?.

  A157000115 

 - Non offenderti, io sono contento di vederti prendere il serio per la consegna di soldato, e tu avrai poi {30 [254]} vergogna di osservare la consegna di Dio?.

  A157000123 

 - Soldato di Francia, tu ti saresti {31 [255]} regolato degnamente, e come soldato di Dio tu vuoi voltare le spalle? Ti par cosa da valoroso?.

  A157000125 

 Forsechè la legge di Dio non obbliga in ogni tempo, e nella gioventù, e nell'età matura, e nella vecchiaia? Forsechè la legge di Dio cangia secondo l'età della vita?.

  A157000131 

 - Soldato di Dio, tu disprezzi la sua consegna; perchè egli è buono, e non punisce immediatamente, tu gli rispondi: più tardi! Ma chi ti ha promesso questo più tardi? Il nostro amico Luigi diceva come tu, ed un colpo di piede di cavallo l'ha tolto di vita prima che il suo più tardi venisse.

  A157000133 

 - E per lui, la sua anima era preparata a comparir davanti a Dio?.

  A157000136 

 Se questa notte Dio richiamasse l'anima tua, saresti tu preparato? Sei {33 [257]} sicuro di aver un anno, un giorno, un minuto solamente? Dio non ci ha forse avvisati di tenerci sempre preparati, assicurandoci che sarebbe venuto al momento, in cui meno ci avremmo pensato? E se egli venisse prima che giugnesse il tuo più tardi?....

  A157000140 

 L'onore chiama al dovere, e il dovere chiama all'ubbidienza alle leggi di Dio ed alle leggi del governo.

  A157000167 

 Coraggio, dissero tra di loro, il caffè è il suo Dio: andiamolo a prendere colà.

  A157000175 

 Dopo una giornata di vivi combattimenti contro alle antiche sue abitudini entrato egli in se stesso andavasi dimandando: io altre volte così debole, donde mi è venuta la forza, di cui oggi ho fatta prova? Dio solo, egli diceva, Dio solo è capace di questo prodigio.

  A157000176 

 Così e colla preghiera e col soccorso della grazia di Dio egli riformò a poco a poco le sue cattive inclinazioni, e seppe far tacere i suoi antichi nemici, e colla energia del suo carattere giunse a vincere la colpevole abitudine del bere eccessivamente, e perdere il suo tempo all'osteria.

  A157000176 

 {44 [268]} Per esempio, miratelo in chiesa, sapendo che è alla presenza di Dio, egli dice tra se stesso: se io fossi alla presenza dell'Imperatore, certamente non farei il buffone, e se io avessi bisogno di qualche cosa, non ometterei l'occasione per dimandarla.

  A157000181 

 E certamente la compagnia eterna dei rimorsi e del fuoco da una parte, di una felicità senza fine nell'altra meritano al certo di rifletterci due volte, e dovrebbero senza difficoltà esserci di stimolo a soffrire qualsiasi pena della presente vita e superare tutti gli ostacoli che si incontrano nella pratica della legge di Dio, e le stupide ironie di quelli che sono abbastanza vili per abbandonare le fatte promesse.

  A157000187 

 Fatto sacerdote il suo zelo per la salute delle anime sembrava non aver limiti, ed il suo desiderio pel martirio era grande come può rilevarsi da quel che scrisse ad un missionario in risposta all'avviso datogli di non esporsi senza profitto ai pericoli: «È vero, Padre, io sono circondato da molti pericoli, ma Dio non vuole ancora che io cada nelle mani del nemico; i miei peccati ne sono senza fallo la cagione ed io mi vedo privo del bene di patire pel suo nome.

  A157000187 

 [1] e della catena? Ma non sono per anche degno d'andar fregiato {50 [274]} di tali insegne.» Egli ardeva di desiderio di esser martire e l'ha lasciato scritto con note di musica unite alle seguenti espressioni che egli cantava; «Perchè non avrò io la lieta sorte di combattere e morire per la gloria di Dio? Siami la catena una collana preziosa! ed il ferro braccialetti alle mani! Ahimè, i miei compagni ottengono la palma ed io solo rimango qua come una sentinella dimenticata! O mio Dio, fate dunque che io sia martire!».

  A157000190 

 Cavaliere senza paura, confidandosi in Dio ed anche un poco nel suo saper fare le cose, non ha temuto di fabbricare intorno alla propria casa la più bella chiesa della contrada, un convento delle figlie di Maria, una casa pel Missionario ed un collegio.

  A157000194 

 Emanuele si confessò e ricevette l'ultima assoluzione che purgava del tutto l'anima sua pronta a comparire davanti a Dio.

  A157000194 

 Il Padre diceva ad Emanuele: «Ècco l'ora che Dio ci serbava per l'ultimo combattimento; patiamo per lui con coraggio e di buon animo.» Ed Emanuele rispondeva con sorriso: Come sono felice di soffrire la morte {58 [282]} per Gesù.» La scorta parti ed il sacerdote si avanzò il primo colmo di giubilo e tutto assorto nella preghiera.

  A157000195 

 Il suo martirio era consumato, e la sua anima volava in seno a Dio per riunirsi con quella del compagno Pietro ehe era stato decollato nella stessa ora.

  A157000197 

 gloria di Dio.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000003 

 Tutto a maggior gloria di Dio.

  A158000043 

 Le ricchezze e la nascita sono un caso; e tu non ne hai merito veruno, e Dio può ritogliertele da oggi {31 [423]} a dimani.

  A158000058 

 Fu bello vederli allorchè, curvata un momento la fronte sotto la mano che versava l' acqua rigeneratrice, essi si rilevavano consolati, ripetendo col sacerdote queste magnifiche parole: « Io credo in un solo Dio, il Padre onnipotente che ha creato il cielo e la terra, il mare e le stelle.

  A158000058 

 Il sacerdote di Dio più non pensò fuorchè a dare il cielo a {43 [435]} quell'anima.

  A158000058 

 Io credo in un solo Signore Gesù Cristo, Figliuolo unico di Dio, nato dal Padre increato avanti i secoli, Dio di Dio, lume della luce, che non è stato fatto, ma generato consustanzialmente dal Padre per cui tutto fu fatto, che è disceso dai cieli per la salute degli uomini; io credo nello Spirito Santo che è eziandio Signore e dà la vita, che procede dal Padre e dal Figlio.

  A158000058 

 Qual vago spettacolo offriva questa cerimonia religiosa, celebrata sotto la vôlta del cielo senza verun altro testimonio fuor quello di Dio! Là un uomo disteso sopra una pelle di bestia selvaggia e sull' orlo d'una tomba, qui una donna scioglientesi in lagrime e più in là fanciulli grandemente rattristati, l'uno sospendere il passo nel cammino dell'eternità, gli altri dar tregua alla loro disperazione per ascoltare con calma la voce di Dio che prometteva loro le {44 [436]} gioie celesti.

  A158000059 

 Pregate, amate questo buon Dio, non lo dimenticate giammai, e i dolci pensieri germoglieranno nella vostra anima, come queste rose selvaggie cresceranno sopra il monticello del defunto.

  A158000059 

 Qualche ora dopo, il capo della famiglia spirò tra le braccia dei prete cattolico, il quale volle assisterlo negli {45 [437]} ultimi suoi momenti e consolare la ferocia della sua natura parlandogli del cielo e di Dio, di Dio migliore degli uomini, del cielo più dilettoso della terra.

  A158000059 

 Se l'uragano delle male passioni soffia nel vostro cuore, venite accanto ad essa a pregar Dio, il quale mette la calma ed il riposo nel luogo dell' uragano e delle tempeste.

  A158000075 

 « Voi aveste ragione di sperare in Dio.

  A158000082 

 - La mamma mi ha dati cinque baiocchi per comprar vino, io sono caduta, il fiasco si è rotto e il vino versato; vedete, signor abate! non v'è che Dio buono che possa accomodare il mio fiasco e rendermi il mio vino.

  A158000086 

 - Oh mio Dio! grazie, signor abbate! gridò la fanciulla che non avea mai avuto per avventura una così grossa fortuna nelle sue piccole mani.

  A158000087 

 E mentre il Papa si accingeva a risalire nella modesta sua carrozza, la giovinetta lo afferrò alla sottana nera, dicendogli: « Il buon Dio e mamma non vogliono ch'io mentisca, perchè la bugia è un brutto peccato che fa piangere Gesù.

  A158000101 

 - Ricama e prega il buon Dio da mane a sera.

  A158000120 

 - Gli è vero! dopo Dio, è a voi {60 [452]} ch'io debbo la vita e il trono.

  A158000123 

 Tre giorni prima il sovrano Pontefice aveva indirizzato a tutti i patriarchi, arcivescovi, e vescovi un'enciclica concepita in termini calorosi, nella quale li esortava a pregare e far pregare in un divoto triduo il Dio delle misericordie, affinchè egli volgesse uno sguardo benigno sulle tribolazioni dell'Irlanda.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000001 

 Mentre noi altamente lodiamo queste opere cominciate, e di tutto cuore pregheremo Dio che le faccia ognor più prosperare a sua maggior gloria, sembra opportuno proporne un' altra, che forse ci potrà più prestamente venire in aiuto.

  A159000001 

 È questo un corso di studio per giovani adulti che intendono consacrarsi a Dio nello stato Ecclesiastico.

  A159000002 

 Tuttavia volendo essere sicuri di procedere secondo i principii di Santa Chiesa, si ricorse al supremo Gerarca di essa affinchè consigliasse quanto giudicasse da farsi a maggior gloria di Dio.

  A159000003 

 La necessità di operai nella mistica vigna del Signore mosse molti Vescovi ed altri zelanti Cattolici ad aprire piccoli seminari, scuole apostoliche per le Missioni, ed altri privati Istituti o Pie opere a fine di coltivare i giovanetti nello studio, nella pietà e conservare nei loro cuori i germi di vocazione Ecclesiastica qualora Dio ve li avesse seminati.

  A159000005 

 Indulgenza Plenaria in articolo di morte purchè facciano sacrifizio della loro vita a Dio accettando quel genere di morte che a lui piacesse inviare.

  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.

  A159000012 

 - Dio benedisse questi deboli sforzi e sul finire dello stesso primo anno 36 allievi entrarono nel chericato, di cui oltre a venti fecero ritorno nella rispettiva diocesi; alcuni abbracciarono lo stato religioso, gli altri si consacrarono in varii istituti alle missioni estere.

  A159000012 

 Avuta cosi la benedizione e l' approvazione dei Vescovi e del supremo Gerarca della Chiesa mi sono mosso alle prime prove, raccogliendo nell' Ospizio di S. Vincenzo in Sampiedarena alcuni giovani grandicelli, che avessero intenzione di percorrere gli studi ginnasiali unicamente per consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico.

  A159000021 

 I medesimi oblatori partecipano ai meriti di tutte le Messe, predicazioni, delle altre buone opere, e del merito grande delle anime, che i preti, formati dalla loro carità, guadagneranno a Dio nell' esercizio del sacro Ministero.

  A159000052 

 Gli Associati Sacerdoti, celebrando una Messa pel loro padre, madre o altro parente defunto o per qualche Associato dell' Opera di Maria Ausiliatrice, libereranno, a Dio piacendo, dal Purgatorio le anime di tali suffragati.

  A159000058 

 Di 100 giorni a quelli che daranno ospizio ai poveri, che riconcilieranno i dissidenti, che ridurranno alla via della salute i traviati, che insegneranno agli ignoranti i comandamenti di Dio e tutto ciò che giova alla salute eterna; e che faranno qualche opera di carità.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html
  A160000004 

 Mentre noi altamente lodiamo queste opere cominciate, e di tutto cuore pregheremo Dio, che le faccia ognor più prosperare a sua maggior gloria, sembra opportuno proporne un'altra, che forse ci potrà più prestamente venire in aiuto.

  A160000004 

 È questo un corso di studio per giovani adulti che'intendono consacrarsi a Dio nello stato Ecclesiastico.

  A160000018 

 I medesimi oblatori partecipano ai meriti di tutte le messe, predicazioni, delle altre buone opere, e del merito grande delle anime, che i preti, formati dalla loro carità, guadagneranno a Dio nell'esercizio del sacro Ministero.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000001 

 Ad animare i fedeli ad un esercizio sì santo e sì gradito a Dio Clemente Papa XIII ( 23 luglio 1765 ) concesse indulgenza plenaria a chi confessato e comunicato divotamente visiterà in qualunque chiesa del mondo cattolico il SS. Sacramento esposto per tre giorni in una o ciascheduna delle settimane di settuagesima, di sessagesima e di quinquagesima fino al giorno delle ceneri esclusive, ovvero esposto nella sola feria V di sessagesima, volgarmente detta il giovedì grasso.

  A162000006 

 S. Agostino dice così: se ogni giorno domandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l'avviso del confessore.

  A162000008 

 Coraggio adunque, o cristiano, se tu vuoi fare un'azione la più gloriosa a Dio, la più gradevole a tutti i santi del cielo, la più efficace per vincere le tentazioni, la più sicura a farti perseverare nel bene, ella è certamente la santa Comunione.

  A162000008 

 Le interna sono; 1° di essere in grazia di Dio; 2° essere digiuni dalla mezzanotte in giù 3° riflettere bene a quello che si va a ricevere, che è il Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo.

  A162000012 

 La mattina della comunione poi bisogna che {17 [269]} subito svegliati eleviamo la nostra mente verso il Dio d'amore, da cui speriamo di essere felicemente visitati, e quindi modestamente andare alla chiesa subito che si può, e quando saremo confessati, ed avremo fatta quella parte della penitenza che il tempo ci permetterà, bisognerà fare con gran fervore gli atti che debbono precedere la comunione.

  A162000013 

 Così colla dovuta modestia e decente positura del corpo, rifletteremo che siamo poveri pezzenti e per grazia singolare del Dio della gloria, veniamo ammessi alla mensa celeste, alla quale gli angioli assistono con sommo rispetto e riverenza; stiamo sicuri che abbondanti saranno le grazie che ricoveremo a santificazione dell' anima nostra.

  A162000013 

 Per carità non si dimentichi da quelli che si accostano a questo augusto Sacramento, che quel Dio che si va a ricevere, è il Dio della purità, della modestia, della decenza, e perciò si evitino tanti scandali che pur troppo ogni giorno si danno coll'accostarvisi immodestamente vestiti, o sconciamente adorni; e ciò si faccia mostrandoci, 1° con abiti decenti ed onesti, per onorare Gesù Cristo collo stesso ornamento; 2° senza pompa e vanità; perchè essendo Gesù Cristo umiliato in questo Sacramento sotto le specie di pane e di vino sarebbe in certo modo fare insulto alla sua umiliazione ed all'estrema povertà che ha sempre praticata in tutta la vita l'avvicinarci a lui con pompa e vanità.

  A162000015 

 Siccome poi non vi ha tempo più propizio per domandare grazie all'infinita bontà e misericordia di Dio, approfittiamoci dell'occasione e stringiamoci al petto questo amato Gesù.

  A162000017 

 Dopo questi atti di adorazione, di ringraziamento, di offerta, di domanda, di protesta, uscendo dalla casa del Signore non dimentichiamo che noi pure siamo diventati tempio di Dio, e perciò per conservare il fervore della divozione, che l'Eucaristia eccita in noi, teniamo i sensi nostri, che sono le finestre dell'anima, ben raccolti, e pratichiamo opere di virtù, pregando, assistendo ai divini offici, leggendo libri spirituali, visitando chiese, ammalati, carcerati, spedali ecc.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000005 

 Aspettarono il buon servo di Dio in una {5 [373]} strada meno frequentata per tentargli un colpo.

  A163000036 

 Quel Curato fu costante nel serbare il segreto di questo avvenimento; nè mai persona l'avrebbe saputo, se uno di quegli aggressori commosso dalle parole e dai tratti dell'uomo di Dio non fosse corso in città, e non avesse raccontato il fatto con tutte le più minute circostanze.

  A163000039 

 Certo Giuliano, che vive e lavora in questa città di Torino, fu protestante, finché, illuminalo da Dio, abbandonò la riforma di Lutero, e ad unico fine di aver maggiori mezzi di condurre una vita virtuosa si fece cattolico.

  A163000045 

 Tutte le religioni sono buone, e tutti si possono salvare in quella religione, ove furono da Dio creati.

  A163000054 

 Ma per bacco baccone, voi mi andate sempre ripetendo, che tutte le religioni sono buone, e non rispondete alle ragioni che io vi oppongo; ora ditemi ancora: come può essere questo, mentre una giudica vero ciò che l'altra giudica falso? forse che Iddio è come un burattino, che riceva per buono tutto quello che ne'loro capricci gli uomini giudicano d'offerirgli? Ditemi, di grazia, quelli idolatri i quali adorano il sole, la luna, le stelle, come loro Dio, vi pare che pratichino una buona religione?.

  A163000056 

 Inoltre direste voi essere buona la religione di coloro che fanno sacrifizi al Dio Bacco, coll'ubbriacarsi tutti i giorni?.

  A163000061 

 mi pare... - Qui il commensale non seppe più che soggiungere, e fu fatto profondo silenzio, finché un altro convitato ripigliò, parlando così: Io comprendo benissimo la difficoltà, e debbo convenire che il nostro amico s'inoltrò a difendere una cattiva causa; do pienamente ragione a Giuliano; è impossibile che tutte le religioni siano egualmente buone: c'è un Dio solo, una sola fede, un solo battesimo, dunque una sola deve essere la vera religione.

  A163000084 

 Niente affatto, miei signori, e se voi potete aiutarmi, vi professo tutta la mia gratitudine dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini.

  A163000107 

 Là non c'è nè curato, nè prete, c'è solo un ministro che spiega la parola di Dio.

  A163000143 

 E Dio vedendoci a disprezzare la sua santa legge ci manda castighi per farci ravvedere: tante volte io ho sentito a predicare, e l'esperienza stessa lo comprova che i peccati rendono infelici i popoli, e a cagione dei peccati ci accadono le disgrazie; propter peccala veniunt adversa.

  A163000152 

 Sembra che voi, o Carlo, abbiate studiato Teologia; e vi diamo piena ragione di quanto dite, perchè, a parlarvi schietto, vediamo co'nostri propri occhi esserci gravi disordini nel commercio, ne'negozi, nei signori, nei poveri, nei cittadini, nei contadini; nè ci ricordiamo di aver sentito a parlar tanto male di Dio e della religione come ai nostri dì.

  A163000155 

 Se mai la mia voce potesse giungere all'orecchio di tutti, mi prostrerei dinanzi a Dio, e cominciando dal Sommo Pontefice vorrei parlar così:.

  A163000158 

 Voi poi, o Principi, Re, Monarchi, Imperatori, e voi tutti quanti amministrate la giustizia fra gli uomini; voi {31 [399]}pure, o uomini di tutti i gradi e di tutte e condizioni, unitevi strettamente ai sacri ministri dell'altare, e tutti di un cuor solo e di un'anima sola dite queste precise parole: «0 Signore onnipotente, conosciamo che i nostri peccati sono causa de'nostri mali; ne dimandiamo umile perdono: usateci misericordia: vi promettiamo di voler vivere e morire da buoni cristiani; sospendete i fulmini della vostra giustizia, allontanate da noi i vostri flagelli: benedite il commercio e, chi lo traffica; benedite i campi, e chi li coltiva, e chi ne è il possessore; dateci tempi migliori, più abbondante raccolta; e noi, o Dio pietoso, vi promettiamo emendazione, virtù e santità.

  A163000190 

 Scopron essi de'poveri, cui bisognerebbe {37 [405]} assistere? Gli scorticano fino al vivo Cangiano le preghiere in giuramenti, in bestemmie ed in parole di esecrazione contro il santo nome di Dio; fanno tutto ciò con tanta perversità, che oggi il nome di Cristo non è bestemmiato dai Turchi con tanta empietà, come lo è dai riformati; l'umiltà disparve di mezzo ad essi, e non si vede regnare che l'orgoglio, il fasto, l'arroganza; e tutto questo genere di vita essi lo chiamano la pratica del Vangelo!».

  A163000199 

 Tirano dal Vangelo ciò che lor piace, e non hanno orrore di conculcare la volontà di Dio, ed anche di vomitar bestemmie.

  A163000217 

 Ha fatto benissimo a lasciare questo ricordo, perchè il lavoro ne'giorni di festa è proibito dai Comandamenti di Dio, e dalle leggi civili: ed io ho sempre veduto, che que'padroni che lavoravano o facevano lavorare ne'giorni festivi, finirono tutti col far male i loro affari.

  A163000276 

 Quando sono interrogati sopra il grande avvenimento, tutt'ad un tratto, come se cambiassero natura, si fanno così serii, {59 [427]} così gravi, assumono qualche cosa di così rispettoso per sè stessi e per tutto ciò che dicono, che io inspirano anche a quelli che li ascoltano, e impongono una specie di religioso timore per le cose che discorrono e un certo qual rispetto per le loro persone, che fanno stupire: e quel che è più, ambidue danno risposte così pronte, brevi, chiare, precise, perentorie, e con tale discrezione e riserbatezza (virtù difficilissima!), che bisogna dire assolutamente: «qui v'ha il dito di Dio.».

  A163000296 

 No, Signore, disse Melania con una certa sicurezza; no, il buon Dio non lascierebbe portar così la sua Croce.

  A163000324 

 La sorella parlò ad alcuni di questo incidente; il perchè una persona distinta fattasegli appresso: «Massimino, Massimino mio, gli dice, tu devi qui dire la verità avanti al buon Dio, che ti deve giudicare.

  A163000328 

 Senti il mio parere, fa così: so che il tuo segreto riguarda senza dubbio la gloria di Dio e la salute delle anime.

  A163000347 

 Eppure il tuo segreto Dio l'ha già rivelato a una santa religiosa; ma io amo meglio saperlo da te, e assicurarmi che tu non mentisci.

  A163000378 

 Una buona giovinetta di nome Paolina, di professione modista, tutta dedita al servizio di Dio, ed alle opere di pietà, intese un giorno dalle sue compagne, come un artista chiamato Gabriele, di nazione Svedese, di religione protestante, fosse gravemente ammalato di polmonia, e dopo aver consumato quel poco di fondo che possedeva, ridotto all'estrema miseria fosse stato costretto di farsi trasferire all'Ospedale di Beaujon per essere assistito e curato.

  A163000380 

 Oh lettori, solamente coloro che furono visitati da Dio con qualche grave infermita, possono comprendere il bene grandissimo che arreca la visita di una persona o amica o caritatevole! La pia visitatrice, s'informò della malattia che lo travagliava, del suo stato, e di tutto ciò che poteva interessarlo, e con tanta grazia, e con tale affabilità, che Gabriele ne fu veramente commosso.

  A163000380 

 Raccomandò caldamente alle sue amiche e a tutte le persone buone e pie che ella conosceva, di pregare, e pregare con fervore per quell'infelice; fece eziandio celebrare una messa onde ottenere buon osito dell'opera che stava per intraprendere, e, animata da vivissima fede in Dio, piena di confidenza nel patrocinio di Maria, prese la via e si recò all'ospedale.

  A163000382 

 Ma quando Paolina cominciò a partire della Beatissima Vergine, e gli domandò se fosse contento cho fosse pregita per lui, allora lo prese una certa impazienza e mal umore, che gli fece dire con una certa animosità: «io non sono cattolico, e non» voglio e non posso mettere la mia confidenza in una donna, la quale nulla» può per me; in Dio sì ho tutta la speranza, nella vostra Madonna niente!» Paolina gli rispose con particolare affabilità, {87 [455]} che i cattolici amano Maria perchè Essa è la madre di Dio, la invocano nelle loro afflizioni, nelle loro disgrazie, perchè Gesù Cristo morendo sulla croce, la diede a'suoi discepoli perchè fosse la loro madre e la loro protettrice, e i cattolici sono sicuri della sua assistenza, e certi quando la pregano con fede e con confidenza di ottenere per suo mezzo da Dio le grazie di cui abbisognano.

  A163000382 

 «Ma» potrebbe essa guarirmi? chiese Gabriele; sono più mesi che sono qui languente, e lentamente mi muoio; tutti i» mezzi dell'arte furono tentati, ma sempre» inutilmente, e come potrebbe essa guarirmi?» «Certo, riprese Paolina, Essa» potrebbe ottenervi una perfetta salute,» oppure, ciò che è infinitamente meglio per» la vostr'anima, può ottenervi la pazienza» nelle vostre sofferenze, la rassegnazione» alla divina volontà; ma per questo bisogna pregarla, e pregandola, credere fermamente che Essa è la madre di Dio,» e madre nostra piissima, e che può ottenerci da suo figlio le grazie che sono» utili e vantaggiose alla nostra anima».

  A163000385 

 «Ma, riprese ancora Paolina, per» ottenere questo favore della vostra» guarigione, o della pazienza e rassegnazione dalla gran Madre di Dio, {89 [457]} conviene che voi pure la preghiate di «cuore e con fede; perciò gradite questa bella preghiera, che fu composta da» un Santo in suo onore: mi permettete» voi che ve la legga?» - «Oh! sì, ve ne ringrazio.

  A163000386 

 Deh! non ricusate, o augusta Madre del mio Dio, di ascoltare la mia voce, di esaudire le mie preghiere, e di mostrarvi propizia a'miei desiderii.

  A163000388 

 La prima visita fu breve ma affettuosa; non gli parlai punto di religione, ma solo cercai di rialzargli l'abbattuto spirito, ed animarlo alla confidenza in Dio: e nel lasciarlo mi pregò, e gli promisi, di presto rivederlo.

  A163000389 

 Cominciai a parlargli delle sue sofferenze, lo animai alla pazienza, alla rassegnazione alla divina volontà, e qui gli parlai di Dio, delle consolazioni che egli dà a coloro che lo amano specialmente quando soffrono.

  A163000390 

 Appena appena aveva qualche cognizione di Dio, pochissima della divina Provvidenza, nessuna della Santissima Trinità, nè di Gesù Cristo, nè del Cristianesimo.

  A163000391 

 Gabriele era sorpreso in udire le cose che gl'insegnava, così chiare e degne della maestà di Dio e dignità dell'uomo, e a mano a mano che gli parlava, il suo volto si avvicinava al mio, animato da una nuova vita che gli infondevano le verità che gli spiegava.

  A163000391 

 Posso dire che io sentiva e vedeva la grazia di Dio operare precipitosamente in lui ed impadronirsi di quell'anima; la luce di Gesù Cristo gli rischiarava la mente, e lo Spirito Santo gli dilatava e gl'infiammava il cuore.

  A163000393 

 Oh quanto vi amo, dissemi allora Gabriele, oh conosco, sì conosco che voi siete nella verità, mentre io, infelice, educato tra i protestanti, non ho potuto conoscere {93 [461]} la vera Religione: ma voi la conoscete, voi siete nel suo grembo! Oh, grazie, mio Dio! voi mi salvate: oh come Egli è buono! conosce quanto mi amò, e quanto mi ama, e in così dire, piangeva dirottamente; Io non ho mai udito a parlare di queste cose; vi ringazio, voi siete mio angelo, mio fratello, mio padre!.

  A163000398 

 Desiderate voi, ripresi allora, di farvi callolico?... Mi avvidi che questa mia interrogazione lo avea immerso in profondo riflesso, la sua anima era agitata, il cuore gli palpitava fortemente, ed una specie di tremito convulsivo si era impossessato di tutto il suo corpo; lo confortai con dolci parole, e dopo alcuni minuti rimessosi un poco, mi rispose sommessamente: oh sì, lo desidero! Ma... che cosa dirà mia madre, quando venga a sapere che mi son fatto cattolico?... che cosa diranno i miei amici?... Mio figlio, risposi, che volete mai che vostra madre dica di voi? che cosa volete che pensino i vostri conoscenti? «Ricordatevi che è da uomo leale e di carattere» abbandonare tosto l'errore, quando si» giunge a conoscere la verità! Ora credete voi fermamente che vi ha un Dio» in tre persone realmente distinte, cioè» Padre, Figliuolo e Spirito Santo?... Sì,» mi rispose, lo credo.

  A163000399 

 Alzando al cielo gli occhi pieni di lagrime di consolazione: Oh Gran Dio, veggo ora per qual cagione mi avete ridotto alla miseria, oppresso da questa malattia, e condotto a guest'ospedale; egli è perchè voi mi amavate, mentre io non vi amava ancora, anzi vi offendeva; egli è perchè io negava di conoscere Gesù Cristo, mentre egli mi cercava per salvarmi! Voi, mio Dio, mi avete ferito mortalmente il corpo per guarirmi l'anima, voi mi colmaste dei vostri benefizi, mentre io vi era ingrato! La vostr'opera è compiuta, io sono vostro figlio, sono cattolico, e da questo momento non desidero, non voglio che quello che voi desiderate e volete da me! vi ringrazio e vi benedico le mille volte, o mio Dio!.

  A163000402 

 Calde lagrime le sgorgarono dagli occhi, e mentre l'agonizzante con tutta l'effusione del cuore le parlava di Dio, di sua felicità, le diceva: Io sono stato battezzato, mi son confessato, e sono stato assolto da'miei peccati, e tutto questo nel giorno stesso di mia festa, nel giorno di S. Andrea; mia cara sorella, io sono cattolico, e sono l'uomo più felice della terra.

  A163000403 

 Ma, disse, non manchi di venire, e presto, perchè altrimenti io me ne muoio senza più vederlo; egli, che è mio padre, il mio benefattore, quello cui debbo tutto, perfino la eterna felicità! E parlava della morte che si vedeva vicina con indifferenza incredibile, e la desiderava per trovarsi più presto in seno a Dio; raccomandò a Paolina che dopo morto, avesse avuto cura di farlo seppellire; desidero, disse, che il mio corpo riposi fra i miei fratelli in terra cattolica e benedetta.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000027 

 Egli deve essere come un padre in mezzo ai propri figli, ed adoperarsi in ogni maniera possibile per insinuare nei giovani cuori 1' amor di Dio, il rispetto alle cose sacre, la frequenza ai Sacramenti, figliale divozione a Maria Santissima, e tutto ciò, che costituisce la vera pietà.

  A164000065 

 La sera prima del Catechismo, appena giunto in Chiesa, un competente numero di {12 [42]} giovani intonerà il Padre nostro e il Dio ti salvi.

  A164000067 

 Deve parimenti ritenere, che nella santa Messa, all' elevazione dell' Ostia Santa e del Calice, all' Ite Missa est, e nell' atto che il Sacerdote dà la benedizione si sospendano le preghiere comuni, dovendo ciascuno in quel gran momento parlare a Dio solamente cogli affetti del proprio cuore.

  A164000073 

 nella dottrina Cristiana quei giovani che ivi intervengono: "Voi, o Catechisti, insegnando il Catechismo, fate un' opera di gran merito dinanzi a Dio, perchè cooperate alla salute delle anime redente col prezioso sangue di Gesù Cristo; additando i mezzi atti a seguire quella via che li conduce all' eterna salvezza: un gran merito ancora dinanzi agli uomini, e gli uditori benediranno mai sempre le vostre parole, con cui loro additaste la via per divenire buoni cittadini, utili alla propria famiglia, ed alla medesima civile società.

  A164000097 

 Quando avvenissero simili mancanze, (che grazie a Dio tra di noi sono rarissime), avvisino immediatamente il colpevole, e con pazienza e carità facciano vedere come simili colpe siano vietate dal Superiore, contrarie alla buona educazione, e quello che è più, proibite dalla santa legge di Dio.

  A164000114 

 Sono poi proibiti i giuochi delle carte, dei tarocchi, ed altro giuoco che inchiude pericolo di offendere Dio, recar danno al prossimo, e cagionar male a se stesso.

  A164000133 

 Carità, pazienza vicendevole nel sopportare i difetti altrui, promuovere il buon nome dell' Oratorio, degli impiegati, ed animare tutti alla benevolenza e confidenza col Rettore, sono cose a tutti caldamente raccomandate, e senza di esse non si riescirà {28 [58]} a mantener 1' ordine, promuovere la gloria di Dio, ed il bene delle anime.

  A164000151 

 Siamo tutti figliuoli di Dio, e dobbiamo tutti amarci colla medesima carità come altrettanti fratelli.

  A164000156 

 Entrando in Chiesa ciascuno prenda l' acqua benedetta, faccia il segno della santa Croce, vada a mettersi a suo posto per fare ginocchioni una breve preghiera, e pensi che trovasi nella casa di Dio che è il Padrone del cielo e della terra.

  A164000157 

 In Chiesa non dovrebbe essere necessario alcun assistente; il solo pensiero di trovarsi nella casa di Dio dovrebbe bastare ad impedire ogni divagazione.

  A164000177 

 Il Signore dice che chi ascolta la voce del confessore ascolta Dio stesso.

  A164000181 

 Un' altra cosa riguarda la Comunione ed è: fatto il ringraziamento, dimandate sempre a Dio questa grazia, cioè di poter ricevere colle debite disposizioni il santo Viatico prima della vostra morte.

  A164000186 

 Quelli che si degneranno di venire in quest' Oratorio a spiegare la parola di Dio sono caldamente pregati di essere chiari e popolari quanto è possibile; facciano cioè in modo, che in qualsiasi punto del discorso gli uditori capiscano quale virtù sia inculcata, o quale vizio sia biasimato.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000001 

 Per mancanza di tempo non ho potuto finora appagare questo desiderio, e presentemente volendo stampar il regolamento che finora si è quasi sempre usato tradizionalmente, credo opportuno darne qui un cenno che però sarà come l' indice di un' operetta che vo preparando se Dio mi darà tanto di vita da poterlo terminare, e ciò unicamente per giovare alla difficile arte della giovanile educazione.

  A165000028 

 Da circa quarant' anni tratto colla gioventù, e non mi ricordo d' aver usato castighi di sorta, e coll' aiuto di Dio ho sempre ottenuto non solo quanto era di dovere, ma eziandio quello che semplicemente desiderava, e ciò da quegli stessi fanciulli, cui sembrava perduta la speranza di buona riuscita.

  A165000029 

 Quelli che trovansi in qualche uffizio o prestano assistenza ai giovani, che la Divina Provvidenza ci affida, hanno tutti l' incarico di dare avvisi e consigli a qualunque giovane della casa, ogni qual volta vi è ragione di farlo specialmente quando si tratta d' impedire l' offesa di Dio.

  A165000105 

 Ricordi sovente ai maestri che lavorino per la gloria di Dio, perciò mentre insegnano la scienza temporale, non dimentichino ciò che riguarda la salvezza dell' anima.

  A165000151 

 Egli deve precedere gli altri col buon esempio, e mostrarsi in ogni cosa giusto, esatto, pieno di carità e di timor di Dio.

  A165000173 

 Nessuno si rifiuti ai lavori bassi; e ritengano che Dio domanda conto dell' adempimento dei doveri del proprio stato, e non se abbiano coperto un impiego od una carica luminosa: colui che è occupato eziandio nei bassi uffìzi, egli ha la medesima ricompensa in Cielo, che ha colui il quale consuma la sua vita in luminose e pubbliche cariche.

  A165000209 

 Non sia mai nominato il nome di Dio, a meno che ciò avvenga a modo di preghiera o di ammaestramento: tanto meno si proferiscano bestemmie od imprecazioni ad oggetto di farne di poi la correzione.

  A165000240 

 Il possedere la grazia di Dio è il più gran conforto che possa avere chi soffre.

  A165000246 

 Assistente ed infermiere facciano si che questo regolamento sia caritatevolmente eseguito a maggior gloria di Dio.

  A165000257 

 Per tal modo questi giovani potranno rendere fruttuosi a se stessi ed al prossimo quei doni che Dio Creatore ha in larga copia loro accordato, e non li lascieranno diventare sterili e fors' anco dannosi, per mancanza di mezzi materiali e di coltura.

  A165000257 

 Siccome però fra essi se ne incontreranno alcuni, cai Dio diede attitudine speciale per lo studio o per un arte liberale, così le nostre case di beneficenza si offrono in aiuto di questi giovanetti, sebbene non possano pagare nulla o solo una modica pensione.

  A165000261 

 A mantenersi nel timor di Dio gioveranno l' orazione, i SS. Sacramenti e la parola di Dio.

  A165000262 

 Per prima cosa al mattino appena svegliati fate il segno di santa Croce e sollevate la mente a Dio con qualche orazione giaculatoria.

  A165000266 

 7 Datevi da giovani alla virtù, perchè l' aspettare a darsi a Dio in età avanzata è porsi in gravissimo pericolo di andare eternamente perduto.

  A165000269 

 La chiesa, o cari figliuoli, è casa di Dio, è luogo di orazione.

  A165000270 

 La chiesa è casa di Dio, casa di preghiera, di divozione e non di conversazione o di dissipazione.

  A165000271 

 Ricordatevi poi che è mal costume, appena entrati in chiesa, trattenersi a mirare le persone, gli oggetti o i capolavori che sono in essa, prima di fare un atto di adorazione a Dio, come pure è mal fatto lo stare in piedi al tempo della Messa, appena piegando il ginocchio al tempo dell' elevazione, come in alcuni paesi suole avvenire.

  A165000272 

 Questi difetti mostrano poco desiderio delle cose di Dio, e per lo più danno grave disturbo ed anche scandalo ai compagni.

  A165000290 

 Mediante il lavoro potete rendervi benemeriti della Società, della Religione, e far bene all' anima vostra, specialmente se offerite a Dio le quotidiane vostre occupazioni.

  A165000292 

 Se sapete qualche cosa datene gloria a Dio, che è autore d' ogni bene, ma non insuperbitevi, perciocchè la superbia è un verme che rode e fa perdere il merito di tutte le vostre opere buone.

  A165000294 

 Chi è obbligato a lavorare e non lavora fa un furto a Dio ed a' suoi Superiori.

  A165000317 

 Chi non ha il timor di Dio abbandoni lo studio, perchè lavora invano.

  A165000318 

 Il principio della sapienza è il timor di Dio.

  A165000330 

 Se pertanto volete acquistare la virtù, cominciate dall' ubbidienza ai vostri Superiori, sottomettendovi loro senza opposizione di sorta come fareste a Dio.

  A165000331 

 Ecco le parole, di s. Paolo intorno all' ubbidienza; ubbidite a coloro che vi sono proposti per vostra guida, e vostra direzione, e siate loro sottomessi: perchè essi dovranno rendere conto a Dio delle vostre anime.

  A165000339 

 Il tacere in queste circostanze recherebbe danno a quel compagno, ed offesa a Dio.

  A165000343 

 Dobbiamo riconoscere da Dio ogni bene ed ogni male, perciò guardatevi dal deridere i vostri compagni pei loro difetti corporali o spirituali.

  A165000345 

 La superbia è sommamente da fuggirsi, il superbo è odioso agli occhi di Dio e dispregevole dinanzi agli uomini.

  A165000351 

 Accogliete sempre con indifferenza il biasimo e la lode, umiliandovi verso Dio, quando vi è fatto qualche rimprovero.

  A165000380 

 Se mai qualche compagno vi facesse discorsi o vi proponesse opere cattive, partecipatelo prestamente al Superiore per avere i necessari avvisi e regolarvi con prudenza e senza offendere Dio.

  A165000397 

 Pensino infine gli assistenti che è grande la responsabilità che essi hanno riguardo ai giovani dinanzi a Dio e dinanzi ai Superiori.

  A165000408 

 Questi sono: l° la bestemmia, ed il nominar il nome santo di Dio invano, 2° la disonestà, 3° il furto.

  A165000427 

 Il Cielo vi sia propizio; non mancherò di pregare Dio che vi conservi in buona salute; mi raccomando alle vostre preghiere.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000007 

 Tanta è la pace e la tranquillità, che si gode in questa mistica fortezza, che se Dio la facesse conoscere e gustare da chi vive nel secolo, si vedrebbero tutti gli uomini fuggirsene dal mondo e dare la scalata ai chiostri, a fine di penetrare colà e passare i giorni di loro vita.

  A166000008 

 Ognuno deve entrare in religione guidato unicamente dal pensiero di assicurare la sua eterna salvezza; tuttavia possiamo essere anche tranquilli che in questa benedetta fortezza Dio {IX [17]} provvederà a quanto è necessario per la vita temporale.

  A166000012 

 Mediante l'osservanza dei voti religiosi, occupato unicamente in ciò che torna alla maggior gloria di Dio, si merita ad ogni momento divine benedizioni e grazie speciali.

  A166000013 

 Ma se esso si allontana dalle cure temporali può {XIV [22]} liberamente occuparsi del servizio del Signore, affidando ogni pensiero del presente e dell'avvenire nelle mani di Dio e de'suoi superiori, che ne fanno le veci.

  A166000015 

 Colui poi che abbandona il mondo, rinuncia ad ogni soddisfazione terrestre, {XVI [24]} dà vita e sostanze per seguire il divin Maestro, quale ricompensa non avrà in cielo? Inoltre le penitenze sostenute, le preghiere, i Sacramenti, le anime salvate col suo buon esempio e colle sue fatiche, i molti suffragi che continueranno a farsi nella Congregazione lo collocheranno senza dubbio sopra di un maestoso trono di gloria, dove nel cospetto di Dio, qual luminoso sole, risplenderà per tutta l'eternità.

  A166000016 

 La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiore tenga sè e i {XVII [25]} suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo.

  A166000017 

 Chi la fa con voto, col frutto offre a Dio la stessa pianta.

  A166000017 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un'anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio, secondo le nostre costituzioni, come appunto c'invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum

  A166000017 

 {XVIII [26]} Col voto poi si offre a Dio e reddito e capitale intiero.

  A166000018 

 Altrimenti egli fa a Dio una promessa stolta ed infedele, la quale non può a meno che dispiacergli.

  A166000018 

 Mentre per altro i voti aumentano in cotale guisa il merito delle nostre opere, e le rendono tanto care a Dio, dobbiamo darci massima sollecitudine per non trascurarli.

  A166000020 

 Questa ubbidienza però deve essere secondo l'esempio del Salvatore che la praticò nelle cose anchè più difiiciti {XX [28]}, fino alla morte; e qualora tanto volesse la gloria di Dio, dobbiamo noi pure obbedire fino a dar la vita.

  A166000021 

 La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio, hilarem enim datovvem diligit Deus

  A166000027 

 Il Salvatore ci assicura che coloro, i quali posseggono questo inestimabile tesoro, anche nella vita mortale, diventano simili agli angeli di Dio.

  A166000034 

 Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa.

  A166000038 

 Vuoi crescere e diventare grande agli occhi di Dio? dice {XXXIII [41]} s. Agostino comincia dalle cose più piccole.

  A166000039 

 Se adunque amiam l'onore della nostra Congregazione, se desideriamo la salvezza dell'anima, siamo osservanti delle nostre regole, siamo puntuali anche nelle più ordinarie, perchè colui che teme Dio non deve trascurar niente di quanto può contribuire a sua maggior gloria.

  A166000043 

 Essi soro da Dio incaricati a vegliare sopra le cose e sopra le persone, perciò essi e non altri dovranno rendere conto della loro amministrazione.

  A166000045 

 5° In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede.

  A166000048 

 Se mai, figliuoli amatissimi, voi foste assaliti da questa pericolosa tentazione, dovete tosto rispondere in cuor {XXXVIII [46]} vostro, che quando entraste in Congregazione, Dio vi aveva concesso il prezioso dono della vocazione, e se adesso è divenuta dubbiosa è una tentazione, cui forse ci date occasione, e che dovete spregiare o combattere come una vera insinuazione diabolica.

  A166000065 

 Niuno, che pone la mano all'aratro e guarda indietro, è alto pel regno di Dio.

  A166000068 

 E noi facciamo il voto di ubbidienza appunto per assicurarci di fare in ogni cosa la santa volontà di Dio.

  A166000069 

 Perciò ognuno ubbidisca al proprio Superiore, e lo consideri in ogni cosa qual padre amoroso, ubbidendolo senza riserva alcuna, prontamente, con animo ilare e con umiltà; persuaso che nella cosa comandata gli è manifestata la stessa volontà di Dio.

  A166000072 

 Quanto più la cosa comandata sarà ripugnante a chi la fa, tanto maggior premio si avrà da Dio eseguendola fedelmente.

  A166000085 

 Il Rettore maggiore visiterà ciascuna casa almeno una volta l'anno, o in persona o per mezzo di Visitatori, per esaminare diligentemente se si compiono i doveri imposti dalle regole della Congregazione, ed osservare {28 [78]} se l'amministrazione delle cose spirituali e temporali tenda realmente al suo scopo, quale si è di promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A166000086 

 Il direttore dal canto suo deve in tutte le cose regolarsi in modo da potere ad ogni momento render conto della sua amministrazione a Dio e al Rettore maggiore.

  A166000113 

 Nel qual caso supplirà colla maggior frequenza di giaculatorie, indirizzando a Dio con gran fervore di affetto quei lavori, che lo impediscono dagli ordinari esercizi di pietà.

  A166000123 

 Ciascuno sia preparato, quando la necessità lo richieda, a soffrire caldo, freddo, sete, fame, fatiche, disprezzi, qualora questo ridondi alla maggior gloria di Dio, ad utilità spirituale altrui, e alla salvezza dell'anima propria.

  A166000141 

 E sebbene conosca la mia grande debolezza, tuttavia coll'aiuto di Dio spero di poterle in avvenire praticare con maggior esattezza e con maggior vantaggio dell'anima mia.

  A166000143 

 Professando le costituzioni Salesiane io intendo di {44 [94]} promettere a Dio di aspirare alla santificazione dell'anima col rinunciare ai piaceri ed alle vanità del mondo, colla fuga di qualunque peccato avvertito e di vivere in perfetta castità, in umile ubbidienza, in povertà di spirito.

  A166000145 

 Si, Reverendo Superiore, sono pronto, e di tutto cuore lo desidero e coll'aiuto di Dio spero di essere fedele alle mie promesse.

  A166000148 

 Se fa i voti perpetui, dirà: Essendo mia l'ernia volontà di consacrarmi per sempre a Dio nella Congregazione di s. Francesco di Sales, intendo di fare i voti perpetui, cioè di obbligarmi con voto ad osservare le costituzioni salesiane per tutta la mia vita.

  A166000149 

 Dio benedica questa vostra beona volontà e vi conceda la grazia di poterla mantenere fedelmente sino alla fine della vita, fino allora quando Gesti Cristo vi darà ampia ricompensa di quanto avete abbandonato o fatto per Lui.

  A166000150 

 Ora mettetevi alla presenza di, Dio e proferite, la formola dei voti di castità, povertà ed ubbidienza secondo le nostre costituzioni, che per l'avvenire saranno regola costante della vostra vita.

  A166000151 

 Io N. N. mi metto alla vostra presenza, Onnipotente e Sempiterno {46 [96]} Iddio, e sebbene indegno del vostro cospetto, tuttavia confidato nella somma vostra bontà ed infinita misericordia, alla presenza della Beatissima Vergine Maria Immacolata, di s. Francesco di Sales e di tutti i Santi del Cielo, faccio voto di povertà, di castità e di ubbidienza a Dio ed a voi N. N. Superiore della nostra Società, (ovvero a voi, che fate le veci del Superiore della nostra Società) per tre anni (ovvero in perpetuo) secondo le costituzioni della Società di san Francesco di Sales.».

  A166000153 

 R. Dio vi aiuti colla sua santa grazia ad essere fedele a questa solenne promessa sino alla fine della vita.

  A166000158 

 A tranquillità delle anime la Società dichiara che le presenti regole per sè non obbligano sotto pena di peccato nè mortale, {48 [98]} nè veniale: perciò se qualcheduno trascurandole sarà reo innanzi a Dio, ciò proviene non dalle regole direttamente, ma o dai comandamenti di Dio e della Chiesa, o dai voti fatti, o finalmente dalle circostanze che accompagnano la violazione delle regole, come il cattivo esempio, il disprezzo delle cose sacre e simili.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000005 

 Tanta è la pace e la tranquillità, che si gode in questa mistica fortezza, che se Dio la facesse conoscere e gustare da chi vive nel secolo, si vedrebbero tutti gli uomini fuggirsene dal mondo e dare la scalata ai chiostri, a fine di penetrare colà e passare i giorni di loro vita.

  A167000006 

 Cioè, spiega Cornelio a Lapide, Dio a ciascuno dà la sua vocazione e gli elegge lo stato, in cui lo vuol salvo.

  A167000006 

 L' uomo che si mette in quella via, e per quella cammina, con poca fatica adempie la volontà di Dio, e trova la sua pace; che se non si mettesse per quella via correrebbe grave pericolo di non avere poi le grazie necessarie per salvarsi.

  A167000006 

 guastata la ruota maestra, è guastato tutto il macchinismo, cosi nell' ordine della nostra salvazione errato lo stato andrà errata tutta la vita, come dice S. Gregorio Nazianzeno; e se noi vogliamo accertare la salute eterna bisogna che cerchiamo di seguire la divina vocazione, dove Dio ci apparecchia speciali aiuti con cui poterci salvare.

  A167000007 

 Sembra loro che sia lo stesso il vivere nello stato a cui chiama Dio, che il vivere nello stato eletto dal proprio genio; e perciò tanti vivono poi malamente e si dannano.

  A167000007 

 {6 [204]} Se non segui questa vocazione, dirà S. Agostino, Corri bene, ma fuor di via: Bene curris sed extra viam; cioè fuor della via per cui Dio ti ha chiamato per salvarti.

  A167000008 

 Le chiamate divine a vita più perfetta certamente sono grazie speciali e molto grandi, che Dio non fa a tutti; onde ha molta ragione di sdegnarsi poi con chi le disprezza.

  A167000008 

 Quanto si stima offeso un principe, se chiama un suo vassallo nel suo palazzo a servirlo più da vicino e quegli non ubbidisce! e Dio non se ne risentirà? Comincerà il castigo del disobbediente fin da questa vita mortale, in cui starà sempre inquieto.

  A167000009 

 E ciò significa che Dio non esaudirà le voci di chi ha disprezzato la voce sua.

  A167000010 

 Pertanto quando chiama Dio a stato più perfetto, chi non vuole mettere in gran rischio la sua salute eterna dee ubbidire, ed ubbidire subito.

  A167000011 

 Quelli che per amor di Dio e della loro eterna salute, sentono il loro cuore tocco dal desiderio di abbracciar questo sublimissimo stato, possono senza dubbio giudicare venire tal desiderio dal cielo, perchè troppo è generoso troppo è elevato sopra i sentimenti della natura.

  A167000012 

 Nè temano costoro che mancheranno loro le forze per eseguire gli obblighi che lo stato religioso impone, poichè Dio, che cominciò il pio disegno, darà un buon successo ed intera perfezione: Confidens hoc ipsum quia qui coepit in vobis opus bonum, perficiet (Philipp.

  A167000013 

 E S. Giovanni Grisostomo assicura che Dio, quando dà tali chiamate, vuole che non ci esitiamo neppure un momento ad eseguirle: Talem obedientiam Christus quaerit a nobis ut neque instanti temporis moremur.

  A167000013 

 Gran cosa! Gli uomini del secolo, quando si tratta che uno voglia entrare in religione a far vita più perfetta e più sicura dai pericoli del mondo, dicono che per tali risoluzioni vi bisogna molto tempo a deliberarle, per accertarsi che la vocazione venga veramente da Dio e non dal demonio.

  A167000014 

 Altrove il medesimo santo dice che quando il demonio non può distogliere alcuno dalla risoluzione di consacrarsi a Dio, almeno cerca di fargliene differire l' esecuzione, e stima di far gran guadagno, se ottiene la dilazione di un giorno, d' un' ora: Si brevem arripuerit prorogationem.

  A167000015 

 Per sapere se Dio vuole che uno sia religioso, non bisogna aspettare che Dio stesso gli parli e gli mandi un angelo dal cielo a significargli la sua volontà.

  A167000016 

 Sì Signori, in ogni luogo può servire a Dio colui che non è chiamato alla religione; ma non già chi è chiamato e vuol restarsi nel mondo; costui difficilmente farà buona vita e servirà a Dio.

  A167000016 

 "Per prima, universalmente parlando, bisogna tener secreta la vocazione a tutti, fuorchè al direttore spirituale, giacchè ordinariamente non si fanno scrupolo di dire a' poveri giovani chiamati allo stato religioso che in ogni parte, anche nel mondo, si può servire a Dio.

  A167000018 

 S. Pietro di Alcantara mentre andava al monastero {12 [210]} a farsi religioso, fuggendo dalla casa di sua madre, alla cui obbedienza era rimasto dopo la morte del padre, si trovò impedito a poter passare avanti da un gran fiume, raccomandossi a Dio, ed in un tratto si vide trasportato all' altra riva.

  A167000019 

 Mediti spesso sul punto della vocazione; considerando quanto sia grande la grazia che gli ha fatto Dio della vocazione.

  A167000019 

 Tanto maggiormente metterà in sicuro la sua eterna salute, quanto più è fedele a Dio in eseguir la vocazione.

  A167000021 

 Ognuno deve entrare in religione guidato unicamente dal pensiero di assicurare la sua eterna salvezza; tuttavia possiamo essere anche tranquilli che in questa benedetta fortezza Dio provvederà a quanto è necessario per la vita temporale.

  A167000026 

 L' uomo che si consacra a Dio in religione si scioglie da tutti gli impacci e da tutte le lusinghe del mondo, perciò vive con maggior purezza di cuore, di volontà e di opere, e per conseguenza ogni sua opera, ogni parola viene spontaneamente offerta a Dio con purezza di corpo e con mondezza di cuore: casto corpore et mundo corde.

  A167000030 

 Ma se esso si allontana dalle cure temporali può liberamente occuparsi del servizio del Signore, affidando ogni pensiero del presente e dell' avvenire nelle mani di Dio e de' suoi superiori, che ne fanno le veci.

  A167000031 

 Ma chi tutto abbandonò {17 [215]} per darsi a Dio, chi rinunciò a tutti i godimenti della terra nella speranza del premio celeste, egli non è più affezionato ad alcuna cosa terrena, perciò non altro attende che uscire da questa valle di lacrime per volare in seno al Creatore.

  A167000033 

 Colui poi che abbandona il mondo, rinuncia ad ogni soddisfazione terrestre, dà vita e sostanze per seguire il divin Maestro, quale ricompensa non avrà in cielo? Inoltre le penitenze sostenute, le preghiere, i Sacramenti, le anime salvate col suo buon esempio e colle sue fatiche, i molti suffragi che continueranno a farsi nella Congregazione lo collocheranno senza dubbio sopra di un maestoso trono di gloria, dove nel cospetto di {18 [216]} Dio, qual luminoso sole, risplenderà per tutta l' eternità.

  A167000034 

 La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiora tenga se e i suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo.

  A167000035 

 Chi la fa con voto, col frutto offre a Dio la stessa pianta.

  A167000035 

 Col voto poi si offre a Dio e reddito e capitale intiero.

  A167000035 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un' anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio,secondo le nostre costituzioni, come appunto c' invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum.

  A167000037 

 Altrimenti egli fa a Dio una promessa stolta ed infedele, la quale non può non dispiacergli.

  A167000037 

 Mentre per altro i voti aumentano in cotale guisa il merito delle nostre opere, e le rendono tanto care a Dio, dobbiamo darci massima sollecitudine per non trascurarli.

  A167000039 

 La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio: hilarem enim datorem diligit Deus; consiste nel mostrarci arrendevoli anche nella cose difficili, contrarie al nostro amor proprio, e di volerle eziandio compiere con pena e con patimenti.

  A167000052 

 Se conosce qualche disordine cui porre rimedio specialmente quando si tratta d' impedire l' offesa di Dio.

  A167000059 

 Gli pare così di aver posto Dio in obbligo di concedergli quel che gli comanda.

  A167000059 

 Ma quell' altro, il quale non si appalesò,anzi forse lasciò di manifestare le sue debolezze, che consolazione può avere? Perciocchè questo tale, non lo manda Dio a far quella cosa, nè ve lo mette 1' ubbidienza, ma egli di sua propria volontà vi s' ingerisce e intromette, è intruso, non chiamato, nè mandato, e le cose gli riusciranno bene? {27 [225]}.

  A167000059 

 O quanta contentezza e soddisfazione ha un religioso, il quale totalmente si è confidato col suo superiore,e gli ha manifestate tutte le cose che turbano l' animo suo! Così quando poi lo mettono in qualche uffizio,può porre tutta la sua fiducia in Dio che lo aiuterà e libererà da qualunque inconveniente.

  A167000065 

 Il Salvatore ci assicura che coloro, i quali posseggono questo inestimabile tesoro, anche nella vita mortale, diventano simili agli angeli di Dio.

  A167000072 

 Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa.

  A167000075 

 E altrove ci avverte esser bugiardo chi dice d' amar Dio e poi odia il suo fratello: si quis dixerit quoniam diligo Deum et fratrem suum oderit, mendax est (I. 30, 4, 20).

  A167000075 

 Lo stesso precetto che c' impone l' amore verso Dio c' impone ancora l' amore verso i nostri fratelli.

  A167000075 

 Non si può amare Dio senza amare il prossimo.

  A167000076 

 Troppo si compiace il Signore di veder abitare nella sua casa i fratelli in unum,cioè uniti in una sola volontà di servire {33 [231]} a Dio e di aiutarsi con carità gli uni gli altri.

  A167000077 

 Il sussurrone imbratterà l' anima e sarà odiato da Dio e dagli uomini.

  A167000078 

 Oh che conto han da rendere a Dio i mormoratori nelle comunità! Chi semina discordie diventa l' odio di Dio.

  A167000085 

 Dio comandò che ciascuno debba aver cura del suo simile.

  A167000089 

 Vuoi crescere e diventare grande agli occhi di Dio? dice s. Agostino, comincia dalle cose più piccole.

  A167000096 

 Se adunque amiam l' onore della nostra Congregazione, se desideriamo {38 [236]} la salvezza dell' anima, siamo osservanti delle nostre regole, siamo puntuali anche nelle più ordinarie, perchè colui che teme Dio non deve trascurar niente di quanto può contribuire a sua maggior gloria.

  A167000100 

 Essi sono da Dio incaricati a vegliare sopra le cose e sopra le persone; perciò essi e non altri dovranno rendere conto della loro amministrazione.

  A167000102 

 In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede.

  A167000105 

 Se mai, figliuoli amatissimi, voi foste assaliti da questa pericolosa tentazione, dovete tosto rispondere in cuor vostro, che quando entraste in Congregazione, Dio vi aveva concesso il prezioso dono della vocazione, e se adesso è divenuta dubbiosa è una tentazione, cui forse date occasione, e che dovete spregiare o combattere come una vera insinuazione diabolica.

  A167000109 

 Il primo vantaggio, che viene dal levarsi al punto che si ode la sveglia, è che si compie la regola, e quindi la volontà di Dio.

  A167000109 

 L' obbedienza resa a quell' ora essendo tanto più {44 [242]} gradita al Signore, quanto è più pronta, essa attira ancora le sue benedizioni sopra le altre azioni dei giorno, come videsi nella prontezza di Samuele, il quale essendosi levato tre volto in una notte, è stato lodato dal Cielo e dalla terra e grandemente favorito da Dio.

  A167000109 

 O mio Dio, qual vergogna se la pigrizia ci fa perdere l' ora assegnata per conversare col Signore dei signori, nostro appòggio e nostro tutto! 8°.

  A167000109 

 Ora essendo dovuto ogni onore a Dio,è ragionevole di dargli questa: se noi gliela ricusiamo, diamo la prima parte al demonio, e lo preferiamo a Dio.

  A167000111 

 Ma quando anche in realtà ne foste ristorato, è spediente che ne diate gloria a Dio come gli altri, e poi facciate presente il vostro bisogno al Superiore, altrimenti noi saremo sempre da capo; da che si spesso molti sentono qualche incomodo, ed altri potrebbero fingere d' averne per accarezzarsi, e così si verserebbe in continua occasione di disordine.

  A167000112 

 Di darsi a Dio la sera coricandoci, e domandargli la forza di vincersi alla mattina sènza ritardo e invocare a tal effetto la protezione della S. Vergine con un' Ave Maria in ginocchio e raccomandarsi al proprio Angelo Custode.

  A167000112 

 Di figurarsi che la campana sia la voce di Dio; ed, al momento che la si ode, balzare dal letto,facendosi il segno di croce, prostrandosi a terra e baciarla, adorare Iddio unitamente al resto della Comunità, che nel tempo stesso lo adora; e quando vi si manca, imporsi qualche penitenza.

  A167000112 

 Piaccia a Dio perdonarci le nostre passate mancanze, e farci la grazia di correggerci così, che siamo come quei beati servidori che il padrone al suo arrivo troverà vigilanti.

  A167000125 

 Ognuno faccia di perseverare fino alla morte nella sua vocazione, ricordandosi sempre di quelle gravissime parole del Divin Salvatore: Nemo mittens manum ad aratrum et respiciens retro aptus est regno Dei; Niuno che pone la mano all' aratro e guarda indietro, è atto pel regno di Dio.

  A167000128 

 E noi facciamo il voto di ubbidienza appunto per assicurarci di fare in ogni cosa la santa volontà di Dio.

  A167000129 

 Perciò ognuno ubbidisca al proprio Superiore, e lo consideri in ogni cosa qual padre amoroso, ubbidendogli senza riserva alcuna, prontamente, con animo ilare e con umiltà; persuaso che nella cosa comandata gli è manifestata la stessa volontà di Dio.

  A167000132 

 Quanto più la cosa comandata sarà ripugnante a chi la fa, tanto maggior premio si avrà da Dio eseguendola fedelmente.

  A167000139 

 Ma la virtù che deve essere maggiormente coltivata, sempre da aversi innanzi agli occhi, la virtù angelica, la virtù fra tutte cara al Figliuol di Dio, è la virtù della castità.

  A167000161 

 Contemporaneamente ordinerà preghiere da farsi per ottenere i lumi celesti, ed ammonirà ognuno chiaramente e distintamente del grave obbligo di dare il voto a quello che giudicheranno più idoneo a promuovere la gloria di Dio e l' utilità delle anime nella Congregazione.

  A167000191 

 Il Rettore maggiore visiterà ciascuna casa almeno una volta l' anno, o in persona o per mezzo di Visitatori, per esaminare diligentemente se si compiono i doveri imposti dalle regole della Congregazione, ed osservare se l' amministrazione delle cose spirituali e temporali tenda realmente al suo scopo, quale si è di promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A167000192 

 Il direttore dal canto suo deve in tutte le cose regolarsi in modo da poter ad ogni momento rendere conto della sua amministrazione a Dio ed al Rettore maggiore.

  A167000219 

 Nel qual caso supplirà colla maggior frequenza di giaculatorie, {80 [278]} indirizzando a Dio con gran fervore di affetto quei lavori, che lo impediscono dagli ordinari esercizi di pietà.

  A167000229 

 Ciascuno sia preparato, quando la necessità lo richieda, a soffrire caldo, freddo, {82 [280]} sete, fame, fatiche, disprezzi, qualora questo ridondi alla maggior gloria di Dio, all' utilità spirituale altrui, e alla salvezza dell' anima propria.

  A167000243 

 perpetui, dirà: Essendo mia ferma volontà di consacrarmi per sempre a Dio nella Congregazione di s. Francesco di Sales, intendo di fare i voti perpetui, cioè di obbligarmi cpn voto ad osservare le costituzioni salesiane per tutta la mia vita.

  A167000244 

 Ora mettetevi alla presenza di Dio e proferite la formala dei voti di castità, povertà ed ubbidienza secondo le nostre costituzioni, che per l' avvenire saranno regela costante della vostra vita.

  A167000245 

 Io N. N. mi metto alla vostra presenza, Onnipotente e Sempiterno {88 [286]} Iddio, e sebbene indegno del vostro cospetto, tuttavia confidato nella somma vostra bontà ed infinita misericordia, alla presenza della Beatissima Vergine Maria Immacolata, di s. Francesco di Sales e di tutti i Santi del Cielo, faccio voto di povertà, di castità e di ubbidienza a Dio ed a voi N. N. Superiore della nostra Società, (ovvero a voi che fate le veci del Superiore della nostra Società) per tre anni (ovvero in perpetuo) secondo le costituzioni della Società di san Francesco di Sales.

  A167000250 

 A tranquillità delle anime la Società dichiara che le presenti regole per sè non obbligano sotto pena di peccato nè mortale, nè veniale: perciò se qualcheduno trascurandole sarà reo innanzi a Dio, ciò proviene non dalle regole direttamente, ma o dai comandamenti di Dio e della Chiesa, o dai voti fatti, o finalmente dalle circostanze che accompagnano la violazione delle regole, come il cattivo esempio, il disprezzo delle cose sacre e simili.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000009 

 Contemporaneamente il Superiore Maggiore ordinerà preghiere da farsi per ottenere i lumi celesti, ed ammonirà tutte quelle che concorrono alle nuove elezioni dell'obbligo di dare il voto a quelle, che giudicheranno più idonee al governo dell'Istituto, e più atte a procurare la gloria di Dio e il bene delle anime.

  A168000016 

 Se avvenisse che due Suore riportassero egual numero di voti, il Presidente darà il suo voto a quella delle due, che davanti a Dio crederà più idonea per tale carica.

  A168000036 

 La somma della dote non sarà minore di lire Mille, La Superiora Generale col consenso del suo Superiore può modificare questo articolo, quando si giudichi tornare a maggior gloria di Dio.

  A168000049 

 Spirito d'orazione, col quale le Suore attendano di buon grado alle opere di pietà, si tengano alla presenza di Dio, ed abbandonate alla sua dolce Provvidenza.

  A168000054 

 Durante questo tempo le Suore si tratterranno insieme con amor fraterno, animandosi vicendevolmente al divino servizio, e rallegrandosi per vedersi nella santa Casa di Dio, lontane dal pericolo di offenderlo.

  A168000060 

 Verso il loro Confessore abbiano grande rispetto e confidenza, quale si conviene a chi è destinato da Dio ad essere Padre, Maestro e Guida delle anime loro, ma non parlino mai tra esse di cose di Confessione, e tanto meno del Confessore.

  A168000078 

 Ma la virtù angelica, la virtù sopra ogni altra cara al Figliuolo di Dio, la virtù della Castità deve essere collocata in grado eminente dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.

  A168000078 

 Primieramente perchè l'impiego, che esse hanno di istruire ed istradare i prossimi nella via della salute, è somigliante a quello degli Angeli santi; perciò è necessario che esse ancora vivano col cuor puro, ed in uno stato angelico, giacchè le Vergini sono chiamate Angeli della terra; in secondo luogo perchè la loro Vocazione per essere ben eseguita richiede un totale distacco interno ed esterno da tutto ciò che non è Dio.

  A168000079 

 Esse non devono più vivere, nè respirare che pel loro Sposo Celeste, con tutta onestà, purità e santità di spirito, di parole, di contegno e di opere per mezzo di una conversazione immacolata {31 [321]} ed angelica, ricordandosi delle parole del Signore, che dice: Beati i mondi di cuore perchè vedranno Dio.

  A168000080 

 Per custodire così gran tesoro gioverà molto il pensiero della presenza di Dio, rivolgendosi a Lui sovente con atti di viva fede, di ferma speranza, e di ardente carità; la fuga dell'ozio; la mortificazione interna ed esterna, la prima senza limiti, e la seconda nella misura, che dalla obbedienza verrà loro permessa.

  A168000082 

 Egli è per assicurarsi di eseguire in ogni azione la volontà di Dio, che le Figlie di Maria Ausiliatrice fanno il santo voto di obbedienza.

  A168000083 

 Questo voto obbliga a non occuparsi che in quelle cose, che la Superiora giudicherà della maggior gloria di Dio e vantaggio delle anime, secondo le regole di questo Istituto.

  A168000084 

 Le Suore dovranno ubbidire in ispirito di fede, riguardando Dio nella Superiora, e persuadendosi che quanto viene disposto dall'obbedienza tornerà loro di grande vantaggio spirituale.

  A168000101 

 7 Le Suore si ameranno tutte nel Signore, ma si guarderanno bene dal legarsi tra loro, o con qualsiasi persona, in amicizie particolari, {36 [326]}le quali allontanano dal perfetto amor di Dio, e finiscono per essere la peste delle Comunità.

  A168000105 

 Nella Casa e fuori adopreranno sempre un parlare umile, non sostenendo mai il proprio sentimento, evitando soprattutto ogni parola aspra, pungente, di rimprovero, {37 [327]} di vanità relativamente a se stesse, od a riguardo di quel bene che il Signore si degnasse cavare dalle opere loro, facendo tutte le loro azioni private e comuni pel solo gusto di Dio.

  A168000115 

 Nel tempo della malattia ubbidirà all'infermiera ed al medico chirurgo, affinchè la governino nel corpo, come meglio crederanno innanzi a Dio.

  A168000115 

 Procurerà pure di mostrare pazienza e rassegnazione alla volontà di Dio, sopportando le privazioni inseparabili dalla povertà, e conservando sempre una imperturbabile {40 [330]} tranquillità di spirito in mano di quel Signore, che è Padre amoroso, sì nel conservar la salute, sì nell'affliggerci con malattie e dolori.

  A168000120 

 Per avanzarsi nella perfezione religiosa gioverà molto il tenere il cuore aperto còlla Superiora, siccome quella che dopo il Confessore è destinata da Dio a dirigerle nella via della virtù.

  A168000125 

 Sopra quante seguiranno queste regole discenda copiosa la pace e la misericordia di Dio.

  A168000132 

 Le conosciamo, e coll'aiuto di Dio speriamo di osservarle.

  A168000136 

 Da noi sole conosciamo di essere capaci a niente; ma coll'aiuto di Dio e colla protezione della Beatissima Vergine speriamo di praticare queste virtù, e mostrare colle opere di essere degne Figlie di Maria.

  A168000168 

 Nov. Abbiamo fatto quanto abbiamo potuto per praticarle nel tempo del nostro Noviziato, e benchè sia molto grande la nostra debolezza, tuttavia coll'aiuto di Dio speriamo di praticarle in avvenire con maggior zelo, con maggior edificazione delle nostre sorelle, e con maggior vantaggio dell'anima nostra.

  A168000173 

 Dio benedica questa santa risoluzione, e vi conceda di poterla fedelmente mantenere.

  A168000173 

 Ora mettetevi alla presenza di Dio, e proferite la formola dei voti di castità, povertà ed obbedienza, secondo le regole della vostra Congregazione.

  A168000174 

 Conoscendo la debolezza mia, e temendo l'instabilità della mia volontà, mi metto alla vostra presenza, onnipotente e sempiterno Iddio, ed implorando i lumi dello Spirito Santo, l'assistenza della B. V. Maria, e del mio Angelo Custode, prometto a Dio ed a voi, mio Rev. mo Padre ( se è persona delegata {60 [350]} si dirà: A voi che fate le veci del mio Superiore), e faccio voto di povertà, castità ed obbedienza per tre anni ( se i voti sono perpetui dirà: per tutta la mia vita).

  A168000174 

 Glorioso s. Giuseppe, Angelo mio custode, s. Francesco di Sales, Santi e Sante del Cielo, pregate Dio per me.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000012 

 Noi abbiamo sentito quasi la medesima gioia che tu e gli imitatori del tuo zelo avete provato, quando per mezzo della tua lettera siamo venuti a conoscere che era stato condotto a termine in cotesto nobilissima città, e che era già stato a Dio consacrato il nuovo tempio dedicato al nome della Beatissima Vergine AIUTO DEI CRISTIANI. Imperocchè sebbene non abbiamo noi potuto trovarci presenti a quel giocondo spettacolo, tuttavia l'industria tua ci fece quasi avere sotto agli occhi la fronte esterna della chiesa, per le medaglie che ci mandasti, egregiamente cesellata, e contemplare la stessa imagine della madre di Dio.

  A173000016 

 Ma un desiderio generalmente sentito era quello di dare un pubblico segno di ossequio all'Augusta Madre di Dio pei benefizi ricevuti e per quelli assai maggiori che da Lei si attendono.

  A173000035 

 - Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, religiosamente visiteranno la Chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata {19 [21]} sotto al titolo di MARIA AUSILIATRICE nel giorno in cui detta Chiesa sarà consacrata, o in uno de' sette giorni immediatamente dopo, da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia fra i principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per la esaltazione di S. Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime di quei fedeli che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.

  A173000050 

 Egli adunque montava pel primo sul novello pulpito della nuova chiesa e {25 [27]} prese a trattare la maestà del culto esterno non per riguardo a Dio, ma per riguardo agli uomini.

  A173000058 

 Ma Dio, che è padrone dei cuori degli uomini, inspirò a più persone di farci avere quanto occorreva.

  A173000061 

 Un signore torinese, travagliato da male di Capo che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina dorsale, portavasi in questo giorno alla {32 [34]} novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto presso Dio.

  A173000068 

 Dio poi che vede ogni opera segreta avrebbe certamente largito ai medesimi il meritato guiderdone.

  A173000069 

 Terminate le preghiere, il prelodato monsignor Ghilardi pronunziò un fervoroso sermoncino in preparazione alla s. comunione dimostrando la necessità della frequente comunione sia per attestare la presenza reale di Gesù Cristo nella santa Eucaristia; sia per ravvivare la nostra fede in Gesù Cristo che è il più saldo sostegno contro i nemici di Dio e della Chiesa e la più soave consolazione nei giorni del dolore.

  A173000075 

 Dio mi esaudì.

  A173000103 

 {46 [48]} Qui sono esposte le varie particolarità della malattia; servitevene pure per dare qualunque pubblicità a questo fatto nel modo che voi giudicherete meglio per la gloria di Dio, e per onore della Beata Vergine Maria.

  A173000114 

 Nella Chiesa Cattolica sono rinnovati in un modo assai più perfetto e sublime i miracoli da Dio operati nei più celebri luoghi dell'antico e nuovo testamento come sono il Paradiso terrestre, l'Arca di Noè, il Tempio di Salomone e tutta la Palestina, specialmente ai tempi {52 [54]} del Salvatore.

  A173000133 

 In esso prese a dimostrare come gli uomini abbiano un mezzo efficacissimo per placare Dio coll'oflerta di Gesù in sacramento.

  A173000134 

 cav. Peirani curato della Gran Madre di Dio, del Teol.

  A173000135 

 Egli cominciò coll'esprimere la sua maraviglia nel mirare la novella chiesa innalzata alla Gran Madre di Dio, dove prima eravi uno sterile gerbido.

  A173000135 

 Infine incoraggiava i collaboratori a perseverare nelle loro opere, ed animava la straordinaria folla degli uditori a sostenere e promuovere questa istituzione che loro avrebbe procacciato la benedizione di Dio e la riconoscenza degli uomini.

  A173000138 

 Ma se Dio ci trovasse degni di castigo, noi diremo col santo Giobbe: Dio ha dato, Dio ha tolto, sia sempre benedetto il suo santo nome.

  A173000146 

 Non pochi poi venivano per ringraziare Dio delle grazie ricevute e per lo più procuravano di avere seco altri parenti od amici.

  A173000153 

 Il padre va con gioia raccontando il fatto avvenuto a vantaggio di suo figlio, e lo racconta come una benedizione che Dio sparse sopra tutta la famiglia.

  A173000179 

 Nel corso di quest'ottavario ebbe luogo ogni mattina un esercizio di cristiana {89 [91]} pietà per invocare le celesti benedizioni sopra quei benemeriti oblatori che Dio chiamò a miglior vita prima che questa chiesa fosse inaugurata al divin culto.

  A173000179 

 Questa gratitudine, disse, è lodevole in tutti e verso di tutti, ma specialmente verso di coloro che, chiamati da Dio alla vita beata, sospirando dimandano aiuto a quelli che essi nella vita mortale hanno beneficati.

  A173000181 

 Come noi, disse fra le altre cose, diciamo santo colui che è distaccato da tutte le cose del mondo e tutto a Dio si consacra, così santo si deve chiamare il pensiero di pregare pei defunti; perchè sollevandoci dalle cose della terra ci porta a meditare lo stato di que' nostri cari fratelli e benefattori, cui il fuoco monda ed abbellisce nel Purgatorio.

  A173000184 

 Edifizio consacrato al divin culto, dove ogni giorno sono cantate le lodi al Signore; edifizio, dove, coll'aiuto di Dio, si faranno predicazioni, catechismi, saranno celebrate Messe, ascoltate le confessioni dei fedeli.

  A173000186 

 Dio vi colmi dei suoi tesori {93 [95]} celesti, o gloriosi oblatori, e vi conceda lunghi anni di vita felice; vi conceda il prezioso dono della perseveranza nel bene, e vi accolga tutti un giorno nella Beata Eternità.

  A173000188 

 Le preghiere, le mortificazioni, le confessioni e le comunioni, le opere di carità promesse {95 [97]} siano puntualmente compiute: displicet, dice lo Spirito Santo, displicet enim Deo infidelis et stulta promissio; a Dio dispiace la stolta ed infedele promessa.

  A173000189 

 Dio le esaudì; ma nella loro contentezza dimenticarono le preghiere, le pratiche religiose, ed un'opera di carità che avevano promesso.

  A173000189 

 Dio volle in modo terribile dimostrare quanto gli dispiaccia la promessa infedele.

  A173000190 

 Alle volte si ottiene la totale liberazione da un male; altre volte il male non peggiora, o cessa totalmente, o ne è mitigata l'intensità; oppure dà la rassegnazione ai divini voleri; o finalmente Dio ci libera da altri mali, oppure ci cangia il favore temporale in favore spirituale che riguardi al bene eterno dell'anima.

  A173000191 

 Noi tutti dal canto nostro non cesseremo di invocare le benedizioni del Cielo sopra di Voi, nostri Benefattori, affinchè Dio ricco di grazie vi renda tutti felici nel tempo e nella Beata Eternità.

  A173000196 

 In quanto le medesime colla loro esteriorità, e col loro splendore colpiscono i sensi, servono a conciliare l'attenzione che difficilmente senza questo mezzo potrebbe affissarsi nelle astratte dottrine religiose, e in quanto rappresentano i rapporti più cari e giocondi che stringono l'uomo a Dio, ai comprensori celesti, ed ai suoi simili; destano e accrescono dolcissimi movimenti di venerazione e di amore, {101 [101]} di sommissione e di santa speranza.

  A173000197 

 E perchè mai tanta ricchezza e magnificenza di riti? E che cosa esprimono, che cosa predicano si svariate e numerose cerimonie? Oh esse sono {101 [103]} tutte rivolte a farci conoscere che il sacro tempio è un monumento materiale importantissimo di nostra Religione, quello che significa insieme la maestà di Dio, e i doveri degli uomini verso di Lui, i misteri e i beneficii di Gesù Cristo, le obbligazioni del cristiano nella vita presente, e le sue speranze in ordine alla beata interminabile vita avvenire.

  A173000197 

 Fermiamoci per poco, riveriti uditori, a riflettere sulle verità a cui questi sacri riti si riferiscono, e facilmente comprenderemo come per essi il tempio stesso sia costituito la casa di Dio, e il tesoro delle celesti misericordie.

  A173000198 

 Allora Salomone esclamò: Tu, o Signore, hai detto che avresti abitato nella nebbia; ed io con tutto l'affetto ho fabbricato una casa, o Dio, per tua abitazione, per tuo trono saldissimo in sempiterno.

  A173000198 

 Ciò che Mosè e Salomone fecero nell'antico patto dedicando a Dio il tabernacolo ed il tempio, fanno nella nuova legge i sacri Pontefici consecrando al Signore i recinti della chiesa.

  A173000198 

 Compiuta che ebbe il sapientissimo dei monarchi la fabbrica sontuosissima del santuario e fattane la solennissima dedicazione, nel santuario stesso si diffuse una nebbia misteriosa, che esprimeva la gloria di Dio, talchè i sacerdoti pel timore della divina Maestà non non poteano resistere a fare i loro officii.

  A173000198 

 Così Ciacobbe tosto che ebbe in Bethel la grande visione della scala che toccava dalla terra al cielo e vide alla sommità di essa il Signore esclamò: «Qui non è altro che la casa di Dio, la porta del cielo.» Lungi dunque dal ripugnare {102 [104]} alla immensità di Dio che gli sieno dedicati alcuni luoghi, in cui come in sua casa si degni abitare, ciò è anzi al tutto conforme alla ineffabile bontà di Lui, che con ammirabile provvidenza suole agli uomini in tempi e luoghi determinati dare segni speciali della sua protezione e del suo amore.

  A173000198 

 Così in cielo Dio ha stabilito la sua reggia perchè là manifesta agli Angeli e ai Santi la sua gloria, e della sua beatitudine li inebria.

  A173000198 

 Dio è immenso, egli collo sua scienza, colla sua potenza, colla sua essenza è presente in ogni luogo, e riempie della sua gloria tutta la terra.

  A173000198 

 E di vero leggiamo nell'antico Testamento che Dio stesso impose a Mosè che gli fabbricasse il Tabernacolo, e aggradi l'erezione fattagli da Salomone del celebre tempio di Gerusalemme.

  A173000199 

 E per fermo vale anche pel tempio {104 [106]} cattolico in confronto di quello fabbricato da Salomone il celebre oracolo di Aggeo profeta, il quale agli Ebrei, che si rattristavano veggendo quanto il santuario riedificato dopo la schiavitù di Babilonia fosse inferiore in ricchezza all'antico, rivelò avere il Dio degli eserciti attestato: Ancora un poco ed io metterò in movimento il cielo, la terra, il mare, il mondo, e metterò in movimento tutte le cose, perchè verrà il Desiderato da tutte le genti, ed empirò di gloria questa casa... mio è l'argento e mio è l'oro... maggior sarà la gloria di quest'ultima casa che della prima, e in questo luogo darò la pace (c.

  A173000199 

 I grandi misteri sono già compiuti del divin Verbo Incarnato, e le chiese cattoliche come sono la casa di Dio, così sono eziandio la casa di Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A173000199 

 Laonde il vescovo consacratore appena entrato nel tempio ne segna il limitare colla croce che è il vessillo dell'Uomo-Dio, ne segna colla croce le porte, asperge le mura e tutto il pavimento di acqua, sale, cenere e vino insieme commisti, che significano l'umanità, la divinità, le umiliazioni e la gloria del Salvatore, consacra con molteplici segni di croce e coll'effusione dei santi olii l'altare che rappresenta lo stesso Gesù Cristo, unge col crisma in {105 [107]} ben dodici luoghi le pareti, sempre in forma di croce.

  A173000200 

 Come Dio ha voluto che gli fosse dedicato un giorno della settimana in cui, dismesse le opere materiali in servigio dell'uomo, e posti in disparte gli interessi meramente terreni, si attendesse con ispecial premura all'esercizio del culto di Lui; così ha voluto gli si dedicassero de' luoghi, i quali fossero riserrati unicamente a Lui, ed a quel dominio {106 [108]} spirituale con cui egli regge in ordine alla soprannaturale salvezza il popolo fedele.

  A173000200 

 Dello stesso zelo certamente è acceso il Signore per l'onore dei Templi Cattolici, dove egli abita e in quanto Dio e in quanto Uomo sotto i veli dell'Eucaristia.

  A173000200 

 Forsechè l'uomo nella sua superbia potrà contendere a Dio questo diritto? Ah il Profeta esclamò: «La terra è del Signore e tutto quello che la riempie; il mondo e tutti i suoi abitatori.» Gesù Cristo poi per bocca del Profeta protestò che l'Eterno suo Genitore gli diede in retaggio tutte le genti, ed in dominio gli ultimi confini del mondo, ed affermò solennemente che a Lui è stata data ogni potestà in cielo ed in terra.

  A173000200 

 Il perchè il vescovo e con esso i sacerdoti di mezzo alle cerimonie della consacrazione dell'altare cantano il salmo nel quale il coronato Profeta dopo avere dato gloria al Signore, e magnificati i di Lui beneficii, tra cui quello di abitare ne' sacri templi è de' più segnalati, abomina l'empietà di coloro che insultano e rompono guerra alla casa di Dio, e ne predice la infelicissima fine, affermando: «L'uomo {108 [110]} insensato non intenderà, lo stolto disconoscerà la benignità di tale disposizione divina.

  A173000200 

 Il sacro Tempio costituito così per la efficacia dei riti religiosi l'abitazione di Dio e di Gesù Cristo viene sottratto ad ogni uso profano.

  A173000200 

 Non è a dire come Dio sia geloso di questo suo dominio, e con quanto rigore.

  A173000200 

 Quei che fuggono e si salvano dalla terra di Babilonia annunzino a Sionne la notizia della vendetta del nostro Dio, della vendetta del suo Tempio.» La storia ne accerta che questi terribili oracoli ebbero il pieno loro compimento a danno di Babilonia, la quale fu veramente cambiata in un deserto.

  A173000200 

 Sterminate tutti i suoi guerrieri, sieno strascinati {107 [109]} al macello, poichè il loro dì è venuto, il tempo in cui Dio nella sua collera vuol visitarli.

  A173000201 

 Al comando di Dio partivano, e al comando di Lui piantavano le tende.» Questo oracolo registrato nel libro dei Numeri (c.

  A173000201 

 Bello è a questo proposito l'ordinamento che Dio stesso avea prescritto al prediletto suo popolo là nel deserto.

  A173000201 

 Dio che riceve il culto non è chiuso da qualsivoglia luogo, e perciò per rapporto a Lui non è stato necessario erigere uno speciale tabernacolo o tempio.

  A173000201 

 La città di Dio lungi dal venir turbata dall'impeto dei flutti tempestosi, ne riceve anzi conforto, poichè l'Altissimo ha santificato il suo Tabernacolo.» (Sal.

  A173000201 

 Ma gli uomini, che rendono a Dio il debito culto, sono vestiti di corpo, per loro quindi è stato bisogno innalzare uno speciale tabernacolo o tempio, dove onorare il Signore; affinchè pensando essere il detto luogo dedicato al divin culto, vi si radunassero a compiere un si gran dovere con maggior riverenza, e affinchè la conformazione stessa del tempio alla {109 [111]} mente dei divoti suggerisse particolari nozioni della eccellenza della divinità e della umanità di Gesù Cristo» (1, 2, q.

  A173000201 

 Non una nube di giorno, o una colonna di fuoco durante la notte segni speciali della presenza di Dio nell'antico Tabernacolo, ma lo stesso Gesù Cristo sotto le specie del pane abita nelle nostre chiese e diffonde la luce della soprannatural verità, e il fuoco del santo amore, promulga colla parola dei suoi sacerdoti la sua legge santa ed immacolata, ed irraggia nei cuori dei suoi amici la vita divina dell'istesso suo cuore.

  A173000201 

 Ond'è che sapientemente scrive l'Angelico: «Il culto divino riguarda due cose, cioè, Dio che vien onorato, e l'uomo che tributa l'onore.

  A173000201 

 Specialmente il sacro antistite espande i soavi sentimenti di sua fiducia, ripetendo il salmo Davidico: «Il nostro Dio ci è rifugio, fortezza, aiuto nelle tribolazioni, da cui siamo assaliti.

  A173000201 

 È cosa evidentissima che il tempio non s'innalza già perchè Dio e Gesù Cristo ne abbiano bisogno; ma piuttosto perchè l'uomo abbisogna di questo mezzo per rendere a Dio quel cullo che gli deve e ricevere in sè la ricchezza delle divine benedizioni.

  A173000202 

 Il vescovo infatti, descritte sulla cenere le lettere greche e latine, esprimenti la comunione di tutte le genti cattoliche, asperge coll'acqua benedetta le pareti interiori del tempio, prega e dice: «O Dio che santifichi i luoghi che vogliono dedicarsi al tuo Nome, effondi sopra questa casa di orazione la tua grazia, affinchè tutti quelli che qui t'invocano esperimentino l'effetto della lua misericordia.» Se la fede, la speranza e la carità sono le virtù sovrane in cui è posta la vita soprannaturale, queste si ingenerano e crescono nell'animo del Cristiano per la grazia che precipuamente nel sacro Tempio è impartita, e tale è appunto nella dedicazione il significato della profusione dei sacri olii, con cui le porte, le pareti e l'altare s'inungono, dei cerei che nel circuito interiore del tempio e sulla pietra dell'altare ardono moltiplicati e dell'incenso che in gran copia abbrucia, si svolge in globi vorticosi, e sale in odore di soavità al Signore.

  A173000202 

 In questo luogo di grazia e di benedizione convengono i fedeli di ogni linguaggio formanti un solo corpo mistico, qui i poveri e i ricchi, i nobili ed i plebei, i saggi e gli idioti sono accolti collo stesso favore, colla stessa liberalità, poichè son tutti figli dello stesso Padre di famiglia, che è Dio, son tutti fratelli di Gesù Cristo.

  A173000202 

 Nel tempio a Dio sacro sta continuamente preparato il santo fonte battesimale, e i pargoli concepiti e nati nella iniquità qui rinascono alla vita spirituale e celeste.

  A173000202 

 Nel tempio il sacro pastore conferma col crisma della salute i figliuoli di Dio, onde farli crescere, corroborarli nella santità e renderli cristiani perfetti.

  A173000202 

 Se Dio, Ottimo, Massimo, risiede come assoluto padrone e reggitore del mondo nella chiesa dedicata al suo culto, e se siffatto sovrano dominio in forza dei meriti preziosissimi e della pienezza della potestà del nostro divin Salvatore Gesù Cristo è tutto volto al nostro spirituale vantaggio, mi è facile brevemente dimostrare che mercè della consecrazione la chiesa diventa inesauribile tesoro delle divine benedizioni.

  A173000202 

 {113 [115]} I fedeli quaggiù sulla terra hanno bisogno della parola di Dio come di pane vitale, e questo pane è distribuito in copia nel sacro tempio.

  A173000203 

 Di tal modo il tempio consacrato diventa il gazofilaccio delle celesti benedizioni, non solo perchè è la casa di Dio, di Gesù Cristo, dell'Emanuele, cioè di Dio con noi, ma eziandio perchè quivi concorrono tutti i celesti intercessori a raccogliere le nostre preghiere, e ad ottenerci i più preziosi divini favori.

  A173000203 

 Egli è perciò che il vescovo consecratore invoca tutti gli Angeli e i Santi del Cielo, nell'atto di inungere col crisma benedetto le pareti del tempio, e dice: «Sia santificato e consecrato questo tempio nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, in onore di Dio, della gloriosa Vergine Maria e di tutti i Santi.

  A173000203 

 Egli è perciò che rappresenta gli Angeli come quelli che nella chiesa abbruciano gli incensi all'Altissimo, offrono cioè a Lui le orazioni dei fedeli, e ripete l'antifona: «Ascese per man dell'Angelo il fumo degli aromi al cospetto dell'Altissimo: stette l'Angelo presso l'altare del Tempio, avente in mano il turibolo d'oro, e gli fu dato molto incenso, e salì il fumo degli aromi al cospetto di Dio.» Egli è perciò che sotto l'altare ei colloca le reliquie dei santi martiri, e supplica che que' gloriosi, i quali trionfarono con Cristo, soccorrano ne' spirituali combattimenti i fedeli ancor militanti sulla terra.

  A173000203 

 Egli è {116 [118]} perciò che il sacro antistite, dopo avere invocato sul nuovo tempio il nome santo di Dio, mette il tempio medesimo sotto il patrocinio di Maria che è la Madre di Dio e la Madre nostra, la nostra potentissima avvocata, la dispensatrice di tutte le grazie.

  A173000203 

 Ora, anche siffatta comunicazione dei fedeli coi celesti comprensori ha luogo in particolar modo nel tempio a Dio consecrato.

  A173000203 

 Quindi siegue che la corte celeste è quella che si interessa pel vantaggio degli uomini ancora {115 [117]} viatori sulla terra, acciocchè arrivino a conseguire l'eredità della salute; e intercede loro da Dio, e da Gesù Cristo l'abbondanza dei superni aiuti.

  A173000204 

 Conchiuderò con dire che sta a noi di corrispondere alla ineffabile sua bontà, rispettando il sacro tempio, dandoci premura di visitare nel tempio il nostro clementissimo Dio, l'amabilissimo Salvatore, la tenerissima nostra madre Maria, apprezzando, cercando e conservando le divine benedizioni.

  A173000204 

 Felici noi se animati da viva fede, da ferma speranza, da fervida carità ci compiaceremo di abitare nella casa del Signore! Qui faremo tesoro di abbondantissime grazie che ci renderanno esatti nell'adempimento della divina legge, ansiosi di partecipare degnamente ai divini misteri, vittoriosi di tutti i nostri spirituali nemici per tutto il corso della vita mortale, e con questo ci meriteremo di entrare in cielo ad abitare coi Santi, cogli Angeli, con Maria Santissima, ed a vedere, possedere, godere con loro l'Essere {119 [121]} infinitamente perfetto, Dio Uno e Trino, il nostro Creatore, Redentore, Santificatore ed anche il nostro Glorificatore per tutti i secoli dei secoli.

  A173000204 

 Io non aggiungo di più, riveriti uditori, per dimostrarvi che il tempio mercè dei riti della vera religione consacrato, è la casa di Dio e di Gesù Cristo, è il tesoro delle superne benedizioni.

  A173000205 

 3).» Io pertanto pieno di questa altissima idea mentre mi unisco a voi, riveriti uditori, partecipando del gaudio, di che vi sentite inondati per lo splendore di questo nuovo tempio innalzato a gloria di Dio, e ad onore dell'alma Vergine Maria potentissima nostra Ausiliatrice, e per la dedicazione del medesimo testè fatta colla massima pompa del cattolico rito, giudico opportunissima cosa invitarvi a riflettere al dovere che vi stringe di dare opera ad innalzare e consolidare in voi stessi e ne' prossimi vostri il mistico tempio della soprannaturale giustizia.

  A173000205 

 Tale è l'insegnamento dell'apostolo Paolo, il quale scriveva ai fedeli di Corinto: «Non sapete voi, che siete tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? (I, ad Chor.

  A173000205 

 Vuolsi notare che il tempio materiale può in breve essere condotto a termine, e che invece lo spirituale non può essere compiuto quaggiù sulla terra, sicchè bisogna che noi continuiamo a lavorare per farlo sorgere a sempre maggior altezza e ognor più decorarlo, secondo l'oracolo del Dottor delle genti: «Voi siete edifizio di Dio, ma badi ognuno al modo con cui innalza la fabbrica (v.

  A173000209 

 La religione ci fa pure conoscere le altissime operazioni di Dio, la creazione per la quale con un fiat onnipotente.

  A173000209 

 Non sono a dispregiarsi questi oggetti, ma non potino nemmeno paragonarsi colla eccellenza degli oggetti intorno a cui versa la religione, la quale, secondo che si esprime 1'Angelico, non {127 [129]} parla che di Dio, e delle cose finite in quanto si riferiscono a Dio come a loro principio e a loro fine.

  A173000209 

 Quale può egli neppure immaginarsi oggetto più nobile ed eccellente, a cui applicare la mente umana, di Dio che è l'essere necessario, eterno, immutabile, giustissimo, buonissimo, sapientissimo, infinitamente perfetto, di Dio che è la causa prima di tutte le cose, il padrone assoluto, il governatore provvidentissimo dell'universo? Nè la religione si eleva alla cognizione e contemplazione di Dio colle sole forze limitate ed incerte della ragione umana, ma s'innalza sublime mercè del lume celeste della fede a riconoscere ed adorare i misteri della natura divina da Dio stesso rivelati, la sussistenza cioè nell'unità della essenza infinita delle tre Persone divine realmente distinte, vale a dire del Padre che genera ab eterno il Figliuolo a Lui uguale e consostanziale, del Padre e del Figliuolo che spirano con spirazione di carità ineffabile lo Spirito Santo, Dio anch'esso come il Padre ed il Figliuolo.

  A173000210 

 Ah! se un giovane imparasse anche tutte le scienze e le arti, e così si acquistasse gran nome, grandi ricchezze, grandi onori nel mondo, ma ignorasse, o troppo imperfettamente conoscesse la scienza sovraeminente della vera religione, costui d'innanzi a Dio non sarebbe più che uno stolto, il quale fabbrica la sua casa sull'arena, e al sopravvenire della procella se la vede rovinata e distrutta, poichè tutte le cose del mondo passano come ombra, e l'uomo per l'eternità non può trar giovamento che dall'amore con cui fece in sè tesoro delle dottrine della divina sapienza, e praticò i dettami dalla stessa sapienza ricevuti.

  A173000210 

 Dio è verità per essenza, e noi siam fatti per la verità, Dio è il maestro supremo degli uomini, fornito essenzialmente di infallibilità e di infinita autorità; dunque l'uomo per intimo dettame di natura, e per legge positiva di Dio rivelante è tenuto di sottomettere a Dio stesso la propria intelligenza, è obligato di imparare e conservare nel suo cuore gl'insegnamenti di lui, almeno in quella misura che è richiesta da' proprii spirituali bisogni; è obbligato a credere con ogni fermezza le verità divinamente rivelate secondo che gli sono proposte dal magistero della Chiesa a tal uopo della infallibilità e dell'autorità di Dio medesimo rivestita.

  A173000210 

 E quali sono questi religiosi doveri, il cui adempimento è per gli adulti condizione indispensabile onde meritare ed ottenere la beatitudine sempiterna? Siffatti doveri sono molti, e tra essi primeggiano la fede soprannaturale, poichè senza fede è impossibile piacere a Dio, l'osservanza dei precetti divini ed ecclesiastici, poichè questi segnano la via unica che guida al cielo, la partecipazione divota dell'augustissima Eucaristia secondo l'oracolo del Salvatore: Se non mangerete la carne del Figliuol dell'uomo non avrete in voi la vita (Io.

  A173000210 

 La stessa obbligazione di apprendere ed accettare con pieno consenso le verità religiose, che furono da Dio rivelate, appare strettissima eziandio se si riflette che l'uomo non può raggiungere l'ultimo suo fine senza essere illustrato e guidato dalla luce delle medesime verità.

  A173000210 

 Ma questi sciagurati la Dio mercè son pochi, e fatti segno alla generale abbominazione.

  A173000210 

 Se ora ci volgiamo a considerare {129 [131]} l'importanza dello studio della vera religione dal lato del dovere, troviamo nuovamente che l'insegnamento religioso cattolico è sovra ogni altro il più importante, perchè nessuno ve n'ha che al pari di esso sia doveroso ed obbligatorio, o si riguardino i rapporti che stringono l'uomo a Dio, o si osservi il fine ultimo cui l'uomo deve con ogni sforzo procacciare di raggiungere e di conseguire.

  A173000210 

 Tutto il popolo non solo crede che l'uomo vivrà eternamente, ma tiene con tutta certezza che il fine per cui l'uomo venne creato da Dio e redento da Gesù Cristo si è che egli compiendo i suoi religiosi doveri si meriti sulla terra, e raggiunga in cielo un'eternità beata.

  A173000211 

 Tale insegnamento accompagnato com'è dalla grazia releste, illumina l'intelletto e ne regola i giudizii conformemente alla dottrina da Dio rivelata, dirige la volontà e ne modera le compiacenze, i desiderii, i timori, l'amore secondo la legge da Dio promulgata ed imposta, infrena le passioni {135 [137]} perchè non soverchino la retta volontà, ne salgano ad intenebrar la ragione, ordina tutte le azioni esteriori perchè corrispondano alla sopranaturale giustizia dell'uomo interiore.

  A173000212 

 Così disposto il giovinetto sente l'autorità e la forza dei precetti di Dio e della Chiesa nel mentre stesso se li imprime nella memoria, vi sottopone la volontà, si determina ad eseguirli; e se gli avviene di trasgredirli anche leggermente, comprende di aver violato il {137 [139]} proprio dovere e ne prova dolore e confusione.

  A173000212 

 Quando il fanciullo in famiglia, nel tempio, in iscuola apprende il catechismo come dottrina da Dio rivelata, vi sottomette la ragione, e quindi fa la professione di sua religiosa credenza, riduce all'atto l'abito della fede statogli infuso nel santo Battesimo, coopera all'accrescimento in sè di questo abito stesso, donde {136 [138]} in lui deriva per una parte grande facilità di rinnovare e frequentare gli atti che vi corrispondono, e per l'altra parte viva ripugnanza a tutto quanto colla fede contrasta.

  A173000212 

 Rappresentandosi poi al fanciullo l'infinita bontà di Dio, la di Lui bellezza inenarrabile, e l'inesauribile di Lui misericordia, egli apre il cuore alla carità, moltiplica gli atti di questa regina delle virtù, l'abito della medesima divinamente ricevuto in sè aumenta e rinvigorisce, e rendesi per tal maniera dolce e cara la pratica della religione, che è un continuo esercizio di carità.

  A173000213 

 Gl'inesperti giovinetti correrebbero {141 [143]} evidente pericolo di perdere la fede, e i parenti e i superiori sarebbero responsali in faccia a Dio di non avere impedito come dovevano sì deplorabile pervertimento.

  A173000213 

 Ma a chi mai Dio diede il diritto, e impose il dovere di custodire sempre inalterato il deposito di queste verità, e di insegnarle a tutte le genti? Non ad altri fuorchè alla sua Chiesa, vale a dire al Capo supremo visibile di essa che è il romano Pontefice, ed ai vescovi a lui uniti e subordinati.

  A173000213 

 Voi lo sapete, riveriti uditori, che qui non si tratta di opinioni umane, ma di verità rivelate dalla bocca stessa di Dio, di verità che sono in se stesse immutabili, e che devono nella loro incrollabile fermezza essere il fondamento di tutto l'edifizio dell'umana santificazione.

  A173000214 

 Nè può essere altrimenti poichè intanto noi aderiamo all'insegnamento della Chiesa, in quanto siam certi che questa Chiesa è l'organo per cui parla lo Spirito Santo, è la colonna e il firmamento della verità celeste, e che la di lei parola è la parola stessa di Dio.

  A173000215 

 Anche le persone più colte e i giovani studiosi ritengano che all'uomo, quando Dio ha parlato, non rimane più altro che di adorare, e di magnificare la {144 [146]} infinita Sapienza la quale degnossi farsi nostra maestra.

  A173000215 

 Ciò ammesso, negare pronto e intero consenso alle decisioni della Chiesa sarebbe contraddire agli oracoli di Dio verità sostanziale ed assoluta, e pretendere nella profonda nostra ignoranza di sorgere a disputare coll'infinita Sapienza.

  A173000215 

 Con questo atto di insubordinazione provocano contro {143 [145]} di sè lo sdegno di Dio, millantandosi sapienti diventano stolti, bestemmiano le cose sante che non conoscono, si riempiono di malizia, vengono abbandonati ai turpi desiderii del loro reprobo senso, entrano in lotta con se medesimi e col prossimo, non hanno più pace interiore, producono disordini e desolazioni spaventose, e sono causa a sè e ad altrui di eterna perdizione.

  A173000215 

 Dilettissimi giovani studiosi, gloriatevi di aderire colla semplicità dei fanciulli alle dottrine della tenerissima vostra madre Chiesa santa, e di tal maniera il vostro intelletto non verrà impedito di elevarsi alle più ardue speculazioni, indi anzi per ciò fare con esito felice riceverà meraviglioso aiuto e sicura direzione; poichè la luve della verità religiosa accolta con animo sottomesso e riverente innalza l'uomo a Dio, causa suprema di tutte le cose, gli mostra nella sapientissima provvidenza, nella immutabile giustizia, nell'immensa misericordia di Lui le ragioni dell'ammirabile ordinamento mondiale, e dei grandi avvenimenti che dominano la storia dell'umanità, {145 [147]} gli spiega innumerevoli difficoltà che pur troppo s'incontrano nello studio delle scienze, e non possono dalle sole forze dell'umano intendimento venir dissipate.

  A173000215 

 Il popolo semplice, e gl'ingenui giovinetti sieno premurosi di ascoltare dalla bocca del sacro ministro le massime religiose, e in esse con tutta sicurezza si adagino certissimi che le medesime sono verità da Dio rivelate per la nostra santificazione e salute.

  A173000215 

 «Mangiate, ei disse loro, mangiate del frutto dell'albero della scienza del bene e del male, senza badare alla proibizione che sotto pena di morte ve ne ha fatta il Signore, poichè se mangerete un tanto frutto, no, non morrete, anzi aprirannosi gli occhi vostri e diventerete come Dei.» Si lasciarono miseramente sedurre Adamo ed Eva, ma qual ne fu la tristissima conseguenza? L'inimicizia di Dio, le tenebre dell'intelletto, il pervertimento della volontà, la ribellione dei sensi, la degradazione morale, la miseria, i dolori, la morte, l'eterna condanna furono il cumulo delle sventure che piombarano sugli infelici prevaricatori, e su tutti i posteri eredi del loro peccato.

  A173000216 

 A tal uopo gli fa ascoltare gl'insegnamenti della Chiesa riguardanti la grandezza infinita, e i misteri profondi di Dio, i di Lui beneficii le di Lui promesse, le tremende di Lui minaccie, la di Lui legge, e i sacramenti da Lui per l'uomo istituiti, a dire breve le precipue verità della religione soprannaturale.

  A173000216 

 Finchè ei si trova nell'età infantile non sa nulla nè delle dottrine religiose, nè dei beni superni, nè dell'infinita amabilità di Dio, e neppure gli deriva alcun danno dalle non ancora sviluppate sue passioni.

  A173000216 

 Ma poi che sia giunto al libero uso della ragione, e si sveglino e si rinforzino nell'animo e nei corpo di lui le disordinate passioni, egli non può più conseguire l'eterna salvezza pel solo titolo di essere stato battezzato, ei deve a tal effetto unirsi colla sua mente e col suo cuore a Dio, riducendo all'atto le virtù teologali, il cui abito nel santo battesimo ricevette, dee ubbidire alla divina legge, dee partecipare dei divini misteri, dee tenere a freno la concupiscenza che lo spinge a voltare le spalle a Dio ed ai beni spirituali e celesti e a darsi alle creature ed ai godimenti materiali e terreni.

  A173000217 

 O immacolata Madre di Dio e Madre nostra, proteggeteci tutti, perchè aderendo costantemente alle massime apprese dal cattolico insegnamento, e corrispondendo sempre alle medesime coll'affetto e coll'opera possiamo dopo compiuta la mortale carriera essere ammessi a far parte con Voi della beata e gloriosa Gerusalemme per tutti i secoli dei secoli.

  A173000222 

 Ma che diremo di tanta povera gente che ottenne favori segnalati, e che non può offerire altro al Signore che la gratitudine e la preghiera? Che diremo delle molte grazie spirituali, di cui non si suole dare segno esterno? Mentre accenniamo di volo queste cose, crediamo opportuno di mettere qui alcune relazioni di persone accreditate, le {153 [155]} quali non hanno difficoltà che il loro nome comparisca, quando ciò possa tornare a maggior gloria di Dio.

  A173000227 

 Ciò dichiaro a maggior gloria di Dio e della B. Vergine Maria con facoltà di pubblicare ogni cosa, se sarà giudicato bene per le anime.».

  A173000230 

 Se è sempre cosa consolante il raccontar le cose che possono tornare a maggiore gloria di Dio, riesce ancor più caro quando ci abbiamo parte e riguardano a persone notoriamente conosciute.

  A173000242 

 Pieno di fiducia che non mi verranno meno le benedizioni di Dio e la protezione della grande sua Genitrice non cesserò di ringraziarla sopra la terra finchè per la misericordia del Signore mi sia dato di poterla lodare eternamente in cielo.

  A173000343 

 NELLA POTENZA ED AIUTO DI DIO.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000001 

 1869 l'approvò solennemente qual società di voti semplici: « uti societatem votorum simplicium sub [...] gimine Moderatoris Generalis, salva Ordinariorum iurisdictione ad formam sacrorum Canonum, [...] Apostolicarum constitutionum» peraltro ingiun [...] he le regole allora trasmesse in volgare idioma {51 [101]} fossero emendate giusta le istruzioni, e quindi si [...] a tempo più opportuno, ed intanto il S. Padre (che Dio protegga per molti altri anni) accolse la supplica sulle lettere Dimissoriali, e fino da quel tempo si degnò concederle per un decennio con prudenti cautele.

  A174000030 

 L'anno scorso da che Sua Santità si degnava di approvare le nostre Costituzioni, fui consigliato a dimandare non la Comunicazione, ma in modo specificativo i Privilegi, facoltà e Grazie spirituali necessarie, affinché una Congregazione Ecclesiastica possa conservare la propria autonomia e conseguire il suo fine che è di promuovere la maggior gloria di Dio.

  A174000043 

 Eguale concessione fecero altri Pontefici a favore della Compagnia di Gesù, della Congregazione della Madre di Dio, dei Pii Operai, dei Ministri degli Infermi, dell'Oratorio, della Dottrina Cristiana, dei Passionisti, dei Redentoristi.

  A174000052 

 L'umile esponente poi desidera questo favore per impiegare quel po' di vita, che a Dio piacerà concedergli, nel regolare le varie case, e uniformare tutti quelli che ne hanno la Direzione a servirsi de' Privilegi colla massima parsimonia e prudenza; e solamente nei casi in cui chiara appaia la maggior gloria di Dio e il vantaggio delle anime.

  A174000059 

 Finalmente il (Regnante Pio IX, che Dio lungamente conservi, col Breve Religiosas Familias, accordò ai Preti della Missione la facoltà delle Dimissorie ad quemcumque Episcopum e di poter presentare agli Ordini Extra Tempus.

  A174000061 

 della supplicazione umiliata agli Eminentissimi Cardinali, ma io lascio a parte tutte le ragioni e mi fo soltanto a pregare le Eminenze Loro a voler esclusivamente ponderare quello che nella Loro alta saviezza ed illuminata sapienza giudicheranno tornare alla maggior gloria di Dio e vantaggioso ad una Congregazione, che può dirsi nascente, e che ha bisogno di aiuto materiale e morale, di consiglio e di direzione.

  A174000062 

 Io pertanto mi professo preventivamente soddisfatto di qualunque Loro deliberazione, e tutti i Salesiani procureranno di mostrare la loro gratitudine invocando ogni giorno le benedizioni del Cielo sopra le LL. EE. Rme, affinchè Dio lungamente Le conservi a gloria della Chiesa e pcl bene della Società Salesiana, che Le considererà sempre come Padri Benevoli ed insigni Benefattori.

  A174000065 

 Io sono certo che accordando i favori che il piissimo fondatore implora da Vostra Beatitudine si promuoverà ampiamente la gloria di Dio e ne verrà un gran bene alle anime, ed anche lustro alla S. Chiesa.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Laonde per' conservare l'unità di disciplina {52 [388]} in tanto grandi e numerose case e numerose case fino dal 1844 alcuni Ecclesiastici si riunirono insieme per costituire una specie di Società, o Congregazione, non astringendosi a vincolo di voti, ma bensì promettendo di porre in esecuzione ogni opera, la quale ridondasse alla maggiore gloria di Dio, nonchè alla salute delle Anime.

  A175000002 

 Fra queste si leggono quelle di due Emi Porporati cioè dell' Emo Cardinale Deangelis Arcivescovo di Fermo, il quale attesta di aver veduto coi propri occhi il bel numero di giovanetti quivi educati, ritolti all'ozio, e alla miseria alla feconda carità del degno Sacerdote che n' 3 Capo e Direttore supremo, lo zelo vivo, e indefesso per crescerli nella pietà, così ne' mestieri conformi al loro genio, e alla loro condizione, e il frutto da ultimo non comune, che si scorge ne' stessi giovanetti, e le speranze che debbono concepirsi nell'avvenire; e quelle dell' Emo {54 [390]} Cardinale Antonucci nel commendare: l'Istituto e le Regole; dichiarò, di essere mosso dal desiderio della gloria di Dio, e della salute delle anime, come anche per gratitudine di animo inverso questa Pia Società, quae modo non paucos huius Civitatas, et Dioecesis infortunatos adolescentes complures orphanos propter ultimam cholera-morbi tristissimam invasionem liberatiter, ac peramanter alit, et instituit.

  A175000002 

 Imperocchè in quell'epoca appunto l'Arcivescovo di Torino consigliò di provvedere in modo stabile all'avvenire di molti ragazzi, che erano raccolti negli Ospizi, o frequentavano gli Oratori nei giorni festivi, e per tale scopo gli rilasciò una lettera commendatizia, colla quale potesse presentarsi al Supremo Pontefice Pio IX, che Dio ci conservi per molti altri anni.

  A175000020 

 Finalmente il Sacerdote Bosco con iterate suppliche dimanda l' assoluta approvazione dopo vari anni di trattative, e per tale scopo espressamente dichiara, che terrà eziandio conto di ogni correzione, modificazione, consiglio che nella Loro alta ed illuminata saviezza si degnassero proporre, o semplicemente consigliare a maggior gloria di Dio, ed a vantaggio delle Anime; così spera di Dorsi in regola coi respettivi Ordinari, e proseguire pacificamente le sue trattative a pro delle Missioni straniere.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000001 

 Il grande Pio IX, cui nulla sfuggiva di quanto può tornare a maggior gloria di Dio e a decoro della nostra santa cattolica religione, volendo ognor più promuovere fra i fedeli cristiani il canto delle Laudi Sacre in onore di Dio, della Beata Vergine e dei santi, con decreto 7 Aprile 1858 concedeva i seguenti favori spirituali:.

  A176000009 

 Faccia Dio che tutti coloro, i quali cantano queste lodi sopra la terra, possano un giorno ripeterle in modo assai più glorioso con Gesù e Maria nella gloria dei beati in Cielo.

  A176000021 

 Amo solo in te, mio Dio,.

  A176000076 

 Dio verace, Dio solo con Te.

  A176000117 

 Sposo mio, - amato Dio,.

  A176000241 

 Amabil Dio,.

  A176000364 

 Mio ben, mio Dio, mio Re:.

  A176000437 

 Ma vive in me Dio,.

  A176000480 

 Veggo splendor d'un Dio.

  A176000529 

 Ti trovai, mio Dio, mia vita,.

  A176000535 

 Il Dio che l'uom vestì.

  A176000546 

 Dell'Uomo-Dio nel sangue,.

  A176000573 

 Tutto a te mi do, mio Dio.

  A176000588 

 Ah! mio tutto, o mio buon Dio,.

  A176000811 

 un Dio....

  A176000846 

 Altissimi di Dio.

  A176000910 

 Ciò che ai sensi Dio gli niega.

  A176000924 

 Angioletto del mio Dio,.

  A176000930 

 Angioletto, del mio Dio,.

  A176000936 

 Angioletto del mio Dio,.

  A176001069 

 So che non è, mio Dio,.

  A176001203 

 Tollerare, o Dio, non sai:.

  A176001211 

 Pria che possa, o Dio, mancare.

  A176001224 

 Che Dio serba a' Santi suoi.

  A176001235 

 Per dar conto a Dio risorte.

  A176001328 

 E Dio stesso possedere.

  A176001343 

 Al mio Dio, e in mille modi.


don bosco-severino.html
  A177000009 

 Ma ricordati che tu puoi conservare nel tuo cuore le delizie di un si bel giorno fino a tanto che l'offesa di Dio non allontanerà dal tuo cuore la sua santa grazia.

  A177000011 

 Il Salvatore disse: Date ai poveri, e Dio ne darà a voi; ed io provai col fatto che Dio anche nella presente vita dà il centuplo di quanto facciamo per amor suo.

  A177000015 

 Si vive una volta sola, Dio ci dà le sostanze per servircene, e non per adorarle; l'avarizia è un brutto vizio che non voglio in casa mia.

  A177000016 

 Dio ci dà le sostanze per farne buon uso per noi, per la famiglia, e pel nostro prossimo.

  A177000023 

 Non ho mai voluto essere sicurtà, diceva, è questa la prima {18 [18]} volta; mi arrendo per fare un'opera buona, succeda quello che a Dio piacerà.

  A177000025 

 Quell'uomo cristiano alzò allora gli occhi al cielo ed esclamò: Dio mi ha data la fortuna, Dio l'ha tolta, così a lui piacque, così fu fatto, sia sempre ed in ogni cosa benedetto il suo santo nome.

  A177000026 

 Una sera recitate colla famiglia le solite preghiere disse: Domani andremo tutti a fare la nostra confessione e la nostra comunione; pregheremo Dio che ci illumini e ci apra una strada per poterci in qualche modo guadagnare il pane della vita.

  A177000029 

 Ma Dio padre nostro non ci abbandonerà.

  A177000034 

 Di poi dando in dirotto pianto, si gittò ginocchioni davanti ad un crocifisso: Mio Dio, esclamò, se voi non mi aiutate io son perduto, abbiate misericordia di me.

  A177000038 

 Intanto date pace ai vostri affanni, venite, andiamo a riposo; Dio ci aiuterà.

  A177000041 

 Altra volta soggiunse: Noi siam diventati poveri, ma ricordati che saremo sempre ricchi se ci manterremo nel santo timor di Dio.

  A177000048 

 Dio mi diede molte consolazioni e molte tribolazioni, ma sia tutto a sua maggior gloria e pel bene dell'anima mia.

  A177000147 

 Questo fatto, cari amici, è biasimevole, perchè dava esteriormente a divedere che voleva farmi protestante: e poi andare tra i protestanti, leggere i loro libri, tener dietro ai loro insegnamenti, mettermi nel prossimo pericolo di perversione sono una serie di gravi peccati, e credo che appunto in pena di questi miei falli Dio abbia permesso che cadessi di abisso in abisso fino a mettere in dubbio la vera religione, in cui aveva avuta la sorte preziosissima di essere stato battezzato ed educato.

  A177000190 

 Ma il male fu quando gli saltò il caproccio di farsi predicatore e proclamarsi apostolo mandato da Dio a predicare la povertà e condennare quale peccato mortale il possedere delle ricchezze, benchè acquistate legittimamente.

  A177000209 

 I Calvinisti obbligarono ancora i Valdesi a credere che per salvarsi basta la fede senza le buone opere, e a professare la orribile bestemmia che l' uomo non è più libero, sibbene che opera il bene e anche il male costretto a ciò da Dio stesso.

  A177000229 

 - Signor Pastore, ripigliai alquanto risentito, io sono stato tanti anni coi cattolici, e mi sono occupato assai della loro religione, ma non ho mai udito alcuno a predicare, nemmeno ad insegnare cosa che {101 [101]} disdica a Dio creatore del cielo e della terra.

  A177000236 

 Al contrario quegli autori vanno perfettamente d'accordo nello usare i vocaboli divozione, venerazione, ossequio, rispetto con cui i cattolici sogliono esprimere il culto che professano ai santi, alle loro immagini e reliquie, imperocchè come tutti sanno la dottrina della Chiesa è che i santi meritano onore come benefattori dell'umanità e modello di vita cristiana, amici di Dio e nostri benevoli protettori presso di Lui in Cielo.

  A177000245 

 Coll'aiuto di Dio vi riuscirono; imperciocchè cacciarono via Calvino e i suoi compagni che erano uomini prezzolati e per lo più stranieri.

  A177000248 

 Finalmente giungemmo al famoso piano cui gli antichi appellavano S ummo Pennino, così detto perchè qui appunto solevansi fare sacrifizi al Dio Penn.

  A177000253 

 Combattè le pagane superstizioni e l'idolatria che ancor ivi regnavano; rovesciò la statua di Giove, ed innalzò in sua vece una chiesa al vero Dio.

  A177000278 

 Uno diceva di essere da Dio inspirato ad insegnare che nella Eucaristia non vi è il corpo di Gesù Cristo; l'altro asseriva essere del pari inspirato lo Spirito Santo a credere ed insegnare che nell'Eucaristia vi è realmente corpo, sangue, anima e divinità di G. C. In mezzo a questi trambusti il capo di quella missione, di nome Durando, conobbe l'assurdità della Riforma e nel 1558 abiurò pubblicamente il Calvinismo e professò la fede cattolica che colla voce e cogli scritti difese finchè visse.

  A177000280 

 Fateci vedere, andava dicendo il popolo, qualche segno, con cui possiamo essere assicurati che voi siate mandato da Dio a riformare la religione.

  A177000280 

 L'impostore dimandando che cosa fosse entra in casa, cade in ginocchioni con tutto il suo seguito e prega Dio ad alta voce di voler mostrare la {130 [130]} sua potenza e rendere la vita a quell'uomo: così avrebbe fatto risplendere la sua gloria in faccia di tutto il popolo e attestato che esso, Calvino, era veramente da Dio inviato a riformare la Chiesa.

  A177000285 

 Ma la Divina Provvidenza suscito {134 [134]} un uomo fatto secondo il cuore di Dio che risvegliò e fece rifiorire il cattolicismo fra i Ginevrini.

  A177000291 

 Chi li ha mandati a formare una nuova religione? Hanno essi operato miracoli? Hanno menato una vita commendevole per virtù e moralità? Niente di questo, perciocchè dalle azioni di essi io scorgeva che la loro vita privata fu veramente biasimevole, e che non diedero mai alcun segno di essere da Dio mandati a riformare la chiesa di Gesù C. Pertanto nei loro insegnamenti ravvisava una credenza inetta a dare pace all'uomo dubbioso.

  A177000294 

 Ciò detto mi ritrassi sotto il vestibolo di una porta, feci il segno della santa croce, mi inginocchiai supplicando Dio di aprirmi la via della sua misericordia.

  A177000310 

 Lo so benissimo, risposi, solo Iddio perdona i peccati; ma i preti mi aiutano a fare la confessione; a nome di Dio mi assolvono dai peccati.

  A177000318 

 - Caro Paolo, datti pace, finchè c'è fiato, c' è vita; ma se per disgrazia venisse {149 [149]} a trovarti in patito di morte, dimanda a Dio perdono de' tuoi peccati con tutto il fervore possibile, e prometti di confessarti ai primo momento in cui ti sarà possibile.

  A177000318 

 Facendo così, tu per certo troverai misericordia nel cospetto di Dio.

  A177000322 

 Dunque, conchiudeva tra me stesso, Dio ha stabilito un mezzo per ottenere il perdono dei peccati, questo mezzo, ossia questo Sacramento deve essere amministrato dai suoi ministri; i quali devono rimettere o ritenere i peccati, dare {151 [151]} o differire l'assoluzione secondo le disposizioni del penitente.

  A177000323 

 Dunque io voglio andarmi a confessare; e poi avvenga di me quel che Dio vuole.

  A177000324 

 Fui accolto con bontà veramente paterna; io aprii il mio cuore, e il buon confessore ascoltò tutto; quindi mi diede alcuni santi consigli; ed in fine soggiunse: Caro amico, la divina provvidenza vi condusse qui, Dio non vi vuole perduto.

  A177000334 

 Pregate Dio per me affinchè io possa presto trovarmi in tale stato da non più paventare l'ora della morte.

  A177000335 

 Forse non ci vedremo più in questo mondo; faccia Dio che ci possiamo vedere nella beata eternità.

  A177000336 

 Dio mi aiutò, e sostenni l'agitazione di tutto il cammino, che fu {156 [156]} di sei ore.

  A177000338 

 - Dio non ci abbandonerà, o cara madre, mettiamo in lui la nostra speranza.

  A177000351 

 Il dire che voi andate nella chiesa de' Cattolici e dei protestanti è lo stesso come servire a Dio ed al demonio.

  A177000353 

 - Sianto buoni cristiani, confidiamo in Dio, egli ci aiuterà.

  A177000402 

 Si temeva qualche disastro nel mio trasporto, ma Dio era con noi, ed ogni cosa riuscì prosperamente.

  A177000408 

 - Io sono nelle mani di Dio: ditemi quello che debbo fare e lo farò.

  A177000411 

 - Per dimandar a Dio la tua guarigione, purchè non sia contraria al bene dell'anima tua.

  A177000417 

 Ogni giorno pregava, ogni giorno il Direttore veniva a dimandarmi se stava meglio, e siccome non si scorgeva mai alcun miglioramento, mi diceva sempre: preghiamo con fede; Dio ha qualche disegno sopra di te.

  A177000426 

 Ma davanti a Dio era decretato che mia madre morisse.

  A177000427 

 Le sue ultime parole furono queste: Severino, Dio ha disposto che ti dessi la vita temporale, ma tu mi dai la vita eterna; te ne ringrazio, spero di raggiungere tuo padre in cielo al possesso di quei beni che non si perderanno mai più.

  A177000429 

 Dio pietoso volle egli stesso indicarmelo; la mia missione era compiuta; mia madre era fuori di pericolo: io doveva seguirla alla tomba.

  A177000433 

 Secondo questo principio si potrebbero sempre chiamare ottimi protestanti quelli che negano i libri santi, Dio, anima, eternità, e tutto quello che è superiore all'umana ragione.

  A177000439 

 Ciò posto noi possiamo fare questa {182 [182]} domanda: voi, o pastori riformati, perchè cercate di indurre i cattolici alla vostra credenza, mentre secondo voi e secondo noi si possono salvare nella loro religione? Voi dovreste cessare da ogni sorta di spiegazione della parola di Dio, oppure fare ai vostri amici questa sola predica: Voi, o cattolici, state tranquilli nella vostra religione, procurate soltanto di praticarla e vi salverete.

  A177000443 

 Dio sia benedetto.

  A177000443 

 Gesù mio, misericordia, santa Maria madre di Dio, pregate per me povero peccatore che mi trovo all' ora della morte.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000405 

 Ma Dio non aspettò le opere e volle compensare i suoi ardenti desidera chiamandolo a goder il premio del sacrifizio fatto abbandonando patria, parenti ed amici.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1874.html
  A180000001 

 Era tanto vivo in lui il desiderio di fare il bene, che provava amaro rincrescimento quando non poteva fare tutte le cose che giudicava tornare alla maggior gloria di Dio.

  A180000002 

 Questi tre nostri Confratelli ci lasciarono luminoso esempio di osservanza religiosa; sprezzarono il mondo e le sue lusinghe, ed ora, come fondatamente speriamo, godono già in seno a Dio il premio delle loro fatiche e dei loro sacrifizi.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000006 

 Ed il Signore, il quale non abbandona mai coloro che con purità di intenzione a lui fanno ricorso, lo esaudì; gli diè forza a resistere ai reiterati inviti, a ribattere le lusinghiere proposte, che gli venivano fatte e si consacrò a {26 [340]} Dio coi voti triennali negli esercizi spirituali di Lanzo l' anno 1874.

  A181000008 

 Qui non è da lasciar passare sotto silenzio, come egli sebbene ammalato, in un Collegio fin allora a lui sconosciuto, non desistesse tuttavia dal sorvegliare i giovani dalla sua finestra, che metteva al cortile della ricreazione e intravedendo qualche piccola cosa, che desse anche il minimo timore d' offesa di Dio, ne dava subito avviso a coloro, che primi andavano a visitarlo.

  A181000009 

 La durò ancora qualche settimana e in questo frattempo, come in tutto il corso della malattia, si mostrò assai rassegnato ai divini voleri, confortando d' ora in ora il suo spirito con qualche preghiera a Dio ed a Maria SS., e colla Santa Comunione.

  A181000011 

 Beati coloro che impiegarono la loro vita in opere di carità, nel compire i loro doveri, specialmente nel lavorare per la maggior gloria di Dio, a mantenere le promesse con cui ci siamo a Dio consacrati.

  A181000014 

 Or chi potrà dubitare non {30 [344]} essere questo il segreto di tutti quei tanti straordinari favori, onde Iddio lo volle premiare anche in questa vita? Chi per poco conosce l' eccellenza di questa virtù, ne' giovani sopratutto, tanto più preziosa, quanto più rara, l' inestimabile pregio, che ha davanti a Dio, e di quali grazie spirituali e temporali ricolmi i suoi fedeli cultori, abbellendone il cuore, nobilitandone la mente ed ornandone assai spesso, come aureola luminosa, la fronte stessa, più non farà maraviglia allo scorgere nel giovanetto Antonio tanta abbondanza di celesti favori, per cui primo nella pietà, era pur sempre il primo anche in qualsivoglia più ardua materia scolastica.

  A181000015 

 E doveva egli un cuore sì candido e puro bruttarsi nelle sozzure del mondo? Doveva un' anima così pia e virtuosa, perdersi fra le vanità del secolo? No, non mai; un fiore così delicato e gentile non doveva più a lungo patire l' alito pestifero di questa misera valle, ma trapiantarsi lungo i chiari fonti d' un chiuso giardino; Dio lo voleva a sè solo consacrato, segregato dal mondo, che non ne era degno, e solo inteso alla sua spirituale perfezione; lo voleva insomma nello stato ecclesiastico, e più ancora nello stato religioso.

  A181000016 

 E frutto di questa esattezza e dell' ingegno, che Dio gli aveva dato singolare, era 1' eccellente riuscita che fece negli studi, sicchè nella Licenza Ginnasiale dell' anno 1873 riuscì il primo tra i numerosi compagni, che con lui subirono il pubblico esame al R. Ginnasio Monviso in Torino.

  A181000017 

 Di questo impedimento fu sulle prime assai accorato; ma si rasserenò tosto, solito come era a rassegnarsi in ogni cosa alla volontà di Dio.

  A181000019 

 Ringraziò più volte il Signore d' averlo chiamato alla Congregazione Salesiana, e prima che io partissi, mi incaricò di pregare l' amatissimo D. Bosco, a cui ebbe sempre una tenerezza figliale, che, qualora il Signore gli ridonasse la saniti, volesse annoverarlo tra i Missionari, che sarebbero partiti per l' America, dove desiderava ardentemente consacrare tutta la sua vita alla gloria di Dio ed al bene delle anime.

  A181000025 

 Per prima cosa cercò della chiesa per ringraziare il Signore del segnalato benefizio fattogli, di essere stato accettato in questo istituto; poi si presentò ai superiori dicendo, che si abbandonava intieramente nelle loro mani, persuaso con ciò di fare la volontà di Dio; facessero pure di lui quanto credessero bene nel Signore.

  A181000036 

 Un suo secreto per far bene la meditazione era questo: sul principio, nel porsi alla presenza di Dio, si figurava proprio che gli comparisse visibilmente Gesù Crocifisso, e che dalla Croce stesse osservandolo se la faceva con tutto l' impegno possibile.

  A181000041 

 E poi, non ricordi più quanto abbiam letto in s. Alfonso? essere per lo più una gran fortuna l' avere un superiore, il quale ci sembri pieno di difetti; così si vede se siamo veri obedienti o no: se cioè obediamo all' uomo perchè ci piace, o a Dio, di cui esso tiene le veci.

  A181000044 

 Desideroso com' era di lavorare molto alla maggior gloria di Dio, e solito a prendere il desiderio del superiore come un espressione della volontà di Dio, accettò ben volentieri l' incarico, sebbene si credesse a mille miglia lontano dall' essere capace d' eseguirlo a dovere.

  A181000051 

 Quando poi udiva parlare delle vastissime regioni delle Pampas e della Patagonia, abitate intieramente da selvaggi, tra i quali non penetrò ancora niente di Cristianesimo, neppure la più semplice nozione di Dio Creatore, allora il suo spirito non aveva più requie, e solo la impossibilità materiale di poter partire lo poteva trattenere.

  A181000052 

 Ben conosco la pochezza mia, ed il non nulla in cui potrò aiutare! ma se Dio mi assiste, oh, qualche cosa farò anch' io! Dacchè sono l' ultimo dei suoi figliuoli, voglio almeno essere il primo a testimoniargliene il grande mio desiderio.

  A181000052 

 Oh che bene immenso si potrà fare in quei paesi, per la {51 [365]} maggior gloria di Dio! Conoscendo che per queste impresa ci vogliono molte persone, e che nell' Oratorio dei preti non ve ne sono in quantità sufficiente per formare tutto il personale di loro, credo bene di supplicare la S. V. con una formale domanda, a voler mandare anche me ad evangelizzare, per quanto le forze me lo concedano, quelle regioni.

  A181000053 

 Persuaso che non vorrà rigettare questa supplica; ma che si vorrà servire di me in qualche modo alla maggior gloria di Dio, ne la ringrazio grandemente, e mi protesto colla più profonda stima e sentita gratitudine.

  A181000073 

 Ieri mattina alla mia interrogazione: Soffri molto, mio caro chierico? rispondeva: Non so da qual parte io più soffra, perchè soffro grandemente da tutte parti; sia fatta la volontà di Dio!.

  A181000077 

 Moriva adunque il nostro caro Giacomo Vigliocco, in età di anni 19 e due mesi circa, dopo una vita tutta condotta nell' amor di Dio, e nella {58 [372]} pratica costante delle virtù cristiane.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000001 

 Fin dai più teneri anni egli corrispose, alle sollecite cure materne, e cresceva nel santo timore di Dio.

  A182000001 

 Sebbene lo studio del latino gli riuscisse assai difficile, si mantenne sempre costante in questo, per {25 [359]} il vivo desiderio che aveva di consacrarsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico.

  A182000012 

 La sua sanità pareva dunque in buono stato; la sua condotta era ottima, ed essendo virissimo {31 [365]} oltremodo il suo desiderio di consacrarsi tatto a Dio nella Congregazione, fu ammesso ai voti triennali.

  A182000013 

 Perdurò in questo stato varii mesi, durante i quali gli furono prodigate tutte le cure possibili, ma era giunto il tempo stabilito da Dio per chiamarlo a sè; e malgrado o-gni consulto ed ogni medicina, il male si aggravava ognora.

  A182000014 

 Chi lo vide spirare così tranquillo e rassegnato, non potè trattenersi di esclamare: Oh com'è sempre vero che è preziosa agli occhi di Dio la morte dei giusti; com'è sempre vero che la divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe sono di grandissimo conforto in punto di morte!.

  A182000016 

 Le nostre Missioni da poco oltre due anni iniziate in America, colla grazia di Dio produssero già frutti assai copiosi e superiori alla nostra aspettazione; ma ecco che uno dei principali membri, che lavorava alacremente in questa porzione della vigna del Signore ci venne già da immatura< morte rapito il 14 giugno dell'anno ora scorso.

  A182000017 

 Un pensiero però sempre dominava la sua mente, ed era quello di consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico; e vedendosi dalla povertà chiusa la via, cotidianamente pregava il Signore che gli desse mezzo di poter mandare ad effetto questo suo ardentissimo {35 [369]} desiderio.

  A182000022 

 Oh con qual gaudio vide giungere il tempo in cui avrebbe potuto offrire a Dio per la prima volta l'Incruento Sacrifizio! E con qual fervore nel giorno della sua prima Messa non celebrò l'augustissimo Mistero! Il collegio di Lanzo era in festa straordinaria, ed il paese intiero preso parte a tanta gioia, tutti rallegrandosi nel vedere con questo soddisfatte le mire dell'amato maestro dei proprii figliuoli.

  A182000025 

 E qui a Varazze nuovamente più forte che mai gli si fece sentire l'acceso desiderio di consacrare la sua vita a Dio nelle Missioni; e di fatto non era più lontano il giorno in cui il Signore gli aprirebbe la {39 [373]} anche a questo passo, la quell'anno appunto incominciarono le trattative per una missione Salesiana nell'America del Sud, ed egli fece tante istanze presso il suo superiore che si credette bene il compiacerlo, quantunque l'uffizio che copriva allora di Direttore Spirituale nel predetto collegio di Varazze fosse assai delicato, ed in quello si fosse attirato tanto la stima dei superiori, quanto la benevolenza degli allievi.

  A182000027 

 " Recatosi a Genova per l'imbarco, quivi provò la più forte emozione; poichè, se la separazione da ogni altro luogo e persona è dura per chi tanto si allontana, oh come più dura a noi riesce la separazione dall'amato D. Bosco! Il nostro missionario si trovava forte, perchè sua fortezza era in {40 [374]} Dio, pel cui amore aveva già più volte offerta la sua vita, tuttavia in quell'istante non potè a meno che dare in un forte scoppio di pianto.

  A182000039 

 Non mi si dà tempo neppure a mangiare, tra il catechismo che faccio continuo, i confratelli della compagnia, il confessionale, la predicazione; però grazie a Dio sto sempre bene.

  A182000039 

 Questa missione Dio la benedice.

  A182000040 

 Egli erasi offerto a Dio, ed avea consacrata la vita per guadagnar anime nelle missioni, e trovandosi in mezzo a bisogni straordinarii, non temeva nè fatica, nè sacrifizi.

  A182000042 

 Tuttavia, coraggio, serviamo allo stesso Dio, il quale a suo tempo ci rimunererà nella santa Gerusalemme secondo la sua infinita misericordia.

  A182000044 

 Allora bisogna mettersi con santa pazienza e istruirli; ed essi anche lì nel cortile od in mezzo alla via ascoltano volontieri la parola di Dio.

  A182000062 

 Così andavano le cose prosperamente con un lavoro straordinario, senza che la sanità di D. Baccino deteriorasse per niente; ma pare che colla gravità e eolla moltitudine del lavoro Dio lo preparasse al gran premio, che tiene in cielo riserbato ai suoi servi fedeli, dandogliene non oscuro presentimento.

  A182000064 

 Dio ci dà grandi consolazioni.

  A182000070 

 Aiutandoci Dio, tutte le cose vanno bene.

  A182000078 

 Questi brevi cenni d'un nostro Confratello, dilectus Deo et hominibus, mentre sono di comune nostra edificazione, ci inspirino coraggio a dividerne le fatiche, ed a prendere il posto di colui che lamentiamo morto in terra, ma che speriamo ci sia già protettore presso Dio in Cielo!.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000004 

 Ma non andò molto che trascinato dalla forza dell'esempio dei tristi, che nei pubblici laboratorii del mondo pur troppo non mancano mai, cominciò a darsi al bel tempo, e quindi poco per volta ad intiepidirsi, poi a raffreddarsi affatto nel servizio di Dio.

  A183000007 

 Ma coll'aiuto della grazia di Dio e mediante la carità dei suoi superiori e il buon esempio dei compagni egli non tardò a mutar costume.

  A183000008 

 Dopo qualche tempo di ottima condotta, la voce di Dio, che fin dai più teneri anni lo chiamava a sè, {43 [395]} gli si fece sentire più potentemente che mai per lo addietro, ed egli assecondandola domandò di entrare nella Congregazione Salesiana.

  A183000008 

 "San Francesco di Sales (diceva egli), patrono principale della Congregazione, alla quale ho l'onore ed il vantaggio di appartenere, era pur di spiriti vivaci ed ardenti più che io non sia, ma con volontà ferma e costante, appoggiato alla grazia di Dio, senza la quale l'uomo non può far nulla di bene, riuscì a vincere se stesso.

  A183000009 

 Come Samuele alla voce di Dio, così egli a quella del superiore ed al suono della campana era prontissimo.

  A183000014 

 - Sia fatto il santo volere di Dio.

  A183000016 

 Nacque egli in Mezzana Bigli (Lomellina) il 5 luglio dell'anno 1858... Incontrò nei suoi genitori tali premurosi e savii educatori, che ben conscii dell'alto lor dovere, i primi vagiti, si può dire, i primi accenti, le prime parole del piccolo Pietro a Dio indirizzarono.

  A183000018 

 In tal modo veniva ad essere la consolazione ed il decoro dei genitori, caro ai parenti ed agli amici, e tanto più caro a Dio, il quale non volendo che l'alito pestifero del mondo mai venisse ad offuscare la bellezza di quell'anima, che tutta a se consecrata voleva, per vie particolari, se lo venia in bel modo preparando.

  A183000022 

 Ma un'anima sì bella e pura andrà forse a lordarsi nel fango o nelle sozzure del mondo? cresciuto si può dire all'ombra degli altari, andrà ora a respirare gli aliti pestiferi del secolo? Egli, dopo maturo esame, conobbe che il mondo non era fatto per lui, e si sentì gagliardamente portato a darsi intieramente a Dio nello stato ecclesiastico non solo, ma nel religioso.

  A183000032 

 Non fu la morte sua angosciosa e spaventosa; ma come il fiorellino del prato reciso dalla falce, abbassò il capo, e placidamente s'addormentò per risvegliarsi in seno a Dio.

  A183000034 

 Fu loro cura di allevare i figli nel santo timor di Dio: a questa scuola domestica di virtù più degli altri approfittava il nostro Luigi, nel quale fin da' suoi più teneri anni vedevansì {54 [406]} chiari segni di chiamata allo stato ecclesiastico.

  A183000037 

 Ben undici chilometri doveva percorrere per approfittare delle lezioni, e ciò non ostante non mai gli avveniva di mancarvi, nè mai, dice l'ottimo suo Parroco, fu visto svogliato o divagato, che anzi diveniva ognora più diligente, pio e raccolto, di modo che fin d'allora dava a divedere che appena gli si fosse presentato il destro l'avrebbe rotta col mondo per dedicarsi tutto al servizio di Dio.

  A183000043 

 Egli nelle vacanze sapeva conservare lo spirito religioso ed anche in mezzo all'indifferenza era caldo d'amor di Dio, e ben lungi dal lasciarsi travolgere nei vortici del peccato ebbe sempre esemplare ed edificante condotta.

  A183000045 

 Pieno di amore per Dio, a lui si rivolgeva con molte preghiere e frequenti giaculatorie, e siccome era perfettamente uniformato alla volontà del Signore, così con placida calma aspettava l'ora della morte per andarsene con Dio in cielo.

  A183000046 

 Fortunato il nostro Luigi che, conosciuto per tempo quale sia il fondamento ed il sostegno della grand'opera della propria salvezza, fin da giovanetto pose per base del suo progresso la virtù dell'umiltà, ed ebbe ognora per suo appoggio la santa obbedienza! Non tardò a cogliere la palma gloriosa che Dio prepara {59 [411]} a' suoi servi fedeli: tutto ci porta a credere che già abbia udito dalla bocca del Divin Salvatore quelle consolanti parole: euge, serve bone et fidelis, quia in pauca fuisti fidelis, super multa te constituam, intra in gaudium Domini tui: Rallegrati, o servo buono e fedele, perchè sei stato fedele nel poco, ti metterò al possesso d'immensi beni, entra nel gaudio del tuo Signore.

  A183000050 

 Interveniva assiduo alle religiose funzioni: frequentava con ardore di fede e di carità i santi Sacramenti: pendeva divoto dal labbro del sacerdote e ritornavane a casa ripieno del santo timore di Dio, tutti edificando col suo religioso contegno.

  A183000052 

 Non diede retta alla voce della carne e del sangue, che in fatto di religione per lo più la sbaglia di grosso; ma solo consultò il suo illuminato Direttore di spirito e la voce di Dio, che segretamente gli parlava al cuore; ed ecco la decisione è presa, ed in essa se ne sta irremovibile, malgrado le insistenze in contrario fatte da alcuni suoi attenenti.

  A183000069 

 Passati {70 [422]} pertanto alcuni mesi in S. Benigno, edificando ognuno colla rassegnaziono alla volontà di Dio, in compagnia di Gesù, che il mattino s'era accostato egli stesso a ricevere, passava a miglior vita il 17 agosto.

  A183000070 

 Il buon Dio prevenne questo amabile giovane colle sue benedizioni; {71 [423]} con essolai si compiacque largheggiare de' suoi doni; ed a sua volta e vi rispose così bene, che in breve si ebbe l'anima ornata di tante grazie e arricchita di tanti meriti da affrettarsi l'acquisto del beato possesso di Dio, per cui la sua vita non fu che un solo e fervido sospiro, un solo e perfetto olocausto.

  A183000071 

 Ed il nostro caro Giacomino sotto le cure de' suoi ottimi genitori crescea ogni dì in età, in sapienza ed in grazia presso Dio ed appo gli uomini; e di pochi mesi già scioglieva la lingua e le prime parole che balbettava erano Gesù e Maria.

  A183000077 

 Che scena pietosa non porge di se là genuflesso ai piedi del confessore! Quanto è umile il suo atteggiamento! Ma perchè quei sospiri, quei singhiozzi e quei pianti?... Ecco il mistero: quella bell'anima è tutta innamorata del suo Gesù, che la prevenne in amore, dolcemente a se guadagnandola colla potente attrattiva della sua divina grazia... E ad un'anima ardente per Dio le imperfezioni, anche le più piccole, {75 [427]} sembrano troppo grosse; lo colpe più leggiere, gravi peccati; un punto, un neo di venialità, deliberata, un delitto enorme, che la disgiunge e separa dall'in tinta unione con Dio.

  A183000078 

 Ritiratosi dalla mensa Eucaristica si raccolse in se stesso, e per lunga ora fu tutto assorto in Dio che formava il suo gaudio, il suo unico bene.

  A183000079 

 Appena socchiusi gli occhi alle mondane cose, oh Dio immortale che bello spettacolo gli si para dinanzi! Vede un vezzoso bambino cinto di fulgidissima aureola, in mezzo agli splendori dei Santi: gli fanno bella corona schiera d'angioli e uno stuolo di sacro Vergini in candidi lini, le quali, seguendo l'Agnello divino, cantano sulle cetre d'oro quel nuovo inno che ad altri non è dato di cantare: vede quel pargoletto che lo guarda con dolce sorriso: ode una voce delicata: è Gesù che gli ripete all'orecchio ed al cuore le parole dette il giorno avanti: Son qui tutto tuo.

  A183000079 

 Era la notte della prima Comunione e il nostro Giacomino si era placidamente addormentato col pensiero fisso in Dio: le ultime parole del suo lungo e fervoroso pregare erano: Gesù e Maria.

  A183000080 

 Dopo questo più non sono da farsi le meraviglie se il caro nostro Delmastro mostra tanta affezione alle cose di pietà, sì costante fervore nell'accostarsi ai SS. Sacramenti, tanta simpatìa pei poveri e tanta indifferenza alle lodi ed ai dileggi, al piacere e al dolore, da parere freddo, insensibile, apatico a tutto che non sa di Dio.

  A183000081 

 Altre volte con sonori schiaffi gli percuotevano le guance, ed egli ripeteva: Tutto per amor di Dio; giunsero perfino a farla a sassi con lui, che neppur cercava di difendersi, ed una volta eziandio, avendolo colpito, lo stramazzarono a terra, ed anche allora non si udì uscir dalla sua bocca altro che il suo benedetto ritornello: Tutto, tutto per amor di Dio.

  A183000081 

 Lo pungevano sovente con motti villani, con titoli ingiuriosi, ed egli mansueto rispondeva: Tutto per amore di Dio.

  A183000082 

 Nella voce del padrone riconosceva la voce di Dio e la eseguiva con prontezza e giovialità.

  A183000086 

 Scrivendo ai suoi genitori non si dimenticava mai di raccomandare ai fratelli ed alle sorelle d'essere sempre buoni, ma proprio buoni davvero, di frequentare i santi sacramenti colle debite disposizioni, di fuggire a tutta possa le cattive compagnie e soprattutto di guardarsi ben bene dall'offesa di Dio, il pessimo di tutti i mali, anzi l'unico vero male.

  A183000089 

 E Dio benedetto appagava i suoi voti nel settembre del 1879.

  A183000089 

 Oh! chi può descrivere l'esultanza di quell' anima santa nell'atto di consecrarsi per tutta la vita al servizio di Dio e del prossimo? Con quanta espansione pronunziò le care parole, che quali funicelle d'oro dovevano unirla per sempre al Signore, oggetto del suo più fervido amore!.

  A183000090 

 La grazia era ottenuta: quell'anima si ritirava ebbra di gioia dai piedi di Gesù in Sacramento, come se da un novello battesimo uscisse, a guisa di colomba, pura, monda e rivestita degli splendori della grazia; ed in tale stato che più le restava che di spiegare il volo in seno al suo Dio? La carità giunta a perfezione, dice l'Angelico, altro più non agogna che di sprigionarsi dagli ingombri del corpo per riunirsi al pelago immenso della carità per essenza, Gesù Cristo: Charitas cum ad perfectionem venerit quid dicit? Cupio dissolvi et esse cum Christo.

  A183000090 

 essere sempre con Dio....

  A183000095 

 Ecco a larghi tratti i fatti più culminanti della vita e della morte del nostro carissimo Delmastro; ecco le note caratteristiche che contraddistinguono la sua bell'anima: uno spirito di operosità e di sacrificio; un ardente amor di Dio e del prossimo; una purità angelica; uno spirito di ubbidienza e di subordinazione, uno spirito di preghiera e di mortificazione, un distacco generoso dal mondo ed un sublime slancio per l'acquisto d'ogni virtù.

  A183000096 

 Coraggio: Maria Ausiliatrice ci porge la destra; gittiamoci nelle sue braccia; Essa ci condurrà a Dio che ci vuol salvi, ed allora vedremo quanto sia grande, {85 [437]} quanto sia prezioso ed invidiabile, il premio di colui che in brevissimo lasso di tempo volle e seppe avanzarsi tant'alto nelle vie del Signore: ConsumTnatus in brevi explevit tempora multa.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000001 

 Fuggì sempre i tristi compagni ed avendo {36 [4]} da natura sortito un'indole tranquilla, un cuore ben fatto, nutrì fin da' suoi più teneri anni grande desiderio di consacrarsi a Dio, e di poterlo un giorno servire nello stato sacerdotale.

  A184000004 

 Dal che ne avveniva, che, mentre in Chiesa pareva un angelo e tutto assorto in Dio, fuori lo si vedeva ilare, affabile, e caritatevole con tutti, e non solo non mai recava agli altri disgusto alcuno, ma prestava con bontà tutti quei servigi che poteva; ed ovunque accorgevasi di poter far del bene, tosto vi accorreva; nè ricusava di prestarsi alla cura degli infermi che visitava e consolava colla più affettuosa carità.

  A184000004 

 La frequente Comunione, le lunghe e divote visite a Gesù in Sacramento, l'esercizio continuo di tutte le pratiche di religione, mantenevano in lui accese le due fiamme dell'amor di Dio e del prossimo.

  A184000008 

 Fortunata la Congregazione quando avrà tutti i suoi membri che predichino più col buon esempio che colle parole; quando tutti i suoi membri saranno umili e desiderosi solo della gloria di Dio e della salute dell'anime.

  A184000013 

 E stando così sopra di sè alcuni momenti, si pacificava confidando nella Provvidenza di Dio, che fin allora lo aveva protetto.

  A184000013 

 I ragionamenti suoi versavano tutti sul come e quando avrebbe potuto sbrigarsi da ogni interesse materiale, e consecrarsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico.

  A184000018 

 Ella ti porgeva la mano, già salivi al sicuro, ed oh! disgrazia deplorabile, ecco in un attimo tutto perduto, tutto infranto, tutto si riduce al nulla! Oh quanto io ti compiango! Qui avresti avuto per madre specialissima la gran Regina degli angeli, la Madre di Dio; per speciale patrono il sublime S. Francesco di Sales, così dolce nelle sue virtù....

  A184000021 

 Egli accolse con grande giubilo dell'anima sua la notizia, poichè, diceva, io non cerco altro che di consacrarmi al Signore; e il Signore accetta per certo quello che i superiori stabiliscono; sebbene poi colla bocca io dica che fo voto per tre anni, tuttavia col cuore intendo assolutamente di legarmi a Dio per tutta la vita.

  A184000022 

 La pazienza e la rassegnazione alla volontà di Dio nei grandi patimenti che precedettero il suo fine, fu esemplare.

  A184000024 

 I suoi genitori di professione contadini, ma piuttosto agiati, si specchiavano in questo loro figliuolo, il quale cresceva ogni dì nella pietà e nel santo timor di Dio.

  A184000028 

 Ma sia fatta la volontà di Dio, e benedetto sia il Santo suo Nome; egli conosce i nostri bisogni, e non mancherà di venirci altramente in aiuto.

  A184000032 

 Il disinteresse con cui il nostro Barberis lasciò comodità, casa e patria, serva a noi d'esempio per consacrarci più strettamente a Dio.

  A184000040 

 La brama di affaticarsi e spendere le sue forze alla maggior gloria di Dio, rendendolo quasi maggior di se stesso, faceva sì, ch'ei seguisse non solamente i cenni, ma perfino i desiderii dei superiori, mettendosi con coraggio alle più ardue e faticose imprese.

  A184000046 

 " Una sera D. Bosco gli disse nel licenziarsi da lui che offrisse tutti i suoi patimenti alla maggior gloria {63 [31]} di Dio e con rassegnazione; e l'indomani mattina avendogli chiesto come avesse passato la notte, rispose: ho fatto quello che Ella mi ha detto.

  A184000049 

 Finalmentenel mattino dell'11 aprile, mentre i giovani radunati nella cappella per i consueti esercizi di pietà innalzavano a Dio preghiere, perchè il Signore accordasse quanto era meglio pel caro infermo, quella bell'anima volò al cielo a cogliere il premio delle grandi sue virtù, come si spera.

  A184000051 

 Il vantaggio che per la virtù e per la gloria di Dio da essi si trae è incalcolabile.

  A184000051 

 Oh lo dicano i genitori che si vedono i figli da insolenti, neghittosi e viziosi che erano, divenire obbedienti, laboriosi e costumati tanto, da non riconoscerli più per quei di prima! Il bene di questi collegi l'hanno ad attestare in modo eloquentissimo i pochi cenni biografici, che siamo per istendere del nostro confratello Cesare Peloso, nello scorso anno chiamato da Dio all'Eternità.

  A184000056 

 Intanto il buon Dio lo aspettava per un ultimo passo per lui al tutto decisivo.

  A184000058 

 Il padre da prima troppo forte meravigliato della presa risoluzione del figlio, non sapeva persuadersi come uno, che da giovinetto dovette mettere in collegio come per castigo, ora si fosse ridotto a non volerne più venir via, ed anzi voler vestire le divise chiericali e consacrarsi a Dio nello stato religioso, per poi esso stesso farsi educatore di giovinetti dissipati e cattivelli.

  A184000058 

 Non ci fu verso; la vocazione veniva da Dio, e Dio dà grazia e l'orza di poterla conservare contro qualunque pericolo, quando si procede con retta coscienza e si prendono i mezzi necessarii per custodirla.

  A184000061 

 Io caldamente alle sue preghiere mi raccomando, imperocchè so certo essere esse molto accette alla Gran Madre di Dio.

  A184000067 

 - Saranno oltre alle già solite, alla mattina una delle sette meditazioni che sono nel Giovane Provveduto, ed al Venerdì e Sabato una messa di più, la quale sentirò o servirò a maggior gloria di Dio e di Maria onde impetrare le suddette grazie.

  A184000067 

 Sperando nell'aiuto di Dio e di Maria SS., prometto e spero di far tutto questo.

  A184000069 

 Ecco come si esprime in lettera dei 27 Gennaio: "Con mio sommo dispiacere non posso trovarmi costì per la festa di San Francesco, di Sales: pazienza; sia fatta la volontà di Dio.

  A184000072 

 Ebbe a sè il confessore, e volle per l'ultima volta bene assestare le cose sue con Dio; pensava continuamente all'Oratorio, ai suoi confratelli, al caro padre dell'anima sua, ed al tanto bene che faceva.

  A184000076 

 La sua vita fu assai tribolata, la sua virtù dovette passare per molti cimenti; ma l'aiuto della grazia di Dio trionfò così vittoriosamente in lui, che noi possiamo ora averlo a modello di vita esemplare.

  A184000080 

 Ben a ragione tutti i congiunti speravano che la benedizione del rappresentante di Dio su questa terra, e padre universale dei fedeli sarebbe stata ratificata da quel Dio di cui teneva le veci, Pio IX gradì l'offerta, benedisse il raccomandato, il quale confortato da questa speciale benedizione indossò l'abito chericale, e cominciò i suoi studi di latino.

  A184000082 

 Dio solo sa quanto patisse nell'interno per questa ansietà.

  A184000082 

 Finalmente, quando a Dio piacque dargli un po' di tregua nelle sofferenze, potè entrare nell'0ratorio Salesiano, ove regnandovi la vera fratellanza evangelica potè trovarsi in una via in cui poter giungere alla tanto desiata mèta.

  A184000086 

 Tanti sforzi per progredire nella virtù gli meritarono speciali grazie da Dio: ma una egli metteva assolutamente superiore a tutte le altre, ed era quella di averlo illuminato {82 [50]} chiaramente riguardo alla sua vocazione e di avergli aperte le porte della Congregazione Salesiana, nella quale entrò come ascritto nell'ottobre del 1876.

  A184000089 

 Più volte andava in chiesa a pregare il Signore, perchè lo liberasse dalla tentazione, poi usciva tutto corrucciato perchè la tentazione non lasciavalo pregare, poi entrava di nuovo in chiesa a gemere, e spesso anche a piangere non che ad impazientarsi un tantino avanti a Gesù Sacramentato; e poi si pentiva d'essersi impazientato, ed impazientavaai di nuovo per non essersi subito rassegnato alla volontà di Dio, che quelle tentazioni permetteva; e così passava giorni assai agitati.

  A184000091 

 Fin da fanciullo la custodì gelosamente; ma fattosi più grandicello e specialmente quando fu chierico, conosciutone il pregio, non lasciò mezzo intentato per conservarla, e non lasciava passar'giorno senza chiedere questa grazia a Dio.

  A184000094 

 Sempre si mostrò rassegnato ai voleri di Dio, e sempre parlava delle cose riguardanti a Dio, all'Oratorio ed a' suoi cari confratelli, e sempre sperava poterli rivedere.

  A184000095 

 Egli era preparato: aveva ricevuto giorni prima quel Dio, che era secondo lui, il suo bene, il suo tutto e il centro de' suoi pensieri.

  A184000095 

 Era la vigilia di N. S. del Carmelo, e nelle braccia di sua madre, che lo confortava a confidare in Dio spirava, o meglio si addormentava nel bacio del Signore.


don bosco-societas s. francisci salesii [1873].html
  A185000001 

 Congratulandoci con Voi, Degno Sacerdote di Dio, elio abbiate con industre carità saputo stabilire la non mai abbastanza commendevole Cono rogazione dei poveri {4 [106]} giovani nel pubblico Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi mercé le presenti il Nostro perfetto gradimento con deputarvi effettivamente Direttore Capo spirituale del l' Oratorio di s. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di s. Luigi Gonzaga e del s. Angelo Custode, affinché l' opera intrapresa con si felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità a vera gloria di Dio e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000003 

 Il battesimo ci rende membri di Gesù Cristo, ci fa figliuoli di Dio e della Chiesa, ed eredi del Paradiso.

  A187000010 

 La fede è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi crediamo in Dio, e crediamo tutto ciò che egli ha rivelato alla santa Chiesa.

  A187000011 

 La speranza è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi desideriamo ed aspettiamo la vita eterna che Dio ha promessa a' suoi servi, e gli aiuti necessarii per ottenerla.

  A187000012 

 La carità è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra, colla quale noi amiamo Dio per lui medesimo sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi stessi per amor di Dio.

  A187000015 

 La fortezza fa che non temiamo alcun pericolo, neppur la stessa morte, per servizio di Dio.

  A187000019 

 Quanto alla sostanza la santa Messa è lo stesso sacrifizio della Croce, e si offre 1° per onorar Dio; 2° per ringraziarlo de' suoi benefizii; 3° per placarlo e dargli soddisfazione dei nostri peccati; 4° per ottenere tutte le grazie necessarie.

  A187000028 

 In presenza d'una maestà così alta come quella di Dio deve la preghiera essere fatta con sospensione di animo con grande rispetto, con profonda umiltà e somma confidenza, con costante perseveranza; l'uomo, dice S. Agostino, sa come ben vivere, se sa come ben pregare.

  A187000040 

 Essendovi un Dio solo, una sola deve essere la fede, una sola la Chiesa, che ne sia depositaria.

  A187000042 

 Quindi non avendo le Chiese dei Protestanti i caratteri che le facciano conoscere per opera degna di Dio, e rappresentando invece una vera babelica confusione, ne conseguita che esse sono false, perchè opera sola dell'uomo e di Satana, capaci unicamente di rendere infelice l'anima su questa terra, e condurla alla perdizione eterna.

  A187000050 

 Credo che il Figliuolo di Dio si è fatta uomo nel ventre purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito {25 [337]} santo; come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.

  A187000050 

 Credo che vi è un Dio solo in tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo.

  A187000050 

 Credo tutte le altre verità della nostra S. Fede per lo stesso motivo, che Dio le ha dette alla S. Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le dice a noi.

  A187000050 

 Perchè così Iddio sommamente verace ha detto alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa dice a noi, credo fermamente che vi è Dio che premia i buoni e castiga i cattivi.

  A187000052 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordiosissimo, e fedelissimo, spero che mi darete la vita eterna, che mi avete promesso pei meriti di G. Cristo, facendo io opere da buon cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto, il quale spero dalla vostra infinita bontà.

  A187000054 

 Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per i beni che ho ricevuti da Voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete un Dio degno per voi medesimo d'infinito amore, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso.

  A187000056 

 Misericordia, Signore, mi pento con tutto il cuore de' miei peccati; me ne pento non {26 [338]} solo per li beni che ho perduti ed i mali che ho meritati peccando, ma me ne pento principalmente, perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi: vorrei prima esser morto, che avervi offeso; e propongo con la grazia vostra di non offendervi mai più, perchè vi amo sopra ogni cosa.

  A187000111 

 L'ira di Dio tremenda.

  A187000127 

 Dio sia benedetto.

  A187000129 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

  A187000132 

 Benedetta la gran Madre di Dio Maria SS..

  A187000135 

 Benedetto Dio ne' suoi Angeli e ne' suoi Santi.


don bosco-storia dell-inquisizione.html
  A188000011 

 Avendo questa donna sostenuta questa tribolazione per molto tempo, e non sperando mai essere liberata, onde {83 [261]} inspirata da Dio, aiutò da un sant' uomo, e per ordine gli narrò tutto questo fatto.

  A188000011 

 E quel mirabile uomo servo di Dio eterno, le rispose: Carissima figliuola, quando il diavolo viene più a darti molestia, e tu vanne subitamente dinanzi alla figura della Vergine Maria, e umilmente domandale suo aiuto, e sarai liberata.

  A188000012 

 E quando questo santo eremita ha inteso di costui la continua battaglia, non gli rispose niente quella volta, ma ponendosi in orazione gli fu subitamente rivelata da Dio la liberazione della detta tentazione; e poi chiamandolo, gli disse: fratello mio, io ti do per consiglio e per buono e ultimo rimedio, che quando a te vengono i mali pensieri, che tu con grande devozione e riverenza {86 [263]} ricorra alla gloriosa Vergine Maria, la quale è avvocata di tutti, ed Ella appo Dio può fare ogni cosa.

  A188000012 

 Onde sollecitamente pregava Dio che per la sua misericordia e pietade il difendesse da tanta immondizia e bruttura.

  A188000012 

 Similmente pregava tutti li Santi e le Sante che fossero suoi avvocati, acciocchè più presto potesse avere da Dio questa misericordia {84 [262]} d' essere liberato: ma per operazione del demonio non si raccomandava mai alla Vergine Maria, che pregasse il suo dolcissimo Figliuolo per lui.

  A188000015 

 E considerando poi quanto {89 [267]} miracolo Dio avea operato, tutti, maravigliandosi, ringraziavano Dio e la sua dolcissima Madre gloriosa Vergine Maria, la quale sempre sia lodata e ringraziata.

  A188000016 

 Stato in questa consolazione di Paradiso non so del quanto, se non che non potè esser tanto che non paresse un momento, ripigliossi la Santissima Madre il suo Divin figliuolo, e riguardatolo tutta verso lui amorosa, siccome in atto d' andarsene, gli fece espresso comandamento d' entrare nella Compagnia di Gesù, e disparve: lasciandolo non solamente, per buona deduzione, sicuro che non morrebbe: ma si del tutto libero da quel male, che pochi dì appresso potè venire alla Chiesa de' Padri e render grazie a Dio e alla sua beatissima Madre del subito guarimento, e fare ai Padri le domande bisognevoli e mettere in esecuzione il comandamento {91 [269]} lasciatogli dalla Vergine nel partirsi.

  A188000016 

 Trovandosi Stanislao Kostka vicinissimo all' estremo, eccogli tutto improvviso innanzi la beatissima Madre di Dio, e tanto fin d' allora divotamente e teneramente amata da lui, che ne trovo espresso nelle memorie giurate della sua vita in Vienna, che udendo egli cantar nella Chiesa nostra la Salve Regina, tutto s' infocava nell' anima e nel volto, e tutto andava in spirito e in estasi.

  A188000017 

 Cristiani che amate di essere cari a Maria, pregatela di cuore che vi ottenga questa bella grazia di consacrarvi totalmente a Dio.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000009 

 Benedica dunque il Cielo questa tenue fatica, il cui scopo si è di accrescere la gloria di Dio, e di agevolare l'avanzamento nella cognizione di quella Storia, che di tutte, dopo la Sacra, è la più commendevole, e sia dal Ciel benedetto quel cortese lettore che vorrà giovarsene.

  A189000021 

 V'ha in questa congregazione una Gerarchia Ecclesiastica, la quale è un ceto di Prelati e di Sacri Ministri, istituito da Dio per reggere la Chiesa, e per promuovere la santità negli uomini.

  A189000030 

 R. Caduto il nostro primo genitore Adamo dallo stato d' innocenza in cui fu da Dio creato, egli e tutti i suoi posteri dovettero per molti secoli gemere {19[177]} sotto la dura schiavitù del demonio, il quale gran parte ne traeva seco ad eterna perdizione; nè vi era pell'uomo altro mezzo onde salvarsi, se non la venuta di quel Liberatore, che la bontà divina gli aveva promesso.

  A189000033 

 Subito un Angelo circondato di splendidissima luce si manifestò ad alcuni pastori, che passavano la notte alla custodia del gregge, annunziando loro la nascita del Messia, e nell'atto stesso una moltitudine di celesti spiriti fecero risuonar quelle parole di gioia: Gloria a Dio nel più alto de' Cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

  A189000034 

 I pastori festosi si recarono in Betlemme, e vi trovarono quel Celeste Bambino, e dopo d' averlo adorato e riconosciuto pel loro Salvatore e loro Dio, colmi di allegrezza, e di consolazione là ritornarono, onde si erano partiti.

  A189000038 

 All'età di tre anni fu presentata nel Tempio per attendere colle altre vergini alle cose del divino servizio, e divenir poi degna d'esser madre di Dio.

  A189000039 

 Poco dopo l'Angelo Gabriele mandato da Dio le annunziò la sublime dignità di Madre di Dio.

  A189000055 

 E Gesù: non ti ho detto che se crederai vedrai la gloria di Dio? Levarono dunque la pietra, e Gesù, alzati gli occhi al Cielo, ringraziando il Padre, che l'aveva esaudito, siccome sempre, chiamò a gran voce: Lazzaro vieni fuori: a tali parole Lazzaro legato i piedi e le mani, e con la faccia coperta d'un Sudario uscì fuori subitamente; e Gesù disse: scioglietelo, e lasciatelo andare.

  A189000061 

 Gesù, il quale sebben fatto uomo era sempre Dio onnipotente, con una sola parola tutti gettolli tramortiti a terra; ma egli era anche Dio Salvatore, e aveva risoluto di morir egli solo per dar la vita a tutto il mondo, perciò si consegnò di nuovo nelle mani de' suoi nemici.

  A189000065 

 Ma che potevano mai i miseri loro sforzi contro un Dio onnipotente? Gesù stette morto circa tre giorni, e il terzo giorno siccome Egli aveva predetto risuscitò dal sepolcro glorioso, e trionfante; si fece vedere a' suoi Apostoli radunati insieme, e rinnovò le apparizioni durante quaranta giorni, che Egli impiegò nel confermarli e istruirli nella fede.

  A189000072 

 Erano attenti nell'ascoltar la parola di Dio, perseveranti nell'orazione, e sommamente divoti nella frazion del pane, cioè nella partecipazione della divina Eucaristia.

  A189000077 

 E s. Pietro avrebbe 'dovuto correre la stessa sorte, se {36[194]} un Angelo inviato da Dio non l'avesse liberato di prigione la notte medesima che precedette il giorno assegnato pel suo supplizio.

  A189000083 

 Ma Paolo lasciando dire, e pensare quel che ognuno voleva intorno alla sua conversione, si fortificava nella fede, e disputando contro gli Ebrei tutti li confondeva provando loro colle Sacre Scritture, e più ancora co'suoi miracoli che Gesù Cristo era veramente il Messia predetto dai Profeti, è inviato da {39[197]} Dio per esser il Salvatore degli uomini.

  A189000085 

 Esso era timorato di Dio, sovente digiunava e faceva abbondanti limosine.

  A189000091 

 Allora tutti pieni di stupore, gli Apostoli esclamarono ad una voce: « Quegli a cui piacque prendere umana carne da Maria Vergine, farsi uomo in Lei, nascere da Lei, quel Dio Verbo, Signore della gloria, che innanzi al parto, nel parto, e dopo il parto avevane il corpo conservato immacolato, incorrotto volle conservarlo, e glorioso farlo dagli Angeli portar in Cielo prima del comune, ed universal risorgimento ».

  A189000091 

 Giunto il tempo che Dio voleva liberare da quest'esilio la Regina degli Angeli, oltre s. Dionigi Vescovo d'Atene, s. Timoteo Vescovo d'Efeso, gli Apostoli che erano sparsi per le varie parti del mondo a predicar la dottrina di Gesù Cristo, per virtù angelica tutti si trovarono radunati in Gerusalemme intorno al letto di Maria Santissima, la quale non già di dolore, ma di puro amor di Dio, a guisa di chi dolcemente piglia sonno, spirò.

  A189000094 

 In simil guisa in meno di trent'anni dopo la prima predicazione del Vangelo, il vero Dio ebbe degli adoratori in tutte le parti del mondo.

  A189000107 

 R. Siccome questo fu il delitto più enorme che siasi mai commesso, o possa commettersi al mondo, cosi venne da Dio punito col più tremendo castigo.

  A189000113 

 Durante quest'assedio perirono un milione e cento mila abitanti; il resto di questo popolo Deicida fu disperso per tutto il mondo, condannato da Dio ad {56[214]} andar qua e là errante senza principe, senza altare, e senza sacrifizio, in mezzo a nazioni straniere fino al finir dei secoli, nel qual tempo egli aprirà gli occhi, e riconoscerà il suo Dio in colui che ha crocifisso.

  A189000130 

 In queste strettezze i soldati cristiani si {63[221]} posero ginocchioni, e porsero a Dio fervorose preghiere dirimpetto al nemico stesso, che li motteggiava; quando tutto ad un tratto si copre di nuvole il Cielo, e una dirotta pioggia cade nel campo romano.

  A189000141 

 Poco men violenta fu la persecuzione in Cartagine, dove s. Perpetua e santa Felicita seguite da una moltitudine di altre martiri andarono alla morte con una gioia, che non poteva essere ispirata se non da, quel Dio per amor di cui davan la vita.

  A189000150 

 R. In quella che i martiri col sacrificio della lor vita attestavano la verità di quella fede per cui morivano, altre maraviglie a Dio non men gloriose si operavano da s. Gregorio detto Taumaturgo, ossia operator di miracoli.

  A189000150 

 Vicino a morte dimandò quanti infedeli v' erano ancora nella città di Neocesarea, e rispostogli che ve n'erano peranco diciassette: «grazie a Dio, rispose, altrettanti appunto erano i.

  A189000162 

 Dio che lo conduceva, gli fece trovar una rupe, in cui la natura aveva intagliato quasi una sala bellamente rischiarata {78[236]} da un' apertura superiore: una fontana di acqua pura e abbondante, che scaturiva dalla montagna, e formava presso la valle un delizioso ruscello, serviva a dissetar il solitario.

  A189000162 

 Dio non lo fece conoscere che al gran s. Antonio dopo molti anni trascorsi in quel selvaggio ritiro, e solamente poco prima della morte di Paolo, la quale non avvenne che a centotredici anni di sua vita, nell'an.

  A189000162 

 Spesso dopo aver passata tutta la notte in orazione, l'aurora veniva per lui troppo presto ad interrompere la dolcezza de' suoi colloquii con Dio.

  A189000168 

 R. Questo Principe che pensavasi riportar una gloriosa vittoria, mediante l' annientamento del cristianesimo, rovinò se stesso con trionfo di quel Dio, che de' cristiani è padre e sostenitore.

  A189000183 

 Molti dei grandi della corte erano cristiani, si tentò di farli sacrificar agl' idoli, ma essi amarono meglio perdere le lor dignità, i lor beni, {90[248]} la libertà, a soffrir le più crudeli torture che mancar di fede al loro Dio.

  A189000187 

 R. Il principal mezzo di cui Dio si valse per operare un cangiamento sì maraviglioso, è stato il zelo istancabile dei Romani Pontefici, i quali in numero di trentatre che tennero la S. Sede da san Pietro fino a quest'epoca, tutti, neppure uno eccettuato diedero la vita per Gesù Cristo.

  A189000195 

 Ma l'uomo di Dio adempiendo l'abietto suo ministerio, non lasciava di sostener quelle stesse verità che in faccia a tutti i tormenti aveva professato.

  A189000205 

 S. Giustino filosofo e martire, di cui ci restano due apologie, un dialogo con Trifone, un trattato sull'unità di Dio, an.

  A189000208 

 Ma Dio che lo voleva tutto per sè, dispose che egli frequentasse un zelante e vero amico, il quale

  A189000209 

 {104[262]} di Valeriano venne anch'esso condannato a morte, alla cui nuova: « grazie, disse, siano rese a Dio, il quale degna liberarmi dalla prigione del mio corpo ».

  A189000210 

 Questi s' avviò alla volta di Roma per combattere il suo rivale, e intanto già prevenuto a favor dei cristiani, scongiurava il loro Dio a farsegli conoscere.

  A189000212 

 Ella venne posta in cima del suo diadema, e fu inalberata sino sul Campidoglio, quasi per annunziare al mondo tutto il trionfo di un Dio crocifisso.

  A189000212 

 I cristiani miravano queste maraviglie della potenza divina, e ne rendevano grazie a Dio.

  A189000221 

 R. Ario Sacerdote d'Alessandria, dapprima simulò divozione, e perciò conseguì carica onorifica nella propria patria; ma svelatasi la sua ipocrisia si tolse la maschera, e gettò proposizioni contro la divinità di Gesù Cristo, affermando il figliuolo di Dio non essere eguale al Padre.

  A189000224 

 Tutti i Padri n' ebbero orrore, e con argomenti convincentissimi appoggiati alla scrittura ed alla tradizione fu dichiarato, che Gesù Cristo è eguale al Padre, vero Dio egli stesso, e che ha una medesima sostanza, una medesima natura con lui.

  A189000230 

 L'imperatore sospettando di falsità « se mai mentisci, gli disse, sia Dio vendicatore del tuo enorme spergiuro, frattanto riavrai la tua carica ».

  A189000239 

 Compiva i diciott'anni, quando un giorno ascoltando in Chiesa la parola di Dio udì profferire quel detto del Vangelo: « se vuoi essere perfetto, va, vendi ciò che hai, donalo ai poveri, e avrai un tesoro in Cielo ».

  A189000247 

 Questo genere di persecuzione sarebbe stato più funesto alla Chiesa che la crudeltà di Nerone e di Dioclesiano, se Dio stesso non avesse abbattuto l'infernal progetto di Giuliano con una morte immatura.

  A189000249 

 R. Giuliano essendo andato a combattere contro il re di Persia, deciso di esterminar tutti i cristiani dopo il suo ritorno, dovette provar la vendetta del Dio de' cristiani.

  A189000259 

 Gli Ariani intaccavano la divinità di Gesù Cristo, egli ardì insegnare lo Spirito Santo non essere Dio.

  A189000260 

 Teodosio ricevette questa decisione come uscita dalla bocca di Dio stesso, e promulgò una legge per sostener i decreti del concilio.

  A189000264 

 Egli fu suscitato da Dio per ispiegar le divine scritture,

  A189000272 

 Negava il peccato originale e la necessità della grazia di Dio.

  A189000273 

 Dopo questo decreto del Papa s. Agostino {145[303]} riguardava la causa come terminata: « Roma ha parlato, diceva questo santo dottore, ha confermato i decreti dei Vescovi, la causa è finita, piaccia a Dio, che sia pur finito l'errore! » Il desiderio di s. Agostino non fu appagato.

  A189000276 

 Mentre si occupava in questi pensieri di umiltà e di gratitudine verso il suo Dio animato massimamente dalla bontà divina, e dai meriti infiniti di Gesù Cristo, dopo molto lunga malattia che egli pazientemente soffrì, pacificamente morì nel 430 in età di settant'anni.

  A189000276 

 R. S. Agostino dopo d'aver scritto tante opere contro gli eretici, guadagnato sì gran numero di scismatici colle sue conferenze, convertito immenso numero di peccatori, confortati chierici, vergini, santi pervenuti alla perfezione per opera di lui, dopo d'aver esercitato contro di sè medesimo ogni rigore di penitenza con una vita faticosa e mortificata, tuttavia dimostrava tanto timore de' giudizi di Dio come se non avesse fatto alcun che di bene.

  A189000278 

 Nestorio Vescovo di Costantinopoli sosteneva che in G. Cristo vi erano due persone, una divina, e l'altra umana, e che la SS. Vergine non doveva punto chiamarsi madre di Dio, ma solamente madre di Cristo.

  A189000279 

 Gli errori di Nestorio furono anatematizzati, e la santa Vergine solennemente dichiarata vera madre di Dio, e per dar un segno manifesto del-l'alta stima, che la Chiesa universale professava a Maria Madre di Dio, fu ingiunto {149[307]} a tutti i fedeli cristiani, che dopo la salutazione angelica si aggiungesse Santa Maria Madre di Dio etc., nel 431.

  A189000285 

 Questo Principe barbaro, detto il flagello di Dio per le stragi che ovunque menava, era passato dalle Gallie nell'Italia con formidabile esercito, e presa Acquileia, Pavia, e Milano, stava per dar il sacco a Roma senza che vi fosse chi a lui osasse far resistenza; mentrechè l'imperatore co'suoi Generali tremavano di paura alla vista di si potente nemico.

  A189000285 

 S. Leone adunque fidato tutto nella protezione di Dio, pontificalmente vestito andò ad incontrar Attila vicino a Mantova, dove il Mincio scarica le sue acque nel Po.

  A189000286 

 Molto scrisse, molto operò a favor della Chiesa, finché carico di meriti appresso Dio, e appresso gli uomini, dopo 21 anno di glorioso pontificato andò a ricevere l'eterna ricompensa nel 461.

  A189000290 

 Abolì e tolse da Roma le feste lupercali, che si celebravano in onor del dio Pane nel mese di febbraio, instituendo in vece la processione colle candele in mano nella festa della Purificazione, che già celebravasi senza tal cerimonia.

  A189000290 

 Tutto poi il tempo che gli rimaneva libero da' suoi sublimi uffici, lo spendeva nell'orazione, o in santi trattenimenti insieme co' più degni servi di Dio, che solo spiravano cose di pietà.

  A189000293 

 Allora egli levatosi con un aria di tranquillità: « Dio, loro disse, perdoni il vostro peccato » e se ne partì.

  A189000293 

 Nel sesto giorno di sua malattia chiese d'esser portato in Chiesa per ricevere l'Eucaristia, poi appoggiando il capo ad uno de' suoi discepoli pregò in piedi tutto assorto nelle cose di Dio, e alzando le mani al Cielo rese tranquillamente lo spirito al suo Signore nel 543, ne'sessantatre anni di sua età.

  A189000299 

 Ma vedendo che le occupazioni del secolo rubavano in parte gli affetti del suo cuore, che egli voleva che fosse tutto di Dio, perciò morto suo padre rinunciò alle dignità, e ad ogni grandezza mondana.

  A189000304 

 S. Gregorio ordinò a'primi che si dicesse Ave (Dio ti salvi), e a' secondi che si facessero delle croci sulla bocca; onde cessarono le morti subitanee.

  A189000315 

 Siccome vantavasi superiore a Gesù Cristo, subito gli si chiese che facesse miracoli, ed egli rispondeva che i miracoli erano stati operati da Gesù Cristo, e che egli era suscitato da Dio a ristabilir la religione colla forza.

  A189000322 

 Il suo esilio durò sei mesi, in capo ai quali rendette santamente l'anima a Dio, dopo 6 anni di Pontificato nel 657.

  A189000330 

 Si tentò ogni spediente per sollevarlo, ma egli vieppiù gridando che ardeva vivo, e sentiva le fiamme infernali, che vendicavano {183[341]} gli oltraggi che non aveva temuto di fare alla Madre di Dio, morì nel 775.

  A189000335 

 L'empietà degli Iconoclasti fu solennemente anatemizzata da 377 Vescovi presieduti dai Legati del Papa, e si dichiarò essere religiosa cosa l'onorar le sante immagini, perchè l'onore che loro si presta si riferisce interamente all'oggetto, che esse rappresentano, cioè all'onor di Dio.

  A189000343 

 Un giorno si domandò a s. Perfetto che pensasse di Gesù Cristo e di Maometto, ed egli rispose: « Gesù Cristo è il Dio benedetto sopra tutte le cose, Maometto è uno de' seduttori, che secondo predice il Vangelo, precipiteranno i loro seguaci insiem con sè stessi nell'abisso eterno ».

  A189000362 

 Leone fu appunto destinato da Dio per questi bisogni.

  A189000362 

 R. I santi che Dio specialmente prescelse per illuminar la sua Chiesa ín questo secolo, furono i due Pontefici san Leone IX.

  A189000373 

 Dio confermò la santità di lui con molti miracoli prima e dopo sua morte.

  A189000373 

 Prima di spirare promise che quando pei meriti di G. C. fosse salito al Cielo, tutti avrebbe raccomandato instantemente a Dio, poscia pronunziando queste parole « Io ho amato la giustizia, e odiato l'iniquità, e per questo muoio in esilio » morì il 25 maggio 1085, dopo tredici anni di luminosissimo Pontificato.

  A189000375 

 Allora il Pontefice gli permise, che con alcuni compagni, che esso aveva guadagnato a Dio passando per l'Italia, si ritirasse nella Calabria dove fabbricò un monastero che si chiamò la Torre, e visse in pace infino alla morte avvenuta nel 1101.

  A189000379 

 Richiesto dal padrone di chi fossero quei due aratri che erano spariti al suo arrivo, rispose: « Io non so d'aver altro aiuto che quello di Dio, io lo invoco nel principio de'miei lavori, e non lo perdo mai di vista in tutto il corso della giornata ».

  A189000389 

 {224[382]} Non ostante sì complicate occupazioni non tralasciava di fare continue preghiere e meditazioni, sempre assorto in dolci pensieri d'amor di Dio.

  A189000398 

 Conobbe da ciò, che Dio lo destinava al riscatto degli schiavi, e per accertarsi vieppiù della volontà divina, si portò da s. Felice di Valois, che menava vita santa nel deserto; il quale alla vista di un nuovo prodigio si unì a s. Giovanni, e andarono ambidue a Roma acciocchè fosse approvato dal Papa un ordine, che avesse per suo scopo particolare {229[387]} il riscatto degli schiavi, e qualora ciò non si potesse col danaro, si facesse colla propria persona.

  A189000409 

 R. S. Domenico fu scelto da Dio a combattere questi eretici.

  A189000413 

 Questi dagli anni più giovanili spiegò una gran carità verso i poveri, e si fece una legge di non ricusar ad alcuno la limosina, quando fosse domandata per amor di Dio.

  A189000414 

 {240[398]} Continuò poscia a reggere santamente il suo ordine finchè finì sua vita con una morte preziosa negli occhi di Dio ne11226.

  A189000416 

 Vicino a morte fecesi coricar sulla cenere, e chiamati tutti i suoi religiosi, raccomandò loro d'evitar diligentemente la frequenza delle donne, e condur una vita pura e santa, « colla castità, ei soggiunse, e colla povertà sarete grati a Dio e utili alla Chiesa ».

  A189000418 

 Dio però che di lui altrimenti disponeva, fece che da venti contrari fosse trasportato in Italia nella città di Padova da cui prese il soprannome.

  A189000418 

 R. Dopo la morte di s. Francesco il suo ordine andava perdendo l'antico fervore; quando piacque a Dio di suscitare chi richiamasse tutto lo spirito del suo fondatore.

  A189000428 

 Una volta gli comparve Gesù Cristo, e gli disse: « Tommaso hai scritto bene di me, qual mercede dimandi? » rispose: « non altra mercede che te stesso, o mio Dio ».

  A189000434 

 Il giovine contadino innocente e pio rispose: « Io non posso vivere, che lavorando, la mia vita è tra le mani di Dio ».

  A189000444 

 R. Trovandosi l'Italia afflitta da gravi infortunii che la giustizia divina faceva sentire in pena dei delitti che si commettevano, sorse un entusiasmo di penitenza con cui moltitudine di gente, andando per le vie in processione, si radunava a pregare flagellandosi (da ciò furono detti flagellanti) colle sferze sino a sangue, ed implorando da Dio pietà.

  A189000446 

 Nell'età di dieci anni sempreppiù infiammata dall'amor di Dio, non poteva pensare alla passione di Gesù Cristò senza dar in pianto.

  A189000446 

 Ricevuti gli ultimi Sacramenti, e levata alla più intima union {263[421]} con Dio placidamente rese l'anima al Signore tra le braccia della sua figliuola s. Catterina, in età d'anni settant'uno nel 1375.

  A189000446 

 {262[420]} Morto il marito Brigida non pensò più ad altro che a Dio, all'anima, al paradiso; e da questo tempo ebbero principio quei sublimi e frequenti colloquii con Dio, che la portarono al più eminente grado d'amor divino, e d'austera penitenza.

  A189000449 

 Ma mentre era dal Papa mandata a trattar alcuni affari colla regina di Napoli, giunta a Roma cadde in una grave malattia, per cui dopo aver mostrato la più eroica pazienza, consumata dall'amor di Dio e dalle sue inenarrabili austerità volò al suo celeste sposo l'anno 1380.

  A189000468 

 E quantunque i viaggiatori, che per la sola cupidigia di danaro là si recavano, abbiano esercitato molte crudeltà, nullameno i ministri del Vangelo tirati dal solo desiderio di guadagnar anime a Dio, fecero molte conversioni.

  A189000478 

 Ma essa è opera di Dio, perciò sono vani gli sforzi tutti dell'inferno.

  A189000480 

 opere buone, ingerisce la licenza di peccare, rifonde in Dio la causa di tutti i mali, rigetta insomma ogni legge e riduce l'uomo allo stato dei bruti.

  A189000482 

 Insomma camminando sulle orme di Lutero, ne seguì affatto le perverse massime, aggiungendovi fra le altre cose quest'orrenda proposizione; « che Dio ha creato la maggior parte degli uomini per dannarli, non pei loro peccati, ma solo perchè così gli aggrada ».

  A189000490 

 L'ordine dei Teatini, dei Cappucini, de' Gesuiti, dei Somaschi, de' Fate bene fratelli, di molte religiose congregazioni, l'istituzione delle quarantore, la celebrazione del Concilio di Trento, numerosissimo stuolo di santi, s. Gaetano, s. Gio. di Dio, s. Tommaso di Villanuova, s. Ignazio di Lojola, san.

  A189000490 

 R. Fu singolare disposizione e provvidenza di Dio, che in tempo in cui gli eretici tentavano rovinar la Chiesa sorgessero squadre di religiosi, di santi dottori, che con molti avvenimenti gloriosi alla Chiesa la facessero rifiorire in tutte le parti del mondo.

  A189000504 

 R. Questo Pontefice propriamente scelto da Dio a far argine alla caparbietà degli eretici, nacque in Bosco presso Alessandria.

  A189000505 

 Gran santo, gran Pontefice caro a Dio ed agli uomini mori nel 1572.

  A189000507 

 Cogli occhi immobilmente fissi nel crocifisso rese l'anima a Dio nel 1382.

  A189000507 

 Giunta al fine di sua vita « è tempo, diceva, che io vi veda o mio Dio, dopochè questo desiderio mi ha sì lungamente divorata ».

  A189000507 

 Infiammata del più puro amor di Dio fu udita esclamare: « mio Divino Sposo, o ingrandite la capacità del mio cuore, o ponete limiti alle vostre grazie ».

  A189000509 

 Non si può concepire come un uomo solo abbia potuto effettuare tante numerose e grandiose azioni, se non con dire che la mano di Dio era con lui.

  A189000513 

 Il Signore attestò la santità di Filippo con molte maraviglie; era così infiammato d'amor di Dio che lo si sentiva sclamare « basta Signore, non più, chè io muoio d'amore».

  A189000513 

 In fine consummato dalle fatiche e dall'amor divino nel giorno e nell'ora da lui predetta andò ad unirsi per sempre col suo Dio in età d'anni ottanta nel 1595.

  A189000515 

 «No, no, disse egli, l'amor della fortuna non è su di me più efficace, che li supplizii eterni; la maggior felicità, che mi possa avvenire si è quella di morir in croce per un Dio, che primo vi è morto per me ».

  A189000518 

 Questo tenor di vita la portò al più alto grado d'amor di Dio, e a famigliari colloquii col suo Angelo Tutelare, e colla Beata Vergine.

  A189000520 

 Alla fine questo Prelato riverito dai popoli, onorato dai Principi, amato dai Sommi Pontefici, rispettato dagli stessi eretici, rese a Dio il suo spirito puro ed innocente nella camera d'un giardiniere, ove per umiltà aveva voluto pigliar albergo nel 1622.

  A189000520 

 Spinto dalla voce di Dio che lo chiamava a cose grandi; colle sole armi della dolcezza e carità si parte pel Chiablese.

  A189000522 

 Egli scrisse un libro intitolato Augustinus, come se questo libro non contenesse altro che la dottrina di questo santo Padre, ma pel contrario conteneva il Calvinismo alquanto mitigato, insegnando che Dio comanda cose impossibili ad osservarsi, con molti altri errori intorno alla divina grazia.

  A189000528 

 Esso da Dio tratto dalla cura del gregge paterno a operare cose grandi, vi corrispose maravigliosamente.

  A189000532 

 R. Il B. Sebastiano Valfrè fu appunto suscitato da Dio a dar nuovo lustro alla congregazione dell'Oratorio.

  A189000534 

 Benedetto XIII veduto il gran bene che ridondava ai costumi della gioventù da questo istituto, l'approvò, e benché la malignità della moderna filosofia cerchi d'impedirne i progressi, nullameno essendo opera di Dio prospera a segno, che presentemente si numerano 469 case religiose, in cui con tutta carità e fervore si porge a ben 198,188 individui l'alimento spirituale, e a molti anche il temporale.

  A189000538 

 Pazzia dell'umano ingegno! Si vuol distruggere Dio e religione, e con questa {335[493]} stessa religione si obbligano con giuramento a quel Dio che si pretende distruggere.

  A189000538 

 R. I Franchi-muratori altro non sono che uomini, i quali si radunano in luoghi segreti per far voti, giuramenti, e cospirar con implacabil odio contro i re, i Papi e preti, e contro il Dio de' cristiani.

  A189000542 

 R. La fine funesta di questi due viziosi corifei dell'incredulità è una prova, che Dio esercita qualche volta in maniera visibile la sua vendetta sugli empi.

  A189000542 

 Voltaire dopo d'aver insegnato moltissime assurdità, ardì scrivere al suo amico D'Alambert questa bestemmia « da qui a venti anni Dio si vedrà un bel giuoco » (25 febbraio 1758).

  A189000542 

 {338[496]} sono io abbandonato da Dio e dagli uomini! ».

  A189000545 

 Bastò questo ad annoiarlo delle cose del mondo, e determinarlo di consecrarsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico.

  A189000545 

 Guidato dallo spirito di Dio fondò la congregazione del Redentore, che ha per iscopo primario l'istruzione della gente rozza, e di campagna.

  A189000545 

 Mentre predicava sulla divozione alla B. Vergine fu rapito in estasi e sollevato a grand'altezza; ed una statua della Madre di Dio sfolgoreggiando di raggi, illuminò il volto d'Alfonso; alla qual vista tutto il popolo esclamò misericordia e miracolo, e tutta la chiesa risuonò di gemiti e di singhiozzi.

  A189000555 

 Così la Chiesa romana assalita nel suo Capo e nei suoi membri era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa; ed invece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche, e si cantavano inni alla libertà.

  A189000557 

 Nella Certosa di Firenze fu visitato da diversi sovrani e prelati del mondo cristiano; il re Emanuele IV colla regina di Sardegna la venerabile Clotilde recatisi a visitarlo si gittarono ai piedi di lui, che inutilmente si sforzava di rialzarli; « in questo momento fortunato, disse il re, io dimentico tutte le mie disgrazie, più non mi lamento pel trono che ho perduto, io ritrovo tutto ai vostri piedi: — caro Principe, risponde il Papa, tutto è vanità, eccetto amar Dio, e servire a lui.

  A189000574 

 Esiliato all'isola di s. Elena, spogliato d'ogni autorità, privo del conforto della propria famiglia, Napoleone riconosce la mano di Dio che lo aveva abbattuto, e scorgendo prossimo il suo fine « Io, diceva, son nato nella religion cattolica; bramo adempire i doveri ch' ella m' impone, e ricevere i soccorsi che amministra ».

  A189000576 

 Avanzato negli anni avendo ne' suoi proprii appartamenti fatto una caduta per cui si ruppe un femore, munito del SS. Viatico, e colmo di meriti, chiaro per virtù, estenuato dalle fatiche, dagli stenti della prigionia, {369[527]} dopo il Pontificato di 24 anni nell'ottantesimo primo di sua età rese a Dio l'anima benedetta nel 1823.

  A189000580 

 Nell'anno del Giubileo 1825 fece la beatificazione di quattro servi di Dio, Giuliano Agostino Francescano, Alfonso Rodriguez della compagnia di Gesù, Ippolito Galantini fondatore della congregazione della dottrina cristiana, ed Angelo d' Acri cappuccino.

  A189000587 

 Egli credea in Dio e alla creazione, e subito contraddiceva a sè stesso asserendo la materia essere eterna.

  A189000589 

 Eletto Papa raddoppiò le fatiche e il suo zelo apostolico, e sebbene abbia dovuto fati-gare assai per le turbolenze insorte nel bel principio del suo regno, tuttavia avvalorato dalla fiducia in Dio, tutto superò per modo, che i suoi sudditi godono pace e tranquillità, la religione trionfa, e il Vangelo si propaga fino ai più remoti confini della terra.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000006 

 Dio benedica tutti quelli che leggeranno con animo benigno questo libretto, ed essi e me conservi costantemente nello spirito della nostra santa Religione, pregando tutti fervorosamente che non sia lontano il giorno, in cui si faccia di tutti gli uomini della terra un solo ovile guidati quaggiù da un solo Pastore visibile per godere di poi tutti insieme la stessa gloria in cielo.

  A190000026 

 In diverse occasioni il Salvatore indirizzò a'suoi Apostoli le seguenti parole: «Non siete voi che avete eletto me, ma io che elessi voi, affinchè andiate a predicare il regno di Dio e il frutto di questa predicazione sia duraturo in eterno.

  A190000029 

 A me hanno detto, ripigliava un altro, che voi siete Geremia, o Giovanni Battista o qualcheduno dei profeti risuscitati.» Ripigliò il Salvatore: «Ma voi chi dite che io sono?» Allora Pietro rispose: «Voi siete il Figliuolo di Dio vivo che veniste in questo mondo.» Gesù allora continuò: «Beato te, o Simone figliuolo di Gioanni; perchè quanto dicesti non ti fu rivelato dagli uomini, ma dal mio Padre celeste.

  A190000030 

 Figlio di Dio vivo: egli dà a Dio l'epiteto di vivo per distinguerlo dalle false divinità degli idolatri, che, essendo fatte dalle mani degli uomini, sono morte, ed era un dire: Voi siete vero figlio di Dio, figlio del Padre eterno, perciò con Lui creatore e supremo padrone di tutte le cose.

  A190000030 

 Pietro adunque divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo: ed era quanto dire, Voi siete il Messia promesso da Dio venuto a salvare gli uomini.

  A190000041 

 - Il nostro divin Salvatore dopo la sua gloriosa risurrezione passò ancora quaranta giorni co'suoi Apostoli per confermarli nella fede e dilucidare le cose che riguardavano il regno di Dio.

  A190000045 

 Esaltato egli adunque alla destra di Dio e ricevuta dal Padre la promessa dello Spirito Santo, lo ha diffuso quale voi lo vedete e lo udite.

  A190000045 

 Essendo egli adunque profeta e sapendo, che Dio promesso aveagli con giuramento, che uno della sua stirpe doveva sedere sopra il suo trono, profeticamente disse della risurrezione di G. Cristo, che egli non fu abbandonato nel sepolcro, nè la carne di lui vide la corruzione.

  A190000045 

 Questo Gesù fu da Dio risuscitato; della qual cosa siamo testimoni tutti noi.

  A190000045 

 Sappia dunque indubitatamente tutta la casa d'Israele, che questo Gesù da voi crocifisso venne da Dio costituito padrone e salvatore di tutti.».

  A190000045 

 Uomini Israeliti, udite: Gesù Nazareno, uomo, a cui Dio ha renduto irrefragabile testimonianza tra di voi per mezzo delle opere grandi e dei prodigi e dei miracoli i quali per mezzo di lui fece Dio su gli occhi vostri, come voi stessi sapete: questo Gesù voi traifiggendo per mano degli empi uccideste, cui Dio risuscitò, imperocchè di lui dice Davidde: Tu non permetterai, che il tuo Santo abbia a provare la corruzione.

  A190000048 

 Erano assidui nell'ascoltare la parola di Dio, perseveranti nell'orazione, e frequenti nella frazione del pane, cioè nel partecipare alla santa Eucaristia.

  A190000049 

 Poscia loro proibirono severamente di parlare più oltre di Gesù C. Gli Apostoli con calma e fermezza risposero: «Noi dobbiamo ubbidire piuttosto a Dio che agli uomini.

  A190000052 

 Ma un angelo inviato da Dio lo liberò miracolosamente la notte stessa, che precedeva il giorno segnato al suo supplizio.

  A190000055 

 Pieno di riconoscenza verso Dio si pose tosto con zelo a predicare il vangelo.

  A190000056 

 Ma egli superando ogni rispetto umano lasciava dire quello che ciascuno voleva, e disputava contro agli Ebrei provando colle Sacre Scritture e co'miracoli che Gesù Cristo era il Messia predetto dai profeti, inviato da Dio a salvare gli nomini.

  A190000058 

 Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo e gli disse: «Le tue preghiere e le tue limosine sono giunte al trono di Dio.

  A190000059 

 Venne eziandio a Roma per ispargere i suoi errori tra quel popolo tuttora immerso nell'idolatria; ma mentre voleva dar segno di sua potenza sollevandosi in aria sostenuto invisibilmente dai demoni, san Pietro e s. Paolo fecero preghiera a Dio, e il misero Simone cadendo precipitosamente a terra, si sfracellò le membra e fece manifesta la sua impostura.

  A190000060 

 Così in meno di trent'anni dopo la prima predicazione del vangelo fatta da s. Pietro in Gerusalemme il vero Dio ebbe adoratori in tutte le parti del mondo allora conosciuto.

  A190000061 

 Questi libri ottennero mai sempre da tutti i cristiani la massima venerazione, siccome libri inspirati da Dio.

  A190000062 

 Giunto il tempo che Dio voleva liberare da questo esilio la Regina degli Angeli, gli Apostoli che erano sparsi per le varie parti del mondo a predicare la dottrina di Gesù C. per virtù angelica si trovarono tutti radunati in Gerusalemme intorno al letto di Maria oltre s. Dionigi vescovo di Atene, e s. Timoteo vescovo di Efeso.

  A190000062 

 Pieni di stupore gli apostoli esclamarono ad una voce: «Quegli a cui piacque prender umana carne da Maria Vergine, farsi uomo in lei, nascere da lei, quel Dio Verbo, Signore della gloria, che innanzi il parto, nel parto, e dopo il parlo avevano il corpo conservato immacolato, volle eziandio conservarlo incorrotto, e glorioso farlo dagli angeli portare in cielo prima del comune ed universale risorgimento.» {35 [35]} La santa Chiesa celebra ogni anno la solennità di questa maravigliosa Assunzione di Maria al Cielo il i5 agosto.

  A190000063 

 Pietro pianse con loro e pieno di fede in Dio si avvicinò al cadavere e disse ad alta voce: «Tabita, levati su.» All'istante Tabita apre gli occhi e si pone a sedere.

  A190000084 

 «La Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel Nostro Signore Gesù Cristo.

  A190000085 

 Quindi mette davanti ai loro occhi la pazienza, la dolcezza ed i benefizi di Dio Creatore.

  A190000086 

 Accenna di poi le virtù e le obbligazioni proprie di ogni cristiano per conservare la caritù vicendevole, quindi egli fa loro questo dolce rimprovero: «Perchè esistono tra di voi querele e divisioni? Non abbiamo noi tutti lo stesso Dio, lo stesso Gesù Cristo, lo stesso Spirito di grazia sparso sopra di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè dunque laceriamo le membra sue e facciam guerra al nostro proprio corpo? Siamo proprio insensati a segno di dimenticare che siamo gli uni membra degli altri? La vostra divisione, o fedeli, ha pervertito molti, mentre altri ha scoraggiati, e ci ha tutti immersi nell'afflizione.

  A190000096 

 Temeva per altro che i fedeli di Roma colle preghiere ottenessero da Dio la grazia che le fiere non lo divorassero; perciò scrisse loro una commoventissima lettera, scongiurandoli di non opporsi che egli potesse quanto prima essere stritolato sotto i denti di quelle bestie feroci come grano sotto alla macina, e così al più presto come pane mondo essere fatto degno di riunirsi con Gesù Cristo in cielo per tutti i secoli.

  A190000098 

 Questa Chiesa anche io saluto nel nome di Dio Padre onnipotente.» Oltre a questo egli scrisse anche sei altre lettere piene di massime di fede e carità, e che formano uno dei più preziosi documenti dell'antichità cristiana.

  A190000098 

 «Ignazio, chiamato anche Teoforo, ossia apportatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dall'immensa bontà dell'altissimo Padre Iddio, e di Gesù Cristo suo figliuolo unigenito, alla Chiesa romana, che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. Cristo nostro Salvatore, la quale ha la sua sede in Roma, Chiesa degnissima di Dio, degna di governare: Chiesa purissima, che dall'esimia carità di Gesù Cristo e dal nome del padre si intitola piena dello Spirito Santo.

  A190000103 

 Alessandro replicò: «La tua sorte, Aureliano, è molto inferiore a quella dei bruti, perchè essi sono irragionevoli e non venerano le verità della fede perchè non le conoscono; ma l'uomo l'atto ad immagine di Dio, se ricusa conoscere le verità della fede, o se le disprezza e commette offesa contro al Creatore, sconterà la sua colpa non solo colle pene della vita presente, ma colle fiamme eterne dell'inferno.».

  A190000116 

 - Quando il cristiano fa orazione, egli parla con Dio, e quando pensa a lui, dimentica quanto soffre quaggiù.

  A190000130 

 Lo Spirito di Dio, la santa rispondeva, mi rende superiore ad ogni arte, ad ogni seduzione, e finchè vivrò, non mi potrai vincere; che se tu mi togli la vita, la mia vittoria, morendo, sarà ancora più gloriosa.

  A190000135 

 Instruiti essi dal vangelo di ricorrere a Dio nelle necessità della vita, si misero a pregare in faccia al nemico, che vedendoli in atteggiamento divoto come immobili, giudicò quello un momento propizio per appiccare battaglia.

  A190000135 

 Mentre esso governava la Chiesa, Dio operò un miracolo che fece prendere i cristiani in molto benigna considerazione dall'imperatore Marco Aurelio.

  A190000136 

 Il suo zelo ed i progressi che faceva la parola di Dio gli trassero addosso la gelosia e l'odio degli idolatri.

  A190000139 

 Egli vantavasi di aver con sè la potenza di Dio, e di concedere agli altri il dono di far miracoli e conoscere l'avvenire.

  A190000139 

 Ma elleno sapendo che il dono di profezia viene da Dio e non dagli uomini, si separarono immediatamente da lui.

  A190000139 

 «Quell'impostore, dice s. Ireneo, tentò di sedurre alcune donne molto rinomate per pietà e timor di Dio.

  A190000143 

 Scrisse di poi una lettera in forma di libro, in cui confutando i loro errori dimostra che Iddio, {70 [70]} fonte di ogni santità, non può essere autore del male, secondo le parole della scrittura: Non sei un Dio che ami l'iniquità.

  A190000145 

 La morte non tardò di togliere Marcione da questo mondo e costringerlo a presentarsi al tribunale di Dio.

  A190000146 

 S. Eleutero per tenere i fedeli in guardia contro di loro, confermò la condanna già pronunciata da santo Aniceto, e defini che tutti i cibi per se stessi erano leciti perchè, tutti creati da Dio a benefizio dell'uomo

  A190000150 

 Di ciò sdegnato Teodoto si diede apertamente a predicare l'errore, insegnando, {75 [75]} che Gesù Cristo non era Dio.

  A190000156 

 Poco men violenta fu la persecuzione in Cartagine, dove s. Perpetua e s. Felicita seguite da lunga schiera di martiri andarono alla morte con tale gioia quale non poteva essere inspirata se non da quel Dio pel cui amore esse davano la vita.

  A190000161 

 L'imperatore ascoltò gli uni e gli altri attentamente, poi disse: «Qual è quel Dio, che colà si vuole adorare?» Fu risposto: «Egli è il Dio dei cristiani.» Soggiunse l'imperatore: «È meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, piuttosto che sia dato in potere degli osti.» Allora questi dovettero ritirarsi e lasciare tranquilli i cristiani.

  A190000161 

 Quella notizia portò a san Callisto grande consolazione; e per mostrare la sua gratitudine a Dio per tanto benefizio animò i cristiani a costruire in quel luogo una Chiesa, che è la prima innalzata pubblicamente in Roma a gloria della Beata Vergine Maria.

  A190000168 

 Ivi in certi giorni, in ore determinate si radunavano per assistere alla Santa Messa, ascoltare la parola di Dio, accostarsi al sacramento della penitenza, ricevere la Santa Eucaristia, ed esercitare tutte le pratiche religiose.

  A190000169 

 A quanto sembra egli venerava G. C. come degno degli onori divini; ne conservava l'immagine in una specie di tempietto che aveva nel suo palazzo, ed {83 [83]} avrebbe fatto innalzare un pubblico tempio al Dio de'cristiani se i pagani non gli avessero fatto osservare che con ciò avrebbe disertati i templi degli Dei.

  A190000170 

 Dall'istante che ricevette il battesimo, ella concepì tale amore alla virtù, che votò a Dio la sua verginità.

  A190000171 

 Cecilia chiamò il suo fidanzato e gli disse: Valeriano, io ho un angelo che ha cura del mio corpo perchè consacrato a Dio; perciò guai a te, se tu avessi l'ardire di profanarlo.

  A190000173 

 - Per vedere quest'angelo, soggiunse Cecilia, tu devi essere purificato e credere in un solo Dio vivo e vero.

  A190000177 

 Valeriano tremante apre il libro e legge queste parole: Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio Padre di tutte le cose, padrone di tutto, che governa tutti.

  A190000177 

 «Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro ti chiedo se non la conversione di mio fratello Tiburzio.» La tua preghiera, soggiunse l'angelo, sarà esaudita, e come Cecilia guadagnò te alla fede, così tu guadagnerai tuo fratello Tiburzio, ed entrambi giungerete alla palma del martirio.

  A190000179 

 Per farsi quindi istruire nella religione li condusse a casa sua, ove la grazia di Dio lo vinse così, che egli, la sua famiglia ed altri con loro credettero in Gesù Cristo.

  A190000181 

 La santa rispose: Io mi reco a gloria di confessare Gesù Cristo in ogni luogo e in faccia a tutti i pericoli; nè temo alcuna potestà contraria alla legge del mio Dio.

  A190000188 

 Ma Cecilia ne rimase illesa, anzi Dio la confortava colla sua prodigiosa presenza quale provavano i tre giovanetti nella fornace di Babilonia.

  A190000191 

 Disse pertanto ad alta voce: La potenza del nostro Dio ti distrugga.

  A190000192 

 Essi risposero: Sappiamo che il nostro Dio è potente.

  A190000196 

 Il santo pontefice diede loro l'apostolica benedizione, e fattosi da tutti il segno della croce, offerirono a Dio la lor vita pregando così:.

  A190000208 

 Egli combatteva contro ai barbari presso al Danubio, e giudicando già sicura la vittoria, si inoltrò inconsideratamente in una palude per meglio avere i nemici a sua discrezione: ma colà lo aspettava la giustizia di Dio.

  A190000210 

 Vicino a morte dimandò quanti infedeli erano ancora in Neocesarea, e rispostogli che ve n'erano ancora diciassette: «Grazie a Dio, rispose, altrettanti appunto erano i fedeli allorchè fui eletto vescovo.» Morì in pace l'anno 268.

  A190000213 

 Dio, che lo conduceva, gli fece trovare una rupe, cui la natura aveva incavato quasi a forma di sala bellamente rischiarata da apertura superiore.

  A190000214 

 Leonida suo padre cristiano zelantissimo lo educò con sollecitudine nel santo timor di Dio, e dalla più tenera età lo avviò nello studio delle divine Scritture.

  A190000216 

 Riguardo ai dogmi dell'Unità e Trinità di Dio, dell'incarnazione del nostro divin Salvatore, del sacrifizio della santa Messa, del sacramento della Confessione, dell'invocazione dei Santi, della gerarchia della Chiesa, Origene è stato un fedele testimonio della religione Cattolica nel terzo secolo.

  A190000219 

 Dicevansi in generale caduti quelli che in qualche maniera avessero rinnegata la fede, perchè dallo stato sublime di figliuoli di Dio, a cui erano stati elevati col battesimo, cadevano miseramente schiavi di satanasso, perdendo ogni diritto alla felicità del cielo.

  A190000229 

 Professori poi erano quelli, che trasportati dall'amore di Dio e spinti diri desiderio di morire per la fede, si offrivano spontanei ai carnefici, pronti a patire qualunque atroce tormento.

  A190000236 

 Questi scritti trattano soltanto della lode e della gloria di G. Cristo mio Dio.

  A190000238 

 Quindi presa l'inferma per mano: «In nome di Gesù Nazareno, le disse, alzati e cammina.» Come il cieco nato alle parole del Salvatore acquistò la vista, così Salustia perfettamente guarita si alzò gridando ad alta voce: Veramente Gesù Cristo è Dio, ed è figlio di Dio.

  A190000252 

 A quella notizia esclamò: «Grazie a Dio, il quale degnasi liberarmi dalla prigione del mio corpo.» Giunto al luogo del supplizio depose il mantello cogli abiti vescovili, mostrando tanta serenità, che lo stesso carnefice altamente ammirato vacillava nel compiere il suo ferale uffizio.

  A190000274 

 Ma la mano di Dio che pesava sopra di lui lo accompagnava ovunque.

  A190000276 

 Ma l'uomo di Dio adempiendo l'abbietto suo ministerio non lasciava di sostenere quelle verità che in faccia ai tormenti aveva professato.

  A190000278 

 Domato dall'eccesso dei dolori quel superbo confessò vero il Dio dei cristiani, riconobbe la santità della loro religione, che i romani imperatori avevano fino allora odiata, quindi fece pubblicare un decreto in forza di cui i cristiani non dovessero più essere perseguitati.

  A190000297 

 - Il suo nemico impiegava le malie e la magia per invocare le potenze infernali, egli pel contrario si fece a pregare quel Dio, che conosceva in maniera confusa essere il Creatore del cielo e della terra, supplicandolo a dichiararsi suo protettore.

  A190000297 

 Dio lo esaudì con un segnalato prodigio, il quale la storia non ci dice abbastanza chiaramente in quale luogo preciso sia avvenuto, ma alcuni autori asseriscono che sia succeduto nelle vicinanze di Torino.

  A190000298 

 Costantino poi sostituendo sul Labaro il nome di G. C. alle immagini del paganesimo ritrasse i soldati da un culto empio, e gli indusse senza sforzo a prestar adorazione al vero Dio.

  A190000303 

 I romani liberati da quel tiranno accolgono con gioia il vincitore Costantino che entra in città, ringrazia Iddio delle vittorie riportate e comanda che la croce, pegno della protezione del cielo, sia portata per la città ed inalberata sul Campidoglio per annunziare al mondo il trionfo di Dio crocifisso.

  A190000305 

 Il romano pontefice fino allora perseguitato divenne oggetto di riverenza al cristiano imperatore, che in esso venerando il vicario di quel Dio da cui egli riconosceva le sue vittorie ed il suo impero, pensò di provvedergli quanto era necessario al suo decoro.

  A190000309 

 Quando per altro conobbe trattarsi di religione egli scrisse che non era di sua competenza, e che come laico non poteva profferir giudizio intorno ai ministri di quel Dio da cui doveva egli stesso fra breve essere giudicato.

  A190000317 

 Ardi egli di predicare contro alla divinità di Gesù Cristo, affermando, {145 [145]} il Figliuolo di Dio non essere eguale al Padre, ma una sua creatura.

  A190000319 

 Tutti i Padri n'ebbero orrore e con argomenti ricavati dai libri santi e dalla tradizione provarono e definirono che Gesù Cristo è uguale al Padre, vero Dio egli stesso, e che ha la medesima sostanza, la medesima natura con lui.

  A190000323 

 Costantino temendo di qualche falsità: «Se mentisci, gli disse, sia Dio vendicatore del tuo spergiuro; frattanto riavrai la tua carica:» e diede ordine che egli potesse rientrare nell'esercizio del suo ministero a Costantinopoli.

  A190000324 

 Elena non sopravvisse molto al suo viaggio in Gerusalemme, che colma di meriti innanzi a Dio ed agli uomini breve tempo appresso spirava in Roma fra le braccia di Costantino e venne onorata dalla Chiesa come santa.

  A190000331 

 Prestavano ai loro superiori la più perfetta ed illimitata ubbidienza, riguardando nei superiori la persona di Dio: perciò tra loro regnava la più ammirabile unione, concordia e carità.

  A190000334 

 - Questo genere di persecuzione sarebbe stato assai più funesto alla Chiesa che la crudeltà di Nerone e di Diocleziano, se Dio non avesse distrutto i progetti di Giuliano con una morte immatura.

  A190000346 

 Avendole interrogate chi fossero, mi risposero che erano la castità e la temperanza compagne di G. C., ed amiche di coloro che si consacrano a Dio per mezzo della continenza.

  A190000346 

 Santa Nonna e s. Gregorio suoi genitori ebbero cura che il loro figliuolo colle lettere imparasse il timor di Dio.

  A190000353 

 Versatissimo nella lingua greca, latina, ebraica, egli fu suscitato da Dio per interpretare e spiegare le divine Scritture; e la Chiesa in ciò lo venera in modo particolare dandogli il titolo di dottor massimo.

  A190000360 

 Dopo questi due decreti s. Agostino riguardava la causa come terminata e diceva: «Intorno a ciò due Concini sono già stati mandati alla Sede apostolica; da essa ci vennero le risposte, la causa è finita; piaccia a Dio che abbia anche fine l'errore.»

  A190000362 

 S. Agostino riflettendo ai mali che sovrastavano alle anime a lui affidate, qualora fossero cadute nelle mani de'barbari, pregava Dio di liberare la città da quell'assedio, o almeno dare forza agli abitanti di sopportare con pazienza cristiana quel flagello con le sue triste conseguenze, e ricevere la sua propria vita in espiazione dei peccati suoi e del popolo.

  A190000362 

 «Vi ho conosciuto troppo tardi, o mio Dio, esclamava, ed ho cominciato troppo tardi ad amarvi, o somma bontà del mio Dio.» Intanto fece trascrivere e collocare sul muro dinanzi a sè i Salmi penitenziali, {170 [170]} che leggeva e rileggeva dal letto versando lagrime.

  A190000363 

 Questo gran dottore quando parlava della somma autorità data da Dio alla Chiesa soleva dire: «Io non crederei al Vangelo se a ciò non mi muovesse l'autorità della Chiesa.» Deplorando poi quelli che vivevano fuori della Chiesa cattolica diceva: «Chiunque si separa dalla Chiesa cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna; ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù C. Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa.».

  A190000364 

 Da questo primo errore ne deduceva un secondo, cioè che Maria Santissima non si può nè devesi punto chiamare madre di Dio, ma solamente madre del Cristo, che secondo lui non era altro che uomo, non deipara, ma cristipara.

  A190000364 

 Invece di farla da pastore egli si convertì in lupo rapace predicando e sostenendo che in Gesù Cristo sono due persone, cioè due figliuoli, il figliuolo di Dio, ossia il Verbo, e il figliuolo dell'uomo, ossia il Cristo.

  A190000364 

 È anche detto Concilio di Maria, perchè in esso fu definito, che Maria è veramente madre di Dio, e perchè si tenne in una chiesa a lei dedicata.

  A190000366 

 Gli errori di Nestorio vennero condannati e fu definito che in Gesù Cristo vi è una sola persona, che è la divina, e che la Santissima Vergine è realmente madre di Dio: il che arrecò un grande giubilo a tutti i fedeli.

  A190000367 

 Assalito colà da terribile malattia, il suo corpo si risolse in marciume, e quella lingua colla quale egli aveva bestemmiato la madre di Dio, imputridi, e fu, lui vivente, rosicchiata dai vermi.

  A190000370 

 Questo feroce conquistatore, detto il {175 [175]} flagello di Dio per le stragi che ovunque faceva, era passato dalle Gallie in Italia con formidabile esercito.

  A190000371 

 Questo pontefice molto scrisse e molto operò in favore della Chiesa, finchè colmo di meriti presso Dio e presso gli uomini dopo anni 21 di glorioso pontificato andò a ricevere l'eterna ricompensa nel 461.

  A190000372 

 Affermava che essa assai più per la sua grazia originale che non per le sue doti corporali era divenuta un'abitazione degna del Figliuolo di Dio.

  A190000372 

 Nutriva e promuoveva una tenera divozione verso la madre di Dio, della quale parlava con zelo nelle sue prediche.

  A190000373 

 Abolì le feste lupercali che in Roma celebravansi in onore del dio Pane in febbraio, surrogandovi la festa della Purificazione, che già celebravasi in molti paesi.

  A190000376 

 - Dio fece risplendere la santità del suo servo col dono di profezia e de'miracoli.

  A190000376 

 Allora egli levatosi con aria calma e tranquilla: Dio, loro disse, vi perdoni il vostro peccato, e se ne partì.

  A190000383 

 S. Gregorio ordinò ai primi che loro si dicesse Ave, (Dio ti salvi), ai secondi che si facessero delle croci sulla bocca.

  A190000392 

 Ammette un solo Dio, e riconosce Gesù Cristo, non come figliuolo di Dio, ma soltanto come suo profeta.

  A190000392 

 Ma egli rispondeva di essere suscitato da Dio non a fare miracoli, sibbene a ristabilire la vera religione colla forza.

  A190000394 

 Tuttavia il papa è imprigionato, strascinato vergognosamente a Costantinopoli e cacciato in esiglio nel Chersoneso, ove nel 655 finiva i suoi giorni martire della fede di G. C. Poco tempo dopo Costante ricevette da Dio la meritata pena, poichè venne ucciso da un servo, mentre lo serviva in un bagno, ed ebbe a successore suo figlio Costantino, detto Pogonato, principe buono e sinceramente cattolico.

  A190000397 

 Dio per altro volle egli stesso vendicare l'oltraggio fatto ai santi suoi e colpi di trista morte gli autori di quella persecuzione.

  A190000401 

 Era giorno di Natale, il Papa celebrava la santa messa, quando ad alta voce disse: «A Carlo piissimo, augusto, coronato da Dio, grande e pacifico Imperatore vita e vittoria.» Tutti gli astanti ad una voce ripeterono tre volte le stesse parole.

  A190000404 

 Quando l'imperatore Leone Isaurico, come fu detto, faceva guerra alle sacre imagini, pretendeva che Papa {198 [198]} Gregorio II le spezzasse in Roma stessa, sperdesse le reliquie dei martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A190000404 

 Riteniamo pertanto che il dominio temporale de'Papi è necessario, affinchè essi possano liberamente esercitare il loro ufficio, quello specialmente di proclamare la verità a tutti gli uomini non esclusi i sovrari, ed agli stessi nemici del Vangelo: e di costringere tutti, anche i principi, ad onorare le leggi di Dio e della Chiesa; e quello ancora di offerire a tutti gli uomini del mondo il mezzo sicuro di ricorrere al Padre universale e venire a trovare, se lo desiderano, il Vicario di Gesù Cristo.

  A190000409 

 Egli rispose: «Gesù Cristo è Dio benedetto sopra tutte le cose; Maometto è uno de'seduttori, {201 [201]} che, secondo predice il Vangelo, precipiteranno i loro segnaci insieme con se stessi nell'abisso eterno.» Appena proferite queste parole, venne furiosamente assalito dagli infedeli e decapitato.

  A190000411 

 Poscia per amore di maggior libertà usci dal convento e andò vagabondo per l'Italia, insegnando che Iddio predestina ineluttabilmente alcuni alla gloria ed altri all'inferno; {202 [202]} che Dio non vuole tutti salvi ed altri simili errori.

  A190000412 

 Già stava preparando una formale condanna di quel scismatico, quando Dio lo chiamò alla ricompensa delle sue fatiche.

  A190000415 

 È parimenti da porre in rilievo la speciale assistenza che Dio prestò alla sua Chiesa.

  A190000426 

 Prima di spirare promise che quando per li meriti di Gesù Cristo fosse salito al cielo tutti avrebbe vivamente raccomandato a Dio.

  A190000427 

 Dio confermò la santità di lui con molti miracoli.

  A190000429 

 Ma {213 [213]} volendo abbandonare il mondo e darsi tutto a Dio, partì con sei compagni e andò sopra l'altissima ed asprissima montagna di Grenoble detta la Certosa.

  A190000432 

 Richiesto di chi fossero quei due aratri che erano spariti al suo arrivo, Isidoro rispose: «Io non so di avere altro aiuto che quello di Dio, il quale invoco nel principio de'miei lavori e non lo perdo mai di vista in tutta la giornata.» Conobbe allora il padrone la santità del suo servo, e veduti i campi ben coltivati lo esortò a perseverare nelle sante sue pratiche.

  A190000436 

 La condanna contro questi due eretici parve confermata dalla giustizia di Dio.

  A190000445 

 Conobbe da ciò essere volontà di Dio che egli si consacrasse al riscatto degli schiavi caduti nelle mani degl'infedeli.

  A190000446 

 Giovanni col solo crocifisso in mano si mise tranquillo a cantar lodi a Dio, mentre il vascello guidato dalla divina provvidenza in pochi giorni approdò al porto d'Ostia nell'Italia con centoventi schiavi da lui riscattati.

  A190000452 

 Volendo i suoi cherici chiudere le porte del tempio, egli li impedì con dire: «La Chiesa di Dio non è da custodirsi come le fortezze delle città, ed io per la causa di Dio e della sua Chiesa volentieri subirò la morte, e tutta la grazia ch'io domando si è che il mio sangue le renda la pace e la libertà che rapir le si vuole.».

  A190000453 

 Postosi in orazione raccomandando a Dio la sua chiesa, offrì il capo all'iniquo ferro colla stessa fermezza e costanza colla quale resistette alle inique leggi del re.

  A190000461 

 Fra le sue stravaganze una delle più mostruose era quella che insegnava esservi due principii creatori, Dio e Satana: Dio aver create le anime, Satana i corpi.

  A190000462 

 Da prima si adoperavano specialmente a combattere l'eresia degli Albigesi, ma in appresso si sparsero per tutti i paesi cristiani a predicare e lavorare indefessamente per la dilatazione del regno di Dio.

  A190000462 

 Presso a morire fecesi coricar sulla cenere, e chiamati i suoi religiosi, loro disse: «Colla castità e colla povertà sarete grati a Dio e utili alla Chiesa.» Col dolce conforto di vedere i suoi, religiosi produrre frutti di grazia e di benedizione per tutto il mondo moriva in Bologna nel 1221.

  A190000463 

 Dagli anni più giovanili spiegò grande carità verso i poveri, essendosi imposto come per legge di non ricusare mai limosina ad alcuno quando l'avesse dimandata per amore di Dio.

  A190000464 

 Dio lo chiamava al premio celeste in età di soli anni 36 nel 1231.

  A190000468 

 Una volta l'immagine di Gesù Cristo crocifisso gli parlò e disse: «Tommaso, scrivesti bene di me: qual mercede vuoi?» Rispose: «Non altra mercede che te stesso, o mio Dio.» Sedendo un giorno a mensa con s. Luigi re di Francia, e ripassando in mente un punto di teologia, trovatane ad un tratto la soluzione, battè sulla tavola dicendo: «Questo è argomento, che abbatte l'eresia di Manete.» Avvertito dal suo superiore a badare che era in presenza del re, ne dimandò umile perdono; ma quel principe chiamò tosto un segretario, cui ordinò di scrivere i concetti del santo dottore.

  A190000468 

 Volendo poscia consacrarsi a Dio nell'ordine dei predicatori, i congiunti per impedirnelo il chiusero in una prigione, ove tentato gravemente contro la castità, cacciò la tentazione dando mano a un tizzone acceso.

  A190000477 

 - Trovandosi l'Italia afflitta da gravi flagelli, si risvegliò in molti fedeli un singolare entusiasmo di penitenza a fine di placare la collera di Dio.

  A190000479 

 Defunto il marito, ella non pensò più che a Dio, all'anima e al paradiso.

  A190000488 

 I cardinali congregati risposero che essi non potevano nulla promettere, perchè in affare di quella importanza dovevasi cercare la volontà di Dio e non altro.

  A190000490 

 Dio permise che questo scisma travagliasse la Chiesa, come si disse, per quarantanni, vale a dire finchè nel Concilio di Costanza Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII rinunziando al pontificato, fu eletto il cardinale Ottone Colonna, che prese il nome di Martino V. Questo fatto avveniva nel 1417.

  A190000491 

 Quindi da questo scisma niente si può dedurre contro l'infallibilità del romano pontefice; bensi esso è solo una prova che la Chiesa cattolica è opera di Dio, non degli uomini.

  A190000498 

 Venceslao in breve tempo morì, e andò a render conto a Dio delle sue crudeltà e de'suoi sacrilegi.

  A190000500 

 Se poi sono in grazia di Dio, ma non ancora libere da ogni debito verso la divina giustizia, vanno in purgatorio; che il papa è il vicario di Gesù Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A190000500 

 Si trattarono i punti della controversia, e i padri greci e latini dichiararono di pieno accordo, essere dottrina rivelata nei libri santi e contenuta nella tradizione, che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che è valida la consacrazione fatta in pane azimo; che le anime di coloro che muoiono vanno inumantinente {257 [257]} in paradiso se sono in grazia di Dio, e libere d'ogni debito di pena; e per contro vanno immantinenti all'inferno se infette di peccato mortale.

  A190000502 

 - La storia ecclesiastica riferisce molti miracoli da Dio operati in conferma della reale presenza di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento, come già abbiamo potuto vedere.

  A190000506 

 Ma Dio, che non permette tribolazioni oltre alle nostre forze, portò inaspettato soccorso alla gemente sua Chiesa col togliere dal mondo l'autore di tanti mali.

  A190000511 

 Molti viaggiatori che là si recavano per cupidigia di danaro esercitarono orribili crudeltà, ma i ministri del Vangelo, tirati dal desiderio di guadagnar anime a Dio, vi fecero conversioni in sì gran numero e vi radicarono talmente il cristianesimo che tutta l'America meridionale divenne e si mantiene cattolica.

  A190000521 

 Esso eccita ribellioni e suscita sanguinose persecuzioni; ma Dio rende vani gli sforzi dell'inferno e li fa servire alla sua gloria.

  A190000523 

 Col suo perverso sistema di sottomettere la parola di Dio all'esame e giudicio di ogni uomo arrecò assai maggior danno alla religione cattolica che non le arrecassero tutti gli eretici dell'età passata, a segno che questo apostata si può a buon diritto appellare il primo fra i precursori dell'Anticristo.

  A190000526 

 Cominciò nel 1517 a predicare contro alle indulgenze; poi contro al papa; e progredendo nell'empietà formolò una dottrina, la quale di per se stessa e portata alle sue logiche e pratiche conseguenze con lamina tutte le cose sacre, distrugge la libertà dell'uomo, fa Dio autore del peccato, e riduce l'uomo allo stato dei bruti.

  A190000539 

 L'ordine de'Teatini, de'Barnabiti, de'Cappuccini, de'Somaschi, de'Fate bene Fratelli e di molte altro religiose congregazioni, l'istituzione delle qunrant'ore, la celebrazione del concilio di Trento, s. Gaetano, s. Girolamo Miani, s. Giovanni di Dio, s. Tommaso di Villanuova, s. Ignazio di Loiola, s. Francesco Saverio, s. Pietro di Alcantara, s. Filippo Neri, s. Pio V, s. Teresa, s. Carlo Borromeo con molti altri ripararono gloriosamente i danni alla religione cagionati.

  A190000545 

 Ma per guardarsi da ogni illusione risolvè di recarsi a noma ad implorare il giudizio del vicario di G. Cristo, che era Clemente VII. «Beatissimo padre, disse al papa, io sono un povero sacerdote dell'ordine dei Frati Minori, a cui per altro niuna altra cosa è maggiormente a cuore che di osservare quella regola, che una volta con voto solenne promisi a Dio, e d'imitare, per quanto valgono le mie deboli forze, la vita del serafico padre che ora è trascurata.

  A190000550 

 Fatto sacerdote, divenne un serafino d'amor di Dio.

  A190000554 

 Battuto, tormentato ed incarcerato Gaetano perseverò nel tenor di vita intrapreso, fidato solo a Dio, che niuno mai abbandona.

  A190000557 

 Andato poi a Napoli, pel gran dolore che provò nel vedere le grandi offese che a Dio si facevano in una sedizione, cadde in malattia mortale.

  A190000558 

 - S. Giovanni di Dio nacque in Monte Maggiore nel Portogallo da poveri genitori, e fu perciò obbligato fin da giovanetto a guadagnarsi il pane col lavoro delle sue mani.

  A190000558 

 S. Giovanni di Dio e i Fate bene Fratelli.

  A190000562 

 Privo di soccorso umano, aspettando ad ogni istante la morte, si rivolse a Dio piangendo amaramente i falli suoi, promettendo alla gran Regina del cielo efficace {281 [281]} riparazione de'suoi scandali qualora fosse liberato.

  A190000563 

 Attaccato egli stesso dal morbo, chiese a Dio la guarigione per poter fare più lunga penitenza de'suoi peccati.

  A190000563 

 Dio lo esaudì.

  A190000563 

 Fatto libero in modo così prodigioso corse tosto in una chiesa della Beata Vergine, attaccò alle pareti le catene che tuttora portava in collo, e ritornato a Venezia rinunziò a tutte le dolcezze ed agli agi della vita per guadagnare anime a Dio.

  A190000565 

 {283 [283]} Nell'anno 1534 fondò la Compagnia di Gesù, che è riguardata giustamente uno dei baluardi eretti da Dio per resistere agli assalti de'nuovi eretici, ed uno degli eserciti spirituali per propagare la fede ne'paesi stranieri.

  A190000580 

 Non di rado udivasi esclamare: «Mio divino sposo, o ingrandite la capacità del mio cuore, o ponete limite alle vostre grazie.» Godeva tanto ne'patimenti, che spesso ripeteva: «O patire, o morire per voi, mio Gesù; aut pati, aut mori.» Giunta al fine della vita, «è tempo, diceva, che io vi veda, o mio Dio, dopo che questo desiderio mi divorò sì lungamente.» Rendette l'anima a Dio nel 1582.

  A190000584 

 Egli è soprannominato Angelico pel candore de'suoi costumi e l'unione fervente della sua anima con Dio.

  A190000586 

 Desiderava ardentemente di andare nelle missioni straniere per conseguire la palma del martirio; ma Dio gli manifestò che il luogo di sua missione era la stessa Roma.

  A190000586 

 In fine consumato dalle fatiche e dall'amore divino, nel giorno e nell'ora da lui predetti andò ad unirsi per sempre col suo Dio in età di anni ottanta, nel 1595.

  A190000587 

 - Mentre Dio era glorificato ne'suoi santi in tutte le parti del mondo, l'inferno suscitò nel Giappone una lunga e crudele persecuzione.

  A190000587 

 A cui Luigi: «Riservate questa compassione per voi, e pensate a procurarvi la grazia del Battesimo, senza cui non potrete sfuggire ad un'eternità di sciagure.» Si tentò lo stesso con altro di nome Antonio, promettendogli onori e ricchezze da parte dell'imperatore: «No, no, dissegli, l'amor della fortuna non è su di me più efficace de'supplizi eterni; la maggior felicità, che mi possa accadere, è di morir in croce per un Dio, che prima vi è morto per me.» Giunti al luogo del supplizio quei magnanimi fanciulli, lieti intonarono il salmo Laudate Pueri Domìnum; poscia con altri in numero di ventisei, con fermezza che faceva tremare gli stessi carnefici, furono crocifissi nel 1507.

  A190000587 

 Per altro la grazia di Dio trionfò, e si videro rinnovati gli esempi d'eroismo dei primi secoli della Chiesa.

  A190000589 

 A fine di riuscire nella santa impresa e non aver più niente a fare nè col mondo nè colle sue massime, si consacrò a Dio nello stato ecclesiastico.

  A190000589 

 Il mondo lo guadagnò, ed il misero Cesare ne seguì le massime perduta-menta: finchè, illuminato dalla grazia del Signore, conobbe essere il mondo ingannatore, e Dio soltanto il vero rimuneratore delle buone azioni.

  A190000590 

 Dio volle provare la santità del suo servo con una lunga e penosa infermità, che egli sopportò con eroica rassegnazione.

  A190000592 

 Nell'età giovanile professò la milizia e si lasciò miseramente guadagnare dai vizi; ma Dio, che lo chiamava a cose grandi, ebbe pietà di lui e all'età di 25 anni facendogli conoscere lo stato infelice dell'anima sua, Camillo concepì tale orrore al peccato, che nello stesso giorno si andò a confessare e cominciò {299 [299]} una vita penitente che continuò tutto il rimanente del vivere suo.

  A190000594 

 Dio volle con segni soprannaturali far conoscere quanto la novella istituzione gli fosse gradita.

  A190000596 

 Da giovanetto datosi tutto a Dio, conservato gelosamente il candore verginale, formossi il cuore a tutte le virtù, specialmente alla dolcezza, alla mansuetudine.

  A190000596 

 Dopo una vita tutta consumata alla maggior gloria di Dio, riverito da popoli, onorato da principi, amato da sommi pontefici, rispettato dagli stessi eretici, rese a Dio l'anima sua in Lione, nell'abitazione del giardiniere del monastero della Visitazione, ove aveva voluto pigliare albergo.

  A190000596 

 Spinto dalla voce di Dio, che lo chiamava a cose straordinarie, colle sole armi della carità egli parte pel Chiablese.

  A190000598 

 Fra le altre cose insegnava che talvolta Dio impone precetti impossibili e nega nel tempo stesso la grazia necessaria per adempirli.

  A190000600 

 - La giustizia di Dio non mancò, come nei primi secoli della Chiesa, di manifestarsi contro gli autori di si orrenda persecuzione.

  A190000600 

 Molti altri persecutori finirono in modo da rendere manifesti i sogni dell'ira di Dio.

  A190000600 

 Tra coloro, sui quali scoppiò più terribile la collera di Dio, fu Bongondono, principe {305 [305]} di Himbra, che si mostrò più d'ogni altro crudele.

  A190000602 

 - Un potente sostegno della pericolante gioventù fu da Dio suscitato nella persona di s. Giuseppe da Calasanzio.

  A190000602 

 Ma Dio lo sostenne colla sua grazia e co'suoi, celesti favori.

  A190000607 

 Il suo cuore era così acceso d'amor di Dio, che la parte della camicia che sopra gli posava, si trovava spesso come abbruciata, e le sue coste apparivano visibilmente rigonfie.

  A190000607 

 Per darsi tutto à Dio e servirlo coi più puri affetti del cuore rinunziò ai piaceri, alle ricchezze e alle cariche mondane.

  A190000607 

 Quivi inspirato da Dio in sei giorni stese le regole dei Passionisti.

  A190000607 

 Un maraviglioso splendore, che alla sua nascita illuminò la camera materna, presagiva la santità, cui Dio lo chiamava.

  A190000609 

 Pazzia della mente umana! Si vuole distruggere Dio e religione, e con questa stessa religione si obbligano con giuramento a quel Dio che si pretende distruggere.

  A190000611 

 Allora Voltaire montato in furore: «Ah dunque, andava gridando, io sono abbandonato da Dio e dagli uomini!» Ora invocava il Signore, ora lo bestemmiava, si agitava, si contorceva; e {317 [317]} fra le smanie della disperazione mandò l'ultimo respiro.

  A190000611 

 Voltaire, dopo di essersi in mille guise adoperato a fine di persuadere a tutti, ch'egli credeva a nulla, ebbe il sacrilego ardire di scrivere al suo amico d'Alambert questa bestemmia: «Da qui a venti anni Dio si vedrà un bel giuoco» (25 febbraio 1758).

  A190000613 

 Ma essendo stato deluso nella speranza che aveva di vincere una lite, che per contro ebbe a perdere, determinò di abbandonare il mondo e consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico.

  A190000616 

 Le chiese diroccate o profanate; le croci, le reliquie, i vasi sacri, gli stessi sacrosanti misteri sacrilegamente calpestati, e sugli altari del Dio vivente, invece di celebrare il santo sacrifizio della messa, si collocò una donna infame, e fu adorata siccome la dea ragione.

  A190000620 

 Così la Chiesa romana, assalita nel suo Capo e ne'suoi membri, era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa: ed in vece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche e si cantavano inni alla libertà.

  A190000621 

 - Caro Principe, risponde il Papa, tutto è vanità, eccetto amar Dio e servire a lui.

  A190000640 

 Dio che governa la sua Chiesa saprà rendere vani gli sforzi degli uomini.

  A190000652 

 Munito di tutti i conforti della religione, colmo di meriti, rendette l'anima a Dio il 20 agosto 1823, nell'anno vigesimoquarto del suo pontificato.

  A190000654 

 Nell'anno {337 [337]} del giubileo (1825) fece la beatificazione di quattro servi di Dio.

  A190000656 

 La Chiesa russa è scismatica ed eretica: deve chiamarsi eterodossa perchè dà a Dio una gloria diversa da quella che egli vuole.

  A190000656 

 Ora la sola Chiesa cattolica che conserva e pratica il santo Vangelo quale G. Cristo lo ha insegnato, dà a Dio tutta la gloria che gli si deve; così la sola Chiesa cattolica è ortodossa.

  A190000656 

 Ortodosso significa: Chi dà a Dio tutta la gloria che gli è dovuta.

  A190000663 

 Principe, Dio ha creato i re perchè siano i padri, e non i tiranni dei popoli che loro obbediscono.».

  A190000663 

 Verrà il giorno in cui entrambi ci presenteremo a Dio per rendergli conto delle opere nostre.

  A190000664 

 Dio per altro che lo chiamava a cose più grandi lo guarì come per miracolo, siccome vedemmo, per renderlo idoneo alla milizia sacerdotale.

  A190000670 

 Ma come ciò effettuare, mentre i suoi nemici custodivano tutte le uscite del Quirinale? Dio assiste il suo vicario, e non abbandona la sua causa che è quella della Chiesa.

  A190000681 

 Il fortunato pontefice prima di ogni altra cosa si recò alla basilica di s. Pietro per ringraziare Dio della pace ridonata alla Chiesa; e quindi con tutto il cuore e lo zelo diede mano a rimarginare le piaghe profonde fatte dai repubblicani alla religione ed allo Stato.

  A190000682 

 Il pontefice stabilì allora una commissione di dotti teologi e cardinali, di poi concedette un giubileo di tre mesi per eccitare tutti ad innalzare a Dio calde preghiere.

  A190000683 

 Pio IX dopo nuove preghiere giudicò di precedere finalmente a questa si sospirata definizione, ed assistito dai cardinali, dai patriarchi, da gran numero di arcivescovi e vescovi, alla presenza di una moltitudine immensa di sacerdoti e laici, l'anno 1854, il giorno 8 dicembre, sacrato a Maria Immacolata, prima di {350 [350]} celebrare solennemente la santa messa nella basilica vaticana pronunciò questo decreto: È dottrina rivelata da Dio, che la B. Vergine Maria fin dal primo istante della sua concezione fu preservata immune da ogni macchia di colpa originale per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in riguardo dei meriti di Gesù Cristo Salvatore dell'uman genere, e che perciò si deve da tutti i fedeli fermamente e costantemente credere.

  A190000684 

 In virtù di questa definizione si tolse via ogni dubbio intorno a questo privilegio della Madre di Dio.

  A190000684 

 Non già che il pontefice con questa definizione abbia introdotto una nuova verità, ma solamente ha definito dogmaticamente una verità da Dio rivelata, e già creduta fin dai primi tempi della Chiesa.

  A190000686 

 L'opera era semplice, il fine santo, e Dio lo benedisse.

  A190000734 

 Adorazione, supremo culto dovuto esclusivamente a Dio.

  A190000778 

 Angelo, (greco, inviato ), nome dato agli spiriti celesti perchè essi sono da Dio mandati ad eseguire i suoi ordini.

  A190000801 

 Arcangelo (greco, primo inviato ), angelo di ordine superiore, che Dio suole inviare agli uomini a manifestare cosa di massimo rilievo.

  A190000834 

 Assunzione, elevazione della madre di Dio portata dagli angeli in cielo.

  A190000864 

 Beatificazione, atto con cui il Papa eleva qualche servo di Dio agli onori degli altari, permettendone però il culto soltanto in luoghi determinati.

  A190000919 

 Canone delle sacre Scritture, catalogo dei libri della sacra Bibbia che la Chiesa dichiara essere da Dio inspirati, obbligando i suoi figli ad averli per tali sotto pena di scomunica.

  A190000923 

 Canoni penitenziali, regole che determinavano le penitenze da imporsi ai peccatori che desideravano riconciliarsi con Dio e colla Chiesa.

  A190000925 

 Canonizzazione, decreto con cui il Papa dichiara, che un servo di Dio, passato all'altra vita, è nel novero dei Santi che godono in cielo, e deve essere onorato con culto religioso da tutti i fedeli, sia per le sue virtù eroiche, sia pei miracoli operati.

  A190000970 

 3° La fabbrica materiale consacrata a Dio, in cui i fedeli si raccolgono per le sacre funzioni.

  A190001014 

 Coro (greco, unione ), adunanza degli ecclesiastici od anche secolari che in chiesa cantano le lodi di Dio con ordine e alternativamente.

  A190001027 

 Cristo ( greco, unto ), Figlio di Dio fatto Uomo, che per eccellenza è detto l'Unto del Signore.

  A190001043 

 Diavolo (greco, oppositore o calunniatore ), nome che si da nella s. Scrittura agli angeli precipitati dal cielo nell'inferno, perchè si oppongono a Dio ed agli uomini.

  A190001056 

 Così detto da Eber discendente di Sem, da cui venne Tare, padre di Abramo, stipite del più celebre popolo del mondo, scelto e mantenuto da Dio medesimo per conservare il deposito della vera religione, e delle promesse che riguardavano il Salvatore degli uomini.

  A190001113 

 Il Papa s. Gregorio M. per fare intendere agli ecclesiastici, che ogni di dell'anno essi debbono riposare dalle opere secolaresche, e offerire sacrifizi a Dio, volle che nel calendario del Clero tutti i dì della settimana si chiamassero ferie, eccetto le domeniche ed i sabati.

  A190001115 

 Festa, giorno destinato dai Cristiani ad una santa letizia in onore di Dio o dei Santi.

  A190001176 

 Idolo (greco, vedere ), immagine dipinta o scolpita, o qualunque sia cosa insensibile o viva, onorata dagli idolatri come loro Dio, o come rappresentante di alcuna delle loro divinità.

  A190001193 

 Invitatorio, salmo e versetti che si recitano al principio del mattutino, nei quali gli ecclesiastici ed i fedeli si invitano a vicenda a lodare Dio.

  A190001197 

 I padri greci usarono questa parola per confutare l'eretico Sabellio, il quale diceva non esservi in Dio tre persone distinte, ma una persona sola.

  A190001203 

 Israeliti, discendenti di Giacobbe che presero il nome di Israele (che significa forte con Dio), dopo avere lottato con un angelo apparsogli in forma umana.

  A190001213 

 Latria (greco, servire ), culto religioso che si rende solo a Dio.

  A190001360 

 Oblazione, offerta che nella Messa fa a Dio il sacerdote del pane e del vino detti oblata, perchè a.

  A190001370 

 Ordinazione, cerimonia sacra, con cui si conferiscono gli ordini e si consacrano a Dio le persone ecclesiastiche, la quale cerimonia è uno dei sette sacramenti quando si conferisce il diaconato, il sacerdozio o l'episcopato.

  A190001380 

 Ostia pacifica, i sacrifizi offerti a Dio nella legge antica per ringraziarlo di alcuni benefizi, e per ottenerne dei nuovi.

  A190001422 

 Pentecoste (greco, cinquantesimo ), festa degli Ebrei in memoria della legge data da Dio il cinquantesimo giorno dopo l'uscita dall'Egitto.

  A190001456 

 Postcommunio, orazione che recita il sacerdote dopo la comunione per ringraziare Dio per sè, e per quei che si sono comunicati.

  A190001488 

 Quattro tempora, digiuno che si osserva al cominciare delle quattro stagioni dell'anno per tre giorni di una settimana, cioè mercoledì, venerdì e sabato; e ciò per santificare queste stagioni e ottenere sopra esse le benedizioni di Dio.

  A190001503 

 Requiem aeternam, versetto dell'ufficio dei defunti, con cui s'implora da Dio il riposo eterno per essi.

  A190001526 

 Sabahot (ebraico, eserciti ), nei libri dell'A. T. occorre spesso l'espressione Iehova, Sabahot, perchè tutti gli angeli del cielo e le stelle del firmamente si riguardano come eserciti sottomessi a Dio.

  A190001528 

 Sabato (ebraico, riposo ), presso gli Ebrei era il settimo giorno di ciascuna settimana, nel quale, d'ordine di Dio, si doveva cessare da qualunque opera servile.

  A190001539 

 Salmo, canto o inno sacro composto dal re Davide in lode a Dio.

  A190001584 

 Non è inverosimile che esse o conoscessero certe profezie riguardo al Messia, che tradizionalmente si conservavano anche fra i gentili: o che esse adorassero il vero Dio, avessero un lume soprannaturale, e potessero predire certe cose vere del salvatore del mondo.

  A190001592 

 Sinai, o. Santa Catterina o Tor, celebre montagna dell'Arabia Petrea dove Dio diede i precetti del Decalogo al popolo Ebreo.

  A190001614 

 Suffragio, preghiera indirizzata a Dio interponendovi il patrocinio dei santi.

  A190001621 

 Tabernacolo, specie di oratorio portatile in cui si custodiva l'arca dell'alleanza e vi si offrivano i sacrifizi prima della costruzione del Tempio di Gerusalemme fatto da Mosè d'ordine di Dio.

  A190001636 

 Te Deum laudamus, inno di ringraziamento e lode a Dio, detto pure Inno Ambrosiano perchè attribuito a s. Ambrogio.

  A190001638 

 Teologia, greco, scienza di Dio, e delle cose divine.

  A190001724 

 Visione, apparizione soprannaturale di angeli o santi, o di Dio medesimo per mezzo di figure, a fine di rivelare o comandare qualche cosa.

  A190001726 

 Vocazione, grazia che Dio fece agli Ebrei ed ai Gentili, che chiamò al Vangelo e che fa oggidì agli infedeli che chiama a conoscere e seguitare Gesù C.; significa pure la grazia con cui Iddio chiama taluno allo stato Ecclesiastico, ed allo stato religioso.

  A190001729 

 Voto (latino, promessa ), promessa spontanea e deliberata che si fa a Dio d'una cosa migliore della contraria.


don bosco-storia sacra.html
  A191000017 

 erano uomini mandati da Dio di tempo in tempo per dichiarare al popolo ebreo la sua volontà e predire le cose future, specialmente quelle che riguardavano la venuta del Messia.

  A191000019 

 Tale è per esempio l'obbligo di credere che c'è un Dio; che questo Dio punirà i malvagi e premierà i buoni; che dobbiamo {11 [11]}essere virtuosi, giusti e trattare il prossimo come noi vorremmo essere trattati.

  A191000020 

 D. Come si prova che gli scrittori della Bibbia furono da Dio assistiti ed illuminati?.

  A191000021 

 ° i miracoli specialmente da' profeti operati, i quali provano che Dio li aveva mandati; 2.

  A191000021 

 ° la sublimità e santità della dottrina della Sacra Bibbia, la quale è si pura e si perfetta, che Dio solo può esserne l'autore; 4.

  A191000023 

 R. Il mondo fu creato da Dio, il quale benché lo avesse potuto creare ed ornare in un istante con un semplice atto della sua volontà tuttavia volle impiegare sei giorni.

  A191000029 

 Il demonio, che poco prima era stato cacciato dal paradiso e condannato all' inferno, invidioso della loro sorte, prese la forma di un serpente, e disse ad Eva: «Perchè non mangi del frutto di quest'albero?» Ella rispose: «Perchè Dio lo proibì sotto pena di morte.» «No, soggiunse l'astuto serpente, non morrete; anzi, subito che ne avrete gustato diverrete simili a Dio, sapendo il bene ed il male al par di lui.» La donna sedotta da queste parole, si ferma, mira il vietato frutto, stende la mano, ne stacca uno, lo mangia, poi ne dà al compagno, che segue il suo esempio.

  A191000036 

 Caino per avarizia offeriva a Dio i peggiori frutti della terra.

  A191000046 

 R. Finché i discendenti di Set si trattennero tra di loro stettero fedeli a Dio, ma quando cominciarono a trattare col discendenti di Caino divennero malvagi anch'essi.

  A191000054 

 R. Continuando gli uomini a vivere in preda ad ogni sorta di vizi, quando Noè ebbe costrutta l'arca Iddio gl'ingiunse di entrarvi colla consorte, co' figli e colle loro mogli, e di introdurvi un pajo di ogni specie di animali immondi; de' mondi poi, cioè di quelli che a Dio potevano sacrificarsi, e di cui era lecito cibarsi, non due paja, ma sette in un colle vettovaglie necessarie per gli uomini e per le bestie.

  A191000065 

 Dispiacque a Dio la folle impresa, e mentre fino a quel tempo tutti gli uomini parlavano un sol linguaggio, allora il Signore mandò fra essi la confusione delle lingue.

  A191000081 

 Melchisedecco re di Gerusalemme, sacerdote del vero Dio, venne incontro ad Abramo, offeri del pane e del vino a lui ed al suo esercito, e benedicendolo, disse a Sia lodato l'altissimo Iddio che vi ha dato in potere i vostri nemici.

  A191000081 

 n Abramo riconoscendo la vittoria da Dio e volendolo onorare nella persona del suo ministro diede a Melchisedecco la decima di quanto aveva acquistato.

  A191000106 

 » Quegli soggiunse: e D'ora innanzi sarai chiamato Israele, cioè forte contra Dio.

  A191000108 

 Atterrito di ciò Giacobbe si volse al Signore pregando cosi: e Dio di mio padre, tu mi dicesti: Io ti farò ogni bene: or dunque liberami dalle mani di mio fratello.

  A191000123 

 Avvenne però che la moglie del padrone un giorno cercando d'indurlo a commettere un gran peccato, si pose a gridare: « Oh come mai potrò fare un sì gran male contro del mio Dio! » E tutto inorridito fuggi.

  A191000124 

 D. Come Giuseppe fu in prigione favorito da Dio?.

  A191000125 

 Ed eglino a Abbiamo nella scorsa notte avuto de' sogni, e ninno ce li sa spiegare.» Giuseppe ben sapendo quel sogno non essere superstizione, riprese: «Non sapete che l'intendimento viene da Dio? Tuttavia raccontatemi i vostri sogni.

  A191000125 

 » Cominciò il coppiere: «Parevami di vedere una vite con tre tralci, che crescendo si coprirono di foglie, indi sbocciarono i fiori, e a poco a poco maturarono {39 [39]} le uve, le quali io spremei in un bicchiere e lo presentai al Re.» Giuseppe illuminato da Dio: «Ecco, disse, questa é la spiegazione dei tuo sogno: di qui a tre giorni tu sarai riammesso alla carica di coppiere del Re.

  A191000128 

 Dio solo può dare al Re una gradita risposta.

  A191000150 

 Al confine della Cananea Giacobbe offeri un sacrificio a Dio.

  A191000162 

 R. Giobbe fermo nella confidenza in Dio, mantenne invitta la sua pazienza; e tutto rassegnato a' divini voleri andava esclamando: «nudo io nacqui, nudo me ne morrò: ogni cosa mi fu dal Signore donata, il Signore me la tolse.

  A191000174 

 Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe.

  A191000178 

 » Aronne per convincere Faraone che erano veramente inviati da Dio operò alla sua presenza molti miracoli; e prima gettò in terra la sua verga che subito si cangiò in serpente.

  A191000191 

 R. Mosé era già stato da Dio avvisato che l'ultima piaga, colla quale avrebbe finalmente scosso Faraone, era la morte di tutti i primogeniti degli Egizi; che perciò andasse da Israele, ordinasse ad ogni capo di famiglia di prendere un agnello dell'anno e senza macchia, lo cuocesse e col sangue ne fossero tinte le porte.

  A191000201 

 D. In che modo Dio liberò il suo popolo?.

  A191000202 

 Allora Mosè compose un celebre cantico che tutti lietamente cantarono in ringraziamento a Dio pel grande prodigio che aveva in loro favore operato.

  A191000212 

 Odesi pur di lassù un orribile fragor di tromba, e fra le fiamme e fra i lampi Iddio discende; quindi fattosi all'improvviso un profondo silenzio maestosamente parla cosi: « Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me.

  A191000213 

 » Questo è il decalogo che forma i dieci precetti dati da Dio a Mosè, é racchiudono in compendio tutti.

  A191000215 

 GI' Israeliti annoiati di questo ritarda corsero tumultuosamente ad Aronne e gli dissero: « Orsù fanne un Dio che ci guidi nel cammino, perchè Mosè più non ritorna, e noi non sappiamo che sia di lui.

  A191000215 

 Mosè per apprendere da Dio tutte le cose necessarie al governo del suo popolo si fermò sul Sinai quaranta giorni.

  A191000224 

 R. Mosè ebbe da Dio il comando di spedire dodici esploratori nella terra promessa affinchè riferissero quale fosse la natura del paese, e quale la forza degli abitanti.

  A191000227 

 essergli vicina la morte radunò tutti i figliuoli d'Israele intorno al Tabernacolo, e come buon padre diresse queste parole: «Voi vedete che io sono prossima a {65 [65]} morire nel deserto, e che non passerò il Giordano; voi lo passerete per mettervi al possesso della terra santa, che il Signore vi promise; siate sempre fedeli al vostro Dio che vi diede tante prove di bontà e che operò per voi tenti prodigi.

  A191000229 

 , fatiche d'ogni genere pel suo popolo, finalmente fu da Dio avvertitò di salire sul monte Nebo, dove gli comparve, e facendogli vedere tutte le bellezze della terra promessa cc Mira, gli disse, il paese che promisi ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe: tu lo hai potuto vedere cogli occhi tuoi, ma non vi entrerai.

  A191000229 

 II suo corpo fu seppellito da Dio stesso in un luogo che fino ad oggi da ninno mai fu scoperto.

  A191000231 

 Giosuè tutto confidando in Dio comanda a' Sacerdoti che coll'arca dell'alleanza camminassero dinanzi al popolo, ed entrati nel fiume ivi si fermassero.

  A191000233 

 R. La terra di Canaan o Palestina, tante volte da Dio promessa ad Abramo ed a' suoi discendenti, era un paese fertilissimo.

  A191000241 

 Vedutosi al possedimento di sì fertile e dovizioso paese ne fece le parti a ciascheduna tribù, indi convocò tutto il popolo nella campagna di Silo, dove collocato il Tabernacolo e l'arca dell' alleanza; unanimi offerirono a Dio un solenne sacrifizio in rendimento di grazie per tanti favori che avevano da lui ricevuto.

  A191000243 

 R. Resse dappoi Giosuè il popolo in pace, amato e venerato da tutti: e pieno di meriti e d'anni conoscendosi vicino a morte ricordò al popolo i benefizi che aveva da Dio ricevuto.

  A191000245 

 Preso ivi un podi ristoro, egli credendosi in sicuro si addormentò; ma Jaele inspirata da Dio con lungo chiodo a forti colpi di martello gli trafora le tempia conficandogli il capo in terra, e il superbo Sisara ucciso per mano di una donna passa dal sonno alla morte.

  A191000245 

 Umiliandosi poi avanti a Dio furono esauditi.

  A191000247 

 Ma essendo e Dio ricorsi n'ebbe pietà, e per liberarli spedi un' angelo a Gedeone della tribù di Manasse, onde manifestargli che il Signore lo aveva trascelto a liberare il suo popolo.

  A191000247 

 Stava allora Gedeone occupato nell'aia purgando il frumento, e disse all'Angelo: u Se è Dio che ti manda, fa che io ne abbia un segnale.

  A191000249 

 Restarono ancora dieci mila, il qual numero a Dio parve anche troppo grande, perciò di nuovo disse a Gedeone che li conducesse a bere ad una fontana, e che coloro soli con se ritenesse, i quali fatto ciotola della nano lambissero l'acqua, queglino poi che con più agio s' inginocchiassero a bere, venissero licenziati.

  A191000255 

 R. Sansone uomo maravigliosissimo per la sua forza senza pari fu suscitato da Dio a liberare gl'Israeliti dalle mani de' Filistei da cui erano per le loro infedeltà ostilmente trattati.

  A191000259 

 Più a!tre prove diede di sua forza maravigliosa finchè si stette con Dio, ma quando gli divenne infedele fu tradito da una douna, che lo consegnò nelle mani de' suoi nemici.

  A191000263 

 R. Sansone conobbe la mano di Dio che per li suoi peccati lo aveva percosso, e ne chiese umilmente perdono.

  A191000268 

 Il virtuoso Samuele in ogni cosa obbediente serviva all' altare con grande divozione e raccoglimento; nè mai si lasciò sedurre da' cattivi esempi (le, perversi figliuoli di Eli: perciò era caro a Dio ed agli uomini, Una notte mentre dormiva udì una voce che diceva: Samuele, Samuele.

  A191000274 

 Samuele inspirato da Dio lo avverti che le asine eransi ritrovate, e tenutolo seco un giorno, al domane gli significò che.

  A191000276 

 Ma quando cominciò a trasgredire gli ordini Divini, e si volle perfino intromettere a maneggiar le cose sacre coli' offerire a Dio un sacrifizio, che solo dal sommo sacerdote doveva essere offerto, Iddio ne fu acremente sdegnato e mandò Samuele a manifestargli queste tremende parole: «operasti da stolto, rigettasti la parola d' Iddio, egli rigetterà te stesso; toglierà da te il regno per darlo ad un altro di te migliore.» Ciò detto Samuele si diparti piangendo sopra la sorte di Saulle che era stato da Dio riprovalo.

  A191000278 

 R. Davidde figliuolo minore d'Isai della tribù di Giuda, abitante della città di Betlemme, erasi ognora dato alla custodia delle pecore fino a vent'anni, quando Samuele fu mandato da Dio per consacrarlo re.

  A191000284 

 L'nno era all'altro di stimolo per avanzarsi nel bene ed a vicenda si eccitavano alla pratica delle azioni virtuose e delle imprese che convengono agli uomini timorati di Dio.

  A191000287 

 A si fatto colpo tutta l'armata de' Filistei spaventata si abbandona a precipitosa fuga, ed Israele vincitore accompagna in trionfo nella città Davidde portante in una mano la spada, nell'altra la testa dell'ucciso gigante, e si rendono a Dio grazie solenni.

  A191000287 

 Ma Davidde conosciuto che tali armi lo impedivano a camminare liberamente levossele di dosso, e preso il suo bastone, la fionda con cinque sassi in tasca, pieno di fidncia in, Dio andò coraggiosamente contro al gigante.

  A191000289 

 In tutti questi pericolosi frangenti Davide rimase sempre fermo con Dio e in lui riponendo tutta la sua fiducia lietamente cantava: « Chi confida nell'aiuto dell'Altissimo vive in sicurezza e nulla deve temere.

  A191000289 

 » Più volte avrebbe potuto uccidere {83 [83]} Saulle suo nemico il quale a morte lo cercata, ma egli onorò mai sempre in Saulle il Re che Dio aveva scelto pel suo popolo,.

  A191000310 

 D. Qual dono ricevè Salomone da Dio?.

  A191000314 

 Cresciuto poi in immense ricchezze si fece sollecito a compiere il pio voto del padre coll'' innalzare a Dio in Gerusalemme il più magnifico tempio che si fosse mai veduto, e formava una delle maraviglie dell'universo.

  A191000319 

 Dio, disse, voi che degnato vi siete di gradire questa casa che vi ho edificato, deh! vi prego, fate, che tutti quelli che oppressi dalle angustie o stretti da qualche bisogno ricorreranno a supplicar voi in questo santo luogo siano esauditi.

  A191000323 

 Cosi l'unto del' Signore, l'inspirato da Dio, il gran Salomone si piegò ad offerire profano incenso alle bugiarde divinità.

  A191000323 

 Edificò vari tempii ed altari alle false divinità fra cui uno assai suntuoso al Dio Molocco sul monte degli Ulivi.

  A191000332 

 Asceso appena sul trono, per timore che le tribù a lui soggette frequentando il tempio di Gerusalemme non ritornassero sotto la signoria del legittimo Re, vietò di andarvi, e innalzò due vitelli d' oro affinchè in luogo del vero Dio fossero adorati.

  A191000336 

 di Baal, si adoperò a tutt'uomo per allontanare il popolo dal culto del vero Dio e acciecarlo colle più turpi superstizioni dell'idolatria.

  A191000337 

 Elia che solo tra profeti d'Israele era sfuggito alla rabbia della regina intrepidamente si presenta, e in nome dell' Altissimo, disse ad Acabbo, in nome del Dio vivente del popolo d'Israele, alla cui presenza io sui trovo, in questi anni non cadrà nè pioggia nè rugiada se non alta mia parola.

  A191000337 

 Elia però avvisato da Dio andò a nascondersi vicino al torrente Carit dirimpetto al Giordano, dove non avendo di che cibarsi, il Signore gli mandò de' corvi che mattina e sera gli portavano pane e carne.

  A191000343 

 Ciascheduno invochi il suo Dio e quegli che manderà fuoco dal cielo per consumare la vittima sarà riconosciuto e adorato per vero Dio.» Tutto il popolo accettò il partito dicendo: « Tu ben dici.

  A191000343 

 Intrepido Elia rispose: Non son io, ma tu, che scompigli Israele, avendo abbandonato il Dio de' padri tuoi per adorare Baal, e perchè si conosca qual è il vero Dio, fa che si adunino sii] monte Carmelo tutti i sacerdoti di Baal.

  A191000343 

 Là giunto si voltò al popolo e disse: « E fino a quando vorrete voi zoppicare da due parti? uopo è adunche provare se il vero Dio sia Baal o il Dio di Abramo, il' Isacco e di Giacobbe.

  A191000344 

 Alla vista di tale prodigio tutta la moltitudine rimasta attonita esclamò: Il Dio d'Elia è il vero Dio.

  A191000344 

 Allora Elia con dodici pietre ricostrusse I' altare del vero Dio già diroccato dagli idolatri, v' impose le legna, la vittima, e per tre volte fece versare tant' acqua, che tutto l'altare erane innondato e ripieno il fosso che Elia vi aveva fatto scavare intorno.

  A191000344 

 lodi accostossi all'altare e pregò: « Signore Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe, degnati ascoltarmi e fa oggi conoscere, che tu sei il vero Dio.

  A191000357 

 Giosafat, che adorava il vero Dio, volle che fosse consultato un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venire Machea, il quale gli predisse la total sua rovina.

  A191000361 

 Forse non c'é Dio in Israele, che andate a cousultar Belzebub? Or bene dite al vostro Re che non uscirà più del letto, ed ivi morrà ».

  A191000374 

 Allora Eliseo pregò Dio di aprire loro gli occhi, e pieni di stupore conobbero di essere in mezzo de'nemici.

  A191000374 

 {103 [103]} Questi ottenuto da Dio che rimanessero tatti ciechi, usci loro incontro, e offertosi di condurli dove era colui che cercavano li guidò in mezzo a Samaria.

  A191000385 

 R. Allora ubbidiente Giona agli ordini Divini, portossi senza indugio a Ninive, ed entrato che vi fu, camminò un di per quella vasta città, gridando: «Ancora quaranta giorni e poi Ninive sarà distrutta.» Quegli abitanti spaventati a questa minaccia ricorsero a Dio.

  A191000396 

 Abbi ognora presente il tuo Dio, e guardati dal peccare e dal fare cosa contraria a' Divini Comandamenti.

  A191000398 

 E come era inesperto della via, prima di partire, secondo il comando avutone dal prudente e affezionato genitore, cercatosi un compagno, l' ebbe nell'Arcangelo Raffaele che mandato da Dio se gli offerse sotto umane sembianze senza darsi a conoscere, e con esso si pose in cammino.

  A191000398 

 più procurò che sposasse una certa Sara fanciulla assai distinta non solo per le molte ricchezze che le forniva il padre Raguele, di cui era unica figliuola, ma specialmente per le virtù al tutto particolari che la rendevano accetta a Dio, e cara a quanti la conoscevano.

  A191000399 

 A Dio solo pertanto voi ne dovete ogni grazia ed ogni lode.» Ciò detto scomparve; ed essi rimasero per tre ore prostesi a terra benedicendo Dio.

  A191000402 

 R. I re di Giuda contemporanei a quelli d'Israele non furono tutti al par di essi malvagi, giaccbè alcuni diedero segni di attaccamento al culto del vero Dio.

  A191000412 

 R. Finchè si tenne Gioas a' consigli del Sacerdote Giojada fu fedele a Dio, distrusse l'altare di Baal, adornò il Tempio del Signore e lo arricchi di molti vasi sacri.

  A191000414 

 Del che in vece di rendere grazie al Signore, divenutone oltremodo superbo, dimenticò il vero Dio e diedesi ad adorare gl'idoli.

  A191000414 

 Eppure non tutti seppero approfittare {112 [112]} de' terribili esempi che Dio loro porgeva.

  A191000414 

 R. La fine miserabile di tutti i Re di Giuda, che si mostravano infedeli al loro Dio, avrebbe dovuto fare gli altri più accorti.

  A191000416 

 R. Ozia figliuolo e successore di Amasia prosperato da Dio superò più volte i Filistei, gli Arabi e gli Ammoniti, e divenne ricco, potente e temuto dalle vicine nazioni; se non che fattosi anch'egli per queste prosperità orgoglioso si arrogò di esercitare quegli uffizi, che a'soli Sacerdoti erano permessi.

  A191000421 

 Ma avendo il Re pregato di cuore il Signore, gli si presentò di nuovo il santo Profeta annunziandogli che Dio aveva udito le sue orazioni e veduto le sue lagrime, perciò gli donava ancor quindici anni di vita.

  A191000423 

 « Forse, dicevano essi bestemmiando, forse il vostro Dio vi potrà liberare dalle mani di Sennacheribbo? Non ascoltate Ezechia che vi seduce col dire, che il Signore vi libera.

  A191000426 

 Riposta ogni confidenza in Dio, io ogni sua impresa mirava solo alla gloria del nome del Signore.

  A191000429 

 Dopo aver lasciato il culto del vero Dio, costringeva tutto il popolo all'adorazione degl'idoli, si applicava alla magia, a' malefizi; osservava i sogni, gli auguri e parecchie simili superstizioni.

  A191000436 

 Giuditta allora, posta la fantesca all'ingresso della tenda in vedetta, si volse al Signore e cosi pregò: Tu, o gran Dio d'Israele, tu afforza il mio braccio e fa che io compia quello che affidata al tuo soccorso osai d'intraprendere.

  A191000461 

 Anzi il Signore diede ad essi sapienza ed intendimento sopra tutti gli altri sapienti, e specialmente a Daniele a cui comunicò l'intelligenza delle visioni e de' sogni che vengono da Dio.

  A191000467 

 Sorto pertanto il nuovo dì, Daniele pieno di riconoscenza verso Dio venne dal Re, e, «Sire, gli disse, quello che tu dimandi non può da uomo sapersi; ma in cielo havvi un Dio il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere ne' tempi futuri: questo a te fece vedere, come appunto a me stesso ha rivelato.

  A191000468 

 Il piccol sasso significa un regno che il Dio del Cielo susciterà e dominando sopra ogni altro durerà in eterno.

  A191000468 

 Tu sei, o Re, quel capo d'oro, avendoti il Dio del Cielo fatto padrone di un vastissimo e ricchissimo impero.

  A191000471 

 Nabucodonosor attonito al vedersi così bene indovinato e sagiamente interpretato il suo sogno si chinò per adorare Daniele ed esclamò: certamente il vostro Dio è il Signore de' regnanti, il rivelatore delle cose segrete, poichè tu hai saputo rivelar tale arcano.

  A191000474 

 Anania, Misaele, Azaria, i quali sapevano essere grave peccato il prestare alla statua del Re l'onore a Dio solo dovuto, protestarono di voler piuttosto morire che adorarla.

  A191000474 

 Saputo {126 [126]} ciò Nabucodonosor impose che immantinenti fossero i tre giovanetti condotti alla sua presenza, e in tuono disdegnoso loro disse: «Come veramente voi non adorate la mia statua? Orsù al primo suono degli strumenti se non vi prostrerete e non l'adorerete, subito sarete gittati in una fornace, e qual Dio potrà liberarvi dalle mie mani?».

  A191000475 

 I coraggiosi fanciulli risposero: «Il Dio che noi adoriamo può trarci dal fuoco della fornace ardente, e liberarci dalle tue mani, o Re, e qualora nol voglia, siati noto che la tua statua non adoriamo.».

  A191000477 

 Quindi gl' innalzò agli onori di prima, decretando che chiunque avesse profferto bestemmie contro al Dio di Anania, Misaele, Azaria fosse reo di morte, perchè quegli era il vero Dio.

  A191000479 

 R. Tuttavia non andò molto che Nabucodonosor dimenticò di nuovo il vero Dio, perciò in un secondo sogno gli fu annunziato imminente il più terribile gastigo.

  A191000480 

 Solo Daniele illuminato da Dio lo spiegò nel modo seguente.

  A191000480 

 Tuttavia rimarrà la radice, perchè dopo sette anni quando avrai conosciuto che esiste un Dio padrone di tutti i regni, i quali egli dà a chi gli piace, allora tu ricupererai te stesso e il tuo trono.

  A191000487 

 Mane: il tuo regno è finito; Thecel: fosti posto da Dio sulla bilancia e trovato mancante; Phares: il tuo regno è diviso e dato a' Medi ed a' Persi.

  A191000491 

 Daniele, il quale anche nelle grandezze aveva ognora presente il timor Divino, nella sua stanza tre volte al giorno apriva le finestre che riguardavano Gerusalemme e genuflesso adorava il vero Dio.

  A191000492 

 Andò quindi al suo palazzo e in tutta quella notte non potè prendere nè cibo, nè sonno; ed appena spuntata l'alba si recò ansioso al serraglio dove con voce mesta e dolente gridò: Daniele, forse il tuo Dio avrà potuto liberarti dalla bocca de' leoni? » Daniele rispose: «o Re, vivi in eterno, il mio Dio mandò {130 [130]} un Angelo che chiuse la bocca de' leoni e non mi fu cagionato alcun danno.» Oltre modo di ciò contento il Re diede ordine che Daniele fosse tosto cavato fuori e in sua vece vi fossero gettati gli accusatori, i quali prima.

  A191000495 

 -- E che? riprese il Re, non ti par vivente il Dio Belo il quale ogni giorno tanto si mangia e sì beve? » Daniele sorridendo rispose: «No ti t'ingannare, o Re, Belo è di ungo al di dentro, di bronzo al di fuori, esso non mangia mai.» Il Re montato in collera chiamò i sacerdoti di Belo, e disse loro: «Se non mi manifestate chi mangia e beve ciò che a Belo si, presenta, vi farò tutti morire: che se ciò mi fate vedere, Daniele morrà, perché contro Bel ha bestemmiato.» I sacerdoti, che erano in numero di settanta, persuasi che niuno sapeva i loro segreti, francamente risposero: «Noi usciremo del tempio, tu, o Re, vi farai porre le offerte, e chiuse le porte le suggellerai.

  A191000495 

 Avvenne un giorno che trovatosi Daniele a tavola del Re, questi gli disse: «Per qual motivo non adori tu il Dio Belo? » A cui Daniele: «Perchè io non presto adorazione ad un idolo artefatto, ma al Dio vivente, Creatore del cielo e della terra.

  A191000498 

 Il Re disse a Daniele: «Tu non puoi, o Daniele, negare che questo sia un Dio vivente.» Daniele: «Che sia vivente lo concedo, ma non già un Dio, perché se tu mi permetti io lo ucciderò senza servirmi di spada o di bastone.

  A191000498 

 R. V'era parimente in Babilonia un drago mostruoso che da tutti veniva adorato come un gran Dio.

  A191000500 

 R. Quel Dio che non abbandona mai i suoi servi fedeli conservò e liberò Daniele dalla voracità de' leoni.

  A191000501 

 Nel settimo giorno il Re andò per piangere la morte di Daniele, ma con sorpresa di gioia guardando entro il serraglio, vedutolo sano e tranquillo assiso in mezzo ai leoni, tutto attonito per lo stupore esclamò: Quanto sei grande, o Dio di Daniele! Immediatamente dopo lo fece estrarre con ordine che gli autori della sedizione fossero gettati in sua vece, il che eseguito, vennero essi subito da' leoni divorati.

  A191000501 

 «Daniele servo di Dio.

  A191000501 

 «Tutti i sudditi adoreranno il Dio di Daniele per essere un Dio Salvatore che fa prodigi e maraviglie grandi sopra la terra.

  A191000504 

 Fra' grandi della corte era il superbo Amano, il quale, uso a vedersi tutto il popolo genuflesso avanti per adorarlo ovunque passava, fu fieramente sdegnato perche Mardocheo gli ricusasse tale ossequio dovuto solo a Dio.

  A191000507 

 Come ebbe tutto inteso invocò il Divino aiuto e piena di confidenza in Dio si presentò al Re per chiedere la salvezza di se medesima e quella del suo popolo.

  A191000515 

 R. Finito il tempio, ripopolata e fortificata la città, gli Ebrei fatti accorti dalla dura schiavitù sofferta per li propri peccati rinnovarono l'alleanza con Dio, e si mantennero più fedeli di prima sino alla venuta del Messia.

  A191000520 

 Eliodoro ringraziato di cuore il Signore ed Onia se ne tornò al Re magnificando da per tutto le opere grandi da Dio operate t, le quali aveva egli stesso co' propri occhi veduto.

  A191000524 

 Promulgò un editto con cui ordinava a tutti di abbandonare la legge di Mose e vivere secondo il rito gentile; fece bruciare i, libri mari, innalzò in tutta la Giudea altari a' falsi Dei; lo stesso Tempio di Gerusalemme fu dedicato a Giove Olimpio; e pene la morte a chiunque si fosse mostrato fedele alla legge del vero Dio.

  A191000530 

 Con simile supplizio fu fatto morire il secondo, il quale nell' esalare l' ultimo fiato si volse al Re dicendogli: tu ci togli questa vita, ma ci verrà renduta da quel Dio, per la cui legge la sacrifichiamo.

  A191000533 

 Ella beffando il crudel tiranno, in lingua ebrea cosi parlò al figliuolo; « mio figlio, abbi pietà di me tua madre, che ti allattai ed allevai; non degenerare dal valore fraterno; non temere questo carnefice; temi un Dio solo e lui solo rimira, dal quale ne avrai mercede.» Incoraggiato il fanciullo da queste parole esclamò: «Non ubbidisco al Re ma alla legge; e tu, o Re, disse ad Antioco, tu, o scellerato, non fuggirai l' ira dell' onnipotente Iddio.

  A191000533 

 Finalmente la madre, donna veramente forte e degna di eterna memoria, dopo di avere esortato i suoi figli a morire da forti e a dare la vita per quel Dio che loro l' aveva donata, con una morte del pari crudele mescolò il suo sangue con quello de' sette suoi figliuoli.

  A191000533 

 Se la nostra gente non avesse peccato contra Dio, non saremmo caduti in questa sventura; ma spero che Iddio fra poco placato dal mio sangue e da quello de' miei fratelli si riconcilierà col nostro popolo, e a noi dopo una morte fortemente sofferta darà una vita eterna.

  A191000536 

 Con animo risoluto presero le armi per liberare la patria e difendere la religione: distrussero vari altari qua e là dedicati alle false divinità, e si adoperarono indefessi per fare rifiorir l'abbandonato culto del vero Dio.

  A191000544 

 R. Cacciati e vinti i suoi nemici Giuda, il quale conosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, unicamente pensò a risarcire i danni che il culto del vero Dio aveva sofferto.

  A191000550 

 Mentre profferiva tali minacce fu colpito dà Dio con crudeli dolori di viscere.

  A191000558 

 R. E cosa memorabile di quest' eroe della Giudea, che riconoscendo tutte le sue prospere imprese dalla protezione del Signore, non intraprendeva mai cosa alcuna senza invocare il Divino aiuto ed animare i suoi soldati a riporre la loro confidenza nel Dio degli eserciti.

  A191000560 

 La moltitudine de'nemici cagionò tanto spavento a'soldati di Giuda, che perduta la confidenza in Dio, si sbandarono qua e là avendolo lasciato con soli ottocento uomini.

  A191000563 

 Questi aveva col suo pessimo operare cagionato gran male alla stia nazione, ma mentre tutto contento del grado sacrilegamente usurpato sperava goderne de' frutti fu nella più chiara maniera percosso da Dio.

  A191000591 

 R. Caduto il nostro primo genitore Adamo dallo stato d'innocenza in cui fu da Dio creato, egli e tutti i suoi posteri doverono per molti secoli gemere sotto la dura schiavitù del demonio, il quale grande parte ne traeva seco ad eterna perdizione, né c'era per l'uomo altro mezzo onde salvarsi, se non la fede in quel Liberatore, che la bontà Divinagli aveva promesso.

  A191000594 

 Questa all'età di tre anni fu presentata nel Tempio per ivi attendere colle altre vergini al lavoro delle mani, alle cose del Divino servizio, e divenire poi degna di essere Madre di ' Dio

  A191000595 

 Poco dopo l'Angelo Gabriele mandato da Dio, le annunziò la sublime dignità di Madre del Signore.

  A191000599 

 Subito un angelo circondato di splendidissima luce si manifestò ad alcuni pastori che passavano la notte alla custodia del gregge, annunziando loro la nascita del Messia, e nell' atto stesso una moltitudine di celesti spiriti fecero risuonar quelle parole di gioia: gloria a Dio nel più allo de' cieli e pace in Terra agli nomini di buona volontà.

  A191000600 

 Dopo di averlo adorato e riconosciuto pel loro Dio e Salvatore, colmi di allegrezza e di consolazione là ritornarono donde eransi partiti.

  A191000606 

 Si trovò parimente nel tempio una vecchia per nome Anna, donna di singolar virtù e fornita dallo Spirito Santo di lumi straordinari, la quale riconoscendo nel presentato Bambino il vero Dio prese ad annunziare la venuta del Redentore a tutti coloro che lo aspettavano.

  A191000609 

 Ma quanto mai sono folli tutte le astuzie degli uomini quando vogliono contraddire alla volontà di Dio.

  A191000622 

 R. Gesù, sebbene Dio Onnipotente, volle nondimeno {165 [165]} in quanto uomo soggettarsi alle tentazioni di questa nostra misera umanità.

  A191000622 

 Vattene Satana, rispose Cristo, perocchè sta scritto: adorerai il Signore Dio tuo, ed a Lui solo servirai.» Il demonio vedendosi in tale modo confuso, se ne fuggì.

  A191000624 

 R. Siccome il miracolo è azione, che può venire solamente da Dio; così il nostro Salvatore per dimostrare al mondo che egli era uomo, e nel 'tempo stesso Dio onnipotente {166 [166]} diede principio alla sua predicazione co'miracolì.

  A191000626 

 R. S. Giovanni eletto da Dio a preparare le genti a ricevere il Salvatore col più vivo zelo predicava contro i vizi della sua nazione.

  A191000639 

 Dunque, conchiuse, date a Cesare ciò, che è di Cesare, e a Dio ciò che è d'Iddio.

  A191000645 

 Gesù, il quale come Dio ben conosceva il ravvedimento di lei, voltosi all'ospite, Simone gli disse, ho una cosa a dirti.

  A191000647 

 R. Sebbene il figliuolo di Dio siasi fatto uomo per salvare tutti gli uomini, tuttavia per li fanciulli diede parecchi segni di benevolenza speciale.

  A191000661 

 I miracoli poi lo manifestano come Dio; imperciocchè il miracolo essendo un effetto, che supera ogni forza creata, non può venire se non da Dio, il quale solo è increato e padrone di tutte le cose.

  A191000673 

 Egli veduta la loro fede disse al paralitico: «Figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati: » I Farisei sentendo questa parola, dissero tra se: «Costui dice una bestemmia: chi può rimettere i peccati se non Iddio solo?» Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, disse: E egli più facile a dire: ti sono perdonati i peccati, oppure: alzati, e cammina? Ora affinchè sappiate che ho podestà di rimettere i peccati alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, vattene a casa.

  A191000675 

 Gli ostinati Farisei lo fecero venire alla loro presenza e gli dissero: «Dà gloria a Dio, noi sappiamo che colui il quale ti guarì é un peccatore.

  A191000711 

 Per ischernirlo poi come Re, lo vestirono di uno straccio di porpora, e fatta una corona di pungentissime spine gliela conficcarono sul capo dandogli per'iscettro una canna, ed inginocchiandoglisi d'avanti dicevano: « Dio ti salvi, o re de'Gindei.

  A191000714 

 Sebbene egli qual Dio Onnipotente avesse potuto con una sol parola sterminarli tutti dalla terra, non fece altro che rivolgersi al suo Eterno Padre con queste parole « Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che si facciano.

  A191000718 

 Carità fu questa che non può essere se non di un Dio, e che animar deve tutti i Cristiani a patire per lui, e perdonare generosamente agli offensori.

  A191000726 

 Ma Gesù era Dio Onnipotente, padrone della vita, e della morte, perciò poteva risorgere quando voleva, e rendere vani tutti gli artifizi degli uomini.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000012 

 I Profeti erano uomini mandati da Dio in vari tempi per dichiarare al popolo Ebreo la sua volontà e predire le cose future, specialmente quelle che riguardavano il Messia.

  A192000019 

 Dai miracoli, coi quali dimostravano di essere stati eletti da Dio come vivi stromenti della sua parola.

  A192000019 

 Dio soltanto può operare miracoli; e quando una cosa è confermata con miracoli, noi siamo assicurati dell'intervento divino, cioè di un'autorità infallibile.

  A192000020 

 Dalle profezie, onde la Storia Sacra è piena, le quali si sono perfettamente avverate; imperocchè Dio solo può predire con certezza le cose future, che non hanno necessaria relazione colle cause naturali, nè possono dagli uomini essere molto tempo prima conosciute.

  A192000023 

 Dalla testimonianza, che la Chiesa Cattolica diede mai sempre alla divinità della storia tanto dell'Antico, quanto del Nuovo Testamento; la quale Chiesa Cattolica, come risulta ad evidenza da mille argomenti, è guardiana e maestra infallibile delle verità da Dio rivelate.

  A192000024 

 Dio solo è eterno, tutte le cose furono da lui create, vale a dire tratte dal, nulla.

  A192000026 

 Il firmamento fu da Dio appellato Cielo.

  A192000033 

 Da prima l'uomo fu posto da Dio nel Paradiso Terrestre, luogo deliziosissimo e abbondante d' nani sorta di frutti, che senza coltura erano prodotti dal fertile terreno.

  A192000035 

 La maggior parte di essi conservarono la santità, che avevano ricevuta da Dio nella loro creazione.

  A192000035 

 Ma una parte assai considerevole prevaricò commettendo un gravissimo peccato di superbia, volendo rendersi uguali a Dio.

  A192000035 

 S. Michele, seguito da altri angeli rimasti a Dio fedeli, si oppose a costoro gridando: Chi è come Dio? A queste parole Lucifero e tutti i suoi seguaci furono dalla Divina Potenza in un momento cacciati dal Paradiso e condannati alle pene eterne dell'inferno.

  A192000036 

 Gli Angeli fedeli a Dio si dicono Angeli buoni, o semplicemente Angeli: tra essi sono scelti da Dio i nostri Angeli Custodi.

  A192000037 

 Il demonio, che era stato cacciato dal Paradiso e condannato all'inferno per superbia, mosso da invidia che altri,andasse a godere la felicita da esso perduta, prese la forma di serpente e disse ad Eva: Perché non mangi tu del frutto di quest'albero? Ella rispose: Perché Dio lo proibì sotto pena di morte.

  A192000037 

 No, soggiunse l'astuto serpente, non morrete; anzi come prima ne avrete gustato, diverrete simili a Dio, sapendo il bene ed il male al pari di lui.

  A192000042 

 Ma Dio misericordioso non volle abbandonare il genere umano e lasciarlo nella perdizione meritatasi.

  A192000042 

 Per questa grave disubbidienza i nostri primi genitori caddero dallo stato d'innocenza, ed involsero nella disgrazia di Dio con se stessi tutta la loro posterità.

  A192000043 

 Caino, guidato da avarizia, {11 [217]} ne' suoi sacrifizi offeriva a Dio i peggiori frutti, della terra; Abele all'incontro con animo buono e sincero offeriva i, migliori parti della, sua greggia.

  A192000044 

 Caino, preso da terrore e da disperazione, fuggì dal cospetto di Dio e menò il resto della sua vita in preda dei più crudeli rimorsi, finche (come comunemente si crede) la terminò trafitto di un dardo da Lameco suo pronipote, che lo aveva creduto una fiera.

  A192000048 

 Fra` suoi discendenti meritano special menzione Enos, che fu primo ad' onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie, vale a dire con culto esterno: Enoc, il quale ancor vivo fu miracolosamente da Dio levato dal consorzio degli uomini; e Matusalem, il quale ebbe una vita più lunga che tutti gli altri uomini, essendo arrivato all'età di 969 anni.

  A192000048 

 Seth uomo dabbene fu ceppo dei buoni, che nei libri santi sono detti figliuoli di Dio.

  A192000049 

 Finché i discendenti di Seth usarono tra loro, poterono conservarsi fedeli a Dio; ma quando cominciarono a trattare coi discendenti di Caino, divennero malvagi anch'essi.

  A192000050 

 In mezzo alla depravazione universale vi furono nulladimeno alcuni uomini giusti, i quali, coltivando la vera religione e la virtù, conservarono viva la fede in Dio e nel Redentore promesso.

  A192000050 

 Questa famiglia trovò grazia negli occhi di Dio, il quale perciò disse a Noè: Fabbrica un'arca, ovvero una grande {13 [219]} nave divisa in tre piani.

  A192000052 

 Compiuto questo comando, Dio medesimo chiuse la porta dell'arca al di fuori.

  A192000052 

 Continuavano gli uomini a vivere in preda al vizio, quando Noè, costretta l'arca, ebbe da Dio il comando di entrarvi colla consorte, coi figli e colle loro mogli; e introdurvi un paio d'ogni specie d'animali immondi {15 [221]} vale a dire di quegli animali, di cui non era lecito cibarsi, nè far sacrifizio.

  A192000052 

 Degli animali mondi poi, (cioè di quelli che a Dio potevano sacrificarsi, e de' quali era lecito cibarsi) non un paio, ma sette in un con le vettovaglie necessarie per gli uomini e per le bestie.

  A192000056 

 Quest'atto di culto esterno tornò a Dio di sommo, gradimento, e, in segno di benevolenza fece comparire sull'orizzonte una iride brillante, ossia l'arco baleno, dicendo a Noè e a' suoi figliuoli: Ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con la vostra discendenza; non vi sarà più diluvio per distruggere il genere umano e, quando vedrete il mio arco in cielo, ricordatevi dell'alleanza, che ho fatto con voi.

  A192000063 

 Idolatria significa dare alle creature quel culto che è solamente dovuto a Dio.

  A192000063 

 Si deve pure osservare che dopo qualche secolo dalla confusione delle lingue, essendosi sempre, più diminuita ed oscurata l'idea di un solo Dio Creatore del cielo e della terra, l'idolatria 4i estese in tutto il mondo e fra tutti i popoli, eccettuato il popolo Ebreo.

  A192000065 

 Abramo riconoscente eresse un altare nel luogo in cui gli {20 [226]} era comparso Iddio: Questa chiamata di Dio e questa pronta ubbidienza d'Abramo, nonostante le più gravi difficoltà che gli, fu.

  A192000070 

 Abramo riconoscendo la vittoria da Dio, volle onorarlo nella persona del suo ministro, e diede a Melchisedecco la decima di quanto aveva acquistato.

  A192000070 

 Melchisedecco era re di Gerusalemme, e nel tempo stesso sacerdote del vero Dio: vale a dire egli governava il suo popolo nelle cose spirituali e nelle temporali.

  A192000073 

 Prima di morire volle cercare per suo figlio una sposa virtuosa e piena del timor di Dio.

  A192000074 

 E siccome in modo non dubbio aveva conosciuto essere Rebecca scelta' da Dio per isposa d'Isacco, ne fece solenne richiesta.

  A192000074 

 I parenti, avutone pieno consenso da Rebecca, risposero: Troppo chiara b la volontà di Dio; noi non vogliamo opporci.

  A192000080 

 Su di essa saliva e discendeva un numeroso coro di Angeli, e nella sommità era Dio, che tosi gli parlò: Io sono il Signore Dio di Abramo e di Isacco.

  A192000081 

 In tutte queste azioni non perdé mai di vista il santo timor di Dio.

  A192000085 

 Atterrito di ciò, Giacobbe si volse al Signore pregando così: Dio di mio padre, tu mi dicesti: Io ti darò ogni bene or dunque liberami dalle mani di mio fratello.

  A192000094 

 Avvenne che la moglie di Putifarre avendo un giorno cercato d'indurlo a commettere un grave peccato, egli si pose a gridare: Oh come mai potrò fare un sì gran male contro del mio Dio! e forte inorridito se ne figgi.

  A192000094 

 Giuseppe serviva questo padrone con sollecitudine e fedeltà: benedetto da Dio, riuscivagli bene ogni cosa.

  A192000095 

 Giuseppe, ben sapendo quel sogno non essere superstizione, riprese: Ignorate che la spiegazione dei sogni viene da' Dio? Tuttavia raccontatemi i vostri sogni, e studierò di spiegarveli.

  A192000096 

 Giuseppe illuminato da Dio: Ecco, disse, questa è la spiegazione del tuo sogno: Di qui a tre giorni riavrai l'ufficio di coppiere del Re.

  A192000098 

 - Io non so nulla, rispose modestamente Giuseppe: Dio solo ben può, senza di me, dare al re una risposta gradita raccontami nulladimeno i tuoi sogni.

  A192000103 

 Si sottomisero a questa condizione; e pensando di non essere intesi dissero tra loro nel proprio linguaggio: Ecco sopra di noi il castigo di Dio per la crudeltà usata contro l'innocente Giuseppe! Egli ci chiedeva pietà, e noi non l'abbiamo esaudito; perciò meritamente ci troviamo in queste angustie.

  A192000111 

 Al confine della Cananea Giacobbe offeri un sacrifizio a Dio, il quale in questa occasione gli disse, che discendesse pure nell'Egitto assicurandolo delle benedizioni.

  A192000115 

 Dio cangiò ogni cosa in nostro bene.

  A192000116 

 Intorno a quel tempo in Us nella provincia dell'Idumea, tra la Cananea e l' Egitto, viveva Giobbe, uomo giusto, assai celebre per l' eroica sua pazienza e fedeltà verso Dio.

  A192000120 

 Alla moglie che lo motteggiava rispondeva: Se da Dio abbiamo ricevuti i beni, perché non riceviamo i mali quando a Lui piace mandarceli? A tutti ripeteva con ammirabile rassegnazione: Nudo io nacqui, nudo me ne morrò ogni cosa mi u dal Signore donata, il Signore me la.

  A192000120 

 Fermo nella confidenza in Dio, Giobbe mantenne la sua pazienza inalterabile in mezzo a tutte queste calamità.

  A192000126 

 la oppressione, ond'erano straziati i suoi fratelli Israeliti; che erano trattati da schiavi, desiderava piuttosto soffrire col popolo di Dio, che dividere cogli empi i beni dell'Egitto.

  A192000127 

 Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe.

  A192000131 

 Aronne, per convincere Faraone ch'essi erano veramente inviati da Dio, operò alla sua presenza molti miracoli.

  A192000132 

 1° Mosè per ordine di Dio toccò le acque dell'Egitto, le quali tutte, cangiatesi in sangue e putrefattesi, fecero perire tutti i pesci e niuno più ne potè bere.

  A192000146 

 In memoria di questo avvenimento, Mosè per ordine di Dio institui la solennità della Pasqua, da celebrarsi ogni anno il giorno decimo quarto della luna di marzo.

  A192000149 

 Furono tutti ricolmi di terrore, e per disperazione già si ribellavano contro Mosè; quando egli, fermo {52 [258]} nella confidenza in Dio: Non temete, disse loro, il Signore combatterà per noi.

  A192000151 

 Allora Mosè compose un celebre cantico, che tutti lietamente cantarono in ringraziamento a Dio pel grande prodigio in loro favore operato.

  A192000151 

 Faraone, che, si era avanzato, mirando sì bella strada, in un col suo esercito insegue gli Ebrei fin dentro il mare; ma appena sono essi in salvo, Mosè per ordine di Dio ripercuote colla verga le onde ed improvvisamente escono di mezzo dalla prodigiosa colonna lampi e tuoni, che colpiscono gli Egizi, rovesciano i loro carri; le acque sospese, ritornando con fra casso spaventevole nel luogo primiero, coprono e sommergono il re, i cavalieri, i cavalli e i carri; l'esercito viene affatto distrutto ed ogni cosa seppellita negli abissi, per guisa che neppur uno potè scampare.

  A192000157 

 Disceso poi Mosè dal monte, ed osservato che egli solo non poteva decidere le controversie di tanta moltitudine, segui il consiglio di Jetro suo suocero e trascelse uomini pieni di tenno e timorati di Dio, i quali costituì giudici nelle cause ordinarie, riserbate a sè le cose di maggior rilievo.

  A192000158 

 Fattosi quindi improvviso e profondo silenzio, maestosamente parla così: Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me.

  A192000158 

 Non nominare il nome del tuo Dio invano.

  A192000159 

 Questi ordini dati da Dio a Mosè formano quella legge, che noi appelliamo DECALOGO, vale a dire dieci comandamenti, i quali racchiudono in compendio tutti i precetti della nostra santa Religione.

  A192000160 

 Mosè, per apprendere da Dio tutte le cose necessarie al governo del suo popolo, si fermò sul Sinai quaranta giorni.

  A192000164 

 Il tabernacolo fu come il centro del culto del vero Dio fina alla costruzione del tempio di Salomone in Gerusalemme.

  A192000164 

 Ovunque andavano gli Ebrei portavano sempre seco il tabernacolo, intorno al quale solevansi radunare per ascoltare gli ordini, che Mosè dava loro in nome di Dio, per celebrare le solennità e compiere i loro doveri religiosi.

  A192000165 

 Incruenti, o non sanguinosi, in cui si offerivano a Dio focacce, pane, vino ed altri commestibili o frutti della terra.

  A192000166 

 La festa dell' espiazione era un giorno di pubblica penitenza, in cui il Sommo Sacerdote offeriva a Dio un vitello pei suoi peccati, ed immolava un capro per espiare i peccati del popolo.

  A192000167 

 Essi facevano a Dio i sacrifizi ordinari.

  A192000168 

 Benchè essa fosse di squisito sapore, tuttavia venne a nausea a quel popolo infedele, che ricominciò le solite mormorazioni contro Dio e contro Mosè.

  A192000168 

 Ma avevano ancora le carni fra' denti, quando grande parte di que' mormoratori, percossi da' Dio, rimasero estinti.

  A192000169 

 Mosè ebbe da Dio il comando di spedire dodici esploratori nella terra promessa, affinchè riferissero quale fosse la natura del paese e quale la forza degli abitanti.

  A192000170 

 Costoro pretendevano di offrire incenso a Dio, uffizio sacerdotale stato Affidato solamente ad Aronne e ai suoi discendenti.

  A192000170 

 Mosè ciò saputo ricorse a Dio, il quale gli disse Comanda che il popolo si separi dalle tende di Core, Datan e Abiron.

  A192000170 

 Oltre a ciò un fuoco disceso dal cielo divorò pure i 250, che coi turiboli in mano stavano offrendo l'incenso contro il volere di Dio.

  A192000171 

 Allora tutto il popolo si persuase del volere di Dio, e si cessò dalle querele.

  A192000171 

 Dio per far vie meglio conoscere che voleva si avessero l'onore del sacerdozio Aronne e i suoi discendenti parlò a Mosè e gli disse: Fatti dare una verga da ciascun capo delle tribù, e sopra scrivine il nome: la verga di Levi portoni il nome di Aronne.

  A192000173 

 Condotto il colpevole davanti a Mosè, fu tosto consultato Dio intorno al castigo da infliggersi.

  A192000173 

 Dopo quel fatto, Dio stabili che in avvenire i bestemmiatori fossero dal popolo lapidati.

  A192000174 

 Altro esempio di grande severità accadde poco appresso in un profanatore del giorno festivo, nel quale poco prima Dio aveva proibita ogni opera servile.

  A192000175 

 E così il falso profeta, che si spacciava per oracolo della Divinità, sarebbe stato la rovina del popolo di Dio, se Finees vero ministro di Dio con santo zelo non vi si fosse opposto.

  A192000175 

 Il timre nondimeno di perdere le ricompense, che aspettava dal re, indusse lo sciagurato profeta a consigliare Balac che facesse venire tra gli Israeliti le donne di Madian, accocchè adorandone anch' essi le false divinità, offendessero Dio, e quindi Egli li desse in preda dei suoi nemici.

  A192000175 

 Ma Dio gli vietò di recarsi a maledire un popolo che Egli stesso aveva benedetto.

  A192000175 

 Ma questi gli permise di continuare il cammino, con patto di non dire se non quello che intenderebbe da Dio, come infatti egli fece.

  A192000175 

 Vedendo esso un giudeo che peccava con una Madianita, trapassò ambidue colla spada, e con, questo sacrifizio placò l'ira di Dio.

  A192000176 

 Quando poi Dio rivelò a Mosè essergli vicina la morte, questi radunò tutti i figli d'Israele intorno al Tabernacolo, e come buon padre diresse loro queste parole: Voi vedete, che sono prossimo a morire nel deserto, e che non passerò il Giordano.

  A192000176 

 Siate, sempre fedeli al vostro Dio, che vi diede tante prove di benevolenza e che operò a vostro favore tanti prodigi.

  A192000177 

 Quindi per ordine di Dio, costituito Giosuè suo successore, grandemente commosso bello spirito, diede a tutto Israele la sua paterna ed ultima benedizione.

  A192000178 

 Dio lo avverti di salire sul monte Nebo.

  A192000180 

 Di niente sbigottito Giosuè, riposta tutta la sua confidenza in Dio, comanda ai Sacerdoti, che coll'arca dell'alleanza camminino dinanzi al popolo, e che entrati nel fiume ivi si fermino.

  A192000180 

 Mosè, vicino a morte, per comando di Dio aveva costituito Giosuè capo del popolo con ordine di condurlo nella terra promessa.

  A192000181 

 La terra di Canaan, o Palestina, tante volte da Dio promessa ad Abramo ed a'suoi discendenti, {64 [270]} era un paese fertilissimo.

  A192000181 

 La terra promessa ci ricorda il paradiso dove nell'abbondanza d'ogni bene godremo e loderemo Dio in eterno.

  A192000183 

 Gli ordini di Dio sono eseguiti: a guisa di numerosa processione si fa il giro di Gerico per sei giorni, il settimo si compie lo stesso giro, sei volte e sempre con profondo silenzio.

  A192000184 

 Giosuè prestò fede a' detti loro, e credendo non fossero compresi fra le genti cui Dio aveva ordinato di sterminare, giurò di salvarli.

  A192000185 

 Egli superò e, secondo gli ordini di Dio, mise a morte trentun Re, e in breve s'impadronì della terra, che cinquecento cinquant'anni prima il Signore aveva promessa ad Abramo e alla sua posterità.

  A192000185 

 Fu allora che Giosuè, vedendosi mancar il tempo per riportar compiuta vittoria, pieno di fiducia in Dio, in presenza de' figli d'Israele esclamò ad alta voce: Fermati, o sole, e tu, o luna, non ti avanzare.

  A192000186 

 Divenuto possessore di sì fertile paese Giosuè ne fece le parti a ciascuna tribù, indi convocò tutto il popolo nella campagna di Silo, dove collocato il tabernacolo e l'arca dell'alleanza offerirono a Dio un solenne sacrifizio in rendimento di grazie per tanti favori che avevano da lui ricevuto.

  A192000187 

 Governò di poi Giosuè il popolo in pace, amato e venerato da tutti: e colmo di meriti e d'anni, conoscendosi vicino a morte, ricordò al popolo i benefizi che aveva da Dio ricevuto.

  A192000188 

 Quando disprezzavano la divina legge, erano abban {67 [273]} donati nelle mani dei loro nemici, e fatti schiavi; ritornando a Dio, riacquistavano la perduta libertà.

  A192000189 

 Dio per altro, come vide il suo popolo umiliato e pentito, volle liberarlo per mano di una donna di nome Debora.

  A192000189 

 La battaglia si ingaggiò appiò del monte Tabor; Dio, nelle cui mani sono i destini degli uomini, mise tale spavento fra i Cananei, che in breve furono sbaragliati e messi in fuga.

  A192000190 

 Così il superbo Sisara, che voleva opprimere il popolo di Dio, per mano di una donna passò dal sonno alla morte.

  A192000191 

 Accertato Gedeone che Dio lo mandava, ad altro più non pensò se non a mettere ad effetto gli ordini divini.

  A192000191 

 Ciò detto, andò a preparare un capretto con pane azimo per farne a Dio sacrifizio.

  A192000191 

 Stava allora Gedeone occupato nell'aia col vaglio purgando il frumento, e, non potendosi immaginare che Dio volesse eleggere lui per quell'ardua impresa, pregò l'angelo di volerlo assicurare con qualche prodigio.

  A192000191 

 Tuttavia volendo vie più {68 [274]} accertarsi della sua missione, supplicò Iddio, che si piacesse renderlo sicuro con questo altro miracolo: egli metterebbe nell' aia un vello, ovvero la lana di una pecora tosata, e Dio facesse cadere la rugiada in modo, che il vello restasse bagnato e tutto il vicino terreno asciutto.

  A192000192 

 Tal numero parve a Dio ancor troppo; perciò disse a Gedeone di condurre i suoi soldati ad una fontana, e che coloro soltanto con sè ritenesse, i quali, fatto conca della mano, lambissero l'acqua.

  A192000193 

 Quanto mai è potente l'uomo quando segue i voleri di Dio! ( A. del m.

  A192000195 

 Trovandosi egli accampato in faccia ai nemici di gran lunga superiori in numero, volle assicurarsi della vittoria col voto di sacrificare a Dio quello di sua casa, che primo avrebbe incontrato ritornando dalla guerra.

  A192000196 

 Sansone, uomo maraviglioso e di forza senza pari, fu suscitato da Dio a liberare gli Israeliti dalle oppressioni de' Filistei, nel cui potere Dio per le colpe loro li aveva abbandonati.

  A192000198 

 Più volte diede prove di sua forza straordinaria, finchè si stette con Dio; ma quando gli divenne infedele, perdette il suo vigore e fu tradito da una donna, che lo consegnò nelle Mani dei nemici.

  A192000201 

 Sansone conobbe la mano di Dio che pei suoi peccati lo aveva percosso, e ne chiese umilmente perdono.

  A192000204 

 Il servo fedele destinato da Dio a sottentrare ad Eli nel sacerdozio fu Samuele figlio di Anna e di Elcana della tribù di Effraimo.

  A192000204 

 Perciò era caro a Dio ed agli uomini.

  A192000208 

 Essi furono di parere, il Dio degli Ebrei aver mandato que' flagelli, perchè non voleva che l'arca dimorasse tra loro; si rimandasse l'arca e con essa una cassetta, in cui fossero poste cinque figure dei topi, da cui erano stati molestati, e cinque figure delle piaghe sofferte.

  A192000209 

 Spaventati i Betsamiti e temendo di essere tutti colti da morte, andavano esclamando: Chi può mai stare al cospetto della santità di questo Dio? A chi si consegnerà quest' arca, quando da noi si partirà? Quindi mandarono a pregare, gli abitanti di Cariatiarim, che se la venissero a prendere.

  A192000210 

 Samuele, inspirato {75 [281]} da Dio, lo avverti che le asine eransi ritrovate, e lo invitò a rimaner seco un giorno.

  A192000211 

 Egli si volle fino intromettere a trattare le cose sacre e ad offerire a Dio un sacrifizio, che solo dal sommo Sacerdote doveva essere offerto.

  A192000211 

 Saulle fu riconosciuto Re dagl'Israeliti con universale applauso, e, finchè segui i savi consigli di Samuele, si mantenne fedele a Dio, riportò segnalate vittorie contro i suoi nemici, i quali vennero da lui in più battaglie respinti.

  A192000211 

 «Operasti da stolto, rigettasti la parola di Dio, perciò Egli rigetterà te, ti toglierà il regno, e lo darà ad altri di te più fedele.» Ciò detto, Samuele si partì, piangendo sopra la sorte di Saulle, che era stato da Dio riprovato.

  A192000212 

 Toccava esso l'età di quindici anni ed erasi tuttora dedicato alla custodia delle pecore, quando Samuele fu mandato da Dio per consacrarlo Re in luogo di Saulle.

  A192000215 

 che convengono agli uomini valorosi e timorati di Dio.

  A192000216 

 Davidde soltanto fu inspirato da Dio ad opporsi a quel terribile nemico.

  A192000216 

 Levossela pertanto di dosso, e preso il suo bastone e la fionda con cinque, sassi in tasca, pieno di fiducia in Dio andò coraggiosamente contro il gigante.

  A192000217 

 A tale spettacolo l'esercito de Filistei spaventato si abbandona a precipitosa fuga, ed Israele vincitore accompagna in trionfo nella città Davidde, portante in una mano la spada e nell'altra la testa dell'ucciso {78 [284]} gigante, e sirendono a Dio grazie solenni.

  A192000218 

 In tutti questi pericoli egli rimase sempre fedele a Dio e, in Lui riponendo tutta la sua fiducia, lietamente cantava: Chi confida nell'Altissimo, vive in sicurezza e nulla paventa.

  A192000218 

 Più volte avrebbe potuto uccidere il suo nemico, che cercavalo a morte, ma egli onorò mai sempre in Saulle il Re scelto da Dio pel suo popolo l'unto del Signore, cui niuno può offendere senza delitto.

  A192000221 

 Indi, acclamato successore da tutto Israele, intese col massime zelo a ricondurre il popolo alla virtù, al santo timor di Dio.

  A192000223 

 Nondimeno, per essere stato qualche tempo in ozio, cadde in gravi peccati; per cui, fu severamente da Dio punito.

  A192000224 

 Ma Dio maledice chi disprezza i genitori.

  A192000228 

 Dio gradì molto queste offerte, e nella seguente {83 [289]} notte gli apparve e dissegli Domanda quello che vuoi e tel concederò.

  A192000228 

 Salomone ottiene da Dio la sapienza.

  A192000229 

 Cresciuto poi in immense ricchezze, fu sollecito a compiere il pio desiderio del padre d'innalzare cioè a Dio in Gerusalemme il più sontuoso tempio, che si fosse mai veduto, e che fu stimato una delle maraviglie dell'universo.

  A192000231 

 A quella vista Salomone, compreso da riverenza, si prostrò davanti al Signore; poscia, levate al cielo le mani, Mio Dio, esclamò, voi che degnato vi siete di gradire questa casa, che vi ho edificato, deh! vi prego, fate che tutti quelli che oppressi dalle angustie, o stretti da qualche bisogno, verranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano esauditi.

  A192000232 

 Ad esempio pure di quanto Dio aveva ordinato nella legge antica, si sogliono usare nelle chiese cristiane vasi per l'acqua benedetta, altari, candelieri, turiboli, incenso, statue.

  A192000234 

 Così l'unto del Signore, l'inspirato da Dio, il gran Salomone si curvò ad offrire profano incenso alle bugiarde divinità.

  A192000234 

 Dopo aver impiegato molti anni ad accrescere la gloria di Dio, dopo molti segni di prodigiosa sapienza, virtù e santità, Salomone divenuto vecchio si lasciò accecare dalle donne idolatre, ed allontanossi affatto dalla legge del Signore.

  A192000238 

 Asceso appena sul trono, per timore che le tribù a lui soggette, frequentando il tempio di Gerusalemme, ritornassero {87 [293]} sotto la signoria del legittuno re, vietò di andarvi; e per dare a' suoi sudditi un simulacro di religione innalzò due vitelli d'oro con ordine, che fossero adorati in luogo del vero Dio.

  A192000239 

 Di qui derivò, che dal regno di Giuda i Samaritani vissero separati di religione e di governo, portando avversione agli abitanti di Gerusalemme, capitale del regno di Giada, dove si conservò il culto del vero Dio.

  A192000239 

 Imperciocchè Geroboamo sforzandosi di allontanare i suoi sudditi dal vero Dio, si studiava d'indurli all'idolatria.

  A192000240 

 Fra le altre cose fece innalzare un altare a Baal, e si adoperò a tutt'uomo per allontanare il popolo dal culto del vero Dio e fargli seguire le turpi superstizioni dell'idolatria.

  A192000240 

 ma Elia, avvertito da Dio, andossi a nascondere vicino al torrente Carit, dirimpetto al Giordano.

  A192000242 

 Obbedì la donna, apprestò quanto le veniva ingiunto dall'uomo di Dio; mangiarono essa, Elia e il figlio di lei, tutti pieni di riconoscenza verso il Signore.

  A192000244 

 Ciascheduno invochi il suo Dio, e quegli che manderà fuoco dal Cielo per consumare la vittima, sarà il vero Dio.

  A192000244 

 E perchè si conosca qual è il vero Dio, fa che si adunino sul monte Carmelo tutti i sacerdoti di Baal.

  A192000244 

 Intrepido Elia rispose: Non son io, ma tu, che turbi Israele, avendo abbandonato il Dio de' padri tuoi per adorare Baal.

  A192000244 

 Là giunto, Elia si voltò al popolo e disse: E fino a quando vorrete zoppicare da due parti? Uopo è adunque provare se ti vero Dio sia Baal, o il Dio di Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe.

  A192000245 

 Allora Elia raccolse dodici pietre e con esse ricostrusse l'altare del vero Dio, già diroccato dagl'idolatri; v' impose le legna, la vittima e tre volte fece versare tant'acqua, che tutto l'altare erane inondato e ripieno il fosso da Elia fatto scavare allo intorno.

  A192000245 

 Quindi accostatosi all'altare, così pregò: Signore Iddio di Abramo, d' Isacco, di Giacobbe, degnati ascoltarmi, era oggi conoscere a questo popolo, che tu sei il, vero Dio.

  A192000246 

 Alla vista di quel prodigio tutta la moltitudine, rimasta attonita, esclamò: Il Dio d'Elia è il vero Dio.

  A192000246 

 Elia allora comandò si arrestassero i sacerdoti di Baal, che erano in numero di quattrocento cinquanta, e fattili condurre presso al torrente Cison, ordinò che in pena de' loro malvagi insegnamenti e delle bestemmie vomitate contro del vero Dio, tutti fossero messi a morte.

  A192000247 

 Chi ricorre a Dio di cuore colla preghiera, ottiene molte grazie ed anche miracoli.

  A192000249 

 Eliseo, preso commiato da' suoi genitori, coi buoi e coll'aratro fatto a Dio un sacrifizio, si partì con Elia, di cui divenne discepolo e compagno fedele.

  A192000251 

 Giosafatte, il quale adorava il vero Dio, volle consultare un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venir Michea, uomo pieno del divino Spirito, che gli predisse la intera sua rovina.

  A192000251 

 In breve tempo le minacce di Dio produssero il loro effetto.

  A192000253 

 Ogni delitto reca oltraggio alla Giustizia Divina e ci rende meritevoli di gravi castighi, i quali, se Dio non li fa provare nella vita presente, devonsi paventare assai più nella futura.

  A192000254 

 Ma Elia per ordine divino fattosi loro incontro disse in tono minaccioso: Forse non c'è Dio in Israele, poichè andate a consultare Belzebub? Or bene ritornate e dite al vostro Re, che non scenderà più dal letto ed ivi morrà.

  A192000255 

 Accondiscese il Profeta, e giunto al cospetto del Re, da parte di Dio così parlò: Prima hai mandato a consultar Belzebub e non il Signore, perciò non ti leverai più da questo letto, e qua morrai.

  A192000255 

 Ma Elia pregò Iddio che lo difendesse, {93 [299]} è Dio dal cielo fe' tosto discendere un fuoco, che inceneri il capitano con tutta la sua gente.

  A192000255 

 servo di Dio volesse appagare il desiderio del suo padrone.

  A192000258 

 Eseguì la vedova l'ordine dell'uomo di Dio, e l'olio moltiplicossi maravigliosamente.

  A192000260 

 Eliseo, entrando nella città di Snna, venne cortesemente accolto da due coniugi, i quali per usare speciale ospitalità al servo di Dio, gli prepararono una stanza da servirsene ogni volta che di là passasse.

  A192000261 

 Oltremodo contento della sua guarigione, ritornossene alla casa dell'uomo di Dio per offrirgli ricchi presenti, oro, argento e vesti preziosissime.

  A192000263 

 La bugia ci disonora dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini.

  A192000264 

 Colà giunti, pregò Dio aprisse loro gli occhi: Non si può esprimere il loro stupore e spavento quando conobbero di essere in mezzo dei nemici.

  A192000269 

 Ma chi può mai nascondersi agli occhi di Dio onnipotente, e chi può resistere a' suoi voleri? Entrato nella nave, si solleva d'improvviso un vento, che, suscitando furiosa tempesta, mette tutti i marinai in grave costernazione.

  A192000269 

 Questa popolatissima città erasi abbandonata ai pí:': gravi disordini, ed i suoi peccati avevano altamente provocato lo sdegno di Dio.

  A192000273 

 Questi fu il pietoso Tobia, uomo educato nel santo timor di Dio, grandemente ammirato-per la sua eroica pietà e pazienza.

  A192000275 

 Abbi compassione dei poveri, e Dio avrà compassione di te.

  A192000275 

 Abbi ognora presente il tuo Dio, e guardati dal peccare, dal far cosa contraria a' Divini comandamenti.

  A192000275 

 La limosina purga dai peccati, fa trovar misericordia presso Dio e conduce alla vita eterna.

  A192000276 

 Ignorando che quegli era un angelo di Dio, Buon giovane, gli disse cortesemente, chi sei, conosci la via che conduce nella Media? Io sono Israelita, rispose, conosco il cammino che accenni, ed ho assai tempo dimorato con Gabelo in Rages.

  A192000277 

 Imperocchè io sono l'angelo Raffaele, uno dei sette spiriti che stiamo di continuo alla presenza di Dio.

  A192000278 

 Visse ancora Tobia quarantadue anni; di poi accortosi che era vicina l'ora della sua morte, chiamò a sè il figliuolo, e dopo avergli raccomandato si mantenesse costante nel santo servizio di Dio, tranquillamente spirò nella pace del Signore in età d'anni cento due.

  A192000280 

 Essi non furono tutti malvagi, come quelli d'Israele, chè parecchi diedero segni di attaccamento al culto del vero Dio.

  A192000281 

 Per questo ti meritavi di essere punito; ma fosti risparmiato, perchè si sono trovate in te delle buone opere, ed hai invocato il Dio de' padri tuoi.

  A192000284 

 Finché Gioas si tenne a consigli di Giojada, fu fedele a Dio, distrusse l'altare di Baal, adornò il tempio del Signore e lo arricchì di molti vasi sacri.

  A192000285 

 A Gioas succedette Amasia, il quale per alcun tempo osservò la divina legge, e fu da Dio in mirabile guisa favorito.

  A192000286 

 Ozia figliuolo e successore di Amasia, prosperato da Dio, superò più volte i Fiilistei, gli Arabi e gli Ammoniti, divenne ricco, potente e temuto dalle vicine nazioni.

  A192000286 

 Successore a Gioatano fu l'empio Acaz, il quale, abbandonato il culto del vero Dio, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A192000287 

 Colle quali parole predisse il profeta, che il Messia sarebbe nato da una Vergine, e che avrebbe dimorato fra noi come Dio.

  A192000287 

 Ecco una vergine concepirà e darà alla luce un figliuolo, e avrà nonne Emmanuele, cioè Dio con noi.

  A192000289 

 Ma avendo il Re'pregato di cuore il Signore, gli si presentò di nuovo il santo Profeta annunziandogli, che Dio aveva ascoltate le sue orazioni e vedute le sue lagrime, perciò gli donava ancora quindici anni di vita.

  A192000290 

 Forse, dicevano essi a nome del Re bestemmiando, forse il vostro Dio vi potrà liberare dalle {106 [312]} mani di Sennacheribbo? Non ascoltate Ezechia, che vi se,luce col dire, che il Signore vi libererà.

  A192000292 

 Riposta ogni confidenza in Dio, in ogni impresa mirava solo alla gloria del suo santo nome.

  A192000294 

 Lasciato il culto del vero Dio, costringeva eziandio il popolo all'adorazione degli idoli si dedicava alla magia e {107 [313]} a parecchie altre superstizioni.

  A192000294 

 Ma la misericordia di Dio lo accompagnava.

  A192000294 

 Manasse, grato al Signore, impiegò il resto de' suoi giorni nel riparare a' danni cagionati all'onoré divino, e'i mantenne fedele a Dio sino alla morte.

  A192000295 

 Giuditta allora, posta la fantesca in vedetta all'ingresso della tenda, levando le mani al cielo così pregò: « Tu, o gran Dio d'Israele, tu afforza il mio braccio, e fa che io compia quello, che affidata al tuo soccorso osai intraprendere.

  A192000297 

 Ristorò il tempio di Dio, e lo rabbellì dell'antico splendore.

  A192000302 

 Geremia, pieno di zelo per la gloria di Dio, non cessava dal predire e minacciare la rovina di Gerusalemme a cagione dei misfatti, che si commettevano.

  A192000302 

 Molti di essi avendo poi voluto rifuggirsi nell'Egitto, per sottrarsi al giogo di Nabucodonosor, egli ancora vi si trasferì per conservarli nel santo timor di Dio.

  A192000309 

 Anzi il Signore diede loro sapienza ed intendimento sopra tutti i sapienti di quel paese, e specialmente a Daniele, a cui comunicò l'intelligenza delle visioni e de' sogni, che vengono da Dio.

  A192000311 

 Il piccol sasso significa un regno, che il Dio del cielo susciterà, il quale, dominando sopra ogni altro, durerà in eterno.

  A192000311 

 Sorto appena il nuovo dì, Daniele pieno di riconoscenza verso Dio fu al.

  A192000311 

 Tu sei, o re, quel capo d'oro, avendoti il Dio del cielo fatto padrone di un vastissimo e ricchissimo impero.

  A192000311 

 re: e, Sire, gli disse, quello che tu domandi non può da uomo sapersi; ma in cielo avvi un Dio, il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere ne' tempi futuri.

  A192000313 

 Nabucodonosor, attonito al veder così bene indovinato e interpretato il sogno, s chinò per adorare Daniele, ed esclamò: Certamente il vostro Dio è il Signore dei regnanti, il rivelatore delle cose segrete, poiché tu hai saputo rivelare un tanto arcano.

  A192000315 

 Anania, Misaele, Azaria sapevano esser grave peccato il prestare alla statua del re l' onore a Dio solo dovuto, perciò protestarono di voler piuttosto morire che adorarla.

  A192000315 

 Saputo ciò, Nabucodonosor ordinò che fossero immantinenti i tre giovinetti condotti alla sua presenza, e in tono disdegnoso loro disse: Come! veramente voi non adorate la mia statua? Or sú,'al primo suono degli strumenti se non vi prostrerete e non l'adorerete, subito sarete gettati in una fornace: e qual Dio potrei liberarvi dalle mie mani?.

  A192000316 

 I coraggiosi fanciulli risposero: Il Dio che noi adoriamo può trarci dal fuoco della fornace ardente, e liberarci dalle tue mani, o re; ma quando non voglia, siati noto, che la tua statua noi non adoriamo.

  A192000316 

 Quindi li restituì alle primiere loro cariche, e decretò, che chiunque avesse proferito bestemmia contro al Dio di Anania, Misaele, Azaria, fosse reo di morte, perchè quegli era il vero Dio.

  A192000317 

 Nabucodonosor dimenticò di nuovo il vero Dio: perciò in un secondo sogno gli fu annunziato imminente un terribile castigo.

  A192000318 

 Solo Daniele, illuminato da Dio, lo spiegò nel modo seguente: Terribile è questo sogno, o Re, e ti annunzia grandi sciagure.

  A192000318 

 Tuttavia rimarrà la radice, perchè dopo sette anni, quando avrai riconosciuto esistere un Dio padrone {117 [323]} di tutti i regni, i quali Egli dà a chi gli, allora tu ricupererai te stesso e il tuo trono.

  A192000319 

 Così starai iesino a che tu riconosca, i regni degli uomini essere in potere di Dio.

  A192000319 

 Il re non si curò di placare l'ira di Dio secondo i consigli di Daniele; per la qual cosa le divine minacce si avverarono conforme erano state predette.

  A192000320 

 Dio solo è onnipotente, e può glorificare gli umili e umiliare i superbi.

  A192000322 

 Eccone la spiegazione: MANE: il tuo regno è finito; THECEL: Fosti posto da Dio sulla bilancia o trovato mancante; PHARES: il tuo regno sarà diviso e dato a' Medi ed a Persiani.

  A192000324 

 Daniele, il quale anche nella grandezza aveva ognora presente il timor di Dio, nella sua camera tre volte il dì apriva le finestre riguardanti il tempio di Gerusalemme, e, colà rivolto, genuflesso adorava e pregava il suo Signore.

  A192000324 

 Presentatisi a Dario, ottennero un decreto con cui era stabilito, che per trenta giorni non si dovessero porgere preghiere ad altro Dio eccetto al re, e chiunque avesse prestato adorazione a qualsiasi uomo o Divinità, fosse reo di morte.

  A192000325 

 Nel suo rincrescimento esortò Daniele a confidare in Dio, il quale salvato l'avrebbe.

  A192000325 

 Spuntata l'alba, si recò ansioso al serraglio per sapere che fosse di Daniele: Ivi giunto, con voce tremola e dolente gridò: Daniele, forse il tuo Dio ha potuto liberarti dalla bocca dei leoni? Daniele dal fondo del serraglio rispose: O Re, vivi in eterno, il mio Dio mandò un Angelo il quale chiuse la bocca dei leoni e non permise che mi facessro alcun male.

  A192000326 

 - E Che, ripigliò il re, non ti par vivente il Dio Belo, il quale ogni giorno tanto si mangia e beve? Daniele sorridendo rispose: Non t'ingannare, o Re; Belo è di fango al di dentro, al di fuori di bronzo, esso non mangia mai.

  A192000326 

 Avvenne un giorno che, trovatosi Daniele a mensa col Re, questi gli disse: Per qual motivo nvn adori il dio Belo? A cui Daniele: Perchè io non presto adorazione ad un idolo artefatto, ma al Dio vivente, Creatore del cielo e della terra.

  A192000328 

 Damele: Tu non puoi negare, o Daniele, che almeno questo sia un Dio vivente.

  A192000328 

 Daniele: Che sia un vivente, lo concedo, ma non giri un Dio; perché, se mi permetti, io lo ucciderò senza servirmi di spada o di bastone.

  A192000329 

 A tali fatti i Babilonesi, invece di aprire gli occhi alla verità e riconoscere il vero Dio, cominciarono a destar tumulto, e, assediato il palazzo del Re, lo minacciarono di morte se non dava Daniele nelle loro mani.

  A192000330 

 Daniele servo di Dio, Abacuc gridò, prendi il pranzo, che Dio ti ha mandato.

  A192000330 

 Quel Dio, che non abbandona mai i suoi servi fedeli, nutrì Daniele con un prodigio.

  A192000331 

 Poscia il Re pubblicò questa legge: Tutti a miei sudditi adorino il Dio di Daniele, Dio salvatore, i miei prodigi e maraviglie grandi sopra la terra.

  A192000331 

 Tutto attonito per la maraviglia esclamò: Quanto sei grande, o Dio di Daniele! Di subito lo fece estrarre dalla spaventosa fessa, e ordinò che gli autori della sedizione vi fossero gettati in sua voce.

  A192000332 

 Rimasta priva di padre e di madre in fresca età, era stata allevata nel timor di Dio da uno zio di nome Mardocheo,' uno degli ebrei condotti in ischiavità.

  A192000332 

 Solito costui a vedersi tutto il popolo genuflesso avanti per adorarlo ovunque passasse, fu fieramente sdegnato, perché Mardocheo gli ricusava quell'ossequio, che in verità era dovuto soltanto a Dio.

  A192000333 

 Come ebbe tutto inteso, invocò il divino aiuto, e, piena di confidenza in Dio, si presentò al re per chiedere la propria salvezza e quella del suo popolo.

  A192000334 

 Allora il profeta, per nuovo ordine ricevuto da Dio, avendo chiamato sopra quei corpi lo spirito che,altra volta die all'uomo la vita, quando ci fu fbrmato di terra, tutti in un tratto si levarono in piedi ed apparvero vivi.

  A192000334 

 Di mezzo a' tanti personaggi, che fati learono molto per sostenere il culto del vero Dio fra gli Ebrei ne' settant' anni di schiavitù, fu celebre Ezechiele profeta.

  A192000334 

 Il profeta intima il comando a nome di quel Dio, cui tutte le cose sono soggette ed alla potenza del quale nessuno resiste, e se ne vide subito l'esecuzione con pauroso strepito.

  A192000334 

 Per questo motivo tra' Giudei era proibito di leggere il principio ed il fine de' suoi -scritti a chi non fosse in età di trent'anni: Tra le visioni di lui avvi la seguente: Lo Spirito di Dio condusse questo profeta in una vasta e spaziosa pianura, coperta d' -ssa spolpate e secche.

  A192000351 

 Cominciato il tempio, molti nemici del popolo di Dio ne ritardarono la rifabbricaalone parecchi anni, sino a che salì sul trono di Persia un re, anche di nome Dario.

  A192000353 

 Finito il tempio, ripopolata e fortificata la città, gli Ebrei fatti accorti dalla dura schiavitù sofferta pei proprii peccati, rinnovarono l'alleanza con Dio e gli si mantennero più fedeli di prima fino alla venuta del Messia.

  A192000356 

 Eliodoro ringraziò di cuore il Signore ed Onia, e se ne tornò al suo re magnificando per tutto le opere grandi da Dio operate, le quali co' propri occhi aveva egli veduto.

  A192000356 

 Tu poi annunzia per tutta la terra la grandezza e la potenza di Dio.

  A192000358 

 Continuando nella sua perfidia promulgò un editto, con cui ordinava a tutti gli Ebrei di abbandonare la legge di Mosè e di vivere secondo il rito gentile; fece bruciare i libri santi, innalzò in tutta la Giudea altari ai tàlsi Dei; lo stesso tempio di Gerusalemme fu dedicato a Giove Olimpio; e pena la morte a chiunque si fosse mostrato fedele alla legge del vero Dio.

  A192000359 

 Con simile supplizio fa fatto morire il secondo, il quale, esalando l'ultimo fiato, si volse al re dicendogli: Tu ci togli questa vita, ma ne sarà renduta un'altra da quel Dio, per la cui legge la sacrifichiamo.

  A192000361 

 Finalmente la madre, donna forte e degna di eterna memoria, dopo di aver esortato i suoi figli a dare la vita per la legge di quel Dio, che loro l' avea donata, con una morte del pari crudele mescolò il suo sangue a quello de' sette suoi figliuoli.

  A192000361 

 Non degenerare dal valore fraterno; non temere questo carnefice: temi Dio solo e lui solo rimira, dal quale avrai mercede.

  A192000361 

 Se la nostra gente, non avesse peccato contro Dio, non saremmo caduti in questa sventura; ma spero che Dio fra poco, placato dal mio sangue e da quello de'rniei fratelli, si riconcilierà col nostro popolo, ed a noi, dopo una morte coraggiosamente sofferta, darà la vita eterna.

  A192000363 

 Distrutti vari altari, qua e là dedicati alle false divinità, si adoperarono indefessi per far rifiorire il culto del vero Dio.

  A192000368 

 Cacciati e vinti i nemici, Giuda, il quale riconosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, volse subito l'animo a risarcire i danni, che il culto {133 [339]} del vero Dio aveva sofferto.

  A192000370 

 Così Antioco prima di morire provò in gran parte i tormenti, che ingiustamente aveva fatto soffrire al popolo di Dio.

  A192000370 

 Prometteva inoltre che avrebbe resa felice e florida la nazione Ebrea, e, abbracciata la religione giudaica, avrebbe in tutto il suo regno predicato e fatto conoscere il vero Dio.

  A192000374 

 Vuolsi ricordare di questo eroe della Qiudea, che riconoscendo il felice successo delle sue imprese dalla protezione del Cielo, egli non si accingeva mai a cosa alcuna senza invocare il Divino aiuto, ed animare i suoi soldati a riporre la loro confidenza nel Dio degli eserciti.

  A192000375 

 intimamente persuaso della esistenza del purgatorio, dove sono trattenute le anime di quelli che muoiono in grazia di Dio per pagare i debiti che hanno tuttora colla Divina giustizia; alle quali noi possiamo recar soccorso con opere buone.

  A192000376 

 La moltitudine dei nemici destò tanto spavento ne' Giudei, che, perduta la confidenia in Dio, si sbandarono qua e là lasciando Giuda con ottocento uomini.

  A192000377 

 Col pessimo suo operare costui aveva apportato gran male alla sua nazione; ma mentre, tutto contento del grado sacrilegamente usurpeto, {138 [344]} attendeva ad abbattere una parte delle mura del tempio del Signore, improvvisamente da Dio.

  A192000390 

 in cui furono da Dio creati, eglino e i loro posteri dovettero per molti secoli gemere sotto la dura schiavitù del demonio.

  A192000391 

 6° Che i Giudei sarebbero stati riprovati da Dio per aver essi fatto morire il Messia; e che i Gentili, cioè tutte le nazioni idolatre, sarebbero state chiamate alla fede in vece degli infedeli Ebrei.

  A192000401 

 IL MESSIA SAREBBE RISUSCITATO. - Isaia predisse, che il sepolcro del Messia sarebbe stato glorioso; Davidde disse, che Dio non avrebbe permesso che Egli fosse tocco dalla corruzione.

  A192000403 

 ALTRE COSE INTORNO AL MESSIA. - Fra molte altre cose i Profeti predissero,' che i Giudei sarebbero da Dio riprovati per aver essi fatto morire il Messia ( Dan.

  A192000404 

 4° Che perciò Gesù Cristo è il vero Messia promesso da Dio, predetto dai profeti, nato nel tempo, che tutta la terra aspettava un Riparatore; che lo scettro non era più nella tribù di Giuda circa trentacinque anni prima che finissero gli anni fissati da Daniele.

  A192000404 

 5° Che adunque in Gesù Cristo, il quale è il Salvatore mandato da Dio, dobbiamo collocare tutta la nostra fede e tutta la speranza di nostra salvezza.

  A192000410 

 Mosso da divina inspirazione e dalle preghiere dei fedeli, negli ultimi anni di vita scrisse il suo vangelo contro ad alcuni eretici, che negavano la divinità di G. C. Di fatto egli si sofferma di preferenza ad esporre quelle azioni del Salvatore, che lo fanno conoscere per vero Dio.

  A192000411 

 S. Giovanni poi ha per simbolo l'aquila, perchè egli come aquila s'innalza a volo in verso il cielo in seno all'Eterno Padre, dicendo: Nel principio era il Verbo, ed il Verbo era presso Dio, e Dio era il Verbo.

  A192000412 

 All'età di tre anni essa fu presentata al tempio per ivi attendere colle altre vergini al lavoro delle mani, alle cose del Divino servizio e divenire poi degna Madre di Dio.

  A192000413 

 Poco dopo, Dio mandò l'Arcangelo Gabriele ad annunziarle la sublime dignità di Madre del Salvatore dicendo: Io ti saluto, o piena di {148 [354]} grazia; il Signore è con te tu sei benedetta fra le donne.

  A192000413 

 dicendò: Non temeré, o Maria, poichè hai trovato grazia dinanzi a Dio.

  A192000414 

 In quel momento una moltitudine di celesti spiriti fece risonar per l'aria quelle parole di gioia: Gloria a Dio nel più alto de' Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.

  A192000414 

 In questa povera abitazione nacque il Figlio di Dio, il Verbo eterno, il padrone del cielo e della terra, per confondere la superbia degli uomini.

  A192000415 

 Riconoscendo essa nel presentato Bambino il vero Dio fatto uomo, prese ad annunziarne la venuta a tutti coloro che lo aspettavano.

  A192000417 

 Così fu avverata la profezia di Osea, che aveva detto a nome di Dio: Ho chiamato il mio figliuolo dall'Egitto.

  A192000417 

 Ma lé astuzie degli uomini sono follia, quando contraddicono alla volontà di Dio! Per mettere a morte un solo è trucidata una moltitudine, e intanto quel solo si salva! Imperciocchè avvisato Giuseppe in sogno da un angelo delle malvagie intenzioni di Erode, fuggì con Maria nell' Egitto; nè di là ritornò finché dall'angelo non ebbe nuova della morte di Erode.

  A192000420 

 La storia della giovinezza di Gesti è compendiata in queste parole: Gesù era obbediente a Maria ed a Giuseppe, e cresceva in età ed in sapienza dinanzi a Dio ed agli uomini.

  A192000421 

 Allora che l'angelo annunziò a Maria la sublime dignità di Madre di Dio, Le significò altresì che Elisabetta sua parente doveva aver un figliuolo destinato da Dio a preparare le genti a ricevere il Messia.

  A192000422 

 Di questa guisa Gesù Cristo fu solennemente dichiarato vero figlio di Dio, mandato per salvare'gli uomini.

  A192000423 

 Siccome il miracolo é azione che può procedere solamente da Dio, così il nostro Salvatore per dimostrare al mondo esser egli Uomo e Dio onnipotente diede principio alla predicazione co' miracoli.

  A192000424 

 - Vattene, o Satana, rispose Gesù, perciocchè sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo, ed a lui solo servirai.

  A192000424 

 Da questa il demonio, volendo sapere'se Gesù fosse il Messia, gli si presentò e dissegli: Se tu sei figliuolo di Dio, comanda che queste pietre diventino pane.

  A192000424 

 Gesù ributtò la tentazione dicendo: Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce della bocca di Dio.

  A192000424 

 Gesù, sebbene Dio onnipotente, volle nondimeno come uomo assoggettarsi alle miserie della nostra natura.

  A192000424 

 Il demonio, dubitando tuttavia che Gesù fosse il Messia, gli disse: Se tu sei figlio di Dio gittati giù, perciocchè sta scritto, che gli angeli ti sorreggeranno affinché non abbi ad urtar in alcuna pietra.

  A192000426 

 Dio non lasciò impunita cotanta malvagità.

  A192000435 

 Niuno può servire a due padroni; così voi non potete servire a Dio e alle ricchezze.

  A192000438 

 -Dunque, conchiuse, date a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che é di Dio.

  A192000441 

 I miracoli poi lo manifestano come Dio: imperciocchè derivando il miracolo da un effetto che supera ogni forza creata, esso non può venire se non da Dio, il quale solo non fu creato da alcuno, solo è onnipotente e padrone di tutte le cose, e perciò solo può sospendere le leggi della natura.

  A192000451 

 Chi può perdonare i peccati, se non Iddio solo? Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, soggiunse: E egli più facile a dire: Ti sono perdonati i peccati, oppure alzati e cammina? Ora affinché sappiate che ho podestà di rimettere i peccati: Alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, e vattene a casa tua.

  A192000451 

 In tutte le guarigioni operate dal Divin Salvatore noi dobbiamo ammirare la singolare bontà, con cui prima guariva i mali dell'anima -e appresso quelli del corpo, dandoci così il grave ammaestramento di mondare la nostra coscienza prima di ricorrere a Dio nei nostri bisogni corporali.

  A192000456 

 Il ricevimento fatto da questo padre al suo figliuolo esprime {173 [379]} le amorevoli accoglienze, che Dio fa al peccatore quando pentito a lui ritorna.

  A192000463 

 Gesù con questo fatto si manifesta Figliuolo di Dio, Dio eterno egli stesso, e predice nel tempo medesimo che sarebb:, di virtù propria risuscitato.

  A192000477 

 Anzi mi vedrete assiso a destra di Dio venire sulle nubi.

  A192000477 

 Ma il pontefice scorgendo frivole tutte le loro imputazioni, disse a Gesù: In nome di Dio ti scongiuro a dirmi, se tu sei Cristo, il figlio di Dio.

  A192000485 

 Qual Dio onnipotente avrebbe potuto con una sola parola sterminar tutti que'beffardi dalla faccia della terra, ma volendo dalla croce insegnar il perdono de' nemici, non fece altro che rivolgersi {187 [393]} al suo Eterno Padre e pregare pei suoi crocifissori con queste parole: Padre, perdona a costoro, perché non sanno quello si facciano.

  A192000489 

 Carità fu questa che non può essere se non di un Dio, e che animar deve tutti i cristiani a patire per Lui e a perdonare generosamente agli offensori.

  A192000490 

 Gli stessi soldati scossi dallo spavento e compresi di dolore, andavano esclamando: Questi era veramente giusto, era figliuolo di Dio.

  A192000492 

 Ma Gesù era Dio onnipotente, padrone della vita e della morte, e perciò poteva risorgere quando volesse e rendere vani tutti gli artifizi degli uomini.

  A192000497 

 Tommaso, compreso da fede sincera, si gettò incontanente a' suoi piedi e lo adorò esclamando Signor mio, e Dio mio.

  A192000499 

 Qui pascolo significa la parola di Dio; per agnelli s'intendono i fedeli, e nelle pecore sono raffigurati tutti i pastori della Chiesa.

  A192000508 

 Erano attenti nell'ascoltare la parola di Dio, perseveranti nell'orazione e frequenti nel rompere il pane, cioè nel partecipare alla Santa Eucaristia.

  A192000511 

 Ma un Angelo inviato da Dio lo liberò miracolosamente la notte stessa, che precedette al giorno segnato al suo supplizio.

  A192000513 

 Ma egli vincendo ogni rispetto umano, lasciava, che altri dicesse quello vólea della sua conversione, e disputava con gli Ebrei provando colle sacre scritture e coi miracoli, Gesù Cristo essere il Messia predetto dai profeti, inviato da Dio a salvare gli uomini.

  A192000513 

 Pieno di gratitudine verso Dio, si pose tosto con zelo a predicare il Vangelo.

  A192000514 

 Un giorno mentre pregava, gli apparve un Angelo e gli disse: Le tue preghiere e le tue limosine sono giunte al trono di Dio.

  A192000516 

 Per accertar i Romani dell'aver egli con sé la potenza di Dio, propose di far un volo fin sopra le nubi in presenza di Nerone e d'immensa moltitudine, e a forza di incantesimi riuscì a sollevarsi a molta altezza.

  A192000518 

 Così, in meno di 30 anni dopo la prima predicazione del Vangelo fatta da s. Pietro in Gerusalemme, il vero Dio ebbe adoratori in tutte le parti del mondo.

  A192000519 

 Questi libri furono inspirati da Dio; tuttavia non contengono tutte le verità insegnate da G. C., ne le contengono in modo esplicito.

  A192000520 

 I miracoli erano i mezzi principali, con cui gli Apostoli dimostrbvano la divinità della loro dottrina e commovevano i popoli a ricevere quella religione, che chiari palesava i segni della potenza di Dio.

  A192000520 

 Pietro pianse con loro, e pieno di fede in Dio si avvicinò al cadavere e ad alta voce disse: Tabita, levati su.

  A192000523 

 É proprio della religione cristiana essere sempre combattuta, ma essere sempre vittoriosa, perchè ella ha Dio per autore, Dio che l' assiste e la proteggerà sino alla fine dei secoli.

  A192000526 

 Siccome il Deicidio fu il delitto più enorme, che siasi mai Commesso; così fu da Dio punito col più tremendo castigo.

  A192000526 

 principe, di sacerdozio, {205 [411]} di tempio; che lo stesso tempio, nel quale, per l'avanti erasi Dio cotanto compiaciuto, sarebbe affatto distrutto, non rimasta pietra sopra pietra: e che questi mali si sarebbero veduti prima che passasse la presente generazione.

  A192000530 

 Il resto degli Ebrei fu disperso per tutto il mondo, condannato da Dio di andare qua e là errante, senza principe, senza altare e senza sacrifizio, in mezzo a nazioni straniere sino al finire dei secoli, nel qual tempo egli aprirà gli occhi e riconoscerà il suo Dio in Colui, che ebbe crocifisso.

  A192000532 

 L'uomo fu creato da Dio nella giustizia originale e per la felicità eterna.

  A192000534 

 Dio, compassionando l'uomo scaduto, supplì al suo oscurato intelletto col mezzo della rivelazione, e gli promise un Messia riparatore.

  A192000537 

 Venuto il tempo di compiere la grande promessa, apparve il Messia, Uomo-Dio, che predicò la sua dottrina e ne commise il deposito agli Apostoli, ossia alla Chiesa, chò egli non scrisse alcun libro.

  A192000547 

 Sei cubiti naturali e 6 palmi, ossia 6 cubiti reali fanno una canna o calamo; Il piede è una spanna con un palmo cioè 16 dita; 5 piedi fanno un passo; 125 passi fanno uno sta dio; 8 stadii cioè 1000 passi fanno un miglio; 20 stadii una parasanga.

  A192000550 

 Terra Promessa, dalla promessa fatta da Dio di darla alla posterità di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, i quali vissero colà, ma come stranieri.

  A192000558 

 Questo fiume, tanto celebre pel battesimo del Figliuol di Dio, traversa il lago di Genezaret, e si getta nel mar Morto.

  A192000563 

 Questa contrada è particolarmente celebre pei viaggi, per la predicazione, pei miracoli operati dal Figliuol di Dio.

  A192000568 

 I quattro grandi imperi che si succedettero l'uno all'altro in Oriente, ed a cui in diversi tempi fu soggetto il popolo di Dio seno: 1.

  A192000579 

 I tributi si pagavano a Cesare; ed è appunto per ubbidire al comando dell'imperatore romano, che la B. Vergine da Nazaretdove abitava andò a Betlemme, quando era imminente la nascita del Figliuolo di Dio.

  A192000580 

 Nei consigli di Dio, l' unità di questo vasto impero, e l'estensione della lingua latina e greca, giovarono alla predicazione del Vangelo.


don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html
  A193000001 

 Figlia, ricordati sempre che in qualunque luogo, ed in qualunque tempo, stai sotto gli occhi purissimi di Dio.

  A193000001 

 Temi più della morte stessa l'offendere l'infinita di lui bontà! questo santo timore ti accompagni in tutta la vita, e questo li custodirà da ogni male, come lo provò con sua grande consolazione la buona Susanna, che fin da figliuolelta fu dai genitori istruita nel santo timore di Dio.

  A193000002 

 Figlia, per mantenerli fedele a Dio a piacergli sempre più, accostati spesso ai Ss. Sacramenti.

  A193000002 

 Lava il cuore col Sangue del Signore per mezzo del Sacramento della Penitenza; con desiderio amoroso, vivo ed ardente ricevi Gesù nel Santissimo Sacramento dell'Altare; in questo modo Santa Maria Maddalena de' Pazzi, anche da giovanetta era tutta di Dio, e viveva nel suo amore.

  A193000003 

 Figlia, ascolta volentieri e con frequenza la parola del Signore, e tutti i santi avvisi che vengono dai Ministri di Dio di sana dottrina, poichè la parola del Signore purifica sempre più il cuore, l'accende ed infiamma d'amore santo.

  A193000005 

 Onora, figlia, ama, ubbidisci, ed assisti i tuoi genitori, per mezzo dei quali hai da Dio avuto l'essere e la vita.

  A193000015 

 Quando dunque ti vesti, o figlia, quando vuoi abbigliarli, o fare qualunque siasi altra esteriore opera, allora dì subito: Dio mi vede; forse piacerà a Dio di vedermi così vestita, così abbigliata, guarderà di buon occhio quest'opera che sto per {6 [492]} fare? Ed allora risolviti subito al sì, od al no che ti suggerirà il tuo cuore.

  A193000017 

 Poniti sotto la protezione di Maria Santissima Regina di tutte le grazie, che da Gesù moribondo sulla croce ti fu lasciata per Madre, pigliata per Madre, ricorri a lei come a Madre amorosa; e così per mezzo della memoria della Passione del Signore, fonte perenne di tutti i beni, otterrai dal Divin Padre tutte le benedizioni, e col ricorso filiale a Maria vivrai sempre nel santo timor di Dio, come appunto avvenne alla B. Veronica della città di Castello.

  A193000027 

 Se tale sarà la tua vita, sì, tu sarai una figlia la più felice su questa terra, e quel che è più importante sarai eternamente beata per una eternità col tuo Dio lassù nel Cielo.

  A193000030 

 Sofferente, piacevole, obbediente: ella non si lamentava mai di cosa alcuna: parlava poco, ma a proposito, sempre contenta, {10 [496]} di umore eguale nelle sue contrarietà e croci che le accadevano: nemica di ogni vanità, rispettosa con tutti, non parlava mai male di alcuno amando sempre di prestar servizi: raccolta e sempre unita al suo Dio.

  A193000031 

 Dorotea soffrì tutto in silenzio per amor di Dio, e diede sempre prove di amicizia a quelle che parlavano male di lei.

  A193000034 

 Allorchè io mi sveglio e mi alzo di letto, mi {11 [497]} rappresento al pensiero il fanciullo Gesù, che all'aprire i suoi occhi a questo mondo si ofirì in sacrifizio al suo eterno Padre, e per imitarlo, io mi offro in sacrifizio a Dio consacrandogli le mie azioni della giornata.

  A193000044 

 Se poi io sento cattivi discorsi o vedo fare qualche mancanza fuggo chiedendone perdono a Dio, e riflettendo come Gesù Cristo avea il cuore trafitto da dolore, quando vedea il suo eterno Padre offeso.

  A193000048 

 Se io canto qualche lode, o sento a cantare le lodi di Dio, io mi rallegro con lui, e mi rappresento quel glorioso canlico, quell'inno sacro che Gesù Cristo disse co' suoi Apostoli dopo l'istituzione del Santissimo Sacramento.

  A193000049 

 Allorchè io vado a prendere riposo, io penso che Gesù Cristo non riposava, che per prendere nuove forze per la gloria del suo celeste Padre: oppure io considero che il mio letto è ben diverso dalla croce sulla quale Egli si distese come un agnello, offerendo a Dio il suo spirito e la sua vita; quindi mi addormento dicendo nel mio cuore le parole di Gesù crocifisso: Mio {14 [500]} Padre, io vi raccomando il mio spirito, e l'anima mia sia nelle vostre mani.

  A193000051 

 Egli è ben vero, rispose ella, che io ho grandi consolazioni nel servizio di Dio, ma io ho l'onore di assicurarvi che non lascio di avere delle pene e combattimenti a sostenere: bisogna che mi faccia grandi violenze per soppor tare gli scherzi e le beffe con cui taluni si burlano di me, e per vincere le mie passioni che sono assai vive.

  A193000056 

 Io gli rispondo nel fondo del mio cuore: No, mio Dio, non v'abbandonerò giammai, io vi sarò fedele sino alla morte.

  A193000063 

 Ecco terminato ancora un altro giorno, e come ho io passato questa parte della mia vita? È dessa forse stata inutile per me? Ho io con tutto lo zelo operato il bene? Nelle mie opere fui guidata dal dovere o allettata dal mio amor {17 [503]} proprio? Ho veramente incominciato questa giornata nel timor di Dio? Mi sono in essa adoperata a servirlo con rendimento di grazie, con preghiera, e con fermo proponimento di consacrarmi come creatura di Dio, alla virtù, e di essere costumata, giusta ed amica di lui?.

  A193000064 

 Col mio zelo e colla mia diligenza ho io lodato il mio Dio nella condizione da lui assegnatami? Mi sono io resa utile al mondo ed a me per piacere a Dio, o per vanità di comparire al cospetto degli uomini?.

  A193000065 

 Come ho io governato oggi il mio cuore? Mi sono io sovente elevata a Dio con vivi affetti del cuore? Ho io spesso pensato a Dio che ode la nostra preghiera ed ho io eccitato il mio cuore colla fiducia in lui?.

  A193000069 

 Mi sono io pentita dei miei fatti, appena ne conobbi la malizia? Ho procurato di allontanare da me i cattivi desideri? E se in questa notte Dio mi chiamasse, sono io pronta a comparire dinanzi al suo divin tribunale?.

  A193000070 

 O Dio, a voi che tutto vedete, qual cosa io potrei nascondere? Io conosco pur troppo la grande mia fragilità, se ho mancato al dovere mio, perdonatemi pel sangue di Gesù Cristo, e non entrate in giudizio con me miserabile creatura.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000012 

 Dio benedisse quel matrimonio e concedette loro due figliuoli.

  A194000012 

 I buoni genitori oltre la loro dignità avevano grandi ricchezze, di cui facevano l'uso che Dio comanda nel Vangelo, cioè impiegavano a favore dei poveri quel tanto che sopravanzava al proprio loro bisogno.

  A194000013 

 I due giovanetti corrispondevano alle cure de' genitori: la scienza delle lettere, l'adempimento dei propri doveri verso de' genitori, l'ubbidienza, la pietà erano le virtù che rendevano i due giovanetti cari a Dio ed agli uomini.

  A194000013 

 Mario e Marta erano intimamente persuasi che la prima ricchezza della figliuolanza è il santo timor di Dio, e che senza di questo sono un nulla tutte le grandezze della terra.

  A194000014 

 Da paesi lontanissimi si intraprendevano penosi viaggi pei venire a Roma, comunemente detta città eterna, perchè da Dio scelta per centro del Cattolicismo, e sede del Vicario di Gesù Cristo, la cui religione deve dorare in eterno.

  A194000017 

 Appena poterono giungere fino a lui si prostrarono a' piedi suoi e co' più grandi segni di venerazione lo supplicarono a voler pregare Dio per loro.

  A194000018 

 Allora che Mario, Marta e i loro figli seppero l'orrendo strazio fatto di quei servi di Dio ne furono grandemente rattristati.

  A194000019 

 Tolsero Insto dal fuoco gli avanzi de' corpi {11 [67]} di quei servi di Dio, li avvolsero in lenzuola, e con grande rispetto li portarono a seppellire nella cripta ovvero chiesa sotterranea, nella via Salaria, nella discesa di un colle detto Cucumero.

  A194000020 

 Ma i nemici di Dio trovansi ovunque pronti ad impedire le opere buone; essi riferirono tosto all'Imperadore che Mario e Marta ogni giorno facevano opere di carità a favore dei poveri cristiani.

  A194000023 

 In quel momento s. Calisto trasportato dalla gioia innalzò gli occhi e le mani al Cielo e fece questa orazione: «O Dio padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale raduni le cose disperse e le cose radunate conservi, accresci la fede e la confidenza nel cuore de' tuoi servi per mezzo di Gesù Cristo Signor Nostro che vive con Dio padre Onnipotente e collo Spirito Santo pei secoli dei secoli».

  A194000025 

 A quelle parole l'Imperatore parve maravigliato, e mentre faceva riflessione su quanto aveva udito, un giureconsulto ovvero avvocato prese la parola in luogo dell'Imperatore e disse ad alta voce a san Valentino: «Che cosa dici del Dio Giove e del Dio Mercurio?».

  A194000025 

 Valentino rispose: «O principe, se mai sapessi quanto siano preziosi i doni del Signore, tu e tutti i tuoi sudditi provereste la medesima consolazione, rigettereste il culto dei demonii, e gli idoli fatti {15 [71]} dalle mani degli uomini, confessereste un solo Dio padre Onnipotente, e Gesù Cristo suo figliuolo, il quale creò il Cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in quelli si trovano».

  A194000028 

 L'Imperatore per altro ascoltava con calma le parole di s. Valentino, e rivoltosi a lui disse: «Se il tuo Gesù Cristo è Dio, perchè tosto non mi manifesti la verità?» Valentino ripigliò: «Volentieri ti espongo la verità purchè tu mi voglia ascoltare.

  A194000032 

 Appena Valentino entrò in quella casa si pose in ginocchio e cosi pregò: «Dio padrone di tutte le cose visibili ed invisibili.

  A194000032 

 Creatore del genere umano, che mandasti il tuo figliuolo Gesù Cristo Signor Nostro per liberarci dalle tenebre del mondo e condurci alla luce della verità, quel Gesù Cristo che disse: - O voi tutti che siete oppressi dalla fatica e dalla stanchezza, venite a me ed io vi rinforzerò; - Tu, o Signore, converti questa casa e donale il lume della verità, affinchè conosca per vero Dio Gesù Cristo Signor nostro che vive e regna nell'unità dello Spirito Santo.

  A194000032 

 Ma la grazia offerta all'Imperatore ed a' suoi assessori era rifiutata, e con tremendo e sempre adorabile giudizio Dio la toglieva agli empi per darla ad altri meglio disposti a riceverla.

  A194000035 

 Asterio interruppe il discorso dicendo: «Se Gesù Cristo è Dio che illumina ogni uomo, ne farò la prova; e se sarò appagato crederò a quanto mi dici; altrimenti rigetterò i tuoi sofismi.

  A194000037 

 Tu vuoi che ogni anima si salvi e nessuna perisca, perciò supplico e scongiuro la tua misericordia a fare si che tutti conoscano, che tu sei Dio Padre e Creatore di tutti.

  A194000046 

 Io dico solamente che noi ci offriamo tutti in sacrifizio a Dio onnipotente ed al Signor Nostro Gesù Cristo figliuolo di lui».

  A194000052 

 Molti però andavano dicendo che il Dio di quei Cristiani li aveva liberati.

  A194000053 

 Intorno alle reliquie di s. Valentino, dicono gli atti del suo martirio, si operarono molti miracoli a maggior gloria di Dio e a lode del suo santo nome.

  A194000058 

 Claudio: «Dove prendeste il danaro necessario per sostenere tante gravi spese quante si ricercano in così lungo viaggio? E quali sono i vostri natali?» Audiface non era forse in grado di dare esatta risposta all'Imperatore, perciò Mario prese egli la parola e disse: «Dio Onnipotente lo sa, che noi apparteniamo a nobile famiglia.

  A194000072 

 Invece di riconoscere la forza della grazia di Dio nel coraggio de' martiri, egli attribuiva tutto a magia.

  A194000073 

 A quei replicati tormenti non fecero un lamento, non mandarono un sospiro; ma {34 [90]} confortati dalla grazia del Signore, e contenti di patire per amor di Dio andavano con gioia dicendo: « Gratias tibi agimus, Domine.

  A194000075 

 Mentre eseguivasi l'orrido spettacolo Marta raddoppiò il coraggio e sollevando i suoi pensieri a Dio e richiamando a memoria la fermezza della madre de' giovani Maccabei, avrà di certo fatto animo a santo Abaco con queste parole:.

  A194000076 

 Coraggio, Abaco, Dio è con noi, e noi morendo per lui di qui a pochi momenti saremo da lui accolti nella beata Eternità.».

  A194000076 

 Temi Dio solo.

  A194000081 

 La qual cosa è totalmente vera; poichè la religione cristiana, che è la sola vera, non ammettendo che un Dio solo creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose che in essi trovansi, non può a meno che rifiutarsi di fare sacrifizio agli Dei che sono miserabili creature per lo più rappresentati con istatue fatte dalle mani degli uomini.

  A194000083 

 Lungo la strada innalzavano a Dio calde preghiere affinchè col suo potente aiuto li rendesse fermi nella fede.

  A194000101 

 Essere mirabile disposizione divina che la storia della traslazione di questi santi martiri e la relazione dei miracoli in questa occasione da Dio operati sia stata scritta da quello stesso che aveva narrato le gesta di Carlo Magno, di cui nessun altro scrittore di quell'epoca si trova più veridico ad un tempo e più stimato: affinchè {48 [104]} il culto a questi santi martiri restasse come scolpito su pietra presso i popoli presenti e futuri, e rimanesse cogli argomenti più ampi e sicuri consegnato alla posterità

  A194000102 

 Nel rimetterle a Ratleico lo avvertì, come queste reliquie dovessero tenersi nella stessa venerazione che quelle dei Ss. Marcellino e Pietro, perchè gli uni e gli altri di questi santi, erano di egual merito presso a Dio; e che facilmente Eginardo vi avrebbe creduto, quando i nomi ne avesse conosciuto.

  A194000104 

 Tale però non era la volontà di Dio, ed i santi martiri apparsi a varie persone in differenti guise fecero conoscere chiaramente che volevano essere collocati non in questo luogo, ma in Mulinheim superiore, altra terra situata sul Meno ove un'altra chiesa vi aveva eretta Eginardo.

  A194000105 

 Molti sono i miracoli che furono da Dio operati in questa chiesa; e grazie d'ogni maniera furono accordate a coloro che si recavano a visitare quelle sante reliquie.

  A194000115 

 Avendo sommamente a cuore la gloria di Dio e de' suoi santi ne promosse il culto con erigere Cappelle in loro onore sul dorso di quelle montagne, e cosi risvegliare nei popoli l'amore alla Religione, e trovare loro dei possenti protettori nel Cielo.

  A194000115 

 Raccomandatosi il santo al Signore, ebbe a conoscere essere volontà di Dio che la chiesa a s. Michele dovesse erigersi non sul dorso del monte Caprasio, ma sibbene sulla cima del monte Pirchiriano che gli sta di fronte dall'altro lato della Dora, ove per miracolo erano sfati trasportati i materiali dal santo preparati.

  A194000116 

 Dice adunque la tradizione che un compagno di s. Giovanni non l'abbia seguito al monte Pirchiriano, ma che inspirato da Dio si ritirò più verso le pianura del Piemonte sino al monte Asinaro, ove trovò un sito adattato per fabbricare una Cappella dedicata ai santi martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco.

  A194000132 

 E poi quando tutti erano giunti lassù, l'accalcarsi ai piedi del sacro altare, il sollevare gli occhi ed il cuore ai Ss. Patroni, l'innalzare a Dio ed alla SS. Vergine una infuocata preghiera in comune accordo, a vantaggio dei presenti, a conforto degli assenti, a sollievo degl'infermi, al bene di tutti, oh allora il cuore ridondava di gioia, e si riempiva di fiducia! Non pochi sono coloro che ottennero da Dio singolari favori.

  A194000164 

 Buon per lei che quel pio consolatore, inspirato da Dio, pensò a suggerirle di rivolgersi al Patrono della cappella della montagna.

  A194000168 

 In tanto frangente non hanno nemmeno avuto il tempo di ricorrere a Dio, nè il pensiero di stringersi al seno la medaglia di Maria SS. che hanno appesa al {82 [138]} collo.

  A194000169 

 Non è dato all'uomo di leggere negli imperscrutabili disegni di Dio, ma quando Egli si degna di manifestarsi così chiaramente è segno indubitabile che Egli vuole vedere in particolar modo venerati quei santi che lo hanno servito mentre erano mortali sopra la terra.

  A194000170 

 Felice quel popolo che sa aprire gli occhi alla luce, e secondando i disegni di {83 [139]} Dio, si fa strumento a viemeglio onorare, e propagare la gloria de' suoi santi; e della loro potente intercessione si fa scudo non tanto contro le terrene disgrazie, quanto più specialmente contro le eterne.

  A194000182 

 Ad accrescere lo spirito di religione tra i fedeli e a ravvivare ognora più in essi il desiderio della salute delle anime, coi celesti tesori della Chiesa, mossi da caritatevole affetto a tutti e singoli i Cristiani d'ambo i sessi, i quali veramente pentiti, confessati, e comunicati visiteranno devotamente la chiesa eretta in onore dei santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco situata nei fini della parrochia del luogo detto di Caselelte della Diocesi di Torino, nel giorno decimo nono di gennaio, dai primi vespri fino al tramontare del sole di questo giorno in ogni anno, ed ivi pregheranno per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, noi concediamo in nome di Dio misericordioso una indulgenza plenaria e remissione di tutti i loro peccati, {86 [142]} da applicarsi anche a quelle anime dei fedeli che in grazia di Dio hanno già fatto passaggio da questa all'altra vita.

  A194000190 

 1° O gloriosi martiri di Gesù Cristo, e specialmente voi, o s. Abaco, che dai più teneri anni consacraste tutto il cuor vostro al Signore; deh! accogliete le nostre suppliche ed otteneteci da Dio la grazia di poter consacrare i nostri cuori al divm servizio, e passare almeno il rimanente di nostra vita nell'osservanza della santa legge del Signore.

  A194000192 

 2° Gloriosi martiri di Gesù Cristo, voi che rinunziaste agli onori, ai piaceri, alle vanità del mondo per guadagnarvi un premio eterno; deh! vi preghiamo, esaudite le umili nostre suppliche ed impetrateci da Dio fortezza e coraggio affinchè noi pure possiamo tenere a vile ogni terrena vanità, e siamo pronti a dare ogni bene del mondo piuttostochè fare o dire alcuna cosa contraria all'amore che dobbiamo al nostro salvatore Gesù Cristo.

  A194000196 

 4° Gloriosi modelli di santità, voi che oltre di visitare gli infermi ed i carcerati impiegaste le vostre sostanze nel soccorrere i bisognosi, i sostenere quelli che pativano per la fede; Deh! otteneteci i lumi necessari per fare buon uso di quelle sostanze che Dio ci ha date, cosicchè possiamo impiegare ogni nostra sostanza, tutte le nostre forze nel soccorrere i poverelli e sostenere coloro che nel sacro ministero lavorano per condurre anime al Cielo.

  A194000200 

 6 o Gloriosi confessori della fede, che nella speranza dei beni celesti patiste prolungati tormenti, sanguinose flagellazioni ed orrida carrtificina, deh! vi preghiamo, aiutateci dal cielo affinchè noi pure possiamo tollerare con rassegnazione la perdita di ogni bene temporale e qualunque tribolazione che a Dio piaccia mandarci nel corso di nostra vita mortale.

  A194000206 

 9 o Gloriosi santi martiri che foste dal Signore a noi dati per protettori nei bisogni spirituali e temporali; deh! otteneteci da Dio la grazia di poter corrispondere ai benefizii ricevuti, e così mediante il vostro potente patrocinio possiamo in avvenire tener una vita di buon Cristiano, fere una santa morte e giungere un giorno all'immensa felicità del cielo per ringraziarvi dei benefizii che ci avete fatti e nel tempo stesso benedire e lodare Iddio con voi in eterno.


don bosco-una parola da amico all-esercito per vittorio marchale.html
  A195000007 

 Quale omaggio alla verità desidero che la presente relazione sia letta o publicata nel modo che sembrerà tornare a maggior gloria di Dio e ad onore della Beata Vergine Maria.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000003 

 Imprimete adunque bene nella vostra memoria questo importantissimo ricordo, e poichè si fatica tanto per il corpo materiale, che fra breve avrà da marcire in una fossa, pascolo dei vermi, non vi rincresca di mettere almeno qualche studio per {6 [442]} salvare l'anima spirituale ed immortale, che è il fine, per cui fummo da Dio creati e posti su questa terra.

  A196000004 

 Bisogna però convincerci per tempo che noi abbiamo dei potenti nemici, i quali tentano continuamente di rapirci questo preziosissimo tesoro della grazia di Dio.

  A196000004 

 Figliuoli, voi già sapete che per vivere quieti, contenti, ed allegri, fa d'uopo prima di tutto essere in grazia di Dio.

  A196000004 

 Quando poi v'avviene d'esser {7 [443]} più gagliardamente tentati, deh! allora più che mai ricorrete subito a Dio ed ai Santi col maggior fervore possibile.

  A196000005 

 Se aveste a provare qualche ripugnanza nel vostro cuore, superatela per amor di Dio, ed egli vi compenserà.

  A196000008 

 Deh! guardatevi adunque, state bene all'erta, fate gran caso delle cose piccole, se vi preme di salvar l'anima vostra, tanto più perchè il peccato veniale offende Dio, ed è per conseguenza il sommo dei mali, dopo il peccato mortale.

  A196000009 

 Deh! non vogliate esser nel numero di quegli orgogliosi, i quali non vanno alle prediche, perchè si credono di saperne già abbastanza e di non averne più bisogno, e per ciò stesso restano accecati e abbandonati da Dio, {14 [450]} il quale resiste a' superbi e dà la sua grazia agli umili.

  A196000009 

 Ecco perchè, o figliuoli carissimi, io vi raccomando quanto so e posso di frequentare i santi Sacramenti, i divini Uffizi, d'ascoltare attentamente e più sovente che potete la parola di Dio con vera umiltà e perseveranza.

  A196000009 

 Il vostro coraggio e buon esempio sarà eziandio di forte stimolo per altri più deboli a mettersi per la medesima via a gloria di Dio ed a vostro immenso vantaggio.

  A196000010 

 Ma invano si lusinga di amar Dio chi non ama il suo prossimo.

  A196000015 

 Sorpresi i poveri fanciulli a sì impensato incontro, e come fuori di sè per trovarsi timidi agnelli alla presenza di quel feroce lupo, in luogo dove non vi era fuor di Dio, da chi potessero sperar soccorso: Leonardo, illuminato da Dio, conoscendo fin da quella età tenera, che ne' combattimenti della castità il miglior mezzo per vincere e mantenersi puro è il fuggire, fatto cenno ai compagni, che fuggissero, egli il primo, e gli altri seguendo il suo esempio si misero in fuga.

  A196000017 

 Guai a quei genitori che non si curano di dare una buona istruzione a' loro figli! Un gran conto dovranno rendere al tribunal di Dio, perchè come l'ozio è il padre, così l'ignoranza è la madre di molti vizi.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000002 

 Per correggere e nobilitare gli ammaestramenti {4 [182]} del marito, la virtuosa madre andava spesso ripetendo al suo Valentino: « Mio figlio, ricordati che Dio vede tutto.

  A198000004 

 Io non ti sarò più madre in terra, spero di aiutarti dal cielo; per l'avvenire tua madre sarà la Madonna Santissima, {7 [185]} pregala spesso, essa non ti abbandonerà, Dio ti benedica....

  A198000055 

 « Sta buono, gli rispondeva, studia, prega, e a suo tempo Dio ti farà conoscere ciò che sarà meglio per te.

  A198000056 

 - Che cosa debbo praticare, affinchè Dio mi faccia conoscere la mia vocazione?.

  A198000069 

 Incontrerò alcune difficoltà da parte di mio padre che mi vorrebbe in una carriera civile, {28 [206]} ma spero che Dio mi aiuterà a superar ogni ostacolo.

  A198000070 

 Il direttore gli fece ancora osservare che il farsi prete voleva dire rinunziare ai piaceri terreni; rinunziare alle ricchezze, agli onori del mondo, non aver di mira cariche luminose, esser pronto a sostenere qualunque disprezzo da parte dei maligni, e disposto a tutto fare, a tutto soffrire per promuovere la gloria di Dio, guadagnargli anime e per prima salvare la propria.

  A198000092 

 Ritornato in sè un momento, « Maledetto Mari, esclamò, me sventurato, figlio infelice! Io vado a rendere conto a Dio....

  A198000098 

 Pregate Dio perchè mi conceda la grazia di poter ancora rivedere l'amato vostro cospetto per essere guidato dai paterni vostri consigli, riparare i miei scandali con una vita cristiana finchè per la grande misericordia del Signore mi sia dato di abbandonare l'esiglio e la valle del pianto per quindi volare in seno al Creatore per lodarlo e benedirlo in eterno.

  A198000101 

 Quell'uomo di Dio lo accolse con tutta bontà, e discorrendo ascoltò la relazione delle angustie e dei mali di Mari.

  A198000113 

 - Sì, caro Mari, la misericordia di Dio è infinita.

  A198000114 

 - Dio vorrà perdonare la moltitudine delle mie iniquità?.

  A198000121 

 Mio Dio, vi ringrazio, mio Dio misericordia.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000002 

 Cominciò pertanto a parlargli dell'immensa felicita che Dio tiene preparata in cielo a' suoi servi fedeli, e della grande ventura di coloro che si danno a servirlo per tempo.

  A199000006 

 Passando in Antiochia si fece condurre innanzi il vescovo di nome Ignazio, soprannominato Teoforo, che vuol dire porta Dio.

  A199000009 

 Ignazio rispose: niuno prima di te, o principe, chiamò Teoforo un demonio, piuttosto devi sapere che i servi del vero Dio son tutt'altra cosa che genii cattivi, anzi i demonii tremano alla loro presenza e fuggono alla loro voce.

  A199000013 

 Ciò detto, egli stesso porse le mani alle catene, pregò per la Chiesa e la raccomandò' a Dio.

  A199000013 

 Il santo vescovo supplicò tutti, e specialmente san Policarpo di unire le loro preghiere alle sue per ottenergli da Dio la grazia di morire per la fede.

  A199000015 

 Chiesa degna e degnissima di Dio, degna di essere lodata e glorificata, degna di governare; Chiesa {10 [454]} purissima che dall'esimia carità di G. C. e dal nome del Padre s'intitola piena del divino Spirito.

  A199000015 

 Questa Chiesa saluto anch'io nel nome di Dio Padre onnipotente.

  A199000015 

 S. Ignazio desiderava ardentemente di morire per amor di Dio.

  A199000015 

 Se avete per me carità sincera, lasciatemi andare a goder il mio Dio.

  A199000015 

 Se voi non mi togliete dalle mani del carnefice, io andrò a raggiungere il mio Dio.

  A199000016 

 Io sono frumento di Dio, bisogna che io sia macinato per divenir pane degno di essere offerto a Gesù Cristo.

  A199000016 

 Lasciatemi imitare i patimenti del mio Dio, non vogliate impedirmi di vivere coll'impedirmi di morire.

  A199000016 

 Non avvi cosa che mi lusinghi in questo mondo: tutto mi è indifferente fuorchè la speranza di possedere presto il mio Dio.

  A199000017 

 Se qualcuno di voi porta Dio nel suo cuore saprà comprendere ciò che dico; se egli arde dello stesso fuoco che mi consuma, sentirà pure la mia pena.

  A199000018 

 Quanto sarebbe a desiderarsi, che questa fortezza cristiana, questa brama di morire per unirsi al Salvatore, regnassero ancora fra i cristiani d'oggidì e che le medesime formole di carità e di amor di Dio fossero tuttora usate dai fedeli nello scrivere e nel comunicare i proprii sentimenti agli amici.

  A199000024 

 Fra le altre cose parlando della verginità {18 [462]} di Maria egli si esprime così: «Tre cose furono occulte al principio di questo secolo: la verginità di Maria, il suo parto e la morte del Signore, tre misteri strepitosi, ma operati nel silenzio di Dio.» Lett.

  A199000029 

 Noi leggiamo pure che molti uomini pii invocarono l'aiuto di Dio per mezzo de' suoi santi.

  A199000030 

 Il più semplice di tutti i cattolici, e gli stessi ragazzi sanno che noi non adoriamo i santi, ma li veneriamo come benefattori dell' umanità, che colle loro opere e coi loro esempi ci insegnarono la via del cielo; li veneriamo {22 [466]} come amici di Dio, e partecipi della gloria incomprensibile dei beati.

  A199000031 

 Noi innalziamo templi ai nostri martiri non come fanno i pagani alle loro stupide divinità, ma noi innalziamo memorie, titoli, templi ad uomini morti, le cui anime vivono presso Dio.

  A199000035 

 A questo medesimo Pontefice è pure attribuita l'edificazione della Basilica Ara coeli, che egli dedicò alla Madre di Dio.

  A199000037 

 I cristiani della chiesa primitiva erano perseveranti nell'ascoltare la parola di Dio, e nel partecipare alla santa comunione.

  A199000037 

 Questo pane disceso dal cielo ha egli minor virtù oggidì di quello che aveva allora? Oppure siamo noi più forti di quelli? È vero che le persecuzioni dei pagani hanno cessato, ma le passioni non hanno preso il posto dei tiranni? La scostumatezza che trionfa oggidì fa ella forse meno apostati agli {25 [469]} occhi di Dio di quello che faceva il timor de' tormenti agli occhi degli uomini? Animiamoci adunque e siamo solleciti di comunicarci bene e comunicarci sovente.

  A199000041 

 Quei titoli non erano allora chiese pubbliche, ma solo oratorii rinchiusi nelle case dei privati, in cui i cristiani si radunavano per udire la parola di Dio, e partecipare ai divini misteri, cioè assistere al sacrifizio della santa messa e ricevere la santa comunione.

  A199000041 

 Quelle chiese antiche denomi-navansi titoli, perchè vi si mettevano delle croci dette titoli sopra l'uscio per distinguerle dai luoghi profani, e far vedere, che erano luoghi consacrati al vero Dio.

  A199000042 

 Questo santo papa ordinò eziandio che quando un vescovo predica fosse assistito da sette diaconi, sia per onorare la parola di Dio e la dignità vescovile nel primo ministro d'una diocesi, sia perchè fossero testimonii delle cose predicate, nè dagli eretici si potessero imputare cose che egli non avesse pronunziato, ed anche per fare imparare ai diaconi il vero modo di predicare.

  A199000046 

 S. Evaristo unicamente occupato a soddisfare a tutti i doveri di un buon pastore, non si riposava quasi mai nè giorno nè notte; predicava la parola di Dio ai sacerdoti ed ai semplici fedeli, visitava gli ammalati, distribuiva egli stesso più volte al giorno la santa Eucaristia.

  A199000047 

 E questo era proprio il tempo predetto {33 [477]} dal nostro divin Redentore, quando disse che i persecutori avrebbero reputato di dar gloria a Dio perseguitando i suoi seguaci.

  A199000056 

 4), quando dice che ogni creatura si santifica colla parola di Dio e coll'orazione.

  A199000059 

 Che se l'acqua benedetta ha tanta virtù di superare ogni forza degli spiriti maligni, chi potrà mai dubitare che tale pratica non sia molto efficace per invocare la potenza di Dio? V. Bar.

  A199000079 

 Se è vero quanto mi dici, io andrò da Alessandro e gli dirò: se vuoi che io creda che tu sei il predicatore del vero Dio, e che il vero Dio è quello che tu adori, fa che io trovi Ermele con te, o te con Ermete nella stessa prigione, e allora crederò a quanto mi dici.

  A199000080 

 Tutto quello che mi hai detto io lo credo tutto possibile al nostro Dio.

  A199000082 

 Ma Dio vuole che andiamo ad ascoltare questa divina parola da' suoi ministri e specialmente come ce la propone il vicario di Gesù Cristo.

  A199000087 

 Prese poscia per mano Alessandro, il quale dal modo di pregare si accertò essere questo un angelo mandato da Dio, siccome aveva fatto a s. Pietro in Gerusalemme, e cominciò a seguirlo.

  A199000089 

 Non dir così, ripigliò Ermete perciocchè tu hai dimandato questa prova; hai triplicato le guardie tanto alla mia camera, quanto alla pubblica prigione; nondimeno ci vedi qui insieme; e sta sicuro che ciò non può avvenire se non per volere di Dio, alla cui potenza ogni cosa è possibile.

  A199000090 

 Alessandro rispose: Dio non toglie le grazie fatte; egli è infinitamente misericordioso; il giovine risusciterà e tu rimarrai colla vista.

  A199000093 

 Alessandro rispose: fa delle tue ricchezze quell'uso che meglio ti aggrada, in quanto poi a tua figlia menala qui, e se tu hai fede in Dio, ella guarirà.

  A199000096 

 Niuno farà le maraviglie sulla possibilità di questo fatto; perciocchè oltre di essere facilissimo a Dio l'operarlo, abbiamo fatti più strepitosi, e a questo somigliantissimi registrati nella sacra scrittura.

  A199000097 

 Egli rimase come fuori di sè per lo stupore, e gettatoglisi ai piedi disse: io ti domando per grazia, o Alessandro, che preghi per me, affinchè non venga sopra di me lo sdegno di quel Dio, di cui tu sei Vescovo, e non sia così punito per la mia ostinazione e per gli altri miei peccati.

  A199000097 

 Il nostro Dio, rispose Alessandro, non vuole che alcuno perisca, {56 [500]} anzi vuole che ognuno si salvi, offre a tutti un generoso perdono, e per dare un pegno della sua misericordia infinita, mori in croce pregando per coloro medesimi che lo avevano crocifisso.

  A199000104 

 Intanto giunse Quirino coi due sacerdoti, e vedendo sua figlia perfettamente guarita non sapendo come esprimere altrimenti la sua maraviglia disse ad Alessandro: esci di qua, acciocchè Dio non mandi il fuoco dal cielo per abbruciarmi, e così punirmi per averti tenuto in questa prigione.

  A199000106 

 Quel Signore Iddio che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi, quel Dio che scuote i fulmini e manda i tuoni, che dà la vita e la morte, quel Dio cui servono il sole, la luna, le stelle, la serenità, le nuvole e la pioggia; questo Dio dal regno de' cieli mandò in terra suo figliuolo unico perchè si facesse uomo e cosi cominciasse a nascere colui che non ebbe alcun principio; cioè Dio eterno si facesse uomo e come tale nascesse da una vèrgine.

  A199000106 

 Venuti alla presenza di Alessandro, esso inspirato da Dio cominciò a parlare cosi: miei figliuoli, ascoltate e credete.

  A199000113 

 Ma l'uomo che è fatto ad immagine di Dio, e che essendo ragionevole conosce le verità della fede e le disprezza, se egli commette grave offesa al suo creatore, la paga non solo colle pene della vita presente, ma ancora colle fiamme eterne dell'inferno.

  A199000119 

 Perciocchè {65 [509]} qual uomo innocente potè fuggire dalle tue mani? Presso di te vivono solamente tranquilli coloro che rinnegarono il nostro Signor G. C. lo poi coll'aiuto divino sono certo di non negare il mio Signore; è cosa indispensabile che io sia da te tormentato ed ucciso, come lo fu il glorioso Ermete, l'intrepido Quirino, e come lo furono tutti quelli che, illuminati da Dio, passarono coraggiosi in mezzo ai tormenti e giunsero alla vita eterna.

  A199000125 

 Ma quei tormenti acuti e prolungati ben lungi dallo abbat'ere l'animo del santo pontefice, pareva che lo rendessero più ansioso di patire per la fede, perciocchè il suo cuore era cosi infiammato d'amor di Dio, che pareva insensibile ai più spietati tormenti; egli non faceva un lamento, non proferiva un sospiro.

  A199000127 

 Alessandro rispose: Quando il cristiano fa orazione, egli parla con Dio, e quando pensa a lui, egli dimentica quanto soffre quaggiù.

  A199000137 

 Piglia il mio consiglio, o buon vecchio, abbi riguardo alla tua età, nega che Cristo sia Dio, e sarai mio amico, vivrai tranquillo nelle ricchezze, e non sarai condannato a finire la tua vita nei tormenti.

  A199000140 

 Io reputo per nulla i tuoi comandi e te stesso ancora, perchè con tanti atroci supplizi laceri i servi di Dio.

  A199000142 

 Spero nella misericordia del mio Dio, che non sarò separato dalla società de' suoi martiri.

  A199000144 

 Prega il tuo Dio {73 [517]} per me, o Severina, affinchè mi perdoni.

  A199000147 

 In tutti i tempi si ebbe grande venerazione per questo sommo pontefice; e tutti i giorni si fa commemorazione di lui nella santa Messa e si invoca ad esserci protettore presso Dio.

  A199000149 

 Due giovani di nome Nadab ed Abiu si fanno capi squadra; prendono un turibolo e in faccia del popolo Ebreo mormorando contro ai ministri di Dio vogliono compiere una cerimonia che ai soli sacerdoti era permessa.

  A199000149 

 La morte del conte Aureliano, che fu cotanto crudele contro s. Alessandro, e contro altri cristiani, vorrei che fosse per {76 [520]} noi una salutare lezione, che ci ammaestrasse come il disprezzo delle cose sante, e dei sacri ministri suole essere da Dio punito con pene temporali anche nella vita presente.

  A199000154 

 Ma nel colmo del suo furore la mano di Dio lo percuote e l'infelice Antioco fra dolori i più atroci termina la sua vita.

  A199000157 

 Affinchè da noi non fosse mai dimenticato il debito rispetto alle cose sacre ed ai suoi ministri, Dio ha voluto che fosse registrato ne' santi libri questo grave precetto: guardatevi bene di porre le mani addosso a' miei ministri, o dire contro di essi parole di sdegno.

  A199000157 

 Il quale precetto è segnato da una lungi, e terrìbile serie di avvenimenti che ci fanno toccare con mano che le minaccie di Dio non sono senza effetto.

  A199000159 

 Che se talvolta Iddio nella sua grande misericordia differisce i suoi castighi, tremiamo per le sciagure assai più grandi che sovrastano ai colpevoli; perchè più Dio aspetta, più terribili sono i castighi, che se non si compiono nella vita presente si compieranno in modo assai più terribile nell'altra.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000002 

 E la Chiesa? La Chiesa sussiste sempre pura e gloriosa; sempre trionfante del ferro, del fuoco, della violenza e dell'eresia; sempre santa ed intemerata quale fu fondata da Gesù Cristo; sempre governata da un capo stabilito da Dio a farne le veci sopra la terra.

  A200000024 

 «Lo spirito di Dio, la Santa rispondeva, mi rende superiore ad ogni arte di seduzione, e finchè avrò vita, non mi potrai vincere; che se tu mi togli la vita, la mia vittoria sarà ancora più gloriosa morendo.».

  A200000033 

 I suoi genitori erano cristiani, e si diedero tutta la cura per insinuare nel tenero cuore del loro figliuolo i principii di scienza, pietà e timor di Dio.

  A200000044 

 Essi instruiti dal Vangelo, che ci dice nei grandi pericoli doversi riccorrere a Dio coll'orazione, si misero a pregare in faccia al medesimo nemico, che li motteggiava.

  A200000044 

 Mentre con zelo veramente apostolico s. Sotero lavorava per combattere l'eresia, conservare la fede fra i fedeli e consolidare la disciplina ecclesiastica, Dio operò un miracolo che fece prendere i cristiani in molto benigna considerazione dall'imperatore Marco Aurelio.

  A200000046 

 Il suo zelo ed i progressi che faceva la parola di Dio gli trassero adosso la gelosia e l'odio degli idolatri.

  A200000050 

 Ecco quello che dice s. Ireneo a questo proposito: «Quell'impostore, egli dice, tento di sedurre alcune donne molto rinomate per pietà e timor di Dio.

  A200000050 

 Il medesimo Marco riusci ad ingannare una donna molto avvenente; ma alcuni fedeli cristiani {33 [237]} poterono guadagnarla di nuovo al Signore, e quella, fedele alla grazia di Dio, fece la confessione de' suoi peccati, e in tutto il tempo della sua vita non cessava di confessare le sue colpe piangendo e lamentando il male che aveva fatto per inganno di quel mago.» ( Vedi s. Irenio, lib.

  A200000050 

 Ma elleno sapevano che il dono di profezia Viene da Dio e non dal mago Marco, epperciò si separarono immediatamente da lui.

  A200000050 

 Tra le altre cose vantavasi di avere con sè la potenza di Dio e potere liberamente dare agli altri il dono di far miracoli, comunicare lo Spirito {32 [236]} Santo e di conoscere l'avvenire.

  A200000055 

 Non sei un Dio che ami l'iniquità.

  A200000057 

 S. Eleutero sciolse ogni {39 [243]} dubbio rinnovando la condanna già fulminata da s. Aniceto, e definì che nessun cibo si rifiutasse dai fedeli perchè tutti erano buoni o creati da Dio per soccorrere l'uomo e por servirgli di delizia.

  A200000062 

 Egli era in età di circa 94 anni, che aveva tutti impiegati nel promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime lavorando indefessamente pel bene della Chiesa universale.

  A200000064 

 Egli pretendeva di essere divenuto Dio e come tale voleva essere adorato.

  A200000064 

 Ma le persone dotte che sapevano a quali vizii erasi dato in preda, ben lungi di riconoscerlo come Dio, gli rimproveravano la pessima sua condotta, e questa fu la cagione che molti furono condannati a morte.

  A200000066 

 Un abisso conduce ad un altro abisso, e Teodoto dopo aver rinnegata la fede si pose ad insegnare l'eresia dicendo, che Gesù Cristo non era Dio.

  A200000077 

 I vescovi risposero secondo l'autorità della sacra scrittura: creato da Dio il mattino e la sera si formò il primo giorno.

  A200000077 

 quindi il secondo, di poi il terzo, il quarto, il quinto, il sesto e il settimo, in cui riposò il Signore dalle sue opere; e tal giorno settimo Dio chiamò sabato.

  A200000085 

 I vescovi ripigliarono: Sta scritto: Dio fece la luce, e la luce chiamò giorno.

  A200000098 

 Tuttavia si ritenne l'antica consuetudine di benedire il fonte battesimale nel Sabato Santo e nella vigilia di Pentecoste; siccome viene ancora ricordato nella messa di quei {59 [263]} giorni, in cui s'invoca la misericordia di Dio per quelli che Iddio si degnò di rigenerare coll' acqua e collo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati.

  A200000102 

 Questo Pontefice in simile guisa scelto da Dio, e dal suo potente aiuto confortato potè resistere alla persecuzione dell'imperatore Severo, e combattere l'eresia che in mille modi cercava di insinuarsi nella stessa città di Roma.

  A200000109 

 Ma noi vogliamo piuttosto disprezzare le ricchezze che possederle, e invece di esse bramiamo l'innocenza, e con grande instanza domandiamo a Dio la pazienza e le altre virtù, che conducono al possesso dell'eterna felicità.

  A200000109 

 Sebbene come mai può essere povero chi non ha nissun bisogno, chi non desidera la roba altrui, chi si reputa ricco di avere con sè la grazia di Dio? Dirò piuttosto che è povero colui che possedendo molta roba desidera averne di più.

  A200000114 

 Cosi un peccato proibito dalla santa legge di Dio e dalla medesima ragion naturale era eziandio punito dalle leggi di un sovrano idolatra con tal rigore, che, come scrive un antico autore, in certi giorni erano condannate a morte fino a tre mila persone pel peccato di macchia ovvero disonestà.

  A200000115 

 Sebbene s. Zefirino conoscesse la gravezza di questo vizio proibito dal sesto precetto {72 [276]} della legge di Dio, tuttavia ordinò che loro si desse l'assoluzione e che dovessero riceversi a penitenza tutti coloro che dessero segno di sincero ravvedimento, e ne chiedessero perdono.

  A200000117 

 Dobbiamo ancora raccomandarci a Dio che ci aiuti a perseverare nel bene, pregarlo che esalti la gloria del suo santo nome colla propagazione del Vangelo sopra tutta la terra, che susciti nella sua Chiesa modelli di virtù nella persona de' suoi ministri e pastori animati dal suo spirito, ma soprattutto che inspiri sentimenti di fede ai popoli cristiani onde siano disposti ad umiliare l'intelletto all'autorità della rivelazione, e sottomettere il cuore, al soave ed amabile giogo della fede; e che i popoli siano sempre avversi alle novità profane in materia di dottrina, e stiano sempre uniti al Supremo Pastore che Dio ha stabilito a governare la Chiesa sino alla fine dei secoli.

  A200000117 

 Rendiamo pertanto un tributo di lode a Dio, il quale nella sua misericordia ci ha voluto dare tanti segni di bontà creandoci e conservandoci nella sua Chiesa.

  A200000119 

 Un dì Saturo mio fratello mi disse: Voi avete molto credito presso Dio; pregatelo di farci conoscere se soffrirete la morte o se verrete rimessa in libertà.

  A200000120 

 Il cibo delizioso poi posto in bocca a Perpetua, allusivo alle delizie interne che prova un' anima nelle tribolazioni quando le soffre per amor di Dio, corrisponde alla famosa visione di Ezecchiello quando Dio chiamatolo in sogno, mostragli un grosso libro dentro e fuora tutto scritto di lamentazioni, gemiti e guai, che appunto esprime la carriera del Cristiano essere una serie non interrotta di interne ed esterne tribolazioni: comede volumen istud ordinò Dio al profeta, il quale, appena appressatolo alla bocca tosto lo sentì convertito in soavissimo mele: et factum est in ore meo sicut mel dulce.

  A200000120 

 Sì l' una come l'altro erano violentemente divisi dalla propria famiglia, passavano dagli agi allo stato più miserabile, e tutto questo rovescio di mondana fortuna gettavali in una terribile incertezza dell' avvenire, sicchè solo in Dio rimaneva ogni loro speranza.

  A200000121 

 Frattanto il custode della prigione, per nome Pudenzio, accortosi che Dio ci accordava frequenti favori, aveva molta attenzione per noi e lasciava entrare liberamente tutti quelli che venivano a vederci.

  A200000121 

 Io moriva d'affanno al vederlo in quello stato; ma Dio mi sostenne anche questa volta contro un attacco sì violento.» Il racconto scritto da Perpetua giunge fin qui: quello che segue è ricavato dagli alti del suo martirio, descritto da testimoni oculari.

  A200000122 

 Saturnino e Saturo minacciavano della collera divina il popolo idolatra che gli attorniava, e quando furon presso al giudice che aveali condannati gli dissero coraggiosamente: Tu ci condanni oggi, ma fra poco Dio condannerà anche te.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000002 

 In generale poi si usa la parola chiesa a significare l'unione di quelli che professano la religione del vero Dio.

  A201000012 

 Inoltre siccome nella legge antica in tutto il mondo eravi un solo tempio in cui era adorato il vero Dio; così nella {6 [342]} legge del vangelo non vi è che una sola vera chiesa di G. C. in cui Dio possa essere adorato con quel culto che egli vuole dagli uomini.

  A201000019 

 I principali sono; Vicario di Gesù Cristo; successore di s. Pietro, supremo Pastore, Papa, Beatissimo, Santissimo Padre, Sommo Pontefice, Romano Pontefice, servo dei servi di Dio.

  A201000029 

 La seconda ragione {14 [350]} è per dare a conoscere a tutti i cristiani che in qualunque stato e condizione si trovino, devonsi mantenere nell'umiltà e considerarsi come servi dei servi nelle cose che riguardano alla gloria di Dio e alla salute delle anime.

  A201000029 

 Servo de' servi di Dio.

  A201000039 

 Il suo re supremo ed invisibile è G. C. vero Dio e vero uomo il quale dal Cielo assiste la sua Chiesa usque ad consummationem sæculi Matt. 28, 20.

  A201000040 

 Di maniera che possiamo dire che i semplici fedeli sono uniti al proprio parroco; i parroci al vescovo, i vescovi al Papa; il Papa ci unisce con Dio.

  A201000053 

 Esso come uomo mori sopra una croce pei nostri peccati, ma essendo vero Dio tre giorni dopo la sua morte risuscitò glorioso.

  A201000053 

 Io prego questo Dio che ti sia propizio.

  A201000053 

 Lino giudicando buona occasione per fargli conoscere la cristiana religione, prese a parlare così: Sappi che io adoro l'unico e solo vero Dio, onnipotente, eterno creatore di tutte le cose.

  A201000053 

 Questo figliuolo di Dio si chiama Gesù Cristo.

  A201000054 

 Diede poscia al santo una casa di cui fece una piccola chiesa, sotto al titolo della Risurrezione del nostro Signore, della Madre di Dio e di santo Stefano.

  A201000055 

 Cessate adunque di adorare queste vili creature, e aprite gli occhi alla luce della verità che Dio per mezzo mio vi annunzia.

  A201000055 

 Questo è quel vero Dio che vi predico, egli solo merita il nostro amore, il nostro rispetto, la nostra adorazione.

  A201000055 

 Va perciò nella piazza dirimpetto al tempio in cui dovevansi fare i sacrifizi; e colà alla presenza d'immenso popolo, alza la voce esclamando: che fate mai, o popoli ingannati? A chi volete fare sacrifizio? Non sapete che l'incenso che voi abbruciate, le vittime che voi loro offerite valgono di più degl'idoli medesimi? {28 [364]} Qual segno di divinità trovate voi in quei tronchi di alberi, o di sassi, lavorati dagli artefici a colpi di martelli, mentre non possono liberare nè gli altri nè se stessi dal fuoco, nè dalla caduta? Sappiate adunque che non può esservi che un Dio solo, creatore del cielo e della terra.

  A201000057 

 Intanto Lino, secondo il consiglio del Salvatore che dice: dove non sei ascoltato cessa di parlare, ritornò a Roma, dove Dio lo chiamava a succedere al suo maestro s. Pietro nel governo della Chiesa.

  A201000066 

 Egli diceva che era la virtù di Dio e che niuno poteva salvarsi se non era in suo nome battezzato; che il mondo non era stato creato da Dio, ma dagli Angeli.

  A201000067 

 Contro a questi eretici tutto si impiegò lo zelo di s. Lino, e come s. Pietro aveva allontanato dalla chiesa Simon mago, così Lino suo successore condannò le dottrine degli eretici e cacciò dalla Chiesa gli autori delle medesime, e con ragioni ricavate dalla sacra scrittura dimostrò che quel medesimo Dio che aveva parlato a Mosè era il creatore di tutti gli uomini e di tutti gli angeli e di tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono.

  A201000081 

 Questi soldati di Gesù Cristo, colle fatiche e colla vita, sostennero l'onore del Re del cielo; dando così luminoso esempio di ciò che deve fare ogni fedel cristiano; cioè essere pronto a qualunque fatica, a qualunque patimento, affinchè il nome di Dio sia da tutti glorificato, ed il suo regno si estenda sopra tutta la terra, siccome diciamo in principio dell'orazione domenicale: venga il regno tuo.

  A201000088 

 I sacerdoti poi come inviati da Dio ad eseguire i suoi ordini in terra dicono ai fedeli cristiani: Dominus vobiscum, il Signore sia con voi.

  A201000089 

 Si dice che dal concorso che i cristiani facevano a questa chiesa abbiano avuto origine i pellegrinaggi alle varie chiese di Roma; che furono di poi detti Stazioni, perchè il popolo giunto al luogo stabilito si fermava per ascoltare la parola di Dio o per assistere ai divini misteri.

  A201000090 

 Questi luoghi destinati al culto di Dio, {53 [389]} cominciarono fin d' allora a prendere il nome di chiese per distinguerle dai templi, col qual nome i gentili solevano chiamare i luoghi ove erano soliti a radunarsi per adorare le loro false divinità.

  A201000091 

 Con tali nefandità pel Capo risolse di volere a qualunque costo distruggere la cristiana religione, come quella che propone ed ammette un solo vero Dio creatore del cielo e della terra.

  A201000091 

 Nel suo orgoglio o piuttosto nella sua pazzia egli voleva essere riconosciuto e adorato qual vero Dio.

  A201000091 

 Non si possono esprimere le crudeltà usate da questo tiranno contro ai servi di Dio.

  A201000098 

 Non vi è che un solo Dio, e questo Dio è colui che io adoro.

  A201000104 

 Illuminato dalla parola e dalla grazia di Dio risolse di farsi cristiano; e s. Giovanni Grisostomo dice che fin d' allora divenne compagno dell'apostolo delle genti, come lo furono S.Timoteo e s. Luca.

  A201000113 

 Educate i vostri figli in questi sentimenti, abbiate cura di far loro imparare quanto sia grande la virtù della carità e dell'umilta presso Dio, e quanto sia prezioso il timor di Dio» Il santo vuole che ognuno fugga l'ozio e la negligenza, perchè solamente colui che lavora ha diritto di vivere.

  A201000113 

 Il Pontefice cominciò cosi: «la Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel nostro Signor Gesù Cristo.

  A201000114 

 Cosi il santo Pontefice insegna, che quelli i quali occupano gli ultimi posti nel mondo possono essere i più cari a Dio.

  A201000114 

 Egli ricorda ai pastori ed ai superiori che devono vivere nell'umiltà e nel timore, e non proporsi altro scopo che la gloria di Dio nelle loro azioni.

  A201000114 

 Pieghiamo, egli dice, per tutti quelli che sono divisi, affinchè ottengano la moderazione e l'umiltà, si sottomettano non a noi ma alla volontà di Dio.

  A201000115 

 Dopo di aver cosi accennate le virtù {68 [404]} e le obbligazioni proprie di ogni cristiano per conservare la carità vicendevole, fa questo dolce rimprovero: «Perchè esistono tra di voi querele e divisioni? Noi abbiamo tutti lo stesso Dio, uno stesso Cristo, uno stesso spirito di grazia sparso sopra di noi, una stessa vocazione in G. C. Perchè laceriamo le membra sue e facciam guerra al nostro proprio corpo? Siamo forse insensati a segno di dimenticare che siamo gli uni membra degli altri? La vostra divisione, o fedeli, ha pervertito molte persone, altre ne ha scoraggiate, e ci ha tutti immersi nell' afflizione.

  A201000118 

 Deliberata di non voler più piacere ad altri che a Gesù Cristo, ella chiamò a sè Nereo ed Achille, e loro disse: poichè Dio si è servito di voi per inspirarmi il desiderio di consacrarmi tutta a lui, additatemi ancora la via da tenere per averne presto i segni.

  A201000121 

 Noi, risposero, siamo stati battezzati dall'Apostolo Pietro, e illuminati nella fede non possiamo più riconoscere altro Dio che quello dei cristiani.

  A201000122 

 E perchè dunque, riprese la Santa, mi andate rimproverando se io opero così? Consacrando a Dio la mia verginità, io son divenuta la sposa del suo figliuolo unico G. C. Questa gloriosa alleanza deve durare per tutta l'eternità.

  A201000122 

 I vantaggi di questo stato felice saranno infiniti; che ve ne pare? Debbo io preferire al figliuolo unico del Dio vivente l'alleanza di un uomo, che da un momento all'altro può essere tolto dal mondo?.

  A201000123 

 Aureliano informato di tale cosa, si accordò col Governatore, nemico mortale dei cristiani, e fece mettere il fuoco alla casa entro cui erano Domitilla, Teodora ed Eufrosina, le quali furono tutte immolate al Dio vivente, consumando così il loro glorioso martirio tra le fiamme.

  A201000123 

 Domitilla prega; la serva acquista sull'istante la parola, e il primo uso che ne fa si è pubblicare che non vi è che un solo vero Dio e che quel Dio è quello dei cristiani.

  A201000126 

 Allorchè si separò da lui ne fu intenerito fino alle lagrime {77 [413]} e fra le altre cose gli disse: Io spero che quel Dio che voi adorate non vi abbandonerà, e che nella vostra disgrazia egli vi consolerà e vi porterà soccorso.

  A201000127 

 Ma che fa il santo pontefice a {78 [414]} queste dure prove? Egli alza gli occhi al cielo, adora i decreti di Dio, e richiamando alla memoria che il primo carattere del cristiano è quello di patire per G. C, egli si stima fortunato di poter così imitare quel Gesù di cui era Vicario.

  A201000128 

 La preghiera del Pontefice giunge al trono di Dio, e Iddio con un miracolo fece là vicino scaturire una fonte di acqua limpida e perenne.

  A201000131 

 Cosi i sacerdoti celebrando questo divin sacrifizio fanno ogni giorno commemorazione di essi, e li pregano che intercedano presso Dio pel bene della Chiesa e per la salute di tutti i cristiani.

  A201000131 

 Così s. Lino, s. Cleto e s. Clemente tutti e tre ammaestrati nella fede da s. Pietro, dopo di aver con grande zelo lavorato con lui per la gloria di Dio e per la salute delle anime, gli succedettero l'un dopo l' altro nel governo della Chiesa, lo imitarono nella carità e nel fervore, e finirono tutti e tre la loro vita colla corona del martirio.

  A201000134 

 Egli ebbe a soffrire molti tormenti in tutte le sue faticose missioni, e giunse a sacrificare a Dio il suo sangue e la sua vita ad esempio del suo Divin Maestro.

  A201000135 

 Egli adunque così inspirato da Dio, circa l' anno 40 di G. C, fu il primo a scrivere il Vangelo.

  A201000135 

 {83 [419]} Ma Dio che guarda la virtù degli uomini e non la professione, volle di questo pubblicano fare un Apostolo.

  A201000137 

 Ma poichè essa erasi consacrata a Dio col voto di perpetua castità si rifiutò, e tal rifiuto fu cagione che il re si sdegnasse contro il santo Apostolo che egli reputava autore di quella risoluzione, e nel suo furore ordinò che fosse fatto morire sull'istante.

  A201000137 

 Sopra quell'altare medesimo egli fu immolato a Dio con essergli troncata la testa.

  A201000143 

 S. Simone e s. Giuda dopo aver faticato per la fede più di trent'anni in vari paesi sentironsi inspirati da Dio di andare in Persia per predicare il Vangelo.

  A201000147 

 Dopo innumerevoli stenti e fatiche egli si senti da Dio inspirato di recarsi a visitare il governatore Egea, e pieno di zelo per la salute delle {93 [429]} anime gli parlò così: Tu che giudichi gli altri non dovresti anche tu conoscere e venerare il giudice supremo a cui tutti noi dovremo presentarci per essere giddicati, e così abbandonare il culto degli dei? Egea maravigliato a tali parole, forse, rispose, tu sei quell'Andrea che fai professione di distruggere i templi de' nostri dei, predicando una religione contraria a quella dell'impero?.

  A201000148 

 Andrea: - Sì, ma questa legge è stata pubblicata dai principi perchè non conoscono il figliuolo di Dio, il quale è di gran lunga superiore a' vostri dei, anzi egli ha vinto le potenze infernali.

  A201000151 

 Egli fu crocifisso e niuno deve riconoscere come Dio un uomo morto in croce.

  A201000152 

 Allora il santo Apostolo si fece a spiegare i misteri della fede e come appunto {94 [430]} la morte e la risurrezione di G. C. erano per noi grandi motivi di amarlo e riconoscerlo per vero Dio.

  A201000153 

 Andrea: - Io sono sacerdote di Gesù Cristo, io offro ogni giorno a Dio onnipotente, non la carne de' tori, non il sangue de' capretti; ma l'Agnello senza macchia sacrificato sulla croce.

  A201000159 

 Ma di qual morte, rispose il santo? È morto a Dio, soggiunse il vescovo, {99 [435]} è divenuto un assassino, si è fato padrone di una montagna, e colà vive nascosto con uno stuolo di scellerati suoi compagni.

  A201000162 

 Intanto lo riconduce alla chiesa, prega per lui, digiuna con lui, lo trattiene con santi discorsi e non lo lascia, finchè non gli ha fatto ricevere i santi sacramenti restituendolo così in grazia di Dio.

  A201000165 

 Egli si accinse a questo lavoro per secondare l'inspirazione di Dio, ed anche per appagare le preghiere e i desideri dei vescovi dell'Asia.

  A201000165 

 Nel suo vangelo egli parla specialmente dei fatti che fanno conoscere Gesù Cristo vero figliuolo di Dio.

  A201000166 

 Dio volle certamente che questo discepolo prediletto finisse i suoi giorni in pace in premio della sublime santità di sua vita, e del modo più angelico che umano con cui conservò la virtù della purità.

  A201000167 

 Tra le altre cose Iddio rivelò a questo santo Apostolo che tutti coloro, i quali serberanno una vita pura e casta, oltre le speciali benedizioni del cielo nella vita presente, avranno un gran premio riserbato in cielo, dove circondati di gloria incomprensibile canteranno un inno di lode a Dio che niun altro può cantare, e seguiranno il Divino Agnello, cioè la persona del Salvatore, in tutti i suoi passi, facendogli corona gloriosa e godendo quei beni che non finiranno mai più.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000001 

 Noi abbiamo percorso, cristiano lettore, lo spazio di dugento trentatre anni descrivendo le principali azioni de' Sommi Pontefici che sono i capi visibili della Chiesa di Gesù Cristo, che è pontefice eterno secondo l'ordine di Melchisedecco, cioè secondo il vero sacerdozio stabilito da Dio.

  A202000002 

 ed avea passata la sua giovinezza fra il Clero di Roma, che era una specie di collegio o seminario in cui i giovanetti erano educati nella scienza e nel santo timor di Dio.

  A202000004 

 Non già che egli abbia stabilito il canto, poichè fin dal {4 [412]} tempo degli Apostoli, anzi quando era ancora il Salvatore fra gli uomini, si cantavano già salmi ed inni a Dio creatore.

  A202000005 

 A questo proposito è bene che si noti come nella legge antica i sacerdoti ed i profeti servivansi già di alcune formole somiglianti a questa per confessare a Dio i loro peccati nel principio delle loro preghiere.

  A202000007 

 Eccolo: «Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre {6 [414]} Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Giovanni Battista, ai santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perche molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa.

  A202000013 

 Alzando poscia gli occhi e le mani al cielo, disse: «Tu, o Dio, a cui si cantano tali lodi, deh! mi sii pietoso e fa che io ti possa conoscere.» Ciò detto si avvicina alle porte di quell'edifìzio e cominciò a bussare a colpi ripetuti.

  A202000015 

 Io vi prego, diceva sospirando, o Santissimo Padre, io vi prego di insegnarmi quel cantico che poco fa voi andavate cantando: sì, ripetetemi quelle dolci parole: il nostro Dio è in cielo, le statue dei gentili sono oro e argento, sono simulacri muti, cicchi e sordi; non hanno l'odorato nè il tatto.

  A202000016 

 dà gloria a Dio, perchè il tuo cuore fu da lui illuminato e mosso ad andare in cerca della verità.

  A202000023 

 Abbi fiducia, o figliuol mio, e spera nella bontà di Dio: Egli che aprì gli occhi della tua mente senza che uomo ci avesse parte, può anche cangiare il cuore di tuo padre e renderlo mansueto, e così egli per tuo mezzo impari a conoscere la vita immortale, mentre tu per mezzo di lui riconosci di essere venuto in questa vita mortale.

  A202000024 

 Ogni giorno venivano ambidue a trovare quell'uomo di Dio e facevano maravigliosi progressi nella dottrina del Vangelo.

  A202000027 

 Imperciocchè chiunque può cercarsi un artefice, farselo venire in casa e dar ordine che gli lavori un Dio: uno sarà d'oro, l'altro sarà di argento, o di bronzo, o di altro metallo che più gli torni a grado.

  A202000031 

 Ponzio soggiunse rispettosamente: in questa città vi sono molti che conoscono e adorano il vero Dio e a lui fanno il vero sacrifizio.

  A202000035 

 Allora Ponzio, non potendo più trattenere la gioia in cuore, si volse al suo compagno Valerio: questo cangiamento, gli disse, è opera di Dio; egli solo perchè onnipotente potè cangiare il cuore di mio padre.

  A202000037 

 Ma Dio aveva scelto S. Ponzio come istrumento atto a guadagnare anime pel cielo, perciò dispose che egli fosse chiamato a succedere al padre nella dignità di Senatore.

  A202000041 

 E poichè possiamo far nulla senza l'aiuto della grazia di Dio, noi con assidue preghiere invochiamo la clemenza di Dio onnipotente perchè vi doni buona volontà di fare del bene e vi conceda grazia e forza di poterlo compiere.

  A202000042 

 Sappiate che voi fate cosa molto gradita a Dio.

  A202000043 

 Badate che niuno vi allontani da tali opere, anzi diportatevi in modo che i sacerdoti, i servi di Dio, e tutti i cristiani che dimorano tra di voi, per amore di Gesù Cristo e di S. Pietro, provino in ogni cosa la pienezza della vostra carità e siano aiutati in tutte le cose di cui possano aver bisogno.

  A202000046 

 Di fatto il Signore per bocca di un suo profeta dice: Quanto mai è buono il Dio d'Israele verso di quelli che hanno un cuor retto.

  A202000046 

 Gloria a Dio nell'alto de' cieli e pace in {26 [434]} terra agli uomini di buona volontà.

  A202000046 

 Ma i miei piedi tremarono ed io sono quasi traviato, vedendo la grande sua bontà verso gli iniqui, perchè io sono stato commosso osservando la prosperità, che Dio lascia godere ai colpevoli, e vedendo la pace dei peccatori.

  A202000047 

 I figliuoli di Dio sempre pensano e si sforzano di fare le cose che piacciono a Dio, e si adoperano con grande sollecitudine a favor del prossimo, nè mai vogliono recar danno ad altri.

  A202000047 

 In questo appunto si distinguono i figliuoli di Dio dai figliuoli del demonio.

  A202000049 

 Noi pure aderendo alle disposizioni dei nostri antecessori confermiamo quanto essi hanno decretato, cioè allontaniamo ed escludiamo in presente ed in futuro tali uomini da queste incumbenze; affinchè per colpa loro non cadano quelli che noi dobbiamo sostenere e salvare; affinchè il giudicio di Dio non cada sopra di loro e, che Dio ce ne liberi, sopra di noi con nostra e loro eterna rovina.

  A202000050 

 È proprio dei superbi l'insultare con improperii e scherni, ma la vendetta di Dio li sorprenderà qual leone e li divorerà: periranno nel laccio coloro che si rallegrano della caduta dei giusti, e il dolore li opprimerà prima che muoiano.

  A202000051 

 Forse un uomo che cova lo sdegno contro di un uomo pretenderà il perdono dal Signore? Egli non usa misericordia verso il suo prossimo e chiede perdono de' suoi peccati? Egli, che pure è fatto di carne, nutre l'odio nel suo cuore, e chiede che Dio gli sia propizio? Chi intercederà pei suoi peccati? Ricordati de' tuoi novissimi, e deponi le inimicizie: perocchè la corruzione e la morte ti sovrastano siccome è comandato dal Signore.

  A202000054 

 I peccatori in pena dei loro peccati saranno da Dio abbandonati al furore della cattiva lingua, la quale li tormenterà e li infamerà, e qual fuoco divoratore li abbrucierà, e qual fiera crudele {33 [441]} li sbranerà.

  A202000055 

 Perocchè repentinamente scoppierà l'ira di Dio, ed egli nel tempo della vendetta ti disperderà.

  A202000068 

 Forse qualche cristiano non molto istruito nelle verità della fede dirà: che sarà della Chiesa quando si mandano in esilio o si mettono a morte i suoi medesimi pastori? Lasciate pure che gli uomini facciano i loro sforzi; essi non varranno mai a cangiare i decreti di Dio.

  A202000068 

 Si uccide un vescovo? Dio sa suscitarne un altro.

  A202000083 

 Come una colomba discesa sul capo del Salvatore fu simbolo dello Spirito Santo che sensibilmente manifestava agli nomini essere Gesù Cristo il Messia; così il clero Romano accolse quel segno come chiara manifestazione della volontà di Dio, e ad una voce elessero pontefice S. Fabiano.

  A202000086 

 Dicevansi stazioni que' luoghi ove si radunavano i fedeli per udire la spiegazione della parola di Dio ed assistere alla celebrazione dei divini uffizi.

  A202000091 

 Dio benedisse la carità di S. Ponzio e lo consolò con un guadagno che apportò gran bene alla religione.

  A202000092 

 Allora Ponzio giudicando esser quella una favorevole occasione di parlar loro della cristiana religione disse: Principi, essendo voi stati fatti monarchi da Dio, perchè non onorate colui che tale onore vi ha concesso? perchè non lo adorate e a lui solo non fate il debito sacrifizio?.

  A202000094 

 Ponzio sorridendo disse: non v'ingannate, o prìncipe: avvi un Dio nell'alto dei cieli, il quale con una sola parola ha creato tutte le cose, e colla grazia dello Spirito Santo tutte le anima e le conserva.

  A202000098 

 Persuadetevi: avvi un solo Dio in cielo, creatore di tutte le cose, il quale col suo Figliuolo e collo Spirito Santo conserva in cielo e in terra quanto ha fatto colla sua infinita potenza.

  A202000099 

 L'imperatore l'interruppe dicendo: se vi è un solo Dio, che tu dici essere nei cieli, perchè soggiungi ch'egli ha un figlio?.

  A202000100 

 Ponzio prese ad instruirlo intorno al figliuolo di Dio, e intorno alla nostra santa religione col seguente ragionamento.

  A202000101 

 Avvi un solo Dio, che fece il cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in essi vi sono; finalmente creò l'uomo immortale ad immagine e somiglianza sua.

  A202000101 

 Egli però qual figliuolo di Dio e Dio egli stesso risuscitò da {62 [470]} morte tre giorni dopo, siccome era stato predetto, e dopo la sua risurrezione conversò cogli uomini per molti giorni.

  A202000101 

 Il demonio non pago di aver ingannato l'uomo, lo indusse ancora a farsi degli idoli e adorar miserabili creature invece del Creatore, e così lo allontanò dal Dio supremo.

  A202000101 

 Ora siccome il figliuolo di Dio dopo la sua morte risorgendo, non sarà più per morire, così noi dopo breve e miserabil vita risorgeremo, e vivremo con lui in eterno.

  A202000101 

 Questo figlio di Dio operò in terra tali maraviglie, che simili non furono mai vedute.

  A202000102 

 Dal ragionamento fatto da S. Ponzio i due principi poterono conoscere che Gesù {63 [471]} Cristo è figliuolo di Dio e Salvatore degli uomini.

  A202000104 

 Anzi in quei luoghi dove si atterravano i templi degli idoli, colà tosto si innalzavano chiese al vero Dio.

  A202000108 

 Dio volesse che tale esempio fosse seguito dai cristiani, e si proibissero certi scritti, e certe canzonacce oscene che sono la rovina dei costumi e della religione di tanti sventurati cristiani, e all'opposto si facessero risuonare belle canzoni morali o religiose che onorassero il nome cristiano e promovessero la gloria di Dio e il bene delle anime.

  A202000110 

 L'imperatore si mise egli pure tra le file dei cristiani, ma perchè da poco tempo convertito non badò ad andarsi prima a riconciliare con Dio che egli aveva pubblicamente e gravemente oltraggiato.

  A202000111 

 Esso come capo dei cristiani poteva e doveva dire al principe quanto gli era necessario per l'anima sua; era principe, ma agli occhi di Dio era un cristiano colpevole.

  A202000121 

 D'altronde è certo che riguardo ai dommi dell'unità e trinità di Dio, dell'incarnazione del Figliuol di Dio, del santo sacrifizio della Messa, del Sacramento della Confessione, dell'invocazione de' Santi, della gerarchia del Sommo Pontificato nella Chiesa, egli è stato in molti luoghi delle sue opere un fedele testimonio della religione cattolica nel terzo secolo.

  A202000127 

 Pieno di maraviglia fu dimandato che cosa ciò volesse significare, e fu risposto così; il giovane che siede a destra si rattrista e si duole perchè i suoi comandi non sono più osservati; quello poi che sta a sinistra gode e si rallegra perchè gli è data occasione di ricevere la potestà dal padre di famiglia, cioè da Dio, di poter incrudelire.

  A202000128 

 Per questo motivo il santo prelato eccitava il popolo a placare l'ira di Dio con preghiere, con digiuni, e piangendo i proprii peccati.

  A202000135 

 Egli è per questo motivo che il nome di S. Fabiano fu dalla Chiesa collocato nella serie di que' beati comprensori, che per la santità della vita e pei favori che si ottenevano da Dio a loro intercessione, furono a preferenza di tanti altri annoverati tra quelli che formano le così dette Litanie de' Santi.

  A202000145 

 Intanto impiegava le sue sostanze, la sua scienza e le sue fatiche nel promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A202000146 

 S. Ponzio rispose: Io non ho turbato alcuno, neppure ho messo sossopra la città di Roma; quello che ho fatto non te lo nascondo; ho procurato di allontanare tutti quelli che ho potuto dal culto del demonio, per condurli alla conoscenza del vero Dio.

  A202000154 

 Oh se mai volessi anche tu umiliarti a questo Dio onnipotente! tosto la mente tua sarebbe sollevata al cielo e conosceresti che tu, e i tuoi dei (i quali altro non sono che demonii) siete immersi in profonde tenebre.

  A202000155 

 E porche, la pazzia di costui {91 [499]} sia a tutti fatta conoscere, distendetelo sopra l'eculeo e così soffrirà ogni genere di tormento, e noi vedremo se il suo Dio lo potrà togliere dalle mie mani.

  A202000156 

 Mentre ora collocato sopra l'eculeo Ponzio disse: sebbene la tua incredulità ti faccia dire che il mio Dio non possa liberarmi, tuttavia io credo che in nome del Signor mio Gesù Cristo gli apparecchi per tormentarmi saranno ridotti al nulla, nè recheranno alcun dolore al mio corpo.

  A202000158 

 Di poi vengono a S. Ponzio, e come se non osassero nemmeno di andargli vicino, si prostrarono a qualche disianza a terra senza fare male alcuno al martire di G. C. Allora s'innalza unanime un grido fra tutto il popolo esclamando: Il Dio dei cristiani, che Ponzio adora, egli è il solo vero Dio.

  A202000158 

 La proposizione è accettata, si prepara l'anfiteatro, Ponzio è trasportato in mezzo all'arena; escono tosto due cacciatori, i quali a sferzate eccitano i due orsi contro al servo di Dio.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000006 

 Se noi vogliamo cercare la ragione di questo zelo, di questa fermezza de' Romani pontefici, non possiamo altrimenti trovarla se non nella potenza di Dio, che stabilì la sua Chiesa come colonna immobile, e fondamento di ogni verità, assicurando che egli avrebbe assistito i pastori di essa sino alla fine dei secoli: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.

  A203000012 

 Benedetto il nostro Salvatore Gesù Cristo, che in nome del Signore viene per essere sacrificato sui nostri altari, sia lode a Dio nell'alto de' cieli.

  A203000019 

 Ma non andò molto che la mano di Dio si aggravò sopra Adriano.

  A203000026 

 «Per volere di Dio onnipotente, senza il cui comando non foglia alcuna, non un passero cade a terra, una pestilenza fatale assalì i popoli d'Alife, città del regno di Napoli vicino a Benevento.

  A203000027 

 Radunatisi pertanto quei cittadini stabilirono di mandare senza indugio un'ambasciata {15 [15]} al papa per supplicarlo caldamente a voler venire in loro soccorso inviando le reliquie di qualche santo la cui protezione presso Dio valesse a liberarli dal morbo micidiale.

  A203000029 

 Finalmente per terminare ogni contesa convennero di lasciar libero il giumento e ciascuno dovesse acquetarsi e riconoscere la volontà di Dio dall'istinto di quello in qualsiasi luogo avesse portato il sacro deposito.

  A203000029 

 La mula che portava il prefato tesoro, spinta certamente dal voler di Dio, lascia la strada maestra, e ne prende un'altra rapidissima la quale per alti dirupi con breve cammino conduceva alla città di Alatri posta sopra di un monte a poca disianza da quel trivio.

  A203000029 

 Là giunto si ferma, piega le ginocchia, nè più si muove finchè il vescovo ed il clero, in presenza d'immenso popolo, prendono le sacre reliquie, come offerte da Dio {18 [18]} medesimo, e col più profondo rispetto le portano entro la chiesa.

  A203000029 

 Ma oh maravigliosa potenza di Dio! oh tremenda potenza! oh grazia ineffabile! Il giumento abbandonato a se stesso, a corso accelerato va alla cattedrale.

  A203000031 

 Si rallegri adunque ed esulti nel Signore la città di Alatri, e rendano le dovute grazie all'Altissimo, che si degnò di arricchirci di tale e così prezioso tesoro {19 [19]} col donarci così potente patrono; pei cui meriti e per la cui intercessione la nostra città va esente dalle sciagure e prospera nel bene, mercè 'la grazia di Colui che col Padre e collo Spirito Santo vive e regna Dio per tutti i secoli.

  A203000035 

 Forse quel Dio che fece parlare l'asina di Balaam, che mandò i corvi a portar pane ad Elia, che mandò due orsi a sbranare quaranta ragazzi che avevano deriso il profeta Eliseo; quel Dio, dico, che operò tutte queste maraviglie nei tempi antichi, non potrà più rinnovarle qualora ciò torni a sua gloria e a vantaggio delle anime? Niun dubbio si può muovere sopra i fatti mentovati, perchè sono registrati nei libri santi, quindi neppure devesi muovere dubbio intorno a quanto raccontiamo di s. Sisto, perciocchè tali fatti avvennero in faccia ad una immensa moltitudine di popolo, scritti da autori contemporanei, ricordati dalla chiesa con ispeciali solennità, e passati sotto ad una critica la più severa.

  A203000036 

 Eccitiamoci piuttosto a grande venerazione verso le reliquie di quegli eroi della fede che combatterono per la causa del Signore in vita, ed ora ci sono protettori presso Dio in cielo.

  A203000038 

 E se ci troveremo in qualche bisogno spirituale ed anche temporale meniamoci prostrati presso le ceneri di que' santi gloriosi, i quali se furono in vita pieni di zelo per far del bene alla misera umanità, lo sono assai più adesso che la loro carità è perfetta in cielo, e che sono cosi potenti presso Dio.

  A203000040 

 Per la vita santa che tenevano e pei doni di cui erano da Dio arricchiti, i capi furono detti profeti, e i loro dipendenti figliuoli dei profeti; perchè il superiore era un vero padre spirituale che si adoperava pel loro bene spirituale e temporale, e specialmente per condurli a Dio.

  A203000041 

 Quei monaci rapiti dalle maraviglie che udivano raccontare della Beata Vergine, e mossi eziandio da quanto avevano eglino {25 [25]} stessi udito e veduto, le innalzarono una chiesa sopra quel monte in tempo che la Gran Madre di Dio viveva ancora fra i mortali, verso l'anno 38 di Gesù Cristo.

  A203000048 

 Ordinò pure che nel celebrare la santa Messa venisse recitato l'inno angelico: Gloria in excelsis Deo, et in terra pax hominibus bonæ voluntatis, cioè: Gloria a Dio nell'alto de' cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

  A203000050 

 Non solamente S. Telesforo confermava la dottrina della Chiesa colle parole e {31 [31]} cogli scritti, ma predicava indefesso la parola di Dio, e dove non poteva andare in persona mandava sacri ministri.

  A203000050 

 Per lo più i romani pontefici ordinavano solamente quei sacri ministri di cui avevano bisogno nella città di Roma; negli altri paesi ciascun vescovo, come si fa ancora oggidì, secondo il bisogno dava la sacra ordinazione a coloro che si giudicavano esservi da Dio chiamati.

  A203000059 

 Tra le cose che meritano di essere notate nel decreto di s. Igino sui padrini avvi quanto segue: «Siccome i fanciulli contraggono il peccato originale dalla colpa altrui, così la divina misericordia dispose che siano restituiti alla grazia di Dio per la fede e confessione altrui, cioè, dei padrini.

  A203000067 

 «Mentre san Pio I governava la Chiesa, un suo fratello di nome Ermete, soprannominato Pastore, scrisse un libro in cui racconta come l'angelo del Signore gli apparve in abito di pastore, e gli comandò di riferire al santo pontefice essere voler di Dio che la santa Pasqua si celebrasse in giorno di Domenica.».

  A203000074 

 Il medesimo santo pontefice ordinò che le vergini consacrate a Dio non facessero professione, cioè non facessero i voti, fino all'età di 25 anni.

  A203000076 

 Ti partecipo che i sacerdoti, i quali istruiti dagli apostoli vissero fino a noi, e coi quali abbiamo divisa la predicazione della parola di Dio, già furono dal Signore chiamati, ed ora occupano le sedi de' beati.

  A203000090 

 Frequentò qualche tempo un dotto maestro di quella setta, e gli pareva di acquistare alte cognizioni e già di essere sul punto di vedere lo stesso Dio, che era lo scopo della filosofia di Platone.

  A203000090 

 Per giungere a questa cognizione egli andò a scuola da tutti i più dotti maestri che erano in credito di sapienti al suo tempo; ma niuno seppe dargli un'idea giusta dell'Ente supremo ovvero di Dio.

  A203000092 

 Entrati così in ragionamento Giustino diè mano a parlare della filosofia e pretendeva che solamente lo studio di Platone il potesse condurre alla felicità ed alla conoscenza di Dio.

  A203000093 

 Bisogna adunque studiare i libri dei profeti che sono i veri sapienti se vuoi conoscere il vero Dio che vai cercando.

  A203000093 

 Costoro inculcavano la fede in un Dio solo, Padre, Creatore di tutte le cose, ed in Gesù C. suo figliuolo unico.

  A203000093 

 Il vecchio cominciò a parlare così: Gran tempo prima dei vostri filosofi esistettero uomini giusti, amici di Dio ed inspirati da lui, i quali si chiamano profeti perchè hanno predetto delle cose che infatti sono avvenute.

  A203000098 

 Avendo, {62 [62]} egli dice, ottenuto da Dio la grazia d'intendere le scrittore, mi adopero acciocchè tutti siano copiosamente partecipi della medesima grazia per timore di non essere condannato nel divin giudizio.

  A203000099 

 Quale poi fosse la sua carità, lo dimostra l'esortazione che egli fece ai cristiani della Grecia, in cui espone le fortissime ragioni che egli ebbe di abbandonare il culto delle false divinità per adorare il vero Dio.

  A203000100 

 Laonde esaltate, o Diognete, la infinita bontà di Dio verso l'uomo, la quale non contenta di avervi dato l'essere, ha creato il mondo per nostro uso, ci ha assoggettato tutte le cose, e dato l'unico suo figliuolo colla promessa di farci regnare con lui, purchè vogliamo amarlo.

  A203000100 

 Noi siamo veracemente imitatori di Dio, allorchè sopportiamo i pesi degli altri, rechiamo sollevamento al prossimo, ci ponghiamo per umiltà al dissotto de' nostri inferiori e dividiamo coi poveri i beni {64 [64]} che abbiamo ricevuto dal cielo.

  A203000103 

 Descrivendo egli la vita che secondo i precetti e gli insegnamenti di Gesù C. tenevano i cristiani, osserva tra le altre cose che non solo essi abborrivano ogni azione estranea che potesse offendere la purità, ma che si guardavano con gran cura da ogni sguardo men che onesto per essere noti a Dio, e soggetti a castigo nel suo giudizio non solo i fatti, ma eziandio i pensieri e gli interni movimenti dell'animo.

  A203000104 

 Queste profezie, egli conchiude, così perfettamente avverate ci convincono che G. C. è il figliuolo unigenito di Dio il quale venir deve un giorno a giudicare tutto il genere umano.».

  A203000106 

 Coloro che credono nella nostra dottrina e promettono di menare una vita conforme alle regole ed ai precetti che essa prescrive, debbono in primo luogo digiunare, pregare e chiedere a Dio perdono dei loro passati disordini.

  A203000106 

 Indi li conduciamo al luogo ov' è preparata l'acqua nella quale sono battezzati nel nome del Signore Dio Padre di tutte le cose, e del nostro Salvatore G. C. crocifisso sotto Ponzio Pilato, e dello Spirito Santo che ha predette le cose spettanti alla nostra rigenerazione per mezzo dei suoi profeti.

  A203000106 

 Qualunque cosa vi piacerà d'ordinare, noi diremo con rassegnazione: sia fatta la volontà di Dio.

  A203000106 

 Voi tollerate tutte le religioni più stolte e più depravate e permettete che siano pertinacemente perseguitati gli adoratori del vero Dio.

  A203000108 

 A costui si oppose generosamente s.Giustino, il quale si considerava come destinato da Dio a difendere la verità e la santità della religione.

  A203000111 

 Credi tu forse che tutti siamo soliti di adunarci in un medesimo luogo? Non è cosi, poichè il Dio dei cristiani non è circoscritto da luogo: ma essendo invisibile {79 [79]} riempie il cielo e la terra; e in ogni luogo è adorato da' fedeli e lodato e glorificato.

  A203000111 

 E il Santo: la retta dottrina che noi teniamo, consiste in credere un solo Dio Fattore e Creatore di tutte le cose visibili, e di quelle altresì che non cadono sotto gli occhi del corpo, e in confessare Gesù Cristo figliuolo di Dio, annunziato già dai profeti, predicatore all'uman genere della salute, e maestro di coloro, che per loro buona sorte odono i suoi divini insegnamenti.

  A203000112 

 Ed egli, ancor io, disse, son cristiano, poichè adoro il solo vero Dio.

  A203000112 

 {80 [80]} - Certamente, disse, io son cristiano, poichè venero e adoro il medesimo vero Dio.

  A203000116 

 Quale sarà la nostra scusa al tribunale di Gesù Cristo se noi, essendo liberi delle persecuzioni e delle torture, noi siamo cotanto negligenti nell' amare Iddio o nel lavorare alla santificazione delle anime nostre? Da una parte noi vediamo i martiri inalterabilmente attaccati a Dio in mezzo alle più crudeli prove; dall'altra parte vediamo il maggior numero dei cristiani, i quali sebbene vivano in seno ad una pace profonda, ricusano a questo medesimo Iddio un cuore che per tanti titoli gli è dovuto! Che faremo noi, in quel giorno terribile che fisserà il nostro destino per tutta l'eternita?» {84 [84]}.

  A203000212 

 Ei non può Dio rapir!».


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000009 

 Sia Dio benedetto.

  A204000010 

 Però, gli dissi, se Dio ti volesse con lui in Paradiso, io giudicherei di lasciarti andare, che ne dici? - Oh! {123 [449]} si, che vi andrei volentieri in Paradiso.

  A204000013 

 Dio ve ne rimeriti.

  A204000021 

 Una morte la più preziosa che si possa desiderare agli occhi di Dio, e questo per una madre cristiana vale per tutto.

  A204000023 

 Come ognun vede, in perfetta armonia fu la sua vita colla sua morte, vita per tempo consecrata al servizio di Dio, passata nelle pratiche di pietà e di religione; e morte simile a quella dei santi giovanetti che illustrarono la Chiesa, ed ora risplendono in cielo


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000001 

 , il Dio delle misericordie, affinchè riguardi con occhio pietoso le afflizioni della sua Chiesa, e faccia risplendere sopra la nostra cara patria giorni più sereni e tranquilli per la santa nostra cattolica Religione, e che intanto ci accordi la pazienza, il coraggio e lo zelo di cui, come suoi fedeli Ministri, abbisogniamo per combattere le sue guerre, trionfare de' suoi nemici, e condurre le anime affidate alla nostra cura spirituale al sospirato porto della beata eternità.

  A205000001 

 Ora vedendo che questi danni si hanno pur troppo tuttavia a deplorare, vi suggeriamo a voler unire la vostra alla nostra sollecitudine, e vegliare non solo per impedire che il nemico delle anime semini di nascosto la zizzania nel campo evangelico, ma adoperarvi colla più industriosa carità per ispargere dovunque la buona semenza della parola di Dio e delle cattoliche dottrine.

  A205000003 

 Mentre dimoravano in questo paese Dio benedisse il loro matrimonio concedendo un figliuolo che doveva essere la loro consolazione.

  A205000006 

 Correva ad incontrarlo e presolo per mano e talor saltandogli al collo, caro papà, gli diceva, quanto siete stanco! non è vero? voi lavorate tanto per me ed io non sono buono ad altro che a darvi fastidio; io pregherò il buon Dio che doni a voi la sanità, e che mi faccia buono.

  A205000012 

 Dio voglia che gli si apra una strada per condurre a maturità frutti cosi preziosi.» Fin qui il Cappellano di Murialdo.

  A205000031 

 - E Dio creatore, che paga un bicchier d'acqua dato per amor suo.

  A205000066 

 Ma Dio protegge gli innocenti; e il dì seguente furono scoperti i veri colpevoli e così palesata l'innocenza di Domenico.

  A205000088 

 Aveva radicato nel cuore che la parola di Dio è la guida dell'uomo per la strada del cielo; perciò ogni massima udita in una predica era per lui un ricordo invariabile cui più non dimenticava.

  A205000090 

 Avvicinandosi la festa dell' Immacolata Concezione di Maria il direttore diceva tutte le sere qualche parola d'incoraggiamento ai giovani della casa, affinchè ciascuno si desse sollecitudine a celebrarla in modo degno della gran madre di Dio, ma insistette specialmente a voler chiedere a questa celeste protettrice quelle grazie di cui ciascuno avesse conosciuto maggior bisogno.

  A205000096 

 Dio lo inspirò di fare cosi.

  A205000096 

 Domenico giunse a scoprire tale discordia: ma come impedirla essendo i due rivali maggiori di forze e di età? Si provò di persuaderli a desistere da quel progetto facendo ad ambidue osservare che la vendetta è contraria alla ragione ed alla santa legge di Dio; scrisse lettere all'uno e all'altro; li minacciò di riferire la cosa al Professore, ed anche ai loro parenti; ma tutto invano, i loro animi erano così inaspriti, che tornava inutile ogni parola.

  A205000096 

 Oltre il pericolo di farsi grave male nella persona commettevasi grande offesa contro Dio.

  A205000111 

 Ma fatto breve tratto di cammino si accorse che seguiva un cattivo consiglio, ne provò gran rimorso, chiamò i tristi consiglieri, e loro disse: miei cari, il dovere mi comanda di andare a scuola ed io vi voglio andare: noi facciamo cosa che dispiace a Dio ed ai nostri superiori.

  A205000116 

 Il predicatore si fermò specialmente a sviluppare tre pensieri che fecero profonda impressione sull'animo di Domenico, vale a dire: è volontà di Dio che ci facciamo tutti santi; è assai facile di riuscirvi; è un gran premio preparato in cielo a chi si fa santo.

  A205000116 

 Quella predica per Domenico fu come una scintilla che gl' infiammò tutto il cuore d'amor di Dio.

  A205000122 

 Egli conobbe tosto l' importanza di tale pratica, e fu più volte sentito a dire: Se io potessi guadagnare a Dio tutti i miei compagni, quanto sarei felice! Intanto non lasciava sfuggire alcuna occasione per dare buoni consigli, avvisar chi avesse detto o fatto cosa contraria alla santa legge di Dio.

  A205000122 

 La prima cosa che gli venne consigliata per farsi santo fu di adoprarsi per guadagnar anime a Dio; perciocchè non avvi cosa più santa al mondo, che cooperare al bene delle anime, per la cui salvezza Gesù Cristo sparse fin l'ultima goccia del prezioso suo sangue.

  A205000123 

 Domenico a tal parola, sebbene sentisse un giusto sdegno in cuor suo, tuttavia con animo pacato si intromise tra i due contendenti e li acquetò; poi disse a chi aveva nominato il nome di {53 [203]} Dio invano: vieni meco e sarai contento.

  A205000128 

 Il pensiero di guadagnar anime a Dio lo accompagnava ovunque.

  A205000128 

 Se mai taluno avesse rivolto il discorso intorno a cose che fossero mormorazioni o simili, egli lo interrompeva e metteva fuori qualche facezia od anche una favola o altra cosa per far ridere, e intanto distoglieva il discorso dalla mormorazione ed impediva l'offesa di Dio tra' suoi compagni.

  A205000142 

 In questa guisa egli aveva la strada aperta ad esercitare continuamente la carità verso il prossimo e accrescersi il merito davanti a Dio.

  A205000143 

 Fra i doni, di cui Dio lo arricchì, era eminente quello del fervore nella preghiera.

  A205000143 

 Il suo spirito era cosi abituato a conversare con Dio che in qualsiasi luogo, anche in mezzo ai più clamorosi trambusti, raccoglieva i suoi pensieri e con pii affetti sollevava il cuore a Dio.

  A205000147 

 Di che quasi indispettito un compagno lo rimproverò dicendo: che vuoi dunque fare degli occhi se non te ne servi a rimirare tali cose? Io servirmene, rispondeva, per rimirare la faccia della nostra celeste Madre Maria, quando, se coll'aiuto di Dio ne sarò degno, andrò a trovarla in paradiso.

  A205000147 

 La divozione verso la Madre di Dio in Domenico era grande assai.

  A205000155 

 {67 [217]} Datemi un giovanetto, che frequenti questi sacramenti, voi lo vedrete crescere nella giovanile, giungere alla virile età e arrivare, se cosi piace a Dio, fino alla più tarda vecchiaia con una condotta, che è l'esempio di tutti quelli che lo conoscono.

  A205000157 

 Se ho qualche pena in cuore, egli diceva, vo dal confessore, che mi consiglia secondo la volontà di Dio; giacchè Gesù Cristo ha detto che la voce del confessore per noi è come la voce di Dio.

  A205000157 

 Se poi voglio qualche cosa di grande, vo a ricevere l'Ostia santa in cui trovasi corpus quod prò nobis traditum est, cioè quello stesso corpo, sangue anima e divinità, che Gesù Cristo offerse a Dio per noi sopra la croce.

  A205000177 

 - Si: ti si permettono le penitenze di sopportare pazientemente le ingiurie qualora te ne venissero fatte; tollerare con rassegnazione il caldo, il freddo, il vento, la pioggia, la stanchezza, e tutti gli incomodi di salute che a Dio piacerà di mandarti.

  A205000179 

 - Ciò che dovresti soffrire per necessità offrilo a Dio, e diventa virtù e merito per l'anima tua.

  A205000183 

 Lo scopo era di assicurarsi la protezione della gran Madre di Dio in vita e specialmente in punto di morte.

  A205000202 

 Custodiremo colla massima gelosia la santa parola di Dio, e ne rianderemo le verità ascoltate.

  A205000209 

 Chi bramerà far parte di questa società, dovrà anzi tutto purgarsi la coscienza col Sacramento della Confessione, e cibarsi alla mensa Eucaristica, dar quindi saggio di sua condotta con una settimana {80 [230]} di prova, leggere attentamente queste regole e prometterne esatta osservanza a Dio ed a Maria SS. Immacolata.

  A205000210 

 Nel giorno di sua ammessione i fratelli si accosteranno alla santa comunione, pregando Sua Divina Maestà di accordare al compagno le virtù della perseveranza, dell'ubbidienza, il vero amore di Dio.

  A205000214 

 E se Dio ci concederà grazia e vita per servirlo nel sacerdotal Ministero, noi ci adopreremo con tutte le nostre forze per farlo col massimo zelo, e diffidando di nostre forze, illimitatamente fidando nel divino soccorso, potremo sperare che dopo questa valle di pianto consolati dalla presenza di Maria, raggiungeremo sicuri in quell'ultima ora quel guiderdone eterno, che Iddio tien serbato a chi lo serve in ispirito e verità.

  A205000225 

 Ne accennerò solamente due, che sono già stati da Dio chiamati alla patria celeste.

  A205000235 

 - Non tanto; desidero di fare la volontà di Dio.

  A205000236 

 Queste ultime parole fecero conoscere il Gavio per un giovane di non ordinaria pietà, e cagionarono nel cuore del Savio una vera consolazione; sicchè con tutta confidenza continuò così: chi desidera di fare la volontà di Dio, desidera di santificare se stesso; hai dunque volontà di farti santo?.

  A205000238 

 Noi procureremo soltanto di evitare il peccato, come un gran nemico che ci ruba la grazia di Dio e la pace del cuore, {86 [236]} di adempiere esattamente i nostri doveri, e frequentare le cose di pietà.

  A205000242 

 Fra le altre cose egli disse a' suoi amici: miei cari, non dimentichiamo l'anima del nostro amico, tutto quello che ora facciamo per lui, Dio disporrà che altri lo faccia un giorno per noi.

  A205000246 

 - È vero, rispondeva l'amico, ma, se facciamo quello che possiamo dal canto nostro, Dio non mancherà di darci grazia e forza per meritarci un favore così grande quale si è diventar ministri di Gesù Cristo.

  A205000258 

 Per tutto il tempo che Domenico sopravvisse al suo amico l'ebbe ognor presente nelle pratiche di pietà, e soleva dire, che non poteva andar ad ascoltar la santa messa, od assistere a qualche esercizio divoto senza raccomandare a Dio l'anima di {92 [242]} colui che in vita erasi cotanto adoperato pel suo bene.

  A205000261 

 Fra le altre cose intesi chiaramente queste parole: Sì, mio Dio, ve l'ho già detto e ve lo dico di nuovo, io vi amo e vi voglio amare fino alla morte.

  A205000267 

 L'innocenza della vita, l'amor verso Dio, il desiderio delle cose celesti avevano portato la mente di Domenico a tale stato che si poteva dire abitualmente assorto in Dio.

  A205000270 

 - Se potessi parlare al Papa, vorrei dirgli che si occupi assai dell'Inghilterra; Dio prepara un gran trionfo al cattolicismo in quel Regno.

  A205000274 

 Ommetto molti altri fatti simiglianti, contento di scriverli, lasciando che altri li pubblichi, quando si giudicherà che possano tornare a maggior gloria di Dio.

  A205000281 

 - Dimanderai alla santa Vergine che ti ottenga da Dio sanità e grazia, per farti santo.

  A205000289 

 Io non ho alcun merito avanti a Dio, diceva, nell'assistere o visitare gli infermi perchè lo fo con troppo gusto; anzi mi è un caro divertimento.

  A205000291 

 Caro mio, dicevagli Domenico, noi dobbiamo prendere qualsiasi rimedio, perchè cosi, facendo obbediamo a Dio, che ha stabilito medici e medicine, perchè sono necessarii a riacquistare la perduta sanità: che se proviamo qualche ripugnanza pel gusto, sarà un mezzo per guadagnare maggior merito {103 [253]} per l'anima.

  A205000294 

 Si arrese Domenico a tale deliberazione, ma solo per farne un sacrifizio a Dio.

  A205000297 

 Fra le altre diceva: Qual è la cosa migliore che possa fare un ammalato per acquistar merito davanti a Dio?.

  A205000298 

 - Offerire spesso a Dio quanto soffre.

  A205000302 

 - Ti assicuro a nome di Dio che i tuoi peccati ti sono stati tutti perdonati.

  A205000310 

 - Potrai venire purchè tal cosa torni a maggior gloria di Dio.

  A205000312 

 {107 [257]} Il disturbo sarebbe di pochi giorni... poi sarebbe tutto finito, tuttavia sia fatta la volontà di Dio.

  A205000327 

 Domenico però si pose a ridere e soggiunse: il mondo e vinto, ho soltanto bisogno di fare una giudiziosa comparsa davanti a Dio.

  A205000327 

 Ma egli o fosse mosso da sentimenti di devozione, oppure fosse così inspirato da voce divina che gli parlasse al cuore, fatto sta che contava i giorni e le ore di vita come si calcolano colle operazioni dell' aritmetica, {113 [263]} ed ogni momento era da lui impiegato a prepararsi a comparire dinanzi a Dio.

  A205000332 

 Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio;.

  A205000334 

 Questo accade secondo gli adorabili decreti di Dio, che vuole purgare quelle anime dalle piccole macchie che forse hanno contratto in vita e così assicurare e rendere loro più bella la corona di gloria in cielo.

  A205000343 

 Altri cominciarono a raccomandarsi a lui come ad un protettore presso Dio.

  A205000348 

 Ed è appunto in queste che mi fu dato di ammirare il fervore del nostro Domenico alla pietà, e 1' unione dell' anima sua con Dio.

  A205000348 

 Ma una cosa destava in modo affatto particolare la mia attenzione, e traeva a sè la mia ammirazione, ed era il vedere, come quella giovanetta sua mente si mostrasse unita con Dio, ed affettuosa e fervida nelle preghiere.

  A205000348 

 Quante volte io l'osservai con quel suo sguardo rivolto al cielo, al cielo che sì presto doveva essere la sua dimora, raccogliere tutti i suoi sentimenti, e con quell'atto offrirli al Signore ed alla Beatissima sua madre, con quella pienezza di affetti, che appunto richiedono le recitate preghiere! E questi sentimenti, o amatissimi giovani, erano poi quelli, che animavano i suoi pensieri nel compiere ogni suo dovere, erano quelli, che ogni suo atto, ogni sua parola santificavano, che tutta la sua vita interamente dirigevano alla gloria di Dio.

  A205000349 

 Ma che direm noi di quel giovane, che passa tutta intera la vita dimentico affatto del fine a cui Dio lo ha destinato, che mai non trova un momento, in cui pensi a dedicare i suoi affetti al Creatore, che pel suo cuore non dà mai luogo ad alcuna aspirazione che lo sollevi verso il suo Dio? Inoltre che diremo di quel giovane che fa quanto sta in lui per tenere da sè lontani simili sentimenti, o per combatterli e soffocarli, se li sente vicini a penetrare nel suo cuore? Deh riflettete alquanto sulla santa vita e sul santo fine del carissimo vostro compagno sulla invidiabile sorte, di cui possiamo avere fiducia che egli goda; e quindi ritornando col pensiero su di voi stessi esaminate che cosa ancora vi manchi per somigliargli e quali voi essere vorreste, se al par di lui vi trovaste sul punto di dovervi presentare a quel tribunale ove Dio chiederà a tutti stretto conto di ogni più leggiero mancamento.

  A205000349 

 Quindi se a tale confronto voi ritrovate che grande sia la differenza, proponetevelo per esempio, imitatene le cristiane virtù, disponete l'anima vostra ad essere come {128 [278]} la sua, pura e monda agli occhi di Dio, acciocchè all'improvvisa chiamata, la quale immancabilmente o tosto o tardi dovrà udirsi da tutti noi, le possiamo rispondere coll'ilarità sul volto, col sorriso sulle labbra, come fece l'angelico vostro condiscepolo.

  A205000351 

 Chiunque ha letto le cose che abbiamo scritto intorno al giovinetto Savio Domenico, non si maraviglierà che Dio siasi degnato di favorirlo di doni speciali, facendo risplendere le virtù di lui in molte guise.

  A205000351 

 E si raccontano non poche grazie ottenute per le preghiere fatte a Dio dal giovane Savio mentre egli era ancora nella vita mortale.

  A205000354 

 Animato da quanto udiva raccontare del mio amato compagno Domenico, volli anch'io a lui raccomandarmi facendo a Dio una novena in onore di questo mio collega.

  A205000354 

 Ho sott'occhio molte relazioni di persone che espongono celesti favori da Dio ottenuti per intercessione del Savio.

  A205000355 

 Riconosco questa grazia ottenuta da Dio per intercessione di questo mio compagno, mio familiare in vita, mio aiuto e conforto ora che gode la gloria del cielo.

  A205000356 

 Con questo fatto io pongo termine alla vita del giovane Savio, riservandomi a stampare altri fatti quando il tempo farà conoscere che possano tornare a maggior gloria di Dio e vantaggio delle anime.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000006 

 L' imperatore ascoltò attentamente la questione, poi disse: Qual è quel Dio, che colà volete adorare? Fu risposto: Egli è il Dio de' Cristiani.

  A206000006 

 Soggiunse l'imperatore: è meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, ma non sia dato in potere degli osti.

  A206000007 

 Tale notizia fece provare a S. Callisto grande consolazione; e per dare un segno di gratitudine a Dio pel benefizio ricevuto, animò i cristiani a costruire in quel luogo medesimo una chiesa che è la prima innalzata pubblicamente in Roma ad onore della Beata Vergine Maria.

  A206000013 

 Così uscendo i cristiani da quei luoghi sentivansi tutti infiammati d'amor di Dio, pieni di coraggio per tollerare qualunque supplizio.

  A206000013 

 Ivi in certi giorni, in certe ore stabilite si radunavano per sentire la santa messa, ascoltare la parola di Dio, accostarsi al sacramento {10 [82]} della penitenza, ricevere la santa Eucaristia, ed esercitare altre pratiche religiose; e ciò facevano per lo più sopra la tomba di un martire, che poco prima aveva sparso il sangue per la fede.

  A206000016 

 Questi tempi sono eziandio divisi in quattro, perchè, siccome {12 [84]} già praticavasi dagli Ebrei, corrispondono a quattro fini particolari: nella primavera affinchè Iddio benedica le semenze delle campagne; nell' estate affinchè crescano, e producano frutti; nell' autunno affinchè i frutti giungano a maturità; e nell'incominciamento dell'inverno affinchè si possano raccogliere, e godere in sanità e grazia di Dio ( V. Navaes in S. Callisto ).

  A206000017 

 Il numero dei giorni di preghiera e digiuno è fissato a tre, affinchè con quei tre giorni siano consacrati a Dio i tre mesi, che seguono le quattro tempora: così colle quattro tempora dell'anno noi veniamo ad offerire al Signore dodici giorni, uno per ciascun mese, nel qual modo intendiamo di offerire l'anno intero a Dio

  A206000020 

 Colà in un'abitazione vicina udirono una moltitudine di fedeli, che cantavano lodi a Dio Creatore.

  A206000020 

 Tra costoro eravi S. Callisto Papa col suo clero, che amministravano i Ss. Sacramenti, e spiegavano la parola di Dio al popolo ivi radunato.

  A206000030 

 Egli in questo fatto vedeva qualche cosa di più, che non era magìa, e già gli sembrava di ravvisare l'impotenza degli Dei e la virtù del Dio dei Cristiani che operava cose tanto maravigliose; perciò rispondendo all'Imperatore disse: se tal cosa è avvenuta per arte magica, io nol saprei, che se la cosa è tale, dove andò il valore de' nostri Dei.

  A206000030 

 L'infelice principe in vece di riconoscere l'onnipotenza di Dio, che solo può dare e togliere la vista agli uomini stimò essere ogni cosa avvenuta per arte magica.

  A206000030 

 Ma quando dagli stessi soldati fu assicurato che niuno li aveva toccati, e che il Dio dei Cristiani era colui che li aveva ridotti a quello stato, ne fu spaventato; e temendo forse peggio per sè, reputò miglior partito fuggire co' suoi e riferire ogni cosa all'Imperatore.

  A206000030 

 S. Calipodio, facendo vedere che era l'ira divina che si andava aggravando sopra di loro, rispose: {18 [90]} non è l'oscurità del luogo che vi impedisca la vista, ma è Dio onnipotente, quel Dio che vede tutte le cose, egli è che acciecò gli occhi vostri.

  A206000031 

 Nell' atto che si sacrificavano le vittime, costei fu assalita da una specie di furore, o da uno spirito maligno, e certamente senza sapere ciò che ella medesima proferisse, e noi diremo piuttosto, disponendo così Iddio, si pose a gridare: il Dio di Callisto è il Dio vivo.

  A206000032 

 Entrato appena, si gettò ai piedi del Santo Pontefice, e coll'animo commosso sclamò: io ho conosciuto che Gesù Cristo è vero Dio; gli stessi demoni oggi l'hanno confessato.

  A206000032 

 Io ti supplico e ti scongiuro per amore di questo Dio medesimo a volermi liberare dal culto dei demoni e delle pietre, ed amministrarmi quel battesimo che vai predicando.

  A206000032 

 Onde spinto dalla bontà e dalla grazia di quel Dio che vuole la salvezza di tutti gli uomini, lascia ad altri la continuazione del sacrifizio, ed egli tutto solo corre al di là del Tevere, dove era S. Callisto.

  A206000032 

 Palmazio andava già da qualche tempo meditando la debolezza degli dei e la potenza del Dio dei cristiani.

  A206000032 

 Udendo ora tali {22 [94]} parole, illuminato dalla grazia di Dio che si andava facendo strada nel suo cuore, sempre più andavasi persuadendo della ridicolaggine delle divinità e dei sacrifizi che loro si facevano.

  A206000033 

 Palmazio colle lagrime agli occhi rispose: Signore, io non burlo: perciocchè nel fatto dell'accecamento de' miei soldati e nella risposta della vergine Giuliana, io ho conosciuto che il tuo Gesù Cristo è il vero Dio.

  A206000034 

 Allora S. Callisto gli indirizzò queste parole: Credi in Dio Padre onnipotente creatore delle cose visibili ed invisibili?.

  A206000050 

 Ma egli aveva già conosciuta la vanità delle cose del mondo, perciò fermo nella fede, fece a Dio offerta di se medesimo, e ben lungi dal badare alle mollezze della vita, cominciò a digiunare, a pregare senza interruzione; e non cessava d'invocar la misericordia di Dio scongiurando Gesù Cristo a concedergli spazio di vera penitenza.

  A206000051 

 Mentre Palmazio nella casa di Simplicio passava il suo tempo nelle preghiere e nel digiuno, Dio volle consolarlo con un miracolo e colla conversione di molti gentili.

  A206000052 

 Blanda tua serva, recale qualche sollievo, e fa, che sorga dal letto del suo dolore: così tutti conosceranno, che tu sei il Dio Creatore di tutte le cose.

  A206000060 

 Ma l'uomo non vive soltanto di pane: la parola di Dio e la sua santa grazia sono conforti che non vengono meno al cristiano; onde Callisto pascolando l'animo delle verità della fede si diede vie {36 [108]} piu con fervore a pregare.

  A206000060 

 Perciò non cessava di pregare e d'invocare l'aiuto di Dio affine di poter perseverare nei patimenti fino all'ultimo respiro.

  A206000060 

 Pieno di fiducia nella virtù del Santo, andò a prostrarsegli a' piedi, invocando il suo aiuto: o Padre, diceva, liberatemi da queste dolorose piaghe, io credo che Gesù Cristo è Dio vivo e vero, io credo che egli ha liberato Blanda dalla lunga sua infermità, io credo che egli mi può salvare, e può liberarmi dai gravi mali da cui sono da tanto tempo travagliato, e pressochè consunto.

  A206000062 

 In quell'istante medesimo scomparvero le piaghe dal corpo cosicchè mentre la grazia di Dio gli guariva le piaghe dell'anima per doppio miracolo gli dava eziandio la sanità corporale.

  A206000062 

 Privato vedendosi così prodigiosamente guarito non poteva in sè ritenere la gioia, e andava ad alta voce cantando lodi a Dio dicendo: Quel Dio, che predica Callisto, egli è il vero Dio, il Dio Santo, il Signor nostro Gesù Cristo.

  A206000071 

 L'uomo di Dio avendo esposto il suo desiderio a Papa {46 [118]} Sergio II che allora (847) governava la Santa Romana Chiesa, ottenne ciò che dimandava.

  A206000071 

 Questo uomo di Dio, ripieno di gaudio partì da Roma.

  A206000072 

 Essendosi {47 [119]} a ciò impiegati altri e poi altri diaconi e sacerdoti per trasportarlo, lo Spirito Santo lo aggravò di tanto peso, che il corpo del servo di Dio rimase immobile.

  A206000073 

 Allora Everardo pieno di gaudio rese grazie a Dio, e preparata ogni cosa che pareva atta ad affare di tanta importanza, servendosi dei sacerdoti, diaconi, e di tutto il clero accompagnato dalla moltitudine dei fedeli, sollecitava il {48 [120]} trasporto di tali reliquie.

  A206000073 

 Quell'uomo di Dio, avuto prima il consenso della Sede Romana, appagò il Duca nella sua domanda.

  A206000074 

 Allora tutti resero grazie {49 [121]} a Dio, che salva tutti e vuole che niuno perisca.

  A206000076 

 Costui nell'animo suo deplorava la miseria della sua cecità, e chiedeva a Dio rimedio pei meriti di S. Callisto martire; finchè sul {51 [123]} fare dell'aurora egli pure si addormentò.

  A206000076 

 E questo miracolo fu cagione di salvezza a molti, perciocchè vedendo la potenza di Dio a ridonare la sanità a' suoi servi per intercessione del Santo Martire, si diedero ad invocarlo con maggior fiducia ne' varii loro bisogni.

  A206000076 

 Mentre dormiva gli apparve un personaggio vecchio con abito candido come la neve, che con voce soave chiamandolo gli disse: o Malaldo (così chiamavasi quel cieco), perchè tanto tempo te ne giaci? alzati, non mettere indugio, entra nella chiesa, e rendi grazie a Dio.

  A206000077 

 Era pure in questo monastero un servo di Dio chiamato Emmo, che dalla nascita aveva bensì avuto gli occhi aperti, ma era privo della vista.

  A206000077 

 Questo cieco ancor oggidì, fedelmente servendo nello stesso monastero, non cessa di predicare a tutti i benefizi del Signore e del suo martire S. Callisto, che gli ottenne da Dio la vista.

  A206000078 

 Questo edifizio, che credesi il primo innalzato pubblicamente in Roma alla Madre di Dio, fu costrutto al di là del Tevere alle radici del monte Gianicolo sopra un ospizio detto anticamente Taberna meritoria.

  A206000090 

 Vi sono molte altre iscrizioni e preziosi dipinti, i quali tendono tutti a dimostrare l'antichità di questa chiesa e la grande venerazione che fin dai tempi antichissimi hanno sempre avuto i cristiani verso la Gran Madre di Dio.

  A206000091 

 Cristiano, che leggi le azioni dei martiri e la venerazione che in ogni tempo si ebbe verso la Gran Madre di Dio, vieni meco e facciamo insieme un'importante riflessione.

  A206000091 

 Quel Dio creatore pel cui amore i martiri spargevano il loro sangue, è pure nostro Dio creatore.

  A206000092 

 Che se la nostra debolezza ci espone a frequenti pericoli di rimaner vinti, noi dobbiamo seguire l'esempio de' nostri maggiori e ricorrere a Colei the è l'aiuto dei cristiani, il conforto dei deboli, il sollievo degli afflitti, il conforto dei tribolati, la Madre di Dio, la grande Vergine Maria.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000004 

 Dio però l'aveva fino allora conservato affinchè impiegasse gli ultimi sei anni di vita nel governo della Chiesa Universale.

  A207000009 

 Onde si può dire che il Papa di que' tempi aveva niente, ma possedeva tutto; perche i fedeli s'imponevano con piacere un tributo volontario sopra le loro sostanze; anzi reputavano a loro gloria di far parte delle loro ricchezze al vicario di Gesù Cristo per assicurarsi così che fossero impiegate ad onore di quel Dio che di ogni ricchezza è padrone e datore.

  A207000014 

 Colà amministrava i Sacramenti del Battesimo e della Cresima: si ascoltavano le confessioni dei fedeli, si distribuiva la santa Eucaristia, si spiegava la parola di Dio; insomma nell' oscurità {14 [308]} delle tombe si facevano quelle sacre funzioni che il nemico delle anime non poteva tollerare che si facessero alla luce del giorno.

  A207000015 

 Cresceva nell'età e nel timor di Dio.

  A207000015 

 Desiderosa di rinunciare a tutti {15 [309]} i piaceri della terra, consacrò con voto a Dio la sua verginità, che fedelmente conservò in mezzo ai più gravi pericoli.

  A207000017 

 Giunta all'età di circa vent'anni i genitori, ignari che ella erasi tutta consacrata a Dio, vollero darla in isposa al nobile Valeriano, ricco signore di Roma.

  A207000019 

 Per vedere l'angelo, di cui ti parlo, bisogna che tu sia purificato in un fonte perenne e nel tempo stesso tu creda esservi un solo Dio vivo e vero.

  A207000023 

 S. Cecilia aveva fatto tal promessa a Valeriano mossa da viva fede, e persuasa che Dio avrebbe operato un miracolo per illuminare un uomo che doveva aver molti seguaci nella fede e nel martirio.

  A207000024 

 Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto.

  A207000025 

 Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro so chiedere per ora, che la conversione di mio fratello Tiburzio.

  A207000025 

 Ma niuno può vederli, se non rendesi degno coll'integrità dei costumi, {21 [315]} per la quale l'anima diviene la compiacenza e la delizia di Dio.

  A207000025 

 Mentre il Papa pregava, Dio volle consolare lui e Valeriano con un visibile prodigio.

  A207000025 

 Ora, o Valeriano, poichè tu hai secondato i consigli di Cecilia, Gesù Cristo Figliuolo di Dio mi ha mandato a te, affinchè io accolga le tue preghiere e ti conceda quanto sarai per dimandare.

  A207000025 

 «Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio padre di tutte le cose, che è padrone di tutto e governa tutti.» Terminato di leggere, s. Paolo disse a Valeriano: credi tu quel che hai letto? Sì, io credo, rispose vie più commosso Valeriano, questa è somma verità; credo, credo fermamente.

  A207000026 

 Così Valeriano, pieno di celeste gioia per le grazie che aveva da Dio ricevute, desiderava ardentemente di farne parte a suo fratello Tiburzio.

  A207000026 

 Dio appagò questi {22 [316]} suoi santi desiderii.

  A207000028 

 Ora adunque credi e ricevi anche tu la spirituale rigenerazione, e sarai anche l'amico degli angeli di Dio, ed otterrai il perdono delle tue colpe.

  A207000035 

 L'angelo di Dio ti assiste mentre parli.

  A207000035 

 Quando ebbe parlato dell' Unità e Trinità di Dio, Tiburzio esclamò; o Cecilia, la lingua umana non saprebbe trovare da sè queste arcane e cotanto luminose parole.

  A207000035 

 Quando poi Cecilia ebbe in breve narrato come il Figliuolo di Dio era egli medesimo venuto dal cielo in terra per farsi Uomo e diventar cosi infallibile maestro degli uomini, ed aveva insegnato la strada che conduce alla vita eterna, e per conferma della sua dottrina aveva operato i più stupendi miracoli; quando fece osservare come egli per la salvezza nostra aveva patito, era morto e risuscitato, ed aveva propagato la sua dottrina per mezzo degli Apostoli, i quali per la fede avevano pur sacrificata la vita; Tiburzio pieno di compunzione si pose a piangere e sospirare.

  A207000043 

 Tiburzio: Non mi maraviglio, disse, perchè gli uomini sensuali non possono sollevarsi a capire le cose di Dio.

  A207000045 

 Valeriano: Non dubitate, o Almacchio, mio fratello ha la testa sana, perciocchè vi è un gran medico che ha cura di lui, e di me; questo gran medico è G. C., figlio di Dio.

  A207000058 

 Anch'essi dovranno un giorno comparire davanti al tribunale di Dio per rendere conto del modo con cui esercitarono il potere che fu loro affidato.

  A207000060 

 Voi poi, o cristiani, il cui numero va ogni giorno crescendo, voi tenetevi costanti nel confessare che solo il vero Dio è giusto e santo.

  A207000062 

 Costui preso da maraviglia al vedere quei due nobili giovani che sul fiore dell' età andavano con gioia alla morte come se andassero ad una gran festa, non potè tenersi dal dir loro questo parole: Quale è mai il motivo di questa vostra allegrezza, giacchè i nostri pagani, quando vanno alla morte pei loro delitti, sono pieni di sdegno e di disperazione, mentre voi vi andate con gioia? - Eglino risposero: I cristiani muoiono volentieri per Gesù Cristo, imperciocchè sacrificando la vita presente ad onor di Dio, acquistano una vita beata e gloriosa che non ha più fine.

  A207000062 

 Così facendo tu vedrai le grandezze del nostro Dio.

  A207000063 

 Per grazia di Dio tutti credettero alle loro parole.

  A207000064 

 Quella notte fu tutta passata nella spiegazione della parola di Dio, nella preghiera e nel cantar lodi al Signore.

  A207000065 

 Nel momento che i forti giovani furono colpiti dalla scure, Dio si degnò di mostrare a Massimo le anime loro rivestite di splendore quali spose di Gesù Cristo, mentre un coro di angeli cantando inni di gioia le ricevevano tra le loro braccia e sulle loro ali le portavano in trionfo al cielo.

  A207000067 

 Ma la santa vergine piena di confidenza in Dio si adoperò e riuscì a fare gran bene alle anime di quelli stessi che erano stati spediti per ucciderla.

  A207000069 

 Dopo si pose ad istruirli nella fede, e quando li vide tutti penetrati delle verità spiegate si voltò verso di loro ed aggiunse con forza: cittadini, credete voi le cose che vi ho dette? Quelli risposero: sì, le crediamo, e crediamo che Gesù Cristo è Figlio di Dio e Dio vero.

  A207000070 

 Il santo Pontefice benedicendo Iddio che in tante guise degnavasi di chiamare le anime a sè, deciso di promuovere la gloria di Dio in mezzo a qualunque pericolo, usci coraggiosamente dalle tombe dei martiri, ed andò alla casa di santa Cecilia.

  A207000071 

 Invitata a non voler essere ostinata nella sua religione, la santa rispose: Io mi reco a gloria di confessare Gesù Cristo in ogni luogo e in faccia a tutti i pericoli; non temo alcuna umana potestà che sia contraria alla santa legge del mio Dio.

  A207000080 

 Perocchè Dio la confortava con una prodigiosa frescura simile a quella che provavano i tre giovanetti nella fornace di Babilonia.

  A207000082 

 La santa martire, come vide il Vicario di Gesù Cristo, provò {45 [339]} grande consolazione, e piena di gratitudine verso Dio, che aveva esaudite le sue preghiere, indirizzò a s. Urbano queste ultime parole: Beatissimo Padre, io ringrazio Iddio, che nella sua grande misericordia si degnò di esaudire la mia preghiera.

  A207000097 

 Esso di tutto cuore appagò la loro pietà, di poi esortandoli a staccare il cuore dalle cose della terra ed a riporre tutta la loro confidenza in Dio, si misero insieme a pregare.

  A207000107 

 Almacchio simile a certi mondani che non vogliono sentir a parlare nè di Dio ne dell'anima, interruppe il discorso e disse: Da quanto vedo voi siete peggiori del vostro vecchio e pazzo maestro; voi siete veramente {55 [349]} infelici, poichè dopo di aver veduto tanti vostri compagni condotti a trista fine e dopo tante minaccie fatte a voi, volete tutt'ora persistere nella vostra imprudenza!.

  A207000110 

 Urbano non potè soffrire che si attribuisse alla magia la fortezza dei Martiri, che era tutto dono della grazia di Dio.

  A207000112 

 Quanto poi al nostro Dio sappi che egli è il Creatore di tutti i vostri dei, e il Creatore di tutti noi medesimi.

  A207000117 

 Appena entrati i santi Confessori si posero a cantare salmi ed inni a Dio dicendo: O Signore, tu sei divenuto il nostro rifugio e il nostro conforto.

  A207000119 

 A cui egli rispose: non piangete per questo, o miei figli, ma piuttosto rallegratevi nel Signore, perciocchè per mezzo delle tribolazioni noi dovremo giungere al regno di Dio.

  A207000119 

 Dopo di aver a lungo parlato della grande felicità che Dio prepara a quelli che soffrono per suo amore nella vita presente si posero a lodare il Signore.

  A207000119 

 Ed Anolino che andava ognor più rimirando con istupore la costanza e la pazienza de' cristiani, osservando quei segni di commozione, le preghiere e le lodi celesti, {61 [355]} che si innalzavano a Dio, rimase egli pure tutto intenerito, e la grazia di Gesù Cristo facendosi strada nel suo cuore, corse a gettarsi ai piedi di Urbano, chiedendo con lagrime di essere egli pure battezzato.

  A207000124 

 Urbano soggiunse: tu non comprendi tali cose perchè il tuo cuore è troppo attaccato alle cose mondane, e Dio ci ha rivelato come l'uomo carnale non comprenda le cose celesti.

  A207000129 

 Se voi, dissero, per onorare i vostri dei che sono di legno o di pietre, lavorate dalle mani degli uomini, siete cosi coraggiosi da non risparmiare la vostra vita e quella dei vostri più stretti parenti, che cosa non dovremo far noi per amore di Dio vivo e vero da cui siamo stati creati, da cui siamo tuttora conservati ed in mille guise beneficati?.

  A207000136 

 S. Urbano rimirando con occhio d'indegnazione quella statua, si senti profondamente addolorato, perchè i miseri idolatri eran giunti a tal segno di degradamento, da credere che quella statua fosse un dio vivente.

  A207000137 

 Richiamando poscia a memoria le parole del Salvatore, con cui dava assoluto potere sopra i demonii con facoltà di cacciarli da quei luoghi, dove fossero di ostacolo alla sua gloria, fissando gli occhi in quella medesima statua disse ad alta voce: La potenza del nostro Dio ti distrugga.

  A207000138 

 Riavutosi da quel terribile spavento fu anch'egli pieno di maraviglia, nè sapeva darsi ragione come Urbano, invocando il nome di Dio, potesse operare cose in cotal guisa sorprendenti.

  A207000140 

 Risposero i pazienti: Sappiamo che il nostro Dio è potente: se vuole, egli può liberarci da te, come liberò i fanciulli ebrei dalle mani di Nabucodonosor e dalla fornace ardente.

  A207000145 

 Fatto quindi il segno della santa Croce, per indicare che morivano per la fede e che univano i loro patimenti alla passione e morte del Salvatore che è re de' martiri, offerirono a Dio la loro vita pregando cosi: O Signore, degnatevi di riceverci secondo le vostre promesse, affinchè possiamo vivere per Voi e da Voi aiutati possiamo giungere al possesso di quella gloria che nel vostro regno si gode per tutti i secoli.

  A207000148 

 Ciò non ostante Dio faceva che Carpasio in mezzo a' suoi diabolici furori dicesse molte verità.

  A207000148 

 Dopo molte cose proferite in disprezzo degli dei e di quelli che li adoravano, continuò cosi: Non sapete ciò che dice il Maestro, il Dottore dei Cristiani, il vaso di elezione Paolo Apostolo? Egli dice: sappiamo che un idolo è un nulla e che vi è un solo Dio in cielo e in terra.

  A207000148 

 E Cristo disse nel Vangelo: qui vos spernit, me spernit: chi disprezza voi, disprezza me; e il disprezzo di Dio non sarà mai impunito.

  A207000148 

 Se non possiamo ad essi fare del bene, almeno non facciamo loro alcun male; perchè Dio ha detto: nolite tangere christos meos, neque in prophetis meis malignari; guardatevi dal disprezzare gli unti, ovvero i miei ministri, o fare contro di loro qualche malignità.

  A207000150 

 Orsù adunque, o benignissimo guerriero di Cristo io ti prego di ascoltare le mie suppliche; degnati di intercedere per me presso a Dio, onde le crudeltà di Carpasio non siano rivolte in vendetta contro di me.» Dicendo queste e molte altre cose piangeva i suoi peccati spargendo lagrime di dolore per le atrocità commesse dà suo marito.

  A207000151 

 Le preghiere di s. Marmenia fatte alla tomba di s. Urbano, e i pietosi uffizi usati verso il suo cadavere furono da Dio largamente ricompensati colla grazia del dono della fede cui tengono dietro molti celesti favori.

  A207000163 

 I santi risposero: Se cerchi la nostra condizione mortale, ti diremo che noi siamo servi di Marmenia; che se cerchi quale sia la nostra vera professione, diciamo, che per misericordia di Dio siamo cristiani.

  A207000167 

 Il sacerdote s. Fortunato con altri fedeli vennero di notte a raccogliere i brani dei loro corpi, li posero dentro ad alcune urne e cantando inni e lodi a Dio li portarono a seppellire vicino alla tomba di s. Urbano.

  A207000182 

 Si recò egli difatto presso le reliquie del Santo e andava con gioia raccontando le maraviglie che in lui eransi da Dio operate per intercessione di s. Urbano.

  A207000188 

 Cosi quel giovanetto consacrò il rimanente di sua vita in onore di colui che colla sua intercessione presso Dio gliel' aveva donata.

  A207000188 

 Dopo molte e prolungate preghiere si sentì vivo desiderio di consacrarsi a Dio nel convento annesso a quella chiesa.

  A207000188 

 Ma che? Egli era fatto cadavere: però le opere di Dio non si fanno solamente per metà.

  A207000188 

 Questo è un bel modo di essere grati verso a Dio e verso a' suoi Santi.

  A207000190 

 Alla presenza di una moltitudine di gente, commosso fino alle lacrime, raccontava con somma gratitudine il favore che da Dio aveva ricevuto per intercessione di s. Urbano.

  A207000190 

 Il buon religioso andò egli pure a pregare il Santo, onde volesse intercedere presso Dio pel medesimo oggetto.

  A207000191 

 Le sue preghiere furono da s. Urbano portate al trono di Dio.

  A207000191 

 Mosso dalle maraviglie che si udivano tuttodì a raccontare di s. Urbano, e tocco nel cuore dalla grazia di Dio, andò egli pure a chiedere aiuto al santo Martire.

  A207000196 

 Dio stesso ha sempre voluto dimostrare con luminosi favori quanto sia a lui di gradimento che i cristiani ricorrano al patrocinio de' beati del cielo.

  A207000199 

 I santi poi sono da noi venerati come insigni benefattori e modelli degli uomini quando vivevano sopra la terra, li veneriamo come amici di Dio e come potenti intercessori presso di lui ora che sono beati in cielo.

  A207000200 

 Essi invocarono la misericordia di Dio con queste parole: O Signore onnipotente, non vogliate allontanare da noi la vostra misericordia: venite in nostro aiuto.

  A207000201 

 Ricorriamo alla gran madre di Dio, regina di tutti i santi; ricorriamo al glorioso martire s. Urbano papa e martire, ricorriamo agli altri santi e sante del paradiso e siamo sicuri che se avremo fede si opereranno tra di noi le maraviglie de' tempi antichi con nostro grande vantaggio spirituale ed anche temporale nel modo che tornerà a maggior gloria di Dio e più vantaggioso alla salute delle anime nostre.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000004 

 Di ciò non contenta ancora soleva radunare molte sue compagne, e facendo della conversazione una scuola insegnava loro le verità di nostra santa Religione, discorreva delle virtù cristiane, e ciò con {8 [282]} tale grazia e fervore, che mentre le istruiva nel catechismo, tutte le accendeva dell' amor di Dio e del paradiso.

  A208000004 

 Docile alle amorose cure ed insegnamenti dei suoi cari, fedele agli impulsi della grazia di Dio, Marianna prima ancora dei sette anni aveva una grande inclinazione alle pratiche di pietà.

  A208000004 

 Era suo diletto il fare altarini, recitare orazioni, udire a parlare di Dio e dei Santi.

  A208000008 

 Nondimeno fra il timore e la speranza i genitori innalzavano a Dio fervide preghiere per implorarne la guarigione; ma sembrava che sordo il Cielo non udisse i loro clamori.

  A208000010 

 Fra le convenienze che la volevano intrigata col mondo, e le brame di innalzarsi a Dio, ella ondeggiava qual nave agitata dalle onde.

  A208000010 

 Rimproverava allora se stessa per non essere ancora coraggiosa a rifiutare ogni cosa che sapesse di vanità, e dimandava perciò a Dio che benigno la togliesse da quegli impacci.

  A208000011 

 Ma Gesù che vedeva la sua amante accondiscendere di malavoglia a tali leggerezze mondane, non mancava di venirla talvolta a consolare, a confortare, {16 [290]} mettendole in cuore un grande odio al mondo, un amore più acceso verso Dio, e inspiravate sempre maggior forza a rompere una volta tutti quei legami, che al mondo la tenevano in quel modo avvinta.

  A208000011 

 Sentivasi ella perciò accendere viemaggiormente in cuore l' amor di Dio, e quindi tutta sollecita ed ingegnosa nell' alimentarlo rubava tutte le ore che poteva per intrattenersi in dolci colloquii col suo crocifisso Signore.

  A208000013 

 La madre che non penetrava gli occulti e straordinarii effetti della grazia di Dio, vedendo in lei quella ripugnanza, credette che Marianna fosse presa da malinconia.

  A208000014 

 Quel ministro di Dio cominciò ad insegnarle a fare spesso la comunione spirituale, ad esprimere cioè al buon Gesù un vivo desiderio di riceverlo nel proprio cuore, e le disse che Gesù sarebbe certamente a lei venuto coll' abbondanza della sua grazia, colle dolcezze del suo amore.

  A208000015 

 Le diede pure le norme convenienti per ben regolarsi in casa colla madre, {23 [297]} e cogli altri famigli, affinchè cosi potesse mantenersi fedele a Dio, e non lasciarsi strascinare dietro alle vanità del mondo.

  A208000015 

 Le permise di fare la Comunione tre volte alla settimana; le insegnò il modo di camminare sempre alla presenza di Dio, di fare la meditazione, di praticare diverse specie di mortificazione.

  A208000025 

 A queste parole di Marianna non potè frenare le lagrime la madre, e abbracciatala le disse: Dio ti faceta una gran santa, o mia figlia.

  A208000025 

 Presala colà un giorno le disse quanto un grande amore materno poteva suggerirle: la sua deliberazione di rendersi carmelitana sembrarle una solenne imprudenza; che impossibile le sarebbe il resistere alle penitenze di un tale instituto; sarebbe certamente caduta ammalata, ed avrebbe lasciata la vita in sul fior dell' età, con dolore e disonore insieme di tutta la famiglia; potersi fare {35 [309]} santa stando in casa propria, come fatto avevano molti prima di lei; essere obbligata ad ubbidire ai suoi maggiori; tenesse a mente che a Dio piace di più l'ubbidienza che il sacrifizio; si togliesse in fine di testa quei tetri pensieri, e pensasse di unirsi in matrimonio con un giovane degno di lei, e del suo casato.

  A208000025 

 Specialmente a queste ultime parole Marianna si senti riempiere di un santo sdegno, e preso un tono alquanto più serio rispose alla madre francamente; che il suo parlare non era di madre che l'amasse; che prima dei parenti ella doveva ubbidire a Dio; che già si era consecrata per isposa a Gesù Cristo, e perciò più non le parlasse delle cose di questa terra, ma solo di quelle del Cielo, e in fine per amor di Dio la supplicava che volesse consolarla permettendole di farsi religiosa.

  A208000028 

 Diabolico inganno, di cui ella medesima rammentandosene poi con grande rammarico esclamava: «O Dio! quanto danno mi ha fatto questa mia taciturnità! Questa è stata tutta la mia rovina.

  A208000028 

 Nel tempo stesso le fa credere che siano tante ingratitudini i suoi pensieri, tanti peccati le ripugnanze che prova, sicché ella nel timore di aver offeso il suo Dio vive immersa nella sfiducia, nell' avvilimento, in pericolo di soccombere ad ogni istante.

  A208000030 

 La notizia di questo prodigio riempi di gioia tutte quelle buone religiose, che piene di riconoscenza e gratitudine ne resero a Dio e dalla Vergine immacolata le dovute grazie.

  A208000030 

 Venuto a visitarla il medico, e trovatala in ottimo stato di salute rimase fuor di se per la maraviglia, e non si potè a meno che riconoscere in quella guarigione la potente mano di Dio.

  A208000034 

 {48 [322]} I. Propongo di non voler giammai fare alcun atto di mia propria volontà, ma di negarla in tutte le occasioni, sacrificandola sempre al volere di chi mi sta in luogo di Dio.

  A208000036 

 III. Propongo di volermi porre sotto i piedi tutti i motivi e rispetti umani, e di operare in tutto per il puro fine di dare gusto a Dio.

  A208000038 

 V. Risolvo di rinnovare almeno una volta {49 [323]} alla settimana questi miei proponimenti, ai quali spero coll' aiuto della divina grazia mantenermi fedele; e se per mia fragilità venissi a mancarvi propongo di dirne la mia colpa alla nostra madre priora, chiedendole per amor di Dio la penitenza.

  A208000039 

 VI. Risolvo d' intrattenermi interiormente con Dio, perchè da questo dipende tutto il mio bene; di essere avida di non lasciar perdere mai alcuna occasione di lavorare pel Signore; di andar rubando tutti i ritagli di tempo per fare orazione o arida o secca, come Dio vorrà, senza attaccarmi alle interne dolcezze, ma solamente a quello che mi parrà essere di gusto a Dio; di considerare durante la ricreazione che ho Dio che parla entro di me, e quindi ascoltarlo, andando però sempre dicendo qualche parola per non parer singolare.

  A208000040 

 - Anime generose che volete darvi alla virtù, ed essere intieramente di Dio, preparatevi a queste prove.

  A208000040 

 Ciò inteso la Beata, sciolta in dirottissimo pianto cosi gli disse: «Scaricate pure, o mio Dio, i vostri giusti furori sopra di questa peccatrice meritevole di molti inferni; che ben di cuore mi pongo sotto la verga del vostro giusto rigore, sperando nella vostra misericordia, cbe voi mi farete la grazia di castigare le mie colpe in questa vita, e che da quest' ora in poi mi darete forza per non mai più.

  A208000040 

 Ciò non pertanto ella si mantiene rassegnata {51 [325]} al volere di Dio, e continua a battere la via del bene coraggiosamente.

  A208000040 

 La nostra Beata appartenendo al novero {50 [324]} di queste anime predilette fu da Dio sottoposta a queste pene, per mezzo delle quali Egli, come l' oro nel fuoco, la purificò per lo spazio di ben quasi quattordici anni.

  A208000040 

 Le anime prescelte ad una stretta unione con Dio, per quanto si dieno ai rigori di penitenza, d' ordinario non vi giungono senza passare per la trafila di altre pene assai più dolorose che qualunque altra.

  A208000040 

 Sicché pieno il cuore di ambasce, ma colla confidenza di una vera amante si rivolgeva talvolta a Dio, e quasi con Lui dolcemente lamentandosi gli diceva: «Voi mi avete ingannata, o mio Dio.

  A208000040 

 «Oh! Dio, esclama tutta affannata, che martirio di lento fuoco è per un' anima, che desidera di amarvi, vedersi sempre in pericolo di offendervi!» {52 [326]} Provava eziandio forti tentazioni contro la fede, contro la temperanza, e altre virtù, sicché ebbe a dire che talvolta parevate di trovarsi in un inferno.

  A208000042 

 Bastava che parlasse, o sentisse parlare di Dio, per venire tosto rapita fuori dei sensi.

  A208000042 

 Di mano in mano che si appressava questo tempo felice, ella sentiva nascere in se un desiderio vivissimo di unirsi con Dio, e le crebbe tanto questa brama, che la trasportava fuori di se.

  A208000042 

 O Dio dell' anima mia, chi mi darà lingua onde poter dire le misericordie, che ricevetti in quel tempo dalla vostra smisurata bontà? In verità non so dire, ne spiegarmi».

  A208000042 

 Per essa un' anima cammina sempre alla presenza di Dio; a Dio senza alcuno sforzo tiene di continuo rivolto il suo pensiero, fisso il suo cuore; vede Iddio in ogni cosa, lo sente, lo gode, e dove prima si sarebbe dovuta sforzare per volgersi a Lui, ora dovrebbe farsi violenza per allontanare da Lui il suo pensiero.

  A208000042 

 «Quando l' ebbi ricevuto provò l'anima mia tale unione con Dio, che ben compresi allora quelle parole di s. Paolo: Vivo io non più io, ma vive in me il mio Dio.

  A208000043 

 Il vivo desiderio che aveva la nostra Beata di adempiere fedelmente i suoi doveri verso Dio, e in tutto mostrargli la sua gratitudine, la faceva stare continuamente attenta per osservare colla più grande perfezione le leggi santissime del suo amato instituto.

  A208000044 

 La nostra Beata Maria degli Angeli, ad imitazione della Madre, promise ella pure con {58 [332]} voto di osservare in ogni sua operazione il più perfetto, e di maggior gusto a Dio.

  A208000045 

 Fosse pure inferma, fosse sana, in azione, in riposo, stando in cella, alla mensa, nella ricreazione, al parlatorio, in qualsiasi luogo, ella trovavasi sempre dolcemente unita con Dio.

  A208000045 

 Tanto era assidua nel pensare a Dio, che giunse al punto che anche volendo non avrebbe potuto allontanarne il pensiero.

  A208000046 

 Aumentavano queste sue penitenze nelle novene che faceva in onore di Dio, della Vergine, e dei suoi Santi avvocati.

  A208000046 

 Da pricipio i suoi superiori non {62 [336]} corrispondevano alle sue brame per timore che ella si ammalasse; ma vedendo poi che propriamente si avverava quello che ella diceva, cioè che cadrebbe ammalata se non le permettevano le penitenze, furono costretti a contertarnela ogni volta, persuasi che tale fosse il voler di Dio, il quale aveva eletto quella sua sposa a rassomigliare in tutto al suo divin Figliuolo Gesù.

  A208000047 

 A tal rimprovero restò così colpita la serva di Dio, che per molti giorni altro non faceva che piangere.

  A208000047 

 Allora soltanto ella ricusò di ubbidire alla madre, quando conobbe essere contraria la volontà di Dio.

  A208000047 

 Era sua massima universale, che si dovesse ricevere la volontà dei superiori come quella di Dio, assoggettandosi intieramente anche nelle cose più indifferenti alla loro assoluta dipendenza.

  A208000047 

 Manifestava nelle conferenze, scriveva per {67 [341]} lettere, confidava persino alle sorelle le grazie più segnalate ricevute da Dio, quando la voce di un superiore le avesse comandato di ciò fare.

  A208000047 

 Una volta per inavvertenza le fu dato l' avanzo di amarissima medicina invece di un poco di vino, e l' ubbidiente serva di Dio l' assorbì senza profferir parolar Anche la sua carità, la sua divozione prendeva dall' ubbidienza l'ordine e la misura.

  A208000048 

 Fattole il comando non tardò ad ubbidire la serva di Dio; domandò a Gesù il bramato favore, ed ecco in breve guarita perfettamente l' inferma con grande maraviglia di tutti.

  A208000048 

 Vedendosi ridotta a tale stato la moribonda signora, e ben conoscendo la virtù e santità di Suor Maria degli Angeli, fece ricorso al padre Luigi confessore della serva di Dio, pregandolo che volesse comandare alla sua penitente che le ottenesse dal Cielo quel ristabilimento, che per corso naturale più non era da sperarsi.

  A208000051 

 Trovava la serva di Dio nella strettezza di quell' abitazione le sue più care delizie.

  A208000054 

 Imperocché nell' orazione venendo il suo intelletto illuminato da suprema luce, ed acquistando ella un altissimo conoscimento della grandezza e maestà di Dio, nasceva in fondo del suo cuore {79 [353]} un sentimento sì basso di se medesima, che colla più intima persuasione stimavasi la pia miserabile creatura del mondo.

  A208000054 

 Quindi quello stimarsi la più grande peccatrice, la più ingrata verso Dio; di qui ancora il suo stupore, che Iddio la sostenesse ancora in vita; quel piangere dirottamente per ogni più piccolo mancamento, fino al punto di costringere talvolta il Signore e la Beata Vergine a venirla a consolare, e assicurar del perdono.

  A208000055 

 Laonde, quanto umile nella sua insufficienza, altreltanto {81 [355]} confidata al poter di Dio, non era difficoltà, nè contrasto, che valesse ad allontanarla dal servizio di Lui, ben potendo esclamare con s. Paolo: « Omnia possum in eo qui me conforlat.

  A208000055 

 Tuttavia questo suo credersi misera e indegna punto non l' avviliva, che anzi più grande confidenza le inspirava nella misericordia di Dio.

  A208000055 

 Venendo a commettere qualche mancamento non impazientavasi contro se stessa, ma tosto umiliandosi dinanzi a Dio gli domandava perdono, e senza perdersi di coraggio riprendeva più veloce il corso sulla via della santità.

  A208000057 

 Perciò l' umile serva di Dio desiderava di farsi vedere solo come una persona ordinaria, e allorchè per ubbidienza doveva scoprire qualcuno dei celesti favori, che l' avrebbero potuta far credere qualche cosa di grande, ella ne soffriva sommamente.

  A208000059 

 A quell' annunzio l' umile serva di Dio ne provò tale un dolore, che impallidì, svenne, e cadde tramortita sul pavimento.

  A208000059 

 Il bene delle loro anime, la gloria di Dio le resero inesorabili.

  A208000059 

 Le monache e i superiori dell' Ordine ben conoscendo la virtù e la capacità della Beata sentironsi inspirati di eleggerla a priora del monastero, e a compiere così il disegno di Dio.

  A208000059 

 Ma non si arrese il cuore delle religiose alle umilissime suppliche della serva di Dio.

  A208000060 

 Al crudo annunzio ella rimane fuori di senso, nè mai si sarebbe indotta ad accettare quella carica, se non fosse intervenuto il comando del superiore, che le impose di assoggettare ogni sua ripugnanza al volere di Dio.

  A208000060 

 Voleva per lina parte fare la volontà di Dio, e per {89 [363]} un' altra parte mirando quanto fosse difficile l' uffizio di superiora, quanta virtù richiedesse, provava nell' accettarlo tanta ripugnanza, tant' avversione, tanta pena, che di cuore dimandò al Signore che se fosse possibile le avesse risparmiato quell' amaro calice, offerendosi pronta a qualunque altra croce, anche alla morte.

  A208000062 

 Occorreva che stando taluna tutta sconsolata per non aver potuto lungo il giorno parlarle, e riceverne spirituale {93 [367]} ristoro, e non volendo disturbare la buona madre dal necessario riposo, l' instancabile serva di Dio, vedendo fin dal suo letto l' afflizione di quell' anima, sorgeva veloce e col pretesto di alcun' altra cosa, portatasi segretamente alla cella di lei, introducevasi bellamente nel discorso, e passando allo scoprimento delle sue pene, spendeva quelle poche ore del sonno nell' alleggerirla e consolarla.

  A208000063 

 I1 suo pensiero, il suo cuore era ognora rivolto all' amore del suo Gesù; tutto ciò che faceva intendeva di farlo per amor di Gesù, e per questo universale amore soleva dire: « Vengo dall' Amore, vado all' Amore, penso all' amore, e tutto fo per l' Amore.» Al solo immaginarsi di essere nella possibilità di lasciare qualche istante di amar Dio tutta spaventata amorosamente esclamava: «O Dio, amarvi tanto, e trovarmi in potere di offendervi!».

  A208000063 

 Questo divino amore si era talmente insignorito di lei, che l' aveva intieramente trasformata in Dio, sicchè ben poteva dire con s. Paolo che ella più non viveva che colla vita e col cuore di Gesù, suo diletto sposo.

  A208000063 

 Si può veramente dire che la vita della nostra Beata fu una vita di amore verso Dio.

  A208000064 

 Allora, quasi fosse svelato alla sua mente il fiore delle dottrine, il più venerando della sacre Scritture, il sugo dei ss. Padri, favellava con tanta saviezza e fervore, con un tal profluvio di parole, che a guisa di fiume, che dolcemente scorre senza interrompimento, portava ragioni di molto peso, che meglio {98 [372]} non avrebbe fatto un gran letterato, le ornava con erudizieni propriissime tolte dalla Storia Sacra, le rinforzava con sentenze prese dai dotti interpreti, e tutto diceva con tal piacere, ammaestramento e profitto delle figlie, che rapite a quel linguaggio del Cielo, infiammate all' amor di Dio, sembrava loro il chiostro divenuto una scuola di Paradiso.

  A208000064 

 Chicchessia venisse da lei, immerso nei peccati, non ne partiva se non risoluto di cambiar vita e costumi, risoluto di amar Dio.

  A208000064 

 E perciò per quanto fu permesso al suo stato era estremo l' ardore col quale s' impiegava per impedire l' offesa di Dio, e molte anime trarre dalla strada del peccato.

  A208000064 

 In tutti i suoi ragionamenti ella procurava sempre d' introdurre qualche cosa di spirito per eccitare altrui alla pratica della virtù, all' amor di Dio.

  A208000064 

 Molti attirati dall' odore di sua santità venendo da lei per consigli, non si potrebbe dire il gran bene che ella facesse coi santi suoi discorsi, e in quante anime ella accendesse l' amor di Dio.

  A208000064 

 Non sapeva poi intendere come gli uomini non ardessero tutti d' amore per un Dio sì grande, sì buono, sì amabile; e avrebbe voluto accendere tutta la terra di questo fuoco celeste.

  A208000064 

 Pareva che lo Spirito di Dio dettasse alla sua sposa le parole dall' alto, tanto erano belle le cose che diceva.

  A208000064 

 Quando poi entrava di proposito nell' eccellenza del divino amore ne discorreva con tanta chiarezza, con ardore sì grande, che tutte sentivansi riempiere il cuore di amor di Dio, e protestavano allora di voler soffrire mille morti, piuttostochè lasciare un momento di amarlo con tutto il cuore.

  A208000064 

 Questo accesissimo divino amore faceva si che la nostra beata sommamente si affligesse quando sapeva che il buon Dio veniva offeso.

  A208000064 

 Questo ardente desiderio della Beata di vedere amato il suo Signore, lo zelo con cui cercava d' impedire {100 [374]} l' offesa di Dio, e salvare le anime, dimostrano ad evidenza quanto mai fosse grande in Lei l' amor celeste.

  A208000064 

 Qui era il vasto campo, ove esercitavasi vittoriosamente l' amante di Dio.

  A208000064 

 Quindi non potendo come un apostolo correre dapertutto a {96 [370]} predicare l' amor di Dio, cercava ogni modo per accenderlo in tutti quelli con cui poteva parlare; e soleva farlo con tanta forza, con parole si penetranti e infuocate, che dolcemente feriva e rapiva ogni cuore, di Dio altamente inamorandolo.

  A208000066 

 I1 gran desiderio che aveva la nostra Beata di propagare la gloria di Dio le fece venire in pensiero di fondare un qualche altro monastero.

  A208000067 

 Ma per questo non si lasciò sgomentare la serva di Dio.

  A208000067 

 Piena di fiducia in Dio, a quelli, che avrebbero voluto distorta da quell' opera, ella rispondeva, che con molto meno la loro madre s. Teresa faceva le sue fondazioni; che quell' opera doveva essere tutta della Provvidenza; che il glorioso s. Giuseppe, al cui onore ella intendeva di consecrare quel monastero, avrebbe avuto cura di soccorrerlo; che infine quella non era opera sua, ma di Dio, il quale poteva fare il {102 [376]} tutto con nulla.

  A208000071 

 Quante e quali fervorose preghiere non faceva ella durante la guerra dei Turchi! Non vi era rigore di penitenza, a cui ella non si abbandonasse per ottenere da Dio il trionfo della Religione e dei suoi figli.

  A208000072 

 Oh! se questa figlia divotissima della Chiesa vivesse ancora ai tempi nostri, al vedere la presente guerra che si fa a questa buona Madre di tutti i fedeli, e ai suoi ministri, quante lagrime non verserebbe per dolore, quante preghiere non innalzerebbe a Dio, e a quante penitenze non si abbandonerebbe per ottenerle una pronta pace! {107 [381]}.

  A208000074 

 Ciò udito la serva di Dio diede tosto opera che fossero eccitati i Torinesi a raccomandarsi di cuore a Maria, ed eleggerla per loro patrona.

  A208000074 

 Divotissima era pure la nostra Beata della gran Madre di Dio.

  A208000074 

 I nostri augusti sovrani in attestato di riconoscenza alla Madre di Dio portavansi ogni anno alla basilica di Soperga, e quivi con grande edificazione di tutti assistevano alle sacre funzioni, se stessi e tutta la nazione nuovamente raccomandando alla protezione dell' Augusta Regina del Cielo.

  A208000075 

 Con questo santo pensiero non si può dire quanto ella giovasse al prossimo colle sue parole; e in parte l' abbiamo già veduto parlando del suo amore verso Dio.

  A208000075 

 Fu una volta interrogata da qualcuno come mai ella, che dall' età di quindici anni era stata sempre rinchiusa nel monastero, e perciò non aveva praticato il mondo, potesse tuttavia soddisfare sapientemente a tante e si diverse domande, che le venivano fatte or dall' uno, or dall' altro {118 [392]} anche intorno a cose temporali? Al che l' umile serva ai Dio con tutta semplicità rispose, che siccome essa mai non andava a parlare con persone secolari se non per ubbidienza e per motivi di carità; cosi, conoscendo la sua insufficienza, prima di andarvi si metteva ai piedi di Gesù, e lo pregava a darle quei lumi che erano necessarii, e metterle in bocca quelle parole che fossero più efficaci per giovare ai suoi prossimi.

  A208000075 

 Ma questo ancor non basta; imperocchè saputosi, che Maria degli Angeli era in ogni cosa guidata dallo spirito di Dio, a lei ricorreva altresì per affari temporali ogni sorta di persone; e secolari ed ecclesiastici, nobili e principi, gli stessi sovrani venivano a lei, e tutti rappresentando chi l' estremità delle sventure, chi la difficoltà dei maneggi, e chi persino l' altezza dei governi, ella statali tutti ad ascoltare con una singolare umiltà, pazienza, dolcezza, e senza mai conturbarsi rispondeva a ciascuno, dava il suo parere pronto, adattato, in modo ehe ognuno ne rimaneva soddisfatto e consolato.

  A208000075 

 {116 [390]} Piena di questo spirito della santa Riformatrice, e più ancora spinta dall' amore di Dio, la nostra Beata si era fissa in mente di fare del bene a chiunque avesse occasione di parlare, o si fosse a lei raccomandalo, anzi a tutti quelli, a cui in qualsiasi modo avesse potuto.

  A208000076 

 Ciò udendo la serva di Dio si raccolse un istante in se stessa, e poi rivolta al suo Crocifìsso: «Voi, disse, voi, mio buon Dio, arrestate con uno dei vostri chiodi questa si pericolosa e sconsigliata risoluzione.» Mirabil cosa! in quel punto medesimo quella nobile signora si senti traffiggere il capo da si acuto dolore, che invece di muoversi per la partenza dovette subitamente mettersi a letto.

  A208000076 

 Di che oltremodo addolorata la serva di Dio, presa da un impeto di carità, si volse al suo Gesù dicendogli con grande rammarico: «Caro mio Dio, se io avessi fatto ricorso a Voi, già ne avrei ottenuto il favore; ma perchè sono ricorsa agli nomini non l' ho potuto ottenere.» Chi il crederebbe? Non passarono che pochi istanti, e il principe le mandò il decreto, con cui liberava quel povero soldato non solo dalla morte, ma ancora da ogni altra pena.

  A208000076 

 Quando non avesse avuto di che soccorrerli piangeva con esso loro, e coi sensi di tenerissima pietà, facendo loro sperare soccorsi in avvenire, li confortava a sperare nell' amorosa provvidenza di Dio.

  A208000076 

 Venivano a ritrovarla poveri ed abietti, ed esponendo alla caritatevole serva di Dio le loro necessità, ella per lo più li rimandava lieti con un convenevole provvedimento, ricevendo per tale effetto larghe limosine da molte divote persone.

  A208000078 

 Quando era superiora si occupava in lavorar pianete, per mandarle poscia a qualche sacerdote in particolare, o a qualche chiesa, affinchè fossero celebrate delle messe in sollievo di quelle penanti spose di Dio.

  A208000082 

 Si raccolse alquanto in se stessa la serva di Dio, e poi come se tenesse presente il futuro, loro francamente rispose: «Facciano elleno buon viaggio, e stiano di buon animo, che ritorneranno presto.»E cosi fu veramente; poichè non molto dopo rotti i Francesina battaglia si sciolse l' assedio, e le due principesse poterono ritornare tranquille a soggiornare nell' augusta città.

  A208000083 

 - Caduto infermo un tal signore Buschetti presidente, amava egli che fosse interrogata la serva di Dio sull' esito della sua infermità, e si valse della sorella di lei, la contessa Lodi.

  A208000083 

 E difatto passò poco tempo, che quella religiosa fu da Dio chiamata all' eternità.

  A208000083 

 Fu colpita la serva di Dio a quella vista, e tosto si accorse di quello che succedere dovrebbe; e perciò quando il giovane si fu partito dal chiostro, ella non si potè trattenere dalle lagrime.

  A208000084 

 Si doleva l' umile serva di Dio che fosse scoperto in lei questo eccelso favore, e quindi soleva porre ogni sua attenzione in non mai profferire parola, nè scrivere lettera, da cui si potesse raccogliere una benchè minima predizione del futuro.

  A208000085 

 Durante le comuni preghiere conosceva quando alcuna aveva qualche divagazione, e col tossire la richiamava alla presenza di Dio.

  A208000085 

 La serva di Dio si copri il volto di un modesto rossore, e gettate dagli occhi alcune stille di pianto, colla solita sua semplicità e schiettezza così le rispose: «Sappi mia figlia, che questo accade appunto come suole accadere {136 [410]} fra due amanti, che non si possono rattenere dal comunicarsi insieme i loro segreti.» Dal che ben si vede quanto intima doveva essere la famigliarità che passava tra lei e Dio.

  A208000086 

 Ed ella medesima a conforto di sue figlie lasciossi una volta fuggire di bocca queste parole: «Vedete, figlie mie, dal mio Sposo tanto ottengo quanto spero.»Perciò troppo lungo ci sarebbe se volessimo narrare tutti i miracoli che Dio per mezzo di lei volle operare.

  A208000086 

 Il Padre Luigi di s. Teresa, che le fu direttore spirituale giunse a dire queste parole: Presso Dio, la Madre Maria degli Angeli può quanto vuole.

  A208000086 

 Ne riferiremo qui alcuni altri più di proposito per nostra edificazione, e a maggior gloria di Dio e della sua serva.

  A208000086 

 Sul qual proposito possiamo asserire che Maria degli Angeli siccome tutto vedeva in Dio, cosi con Dio poteva ogni cosa.

  A208000087 

 E questo basti a dimostrare quanto la Beata Maria degli Angeli fosse cara a Dio, il quale la volle perciò esaltare anche su questa terra, e palesarla al mondo universo come un tesoro delle sue grazie.

  A208000087 

 Ricusava da principio l' umile serva di Dio, stimandosi troppo indegna di ciò fare per li suoi peccati.

  A208000088 

 A cui la serva di Dio con tutta umiltà e semplicità rispose: «Alltezza Reale, sono tante e tali le misericordie che Dio mi comparte, che al confronto delle divine grandezze ogni altra cosa mi sembra spazzatura.»Ogni costa è vanità, eccetto l' amare Iddio, e servite a lui solo: Omnia vanitas pràeter amare Deum et illi soli servire.

  A208000088 

 Arricchita di tutti quei privilegi e favori, che possono rendere un' anima grande al cospetto di Dio e degli uomini, la Beata Maria degli Angeli era venuta in grande stima non solo presso le religiose, che avevano la bella sorte di godere sempre la sua compagnia, e ammirare da vicino le sue virtù, ma eziandio presso tutta la {140 [414]} città, la Real Corte, e gli stessi prelati di santa Chiesa.

  A208000089 

 Dal canto suo questa serafina di amore ardeva di vedersi una volta finalmente libera dalla prigione di questo corpo, per andarsi ad unire in Cielo al suo caro Gesù; e questo desiderio le si era di tanto accresciuto in quest' ultimo tempo, che la faceva dare in tali slanci amorosi, da metterla più volte in pericolo della vita, e nella cara necessità di morire di amor di Dio, come la Beatissima Vergine.

  A208000089 

 Nelle più fervorose preghiere, nelle più aspre penitenze, nell' esercizio delle più {143 [417]} eroiche virtù, colma di meriti, venerata dagli uomini, ammirata dagli angeli, prediletta da Dio, la nostra Beata era giunta all' anno 1717, ultimo della sua mortale carriera.

  A208000089 

 È probabile che le sia stato rivelato essere vicino il giorno della sua morte; poichè monsignor Costanzo depone che trovandosi egli durante quest' anno lontano da Torino fu più volte avvisato per lettere dalla serva di Dio ad {144 [418]} affrettare il suo ritorno.

  A208000090 

 Si accorse la serva di Dio del loro disegno, e volendo impedire il colpo che le sovrastava ricorse al padre Provinciale, pregandolo che distogliesse le monache da quell' impegno, e la liberasse dal grave peso.

  A208000092 

 Ella nondimeno mostravasi cosi tranquilla e paziente che riempiva ognuno di maraviglia; anzi spinta da vivo desiderio di più patire usciva di quando in quando in questi sospiri: «Datemi, o Signore, da patire, o morire.»Al suono di queste parole inteneritasi una religiosa che l' assisteva, le disse: «Madre Maria degli Angeli, che domandi a Dio di più patire, si può permettere al suo grande amore; ma di morire non si può permettere.»Rispose allora la Beata: «Si, morire! ho chiesta la licenza al padre confessore di aiutarmi col mio Gesù, e Gesù è stato si buono, che già me ne {148 [422]} ha conceduta la grazia.»Restò sorpresa a queste parole la tenera figlia, e andatane di volo al padre Luigi, tutta affannata e con voci interrotte dal pianto gli disse: «Che licenza, che grazia, che permissione è quella mai che Vostra Riverenza ha dato alla madre Maria degli Angeli, di lasciarci, di morire?»A siffatta interrogazione rimase il buon padre tra l' ambiguità e il timore; poscia richiamando alla memoria l' accennato successo; ahimè, rispose, questa volta la sua inarrivabile umiltà ce l' ha fatta; e tutto brevemente raccontò alle religiose quivi presenti quanto eragli accaduto, da noi più sopra narrato.

  A208000092 

 Infine una di esse preso alcun poco di respiro: «Padre, dice al confessore, l' ubbidienza può tutto; le comandi di non morire.»- «Oh Dio! risponde egli, non mi sento per ciò eseguire il necessario impulso.»Allora si vide una scena delle più commoventi.

  A208000092 

 Vedendole la Beata cosi afflitte, ognora lieta e tranquilla le andava consolando e loro diceva: «Figlie mie, a che giova il piangere? Si contentino che il Signore faccia la sua santa volontà.»- «O mia cara Madre, ripigliò una di esse, è possibile che abbiamo da arrivare a questo punto di separarci? Ah! io certamente non potrò resistere a questo dolore.»Ripigliò la serva di Dio:«Gesù, che vuole staccarci da tutto, le darà forza per tollerarlo.».

  A208000092 

 Vinto e disarmato sentivasi il superiore, nè più sapeva come risolversi all' impresa; tuttavia per ritenere alcun poco a quelle afflittissime figlie la piena delle grondanti lagrime, {149 [423]} se ne va all' inferma; e fattosi forza le dice: «Madre Maria degli Angeli, io le tolgo la licenza datale di aiutarsi col buon Gesù.»A queste parole la serva di Dio alza libera e riverente la voce, e risponde: «Si ricordi Vostra Riverenza che io la pregai di aiutarmi affinchè non fossi superiora, e rispondendomi ella di non poterlo fare, io le domandai almeno la licenza di aiutarmi col mio Gesù.

  A208000094 

 A cui la Beata madre rispose: «Più, più, o figlia; ah se sapesse il gran bene che sta nel patire! Il padre Luigi nel mirarla tra quegli spasimi cosi giuliva credette che la dolcezza della grazia di Dio potesse averle tolto affatto il dolore della pena.

  A208000094 

 Gli rispose la serva di Dio: «O padre, se patisco! patisco assai; ma l' offerisco a Dio colla maggior allegrezza del mio cuore, perche nel patire non potrei giammai dir basta, conoscendo il bene che sta nascosto {153 [427]} nel soffrire per amor di Dio.»Essendole ordinato dai medici un salasso nella mano, il confessore le dimandò se per amor di Gesù desse volentieri quel sangue, ed ella rispose: «O padre, se lo do volentieri! Si, sì, sino all' ultima goccia.».

  A208000094 

 Oh! quanto fu mai contenta quella bell' anima quando potè stringersi col Dio di ogni consolazione! In quei cari momenti mentre {152 [426]} tutta ansiosa di uniformarsi al suo Gesù nella agonie della croce, s' intratteneva con Lui in dolce colloquio, fu udita prorompere fra gli altri in questo sfogo: «Caro Gesù, se volete darmi più da patire datemene ancora più; solo vi chiedo che mi lasciate la testa libera, affinchè possa amarvi sino alla fine.

  A208000095 

 Disse che di tutto cuore ringraziava l' infinita misericordia di Dio, che l' aveva fatta nascere nel seno della vera Religione, e le concedeva di poter ora morire vera figlia della santa Chiesa Cattolica, apostolica, romana, in cui solo può ritrovarsi pace e salvezza.

  A208000096 

 Dopo essersi alquanto sfogata coll' amato Signore, vedendosi intorno le sue care figlie spirituali, fece loro un commovente discorso, con cui le esortò sovratulto all' esatta osservanza delle regole, all' amore dell' ubbidienza, alla perfetta abnegazione di se stesse e all' interna unione con Dio.

  A208000097 

 Nel mattino dei 16 stava la venerabile serva di Dio in un placido e soave raccoglimento, quand' ecco ad un tratto sbalzarsi lieta e coraggiosa dal letto, quasi volesse spiccarsi agli amplessi d' alcun bene che le si avvicinasse.

  A208000098 

 Alla possente voce dell' ubbidienza prese forza la Beata Madre, e soggiunse: «Supplico con tutto il cuore il mio Dio di benedire questa provincia {159 [433]} e mantenere i religiosi di essa veri figli della nostra santa madre Teresa.».

  A208000098 

 Con voce compassionevele e tremante rispose la Beata: «Come mai una povera peccatrice, come {157 [431]} sono io, deve dare ad altri la benedizione?»Replicò allora il padre provinciale: «La dia loro per ubbidienza.» Alla parola di ubbidienza l' umile serva di Dio inchina il capo, e rivolta contro il muro la faccia, chiusi gli occhi, trae fuori dall' altra parte del letto la destra, esprimendo cosi il rincrescimento di vedere quell' alto.

  A208000098 

 Si atterrì alla nuova dimanda l' umilissima serva di Dio, e ricusando disse: «Sono una miserabile peccatrice, e domando io la loro benedizione.» Allora il superiore le diede comando di ciò fare.

  A208000099 

 Ciò eseguito pregò monsignor Costanzo che rendesse ai sovrani per parte sua infinite grazie delle tante beneficenze, colle quali ella era stata dalla loro indicibile benignità si parzialmente favorita, e che li assicurasse pure che non sarebbesi dimenticata giammai di far loro sperimentare presso Dio gli effetti del suo tenero amore, e perpetua riconoscenza.

  A208000101 

 Si accorsero di ciò le sue figlie, e mosse a pietà di Lei, per non vederla più a penare in quella dolorosa aspettazione, pregarono il confessore di soddisfare pur finalmente, se così era in piacer di Dio, i desiderii della loro tenera madre, col mezzo dell' ubbidienza.

  A208000101 

 Si vedeva chiaro, che quell' anima, quasi già sprigionata dal corpo, con tranquilla impazienza aspettava il comando di lanciarsi nei dolci amplessi del suo Dio.

  A208000102 

 Tanta fu la calca di persone che si spingevano all' inferriata del coro per vedere il corpo della serva di Dio, che ne fu rolla persino e gettata a terra la balaustrata di marmo dell' altar maggiore.

  A208000105 

 Intanto sia lode a Dio, alla Beata Maria degli Angeli, e molle benedizioni a tutti i suoi divoti.

  A208000106 

 Accrescevano la divozione dei fedeli verso la serva di Dio le miracolose guarigioni di ogni genere, le grazie straordinarie che il Signore si compiaceva di operare in favore di chi la invocava.

  A208000113 

 Vedendola ridotta a tal punto, e già disperata dai medici, la madre badessa le portò un' immagine con una reliquia della Beata, esortandola a raccomandarsi con fede viva a questa serva di Dio, affinchè le ottenesse dal Signore la guarigione.

  A208000116 

 Però la finale decisione di questa causa, pei molti intervalli voluti dagli esami ne-cessarii a farsi, ed eziandio per le condizioni dei burrascosi tempi che corsero d' allora in poi per la Chiesa, si protrasse fino al regnante Pontefice Pio IX, il quale in quest' anno medesimo 1865 riconoscendo quanto erasi già fatto dalla Sacra Congregazione dei Riti, e dagli illustri suoi predecessori, ed approvando inoltre, come è prescritto, due dei miracoli operati dopo {176 [450]} morte dalla venerabile serva di Dio, la decorò del glorioso titolo di Beaa, elevandola cosi all' onore degli altari con immenso giubilo di tutti i buoni e specialmente dei divoti Torinesi.

  A208000117 

 Proverai tu pure al pari dei tuoi antenati quanto Ella possa presso quel Dio, che cotanto la illustrò in terra, e glorificolla in Cielo.

  A208000118 

 Poichè nel vedere la legge di Dio e della Chiesa e gli stessi consigli evangelici esattamente praticati da tanti e tante, ciascuno può dire a se stesso come già il grande Agostino: Se questi e queste si sono santificati, perchè nol potrò ancor io? {178 [452]}.

  A208000119 

 La Beata Maria degli Angeli come tutti i santi trovavasi pure in mezzo a molti pericoli, e forse maggiore dei nostri, aveva ella pure la medesima carne ribelle, i medesimi nemici da combattere e soggiogare; ma colla fuga delle occasioni, coll' uso della preghiera colla frequenza dei santi Sacramenti, colla divozione alla Santissima Vergine, ella seppe vincere tutto; anzi nelle medesime tentazioni si rese ognora più cara a Dio, rese ognor più fulgida la sua corona in Cielo.

  A208000122 

 Oh amabile Vergine, Beata Maria degli {182 [456]} Angeli, che consecrata a Dio co' santi voti di religione incominciaste una vita di perfezione, e vi esercitaste costante nella pratica delle virtù, deh concedete anche a noi, che fedeli alle promesse del s. Battesimo, ed ai doveri del nostro Stato proseguiamo costanti nel sentiero di santità, vincendo le tentazioni e le insidie de' nostri spirituali nemici, e conseguiamo finalmente la sorte di perseverar fino all' ultimo nella grazia del Signore.

  A208000123 

 O Diletta del Crocifisso, avventurata Maria degli Angeli, che foste cosi innamorata del vostro sposo Gesù, di cui contemplaste continuamente, e con tanto frutto la dolorosa passione, deh otteneteci un amore compassionevole verso il nostro buon Dio, che mori sulla Croce per noi, stampateci nella nostra mente e nel nostro cuore la memoria de' suoi patimenti e della sua Croce, affinchè siamo riconoscenti a tanto affetto di Gesù Crocifisso, e partecipiamo con più abbondanza ai meriti della sua passione e della sua morte.

  A208000126 

 Umilissima Vergine, Beata Maria degli Angeli, che sempre desideraste di patire e di essere disprezzata pel vostro Gesù, e che aveste ogn' ora un cosi basso concetto di voi medesima, deh soggiogate la nostra superbia, ed otteneteci da Dio che imitando gli esempi di vostra umiltà, possiamo essere a parte di quelle grazie, che Dio concede solamente ai veri umili di cuore.

  A208000127 

 O penitentissima Amante di Gesù, B. Maria degli Angeli, che sebbene innocente, e scevra da ogni colpa mortale, pure con ogni asprezza e rigore trattaste le vostre membra verginali, intercedete per noi, ve ne preghiamo, quello spirito di penitenza cristiana, e di mortificazione delle nostre passioni, che ci è tanto necessario per poter soddisfare a Dio per le nostre colpe commesse, e per ottenerne dalla sua Misericordia infinita un largo perdono.

  A208000128 

 O pazientissima sposa di Cristo; B. Maria degli Angeli, che per tanti anni soffriste con eroica rassegnazione le tribolazioni {185 [459]} più dure, e le pene più strazianti, deh per vostra intercessione ci sia concesso da Dio di sopportare con cristiana sofferenza le amarezze di questa misera vita, e di santificarci nelle afflizioni, onde essere in cielo partecipi di quella corona di gloria, che è da Dio riservata a quelli, che soffrono con pazienza le tribolazioni e le croci.

  A208000129 

 O magnanima figlia di S. Teresa, gloriosa Maria degli Angeli, che non contenta di vivere ubbidientissima alla voce de' vostri superiori, voleste pure chiudere i vostri giorni mortali col merito e colla benedizione dell' ubbidienza, deh otteneteci dal Signore di apprezzare questa bella virtù in tutto il tempo di nostra mortale carriera, e di non mai allontanarci dal volere di Dio, che ci sarà manifestato da Coloro, che Dio pose al nostro Governo tanto nelle cose che riguardano il corpo come in quelle dell' anima.

  A208000133 

 In nomine Patris et Filii, etc, e non permettete che offenda il mio Dio con pensieri.

  A208000134 

 In nomine Patris, et Filii, etc., e non permettete che offenda mai il mio Dio con parole.

  A208000135 

 In nomine Patris et Filii, etc, e non permettete, che io offenda mai il mio Dio con opere od ommissioni; anzi fate che io l' ami sempre con tutto il cuore.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000001 

 Era vicino il tempo in cui doveva nascere il Messia promesso da Dio ad Adamo, e prenunziato dai profeti.

  A209000001 

 S. Giovanni Battista era destinato da Dio ad essere questo precursore.

  A209000002 

 Adempiva appunto questa funzione quando ebbe la visione che cosi ci viene esposta dal Vangelo: « Or avvenne che mentre faceva le funzioni di sacerdote dinanzi a Dio nell'ordine del suo turno, secondo la consuetudine del sacerdozio, toccogli in sorte di entrare nel tempio del Signore a offerir l'incenso, e tutta la moltitudine del popolo orava di fuori nell'ora dell'incenso, quando gli apparve l'angelo del Signore stante alla destra dell'altare dell'incenso.

  A209000002 

 Erano amendue giusti innanzi a Dio, e camminavano irreprensibili in tutti i comandamenti e nelle leggi del Signore.

  A209000002 

 L' angelo gli rispose e disse: Io son Gabriele che sto nel cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e recarti questa buona nuova.

  A209000002 

 La moltitudine dei discendenti di Aronne non permettendo loro di compiere tutti insieme il santo ministero, venivano divisi in ventiquattro classi, di cui i capi erano chiamati i principi del Santuario, ed aveva ordinato che ciascuna classe fosse successivamente incaricata del servizio ebdomadario della casa di Dio.

  A209000002 

 Ma l'angelo gli disse: non temere, o {6 [384]} Zaccaria, perchè è stata esaudita la tua orazione, e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo, e gli porrai il nome di Giovanni, e sarà a te di allegrezza e di giubilo; e molti si rallegreranno per la nascita di lui; imperocchè egli sarà grande nel cospetto del Signore: non berrà nè vino nè sicera; e sarà ripieno di Spirito Santo fin dall'utero di sua madre: e convertirà molti dei figliuoli d'Israello al Signore Dio loro.

  A209000004 

 Sarà grande {8 [386]} nel cospetto del Signore, sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno della madre, e convertirà molti figliuoli d'Israele al Signore Dio loro da essi abbandonato, e riconcilierà i padri co' figliuoli, e preparerà al Signore Dio, d'innanzi al quale ei cammina collo spirito e colla virtù di Elia, un popolo inclinato a riceverlo.

  A209000004 

 Zaccaria, ricordo del Signore: Elisabetta, dio del giuramento.

  A209000004 

 È un arcangelo che lo annunzia, e porta il nome di Gabriele, o forza di Dio, perchè egli è inviato ad annunziare grandi cose.

  A209000005 

 Ed in pari tempo egli le annunziò che Dio aveva concesso un figlio alla sua cugina Elisabetta moglie del sacerdote Zaccaria.

  A209000005 

 Egli entrò in una delle più meschine case di Nazaret per annunziare a Maria l'incarnazione del Figliuol di Dio, che lo Spirito Santo {10 [388]} doveva operare nel suo seno.

  A209000006 

 Ecco come l'umile Maria nulla vuole per se, ma tutto riferisce a Dio.

  A209000006 

 Maria per rispondere ad Elisabetta e per celebrare le grandezze di Dio, pronunziò il cantico del Magnificat che ormai da diciannove secoli fa risuonare le volte de' templi cristiani, e che noi teniamo come il trionfo dell' umiltà sulla superbia del secolo.

  A209000006 

 È un atto ben autentico della riconoscenza che essa aveva per tutti i favori di cui Iddio l'avea ricolmata, ed una gloriosa confessione della bassezza, dalla quale era stata tratta, per essere elevata alla {12 [390]} dignità di Madre di Dio, e dove la profonda sua umiltà la faceva rientrare, per manifestare in se medesima la verità di quanto essa espresse nel suo mirabil cantico riguardo alla gloria degli umili e dei piccoli, e all'abbondanza dei veri beni di cui Iddio arricchisce quelli che sono nell' indigenza.

  A209000009 

 Da molto tempo non si era più veduto alcun profeta in Israele, e se ne aspettava qualcuno con molta ansietà, perciò al nascer di questo fanciullo, credevano e con ragione che sarebbe stato un profeta mandato da Dio.

  A209000009 

 Si maravigliarono per altro assai più, quando la lingua di Zaccaria stato per tanto tempo mutolo, fu sciolta ed esso si mise a lodare e benedire Dio.

  A209000010 

 E tu, o fanciullo, sarai detto il profeta dell'Altissimo, perchè lo precederai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie: per dare al suo popolo la scienza della salute per la remissione dei loro peccati, mediante le viscere della misericordia del nostro Dio, per le quali ci ha visitato il Sol nascente dall'alto.

  A209000010 

 Oh! come Zaccaria si serve nobilmente del ricevuto favore d'aver riacquistato la favella! Quando riceviamo qualche favore da Dio ringraziamolo di tutto cuore anche noi, e non facciamo come quei superbi, che si attribuiscono ogni cosa, e riconoscono nulla da Dio.

  A209000010 

 Ripieno di Spirito Santo così profetò: « Benedetto il Signore Dio d'Israele, perchè ha visitato, e redento il suo popolo.

  A209000011 

 Essendo egli nato da vecchi e sterili genitori che pregavano Dio di dar loro un figlio, era perciò il figlio della grazia, cosicchè dopo i nomi SS. di Gesù e di Maria quello di Giovanni è il più degno d' ammirazione.

  A209000012 

 Ecco quanto sono diverse le vie di Dio da quelle degli uomini! È nato un bambino, predetto dai profeti, e che sarà il precursore del Messia.

  A209000012 

 Mentre cresceva il suo corpo egli si fortificava in grazia, in ispirito, cioè la virtù di Dio, che risiedeva in lui fin dal momento della sua santificazione, si faceva vedere per mezzo di effetti più sensibili e più maravigliosi.

  A209000012 

 San Paolino di Nola e s. Girolamo non sono di questo parere, e vogliono che s. Giovanni sia stato allevato nella sua infanzia in mezzo ai suoi parenti, e che abbia imparato da suo padre e dalla lettura dei libri di Mosè la legge di Dio e la vita dei santi Patriarchi, {19 [397]} e che dopo essersi fortificato coll'età, egli lasciò la casa paterna per andare ad imparare nei deserti quello che non poteva insegnargli la società degli uomini.

  A209000012 

 Una ritiratezza così straordinaria ha dato luogo a molte riflessioni edificanti, che i santi Padri hanno fatto riguardo ai disegni di Dio su quel fanciullo.

  A209000014 

 Dio avendolo così tenuto molto tempo nascosto nel fondo del deserto, lo manifestò finalmente al mondo nell' anno quintodecimo dell' impero di Tiberio Cesare, quando la Giudea, che era senza re, dopo che Archelao era stato mandato in esiglio, era governata dal procuratore Ponzio Pilato, e essendo pontefici Anna e Caifa.

  A209000015 

 Imperocchè io vi dico, che può Dio da queste pietre suscitar figliuoli di Abramo.

  A209000015 

 Ma quest'uomo pieno di spirito di Dio e leggendo nel fondo dei loro cuori, li ricevette molto severamente, e gettando loro uno sguardo con cui scopriva tutta la loro malizia, così loro dicea: « razza di vipere, chi vi ha insegnato a fuggire l'ira che vi sovrasta? fate dunque, frutti degni di penitenza, e non vi mettete a dire: abbiamo Abramo per padre....

  A209000017 

 Ed a quel modo che Giovanni doveva in ciò prestare ubbidienza, così il Figliuolo di Dio doveva prestarla ai comandamenti del Padre suo.

  A209000017 

 Era volere di Dio che Gesù, ostia del peccato, {30 [408]} e che doveva toglierlo col gravarsene, volontario si ponesse nella turba dei peccatori; questa è la giustizia che gli conveniva di adempiere.

  A209000017 

 Fino a quel tempo Giovanni non aveva mai veduto Gesù, e questo fu per una particolare disposizione di Dio, che s. Giovanni non lo conoscesse che in questo modo affinchè non si potesse dire che in considerazione della parentela e dell' amicizia avrebbe dato in suo favore, una testimonianza così vantaggiosa.

  A209000017 

 Giovanni avendogli condisceso, tutta la giustizia fu adempiuta in un'intera obbedienza al volere di Dio.

  A209000019 

 Nel medesimo tempo una voce muove come {31 [409]} folgore dall'alto, e si odono chiare e distinte queste parole: Tu sei il mio Figliuolo diletto, in te mi sono compiaciuto: con che egli disegnato era il Figliuol di Dio unigenito.

  A209000022 

 Di maniera che riferendo così a Dio la gloria di tutto ciò che faceva, dimostrava nello stesso tempo essere Iddio che agiva e parlava in lui, e che presto si sarebbero adempiute le promesse fatte da Dio per mezzo dei profeti.

  A209000022 

 Si spiegò ancora più chiaramente l' indomani quando vide Gesù che se ne veniva dal deserto incontro a lui; egli esclamò ad alta voce additando Gesù: « Ecco l'Agnello di Dio, ecco Colui che toglie i peccati del mondo.

  A209000022 

 io ho attestato com'egli è il Figliuol di Dio.

  A209000022 

 » Rinnovò l'indomani la medesima testimonianza quando vide Gesù che passeggiava, e disse additandolo a due discepoli che erano con lui: « Ecco l'Agnello di Dio.

  A209000023 

 A ben comprendere queste parole: Ecco l'Agnello di Dio, ecco Colui che toglie i peccati del mondo, convien sapere che tutti i giorni sera e mattina immolavasi nel tempio un agnello, e questo era quel che chiamavasi sacrificio continuo e perpetuo; questo fu quel che diede occasione a Giovanni di pronunziare le anzi dette parole; e forse ancora Gesù accostossi a lui nell' ora in cui tutto il popolo sapea che si offeriva questo sacrificio.

  A209000023 

 Non crediate già che quell'agnello che si offeriva mattina e sera in sacrificio perpetuo fosse il vero agnello, la vera vittima di Dio; no: ecco colui che all'entrar nel mondo s'è messo in luogo di tutte le vittime; egli è eziandio la vittima pubblica di tutto il genere umano, e che solo può togliere ed espiare quel gran peccato, ch'è la sorgente di tutti {37 [415]} gli altri, e che perciò può chiamarsi il peccato del mondo, vale a dire il peccato di Adamo che è quello di tutto il mondo.

  A209000025 

 Di più nella lezione che gli dava, dimostrò come il disprezzo di Dio era, sopratutto da temersi, e che doveva guardare all'interesse del suo fratello, al cattivo esempio che dava alla sua famiglia, al mormorare del popolo; insomma non {40 [418]} dimenticò nulla che potesse toccare il cuore di lui e farlo rientrare nella buona strada.

  A209000025 

 Gli fece conoscere gli obblighi della legge alla quale era soggetto come tutti gli altri, gli mostrò l'esempio dei buoni re che l'aveano preceduto, i castighi dei cattivi che aveano sperimentato il peso della giustizia di Dio.

  A209000025 

 Il sant'uomo non era una canna da piegar ad ogni più piccolo soffio di vento, ed alzò risolutamente la voce e gli disse: Non ti è lecito di tener la moglie del tuo fratello: quindi soggiunse che era un adulterio odioso al cuore di Dio e scandaloso per tutti i suoi sudditi.

  A209000026 

 Ella seppe che l' uomo di Dio aveva parlato, e si sentì trasportata da un furore così grande, che non gli permise di respirare altro che minaccie e vendetta.

  A209000026 

 Lo spirito di Erode non era del tutto cattivo, nè ancora abbandonato da Dio, perciò ascoltava s. Giovanni, concepiva qualche volta un po' di rimorso di quel suo scandalo; ma appena veduto Erodiade dimenticava tutto, e non si ricordava più delle parole dell'uomo di Dio, o se sene ricordava non osava dimostrare scrupolo alcuno del suo matrimonio, tanto quella donna malvagia aveva d'impero sul suo cuore.

  A209000028 

 Queste erano prove sufficienti che attestavano che era Dio, e che era stato mandato dal padre suo per salvar gli uomini.

  A209000029 

 Allorquando la vittima fu purificata dalle minime imperfezioni, e ornata di tutte le virtù, Dio permise che il delitto portasse l' ultimo colpo, e l' olocausto fosse consumato.

  A209000033 

 Qual cosa crediamo noi abbia fatto s. Giovanni a questo annunzio? Egli s'inginocchiò, e rese grazie a Dio che lo faceva morir martire della verità, dopo aver contemplato coi propri occhi il Verbo incarnato, ciò che non gli lasciava più altro a desiderare in questo mondo.

  A209000036 

 Saziati adesso di piaceri, che presto presto la vendetta di Dio piomberà sul tuo capo scellerato, e ti farà scontare la morte di colui che ti ammoniva per tuo bene.

  A209000037 

 La vendetta di Dio che spesso anche nella vita presente cade sopra i colpevoli, non tardò a far sentire i terribili suoi effetti su quelle anime perverse.

  A209000040 

 Egli pensava di poter godere liberamente i suoi piaceri, ma la giustizia di Dio che castiga esemplarmente le violenze che si commettono contro dei suoi servi, gli suscitò uno strano avvenimento nel quale egli sperava di potersi innalzare più alto, ma invece fu ridotto alla miseria estrema.

  A209000043 

 La vendetta di Dio dovea pesare anche su quest'ultima.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000002 

 S. Giuseppe aveva ricevuto da Dio una missione tutta opposta a quella degli apostoli

  A210000004 

 Siccome la vera perfezione cristiana consiste nel comparire tanto grandi davanti a Dio quanto più piccoli avanti agli uomini, s. Giusepppe, che passò la sua vita nella più umile oscurità, {4 [284]} si trova in grado di fornire il modello di quelle virtù che sono come il fiore della santità, la santità interiore, cosicchè si può dire benissimo di s. Giuseppe ciò che Davidde scriveva della sacra sposa: Omnis gloria eius filia Regis ab intus (Ps.

  A210000008 

 In questa piccola città circa l' anno del mondo 3950 nasceva colui che negli alti disegni di Dio doveva diventare il custode della verginità {7 [287]} di Maria, ed il padre putativo del Salvatore degli uomini.

  A210000009 

 I genitori gli diedero il nome di Giuseppe che significa aumento, quasi per farci intendere, che egli fu accre sciuto dei doni di Dio e a dovizia ricolmato di tutte le virtù sin dalla nascita.

  A210000011 

 Della stirpe reale di Davidde, discendenti da Zorobabele che ricondusse il popolo di Dio dalla cattività di Babilonia, i genitori di Giuseppe erano assai decaduti dall'antico splendore dei loro antenati in quanto all'agiatezza temporale.

  A210000016 

 Sebbene fosse tutto intento al lavoro, egli non mai permetteva al suo pensiero di allontanarsi da Dio.

  A210000018 

 Per questa via oscura e nascosta Giuseppe si preparava, a sua insaputa, alla {14 [294]} sublime missione che Dio gli aveva riserbato.

  A210000019 

 Giuseppe entrava nel suo cinquantesimo anno, allorchè Dio lo tolse alla pacifica esistenza ch' egli menava a Gerusalemme.

  A210000022 

 Non sapendo in qual maniera conciliare il rispetto dovuto ai voti fatti a Dio coll'usanza mosaica che imponeva il matrimonio a tutte le donzelle d'Israele, radunò gli anziani e consultò il Signore ai piedi del tabernacolo {16 [296]} dell' alleanza.

  A210000026 

 E Dio rispose non essere avvenuto il segno promesso perchè tra quelle tenere verghe mancava il ramoscello di quel solo che si voleva dal Cielo; cercasse {18 [298]} e vedrebbe avverato il segno.

  A210000028 

 Giuseppe umilmente rispose, aver avuto in animo di tener da se lontano quel pericolo; avere da lungo tempo fisso in cuor suo di non unirsi in matrimonio con veruna donzella, e parergli che Dio medesimo al santo proposito l'abbia confortato, riconoscere d'altronde se stesso troppo indegno d'una così santa fanciulla, come sapeva essere Maria; perciò ad altro più santo è più ricco si concedesse.

  A210000029 

 Cominciò allora il sacerdote ad ammirare il santo consiglio di Dio, ed a Giuseppe senza più soggiunse: Sta di buon animo, o figliuolo: deponi pur come gli altri il tuo ramoscello ed {19 [299]} aspetta il divino giudizio.

  A210000032 

 Il Sacerdote mostrò ogni cosa agli accorsi giovani, ed annunciò loro che Dio aveva eletto per isposo di Maria, figliuola di Gioachino, Giuseppe figliuolo di Giacobbe ambidue della casa e della famiglia di Davidde.

  A210000042 

 Entrando nella sala del banchetto e mentre i convitati prendevano il posto loro assegnato a tavola, il patriarca avvicinandosi alla santa Vergine, « Tu sarai come mia madre, le disse, ed io ti rispetterò come l'altare stesso di Dio vivente.

  A210000048 

 L'Angelo per rassicurarla, le disse: « Non temere, o Maria; poichè hai trovato grazia agli occhi di Dio Ecco che concepirai e {28 [308]} darai alla luce un figlio che si chiamerà Gesù.

  A210000049 

 Ella non sapeva conciliare la sua promessa di verginità col titolo di madre di Dio.

  A210000049 

 Imperocchè nulla è impossibile a Dio.».

  A210000049 

 Ma l'Angelo le rispose: « Lo Spirito Santo discenderà in te, e la virtù dell' Altissimo ti coprirà colla sua ombra; il santo frutto che nascerà da te, sarà chiamato il figlio di Dio.

  A210000049 

 » E per darle una prova della onnipotenza di Dio, l'arcangelo Gabriele soggiunse: « Ecco che Elisabetta tua cugina ha concepito un figlio nella sua vecchiaia, e quella che era sterile è di già al sesto mese della sua gravidanza.

  A210000050 

 Il Verbo di Dio si era incarnato per la salute degli uomini.

  A210000062 

 Egli era il primo degli uomini cui toccasse l'incomparabile onore di offrire i propri omaggi a Dio disceso sopra la terra per riscattare i peccati dell'umanità.

  A210000063 

 Nel tempo stesso si udirono dei cori celesti a ripetere: e Gloria a Dio nel più alto de' Cieli e pace sulla terra agli uomini di buona volontà.

  A210000064 

 L'ottavo giorno dopo la nascita si dovevano circoncidere i figliuoli d'Israele per espresso comando da Dio fatto ad Abramo, affinchè vi fosse un segno che ricordasse al popolo l'alleanza da Dio giurata con lui.

  A210000066 

 Io metter il ferro in queste carni immacolate! Io trarre il primo sangue di questo agnello di Dio; oh se tu aprissi la bocca, o bambino mio, e mi dicessi che non vuoi la ferita, oh come lancerei lontano da me questo coltello, e godrei che tu non la volessi! Ma io veggo che tu mi domandi questo {39 [319]} sacrifizio; che vuoi patire.

  A210000067 

 Giuseppe intanto aveva compiuto il doloroso uffizio offerendo a Dio quel primo sangue in espiazione dei peccati degli uomini.

  A210000067 

 » O nome santissimo! o nome sopra ogni nome! quanto convenientemente in questo momento tu sei per la prima volta pronunciato! Dio volle che il bambino venisse chiamato Gesù alloraquando incomincerebbe a sparger sangue, perchè se egli era e sarebbe Salvatore, ciò era appunto in virtù e per effetto del suo sangue, per cui entrò nel santo dei santi una volta sola e {40 [320]} col sacrifizio di tutto se stesso consumava la Redenzione d'Israele e di tutto il mondo.

  A210000068 

 Giuseppe fu quel grande e nobile ministro della Circoncisione per cui si diede al Figliuol di Dio il suo proprio nome.

  A210000068 

 Gran dignità di Giuseppe! Grande obbligazione di ossequio che noi gli abbiamo per aver egli il primo chiamato Redentore il Figliuolo di Dio, ed egli il primo aver cooperato col santo ministerio della circoncisione a farcelo Redentore.

  A210000069 

 Quel Dio che era disceso sulla terra per far della casa d'Israele e delle genti disperse una sola famiglia voleva intorno alla sua culla i rappresentanti dell'uno e dell'altro popolo.

  A210000074 

 Aprendo allora i cofanetti di legni preziosi che con se avevano portato, gli offrirono dell'oro come per riconoscerlo re, dell'incenso come Dio e della mirra come uomo mortale.

  A210000076 

 Avvicinavasi il quarantesimo giorno {44 [324]} dalla nascita del Santo Bambino: la legge di Mosè prescriveva che ogni primogenito venisse portato al tempio per essere offerto a Dio e quindi consacrato, e per essere purificata la madre.

  A210000080 

 Giuseppe intanto preparò la giumenta, e partirono senza rammarico dalla loro città per obbedire al comando di Dio.

  A210000084 

 Al dire di Sozomeno, dal momento che la santa Famiglia ebbe toccato questa terra antica, gli alberi abbassarono i loro rami per adorare il Figlio di Dio; le bestie feroci vi accorsero dimenticando il loro istinto; e gli uccelli cantarono in coro le lodi del Messia.

  A210000090 

 » Sempre pronto alla voce di Dio, Giuseppe vendette la sua casa ed i suoi mobili, ed ordinò il tutto per la partenza.

  A210000103 

 Se l'educatore d'un principe occupa una dignità onorifica nello stato, quale deve essere la dignità di Giuseppe, mentre fu incaricato della educazione del Figlio di Dio! Gesù cui le forze erano cresciute cogli anni diventò l'allievo di Giuseppe.

  A210000106 

 « Giuseppe, dice Bossuet, vedeva Gesù e taceva; egli lo gustava e non ne parlava; si contentava di Dio solo senza dividere cogli uomini la sua gloria.

  A210000108 

 Egli era pronto a comparire innanzi a Dio.

  A210000108 

 Tutta la sua vita non era stata che una serie di atti d'obbedienza alla volontà divina e poco gl'importava della vita, poichè si trattava d'ubbidire a Dio che lo chiamava alla vita beata.

  A210000109 

 Egli penetrò il mistero di Dio fatto uomo e la grandezza della missione che Iddio aveva confidato a lui {73 [353]} povero mortale.

  A210000111 

 Gesù aveva come Dio un padre in cielo che comunicandogli da tutta l'eternità {74 [354]} la sua divina sostanza e natura rendeva perenne alla sua persona sulla terra la celeste gloria (quantunque velata da spoglie mortali); Maria aveva in terra Gesù che le riempiva di paradiso il cuore.

  A210000111 

 Giuseppe l' aveva servita non solo con tutto l'affetto d'uno sposo, ma eziandio con tutta la fedeltà d' un servo {75 [355]} e l'umiltà d'un discepolo, venerando in Lei la Regina del cielo, la Madre di Dio.

  A210000113 

 L'ultimo momento era giunto, Giuseppe fece uno sforzo supremo per alzarsi e adorare colui che gli uomini consideravano quale suo figlio, ma che Giuseppe conosceva per suo Signore e Dio.

  A210000116 

 Più essi sono stati santi agli occhi di Dio, più sono innalzati ad un grado sublime di potenza e di autorità.

  A210000117 

 Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!.

  A210000118 

 Il figliuol di Dio che ha scelto Giuseppe per suo padre, per ricompensarne tutti i servigi e dargli in cambio le dimostrazioni del più tenero amore nel tempo della sua vita mortale, non l'ama meno in cielo di quello che lo amasse sopra la terra.

  A210000121 

 Ma quanto più ancora sono maravigliosi e capaci d'inspirarci un'illimitata confidenza i privilegi del casto {84 [364]} sposo di Maria, del padre adottivo del Salvatore! Non è un re della terra come Faraone, ma è Dio onnipotente colui che ha voluto ricolmare de' suoi favori questo nuovo Giuseppe.

  A210000123 

 Certi santi, dice il dottore angelico, hanno ricevuto da Dio il potere di assisterci in certi bisogni particolari; ma il credito di s. Giuseppe non ha limite; si estende a tutte le necessità, e tutti coloro i quali a lui ricorrono con fiducia sono certi d'essere prontamente esauditi.

  A210000123 

 Santa Teresa ci dichiara che ella non ha mai domandato niente a Dio per intercessione di s. Giuseppe che non l'abbia tosto ottenuto: e la testimonianza di questa santa ne vale mille altre, giacchè era fondata sulla quotidiana esperienza de' suoi benefizii.

  A210000124 

 È difatto che potrebbe negare Gesù Cristo a Giuseppe, il quale niente negò mai a lui nel tempo della sua vita? Mosè non era nella sua vocazione se non il capo ed il conduttore del popolo d'Israele, eppure si portava con Dio con tanta autorità, che quando lo prega in favore di quel popolo ribelle ed incorreggibile, la sua preghiera sembra farsi comando, il {87 [367]} quale leghi in certo modo le mani alla divina maestà, e la riduca a non poter quasi castigare i colpevoli, finchè egli ne abbia renduto la libertà: Dimitte me, ut irascatur furor meus contro eos et deleam eos.

  A210000125 

 Ma quanto maggior virtù e potenza non avrà la preghiera che Giuseppe volge per noi al sovrano giudice, di cui egli fu guida e padre adottivo? Poichè se egli è vero, come dice s. Bernardo, che Gesù Cristo, il quale è nostro avvocato presso il padre, gli presenta le sacre sue piaghe ed il sangue adorabile che ha sparso per la nostra salute, se Maria, per parte sua presenta all'unico figlio il seno che lo portò e nutrì, non possiamo noi aggiungere che s. Giuseppe mostra al Figlio ed alla Madre le mani le quali hanno tanto affaticato per loro ed i sudori che egli ha sparso per guadagnare il loro vitto sopra la terra? E se Dio padre non può nulla negare al suo figlio diletto quando lo prega per le sue sacre piaghe, nè il {88 [368]} figlio nulla negare alla sua Santissima Madre quando lo scongiura per le viscere che lo hanno portato, non siam noi tenuti a credere che nè il Figlio, nè la Madre divenuta la dispensatrice delle grazie che Gesù Cristo ha meritato non possono nulla negare a s. Giuseppe quando egli li prega per tutto ciò che ha fatto per essi in trent'anni di sua vita?.

  A210000129 

 La sua preghiera unita a quella di Maria {90 [370]} e presentata a Dio in nome dell'infanzia adorabile di Gesù Cristo, non può trovar rifiuto, ma senza più deve ottenere tutto ciò che domanda.

  A210000133 

 Il figlio di Dio, dice il venerabile Bernardo da Bustis, avendo le chiavi del paradiso, ne diede una a Maria, l'altra a Giuseppe, affinchè essi potessero introdurre tutti i loro servi fedeli nel luogo del refrigerio, della luce e della pace.

  A210000133 

 Oh! quanto saremmo felici, se potessimo morire come tanti fedeli servi di Dio, pronunziando i nomi onnipossenti di Gesù, Maria, Giuseppe.

  A210000147 

 Come il primo Giuseppe figliuolo di Giacobbe seppe mantenere l' abbondanza nel popolo d'Egitto durante sette anni di carestia, il vero Giuseppe più felice amministratore dei celesti tesori saprà mantener nel popolo cristiano quella fede santissima per stabilir la quale discese sulla terra quel Dio, di cui fu egli per trent'anni l'aio ed il custode.

  A210000163 

 O vigilantissimo custode, famigliare intrinseco dell'Incarnato Figliuolo di Dio, glorioso s. Giuseppe, quanto penaste in sostenere e servire il Figlio dell'Altissimo particolarmente nella fuga che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora molto gioiste avendo sempre con voi l'istesso Dio, e vedendo cadere a terra gli Idoli Egiziani.

  A210000176 

 Dio vi salvi, o Giuseppe, pieno di grazia; Gesù e Maria sono con voi; voi siete benedetto fra gli uomini, e benedetto è il frutto del seno della vostra sposa Maria.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000002 

 Speriamo che esso vorrà colle sue preghiere ottenere a tutti gli ecclesiastici dei tempi nostri una porzione di quello zelo che lo animava e di quella santità ond' egli era adorno, e si degni pure di intercedere presso Dio per tutti i fedeli un vivo attaccamento a quella Chiesa fuori di cui non è salute, e per cui egli impiegò la sua vita e sostenne un glorioso martirio.

  A211000006 

 Ireneo, a giudicarne da quanto egli scrive nella sua lettera a Pierino, sin dalla fanciullezza si dedicò con tutta l'anima al servizio di Dio, e fu uno di que' giovani avventurati, i quali ebbero la sorte invidiabile di ricevere la loro educazione da un maestro sì dotto e sì santo qual era S. Policarpo.

  A211000007 

 Io potrei riferire i sermoni, che egli faceva alla moltitudine, e come egli raccontasse la sua famigliarità e il suo conversare con Giovanni e con gli altri, che avevano veduto il Signore, e come egli era solito narrare quanto egli stesso {54 [150]} aveva udito da lui (Giovanni) intorno al Signore: così pure parroi di poter ricordare siccome egli affermasse tutte le cose, riguardo alla dottrina e ai miracoli del Signore, le quali egli aveva udite da coloro che avevano veduto il Verbo della vita coi loro propri occhi, essere conformi alle Scritture, Imperocche tutte queste cose (che al certo fu una misericordia di Dio verso di me), io allora diligentemente ascoltava; non già scrivendole sulla carta, ma stampandole nel mio cuore; le quali ora per la grazia di Dio sempre rivolgo in mente e schiettamente esprimo.».

  A211000009 

 Fatto sta che sotto maestri così chiari per santità e dottrina, Ireneo fece progressi maravigliosi, e diede prove così insigni di zelo per la gloria di Dio e della Chiesa, da meritarsi l'affètto del suo vescovo S. Policarpo, e l'ammirazione dei fedeli, i quali già cominciavano a prevedere che Iddio destinava questo suo servo ad essere una delle fiaccole, che poste sul candelabro avrebbero sparso molta luce nella casa del Signore.

  A211000012 

 S. Ireneo pel desiderio vivissimo che sentiva di istruire il popolo e convertirlo a Dio, superò collo studio assiduo ogni ostacolo.

  A211000013 

 A s. Ireneo dolse amaramente che la maggior parte dei cittadini fossero ancora sì stolti da adorare gli idoli, e che in conseguenza fossero schiavi di Satanasso e fuori della via della salute; epperò decise di fare quanto era in lui per convertirli alla fede di G. C. e farli tutti figliuoli di Dio.

  A211000023 

 Un certo Fiorino, che insieme col nostro santo vescovo aveva avuto la sorte di essere discepolo di S. Policarpo, divenuto prete della Chiesa romana, dimenticossi dei santi insegnamenti del suo maestro, e fecesi a predicare le più empie bestemmie, e tra le altre, che Dio era autore del peccato.

  A211000024 

 S. Ireneo non appena il seppe, che e per lo zelo di Dio, e per sentimento di amicizia scrisse al suo antico condiscepolo {68 [164]} una lettera col titolo Della Monarchia, e che Dio non è autor del peccato.

  A211000024 

 Sgraziatamente anche questa lettera andò perduta: ma Eusebio ce ne conservò un brano, dal quale scorgesi, che bel cuore avesse il nostro santo e quanto tenero fosse della causa di Dio, e dell'amico suo.

  A211000031 

 Dalle cose dette si vede quanto vivo fosse lo zelo di S. Ireneo, quale amore egli portasse alla Chiesa, quanto a cuore gli stesse la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

  A211000041 

 Questi sono gli argomenti coi quali Calvino e i suoi protestanti volevano dimostrare che essi erano mandati da Dio a purgare la Chiesa di G. C. de' suoi errori e difetti.

  A211000042 

 Quei nemici di Dio e de' suoi santi dopo aver distrutto templi, altari, immagini, facendo scempio d'ogni cosa più santa, segnalarono la loro barbarie contro le reliquie di S. Ireneo e degli altri martiri che erano venerati nella basilica eretta da S. Paziente.

  A211000042 

 {81 [177]} Quindi il cranio del santo Vescovo, quel cranio, dentro cui aveva albergato una mente sì nobile, e così piena della luce e dello spirito di Dio, fu rotolato, (raccapriccio al pensarvi) come una palla giù per le pubbliche vie, facendosene un empio giuoco e gettandoselo l'un l'altro non già a colpi di mano, che avrebbero temuto d'imbrattarsi, ma a furia di calci; e quegli indemoniati (come chiamarli altrimenti?) continuarono lunga pezza a godersi questo trastullo d'inferno finchè ne furono stanchi.

  A211000044 

 I Protestanti pretendono che la parola di Dio sia contenuta solamente nella Santa Scrittura, e che perciò per sapere quali cose convengasi credere e fare per salvarci non ci resta altro che leggere la santa scrittura e interpretarla secondo che pare alla nostra ragione.

  A211000044 

 Ora S. Ireneo insegna tutto il contrario: cioè egli insegna: 1° che la parola di Dio è contenuta non solo nelle S. Scritture, ma anche nella Tradizione, cioè nell'insegnamento a viva voce della Chiesa: 2° che vi possono essere, e vi sono in realtà molti cristiani i quali professano la vera fede benchè non abbiano mai letto la santa Scrittura, conciossiacosachè non sappiano o non possano leggerla, ma conoscono le verità della fede solo per averle apprese dalla voce dei Pastori della Chiesa.

  A211000049 

 ) vuol provare ai Valentiniani, i quali lo negarono, che alla fine del mondo i nostri corpi hanno da risorgere; e per convincerli di questa verità, egli li invita a riflettere non essere possibile che si distruggano {87 [183]} interamente i nostri corpi, i quali durante la vita presente si nudriscono del corpo e sangue del Verbo Dio.

  A211000049 

 «Quando il calice in cui si è versato del vino, e il pane spezzato riceve la parola di Dio (vale a dire si sono pronunziate sopra di essi le parole della consacrazione, le quali sono le stesse profferite dal Figliuolo di Dio sopra del pane e del vino nell'ultima cena), cioè esso vino ed esso pane diventa l'Eucaristia del Corpo e Sangue del Signore, da cui la sostanza della nostra carne riceve sostentamento e incremento: come adunque affermano (gli eretici), la nostra carne, la quale si nodrisce del Sangue e Corpo di Cristo, quasi fosse membro di esso, non essere capace del dono di Dio, cioè della vita eterna?».

  A211000050 

 I Protestanti ridono a udire i cattolici parlare di miracoli operati a giorni nostri dai servi di Dio, che o già regnano in cielo, o combattono ancora sulla terra.

  A211000056 

 In terzo luogo, che i Cristiani dei primi secoli avevano una fede vivissima, per cui sentivano il pregio e l'importanza dell'essere membri della Chiesa, ed erano realmente disposti a mettere in pratica quanto Gesù Cristo ci insegna, che cioè noi dobbiamo amar Dio con tutto il cuore, ed essere pronti a perdere ogni cosa e soffrire qualunque tormento piuttosto che commettere un peccato.

  A211000056 

 Quando l'imperatore Severo fece pubblicare la sua legge, colla quale si intimava a tutti i suoi sudditi di rinunziare a Gesù Cristo, sotto pena {92 [188]} di morte a chi disobbediva, i Cristiani di Lione, sapendo che le leggi dei sovrani di questa terra quando sono contrarie alla legge di Dio e della Chiesa, non meritano il nome di legge, e non solo non vi è obbligo di osservarle, ma vi è obbligo di non osservarle, determinarono di mantenersi costanti nella fede a qualunque costo, e si lasciarono scannare a migliaia, piuttosto che ubbidire a quella legge iniqua di quell' imperatore, che esigeva che si rinnegasse Gesù Cristo.

  A211000057 

 Faccia Iddio, che anche noi sull'esempio dei Cristiani di Lione, accresciamo la nostra fede così che anteponiamo la salvezza dell' anima a qualunque cosa terrestre siamo pronti a morire piuttosto che fare alcuna cosa contro la legge di Dio e della sua Chiesa.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000002 

 Giunto a questo termine il santo padre si mise indosso i sacri abiti per la santa funzione del battesimo; e assistito da alcuni ministri, che con inni e cantici rendevano grazie a Dio, li battezzò, dicendo a ciascuno: io ti battezzo nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.

  A212000020 

 Ma spesso avviene che gli uomini promettano a Dio quando si trovano in bisogno, e poi facendo poco conto dei favori ricevuti, dimenticano il supremo loro benefattore.

  A212000026 

 Ma il continuo concorso che i fedeli spesso ivi facevano in rendimento di grazie pei favori da Dio ricevuti, e la protezione speciale che ne presero i doviziosi marchesi di Pianezza accrebbero e la chiesa e i locali vicini a segno che nell'anno 1648 il pilastro del Casella era {66 [260]} divenuto un vero santuario circondato di case ed affidato ad una famiglia di monaci Agostiniani.

  A212000029 

 La regina di Sardegna, Cristina di Francia, soleva recarsi a questo santuario con suo figlio Carlo Emanuele e coi principali signori di corte, ed assicurò che tutte le grazie che dimandò a Dio per intercessione di quel santo tutte le ottenne.

  A212000030 

 Uno di quei religiosi, di nome padre Domenico, salì in pulpito per trattenere quell'adunanza coll'esposizione della parola di Dio.

  A212000033 

 Essendo riusciti vani tutti gli altri rimedii, mosso dalla fama e dal gran numero di maraviglie che udiva operarsi da s. Pancrazio di Pianezza, {70 [264]} in momento che egli era pienamente consapevole di se stesso, fece voto di venire in persona a questo santuario, onde essere da Dio liberato da quegli spiriti che lo tiranneggiavano.

  A212000049 

 Quella madre cristiana, certamente inspirata da Dio, s. Pancrazio, si fece a gridare, venite in mio soccorso e salvate mio figlio.

  A212000051 

 Quando gli nacque in cuore un pensiero di confidenza in Dio e nel maraviglioso s. Pancrazio.

  A212000052 

 Ricorriamo, dicevano tra di loro, ricorriamo a Dio, mondiamo la nostra coscienza, andiamo ai piedi del confessore, e chi sa che sciogliendoci dai legami delle colpe e armandoci della s. Comunione non otteniamo da Dio ciò che non possiamo ottenere dagli uomini? facciamo voto di portarci ambidue alla chiesa di san Pancrazio.

  A212000053 

 Mentre stavano ascoltando la santa Messa, sul far del giorno, raccomandando i lor miseri fanciulli al glorioso Santo, volsero lo sguardo, e con maraviglia li videro, che colle legature tra {76 [270]} le mani andavano scorrazzando vicino all'altare del Santo, quasicchè coi loro innocenti trastulli rendessero grazie a Dio e a s. Pancrazio per la compiuta guarigione che avevano ottenuto.

  A212000053 

 Pertanto l'anno 1649 il giorno festivo del Santo giunsero coi loro indisposti figliuoli al Santuario, pieni di quella fede che muove il cuore di Dio a concedere i suoi favori.

  A212000066 

 Io Pelino Giovanni ad onore della verità, a maggior gloria di Dio e di s. Pancrazio asserisco quanto segue: Mentre era dinanzi al Santuario con alcuni amici, vidi giungere un ammalato condotto sopra un carrettone proveniente dalla città, di Genova.

  A212000074 

 Prima di por fine al racconto delle maraviglie da Dio operate ad intercessione di s. Pancrazio credo far cosa grata al lettore col dare un cenno sullo stato attuale di questo Santuario.

  A212000078 

 A' pie' del Santo avvi la moglie e il marito col parroco i quali rendono grazie a Dio pei benefizi ricevuti.

  A212000089 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che dalle folte tenebre dell'idolatria per tratto speciale della misericordia divina foste chiamato alla luce del Vangelo, deh! vi prego, ottenetemi dal Signore la grazia che io possa scoprire le tenebre che oscurano la mente mia, e conosca gli errori della mia trascorsa vita, per detestarli, e corrispondere alla voce di Dio che mi chiama a farne la penitenza.

  A212000092 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che appena ricevuto il battesimo siete divenuto fervoroso cristiano, pronto a dar la vita per la fede, ottenetemi dal Signore Iddio, che {92 [286]} io possa mantenere le promesse e le rinunzie battesimali, vivendo da buon cristiano nella fuga del male e nella pratica della virtù, pronto a patire qualunque male piuttosto di commettere qualche azione contraria alla santa legge di Dio.

  A212000098 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che per amore di Gesù Cristo avete patito atroci tormenti ed avete dato coraggiosamente la vita, vi prego di ottenermi da Dio il dono della fortezza, onde io sia ognora pronto a patire qualunque male, fosse anche la morte, per professare la fede di Gesù Cristo e vivere fino all'ultimo respiro di mia vita nella santa Cattolica Religione fuori di cui niuno può salvarsi.

  A212000101 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che in premio delle vostre virtù, e in ricompensa del sacrifizio che a Dio faceste di vostra vita per la fede, ora godete la gloria del Paradiso, e la godrete per tutta l'eternità, fate che io possa camminare per la strada della virtù in tutto il corso di mia vita, e così possa essere un giorno partecipe della vostra gloria in Paradiso.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000001 

 Prima di por fine al racconto delle maraviglie da Dio operate ad intercessione di s. Pancrazio credo far cosa grata al lettore col dare un cenno sullo stato attuale di questo Santuario.

  A213000005 

 A' pie' del Santo avvi la moglie ed il marito col paroco, i quali rendono grazie a Dio per i benefizi ricevuti.

  A213000015 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che dalle tolte tenebre dell'idolatria per tratto speciale della misericordia divina foste chiamato alla luce del Vangelo, deh! vi prego, ottenetemi dal Signore la grazia che io possa scoprire le tenebre che oscurano la mente mia, e conosca gli errori della mia trascorsa vita, per detestarli, e corrispondere alla voce di Dio che mi chiama a farne la penitenza.

  A213000016 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che appena ricevuto il battesimo siete divenuto fervoroso cristiano, pronto a dar la vita per la fede, ottenetemi dal Signore Iddio, che io possa mantenere le,promesse e le rinunzie battesimali, vivendo da buon cristiano nella fuga del male, e nella pratica della virtù, pronto a patire qualunque male piuttosto di commettere qualche azione contraria alla santa legge di Dio.

  A213000019 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che per amore di Gesù Cristo avete patito atroci tormenti ed avete dato coraggiosamente la vita, vi prego di ottenermi da Dio il dono della fortezza, onde io sia ognora pronto a patire {86 [26]} qualunque male, fosse anche la morte, per professare la fede di Gesù Cristo e vivere fino all'ultimo respiro di mia vita nella santa Cattolica Religione, fuori di cui niuno può salvarsi.

  A213000020 

 in ricompensa del sacrifizio che a Dio faceste di vostra vita per la fede, ora godete la gloria del paradiso, e la godrete per tutta l'eternità, fate che io possa camminare per la strada della virtù in tutto il corso di mia vita, e così possa essere un giorno partecipe della vostra gloria in paradiso.

  A213000026 

 Dio sia benedetto.

  A213000028 

 Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo.

  A213000031 

 Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima.

  A213000033 

 Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000001 

 San Paolo poi è quell'Apostolo che fu da Dio in maniera straordinaria chiamato a portare la Luce del Vangelo ai Gentili.

  A214000008 

 Ma avvi un Dio che assiste e governa la sua Chiesa, e quando che meno ci pensiamo egli viene in soccorso di chi in lui confida.

  A214000010 

 Ma sono vani i progetti degli uomini quando sono contrari a quelli del Cielo! Dio, mosso dalle preghiere di s. Stefano e degli altri fedeli perseguitati, volle manifestare in Saulo la sua potenza e la sua misericordia.

  A214000013 

 Dio, dice s. Agostino, rimettendo a' suoi ministri l'istruzione di un apostolo chiamato in una maniera così straordinaria ci ammaestra che bisogna cercare la sua santa volontà nell' insegnamento dei Pastori, che egli ha rivestiti di sua autorità per essere nostre guide spirituali sopra la terra.

  A214000014 

 Egli prese alloggio {10 [176]} nella casa di un negoziante nominato Giuda; ivi dimorò tre giorni senza vedere, senza bere e senza mangiare, ignorando tuttora ciò che Dio volesse da lui.

  A214000017 

 Passati appena alcuni giorni coi discepoli di Damasco, si mise a predicare il Vangelo nelle sinagoghe dimostrando colle sacre Scritture che Gesù era figliuolo di Dio.

  A214000018 

 Ma Saulo aveva già superato ogni rispetto umano; egli nulla più desiderava che promuovere la gloria di Dio e riparare lo scandalo dato; perciò lasciando che ognuno dicesse di lui quel che voleva, confondeva gli Ebrei e con intrepidezza predicava Gesù Crocifisso.

  A214000020 

 Appena udì raccontare la prodigiosa conversione di questo suo condiscepolo si recò tosto da lui per consolarlo; andato poscia dagli Apostoli raccontò loro la prodigiosa apparizione di Gesù Cristo a Saulo, e come esso istruito direttamente dal Signore non altro desiderava che pubblicare il santo nome di Dio a tutti i popoli della terra.

  A214000020 

 Dopo tre anni credendo cessata la tempesta ritornò a Damasco ove con zelo e forza diedesi a predicare Gesù Cristo; ma gli Ebrei non potendo resistere alle parole di Dio, che pel suo ministro loro si predicavano, presero il partito di farlo morire.

  A214000024 

 In que' giorni alcuni profeti, cioè alcuni fervorosi cristiani che illuminati da Dio predicevano l'avvenire, vennero da Gerusalemme ad Antiochia.

  A214000025 

 Saulo era in Antiochia quando ebbe una maravigliosa visione nella quale fu rapito al terzo cielo, cioè fu sollevato da Dio a contemplare le cose del Cielo più sublimi di cui sia capace un uomo mortale.

  A214000026 

 Allora Saulo tutto acceso di zelo e di Spirito Santo gli gittò addosso gli sguardi: scellerato, gli disse, arca di empietà e di frode, figlio del diavolo, nemico d'ogni giustizia, non li arresti ancora dal pervertire le diritte strade del Signore? Or ecco la mano di Dio pesare sopra di te: fin da questo momento tu sarai cieco, e per quel tempo che Dio vorrà non vedrai più la luce del sole.

  A214000026 

 Andarono tosto Saulo e Barnaba ad esporgli le verità del Vangelo; ma Elima {20 [186]} al vedersi togliere la materia de' suoi guadagni, temendo forse peggio, si mise a guastare i disegni di Dio, contraddicendo alla dottrina di Saulo e screditandolo presso al Proconsole per tenerlo lontano dalla verità.

  A214000027 

 A quel fatto terribile Sergio riconobbe la mano di Dio, e mosso dalle prediche di Saulo e da quel miracolo credette in Gesù Cristo ed abbracciò la fede con tutta la sua famiglia.

  A214000029 

 Intervennero anche i due apostoli e con essi molti ebrei e gentili che già adoravano il vero Dio.

  A214000030 

 Voi oggi, o miei fratelli, voi degni figli d'Abramo, e voi tutti adoratori del vero Dio, di qualunque nazione o stirpe siate, voi siete quelli ai quali è particolarmente indirizzata la parola di salute.

  A214000030 

 «Quel Dio che ha scelto i nostri padri quando erano nell'Egitto e con una lunga serie di prodigi ha fatto di essi una nazione privilegiata, ha in particolar maniera onorata la stirpe di Davidde promettendo che da questa farebbe nascere il Salvatore del mondo.

  A214000033 

 Noi pertanto ci rivolgiamo ai gentili per compiere la promessa fatta da Dio per bocca del suo Profeta quando disse: «io ti ho destinato per luce dei gentili e per la salute di essi fino all'estremità della terra.».

  A214000035 

 Così costretti Paolo e Barnaba partirono da quello sventurato paese, e nell'atto della loro partenza secondo il comandamento di Gesù Cristo scossero {26 [192]} la polvere dei loro piedi in segno di rinunziare per sempre ad ogni commercio con essi, come uomini riprovati da Dio e colpiti dalla divina maledizione.

  A214000036 

 Fra i molti miracoli che Dio operò per mano di san Paolo in questa missione fu luminoso quello che siamo per riferire.

  A214000036 

 Gli uni li accoglievano come uomini mandati da Dio, gli altri li proclamavano impostori.

  A214000036 

 I Ss. Apostoli cercando solo la gloria di Dio, dimenticando i mali trattamenti che avevano ricevuto in Antiochia dagli Ebrei si diedero subito a predicare il Vangelo nella sinagoga.

  A214000037 

 E secondo tale erronea supposizione chiamavano Barnaba Giove, perchè lo scorgevano di sembiante più maestoso, e Paolo che parlava con maravigliosa facondia, chiamavano Mercurio, il quale presso ai gentili era l'interprete e messaggero di Giove e il dio dell'eloquenza.

  A214000038 

 Vedi, o lettore, qual conto devi fare, della gloria del mondo! Coloro che oggi ti vorrebbero innalzare al di sopra delle stelle; domani forse ti vogliono nel più profondo degli abissi! Beati coloro che ripongono in Dio la loro confidenza.

  A214000041 

 Tutto inutile: quando un' anima è ferita dall'amor di Dio, ogni sforzo umano più non riesce ad allontanarla dall'oggetto che {32 [198]} ama.

  A214000042 

 Ella viene gettata in un serraglio di bestie affamate e feroci; Tecla unicamente armata della confidenza in Dio fa il segno della Santa Croce, e quegli animali depongono la loro ferocia e rispettano la sposa di Gesù Cristo.

  A214000043 

 Colà si fecero a raccontare ai fedeli di quella città le maraviglie da Dio operate nella conversione dei Gentili.

  A214000043 

 Dio aveva ciò comandato affinchè s. Paolo riconoscesse in s. Pietro il Capo della Chiesa, e così tutti i Fedeli comprendessero come i due principi degli Apostoli predicavano una medesima fede, un solo Dio, un solo battesimo, un solo Salvator Gesù Cristo.

  A214000043 

 Il Santo Apostolo fu ivi consolato con una rivelazione nella quale Dio gli comando di portarsi a Gerusalemme per conferire con s. Pietro intorno al Vangelo da lui predicato.

  A214000046 

 Noi abbiamo già raccontato nella vita di s. Pietro come Iddio con una maravigliosa rivelazione aveva a questo principe degli Apostoli fatto conoscere che i Gentili venendo alla fede non erano obbligati alla circoncisione, nè alle altre cerimonie della legge di Mosè; tuttavia affinchè la volontà di Dio fosse da tutti conosciuta, e fosse in modo solenne sciolta ogni difficoltà, Pietro radunò un concilio generale che fu il modello di tutti i concili che vennero celebrali ne' tempi avvenire.

  A214000046 

 Statevi con Dio.» Quest'ultima cosa, cioè la fornicazione, non occorreva proibirta essendo affatto contraria ai dettami della ragione e proibita dal sesto precetto del Decalogo.

  A214000047 

 Giunti Paolo e Barnaba con Sila e Giuda in Antiochia pubblicarono la lettera col decreto del concilio, con cui non solo acquetarono il tumulto, ma riempirono i fratelli d'allegrezza riconoscendo ognuno la voce di Dio in quella di s. Pietro e del concilio.

  A214000055 

 Dio aveva riserbato ad altro tempo la predicazione del Vangelo a que' popoli; per ora lo voleva inviare ad altri paesi.

  A214000055 

 S. Paolo allora pensò di andare nella {42 [208]} Bitinia che è un'altra provincia dell'Asia Minore un po' più verso il Mar Nero, ma neppure ciò gli fu da Dio permesso.

  A214000059 

 Si posero tosto a predicare il regno di Dio a quella semplice udienza.

  A214000059 

 Una mercantessa di nome Lidia fu la prima ad essere da Dio chiamata; sicchè essa e la sua famiglia ricevettero il Battesimo.

  A214000060 

 Ecco il frutto che produce la parola di Dio quando è bene ascoltata.

  A214000060 

 Questa pia donna, grata ai benefizi ricevuti, così pregò i maestri ed i padri dell'anima sua: se voi mi giudicate fedele a Dio non mi negate una grazia appresso quella del Battesimo che da voi riconosco.

  A214000061 

 S. Paolo co' suoi compagni andavano or qua or là spargendo il seme della parola di Dio per la città di Filippi.

  A214000064 

 Quei santi uomini nell'orrore della carcere, coperti di piaghe, lungi dal lamentarsi, giubilavano di allegrezza e lungo la notte andavano cantando lodi a Dio.

  A214000065 

 Preso da maraviglia e mosso da un interior lume della grazia di Dio, tutto tremante si getta a' piedi di Paolo e di Sila dicendo: signori, che debbo io fare per esser salvo?.

  A214000066 

 Ognuno può immaginarsi quanta allegrezza abbia provato Paolo in suo cuore a tali parole! egli si volse a lui e rispose: credi nel Figliuol di Dio Gesù Cristo e sarai salvo tu e tutta la tua famiglia.

  A214000067 

 Ascoltando essi con umilta di cuore la parola di Dio, impararono in breve quanto era necessario per diventare cristiani.

  A214000067 

 I due Apostoli provarono maggior conforto per le anime che avevano guadagnate a Gesù Cristo; laonde pieni di gratitudine verso Dio ritornarono in prigione aspettando quelle disposizioni che la divina Provvidenza avrebbe fatto conoscere a loro riguardo.

  A214000069 

 Egli si mise a predicare, e per tre sabati continuò a provare colle sacre Scritture che Gesù Cristo era il Messia, il Figliuolo di Dio, che le cose a lui avvenute erano state annunziate dai Profeti, perciò doversi o rinunziare alle profezie o credere alla venuta del Messia.

  A214000070 

 I Bereesi con grandissima avidità ascoltarono la parola di Dio.

  A214000071 

 Gli ostinati Ebrei di questa città corsero in gran numero a Berea per guastar l'opera di Dio e impedire la conversione de' Gentili.

  A214000072 

 Gli Epicurei negavano a Dio la creazione del mondo e la Provvidenza, nè ammettevano premio o pena {56 [222]} nell'altra vita, perciò ponevano la beatitudine nei piaceri della terra.

  A214000073 

 Perciò Dio solo poteva fare che le parole di s. Paolo potessero cangiar cuori così inveterati nel vizio e alieni dalla vera virtù, e fare che abbracciassero e professassero la santa cristiana religione.

  A214000073 

 S. Paolo, uomo oscuro, tenuto a vile perchè Giudeo, doveva a costoro predicar Gesù Cristo anche Giudeo, morto in croce, e ridurli ad adorarlo per vero Dio.

  A214000074 

 Gli Epicurei e gli Stoici vennero anch'essi con lui a disputa, e non potendo resistere alle ragioni andavano dicendo: che vorrà {57 [223]} dire questo ciurmadore? Altri dicevano: pare che costui ci voglia mostrare qualche nuovo Dio.

  A214000076 

 Convien qui notare che fra gli Ateniesi era severamente proibito di dire la minima parola contro alle loro innumerevoli e stupide divinità, e riputavano delitto capitale il ricevere od aggiungere tra di loro qualche Dio forestiero, che non fosse attentamente esaminato e proposto dal Senato.

  A214000076 

 Da queste cose intendesi facilmente il pericolo in cui era s. Paolo predicando il vero Dio {58 [224]} a quella terribile assemblea e cercando di atterrare tutti i loro dei.

  A214000078 

 Egli fece che da un uomo solo discendessero tutti gli altri, la cui {59 [225]} discendenza si estese ad abitare tutta la terra; Egli fissò i tempi e i confini della loro abitazione perchè cercassero Dio se mai lo avessero potuto trovare quantunque Egli non sia lontano da noi.

  A214000078 

 Imperocchè passando per questa città e considerando i vostri simulacri ho trovato anche un altare con questa iscrizione: al Dio Ignoto.

  A214000078 

 Io adunque vengo ad annunciarvi quel Dio che voi adorate senza conoscere.

  A214000078 

 Ègli è quel Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che in esso esistono.

  A214000079 

 Essendo adunque noi discendenza di Dio non dobbiamo stimare che egli sia simile all'oro o all'argento, o alla pietra scolpila dall'arte o dall'invenzione degli uomini.

  A214000080 

 Differirono di approfittare della grazia di Dio, e questa grazia non leggiamo che sia poi stata da Dio loro concessa un'altra volta.

  A214000081 

 Dio però non lasciò di consolare il suo servo col guadagno di alcune anime privilegiate.

  A214000081 

 Si racconta pure che essendo andato a visitare la madre di Dio, egli ne fu così sorpreso di tanta bellezza e maestà, che si prostrò {61 [227]} a terra per venerarla, asserendo che l'avrebbe adorata come una divinità, se la fede non lo avesse accertato esservi un Dio solo.

  A214000083 

 Al loro arrivo Paolo sì diede con maggior coraggio a predicare ai Giudei; ma crescendo ogni giorno la loro ostinazione, Paolo non potendo più soffrire tante bestemmie e tale abuso di grazie, così mosso da Dio annunziò loro imminenti i divini flagelli con queste parole: Il vostro sangue {63 [229]} sarà sopra di voi; io ne sono innocente.

  A214000085 

 Conchiude poi ricordando loro il gran premio che Dio tiene preparato in Cielo per la minima fatica tollerata nella vita presente per amore di lui.

  A214000087 

 Mentre S. Paolo confortava i fedeli di Tessalonica insorsero contro di lui tali persecuzioni che sarebbesi indotto a fuggire da quella città se non fosse stato da Dio confortato con una visione.

  A214000090 

 Vedendosi Paolo come per miracolo liberato da così grave burrasca fece a Dio un voto in rendimento di grazie.

  A214000092 

 Colle quali parole s. Paolo comandava di avere la medesima riverenza per la parola di Dio scritta e per la parola di Dio tramandata per tradizione siccome insegna la Chiesa cattolica.

  A214000097 

 Dio aiutava l' opera sua confermando con prodigi inuditi la dottrina dal suo servo predicata.

  A214000097 

 Forse vogliono essi condannare di superstizione que' primi {72 [238]} Cristiani, i quali applicavano sopra gli ammalati i fazzoletti che avevano toccato il corpo di Paolo? Cose che s. Paolo non aveva mai proibito e che Dio dimostrava di approvare con miracoli?.

  A214000102 

 Dio però, che ha in mano il cuore degli uomini, restituì piena calma tra quel popolo in un modo inaspettato.

  A214000106 

 Durante il soggiorno di s. Paolo in Efeso Dio gli fece conoscere in ispirito che lo {79 [245]} chiamava nella Macedonia, nella Grecia, in Gerusalemme e a Roma.

  A214000108 

 Ma Dio gli preparò una grande consolazione coll'arrivo di Tito che lo raggiunse nella città di Filippi.

  A214000112 

 I Gentili rimproveravano gli Ebrei perchè non avevano corrisposto ai benefizi ricevuti da Dio, avendo ingratamente messo in croce il Salvatore; gli Ebrei dal loro canto facevano rimproveri ai Gentili perche {82 [248]} avevano seguito l'idolatria e venerate le più infami divinita.

  A214000112 

 Il santo Apostolo scrisse la sua famosa lettera ad Romanos tutta piena di sublimi argomenti che egli tratta con quell'acutezza d'ingegno, che è propria di un uomo dotto e santo e che scrive inspirato da Dio.

  A214000114 

 Accadde che la vigilia della partenza di Paolo, era primo giorno della settimana, cioè giorno di Domenica, in cui i fedeli solevano radunarsi per ascoltare la parola di Dio ed assistere ai divini sacrifizi.

  A214000116 

 Paolo discende subito a basso, e postosi colla persona sopra il cadavere, lo benedice, lo abbraccia e col suo fiato o piuttosto colla viva fede in Dio lo restituisce a nuova vita.

  A214000117 

 La grande sollecitudine dei fedeli di Troade per assistere alle sacre funzioni deve servire di eccitamento a tutti i Cristiani a santificare i giorni festivi con opere di pietà, specialmente coll'udire divotamente la Santa Messa e coll'ascoltare la parola di Dio anche con qualche incomodo.

  A214000119 

 Voi non vedrete più la mia faccia, ma badate a voi stessi e a tutto il gregge sopra cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per governare la Chiesa di Dio da lui acquistata col prezioso {87 [253]} suo sangue.» Quindi passò ad avvisarli che dopo la sua partenza sarebbero insorti lupi rapaci e uomini perversi per guastare la dottrina di Gesù Cristo.

  A214000120 

 Di là vennero a Patara città capitale della Lidia, molto rinomata per un gran tempio dedicato al Dio Apollo.

  A214000125 

 Allora tutti ravvisando la volontà di Dio nella fermezza del santo Apostolo dissero ad una voce: sia fatta la volontà del Signore.

  A214000126 

 Dio volle preparare il suo servo a questi combattimenti con farglieli molto prima conoscere; perciocchè i mali previsti cagionano minore spavento e l'uomo è più disposto a sostenerli.

  A214000134 

 L'Apostolo fissati gli occhi in quella assemblea: io, disse, o fratelli, fino a questo giorno ho camminato dinanzi a Dio con buona coscienza.

  A214000134 

 L'Apostolo non giudicò di tollerare sì grave ingiuria; e colla libertà e zelo che usavano gli antichi profeti: muraglia imbiancata, gli disse, Dio percuoterà te, siccome tu hai fatto percuotere me, perchè fingendo di giudicare secondo la legge mi fai percuotere contro alla legge medesima.

  A214000136 

 Dio però volle consolare il suo servo di quanto aveva patito in quella giornata.

  A214000146 

 Ma io ti posso assicurare che credo con essi ai profeti, alla legge di Mosè, alla risurrezione dei morti; perciò io servo a Dio Padre, e procuro sempre che la mia coscienza abbia nulla a rimproverarmi nè davanti a Dio, nè davanti agli uomini.

  A214000148 

 L'apostolo espose così al vivo le verità della fede, il rigore de giudizi che Dio sarà per fare degli empi nell'altra vita, che Felice spaventato e commosso: basta, disse, per ora.

  A214000150 

 I santi padri riflettono, che non il desiderio della vita, ma il bene della Chiesa, lo inspirò di appellarsi a Roma, dove per divina rivelazione sapeva quanto doveva lavorare per la gloria di Dio e per la salute delle anime.

  A214000153 

 Soggiunse essermi apparso per mandarmi a portare la luce del Vangelo ai gentili, per aprire loro gli occhi, liberarli dalla potestà di Satana, e condurli a Dio mediante la fede in lui e la penitenza.

  A214000154 

 Cosi confortato da Dio mi diedi a predicare in tutte le parti della Giudea e finalmente ai gentili, ripetendo a tutti che facessero opere degne di penitenza.

  A214000159 

 Così il ragionamento di Paolo, che avrebbe dovuto convertire tutti quei giudici, servi a nulla, perchè essi chiusero il cuore alle grazie che Dio voleva loro compartire.

  A214000159 

 È questa un'immagine di quei cristiani che ascoltano la parola di Dio, ma non si risolvono di mettere in pratica le buone inspirazioni che talora sentonsi nascere in cuore.

  A214000162 

 Essendo la stagione molto avanzata, Paolo certamente inspirato da Dio esortava i marinari a non arrischiarsi di continuare la navigazione per un tempo cosi pericoloso.

  A214000163 

 Imperciocchè questa notte mi è apparso l'angelo del Signore e mi disse: non temere, o Paolo, tu devi essere presentato a Cesare; e per tuo riguardo Dio dà la vita a tutti coloro che navigano teco.

  A214000163 

 Nondimeno fatevi coraggio, {115 [281]} credetemi, a nome di Dio vi assicuro, che nessuno di noi si perderà; solamente la nave andrà in pezzi.

  A214000163 

 Paolo vedendo lo scoraggiamento tra i marinari e tra i passeggieri, animato dalla fiducia in Dio li confortò parlando loro cosi: ecco fratelli, voi dovevate credere a me e non partirvi da Creta; così avremmo risparmiato queste perdite e queste disgrazie.

  A214000163 

 Per la qual cosa fate cuore, o fratelli, ogni cosa avverrà come fu da Dio promessa.

  A214000165 

 Ciò detto Paolo prese del pane, rese grazie a Dio, lo spezzò, e alla presenza di tutti si mise a mangiare.

  A214000165 

 Paolo sempre guidato da lume {116 [282]} divino voltosì al centurione ed ai soldati disse: se costoro non rimangono, voi non potrete essere salvi, perchè Dio non vuole essere tentato a far miracolo.

  A214000170 

 Aspettarono un bel pezzo e veduto che nulla gli avveniva di male, cangiato il giudizio in contrario, dicevano che Paolo era un qualche Dio disceso dal cielo.

  A214000170 

 Forse credevano che egli fosse Ercole creduto Dio e protettore di Malta.

  A214000172 

 Cosicchè il buon vecchio libero da ogni male con piena sanità corse ad abbracciar suo figliuolo benedicendo Paolo e quel Dio che egli predicava.

  A214000172 

 Dio non lasciò senza ricompensa la liberalità e cortesia di Publio.

  A214000173 

 In breve tempo tutta quell'Isola ricevette il Battesimo, e abbattuti i templi degli Idoli, furono consacrati al culto del vero Dio.

  A214000175 

 Una Chiesa antichissima, che sussiste ancora oggidì in quella città, è dedicata al nostro santo Apostolo e si crede che sia stata innalzata sopra la grotta medesima ove s. Paolo aveva predicato la parola di Dio, e celebrati i divini misteri.

  A214000178 

 La fede vi fu ricevuta, e sopra il luogo del miracolo fu innalzata una magnifica Chiesa al vero Dio.

  A214000178 

 Nella messa poi si legge un oremus che si traduce così: O Dio, che alla predicazione dell'Apostolo Paolo, risplendente divinamente una colonna di pietra, vi siete degnato di instruire i popoli di Reggio col lume della fede, concedeteci, ve ne preghiamo, che meritiamo di avere in cielo intercessore {125 [291]} colui che abbiamo avuto predicatore del Vangelo in terra (Cesari; att.

  A214000184 

 Dio sa che ho fatto nulla contro al mio popolo, nè contro alle usanze e leggi di mia patria.

  A214000189 

 Statevi pur sicuri, proseguiva Paolo, che la salvezza che voi non volete, Dio non ve la darà; anzi la porterà ai Gentili, che l'accoglieranno.

  A214000196 

 Ma Dio volle ricompensare la carità del santo e fare sì che non si aggiungesse afflizione sopra afflizione al cuore di Paolo, e gli ridonò la sanita.

  A214000201 

 Dio Padre e G. C. Signor nostro vi accordino la grazia e la pace.

  A214000202 

 Ricordandomi continuamente di te nelle mie orazioni, o Filemone, io rendo grazie al mio Dio nell'udire la tua fede e la tua grande carità verso di tutti i fedeli.

  A214000204 

 Ti prego altresì di prepararmi un alloggio, perchè io spero che Dio pel merito delle vostre preghiere, mi restituirà un'altra volta a voi.

  A214000214 

 Voi, o servi, ubbidite ai vostri padroni, come a Gesù Cristo, non per piacere agli uomini, ma per fare la volontà di Dio.

  A214000216 

 Insiste di stare costantemente uniti al Salvatore colla fede, senza la quale niuno può piacere a Dio; ma che questa fede non giustifica senza le opere.

  A214000223 

 Io dichiaro in faccia a voi che egli sta in cielo assiso alla destra di Dio onnipotente, donde verrà a giudicare tutto il mondo.» Molti credettero in G. C. e nella semplicità dell' anima loro cominciarono ad esclamare: Gloria al figliuolo di Davidde.

  A214000223 

 «E perchè mai, egli esclamò ad alta voce, perchè m'interrogate voi sopra Gesù figliuolo dell' uomo ed insieme figliuolo di Dio.

  A214000230 

 Giuntovi appena, come colui che offeriva a Dio se stesso, si diede a predicare nelle pubbliche piazze, nelle sinagoghe tanto ai Gentili quanto agli Ebrei.

  A214000231 

 Ai Gentili predicava la bontà e la misericordia di Dio che li invitava a penitenza; che perciò lasciassero il peccato, mortificassero le passioni e abbracciassero il Vangelo.

  A214000237 

 L'Apostolo provò grande consolazione di così tenera carità e scrivendo a Timoteo gli fa molti elogi e gli prega da Dio larga ricompensa.

  A214000237 

 «Faccia Dio, gli scrive, misericordia alla famiglia di Onesiforo, il quale lungamente mi ha servito, e non si recò a vergogna di vivere meco nelle catene; il Signore gli usi in quel gran giorno quella stessa misericordia che usò verso di me.

  A214000239 

 Bella colpa! essere riputato empio perchè in luogo di adorare i sassi ed i demonii si vuole adorare il solo vero Dio e il suo figliuolo Gesù Cristo.

  A214000239 

 Dio gli aveva già prima rivelato il giorno e l'ora della sua morte; per la qual cosa provava una delizia già tutta celeste.

  A214000241 

 Giunto Paolo al luogo del supplizio piegò le ginocchia e colla faccia innalzata al Cielo raccomandò a Dio l'anima sua e la Chiesa; di poi chinò il Capo e ricevette il colpo della spada che glielo troncò dal busto.

  A214000247 

 Quelli poi che avessero osato di profanarlo e tentato di trasportarne anche una piccola particella erano da Dio puniti con manifesta vendetta.

  A214000254 

 Io son certo che nè la morte nè la vita, nè gli Angeli, nè i principati, nè le virtù, nè il presente, nè l'avvenire, nè alcuna creatura ci potrà separare dall' amore di Dio che è fondato nel nostro Signor G. C. Questo è il carattere del vero cristiano: essere disposto a tutto perdere, a tutto patire piuttosto che dire o fare la minima cosa che sia contraria all' amor di Dio.

  A214000254 

 carità verso il prossimo e l' amor verso Dio.

  A214000256 

 Cristiano lettore! forse tu che leggi ed io che scrivo, avremo passato una parte della vita nell'offesa del Signore! Ma non perdiamoci di animo: avvi ancora tempo per noi; la misericordia di Dio ci attende.

  A214000256 

 La medesima felicità è parimenti preparata per noi; purchè ci diamo a Dio mentre abbiamo tempo e purchè siamo perseveranti nel santo servizio sino al fine.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000006 

 Ora a quei tempi essendo vescovo di Smirne un certo Bucolo, in quella città viveva una donna assai pia, timorata di Dio, e dedita ad opere buone, per nome Callista.

  A215000006 

 Una notte essa videsi apparire innanzi un angelo mandato a lei da Dio, che le disse: «levati su, Callista, e va alla porta che conduce verso Efeso; là vedrai due uomini venirti incontro, conducendo per mano un figliuolino, per nome Policarpo.

  A215000008 

 Dopo la morte di Callista, Policarpo rimasto pienamente libero di se stesso, diedesi vie maggiormente a Dio.

  A215000011 

 Imperocchè decise di rimanere celibe e consacrarsi a Dio colla castità perfetta, onde potere liberamente servirlo e amarlo con tutto il suo cuore.

  A215000012 

 Bucolo pertanto animato da {13 [109]} vivissimo desiderio di provvedere alla Chiesa dei sacerdoti pieni di zelo, pose gli occhi su Policarpo; e pensò che i fedeli e la causa di Dio ne guadagnerebbero assai ove Policarpo assumesse sopra di sè 1' esercizio del santo ministero.

  A215000015 

 Ma una visione celeste venne a confortarlo, e a renderlo persuaso essere volere di Dio, che esso cedesse alle esortazioni dei buoni, e si lasciasse ordinare sacerdote.

  A215000017 

 I vescovi e gli altri ecclesiastici quivi presenti, non poterono a meno di approvare tale elezione, veggendo che la volontà di Dio erasi manifestata in modo cosi sensibile; epperò di comune consenso, Policarpo, che probabilmente aveva poco più di 30 anni, fu chiamato ad essere vescovo di Smirne.

  A215000017 

 La qual còsa recò tanta gioia al buon vecchio, che quando era sul morire, si prese la mano di Policarpo, e se la pose sul petto e poi sul volto, per mostrargli com'egli trasmettesse a lui il potere di fare tuttociò ch'egli aveva fatto colle facoltà dell' anima e del corpo per la gloria di Dio.

  A215000024 

 S. Policarpo, mentre si prendeva cura di questo affare, non cessava di esercitare il suo zelo nella conversione degli eretici, epperò s. Ireneo ci assicura, che durante il suo soggiorno in Roma, esso convertì molta gente che si erano lasciati ingannare dagli eretici Marcione e Valentino, {25 [121]} i quali insegnavano non esservi un Dio solo, ma molti dei.

  A215000027 

 Ma egli era fermo nel servizio di Dio, e pronto a tutto patire, e a morire mille volte piuttosto che tradire la fede, o mancare al suo dovere.

  A215000029 

 «La chiesa di Dio, che abita a Smirne, alla chiesa di Dio che è a Filadelfia, e a tutte le parrocchie di qualunque luogo della Chiesa santa e cattolica: si moltiplichi la pace e carita da Dio Padre e da Gesù Cristo Signor nostro.

  A215000031 

 ... Chi è che non ammiri la generosita dell'anima sua, la sua costanza, la {29 [125]} sua carita verso Dio? Altri furono battuti si crudelmente da spietati colpi di sferza, che si poteva vedere l'interna struttura delle vene, delle arterie e della carne: ma essi sopportarono questo supplizio si fortemente, che gli astanti stessi ne sentivano compassione.

  A215000035 

 Per certo egli avrebbe ancor potuto fuggirsene in altro luogo; ma non volle e disse: facciasi la volontà di Dio.

  A215000036 

 E quegli acconsentendo, esso pieno della grazia di Dio, pregò sì a lungo, che appena in due ore pote metter fine all'orazione.

  A215000038 

 Policarpo soggiunse: io stimo che si convenga di esporne la ragione a te; imperocchè ci fu insegnato che noi dovessimo stare soggetti a' magistrati e alle podestà stabilite da Dio nelle cose oneste; e loro rendere obbedienza in ciò che non rechi danno alcuno alla salvezza dell'anima nostra: ma io non stimo questa moltitudine degna che le si renda ragione {36 [132]} della nostra fede.

  A215000041 

 Adunque avendo le mani legate dietro il dorso, quasi egli fosse qualche insigne montone scelto tra un numeroso gregge, per essere offerto in olocausto accettevole, alzati gli occhi al cielo, pregò cosi: Signore Iddio onnipotente, Padre del tuo diletto e benedetto figlio Gesù Cristo, per mezzo di cui noi abbiamo ricevuto la cognizione di te, Dio degli angeli e delle podestà, e di tutte le creature, e d'ogni classe di giùsti, i quali vivono nel tuo cospetto; io ti benedico, perchè in questo giorno e in questa ora tu mi fai degno di avere parte nel numero de' tuoi martiri, nel calice di Cristo, nella risurrezione della {39 [135]} vita eterna; del corpo e dell'anima, nell' incorruzione dello Spirito Santo; tra i quali martiri fa che noi siamo oggi ricevuti al tuo cospetto quel ostia pingue ed accettevole, siccome tu, Dio pero, e scevro d' ogni menzogna, hai disposto, hai predetto e adempito.

  A215000051 

 La terza osservazione è che non è lecito di procurare a noi stessi la morte senza averne licenza da Dio: epperò quel certo Germanico il quale provocò la fiera contro di se stesso, perchè lo sbranasse, bisogna dire che avesse avuto qualche lume particolare del Cielo per fare ciò, altrimenti la Chiesa non lo onorerebbe siccome martire.

  A215000054 

 L'ultima osservazione è che tutti coloro i quali vogliono seguitare Gesù Cristo furono sempre calunniati e perseguitati dal mondo, e che se vogliono salvare l'anima, non bisogna temere il mondo, sibbene guardarci da esso, perchè non ci corrompa col suo veleno; e procurare di imitare i santi, praticando le loro virtù, e domandando a Dio la grazia di perseverare sino alla fine nell'osservanza de' suoi precetti a costo di qualunque sacrifizio.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000001 

 La venerazione a s. Martino si può dire sparsa in tutta la cristianità; nell'Europa poi sarà difficile trovare un paese in cui non sia chiesa, altare o qualche altro monumento religioso che attesti segnalati favori ottenuti da Dio per intercessione di lui a pro delle famiglie e delle campagne; oppure renda gloriosa testimonianza di miracoli pubblicamente riconosciuti ed operati a pro della sofferente umanità.

  A216000007 

 Questo Santo glorioso, che tanto faticò perla predicazione del Vangelo; che operò tanti prodigi per diffondere la fede di Cristo fra gli idolatri e conservarla fra gli eretici mentre era mortale in terra; ora che è Beato in cielo {VII [395]} si degni volgere uno sguardo pietoso sopra di noi, e ci ottenga da Dio perseveranza e coraggio da poter vivere e morire nella santa cattolica religione, unica vera, unica santa, unica confermata da miracoli, unica che in ogni tempo abbia avuto uomini santi, e fuori della quale niùno può salvarsi.

  A216000009 

 Quivi Martino ebbe la prima educazione, non già cristiana, ma idolatra, e nulla si risparmiò per affezionarlo al paganesimo ed allontanarlo dal culto del vero Dio.

  A216000009 

 in vece del vero Dio.

  A216000013 

 Egli reputava di servire a Dio adempiendo i suoi doveri; era umile cogl'inferiori, affabile e liberale coi poveri, compassionevole e misericordioso con tutti.

  A216000015 

 Questa consolante visione ben lontano dal fargli prender vanagloria, contribuì invece a fargli vie più ammirare la grande bontà di Dio, e si senti tutto infiammato a servirlo con maggior umiltà e fervore, sicchè senza più indugiare dimandò di ricevere il battesimo; essendo allora in età di anni diciotto.

  A216000016 

 Egli desiderava di abbandonare il servizio militare per darsi unicamente a quello di Dio; ma rimase ancora sotto le insegne due anni per amore del suo tribuno, il quale ne lo aveva pregato, e che gli aveva promesso di farsi egli pure Cristiano, e rinunziare al mondo tostochè fosse giunto al termine del suo servizio.

  A216000016 

 Stava colla persona in campo e col pensiero in coro dove si cantavano le lodi del Signore, cosicchè si poteva chiamare soldato più di nome che di esercizio; sempre impaziente che giugnesse il momento da lui aspettato di vivere unicamente in servizio di Dio.

  A216000023 

 Le sue parole fortificate dalla grazia di Dio commossero quell'animo in guisa che deliberò di mutar costume e mettersi a seguire Gesù Cristo per guadagnarsi la vita eterna.

  A216000025 

 Ammiriamo in questo fatto la grande bontà di Dio che in tante e sì diverse maniere ci chiama a lui.

  A216000026 

 Egli attese con zelo alla salute de' medesimi e riuscì a guadagnare sua madre che si allontanò dalle tenebre del paganesimo per ricevere il battesimo; ma non potè guadagnare l'anima di suo padre, il quale non curandosi di religione volle vivere e morire nel suo acciecamento: dimostrando così avverato quello che leggiamo nel Vangelo, cioè: di due che ascoltano la parola di Dio uno riporta frutto, si converte a Gesù Cristo e si salva; l'altro la rifiuta, continua nel male e si danna: Unus assumetur et alter relinquetur.

  A216000027 

 In questo medesimo viaggio ebbe occasione di far uso dei talenti da Dio ricevuti, {22 [410]} e dimostrare lo zelo che aveva per la santa fede combattendo gli Ariani, eretici che negavano la divinità di Gesù Cristo, e che si erano sparsi in gran numero nell'Illiria

  A216000029 

 Il Salvatore nell'atto che mandava i suoi discepoli a predicare il Vangelo {23 [411]} disse, che, qualora fossero perseguitati in una città, fuggissero in un'altra, perchè la parola di Dio non è legata; e quando è rifiutata in un paese, andassero a predicarla in un altro.

  A216000030 

 Così s. Martino vedendo che l'ingrata sua patria rifiutava la visita che Iddio faceva per mezzo suo, coll'animo addolorato pei grandi mali che vedeva sovrastare a que' popoli, e che sovrastano a tutti quelli che non ascoltano la parola di Dio, partì da quei paesi con animo di ritornarsi in Francia presso all'amato suo maestro s. Ilario.

  A216000031 

 Ma la vita de' veri servi di Dio è un tessuto di tribolazioni: perciò anche quivi insorsero persecuzioni contro a Martino.

  A216000033 

 Già si rassegnava di fare ciò che Dio avrebbe meglio giudicato di lui, quando pieno di fiducia alza gli occhi al cielo e prega.

  A216000033 

 Le sue preghiere giungono a Dio e meritano pronta guarigione.

  A216000034 

 Fin qui la vita di s. Martino fu piena di contrasti e di tribulazioni; ma poichè Dio promette a suoi servi fedeli copiose benedizioni anche nella presente vita, così la Divina Provvidenza in mezzo ai travagli andava preparando a Martino giorni più lieti e più tranquilli.

  A216000036 

 Ecco pertanto alcuni dei molti miracoli che Dio compiacquesi di operare per mano del servo di Dio, siccome sono riferiti dal citato Sulpizio Severo, stimato dai medesimi protestanti.

  A216000036 

 S. Martino visse più anni a Poitiers, prestandosi a quelle cose cui il suo vescovo lo destinava, avendo però sempre di mira di santificare se stesso e guadagnare anime a Dio sia cogli esempi, sia colle parole.

  A216000037 

 Allora Martino non potè astenersi dal gridare ad alta voce: Deo gratias, grazie a Dio.

  A216000037 

 Pieno di fiducia in Dio si accosta al cadavere del defunto; ravviva il fervore di spirito; fa uscire tutti dalla {28 [416]} stanza, chiude le porte, e come aveva fatto il profeta Eliseo, si stende sopra le fredde membra del caro fratello.

  A216000038 

 Fu da Dio giudicata, o no? Iddio non ci ha voluto rivelare chiaramente questa verità.

  A216000039 

 Come l'anima sua fu separata dal corpo si presentò al tribunale del Giudice supremo, ed era stata condannata ad una spaventevole prigione: ma avendo due angeli detto quell'anima essere appunto quella per cui pregava Martino, egli (il divin Giudice) comandò loro di rimetterla a ravvivare il corpo, e farne un presente al servo di Dio, per cui, con suo contento, videsi tornare in vita.

  A216000044 

 Mutò nulla nel trattamento della persona: il vitto ed il vestito erano quelli di prima: solo per abitazione scelse una camera più vicina alla chiesa cattedrale; dove essendo molto disturbato dalle frequenti visite volle procurarsi un luogo ove poter raccogliere lo spirito e pascere l'animo suo di teneri affetti verso Dio.

  A216000044 

 Non vi fu pericolo che egli non abbia affrontato; non fatica che egli abbia risparmiato; non industria che egli non abbia usata per promuovere la gloria di Dio ed il vantaggio delle anime.

  A216000050 

 Ciò che reca particolar maraviglia si è che mentre il suo cuore era intento a far bene agli altri, egli stesso coi detti e coi fatti dimostrava che non usciva mai dalla presenza di Dio.

  A216000051 

 La storia {37 [425]} lo chiama l'Apostolo della Francia e ben con ragione, perciocchè egli impiegò la intera sua vita confutando le superstizioni dei gentili, distruggendo i loro idoli, convertendo in chiese del vero Dio quei luoghi dove rendevasi a quelle divinità un culto nefando.

  A216000052 

 A tal vista di pecorelle traviate e smarrite, pensando che per quelle era inutile la Passione e morte del Salvatore, il santo Prelato si sentì profondamente commosso, ed animato dallo Spirito del Signore si pose a predicar loro la parola di Dio, esortandoli a non differire di usare i mezzi necessarii per conseguire la loro eterna salute.

  A216000053 

 Allora si alzò un grido tra quella immensa moltitudine, e tutti confessando Cristo per vero Dio, correvano a schiere e con impeto verso s. Martino, pregando istantemente che li facesse Cristiani.

  A216000053 

 Desolata e piangendo si fa innanzi, e colle proprie mani depone il cadavare dei figlio ai pie' di san Martino, dicendo: sappiamo che tu sei amico di Dio: rendimi il mio figliuolo, questo è l'unico che mi restava.

  A216000054 

 Trovandosi un giorno in un borgo abitato da gentili, tentò, come aveva fatto altrove, di convertirli a Dio, e indurli ad abbandonare le loro varie superstizioni e specialmente a recidere e gettare a terra un grande albero da loro tenuto in venerazione.

  A216000059 

 Il buon servo di Dio tentò più volte di avere udienza, ma sempre invano.

  A216000060 

 Martino non perdendosi di animo, nè turbandosi per le ripulse, colla solita sua fede ricorse alle armi già altre volte usate, cioè all'orazione, al cilicio, al digiuno, per ottenere da Dio quello che gli veniva negato dagli uomini.

  A216000060 

 Salta esso velocemente in piedi e tutto tremante ed umiliato saluta il servo di Dio e accoglie colla massima cortesia colui che poco prima rifiutava di vedere, e incontanente senza aspettar suppliche gli fece grazia di quanto desiderava.

  A216000063 

 Massimo protestò di non avere accettato l'impero se non perchè vi era stato sforzato dall'esercito; che le sue fortunate imprese parevano manifestare la volontà di Dio, e che di tutti i suoi nemici neppure uno era stato ucciso ad eccezione di quelli che avevano perduta la vita in battaglia.

  A216000067 

 Il molivo che lo allontanava dal trattare con Itacio era il sentimento barbaro con cui voleva persuadere l'imperatore ad uccidere gli eretici, e Martino desiderava persuaderli e convertirli secondo ciò che Dio dice nella Bibbia: {51 [439]} non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

  A216000072 

 Tocco egli dalla grazia divina, entra in se stesso, riflette al male fatto a Dio, e all'ingratitudine usata al suo benefattore, e tutto commosso va a gettarsi ai piedi del Santo; chiede umile perdono de' suoi trasporti, ne fa lunga e penosa penitenza; e giunse a tal grado di virtù che alla morte di s. Martino meritò di succedergli nel vescovato, come egli aveva predetto, e viene dalla Chiesa venerato come santo.

  A216000076 

 Indi continuò: «o bellezza della verginità! quanto sei «felice e degna di Dio, non vi è cosa «da mettersi in paragone con questa «virtù; ella è adorna di fiori, come di «lucidissime stelle.

  A216000076 

 Nel camminare teneva sempre la sua mente sollevata a Dio, e, come già si disse, da tutte le cose prendeva motivo di far discorsi edificanti.

  A216000080 

 A riferire tutti i miracoli operati da questo maraviglioso servo di Dio ci vorrebbero parecchi volumi.

  A216000084 

 Finalmente dopo molti travagli e viaggi intrapresi pel bene della Chiesa e pel sollievo degli infelici, egli ebbe particolare rivelazione da Dio dell'avvicinarsi di sua morte.

  A216000085 

 Era già pervenuto all'età di ottantaquattro anni quando gli fu da Dio rivelato essere giunto il tempo di partire di questo mondo ed essere terminato l'esilio di questa misera terra.

  A216000087 

 A cotali parole intenerito il servo di Dio non si potò contenere dal piangere egli pure con loro, perciocchè se grande era l'affetto dei discepoli verso il loro maestro e padre, assai più grande era quello di Martino verso di loro, che formavano la delizia e la consolazione del suo paterno cuore.

  A216000087 

 Onde rivoltosi con grande affetto al cielo disse: «O signore, «se io sono ancora necessario al vostro {65 [453]} «popolo non ricuso la fatica, facciasi la «vostra santissima volontà.» Colle quali parole dimostrava il vivo desiderio di andare al cielo, ma che avrebbe ancora differito qualora ciò fosse tornato a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

  A216000100 

 In questi fatti si usa il verbo adorare o adoravit non in senso di Latria, che è il culto dovuto solo a Dio come supremo creatore e padrone di tutte le cose; ma col culto di Dulia, che è quello che si presta ai santi, come creature eccellenti, amici di Dio e gloriosi in cielo.

  A216000104 

 Mosè per muovere Iddio ad esaudirlo nelle sue preghiere interpose i meriti di Abramo, Isacco e Giacobbe, che erano stati fedeli servi di Dio.

  A216000104 

 Ricordatevi, o o gran Dio, ricordatevi di Àbramo, di Isacco e di Israele vostri servi fedeli: Recordare Abraam, Isaac et Israel servorum tuorum.

  A216000108 

 Si vorrà forse dire che si faccia ingiuria {75 [463]} a Dio invocando altri fuori di lui solo? Allora nemmeno sarebbe ciò permesso tra i vivi.

  A216000110 

 Dunque Dio approva che gli abiti de' suoi santi siano venerati e in pari tempo fa conoscere agli uomini che le vesti de' suoi santi sono un mezzo efficace per ottenere i favori celesti.

  A216000110 

 Tuttavia per soddisfare alla pietà dei buoni e per far vedere in quanto grande errore siano i protestanti e tutti quelli che sono contrarii al culto delle Reliquie, produrremo alcune delle molte meraviglie da Dio operate in virtù delle Reliquie dei suoi santi; e ciò faremo colla Bibbia alla mano.

  A216000118 

 Ecco quale ne è la dollrina su questa materia: 1 o Il culto verso le reliquie dei Santi è fondato sopra la Bibbia, e Iddio l'ha confermato con molti miracoli; 2° La Chiesa non ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie dei santi, ma solamente che si può prestare a quelle una venerazione particolare come oggetti preziosi appartenenti ad amici di Dio, e che ora vivono beati in cielo.

  A216000118 

 Nissun papa, nissun concilio, nissun Santo Padre ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie, ma solo che i fedeli possono loro prestare una venerazione speciale, e che questo è un mezzo efficace per ravvivare in noi la fede, eccitarci a seguire i loro esempi, ma che è in pari tempo un mezzo efficacissimo per ottenerci da Dio celesti favori, siccome ci assicura la Bibbia, e la Storia Ecclesiastica dai primi tempi fino ai nostri giorni.

  A216000132 

 Che Dio sia in ogni cosa benedetto! esclama il futuro martire; che questi infedeli non si lusinghino di farmi inorridire al pensiero dell'orribile supplizio che hanno inventato, nè di farmi rinunziare alla vera religione per paura.

  A216000140 

 - Fa ciò che vuoi, rispose pieno di coraggio il martire di Dio, son pronto a tutto e nulla potrà giammai farmi abbandonare {87 [475]} la fede del mio Signor Gesù Cristo.

  A216000156 

 Questo avversario è il prossimo a cui {92 [480]} facciamo o da cui riceviamo ingiuria; il giudice è Dio, la carcere è il Purgatorio d'onde non usciremo finchè non abbiamo scontato rigorosamente fin la più piccola delle nostre colpe.

  A216000157 

 Al capo 12 del medesimo Vangelo di san Matteo, leggiamo: «Chi dice una bestemmia «contro al figlio di Dio, egli potrà ottenere «il perdono; ma a chi bestemmia contro «allo Spirito Santo non sarà perdonato nè «nel secolo presente, nè nel secolo futuro.».


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000001 

 - Io penso, diceva tra me, non trovarsi tanta malignità {3 [295]} nell'uomo ragionevole da essere avverso a coloro che hanno fatto ai popoli tanto bene spirituale e temporale; che hanno tenuto una vita santa e la più laboriosa; che furono sempre venerati da tutti i buoni e in tutti i tempi e che spesso per promuovere la gloria di Dio e il vantaggio del prossimo difesero la religione e la propria autorità col loro sangue.

  A217000003 

 S. Pietro è quell'apostolo che il Salvatore medesimo chiamò beato, e che ha ricevuto le chiavi del regno de' Cieli con autorità di sciogliere e legare in guisa che, di regola ordinaria, le sue sentenze avrebbero dovuto precedere quelle di Dio; quell'apostolo, cui Gesù comandò di confermare e mantenere nella fede i suoi fratelli ordinandogli di dare alle sue pecore, che sono i pastori della Chiesa, ed a' suoi agnelli, che sono tutti i fedeli, quel pascolo che sarebbe stato necessario pel loro bene spirituale ed eterno; egli è insomma quell'apostolo cui G. C. deputò a governare la {5 [297]} chiesa, e che la governò di fatti dopo la gloriosa ascensione del Salvatore al Cielo.

  A217000014 

 La bontà del suo cuore molto {12 [304]} disposto per la verità, l'impiego innocente di pescatore, l'assiduità al lavoro contribuirono assai a far sì ch'ei si conservasse nel santo timor di Dio.

  A217000021 

 Tanto è vero che coloro i quali confidano in Dio non sono mai confusi.

  A217000022 

 Quasi che dir volesse: Oh Signore, io non son degno di stare {17 [309]} alla vostra presenza, ammirando, dice S. Ambrogio, i doni di Dio, sicchè tanto più meritava quanto meno di sè presumeva.

  A217000032 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli, e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avele parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A217000034 

 Ripigliò Gesù: ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo.

  A217000036 

 Pietro divinamente inspirato dice: Voi siete Cristo ed era lo stesso che dire: voi siete il Messia promesso da Dio, venuto a salvare gli uomini: siete figlio di Dio vivo, per significare che G. C. non era figliuolo di Dio, come erano le divinità degli idolatri fatte dalle mani o dal capriccio degli uomini, ma figlio di Dio vivo e vero, cioè figlio del Padre eterno, epperciò con Lui Creatore e supremo Padrone di tutte le cose, con che veniva a confessarlo per la seconda persona della SS. Trinità.

  A217000041 

 Ecco, dice S. Agostino, quel medesimo Pietro che dinanzi lo aveva confessato per figliuolo di Dio, qua teme che egli muoia come figliuolo dell'uomo.

  A217000041 

 Gesù lo riprese del suo affetto troppo sensibile dicendogli: ritirati da me, o avversario, questo tuo parlare mi dà scandalo: tu non sai ancora gustare le cose di Dio, ma soltanto le cose umane.

  A217000048 

 Dunque, riprese a dire Gesù, i figliuoli sono esenti da ogni tributo; il che voleva dire: Dunque io che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagar nulla ai principi {35 [327]} della terra; tuttavia questa buona gente non mi conosce siccome tu, e ne potrebbe prendere scandalo, e perciò intendo di pagarlo.

  A217000057 

 Il Salvatore dopo d'aver compiuto quell'atto di umiltà si volse a' suoi Apostoli e loro disse: vedeste ciò che io ho fatto? Se io che sono vostro Maestro e padrone vi ho lavato i piedi, voi dovete fare altrettanto fra di voi: le quali parole vengono a significare che un vero seguace di G. C. non deve mai rifiutarsi ad alcuna opera anche bassa di carità, qualora con essa si promuova la carità del prossimo e l'amore verso Dio.

  A217000092 

 In quel caso fu giudicato bene di usare la sorte coll'orazione per {64 [356]} conoscere la volontà di Dio.

  A217000092 

 Ravvisandosi in amendue egual merito ed egual virtù rimisero a Dio la scelta.

  A217000094 

 Egli doveva vincere l'ostinazione degli Ebrei, distruggere l'idolatria, convertire uomini dati a tutti i vizi, e stabilire in tutta la terra la fede di un Dio crocifisso.

  A217000094 

 L'abbondanza di questa forza di cui Pietro abbisognava per una sì grande impresa, era riserbata ad una grazia speciale da infondersi mercè i doni dello Spirito Santo, che dovevano {65 [357]} illuminare l'anima sua e infiammarla del fuoco del santo amor di Dio.

  A217000098 

 Dio però io ha risuscitato da morte, siccome aveva predetto il profeta Davidde con quelle parole: Tu non mi lascerai nel sepolcro, nè permetterai che il tuo Santo provi la corruzione.

  A217000098 

 Voi faceste morire quell'uomo per mano degli empi, e così senza saperlo serviste ai decreti di Dio, che voleva salvare il mondo colla sua morte.

  A217000101 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo la grazia del Signore operare nei loro cuori, e che già essi credevano in G. C., pieno di allegrezza loro disse: fate penitenza e ognuno in nome di Gesù C. riceva il battesimo, così otterrete la remissione dei peccati e riceverete lo Spirito Santo.

  A217000102 

 L'Apostolo seguitò ad istruire quella moltitudine animando tutti a confidare nella misericordia e bontà di Dio che desidera la salute degli uomini.

  A217000104 

 Indi prese Pietro per mano, e lodando Dio lo accompagnò nel tempio.

  A217000104 

 Pietro così inspirato da Dio, miratolo fisso, gli disse: guarda in noi.

  A217000105 

 Ma Pietro al vedersi circondato da tanta gente stimò bella occasione di rendere a Dio la gloria dovuta, e di glorificare nel tempo stesso G. C. nel cui nome erasi operato il prodigio.

  A217000106 

 Ma Dio lo ha risuscitato da morte, e noi ne siamo testimoni che l'abbiamo veduto più volte, l'abbiamo toccato, e abbiamo mangiato con lui.

  A217000106 

 Ma Iddio, che aveva fatto predire da' suoi profeti, che il Messia doveva patire tali cose, ha permesso che voi ciò verificaste senza volerlo, sicchè il decreto della misericordia di Dio ebbe il suo compimento.

  A217000106 

 «Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pur giudicava di lasciarlo impunito.

  A217000107 

 Egli parlava del Redentore, di quel Gesù, figliuolo di Dio, discendente da Abramo, quel Gesù che Dio risuscitò da morte, e che a noi comanda di predicarvi la sua parola prima che la predichiamo ad ogni altro popolo, portandovi per mezzo nostro la promessa benedizione, acciocchè vi convertiate de' vostri peccati ed abbiate la vita eterna.».

  A217000107 

 Voi siete i figliuoli dei Profeti, delle promesse, e dell'alleanza, che Dio già fece coi Padri nostri dicendo ad Abramo, che è stipite della discendenza dei giusti: In te e nella tua stirpe saranno benedette tutte le generazioni del mondo.

  A217000107 

 «Queste cose, continuò Pietro, furono da Dio predette; credete adunque a' suoi profeti, e fra tutti credete a Mosè che è il maggiore di essi.

  A217000112 

 Ma sta scritto che sono inutili gli sforzi degli uomini quando sono contrarti al volere di Dio.

  A217000113 

 Pertanto ricondotti i due Apostoli in mezzo al concilio, come udirono intimarsi quella severa minaccia, lungi dallo spaventarsi, con fermezza e costanza maggiore {79 [371]} di prima Pietro rispose: orsù decidete voi stessi, se la giustizia e la ragione permettano di ubbidire piuttosto a voi che a Dio.

  A217000115 

 Come poi ebbero udito il racconto di quanto era avvenuto, ognuno rese grazie a Dio pregandolo a voler loro dare forza e virtù di predicare la divina parola a fronte di qualsiasi pericolo.

  A217000117 

 È la sacra scrittura dice precisamente che quei fedeli erano perseveranti nella preghiera, nell'ascellare la parola di Dio e nel ricevere con frequenza la santa comunione, a segno che tra tutti formavano un cuor solo ed una anima sola per amare e servire Iddio Creatore.

  A217000119 

 Certo Anania con sua moglie Zaffira fecero a Dio promessa di vendere un loro podere, ed al pari degli altri fedeli portarne il prezzo agli Apostoli, affinchè lo distribuissero secondo i varii bisogni.

  A217000119 

 Essi erano padroni di tenersi il campo oppure {82 [374]} il prezzo, ma fatta la promessa erano tenuti a mantenerla, perciocchè le cose che si consacrano a Dio od alla Chiesa diventano sacre ed inviolabili.

  A217000120 

 Pietro ebbe speciale rivelazione dell'inganno, ed appena Anania comparve al suo cospetto, senza dargli tempo di proferir parola, con tuono autorevole e formidabile, si fece a rimproverarlo così: perchè ti sei lasciato sedurre dallo spirito di satana, fino a mentire allo Spirito Santo, fraudando una porzione del prezzo di quel tuo campo? Non era esso in tuo potere prima di venderlo? e dopo di averlo venduto non era a tua disposizione tutta la somma ricavata? Perchè dunque hai dato ricetto a questo reo disegno? Devi perciò sapere che hai mentito non agli uomini ma a Dio.

  A217000121 

 Una pena così esemplare era necessaria per insinuare venerazione pel cristianesimo a tutti quelli che venivano alla fede e procacciare rispetto al principe degli Apostoli, come eziandio per dare a noi un esempio del modo terribile con cui Dio punisce lo spergiuro, e in pari tempo ad ammaestrarci ad essere fedeli alle promesse fatte a Dio.

  A217000124 

 Ma Iddio per dimostrare eziandio questa volta che sono vani i progetti degli uomini, quando sono contrarii ai voleri del cielo, e che Egli può fare quel che vuole e quando lo vuole, mandò in quella notte medesima un angelo che, aperte le porte della prigione, li cavò fuori dicendo loro: «In nome di Dio andate e con sicurezza predicate nel tempio {86 [378]} in presenza del popolo le parole di vita eterna.

  A217000125 

 Gli Apostoli vedutisi così prodigiosamente favoriti e difesi da Dio, secondo l'ordine avuto, di buon mattino si portarono al tempio a predicare ed ammaestrare il popolo.

  A217000128 

 Ottimamente ci pare aver fatto, rispose Pietro anche a nome degli altri Apostoli, perciocchè bisogna piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A217000128 

 Quello che predichiamo è {88 [380]} una verità a noi messa in bocca da Dio, e noi non temiamo di dirla a voi in questa veneranda radunanza.

  A217000128 

 Quivi Pietro ripetè quello che altre volte aveva detto intorno alla vita, passione e morte del Salvatore; conchiudendo sempre che loro era impossibile di tacere quelle cose che secondo gli ordini ricevuti da Dio dovevano predicare.

  A217000129 

 Costui, considerata bene ogni cosa, fece uscire per breve ora gli Apostoli, poi levatosi in piedi disse in piena assemblea: o Israeliti, ponete ben mente a quello che siete per fare intorno a questi uomini; imperciocchè, se costoro predicano l'opera degli uomini, la loro dottrina cadrà da se stessa, come avvenne a tanti altri; che se eglino predicano l'opera di Dio, potrete voi forse opporvi a' suoi voleri? Tutta l'adunanza si acquetò, e seguì il suo consiglio.

  A217000133 

 E fu allora che si conobbe come la provvidenza di Dio non permetta alcun male senza ricavarne del bene, perciocchè si servì della persecuzione per ispargere il Vangelo in altri luoghi, e si può dire che ciascun fedele era un predicatore di G. C. in tutti que' paesi ove andava a ricoverarsi.

  A217000134 

 Bestemmiando diceva che egli era la virtù di Dio e quello stesso Spirito Santo, che era disceso sopra gli Apostoli.

  A217000136 

 Codeste parole sembrano dimostrare che egli fosse pentito, ma non {94 [386]} lo era, egli non pregò gli Apostoli di impetrargli da Dio misericordia, bensì di tenere da lui lontano il flagello.

  A217000138 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A217000141 

 Essendogli tal cosa concessa, Pietro gli disse: Tu, o Teofilo, ti scandalizzi per avermi udito a dire, che il Dio che io adoro morì in croce.

  A217000141 

 Teofilo sentendo a dire che aveva fatto risuscitare dei morti si acquietò, e con aria di maraviglia soggiunse: tu dici che questo tuo Dio risuscitò morti, ora se tu in suo nome farai risuscitare un mio figliuolo che morì alcuni giorni sono, io crederò quanto mi predichi.

  A217000144 

 Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo.

  A217000145 

 S. Paolo stette in Gerusalemme col principe degli Apostoli quindici giorni, il qual tempo bastò per lui, giacchè oltre alle rivelazioni avute da Gesù Cristo, aveva passato la sua vita nello studio delle scritture e dopo la sua conversione erasi indefessamente occupato nella meditazione e nella predicazione della parola di Dio.

  A217000153 

 Iddio aveva più volte fatto predire dai suoi profeti che alla venuta del Messia tutte le nazioni sarebbero state chiamate alla conoscenza del vero Dio.

  A217000154 

 La Sacra Scrittura gli fa un elogio dicendo, che egli era un uomo religioso e pieno di timor di Dio.

  A217000154 

 Le quali parole vogliono dire che egli era gentile, ma che aveva lasciata l'idolatria nella quale {105 [397]} era nato, adorava il vero Dio, faceva molte limosine ed orazioni, viveva religiosamente secondo il dettame della retta ragione.

  A217000156 

 Mentre pregava gli parve di vedere il Cielo aperto e dal mezzo calare giù fino a terra un certo arnese a guisa di ampio lenzuolo, che sostenuto nelle sue quattro estremità formava come un gran vaso pieno di ogni sorta di animali, quadrupedi, serpenti e volatili, i quali tutti, secondo la legge di Mosè, erano tenuti immondi, cioè non potevano mangiarsi nè offrirsi a Dio.

  A217000157 

 I Ss. Padri riconoscono figurati in questi animali immondi i peccatori e tutti quelli che, involti nel vizio e nell'errore, per mezzo del sangue di G. C. sono purificati da Dio e ricevuti in gratia.

  A217000158 

 In quei momento Dio glieli fece conoscere e gli comandò di scendere ad incontrarli, mettersi in loro compagnia, e andare seco loro senza alcun timore.

  A217000159 

 Allorchè il buon Centurione per ordine di Dio mandò a chiamare Pietro per intendere da lui i voleri del Cielo dovette certamente formarsi una grande idea di lui, reputandolo un personaggio sublime e non conforme agli altri uomini.

  A217000160 

 Là alla presenza di tutti Pietro raccontò l'ordine da Dio ricevuto di conversare coi Gentili e di non più giudicarli come abbominevoli e profani.

  A217000163 

 Giunto in Gerusalemme, alcuni si presentarono a lui parlandogli arditamente così: perchè sei tu andato da uomini non circoncisi, ed {111 [403]} hai mangiato con essi? Pietro alla presenza di tutti i fedeli radunati, senza far conto della fatta interrogazione, diede loro ragione di quanto aveva fatto, cominciando dalla visione avuta in Ioppe, del vaso ripieno d'ogni sorta d'animali immondi, dell'ordine ricevuto da Dio di cibarsi di essi; della ripugnanza che mostrò di ubbidire per timore di contraddire alla legge; e della voce che si fece di nuovo udire di non più chiamare immondo quello che era stato da Dio purificato.

  A217000163 

 Per la qual cosa egli giudicò bene di recarsi in quella città per disingannare gl'illusi, e far conoscere che quanto aveva operato era ordine di Dio.

  A217000164 

 Mentre la parola di Dio predicata con santo zelo dagli Apostoli, e da' discepoli produceva frutti di vita eterna fra gli Ebrei e fra i Gentili, la Giudea era governata da Erode Agrippa nipote di Erode il Grande.

  A217000167 

 Ma tutte queste cautele, uscio, porta, catene, custodi e guardie ad altro non servirono che a dar maggior risalto all'opera di Dio.

  A217000168 

 Siccome l'arma più polente lasciata dal Salvatore ai cristiani è la preghiera, così tutti i fedeli, come privati del loro comun padre e pastore, si radunarono insieme, piangendo la prigionia di lui, e porgendo di continuo preghiere a Dio, onde lo liberasse dall'imminente pericolo.

  A217000169 

 Era la mezzanotte, ogni cosa in cupo silenzio, quando improvvisamente una luce sfolgoreggiante illumina tutto quel carcere; mentre un angelo mandato da Dio scuote Pietro, lo risveglia dicendogli: presto, levati su.

  A217000175 

 Essi devono grandemente temere la mano di Dio, che severamente punisce anche nella presente vita coloro, che disprezzano la religione o nelle cose sacre o nella persona de' suoi ministri.

  A217000175 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio; in quell'istante medesimo fu colpito da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A217000175 

 {120 [412]} Questo fatto fa vedere con quanta sollecitudine Dio viene in aiuto dei suoi servi fedeli, e dà un avviso terribile ai malvagi.

  A217000181 

 Quella casa fu bentosto cambiata in un tempio consacrato a Dio sotto il titolo del Pastore, il più antico di Roma, e si crede che sia quel medesimo che presentemente è detto di S.a Pudenziana.

  A217000191 

 Paolo e Barnaba confermarono quanto aveva detto Pietro raccontando le conversioni ed i miracoli, che Dio erasi compiaciuto di operare per mano loro dinanzi a' Gentili che avevano convertiti a Gesù Cristo.

  A217000193 

 Statevi con Dio.».

  A217000194 

 Così da ogni fedel cristiano deve credersi, che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro {133 [425]} sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso assistenza fino alla fine dei secoli.

  A217000195 

 Quando poi andarono in Gerusalemme per cagione del Concilio, e raccontarono le maraviglie per mezzo loro da Dio operate fra i gentili, si trattennero eziandio a speciali colloquii coi Ss. Pietro, Giacomo e Giovanni.

  A217000198 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi presto a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro a' cristiani.

  A217000209 

 Appare Simone vestito come se fosse un Dio e affettando tranquillità mostra sicurezza di riportare vittoria.

  A217000210 

 Detto fatto: la mano di Dio onnipotente, che aveva permesso agli spiriti maligni di sollevare Simone fino a quell'altezza, tolse loro in un subito ogni potere, sicchè privi di forza dovettero abbandonare Simone nel più grave pericolo, e nel colmo di sua gloria.

  A217000211 

 L'infelice Simone avrebbe certamente dovuto perdere la vita, se s. Pietro non avesse invocato Dio a favore di lui.

  A217000213 

 Tali mali verranno sopra di voi, o figliuoli di Giacobbe, perchè avete fatto festa sopra la morte del figliuolo di Dio, ed or ricusate di creder in Lui.» Lattanzio lib.

  A217000214 

 Ma seguitando i fedeli a pregarlo di far ciò pel bene della Chiesa di Dio, cioè cercare di conservarsi in vita per istruire i fedeli, confermare nella fede i credenti e guadagnare anime a Cristo, infine accondiscese e stabilì di partire.

  A217000220 

 {152 [444]} Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: «Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.

  A217000226 

 E l'uomo di Dio in mezzo agli stessi tormenti quasi dimentico di se stesso, consolava i primi, perchè non si affliggessero per lui; si adoperava per salvar i secondi con esortarli a lasciar il culto degl'idoli ed abbracciare il vangelo affinchè potessero conoscere l'unico vero Dio, creatore di tutte le cose.

  A217000235 

 E ciò fu da Dio voluto affinchè gli uomini comprendano come Iddio nella sua onnipotenza prende l'uomo il più abbietto in faccia al mondo per collocarlo sul trono glorioso a governare il suo popolo; comprendano eziandio quanto egli onori anche nella presente vita i suoi servi fedeli, e {162 [454]} si facciano così una qualche idea della gloria immensa riservata in cielo a chi vive e muore nel suo divino servizio.

  A217000235 

 Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della sua Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla loro sapienza e potenza quelle maraviglie, che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano.

  A217000238 

 Cosicchè dal suo celeste aiuto confortati possano riportare copiosi frutti delle loro fatiche, promovendo la gloria di Dio e la salute delle anime fra i popoli Cristiani.

  A217000254 

 Ascoltate la voce di Dio che vi chiama al suo ovile sotto alla custodia del pastore supremo da lui stabilito.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000015 

 La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio.

  A218000015 

 La fede è la sostanza delle cose che noi dobbiamo sperare da Dio.

  A218000015 

 Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo.

  A218000016 

 Perciò facciamoci coraggio, comprenderemo poi tutto nella beata eternità, se per la misericordia di Dio saremo salvi.

  A218000016 

 Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce.

  A218000016 

 Questa fede non è appoggiata sopra l'autorità degli uomini che possono cadere in errore, ma è tutta appoggiata sopra la parola di Dio, che è eterno, immutabile, e che non può mai variare in cosa alcuna.

  A218000016 

 Queste cose nella vita presente non comprendiamo; ma Dio assicura che ci stanno preparate nell'altra vita.

  A218000016 

 È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {214 [256]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti instituiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno.

  A218000017 

 Gli articoli di fede sono tutti legati insieme e formano una catena che lega la ragione colla rivelazione, e si viene a costituire una scala per cui l'uomo monta fino a Dio.

  A218000017 

 Ma rotto un anello della catena, o spezzato un gradino di questa mistica scala, è rotta ogni nostra relazione con Dio.

  A218000017 

 Tutte le verità della fede sono da Dio rivelate; quindi chi nega di creder un solo articolo di fede nega di credere a Dio medesimo.

  A218000019 

 Preghiamo i due Principi degli Apostoli Pietro e Paolo che ci ottengano da Dio il dono della fortezza; e come essi impiegarono la loro vita e sparsero tutto il loro sangue per la fede, così noi possiamo mostrarci ognor veri seguaci di Gesù Cristo e costanti nelle pratiche di nostra santa cattolica religione fino all'ultimo respiro della vita.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000010 

 Sono di sollievo al cuor Nostro la somma concordia degli animi, colla quale anche il Clero in questo tristissimo tempo attende alla salute delle anime, e la fermezza e costanza d'animo con cui per la causa di Dio e della Chiesa esso sopporta e sostiene ogni avversità.

  A220000017 

 Quindi e colla predicazione della parola di Dio, e colla diffusione di buoni libri e di buoni scritti uniti di animo e di zelo vi sforzate a tutto potere di opporvi alle macchinazioni de' nemici della Chiesa.

  A220000021 

 La nostra speranza è riposta in Dio, il quale, per la protezione della Regina del Cielo e Signora del mondo, la Madre di Dio Maria Vergine Immacolata, ci libererà da questi si grandi mali e consolerà la sua afflitta Chiesa facendola trionfare de' suoi nemici.

  A220000022 

 Non dubitiamo punto che a questo fine e per impetrare alla Nostra debolezza prontissimo l'aiuto ed il soccorso di Dio continuerai, o Diletto Figlio, insieme cogli alunni e discepoli del tuo ospizio a te e a noi carissimi a supplicare lo stesso Iddio con sempre maggior fervore in ogui sorta di preghiere.

  A220000023 

 Noi caldissimamente preghiamo il medesimo Dio che custodisca te e {XIII [159]}.

  A220000025 

 Per assicurarsi che le massime del mondo non guastassero il cuore dell' amato loro figlio, lo fecero inscrivere nel clero romano, che era una specie di collegio, dove i giovanetti erano allevati nella scienza e nel santo timor di Dio.

  A220000029 

 Poco fa ci siamo rallegrati con voi, fratello carissimo, quando Dio si degnò di stabilirvi con doppio onore Confessore e Sacerdote nell' amministrazione della sua Chiesa; ma anche ora non meno ci congratuliamo con voi, coi compagni vostri, e con tutti i fratelli, perchè la benigna e grande protezione di Dio vi ebbe colla stessa gloria e lode vostra ricondotto nuovamente a' suoi; affinchè al gregge bisognoso di pascolo fosse restituito il pastore, alla nave da esser governata fosse renduto il piloto, ed alla plebe da essere retta ritornasse il rettore.

  A220000030 

 Così all' altare di Dio assisterà un tal Pontefice, il quale non solo con parole ma con fatti esorterà la plebe a prender le armi per confessar Cristo e per sostenere {22 [168]} il martirio, e mentre a noi sovrasta l'anticristo, preparerà alla battaglia i soldati, eccitandoli non tanto colla voce e colle parole, ma ben più coll'esempio della fede e della virtù.

  A220000030 

 Imperocchè nei tre fanciulli non fu minore là dignità del martirio, perchè dalla fornace uscirono sani e salvi, avendo delusa la morte; nè Daniele si merita minor {21 [167]} lode, perchè gettato in preda ai leoni egli protetto da Dio visse glorioso.

  A220000030 

 Lo stesso appunto noi ora vediamo rinnovato nella saldezza della vostra confessione, e nella protezione che Dio vi accordò.

  A220000030 

 Ma pubblicavano che quel Dio, il quale essi adoravano, ed è pure il nostro Dio, era potente a liberarli dalla fornace di fuoco, ed a scamparli dalle mani del re e dai tormenti presenti.

  A220000030 

 Voi eravate pronto e disposto a soffrire qualunque supplizio, ma Dio ve ne sottrasse, e vi conservò per la Chiesa.

  A220000031 

 Egli si fu, perchè Dio volendo confondere e rintuzzare gli eretici intendeva di mostrare qual fosse la Chiesa, quale l'unico suo Vescovo eletto per ordine divino, quali i sacerdoti uniti per l'onore sacerdotale col loro Vescovo, quale il vero popolo di Cristo unito colla carità propria del gregge divino, quali fossero coloro che il nemico perseguitava, e quelli che il demonio risparmiava, perchè suoi fidi.

  A220000032 

 E perchè questa venuta sarà vicina, il vostro ritorno ne fu come un'immagine anticipata; affinchè, siccome Giovanni suo precursore, che lo prevenne, predicò la venuta di Cristo, così ora pel ritorno del Vescovo confessore di Dio e sacerdote, si sappia che Dio omai ritorna.

  A220000033 

 {24 [170]} Anche qui nei nostri sacrifizi e nelle nostre preghiere non cesseremo di rendere grazie a Dio padre ed a Cristo suo figliuolo Signor nostro, e di pregare domandando che Egli, il quale è perfetto e perfeziona altrui, custodisca e perfezioni in voi la gloriosa corona della vostra confessione.

  A220000039 

 La qual cosa dimostra che Dio servivasi degli spiriti maligni per punire coloro stessi che li avevano invocati.

  A220000039 

 S. Gregorio Taumaturgo da qualche distanza udì tale diabolica invocazione, e trasportato da vivo zelo per la gloria di Dio e dal medesimo Iddio inspirato mandò un uomo che andasse in mezzo a quella immensa turba, dicendo: aspettate, aspettate, avrete un bell'aiuto: vi sarà dato un sollievo maggiore di quello che vi pensate.

  A220000041 

 Allora fu che quegli infelici ricorsero a s. Gregorio pregandolo {28 [174]} di voler interporre la sua mediazione presso a quel Dio, che egli predicava e che eglino confessavano per solo vero Dio, affinchè li volesse liberare da quel flagello.

  A220000042 

 Dio ascoltò le preghiere del santo vescovo e lo esaudì così: quando compariva lo spettro sopra qualche casa, quelli, che vi abitavano, non avevano altro rimedio per liberarsi dalla morte, che pregar s. Gregorio che vi entrasse egli stesso.

  A220000043 

 Allora s. Gregorio, per dare a Gesù Cristo l'onore a lui dovuto, continuò ad instruire quei gentili nella fede, facendo osservare che i loro peccati erano cagiono di quelle sciagure; che eglino dovevano abbandonare il culto del demonio; adorare il solo vero Dio e riconoscere il suo Divin figliuolo, Signor nostro Gesù Cristo, nel cui nome egli guarivali dal morbo fatale.

  A220000045 

 Ma per assicurarci di questa legge di Dio non dobbiamo invocar il demonio con nuovi peccati, nemmeno correre dietro agli spettri ed ai fantasmi, seguendo le massime del mondo, ma ricorrere ai sacri ministri, e specialmente ai vescovi, che sono posti dallo Spirito Santo per assistere e governare la Chiesa di Dio: Quos Spiritus Sanctus posuit episcopos regere Ecclesiam Dei.

  A220000045 

 Questi fatti dimostrano che i peccati sono la cagiona, per cui Dio suole mandare i flagelli agli uomini; e che l'unico mezzo per allontanare tali malori è l'abbandono del peccato e l'osservanza della santa legge di Dio.

  A220000046 

 Esso La le maniche larghe e non legate per dinotare che i sacri ministri devono sempre avere le mani aperte per soccorrere i bisognosi, consolare gli afflitti, ed essere sempre pronti a predicare la parola di Dio e difendere la fede in mezzo a qualsiasi pericolo a costo anche della vita.

  A220000046 

 Mentre Dio vendicava il disprezzo della sua legge co' flagelli della peste, della fame e della guerra, s. Lucio si occupava con zelo apostolico pel maggior decoro della disciplina della Chiesa tuttora agitata dalle persecuzioni.

  A220000053 

 Essi, comandando di adorare un Dio solo, mettono in dispregio i nostri Dei.

  A220000054 

 Cui sempre rispose s. Lucio protestando che egli aveva ricevuto promessa da Gesù Cristo di un premio eterno, che superava ogni piacere, ogni onore, ogni grandezza terrena, e che non mai avrebbe lasciato di predicare il vero Dio, per adorare le insensate divinità che sono impotenti e fatte dalle mani degli uomini.

  A220000055 

 Egli aveva imparato dal divin maestro che quanto sono grandi i patimenti della vita presente, altrettanto, anzi mille volte più grande è il premio che Dio dà in compenso nell'altra vita.

  A220000062 

 Perchè, come dice s. Cipriano, chi non vuol credere ai sacerdoti di Gesù Cristo, sarà poi costretto di credere a Dio che fa vendetta del suo ministro: « Qui Christo non credit sacerdotem furienti, postea credere incipit sacerdotem vindicanti.» ( S. Cip.

  A220000063 

 Ma Dio giusto e potente suscitò loro un rivale di nome Emiliano.

  A220000072 

 Nella maniera che un mendicante può portare e distribuire ad altri il tesoro di un re, cosi il ministro di Dio comunque peccatore, ed anche eretico ed apostata, può amministrare validamente il sacramento del battesimo, purchè osservi quanto è stato prescritto da Gesù Cristo.

  A220000073 

 Egli fu allora che si vide il Romano Pontefice essere in maniera particolare assistilo da Dio, siccome leggiamo nel {47 [193]} Santo Vangelo: Rogavi pro te, Petre, ut numquam deficiat fides tua, et tu... confirma fratres tuos.

  A220000073 

 Il santo Pontefice vedendo i pericoli minacciati alla Chiesa da coloro stessi che ne erano costituiti difensori, e che mostravano una grande avversione alla eresia, assistito da quei soccorsi soprannaturali che Dio ha promesso, usando il potere datogli dal medesimo Gesù Cristo di sciogliere e di legare, cioè concedere o proibire quello che giudica bene per la salute delle anime, si oppose come baluardo alla custodia della casa di Dio.

  A220000079 

 Di modo che, come scrive s. Dionigi, il palazzo imperiale, pieno di uomini pii e cristiani, sembrava una chiesa dedicata al culto del vero Dio ( V. Eus.

  A220000088 

 I parenti solleciti pei loro figliuoli li andavano cercando, e giunsero in quel momento che il nostro Santo li instruiva intorno al tremendo giudizio che Dio sarà per faro di noi in fine della vita.

  A220000090 

 S. Ippolito invitò tutti gli astanti a pregare, ed egli stesso si prostrò a fare fervorosa orazione; di poi amministrò al fanciulle il sacramento del Battesimo: ma mentre la grazia di Dio guariva le piaghe dell'anima, l'acqua maravigliosa toccando il corpo del fanciullo gli restituì la più florida sanità.

  A220000091 

 Partirono i due ministri del Signore e andarono in una parte delle catacombe dove erano Adria e Paolina, e con parole piene di carità e di amor di Dio li invitarono a fermarsi alcuni istanti, quindi cominciarono a parlare così: Ascoltate le nostre parole, esse sono portate a voi in nome del Signore.

  A220000094 

 A quel racconto Adria e Paolina sentironsi commossi ed eccitati dalla luce della verità, che loro illuminava la mente, e dalla grazia di Dio che loro moveva il cuore, si posero ginocchioni e chiesero il battesimo.

  A220000094 

 Quei fedeli raccontarono con gioia il prodìgio da Dio operato nel restituire la sanità al fanciullo.

  A220000094 

 S. Ippolito si volse a s. Stefano e disse: Padre santo, l'opera di Dio è cominciata, deh! non tardate a compierla amministrando a costoro il santo battesimo.

  A220000096 

 Furono pertanto instruiti nei misteri della fede, facendo loro specialmente osservare quanto fosse grande la dignità del cristiano dinanzi a Dio, ma a quanti pericoli li esponesse dinanzi agli uomini: come un cristiano doveva essere disposto a perdere tutto, ed andare incontro alla morte stessa piuttosto di fare e dire cosa contraria alla fede ricevuta.

  A220000097 

 Il fanciullo prese il nome di Neone, e la fanciulla in onore della gran madre di Dio fu detta Maria.

  A220000101 

 Dio ascoltò quelle fervorose preghiere, e Massimo rimase guarito sull'istante.

  A220000101 

 Voleva ingannar voi e la mano del vostro Dio si aggravò sopra di me.

  A220000102 

 Tosto lo presero e lo alzarono da terra, ed egli vie più confortato dalla grazia del Signore cominciò a gridare: periscano gli Dei e quelli che li adorano, io non riconosco più altri che il vero Dio Creatore di tutte le cose, nè altro più io domando se non di essere battezzato.

  A220000123 

 Il padre faceva loro coraggio, dicendo ad alta voce: Animo, figliuoli miei, breve è quello che dovete patire: ma eterna è la ricompensa che Dio sarà per darvi in futuro; animo... Mentre erano così tormentati, que' prodi giovanetti non dicevano altro che: Gesù, Signor nostro, aiutateci! {68 [214]}.

  A220000141 

 Nemesio disse: Io credo di tutto cuore, e credo che lo stesso Signor Gesù Cristo è Dio.

  A220000143 

 Fatte queste cose, il Pontefice si Tolse alla figliuola di Nemesio e disse: Lucilla, credi tu in Dio padre onnipotente?.

  A220000151 

 Mentre però la grazia del Signore lavava le macchie dell'anima di Lucilla e le illuminava la mente, Dio con un miracolo guarì la cecità degli occhi di lei.

  A220000154 

 E per avere qualche conforto nel suo cuore, pregò il Signore Iddio, dicendo: Dio grande, creatore del cielo e della terra, disperdi i consigli diabolici, e in nome di Gesù Cristo Signor nostro, schiaccia Satana, affinchè questi infelici possano svincolarsi da' lacci di lui, ed abbandonando {78 [224]} gli idoli, conoscano te, Creatore, Padre onnipotente, e Gesù Cristo tuo figliuolo.

  A220000155 

 Dio ascoltò le preghiere del suo servo, dimostrando la sua potenza con un fatto terribile.

  A220000155 

 Mentre Massimo era tuttora prostrato dinanzi al dio Marte a dæmonio arripitur, il demonio, ossia uno spirito maligno, lo assale, lo agita, lo tormenta e lo mette come in una specie di furore.

  A220000157 

 I compagni di Massimo invece di aprire gli occhi alla verità, che Dio voleva far loro risplendere, divennero più ostinati, e volendo in qualche maniera vendicarsi conducono Nemesio da Valeriano perchè sia da lui medesimo giudicalo.

  A220000158 

 Ora, sebbene carico di peccati, ho trovato misericordia agli occhi di Dio.

  A220000158 

 Quel medesimo Gesù Cristo illuminò le tenebre della nostra mente e la cecità del nostro cuore, e coll'aiuto della sua santa grazia abbiamo rigettato la superstizione della cieca idolatria, ci siamo convertiti al vero Dio.

  A220000158 

 Questo Dio è quello che io temo e adoro; ad esso offro gli omaggi della mia servitù; io vado sempre in cerca di lui e del suo aiuto.

  A220000158 

 È vero che assai tardi è stato il mio pentimento, ciò non ostante Dio mi accolse, e col suo aiuto conobbi il vero Dio, Creatore del cielo e della terra ed il suo figliuolo {80 [226]} Gesù Cristo Signor nostro; il quale mi riscattò col battesimo.

  A220000163 

 Sinfronio giudicando follia intollerabile il credere a quella stupida divinità, fece a Dio questa preghiera: Il Signor nostro Gesù Cristo figlio di Dio vivo ti spezzi e ti disperda.

  A220000165 

 Cerchiamo quel Dio che illuminò la figlia del tribuno Nemesio e che disperse il simulacro di Marte, egli certamente ci proteggerà.

  A220000165 

 Quella donna assennata, mossa certamente dalla grazia di Dio, stette qualche momento pensierosa, di poi disse al marito: Se la potenza di Cristo è cosi grande come tu mi dici, reputo per noi cosa migliore abbandonare quegli Dei che non possono recare alcun soccorso nè a sè, nè a noi.

  A220000167 

 In fine illuminati da Dio si recarono da Sinfronio e gli dissero: noi abbiamo ora conosciuto che Gesù Cristo è Dio vero, figlio di Dio, il quale aprì gli occhi della figlia di Nemesio.

  A220000172 

 A tal segno di evidente rinunzia all'idolatria il Pontefice restò commosso e alzando gli occhi al cielo, vi ringrazio, disse, o mio Dio, dì aver tratte queste vostre creature dai lacci del demonio per farle vostri figliuoli ed eredi del paradiso.

  A220000180 

 Di questi mali, che ho commesso, mi pento di cuore e li piango amaramente alla presenza di Colui che io {90 [236]} credo Dio vivo e vero, Padre, e Figliuolo e Spirito Santo.

  A220000183 

 Tale notizia fu subito portata a santo Stefano, il quale di notte venne con parecchi suoi preti e cherici a raccogliere i gloriosi avanzi del corpo di que' martiri e cantando inni a Dio e gloria ai suoi Santi, li portarono a seppellire nella via Latina un miglio lungi dalla città.

  A220000192 

 Tertullino rispose: Sì, le ricchezze della vita presente sono date da Dio, il quale è assoluto padrone delle sostanze e della vita degli uomini; e chi impiega per suo amore!e sostanze date da lui si guadagna la vita eterna ed un regno che non ha più fine.

  A220000194 

 Mentre era sottoposto a crudele flagellazione, Tertullino sollevando i suoi affetti a Dio diceva ad alta voce: Ti ringrazio, Signor mio Gesù Cristo, che non mi hai separato da Olimpio mio padrone, il quale mi ha preceduto nel martirio.

  A220000205 

 Cantando inni a Dio, eglino raccolsero il corpo di Tertullino, e lo seppellirono in quel medesimo luogo, in cui Tertullino aveva dato sepoltura ai corpi de' dodici sacerdoti di santo Stefano.

  A220000209 

 Santo Stefano, senza punto sgomentarsi, con aria grave, rispose: Io non mi ricordo di aver fatto cosa alcuna per mettere sossopra la repubblica; avviso soltanto il popolo che veglia una volta abbandonare gli Dei ovvero i demonii, e conosca il Dio vivo e vero creatore del cielo e della terra; che conosca il suo figliuolo Signor nostro Gesù Cristo, il quale col Padre e collo Spirito S. esiste da tutta l'eternità.

  A220000214 

 Quindi, per ringraziare Iddio dei favori ricevuti, e per invocare l'aiuto del cielo a dar forza e coraggio a lui ed al suo popolo, offrì a Dio onnipotente il sacrifizio della santa Messa, che que' fedeli divotamente ascoltarono.

  A220000215 

 Senza spaventarsi, continuò il suo sacrifizio, e coll'Ostia santa offrì se medesimo a Dio Padre onnipotente.

  A220000236 

 Dio dimostrò di gradire il culto prestato al suo servo fedele concedendo molti favori a quelli che lo andavano ad invocare in quel luogo.

  A220000236 

 Per eccitare la nostra fede in Dio e la confidenza nella protezione di questo martire e Pontefice, noi esporremo alcuni miracoli operati da Dio ad intercessione del suo servo.

  A220000238 

 Con molte altre maraviglie Dio compiacquesi di glorificare il nostro Santo, tra esse avvi una prodigiosa comparsa di gigli.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000007 

 E potria dunque essere, che una religione così tra se stessa opposta sia la vera, e che nella medesima si possa piacere a Dio e ottenere salute? È proprio cosi: fuori della Chiesa Cattolica non vi è salute, come già fuori dell'arca di Noè, che, a detta dei Ss. PP., ne era il simbolo, la figura, nessuno potè scampare dal diluvio universale.

  A221000007 

 Nella stessa guisa adunque, che un ammalato non può guarire, se non gli sono applicati i rimedi, così nemmeno noi, stando fuori della Chiesa di Gesù Cristo, non ne riceviamo i suoi benefici influssi, i suoi Sacramenti, i doni di Dio.

  A221000007 

 Or bene, Iddio essendo la verità stessa e infinitamente santo, come può mai ammettere due religioni, una diametralmente opposta all'altra, e nell'insegnamento e nella dottrina e nella morale? Certo una delle due deve essere falsa, epperò rigettata da Dio.

  A221000007 

 È proprio così: perchè una è la verità, come una la fede, un solo battesimo, {24 [204]} un solo Dio.

  A221000009 

 Appunto da questo voi dovreste dedurre, che la religione che noi cattolici {26 [206]} professiamo, è la sola vera; perchè tendendo continuamente la natura nostra corrotta alle cose illecite e dannose all'anima nostra, e pregiudicevoli all'eterna salvezza, la religione col raffrenare i nostri appetiti scorretti, ci mette in grado di mantenerci saldi e forti nella virtù, e così di piacere a Dio, che ci dà la forza di farlo.

  A221000015 

 Ve ne avverte lo stesso gran padre S. Agostino, che era pur caduto nell'eresia de'Manichei, e a cui per ritornare sul buon sentiero furono necessarii sforzi magnanimi, e una grazia straordinaria di Dio per rompere catene simili che l'avevano avvinto.

  A221000037 

 Lode a Dio! Questa nuova mi fa tripudiare di gioia.

  A221000043 

 E voi così ricupererete {37 [217]} la primiera vostra quiete di spirito, la pace del cuore e della coscienza, e con tali beni riacquisterete pur anco la buona riputazione presso tutti i vostri veri amici, conoscenti e parenti, i quali non cesseranno di darne lode a Dio, e secovoi rallegrarsi.

  A221000047 

 Tenete per fermo, o mio caro, essere massima inconcussa presso i Teologi moralisti, che il giuramento non può mai essere un vincolo d'iniquità, onde è, che non obbliga, quando porta all'offesa di Dio.

  A221000051 

 Anzi fin d'ora dovete protestare di tenervi lontano mai sempre da tali compagnie, e letture, altrimenti quella buona {40 [220]} volontà, che concepiste per grazia di Dio di ravvedervi, svanirà, e voi sarete da principio.

  A221000053 

 E per questi terreni motivi volete voi differire la vostra conversione a Dio?.

  A221000055 

 Se non potete assolutamente subito disimpegnarvi da quell'impiego; pazienza: ma quello che dovete praticare senza indugio si è, che tosto eseguiate il proponimento di ritornare alla Cattolica Chiesa, e poi trattenetevi quanto meno potete in quelle occasioni, e Dio vi aiuterà.

  A221000063 

 Un giorno gli comandò di cantare le lodi del Dio che adorava.

  A221000064 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aver abbandonata {45 [225]} la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio de'cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A221000064 

 Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a {46 [226]} cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE