Parola «Signore» [ Frequenza = 3792 ]

don bosco-angelina.html
  A002000046 

 - Vorrei che qualcheduno mi prendesse anche solo alla prova per qualche giorno, e poi colla assiduità al lavoro e coll'aiuto del Signore spero di acquistarmi fiducia e buon nome.

  A002000050 

 - Coll'aiuto del Signore anche a zappare.

  A002000073 

 Non cesserò di pregare la misericordia del Signore che a suo tempo ve ne dia la dovuta mercede.

  A002000090 

 - Ma senza sacramenti voi non potete salvarvi, perchè questi sono appunto istituiti dal Signore per salvare la nostra anima.

  A002000096 

 - Ringraziamo il Signore che vi inspira questa santa risoluzione.

  A002000099 

 La sera di quello stesso giorno spirava tranquillamente l'anima sua, baciando il Crocifisso ed invocando la misericordia del Signore.

  A002000099 

 Le sue ultime parole furono queste: Sia sempre esaltata la grande misericordia del Signore, che per mezzo di un angelo consolatore mi tolse dalle tenebre e mi condusse alla luce della verità.

  A002000099 

 Questo è un gran dono del Signore.

  A002000101 

 Taluno diceva avere una scienza rivelata dal Signore; altri che la supposta orfanella era qualche alto personaggio, che in espiazione de'suoi peccati si era condannato a quella vita di contadino.

  A002000102 

 Voi potete raddolcirmi gli affanni di morte, se mi prometteste di raccomandarmi {33 [203]} al Signore nella santa Messa dopo mia morte affinchè possa essere presto liberata dalle pene del purgatorio.

  A002000135 

 Finalmente la moribonda madre m'indirizzò queste ultime parole: Angelina, disse stringendomi la mano e versando lacrime di commozione, io non posso più vivere, spero di morir nella misericordia del Signore; ma ricordati che la morte è terribile per chi ha godute agiatezze che per forza deve per sempre abbandonare.

  A002000135 

 Queste parole alludevano al pensiero più volte manifestato {52 [222]} a mia madre di volermi ritirare in qualche monastero per consacrarmi definitivamente al Signore.

  A002000151 

 Pietro d'un età molto avanzata, col riso sulle labbra e colla pace de'giusti nel cuore riposava nel bacio del Signore.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000015 

 - Sì, o mamma, dite pure, che io sono tanto contenta di udirvi a parlare de' benefizi che ci ha fatto il Signore.

  A003000017 

 Raccontatemi, o mamma, quando il Signore ci ha concessa un sì grande favore di stabilire questo sacramento.

  A003000020 

 Ah! che il Signore mi faccia la grazia, che non mi accada mai di fare una cattiva confessione!.

  A003000021 

 Sì, Lina mia, faccia il Signore che non li accada mai una tale disgrazia.

  A003000022 

 Poichè il Signore ci volle usare tanta bontà coll'istituire questo sacramente, io voglio apprestarmene sovente, e fare tutto il possibile, affinchè le mie confessioni riescano gradite al Signore e alla sua Madre SS..

  A003000037 

 Or bene, sappi che il Signore non si contentò di predicare la sua dottrina, ma volle ancora stabilire un mezzo onde fosse assicurato il deposito della fede, cioè onde la sua dottrina si conservasse {68 [22]} sempre pura, e le verità che egli predicava non venissero mai ad essere mescolate con errori.

  A003000045 

 Il Signore ha provveduto a tutto.

  A003000048 

 Rallegrati pure in cuor tuo, e sii riconoscente a Dio, perchè ti ha creati in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza; ma intanto ricordati di preger sempre per tanti altri che non hanno la fortuna di essere in grembo alla Chiesa cattolica, i quali perciò sono fuori della strada che conduce al cielo; prega {72 [26]} per loro, affinchè il Signore si degni di aprire ad essi gli occhi, e si convertano, ed abbraccino anche la nostra santa religione.

  A003000049 

 Ma voi mi avete dotto di essere riconoscente al Signore perchè mi ha fatto nascere nella Chiesa; e come ho io da fare per dimostrargli la mia gratitudine per questo benefizio?.

  A003000057 

 Quelli adunque che si trovano in una scuola o in una bottega, o negozio, o in qualche altro luogo in cui {82 [30]} si parli male, ecco come devono regolarsi: se quelle persone che parlano male sono inferiori, essi devono riprenderle rigorosamente; se poi sono persone a cui non convenga fare rimproveri, essi fuggano se è loro possibile; e se non è possibile di fuggire, stiano fermi a non prender parte nè con parole, nè con sorriso; anzi col loro cuore si rivolgano a Dio con qualche giaculatoria, onde il Signore li aiuti a non cadere in peccato.

  A003000059 

 E poi? se i buoni sono fermi per la causa del Signore, ne avverrà che quegli stessi, che prima li burlavano, saranno costretti ad {83 [31]} ammirare la virtù di modo che non oseranno pia molestarli coi loro perversi discorsi.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000005 

 Questi fatti valgano a confermare i buoni nella religione, a confutare quelli che forse per ignoranza vorrebbero porre un limite alla potenza e alla misericordia del Signore dicendo: Non è più il tempo dei miracoli.

  A004000006 

 Gesù disse che nella sua Chiesa si sarebbero operati miracoli maggiori che Egli non operò: e non fissò nè tempo nè numero, perciò finchè vi sarà la {6 [406]} Chiesa, noi vedremo sempre la mano del Signore che farà manifesta la sua potenza con prodigiosi avvenimenti, perchè ieri ed oggi e sempre G. C. sarà quello che governa e assiste la sua Chiesa fino alla consumazione dei secoli.

  A004000007 

 Ma questi segni sensibili della Onnipotenza Divina sono sempre presagio di gravi avvenimenti che manifestano la misericordia e la bontà del Signore, oppure la sua giustizia e il suo sdegno, ma in modo che se ne tragga la sua maggior gloria e il maggior vantaggio delle anime.

  A004000102 

 Noi pure, che del fatto avevamo tosto ricevuto annunzio dal Canonico Rettore, e con grande consolazione il mattino seguente potemmo vedere quella buona giovane nel nostro palazzo, dove i superiori e le suore dell'Istituto con altre signore di Carignano ce la condussero e dove fece alla presenza nostra alcuni passi senza appoggio di sorta.

  A004000106 

 I Turchi atterriti dal timore di quel disastro si radunarono nelle moschee a fare suppliche al loro Maometto, ma non essendo stati esauditi fecero ricorso ai padri francescani dimoranti in Aen-Karem, supplicandoli a pregare il Signore Iddio dei cristiani affinchè si degnasse di concedere una benefica pioggia.

  A004000113 

 In una notte dopo di aver pregato per lungo tempo gli Scietlie si addormentarono, ed il Signore si compiacque di apparire a tutti, ma separatamente, senza saper l'uno ciò che accadeva all'altro.

  A004000113 

 Svegliati che furono ciascheduno raccontava al compagno di aver veduto Gesù Cristo e tutti rispondevano: {55 [455]} anch'io l'ho veduto, anch'io l'ho veduto! In tale visione il Signore li aveva confortati, ed esortati a seguitare la via incominciata; ed essi erano tanto pieni d'allegrezza, gratitudine, fede e amore che non potevano contenersi e volevano uscire per la città a predicare la Divinità di Gesù Cristo.

  A004000118 

 Pieno di fede e certamente inspirato così dal Signore, miei figli, disse loro: «Non temete, la festa del nostro gran Patrono s. Giuseppe non è molto lontana.

  A004000119 

 Sia benedetto il Signore che ha scelto questo suolo per glorificare il suo padre putativo e per additare a noi un potentissimo avvocato.

  A004000120 

 Ma egli si rifiutò dicendo con isdegno che se il Signore volea che facesse il Giubileo gli restituisse la sanità ed allora sarebbe andato da se alla Chiesa.

  A004000124 

 Giunto agli estremi il medesimo sacerdote gli amministrò l'olio santo, dopo di che passato ancora alcun tempo nel modo più edificante spirò placidamente l'anima nel bacio del Signore invocando il nome di s. Giuseppe di cui si teneva appeso al collo la reliquia e lasciando in tutti fondata speranza ch'egli sia andato a godere in cielo una vita colma di veri beni che non finiranno mai più.

  A004000164 

 Ma di lì a pochi giorni ritornammo {76 [476]} a ringraziare la Madonna ed a benedire il Signore per l'ottenuto favore, e in pegno di questo abbiamo fatto un'offerta alla Vergine Ausiliatrice.

  A004000175 

 «A noi non è lecito investigare i giudizi di Dio, che solo dobbiamo umilmente adorare, ed è perciò che non possiamo sentenziare sull'intenzione de'suoi altissimi fini che sono a'mortali impenetrabili: quis cognovit sensum Domini, aut quis Consiliarius {83 [483]} eius fuit? Tuttavia sappiamo che tutte le vie del Signore sono misericordia e verità: universae viae Domini, misericordia et veritas: e quindi le luttuose circostanze del tempo in cui è accaduto quel prodigio ci permettono di legittimamente supporre, che Iddio abbia voluto dar questo segno per avvisarci, che i peccati del mondo hanno ricolmo il calice dell'ira sua, e per animarci a raddoppiare di fervore a fine di disarmare la sua vendicatrice giustizia.

  A004000177 

 «In questa dolce lusinga benediciamo nel Signore la P. V. e tutta la sua Provincia e ci raccomandiamo alle orazioni di tutti.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000007 

 Altrove è chiamata stella di Giacobbe, bella come la luna, eletta come il sole, iride di pace, pupilla dell'occhio di Dio, aurora portatrice di consolazioni, Vergine e Madre e Genitrice del suo Signore.

  A009000041 

 Fatti certi i Torinesi che il ricorso a Maria Ausiliatrice era un mezzo efficacissimo per ottenere grazie dal Signore, cominciarono ad aggregarsi alla confraternita di Monaco che annoverava già confratelli di ogni età e condizione per tutta Europa.

  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000091 

 Le quali e singole Indulgenze, perdono dei peccati e remissioni di pene, misericordiosamente concediamo nel Signore che per modo di suffragio si possano anche applicare alle anime dei fedeli cristiani che a Dio congiunte in carità passarono da questa vita.

  A009000117 

 [2], affinchè pei meriti di Gesù Cristo vostro caro Figliuolo, e per la vostra potente intercessione tutti gli Associati siano preservati da ogni male spirituale e corporale nella loro vita; che siano benedetti dal Signore in tutte le loro azioni, e che finalmente ottengano la grazia di morire della morte de' giusti.

  A009000121 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A009000235 

 Dio vi salvi, piena di grazia, il Signore è con voi, e la grazia vostra {79 [417]} sia con me, benedetta siete fra le donne, e benedetta sia s. Anna vostra madre, dalla quale siete nata, o Vergine Maria, senza macchia e peccato; e poi da voi è nato Gesù Cristo Figliuolo di Dio vivo.

  A009000246 

 Date, o Signore, la pace ai nostri giorni, perchè non vi è altri che per noi combatta se non voi, nostro Dio.

  A009000249 

 Per i meriti di Gesù Cristo, Signore nostro.

  A009000249 

 Signore, mio Dio, da cui vengono a noi i santi desiderii, i retti consigli, e le giuste operazioni: date ai vostri servi quella pace, che non può dare il mondo, acciocchè i nostri cuori siano tutti dediti ai vostri comandamenti, e tolto il timor dei nemici, i nostri giorni siano per vostra protezione quieti e tranquilli.

  A009000263 

 Ciò apparisce dacchè il Signore gli diede le chiavi del regno de' Cieli: Tibi dabo claves regni Coelorum; e dalle parole con cui comandò a s. Pietro di pascolare, cioè di dispensare ai Cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000002 

 Questo è pure l'avviso dato dal signore che dice Le forze deboli, se unite diventano più forti, e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, è assai difficile romperne tre riunite: vis unita fortior, funiculus triplex difficile {3 [483]} rumpitur.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000019 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangeranno mai.

  A011000020 

 Chi persevera nel servizio del Signore sino alla fane della vita, egli sarà salvo.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000003 

 Non era mia intenzione di dare tali scritti alle stampe, essendo questi semplici e famigliari discorsi {6 [356]} indirizzati specialmente ad una radunanza di amici e di giovanetti, che godo poter chiamare miei cari figliuoli nel Signore; ma le replicate dimando fattemi da persone autorevoli mi hanno determinato di pubblicarli.

  A013000003 

 Questa biografia è un compendio della vita del sac. Caffasso che ho in animo di compilare se il Signore nella sua misericordia mi darà sanità e grazia.

  A013000005 

 Il Signore Iddio, che secondo gli imperscrutabili {7 [357]} suoi decreti ci ha voluto privare di un cosi raro e prezioso amico, faccia almeno che le azioni e gli scritti di lui ci siano di eccitamento ad imitarlo nella sua grande carità e nelle altre virtù.

  A013000020 

 Egli si pose a ridere, e conchiuse con queste memorande parole, che furono come il programma delle azioni di tutta la sua vita: colui che abbraccia lo stato ecclesiastico si vende al Signore; e di quanto avvi nel mondo, nulla deve più stargli a cuore se non quello che può tornare a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

  A013000021 

 Allora rutto maravigliato volli sapere il nome di quel chierico, le cui parole, e il cui contegno cotanto manifestavano lo spirito del Signore.

  A013000036 

 Certamente se quel carcerato avesse voluto, avrebbe potuto svincolarsi dalle mani di D. Caffasso col più leggiero urto, ma fosse rispetto alla persona, o meglio frutto della {21 [371]} grazia del Signore, fatto sta che il prigioniero si arrese, e si lasciò tirar da D. Caffasso in un angolo del camerone.

  A013000038 

 Questo fatto, che scelgo tra migliaia di tal genere, sia che si voglia chiamare miracolo della grazia di Dio, sia che si voglia dire miracolo della carità di Don Caffasso è forza di conoscere in esso l'intervento della mano del Signore

  A013000066 

 Egli va passeggiando per la sua camera aspettando la voce del Signore che gli dica: vieni.

  A013000067 

 Ma prima di porsi a letto s'inginocchia e dice queste memorabili parole che egli si {37 [387]} teneva scritte: «Il dolore ch' io provo, o Signore, per non avervi amato, il desiderio che io sento vie più d'amarvi, mi rendono oltremodo noiosa e pesante questa vita, e mi sforzano a pregarvi a voler abbreviare i miei giorni sulla terra, e perdonarmi il purgatorio nell' altra vita, sicchè presto io possa andarvi a godere in paradiso...» Non potè più dire, e per non cadere sfinito andò a porsi a letto circa alle undici del mattino.

  A013000073 

 Dipoi alzando gli occhi al cielo disse con forza: e non sapete che ogni parola detta agli uomini, è una parola rubata al Signore?.

  A013000080 

 «Quando sarò disceso nel sepolcro, egli disse, desidero e prego il Signore di far perire sulla terra la mia memoria, sicchè mai più nessuno abbia a pensare a me fuori di que' fedeli che nella {43 [393]} loro carità vorranno, siccome spero, pregare per l'anima mia.

  A013000082 

 La vostra memoria durerà presso i sacerdoti perchè foste loro modello nella santità della vita, e maestro nella scienza del Signore.

  A013000090 

 Era bello il vedere come a questo pietoso scopo il povero deponeva il suo obolo col rincrescimento di non poter fare di più, e l'agiato signore largiva con piena soddisfazione l'oro o l'argento.

  A013000096 

 E giusto fu dichiarato il Defunto e diletto dal Signore.

  A013000096 

 Le prescritte esequie vennero a metter fine a quella solenne funzione, la quale per essere stata indirizzata ad un amico di Dio lascia luogo a sperare grandi benedizioni solite a coronare il funerale dei santi, benedizioni tanto più ad aspettarsi, perchè nei disegni della Divina Provvidenza è disposto, {56 [406]} e la storia lo attesta, che sia accettata la immolazion spontanea, che fa il giusto di sè, per lo scampo dai più tremendi castighi minacciati a' rei; e in ciò sia benedetta la premura de buoni che cercano di onorar la memoria dei diletti del Signore.

  A013000099 

 Avvi il sito ove egli passava, il posto ove egli genuflesso pregava, soavi gli altari sopra cui or fa poco tempo offeriva l'Eucaristico sacrifizio, avvi tuttora e degnatelo di uno sguardo, avvi il tribunale di penitenza, ove egli purificava, consolava e confortava le anime nostre, c'è pure questa cattedra di verità d'onde egli con santo zelo spiegava la parola del Signore, ma egli non è più.

  A013000102 

 In tale perplessità vennemi in aiuto il detto de' libri santi, cioè che D. Caffasso fu un sacerdote che operò il bene, il retto ed il vero in ogni parte del ministero del Signore.

  A013000107 

 Il Signore vedendo questa tenera pianticella adorna de' fiori delle più elette virtù, lo tolse di mezzo al mondo per piantarlo nel giardino della Chiesa, e farne col tempo un degno ministro, siccome ardentemente desiderava.

  A013000108 

 Egli soleva dire che un giovanetto abbracciando lo stato ecclesiastico deve persuadersi di due grandi verità: di essere venduto al signore, e che' per ciò il mondo non ha più nulla a fare con lui; e che quando riceve l'abito sacro deve immaginarsi di riceverlo dallo stesso {69 [419]} Gesù Cristo che in pari tempo gli dica: Tu es lux m undi (Matt.

  A013000108 

 Perciocchè se la vita da lui finora tenuta negli atti, nel parlare, nel trattare, nel camminare è rigorosamente {70 [420]} quale si conviene a chi è chiamato nella sorte del Signore, dobbiamo dire che la vita di lui sacerdotale fu quella di un santo: operatus est bonum in universa cultura ministerii domus Dei.

  A013000109 

 Si portò un giorno a' pie del crocifisso, e, Signore, disse, voi siete la mia eredità: Dominus pars haereditatis meae (Salm.

  A013000124 

 O forza maravigliosa della santa cattolica religione! O ammirabile D. Caffasso! E che cosa non può fare uno zelante ministro di Gesù Cristo confortato dalla grazia del Signore?.

  A013000134 

 Ci sono moribondi agonizzanti? D. Caffasso sta loro presso al letto per raccomandarne l'anima al Signore.

  A013000135 

 Io posso tutto coll'aiuto del Signore (ad Philip.

  A013000135 

 Ma... Signori: parlo di un solo o di più ministri di Gesù Cristo? io parlo, uditori, di un uomo solo; ma di un uomo che ha lo spirito del Signore, parlo di quell'eroe che con zelo maraviglioso fa vedere quanto possa la carità di un sacerdote coadiuvato dalla divina grazia.

  A013000151 

 Prima però di coricarsi, ponesi ginocchioni e fa questa affettuosa preghiera degna di un serafino del cielo: «Il dolore (sono parole di Don Caffasso) il dolore che io provo, o Signore.

  A013000157 

 Mirate, o Signori, quell'uomo agonizzante, e poi ditemi se la sua morte non è quella del giusto, morte che noi chiamiamo veramente preziosa nel cospetto di Dio? Chi teme il Signore nella vita, troverà bene all'ultima ora, e nel giorno che egli morrà sarà benedetto.

  A013000158 

 Egli desiderava d'impiegare la sua voce, le sue forze, tutta la sua vita, per guadagnare anime al Signore.

  A013000160 

 Desiderava e tutti i giorni lo dimandava al Signore di poter ricevere i conforti di nostra santa religione, e ne è abbondantemente esaudito.

  A013000161 

 Dio lo esaudisce con tredici giorni di penosa malattia, in cui soffre oppressione di stomaco; a stento può parlare, e intanto conserva l'uso di sua ragione e di tutti i suoi sensi fino all'ultimo respiro, per offerire al Signore i suoi dolori e meritarsi più bella corona di gloria in cielo.

  A013000164 

 Ecco egli stesso viene verso di te, apre il labbro suo divino, e con amorevole sorriso ti dice: Oh! ascolta le consolanti parole! {108 [458]} Coraggio, tu fusti mio servo, anzi mio ministro fedele, ora entra nella gloria del tuo Signore, per vivere glorioso e godere in eterno: Intra in gaudium Domini tui (Mat.

  A013000173 

 Voi siete, o Signore, la mia porzione, la mia eredità.

  A013000174 

 Ah! la morte prima, o Signore, che rubarvi in poco, od in molto questo mio cuore.

  A013000178 

 Ecco nelle vostre mani, Dio mio, quanto ho a questo mondo; la mia vita, la mia sanità, i miei beni, il mio onore, in una parola tutto me stesso; non guardale al mio comodo, alla mia superbia, alla delicatezza mia, lasciate pure che se ne risenta, e Voi disponete da buon padre, come più richiede a gloria vostra ed il vantaggio dell'anima mia; ma sopratutto a Voi consacro la mia volontà, con Voi, o Signore, non voglio avere volontà alcuna; la volontà vostra voglio che sia la mia.

  A013000178 

 Parlate, o Signore, ma parlate in modo che io vi intenda, sicchè possa dire d'ogni mia azione: questa è quella, che vuol Dio da me.

  A013000184 

 O Signore, vorrei poter dare il sangue e la vita, come lo deste Voi, per tante povere anime; ma giacchè tal cosa non mi è concessa, almeno questa vita voglio consegnare nelle vostre mani, e tutto quello che sarò per fare o patire in questa misera vita, tutto ve lo offro, e lo consacro a loro prò.

  A013000188 

 Datemi, o Signore, quella umiltà, che richiede lo stato mio, e che {131 [481]} Voi esigerete da me al vostro tribunale.

  A013000188 

 Eh! che bella grazia sarebbe questa per me, o Signore, ve la chiedo e vorrei avere mille cuori, mille lingue per domandarvela sempre; datemi adunque umiltà ed umiltà profonda, ma umiltà di cuore, umiltà sincera; datemela per amore del vostro sacerdozio, per bene delle vostre anime.

  A013000188 

 Ma fino a quando, o Signore, dovrete vedere ai vostri altari, fra' vostri ministeri, che spirano tutti umiltà, un sacerdote superbo, vano, ambizioso.

  A013000188 

 O Signore, se mi fate questa grazia, sarà la più grande che io aspetto da voi, e di cui solo in Paradiso potrò abbastanza ringraziarvene, perchè se sarò umile, sarò tutto, se non lo sono, sarò niente.

  A013000188 

 Quando penso a quell'ora, in cui mi chiederete conto della mia umiltà, che dirò, O Signore, che vi risponderò? Intendo, che valga per me in quel punto, e plachi la vostra giustizia la domanda che vi fo in questo giorno.

  A013000191 

 Eccovi, Signore, l'offerta che mi resta a farvi; è vero che ho perduto tanti anni lontano da Voi, ma prendete almeno quei pochi giorni, che saranno ancora in piacer vostro d'accordarmi.

  A013000191 

 Ma... beato me, che ho tempo, o Signore, a piangere il mio fallo in questo mondo; me felice, che ancor mi resta qualche giorno a consacrarvi.

  A013000191 

 Troppo tardi, o Signore.

  A013000192 

 Ma non mi basta ancora questo, o Signore, è troppo scarso il mio amore, è troppo ristretto il mio cuore, per amarvi come Voi meritate, vorrei poter accendere dei vostro amore i cuori di quanti vi sono in questa terra.

  A013000193 

 Benedite voi, o Signore, da quel tabernacolo questa mia volontà; confermatela, aumentatela, accompagnate colla vostra grazia le mie fatiche, infiammate le mie parole, sicchè possa in voi e per voi, operare degnamente nella vostra vigna, e ricevere in sul fine de' giorni miei la mercede dei buoni operai.

  A013000193 

 O Signore, vi si fanno tante offese ai nostri giorni, si oltraggia cotanto il vostro onore, ed io avrò cuore di starmene tranquillo e quieto? no, mio Dio, sarebbe questo un torto troppo grande alla bontà vostra, allo stato mio.

  A013000193 

 O amare, o morire, Signore.

  A013000193 

 Signore, io son pronto ad ogni cosa per la salute delle vostre anime, e quando anche avesse a costarmi la vita, che sarebbe mai questo in paragone di quanto voi meritate? Sarà questa la mia occupazione d'or in avanti: perorare qui ai piedi vostri, alla vostra presenza, la causa di tante anime, che corrono al precipizio, ed industriarmi in ogni modo a guadagnarvi qualche anima, qualche cuore, almeno per risparmiarvi qualche offesa; oh!... beato me, se nel giorno {135 [485]} della mia morte, se al vostro tribunale potrò additarvi qualche anima da me salvata.

  A013000204 

 Signore, voi avete detto, che insieme con voi volevate il vostro ministro: ubi sum ego, illic et minister meus erit; fate adunque che alla partenza mia da questo mondo il mio luogo abbia ad essere con Voi in Paradiso.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000002 

 Il Signore però dispose che questo eletto fiore di virtù spandesse anche altrove la fragranza de' suoi, doni.

  A014000003 

 Come avesse ricevuto il più grande de' favori non finiva di ringraziarne il {4 [8]} Signore ed i suoi parenti, e si studiava di praticarne con fedeltà le regole.

  A014000003 

 Dovette per certo lottare con sè e con la famiglia quando si decise di consecrarsi tutto al Signore.

  A014000013 

 Disse allora: Sia fatta la s. volontà di Dio! Se Don Bosco prega per me, troverò misericordia al tribunale del Signore.

  A014000016 

 Mite e condiscendente con tutti egli non diede mai in atti di collera; fu veduto una sola volta assai alterato; {10 [14]} ma ciò avvenne perchè in giorno di festa lo si voleva far lavorare ed egli noi volle temendo con ciò di offendere il Signore.

  A014000017 

 Col crescere negli anni il nostro Antonio andò ognor crescendo nel timor di Dio, nella pietà, nella modestia, nell'esercizio della preghiera, nella divozione a Gesù Sacramentato, a Maria SS., a S. Giuseppe, all'Angelo Custode ed alle anime del Purgatorio, nella frequenza alla chiesa ed ai SS. Sacramenti, e in tutte quelle opere che dimostrano un'anima timorata del Signore.

  A014000023 

 La vita che condusse quivi non è certo ricca di episodii nè feconda di fatti straordinarii: è la vita di colui che ha un solo impegno cioè di studiare molto per rendersi presto atto ai sacri ministeri e sempre più virtuoso per farsene degno; ma i suoi meriti certo sono grandi perchè egli faceva tutto pel Signore, ed il Signore aveva ogni giorno a registrare a suo conto centinaia {14 [18]} di atti di mortificazione di sè, di preghiera affettuosa, di pietà ardente, di carità verso i compagni, di pazienza e di rassegnazione continua.

  A014000027 

 Negli ultimi mesi del suo noviziato, o fosse disposizione del suo fisico, o troppa occupazione agli studii o ciò che è più certo espressa volontà del Signore, cominciò a manifestarsi una tosse da prima leggiera, ma poscia insistente e continua.

  A014000029 

 Gioiva di potersi ormai dire tutto del Signore, d'aver finalmente rinunciato al mondo ed alla propria volontà, d'esser finalmente preparato a seguire Gesù, ovunque lo a-vesse chiamato.

  A014000030 

 Io penso che come S. Stanislao, aveva in quei giorni chiesto al Signore la grazia di ritrovarsi in paradiso ed esser con Maria nel dì della sua assunzione, pur anche il nostro Giuliano abbia rivolto al Signore consimil preghiera di passar da questa all'altra vita, in questi giorni rivestito come si vedea della innocenza battesimale.

  A014000031 

 E sì che il Signore gli fece questa grazia; che quella malattia da lui non curata, mitigatasi per qualche giorno venne ben tosto a riacerbarsi sì fattamente, che tolta ogni speranza, lo condusse in pochi giorni agli estrèmi.

  A014000031 

 Ricevuti con somma pietà i SS. {17 [21]} Sacramenti, ringraziando il Signore di prenderlo seco in quel momento appunto che fatto Salesiano, si vedeva ricoperto delle grazie specialissime dei voti emessi recentemente, arca per lui sicura del Paradiso, moriva compianto sì per l'affetto che tutti gli portavano, ma anzitutto invidiato per la felice sua morte, con cui si principiava per lui l'eterna vita.

  A014000035 

 Fin da fanciullo aveva vagheggiato il servizio del Signore, quindi è che sostenuto e coadiuvato dai consigli dell'amato Direttore e Padre D. Bosco, non ebbe difficoltà a decidersi per la carriera del Sacerdozio.

  A014000040 

 Raddoppiate le preghiere, le visite a Gesù ed alla Madre Sua Maria SS., tenute conferenze più frequenti col suo Direttore, venne finalmente a capo di vincere ogni ripugnanza, e nel giorno 26 di Settembre del 1879 fece nelle mani del suo Superiore in San Pier d'Arena i voti triennali, risoluto a compier l'intiera dedica di se stesso al Signore, non appena fosse giunto il tempo di poterlo fare coll'emettere al più presto i voti perpetui.

  A014000041 

 Ma il Signore avea altrimenti disposto.

  A014000043 

 Che se ne fosse accorto il buon Giuseppe, o che fosse effetto delle tendenze della sua anima pia, o meglio ancora ispirazione misericordiosa del Signore che voleva prepararlo al gran passaggio, egli è a constatare che cresciuta in lui la divozione a Gesù ed a Maria, di nulla più volentieri si intratteneva che di pie letture, d'atti di divozione, e di quanto poteva più distaccarlo dalla terra e sollevarlo al desiderio del cielo.

  A014000044 

 Egli nutriva una speciale divozione per le anime sante del purgatorio, ed immedesimandosi nell'ansie, che quelle provano di presto uscire da quel carcere temporario per unirsi al loro Signore mondate da ogni macchia, ne sentiva grandissima compassione, e tutto si adoperava per affrettarne la liberazione.

  A014000050 

 Quest'ultima consolazione in un caso di morte così repentina non è forse dovuto al distacco che il Galvagno s'aveva imposto dalla famiglia sua? Il Signore misericordioso che è padrone della vita e della morte ha forse appunto così disposto per ammaestramento nostro.

  A014000058 

 Parevagli che il secolo fosse troppo pieno di pericoli pel suo avvenire, ed una voce interiore sembrava chiamarlo a dedicarsi più davvicino al servizio del Signore.

  A014000061 

 La frequenza ai ss. Sacramenti, la meditazione divota, l'attenta lettura spirituale, e la pronta obbedienza ad ogni cenno dei superiori, persuasero facilmente ai maestri dei novizii che il Fabrizi fosse destinato dal Signore a fermarsi definitivamente nella Congregazione.

  A014000063 

 Raddoppiando le preghiere per avere da Dio lume e coraggio, con maggiore accuratezza e fervore si lavava nelle acque di penitenza, e si nutriva del pane dei forti, cosicchè condotto dalla grazia del Signore e rinvigorito dal consiglio del suo Direttore (cui tutta aveva aperta l'anima sua) nel giorno 13 Settembre {26 [30]} 1878 ebbe la consolazione di emettere i voti perpetui, che lo avvinsero alla cara Congregazione dei Salesiani.

  A014000072 

 E qui il Signore lo attendeva per chiamarlo a se.

  A014000074 

 Tutto fa sperare che il Signore lo abbia già accolto fra le sue braccia in cielo, e mentre la sua vita esemplare ci può servire da modello, la sua morte troppo repentina, ci ha da ricordare, ch'essa non la perdona a età, e che nessuno è dispensato dal mettere in pratica il grande avviso che ci lasciò nel Vangelo lo stesso nostro Redentore: Estote parati, quia qua hora non putatis filius hominis veniet.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000001 

 Nell'anno 1881, il Signore ha voluto chiamare a sè non pochi dei nostri confratelli sia ecclesiastici, sia laici coadiutori; ed io ho da comunicarvi alcuni cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A015000002 

 I pochi cenni biografici che io vi trasmetto riguardo a questi confratelli, che già chiamati dal Signore vi hanno preceduto al suo Giudicio, vi rappresentano quelle lucerne ardenti di buone opere che loro hanno resa preziosa e tranquilla la morte.

  A015000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo d'opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro {3 [389]} che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.

  A015000003 

 Ecco il motivo di questi annuali resoconti necrologici che ci servono a tenervi preparati a rispondere al Padrone quando sia per venire a bussare anche alle nostre porte...Il ricordo della morte di quei cari confratelli che già ci hanno prevenuti, ed il racconto di quelle buone opere che loro hanno reso dolci gli ultimi momenti è un pensiero salutare e santo; utile per essi, perchè ricordandoci noi di loro, non tralascieremo di raccomandarli al Signore qualora avessero ancor bisogno delle nostre preghiere, ed acquisteremo nuovi protettori in Cielo; utile più specialmente a noi, che ci potremo sentire eccitati ad imitarne gli esempi che ci hanno lasciato ed a seguirne le norme.

  A015000005 

 Vogliate adunque ricevere questi cenni, quale ricordo di questi vostri confratelli, quale eccitamento a seguirli nelle buone opere da essi esercitate in vita, affinchè ricopiate nella vostra condotta, possiate avere una fonte di tranquillità nell'appressarvi al momento della morte, ed un presagio non dubbio di un premio eterno da quel Signore, che verrà ad incontrarci, non come Giudice severo, ma come tenero riconoscente amico, per quel poco di bene che gli potremo offerire al suo arrivo.

  A015000009 

 - Marta spiritu pascenda suscepit Dominum in carne pascendum - Marta accoglieva il Signore, e pascendolo nella sua sacra umanità meritava d'esser da Lui pasciuta nell'anima.

  A015000009 

 S. Agostino ci propone separati e distinti gli esempi delle sorelle Maria Maddalena e Marta, le quali concordemente, al Signore, che erasi portato a visitarle, prestarono opere di pietosa sollecitudine, Maria collo {7 [393]} starsene a Lui d'accanto a pendere dal suo labbro e tenergli speciale compagnia; Marta col darsi affanno per preparargli il necessario; Maria prese la parte migliore, come lo attestò lo stesso Gesù; non fu peroche i servigi di Marta non gli siano stati graditi.

  A015000009 

 Sant'Agostino ci assicura che il Signore amò tanto d'essere pasciuto da Marta ch'Egli stesso volle a sua volta pascerla e nutrirla nell'anima.

  A015000013 

 Questi, quantunque umili, fatti con singolare affetto producevano grande vantaggio alla Comunità - Pascebat Dominum - Nutriva il Signore.

  A015000014 

 - Spiritu pascendus pascebat Dominum; Pascendo il Signore erada Lui pasciuto nell'anima.

  A015000014 

 E non è a dire che il Signore in ricompensa non lo abbia copiosamente pasciuto nell'anima colle sue grazie, e coll'amore che gl'infuse alla esattezza dell'orario, {8 [394]} e dell'osservanza delle regole della Congregazione, come pare con un grandissimo desiderio d'accostarsi a Gesù Sacramentato.

  A015000019 

 Poscia riconciliato (come ei diceva) col suo Signore, volle riconciliarsi con i compagni suoi, e fattili tutti a sè venire, a tutti chiese perdono, se alle volte involontariamente ne avesse offeso taluno.

  A015000022 

 Interessato fino all'ultimo al buon andamento del suo lavoro al maggior vantaggio temporale della Congregazione, imitò fino all'ultimo la pietosa sollecitudine di Marta nel pascere Gesù nella persona dei servi suoi, mentre egli pasciuto da Gesù, e rinforzato {10 [396]} dai SS. Sacramenti anelava a Gesù con l'amorosa Maria; e con questi divoti sentimenti spirava la Dell'anima nel bacio del Signore.

  A015000024 

 La sorte d'aver al letto di morte l'assistenza del nostro Superiore è per noi Salesiani tale una grazia, che ci dà prova della tenerezza d'amore con che il Signore doveva prediligere quell'anima bella, da farci arguire che bella pur molto debba essere stata la vita che precedette tal morte.

  A015000029 

 Prevenuto dalla grazia del Signore chiedeva ed otteneva il favore di vestire l'abito clericale nel giorno della Epifania del 1870 con sommo giubilo dell'anima sua.

  A015000029 

 Pur finalmente coll'aiuto del Signore la vinse, ed accettandolo il nostro Superiore e padre nel numero de' suoi figli, ebbe la sorte di prestare nelle sue mani i voti perpetui nell'anno 1875.

  A015000030 

 Per tal guisa salesiano, sacerdote ed insignito delle qualità di maestro e {13 [399]} professore in diversi rami d'insegnamento, erasi fatto capace di rendere alla Congregazione che lo aveva accolto, quei servigi che il nostro Superiore aspetta dai figli suoi a vantaggio spirituale e temporale dei poveri giovani a lui affidati dal Signore.

  A015000034 

 L'ora del suo trapasso dalla terra al cielo era già decretata, ed il Signore che lo voleva con se, gli aveva mandato da circa un anno una febbre insistente e quotidiana, accompagnata da tosse ostinata, che lo rendeva in qualche mese incapace a proseguire nel suo ufficio di far scuola.

  A015000035 

 Costante al celebrare la santa Messa, alla visita del SS. Sacramento, alla lettura, lo si vedeva con gli altri raccolto sotto il manto di Maria, ai piedi del suo altare, seguire gli esercizii comuni di pietà, ed offerirsi al Signore vittima obbediente di rassegnazione a quanto il Signore avesse decretato di lui.

  A015000035 

 Era un presentimento, era grazia specialmente del Signore? Egli è ben certo che n'era proprio il tempo.

  A015000035 

 Ricevuta l'Estrema Unzione e la Benedizione Papale spirava nel bacio del Signore alle ore 8 e mezzo del giorno 28 Giugno 1881, vigilia della festività dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, principi della Chiesa.

  A015000038 

 Egli sopportava questa contrarietà con non ordinaria uniformità alla volontà del Signore, rassegnato a rimanere per tutta la vita come semplice chierico, qualora Iddio avesse così disposto di Lui.

  A015000038 

 Il Signore che per renderlo più degno ministro dell'altare volle fin da principio di sua carriera provarlo nel crogiolo della tribolazione, permise che la già debole sua salute si rendesse sempre più restia a favorirne gli studi.

  A015000038 

 Ma il Signore pago del suo sacrifizio, volle premiare la sua rassegnazione coll'elevarlo al sacerdozio quando meno egli se lo aspettava, ed allietare il suo cuore con una gioia tanto più soave, quanto più inaspettata.

  A015000047 

 Quanto trepido per se medesimo, tanto più fiduciato nell'aiuto del Signore, si sobbarcava all'arduo impiego, solo contento di far esattamente la volontà di chi lo mandava! Nel riceverne pertanto la santa Benedizione, alle varie interrogazioni fatte all'amato Superiore D. Bosco, il caro D. Chicco si sentì rispondere: Va con grande confidenza, e non temere di nulla; Dominus est tecum et nihil Ubi deerit.

  A015000055 

 Ma già il Signore aveva pensato a premiare quella bell'anima col premio eterno del paradiso, ove il voleva incoronare quale martire di abnegazione, di pazienza, di carità e di rassegnazione.

  A015000060 

 Oh cara Congregazione, che arricchisci coi meriti dell'Apostolato non soltanto i dedicati al ministero sacerdotale, che recano colla predicazione l'Evangelio nelle più remote contrade, ma quei laici eziandio che vi prendono parte comechesia, anche meno direttamente, coll'aiuto che possono prestare a questi operai della vigna del Signore! Tale si fu il nostro confratello coadiutore Domenico Zana.

  A015000061 

 Un lontano desiderio egli nutriva, ed era quello di abilitarsi allo studio del latino, ed ove il Signore lo avesse chiamato, farsi strada al sacerdozio per rendersi utile alle missioni di quelle terre lontane.

  A015000062 

 Ma il Signore che tiene preparate molte mansioni, e che vuol farci vedere come molte siano altresì le vie che vi conducono, aveva stabilito che il nostro Domenico vi salisse per mezzo di un più umile lavoro.

  A015000063 

 Dopo il suo soggiorno in America, la salute di Domenico Zana erasi notabilmente alterata, e fin quasi dal principio rinunciando al suo primo progetto, erasi abbandonato nelle mani del Signore ed adattandosi intieramente a quanto volevano da lui i Superiori, aveva messo ogni impegno a contentarli nell'impiego di coadiutore inserviente nella Casa della Misericordia in Buenos Aires.

  A015000063 

 Utile alla casa e caro a tutti, seppe meritarsi la benevolenza dei Confratelli compagni, come dei Superiori, e la grazia di compiacere al Signore nell'eseguire la sua volontà.

  A015000064 

 E fu una vera grazia del Signore, che più tardi, e nei tre giorni che precedettero la morte sua, essendosi subitamente aggravato e nulla più potendo inghiottire, non avrebbe più potuto cibarsi del Pane della vita eterna.

  A015000065 

 Un ultimo pensiero di soddisfazione lo diede alla laica Società Operaia Cattolica detta di S. Vincenzo de' Paoli, cui egli apparteneva in Torino e che forse fu quel primo strumento di cui servissi il Signore per mandare al suo cuore le prime sue chiamate.

  A015000066 

 Il confratello che lo assisteva, potè adirlo raccomandare l'anima propria al Signore che lo invitava a sè, e morendogli sulle labbra i nomi SS. di Gesù e di Maria lo vide esalare l'ultimo respiro, alle ore 4 mattutine del 16 Dicembre 1881.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000001 

 Spero nella misericordia del Signore che per mezzo di quelle biografie, venendo a conoscere la vita e le usanze dei primi tempi dell'Oratorio, ci animeremo ad essere sempre più costanti nel genere di vita che abbiamo intrapreso.

  A016000003 

 Anche impariamo a rassegnarci facilmente quando vediamo qualcuno dei nostri confratelli chiamato da Dio all'eternità, specialmente quando fosse, come molte volte avviene, dei migliori: pensiamo che il Signore ce li toglie dalla vita corporea per darceli quali esemplari in terra perchè conoscendo meglio le loro virtù, che essi vivendo, per umiltà tenevano celate, ci servano a guida del nostro operare; e per darceli ancora protettori in cielo nei difficili tempi e nelle difficili prove per cui passa la nostra Congregazione.

  A016000027 

 Egli non badava a queste cose, lasciava fare ed attendeva a' casi suoi, speranzoso di poterli un dì vincere colla sua pazienza e tirarli al Signore.

  A016000030 

 Non lasciava mai passare una ricreazione della quale non consumasse almeno alcuni minuti ai piedi dell'amato suo Signore.

  A016000043 

 Egli che non aveva mai avuto altro desiderio se non quello di consacrarsi tutto al Signore non stette guari esitante.

  A016000044 

 Allora sì che sarai felice se avrai ascoltato i consigli che il Signore ti diede per mezzo de' tuoi Superiori.

  A016000044 

 Ricordati che è di loro che il Signore disse: qui vos audit me audit.

  A016000045 

 Ricordati bensì dei parenti e degli amici, ma spiritualmente; cioè pregando il Signore per loro acciocchè li aiuti nelle cose temporali e specialmente nelle spirituali.

  A016000047 

 La virtù dell'umiltà è come il fondamento delle altre virtù: cerca di esercitarla un po' almeno tutti i giorni, e quando alcuno te ne somministra l'occasione ringraziane di cuore il Signore.

  A016000048 

 Il peccato più schifoso, più odiato dal Signore è il peccato dell'impurità, cui S. Paolo vuol nemmeno che si nomini tra i Cristiani.

  A016000048 

 Ma come astenermene io che sono tanto debole? Certo che da per me solo non posso nulla: chi dunque mi sosterrà? Il Signore; e mi aiuteranno specialmente presso Lui Maria Vergine, S. Giuseppe {23 [31]} e S. Luigi.

  A016000048 

 Oserò dunque io commetterlo, pensando che il Signore mi legge nel cuore e nella mente? Mi servirò io di questo corpo, di queste mani, di questi piedi, di questi occhi, che mi furono dati dal Signore, per offenderlo? Ahimè! No, non sarà mai che io ne commetta.

  A016000048 

 Penserò anche molto con frequenza al giudizio, perchè allora il Signore non sarà più misericordioso verso coloro che peccarono.

  A016000055 

 Avea bensì gran desiderio di poter essere un dì {29 [37]} missionario e convertire migliaia d'anime: anzi domandava al Signore di poter soffrire molto pel suo santo nome, ed oh! soggiungeva, mi fosse dato di morire martire sbranato o divorato dai selvaggi! Ma egli non si lasciava ingannare da questo desiderio.

  A016000055 

 Era sempre non solo parco, ma molto mortificato nei cibi; e tutte le preghiere, le giaculatorie, gli atti della presenza di Dio, i digiuni, le Comunioni, le visite a Gesù Sacramentato erano dirette a poter ottenere dal Signore la grazia di conservare questa virtù.

  A016000055 

 È ben vero che il Signore ne' grandi bisogni dà grazie straordinarie: ma è pur vero che colui il quale non sa mortificarsi nel poco, lo saprà fare tanto meno nel molto.

  A016000056 

 Si era preso la massima ad ogni volta che suonava la campana di dire « Il Signore mi chiama, » e correva subito dove la campana chiamava: era così puntuale in questo, che correva in proverbio tra i compagni: essere puntuale come Arata.

  A016000066 

 Con qual impegno, prudenza e carità s'accingesse a questa sua nuova missione, lo manifestarono tosto i salutari frutti che coll'aiuto del Signore riportò.

  A016000070 

 Prima d'incominciare una cosa d'importanza andava in chiesa a pregare; prima di fare una correzione qualunque ad un giovane raccomandava la cosa al Signore, pregandolo dargli grazia a trovare la via di parlargli al cuore; prima di rintracciare e riparare al disordine cercava l'aiuto di Colui {39 [47]} che tutte può comporre le cose e disporle a sua maggior gloria.

  A016000071 

 Come il Signore avrà guardato con occhio di compiacenza quella eletta schiera di giovanetti che tutti i giorni venivano a visitarlo! Quante speciali benedizioni non avrà fatto discendere su loro e su colui che tanto bene li incamminava per la via della virtù!.

  A016000074 

 Indicibile la fede con cui ricevè per l'ultima volta il pane degli Angioli! Avrebbe voluto stare inginocchiato sul letto per ricevere il suo Signore, ma il male che lo opprimeva, glie lo impedì.

  A016000076 

 Poi spiegava i varii lacci che il mondo mette innanzi per trarre in inganno i poveri incauti e poneva fine a quelli con dire: « coll'aiuto del Signore spero di non mai cadere nelle sue massime.

  A016000076 

 » Infatti non aveva egli incominciata la sua carriera col mettere in croce il mondo? Si dilettava forse d'altro che delle cose del Signore? Buon per lui che seppe conoscere gl'inganni del mondo ed evitarli.

  A016000078 

 Lo scriverci i buoni proponimenti e gli avvisi del Confessore e praticarli, è per certo uno dei mezzi più sicuri per camminare nelle vie del Signore.

  A016000080 

 Questa fiducia ci vien oggi ravvivata dalla santa morte del Sac. D. Giuseppe Stra, che quantunque non abbia potuto viver lungamente con noi, tuttavia per quegli anni che consacrò al Signore nella nostra Congregazione meritò di finire la sua vita, come dice S. Paolo, sopraffatto di gaudio in mezzo alle sue tribolazioni, rasseganto {47 [55]} in mezzo ai più acerbi dolori e con quella pace che imbalsama la morte di colui che è destinato al Paradiso.

  A016000082 

 Il Signore compensò largamente l'ubbidienza e il sacrificio che fece in quei due anni dandogli la vocazione allo stato religioso.

  A016000083 

 Era assai umile; pel che s'intratteneva volontieri coi più piccoli, coi più meschini, e molte volte attirava ai giuochi (ed in seguito, con questo mezzo, al Signore), i giovanetti più ritrosi.

  A016000084 

 Il Signore che l'aveva fatto religioso, lo volle ancora Sacerdote sebbene per brevi anni; chè, alcuni mesi appena erano trascorsi dopo il dì fortunato in cui aveva celebrata con tanta consolazione la prima Messa, quando cadde infermo con poca speranza di guarigione, essendoglisi rotta, per quanto pareva, una vena, in seguito a sforzi fatti.

  A016000085 

 Bastava che io gli domandassi se desiderava che gli fosse portato il Signore perchè egli mi rispondesse subito: Oh sì, sì! Ed era poi consolante il vedere con quali sentimenti di pietà riceveva il suo Gesù Sacramentato.

  A016000088 

 Cresciuto negli anni, ebbe presto il felice pensiero di consacrarsi in modo speciale al Signore.

  A016000091 

 Permettendolo Iddio talvolta i Superiori gli davano incarichi per lui gravosi, come assistere i giovani nel refettorio, condurli a passeggio... ed egli coglieva quelle occasioni di merito come mandate dal Signore, ed obbediva senza dir parola.

  A016000098 

 Intanto preghiamo che dal cielo, dove abbiamo sicura speranza che ora si trovi la sua bell'anima, pensi a noi, e ci ottenga dal Signore di poterlo un giorno raggiungere e rivedere in quella patria, ove già tanti altri buoni nostri Confratelli sen volarono e ci attendono ansiosi.

  A016000103 

 Pareva allora follia il pronosticare che un dì sarebbe stato chiamato dai campi dell'uomo a coltivatore evangelico dei campi del Signore.

  A016000113 

 Io ne era tocco vivamente in cuore e ne ringraziava il Signore.

  A016000121 

 Le cento volte al giorno diceva: Signore, sia sempre fatta la vostra santa volontà! Aveva vivo desiderio di ricevere la Comunione ogni giorno e ne fu pienamente appagato.

  A016000123 

 Avutili intorno al letto, incominciò con dire ch'egli, come vedevano, era in viaggio per l'eternità e che quindi li lasciava col Signore e colla Madonna Maria Ausiliatrice.

  A016000123 

 Procurate di non mai trascurare le pratiche di pietà, ed in queste di non mai dimenticarvi di me, e state certi, che io non mi dimenticherò mai e {64 [72]} poi mai di voi, perchè siete stati e sarete sempre la pupilla degli occhi miei: mettete in pratica queste poche parole ed il Signore vi benedirà.

  A016000135 

 Il Signore avevagli dato un bel cuore, tutto carità ed amore inverso de' prossimi; ed egli assecondava gl'impulsi divini ed andava crescendo in modo mirabile in lui il desiderio di far del bene.

  A016000138 

 Fortunato lui! giacchè il Signore, come per prepararlo meglio, gli lasciò ancora fare gli esercizi spirituali; dopo i quali trovandosi in Marsiglia, assistito dagli amici e da' confratelli, ricevuti tutti i conforti della religione volava alla patria celeste in età d'anni venti.

  A016000141 

 Finiti gli studii rettorici, dopo alcuni giorni di esercizi spirituali fatti in S. Benigno, dopo mature riflessioni, e dopo d'essersi consultato diligentemente col direttore dell'anima sua, conoscendo essere volontà di Dio che si rendesse religioso, egli con grande slancio assecondò la voce del Signore, sia per potere più perfettamente servire a Dio, sia per mettersi di più fuori dei pericoli e per avere maggiori mezzi di conservarsi nel bene.

  A016000150 

 Ecco come il suo sig. prevosto che lo assistette fino all'estremo, laconicamente ma sublimemente ci diè contezza della sua morte: « Confortato da tutti i soccorsi della Religione egli spirava nel bacio del Signore il giorno 20 Novembre 1883 alle 6 ½ di sera.

  A016000152 

 Fu come una stella che ornò assai il firmamento Salesiano, sebbene per poco tempo; e rischiarò tutti coloro che ebbero la sorte di osservarlo da vicino; fu un vero dono che per sua misericordia il Signore si volle degnare di farci, sebbene, ahi troppo presto ce l'abbia tolto! Ond'è che anche per questi brevi ed inadeguati cenni biografici che daremo, ci ripromettiamo che non solo tutti prenderanno ad ammirarlo, ma molti riceveranno slancio per imitarlo.

  A016000153 

 La sua buona mamma lo consacrò al Signore fin dal momento della sua nascita ed esso corrispose sempre all'educazione che riceveva.

  A016000160 

 Oh sì, Francesco, io allora non lo sapeva e neppure me lo immaginava: quella fu l'ultima volta che ti vidi; era il Signore che istintivamente mi fece inginocchiare ai tuoi piedi, per farmi capire sempre più che tu eri un santo! ».

  A016000163 

 Avuto notizia che era stato accettato, oh quanto giubilo, oh quanti ringraziamenti al Signore! Solo il buon Dio lo sa! Più volte palesò anche ai compagni la grande grazia {87 [95]} che teneva di aver ricevuta da Dio in tale occasione, e per questo pensiero si fu che non mai si permise la pia piccola trascuranza nei doveri suoi in tutto il tempo che rimase tra noi sia come ascritto sia come professo, e soleva dire che temeva sempre di dover dopo morte dar conto a Dio di qualche mancanza dopo una grazia così segnalata che Dio gli aveva fatto nel chiamarlo allo stato religioso.

  A016000167 

 Quando poi li ebbe emessi, contento e grato a Dio del compimento della grande grazia, che da molto tempo chiamava al Signore, non rifiniva di ringraziarne la Madonna, per cui intercessione diceva d'averla ottenuta.

  A016000169 

 Dunque incoraggiamoci a far bene; che se così faremo, potremo un dì essergli compagni in cielo a lodare e benedire il Signore per tutti i secoli.

  A016000185 

 E certo possiamo dirlo uno dei fiori più vaghi, che la bontà del Signore abbia piantato nel giardino della nostra diletta Congregazione.

  A016000188 

 Accolga dunque i nostri più felici auguri, perchè il Signore ce la conservi ancora ad plurimos annos, e spanda copiosa la sua paterna benedizione sopra i suoi affezionati figli della casa di Alassio, e mi creda quale mi dico.

  A016000191 

 Quando il suo compagno Giacomo Vigliocco fu chiamato dal Signore all'eternità ed egli lesse i {106 [114]} cenni biografici stampati per ricordar la memoria di quel suo caro amico, vedendo le virtù insigni che da lui furono praticate e perciò la santa morte che fece, fu preso da uno straordinario entusiasmo di voler seguire egli pure le pedate di chi tanto aveva fino allora amato.

  A016000196 

 Il suo desiderio per le missioni però era perfettamente regolato poichè diceva: partire o non partire questo deve lasciarsi nelle mani dei Superiori; sono essi che ci debbono comunicare la volontà di Dio; se la vita nostra non sarà consumata in America od in Africa ma bensì in Europa, questo è lo stesso; l'importante si è che sia consumata per il Signore.

  A016000196 

 L'osservanza delle regole diventò sempre più esemplare; lo spirito di sacrifizio crebbe tanto che desiderava e chiamava al Signore che gli mandasse pur da patire che egli patirebbe volentieri qualunque cosa, purchè con questo si potesse ottenere la maggior gloria di Dio ed il vantaggio delle anime.

  A016000197 

 Egli adunque non aveva già più altro desiderio da quello in fuori di consumare la sua vita per qualche opera che piacesse al Signore, e pare che il Signore accettasse di buon grado questa sua offerta; e già la sua santa grazia doveva aver fatto questo lavorio nel cuor di lui onde preparare, come giova a creder, una vittima adatta per un sacrifizio ben a lui accetto.

  A016000197 

 L'ultimo di gennaio 1884, venuto ammalato il nostro caro padre e fondator D. Bosco e proponendosi ciascuno preghiere e sacrifizi speciali per ottener da Dio la grazia della sua guarigione, Gamerro offerì coraggiosamente la sua vita stessa a Dio con umile e sincera domanda al Signore d'essere esaudito.

  A016000207 

 - Certo la morte del giusto è invidiabile; ma la volontà del Signore è da desiderarsi ancor di più.

  A016000208 

 - Oh sì! Se fosse volontà del Signore che io guarissi, vorrei servirlo ben meglio di quel che ho fatto finora.

  A016000212 

 - Son più contento dei due anni che ho passato in questa casa, che di tutto il resto di mia vita; e se il Signore mi concedesse di vivere, ma di vivere come prima, io gli direi: no; fatemi morir subito.

  A016000221 

 Cari confratelli: la conclusione che per ora dobbiamo trarre da questa biografia si è di ammirare la bontà di Dio il quale volle in questo caso farci toccar con mano, direi, la verità di quel detto: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum ejus » Gamerro fece proprio la morte del santo, e come è bella la morte di chi muore nel Signore! Non un momento d'agonia, non un angustia: non, quasi direi, un combattimento; parlava della morte come d'andare ad un festino, la mente ed il cuore insieme cogli occhi fissi al cielo.

  A016000223 

 Chiamato dal Signore ai gaudii eterni in sul mattino della sua vita, in così breve tempo speriamo avesse già preparato gran tesoro di meriti pel paradiso.

  A016000223 

 Fra i Salesiani che furono certamente trovati dal Signore così vigilanti, e che quantunque morti, saranno pure sempre ricordati per gli esempi che ci lasciarono, non fra gli ultimi è da annoverarsi il chierico Repetto Lorenzo.

  A016000223 

 Fu dal Signore chiamato beato quel servo che alla sua venuta fosse trovato vigilante; beatus vir quem cum venerit Dominus ejus invenerit vigilantem: i suoi combattimenti ed i suoi travagli saranno ricompensati con una corona di gloria eterna; avrà gli angeli per suoi compagni, per patria il cielo.

  A016000224 

 La bontà del Signore non permise che egli avesse a respirare a lungo l'aria pestifera del mondaccio corrotto.

  A016000229 

 Pur troppo che il mio cuore è un terreno troppo facile a produrre spine; la mia fantasia spesse volte mi disturba e guai se non istò sempre alle vedette su di me stesso; ma mi consola il pensiero che il Signore mi fece appunto venire a S. Benigno per darmi forza ed aiuto costante a togliere dal mio cuore tutto ciò che a Lui dispiace per inserirvi le virtù necessarie a divenire un buon Salesiano.

  A016000230 

 Il nostro buon Lorenzo, fedele ai suoi propositi ed alla grazia del Signore, risoluto di farsi santo, si diede con tale slancio all'adempimento di tutti i suoi doveri che fino dai primi giorni divenne l'ammirazione non solamente de' suoi compagni di scuola e de' suoi maestri, i quali lo proponevano agli altri per modello, ma di tutti i Superiori, i quali ringraziavano il Signore che aveva fatto questo bel regalo alla Congregazione Salesiana.

  A016000230 

 Più volte il Superiore della casa ebbe a {120 [128]} dire: Oh se tutti corrispondessero alla grazia del Signore come il chierico Repetto, ben presto la terra si cambierebbe in un paradiso!.

  A016000232 

 Per tutte queste sue buone qualità s'acquistò grandissima stima e venerazione da' suoi compagni; ed uno di questi manifestò al Superiore come durante la malattia del nostro caro Lorenzo (malattia che il condusse a morte) aveva al Signore offerta la sua vita perchè volesse conservar quella dell'amato compagno.

  A016000232 

 Un inverno per timore che alcuno de' suoi compagni rimanesse privo di pastrano non ne volle alcuno esso stesso e ad un cotale che lo consigliava a procacciarsene uno per tempo perchè gracile come era, non venisse a soffrirne: Vedi bene, rispose, che io giuoco come un disperato; posso quindi tener lontano il freddo; e poi ho già provato troppe delicatezze quando da bambino aveva ancora la madre: è ben giusto che almeno adesso impari a soffrire qualche cosa per il Signore che tanto ho io co' miei peccati fatto soffrire.

  A016000233 

 Di questo favore non è a dire quanto egli ringraziasse il Signore, giacchè, com' egli manifestò una volta ad alcuni suoi compagni, pregava costantemente il Signore a volerlo piuttosto far morire anzichè permettere ch'egli avesse a mancare alle promesse fatte; troppo bene conoscendo che dispiace al Signore la promessa stolta ed infedele: Displicet enim Deo infidelis et stulta promissio.

  A016000235 

 Senza più si cerca di usargli ogni cura; lo si dispensa dalla scuola, gli si procura vitto confacente; gli si fanno provare varii rimedi; lo si manda a cambiar aria; ma ogni sforzo fu inutile; chè il Signore voleva con questa lenta e penosa malattia purificare sempre più l'anima del caro chierico per trapiantare più bello questo fiore in paradiso.

  A016000236 

 Un'altra volta ebbe a manifestare ad un suo Superiore che il Signore in quell'anno gli aveva fatto un bel regalo, che fin dal giorno della prima Comunione ogni giorno avevagli chiesto: ed interrogato quale fosse questo dono, disse con tutta ingenuità che in tutto l'anno non aveva più mai sentita alcuna tentazione contro la bella virtù.

  A016000240 

 Oh! il Signore ci mandi molti confratelli simili al chierico Repetto e ce li conservi per molti anni, a gloria sua, a lustro della nostra Congregazione, ad esempio dei confratelli ed a salute del prossimo.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000001 

 Nell'anno 1882, il Signore ha voluto chiamare a sè alcuni dei nostri confratelli; ed io ho da comunicarvi brevi cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A017000002 

 I pochi cenni biografici che io vi trasmetto riguardo a questi confratelli, che già chiamati dal Signore vi hanno preceduti al suo Giudicio, vi rappresentano quelle lucerne ardenti di buone opere {3 [117]} che loro hanno resa preziosa e tranquilla la morte.

  A017000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo di opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.

  A017000003 

 Il ricordo della morte di quei cari confratelli che già ci hanno prevenuti, ed il racconto di quelle buone opere che loro hanno reso dolci gli ultimi momenti, è un pensiero salutare e santo; utile per essi, perchè ricordandoci noi di loro, non tralascieremo di raccomandarli al Signore qualora avessero ancor bisogno delle nostre preghiere, ed acquisteremo nuovi protettori in Cielo; utile più specialmente a noi, che ci potremo sentire eccitati ad imitarne gli esempi che ci hanno lasciato ed a seguirne le norme.

  A017000005 

 Vogliate adunque ricevere questi cenni, quale ricordo di questi vostri confratelli, quale eccitamento a seguirli nelle buone opere da essi esercitate in vita, affinchè ricopiate nella vostra condotta, possiate avere una fonte di tranquillità nell'appressarvi al momento della morte, ed un presagio non dubbio di un premio eterno da quel Signore, che verrà ad incontrarci, non come Giudice severo, ma come tenero riconoscente amico, per quel poco di bene che gli potremo offerire al suo arrivo.

  A017000008 

 Sebbene Vittorio Emanuele I e Carlo Felice gli dessero una indennità e le più onorevoli cariche alla Corte, tuttavia la condizione del nobile e fedelissimo Conte non avrebbe raggiunta più mai l'antica floridezza, se il Signore non lo avesse rimeritato con un tratto dell'ammirabile sua Provvidenza, come diremo più sotto.

  A017000012 

 Nei suoi imperscrutabili disegni l'anno 1845 il Signore gli toglieva la degnissima consorte nella immatura età di 24 anni.

  A017000020 

 Guidato dalla più viva fede il nostro compianto D. Carlo Cays, nell'abbracciare l'Istituto dei Salesiani, non intendeva tanto di fare un regalo di se stesso al Signore, quanto di ricevere da Lui una grazia, della quale nella sua umiltà reputavasi indegno.

  A017000020 

 Perciò, colto il consiglio di D. Bosco, egli si diede a pregare il Signore, che ove nella {12 [126]} sua bontà volesse accettarlo al suo servizio si degnasse di farglielo conoscere, confermarlo nel suo divisamente, e porgergli il modo di mandarlo ad effetto.

  A017000027 

 Entrato nell'Oratorio di S. Francesco di Sales {17 [131]} il nobile signore diede tosto saggio di sua specchiata virtù.

  A017000028 

 Il Signore Iddio gradì altamente lo spirito di mortificazione del suo servo, e non tardò di dargliene un premio inaspettato.

  A017000029 

 Ma le difficoltà, che si provano in una nuova carriera, non sono un buon argomento che Iddio non vi ci voglia; anzi generalmente il Signore manda o permette di queste ed altre consimili difficoltà, per darci occasioni a far prova di nostra volontà e a meritare da Lui grazie più segnalate.

  A017000029 

 Se il Signore non vuole che Lei prosegua in questo stato, io spero che ce lo farà in qualche modo conoscere.

  A017000030 

 Le parole di D. Bosco ed i consigli e gli incoraggiamenti del prof. D. Celestino Durando, col quale aprivasi pure con molta confidenza, riuscirono al Conte di un grande conforto; ma un altro gliene mandava poco dopo il Signore, che finì per farlo appieno vincitore.

  A017000037 

 Il giorno 22 di dicembre del 1877 ricevette la tonsura ed i 4 minori da Mons. Lorenzo Gastaldi Arcivescovo di Torino; il giorno 20 di aprile del 1878, il suddiaconato da Mons. Giocondo Salvai Vescovo di Alessandria; il 15 giugno dello stesso anno, il diaconato dall'Arcivescovo di Torino e dal medesimo riceveva pure il presbiterato il 20 di settembre nella Chiesa cattedrale, alla presenza di un gran concorso di popolo e di nobili signori e signore, parenti, conoscenti ed amici.

  A017000038 

 Pertanto temendo di venire distratto anche per poco dal concorso delle molte persone, che sarebbero venute a congratularsi con lui in quel giorno, egli rinunziò ad ogni festa, si allontanò dalla città, e portatosi col figlio nella nostra Casa di S. Pier d'Arena celebrò colà la sua prima Messa, assaporando appieno nella quiete dello spirito quella sovrumana dolcezza, di cui il Signore gli inondava deliziosamente il cuore.

  A017000040 

 - Ogni volta poi che un drappello di giovani Missionarii prendeva le mosse per l'America, il Conte li salutava ad uno ad uno, e raccomandandosi alle loro preghiere {26 [140]} soleva dire: - Almeno essi fanno qualche cosa pel Signore; io invece non sono abile a niente; - e in così dicendo il sant'uomo talora piangeva.

  A017000040 

 Non potendo accompagnarli col corpo, egli li accompagnava colla mente e col cuore, pregando ogni giorno il Signore che loro fosse propizio, e coll'abbondanza delle sue grazie rendesse ubertoso il sacro loro Apostolato.

  A017000040 

 Tra le persone, che all'altare egli non dimenticava mai di raccomandar al Signore oltre i parenti, erano i nostri Missionarii dell'America, dei quali ammirava ed invidiava lo zelo.

  A017000042 

 D. Bosco soddisfece alle domande del pio signore, designando a Direttore di quell'Istituto il Conte D. Carlo Cays.

  A017000043 

 - « Pare che il Signore voglia benedire questa nuova colonia Salesiana, scriveva egli poche settimane dopo il suo arrivo, e fin da questi primordii si possono trarre ottimi augurii.

  A017000043 

 Che il Signore lo benedica insieme colla degnissima sua consorte.

  A017000043 

 Le scrivo sinceramente questa mia ansietà, non già perchè io voglia rifiutarmi a fare il mio possibile, ma per ottenere da Lei che preghi assai il Signore per me.

  A017000043 

 Mi raccomando adunque alle sue preghiere, e voglio sperare che Ella mi otterrà dal Signore quanto mi manca, cioè ogni cosa.».

  A017000054 

 - Più non voleva pensare ad altro che al Signore e all'anima.

  A017000054 

 Fattosi pertanto attaccare al braccio destro un borsellino, dentro cui trovavasi una reliquia del S. Legno, tratto tratto la baciava e supplicava il Signore a dargli la pazienza e rassegnazione necessarie, per sopportare con frutto la sua infermità, mentre considerando i dolori da Gesù sopportavi su quel duro legno si animava a soffrire per amore di Lui.

  A017000055 

 Stando per ricevere il suo Sacramentato Signore, chiese perdono di ogni dispiacere o scandalo, che avesse {36 [150]} potuto cagionare ai confratelli, come pure di tutti gli incomodi che avesse dato a qualsiasi di essi, parlando in guisa da muovere le lagrime agli astanti.

  A017000058 

 Contento poscia e riconoscente di questa nuova grazia che il Signore gli fece, egli ne lo ringraziò coi più caldi affetti.

  A017000060 

 D. Bosco, non ostante il bisogno di recarsi all'ultima muta de'spirituali esercizi in S. Benigno, aveva differito la sua partenza per assisterlo negli estremi momenti, qualora in quel giorno il Signore l'avesse chiamato a sè.

  A017000061 

 Chiese per esempio se non fosse male il domandare al Signore che presto lo prendesse con sè.

  A017000061 

 Interrogato se mai soffrisse dolori, che gli facessero desiderare di esserne presto liberato colla morte, egli rispose: - Debbo proprio ringraziare il Signore che volle adattarsi alla mia debolezza.

  A017000062 

 Altra volta esortato a mettersi con piena rassegnazione nelle mani di Dio accettando volentieri la guarigione, se a Lui fosse piaciuto di concedergliela, e a far sacrifizio di sua vita, se meglio fosse stato per l'anima sua, l'infermo rispose: - Vale ben poco questa mia vita (che la darei per pochi centesimi), ma per quel poco che possa valere ne fo di buon grado sacrifizio al Signore, accettando volontieri quanto a Sua Divina Maestà piacerà disporre di me.

  A017000065 

 Oltre quanto l'amante suo cuore gli {41 [155]} suggeriva, desiderava che gli astanti lo soccorressero a cercare affetti e sentimenti per pregare e ringraziare condegnamente il Signore, nè si stancava di udirsi a dettare giaculatorie e preghiere anche dai Sacerdoti novelli e di gran lunga a lui inferiori.

  A017000069 

 La sera di quel giorno qualcuno discorrendo con lui gli manifestò la speranza che il Signore lo avesse ancora a conservar per qualche tempo in vita; ma egli con tutta franchezza e serenità disse: - Stassera non morrò, ma domani non vi sarò più.

  A017000071 

 In seguito D. Rua lo esortò a raccomandare nelle mani del Signore il suo spirito con quelle parole: In manus tuas, Domine, commendo spiritum {43 [157]} meum; e poi a mettersi a riposare dicendo ancora al Signore: In pace in idipsum dormiam et requiescam.

  A017000075 

 Ma il Signore nella sua bontà lo consolò pienamente; imperocchè ei potè morire tra i suoi confratelli e coll'assistenza dei suoi Superiori; ebbe al letto di morte ad assisterlo il suo caro figlio; ed una piena intelligenza lo accompagnò fino all'estremo momento.

  A017000076 

 Oh! faccia il Signore che il nostro ultimo giorno ed il nostro passaggio all'altra vita si assomigli a quello del nostro diletto Don Carlo Cays.

  A017000079 

 Ma il Signore ne'suoi imperscrutabili decreti dispose che per un intreccio di avvenimenti egli dovesse abbandonare quel luogo santo.

  A017000083 

 Il Signore a viemmeglio purificare la sua bell'anima dispose che ai patimenti corporali si unissero pene interiori ed incertezze intorno alla sua vocazione, sicchè egli non sapeva indursi ad emettere i Voti Religiosi, benchè questo fosse il più ardente de'suoi desideri.

  A017000090 

 Ma il Signore avea stabilito di chiamarlo a sè.

  A017000091 

 Pochi giorni dopo il Signore visitava quel collegio col chiamare a sè repentinamente un giovanetto di angelici costumi... D. Garaglio riconobbe in questo un nuovo avviso del cielo, e sempre più si andò eccitando a tenersi preparato.

  A017000092 

 Se il Signore voleva ancor conservarlo in vita, egli era contento per poter fare ancora un po' di bene; ma se Egli aveva stabilito altrimenti, si rassegnassero ai divini voleri e pregassero per lui affinchè potesse disporsi al grande passaggio.

  A017000094 

 Lui felice che, vinte le perplessità ed i vani timori, seppe a tempo ascoltare la voce del Signore che chiamavalo a sè nella cara Congregazione nostra, la quale dopo di esserci madre amorosa in vita, ci introduce come per mano al gaudio eterno del Paradiso.

  A017000095 

 La vita del Sacerdote Amerio Secondo fu un continuo esempio di umiltà e di rassegnazione perfetta alla volontà del Signore; imperciocchè tra le dolorose malattie che per 10 anni lo tormentarono e così giovane ce lo tolsero, egli seppe portare allegramente la sua croce, benedicendo Iddio che volesse costringerlo, come diceva, a guadagnarsi il Paradiso.

  A017000098 

 Già fin dal principio del 1873 la sua malattia fu dichiarata incurabile; ogni mese, quasi ogni giorno poteva aspettarsi d'essere chiamato dal Signore.

  A017000098 

 Quali pensieri e disposizioni avesse D. Amerio nell'abbracciare la vita ecclesiastica e religiosa, appare da queste parole che egli scriveva allora ad un amico, annunziandogli la sua vestizione: Il Signore mi ha scelto tra'suoi ministri; ha scelto me indegno a preferenza di tanti altri migliori di me, perchè vedeva che io nel mondo non potrei salvarmi.

  A017000098 

 Tranquillo e rassegnato in ogni tempo, pure ringraziava continuamente Iddio e la Madonna di averlo chiamato nella nostra Congregazione; e non potendo occuparsi, come era suo volere, al bene delle anime, offriva i suoi patimenti e le sue preghiere al Signore per ottenerne la benedizione sulle fatiche dei Superiori e dei confratelli Salesiani.

  A017000101 

 Ma chi gli era compagno nell'ufficio di prefetto attesta, che specialmente nei tre ultimi anni di vita la pazienza di D. Amerio fu proprio ammirabile; che egli soffriva spasimi acerbissimi di petto, e che non di meno non fu mai visto turbarsi nè lamentarsi per dolore che sentisse; solo a volte si udiva esclamare: O Vergine santa, aiutatemi; e rispondeva {59 [173]} a chi voleva incoraggiarlo: Ma che vuoi che faccia io? Il Signore mi manda questo male: il padrone è Lui; sia fatta la volontà sua.

  A017000101 

 Sarò io così ingrato da non amar Gesù? Parve che il Signore gli avesse voluto concedere questa consolazione, quasi per dargli forza nei patimenti che lo attendevano e disporlo così giovane al sacrifizio della vita.

  A017000104 

 Il superiore conosciutane presto assai l'indole buona ed allegra e il grande desiderio di appartenere alla Congregazione nostra carissima, dopo la prova consueta, lo ammise primieramente ai voti triennali, che ripetè ancora, e poscia nei santi esercizi spirituali del 1876, il 27 Settembre nella {61 [175]} Cappella del collegio di Lanzo con sommo gaudio dell'anima sua, si consacrò tutto al Signore, professando i voti perpetui.

  A017000106 

 Sempre ilare invece e contento sempre, serviva al Signore nella persona de'Superiori, e servivalo allegramente.

  A017000110 

 Nè di ciò contento ancora, frequenti pure erano le sue visite a Gesù ed a Maria Santissima, lungo il giorno; frequenti ed accese di santo ardore le giaculatorie con cui ad ogni istante ricorreva ad implorar aiuto dal Signore, da Maria e dai Santi suoi particolari protettori.

  A017000113 

 Negl'ultimi suoi giorni, nelle ultime ore della vita, scherzava cogli amici, sopra la morte prossima, svelando per tal modo senza volerlo la calma {63 [177]} dell'anima sua giusta, in faccia al Tribunale del Signore.

  A017000114 

 Essendo stati i giorni suoi, giorni pieni d'opere buone, la morte ne fu preziosa, quale appunto è nel cospetto del Signore, la morte dei giusti.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000026 

 Dopo l'approvazione degli uomini il Signore voile anche dare la sua benedizione per mezzo del suo Vicario, il Romano Pontefice.

  A021000052 

 Quest'opera caritatevole che doveva da tenuissimi principii fu così benedetta dal Signore che ora grandeggia.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000002 

 Sebbene non siano vite di Santi riconosciuti come tali dalla Chiesa, tuttavia si troveranno tratti particolari della bontà che Dio esercita verso gli uomini anche ai {3 [169]} tempi nostri si scorgerà l'esercizio delle virtù cristiane nella vita di famiglia, i mezzi di preservarsi dalla corruzione del secolo, e le vie per cui il Signore chiama le anime a consacrarsi a Lui; mentre per altra parte si potrà pur rilevare quali grazie e benedizioni voglia il Signore largire a chi corrispondendo alle sue chiamate consacrasi coraggiosamente al suo servizio.

  A022000015 

 Il Signore l' aveva dotato di tenace memoria, di facilità di parola e di una chiarezza di idee tutta eccezionale, pel che riusciva anche facilmente nella predicazione.

  A022000017 

 Chi lo assisteva negli ultimi istanti disse che D. Provera non morì, ma si addormentò nel bacio del Signore, che aveva tanto amato e così fedelmente servito.

  A022000027 

 Egli riposò nel Signore il 4 settembre 1874 nella florida età di soli 27 anni.

  A022000032 

 Assalito da alcuni sbocchi di sangue, sopportò la malattia colla rassegnazione de' santi, e spirava la bell'anima nel bacio del Signore il 13 luglio 1874 munito di tutti i conforti di nostra santa Religione, in età d'anni 24.

  A022000041 

 Per reggere a tante opere di carità, D. Pestarino aveva già venduto la maggior parte delle suo sostanze; così che quando cominciò il novello istituto ricorse all'aiuto altrui, specialmente alla Congregazione Salesiana, che cominciò a considerare come sua propria ogni opera di D. Pestarino, il quale sempre animato dallo stesso zelo consacrò al novello istituto tutte le sue fatiche e quel poco di vita che il Signore ancor gli concesse.

  A022000042 

 Egli era ricco, e per amor del Signore si era fatto povero; ed il Signore, che suole premiare la virtù e non le ricchezze, lo ha certamente fatto ricco di eterna gloria.

  A022000043 

 Beato lui! giacché in esso si sono verificate le altre parole del Salvatore quando disse: Quelli che si fanno poveri per amor del Signore, si assicurano il possesso delle ricchezze eterne del cielo: Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum coelorum.

  A022000044 

 Uno dei bei fiori che nel giardino della Salesiana Congregazione cogliesse la mano del Signore nel corso dell'anno 1875 fu il giovane Giacomo Para, nato in Sampeyre, diocesi di Saluzzo all' 16 settembre 1850.

  A022000048 

 Il buon giovane non si scoraggio, e conservando nel segreto del suo cuore il tesoro di sua vocazione, pregava il Signore a venirgli in aiuto.

  A022000050 

 Desideroso di consacrarsi tutto al Signore coi voti religiosi egli nell'anno di prova 1873-74, trovandosi coi confratelli ai santi Esercizi nel nostro Collegio di Lanzo, domandò al superiore che gli permettesse di farvi professione.

  A022000050 

 Giuntovi e conosciuto come egli avrebbe ivi' potuto attendere con tutta comodità alla salvezza dell'anima, diceva: So i superiori mi lascieranno studiare, ne avrò piacere; so crederanno meglio darmi altre occupazioni, io sarò parimenti contento, perchè veggo che in questo luogo vi è la pace del Signore.

  A022000054 

 Lungi dal temer la morte io l'aspetto invece con ansietà per potermi unire col Signore.

  A022000055 

 Dopo due ore questo caro confratello col crocifisso in mano, che andava amorosamente baciando, si addormentò nel Signore a guisa di un bambino, che si addormenta in seno alla tenerissima madre.

  A022000057 

 Non abbandonavasi all'ozio, non trattenevasi in conversazioni pericolose, bensì col suo libro di divozione egli recitava fervorose preghiere, e faceva risuonare quelle rupi cantando lodi a Maria SS. Parve che il Signore aggradisse le sue preghiere ed esercizi di pietà, accordandogli abbondanza di grazie e liberandolo da gravi pericoli.

  A022000058 

 Di che lieto egli diceva: or sono contento: posso proprio servire il Signore più da vicino.

  A022000068 

 Caro Defendente! il tuo desiderio era buono, era al certo acceto al Signore; ma già il Signore aveva disposto altrimenti di te! {38 [204]} Aveva appena passati alcuni mesi del suo noviziato allorquando un' antica debolezza di stomaco con tosse ostinata ricomparve in lui.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000003 

 La sanità è un dono assai prezioso del Signore, con cui possiamo fare molto bene a noi ed agli altri.

  A023000090 

 Quando vi fosse parità di voti, il R. M. può aggiugnere un voto secondo che egli giudicherà meglio nel Signore.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000102 

 In una parola; della modestia del nostro chierico avrebbe bastato il dire ciò che sta scritto nella notificazione di lui, e che riferiremo nelle precise parole tra poco; che nel Burzio veniva al vivo rappresentata tutta intera quella modestia, cui il Tridentino vien pennelleggiando minutamente, nel desiderio di stamparla nel cuore di tutti i chiamati nella sorte del Signore.

  A027000150 

 Fanciullo ancora, se ci ricorda, prevenuto qual era dal Cielo con ogni benedizione di soavità e dolcezza, già ponea, dal canto suo, ogni opera, onde innalzarsi, colla sua corrispondenza alla grazia, a più stretta unione con Dio; chierico, non è da dire, quanto più intendesse all'adesione perfetta di quel Signore, cui s'era eletto ad unica porzione in eterno.

  A027000161 

 Ed in vero, per un addetto al Signore, mal troverebbesi altro mezzo più fecondo di perfezione, e quasi non dissi esclusivo, da quello in fuori, dell'appressare ogni otto dì alla confessione ed alla sacra Mensa, praticato, siccome da lui, a dovere.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000013 

 Quando dalla finestra o dall'uscio rimirava il ciel sereno e coperto di stelle, o la terra adorna di fiori, gli alberi carichi di frutta, tosto coll'anima s'innalzava a Dio e diceva: Quanto è mai buono il Signore! Avendomi creata a sua immagine e somiglianza, è segno che egli pensa anche a me.

  A028000024 

 Allora Maria Vergine presentò suo figliuolo a Caterina dicendole: «Questo è mio figlio Gesù, tuo Signore e Redentore.

  A028000034 

 Quando montava i gradini della scala, nel più basso ella meditava la viltà e bassezza del peccato, e di mano in mano che saliva {18 [18]} più in alto, considerava gli ordini delle virtù, fino a tanto che giunta in camera si metteva a meditare la bellezza e la dignità dell'anima quando possiede la grazia di Dio, ed il posto sublime che il Signore le tiene preparato in Cielo.

  A028000040 

 Non è maraviglia che il demonio invidioso di tanti doni, che ella riceveva dal Signore, cercasse ogni modo per farla traviare dal diritto cammino della virtù con fiere tentazioni.

  A028000040 

 Stando ella un giorno di domenica nella chiesa dei frati serviti ad ascoltare la s. Messa, nell'istante della consacrazione le si presentò un demonio in figura d'uomo, dicendo: «Perchè vuoi tu fare riverenza ad un poco di farina bagnata con acqua? Se tu stimi che ivi sia Gesù t'inganni grandemente, e sei ben goffa se credi tal cosa.» Il che udito la buona fanciulla, tutta paurosa si volse al suo Gesù, e gli disse: «Che cosa è mai questa tentazione, o mio buon Signore? Io vi prego che vi degniate di aiutarmi, affinchè non cada dalla vera fede.

  A028000044 

 Il sacerdote rispose: «Mi rincresce dover lasciare Dio per vedere una creatura; tuttavia se tale è la volontà del Signore, così voglio fare.» E ritornato ai sensi vide una fanciulla di dieci anni, vestita di una veste tutta risplendente.

  A028000045 

 Una volta in questi anni stessi sentì per voce soprannaturale, che sarebbe caduta la grandine, ed avrebbe rovinale le campagne, se ella colle sue preghiere non avesse posto impedimento, e non avesse costretto il Signore a risparmiare quel suo castigo allora necessario.

  A028000056 

 Appena l'ebbe veduto, Caterina si prostrò a terra, ed incrocicchiate le braccia esclamò: « O bone Jesu, o sposo mio dolce, o salute dell'anima mia!» Allora il benigno Signore pigliandola per la mano l'alzò da terra dicendole: «Che vuoi tu da me, sposa mia? Caterina: {33 [33]} «Fatemi la grazia che io ad onore e gloria vostra possa superare tutti gli assalti de' miei nemici.» Gesù soggiunse: «Tutto supererai colla virtù della pazienza.» E così dicendo le presentò una grossa croce.

  A028000059 

 Quando ebbe intese queste parole Caterina si prostrò a terra ginocchioni piangendo più di prima e disse al santo: «Ma perchè mi chiamate sorella, mentre che io sono una miserabile creatura piena di peccati? Perchè mi dite che io mi prepari a ricevere lo Spirito Santo? Deh! chi sono io nella quale possa abitare un ospite si grande? In che modo mi potrò io apparecchiare, {35 [35]} priva come sono d'ogni virtù? Da Dio dipende ogni mio apparecchio; senza del suo aiuto non potrò prepararmi degnamente.» In quel momento sopravvenne il Serafino datole fin dalla sua puerizia per custode, e con queste parole la confortò: «La conservazione della tua verginità, che con tante lagrime hai domandato al Signore, l'hai ottenuta.

  A028000065 

 Rispose Gesù: «Claudio signore di questa terra gli darà principio col mio aiuto e favore.» Il P. Alessandro quando vide che questa profezia cominciava ad avverarsi raccontò poi ogni cosa al signor Claudio, il quale cominciò a prendere grande stima della santità di Caterina.

  A028000071 

 Altri doni le fece ancora il Signore.

  A028000076 

 Il Signore volle pure che ella provasse lo stato di aridità spirituale, per cui l'anima si trova in tale oscurità e malinconia, che le pare d'essere in disgrazia di Dio.

  A028000076 

 Signore, vi siete per sì lungo {50 [50]} tempo da me allontanato? Se voi avete ciò fatto per qualche offesa da me ricevuta, vi prego di manifestarmela, perchè io sono pronta a farne la penitenza, e soffrire tutto quello che potranno le mie forze.» Soggiunse Gesù: «Io l'ho fatto per vedere con che diligenza e con che dolore mi avresti cercato.» Riprese Caterina: «O Signore, e non conoscevate già ogni cosa? che bisogno avevate di fare tale sperimento? Non vi è noto il mio cuore, non sapete che nel vostro aiuto io ho collocato ogni mia speranza, e vi tengo per mio rifugio, per mio conforto?» Ripigliò Gesù: «Io già ben conosceva ogni cosa, ma ho voluto che tu pure conoscessi te stessa, conoscessi la preziosità della mia grazia, e così ti studiassi di conservarla con maggiore dir ligenza.» Ciò detto, sparve, lasciando Caterina piena di contentezza celeste.

  A028000077 

 Pensate voi forse che io sia così priva di buon senno da porre una miserabile creatura, quale voi siete, innanzi al mia Creatore? Eleggerei essere priva di qualunque cosa, e che il mio cibo fossero erbe crude, piuttostochè offendere il mio Signore.

  A028000079 

 Ma con grande suo rincrescimento vedendo Caterina che la sua bellezza era altrui occasione di peccato pregò di cuore il Signore che gliela volesse far perdere.

  A028000082 

 Rivolgendosi a Gesù, «O speranza mia, gli diceva, e non vedete che io sono in pericolo di cadere da un momento all'altro nel peccato? Ricordatevi, pietoso Signore, dell'immensa carità, che vi fece prendere umana carne per salvarci; ricordatevi del prezioso sangue, che per me versaste sulla croce.».

  A028000084 

 Inoltre, mio Signore, vi prego che mi liberiate da questa brutta tentazione.» Gesù le rispose: «Colloca in me ogni tua speranza, ed io ti libererò da ogni pericolo dell'anima e del corpo.» Mentre Gesù così parlava ecco comparire {58 [58]} due angeli, i quali con un cingolo di bianchezza celeste cinsero i fianchi di Caterina dicendole: «Da parte di Dio ti circondiamo col cingolo della castità, che non si scioglierà giammai.» D'allora in poi non fu mai più molestata da stimolo di carne, o da turbazione di mente per questa cagione, anzi pareva che diffondesse il dono della castità a tutti quelli che avevano la fortuna di parlare con lei.

  A028000085 

 Non molto dopo pregando Caterina il Signore che non la lasciasse ingannare dal demonio, e chiedendo anche {61 [61]} più chiara significazione di quella visione dello stendardo ebbe in risposta che quello stendardo indicava la fede alla quale molti per suo mezzo si sarebbero ridotti e convertiti.

  A028000091 

 Tale sarebbe quello di una persona, la quale essendosi raccomandata a Caterina per un piacere, {66 [66]} ella richiamandole alla memoria certe sue mancanze, certe sue promesse la ridusse a buoni sentimenti; di un altro, al quale narrò tutti i peccati occulti, e confortatolo a porre la sua confidenza in Dio, lo rimise sul sentiero del paradiso; di una donna che mai aveva veduta, alla quale avendo manifestate le colpe, la fece arrossire, e la convertì al Signore, e di altri senza numero.

  A028000093 

 Da queste e da molte altre visioni {67 [67]} avendo conosciuto che doveva per necessità vivere tra gli uomini abbandonati ai vizi, e che perciò non poteva allontanarsi dal rumore del mondo, pregò il Signore che le insegnasse il modo di innalzare l'edifizio della sua santità.

  A028000093 

 Il Signore la esaudì mandandole questa visione.

  A028000096 

 Dapprima Claudio di Savoia signore di Racconigi voleva chiamarvi i frati di s. Francesco.

  A028000098 

 Ma tosto che si cominciò lavorare attorno a questo convento, il popolo di Racconigi prese a contrastare col suo signore, perchè non solamente non avesse chiesto il loro consenso, ma contro la stessa loro volontà avesse chiamati quei frati.

  A028000101 

 Ella fu quindi chiamata e ricevuta con grandi onori non solamente dalla sorella del Duca di Savoia, e dalle altre signore di quella illustre casa, ma fu altresì chiamata da lontani paesi, {73 [73]} e dovette andare parecchie volte a Casale per le istanze che le faceva Anna marchesa del Monferrato, parente del re di Francia.

  A028000105 

 Questo bell'atto le ottenne dal Signore un grande aumento di carità.

  A028000107 

 Un padre domenicano, chiamato Girolamo Pietrasanta, essendo stato una volta mandato a predicare alla Mirandola, città del ducato di Modena, contratta amicizia con questo signore, gli {77 [77]} raccontò parecchie maraviglie di Caterina.

  A028000110 

 Con esso loro trovavansi pure due ricche signore, una delle quali teneva in mano uno stendardo.

  A028000116 

 Di questo fuoco di carità, onde il Signore le aveva acceso il cuore, sentì buon effetto il padre Agostino da Reggio, che fu poi il suo confessore.

  A028000118 

 Caterina fece tosto il segno della santa croce nell'aria, e pregò il Signore che si degnasse di spegnere quelle fiamme in quel modo che aveva estinto in lei l'ardore della concupiscenza: ed ecco le fiamme cessare sull'istante, con grande maraviglia di tutti.

  A028000119 

 Temendo Caterina che le fiamme si dilatassero per tutto il paese a cagione del gagliardo vento che traeva pregò il Signore che le spegnesse.

  A028000121 

 Avendo un giorno domandato al Signore, che appagasse questo suo grande desiderio, le fu risposto, cha tal cosa non poteva esserle concessa, perchè doveva esercitarsi la giustizia di Dio contro l'ostinazione degli uomini.

  A028000122 

 A questa vista Caterina rimase come morta e poichè riebbe alquanto di respiro ripigliò: «O Signore, sono pur grandi le iniquità del mondo, ma non è maggiore la vostra misericordia?.

  A028000122 

 Allora Caterina vedendo tanto sdegno nel Signore, e quel suo terribile aspetto che mai per lo addietro aveva veduto, si gettò a suoi piedi dicendo: «O Speranza mia, le mie lagrime non saranno vane, perciocchè la vostra bontà non permetterà che io mi affatichi invano a pregarvi.» Allora Gesù le disse: «Mi sono grate le tue lagrime, ma come vuoi che io dilunghi la mia vendetta? Mira le scelleratezze e le villanie che mi fanno gli uomini!» Intanto le fece vedere maravigliosamente i peccati d'ogni persona cominciando dagli adulti fino ai fanciulli.

  A028000129 

 Vide una volta il Signore Gesù come crocifisso in modo, che aveva un braccio più lungo dell'altro.

  A028000132 

 Sentendo le molte cose strepitose di Caterina e le luminose virtù che l'adornavano, insieme col signore di Racconigi volle visitarla in casa sua, e vi stettero a ragionare con lei circa due' ore.

  A028000140 

 Ciò era sempre per la sua grande volontà di patire ogni tormento pei peccatori, contro ai quali vedeva sdegnatissimo il Signore.

  A028000142 

 Non solo per gli uomini in generale ma per qualunque sapesse aver bisogno d'aiuto, ella pregava e per lui si offeriva al Signore.

  A028000146 

 Altra straordinaria guarigione fu pure quella del signore di Racconigi.

  A028000146 

 Un sacerdote che era stato a parte del fatto così lasciò scritto: «Avendo io visitato Claudio signore di Racconigi il quale aveva io inteso in quei giorni aver molto male ad un occhio per cui era obbligato a tenersi in letto, fui sorpreso di trovarlo in piedi appoggiato al davanzale della finestra.

  A028000147 

 Era venuta a Racconigi una gentildonna da Moncalieri per far visita al signore del paese col quale era molto famigliare.

  A028000147 

 Partito che fu quel signore, Caterina si volse alle sue compagne e {110 [110]} disse: «Voi sapete di quanto andiamo debitrici a questo signore per li suoi grandi benefizi verso di noi, e perciò preghiamo Iddio che appaghi il suo desiderio.» Mirabil cosa! La signora che stava per mandare l'ultimo respiro cominciò a star meglio, ed in poco tempo ricuperò la sanità.

  A028000150 

 Levatasi dal letto come se non avesse male alcuno, e incamminatasi al luogo diceva: «Spero che il Signore ci aiuterà.» Arrivata al luogo dell'incendio, ed ardendo già il solaio fece il segnò della santa croce, e subito fu spento il fuoco.

  A028000151 

 Allora Caterina si volse al Signore pregandolo che gli piacesse provvederli di lume e di fuoco.

  A028000154 

 Trovando di aver fatto qualche cosa di bene ringraziava il Signore, se poi si accorgeva di aver commesso qualche cosa degna di riprensione ne dimandava perdono a Dio, detestando di tutto cuore ogni mancamento.

  A028000163 

 E aggiungeva ancora un altro motivo, cioè di tenersi guardata dagli inganni del demonio, e perciò diceva: «Il Signore Iddio concede alle volte una grazia e poi la ritoglie a suo talento, ed io persuadendomi che Dio mi dovesse sempre conservare senza cibo corporale, potrei cadere in qualche presunzione.

  A028000166 

 Caterina, come se gli fosse stata vicino, sentì la voce del frate e gettatasi innanzi a Dio con ogni umiltà e con lagrime pregava dicendo: «O Signore Iddio, o ferma mia Speranza, o Sposo dell'anima mia, io vi prego che siccome mi avete fatto udir cotesta vece lontana, e conoscere il pericolo di questo peccatore, così mi vogliate far dono di quest'anima, affinchè io la possa poi presentare alla vostra destra nel giorno del tremendo giudizio.» Dal canto suo perseverando il buon religioso a esortare il suo prigioniero che volesse aggiustare i suoi conti con Dio, ecco che lo vide a commoversi, a versar lagrime, domandando di confessarsi.

  A028000167 

 Conosciuto adunque Caterina che pel suo benefattore non v'era più speranza di guarigione, pregò il Signore che almeno si salvasse l'anima sua.

  A028000168 

 Stando adunque l'infermo in estremo ella si portò al suo castello, che non era molto lontano, e quivi tanto pregò per lui che meritò dal Signore questa risposta: «Cara figliuola, io ti concedo quest'anima.».

  A028000173 

 Caterina avendo ciò saputo, temendo che egli così facendo offendesse il Signore, ed inoltre parendole cosa troppo dura essere perseguitata da quei del suo ordine, pregava che questa tribolazione le fosse cangiata in qualsivoglia altra.

  A028000178 

 Si mise adunque alla volta di Caramagna, paese fortunato, poichè eletto dal Signore a ricevere e possedere una sì gran santa.

  A028000182 

 Mossa a compassione prese una veste a lei molto necessaria e la donò alla poveretta per amor di Dio dicendo: «O Signor mio, povera son nata, e povera voglio vivere e morire, e piuttosto voglio mancare di beni temporali, che di carità.» In premio di si bell'atto le apparve Gesù e le disse: «O sposa mia, mi piace quel che hai fatto per mio amore verso quella donna, privandoti eziandio del necessario.» Ed ella: «Tutto quanto io posseggo è {138 [138]} vostro, e Voi me ne potete privare, come mi meriterei per li miei peccati, e per la mia ingratitudine.» Ripigliò il Signore: «Non ti toglierò giammai i doni che ti ho fatto, anzi te li conserverò aumentandoli e moltiplicandoli ancora.».

  A028000191 

 Si turbò il principe vedendo una donna entrar sola nella sala in cui egli passeggiava, {144 [144]} e dubitando che fosse qualche spirito le disse: «Saresti tu forse il diavolo, che fossi venuto a tentarmi?» Rispose Caterina: «Non sono il diavolo, nè alcun altro spirito, ma sono una creatura mortale mandata dal Signore ad avvisarti che presto morrai, e qualora non ti arresti da quel che incominciasti, e non lasci la tua superbia e durezza di cuore n'andrai agli eterni supplizi.» Ciò detto gli sparve dagli occhi.

  A028000208 

 Da tutti questi fatti ed altri molti che si potrebbero raccontare apparisce chiaramente che Caterina aveva dal Signore il dono di conoscere gl'interni segreti dei cuori.

  A028000212 

 Antivide e predisse le tribolazioni, che a Caramagna sarebbero per succedere, e molte preghiere innalzava al Signore, che volesse risparmiare i suoi castighi a questo paese, che con tanta carità l'aveva accolta.

  A028000214 

 Durando queste sanguinose guerre, in cui tante anime andavano alla perdizione, Caterina pregava, digiunava a fine d'indurre il Signore a por termine a tanti mali.

  A028000215 

 Allora ella ricorreva all'orazione, ed il Signore veniva spesso in suo soccorso coll'operar prodigi.

  A028000215 

 Gesù Cristo dice nel suo Vangelo che Iddio non manca di provvedere a colui, che cerca prima la gloria del Signore e la salute dell'anima propria.

  A028000217 

 Vedendo che a nulla valeva l'arte umana il padre Morelli persuase il genitore del Fanciullo di palesare a Caterina questo loro affanno, e pregarla che volesse raccomandare il loro figlio al Signore.

  A028000221 

 Di questi suoi divoti molte cose, il Signore le rivelava, non solo di quelli che ancora erano in vita, ma eziandio di quelli che erano già trapassati.

  A028000221 

 Molte preghiere e penitenze ella faceva specialmente pei suoi amici e figliuoli spirituali, che il Signore le aveva in special modo affidato.

  A028000228 

 E perchè tarda cotanto il momento in cui volerò nelle bracia del mio celeste sposo?» Sebbene ardesse del desiderio di presto partire da questo mondo, nondimeno pensando ai pericoli in {168 [168]} cui lasciava i suoi figliuoli spirituali pregava il Signore colla preghiera di san Martino dicendo: «Signore, se il mio stare in questo mondo fosse di utilità alle anime, sia pur fatto il vostro volere.» Ma no, o anima grande, è volontà di Dio, che tu vada a ricevere il premio delle tue fatiche.

  A028000256 

 Così facendo potremo sperare anche noi la grazia del Signore e la pace del cuore nella mortale nostra vita e nel punto di morte.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000001 

 Siccome l'esempio delle azioni virtuose vale assai più di un qualunque elegante discorso, così non sarà fuor di ragione, che a voi si presenti un cenno storico sulla vita di colui, il quale essendo visuto nello stesso luogo, e sotto la medesima disciplina che voi vivete, vi può servire di vero modello perché possiate rendervi degni del fine sublime a cui aspirate, e riuscire poi un dì ottimi leviti nella vigna del Signore.

  A029000007 

 Qualora al sopravvenire di qualche siccità, grandine, o perdita di bestiami i suoi parenti mostravansi afflitti, Luigi era colui che li confortava a prendere come favor del Signore quanto accadeva; «anche di questo avevamo bisogno, egli diceva, ogni qualvolta la mano del Signore ci tocchi son sempre tratti di sua bontà, è segno che si ricorda di noi, e vuole che noi pure ci ricordiamo di lui.» Non era mai che si allontanasse da' suoi genitori senza l'espressa loro licenza, di cui ne era tanto geloso osservatore, che una volta essendo andato a visitare certi parenti con limitata licenza, essi, (allettati dall'amabilità del suo edificante parlare) non permettendogli di partirsene per tempo, si ritirò in disparte a piangere nel vedersi a disubbidienza costretto, e come giunse a casa, tosto dimandò perdono della disubbidienza suo malgrado commessa.

  A029000010 

 L'essere il Comollo alieno affatto dalle bambolinaggini che son proprie di quell'età, sofferente, e tranquillo a cheecchè potessegli accadere, affabile cogli uguali, modesto, e rispettoso con chiunque gli fosse superiore, ubbidiente, tutto dato alla divozione, prontissimo nel prestare quei servigi che in Chiesa gli erano permessi; tutto questo insieme era bel presagio che il Signore lo voleva a stato di maggior perfezione.

  A029000021 

 Parlava con trasporto dell'immenso amor di Gesù nel darsi a noi in cibo nella santa Comunione: quando discorreva della Madonna, tutto si vedeva compreso di tenerezza, e dopo d'avere raccontato, o udito raccontare qualche grazia concessa dalla Madonna a favore del corpo, egli sul finir tutto rosseggiava in volto, e alle volte rompendo anche in lagrime esclamava: se Maria cotanto favorisce questo miserabile corpo, quanti non saranno i favori che sarà per concedere a pro delle anime di chi la invoca? {24[24]} Tanta era la stima che aveva delle cose di religione, che non solo non poteva patire se ne parlasse con disprezzo, ma nemmeno con indifferenza; a me stesso una volta accadde che scherzando, mi servii di parole della sacra scrittura, e ne fui vivamente ripreso, dicendomi non doversi faceziare colle parole del Signore.

  A029000022 

 Si raccomandava anche spesso ad alcuni suoi colleghi che pregassero, perché il Signore {25[25]} lo illuminasse, e gli facesse conoscere se fosse, o no chiamato allo stato Ecclesiastico.

  A029000028 

 Dato il segno della preghiera, o di qualunque altra sacra funzione, accorreva immantinente colla più esatta diligenza, e composto nella persona, col massimo edificante raccoglimento di tutti i suoi sensi, si faceva a favellare col Signore, nè mai si ravvisò nel Comollo il menomo rincrescimento a portarsi in Capella, o altro luogo ad assistere a cose di divozione.

  A029000035 

 Ti attendo pel tempo stabilito, stammi allegro; e se mi vuoi bene prega il Signore per me etc. ».

  A029000036 

 Affezionatissimo qual era a tutte quelle cose che riguardavano l'ecclesiastico ministero, godeva molto quando vi si poteva occupare, sicuro segno che il Signore lo chiamava allo stato a cui aspirava.

  A029000040 

 Senza dubbio sarebbe stato grande il bene che avrebbe fatto nella vigna del Signore un coltivatore di così buona volontà.

  A029000042 

 Correva l'anno 1838, lorchè nelle vacanze autunnali trovatomi con lui sur un colle, ed osservando la scarsezza dei raccolti, che si vedeva in campagna: l'anno venturo, presi io a dirgli, il Signore ci donerà più abbondante vendemmia, e faremo miglior vino; lo beverai tu, rispose.

  A029000043 

 Preghi {43[43]} intanto il Signore per me, addio.

  A029000045 

 » Altre volte diceva: «oh potessi almeno, quando sarò per partire da questo mondo, sentirmi, sebben senza merito, dal Signore un consolante euge serve bone.

  A029000050 

 Così mentre egli s'andava perfezionando nella virtù, e arrichiva l'anima sua di meriti dinanzi al suo Signore, s'approssimava il tempo in cui doveva riceverne la ricompensa come pare egli abbia in più guise antiveduto.

  A029000053 

 Questo appagò talmente il mio cuore, e mi rese sì tranquillo, che ben lungi dal temere la morte, io la desidero che venga presto, affine di potermi unire col mio Signore.» Sin qui l'infermo.

  A029000054 

 Intanto avvertito l'infermo essere cosa buona che in quel giorno ricevesse i ss. Sacramenti, occorrendo appunto la solennità di Pasqua, « volontieri ripigliò, e poichè dicono che il Signore risuscitò dal sepolcro in circa quest'ora (erano le quattro, e mezzo del mattino) vorrei che risuscitasse anche nel mio cuore coll'abbondanza della sua grazia.

  A029000055 

 portento {58[58]} d'amore, esclamava! Chi mai son io per essere fatto degno di tesoro sì prezioso! oh! esultino pure gli Angeli del cielo, ma ben con più di ragione ho io di che allegrarmi, giacchè colui che gli Angeli prostrati mirano rispettosamente in Cielo svelato, io lo custodisco nel seno: quem Coeli capere non possunt meo gremio confero: magnificavit Deus facere nobiscum; oprò il Signore con me le sue meraviglie, e ne fui di celeste gioia, e di divina consolazione ripieno, et facti sumus laetantes ».

  A029000058 

 Se poi sarai chiamato dal {61[61]} Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del Giudizio, rispetto alle Chiese; poiché si vedono pur troppo anche persone d'abito distinto che hanno poca riverenza alla casa di Dio, perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una vil donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente!.

  A029000061 

 Molte cose ti direi ancora, ma m' accorgo che il male prende forza, e m' opprime, perciò raccomandami alle preghiere degli amici, prega il Signore per me, Iddio ti accompagni e ti benedica, e ci rivedremo quando egli vorrà.

  A029000065 

 Eranvi altresì due Diaconi che gli leggevano il proficiscere, il quale terminato, mentre l'anima sua si raccomandava alla Vergine Santissima, agli Angeli onde fosse da loro offerta nel cospetto dell'Altissimo, nell'atto che si pronunciavano i nomi di Gesù, e di Maria, sempre sereno, e ridente in volto, movendo egli un dolce sorriso a guisa di chi resta sorpreso alla vista di un maraviglioso, e giocondo {70[70]} oggetto, senza far alcun movimento l'anima sua bella si separò dal corpo volando, come piamente si spera, a riposare nella pace del Signore; le due pomezzanotte prima che sorgesse l'aurora del due aprile 1839 in età d'anni 22 meno 5 giorni.

  A029000069 

 Definì inoltre in varie maniere la sua morte; morte di un giusto, morte preziosa negli occhi del Signore, e finì con raccomandarci che ne serbassimo sempre cara memoria, e procurassimo imitarne le virtù.

  A029000076 

 Secco, arido, non poteva muoversi a pregare; allorchè volgendo lo sguardo sopra un tavolino, vide un oggetto che apparteneva al Comollo che conservava qual grata memoria di lui; « allora mi posi a gridare, afferma la persona medesima, se tu sei in paradiso, e mi puoi favorire presso il Signore pregalo che mi liberi da questo terribile frangente.

  A029000077 

 Orsù, dissi, se tu puoi qualche cosa presso il Signore, pregalo che sollevi quest'anima addolorata, e sia liberata dalle angosce di morte.

  A029000077 

 « Un mattino fui chiamato a tutta fretta a raccomandare al Signore l'anima di un mio amico il quale pativa l'ultima agonia.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000017 

 Quando al sopravvenire di qualche siccità, grandine o perdita di bestiami i suoi parenti mostravansi afflitti, Luigi era colui che li confortava a prendere come favore del Signore quanto accadeva.

  A030000017 

 « Di questo avevamo bisogno, egli diceva; ogniqualvolta la mano del Signore ci tocca, ci usa sempre tratti di bontà; è segno che si ricorda di noi, e vuole che noi eziandio ci ricordiamo di Lui.

  A030000026 

 L'essere il Comollo alieno affatto dalle ragazzate che son proprie della giovanile età, sofferente e tranquillo a checchè potessegli a cadere, affabile cogli eguali, modesto e rispettoso con chiunque gli fosse superiore, ubbidiente con tutti, dato alla divozione, prontissimo nel prestare quei servigi, che in Chiesa gli erano permessi e che erano compatibili colla sua età, tutto faceva presagire che il Signore lo destinava a stato di maggior perfezione.

  A030000047 

 Benchè fosse così concentrato nelle cose di spirito non vedevasi mai rannuvolato in volto {32 [32]} o tristo, ma sempre ilare e contento, colla dolcezza del suo parlare rallegrava tutti quelli con cui trattava, ed era solito a dire che gli piacevano grandemente le parole del profeta David: Servite Domino in laetitia: Servite il Signore in santa allegrezza.

  A030000049 

 A me stesso una volta accadde che scherzando mi servii di parole della Sacra Scrittura, e ne fui vivamente ripreso, dicendomi non doversi faceziare colle parole del Signore.

  A030000063 

 » Si raccomandava anche spesso ad alcuni suoi colleghi che pregassero, perchè il Signore lo illuminasse, e gli facesse conoscere se fosse o no chiamato allo stato ecclesiastico.

  A030000064 

 Qualora poi per qualche ragionevole motivo lo doveste cangiare, al momento della scelta dello stato apritegli bene la vostra coscienza, di poi chiedete il suo parere, e voi tenendovi a quello certamente seguirete la voce del Signore; perchè egli dice nel Vangelo: Qui vos audit, {39 [39]} me audit: cioè chi ascolta la voce del direttore spirituale ascolta la voce di Dio; e ciò riguardo alle qualità morali che sono la dote più essenziale, anzi indispensabile per un giovane, che intenda abbracciare lo stato Ecclesiastico.

  A030000068 

 E di lui mi giovai per procedere con sicurezza in quella via, nella quale il Signore mi chiamava.

  A030000093 

 Ti attendo pel tempo stabilito, stammi allegre; e se mi vuoi bene prega il Signore per me, ecc.

  A030000094 

 Affezionatissimo quale era a tutte quelle cose, che riguardavano l'ecclesiastico ministero, godeva molto quando vi si poteva occupare, chiaro segno che il Signore lo chiamava allo stato, a cui aspirava.

  A030000099 

 Senza dubbio sarebbe stato grande il bene, che avrebbe fatto nella vigna del Signore un coltivatore di così buona volontà.

  A030000102 

 - È la mano del Signore, egli rispose, che pesa sopra di noi.

  A030000103 

 - L'anno venturo spero che il Signore ci donerà frutti più abbondanti.

  A030000110 

 il Signore sa quel che si fa.

  A030000112 

 - Sebbene io non isperi di andare dopo morte al paradiso se non per pura misericordia del Signore, tuttavia da qualche tempo mi sento un sì vivo desiderio di andare a gustar l'ambrosia dei Beati, che parmi impossibile che siano ancora lunghi i giorni di mia vita.

  A030000116 

 Preghi intanto il Signore per me: addio.

  A030000121 

 - Richiesto di nuovo se non istesse bene in salute, se volesse ritornare a casa: - Niente, niente, rispose; sto benissimo, andiamo allegri, il Signore ci aspetta.

  A030000123 

 » Altre volte esclamava: « Oh potessi almeno, quando sarò per partire da questo mondo, sentirmi dal Signore un consolante, euge, serve bone, vieni servo fedele! » {66 [66]}.

  A030000129 

 Dopo di essi, quasi più nulla si dovesse aspettare in questo mondo, asseriva, che il più grande di tutti i favori; che il Signore possa concedere al cristiano, è quello degli esercizi spirituali.

  A030000129 

 Oh! quanto siete buono, Signore, verso di noi! che ingratitudine non sarebbe mai per chi non corrispondesse a tanta bontà di un Dio! ».

  A030000133 

 Queste cose, conchiuse il Comollo, appagarono talmente il mio cuore e mi resero così tranquillo, che ben lungi dal temere la morte, io desidero che venga presto, a fine di potermi unire cogli angioli del cielo per cantare le lodi del mio Signore.

  A030000135 

 « Volentieri, ripigliò, e poichè dicono che il Signore risuscitò dal sepolcro in circa a quest'ora (erano le quattro e mezzo del mattino) vorrei che altresì risuscitasse nel mio cuore coll'abbondanza delle sue grazie.

  A030000138 

 Dopo la comunione, tutto concentrato nei più affettuosi sentimenti verso Gesù, stette alcun tempo immobile, quindi, dando in novelli trasporti di gioia: « Oh!... portento d'amore, esclamava! Chi mai son io per essere fatto degno di tesoro sì prezioso! Oh! esultino pure gli Angeli del cielo, ma con più di ragione ho io di che rallegrarmi, giacchè Colui, che gli Angeli prostrati mirano rispettosamente svelato in Cielo, io lo custodisco nel seno: Quem Coeli capere non possunt, meo gremio confero: magnificava Deus facere nobiscum: operò il Signore con me le sue maraviglie, e fui ripieno di celeste gioia e di divina consolazione: Et facti sumus laetantes.

  A030000141 

 Non era scritto così nei santi e sempre adorabili voleri del Signore.

  A030000141 

 Se poi sarai chiamato dal Signore a divenir guida delle anime altrui, inculca mai sempre il pensiero della morte, del giudizio, il rispetto alle chiese, poichè si vedono pur troppo anche persone di grado distinto, che hanno poca riverenza alla casa di Dio; perciò alle volte avviene che un uomo della plebe, una semplice donniciuola stia colle più sante disposizioni, mentre il ministro del Santuario vi sta svagato senza riflettere che si trova nella casa del Dio vivente! {84 [84]}.

  A030000145 

 Molte cose ti direi ancora, ma il male prende forza, e m'opprime, perciò raccomandami alle preghiere degli amici, prega il Signore per me, Iddio ti accompagni e ti benedica, e ci rivedremo quando egli vorrà.

  A030000149 

 È questo il tempo del coraggio! Speriamo nel Signore.

  A030000175 

 Eranvi altresì due diaconi Don Sassi e Don Fiorito, che gli leggevano il proficiscere, il quale terminato, mentre gli si raccomandava l'anima alla Vergine Santissima, agli Angeli onde fosse da loro offerta nel cospetto dell' Altissimo, nell' atto, che si pronunciavano i santi nomi di Gesù e di Maria, sempre sereno e ridente in volto, movendo egli un dolce sorriso a guisa di chi resta sorpreso alla vista di un maraviglioso e giocondo oggetto, senza fare alcun movimento, l'anima sua bella si separò dal corpo volando, come piamente si spera, a riposare nella pace del Signore.

  A030000180 

 Definì inoltre in varie maniere la sua morte; morte di un giusto, morte preziosa negli occhi del Signore, e fluì con raccomandarci che ne serbassimo sempre cara memoria, e procurassimo imitarne le virtù.

  A030000195 

 « Allora mi posi a gridare, afferma la persona medesima, se tu sei in paradiso, o virtuoso Luigi, e se mi puoi favorire presso il Signore, pregalo, che mi liberi da questo terribile frangente.

  A030000196 

 Orsù, dissi, se tu puoi qualche cosa presso il Signore, pregalo, che sollevi quest' anima addolorata, e sia libera dalle angosce di morte.

  A030000196 

 « Un mattino fui chiamato in tutta fretta a raccomandare al Signore l'anima di un mio amico, il quale pativa l'ultima agonia.

  A030000197 

 L'ultimo fatto io stimo bene di esporlo tale quale fu scritto dalla persona, che ha ricevuto il celeste favore, e che dichiara di riconoscerlo dal Signore ad intercessione del Comollo.

  A030000202 

 Fatto adunque serio riflesso a queste parole, e ritenuto che la condotta di questo degnissimo chierico fu sempre irreprensibile, anzi d'esempio {112 [112]} a tutti gli altri, risolsi fra me stesso di ricorrere al medesimo invitandolo col dirgli: « Se adunque voi, o Luigi, siete fra i Beati, procurate di ottenermi dal Signore la guarigione, ed io m'obligo di rendere di ciò informato il sig. D. Bosco, acciò, unitamente alle altre particolarità a vostro riguardo descritte, unisca eziandio la presente sempre a vostro maggior decoro.

  A030000211 

 Allora, lettor caro, sarà pure un gran contento per noi, e quando l'anima nostra abbandonerà {116 [116]} tutte le cose terrene a fine di presentarsi per la prima volta alla Suprema e Divina Maestà, saremo certi di sentirci anche noi il dolce invito annunciato da Gesù Cristo nel Vangelo: « Vieni, o servo fedele, vieni, tu fosti a me fedele in vita, ora vieni ad essere coronato di gloria in cielo, ove godrai in eterno il gaudio del tuo Signore: Intra in gaudium Domini tui.

  A030000212 

 Il Signore Iddio conceda questa grazia a me che scrivo, a te che leggi, e a tutti i fedeli cristiani.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000001 

 Se non che appena poteva leggerne alcune pagine, che il Signore ponendo fine alla sua vita mortele chiamavalo, come fondatamente {3 [157]}si spera, a godere la pace de' giusti in compagnia dell'amico di cui intendeva farsi imitatore.

  A031000004 

 In questa di Magone noi abbiamo {4 [158]} un giovanetto che abbandonato a se stesso era in pericolo di cominciar a battere il tristo sentiero del male; ma che il Signore invito a seguirlo.

  A031000080 

 Il Signore, egli diceva, mi aspettò molto, questo è certo; che poi mi voglia ancora aspettare fino a domani è incerto.

  A031000081 

 Il Signore che nella sua grande misericordia ti aspettò finora perchè avessi tempo a fare una buona confessione, ti ha certamente perdonati tutti i peccati; e se ne' suoi adorabili decreti egli volesse chiamarti in questa notte all'eternità tu sarai salvo.

  A031000085 

 Questa malattia con grande facilità si fa strada nella mente dei giovanetti, quando vogliono darsi davvero a servire il Signore.

  A031000086 

 Dice in questa o in quell'altra azione non esservi alcun male? Si segua il consiglio, e si vada avanti con pace ed allegria di cuore Insomma {23 [177]} l'obbedienza ai Confessore è il mezzo più efficace per liberarci dagli scrupoli e perseverare nella grazia del Signore.

  A031000098 

 Qui ho detto queste poche parole che nel Signore mi sembrano utili alle anime della gioventù, al cui bene intendo di consacrare tutto quel tempo che al Signore Dio piacerà lasciarmi vivere in questo mondo.

  A031000100 

 Ciò che si fa in chiesa, egli diceva, si fa pel Signore, ciò che si fa pel Signore non si perde più.

  A031000100 

 Si, rispose, mi fermo ancora, se tu mi dai la paga che mi dà il Signore.

  A031000103 

 Anzi se coll'uso si acquista diritto nelle cose temporali, perchè non si acquisterà nelle spirituali? quindi stando noi nella casa materiale del Signore in questo mondo, acquistiamo il diritto di andare un giorno con lui in cielo.».

  A031000103 

 Non sai che la chiesa è la casa del Signore? più staremo in casa sua in questo mondo, maggiore speranza abbiamo di stare poi eternamente con lui nella chiesa trionfante {30 [184]} del paradiso.

  A031000115 

 Almeno, egli disse, mi si conceda di promettere al Signore di fare sempre ottimamente nella mia condotta.

  A031000115 

 Fu allora che egli formò un quadernetto sopra cui notava ciascun giorno della settimana come segue: Coll'aiuto del Signore, colla protezione di Maria Santissima voglio fare:.

  A031000131 

 In luogo dei voto di castità fa soltanto una promessa al Signore di usare per l'avvenire sommo rigore per non mai fare, nè dire parola, neppure una facezia che per poco sia contraria a quella virtù.

  A031000148 

 Altra volta aggiungeva: Se il Signore appena offeso usasse la forza, molti di noi saremmo sterminati sull'istante.

  A031000149 

 Un compagno mosso dalle cure che in più occasioni gli aveva prodigate, gli disse: Che cosa potrei fare per te, o caro Magone, per compensarti di tanti disturbi che ti sei dato per mio riguardo? Niente altro, rispose, che offerire una volta il tuo male al Signore in penitenza dei miei peccati.

  A031000168 

 A quelle parole parve tratto fuori di senuo; più non riflettendo nè al luogo nè al pericolo, con due salti vola sul bestemmiatore, gli dà due sonori schiaffi dicendo: È questo il modo di trattare il santo nome del Signore? Ma il monello che era più alto di lui, senza badare al riflesso morale, irritato dalla baia de' compagni, dall'insulto pubblico, e dal sangue che in copia gli colava dal naso, si avventa arrabbialo sopra Magone; e qui calci, pugni e schiaffi non lasciavano tempo nè all'uno nè all'altro da respirare.

  A031000182 

 Egli ci somministrò quanto occorreva pegli abiti; di poi ci apprestò una refezione che se da una parte era da signore dall'altra trovò un appetito corrispondente.

  A031000187 

 - Io recitava il rosario di Maria SS. per quel signore che ci ha accolti tanto bene; io non posso altrimenti ricompensarlo, e perciò prego il Signore e la B. Vergine affinchè {61 [215]} moltiplichino le benedizioni sopra di quella casa, e le doni cento volte tanto di quello che ha dato a noi.

  A031000188 

 Mi rincresce, fu udito a dire più volte, che non ho mezzi per dimostrare, come vorrei, la mia gratitudine, ma conosco il bene che mi fanno, nè sarò mai per dimenticarmi de' miei benefattori, e fino a che vivrò, pregherò sempre il Signore che doni a tutti larga ricompensa.

  A031000195 

 È certamente cosa degna di ammirazione che un giovanetto di appena quattordici anni già possedesse tanta elevatezza di criterio, di raziocinio; pure è così, e potrei addurre moltissimi altri fatti che tutti concorrono a far conoscere il giovane Magone capace di riflessioni molto superiori alla sua età, specialmente nel ravvisare in ogni cosa la mano del Signore, e il dovere di tutte le creature di obbedire a lui.

  A031000208 

 Giunta intanto la sera dell'ultimo giorno dell'anno il superiore della casa raccomandava a tutti i giovani della casa di ringraziare il Signore pei benefizi da lui ricevuti nell'anno che era per terminare.

  A031000208 

 Incoraggiava poi ognuno a farsi un santo impegno per passare il nuovo anno nella grazia del Signore; perchè, soggiungeva, forse per taluno di noi sarà l'ultimo anno di vita.

  A031000210 

 Dopo andò dal superiore e gli mostrò lo stesso fioretto con molta ansietà, ripetendo che egli lo giudicava una chiamata del Signore che lo citava a comparire davanti a lui.

  A031000210 

 » Lo legge e con atto di maraviglia lo comunica ai compagni dicendo: Credo che questa sia una citatoria mandatami dal Signore {70 [224]} per dirmi che mi tenga preparato.

  A031000214 

 La nostra vita è nelle mani del Signore che è un buon padre; egli sa fino a quando ce la debba conservare.

  A031000224 

 - Il Signore sa ciò che è meglio per me; io non desidero di fare altro se non quello che piace a lui.

  A031000225 

 - Se il Signore ti facesse la scelta o di guarire o di andare in paradiso, che sceglieresti?.

  A031000230 

 - Io vi andrei sull'istante, purchè piaccia al Signore.

  A031000231 

 - Bene; diciamo tutti insieme: In ogni cosa e nella vita e nella morte facciasi la santa, adorabile volontà del Signore.

  A031000246 

 Povera mia madre! che il Signore la benedica! quando sarò in Paradiso pregherò molto Iddio per lei.

  A031000248 

 Sta tranquillo, {80 [234]} gli risposi, io non ti abbandonerò finchè tu non sarai col Signore in Paradiso.

  A031000266 

 Fattosi giorno la buona genitrice di Michele voleva recarsi nella camera del figliuolo per averne notizie; ma quale non fu il suo dolore quando fu prevenuta che egli era morto! Quella donna cristiana stette un momento immobile senza proferire parola, nè dare un sospiro, quindi proruppe in questi accenti: Dio grande, voi siete padrone di tutte le cose... Caro Michele, tu sei morto... io piangerò sempre in te la perdita di un figliuolo; ma ringrazio Dio che ti abbia concesso di morire in questo luogo con tale assistenza; di morire di una morte così preziosa agli occhi del Signore.


don bosco-conversazioni.html
  A035000072 

 Qui il Signore si servì della similitudine delle chiavi per significare il supremo potere che a lui conferiva e in cielo e in terra, potere assoluto e indipendente che Pietro poteva conferire agli Apostoli secondo il bisogno delle anime.

  A035000078 

 Si rallegrarono i Discepoli alla vista del Signore.

  A035000142 

 Parlando egli della confessione scriveva: «noi dobbiamo assolutamente astenerci da ogni sorta di vizio, perchè non sappiamo se avremo tempo di confessarci a Dio ed al prete.» Ed altrove: È prescritto evidentissimamente dalla parola del Signore, che si dia la grazia del celeste Sacramento anche a quelli che sono colpevoli di gravissimo peccato, purchè di tutto cuore e con manifesta confessione del peccato ne facciano la penitenza.

  A035000227 

 Con queste loro confessioni i gentili si credevano di ottenere il perdono dei peccati; ma la sbagliavano in ciò che i loro peccati oltraggiavano Iddio Creatore e supremo Signore, ed eglino chiedevano perdono alle loro divinità, le quali altro non erano che misere statue fatte dalle mani degli uomini.

  A035000231 

 IV: colà troverete che Mosè dopo aver numerato parecchi casi in cui l'uomo avrebbe potuto peccare, dice queste precise parole: accadrà che taluno del popolo peccherà in alcuni di questi casi, e allora confesserà sopra di che ha mancato, ed offrirà il sacrifizio della sua colpa al Signore, e per opera del Sacerdote sarà mondato dal suo peccato.

  A035000261 

 E ciò fanno per ottenere dal Signore grazie e benedizioni onde perseverare nel bene.

  A035000304 

 Parecchi furono lusingati e richiesti in tempo di gravissime malattie, in tempo di frenesia, anzi alcuni preti per disgrazia {90 [234]} divenuti pazzi furono imprudentemente dimandati intorno a cose udite in confessione; ma il Signore dispose che nulla dicessero contro al sigillo sacramentale.

  A035000328 

 Il Signore dice a tutti: facciamo il bene mentre abbiamo tempo: Operemur bonum dum tempus habemus (Ad Gal.

  A035000331 

 Supponiamo che il Signore le voglia concedere.

  A035000332 

 Anche supposto che il Signore voglia concedere tutte queste cose, ce ne mancano altre egualmente necessarie.

  A035000334 

 ) Tutte le grazie necessarie per la nostra eterna salute, il Signore ce le concede abbondantemente in tutto il corso di nostra vita mortale; ma non ci assicura di aspettarci in punto di morte.

  A035000337 

 Adagio, sig. Curato, voi ci spaventate tutti con queste minacce; parmi che voi mettiate l'uomo alla disperazione, quasi che il Signore gli voglia negare la grazia, quand'anche la chiami: mentre si dice che fintantochè c'è fiato c'è vita.

  A035000338 

 Non dico che il Signore nieghi la grazia all'uomo mentre è in vita: io voglio solamente dire che l'abuso fatto della misericordia e della grazia di Dio, il tempo mal impiegato, o impiegato inutilmente, rendono l'uomo indegno di quei segnalati favori che in questi ultimi momenti sono indispensabili per fare una buona confessione.

  A035000340 

 Ritenete essere cosa incertissima che il Signore doni tempo e grazia nei modo cho dite voi, ma supponendo ancora che Egli conceda l'uno e l'altra, pensate voi che nulla più ci manchi?.

  A035000342 

 Per fare una buona confessione è necessario il tempo e la grazia, e queste due condizioni vengono dal Signore; ma è indispensabile una buona volontà dal canto nostro.

  A035000371 

 Munito di questi due Sacramenti, soffrì il suo male da forte e fermo nelle promesse del Signore col riso sulle labbra spirò l'anima nel bacio del Signore dicendo: Mio Dio... mio Salvatore... gran Vergine Maria... fate che io vi ami ora ed in eterno.

  A035000373 

 Il Signore vi benedica tutti, miei cari, buona notte a tutti.

  A035000407 

 Il cielo aspetta la sentenza del sacerdote: e il Signore o lega o scioglie ciò che il suo ministro ha legato o sciolto sopra la terra.» A questi due unisconsi parecchi altri insigni dottori protestanti moderni.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000005 

 - Una sola risposta perciò io suggerisco di dare a chiunque si attentasse di offrire, o a prezzo o in dono simili operette, quella di Cristo Signore al demonio che lo tentava: Vade retro, Satana.

  A036000006 

 Iddio Signore e il divin suo Figlio Redentor nostro preservino questa ridente terra Biellese, terra di avita fede, terra feconda di spiriti avveduti, di cuori pii e generosi pel culto di Dio, e sì distinti per cristiane e per civili virtù; la preservino da simil vitupero, da un sì fatale inganno, che a vergogna insieme ed a rovina di lei tornerebbe tale apostasia.

  A036000013 

 La grazia del Signore che illuminò questa fortunata giovane a venire alla cognizione della verità, illumini ed incoraggisca tutti quelli di sua setta a seguire sì generoso esempio; serva pure di conforto ai Cattolici a mantenersi fedeli e costanti nella Santa loro Religione.

  A036000020 

 Noi siamo tanto allegre in tal giorno, perchè abbiamo ricevuto il Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo.

  A036000033 

 Il penitente ascolta sempre ciò che gli dice il pastore, il quale finisce così: Poiché, mio fratello, il Signore Iddio vi ha ricevuto nella sua grazia, siate vigilante per l'avvenire, vigilate e pregate continuamente, per timore che il demonio, il mondo e la carne vi facciano ricadere nel peccato.

  A036000034 

 Rendiamo grazie al Signore per la conversione del nostro fratello, ed imploriamo la divina misericordia sopra di lui e sopra di noi.

  A036000048 

 Cara amica, ci rincresce assai, che ti trovi in questi fastidii; ma noi vogliamo pregare per te il Signore, affinchè ti aiuti, e ti suggerisca quanto devi fare per salvare l'anima tua.

  A036000057 

 Divertitevi adunque, e non dimenticate che il Signore si trova a voi presente in ogni luogo.

  A036000065 

 Ora comprendo il fatto: vedete mie buone figlie, solamente i Cattolici possono {16 [274]} avere la vera tranquillità del cuore; perchè nella sola Cattolica Religione ci sono i veri mezzi atti ad ottenere agli uomini grazie e benedizioni dal Signore; ci sono gli aiuti necessarii per non cadere in peccati, e i rimedi opportuni per cancellarti, qualora per disgrazia ci avvenga di commetterne.

  A036000104 

 Non affliggerti, rendi piuttosto grazie al Signore delle verità, che ti ha già fatto conoscere; e poiché le tue compagne mi dicono, che tu sei una buona ragazza, {24 [282]}io spero che il Signore ti chiamerà alla cognizione della santa cattolica religione.

  A036000107 

 Costui era giusto, pregò il Signore, ed egli lo esaudì in una maniera straordinaria, mandandogli S. Pietro a battezzare lui e tutta la sua famiglia.

  A036000107 

 Lo stesso avvenne, di un ministro della regina Candace: costui desiderava di conoscere la vera religione, e il Signore, con un gran prodigio, da un Angelo fece portar il diacono S. Filippo sulla strada, per cui passava, e così fu istruito nelle verità della fede, e ricevette il Battesimo.

  A036000110 

 Ma questo nulla importa: sono contento di aver potuto così parlare di nostra santa cattolica religione; ma poiché si avvicina la notte, ritiratevi tutte alle vostre case: il Signore Iddio vi accompagni e vi benedica.

  A036000112 

 Signor Curato, pregate il Signore per me.

  A036000120 

 Compagne dilette, ella diceva con sommessa e mesta voce, compagne dilette, voi riposate: il Signore vi benedica.

  A036000161 

 Che cosa intendano per questa comunione del Signore; io noi saprei, senza ricorrere a quei protestanti che sono più di buona fede, e credono con Lutero, essere la Comunione del Signore, lo stesso che la partecipazione fatta da'cattolici del corpo, sangue, anima, e divinità di Gesù Cristo.

  A036000161 

 La chiamano Comunione del Signore.

  A036000359 

 Comprendo, signor rettore, ma io voglio farmi cattolica, non fatemi difficoltà; abbandoniamo questo affare alla divina provvidenza, il Signore aggiusterà tutto.

  A036000386 

 Miei cari, rispose rispettosamente Giuseppa, io non sono pazza, ma fui illuminata dal Signore: io vi ho sempre amati, e continuo ad amarvi sempre più per l'avvenire; che se per mia trista sorte non potessi più godere la vostra compagnia per l'avvenire, non cesserò di amarvi teneramente, e pregare il Signore Iddio per voi, affinchè v'illumini e vi faccia conoscere le verità della vera Religione.

  A036000391 

 Allora il prelato intonò il Veni Creator, finito il quale, fece un breve ma commovente discorso, in cui espose i sommi pregi della Cattolica Religione, e gl'irrefragabili argomenti sopra cui essa è fondata, e conchiudeva con queste parole, che rimasero vivamente impresse nella mente di Giuseppa: Coraggio, o giovane fortunata, il Signore volse specialmente la sua misericordia sopra di voi, a preferenza di tanti vostri parenti ed amici, i quali sgraziatamente vivono nelle tenebre dell'ignoranza della vera Religione.

  A036000392 

 Rendete le più vive grazie al Signore, e per dargli un segno che voi l'amate e lo amerete, entrate col cuore pieno di {84 [342]} giubilo nella preziosa arca di salute, nella Santa Chiesa Cattolica, fuori di cui tanti miseri ingannati si trovano.

  A036000395 

 Sì, signore, le credo.

  A036000398 

 Credo nello Spirito S., che è altresì Signore, e dà la vita, che procede dal Padre e dal Figliuolo.

  A036000398 

 Ed in un solo Signore Gesù Cristo, figlio unico di Dio.

  A036000401 

 Confesso ancora, che vi sono veramente e propriamente sette Sacramenti della nuova Legge, istituiti da nostro Signore Gesù Cristo, e necessarii alla salute dell'uman genere, sebbene nol siano tutti assolutamente necessarii a ciascheduno, vale a dire, il Battesimo, la Cresima, la Santa Eucaristia, la Penitenza, l'Estrema Unzione, l'Ordine, e il Matrimonio; riconosco che essi danno la grazia, e che tra i medesimi il Battesimo, la Cresima, e l'Ordine, non si possono reiterare senza sacrilegio.

  A036000411 

 0 Signore, usate misericordia.

  A036000415 

 0 Signore, non c'indurre in tentazione.

  A036000417 

 Salva, o Signore, questa tua serva.

  A036000421 

 0 Signore, mandale il tuo aiuto dal Cielo.

  A036000423 

 Signore, esaudì la mia preghiera.

  A036000425 

 Il Signore sia con voi.

  A036000427 

 0 Signore Iddio, che sempre siete pronto ad usare misericordia e perdonare, accogliete la nostra preghiera, e per tratto dell'immensa vostra bontà e clemenza fate che questa vostra serva sia sciolta dai lacci della eresia e della scomunica, da cui presentemente trovasi vincolata.

  A036000450 

 Per quanto vi sarà possibile non trattenetevi con essi, non entrate con loro in discussioni; e se vi nascerà qualche dubbio o qualche inquietudine di coscienza, andate tosto ad esporlo al vostro confessore o ad altro sacerdote, cui il Signore v'inspirerà di ricorrere.

  A036000450 

 Siate ferma nella vostra fede, io vi benedico e vi raccomando ogni giorno al Signore: la vita è breve, l'eternità non finirà mai più: che se non ci rivedremo più in questo mondo, spero che ci troveremo a godere la gloria eterna in cielo.

  A036000457 

 Non importa che questa religione sia incomoda e pesante, purché conduca all'eterna salvezza: e il Signore ci fa sentire nel Vangelo, che la strada stretta e spinosa conduce all'eterna salute.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000004 

 Il Signore Iddio, ricco di grazie e di benedizioni, spanda copiosi i suoi celesti favori sopra tutti coloro che preslano l'opera loro per guadagnare anirae a Gesù Salvalore, fare del bene alla pericolante gioventù, preparare buoni cristiani alla Chiesa, onesti cittadini alla civile società, e cosi tutti possano divenire un giorno fortunati abitatori del Cielo.

  A038000011 

 Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti soci, elargiamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziari di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di s. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziari possono guadagnare nelle feste e nelle {11 [349]} Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchiè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze.

  A038000011 

 ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A038000030 

 15° Indulgenza Plenaria tutte le Domeniche e feste del Signore e della B. V., in cui confessati e comunicati visitando qualche Chiesa ivi pregheranno secondo l'intenzione del Sommo Pontefice.

  A038000048 

 Tale pure e l'avviso datoci dal Signore quando disse: Le forze deboli quando sono unite diventano forti, e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, e assai difficile romperne tre riunite: Vis unita fortior, funiculus triplex difficile rumpitur.


don bosco-corona dei sette dolori di maria.html
  A039000003 

 Ci accompagni il Signore colla sua celeste grazia e benedizione perchè si ottenga il bramato intento, sicchè l'anima di ciascuno resti vivamente penetrata dalla frequente memoria de'dolori di Maria con vantaggio spirituale dell'anima, e tutto a maggior gloria di Dio.

  A039000012 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio avendo presentato l'unico suo Figlio al Tempio nelle braccia del santo vecchio Simeone, le fu dal medesimo detto: questo sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la qual cosa dinotava la passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo.

  A039000174 

 Ah concedetemi! si concedetemi che quelle stesse spade che trafissero il vostro spirito, trapassino {26 [26]} anche il mio, e che viva e muoia nell'amicizia del mio Signore, per partecipare eternamente della gloria che egli mi ha acquistato con il suo prezioso Sangue.

  A039000203 

 Che confusione dev'essere questa per me che cerco tutti i modi per iscansare le croci e que'piccioli patimenti che per mio bene si degna mandarmi il Signore? Vergine addoloratissima, io mi umilio dinanzi a voi, deh! fate, che conosca una volta chiaramente il pregio ed il valore grande del patire, onde ci prenda tanto attaccamento, che non mi sazi mai di esclamare con S. Francesco Saverio: Plus Domine, Plus Domine, più patire, mio Dio.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000107 

 B. Signore, ecco dinanzi a voi un padre infelice pieno di vergogna, umiliato.

  A041000142 

 Il Signore saprà ricompensarvi tutti e due.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000001 

 Appena la nostra Congregazione venne definitivamente approvata dalla clemenza del Sommo Pontefice, Voi, amatissimi figliuoli, rendeste grazie alla misericordia del Signore per un benefizio così segnalato.

  A042000025 

 Altro non rimane che radunarci nel nome del Signore, e trattare quelle cose che verranno proposte.

  A042000026 

 Possiamo adunque esser certi che il Signore si troverà in mezzo di noi, e condurrà le cose in modo da produrre un gran bene.

  A042000136 

 La sanità è un dono assai prezioso del Signore, con cui possiamo fare molto bene a noi ed agli altri.

  A042000409 

 Quando vi fosse parità di voti, il Rettor Maggiore può aggiugnere un voto secondo che giudicherà meglio nel Signore.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000005 

 Lo sviluppo della nostra pia Società in Europa ed in America è un sicuro indizio che Iddio la benedice in una maniera speciale: Sia perciò impegno d'ogni Salesiano di rendersi ognor più degno della grazia del Signore collo spirito di preghiera, d'ubbidienza e di sacrifizio.

  A043000033 

 La sanità è un dono assai prezioso del Signore, con cui possiamo fare molto bene a noi ed agli altri.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000005 

 Sia perciò impegno d'ogni Suora di rendersi ognor più degna della grazia del Signore collo spirito di preghiera, d'ubbidienza e di sacrifizio.

  A044000193 

 A sopperire ai molti bisogni dell'Oratorio la Direttrice veda d'impegnare le persone più influenti e facoltose della città e del paese, le inviti, se sono signore o damigelle, a prestare l'opera loro o col fare il catechismo o coll'assistere alle giovinette in ricreazione e nella cappella, ed averne cura lungo la settimana, e le preghi eziandio a cooperare al buon esito della istituzione con doni da distribuirsi alle medesime, o con limosine onde far fronte alle spese occorrenti.

  A044000247 

 La sanità è un dono assai prezioso del Signore, con cui possiamo fare molto bene a noi ed agli altri.

  A044000369 

 Colei pertanto che si mette nella via, che le ha tracciata il Signore e per quella cammina, con poca fatica adempie la divina volontà sua, trova la pace del cuore e la porta della eterna felicità; chi al contrario di suo arbitrio si mette per altra strada, stenterà a vivere da buona cristiana, e rendendosi immeritevole delle grazie più necessarie, correrà fors'anche pericolo di perdersi.

  A044000371 

 Tuttavia giova notare che, scopo principale delle nostre Case di educazione essendo di formare delle buone cristiane ed oneste figliuole, così nel formare le vocazioni non si tratta già di sforzare allo stato religioso quelle giovanette, che non vi avessero nè inclinazione nè attitudine, ma solo di conservare, o sviluppare e coltivare la vocazione in quelle di esse, che pel loro carattere ed indole dessero non dubbii segni di averla dal Signore ricevuta.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000008 

 È certamente noto e manifesto a tutti, ma specialmente a voi, venerabili confratelli, con quanta cura e con quale pastorale vigilanza i Romani Pontefici, Nostri Predecessori, adempiendo l'incarico loro affidato dallo stesso Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del Beatissimo Pietro, principe degli Apostoli, non abbiano mai trascurato il dovere di pascere gli agnelli e le pecorelle, di nutrire assiduamente tutto il gregge del Signore, imbeverlo di sane dottrine, e rimuoverlo dai pascoli avvelenati.

  A047000012 

 E non cessate mai dall'inculcare agli stessi fedeli, che ogni vera felicità ridonda negli uomini dall'augusta nostra religione, dalla sua dottrina, dal suo esercizio, ed essere beato il popolo il cui Signore è Dio

  A047000016 

 Chiediamo e riceveremo e se vi sarà un pò di ritardo nel ricevere, perchè gravemente peccammo, picchiamo, perchè a chi picchia sarà aperto, purché le preghiere e i gemiti e le lagrime nostre, nelle quali bisogna insistere e perseverare, battano le porte della casa del Signore e purché sia unanime la preghiera...Ciascuno preghi Dio non tanto per sé, quanto per tutti i fratelli, come il Signore c'insegnò a pregare

  A047000053 

 Inoltre, dovendo il popolo cessare dalle occupazioni temporali, poteva occuparsi liberamente un anno intero nelle cose risguardanti il divin cullo, e così ricchi {29 [103]} e poveri, schiavi e padroni si univano in un cuor solo ed in un' anima sola a benedire e ringraziare il Signore de' benefizi ricevuti.

  A047000055 

 Nell' anno precedente il Signore faceva produrre dalla terra tale abbondanza di ogni sorta di frutti, che bastavano per tutto l' anno 49 e 50 e parte del 51.

  A047000061 

 Egli apri il libro del profeta Isaia e fra le altre applicò a se stesso le parole seguenti: Lo spirito del Signore mi mandò ad annunziare agli schiavi la liberazione, e ai ciechi la ricuperazione della vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicare l' anno accettevole del Signore, ed il giorno della retribuzione.

  A047000103 

 Ciò apparisce dacché il Signore gli dieta le chiavi del regno de' cieli: Tibi dabo claves regni coelorum; e dalle parole con cui comandò a S. Pietra di pascolare, cioè di dispensare ai cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno: le quali parole del Salvatore vengono a conchiudere che il potere dato a S. Pietro ed a' suoi successori esclude ogni dubbio sulla facoltà di concedere le Indulgenze.

  A047000138 

 Ma bada bene che il Signore ti dice di dare ai poveri tutto il superfluo: quod superest, date pauperibus.

  A047000151 

 Quanto poi ti toccherà patire di caldo, di freddo, di fame, di sete, di malattie, o dispiaceri, soffri tutto pel tuo Signore in penitenza de' tuoi peccati.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000076 

 Giacchè mi accorgo che voi siete un signore che avete buon cuore, e che prendete interesse a'miei mali m'arrendo al grazioso vostro invito, tanto più che parmi voi abbiate qualche notizia di mio figlio.

  A048000178 

 Lo Spirito del Signore m'assista e m'illumini.

  A048000178 

 Voi, miei amati discepoli, voi pure venerati amici, godete nell'animo vostro, perchè oggi trionferà la verità del Signore contenuta nelle Sacre Scritture.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000050 

 Se dovessi ragionare con un cattolico {17 [53]} vorrei addurre molti testi del vecchio testamento come sono quello di Davidde il quale quando ne' salmi fa parlare quei che sono nell'altra vita dice cosi: Siamo passati pel fuoco e per l'acqua, e voi, o signore, ci avete condotti in luogo di refrigerio! (Sal.

  A049000096 

 S. Cipriano vescovo di Cartagine, martirizzato nel terzo secolo, parla così: alla Chiesa si fa commemorazione di {32 [68]} tutti i morti che chiusero i loro occhi nella comunione del corpo e del sangue del Signore: vale a dire di tutti quelli che avendo ricevuti i santi Sacramenti prima di morire, facevano sperare di essere morti in grazia di Dio.

  A049000099 

 Quella donna cristiana, scorgendosi vicina a morte chiamò a sè s. Agostino suo figlio con Naviglio di lui {33 [69]} fratello, e loro parlò così: Sotterrate pure questo corpo ovunque si può, nè datevi di esso alcun pensiero; unicamente vi prego di non dimenticarvi di me, ovunque sarete, dinanzi all' altare del Signore.

  A049000127 

 Cominciamo dalla liturgia del Malabar, che è quella seguita dai nestoriani separatisi dalla Chiesa nel secolo V. Ecco come quella liturgia si esprime ove parla de' suffragi pei defunti: «Ricordiamoci dei nostri padri, dei nostri fratelli, dei fedeli che sono usciti da questo mondo nella fede ortodossa; preghiamo il Signore che li assolva, e loro rimetta i peccati, le prevaricazioni, e li renda degni di partecipare della felicità eterna coi giusti che hanno fatto la volontà di Dio sopra la terra.».

  A049000130 

 Nei belli ed affettuosi ringraziamenti che i Nestoriani fanno dopo la celebrazione dei santi misteri, i morti non sono {44 [80]} mai dimenticati: «Benedite, o Signore, tutti i defunti, perdonate i loro peccati.».

  A049000132 

 La liturgia armena, che è seguita dagli Eutichiani dell'Armenia, i quali si separarono dalla Chiesa nel secolo quarto, quella liturgia ha una messa apposta pei defunti ove fra le altre cose si dice: «Ricordatevi, o Signore, e siate misericordioso verso le anime dei defunti, e siate in maniera particolare propizio a quelle, per cui vi offriamo questo santo sacrifizio.».

  A049000134 

 Dal coro si risponde: o Signore, ricordatevi di loro ed abbiate pietà.

  A049000135 

 Ricordatevi, o Signore, anche di quelli che sono raccomandati alle nostre preghiere vivi e defunti.

  A049000135 

 Ricordatevi, o Signore, ed abbiate pietà dell'anima del vostro servo N. secondo la vostra misericordia.

  A049000139 

 Degnatevi, {47 [83]} o Signore, di accordare il riposo alle loro anime nel seno di Abramo, di Isacco, di Giacobbe.

  A049000139 

 La liturgia cofta, detta comunemente di S. Marco e seguita dai cristiani che abitano l'Egitto e che rimonta ai primi tempi della Chiesa, fa commemorazione dei morti come segue: Ricordatevi, o Signore, di tutti quelli che riposano ed hanno finito i loro giorni nel sacerdozio, come pur di tutto l'ordine dei laici.

  A049000140 

 A questo punto i diaconi recitano i nomi dei defunti, poscia il sacerdote continua cosi: comandate, o Signore, che le anime da voi chiamate vadano ad abitare nel luogo di eterna felicità.

  A049000140 

 Dopo alcune cerimonie il sacerdote ritorna a pregare e dice: per mezzo dell'angelo della luce, o Signore, conservate quelli che sono vivi, e date la felicità del paradiso alle anime dei defunti, che si trovano nel seno di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.

  A049000141 

 Dopo la consacrazione il prete fa un'affettuosa preghiera che finisce così: salvate eternamente quelli che fanno la vostra volontà, consolate le vedove, sollevate {48 [84]} gli orfani e quelli che si addormentarono e sono morti nella fede: degnatevi, o Signore, di riceverli.

  A049000142 

 Perciò noi diciamo tre volte: kyrie, eleison, o Signore, abbiate misericordia.

  A049000143 

 Dopo di che il prete profondamente inclinato prega pei morti, quindi ad alta voce continua così: oh mio Dio, Signore di tutti gli spiriti e di tutta la carne, ricordatevi di quelli che sono usciti da questo mondo nella vera fede.

  A049000144 

 L'antica liturgia conosciuta sotto il nome di S. Giacomo, citata da alcuni concilii della Chiesa, e spiegata da S. Cirillo nel quarto secolo, mette nella bocca del sacerdote la preghiera seguente: Signore nostro Iddio, ricordatevi di tutte le anime di cui noi abbiamo fatto memoria, di tutti quelli che sono morti nella vera fede, da Abele giusto fino ai nostri giorni.

  A049000147 

 Le costituzioni apostoliche, che sono una specie di liturgia antichissima, e da molti attribuita ai medesimi apostoli, leggiamo: o fratelli, radunatevi nei cimiteri, e fate ivi la lettura dei libri sacri, cantate ivi dei salmi pei martiri, per tutti i santi, per tutti i vostri fratelli, che sono morti nella pace del Signore.

  A049000194 

 L'arcivescovo di Cantorbery in una lettera pastorale in rendimento di grazie per una vittoria riportata, raccomanda a Dio le anime di quelli che erano morti in battaglia dicendo: «Ricevete, o Signore, noi ve ne supplichiamo, ricevete le anime loro nella vostra misericordia».

  A049000224 

 Rispondetemi a quest'altra dimanda: Credete voi al simbolo degli Apostoli? credete voi che la Domenica sia un giorno da consacrarsi al Signore?.

  A049000225 

 Queste cose le credo: Specialmente la Domenica che è giorno del Signore e che è si male santificata.

  A049000251 

 Questa maestra di verità appoggiata alla parola di Dio, chiama beati quei che muoiono nel Signore, cioè chiama salvi quelli che muoiono dopo aver ottenuto da Dio il {79 [115]} perdono.

  A049000272 

 Quanto mi dite può andar bene fino ad un certo punto; ma quel dire: liberate, o Signore, quelle anime dalla morte eterna.

  A049000273 

 , liberatemi, o Signore, dalla morte eterna in quel giorno terribile del vostro giudizio».

  A049000273 

 Osservo, che non vi è alcuna parte dell'uffiziatura pei morti, dove si dice: «Liberate, o Signore quelle anime dalla morte eterna».

  A049000275 

 Domine, ad redimendum nos, o Signore, veniteci a salvare.

  A049000275 

 Epperciò quando si dice: Fate, o Signore, che quelle anime passino dalla morte alla vita eterna: fac eas transire de morte ad vitam, e quelle altre: O Signore, liberate quelle anime dalla morte eterna, si devono considerare come preghiere fatte a Dio in quell'estremo di vita, {87 [123]} e che si ripetono nelle messe pei defunti: come appunto sono le parole osate dalla Chiesa nell'Avvento quando si canta: veni.

  A049000282 

 Sua madre era moria in Ostia, ed egli dopo aver innalzato a Dio molte preghiere e versato intorno al letto di lei molte lagrime, così continua: Trattenuto il pianto prese Evodio il salterio e intonò il salmo 100 che comincia con queste parole: Signore e Dio mio,col canto io ringrazierò la vostra misericordia.

  A049000290 

 Oh almeno voi che mi siete obbligati o per amicizia o per parentela, movetevi a pietà di me e soccorretemi; perchè là potente e giusta mano del Signore mi percuote.

  A049000307 

 Così s. Paolo dopo di aver assicurato i fedeli di Corinto, che quanto aveva loro scritto intorno all'Eucaristia lo aveva ricevuto dal Signore, soggiunge, che quanto alle varie cose da osservarsi nella consacrazione e amministrazione di un sacramento sì grande, egli stesso in persona avrebbe loro dato le norme a seguirsi quando sarebbe venuto.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000021 

 I signori promotori e le signore promotrici saranno con lettera per tempo avvisati di quanto riguarda l'andamento della lotteria alla loro carità raccomandata


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000010 

 Credimi, col Signore non si burla.

  A054000010 

 Credimi, o fratello, io ne sono profondamente addolorato; che se tu non vuoi praticarla, almeno non burlartene, poichè il mio superiore mi ha detto e più volte ripetuto, che col Signore non si burla, e che la religione è una spada a due tagli che ferisce chiunque tenta d' impugnarla.

  A054000012 

 Dico solo le cose essere giunte ad un punto che tutti insieme schiamazzarono contro di Francesco, mentre il povero giovane non poteva più dire altro se non che: col Signore non si burla.

  A054000014 

 Le ultime sue parole furono queste: Compagni, non disprezzate mai la religione, col Signore non si burla, io muoio percosso dalla mano del Signore in castigo della mia intemperanza e delle bestemmie proferite contro di Lui.

  A054000015 

 Speriamo che questo giovane sia spirato nella misericordia del Signore.

  A054000019 

 Vedi, o cristiano, il bell' esempio che ci dà un protestante! onoriamo anche noi i ministri del Santuario chiamati dal Signore la pupilla de' suoi occhi.

  A054000021 

 Questa Immagine della Vergine nell' anno del Signore 1494 in giorno di martedì 29 aprile cominciò a spargere sangue dalla fronte bagnando il volto della Vergine e del suo Figlio Unigenito.

  A054000021 

 «Dio glorioso, e nostro Signore Gesù Cristo, e la grazia dello Spirito Santo degninsi d' illuminare i cuori di coloro che descrivono si grandi {14 [130]} prodigi.

  A054000030 

 Egli non cessa tuttora di praticare quella religione che conobbe tardi, ed a cui lo aveva chiamato il Signore nella sua misericordia.

  A054000033 

 Il Sacerdote lo accolse con somma affabilità e cordialità, e udita la cagione che a lui l' aveva condotto, così prese a dirgli: Signore, se voi volete istituire Suore di Carità, non avete che a servirvi dei mezzi che adoperò il santo od immortale suo Istitutore.

  A054000045 

 Io confessarmi! a me si osa far tale proposta? E batte sulla tavola gridando: Io confessarmi! lo confessarmi! Ma intanto la grazia del Signore che lo aveva là condotto non cessava di operare in quel povero cuore.

  A054000084 

 Era la provvidenza che lo spingeva ed egli ubbidiva alla voce che lo chiamava, ignaro di ciò che Ella dimandasse da {51 [167]} lai ma determinato di far sempre in tutto la volontà del Signore sicuro essere questa l' unica via per fare vero bene e molto bene.

  A054000090 

 Faccia Iddio che la carità di questo fedele servo del Signore abbia molti ammiratori e molti seguaci e chi trovasi in qualche bisogno spirituale o temporale faccia con fiducia ricorso a lui e proverà certamente gli effetti della efficace sua protezione presso Dio

  A054000090 

 Lo assale il delirio, ma anche allora {57 [173]} va esclamando: Paradiso! Paradiso! Vergine santa or tocca a voi! e ripetendo per ben due volte le belle parole del salmista mi sono allegrato all' annunzio della mia partenza per la casa del Signore sorridendo spirò la sua bell' anima alle ore otto pomeridiane del sabbato 30 aprile nel detto anno 1842.

  A054000103 

 No, Signore, gli disse il prete, solo ve ne porto i fratti; e {62 [178]} nel medesimo tempo gli rimise una somma di sei cento lire, che un penitente gli aveva dato da restituire al negoziante.

  A054000110 

 Fu interrogata un giorno da un sacerdote una fanciulletta in età di anni sei circa, se sapeva il Pater noster; a tale interrogazione fissando ella i suoi intelligenti occhi sul sacerdote in atto di maraviglia: Oh, sì signore, rispose, non solo uno ma tre io ne so.

  A054000126 

 Ciò che vi è di superfluo, dice il Signore, datelo ai poveri, e perciò beati coloro che ascoltano la parola di Dio.

  A054000133 

 - Sarà questa una vera pena, che voi, o signore, vi volete prendere; recherete però piacere a questo giovane che brama di starsene qui.

  A054000146 

 D' altronde un uomo, per sapiente che sia, non potrà mai fare una preghiera così bella come il Pater noster, giacchè è il nostro stesso Signore che l' ha composta.

  A054000167 

 Il Papa è il padre, è il capo dei Vescovi e dei sacerdoti, che ricevettero mediante l' ordinazione, il sublime {89 [205]} onore di consacrare il corpo e il sangue del Signore, di distribuirlo ai loro fratelli, e di prepararli a riceverlo.

  A054000197 

 «Il Signore vi benedica, carissimo figlio, e benedica la vostra famiglia, e vi conduca tutti nel cammino della pace e della salute per il tempo e per l' eternità.


don bosco-esempi edificanti.html
  A055000003 

 Il Signore vi benedica tutti e vivete sempre felici.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000006 

 Essa fu stabilita già da parecchi anni a Torino in alcuni pii stabilimenti, e specialmente in quelli di S. Anna, di S. Maria Maddalena e del Rifugio, coll'oggetto d'invocare la Misericordia di Dio: d'invocarla, non solo ciascun'anima a favore di sè, ma ciascun'anima a favore di tutte le nazioni della terra, ricordandoci che siamo tutti peccatori, tutti infelici per effetto della colpa, tutti bisognosi di perdono e di grazia, tutti redenti da nostro Signore col suo preziosissimo sangue, tutti chiamati all'eterna salvezza, se ascoltando le divine ispirazioni detestiamo {14 [84]} il peccato e ci diamo di cuore ad una perfetta obbedienza verso Dio e verso la santa Chiesa Cattolica da lui fondata.

  A056000021 

 Per animare la nostra confidenza nella divina Misericordia consideriamo da prima come il Signore dia prove della sua bontà a tutti indistintamente.

  A056000022 

 Ciò noi vediamo operarsi in quanto alle cose temporali; che diremo poi di quanto fa Iddio intorno {30 [100]} allo cose spirituali? L'intelletto per cui l'uomo conosce la verità, la ragione per cui si distingue il bene dal male, la volontà con cui l'uomo può seguire la virtù e meritare avanti al Signore, la memoria, la facoltà di parlare, ragionare, conoscere, insomma il principio pensante, ovvero l'animo, sono doni del Signore che ci ha dati, e colla cotidiana sua bontà o provvidenza per noi conserva.

  A056000023 

 Eppure il Signore ci assicura che questi benefizi compartisce indistintamente a'giusti ed a' peccatori.

  A056000023 

 [4].» Siccome poi il peccatore peccando perde molti di questi doni, così pare che i I Signore vada in cerca di lui onde beneficarlo e restituire quanto ha perduto col peccato.

  A056000023 

 «L'uomo peccatore lasci la strada del male e ritorni al suo Signore, egli avrà di lui compassione».

  A056000025 

 E poichè il peccatore per lo più dopo la caduta più non pensa di ritornare al suo Signore, noi in questo giorno in modo speciale da Dio illuminati prostriamoci davanti al trono della divina Misericordia e invochiamola che faccia discendere la sua divina grazia sull'ostinato peccatore, lo illumini affinchè a lui ritorni.

  A056000025 

 Piangendo lo stato infelice di tutti i peccatori, detestiamo i nostri propri peccati; {36 [106]} diciamo a Dio così: ah! mio Signore, intendo che a quest'ora mi toccherebbe stare nell'inferno, e per la vostra misericordia mi è ancor dato questo giorno di gettarmi a' vostri piedi e sentire che voi mi volete usare misericordia e perdonarmi purchè io mi penta delle ingiurie a voi fatte.

  A056000057 

 Consolami, o Signore,.

  A056000106 

 Abbandoni l'empio la via dell'iniquità e venga {59 [129]} al suo Signore e troverà compassione.

  A056000106 

 Allora gli disse Natan: «Tu sei quell'uomo, o Re; ecco quanto ti dice il Signore Iddio d'Israele: io ti consacrai Re sopra il mio popolo, ti liberai da' tuoi nemici, e ti ricolmai di ogni bene; tu ingrato a tanti favori con iscandalo del mie popolo abbandonasti la mia legge e fosti occasione che altri bestemmiasse il nome del Dio degli eserciti.» Davidde che.

  A056000106 

 Di poche parole fu questa confessione, ma bastanti per farlo entrare {58 [128]} nella grazia del suo Dio, ed incontanenti si meritò di sentirsi quelle consolanti voci dal Profeta: «Anche il Signore perdonò il tuo peccato, non morrai.» Dominus transtulit peccatum tuum, non morieris.

  A056000106 

 Ecco alcune di tali espressioni: venite e vedete come il Signore è pronto a perdonare: e altrove quasi lamentandosi perchè il peccatore ritarda di andare a Lui, dice: io mi allevai de' figliuoli, gli educai e li ricolmai di ogni bene; essi mi disprezzarono.

  A056000106 

 Un male conduce ad un altro; passano giorni, mesi ed anni, e Davidde vive infelicemente lontano dal suo Signore, o punto non pensa di ritornare {56 [126]} a lui.

  A056000106 

 aveva un cuor buono conobbe la clemenza Divina che lo cercava, e rientrando in sè stesso alza uno sguardo al Cielo e tutto commosso esclama: peccai contro il Signore.

  A056000107 

 ) Dunque non andiamo più lontani da lui, ascoltiamo quanto egli ci va dicendo: ingrati, non fuggite più da me; ditemi perchè fuggite? Io amo il vostro bene ed altro non desidero che rendervi felici: perchè volete perdervi? Ma che fate mai, o Signore? perchè tanta pazienza e tanto amore a questi ribelli? Voi, {63 [133]} o mio buon Dio, mi rispondete sempre che non volete la morto del peccatore, ma che si converta e viva.

  A056000107 

 Avvertite, o peccatori, dice Santa Teresa, che vi sta chiamando quel Signore che voi avete tanto offeso.

  A056000107 

 Tutti questi modi di dire del nostro buon Dio mostrano il desiderio grande che il Signore ha di usare misericordia a tutti, ma specialmente al peccatore.

  A056000111 

 Sebbene siano innumerabili i motivi che ci muovono a ringraziare Iddio, tuttavia pare che meriti speciale rendimento di grazie per l'amorevolezza con cui accoglie il peccatore, e ciò farà che esso con maggior confidenza si presenti al suo offeso Signore, il quale amorosamente lo chiama.

  A056000112 

 18); e quel che deve maggiormente consolare il peccatore si è che egli non avrà molto da piangere: alla prima lacrima, al primo dire io mi pento, il Signore si muoverà subito a pietà, statim ut audierit, respondebit tibi; subito che tu ti penti e gli dimandi perdono, subito egli ti perdona.

  A056000112 

 Del Signore non è così: egli giunge a dire che se il peccatore si pente, egli vuole anche scordarsi de'suoi peccati come se quegli non lo avesse mai offeso, ascoltate le sue precise parole: se l'empio farà penitenza avrà il perdono, ed io mi dimenticherò affatto di tutte le sue iniquità: si impius egerit, pœnitentiam vita vivet; omnium iniquitatum ejus non recordabor.

  A056000112 

 Ma no che Dio non sa disprezzare un cuore contrito ed umiliato; piuttosto si gloria il Signore allorchè usa misericordia e perdona a' peccatori: exaltabitur pareens vobis.

  A056000113 

 Forse diranno le anime timide, {80 [150]} è vero la misericordia del Signore è grande, ma niuno può negare che egli sia anche un giudice giusto, il quale ci tratterà come meritano le nostre colpe.

  A056000125 

 Pentendovi e proponendo di non offendere più il Signore, egli vi può dare valevole assistenza per settimane, mesi, ed anni, e per tutta la vostra carriera.

  A056000126 

 Il Signore che ben conosceva la nostra debolezza nello istituire questo sacramento ci assicurò che andando noi a detestare i nostri peccati a' piedi del confessore ci sono tutti rimessi, senza spaventarci della difficoltà di confessarci bene.

  A056000128 

 Ed oh qual benefizio inapprezzabile fu il crearci capaci di profittare della sua grazia e di andare in paradiso! qual benefizio particolarmente per noi l' averci {103 [173]} fatto nascere in paesi cattolici ove abbiamo tanti aiuti per salvarci! Come Signore supremo ci ha dato l'esistenza; come padre ci ha conservati, come Redentore ci ha riscattati.

  A056000130 

 Ma quando verrà quel desideratissimo tempo in cui lasciando l'esilio di questo mondo {108 [178]} ci uniremo perfettamente con Dio nella Chiesa dei beati? Fedeli miei cari, è certo che abbiamo colasse un posto preparato per ciascuno di noi, è certo che il Signore ci vuole tutti salvi con lui, è certo altresì che breve è il tempo della vita presente e da questo tempo dipende la nostra celeste beatitudine.

  A056000130 

 Qui si patisce per poco, là si godrà per sempre; qui ci toccherà patire fame, sete, tribolazione ed anche la morte; non importa, questo sarà compensato con un gaudio, con un'allegrezza di perfetta e compiuta felicità e con quella gloria che noi possiamo immaginare bensì, ma non mai comprendere, nè, mai esprimere, se non con dire che saremo per sempre col Signore; semper cum Domino erimus.

  A056000131 

 Ah! sia dunque vero che noi conformemente alle speranze dateci dalla Fede, e ravvivate in questo divoto esercizio nel contemplare la Misericordia Divina, possiamo un giorno trovarci nel regno de' beati, in compagnia della {110 [180]} Beatissima Vergine, de' Santi Angeli custodi, di tutti i Santi e di tutte le Sante del paradiso! E sia pur vero che possiamo trovarci in quel regno, congiuntamente non solo ai nostri genitori, parenti ed amici, ma ad una infinita moltitudine di salvati, giacchè abbiamo pregato per tutti! bramando che tutti cessino, per la Divina Misericordia, d'essere peccatori, e che noi tutti insieme, colmi di ogni bene, viviamo col Signore eternamente.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000107 

 Per la parte morale lo spirito di pietà e la regolare osservanza sono assai soddisfacenti; avvi perciò motivo di ringraziare la misericordia del Signore.

  A057000111 

 Colla pazienza, coll'aiuto del Signore e lavorando sottomessi nella sua Diocesi si spera di acquistare quella benevolenza che godiamo in tutte le altre Diocesi.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000015 

 Essa continuò a riposarsi sopra l'eletto del Signore.

  A059000052 

 Il Santo Padre suole stare tre ore per ogni giorno in adorazione davanti a nostro Signore.

  A059000083 

 « Salute: O piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra tutte le donne:.

  A059000113 

 «Signore, Onnipotente Dio, che permettete il male per ritrarne bene, ascoltate le nostre umili preci, colte quali vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti e costanti a perseverare sino alla morte.

  A059000119 

 Intanto a Ginevra Maria si onora come Reina; speriamo che il Signore non tarderà ad esaudire i voti e i desiderii di Pio IX.

  A059000169 

 «Dopo questo udii dirmi dal papa: «Maurizio, tenete dietro a questo signore, egli vi ricondurrà presso i vostri genitori.» Era un ufficiale che io avrei preso anche per un generale.

  A059000176 

 Appena fummo in Roma io chiesi se il Santo Padre usasse mai dir messa in qualche chiesa dove le signore potessero comunicarsi.

  A059000177 

 Il loro desiderio di unirsi al Signore era sì grande, che io mi vedea strascinata malgrado mio.

  A059000177 

 Io stessa le preparai alla lor confessione generale, e permettete che io il dica a voi, che amate tanto le figlie mie, la maggior consolazione d'una madre cristiana è di credere che i propri figli abbiano presentato a nostro Signore un'anima tutta pura e immune da qualunque sia grave colpa.

  A059000237 

 Allora incominciò la scena che già ebbe luogo fra Gesù Cristo e gli Apostoli, quando il Signore ebbe tagliato corto ad ogni questione, dicendo: Ciò che io faccio a Voi in questo momento, converrà che {119 [169]} alla volta vostra voi lo facciate agli altri.

  A059000256 

 Ammolli a servire con zelo nostro Signore che soffria nelle persone dei loro infermi, e come ricordo della sua venuta regalò a ciascuno un crocifìsso in legno d'ebano e in argento.

  A059000273 

 A guisa del buon Pastore, il Santo Padre sente una speciale propensione alle pecorelle smarrite, e rallegrasi nel Signore qualora gli avvenga di vederle ricondursi all'ovile.

  A059000286 

 Non vi è cosa che non possa ottenere questa Regina, assisa alla destra di suo Figlio nostro Signore, Gesù Cristo ammantata d'oro e di bellezza fulgente.» ( V. l'Enciclica di Pio IX ).

  A059000295 

 «Conosco la mia debolezza, ma grande è la mia fiducia, e non posso dire con nostro Signore: non potuistis una hora vigilare mecum: imperciocchè vi sieno tanti che vegliano in mia compagnia, tanti che pregano con me, tanti che meco piangono e sospirano.

  A059000303 

 «Ora che questo dono è stato ottenuto, noi vi incarichiamo a chiamare i fedeli di questa capitale del Cristianesimo acciocchè intervengano alle solenni azioni di grazia da offrire al Signore, che si degnò far cessare il più terribile dei flagelli, la guerra.

  A059000322 

 Su tal proposito ricordatevi che un giorno mentre nostro Signore andava accompagnato da'suoi discepoli, questi cammin facendo parlavan dei loro affari.

  A059000324 

 Dopo aver citato l'Evangelo del giorno e ricordato ciò che disse nostro Signore nell'ultima cena, che cioè il Santo Spirito venendo su questo mondo, avrebbe convinti gli uomini della loro incredulità, Pio IX soggiunse:.

  A059000325 

 Ma il Signore fa vedere a quegli infelici, quasi un rimbrotto continuo, i tanti suoi servitori che suggellarono questa fede col loro sangue, e fra questi s. Fedele da Sigmaringa e tanti altri, i quali usciti da questo collegio si sparsero nel mondo apportatori della luce dell'Evangelo.

  A059000327 

 «Preghiamo dunque il Signore, affinchè si degni coll'intercessione di queste due eroine, di illuminare i nostri fuorviali fratelli e di dare finalmente alla sua Chiesa la pace che tanto desideriamo.

  A059000328 

 Io vi benedico finalmente tutti e con voi prego il Signore perchè riconduca alla verità que'miseri che volontariamente serrano gli occhi alla luce.».

  A059000335 

 Lo stesso nostro Signore cel lasciò detto nel santo Vangelo: Solamente colla preghiera e col digiuno, in oratione et ieiunio, si riesce a incatenare questo demone desolatore, che va devastando la terra e che avvelena non tanto la sorgente della vita degli individui, delle famiglie, e della intiera società, quanto, ed è peggio, compie la ruina delle anime immortali.

  A059000336 

 Ella è vostra, o Signore, voi l'innaffiaste col vostro sangue, voi vi poneste a custode suo.

  A059000336 

 Signore, vespice de coelo, abbassate a noi quei vostri sguardi vivificanti.

  A059000336 

 Visitatela, Signore, e visitandola, ammonite le sentinelle d'Israele a dar buoni esempi, e ad armarsi di forza e di una prudenza divina per invigilare alla custodia dei popoli alle loro cure commessi.

  A059000340 

 Dopo la soppressione dell' Univers che avea pubblicata la famosa Enciclica, il {170 [220]} celebre Luigi Veuillot essendo stato ricevuto in udienza da Pio IX, non appena il Papa si vide venire a'piedi l'eloquente scrittore, lo salutò con quelle parole di nostro Signore: Beati quelli che soffrono persecuzione per amor della giustizia.

  A059000357 

 Pio IX al primo vederli entrare non potè tenersi che non esclamasse: «Bravi Polacchi!» Dirigendosi poscia all'infante di Portogallo, soggiunse: «Ecco i poveri preti polacchi perseguitati e oppressi dalla Russia e respinti dall'Austria.» Allora il preside dei preti rifugiati venne ai piedi del trono e recitò a nostro Signore un indirizzo dettato in latino, del quale ecco la fedele versione:.

  A059000369 

 Un signore gli consegnò una lettera, che lo raccomanda ad un cameriere segreto del Papa.

  A059000397 

 Del resto altamente compresi da angoscia e da dolore alla vista dello stato sì deplorabile della Polonia, noi preghiamo umilmente e supplichiamo senza intermissione {194 [244]} il Signore, che è tanto ricco in misericordia, affinchè guardi con occhio propizio le tribolazioni della vostra nazione, e faccia, colla sua divina grazia, che tutti i polacchi, esposti a tanti pericoli e a si gravi calamità, perdurino immobili e ogni giorno più forti nella professione di nostra fede, e della nostra Santissima Religione, e si tengano fermamente e con costanza sempre maggiore a questa sede di s. Pietro.

  A059000438 

 L'infelice col favor delle tenebre, aveva potuto involarsi alle mani da'suoi assassini, ed era venuto cercare un asilo nella casa del Signore, sfinito, derelitto e quasi esanime era caduto a due passi dalla sacra soglia.

  A059000469 

 Nel corso dell'anno 1862 Pio IX essendo andato a Marino, una donna presso che centenaria si adoperava a rompere la folla sul passaggio del nostro Signore, gridando con tutto lo spirito: «Che tu sii il benvenuto, Santo Padre, Iddio ti doni lunga vita.» Secondo lei, era nata sotto il pontificato di Papa Braschi; avea visto {232 [282]} trafugare Pio VI e Pio VII, il ritorno di quest'ultimo, e Pio IX traversare Albano, tornato che Egli fu dall'esilio di Gaeta.

  A059000474 

 Un giorno in un trattenimento familiare dei prelati, che compongono la casa del Papa, si parlava alla presenza di nostro Signore degli uragani e delle tempeste, che minacciano la barca di s. Pietro.

  A059000496 

 Quando tale cosa fu comunicata al S. Padre, ne rimase assai commosso, e mandò ai poveri oblatori l'apostolica benedizione con una somma di cento scudi affinchè que'giovanetti, diceva, possano fare un altro festino in onore del padre loro spirituale che teneramente li ama tutti nel Signore.

  A059000528 

 Dunque, mio Piero, prendo anche un centesimo quando mi è offerto da un poverino: cotesto centesimo, come l'obolo della vedova, sarà più caro al Signore, che l'oblazione del ricco.

  A059000568 

 «Il Papa nostro Signore non limita soltanto a Roma le opere di sua carità inesausta e di sua sovrana munificenza: ma al contrario desideroso di portar soccorso a tutti quelli, che soffrono, stende le sue largizioni a tutte le parti del mondo.

  A059000605 

 «Anna Maria descrisse qual sarebbe {280 [330]} il futuro Pontefice, cioè che verrebbe eletto in un modo straordinario, che avrebbe concesse riforme e che se gli uomini ne fossero stati riconoscenti, il Signore li avrebbe colmi di benedizioni.

  A059000632 

 Qualche ora dopo, a somma sorpresa di tutti, fuorchè di Carlo, si sveglia, chiede da mangiare e divora due ali di pollo, e siccome ne voleva anche un'altra, il domestico sbalordito gli rispose: Signore, un pollo non ne ha che due.

  A059000633 

 Carlo avea chiesto soltanto un po'di tempo, affinchè potesse prepararsi a comparire davanti a Dio, ed ecco che nostro Signore, a far manifesta la santità del suo Vicario, gli ridonò la salute come a'suoi quarant'anni.».

  A059000649 

 Molto Reverendo Signore,.

  A059000665 

 Ma siccome il Signore è solito concedere grazie straordinarie negli straordinarii bisogni, non risparmiando neppure i miracoli; così volle in questi calamitosi tempi concederci questa grazia straordinaria, questo vero miracolo, non avvenuto mai nei 18 secoli da che G. C. fondò la sua Chiesa, per darci un pegno solenne della sua divina misericordia e del trionfo del papato.

  A059000666 

 Ma il Signore volle sostenerlo a bene della Chiesa.

  A059000671 

 Ai primi di giugno il Sommo Pontefice, secondando il desiderio comune, spediva lettere encicliche all'Episcopato cattolico perchè eccitassero i popoli a ringraziare ed a magnificare il Signore, che gli concedeva un sì lungo pontificato, e dava ai vescovi la facoltà di dispensare la benedizione papale in quel giorno ch'essi avrebbero giudicato più conveniente.

  A059000709 

 Quella ricusava; ma il Papa con amorevole sguardo le fece capire che s'acquietasse, e sen andasse colla benedizione del Signore.

  A059000725 

 Così alla colletta di limosine in favore de'danneggiati dalle recenti innondazioni in Italia, da Lui aperta con offerta generosa, voglionsi aggiungere i soccorsi spediti ai poveri superstiti dallo spaventoso tremuoto, che tante migliaia di vite ha mietuto sulle coste delle repubbliche dell'Equatore e del Perù, e l'altro sussidio, di cui parla in questi termini il Giornale di Roma: «La Santità di Nostro Signore, commosso dallo stato lacrimevole, cui per le innondazioni testè sofferte sono ridotte alcune contrade della Svizzera, volendo adoperare verso tanti infelici nella stessa guisa, che in somiglianti circostanze fece verso agli abitatori di altre regioni, ha per il pietoso scopo rimesso all'incaricato di Affari della Santa Sede in Lucerna quel soccorso che al suo cuore benefico è stato consentito dalle sue strettezze economiche.».

  A059000727 

 Del quale magnifico dono leggemmo nel Giornale di Roma de'ventisei febbraio: «Alcuni giornali, nel render conto del presente, che recentemente la Santità di nostro Signore ha fatto a Sua Maestà Cattolica la Regina di Spagna coll'inviarle la Rosa d'Oro, hanno asserito che l'ultimo invio di tal dono fosse precedentemente diretto alla Regina di Napoli nel 1849.

  A059000748 

 mo signore,.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000010 

 Oh! sia ringraziato il cielo; il Signore vi comincia ad illuminare: date gloria a Dio; ma, ditemi: per lo innanzi a quale religione apparteneste?.

  A060000044 

 Volentieri, quando che sia: è un fatto doloroso, mi rattrista il solo pensarci; ma poichè il Signore mi ha liberato da quella disgrazia, non ho alcuna difficoltà di appagarvi.

  A060000069 

 Prima di accennarvi la strada providenziale, che il Signore mi aprì {15 [65]} per condurmi nuovamente al Cattolicismo, voglio farvi notare che io era niente affatto contento della mia nuova religione: l'incertezza e l'inquietudine crescevano tutti i giorni.

  A060000099 

 Indi soggiunse: leggi e medita, io vado a pregare il Signore pel bene dell'anima tua; di qui a mezz'ora sarò nuovamente da te.

  A060000100 

 Inoltre, per sapere quando devono rimettere o non rimettere i peccati, cioè dare o non dare l'assoluzione, è necessario che formino un giudicio sulla qualità della colpa e sulle disposizioni del penitente; ma come poter giudicare, se i peccati si tengono nascosti nel cuore? se non si rendono manifesti? Il Signore illuminò la mia mente, la verità parve luminosissima agli occhi miei.

  A060000104 

 Procura di corrispondere a questi segnalati divini favori; sii costante nel servizio del Signore, ed io spero, che coloro i quali sgraziatamente ti seguirono nell'errore, seguiranno pure il tuo esempio ritornando alla Santa Chiesa Cattolica, vero ovile di Gesù Cristo.

  A060000116 

 [2]; nel Vangelo ho letto in più luoghi, che il Signore ha dato ai suoi Apostoli la facoltà di rimettere i peccati; io so che frati e monache, preti, e fino i vescovi, si confessano: e non sarebbero tanto minchioni di essere così assidui a questo Sacramento se non ne fossero ben persuasi.

  A060000118 

 Dimandare perdono al Signore, è cosa buona; ma se egli non volesse perdonarmi i peccati senza che li confessi, posso io comandare al Signore, e farmeli altrimenti perdonare? Altronde supponga, sig. Ministro, eh'io abbia uno scandalo da riparare, qualche danno recato alla roba, alla persona, all'onore del mio prossimo, chi mi darebbe i consigli necessari? Chi mi additerebbe le mie obbligazioni? Insomma, io sono oppresso dal male, non voglio disputare, ma voglio confessarmi.

  A060000219 

 Ma fàtti coraggio: ringraziamo il Signore che non ti sia avvenuto maggior male; siamo ancora in tempo per aggiustar tutto.

  A060000230 

 Il Signore ti accompagni.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000058 

 La Santità di Nostro Signore Pio per Divina Provvidenza Papa IX benignamente accondiscese alle preghiere dell'Oratore riferite per mezzo di me sottoscritto, secondo le cose sopra domandate, senza alcuna spedizione di Breve.

  A061000122 

 La salute delle anime, affidate alla cura del SS. Nostro Signore Pio Papa IX dal Principe dei Pastori, lo rende di continuo vigilante, a fine di non tralasciare alcuna cosa intentata, perchè la sacrosanta Cattolica Fede, senza cui è impossibile piacere a Dio, in ogni parte della terra sempre fiorisca e si dilati.

  A061000122 

 Per la qual cosa predilige sopratutto colla singolare sua Apostolica benevolenza quegli uomini Ecclesiastici, i quali riuniti in società, prendono cura della gioventù, che l'ammaestrano nello spirito della scienza e pietà, e che con ogni studio e sforzo s'adoperano di arrecare abbondanti frutti di virtù e di onestà nella Vigna del Signore.

  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000138 

 {39 [165]} Le quali singole Indulgenze, perdono dei peccati e remissione di pene, misericordiosamente concediamo nel Signore, che per modo di suffragio si possano anche applicare alle anime dei fedeli Cristiani, che a Dio congiunte in carità passarono di questa vita.

  A061000143 

 Inoltre pietosamente nel Signore concediamo a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che per l'avvenire entreranno nella sopradetta Confraternita, che nel primo giorno del loro ingresso, se veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucarestia, possano acquistare la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, applicabile anche per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che a Dio congiunte nella carità passarono da questa vita; non ostante qualunque ordinazione in contrario, dovendo le presenti valere in perpetuo.

  A061000163 

 La Santità di Nostro Signore Pio Papa IX, nell'Udienza avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, in data 3 Aprile 1874, Feria sesta in Parasceve, osservate attentamente le Lettere Commendatizie dei Vescovi dei Luoghi, in cui esistono Case della Pia Società detta dei Preti di S. Francesco di Sales, e gli abbondanti frutti che la medesima produsse nella Vigna del Signore, le soprascritte Costituzioni, come si contengono in questo esemplare, di cui l'Autografo si conserva nell'Archivio di questa Sacra Congregazione, approvò e confermò, come col tenore del presente Decreto le approva e le conferma, salva la giurisdizione degli Ordinarli, secondo il prescritto dei Sacri Canoni e delle Apostoliche Costituzioni.

  A061000187 

 Il Santissimo Nostro Signore Pio Papa IX, per mezzo del relatore sottoscritto Segretario della Congregazione dei Sacri Riti, alle calde preghiere del Rev. Don Giovanni Bosco, Fondatore della Congregazione Salesiana, benignamente acconsentì che il Superior Generale per tutte le Chiese della predetta Congregazione, e il Superiore locale per la rispettiva Chiesa, possa benedire quella Sacra Suppellettile (Arredi o Paramenta Sacre) per cui non si adopera la Sacra Unzione.

  A061000192 

 Il SS. Nostro Signore Papa Pio IX ascoltando con bontà le supplichevoli istanze del Rev. Don Giovanni Bosco, Fondatore della Salesiana Congregazione, esposte dal sottoscritto Segretario della Congregazione dei Sacri Riti, benignamente accondiscese che gli Alunni della sua Congregazione per ragionevole motivo possano celebrare la S. Messa un'ora prima dell'aurora, ed un'ora dopo mezzodì, ma soltanto in occasione delle Missioni.

  A061000193 

 Intenti con pio zelo ad accrescere la divozione dei fedeli e cooperare alla salute delle anime coi celesti Tesori della Chiesa, a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che, veramente pentiti e confessati e comunicati, visiteranno divotamente la Chiesa in Torino ad onore della B. V. M. sotto il titolo di {61 [187]} Maria Ausiliatrice in un giorno dell'anno, da eleggersi ad arbitrio di ciascuno, e quivi innalzeranno divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per la esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Indulgenza Plenaria, e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno anche applicare per modo di suffragio alle Anime dei Fedeli, che passarono di questa vita nella grazia di Dio.

  A061000196 

 Noi, perchè tal Società o Congregazione prosperi e vie maggiormente s'accresca la pietà dei Soci e di tutti i fedeli Cristiani, credemmo dover esaudire la preghiera sopradetta, per quanto Ci è concesso nel Signore.

  A061000203 

 Da ultimo concediamo che in tutte le Chiese della detta Società, dove si conserva il SS. Sacramento dell'Eucaristia, nella notte della Natività di N. S. G. C. si possano celebrare tre Messe dal medesimo Sacerdote; ed a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che nella medesima Notte della Natività del Signore veramente pentiti e confessati avranno fatto la SS. Comunione in una qualunque delle Chiese predette, ed avranno divotamente visitato la Chiesa medesima, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale concediamo che possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei Fedeli, che in grazia a Dio passarono di questa vita.

  A061000203 

 Noi, perchè questa Società possa {74 [200]} vie maggiormente prosperare, e sempre più si accresca la divozione e la pietà dei Soci e dei fedeli, credemmo dover benignamente accondiscendere alle dette preghiere, per quanto possiamo nel Signore.

  A061000229 

 Dall'Udienza del SS. mo avuta il giorno 14 Novembre 1875, la Santità di Nostro Signore Pio per divina Provvidenza Papa IX, per mezzo di me relatore sottoscritto Pro Segretario della Sacra Congr.

  A061000257 

 Per l'autorità del SS. mo Nostro Signore Pio PP. IX a Noi affidata, se vere sono le cose esposte, si rimettono le preghiere all'arbitrio ed alla coscienza del medesimo Oratore colle facoltà necessarie ed opportune per quanto è di sopra domandato.

  A061000259 

 Avendoci pertanto manifestato il Nostro diletto figlio Sac. Gioanni Bosco Superiore della Congregazione dei Preti Salesiani esser suo grandissimo desiderio e de' suoi che Ci degnassimo concedere alcune grazie spirituali ed alcuni privilegi, che possano tornare a vantaggio non di loro solamente, ma di tutti ancora i fedeli Cristiani, Noi credemmo dover condiscendere a questo desiderio, per quanto Ci è dato nel Signore.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci della medesima Congregazione Salesiana in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e nutriti della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentiti avranno colla bocca potendo, altrimenti col cuore, divotamente invocato il nome di Gesù, concediamo l'Indulgenza Plenaria; ed ai medesimi Soci, che sono e che saranno, misericordiosamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il primo giorno del loro ingresso al Noviziato, nei giorni che faranno e rinnoveranno i voti, e in quello che partiranno per le Missioni straniere; inoltre in quel giorno di ciascun mese, nel quale, secondo le Regole della Congregazione, si fa il pio Esercizio della Buona Morte, e nell'ultimo giorno degli Esercizi Spirituali, se anche veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e rispetto agli Esercizi Spirituali, avranno assistito più che alla metà di quelli, ed avranno visitato la Chiesa o la Cappella, dove quelli si terranno, e quivi innalzate pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle {94 [220]} eresie, per la conversione dei peccatori el'esaltazione della S. Madre Chiesa.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci medesimi che nelle quattro principali feste di N. S. G. C, in quelle della Concezione, della Natività, della Presentazione, dell'Annunziazione, della Visitazione, della Purificazione e dell'Assunzione della B. V. M. Immacolata, nei dì Natalizi dei SS. Apostoli, di S. Giuseppe Sposo della Vergine Madre di Dio, di S. Anna Madre della stessa Madre di Dio Maria, di S. Gioachino, di D. Francesco Zaverio, di S. Luigi Gonzaga, dei SS. Angeli Custodi, nella ter za Domenica dopo la Pasqua di Risurrezione, nella Solennità di Tutti i Santi dai primi vespri fino a tutto il giorno della Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, e nel giorno che immediatamente segue la festa di S. Francesco di Sales, nel qual giorno si celebral'uffizio funebre per le anime dei Confratelli defunti e' di coloro, che beneficarono la Congregazione, ogni anno dal nascere fino al tramontare del sole di questi giorni, veramente pentiti, come si è detto sopra, confessati e comunicati, devotamente abbiano visitato la propria Chiesa od Oratorio, o, se da giusta cagione siano impediti, la Chiesa, dove siansi accostati alla Sacra Mensa, e quivi abbiano innalzato a Dio divote preghiereper la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, in quello dei predetti giorni, che {95 [221]} avranno ciò fatto, concediamo loro nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000273 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A061000273 

 Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e colla Autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di san Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze.

  A061000277 

 La necessità di operai nella mistica Vigna del Signore mosse molti Vescovi ed altri zelanti Cattolici ad aprire piccoli Seminari, Scuole Apostoliche per le Missioni, ed altri privati Istituti o Pie Opere a fine di coltivare i giovanetti nello studio, nella pietà, e conservare nei loro cuori i germi di vocazione Ecclesiastica, qualora Dio ve li avesse seminati.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000286 

 Inoltre, volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'Autorità Nostra Apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di S. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze.

  A061000302 

 La Santità di Nostro Signore, volendo che la Congregazione Salesiana, la quale va acquistando ogni giorno nuovi titoli alla speciale benevolenza della S. Sede per le opere di carità e di fede impiantate nelle varie parti del mondo, abbia uno speciale Protettore, si è benignamente degnata di conferire quest'officio alSig. Cardinal Lorenzo Nina Suo Segretario di Stato.

  A061000307 

 Inoltre ai fedeli sopradetti, i quali, quando si faranno gli Esercizi Spirituali nelle Case di loro Congregazione, assiste ranno {128 [254]} alle Sacre prediche almeno per oltre la metà del tempo, che dureranno gli Esercizi, e nell'ultimo giorno dei medesimi, anche veramente pentiti e conffessati, e nutriti della Santa Comunione, visiteranno divotamente la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Casa, e quivi pregheranno nel modo sopradetto, concediamo anche benignamente nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000307 

 Or bene essendoci porte suppliche perchè volessimo degnarci di arricchire dei sacri doni delle Indulgenze i Fedeli delle {127 [253]} Pie Case della Congregazione dell'Oratorio di San Francesco di Sales, Noi vogliamo benignamente nel Signore condiscendere a queste suppliche.

  A061000307 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000077 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a'suoi discepoli sul lago di Genezaret è preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A062000077 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A062000078 

 Pertanto con tutta umiltà rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo.

  A062000140 

 Noi cattolici dobbiamo: 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile.

  A062000147 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello che riguarda al suo culto.

  A062000154 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangeranno mai ( Nel Vangelo ).

  A062000155 

 Chi persevera nel servizio del Signore sino alla fine della vita egli sarà salvo ( Nel Vangelo ).


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000043 

 «Voi sapete, egli disse, che a me è stato affidato dal Signore che i popoli abbiano a udire dalla mia bocca la verità: ebbene io definisco che per salvarsi basta la grazia del N. S. G. C, e che non si deve imporre ai discepoli un giogo, che i nostri padri medesimi stentarono a portare.» Alle parole di Pietro tacque tutta la moltitudine: tacuit omnis moltitudo.

  A065000050 

 «Io ti darò le chiavi del {36 [36]} mio regno, gli disse il Signore, e tutto ciò che legherai e scioglierai sulla terra sarà legato e sciolto anche nel Cielo

  A065000105 

 Iddio non è {74 [74]} soggetto a nessuno; egli è il Signore di tutti; egli è padrone di comandare e di proibire ciò che vuole, quando vuole, dove vuole e a chi vuole, ed ai cenni suoi gli uomini tutti debbono chinare la fronte ed ubbidire senz'altro.

  A065000166 

 Cotesto ordine militare instituito a Gerusalemme al tempo delle Crociate ebbe questo nome dall'abitazione che avevano preso i suoi membri vicino al tempio di nostro Signore, e loro uffizio era quello di difendere la Terra santa.

  A065000194 

 In tanto cumulo di calamità che opprimono il nostro cuore, continua a dire il Papa, il pastorale ministero a noi dalla divina autorità commesso richiede che rivolgiamo più che mai le nostre forze a riparare le rovine della Chiesa, la salute di tutto il gregge del Signore, a reprimere gli sforzi e gli impeti esiziali di coloro, che, se fosse possibile, vorrebbero sconvolgere dalle fondamenta la stessa Chiesa e la società civile... Ora seguendo le orme degli illustri nostri predecessori, abbiamo stimato opportuno radunare tutti i venerabili fratelli vescovi di tutto l'orbe cattolico in un generale concilio.» Così il Papa

  A065000204 

 Ivi pertanto, qualora sia d'uopo, si muta, si toglie, si aggiunge quello che par bene nel Signore.

  A065000215 

 Ascoltate propizio, o Signore, le nostre preghiere, e fate che distrutte le avversità e gli errori tutti, la vostra Chiesa vi serva con piena libertà.

  A065000217 

 O Signore, conservatelo, fortificatelo, e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada in potere dei suoi nemici.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000004 

 Dove andate, Signore? gli domandò Pietro.

  A066000007 

 Voi eravate tutti pieni di sentimenti d'umiltà, senz'alcuna vanità; disposti piuttosto a star soggetti che a comandare, {9 [335]} a donare che a ricevere, contenti di ciò che vi dona il Signore per il pellegrinaggio di questa vita, ed applicando con cura a voi stessi la sua parola, la custodivate dentro il cuore, e sempre tenevate la sua dottrina d'innanzi agli occhi.

  A066000022 

 S. Gregorio volendo donargli una lezione di umiltà prese il titolo di: servo de' servi del Signore.

  A066000039 

 Noi felicitiamo, {41 [367]} con tutto il cuore, la Santa Sede e tutta la Chiesa di questo potere temporale che essa esercita sopra la città di Roma, e le altre Provincie ad essa sottomesse; e noi preghiamo il Signore a conservarlo adesso per sempre nella sua integrità, affinchè possa essere più libera e più indipendente nell'esercizio del potere spirituale che ha sopra tutta la terra.

  A066000081 

 S. Francesco Zaverio che aveva aperto la strada delle Indie ai missionari dando loro i più ammirabili esempi di sacrifizio e di abnegazione, aveva trovato nella milizia del Signore, ma sopratutto fra gli ordini religiosi, numerosi imitatori del suo zelo e della sua carità.

  A066000082 

 Nulla di più commovente che le loro lettere credenziali in cui il re che li inviava si lagnava degli imbarazzi del trono che lo impedivano di andare esso stesso a gittarsi ai piedi del vicario {71 [397]} di Gesù Cristo; e benediceva le cento volte il Signore ed il suo rappresentante in terra, di avere fatto splendere sopra di lui e del suo regno la luce che lo aveva tratto dalle tenebre e dalla morte.

  A066000092 

 Ed il Signore consolò poi il pietoso suo vicario col ricondurre al suo ovile tante pecorelle che durante l'imperversare dei tempi se ne erano allontanate.

  A066000094 

 Quanto alle signore esse sono ricevute in udienza una o due volte per settimana, in una gran sala che fa parte dei pubblici musei del Vaticano.

  A066000101 

 Della università di questo entusiasmo {90 [416]} religioso destato nell'orbe cattolico verso cotanto singolare privilegio della Madre di Dio, abbiamo una prova insigne in un monumento offerto nei passati solennissimi giorni alla Santità di nostro Signore, pel quale la bolla Ineffabilis Deus, con cui la Beatitudine sua decretò dommatica la dottrina dell'Immacolata Concezione, leggesi voltata in trecento delle lingue vive e parlate in tutta la superficie del globo.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000004 

 Il Signore vi conservi lungamente per la nostra assistenza; che se ci veniste a mancare, noi porteremo nel cuore sempre impressi i vostri ricordi.

  A067000022 

 Prese egli tra le mani una gallina, e, mostrandola al compagno, signore, gli disse: chi ha fatto questa gallina?.

  A067000037 

 dicendogli: « il Signore Iddio d'Israele ti comanda di lasciare il suo popolo in libertà.» A tale intimazione il Re orgogliosamente rispose: «Chi è cotesto Signore, a cui io debba ubbidire? lo noi conosco; il popolo d'Israele non partirà.

  A067000053 

 Mentre {16 [210]} con armonia di suono e melodia di voce lietamente si cantava: Date gloria al Signore, la maestà divina in segno di gradimento si manifestò per mezzo di una prodigiosa nube che coprì tutto il tempio.

  A067000054 

 A tale vista Salomone, compreso da riverenza, si prostrò avanti al Signore; poscia, levate le mani al cielo, mio Dio, disse, voi che vi siete degnato di gradire questa casa a voi consacrata, fate, che tutti quelli, i quali, oppressi dalle angustie o costretti da qualche necessità, ricorreranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano esauditi.

  A067000055 

 Quegli apparati, que' sacrifizi e quelle preghiere piacquero tanto al Signore, che fece cadere dal cielo un fuoco prodigioso, il quale abbruciò le vittime preparate pei sacrifizi: segno manifesto che quelle cose erano a Dio graditissime.

  A067000069 

 Dedit eis scientiam spiritus, sensu implevit cor illorum, et bona et mala ostendit eis; cioè: Il Signore diede ad Adamo ed Eva la scienza delle cose spirituali, riempì il loro cuore di sentimento, e loro diede una norma onde conoscere il bene ed il male.

  A067000100 

 Per esempio Elia risuscitò un figliuolo morto, ma questo nell'aiuto del Signore.

  A067000113 

 Enos onorava il Signore con pubbliche e solenni cerimonie; e Noè colla sua famiglia osservava la vera religione.

  A067000115 

 Questa religione non fu spenta col diluvio; anzi Noè, preservato in modo straordinario, appena uscito dall'arca innalzò un altare, e tutto compreso di gratitudine offerì un sacrifizio al Signore.

  A067000145 

 Il regno d'Israele, continuando nell'empietà, {37 [231]} accese lo sdegno del Signore, perciò fu dato in preda a Salmanassar, re degli Assiri.

  A067000198 

 Un lebbroso, prostrandosi a' suoi piedi, gli dice: «Signore, se voi volete, potete guarirmi;» Gesù rispose: «Il voglio, sii guarito;» e nell'istante la lebbra disparve.

  A067000267 

 1° Che ogni Giudeo dovrà bestemmiare tre volte al giorno i Cristiani, supplicando il Signore a volerli confondere ed esterminare insieme coi loro Principi e Sovrani, ed a ciò fare saranno particolarmente tenuti i Rabbini nelle loro Sinagoghe in odio di Gesù Cristo Nazareno.

  A067000305 

 Tutto spirante minacce e stragi contro ai cristiani era già pervenuto alla metà del cammino che da Gerusalemme conduce a Damasco: quando ad un tratto lo circonda una luce più risplendente di quella dei sole, mentre {83 [277]} una voce gli dice: «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Io son Gesù Cristo, tu perseguitando i miei discepoli perseguiti me stesso.» Saulo percosso da queste parole come da un colpo di fulmine fu prosteso a terra e con voce tremante, «Signore, disse, che volete che io faccia?» «Alzati, ripiglia la voce, entra in città, e là ti sarà insegnato ciò che hai da fare.» Saulo, che fu di poi detto Paolo, si rialza; ma egli era divenuto cieco, e fu costretto a farsi condurre per mano da' suoi compagni in Damasco.

  A067000332 

 Le chiavi di una città presentate ad un re significano, che quella città lo riconosce per suo signore.

  A067000465 

 Dobbiamo fuggire con grande orrore la loro dottrina, starne lontani, nè contrarre con loro alcuna famigliarità: pregare il Signore Iddio che usi loro misericordia e li illumini colla sua grazia; ma, finchè non sono ravveduti, dobbiamo seguire l'avviso del Salvatore, che dice nel Vangelo: fuggi chi non ascolta la Chiesa, come fuggiresti un gentile ed un pubblicano: si Eclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus.

  A067000547 

 S. Cipriano nel terzo secolo dice: chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Iddio per padre: non havvi che un {42 [348]} Dio ed un Gesù Cristo, e non havvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra S. Pietro per la parola dello stesso Signore.

  A067000566 

 Voglio anche pregare il Signore Iddio onde si degni di illuminare tutti gli eretici del mondo, affinchè tacciano ritorno all'ovile di Gesù Cristo, da cui un tempo si dipartirono.

  A067000646 

 Eglino stessi si chiamano poveri di spirito, perocchè il Signore dice: Beati i poveri di spirito! E il sono veramente in quanto che sono poveri di ogni bene spirituale e di ogni grazia dello Spirito Santo.

  A067000650 

 Ma ricorrendo alla risposta degli Apostoli, quasi che Valdo fosse divenuto un'altro S. Pietro, con arroganza rispondevano: Conviene ubbidire più a Dio, che agli uomini, acciocchè si adempia il precetto fatto agli Apostoli: predicate il Vangelo ad ogni creatura; come se il Signore loro avesse comandato e non agli Apostoli, e come se gli Apostoli avessero predicato prima di ricevere i doni dello Spirito Santo.

  A067000652 

 Cominciò questa setta circa l'anno dell'Incarnazione del Signore 1180 sotto Gioanni Bolismano Arcivescovo di Lione.».

  A067000701 

 Pure il Signore dice precisamente così: se un cieco conduce un altro cieco, cadono ambidue nella fossa: si coecus coeco ducatum praestat, ambo in foveam cadunt.

  A067000890 

 Se quel principe avesse continuato a seguire le pedate de' suoi antecessori, sarebbe stato uno de' più gloriosi monarchi ma egli si lasciò accecare dal vizio della disonestà: e il Signore ci fa tremendamente sentire che il darsi a questo vizio è lo stesso che abbandonare la Fede: Luxuriari idem est ac apostatare a Deo.

  A067000904 

 Quando gli fu portata la nuova che il Fischero andava alla morte, egli esclamò: Signore, io non son degno di morire per voi, ma spero nella vostra bontà, che mi farete degno di tanta gloria.

  A067000932 

 3° Dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale, come dice nel Vangelo, vedendo disprezzata la sua religione, egli la toglie dai paesi che ne sono indegni, e la trasporta in que' luoghi ove sia meglio ricevuta e meglio praticata.

  A067000935 

 Miei figli, ogni qualvolta noi vedremo disprezzarsi la religione, temiamo grandemente, non perla religione in se stessa, perchè ella è eterna, come eterno è Iddio, suo autore; e non potrà mai venir meno; ma temiamo per quei paesi in cui accade tale disprezzo, perchè loro sovrasta la gran minaccia del Signore, quando disse: toglierò la mia vigna, la mia religione da' figli indegni, e la affiderò a migliori coltivatori che daranno frutto a suo tempo, come io desidero.

  A067001019 

 Il Cielo aspetta la sentenza del sacerdote; e il Signore o lega o scioglie ciò che il suo ministro {193 [499]} ha legato o sciolto sopra la terra.» A questi due unisconsi parecchi altri insigni dottori protestanti moderni.

  A067001177 

 S. Paolo dalla città di Efeso scrisse loro che nelle cose riguardanti all'eterna salute dovessero fuggire gli uomini animali, cioè carnali, i quali non capiscono le cose del Signore; e poi soggiunge: Spiritualis (homo) judicat omnia, et ipse a semine judicatur: l'uomo spirituale giudica di tutte le cose, ed egli è giudicato da nissuno.

  A067001180 

 Costoro non capiscono le cose del Signore, e perciò {258 [564]} spesso bestemmiano e maledicono quelle cose che non capiscono, o che non vogliono capire, perchè contrarie ai loro capricci.

  A067001181 

 Ed è lo stesso che dire che noi noti dobbiamo tener conto alcuno di quarto dicono gli uomini mondani; perchè essi sono incapaci di conoscere le cose del Signore.

  A067001187 

 Nel Vecchio Testamento tutti quelli che volevano annunziare qualche cosa straordinaria,cominciavano sempre: ascoltate, o popoli, la voce del Signore: udite, sentite, attendete, ed altre simili espressioni; ma non mai fu detto ai popoli: {260 [566]} andate,a leggere la Bibbia o la Sacra Scrittura.

  A067001189 

 Allora Geremia infiammato di zelo si volse a quel falso profeta e disse a nome di Dio: Tu che fai confidare questo popolo nelle tue menzogne morrai quest'anno {261 [567]} stesso, perchè hai male interpretato le parole del Signore.

  A067001189 

 Un uomo di nome Anania si presentò pure al popolo per dare ben altro senso alle parole del Signore.

  A067001189 

 del Salvatore, il popolo ebreo erasi dato ai più gravi disordini, ed il Signore mandò il profeta Geremia, non a portare la Bibbia, ma a rinfacciare a quel popolo ostinato le molte sue iniquità, annunciandogli imminenti i divini castighi.

  A067001190 

 Chi sa che questi od altri somiglianti gastighi non sovrastino a quelli che interpretano la Bibbia, non secondo lo spirito del Signore, ma secondo che è più favorevole alle loro passioni.

  A067001343 

 -Ma questo facevano con superbia; perciò il Signore volle confondere la folle loro impresa, e mandò tra di loro la confusione delle lingue per modo, che l' uno più non comprendeva quanto l'altro diceva.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000003 

 Dio si suole appellare uno Spirito perfettissimo, Creatore, Signore del cielo e della terra.

  A068000006 

 Questa potenza creatrice la si chiami pure Ente supremo, Essere onnipotente, Causa prima, Principio dei principii, Signore e Padrone di tutto e di tutti, si viene però sempre con tali espressioni ad indicare Colui, che creò tutto e a tutte le cose diede l'esistenza.

  A068000008 

 Tolse in mano una delle sue galline e mostrandola al compagno: - Signore, gli disse, chi ha fatto questa gallina?.

  A068000057 

 P. Or bene perchè in un milione d'uomini che ammettono l'esistenza di Dio ve ne saranno un cinquecento od anche un mille, che la negano forse a parole e per vile interesse, si potrà egli mai asserire che Dio non c'è? solamente il pazzo, dice il Signore, giunge a dire nel suo cuore: Non v'è Dio: Dixit insipiens in corde suo: Non est Deus.

  A068000060 

 Noi intanto, miei cari figliuoli, ringraziamo il Signore che ci fece la grazia di poterlo conoscere non solo col lume della ragione, ma ancora meglio col lume della Fede.

  A068000060 

 Ritenete poi a mente, o miei cari figliuoli, che questo nostro Signore e Dio, essendo Creatore e Conservatore dell'uomo e di tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, ha diritto e vuole essere da noi adorato, onorato, obbedito e temuto; e che essendo giusto dovrà a suo tempo compartire il premio dovuto alla virtù e punire il vizio col meritato castigo.

  A068000075 

 - Quegli apparati, quei sacrifizi e quelle {33 [33]} preghiere piacquero al Signore tanto, che egli fece dal cielo discendere un fuoco prodigioso, il quale abbruciò le vittime preparate pei sacrifizi.

  A068000075 

 A tal vista Salomone compreso di riverenza si prostrò davanti al Signore.

  A068000075 

 Mentre con armonia di suoni, con melodia di voci lietamente si cantava: Date gloria al Signore, la Maestà divina a segno di gradimento si manifestò visibilmente per mezzo di una prodigiosa nube, la quale coprì tutto il tempio.

  A068000087 

 Dedit eis scientiam spiritus, sensu implevit cor illorum, et bona et mala ostendit eis; cioè: Il Signore diede ad Adamo ed ad Eva la scienza delle cose spirituali, riempì il loro cuore di sentimento, e loro stabilì una regola sicura per conoscere il bene ed il male.

  A068000118 

 Per esempio Elia risuscitò un fanciullo morto; ma questo nel nome del Signore.

  A068000128 

 Adamo ed Eva disubbidirono al Signore mangiando un frutto loro stato proibito sotto pena di morte.

  A068000130 

 Leggiamo che Caino ed Abele figli di Adamo già offerivano a Dio sacrifizi; che Enos onorava il Signore con pubbliche e solenni cerimonie; e Noè colla sua famiglia praticava la vera Religione.

  A068000132 

 P. Non fu spenta col diluvio; anzi Noè miracolosamente salvato dalle acque, appena uscito dall'arca innalzò un altare, e con gratitudine, facendo uso di riti è cerimonie particolari, in compagnia di sua moglie e dei figli offrì un sacrifizio al Signore.

  A068000141 

 P. Questi è quel medesimo Redentore promesso dal Signore ad Adamo nel paradiso terrestre.

  A068000148 

 Colà gli furono dati dal Signore i precetti del Decalogo, scritti dalla stessa mano divina sovra due tavole di pietra.

  A068000156 

 P. Il regno d'Israele colle sue empietà mosse a sdegno il Signore, che lo diede in preda a Salmanassar, re degli Assiri.

  A068000204 

 Un lebbroso, prostrandosi a' suoi, piedi, così dice: « Signore, se voi volete, potete guarirmi.

  A068000274 

 1° Ogni Giudeo, ivi si legge, dovrà bestemmiare tre volte al giorno i Cristiani, supplicando il Signore a volerli confondere ed esterminare insieme coi loro Principi e Sovrani; e questo saranno particolarmente obbligati di fare i Rabbini nelle loro Sinagoghe in odio di Gesù Nazareno.

  A068000317 

 - Saulo percosso da queste, parole come da un fulmine cadde prosteso a terra, e con voce tremante: - Signore, esclamò, che volete che io faccia? - Alzati, ripigliò la voce, entra in città e là ti sarà insegnato quanto hai da fare.

  A068000341 

 Di che con umiltà grande rispose: O Signore, voi sapete ogni cosa; il mio cuore è tutto aperto a voi; e perciò Voi vedete altresì che io vi ama - Gesù il confortò e disse: - Pascola le mie pecorelle.

  A068000341 

 Indi replicò: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? - E tosto Pietro a Lui: Signore, Voi ben sapete che io vi amo.

  A068000341 

 Preso con loro alquanto di cibo, per assicurarli vie meglio della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro egli disse: - Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? - Signore, rispose Pietro, voi ben sapete che io vi amo.

  A068000370 

 E s. Cipriano nel terzo secolo: Chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesù Cristo, e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (lib.

  A068000593 

 In questa impresa combattè e trucidò quanti potè avere alle mani, Ebrei, idolatri e Cristiani; e si rese signore di quasi tutta l'Arabia e della Siria.

  A068000643 

 Eglino stessi chiamansi poveri di spirito! Perciocchè il Signore dice: Beati i poveri di spirito! E lo sono veramente in quanto che sono poveri di ogni bene spirituale e di ogni grazia dello Spirito Santo.

  A068000645 

 Come se il Signore {201 [201]} loro avesse comandato e non agli Apostoli, e come se gli Apostoli avessero predicato prima di ricevere i doni dello Spirito Santo.

  A068000647 

 Cominciò questa setta circa l'anno dell'Incarnazione del Signore 1180, sotto Giovanni Bolismano Arcivescovo di Lione.

  A068000697 

 P. Eppure, miei cari, il Signore si esprime precisamente così: Se un cieco conduce un altro cieco, cadono ambidue nella fossa.

  A068000862 

 P. Se egli non si fosse stancato dal battere le orme de' suoi antecessori come per molti anni fatto aveva, sarebbe stato uno dei più gloriosi monarchi; ma il misero si lasciò accecare dal vizio della disonestà; e il Signore ci fa tremendamente sentire che il darsi a questo obbrobrioso vizio vale quanto abbandonare la fede, rinunciare alla propria religione, come viene espresso da queste parole: Luxuriari idem est ac apostatare a Deo.

  A068000876 

 Quando gli fu portata la notizia che Fischero andava alla morte, egli esclamò: Signore, io non son degno di dare la vita per voi; ma spero nella vostra bontà, che mi farete degno di tanta gloria.

  A068000901 

 Da ultimo dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale come si legge nel Vangelo, vedendo conculcata la sua vigna, la sradica dai paesi che ne sono indegni e la trapianta in que' luoghi ove sia più avuta in cura e meglio resa fruttuosa.

  A068000902 

 Miei figli, ogni qualvolta noi vedremo disprezzata la religione, temiamo non già per la religione che è eterna come eterno è Iddio di lei autore, ma temiamo per quelle contrade, in cui è avuta in dispregio; perchè loro sovrasta la gran minaccia del Signore, là dove disse: Toglierò la mia vigna, la mia religione dai figli indegni e l'affiderò ad altri coltivatori, i quali daranno frutto a suo tempo: Auferam vineam meam, et locabo eam aliis agricolis, qui dabunt fructum temporibus suis.

  A068001002 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati... Il Cielo aspetta la sentenza del sacerdote; e il Signore o lega o scioglie ciò che il suo ministro ha legato o sciolto sopra la terra.

  A068001126 

 F. Non pare egli vero che la Sacra Scrittura sia abbastanza chiara da essere intesa da tutti? La Bibbia è parola di Dio: forse che gli uomini ci possono spiegare le cose meglio che non abbia fatto il Signore? {363 [363]}.

  A068001155 

 Il santo Apostolo, ciò inteso, scrisse loro che nelle cose riguardanti all'eterna salute dovessero fuggire gli uomini animali, cioè carnali, che non capiscono le cose del Signore; e poi soggiunge: Spiritualis (homo) iudicat omnia, {373 [373]} et ipse a nemine iudicatur: l'uomo spirituale giudica di tutte le cose ed egli è giudicato da nissuno (Lettera 1 a ad Corin.

  A068001157 

 Cotestoro non arrivano alla intelligenza delle cose del Signore, e perciò spesso bestemmiano e maledicono quelle cose che non intendono, o che non vogliono intendere, essendo contrarie ai loro disordinati affetti.

  A068001157 

 E questo viene a dire che noi non dobbiamo tener conto alcuno di quanto asseriscono gli uomini mondani; conciossiachè {374 [374]} essi siano incapaci di conoscere le cose del Signore; e che al contrario noi dobbiamo stimare grandemente e venerare i consigli degli uomini dabbene, e ricorrere a loro, qualora ci occorra qualche dubbio.

  A068001162 

 Nel Vecchio Testamento tutti quelli, che volevano annunziare qualche cosa straordinaria, cominciavano sempre così: Ascoltate, o popoli, la voce del Signore: udite, attendete, o con altre equivalenti espressioni.

  A068001163 

 Allora Geremia infiammato di santo zelo si volse a quel falso profeta e dissegli a nome di Dio: Tu che fai confidare questa gente nelle tue menzogne morrai in quest'anno stesso, perchè hai male interpretato le parole del Signore.

  A068001163 

 Circa 600 anni prima della venuta del Salvatore, gli Ebrei eransi abbandonati ai più gravi disordini; ed il Signore mandò il profeta Geremia, non a portare la Bibbia, ma a rinfacciare {376 [376]} loro le molte iniquità e ad annunciar imminenti i divini castighi.

  A068001163 

 Un uomo di nome Anania si presentò pure al popolo per dare ben altro senso alle parole del Signore.

  A068001164 

 Chi sa che questi od altri somiglianti castighi non sovrastino a quelli che interpretano la Bibbia, non secondo lo spirito del Signore, ma secondo ciò che è più favorevole alle loro passioni!.

  A068001231 

 V. Ma voi, gentile signore, incominciate già a mettermi in dubbio sul valore di questi nostri scrittori.

  A068001331 

 Ma questo facevano con superbia; laonde il Signore a confondere la folle impresa mandò tra loro la confusione delle lingue per modo, che l'uno più non comprendeva quanto l'altro diceva.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000006 

 Chi pertanto pensa al Signore o alle sue infinite perfezioni, e in questo pensiero prova un affetto di gioia, di venerazione, di amore, di ammirazione, costui prega.

  A069000006 

 Chiunque nei pericoli della sua innocenza e della virtù, conscio della propria debolezza supplica il Signore ad aiutarlo, costui prega.

  A069000011 

 E certamente le nostre chiese a tutto rigor di parola sono la casa di Dio, perchè in esse Gesù Cristo nostro Signore, pei cui meriti solamente ci vien dato ogni bene, abita realmente sotto le specie del SS. Sacramento nel tabernacolo a fine di accettare gli ossequii e le suppliche di tutti noi, e di arricchirci delle sue grazie e benedizioni.

  A069000011 

 La mia casa è casa di orazione, dice il Signore.

  A069000013 

 Perchè, come dice la Scrittura, il Signore si tiene lontano dall'empio, ed egli esaudisce la preghiera dei giusti (Proverb.

  A069000024 

 Rifletti quale onore sia presentarti al Signore re del cielo e della terra, rifletti anche a ciò che vuoi chiedere a Dio; scegliti una formola di preghiera che sia adattata alle tue circostanze, e a' tuoi bisogni; mettiti alla presenza di Dio, e fa che quelle parole le quali tu pronunzi a memoria, o leggi sul libro, vengano dal cuore.

  A069000026 

 Io non voglio ora chiamare questo tempo perduto per noi: perchè anche il riposo, il cibo, ed il sonno ben regolato sono cose grate al Signore.

  A069000028 

 Che bel momento non è mai per un amante di Dio quello del suo svegliarsi al mattino! Che gioia soave non prova egli mai pensando che dopo aver passata la notte sotto le ali della divina provvidenza, dopo essersi riposato nella protezione del suo Signore, può ora prendere nuova lena nel cammino del Cielo! Che bel momento è mai quello, che ci apre le porte di una nuova giornata, ci mette nel campo di un nuovo combattimento, ci schiude la via a nuove vittorie e a nuove conquiste per la vita eterna! {15 [23]} Ah! noi felici, se sapremo consacrare questo momento a Dio con un atto di adorazione, con un atto di amore.

  A069000033 

 Fa poi quanto ti è possibile per tenere da te lontana {20 [28]} ogni distrazione; prenditi guardia di meritarti dal Signore quel rimprovero che egli già fece agli Ebrei: Questa gente mi onora colle labbra, ma il loro cuore è lontano da me.

  A069000036 

 E s. Girolamo più apertamente ancora ci dice, che Gesù Cristo dovendo ritornare al suo celeste Padre ci lasciò il segno della santa croce, ossia c'insegnò a porlo sulla nostra fronte, affinchè più liberamente potessimo ripetere le parole del real Profeta: Fu segnato sopra di noi, o Signore, il lume del tuo volto; hoc signum crucis ad Patrem ascendens Dominus reliquit, sive in frontibus nostris posuit, ut libere diceremus: Signatum est super nos lumen vultus tui, Domine.

  A069000045 

 A lei presentatosi l'Angelo così le disse: Dio ti salvi, o piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne.

  A069000049 

 Quindi le rinnoviamo quel bello elogio che le fece l'Angelo, proclamandola piena di grazia e ricolma delle benedizioni del Signore fin dal primo istante della sua immacolata Concezione, benedetta perciò fra tutte le figlie di Eva, e fra tutte essa sola eletta alla dignità di Madre di Dio.

  A069000051 

 Ruffino, celebre scrittore ecclesiastico, che visse sulla fine del quarto secolo, così scrive: « I nostri maggiori ci hanno tramandato, che dopo l'ascensione del Signore e la venuta dello Spirito Santo, gli Apostoli, dovendosi separare gli uni dagli altri, prima stabilirono {36 [44]} insieme una norma di ciò che dovevano predicare.

  A069000061 

 La Chiesa desidera che noi ricorriamo sovente a questo angelo del Signore, che lo preghiamo di cuore affinchè illumini la nostra mente a conoscere la bellezza ed il pregio della virtù per seguirla costantemente, e la deformità del vizio per sempre sentirne orrore e {46 [54]} guardarcene: affinchè ci regga e ci sostenga quando ci vede tentati, o sul punto di cadere nel peccato: insomma affinchè esso ci governi in tutte le nostre azioni, e così tutte le nostre opere siano indirizzate alla maggior gloria di Dio, e riescano degne di essere da lui scritte nel libro della vita.

  A069000078 

 Così mentre impedì che {60 [68]} tanti suoi figli rimanessero privi dei beni immensi, che derivano da questo divin sacrificio, determinò ancora sia il tempo in cui si deve adempiere l'obbligo fatto da Gesù Cristo a tutti i cristiani di assistere qualche volta alla santa Messa, sia l'opera principale di religione con cui si ha da santificare il giorno del Signore e soddisfare al terzo comandamento della legge di Dio: Ricordati di santificare le feste.

  A069000079 

 Ora non dovrebbero essi vergognarsi del riguardare come un peso insopportabile l'intrattenersi {61 [69]} una mezz'ora avanti al Signore del Cielo e della terra, e di conversare col più dolce degli amici, col più tenero dei padri, mentre sciupano sì gran parte del giorno in bagatelle? Ah cristiani di poca fede! quando vorrem far senno e mostrarci degni del nostro nome! Deh! almeno, o divoto lettore, non imitare mai la freddezza di costoro.

  A069000085 

 Verrà anche per costoro il giorno del Signore, e allora vedranno quanto siano tremendi i giudizi di Dio contro di quelli che trasgrediscono i comandamenti della Chiesa: e come gli schernitori di Noè e de' suoi consigli furono dalla potente e vendicatrice mano di Dio sommersi nelle acque del diluvio; così i violatori delle leggi della Chiesa saranno sepolti nelle fiamme dell'inferno! Divoto cattolico, deh! che non arrivi a noi una tanta sciagura!.

  A069000092 

 Quanti cristiani perciò per non incorrere in questa gravissima pena si presentano alla Pasqua a ricevere il loro Signore, e cominciano a condurre una migliore condotta! Ah! volesse il cielo che tutti i cattolici si mostrassero frequenti a questa mensa celeste! Veramente non par possibile che sia in taluni sì poca fede! non par possibile che taluni non possano farsi un'idea della grande felicità che si prova nel ricevere il Re del Cielo, da stare tanto tempo privi di questo gran bene, {80 [88]} lungi dal buon Gesù.

  A069000100 

 Che la Messa sia un vero sacrifizio lo definì il Concilio di Trento con queste parole: « Se alcuno dirà non venir nella Messa offerto al Signore un vero e proprio sacrifizio, oppure questo sacrifizio in nient'altro consistere, che nella partecipazione di Cristo, sia scomunicato.

  A069000101 

 109): Tu sei sacerdote in eterno {99 [107]} secondo l'ordine di Melchisedecco il quale offrì al Signore pane e vino (Gen.

  A069000101 

 Imperocchè il mio nome sarà glorioso fra i popoli, dice il Signore degli eserciti.

  A069000103 

 È chiaro pertanto che nelle addotte profezie il Signore annunziò:.

  A069000114 

 Perciò nella s. Messa si prega il Signore che in vista del sacrifizio di Gesù Cristo egli {109 [117]} voglia perdonare ai vivi e ai defunti la pena dovuta per li peccati.

  A069000118 

 1° L'introito, il quale esprime una lode al Signore, e consiste in un versicolo tratto dai salmi, o da alcun altro libro della s. Scrittura.

  A069000137 

 Dette tre volte: Signore non sono degno che veniate sotto il mio tetto: cioè, che voi entriate nel mio cuore, ma dite soltanto una parola, e l'anima mia sarà salva, si comunica con ricevere il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, e poi distribuisce la Comunione ai fedeli.

  A069000143 

 Posto sul capo del sacerdote, esso figura l'elmo militare, e gli ricorda la fortezza con cui deve combattere le battaglie del {122 [130]} Signore e la modestia e il rispetto con cui deve accostarsi ai santi misteri.

  A069000149 

 Amendue queste vesti hanno larghe maniche per indicare che i sacri ministri devono largheggiare nelle opere di carità ed in prontezza nel servizio del Signore.

  A069000150 

 Perciò l'amitto ci deve ricordare e raccomandare a tutti la modestia negli abiti, il raccoglimento e il silenzio nella casa del Signore.

  A069000152 

 Questo colore rammenta a noi il dovere, che abbiamo di professare la fede e di praticare la morale di Gesù Cristo, a costo eziandio di sacrifizio fosse anche quello della nostra vita; ed il fervore, con cui dobbiamo servire al Signore.

  A069000159 

 Il sacerdote ai piedi dell'altare non dice il Salmo Judica me, Deus, per mezzo del {133 [141]} quale il profeta Davide esprimeva la gioia che provava nell'accostarsi al sacro tempio, al tabernacolo del Signore; imperocchè la Chiesa ricorda che i figli suoi, pei quali prega, non sono ancora entrati nella gioia del Signore, nella celeste Gerusalemme.

  A069000166 

 Essi vi aspettano, Signore, in una perfetta sommissione, ma oh! quanto è doloroso per loro il rimanere lontani da Voi, quanto è amaro per loro questo esiglio, quanto duro il non potervi vedere! Fate, o Dio mio, che la compassione che io sento per essi sia loro di giovamento; ricevete in loro suffragio le preghiere che a Voi innalzo, le quali affinchè siano efficaci presso alla divina vostra misericordia, io unisco coi meriti infiniti della vittima di propiziazione, che sta per immolarsi sopra questo altare, a fine di placare la vostra giustizia, e soddisfare alla vostra Maestà oltraggiata dai peccati degli uomini.

  A069000168 

 Io vi dimando questa grazia per Gesù Cristo, vostro Figlio, nostro Signore.

  A069000170 

 Fatemi concepire, o Signore, un salutare timore de' miei peccati, che io reputo {140 [148]} leggieri, e che Voi punite con tanto rigore in quelle anime, alle quali sta preparato il regno celeste.

  A069000173 

 Voi ci avete mandati i vostri profeti, o Signore, affinchè c'insegnassero che noi non abbiamo quaggiù dimora permanente, e che avremo un giorno da abitare nella casa della nostra eternità.

  A069000196 

 Deh! piegatevi ad applicar loro l'espiazione, che Gesù Cristo per esse vi offrì sulla croce: alla vista dei grandi suoi patimenti, e di quel sangue che vi è sì caro, siate loro propizio, o Signore; asciugate le loro lagrime, comandate al principe del vostro esercito di andarle a liberare, e più non tardate ad ammetterle a cantare le vostri lodi in quel regno da Voi promesso {148 [156]} ai vostri amanti.

  A069000196 

 Ricevete, o Signore, questo augusto sacrifizio in odore di soavità, e gradite che io unisca a questa santa offerta il sacrifizio del mio corpo, dell'anima mia, de' miei beni, della vita mia, e di tutto quanto mi appartiene.

  A069000197 

 Lavatemi, o Signore, nel sangue dell'Agnello, affinchè io purificato da ogni macchia, e adorno della veste nuziale della grazia vostra, possa rendere a Voi gradite le preghiere che vi porgo per le anime confinate nel carcere del purgatorio, ed affinchè io pure possa essere ammesso un giorno con loro alla bella festa, che a' vostri eletti Voi preparate in cielo.

  A069000198 

 Gradite che io da questa terra unisca la mia debole voce ai divini concerti dei beati Spiriti, e che da questo luogo di esiglio ripeta quell'inno, che essi cantano continuamente nel soggiorno della gloria: Santo, Santo, Santo è il Dio che noi adoriamo, il Signore, il Dio degli eserciti.

  A069000200 

 Io vi adoro di tutto cuore: Voi siete il mio sovrano {151 [159]} Signore: Voi per me avete data la vita.

  A069000202 

 Ce la ricuserete Voi, o Signore, questa misericordia, quando per ottenerla noi Vi offriamo un sacrifizio infinitamente più puro, infinitamente più meritorio di quelli, che un dì vi offrivano i vostri santi patriarchi, ed i quali Voi tanto gradiste solo a riguardo di questo sacrificio, di cui quelle offerte erano una figura? Noi dunque nuovamente vi supplichiamo, Dio onnipotente, per questo vostro Figlio, per questo nostro Avvocato, degno di essere da Voi esaudito, per questo Angelo del consiglio, che voi inviaste sulla terra, affinchè fosse la nostra Redenzione, e la nostra salute, d'applicare i frutti della sua Passione e della sua morte a tutti i membri della vostra Chiesa.

  A069000202 

 L'offerta di una vittima così pura, che ha ad un tempo sopra di sè tutti i nostri peccati, sacrificata a morte e risuscitata, sofferente e gloriosa, che l'Eterno Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedecco ci ha {152 [160]} comandato di presentarvi per li vivi e pei defunti, ci renda, o Signore, gradevoli agli occhi vostri, e ci ottenga misericordia.

  A069000203 

 Fate ancora, o Signore, che noi dopo avere espiate quaggiù con una vita santa e penitente le offese che abbiamo commesse per nostra sventura contro di Voi, possiamo un dì essere uniti con queste anime da Voi amate intorno al trono della vostra gloria, e così possiamo con esse celebrare eternamente in Cielo le vostre misericordie.

  A069000203 

 Voi conoscete, o Signore, i fedeli, pei quali io intendo di supplicarvi in modo particolare questa mattina; degnatevi di distinguerli pure nell'applicazione che farete dei frutti del santo sacrifizio.

  A069000204 

 Eglino meritano più che noi di essere ammessi nel novero dei figli vostri; affrettatevi dunque a soccorrerli, o Signore.

  A069000204 

 Qual piacere non è mai il nostro, o Signore, nel potervi chiamare nostro Padre! Questa è pure la più grande consolazione dei nostri fratelli che soffrono nel purgatorio.

  A069000214 

 Colla vostra Chiesa, e pei meriti del suo divin Capo noi prendiamo animo, o Signore, a fare {159 [167]} un ultimo sforzo, onde disarmare la vostra giustizia.

  A069000214 

 O Signore, Dio onnipotente, esaudite le preghiere che vi ho indirizzato per le mani del vostro ministro in nome della vostra Chiesa, sotto gli auspizi di una vittima di propiziazione, che vi sarà sempre infinitamente gradita, e la cui volontaria immolazione cancella ogni peccato nei cuori sinceramente pentiti.

  A069000215 

 Di tal favore io vi supplico per li meriti infiniti di Gesù Cristo {161 [169]} vostro Figliuolo, nostro Signore, che vive e regna con Voi e collo Spirito Santo nella medesima unità divina per tutti i secoli de' secoli.

  A069000218 

 Perciò preghiamo il Signore prima e dopo la predica, affinchè illumini la nostra mente, ci tocchi il cuore, e dia forza alla volontà.

  A069000218 

 Ricordati, che il Signore ascolta le parole che diciamo a lui nella preghiera in proporzione che noi ascoltiamo le sue, quando egli ci parla per bocca dei predicatori.

  A069000220 

 Signore Iddio onnipotente, vi ringrazio dei lumi che la vostra parola ha portato alla mia mente, e degli affetti che mi ha destato nel cuore.

  A069000222 

 III, 17 ): Ogni cosa che fate, in parole od in opere, fate tutto in nome del Signore Gesù Cristo.

  A069000222 

 Ogni più piccolo lavoro che facciamo per dovere, o per amore del prossimo, qualunque torto, dispiacere che soffriamo per imitare Gesù Cristo, qualsiasi onesto riposo {169 [177]} o sollievo che noi ci pigliamo dalle nostre occupazioni, a fine di poter quindi compiere meglio le nostre obbligazioni, tutte queste cose servono alla gloria di Dio, e restano fatte in nome del Signore.

  A069000222 

 Ora opera a gloria di Dio e in nome del Signore colui, il quale fa ogni cosa per amore, rispetto ed ubbidienza al Signore, perchè quella cosa è voluta dal Signore, e piace a lui o perchè egli ci animò a quest'opera colle parole o coll'esempio.

  A069000224 

 In tal modo tutte le sue azioni giornaliere anche le più insignificanti diventano per mezzo della retta intenzione altrettante offerte gradite al Signore, ed altrettanta semenza di paradiso, la quale porterà frutti abbondanti, che si comincieranno a raccogliere al punto della morte per poscia goderli per tutta l'eternità.

  A069000225 

 Accettate, o Signore, e ricevete la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, la mia volontà, tutto quanto ho e possiedo.

  A069000225 

 O Signore, ogni cosa è vostra, disponetene secondo il vostro beneplacito.

  A069000225 

 Siete Voi, o Signore, che ogni cosa mi avete dato: io tutto vi restituisco.

  A069000226 

 Onnipotente eterno Iddio, mio Creatore e Signore! voi conoscete il mio desiderio di lodarvi, pregarvi, amarvi incessantemente e di pensare a voi ogni momento {172 [180]} se ciò mi fosse possibile.

  A069000227 

 Quante volte io mirerò il cielo, altrettante ardentemente io desidero di andarvi a vedere per possedervi e riposarmi con voi, di morire a me stesso per vivere a voi solo, e con acceso sentimento del mio cuore cantare a voi cogli infiammati Serafini: Santo, Santo, Santo è il Signore Iddio degli eserciti.

  A069000232 

 Tuttavolta che dirò colla bocca o col cuore: Sia lodato il Signore! io bramo dal più profondo del mio cuore compensare con atti di amore, di lode, di adorazione tutti quegli atti di amore, di lode e adorazione, che durante l'eternità vi avrebbero fatto gli angeli ribelli, i reprobi, e tutte le ragionevoli creature.

  A069000234 

 Tutto questo, o Signore, io intendo di fare alla vostra maggior gloria, in riconoscimento della vostra onnipotenza, in ringraziamento di tutti i benefìzi che a me {175 [183]} e a tutti gli uomini avete compartiti, e sarete per compartire in soddisfazione per li miei peccati, in salute dei vivi e dei defunti, e di coloro specialmente pei quali sono tenuto di pregare, e tutto quanto in unione colle santissime azioni del vostro Unigenito Figliuolo intendo di offrire alla vostra divina Maestà per mezzo di Lui medesimo, il quale con Voi e collo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli.

  A069000235 

 O Signore, il quale tutti gli uomini avete creato a vostra immagine e somiglianza, e per tutti avete sparso il vostro prezioso Sangue, fate a noi tutti sentire gli effetti del vostro amore.

  A069000241 

 Io vi raccomando, o Signore, tutti gli uomini che sono su questa terra.

  A069000271 

 Lode e gloria sia a voi, Signore, che senza alcun mio merito, per sola vostra bontà e misericordia mi avete chiamato alla luce di questa vera e salutifera fede.

  A069000271 

 O Signore, creatore e padre di tutti gli uomini, i quali tutti volete che arrivino alla cognizione della verità, e si salvino, io vi ringrazio di vivo cuore, che sì chiaramente ci abbiate rivelate le verità della salute, e ce le abbiate presentate a credere per mezzo dell'infallibile autorità della s. Chiesa cattolica.

  A069000271 

 Quanto sono io felice per questo dono! Oh! come alla luce di questa fede io posso camminar sicuro e contento nel sentiero della virtù, sopportare con gioia, coraggio e fortezza le miserie della vita presente, e con la speranza e la pace nel cuore prepararmi all'eternità! Accrescete in me, o Signore, la stima e l'amore alle verità rivelate, e al magistero della {184 [192]} Cattolica Chiesa da Voi stabilita; preservatemi dall'indifferenza per la religione, sostenetemi con mano paterna, affinchè io non lasci più estinguersi una luce sì preziosa nè cada mai negli abissi dell'errore e dell'empietà.

  A069000273 

 Che cosa mi potrà mai succedere in questo giorno, o mio Signore? Io nol so, ma questo io so, che nulla mi può accadere {185 [193]} che Voi non abbiate già fin dall'eternità previsto ed ordinato.

  A069000274 

 O Signor Gesù Cristo, che tutti avete redenti, e nessuno volete che perisca, ed al quale niuno fa ricorso senza aver misericordia, poichè Voi medesimo avete detto: qualunque cosa chiederete al Padre in nome mio vi sarà concessa, vi prego {186 [194]} pel vostro santo Nome che nell'ora della morte mi concediate con perfetto uso del mio intelletto e di tutte le potenze dell'anima, l'uso anche della parola, ma sovra tutto una profonda compunzione del cuore, una viva fede, una ferma speranza, ed un'ardente carità, affinchè io con piena tranquillità di spirito possa dire: Signore, nelle vostre mani io raccomando l'anima mia.

  A069000275 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A069000293 

 Parlate, o Signore, che il vostro servo vi ascolta.

  A069000294 

 Signore, che cosa volete che io faccia? (Att.

  A069000295 

 Insegnatemi, o Signore, la via che devo prendere: a Voi innalzai l'anima mia.

  A069000297 

 Il mio cuore è preparato, o Signore, il mio cuore è preparato.

  A069000298 

 Il Signore me lo ha dato, il Signore me l'ha tolto, come piacque al Signore così avvenne.

  A069000299 

 Chi sono io, che debba resistere al mio Signore? (Giudit.

  A069000300 

 Il Signore ha disposto così: chi può opporsi, e chiedere, perchè l'avete fatto? (2 dei Re 16).

  A069000303 

 Come poss'io fare questo male e peccare contro al mio Signore? (Gen.

  A069000304 

 Il mio Dio e Signore mi dia forza in quest'ora.

  A069000305 

 Signore, guardatemi ed aiutatemi, Signore, affrettatevi a soccorrermi.

  A069000306 

 Abbiate compassione di me, o Signore, poichè son debole.

  A069000307 

 Le mie forze vennero meno, aiutatemi, o Signore, poichè Voi il potete.

  A069000308 

 Col vostro aiuto, Signore, voglio resistere ad ogni tentazione.

  A069000309 

 Signore, riguardate la mia disgrazia.

  A069000314 

 Povero io sono e misero, o Signore, soccorretemi? Voi siete il mio Salvatore e Redentore, Signore non mi disprezzare.

  A069000320 

 Il Signore è il nostro rifugio e virtù, aiuto nelle tribolazioni, che ci hanno incolti, perciò non temiamo.

  A069000321 

 Sorgete, o Signore, aiutateci e liberateci per amore del vostro Nome.

  A069000322 

 Aiutateci, o Signore, nostro Salvatore, e per la gloria del vostro nome salvateci, e siate propizio ai nostri peccati per riguardo del vostro nome.

  A069000325 

 Signore, state attento ad aiutarmi, Signore, correte in mio aiuto.

  A069000326 

 Signore, insegnatemi a fare la vostra volontà, perchè voi siete il mio Dio.

  A069000328 

 Signore Dio mio, voglio lodarvi in eterno! (Salm.

  A069000330 

 Non a noi, non a noi, o Signore, date gloria, ma al vostro Nome.

  A069000336 

 Amoroso Signore, quanto è grande il vostro amore per noi, e quanto poco noi vi amiamo!.

  A069000337 

 Ah! Signore, quante volte io vi ho offeso, abbandonato, dimenticato!.

  A069000338 

 Signore, io vi amo con tutto il cuore, con tutto lo spirito, con tutte le forze, accrescete in me questo amore.

  A069000339 

 Signore, che siete a me presente, io vi adoro, vi ringrazio di tutti i doni e benefizi, che mi avete fatto.

  A069000340 

 Signore, voi siete il mio tutto, la mia gloria, la mia ricchezza, la mia gioia, la mia pace, la mia consolazione, il mio Paradiso! {197 [205]}.

  A069000341 

 Signore, piuttosto morire, che offendervi.

  A069000343 

 Aspergetemi, Signore, colla vostra grazia, e lavatemi da ogni colpa, colla virtù del sangue prezioso di Gesù Cristo, onde io sia salvo dall'inferno, e per quanto sarà possibile dalle pene del purgatorio.

  A069000373 

 Chi tiene un così santo metodo di vita e lo osserva costantemente di settimana in settimana, al fin della vita potrà dire con s. Paolo; ho combattuto le battaglie in buona regola, ho compita la carriera, ho conservata la fede, nel resto mi sta preparata la corona della giustizia; che mi darà in quel dì il Signore, giusto giudice.

  A069000377 

 Signore, io vi raccomando e ripongo nelle vostre mani l'anima mia.

  A069000392 

 Che mi gioverebbe il vostro sangue, se io andassi perduto? I morti non vi loderanno, {224 [232]} o Signore, nè coloro che discendono nell'inferno.

  A069000411 

 Presentate voi al Signore ogni mio sospiro, ogni mia preghiera, ogni mia occupazione, e colla vostra potente intercessione ottenete a me ed ai miei quanto temporalmente e spiritualmente possa tornare a nostro vantaggio.

  A069000412 

 Particolarmente, amico carissimo dell'anima mia, ottenetemi dal Signore queste tre grazie.

  A069000417 

 O Signore, sebbene per li miei peccati ed infedeltà io non sia degno di accostarmi al vostro altare, e di ricevervi nella santa comunione, nondimeno vi supplico di farmi parte delle vostre misericordie.

  A069000434 

 Io N. N. consacro e dono al Santissimo cuore del nostro Signore Gesù Cristo la mia persona, la mia vita, le mie opere, le mie pene, i miei patimenti per dedicarmi in avvenire intieramente alla sua gloria ed al suo amore.

  A069000436 

 Nobilissimo, mansuetissimo, amorevolissimo cuore del mio fedelissimo amante Gesù Cristo, mio Dio e Signore, deh! umilmente ve ne supplico, rivolgete verso di voi, e a voi unite tutti i miei pensieri e desiderii, tutte le forze dell'anima mia del mio corpo, e tutto quanto io sono e posso: sì rivolgete ogni cosa che è in me alla vostra gloria e al vostro santo beneplacito.

  A069000438 

 O Signore, che per la salute del mondo avete voluto nascere, essere circonciso, dai Giudei rigettato, da Giuda con un bacio tradito, legato con funi, condotto quale agnello innocente al supplizio, presentato ad Anna, a Caifasso, a Pilato ad Erode, falsamente accusato, flagellato, insultato, coronato di spine, battuto con verghe, spogliato, trapassato con chiodi, sollevato in croce in mezzo a due ladroni, abbeverato di fiele ed aceto, e traffitto da lancia, vi supplico che per questi atrocissimi dolori, i quali io peccatore ora divotamente considero, e per la santa croce e morte vostra mi preserviate dalla pena eterna dell'inferno; e mi conduciate a quel luogo dove avete introdotto il ladro pentito, che fu crocifisso con voi, il quale col Padre, e col Santo Spirito vero Dio vivete e regnate in eterno.

  A069000442 

 Pei meriti di questa piaga sacrosanta io vi supplico con tutto il cuore, mio Gesù, guardate i miei passi, affinchè essi procedano per la via dei vostri comandamenti, e progredendo di virtù in virtù io arrivi a contemplare voi, mio Dio e mio Signore, nella Sionne celeste.

  A069000456 

 Ad ogni stazione poi bisogna considerare per qualche istante quel tratto della passione di nostro Signore che viene rappresentata, e accompagnare la nostra considerazione con qualche sentimento di amore, di compassione, di dolore, di riconoscenza ecc.

  A069000543 

 Iddio deve sempre essere l'oggetto principale, e lo scopo che ci prefiggiamo affinchè il culto dei santi sia un culto religioso a Dio gradito, ed affinchè noi adempiamo a quanto sta scritto: « Lodate il Signore ne' suoi santi » (Salmo 150).

  A069000544 

 Essi presentano al Signore le preghiere dei giusti (Giob.

  A069000545 

 Noi veneriamo Iddio come Signore assoluto ed Autore di ogni cosa creata, veneriamo {289 [297]} i santi come suoi servi, come suoi intimi amici.

  A069000546 

 Come adunque non onoreremo in modo singolare questa gran Vergine che venne elevata ad una dignità così alta da star infinitamente sopra agli stessi cherubini e serafini? Gesù Cristo mostrò sempre un grande affetto a sua madre e noi suoi discepoli e fratelli non le renderemo tutta la venerazione di cui siamo capaci, non la ameremo di tutto cuore? Se la preghiera dei giusti è assai potente presso al Signore, quanto più potente non sarà la preghiera della sua madre? Certo è che sulla terra Gesù sempre si mostrò pienamente soggetto e sottomesso alla sua madre e volle a intercessione di lei operare il primo miracolo, e solo per mezzo di lei volle santificare il suo precursore prima che nascesse.

  A069000546 

 Gli altri santi sono servi ed amici del Signore, Maria n'è realmente la madre.

  A069000551 

 Noi siamo vani superbi: la vostra umiltà, per cui tanto piaceste al Signore, ci ottenga perdono.

  A069000551 

 Oh! nostra regina, nostra patrona, nostra avvocata, raccomandateci al vostro Figlio, e rendetelo verso di noi propizio! Oh! la più benedetta fra le creature, per la predilezione, che vi siete meritata, per l'autore della misericordia da voi generato, otteneteci che da questo medesimo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore, Dio eterno, benedetto sovra tutte le cose, il quale si è degnato di vestire col mezzo vostro la nostra debolezza e miseria, otteneteci, vi preghiamo, che per la vostra intercessione siamo ancora fatti partecipi della sua beatitudine e gloria.

  A069000553 

 Ora mi metto nelle vostre mani; ditemi, che ho da fare per ritornare nella grazia del mio Signore, che io tosto voglio farlo.

  A069000560 

 Proteggetemi dunque, Madre mia, e ottenetemi il perdono de' miei peccati, l'amore a Gesù, la santa perseveranza, {308 [316]} la buona morte, e finalmente il Paradiso, È vero, che non merito queste grazie, ma se voi le chiedete per me al Signore, io le otterrò.

  A069000565 

 Indulgenza plenaria da guadagnarsi da ciascun associato nelle feste della Circoncisione del Signore, della Purificazione, dell'Annunziazione, della Natività, dell'Assunzione, {311 [319]} della Concezione, e dei Dolori della Vergine, della Conversione di s. Paolo apostolo (25 gennaio), e di s. Maria Maddalena (22 luglio), se fatta la confessione sacramentale si accosterà alla santa comunione.

  A069000592 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che ho potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a' vostri servi, i quali fanno divota menoria di queste allegrezze, di cui ridonda i vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A069000605 

 Se i sacrifizi che esige da te il Signore ti paiono troppo duri ed amari, deh! considera tosto con quanta fortezza e costanza Maria accettò e bevette il calice d'ogni amarezza, e questo pensiero t'inspirerà coraggio e forza da superare ogni difficoltà, anzi da morire, se sia d'uopo, presso colei che per amor nostro soffrì un martirio più crudele di mille morti.

  A069000622 

 a ciascuna delle medesime - Sancta Mater istud agas, Crucifixi fige plagas, Cordi meo valide - ovvero Santa Madre questo fate, che le Piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

  A069000668 

 Nei misteri gaudiosi rallegriamoci con Maria, e ringraziamo il Signore della sua Incarnazione; nei dolorosi muoviamoci a compassione verso il Signore pei tanti suoi tormenti, e pentiamoci dei nostri peccati, che ne furono la causa; nei gloriosi rallegriamoci della gloria di Gesù Cristo e della Vergine sua Madre, e proponiamoci di fare ogni sforzo per conseguire noi pure la beatitudine del cielo.

  A069000677 

 Nel primo mistero gaudioso si contempla come la Vergine Immacolata fu annunziata dall'arcangelo Gabriele, che restando sempre vergine doveva diventar madre del nostro Signore Gesù Cristo.

  A069000680 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo nostro Signore nel tempio nelle braccia del vecchio Simeone.

  A069000682 

 Nel primo mistero doloroso si contempla come il nostro Signore, facendo orazione nell'orto di Getsemani, per l'orror della vicina passione sudò sangue.

  A069000687 

 Nel primo mistero glorioso si contempla come il nostro Signore Gesù Cristo il terzo giorno dopo la sua passione e morte risuscitò trionfante e glorioso per non mai più morire.

  A069000690 

 Nel quarto si contempla come la Vergine immacolata circa dodici anni dopo la risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli angeli fu assunta in cielo.

  A069000708 

 I. Il Signore ha lasciato alla Chiesa la facoltà di perdonare in suo nome i peccati.

  A069000708 

 È cosa chiara che nessuno, fuori del Signore, può per propria autorità perdonare i peccati; ma è pure innegabile clip Dio può comunicare agli uomini una sì grande autorità.

  A069000709 

 XX, 21) si legge: « Il Signore disse loro (agli apostoli); la pace sia con voi.

  A069000709 

 » Con queste parole il Signore conferì agli apostoli la stessa podestà, che egli in quanto uomo ebbe ricevuto dal Padre: la quale podestà comprende senza dubbio anche quella di assolvere da ogni colpa.

  A069000714 

 Per essa diventiamo più fervorosi nel servizio di Dio, più attenti sovra noi medesimi, più umili, più pazienti nel portare il peso delle nostre tribolazioni, più accesi nell'amor di Dio, e più riconoscenti al Signore pel prezioso dono della sua grazia, più cauti e guardinghi nel conservarla.

  A069000719 

 Se vi fosse un sol peccato mortale, di cui uno non fosse pentito, nè questo peccato nè altri verrebbero perdonati, perchè il Signore non può perdonare gli uni senza gli altri.

  A069000720 

 Questa grazia possiamo ottenerla dal Signore pregando fervidamente, perchè Dio mai non la nega a chi vuol convertirsi.

  A069000723 

 Tuttavia le anime pie devono ricordarsi di queste parole di s. Francesco di Sales: « Non si deve però scrupoleggiare nell'enumerare in confessione tutte ed anche le più piccole imperfezioni... Di questi piccoli quotidiani difetti dobbiamo chiederne perdono al Signore ogni volta che ce ne accorgiamo, un atto interno di umiltà, un sospiro basta.

  A069000731 

 A Davide il profeta Natan aveva detto a nome di Dio: « il Signore ti ha perdonato il tuo peccato, » (2 dei Re XII) e tuttavia in pena di questo peccato dovette ancora sopportare dei gravi castighi, fra' quali la morte del figlio, la ribellione del figliuolo Assalonne.

  A069000731 

 Per la qual cosa dì e notte egli pregava il Signore che lo purificasse da ogni residuo di colpa, dicendo: lavatemi viepiù dalla mia iniquità e mondatemi dal mio peccato.

  A069000732 

 Così pure leggiamo, che il Signore alle preghiere di Mosè perdonò al popolo il peccato d'idolatria, ma non di meno gli fece sentire che l'avrebbe castigato sino alla terza, e alla quarta generazione.

  A069000732 

 Mosè istesso peccò per un istante di diffidenza nella bontà del Signore, ne ottenne perdono, ma in pena di esso non potè entrare nella terra promessa.

  A069000754 

 Questo è appunto il male di cui io sono colpevole: perchè abbandonai il Signore, {400 [408]} e me ne andai lontano da Lui.

  A069000760 

 Oggi se udirete la voce del Signore, dice la sacra Scrittura, non vogliate indurare il vostro cuore.

  A069000796 

 Questo è un vizio che offende direttamente il Signore, perchè il disamore è poco attacco alla virtù ed alle pratiche di religione; è in sostanza un disamore e attacco freddo a Dio medesimo.

  A069000797 

 Osai negare a Voi obbedienza, a Voi mio Creatore e Signore, senza l'aiuto del quale sussistere io non potrei un sol momento, quasi che ad obbedirvi io non fossi obbligato.

  A069000802 

 Perdonatemi, o Signore, secondo l'infinita vostra misericordia, e ricevetemi pentito nelle braccia del vostro paterno amore.

  A069000804 

 Oh! incomprensibile degnazione del mio Dio! Ah sì, mio Signore! io voglio nuovamente essere tutto vostro.

  A069000806 

 Ah! Signore, abbiate pietà di una misera creatura, e datemi viva contrizione delle mie colpe, date lagrime a' miei occhi, affinchè pianga la mia infedeltà! Ah! Signore! {426 [434]} eccomi di tutto cuor pentito per avere offeso Voi, ottimo Padre, per aver profanato il Sangue del vostro Unigenito, macchiata l'anima mia, contristato lo Spirito Santo.

  A069000806 

 O Eterno Padre, per amor di Gesù abbiate compassione di un povero peccatore! Un benigno sguardo, o Signore, volgete sopra di me, benedite il mio proponimento, di non volervi mai più offendere, ma di evitare con grande sollecitudine ogni cosa che possa dispiacere agli occhi vostri purissimi.

  A069000806 

 O celeste mio Padre, non permettete che io mi separi ancora da voi col peccato, mandatemi piuttosto tutti i mali, toglietemi da questa vita qualora Voi prevedeste {427 [435]} che io fossi ancora per abusare del più nobile dono, della libertà, nell'offendere voi, mio Padre, mio Creatore, mio Sovrano Signore.

  A069000806 

 Padre di misericordia, che vi dirò io? Ammutolisco alla vista delle mie mancanze, le quali non ostante le ferme promesse a voi fatte, mio Dio, mio Signore, ho le tante volte e con tanta ingratitudine ripetute.

  A069000808 

 Oh! quanto son felice! Esulta, o anima mia, ed esalta il tuo Signore; quanto è in me benedica il suo Santo Nome.

  A069000809 

 Ah! certamente io non meritava la grazia che ho ricevuta! Quanto siete stato {428 [436]} buono, Dio mio, nel perdonarmi i miei peccati, nell'invitarmi così paternamente a ritornare a Voi, a mutar vita! Ora che qual figliuol prodigo, pentito e divoto, ho confessato dinanzi a Voi e dinanzi al vostro Unigenito i miei peccati, con quanta prontezza, con quanta bontà Voi mi avete perdonato! O Signore, Voi siete la carità, ed è vostra delizia il perdonare e il beatificare le anime che desiderano di amarvi.

  A069000810 

 Da questo momento, o mio Signore, io voglio vivere eternamente a Voi solo, e col mio fervore, colle mie buone disposizioni, con una figliale obbedienza, con una continua memoria di Voi, con una perfetta uniformità ai vostri divini voleri, con una attenta vigilanza sopra di me, e {429 [437]} sopra i miei sensi, col fedele adempimento de' miei doveri, voglio riparare, per quanto mi sarà possibile, al male commesso in quei giorni amarissimi che vissi da Voi lontano.

  A069000810 

 Voi vedete il mio cuore, Voi sapete ogni cosa, o Signore; Voi sapete anche che io vi amo, che io desidero ardentemente l'emendazione della mia vita, la mia santificazione.

  A069000811 

 Da questo momento io amo meglio essere l'ultimo nella casa del mio Signore, che abitare nella casa degli empi.

  A069000811 

 Datemi un benigno sguardo, o Signore, aiutate l'anima mia e salvatemi per riguardo della vostra misericordia.

  A069000811 

 Gesù Cristo, Signor nostro, si umiliò e si fece ubbidiente sino alla morte, e morte di croce; ed io misera Creatura, polvere {430 [438]} e cenere, che tante volte mi sono meritato l'inferno, oso insuperbirmi? Signore, abbiate pietà di me.

  A069000812 

 Io confesso la mia ingiustizia, e Voi, o Signore, perdonatemi il mio peccato.

  A069000812 

 Voi, o Signore, siate l'unico mio desiderio e saziate il mio cuore.

  A069000813 

 Come potrà sperare di trovar grazia presso Dio quegli, il quale va in collera contro al prossimo suo? Egli che è senza misericordia verso il suo simile, come potrà sperare di ottenere dal Signore misericordia pei suoi peccati? Così Voi diceste, mio Dio e Signore, per bocca del vostro profeta, ed oserò io ancora andare in collera e portar odio contro alcuno? Perdonatemi, o Signore, i rancori e le avversioni che ho nutrito finora.

  A069000813 

 Di buon cuore io perdono a chiunque mi abbia offeso, e Voi, Signore, non castigatemi nella vostra collera.

  A069000813 

 Possa io d'ora innanzi, quando i nemici insorgono e m'insidiano, sopportarli {432 [440]} pazientemente! Ah! potessi come un sordo non prestar ascolto alle loro dicerie, e non aprir bocca in mia difesa! Signore mio Dio, non abbandonatemi, non allontanatevi da me, poichè Voi siete la mia speranza e la mia salute.

  A069000814 

 Che cosa, debbo io fare, miserabile? Ah! Signore abbiate pietà di me secondo la vostra grande misericordia! Alla vostra infinita bontà vo debitore, se ancor non sono dannato insieme con tanti altri.

  A069000814 

 Che io abbia ancora ad offendervi? Che abbia di nuovo a conculcare il prezioso Sangue del vostro Unigenito Figlio con sensuali piaceri? No, Signore, non sia mai! Vi prego, o Gesù, Figliuolo della più pura fra le Vergini, liberatemi dallo spirito d'impurità; lavatemi, mondatemi ognor più dal mio peccato.

  A069000814 

 {433 [441]} Create in me, o Signore, un cuor mondo, non rigettatemi dalla vostra faccia e non togliete da me il vostro S. Spirito.

  A069000815 

 Guai a me se abbandono Voi, mio Signore e Padrone, fonte di acqua viva, per iscavarmi cisterne di piaceri terreni, cisterne che non rattengono acqua.

  A069000815 

 Potessi in abito di penitenza e nella cenere mangiare il mio pane e mescolare la mia bevanda col pianto! Mio cibo prediletto, o Signore, sia il fare la vostra santa volontà, e Voi saziatemi del torrente dei vostri piaceri.

  A069000816 

 Voi fate spuntare il sole sovra i buoni e sovra i malvagi, e fate piovere sopra i giusti e sopra gl'ingiusti, ed io sarò invidioso del bene altrui? Ogni cosa dovrà succedere a me prosperamente, ed io intanto vedrò di mal animo il bene del mio prossimo? Oh! quanta malizia, quanto veleno trovasi nel mio cuore? Perdonatemi, misericordiosissimo Signore, se finora ho peccato coll'invidia.

  A069000816 

 Voi, o Signore, avete amato il mondo fino al punto di sacrificare il vostro Unigenito, affinchè tutti quelli, che in Lui credono, non vadano perduti, ma conseguano la vita eterna.

  A069000817 

 Non rifiutate, o Signore, di ascoltarmi; le mie forze cominciano a venir meno.

  A069000817 

 Quando comincierò, o Signore, con tutto il cuor mio, con tutta l'anima, con tutte le forze, ad amar Voi, il quale avete creato {435 [443] me con un amore eterno, e avete tratta e unita a Voi l'anima mia? Ah! me infelice, che sì freddo sono stato finora nel vostro servizio! Ho ben ragione di temere che Voi cominciate a rigettarmi dalla vostra faccia, perchè nè freddo nè caldo io sono.

  A069000817 

 Signore, vivificatemi per amor del vostro Nome.

  A069000817 

 Tuttavia perdonatemi ancora, o Signore, e non entrate in giudizio col vostro servo, perchè dinanzi a Voi nessun uomo è senza colpa.

  A069000818 

 Nell'ultima cena il Signore donò a' suoi discepoli il proprio Corpo e Sangue in cibo e bevanda.

  A069000821 

 Vuoi tu, o cristiano, crescere nella vita della grazia e nel bene, vivere unito con Dio, e ogni giorno renderti più meritevole dell'eterna vita? accostati sovente e degnamente alla tavola del Signore.

  A069000822 

 Perchè mai oggidì è così {441 [449]} rara questa viva fede, questa grande carità verso Dio e verso il prossimo, questa santità di vita? Si è specialmente perchè la mensa del Signore è deserta, o perchè vi ci accostiamo senza divozione interna, senza buone disposizioni, senza preparazione.

  A069000822 

 Quanto spesso dobbiamo accostarci alla mensa del Signore? Dovresti, cristiano mio, accostarti quanto più spesso la tua condizione e le tue occupazioni te lo permettono, e vivere in modo che tu, come dice s. Agostino, fossi degno di ricevere il Signore ogni giorno.

  A069000823 

 Il Signore castiga anche temporalmente le comunioni sacrileghe.

  A069000831 

 Certamente non ci accostiamo in modo deforme a qualche gran personaggio della terra; oseremmo accostarci in tale stato al Signore dell'universo? I morbi naturali peraltro non ci possono impedire di accostarci a Gesù.

  A069000835 

 Illuminate la mia mente colla vostra divina luce, affinchè io veramente vi riconosca nella frazione del pane, mio Dio e mio Signore, accendete in me il fuoco della santa direzione, affinchè con tutta l'anima mia vi abbracci, e gusti la vostra dolcezza, la quale in questo Sacramento come in sua fonte è contenuta.

  A069000840 

 Voi, o Signore, conoscete la mia grande povertà, la mia debolezza, la mia inclinazione al male, alle cose terrene, le quali m'impediscono che a Voi sollevi il mio cuore.

  A069000842 

 Eletti del mio Dio, Angioli del cielo, i quali fate continuamente e con piacere la volontà del Signore, assistetemi in questo momento felice, ed accompagnatemi voi medesimi al vostro Re e mio Redentore.

  A069000845 

 Mi accosto come infermo al medico della vita, immondo al fonte della misericordia, cieco al lume dell'eterna chiarezza, povero e bisognoso al Signore del cielo e della terra.

  A069000845 

 Prego dunque la vostra clemenza a concedermi la grazia di ricevere il pane degli Angeli, il Dio del cielo, il Re dei re con tanta riverenza ed umiltà, con tanta contrizione e divozione, con tanta purità e fede, che abbia a partecipare non solo del corpo e del sangue del mio Signore, ma anche della virtù e della grazia di sì gran Sacramento.

  A069000851 

 S. Giovanni Battista, santificato nel seno materno, non osa toccar la vostra persona, protesta di non essere degno di sciogliervi le scarpe: il principe dei vostri apostoli va gridando: Signore, allontanatevi da me che sono un peccatore, ed io pieno di peccati, avrò l'ardire di accostarmi a Voi?.

  A069000852 

 Se nell'antica legge era d'uopo essere puro e santificato per mangiare i pani esposti sulla mensa del vostro tempio, i quali non erano che l'ombra del mistero {471 [479]} eucaristico, come mai io essendo così privo di santità oserò mangiare il pane degli Angeli? Voi avete comandato, o Signore, che si mangiasse l'agnello pasquale con pane senza lievito e con lattughe; posso io accostarmi a mangiare il vero agnello in tal modo? Sono io un pane senza lievito di malizia? Ho io una vera contrizione significata per l'amarezza di quelle erbe? Ah! io temo ed ho ragion di temere nell'accostarmi alla vostra mensa essendo sì lontano dall'aver cotali disposizioni.

  A069000853 

 Ohimè! che diventerò io se avessi la disgrazia di ricevervi indegnamente, d'introdurvi in un'anima ancora imbrattata di peccati, schiava ancora di quelle passioni che hanno in me rovesciato il trono della vostra grazia ed eretto quello del demonio vostro nemico implacabile? Da una tale sventura liberatemi, o Signore.

  A069000861 

 Io vengo a voi, o Signore, pieno di miserie, affinchè mi liberiate; vengo come un malato al medico perchè mi guariate; come peccatore al fonte della giustizia affinchè mi santifichiate.

  A069000862 

 Io pubblicherò le vostre lodi, o mio Signore, e magnificherò la vostra carità infinita, affinchè tutti i peccatori facciano a voi ritorno con tutta la sincerità del loro cuore.

  A069000864 

 O Dio dei nostri cuori, per adorarvi come nostro Creatore, per riconoscervi per nostro Sovrano Padrone, per lodarvi come Signore Santissimo ed amarvi come unico nostro Bene, noi vi offriamo quest'ostia adorabile, lo stesso vostro Unigenito Figlio.

  A069000866 

 Non permettete, o Signore, che io mentisca allo Spirito Santo, allorchè il sacro ministro invitandomi ad innalzare a voi il mio cuore, io gli rispondo, che già l'ho a voi innalzato; vuotatelo di ogni affetto terreno, e riempitelo del vostro celeste amore, affinchè io sia meno indegno di ricevere voi, che circondato di maestà e di gloria regnate in cielo.

  A069000867 

 Io per tutti vi prego, o Signore, perchè voi siete il Dio di tutti, perchè volete che siamo tutti fratelli, che ci amiamo gli uni gli altri, e vicendevolmente ci aiutiamo nei nostri bisogni, perchè insomma voi volete che tutti riuniti in una carità medesima non formiamo che un cuor solo ed un'anima sola.

  A069000868 

 Io vi adoro, mio Signore, mio Dio, Gesù Cristo mio Salvatore, realmente presente in quell'ostia sacrosanta.

  A069000869 

 Io mi prostro qui dinanzi a voi come a mio Creatore, mio Sovrano Signore, e profondamente mi umilio innanzi al trono della vostra Maestà.

  A069000870 

 Ah! Signore, io non sono che peccato, e voi la santità medesima; voi siete Dio, ed io un niente.

  A069000871 

 Sì, mio Signore, io corro a voi; venite a me, venite mio amore, mio {485 [493]} desiderio, mio conforto.

  A069000875 

 Venite, o Signore, e scendete da questo altare nell'anima mia che a voi sospira, come il cervo sitibondo all'acqua viva per estinguersi l'ardente sete.

  A069000877 

 Quando il sacerdote pronunzia il Domine, non sum dignus, riconoscete di bel nuovo la vostra indegnità dicendo: Ma chi siete voi, o Signore, e chi sono io per accostarmi a voi e ricevervi in me? Voi siete il mio Dio e venite a me! Voi siete il Dio della santità, ed io un vile peccatore! Non son degno che voi veniate a visitarmi; ma parlate, gettate gli occhi vostri pietosi sopra la mia miseria.

  A069000878 

 Signore, ricevete con misericordia chi si accosta a voi con fiducia ed amore.

  A069000882 

 Lasciate che parli il cuore vostro; il suo linguaggio piace al Signore siccome un'espansione di amore e di confidenza.

  A069000885 

 Oh! qual grande tesoro di grazie sarai per ricevere, anima pia, se farai un degno ringraziamento dopo la Comunione! Terminato il ringraziamento non devi cessare di ricordarti del gran benefizio che hai ricevuto, ma nel mattino e nel dopo pranzo con islanci del cuore, e sovratutto con santi pensieri e pratiche divote devi sollevarti al Signore.

  A069000888 

 Aprite i vostri tesori, liberalissimo mio Signore, e con un'anima così povera fate oggi vedere quanto sieno grandi le vostre ricchezze.

  A069000889 

 Ah! quanto è mai radicato in me l'amore a questa vita terrena! Signore, vi vuole la forza vostra per distruggerlo; usate con me della vostra onnipotenza.

  A069000889 

 Voi di più sapete, o Signore, quale amore io porti a me stesso.

  A069000893 

 Datemi, Signore, un {497 [505]} cuore tutto trasformato in Voi per amore, una memoria, che sempre si ricordi di Voi, un intelletto che vi conosca appieno, e contempli in ogni cosa; ed uno spirito che sempre sia unito intimamente con Voi.

  A069000897 

 Concedetemi, o Signore, che l'anima mia abbia desiderio di Voi, Pane degli Angeli, refezione delle anime sante, pane nostro quotidiano, soprassostanziale, che contiene ogni dolcezza e sapore, ed ogni diletto di soavità; sempre abbia fame di Voi, e sempre il cuor mio si nutrisca di Voi, in cui desiderano gli Angeli di riguardare, e con la dolcezza del vostro sapore si riempiano le viscere dell'anima mia.

  A069000910 

 Signore, io ho perduto il mio tempo, i miei beni come il figliuol prodigo, e tuttavia non ho potuto stancare la vostra misericordia! Ah! d'ora innanzi non più i piaceri dei sensi, non il riguardo degli uomini, ma la vostra volontà sia la regola di mia condotta.

  A069000910 

 Stampate, o Signore {504 [512]} nel cuor mio a caratteri indelebili la legge del vostro amore.

  A069000911 

 Concedetemi, o Signore, che io faccia sempre la vostra volontà.

  A069000912 

 Vergine Santissima, la più amata da Dio e benedetta, e degna di amore! ottenetemi dal vostro Figlio la grazia di secondare tutte le sante sue inspirazioni, e da Madre amorosa insegnatemi tutte le virtù per le quali Voi tanto piaceste al Signore.

  A069000922 

 Mentre c'intratteniamo cogli uomini pensare spesso al Signore, a lui sollevandoci con affettuose giaculatorie; di raccoglierci per pregare, senza sforzo però, senza farci violenza, bensì con una grande semplicità di amore.

  A069000923 

 Di ascoltare il Signore nell'orazione, aprirgli il cuore per udire la sua parola, nè perdere alcuna delle sue inspirazioni.

  A069000925 

 Il Signore assiste coloro soli i quali operano per la sua gloria.

  A069000935 

 Quanto a me, Signore, fatemi compiere la mia penitenza in questa vita, affinchè non mi resti più nulla da espiare nell'altra.

  A069000936 

 Sebbene sincera sia la nostra volontà di servire il Signore, e di condurre una vita veramente cristiana, tuttavia abbiamo bisogno di rinforzarla di quando in quando con esercizi di pietà e nutrirla con salutari riflessi.

  A069000937 

 Ascoltiamo la voce del Signore, che si fa in {514 [522]} particolar modo sentire nel ritiro; noi riceveremo grazie corrispondenti allo zelo che avremo per la nostra salute.

  A069000945 

 Chiediamo al Signore la confessione e il dolore dei peccati commessi; pensiamo che più volte meritammo l'eterna perdizione.

  A069000952 

 Io esclamerò col re Davide: Signore, penetrate la mia carne e le mie ossa con salutare timore: io pavento la severità dei vostri giudizi.

  A069000955 

 Qual cosa ho fatto finora pel Signore, che si è tutto sacrificato onde espiare i miei peccati? Poss'io dire che l'abbia amato, servito, adorato? Che debbo io fare per riparare alle mie ingratitudini?.

  A069000959 

 Dimandiamo al Signore la grazia di ben penetrare questa verità e di riportarne tutto il frutto che può produrre in un'anima ben disposta.

  A069000960 

 Il Signore mi ha prevenuto colle sue grazie, bagnato col sangue suo, tuttavia altro io non gli offro che apparenza di virtù.

  A069000961 

 Il padrone ordina al vignaiuolo di tagliare il fico, perchè sono parecchi anni che occupa inutilmente il terreno nella sua vigna... Io sento nel fondo del mio cuore gli amari rimproveri che mi fa il Signore.

  A069000963 

 La pazienza del mio Signore mi eccita a correggermi de' miei difetti: me infelice, se ancor differisco di consacrarmi al suo servizio! Se io abuso di questo nuovo benefizio, sarà un motivo di più per la giustizia di Dio, onde punirmi con estremo rigore.

  A069000966 

 Adoriamo il Signore, e di cuore chiediamo la grazia di poter comprendere la necessità di amarlo, e di consacrarci al suo servizio.

  A069000983 

 Se io non ho zelo per la gloria di Dio e per la salute dei miei fratelli, merito che Dio mi tratti con tutto il rigore di sua giustizia... Signore, non entrate in giudizio col vostro servo, che da se medesimo si giudica e si condanna.

  A069000985 

 O sante gioie! fatemele gustare, o Signore.

  A069000994 

 Leggiamo lungo il giorno qualche libro di pietà; facciamo una visita a Gesù sacramentato, ed esaminiamo ai piedi del Signore lo stato dell'anima nostra.

  A069001000 

 Diciamo a noi stessi: O anima mia, perchè sei tu trista, perchè ti conturbi? Spera nel Signore; egli ti offre il cuor suo adorabile.

  A069001000 

 O Gesù, o Maria, o Giuseppe assistetemi; mio buon Angelo custode difendetemi; eletti del Signore, venite incontro all'anima mia e presentatela all'Altissimo.

  A069001005 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A069001032 

 E di tale autorità si servì uno degli stessi apostoli, s. Paolo, quando avendo imposto una grave pena ad un pubblico incestuoso di Corinto, affinchè, come egli dice, lo spirito sia salvo nel dì del Signore nostro Gesù Cristo; in seguito, e prima che fosse trascorso il tempo stabilito, gli rimise il resto della pena, in riguardo degli altri fedeli e a nome di Gesù Cristo

  A069001050 

 Chiunque reciterà per ogni mese almeno una volta alla settimana la Corona di Nostro Signore

  A069001052 

 1° Indulgenza di sette anni e di sette quarantene alle meditazioni di sopra, per tutte le feste di Nostro Signore, e della beata Vergine non ancora nominate.

  A069001062 

 Il Signore assegnò a ciascun uomo uno stato particolare nel quale debba vivere ed operare la propria salute.

  A069001067 

 5° Prega il Signore e lo Spirito Santo che t'illumini, e fa anche qualche Comunione.

  A069001072 

 Mio Signore, mio Dio, io mi presento al vostro cospetto, e vi prego di quell'assistenza e di quei doni, di cui abbisogno nel mio stato.

  A069001073 

 Sovratutto poi, o Signore, imprimetemi il timor vostro nel mio cuore.

  A069001076 

 E in questo stato quale speranza di salvezza potrà ancora rimanergli? Ah! giovane infelice! Con quanta premura adunque non deve il fanciullo applicarsi alla pietà e allo studio della religione di accostarsi a compiere un'azione tale, che deve decidere sulla sorte sua futura! E soprattutto con quanto zelo non deve egli occuparsi ogni dì per ottenere dal Signore colle preghiere, colle buone opere, coll'esatto adempimento de' suoi doveri, quei sentimenti di pietà indispensabili per ricavare dalla prima comunione tutto quel frutto, che questo Sacramento dell'amore non manca di produrre in un cuor ben disposto? Noi consigliamo pertanto quel fanciullo che ha da fare la sua prima Comunione a recitare divotamente ogni dì le preghiere seguenti, almeno durante il mese che precede la prima Comunione.

  A069001093 

 O Spirito divino, a tutti questi aggiungete il dono delle lagrime, affinchè io pianga le mie colpe passate, l'amore alla mortificazione per soddisfare alla vostra divina giustizia, la regina di tutte le grazie, la perseveranza finale, affinchè io viva santamente e muoia di una morte preziosa nel Nostro Signore Gesù Cristo.

  A069001094 

 Mio Signore e mio Dio, io pei vostri meriti ho ricevuto il sacramento della Cresima.

  A069001099 

 Perdonatemi perciò, o Signore, o Verità eterna, ed accettate il patto che in nome mio nel santo Battesimo fu con voi conchiuso, e che oggi dinanzi a voi io rinnovo.

  A069001100 

 Questo io spero, o Signore, dalla vostra grande misericordia, per la quale Voi siete sempre più pronto e disposto ad aiutarmi, che non io a supplicarvi di aiuto.

  A069001103 

 Disponeteli, o Signore, secondo lo stato, a cui nella vostra sapienza e misericordia infinita li avete destinati per la loro salute.

  A069001103 

 Non permettete, o mio Signore, che le mie azioni smentiscano questa mia preghiera.

  A069001103 

 Santificate, o Signore, l'amore che loro io porto, concedendomi la grazia di non amarli {615 [623]} che in Voi e per Voi, cioè unicamente in riguardo all'eterna loro salute.

  A069001106 

 Date loro una vita felice e tranquilla, allontanate dal loro capo ogni disgrazia, proteggeteli di continuo all'ombra delle vostre ali, e se negli imperscrutabili decreti della vostra giustizia e sapienza, qualche sciagura dovesse piombare sopra qualcuno di noi, deh! mio Signore, io vi prego e vi scongiuro, che i vostri colpi si scaglino sopra di me soltanto; {621 [629]} essi risparmiate, essi benedite, essi ricolmate dei vostri celesti favori.

  A069001107 

 Che mi servirebbero i più bei talenti, che mi servirebbe un giorno la più vasta erudizione, se io avessi la disgrazia di abusarmene come {622 [630]} fanno oggidì tanti superbi filosofi, che infatuiscono nei loro pensamenti, che si perdono in falsi ragionamenti, e che di tutto vogliono sapere fuorchè di voi, o mio Dio, che siete la via, la verità, la vita? Ah! Signore, gradite che io vi dimandi in riguardo di scienza, ciò che Salomone vi domandava in fatto di ricchezza.

  A069001109 

 Degnatevi poi, o mio Signore, di rendere a questi miei benefattori tutto il bene che essi in ciascun giorno mi prodigano.

  A069001117 

 Deh! più non permettete, o mio buon Signore, che io abusi ancora di quest'ultima grazia, prova di vostra tenerezza per una creatura, che altro non si merita che lo sdegno di un padre lungamente offeso ed oltraggiato.

  A069001120 

 Ah! mio Signore, se io mi dessi tante sollecitudini, se io durassi tante pene per l'affare della mia salute, quante ne prendo per li miei negozi temporali, io sarei un gran santo.

  A069001128 

 Aiutatemi, Signore, in questo stato così pieno di pericoli, preservate il mio cuore dalla corruzione dell'oro, delle dignità e dalla cieca ambizione.

  A069001132 

 Io, Signore, crederò sempre che non avvi vera scienza se non quella che viene da voi, e che è vero merito il riconoscere umilmente i limiti, che poneste alla nostra debole natura, alla nostra ragione.

  A069001133 

 Signore, rendetemi dunque degno di onore agli occhi vostri e presso tutti i miei fratelli per la mia pietà, carità, pazienza, modestia, insomma per tutte le virtù, che costituiscono il vero cristiano.

  A069001133 

 {645 [653]} Tutte queste grazie io vi dimando pei meriti di Gesù Cristo Nostro Signore.

  A069001138 

 Ah! Signore, abbiate pietà della mia debolezza, e perdonate alla mia infedeltà.

  A069001160 

 Concedete, o Signore, a quelli, che per amor vostro ci fecero del bene, il premio loro promesso.

  A069001163 

 Signore, che fatto uscire d'Ur della Caldea il vostro servo Abramo, lo custodiste il'eso in tutto il suo pellegrinaggio, degnatevi altresì, vi prego, di custodir me vostro servo; siate, o Signore, lo scopo del mio viaggio, mia consolazione nel cammino, {662 [670]} mia ombra nel calore del giorno, mia protezione nella pioggia e nel freddo, mio sollievo nella stanchezza, mio aiuto nelle avversità, mio sostegno nei pericoli di cadere, mio porto nel naufragio, affinchè sotto la vostra scorta io arrivi felicemente al luogo, cui tendo, e finalmente sano e salvo io ritorni ai miei ed alle cose mie.

  A069001163 

 Tutto ciò io vi domando e spero per li meriti di Gesù Cristo nostro Signore il quale vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

  A069001164 

 O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete {663 [671]} mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici.

  A069001165 

 Pel nostro Signore Gesù Cristo, il quale vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

  A069001166 

 Fecondate, o Signore, la terra colle benefiche acque come ai {665 [673]} tempi d'Elia profeta, affinchè essa ci produca i frutti necessari; e in pari tempo mandate la rugiada celeste delle vostre grazie nei nostri cuori, affinchè noi pure facciam frutti degni di penitenza, ci procacciamo grandi meriti dinanzi a voi, e così ci rendiamo degni di entrare un giorno nella terra promessa, nella terra dei viventi.

  A069001167 

 Esaudite, o Signore, chi vi prega, concedete a chi vi supplica la serenità del cielo, affinchè noi che pei nostri peccati giustamente siamo puniti, per la vostra misericordia esperimentiamo la vostra clemenza.

  A069001167 

 Per Gesù Cristo nostro Signore.

  A069001185 

 Ecco pertanto, o Signore, che in onta del nome vostro l'Inferno si riempie di queste anime! Rammentatevi che il Figlio vostro Gesù ha incontrato per esse la morte la più crudele.

  A069001185 

 Per Colui, che ci ha liberati dall'Inferno, Gesù Cristo Nostro Signore, a cui sia lode e gloria nei secoli.

  A069001185 

 Piegatevi, o Signore, alle preghiere delle anime sante, e della Chiesa, Sposa santissima del Figlio vostro; ricordatevi della vostra misericordia; scordatevi della loro idolatria e della loro infedeltà, e fate che finalmente amino colui, che voi mandaste al mondo perchè fosse la nostra salute, la nostra via, la nostra risurrezione.

  A069001189 

 III. Quando vi succede la disgrazia di cadere, dimostrate tosto al Signore il vostro rincrescimento, datevene un castigo, e senza nulla scoraggiarvi rimediate al male con un atto di virtù contraria; come sarebbe, nel caso nostro, un momento dopo mostrarvi dolce ed affabile.

  A069001208 

 Non vengono essi ogni giorno all'assalto? Non si approffittano essi {689 [697]} anche delle minime circostanze? E non ricorrono essi talora alle invenzioni per insinuare cento volte il medesimo errore? La scelta dei fatti, il modo di presentarli, e di alterarli, le considerazioni che vi frammischiano, ogni cosa insomma non concorre al conseguimento dello stesso fine satanico, cioè di guastar la mente e corrompere il cuore? Ed è possibile che sianvi padri e madri, e superiori, che permettano ai loro figliuoli, alle persone loro soggette, di pascolarsi ogni giorno nella lettura di simili fogli, che espongono in tal guisa la loro fede ed i loro costumi a sì evidente pericolo di perversioni? Cattolici temete che il Signore non vi dica un giorno: Io non vi conosco.

  A069001217 

 Nostro Signore, la santissima vergine, gli angeli e i santi vi hanno veduto al ballo.

  A069001666 

 R. Noi Cattolici dobbiamo 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore che ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla sua santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca da buon Pastore al suo ovile, ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai Protestanti, e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4°Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, coll'osservanza esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa.

  A069001673 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello che riguarda al suo culto.

  A069001678 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangeranno mai.

  A069001679 

 Chi persevera nel servizio del Signore sino alla fine della vita, egli sarà salvo.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000006 

 Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore.

  A070000015 

 » Queste cose, per adempiere il mio dovere, doveva a te significare, eccellentissimo Signore; ed ora nient'altro mi resta, se non attestare di cuore i peculiari sentimenti dell'animo mio alla tua eccellenza, a cui prego da Dio ogni bene.

  A070000032 

 Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere quello un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi ai piedi suoi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi {8 [24]} da me.

  A070000032 

 Quasi che dir volesse: Oh Signore, io non son degno di stare alla vostra presenza, ammirando, dice s. Ambrogio, i doni di Dio, sicchè tanto più meritava quanto meno di se presumeva.

  A070000033 

 Colà entrarono ambidue nella sinagoga e Pietro ascoltò la predica che qui fece il Signore, e fu testimonio ella guarigione di un indemoniato da lui miracolosamente operata.

  A070000035 

 Gesù restituì la sanità a quanti erano a lui portati; e tutti pieni di contentezza partivano dalla casa di Pietro lodando e benedicendo il Signore.

  A070000040 

 A quelle parole niuno degli Apostoli ardi parlare; soltanto Pietro, e per l'impeto del suo amore verso Gesù, e per accertarsi che non era un'illusione, Signore, disse, se siete veramente voi, comandate che io venga a voi camminando sopra le acque.

  A070000042 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come Capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avete parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A070000049 

 Parimenti quando si presentano le chiavi di una città ad un re si vuole significare, {21 [37]} che quella città lo riconosce per suo signore.

  A070000053 

 Pietro pel grande amore che nutriva verso il suo divin maestro inorridì all'udire i mali cui era per essere esposta la sacra di lui persona, e trasportato dall'affetto che un tenero figlio ha, per suo padre, lo trasse in disparte, e prese a persuaderlo, che si recasse lontano da Gerusalemme, per evitare quei mali e conchiuse: lungi da voi, Signore, cotesti mali.

  A070000054 

 Quindi rivolto a Gesù disse: O Signore, quanto mai è cosa buona il dimorare in questo luogo: se così vi piace, facciamo qui tre padiglioni, uno per voi, uno per Mosè, e l'altro per Elia.

  A070000060 

 Ciò detto entrò in casa dove il Signore lo aveva preceduto.

  A070000062 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro, il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità, e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore, come appunto soglionsi appellare i papi suoi successori.

  A070000067 

 Mentre era a mensa co' suoi discepoli, verso il fine della cena, il Signore si leva da tavola, piglia uno asciugatojo, se lo cinge ai fianchi, versa dell'acqua in un catino, mostrando {36 [52]} di voler lavare i piedi agli Apostoli che seduti e maravigliati stavano aspettando qual cosa volesse fare il loro Maestro.

  A070000068 

 {37 [53]} Tuttavia quando conobbe che il Salvatore voleva ubbidienza, gli disse: O Signore, poichè volete così, non debbo, nè voglio resistere alla vostra volontà, fate di me ogni cosa che meglio vi piace; se non basta lavarmi i piedi, lavatemi anche le mani e la testa.

  A070000077 

 Fu questo un tratto di vivo amore, ma fuor di proposito; perchè il Signore non voleva essere salvato dalle {44 [60]} mani altrui, anzi per la salute del mondo voleva darsi nelle mani dei suoi nemici e morire; onde Gesù disse a Pietro: Riponi la spada nel fodero, perciocchè chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A070000089 

 Allora comparve il Signore sul lido, dove, senza farsi conoscere, quasi volesse comperar dei pesci, Giovanetti, loro disse, avete forse qualche pesce per far colezione? Pueri, numquid pulmentarium habetis? No, risposero; {53 [69]} abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso niente.

  A070000090 

 A questa pesca inaspettata Giovanni si rivolse verso colui che dal lido aveva dato quel suggerimento, ed avendo conosciuto essere Gesù, disse tosto a Pietro: Egli è il Signore.

  A070000091 

 Gli Apostoli mossi dal desiderio di vedere il Signore lasciarono tutti i pesci nella barca; onde il Salvatore disse loro: Portate qua dei vostri pesci.

  A070000093 

 Il Signore replicò: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato tre volte sopra il medesimo soggetto rimase fortemente conturbato.

  A070000093 

 Pertanto diffidando delle proprie forze Pietro umiliato rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo.

  A070000093 

 Quindi gli replicò un'altra volta: Simone, figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, replicò Pietro, voi ben sapete che io vi amo.

  A070000106 

 Prostrati adunque si misero a pregare così: Voi, Signore, il quale conoscete il cuore di tutti, mostrateci quale dei due abbiate scelto per occupare il luogo di Giuda prevaricatore.

  A070000111 

 Chiunque invocherà per la fede il nome del Signore, colui sarà salvo.

  A070000111 

 Oggi si è in noi verificata la profezia del profeta Gioele, il quale disse così: avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io spanderò il mio Spirito sopra gli uomini, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; i vostri {69 [85]} giovani avranno delle visioni, e i vòstri vecchi dei sogni.

  A070000112 

 Ascoltate, o figliuoli di Giacobbe: quel Signore, nel cui nome chi crederà sarà salvo, è quel medesimo Gesù Nazareno, quell'uomo grande, a cui Iddio rendette testimonianza con una moltitudine di miracoli, che operò, come voi stessi avete veduto.

  A070000114 

 Che poi Gesù sia salito al cielo, lo dice il medesimo Davidde con queste parole: Il Signore disse al mio {71 [87]} Signore: siedi alla mia destra, finchè io abbia messo i tuoi nemici a scabello de' tuoi piedi.

  A070000114 

 Sappia adunquè tutto il popolo d'Israele, che quel Gesù che voi avete crocifisso, fu da Dio costituito Signore di tutte le cose, re e Salvatore del suo popolo, e niuno può salvarsi senza aver fede in lui.

  A070000115 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: Che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo che la grazia del Signore operava nei loro cuori, e che già essi credevano in G. Cristo.

  A070000121 

 Che dice egli adunque? Il Signore, dice Mosè, vi farà sorgere fra i vostri figli un profeta, siccome a me, a lui crederete in tutto quello che vi dirà.

  A070000125 

 Se in questo giorno veniamo {80 [96]} accusati e ci formano un processo per un'opera ben fatta, quale è la guarigione di quell'infermo, sappiate tutti, e lo sappia tutto il popolo d'Israele, che costui, il quale vedete qui alla vostra presenza sano e salvo, ha ottenuto la sanità nel nome del Signore Gesù Nazareno; quel medesimo che voi metteste in croce, e che Iddio ha fatto risorgere da morte a vita.

  A070000152 

 S. Pietro ritornato da Samaria dimorò qualche tempo in Gerusalemme, di poi andò a predicare la grazia del Signore in vari paesi.

  A070000167 

 ; ma questi erano fatti particolari, e gli Apostoli fino allora avevano quasi esclusivamente predicato il Vangelo agli Ebrei, aspettando dal Signore avviso speciale dell'epoca in cui dovessero senza eccezione ricevere alla fede anche i gentili e i pagani.

  A070000169 

 Egli preso da paura fissò in lui gli sguardi dicendo: Chi siete voi, o Signore, che volete? Allora l'Angelo: Iddio si è ricordato delle tue limosine; le tue orazioni giunsero al suo trono, e volendo appagare i tuoi desideri mandò me per additarti la via della salute.

  A070000174 

 Allora Pietro spiegando il carattere di apostolo del Signore, depositario fedele della religione e della fede, prese ad istruire nei principali misteri del Vangelo tutta quella onorevole assemblea.

  A070000177 

 Allora tutta quella assemblea riconoscendo la voce del Signore in quella di Pietro, si acquietarono e lodarono Iddio che avesse esteso i limiti della sua misericordia.

  A070000183 

 Sebbene queste loro orazioni fossero più forti delle catene, nondimeno piacque al Signore di esercitare per qualche giorno la loro pazienza e fede, e fare vie più conoscere gli effetti della sua onnipotenza.

  A070000184 

 Allora Pietro tornato in se stesso, e riflettendo sopra se medesimo, Ora, disse, mi accorgo che il Signore mandò veramente il suo angelo a liberarmi dalle mani di Erode, e dal giudizio che gli Ebrei aspettavano che egli facesse di me.

  A070000184 

 Egli era tutto rassegnato alle divine disposizioni, egualmente preparato a vivere e a morire per la gloria del suo Signore; perciò nel buio di quell'orrida prigione dimorava colla maggior tranquillità dell'animo suo.

  A070000190 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio, in quell'istante medesimo fu colpito {128 [144]} da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A070000194 

 S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del Cristianesimo.

  A070000195 

 Ma il Signore del cielo e della terra non volle essere confuso colle stupide divinità {132 [148]} dei pagani, e dispose che il senato romano respingesse la proposta di Tiberio come opposta alle leggi dell'impero.

  A070000202 

 La grazia del Signore a tutti voi che vivete in Gesù Cristo.

  A070000206 

 Perciocchè se il Signore ha promesso la sua assistenza al Capo della chiesa, affinchè la sua fede non venga mai meno, lo assiste certamente quando è congregata coi principali pastori della chiesa; tanto più che Gesù Cristo ci assicurò di trovarsi di fatto in mezzo a quelli che in numero anche solo di due si fossero radunati in suo nome.

  A070000219 

 Allora il s. Apostolo s'inginocchiò a poca distanza dal feretro e si mise a pregare fervorosamente il Signore, supplicandolo di glorificare il suo santo nome a confusione dei malvagi e a conforto dei buoni.

  A070000219 

 Dopo breve orazione rivolto al cadavere disse ad alta voce: Giovane, alzati su, Gesù Signore ti dà la vita e la sanità.

  A070000220 

 S. Pietro la confortò dicendo: Noi siamo servi del Signore, egli lo ha risuscitato e non lo abbandonerà mai.

  A070000225 

 Ma colui che da lungo tempo faceva professione di disprezzare le grazie del Signore, era troppo difficile che si arrendesse anche in questo caso che Iddio abbondava nella sua misericordia.

  A070000225 

 Pietro, dice, s. Massimo, pregò {158 [174]} il Signore di liberarlo dalla morte sia per far conoscere a Simone la debolezza de' suoi demonii, sia perchè confessando lo potenza di G. C. implorasse da lui il perdono delle sue colpe.

  A070000230 

 L'Apostolo benchè fosse sorpreso da questa inaspettata comparsa, nondimeno secondo la sua prontezza di spirito {163 [179]} si fece animo di interrogarlo dicendo: O Signore, dove andate? Domine, quo vadis? Rispose Gesù: Io vengo a Roma per essere di nuovo crocifisso.

  A070000231 

 Da quelle parole conobbe Pietro che era imminente la propria crocifissione, poichè sapendo che il Signore non poteva più essere nuovamente crocifisso per se medesimo, doveva esserlo nella persona del suo Apostolo.

  A070000232 

 Niuno ebbe più alcun dubbio, che Pietro in breve sarebbe stato incarcerato ed avrebbe glorificato il Signore col dare per lui {164 [180]} la vita.

  A070000235 

 Occupati adunque nelle opere di pietà aspettiamo con impazienza e con piacere la venuta del giorno del Signore e secondo le sue promesse viviamo in maniera di poter passare alla contemplazione dei cieli ed al possesso di un'eterna gloria.

  A070000235 

 Siate certi, le promesse del Signore non mancheranno mai: verrà il giorno estremo in cui cesseranno di essere i cieli, gli elementi saranno disciolti o divorati dal fuoco, sarà consumata la terra con tutto ciò che contiene.

  A070000235 

 « Per me, egli continua, io son certo, che secondo la rivelazione avuta {166 [182]} dal N. Signore Gesù Cristo fra poco tempo debbo abbandonare questo tabernacolo del mio corpo, ma non mancherò di far in maniera, che ancor dopo la morta abbiate i mezzi per richiamare tali cose alla mente vostra.

  A070000236 

 Di poi li esorta a conservarsi mondi dal peccato, e a credere costantemente che la lunga pazienza che usa spesso il Signore con noi, è per comun nostro bene.

  A070000237 

 Ma i veri servi del Signore sanno promuovere la gloria di Dio in ogni tempo e in ogni luogo.

  A070000239 

 Io godo, andava esclamando, perchè presto vedrò il mio Signore.

  A070000241 

 Così celebrava eziandio la cerimonia del trionfo ed offeriva se stesso in olocausto al Signore fuori della porta di Roma siccome fuori di Gerusalemme era stato crocifisso il suo divin Maestro.

  A070000244 

 Il Signore che dirigeva sempre lo zelo di si fedele ministro lo consolò in quelle ultime agonie colla conversione di un gran numero d'idolatri d'ogni condizione e d'ogni sesso.

  A070000310 

 Qui {217 [233]} parla chiaro Gesù Cristo nel Vangelo: « Non tutti, egli dice, non tutti quelli che dicono, o Signore, o Signore, entreranno nel regno de' cieli, ma tutti quelli che faranno la volontà del mio Celeste Padre.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000002 

 Mentre coltivava lo spirito di questi felici suoi allievi, si sentì dal Signore Iddio chiamato nel ministero Ecclesiastico.

  A073000038 

 Ed oh! perchè non seguitiamo l'esempio di quel Divino Maestro! perchè cediamo sempre il vantaggio agli altri! perchè non scegliamo il peggiore ed il più umiliante per noi! Essendo questo certamente il più gradito agli occhi del nostro Signore, unico scopo a cui dobbiamo tendere.

  A073000038 

 Sì, è una verità del vangelo, che nostro Signore non si compiace maggiormente quanto nell' umiltà del cuore e nella semplicità delle parole e delle azioni.

  A073000042 

 Accenneremo qui di passaggio come il servo di Dio stabilì ospedali, confraternite di carità ed assemblee di signore, e con questi diversi mezzi riuscì a procurare ad un numero infinito di poveri, sani ed infermi, i soccorsi di cui abbisognavano: ma quello che si può dire con tutta verità si è, che le sue grandi opere, tanto utili a' miserabili, sussistono ancora oggidì.

  A073000043 

 Gli abitanti di una città non potendo uscire dalle loro case si trovano ridotti ad estremi tanto più grandi, quanto che non possono spedire alcuno a chiedere soccorso, ma Vincenzo, mediante la conoscenza che aveva della situazione di quel villaggio, previde quel che era pur troppo accaduto, e, {31 [245]} senza aspettare avvisi più certi, spedì sul momento una carretta carica di pane; fece lo stesso il dì seguente, e finchè durò lo straripamento, continuò ad inviar loro dei soccorsi; intantochè due de'suoi missionari, esponendosi sopra alcuni batelli, andavano in tutte le strade di quel paese distribuendo i viveri agli abitanti, i quali dalle finestre delle loro case ricevendo i soccorsi rendevano al Signore grazie solenni.

  A073000045 

 Da ciò traevano origine quelle tenere aspirazioni nelle quali prorompeva tratto tratto: «Oh Salvatore! oh mio Signore! oh bontà Divina! oh mio Dio! e quando è che ci farete la grazia di essere tutti vostri, di non amare che Voi solo?» Da ciò la cura che aveva di purificare la sua intenzione, e di rammentarsi appartenere al Creatore le più piccole al pari delle più grandi azioni.

  A073000049 

 È un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; è un congiungere l'ufficio di Marta a quello di Maria; è un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la metà dei cibo che ha inghiottito, e indi col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli.

  A073000050 

 Vedendo per tal modo Gesù Cristo in ogni stato, e ravvisando in ogni stato una immagine del Redentore, che il suo prossimo gli rappresentava, animavasi così ad amaro e servire le creature nel nostro Signore, ed il nostro Signore in tutti.

  A073000051 

 {44 [258]} «Oh Dio! ci preservi il Signore dall'operare alcuna cosa per fini cotanto hassi.

  A073000071 

 Si trovaron da prima degli spiriti ignoranti e così ostinati {57 [271]} ne' lor peccati e talmente inospiti contra la loro misera condizione, da non voler a niun patto sentir parlare di Dio: ma poco a poco la grazia del Signore coll'opera de'Missionari ha siffattamente ammollito il loro cuore, che mostrano al presente tanta contrizione quanta ostinatezza dimostravano per l'addietro.

  A073000071 

 « Ve ne furono di quelli che avevano trascorso venticinque anni in questo stato, e protestavano di non voler fare nulla fino a tanto che restassero nella schiavitù, ma finalmente Nostro Signore si è impadronito di loro, ed ha scacciato Satana da quelle anime sulle quali aveva usurpato un grande impero.

  A073000075 

 « Compatisco le vostre pene, scriveva ad un regolare; abbiate pazienza, M. R. P., e chiedetela al nostro Signore, cui piace d'esercitarvi.

  A073000080 

 «La peste serpoggia nell'esercito, scriveva Vincenzo ad uno di loro; andate dunque, Signore, andate collo stesso spirito con cui S. Francesco Saverio andò alle Indie, e riporterete al pari di lui la corona da Gesù Cristo meritatavi col suo sangue prezioso, la quale vi accorderà se onoratela sua carità.».

  A073000086 

 Il demonio per ingannarci dice di pensare attentamente all'avvenire e conservarci alcunchè pel caso d'inaspettato bisogno; ma questa è prudenza mondana; il Signore ci parla chiaramente dicendo che colui il quale vuol essere suo vero discepolo deve dare a'poveri tutto quanto gli sovravanza del necessario sostentamento.

  A073000091 

 Fra le conversioni in molte guise operate dal Santo è singolarmente strepitosa quella di un nobile signore savoiardo.

  A073000091 

 Non vi fu alcuno il quale dubitasse, la di lui morte non fosse preziosa agli occhi del Signore.

  A073000092 

 Era questi un giovine signore, a cui i suoi parenti avevano trasmesso e i loro errori ed un considerabile patrimonio, e perciò una grande facilità d' immergersi in ogni sorta di disordini, egli ne usava senza riguardo.

  A073000096 

 «Voi pretendete, Signore, che la Chiesa di Roma sia guidata dallo Spirito di Dio, diceva l' eretico al nostro Santo, ma questo appunto è ciò eh' io non posso credere; poichè da una parte si vedono i cattolici della campagna abbandonati a Curati viziosi ed ignoranti, senza essere istruiti de' loro doveri, senza che la magior parte sappiano neppure che cosa sia la cristiana religione, e dall' altra si veggono le città ripiene di preti e di monaci che nulla fanno, e lasciano nulladimeno quella povera gente nell'ignoranza spaventosa, per cui si perdono tutti i giorni; e voi vorreste persuadermi che ciò sia guidato dallo Spirito Santo? Io non lo crederò mai più.».

  A073000101 

 Il santo Sacerdote chiamò al momento uno de'più istruiti, dimandò a lui ciò che dobbiamo credere {83 [297]} circa le sante immagini; il fanciullo rispose essere cosa buona l'averne, e di renderloro l'onore dovuto, non a causa della materia di cui sono formate, ma perchè ci rappresentano nostro Signore, la sua gloriosa Madre e gli altri Santi i quali regnano nel cielo, e avendo eglino trionfato del mondo ci esortano con queste mute figure a seguire la loro fede ed i loro buoni esempi.

  A073000103 

 Fece su di se uno studio ben serio; vide quale cosa gli mancava ed ebbe ricorso al Signore, il quale solo può disporre di noi come a lui piace e solo colla sua grazia riforma la natura.

  A073000112 

 Un dì essendo con diverse persone qualificate, una di queste disse fra le altre imprecazioni bramare che il diavolo via se lo portasse: a queste parole Vincenzo abbracciandola gentilmente gli disse sorridendo: «ed io, Signore, io vi lascio per Dio, perchè sarebbe un gran danno che il demonio vi possedesse.».

  A073000116 

 Leggiamo che ricusò a signore di prima distinzione ed anche a principesse l' ingresso nel monastero delle figlie di cui era Superiore; che accettava volentieri sopra di se tutto ciò che questi rifiuti hanno d'odioso, perciò esponendosi a tutti i risentimenti.

  A073000117 

 La sua modestia, il tuono con cui proferiva le parole che rammentano al sacerdote i propri falli e la propria dignità; la serenità del suo volto allorchè si volgeva al popolo per annunziargli la pace e la benedizione del Signore; in una parola tutto ciò che si vedeva in lui quanto all'esteriore, era proprio a far impressione sopra coloro, cito ne sono meno capaci; sembrava di veder un Angelo all'altare.

  A073000122 

 Si felicito col Superiore di Genova perchè era ricorso alla mediazione di quel glorioso Patriarca, onde procurarsi degli operai capaci di coltivare la vigna del Signore.

  A073000128 

 Gli abitanti del sobborgo che erano stati testimoni dell'insulto e che avevano molto rispetto per Vincenzo loro signore e loro padre, s'affollarono intorno a lui.

  A073000128 

 Un signore che era andato a chiedergli per suo tiglio un benefizio quale non aveva potuto ottenere, lo trattò molto male sulla soglia della sua casa in presenza di tutti coloro che ivi si trovavano: «Avete ragione, signore, gli disse il sant' Uomo gettandoglisi a' piedi; io sono un disgraziato ed un peccatore.» Quel signore sorpreso di un passo a cui non si attendeva, fece un salto e gettossi nella sua vettura.

  A073000129 

 Chi non si cura di acquistare questa eguaglianza e questa tranquillità di spirito non avrà mai con se lo spirito del Signore.

  A073000130 

 «Un virtuoso ecclesiastico disse, che giammai si è trovato sulla terra ambizioso, che abbia avuto tanta frenesia per conseguire la stima e l'innalzamento o la gloria, quanto ardore ebbe il santo Uomo per l'abbiezione, pel disprezzo e per tutto ciò che si può immaginare di più proprio onde umiliare e confondere.» Per giudicare quanto questo ritratto fosse veritiero, basta riflettere che Vincenzo si riguardò sempre come un uomo {111 [325]} per niente adattato a trattare lo cose dei Signore.

  A073000136 

 Io son felice di essere trattato come lo fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il Signore possa accordare agli uomini.

  A073000136 

 «Sonosi dette ben altre cose contro nostro Signore, rispose, e non si è punto giustificato.

  A073000138 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare la sua Chiesa: sant'Agostino palesò í peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute sì vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che il signor Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggito le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A073000139 

 La fede è il fondamento delle virtù cristiane, la base della salvezza e l'alimento di cui il giusto si nutre sulla terra: Justus ex fide vivit, dice il Signore.

  A073000153 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore che mandi nel suo campo uomini capaci di {131 [345]} farne la raccolta, e dall'altra porre ogni studio onde vivere tanto bene, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.» Per evitare il secondo difetto, che partecipa di ciò che le leggi qualificano di dolo e mala fede, il Santo non imitò già coloro i quali non presentano alla gioventù che dei fiori nel noviziato, e non palesano le spine se non quando ha oltrepassato l'ultimo studio della carriera.

  A073000155 

 {134 [348]} Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d' uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire del disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero de' pretesti per addolcire que' rigori salutari; perchè la natura si stanca delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà.

  A073000158 

 Non bisogna maravigliarci se ci allontaniamo dalla tavola del Signore: giacchè la natura vi guadagna, mentre, soltanto a caro prezzo si acquistano e si conservano le disposizioni necessarie.

  A073000158 

 Non vedete forse ch'è una tentazione, e con ciò la date vinta al nemico di questo adorabilissimo Sacramento! Pensate forse divenire più capace {136 [350]} e meglio disposta ad unirvi a nostro Signore allontanandovi da lui? Oh! siate sicura che se aveste un tal pensiero, v'ingannereste a partito.

  A073000160 

 Se è glorioso di seguire il Signore, bisogna pur confessarlo, che nulla costa maggiormente alla natura; poichè il primo passo che debbono fare coloro che vogliono seguir Dio, quello si è di rinunciare a se stessi e portare la loro croce.

  A073000183 

 I n patientia vestra possidebitis animar vestras, dice il Signore.

  A073000184 

 Dio voglia mandarcene tante da poterci meritare di piacergli: bisogna desiderare ardentemente di avere delle croci, e dirò con S. Francesco Saverio: Ancor più, Signore, ancor più.» La pazienza del Santo ne' mali, o piuttosto il suo genio {161 [375]} per f patimenti, non risplenderono giammai come nelle sue malattie.

  A073000184 

 Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: Oh! Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! «E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molesta l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò.

  A073000184 

 «Ohimè! signore, credereste forse di trovarvi bene senza soffrire? Non sarebbe forse più desiderabile di avere un demonio in capo che essere senza alcuna croce? Sì, perchè in quello stato il demonio non porterebbe all'anima alcun nocumento: ma nulla avendo da soffrire, nè l'anima, nè il corpo sarebbero conformi a Gesù Cristo {160 [374]} paziente: eppure questa conformità è la prova della nostra predestinazione.

  A073000188 

 A queste infermità abituali se ne aggiunse un'altra, la quale lo tormentò sì crudelmente, che era costretto esclamare con S. Bernardo; «Signore, se trattate cosi i vostri {164 [378]} amici nel tempo stesso della misericordia, che farete mai a' vostri nemici nel tempo che destinate alle vostre vendette?» In meno di quattro mesi la morte gli tolse tre persone ch'erano il sostegno della sua vecchiezza.

  A073000196 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, quale non conosciamo; ma, ripigliò quel missionario, procurato del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l' Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A073000203 

 Vincenzo per farlo rientrare in se stesso gli disse: «Signore, essendo voi dotto e gran predicatore, vorrei dimandarvi un consiglio.

  A073000209 

 La prima era di non far visita ad alcuna donna, fosse anche delle signore della sua assemblea, se non quando lo esigeva la gloria di Dio.

  A073000211 

 Degnisi il Signore di preservarci dalla.

  A073000213 

 Si sa che nelle missioni ha sottratto ad un pericolo imminente una quantità di giovinette e di donne ch'erano in procinto di cedere alle vive e premurose importunità; nelle provincie desolate dalla guerra ne ha {186 [400]} vestito e nudrito un numero prodigioso, che la miseria e la fame avrebbero forse strascinato fino a gravi disordini; la Lorena, ove il suo nome non perirà giammai, gli è debitrice dell' onore delle sue vergini, che fece venire a Parigi a drappelli, le quali per interposizione delle signore della stia assemblea, trovarono un asilo presso a pie persone.

  A073000220 

 Rispose perciò: «Venite, signore, {195 [409]} che sarete ricevuto a braccia aperte.» Al momento stesso che quell' ecclesiastico si disponeva a partire, si ammalò, ne fu più possibile il salvarlo.

  A073000220 

 «Signore, gli disse, io vi ho una volta salvato la vita del corpo, salvate a me quella dell' anima.» Alla lettura di quelle parole il cuore del sant' Uomo fu commosso l'occasione d' esercitare una preziosa virtù congiunta alla perseveranza di colui, in cui favore doveva esercitarsi, lo determinò al'istante.

  A073000228 

 Guardatevi, dice il Signore, guardatevi dall' intaccar i miei ministri con fatti o con parole: nolite tangere Christos meos: perchè quantò si fa o si dice contro di loro, lo è parimenti contro di me stesso.

  A073000231 

 Rappresentò loro che la casa nella quale erano radunali serviva altre volte al ritiro dei lebbrosi, e neppur quo di que' che vi erano ammessi guariva; e che attualmente vi si ricevevano delle persone attaccate da una lebbra assai più pericolosa di quella del corpo, o per dir meglio, persone già morte, e per misericordia Divina, un eran numero ricuperava la sanità e la vita; che nostro Signore vi operava ancora ogni giorno per rapporto a'peccatori ciò che aveva fatto con Lazzaro risuscitandolo; ch'essi avevano l'onore d' essere gli strumenti, di cui esso valevasi, per questa grande operazione.

  A073000235 

 Felici coloro che con quella confusione anticipata potransi mettere in grado di evitare quella del gran giorno del Signore.» Il cardinal Durazzo, che credeva appena citi che vedeva co' propri occhi; non poti' frenare le lagrime; ringraziò mille volte il primo autore di tutti quei beni, e coloro che gli servivano di strumento.

  A073000241 

 Infatti ai semplici soltanto è concesso lo istruirsi alla scuola di nostro Signore.

  A073000242 

 Il vostro cuore è troppo buono per essere posto in cattive mani come le mie, e so bene che voi non me lo date, so non perchè io lo rimetta a nostro Signore al quale appartiene, e all' amore del quale {219 [433]} volete che tenda incessantemente.

  A073000242 

 Vincenzo inviando uno de'suoi preti in una certa provincia: «Voi andate, gli disse, in un paese, in cui dicesi che gli abitanti sono per la maggior parte fini ed astuti: se ciò è vero, il miglior mezzo di essere loro utile si è quello d' agire {218 [432]} con essi con una grande semplicità: perchè le massimo del Vangelo sono interamente opposte a'modi di agire del mondo: e andando voi pei servizio di nostro Signore, dovete altresì condurvi seconda il suo spirito, ch'è uno spirito di semplicita e di rettitudine.» Quel missionario re isolò la stia condotta sulla scorta di un parere così saggio, e la popolazione incantata del candore di lui offeri al nostro Santo un bellissimo stabilimento: fu questo accettato perchè v'era luogo a fare del bene.

  A073000244 

 Il signore ci dice che ehi confida in lui non rimarrà confuso; e che può tutto chi e dal Signore confortato.

  A073000244 

 «Lasciamo fare nostro Signore, diceva, è opera sua: ed essendo a lui piaciuto di darcene {221 [435]} il pensiero, teniamo per certo che lo perfezionerà nel modo a lui più gradevole; sarà nostra guida e nostro aiuto in un lavoro al quale ci ha egli stesso invitati.».

  A073000249 

 Quest' esempio {226 [440]} deve bastarvi, signore, per restare in pace in mezzo alle vostre oscurità, e per avere un' intera confidenza nell' infinita bontà di nostro Signore, il quale volendo perfezionare l'opera della vostra santificazione, v' invita ad abbandonarvi fra le braccia della sua provvidenza.

  A073000250 

 La confidenza in Dio non esclude la nostra cooperazione, perciò facciamo quanto dal nostro canto possiamo, e il Signore farà colla sua grazia quello che noi non possiamo.

  A073000251 

 Dal mattino alla sera sembrava dire con S. Paolo: Signore, che volete voi ch'io faccia? e in qual maniera devo io farlo? La malattia e la sanità, la vita o la morte; a libertà e la schiavitù, il guadagno e la perdita, il disprezzo,:Ili obbrobri, tutto gli era uguale, purchè Dio fosse contento.

  A073000251 

 La confidenza nel Signore portava Vincenzo a riconoscere in ogni cosa i divini voleri, e a questi in ogni cosa uniformavasi.

  A073000252 

 Quanta più relazione avremo con nostro Signore spogliato, più ancora avremo parte al suo spirito; quanto più cerchiamo al pari di lai il regno de'cieli per istabilirlo in noi, tanto più s le cose necessarie alla vita ci saranno accordate.

  A073000254 

 «Faremo bene di non curarci di quest' affare per ora tanto per infievolire le inclinazioni della natura, la quale vorrebbe che le cose vantaggioso fossero prontamente eseguite, quanto per metterci nella pratica della santa indifferenza, e dar luogo a nostro Signore di manifestarci la sua volontà, mentre gli umilieremo delle preghiere per raccomandargli la cosa.

  A073000256 

 Fermatevi alquanto a considerare ciò che più v'inquieta; e fatene un' offerta ai Signore, dicendo: sia fatta in ogni cosa la santissima volontà del nostro Iddio.

  A073000257 

 Credeva che Dio non si lagnerebbe di un uomo, che potrebbe rispondergli: Signore, io vi ho raccomandato quest'affare, mi con consigliato, e questo è tutto quanto poteva fare per conoscere la rostro volontà.

  A073000260 

 Se non riuscite a soddisfare tutti, non bisogna perciò che voi ve ne diate fastidio, perchè neppure lo stesso nostro Signore lo ha fatto.

  A073000260 

 «Io non dubito punto, scriveva ad uno di questi, che la separazione da questo caro e fedele amico non vi sia dolorosa; ma rammentatevi, signore, che il Signor nostro si separò dalla propria sua Madre, e che i suoi discepoli, dallo Spirito Santo così perfettamente uniti, si separarono gli uni dagli altri pel servizio dei Divin Maestro.» In breve tutti coloro che erano sotto la sua direzione non venivano afflitti da qualche male ch'egli non ne soffrisse come quelli e più di quelli.

  A073000266 

 e altri simili disordini che s'insinuano più facilmente nelle campagne; il buon uso della povertà e delle afflizioni, la santificazione delle domeniche e feste, la necessità ed il modo di pregare, di frequentare i Sacramenti, d' assistere al sacrifizio della messa, l'imitazione di nostro Signore, la divozione verso la SS. Vergine, la felicità della perseveranza: in una parola tutto ciò che deve {244 [458]} fare un cristiano per incamminarsi a Dio; tutto ciò che deve evitare per essere felice dopo la sua morte, più di quello lo fu durante la sua vita: ecco l'argomento più ordinario delle prediche.

  A073000281 

 Al pari di liti desiderava che lutti avessero lo spirito del Signore, vedeva i loro successi colla santa gioia de'figli di Dio, li pubblicava ovunque, e rendeva loro de' servigi, quali la maggior parte di essi non mai conobbero.

  A073000282 

 Una limosina per l'opera della propagazione della fede; e non potendo farla si vada ad ascoltare una messa per ottenere dal Signore la conversione di tante anime che giacciono miseramente nell' ignoranza delle verità del Vangelo.

  A073000283 

 Siamo pronti a vendere per voi tutto ciò che abbiamo, e fino i nostri calici: non faremo con ciò se non quello che ordinano i santi canoni, cioè di rendere al nostro fondatore nel suo bisogno quello ch'egli ci ha dato nella sua abbondanza, e ciò che vi dico, signore, lo dico innanzi a Dio, e conce lo sento nel fondo del cuore.».

  A073000284 

 Un gran numero di signore di primo ordine avendo offerto al santo Sacerdote la somma di seicentomila lire per fabbricare una nuova chiesa, non volle accettarla, ed allegò per ragione che i poveri ne soffrirebbero, e che i primi tempi, che dimanda Gesù Cristo, sono quelli della carità e della misericordia.

  A073000286 

 Finalmente per dirvi ogni cosa, ho gran pena d'andare contro il consiglio di nostro Signore, il quale non vuole che, chi prende a seguirlo, si metta a litigare, e se l'abbiamo fatto è solo perchè non poteva in coscienza abbandonare un bene di comunità, di cui non aveva che l'amministrazione, senza fare il possibile per conservarlo: ma ora che Dio mi ha scaricato di questa obbligazione con una sentenza sovrana che ha reso inutili le mie cure, penso dobbiamo qui fermarci.».

  A073000292 

 Se qualche volta Iddio permette che anche le anime buone all'idea di doversi presentar al rigoroso suo tribunale ne rimangano di timore e di spavento {267 [481]} ripiene, Egli stesso corre in loro soccorso, le conforta, le riempie di coraggio, di confidenza, di rassegnazione; la morte di costoro è preziosa negli occhi del Signore: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum eius.

  A073000293 

 Altre volte riflettendo al numero de' suoi anni esclamava: oh Signore, io vivo troppo lungamente già non mi emendo, e i miei peccati si vanno coll'età moltiplicando.

  A073000295 

 Gli astanti accorgendosi che aveva una particolare divozione a quelle parole del Salmista: Deus, in adiutorium meum intende; Domine, ed adiuvandnm me festina: mio Dio, porgetemi pronto aiuto; Signore, venite presto in mio soccorso: spesso gli replicavano la parte dei primo versetto, ed egli tosto rispondeva: Domine, ad adiuvandum me festina.

  A073000295 

 Quinci a poco tutto assorto in celesti pensieri, senza {270 [484]} fare alcuno strepito, conservando la solita serenità di volto e tranquillità di spirito a guisa di chi dolcemente piglia sonno, riposò nel Signore.

  A073000299 

 Pare difficil cosa il piacere a Dio ed agli uomini; perciocchè mentre uno studiasi di piacere a Dio per lo più incontra l'indignazione dei mondani, i quali punto non capiscono le cose che al Signore riguardano.

  A073000306 

 Facciamo del bene mentre siamo in tempo; siccome poi l'ozio è sorgente funesta di tutti i mali: omnem malitiam docet otiositas; così la fuga dell'ozio, l'occuparsi in cose che tornar possano gradevoli al Signore, conduce alla virtù, al paradiso.

  A073000307 

 Leonardo di Chaume nella casa di Filippo Emanuele de Gondi conte de Joigny generate delle Galere di Francia, direttore di Francesca Margherita contessa di Silla, dama di gran virtù, aio illuminato dei tre loro figliuoli di cui il primo Duca e Pari di Francia, il secondo Cardinal di s. Chiesa, muore il terzo in età di undici anni; regio elemosiniere delle Galere di Luigi XIII, cui assiste in morte, limosiniere della Regina vedova Anna D'Austria, {282 [496]} suo consigliere per gli affari ecclesiastici, fondatore e primo superiore generale della congregazione de' preti secolari della missione e delle figlie della carità serve dei poveri, di varie compagnie di dame, di donne, di fanciulle in servizio degl'infermi, primo promulgatore del Vangelo nell' Isola di Madagascar per mezzo de' suoi Sacerdoti, instancabile operarlo nella vigna del Signore, manda i suoi a predicare per la Francia, Italia, Polonia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Barbaria e le Indie, ristoratore zelantissimo dell'onor del Sacerdozio di Gesù Cristo ristabilisce il decoro dei Clero di Francia, ripara l'ecclesiastica disciplina, fonda, promuove, dirige Seminari per li Chierici, apre scuola di Riti Sacri in s. Lazzaro di Parigi, instituisce gli esercizi spirituali per gli ordinandi e conferenze per gli Ecclesiastici, gli promuove per ogni sorta dì persone cui vuole aperte le case di sua congregazione, acerrimo oppugnator del vizio e dell'errore, difende con zelo i principi della fede e della morale dei vangelo, ha in orrore le nuove nascenti eresie, sempre sommesso all'autorità della Chiesa e dei suo Capo successor di s. Pietro, ne difende i diritti, rispetta i Vescovi, ubbidisce ai loro decreti, padre comune de'poveri, vero amico de miserabili per cui soccorso spende oltre le molte limosine segrete piú {283 [497]} di ventotto millioni e ottocento mila lire di Francia, fonda grandiosi Spedali dentro e fuori del Cristianesimo, cinque in Parigi per gli, esposti, per li forzati, per gli artisti per li mendici, per li discoli e pazzarelli, uno per li pellegrini nella terra di s. Regina diocesi d'Autun, uno in Marsiglia per li forzati, uno nella città d'Algeri per gli schiavi cristiani, promuove e coopera alla fondazione di vari Ospizi pel ricovero di fanciulle, provede di vitto cotidiano quindici mila poveri in Parigi e per trent'anni di medicine e di alimenti a moltitudine grande d'infermi in Francia, in Savoia, in Italia e in altre Provincie più rimote, rifugio di Ecclesiastici, di Religiose, di Dame, di Cavalieri costretti per amor della fede di abbandonare la Scozia, l'Irlanda, l'Inghilterra, a tutti provede ricovero vitto e vestito.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000007 

 Mentre coltivava lo spirito di que'fortunati allievi, si senti dal Signore chiamato al ministero Ecclesiastico.

  A074000042 

 Ed oh! perche non seguitiamo l'esempio di quel Divin Maestro? Percheè cediamo sempre il vantaggio agli altri? perchè non scegliamo il peggiore ed il più umiliante per noi, essendo questo certamente il più gradito agli occhi del nostro Signore, unico scopo a cui dobbiamo tendere? Da quest'oggi adunque risolviamo di seguirlo e di offerirgli i piccoli sacrifizi.

  A074000042 

 Si, e una verità del Vangelo, che nostro Signore non si compiace maggiormente quanto nell'umiltà del cuore e nella semplicità delle parole e delle azioni.

  A074000046 

 Accenneremo qui di passaggio come il servo di Dio stabilì ospedali, confraternite di carità ed assemblee di signore, { [28]} e con questi diversi mezzi riuscì a procurare ad un numero infinito di poveri, sani ed infermi, i soccorsi di cui abbisognavano: ma quello che si può dire con tutta verità si e, che le sue grandi opere, tanto utili a'miserabili, sussistono ancora oggidi.

  A074000047 

 Fece lo stesso il di seguente, e finchè dur& lo straripamento, continuò ad inviar loro dei soccorsi; intantoche due dei suoi missionari, esponendosi sopra alcuni batelli, andavano in tutte le strade di quel paese, distribuendo i viveri agli abitanti, i quali dalle finestre delle loro case ricevendo i soccorsi rendevano al Signore grazie solenni.

  A074000050 

 Da ciò traevano origine quelle tenere aspirazioni nelle quali prorompeva tratto tratto: "Oh Salvatore! oh mio Signore! oh bont ۟ à Divina! oh mio Dio! e quando e che ci farete la grazia di essere tutti vostri, di non amare che Voi solo?" Da ciò la cura che aveva di purificare la sua intenzione, e di rammentarsi appartenere al Creatore le più piccole al pari delle più grandi azioni.

  A074000050 

 "Non vi è da stupire, rispose la regina, poichè e l'angel ciò o del Signore che apporta sulle sue labbra gli accesi carboni dell'amor divino, il quale arde nel suo cuore.

  A074000053 

 E un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; e un congiungere l'ufficio di Marta con quello di Maria; e un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la meta del cibo che ha inghiottito, e indi { [39]} col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli.

  A074000054 

 Vedendo per tal modo Gesù Cristo in ogni stato, e rawisando in ogni stato una immagine del Redentore, che il suo prossimo gli rappresentava, animavasi cosi ad amare e servire le creature del nostro Signore, ed il nostro Signore in tutti.

  A074000055 

 "Oh Dio! ci preservi il Signore dall'operare alcuna cosa per fini cotanto bassi.

  A074000075 

 A periccolo di passare per un colpevole, il servo di Dio si limitò a rispondere essere un gran peccatore; e Sua Maestà avendo soggiunto che doveva giustificarsi, "Sonosi dette ben altre cose contro nsotro Signore, rispose, e, non si è punto giustificato.

  A074000075 

 Io son felice di essere trattato come lui fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il {103 [103]} Signore possa accordare agli uomini.

  A074000077 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare {104 [104]} la sua Chiesa: sant'Agostino palesò i peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute si vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che IlSig. Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggite le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A074000079 

 La fede e il fondamento delle virtù cristiano, la base della salvezza e l'alimento di cui il giusto si nutre sulla terra: Justus ex fide vivit, dice il Signore.

  A074000093 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore, che mandi nel suo campo uomini capaci di farne la raccolta, e dall'altra porre tanto studio nel ben vivere, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.

  A074000095 

 Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d'uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero dei pretesti per addolcire che rigori salutari: perchè la natura si stanca {118 [118]} delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà.

  A074000096 

 Non vedete voi ch'è una tentazione, e con ciò la date vinta al nemico di questo adorabilissimo Sacramento! Pensate forse divenire più capace e meglio disposta ad unirvi a nostro Signore allontanandovi da lui? Oh! siate sicura che se aveste un tal pensiero, v'ingannereste a partito.

  A074000098 

 Se è glorioso di seguire il Signore bisogna pur confessarlo che nulla costa maggiormente alla natura; poichè il primo passo che debbono fare coloro che vogliono seguir {121 [121]} Dio, quello si e di rinunciar a se stessi e portare la loro croce.

  A074000117 

 Dio voglia mandarcene tante da poterci meritare di piacergli: bisogna desiderare ardentemente di avere delle eroci, e dirò con s. Francesco Saverio: Ancor più, Signore, ancor più.

  A074000117 

 In patientia vestra possidebitis animas vestras, dice il Signore.

  A074000117 

 Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: O Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! "E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molestia l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò che avete detto, perchè non parlasi così nel linguaggio di Gesù Cristo.

  A074000117 

 "Ohimè! signore, credereste forse di trovarvi bene senza soffrire? Non sarebbe forse più desiderabile di avere un demonio in capo che essere senza alcuna croce? Sì, perchè in quello stato il demonio non porterebbe all'anima alcun nocumento: ma nulla avendo da soffrire, nè l'anima, nè il corpo sarebbero conformi a Gesù Cristo paziente: eppure questa conformità è la prova della nostra predestinazione.

  A074000121 

 A queste infermità abituali se ne aggiunse un'altra, la quale lo tormentò sì crudelmente, che era costretto esclamare con S. Bernardo: Signore, se trattate così i vostri amici nel tempo stesso della misericordia, che farete mai a'vostri nemici nel tempo che destinate alle vostre vendette?.

  A074000129 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, la quale non conosciamo; Ma, ripigliò quel missionario, procurate del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l'Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A074000136 

 Vincenzo per farlo rientrare in sè stesso gli disse: Signore, essendo voi dotto e gran predicatore, vorrei dimandarvi un consiglio.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000004 

 Benedica il Signore quest'operetta e chi la leggerà.

  A075000019 

 Leggesi di chi sentissi mosso ad uscir di {18[104]} casa, ed uscitone appena, quella rovinò; di chi ritrasse il piede da quel luogo, e con ciò vide d'avere sfuggito un incendio; di chi cambiò strada viaggiando, e si trovò lontano dagli assassini; di chi a casa fermossi, e venne così a schivare precipizii, o agguati; ed a chi debbesi tutto ciò, se non all'occhio amoroso del nostro Angelo, sempre attento e vegliante sopra di noi? Sicché s'avvera ben chiaramente il detto del Real profeta, che l'Angelo del Signore ci libera dai pericoli: Immittet Angelus Domini in circuitu timentium eum, et eripiet eos.

  A075000023 

 Ecco confermata col fatto quella verità che Iddio, c'insegna nella santa scrittura, cioè che il Signore ci ha dato un Angelo, che ci serva di guardia e di custodia in ogni nostro cammino.

  A075000025 

 Ella è verità insegnata dallo Spirito Santo nella santa Scrittura, che i nostri Custodi portino le nostre orazioni sino al trono del Signore, come già offerirono quelle di Tobia {26[112]} Ego obtuli orationem tuam Domino (Tob.

  A075000028 

 Però in tutte queste sue pie occupazioni non cessava di offerire al Signore fervorose preghiere, le quali dall'Angelo suo tutelare erano presentate al trono di Dio.

  A075000029 

 Ma a tutti ha ben provveduto il Signore, soggiunge il Santo, col darci per sostegno un Angelo, che ci porge abbondevol compenso di vigore, di {29[115]} lumi, di grazie.

  A075000034 

 Ed oh quante anime fortunate si perfezionano nel fuoco delle tribolazioni, e che di poi il loro Angelo presenta a Dio purificate, facendole piene di giubilo esclamare col profeta: Voi, o Signore, volete da me la prova di questo fuoco, ed io ve ne rendo grazie, perché dopo tal prova più non trovo in me le iniquità di prima! Oh felice e beato chi con dolce fiducia così conferisce alla dimestica col suo Angelo, e ne ode le voci, e ne siegue i consigli! Oh i gran passi di virtù e di merito! Oh bel trionfo del Santo Custode sul comun nemico.

  A075000039 

 Nella guisa che il cuor d'una madre diviene più tenero, ove l'infermità d'un caro figlio diviene più grave; così l'amorevole nostro custode al rimirar l'anima nostra in uno stato cotanto lagrimevole, tutto per lei intenerito le avanza i primi atti di pietà a piè del divin trono, intercede e parla così: Deh Signore, pietà di quest'anima a me affidata; voi solo potete liberarla, e senza di voi è perduta: et dicet libera eum ut non descendat in corruptionem.

  A075000045 

 Si oppone allora agli insulti dell'inferno, egli ne rintuzza {46[132]} gli assalti, ne snerva le forze; così rende tranquillo e sicuro il suo cliente tra le stesse amarezze della morte; perchè sa ben egli più d'ogni altro non solo i modi, con cui rattemperare le ambasce mortali, ora con suggerire soavi sentimenti di amorosa rassegnazione; ora con porgere fiducia nelle paterne mani del suo Signore o nelle sue piaghe, e viva brama di godere delle celesti divine bellezze; e per ottenere più vigorosi soccorsi, ne diviene egli stesso intercessore amorevole colle sue preci a Gesù Salvator delle anime, ed a Maria gran Madre e protettrice pietosa de' moribondi.

  A075000061 

 Ma appena essi furono lanciati nell'avvampante fornace, un Angelo spedito da Dio ruppe le catene da cui erano stretti, destò loro intorno un fresco ed umido venticello, tal che illesi e intatti rimasero, e lieti passeggiavano in mezzo alle fiamme, benedicendo il Signore, e invitando tutte le creature a benedirlo.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000001 

 Se vi ricordate io ve l'ho ripetuto le tante volte, che se non si cessava dal far peccati, dal bestemmiare, se non si santificava di più il giorno di festa, che il Signore ha voluto riserbato per sè, le cose ci sarebbero andate male, e ci sarebbero succedute gravi disgrazie.

  A076000003 

 Se il Signore non mi manderà così presto a fare conversazione co'vermi al Campo Santo, spero che verrò a trovarvi ancora molle volte, perchè io sono molto contento di voi, o venerati miei amici, sapendo per prova che mi volete bene.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000046 

 ad un angelo creatura così santa? Al contrario l'uomo confessore essendo anch'egli circondato d'infermità sa pure compatire l'infermità altrui, persuaso d'esser lui capace di peggio, se il Signore l'abbandonasse.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000002 

 Poveri frati, che hanno dato tante scodelle di minestra a' miei ragazzi, e vennero tante volte a vedermi quando era stato ammalato! Ma! sia che il Signore volesse punirci con questa legge, o per altri motivi a noi sconosciuti, fatto sta che i mali si moltiplicarono.

  A079000038 

 Galantuomo! Non abbandonarmi in questi ultimi momenti: il Cielo te ne ricompenserà: raccomanda l'anima mia al Signore...».


don bosco-il galantuomo pel 1860.html
  A083000002 

 O Signore, dateci la pace per omnia sæcula sæculorum.

  A083000004 

 Io vi assicuro che trovandomi in mezzo ai soldati ne incontrai molti buoni, che si raccomandavano al Signore.

  A083000006 

 O minchioni che siete: Vi pensate forse che il Signore sia un burattino e che abbia voluto fare i suoi precetti sul monte Sinai per passatempo? No; egli li ha dati e vuole che si osservino.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000010 

 Gli avvenimenti di quest'anno sono molti ed essendo pubblici son noti a voi e a me, {68 [324]} perciò io ve ne andrò accennando alcuni affinchè ne possiate essere giudici e riconosciate in essi il dito del Signore.

  A085000021 

 La sua morte precipitata o impedi di comunicar ad altri i suoi secreti; morendo poi in un tempo inaspettato pose il mondo in costernazione e costringe i buoni e non buoni a dire: qui è la mano del Signore che dà e toglie la vita a chi vuole e quando vuole.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000001 

 Credo che nessuno di essi sia morto; perchè qualora ci fosse stato qualcuno dal Signore chiamato da questa vita all' altra, io gli reciterei di cuore il riposo eterno come per carissimo amico.

  A087000009 

 Ho però una buona dose di buona volontà se bastasse! - State bene, e sempre allegri nel Signore, o miei caci lettori, ed a bel rivederci! {6 [474]} {7 [475]}.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000006 

 Feci riverente la scala santa, vidi la culla del Signore, e vidi gli ultimi segni della sua croce.


don bosco-il galantuomo pel 1872.html
  A091000005 

 «Infelici e sconsigliati capi di bottega, che lavorate voi, o fate lavorare i vostri dipendenti nei giorni di festa, per carità aprite gli occhi! Pensate al gran danno che recate a tante povere anime, che forse per unica cagione vostra andranno all'inferno! riflettete, che quello che ora credete un guadagno, non lo è in realtà, ma sarà un dì la vostra eterna rovina! Pensate, {6 [472]} che volere o non volere, o tardi o tosto dovrete morire anche voi, e presentarvi al giudizio di Dio! Ma quei soldi guadagnati coi sudori dui povero artigiano, nei giorni consacrati al Signore, davanti a Dio, grideranno vendetta contro di voi, e cangiandosi in carboni ardenti, dovranno poi piombare accesi sulle vostre teste, per tormentarvi in eterno! Ciò fa tremare, pensateci bene!!!» Quando, oltre a ciò, vede ancora, che in ogni dove si offende liberamente il Signore, colla indifferenza nelle cose di religione, colla bestemmia e col disprezzo dei ministri di Dio, oppure sa che qualcheduno del suo prossimo è bisognoso, soffre e pena e nessuno lo soccorre, allora il povero Galantuomo resta tutto commosso da capo a piedi, si mede a fare il duolo, non mangia più, diviene macilento e brutto oltre ogni dire, e alle volle si trova in tale stato, che fa spezzare il cuore di compassione a chiunque lo vede.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000003 

 Però, nasca quel che sa nascere, noi confidando in Dio e in Maria aiuto dei Cristiani non temeremo di nulla, e ci ricorderemo spesso dell' ultimo versetto del Te Deum che io vi dirò in italiano perchè ho le mie buone ragioni per non dirvelo in latino, e la principale si è che di latino ne mastico poco: In te, o Signore, ho sperato: non sarò confuso in eterno.

  A097000004 

 Invece di servirci d' ora in avanti nel nostro conversare di tanti intercalari ed esclamazioni che van per le bocche, come di corbezzoli, di capperi, {5 [323]} di poffarbacco, e via discorrendo, diciamo invece tutti: Oh santa pace! e tutte le volte che diciamo queste due parole procuriamo che il cuore voli al Signore domandandogli proprio la pace, la vera pace, la pace santa per noi e per tutti i nostri fratelli, anche pei Turchi e pei Scismatici e pei Protestanti che sono essi pure nostro prossimo, come dice il Catechismo.

  A097000005 

 Il secondo consiglio è che recitiate ogni giorno, come io pratico da un pezzo, questa bella preghiera di S. S. Pio IX, la quale è cosi breve che non vi scomoderà per nulla e vi frutterà intanto cento giorni d' indulgenza da lucrarsi una volta al giorno conceduti dallo stesso Santo Padre il 15 Giugno 1862: {6 [324]} "Signore Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A097000006 

 E il Signore si degni di esaudirci e di tenerci tutti nella sua santa guardia!.


don bosco-il galantuomo pel 1879.html
  A098000003 

 Un altro insigne personaggio la morte inesorabile ci tolse dalla nostra Italia; personaggio grande e ben degno del nostro compianto, il nostro Re Vittorio Emanuele II. Noi Piemontesi, che lo avevamo veduto e conosciuto da vicino, ne piangemmo bendi cuore la perdita, e pregammo per Lui, che passò all'altra vita munito dei conforti di nostra santa Religione e accompagnato dalla benedizione di Pio IX, grande fortuna per Lui e consolazione per noi e pel suo Augusto Figliuolo Umberto divenuto nostro Re, pel quale anche il povero Galantuomo ha pregato e prega che il Signore lo benedica insiem colla sua reale famiglia.

  A098000004 

 Nell'afflizione che mi ha colpito non ho potuto forse contentarvi gran fatto, o miei buoni amici, nel mio solito almanacco; ma voi, che siete tanto buoni, vogliatemi bene lo stesso, e pregate per me, com'io prego per voi, ricordandoci tutti che i dispiaceri, i dolori, le tribolazioni, che ci affliggono su questa terra, sono prove che 6 [436]} il Signore ci vuol bene, come ci dice la Sacra Scrittura, e come canta da essa inspirato un mio carissimo amico, professore e poeta, in questi bei versi:.


don bosco-il galantuomo pel 1881.html
  A100000005 

 A mio giudizio, il buon Dio mettendoci al mondo, segnò nel suo Libro, un numero di anni a Lui solo noto, e cui a nessuno è dato sorpassare, e questo, disse, questo sia, o uomo, il tuo numero minuendo: e noi vivemmo, ed ogni anno il Signore va sottraendo una unità a quel numero.


don bosco-il galantuomo pel 1883.html
  A101000030 

 Rivestiamoci dunque della luce di nostro Signore Gesù Cristo, delle gale bianchissime della sua purità e della rettitudine di sue vedute; delle gale rosse del suo ardente amore di far del bene al prossimo, gale graditissime ai cittadini di quaggiù ed a quei di lassù.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000001 

 Il primo é far loro venir in mente che il servire al Signore consista in una vita malinconica e lontana da ogni divertimento e piacere.

  A105000001 

 Io voglio "insegnarvi un metodo di vita cristiano, che sia nel tempo stesso allegro e contento, additandovi {5 [185]} quali siano i veri divertimenti e i, veri piaceri, talchè voi possiate dire col santo profeta Davidde: serviamo al Signore in san, ta allegria: servite Domino in lœtitia.

  A105000001 

 Tale appunto è lo scopo di questo libretto, servire al Signore e stare sempre allegri.

  A105000002 

 Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo, ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a lui piace.

  A105000004 

 Onde i nostri {9 [189]} occhi, i piedi, la bocca, la lingua, lo orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A105000007 

 Oh! quanto mai il Signore vi ama, e desidera che voi facciale buone opere per rendervi poi partecipi della sua gloria in Paradiso.

  A105000011 

 Posto che il Signore tanto vi ami nell'età in cui vi trovate, qua le non del e essere il vostro fermo proposito per corrispondergli, procurando di far tutte quelle cose che gli possono piacere, evitando quelle che lo potrebbero disgustare? {11 [191]}.

  A105000012 

 Ma il Signore vi fa sapere che se voi comincierete ad esser buoni in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A105000013 

 Questa verità fu conosciuta da' Santi, e specialmente da s. Rosa di Lima, e da s. Luigi Gonzaga, i quali avendo cominciato fin da cinque anni a servire fervorosamente il Signore, fatti adulti non trovavano più gusto se non per le cose che riguardavano a Dio; e {12 [192]}cosi divennero gran santi.

  A105000014 

 Ma (taluni diranno) se cominciamo al presente a servire il Signore, diventiamo malinconici.

  A105000015 

 Coraggio adunque, miei cari, datevi per tempo alla virtù, e vi assicuro, che avrete sempre un cuore allegro e contento, e conoscerete quanto sia dolce servire al Signore.

  A105000016 

 Onora il tuo padre e la tua madre, e avrai lunga vita sopra la terra, dice il Signore.

  A105000022 

 Siamo cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a tale stato, e specialmente la Chiesa, che è denominata Tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione, in cui qualunque cosa venga da noi a Dio dimandata si otterrà.

  A105000024 

 Chi non rispetta i sacri ministri deve temere gran male dal Signore.

  A105000024 

 Così vi mostrerete veri cristiani e il Signore vi colmerà di benedizioni pel buon esempio che date al prossimo.

  A105000030 

 Persuadetevi adunque, o miei cari, che l'uomo è nato pel lavoro, e quando desiste da esso, egli è fuori del suo centro e corre grande rischio di offendere il Signore.

  A105000032 

 Mentre state nel giuoco, nella conversazione od in altro passatempo alzate qualche volta la mente al Signore, offerendo quegli stessi, divertimenti a maggior onore e gloria di lui.

  A105000033 

 Interrogato una volta s. mentre trattenevasi con altri suoi pari allegramente giuocando, che cola fatto avrebbe se in quel punto fosse stato avvertito da un Angelo, che un quarto d' ora dopo il Signore lo avrebbe chiamato al tremendo suo giudicio, egli prontamente rispose che avrebbe seguitato il suo giuoco, perchè so di certo, soggiunse, che questi divertimenti piacciono al Signore.

  A105000036 

 Sentite ciò che dice il Signore: Chi cammina col virtuoso, sarà altresì virtuoso.

  A105000037 

 Potranno trovarsi compagni migliori di questi? Nondimeno si possono anche avere buoni compagni, e saranno quelli che frequentano i SS. Sacramenti, intervengono alle Chiese, vi animano all'adempimento de' vostri doveri, e non fanno discorsi che offendono il Signore.

  A105000039 

 Lo so anch'io che ci sono questi luoghi, perciò vi suggerisco la regola onde liberarvene senza offendere il Signore.

  A105000039 

 Stando voi così fermi per la causa del Signore, ne avverrà che quegli stessi vostri dileggiatori saranno costretti a pregiare la virtù vostra, di maniera che non oseranno più molestarvi co' loro perversi ragionamenti.

  A105000044 

 La mia vita è nelle mani del Signore, può essere che questo giorno sia l'ultimo di mia vita.

  A105000044 

 Quanti erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al sepolcro? E quando anche dovessimo faticare alcuni anni pel Signore, non sarebbero abbondantissimamente compensati da un'eternità di gloria e di piaceri nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelli, i quali vivono in grazia d'Iddio, sono sempre allegri, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento.

  A105000045 

 Coraggio adunque, o miei cari, provate a servire il Signore, e poi vedrete quanto sarà contento il cuor vostro.

  A105000045 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma, fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso de'beni infiniti che il Signore tiene preparati a chi lo serve.

  A105000046 

 Allora con allegrezza di spirito e con raccoglimento cantate le lodi del Signore.

  A105000057 

 Chi pecca dice col fatto al Signore: va, o Dio, lontano da me, io non ti voglio più obbedire, non ti voglio più servire, non ti voglio riconoscere più per mio Signore: Non serviam.

  A105000057 

 Si può immaginare un'ingratitudine più mostruosa di questa? Pure, o figliuol mio, questo facesti tu quando offendesti il tuo Signore.

  A105000058 

 Oh! dunque ascolta ciò che dice il Signore: Figlio, io ti crei:i dal niente: ti diedi quanto hai presentemente.

  A105000059 

 Dopo tanti peccati che il Signore ti perdonò, giustamente devi temere che ad un altro peccato mortale l' ira Divina ti colpisca e ti mandi eternamente dannato.

  A105000059 

 Non già che manchi la misericordia Divina, ma ti manca il tempo a chiedere perdono: parche non merita misericordia chi si abusa della misericordia del Signore per offenderlo.

  A105000060 

 Ringrazialo che ti ha sinora aspettato, e fa in questo punto una ferma risoluzione dicendo: Signore, basta quanto vi offesi; la vita che mi rimane, non la voglio più spendere ad offendervi; la spenderò ad ansarvi, e a piangere i miei peccati.

  A105000064 

 Temi grandemente per l'anima tua, e pensa che dal ben vivere dipende una buona morte ed un'eternità di gloria; perciò non perdere tempo onde fare una buona confessione, promettendo al Signore di perdonare a' tuoi nemici, di riparare lo scandalo dato, di essere più obbediente, di non perdere più tempo, di santificare le feste, di adempiere i doveri del tuo stato.

  A105000065 

 Intanto posto innanzi al tuo Signore digli di cuore cosi: mio Signore, sino da questo punto io mi converto a voi; io vi amo, vi voglio servire e servirvi tino alla morte.

  A105000068 

 Che ti pare, o figlio, di questo esame? Che dice la tua coscienza?Sei ancora a tempo, chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati con una sincera promessa di non peccar più: e quanto ti toccherà patire di caldo, di freddo, di fame, di sete, di malattie, o dispiaceri soffri tutto pel Signore in penitenza de' peccati da te commessi.

  A105000072 

 Ogni dannato farebbe questo patto con Dio: Signore, accrescete quanto vi piace questa mia pena, fatemi stare in questi tormenti per quanto tempo vorrete, basta che mi diate la speranza che finiranno una volta.

  A105000073 

 Oh quanti abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne'deserti vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo per evitare l' inferno! E tu che fai? dopo tante volte che ti meritasti l'inferno col peccato, che fai? Prostrati a' piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronto a far quello che voi volete; datemi pure ogni male in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A105000074 

 Oh come è desiderabile e amabile quel luogo ove si godono tutti i beni! Il beato non potrà a meno di non esclamare: io sono sazio della gloria del Signore: Satiabor cum apparuerit gloria tua.

  A105000076 

 Che grande consolazione sarà la tua quando ti troverai in Cielo in compagnia de' parenti, degli amici, de'Santi, de'Beati e dirai: io sarò sempre col Signore: Semper cum Domino erimus.

  A105000089 

 S. Luigi Gonzaga viene proposto ad esemplare d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale già impetrò moltissime grazie dal Signore.

  A105000094 

 Se trovate la vostra coscienza rea di qualche peccato, chiedetene perdono di cuore al Signore con promessa di confessarvene al più presto possibile.

  A105000111 

 Ma non andò molto che il Signore appagò i voti di Luigi, e permise che egli stesso fosse attaccato da quel morbo contagioso, che il venne lentamente consumando, e infine lo tolse di vita.

  A105000116 

 Ogni volta che veniva da altri disprezzato, oppure pativa dolor di testa o altro incomodo di sanità erane lietissimo, e bramava patir di più pel suo Signore.

  A105000116 

 Tanto ne era acceso, che al pensare o udir parlare delle cose del Signore quasi cadeva di sfinimento.

  A105000123 

 Quanto mai piace al Signore l'essere servito singolarmente in tempo di gioventù.

  A105000123 

 Questo conobbe s. Luigi; e il Signore lo colmò di tante grazie, che divenne un gran Santo.

  A105000124 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato e cominciar una vita da fedele Cristiano? Tutti quelli che ora si trovano nell'inferno avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne, e adesso sono perduti per sempre; e fra quelle fiamme vanno gridando: noi insensati l'abbiamo sbagliata: nos insensati erravimus.

  A105000125 

 Fate, o glorioso s. Luigi, che io pianga il tempo perduto, e che quello che il Signore mi concederà tutto possa per lui impiegare.

  A105000126 

 Fuggite i cattivi compagni, che sono la cagione funesta di tanto tempo perduto, e cominciate oggi una vita nuova che piaccia al Signore.

  A105000130 

 Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato Egli voglia essere servito da noi, affinchè posiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A105000140 

 Coraggio adunque cominciamo per tempo a lavorar pel Signore, ci tocca patire qualche cosa in questo mondo, ma sarà poi eterno il premio che avremo nell'altro.

  A105000145 

 Mentre vi vestite potete dire: Angelo del Signore, che siete mio custode per ordine della sua pietosa provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto {76 [256]} reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda il mio Signore Iddio.

  A105000151 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo Gesù.

  A105000159 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso, mi pento non solo per li beni, che ho perduto, e per i mali, che ho meritato peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio si buono e si grande come siete Voi.

  A105000163 

 Direte poi le stesse preghiere del mattino aggiugnendo questa breve preghiera a s. Luigi Gonzaga: Glorioso s. Luigi, io vi supplico umilmente di ricevermi sotto la vostra protezione e di ottenermidal Signore l'aiuto di praticare le vostre virtù in vita per fare una santa morte ed essere tiri di partecipe della vostra gloria in Paradiso.

  A105000167 

 Un buon figliuolo lungo il giorno deve attendere diligentemente a quelle cose che riguardano al proprio stato, e indirizzare ogni azione al Signore dicendo: Signore, vi «ferisco questo lavoro, dategli la vostra santa benedizione.

  A105000173 

 Prima di prender cibo fate il segno della santa croce e dite: Signore, date la vostra benedizione a me e a'cibi che prenderò per mantenermi {83 [263]} nel vostro santo servizio.

  A105000174 

 Dopo il cibo: Signore, vi ringrazio de' benefizi che mi avete fatto, datemi grazia che me ne possa servire in bene.

  A105000177 

 Con questo si tirò dal Signore ogni sorta di benedizioni per modo che ogni suo lavoro riusciva bene.

  A105000180 

 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome.

  A105000183 

 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me.

  A105000184 

 Infiammate, o Signore, il cuor mio del vostro santo Amore, acciocchè io vi ami e vi serva tutti i giorni della mia vi {87 [267]}.

  A105000185 

 Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute.

  A105000188 

 Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore o gloria del vostro santo nome, per mio 'vantaggio, e per quello di tutta la vostra.

  A105000192 

 Con tutta umiltà prostrato vi adoro, o Signore, e credo fermamente che esistete in quest'Ostia sacra.

  A105000194 

 Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio o specialmente di quelle de' miei parenti, benefattori spirituali e temporali.

  A105000197 

 O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno che voi veniate ad abitare nell'anima mia; ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato.

  A105000201 

 Benedite, Signore, queste sante risoluzioni; beneditemi per la mano del vostro ministro, e fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me.

  A105000206 

 Cominciate dal pregare il Signore che vi illumini dicendo: Signor mio Gesù Cristo, Redentor dell'anima mia, io mi getto a'vostri piedi supplicandovi ad aver pietà e misericordia di me.

  A105000212 

 Per esempio: voi diceste parole cattive, foste disobbedienti, ora affinchè la vostra confessione sia valida bisogna che facciate una promessa al Signore che non volete più commettere tali peccati anche a costo di patire qualunque male.

  A105000214 

 Terminata la confessione ritiratevi in disparte per ringraziare il Signore del benefizio che vi ha fatto.

  A105000215 

 Rinnovate di tutto cuore il proponimento già fatto nella confessione, con promettere al Signore di volere praticar tutti i mezzi suggeriti dal confessore per non mai più cadere in peccato facendo queste tre risoluzioni: 1.

  A105000218 

 Sappiate dunque che quel tiglio il quale dopo di aver peccata non vuole emendarsi, cioè a dire, vuole di nuovo offendere il Signore, non è degno di accostarsi alla mensa del Salvatore, e comunicandosi in vece di 'arricchirsi di grazie si rende -più colpevole, e degno di maggior gastigo.

  A105000221 

 Signore, io vi adoro in questo Sacramento, e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano,Padrone, sommo ed unico mio bene.

  A105000222 

 Signore, io non son degno che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo una parola, e la mia anima sarà salva.

  A105000223 

 Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni, e di farne la penitenza.

  A105000224 

 Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo Divin Sacramento mi userete misericordia, e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.

  A105000225 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuor mio sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A105000226 

 Signore, io desidero ardentemente, che voi veniate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da voi, ma resti sempre con me la vostra Divina grazia.

  A105000227 

 Angelo mio custode, s. Luigi Gonzaga, miei speciali protettori, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa comunione.

  A105000254 

 Nel primo mistero gaudioso si contempla come la Vergine Santissima fu annunziata dall'Arcangelo Gabriele, che doveva diventar madre del Nostro Signore Gesù Cristo.

  A105000257 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo Nostro Signore nel Tempio nelle braccia del vecchio Simeone.

  A105000259 

 Nel primo mistero doloroso si contempla come il Nostro Signore, tacendo orazione nell'orto di Getsemani, per l'orror della vicina passione sudò sangue.

  A105000264 

 Nel primo mistero glorioso si contempla come il Nostro Signore Gesù Cristo il terzo {110 [290]} giorno dopo la sua passione e morte risuscitò trionfante e glorioso per non mai più morire.

  A105000267 

 Nel quarto si contempla come la Vergine gloriosa dodici anni dopo la Risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli Angioli fu assunta in Cielo.

  A105000270 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre d' Iddio avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio nelle braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo Figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua; la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A105000290 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che he potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo ajuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricever tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a'vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A105000351 

 Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra agonia e sudor di sangue, per la morte vostra liberatemi.

  A105000352 

 Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra Croce e Passione amarissima, per la vostra bontà umilmente vi prego, ce non permettiate, che io improvvisamente finora, e senza i SS. Sacramenti passi da questa vita all' eternità.

  A105000355 

 Gloriosissimo San Giuseppe, fortunato Sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, onde io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A105000356 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A105000373 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso a' tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partite di questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia.


don bosco-il giovane provveduto [1863-nuova edizione].html
  A106000001 

 Il primo è far loro venire in mente, che il servire al Signore consista in una vita malinconica e lontana da ogni divertimento e piacere.

  A106000001 

 Io voglio insegnarvi un metodo di vita cristiana, che vi possa nel tempo stesso rendere allegri e contenti, additandovi quali siano iveri divertimenti e i veri piaceri, talchè voi possiate {3 [347]} dire col santo profeta Davidde: serviamo al Signore in santa allegria: servite Domino in laetitia.

  A106000001 

 Tale appunto è lo scopo di questo libretto, servire al Signore e stare allegri.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000001 

 Il primo è far loro venire in mente che il servire al Signore consista in una vita malinconica e lontana da ogni divertimento e piacere.

  A107000001 

 Io voglio insegnarvi un modo di vita cristiana, che vi possa nel tempo stesso rendere allegri e contenti, e additarvi quali siano i veri divertimenti e i veri piaceri, talchè voi possiate dire col santo profeta Davidde: Serviamo al Signore in santa allegria: Servite Domino in laetitia.

  A107000001 

 Tale appunto è lo scopo di questo libretto: insegnare a servire il Signore e a stare allegri.

  A107000002 

 Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo; ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a Lui piace.

  A107000006 

 Il Signore sia sempre con voi, e faccia che praticando questi pochi suggerimenti possiate accrescere la gloria di Dio e gingnere a salvare l'anima, fine supremo per cui fummo creati.

  A107000009 

 Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A107000011 

 Oh! quanto mai il Signore vi ama e desidera che voi facciate buone opere, per potervi rendere partecipi di quella grande felicità, che a tutti tiene preparata in eterno in Cielo.

  A107000014 

 Posto che il Signore tanto vi ami nell'età in cui vi trovate, quale non dev'essere il vostro fermo, proposito per corrispondergli, facendo tutte quelle cose, che gli possono piacere, ed evitando quelle che lo potrebbero disgustare?.

  A107000015 

 Ma il Signore vi fa sapere, che se voi comincierete ad esser buoni in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A107000016 

 Questa verità, fu conosciuta dai Santi, specialmente da santa Rosa di Lima e da s. Luigi Gonzaga, i quali avendo cominciato fin dall'età più tenera a servire fervorosamente il Signore, fatti adulti non trovavano più gusto se non per le cose che riguardavano Dio; e così divennero grandi santi.

  A107000017 

 Ma taluni diranno: Se cominciamo al presente a servire il Signore diventiamo malinconici.

  A107000018 

 Coraggio adunque, miei cari, datevi per tempo al servizio del nostro buon Dio, e voi avrete sempre il cuore allegro è contento, e conoscerete per prova quanto sia cosa dolce e soave servire al Signore.

  A107000019 

 « Onora tuo padre e tua madre, e avrai lunga vita sopra la terra, » dice il Signore.

  A107000025 

 Siamo Cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione.

  A107000027 

 Alcuni giovanetti avendo deriso il profeta Eliseo con soprannomi, il Signore li castigò facendo uscire alcuni orsi da una selva, i quali avventandosi sopra quelli ne sbranarono quarantadue.

  A107000027 

 Chi non rispetta i Sacri Ministri deve temere gran castigo dal Signore.

  A107000028 

 Così vi mostrerete veri Cristiani e il Signore vi colmerà di benedizioni pel buon esempio che date al prossimo.

  A107000035 

 Persuadetevi adunque, o miei cari, che l'uomo è nato pel lavoro, e quando desiste da esso egli è fuor del suo centro e corre grande rischio di offendere il Signore.

  A107000037 

 Interrogato una volta s. Luigi, mentre trattenevasi con altri suoi pari allegramente giuocando, che cosa fatto avrebbe se in quel punto fosse stato avvertito da un Angelo, che dopo un quarto d'ora il Signore lo avrebbe chiamato al tremendo suo giudizio, egli prontamente rispose che avrebbe seguitato il suo giuoco - perchè so di certo, soggiunse, che questi divertimenti piaciono al Signore.

  A107000037 

 Mentre state nel giuoco, nella conversazione od in altro passatempo, alzate qualche volta la mente al Signore, offerendo que' trastulli ad onore e gloria di Lui.

  A107000040 

 Udite ciò che dice il Signore: Chi cammina col virtuoso, sarà altresì virtuoso.

  A107000041 

 Potranno trovarsi compagni migliori di questi? Nondimeno si possono anche avere buoni compagni, e saranno quelli, che frequentano i SS. Sacramenti della Confessione e Comunione, intervengono alle chiese, e che colle {21 [149]} parole e coll'esempio vi animano all'adempimento dei vostri doveri, e vi allontanano dall'offendere il Signore.

  A107000043 

 Pur troppo, miei cari giovani, so che ci sono questi luoghi; perciò vi suggerisco il modo per liberarvene senza offendere il Signore, {22 [150]}.

  A107000045 

 Notate per altro che stando voi fedeli al Signore, ne avverrà che gli stessi vostri dileggiatori saranno costretti a pregiare la vostra virtù, di maniera che non oseranno più molestarvi coi loro perversi ragionamenti.

  A107000048 

 Coraggio adunque, o miei cari, provate a servire il Signore, e poi vedrete quanto sia dolce e soave il suo servizio, e di quanta contentezza innondi il cuor vostro e nel tempo e nell'eternità.

  A107000048 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso dei beni infiniti, che il Signore tiene preparati a coloro che lo servono.

  A107000053 

 Intanto, posto innanzi al tuo Signore, digli di cuore così: Mio Signore, sino da questo momento io mi converto a Voi; io vi amo, vi voglio amare e servire fino alla morte.

  A107000054 

 Oh quanti sul fiore di loro età abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne' deserti, vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo fecero per evitare l'Inferno! E tu che fai? Dopo tante volte che ti meritasti l'Inferno col peccato, che fai? Mettiti ai piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronto a far quello che volete; non più peccati in vita mia; già troppo vi ho offeso; datemi pure ogni pena in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A107000055 

 Ti gioverà ripetere con s. Paolo: Signore, che volete che io faccia? Oppure con Samuele: Parlate, o Signore, che il vostro servo vi ascolta.

  A107000061 

 Consulta persone timorate del Signore e saggie, specialmente il Confessore, dichiarando con piena schiettezza il caso e le tue disposizioni.

  A107000068 

 Angelo di Dio, che siete il mio Custode per ordine della pietosa sua provvidenza, custoditemi in questo giorno (la sera, in questa notte), illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda mai il mio Signore Iddio.

  A107000074 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A107000084 

 Misericordia, Signore, mi pento, e mi dolgo con tutto il cuore d'avervi offeso; mi pento non solo per li beni che ho perduti, e per i mali, che ho meritati peccando; ma mi pento principalmente, perchè ho offeso un Dio sì buono, sì grande e sì amabile come siete Voi.

  A107000086 

 Glorioso s. Luigi Gonzaga, io vi supplico umilmente di ricevermi sotto la vostra protezione, e di ottenermi dal Signore l'aiuto di praticare le {81 [209]} vostre virtù in vita, per fare una santa morte ed essere un dì partecipe della vostra gloria in Paradiso.

  A107000090 

 Signore di confessarvene al più presto possibile.

  A107000094 

 Un buon Cristiano nel corso del dì deve attendere diligentemente a quelle cose, che riguardano al proprio stato, e indirizzare ogni azione al Signore dicendo: Signore, vi offerisco questo lavoro, dategli la vostra santa benedizione.

  A107000130 

 Date, o Signore, la vostra santa benedizione a me ed al cibo, che ora prenderò per mantenermi nel vostro santo servizio.

  A107000132 

 Signore, vi ringrazio del cibo, che mi avete dato, fatemi grazia di servirmene sempre in bene.

  A107000136 

 Con questo si meritò dal Signore ogni sorta di benedizioni, per modo che ogni suo lavoro riusciva bene.

  A107000138 

 Perciò prego la Beata Maria sempre Vergine, il Beato Michele Arcangelo, il Beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signore Iddio nostro.

  A107000139 

 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo Nome.

  A107000142 

 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me.

  A107000143 

 Datemi grazia, o Signore, di adempiere fedelmente tutte le cose prescritte dalla vostra santa Legge, e infiammate il cuor mio del vostro santo amore, acciocchè io vi ami e vi serva per tutti i giorni della mia vita.

  A107000144 

 Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute.

  A107000147 

 Ricevete, Signore, questo Sacrifizio ad onore e gloria del vostro santo Nome, per mio vantaggio e per quello di tutta la vostra santa Chiesa.

  A107000149 

 Anima mia, allontana da te in questo momento ogni pensiero e sollecitudine di cose temporali; unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A107000154 

 Ricordatevi, Signore, delle Anime del Purgatorio e specialmente di quelle de' miei parenti, benefattori spirituali e temporali.

  A107000158 

 O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno, che Voi veniate ad abitare nell'anima mia, ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato.

  A107000164 

 Benedite, o Signore, queste sante risoluzioni, beneditemi per la mano del vostro Ministro, e {93 [221]} fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me.

  A107000190 

 Fate, o Signore, che li detesti con vero Dolore, e ne conseguisca il perdono pei meriti infiniti del Sangue preziosissimo di Gesù Cristo, sparso per me sopra la Croce.

  A107000194 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de' miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per Voi medesimo di essere amato da {101 [229]} ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A107000205 

 Chi ne avesse anche un solo commetterebbe un sacrilegio, e, come dice S. Paolo, mangierebbe e beverebbe il suo giudizio e la sua condanna, non distinguendo il Corpo del Signore dal pane materiale.

  A107000212 

 Signore, io vi adoro in questo Sacramento, e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, sovrano Padrone, sommo ed unico mio Bene.

  A107000213 

 Signore, io non son degno che Voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia; ma dite solo una parola, e l'anima mia sarà salva.

  A107000214 

 Signore, io detesto tutti i miei peccati, che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni e di farne la penitenza.

  A107000215 

 Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo Divin Sacramento mi userete misericordia, e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.

  A107000216 

 Signore, Voi siete infinitamente amabile, Voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, e perciò vi amo con tutto il mio cuore sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso, e perdono di cuore a chi mi ha offeso.

  A107000217 

 Signore, io desidero ardentemente che Voi veniate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da Voi, ma resti sempre con me la vostra divina grazia.

  A107000218 

 Angelo mio Custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Angeli e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una Santa Comunione.

  A107000241 

 Santissima Vergine Immacolata, e Madre mia Maria, a Voi, che siete la Madre del mio Signore, la Regina del mondo, l'Avvocata, la Speranza, il Rifugio dei peccatori, ricorro oggi io, che sono il più miserabile di tutti.

  A107000243 

 La pia verginella piena di confusione espose a Gesù quanto fosse inetta a sì grande impresa, ma fu dal Signore confortata a proseguire nella sua opera, e la festa del Sacro Cuore di Gesù fu stabilita non ostante le vive opposizioni de' suoi avversarii.

  A107000287 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi in mezzo a noi la Santa Fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i Cristiani, e faccia si che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa, Maestra della vera Religione, fuori della quale non vi è salute.

  A107000295 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo Nostro Signore al Tempio nelle braccia del vecchio Simeone.

  A107000305 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Immacolata circa dodici anni dopo la Risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli Angeli fu assunta in Cielo.

  A107000323 

 Così la durò circa un mese; sino a Che, per mezzo della Santissima Vergine Maria, piacque al Signore di far succedere alla procella la calma.

  A107000327 

 Finalmente, dopo una vita tutta consumata alla maggior gloria di Dio ed a vantaggio d'ogni genere di persone, specialmente degli eretici del Chiablese, di cui ne convertì oltre a 72,000, in Lione, città di Francia, ove trovavasi di passaggio per una missione affidatagli dal Duca di Savoia, {135 [264]} spirò nel bacio del Signore ai 28 Dicembre dell'anno 1622.

  A107000395 

 Lo stesso Sommo Pontefice Pio VII per accrescere maggiormente la divozione ai Sette Dolori di Maria SS. ed eccitare i Fedeli ad una grata memoria della Passione del suo Figlio Gesù concede a tutti quelli, che, contriti di cuore, reciteranno anche solo sette Ave Maria, aggiungendo a ciascuna il versetto: Santa Madre, deh voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore, 300 giorni d'Ind.

  A107000474 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le umili nostre preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli sino alla morte.

  A107000486 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre Allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, Vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste Allegrezze, di cui ridonda il vostro bel Cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A107000493 

 Nobilissimo Principe della Corte Celeste, che vi degnaste prendere tanta cura di questa povera anima mia, difendetela Voi dalle insidie e dagli assalti del demonio, onde non mi accada mai più di offendere il mio Signore per l'avvenire.

  A107000495 

 Pietosissimo Custode dell'anima mia, Voi che tanto vi umiliaste col venire dal Cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore.

  A107000497 

 Benignissimo Spirito, che tante fatiche spendete per salvare l'anima mia, ottenetemi dal Signore, che nell'estremo della vita l'anima mia da Voi difesa possa passare dalle vostre mani nelle amorosissime braccia del mio Gesù.

  A107000574 

 La Croce del Signore è con me.

  A107000583 

 Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra Agonia e sudor di Sangue, e per la Morte vostra liberatemi, Vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.

  A107000584 

 Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima Flagellazione e Coronazione vostra, per la vostra Croce e Passione amarissima e per la vostra Bontà umilmente Vi prego che non permettiate, che io improvvisamente muoia, e senza i Santi Sacramenti passi da questa vita all'eternità.

  A107000585 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso Sangue e per le sagrosante vostre Piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo Spirito mio; ardentissimamente Vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A107000587 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: Vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A107000604 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portate agli uomini Vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, Vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che, partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.

  A107000637 

 Gloriosissimo san Giuseppe, fortunato Sposo di Maria, Voi che meritaste di essere fatto Custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, affinchè io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A107001291 

 I Sommi Pontefici Urbano IV, Martino V, ed Eugenio IV per eccitare i Fedeli ad una grata memoria dell'istituzione adorabile della SS. Eucaristia, ed a rendere in questa Solennità le dovute grazie al Signore per sì grande benefizio concedettero: {300 [428]}.

  A107001903 

 Osserva i precetti e le Cerimonie del Signore, che oggi lo ti ho annunziato, dice Mosè nel Deuteronomio: che se non ascolterai la voce del tuo Dio verranno sopra di te tutte le maledizioni.

  A107001997 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a' suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi sapete che io vi amo.

  A107001997 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A107001997 

 Pertanto con tutta umiltà rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo.

  A107002058 

 Pregare di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, perchè li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile.

  A107002065 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello, che riguarda al suo culto.

  A107002072 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangieranno mai ( nel Vangelo ).

  A107002073 

 Chi persevera nel servizio del Signore sino alla fine della vita egli sarà salvo ( nel Vangelo ).


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000003 

 S. Luigi Gonzaga viene proposto ad esempio d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale già impetrò moltissime grazie dal Signore.

  A108000012 

 Il mede almo suo padre, dopo di aver provato in molte maniere e per tre anni la sua costanza, finì coi dirgli: Mio figlio, io aveva fondato sopra di voi tutte le speranze della famiglia; ma poichè Iddio vi chiama ad altro stato, andate dove il Signore vi vuole.

  A108000019 

 Poi si stette in una gran calma; e mentre si sforzava tuttavia di pronunziare il nome di Gesù, spirò dolcemente la notte dell'ottava della festa del Corpo del Signore, il 21 giugno del 1591, in età di ventitrè anni, tre mesi e undici giorni.

  A108000020 

 S. Maddalena de' Pazzi, celebre a que'di pei doni straordinari onde il Signore la favoriva, vide in ispirito la gloria che egli si godeva nel cielo, e non potendo chiudere in sé stessa la sua ammirazione: Io vorrei, esclamava, potere scorrere tutto l'universo per manifestare in ogni luogo che Luigi è un gran Santo.

  A108000024 

 Se trovate la vostra coscienza rea di qualche peccato, chiedetene di cuore perdono al Signore con promessa di confessarvene al più presto possibile.

  A108000046 

 Ogni volta che veniva da altri disprezzato, oppure pativa dolor di testa o altro incomodo di sanità, erane lietissimo, e bramava patir di più pel Signore.

  A108000046 

 Tanto ne era acceso, che al pensare, o udir parlare delle cose del Signore quasi cadeva di sfinimento.

  A108000053 

 E Luigi ascoltò questa voce, e il Signore lo colmò di tante grazie, che divenne un gran santo.

  A108000053 

 Quanto mai piace al Signore l'essere servito singolarmente in tempo di gioventù.

  A108000054 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne e si sono perduti per sempre.

  A108000055 

 Luigi, che io pianga il tempo perduto e che quello che il Signore mi concederà, tutto lo possa per lui impiegare.

  A108000056 

 Fuggite l'ozio che è la cagione funesta di tanto tempo perduto, e cominciate oggi una vita nuova che piaccia al Signore.

  A108000060 

 Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinché possiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A108000071 

 Coraggio adunque; cominciamo per tempo a lavorare pel Signore; ci tocca di patire qualche cosa in questo mondo, ma i patimenti della vita presente durano poco e il premio che ne avremo durerà in eterno: breve il patire, eterno il godere.

  A108000077 

 Angelo del Signore, che siete mio custode poi' ordine della sua pietosa provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti; governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda mai il mio Signore Iddio.

  A108000084 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A108000088 

 lo sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me.

  A108000107 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso; mi pento non solo per li beni che ho perduti, e per {85 [85]} i mali,.

  A108000118 

 Un buon cristiano lungo il giorno deve attendere diligentemente a quelle cose che riguardano al proprio stato, e indirizzare ogni azione al Signore dicendo: Signore, vi offerisco questo lavoro, dategli la vostra santa benedizione.

  A108000125 

 Signore, date la vostra santa benedizione a me e a' cibi che prenderò per mantenermi nel vostro santo servizio.

  A108000127 

 Signore, vi ringrazio dei benefizi che mi avete fatto, datemi grazia che me ne serva in bene.

  A108000130 

 Con questo si meritò dal Signore ogni sorta di benedizioni, per modo che ogni suo lavoro riusciva bene.

  A108000133 

 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome.

  A108000136 

 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me.

  A108000137 

 Datemi grazia, o Signore, di adempiere ledelmente tutte le cose prescritte dalla vostra {93 [93]} santa legge, e infiammate il cuor mio del vostro santo Amore, acciocché io vi ami e vi serva tutti i giorni della mia vita.

  A108000138 

 Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute.

  A108000141 

 Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra santa Chiesa.

  A108000143 

 Anima mia, allontana da te in questo momento ogni sollecitudine di cose temporali ed unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Sunto è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A108000145 

 Con tutta umiltà prostrato vi adoro, o Signore, e credo fermamente che esistete in quest'Ostia sacra.

  A108000148 

 Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio e specialmente di quelle de' miei parenti, benefattori spirituali e temporali.

  A108000152 

 O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno, che voi veniate ad abitare nell'anima mia, ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato.

  A108000158 

 Benedite, o Signore, queste sante risoluzioni, beneditemi per la mano del vostro ministro, e fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me.

  A108000184 

 Fate, o Signore, che li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono pei meriti infiniti del sangue preziossimo di G. C. sparso per me sopra la croce.

  A108000189 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria dei miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi stesso di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A108000210 

 Signore, io vi adoro in questo sacramento e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano, Padrone, sommo ed unico mio bene.

  A108000211 

 Signore, io non sono degno che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo.

  A108000212 

 Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni, e di farne la penitenza.

  A108000213 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A108000214 

 Signore, io desidero ardentemente che voi veniate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da voi, ma resti sempre con me la vostra grazia.

  A108000215 

 Angelo mio custode, Angeli e santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa comunione.

  A108000253 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore per intercessione di Maria Vergine Immacolata,.

  A108000258 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo Nostro Signore nel Tempio nelle braccia del vecchio Simeone.

  A108000260 

 Nel primo mistero doloroso si contempla come il Nostro Signore, facendo orazione nell'orto di Getsemani, per l'orror della vicina passione sudò sangue.

  A108000268 

 Nel quarto si contempla come la Vergine immacolata circa dodici anni dopo la Risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli Angeli fu assunta in Cielo.

  A108000274 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A108000294 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire aì vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze.

  A108000297 

 Nobilissimo principe della corte celeste, che vi degnaste prendere tanta cura di questa povera anima mia, difendetela voi dalle insidie e dagli assalti del demonio, onde non mi accada mai più di offendere il mio Signore per l'avvenire.

  A108000300 

 Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare la spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la, grazia del mio Signore.

  A108000301 

 Benignissimo spirito, che tante fatiche spendete per salvare l'anima mia, ottenetemi dal Signore, che nell'estremo della vita l'anima mia da voi difesa possa passare dalle vostre mani nelle amorosissime braccia del.

  A108000375 

 Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra agonia e sudor di sangue, per la morte vostra liberatemi, vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.

  A108000376 

 Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra Croce e passione amarissima, e per la vostra bontà umilmente vi prego, che non permettiate, che io improvvisamente muoia, e senza i ss. sacramenti passi da questa vita all'eternità.

  A108000377 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso sangue e per le sagrosante vostre piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A108000379 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrita: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A108000396 

 O Signore onnipotente, il quale, per l'amore che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro presiosissimo {165 [165]} Sangue, vi prego dì volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partite da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.

  A108000406 

 Gloriosissimo s. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de'miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, onde io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.


don bosco-il giubileo.html
  A109000009 

 Pertanto, V. F., vi scriviamo queste lettere, colle quali chiediamo alla vostra esimia e specchiala pietà, che per le cause dette eccitiate con ogni sollecitudine ed ardore i fedeli affidati alla vostra cura, {7 [485]} che, deponendo il peso de'peccati per mezzo della vera penitenza, si sforzino di placare con preghiere, digiuni, limosine ed altre opere di pietà lo sdegno del Signore irritato da'misfatti degli uomini.

  A109000011 

 Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio.

  A109000025 

 Conterai, parlò il Signore a Mosè, sette settimane di anni, viene a dire sette volte sette, che fanno in tutto quarantanove anni; e il settimo mese a'dieci del mese, nel tempo della espiazione, farai suonare la tromba per tutto quanto il paese.

  A109000029 

 Inoltre, dovendo il popolo cessare dalle occupazioni temporali, poteva occuparsi liberamente un anno intero nelle cose risguardanti il divin culto, e così ricchi e poveri, schiavi e padroni si univano in un cuor solo ed in un'anima sola a benedire e ringraziare il Signore de'benefizi ricevuti.

  A109000031 

 Il Signore nell'anno precedente faceva produrre alla terra tale abbondanza di ogni sorta di frutti, che bastavano per tutto l'anno 50 e parte del 51.

  A109000072 

 Ciò apparisce dacché il Signore gli diede le chiavi del regno de'cieli: Tibi dabo claves regni coelorum; e dalle parole con cui comandò a S. Pietro di pascolare, cioè di dispensare ai cristiani ciò che le persone e i tempi avrebbero richiesto da lui pel bene spirituale ed eterno: le quali parole del Salvatore vengono a conchiudere che il potere dato a S. Pietro ed a'suoi successori esclude ogni dubbio sulla facoltà di concedere le Indulgenze.

  A109000110 

 Quanto poi ti toccherà patire di caldo, di freddo, di fame, di sete, di malattie, o dispiaceri, soffri tutto pel tuo Signore in penitenza de'tuoi peccati.

  A109000131 

 Oltre alle moltissime accordate alle Corone benedette dal Sommo Pontefice, ed i giorni 100 d'Indulgenza concessi per ogni volta che si recita: - Sia benedetta la santa ed immacolata e purissima Concezione della B. V. Maria, - la Santità di Nostro Signore Pio IX si è degnata di concedere con rescritto del 9 gennaio 1852, a chi, almeno contrito, reciterà la sopra detta divozione tuo giorni d'indulgenza, e la plenaria a quelli che per un intero mese devotamente la reciteranno; e quindi confessati e comunicati pregheranno secondo la mente della Santità Sua.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Riceva dunque la universa militante Chiesa di Cristo le nostre voci, colle quali intimiamo, annunciamo e promulghiamo per tutto intero il prossimo anno 9875 l'universale e massimo Giubileo, per causa ed in riguardo del quale sospendendo e dichiarando sospesa a beneplacito Nostro e di questa Sede Apostolica la indulgenza di sopra memorata, concessa in forma di Giubileo per occasione del Vaticano Concilio, apriamo in tutta la sua ampiezza quel celeste tesoro, che {12 [198]} formato dai meriti, patimenti e virtù di Cristo Signore e della di lui Vergine Madre e di tutti i Santi, venne dall'Autore della umana salute affidato alla nostra dispensazione.

  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000014 

 Pertanto sarà vostra prima cura, venerabili Fratelli, dopo implorata con pubbliche preghiere la divina clemenza a ciò essa riempia della sua luce e grazia le menti e i cuori di tutti, dirigere con opportune istruzioni ed ammonizioni la plebe cristiana, affinché percepisca il frutto del Giubileo e accuratamente intenda quale sia la forza e la natura del cristiano Giubileo per la utilità e vantaggio delle anime, {24 [210]} nel quale in maniera spirituale per la virtù di Cristo; Signore si compio no abbondantissimamente quei beni i quali l'antica legge, nuncia delle cose future, aveva introdotto presso il popolo giudaico al ritorno di ogni anno cinquantesimo; e perché sia ancora bastantemente istruita intorno la forza delle indulgenze e di tutte quelle cose che deve compiere per la fruttuosa confessione dei peccati e per ricevere santamente il Sacramento della Eucaristia.

  A110000015 

 Frattanto pel fausto e salutare fruttò di questa santa opera sia auspice di ogni grazia e di ogni celeste dono l'apostolica Benedizione, che a voi tutti, venerabili Fratelli, e a voi', diletti Figli, quanti siete annoverati nella cattolica Chiesa, dall'intimo del nostro cuore affettuosamente concediamo nel Signore.

  A110000015 

 Questi sono i nostri voti; questo cose non cesseremo di chiedere al clementissimo Signore, e questi stessi beni, congiungendosi a noi in questa {30 [216]} società di preghiere i figli tutti della Cattolica Chiesa, confidiamo potere cumulatamente conseguire dal Padre delle misericordie.

  A110000061 

 Conterai, parlò il Signore a Mosè, sette settimane di anni, viene a dire sette volte sette, che fanno in tutto quarantanove anni; e il settimo mese ai dieci del mese, nel tempo della espiazione, farai suonare la tromba per tutto quanto il paese.

  A110000065 

 Inoltre, dovendo il popolo cessare dalle occupazioni temporali, poteva occuparsi liberamente un anno intero nelle cose risguardanti il divin culto, e così ricchi e poveri, schiavi e padroni si univano in un cuor solo ed in un'anima sola a benedire e ringraziare il Signore dei benefizi ricevuti.

  A110000067 

 Nell'anno precedente il Signore faceva produrre dalla terra {52 [238]} tale abbondanza di ogni sorta di frutti, che bastavano per tutto l'anno 49 e 50 e parte del 51.

  A110000072 

 Egli aprì il libro del profeta Isaia e fra le altre applicò a sè stesso le parole seguenti: Lo spirito del Signore mi mandò ad annunziare agli schiavi la liberazione e ai ciechi la ricuperazione della vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicar l'anno accettevole del Signore ed il giorno della retribuzione.

  A110000114 

 Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici.

  A110000139 

 Ma bada bene che il Signore ti dice di dare ai poveri tutto il superfluo: quod superest date pauperibus.

  A110000144 

 O Gesù mio, sono pienamente convinto della necessità che io ho di fare elemosina, ma come farò io, che di veri beni, vale a dire spirituali, ho tale penuria che appena appena vivo? Come pregherò io per gl'infedeli e per gli eretici se appena languidamente credo alle verità dalla vostra s. Chiesa insegnate? Come pregherò pei peccatori, se io stesso amo il peccato? Come pregherò per la Vostra Chiesa, pel Vostro Vicario, se mi accorgo quasi appena che essi sono perseguitati, tanto io sono acciecato dalle mondane occupazioni? Ah, Signore! pel vostro ss. Cuore vi scongiuro a volermi fare un po' d'elemosina, donarmi un po' di quella carità che animava i vostri primitivi discepoli, di quella carità che ferveva nei cuori dei santi Giovanni elemosinario, Francesco Saverio, Vincenzo de' Paoli; in quello della B. Margherita Alacoque; allora sì che tutto quel eh' io ho sarà di tutti i miei fratelli, e, per quanto sta da me, celebrerò veramente l'anno del giubileo, facendo parte a chi n' è senza dei beni da Voi ricevuti, onde così meco goda e giubili delle vostre richezze.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000037 

 Noi impieghiamo almeno pel Signore quel tempo di vita, che nella sua bontà gli piacerà volerci donare.

  A111000041 

 Diede non dubbi segni di pentimento de' suoi peccati, si adoperò per riparare lo scandalo dato; e munito de' Santi Sacramenti e degli altri conforti che somministra la cattolica religione al cristiano infermo, spirava l'anima nel Signore il 10 aprile 1837.

  A111000041 

 La vita di quel signore viene prolungata di sei mesi circa, ma sempre pieno di fede in Dio e di confidenza nella gran Vergine Maria.

  A111000041 

 Si porta quindi alla porta di quel signore, i domestici cercano di rimandarlo come le altre volte.

  A111000054 

 Venne questo signore in discorso di religione con Alfonso, e trovatolo ostinatissimo nel giudaismo, lo pregò almeno per cortesia di lasciarsi mettere al collo la medaglia di Maria.

  A111000090 

 S. Bernardo diceva: tutto il tempo che tu passi non pensando al Signore, pensaci che l'hai perduto.

  A111000133 

 Allora gli risponderanno i giusti: Signore, quando mai vi abbiamo veduto affamato, e vi abbiamo dato da mangiare; assetato, e vi abbiamo dato da bere? Quando mai vi abbiam veduto pellegrino, e vi abbiamo accolto in casa nostra? Ignudo, e vi abbiamo rivestito? Ovvero quando vi abbiamo veduto ammalato e carcerato e siamo venuti a visitarvi? Il re risponderà e dirà loro: in verità vi dico ogni volta che avete fatto qualche cosa per uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatto a me.

  A111000134 

 Allora gli risponderanno anche questi: Signore, quando mai vi abbiamo veduto affamato, o sitibondo, o pellegrino, o ignudo, o ammalato, o carcerato, e non vi abbiamo assistito? Allora risponderà ad essi con dire; in verità vi dico: ogni volta che vi siete rifiutati di fare tali opere per uno di questi piccoli, l'avete rifiutato a me.

  A111000139 

 Eravi un signore nel regno di Francia, il quale aveva passato la sua vita nei passatempi e nelle delizie del mondo.

  A111000144 

 Facciamo {121 [415]} fare una gran festa in Paradiso con un pronto ritorno al Signore.

  A111000189 

 Egli diceva a suo figlio queste memorabili parole; fa limosina secondo la tua sostanza, e non mai rivoltare la faccia da alcun povero; perchè così avverrà, che neppure la faccia del Signore sia rivoltata da te.

  A111000229 

 Adorare adesso e nel decorso del giorno il cuore di Maria, che, come rivelò il Signore, è lo scopo del suo e dell' amore di tulli i cuori dopo quello di Gesù, è pienissimo di ogni grazia, è quel cuore da cui e per cui ogni grazia a noi discende.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000006 

 Il Signore ci benedica tutti e ci conservi nella sua santa grazia qui in terra, affinchè possiamo giungere un giorno a benedirlo eternamente in Cielo.

  A112000034 

 Per la qual cosa appena si accorse delle benedizioni, che il Signore spandeva copiose sopra del nostro caro {33 [275]} Besucco, nol perde più di vista e volle egli stesso dargli le prime cognizioni del catechismo, e a suo tempo lo preparò per far la sua prima confessione.

  A112000034 

 Sebbene il nostro Besucco sia stato fin da fanciullo prediletto dal Signore, tuttavia dobbiam dire che la vigilanza dei genitori, la sua buona indole, la cura amorevole che di lui si prese il proprio Paroco giovarono potentemente al felice risultato della morale sua educazione.

  A112000051 

 Egli insomma poteva dirsi trapiantato nella casa del Signore.

  A112000075 

 Servire la Messa, prendere parte alle funzioni di Chiesa, fare il catechismo ai più piccoli, pregare con gran fervore, con esemplarità frequentare i santi Sacramenti sono in breve ciò che fa costantemente, lo me ne privo volentieri, perchè spero di farne un ministro del Signore.

  A112000077 

 Si vedeva in questo suo procedere ben chiara la volontà del Signore, che chiamava Francesco nella sua vigna.

  A112000087 

 Suo padre nel licenziarsi da lui era commosso fino alle lagrime, ma Francesco lo confortò dicendo: Non datevi alcuna pena per me; il Signore non mancherà di ajutarci: lo pregherò ogni giorno per tutta la nostra famiglia.

  A112000101 

 - Ho sempre avuto questo nel cuore ed ho sempre pregato il Signore, {89 [329]} che mi aiutasse per appagare questa mia volontà.

  A112000118 

 - Ma Ella mi dice che questa ricreazione piace al Signore, ed io vorrei abituarmi a far bene tutti i giuochi che hanno luogo tra i miei compagni.

  A112000123 

 In ogni momento di tempo noi possiamo acquistarci qualche cognizione scientifica o religiosa, possiamo praticare qualche virtù, fare un atto di amor di Dio, le quali cose avanti al Signore sono altrettanti tesori che ci gioveranno pel tempo e per l' eternità.

  A112000127 

 All' esatta occupazione del tempo egli aggiunse la invocazione dell' aiuto del Signore.

  A112000127 

 Richiesta la cagione rispondeva: Spesse volte incontro difficoltà nello imparare, perciò mi raccomandò al Signore affinchè mi dia il suo aiuto.

  A112000136 

 Besucco espresse il proprio pensiero, poi conchiuse: Insomma il mio scopo è di farmi prete; coll' ajuto del Signore farò ogni sforzo per poterlo conseguire.

  A112000138 

 Fatta la scelta del confessore, noi cangiò più per tutto il tempo, che il Signore lo conservò tra {101 [343]} noi.

  A112000139 

 In essa gli raccomandava di pregare il Signore per questa grazia, e poi gli suggerì alcune pratiche di pietà, come la via crucis; ma più di tutto lo esortò a confessarsi ogni 8 giorni ed a comunicarsi più volte la settimana.

  A112000141 

 Che se per avventura questo libretto fosse letto da chi è dalla divina Provvidenza destinato all' educazione della gioventù, io gli raccomanderei caldamente tre cose nel Signore.

  A112000157 

 Intanto voglio farti osservare che nostro Signore Gesù Cristo c' invita a mangiare il suo Corpo e a bere il suo Sangue tutte le volte che ci troviamo in bisogno spirituale, e noi viviamo in continuo bisogno in questo mondo.

  A112000163 

 Proferiva le parole chiare e distinte e le articolava in modo, che sembrava parlasse col Signore o colla santa Vergine o con qualche santo, cui indirizzava le sue orazioni.

  A112000166 

 Queste cose mentre da una parte erano cagione di riso fra i compagni, dall' altra dimostravano quanto il suo cuore si dilettasse della preghiera, e quanto egli fosse padrone {117 [359]} di raccogliere il suo spirito per elevarlo al Signore.

  A112000171 

 Si presentò un giorno al suo superiore e gli disse queste parole: Io sono molto angustiato, il Signore dice nel vangelo, che non si può andare in Paradiso se non coll' innocenza o colla penitenza.

  A112000172 

 - Appunto, quello che si soffre per necessità, se tu aggiugni di soffrire per amor di Dio diventerà vera penitenza, piacerà al Signore, e sarà di merito all' anima tua.

  A112000176 

 Il superiore rispondeva sempre, che la vera penitenza non consiste nel fare quello che piace a noi, ma nel fare quello che piace al Signore, e che serve a promuovere la sua gloria.

  A112000176 

 Sii ubbidiente, aggiungeva il superiore, e diligente nei tuoi doveri, usa molta bontà e carità verso i tuoi compagni, sopporta i loro difetti, dà loro buoni avvisi e consigli e farai cosa che al Signore piacerà più che ogni altro sacrifizio.

  A112000181 

 - Eh... pel motivo ch' Ella sa: sopportare il freddo nell' inverno per amor del Signore.

  A112000199 

 Credetelo, questo per noi è un mezzo facilissimo per meritarci la benedizione del Signore, e farci dei meriti pel paradiso.

  A112000207 

 Io ringrazio ognor più il Signore che mi abbia concesso cosi segnalato favore a preferenza di tanti altri giovani.

  A112000207 

 La scorsa settimana sperava di avere la consolazione di vederla qui in Torino, affinchè potesse parlare coi miei superiori della mia condotta: pazienza, il Signore vuole differirmi questa consolazione.

  A112000208 

 Io desidero ardentemente di mostrarle la mia gratitudine; ma non potendo in altro modo, procurerò di darle qualche compenso pregando il Signore a concederle sanità e giorni felici.

  A112000211 

 Vi assicuro che ogni giorno io prego il Signore, perchè vi dia sanità e la sua santa grazia.

  A112000220 

 Il Signore mi ajuta sensibilmente; nei lavori dei posti vado sempre più avanti; di novanta che sono in mia classe, ne ho ancora una quindicina prima di me.

  A112000227 

 Procura di promuovere quest' opera di pietà, e ne sarai benedetto dal Signore.

  A112000227 

 È questo un mezzo efficacissimo per meritarci la benedizione del Signore.

  A112000228 

 Fa tutto quello che puoi affinchè {141 [383]} possiamo l' anno venturo essere compagni qui in Torino, se così piacerà al Signore, Addio, caro Antonio, prega per me.

  A112000233 

 Egli è antico il provverbio, che dice: Un buon principio è la metà dell' opera; pertanto anche io desidererei cominciare bene quest' anno e di incominciarlo colla volontà del Signore e continuarlo secondo la sua santa volontà.

  A112000239 

 Mentre vi auguro buon fine per questi pochi giorni che ci rimangono, prego il Signore a voler concedervi un buon principio dell' anno novello continuato e ricolmo di ogni sorta di beni spirituali e temporali.

  A112000242 

 Addio, cara madre, addio, offriamo al Signore le nostre azioni ed i nostri {146 [388]} cuori; ed a lui raccomandiamo in particolar modo la salvezza delle anime nostre.

  A112000242 

 Sia sempre fatta la volontà del Signore.

  A112000246 

 Insomma egli e colle parole e coi fatti manifestava quanto già diceva san Paolo: Desidero di essere disfatto per essere col mio Signore glorificato.

  A112000256 

 Interrogato un giorno, perchè avesse fatta quella sbadataggine, cioè non si fosse coperto in letto, rispose: Mi rincresce che tal cosa abbia recato dispiacere a' miei superiori, spero per altro, che il Signore riceverà questa piccola penitenza in soddisfazione dei miei peccati.

  A112000258 

 - Le conseguenze io le lascio tutte nelle mani del Signore; qualunque cosa sia per avvenire di questo mio corpo non ci bado, purchè ogni cosa torni a maggior gloria di Dio, e a vantaggio dell' anima mia.

  A112000259 

 Altra volta gli si diceva: Besucco, tu soffri molto, non è vero? - È vero che soffro alquanto, ma che cosa è mai questo in confronto di quello che dovrei patire per i miei peccati? Debbo per altro assicurarvi che sono così contento, che non mi sarei giammai immaginato che si provasse tanto piacere nel patire per amor del Signore.

  A112000260 

 Chiunque poi gli avesse prestato qualche servizio lo ringraziava di tutto cuore dicendo subito: Il Signore vi ricompensi della carita che mi usate.

  A112000260 

 Non sapendo poi come esprimere la sua gratitudine all' infermiere gli disse più volte queste parole: Il Signore vi paghi in mia vece, e se andrò in Paradiso lo pregherò con tutto il cuore per voi affinchè vi aiuti e vi benedica.

  A112000261 

 Un giorno l' infermiere lo interrogò se non aveva paura di morire: Caro infermiere, rispose, se il Signore mi volesse prendere con lui in Paradiso io sarei contentissimo di ubbidire alla sua chiamata, ma temo assai di non essere preparato.

  A112000262 

 - Supponi che si tratti di scegliere tra guarire o andare in Paradiso, che sceglieresti? - Son due cose distinte, vivere pel Signore o morire per andare col Signore.

  A112000265 

 - Ti meriterai il Paradiso pei meriti della passione e della morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A112000267 

 - Ma sicuro e certamente, ben inteso quando al Signore piacerà.

  A112000268 

 Io, gli dissi allora, sono contento, che tu manifesti questo vivo desiderio pel Paradiso, ma voglio che sii pronto a fare la santa volontà del Signore....

  A112000270 

 Dopo la confessione apparve assai allegro, e andava dicendo a chi l' assisteva: Pel passato ho promesso mille volte di non più offendere il Signore; ma non ho mantenuta la parola.

  A112000277 

 - Dica a' miei superiori che io li ringrazio tutti della carità che mi hanno usata; che continuino a lavorare per guadagnare molte anime; e quando io sarò in Paradiso pregherò per loro il Signore.

  A112000279 

 Da molto tempo prego il Signore che mi faccia morire nelle sue mani, mi raccomando che compia l' opera di carità, e mi assista fino agli ultimi momenti della mia vita.

  A112000290 

 - Fatti coraggio, e mettiamo nelle mani del Signore e la vita e la morte, speriamo di andare al Paradiso ma quando a Dio piacerà.

  A112000291 

 - Al Paradiso, D. Savio, mi perdoni i dispiaceri che le ho cagionati; preghi per me, e quando sarò al Paradiso io pregherò anche il Signore per lei.

  A112000302 

 - Io provo il più amaro rincrescimento perchè in vita mia non ho amato abbastanza il Signore come Egli si merita.

  A112000303 

 - Datti pace a questo riguardo, poichè in questo mondo non potremo giammai amare il Signore come Egli appunto si merita.

  A112000307 

 All' unzione delle narici: Perdonate, o Signore, tutte le soddisfazioni che ho dato all' odorato.

  A112000310 

 Ai piedi: Perdonate, o Signore, i peccati che ho commessi con questi piedi sia quando sono andato dove non avrei dovuto, sia non andando dove mi chiamavano i miei doveri.

  A112000311 

 Che cosa potrei ancora dimandare al Signore?.

  A112000311 

 Gli fa più volte detto che bastava dire quelle giaculatorie col cuore, nè il Signore dimandare tanti gravi sforzi quali doveva fare pregando ad alta voce: allora egli taceva un istante, ma dopo continuava sullo stesso tono di voce come prima.

  A112000316 

 Per rompere lo stupore il Direttore disse: Io credo che in questo momento il nostro Besucco riceva qualche grazia straordinaria dal Signore o dalla sua celeste Madre, di cui fu tanto divoto in vita.

  A112000326 

 Avrei ancora parecchie cose riferire intorno a questo virtuoso giovanetto; ma siccome esse potrebbero dar motivo a qualche critica da parti di chi rifugge di riconoscere le maraviglie del Signore nei suoi servi, così mi riserbo di pubblicarle a tempo più opportuno, se la divina bontà mi concederà grazia e vita.

  A112000328 

 Io invocherò le divine benedizioni sopra di te, e tu prega anche il Signore Iddio che usi misericordia all' anima mia, affinchè dopo aver parlato della virtù, del modo di praticarla e della grande ricompensa che Dio alla medesima tien preparata nell' altra vita non mi accada la terribile disgrazia di trascurarla con danno irreparabile della mia salvezza.

  A112000329 

 Il Signore ajuti te, ajuti me a perseverare nell' osservanza de' suoi precetti nei giorni della vita, perchè possiamo poi un giorno andare a godere in cielo quel gran bene, quel sommo bene pei secoli de' secoli.

  A112000331 

 Pareva impossibile che non fosse anch' esso stato ridotto in pezzi; perciò gli abitanti di Argentera testimonj dell' accaduto giudicarono che il Signore con un atto di speciale provvidenza lo avesse voluto loro conservare.

  A112000340 

 Essa però per niente poteva impedirli dal continuo salmeggiare, e cantar lodi al Signore accogliendo volentieri sopra di se stessi la sospirata pioggia fino al termine della processione.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000016 

 Ciò detto, entrò in casa dove il Signore lo aveva preceduto.

  A113000036 

 Le tre {31 [31]} cerone possono ancora significare che il Papa è Sommo Sacerdote, Signore temporale, e universale Legislatore.

  A113000139 

 Pregate dunque il Signore Iddio pel felice stato della Santità Sua, e della S. Madre Chiesa.

  A113000139 

 " La Santità di Nostro Signore, Leone per la Divina Provvidenza Papa Decimoterzo, dà, e concede a tutti i fedeli qui presenti l' Indulgenza Plenaria nella forma consueta della S. Madre Chiesa.

  A113000162 

 Quando il corteggio erasi avviato, la Santità di Nostro Signore saliva in Sedia gestatoria, sotto bianco baldacchino coi flabelli, e s' incamminava processionalmente alla Cappella {82 [82]} Paolina per venerarvi il Santissimo Sagramento esposto, preceduto, scortato e seguito nel modo che più sopra abbiamo riferito.

  A113000186 

 La santità di Nostro Signore accoglieva benignamente i sentimenti espressile a nome del Sacro Collegio, e rispondeva colle seguenti parole:.

  A113000228 

 {120 [120]} Quindi prima e principal cura dell'Eminentissimo Pecci quella si fu di formarsi sacerdoti dotti e virtuosi, capaci a sostenere le battaglie del Signore, a difendere 1'onore della Chiesa, a promuovere efficacemente la salute delle anime.

  A113000243 

 Quando un signore va a fargli visita, lo accoglie così benevolmente come un povero.

  A113000248 

 Signore compiuto, semplicissimo, amico dei piccoli.

  A113000285 

 Nel tempo medesimo che attendeva a queste svariate ed importanti attribuzioni, il P. Martinelli esercitava con pietà e sollecitudine grandissima l'ufficio di sagrestano nella chiesa di Sant'Agostino di Roma, zelando l'incremento del culto e il decoro della Casa del Signore.

  A113000336 

 Nobile ingegno e ottimo cuore, Lucido M. Parocchi scelse il Signore in sua porzione {242 [242]} ed eredità, ed indossò il 13 ottobre del 1847 l'abito chiericale.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000060 

 Perciò {42 [404]} alle parole di Eusebio provò grande allegrezza e ringraziò Iddio dicendo: Vi ringrazio, o Signor mio Gesù Cristo re dei Re e Signore dei Signori, che vi siete degnato di far conoscere me ultimo dei vostri servi a quelle anime da voi elette.

  A114000082 

 Susanna rispose: Dove andò, o padre mio, quella vostra sapienza con cui mi ammaestraste ad amare il servizio del Signore, e specialmente la regina delle virtù, la castità? Come volete risolvermi a dar la mano ad un idolatra crudele, che voi stessi rifiutaste di riconoscere per vostro parente ed amico? Diamo pertanto gloria a Dio onnipotente che mi fece cristiana {57 [419]} e mi aggregò ad una schiera di santi confessori.

  A114000100 

 Di questo ti assicuro; nell'atto che riceverai il battesimo, l'anima tua sarà purificata e tutte le tue colpe saranno perdonate purchè tu abbia fede nel nostro Signore Gesù Cristo.

  A114000106 

 Giunto a casa egli andava con gioja raccontando a sua moglie la grande misericordia del Signore usata verso di lui.

  A114000109 

 Mentre il Pontefice ringraziava il Signore {66 [428]} con una affettuosa preghiera, Prepedigna si gettò a' suoi piedi dicendo ad alta voce: Deh per pietà salvate l'anima mia e quella de' miei figliuoli! In quel momento giunse Susanna e di lì a poco Claudio con due suoi figliuoli.

  A114000117 

 Io credo, o Signore, io credo.

  A114000122 

 In fine per ringraziare debitamente il Signore celebrò per loro la s. messa, infra cui ricevettero tutti dalla mano del Pontefice la santa Comunione.

  A114000134 

 Cajo fece loro animo dicendo: Sono io, non temere, io vengo nel {75 [437]} nome del Signore.

  A114000165 

 Susanna al vedere quell'idolo diede un sospiro, poscia gli sputò contro e inginocchiandosi a terra così pregò: Mio Signore e mio Dio, fate che io non vegga il demonio rinchiuso nel metallo di questa statua.

  A114000187 

 V. Evagrio nelle vite dei {96 [458]} Gerace confuso ma non ravveduto si portò altrove e continuò a spargere in altri siti i suoi errori fino all'età di 90 anni quando il Signore lo chiamò a comparire davanti al suo tribunale per render conto dello scandalo che aveva dato ai cristiani.

  A114000191 

 Ma come il Signore mandò un Angelo a spezzare le catene di s. Pietro così fece a quelle del nostro Santo.

  A114000200 

 Noi Variano ed Artemio fratelli abbiamo fedelmente scritto le gloriose gesta de' beati Grisanto e Daria, e ne abbiamo mandate molte copie in verse città, acciocchè in ogni parte del mondo si sappia come questi due Santi abbiano ricevuto il premio del loro martirio dal Signore, al quale si dia onore e gloria per tutti i secoli.

  A114000212 

 Se avete altri tormenti a farci soffrire, gli dissero i due medici, metteteli pure in opera la grazia di nostro Signore ce li farà sopportare con pazienza e {109 [471]} con gioja.

  A114000213 

 Signore, risposero i santi fratelli, noi ignoriamo ogni genere di sortilegio, i demoni ci temono invece di servirci.

  A114000214 

 Ma la mano del Signore, che voleva confondere l'ostinazione del tiranno e di tutti i pagani, li rese invulnerabili e permise che la nuvola di strali ritornasse contro la moltitudine degli spettatori pagani ai quali lo spettacolo costò la vita.

  A114000214 

 San Cosma e s. Damiano essendosi posti in orazione supplicarono il Signore a contentarsi di ricevere il loro sacrifizio, e di non più impedire con nuovo miracolo l'esecuzione della sentenza.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000022 

 Così terminò S. Cipriano la sua vita, e si avverò ciò che dice il Signore che i suoi martiri sono morti al giudizio degli stolti, ma invece essi riposano nella pace eterna coronati di gloria.

  A115000022 

 Giunto al luogo del supplizio, si prostrò a terra e rivolse al Signore una fervorosa preghiera.

  A115000024 

 Il Signore che sa rendere eloquenti gli stessi fanciulli per accrescere la sua gloria volle anche dalla confessione di questi promuovere il trionfo della fede.

  A115000029 

 Il Signore assicurò la sua assistenza a queste radunanze, e le decisioni che ivi si prendono diventano infallibili come se venissero dalla bocca dello stesso Gesù Cristo, qui vos audit, me audit.

  A115000033 

 A Valeriano succedette suo figliuolo Gallieno, il quale atterrito dalla trista fine di suo padre e riconoscendo in quel fatto la mano del Signore ordino che i cristiani non fossero più perseguitati.

  A115000035 

 Que' coraggiosi confessori, mossi dal desiderio di morire per amore di Gesù Cristo, spinti da una grazia speciale del Signore, dicendo che volevano tutti dare la vita per la fede si lanciarono spontaneamente in quelle fiamme.

  A115000066 

 Ma Gregorio vedendola in quello stato ne ebbe compassione, e pregato il Signore per lei immantinenti fu libera.

  A115000072 

 Nell'entrarvi egli fece il segno della santa croce, secondo il suo costume, e cantando lodi al Signore passò così grande parte della notte.

  A115000081 

 Il Signore talmente benedisse le cure di lui, che per un'eccezione particolare e affatto maravigliosa in quell'orribile persecuzione non vi fu in Neocesarea neppure un apostata.

  A115000085 

 Egli riposata pacificamente nel Signore nel 266, l'anno quinto del pontificato di s. Dionigi, mentre Aureliano governava il romano impero.

  A115000085 

 Inteso esservene ancora diciassette, alzò gli occhi al cielo e dimostrando per una parte il suo dolore di non veder i suoi desiderii intieramente compiuti, rendè per altra parte umili grazie al Signore, perchè non avendo trovato quando imprese a coltivar quella vigna se non diciassette cristiani, allora lasciava al suo successore non più che altrettanti pagani.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000020 

 In questa guisa confortandosi l'un l'altro e assistiti da una grazia speciale del Signore porsero spontaneamente il collo ai carnefici ed ebbero tutti tronca la testa.

  A116000021 

 Era questi figliuolo di un ricco e nobile signore di nome Fausto.

  A116000041 

 La coraggiosa vergine appena chiusa in oscura prigione alzò gli occhi al cielo e prostrata pregò umilmente il Signore {24 [362]} a volerle dare coraggio e fortezza a fine di perseverare nei tormenti sino alla morte.

  A116000042 

 Bonosa confortata da quella visione ringraziò il Signore e passò tutto quel tempo in pratiche di pietà.

  A116000042 

 Mentre era assorta nella preghiera, le apparve l'angelo del Signore per confortarla.

  A116000044 

 Il nostro Signore disse nel Vangelo, che l'uomo non vive solamente di pane, ma di ogni parola che venga dalla bocca di Dio.

  A116000051 

 Mentre quei soldati confusi stavansi l'uno l'altro guardando la santa Martire, questa loro disse: Potete voi negare la virtù del mio Signore Gesù Cristo? Perchè non credete in Lui, o infelici? Egli v'invita alla sua grazia; vi illumina colla luce della verità e vi fa conoscere la sua infinita potenza colla forza dei mirar coli.

  A116000052 

 Bonosa si pose tosto ad instruirli nei principali misteri della fede, e intanto inviò uno a dire al Pontefice che venisse a battezzare quelle anime convertite al Signore.

  A116000058 

 Gli atti del martirio di questa Santa terminano colle parole seguenti: O gloriosissima vergine Bonosa, prega per noi miserabili peccatori e ottienci dal Signore forza e coraggio onde possiamo seguire i tuoi esempi e giungere un giorno a godere la medesima felicità che tu godi in cielo per tutti i secoli dei secoli.

  A116000061 

 Fra le altre cose in quella lettera leggevasi quanto segue: Riguardo all'incarnazione del Verbo e intorno alla Fede noi dobbiamo credere nel Signore nostro Gesù Cristo nato da Maria Vergine; poichè esso è l'eterno Figliuolo di Dio.

  A116000076 

 Si allude qui all'altare degli olocausti sopra cui nella legge antica si facevano sacrifizi al Signore.

  A116000084 

 Il Signore favorì questo principe di molte vittorie contro i barbari, che da tutte parti infestavano l'impero.

  A116000109 

 Ora le benedizioni della Chiesa cattolica non sono altro che formole di preghiere stabilite da' sommi pontefici per invocare sopra di noi o sopra le cose nostre la benedizione del Signore.

  A116000112 

 Non sia così de' veri fedeli; non badino ad umano rispetto, nè essi nè i loro dipendenti non si mettano a mensa senza fare una breve preghiera col segno della santa croce per invocare la benedizione del Signore; nè mai si tolgano da tavola senza che si faccia il dovuto ringraziamento.

  A116000115 

 Raccomandò a tutti un moderato uso del vino, di poi volgendo il discorso ai preti si esprime così: «I sacri ministri devono sommamente guardarsi dagli eccessi della crapula, per evitare che non cada sopra di loro la sentenza del Signore, che dice: I vostri cuori non siano mai aggravati dalla crapula e dalla ubbriachezza.

  A116000115 

 Servansi moderatamente del cibo e soltanto di quella porzione che loro è necessaria; e così, come dice l'apostolo s. Paolo: siano sempre sobrii e preparati a compiere quanto riguarda al servizio del Signore.

  A116000151 

 Il santo niente altro rispondeva che egli era pronto a patire ogni male piuttosto che fare o dire cosa contraria alla santa legge del Signore.

  A116000158 

 Ma il nostro santo aveva, fatto al Signore un sacrifizio della sua vita; perciò risolvette di passare nella mortificazione e nella santità il rimanente {73 [411]} de' suoi giorni.

  A116000164 

 Vedi, o lettore, con quanta facilità il Signore, quando vuole, porta soccorso a' suoi fedeli; un piccolo animale passando in quel vino bastò ad annientare la forza e la gagliardia di que' ladroni che da tanto tempo erano il terrore di tutti quelli che fossero passati in quei deserti.

  A116000165 

 A lui si unirono alcuni altri solitarj, che avevano eziandio abbandonato il mondo per dedicarsi unicamente al servizio del Signore.

  A116000174 

 Siccome poi tanto il giorno quanto la notte è tempo da consacrarsi al Signore; così egli stabili preghiere e salmi da cantarsi o recitarsi a certe ore del giorno e a certe ore della notte.

  A116000178 

 Dette queste parole li benedisse e raccomandandoli al Signore se ne partì.

  A116000193 

 Qual è questo mezzo? Perdonare i peccati a quelli che li commettono, la qual cosa non solamente piace a Dio e ci ottiene da lui il perdono dei nostri mali; ma eziandio fa un gran bene al prossimo e spesso si guadagna al Signore colui che in nessun modo erasi potuto ridurre al buon sentiero.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000076 

 Sta bene nel Signore e prega per me.

  A117000109 

 A quel miracolo due soldati di nome Mauro e Papia si posero ad esclamare: G. Cristo, che adorano Sisinio e Saturnino, è il vero Signore Iddio.

  A117000109 

 Saturnino rispose: Il Signore Iddio riduca in polvere gli Dei dei gentili.

  A117000116 

 La sepoltura fu fatta solenne, e vi prese parte tutto il clero Romano portando lumi in mano, cantando inni sacri al Signore e facendo preghiere certamente in suffragio dell' anima di lui, che per altro era già volata al cielo.

  A117000136 

 Ma un angelo del Signore apparve notte tempo ad Emidio ed ai suoi compagni, parlando con chiara voce in questo modo: Non voler {73 [73]} temere i tormenti dei carnefici, Dio è con voi, alzatevi presto di letto; andate dal papa Marcello, egli vi additerà quanto dobbiate fare.

  A117000138 

 S. Marcello gli rispose: Ho udito a raccontare molte cose di te, e so quanto hai fatto in questa nostra città; ora per avere tempo a discorrere e conoscere meglio la volontà del Signore credo bene che tu passi con me questa notte, domani poi dirò quello che dovrai fare.

  A117000139 

 Il Pontefice ricevette quella preziosa reliquia {77 [77]} in un momento in cui infieriva grandemente la persecuzione, in cui egli stesso doveva essere al Signore sacrificato.

  A117000145 

 Il coraggioso confessore della fede non altro disse che queste parole: Ti rendo grazie, o Signore, che ci fai degni di entrare nelle porte del Cielo.

  A117000147 

 Desiderando di ispropriarsi di tutto e farne compiuto sacrifizio al Signore, per mano del sommo Pontefice fecit donationem de facilitate sua {81 [81]} ex omnibus Sanctae Ecclesiae Catholicae.

  A117000153 

 Carpasio per incrudelire contro i servi del Signore, che già erano defunti, e per disprezzo della cristiana religione cangiò quel battistero in un bagno, ad deridendam legem christianorum.

  A117000153 

 Gli atti che riferiscono il martirio di s. Marcello, di s. Ciriaco e dei suoi compagni, dopo di avere esposto i loro patimenti e la loro morte gloriosa, raccontano la trista fine di Carpasio vicario di Roma, che con inudito accanimento si era studiato di tormentare i servi del Signore.

  A117000153 

 Ma guai a chi disprezza le cose del Signore, egli stringe una spada a due tagli! facendosi spesso colà convegno di gente di buon tempo e scostumata; e Carpasio godendo di quel turpe guadagno, ne fu con molti suoi amici terribilmente colpito dalla mano del Signore.

  A117000160 

 I parenti l' avevano inutilmente sottomessa a molte cure mediche raccomandandola eziandio in molte occasioni al Signore.

  A117000163 

 Col cuore pieno di gioia e di gratitudine corre immantinente a raccontare il miracolo operato ai religiosi di quel Santuario che si radunano con grande folla di popolo, quindi unanimi ringraziano il Signore cantando lodi a Dio Padre onnipotente che ad intercessione del suo servo fedele S. Marcello papa e martire abbia concesso e conceda tanti celesti favori a' suoi devoti.

  A117000186 

 Si eresse in questo sito una chiesuola, ed il Signore vi operò molte maraviglie.

  A117000189 

 Il Signore, che voleva dare ad altro paese le sue preziose reliquie, di bel nuovo gli porge mezzo di sottrarsi, ed egli si avviò alla città di Bergamo.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000003 

 Questo studio congiunto colla grazia del Signore appagò interamente il suo cuore, e rinunziando alla superstizione degli Dei, ricevette il battesimo, e divenne fervoroso cristiano.

  A118000018 

 Giunti essi all'età capace di conoscere la propria vocazione, si risolsero ambidue di servire il Signore nello stato ecclesiastico.

  A118000020 

 Mentre s. Lorenzo era tutto zelo per guadagnare anime al Signore, e colle sue virtù traeva in ammirazione la città di Saragozza, passò colà s. Sisto che, come abbiamo detto, ritornava dal concilio di Toledo.

  A118000021 

 D'accordo con s. Sisto, egli continuò a lavorare nella vigna del Signore durante il pontificato di s. Stefano, e si crede che da questo Papa fosse elevato alla dignità di cardinale; infine dallo stesso s. Sisto venne creato arcidiacono, ossia primo diacono del clero romano.

  A118000044 

 Che cosa ho mai fatto che siavi dispiaciuto, o padre santo? Mi avete forse trovato indegno di accompagnarvi? Temete forse del mio coraggio? Fatene la prova e vedrete se vi siete scelto un buon ministro o no per distribuire ai fedeli il corpo e il sangue del Signore.

  A118000044 

 L'apostolo Pietro, vostro antecessore, mandò prima di sè al cielo il diacono s. Stefano, così voi, o padre santo, fate conoscere il vostro coraggio nella persona del vostro figlio, ed offerite al Signore colui che voi avete ammaestrato.

  A118000044 

 Volete forse impedire che sparga con voi il proprio sangue colui che voi sceglieste a dispensare il sangue del Signore? L'avvilimento del discepolo è a danno del maestro.

  A118000067 

 Lucillo prontamente rispose: Da lungo tempo desidero di conoscere bene la religione cristiana, e di essere battezzato nel nome del Signore Gesù Cristo.

  A118000082 

 Allora egli, sempre confortato dalla grazia del Signore, e divenato come insensibile a que' ripetuti tormenti, si pose a ridere.

  A118000082 

 Di poi ringraziando il Signore de' favori ricevuti, diceva ad alta voce: Sii tu benedetto, o Signore Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci usasti misericordia oltre ogni nostro merito.

  A118000083 

 Illuminato quindi dalla grazia dei Signore, si fe' largo in mezzo alla moltitudine, e andò vicino a s. Lorenzo.

  A118000088 

 Io fui instruito in {38 [306]} mia patria, e di poi ho continuato a ricevere in Roma gli ammaestramenti intorno alla divina legge del Signore.

  A118000091 

 San Lorenzo mirava intrepido {39 [307]} le astuzie che usavansi per farlo prevaricare e con fermezza maravigliosa diceva: io ho fatto un sacrificio di me stesso al Signore in odore di soavità; e le tribolazioni dello spinto e della carne sono un sacrificio gratissimo al mio Dio.

  A118000115 

 Allora il buon sacerdote andò da' suoi lavoranti portando quel pane tra le mani, e dopo d'averli invitati tutti a ringraziare il Signore, si pose a spezzarlo e darne un tozzo a caduno.

  A118000123 

 Il Signore però volle premiare la sollecitudine della moglie e la fede dell'Imperatore.

  A118000124 

 Tuttavia tale curiosità dispiacque al Signore e quelli che videro quelle sante reliquie fra dieci giorni morirono tutti.

  A118000126 

 Invocato quindi l'aiuto del Signore e la protezione di s. Lorenzo, cominciava a marciare contro ai nemici, quando vide s. Lorenzo con altri martiri ed angeli armati di celeste spada percuotere, disperdere e mettere in fuga i nemici.

  A118000129 

 Il ministro di Dio, pieno di zelo pel giorno del Signore, disse: V'ingannate, badate che niuno può profanare il giorno festivo impunemente, e Dio voglia che una fiamma celeste non venga ad incenerire quanto avete voluto mietere.

  A118000141 

 All'opposto un altro contadino, postosi a lavorare e a condurre, covoni nella festa del nostro santo, nulla pensava alla santificazione del giorno del Signore.

  A118000142 

 Giunto innanzi alia chiesa dedicata a s. Lorenzo, mentre i fedeli cantavano lodi al Signore, alla vista di tutti cadde dal cielo il fulmine, che andò a percuotere il carro e le biade, e tutto ridusse in fiamme.

  A118000163 

 Entrato costui in un caffè, aveva dimandato un bicchiere d'acqua-vite, dicendo: « datemi per due soldi di scomunica.» Appena ebbe tracannato il liquore, l'infelice cadde a terra colpito dalla morte, lasciando cosi un terribile ammaestramento che delle cose che riguardano al Signore o parlarne con rispetto o tacerne affatto.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000024 

 Un signore comperò un podere che costò 3405, ne ha già pagato 1605.

  A119000059 

 Un signore, mosso da vero spirito di carità, assegna fr.

  A119000082 

 Un signore desideroso di dispor bene delle sue ricchezze fa testamento e lascia per la ristaurazione di una chiesa II. 2600 c.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000062 

 Quest'opera caritatevole che moveva da tenuissimi principi! fu cosi benedetta dal Signore, che ora grandeggia.

  A122000067 

 Vada pertanto lieto, Monsignore, di aver fatto questo beneficio alla gioventù Torinese, e si rallegri, perchè esso ridonda pure a vantaggio di moltissimi giovani di sua diocesi, i quali, dovendo passare una notevole parte dell'anno nella capitale per ragione di loro mestiere, in numero considerevole esemplarmente intervengono a quest' Oratorio per ricrearsi, istruirsi, e santificare i giorni dedicati al Signore.

  A122000069 

 Questa appena annunciata venne favorevolmente accolta dalla pubblica carità, e moltissimi distinti personaggi e benemerite signore, con zelo veramente cattolico,;S presero parte, e sì la promossero, che mercè loro i doni abbondarono oltre ogni mia espeltazione, sia nel pregio sia nel numero, talché al giorno d'oggi sommano oltre a tremila e cento; spero ora che mi sarà continuato il favore delle pie e facoltose persone nell'acquisto dei biglietti da cui solo dipende il compimento della santa opera.

  A122000081 

 Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e cosi le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra».

  A122000105 

 Le Missioni dei Salesiani nell'America del Sud offrono uno spettacolo nuovo e commovente; e mostrano ad evidenza la mano del Signore che le guida.

  A122000110 

 Dietro invito di don Bosco, che si trova da qualche settimana in Roma, si raccolse nella ricca e splendida cappella delle Nobili Signore Oblate di Santa Francesca Romana in Tor de' Specchi, una scelta di persone d'ambo i sessi, non avresti saputo se più illustri per lignaggio o per iscienza e virtù.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000002 

 I Filistei udirono queste grida e dissero; "Qual rumore e schiamazzo grande è quello che si sente nel campo degli Ebrei?" E intesero come era arrivata l'Arca del Signore negli alloggiamenti.

  A123000002 

 Ma disperando della vittoria dissero i seniori del popolo: "Meniamo tra noi da Silo l'Arca del Testamento del Signore.

  A123000006 

 Come Anna trovò presso l'Arca santa, conforto alle sue amare lagrime, e Samuele udì la voce del Signore, cosi presso Maria noi troveremo ogni grazia {6 [96]} spirituale e temporale.

  A123000006 

 Se saremo annoverati tra coloro che il Signore riconosce per suoi, vedremo le meraviglie di Colei, che mai non si stanca di beneficare i suoi divoti.

  A123000028 

 Anche in Nizza Monferrato sono assai frequenti le benedizioni del Signore, {18 [108]} ad intercessione di Maria SS Ausiliatrice.

  A123000031 

 Raccomandai ogni cosa alla S. Vergine Ausiliatrice e contro alla mia aspettazione, o meglio, per favore tutto speciale, della Madre della Misericordia si allontanarono le cagioni {20 [110]} del male, rinacque la pace e la benedizione del Signore in famiglia, in modo da manifestar chiaramente la protezione della Madre di Dio.

  A123000044 

 Dove non è la carità ivi è un purgatorio anticipato per chi teme il Signore, e un inferno anticipato per coloro che non adempiono il proprio dovere.

  A123000058 

 Non appena ebbi ciò stabilito, un profluvio di grazia cadde dolcemente sull'arida terra del povero mio cuore, e mi fece esclamare piena di gioia; "Oh quanto è soave quanto è dolce il servizio del Signore! Ah mio Dio! Ti ho trovato finalmente e non ti lascierò mai più! E colla grazia di Dio quanti altri beni ho trovato! E tutto al tuo aiuto io debbo o Maria! Da te riconosco la mia conversione, da te la vocazione allo stato religioso, da te la tranquillità e la pace nelle varie incertezze e nei timori che mi assalirono, da te la giornaliera partecipazione al SS. Sacramento dell'altare, da te eziandio la corporale sanità e la cessazione di un male che spesso mi tormentava.

  A123000076 

 Sia sempre benedetta la gran Madre del Signore, cui non si ricorre mai invano, e questo fatto serva ad altri di eccitamento a ricorrere a questo aiuto de' Cristiani nelle necessità della vita.

  A123000077 

 Perciò spedisco a lei M. Rev. Signore un fusto di vino bianco, per la sacristia di cotesta Chiesa di Maria Ausiliatrice, acciocchè sia adoperato nella celebrazione del SS. Sacrifizio dell'altare.

  A123000093 

 Si immagini, o Signore, qual fosse la nostra scambievole ammirazione, per quella singolare coincidenza, la nostra riverente tenerezza per Maria, il gaudio di cui erano a profusione ripieni i nostri cuori.

  A123000096 

 Mi raccomandi al Signore nelle sue preghiere.

  A123000111 

 Perdoni, o Rev. Signore, il mio soverchio ardire, e si degni compartire a me ed alla mia famiglia la santa benedizione di Maria Ausiliatrice.

  A123000135 

 Come ministro del Signore e come zio di una persona, che nei giorni della tribulazione conobbe per prova la misericordia di Gesù, e la materna protezione della Immacolata madre, prendo la penna per iscriverle.

  A123000137 

 Grossetti Isabella dell'insigne Borgo di Lu, donna dell'età di 30 anni, per leggiera e comune malattia diede alla luce anzi tempo un figlio, al quale, per una speciale grazia {78 [168]} del Signore, fu amministrato il battesimo e pochi minuti dopo, volava al paradiso.

  A123000141 

 La beneficata Isabella Grossetti, la donna chiamata da tutti la guarita per miracolo, col cuore pieno di gratitudine, confessa pubblicamente in faccia agli uomini il favore ricevuto da Maria Ausiliatrice, e colla grazia celeste, spera di consumare quella {81 [171]} vita, che Dio le ha ridonata, nel compimenta de' suoi doveri, nel servizio ael Signore, e massime nel dare una cristiana educazione ai suoi due figliuoli.

  A123000154 

 Inviando come è di dovere le nostre patenti da maestre, all'Ispettore del {90 [180]} circondario per la voluta firma, esse disgraziatamente giunsero in Alba in assenza del suddetto Signore.

  A123000192 

 Ed anche senza di ciò, resisterà molti giorni, ma poi mancheranno i viveri, verrà meno il carbone alla macchina, e allora che faremo senza vele e senza timone? Con questi riflessi mi ritirai in camera e ci facemmo coraggio l'un l'altro, pensando che quella morte accettata volentieri dalla mano del Signore sarebbe stata grato sacrificio a Dio, che anzi era quella urta morte invidiabile, e che forse Dio in premio del nostro sacrificio, avrebbe conceduto alle missioni dei nostri fratelli un frutto più copioso.

  A123000195 

 Col pensiero di trovarmi agli ultimi momenti feci a Dio l'offerta di mia vita con queste parole: Voi, o Signore del cielo e della terra, Voi salvate l'anima mia.


don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html
  A124000082 

 Un signore comperò un podere che costò L. 3405, ne ha già pagato 1605.

  A124000184 

 1° Un signore desideroso di disporre bene delle sue ricchezze fa testamento e lascia per la ristorazione di una Chiesa L. 5500 e cent.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000022 

 Quest'opera caritatevole che moveva da tenuissimi principii fu così benedetta dal Signore, che ora grandeggia.

  A125000047 

 Vada pertanto lieto, Monsignore, di aver fatto questo beneficio alla gioventù Torinese, e si rallegri, perchè esso ridonda pure a vantaggio di moltissimi giovani di sua diocesi, i quali, dovendo passare una notevole parte dell'anno nella capitale per ragione di loro mestiere, in numero considerevole esemplarmente intervengono a quest'Oratorio per ricrearsi, istruirsi, e santificare i giorni dedicati al Signore.

  A125000049 

 Questa appena annunciata venne favorevolmente accolta dalla pubblica carità, e moltissimi distinti personaggi e benemerite signore, con zelo veramente cattolico, vi presero parte, e sì la promossero, che mercè loro i doni abbondarono oltre ogni mia espettazione, sia nel pregio sia nel numero, talchè al giorno d'oggi sommano oltre a tremila e cento; spero ora che mi sarà continuato il favore delle pie e facoltose persone nell'acquisto dei biglietti da cui solo dipende il compimento della santa opera.

  A125000050 

 Così Confortato ed aiutato, mi gode l'animo di annunziarle, che i lavori di costruzione si continuano con tutta l'attività possibile, ed ho fede nel Signore, che il 20 di giugno prossimo, giorno sacro per noi a Maria Consolatrice, si potrà, per soddisfare all'urgente nostro bisogno, andando nella nuova chiesa benedirla e celebrarvi le sante funzioni.

  A125000052 

 Quello poi che posso e non mancherò di fare, si è di unirmi ai giovani, che sonomi in certo modo dalla divina Provvidenza affidati, e pregare con essi costantemente il Signore Iddio a largamente compensare colle sue benedizioni V. S. Ill.

  A125000107 

 E potrebbe, soggiunse, il Signore castigare anche con morti improvvise.

  A125000107 

 Fra le altre cose toccò, come si suole, il punto gravissimo del dover approfittare della misericordia del Signore, che veniva loro offerta, non forse Dio li castigasse col non lasciare più loro tempo di approfittarne altra volta.

  A125000109 

 Da quel punto tutto il popolo, con un sol cuore e con un'anima sola, correva a tutte le prediche della missione; e la benedizione del Signore fu tanta, che di circa tre mila persone, quanti conta d'abitanti quella terra, non vi fu un solo tra gli adulti che non si accostasse a' Sacramenti.

  A125000112 

 I settari principali fecero la loro abiura, e diedero a' missionari le più consolanti prove, che il ravvedimento era proprio opera del Signore.

  A125000113 

 Tuttavia coloro che sono informati del male grandissimo fatto a que' terrazzani dal Grignaschi e da' suoi secondini, della cecità di quella povera gente, che la-sciossi pigliare al laccio di una santità e d'un misticismo così poco mistico, e finalmente degli sforzi di parecchi anni tornati inutili per far loro aprire gli occhi, troveranno di che benedire la misericordia del Signore.

  A125000133 

 I parenti e parecchi suoi amici vi presero parte, lamentandone l'immatura perdita, ed adorando i giudizi del Signore, che toglie dalla sua vigna gli operai, quando se ne fa sentire maggiore il bisogno.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000005 

 Non dubitiamo punto che l'inesauribile carità dei Torinesi accorrerà in aiuto del zelante sacerdote del Signore, e gli somministrerà i mezzi onde effettuare il pio divisamente.

  A127000007 

 S. S. Pio IX sempre pronto a porgere la mano benefica ove scorga il bisogno, appena intese la necessità e il divisamente di una Chiesa in Valdocco, mandò tosto la vistosa somma di L. 500, accompagnandola con queste parole: «Questa piccola ma cordiale offerta abbia più generosi emulatori, e la Santa Vergine dal cielo moltiplichi le sue benedizioni sopra tutti coloro che danno mano per edificare la Casa del Signore o promuovono le cose che al divin culto riguardano».

  A127000012 

 Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e così le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra».

  A127000172 

 In quella cara solennità, giunti oramai quasi al termine del nostro viaggio, sentimmo il bisogno di fare speciali voti e preghiere per il nostro principale benefattore Pio Nono, l'incomparabile Pontefice dell'Immacolata, per quei ritiri e per quelle caritatevoli signore e signori che coll'opera delle loro mani e colle oblazioni concorsero a formarci quel corredo che Dio buono ci conservò in questa lunga navigazione e che noi speriamo di consumare lavorando nei vasti campi della Repubblica Argentina.

  A127000187 

 «Ringrazio il Signore, egli disse, che mi abbia concessa tanta benedizione, ed oggi stesso scriverò una lettera di ringraziamento al vostro superiore».

  A127000244 

 Oh! quante novità vidi mai in quella casa o stanzia! Quel signore, quasi un altro Giobbe, aveva sessantamila pecore, diecimila buoi e vacche, tremila cavalli, tutti nel campo attorno alla stanzia.

  A127000244 

 Stava per partire quando incontrai un signore a cavallo che, sentendomi avviato a Ramallo, mi invitò a passare la notte in casa sua, dicendomi che Ramallo era troppo distante, e che l'indomani mattina mi vi avrebbe fatto accompagnare.

  A127000245 

 Il Signore benedica {157 [157]} queste nostre fatiche, in attesa che si possa aprire il collegio ed aver giovani da educare ed istruire.

  A127000265 

 Voglia il Signore dargli coraggio e perseveranza.

  A127000281 

 - Dopo il 28 febbraio ultimo scorso più non vi diedi notizie dei nostri compagni di San Nicolas, perché sembravami che taluno avrebbe potuto attribuire a vanagloria il pubblicare ognora quel po' di bene che la misericordia del Signore va per nostro mezzo operando in questa remota regione.

  A127000298 

 Il Signore gli terrà conto della sua carità, e nella Repubblica Argentina e in Italia il suo nome sarà ormai accoppiato a quel po' di bene che si potrà ottenere dai poveri Salesiani.

  A127000311 

 Alle 9 1/2 usciva la santa messa letta da D. Fagnano, essendo la cappella piena zeppa di signore e l'atrio di signori, e la gran tolda rigurgitante di popolo.

  A127000313 

 Quindi, secondo l'uso americano, fu fatta facoltà a chi volesse parlare, e parlarono un signore ed uno studente, approvando il primo tema sull'istruzione ed educazione basata sopra la religione, senza cui non si riesce ad edificare nulla di sodo e di durevole.

  A127000322 

 Si avvicinava la domenica di passione, e già era un affaccendarsi nelle sartorie e nelle famiglie affine di preparare la veste di duolo per le signore americane, le quali in veste nera vanno alle chiese ed alle sacre funzioni in questa circostanza.

  A127000329 

 Al dopo pranzo del giovedì santo fino a notte avanzata le vie erano stipate di signori in abito nero e signore in vesti di lutto, le quali con religioso contegno facevano la visita ai sepolcri adorandovi Gesù in Sacramento.

  A127000358 

 Il Signore benedisse questo primo passo, e già nel collegio di San Nicolas (distante appena 60 leghe dai selvaggi), si hanno oltre ad un centinaio di giovani, a cui è compartita un'educazione scientifica e religiosa, e tra costoro la divina Provvidenza dispose che si trovino parecchi, le cui famiglie vissero tra i selvaggi.

  A127000362 

 Si vede chiaramente che il Signore vuole quest'opera e per ciò la protegge.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000368 

 Inoltre, volendo noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopraddetti soci, elargiamo loro tutte le indulgenze tanto plenarie quanto parziali che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire, e coll'autorità nostra apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle chiese dei preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possano guadagnare nelle feste e nelle chiese di S. Francesco d'Assisi, purché compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze.

  A127000378 

 Attorno hanno un campicello dove seminano grano e meliga; un cavallo pei viaggi al vicino paese, due buoi o due vacche, e tutto finisce lì! Un passo più in là siamo alla vista degli Indi o selvaggi, cui sono dirette le nostre sollecitudini, e speriamo che la misericordia del Signore ci concederà la grazia straordinaria di poter entro un tempo non tanto lontano far loro risuonare il santo nome di Gesù.

  A127000404 

 Credo che gli angeli del Signore lo abbiano portato per un sì lungo e faticoso cammino.

  A127000410 

 Cose di niuna entità in faccia agli uomini divengono grandi quando sono in mano del Signore.

  A127000427 

 Sabbato, due dicembre, alle ore 10 del mattino, lasciavamo con rammarico le amate sponde della città di Bordeaux, dove il Signore ci aveva fatti incontrare tanti cuori amici e caritatevoli, e, scorrendo veloci sulla Gironda, giungemmo in poco tempo a fianco del gran bastimento Iberia.

  A127000436 

 Noi siamo tutti tranquilli e rassegnati e speriamo che sani e salvi il Signore ci guiderà a Montevi-deo, dove potremo fare qualche cosa a maggior gloria di Dio ed a bene del nostro prossimo.

  A127000487 

 Il Signore ne lo rimuneri colle più elette benedizioni, e gli conceda gli anni di colui cui venne dato per coadiutore; e Maria sia mai sempre il suo aiuto.

  A127000500 

 Queupumil ascoltò con grande attenzione; egli e i suoi resero grandi onori all'inviato del Signore, lo incaricarono di ringraziare l'Arcivescovo, e affinché il suo buon volere fosse conosciuto in modo chiaro e stabile, il cacico scrisse una lettera in cui espone il suo giudizio sul modo e sulla via da seguirsi per evangelizzare gli Indi, istruirli nella religione, nell'agricoltura e nel commercio.

  A127000503 

 Noi, o signore, credevamo che facendo trattati col Governo avremmo migliorato la nostra sorte, ma al contrario ci troviamo peggio che prima, perché costretti a morir di fame.

  A127000515 

 Le Missioni dei Salesiani nell'America del Sud offrono uno spettacolo nuovo e commovente; e mostrano ad evidenza la mano del Signore che le guida.

  A127000524 

 «Ringraziamo grandemente il Signore, incominciò, ringraziamolo ben di cuore tutti per le cose che si degnò fare tra noi.

  A127000525 

 Il Signore è cogli Apostoli, colla Chiesa, col suo Vicario tutti i giorni fino alla fine del mondo; sino a che sia predicato l'Evangelio a tutte le creature.

  A127000526 

 Notò come unitamente ai missionari in questa spedizione partivano anche sei suore di Maria Ausiliatrice, per fare tra le ragazze quanto i salesiani fanno con i giovani; fece vedere i grandi vantaggi che questo nuovo passo arrecherà, poiché è pur certo che un bene grandissimo ne viene alle intere famiglie dalla religiosa educazione delle figliuole, e conchiuse con assicurare i missionari che erano per partire che avranno sempre in lui un padre che li raccomanderà tutti i giorni al Signore, nei confratelli salesiani e nei giovani dell'Oratorio dei fratelli e dei figli, che non li dimenticheranno mai, e nei benevoli Torinesi ed Italiani persone che sapranno sempre apprezzare il sacrifizio che essi fanno pel bene delle tante migliaia di connazionali che si trovano abbandonati in quelle remotissime regioni.

  A127000546 

 Finora il morbo non ha ancor dimostrate vaste proporzioni e si spera che, con le precauzioni già prese e con quelle che si prenderanno e mediante le preghiere dei buoni, il Signore non vorrà far pesare la sua mano su questa infelice Repubblica.

  A127000577 

 Dietro invito di don Bosco, che si trova da qualche settimana in Roma, si raccolse nella ricca e splendida cappella delle Nobili Signore Oblate di Santa Francesca Romana in Tor de' Specchi, una scelta di persone d'ambo i sessi, non avresti saputo se più illustri per lignaggio o per iscienza e virtù.

  A127000668 

 In molti, che la Congregazione salesiana non conoscono o la conoscono male, è questo dubbio: - Ma è opera buona, è opera secondo lo spirito del Signore? - E bisbigliano... - Il piissimo istitutore dei Salesiani ha testé risposto coi fatti, ed io non farò che commentarli, dimostrando come, quantunque a proporzioni altissime, essi ritraggano tanto del racconto evangelico; e da ultimo farò un appello alla vostra generosità.

  A127000683 

 « Benemerito Signore,.

  A127000684 

 Ora è nostro dovere di ringraziare il Signore che ci abbia in tante guise aiutati a superare le varie ed innumerevoli difficoltà incontrate per innalzare questo tempio ad onor suo, e che nella sua pietosa Provvidenza, per mezzo del consiglio, dell'arte e dell'opera di tante pie e benemerite persone, ci abbia fornito i mezzi per riuscire nell'impresa.

  A127000686 

 Le lodi, che da quel giorno in poi nella nuova chiesa s'innalzeranno a Dio, le preghiere, che vi faranno tante migliaia di fedeli, la salute, che vi otterranno innumerevoli anime, sono altrettanti beni, che saranno altresì partecipati alla S.V., e dei quali ella riceverà a suo tempo dal Signore una copiosa mercede.

  A127000687 

 Dal canto mio non cesserò di unire le povere mie preghiere a quelle dei Salesiani e de giovanetti loro affidati, e domanderò ogni giorno al Signore che si degni di spandere sopra la S.V. e sopra i suoi parenti le più elette benedizioni nella vita presente, e che le conceda un premio distinto nella vita futura, secondo queste sue divine parole: "Io non toglierò la mia misericordia a chi edificherà la Casa al mio nome, e gli stabilirò un trono nel regno sempiterno: Misericordiam meam non auferam ab eo; et stabiliam thronum regni eius usque in sempiternum".

  A127000704 

 Spero che le pie signore ed i signori di questa città caritatevole di Parigi ci verranno in aiuto per erigere qui una Casa di questo genere.

  A127000708 

 Pei signori cooperatori la Conferenza avrà luogo giovedì, 31 del corrente maggio, alle ore 3 pomeridiane; e, per le signore cooperatrici, nel lunedì seguente, 4 di giugno, vigilia della festa di Maria Ausiliatrice, nell'ora e chiesa medesima; Prego umilmente le SS. LL. a voler onorare questa adunanza colla loro prer senza.

  A127000710 

 I giovanetti spontaneamente si recarono ancor essi nel {273 [273]} santuario, dal quale erano usciti solo poco anzi, ascoltarono divotamente la messa di don Bosco, recitarono il Santo Rosario, e infine intuonato il Tedeum ringraziarono il Signore di aver loro ricondotto sano e salvo il loro amatissimo Padre.

  A127000741 

 « Benemerito e caritatevole signore.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000018 

 Nemmeno qui avvi alcun signor padrone, il mio padrone è soltanto un buon contadino, ma non vuole esser detto né signore, né monsù... Ma voi chi siete? Che cosa volete?.

  A128000041 

 Sappi, o caro Ernesto, essere cosa certa che Dio benedice chi ascolta padre e madre; perciò noi inginocchiamoci qui, e recitiamo la preghiera che la buona anima di nostra madre ci ha insegnato fin da fanciulli,( si mettono in ginocchioni dicendo ) O Signore, che siete ne' cieli; Voi che provvedete gli alimenti agli uccelli dell'aria, ai pesci dell'acqua, Voi che vestite di fiori i campi, coprite di frutta le piante soccorreteci; non permettete che noi vostre creature abbiamo a morire di miseria; ajutateci a trovare un tozzo di pane per levarci la fame, ed un sito per riposare almeno in questa notte senza divenir pasto di belve feroci - ( sul termine della preghiera entrano Franeo e Teodoro saltellando).

  A128000043 

 - Oggi appunto mentre pranzava ho detto al nostro nonno: potessi anch' io essere un corvo mandato dal Signore a portar pane al sante profeta! Il nonno rispose: Fa una piccola astinenza e risparmiando qualche tozzo di pane puoi darlo a qualche poverello.

  A128000067 

 - Ascoltate solamente queste poche parole: appena fattavi la commissione, io voleva tosto venir qui, ma giunto nella stalla ho veduto dalla finestra que' due giovanetti che ricordavano piangendola memoria di loro madre, di poi s'inginocchiarono in un angolo dell' aja, e fecero una preghiera al Signore supplicandolo di venire in loro ajuto.

  A128000082 

 - O signore, i nostri genitori non vivono più, sono morti ambidue.

  A128000162 

 Mio padrone è un galantuomo, non è signore, ma è uno di que' contadini che fanno del bene a tutti quelli cui possono, e non mai del male.

  A128000265 

 Né colui che al Signore s'affida,.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000014 

 Il Signore è morto volontariamente sopra una croce pei nostri peccati in giorno di venerdì.

  A129000065 

 Egli li deve amarene! Signore e per amor di Dio; loro confida cordialmente i segreti del suo cuore; e se essi cadono nel male, egli mette in opera ogni sollecitudine per farli ritornare nello stato di grazia.

  A129000109 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, è benedetto il frutto del ventre tuo Gesù.

  A129000111 

 Io sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me.

  A129000127 

 Angelo di Dio, che siete il mio custode per ordine della pietosa sua provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda il mio Signore Iddio in avvenire.

  A129000131 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso; mi pento non solo pei beni che ho perduto, e pei mali che ho meritato peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio così buono, così grande, e così amabile come siete Voi.

  A129000142 

 Indirizzate ogni vostra azione al Signore dicendo: Signore, io vi offro questo lavoro, dategli la vostra santa benedizione.

  A129000144 

 Date, o Signore, la vostra santa benedizione a me ed ai cibi che sono per prendere, onde mantenermi nel vostro santo servizio.

  A129000145 

 Vi ringrazio, o Signore, dei cibi che mi avete dato, fatemi grazia onde io me ne possa servire in bene.

  A129000163 

 Ci sono parecchie indulgenze per chi lo accompagna, e se non potete andare, mandate qualcheduno, o dite un Pater ed Ave affinchè il Signore aiuti quell'infermo.

  A129000164 

 Quando si suona l'agonia si possono lucrare molte altre indulgenze da chi interviene alla Chiesa a pregare per quel moribondo, e non potendo intervenirvi, recitate almeno un Pater ed Ave, onde il Signore aiuti quell'infermo a morire nello stato di grazia.

  A129000172 

 Io vorrei qui potervi parlare del gran bene della santa Messa, e delle grandi benedizioni che si possono ottenere dal Signore per mezzo di essa.

  A129000175 

 Con questo si tirò dai Signore ogni sorta di benedizioni; i suoi lavori, ed ogni cosa gli riusciva bene.

  A129000179 

 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome.

  A129000185 

 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo sacerdote vi sono indirizzate per me.

  A129000187 

 Infiammate, o Signore, il cuor mio del vostro santo amore, acciocchè io vi ami e vi serva tutti i giorni della mia vita.

  A129000189 

 Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita, professando le grandi verità, che ivi sono contenute.

  A129000197 

 Ricevete, Signore, questo sagrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra Santa Chiesa.

  A129000201 

 Anima mia, unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A129000205 

 Con tutta umiltà prostrato vi {51 [51]}adoro, o Signore, e credo fermamente che voi esistete in questa Ostia sacra.

  A129000209 

 Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio e specialmente di quelle de' miei parenti, benefattori {52 [52]} spirituali e temporali.

  A129000215 

 O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno che voi veniate ad abitare nell'anima mia, ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato.

  A129000222 

 Benedite, Signore, queste sante risoluzioni, beneditemi per la mano del vostro ministro, e fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me.

  A129000250 

 Fate, o Signore, che li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono pei meriti infiniti del sangue preziosissimo di G. C. sparso per me sopra la croce.

  A129000255 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de' miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi stesso di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa io vi dimando perdono.

  A129000273 

 Signore, io vi adoro in questo sacramento, e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano, Padrone, sommo ed unico mio bene.

  A129000274 

 Signore, io non son degno che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo una parola, e la mia anima sarà salva.

  A129000275 

 Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni, e di farne la penitenza.

  A129000276 

 Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo divin sacramento mi userete misericordia, e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.

  A129000277 

 Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A129000278 

 Signore, io desidero ardentemente che voi venghiate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da voi, ma resti sempre con me la vostra divina grazia.

  A129000279 

 Angelo {77 [77]} mio Custode, Angeli e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa comunione.

  A129000319 

 Che le Piaghe del Signore.

  A129000330 

 Che le piaghe del Signore.

  A129000455 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente taluno vorrebbe spandere tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è saluto.

  A129000473 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Immacolata dodici anni dopo la Risurrezione del Nostro Signore passò da questa vita e dagli angioli fu assunta in cielo.

  A129000496 

 O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui, con quella divozione che ho potuto, ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio il perdono de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che voi siete solita ottenere e compartire a' vostri servi, che fanno devota memoria di queste allegrezze, di cui è ricolmo l'Immacolato vostro cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A129000498 

 Misericordiosissimo Signore Gesù C., per la vostra agonia e sudor di sangue, per la morte vostra liberatemi, vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.

  A129000501 

 Gloriosissimo San Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di esser fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, ond'io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A129000502 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora e ciò che dopo di essa mi attende.

  A129000518 

 O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate che io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni di mia vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore, pei meriti del Nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'Unità dello Spirito Santo.

  A129000520 

 O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso a' tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustìzia.


don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html
  A130000021 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangeranno mai.

  A130000022 

 Chi persevera nel servizio ciel Signore sino al fine della vita, egli sarà salvo.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000081 

 Fondarono numerose chiese sulla faccia della terra; crearono {65 [249]} vescovi, sacerdoti e altri sacri ministri, e considerando queste chiese come altrettante piante del giardino del Signore, non si contentarono di bagnarle e farle crescere col loro sudore, ma bensì col proprio sangue.

  A131000091 

 Per la medesima convoca i vescovi a concilio, presiede ai medesimi o in persona o per mezzo dei suoi legati, li conferma, li condanna secondo che vede bene nel Signore.

  A131000091 

 Per questa autorità il Papa nella Chiesa Cattolica regge, governa, dispone come crede bene nel Signore, e generalmente omnia potest, può tutto, meno contro la fede, e contro la morale.

  A131000100 

 Ciò detto entrò in casa dove il Signore lo aveva preceduto.

  A131000147 

 Di qui sorge quella bella armonia, che rende la Chiesa opera ammirabile, e la fa qual bene ordinato ed unito esercito, forte a combattere {134 [318]} le battaglie del Signore, capace a guidare le anime alla conquista del Cielo.

  A131000150 

 Le tre corone possono ancora significare che il papa è sommo Sacerdote, Re e Signore temporale, e universale Legislatore.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000006 

 Il Signore vi benedica e sia sempre con voi, e colla sua santa grazia faccia che colla pratica di questi pochi suggerimenti possiate salvare l'anima vostra, solo fine per cui furono scritti.

  A132000008 

 Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A132000010 

 Oh! quanto mai il Signore vi ama e desiera che voi facciate buone opere, per rendervi poi partecipi di quella grande felicità, che a tutti tiene preparata in eterno in Cielo.

  A132000013 

 Posto che il Signore tanto vi ami nell'età in cui vi trovate, vorrete voi, ottime figliuole, non corrispondergli? Sarete voi così ingrate da ricusargli l'amore ed il servizio, che vi domanda in questa età? Certo nol potrete senza mostrarvi ben ingrate e senza fargli gravissima ingiuria.

  A132000014 

 Ma il Signore vi fa sapere, che se voi comincierete ad esser buone in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A132000015 

 Ma alcune diranno; Se cominciamo al presente a servire il Signore, diventiamo malinconiche.

  A132000016 

 Coraggio adunque, o figliuole, datevi per tempo al servizio di questo buon Dio, e voi avrete sempre il cuore allegro e contento, e conoscerete quanto sia cosa dolce e soave servire al Signore.

  A132000017 

 « Onora tuo padre e tua madre, e avrai lunga vita sopra la terra, » dice il Signore.

  A132000022 

 Siamo cristiani, e come tali dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa, che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione.

  A132000024 

 Molti giovanetti avendo deriso il profeta Eliseo con soprannomi, il Signore li castigò facendo uscire alcuni orsi da una selva, i quali avventandosi sopra quelli ne sbranarono quaranta.

  A132000032 

 Persuadetevi adunque, o giovanette, che tutti siamo nati pel lavoro, e quando desistiamo da esso siamo fuor del nostro centro e corriamo grande rischio di offendere il Signore.

  A132000034 

 Interrogato una volta san Luigi, mentre trattenevasi con altri suoi pari allegramente giuocando, che cosa fatto avrebbe, se in quel punto fosse stato avvertito da un Angelo, che dopo un quarto d'ora il Signore lo avrebbe chiamato al tremendo suo giudizio; egli prontamente rispose che avrebbe seguitato il suo giuoco: perchè so di certo, soggiunse, che questi divertimenti piacciono al Signore.

  A132000034 

 Mentre state nella conversazione od in altro passatempo, alzate qualche volta la mente al Signore, offerendo que' trastulli ad onore e gloria di Lui.

  A132000037 

 Udite ciò che dice il Signore: Chi cammina col virtuoso, sarà altresì virtuoso.

  A132000038 

 Siate vigilanti e quanto mai riserbate, e benedirete un giorno il Signore di avervi per questo mezzo conservato puro ed immacolato il cuor vostro.

  A132000040 

 Pur troppo, o buone giovani, so che vi sono questi luoghi; perciò vi suggerisco il modo per liberarvene senza offendere il Signore.

  A132000041 

 Notate tuttavia che stando voi fedeli al Signore, ne avverrà che gli stessi vostri dileggiatori saranno costretti a pregiare la vostra virtù, di maniera che non oseranno più molestarvi coi loro perversi ragionamenti.

  A132000045 

 Ed è egli possibile giungere a tal punto di viltà da vergognarci di servire al nostro Dio, da anteporre il desiderio d'una cattiva compagna ai comandamenti del Signore? Diceva pur bene il filosofo Seneca, benchè pagano, allorchè paragonava colui che si lascia condurre dal rispetto umano al giumento, che non va dove vorrebbe andare, ma dove lo spinge il padrone.

  A132000049 

 Al contrario quelle, che si danno ai piaceri, vivono arrabbiate, e si sforzano per trovare la pace nei loro passatempi, ma sono sempre più infelici: Non est pax impiis, dice il Signore.

  A132000049 

 Quando il demonio vi suggerisce questo, voi rispondetegli: Chi mi assicura, che io giunga fino a quell'età! La mia vita è nelle mani del Signore; può essere che questo giorno sia l'ultimo di mia vita.

  A132000049 

 Quanti della mia età erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al sepolcro? Quante mie compagne sono scomparse da questo mondo sul fior degli anni! E non potrebbe accadere a me altrettanto? E quando anco dovessimo faticare alcuni anni pel Signore sulla terra, non saremmo abbondantissimamente compensati da un'eternità di gloria e di piaceri nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelle, le quali vivono in grazia di Dio, sona sempre allegre, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento.

  A132000050 

 Coraggio adunque, o giovanette, provate a servire il Signore, e poi vedrete quanto sia dolce e soave il suo servizio e di quanta contentezza innondi il cuor vostro e nel tempo e nell'eternità.

  A132000050 

 Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all'eternità delle pene, vivevano in somma allegria colla ferma fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso dei beni infiniti che il Signore tiene preparati a chi lo serve.

  A132000051 

 Vennero tutti i beni insieme con essa, dice il Signore.

  A132000063 

 Oh infelice! e non hai l'anima da salvare? Perciò tu, o giovane cristiana, che leggi questa considerazione, procura di non lasciarti in questo modo ingannare dal demonio; prometti al Signore, che quanto farai, dirai e penserai in avvenire sarà tutto per l'anima tua; perchè sarebbe massima follia il darti seriamente a quello, che finisce così presto, e pensar tanto poco all'eternità, che non finisce mai più.

  A132000065 

 Chi pecca, dice col fatto al Signore: Va, o Dio, lontano da me, io non ti voglio più obbedire, non ti voglio più servire, non ti voglio più riconoscere per mio Signore: Non serviam.

  A132000065 

 Si può immaginare una ingratitudine più mostruosa di questa? Pure, o figliuola, questo facesti tu, quando offendesti il tuo Signore.

  A132000066 

 Oh! dunque ascolta ciò, che ti dice il Signore: Figlia, io ti creai dal niente; ti diedi quanto hai presentemente, ti feci nascere nella vera religione, ti feci dare il santo battesimo.

  A132000067 

 Dopo tanti peccati, che il Signore ti perdonò, devi giustamente temere, che ad un altro peccato mortale l'ira divina ti colpisca e ti mandi all'inferno.

  A132000067 

 Non già che sia per mancarti la misericordia divina, ma ti mancherà il tempo per chiedere perdono, perchè non merita misericordia, chi si abusa della misericordia del Signore.

  A132000068 

 Ringrazialo che ti ha sinora aspettata, e fa in questo punto una ferma risoluzione dicendo: Signore, basta quanto vi offesi; la vita che mi rimane non la voglio più spendere ad offendervi; la spenderò ad amarvi e a piangere i miei peccati.

  A132000072 

 Perciò non perdere tempo e preparati a fare una buona confessione e prometti al Signore di perdonare le offese, di riparare lo scandalo dato, di essere più obbediente, di astenerti dalle carni nei giorni proibiti; di non più perdere tempo, di non correre più dietro al lusso, alle vanità e alle altre follie del mondo, ma piuttosto di pensare ad adornare il cuore di virtù, di santificare le feste, di adempiere i doveri del tuo stato.

  A132000073 

 Intanto, posta innanzi al tuo Signore, digli di cuore così: Mio Signore, sino da questo momento io mi converto a voi; io vi amo, vi voglio amare e servire fino alla morte.

  A132000082 

 Ogni dannato farebbe questo patto con Dio: Signore, accrescete quanto vi piace questa mia pena, fatemi stare in questi tormenti per quanto tempo vorrete, basta che mi diate la speranza che finiranno una volta.

  A132000083 

 Oh quante giovanette sul fiore di loro età abbandonarono il mondo, la patria, i parenti, e andarono a confinarsi nelle grotte, ne' deserti, vivendo soltanto a pane ed acqua, anzi talvolta a sole radici d'erba, e tutto questo per evitare l'inferno! E tu che fai? dopo tante volte che ti meritasti l'inferno col peccato, che fai? Mettiti ai piedi del tuo Dio e digli: Signore, eccomi pronta a far quello che volete; non più peccati in vita mia; già troppo vi ho offeso; datemi pure ogni male in questa vita, purchè io possa salvare l'anima mia.

  A132000091 

 Oh come è desiderabile e amabile quel luogo, ove si godono tutti i beni! Il beato non potrà a meno di esclamare: Io sono sazio della gloria del Signore: Satiabor cum apparuerit gloria tua.

  A132000093 

 Quale gioia sarà poi mirare non per un istante, ma contemplare per sempre, godere quella faccia che innamora gli angeli e i santi, che abbellisce tutto il Paradiso? E la bellezza e l'amorevolezza di Maria di quanto gaudio non riempirà pure il cuore del beato? Oh sì! quanto sono amabili i tuoi tabernacoli, o Signore! Quam, dilecta tabernacula tua, Domine! Mira, disse Iddio un giorno a s. Teresa dopo averle mostrato un saggio di Paradiso, mira, o figlia, di quanto gran bene si privano i peccatori! non lasciare di dir loro, di quanto gran bene si privano i peccatori.

  A132000093 

 San Pietro, che sul monte Tabor mirò una sola volta la faccia di Gesù raggiante di luce, fu ripieno di tanta dolcezza, che fuori di sè esclamò: O Signore, è cosa gioconda e buona star noi qui: se volete, facciamo qui tre tabernacoli per rimanervi per sempre.

  A132000094 

 Che grande consolazione sarà la tua, quando ti troverai in Cielo in compagnia dei parenti, degli amici, dei Santi, dei Beati, e dirai: io sono salva e sarò sempre col Signore! Semper cum Domino erimus.

  A132000096 

 Luigi, dopo una vita penitente ed innocente, dopo aver portato all'eroismo la pratica delle virtù cristiane, rendeva in Roma l'anima al Signore il 21 giugno 1591, in età di ventitrè anni.

  A132000097 

 Questo Santo dalla Chiesa viene proposto ad esempio d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale in ogni tempo ha impetrato moltissime grazie dal Signore.

  A132000103 

 Se trovate la vostra coscienza rea di qualche peccato, chiedetene di cuore perdono al Signore con promessa di confessarvene al più presto possibile.

  A132000112 

 Ma alla vista dei grandi {65 [243]} pericoli, che portano sempre seco le ricchezze e le grandezze terrene, deliberò di romperla interamente col mondo e darsi tutto al Signore, abbandonò pertanto il principato, i parenti, gli amici, e dopo moltissimi contrasti da parte degli uni e degli altri, abbracciò lo stato religioso, in cui pervenne al più alto grado di cristiana perfezione.

  A132000120 

 Ogni volta che veniva da altri disprezzato, oppure pativa dolor di testa o altro incomodo di sanità, erane lietissimo, e bramava patir di più per amor del Signore.

  A132000120 

 Tanto ne era acceso, che al pensare o udir parlare delle cose del Signore quasi cadeva di sfinimento.

  A132000126 

 Quanto mai piace al Signore l'essere servito singolarmente in tempo di gioventù! Figlie, egli ci dice, ricordatevi di me nei primi anni di vostra vita.

  A132000126 

 San Luigi ascoltò questa voce, e il Signore lo colmò di tante grazie, che divenne un gran santo.

  A132000127 

 Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che Egli tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio; ma la morte li prevenne, e si sono perduti per sempre.

  A132000128 

 Fate, o glorioso s. Luigi, che io pianga il tempo perduto, e che quello, che il Signore {71 [249]} mi concederà, tutto lo possa per lui impiegare.

  A132000129 

 Fuggite l'ozio, che è la cagione funesta di tanto tempo perduto, e cominciate oggi una vita nuova, che piaccia al Signore.

  A132000132 

 Preghiamo altresì il Signore, che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinchè possiamo spender bene quel tempo, che egli pose in nostro potere e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A132000140 

 Coraggio adunque; cominciamo per tempo a lavorare pel Signore; ci tocca di patire qualche cosa in questo mondo; ma i patimenti della vita presente durano poco, e il premio, che ne avremo, durerà in eterno: breve è il patire, eterno il godere.

  A132000144 

 Signore, vi ringrazio della buona notte che mi avete dato.

  A132000149 

 Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù.

  A132000152 

 Angelo del Signore, che siete mio custode per ordine della sua pietosa provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto, reggete i miei affetti; governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda mai il mio Signore Iddio.

  A132000156 

 Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso; mi pento non solo per li beni che ho perduti, e per i mali, che ho meritati peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi.

  A132000169 

 Signore, date la vostra benedizione a me e a'cibi che prenderò per mantenermi nel vostro santo servizio.

  A132000170 

 Signore, vi ringrazio dei benefizi che mi avete fatto, datemi grazia che me ne serva in bene.

  A132000173 

 Con questo si meritò dal Signore ogni sorta di benedizioni, per modo che ogni suo lavoro riusciva bene.

  A132000177 

 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome.

  A132000181 

 Io vi riconosco, o mio Gesù, come figliuolo {90 [268]} del Padre, Dio come lui, Redentor del mondo, Signore della pace.

  A132000182 

 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me.

  A132000183 

 Datemi, o Signore, un cuore docile per mettere in pratica le istruzioni salutari, che i sacri librici danno e i savi consigli di coloro, cui spetta {91 [269]} particolarmente dirigere l'anima mia sulla strada della salute.

  A132000184 

 Io sono pronta, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute.

  A132000188 

 Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra santa Chiesa.

  A132000190 

 Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio degli eserciti.

  A132000192 

 Con tutta umiltà prostrata vi adoro, o Signore, e credo fermamente che esistete in quest'Ostia sacra.

  A132000194 

 Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio e specialmente di quelle de'miei parenti, benefattori spirituali e temporali.

  A132000198 

 O Signore, per la moltitudine de'miei peccati io non son degna, che voi veniate ad abitare nell'anima mia, ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato.

  A132000207 

 Benedite, o Signore, per la mano del vostro ministro, queste sante risoluzioni, e fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me.

  A132000235 

 Fate, o Signore, che li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono pei meriti infiniti del Vostro Sangue preziosissimo sparso per me sopra la Croce.

  A132000240 

 O mio Dio, quanto mai è amara la memoria de'miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi medesimo di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono.

  A132000253 

 Signore, io vi adoro in questo Sacramento e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano.

  A132000254 

 Signore, io non son degna che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo una parola, e la mia anima sarà salva.

  A132000255 

 Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegna di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni, e di farne la penitenza.

  A132000256 

 Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo divin Sacramento mi userete misericordia, {112 [290]} e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.

  A132000257 

 Signore, Voi siete infinitamente amabile, Voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo quanto me stessa, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.

  A132000258 

 Signore, io desidero ardentemente che Voi veniate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da Voi, ma resti sempre con me la vostra grazia.

  A132000259 

 Angelo mio custode, Angeli e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa comunione.

  A132000278 

 L'umile verginella piena di confusione espose a Gesù quanto fosse incapace per sì grande impresa; ma ebbe dal Signore conforto ed incitamento a proseguir nella sua opera, e la festa del S. Cuore di Gesù fu stabilita non ostante le vive opposizioni dei nemici.

  A132000294 

 Maria è la creatura più cara, più prediletta al Signore, e Iddio ama più la Madonna che tutti gli angeli e santi uniti insieme.

  A132000305 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la s. Romana Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salute.

  A132000309 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo Nostro Signore nel Tempio nelle braccia del vecchio Simeone.

  A132000311 

 Nel primo mistero doloroso si contempla come il Nostro Signore, facendo orazione {133 [311]} nell'orto di Getsemani, per l'orror della vicina passione sudò sangue.

  A132000319 

 Nel quarto si contempla come la Vergine Immacolata circa dodici anni dopo la Risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli Angeli fu assunta in Cielo.

  A132000331 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A132000376 

 O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegna della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

  A132000378 

 Nobilissimo principe della corte celeste, che vi degnaste prendere tanta cura di questa povera anima mia, difendetela voi dalle {155 [333]} insidie e dagli assalti del demonio, onde non mi accada mai più di offendere il mio Signore per l'avvenire.

  A132000380 

 Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuasa, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore.

  A132000381 

 Benignissimo spirito, che tante fatiche spendete per salvare l'anima mia, ottenetemi dal Signore, che nell'estremo della vita l'anima mia da voi difesa possa passare dalle vostre mani nelle amorosissime braccia del mio Gesù.

  A132000387 

 Che le piaghe del Signore.

  A132000463 

 Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra agonia e sudor di sangue, per la morte vostra liberatemi, vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.

  A132000464 

 Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra Croce e passione amarissima e per la vostra bontà umilmente vi prego, che non permettiate, che io improvvisamente muoia, e senza i ss. sacramenti passi da questa vita all'eternità.

  A132000465 

 Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso sangue e per le sagrosante vostre piaghe: per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo.

  A132000467 

 Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

  A132000483 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portate agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che {175 [353]} partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.

  A132000492 

 Gloriosissimo s. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitarle vostre virtù, affinchè io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A132001802 

 Dopo la sua gloriosa risurrezione il Salvatore comparve a' suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo, per meglio assicurargli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi sapete che io vi amo.

  A132001802 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A132001802 

 Pertanto con tutta umiltà rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi {396 [574]} sapete altresì che io vi amo.

  A132001830 

 Pregare di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio {407 [585]} per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, perchè li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile.

  A132001837 

 Rispondete poi schiettamente ai derisori, che col Signore non si burla, perciò nemmeno si deve burlare quello, che riguarda al suo culto.

  A132001844 

 Passeranno cielo e terra, ma le parole del Signore non cangieranno mai ( nel Vangelo ).

  A132001845 

 Chi persevera nel servizio del Signore sino alla fine della vita egli sarà salvo ( nel Vangelo ).

  A132001890 

 Nè colui, che al Signore si affida,.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000004 

 Ma, mio marito, io credo essere miglior cosa mandarlo ancora qualche tempo alla scuola dei Fratelli, i quali gli insegnerebbero a leggere, a scrivere e a pregare il Signore Iddio, mentrecchè egli è ancora molto giovine, e incapace di fare un lavoro che ci possa procacciare qualche importante utilità.

  A133000080 

 Tre volte questo caro ragazzo ripete: o Signore, io non son degno dell'onore che voi mi fate, io non son degno che voi veniate nel mio cuore, io vado a ricevervi solo fidando nella vostra misericordia: Gesù, Gesù, venite a prendere possesso dell'anima mia.

  A133000115 

 - Ebbene, mio amico, è il Signore {44 [318]} Iddio che vi ha qui condotto; egli vi ama assai, come ben potete conoscere.

  A133000139 

 La madre spesso diceva: immaginati, o Pietro, quanto mi rincresca di vederti a passar la maggior parte del giorno del Signore in lavori profani.

  A133000169 

 Ma, Pietro, ascolta con pazienza: che cosa importa al Signore che in questa sera io mangi una fetta di salame, o una fetta di formaggio? {58 [332]}.

  A133000170 

 Che importava al Signore che Adamo mangiasse quel frutto, o non lo mangiasse? Pure tu sai che terribile castigo abbiasi tirato addosso.

  A133000178 

 Pietro non poteva capire la gioia in suo cuore in vedere che era riuscito ad impedire che i suoi compagni offendessero il Signore.

  A133000181 

 Dice il Signore che la strada la quale un giovanetto prende a battere nella sua prima età, la tiene nella sua gioventù, nella virilità, nella vecchiaia, fino alla tomba.

  A133000186 

 Un dì standomi attorno con altri suoi compagni gli indirizzai queste parole: Pietro mio, se tu sarai sempre buono, che gran festino faremo un giorno su nel cielo col Signore! Saremo sempre con lui, lo godremo e lo ameremo eternamente! Queste parole dette quasi a caso produssero tale impressione sul sensibile suo cuore che tosto il vidi impallidire, svenire, e sarebbe certamente caduto a terra se i suoi compagni non lo avessero sostenuto.

  A133000206 

 Questa mattina sono andato a fare la mia confessione e la mia comunione e se coll'aiuto di Dio potrò mantenere i proponimenti fatti ed osservare il regime di vita stabilito, sono certo di evitare l'offesa del Signore.

  A133000208 

 - Lo spero; ed è appunto quello che ho già promesso e che prometto dinanzi a questa immagine di Maria che fin dalla prima comunione ho sempre onorata come madre mia carissima; prometto, dico, di mantenermi costante nel {71 [345]} servizio del Signore, non badare a chi parla male, frequentare la preghiera ed i santi Sacramenti come finora ho fatto.

  A133000214 

 A voi, o padre, raccomando pure la pazienza e la rassegnazione: non abbiamo ricchezze; epperciò dovrete forse tollerare qualche stento: ma il Signore terrà conto di ogni cosa.

  A133000229 

 - Poichè siete tanto cortese, vi dimanderei che in questo tempo pasquale andaste a fare la vostra confessione e comunione e che nel tempo stesso pregaste il Signore Iddio per me e per la mia povera famiglia.

  A133000234 

 Ne' suoi incomodi egli riconosce la mano di Dio e spesso va dicendo: ho goduto in gioventù, è giusto che io soffra in vecchiaia: se il Signore mi manda questi mali è segno che mi vuol salva l'anima.

  A133000238 

 Tuttavia ditegli da parte mia che anche in ciò abbiamo di che consolarci; la strada dei fiori e dei piaceri non conduce al cielo; le spine, le tribolazioni, come sono la miseria e le malattie sono speciali segni di benevolenza da parte del Signore che chiama beati i tribolati e beati quelli che soffrono; e li chiama certamente beati pel gran premio che loro tiene preparato in cielo.

  A133000241 

 Ma mi trovo in fine del foglio e per ciò termino la mia lettera pregandovi di dire a mio padre che in questa città vi è una bella chiesa dedicata a Maria Vergine, dove io vado tutte le sere a fare una preghiera per lui affinchè possa avere o sanità o pazienza; ma che in ogni modo possa fare la volontà del Signore.

  A133000248 

 Si, o mio padre, vi ho amato tanto in vita, e vi amo ancora adesso che siete morto: il Signore vi doni il riposo eterno; sì, o mio padre amato, io pregherò tanto Iddio, che vi darà presto il paradiso.

  A133000252 

 Se il Signore disporrà che io possa ritornare a casa, voglio procacciarvi tutte le consolazioni che un buon figlio può procacciare a sua madre: amore, ubbidienza, rispetto, diligenza ne' miei doveri, e quello che so starvi più a cuore, assiduità alle pratiche di religione, sono le cose che fin d'ora vi prometto.

  A133000262 

 Ho già incontrato gravissimi pericoli, ma la Beata Vergine mi ha sempre aiutato, e ne sono uscito fuori senza offesa del Signore.

  A133000273 

 Forse vi possono essere pavimenti e volte più belle di quelle che ha fatte il Signore? Di giorno eravamo occupati nel formare alcune tende nelle quali si dovevano collocare le munizioni, ed anche collocare quelli che cadono ammalati.

  A133000290 

 Signore, abbiate misericordia di noi.

  A133000305 

 Beati Discepoli del Signore, che, seguendo i suoi sacri passi nello stretto sentiero della perfezione, andaste dritto alla celeste Gerusalemme, pregate per le anime dei fedeli defunti.

  A133000310 

 Siate misericordioso, o Signore, e perdonate i loro peccati.

  A133000311 

 Siate misericordioso, o Signore, ed ascoltate le loro preghiere.

  A133000312 

 Dalle ombre di morte, dov'essi siedono privati della luce beata del vostro aspetto, liberatele, o Signore.

  A133000313 

 Dai mali a cui l'imperfetta loro mortificazione in questo mondo le espose nell'altro, liberatele, o Signore.

  A133000314 

 Dal vostro furore, che ora troppo tardi dolgonsi di aver provocato colla negligenza ed ingratitudine, liberatele, o Signore.

  A133000315 

 Dai legami del peccato, in cui esse rimangono legate pel disordine delle loro affezioni, liberatele, o Signore.

  A133000316 

 Dalle pene del Purgatorio, giustamente ad esse inflitte qual naturale conseguenza dei loro peccati, liberatele, o Signore.

  A133000317 

 Dalla terribile prigione donde esse non saranno sollevate finchè abbiano pagato l'ultimo quadrante, liberatele, o Signore.

  A133000318 

 Da tutti i tormenti incomparabilmente maggiori dei più acuti dolori di questa vita, liberatele, o Signore.

  A133000319 

 Per la moltitudine delle misericordie, che sempre vi mossero a compassione della fragilità dell'umana natura liberatele, o Signore.

  A133000320 

 Pergl'infiniti meriti della vostra morte sopra la croce, dove voi riconciliaste il mondo al Padre, liberatele, o Signore.

  A133000321 

 Per la vostra vittoriosa discesa agl'inferni, dove voi rompeste le catene della morte, e ne liberaste taluni che n'erano imprigionati, liberatele, o Signore.

  A133000322 

 Per la vostra gloriosa risurrezione dal sepolcro, quando voi apriste il regno dei cieli a tutti i credenti, liberatele, o Signore.

  A133000323 

 Per la vostra trionfante ascensione al cielo, dove voi conduceste schiava la schiavitù, e prometteste di preparare un luogo a' vostri servi, liberatele, o Signore.

  A133000324 

 Per la vostra terribile venuta a giudicare il mondo, quando le opere di ognuno saranno provate col fuoco, liberatele, o Signore.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000086 

 In questo frangente l'afflittissima sua madre avendo perduta, per dichiarazione degli stessi medici, ogni speranza nei mezzi umani, dietro consiglio dello scrivente si raccomandò con gran fervore e fiducia a Maria, potentissima Ausiliatrice dei Cristiani, ond'Ella si degnasse d'intercedere dal Signore la grazia o della guarigione della figlia moribonda, o almeno quella ben più importante di poter ricevere i {52 [500]} SS. Sacramenti prima di morire.

  A134000087 

 Laonde madre e figlia, ringraziato prontamente il Signore e la SS. Vergine per così segnalato favore, mandano ora nell'umile loro condizione, ma colla più grande riconoscenza e col più vivo affetto, una tenue offerta a cotesto sacro tempio, dedicato a Maria Ausiliatrice, desiderose che si dia al fatto tutta la possibile pubblicità per la maggior gloria di Dio, e della SS. Vergine, la più dolce, la più tenera di di tutte le madri.

  A134000089 

 Crema, anno del Signore 1870 {53 [501]}.

  A134000162 

 È un bel esempio questo, atto a far capire che il Signore ascolta le preghiere fatte con fede e che, come fu sempre, così è vero ancor {84 [532]} adesso, che nessuno mai invano ricorre alla potente protezione dell'Augusta Madre del Salvatore.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000012 

 Spesse volte il Signore vi mostrò la sua potenza.

  A135000043 

 Pieno di fiducia nel Signore Costantino andò coraggiosamente all' attacco del nemico, che di gran lunga superiore in numero credeva sicura la vittoria.

  A135000046 

 Onde la mano del Signore continuò a pesare sopra di lui, e dopo un anno di sì orrenda malattia, cadendo a pezzi il suo corpo, miseramente spirò.

  A135000056 

 Nella persecuzione dell' imperatore Diocleziano avvenne che alcuni cristiani atterriti dalla lunghezza ed atrocità dei tormenti, non confidando nella grazia del Signore, e non più badando al premio eterno che loro {43 [215]} era preparato, rinnegarono miseramente la fede, facendo sacrifizi agli idoli.

  A135000092 

 Là Domenica (dies dominica ) che vuol dire giorno del Signore fu sempre tenuto dai cristiani per giorno solenne, e fin dai primitivi tempi della Chiesa era dai cristiani santificato con opere di pietà e di religione in memoria della risurrezione del Salvatore.

  A135000099 

 Il martirologio romano parlando di questo Pontefice dice: Esso nella persecuzione di Massimiano ebbe molto a patire per la fede; sotto al suo pontificato la Chiesa ebbe pace, dopo evi egli riposò nel Signore.

  A135000099 

 Ora è tempo, o Signore che se ne muoia in pace il vostro servo.

  A135000105 

 Vale a dire se agli anni del Signore aggiungerai tre e li dividerai per 15, {71 [243]} non calcolando il quoziente, il residuo ti darà gli anni dell' indizione.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000035 

 Tutti - Sì, signore.

  A136000088 

 - Mi ricordo di avere veduto giungere a Odessa, sono forse quattro o cinque anni passati, i servi di un gran Signore romano, che li aveva spediti colà in cerca di un suo figliuolo, e ciò io seppi da queglino stessi, mentre io riceveva, come tanti altri, da loro la limosina.

  A136000097 

 Che il Signore vi conservi! ( esce ).

  A136000110 

 « Vivendo o morendo, noi siamo del Signore.

  A136000125 

 - Che è stato, che è accaduto, Signore?.

  A136000135 

 - Signore, Bibolo, questa volta ha ragione.

  A136000151 

 ( interponendosi ) - Signore, in ricambio dell'avervi sottratto ad una certa morte, a costui la vita perdonate per {54 [78]} me, pel vostro figliuolo, in questo giorno di trista memoria.

  A136000159 

 - Perdonatemi, signore....

  A136000161 

 - Io sono contentissimo della mia stanza, signore.

  A136000162 

 Il signore desiderando la quiete e la solitudine,... il signore essendo pellegrino, voi, signore, sapete.......

  A136000164 

 là, signore.

  A136000197 

 - Scusi, signore, la sua casa è radunata per render omaggio a Lui e al giovine futuro lor padrone.

  A136000199 

 - Signore, i vostri servitori vi augurano il ben venuto dopo la vostra lunga assenza, e molti anni di quiete e di gioia.

  A136000283 

 ( confuso ) - Signore, io ignorava....

  A136000286 

 - È falso, signore! Orsolo toglieva violentemente allo Sconosciuto il piatto che voi gli avevate mandato, io glielo ripresi di mano.

  A136000289 

 - Vi dirò, signore: quei due si sono messi d'accordo per tormentare la vostra gente, per non lasciar loro nè pace, ne tregua, e debbo confessare che la mia indegnazione, quando voi entraste, mi aveva fatto uscire alquanto dai termini della moderazione.

  A136000291 

 - Me pure offendeva, signore, soprannomandomi Arpia.

  A136000295 

 - Di grazia, signore, mi ascolti un momento.

  A136000296 

 - Me prima, signore, io richiedo il mio diritto.

  A136000305 

 - Voi vedete, Signore, che ciò che dico è.......

  A136000309 

 - Noi siamo due contro uno, signore: Eusebio è solo a mantenere le sue asserzioni.

  A136000317 

 - Si, padre mio, o piuttosto nostro comun Signore, siate nostro giudice.

  A136000398 

 Non più dinanzi ad un trono, ma dinanzi ad un altare voglio inginocchiarmi, portando non già le divise del mondo, ma del suo stesso Signore!.

  A136000443 

 - Signore, non credete a sì assurde asserzioni: è una storia inventata per iscreditarlo.

  A136000445 

 - Si, tutti, signore.

  A136000462 

 - Signore, è inutile, egli ha reso l'ultimo suo respiro.

  A136000496 

 Ufficiale - Vi è forse accaduta qualche disgrazia, signore? Si sono veduti questi due uomini a fuggire precipitosamente, e non si sono potuti raggiungere che dopo una caccia accanita; due altri hanno preso un' altra strada, e temo assai che essi riescano a sottrarsi ( li scuopre ).

  A136000498 

 - ( cadendo in ginocchio ) - Perdonatemi, signore, ancora una volta! {108 [132]}.

  A136000518 

 - Permettete, Signore, che io sia il primo a domandare questo perdono, come sono stato il primo a commettere l'offesa.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000024 

 Perchè, lascia che te lo dica, chi può mai indursi a fare sacrifizi ad un uomo mortale, pensando che egli oggi comanda, e forse domani sarà colpito dalla morte? L'imperatore, come noi, è sottomesso al Signore del cielo e della terra; gli onori divini non si possono rendere se non a Dio onnipotente, Creatore di tutte le cose, dinanzi a cui ogni potenza deve tremare.

  A137000057 

 Acacio: Io non sono il loro padrone; il loro vero padrone e Signore è Dio.

  A137000066 

 Volevano darle uno sposo di nome Eugenio, ricco signore di Roma, il quale era bensì dotato di buone qualità morali, ma era pagano.

  A137000073 

 Anatolia fu condotta nella Marca di Ancona dove soffri molto per la fede e divenne celebre pei miracoli, e per la conversione di molti che ella seppe guadagnare al Signore.

  A137000076 

 Allorchè la pia zitella si accorse di dover cadere nelle mani di costoro, chiese un momento di tempo e fece questa orazione: Mio Gesù, Signore e padrone di tutte le cose, voi vedete il mio cuore e sapete qual è il mio desiderio.

  A137000082 

 Comandò che fosse posta sopra un braciere ardente, ma colla grazia del Signore ella superò anche questo tormento.

  A137000082 

 Non bastò questo miracolo per fare aprire gli occhi al misero Quinziano, anzi quattro giorni dopo fece con nuovi tormenti straziare la forte serva del Signore.

  A137000083 

 Il tiranno la fece ricondurre in prigione, dove giunta, si pose ginocchieni, ed alzando le mani al cielo cosi pregò; Signore e Creatore dell'anima mia, che sino dalla infanzia mi avete conservata; mi avete dato forza per vincere i tormenti del corpo e l'amor del mondo, deh! ricevete l' anima mia.

  A137000090 

 Di poi abbandonandosi nelle mani del Signore, si posero tranquillamente a sedere e presero ristoro.

  A137000100 

 Alcuni istanti dopo soggiunse: Signore, ricevete l'anima mia; ciò dicendo soavemente spirò.

  A137000115 

 Il Signore si è degnato di farlo conoscere a me il più indegno de' suoi servi.

  A137000122 

 I fratelli che soffrono nelle carceri vi salutano, e con essi i preti e tutta la Chiesa Romana, la quale veglia con somma sollecitudine sopra tutti quelli che invocano il nome del Signore.

  A137000122 

 Non abbandoniamo i nostri fratelli, anzi esortiamoli a star fermi nella fede, pronti ad andarsene al Signore.

  A137000141 

 I vescovi ed i fedeli di ogni paese andavano a gara per conoscere la verità e sapere chi fosse il vero pontefice, ma s. Dionigi vescovo di Alessandria conobbe che in un uomo in cui regnava la maldicenza non potesse esservi lo spirito del Signore, perciò rispose a Novaziano in questi termini: se è vero, che ti abbiano ordinato tuo malgrado, come dici, tu mostralo cedendo volontariamente; perchè era conveniente di soffrire piuttosto ogni male che dividere la Chiesa di Dio.

  A137000141 

 Ti desidero buona salute insieme colla pace del Signore ( delle Eres.

  A137000149 

 La loro causa fu esaminata, la sentenza pronunziata, ed è cosa indegna alla gravità dei vescovi che siano rimproverati d'incostanza, perchè il Signore c'insegna che noi non dobbiamo dire altro che sì, sì, no, no.» {70 [70]}.

  A137000149 

 Ma qual ragione possono eglino avere di venire costà a disturbar voi e recar la nuova di un falso vescovo stabilito contro ai veri vescovi? Imperciocchè è stabilito con giustizia fra noi che ogni colpevole deve essere esaminato sul luogo dove ha commesso il delitto; a ciascun pastore poi è data una parte del gregge, perchè la governi e ne renda conto al Signore.

  A137000156 

 Accorse in folla il popolo e tutti commossi rendevano {73 [73]} grazie al Signore.

  A137000157 

 I confessori commossi anch'essi fecero pubblica confessione delle loro colpe, e per riparare lo scandalo proferirono le seguenti parole: «sappiamo che Cornelio è vescovo della S. Chiesa cattolica per elezione di Dio onnipotente, e di Gesù Cristo nostro Signore.

  A137000164 

 Il Signore dice: io e il Padre siamo una stessa cosa.

  A137000170 

 Prega affinchè possiamo anche noi compiere la nostra carriera che è presso a finire, siccome ci è stato rivelato dal Signore.

  A137000170 

 Sta sano, o fratello nel Signore, e saluta tutti quelli che ci amano in Gesù Cristo.».

  A137000170 

 «Sappi, o fratello carissimo, che l'ala del Signore (la Chiesa), è terribilmente agitata dal vento della persecuzione, e i cristiani sono ovunque oppressi da crudeli tormenti ordinati dagli imperatori.

  A137000184 

 Di poi illuminata dalla grazia del Signore disse a s. Cornelio: Io ti prego per amore di Gesù Cristo che mi amministri il Battesimo.

  A137000184 

 Il santo pontefice invitò tutti gli altri a pregare, ed egli stesso postosi {91 [91]} ginocchioni con fervore innalzò al cielo questa preghiera: «Signore Iddio Creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, tu che nella tua grande misericordia sei venuto dal cielo in terra per salvare noi miserabili peccatori; Tu rendi la primiera sanità a questa tua serva inferma, ed usa con lei misericordia siccome la usasti col cieco nato del Vangelo, per far conoscere la tua gloria, ed esaltare il tuo santo nome.» Quindi si alzò e prendendo Sallustia per mano le comandò di levarsi da letto dicendo: «In nome di Gesù Nazareno alzati e cammina co' tuoi piedi.» Come il cieco nato del Vangelo alle parole del Salvatore acquistò sull'istante la vista, così Sallustia perfettamente guarita si alzò gridando ad alta voce: Veramente Gesù Cristo è Dio, ed è figlio di Dio.

  A137000185 

 E per ringraziar degnamente il Signore dei benefizi ricevuti, offrì per loro sacrificium laudis, cioè il santo sacrifizio della messa.

  A137000185 

 S. Cornelio riconobbe la mano del Signore in quel memorabile trasporto per la fede, e facendo loro imparare le più necessarie verità della religione, loro amministrò il sacramento del Battesimo.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000001 

 Siamo però dolenti che il pio e dotto raccoglitore delle prime lettere, Sac. Cesare Chiala, appena compiva il suo lavoro, quando il Supremo Signore di tutte le cose con morte immatura lo chiamò alla celeste patria.

  A138000006 

 Ottenuta ai 14 anni la Licenza Ginnasiale attese seriamente allo studio della filosofia ed in seguito fu impiegato in Torino nelle Regie poste, ufficio che tenne fino a quando il Signore, lo chiamò allo stato Religioso.

  A138000009 

 Ma ben presto si accorse del mal passo che stava facendo: rendette infinite grazie al Signore di averlo illuminato e risolse di spendere il rimanente de' suoi giorni nel servizio di Dio.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000360 

 Ma il Signore del cielo e della terra non doveva essere confuso colle ridicole divinità dei Pagani.

  A139000541 

 Sant'Ambrogio, allora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placar l'ira dell'imperatore; ma pochi giorni dopo, quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo entrare in Chiesa, il santo Vescovo con fermezza apostolica, «fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato, come entrerete voi nel santuario del Dio terribile? Come ricever potrete, il corpo del Signore colle mani tuttora fumanti di sangue innocente? ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidii.».

  A139000755 

 Ma per vivere è necessario il pane quotidiano, che ogni dì domandiamo al Signore; ed a questo pane hanno diritto quei pastori che si consacrano al bene delle anime.

  A139000759 

 Chiamata {209 [209]} a diffondere il Vangelo nel mondo non può cambiarlo per accondiscendere alle voglie dei principi terreni, ma dee predicarlo quale fu predicato da Cristo Signore.

  A139000814 

 Al giorno stabilito sul terminare della messa il Pontefice pigliando in mano il corpo di G. C. e volgendosi al Re con voce alta e distinta gli disse: «principe, se voi siete veramente pentito, e se voi avete ferma risoluzione di non più commettere i delitti per cui foste scomunicato, avvicinatevi pieno di confidenza e ricevete il sacramento della vita eterna: ma se la vostra penitenza non è sincera, non siate così temerario di ricevere il Corpo e il Sangue del vostro Signore, e ricevere così la vostra propria condanna.» Le medesime parole furono indirizzate a tutti quelli che accompagnavano l'imperatore.

  A139000816 

 Si notò, che quelli fra' suoi, i quali avevano con lui profanato {226 [226]} il corpo del Signore, morirono nella guisa medesima.

  A139000821 

 Un'abitazione di tal genere bastava a rendere un signore formidabile per uno spazio di ben dieci leghe all'intorno, perchè di là egli poteva a piacer suo far devastare da' suoi soldati tutti i luoghi circostanti.

  A139000825 

 Quando un vassallo andava a rendere omaggio al suo signore, vale a dire ad obbligarsi a servirlo ed aiutarlo secondo il costume feudale, piegava il ginocchio dinanzi a lui in segno di sommissione, e poneva le mani nelle sue, per far conoscere che egli rinunziava di far uso delle sue forze senza la permissione di lui.

  A139000834 

 Un signore lombardo chiamato Flamberto, che era stato ricolmo di favori da Berengario, e il quale aveva tenuto un figliuolo di lui al fonte battesimale, corrotto da' nemici di quel principe, per eccesso d'ingratitudine e di nefandità, giunse a concepire il reo disegno di dargli la morte.

  A139000887 

 Fu un bel momento quello, in cui il Papa, con in mano 1'Eucaristia, ricordando a quel principe i delitti che a se erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo, voglio che il corpo di nostro Signore, che ora prenderò, sia oggi una prova della mia innocenza, e che se io son colpevole Dio mi faccia subitamente morire.».

  A139000933 

 Così quando due uomini credevano di avere motivo di lagnarsi 1'uno dell'altro, si presentavano dinanzi al loro barone per far valere le proprie ragioni, ed assoggettarsi al suo giudizio; ma quel signore, che il più delle volte non era altro che un gagliardo guerriero e non sapeva nè leggere nè scrivere, ordinava che i due litiganti venissero a battaglia in sua presenza, finchè uno di essi rimanesse morto sul campo o si confessasse vinto; persuasi che la ragione dovesse essere dalla parte del vincitore.

  A139000969 

 Ne fu tolto fuori all'istante ma egli non potè più dire altro che queste parole: Ringrazio di cuore il Signore di avermi fatto la grazia di compiere una parte del mio voto, e di morire per la sua causa.

  A139001044 

 Giotto, che rispettava soprattutto i suoi parenti, gli rispose: «volentieri, o signore, ma prima è necessario che se ne contenti mio padre; cui per nessuna cosa del mondo io disubbidirei.».

  A139001072 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva Duca Guarnieri, Signore della gran compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A139001117 

 Ma col progresso del tempo ogni signore che esercitasse dominio sopra molte contee usurpava il titolo di marchese, sebbene il suo stato fosse distante dalla frontiera.

  A139001244 

 - Intanto Colombo quasi trasportato dalla folla, tra gli evviva del popolo e il suono delle campane si avvia al tempio a ringraziare il Signore.

  A139001306 

 Pervenuto all'età di 90 anni, sentendosi avvicinare la morte, fece testamento con queste poche parole: raccomando l'anima mia al Signore, lascio il corpo alla terra, e la roba ai parenti più prossimi.

  A139001423 

 Gli Italiani alle persone di riguardo davano del messere e del signore, ed a questo nome venne surrogata la voce don, che deriva dalla voce latina dominus, signore.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000126 

 Si travestì da soldato {39 [39]} etrusco e si avanzò fino alla tenda del re per ucciderlo ma invece ne ammazzò il segretario, il quale indossava abiti somiglianti a quelli del suo Signore.

  A140000346 

 Ma il Signore del cielo e della terra non doveva essere confuso colle ridicole divinità dei pagani.

  A140000498 

 Come entrerete nel santuario del Dio terribile? Come ricevere potrete il corpo del Signore colle mani ancora fumanti di sangue innocente? Ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidi.

  A140000696 

 Ora per vivere è necessario il pane quotidiano, che ogni dì domandiamo al Signore; ed a questo pane hanno diritto quei pastori, che si consacrano al bene delle anime.

  A140000700 

 Chiamata a diffondere il Vangelo nel mondo, non può mutarlo per accondiscendere alle voglie dei principi terreni; ma deve predicarlo quale fu predicato da Cristo Signore.

  A140000728 

 Quando un vassallo andava a rendere omaggio al suo signore, cioè ad obbligarsi a servirlo e ad aiutarlo, secondo il costume feudale, piegava il ginocchio dinanzi a lui in {194 [194]} segno di sommissione, e poneva le mani nelle sue per far conoscere che egli rinunziava ad usare di sue forze senza la permissione di lui.

  A140000752 

 Se poi la vostra penitenza non è sincera, non siate così temerario di ricevere il Corpo e il Sangue del {200 [200]} nostro Signore, e di ricevere cosi la condanna contro di voi stesso.» Le medesime parole furono indirizzate a tutti quelli, che accompagnavano l'imperatore.

  A140000753 

 Si notò che quelli fra' suoi, i quali avevano con lui profanato il corpo del Signore, perirono nella guisa medesima.

  A140000755 

 Un'abitazione di questo genere bastava a rendere un signore formidabile per uno spazio di ben dieci leghe all'intorno; perchè di là egli poteva a suo talento far devastare dai suoi soldati tutte le vicine terre.

  A140000762 

 Un signore della Lombardia, chiamato Flamberto, ricolmo di favori da Berengario, che gli aveva tenuto un figliuolo al fonte battesimale, fu corrotto dai nemici di questo principe, tanto che per eccesso d'ingratitudine e di nefandità giunse a concepire il reo disegno di dargli la morte.

  A140000799 

 Fu solenne il momento, in cui il Papa con l'Eucaristia in mano, ricordati a quel principe i delitti che gli erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo voglio che il corpo di nostro Signore, il quale ora prenderò, sia prova della mia innocenza, e che se io sono colpevole Dio mi faccia subitamente morire.».

  A140000836 

 Ma quel signore, che il più delle volte era un gagliardo guerriero che non sapeva nè leggere, nè scrivere, ordinava i due litiganti venissero a battaglia in sua presenza, finchè uno di essi rimanesse morto sul campo, o si confessasse vinto; tanto erano persuasi clic la ragione dovesse essere dalla parte del più forte.

  A140000868 

 Ne fu tolto fuori sull'istante; ma egli non potè più dire altro che queste parole: Ringrazio di cuore il Signore di avermi fatto la grazia di compiere una parte del mio voto e di morire per la sua causa.

  A140000933 

 Giotto, che rispettava soprattutto i genitori, gli rispose: «Volentieri, o signore; ma prima è necessario che se ne contenti mio padre, cui per nessuna cosa del mondo io disubbidirei.».

  A140000947 

 Tuttavia il suo grande ingegno gli trovò presto amici e protettori prima in Verona, quindi presso al conte Guido Novello, signore di Ravenna.

  A140000954 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva: Duca Guarnieti, signore della Grande compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A140000964 

 Lucca si creò un altro signore, di nome Gastruccio Gastracane; il quale occupò le città di Prato, Pistoia, Pon-tremoli e la Lunigianà; combattè vittoriosamente contro ai Fiorentini, e portò le armi sotto la stessa loro città.

  A140001002 

 Ma col progresso del tempo ogni signore, che esercitasse dominio sopra molte contee, prendeva questo titolo, sebbene il suo stato fosse distante dalle frontiere.

  A140001117 

 Intanto Colombo, quasi trasportato dalla folla, tra gli evviva del popolo e il suono delle campane si avvia al tempio per ringraziare il Signore.

  A140001170 

 Pervenuto all'età di novant'anni, sentendosi avvicinare la morte, Michelangelo fece testamento con queste poche parole: Raccomando l'anima mia al Signore, lascio il corpo alla terra e la roba ai parenti più prossimi.

  A140001647 

 Col libro, che vi ho consigliato di scrivere, voi renderete alta testimonianza all'immensa carità del Signore verso gl'infelici che ricorrono alla sua grazia; mostrerete quanto il deismo e la filosofia siano impotenti a fronte della religione cattolica.


don bosco-le due orfanelle.html
  A141000006 

 Ma la mano di Dio che non si è ancora abbreviata lo colpì terribilmente dimostrando che non andrà impunito colui che osa innalzar la voce o la mano contro gli unti del Signore.

  A141000011 

 1° Lo scopo di questa pia Società si è avere in ciascun giorno dell'anno il numero maggiore che sia possibile di fedeli che si accostino alla santissima Eucaristia, per ottenere dall'amorosissimo Signore nostro Gesù Cristo tutte le grazie che il sommo Pontefice {91 [299]} {92 [300]}.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000207 

 Offerì a Dio un sacrifizio e pregò sopra di Abramo copiose benedizioni dal Signore.

  A148000234 

 Isacco ebbe qualche promessa dal Signore?.

  A148000235 

 Isacco ebbe dal Signore la medesima promessa già fatta ad Abramo suo padre.

  A148000249 

 Condotto Giuseppe in Egitto fu venduto ad un ricco signore di nome Putifare, che gli affidò il governo di sua casa.

  A148000338 

 Saulle osservò fedelmente la legge del Signore?.

  A148000339 

 Saulle osservò qualche tempo la legge del Signore, di poi disubbidì a Samuele, volle mischiarsi nelle cose sacre, perciò fu rigettato da Dio.

  A148000570 

 L'Eucaristia è forse una figura o una rimembranza del corpo del Signore?.

  A148000719 

 Riguardo alla tradizione S. Paolo dice che egli predicava per tradizione quelle cose che aveva ricevuto dal Signore: quod accepi a Domino, tradidi vobis.

  A148000761 

 Da questo fatto dobbiamo essere avvisati di approfittare della grazia del Signore, e che deve temere grandemente la giustizia di Dio chi non approfitta della sua misericordia.

  A148000880 

 Le anime giuste sono nelle mani del Signore, e il tormento della morte non le toccherà.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000001 

 Signore, Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali Vi domandiamo di restarni fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A149000031 

 Dio ti salvi, o piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne.

  A149000033 

 Sant' Agostino esponendo le parole dell'Arcangelo così saluta Maria: Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore {20 [212]} è teco; Teco nel cuore, teco nel seno, teco nelle viscere, teco nell'aiuto.

  A149000036 

 L' Arcangelo per confermare questa pienezza di grazia {21 [213]} in Maria spiega ed amplifica le prime parole gratia plena aggiungendo Dominus tecum, il Signore è con te.

  A149000045 

 L'anima mia esalta la grandezza del Signore....

  A149000053 

 Ella non fa una prolissa preghiera a Gesù come Signore, nè gli comanda come a figlio; non fa che annunziargli il bisogno, la mancanza del vino.

  A149000067 

 Sicchè le parole del Signore sono una dichiarazione amplissima e solenne, che la Madre di Gesù è divenuta la madre di tutti i cristiani: Ioannes est nomen particulare, discipulus commune ut denotetur quod Maria omnibus detur in Matrem.

  A149000072 

 Sommamente maravigliati di quel miracolo questo solo poterono conchiudere, che Colui, a cui era piaciuto di prender carne da Maria Vergine, farsi uomo e nascere quantunque fosse Dio, il Verbo ed il Signore della gloria e che dopo il parto serbò intatta la verginità di lei, abbia pure voluto che il corpo immacolato di essa dopo la morte, conservatolo incorrotto, fosse {44 [236]} onorato colla traslazione al cielo prima della risurrezione comune ed universale (fin qui s. Giovanni Damasceno).

  A149000080 

 Ma egli riputandosi indegno di quella sublime dignità erasi nascosto nel deserto; anzi per non essere trovato passava di una solitudine {50 [242]} in un'altra; ma s. Fedimo illuminato dal Signore suo malgrado lo elesse vescovo di Neocesarea quantunque assente.

  A149000081 

 S. Giovanni rispondeva che era prontissimo a farlo, poichè così piaceva alla Madre del Signore.

  A149000142 

 Altrove è chiamata stella di Giacobbe, bella come la luna, eletta come il sole, iride di pace; pupilla dell' occhio di Dio; aurora portatrice di consolazioni, Vergine e Madre e Genitrice del suo Signore.

  A149000190 

 La benedizione poi si fa dal vescovo ad esempio di quanto fece il patriarca Giacobbe allora che in un deserto alzò una pietra sopra cui fece sacrifizio al Signore: Lapis iste, quem erexi in titulum, vocabitur domus Dei.

  A149000191 

 Le chiese soglionsi anche dedicare ai santi con un secondo culto che si dice Dulia, che vuol dire servizio prestato ai servi del Signore.

  A149000197 

 « L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav.

  A149000199 

 Gli abitanti di questo Borgo di Valdocco, i Torinesi ed altri fedeli da Maria beneficati, riuniti ora in questo benedetto recinto, mandano unanimi al Signore Iddio, alla Vergine Maria, aiuto dei cristiani, una fervida preghiera per ottenere dal cielo copiose benedizioni sopra i Torinesi sopra i cristiani di tutto il mondo, {118 [310]} e in modo particolare sopra il Capo supremo della Chiesa cattolica, promotore ed insigne benefattore di questo sacro edifizio, sopra tutte le autorità ecclesiastiche, sopra l'augusto nostro Sovrano, e sopra tutta la reale Famiglia, e specialmente sopra S. A. R. il Principe Amedeo, che accettando l'umile invito diede un segno di venerazione alla gran Madre di Dio.

  A149000202 

 Terminato il piacevole trattenimento chiudeva la giornata una divota azione di grazie al Signore colla benedizione del SS. Sacramento.

  A149000233 

 La fantesca mi apre e con gioia mi annunzia che la sua padrona era perfettamente guarita, aveva già fatte due passeggiate ed era già andata in chiesa per ringraziare il Signore.

  A149000236 

 Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrarci quanto era necessario a condurre a termine questa chiesa.

  A149000329 

 Ma ciò che deve accrescere la nostra venerazione verso la casa del Signore, è il vedere quanto questo rito sia fondato e informato dal vero spirito del Signore rivelato nell'antico Testamento.

  A149000467 

 Correva l'anno del Signore 1866 quando la mia consorte nel mese d'ottobre fu colta da una gravissima malattia, vale a dire da una grande infiammazione congiunta con una gran costipazione, e con mal verminoso.

  A149000472 

 L'anno scorso molti di codesto paese dovendo andare alla guerra si posero tutti sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, mettendosi per lo più una medaglia al collo andarono coraggiosamente, e dovettero affrontare i più gravi pericoli, ma niuno restò vittima di quel flagello del Signore.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000010 

 Converrebbe inoltre risalire all'istante in cui annunziatole dall'Angelo ch'essa doveva essere la Madre del Figliuol di Dio, essa rispose umilmente di essere l'ancella del Signore, perciò si compiesse il voler suo: dal` qual momento ella fu il vero aiuto del genere umano concorrendo a liberarlo dalla schiavitù del demonio in cui giaceva da tanti secoli.

  A150000066 

 La benedizione poi si fa dal vescovo, ad esempio di quanto fece il patriarca Giacobbe allora che in un deserto alzò una pietra, sopra cui fece sacrificio al Signore dicendo: Lapis iste, quem erexi in titulum, vocabitur domnus Dei.

  A150000073 

 Chiudeva la giornata una divota azione di grazie al Signore colla benedizione del SS. Sacramento.

  A150000092 

 1° Le voci umane, che rendono la verità di un coro di vergini, che dalla chiesuola del loro monastero innalzano preci al Signore.

  A150000114 

 Si volle con ciò indicare la condizione {48 [352]} felicissima degli uomini, che hanno fra di loro e possono non solo adorare, ma ricevere, sotto le specie sacramentali, il Dio dell'universo; condizione invidiata dagli angeli medesimi, di cui alcuni circondano riverenti il loro Signore, altri volano di lontano con l'ali bramose a porgere anch'essi omaggio al mistero dell'Eucaristia.

  A150000154 

 Ma è necessario che i posteri conoscano le opere del Signore e le glorie di Maria invocata sotto al titolo di aiuto dei cristiani.

  A150000155 

 La fantesca mi apre e con gioia mi annunzia che la sua padrona era perfettamente guarita, aveva già fatte due passeggiate ed era già andata in chiesa per ringraziare il Signore.

  A150000158 

 Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrare quanto era necessario onde condurre a termine questa chiesa.

  A150000169 

 Un signore torinese provvide i candelieri, croci, carte-gloria per {75 [379]} tutti gli altari, di poi volle aggiungervi la cera.

  A150000170 

 Leggete con pazienza, o amici, e facciamone le maraviglie col Signore.

  A150000171 

 Un signore torinese, travagliato da male di capo, che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina {76 [380]} dorsale, portavasi in questo giorno alla novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto,presso Dio.

  A150000173 

 Nè le maraviglie della bontà del Signore vennero meno in provvedere tutto ciò che era necessario ad onesto sostentamento di que'giorni.

  A150000175 

 Un agiato signore pose a nostra disposizione posate, porcellane, e quanto faceva mestieri pel servizio di tavola; altri poi inviarono vino in botti, cassette di bottiglie; moscato di Strevi, passeretta di Canelli, barbera e nebiolo di Asti, bracchetto di Mombaruzzo, dolcetto di Prasco, bianco di Caluso, malvasia di Monferrato furono vini spontaneamente regalati da varie persone di distanti e diversi paesi.

  A150000175 

 Un venerando prelato, osservando la provenienza delle cose che imbandivano la nostra mensa, ebbe ad esclamare commosso: «Chi dicesse che gli oblatori di tante e svariate offerte non siano stati mossi dallo spirito del Signore, negherebbe la luce del sole in pieno mezzodì.» Era questi monsig. Ghilardi vescovo di Mondovì di sempre cara memoria.

  A150000176 

 Ma che diremo di tanta povera gente che ottenne favori segnalati, e che non può offerire altro al {81 [385]} Signore che la gratitudine e la preghiera? Che diremo delle molte grazie spirituali, di cui non si suole dare segno esterno?.

  A150000180 

 «Correva l'anno del Signore 1866 quando la mia consorte nel mese di ottobre fu colta da una gravissima malattia, vale a dire da una grande infiammazione congiunta con una gran costipazione, e con mal verminoso.

  A150000186 

 Andarono, affrontarono coraggiosamente ogni sorta di pericoli, ma niuno rimase vittima di quel flagello del Signore.

  A150000186 

 Benedetti dal Signore e protetti dalla Santa Vergine, l'anno scorso abbiamo avuto abbondanti vendemmie quali dà molti anni non si erano più vedute.

  A150000187 

 Venite e andiamo a vedere quanto sia grande la bontà del Signore.

  A150000203 

 Fatto l'opportuno {104 [408]} ringraziamento va in sacrestia, fa un' offerta dicendo: Pregate per me, e raccontate per tutto il mondo le meraviglie del Signore mercè la intercessione della s. Vergine.

  A150000212 

 Si fece dare la benedizione, praticò alcune preghiere suggerite in onore di Maria per un tempo stabilito, cioè da Pasqua fino all'Ascensione del Signore.

  A150000233 

 Il Signore gl'inspira un mezzo, egli l'accetta.

  A150000238 

 - L'unico rimedio sarebbe un miracolo del Signore, rispose.

  A150000273 

 Invitato da mia madre, dalla mia famiglia, dal vicinato, unitamente a persone saggie e di autorità, io mii affretto di esternare la comune gratitudine al Signore colla presente relazione, e prego il sacerdote Bosco a volerne dare pubblicazione, onde sia ovunque conosciuta ed invocata la potenza di Maria Aiuto dei Cristiani.

  A150000290 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei, cristiani, al cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.

  A150000294 

 Pieno di fiducia che non mi verranno meno le benedizioni di Dio e {143 [447]} la protezione della grande sua Genitrice, non cesserò di ringraziarla sopra la terra finché per la misericordia del Signore mi sia dato di poterla lodare eternamente in cielo.

  A150000298 

 Ringrazi meco il Signore e la santa Vergine Maria, e dopo di essi ringrazio lei e tutti que' buoni giovanetti che fervorosi si raccolsero nella novella chiesa per invocare il soccorso di colei che sempre accoglie le preci di quelli che col labbro del fervore e della innocenza invocano il suo potente aiuto.

  A150000307 

 Chi mi rimira in faccia, giudica di veder un naso artefatto per la differenza della carnagione e del colore; ma è opera del Signore, che facendomi in modo prodigioso guarire, mi ha in certo modo nuovamente creata quella parte del volto mio.

  A150000356 

 Ma di lì a pochi giorni ritornammo a ringraziare la Madonna ed a benedire il Signore per l'ottenuto favore, e in pegno di questo abbiamo fatto un'offerta alla Vergine Ausiliatrice.

  A150000427 

 Non erano ancor passati otto giorni dal nostro abboccamento, e già quell'uomo tutto raggiante di gioia viene a me e grida! Signore, mio figlio cacciò via il bastone, e cammina e lavora senza alcun incomodo.

  A150000458 

 - Per servirla, signore, posso io giovarle in qualche maniera?.

  A150000459 

 - Oh provvidenza, esclamò, è proprio il Signore che me l'ha fatto trovare così in punto! oh volesse un po' favorire con me e fare una visita al mio padrone, che ha molto bisogno de' suoi conforti.

  A150000463 

 Ivi sopra morbido letto giaceva immobile un signore, che al primo vederlo - oh reverendo, esclamò, ho molto bisogno delle sue preghiere.

  A150000466 

 - Eh veda, signore, il momento sarebbe veramente propizio; avrei appunto bisogno di tremila franchi.

  A150000470 

 - Ebbene, signore, dia gloria a Dio e a Maria Ausiliatrice, si alzi e vada a prendere e fare quanto occorre.

  A150000480 

 Tre giorni dopo, mentre il Direttore dell'Oratorio trovavasi nella sua camera, gli si annunzia la visita di un Signore.

  A150000482 

 Il giorno dopo si trovò affatto libero dalla mancanza di respiro, e quanto mai consolato per la grazia ottenuta dal Signore per mezzo dell'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice, e subito {207 [511]} fece un voto, e promise che se otteneva la perfetta guarigione dalla sua grave malattia, si sarebbe portato in persona a ringraziare Maria SS. nella Chiesa a Lei dedicata in Torino, e quindi farle una piccola offerta secondo il suo stato.

  A150000484 

 {208 [512]} Sia ringraziato il Signore e la Vergine SS. Ausiliatrice che hanno voluto mantenere quella carissima esistenza allo affetto di tutti i suoi cari! Ho recitata giornalmente la preghiera da lei saggiamente suggeritami per la guarigione del diletto infermo, e il Signore si è degnato esaudirla come ha ascoltate quelle assai più ricche di merito dei mei genitori e degli altri moltissimi, che hanno avuto la carità di rammentarsi di lui.

  A150000517 

 Sia ringraziato il Signore e la dolcissima sua Madre.

  A150000548 

 Esse lasciaron però un grave male nervoso, ma in seguito a novella raccomandazione alla Santa Vergine restò affatto guarita, ed ora rende grazie al Signore ed alla V. A. compiendo la promessa.

  A150000590 

 Ringraziai infinitamente il Signore e Maria santissima Ausiliatrice di si grande e segnalato benefizio con una fervorosa Comunione; ché ciò mi resterà sempre impresso nella mente mia e nel mio povero cuore per tutti i giorni di mia vita.

  A150000741 

 Ogni Aggregato pub lucrare l'indulgenza plenaria nelle solennità del santissimo Natale, della Circoncisione, dell'Epifania e dell'Ascensione di nostro Signore Gesù Cristo, nella domenica di Pentecoste, nel giorno del Corpus Domini.


don bosco-massimino.html
  A151000010 

 Compieva Massimino l'anno decimo di sua età quando un giovedì alle dieci del mattino stando come incantato a rimirare la lupa a mangiare, un signore ben messo in arnese, con modi assai cortesi se gli avvicina e tiene con lui i seguenti ragionamenti.

  A151000011 

 Bambino mio, disse quel signore con grande affabilità; che ne dici di questo brutto animale? –Massimino: Sto qui considerando quello, che ho letto nella Bibbia, che molti ci vengono innanzi con pelle d'innocente agnello e poi in realtà sono lupi rapaci.

  A151000060 

 Se tu parlassi più con calma, di certo lo spirito del Signore ti illuminerebbe.

  A151000112 

 Buon giorno, signore, mi stavo qui trastullando e quasi temeva che non foste più venuto.

  A151000133 

 Cipriano nel terzo secolo dice Chi non ha la Chiesa per Madre, non può avere Dio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesti Cristo {48 [170]} e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (Lib.

  A151000171 

 Dio comanda la preghiera vocale, ma come io posso pregare senza muovere esternamente le labbra? O Signore, diceva Davidde, aprite le mie labbra e la mia bocca annunzierà le vostre lodi.

  A151000171 

 Inoltre Dio comanda la penitenza dicendo: Se non farete penitenza andrete tutti alla perdizione; ma come io posso farla senza opere esterne? Dio comanda di santificare i giorni festivi, ma come ciò io posso fare senza compiere opere {61 [183]} buone, quelle appunto che sono comandate dal Signore?.

  A151000177 

 Si legge precisamente che Enos regolò il divin culto; ossia cominciò a mettere in pratica cerimonie determinate, con cui dovevansi fare sacrifizi al Signore.

  A151000180 

 Ascoltate adunque: L'angelo del Signore apparve a Zaccaria in quella parte dell'anno in cui toccava a lui di fare le funzioni sacerdotali nel tempio.

  A151000180 

 Qui pure, o signore, voi volete celiare, quasi che ignorassi la {64 [186]} storia del Vangelo.

  A151000187 

 Così noi miseri mortali veneriamo i Santi, come veri amici e famigliari del Re della gloria, signore dei signori.

  A151000190 

 Dio ti salvi, o Maria, tu sei piena di grazie, il Signore è teco; tu sei benedetta fra tutte le donne.

  A151000205 

 Ma tosto ne ringraziò il Signore, che di suo figlio aveva fatto un istrumento di misericordia.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000003 

 Benedica il Signore tutti i Torinesi, e conservi tutti i Cattolici nella Santa Cattolica Fede, unica religione che possa presentare veri miracoli in conferma delle verità che professa.

  A153000010 

 Ivi il Signore voleva palesare ai Torinesi un segno del suo immenso amore e dell'infinita sua potenza.

  A153000012 

 Ma quale non fu la maraviglia, allorchè videro l'ostensorio cadere in terra, e l'ostia sola rimanere {8 [8]} in aria più risplendente che il sole! Universale commozione sorprende tutti gli astanti: lagrime, sospiri, fervorose preghiere occupano la mente e il cuore di tutti; da tutte le parti si esclama: mane nobiscum Domine: Signore, rimani fra noi.

  A153000014 

 Pertanto nel 1454, vale a dire, l' anno immediatamente dopo il miracolo, venne da Rivarolo a compiere in persona il voto da lui fatto, e ringraziare il Signore Iddio della grazia ricevuta.

  A153000024 

 Ascolta, o lettore, un fatto terribile, e mentre ne sarai da alta ammirazione compreso, impara per te, e rendi manifesto a tuoi amici, che col Signore non si burla: Dominus non irridetur.

  A153000027 

 Fra la moltitudine che l'andarono a visitare al palazzo, ho udito un signore che disse a me ed a miei compagni: giovani, imparate a rispettare le cose di religione.

  A153000059 

 T. - No, amico mio, anzi io credo che nella Chiesa Cattolica molti Santi operarono luminosissimi miracoli, ma ciò fecero non in virtù propria, ma nell'aiuto del Signore.

  A153000075 

 Cessi pertanto ogni nostra maraviglia, e diciamo che il miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino nel 1453 confrontato colle altre opere dell'Onnipotenza divina nulla presenta che sia assurdo o ripugnante; piuttosto io direi, che il Signore Iddio ha voluto operare questo miracolo 1° per manifestare la sua gloria agli uomini e dare un segno di particolare bontà ed amore verso i Torinesi.

  A153000080 

 F. - Vi ringrazio di tutto cuore, e sono soddisfattissimo del vostro ragionamento; il Signore vi accompagni.

  A153000109 

 Di modo che, un cristiano lucrando indulgenza plenaria, si può dire che riacquista l'innocenza battesimale, e se mai il Signore {34 [34]} lo chiamasse in tale stato all'altra vita, senza fermarsi neppure un istante nelle pene del purgatorio, egli se ne vola glorioso ai godimenti de beni celesti.

  A153000115 

 Credo, che voi siete il Creatore e Signore del Cielo e della terra, il quale in eterno premiate i giusti nel Paradiso, e castigate i peccatori nell'inferno.

  A153000119 

 Vi raccomando, Signore, il Sommo Pontefice e tutti i Prelati e sacerdoti: date loro spirito di santificare tutto il mondo.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000011 

 Però quando piacque al Signore di chiamare quest'uomo apostolico a ricevere in Cielo il premio delle sue fatiche, gli Acquesi lo elessero tosto a speciale loro protettore, e per molti secoli costumarono di recarsi ogni anno a Pavia per offrirgli un largo tributo d'olio da tenere sempre accesa una lampada al suo sepolcro, venendo loro incontro con gran festa i cittadini di Pavia, e introducendoli nella città tra canti e suoni.

  A154000024 

 La prima delle feste si è l'Annunziazione di Maria, e benchè una tal festa sia tra le soppresse, e ricorra {34 [458]} in una stagione, in cui ordinariamente l'aere è tuttavia inclemente, e le strade sogliono essere assai disagiate, massime in quelle parti; ciò non di meno fa meraviglia il vedere le circostanti popolazioni partirsi dalle lor case talvolta anche nel cuor della notte, non ostante la neve ed i ghiacci, per condursi a festeggiare il memorabile annunzio di Gabriele alla gran Vergine di Nazaret, e seco rallegrarsi dell'ineffabile dignità di Madre diDio, toccata all'umile Ancella del Signore, e adorare un mistero, che fu pel genere umano principio della sua redenzione.

  A154000069 

 Voi, o ss. Vergine Maria, che salutata, annunziata dall'Arcangelo Gabriele, ed esaltata da Dio sopra tutti {111 [535]} i Cori degli Angeli vi confessaste per serva del Signore: Ecce ancilla Domini: deh! ottenetemi, che io a vostra somiglianza nelle mie parole e nelle mie azioni mostri sempre un vero spirito di umiltà.

  A154000081 

 Vergine avventurata, il Messaggero celeste aggiunse al suo saluto che il Signore era con Voi, Dominus tecum, perchè per opera dello Spirito Santo da quel punto concepiste e portaste nel vostro purissimo seno il divin Figlio umanato; deh! Voi rendetemi ansioso e degno di unirmi sovente al vostro caro Gesù nella santa Comunione colle più fervide disposizioni.

  A154000103 

 O Vergine ss., che a santamente morire vi procuraste un cumulo inarrivabile di meriti, e di virtù, fateci ben comprendere, che la sola virtù e la grazia del Signore sono quella strada che ci conduce a salvamento.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000005 

 Maria ausiliatrice che in questi tempi si manifesta in tanti modi larga benefattrice della povera umanità, aiuti me, e aiuti anche te, o cristiano lettore, affinchè possiamo vivere e morire nella grazia del Signore, ed essere tutti un giorno degni di cantar le sue lodi eternamente in cielo.

  A156000033 

 Fatto l'opportuno {22 [274]} ringraziamento, va in sagristia, fa un'offerta al direttore della chiesa, dicendo: Pregate per me, e raccontate per tutto il mondo le maraviglie del Signore mercè la intercessione della ss. Vergine.

  A156000041 

 Pertanto ricordiamoci che il giorno festivo è giorno del Signore, e che oltre all'astenerci dalle opere servili dobbiamo occuparlo in cose che tornino di onore e di gloria a Lui, e di vantaggio all'anima nostra.

  A156000042 

 Faraone bestemmia gridando: non conosco il Signore, e vien sepolto nel mare col suo esercito.

  A156000055 

 Oh! grida il Signore: che cosa giova all'uomo se guadagnasse ben anche tutto il mondo, se poi viene a perdere l'anima sua

  A156000055 

 Perciò, o lettor mio, procuriamo di accostarvici in tutte le solennità di nostro Signore, e della Beata Vergine, e meglio ancora ogni quindici giorni, od una volta al mese come raccomandano tutti i catechismi, oppure ogni otto giorni, secondo che consigliava {38 [290]} s. Filippo Neri.

  A156000103 

 Invitato da mia madre, dalla mia famiglia, dal vicinato, e da altre persone sagge, e autorevoli, io mi affretto di esternare la comune gratitudine al Signore colla presente relazione, pregando che si voglia darle publicazione, onde sia ovunque conosciuta ed invocata la potenza di Maria Aiuto dei cristiani


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000160 

 In questo momento due convitati escono insieme per andar a prendere alcune bottiglie; di poi entrano cantando canzoni di allegria: la bottiglia è il mio Signore, - a lei, dono tutto il cuore.

  A157000187 

 Nostro Signore fu caricato della croce; perchè non posso io essere caricato della canga

  A157000191 

 Emanuele Phung aveva già l'atto tesoro pel cielo ed il Signore voleva coronarlo della corona dei martiri.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000027 

 Giotto che rispettava sopratutto i suoi parenti, gli rispose: « Volontieri, o signore; ma prima è necessario che se {19 [411]} ne contenti mio padre, cui per nessuna cosa al mondo io disubbidirei.

  A158000039 

 Fattosi egli avanti, s'inchinò al maestro e si mise a dire: Signore, voi vedete in me un misero contadino che deve la sua vita alla vostra carità e al bel cuore dei vostri scolari.

  A158000054 

 Picchia all'uscio, gli apre con parole assai amichevoli, e con lieto viso il riceve; ma dettogli perchè fosse venuto, il galante signore, bravo a negare con grazia, lo mandò senza conforto.

  A158000058 

 Io credo in un solo Signore Gesù Cristo, Figliuolo unico di Dio, nato dal Padre increato avanti i secoli, Dio di Dio, lume della luce, che non è stato fatto, ma generato consustanzialmente dal Padre per cui tutto fu fatto, che è disceso dai cieli per la salute degli uomini; io credo nello Spirito Santo che è eziandio Signore e dà la vita, che procede dal Padre e dal Figlio.

  A158000068 

 L'agente segreto si trovava sulla traccia d'una bella avventura pel suo augusto signore e determinò di condurla a buon fine.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000003 

 La necessità di operai nella mistica vigna del Signore mosse molti Vescovi ed altri zelanti Cattolici ad aprire piccoli seminari, scuole apostoliche per le Missioni, ed altri privati Istituti o Pie opere a fine di coltivare i giovanetti nello studio, nella pietà e conservare nei loro cuori i germi di vocazione Ecclesiastica qualora Dio ve li avesse seminati.

  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.

  A159000029 

 Indulgenza Plenaria tutte le Domeniche e feste del Signore e della B. V. in cui confessati e comunicati visitando qualche Chiesa ivi pregheranno secondo l' intenzione del Sommo Pontefice.

  A159000062 

 Tutti gli Associati che assisteranno ai divini Offici nelle Chiese della Congregazione Salesiana nella festa ed ottava del Corpo del Signore, e dell' Immacolata Concezione di Maria Vergine, lucreranno 400 giorni pel mattutino; 400 per la Messa, ed altrettanti pei Vespri; 160 giorni per ognuna delle altre ore.


don bosco-porta teco cristiano.html
  A161000002 

 Secondi Iddio questi miei voti, e spanda copiose benedizioni sopra tutti quelli che li vorranno leggere, affinchè sia copioso il frutto che, mediante la grazia del Signore, spero ne sia per derivare.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000016 

 Bisogni spirituali, bisogni temporali, bisogni per noi stessi, bisogni per la famiglia, pericoli da evitare, grazie da ottenere, lagrime da rasciugare, vittorie da conseguire, tentazioni da superare, oh quante altre necessità sconosciute per lo più alla comune degli uomini, ma tanto più note a chi ne sente il peso, fornirebbero materia abbondante alle nostre suppliche! Se si trattasse solo di bisogni temporali, se un gran signore offrisse ad un mendico ampia libertà di rovistare a piene mani ne' suoi scrigni, che direste di questo mendico se invece di approfittare di si bella occasione impadronendosi di quei tesori venisse a domandare a' miei lettori cosa abbia da fare? Or bene Gesù sacramentato rivelò a s. Teresa che il modo più grato con cui si potesse ringraziarlo {20 [272]} dopo la santa comunione era il domandargli delle grazie.

  A162000017 

 Dopo questi atti di adorazione, di ringraziamento, di offerta, di domanda, di protesta, uscendo dalla casa del Signore non dimentichiamo che noi pure siamo diventati tempio di Dio, e perciò per conservare il fervore della divozione, che l'Eucaristia eccita in noi, teniamo i sensi nostri, che sono le finestre dell'anima, ben raccolti, e pratichiamo opere di virtù, pregando, assistendo ai divini offici, leggendo libri spirituali, visitando chiese, ammalati, carcerati, spedali ecc.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000035 

 Il Signore vi doni lunghi giorni e felici, e vi colmi di sue celesti benedizioni nella vita presente e nella futura.

  A163000037 

 Gloria e venerazione al coraggioso e caritatevole Curato: grazie al Signore Iddio, che nella sua bontà in somigliante maniera volle toccare il cuore, e ridurre a buon senno quei miseri traviati.

  A163000063 

 Sono venticinque anni che io l'ho abbracciata: più la studio, più ci trovo la verità; spero nell'aiuto del Signore, di vivere e morire in questa santa religione, di cui è capo il Romano Pontefice successore di S. Pietro, vicario di Gesù Cristo.

  A163000100 

 Se mi date qualche limosina, io la ricevo colla massima gratitudine, e prego il Signore e la Beata Vergine che ve la rimeriti.

  A163000102 

 Vi ringrazio di tutto cuore; oh! certamente è il Signore che vi ha mandato.

  A163000137 

 La preghiera, miei cari amici, fu il solo mezzo trovato efficace: si fecero tridui, novene, processioni, prediche, e tutti davano i più esemplari segni di penitenza, e così si ottennero le benedizioni del Signore.

  A163000141 

 Chi ci assicura che siano finite le nostre miserie alla novella raccolta? non potrebbe darsi che il Signore ci mandasse una penuria simile a quella di quest'anno?.

  A163000151 

 Moltissimi altri esempi ci fanno conoscere come il Signore mandò terribili castighi pei peccati degli uomini senza badare a colpevole o ad innocente; colla sola diversità che tali castighi ai colpevoli sono una pena meritata, ai giusti sono occasione di merito per la vita eterna.

  A163000158 

 Voi poi, o Principi, Re, Monarchi, Imperatori, e voi tutti quanti amministrate la giustizia fra gli uomini; voi {31 [399]}pure, o uomini di tutti i gradi e di tutte e condizioni, unitevi strettamente ai sacri ministri dell'altare, e tutti di un cuor solo e di un'anima sola dite queste precise parole: «0 Signore onnipotente, conosciamo che i nostri peccati sono causa de'nostri mali; ne dimandiamo umile perdono: usateci misericordia: vi promettiamo di voler vivere e morire da buoni cristiani; sospendete i fulmini della vostra giustizia, allontanate da noi i vostri flagelli: benedite il commercio e, chi lo traffica; benedite i campi, e chi li coltiva, e chi ne è il possessore; dateci tempi migliori, più abbondante raccolta; e noi, o Dio pietoso, vi promettiamo emendazione, virtù e santità.

  A163000213 

 Ora che vuoi fare? prega per lui affinchè il Signore se lo accolga in gloria.

  A163000228 

 Io spero che il Signore gli avrà {44 [412]} perdonato, e che si sarà salvato: perciò andiamo insieme a dirgli un De profundis; ma ciò serva di lezione per noi a ricordarci di santificare le feste, perche i guadagni fatti in questi giorni non hanno mai fatto la fortuna di alcuno.

  A163000229 

 Quand'anche si desse il caso, che qualcheduno si facesse ricco con guadagni fatti in detti giorni, non potrà certamente evitare que'terribili castighi che il Signore minaccia ai profanatori de'giorni festivi, e nella vita presente e nella futura.

  A163000283 

 E voi, o signore, non vi annoiate {60 [428]} (era un prete) di dire tutti i giorni la Messa?.

  A163000295 

 Eppure il demonio ha portato nostro Signore sul tempio e sulla montagna, non lo sai? potrebbe dunque ben anche portare la sua Croce.

  A163000296 

 No, Signore, disse Melania con una certa sicurezza; no, il buon Dio non lascierebbe portar così la sua Croce.

  A163000319 

 Sì, signore.

  A163000324 

 - Il tuo segreto riguarda adunque la passione del nostro Signore? - Ah! ciò riguarda questa ed altra cosa.

  A163000324 

 - Io, signore, non ho detto nulla.

  A163000324 

 - Non hai tu detto a tua sorella, che tu avevi veduto qualche cosa del tuo segreto? - Sì, signore, te ho detto questo.

  A163000324 

 - Non sei andato tu l'altra sera alla rappresentazione della Passione? - Sì, signore, vi sono andato.

  A163000332 

 No, signore, risponde subito a voce più bassa il fanciullo, non posso.

  A163000338 

 Tutto ad un tratto alle mie parole il fanciullo divien malinconico, si allontana bruscamente dalla tavola e dalla tentazione, e mi dice: Signore, non posso.

  A163000397 

 «Figlio mio, gli dissi, io ringrazio di» cuore il Signore che abbia benedetto» le mio parole, le quali, veggo, hanno» prodotto nel vostro cuore tale effetto,» che io non esito punto di chiamarvi» fin d'ora cattolico già nel cuore; e perche, mio caro, non lo sarete perfetto?» Voi dovreste, senza più tardare, abbracciare la Religione Cattolica, entrare» nel grembo della Chiesa di Gesù Cristo, ed oh, come il vostro cuore sarebbe inondato di gioia spirituale, come» la vostr'anima sarebbe lieta di tanta» fortuna! Voi siete molto aggravato dal» male, e chi sa, che Iddio non sia vicino a darvi la corona dei giusti, e» chiamarvi a sè per la felicità eterna»! Egli mi fissò in volto due occhi di fuoco, ma tacque! {95 [463]}.

  A163000404 

 Il giorno dopo, tornando Paolina all'ospedale per visitarlo, Gabriel non era più! nella notte spirò l'anima nella pace del Signore, confortato dalle consolazioni che la sola Religione Cattolica sa e può apportare ai fedeli!.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000162 

 Ricordatevi, o giovani, che la santificazione delle feste vi porta la benedizione del Signore su tutte le occupazioni della settimana; ma vi sono ancora altre cose che {34 [64]} dovete praticare, altre cose che dovete fuggire eziandio fuori dell' Oratorio.

  A164000177 

 Il Signore dice che chi ascolta la voce del confessore ascolta Dio stesso.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000295 

 Ditele bene queste piccole preghiere, affinchè il Signore voglia esso guidare i vostri lavori ed i vostri studi, e possiate lucrare le indulgenze concesse dai Sommi Pontefici a chi compie queste pratiche di pietà.

  A165000317 

 In malevolam animarti scientia non introibit, nec habitdbit in corpore subdito peccatis, dice il Signore.

  A165000341 

 Amatevi tutti scambievolmente, come dice il Signore, ma guardatevi dallo scandalo.

  A165000343 

 Ciò che oggi deridete negli altri, può darsi che domani permetta il Signore che avvenga a voi.

  A165000356 

 Chi guastasse volontariamente qualche sorta di cibo, è severamente punito, e deve grandemente temere che il Signore lo faccia morire di fame.

  A165000379 

 Ricordatevi bene, che se voi non vi portate bene nella chiesa, nella scuola, nel lavoro o per istrada, oltre che ne avrete a render conto al Signore, farete anche disonore al Collegio o Casa a cui appartenete.

  A165000384 

 Esigendosi da voi una ragionevole e spontanea ubbidienza a tutte queste regole, i trasgressori ne saranno debitamente puniti, e quelli che le osserveranno, oltre la ricompensa che devono aspettarsi dal Signore, saranno anche dai Superiori premiati secondo la perseveranza e la diligenza.

  A165000398 

 A vostro divertimento e piacevole istruzione sono concesse rappresentazioni teatrali, ma il teatrino, che è destinato a coltivare il cuore, non mai sia causa della più piccola offesa del Signore.

  A165000410 

 Chi osserva queste regole, sia dal Signore benedetto.

  A165000440 

 All' Illustrissimo Signore; nella seconda il nome e cognome, indi la carica, e solo nella terza linea le indicazioni d' abitazione e simili, e quando queste indicazioni non siano necessarie, allora la carica o l' impiego si può meglio mettere nella terza linea.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000006 

 Il religioso trovasi in una fortezza custodita dal Signore.

  A166000010 

 Noi però non vogliamo darci al Signore per cose miserabili della terra.

  A166000011 

 Egli vive in una fortezza, cui fa guardia il Signore.

  A166000013 

 Ma se esso si allontana dalle cure temporali può {XIV [22]} liberamente occuparsi del servizio del Signore, affidando ogni pensiero del presente e dell'avvenire nelle mani di Dio e de'suoi superiori, che ne fanno le veci.

  A166000014 

 Beati quelli che morti al mondo muoiono nel Signore.

  A166000017 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un'anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio, secondo le nostre costituzioni, come appunto c'invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum

  A166000035 

 Quando il nemico dell'anima vuole sedurre un religioso e spingerlo a violare i divini precetti, comincia per fargli trascurare le cose più piccole, poi quelle di maggior importanza, dopo di che assai facilmente lo conduce alla violazione della legge del Signore; avverandosi quanto dice lo Spirito Santo: Qui spernit modica, paullatim decidet.

  A166000045 

 In fin di vita, quando ci presenteremo al suo divin tribunale, mirandoci con volto amorevole ci dirà: Tu sei stato fedele in poco ed io ti farò padrone di molto; entra nel gaudio del tuo Signore.

  A166000046 

 Chi si consacra al Signore coi santi voti, egli fa un'offerta delle più preziose e delle più gradite alla Divina Maestà.

  A166000047 

 Il principale di questi inganni è farci dubitare della vocazione, cui tiene dietro lo scoraggiamento, la tiepidezza, e spesso il ritorno a quel secolo, che abbiamo tante volte conosciuto traditore, e che per amore del Signore Brasi abbandonato.

  A166000049 

 Mentre poi la vostra mente e il vostro cuore sono agitati dai dubbi, io vi raccomando caldamente a non prendere deliberazione di sorta, perchè in tali deliberazioni non vi può essere la volontà del Signore.

  A166000050 

 Raccomandate al Signore la salvezza dell'anima mia, ed io pregherò costantemente anche per voi, affinchè colla osservanza esatta delle nostre costituzioni possiamo vivere felici nel tempo, e per tratto della sua infinita misericordia {XLI [49]} ci conceda di raccoglierci tutti un giorno a goderlo e lodarlo nella beata eternità.

  A166000099 

 Se avrà ottenuto la maggioranza dei voti, se ne darà notizia al Rettore, il quale col Capitolo superiore ne confermerà l' ammissione o no, come giudicherà meglio nel Signore.

  A166000134 

 Prima di fare i voti ogni confratello farà dieci giorni di esercizi spirituali, diretti specialmente a riflettere alla vocazione ed istruirsi intorno alla materia dei voti, che egli intende emettere, qualora conosca chiaramente esser ciò secondo la volontà del Signore.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000004 

 Il religioso trovasi in una fortezza custodita dal Signore.

  A167000007 

 Ed il Signore minaccia grandi castighi a coloro che voltano le spalle alle sue chiamate, per seguire i consigli dell' inclinazione propria: Vae, filii disertore (dice per Isaia)!.

  A167000018 

 E sappiamo, che il Signore fin coi miracoli ha approvate tali fughe gloriose.

  A167000018 

 S. Cirillo spiegando il detto di Gesù Cristo a quel giovane che si offrì per seguirlo: Nemo mittens manum ad aratrum et respiciens retro aptus est regno Dei, commenta che chi cerca tempo di conferire intorno alla sua vocazione coi parenti, egli è appunto quegli che dal Signore è dichiarato inetto per lo cielo: Aspicit retro, qui dilationem quaerit cum propinquis conferendi.

  A167000025 

 Noi però non vogliamo darci al Signore per cose miserabili della terra.

  A167000029 

 Egli vive in una fortezza, cui fa guardia il Signore.

  A167000030 

 Ma se esso si allontana dalle cure temporali può liberamente occuparsi del servizio del Signore, affidando ogni pensiero del presente e dell' avvenire nelle mani di Dio e de' suoi superiori, che ne fanno le veci.

  A167000031 

 I mondani paventano al punto di morte per quello che hanno goduto, che devono abbandonare, e di cui devono quanto prima rendere conto al tribunale del Signore.

  A167000032 

 Beati quelli che morti al mondo muoiono nel Signore.

  A167000035 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un' anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio,secondo le nostre costituzioni, come appunto c' invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum.

  A167000040 

 posso accertare in nome del Signore che vivrete in Congregazione una vita {22 [220]} veramente tranquilla e felice.

  A167000054 

 Felici saranno quelli che praticheranno ingenuamente e divotamente questo articolo, il quale in se ha una parte della sacra infanzia spirituale tanto raccomandata da Nostro Signore, dalla quale proviene ed è conservata la vera tranquillità dello spirito.

  A167000059 

 Con quanta fiducia dirà con s. Agostino: Domine, da quod iubes: et tube quod vis: Signore, dammi quel che comandi; e comandami quel che vuoi.

  A167000059 

 Signore, io non mi son posto da me in quest' uffizio,nè in questo luogo; anzi proposi la mia insufficienza e le mie poche forze spirituali per questo peso: Tu, Signore, mi ci hai posto, e me 1' hai comandato: tu supplirai quel che manca in me.

  A167000073 

 Quando il nemico dell' anima vuole sedurre un religioso e spingerlo a violare i divini precetti, comincia per fargli trascurare le cose più piccole, poi quelle di maggior importanza, dopo di che assai facilmente lo conduce alla violazone {32 [230]} della legge del Signore; avverandosi quanto dice lo Spirito Santo: Qui spernit modica, paullatim decidet.

  A167000076 

 Troppo si compiace il Signore di veder abitare nella sua casa i fratelli in unum,cioè uniti in una sola volontà di servire {33 [231]} a Dio e di aiutarsi con carità gli uni gli altri.

  A167000102 

 In fin di vita, quando ci presenteremo al suo divin tribunale, mirandoci con volto amorevole ci dirà: Tu sei stato fedele in poco ed io ti farò padrone di molto; entra nel gaudio del tuo Signore: Quia in pauca fuisti fidelis, supra multa te constituam, intra in gaudium Domini tu i.

  A167000103 

 Chi si consacra al Signore coi santi voti, egli fa un' offerta delle più preziose e delle più gradite alla divina Maestà.

  A167000104 

 Il principale di questi inganni è farci dubitare della vocazione, cui tiene dietro lo scoraggiamento, la tiepidezza, e spesso il ritorno a quel secolo, che abbiamo tante volte conosciuto traditore, e che per amore del Signore erasi abbandonato.

  A167000105 

 Mentre poi la vostra mente e il vostro cuore sono agitati dai dubbi, io vi raccomando caldamente a non prendere deliberazione di sorta, perchè tali deliberazioni non possono essere secondo la volontà del Signore.

  A167000106 

 Raccomandate al Signore la salvezza dell' anima mia, ed io pregherò costantemente anche per voi, affinchè colla osservanza esatta delle nostre costituzioni possiamo vivere felici nel tempo, e per tratto della sua infinita misericordia ci sia dato di raccoglierci tutti un giorno a goderlo e lodarlo nella beata eternità.

  A167000109 

 L' obbedienza resa a quell' ora essendo tanto più {44 [242]} gradita al Signore, quanto è più pronta, essa attira ancora le sue benedizioni sopra le altre azioni dei giorno, come videsi nella prontezza di Samuele, il quale essendosi levato tre volto in una notte, è stato lodato dal Cielo e dalla terra e grandemente favorito da Dio.

  A167000109 

 O mio Dio, qual vergogna se la pigrizia ci fa perdere l' ora assegnata per conversare col Signore dei signori, nostro appòggio e nostro tutto! 8°.

  A167000109 

 Quando si assiste all' orazione, ed alle ripetizioni della meditazione, si partecipa alle benedizioni di nostro Signore, il quale vi si comunica copiosamente, trovandosi, come egli dice, in mezzo a coloro che sono radunati in suo nome.

  A167000109 

 Se nostro Signore dal Paradiso si è ridotto in questa vita a tale stato di povertà, da non aver dove posar il capo, quanto più dobbiamo noi abbandonare il letto per andare a Lui? 6°.

  A167000110 

 Se noi siamo fedeli a questa prima azione, se ci troviamo insieme ed avanti al nostro Signore, ed insiememente ci presentiamo a lui, come facevano i primi cristiani, egli si darà reciprocamente a noi, ci rischiarirà co' suoi lumi e farà egli stesso in noi e per noi il bene che abbiamo obbligo di fare nella sua chiesa, e finalmente ci farà la grazia di giugnere al grado di perfezione che egli desidera da noi, per poterlo un giorno pienamente possedere nell' eternità dei secoli.

  A167000111 

 - Intendete voi, signore, replicherà qui taluno, di togliere questa sorta di riposo a coloro che arrivano da qualche viaggio? Sì, al {48 [246]} mattino.

  A167000111 

 Un altro mi dirà: signore, si ha da alzarsi quando si è incomodato? Io ho avuto un gran mal di capo,un dolor di denti, un accesso di febbre, che mi hanno impedito di dormire quasi tutta la notte! Sì, mio caro amico, bisogna alzarsi se non siete in infermeria,o se non avete comando di rimaner più lungamente a letto.

  A167000112 

 In verità vi dico,dice il nostro Signore, che egli li farà sedere a sua mensa e che ei li servirà; e parimenti se egli arriva alla seconda vigilia ed alla terza e così li trova, beati sono quei servidori! In verità vi dico che li costituirà sopra tutti i suoi beni.

  A167000177 

 Ma è poi ufficio speciale del direttore spirituale significare al Rettore qualunque cosa vegga utile al bene spirituale; e il Rettore procurerà di provvedervi secondo gli' parrà meglio nel Signore.

  A167000184 

 Se poi alcuno del Capitolo superiore cessasse dal proprio ufficio o per morte o per qualunque altra causa prima che si compiano i sei anni, il Rettore maggiore ne affiderà il disimpegno a quello che giudicherà meglio nel Signore; questi poi starà in ufficio solo fino alla fine del sessennio incominciato dal socio uscito di carica.

  A167000205 

 Se avrà ottenuto la maggioranza dei voti, se ne darà notizia al Rettore, il quale col Capitolo superiore ne confermerà 1' ammissione o no, come giudicherà meglio nel Signore.

  A167000240 

 Prima di fare i voti ogni confratello farà dieci giorni di esercizi spirituali, diretti specialmente a riflettere alla vocazione, ed istruirsi intorno alla materia dei voti, che egli intende emettere, qualora conosca chiaramente esser ciò secondo la volontà del Signore.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000021 

 Verificandosi il caso che qualcuna del Capitolo Superiore, prima de' sei anni, debba cessare dal suo ufficio, la Superiora Generale, col consenso del Superiore Maggiore, eleggerà una supplente che meglio crederà nel Signore; ma questa starà soltanto in carica sino alla fine del sessennio già cominciato da colei, che l'avea preceduta.

  A168000065 

 Le Suore vi si prepareranno con sentimenti di grande pietà, accostandosi ai Santissimi Sacramenti, e ringraziando il Signore e la Vergine Santissima d'aver loro accordato la grazia della Vocazione religiosa.

  A168000079 

 Esse non devono più vivere, nè respirare che pel loro Sposo Celeste, con tutta onestà, purità e santità di spirito, di parole, di contegno e di opere per mezzo di una conversazione immacolata {31 [321]} ed angelica, ricordandosi delle parole del Signore, che dice: Beati i mondi di cuore perchè vedranno Dio.

  A168000101 

 7 Le Suore si ameranno tutte nel Signore, ma si guarderanno bene dal legarsi tra loro, o con qualsiasi persona, in amicizie particolari, {36 [326]}le quali allontanano dal perfetto amor di Dio, e finiscono per essere la peste delle Comunità.

  A168000103 

 Ognuna deve riconoscersi per la minima di tutte, perciò nessuna mancherà agli atti umili, nè si ricuserà dall'esercitare gli uffici più abbietti della Gasa, nei quali la Superiora la eserciterà a norma delle sue forze, e secondo che prudentemente giudicherà bene nel Signore.

  A168000105 

 Nella Casa e fuori adopreranno sempre un parlare umile, non sostenendo mai il proprio sentimento, evitando soprattutto ogni parola aspra, pungente, di rimprovero, {37 [327]} di vanità relativamente a se stesse, od a riguardo di quel bene che il Signore si degnasse cavare dalle opere loro, facendo tutte le loro azioni private e comuni pel solo gusto di Dio.

  A168000115 

 Procurerà pure di mostrare pazienza e rassegnazione alla volontà di Dio, sopportando le privazioni inseparabili dalla povertà, e conservando sempre una imperturbabile {40 [330]} tranquillità di spirito in mano di quel Signore, che è Padre amoroso, sì nel conservar la salute, sì nell'affliggerci con malattie e dolori.

  A168000137 

 Il Signore sia con voi; il divino aiuto non vi verrà meno, e Maria vi proteggerà.

  A168000170 

 Conosciamo pure che professando queste regole ci obblighiamo a promuovere il bene spirituale e temporale del nostro prossimo, specialmente delle povere fanciulle per quanto comporta il nostro stato e la nostra condiziona, e secondo le opportunità che ce ne darà il Signore.

  A168000170 

 Professando queste regole dobbiamo promettere particolarmente di aspirare alla santificazione dell'anima nostra, colla fuga di qualunque peccato avvertito, con vivere in perfetta castità, in umile obbedienza, in povertà di spirito, e coll'offerire al Signore tutti i nostri pensieri, le nostre parole, tutte le nostre opere.

  A168000172 

 Essendo nostra ferma volontà di consecrarci per sempre al Signore nell'Istituto di Maria Ausiliatrice, intendiamo di fare i voti perpetui.

  A168000177 

 Ricordatevi di questa solenne promessa che ora avete fatta al Signore, ed Egli colla sua santa grazia vi aiuti a mantenerla, finchè vi presentiate a ricevere la ricompensa della vostra fedeltà al trono del Celeste Sposo Gesù Salvatore.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000042 

 Coloro poi che erano stati beneficati {21 [23]} nella sanità, nelle sostanze, nelle famiglie o altrimenti, oltre l'ansietà di intervenire eglino stessi, invitavano i loro parenti ed amici perchè venissero a rendere pubblico omaggio alla celeste loro Benefattrice in quello stesso edifizio che era stato oggetto della compiacenza del Signore.

  A173000059 

 Un signore torinese provvide i candelieri, croci, carte-gloria per tutti gli altari, di poi volle aggiungervi la cera.

  A173000060 

 Leggete con pazienza, o amici, e facciamone le maraviglie col Signore.

  A173000061 

 Un signore torinese, travagliato da male di Capo che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina dorsale, portavasi in questo giorno alla {32 [34]} novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto presso Dio.

  A173000063 

 Le maraviglie della bontà del Signore nel provvedere quanto occorreva pel divin culto non vennero meno in tutto ciò che era necessario ad onesto sostentamento di que' giorni.

  A173000065 

 Un agiato signore pose a nostra disposizione posate, porcellane, e quanto faceva mestieri pel servizio di tavola; altri poi inviarono vino in botti, cassette di bottiglie; moscato di Strevi, passerella di Canelli, barbera e nebiolo di Asti, bracchetto di Mombaruzzo, dolcetto di Prasco, bianco di Caluso, malvasia di Monferrato furono vini spontaneamente regalati da varie persone di distanti e diversi paesi.

  A173000065 

 Un venerando prelato, osservando {35 [37]} la provenienza delle cose che imbandivano la nostra mensa, ebbe ad esclamare commosso: Chi dicesse che gli oblatori di tante e svariate offerte non siano stati mossi dallo spirito del Signore, negherebbe la luce del sole in pieno mezzodì.

  A173000073 

 Fatto l'opportuno ringraziamento va in sacrestia, fa un'offerta dicendo: Pregate per me, e raccontate per tutto {39 [41]} il mondo le maraviglie del Signore mercè la intercessione della S. Vergine.

  A173000083 

 Essa si fece dare la benedizione, praticò alcune preghiere suggerite in onore di Maria per un tempo stabilito cioè da Pasqua fino all'Ascensione del Signore.

  A173000088 

 È la santa Eucaristia, disse fra le {42 [44]} altre cose, che illuminò la mente a tanti sacerdoti e infuse nei loro cuori coraggio di affrontare i più gravi pericoli in mezzo al mondo: che fortificò i martiri nei loro tormenti, che rese costanti nel divino servizio tante vergini, le quali rinunziando al mondo andarono a chiudersi nei chiostri per consacrarsi totalmente al Signore.

  A173000112 

 In esso prese a dimostrare la grande consolazione che devono avere i Cristiani quando insieme si raccolgono a ricevere il divin Corpo del Signore.

  A173000116 

 Il Signore gl'inspira un mezzo, egli l'accetta.

  A173000121 

 - L'unico rimedio sarebbe un miracolo del Signore, rispose.

  A173000137 

 Andarono, affrontarono coraggiosamente ogni sorta di pericoli, ma niuno rimase vittima {64 [66]} di quel flagello del Signore.

  A173000137 

 Benedetti dal Signore e protetti dalla Santa Vergine l'anno scorso abbiamo avuto abbondanti vendemmie quali da molti anni non si erano più vedute.

  A173000138 

 Venite e andiamo a vedere quanto sia grande la bontà del Signore.

  A173000181 

 Pertanto con calde preghiere e con buone opere scongiuriamo il Signore affinchè affretti la loro liberazione dalle fiamme del purgatorio.

  A173000184 

 Edifizio consacrato al divin culto, dove ogni giorno sono cantate le lodi al Signore; edifizio, dove, coll'aiuto di Dio, si faranno predicazioni, catechismi, saranno celebrate Messe, ascoltate le confessioni dei fedeli.

  A173000186 

 Tuttavia debbo dal canto mio ringraziarvi con tutto il cuore, e della fiducia riposta in me, e dell'efficace aiuto recatomi, cui mercè l'opera del Signore fu condotta a compimento.

  A173000187 

 Affinchè poi questi auguri siano accolti dalla misericordia del Signore, fu stabilito un servizio religioso da farsi ogni giorno dell'anno per tutti coloro che in qualunque modo e misura hanno concorso o concorreranno a beneficare la chiesa o lo stabilimento annesso.

  A173000198 

 Allora Salomone esclamò: Tu, o Signore, hai detto che avresti abitato nella nebbia; ed io con tutto l'affetto ho fabbricato una casa, o Dio, per tua abitazione, per tuo trono saldissimo in sempiterno.

  A173000198 

 Ciò che Mosè e Salomone fecero nell'antico patto dedicando a Dio il tabernacolo ed il tempio, fanno nella nuova legge i sacri Pontefici consecrando al Signore i recinti della chiesa.

  A173000198 

 Così Ciacobbe tosto che ebbe in Bethel la grande visione della scala che toccava dalla terra al cielo e vide alla sommità di essa il Signore esclamò: «Qui non è altro che la casa di Dio, la porta del cielo.» Lungi dunque dal ripugnare {102 [104]} alla immensità di Dio che gli sieno dedicati alcuni luoghi, in cui come in sua casa si degni abitare, ciò è anzi al tutto conforme alla ineffabile bontà di Lui, che con ammirabile provvidenza suole agli uomini in tempi e luoghi determinati dare segni speciali della sua protezione e del suo amore.

  A173000198 

 E ben lo dimostrano i religiosi riti ond'essi compiono sì augusta funzione, {103 [105]} Che cosa dice il vescovo, e che cosa fa quando si accinge a consacrare una chiesa? Dopo avere insieme coi minori sacerdoti fervidamente pregato, leva alto la sua voce e dice: La casa del Signore è fondata sul vertice dei monti, e sublimata sovra tutti i colli e ad essa verranno le universe genti esclamando: A te sia gloria, o Signore: Benedici, o Signore, questa casa che ho innalzata al tuo nome: indi assumendo il linguaggio degli Angeli che corteggiavano il divin Verbo Incarnato faciente ritorno al Padre, invita i principi del cielo a spalancare l'ingresso della spirituale Gerusalemme per accogliere il Re della gloria, e batte per ben tre volte le porte chiuse del tempio da consecrarsi: vi entra, ne piglia possesso, e a lui che dice: Sia pace a questa casa; fanno eco i sacri ministri che cantano: Conceda perpetua pace a questa casa l'Eterno, pace perenne a questa casa doni il Verbo del Padre, pace a questa casa largisca il divino Spirito Consolatore.

  A173000200 

 50) predisse il più spaventoso sterminio di Babilonia in pena della profanazione, dello spogliamento e della distruzione che essa aveva fatto del Tempio di Gerusalemme: «Il Signore, ei grida, il Signore aprì il suo tesoro e ne trasse fuori gli strumenti dell'ira sua, perchè il Signore Iddio degli eserciti ne ha bisogno per la terra de' Caldei.

  A173000200 

 Dello stesso zelo certamente è acceso il Signore per l'onore dei Templi Cattolici, dove egli abita e in quanto Dio e in quanto Uomo sotto i veli dell'Eucaristia.

  A173000200 

 Forsechè l'uomo nella sua superbia potrà contendere a Dio questo diritto? Ah il Profeta esclamò: «La terra è del Signore e tutto quello che la riempie; il mondo e tutti i suoi abitatori.» Gesù Cristo poi per bocca del Profeta protestò che l'Eterno suo Genitore gli diede in retaggio tutte le genti, ed in dominio gli ultimi confini del mondo, ed affermò solennemente che a Lui è stata data ogni potestà in cielo ed in terra.

  A173000200 

 Il perchè il vescovo e con esso i sacerdoti di mezzo alle cerimonie della consacrazione dell'altare cantano il salmo nel quale il coronato Profeta dopo avere dato gloria al Signore, e magnificati i di Lui beneficii, tra cui quello di abitare ne' sacri templi è de' più segnalati, abomina l'empietà di coloro che insultano e rompono guerra alla casa di Dio, e ne predice la infelicissima fine, affermando: «L'uomo {108 [110]} insensato non intenderà, lo stolto disconoscerà la benignità di tale disposizione divina.

  A173000200 

 Ma allorchè i peccatori saranno venuti su come l'erba, e tutti quelli che operano la iniquità avran fatto la loro comparsa, periranno per tutti i secoli; ma tu, o Signore, tu sei eternamente l'Altissimo.».

  A173000201 

 2) ci mette sott'occhio come il Signore qual vero, supremo ed assoluto Monarca dal suo padiglione spiccasse agli Ebrei i sovrani suoi ordini, e così quasi {110 [112]} per mano li conducesse all'acquisto della terra promessa.

  A173000201 

 Ma gli uomini, che rendono a Dio il debito culto, sono vestiti di corpo, per loro quindi è stato bisogno innalzare uno speciale tabernacolo o tempio, dove onorare il Signore; affinchè pensando essere il detto luogo dedicato al divin culto, vi si radunassero a compiere un si gran dovere con maggior riverenza, e affinchè la conformazione stessa del tempio alla {109 [111]} mente dei divoti suggerisse particolari nozioni della eccellenza della divinità e della umanità di Gesù Cristo» (1, 2, q.

  A173000201 

 Questa riflessione dell'Angelico dimostra che il Signore usa del supremo suo dominio a tutto vantaggio dell'uomo, vale a dire per istringerlo a sè, per dirigerlo nelle vie della verità e della santità soprannaturale.

  A173000201 

 Similmente opera il Signore oggidì nel suo santuario.

  A173000201 

 È bene il vescovo nell'atto di consacrare la chiesa attesta ed annunzia in molte forme, che in questa il Signore come Re benignissimo si degna stabilire il trono della sua misericordia.

  A173000202 

 Il vescovo infatti, descritte sulla cenere le lettere greche e latine, esprimenti la comunione di tutte le genti cattoliche, asperge coll'acqua benedetta le pareti interiori del tempio, prega e dice: «O Dio che santifichi i luoghi che vogliono dedicarsi al tuo Nome, effondi sopra questa casa di orazione la tua grazia, affinchè tutti quelli che qui t'invocano esperimentino l'effetto della lua misericordia.» Se la fede, la speranza e la carità sono le virtù sovrane in cui è posta la vita soprannaturale, queste si ingenerano e crescono nell'animo del Cristiano per la grazia che precipuamente nel sacro Tempio è impartita, e tale è appunto nella dedicazione il significato della profusione dei sacri olii, con cui le porte, le pareti e l'altare s'inungono, dei cerei che nel circuito interiore del tempio e sulla pietra dell'altare ardono moltiplicati e dell'incenso che in gran copia abbrucia, si svolge in globi vorticosi, e sale in odore di soavità al Signore.

  A173000202 

 Presso gli Ebrei, la cui religione era figurativa dei misteri di grazia, e rappresentava le benedizioni spirituali sotto la forma de' temporali beneficii, il Tempio era il luogo in cui il Signore si piaceva di esaudire le preghiere del suo popolo per liberarlo da tutte le sventure e per ricolmarlo di ricchezze e di prosperità terrene.

  A173000202 

 Si può dire che la serie dei riti augusti della dedicazione del tempio è una continua dimostrazione di questa verità, cioè che il tempio consacrato al divin culto è {114 [116]} il luogo prescelto dal Signore a diffondere i suoi benefizii.

  A173000204 

 Felici noi se animati da viva fede, da ferma speranza, da fervida carità ci compiaceremo di abitare nella casa del Signore! Qui faremo tesoro di abbondantissime grazie che ci renderanno esatti nell'adempimento della divina legge, ansiosi di partecipare degnamente ai divini misteri, vittoriosi di tutti i nostri spirituali nemici per tutto il corso della vita mortale, e con questo ci meriteremo di entrare in cielo ad abitare coi Santi, cogli Angeli, con Maria Santissima, ed a vedere, possedere, godere con loro l'Essere {119 [121]} infinitamente perfetto, Dio Uno e Trino, il nostro Creatore, Redentore, Santificatore ed anche il nostro Glorificatore per tutti i secoli dei secoli.

  A173000204 

 Quanto vi ho detto finora basta abbondantemente a mettere in piena luce queste due grandi verità, {118 [120]} e ad eccitarci a ringraziare il Signore che per la consecrazione di questo Tempio ha voluto dare nuovo argomento della bontà colla quale egli si piace di farsi nostro concittadino, e quasi dissi nostro famigliare, ed è non solo pronto, ma ardentemente desideroso di comunicarci i suoi benefizii.

  A173000205 

 Fate che la dottrina della fede sia lume che rischiari la vostra mente, e lucerna che dirigga i vostri passi, adoperatevi perchè tutto il popolo non altronde pigli norma de' suoi giudizi e delle sue azioni che dalla dottrina della fede, e voi allora potrete gloriarvi nel Signore di edificare efficacemente in voi stessi e ne' prossimi vostri il tempio vivo dello Spirito Santo.

  A173000208 

 Laonde i parenti e tutti quelli che hanno fanciulli da istruire e da educare debbono essere assai più impegnati d'insegnar loro a viva voce il catechismo, e di condurli nella casa del Signore ad ascoltare la spiegazione delle verità religiose, che non di mandarli ad imparare le lettere dell'alfabeto e ad addestrarsi nella {126 [128]} lettura.

  A173000209 

 Ei trasse dal nulla ad esistere tutte le cose ed assoggettolle con sovrana sapienza a leggi impreteribili; l'Incarnazione {128 [130]} del Verbo divino e la Redenzione da esso consumate per la salvezza dell'uomo, il quale creato innocente e decorato della grazia santificante, invece di stare nella verità, avea rotto indegnamente il comando, che a riscuotere da lui l'omaggio della sudditanza eragli stato imposto dal Signore, ed avea perciò meritata la eterna condanna; la santificazione, che è la diffusione dei doni dello Spirito Santo nella Chiesa da Gesù Cristo fondata, e negli uomini che a Cristo ed alla sua Chiesa vivono congiunti coi vincoli della fede e della carità.

  A173000212 

 Felice il giovinetto che comincia la carriera della mortale sua vita illuminato, guidato, sorretto dal cattolico insegnamento! Egli crescerà siccome novella piantagione di oliva nel campo del Signore, e sarà come gentile arboscello piantato lunghesso la sponda del fiume che sorge vigoroso e a tempo opportuno produce abbondanti e saporosi i suoi frutti.

  A173000212 

 Quando il fanciullo aiutato dalla fede leva il suo pensiero al Paradiso preparato a quelli che amano e servono il Signore, e lo abbassa all'inferno in cui saranno per sempre tormentati i cattivi, si sente attirato dalla brama del premio sempiterno, e impaurito dall'idea degli eterni castighi; rinforza così gli abiti della santa speranza e del divino timore, a cui tengono dietro l'inclinazione e l'affetto alla santa preghiera.

  A173000215 

 «Mangiate, ei disse loro, mangiate del frutto dell'albero della scienza del bene e del male, senza badare alla proibizione che sotto pena di morte ve ne ha fatta il Signore, poichè se mangerete un tanto frutto, no, non morrete, anzi aprirannosi gli occhi vostri e diventerete come Dei.» Si lasciarono miseramente sedurre Adamo ed Eva, ma qual ne fu la tristissima conseguenza? L'inimicizia di Dio, le tenebre dell'intelletto, il pervertimento della volontà, la ribellione dei sensi, la degradazione morale, la miseria, i dolori, la morte, l'eterna condanna furono il cumulo delle sventure che piombarano sugli infelici prevaricatori, e su tutti i posteri eredi del loro peccato.

  A173000216 

 Ma la grazia del Signore che mediante il battesimo l'avea santificato non lo abbandona, anzi amorosa lo assiste, lo aiuta onde {148 [150]} possa soddisfare ai nuovi suoi doveri.

  A173000217 

 Umanissimi ascoltatori, preghiamo fervidamente Maria SS. Ausiliatrice, ad onore della quale fu innalzato questo nuovo splendidissimo Tempio, onde ci ottenga dal Signore un tanto beneficio.

  A173000222 

 Ma che diremo di tanta povera gente che ottenne favori segnalati, e che non può offerire altro al Signore che la gratitudine e la preghiera? Che diremo delle molte grazie spirituali, di cui non si suole dare segno esterno? Mentre accenniamo di volo queste cose, crediamo opportuno di mettere qui alcune relazioni di persone accreditate, le {153 [155]} quali non hanno difficoltà che il loro nome comparisca, quando ciò possa tornare a maggior gloria di Dio.

  A173000224 

 Invitato da mia madre, dalla mia famiglia, dal vicinato, unitamente a persone {154 [156]} saggie e di autorità, io m'affretto di esternare la comune gratitudine al Signore colla presente relazione, e pregare il sacerdote Bosco a voler dare pubblicazione, onde sia ovunque conosciuta ed invocata la potenza di Maria Aiuto dei Cristiani.

  A173000238 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la nostra fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei cristiani, ai cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.

  A173000242 

 Pieno di fiducia che non mi verranno meno le benedizioni di Dio e la protezione della grande sua Genitrice non cesserò di ringraziarla sopra la terra finchè per la misericordia del Signore mi sia dato di poterla lodare eternamente in cielo.

  A173000246 

 Ringrazii meco il Signore e la santa Vergine Maria, e dopo di essi ringrazio lei e tutti que' buoni giovanetti che fervorosi si raccolsero nella novella chiesa per invocare il soccorso di colei che sempre accoglie le preci di coloro che col labbro del fervore e della innocenza invocano il suo potente aiuto.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000022 

 Voglio solo, o mio Signore,.

  A176000099 

 Ne colui, che al Signore si affida,.

  A176000106 

 Mancano panni e fuoco, o mio Signore:.

  A176000444 

 Pietoso Signore,.

  A176000455 

 Nel cielo al Signore,.

  A176000863 

 Tre giorni il tuo Signore,.

  A176000926 

 Sono un Angiol del Signore;.

  A176001004 

 Deh! ritorna al tuo Signore:.

  A176001024 

 Torno a voi, fedel Signore.

  A176001102 

 Consolami, o Signore,.


don bosco-severino.html
  A177000027 

 Tutti acconsentimmo e la stessa mia madre, che fino a quel punto parve insensibile, restò commossa e promise che {20 [20]} di buon grado sarebbesi anch'essa associata agli altri per recarsi in chiesa ad invocare la misericordia del Signore.

  A177000029 

 Miei cari, la mano del Signore ha pesato sopra di noi.

  A177000072 

 - No, signore.

  A177000145 

 È tuttavia bene che vi prevenga di non manifestare questi vostri progetti ad alcun prete, perchè essi mettonsi tosto a disputare, empiono la mente di scrupoli, quindi i lumi del Signore non possono più rischiarire le tenebre che generalmente avvolgono la mente dei cattolici.

  A177000194 

 Eglino stessi chiamatisi poveri di spirito, perchè il Signore disse: Beati i poveri di spirito.

  A177000295 

 Se credete che nella vostra cena vi sia il corpo del Signore, credetelo anche coi cattolici che lo portano agli infermi; se non lo credete, che vale la vostra cena? Di più dalla Bibbia e da quanto voi medesimi avete a me insegnato è certo che Gesù comandò {142 [142]} di cibarci del suo corpo e di bere il suo sangue, diede questo suo corpo e sangue agli Apostoli sotto la specie del pane e del vino e comandò agli Apostoli ed ai loro successori di rinnovare il medesimo sacrifizio per la remissione dei peccati.

  A177000310 

 Egli rispose che mi poteva confessare al Signore e che egli solo dava il perdono dei peccati.

  A177000326 

 - Abbiate fede nella bontà del Signore: io mi occuperò di voi; passate dimani a quest'ora medesima, e spero potervi dare qualche buona direzione.

  A177000346 

 - Quanta bontà mi usò quel Signore, disse mia madre, mi diede danaro e mi promise di portarmene ancora altra volta.

  A177000396 

 Il sacerdote si volse a me con amorevolezza e parlò così: Ascolta, o Severino: questo signore ha scritto un libro in cui dice ripetutamente che un buon Cattolico si può salvare nella sua religione; dunque niun Cattolico deve abbracciare altra credenza per salvarsi.

  A177000403 

 - Caro Severino, tu sei pronto a morire; è questa una grazia straordinaria del Signore.

  A177000416 

 - Farò quanto mi dite e in ogni cosa sia sempre benedetto il Santo nome del Signore.

  A177000424 

 - Egli rispose con gioia: Sia sempre benedetta la somma bontà del Signore, e glorificata per tutto il mondo la gran Madre del Salvatore! Quanto mai sono belle e veraci le parole di s. Bernardo quando disse: Non si è mai udito al mondo che alcuno abbia fatto ricorso a Maria con fiducia e non sia stato esaudito.

  A177000443 

 Nelle vostre mani, o Signore, raccomando lo spirito mio.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000405 

 Il giovane Abrami Giuseppe di Brescia nato il 19 agosto 1853 dopo aver dati non dubbi segni di virtù, per consacrare al Signore il fiore di sua età e darsi tutto al divino servizio, si faceva ascrivere nella nostra società.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000006 

 Ed il Signore, il quale non abbandona mai coloro che con purità di intenzione a lui fanno ricorso, lo esaudì; gli diè forza a resistere ai reiterati inviti, a ribattere le lusinghiere proposte, che gli venivano fatte e si consacrò a {26 [340]} Dio coi voti triennali negli esercizi spirituali di Lanzo l' anno 1874.

  A181000007 

 Ma il Signore, che gradisce la pia intenzione, e nell' infinita sua misericordia ce ne fa merito come di cosa fatta, non gli lasciò il tempo a mettere ad effetto la presa deliberazione.

  A181000011 

 Quanto grande allora sarà il loro gaudio! Più grande ancora sarà la loro contentezza, quando al Divin tribunale si udranno dal Supremo Giudice quelle consolanti parole: Perchè tu mi sei stato fedele in poco, ti darò una mercede grande assai, entra nel gaudio del tuo Signore.

  A181000016 

 Da questo momento apparve come gigante a correre le vie del Signore.

  A181000017 

 Con tali aiuti andava ogni dì più perfezionandosi nella virtù e e rendendosi degno delle grazie del Signore.

  A181000019 

 Ringraziò più volte il Signore d' averlo chiamato alla Congregazione Salesiana, e prima che io partissi, mi incaricò di pregare l' amatissimo D. Bosco, a cui ebbe sempre una tenerezza figliale, che, qualora il Signore gli ridonasse la saniti, volesse annoverarlo tra i Missionari, che sarebbero partiti per l' America, dove desiderava ardentemente consacrare tutta la sua vita alla gloria di Dio ed al bene delle anime.

  A181000025 

 Per prima cosa cercò della chiesa per ringraziare il Signore del segnalato benefizio fattogli, di essere stato accettato in questo istituto; poi si presentò ai superiori dicendo, che si abbandonava intieramente nelle loro mani, persuaso con ciò di fare la volontà di Dio; facessero pure di lui quanto credessero bene nel Signore.

  A181000029 

 Così tutta la mia vita, andava esclamando, sarà consacrata al Signore facendo del bene al prossimo! Oh questo anno voglio proprio metter un fondamento di sode virtù! Ben presto se ne andò dal novello suo superiore, il maestro dei Novizi, e sua più grande sollecitudine fu nel pregarlo che lo avvisasse molto e lo correggesse.

  A181000044 

 Il Signore non lascia mai di premiare l' obedienza.

  A181000055 

 Ma il Signore altramente disponeva di lui, poichè la sua sanità, che a tutti pareva in buono stato, andava perdendone di giorno in giorno.

  A181000058 

 Mi piace consacrarmi subito tutto per intiero al Signore.

  A181000060 

 Pare che il Signore volesse dare al suo servo la consolazione di poter emettere i voti, solo perchè avesse campo a meritare di più pel Paradiso, e non avesse poi a sentire tanto aspramente il distacco dalle cose di questa terra, ed i dolori della malattia, la quale tuttogiorno andava crescendo.

  A181000069 

 Ma vedo che anche di questo bisogna farne un sacrificio al Signore.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000003 

 Alla sera poi era bello il vederlo prima di coricarsi, inginocchiato accanto al letto pregare a lungo il Signore, affinchè non solo chierico, ma santo chierico potesse riuscire.

  A182000003 

 Il Signore lo volle esaudire, ed egli con grande contento potè indossare l'abito ecclesiastico il giorno 20 novembre dell'anno medesimo.

  A182000004 

 Coadiuvò poi talmente la grazia del Signore in tal giorno ricevuta, che i suoi superiori possono asserire con grande contento del loro cuore, che nel suo chiericato, Giovannetti progredì sempre a grandi passi nella via della virtù.

  A182000010 

 Dicendogli qualcuno che dette pratiche potevano nuocergli, rispose: "un po' più, un po' meno di male, non conta; ma se mi fo del bene me lo troverò; e poi il Signore se vuol guarirmi, lo può fare con la medesima facilità; io spero in Lui ed in Maria Ausiliatrice.

  A182000010 

 Poveretto! Pochi giorni dopo la sua partenza scriveva: "La speranza di ristabilirmi presto in sanità fu delusa; invoco di migliorare peggioro, Un pensiero {30 [364]} ora domina la mia mente: chi sa se vedrò ancora l'Oratorio? Questo pensiero mi affligge; ma non importa, già mi son rassegnato e mi dispongo a far Pasqua nel prossimo giovedì Santo, ed a morirmene col Signore nel venerdì: Cupio dissolvi et esse cum Christo.

  A182000010 

 " Con questi sentimenti partiva dall'Oratorio speranzoso di potervi far ritorno in breve; ma il Signore disponeva altrimenti.

  A182000010 

 " E Iddio lo volle consolare con leggero miglioramento, per cui al mattino di Pasqua potè ricevere il sospirato Signore.

  A182000013 

 I chierici suoi compagni per l'affetto che gli portavano, non permisero ad altri il pietoso uffizio di vegliarlo di notte; ma dandosi il cambio essi stessi lo assistevano; di che esso si querelava socoloro, rincrescendogli di dover essere d'aggravio ai suoi confratelli: "L'unica cosa che mi rincresce, ripeteva soventi volte, si è il vedere gli altri a lavorare e faticare pel Signore, ed io, non solo star qui inoperoso, ma essere ancora di aggravio altrui.

  A182000013 

 Pare che il Signore abbia posto tregua al suo male solo perchè potesse compiere questo ardente desiderio del suo cuore, somministrargli il mezzo d'acquistarsi maggiori meriti; e dargli poi il contento di morir Salesiano; poichè non andò guari, che ricomparve la primitiva malattia e con una violenza maggiore ancora: il che in breve lo prostrò intieramente.

  A182000013 

 Vi è tanto bisogno sia qui che nelle missioni di operai, ed io non fo che disturbare chi lavorerebbe in altro; ma se il Signore dispone che io guarisca, oh lo prometto io, che voglio compensarlo questo tempo che perdo e che fo perdere!" {32 [366]} Ciò che formava il soggetto più consueto de' suoi discorsi e persino de' suoi vaneggiamenti era la passione di nostro Signor Gesù Cristo.

  A182000014 

 Gli astanti sono fuor di se, vedendoselo mancare così in fretta; ma egli tutto tranquillo e sereno, interrottamente a varie riprese fa ancora udire queste parole: "Ho sempre sperato che Maria SS. e S. Giuseppe mi sarebbero di gran conforto nell'ora della morte, ed ora mi riempiono di consolazione: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia; Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia; Gesù, Giuseppe e Maria..." e non potè dire di più; il Signore compiva esso la giaculatoria, facendo che spirasse in pace e con lui l'anima sua.

  A182000015 

 Sì, o cari confratelli, siamo anche noi zelanti nel-l'eseguire con tutta esattezza le regole della nostra Congregazione; abbiamo anche noi molta divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe, e stiamo certi che il Signore non ci abbandonerà mai, e che dopo una morte avvenuta tra le sue braccia, ci prenderà seco id un eterno godimento.

  A182000016 

 Le nostre Missioni da poco oltre due anni iniziate in America, colla grazia di Dio produssero già frutti assai copiosi e superiori alla nostra aspettazione; ma ecco che uno dei principali membri, che lavorava alacremente in questa porzione della vigna del Signore ci venne già da immatura< morte rapito il 14 giugno dell'anno ora scorso.

  A182000017 

 Persuaso che questa era voee del Signore, anche in mezzo alle grandi fatiche ed ai lavori contadineschi, frequentemente pregava Iddio con fervidi sospiri, perchè gli desse modo di eseguire la sua chiamata.

  A182000017 

 Un pensiero però sempre dominava la sua mente, ed era quello di consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico; e vedendosi dalla povertà chiusa la via, cotidianamente pregava il Signore che gli desse mezzo di poter mandare ad effetto questo suo ardentissimo {35 [369]} desiderio.

  A182000018 

 Può dirsi che compivasi in questo momento il desiderio più dominante di tutta la sua vita, e dall'età di sette anni nessuna cosa con maggior ardore aveva bramato e chiesto al Signore con più calde lagrime.

  A182000019 

 Egli lasciò scritti i pensieri di quella giornata nel modo seguente: "Che farò io mai per ringraziare il Signore di tanto benefizio? Farò così: voglio che non vi abbia un istante in mia vita, che non sia consacrato a Lui; voglio che il mio cuore sia tutto, tutto suo; oh potessi un po' anche avere la fortuna di consacrargli il mio corpo e la mia vita in testimonianza dell'amore che gli porto; potessi un dì morir martire per la fede in qualche remota-regione tra i selvaggi, dov'io tanto bramo d'andar in missione!" Era questo come uno sguardo profetico, il {36 [370]} quale doveva seguirlo nel restante di sua vita, e doveva compiersi, ahi troppo presto! se non proprio con un martirio di sangue, tuttavia con un martirio di pene e di fatiche apostoliche.

  A182000020 

 Venuto poi in grado di lavorare nella vigna del Signore, cominciò ad aiutare a tutta possa D. Bosco, affinchè, diceva, come egli aiutò me a compiere i miei studi, così io possa aiutar altri nel medesimo fine.

  A182000024 

 Ciò mi scriveva tuttavia pochi giorni prima che il Signore lo riunisse a sè.

  A182000024 

 Il Signore ci mandi ben presto altri confratelli come lui.

  A182000025 

 E qui a Varazze nuovamente più forte che mai gli si fece sentire l'acceso desiderio di consacrare la sua vita a Dio nelle Missioni; e di fatto non era più lontano il giorno in cui il Signore gli aprirebbe la {39 [373]} anche a questo passo, la quell'anno appunto incominciarono le trattative per una missione Salesiana nell'America del Sud, ed egli fece tante istanze presso il suo superiore che si credette bene il compiacerlo, quantunque l'uffizio che copriva allora di Direttore Spirituale nel predetto collegio di Varazze fosse assai delicato, ed in quello si fosse attirato tanto la stima dei superiori, quanto la benevolenza degli allievi.

  A182000034 

 Allora prega per me, affinchè il Signore mi renda degno di essere suo fedele servo e ministro.

  A182000035 

 Spero che il Signore ne manderà presto, e tu sarai nel numero.

  A182000038 

 Poco dopo scriveva: "Il sacrificio che abbiamo fatto lasciando i parenti e la patria, ci fu già dal Signore ricompensato abbondantemente con spirituali consolazioni.

  A182000040 

 Io non mi so che dire se non che: " A Domino factum est istud et est mirabile in oculis nostris:" è il Signore che fa tutte queste cose e noi stessi ne restiamo maravigliati.

  A182000046 

 Il Signore, i nuovi nella religione li pasce con latte e confetti; le prove le riserba ai vecchi, perchè si guadagnino meriti.

  A182000046 

 Quanto è buono {51 [385]} il Signore nel chiamarmi a sè, ed io quanto poco corrispondo a lui! Però all'ombra di Maria Ausiliatrice, di s. Francesco di Sales, coll'aiuto delle sue preghiere, spero che le cose andranno avanti bene.

  A182000049 

 Povero me! dice al fine del Magnificat, non ho proprio potuto prepararmi niente quel po' di predica; ma pure come fare? È necessità: si raccomanda al Signore; monta in pulpito e la dura per una buona ora, commovendo tutto l'uditorio ed animando tutti fermamente ad intraprendere un vero tenore di vita cristiana.

  A182000051 

 Le sue giornate erano piene di opere buone, e perciò noi siamo persuasi che il Signore l'avrà considerato come colui che in poco tempo explevit tempora multa, e gli avrà dato quel premio che dà a chi muore plenus dierum in osculo Domini.

  A182000052 

 Non erano per anche trascorsi otto mesi dacchè i Salesiani dimoravano in Buenos Ayres, che la bontà del Signore loro aveva già fatto trovare stima e rispetto presso ognuno.

  A182000059 

 Queste ed altre simili testimonianze ben ci addimostrano la stima in cui era universalmente tenuto; stima ben meritata e che il Signore gli mandava, come un pò di consolazione per alleviargli il peso delle fatiche che doveva sostenere.

  A182000071 

 E chi l'avrebbe detto che dopo tre giorni esso fosse già chiamato dal Padrone della vita e della morte a prendere la ricompensa di questa, come di tutte le altre sue fatiche sopportate nel Nome del Signore? Pure è così; e questa doveva essere l'ultima cosa di importanza che si abbia a raccontare di lui.

  A182000072 

 Il Signore ne' suoi imperscrutabili disegni non giudicava bene di esaudirlo in questo punto; ma speriamo che gli concederà completo il secondo desiderio espresso nella medesima lettera, cioè quello di poter star vicino a lui per tutta la {63 [397]} eternità.

  A182000073 

 Non so se il Signore abbia voluto regalarci o castigarci; il fatto sta che è caduto un campione, un prode d'Israello, che vigorosamente combatteva.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000008 

 Profondamente radicatosi nella umiltà divenne mansueto, docile e pacifico con tutti, e visse nel resto dei suoi giorni una vita veramente da religioso, degna cioè di colui che, avendo rinunziato al mondo od alle sue massime, s'è eletto il Signore per sua porzione ed eredità per sempre.

  A183000019 

 Ma il Signore dispose che recandosi il padre alla città di Alessandria, conducesse pur seco il Pierino; ed essendo poco distante il Collegio di Borgo S. Martino, dove trovavasi il cugino Giuseppe, pensarono di andargli a far una visita.

  A183000023 

 Or quale non fu l'ammirazione di tutti nel vederlo assoggettarsi umilmente e sempre alla volontà dei superiori, frequentare più volte la settimana e quasi quotidianamente la santa Comunione e fare le altre pratiche di pietà con fervore al tutto singolare? Fu questa una delle cose che animò molto i suoi compagni al bene: fu vera benedizione del Signore per la casa.

  A183000027 

 Con queste qualità passava tranquillamente il suo anno di prova e continuamente ringraziava il Signore di averlo a preferenza di molti suoi compagni eletto ad una vita più elevata e santa.

  A183000032 

 E come in premio dello sviscerato amore, che portava alla Congregazione, che da S. Francesco di Sales s'intitola, e della divozione che nutriva verso il Santo nostro Patrono, ne' primi vespri appunto della sua festa, spirava nelle mani del Signore l'anima bella, col sorriso e colla pace del giusto.

  A183000045 

 Pieno di amore per Dio, a lui si rivolgeva con molte preghiere e frequenti giaculatorie, e siccome era perfettamente uniformato alla volontà del Signore, così con placida calma aspettava l'ora della morte per andarsene con Dio in cielo.

  A183000046 

 Fortunato il nostro Luigi che, conosciuto per tempo quale sia il fondamento ed il sostegno della grand'opera della propria salvezza, fin da giovanetto pose per base del suo progresso la virtù dell'umiltà, ed ebbe ognora per suo appoggio la santa obbedienza! Non tardò a cogliere la palma gloriosa che Dio prepara {59 [411]} a' suoi servi fedeli: tutto ci porta a credere che già abbia udito dalla bocca del Divin Salvatore quelle consolanti parole: euge, serve bone et fidelis, quia in pauca fuisti fidelis, super multa te constituam, intra in gaudium Domini tui: Rallegrati, o servo buono e fedele, perchè sei stato fedele nel poco, ti metterò al possesso d'immensi beni, entra nel gaudio del tuo Signore.

  A183000056 

 Ricevette più volte nel corso della malattia i SS. Sacramenti colla più tenera divozione; e finalmente munito di tutti i conforti di Nostra Santa Religione, colla pace del giusto, col sorriso dell'angelo spirava nel bacio del Signore al 1° del mese di maggio andando cosi a cominciar in Paradiso, come fermamente si spera, il mese consecrato a Maria SS. e a cantar inni di lode e di ringraziamento a quella dolce {63 [415]} Madre, da cui tanti favori aveva ottenuto in vita Quanto è preziosa e consolante la morte di coloro, che amano Iddio! Essa è un placido sonno, cui dee succedere, nel destarsi, il bel mattino della beata interminabile eternità; Cum dederit dilectis suis somnum: ecce haereditas Domini.

  A183000064 

 Se grande era stato l'impegno suo per ben conoscere a quale stato chiamavalo il Signore, e quindi a prepararsi a seguirlo come si conveniva; se nell'anno di prova pose ogni suo studio per conoscere le regole della Congregazione e praticarle, quale non fu il suo slancio nel bene dopo la professione! Studiavasi egli allora di confermarsi viemaggiormente in quella vocazione, a cui il Signore l'aveva chiamato; le regole della Società erano per lui la guida costante delle sue azioni, conoscendo egli nell'esatta osservanza di esse consistere la vera perfezione.

  A183000069 

 È meglio morir giovane che vecchio, che così minore è il conto che dovrò rendere al Signore, e poi nella sua umiltà soggiungeva: D'una cosa sola mi duole, e si è di avermi a presentare al divin tribunale colle mani vuote di buone opere.

  A183000073 

 Se qualche pezzente bussa alla porta, tosto chiede per lui un tozzo di pane, e avutolo, lo porge al poverello del Signore con sì squisita dolcezza di carità, che quegli senza arrossire lo riceve, benedicendo di cuore ad un tale ragazzo, che alto due palmi, già è fornito di si rara virtù.

  A183000075 

 È nel rigor del verno; tutto biancheggia per neve, che ancor casca giù a larghe falde vorticosa e densa; ed egli, prima che spunti l'alba, si desta, lascia il caldino del letto, lascia il tepido ambiente di sua povera cameruccia, e scalpiccia la fredda neve per recarsi ad ossequiare il Signore.

  A183000084 

 Una pianticella che prometteva sì buoni ed abbondanti frutti doveva esser trapiantata nei giardini della Chiesa, un giglio così candido ed olezzante poteva in mezzo al mondo trovarsi esposto al pericolo di appassire e di essere calpestato; ed il Signore dispose che potesse uscirne per ritirarsi al riparo dagli assalti del nemico delle anime.

  A183000089 

 Oh! chi può descrivere l'esultanza di quell' anima santa nell'atto di consecrarsi per tutta la vita al servizio di Dio e del prossimo? Con quanta espansione pronunziò le care parole, che quali funicelle d'oro dovevano unirla per sempre al Signore, oggetto del suo più fervido amore!.

  A183000093 

 Poi si ricompose il volto a gioia serena, la bocca atteggiò a dolce sorriso, aperse le labbra, su quelle posò il crocifisso... Giacomo mio, grida il desolato padre, sciogliendosi in pianto, Giacomo mio! Più non rispose! Era spirato nel bacio del Signore, nei dolcissimi cuori di Gesù, Giuseppe e Maria.

  A183000096 

 Coraggio, confratelli nel Signore dilettissimi; di qui togliamo norma e regola al viver nostro; il tempo vola, l'eternità s'avvicina; mentre siamo in tempo, ad imitazione del caro Delmastro, prepariamoci ricchi tesori di meriti lassù nel Cielo.

  A183000096 

 Coraggio: Maria Ausiliatrice ci porge la destra; gittiamoci nelle sue braccia; Essa ci condurrà a Dio che ci vuol salvi, ed allora vedremo quanto sia grande, {85 [437]} quanto sia prezioso ed invidiabile, il premio di colui che in brevissimo lasso di tempo volle e seppe avanzarsi tant'alto nelle vie del Signore: ConsumTnatus in brevi explevit tempora multa.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000004 

 Per questa guisa cresceva questo bel fiore, che in breve doveva colle sue virtù mandare soave fragranza da attirare sopra di sè gli occhi del Signore, rendersi degno di ossero trapiantato nel giardino mistico della Congregazione Salesiana nella quale, accettato definitivamente potè emettere i voti perpetui in data 27 Settembre 1876.

  A184000005 

 Se il Signore non lo avesse giudicato maturo pel cielo già'prima che fosse assunto al sacerdozio, lo avrebbe, non ne dubitiamo, fatto una copia del Curato d'Ars, perchè il desiderio di far del bene e lo slancio nella pietà non potè trovare confronto se non nella rassegnazione con cui soffrì la lunga umiliazione di essere sempre tra i più deboli nella classe, e nella pazienza con cui sopportò la penosa malattia che lo condusse alla tomba.

  A184000006 

 Molto tempo passava da solo in chiesa ad infervorarsi sempre più nell'amore del Signore; poche erano lo ricreazioni che in parte non passasse in compagnia di Gesù Sacramentato.

  A184000013 

 Ripetè adunque la quarta elementare, e poi vedendo che a necessità non si può contraddire, si determinò ad intraprendere i lavori campestri nei quali consumò due anni; ma non che venir meno, sempre più viva si faceva sentire in lui l'eloquente voce della divina chiamata, ed egli, risoluto di volerla assecondare, pregava il Signore che gliene desse mezzo.

  A184000013 

 Uno de' suoi primi pensieri fu di cercarsi un confessore fissò, e come seppe che D. Bosco stesso si prestava quotidianamente per questo santo uffizio, subito lo prese per direttore della sua coscienza, e più non lo lasciò fin che il Signore gli concedette vita.

  A184000016 

 Se mi accettano, io son qui per questo, e non intralascierò cosa per contentare i miei superiori, sicuro che con ciò contenterò il Signore.

  A184000018 

 Li invitò più volte a rompere i legami che li tenevano uniti al mondo ed a venire nell' Oratorio per consecrarsi intieramente al Signore nella vita religiosa; ed uno venne infatti, sebbene l'altro per varie circostanze, non abbia potuto seguire questo suo desiderio.

  A184000019 

 Cercava poi di tenere continuamente unito il suo {48 [16]} cuore col Signore per mezzo di giaculatorie: per ricordarsene sempre più, se ne scriveva in tutti i luoghi r non aveva o libro o quaderno dove non ne avesse scritte varie sul frontespizio, e come se ciò non bastasse, persino sul banco da scuola aveva scritto: € La morte; ma non peccati.

  A184000019 

 » Teneva sempre immagini sacre ne' suoi libri, affinchè queste gli ricordassero continuamente il Signore e le virtù dei santi e mettendosi a studiare ordinariamente ne teneva una avanti gli occhi.

  A184000020 

 Egli non si perdette d'animo; fece molti proponimenti; appena sì accorgeva di avere in qualche modo offeso un compagno, andava con tutta semplicità a chiamargliene perdono; quando s'accorgeva d'aver perduto un po' di tempo di studio, andava poi in chiesa alla prima ricreazione a chiamarne perdono al Signore.

  A184000021 

 Egli accolse con grande giubilo dell'anima sua la notizia, poichè, diceva, io non cerco altro che di consacrarmi al Signore; e il Signore accetta per certo quello che i superiori stabiliscono; sebbene poi colla bocca io dica che fo voto per tre anni, tuttavia col cuore intendo assolutamente di legarmi a Dio per tutta la vita.

  A184000023 

 Tra i confratelli che il Signore ne' suoi imperscrutabili disegni volle chiamare a se nel corso di questo passato anno fuwi anche il coadiutore Barberis Carlo mandato due anni fa co' Missionari nell'America Meridionale.

  A184000025 

 Il Signore lo favorì, ed egli fu pronto ad eseguir la data promessa.

  A184000025 

 Quando dovette andar ad ostrarre il numero, promise al Signore, che se gli toccava numero tale che non dovesse andare sotto le armi, seguirebbe quell'impulso verso cui fin da giovane inclinava; si sarebbe cioè ritirato dal mondo, ed entrato in qualche Congregazione religiosa.

  A184000031 

 Giacche il Signore ci ha rapito questo pio confratello, si degni nella sua bontà di mandarcene altri, e ci conceda sanità e grazia, onde possiamo far ogni dì più fiorire il campo Evangelico che ci ha affidato.

  A184000037 

 Sebbene virtuoso, di tanto in tanto o fosse timore di non essere degno di abbracciare la carriera ecclesiastica, oppure che il Signore volesse provarlo maggiormente, ebbe a sostenere varie lotte ancora prima di prendere l'abito chericale; ma in queste incertezze ricorreva sempre ai piedi dell'altare, faceva visite a Gesù Sacramentato ed a Maria SS., affine di ottenere i lumi necessarii.

  A184000037 

 {58 [26]} Questo caso inaspettato lo turbò alquanto; ma ne fece un sacrifizio al Signore.

  A184000043 

 Conobbe anch'egli allora la gravità della malattia, disse egli stesso che non v'era più rimedio, e l'unica cosa che gli rincresceva si era di non poter più dare qualche aiuto ai suoi fratelli che tanto grandemente lo amavano; però era interamente rassegnato alla volontà del Signore.

  A184000043 

 Oh! quante volte ripetè in quei giorni: che bontà ebbe mai per me il Signore ritirandomi dal mondo, dove mi sarei trovato in tanti pericoli, e chiamandomi allo stato religioso in cui ho potuto servirlo.

  A184000046 

 L'ho fatto, gli rispose allora il suo compagno, e lo faccio tutti i giorni, e non solo io, ma tutti Superiori ed allievi; ed ogni sera si da la Benedizione per lei: per me! soggiunse egli interrompendolo, per me! Oh! come siete buoni; che il Signore vi benedica.

  A184000046 

 Un'altra volta, avendo sentito che un confratello era indisposto, disse: "Si abbia cura della salute, è già una disgrazia che ci sia io ammalato, poi correggendosi subito: no, non è una disgrazia, è una grazia invece che mi fa il Signore nel visitarmi.

  A184000049 

 Finalmentenel mattino dell'11 aprile, mentre i giovani radunati nella cappella per i consueti esercizi di pietà innalzavano a Dio preghiere, perchè il Signore accordasse quanto era meglio pel caro infermo, quella bell'anima volò al cielo a cogliere il premio delle grandi sue virtù, come si spera.

  A184000055 

 Questa fu l'opera di circa due anni, nel corso dei quali la lotta era visibile; e non è a dire che non mai l'indole od il demonio su lui non la vincesse; ma la grazia del Signore continuava potentemente a lavorare nel suo cuore.

  A184000057 

 E quale? Non sono i Salesiani che tanto s'affaticarono e si affaticano per me? Non è per mezzo loro, che la grazia del Signore si fece strada nel mio cuore? Non è verso di loro che il Signore inclina la mia volontà? Se i superiori mi {68 [36]} accettano, io mi farò Salesiano.

  A184000057 

 La decisione era presa, di correre dritto alla mèta prefissagli dal Signore a fronte di qualunque ostacolo.

  A184000059 

 A questi sforzi tennero dietro grazie segnalate, mediante le quali potè con grande trasporto correre per le vie del Signore.

  A184000062 

 Egli non se ne lamentava, ma godeva di poter soffrire qualche cosa pel suo Signore.

  A184000063 

 - Sei andato a mangiare altrove? - No signore.

  A184000065 

 Allora gli fece osservare come al Signore piace più l'obbedienza che {72 [40]} il sacrifizio, e che quelle cose non dorerà farle senza espressa licenza del superiore, e nel modo che da quello sarebbe disposto.

  A184000065 

 Dispose il Signore, che questo foglio si conservasse e noi lo riproduciamo qui senza cambiar sillaba:.

  A184000069 

 Come desidero ritornare sotto il manto di Maria Ausiliatrice {74 [42]} Caldamente mi raccomando alle preghiere di tutti, onde il Signore mi tenga la sua santa mano in capo e possa tornar presto a Torino.

  A184000070 

 Lungo l'anno più volte venne tormentato dalla sua artritide e da malori contratti già da giovinetto; ma sempre li sopportò con molta rassegnazione; nè era sminuito in lui il desiderio di patire per amor del Signore.

  A184000071 

 Egli si accontentò subito tenendosi ugualmente legato al Signore per tutta la vita colla sua volontà.

  A184000071 

 " Questa consolazione gli fu dal Signore negata.

  A184000072 

 Pregava poi il Signore, che essendo giunta l'ultima sua ora si degnasse di trapiantarlo nel giardino del Paradiso vicino ai confratelli Salesiani, che prima di lui lasciarono questo esilio, poichè, diceva, sebbene indegnissimamente, ancor io sono Salesiano.

  A184000074 

 Oh! come fu contento di questa visita! come ne esultò il suo cuore! Con le preghiere di tanto padre e quelle dei confratelli, esclamò, potrò star sicuro della benedizione del Signore.

  A184000074 

 " Pieno di fiducia nel patrocinio di Maria Ausiliatrice, di cui fu tenerissimo amante in vita spirava nel bacio del Signore il 6 luglio 1878 in età di 18 anni non per anco compiuti.

  A184000080 

 La pia donna dal canto suo nulla lasciava d'intentato perchè il Paolo crescesse buono e religioso, e quando il fanciullo manifestò la volontà di dedicarsi allo stato ecclesiastico, essa non solo non mise ostacolo {79 [47]} di sorta; ma tenendosi per fortunata che il Signore si degnasse di scegliere uno de' suoi figliuoli a suo ministro ne lo ringraziò, e volle, da madre cattolica chiederne la benedizione, e quasi direi far confermare la cosa dal Sommo Pontefice, dal gran Pio IX di felice memoria.

  A184000086 

 Si, questa grazia la poneva come la principale; come radice e fonte di tante altre; e suo sforzo fino all'ultimo della vita fu sempre nel corrispondere alla volontà del Signore.

  A184000087 

 Lungo il giorno cercava ad ogni istante di star fisso nel pensiero meditato al mattino, tanto che i superiori, affinchè non venisse a soffrirne, dovettero comandargli di prendersi alcuni minuti di sollievo in mezzo alla meditazione, e che lungo il giorno non persistesse fisso nel pensiero meditato se non per alcuni momenti, dicendo qualche giaculatoria o facendo qualche affettuoso slancio verso il Signore.

  A184000089 

 Il Signore, che permette il male per ricavarne il bene, volle, come dicemmo, farlo passare pel crogiuolo delle tribolazioni; e cominciarono violenti aridità di spirito e tentazioni contro la fede a molestarlo giorno e notte.

  A184000089 

 Più volte andava in chiesa a pregare il Signore, perchè lo liberasse dalla tentazione, poi usciva tutto corrucciato perchè la tentazione non lasciavalo pregare, poi entrava di nuovo in chiesa a gemere, e spesso anche a piangere non che ad impazientarsi un tantino avanti a Gesù Sacramentato; e poi si pentiva d'essersi impazientato, ed impazientavaai di nuovo per non essersi subito rassegnato alla volontà di Dio, che quelle tentazioni permetteva; e così passava giorni assai agitati.

  A184000089 

 Suole il Signore provare con tale tribolazione chi comincia a vivere una vita del tutto regolata e perfetta, a fine di purgare l'anima e rimuoverla da qualsivoglia apparenza di peccato.

  A184000091 

 Non è dunque da stupire, se lo vediamo premiato dal Signore con un'assoluta vittoria sopra di se, tanto da potere, ingenuamente al suo solito, esprimersi in una lettera che scrisse al suo superiore, per dargli conto dell'animo suo nel modo seguente: "Vado ogni giorno, se non sono indisposto, alla Sacra Mensa; ma soffro terribili tentazioni contro la fede; tuttavia dopo il suo consiglio non lasciai più mai d'accostarmivi per paura della tentazione; credo che questo mi fa del bene.

  A184000092 

 Ne parlava molto coi compagni, e più volte anche coi superiori, facendo la domanda di {86 [54]} esservi mandato; e poi non vedendosi nel numero dei scelti, abbassava il cape, dicendo: sia fatta la volontà del Signore.

  A184000092 

 " Questo pensiero lo tenne occupato molto tempo e se il Signore gli avesse conceduto sanità, certo che l'avremmo veduto, novello campione misurare le sue forze in mezzo ai selvaggi ed infedeli; ma il Signore diversamente disponeva di lui.

  A184000093 

 Noi meglio diciamo, che era volontà del Signore di prenderselo con sè essendo ornai maturo pel paradiso.

  A184000094 

 Ma il Signore disponeva altrimenti, e già forse pago del suo operato gli preparava la corona.

  A184000095 

 Era la vigilia di N. S. del Carmelo, e nelle braccia di sua madre, che lo confortava a confidare in Dio spirava, o meglio si addormentava nel bacio del Signore.

  A184000096 

 La vita di questo nostro confratello deve principalmente insegnarci a star fermi nel servizio del Signore malgrado qualunque tribolazione, qualunque tentazione, ed a confidare molto nel patrocinio di Maria SS., che in ogni tribolazione della vita, ma specialmente in punto di morte ha da mostrarsi con noi, siccome ci assicura la Chiesa, potens auxilium in tempore opportuno.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000056 

 Misericordia, Signore, mi pento con tutto il cuore de' miei peccati; me ne pento non {26 [338]} solo per li beni che ho perduti ed i mali che ho meritati peccando, ma me ne pento principalmente, perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi: vorrei prima esser morto, che avervi offeso; e propongo con la grazia vostra di non offendervi mai più, perchè vi amo sopra ogni cosa.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000032 

 Sua madre Maria Santissima e S. Giuseppe eransi colà portati per far registrare il loro nome secondo l'editto dell'Imperatore Augusto, ed essendo tutti gli alberghi pieni di forestieri, si videro costretti a ricoverarsi in una stalla; ed appunto in sì povera abitazione volle nascere il Signore del Cielo e della terra.

  A189000054 

 Gesù a tale pianto conturbossi, e dimandò: dove l'avete posto? Gli risposero: Signore vieni e vedi; e lo condussero al monumento, che era una caverna chiusa da una pietra.

  A189000054 

 Maria levossi incontanente, e venne pure cogli occhi bagnati di lagrime a lui, e come l'ebbe veduto gli si gettò ai piedi, e gli disse: Signore, se fossi tu stato qui, il mio fratello non sarebbe morto.

  A189000054 

 Marta come intese che Gesù veniva gli andò subito incontro, e giunta dinanzi a lui gli disse: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma ben so, che tutte {26[184]} le cose che chiederai, Iddio te le concederà.

  A189000059 

 D. Raccontate adunque la morte di nostro Signore.

  A189000082 

 Saulo percosso da queste parole come da un colpo di fulmine, fu egli, con tutti quelli che l'accompagnavano gettato a terra, e con voce tremante: «Signore, disse, che volete {38[196]} voi che io faccia? » Alzati, ripiglia la voce, entra nella città, e là ti sarà insegnato ciò che hai da fare».

  A189000091 

 Allora tutti pieni di stupore, gli Apostoli esclamarono ad una voce: « Quegli a cui piacque prendere umana carne da Maria Vergine, farsi uomo in Lei, nascere da Lei, quel Dio Verbo, Signore della gloria, che innanzi al parto, nel parto, e dopo il parto avevane il corpo conservato immacolato, incorrotto volle conservarlo, e glorioso farlo dagli Angeli portar in Cielo prima del comune, ed universal risorgimento ».

  A189000126 

 Ma nel mezzo di questi tormenti i cristiani si mostravano talmente imperturbabili, e costanti, che gli spettatori erano inteneriti infino alle lagrime, solamente questi generosi soldati di Gesù Cristo si presentavano con gioia al supplizio, e non aprivano bocca, se non per lodare e benedire il Signore.

  A189000160 

 Gran parte di loro si rifuggì in fondo alle solitudini della Tebaide d' Egitto, e così {77[235]} il Signore volgendo in bene della Chiesa la malignità stessa de' suoi nemici, diede origine alla vita eremitica, che formò ne' luoghi più incolti interi popoli di santi.

  A189000162 

 Una gran palma ombreggiava l'ingresso della grotta, e lo nudrì finché il Signore gli fece recar da un corvo un nutrimento più proprio alla sua avvanzata età, un mezzo pane quotidiano.

  A189000276 

 Gli doleva inconsolabilmente il cuore, perchè avesse cominciato sì tardi a servir il Signore.

  A189000288 

 Oppresso dalle fatiche, colmo di meriti riposò nel Signore in Torino l'anno 474.

  A189000293 

 Nel sesto giorno di sua malattia chiese d'esser portato in Chiesa per ricevere l'Eucaristia, poi appoggiando il capo ad uno de' suoi discepoli pregò in piedi tutto assorto nelle cose di Dio, e alzando le mani al Cielo rese tranquillamente lo spirito al suo Signore nel 543, ne'sessantatre anni di sua età.

  A189000332 

 R. S. Giovanni Damasceno, o di Damasco fu quell'illustre Dottore che il Signore oppose agli imperversanti Iconoclasti.

  A189000358 

 Laonde ritornando indietro si recò nella Toscana, dove pose le prime fondamenta del celebre monastero di Camaldolesi (da Campo Maldoli, nome di quel signore che gli donò il sito), posto sulle frontiere dello Stato Ecclesiastico in una valle dell'Appennino.

  A189000366 

 Non pertanto negli ultimi istanti paventava molto i giudizii divini « spero, esclamava piangendo, spero che il Signore non ricuserà di ricevermi nella sua gloria, avuto riguardo alla penitenza, che mi ha ispirato; ma temo fortemente la giustizia sua a cagione di coloro, che col mio scandalo ho pervertito; an: 1088.

  A189000379 

 Nato iu Madrid nella Spagna da poveri genitori e costretto a procacciarsi il vitto col lavoro delle sue mani si mantenne mai sempre attento e fervoroso nel servizio del Signore.

  A189000379 

 R. S. Isidoro il contadino fu uno di que' santi che mostrano quanto sia vero, che il Signore anche fra le glebe, sa condurre i rozzi e gli indotti alle sublimi vie della perfezione.

  A189000387 

 Sebbene per le rare e nobili qualità personali, e più pel sorprendente suo ingegno si vedesse aperta la via alle più grandi dignità nel mondo, pure, a tutto rinunziò, e guadagnati al Signore trenta gentiluomini, con loro abbracciò lo stato religioso a Cistercio, dove colla sua santità allettò si gran numero di giovani allo stato religioso, che si dovette mandarle a fondar nella Sciampagna altri monasteri, tra cui quello d'Assenzio, orrido ricettacolo di ladroni, che si convertì in asilo di Santi, e dal suo fondatore prese il nome di Chiaravalle.

  A189000420 

 Molte meraviglie operò sinchè consumato dalle fatiche, presagito il giorno di sua morte nell'età di soli 36 anni nella città di Padova rese placidamente l'anima al {244[402]} signore.

  A189000426 

 Sentendosi poscia avvicinare gli ultimi istanti fecesi coricare sulla cenere, e incrocicchiate le braccia sul petto cogli occhi rivolti al cielo recitando quelle parole del Salmo: « signore io entrerò nella vostra casa, vi {247[405]} adorerò nel vostro Tempio santo, e glorificherò il vostro nome », placidissimamente spirò nel 1270.

  A189000428 

 Domandò il santo Viatico, a cui benchè sfinito dal male, volle egli stesso andar incontro, e prostrandosi in terra con un profluvio di lagrime, adorò il suo Sacramentato Signore: indi coi più teneri atti di divozione, e col più commovente fervore lo ricevette.

  A189000428 

 Poscia tutto assorto in celesti pensieri, riposò nel Signore in età di 49 anni nel 1274.

  A189000446 

 Ricevuti gli ultimi Sacramenti, e levata alla più intima union {263[421]} con Dio placidamente rese l'anima al Signore tra le braccia della sua figliuola s. Catterina, in età d'anni settant'uno nel 1375.

  A189000460 

 Avvisato il Vescovo Monsignor Lodovico de' marchesi Romagnano accorre col clero, e con gran folla di popolo, alla cui presenza cade dapprima l'ostensorio, rimanendo raggiante in aria l'ostia divina, la quale poi mentre si esclama da tutte le parti: " dimorate con noi o Signore " a poco a poco scende nel calice appresentatole dal Vescovo, e viene solennemente portata al Duomo.

  A189000476 

 Callisto III ordinò che in avvenire si celebrasse con più solenne rito la Trasfigurazione del Signore in memoria della segnalata vittoria riportata sotto Belgrado l'anno 1433 contro Maometto II. {286[444]}.

  A189000505 

 Assalito da una malattia per cui sentiva continui ed acutissimi dolori, egli non disse mai altro che: « Signore aumentate pure il mio male, ma aumentate altresì la pazienza ».

  A189000505 

 Vicino a morte ripeteva sovente queste parole; « mi sento colmar di gioia sulla speranza d'entrare ben presto nella casa del Signore ».

  A189000513 

 Il Signore attestò la santità di Filippo con molte maraviglie; era così infiammato d'amor di Dio che lo si sentiva sclamare « basta Signore, non più, chè io muoio d'amore».

  A189000542 

 0ra invoca il Signore, ora lo bestemmia, si agita, si contorce, e fra le smanie della disperazione manda l'ultimo respiro, an.

  A189000559 

 Chiese che gli si leggessero le orazioni degli agonizzanti, che egli divotamente accompagnò, e conservando sempre la stessa serenità e pacatezza di volto s'addormentò nella pace del Signore il {356[514]} 29 agosto 1799 in età d' anni 82, dopo aver governato la Chiesa 25 anni.

  A189000593 

 Tutti tre questi istituti, dei quali sono ancor viventi i fondatori, si dilatarono ben tosto nelle missioni straniere, ove benedetti dal Signore conducono molte anime all'ovile di Gesù Cristo.

  A189000597 

 Questi ed altri stratagemmi erano usati per indurre il martire a rinnegar la fede, o perché calpestasse il crocifisso che posto gli veniva innanzi: ma egli volgendo un tenero sguardo verso il suo Signore, lo prendea, e stringendolo amorosamente al seno, lo bagnava di dolci lagrime; talchè il prefetto stesso essendone commosso, senza nulla più dire fu costretto ritirarsi.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000028 

 - Il Salvatore per far conoscere la necessità di un capo nella sua Chiesa, la paragonò ad un regno, ad una repubblica ben amministrata, al possesso di un gran signore, ad una grande famiglia.

  A190000035 

 Comparso egli a'suoi discepoli sul lago di Genezaret e preso con loro alquanto di cibo per meglio assicurarli della realtà del suo risorgimento, si volse a Pietro e gli disse: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A190000035 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, rispose tosto Pietro, Voi ben sapete che io vi amo.

  A190000035 

 Pertanto con {16 [16]} tutta umiltà rispose: Signore, Voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo.

  A190000042 

 Ma poichè fu predetto che un altro gli debba sottentrare nell'apostolato, così è necessario che si elegga uno di quelli che furono con noi in tutto il tempo che visse il Signore in nostra compagnia.».

  A190000043 

 Fatta preghiera al Signore, affinchè facesse conoscere quale dei due avesse scelto per suo Apostolo, tirarono la sorte, e la sorte cadde sopra Mattia, il quale perciò venne annoverato cogli undici altri Apostoli.

  A190000044 

 - Erano scorsi dieci giorni dall'ascensione del Signore, ed appunto in quel giorno correva la festa di Pentecoste {21 [21]} prescritta da Mosè, cioè il giorno cinquantesimo dopo 1'uscita del popolo d'Israele dall'Egitto.

  A190000045 

 Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvo.

  A190000045 

 Negli ultimi giorni, dice il Signore, spanderò il mio Spirito sopra tutti gli uomini, e profeteranno i vostri figliuoli e le {22 [22]} vostre figliuole; e la vostra gioventù vedrà delle visioni.

  A190000046 

 Quel discorso accompagnato dalla grazia del Signore converti alla fede tre mila persone.

  A190000051 

 Gli Ebrei vollero provarsi a dispulare con lui intorno al vangelo, ma rimasero sempre confusi, perciocchè niuno poteva resistere allo Spirito del Signore che parlava per bocca di lui.

  A190000051 

 Mentre una pioggia di sassi cadevangli indosso, ad esempio del divin Maestro egli pregava così: «O Signore Gesù, perdonate loro questo peccato.» Ciò detto, riposò nel Signore.

  A190000055 

 Tutto spirante minacce e strage contro di essi aveva percorsa la maggior parte del cammino, quando ad un tratto una luce più risplendente di quella del sole lo circonda, ed una voce gli dice: «Saulo, Suulo, perchè mi perseguiti?» Saulo colpito da quelle parole come da un fulmine cadde a terra e con voce tremante disse: «Chi siete voi, o Signore?» La voce continuò: «Io sono Gesù, quello che tu perseguiti.

  A190000062 

 Pieni di stupore gli apostoli esclamarono ad una voce: «Quegli a cui piacque prender umana carne da Maria Vergine, farsi uomo in lei, nascere da lei, quel Dio Verbo, Signore della gloria, che innanzi il parto, nel parto, e dopo il parlo avevano il corpo conservato immacolato, volle eziandio conservarlo incorrotto, e glorioso farlo dagli angeli portare in cielo prima del comune ed universale risorgimento.» {35 [35]} La santa Chiesa celebra ogni anno la solennità di questa maravigliosa Assunzione di Maria al Cielo il i5 agosto.

  A190000064 

 Esso poi negli affari di maggior rilievo, ove così giudicasse conveniente, radunava gli altri Apostoli ed anche gli altri principali ecclesiastici perchè lo aiutassero a conoscere la volontà del Signore, e a mettere immediatamente in pratica le decisioni che si prendevano.

  A190000084 

 La grazia e la pace del Signore onnipotente si accresca sopra di voi.».

  A190000084 

 «La Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel Nostro Signore Gesù Cristo.

  A190000086 

 Togliamo prontamente questo scandalo, gettiamoci ai piedi del Signore, supplichiamolo con abbondanza di lagrime a perdonarci e stabilirci nella carità fraterna.».

  A190000088 

 «Vi raccomando, concbiudeva la lettera, di far presto partire quelli che vi portano questa lettera, affinchè possiamo tosto sapere se {51 [51]} lo scisma sia cessato tra di voi, e se voi godiate di quella pace, che noi tanto desideriamo e domandiamo continuamente al Signore nelle nostre orazioni.

  A190000109 

 Perciocchè qual uomo innocente potè fuggire dalle tue mani? Presso di te vivono solamente tranquilli coloro che rinnegarono il nostro Signore Gesù Cristo.

  A190000121 

 Vedendosi difesi in maniera cotanto prodigiosa, si posero a cantare: «O Signore, tu ci hai provati col fuoco e colla tua misericordia avendoci purgati dai nostri peccati, più non hai trovato in noi alcuna iniquità.».

  A190000142 

 «Noi desideriamo, essi dicono, che tu, o beatissimo Padre Eleutero, goda sempre ottima salute in ogni cosa nel Signore, e ti preghiamo di ricevere Ireneo con quella cortesia e benevolenza che si merita un uomo che ha sofferto cose incredibili per la fede.

  A190000167 

 Chiunque confessato e pentito de'suoi peccati entrerà in esso, otterrà l'intiera remissione de'suoi peccati, e ciò pei meriti dei cento settanta mila gloriosi martiri, con quaranta sei sommi Pontefici, i cui corpi sono ivi in pace sepolti; i quali sopportando grande tribolazione nel mondo sono divenuti eredi della gloria del Signore, pel cui nome sostennero il supplizio della morie.» Boll.

  A190000171 

 A vent'anni i genitori, che erano pagani, l'obbligarono a sposare un ricco signore di nome Valeriano.

  A190000176 

 Il pontefice 1'accolse con bontà, di poi ringraziò il {85 [85]} Signore con queste parole: O Signore Gesù Cristo, vero l'astore e Redentore delle anime, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera per servirti; imperciocchè il suo sposo che era un leone feroce è divenuto mansueto agnello.

  A190000176 

 Ora degnati, o Signore, di compiere 1'opera tua e fa che egli apra il cuore alla grazia e conosca te sommo Creatore, rinunzi al demonio, alle pompe ed agli idoli.

  A190000177 

 Valeriano tremante apre il libro e legge queste parole: Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio Padre di tutte le cose, padrone di tutto, che governa tutti.

  A190000177 

 Valeriano trovò Cecilia in orazione e accanto a lei l'angelo del Signore in forma umana.

  A190000189 

 La casa poi sia cangiata in chiesa che possa per sempre servire ai fedeli, che si vogliono ivi radunare per cantare lodi al Signore

  A190000190 

 I santi confessori per esprimere la gioia del loro cuore nell'andare al martirio si posero così a cantare: O Signore, noi siamo stati ripieni di consolazione confessando pubblicamente la vostra santa legge; il nostro cuore è pieno di tal giubilo che invano si cercherebbe fra tutte le ricchezze della terra.

  A190000195 

 Conoscendo allora Urbano che i loro patimenti volgevano {92 [92]} al fine, coraggio, o figli, diceva ai compagni, il Signore ci chiama a lui dicendo: Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, ed io vi ristorerò.

  A190000197 

 O Signore, degnatevi di riceverci secondo le vostre promesse, affinchè possiamo vivere per Voi, e da Voi aiutati giungere al possesso di quella gloria, che nel vostro regno si gode per tutti i secoli.

  A190000213 

 Una palma che ombreggiava l'ingresso della grotta lo nutrì finchè il Signore da un corvo gli fece recare cibo più addatto alla sua avanzata età, cioè un mezzo pane quotidiano.

  A190000237 

 Alzati gli occhi al cielo, Cornelio così pregò: «Signore Iddio creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, tu che nella tua grande misericordia sei venuto dal cielo in terra per salvare noi miserabili peccatori; tu rendi la primiera sanità a questa tua serva inferma, ed usa misericordia con lei siccome la usasti col cieco nato del Vangelo, per far conoscere la tua gloria ed esaltare il tuo santo nome.».

  A190000238 

 Di poi illuminata dalla grazia del Signore disse a s. Cornelio: Io ti prego per amore di Gesù Cristo che ci amministri il battesimo.

  A190000239 

 Cornelio dopo la necessaria istruzione amministrò loro il battesimo, e per ringrazia degnamente il Signore offrì per loro sacrificium {110 [110]} laudis, cioè il santo sacrifizio della messa.

  A190000278 

 Onde la mano del Signore continuò a pesare sopra di lui, e dopo un anno di orrenda malattia, cadendo a pezzi il suo corpo, egli miseramente spirò.

  A190000302 

 Costantino all'opposto preparava i suoi soldati colla preghiera, e pieno di fiducia nel Signore andò coraggiosamente all'attacco.

  A190000313 

 {141 [141]} Il martirologio romano dice di lui: egli ebbe molto a patire nella persecuzione di Massimiano, ma restituita la pace alla Chiesa riposava tranquillamente nel Signore.

  A190000334 

 Ma la potente mano del Signore rovesciò gli stolti intendimenti dell'apostata, ed allorachè esso stimava già come sua la vittoria, un dardo, senza sapere donde venisse, gli si conficcò nelle coste fino al cuore.

  A190000339 

 Furono condannati gli errori di Macedonio, e si confermò il Simbolo Niceno, al quale furono aggiunte le parole che riguardano la divinità dello Spirito Santo: Credo nello Spirito Santo signore e vivificatore... il quale col Padre e col Figliuolo insieme è adorato e conglorificato, il quale parlò per mezzo de'profeti.

  A190000346 

 A confermarlo nell'amore della castità il Signore gli mandò una visione.

  A190000356 

 Ivi consumato dalle fatiche e dalle penitenze, in età di ottantanove anni riposò nel Signore l'anno 420.

  A190000362 

 All'appressarsi degli ultimi momenti quel grande uomo sentiva amaro rincrescimento per gli anni passati nell'offesa del Signore.

  A190000372 

 Riposò nel Signore in Torino

  A190000373 

 Tutto il tempo libero da'suoi uffizi spendeva in orazione o in santi trattenimenti co'più degni servi del Signore.

  A190000377 

 Nel sesto giorno della malattia dimandò di essere portato in chiesa per ricevere l'Eucaristia, poscia appoggiando il capo ad un suo discepolo colle mani levate al cielo rendè tranquillamente lo spirito al Signore nel 543.

  A190000399 

 - S. Giovanni Damasceno, o di Damasco, fu come il campione, che il Signore oppose agli Iconoclasti.

  A190000419 

 Per la qual cosa ritornando indietro si recò nella Toscana in una valle degli Apennini, dove pose le fondamenta del celebre monastero de'Camaldolesi, così detto da Campo Maldoli, nome di quel signore che gli donò il terreno.

  A190000422 

 Non pertanto al punto di morte paventava i giudizi divini ed esclamava piangendo: «Spero che il Signore non ricuserà di ricevermi nella sua gloria avuto riguardo alla penitenza che m'inspirò; ma temo fortemente la giustizia sua a cagione di coloro che col mio scandalo ho pervertito.» (Anno 1088).

  A190000426 

 Poscia pronunziò queste parole: « Io amai la giustizia e odiai l'iniquità, e per questo muoio in esiglio.» Quindi riposava nel Signore il 25 maggio 1085 dopo dodici anni di luminosissimo pontificato.

  A190000431 

 Onde porre un argine agli infedeli, che molestavano i cristiani, parecchi capitani si consacrarono al servizio del Signore formando ed istituendo a quel fine l'ordine degli Ospedalieri di s. Giovanni.

  A190000432 

 Nato in Madrid da poveri genitori e costretto a procacciarsi il vitto col lavoro delle sue mani si mantenne sempre fervoroso nel servizio del Signore.

  A190000466 

 Il sacerdote interrogandolo se credeva a Gesù presente nell'ostia, «Meglio non crederei, rispose, se lo vedessi in tutta la luce, con cui salì al Cielo.» Negli ultimi istanti si fece coricare sulla cenere, e incrocicchiate le braccia sul petto cogli occhi al cielo rivolti recitò quelle parole del salmo: «Signore, io entrerò nella vostra casa, vi adorerò nel vostro tempio santo e glorificherò il vostro nome.» Era l'anno 1270.

  A190000468 

 Chiese il Viatico, poscia tutto assorto in pensieri celesti riposò nel Signore in età di 49 anni, nel 1274

  A190000471 

 Un giorno la donna caritatevole che davagli albergo gli disse: «Verner! eccoti al venerdì santo; gli ebrei ti mangieranno.» L'innocente giovanetto rispose: «Io non posso vivere che lavorando, la mia vita è nelle mani del Signore.» Nel giovedi santo si confessò e comunicò, quindi fece ritorno al suo lavoro.

  A190000475 

 Cotesto ordine militare instituito a Gerusalemme al tempo delle crociate ebbe questo nome dall'abitazione che si erano eretta vicino al tempio innalzato presso al sepolcro di nostro Signore, e loro uffizio era difendere la Terra santa.

  A190000477 

 Gran moltitudine di gente andava per le vie in processione, e si radunava a pregare flagellandosi a sangue, per implorare così la misericordia del Signore.

  A190000479 

 Mossa da spirito di viva fede intraprese il faticoso pellegrinaggio dei Luoghi santi, ma nel suo ritorno cadde gravemente inferma in Roma, dove rendè placidamente l'anima al Signore in età d'anni 71 nel 1375.

  A190000504 

 Allora da tutte parti si udì la moltitudine esclamare: Dimorate con noi, o Signore.

  A190000520 

 Callisto III ordinò che in avvenire si celebrasse con rito più solenne la trasfigurazione dei Signore in memoria della segnalata vittoria riportata sotto Belgrado contro Maometto II, l'anno 1455.

  A190000545 

 Dopo molte preghiere ho compreso essere volontà del Signore, {276 [276]} che presa questa forma d'abito, aggiustassi me stesso al modello dell'osservanza regolare del vestito e della vita perfetta del serafico padre.».

  A190000559 

 Colmo di meriti Giovanni riposava nel Signore l'otto marzo 1550.

  A190000564 

 Finalmente in un morbo che serpeggiava per quella valle, mentre serviva gli ammalati e portava sopra le proprie spalle i cadaveri alla sepoltura, fu egli stesso mortalmente assalito, e spirava nel bacio del Signore nel giorno da lui predetto, l'anno 1557, di sua eia cinquantesimo sesto.

  A190000566 

 Colmo di meriti, chiaro per virtù e miracoli riposava nel Signore nei 1556, sessantesimo quinto di sua età.

  A190000579 

 Assalito da malattia, che cagionavagli acutissimi dolori, non disse mai altro che: «Signore, aumentate il mio male, ma aumentate altresì la pazienza.» Vicino a morte ripeteva spesso queste parole: «Mi sento colmar di gioia per la speranza di entrare presto nella casa del Signore.» Gran santo, gran pontefice, moriva nel 1572.

  A190000586 

 Aiutato da un caritatevole signore, potè fare i suoi studi e giungere al sacerdozio.

  A190000586 

 Era così infiammato di amor divino, che udivasi esclamare: «Basta, Signore, non più, che io muoio di amore.» Quando pregava o celebrava la santa Messa, non di rado vedevasi sollevato in alto, circondato da vivo splendore.

  A190000586 

 Il Signore attestò la santità di Filippo con molte maraviglie.

  A190000586 

 Mosso dal desiderio di darsi tutto al Signore, abbandonò la casa paterna, di cui era unico figlio, rinunciò alle ampie sostanze di uno zio, che lo voleva costituire erede, e si recò a Roma.

  A190000589 

 Il mondo lo guadagnò, ed il misero Cesare ne seguì le massime perduta-menta: finchè, illuminato dalla grazia del Signore, conobbe essere il mondo ingannatore, e Dio soltanto il vero rimuneratore delle buone azioni.

  A190000590 

 Finalmente dopo dodici anni di dolorosa cecità, nel giorno da lui predetto riposava nel Signore nel 1607, di sua età 63.

  A190000594 

 Consumato dai digiuni, dalle fatiche e da cinque diversi mali, chiamati da lui le misericordie del Signore, munito {300 [300]} di tutti i sacramenti, nell'ora da lui predetta, santamente morì in Roma nel 1614, sessagesimo quinto dell'età sua.

  A190000598 

 Nato questi ad Accoy nell'Olanda da poveri artigiani, fu da un caritatevole signore inviato per la carriera degli studi.

  A190000607 

 Furono essi con tal nome chiamati, perchè oltre ai tre voti di castità, povertà, obbedienza, aggiungevano il quarto, d'impegnarsi a svegliare nei fedeli la memoria della passione di N. S. G. C. Il più mirabile si è che quelle regole furono trovate piene dello spirito del Signore e di alta sapienza, quantunque il nostro santo non contasse che 26 anni, nè mai prima avesse lette altre regole di ordini religiosi.

  A190000611 

 Allora Voltaire montato in furore: «Ah dunque, andava gridando, io sono abbandonato da Dio e dagli uomini!» Ora invocava il Signore, ora lo bestemmiava, si agitava, si contorceva; e {317 [317]} fra le smanie della disperazione mandò l'ultimo respiro.

  A190000623 

 Conservando sempre la stessa serenità di volto, si addormentò nel Signore l'anno 81 di sua età, di suo pontificato 24 e mezzo, il 29 agosto 1799.

  A190000650 

 Allora Napoleone riconobbe la mano del Signore che lo aveva abbattuto, e scorgendo prossimo il suo fine diceva: «Io nacqui nella religione cattolica, bramo adempirne i doveri e ricevere i soccorsi che quella amministra.» Dopo che ebbe ricevuto gli ultimi sacramenti proferì queste parole: «Sono contento, ne aveva bisogno; io non ho praticato la religione sul trono perchè il potere sbalordisce gli uomini, ma la fede fu sempre meco; io voleva tenerla segreta, ma questa fu debolezza; ora desidero glorificarne Iddio.» Spirò nel 1821.

  A190000654 

 Caduto ammalato, dimandò gli ultimi sacramenti, e dopo alcune ore di tranquilla agonia riposava nel Signore nel 1829.

  A190000754 

 Alleluia (ebraico, Lodate il Signore ).

  A190000784 

 Anno ecclesiastico cominciava al novilunio di marzo e regolava le feste presso gli Ebrei; si usa tuttora dalla {386 [386]} Chiesa per ordinare le feste mobili dalla Settuagesima al Corpo del Signore.

  A190000852 

 Baal o Belo (ebraico, Signore ), falsa divinità adorata dagli Assiri, Babilonesi, Fenici e Cartaginesi, innanzi a cui troppo spesso si prostravano gran numero degli ebrei.

  A190001027 

 Cristo ( greco, unto ), Figlio di Dio fatto Uomo, che per eccellenza è detto l'Unto del Signore.

  A190001048 

 Domenica, giorno del Signore, il primo della settimana, che i gentili chiamavano di del sole.

  A190001081 

 Enotico (greco, unitivo ), famoso editto dell'imperatore Zenone, con cui abusando del suo potere, pretendeva accordare la fede dei cattolici cogli errori degli eretici Eutichiani nella persona di N. Signore.

  A190001181 

 Improperi, versetti che si cantano nel Venerdì santo, quando si adora la Croce; contengono i rimproveri paterni fatti dal Signore agli Ebrei per l'enorme loro ingratitudine ai suoi benefizi.

  A190001206 

 Kyrie eleison, sono due parole greche che significano: Signore, abbiate pietà, e si recitano nove volte nella s. Messa.

  A190001214 

 Laudi, parte dell'Uffizio divino che segue immediatamente il Mattutino, ne'cui salmi risuonano in modo particolare le lodi del Signore.

  A190001285 

 Insieme coi martiri si fa anche cenno degli altri santi e delle feste del Signore e della B. V..

  A190001340 

 Neofito (greco, nuovo e pianta ), chiamasi chi dall'idolatria, o giudaismo, od altra falsa religione essendo passato alla fede cattolica, ha ricevuto da poco il s. battesimo, pel che egli è divenuto una pianta tutta nuova nel campo del Signore.

  A190001356 

 Divozioni che si fanno per nove giorni consecutivi in preparazione alle feste del Signore, della Vergine e dei Santi, od anche solo per ottenere qualche grazia.

  A190001368 

 Orate fratres, invito a pregare che fa il sacerdote nella Messa, voltandosi ai fedeli, affinchè il sacrifizio che egli va ad offrire sia accetto al Signore.

  A190001379 

 Ostia, il santissimo corpo e preziosissimo sangue del nostro Signore G. C..

  A190001517 

 Rosario, divozione rivelata dalla Vergine a s. Domenico, nella quale si meditano i quindici misteri principali di nostro Signore, della nascita, passione e risurrezione, recitando a ciascuno di essi uu Pater e dieci Ave, Maria, e quindi un Gloria Patri, etc. Le dieci Ave, Maria recitate quindici volte, corrispondono a 150 salmi.

  A190001527 

 Sabatico (anno), ogni settimo anno degli Ebrei era così chiamato perchè in quell'anno per ordine del Signore dovevano lasciare le terre incolte, producendo la terra nel sesto anno il triplo raccolto.


don bosco-storia sacra.html
  A191000031 

 Il Signore disse ad Eia: Perchè hai tu fatto ciò? Al che si scusò ella con queste parole: Sedotta dal serpente ho mangiato del frutto di quell'albero.

  A191000036 

 » Caino disprezzò l'avviso del Signore, e roso Ball' invidia fingendo amore verso di Abele, gli disse: «Vuoi tu venir meco alla campagna?» L'innocente Abele aderì con allegrezza, e quando furono lontani dagli occhi de' loro parenti, Caino si avventò all' improvviso sul fratello e lo uccise.

  A191000038 

 R. La voce del Signore non tardò a farsi udire, dimandando al fratricida: e Dov'è tuo fratello Abele? » Caino arrogantemente rispose: e Io non so, sono io forse il custode di lui? » Il Signore riprese: « Che hai tu fatto? Il sangue di tuo fratello grida vendetta contro di te.

  A191000044 

 Tra' suoi discendenti meritano speciale menzione Enos, che fu de' primi ad onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie; Enoc il quale ancor vivo fu miracolosamente levato dal consorzio degli uomini; Matusalem il quale ebbe una vita più lunga di tutti gli altri uomini, essendo arrivato fino all'età di 969 anni.

  A191000060 

 R. Noé nel vedere la terra deserta e priva di abitatori, lui solo colla sua famiglia salvato in una maniera si miracolosa, tutto compreso da gratitudine innalzò un altare e offerì un sacrificio al Signore.

  A191000065 

 Dispiacque a Dio la folle impresa, e mentre fino a quel tempo tutti gli uomini parlavano un sol linguaggio, allora il Signore mandò fra essi la confusione delle lingue.

  A191000076 

 Giunto al paese di Canaan il Signore gli parlò di nuovo e gli disse: a Io darò questo paese a te e alla tua posterità.

  A191000083 

 Questo infatti avvenne, quantunque Abramo e Sara fossero già molto avanzati in età, giacché quegli che parlava era un angelo che parlava a nome del Signore accompagnato da due altri angeli.

  A191000083 

 Solito ad usare ospitalità e cortesia con tutti andò loro incontro, e rispettosamente dirigendo la parola ad uno di loro: «Mio signore, dissegli, se vuoi farmi cosa grata, non oltrepassare la mia stanza senza fermartici.

  A191000085 

 Abramo avendo accompagnato i suoi tre ospiti fino alle porte di Sodoma, il Signore gli disse che aveva risoluto di far cadere sulle città di Sodoma e di Gomorra il giusto gastigo che gli enormi loro peccati avevano provocato.

  A191000086 

 Il Signore gli promise che qualora in esse si trovassero dieci giusti le avrebbe risparmiate; ma neppure un sì piccol numero vi si potè trovare, tanto erano corrotti ed empi quegli abitanti.

  A191000087 

 D. Come provò il Signore la fedeltà di Abramo?.

  A191000088 

 R. Ad Abramo era nato il figliuolo promessogli dagli angeli, a cui pose nome Isacco, il quale crescendo nel timor del Signore formava la delizia de' genitori suoi.

  A191000090 

 R. Abramo era già divenuto vecchio, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa.

  A191000092 

 Il Signore benedisse largamente le sue fatiche, di modo che la raccolta fu moltiplicata e i suoi bestiami aumentarono a segno che eccitarono la gelosia di que' popoli.

  A191000092 

 R. Sopravvenuta una grave carestia' Isacco avvisato dal Signore andò nel paese di Gerara, dove cortesemente accolto dal re Abimelecco si diede colla famiglia a coltivare la terra.

  A191000099 

 " Spaventato Giacobbe svegliossi, e come si aggiornò prese la pietra che servito aveva di guanciale e la innalzò qual monumento perenne versandovi sopra dell'olio per consacrarla al Signore.

  A191000099 

 Su di essa saliva e discendeva un numeroso coro di angeli, e pella sommità vi era Iddio che così gli parlò a Io sono il Signore Iddio de' padri tuoi: dovunque andrai io sarò sempre teco, sarò tuo protettore e ti ricondurrò in questo paese.

  A191000104 

 Ma il Signore che protegge chi gli è fedele ce Guardati, gli disse, dal tramare cosa alcuna contra Giacobbe.

  A191000108 

 Atterrito di ciò Giacobbe si volse al Signore pregando cosi: e Dio di mio padre, tu mi dicesti: Io ti farò ogni bene: or dunque liberami dalle mani di mio fratello.

  A191000108 

 Vedendo poi i figli del fratello dimandò: «A chi appartengono tutti questi figliuoli? » Giacobbe rispose: a Il Signore me li diede.» Tutti s'inchinarono dinanzi ad Esaù.

  A191000123 

 Giuseppe serviva il suo padrone con sollecitudine e fedeltà, e benedetto dal Signore a lui riusciva bene tutto quello che operava.

  A191000123 

 Ma nemmeno colà il Signore lo abbandonò.

  A191000123 

 R. I compratori di Giuseppe giunti nell'Egitto lo rivendettero {38 [38]}a un signore di nome Putifare.

  A191000125 

 R. Non andò molto che il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe dal carceriere, il quale commisegli l'interiore governo delle carceri e la soprantendenza di tutti gli altri prigionieri.

  A191000128 

 Ecco ciò che dice il Signore.

  A191000130 

 R. Di tale interpretazione molto contento il Re rivolto a Giuseppe disse: «E dove potrei trovare un uomo migliore di te, così ripieno dello spirito del Signore? A te affido il governo di tutto l'Egitto; tutti i miei sudditi ubbidiranno agli ordini tuoi, io stesso non voglio sovrastarti in altro che nell'onore del trono.».

  A191000132 

 Così il Signore fa servire ogni cosa a bene di chi lo ama.

  A191000136 

 Giuseppe li riconobbe tosto, e richiamandosi alla memoria i sogni che aveva avuto nella sua giovinezza adorò i disegni ammirabili del Signore.

  A191000136 

 No, Signore, risposero eglino tutti tremanti, noi siamo venuti per comperar del grano.

  A191000138 

 R. Passati tre giorni, Giuseppe li tolse di prigione e fattiseli venir davanti così loro parlò: io terno il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia.

  A191000140 

 Procuratevi anche delle più squisite frutta de' nostri paesi a fine di presentarle a quel Signore.

  A191000144 

 li quale tosto li rimproverò dicendo: «Perchè avete voi fatto cosi?» Che cosa vi possiamo dire, o signore, rispose Giuda: Iddio ci trovò colpevoli, perciò ci accade questa sciagura.

  A191000147 

 - Queste parole empierono i fratelli di rimorso e di terrore, ben sapendo qual supplizio il loro delitto meritava, se non che presto Giuseppe li confortò dicendo: - io sono vostro fratello, non temete, voi mi vendeste, e il Signore mi mandò in questo paese per vostro bene, per preservarvi dalla fame e dalla morte.

  A191000150 

 E fatta un' orazione al Signore, egli colla numerosa sua famiglia si pose in viaggio.

  A191000153 

 Indi così parlò a Giuseppe: io me ne muoio, ma il Signore sarà con voi, e vi ricondurrà al paese de' padri vostri.

  A191000160 

 {49 [49]} Ogni giorno offeriva sacrifizi al Signore, perchè la sua figlinolanza stesse lontana da ogni macchia di peccato.

  A191000162 

 R. Giobbe fermo nella confidenza in Dio, mantenne invitta la sua pazienza; e tutto rassegnato a' divini voleri andava esclamando: «nudo io nacqui, nudo me ne morrò: ogni cosa mi fu dal Signore donata, il Signore me la tolse.

  A191000164 

 Giobbe tosto pregò il Signore che perdonasse tutti quelli che lo {50 [50]} avevano dileggiato nella sua miseria, e ne fu esaudito.

  A191000169 

 Chi sa, disse ella fra se, forse il Signore manderà qualcuno, che abbia compassione del mio pargoletto.

  A191000171 

 Il Signore, che vedeva le retteintenzioni del suo servo, non lo abbandonò.

  A191000176 

 Aronné era già stato di ogni cosa istrutto dal Signore; perciò senza esitazione, giunti nell'Egitto, radunarono gli anziani d'Israele, alla cui presenza Aronne si fece a ripetere tutte le parole del Signore, e Mosè operò parecchi prodigi per confermare quanto suo fratello annunziava.

  A191000176 

 Tutto il popolo credette, e pieno di allegrezza si prostrò a terra, e adorò il Signore.

  A191000178 

 R. Presentatisi ambi al Re, gli annunziarono gli ordini Divini in questi termini: «Il Signore Iddio d'Israele ti manda dire per noi, che lasci partire il suo popolo, affinchè vada ad offerirgli un sacrifizio nel deserto.

  A191000178 

 » A tale intimazione il Re orgogliosamente rispose: «Chi è codesto Signore alla cui voce io debba ubbidirei io noi conosco.

  A191000183 

 Flagellò quindi il Signore tutto I' Egitto con un nembo di molestissime mosche e di tafani insopportabili agli uomini ed alle bestie.

  A191000191 

 Ma niuno metta piè fuori della porta prima [...], perchè questa notte l'angelo del Signore [...] gli Egizi, e dove troverà le porte tinte di [...] non entrerà, e farà passaggio (in ebraico pascha ) tre.

  A191000191 

 » Gl'Israeliti già erano andati esenti da tutti i flagelli, da cui erano stati percossi gli Egiziani, in udire tai cose, si prostrarono a terra e adorarono il Signore.

  A191000193 

 Era la mezza notte: tutti gl' Israeliti adulti e fanciulli, eseguiti gli ordini del Signore, stavano aspettando il minacciato flagello; ed ecco lamentevoli voci e miserande grida di desolazione si levano per tutto l'Egitto.

  A191000200 

 Ma egli fermo nella confidenza in Iddio diceva loro: « Non temete, il signore combatterà per noi.

  A191000204 

 Ma dove trovar nutrimento per tante migliaia di persone? «Io, disse il Signore, farò discendere dal cielo con che nudrirvi.» Un mattino gli Ebrei appena svegliati videro la terra coperta di uno strato di rugiada insolita composta d'innumerabile quantità di sottili e minuti granelli bianchi come la brina, avente ogni grato sapore.

  A191000204 

 « Ecco rispondeva Mosè, questo è il pane, che il Signore vi dona per nutrimento.

  A191000206 

 Tutto il tempo che gli Ebrei restarono nel deserto, il Signore li nutri con questo cibo che fu nomato manna dalla parola- Man-hu, che cosa è questo, che profferirono gli Ebrei la prima volta che la videro.

  A191000209 

 Mosè allora impose a Giosuè di andare incontro a' nemici colle sue forze, ed egli con Aronne ed Ur ascese il monte per impetrar l'aiuto del Signore.

  A191000212 

 Odesi pur di lassù un orribile fragor di tromba, e fra le fiamme e fra i lampi Iddio discende; quindi fattosi all'improvviso un profondo silenzio maestosamente parla cosi: « Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me.

  A191000213 

 Il popolo ché stava tremante appiè del Sinai col più profondo rispetto esclamò: «Noi faremo tutto ciò che il Signore ci ha detto.

  A191000214 

 D. Come corrispose il popolo Ebreo a' benefizi che il Signore gli aveva fatto?.

  A191000215 

 » Allora Mosè pregò umilmente il Signore ad aver pietà del suo popolo, e ne fu esaudito.

  A191000216 

 Discese dunque dal monte portando due tavole di pietra, sii cui il Signore aveva di propria mano scritto i precetti del Decalogo, e veduti i tripudi che si facevano intorno al vitello d'oro, nel trasporto di giusto sdegno, gettò a terra le tavole della legge, e le ruppe, reputando indegna di tanto favore quella gente che aveva commesso si enorme peccato.

  A191000216 

 Il popolo allora confuso ed atterrito si penti, e pianse amaramente il suo peccato, e il Signore ne ebbe pietà.

  A191000216 

 Indi contro del vitello avventatosi lo spezzò, lo ridusse in polvere, la quale disperse nelle acque dove bevevano i figli d'Israele, poscia gridò: «Chi è del Signore uniscasi con me.» Si adunarono intorno a lui tutti i Leviti, i quali a'suoi comandi si scagliarono contra i delinquenti e ne uccisero circa ventitre mila.

  A191000218 

 R. Placatasi Iddio chiamò nuovamente Mosè sul mante, ove rimase altri quaranta giorni, e ricevute dal Signore due altre tavole della legge discese nel campo.

  A191000219 

 Laonde da quel tempo in poi quando palava al popolo e gli spiegava la volontà del Signore, si velava la faccia.

  A191000220 

 Terminate queste case, venne fatta un solenne sacrifizio al Signore, il quale in segna di gradimento fece scendere una risplendente nube che copri tutta il Tabernacolo.

  A191000222 

 Continuando poi a dolersi di non aver carne, il Signore fece comparire nel campa una grandissima quantità di quaglie, che il popolo colse con avidità e se ne cibò ingordamente; ma avevano ancor le carni fra' denti, quando gran parte di que' mormoratori percossi da Dia rimasero estinti, e calla loro sepoltura, diedero a quel luogo il come di sepolcri della concupiscenza.

  A191000222 

 R. Correva già il terza anno da che il Signore nutriva il sua popolo calla manna, la quale, benché fosse di eccellente sapore, tuttavia venne a nausea a quel popolo infedele, e si cominciarono le mormorazioni contra Dia e contra Mosè.

  A191000227 

 Amate il Signore, ascoltate la sua voce e adempite i suoi comandi.

  A191000227 

 Mosè avendo dal Signore inteso.

  A191000227 

 essergli vicina la morte radunò tutti i figliuoli d'Israele intorno al Tabernacolo, e come buon padre diresse queste parole: «Voi vedete che io sono prossima a {65 [65]} morire nel deserto, e che non passerò il Giordano; voi lo passerete per mettervi al possesso della terra santa, che il Signore vi promise; siate sempre fedeli al vostro Dio che vi diede tante prove di bontà e che operò per voi tenti prodigi.

  A191000229 

 {66 [66]}.» L'aspetto magnifico di così bel paese rapì l'animo di Mosè, il quale provò una vera gioia pensando allasorte del suo popolo che vi fermerebbe stabile mora, e ringraziato il Signore, colla speranza dell'eterna felicità tranquillamente nella pace de' giusti si addormentò.

  A191000231 

 Il Signore lo aveva renduto certo che siccome era stato con Mosè, così sarebbe stato con lui.

  A191000240 

 Dopo questo fatto niuno più poteva resistere alla spada di Giosuè, il quale superò e mise a morte trent' un Re, e in breve s' impadronì della terra che il Signore aveva promesso.

  A191000245 

 Ma il Signore non era con lui.

  A191000245 

 R. I figliuoli d'Israele cominciarono a dimenticare i savi avvertimenti di Mosè e di Giosuè, e il Signore li fece cadere schiavi nelle mani del Re de' Cananei, che li trattò duramente vent'anni.

  A191000247 

 Ma essendo e Dio ricorsi n'ebbe pietà, e per liberarli spedi un' angelo a Gedeone della tribù di Manasse, onde manifestargli che il Signore lo aveva trascelto a liberare il suo popolo.

  A191000247 

 R. Ritornati all'infedeltà i figliuoli d'Israele, il signore li fece cadere nelle mani de' Madianiti, da cui erano trattati barbaramente e privi sin del sostentamento.

  A191000249 

 Tutti seguono il suo esempio, suonano le trombe, spezzano le pentole, e fermi ne' loro posti alzano ad un tratto un grido: «La spada del Signore e di Gedeone.

  A191000249 

 «Con questi, disse il Signore, tu vincerai i Madianiti.

  A191000251 

 R. Dopo quesa memorabile vittoria Israele voleva crearsi re Gedeone; ma egli rifiutò, dicendo che sopra Israele regnerebbe il Signore e ognun dovesse a lui ubbidire.

  A191000257 

 Sentendosi poi arso dalla sete ebbe ricorso al Signore, il quale da un dente della mascella fece scaturire acqua abbondante con cui si ristorò.

  A191000261 

 n Egli si sveglia, tenta sciogliersi da? legami e trovasi senza forze, perché lo spirito del Signore erasi da lui ritirato.

  A191000263 

 Il Signore mosso a pietà di lui, cul crescere dellà capellatura gli ridonò le primiere forze.

  A191000266 

 Figli' di un buon padre erano in tntto da lui dissomiglianti, ed oltre le lagnanze che cagionavano in privato, insultavano anche la gente che veniva ad offerire sacrifizii al Signore, togliendo con violenza per se quello che apparteneva al popolo; e ciò era di gravissimo scandalo,; perchè si allontanavano gli uomini dagli esercizi di pietà.

  A191000266 

 Laonde il Signore decretò di gastigare padre e figli suscitando un altro che più fedelmente lo servisse.

  A191000268 

 I suoi genitori lo presentarono da fanciullino al sommo Sacerdote Eli, affinchè fosse al Signore consacrato e a lui solo nel tempio servisse durante la vita.

  A191000268 

 cc Se tu sei di nuovo chiamato, rispondi: e parla o Signore, perchè il tuo servo ascolta.

  A191000268 

 » Come fecesi nuovamente udire la voce, Samuele disse: «Parla, o Signore, perchè il tuo servo ascolta.» Allora Iddio K ecco è giunto il tempo in cui voglio gastigare Eli co' suoi figliuoli, perchè sapeva la loro cattiva condotta e non li corresse efficacemente.

  A191000270 

 R. Come si fece giorno Eli chiamò Samuele ed in• terrogollo così: «Dimmi quanto ti ha rivelato il Signore, non celarmi cosa alcuna.

  A191000271 

 In questo mòdo il Signore gastiga i genitori troppo indolenti e abbrevia la vita a' figliuoli indisciplinati.

  A191000273 

 Si oppose egli da principio, ma conosciuto che tale era il voler del Signore acconsentì.

  A191000276 

 R. Saule riconosciuto per Re degli Israeliti con universale applauso finché si mantenne fedele al Signore riportò segnalate vittorie contro a'suoi nemici, i quali vennero da lui in più battàglie respinti.

  A191000278 

 Da quel giorno in poi lo spirito del Signore si posò in particolare maniera sopra Davidde.

  A191000283 

 Cosi il Signore preparava un semplice pastorello a cose le più grandi.

  A191000284 

 Esempio ben degno di essere imitato spezialmente da'giovani, i qnali dovrebbero imparare da Davide e da Gionata a scegliersi per amici solo quelli che veggono amanti della virtù e solleciti di servire il Signore.

  A191000287 

 Alle ingiurie, alle millanterie del Filisteo preso da santa indignazione, « Chi è costui, dimandò, che ardisce insultare' cosi il popolo del Signore? lo, soggiunse, andrò e combatterò con lui.

  A191000287 

 mandò per lui e al sentire che mentre era al pascolo aveva sbranato orsi e leoni colle proprie mani, e che altrettanto sperava di fare di colui coll'aiuto del Signore, lo rivesti della sua armatura, gli mise un elmo {82 [82]} di bronzo in testa, lo cinse di forte corazza e di spada.

  A191000287 

 » E Davidde: « Tu vieni contro di me assicurato sulla tua lancia e sulla tua spada; io vengo contro di te fidato nel nome di quel Signore che tu hai oltraggiato e che ti darà nelle mie mani.

  A191000289 

 l'unto del Signore, che niuno poteva offendere, senza delitto.

  A191000292 

 Ma mentre la maga si apparecchiava a' soliti incantesimi per ingannare Saulle, Iddio non in virtù della maga, ma solo per un suo imperscrutibile decreto {84 [84]} fece udire all'empio Re la voce del venerando profeta, il quale gli parlò in questi termini: « A che vieni a turbarmi, e richiedere dal Signore risposta s'egli ti ha abbandonato? Domane tutto il tuo esercito cadrà nelle mani de.

  A191000292 

 Un giorno essendosi Saulle col suo esercito accampato sul monte Gelboe per combattere contro de' Filistei che gli avevano mosso guerra, alla vista della loro innumerabile moltitudine conturbato e incerto che far dovesse, consultò il Signore e non gli venne data risposta.

  A191000298 

 R. Davidde per corrispondere al Signore da cui riconosceva tutta la sua grandezza cominciò dal ristabilire le cose che al Divin culto riguardavano.

  A191000306 

 Di questa superba curiosità si sdegnò il Signore e gli mandò nu profeta a proporgli la scelta di tre gastighi: o sette anni di carestia, o tre mesi di guerra disastrosa, o tre giorni di pestilenza.

  A191000308 

 R. Stava molto a cuore a Davidde il fabbricare un tempio dove collocar l'arca del Signore; ma non potè ciò effettuare per le molte guerre che dovette sostenere.

  A191000308 

 Sapendo però dal Signore che questa gloria era riserbata a Salomone suo figliuolo impiegò ogni cura per ammassare oro, argento, bronzo, ferro, leguame, marmi e pietre preziose per una si santa e gloriosa impresa.

  A191000308 

 Sentendosi {87 [87]} poi vicina l' ora di sua morte raccomandò a Salomone varie cose da osservarsi intorno alla fabbrica del tempio, come altresi riguardo all'esercizio della giustizia; « Cammina, o mio figlio, conchiuse, cammina per le vie del Signore, osserva i suoi comandamenti ed egli ti concederà un felice successo in tutte le tue imprese.

  A191000308 

 » Ciò detto dormi nel Signore.

  A191000311 

 II Signore molto aggradi tali offerte, e nella seguente notte gli apparve e dissegli: dimanda quello che vuoi, e tel concederò « Signore, rispose Salomone, voi sapete che io sono in mezzo al vostro popolo come fanciullo, datemi dunque la vera sapienza, affinchè io possa rettamente giudicare e governare il vostro popolo e discernere ciò che è bene o male.

  A191000311 

 R. Salomone purgato il regno da' nemici che lo molestavano, essendo ogni cosa in pace, ringraziò il Signore con un solenne sacrifizio di mille vittime.

  A191000311 

 » Piacque tale dimanda al Signore, e poichè, gli disse, non hai dimandato onori e ricchezze, avrai colla sapienza onori e ricchezze tali, che niuno mai fu, nè giammai sarà simile a te.

  A191000318 

 L'arca in cui erano le tavole della Divina legge vi fu nella più solenne pompa introdotta e posta sotto le ali de'cherubini; e mentre con armonia di suono, e melodia di voce lietamente si cantava: Date gloria al signore, perchè è buono.

  A191000319 

 A tale vista Salomone compreso da riverenza si prostrò avanti al Signore, poscia levati al Cielo le mani, e Mio.

  A191000321 

 Sia benedetto il Signore che ti ha collocato sul trono d' Israele.

  A191000323 

 Cosi l'unto del' Signore, l'inspirato da Dio, il gran Salomone si piegò ad offerire profano incenso alle bugiarde divinità.

  A191000323 

 R. Salomone dopo avere impiegato molti anni per accrescere la gloria d'Iddio, dato moltissimi segni di prodigiosa sapienza, virtù e santità, divenuto vecchio si lasciò acciecare dalle donne idolatre ed allontanossi affatto dalla legge del Signore.

  A191000324 

 Il Signore lo ammoni minacciandolo più volte, ma egli per non contraddire alle malvagie donne persistè nel male.

  A191000333 

 Con tutto ciò Geroboamo non emendossi della sua empietà e in pena delle sue scelleratezze venne dal Signore percosso, (3050) e tutta la sua famiglia sterminata.

  A191000333 

 La quale cosa dispiacque molto al Signore, da cui fu mandato un profeta a predirgli che quegl'idoli e l'altare co' Sacerdoti sarebbero nn giorno distrutti.

  A191000336 

 Egli prese in moglie Gezabelle, donna più di lui malvagia,!?d quale, affinchè Baal fosse da tutti adorato, faceva uccidere quanti profeti del Signore poteva rinvenire.

  A191000336 

 R. Acabbo Re d'Israele rese infame il suo nome per le scelleratezze di cui si fece colpevole innanzi al Signore.

  A191000337 

 Elia però avvisato da Dio andò a nascondersi vicino al torrente Carit dirimpetto al Giordano, dove non avendo di che cibarsi, il Signore gli mandò de' corvi che mattina e sera gli portavano pane e carne.

  A191000340 

 Pertanto avvisato dal Signore portossi a Sarepta.

  A191000340 

 » Obbedi la donna, apprestò quanto e veniva ingiunto dalli' uomo d' Iddio, mangiarono essa, Elia e il figliuolo di lei, tutti pieni di riconoscenza verso del Signore.

  A191000341 

 Alcun tempo dopo il figlio della vedova infermossi gravemente e mori;' di che altamente dolendosi la desolata madre, Elia invocato il nome del Signore lo richiamò a vita.

  A191000341 

 Che cosa mai è impossibile al Signore? Colui che dà la vita, può ridonarla quando si perde.

  A191000343 

 Elia per comando del Signore si presentò nuovamente ad Acabbo, il quale sempre più furibondo gli disse: Sei tu qui, o ribaldo, che tanto scompiglio cagioni in Israele? e cominciò a minacciarlo.

  A191000344 

 lodi accostossi all'altare e pregò: « Signore Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe, degnati ascoltarmi e fa oggi conoscere, che tu sei il vero Dio.

  A191000350 

 Elia si accostò i lui e ponendogli il suo mantello sopra le spalle manifestò gli ordini del Signore.

  A191000350 

 Eliseo preso commiato da' suoi genitori, co' buoi e coll'aratro fatto un sacrifizio al Signore, si parti con Elia e gli divenne discepolo e compagno fedele.

  A191000355 

 Se non che mentre andava per mettersi al possesso della male acquistata vigna gli si fece incontro Elia e gli disse: « Ecco ciò che dice il Signore: Qui dove i cani hanno lambito il sangue di Nabot, lambiranno pure il sangue tuo.

  A191000357 

 Giosafat, che adorava il vero Dio, volle che fosse consultato un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venire Machea, il quale gli predisse la total sua rovina.

  A191000359 

 Così restarono avverate le minacce del Signore fatte ad Acabbo per bocca di Elia.

  A191000361 

 In fine accondiscese il Profeta, e giunto al cospetto del Re, da parte d'Iddio così parlò: e Prima hai mandato a consultare Belzebub e non il Signore, non ti leverai più da questo letto e qui morrai.

  A191000363 

 » Ed Eliseo: «Dimando che si trasfonda in me il doppio del tuo spirito e il doppio de' doni che dal Signore ricevesti.

  A191000366 

 » Il Signore non lasciò impunita l'insolenza di que' fanciulli verso del suo servo, e fece immantinente sbucare dalla vicina foresta due orsi che avventaronsi loro e ne.

  A191000370 

 La madre afflittissima piangendo corse ad Eliseo per dargli nuova dell' infausto avvenimento: ed Eliseo per consolarla andò egli stesso alla casa dell'addolorata donna, e fatta orazione al Signore, si stese sul freddo corpo del fanciullo, il quale cominciò a sbadigliare, poscia aprì gli occhi e risorse a vita più florida di prima.

  A191000372 

 A cui Eliseo rispose: «Nel nome del Signore io non accetterò cosa alcuna, vattene in pace.» Giezi servitore di Eliseo avido di danaro lasciò allontanare Naamano, poi gli corse dietro, e raggiuntolo, gli disse: «Il mio padrone mi manda a pregarti di un talento e di due abiti per due giovani testé arrivati.» Naamano prontamente gli diede più che non chiedeva.

  A191000381 

 La quale cosa dimostra quanto il Signore gradisca che le religuie de' suoi santi siano venerate.

  A191000383 

 Giona per la difficoltà del lungo viaggio, e temendo inutile la sua predicazione, non obbedì agli ordini del Signore, e in vece di andare a Ninive s'imbarcò in una nave per {105 [105]} recarsi in Joppe.

  A191000383 

 I marinai che erano pagani gettano la sorte per sapere chi fosse la cagione di tanto male, e il Signore permise che la sorte cadesse sopra il colpevole Giona.

  A191000383 

 Il Signore mandò un pesce di smisurata grossezza che inghiotti Giona, e lo portò seco nel profondo del mare.

  A191000383 

 In quel momento riconoscendo egli il suo peccato si penti, chiese perdono al Signore e ne fu esaudito.

  A191000383 

 Onde dopo essere stato tre giorni e tre notti nel ventre di quel pesce, il Signore fece che sano e salvo venisse sulla spiaggia vomitato.

  A191000383 

 » Quelli rimargono atterriti e gridano al Signore, che non imputi a colpa loro la morte di lui, e intanto presolo e gettato nelle onde, il mare subito si calma.

  A191000385 

 Ordinò un pubblico e generale digiuno e che ognuno lasciasse la mala vita e tutti pregassero il Signore ad avere pietà di loro.

  A191000385 

 «Chi sa, egli esclamava, chi sa che il Signore non sia per rivolgersi a noi e perdonarci, e placato il suo furore, rivochi la sentenza pronunziata contro di noi?» Iddio restò commosso dalla penitenza e da' pianti de' Niniviti, ebbe di lor pietà e risparmiò loro il minacciato gastigo.

  A191000391 

 Non pertanto {107 [107]} il Signore lo conservò, e fuggendo lo sdegno del Re egli colla moglie e col suo figliuolo trovò ospitalità presso alcune buone persone.

  A191000393 

 D. Come si provò dal Signore la pazienza di Tobia?.

  A191000395 

 In tale misero stato egli si mantenne fedele al suo Signore, e palesò ognora una singolare sollecitudine nell'osservarne la legge; ninna cosa temendo maggiormente quanto l'ombra anche sola del peccato.

  A191000395 

 » A queste parole la consorte acremente lo rimproverò, ed egli tacque offerendo tutto al Signore.

  A191000396 

 Oppresso da molte calamità pregò piangendo il Signore che si degnasse riceverlo presso di se nell' altra vita, e sperando esaudita la stia preghiera, chiamò il suo figliuolo, e dissegli: Mio figlio, ti raccomando di rispettare tua madre e di rammentarti di quanto ella soffri per te.

  A191000396 

 Sta di buon animo, figliuol mio, noi siamo poveri è vero, ma { 108 [108]} sarai sempre ricco, se temerai il Signore, se fuggirai il peccato, se farai del bene.

  A191000397 

 D. Quali consolazioni diede il Signore al buon Tobia?.

  A191000398 

 R. Il buon 'fobia non mori allora come credeva; il Signore lo conservò in vita onde fargli godere le più dolci e inaspettate consolazioni per mezzo del proprio figliuolo chiamato anch'esso 'fobia.

  A191000399 

 Quando tu seppellivi i morti e ti occupavi in pie opere e in fervorose preghiere, io tutto offeriva al Signore.

  A191000400 

 Visse ancor Tobia quarantadue anni, e accortosi, che era vicina l'ora della morte, chiamò a se il figliuolo, e raccomandatogli che si mantenesse costante nel santo timor d'Iddio, placidamente spirò nel bacio del Signore in età di anni cento due.

  A191000404 

 R. Morto Asa, il regno passò al suo figlio Giosafatte, il quale fu molto caro al Signore per la sua pietà; tuttavia (come si è detto) strinse amicizia coll'empio Acabbo, la quale cosa gli recò gran danno; imperciocchè unite con lui le sue truppe, andò a combattere contro il Re di Siria.

  A191000406 

 A riguardo pure di Giosafatte il profeta Eliseo ottenne dal Signore acqua prodigiosa in un estremo bisogno, il che gli procurò una gloriosa vittoria contro de' Moabiti.

  A191000412 

 R. Finchè si tenne Gioas a' consigli del Sacerdote Giojada fu fedele a Dio, distrusse l'altare di Baal, adornò il Tempio del Signore e lo arricchi di molti vasi sacri.

  A191000414 

 Del che in vece di rendere grazie al Signore, divenutone oltremodo superbo, dimenticò il vero Dio e diedesi ad adorare gl'idoli.

  A191000414 

 Laonde gli furono dal Signore suscitate guerre e ribellioni, per cui fuggito nella città di Lacbis ivi fa inseguito ed ucciso.

  A191000417 

 Successore a Gioatan fu l'empio Acaz il quale, abbandonato il culto dei Signore, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A191000421 

 Ma avendo il Re pregato di cuore il Signore, gli si presentò di nuovo il santo Profeta annunziandogli che Dio aveva udito le sue orazioni e veduto le sue lagrime, perciò gli donava ancor quindici anni di vita.

  A191000422 

 D. Qual gastigo ebbe Sennacheribbo per avere bestemmiato il nome del Signore?.

  A191000423 

 Ed ecco che nella seguente notte l' Angelo del Signore entrò nel campo degli Assiri, e menando terribile strage, uccise centottantacinque mila soldati... Sul far del giorno si levò Sennacheribbo, e alla vista di quel tetro spettacolo di morti confuso ed atterrito fuggi a Ninive, dove in un tempio d'idoli fu da' suoi figli medesimi ucciso.

  A191000423 

 Lo ascoltò il Signore e mandogli a dire per Isaia, che lo avrebbe difeso, e niun danno gli avrebbe recato Sennacheribbo.

  A191000423 

 « Forse, dicevano essi bestemmiando, forse il vostro Dio vi potrà liberare dalle mani di Sennacheribbo? Non ascoltate Ezechia che vi seduce col dire, che il Signore vi libera.

  A191000423 

 » Il buon Ezechia uditi questi improperi, si stracciò le vestimenta, si copri di sacco e andò nel tempio a pregare il Signore.

  A191000424 

 Cosi fu punito il superbo Sennacheribbo per avere osato proferir bestemmia contro al nome del Signore.

  A191000426 

 Egli amava il Signore ed il Signore era con lui, perciò ogni cosa gli riusciva prosperamente.

  A191000426 

 Riposta ogni confidenza in Dio, io ogni sua impresa mirava solo alla gloria del nome del Signore.

  A191000430 

 Il Signore mandò i suoi profeti ad ammonirlo, ed egli divenuto più feroce ne fece molti barbaramente trucidare.

  A191000431 

 Ma il Signore non tardò a vendicare gli oltraggi fatti a 'suoi profeti.

  A191000431 

 Nell' orror del carcere egli rientra in se stesso, conosce la mano Divina che lo percosse e prega umilmente il Signore ad aver di lui pietà.

  A191000432 

 Manasse grato al suo Signore impiega il resto di sua vita nel riparare a' danni che aveva cagionato all'onor Divino, e si mantiene fedele sino alla sua morte avvenuta l'an.

  A191000434 

 Giuditta, donna di singolare virtù, intesa la risoluzione a cui la miseria aveva spinto i suoi cittadini, si vesti di cilicio e coperto il capo di cenere si prostese innanzi al Signore e lo pregò a volerle suggerire quanto far doveva per liberare il suo popolo, e si senti inspirata alla più magnanima impresa di cui mai possa essere capace un eroe.

  A191000434 

 Il Signore accompagnava ogni passo della sua Eroina.

  A191000436 

 Giuditta allora, posta la fantesca all'ingresso della tenda in vedetta, si volse al Signore e cosi pregò: Tu, o gran Dio d'Israele, tu afforza il mio braccio e fa che io compia quello che affidata al tuo soccorso osai d'intraprendere.

  A191000437 

 Attoniti per tanta prodezza i Betuliesi rendono unanimi al Signore le più solenni grazie; poscia escono ed attaccano i nemici.

  A191000437 

 In simile guisa il Signore per mano di una semplice donna sterminò il più potente e superbo guerriero di quel tempo.

  A191000445 

 A quindici anni circa il Signore lo mandò ad annunziare le gravi sventure che sovrastavano a Gerusalemme: «Guai a Gerusalemme, andava gridando, guai al popolo di Giuda se non si converte.» D'ordine del Signore si presentò pure al re Gioachimo e gli disse: « Guai a colui che fabbrica la sua casa nell'ingiustizia, che opprime il prossimo e non dà la mercede agli operai.

  A191000445 

 Perciò ecco quanto dice il Signore.

  A191000446 

 Anzi Geremia avendogli mandato un volume, in cui aveva scritto le minacce del Signore, il Re lo prese, il tagliò a pezzi, e gettollo sul fuoco.

  A191000446 

 Questi avvisi del Signore non commossero punto Gioachimo, il quale continuò a vivere iniquamente.

  A191000448 

 R. Le minacce, che il Signore avevagli fatte palesi per bocca di Geremia, ebbero finalmente effetto.

  A191000450 

 Geremia per comando del Signore andò nel tempio con un giogo in collo, con catene alle mani e manifestò la parola del Signore a' sacerdoti, al popolo ed al {119 [119]} Re.

  A191000450 

 Lasciò scritte molte profezie, e fra le altre che il popolo di Giuda sarebbe condotto in Babilonia e avrebbe sopportato la schiavitù settant'anni, indi il Signore lo avrebbe ricondotto in patria.

  A191000450 

 Un certo Anania che si vantava profeta, gli tolse il giogo, lo spezzò e disse: «ecco ciò che dice il Signore: Cosi spezzerò il giogo di Nabucodonosor dal collo di tutte le genti dopo due anni.» E Geremia a lui.

  A191000450 

 « Tu che fai confidare questo popolo nelle tue menzogne, morrai quest'anno stesso, perchè hai parlato contro del Signore.

  A191000452 

 Nabucodonosor tolse dal tempio e dalla casa dei Re tutti i tesori e i vasi sacri destinati pel culto del Signore e tutto portò in Babilonia.

  A191000456 

 Cosi il regno di Giuda per volersi mostrare ostinato agli avvisi del Signore terminò dopo aver durato 468 anni cominciando da Davidde; e 388 dopo la separazione di Giuda dalle dieci tribù d'Israele.

  A191000461 

 Anzi il Signore diede ad essi sapienza ed intendimento sopra tutti gli altri sapienti, e specialmente a Daniele a cui comunicò l'intelligenza delle visioni e de' sogni che vengono da Dio.

  A191000461 

 Chiesero pertanto a colui che li governava, che in vece delle vivande reali fossero dati loro soli legumi ed acqua; ed asserendo quegli che qualora il Re li avesse veduti dimagrati lo avrebbe giudicato reo della testa, Daniele rispose: « Fanne la prova per dieci dì e poichè avrai veduto, farai quello che ti parrà.» Piacque molto al Signore questa temperanza e li favorì maravigliosamente.

  A191000467 

 Il Re accondiscese e Daniele corse ad avvertire i compagni che tutti fervorosamente dovessero pregare il Signore ad aver pietà di loro.

  A191000471 

 Nabucodonosor attonito al vedersi così bene indovinato e sagiamente interpretato il suo sogno si chinò per adorare Daniele ed esclamò: certamente il vostro Dio è il Signore de' regnanti, il rivelatore delle cose segrete, poichè tu hai saputo rivelar tale arcano.

  A191000476 

 Dopochè caddero Anania, Misaele ed Azaria nella fornace avvampante, un angelo dal Cielo mandato scese fra loro, vi fece spirare un umido e fresco venticello, il quale, rimuovendo il fuoco da' tre garzoni, impediva che questi ne fossero anche leggermente offesi, i quali perciò lieti camminavano in mezzo alle fiamme lodando e benedicendo il Signore.

  A191000476 

 Quivi il Signore operò un grande prodigio.

  A191000480 

 Laonde prendi il mio consiglio, o Re, e previeni il colpo che ti minaccia con buone opere, e con limosine cerca il perdono de' tuoi peccati, e forse il Signore avrà di te pietà!».

  A191000483 

 Il Signore lo ascolta, gli restituisce le sembianze umane; lo riammette sul trono con magnificenza e gloria maggiore di prima.

  A191000483 

 Trascorso detto tempo Nabucodonosor entrando in se stesso alza gli occhi al cielo e chiede al Signore misericordia e perdono, confessando che egli solo è il sovrano del cielo e della terra.

  A191000501 

 «Signore, io non so dove sia Babilonia ne la fossa de' leoni.

  A191000501 

 » Daniele renda grazie al Signore, mangiò, e subito l'angelo trasportò Abacuc nel luogo in cui l' aveva preso.

  A191000503 

 li Signore il quale riserbava questa fanciulla a cose grandi fece, che le sue rare Virtù fossero conosciute dal re Assuero, che perciò la trascelse per sua sposa e regina di tutto l' impero Babilonese.

  A191000512 

 Ma il Signore li consolò col mandare il profeta Aggeo, il quale rianimò il loro coraggio, e li assicurò che quel tempio sarebbe stato più illustre e più glorioso del primo, perchè sarebbe onorato dalla presenza di Colui che era il Desiderato delle nazioni, alludendo al Divino Salvatore.

  A191000520 

 Eliodoro ringraziato di cuore il Signore ed Onia se ne tornò al Re magnificando da per tutto le opere grandi da Dio operate t, le quali aveva egli stesso co' propri occhi veduto.

  A191000520 

 Il Signore portò loro soccorso con un luminoso prodigio.

  A191000520 

 Offeri Onia un sacrifizio al Signore, e mentre pregava, ricomparvero que' medesimi giovani che avevano flagellato Eliodoro, e gli dissero: «rendi grazie ad Onia, giacche il Signore a sua intercessione ti ha donato la vita.

  A191000522 

 Tali prodigi sparsero il terrore negli animi di tutti i cittadini, i quali pregavano il Signore che volgesse in bene que' segni maravigliosi.

  A191000523 

 Ma il Signore voleva mettere a prova la nazione dei Giudei per la vera religione: «però permise che Antioco Re dell' Assiria, altamente irritato perche alcuni Ebrei si erano allegrati alla nuova della sua morte che falsamente erasi divulgata, con poderoso esercito entrasse pien di furore in Gerusalemme, e ordinasse di far man bassa su quanti incontravano.

  A191000527 

 Condotto al cospetto del Re si voleva costringere a trasgredire la legge del Signore; e gli veniva perfino aperta la bocca, perche mangiasse carne porcina vietata dalla legge, che ricusò costantemente.

  A191000531 

 Egli intrepidamente le prostese {141 [141]} con dire: «,do volentieri queste membra dal Signore ricevute, perchè spero di ricuperarle.» Similmente t' un dopo l' altro straziarono il quarto, il quinto ed il' sesto, ognuno predicendo al tiranno che Iddio avrebbe tormentato lai come egli tormentava gli altri.

  A191000535 

 Uccise pure il commissario che era l'istigatore, {143 [143]} distrusse l'altare, indi a tutta voce esclamò: Chiunque e nell'alleanza del Signore esca fuori dietro a me.

  A191000536 

 Molti altri, cui stava a cuore l'onor della religione, seguirono Matatia, il quale presto si trovò capo di un piccolo esercito di valorosi, tutti pronti a dare la vita per la causa del Signore.

  A191000539 

 Fu in questa occasione,che i soldati di Giuda spaventati dalla moltitudine de' nemici volevano fuggire; ma Giuda animatili a sperare nel Signore (il quale non mai abbandona chi in lui confida) andò pien di coraggio ad incontrar l'inimico e lo mise in fuga.

  A191000541 

 Il Signore però disponeva le cose ben altrimenti.

  A191000543 

 D. Quale gratitudine mostrò Giuda al Signore per le ottenute vittorie?.

  A191000544 

 Il tempio e l'altare totalmente deserto, le spine, i virgulti cresciuti ne'cortili come nelle selve, le camere destinate a' Sacerdoti distrutte; tale era il lagrimevole aspetto del famoso tempio del Signore.

  A191000544 

 R. Cacciati e vinti i suoi nemici Giuda, il quale conosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, unicamente pensò a risarcire i danni che il culto del vero Dio aveva sofferto.

  A191000545 

 Tutto il popolo prostrato a terra adorò il Signore e lo ringraziò delle prosperità che gli aveva conceduto.

  A191000546 

 D. Con quale prodigio fu Giuda dal Signore protetto?.

  A191000547 

 Giada ed i suoi si portarono al tempio e prostratisi dinanzi all' altare implorarono il soccorso del Signore, indi prese le armi uscirono della città, e marciarono contro al nemico.

  A191000558 

 Di che Giuda acremente irritato e acceso di santo zelo con pochi de' suoi venne alla zuffa, sterminò l' esercito nemico, dove trovato fra' cadaveri degli estinti il corpo di M canore, comandò che gli venisse reciso il capo e tagliata la lingua a minute parti fosse data pasto agli uccelli, che la sacrilega mano fosse sospesa dirimpetto al tempio per incutere terrore a chi ardisse oltraggiare il nome del Signore o le cose a lui concernenti.

  A191000558 

 L'empio Nicanore marciando contro a' Giudei stesa la mano giurò che avrebbe spianato al suolo il tempio del Signore.

  A191000558 

 R. E cosa memorabile di quest' eroe della Giudea, che riconoscendo tutte le sue prospere imprese dalla protezione del Signore, non intraprendeva mai cosa alcuna senza invocare il Divino aiuto ed animare i suoi soldati a riporre la loro confidenza nel Dio degli eserciti.

  A191000563 

 Era occupato ad {150 [150]} abbattere una parte delle mura del tempio del Signore e improvvisamente divenne attratto, paralitico e muto di modo, che non potendo più profferire parola tormentato da dolori acerbissimi infelicemente mori.

  A191000568 

 Sostenne molte altre guerre pel bene della patria e della religione e protetto dal Signore ne fu sempre vittorioso.

  A191000579 

 di Matatia, la quale formerà mai sampre l'ammirazione de' buoni, avendo tutti dato la vita per la salvezza della patria e per la gloria del Signore.

  A191000595 

 Poco dopo l'Angelo Gabriele mandato da Dio, le annunziò la sublime dignità di Madre del Signore.

  A191000598 

 In sì povera abitazione volle nascere il Signore dei cielo e della terra per confondere la superbia degli uomini.

  A191000605 

 Come lo ebbe tra le braccia provò tale piena di gioia, che esclamò: « Ora lascia, o Signore, che il tuo servo se ne muora in pace: dappoichè i miei occhi hanno veduto il Salvatore da te inviato.

  A191000618 

 Ebbe ordine dal Signore di venire sulle rive del Giordano a predicare la penitenza, ed annunziare la venuta del Messia.

  A191000618 

 Molti accorrevano per udire le sue prediche, e commossi e pentiti de' loro peccati si convertivano al Signore.

  A191000622 

 Vattene Satana, rispose Cristo, perocchè sta scritto: adorerai il Signore Dio tuo, ed a Lui solo servirai.» Il demonio vedendosi in tale modo confuso, se ne fuggì.

  A191000629 

 A tale vista il Redentore tutto infiammato di zelo per la casa del Signore ne fu vivamente sdegnato, e fatta una sferza con alcune cordicelle scacciò i venditori dal tempio, rovesciò a terra i banchi de' cambiatori gridando: « sta scritto: la mia casa sarà detta casa di orazione, e voi ne avete fatta una spelonca di ladroni.

  A191000638 

 Così per la vostra avarizia violate i precetti del Signore.

  A191000655 

 Alcun tempo dopo giunsero le altre dicendo: «Signore, Signore, apri {177 [177]} anche a noi.

  A191000664 

 Veracniente il Signore ha visitato il suo popolo.

  A191000678 

 Maria levatasi incontanente, e gettatasi a'suoi piedi cogli occhi bagnati di lagrime, disse: «Signore, se ti fossi trovato quì, non sarebbe morto il mió fratello.

  A191000678 

 Marta come intese che Gesù veniva gli andò subito inccontro, e giunta dinanzi a lui gli disse: «Signore, se {184 [184]} tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma ben so che risorgerà nell'ultimo giorno.

  A191000687 

 a Benedizione al figliuolo di Davidde, benedetto Colui, che viene in nome del Signore.

  A191000698 

 » A quelle parole poco io rimarrò {190 [190]} con voi Pietro soggiunse: «Signore, dove vai? Io ti seguirò in ogni luogo, quand' anche dovessi mettere la mia vita.

  A191000714 

 » E pentito de' suoi peccati diceva a Gesù: « Signore, ricordati di me quando sarai nel tuo regno.

  A191000716 

 Finalmente Gesù gridò ad alta voce: « Il tutto è consumato; » e proferendo queste parole « Signore nelle tue mani raccomando il mio spirito » piegò il capo, e spirò.

  A191000733 

 « Perché hanno tolto il miò Signore, non so dove lo abbiano posto.

  A191000742 

 Gioanni allora disse a Pietro: » E il Signore.

  A191000742 

 Quando furono tutti a terra trovarono del pesce sovra le {204 [204]} bragie e del pane con cui il Signore aveva loro preparato da mangiare.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000039 

 Il Signore disse ad Eva: Perché hai tu fatto ciò? Ella scusossi dicendo {10 [216]} Sedotta dal serpente ho mangiato il frutto di quell'albero.

  A192000043 

 Caino disprezzò l'avviso del Signore e roso da invidia, fingendo amore verso Abele, gli disse un giorno: Vuoi tu venir metà alla campagna? All'invito l' innocente Abele accondiscese con allegrezza; ma non sì tosto furono lontani dagli occhi dei loro genitori, Caino, si avventò all'improvviso sul fratello e lo uccise.

  A192000044 

 La voce del Signore non tardò a farsi udire domandando al fratricida: Caino, dov'à tuo fratello Abele? Caino arrogantemente rispose: Io non so: sono io terse il custode di lui? Il Signore soggiunse: Che hai tu tatto? Il sangue del fiatel tuo grida vendetta contro di te; tu sarai maledetto su quella terra, che ha bevuto il sangue di Abele; invano la coltiverai.

  A192000048 

 Fra` suoi discendenti meritano special menzione Enos, che fu primo ad' onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie, vale a dire con culto esterno: Enoc, il quale ancor vivo fu miracolosamente da Dio levato dal consorzio degli uomini; e Matusalem, il quale ebbe una vita più lunga che tutti gli altri uomini, essendo arrivato all'età di 969 anni.

  A192000049 

 Costoro empierono il mondo di vizi e di scelleraggini a segno, che ognuno aveva abbandonato la via del Signore.

  A192000056 

 Noè ringrazia il Signore.

  A192000056 

 Uscito Noè dall'arca, vedendo che la terra era deserta e priva di abitatori, lui solo colla famiglia salvato in maniera si miracolosa, compreso di gratitudine innalzò un altare ed offerì un sacrificio al Signore.

  A192000058 

 Erano i loro lavori già pervenuti ad una straordinaria altezza, quando il Signore sdegnando la folle impresa e volendo confondere la loro superbia, mandò fra essi la confusione delle lingue.

  A192000065 

 Giunto al paese di Canaan, che più tardi fu detto Palestina o terra santa, il Signore gli parlò di nuovo e gli disse: Io darò questo paese a te, e alla tua posterità.

  A192000071 

 Solito ad usare ospitalità e cortesia con tutti, tosto andò verso di loro e rispettosamente indirizzando la parola, ad uno di essi: Mio signore, gli disse, se vuoi' farmi cosa grata, non oltrepassare questa mia casa senza fermarti.

  A192000072 

 Come gli predisse, così avvenne, quantunque Abramo e Sara fossero già molto avanzati in età; giacche quegli che annunciava tal cosa un Angelo, che parlava a nome del Signore ed Angeli erano gli altri due ospiti.

  A192000073 

 Abramo passò il resto della sua vita sempre occupato in opere buone, e perciò sempre benedetto dal Signore.

  A192000073 

 Per assicurarsi dei voleri del cielo, Eliezero cosa pregò: Signore Iddio di Abramo, fa che la donzella che sarà per darmi da bere, quando ne chiederò, sia quella che tu eleggi per Isacco.

  A192000073 

 Volentieri, risponde, bevi tu, mio buon signore, e bevano i tuoi cammelli.

  A192000075 

 Il Signore benedisse largamente le sue fatiche, di modo che la raccolta fu moltiplicata, e il suo bestiame aumentò a segno da eccitare la gelosia di quei popoli.

  A192000075 

 Isacco seguiva gli esempi di virtù del suo santo genitore; ma sopravvenuta grande carestia, fu dal Signore avvisato di recarsi in Gerara, città posta sui confini dell'Arabia Petrea, in quel tempo abitata dai Filistei.

  A192000076 

 Isacco in ringraziamento alzò in quel luogo un altare, e invocò il nome del Signore.

  A192000076 

 Qui il Signore gli ripete le promesse già fatte ad Abramo, dicendo: Io moltiplicherò la tua stirpe come le stelle del Cielo; darò a' tuoi discendenti questo paese, ed in Quello (nel Messia) che nascerla da le, saranno benedette tutte le nazioni della terra.

  A192000080 

 Spaventato Giacobbe svegliossi, e, come aggiornò, prese la pietra che servito avea di guaneiale, la innalza a guisa di altare a perpetuo monumento, versandovi sopra dell'olio per consacrarla al Signore.

  A192000080 

 Su di essa saliva e discendeva un numeroso coro di Angeli, e nella sommità era Dio, che tosi gli parlò: Io sono il Signore Dio di Abramo e di Isacco.

  A192000081 

 Giacobbe, benedetto dal Signore, acquistò molte ricchezze e divenne padrone di molti servi e e possessore di numerose mandre di capre, di pecore, di cammelli e di altri giumenti.

  A192000082 

 gli cagionava gravi tribolazioni, cui egli sopportò pazientemente; fintantochè fa avvisato dal Signore di ritornare nel paese de' padri suoi, cioè nella Cananea.

  A192000083 

 Ma il Signore che protegge gli innocenti: Guardati, gli disse, dal tramare cosa alcuna contro Giacobbe.

  A192000084 

 Quegli soggiunse: D'ora innanzi sarai chiamato Israele, cioè forte contro il Signore.

  A192000085 

 Atterrito di ciò, Giacobbe si volse al Signore pregando così: Dio di mio padre, tu mi dicesti: Io ti darò ogni bene or dunque liberami dalle mani di mio fratello.

  A192000085 

 Vedendo poi i figli del fratello, dimandò: A chi appartengono tutti questi figliuoti? Giacobbe rispose: Il Signore me li diede.

  A192000094 

 I compratori di Giuseppe, giunti nell'Egitto, lo rivendettero ad un signore di nome Putifarre.

  A192000095 

 Non andò guari, ché il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe al suo carceriere, il quale perciò commisegli l'interiore governo delle carceri.

  A192000099 

 Così il {35 [241]} Signore fa servire ogni, cosa a bene di chi lo ama.

  A192000101 

 - No, Signore, risposero essi tutti tremanti, noi, tuoi servi, siamo qui venuti unicamente per comperare del grano.

  A192000101 

 Egli li conobbe tosto e, richiamandosi alla memoria i sogni che aveva avuti nella'sua giovinezza, adorò i disegni ammirabili del Signore.

  A192000102 

 Passati tre giorni, Giuseppe tolse i suoi fratelli di prigione, e fattiseli venir davanti così loro parlò: Io temo il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia.

  A192000104 

 Procuratevi anche delle più squisite frutta de' nostri paesi, a fine di presentarle a quel signore.

  A192000110 

 Ma Giuseppe presto li confortò dicendo: Non temete, perché il Signore mi mandò in questo paese per vostro bene, per preservarvi dalla fame e dalla morte.

  A192000111 

 Rese egli le dovute grazia al Signore, e colla numerosa sua famiglia si pose in viaggio.

  A192000113 

 Indi così parlò a Giuseppe: Io me ne muoio, ma il Signore sarà con voi, e vi ricondurrà nel paese de' padri nostri.

  A192000116 

 Ogni giorno ofieriva sacrifizi e preghiere al Signore, affinchè la sua figlinolanza fosse preservata da ogni macchia di peccato.

  A192000120 

 Alla moglie che lo motteggiava rispondeva: Se da Dio abbiamo ricevuti i beni, perché non riceviamo i mali quando a Lui piace mandarceli? A tutti ripeteva con ammirabile rassegnazione: Nudo io nacqui, nudo me ne morrò ogni cosa mi u dal Signore donata, il Signore me la.

  A192000121 

 Giobbe pregò il Signore, che perdonasse quelli, i quali lo avevano dileggiato nella sua miseria, e ne fu esaudito.

  A192000123 

 Chi sa, disse ella fra sù, che il Signore non mandi qualcuno, che abbia compassione del mio pargoletto!.

  A192000126 

 Il Signore, che vedeva le rette intenzioni del suo.

  A192000128 

 Accertato così della protezione del cielo, Mosè si sottomise agli ordini del Signore e, presa la sua verga, si congedò dallo suocero Jetro per andare alla volta dell'Egitto.

  A192000129 

 Aronne era già stato in ogni cosa istruito dal Signore: perciò senza esitazione andarono insieme nell'Egitto, radunarono gli anziani d'Israele, alla cui presenza Aronne si fede a ripetere tutte le parole del Signore, e Mosè {47 [253]} operò parecchi prodigi per confermare quanto suo fratello annunziava.

  A192000129 

 Il popolo prestò fede, e colmo d'allegrezza si prostrò a terra e adorò il Signore.

  A192000130 

 A quella intimazione il re orgogliosamente rispose: Chi è codesto Signore, alla cui voce io debbo obbedirei' io nol conosco.

  A192000130 

 Presentatisi ambidue al Re, gli annunziarono gli ordini divini in questi termini: Il Signore Iddio d' Israele ti significa per mezzo di noi, che lasci partire il suo popolo, affinchè vada ad offeriegli un sacrifizio nel deserto.

  A192000135 

 4° Flagellò quindi il Signore tutto l'Egitto con un nembo di molestissime mosche e di tafani insopportabili agli uomini ed alle bestie.

  A192000142 

 Ma niuno metta piè fuori della porta prima del mattino, perchè questa notte l'Angelo del Signore percuoterci gli Egizi; e dove troverd le porte tinte di sangue non entrerà e passerà oltre.

  A192000143 

 Gli Israeliti, che già erano andati esenti dai flagelli, da cui erano stati percossi gli Egiziani, in udire quelle cose si prostrarono a terra e adorarono il Signore.

  A192000144 

 Era mezza notte; tutti gli Israeliti adulti e fanciulli, compiti gli ordini del Signore, stavano aspettando il minacciato flagello; ed ecco lamentevoli voci o miserande grida di desolazione si levano per tutto l'Egitto.

  A192000149 

 Furono tutti ricolmi di terrore, e per disperazione già si ribellavano contro Mosè; quando egli, fermo {52 [258]} nella confidenza in Dio: Non temete, disse loro, il Signore combatterà per noi.

  A192000153 

 Ecco, rispose Mosè, questo è il pane, che il Signore vi dona per nutrimento.

  A192000153 

 Ma dove trovar alimento per tante migliaia di persone? Io, disse il Signore, farò discendere dal cielo il vostro nutrimento.

  A192000153 

 Tutto il tempo in cui gli Ebrei vissero nel deserto, il Signore li nutrì con questo cibo nomato manna dalla parola Ebraica man-hu, che significa: che cosa è questo? Tale parola proferirono gli Ebrei la prima volta che la videro.

  A192000156 

 Mosè allora impose a Giosuè di andare incontro a' nemici colle sue genti, ed egli con Aronne ed Ur ascese il monte per impetrare l'aiuto del Signore.

  A192000158 

 Fattosi quindi improvviso e profondo silenzio, maestosamente parla così: Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me.

  A192000159 

 Gli Ebrei celebrarono ogni anno la solennità della Pentecoste, in memoria della discesa del Signore sul monte Sinai per dare la legge al suo popolo.

  A192000159 

 I popolo tutto tremante esclama: Noi faremo quanto il Signore ci ha detto.

  A192000160 

 Mosè pregò il Signore, che avesse pietà del suo popolo, e ne fu esaudito.

  A192000161 

 Il popolo allora confuso ed atterrito si penti, pianse amaramente il suo peccato, ed il Signore ne ebbe pietà.

  A192000161 

 Indi rimproverò acremente Aronne, e contro del vitello avventandosi lo spezzò, lo ridusse in polvere, cui disperse nelle acque che bevevano i {56 [262]} figli d'Israele; poscia gridò: Chi è del Signore si unisca con me.

  A192000161 

 Intanto discese dal monte portando due tavole di pietra, su cui il Signore per mano di un angelo aveva scritto i precetti del decalogo.

  A192000162 

 Laonde da quel tempo in poi, quando parlava al popolo per ispiegare la volontà del Signore, si velava la faccia.

  A192000163 

 A schiarimento della storia è bene di notare che fino a questo tempo gli Ebrei, essendo in continuo pellegrinaggio, non avevano potuto fissar alcun luogo per radunarsi e adorare il Signore.

  A192000164 

 Terminate queste cose, venne fatto un solenne sacrtfizio al Signore, il quale in segno di gradimento fece scendere dal cielo una risplendente nube, che copri tutto il tabernacolo.

  A192000168 

 Continuando poi gli Ebrei a dolersi del non aver carne, il Signore.

  A192000168 

 Correva già il terzo anno da che il Signore nutriva nel deserto il suo popolo colla manna.

  A192000169 

 Partirono essi per la Palestina, e visitarono tutti que' fertili paesi dal Signore promessi agli Ebrei.

  A192000172 

 In pena di queste mormorazioni il Signore mandò contro di essi dei serpenti velenosi, che mordendo i colpevoli ne fecero perire molti.

  A192000173 

 Mentre alcuni Giudici litigavano fra loro, nel trasporto della collera uno d'essi bestemmiò il santo nome del Signore.

  A192000174 

 Consultarono il Signore e ne ricevettero per risposta, che condotto fuori del campo fosse dal popolo lapidato.

  A192000174 

 Esempio terribile per coloro che osano bestemmiare il santo nome del Signore, o profanare i giorni a lui consacrati.

  A192000176 

 Amate il Signore, ascoltate la sua voce e adempite i suoi comandi.

  A192000176 

 Per questa suo titubar nella fede, il Signore non gli permise più di entrare nella terra promessa.

  A192000176 

 voi lo passerete {62 [268]} per entrar al possesso della terra santa, che il Signore vi promise.

  A192000178 

 Colà gli comparve il Signore, e facendogli vedere tutte le bellezze della terra promessa: Mira, gli disse, il paese che promisi ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe tu lo hai potuto vedere cogli occhi tuoi, ma non vi entrerai.

  A192000178 

 Di poi ringraziò il Signore de' grandi benefizi ricevuti, e colla speranza dell'eterna felicità tranquillamente nella pace dei giusti si addormentò in età di 120 anni.

  A192000180 

 Il Signore lo aveva accertato che, siccome era stato con Mosè, così sarebbe stato con lui.

  A192000180 

 Se i vostri figli, diceva al popolo, vi interrogheranno che significhi quel cumulo di sassi, voi risponderete: A piedi asciutti abbiamo passato questo fiume, e furono collocate queste pietre ad eterna memoria del fatto, affnchè i posteri conoscano quanto sia grande la potenza del Signore.

  A192000185 

 Egli superò e, secondo gli ordini di Dio, mise a morte trentun Re, e in breve s'impadronì della terra, che cinquecento cinquant'anni prima il Signore aveva promessa ad Abramo e alla sua posterità.

  A192000187 

 All' ultimo fattosi promettere, che ognuno si sarebbe sempre mantenuto fedele al Signore, tranquillamente spirò in età d'anni 110.

  A192000189 

 Barac credette alla voce del Signore e, radunati in fretta dieci mila combattenti, marciò contro di Sisara capo delle truppe Cananee.

  A192000189 

 Gli Ebrei avendo dimenticato i santi avvertimenti di Mosè e di Giosuè, il Signore li fece cadere nelle mani del Re de' Cananei, che li trattò duramente per ben vent'anni.

  A192000191 

 Ritornati i figliuoli d'Israele all'infedeltà, il Signore li fece cadere nelle mani dei Madianiti, da cui furono trattati barbaramente, e privi spesso del necessario sostentamento.

  A192000192 

 Con questi, soggiunse il Signore, tu vincerai i Madianiti.

  A192000193 

 Tutti seguono il suo esempio, suonano le trombe, spezzano le pentole e, fermi a' loro posti, alzano ad un tratto il grido La spada del Signore è la spada di Gedeone.

  A192000194 

 Dopo questa memorabile {69 [275]} vittoria, il popolo voleva crearsi re Gedeone; ma egli rifiutò dicendo che sopra Israele regnerebbe il Signore e ognuno dovesse a lui obedire.

  A192000197 

 Sentendosi poi arso dalla sete ricorse al Signore, il quale, fatta scaturire li dappresso una limpida fonte, lo ristorò.

  A192000200 

 Egli si sveglia, tenta sciogliersi dai, legami e trovasi senza forze, perchè lo spirito del Signore si era da lui ritirato.

  A192000201 

 Il Signore mosso a pietà di lui, col crescere della capellatura, gli ridonò le primiere forze.

  A192000203 

 Eli più fiate li riprese, ma fu troppo indulgente a non correggerli come conveniva; laonde il Signore decretò di castigare padre e i figli, suscitando un altro pontefice, che più fedelmente lo servisse.

  A192000203 

 Oltre il malcontento cagionato in privato, insultavano eziandio la gente che veniva nel tempio ad offerire sacrifizi al Signore, togliendo con violenza la porzione della vittima appartenente al popolo.

  A192000204 

 I suoi genitori lo presentarono ancor fanciullo al Sacerdote Eli, affinchè fosse al Signore consacrato e a Lui solo servisse nel tempio durante la vita.

  A192000204 

 Se di nuovo sarai chiamato, rispondi: «Parla, o. Signore, perchè il tuo servo ascolta.» Come fecesi nuovamente udire la voce, Samuele disse: Parla, o Signore, perchè il tuo servo ascolta.

  A192000205 

 Come si fece giorno, Eli chiamò Samuele ed interrogollo così: Dimmi quanto ti ha rivelato il Signore, non celarma cosa alcuna.

  A192000206 

 Il Signore anche in questa vita talvolta castiga i genitori indolenti, ed abbrevia la vita ai figliuoli indisciplinati.

  A192000207 

 Dagon e l'arca del Signore.

  A192000209 

 Laonde il Signore li castigò facendone morire cinquantamila, solo perchè avevano portato irreverente lo sguardo sopra l'arca del Signore.

  A192000209 

 Quel popolo, adoperando il rispetto dovuto all'arca del Signore, andò esente da' flagelli; a' quali soggiacquero i Filistei ed i Betsamiti.

  A192000210 

 L' indomani gli significò, averlo il Signore destinato Re del suo popolo; quindi, untolo in capo con olio sacro, lo congedò.

  A192000210 

 Si oppose egli a principio; ma conosciuto poscia essere tale il voler del Signore, vi acconsenti.

  A192000211 

 Ma quando incominciò a trasgredire gli ordini del Signore, finì la sua gloria, e le cose gli andarono di male in peggio.

  A192000212 

 Da quel giorno in poi lo spirito del Signore si posò in particolar maniera sopra Davidde.

  A192000212 

 Tutti questi mali cadevano sopra Saulle, perchè, abbandonando le vie del {76 [282]} Signore, non dava più ascolto agli avvisi del santo profeta Samuele.

  A192000213 

 A fine poi di mantenere viva la fede in questo, Messia ed indicarne più chiaramente la discendenza, il Signore manifestò a Davidde non solamente che Quegli sarebbe nato da un discendente di quella tribù, ma dalla famiglia e dalla discendenza dello stesso Davidde, le quali cose noi vedremoo a suo tempo avverate.

  A192000214 

 Così il Signore preparava un semplice pastorello a cose grandi.

  A192000216 

 del Filisteo, fu preso da santa indegnazione: e chi è costui, esclamò, che ardisce insultare il popolo del Signore? Io, io andrò a combattere con lui.

  A192000217 

 Chi confida nel Signore, opera grandi maraviglie.

  A192000217 

 Questi al primo vederlo disse in tono dispregevole: Son io forse un cane, che mi vieni incontro col bastone? Accostati e darò la tua carne a mangiare agli uccelli dell' aria ed alle bestie della terra! - Davidde: Tu vieni contro di me fidato alla tua lancia e alla tua spada: io vengo contro di te in nome di quel Signore, che tu hai oltraggiato e che ti darà nelle mie mani.

  A192000218 

 Più volte avrebbe potuto uccidere il suo nemico, che cercavalo a morte, ma egli onorò mai sempre in Saulle il Re scelto da Dio pel suo popolo l'unto del Signore, cui niuno può offendere senza delitto.

  A192000219 

 Ma mentre la maga si apparecchiava ai soliti incantesimi per ingannare Saulle, Iddio non in virtù di lei, ma solo per inscrutabile decreto, fece udire all'empio Re la voce del venerando Profeta, il quale gli parlò in questi termini: A che vieni a turbarmi e chiedere dal Signore risposta, s' egli ti ha abbandonato? Domani tutto il tuo esercito cadrei in potere de' nemici, tu stesso ed i figli tuoi sarete meco.

  A192000219 

 Un giorno essendosi Saulle col suo esercito accampato sul monte Gelboe contro ai Filistei, i quali di nuovo gli avevano mosso guerra, alla vista della loro innumerevole moltitudine conturbato ed incerto, consultò il Signore, che non diede alcuna risposta.

  A192000220 

 Se Saulle fosse stato fedele agli ordini del Signore, manifestati per bocca del profeta Samuele, non sarebbe stato condotto a tali sciagure.

  A192000222 

 Davidde per corrispondere al Signore, da cui riconosceva tutta la sua grandezza, {80 [286]} cominciò dallo stabilire ciò che apparteneva al Divin culto.

  A192000225 

 Di questa superba curiosità si sdegnò il Signore, che gli mandò un profeta a proporgli la scelta, di tre castighi: o sette anni di carestia, o tre mesi di guerra disastrosa, o tre giorni di pestilenza.

  A192000226 

 Ciò detto si addormentò nel Signore in età di anni settanta.

  A192000226 

 Mio figlio, conchiuse, cammina nelle vie del Signore, osserva i.

  A192000226 

 Sapendo tuttavia dal Signore che questa gloria era riserbata a Salomone suo figliuolo, intese con ogni sollecitudine ammassare oro, argento, bronzo, ferro, legname, marmi e pietre preziose per quella gloriosa impresa.

  A192000228 

 - Signore, rispose Salomone, voi vedete che io sono in mezzo al vostro popolo come fanciullo, datemi adunque la vera sapienza, affinchè io possa rettamente giudicare, governare, e discernere ciò che è bene o male.

  A192000228 

 Come poi ebbe liberate le sue terre da' nemici che lo molestavano, essendo ogni cosa in pace, egli ringraziò il Signore con un solenne sacrifizio di mille vittime.

  A192000228 

 Piacque la domanda al Signore, e poichè, rispose, non hai domandato onori e ricchezze, avrai colla sapienza onori e ricchezze tali, che niuno mai fu, nè sarti simile a te.

  A192000231 

 A quella vista Salomone, compreso da riverenza, si prostrò davanti al Signore; poscia, levate al cielo le mani, Mio Dio, esclamò, voi che degnato vi siete di gradire questa casa, che vi ho edificato, deh! vi prego, fate che tutti quelli che oppressi dalle angustie, o stretti da qualche bisogno, verranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano esauditi.

  A192000231 

 Mentre con armonia di suono e melodia di voci lietamente si cantava: «Date gloria al Signore, perchè è buono, perchè la sua misericordia è eterna» la maestà Divina si manifestò per mezzo di una prodigiosa nube, che copri tutto il tempio.

  A192000233 

 Sia benedetto il Signore, che ti ha collocato sul trono d'Israele.

  A192000234 

 Così l'unto del Signore, l'inspirato da Dio, il gran Salomone si curvò ad offrire profano incenso alle bugiarde divinità.

  A192000234 

 Dopo aver impiegato molti anni ad accrescere la gloria di Dio, dopo molti segni di prodigiosa sapienza, virtù e santità, Salomone divenuto vecchio si lasciò accecare dalle donne idolatre, ed allontanossi affatto dalla legge del Signore.

  A192000234 

 Il Signore lo ammonì minacciandolo più volte, ma egli, per non ìontraddire alle malvage donne, persistè nel male.

  A192000238 

 Tal cosa dispiacque molto al Signore, il quale mandò un profeta a dinunziare al Re, che quegl'idoli e quell'altare in un ce' sacerdoti sarebbero un giorno distrutti.

  A192000238 

 Tuttavia Geroboamo non emendossi della sua empietà, e in pena delle sue scelleratezze venne dal Signore percosso e tutta la sua famiglia sterminata.

  A192000240 

 Acabbo, re d'Israele, disonorò il suo nome con molte scelleratezze, di cui si rese colpevole dinanzi al Signore.

  A192000240 

 Ivi mancando dei necessarii alimenti, il Signore gli mandò alcuni corvi, i quali mattina e sera gli portavano pane e carne.

  A192000240 

 Prese in moglie Gezabele, donna malvagia, la quale, affinchè Baal fosse adorato da tutti, faceva uccidere quanti profeti del Signore poteva rinvenire.

  A192000241 

 Ecco come Iddio prende sollecita cura de' suoi! Serviamo ai Signore, ed Egli ci provvederà in tutti i nostri bisogni.

  A192000242 

 Avvisato pertanto dal Signore, andò a dimorare in Sarepta città della Fenicia.

  A192000242 

 Obbedì la donna, apprestò quanto le veniva ingiunto dall'uomo di Dio; mangiarono essa, Elia e il figlio di lei, tutti pieni di riconoscenza verso il Signore.

  A192000243 

 Alcun tempo dopo il figlio di quella vedova infermò gravemente e morì; di che altamente dolendosi la desolata madre, Elia invocò il nome del Signore e lo richiamò a vita.

  A192000243 

 Che cosa è mai impossibile al Signore? Colui il quale dà la vita, può ridonarla quando si perde.

  A192000244 

 Elia per comando del Signore si presentò nuovamente ad Acabbo, il quale vie più furibondo, appena lo vide, gli disse: Sei qui, {89 [295]} o ribaldo, tu che turbi tanto Israele? E cominciò a minacciarlo.

  A192000245 

 Quindi accostatosi all'altare, così pregò: Signore Iddio di Abramo, d' Isacco, di Giacobbe, degnati ascoltarmi, era oggi conoscere a questo popolo, che tu sei il, vero Dio.

  A192000248 

 Questo cibo di Elia è figura della SS. Eucaristia, che il Signore ci lasciò per fortificarci ed aiutarci a camminare nella via del Cielo; ma e' non basta prenderne una sola volta, bensì sovente.

  A192000249 

 {91 [297]} Eliseo era agricoltore e fu trovato in un campo cherarava Elia se gli accostò e ponendogli il suo mantello sopra le spalle, gli manifestò gli ordini del Signore.

  A192000250 

 Ma mentre questi andava al possesso della male acquistata vigna, gli si fece incontro Elia e gli disse: Ecco ciò che dice il Signore: Qui dove i cani hanno lambito il sangue di Nabot, lambiranno similmente il sangue tuo.

  A192000251 

 Giosafatte, il quale adorava il vero Dio, volle consultare un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venir Michea, uomo pieno del divino Spirito, che gli predisse la intera sua rovina.

  A192000252 

 Avveraronsi così le minacce del Signore fatte ad Acabbo per bocca di Elia.

  A192000255 

 Accondiscese il Profeta, e giunto al cospetto del Re, da parte di Dio così parlò: Prima hai mandato a consultar Belzebub e non il Signore, perciò non ti leverai più da questo letto, e qua morrai.

  A192000256 

 Ed Eliseo: Dimando che si trasfonda in me il doppio del tuo spirito, e il doppio de' doni che dal Signore ricevesti.

  A192000257 

 Signore non lasciò quella insolenza impunita, e fece immantinente sbucare dalla vicina foresta due orsi, i quali avventaronsi sovr'essi, e ne sbranarono quarantadue.

  A192000257 

 Terribile esempio a chi osa motteggiare i maggiori di età od i Ministri del Signore!.

  A192000260 

 Fatta orazione al Signore, si stese sul freddo corpo del fanciullo, il quale cominciò a sbadigliare, poscia aprì gli occhi e finalmente risorse a vita florida come prima.

  A192000261 

 A' cui Eliseo soggiunse: Nel nome del Signore io non accetterò cosa alcuna, vattene in pace.

  A192000268 

 Questo fatto ed il prodigio del mantello d'Elia nelle acque del Giordano dimostrano' quanto il Signore gradisca, che le reliquie de' suoi santi siano venerate; perciò sono in grande errore coloro, i quali dicono non doversi prestare nessun culto alle medesime.

  A192000269 

 Dopo essere stato tre giorni e tre notti nel ventre di quel pesce il Signore fa sì, che sano e salvo venga sulla spiaggia vomitato a poca distanza da Ninive.

  A192000269 

 Giona, o per difficoltà di viaggio, o per timore che tornasse inutile la sua predicazione, non obedi agli ordini del Signore, ed invece di andare a Ninive> s'imbarcò in una nave per Tarso, città della Cilicia.

  A192000269 

 Il Signore permette che la sorte cada sopra Giona.

  A192000269 

 Ma il Signore, il quale sa punire e salvare, mandò un pesce di smisurata grossezza, che inghiotti Giona e lo portò seco nel fondo del mare.

  A192000269 

 Quelli rimangono atterriti e gridando al Signore che non voglia imputare loro la morte di lui, lo prendono, lo gittano nelle onde, e il mare.

  A192000270 

 Chi sa, egli esclamava, chi sa, che il Signore non sia per rivolgersi a noi, perdonarci, e, placato il suo furore, rivochi la sentenza pronunziata contro di noi? Iddio di fatto resta commosso alla penitenza dei Niniviti, ne ha pietà, e risparmia loro il minacciato castigo.

  A192000270 

 Ordina un pubblico e generale digiuno, incorando tutti a lasciare il peccato e pregare il Signore che abbia pietà di loro.

  A192000271 

 Tante iniquità stancarono la misericordia del Signore, che diede e Re e popolo in potere dei suoi nemici.

  A192000272 

 Così quel popolo, che fu sordo ai replicati avvisi de' Profeti del Signore, pagava il fio delle sue infedeltà.

  A192000273 

 Non pertanto il Signore lo conservò e, fuggendo lo sdegno del Re, egli colla moglie e col suo figliuolo visse nascosto presso alcune buone persone.

  A192000274 

 In questo misero stato egli si mantenne fedele al Signore.

  A192000274 

 La virtù di Tobia fu dal Signore provata con gravi tribolazioni.

  A192000275 

 Oppresso da molte calamità, Tobia pregò il Signore lo chiamasse all'altra vita.

  A192000276 

 Il buon Tobia non morì allora, come credeva; il Signore lo conservò in vita per fargli godere dolci consolazioni per mezzo del suo figliuolo chiamato anche Tobia.

  A192000277 

 Lodate dunque il Signore e raccontate a tutti le sue maraviglie.

  A192000277 

 Sparsa la notizia del ritorno del figlio di Tobia e come il buon genitore aveva riacquistata la vista, i suoi parenti ai radunarono per ringraziare il Signore e farne festa.

  A192000278 

 Visse ancora Tobia quarantadue anni; di poi accortosi che era vicina l'ora della sua morte, chiamò a sè il figliuolo, e dopo avergli raccomandato si mantenesse costante nel santo servizio di Dio, tranquillamente spirò nella pace del Signore in età d'anni cento due.

  A192000279 

 Egli, i suoi figli, i suoi nipoti, ricopiarono tutti le paterne virtù; perciò furono sempre cari agli uomini e benedetti dal Signore.

  A192000281 

 Morto Asa, il regno passò al figliuolo Giosafatte, molto caro al Signore per la sua pietà.

  A192000281 

 Ritornato poi in Gerusalemme Iddio lo fè rimproverare dal profeta Iehu qan queste parole: Tu hai dato aiuto a un empio, e stretto amicizia con gente che odia il Signore.

  A192000281 

 estinto, Giosafatte fu circondato dai nemici e già stava per cadere sotto i loro colpi;: quando vedutosi in tanto pericolo, levò alto un grido, ed invocò il Signore, il quale tosto gli porse soccorso.

  A192000284 

 Finché Gioas si tenne a consigli di Giojada, fu fedele a Dio, distrusse l'altare di Baal, adornò il tempio del Signore e lo arricchì di molti vasi sacri.

  A192000285 

 Ma invece di renderne grazie al Signore, ne divenne oltremodo superbo, dimenticò la divina legge e diedesi ad adorare gl'idoli.

  A192000287 

 Fra le altre cose un giorno indirizzò il discorso a tutta la stirpe di Davidde, e parlando della Madre del Salvatore disse: Il Signore opererà un gran prodigio.

  A192000289 

 Ma avendo il Re'pregato di cuore il Signore, gli si presentò di nuovo il santo Profeta annunziandogli, che Dio aveva ascoltate le sue orazioni e vedute le sue lagrime, perciò gli donava ancora quindici anni di vita.

  A192000290 

 Ed ecco la seguente notte l'angelo del Signore entrò nel campo degli Assiri, e, menando terribile strage, uccise centottanta cinque mila soldati.

  A192000290 

 Forse, dicevano essi a nome del Re bestemmiando, forse il vostro Dio vi potrà liberare dalle {106 [312]} mani di Sennacheribbo? Non ascoltate Ezechia, che vi se,luce col dire, che il Signore vi libererà.

  A192000290 

 Il Signore l'ascoltò e mandogli a dire per Isaia, che lo avrebbe difeso, nè alcun danno gli avrebbe recato Sennacheribbo.

  A192000291 

 Così fu punito il superbo Sennacheribbo per la bestemmia proferita contro al nome del Signore.

  A192000292 

 Egli amava il Signore, ed il Signore era con lui; perciò ogni cosa gli riusciva prosperamente.

  A192000294 

 Il Signore mandò i suoi profeti ad ammonirlo, ed egli divenuto feroce ne fece molti miseramente trucidare.

  A192000294 

 Ma il Signore non tardò a vendicare gli oltraggi fatti a' suoi servi.

  A192000294 

 Manasse, grato al Signore, impiegò il resto de' suoi giorni nel riparare a' danni cagionati all'onoré divino, e'i mantenne fedele a Dio sino alla morte.

  A192000294 

 Nell' orror del carcere egli rientrò in se stesso conobbe la mano divina che lo aveva percosso e pregò umilmente il Signore ad avergli pietà.

  A192000295 

 Giuditta, donna di singolare virtù, intesa la risoluzione a cui la miseria spingeva i suoi concittadini, si vestì di cilicio, e, coperto il capo di cenere, si prostrò innanzi al Signore pregandolo volesse suggerirle quanto far doveva per liberare il suo popolo.

  A192000295 

 Il Signore le inspirò una magnanima impresa.

  A192000295 

 Il Signore ne guidava i passi.

  A192000295 

 In simile guisa il Signore, per mano di una semplice donna,.

  A192000297 

 Imperciocchcè, senza giusto motivo e contro gli avvisi del Signore, avendo offerto battaglia al re d' Egitto, rimase gravemente ferito e, trasportato in fretta a Gerusalemme, mori compianto da tutto il popolo di Giuda.

  A192000299 

 A quindici anni il Signore lo mandò ad annunziare a Gèrusalemme le gravi sciagure, che le sovrastavano.

  A192000299 

 Anzi avendogli Geremia mandato un volume, in cui aveva scritto le minacce del Signore, il re lo prese e tagliatolo a pezzi, lo gettò sul fuoco.

  A192000299 

 D' ordine del Signore si presentò eziandio al re e gli disse: Guai a colui che fabbrica la sua casa nell' ingiustizia, che opprime il prossimo, e non dà la mercede agli operai.

  A192000299 

 Tu attendi solo all'avarizia, alla calunnia, a spargere il sangue innocente; perciò ecco quanto dice il Signore: La tua sepoltura sarti quella di un giumento.

  A192000300 

 Guai a chi non dà ascolto aglì avvisi del Signore.

  A192000301 

 A fine di riscuotere quella nazione dall' iniquità, Geremia, per comando del Signore, andò nel tempio con un giogo al collo, con catene alle mani, e manifestò la parola del Signore a' Sacerdoti, al popolo ed al re.

  A192000301 

 E Geremia a lui: Tu, che fai confidare questo popolo nelle tue menzogne, morrai questo anno stesso, perchd hai parlato contro del Signore.

  A192000301 

 Un certo Anania, che si vantava profeta, gli tolse il giogo, lo spaziò e disse: Ecco ciò che dice il Signore: Così spezzerò il giogo di Nabucodonosor dal collo di tutte le genti dopo due anni.

  A192000302 

 Lasciò scritte molte profezie, fra le quali il vaticinio, che il popolo di Giuda sarebbe stato condotto in Babilonia e avrebbe soppobtato la schiavitù settant'anni, indi il Signore lo avrebbe ricondotto in patria.

  A192000307 

 Il Signore, il quale destinava Daniele e i suoi compagni a grandi cose, dispose che fossero chiamati alla corte del Re.

  A192000309 

 Anzi il Signore diede loro sapienza ed intendimento sopra tutti i sapienti di quel paese, e specialmente a Daniele, a cui comunicò l'intelligenza delle visioni e de' sogni, che vengono da Dio.

  A192000309 

 Questo fatto ci fa conoscere quanto la temperanza sia benedetta dal Signore e giovi alle facoltà dell'intelletto ed alla corporale sanità.

  A192000310 

 Così il Signore protegge gli innocenti, e nella vita presente o nella futura fa sempre riuscire l'iniquità, a danno di chi la commette.

  A192000311 

 Il re accondiscese, e Daniele corse ad avvertire i suoi tre compagni, che tutti fervgrosamente pregassero il Signore ad aver pietà di loro.

  A192000313 

 Nabucodonosor, attonito al veder così bene indovinato e interpretato il sogno, s chinò per adorare Daniele, ed esclamò: Certamente il vostro Dio è il Signore dei regnanti, il rivelatore delle cose segrete, poiché tu hai saputo rivelare un tanto arcano.

  A192000316 

 Essi perciò lieti, camminando in mezzo alle fiamme, lodavano e benedicevano il Signore.

  A192000316 

 Quivi il Signore operò un grande prodigio.

  A192000318 

 Laonde prendi il mio consiglio, o Re, e previeni con buone opere il colpo che ti minaccia e con limosine cerca il perdono de' tuoi peccati; e jbrse il Signore avrà di te pietà!.

  A192000319 

 Il Signore lo ascoltò, gli restituì le sembianze umane, e lo rimise sul trono con magnificenza e gloria maggiore di prima.

  A192000319 

 Trascorso quel tempo Nabucodonosor, rientrando in se stesso, alzò gli occhi al cielo, e chiese al Signore misericordia e perdono, confessando che Egli solo ò il Re del Cielo e della terra.

  A192000324 

 Daniele, il quale anche nella grandezza aveva ognora presente il timor di Dio, nella sua camera tre volte il dì apriva le finestre riguardanti il tempio di Gerusalemme, e, colà rivolto, genuflesso adorava e pregava il suo Signore.

  A192000330 

 Daniele rese grazie al Signore, mangiò, e subito l'angelo trasportò Abacuc nel luogo in cui l'aveva preso.

  A192000332 

 Il Signore, il quale serbava questa fanciulla a cose grandi, fece si che le rare virtù di lei fossero conosciute dal re Assuero, il.

  A192000351 

 Ecco le parole del profeta: Fatevi coraggio, dice il Signore, e lavorate ancor un po'di tempo, e verrà il Desiderato da tutte le Nazioni.

  A192000351 

 Ma il Signore li consolò col mandare il profeta Aggeo, il quale rianimò il loro coraggio, e li assicurò che quel tempio sarebbe stato più illustre e più gloriosi del primo, perchè avrebbelo onorato la presenza del Salvatore.

  A192000355 

 Il Signore apportò loro soccorso con un luminoso prodigio.

  A192000356 

 Eliodoro ringraziò di cuore il Signore ed Onia, e se ne tornò al suo re magnificando per tutto le opere grandi da Dio operate, le quali co' propri occhi aveva egli veduto.

  A192000356 

 Offeri Onia un sacrifizio al Signore, e mentre pregava'ricomparvero quei medesimi giovani, che avevano flagellato Eliodoro, e gli dissero: Rendi grazie ad Onia, giacché il Signore a sua intercessione ti ha donata la vita.

  A192000357 

 Que' prodigi sparsero il terrore negli animi de' cittadini per modo che tutti pregavano il Signore a volgere in bene quei segni meravigliosi.

  A192000360 

 Egli intrepidamente le prostese con questo {130 [336]} parole: Da volentieri queste membra dal Signore ricevute, perchè spero di ricuperarle.

  A192000363 

 Uccise eziandio il commissario, che ne era l'istigatore, distrusse l'altare, indi a piena voce esclamò: Chiunque è nell'alleanza del Signore, esca fuori e mi segua.

  A192000366 

 Fu in questa occasione, che i soldati di Giuda spaventati dalla moltitudine de' nemici, volevano fuggire; ma Giuda, animatili a sperare nel Signore, andò pieno di coraggio ad incontrar l'inimico e lo mise in fuga.

  A192000368 

 Cacciati e vinti i nemici, Giuda, il quale riconosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, volse subito l'animo a risarcire i danni, che il culto {133 [339]} del vero Dio aveva sofferto.

  A192000368 

 Il tempio e l'altare del tutto deserto, le spine e i virgulti cresciuti ne' cortili come nelle selve, le stanze destinate a' sacerdoti, distrutte;_ tale era il lagrimevole aspetto del grande tempio del Signore.

  A192000369 

 Tutto il popolo, prostrato a terra, adorò il Signore e lo ringraziò delle vittorie e dei nuovi benefizi, che gli aveva conceduto, promettendo in avvenire di essere più fedele ai Divini precetti.

  A192000374 

 L'empio Nicanore, marciando contro a' Giudei, stese la mano e bestemmiando giurò che avrebbe spianato al suolo il tempio del Signore.

  A192000374 

 Pel che Giuda, acremente addolorato e acceso di santo zelo, con pochi dei suoi venne alla zuffa, sterminò l'esercito nemico, e quando fra i cadaveri degli estinti trovò il corpo di Nicanore, comandò gli fosse'reciso il capo, la lingua tagliata a minute parti fosse data pasto agli uccelli, e la sacrilega mano si appendesse rimpetto al tempio, per incutere terrore a chi ardisse oltraggiare il nome del Signore, o le cose a Lui consacrate.

  A192000377 

 Col pessimo suo operare costui aveva apportato gran male alla sua nazione; ma mentre, tutto contento del grado sacrilegamente usurpeto, {138 [344]} attendeva ad abbattere una parte delle mura del tempio del Signore, improvvisamente da Dio.

  A192000381 

 Sostenne Gionata molte guerre poi bene della patria e della religione, e, protetto dal Signore, fu sempre vittorioso.

  A192000403 

 gli Apostoli, secondo gli ordini del Signore, andarono a predicare il Vangelo ai Gentili, i quali in folla entrarono nella Chiesa di Gesù Cristo a segno, che, vivendo ancoragli Apostoli, la luce del Vangelo spandeva i suoi raggi benefici su tutte le parti del mondo.

  A192000405 

 Da questo nome si intitolano i quattro libri dettati dallo Spirito del Signore ai quattro sacri scrittori, che narrarono la vita, la predicazione e la morte di Gesù Cristo.

  A192000411 

 Perciò il primo ha per simbolo la faccia di uomo; il secondo la faccia di vitello, che indica il sacrificio solito a farsi dal sacerdote levitico; il terzo la faccia di leone a cagione della voce di s. Giovanni Battista, che gridava nel deserto: Preparate lq, strada del Signore, raddirizzate le sue vie.

  A192000413 

 Poco dopo, Dio mandò l'Arcangelo Gabriele ad annunziarle la sublime dignità di Madre del Salvatore dicendo: Io ti saluto, o piena di {148 [354]} grazia; il Signore è con te tu sei benedetta fra le donne.

  A192000413 

 acconsentì di esser fatta madre del Salvatore e rispose all'angelo: Ecco la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola.

  A192000415 

 Appena l' ebbe tra le braccia provò tale piena di gioia, che esclamò: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo se ne muoia in pace: poichà gli' occhi miei hanno veduto il Salvatore da Te inviato ad illuminare le genti e a portare la salvezza ad Israele.

  A192000421 

 quando ebbe ordine dal Signore di trasferirsi sulle rive del Giordano a predicare la penitenza, e ad annunziare la venuta del Messia.

  A192000424 

 - Vattene, o Satana, rispose Gesù, perciocchè sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo, ed a lui solo servirai.

  A192000438 

 Così per la vostra avarizia violate i precetti del Signore.

  A192000442 

 Accostatosi costui al Divin Maestro, lo adorò, e tutto'addolorato gli disse: Signore, se tu vuoi, mi puoi mondare.

  A192000443 

 Di poi Gesù fe'ritorno a Cafarnao, ed ecco che venne a Lui un Centurione romano, il quale lo pregò dicendo Signore, il quale lo pregò dicendo: Signore, il mio servo giace nel letto paralitico, e soffre acuti dolori.

  A192000443 

 Ma il Centurione ripigliò: Signore, io non son degno, che tu entri sotto il mio tetto, ma, dì una parola sola, e il mio servo sani risanato.

  A192000445 

 Veramente il Signore ha visitato il suo popolo.

  A192000457 

 Alcun tempo dopo giunsero le altre dicendo: Signore, aprite anche a noi.

  A192000462 

 In quel momento apparvero Mosè ed Elia, ohe -si posero a ragionare con lui A quel celeste spettacolo Pietro disse a Gesù: Signore, egli è cosa buona che noi stiamo qui: se tu vuoi, facciamo qui tre tabernacoli, uno a te, un altro a Mosè, ed un altro ad Elia.

  A192000466 

 Il Signore gradisce molto le lodi cantategli dalla gioventù.

  A192000470 

 A quelle parole: poco io rimarrò con voi, Pietro soggiunse: Signore, dove vuoi andare? Io ti seguirò in ogni luogo, quando anche dovessi mettere la mia vita.

  A192000485 

 E pentito de' suoi peccati diceva a Gesù: Signore, ricordati di me, quando sarai nel tuo regno.

  A192000487 

 Indi proferendo queste parole: Signore, nelle tue mani raccomando il mio spirito, piegò il capo e spirò.

  A192000494 

 Perciocchò un angelo del Signore, disceso dal cielo, aveva scossa la pietra del sepolcro e stava seduto sopra di quella.

  A192000495 

 Inchinatasi per guardar entro al sepolcro, vide due Angioli, i quali dissero: Donna, perché piangi? Ella rispose: Perché hanno tolto il mio Signore, e non so dove l'abbiano posto.

  A192000498 

 Come furono tutti a terra, videro del pesce sovra la bragia e del pane con cui il Signore aveva loro preparato da mangiare.

  A192000498 

 Giovanni allora disse a Pietro: E il Signore.

  A192000504 

 Ma poiché fu predetto che un altro gli debba sottentrare nell' Apostolato, così è necessario si elegga uno di quei, che furono con noi tutto il tempo in cui visse il Signore in nostra compagnia.

  A192000505 

 Fatta preghiera al Signore, acciocché facesse conoscere quale de' due avesse scelto per suo apostolo, tirarono la sorte e la sorte cadde sopra Mattia, il quale perciò venne annoverato tra gli undici altri Apostoli.

  A192000506 

 Erano scorsi cinquanta giorni dalla Risurrezione del Signore, ed appunto in quel di ricorreva la festa di Pentecoste, quando gli Apostoli cogli fedeli stavano tuttora nel cenacolo raccolti in orazione.

  A192000507 

 Quel discorso, accompagnato dalla grazia del Signore, convertì a Gesù Cristo tre mila persone.

  A192000513 

 Percorsa la maggior parte del viaggio, ad un tratto lo circondò una luce fulgidissima, e intanto una voce gli disse: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Saulo colpito da quelle parole, come da un fulmine, fu gittato a terra e con voce tremante: Chi siete voi, rispose, o Signore? La voce continuò: Io sono Gesù Nazzareno; tu, perseguitando i miei discepoli, perseguiti me stesso.

  A192000521 

 Egli poi negli: affari di maggior rilievo soleva radunare gli altri Apostoli e Vescovi, per meglio conoscere la volontà del Signore.

  A192000525 

 Ma l' ira del Signore non tardò a colpire colui, che era cagione di tanta ferocia.

  A192000527 

 A tanti segni non mai veduti gli Ebrei erano atterriti, ma niuno pensava a invocare la misericordia del Signore.

  A192000551 

 Ivi fondarono la città di Babele o Babilonia, e diedero cominciamento alla famosa torre, il cui:innalzamento fu dal Signore arrestato colla confusione delle lingue.

  A192000564 

 Qui pure Giosuè radunò tutte le tribù per ricordare loro i benefizi del Signore.

  A192000565 

 Betfage, borgo vicino al monte degli Ulivi, dove i discepoli andarono a cercare l'asina, su cui il nostro Signore fece l'entrata in Gerusalemme; Em maus, castello dove G. C. si manifestò a due de' suoi discepoli {262 [468]}.


don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html
  A193000002 

 Lava il cuore col Sangue del Signore per mezzo del Sacramento della Penitenza; con desiderio amoroso, vivo ed ardente ricevi Gesù nel Santissimo Sacramento dell'Altare; in questo modo Santa Maria Maddalena de' Pazzi, anche da giovanetta era tutta di Dio, e viveva nel suo amore.

  A193000003 

 Figlia, ascolta volentieri e con frequenza la parola del Signore, e tutti i santi avvisi che vengono dai Ministri di Dio di sana dottrina, poichè la parola del Signore purifica sempre più il cuore, l'accende ed infiamma d'amore santo.

  A193000017 

 Poniti sotto la protezione di Maria Santissima Regina di tutte le grazie, che da Gesù moribondo sulla croce ti fu lasciata per Madre, pigliata per Madre, ricorri a lei come a Madre amorosa; e così per mezzo della memoria della Passione del Signore, fonte perenne di tutti i beni, otterrai dal Divin Padre tutte le benedizioni, e col ricorso filiale a Maria vivrai sempre nel santo timor di Dio, come appunto avvenne alla B. Veronica della città di Castello.

  A193000018 

 Fa allora promesso in faccia agli Angeli del Signore ed alla sua Chiesa che tu rinunziavi al Demonio, e a tutte le sue opere malvagie, ed alle di lui pompe vane e pericolose, cioè ad ogni allettamento ed occasione di peccato.

  A193000026 

 «Prega ogni giorno il Signore, ma pregalo» di tutto cuore perchè ti conceda il dono della» santa perseveranza.».

  A193000029 

 La piccola Dorotea dimorò due anni colla sua maestra, e fece molto progresso nella pietà, conservando nel suo cuore gelosamente tutti gli avvisi della saggia e divota maestra, ma soprattutto il ricordo: D'imitare sempre il nostro Signore Gesù Cristo in tutte le sue azioni.

  A193000033 

 Signore, ella rispose, mi pare di far poco in confronto di ciò che dovrei fare: io sempre mi sovvengo di un avviso, che mi diede la mia maestra, allorchè io non avea che undici anni: ella mi ripetè più volte di propormi Gesù Cristo per modello in tutte le mie azioni, ed in tutte le mie pene.

  A193000060 

 Signore ha sopra di voi grandi disegni di misericordia e di predestinazione.

  A193000066 

 Nel godere i beni di questa terra ho io pensato alla bontà del Signore che li crea e li conserva? L'ho io venerato nell'umiltà del mio cuore? Fui io riconoscente alla sua benignità? Ricevetti io il bene con gratitudine? il male con rassegnazione?.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000022 

 Apriamo la nostra bocca e confortandoci a vicenda lodiamo il Signore, perchè è desso che ci chiama.

  A194000022 

 Dopo quelle cose Mario colla famiglia, continuando le loro passeggiate di divozione al di là del Tevere, giunsero ad un luogo dove udirono una moltitudine di Cristiani che cantavano lodi al Signore.

  A194000025 

 Valentino rispose: «O principe, se mai sapessi quanto siano preziosi i doni del Signore, tu e tutti i tuoi sudditi provereste la medesima consolazione, rigettereste il culto dei demonii, e gli idoli fatti {15 [71]} dalle mani degli uomini, confessereste un solo Dio padre Onnipotente, e Gesù Cristo suo figliuolo, il quale creò il Cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in quelli si trovano».

  A194000028 

 Ma per riuscire in ciò bisogna che ti penta del sangue fatto spargere ai servi del Signore, creda in Gesù Cristo, quindi ricevendo il Battesimo salverai l'anima tua in eterno».

  A194000032 

 Creatore del genere umano, che mandasti il tuo figliuolo Gesù Cristo Signor Nostro per liberarci dalle tenebre del mondo e condurci alla luce della verità, quel Gesù Cristo che disse: - O voi tutti che siete oppressi dalla fatica e dalla stanchezza, venite a me ed io vi rinforzerò; - Tu, o Signore, converti questa casa e donale il lume della verità, affinchè conosca per vero Dio Gesù Cristo Signor nostro che vive e regna nell'unità dello Spirito Santo.

  A194000037 

 E poichè tu apristi gli occhi al cieco nato, e richiamasti a nuova vita Lazzaro che già era fetente nel sepolcro, io invoco te che sei il vero lume e il Signore di tutti i principi e di tutta le potestà.

  A194000040 

 Compiuti quei tre giorni essendo domenica, giorno dedicato al Signore, battezzò Asterro con tutta la sua famiglia.

  A194000040 

 Per compiere l'opera del Signore, s. Valentino chiamò s. Calisto perchè venisse a prendere parte ai tratti di misericordia che il Signore usava a quella casa.

  A194000041 

 Ma quando udirono che s. Valentino aveva dato la vista ad una cieca, e che per quel miracolo tutta la casa di Asterio aveva creduto in Gesù Cristo, vennero con grande allegrezza alla casa di Asterio per ringraziare il Signore della misericordia usata.

  A194000047 

 Quei coraggiosi Cristiani ben lungi dal lasciarsi intimidire pregavano così: «O Signore {23 [79]} Nostro Gesù Cristo, che spegnesti le fiamme ardenti ed avvampanti intorno ai tre fanciulli nella fornace, fa eziandio andare a vuoto le minacce di questo tiranno, aftinchè non abbia a vantarsi di aver vinto i tuoi servi, e fa che niuno di noi abbia a separarsi dal nostro padrone Asterio.».

  A194000051 

 Fatto il segno della s. Croce, a chiara ed alta voce affinchè fosse udito da' suoi compagni cominciò a pregare così: «Signore Iddio Onnipotente che mosso a compassione verso di Daniele profeta chiuso in un serraglio di leoni lo confortasti per mezzo del tuo servo Abacuc, parimente visita i tuoi servi per mezzo di qualche tuo s. Angelo.

  A194000060 

 Mario rispose: «Non occorre qui che io ti risponda per quale ragiene noi non adoriamo gli Dei: ti dirò solamente che noi siamo servi di Gesù Cristo e siamo venuti a Roma per far preghiera ai piedi degli Apostoli servi di lui, affinchè essi intercedano per noi presso al Signore Iddio».

  A194000073 

 A quei replicati tormenti non fecero un lamento, non mandarono un sospiro; ma {34 [90]} confortati dalla grazia del Signore, e contenti di patire per amor di Dio andavano con gioia dicendo: « Gratias tibi agimus, Domine.

  A194000073 

 Vi rendiamo grazie, o Signore, che ci avete fatti degni di soffrire qualche cosa per la gloria del vostro Santo Nome.».

  A194000076 

 Tutto fu creato dal Signore.

  A194000077 

 Abaco la interruppe dicendo: «Non temere, o madre, io seguirò costante l'esempio di mio padre e di mio fratello; le battiture, gli uncini, il ferro, il fuoco, e la stessa morte non mi cagioneranno timore di sorta; nè mai mi allontanerò dalla legge del Signore.

  A194000077 

 No: non sarò mai per obbedire all'iniqua legge del tiranno, ma sarò sempre fermo nella legge del Signore.» Non obedio proecepto regis, sed proecepto legis quoe data est nobis.

  A194000086 

 Le parole sono queste: «Colà dove furono sepolti i corpi di Mario, Marta, {40 [96]} Andiface ed Abaco cominciò a farsi grande concorso di fedeli, ed il nostro Signore Iddio ha concesso, e tuttora concede grandi benefizi, mentre regna il nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna col Padre e collo Spirito Santo ne' secoli dei secoli.

  A194000089 

 In essa leggesi quanto segue: «In nome dei Signore Iddio Salvator nostro Gesù Cristo ai tempi del santissimo e beatissimo Apostolico signore Pasquale Papa furono introdotti in questa santa e venerabile Basilica della Beata Vergine di Cristo {42 [98]} Prassede i corpi di molti santi martiri, che il predetto Pontefice avendo tolti dai cimiteri e dalle catacombe, dove giacevano, colle proprie mani, con somma diligenza ripose sotto questo sacrosanto altare.

  A194000100 

 La estensione che prese il culto alle reliquie di questi santi è una prova evidente, che non invano ricorsero i fedeli alla loro intercessione nelle maggiori necessità; e l'essersi Iddio degnato di accordare speciali favori a chi fiducioso ebbe a loro ricorso è argomento certo per dimostrare quanto piacesse al Signore di farne conoscere la Santità ed illustrarne la gloria.

  A194000112 

 Sarà pertanto cosa gradevole al lettore il fare particolar menzione del Santuario di Caselette in queste memorie, sia per la perseveranza con cui dai terrazzani di quel luogo e dei vicini paesi si conservò in esso la divozione ai nostri Ss. martiri, sia più specialmente per l'accrescimento che questa divozione ha preso in questi ultimi tempi, e per le singolari grazie colle quali il Signore si degnò concedere a favore di coloro che divotamente e con fiducia vi ricorrono.

  A194000115 

 Raccomandatosi il santo al Signore, ebbe a conoscere essere volontà di Dio che la chiesa a s. Michele dovesse erigersi non sul dorso del monte Caprasio, ma sibbene sulla cima del monte Pirchiriano che gli sta di fronte dall'altro lato della Dora, ove per miracolo erano sfati trasportati i materiali dal santo preparati.

  A194000164 

 Avendo per altro detto il Signore che colui il quale è armato di viva fede sarebbe capace di smuovere pur anco le montagne, non è maraviglia se questa donna ottenesse il premio della sua fede, e che fra pochi giorni ridonata a salute abbia potuto ringraziare Iddio del ricevuto favore, ed attribuire alla intercessione del glorioso s. Abaco la grazia per cui lo aveva supplicato.

  A194000190 

 1° O gloriosi martiri di Gesù Cristo, e specialmente voi, o s. Abaco, che dai più teneri anni consacraste tutto il cuor vostro al Signore; deh! accogliete le nostre suppliche ed otteneteci da Dio la grazia di poter consacrare i nostri cuori al divm servizio, e passare almeno il rimanente di nostra vita nell'osservanza della santa legge del Signore.

  A194000206 

 9 o Gloriosi santi martiri che foste dal Signore a noi dati per protettori nei bisogni spirituali e temporali; deh! otteneteci da Dio la grazia di poter corrispondere ai benefizii ricevuti, e così mediante il vostro potente patrocinio possiamo in avvenire tener una vita di buon Cristiano, fere una santa morte e giungere un giorno all'immensa felicità del cielo per ringraziarvi dei benefizii che ci avete fatti e nel tempo stesso benedire e lodare Iddio con voi in eterno.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000002 

 Beati pertanto quelli che cominciano a portar per tempo il giogo del Signore ed a seguire i suoi Comandamenti! {4 [440]}.

  A196000009 

 Si odono discorsi e nere calunnie contro i ministri del Signore, non eccettuato il Vicario stesso di Gesù Cristo in terra, il sommo Pontefice; e ciò tutto, affinchè non venendo più ascoltate colla {13 [449]} debita riverenza le verità da essi predicate, possano gli empi con maggiore facilità e sicurezza rapirci il preziosissimo, l'inestimabile dono della fede.

  A196000015 

 Vedutosi deluso il malvagio capitano del {19 [455]} suo iniquo attentato, tratta fuori la spada si mise a gran corsa ad inseguirli, ma assistiti dalla Divina grazia, i fanciulli fuggendo con velocità, benchè l'uomo perfido precipitosamente corresse lor dietro, non li potè raggiungere: sicchè quelli innocenti senza aver ricevuto alcun danno arrivarono quasi privi di fiato pel violento fuggire nel borgo della marina di Porto Maurizio, della qual grazia ricevuta di essere scampato egli, ed i compagni dalle mani di quell'empio capitano, si portò subito il buon giovinetto in chiesa a ringraziare il Signore, pregandolo a sempre custodirlo in modo che non mai avesse ad offenderlo.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000002 

 Noi riceviamo la vita e il cibo dal Signore, perciò dobbiamo essergli in ogni tempo riconoscenti, ma specialmente quando facciam uso di questi suoi benefizi: cioè quando ci serviamo del cibo per conservare la vita medesima.

  A198000097 

 Ora conosco le enormità de' miei delitti, adoro la mano del Signore che mi ha percosso e accetto {49 [227]} i miei mali in penitenza de' miei misfatti.

  A198000097 

 Qualora per altro incontrassero difficoltà da parte dei genitori non seguano il mio esempio, si acquietino, preghino, insistano presso ai parenti con pace e tranquillità, fino a tanto che vengano tolti gli ostacoli e possano compiere le cose che sono secondo l'adorabile volontà del Signore.

  A198000098 

 Pregate Dio perchè mi conceda la grazia di poter ancora rivedere l'amato vostro cospetto per essere guidato dai paterni vostri consigli, riparare i miei scandali con una vita cristiana finchè per la grande misericordia del Signore mi sia dato di abbandonare l'esiglio e la valle del pianto per quindi volare in seno al Creatore per lodarlo e benedirlo in eterno.

  A198000123 

 Di poi mentre leggeva le preghiere del proficiscere l'anima di Mari lasciò di vivere nel tempo per andare a cominciare la sua eternità dove speriamo avrà trovato misericordia nel cospetto del Signore.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000002 

 S. Pietro mosso dalla pietà, dall'integrità de' costumi e dal raro ingegnò di cui il Signore aveva dotato il suo discepolo, lo ammise fra il clero di Roma, e lo ordinò diacono.

  A199000013 

 Il Santo, udito questo decreto, con trasporto di gioia esclamò: vi ringrazio, o {8 [452]} Signore, di avermi concesso un amore perfetto per voi e di avermi fatto degno delle stesse catene che già donaste al grande apostolo Paolo.

  A199000016 

 E voglia il Signore che non mi facciano languire.

  A199000021 

 Coloro che scrissero la storia del martirio di s. Ignazio terminano cosi: Fummo noi stessi testimonii di questa morte gloriosa che ci fece spargere un torrente di lagrime, e passammo tutta la notte seguente vegliando in orazione e pregando {16 [460]} in ginocchio il Signore di sostenere la nostra debolezza.

  A199000021 

 Stavasene in piè dinanzi al Signore circondato da una gloria ineffabile.

  A199000024 

 Fra le altre cose parlando della verginità {18 [462]} di Maria egli si esprime così: «Tre cose furono occulte al principio di questo secolo: la verginità di Maria, il suo parto e la morte del Signore, tre misteri strepitosi, ma operati nel silenzio di Dio.» Lett.

  A199000029 

 O Signore, diceva Ezechiele, non allontanate da noi le vostre misericordie; noi vi dimandiamo ciò pei meriti de' vostri servi Abramo, Isacco, e Giacobbe.

  A199000037 

 Venite a me, ci dice il Signore, voi tutti che siete stanchi ed oppressi dalle fatiche, ed io, vi solleverò.

  A199000048 

 Fu dunque condannato a morte come Capo dei cristiani, e così meritò la corona del martirio, ed ebbe tronca la testa il di 26 di ottobre, l'anno del Signore 121.

  A199000078 

 Quando il mio Signore G. C era in croce, i giudei lo insultavano dicendo: se può, discenda egli dalla croce e noi crederemo in lui.

  A199000082 

 Ognuno può facilmente comprendere come la grazia del Signore comincia a farsi strada nel cuore di Quirino.

  A199000090 

 Giunta dove era Alessandro ella gettossegli ai piedi e disse: Signore, fa che io ritorni cieca, e che questo figliuolo ritorni vivo.

  A199000106 

 Quel Signore Iddio che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi, quel Dio che scuote i fulmini e manda i tuoni, che dà la vita e la morte, quel Dio cui servono il sole, la luna, le stelle, la serenità, le nuvole e la pioggia; questo Dio dal regno de' cieli mandò in terra suo figliuolo unico perchè si facesse uomo e cosi cominciasse a nascere colui che non ebbe alcun principio; cioè Dio eterno si facesse uomo e come tale nascesse da una vèrgine.

  A199000107 

 Così quella prigione ove poco prima non risuonavano che bestemmie e maledizioni, divenne una specie di chiesa dove si cantavano con fervore lodi al Signore.

  A199000119 

 Perciocchè {65 [509]} qual uomo innocente potè fuggire dalle tue mani? Presso di te vivono solamente tranquilli coloro che rinnegarono il nostro Signor G. C. lo poi coll'aiuto divino sono certo di non negare il mio Signore; è cosa indispensabile che io sia da te tormentato ed ucciso, come lo fu il glorioso Ermete, l'intrepido Quirino, e come lo furono tutti quelli che, illuminati da Dio, passarono coraggiosi in mezzo ai tormenti e giunsero alla vita eterna.

  A199000143 

 Vedendosi in maniera cotanto prodigiosa difesi dalle fiamme, si posero a cantare come facevano i tre giovanetti di Babilonia, dicendo: O Signore, tu ci hai provati col fuoco, e colla tua misericordia avendoci purgati dai nostri peccati, più non hai trovato in noi alcune iniquità.

  A199000151 

 Un generale stende la mano per minacciare un profeta del Signore, e quella mano diviene arida ed immobile sull' istante.

  A199000157 

 Anche il re Agrippa figliuolo di Erode il grande perseguito i cristiani, fece tagliare la testa a s. Giacomo, e mettere in prigione s. Pietro; ma un angelo del Signore pubblicamente lo percuote, e il misero re muore fra le più acute doglie, che a guisa di fuoco gli abbruciano le viscere.

  A199000158 

 Amiamo questa nostra santa religione; rispettiamo il suo Capo che è il Sommo pontefice, veneriamo i suoi ministri, pratichiamo e veneriamo quelle cose che la santa Madre Chiesa ci comanda; perchè quel Signore G. C. che ha detto nel Vangelo: chi ascolta voi (i suoi ministri) ascolta me; disse altresì: qui vos spernit me spernit, chi disprezza voi, disprezza me.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000011 

 Eusebio di Cesarea accenna il motivo che {9 [213]} indusse s. Egisippo ad intraprendere il suo lavoro, e dice cosi: «Egisippo scrisse la storia della Chiesa dalla passione del Signore fino a' suoi tempi.

  A200000013 

 Nelle successioni dei vescovi e per tutte le città si osservano scrupolosamente quelle cose che furono dai Profeti e dal Signore predicate».

  A200000040 

 Confermò eziandio il decreto di s. Anacleto, con cui raccomandò che almeno due si trovassero in chiesa quando il sacerdote celebra la Santa Messa; affinchè dicendo il sacerdote: Dominus vobiscum, e orate fratres, possano avere il loro vero senso ed applicarsi a più persone, come significano le parole medesime, che vogliono dire: il Signore sia con voi; pregate, fratelli.

  A200000042 

 Con questo egli stabilisce che tutti i cristiani nella cena del Signore, cioè nel Giovedì Santo, si accostino tutti a ricevere la Santa Eucaristia, ad eccezione di {27 [231]} quelli che per grave peccato ne fossero proibiti.

  A200000044 

 I Romani che erano sul punto di cadere per la grande arsura che li divorava, quasi per rendere grazie al Signore del favore ricevuto, alzarono la testa all'insù, ed accoglievano l'acqua colla bocca.

  A200000050 

 Il medesimo Marco riusci ad ingannare una donna molto avvenente; ma alcuni fedeli cristiani {33 [237]} poterono guadagnarla di nuovo al Signore, e quella, fedele alla grazia di Dio, fece la confessione de' suoi peccati, e in tutto il tempo della sua vita non cessava di confessare le sue colpe piangendo e lamentando il male che aveva fatto per inganno di quel mago.» ( Vedi s. Irenio, lib.

  A200000055 

 Le loro parole sono queste: «Noi desideriamo che Tu, o Beatissimo Padre Eleutero, goda sempre ottima salute in ogni cosa nel Signore, e {36 [240]} ti preghiamo di ricevere Ireneo con quella cortesia e benevolenza che si merita un uomo che ha sofferto cose incredibili per la fede di Gesù Cristo.

  A200000073 

 Gli atti del concilio di Gerusalemme cominciano così: «Papa Vittore, vescovo di Roma, diede autorità a Teofilo, vescovo di Cesarea, di convocare un concilio nel luogo medesimo dove il Signore, il Salvatore del mondo, aveva dimorato in carne, e questo concilio fosse per stabilire il modo uniforme, con cui il giorno di Pasqua si debba da tutti i cattolici celebrare.».

  A200000077 

 quindi il secondo, di poi il terzo, il quarto, il quinto, il sesto e il settimo, in cui riposò il Signore dalle sue opere; e tal giorno settimo Dio chiamò sabato.

  A200000093 

 La quinta benedizione è quella che accenna David con queste parole riguardanti la risurrezione del Salvatore: Rallegriamoci ed esultiamo in questo gran giorno che ha fatto il Signore.

  A200000102 

 Talcosa fu presa come segno manifesto della {63 [267]} volontà del Signore che lo chiamava al pontificato.

  A200000109 

 Se noi credessimo utili le ricchezze, le dimanderemmo al Signore, il quale essendo padrone di tutto, forse accondiscenderebbe in qualche parte alle nostre dimanda.

  A200000119 

 Io risposi: non mi farò alcun male, perchè spero nell'onnipotenza del nostro Signore.

  A200000119 

 Siccome aveva già sperimentata la bontà del Signore, promisi a mio fratello che il giorno appresso gli avrei dato risposta.

  A200000121 

 Nondimeno senza punto lasciarmi smuovere così gli risposi: sarà nell'interrogatorio ciò che piacerà al Signore; {80 [284]} giacchè non siamo in poter nostro, ma in sua mano; s si ritirò.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000054 

 Diede poscia al santo una casa di cui fece una piccola chiesa, sotto al titolo della Risurrezione del nostro Signore, della Madre di Dio e di santo Stefano.

  A201000054 

 Quel tribuno illuminato dalla grazia del Signore dimandò il Battesimo, e divenne presto un fervoroso cristiano, e ardente predicatore.

  A201000055 

 Lino tutto commosso al vedere che davasi a sozze creature la gloria che unicamente è dovuta al Signore del cielo e della terra, provò un grande orrore.

  A201000057 

 Il Signore si contentò, che il suo servo gettasse le prime fondamenta di quella chiesa che fu una delle più celebri della Francia.

  A201000085 

 Più tardi i presbiteri furono detti sacerdoti quasi dote sacra, perchè i sacerdoti debbonsi considerare come un dono intieramente offerto e consacrato al Signore.

  A201000088 

 I sacerdoti poi come inviati da Dio ad eseguire i suoi ordini in terra dicono ai fedeli cristiani: Dominus vobiscum, il Signore sia con voi.

  A201000088 

 Le quali parole sono state usate dall'Angelo Gabriele allorchè salutò la B. Vergine, come pure furono usate da un altro angelo quando disse {52 [388]} a Gedeone: Dominus tecum, il Signore sia con te.

  A201000101 

 Il Signore però voleva dare al suo servo la gloria {58 [394]} del martirio, come aveva predetto ma voleva ancora conservarlo pel bisogno della Chiesa con nuovo miracolo, simile a quello operato in favore dei tre fanciulli gettati nella fornace di Babilonia.

  A201000113 

 La grazia e la pace del Signore onnipotente si accresca sopra ciascuno di voi.» Quindi egli mette davanti ai loro occhi la pazienza e la dolcezza del Creatore verso le creature che egli ha fatto dal {66 [402]} niente, la docilità con cui tutte le creature ubbidiscono alla divina volontà; la sommissione colla quale i cieli, la terra, il mare e tutto il mondo eseguiscono gli ordini del Supremo Signore.

  A201000115 

 Togliamo prontamente questo scandalo, gettiamoci ai piedi del Signore, supplichiamolo con un fonte di lacrime a perdonarci e stabilirci nella carità fraterna.».

  A201000117 

 «Vi raccomando, conchiudeva la sua lettera, dì far presto partire quelli che {69 [405]} vi portano questa lettera, affinchè possiamo tosto sapere se lo scisma sia cessato tra di voi, e se voi godete di quella pace, che noi tanto desideriamo e domandiamo continuamente al Signore colle nostre orazioni; insomma che noi possiamo rallegrarci della carità e dell'ordine stabilito tra voi.» Quella lettera fece tale impressione sopra l'animo dei Corinti, che rientrando in se medesimi si riconciliarono coi propri pastori, chiesero perdono della loro ostinazione e venerarono tutti la parola del Vicario di Gesù Cristo che era in Roma.

  A201000118 

 Il santo Pontefice benedicendo il Signore volle {71 [407]} egli stesso recarsi a casa di Domitilla, e trovandola ferma nel suo proposito le indirizzò queste parole: avete voi pensato, o figlia, al crudo combattimento che dovrete sostenere contro Aureliano, che vi attende in matrimonio? Certamente egli non mancherà di accusarvi presso l'imperatore, e voi non potrete evitare il martirio.

  A201000119 

 S. Clemente mosso da questa generosa risposta, e ancora più dal desiderio, che la santa dimostrava di volersi intieramente consacrare al Signore, la benedisse e le mise il velo sopra la testa.

  A201000122 

 Ditemi: chi avesse fatto promessa di nozze ad un ricco signore, dovrebbe rinunziarvi per accettare la proposta che fosse per farle uno schiavo? No certamente, quelle risposero; eccetto che si avesse perduta la testa.

  A201000130 

 Que' fedeli immersi in profonda afflizione si posero tutti ginocchioni, e mentre pregavano videro il mare allontanarsi dalle spiagge e scoprire il suo seno per lasciare via aperta e asciutta a chi volesse visitare la tomba che il Signore aveva fatto preparare al suo servo fedele; Tutti lieti per quel prodigio camminarono giù nel profondo delle acque e trovarono un tempio di marmo con entro una cassa che chiudeva il corpo del Santo, accanto a cui vedevasi il macigno col quale, era stato sommerso.

  A201000154 

 Quanto più io patirò, tanto più sarà preziosa la corona che il Signore mi prepara.

  A201000156 

 Quando i carnefici erano quasi vicini al Santo, egli raccolse le sue forze e profferì queste ultime parole: O Signore, non permettete che il vostro servo scenda da questa croce: ricevetemi, se vi piace, fra le vostre mani.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000005 

 Quando dice mea culpa, si batte il petto per indicare che il pentimento de' nostri peccati deve partire dal cuore ad esempio del pubblicano di cui parlasi nel Vangelo, il quale percuotendosi il petto diceva: «O Signore, usatemi misericordia, che io sono un gran peccatore.».

  A202000012 

 Andava una volta di buon mattino a scuola e giunto ad un punto della via, udi le voci di una moltitudine di cristiani che insieme radunati cantavano lodi al Signore e loro presiedeva S. Ponziano.

  A202000013 

 In quel momento la grazia del Signore gli si fe' strada nel cuore, sicchè tutto commosso si pose a piangere.

  A202000032 

 Era quello il momento che il Signore col lume della sua grazia voleva illuminare le folte tenebre del cuore di Marco, onde con una specie di ansietà disse al figlio: dove sono costoro, dove noi potremo trovarli?.

  A202000041 

 Mentre vi preghiamo dal Signore l'aiuto di poter compiere con frutto tali opere lo preghiamo altresì a volervi guidare per quella via che il Salvator nostro, qual pastor supremo, ci ha insegnato.

  A202000042 

 Essi colla propria loro bocca consacrano il corpo del Signore, che di poi distribuiscono ai fedeli nella santa Comunione.

  A202000046 

 Dalle quali parole ognuno può facilmente comprendere che la pace viene data dal Signore non agli uomini di cattiva, ma di buona volontà.

  A202000046 

 Di fatto il Signore per bocca di un suo profeta dice: Quanto mai è buono il Dio d'Israele verso di quelli che hanno un cuor retto.

  A202000050 

 Io ho in odio molte cose, ma niuna cosa tanto abborrisco quanto un amico di tal fatta: egli è anche odiato dal Signore.

  A202000050 

 «Ecco quanto dice il Signore a questo proposito: Ama l'amico, e mantienti fedele a lui.

  A202000051 

 Chi desidera la vendetta, proverà la vendetta del Signore, il quale terrà esatto conto de' peccati di lui.

  A202000051 

 Forse un uomo che cova lo sdegno contro di un uomo pretenderà il perdono dal Signore? Egli non usa misericordia verso il suo prossimo e chiede perdono de' suoi peccati? Egli, che pure è fatto di carne, nutre l'odio nel suo cuore, e chiede che Dio gli sia propizio? Chi intercederà pei suoi peccati? Ricordati de' tuoi novissimi, e deponi le inimicizie: perocchè la corruzione e la morte ti sovrastano siccome è comandato dal Signore.

  A202000052 

 Ricordati dell'alleanza e delle leggi del Signore, e non far caso dell'ignoranza del tuo prossimo.

  A202000055 

 Non tardare a convertirti al Signore, e non differire da un giorno all'altrò la tua conversione.

  A202000056 

 Sta tu costante nella via del Signore, nella verità de' tuoi sentimenti e nella tua scienza, venga sempre teco la parola di pace e di giustizia.

  A202000059 

 Non lasciarti trasportare dai pensieri di superbia, come un toro che vanta la sua forza; perchè hai a temere che la tua virtù sia annientata per tua stoltezza, ed ella consumi le tue foglie e disperda i tuoi frutti e tu rimanga come una pianta secca in mezzo al deserto; cioè insensibile e come morto davanti al Signore.

  A202000060 

 Queste sono le parole, o fratelli carissimi, che il Signore per mezzo mio fa sentire a voi.

  A202000061 

 Sforzatevi, o fratelli, di compiere queste opere buone, affinchè possiate godere quivi in terra il frutto del bene operato e mercè la grazia del Signore goderlo in etèrno, {36 [444]} che è quanto dire: dopo la presente vita possiate essere accolti nella patria dei beati.».

  A202000071 

 Con un naviglio spedito apposta, accompagnato totius cleri supplicationibus, con una processione {44 [452]} di tutto il clero romano, il corpo del santo Pontefice ripassava in que' luoghi medesimi dove era passato cinque anni prima, con questa diversità che allora era condotto in catene accompagnato da manigoldi i quali bestemmiando quella religione che non conoscevano, studiavano ogni mezzo di fare patire S. Poliziano che ne era capo; adesso egli ritorna a Roma, accompagnato da fervorosi cristiani, che cantando lodi al Signore, invocano la prolezione del Santo, che sciolto dai legami del corpo gode e godrà in eterno ogni bene presso il Creatore.

  A202000082 

 Secondando il consiglio de' suoi genitori passò allo stato matrimoniale, ma rimasto vedovo in giovanile età rinunciò ad ogni idea di mondo, e per servire il Signore in un modo più perfetto abbracciò lo stato ecclesiastico.

  A202000102 

 Laonde ambidue illuminati dalla grazia del Signore, si diedero per vinti e risolsero di abbracciare la fede.

  A202000103 

 Degnatevi, o Signore, di compiere l'opera di misericordia che avete cominciato.».

  A202000103 

 Il santo Pontefice ascoltò con grande compiacenza le maraviglie che la grazia del Signore aveva operato, e pensando al gran bene, che avrebbe potuto fare un imperatore cristiano, si pose ginocchioni a terra con S. Ponzio e fece questa preghiera: «Signore mio G. C, io vi ringrazio di tutto cuore che {64 [472]} per mezzo del vostro servo Ponzio vi siate degnato di condurre alla cognizione di voi medesimo gl'imperatori dei popolo romano.

  A202000111 

 S. Fabiano, che appunto distribuiva il Pane Eucaristico, riflettendo che tale cosa avrebbe cagionato non piccolo scandalo tra i fedeli, colla franchezza degna del Vicario di Gesù Cristo, avvisò l'imperatore, dicendogli che prima di ricevere la Santa Eucarestia andasse a fare la confessione dei suoi peccati per non ricevere la sua dannazione col Corpo del Signore.

  A202000112 

 Sì grande era il profitto del figlio nella pietà e nella scienza, che Leonida stesso godeva in cuor suo, e quando dormiva lo andava a visitare con santa compiacenza, e talvolta gli baciava il petto, ringraziando il Signore perchè in quel cuore abitava lo Spirito Santo come in un tempio vivente.

  A202000145 

 Ma il momento di fare tal sacrifizio non sembrandogli ancor giunto segui il consiglio del Signore che dice: Se siete perseguitati in una città, fuggite in un'altra.

  A202000152 

 Ponzio con animo pacato rispose: Io non ho alcun padrone, neppure altro signore se non il Signor mio Gesù Cristo, il quale mi può liberare, se vuole, da quei tormenti che tu mi vai minacciando.

  A202000153 

 Claudio l'interruppe tosto dicendo: Mi stupisco che tu, persona illustre quale sei, sii venuto a tale bassezza da chiamare Signore un uomo povero e senza onore, che da Pilato governatore della Giudea venne condannato a morte.

  A202000156 

 o incredulo, impara che il nostro Signore Iddio può liberare dal pericolo i suoi servi, e credi che nel giorno del giudizio egli può condannare {92 [500]} a pene eterne gli iniqui che oltraggiano la sua santa legge.

  A202000166 

 Ponzio elevando le mani al cielo esclamò: Vi ringrazio, o mio Signore, perchè siccome i padri di costoro gridarono contro G. C. sia crocifisso, sia crocifìsso, così colle stesse voci costoro gridano contro di me.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000011 

 La qual cosa dimostra la grande venerazione che si deve per le cose del Signore e per quei sacri oggetti che al divin culto sono destinati.

  A203000012 

 Benedetto il nostro Salvatore Gesù Cristo, che in nome del Signore viene per essere sacrificato sui nostri altari, sia lode a Dio nell'alto de' cieli.

  A203000012 

 Le quali parole si traducono così: Santo, santo, santo è il Signore Iddio degli eserciti.

  A203000013 

 Date ad essi, o Signore, e a tutti quelli che riposano nella grazia del nostro Salvatore Gesù C, il luogo di refrigerio, di luce, di pace, di riposo eterno, siccome di cuore vi preghiamo pei meriti di nostro Signore Gesù Cristo.

  A203000013 

 Le parole sono espresse così: memento, cioè ricordatevi, o Signore dei vostri servi che ci hanno preceduto nel professare la vera fede, e che ora riposano nella pace dei giusti.

  A203000031 

 Si rallegri adunque ed esulti nel Signore la città di Alatri, e rendano le dovute grazie all'Altissimo, che si degnò di arricchirci di tale e così prezioso tesoro {19 [19]} col donarci così potente patrono; pei cui meriti e per la cui intercessione la nostra città va esente dalle sciagure e prospera nel bene, mercè 'la grazia di Colui che col Padre e collo Spirito Santo vive e regna Dio per tutti i secoli.

  A203000036 

 Eccitiamoci piuttosto a grande venerazione verso le reliquie di quegli eroi della fede che combatterono per la causa del Signore in vita, ed ora ci sono protettori presso Dio in cielo.

  A203000037 

 Le veneriamo, come gli Ebrei veneravano l'Arca del Signore nella legge antica.

  A203000044 

 A tale proposito S. Ignazio discepolo degli Apostoli nella lettera ai Filippesi scrive cosi: «Fratelli, non vogliate trascurare il digiuno quaresimale, perciocchè esso ci rammenta quello che ha fatto il Signore.» V. Cotelerio, Patres apostolici.

  A203000044 

 E poichè quelli sono più applicati alle cose del culto divino, e si dicono i servi di nostro Signore Gesù Cristo, così devono distinguersi nei costumi, nelle opere e nella santità.

  A203000044 

 Ecco le parole del Pontefice: «Per la qual cosa, o fratelli, sappiate che da noi e da tutti i vescovi in questa santa ed apostolica sede radunati, fu decretato che per le sette settimane che precedono la Pasqua del Signore, tutti i sacri ministri si astengano dal cibarsi di carne, perchè siccome la vita dei sacerdoti deve essere diversa da quella dei laici, così deve esservi differenza nel digiuno.

  A203000044 

 Inoltre il digiuno quaresimale, che era {27 [27]} stato instituito da S. Pietro in memoria del digiuno di nostro Signore Gesù Cristo, obbligava tutti i cristiani laici e sacerdoti.

  A203000044 

 Per queste settimane adunque, tutti i sacri ministri si astengano dalle carni e dai passatempi; e si occupino giorno e notte in preghiere, penitenze e nel cantar lodi al Signore.» V. P. Segero, vita di S. Telesforo.

  A203000066 

 In un' altra lettera scritta ai cristiani di Filippi raccomanda la stessa dottrina quindi conchiude così: Se qualcheduno celebra la Pasqua co' Giudei, o riceve i simboli della loro solennità, egli partecipa alla colpa di quelli che uccisero il Signore e i suoi Apostoli.

  A203000067 

 «Mentre san Pio I governava la Chiesa, un suo fratello di nome Ermete, soprannominato Pastore, scrisse un libro in cui racconta come l'angelo del Signore gli apparve in abito di pastore, e gli comandò di riferire al santo pontefice essere voler di Dio che la santa Pasqua si celebrasse in giorno di Domenica.».

  A203000073 

 Questa particolarità di disciplina mostra la grande pietà del santo pontefice verso {45 [45]} al SS. Sacramento, e dimostra eziandio quanto sia antico l' uso di mettere tre tovaglie sopra l'altare per rispetto e venerazione al corpo e al sangue del Signore, e quanto sia antico l'uso dei sacrarii nella Chiesa cattolica.

  A203000076 

 Ti partecipo che i sacerdoti, i quali istruiti dagli apostoli vissero fino a noi, e coi quali abbiamo divisa la predicazione della parola di Dio, già furono dal Signore chiamati, ed ora occupano le sedi de' beati.

  A203000076 

 Tu poi saluta i nostri fratelli che teco vivono e credono nel Signore.

  A203000098 

 Allo studio e alla meditazione continua de' sacri libri unì s. Giustino gli esercizi della pietà, menando vita celibe, austera e affatto aliena dalle sollecitudini del secolo; e poichè conosceva la sua conversione da una grazia speciale del Signore, così egli volle dedicarsi tutto al suo divin servizio ed abbracciò lo stato sacerdotale.

  A203000106 

 Indi li conduciamo al luogo ov' è preparata l'acqua nella quale sono battezzati nel nome del Signore Dio Padre di tutte le cose, e del nostro Salvatore G. C. crocifisso sotto Ponzio Pilato, e dello Spirito Santo che ha predette le cose spettanti alla nostra rigenerazione per mezzo dei suoi profeti.

  A203000106 

 Ma innanzi tutto siamo in dovere di farvi sapere, e ciò a nome del Signore che dall'alto de' cieli regna eternamente su tutti i principi della terra, che voi non vi sottrarrete al rigore dei suoi giudizii, se continuate a praticare un'ingiustizia che rendesi da se medesima manifesta.» {74 [74]}.

  A203000113 

 In questo modo ci presenteremo con faccia allegra e serena a quel terribile tribunale dello {82 [82]} stesso nostro Signore e Salvatore avanti a cui tutto il mondo deve per divino volere necessariamente comparire.


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000014 

 So che vi recherà un gran dolore la notizia della mia morte; ma voi siete cristiana; fatene un sacrifizio al Signore in suffragio dell'anima mia.

  A204000018 

 Dopo alcuni momenti cessò di parlare, guardò gli astanti, fe' un sorriso, e l'anima sua volò al Signore.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000051 

 - Oh! se mia madre non mi lascia andare, è segno, che è cosa malfatta; perciò non ci vado, nè statemi più a parlare {25 [175]} di nuoto, poichè se tal cosa dispiace ai vrostri genitori, voi non dovreste più farla; perchè il Signore castiga quei figliuoli che fanno cose contrarie ai voleri del padre e della madre.

  A205000072 

 Conobbi in lui un animo tutto secondo lo spirito del Signore, e rimasi non poco stupito considerando i lavori che la Grazia divina aveva già operato in quel tenero cuore.

  A205000076 

 - A fare un bell'abito da regalare al Signore.

  A205000077 

 - Dunque io sono la stoffa: ella ne sia il sarto; dunque mi prenda con lei e farà un bell'abito pel Signore.

  A205000079 

 - Non tema questo; quel Signore che mi ha dato finora sanità e grazia, mi aiuterà anche per l'avvenire.

  A205000081 

 - Se il Signore mi concederà tanta grazia, desidero ardentemente di abbracciare lo stato ecclesiastico.

  A205000087 

 Fecesi a leggerle attentamente; ed io desiderava che ne capisse il significato; perciò l'invitai, anzi l'aiutai a tradurle e cavar questo senso: O Signore, datemi anime e prendetevi tutte le altre cose.

  A205000108 

 In questa guisa dopo di essermi novellamente fatto suo amico {46 [196]} fui riconciliato col Signore che coll' odio e col desiderio di vendetta aveva di certo gravemente offeso.».

  A205000117 

 Io lodai il proposito, ma lo esortai a non inquietarsi, perchè nelle commozioni dell'animo non si conosce la voce del Signore; che anzi io voleva per prima cosa una costante e moderata allegria, e consigliandolo ad essere perseverante nell' adempimento de' suoi doveri di pietà e di studio, gli raccomandai che non mancasse di prendere sempre parte alla ricreazione coi suoi compagni.

  A205000120 

 Dunque io debbo e voglio essere tutto del Signore e voglio farmi santo e sarò infelice finchè non sarò santo.

  A205000120 

 E Domenico, egli disse, che cosa vuol dire? Fu risposto: Domenico vuol dire del Signore.

  A205000120 

 Veda, tosto soggiunse, se non ho ragione di chiedergli che mi faccia santo: fino il nome dice che io sono del Signore.

  A205000123 

 Lo prese per mano, lo condusse in chiesa avanti all'altare, di poi lo fece inginocchiare vicino a lui dicendogli: dimanda al Signore perdono dell'offesa che gli hai fatta col nominarlo invano.

  A205000124 

 Parlava volentieri dei missionari che faticano tanto in lontani paesi pel bene delle anime e non potendo mandar loro soccorsi materiali offeriva ogni giorno al Signore qualche preghiera, e almeno una volta alla settimana faceva per loro la santa comunione.

  A205000125 

 Più volte l'ho udito esclamare: quante anime aspettano il nostro aiuto nell' Inghilterra; oh se avessi forza e virtù vorrei andarvi sul momento, e colle prediche e col buon esempio vorrei guadagnarle tutte al Signore.

  A205000175 

 La penitenza, che il Signore vuole da te, gli dissi, è l'ubbidienza.

  A205000223 

 Era cosi rassodato nella virtù che fu consigliato di trattenersi anche con alcuni {83 [233]} giovani alquanto discoli per far prova di guadagnarli al Signore.

  A205000238 

 Comincia fin d'oggi a scriverti per ricordo: servite Domino in laetitia, serviamo il Signore in santa allegria.

  A205000240 

 Io ti sarò sempre amico, e finchè il {87 [237]} Signore mi lascerà in vita, pregherò pel riposo dell'anima tua.

  A205000300 

 - Offrire la sua vita al Signore.

  A205000312 

 Ad uno cui doveva rimettere due soldi, il chiamò e gli disse: Vien qua, aggiustiamo i nostri conti, altrimenti tal cosa mi cagionerà imbrogli nell' aggiustamento de' conti col Signore.

  A205000312 

 Addio, amati compagni, loro disse, addio tutti: pregate per me e a rivederci colà dove saremo sempre col Signore.

  A205000320 

 Ma non era così, egli era maturo pel cielo; nel breve corso di vita erasì già guadagnata la mercede dei giusti, come se fosse vissuto a molto avanzata età, ed il Signore lo voleva sul fiore degli anni chiamare a se per liberarlo da' pericoli in cui spesso fanno naufragio anche le anime più buone.

  A205000327 

 Prima di ricevere l'Olio Santo fece questa preghiera: Oh Signore, perdonate i miei peccati, io vi amo, vi voglio amare in eterno.

  A205000337 

 - Non saprei dirti altro se non che ti ricordi della passione del Signore.

  A205000340 

 Oh caro papà, cantare eternamente le lodi del Signore! Poscia parve prendere di nuovo {118 [268]} un po' di sonno a guisa di chi riflette profondamente a cosa di grande importanza.

  A205000342 

 Noi pure quivi nella casa dell'Oratorio eravamo ansiosi di avere notizie di questo venerato amico e compagno, quando ricevo dal padre di lui una lettera che incominciava così: Colle lacrime agli occhi le annunzio la più trista novella: il mio caro figliuolo Domenico, di lei discepolo, qual candido giglio, qual Luigi Gonzaga, rese l'anima al Signore ieri sera 9 del corrente mese di marzo dopo di aver nel modo più consolante ricevuto i santi sacramenti e la benedizione papale.

  A205000348 

 Ora se così abituale è la distrazione della gioventù anche nelle preghiere che indirizzano al Signore nel silenzio e nella tranquillità delle chiese, oppure nella solitudine delle proprie celle, nelle quotidiane orazioni, voi, o giovani, {126 [276]} lo sapete quanto questo avvenga più facilmente in quelle brevissime preghiere che sogliono dirsi prima e dopo le lezioni della scuola.

  A205000348 

 Quante volte io l'osservai con quel suo sguardo rivolto al cielo, al cielo che sì presto doveva essere la sua dimora, raccogliere tutti i suoi sentimenti, e con quell'atto offrirli al Signore ed alla Beatissima sua madre, con quella pienezza di affetti, che appunto richiedono le recitate preghiere! E questi sentimenti, o amatissimi giovani, erano poi quelli, che animavano i suoi pensieri nel compiere ogni suo dovere, erano quelli, che ogni suo atto, ogni sua parola santificavano, che tutta la sua vita interamente dirigevano alla gloria di Dio.

  A205000354 

 Impetrami adunque, ti prego, dal Signore un po' di salute, affinchè io mi possa preparare.

  A205000357 

 E allora colla ilarità sul volto, colla pace nel cuore andremo incontro al nostro Signore Gesù Cristo, che benigno ci accoglierà per giudicarci secondo la sua grande misericordia e condurci siccome spero per me e per te, o lettore, dalle tribolazioni della vita alla beata eternità per lodarlo e benedirlo per tutti i secoli.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000005 

 Si racconta comunemente che in una parte di Roma posta in Trastevere, alla nascita del Signore sia prodigiosamente {4 [76]} uscita una fonte d'olio, che scaturì per lo spazio di un giorno intiero.

  A206000012 

 Chiunque confessato e pentito de' suoi peccati entrerà in esso otterrà l'intiera remissione de' suoi peccati, e ciò pei meriti de' cento settanta mila gloriosi martiri, con quaranta sei sommi Pontefici, i cui corpi sono ivi in pace sepolti; i quali sopportarono grande tribolazione nel mondo, e perciò sono divenuti eredi della gloria del Signore, pel cui nome sopportarono il supplizio della morte.» V. Boll.

  A206000015 

 S. Callisto fissò questo tempo per invitare i fedeli ad invocare con digiuni e preghiere la benedizione del Signore sopra le campagne, e sopra quei chierici che devono ricevere l'ordinazione.

  A206000017 

 Il numero dei giorni di preghiera e digiuno è fissato a tre, affinchè con quei tre giorni siano consacrati a Dio i tre mesi, che seguono le quattro tempora: così colle quattro tempora dell'anno noi veniamo ad offerire al Signore dodici giorni, uno per ciascun mese, nel qual modo intendiamo di offerire l'anno intero a Dio

  A206000029 

 Più volte aveva affrontati i pericoli della morte; ma il Signore gli aveva differita la corona del martirio sino alla più tarda vecchiaia.

  A206000033 

 Palmazio colle lagrime agli occhi rispose: Signore, io non burlo: perciocchè nel fatto dell'accecamento de' miei soldati e nella risposta della vergine Giuliana, io ho conosciuto che il tuo Gesù Cristo è il vero Dio.

  A206000039 

 Signore, io credo, e credo di tutto cuore, perchè ho veramente veduto il Signore nostro Gesù Cristo, vera luce, che mi ha illuminato.

  A206000052 

 Palmazio animato da quella fede, di cui sono ripieni i santi, si prostrò a terra e colle lacrime agli occhi pregò cosi: Signore Iddio, che illuminasti il tuo servo Mosè, e ci hai dato Gesù Cristo, che è lume eterno, salva, ti prego.

  A206000054 

 Sia gloria a te, Signor nostro Gesù Cristo, che ti sei degnato di condurre queste creature dalle tenebre dell'errore alla luce della verità, e liberarle dalla via di perdizione, compisci, o Signore, l'opera della tua misericordia, ed accresci le grazie e le benedizioni sopra i tuoi servi.

  A206000061 

 Privato rispose: io credo che il Signore Gesù Cristo mi può salvare col Battesimo, credo che ciò si farà per tua mano, credo che in quel momento sarò liberato da tutte le mie piaghe, da tutti gli altri malori da cui sono travagliato.

  A206000075 

 Intanto la donna cieca, tenendo dietro al santo, nel giorno seguente pervenne a quel luogo; e udendo che le venerande reliquie avevano quivi riposato e che un miracolo vi era stato operato, andò a toccare e baciare la croce del Signore, e ciò facendo si addormentò.

  A206000076 

 Allora pieni di allegrezza insieme con lui lodavano il Signore che regna nell'alto de' cieli.

  A206000076 

 Dopochè i popoli vicini conobbero che era venuto il santo martire Callisto in quelle loro parti, e udirono i miracoli che il Signore per mezzo di lui aveva operato per via, gli infermi di ogni genere a caterve presero a visitare il luogo dove riposava, affinchè pei meriti ed intercessione del Santo fossero liberati dai loro mali, e resa ai corpi la sanità li rendesse più forti nel servizio del Signore, Una notte finito il mattutino ed usciti tutti dalla chiesa, quegli infermi si diedero al sonno.

  A206000076 

 I buoni genitori pieni di gaudio indicibile, con maggior copia di doni, ricondussero il loro figliuolo al Signore e a S. Callisto che lo aveva guarito, e stabilirono che ogni anno andasse ad offerire doni e preghiere al Signore e al santo martire Callisto.

  A206000076 

 Questi accaddero nell'anno del Signore 854.

  A206000077 

 II povero Emmo pregava continuamente il Signore affinchè si degnasse di guarirlo dalla sua cecità pei meriti di S. Callisto.

  A206000077 

 Nel giorno dell'Ascensione del Signore, mentre tutti assistevano alla santa Messa, una donna alla vista di tutti fu guarita da paralisia.

  A206000077 

 Questo cieco ancor oggidì, fedelmente servendo nello stesso monastero, non cessa di predicare a tutti i benefizi del Signore e del suo martire S. Callisto, che gli ottenne da Dio la vista.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000012 

 Le parole del Santo Pontefice sono queste: Le oblazioni che i fedeli fanno al Signore, non devono avere altro uso se non in favore della Chiesa e dei fratelli cristiani bisognosi; perchè sono oblazioni dei fedeli fatte come in espiazione dei loro peccati, e perciò patrimonio dei poveri.

  A207000016 

 E negli alti del suo martirio leggiamo che suonava l'organo e nel tempo stesso univa la sua voce al suono per cantare lodi al Signore.

  A207000017 

 Ella non {16 [310]} seppe fare altro che raccomandarsi al Signore che le volesse inspirare quanto doveva fare, ed il Signore esaudì nel modo più maraviglioso le preghiere di lei.

  A207000017 

 Giunta all'età di circa vent'anni i genitori, ignari che ella erasi tutta consacrata a Dio, vollero darla in isposa al nobile Valeriano, ricco signore di Roma.

  A207000024 

 Ora degnati, o Signore, di compiere l'opera tua ed apri la porta del cuore di lui affinchè lasci libera l'entrata alla grazia, e conosca te suo Creatore, e così rinunci al demonio, alle pompe, ed agli idoli.

  A207000024 

 Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto.

  A207000025 

 Aperta pian piano la porta vide la santa vergine in ginocchio a pregare, e presso di lei l'angelo del Signore.

  A207000025 

 Il quale fecegli coraggio promettendogli che se si fosse conservato fedele alle grazie del Signore, e si fosse mantenuto costante nella fede cristiana, sarebbe stato testimonio di cose assai maggiori.

  A207000025 

 Indi si pose a pregare, {20 [314]} e passò tutta la notte nelle catacombe pregando e cantando inni al Signore.

  A207000025 

 «Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio padre di tutte le cose, che è padrone di tutto e governa tutti.» Terminato di leggere, s. Paolo disse a Valeriano: credi tu quel che hai letto? Sì, io credo, rispose vie più commosso Valeriano, questa è somma verità; credo, credo fermamente.

  A207000036 

 Per la qual cosa Urbano rese umili grazie al Signore, e vedendolo istrutto nei Misteri della Fede lo battezzò, indi gli amministrò il Sacramento della Cresima.

  A207000064 

 Quella notte fu tutta passata nella spiegazione della parola di Dio, nella preghiera e nel cantar lodi al Signore.

  A207000070 

 Cecilia mandò con premura ad avvertire s. Urbano delle benedizioni che il Signore aveva mandato sopra quegli idolatri.

  A207000082 

 Vi prego adunque di avere cura de' miei poverelli; date loro quanto troverete in mia casa: la casa poi sia cangiata in chiesa che possa per sempre servire ai fedeli, che si vogliono ivi radunare per cantare le lodi del Signore.

  A207000097 

 In simile guisa cangiarono quell' orrida prigione in una specie di chiesa, dove passarono tutta la notte cantando lodi al Signore.

  A207000109 

 Mentre i coraggiosi confessori della fede erano così flagellati, divenuti quasi insensibili ai tormenti, alzarono con gioia lo sguardo al cielo e ad una voce esclamarono: Grazie ti rendiamo, o Signore, che ci hai fatti degni di patire qualche cosa pel tuo santo nome.

  A207000117 

 Appena entrati i santi Confessori si posero a cantare salmi ed inni a Dio dicendo: O Signore, tu sei divenuto il nostro rifugio e il nostro conforto.

  A207000119 

 A cui egli rispose: non piangete per questo, o miei figli, ma piuttosto rallegratevi nel Signore, perciocchè per mezzo delle tribolazioni noi dovremo giungere al regno di Dio.

  A207000119 

 Anolino piangendo rispose: Si, io credo, o Signore.

  A207000119 

 Dopo di aver a lungo parlato della grande felicità che Dio prepara a quelli che soffrono per suo amore nella vita presente si posero a lodare il Signore.

  A207000135 

 E per esprimere la gioia del loro cuore, si posero a cantare così: O Signore, noi siamo stati ripieni della più grande consolazione confessando pubblicamente la vostra santa legge; il nostro {69 [363]} cuore è pieno di tale giubilo che invano si cercherebbe tra tutte le ricchezze della terra.

  A207000136 

 Ma senza più dare altre risposte eglino si misero a pregare ed invocare l'aiuto del Signore con fervorosi affetti.

  A207000144 

 Conobbe allora s. Urbano che i loro patimenti volgevano al fine, perciò lungo il cammino, sebbene per la fame, pei tormenti e per lo spargimento di sangue a stento si reggesse in piedi, tuttavia confortato dalla speranza del paradiso che vedevasi aperto sopra il capo, come se andasse ad una festa, faceva animo a' suoi compagni dicendo: Coraggio, o figli, il Signore ci chiama a Lui.

  A207000145 

 Fatto quindi il segno della santa Croce, per indicare che morivano per la fede e che univano i loro patimenti alla passione e morte del Salvatore che è re de' martiri, offerirono a Dio la loro vita pregando cosi: O Signore, degnatevi di riceverci secondo le vostre promesse, affinchè possiamo vivere per Voi e da Voi aiutati possiamo giungere al possesso di quella gloria che nel vostro regno si gode per tutti i secoli.

  A207000149 

 Gran numero di quelli, illuminati dalla grazia di nostro Signore G. C., vennero alla fede e tra questi tutta la famiglia di Carpasio.

  A207000150 

 Accompagnarono quella fedele serva del Signore alla tomba dei martiri.

  A207000150 

 Là giunti si poserò ginocchioni e cominciarono a cantar lodi al Signore dicendo: Tu, o Signore, hai comandato di custodire i tuoi precetti con gran fedeltà.

  A207000161 

 Mentre s. Marmenia era condotta in prigione esultava di allegrezza, ed appena vi fu entrata cominciò a cantare le lodi del Signore dicendo: Sta gloria a te, o G. C., sia gloria al tuo Padre Eterno con cui e collo Spirito Santo vivi e regni per tutti i secoli de' secoli.

  A207000197 

 Di fatto leggiamo che il patriarca Giacobbe trovandosi vicino a morte benedisse i suoi nipoti dicendo: il nome di Abramo e di Isacco miei gloriosi antenati sia invocato sopra i miei nipoti, {102 [396]} e mercè la invocazione di questi nome siano dal Signore benedetti e crescano in gran moltitudine sopra la terra.

  A207000200 

 Essi invocarono la misericordia di Dio con queste parole: O Signore onnipotente, non vogliate allontanare da noi la vostra misericordia: venite in nostro aiuto.

  A207000204 

 Benedica il Signore dall'alto le vostre preghiere, le vostre fatiche ed il vostro zelo, e la grazia di Gesù Cristo sia con tutti voi.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000002 

 Egli si fece vedere in Lei mirabile eziandio dai primi suoi anni; mirabile nelle grazie staordinarie, che versò fin d' allora nel suo tenero cuore, mirabile nei doni sovrumani di cui volle arricchire la sua bell' anima; mirabile nella pazienza, nella fortezza che le ispirò nei maggiori contrasti; mirabile nella scienza, nella prudenza, nella carità, nello zelo che le infuse, da renderla non che una perfetta religiosa, ma un vero apostolo del Signore, un tesoro, un giardino delle sue delizie.

  A208000002 

 Tu poi, o divoto lettore, se mai nel leggere il presente libretto ti sentirai nascere nel cuore qualche buono densiero, che ti chiami a santo proposito deh! non rigettarlo; egli è una grazia che ti fa il Signore, egli è un favore che dal Cielo ti ottiene la Beata Maria degli Angeli.

  A208000006 

 Per la qual cosa si procurarono una taschetta di pane e un fiaschetta di vino, tanto che, secondo il loro pensare fanciullesco, bastasse loro {9 [283]} fino al deserto, che colà giunti il Signore li avrebbe poi provveduti.

  A208000010 

 Accondiscendeva talora alle voglie della madre, ed ecco che veniva tosto a sentirne rimorso, se le pareva di aver offeso il Signore, ciò che ella non voleva ad ogni costo.

  A208000010 

 Il Signore la veniva traendo tutta a se poco per vòlta.

  A208000011 

 Ma le sue ambasce, le sue lagrime accrescevansi allorchè dopo d' aver goduta la dolce compagnia del suo Signore di bel nuovo vedevasi costretta a tornare a quella del mondo.

  A208000011 

 Sentivasi ella perciò accendere viemaggiormente in cuore l' amor di Dio, e quindi tutta sollecita ed ingegnosa nell' alimentarlo rubava tutte le ore che poteva per intrattenersi in dolci colloquii col suo crocifisso Signore.

  A208000012 

 Getta tosto da se ogni vano ornamento, calpesta con generosa intrepidezza ogni umano rispetto, e d' allora in poi stima suo dovere non essere più cosi arrendevole nel tollerare quelle vanità, che per lo innanzi l' avevano impedita di uniformarsi {17 [291]} intieramente alla volontà del suo Signore.

  A208000013 

 Ed oh! come a queste amorose {19 [293]} violenze doveva lasciare il Signore come rapirsi di mano le più care delizie!.

  A208000016 

 Desiderava per conseguenza che il Signore le mandasse qualche cosa da patire per amor suo, e venendo ad essere esaudita si mostrava sommamente contenta di potere in qualche modo rassomigliare al suo Gesù.

  A208000019 

 Invidiava quindi lo stato di religiosa, in cui senza l'impaccio dei parenti, fuori dai pericoli del mondo, nell' intiero abbandono delle creature non avrebbe dato respiro che tutto non fosse consecrato all'amore, alla gloria del suo Signore.

  A208000021 

 Si accorse la giovane della tentazione, e veduto il paricolo, in cui si era trovata, piena di confusione e insiemie di spavento si gettò ai piedi del Signore, domandandogli colle lagrime umilmente perdono per non aver usato bastante vigilanza sugli affetti del suo cuore.

  A208000023 

 Allora il {32 [306]} buon religioso le palesa il piacere che proverebbe qualora il Signore si fosse compiaciuto di chiamarla alla religione, a cui egli aveva la fortuna di appartenere, e dove ella avrebbe trovato un vasto campo per farsi una gran santa.

  A208000026 

 In fine il Signore, dopo aver provato la fedeltà di Lei, la consolò.

  A208000027 

 Esattissima fin anche nelle più minute cose, non trascurava una benchè minima azione, la quale conoscesse tornare di gradimento al Signore.

  A208000039 

 VI. Risolvo d' intrattenermi interiormente con Dio, perchè da questo dipende tutto il mio bene; di essere avida di non lasciar perdere mai alcuna occasione di lavorare pel Signore; di andar rubando tutti i ritagli di tempo per fare orazione o arida o secca, come Dio vorrà, senza attaccarmi alle interne dolcezze, ma solamente a quello che mi parrà essere di gusto a Dio; di considerare durante la ricreazione che ho Dio che parla entro di me, e quindi ascoltarlo, andando però sempre dicendo qualche parola per non parer singolare.

  A208000040 

 Queste celesti visite erano per altro rare, e brevi, sicchè la buona serva del Signore trovavasi ben presto nelle primiere oscurità e desolazioni, e più che prima bersagliata.

  A208000040 

 Trascorsi sette anni pressochè continui in questo stato deplorabile, il Signore le significò che ad altre pene doveva ella soggiacere.

  A208000042 

 Il signore volle cominciarle dare un saggio anticipato di cosifatta dolcissima unione, sulla fine dell' anno 1683, una mattina dopo la santa Comunione.

  A208000045 

 Soleva dire: «Il mio buon Gesù io lo trovo dappertutto, e non mai sono sazia di trattenermi con Lui.» Le fu una volta domandato come mai senza stancarsi fortemente il capo, ella potesse starsene cosi continuamente congiunta e raccolta {59 [333]} col suo Signore, e specialmente subito dopo il pranzo; ed essa candidamente rispose: «Io ho niente di buono; confesso però che il Sipore mi fa questa grazia di stare sempre volentieri con Lui; nè in questo io fo alcuna particolare applicazione, che anzi mi abisogna fare molta forza per applicarmi alle cose estèrne.».

  A208000046 

 Quindi nelle malattie, le quali furono moltissime e dolorose, ella mostravasi tutta allegra, e tanto era lungi dal chiedere anche il più tenue sollievo, che nzi quando le consorelle gliene offrivano qualcuno, rispondeva che l' unico suo sollievo era patir molto pel Signore.

  A208000047 

 Questa espressione dispiacque al Signore, il quale {68 [342]} si fece tosto a rimproverare la sua sposa con queste parole: Figlia, ogni cola contro dei superiori, per piccola che sta, vien fatta a me; e l' anima, in cui voglio prendere le mie delizie, non deve essere macchiata di tal colpa: ti emenda.

  A208000047 

 Un simile atto che sarebbesi facilmente giudicato in altri delicatezza di perfezione, fu in lei difetto si considerevole di disubbidienza, che ne ebbe a tollerare un tremendo castigo dal Signore, il quale per quindici giorni la privò di ogni spirituale dolcezza.

  A208000054 

 Quindi quello stimarsi la più grande peccatrice, la più ingrata verso Dio; di qui ancora il suo stupore, che Iddio la sostenesse ancora in vita; quel piangere dirottamente per ogni più piccolo mancamento, fino al punto di costringere talvolta il Signore e la Beata Vergine a venirla a consolare, e assicurar del perdono.

  A208000055 

 Aveva di se la massima diffidenza, la quale però non la ritrasse mai dall' intraprendere cose grandi, che anzi la rapiva ad una magnanimità insuperabile per qualsiasi cosa, che ella conoscesse tornare in gloria del Signore.

  A208000060 

 Voleva per lina parte fare la volontà di Dio, e per {89 [363]} un' altra parte mirando quanto fosse difficile l' uffizio di superiora, quanta virtù richiedesse, provava nell' accettarlo tanta ripugnanza, tant' avversione, tanta pena, che di cuore dimandò al Signore che se fosse possibile le avesse risparmiato quell' amaro calice, offerendosi pronta a qualunque altra croce, anche alla morte.

  A208000064 

 Questo ardente desiderio della Beata di vedere amato il suo Signore, lo zelo con cui cercava d' impedire {100 [374]} l' offesa di Dio, e salvare le anime, dimostrano ad evidenza quanto mai fosse grande in Lei l' amor celeste.

  A208000066 

 Intendeva con tale fondazione che fosse concesso ad un maggior numero di anime un luogo, ove potessero con perfezione amare e servire Iddio, e fabbricata una chiesa di più ad {101 [375]} onore e gloria del Signore, a spirituale vantaggio dei fedeli.

  A208000075 

 Quindi senza veruno studio ella rispondeva semplicemente quello che il Signore le suggeriva.

  A208000076 

 Presente poi collo spirito a quelli, che giacevano infermi o negli spedali, o nelle loro case, li visitava sovente coll' occhio, e li sovveniva colla mano di quei tanti signori e signore, che divotamente le offrivano i loro ossequii, i loro benefizi.

  A208000078 

 Pregava sovente Iddio che mandasse a lei quelle pene che soffrir dovevano talune di quelle anime benedette, e il Signore l' esaudì più volle col mandarle malattie dolorosissime ed altri mali.

  A208000079 

 Ricordiamoci adunque sovente di loro nelle {128 [402]} preghiere; facciamo qualche comunione offerendola al Signore in loro suffragio, acquistiamo delle indulgenze, andiamo ad ascoltare sovente qualche messa in loro sollievo.

  A208000083 

 - Caduto infermo un tal signore Buschetti presidente, amava egli che fosse interrogata la serva di Dio sull' esito della sua infermità, e si valse della sorella di lei, la contessa Lodi.

  A208000090 

 Ma il padre si mostra egli pure inesorabile, e francamente le risponde di non poterla nè volerla aiutare in alcun modo: «Almeno, almeno, soggiunse allora la sconsolata, mi dia licenza di aiutarmi col mio buon Gesù.»- «Sì, si, le risponde il confessore, si aiuti pure per quanto può col buon Gesù.»Egli ancor non prevedeva dove andasse a mirare quella domanda della Beata, la quale udite le parole del padre diede un dolce respiro ai {146 [420]} suoi affanni, e piena di fiducia di tirare ai suoi disegni il suo diletto Signore, tutta giuliva e trionfante ripiglia: «Oh!quanto la ringrazio, padre mio; ma si ricordi Vostra Riverenza, che mi ha concesso di aiutarmi col buon Gesù.

  A208000092 

 Ella nondimeno mostravasi cosi tranquilla e paziente che riempiva ognuno di maraviglia; anzi spinta da vivo desiderio di più patire usciva di quando in quando in questi sospiri: «Datemi, o Signore, da patire, o morire.»Al suono di queste parole inteneritasi una religiosa che l' assisteva, le disse: «Madre Maria degli Angeli, che domandi a Dio di più patire, si può permettere al suo grande amore; ma di morire non si può permettere.»Rispose allora la Beata: «Si, morire! ho chiesta la licenza al padre confessore di aiutarmi col mio Gesù, e Gesù è stato si buono, che già me ne {148 [422]} ha conceduta la grazia.»Restò sorpresa a queste parole la tenera figlia, e andatane di volo al padre Luigi, tutta affannata e con voci interrotte dal pianto gli disse: «Che licenza, che grazia, che permissione è quella mai che Vostra Riverenza ha dato alla madre Maria degli Angeli, di lasciarci, di morire?»A siffatta interrogazione rimase il buon padre tra l' ambiguità e il timore; poscia richiamando alla memoria l' accennato successo; ahimè, rispose, questa volta la sua inarrivabile umiltà ce l' ha fatta; e tutto brevemente raccontò alle religiose quivi presenti quanto eragli accaduto, da noi più sopra narrato.

  A208000092 

 Già il Signore mi ha esaudita, i miei giorni sono abbreviati.»Furono queste parole come tante saette, che andarono di volo a ferire il cuore delle povere religiose, le quali mutole pel dolore miravansi le une le altre atterrite.

  A208000092 

 Vedendole la Beata cosi afflitte, ognora lieta e tranquilla le andava consolando e loro diceva: «Figlie mie, a che giova il piangere? Si contentino che il Signore faccia la sua santa volontà.»- «O mia cara Madre, ripigliò una di esse, è possibile che abbiamo da arrivare a questo punto di separarci? Ah! io certamente non potrò resistere a questo dolore.»Ripigliò la serva di Dio:«Gesù, che vuole staccarci da tutto, le darà forza per tollerarlo.».

  A208000096 

 Dopo essersi alquanto sfogata coll' amato Signore, vedendosi intorno le sue care figlie spirituali, fece loro un commovente discorso, con cui le esortò sovratulto all' esatta osservanza delle regole, all' amore dell' ubbidienza, alla perfetta abnegazione di se stesse e all' interna unione con Dio.

  A208000098 

 «Madre Maria degli Angeli, le disse allora il provinciale, le resta ancora una figlia da benedire.» Ed ella soggiunse: »Nostro Signore la benedica, e le dia un vero distacco da tutte le vanità del mondo, perchè ecco qui dove tutto finisce.» La proprietà dell' avviso fece maravigliare vie più gli astanti, che tutti ben tosto si convinsero che la Beata Madre fosse dall' alto illuminata ed inspirata.

  A208000106 

 Accrescevano la divozione dei fedeli verso la serva di Dio le miracolose guarigioni di ogni genere, le grazie straordinarie che il Signore si compiaceva di operare in favore di chi la invocava.

  A208000113 

 Vedendola ridotta a tal punto, e già disperata dai medici, la madre badessa le portò un' immagine con una reliquia della Beata, esortandola a raccomandarsi con fede viva a questa serva di Dio, affinchè le ottenesse dal Signore la guarigione.

  A208000122 

 Oh amabile Vergine, Beata Maria degli {182 [456]} Angeli, che consecrata a Dio co' santi voti di religione incominciaste una vita di perfezione, e vi esercitaste costante nella pratica delle virtù, deh concedete anche a noi, che fedeli alle promesse del s. Battesimo, ed ai doveri del nostro Stato proseguiamo costanti nel sentiero di santità, vincendo le tentazioni e le insidie de' nostri spirituali nemici, e conseguiamo finalmente la sorte di perseverar fino all' ultimo nella grazia del Signore.

  A208000129 

 O magnanima figlia di S. Teresa, gloriosa Maria degli Angeli, che non contenta di vivere ubbidientissima alla voce de' vostri superiori, voleste pure chiudere i vostri giorni mortali col merito e colla benedizione dell' ubbidienza, deh otteneteci dal Signore di apprezzare questa bella virtù in tutto il tempo di nostra mortale carriera, e di non mai allontanarci dal volere di Dio, che ci sarà manifestato da Coloro, che Dio pose al nostro Governo tanto nelle cose che riguardano il corpo come in quelle dell' anima.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000001 

 E subito verrà al suo tempio il Dominatore cercato da voi e l'angelo del testamento da voi bramato: eccolo che viene, dice il Signore Iddio degli eserciti.

  A209000002 

 Adempiva appunto questa funzione quando ebbe la visione che cosi ci viene esposta dal Vangelo: « Or avvenne che mentre faceva le funzioni di sacerdote dinanzi a Dio nell'ordine del suo turno, secondo la consuetudine del sacerdozio, toccogli in sorte di entrare nel tempio del Signore a offerir l'incenso, e tutta la moltitudine del popolo orava di fuori nell'ora dell'incenso, quando gli apparve l'angelo del Signore stante alla destra dell'altare dell'incenso.

  A209000002 

 Ed egli precederà davanti a lui con lo spirito e con la virtù di Elia, per rivolgere i cuori de' padri verso i loro figliuoli, e gli increduli alla sapienza dei giusti, per preparare al Signore un popolo perfetto.

  A209000002 

 Erano amendue giusti innanzi a Dio, e camminavano irreprensibili in tutti i comandamenti e nelle leggi del Signore.

  A209000002 

 Essi non avevano figliuoli, ed erano tutti e due di un'età avvanzata, e però desideravano di avere un figliuolo e lo domandavano tutti i giorni al Signore.

  A209000002 

 Ma l'angelo gli disse: non temere, o {6 [384]} Zaccaria, perchè è stata esaudita la tua orazione, e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo, e gli porrai il nome di Giovanni, e sarà a te di allegrezza e di giubilo; e molti si rallegreranno per la nascita di lui; imperocchè egli sarà grande nel cospetto del Signore: non berrà nè vino nè sicera; e sarà ripieno di Spirito Santo fin dall'utero di sua madre: e convertirà molti dei figliuoli d'Israello al Signore Dio loro.

  A209000004 

 Sarà grande {8 [386]} nel cospetto del Signore, sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno della madre, e convertirà molti figliuoli d'Israele al Signore Dio loro da essi abbandonato, e riconcilierà i padri co' figliuoli, e preparerà al Signore Dio, d'innanzi al quale ei cammina collo spirito e colla virtù di Elia, un popolo inclinato a riceverlo.

  A209000004 

 Zaccaria, ricordo del Signore: Elisabetta, dio del giuramento.

  A209000005 

 E donde a me questo, che la madre del Signor mio venga da me? Imperocchè appena il suono del tuo saluto giunse alle mie orecchie, saltellò per giubilo nel mio seno il bambino, e beata te che hai creduto perchè si adempiranno le cose dette a te dal Signore.

  A209000005 

 Elisabetta divenuta feconda stava ritirata meditando e lodando le misericordie del Signore, allorchè gioia novella, miracoli più grandi rivelarono la sua fortuna.

  A209000010 

 E tu, o fanciullo, sarai detto il profeta dell'Altissimo, perchè lo precederai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie: per dare al suo popolo la scienza della salute per la remissione dei loro peccati, mediante le viscere della misericordia del nostro Dio, per le quali ci ha visitato il Sol nascente dall'alto.

  A209000010 

 Ripieno di Spirito Santo così profetò: « Benedetto il Signore Dio d'Israele, perchè ha visitato, e redento il suo popolo.

  A209000012 

 La mano del Signore, come dice s. Luca, era con quel bambino, per guidare i suoi passi.

  A209000014 

 Così per tutto il paese d'intorno al Giordano andava predicando il battesimo di penitenza per la remissione {24 [402]} dei peccati; conforme sta scritto nel libro dei sermoni d'Isaia profeta: voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore.

  A209000014 

 Giovanni obbedì alla voce del Signore che {23 [401]} lo chiamava per preparare la strada al Messia.

  A209000022 

 Loro disse dunque che non era altro che: la voce di colui che grida nel deserto, raddrizzate la via del Signore, come aveva detto il profeta Isaia.

  A209000027 

 Esso avea libertà di intrattenersi con essi, perciò non dimenticò la funzione di precursore, e lavorò fino alla fine per preparare le vie al Signore.

  A209000039 

 Poco tempo dopo avvenne la Passione di nostro Signore Gesù Cristo, il quale fu disprezzato da Erode, presentato che fu a lui per ordine di Pilato, Esso si contentò di motteggiarlo, non essendovi Erodiade che lo spingesse all'uccisione.

  A209000047 

 Si narrano molti miracoli operati da s. Giovanni Battista dopo la sua morte, coi quali il Signore volle onorare il suo santo precursore.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000019 

 Eravi nel tempio una giovane Vergine da' suoi genitori consacrata al Signore sin dalla sua infanzia.

  A210000020 

 Ma un ostacolo si presentava; Maria aveva fatto voto al Signore della sua verginità.

  A210000022 

 Non sapendo in qual maniera conciliare il rispetto dovuto ai voti fatti a Dio coll'usanza mosaica che imponeva il matrimonio a tutte le donzelle d'Israele, radunò gli anziani e consultò il Signore ai piedi del tabernacolo {16 [296]} dell' alleanza.

  A210000023 

 Il Sommo Sacerdote avendo annunziato loro che si trattava di gettar le sorti per dare uno sposo a Maria, e che la scelta sarebbe fatta dal Signore, ordinò che tutti si trovassero al sacro tempio il giorno seguente con una verga di mandorlo.

  A210000026 

 Il Sommo Sacerdote prostratosi colla faccia a terra davanti al Signore, interrogollo della sua volontà, e se per sua poca fede, ovvero per non aver compreso la sua voce, non era apparso nei rami il segno promesso.

  A210000030 

 Giuseppe rassicurato della volontà del Signore dalle parole del sommo Pontefice depose il suo ramo cogli altri e si ritirò in santo raccoglimento a pregare.

  A210000048 

 All'improvviso un angelo del Signore, l'arcangelo Gabriele, discese in questa povera casa tutto risplendente dei raggi della gloria celeste, e salutò l' umile Vergine dicendole: « Io ti saluto, o piena di grazie; il Signore è con te, tu sei benedetta tra tutte le donne.

  A210000048 

 Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre; egli regnerà eternamente nella casa di Giacobbe, ed il suo regno non avrà fine.

  A210000050 

 A queste divine parole l'umile Maria non trovò più che ridire: Ecco l'ancella del Signore, rispose all'Angelo, sia fatto di me secondo la tua parola.

  A210000063 

 Un angelo del Signore comparve e loro annunziò la buona novella della nascita del Salvatore.

  A210000077 

 Appena Giuseppe era rientrato nella povera casa ai Nazareth, un angelo del Signore gli apparve in sogno e {46 [326]} gli disse: « Alzati, togli teco il fanciullo e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani colà finchè io non ti dica di ritornare.

  A210000082 

 Giuseppe aveva arrestato la cavalcatura di Maria, e pregava il Signore in silenzio; imperocchè era impossibile qualunque resistenza.

  A210000084 

 Così ebbero letterale compimento le parole del profeta Isaia quando disse; « Ecco che il Signore salirà sopra una nuvola leggerà ed entrerà in Egitto, e alla presenza di lui si conturberanno i simulacri d'Egitto.

  A210000088 

 Oh quanto erano dolci allora le emozioni del buon vecchio nel contemplare il viso raggiante di Gesù! Quando arrivava il Sabato, giorno di riposo e consacrato al Signore, Giuseppe prendendo per le mani il fanciullo, ne guidava i {57 [337]} primi passi con una sollecitudine veramente paterna.

  A210000090 

 Da sette anni stava Giuseppe in Egitto, quando l'Angelo del Signore, messaggiero ordinario dei voleri del {58 [338]} Cielo gli apparve di nuovo durante il sonno e gli disse: « Alzati, togli teco il fanciullo e la sua madre, e ritorna al paese d'Israele, imperocchè coloro che cercavano il fanciullo per farlo morire, non esistono più.

  A210000091 

 Doveva ciò fare a Gerusalemme, o nella Galilea, o nella Samaria? Giuseppe pieno d'ansietà pregò il Signore che gli mandasse durante la notte il suo celeste messaggiero.

  A210000099 

 Così giammai si sarebbe visto lavorare in giorno festivo, egli aveva compreso come non sia di troppo un giorno per settimana onde pregare il Signore e ringraziarlo de' suoi favori.

  A210000113 

 L'ultimo momento era giunto, Giuseppe fece uno sforzo supremo per alzarsi e adorare colui che gli uomini consideravano quale suo figlio, ma che Giuseppe conosceva per suo Signore e Dio.

  A210000135 

 Quindi i Greci oltre la festa di tutti gli antenati di Cristo (che furono giusti) la quale celebrano nella domenica che precede il giorno di Natale, consacrarono la domenica che corre in quest'ottava al culto specialmente di s. Giuseppe, sposo di Maria, del santo profeta Davide e di s. Giacomo cugino del Signore.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000007 

 Io potrei riferire i sermoni, che egli faceva alla moltitudine, e come egli raccontasse la sua famigliarità e il suo conversare con Giovanni e con gli altri, che avevano veduto il Signore, e come egli era solito narrare quanto egli stesso {54 [150]} aveva udito da lui (Giovanni) intorno al Signore: così pure parroi di poter ricordare siccome egli affermasse tutte le cose, riguardo alla dottrina e ai miracoli del Signore, le quali egli aveva udite da coloro che avevano veduto il Verbo della vita coi loro propri occhi, essere conformi alle Scritture, Imperocche tutte queste cose (che al certo fu una misericordia di Dio verso di me), io allora diligentemente ascoltava; non già scrivendole sulla carta, ma stampandole nel mio cuore; le quali ora per la grazia di Dio sempre rivolgo in mente e schiettamente esprimo.».

  A211000009 

 Fatto sta che sotto maestri così chiari per santità e dottrina, Ireneo fece progressi maravigliosi, e diede prove così insigni di zelo per la gloria di Dio e della Chiesa, da meritarsi l'affètto del suo vescovo S. Policarpo, e l'ammirazione dei fedeli, i quali già cominciavano a prevedere che Iddio destinava questo suo servo ad essere una delle fiaccole, che poste sul candelabro avrebbero sparso molta luce nella casa del Signore.

  A211000020 

 Quindi s. Epifanio discorrendo dei Valentiniani nel libro sovracitato, dice che s. Ireneo, «adorno siccome era in ogni modo dei doni dello Spirito Santo, e siccome un generoso atleta messo in campo dal Signore, e cosperso delle grazie celesti della vera fede e scienza, combattè e sconfisse tutta la dottrina ciarliera di questi eretici».

  A211000033 

 Si ignorano le circostanze del martirio del nostro santo, si ha solo di certo, che nella persecuzione di Severo esso fece sacrifizio della sua vita al Signore per mano del carnefice, come attesta S. Gregorio di Tours, e pare che egli passasse da questo esilio alla gloria del Cielo nell'anno ottantesimo secondo della sua età.

  A211000049 

 «Quando il calice in cui si è versato del vino, e il pane spezzato riceve la parola di Dio (vale a dire si sono pronunziate sopra di essi le parole della consacrazione, le quali sono le stesse profferite dal Figliuolo di Dio sopra del pane e del vino nell'ultima cena), cioè esso vino ed esso pane diventa l'Eucaristia del Corpo e Sangue del Signore, da cui la sostanza della nostra carne riceve sostentamento e incremento: come adunque affermano (gli eretici), la nostra carne, la quale si nodrisce del Sangue e Corpo di Cristo, quasi fosse membro di esso, non essere capace del dono di Dio, cioè della vita eterna?».


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000089 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che dalle folte tenebre dell'idolatria per tratto speciale della misericordia divina foste chiamato alla luce del Vangelo, deh! vi prego, ottenetemi dal Signore la grazia che io possa scoprire le tenebre che oscurano la mente mia, e conosca gli errori della mia trascorsa vita, per detestarli, e corrispondere alla voce di Dio che mi chiama a farne la penitenza.

  A212000092 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che appena ricevuto il battesimo siete divenuto fervoroso cristiano, pronto a dar la vita per la fede, ottenetemi dal Signore Iddio, che {92 [286]} io possa mantenere le promesse e le rinunzie battesimali, vivendo da buon cristiano nella fuga del male e nella pratica della virtù, pronto a patire qualunque male piuttosto di commettere qualche azione contraria alla santa legge di Dio.

  A212000095 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che per amore di Gesù Cristo vinceste ogni rispetto umano, rinunciaste a tutti i piaceri e a tutte le grandezze della terra, ottenetemi dal Signore che io possa interamente distaccare il mio cuore dalle cose del mondo per seguire Gesù Cristo fino alla morte.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000015 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che dalle tolte tenebre dell'idolatria per tratto speciale della misericordia divina foste chiamato alla luce del Vangelo, deh! vi prego, ottenetemi dal Signore la grazia che io possa scoprire le tenebre che oscurano la mente mia, e conosca gli errori della mia trascorsa vita, per detestarli, e corrispondere alla voce di Dio che mi chiama a farne la penitenza.

  A213000016 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che appena ricevuto il battesimo siete divenuto fervoroso cristiano, pronto a dar la vita per la fede, ottenetemi dal Signore Iddio, che io possa mantenere le,promesse e le rinunzie battesimali, vivendo da buon cristiano nella fuga del male, e nella pratica della virtù, pronto a patire qualunque male piuttosto di commettere qualche azione contraria alla santa legge di Dio.

  A213000018 

 Glorioso s. Pancrazio, voi che per amore di Gesù Cristo vinceste ogni rispetto umano; rinunciaste a tutti i piaceri e a tutte le grandezze della terra, ottenetemi dal Signore che io possa interamente distaccare il mio cuore dalle cose del mondo per seguire Gesù Cristo fino alla morte.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000001 

 Questi due gran Santi sono dalla Chiesa nominati le colonne e le fondamenta della Fede, principi degli Apostoli, i quali colle loro fatiche, coi loro scritti e col loro sangue c' insegnarono la legge del Signore; - Ipsi nos docuerunt legem tuam, Domine.

  A214000009 

 Il furore di Saulo non poteva saziarsi; egli non respirava che minacce e stragi contro ai discepoli del Signore.

  A214000012 

 Pertanto tutto umiliato: Signore, esclamò, che volete che io faccia? Come se dicesse: Quale è il mezzo di procurare la vostra gloria? Io mi offro a voi per fare la vostra santissima volontà.

  A214000015 

 Anania, sentito il nome di Saulo, tremò e disse: Deh! Signore, dove mai mi mandate! Voi ben sapete il gran male che ha fatto ai fedeli in Gerusalemme; ora si sa da tutti che egli è venuto qua con pieno potere di legare tutti coloro che credono nel vostro Nome.

  A214000015 

 Gesù Cristo gli apparve e gli disse: Anania! ed egli a lui: Eccomi, o Signore.

  A214000015 

 Il Signore replicò: va pure tranquillo, non temere, perchè quest'uomo è un istrumento scelto da me per portare il mio nome ai gentili, dinanzi ai re e dinanzi ai figliuoli d'Israele; perciocchè io gli farò vedere quanto egli debba patire pel mio nome.

  A214000015 

 Il Signore soggiunse: Levati su e va nella via chiamata Diritta, e cerca di un certo Saulo nativo di Tarso; tu lo troverai mentre fa orazione.

  A214000015 

 La qual cosa fece il Signore per assicurare Saulo che Anania era colui che mandava per manifestargli i suoi voleri.

  A214000016 

 Anania obbedì, andò a trovare Saulo, gl'impose le mani e gli disse: Saulo fratello, il Signore Gesù che ti apparve nella strada, per cui venivi a Damasco, mi ha mandato a te, affinchè ricuperi la vista e sii ripieno dello Spirito Santo.

  A214000017 

 Quindi Anania soggiunse: ora levati su e ricevi il Battesimo, e lava i tuoi peccati invocando il nome del Signore.

  A214000020 

 Appena udì raccontare la prodigiosa conversione di questo suo condiscepolo si recò tosto da lui per consolarlo; andato poscia dagli Apostoli raccontò loro la prodigiosa apparizione di Gesù Cristo a Saulo, e come esso istruito direttamente dal Signore non altro desiderava che pubblicare il santo nome di Dio a tutti i popoli della terra.

  A214000021 

 Paolo rispose: Signore, eglino sanno come io fui persecutore e bestemmiatore del vostro santo nome, se sapranno ch' io mi sono convertito, certo seguiranno il mio esempio e si convertiranno anch'essi.

  A214000022 

 Deliberata così la partenza di Paolo i discepoli lo accompagnarono a Cesarea, {16 [182]} e di là lo inviarono a Tarso sua patria, colla speranza che avrebbe potuto vivere con minor pericolo tra i parenti e gli amici e cominciare anche in quella città a far conoscere il nome del Signore.

  A214000026 

 Allora Saulo tutto acceso di zelo e di Spirito Santo gli gittò addosso gli sguardi: scellerato, gli disse, arca di empietà e di frode, figlio del diavolo, nemico d'ogni giustizia, non li arresti ancora dal pervertire le diritte strade del Signore? Or ecco la mano di Dio pesare sopra di te: fin da questo momento tu sarai cieco, e per quel tempo che Dio vorrà non vedrai più la luce del sole.

  A214000029 

 Paolo che non altro aspettava che l'opportunità di parlare si levò in piedi, indicò colla mano che facessero tutti silenzio, e prese a parlare cosi: «Figliuoli d'Israele, e voi tutti che temete il Signore, poichè mi invitate a parlare, vi prego di udirmi con quell'attenzione che merita la dignità delle cose che sono per dirvi.».

  A214000031 

 Ma tremate d'or in avanti se mai chiuderete gli occhi; tremate di provocar sopra di voi la maledizione fulminata dai profeti contro a chiunque non vuole riconoscere {24 [190]} la grande opera del Signore, il cui compimento deve aver luogo in questi giorni.».

  A214000033 

 I malevoli per apparecchiarsi a contraddirlo, e quelli che temevano il Signore, israeliti e gentili, per meglio istruirsi e confermarsi nella fede.

  A214000036 

 Queste città e i paesi vicini furono il campo ove i nostri zelanti operai si diedero a seminare la parola del Signore.

  A214000037 

 Preparate le vittime, le corone, e quanto facesse d' uopo per la funzione, portarono ogni cosa avanti la casa ove albergavano Paolo e Barnaba volendo in tutti i modi far loro un sacrifizio, I due Apostoli accesi di santo zelo si gettarono nella turba e in segno di dolore lacerandosi le vesti gridarono: Olà, che fate, o miseri? Noi siamo uomini mortali simili a voi, noi appunto con tutto lo spirito vi esortiamo di convertirvi dal culto degli Dei al culto di quel Signore, il quale ha creato il cielo e la terra, e che sebbene pel passato abbia tollerato che i gentili seguissero le loro {29 [195]} follie, ha però somministrati chiari argomenti dell'esser suo e della sua infinita bontà con opere che lo fanno conoscere supremo padrone di ogni cosa.

  A214000056 

 Da questa visione s. Paolo conobbe la volontà del Signore, e senza più si preparò a passare il mare per recarsi in Macedonia.

  A214000068 

 Così quei {51 [217]} cittadini rigettarono le grazie del Signore per le grazie degli uomini.

  A214000114 

 Fra le altre cose facevano lo spezzamento del pane, cioè celebravano la Santa Messa, a cui partecipavano i fedeli ricevendo il corpo del Signore sotto alla specie del pane.

  A214000125 

 Allora tutti ravvisando la volontà di Dio nella fermezza del santo Apostolo dissero ad una voce: sia fatta la volontà del Signore.

  A214000126 

 Di che tutti ringraziarono di cuore il Signore.

  A214000163 

 Imperciocchè questa notte mi è apparso l'angelo del Signore e mi disse: non temere, o Paolo, tu devi essere presentato a Cesare; e per tuo riguardo Dio dà la vita a tutti coloro che navigano teco.

  A214000198 

 Epafrodito fu accolto dai Filippesi come un angelo mandato dal Signore e la lettera di Paolo riempì il cuore di quei fedeli della più grande consolazione.

  A214000199 

 Questo Filemone era stato guadagnato alla fede da S. Paolo, e corrispose così bene alla grazia del Signore che egli era considerato come modello dei cristiani, e la sua casa era chiamata chiesa perchè era sempre aperta per le pratiche di pietà e per {134 [300]} l'esercizio della carità verso i poveri.

  A214000203 

 Che se egli è caro a me, quanto non lo deve essere a te, appartenendoti e secondo il mondo e secondo il Signore.

  A214000204 

 Dammi questa sensibile consolazione a nome del Signore! Ti scrivo questo, appoggiato alla confidenza che ho in te, perchè sono persuaso di ottenere più che non dimando.

  A214000204 

 Sì, o fratello, mi aspetto {138 [304]} di ricevere da te tal gioia nel Signore.

  A214000213 

 Indirizzando poi il discorso alla gioventù {142 [308]} dice queste affettuose parole: «Figliuoli, ve lo raccomando per amor del Signore, siate ubbidienti ai vostri genitori: perchè è cosa giusta.

  A214000213 

 Onora il tuo padre e la madre tua, dice il Signore.

  A214000214 

 Di poi parla così ai genitori: «E voi, o padri, non provocate all'ira i vostri figliuoli, ma allevateli nella disciplina e nella istruzione del Signore.

  A214000225 

 Non morì soll' istante, e potutosi rialzare posesi ginocchioni e ad esempio del Salvatore invocava la divina misericordia sopra i suoi nemici dicendo: perdonate, o Signore, perciocchè essi non sanno che cosa si facciano.

  A214000236 

 E per mitigare la ferita che la novella di sua morte imminente gli avrebbe cagionato lo incoraggisce così: non ti contristare per me, anzi, se mi vuoi bene, rallegrati nel Signore.

  A214000236 

 Nel resto nulla più mi rimane a desiderare se non la corona di gloria che il Signore Iddio giusto giudice mi renderà in quel'giorno, quando io consumato il sacrificio di mia vita, mi presenterò a lui.

  A214000237 

 «Faccia Dio, gli scrive, misericordia alla famiglia di Onesiforo, il quale lungamente mi ha servito, e non si recò a vergogna di vivere meco nelle catene; il Signore gli usi in quel gran giorno quella stessa misericordia che usò verso di me.

  A214000256 

 Cristiano lettore! forse tu che leggi ed io che scrivo, avremo passato una parte della vita nell'offesa del Signore! Ma non perdiamoci di animo: avvi ancora tempo per noi; la misericordia di Dio ci attende.

  A214000256 

 S. Paolo faticò 36 anni nel servizio del Signore; ora da 1800 anni gode l'immensa gloria del cielo, e la godrà per tutti i secoli.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000017 

 breve tempo appresso, dopo aver lungamente governato la chiesa {18 [114]} di Smirne, fu chiamato a ricevere il premio delle sue fatiche: ma prima che passasse da questa all'altra vita, il Signore lo consolò col rivelargli che Policarpo gli succederebbe nella carica.

  A215000041 

 Adunque avendo le mani legate dietro il dorso, quasi egli fosse qualche insigne montone scelto tra un numeroso gregge, per essere offerto in olocausto accettevole, alzati gli occhi al cielo, pregò cosi: Signore Iddio onnipotente, Padre del tuo diletto e benedetto figlio Gesù Cristo, per mezzo di cui noi abbiamo ricevuto la cognizione di te, Dio degli angeli e delle podestà, e di tutte le creature, e d'ogni classe di giùsti, i quali vivono nel tuo cospetto; io ti benedico, perchè in questo giorno e in questa ora tu mi fai degno di avere parte nel numero de' tuoi martiri, nel calice di Cristo, nella risurrezione della {39 [135]} vita eterna; del corpo e dell'anima, nell' incorruzione dello Spirito Santo; tra i quali martiri fa che noi siamo oggi ricevuti al tuo cospetto quel ostia pingue ed accettevole, siccome tu, Dio pero, e scevro d' ogni menzogna, hai disposto, hai predetto e adempito.

  A215000046 

 Quando poi l'avrete letta, mandatela anche ai fratelli lontani, acciocchè essi pure diano gloria al Signore, il quale tra' suoi servi fece una simile scelta, e che colla sua grazia e col suo dono può introdurre tutti noi nel suo eterno regno per mezzo del suo unigenito Gesù {43 [139]} Cristo, a cui sia gloria, onore, imperio, maestà per tutti i secoli.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000016 

 Stava colla persona in campo e col pensiero in coro dove si cantavano le lodi del Signore, cosicchè si poteva chiamare soldato più di nome che di esercizio; sempre impaziente che giugnesse il momento da lui aspettato di vivere unicamente in servizio di Dio.

  A216000024 

 Il Signore che vuole la conversione e non la morte del peccatore compiè l'opera sua; quel ladrone lasciò i suoi compagni, abbracciò la vita religiosa, e fu egli medesimo che raccontò quanto era avvenuto tra lui e Martino, quando nel trapassar le Alpi cadde tra le mani degli assassini.

  A216000025 

 Fortunato quell'assassino che secondò gl'impulsi della divina grazia! Fortunati noi, se ascolteremo {21 [409]} gli avvisi che ogni giorno ci dà il Signore per invitarci a fuggire il male e a praticare il bene!.

  A216000027 

 Quegli eretici vollero provarsi a disputare con lui, ma poichè non potevano resistere allo spirito del Signore che fortificava le parole del Santo, si appigliarono al medesimo partito già posto in opera dai persecutori di s. Stefano primo martire della Chiesa.

  A216000041 

 Mosso a compassione ricerca quale ne sia la causa, e gli fu risposto che un servo di quel signore con un laccio si era tolta la vita.

  A216000041 

 Presolo poi per mano lo rizzò in piedi, e lo presentò a quelli che già lo piangevano morto, e che ora in vederlo vivo e sano piangevano per allegrezza rendendo grazie al Signore, il quale aveva conceduto un polere così grande agli uomini.

  A216000052 

 A tal vista di pecorelle traviate e smarrite, pensando che per quelle era inutile la Passione e morte del Salvatore, il santo Prelato si sentì profondamente commosso, ed animato dallo Spirito del Signore si pose a predicar loro la parola di Dio, esortandoli a non differire di usare i mezzi necessarii per conseguire la loro eterna salute.

  A216000069 

 Sovente il Signore ce ne priva per mettere alla prova la virtù e mantenerci nell'umiltà.

  A216000072 

 Vi fu chi lo voleva persuadere a fare il dovuto risentimento, a cui Martino soleva rispondere: Cristo ha tollerato Giuda, e perchè io non tollererò Brizio? Anzi dalla sopraddetta visione avendo conosciuto che Brizio era dai demonii incitato contro la sua persona, non cessava di porgere calde preghiere al Signore per la sua conversione.

  A216000073 

 In questa maniera il Signore con moltiplicati {55 [443]} tratti di bontà compensa la rassegnazione e la pazienza di coloro che soffrono per suo amore.

  A216000078 

 Intanto egli prende seco alcuni dei suoi monaci, entra in quella chiesetta, e si mette a pregare il Signore, acciocchè si degni di manifestargli chi sia la persona ivi sepolta.

  A216000083 

 «Un giorno che pregava nella «sua celletta (così s. Sulpizio Severo) «il demonio gli si fece vedere circondato di luce, vestito di abiti eleganti, «con una corona d'oro e di pietre preziose in testa ed in fine con uno esteriore tutto proprio ad ingannare chiunque non avesse avuto lo spirito del «Signore.

  A216000085 

 Tuttavia pienamente persuaso che ogni fatica tollerata pel Signore è largamente ricompensata, non tralasciò di continuare l'adempimento de' doveri del suo pastorale ministero colla solita diligenza e carità.

  A216000087 

 Onde rivoltosi con grande affetto al cielo disse: «O signore, «se io sono ancora necessario al vostro {65 [453]} «popolo non ricuso la fatica, facciasi la «vostra santissima volontà.» Colle quali parole dimostrava il vivo desiderio di andare al cielo, ma che avrebbe ancora differito qualora ciò fosse tornato a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

  A216000089 

 Il cielo mi è aperto e mi «attende.» Mentre proferiva queste parole rese lo spirito al Signore.

  A216000098 

 Giosuè essendosi accorto che gli era apparso il principe dell'esercito del Signore, cadde prostrato e lo adorò: Cecidit pronus in terram et adoravit.

  A216000107 

 Vi prego, egli scrive ai Romani, vi prego d'intercedere per me colle vostre preghiere presso al Signore Iddio.

  A216000116 

 Ora se il Signore non gradisse il culto delle reliquie, confermerebbe la loro venerazione con sì luminosi miracoli e con tanti segnalati favori? Per queste ragioni la Chiesa cattolica fin dai primi tempi ha sempre praticato una venerazione particolare alle Reliquie, e la Storia Ecclesiastica ci assicura tale tradizione derivare dagli Apostoli.

  A216000132 

 Quanto chieggo al Signore si è che si degni di usare misericordia all'anima mia, e mi voglia perdonare i miei peccati.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000022 

 Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere questo un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi a' suoi piedi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi da me.

  A217000022 

 Quasi che dir volesse: Oh Signore, io non son degno di stare {17 [309]} alla vostra presenza, ammirando, dice S. Ambrogio, i doni di Dio, sicchè tanto più meritava quanto meno di sè presumeva.

  A217000023 

 Colà entrarono ambidue nella sinagoga e Pietro ascoltò la predica che quivi fece il Signore, e fu testimonio della guarigione di un indemoniato da lui miracolosamente operata.

  A217000025 

 Gesù restituì la sanità a quanti erano a lui portati; e tutti pieni di contentezza partivano dalla casa di Pietro lodando e benedicendo il Signore.

  A217000030 

 A tali parole niuno degli Apostoli ardì parlare; solo Pietro, e per l'impeto del suo amore verso Gesù, e per accertarsi che non era un'illusione, Signore, disse, se siete veramente voi, comandate che {22 [314]} io venga a voi camminando sopra le acque.

  A217000032 

 Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli, e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avele parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio.

  A217000039 

 Quando si presentano le chiavi di una città ad un re si vuole significare, che quella città lo riconosce per suo signore.

  A217000041 

 Pietro, che amava teneramente il suo maestro, inorridì all'udire i mali cui era per essere esposta la sacra di Lui persona, e, trasportato dall'amore che un tenero figlio ha per suo padre, lo trasse in disparte, e prese a persuaderlo, che si recasse lontano da Gerusalemme, per evitare quei mali e conchiuse: lungi da voi, Signore, cotesti mali.

  A217000042 

 Quindi rivolto a Gesù disse: O Signore, quanto mai è cosa buona il dimorare in questo luogo: se così vi piace, facciamo qui tre padiglioni, uno per voi, uno per Mosè, e l'altro per Elia.

  A217000048 

 Ciò detto entrò in casa dove il Signore lo aveva già preceduto.

  A217000050 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore.

  A217000053 

 Non molto dopo Gesù portossi nel tempio di Gerusalemme e si mise a ragionare con Pietro della struttura di quel maestoso edifizio e della preziosità delle pietre che lo adornavano; dal che il Signore prese occasione di predirne l'intera rovina.

  A217000055 

 Mentre era a mensa co' suoi discepoli, verso il fine della cena, il Signore si leva da tavola, piglia uno asciugatoio, se lo cinge ai fianchi, versa dell'acqua in un catino, mostrando di voler lavare i piedi agli Apostoli che seduti e maravigliati stavano aspettando qual cosa volesse fare il loro Maestro.

  A217000056 

 A queste parole il buon Pietro fu terribilmente turbato, dolevagli di dover essere separato dal suo Signore, non voleva disobbedirgli nè contristarlo; gli pareva non potergli permettere così basso servigio.

  A217000056 

 Tuttavia quando conobbe che il Salvatore voleva ubbidienza; gli disse: o Signore, poichè volete così, non debbo, nè voglio resistere alla vostra volontà, fate di me ogni cosa che meglio vi piace; se non basta lavarmi i piedi, lavatemi anche le mani e la testa.

  A217000064 

 Fu questo un tratto di vivo amore, ma fuor di proposito; perciocchè il Signore non voleva essere salvato dalle mani altrui, anzi per la salute del mondo voleva darsi nelle mani a' suoi nemici e morire; onde disse a Pietro: riponi la spada nel fodero, perciocchè chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A217000076 

 Allora comparve il Signore sul lido, dove, senza farsi conoscere, quasi volesse comperar dei pesci: giovanetti, loro disse, avete forse qualche pesce per far colezione? Pueri numquid pulmentarium habetis? No, risposero: abbiamo faticato, tutta la notte ed abbiamo preso niente.

  A217000077 

 A questa pesca inaspettata, Giovanni si rivolse verso colui che dal lido aveva dato quel suggerimento, ed avendo conosciuto essere Gesù, disse tosto a Pietro egli è il Signore.

  A217000078 

 Gli Apostoli trasportati dal desiderio di vedere il Signore lasciarono tutti i pesci nella barca; onde il Salvatore disse loro: portate qua dei vostri pesci.

  A217000080 

 Il Signore replicò: Simone figliuolo ili Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato tre volte sopra il medesimo soggetto rimase fortemente conturbato.

  A217000080 

 Pertanto diffidando delle proprie forze Pietro umiliato rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete {57 [349]} altresì che io vi amo.

  A217000080 

 Quindi gli replicò un'altra volta: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, replicò Pietro, voi ben lo sapete che io vi amo.

  A217000092 

 Prostrati adunque si misero a pregare così: Voi, Signore, il quale conoscete il cuore di tutti, mostrateci quale de' due abbiate scelto per occupare il luogo di Giuda prevaricatore.

  A217000097 

 Chiunque invocherà per la fede il nome del Signore, colui sarà salvo.

  A217000097 

 Oggi si è in noi verificata la profezia del profeta Gioele, il quale disse così: avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io spanderò il mio Spirito sopra gli uomini, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi dei sogni.

  A217000098 

 Quel Signore, nel {68 [360]} cui nome chi crederà sarà salvo, è quel medesimo Gesù Nazareno, quell'uomo grande, a cui Iddio rendette testimonianza con una moltitudine di miracoli, che operò, come voi stessi avete veduto.

  A217000100 

 Che poi Gesù sia salito al cielo, lo dice il medesimo Davidde con queste parole: Il Signore disse al mio Signore: siedi alla mia destra, finchè io abbia messo i tuoi nemici a scabello de' tuoi piedi.

  A217000100 

 Sappia adunque tutto il popolo d'Israele, che quel Gesù che voi avete crocifìsso, Iddio lo ha costituito Signore di tutte le cose, re e Salvatore del suo popolo, e niuno può salvarsi senza avere fede in lui.».

  A217000101 

 Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo la grazia del Signore operare nei loro cuori, e che già essi credevano in G. C., pieno di allegrezza loro disse: fate penitenza e ognuno in nome di Gesù C. riceva il battesimo, così otterrete la remissione dei peccati e riceverete lo Spirito Santo.

  A217000107 

 Che dice egli adunque? Il Signore, dice Mosè, vi farà sorgere fra i vostri figli un profeta, siccome a me, a lui crederete in tutto quello che vi dirà.

  A217000111 

 Se in questo giorno veniamo accusati e ci formano un processo per un'opera ben fatta, quale è la guarigione di quell'infermo, sappiate tutti, e lo sappia tutto il popolo d'Israele, che costui, il quale vedete qui alla vostra presenza sano e salvo, ha ottenuto la sanita nel nome del nostro Signore Gesù Nazareno; quel medesimo che voi metteste in croce, e che Iddio ha fatto risorgere da morte a vita.

  A217000138 

 S. Pietro ritornato da Samaria dimorò qualche tempo in Gerusalemme, dipoi andò a predicare la grazia del Signore in varii paesi.

  A217000153 

 Gli stessi predicatori del Vangelo avevano già ricevuto alcuni gentili alla fede, come avevano fatto dell'Eunuco della Regina Candace, e di Teofilo Governatore di Antiochia; ma questi erano fatti particolari, e gli Apostoli fino allora avevano quasi esclusivamente predicato il Vangelo agli Ebrei, aspettando dal Signore avviso speciale dell'epoca in cui dovessero senza eccezione ricevere alla fede anche i gentili e i pagani.

  A217000155 

 Ed egli preso da paura fissò in lui gli sguardi dicendo: chi siete voi, o Signore, che volete? Allora l'angelo: Iddio si è ricordato delle tue limosine; le tue orazioni giunsero al suo trono, e volendo appagare i tuoi desiderii mandò me per additarti la via della salute.

  A217000160 

 Allora Pietro spiegando il carattere di apostolo del Signore, depositario fedele della religione e della fede, prese ad istruire nei principali misteri del Vangelo tutta quella onorevole assemblea.

  A217000163 

 Allora tutta quella assemblea riconoscendo la voce del Signore in quella di Pietro, sì acquietarono e lodarono Iddio che avesse esteso i limiti della sua misericordia.

  A217000168 

 Sebbene queste loro orazioni fossero più forti delle catene, nondimeno piacque al Signore di esercitare per qualche giorno la loro pazienza e fede, e fare vie più conoscere gli effetti della sua onnipotenza.

  A217000169 

 Allora Pietro tornato in se stessso, e riflettendo sopra se medesimo, ora, disse, mi accorgo che il Signore mandò {117 [409]} veramente il suo angelo a liberarmi dalle mani di Erode, e dal giudizio che gli Ebrei aspettavano che egli facesse di me.

  A217000169 

 Egli era tutto rassegnato alle divine disposizioni, egualmente preparato a vivere e morire per la gloria del suo Signore; perciò nel buio di quell'orrida prigione dimorava colla maggior tranquillità dell'animo suo.

  A217000175 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio; in quell'istante medesimo fu colpito da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A217000178 

 S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del cristianesimo.

  A217000204 

 Allora il s. Apostolo s'inginocchiò a poca distanza dal feretro, e si mise a pregare fervorosamente il Signore, supplicandolo di glorificare il suo santo nome a confusione dei malvagi e a conforto dei buoni.

  A217000204 

 Dopo breve orazione rivolto al cadavere disse ad alla voce: Giovane, alzati su, Gesù Signore ti dà la vita e la sanità.

  A217000205 

 S. Pietro la confortò dicendo: noi siamo servi del Signore, egli lo ha risuscitato e non lo abbandonerà mai.

  A217000211 

 Ma colui che da lungo tempo faceva professione di disprezzare le grazie del Signore, era troppo difficile che si arrendesse anche in questo caso che Iddio abbondava nella sua misericordia.

  A217000211 

 Pietro, dice, s. Massimo, pregò il Signore di liberarlo dalla morte sia per far conoscere a Simone la debolezza de' suoi demonii, sia perchè confessando la potenza di G. C. implorasse da lui il perdono delle sue colpe.

  A217000215 

 Da tali parole conobbe Pietro che era imminente la propria crocifissione, poichè sapendo che il Signore non poteva più essere nuovamente crocifisso per se medesimo, doveva esserlo nella persona del suo Apostolo.

  A217000215 

 L'Apostolo benchè fosse sorpreso da questa inaspettata comparsa, nondimeno secondo la sua prontezza di spirito si fece animo di interrogarlo dicendo: O Signore, dove andate? Domine, quo vadis? Rispose Gesù: Io vengo a Roma per essere di nuovo crocifisso.

  A217000216 

 Niuno ebbe più alcun dubbio, che Pietro in breve sarebbe stato incarcerato ed avrebbe glorificato il Signore col dare per lui la vita.

  A217000219 

 Occupati adunque nelle opere di pietà, aspettiamo con impazienza e con piacere la venuta del giorno del Signore e secondo le sue promesse viviamo in maniera di poter passare alla contemplazione dei cieli ed al possesso di un'eterna gloria.».

  A217000219 

 State certi, le promesse del Signore non mancheranno mai: verrà il giorno estremo in cui cesseranno di essere i cieli, gli elementi saranno disciolti o divorati dal fuoco, sarà consumata la terra con tutto ciò che contiene.

  A217000219 

 «Per me, egli continua, io son certo, che secondo la rivelazione avuta dal N. Signore Gesù Cristo fra poco tempo debbo abbandonare questo tabernacolo del mio corpo, ma non mancherò di far in maniera, che ancor dopo la morte abbiate i mezzi per richiamare tali cose alla mente vostra.

  A217000220 

 Dipoi li esorta a conservarsi mondi dal peccato, e a credere costantemente che la lunga pazienza che usa spesso il Signore con noi, è per comun nostro bene.

  A217000221 

 Ma i veri servi del Signore sanno promuovere la sua gloria in ogni {154 [446]} tempo e in ogni luogo.

  A217000222 

 Io godo, andava esclamando, perchè presto vedrò il mio Signore.

  A217000224 

 S. Pietro egli pure dopo aver sottomesso quasi il mondo intiero al soave giogo di Cristo, vien tratto fuori dal carcere detto Mamertino e per la medesima strada condotto al luogo ove si preparavano quelle grandi solennità e celebrava anch'egli la cerimonia del trionfo ed offeriva se stesso in olocausto al Signore fuori della porta di Roma siccome {156 [448]} fuori di Gerusalemme era stato crocifisso il suo Divin Maestro.

  A217000226 

 Il Signore che dirigeva sempre lo zelo di sì fedele ministro lo consolò in quelle ultime agonie colla conversione di un gran numero d'idolatri d'ogni condizione e d'ogni sesso.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000011 

 Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore.

  A218000018 

 Qui parla chiaro Gesù Cristo nel Vangelo: « Non tutti, egli dice, non tutti quelli che dicono, o Signore, o Signore, entreranno nel regno de' cieli, ma tutti quelli che faranno la volontà del mio Celeste Padre.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000060 

 Quei prodi che erano pieni dello spirito del Signore, e che sostennero per la fede un glorioso martirio, giudicarono doversi dare la pace a coloro che erano caduti nell'idolatria.

  A220000090 

 Guarito dalla sua paralisia riacquistò la loquela, e sciogliendo la lingua si pose a lodare il Signore.

  A220000091 

 Partirono i due ministri del Signore e andarono in una parte delle catacombe dove erano Adria e Paolina, e con parole piene di carità e di amor di Dio li invitarono a fermarsi alcuni istanti, quindi cominciarono a parlare così: Ascoltate le nostre parole, esse sono portate a voi in nome del Signore.

  A220000093 

 Eusebio le fece tosto osservare che la gloria del mondo è fugace, dura poco e inganna chi la cerca; al contrario la gloria del regno de' cieli dura in eterno e rende {59 [205]} tutti pieni di santa allegrezza rendettero grazie al Signore.

  A220000097 

 Fatte queste cose, il santo Pontefice per ringraziare Iddio e per compiere la sacra funzione coll' atto più solenne dì nostra religione, celebrò per loro il santo sacrificio della Messa, in fine della quale parteciparono tuttti del corpo e del sangue di nostro Signore Gesù Cristo.

  A220000101 

 Voi, andava dicendo, voi siete uomini del Signore, io sono un vostro delatore.

  A220000102 

 Massimo così rigenerato nella grazia del Signore non sapeva più staccarsi da santo Stefano; e per istruirsi vie più nella fede dimorò più giorni col medesimo sommo Pontefice.

  A220000102 

 Tosto lo presero e lo alzarono da terra, ed egli vie più confortato dalla grazia del Signore cominciò a gridare: periscano gli Dei e quelli che li adorano, io non riconosco più altri che il vero Dio Creatore di tutte le cose, nè altro più io domando se non di essere battezzato.

  A220000133 

 Colà giunti, furono sottoposti ad una crudelissima e lunghissima flagellazione, durante la quale resero le loro anime al Signore.

  A220000135 

 Non vogliate temere i principi del secolo; temete unicamente il Signore Iddio del cielo e Gesù Cristo suo figliuolo.

  A220000138 

 Di poi si pose ad ammaestrare tutta quella santa adunanza intorno alle cose della vita eterna, facendo specialmente notare il premio grande che il Signore tiene in cielo preparato a chi persevera nel suo servizio fino alla morte.

  A220000138 

 Santo Stefano li appagò tutti, amministrando loro questo Sacramento; di poi in quel medesimo sotterraneo offerì il santo sacrificio della Messa per invocare la benedizione del Signore sopra que' novelli {73 [219]} battezzati.

  A220000142 

 In fine per {75 [221]} vie meglio disporli a ricevere la grazia del Signore, comandò un giorno di digiuno.

  A220000150 

 Lucilla: Si, o Signore, io credo.

  A220000151 

 Mentre però la grazia del Signore lavava le macchie dell'anima di Lucilla e le illuminava la mente, Dio con un miracolo guarì la cecità degli occhi di lei.

  A220000154 

 E per avere qualche conforto nel suo cuore, pregò il Signore Iddio, dicendo: Dio grande, creatore del cielo e della terra, disperdi i consigli diabolici, e in nome di Gesù Cristo Signor nostro, schiaccia Satana, affinchè questi infelici possano svincolarsi da' lacci di lui, ed abbandonando {78 [224]} gli idoli, conoscano te, Creatore, Padre onnipotente, e Gesù Cristo tuo figliuolo.

  A220000161 

 Se poi desideri che io faccia un sacrifizio lo fo volentieri, ma il mio sacrifizio è di lode e di confessione sincera a Gesù Cristo mio Signore.

  A220000175 

 Ma il forte genitore, pensando che i tormenti di sua figlia erano un mezzo per renderla in eterno beata, ne rese umili grazie al Signore.

  A220000187 

 Perciocchè egli pensava che un cuore, in cui regnava tanta bontà e coraggio, doveva già essere confortato dalla grazia del Signore.

  A220000193 

 Valeriano simile a quei mondani, che non capiscono le cose del Signore, disse: Sembrami che costui sia divenuto pazzo: perciò sia preso e severamente battuto con verghe.

  A220000212 

 Giunto in quel luogo, il santo Pontefice, alzò gli occhi, e rimirò con dolore quel luogo di abominazione, ed alla presenza di molti gentili ed anche di parecchi cristiani che erano colà accorsi, fece questa preghiera: Signore Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che colla confusione distruggesti la torre di Babele, deh! dimostra la tua potenza, e distruggi questo luogo dove intervengono tanti uomini ad adorare i demonii con loro eterna perdizione.

  A220000229 

 Stettero circa mezz'ora sommerse nelle acque, di poi apparvero sul fiume camminando sulle onde, come aveva fatto s. Pietro, e si avanzarono verso la riva cogli abiti asciutti predicando così la potenza del Signore e la gloria di Gesù Cristo.

  A220000236 

 Fra le altre cose andava dicendo: Perchè mi tormenti, o Stefano? Perchè mi tronchi la testa e mi tagli ad una ad una le membra? Perchè avendo tu riportato il martirio coll'aver tronca la testa, ora mi fai provare nella testa cotanto acuti dolori? Il tuo Signore mi spezzò il capo in croce, ed ora pel tagliamento del tuo capo mi sento spezzare il mio.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000015 

 Mettetevi solamente con buona volontà ed il Signore ci aiuterà.

  A221000058 

 Frattanto nel congedarmi da voi vi rendo i ben dovuti miei ringraziamenti per le salutari lezioni, ed istruzioni, che mi favoriste in questi nostri confidenziali trattenimenti, pregandovi di raccomandarmi al Signore, da cui vi desidero ogni felicità.

  A221000059 

 Abbracciamoci, o caro; e ricordatevi anche voi di me; io vi amerò sempre caramente nel Signore.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE