Parola «Città» [ Frequenza = 3540 ]

don bosco-angelina.html
  A002000002 

 Alle falde degli Apennini, non molto distante da una delle principali città d'Italia, circa la metà del secolo passato, viveva una famiglia che godeva la felicità che si può desiderare sopra questa misera terra.

  A002000034 

 - Vengo da una città di qui assai lontano?.

  A002000095 

 Nella stessa mia città, e posso dire nella stessa famiglia vi sono persone che professano cose le une opposte alle altre.

  A002000112 

 Angelina comincia a parlare di se stessa come segue: Io nacqui nella città di... capitale dello stato; Angela fu il nome impostomi nel battesimo.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000043 

 Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitale del mondo cattolico.

  A003000066 

 Non possiamo entrare in alcuna città, in alcun paese {85 [33]} ove non vi sia un qualche monumento delle, grazie ottenute da Maria a' suoi divoti.

  A003000070 

 La città di Torino innalzava questo monumento nel 1835, quando era liberata da micidiale choleramorbus, che orribilmente infestava lo vicine contrade.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000058 

 Un gran numero dei nostri fratelli soldati muoiono, famiglie e città intere son ridotte alla miseria; e se non ci rivolgiamo a Dio, non è finito.

  A004000094 

 L'Amministrazione del R. Ospizio di Carità della città di Carignano che suole annualmente concedere uno o due giorni di diporto alli poveri ricoverati, aderiva nello scorso luglio alle vive istanze dei medesimi, di permettere loro quest'anno una visita al Santuario d'Oropa.

  A004000102 

 Siccome alta maraviglia {46 [446]} destò l'annunzio di tale guarigione in quanti di quella città l'aveano prima conosciuta, ond'è, che ordinatosi tosto un triduo di ringraziamento nella chiesa dell'Ospizio, v'intervenne, oltre ai ricoverati, numeroso clero e popolo, maravigliati tutti di vedere la Vittoria stessa traversare sovra i suoi piedi la navata della chiesa.

  A004000111 

 Fu in questo modo che Gesù Cristo, dopo molti secoli dalla caduta del regno dei Crociati, ha voluto essere riportato in processione solenne per la prima fiata, per le strade di quella città, dove chiuso tuttavia nel purissimo seno della Vergine Immacolata, si recò, or corre il decimo nono secolo, a visitare il suo Precursore nella casa di s. Elisabetta.

  A004000113 

 Svegliati che furono ciascheduno raccontava al compagno di aver veduto Gesù Cristo e tutti rispondevano: {55 [455]} anch'io l'ho veduto, anch'io l'ho veduto! In tale visione il Signore li aveva confortati, ed esortati a seguitare la via incominciata; ed essi erano tanto pieni d'allegrezza, gratitudine, fede e amore che non potevano contenersi e volevano uscire per la città a predicare la Divinità di Gesù Cristo.

  A004000138 

 Giunti a quella città, passammo dal medico che aveva la cura de'miei occhi.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000009 

 Di qui pure la ragione per cui ogni regno, ogni città, ogni paese, ogni famiglia ha una chiesa, una cappella, un altare, una imagine, un dipinto o qualche segno che rammenta la venerazione universale prestata a Maria e nel tempo stesso ricorda alcuna delle molte grazie concesse a chi fece a Lei ricorso nelle necessità della vita.

  A009000012 

 I Turchi, che da oltre cento anni si erano stabiliti a Costantinopoli, vedevano con rincrescimento che i popoli d'Italia, e segnatamente i Veneziani, possedessero isole e città in mezzo al vasto loro impero.

  A009000013 

 La qual cosa essendo loro rifiutata, diedero mano alle armi e con un esercito {10 [348]} di ottanta mila fanti, e di tre mila cavalli e con formidabile artiglieria, guidati dallo stesso loro imperatore Selimo II, assediarono Nicosia e Famagosta che erano le città più forti dell'isola.

  A009000013 

 Queste città dopo eroica difesa caddero ambedue in potere dei nemici.

  A009000016 

 Lo scontro dell'esercito nemico ebbe luogo vicino a Lepanto città della Grecia.

  A009000020 

 In quel momento gli apparve la santa Vergine rivelandogli il trionfo delle navi cristiane, il quale trionfo s. Pio V annunziò tosto per la città di Roma prima che alcuno avesse in altra guisa potuto portare quella notizia.

  A009000023 

 Già la città di Vienna era ridotta ad un mucchio di rovine quando, il giorno della Natività di Maria, i Cristiani {14 [352]} raddoppiando le loro preghiere come per miracolo ricevettero avviso di vicino soccorso.

  A009000025 

 Si vedevano i soldati carichi di bottino entrare nella città, cacciandosi davanti molte gregge di buoi, che i nemici avevano abbandonato.

  A009000033 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui {21 [359]} il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul Capo della veneranda effigie di Mafia.

  A009000038 

 Dopo quella vittoria la divozione alla santa Vergine gi accrebbe talmente, che in quella {24 [362]} città venne costituita una celebratissima confraternita sotto al titolo di Maria Ausiliatrice.

  A009000039 

 Ma fra le città che si segnalarono per divozione verso a Maria Ausiliatrice, devesi certamente annoverare Torino.

  A009000042 

 Così fra i Torinesi cresceva e dilatavasi la divozione a Maria Ausiliatrice quando fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto alla santa Vergine in Valdocco, quartiere popolatissimo della città di Torino.

  A009000052 

 «Noi abbiamo provata quasi la medesima gioia che tu e gli imitatori del tuo zelo avete provato, quando ci fu {29 [367]} dato di conoscere che era stato condotto a termine in cotesta nobilissima città, e che era già stato a Dio consacrato il nuovo tempio dedicato al nome della beatissima Vergine Aiuto dei Cristiani.

  A009000073 

 Visto il memoriale a noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta per i fedeli dell'uno e dell'altro sesso all'altare {37 [375]}maggiore della predetta Chiesa la pia società che avrà nome di Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, in modo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa.

  A009000087 

 Il nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote torinese, ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, d'instituire colla licenza dell'Ordinario nella chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una pia società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'augusto Sacramento.

  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000266 

 Nel secolo quarto, nell'anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000017 

 Nei paesi e città dove non esiste alcuna di queste case, e dove gli associati giungono a dieci, dal Superiore sarà stabilito un capo col nome di Decurione.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000002 

 Fin dall'anno 1841 il Sacerdote Bosco Giovanni, vedendo come la gioventù specialmente operaia abbisognasse di essere avviata all'adempimento dei doveri del Cristiano ed allontanata dai pericoli che suole incontrare nei giorni di festa, aveva {78 [360]} concepito un vivissimo desiderio di consecrar tutta la sua vita al bene dei giovanetti, fondando oratorii festivi nei centri più popolati della città di Torino.

  A012000002 

 Il mattino di una domenica usci per la città ed incontrati alcuni giovanetti che giuocavano li invitò a seguirlo, ed allettatili coi regalucci e colle belle maniere fece prometter loro che la domenica seguente sarebbero venuti a trovarlo in casa.

  A012000002 

 Ma essendo sconveniente quel posto, fissò il luogo di ricreazione dei giovani {79 [361]} presso i molini della città.

  A012000004 

 Entrando poi in città si faceva silenzio e ognuno si metteva schierato, e di mano in mano che giungea al sito più vicino al proprio domicilio, ciascuno si separava dalle file e si recava a casa sua.

  A012000005 

 Allorchè nei giorni feriali usciva per le vie della città, si vedea ad ogni passo sulle porte delle officine giovanetti i quali correvano intorno a lui per dargli il buon giorno.

  A012000006 

 Divenuti insufficienti questi due locali l'anno 1849 se ne aprì un terzo sotto il titolo dell'Angelo custode in Vanchiglia, altro quartiere di questa città.

  A012000006 

 In quell'anno crescendo il numero dei giovani e così divenuta {85 [367]} ristretta la cappella, si apri in altro luogo della città, viale dei Platani a porta.

  A012000009 

 Da qualche anno aumentando ognora più il numero degli studenti, si dovettero aprire altre case succursali, una in Mirabello Monferrato, l'altra in Lanzo Torinese, una terza nella città di Cherasco, ed una quarta ad Alassio nella Liguria.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000094 

 Per ciò che spetta all'affluenza del clero, devesi confessare, senza timor di esagerazione, che furono non meno di tre centinaia gli accorsi non solo da tutte le parti della città, ma eziandio dai distanti paesi.

  A013000147 

 O Paradiso, città santa del mio Dio, e patria mia fortunata, oh quanto io ti sospiro! O giorno felice! quando io giungerò a te? Paradiso mio, mio caro Paradiso: Deh! vieni presto a consolare le brame di un misero cuore che ti sospira!.

  A013000203 

 O Paradiso, città santa del mio Dio, e patria mia fortunata, oh! quanto ti sospiro, oh! felice quel giorno, che metterà {141 [491]} fine a tante croci, a tanti guai, a tanti pericoli di questo mondo, o Paradiso mio, Paradiso mio caro, deh! vieni presto, e consola le brame d'un misero cuor, che ti sospira.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000103 

 Il piccolo Samuele, Iddio se noi può avere nelle città, se lo va cercando alla campagna.

  A016000153 

 Nacque Francesco da agiati e buoni genitori, che furono il Signor Pancrazio Zappelli e Francesca Lodi, in Amelia, ameno villaggio dell'Umbria nel 1862; ma fin dai suoi più teneri anni fu trasportato dalla famiglia presso la città di Trevi, diocesi di Spoleto, ove passò i suoi anni prima di andare all'Oratorio di S. Francesco di {77 [85]} Sales in Torino.

  A016000156 

 La madre adunque, con gran gioia di Francesco, cercò qualche religioso istituto ove colla pietà si attendesse anche allo studio con più alacrità, che non nelle altre scuole, ed avendo udito parlare da varii parenti che essa aveva in Lucca dell'Oratorio Salesiano da poco tempo aperto in quella città, e delle opere straordinarie che si raccontavano di D. Bosco, fu lieta di poter affidare il suo gioiello, come lo chiamava, nelle mani di così esperto educatore e ben presto chiese ed ottenne che il suo Francesco fosse accettato come alunno della prima ginnasiale nell'Oratorio di Torino.

  A016000187 

 E come no, quando si pensa che questa così prodigiosa divozione, promossa in modo particolare da S. Francesco di Sales, propagatasi largamente per opera di una figlia della Visitazione, la Beata Margherita Alacoque, doveva ora ricevere come un suggello della sua consacrazione in un monumento innalzato per opera di una Congregazione, che del Salesio appunto prende il nome, e di questa divozione diventa come la custode e la depositaria nella città di Roma, sede del Vicario di Gesù Cristo?.

  A016000224 

 Era egli nato nella città di Savona nel dicembre del 1864.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000006 

 Circa il 1300, un membro cadetto di questa famiglia diede origine ad un altro ramo dei Cays, stabilitosi nella città di Arles in Francia, ed estintosi verso la metà di questo secolo.

  A017000008 

 Nella ristorazione del Governo Piemontese nel 1814, tutte le vendite dei beni degli emigrati, fatte sotto il dominio di Francia, vennero dichiarate valide; quindi la Casa Cays trovossi spogliata delle sue sostanze di Nizza; dovette per sempre abbandonare la città degli avi suoi, e venirsi a stabilire in Torino.

  A017000010 

 Interrogato chi di ragione, venne a conoscere che eravi già in quella città una Casa di Cays discendente da quella di Nizza, ma che stava per ispegnersi nell'ultimo suo membro, celibe e senza eredi, per nome Giacomo Enrico.

  A017000016 

 Visitare gli infermi nelle case e negli ospedali, soccorrere i poveri più derelitti, catechizzare i fanciulli, impiantare e presiedere Conferenze di S. Vincenzo de'Paoli in città e fuori, indirizzarne i membri all'adempimento {9 [123]} degli assunti impegni, promuovere la buona stampa, essere sempre tra i primi ogni qual volta trattavasi di compiere un bene od impedire un male, ecco la vita operosissima del Conte Cays, finchè rimase nel secolo e in seno alla famiglia.

  A017000038 

 Pertanto temendo di venire distratto anche per poco dal concorso delle molte persone, che sarebbero venute a congratularsi con lui in quel giorno, egli rinunziò ad ogni festa, si allontanò dalla città, e portatosi col figlio nella nostra Casa di S. Pier d'Arena celebrò colà la sua prima Messa, assaporando appieno nella quiete dello spirito quella sovrumana dolcezza, di cui il Signore gli inondava deliziosamente il cuore.

  A017000046 

 Quella vista faceva correre alla mente il buon Pastore Gesù al pozzo di Sichem, che aspettava la Samaritana e gli abitanti della città.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000019 

 Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma dei danaro di San Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino mi permisi di far rilevare, tra le altre, l'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentati e non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A021000052 

 Un luogo solo non bastando più a dare ricetto a tutti, tre vennero aperti ne' ponti principali ala città.


don bosco-catalogo degli oggetti posti in lotteria.html
  A025000002 

 Crediamo cosa pubblicamente conosciuta come il sac. Bosco Giovanni nel desiderio di promuovere il vantaggio morale della gioventù abbandonata, si adoperò che fossero aperti tre Oratorii maschili ai tre principali lati di questa città, ove nei giorni festivi sono raccolti, nel maggior numero che si può, quei {1 [3]}giovani pericolanti della città e de' paesi di provincia che intervengono a questa capitale.

  A025000004 

 Tra questi giovani, siano della città, siano dei paesi di provincia, se ne incontrano alcuni (per lo più orfani) i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non si potrebbero avviare ad un'arte o mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito; e a tal bisogno si è provveduto con una casa annessa all'Oratorio di Valdocco, ove sono accolti in numero di oltre centocinquanta: {2 [4]} loro è somministrato quanto occorre per farsi buoni cristiani ed onesti artigiani.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000090 

 Un altro della città di Savigliano aveva veduto in sogno che Caterina l'aveva tratto fuori da un pozzo profondo, e che poscia l'aveva nettato dal fango.

  A028000096 

 Avendo inteso che allora tenevano a Torino il loro capitolo, montato a cavallo venne in questa città ed esternò ai superiori di quell'ordine il suo desiderio; ma nulla potè da loro ottenere.

  A028000107 

 Un padre domenicano, chiamato Girolamo Pietrasanta, essendo stato una volta mandato a predicare alla Mirandola, città del ducato di Modena, contratta amicizia con questo signore, gli {77 [77]} raccontò parecchie maraviglie di Caterina.

  A028000136 

 Essendo dunque già tramontato il sole, suonata l' Ave Maria ed ella trovandosi ancora circa tre miglia lontana dalla città, pregò Iddio a far sì, che ella vi potesse entrare di giorno.

  A028000136 

 Per le preghiere di alcuni suoi figli spirituali andando per qualche tempo a Saluzzo in compagnia di un sacerdote suo famigliare, fu talmente impacciata da una pioggia fastidiosa, e dalla cattiva strada, che il giorno stava per chiudersi prima che potesse entrare in questa città.

  A028000137 

 In quella città fu visitata da una donna mossa dalla fama delle sue grandi virtù, pregandola di accettare certe monete d'argento, che le offeriva.

  A028000138 

 Mentre stava nella suddetta città di Saluzzo pregando in una chiesa le passò davanti una donna di vita scandalosa.

  A028000166 

 Intorno al tempo di cui parliamo era un giovane nella città di Saluzzo condannato alla morte.

  A028000170 

 Molti si facevano beffe della sua {127 [127]} predizione, ma ella vie più affermava che così sarebbe stato; e fu poi da tutti creduta quando si vide la sconfitta che toccarono i Francesi sotto la città di Pavia.

  A028000181 

 In quel tempo (anno 1525) Caterina per accondiscendere alle preghiere del conte Pico andò al castello di Rodi, non molto lontano dalla città d'Alba stato comprato poc'anzi dalla contessa sua moglie.

  A028000232 

 Qualche tempo dopo la sua morte fu da un angelo rivelato ad un santo uomo di una città di Lombardia l'alto grado di gloria che godeva Caterina in Cielo principalmente per tre virtù, che furono in lei maravigliose, cioè per la sua profonda umiltà, per la grande pazienza nelle avversità, e in fine per l'ardente sua carità verso il prossimo.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000018 

 Quella stessa curiosità, ed anzietà di vedere, e sentire generalmente comune a tutti quelli che da paesi vengono nelle città, il che d'altronde è proprio di quell'età, o fosse benefizio dell'indole felice sortita dalla natura, o merito di virtù, pareva che in lui fosse affatto estinta.

  A029000019 

 Era ormai sul finir del corso di Rettorica, che io l'interrogava sulle cose più curiose, o sui monumenti più ragguardevoli della Città, ed egli rispondeva di non ne essere punto informato, come se fosse stato del tutto forestiero.

  A029000046 

 Suppongo trovarmi sur un'alta montagna, dalla cima di cui mi sia dato scoprire tutte le bellezze della natura, contemplo il mare, la terra, paesi, città, con quanto di più magnifico in essi si trova; levo quindi lo sguardo pel sereno cielo, miro il firmamento, che tutto di stelle tempestato forma il più maraviglioso spettacolo; a questo vi aggiungo ancora l'idea di una soave musica, che a voce, e a suono faccia eccheggiare di lieti evviva valli, e monti, e così deliziando la mente con questa mia immaginazione, mi volgo in altra parte, {46[46]} alzo gli occhi, ed eccomi innanzi la Città di Dio; la miro all'esterno, poscia mi avvicino, e penetro dentro, qui pensa tu alle cose, che senza numero io faccio passare a rassegna »; e proseguendo nella sua passeggiata raccontava cose le più curiose, ed edificanti che egli fingevasi di vedere nelle varie sessioni del Paradiso.

  A029000070 

 Il mattino del 3 aprile coll'intervento di tutti i seminaristi, di tutti i superiori, del signor Canonico Curato colla sua comitiva fu il suo cadavere processionalmente portato per la città di Chieri, e dopo lungo giro accompagnato con funerei cantici, e pie preghiere fu portato alla suddetta Chiesa di San Filippo.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000018 

 Una volta andò nella città di Caselle a visitare alcuni parenti con limitato permesso.

  A030000031 

 A questo fine fu mandato a fare il corso di grammatica ossia di terza ginnasiale nella città di Caselle presso di un Sacerdote di nome Strumia.

  A030000034 

 Sul cominciare dell' anno scolastico 1835, tempo in cui io frequentava le scuole nella città di Chieri, mi trovai casualmente in una casa di pensione, ove si andava parlando delle buone qualità di alcuni studenti.

  A030000043 

 Il dotto professore Robiola allora Prefetto delle scuole ossia Delegato governativo sopra gli studi nella città di Chieri ci lasciò pure questa onorevole memoria intorno al Comollo.

  A030000044 

 O fosse beneficio dell' indole felice sortita dalla natura, o merito di virtù acquistata col domare se stesso, pareva che in lui fosse affatto estinta quella stessa curiosità ed ansietà di vedere ed ascoltare generalmente comune a tutti quelli, che dai villaggi vengono nella città, il che d' altronde è proprio dell' età giovanile.

  A030000045 

 Era ormai sul finir del corso di Retorica, quando io l'interrogava sulle cose più curiose, o sui monumenti più ragguardevoli della città, {30 [30]} ed egli rispondeva di non ne essere punto informato, come se fosse forestiero.

  A030000057 

 Mentre traversavamo questa città giunti alla piazza detta del Piano ci siamo trovati vicino ad un saltimbanco, che con giuochi e salti tratteneva gli oziosi e i buontemponi.

  A030000124 

 A questo vi aggiungo ancora l'idea di una soave musica, che a voce ed a suono taccia echeggiare di lieti evviva valli e monti, e deliziando la mente con questa mia immaginazione, mi volgo in altra parte, alzo gli occhi, ed eccomi innanzi la città di Dio.

  A030000124 

 Contemplo il mare, la terra, i paesi, le città, con quanto di più magnifico esiste in essi; levo quindi lo sguardo pel sereno cielo, miro il firmamento, che tutto di stelle tempestato forma il più maraviglioso spettacolo.

  A030000181 

 Il mattino del 3 aprile coll'intervento di tutti i Seminaristi, di tutti i superiori, del signor Canonico Curato cogli altri Canonici e col clero, fu il cadavere portato processionalmente per {100 [100]} la città di Chieri, e dopo lungo giro accompagnato con funerei cantici e pie preghiere alla suddetta chiesa di s. Filippo.

  A030000181 

 In quel momento cadeva dirotta pioggia a segno che le vie della città erano inondate ed infangate.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000168 

 Accompagnando un giorno il suo superiore per la città di Torino giunse in mezzo ad una piazza dove udi un monello a bestemmiare il santo nome di Dio.


don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html
  A032000004 

 A fine poi di risparmiare qualche spesa e ricordare ognora ai novelli allievi la loro bassa condizione, mentre frequentavano le scuole, prestavano assistenza ai loro compagni, facevano scuola serale e catechismi ne' varii oratorii festivi già aperti nella città di Torino.

  A032000005 

 Vivendo inosservati in mezzo al mondo, si istituivano oratorii festivi nei vari quartieri di questa città; aprivansi scuole, ospizi di carità e mandavansi ogni anno parecchi cherici ne' seminarii delle varie diocesi, mentre alcuni, che ne avevano la vocazione, fermavansi ad accrescere il numero della nascente Congregazione.

  A032000056 

 A questo si aggiugne che per recarsi in Seminario devono passare nei siti più popolati e più frequentati della città, dove le strane fogge di vestire e di parlare, i saltimbanchi, i giornali, i libri, le fotografie oscene, e non di rado gli scherzi ed il disprezzo comprometterebbero, come di fatto è più volte avvenuto, la moralità e la stessa vocazione degli allievi.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000013 

 Tutti gli studenti di Teologia debbano almeno per quattro anni frequentare le scuole del Seminario della città ove trovasi la loro casa; e quindi nelle case della Congregazione dei luoghi ove non sono Seminari {15 [351]}.

  A034000109 

 Sono poi oltre a cinquanta i Sacerdoti Salesiani, i quali lavorano continuamente a dare esercizi spirituali, missioni, tridui, novene, a confessare negli ospedali, negli istituti di beneficenza, nelle carceri, e nei paesi e città delle varie Diocesi.

  A034000115 

 Costoro appartengono ai più discoli della città, i quali per lo più non sono accolti nelle pubbliche scuole.

  A034000127 

 Nella città di Varazze Diocesi di Savona avvi Collegio Convitto ove tra esterni e convittori sommano ad oltre 700.

  A034000131 

 re case pei ragazzi cattolici dell' isola di Hong-kong nella China, e per un Orfanotrofio nella città di Genova.

  A034000135 

 Il Collegio di Cherasso a motivo della insalubrità del sito fu nel 1872 trasferito nella città di Varazze Diocesi di Savona.


don bosco-conversazioni.html
  A035000029 

 Parlavamo appunto di Pasqua e di confessione, sig. Curato, e siete proprio venuto a tempo: il nostro amico Andrea, sebbene non sia tanto cattivo, nulladimeno perchè ha studiato da avvocato, e perchè vive in città, getta giù tali spropositi, che mi sbalordisce, e godo che siate giunto in questo momento, perchè voi certamente sarete in grado di soddisfarlo.

  A035000035 

 Ogni giorno in città sento uomini assai più dotti di me a dire lo stesso.

  A035000119 

 S. Paolo parlando ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, li avvisa che prima di accostarsi a ricevere il Corpo ed il Sangue di G. C., provassero la loro coscienza.

  A035000204 

 Però io posso assicurarvi che nel Concilio Tridentino, così detto perchè tenuto nella città di Trento, si trattò molto della confessione.

  A035000366 

 Aveva molto vissuto in città ed in campagna, conosciuto grandi e piccoli, e meditato sulle umane ingiustizie; sapeva descrivere bene le passioni ed i costumi delle varie classi sociali.

  A035000388 

 Intanto si sforza di condurre al protestantismo e diviene egli stesso ministro protestante nella città di Torino.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000089 

 Dei libri stampati dai nostri confratelli sarà ben fatto portarne copia al Revisore, all' Autorità Ecclesiastica, all' Autorità Civile, alla Biblioteca dell' Università, se la Tipografia esiste nella città, dove queste Autorità siano costituite, ed una copia alla Biblioteca del Capitolo Superiore ed altra a quella della Casa Ispettoriale.

  A042000094 

 Fu allora che i Vescovi dovendo erigere delle chiese fuor della città dov' essi stavano, e dovendo mandare nei borghi e nei villaggi dei Sacerdoti, permisero che ciascuno separatamente s' amministrasse i proprii beni.

  A042000319 

 Nelle città più piccole e nei borghi, dove le distribuzioni possano porsi più facilmente in pratica, con reale vantaggio dei veri bisognosi, si facciano in modo conveniente alla nostra povertà; ed in questo si abbia specialissimo riguardo ai giovanetti, ai passeggieri ed altri che si trovassero in pericolo della moralità o della religione.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000058 

 Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente sì fatte distribuzioni, e questo specialmente nelle grandi città; perchè ciò reca grave disturbo, riesce arduo nell'applicazione, ed è cosa difficile potersi assicurare, che tale elemosina vada a vantaggio di coloro che sono veramente poveri.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000175 

 Ora per corrispondere nel miglior modo possibile a questo nobile intento della Regola giova moltissimo nelle città e nei paesi, dove già esistono od esisteranno Case delle Suore, il fondare eziandio un giardino di ricreazione, ossia un luogo di pio convegno od Oratorio festivo per le giovanette esterne, come vien già praticato in più luoghi con grande vantaggio delle anime.

  A044000181 

 Tutte le Suore, specialmente le Professe, si stimino fortunate di prestare l'opera loro o nell'assistere o nell'istruire le giovanette dell'Oratorio, persuadendosi essere questo un apostolato oggidì non meno utile che quello delle maestre nelle scuole, perchè si può dire che per molte fanciulle delle città e delle grosse borgate l'Oratorio sia una tavola di salvamento.

  A044000193 

 A sopperire ai molti bisogni dell'Oratorio la Direttrice veda d'impegnare le persone più influenti e facoltose della città e del paese, le inviti, se sono signore o damigelle, a prestare l'opera loro o col fare il catechismo o coll'assistere alle giovinette in ricreazione e nella cappella, ed averne cura lungo la settimana, e le preghi eziandio a cooperare al buon esito della istituzione con doni da distribuirsi alle medesime, o con limosine onde far fronte alle spese occorrenti.

  A044000492 

 Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente si fatte distribuzioni, specialmente nelle grandi città; perchè ciò reca grave disturbo, riesce arduo nell'applicazione, ed è cosa diffìcile potersi assicurare che tale elemosina vada a vantaggio di coloro, che sono veramente poveri.

  A044000493 

 Nelle città più piccole e nei borghi, dove le distribuzioni possano porsi più facilmente in pratica, con reale vantaggio dei veri bisognosi, si facciano in modo conveniente alla nostra povertà; ed in questo si abbia specialissimo riguardo alle giovanette dai 10 ai 15 anni; perchè, essendo costrette a girovagare di porta in porta, sono esposte a gravi pericoli.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000026 

 Nei paesi invece o nelle piccole città, ove dovessimo {9 [261]} reggere delle parrocchie, è bene che il Parroco si studii di mantenersi in buona relazione col Sindaco, e colle altre autorità, memore dell'avviso dello Spirito Santo: « Tienti amico il potente, perchè non ti abbia a nuocere.

  A045000026 

 Nelle grandi città il Parroco più raramente ha bisogno di mettersi a contatto colle autorità civili.

  A045000102 

 Per attendere più efficacemente e diffusamente a questo nobile intento giova moltissimo nelle città e nei paesi, ove esiste una Casa Salesiana, impiantare eziandio un giardino di ricreazione ossia Oratorio Festivo pei giovani esterni, che sono più bisognosi di religiosa istruzione, ed esposti ai pericoli di pervertimento.

  A045000107 

 Tutti i Soci Salesiani così ecclesiastici come laici si stimino fortunati di prestarvi l'opera loro, persuadendosi essere questo un apostolato di somma importanza, perchè nel tempo presente l'Oratorio festivo è per molti giovanetti, specialmente nelle città e nelle borgate, l'unica tavola di salvamento.

  A045000134 

 Quando poi esauriti tutti i mezzi legali il socio debba partire, si veda o di farlo assegnare ad una città in cui vi siano Case Salesiane, o gli si procuri qualche buona raccomandazione e conoscenza.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000076 

 Sul cominciar del mese di gennaio eravi tale folla di popoli per le vie di quella città che appena potevasi camminare.

  A047000113 

 Nel secolo quarto, nell' anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000004 

 Credo che sia facile il rappresentare questo dramma tanto nelle città, quanto ne'paesi di campagna, e che, mentre la varietà e l'intreccio delle cose renderanno piacevole il trattenimento, l'errore verrà pure manifestato e la verità conosciuta a maggior gloria di Dio, a vantaggio delle anime, e a decoro di nostra Santa Cattolica Religione.

  A048000059 

 Che volete che io ne sappia? Giunsi testè dalla città, e non sono ancora entrato in casa: ma vi assicuro che m'adoprerò anch'io per trovarlo e ricondurlo a voi.

  A048000063 

 Io era uno de'migliori commercianti della città


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000076 

 A' tempi che Giuda Maccabeo alla testa di un esercito di prodi andava scacciando dalla Giudea i nemici della patria e della religione, parecchi soldati, contro gli ordini di Dio e del medesimo Giuda, avevano rubato nella città di Jamnia alcuni oggetti consacrati agli idoli.

  A049000167 

 Platone parla di questi sacrifizi dicendo che «non solamente i privati sono obbligati, ma le città stesse devono guardarsi dal trascurare queste sante pratiche che sono di una grande efficacia per liberare i morti dai tormenti che soffrono.» De Rep.

  A049000286 

 Era esso abate di Clugny città della Francia, e superiore di molti monasteri.


don bosco-eccellentissimo consigliere di stato.html
  A050000008 

 Per incarico del Ministero della Pubblica Istruzione debbo invitare la S. V. a fornirmi le seguenti notizie sull'Istituto da Lei fondato in questa Città sotto la denominazione di Oratorio di S. Francesco di Sales;.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000002 

 In Torino da parecchi anni furono aperti tre Oratorii maschili nei tre principali lati della città, ove si raccoglie quel maggior numero che si può di giovanetti pericolanti.

  A053000007 

 Una spesa non leggiera dovettesi sostenere a fine di preparare nella casa i laboratorii e le scuole, non essendo più possibile che pel numero ognora crescente gli artigiani {2 [198]} e gli studenti frequentassero le officine e le scuole della città.

  A053000011 

 Questi giovani poi in parte sono della capitale, ma in maggior numero provengono dalle città e dai paesi dei circondarli recandosi alla capitale in cerca di lavoro o per attendere allo studio: per esempio coloro che sono raccolti e dimorano attualmente nella casa annessa all'Oratorio di San Francesco di Sales in Valdocco ascendono a circa 570, e di costoro solamente 50 sono torinesi; gli altri provengono dalle città e dai paesi di questa e delle altre provincie.

  A053000012 

 Egli è per questo che mentre noi raccomandiamo questa lotteria ai benemeriti nostri concittadini, invitiamo {3 [199]} eziandio le persone caritatevoli dimoranti fuori di Torino a venire in aiuto di un'opera che oltre ad essere diretta a promuovere in genere il bene della classe più bisognosa della società, si estende ancora a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque città, paese o provincia egli appartenga.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000018 

 E di ciò diede saggio a Domo allorchè da monelli di quella città, spinti e pagati da non si sa chi, fischiavasi in pubblica piazza l' Eccellentissimo Vescovo della Diocesi; egli sgridò e rimproverò coloro che osavano fare un tale scandalo dicendo: Che se non volevano rispettare la persona, avessero almeno riguardo al carattere.

  A054000018 

 In questa città trovò chi die' pascolo alla sua curiosità e al suo amore per la lettura; ma pascolo funesto, pascolo dannosissimo, pascolo empio.

  A054000018 

 Trovandosi egli in viaggio senza pane e senza denari, entrò in una città e domandò sussidio da alcuni cittadini che gli furono larghi a sufficienza per ristorarlo per tutta quella giornata.

  A054000055 

 Disgraziatamente un sergente di città, che passava per colà, vide la scèna, ed arrestò il vecchio in flagrante delitto.

  A054000084 

 A motivo delle continue guerre che afflissero in quei tempi la nostra povera Europa e fors' anche a motivo di sanità i suoi studi clericali furono piuttosto irregolari e dovette attendervi in parte nella sua patria e in parte nel seminario di Asti alla cui diocesi apparteneva di quei giorni la città di Bra; nè li potè compire che dopo nove anni dacchè aveva vestito l' abito clericale.

  A054000084 

 Nacque egli in Bra, una fra, le più religiose città del Piemonte addi 3 maggio 1786 da Giuseppe Antonio Cottolengo e Benedetta Sarotti nativa di Savigliano.

  A054000086 

 Costretto il Cottolengo, stante il pericolo del cholera morbus, a chiudere nel 1831 temporalmente il piccolo ricovero aperto nel cortile della Volta Rossa egli confidato unicamente nella provvidenza senza mezzi pecuniari si decise di trasportarlo fuori di città nel sito in cui ora si trova maravigliosamente accresciuto.

  A054000091 

 Un Missionario scrive da Boston città dell' America in data del 20 luglio dell' anno 1863 il fatto seguente.

  A054000116 

 Il piccolo seminario della città di Sable (Francia) si distingue in ispecial {69 [185]} modo per la sua tenera divozione verso la SS. Vergine Maria.

  A054000118 

 Dal fracasso che ella fece nell' andarad avvertire il superiore, alcuni alunni furono svegliati, e tosto il dormitorio rimbombò del terribile grido: al fuoco! al fuoco! Chi può figurarsi il tumulto, la confusione, che sorprese gli alunni in simile guisa {70 [186]} svegliati! Precipitansi chi di qua chi di là mezzo vestiti; chi trasporta le sue robe per nasconderle in fondo al giardino; chi corre a trovare un rifugio nelle sale di studio, nelle quali i superiori comandano di ricoverarsi; altri poi vanno scorrendo per la città invocando aiuto.

  A054000120 

 Accorsero pure moltissime altre persone dell città a vedere, ed a venerare il miracoloso scettro.

  A054000126 

 Era questo il dono d' una delle più piccole e più povere parecchie della città d' Orlèans.

  A054000129 

 Io era del loro stesso sentimento: quando un medico della vicina città, che stava raccogliendo erbe medicinali poco lungi, giunse quasi insieme con me, e dichiaro, che il taglialegna benchè ferito mortalmente, viveva però ancora.

  A054000183 

 Per il che io crederei di rendermi colpevole e verso Dio e verso Maria SS. di grave omissione ed ingratitudine, se non rendessi di pubblica cognizione una segnalatissima grazia operata da Maria SS. nella persona d' un certo Domenico Zanone di Zumaglia paese poco distante dalla città di Biella.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000106 

 Signor mio Re, gli disse, erano nella medesima città due uomini, uno ricco possedeva moltissime pecore e moltissimi buoi, l'altro aveva una sola pecorella che formava ogni suo avere.

  A056000107 

 Questa donna datasi ad una vita licenziosa era divenuta lo scandalo pubblico di un'intiera città.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000013 

 Chiesa dedicata a S. Francesco di Sales, con giardino per la ricreazione festiva, destinato ai giovani esterni della città di Torino.

  A057000014 

 Scuole diurne e serali pei ragazzi più poveri ed abbandonati della città di Torino.

  A057000015 

 Nella parte opposta della città havvi Chiesa e giardino di ricreazione sotto il titolo di S. Luigi, dove i ragazzi intervengono per tutte le sacre funzioni, e religiosa istruzione; ivi si sta costruendo una Chiesa monumentale in onore di Pio IX, con Ospizio annesso.

  A057000023 

 Fuori di Torino poco lungi dalla città di Caselle havvi Oratorio e Capellania a benefizio del pubblico, con iscuola pei fanciulli.

  A057000032 

 La casa Ispettoriale di questa Provincia è nella città di Alassio, Diocesi di Albenga.

  A057000034 

 Pubblica Chiesa sotto il titolo di Maria SS. degli Angeli, funzionata a benefizio della gioventù e degli adulti della città.

  A057000039 

 Nella Diocesi di Savona, nella città di Varazze {8 [244]} il Collegio di S. Giovanni Battista in cui è ammistrata l'istruzione elementare, tecliica e ginnasiale a circa 150 giovanetti convittori.

  A057000041 

 In pubblica Chiesa nella medesima città si raccolgono i giovinetti nel maggior numero che si può per l'Istruzione religiosa e per la frequenza dei Santi Sacramenti.

  A057000042 

 Nella Diocesi di Genova, nella città di Sampierdarena, havvi l'Ospizio detto di S. Vincenzo de' Paoli con pubblica Chiesa, a cui intervengono più migliaia di fedeli ad ascoltare la Santa Messa, frequentare le Confessioni, prendere parte alle prediche ed al Catechismo.

  A057000047 

 Nella Diocesi di Sarzana nella città di Spezia esiste l'Ospizio di S. Paolo.

  A057000049 

 Nella Diocesi e città di Lucca havvi Ospizio, Chiesa pubblica, Oratorio e giardino festivo pei fanciulli di quella città.

  A057000050 

 A queste scuole interviene la scolaresca della città.

  A057000051 

 Nella Diocesi e nella città di Albano si tengono le pubbliche scuole ginnasiali, municipali e pei piccolo Seminario.

  A057000053 

 Nella città di Ariccia sono amministrate le scuole elementari della città, e si funziona una pubblica Chiesa a vantaggio dei giovanetti e degli adulti.

  A057000055 

 Nella Diocesi di Padova, e nella città di Este, havvi un Collegio-convitto sotto il titolo di Collegio Manfredini, in cui si impartisce ai giovanetti l'istruzione primaria e secondaria.

  A057000056 

 La prima casa fu stabilita nella diocesi e città di Nizza, col titolo di Patronage de S. Pierre; dove sono raccolti 120 fanciulli destinati {10 [246]} alle arti e mestieri, ed alcuni applicati allo studio per lo stato Ecclesiastico.

  A057000057 

 In altra parte della medesima città, trovasi Oratorio e giardino festivo, dove raccolgono circa cento poveri fanciulli per le pratiche religiose e per trattenimenti Domenicali.

  A057000060 

 Nella Diocesi, e nella città di Marsiglia, vi è l'Oratoire de S. Leon; qui sono raccolti parecchi abbandonati fanciulli applicati in mestieri diversi.

  A057000063 

 Nella Diocesi e città di Buenos-Ayres, casa ispettoriale, nella parrocchia testè eretta detta S. Carlos en Almagro, di circa sei mila anime.

  A057000069 

 Questa Chiesa è specialmente destinata agli adulti ed ai fanciulli italiani, che qui numerosi intervengono per le pratiche religiose da tutti i quartieri della città e dai paesi vicini.

  A057000070 

 Nella città di S. Nicolas de los Arroyos a poca distanza dai selvaggi avvi un Collegio o piccolo Seminario per le Missioni da cui già si ottennero parecchie vocazioni.

  A057000071 

 Chiesa pubblica a favore degli adulti di quella città.

  A057000076 

 Nella città di Las Piedras si regge la parochia di sei mila anime, con pubbliche scuole ed Oratorio festivo.

  A057000077 

 Un Collegio nella Diocesi e città di Milano, nella parrocchia dell'Incoronata.

  A057000078 

 Un'Ospizio, Oratorio con giardino per la ricreazione festiva nella Diocesi e città di Cremona.

  A057000079 

 Ospizio ed Oratorio nella città di Lugo sotto la Diocesi di Faenza.

  A057000080 

 Ugualmente nella città di Brindisi, nella città di Catania e di Randazzo in Sicilia.

  A057000089 

 Nella Diocesi e città di Torino Istituto di San Carlo, dove hanno le scuole feriali per le povere ragazze, con Oratorio, scuole festive e congregazione per le adulte.

  A057000092 

 Nella stessa città è aperto Oratorio e scuole festive per le adulte, ove intervengono più di 400.

  A057000094 

 Nella Diocesi e città di Biella fanno la cucina ed hanno cura della biancheria del Seminario Vescovile.

  A057000101 

 Nella Diocesi e città di Nizza Marittima prestano servizio per gli abiti e biancheria del Patronato di S. Pietro.

  A057000106 

 Nella città e Diocesi di Buenos-Ayres aprirono poco fa una scuola, e laboratorio con congregazione estiva per le fanciulle povere ed abbandonate.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000130 

 In questo medesimo anno predicando nella Chiesa dello Spirito Santo in Torino raccomandò l'Opera a favore dei Chierici poveri, e poi aggiunse: "È vero che in un angolo di questa città si fanno molti Chierici, ma sono mandati ben lontani, perciò a noi di nissun giovamento.

  A058000140 

 Questo atto per niente motivato cagionò pubblica ammirazione, per cui quei buoni Americani dovettero immediatamente partire da questa città con una pessima impressione.

  A058000225 

 Il giorno 21 dello stesso mese radunò i Parroci della Città di Torino, perchè facessero altrettanto.

  A058000227 

 Non contento di questi risultati, con apposita Circolare l'Arcivescovo convocò di nuovo tutti i Parroci della Città di Torino pel giorno 2 di Gennaio 1878 nel suo Episcopio.

  A058000229 

 D. Bosco metteva queste sole due condizioni: Che l'Arcivescovo considerasse la Congregazione Salesiana come le altre della stessa Città, e che, per dimostrare pubblicamente che non esistevano più scresci, venisse a celebrare una Messa od a fare qualche religiosa funzione nella Chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A058000258 

 Nel mese di Giugno di quest'anno medesimo 1878, in una Casa della Congregazione Salesiana in Chieri, si aperse una pubblica Cappella ed Oratorio festivo, per raccogliere ed istruire nella Religione le fanciulle della città.

  A058000260 

 Il 12 Gennaio di quest'anno l'Arcivescovo di Torino si porta nella città di Chieri, raccoglie a capitolo i Canonici deila Collegiata, e, per indurli a dare un atto di sfiducia all'Oratorio da D. Bosco aperto in quella città a vantaggio delle giovinette, paragona i Salesiani alle macchine a vapore, che escano dalle loro rotaie, producendo più male che bene.

  A058000281 

 In una lettera del 29 Dicembre, scritta alla Sacra Congregazione del Concilio, l'Arcivescovo asserisce che quando il Collegio di Valsalice di questa città (Torino) stava per sciogliersi, io mi sono adoperato, affinchè i Sacerdoti Salesiani ne ottenessero la proprietà da mantenerlo aperto come Casa privata di D. Bosco.

  A058000301 

 La ragione poi di questo rimbrotto d'insubordinazione è perchè, egli dice, D. Bosco mandò da Torino un suo Salesiano ad amministrare il Viatico, poi l'Estrema Unzione, e finalmente a fare la sepoltura alla salma per le vie pubbliche di Chieri di una Suora di Maria Ausiliatrice morta nel nostro Oratorio di quella città.

  A058000304 

 2° Il SS. Viatico e l'Olio Santo le vennero amministrati dal Rev.Sig. Canonico Matteo Sona di Chieri, il quale trattandosi di un caso urgente, e supponendo che i Salesiani godessero dei medesimi privilegi delle altre Comunità {58 [106]} religiose della città, giudicò in buona fede poterci rendere questo servizio.

  A058000379 

 Quindi discorse degli Oratorii consimili della città di Brescia diretti dai buoni Filippini " i quali (egli disse) aiutano il proprio Vescovo e non gli recano dei fastidii ".


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000004 

 Giovanni Maria Mastai, gloriosamente regnarne sotto il nome di Pio IX, nacque il 13 maggio 1792 a Sinigaglia, città delle Romagne.

  A059000013 

 Ora accadde che in una piccola città delle Marche la vettura del cardinale Mastai fu circondata da una grande folla.

  A059000016 

 Ognuno segue correndo la vettura sino alle porte della città.

  A059000117 

 Questa statua fu donata dal Papa attualmente regnante a Monsignor Mermillod, vescovo di questa città, perchè fosse collocata nella chiesa di Nostra {51 [101]} Donna di Ginevra.

  A059000132 

 Nella visita che Ei fece a Perugia si separò dispiacente dall'insigne reliquia di Maria, posseduta da quella città, e colle proprie mani la diè a baciare al giovine duca di Toscana, che lo accompagnava a santa Maria degli Angeli.

  A059000137 

 Trattavasi di porre le fondamenta di una Chiesa in uno dei più popolati quartieri di questa città.

  A059000138 

 Accompagnava poi l'oblazione con una particolare benedizione agli oblatori con queste parole; «A questa mia tenue offerta tengano dietro più potenti e più generosi oblatori che cooperino a promuovere la gloria dell'augusta madre di Dio in terra, e così accrescasi il numero di quelli {61 [111]} che un giorno le faranno gloriosa corona in Cielo.» Alla benedizione del Santo Padre stava annessa la speciale protezione della santa Vergine, perciocchè senza un soldo di bilancio preventivo si cominciò il nostro edifizio e con prestezza incredibile di soli tre anni, fu condotto a termine ed è noto in questa città sotto al titolo di Chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A059000192 

 Con qual nobile orgoglio il padre suo sei sarebbe ricondotto alle patrie mura, circondato dallo stuolo dei propri amici e parenti per farlo sedere ad un giocondo banchetto! Con quanta allegrezza sopra tutti la {97 [147]} madre sua, con quel suo buon cuore, avrebbe anelato averlo in disparte, e là, sola con Lui a'pie delle care immagini di Gesù e di Maria, dinanzi alle quali fecero altra volta insieme le loro orazioni, come si sarebbe inebriata di quel suo sguardo celeste! Come sarebbe stata pendente dalle sue labbra quando avesse udito da lui raccontarle le prime soavi impressioni del giovine suo figlio elevato al sacerdozio! Ma il santo, il grande, l'eroico Pio IX credette suo debito disporre altrimenti: la prima volta che le sue mani levarono il calice di redenzione non fu nell'illustre basilica di Sinigaglia, non nella sua città natia, bensi fra le mura meschine di un Orfanotrofio in Roma.

  A059000294 

 «Il signor Chaurand, illustre avvocato della città di Lione, rivolse una calda allocuzione al Sovrano Pontefice.

  A059000298 

 Ecco dunque qual fu l'invito diretto dal Sovrano Pontefice ai fedeli dell'eterna città.

  A059000334 

 A quelli de'miei figli che 1'offendono con siffatti oltraggi, dite che non mi scandalizzino più oltre la santa città.

  A059000334 

 Il mio cuore vi ringrazia dei vostri voti, e riferendo, come è di mio dovere, all'amor di Dio, ciò che voi l'ale per me indegno suo Vicario, vi invitai a benedire il nome di Cristo con quelle parole: Sit nomen Domini benedictum! Voi tutti coll'accento della fede mi rispondeste: Ora e per sempre! « ex hoc nunc et usque in saeculum!» Io vengo a ricordarvi quelle vostre promesse solenni: imperocchè io so che sebbene sia in piccolissimo numero in questa città centro della cattolica fede, vi sono uomini, i quali profanano il santo nome di Dio colla bestemmia.

  A059000337 

 «Degnatevi, o mio Dio, ascoltare la mia preghiera, e spandete su questo popolo, su questa città e sul {168 [218]} mondo intiero le vostre più dolci benedizioni.».

  A059000372 

 Fatto fermare alle porte delle città vien condotto alla pulizia e ne busca un soprassello di villanie.

  A059000382 

 «Questo passo ci dipinge tutta la Maddalena; Maddalena per due volte fu incarcerata, ma non si ricorda in quali città.

  A059000399 

 Il mio vivo desiderio è che la somma che potesse venire fissata sia erogata a qualche opera di utilità generale, conformandosi al parere degli ottimati della città.

  A059000399 

 Se in tale occasione la città vuol fare una pubblica dimostrazione, prendete le misure necessarie.

  A059000407 

 L'arcivescovo esce dalle porte della città e si reca al quartiere dal generale austriaco per supplicarlo a fermarsi; a non voler spingere più oltre la caccia dei fuggitivi, promettendo che li disarmerebbe Egli stesso.

  A059000407 

 Ottenne la grazia, e rientrando nella sua città episcopale, fé conoscere a que'disgraziati rivoltosi, che aveano prese le armi contro il loro Pontefice e re tutta 1'enormezza del loro peccato.

  A059000415 

 La città di Sinagaglia a tutta prima accusò dunque il Papa di parsimonia ma essa non sapea tutto.

  A059000441 

 In pendenza della cose, comandò si comprasse, a loro spese, da'fornai della città tutto il pane necessario alla guarnigione, che vi si trovava.

  A059000442 

 In una delle consuete sue passeggiate fuor di città, il Santo Padre andando {220 [270]} per via a piedi seguito da'suoi prelati incontrò un buon contadino che andava alla sua volta dando i denti in un bel tozzo di pane bianco che aveva in mano.

  A059000448 

 Per mo'd'esempio, si ebbe bel fare alla frontiera napolitana per impedire alla popolazione di varcarla e di andare incontro al Santo Padre a Ceprano, e nelle altre città vicine, molti tuttavia riuscirono ad ingannare la vigilanza delle guardie, sia col prendere le montagne, sia passando a nuoto o a guazzo il Liri.

  A059000463 

 La città tutta ne rise e se ne fece un trastullo che mai il più bello.

  A059000468 

 Fra que'due punti diametralmente opposti, discorre tutta la città nella maggior sua larghezza.

  A059000568 

 Sebbene le sue risorse siano lontane dall'essere abbondanti, trasmise tuttavia a Monsignore vescovo di Epifania vicario capitolare di Bologna 1000 scudi affinchè siano distribuiti allo famiglie {265 [315]} della città che furon le più desolate dal flagello.» Alcuna settimana innanzi il Santo Padre avea disposto una somma annuale al buon andamento degli stabilimenti fondati a Bagnorea pei poveri vecchi, e all'educazione delle zitelle.

  A059000575 

 Gli abitanti di una piccola città dello stato della Chiesa, si lamentavano della mancanza dell'acqua potabile; Pio IX assegnò loro 100000 franchi per contribuire alla costruzione d'un acquedotto.

  A059000576 

 Il Santo Padre in uno de'suoi viaggi donò alla città d'Anagni 40000 scudi per far condur l'acqua sulla piazza.

  A059000612 

 Credettero che gli avesse dato volta {283 [333]} il cervello; ma quale non fu la loro maraviglia e dell'intiera città come udirono che la profezia si era verificata?».

  A059000650 

 «Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma del danaro di S. Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea {304 [354]} e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino, mi permisi di far rilevare, tra le altre, 1'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentatre, non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A059000671 

 E questa bella somma fu raccolta nel tempo stesso che somme maggiori si andavano raccogliendo da per tutto, {314 [364]} per città, per borgate, per campagne da presentare a Pio IX nel dì del Giubileo.

  A059000704 

 Che per danni recati dai terremoti spedì nell'Umbria 500 scudi, 3500 a Norcia, 1000 a Città della Pieve, 3000 ducati nel Regno di Napoli, 500 alla Repubblica Argentina, ecc.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000026 

 Sua Santità Pio IX, volendo dare un segno del suo paterno affetto verso i giovani, che frequentano gli Oratorii della Città di Torino, nell'udienza avuta con Monsig.

  A061000045 

 Il sacerdote Torinese Giovanni Bosco ossequiosamente espone a Vostra Santità essere stata legittimamente eretta in quella città una Congregazione sotto il titolo e protezione di San.

  A061000079 

 Il sacerdote Giovanni Bosco, Superiore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, per i giovani pericolanti nella città e Diocesi di Torino, con le più devote suppliche, implora dalla Santità Vostra l'Apostolica Benedizione con l'Indulgenza Plenaria tanto per sè, quanto per gli enunciati giovani da lui diretti, che crescono in numero sempre maggiore, contandone da circa novecento.

  A061000084 

 Il sacerdote Bosco Giovanni Direttore degli Oratorii de' giovani abbandonati della città di Torino (Piemonte), prostrato ai piedi di Vostra {18 [144]} Santità implora per la casa di ricovero di Torino detta di Valdocco, e per quella di Genova detta Opera degli Artigianelli diretta dal Sac. Montebruno Francesco la facoltà dell'Oratorio privato per queste due Case di ricovero, e che tale favore si estenda a poter ivi adempire il precetto festivo, fare la santa Comunione tanto pei giovani ricoverati, quanto per quelli che in qualche maniera sono applicati a servire o a prestare caritatevoli servigi.

  A061000133 

 Visto il Memoriale a Noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco, Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta, sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente Decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta, pei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, all'Altare Maggiore {34 [160]} della predetta Chiesa, la Pia Società che avrà nome di Associazione del Divoti di Maria Ausiliatrice, in triodo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa.

  A061000135 

 Il Nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote Torinese, Ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, d'instituire, colla licenza dell'Ordinario, nella Chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una Pia Società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui Soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'Augusto Sacramento.

  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000145 

 Pertanto, avendoci il diletto figlio Giovanni Bosco, prete Torinese, esposte umili e calde preghiere di voler benignamente, massime per commodo dei Soci, che dimorano in luoghi lontani dalla Città di Torino, arricchire del titolo di Arciconfraternita e di altri privilegi la Pia Società "dei Divoti di Maria Ausiliatrice" la quale già prima canonicamente eretta in Torino nella Chiesa dedicata alla medesima B. M. V. Ausiliatrice, tanto crebbe in poco tempo per la divozione e moltitudine dei Soci, che penetrò eziandio in lontane regioni, Noi volemmo di buon grado secondare i voti del soprascritto diletto figlio.

  A061000259 

 Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato.

  A061000297 

 Ci fu riferito dal diletto Nostro figlio sac. Giovanni Bosco essere stata istituita nella città di Torino, nella chiesa dedicata alla Vergine SS. Immacolata, sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, una Pia Confraternita di Divoti della Beatissima Vergine Maria Ausiliatrice, eretta in Arciconfraternita l'anno 1870, con privilegio di aggregare altre simili Congregazioni {120 [246]} dello stesso nome e tenore, istituite netta Diocesi di Torino.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000152 

 La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il Capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione.


don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html
  A063000005 

 «La Santità di N. S. sempre intenta al vero bene di tutti, ed informata appieno del vantaggio riportato da queste LETTURE CATTOLICHE ne' luoghi, ove sono state attivate, ha approvato e lodato il pio divisamento d'introdurle anche nello Stato Pontificio, e a tal fine mi ha autorizzato ad invitare gli Arcivescovi e Vescovi della Stato medesimo per l'aiuto e sostenimento di sì bella impresa, diffondendole il più possibile per le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione.».


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000001 

 Il primo avendo passato alcun tempo in città ebbe la sventura di darsi alle cattive letture, e frequentare malvagi compagni.

  A065000039 

 - Il terzo {26 [26]} fu pure nella medesima città tenuto da s. Pietro con altri apostoli e pastori della Chiesa l'anno 51 di Gesù Cristo.

  A065000043 

 Paolo e Barnaba confermano la sentenza di Pietro, come pure gli altri apostoli, fra cui s. Giacomo vescovo della città.

  A065000122 

 Il primo concilio generale è il {80 [80]} primo niceno, così detto perchè celelebrato in Nicea, città della Bitinia nell'Asia Minore, detta ora Isnik, e ridotta presso a poco ad un misero villaggio.

  A065000126 

 Il secondo concilio ecumenico è il costantinopolitano primo, così chiamato per essere il primo tra gli ecumenici celebrati nella città di Costantinopoli.

  A065000128 

 Il terzo concilio generale è l'efesino, così appellato perchè tenutosi in Efeso, città dell'Asia Minore, ora ridotta ad un meschino villaggio sotto ai Turchi.

  A065000131 

 Ciò saputo il papa s. Leone I, accordossi coll'imperatore Marciano e coll'imperatrice Pulcheria, piissima donna, e col loro appoggio convocò un concilio nella città di Calcedonia, ora Scutari, nella Bitinia sulle sponde del Bosforo.

  A065000131 

 Questo è il quarto concilio generale, detto calcedonese dalla città in cui venne tenuto.

  A065000137 

 Questi desideroso di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla Chiesa scrisse al papa s. Agatone, il quale era succeduto a s. Martino nella sede di Roma, e lo pregò che volesse colla sua autorità suprema convocare un concilio nella città di Costantinopoli, promettendogli tutti gli appoggi e aiuti necessari.

  A065000162 

 Il decimoterzo concilio generale, detto lionese primo, fu tenuto in Lione città della Francia l'anno 1245, convovato e presieduto dal Pontefice Innocenzo IV. Furono presenti 140 vescovi.

  A065000166 

 Questo concilio fu convocato dal Papa Clemente V l'anno 1311 nella città di Vienna in Francia.

  A065000168 

 Del concilio decimosesto devo dirti che fu celebrato in Costanza città della Germania, dall'anno 1414 al 1418.

  A065000172 

 Questo concilio convocato dal papa Martino V incominciò da prima nella città di Basilea l'anno 1431.

  A065000183 

 Convocato a Trento città del Tirolo italiano l'anno 1545 da Paolo III, fu continuato sotto il papa Giulio III e felicemente terminato nell'anno 1563 sotto Pio IV per cura dell'infaticabile s. Carlo Borromeo suo nipote.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000003 

 Questa città capitale del mondo pagano, era come il centro dell'universo, in cui eransi radunati {5 [331]} tutti gli errori, e di qui la luce della Verità doveva risplendere a tutte le nazioni, e poteva più facilmente apparire e spargere i benefici suoi raggi per tutte le parti della terra.

  A066000004 

 Egli per consolarli ubbidì, ma giunto alle porte della città, gli apparve Gesù Cristo in atto di voler entrare in Roma.

  A066000009 

 Noi occupiamo i vostri palagi, le vostre città, i posti delle vostre truppe, i vostri tribunali; noi non vi lasciamo che i vostri templi.

  A066000009 

 Questa colonia di operai evangelici predica con zelo nella maggior parte delle città la dottrina della salute.

  A066000013 

 Egli si nascose, dicesi, in cimiteri vicini alla città sino alla morte dell'Imperatore, alla quale soltanto finì la sua persecuzione.

  A066000018 

 Già altre città in cui questo feroce vincitore si era presentato avevano dovuto la conservazione ai loro vescovi; toccava a s. Leone salvare la capitale del mondo cristiano.

  A066000020 

 Genserico penetrò dentro le mura della città e la saccheggiò durante quattordici giorni e quattordici notti, ma nello stesso tempo ordinò di rispettare la vita degli abitanti e di non bruciare la città, secondo la promessa che aveva fatto al sommo Pontefice.

  A066000020 

 La città non era più riconoscibile, era un deserto, i romani aspettavano immobili e sbalorditi il colpo di morte che li minacciava.

  A066000020 

 ma questa volta non piacque a Dio di sottrarre intieramente la città corrotta di Roma dai disastri che piombavano su di essa.

  A066000021 

 Eransi prese precauzioni per impedire un tale avvenimento che supponevasi, mettendo guardie alle porte della città.

  A066000024 

 Il sommo Pontefice inviò prontamente corrieri per far ritornare Gregorio, e questi non lo raggiunsero che a tre giornate dalla città, {29 [355]} tanta era la fretta che egli aveva di avanzare il cammino, temendo ciò che davvero accadeva.

  A066000037 

 Pepino allora, riguardandosi, e con ragione, padrone assoluto d'una conquista, frutto delle sue vittorie, fece a s. Pietro, alla Chiesa Romana ed a tutti i Papi una perpetua formolata donazione, composta della provincia romana e di parecchie altre città prese all'inimico: e questo fu il primo fondo degli stati Ecclesiastici.

  A066000037 

 Scrisse perciò una lettera commoventissima al re Pepino, il quale uscì tosto dalla Francia e alla testa di numeroso esercito forzò le frontiere delle Alpi, raggiunse il re Longobardo, e dopo averlo vinto, l'obbligò a rendere all'Italia tutte quelle città che le aveva prese.

  A066000038 

 Parecchi anni dopo, Carlomagno, figliuolo di Pepino, essendo a Roma ed avendo vinto di nuovo il re dei Longobardi, che rifiutava di rendere alla santa Sede le concedute città; {40 [366]} confermò la donazione di suo padre in favore della Chiesa romana, e vi aggiunse eziandio nuove provincie.

  A066000039 

 Noi felicitiamo, {41 [367]} con tutto il cuore, la Santa Sede e tutta la Chiesa di questo potere temporale che essa esercita sopra la città di Roma, e le altre Provincie ad essa sottomesse; e noi preghiamo il Signore a conservarlo adesso per sempre nella sua integrità, affinchè possa essere più libera e più indipendente nell'esercizio del potere spirituale che ha sopra tutta la terra.

  A066000051 

 Quante tribolazioni non ebbe a soffrire Papa Gregorio da questi empii pel suo zelo a distrurre il vizio, ed a far regnare la virtù! Enrico per vendicarsi della sua scomunica, aveva fatto eleggere un antipapa di nome Guiberto, arcivescovo di Ravenna, che era stato anch'egli scomunicato per i suoi delitti, e che prese il nome di Clemente III. L'Imperatore volendo mettere ad ogni costo il suo antipapa sul trono di Pietro, marciò contro Roma con un esercito e forzò Gregorio ad uscire dalla città eterna, donde non potè fuggire che con pena.

  A066000059 

 Egli dava i Vescovadi a coloro che gli davano più denari o che sapevano meglio adulare i suoi vizi e dopo aver così venduto un vescovado, se un altro lo pagava di più, oppure lodava maggiormente i suoi delitti, egli faceva deporre il primo vescovo, come simoniaco, ed ammetteva l'altro a suo luogo; da ciò accadeva che parecchie città avevano due vescovi nello stesso tempo entrambi indegni.

  A066000061 

 La prima crociata è stabilita: tutto si mette in movimento nell'intiera Europa, ogni classe di società, gli uomini di ogni condizione, gli abitanti delle città e delle campagne, nobili e plebei, ricchi e poveri, servi e signori, tutti si segnano della croce e partono per la conquista dei Luoghi Santi.

  A066000073 

 Al borgo di Montaldi, di cui aveva portato il nome prima di essere Papa, vicino alla povera grotta dove era egli nato, fece lavorare con molto ardore alla costruzione di una nuova città, intorno a cui erano occupati ogni giorno più di cinquecento operai senza contare gli {64 [390]} abitanti del luogo.

  A066000086 

 Quattro mila vennero a ricoverarsi a Roma ove Pio VI li accolse colla più tenera carità, prodigando a tutti i soccorsi che la loro posizione domandava; quando la Repubblica s'impadronì eziandio degli Stati della Chiesa essa fece strappare il sommo Pontefice da Roma da' suoi soldati; e lo strascinò prigioniero in più città d'Italia, e finalmente in Francia a Valenza ove lo lasciò morire prigioniero.

  A066000091 

 Egli fu costretto dalla forza delle circostanze a rilasciare il suo illustre prigioniero, il quale rientrava nell'eterna città fra le acclamazioni del suo popolo e di tutta l'Europa quando appunto Napoleone si incamminava egli stesso verso l'esilio.

  A066000092 

 Uno scrittore fa notare tre cose degne invero d'osservazione, e che devono sapersi in onore dell'illustre Pontefice Pio VII. La prima è che la famiglia imperiale, perseguitata in ogni suo membro, compresa la madre di Napoleone, trovò un asilo nella città del Vicario di Gesù Cristo, a cui l'Imperatore aveva cagionato tante umiliazioni; la seconda che fra un sì gran numero di sovrani che s'inchinarono al cospetto del gran guerriero il successore di s. Pietro solo sostenne energicamente il suo diritto; e la terza che Pio VII allora non cessò di fare tutti i suoi sforzi per ottenere dal governo inglese che fosse addolcita la sorte del prigioniero di s. Elena.

  A066000103 

 L'Europa vi ha preso quella parte più ampia e magnifica che si addiceva alla sua coltura; e senza entrare nel ricordo delle opere eseguite dalle singole {92 [418]} sue nazioni non passeremo sotto silenzio che si distinguono per bellezza, ricchezza e sfoggio di ornati tanto nelle pagine quanto nelle legature le versioni fatte in Polonia e nel Portogallo, e quella mandata dalla città di Genova.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000031 

 L'esistenza di Dio è una verità così facile a conoscersi, che gli uomini di tutti i tempi; di tutti i luoghi, sieno barbari od inciviliti, tutti hanno avuto cognizione dell' esistenza di Dio, tutti hanno prestato qualche culto ad un Essere Supremo, come attestano gli stessi scrittori profani; a segno che Plutarco, egli pure paganti, asserì, che si possono trovare città senza mura e senza case, ma non mai senza Dio, senza preghiere, senza altare.

  A067000151 

 Ciro liberò i Giudei, ed onorevolmente li rimandò nella loro terra sotto la condotta di Zorobabele, principe della tribù di Giuda, con Giosuè, Sommo Sacerdote, fatta loro facoltà di riedificare la città ed il tempio.

  A067000169 

 ed in Betlemme; e Gesù Cristo nacque nella città di Betremme da Baria Vergine, discendente dalla stirpe di Davidde, ed una prodigiosa stella lo annunziò ai Magi dell'Oriente.

  A067000177 

 4° Che i Giudei in pena del loro misfatto sarebbero stati riprovati da Dio, distrutta la loro città, arso il tempio, eglino stessi dispersi in tutto il mondo, ed in loro vece gl'idolatri e gl'infedeli sarebbero chiamati alla conoscenza del vero Dio

  A067000227 

 Nel Vangelo poi leggiamo, che Gesù Cristo alla vista della ostinazione, con cui gli Ebrei rifiutavano dì riconoscere i miracoli straordinari che egli operava, alla vista dell'enorme deicidio che quel popolo si preparava a commettere sopra la persona di chi era venuto per salvarlo, predisse, che gli Ebrei sarebbero assediati in Gerusalemme, ridotti a gravissime strettezze, distrutta la città, incendiato il tempio, tutto il popolo disperso: e che tali cose sarebbero avvenute prima che altri succedesse alla viveste generazione.

  A067000229 

 Un milione e centomila Ebrei rimasero trucidati, distrutta la città, arso il tempio, il resto di quel popolo sventurato disperso per varie parti del mondo.

  A067000235 

 Un uomo chiamai Anano venne dalla campagna e non rifiniva mai di gridare: quai al tempio, guai a Gerusalemme, voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti!guai al tempio, guai a Gerusalemme! Egli fu preso, messo in prigione, battuto, ma non si tenne mai dal correre sui bastioni e per la città, gridando con gagliarda voce per tre anni, dopo cui sciamando: guai a me stesso, fu colpito da una pietra sul capo e morì.

  A067000236 

 Comparì una cometa che vomitava fiamme a guisa di fulmini, ed una stella a forma di spada stette sospesa per un anno intiero colla punta rivolta su quella città.

  A067000305 

 Questo grande Apostolo fu egli pure uno de' più caldi persecutori dei cristiani; e non essendo sazio della strage che faceva de' cristiani abitanti in Gerusalemme si presentò al sommo Sacerdote, ed ottenne di andare nella città di Damasco per mettere in catene, martoriare e condannare a morte tutti quegli Ebrei che si fossero convertiti a Gesù Cristo.

  A067000305 

 Tutto spirante minacce e stragi contro ai cristiani era già pervenuto alla metà del cammino che da Gerusalemme conduce a Damasco: quando ad un tratto lo circonda una luce più risplendente di quella dei sole, mentre {83 [277]} una voce gli dice: «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Io son Gesù Cristo, tu perseguitando i miei discepoli perseguiti me stesso.» Saulo percosso da queste parole come da un colpo di fulmine fu prosteso a terra e con voce tremante, «Signore, disse, che volete che io faccia?» «Alzati, ripiglia la voce, entra in città, e là ti sarà insegnato ciò che hai da fare.» Saulo, che fu di poi detto Paolo, si rialza; ma egli era divenuto cieco, e fu costretto a farsi condurre per mano da' suoi compagni in Damasco.

  A067000322 

 Un giorno gli Apostoli ritornando da predicare il Vangelo si {88 [282]} radunarono nella città di Cesarea insieme col loro Divin Maestro.

  A067000332 

 Le chiavi di una città presentate ad un re significano, che quella città lo riconosce per suo signore.

  A067000421 

 Intesi dire che in un concilio convocato nella città di Rimini, in un altro convocato nella città di Pistoia, si decretarono più cose, le quali furono poi dalla Chiesa riprovate.

  A067000448 

 S. Clemente, discepolo di S. Pietro e terzo Papa dopo di lui, scrisse da Roma una lunga lettera ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, per sedare alcune discordie insorte tra loro; e que' fedeli si sottomisero al Capo della Chiesa, come docili figli si sottomettono al tenero loro padre.

  A067000467 

 Così ci comanda Gesù Cristo nel Vangelo, così ha sempre praticato la Chiesa Cattolica, e lo stesso S. Paolo ce ne diede luminoso esempio: affinchè non fosse recato danno agli altri fedeli, egli separò dalla Chiesa un giovane della città di Corinto, perchè aveva commesso un grave peccato, e non dava alcun segno di volersi emendare.

  A067000553 

 Primo concilio, che si suole annoverare tra gli ecumenici, è quello tenuto nella città di Nicea, perciò detto Niceno, celebrato nel 325 contro l'eresia degli Ariani, i quali cagionavano gravi turbolenze nella Chiesa.

  A067000582 

 Nacque Maometto da povera famiglia, di padre gentile e di madre ebrea, l'anno 570, nella Mecca, città dell'Arabia.

  A067000586 

 Pel che egli prese la fuga, e ritirossi nella città di Medina con alcuni libertini che l'aiutarono a rendersene padrone

  A067000604 

 Fin dal secolo quinto, quando Costantinopoli era divenuta capitale del Romano Impero, di quando in quando gl'Imperatori stimolavano i Vescovi di quella città a costituirsi capi della Chiesa: il che essendo un ribellarsi alla Chiesa Cattolica Romana, non mai vi fu chi abbia osato di farlo apertamente.

  A067000611 

 Furono ancora celebrati due Concilii ecumenici, uno in Lione, città della Francia, nel secolo decimoterzo; l'.

  A067000611 

 altro in Firenze, città d'Italia, nel secolo decimoquinto; per tentare la riunione dei Greci colla Chiesa Romana.

  A067000625 

 Voglio piuttosto parlarvi minutamente della setta dei Valdesi, perciocchè dimorando essi in gran parte nelle valli di Luserna, vicino a Pinerolo, anzi parecchi vivendo in questa medesima nostra città, ci può più spesso avvenire di trattare con essi, quindi abbiamo maggior bisogno di essere premuniti a fine di guardarci dai loro errori.

  A067000634 

 Studiò a mente alcuni brani di questi scritti, quindi cominciò a predicare per le piazze, per le città, borghi e villaggi.

  A067000635 

 Allora Valdo e i suoi seguaci, togliendosi la maschera, ricusarono di ubbidire, perciò come ribelli alla Chiesa furono condannati, scomunicati: e quai perturbatori cacciati dalla città di Lione.

  A067000641 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi, è l'abate di Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e scrisse sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi, {66 [372]} dove fra le altre cose dice: mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185....

  A067000648 

 «Un uomo ricco nella città di Lione, per nome Valdo, udendo leggere il Vangelo, siccome colui che era poco letterato, nè poteva intendere che cosa volesse significare, bramoso di saperlo, fece patto coi due predetti sacerdoti di pagare una somma all'uno, perchè glielo recasse di latino in volgare, all'altro che scrivesse {69 [375]} quel che il primo dettava.

  A067000650 

 «I quali pure mandava innanzi per le città a predicare, e, si serviva dell'opera di uomini addetti ai più vili mestieri, senza veruna differenza nè di uomini nè di femmine, nè di idioti e di letterati.

  A067000651 

 Cacciati poscia dalla città di Lione, furono.

  A067000654 

 Altronde dovete notare, che questi autori, oltre la verità del racconto, vanno altresì d'accordo nel fissare l'origine dei Valdesi; solamente variano in ciò, che gli uni cominciano a parlare di loro da che Valdo cominciò da solo a proporre la sua dottrina, e ciò fu nel 1160; alcuni cominciano la storia di Valdo dal tempo che cominciò scorrere i paesi e le città cori buon numero di banditori suoi compagni nel 1170.

  A067000713 

 Costui sotto specie di valer fondare una nuova religione, da prima si guadagnò alcuni semplici e ignoranti tra uomini e donne, eziandio con false interpretazioni della Sacra Scrittura, sotto finta specie di povertà e di santità, pigliò a seminare alcuni errori in questa città e ne' suoi dintorni.

  A067000780 

 Nacque egli da poveri genitori in islebia, città della Sassonia.

  A067000799 

 No certamente: è vero che Lutero, dopochè apostatò dall'Ordine professato e dalla Cattolica Religione, calpestò, come vi dissi, i suoi voti solenni; fece partecipare all'enorme suo sacrilegio un'infelice monaca, abbandonavasi all'ubbriachezza, e dava soventi volte in eccessi di collera furiosa, sicchè pareva un indemoniato: autorizzò lo spoglio, il derubamento dei beni di Chiesa; più di cento mila persone trucidate; sette città smantellate; un'infinità di chiese, di conventi, di castelli derubati, demoliti o incendiati.

  A067000813 

 Ma quando fu invitato al Concilio Ecumenico adunato in Trento, città del Tirolo italiano, egli si trovò nella più critica posizione.

  A067000823 

 Egli morì nella città di Vittemberga nell'anno 1556, in età di anni 61.

  A067000837 

 Apostolo gli scrisse in questi termini: a questo fine ti ho lasciato in Creta affinchè tu dii compimento a quello che rimane, ed ordini dei preti per le città conforme ti ho prescritto ( Lett.

  A067000851 

 Calvino Giovanni era nato in Noyon, città della Piccardia, che è una provincia della Francia.

  A067000852 

 Il Vescovo di quella città, mosso a carità per lui, gli conferì un benefizio, ammettendolo perciò alla tonsura chiericale, forse nella speranza {129 [435]} che avesse di poi abbracciato lo stato ecclesiastico, tua egli non oltrepassò mai il grado di chierico tonsurato.

  A067000853 

 Antonio e Carlo, fratelli di Calvino, furono uomini di mala vita: la moglie del primo fu bandita dal luogo sotto pena della frusta: il cadavere dei secondo fu sepolto tra i quattro pilastri della forca nella città di Noyon.

  A067000853 

 Recatosi a studiare in Orléans, e poi a Bourges, fu in questa città discepolo di {130 [436]} tal Volmaro, ch'era seguace della setta di Lutero, e che seppe sì destramente insinuare i proprii errori nell'animo di Galvino, che lo perverti, inducendolo ad abbracciare l'eresia.

  A067000855 

 Cominciò a predicare la perversa sua dottrina nella città di Parigi, capitale della Francia.

  A067000866 

 In Ginevra, città della Svizzera, fece Calvino sua special dimora, e ne fu più anni quasi assoluto padrone.

  A067000869 

 A perpetua memoria di questo fatto {135 [441]} veramente glorioso per Aosta fu eretta nella città una colonna, che tuttora si conserva.

  A067000869 

 Dopo che Calvino fu cacciato da varie città per la pessima sua condotta, si stabili in Ginevra che tiranneggiò per oltre vent'anni.

  A067000928 

 Se, la Religione Cattolica, che voi con tante ragioni ci avete fatte conoscere essere la sola vera, sola che presenti argomenti incontrastabili di divinità; se questa nostra santa religione è tanto bella, tanto chiara, e presenta tanti argomenti della sua divinità, come può essere {154 [460]} che tanti uomini, interi paesi, città e regni, dopo averla per più secoli professata, l' abbiano di poi abbandonata?.

  A067000945 

 Rimproverò Calvino, furiosa uscì di casa, pubblicò il fatto per tutta la città di Ginevra.

  A067000947 

 Basti il dire, che per tali delitti, nella città di Noyon, sua patria, meritò la sentenza di morte; la qual pena, come già vi dissi, ad istanza di un Voscovo cattolico, gli fu cangiata in quella del fiordaliso, che consisteva nel fare un bollo con un ferro roventato sopra il dorso {162 [468]} del colpevole.

  A067000947 

 Il disordine giunge a tanto, che se a taluno piacesse di contemplare una riunione di truffatori, usurai, uomini dissoluti e ribelli, gente di cattiva fede, non avrebbe che ad entrare in una di quelle città, {163 [469]} le quali si dicono evangeliche.

  A067000971 

 Francesco di Sales derideva i Protestanti: «Eh!, diceva, forseche tutti gli uomini del mondo dormivano, quando Roma formava nuovi Sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, nè greco ne latino, nè vicino nè lontano, il quale abbia vesso o lasciato alcun cenno ne' suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie, di una cosa sì grande? Certamente sarebbe cosa maravigliosa, segli storici, che furono sì minuti da notare fino le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo basso mondo, cioè il cambiamento di una Religione universale, nella città e provincia più segnalata di si vasto impero, quali sono Boma e l'Italia

  A067001170 

 Questo grande Apostolo scrisse una lettera ai cristiani che dimoravano in una città detta Tessalonica (oggidi Salonicchi), e fra le altre cose loro dice: Disaminate tutto; attenetevi al buono.

  A067001174 

 Mentre dimorava nella città di Corinto, seppe che i Tessalonicesi erano in gran pericolo, e per la persecuzione che colà infieriva, e per le false dottrine che da taluno si andavano spacciando; perciò, diceva loro: ponderate bene le parole, che vi dicono, ritenete soltanto quello che vi pare scevro di errore; che se nelle predicazioni voi scorgete anche la sola apparenza di male, fuggite, astenetevi dal loro consorzio: ab omni specie mala abstinete vos.

  A067001177 

 Aveva S. Paolo predicato la Fede di Gesù Cristo per diciotto mesi in questa città; e mentre portava in altri {257 [563]} luoghi la luce del Vangelo, intese che erano insorte dissensioni religiose fra i Corinti.

  A067001177 

 Il terzo testo, di cui servonsi i Protestanti per sostenere lo spirito privato, è ricavato da una lettera di S. Paolo scritta a quelli che abitavano in Corinto, città della Grecia.

  A067001177 

 S. Paolo dalla città di Efeso scrisse loro che nelle cose riguardanti all'eterna salute dovessero fuggire gli uomini animali, cioè carnali, i quali non capiscono le cose del Signore; e poi soggiunge: Spiritualis (homo) judicat omnia, et ipse a semine judicatur: l'uomo spirituale giudica di tutte le cose, ed egli è giudicato da nissuno.

  A067001333 

 Voi sapete, o miei cari figli, che con molto nostro disonore in questa città, che fu tanto tempo culla illibata del Cattolicismo, ora si sta costruendo un tempio protestante.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000017 

 Ditemi: Chi mai potrebbe credere e sostenere che questo quadro, che questo palazzo, che questa nostra città siansi formati da se stessi a caso?.

  A068000045 

 « Girate pure tutto il mondo; voi troverete delle città sguernite di mura, vi abbatterete in gente senza leggi, senza lettere, ma non in un popolo senza Dio.

  A068000134 

 Viveva egli in Ur città della Caldea, paese {48 [48]} contaminato dall'idolatria, quando Iddio gli comandò di abbandonare la patria, i parenti e di recarsi nella terra di Canaan, detta di poi terra promessa dalle molte promesse da Dio ivi a lui fatte.

  A068000162 

 Ciro liberò i Giudei, ed onorevolmente rimandolli nella loro {55 [55]} terra sotto la condotta di Zorobabele, principe della tribù di Giuda, con Giosuè sommo Sacerdote, dando loro facoltà di riedificare la città ed il tempio.

  A068000174 

 1 ° Il Messia doveva nascere dalla stirpe di Davidde, da una vergine, annunziato da una stella, ed in Betlemme; e Gesù Cristo nacque nella città di {59 [59]} Betlemme, da Maria Vergine, discendente dalla stirpe di Davidde; ed una prodigiosa stella lo annunziò ai Magi dell'Oriente.

  A068000182 

 4° Che i Giudei in pena del loro misfatto si vedrebbero da Dio riprovati; distrutta la loro città, arso il tempio, eglino stessi dispersi per tutto il mondo, ed in loro vece gli idolatri e gli infedeli sarebbero chiamati alla conoscenza del vero Dio

  A068000233 

 Nel Vangelo poi leggiamo che Gesù Cristo alla vista della ostinazione degli Ebrei nel non voler credere i miracoli straordinari da Lui operati; conoscendo l'enorme deicidio che si preparavano a commettere sopra la persona di Chi era venuto per salvarli, predisse che eglino stati sarebbero circondati d'assedio in Gerusalemme e ridotti a gravissime strettezze; distrutta la città, incendiato il tempio, tutto il popolo disperso; e che tali cose avrebbero avuto compimento prima che passasse la vivente generazione.

  A068000235 

 Un milione e centomila Ebrei rimasero trucidati; disfatta la città, arso il tempio, ed il resto di quel popolo disperso nei vari paesi della terra.

  A068000240 

 Nel giorno della Pentecoste, egli dice, fu udita nel tempio una voce che, senza sapere donde venisse, fortemente rimbombava: Usciamo di qui, usciamo di qui! Un uomo di nome Anano venuto dalla campagna non rifiniva mai di gridare: Guai al tempio, guai a Gerusalemme! voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti! guai al tempio, guai a Gerusalemme! Fu preso e battuto con verghe; ma esso non si tenne mai dal correre poscia sui bastioni e per la città, e gridare a gran voce per tre anni, dopo cui esclamando: Guai a me stesso! fu colpito da una pietra nel capo e cadde morto.

  A068000241 

 Comparì una cometa, che vomitava fiamme a maniera di fulmini, ed una stella somigliante ad una spada stette sospesa per un anno intiero colla punta rivolta sulla città.

  A068000306 

 Ho detto che le'persecuzioni mosse contro ai Cristiani cominciarono dal tempo che gli Apostoli si diedero a predicare il Vangelo nella città di Gerusalemme.

  A068000317 

 - Saulo percosso da queste, parole come da un fulmine cadde prosteso a terra, e con voce tremante: - Signore, esclamò, che volete che io faccia? - Alzati, ripigliò la voce, entra in città e là ti sarà insegnato quanto hai da fare.

  A068000322 

 Un giorno gli Apostoli ritornando dalla predicazione eransi raccolti con Gesù nella città di Cesarea di Filippo.

  A068000336 

 Parimenti quando sono presentate le chiavi di una città ad un Re, vuolsi con tale omaggio significare che quella città lo riconosce per sovrano.

  A068000375 

 Il primo Concilio, che si suole annoverare tra gli ecumenici, è quello tenuto nella città di Nicea, e perciò detto Niceno.

  A068000486 

 Qui voglio farvi avvertire che la Chiesa di Gesù Cristo era già nei primi tempi distinta dalle altre società col nome di Cattolica; tanto che se uno, come già diceva s. Agostino, entrando in una città avesse chiesto quale fosse la Chiesa dei Cattolici, gli sarebbe stato di subito risposto essere quella che ha sede in Roma ed ha per Capo supremo il Papa, Vescovo di quella città eterna.

  A068000529 

 La Chiesa poi: 1° Ha come suddiviso in vari ordini il ministero dei diaconi coll'aggiungere i suddiaconi, gli accoliti, i lettori, gli esorcisti e gli ostiari; 2° Ha stabilito che tra i sacerdoti alcuni avessero la cura di una parte della Diocesi, ossia del gregge commesso al governo del Vescovo: e diede a questi il nome e l'uffizio di paroci, dividendo per tal modo le diocesi in parochie; 3° Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincie, e che ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo con qualche giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, i quali perciò detti sono suffraganei; 4° Che in certi regni o imperi le varie {165 [165]} provincie avessero in capo un Vescovo Primate o Patriarca, il quale tiene sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie provincie governate da essi; 5° Che i Vescovi delle città prossime a Roma, capitale e centro del cattolicismo, e i sacerdoti e i diaconi addetti alle Chiese principali di quest'alma citta formassero, come dire, il Senato del Pontefice, avessero essi solamente il diritto di eleggere il Papa e gli fossero di aiuto nell'amministrazione della Chiesa universale.

  A068000545 

 Sentimmo già dire che in un Concilio convocato nella città di Rimini ed in un altro convocato nella città di Pistoia, si decretarono più cose, le quali furono poi dalla Chiesa riprovate.

  A068000576 

 Il padre di lui era gentile, la madre ebrea; e nacque l'anno 570 alla Mecca, città poco distante dal Mar Rosso.

  A068000580 

 Pel che egli prese tostamente la fuga e ritirossi nella città di Medina con alcuni libertini, che l'aiutarono a rendersene padrone.

  A068000594 

 Il giorno 8 Giugno dell'anno 632, nella città di Medina egli moriva di forte veleno propinatogli da Zeina ebreo, il quale così intendeva vendicare la morte di un fratello e la stessa sua nazione, che Maometto aveva quasi distrutta.

  A068000605 

 Fin dal secolo quinto, quando Costantinopoli era tuttora capitale del Romano Impero, di quando in quando gli Imperatori stimolavano i Vescovi di quella città a costituirsi Capi della Chiesa: il che essendo un ribellarsi alla Chiesa Cattolica Romana, non mai vi fu chi abbia osato di fare apertamente.

  A068000631 

 Studiò a mente alcuni passi di questi scritti; e con siffatto corredo di scienza si pose a predicare per le piazze delle città, pei borghi e villaggi.

  A068000632 

 Per siffatti ostinazione questi eretici, divenuti ribelli alla Chiesa, furono condannati e scomunicati; e come {195 [195]} perturbatori della pubblica tranquillità dalle civili autorità cacciati dalla città di Lione.

  A068000638 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi è l'abate Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e compose sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi; dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185.

  A068000644 

 Un uomo ricco della città dì Lione, per nome Valdo, udendo leggere il Vangelo, siccome colui che era poco letterato, nè poteva intendere che cosa volesse significare, bramoso di saperlo, fece patto coi due predetti sacerdoti di pagare una somma all'uno, perchè glielo recasse di latino in volgare; all'altro che scrivesse quel che il primo dettava.

  A068000646 

 Cacciati poscia dalla città di Lione, furono citati a comparire in un Concilio a Roma, ove, perseverando nella pertinacia, furono come scismatici condannati.

  A068000649 

 D'altra parte dovete notare che questi autori, non solo nella verità del racconto, ma vanno altresì d'accordo nel fissare l'origine dei Valdesi; variano unicamente in ciò che gli uni si fanno a parlare di essi da che Pietro Valdo cominciò da solo a proporre la sua dottrina, il che avvenne nel 1160; mentre altri pigliano la storia di Valdo dal tempo che si diede a scorrere i paesi e le città con buon numero di banditori suoi compagni, cioè dal 1170.

  A068000699 

 P. Vi parlo molto volentieri di questo dotto Prelato, perchè fu molti anni Arcivescovo della città di Torino

  A068000708 

 Costui dando a vedere di voler fondare una nuova religione, da prima si guadagnò alcuni semplici ed ignoranti tra uomini e donne, eziandio con false interpretazioni della Sacra Scrittura; e sotto colore di povertà e di santità pigliò a seminare non pochi errori in questa {218 [218]} città e ne' suoi dintorni.

  A068000774 

 Nacque di poveri genitori in Islebia, città della Sassonia; e fin da fanciullo diede a divedere natura e costumi sì perversi, che molti scrittori della sua vita non esitarono di credere che fosse figlio del diavolo.

  A068000790 

 Eccitò principi e popoli alle guerre fratricide; e nel solo anno 1535, per opera dei forsennati Riformatori, più di cento mila persone furono trucidate; sette città smantellate, moltissime Chiese, e conventi, e castella derubati, demoliti o dati alle fiamme.

  A068000807 

 Esso morì nella città di Vittemberga nell'anno 1556 in età di anni 61.

  A068000819 

 Passato qualche tempo lo stesso Apostolo così gli scrisse: Con questo fine io ti ho lasciato in Creta, perchè tu dia compimento a quello che rimane, ed ordini dei preti per la città secondo che ti ho prescritto (Lett.

  A068000831 

 Giovanni Calvino aveva sortito i natali in Noyon, città della Piccardia, provincia della Francia; e suo padre era un povero sellaio che salì poscia ad esercitare il notariato.

  A068000832 

 Antonio e Carlo, fratelli di Calvino passavano per uomini di mala vita: la moglie del primo fu bandita dalla patria sotto pena della frusta; il cadavere del secondo fu sepolto tra i quattro pilastri del patibolo nella città di Noyon.

  A068000832 

 Recatosi a studiare in Orléans e poi a Bourges, fu in quella città discepolo di tal Volmaro già seguace di Lutero; il quale presto indusse Calvino ad abbracciare la sua riforma.

  A068000834 

 Cominciò dal predicare la perversa sua dottrina nella città di Parigi; ma siccome una predicazione cosiffatta perturbava la pubblica quiete, l'autorità civile {254 [254]} mandò ad arrestarlo.

  A068000839 

 Calvino fermò la sua dimora in Ginevra e fu più anni padrone di quella città.

  A068000841 

 P. Calvino pel suo pessimo portamento cacciato da varie città era riuscito tuttavia ad impadronirsi di Ginevra, cui tiranneggiò per oltre vent'anni.

  A068000842 

 Verso le ore undici prima del meriggio, Calvino che stava aspettando l'esito del Consiglio, come il conobbe, fuggì in fretta dalla città e si pose in salvo rientrando nella Svizzera.

  A068000846 

 Con un portamento scandaloso e colla pubblicazione di certe poesie aveva reso infame il suo nome nella città di Parigi, dove, come scrisse poi egli stesso, aveva fatto molte conquiste a Satanasso.

  A068000846 

 Dopo il 1548 nella città di Ginevra apostatò pubblicamente dalla Chiesa Cattolica e si tolse a moglie Claudina Donosse, mentre tuttora di lei viveva il marito.

  A068000914 

 Basti il ricordare che appunto per tali delitti nella città di Noyon sua patria meritò la sentenza di morte; la quale però ad istanza di un Vescovo cattolico gli fu cangiata in quella del fiordaliso, ossia in un bollo che si imprimeva con ferro arroventato sopra il dorso del colpevole.

  A068000914 

 Il disordine loro giunge a tal segno, che se a qualcuno piacesse di contemplare una riunione di truffatori, usurai, di uomini dissoluti, di ribelli e di gente di cattiva fede, questi non avrebbe che ad entrare in una di quelle città, le quali si dicono evangeliche.

  A068000921 

 Nel Concilio Generale di Firenze (1439) i Russi vi intervennero insieme coi Greci nell'intendimento di riunirsi alla S. Sede; ma i Capi del gregge ritornati che furono in patria promossero un grande malcontento, e poco appresso l'imperatore Basilio III nella città di Mosca elesse un patriarca indipendente, obbligando tutti i suoi sudditi a far capo a lui per ogni loro controversia religiosa.

  A068000955 

 Certamente sarebbe cosa mirabile se gli storici, i quali furono sì minuti nel notare le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo mondo, cioè il cambiamento universale di religione nella città e provincia più segnalata di sì vasto impero, quali sono Roma e l'Italia

  A068001149 

 Questo grande Apostolo indirizzando una lettera ai cristiani che dimoravano nella città di Tessalonica (oggidì Salonicchi) fra le altre cose dice: Disaminate tutto; attenetevi al buono.

  A068001152 

 Mentre dimorava nella città di Corinto, seppe che i Tessalonicesi versavano in gran pericolo, pel furore della persecuzione e per le false dottrine che da taluno si andavano spacciando.

  A068001155 

 Aveva s. Paolo predicata la Fede di Gesù Cristo per diciotto mesi in quella città; e di là partitosi portava in altri luoghi la luce del Vangelo, quando in Efeso fugli riferito che erano insorte dissensioni religiose tra i Corinti.

  A068001155 

 P. Il terzo testo, di cui servonsi i Protestanti a fine di sostenere lo spirito privato è tratto da una lettera di s. Paolo scritta ai fedeli che abitavano in Corinto, città della Grecia.

  A068001301 

 Voi sapete che in questa nostra città, la quale fu per tanto tempo culla illibata del Cattolicismo, si è costrutto, non sono molti anni passati, un tempio protestante.

  A068001323 

 R. È cosa ottima, perchè una chiesa è un luogo santo; e noi Protestanti abbiamo costrutto un tempio vistoso ad aguglie nella città di Torino.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000036 

 42), che s. Giovanni apostolo ed evangelista avendo saputo per celeste rivelazione il giorno e l'ora di sua morte, quando vide avvicinarsi questo tempo da lui cotanto desiderato, prese con sè i suoi più cari discepoli, e con essi usci dalla città, incamminandosi verso ad un monticello poco distante da Efeso.

  A069000047 

 Quello poi che segue sino al fine fu aggiunto dalla santa Chiesa dopo che nell'anno 431 nel concilio, ossia nell'adunanza generale dei vescovi tenuta nella città di Efeso nell'Asia Minore, fu definito quale, articolo di fede che Maria SS. è realmente Madre di Dio.

  A069000056 

 Il 28 dicembre dello stesso anno in giorno di domenica s. Bernardo accompagnato dallo stesso imperatore Corrado, dal clero, da una gran folla di popolo s'incamminò divotamente verso la chiesa maggiore di quella città, ove si venerava un'immagine prodigiosa della gran Madre di Dio.

  A069000056 

 Ora nell'anno 1146 egli dovette portarsi in Germania nella città di Spira, allora sede dell'impero, ove fu accolto dal popolo accorso a vederlo colle più onorevoli dimostrazioni.

  A069000056 

 Perciò i paesi, le città anche più ragguardevoli spesso lo invitavano a recarsi fra di loro.

  A069000098 

 La sua istituzione rimonta all'anno 1095, in cui fu pubblicata dal Papa Urbano II nel Concilio tenuto in Clermont {92 [100]} città di Francia.

  A069000658 

 Per opera del sommo Pontefice s. Pio V una flotta cristiana si avanza contro i Turchi, presso a Lepanto città della Grecia.

  A069000679 

 Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città di Betlemme in una stalla e fu messo tra due animali nel presepio.

  A069000695 

 Nelle famiglie private, nelle comunità religiose, anzi nei paesi, nelle città essa fu accolta come sorgente di grandi benedizioni.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000014 

 Pertanto a me, prefetto della s. Congregazione per interpretare e difendere il Concilio tridentino, da Sua Santità mi fu, secondo l'uso dei maggiori, comandato di scrivere la presente lettera ai Vescovi dell'orbe cattolico, per dar loro cotesto lietissimo annunzio e ad un tempo significare ai medesimi che cosa gratissima a Sua Santità avrebbero fatto quei Vescovi, i quali, purchè non ne torni un danno grave al gregge loro affidato, nè sieno trattenuti da altro particolare impedimento, al tempo opportuno si porteranno a quest'alma città per intervenire ai ricordati semipubblici concistori e a sì gran festa.

  A070000015 

 Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia.

  A070000020 

 Durante la prima persecuzione contro ai cristiani mossa da Nerone accusati di aver dato fuoco alla città, mentre n'era l'imperatore stesso l'autore, erasi recato a Roma Simon mago con animo di affrontare di nuovo il Principe degli apostoli col suo collega s. Paolo.

  A070000020 

 Ma dopo che Simon mago cadde dall'alto per le preghiere di s. Pietro, Nerone sebben assente di {XIV [14]} Roma per mezzo di chi governava la città cercò pretesto di perdere l'Apostolo, e diede l'ordine di catturarlo insieme con s. Paolo, per sentenziarli in seguito a morte.

  A070000023 

 Era s. Pietro di nascita Giudeo e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaide.

  A070000023 

 Questa città è situata sulla riva {1 [17]} occidentale del mare di Genezaret, comunemente detto mare di Galilea o di Tiberiade, che in realtà è un vasto lago di dodici miglia di lunghezza e sei di larghezza.

  A070000024 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, sulla riva occidentale del Giordano, che è gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A070000033 

 Siccome G. C. partendo indirizzò cammino verso la città di Cafarnao, così Pietro andò con lui.

  A070000035 

 La fama di siffatti miracoli trasse alla casa di Pietro molti infermi insieme con innumerabile popolo, in guisa che tutta la città sembrava colà radunata.

  A070000041 

 Mentre si tratteneva in questa città molti gli si affollavano intorno, pregandolo di voler loro insegnare quali fossero le opere assolutamente necessarie per salvarsi.

  A070000041 

 Qualche tempo dopo il Divin Salvatore ritornò nella città di Cafarnao cogli Apostoli, seguito da una gran turba.

  A070000043 

 Dalla città di Cafarnao Gesù era andato nei contorni di Cesarea di Filippo, città non molto distante dal fiume Giordano detta di poi Panea.

  A070000049 

 Parimenti quando si presentano le chiavi di una città ad un re si vuole significare, {21 [37]} che quella città lo riconosce per suo signore.

  A070000060 

 Alla porta della città i gabellieri, ossia coloro che dal governo erano posti all'esazione dei tributi e delle imposte, tirarono Pietro in disparte e gli dissero: Il tuo Maestro paga egli il tributo? Certamente che sì, rispose Pietro.

  A070000060 

 Il giorno seguente Gesù scostandosi alquanto dagli altri discepoli entrava {29 [45]} con Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa propria di lui.

  A070000065 

 Uscito quindi Gesù dalla città e passando vicino ad una pianta di fico, che era stata da lui maledetta, Pietro si maravigliò e avverti il divin Maestro che quella pianta era divenuta arida e secca.

  A070000066 

 Quelli dissero: Dove volete che le andiamo ad apparecchiare? Gesù rispose: Entrando in città incontrerete un uomo che porta una secchia d'acqua sopra le spalle; andate con lui, egli vi mostrerà un luogo spazioso, ove potrete preparare quanto occorre per questo bisogno.

  A070000111 

 Laonde a nome di tutti gli altri Apostoli si avanza in faccia alla moltitudine, alza la mano, intima silenzio, e comincia a parlare così: « A voi parlo, o Giudei, e voi tutti abitanti di questa città ricevete le mie parole, e sarete illuminati intorno a questo fatto.

  A070000124 

 Fattosi giorno si radunarono tutti i principali della città, cioè tutto il supremo magistrato di quella nazione si radunò a concilio per giudicare que' due Apostoli, come se fossero i più scellerati ed i più formidabili uomini del mondo.

  A070000126 

 Volevano punirli, ma il gran credito, che il miracolo poco prima operato aveva loro fatto acquistare in tutta la città, {81 [97]} faceva temere triste conseguenze.

  A070000141 

 Il sommo sacerdote volgendo loro la parola disse: Sono appena alcuni giorni che noi vi abbiamo strettamente proibito di parlare di questo Gesù Nazareno, e intanto voi avete riempiuta la città di questa nuova dottrina.

  A070000146 

 Dei sette diaconi fu celebre santo Stefano, che per la sua intrepidezza a sostenere le verità del Vangelo, fu ucciso con essere lapidato fuori della città.

  A070000146 

 La qual cosa obbligò i fedeli a disperdersi qua e là per varie città e in diversi paesi.

  A070000147 

 Esso andò nella città di Samaria dove colla predicazione e coi miracoli fece molte conversioni.

  A070000151 

 I due Apostoli Pietro e Gioanni come ebbero amministrato il sacramento della Cresima ai nuovi fedeli della Samaria, e li ebbero rassodati nella fede che poco prima avevano ricevuto, dato loro il saluto di pace, partirono da quella città.

  A070000152 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A070000154 

 Quando Pietro voleva dar principio alla predicazione in quella città incontrava grave ostacolo per parte del governatore che era un principe di {101 [117]} nome Teofilo.

  A070000155 

 La qual cosa fu causa che e il governatore e tutta la città credessero in Gesù Cristo.

  A070000157 

 L'anno poi trentesimosesto di Gesù Cristo, sia per la persecuzione di Gerusalemme, sia per preparare la strada alla conversione de' Gentili, venne a stabilire la sua sede in Antiochia: cioè stabilì la città di Antiochia per sua ordinaria dimora, e come centro di comunione colle altre chiese cristiane.

  A070000161 

 Passando da una citta in un'altra pervenne ai Santi che abitavano in Lidda città distante circa venti miglia da Gerusalemme.

  A070000162 

 Giunto alle porte della città di Lidda Pietro incontrò un paralitico di nome Enea.

  A070000162 

 Molti si trovarono presenti a questo miracolo, che in breve si pubblicò per tutta la città e nel vicino paese detto Sarona.

  A070000163 

 A poca distanza da Lidda eravi Ioppe che è un'altra città posta sulle rive del mare Mediterraneo.

  A070000166 

 Grandissimo fu il giubilo che si levò in tutta la casa; da tutte parti piangevano di allegrezza, parendo a quei buoni cristiani di aver riacquistato un tesoro in quella sola donna, che veramente era la consolazione di quella città.

  A070000167 

 In Cesarea città della Palestina abitava un certo Cornelio Centurione, ovvero uffiziale di una coorte, corpo di 100 soldati, che apparteneva alla legione italica, così chiamata perchè composta di soldati italiani.

  A070000170 

 Partirono costoro sull'istante e camminando tutta la notte giunsero in Ioppe nel dì seguente verso al mezzogiorno, perciocchè la distanza fra queste due città è di circa 40 miglia.

  A070000173 

 Dopo due giorni Pietro con tutta la sua comitiva giunse in quella città dove con grande ansietà l'attendeva il Centurione.

  A070000176 

 Pietro approfittò di quel tempo per predicare il Vangelo in quella città, e tale ne fu il frutto che egli risolvette di assegnare un pastore a quella moltitudine di fedeli, e questi fu s. Zaccheo, di cui si parla nel Vangelo, il quale perciò fu consacrato primo vescovo di Cesarea.

  A070000177 

 Per la qual cosa egli giudicò bene di recarsi in quella città per disingannare gl'illusi e far conoscere che quanto aveva operato era ordine di Dio.

  A070000182 

 Diede poi ordine rigoroso che fossero posti per guardia sedici soldati, i quali notte e giorno vegliassero ripartiti in due luoghi, cioè altri in vista della prigione, altri alla porta di ferro che metteva in un viottolo della città.

  A070000184 

 Passate le prime e le seconde guardie, senza che dessero il minimo segno di vederli, giunsero alla porta di ferro di enorme grossezza, che mettendo fuori dall'edifizio delle carceri dava adito in città.

  A070000187 

 In quanto a me, io vedo conveniente partire da questa città e andarmene altrove.

  A070000190 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio, in quell'istante medesimo fu colpito {128 [144]} da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A070000191 

 Radunatisi pertanto gli apostoli nella città di Antiochia stabilirono che tutti quelli i quali avessero abbracciata la fede fossero chiamati cristiani, vale a dire seguaci di Gesù Cristo; il qual nome si conservò fino ai nostri giorni.

  A070000192 

 Seguendo il suo viaggio predicò il santo Vangelo in Sicilia ed in Napoli, dando a questa città per vescovo s. Aspreno.

  A070000193 

 Pietro trovò quella città in istato veràmente deplorabile.

  A070000194 

 Tutte queste difficoltà anzichè arrestare lo zelo del principe degli Apostoli lo accesero maggiormente di desiderio di liberare quella miserabile città dalle tenebre di morte.

  A070000195 

 Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere.

  A070000204 

 Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salva sempre la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano Capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità.

  A070000204 

 Inviò s. Apollinare in Ravenna, s. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles, donde il Vangelo si propagò negli altri paesi della Francia; mandò {138 [154]} s. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa.

  A070000204 

 Mentre s. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo, egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto s. Lino per Vicario a fare sue veci nelle occasioni in cui qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città.

  A070000206 

 Giunto adunque il principe degli apostoli in quella città invitò tutti gli altri Apostoli e tutti quei primari pastori che potè avere; quindi Paolo e Barnaba accolti in concilio esposero in piena adunanza la loro ambasciata a nome dei Gentili d'Antiochia, le ragioni ed i timori d'una parte e dell'altra, dimandando la loro deliberazione per quiete e sicurezza {141 [157]} delle coscienze.

  A070000214 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro ai cristiani.

  A070000214 

 Egli aveva fatto appiccare il fuoco in varii lati di quella {149 [165]} città che con molti cittadini rimase in gran parte consumata dalle fiamme.

  A070000214 

 Quando s. Pietro giunse in quella città governava l'impero Nerone uomo pieno di vizi e per conseguenza il più avverso al cristianesimo.

  A070000228 

 Per la qual cosa Iddio volendo venire all'ultima prova per vincere la loro ostinazione fece pubblicamente predire dal suo apostolo, che fra breve sarebbesi suscitato un re contro quella nazione, il quale dopo averla ridotta alle più gravi angustie uguaglierebbe al suolo la loro città, costringendone i cittadini {161 [177]} a morir di fame e di sete.

  A070000230 

 Ma giunto alle mura della città, quando stava per uscire dalla porta Capena, detta oggidì Porta di s. Sebastiano, gli apparve Gesù Cristo in quello stesso sembiante in cui l'aveva conosciuto e per più anni trattato.

  A070000247 

 Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica.

  A070000251 

 Iddio per altro che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo.

  A070000252 

 Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla usciti dalla città ripigliarono il corpo del s. Apostolo, e lo portarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto.

  A070000276 

 Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta.

  A070000285 

 Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitale del mondo cattolico.

  A070000291 

 Gesù Cristo nel Vangelo paragonò la sua Chiesa ad un regno, ad un impero, ad una repubblica, ad una città, ad una fortezza, ad una famiglia.

  A070000294 

 Insorgono difficoltà nella Chiesa? Si raduna un concilio nella città di Gerusalemme; Pietro propone la questione, la spiega, la definisce, e tutti ubbidiscono a Pietro come al medesimo Gesù Cristo.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000001 

 Suo padre rilevando la buona indole di questo figliuolo e l'inclinazione allo studio, fece i suoi sforzi per mantenerlo alle scuole nella vicina città d' Acqus.

  A073000003 

 Finalmente la Provvidenza dispose, fosse venduto ad un rinegato della città di Nizza.

  A073000003 

 Per qualche importante affare dovette Vincenzo recarsi a Marsiglia, d'onde s'imbarcò alla volta di Narbona antica città di Francia.

  A073000031 

 il Governatore d'una città ragguardevole lo pregò di fargli qualche buon ufficio alla corte, e gli promise, per impegnarvelo che sosterrebbe i Missionari del luogo, lo stabilimento de' quali era contraddetto da persone assai potenti.

  A073000031 

 «Vi servirò potendolo, rispose Vincenzo, ma perciò che riguarda l'affare de'Signori della Missione, vi prego di lasciarlo in mano di Dio; preferisco ch'essi non siano nella vostra città, piuttosto, che vederveli col favore e coll'autorità degli uomini.

  A073000042 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S, Vincenzo, dove più centinaia di poveri, di storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc.

  A073000043 

 Gli abitanti di una città non potendo uscire dalle loro case si trovano ridotti ad estremi tanto più grandi, quanto che non possono spedire alcuno a chiedere soccorso, ma Vincenzo, mediante la conoscenza che aveva della situazione di quel villaggio, previde quel che era pur troppo accaduto, e, {31 [245]} senza aspettare avvisi più certi, spedì sul momento una carretta carica di pane; fece lo stesso il dì seguente, e finchè durò lo straripamento, continuò ad inviar loro dei soccorsi; intantochè due de'suoi missionari, esponendosi sopra alcuni batelli, andavano in tutte le strade di quel paese distribuendo i viveri agli abitanti, i quali dalle finestre delle loro case ricevendo i soccorsi rendevano al Signore grazie solenni.

  A073000043 

 Non fu attento solamente ai bisogni de' poveri della campagna; quelli della città e de' sobborghi di Parigi non ebbero minor parte alla sua compassione ed alle sue elemosine.

  A073000060 

 Il Vescovo di Parigi prese parte a'suoi disegni, e con un monitorio del i giugno dell' anno 1618 ingiunse a' Parrochi, a' Vicari ed a' Predicatori della stessa città, di esortare i popoli a concorrere ad una sì santa impresa.

  A073000060 

 prigioni della città.

  A073000082 

 Salvò la vita e spesso l'onore agli abitanti di venticinque città, ed un numero infinito di borghi {66 [280]} e di villaggi che erano agli estremi.

  A073000084 

 Assuefatti a nudrirsi di cadaveri si vendicavano sui viventi de'morti i quali loro mancavano; assalivano in pieno giorno, mettevano a brani, divoravano le donne ed i fanciulli; le borgate ed i villaggi ne erano infestati orribilmente, entravano perfino durante la notte nelle città dalle aperture delle mura, portavan via tutto quanto potevano afferrare.

  A073000085 

 La Lorena deve di generazione in generazione trasmettere fino a' suoi più tardi nipoti la memoria, che la maggior parte di essi devono a lui l' esistenza perchè la salvò ai loro padri: questo appunto riconobbero i magistrati di quasi tutte le città da lui soccorse.

  A073000096 

 «Voi pretendete, Signore, che la Chiesa di Roma sia guidata dallo Spirito di Dio, diceva l' eretico al nostro Santo, ma questo appunto è ciò eh' io non posso credere; poichè da una parte si vedono i cattolici della campagna abbandonati a Curati viziosi ed ignoranti, senza essere istruiti de' loro doveri, senza che la magior parte sappiano neppure che cosa sia la cristiana religione, e dall' altra si veggono le città ripiene di preti e di monaci che nulla fanno, e lasciano nulladimeno quella povera gente nell'ignoranza spaventosa, per cui si perdono tutti i giorni; e voi vorreste persuadermi che ciò sia guidato dallo Spirito Santo? Io non lo crederò mai più.».

  A073000097 

 Tuttavia per {79 [293]} non lasciar senza risposta una difficoltà, la quale in fondo nulla aveva di solido, e in certo modo potrebbe essere tanto concludente contro a' protestatiti, quanto contro a' cattolici, Vincenzo dissimulando il male quanto potè farlo, replicò, che vi erano ancora in molte parrocchie buoni Curati e buoni Vicari; che fra gli ecclesiastici cd i religiosi che abbondano nelle città, ve n'erano di quelli i quali impiegavano il loro ministero nelle carceri e negli ospedali.

  A073000119 

 Quando andava in città, salutava avanti la sua partenza il padrone della casa ( era {101 [315]} questa le sua espressione), ed allorchè era di ritorno, lo salutava di nuovo; e queste pratiche le ha lasciate a' suoi.

  A073000253 

 bisognava stabilirla nelle grandi città.

  A073000288 

 ti procuratore regio in, una delle più grandi città del regno gli diede, avanti d' entrare nella sua congregazione, una possessione di cui era padrone; ma Vincenzo la restituì a'suoi parenti perchè questa donazione non era stata da loro gradita.

  A073000301 

 Per cura di lui sorsero in Parigi magnifici ospedali per servire di ricovero ai poveri che ingombravano la vie di quella città.

  A073000304 

 Per tacer di tante altre città, la sola Torino conta due ospedali per fanciulli infermi; una casa pesi trovatelli; un ricovero di mendici; parecchi ospizi di carità per le persone adulte, sane od inferme; infine a' nostri giorni rediamo gloriosamente trionfare l' opera colossale della Piccola casa della Divina Provvidenza sotto gli auspizi di S. Vincenzo de'Paoli, dove ogni sorta di miseria umana {280 [494]} trova rifugio e sollievo.

  A073000307 

 Leonardo di Chaume nella casa di Filippo Emanuele de Gondi conte de Joigny generate delle Galere di Francia, direttore di Francesca Margherita contessa di Silla, dama di gran virtù, aio illuminato dei tre loro figliuoli di cui il primo Duca e Pari di Francia, il secondo Cardinal di s. Chiesa, muore il terzo in età di undici anni; regio elemosiniere delle Galere di Luigi XIII, cui assiste in morte, limosiniere della Regina vedova Anna D'Austria, {282 [496]} suo consigliere per gli affari ecclesiastici, fondatore e primo superiore generale della congregazione de' preti secolari della missione e delle figlie della carità serve dei poveri, di varie compagnie di dame, di donne, di fanciulle in servizio degl'infermi, primo promulgatore del Vangelo nell' Isola di Madagascar per mezzo de' suoi Sacerdoti, instancabile operarlo nella vigna del Signore, manda i suoi a predicare per la Francia, Italia, Polonia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Barbaria e le Indie, ristoratore zelantissimo dell'onor del Sacerdozio di Gesù Cristo ristabilisce il decoro dei Clero di Francia, ripara l'ecclesiastica disciplina, fonda, promuove, dirige Seminari per li Chierici, apre scuola di Riti Sacri in s. Lazzaro di Parigi, instituisce gli esercizi spirituali per gli ordinandi e conferenze per gli Ecclesiastici, gli promuove per ogni sorta dì persone cui vuole aperte le case di sua congregazione, acerrimo oppugnator del vizio e dell'errore, difende con zelo i principi della fede e della morale dei vangelo, ha in orrore le nuove nascenti eresie, sempre sommesso all'autorità della Chiesa e dei suo Capo successor di s. Pietro, ne difende i diritti, rispetta i Vescovi, ubbidisce ai loro decreti, padre comune de'poveri, vero amico de miserabili per cui soccorso spende oltre le molte limosine segrete piú {283 [497]} di ventotto millioni e ottocento mila lire di Francia, fonda grandiosi Spedali dentro e fuori del Cristianesimo, cinque in Parigi per gli, esposti, per li forzati, per gli artisti per li mendici, per li discoli e pazzarelli, uno per li pellegrini nella terra di s. Regina diocesi d'Autun, uno in Marsiglia per li forzati, uno nella città d'Algeri per gli schiavi cristiani, promuove e coopera alla fondazione di vari Ospizi pel ricovero di fanciulle, provede di vitto cotidiano quindici mila poveri in Parigi e per trent'anni di medicine e di alimenti a moltitudine grande d'infermi in Francia, in Savoia, in Italia e in altre Provincie più rimote, rifugio di Ecclesiastici, di Religiose, di Dame, di Cavalieri costretti per amor della fede di abbandonare la Scozia, l'Irlanda, l'Inghilterra, a tutti provede ricovero vitto e vestito.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000006 

 Sao padre rilevando la buona indole del figliuolo e la sua inclinazione allo studio, fece ogni sforzo per mantenerlo alle scuole nella vicina città d'Acqus.

  A074000008 

 Finalmente la Provvidenza dispose, fosse venduto ad un rinnegato della città di Nizza marittima.

  A074000008 

 Per qualche importante affare dovette Vincenzo recarsi a Marsiglia, d'onde s'imbarcò alla volta di Narbona, antica città di Francia.

  A074000034 

 Il Governatore d'una città ragguardevole lo prego di largli qualche buon ufficiò alla corte, e gli promise, per impegnarvelo che sosterrebbe i Missionari del luogo, lo stabilimento dei quali era contraddetto da persone assai potenti.

  A074000034 

 "Vi serviro potendolo, rispose Vincenzo, ma per ciò che riguarda l'affare dei Signori della Missione, vi prego di lasciarlo { [20]} in mano di Dio; preferisco ch'essi non siano nella vostra città, piùttosto, che vederveli col favore e coll'autorità degli uomini.

  A074000046 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S. Vincenzo, dove più centinaia di poveri, storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc, trovano sollievo alle loro indigenze.

  A074000047 

 Gli abitanti di una città non potendo uscire dalle loro case si trovano ridotti ad estremi tanto più grandi, quanto che non possono spedire alcuno a chiedere soccorso.

  A074000047 

 La carità di Vincenzo non si limitò ai bisognosi o poveri della campagna; quelli eziandio della città e de'sobborghi di Parigi non ebbero minor parte alla sua compassione { [30]} ed alle sue elemosine.

  A074000064 

 Il Vescovo di Parigi prese parte a'suoi disegni, e con un monitorio del 1° giugno dell'anno 1618 ingiunse a'Parrochi, a'Vicari ed ai Predicatori della stessa città, di esortare i { [45]} popoli a concorrere ad una si santa impresa.

  A074000064 

 Il sant'Uomo affittò una casa, ove riunì tutti i forzati dispersi nelle diverse prigioni della città.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000022 

 Il 31 agosto 1844, all'occasione che una persona si doveva recar in una città per assestare alcuni suoi affari, le fu suggerito di raccomandarsi al suo santo Custode pel buon viaggio.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000008 

 Iddio per altro, che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in {24 [388]} quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo.

  A076000009 

 Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla, usciti dalla città ripigliarono il corpo del santo apostolo, e lo riportarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000001 

 Non potendo più fare alcuna risorsa in città, mi son dato a lavorare in campagna; mia moglie seguì il mio esempio, e così ho potuto sostentare i miei poveri ragazzi.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000007 

 Finchè fui vicino alle rive del mare, tutto andò bene, ma quando mi vidi scomparire dinanzi {44 [492]} città, rive, colline e montagne, allora fui vivamente costernato, e dissi: Povero galantuomo! Chi sa se rivedrai ancora questi paesi!.

  A079000014 

 Dopo abbiamo sempre camminato per acqua da un mare in un altro, finchè siam giunti a Costantinopoli, che è una grande città; più grande di Torino, ma non tanto bella.

  A079000027 

 Da quella montagnetta si scuopre la città di Sebastopoli, e dietro alla città vi sono altri forti, che presto cadranno nelle mani degli alleati.

  A079000034 

 «Ci sono pure molte città, montagne, fiumi, laghi, riviere, che io ti voglio nominare: - Karabi-Jaila, Tkhadyzdugh...».


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000009 

 Ancora presentemente (1 gennaio 1862) vi sono paesi e città che hanno i pozzi e le fontane vuoti d'acqua, le campagne bruciate, i terreni e le seminagioni secche per mancanza di pioggia benefica che da tanto tempo si attende indarno dalla mano del Creatore.

  A085000011 

 Molti paesi e città intere dovettero condurre i loro bestiami fino in lontananza di cinque miglia per abbeverarli.

  A085000038 

 Il nemico entrerà in Vienna, ma non saccheggierà la città.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000002 

 Appena seppe della futura morte dell' almanacco, tosto si fece premura di andarla ad annunziare lippis et tonsoribus e tornato in città ne parlò con quanti si avvenne.

  A086000002 

 Era un suo vecchio amico che veniva dalla città, ove aveva sentito molto a discorrere dell' almanacco del Galantuomo, un buon uomo sappiate, un uomo che ama la tranquillità e la pace oltre ogni dire.

  A086000003 

 Poverino non ne capiva niente! Egli {9 [445]} portava il codino, perchè con quest' arnese sul collo andando per le vie delle città, dei villaggi si tirava dietro i ragazzi e quando ne aveva radunato un bel numero si rivolgeva indietro, dava loro qualche regaluccio, accompagnato da un buon avvertimento, p.

  A086000014 

 La cultura delle anime fu sempre il colmo delle cose ed il gusto dei Savii; ma da che Iddio si è fatto uomo per coltivarla egli stesso, dacchè l' Artista eterno quaggiù comparve, e le nostr' anime sono il campo che egli inafllia, il marmo ch' egli scolpisce, il santuario che edifica, la città che prepara, {18 [454]} il mondo che dispone pel suo e nostro Padre, la cura delle anime ch' era già si grande, è divenuta un amore che tutti supera gli altri, ed una paternità che non la più rivale.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000013 

 Il prefetto della Città, il Sindaco con parecchi membri del municipio, i membri componenti la Commissione di una Lotteria per questa Chiesa, numerosa schiera di signori di elevata condizione; una moltitudine di giovanetti radunatisi da varie parti, e venuti fino da Mirabello di Casale; la banda musicale con un centinaio di voci argentine tutti dello stabilimento di Valdocco, erano in ordine per ricevere S. A. R. il principe Amedeo Duca di Aosta che veniva a deporre la prima calce sopra la pietra angolare.

  A087000067 

 A voi poi in particolare, Altezza Reale, dico che noi vi portiamo grande affetto e ci avete procurato un grandissimo favore col venirci a visitare, e che ogni qualvolta avremo la bella ventura di vedervi per la città o altrove, oppure ascolteremo a parlare di voi, sarà sempre per noi un oggetto di gloria, di onore, di verace compiacenza.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000001 

 Che magnificenza! Io entrava lento lento in quella gran città confuso alla vista di tante bellezze.


don bosco-il galantuomo pel 1869.html
  A089000001 

 Delle astuzie dei protestanti per rapire la fede ai cattolici, e delle umiliazioni che quelli ebbero a soffrire in varie città d'Italia nell'anno di grazia 1868, siamo stati tutti testimoni, e spero che qualcheduno de' miei confratelli che ha questa speciale missione non se ne dimenticherà.


don bosco-il galantuomo pel 1872.html
  A091000004 

 Quando sente a dire, che vi sono nelle città o nei paesi certi scellerati padroni o capi di bottega, che costringono uomini artigiani, e tanta povera gioventù a lavorare nei giorni di Domenica, chi fino a mezzogiorno, chi fino a sera, impedendoli così di andare alla messa, ai catechismi, e alle prediche, per cui non possono più istruirsi nelle cose dell'anima, e gustare le dolcezze della religione, il Galantuomo ne prova tale un dolore, che non può più trattenersi dal piangere!!.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000003 

 Il mondo va tutto sottosopra, e gli uomini pare abbiano perduto il cervello! Iddio chè è nostro buon Padre ci vorrebbe benedire, e noi lo costringiamo a castigarci! Vi è già stata la guerra, abbiamo veduta {7 [7]} la Babilonia dei nostri tempi, la città più corrotta, ove per fare dispetto a Gesù Cristo si mangiò carne il venerdì santo, circondata da nemici, priva di pane, in preda alle fiamme.


don bosco-il galantuomo pel 1884.html
  A102000018 

 Curioso di sapere la ragione di quell'ammutinamento, compro un giornale, che si gridava per la città coi particolari dello sciopero.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000074 

 Supponi altresì quanto si può ritrovar nel mare, nella terra, ne' paesi, nelle città e nelle corti dei Re e de' Monarchi di tutta la terra.

  A105000111 

 Si metteva le tasche in collo, camminava per la città accattando limosina di porta in porta, indi se ne ritornava all'ospedale per sovvenire que' miserabili, prestando loro ogni più basso servigio.

  A105000111 

 {63 [243]} Fattosi religioso scorreva per la città di Roma onde istruire i mendici; quindi li menava seco da qualche confessore affinchè fossero assolti dalle loro colpe e rimessi in grazia d'Iddio.

  A105000256 

 Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città (li Betlemme in una stalla, e fu messo fra due animali nel presepio.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000294 

 Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città di Betlemme in una stalla, e fu posto fra due animali nel Presepio.

  A107000324 

 Dimorando a Parigi, Francesco andava spesso a pregare nella chiesa di Santo Stefano dei Grès, siccome quella che si trovava più appartata dai rumori della città; e in questa chiesa egli aveva fatto voto di perpetua verginità, ponendosi sotto la protezione dell'Immacolata Madre di Dio.

  A107000327 

 Finalmente, dopo una vita tutta consumata alla maggior gloria di Dio ed a vantaggio d'ogni genere di persone, specialmente degli eretici del Chiablese, di cui ne convertì oltre a 72,000, in Lione, città di Francia, ove trovavasi di passaggio per una missione affidatagli dal Duca di Savoia, {135 [264]} spirò nel bacio del Signore ai 28 Dicembre dell'anno 1622.

  A107002070 

 La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000006 

 Egli era nato in Castiglione di Lombardia; suo padre era Ferdinando Gonzaga, marchese di quella città, strettamente congiunto coi Gonzaga duchi di Mantova e di Monferrato.

  A108000007 

 Con questo scopo lo condusse a Casale, città del Monferrato, all'età di cinque anni.

  A108000008 

 Mentre Luigi dimorava in questa città, toccando appena i dieci anni, un giorno si portò {54 [54]} in una chiesa dedicata all'annunziazione della B.V. e dinanzi ad un' immagine di Lei fece voto di,perpetua castità.

  A108000011 

 [1] per invito del conte Ercole Tana suo zio, dando nell'una e nell'altra città singolari prove di senno e di virtù.

  A108000041 

 Fattosi religioso scorreva per la città di Roma, per istruire i mendici; quindi li menava seco da qualche confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e rimessi in grazia di Dio.

  A108000041 

 Si metteva le tasche in collo, camminava per la città accatando limosina dì porta in porta, indi se ne ritornava all'ospedale per sovvenire quei miserabili, cui prestava ogni più basso servigio.

  A108000257 

 Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città di Betlemme in una stalla, e fu messo tra due animali nel presepio.


don bosco-il giubileo.html
  A109000008 

 E benché in questa nostra alma città abbiamo comandato che fossero fatte preghiere per implorare la divina misericordia, tuttavia, seguendo le gloriose pedale de'nostri Antecessori, stabilimmo di ricorrere altresì alle preghiere vostre e di tutta la Chiesa.

  A109000010 

 La preghiera, per dirlo con S. Grisostomo, «è la fonte, la radice, la madre di innumerevoli beni; il potere della preghiera spegne le fiamme, mette un freno al furore dei leoni, sospende le guerre, fa cessare le battaglie, calma le tempeste, mette i demoni in fuga, apre le porle del cielo, spezza i legami della morte, caccia le malattie, allontana le disgrazie, rassoda le città crollanti; flagelli del cielo, tentativi degli uomini, non vi ha alcun male che resista alla preghiera»

  A109000047 

 Sul cominciar del mese di gennaio eravi tanta gente per le vie di quella città, che appena era possibile il poter camminare.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Con quanto rispetto e religione sia stato praticato l'anno del Giubileo, quando i tranquilli tempi della Chiesa permisero di celebrarlo con ogni solennità, lo attestano gli antichi ed i recenti monumenti della storia; imperocchè esso fu sempre riguardato come l'anno della salutare espiazione di tutto il popolo cristiano, come l'anno della redenzione e della grazia, della remissione e della indulgenza, nel quale si concorreva da tutto il mondo in quest'alma nostra città e Sede di Pietro, ed eccitati tutti i fedeli alle opere della pietà, si offerivano a salute delle anime abbondantissimi aiuti di riconciliazione e di grazia.

  A110000007 

 Qual pia {9 [195]} e santa solennità fu vista dallo stesso nostro secolo, quando cioè, decretato dalla felice memoria di Papa Leone XII Predecessore Nostro, il Giubileo nell'anno 1825, con tanto fervore del popolo cristiano fu ricevuto questo beneficio, che lo stesso Pontefice potè rallegrarsi di avere visto, per tutto quell'anno, un non mai interrotto concorso di pellegrini in questa Città, e di essersi in essa maravigliosamente manifestato lo splendore della religione, della pietà, della fede, della carità e di tutte le virtù.

  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000010 

 benché diverso ordine e istituto, e parimente dagli attuali Ordinarii, nelle città, diocesi e territori dei quali si dovranno ricevere le dette confessioni, approvato per ascoltare le confessioni delle persone secolari; quali Confessori entro lo spazio del sopra nominato anno, quelle e quelli che sinceramente e seriamente avranno stabilito di lucrare il presente Giubileo, e con questo animo di lucrarlo {17 [203]}e di compiere le altre opere necessarie per lucrarlo, si appresseranno ad essi per emettere la loro confessione, per questa volta e soltanto nel foro della coscienza, possano assolverli dalla scomunica, sospensione ed altre ecclesiastiche sentenze e censure comminate ed inflitte a jure vel ab nomine per qualunque causa, ancorché riservata agli Ordinarii dei luoghi, e a noi o alla Sede Apostolica, compresi i casi in modo speciale riservati a chiunque e al sommo Pontefice e alla Sede Apostolica, e che altrimenti in qualunque concessione quantunque ampia non s'intenderebbero concessi; parimente potranno i detti Confessori assolvere i nominati penitenti da tutti i peccati ed eccessi, per quanto gravi ed enormi, ancora, come si dice, riservati agli stessi Ordinarii, e a noi e alla Sede Apostolica; ingiunta ad essi una penitenza salutare ed altre cose da ingiungersi per diritto; come ancora potranno commutare in altre opere pie e salutari qualunque voto {18 [204]} anche giurato e riservato alla Sede Apostolica (eccettuati però sempre i voti di castità, di religione e di obbligazione che sia stata accettata da un terzo, o nei quali si tratti del pregiudizio di un terzo, non che i voti penali che chiamansi preservativi dal peccato, seppure la commutazione non si giudichi tale, che non meno della prima materia del voto allontani dal commettere il peccato); e finalmente colla stessa autorità ed ampiezza dell'apostolica benignità concediamo e permettiamo che possano dispensare questi tali penitenti, anche regolari, costituiti negli ordini sacri, dall'occulta irregolarità per l'esercizio dei medesimi Ordini, e per ascendere agli altri superiori, contratta solamente per la violazione delle censure.

  A110000020 

 , s'intende, la cappella della santissima Sindone, il santuario di Maria Consolatrice, la Chiesa dei santi martiri Solutore, Avventore ed Ottavio, i quali col sangue consacrarono questa città, e ne sono i Patroni più antichi; e quella di Sant'Eusebio martire vescovo di Vercelli, detta volgarmente di s. Filippo.

  A110000106 

 Nel secolo quarto, nell'anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000001 

 Perciocchè una grandine, un turbine, un'invasione, una siccità od altro infortunio in un momento possono rovesciare tutte le sue speranze e cagionare la fame e la carestia ad un paese, ad una città e talvolta a tutto un regno.

  A111000002 

 È vero eziandio che non avvi regno, non avvi città, non avvi paese o casa in cui, se non vi è un altare, vi sia almeno un'immagine o statua in onore di Maria in segno di grazie e favori ricevuti.

  A111000003 

 Famiglie private, comunità religiose, paesi e città accolsero questa divozione come sorgente di grandi benedizioni.

  A111000030 

 Nelle città, nelle campagne, nelle case, nella solitudine, nei chiostri e nei reggimenti dei medesimi militari si possono offrire omaggi di divozione alla Regina di tutti i Santi.

  A111000051 

 Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitala del mondo cattolico.

  A111000054 

 Era già sul ponto di partire da questa città, quando andò a prendere congedo dal Barone Bussiere, da protestante convertito al cattolicismo.

  A111000059 

 Giunto nella città che è centro dell'unità, capitale del mondo cristiano, non volle più tardare l'esecuzione del suo grande atto.

  A111000076 

 Vivevano nella città di Alessandria di Egitto due calzolai; uno aveva numerosa famiglia, ma mentre si occupava per mantenerla era assai sollecito delle {58 [352]} cose dell'anima seguendo il consiglio di Cristo che disse: cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e delle altre cose Iddio vi provvederà.

  A111000110 

 Gli abitanti di Sodoma, di Gomorra e di altre città vicine si danno al peccato della disonestà.

  A111000111 

 Ricadono nel peccato o tutta la nazione ebraica, ora è fatta schiava; ora oppressa da altri flagelli, e finisce coll'essere interamente dispersa da non {89 [383]} aver più nè re, nè principe, nè sacerdozio, nè città ove potersi radunare e formare un corpo di nazione.

  A111000141 

 La popolatissima città di Ninive si dà in preda ai più grandi disordini, e Dio delibera di punirla colla totale distruzione della città e dei cittadini.

  A111000145 

 Tutta la città di Modena parlava della vita scandalosa di quel giovane, quando la mano di Dio lo colpì di grave malattia.

  A111000147 

 Un giovanetto della città di Montmirail nella Francia era vissuto cristianamente fino all'età di quindici anni, quando ebbe la sventura di frequentare cattivi compagni.

  A111000151 

 Perciò quando noi vediamo il Sacerdote uscire dalla sacristia e recarsi all'altare per celebrare la Santa Messa, è lo stesso che veder Gesù Cristo uscire dalla città di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario per essere ivi crocifisso e spargere fino all'ultima goccia il suo prezioso sangue.

  A111000156 

 Una giovane della città di Torino ebbe la disgrazia di abbandonarsi al vizio di cui parliamo.

  A111000190 

 Ella fu invitata a nozze nella città di Cana nella Galilea.

  A111000193 

 Il pontefice nell'anno 431 fece radunare un concilio generale in Efeso, città dell'Asia minore sulle rive dell'Arcipelago.

  A111000193 

 Tutto il popolo dalla mattina alla sera stette alle porte della Chiesa ove erano radunatii vescovi; allorchè vide aprirsi la porta, e comparire s. Cirillo alla testa di 200 e più vescovi, ed udi pronunziare la condanna dell'empio Nestorio, le parole di giubilo risuonarono in ogni angolo della città.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000015 

 Alla porta della Città i gabellieri, ossia gli esattori del governo, tirarono Pietro in disparte e gli dissero: Il tuo maestro paga egli il tributo? - Certamente che si, rispose Pietro.

  A113000015 

 Un giorno il Salvatore scostatosi alquanto dagli altri Apostoli, entrava con s. Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa di lui.

  A113000022 

 Ma quando andavano in città, dove non v' erano ancora Cristiani, creavano e consacravano Vescovi, Preti e Diaconi senza punto dimandare il consenso di alcuno, e molto meno il voto e 1' approvazione dei principi temporali.

  A113000032 

 Se accetta, si fa un segno dal Conclave al Castel S. Angelo, che è la {29 [29]} fortezza di Roma, affinchè il comandante con colpi di cannone ne dia avviso alla Città.

  A113000088 

 Il Vaticano pareva divenuto una vasta città, e che i capi d' arte di ogni nazione si fossero là raccolti per dar saggio della loro scienza e della loro operosità.

  A113000204 

 Giunto agli anni otto dell' età sua, i suoi pii genitori non avendo agio di farlo istruire convenevolmente in patria videro il bisogno d' inviarlo ad intraprendere i suoi studi in qualche cospicua città.

  A113000217 

 In quest'ultima città ai 25 settembre del 1841 Monsignor Pecci ebbe l'onore di accogliere tra grandi festeggiamenti popolari l'augusto Pontefice, che viaggiava per visitare una parte dei suoi Stati.

  A113000221 

 Egli insomma colle sue visite nelle città e nelle famiglie, colla nobiltà dei suoi tratti, colla cortesia delle maniere, coi saggi consigli e suggerimenti gettò del suo apostolico zelo come una viva fiamma, che sviluppatasi poscia produsse da per tutto quel fervore religioso, che, a conforto della Chiesa e della civile società, in quel regno vivissimo tuttora si conserva.

  A113000224 

 La città di Perugia aveva perduto il suo Pastore; quindi tuttora memore del saggio governo di Monsignor Pecci già suo Delegato mandò in quei giorni una Deputazione di Notabili a Roma per ottenere da Sua Santità 1'onore di averlo per suo Vescovo.

  A113000229 

 Quindi con apposita pastorale raccomanda ai parrochi l'insegnamento della dottrina cristiana; anzi a fine di raccogliere più facilmente i ragazzi nelle feste, per poterli catechizzare ed allontanare dal giuoco e dalla dissipazione, instituisce i cosi detti Oratorii, o Giardini di S. Filippo Neri, che sono luoghi di ricreazione, d'istruzione e di pietà a guisa degli Oratorii festivi di S. Francesco di Sales, di S. Luigi, di S. Giuseppe, {124 [124]} e più altri, aperti in Torino, e in varie città d'Italia, Francia, ed America.

  A113000233 

 A questo fine fonda ed apre il Santuario del Ponte della Pietra in onore di Maria Madre della Misericordia; e nel duomo di Perugia incorona solennemente l'immagine prodigiosa di Maria SS. delle Grazie; domanda ed ottiene per la città e diocesi 1'Offizio e la Messa del purissimo Cuor di Maria; ottiene dal Santo Padre Pio IX indulgenze per l'insigne reliquia del Sacro Anello dello Sposalizio di Maria Vergine con s. Giuseppe, che Perugia fortunatamente possiede; e infine con una solenne consacrazione pone se stesso e tutta la sua Chiesa diletta sotto il manto di Maria Immacolata.

  A113000233 

 Laonde previa la pubblicazione di una pastorale, con una solennità splendidissima {128 [128]} egli consacrò la città e diocesi aldivin Cuore, in quest'Arca di salute collocando se stesso e tutte le anime sue dilette.

  A113000238 

 " {135 [135]} Alla sua volta il Cardinale Bonnechose, Arcivescovo di Rouen, parlando nella sua Metropolitana, disse le seguenti parole, che ci sono riferite dalla Semaine Religieuse di quella città: "Il Cardinale Pecci, sul quale nella vigilia erasi concentrato il maggior numero dei voti, era in quella mattina di Mercoledì pallido e addolorato.

  A113000251 

 I tre Porporati si ridussero in città, riordinarono le difese, ed iribottiani si sbandarono.

  A113000251 

 Trovavasi allora il Cardinale Amat insieme col Card. Mastai (Pio IX) ed il Cardinale Falconieri, Arcivescovo di Ravenna, in una villa poco distante dalla città, ed il Ribotti venne in divisamento di sorprenderli e condurli seco tutti e tre in ostaggio.

  A113000257 

 Carlo Luigi Monchini nasceva in Roma il 21 novembre 1805, figlio del celebre medico, che lasciò tanta fama di sè nell'Eterna Città.

  A113000270 

 Terminati gli studi, si stabilì nell'Eterna Città.

  A113000284 

 Devoto sempre alla Chiesa ed al suo Pontefice, intervenne nel 1863 al terzo centenario del Concilio di Trento, che si celebrò in quella città, e sottoscrisse col Cardinale Schwarzemberg e cogli altri Vescovi, che trovavansi a quelle feste, un bellissimo indirizzo al Santo Padre Pio IX.

  A113000288 

 Il suo viaggio dalla propria diocesi alla Città Eterna fu una continua serie di onoranze tributate al valoroso campione dei diritti della Chiesa.

  A113000288 

 Lo accolsero quindi i ginnasi di Redom e Varsavia; entrò nel seminario di quest'ultima città a diciotto anni, e compì i suoi studi nel Collegio dei nobili a Roma, dove fu ordinato prete nella basilica di San Giovanni in Laterano il 13 luglio 1845.

  A113000288 

 Nacque egli in Gork, piccola città del Palatinato di Sandomir nella Polonia, il 19 ottobre del 1822, e fu educato dapprima nella casa paterna, sotto la direzione della madre, che morì in un convento di Francescane, dopo aver professato la regola del terz' Ordine.

  A113000313 

 Il successore di s. Potino e di s. Ireneo nella chiesa metropolitana e primaziale di Lione, cardinale Lodovico Maria Giuseppe Eusebio Gaverot, nacque in Joinville, piccola città della diocesi di Langres, il 28 maggio 1806.

  A113000320 

 Nato in questa città il 21 di aprile 1809, diede fino dai primi anni segni non dubbi {233 [233]} di una speciale vocazione a servire Iddio, preferendo allo splendore ed agli agi della sua casa l'umile vita dei figli di Sant'Ignazio.

  A113000338 

 Nella sua prima lettera pastorale, l'Arcivescovo rendeva un meritato tributo alle glorie religiose e scientifiche di quella città, e si prometteva dal concorso de' suoi figli facile il compito della sua missione.

  A113000341 

 Egli rimase dodici anni in Comacchio, finchè Pio IX nel 27 marzo 1867 lo dava Vescovo della città d'Imola.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000001 

 Che più? non di rado si videro carnefici, giudici, soldati, tribuni, governatori delle città, generali di eserciti, e talvolta i primi personaggi dello stato, i più stretti parenti degli imperatori, abbandonare impiego, dignità, ricchezze per professare pubblicamente il Vangelo e affrontare con gioja i patimenti del martirio.

  A114000004 

 Nella Dalmazia sulla riva Orientale del mar Adriatico sorgeva anticamente la città di Salona molto celebre pei personaggi che ivi ebbero il loro natale

  A114000028 

 Radunò intorno a se i più fervorosi Cristiani laici e sacerdoti, e dando loro opportune istruzioni stabilì in quali luoghi della città dovessero specialmente trattenersi per promuovere il bene delle anime.

  A114000033 

 Molti partirono alla volta della Campania, parecchi altri rimasero in città.

  A114000042 

 I cristiani che occultamente vivevano nella città avendo inteso essersi formata una chiesa nella casa di Castulo sceglievano tempo opportuno per recarsi ad ascoltare la parola di Dio e rinforzarsi mercè la presenza e le parole del Vicario di Gesù Cristo.

  A114000056 

 Questo giovinetto era nato in Sinnada città della Frigia nell'Asia Minore.

  A114000075 

 S. Gabinio era stato educato con s. Cajo nella casa paterna nella città di Salona.

  A114000132 

 Quest'orto trovavasi annesso alla città di Roma tra la porta Salaria e la porta Numentana.

  A114000161 

 Claudio e Prepedigna sua moglie, Alessandro e Cutia suoi figliuoli, e Massimo, furono presi, strettamente legati, condotti in esilio nella città di Ostia.

  A114000182 

 Esso era nato in Lentopoli città di Egitto.

  A114000183 

 Percorreva i paesi, le città, i deserti ed era già riuscito a guadagnarsi alcuni solitari che facevano vita santa nei deserti.

  A114000200 

 Noi Variano ed Artemio fratelli abbiamo fedelmente scritto le gloriose gesta de' beati Grisanto e Daria, e ne abbiamo mandate molte copie in verse città, acciocchè in ogni parte del mondo si sappia come questi due Santi abbiano ricevuto il premio del loro martirio dal Signore, al quale si dia onore e gloria per tutti i secoli.

  A114000202 

 Essendo troppo lungo il riferire le gesta di tutti quelli che sotto al pontificato di s. Cajo nelle varie città sparsero il sangue per la fede, ci limiteremo a riferire soltanto le azioni ed il martirio di due santi fratelli medici di professione.

  A114000202 

 Il loro nome è Cosma e Damiano ambidue di Egea città d'Egitto.

  A114000208 

 Voi siete adunque, loro disse Lisia, quei seduttori che andate per le città e per le provincie sollevando i popoli coi vostri incanti contro agli Dei pretendendo in luogo loro far adorare {107 [469]} come Dio un uomo fatto morire sopra di una croce.

  A114000209 

 Non andiamo in alcuna città o provincia se non vi siamo chiamati.

  A114000214 

 L'avvenimento cagionò una sollevazione in tutta la città, a segno che il governatore feceli decapitare nel punto stesso.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000001 

 Egli era greco di nascita, ovvero nato nella città di Turriano, che è nelle parti più meridionali d'Italia, oggidì detta Calabria.

  A115000007 

 Presentemente quella famosa città è ridotta ad un meschino {6 [258]} villaggio; ma ancora oggidì avvi in Roma un cardinale che porta il titolo di vescovo d'Ostia, ed è tuttora colui che fa la sacra funzione nella consacrazione dei papi.

  A115000007 

 S. Dionigi fu consacrato papa da S. Massimo vescovo di Ostia, che era una celebre città distante circa quindici miglia da Roma, edificata alla foce del Tevere, cioè in quel luogo dove il Tevere versa le sue acque nel mar Mediterraneo.

  A115000015 

 Dopo altre parole di domanda {8 [260]} e di risposta il proconsole lo mandò in esilio in Carrubbio, piccola città sulle coste d'Africa non molto lontano da Cartagine.

  A115000017 

 S. Cipriano fu consegnato alla custodia del capitano delle guardie in un sobborgo della città, ove gli amici del santo ebbero tutta la comodità di poterlo visitare.

  A115000022 

 Era stato scelto per, luogo del martino una piazza fiancheggiata da grandi alberi a poca distanza della città.

  A115000024 

 A Cesarea città di Cappadocia un fanciullo per nome Cirillo mostrò coraggio così straordinario, che riempi i fedeli di gioia e di ammirazione.

  A115000024 

 Il giudice della città, che ne venne informato, inviò soldati a prenderlo e se lo fece condurre innanzi.

  A115000026 

 Non minore fu la strage in Alessandria d'Egitto diocesi di S. Dionigi vescovo di quella grande città.

  A115000026 

 Non vi era casa che non piangesse qualche persona estinta, tutta la città echeggiava di gemiti.

  A115000026 

 Terremoti ed inondazioni rovesciarono città e campagne.

  A115000027 

 Sabelio, di cui abbiamo già altre volte parlato, aveva sparsi i suoi errori specialmente nell'Egitto e nelle città vicine.

  A115000036 

 Dimorava in Cesarea città della Palestina, e doveva assumere la carica di governatore, quando fu accusato di essere cristiano e di non fare sacrifizi all'imperatore.

  A115000038 

 A poca distanza dalla città di Cesarea di Filippo avvi un lago donde scorre il fiume Giordano.

  A115000041 

 Questo eresiarca fu così soprannominato dal luogo di sua nascita che fu Samosata città della Siria poco distanto dall'Eufrate.

  A115000048 

 Possedevano pure le chiese particolari, come apparisce dal fatto di Aureliano; perciocchè ivi si parla di una casa proprietà della chieda domus ecclesiae, la quale veniva assegnata per abitazione di colui che fosse stato eletto patriarca della città di Antiochia.

  A115000050 

 Fra le altre cose il libro ponteficale dice che divise le parochie della città fissandone i limiti a quelli che dovevano aver cura delle anime nominati curati, perchè essi dovevano aver cura delle anime dei fedeli che dimoravano in un luogo determinato.

  A115000054 

 Ora debbo notarvi che la città di Roma era già stata divisa in più parochie fin dai primi pontefici; ma le persecuzioni, specialmente quella di Valeriano, misero tutto sossopra.

  A115000058 

 Egli è considerato come il primo vescovo di quella città, non già che prima di lui non siano stati vescovi in quella città, ma s. Zama è il primo di cui siansi conservate memorie.

  A115000059 

 L'anno 268 s. Dionigi comandò che si radunasse un secondo concilio nella città di Antiochia contro di Paolo Samosateno che fra gli altri errori negava la verginità di Maria.

  A115000064 

 A Berito, città della Fenicia, era in {38 [290]} que' tempi una famosa scuola per lo studio delle leggi romane.

  A115000066 

 Gregorio costretto di abbandonare il caro suo maestro si ritirò nella città di Alessandria, dove la gioventù concorreva da tutte le parti per istudiare la filosofìa e la medicina.

  A115000069 

 Tutta la città a lui rivolgeva gli occhi aspettando, che venisse ad occupare qualche alta carica.

  A115000072 

 Dopo questa visione Gregorio uscì del suo ritiro per andare alla città che doveva governate.

  A115000074 

 Egli diede la preferenza ad un certo Musonio, non già che fosse uno de' principali della città, ma bensì perchò faceva onore alla fede cristiana che professava.

  A115000074 

 La fama del mentovato miracolo, essendo giunta à Neocesarea prima del vescovo, {48 [300]} mosse tutto il popolo ad andargli incontro sin fuori della città.

  A115000075 

 Essa era posta nel luogo più alto della città, e fu considerato come un continuo miracolo, che abbia resistito a molti terremoti, i quali coll'andare del tempo distrussero quasi tutta Neocesarea.

  A115000078 

 Gregorio consacrò molti vescovi in parecchie città; fra questi merita particolare menzione s. Alessandro, detto il Carbonaio.

  A115000078 

 La città di Comana dipendente da Neocesarea aveva mandato alcuni deputati per ottenere un pastore.

  A115000082 

 Li cercavano nei loro nascondigli, li traevano alla città e ne riempievano le prigioni.

  A115000083 

 Nessun umano rimedio poteva fermarne il corso, ed in tutti i quartieri della città non vi fu che la più orribile desolazione.

  A115000085 

 Vedendosi al termine de' suoi giorni volle sapere se ancora restasse qualche infedele nella città di Neocesarea e nel suo contado.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000001 

 Per questo motivo nel Vangelo essa è paragonata ad una madre piena di amore e di tenerezza pei suoi figliuoli; è paragonata ad un campo, ad una vigna, ad un'aia, ad una colonna, ad una montagna, ad una casa, ad un grande edifizio, ad una città, cose tutte materiali, ma visibili e che servono a farci conoscere come la vera Chiesa debba essere in ogni tempo visibile, affinchè possa ricevere {3 [341]} i fedeli di tutti i tempi.

  A116000008 

 Neppure hanno la visibilità di culto, perchè in generale rigettano ogni sorta di culto esterno: e quelli che ne ammettono qualche parte è in ogni paese diverso, laonde quanto è praticato in una città, è disapprovato ed anche condannato in un'altra.

  A116000015 

 In un viaggio fatto nella Gallia Aureliano si recò nella città di Augustoduno detta oggidì Autun e il Papa tosto vi mandò alcuni missionarii.

  A116000021 

 Dopo la morte di Reveriano è de' suoi compagni l'Imperatore da Autun continuo di suoi viaggi per la Gallia; ma la persecuzione continuò ad infierire in quella stessa città contro ai Cristiani.

  A116000021 

 Fra le molte divinità che si adoravano in quella città eravi Berecinzia che i gentili credevano madre degli dei.

  A116000025 

 Dipoi voltosi ad un suo ministro disse: Costui è di questo paese o forestiero? Egli è di questa città, rispose il ministro, ed appartiene a nobile e ricca famiglia.

  A116000031 

 La persecuzione di Aureliano infieriva in tutte le provincie del Romano {22 [360]} impero, ma assai più nella città di Roma; la qual cosa diede occasione a s. Felice papa di esercitare il suo zelo e la sua grande carità sia per istruire e sostenere i fedeli nella fede, sia per incoraggiare quelli che erano condotti al martirio.

  A116000048 

 Preparato adunque un tribunale in mezzo di una piazza della città fece condurre a se Bonosa cui prese a dire così: Bada a te stessa, fa un sacrifizio ad Ercole e così avrai in abbondanza oro, argento ed onori.

  A116000055 

 Quei fedeli servi di Gesù Cristo deposero le loro armi, offersero le loro mani a chi li voleva legare e come agnelli mansueti vennero condotti fuori della città dove fu loro tagliata la testa il 9 di luglio nel 274.

  A116000079 

 Egli era nato in Luni città della Liguria; suo padre chiamavasi Morino.

  A116000081 

 Ma giunto in una pianura tra la città di Bisanzio detta di poi Costantinopoli, ed Eraclea, detta oggi Sevosna fu assalito dal suo segretario e da altri ribelli che lo trucidarono dopo sette {44 [382]} anni d'impero nei 278.

  A116000088 

 Egli era di nascita persiano e dicevasi Curbico prima che fosse comprato da una ricca vedova della città di Ctesifonte.

  A116000096 

 La pelle poi, in cui' era stata racchiusa la malvagità dell'eresiarca, ordinò che a guisa di sacco fosse sospesa alla porta della città.

  A116000111 

 Egli è vero che taluni specialmente nelle grandi città si studiano di fare a meno di benedizioni; essi godonsi dei frutti della terra come se eglino stessi ne fossero gli autori, come se fossero da Dio loro dovuti; li consumano, li mangiano quasi come fanno i bruti, cioè senza dare alcun segno di gratitudine verso del Creatore, senza riconoscere la sua bontà ed invocarne la benedizione.

  A116000125 

 Nell'Asia minore in una amenissima pianura sulle sponde del fiume Fargito, alle falde del monte Tauro esiste la città d'Iconio detta oggidì Cogni.

  A116000126 

 Nel partire s. Paolo consacrò vescovo un suo cugino di nome Sosipatro, onorato dalla Chiesa come santo, e lo deputò a governare quella città.

  A116000127 

 Fra gli uomini celebri di questa città fu s. Caritone, le cui azioni sono oggetto di alcuni nostri trattenimenti, e di cui si parla molto dagli scrittori ecclesiastici greci e latini.

  A116000129 

 Molti fuggirono ne' deserti o sulle montagne; molti rimanendo in città vennero condotti avanti {65 [403]} ai tribunali, e confessando con fermezza Gesù Cristo tollerarono ogni genere di patimenti per la fede.

  A116000136 

 - Che fai in questa città?.

  A116000171 

 Onde crescendo gente a gente in breve quella vasta solitudine divenne una città di fervorosi abitanti i quali niente altro desideravano che la propria santificazione.

  A116000182 

 Fece alcune miglia di cammino e passando a poca distanza dalla città di Tecua, si portò sopra ad una roccia altissima, che pendeva verso il mare morto.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000004 

 - Questo fiume entra nella città di Roma circa 18 kilometri prima di versare le sue acque nel mare Mediterraneo, seguendo una linea diritta; ma almeno 30 girando secondo le sue molteplici tortuosità.

  A117000004 

 Esso separa dal rimanente della città tutta quella parte di Roma che si appella Trastevere, in cui è compreso tutto il {4 [4]} lungo dorso del Gianicolo, il Vaticano, il Castel s. Angelo ed il mausoleo di Adriano.

  A117000006 

 Decretò che tutti i beni appartenenti alla medesima fossero confiscati, concessi al popolo, e che la messe di farro e di grano, che biondeggiava nel campo fra la città ed il Tevere, e che fu poi detto campo Marzio, venisse tagliata e gettata nel fiume.

  A117000008 

 - Questa parola si vuole derivata da Palatium città di un popolo antico dei contorni di Roma detto Aborigene.

  A117000009 

 Tale per appunto era l'aspetto che presentava questo colle e la città dello stesso nome.

  A117000011 

 Essendo guerra tra Romolo fondatore di questa città e Tazio re dei Sabini, Tarpeia apri le porte della cittadella situata sopra questo colle ai nemici {7 [7]} ed in ricompensa fu da loro uccisa, precipitata dall'alto della rupe.

  A117000011 

 Esso dapprima ebbe nome Saturnio; perchè secondo una tradizione il re Saturno vi fondò una città e fu il primo della dinastia degli Aborigeni.

  A117000018 

 Avendo egli grandemente accresciuta la popolazione di quella capitale cogli abitanti delle città conquistate sopra i Latini a fine d'intimorire i malfattori lo edificò nel centro di Roma.

  A117000018 

 Questa prigione fu costrutta da Anco Marzio quarto re di Roma circa l'anno 137 della città.

  A117000023 

 Nei tempi posteriori, ancora più antichi della fondazione di Roma, gli fu dato {13 [13]} il nome di Aventino da Aventino re di Alba Lunga, città poco distante da Roma, che fa su questo colle sepolto.

  A117000029 

 La seconda è chiamata Cispio da un altro condottiero della città di Agnani.

  A117000036 

 Di queste alcune sono artificiali, cioè formatesi coll'andare del tempo per mano dell'uomo; altre naturali ossia già esistenti anticamente, ma soltanto nei tempi più moderni racchiuse entro le mura della città.

  A117000061 

 Secondo la tradizione questo Dio abitò sopra il Gianicolo, fondò una città di rimpetto a Saturnia {22 [22]} e la chiamò Antipoli o Gianicola.

  A117000063 

 Diocleziano era nato in Salona città della Dalmazia, siccome abbiamo già altrove raccontato.

  A117000064 

 Diocleziano scelse per suo governo l'Oriente e andò a stabilire sua regolar dimora in Nicomedia città dell'Asia {26 [26]} Minore, che ora dicesi Isnik-mid nella Natolia.

  A117000065 

 Massimiano suo collega ebbe la parte del romano impero che riguarda l'Occidente, in cui è compresa l'Italia; e di questo novello impero fece capitali Milano e Treviri celebre città della Germania.

  A117000069 

 Questa legione era così appellata perchè i soldati, che la componevano, solevano coscriversi e radunarsi in Tebe celebre città dell'Egitto.

  A117000069 

 Venendo in Italia que' soldati passarono in Gerusalemme, ove parecchi i quali erano ancora catecumeni, ricevettero il battesimo per mano di s. Zambda vescovo di quella città.

  A117000071 

 Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi gran s. Bernardo, andarono a raggiungere l'imperatore Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle vaste pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro ed ora Martigny.

  A117000072 

 Appena Maurizio conobbe questa deliberazione giudicò di allontanarsi co' suoi e si ritirò a dieci miglia in una città allora detta Agauno ed ora s. Maurizio a pie' del gran s. Bernardo.

  A117000080 

 Grisogono fu ancora tenuto prigione due anni, dopo i quali venne dall'Imperatore chiamato nella città di Aquileia sotto apparenza di volergli far grazia e donargli la libertà.

  A117000092 

 In Egitto dopo averli tanagliati erano sbranati con pezzi di coccio; nella Frigia un'intera città, i cui abitanti erano tutti cristiani, fu attorniata da un corpo di soldati con ordine di appiccarvi il fuoco; pel che uomini, donne e fanciulli perirono fra le fiamme lodando ed invocando il nome di Gesù Cristo.

  A117000121 

 Perchè dovrò io mettermi a trattare la difesa di uno quando l' accusa è destituita di ogni prova e di ogni fondamento?» Quanto poi al concilio di Sinoessa esso non ha mai esistito, come niuno seppe mai ove sia esistita una città di questo nome.

  A117000122 

 Allora Diocleziano stanco per l' età e per le fatiche sostenute in tempi di pace e in {61 [61]} tempo di guerra, costretto dallo stesso suo figlio adottivo, rinunciò al trono e si ritirò in Salona città posta sulle rive dell' Adriatico.

  A117000128 

 Divise nuovamente la città di Roma in venticinque parochie come in altrettante diocesi; deputò a ciascuna un prete che più tardi prese il nome di cardinale.

  A117000128 

 Nella medesima città di Roma a stento i fedeli potevansi radunare nelle tombe o nelle grotte per assistere ai divini misteri.

  A117000133 

 S. Emidio era nato in Germania in una città vicina la fiume Reno.

  A117000136 

 Alla vista di tanti gentili che venivano alla fede, i sacerdoti idolatri gli si rivoltarono contro con minaccia di fare uccidere Emidio e i suoi compagni dalla moltitudine se non uscivano di città.

  A117000136 

 S. Marcello con parole di compiacenza prese loro a parlare così: Di che paese siete voi? In che cosa io potrei ajutarvi? Quale è l' ufficio vostro in questa città?.

  A117000137 

 Ma a motivo della sanguinosa persecuzione mossa in quella città ai servi di Dio fui costretto di fuggire e venire a Roma.

  A117000138 

 S. Marcello gli rispose: Ho udito a raccontare molte cose di te, e so quanto hai fatto in questa nostra città; ora per avere tempo a discorrere e conoscere meglio la volontà del Signore credo bene che tu passi con me questa notte, domani poi dirò quello che dovrai fare.

  A117000139 

 Così in breve tempo non solamente in Ascoli, ma in tutte le città del Piceno e dell' Umbria facevasi risuonare il nome di Gesù Cristo.

  A117000139 

 Entrato in quella città si pose a {76 [76]} predicare la fede di Gesù Cristo operando molti miracoli.

  A117000139 

 Il governatore della città, di nome Polimio, mosso a sdegno perchè una moltitudine di pagani abbracciava la fede, e la sua stessa figliuola erasi fatta cristiana, ordinò al nostro santo di cessare dalla predicazione.

  A117000154 

 Circa l' anno 550 il suo corpo fu portato entro la città di Roma, ma molte parti vennero concesse ad altri paesi.

  A117000156 

 Il vescovo di quella città ed il re del Belgio, di {89 [89]} nome Dagoberto, furono compresi dalla più grande allegrezza.

  A117000161 

 Ad una città, allora detta Alcinio ed oggidì Auchin, avvenne quanto segue.

  A117000162 

 Da Auchin la processione continuò verso la città di Sonegia che oggi dicesi Songiez, segnando ovunque il passaggio con nuove maraviglie.

  A117000167 

 La città di Agauno era passata sotto il dominio dei Principi di Savoia quando il Re di Francia mosse guerra a Carlo Emanuele padre di Emanuele Filiberto.

  A117000167 

 Una metà trasportata a Torino fu prima depositata nella chiesa dei Padri cappuccini della Madonna di campagna, dipoi con grandissima solennità trasportata alla cattedrale della città; sì venerano tuttora nella Reale cappella della SS. Sindone.

  A117000171 

 Intanto fu edificata una nuova chiesa nel centro della città dove furono trasportate le sudette reliquie, che dai nostri santi dicesi tuttora chiesa dei santi martiri.

  A117000171 

 Ma nell' anno mille cinquecento {100 [100]} trenta sei, i Francesi essendosi impadroniti di questa città il monastero fu distrutto, le reliquie dei ss. Solutore, Avventore ed Ottavio con quelle di s. Giuliana e di s. Gozzelino abate di quel monastero, furono dapprima trasportate nell' Oratorio di s. Andrea ora Chiesa della Consolata.

  A117000171 

 È questa la prima chiesa di cui si abbia memoria in questa città.

  A117000175 

 S. Tegolo fu martirizzato, ma il suo sepolcro restò ignoto finchè venne rivelato a s. Veremondo vescovo d' Ivrea che nel 1005 ne trasferì le reliquie nella sua cattedrale e lo acclamò patrono della città con festa il 25 ottobre.

  A117000184 

 Alla distanza di due miglia circa da Fossano è situato un villaggio che appellavasi Urbano ed era città considerabile dei popoli Vagienni.

  A117000184 

 Dentro avevano le ossa di s. Asterio e s. Sebastiano che furono con solennità trasportati nella collegiata di s. Giovanni e proclamati per santi tutelari e compatroni della città.

  A117000184 

 Prima che fosse edificata la città di Fossano esisteva in sua vece un villaggio detto Romanisio.

  A117000189 

 Camminando alla volta di Como giunsero in quella città nel momento che una gran moltitudine di gente con sospiri e lagrime accompagnavano un defunto alla sepoltura.

  A117000189 

 Il Signore, che voleva dare ad altro paese le sue preziose reliquie, di bel nuovo gli porge mezzo di sottrarsi, ed egli si avviò alla città di Bergamo.

  A117000190 

 Giunto nella città si mette a predicare la gloria di Dio finchè di bel nuovo è arrestato.

  A117000191 

 Ma pervenutane la notizia a s. Grata cospicua matrona di {110 [110]} quella città e già discepola del santo recossi a dargli sepultura in un sepolcro di marmo che avea per se stessa preparato, e dove riposa nella chiesa a lui intitolata.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000003 

 A fine di erudirsi vie maggiormente nella cristiana religione, andò a Roma, e per mettersi al ripiro dai grandi pericoli che s'incontrano nelle grandi città, entrò ne' canonici regolari; cioè entrò in una specie di seminario, dove i genitori solevano mettere i loro figliuoli per farli progredire nella scienza e nella pietà, lungi dai pericoli del mondo.

  A118000003 

 Egli era nato in Atene, celebre città della Grecia.

  A118000005 

 Alcuni scrittori raccontano che s. Sisto fu inviato ad assistere un concilio a nome del Papa in Toledo, città di Spagna.

  A118000005 

 Mentre ritornava da quel concilio, passò per una città detta allora Cesaraugusta, ed oggidì Saragozza, ove si trattenne qualche tempo con s. Valerio vescovo di quella diocesi.

  A118000017 

 Egli era nato nella città di Cesaraugusta ovvero Saragozza, nella Spagna.

  A118000019 

 S. Valerio, vescovo di quella città, era loro guida spirituale, e dopo di averli istruiti nelle scienze ecclesiastiche, li promosse ai sacri ordini.

  A118000020 

 Mentre s. Lorenzo era tutto zelo per guadagnare anime al Signore, e colle sue virtù traeva in ammirazione la città di Saragozza, passò colà s. Sisto che, come abbiamo detto, ritornava dal concilio di Toledo.

  A118000060 

 Allora furono tutti condotti fuori della città per la porta Appia, che conduceva al luogo stabilito.

  A118000085 

 La sentenza fu eseguita fuori della città presso ad una porta detta Salaria, perchè anticamente i Romani solevano per quella condurre il sale dal mare entro la città di Roma.

  A118000097 

 Sono poche le città, i paesi in cui non vi sia Chiesa, altare, od almeno una statua od immagine destinata al culto di s. Lorenzo.

  A118000104 

 La Basilica di s. Lorenzo fuori delle mura è parrochia; si annovera la quinta fra le cinque patriarcali, ed è una delle sette chiese più celebri della città di Roma.

  A118000105 

 Questa chiesa è nella città di Roma in un vico detto una volta patrizio ed oggidì via urbana.

  A118000115 

 S. Gregorio Magno racconta che nella ristorazione di un tempio, che doveva eseguirsi in una città dell'Umbria, avvenne un prodigio molto simile a quello operato dal Salvatore nella moltiplicazione del pane.

  A118000118 

 Egli racconta la maraviglia cosi: In questa città {52 [320]} avvi una chiesa dove conservasi un'ampolla piena del sangue di s. Lorenzo martire.

  A118000118 

 Un accreditato scrittore di nome Oringo riferisce un prodigio singolare che si opera ogni anno in Colonna piccola città della Campania nel regno di Napoli.

  A118000120 

 Allora il vescovo della città appese il calice prodigioso sopra l'altare e stabili che ogni anno si celebrasse con grande divozione una festa per ringraziare {54 [322]} Iddio del benefizio ricevuto.

  A118000120 

 Curioso è pure il miracolo operatosi nella città di Milano; esso è raccontato {53 [321]} dal citato s. Gregorio di Tours nel modo seguente: In una insigne basilica, egli dice, dedicata a s. Lorenzo nella città di Milano, conservavasi un calice di cristallo tenuto in grande venerazione, perchè era stato usato da s. Eusebio vescovo di Vercelli.

  A118000130 

 Fra i luoghi ove le reliquie del nostro santo ebbero gran venerazione fu la città di Leodio.

  A118000132 

 In altra città eravi un proprietario che mandò i falciatori a tagliare l'erba in un suo prato.

  A118000143 

 Nella città di Trento avvi un insigne santuario innalzato al nostro santo.

  A118000144 

 Una terribile siccità travagliava la città di Trento e le terre, vicine.

  A118000148 

 La chiesa a lui dedicata in questa città ne è testimonio parlante.

  A118000148 

 La città di Torino ha pure monumenti che ricordano le glorie del grande s. Lorenzo.

  A118000149 

 Dopo molti parziali attacchi, si venne ad una battaglia campale presso una città dei Paesi Bassi detta s. Quintino.

  A118000154 

 Pertanto, o lettore, se ti accadrà di visitare la chiesa di s. Lorenzo eretta in questa città, fa di considerarla come glorioso monumento che attesta le benedizioni del Cielo versate sopra gli uomini ad intercessione di s. Lorenzo.

  A118000162 

 In Prato città di Toscana un focoso rivoluzionario entrato in un caffè, cavò fuori due pistole, dicendo: «con una voglio uccidere Pio IX, coll'altra il Parocò della Cattedrale.» Per confermare col gesto tale diabolica risoluzione, batte sul tavolino colla culatta d'una delle pistole, la quale essendo carica si sparò, e la palla andò a piantarsi nella testa di quello sciagurato.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000009 

 La città di Torino conta circa cento quaranta mila abitanti.

  A119000029 

 La città di Torino in principio dell'anno contava 139246 abitanti, sul finire si trovano registrati nel libro dei morti 4187; quanti rimangono ancora?.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000006 

 La Direzione fa appello a tutti i Pastori di anime, ai Parroci delle città e delle campagne, ai Maestri, ai Padri di famiglia, infine a tutti coloro che amano di cuore il miglioramento religioso dei popoli, affinché vogliano coadiuvarla con tutti i mezzi che sono in loro potere, per un'opera che si spera di vantaggio ad ogni classe di persone, e specialmente alla gioventù che è la porzione più favorita del genere umano, sopra cui si fondano le speranze della patria, il sostegno delle famiglie, l'onore della Religione e dello Stato.

  A122000030 

 È questo un nuovo avviso che noi diamo ai caricatori della nostra città.

  A122000032 

 - In questa notte vennero arrestati alcuni Croati che furtivamente s'introducevano nella città per esplorare gli apparecchi difensivi dei cittadini.

  A122000034 

 Nella città non s'ode alcun rumore, par morta.

  A122000062 

 Un luogo solo non bastando più a dare ricetto a tutti, tre vennero aperti ne' punti principali della città.

  A122000076 

 CHIESA DI MARIA AUSILIATRICE IN VAIDOCCO. - Fra i quartieri della città di Torino, che da pochi anni divennerò impunitissimi, certamente devesi annoverare quello di Valdoeco.

  A122000083 

 - Il 24 del corrente mese in questa città è solennemente celebrata la festa di Maria Ausiliatrice nella chiesa a lei dedicata.

  A122000099 

 Disse dei collegi aperti a S. Nicolas e a Montevideo, parlò dei ricoveri pei figli abbandonati che doveano erigersi in varie città della Piata e del Chili; di parrocchie che aspettano preti Salesiani per ordine dei rispettivi Vescovi; di missioni già aperte, di quelle da intraprendersi e del gran bene che già operavasi colla predicazione.

  A122000104 

 Ora siamo lieti di annunciare che quanto prima saranno aperti altri e poi altri ospizi in altre città, in altre colonie più vicine e quasi diremo più internate nella Patagonia e nei Pampas, collo scopo di attivare relazioni cogli Indi, e fare che i selvaggi divengano evangelizzatori degli stessi selvaggi.

  A122000118 

 Già vi è noto che fin dal 1878, per iniziativa del Santo Padre Leone XIII, fu stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, aventi a capo l'Eminentissimo Cardinale Vicario allo scopo di innalzare in quest'alma Città una chiesa ad onore del Sacro Cuore di Gesù.

  A122000121 

 Quantunque giorno feriale, tuttavia assai edificante fu l'affluire alla chiesa e la frequenza ai Santi Sacramenti, non solo dei giovanetti e dei membri dell'Istituto, ma dei fedeli della città, stati acconciamente preparati colla novena e con un triduo di predicazione.

  A122000132 

 La Direzione fa appello a tutti i Pastori di anime, ai Parroci delle città e delle campagne, ai Maestri, ai Padri di famiglia, infine a tutti coloro che amano di cuore il miglioramento religioso dei popoli, affinchè vogliano coadiuvarla con tutti i mezzi che sono in loro potere, per un'opera che si spera di vantaggio ad ogni classe di persone, e specialmente alla gioventù che è la porzione più favorita del genere umano, sopra cui si fondano le speranze della patria, il sostegno delle famiglie, l'onore della Religione e dello Stato.

  A122000156 

 È questo un nuovo avviso che noi diamo ai caricatori della nostra città.

  A122000158 

 - In questa notte vennero arrestati alcuni Croati che furtivamente s'introducevano nella città per esplorare gli apparecchi difensivi dei cittadini.

  A122000160 

 Nella città non s'ode alcun rumore, par morta.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000010 

 Due sorelle abitavano nella città di Pinerolo.

  A123000131 

 Avevamo provati tutti i medici della Città e tutti ci avevano annunziato, che questo fanciullo dovea portar le stampelle.

  A123000137 

 Valenti medici, eziandio chiamati dalla Città, fecero numerose visite, e fra essi tennero consulte.

  A123000154 

 Furono subito spedite in una città della Liguria, ove trovavasi il destinatario.


don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html
  A124000093 

 2° La città di Roma sul principio dell'anno contava di popolazione circa 290 000, sul finire si trovano registrati nel libro dei morti 8187; quanti rimangono ancora?.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000022 

 Un luogo solo non bastando più a dare ricetto a tutti, tre vennero aperti ne' punti principali della città.

  A125000038 

 mo Sindaco della città, ecc.

  A125000075 

 da P. De-Agostini, via della Zecca, N° 23, dal Libraio G. Marietti, dagli Eredi Ormea sotto i portici del Palazzo di Città, e da altri Librai al prezzo di CENT. 10.

  A125000119 

 Dal canto nostro crediamo di non aver mancato, avendo nel corso di soli tre anni, e con grave sacrificio, messo in circolazione oltre a seicentomila volumetti delle Letture Cattoliche: assai più ancora avremmo fatto, se fossimo stati aiutati a diffonderle in quei villaggi e città, ove pur troppo sono tuttora quasi ignote.

  A125000134 

 «Crediamo cosa pubblicamente conosciuta come il sacerdote Bosco Giovanni, nel desiderio di promuovere il vantaggio morale della gioventù abbandonata, si adoperò che fossero aperti tre Oratorii maschili ai tre principali lati di questa città, ove nei giorni festivi sono raccolti, nel maggior numero che si può, quei giovani pericolanti della città e dei paesi di provincia che intervengono a questa capitale.

  A125000137 

 Tra questi giovani, sieno della città, sieno dei paesi di provincia, se ne incontrano alcuni (per lo più orfani), i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non si potrebbero avviare ad un'arte o mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito, e a tal bisogno si è provveduto con una casa annessa all'Oratorio di Valdocco, ove sono accolti in numero di oltre centocinquanta: loro è somministrato quanto occorre per farsi buoni cristiani ed onesti artigiani.

  A125000179 

 E ciò non avviene soltanto nelle città popolose, ma ancora nelle più piccole e nascoste terricciuole, ove l'antica costumanza di passare qualche tempo, specialmente nella stagione d'inverno, leggendo alcun che della Storia Sacra, ovvero d'altro libro buono e religioso, viene surrogata dalla lettura di libricciattoli lascivi ed immorali.

  A125000181 

 La Santità di N. S., sempre intenta al vero bene di tutti, ed informata appieno del vantaggio riportato da queste Letture Cattoliche nei luoghi ove sono state attivate, ha approvato e lodato il pio divisamento d'introdurle anche nello Stato Pontificio, ed a tal fine mi ha autorizzato ad invitare gli Arcivescovi e Vescovi dello Stato medesimo per l'aiuto e sostenimento di sì bella impresa, diffondendola il più possibile per tutte le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000003 

 È da premettere come nel frequentare le carceri di questa città lo scrivente potè assicurarsi, che un gran numero di fanciulli scontavano la pena di delitti ai quali piuttosto l'abbandono e l'inconsideratezza, che non la malizia li aveva trascinati.

  A126000040 

 - Analoga per l'oggetto ed il fine che si propone a quello che teste ebbi l'onore di riferirvi, sebbene differisca alquanto nei mezzi da adoperare, trovasi la petizione numero 48, che appartiene al distinto e zelante ecclesiastico di questa Città, Sacerdote Giovanni Bosco.

  A126000042 

 L'Opera santa si sostenne così coi soccorsi di zelanti e caritative persone ecclesiastiche e secolari, che la Città di Torino non si rimane indietro in fatto di pii Istituti e di pie largizioni a prò del povero e dell'ignorante.

  A126000045 

 Danno gravissimo sarebbe per la città tutta quanta, se a vece di prosperare tale Istituzione e conseguire quello sviluppo che si erano proposto quei buoni amici del popolo, che la coltivano, dovesse interrompersi o perdersi affatto per non trovar braccio soccorrevole che sostenga anche quel bene, quantunque incompleto che sinora conservasi.

  A126000085 

 2°) ha presentato a questo Ministero una supplica tendente ad ottenere di ricoverarlo anche mediante un'annua retribuzione nello stabilimento di S. Francesco di Sales in questa Città.

  A126000087 

 Nello scopo di sussidiare l'amministrazione del Ricovero dei poveri giovani abbandonati in questa città, questo Ministero si è determinato ad accordare al suo Fondatore e Direttore D. Giovanni {26 [282]} Bosco la sovvenzione di L. 200, ed ha ordinato la spedizione in suo Capo del relativo mandato.

  A126000099 

 Domenico, garzone al caffè Fiorio in questa città, implora un provvedimento pel suo fratello Teodoro di anni 16 circa, il quale privo della madre e abbandonato dal padre, trovasi in balia di se stesso, privo affatto di mezzi per sussistenza e per educazione.

  A126000113 

 Coglie il sottoscritto quest'opportunità, onde ringraziare la S. V. a nome del Comitato a tal fine istituitosi pel concorso da Ella prestato nel ricovero datosi a quei poveri orfani, di cui i genitori rimasero vittima del fatal morbo, che per circa quattro mesi afflisse la nostra Città e territorio, ed ha l'onore di professarsi colla più distinta stima e considerazione.

  A126000129 

 Per questi riflessi e per il {38 [294]} vantaggio particolarissimo ohe da quel pio Stabilimento ridonda alla città di Torino, il Sindaco sottoscritto crede dover appoggiare vivamente presso l'Onorevolissimo Signor Ministro della Pubblica Istruzione la surriferita domanda del Direttore D. Bosco, che in nessuna maniera potrebbe reggere al peso che gli imporrebbe il doversi provvedere per l'insegnamento secondario di Maestri patentati e quindi stipendiati, impossibile essendo trovarne che sieno ed in posizione e disposti a prestare gratuitamente quell'opera che costituisce la loro professione, dalla quale ricavano il loro sostentamento.

  A126000147 

 Gio. Battista di Biella rivolgeva a questo Ministero una istanza accompagnata dalle raccomandazioni del signor Sindaco per ottenere il ricovero gratuito del suo figlio d'anni 13 nell'Istituto di S. Francesco di Sales di questa Città.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000037 

 La prima cosa che feci fu di ringraziare Iddio di un così segnalato favore, e tosto andai a compiere la mia promessa con una oblazione per il novello tempio che maestoso si va elevando in questa città nella regione di Valdocco.

  A127000045 

 Il concorso fu più che straordinario, la chiesa era sempre piena zeppa di gente; specialmente poi nel giorno del Corpus Domini e nella domenica seguente, pareva che tutta la popolazione della città si fosse riversata in Valdocco; per le vie che conducono alla chiesa, a stento potevano passare le vetture, tanto erano esse occupate continuamente dalla divota popolazione che alla chiesa in folla accorreva.

  A127000060 

 La solennità durò due giorni, e sempre più ci siamo dovuti convincere che se le istituzioni di don Bosco sono nuovi monumenti della carità cattolica nel nostro paese, nelle città lombarde pur si mantengon vive le tradizioni dell'arte cristiana.

  A127000126 

 In quella che vi esprimiamo la nostra gratitudine, non vi sarà discaro un ragguaglio del nostro viaggio da Torino fino a questa città, ed affinché non appaia troppo lungo il racconto, lo divideremo in altrettante lettere quante furono le nostre fermate.

  A127000131 

 Marsiglia, l'antica Massalia o Massilia, fondata dai Focesi 600 anni prima dell'era volgare, la più antica città della Francia, la rivale di Bisanzio e di Alessandria pel commercio coll'Oriente, i cui pesci salati erano così lodati da Plinio, e la cui famosa Accademia le meritò da Cicerone il titolo di Atene delle Gallie, Marsiglia è di presente una bellissima città di trecento mila abitanti, fra cui 20 mila Piemontesi.

  A127000140 

 Salutata la patria di S. Eulalia, patrona della città di Barcellona, e la tomba di S. Raimondo da Pennafort, movemmo dall'antica Faventia alla volta di Gibilterra; e i venti ci furono proprio favorevoli.

  A127000141 

 Trovarono il Vescovo di questa città cortesissimo e pieno d'interessamento per la nostra missione, e disse che ardentemente desiderava avere dei figli di Don Bosco in Gibilterra per l'insegnamento nella sua diocesi, o, meglio, città.

  A127000142 

 Il mattino seguente contemplavamo le coste dell'Africa, e precisamente del Marocco, e vedemmo ad occhio nudo la bella città del Mazagan con le mura di altra città più sotto, e ciò in grazia del bel tempo che avevamo, poiché diversamente i marinai tengono più il largo; ed un viaggiatore diceva che di sette viaggi fatti era quella la prima volta che vedeva le coste del Marocco.

  A127000167 

 Il 7 dicembre, alle 10 mattina, scendemmo a terra per visitare la città.

  A127000167 

 Vi trovammo gran movimento, essendo uno dei porti più commercianti dell'America, e contando la città un 300 mila abitanti.

  A127000168 

 Ma per la sua bella posizione in luogo elevato distinguesi la cattedrale dedicata a San Sebastiano, patrono della città.

  A127000168 

 Per altro le vie della città sono larghe, regolari, ben lastricate e con marciapiedi di granito.

  A127000171 

 Basti dire che, in una sola chiesa di detta città (che pur supera in vastità tre volte Torino), si dice messa e si fanno comunioni alla festa.

  A127000174 

 Una grande consolazione in questo momento (ultimo giorno del 1875) hanno ricevuto i Salesiani, e tutti i nostri amici, che numerosi ci usano benevolenza in questa città.

  A127000175 

 La popolazione della città non sembra però debba eccedere i 110 mila abitanti.

  A127000175 

 Questa città, di cui tanto si parla in Italia come campo delle glorie del vostro Garibaldi, si presenta all'occhio del viaggiatore come un maestoso anfiteatro.

  A127000179 

 In questa medesima città di Montevideo ricevemmo, con grande nostra sorpresa e consolazione, lettere del dottor sacerdote Pietro Ceccarelli, modenese, vicario foraneo della città di S. Nicolas, zelante promotore della nostra missione.

  A127000185 

 Poco di poi, stando noi ancorati a dieci miglia dalla città, vedemmo appressarsi due vaporini.

  A127000185 

 Uno era quello della Società, nell'altro trovavasi il grande nostro amico dottor Ceccarelli, che veniva ad invitarci a scendere con lui per andare in città, dove eravamo ansiosamente aspettati.

  A127000189 

 Ben più! Mentre noi ci pensavamo di passare a Buenos-Ayres, e di là recarci alla nostra destinazione di S. Nicolas de los Arroyos, trovammo che durante il nostro viaggio si era qui combinato e disposto tutto perché al nostro arrivo noi ci assumessimo il servizio della chiesa di nostra Signora della Misericordia detta anche l' iglesia de los Italianos, i quali nella Repubblica Argentina sorpassano i trecento mila, di cui trenta mila nella sola città di Buenos-Ayres.

  A127000201 

 Altre proposte ci vennero fatte per aprire un collegio a Montevideo, capitale dell'Uruguay, e a Cordoba, capitale della provincia del centro, e seconda città della Repubblica dopo Buenos-Ayres, indipendente però da questa provincia.

  A127000201 

 Già è venuto a parlarci il Cura della città di Dolores, verso il Sud, città importante, e priva affatto di collegio, che perciò ci accoglierebbe a braccia aperte.

  A127000205 

 Una città così popolata e commerciante qual è Buenos-Ayres, non par vero che solo quattrocento anni fa non avesse che poche capanne abitate da selvaggi.

  A127000209 

 Carlo V trascurò la proposta, e solo nel 1535 Pedro Mendoza di Castiglia vi si recò con 14 navi, 2500 uomini e 8 missionari, e trovato il clima mite, il terreno ubertoso, l'aria buona, si fermò e fondò una città, che chiamò Buenos-Ayres, detta poi anche Santissima Trinità.

  A127000209 

 Quegli otto missionari fecero un gran bene ai selvaggi, e portarono il Vangelo fino a Paraguay; ma, mentre essi faticavano da una parte pel bene delle popolazioni, gli Spagnuoli distruggevano dall'altra, commettendo enormi crudeltà e vessazioni contro gli indigeni, che, alla fin fine, nel 1539 si ribellarono, assalirono gli Spagnuoli fin dentro Buenos-Ayres, distrussero la città, e questa non risorse che nel 1580.

  A127000210 

 Tra la città e il fiume hawi uno spazio di terreno raramente coperto dalla maree, e piantato di pioppi, che servono di gradita passeggiata.

  A127000211 

 Esse sono lunghe e diritte, per modo che ai crocicchi si vedono gli estremi della città, però in confuso, stante la lontananza.

  A127000212 

 Il Vescovado di questa città fu stabilito da Paolo V nel 1620.

  A127000212 

 Sotto il rispetto scientifico nessun'altra città dell'America possiede tanti istituti pel progresso delle scienze.

  A127000219 

 Il primo mattino passato in questa città ci cagionò stupore non leggiero il levar del sole.

  A127000221 

 Chiudo col dirvi ancora che Buenos-Ayres è città tranquilla; ad ogni quadra (isolato) sta una guardia vigile; il padre (prete) è ben visto, i soldati lo salutano, e gli stessi ufficiali sogliono usare la stessa cortesia.

  A127000222 

 Finora non vi ho parlato che del nostro viaggio da Genova a Buenos-Ayres, e di quel po' di bene che s'è incominciato a fare in quest'ultima città dai missionari don Cagliero, don Baccino, Belmonte.

  A127000232 

 Esso è fuori della città, dalla quale dista otto quadre al sud-est ed è situato in magnifica posizione sulla destra del Paranà, da cui è separato da una ripa erbosa piantata di alberi.

  A127000234 

 In occasione della visita pastorale qui fatta in dicembre da Monsignor Arcivescovo di Buenos-Ayres, più di mille uomini e giovani gli andarono incontro a cavallo in gran distanza dalla città.

  A127000234 

 Quanto alla città di San Nicolas, la principale nel dipartimento Nord della provincia di Buenos-Ayres, essa conta diecimila anime, ma, calcolando i sobborghi ed i paesi annessi, oltrepassa i cinquanta mila abitanti; ha un Vicariato ecclesiastico, un ospedale recentemente costrutto ed una succursale della Banca Nazionale ed è capoluogo dei tribunali ciVIII, commerciali e criminali di {154 [154]}prima instanza e di appello pel dipartimento del Nord.

  A127000260 

 Se poi volgiamo lo sguardo al di là delle città e dei villaggi inciVIIIti, la condizione materiale e spirituale degli Indi, ossia delle tribù dei Pampas e dei Patagoni, ci riempie l'anima di profonda amarezza.

  A127000262 

 In compenso di questi svantaggi la città è attraversata per ogni verso da tramwais di molta convenienza e comodità; ogni via è illuminata e adorna di ricchissimi negozi e case signorili, accanto a cui sorge talvolta anche una misera capanna coperta di paglia.

  A127000262 

 Intanto vi spedisco una pianta topografica di Buenos-Ayres, da cui vi sarà facile scorgere che essa è come un gran quadrato diviso in migliaia di altri piccoli quadrati, od isole della medesima perfetta ampiezza, intersecate ai quattro lati da vie che vanno in linea retta da un'estremità all'altra della città.

  A127000262 

 Le case essendo quasi tutte composte del solo piano terreno, la città è perciò molto ariosa, sana e chiara, e giustifica il suo titolo di Buenos-Ayres, ossia Buon'Aria.

  A127000263 

 Delle chiese vi ho già parlato, non però ancora di quella di Santa Felicita, situata in campagna, vicino alla città.

  A127000263 

 Niuna casa, per bella e ricca che sia, porta il nome di palazzo, all'infuori di quella del Vescovo, che, a dire il vero, è il più bello edifizio della città.

  A127000268 

 Che dico poi degli Italiani che vivono nel campo nelle estancias, ossia cascine lontane dalle città, a modo degli Indiani e dei selvaggi? Essi sono indianizzati anche in fatto di costume e di religione, perché mancano di chiese e di missionari: non mai odono parlare di Dio; più nessuno ricorda loro i doveri e il fine per cui sono quaggiù.

  A127000269 

 Monsignore ed il suo Vicario dottore Espinosa, sempre per noi portatissi-mo, avrebbero quindi divisato che i Padri Salesiani prendessero i punti più centrali ed importanti della città, ed ogni domenica vi aprissero oratorii per gli adulti e fanciulli italiani, unico mezzo per provvedere al bene spirituale di tanti poveretti, che si possono considerare quali pecore erranti lontane dal pastore.

  A127000271 

 In mezzo a queste serie preoccupazioni il diavolo volle però anche far ridere noi colle usanze del carnovale, che anche qui ha le sue radici, e nei tre ultimi giorni regna padrone della città.

  A127000279 

 «Onore adunque sia in questo giorno alla città di San Nicolas, la quale, già grande pel suo porto, pe' suoi commerci, per il magnifico Ospizio, pei tribunali, ecc.

  A127000285 

 Quanto ai giovani che vengono dalla città, un omnibus li conduce al Collegio mattino e sera e li restituisce alle case loro.

  A127000315 

 Mali però non ne ha recati né qui né in città, perché le case, tutte di un piano, hanno muraglie spesse, il tetto murato, e le tegole, grandi molto, sono assicurate con fil di ferro ai travi sottostanti.

  A127000324 

 Al dopo mezzodì poi, un editto, secondo il costume di tutti gli anni, veniva affisso sulle cantonate della città.

  A127000325 

 In esso il commissario della polizia, ossequente allo spirito religioso della Costituzione fondamentale della Repubblica, dava avviso ai cittadini di Buenos-Ayres che, dalle undici del giovedì alle undici del sabbato santo, tutta la città sospendesse il suo grande traffico ed il suo commercio, e cessassero tutti i rumori di fabbriche, di carri e di cavalli in venerazione dei tremendi misteri di nostra santa religione.

  A127000326 

 Infatti al suono del Gloria al giovedì santo la città si pose in misterioso silenzio, si chiusero tutte le botteghe, ad eccezione delle farmacie e delle altre di generi di prima necessità.

  A127000328 

 Le 36 vie longitudinali e le 60 trasversali, che dividono in perfetti quadrati il caseggiato della città con le 12 grandi piazze, erano mute, e solo erano percorse da gente a piedi.

  A127000336 

 Al sabbato santo di mattina tutta la città si rinversava alla Cattedrale per assistervi alla messa del Gloria.

  A127000338 

 Monsignor Arcivescovo aveva intonato il Gloria! Lo sparo delle artiglierie lo annunziava a tutta la città.

  A127000339 

 La città prende il suo primiero movimento.

  A127000343 

 Monsignor arcivescovo, dottor D. Federico Aneyros, insieme all'alto clero, che degnamente lo circonda, avevano tutto preparato con apposite circolari nelle città e paesi della vastissima diocesi.

  A127000344 

 Alle 8 della mattina era stabilita la comunione generale; alle 11 messa solenne con assistenza di monsignor Arcivescovo e discorso in lode di S. Luigi, presenti tutti i canonici e parrochi della città con tutto il clero secolare e regolare.

  A127000398 

 Disse dei collegi aperti a S. Nicolas e a Montevideo, parlò dei ricoveri pei figli abbandonati che doveano erigersi in varie città della Piata e del Chili; di parrocchie che aspettano preti Salesiani per ordine dei rispettivi Vescovi; di missioni già aperte, di quelle da intraprendersi e del gran bene che già operavasi colla predicazione.

  A127000403 

 - Buenos-Ayres, disse il Santo Padre, è una buona città, dove io sono stato nel 1823; vi è un Vescovo molto zelante.

  A127000403 

 - Il Santo Padre: San Nicolas de los Arroyos è una città dove sono passato; colà trovansi molti Italiani; avrete molto da fare; è però l'ultima città {196 [196]} verso ai selvaggi.

  A127000403 

 In quella città non vi è né Seminario, né Vescovo ordinario, né clero.

  A127000403 

 Sono stato in questa città, ho veduto quei luoghi, e vi sono molti Italiani, la cui figliuolanza ha bisogno assai di educazione cristiana e di sana istruzione.

  A127000407 

 Questa mattina dovevamo celebrare a bordo, ma l'altare non essendo ancora collocato a suo posto, siamo andati nella magnifica {198 [198]} cattedrale, che fu eretta in quella parte della città detta Marsiglia antica e fabbricata sopra un tempio di Diana.

  A127000427 

 Sabbato, due dicembre, alle ore 10 del mattino, lasciavamo con rammarico le amate sponde della città di Bordeaux, dove il Signore ci aveva fatti incontrare tanti cuori amici e caritatevoli, e, scorrendo veloci sulla Gironda, giungemmo in poco tempo a fianco del gran bastimento Iberia.

  A127000445 

 Gli si è dato il nome di Pio pel rispetto e venerazione al gran Pontefice Pio IX, il quale, nell'acconsentire alla domanda fattagliene, manifestò nel modo più espressivo e grazioso con quanto piacere vedesse la fondazione di questo nuovo Collegio cattolico nella città tanto da lui amata e di così grate memorie, Montevideo.

  A127000451 

 Magnifiche accoglienze in ispecial modo furono loro fatte a Rio-Janeiro dall'Arcivescovo di quella città.

  A127000491 

 Dalla città di San Nicolas de los Arroyos, nella Repubblica Argentina, venuto a Roma per ossequiare il Santo Padre, son ben lieto di potere, prima {215 [215]} di ritornare alla mia amata parrocchia, dare un pubblico attestato della mia profonda venerazione verso il Vicario di Gesù Cristo, accettando la bella proposta che la S.V. fece nel suo accreditato giornale il giorno 30 luglio p.

  A127000500 

 Ora siamo lieti di annunciare che quanto prima saranno aperti altri e poi altri ospizi in altre città, in altre colonie più vicine e quasi diremo più internate nella Patagonia e nei Pampas, collo scopo di attivare relazioni cogli Indi, e fare che i selvaggi divengano evangelizzatori degli stessi selvaggi.

  A127000502 

 Il Padre ci disse che vivendo noi dispersi per la campagna ed a grandi distanze, era impossibile poterci civilizzare, e dare educazione ai nostri figliuoli, e che pertanto sarebbe necessario, diceva il Padre, che noi ci riunissimo e formassimo una città, dove avremmo la nostra chiesa e la nostra scuola.

  A127000503 

 In questo modo compiendo il Governo le sue promesse verso di noi, e concedendoci la proprietà di queste venti leghe di terra che gli dimandiamo, noi ci riuniremo per formare una città, prenderemo a costruir case, come ci diceva il Padre; avremo la nostra chiesa e la scuola per l'educazione dei nostri fanciulli, così potranno a piacimento farsi cristiani quelli che desiderano.

  A127000503 

 In questo modo potremo star sicuri che mai più nessuno verrà scacciarci sotto alcun pretesto da queste terre, nelle quali dimoreremo stabili formando una città.

  A127000503 

 Io e tutta la mia gente siamo disposti a riunirci e formare una città, e fare tutto quanto ci dirà il Padre missionario; e per questo domandiamo al Governo che ci conceda in proprietà venti leghe di terra al sud e lungo il Rio Colorado, dal Sana Bianco fino alla Cordigliera; tanto più che, secondo il trattato fatto col Governo, esso è obbligato a disegnarci un terreno e a darci gli arnesi d'agricoltura e la semente per seminare.

  A127000514 

 Noi siamo persuasi che i fedeli abitanti di questa pia città, e quelli in ispecie delle case adiacenti al Viale del Re, riconoscendo essi pure l'importanza e la somma opportunità di questo nuovo stabilimento, vorranno corrispondere, per quanto a ciascuno lo acconsentano le proprie forze, all'invito loro fatto di concorrere al grande scopo, che quanto prima possa aprirsi alla pubblica spirituale e temporale utilità l'incominciato edifizio.

  A127000553 

 Che se il Santo Padre Leone XIII ha ricevuto nel battesimo il bel nome di Gioachino, egli è pure divotissimo di sant'Anna; e quando nel Concistoro dei 19 gennaio del 1846 gli fu assegnata la sede di Perugia, volle fare il solenne ingresso nella città ai 26 del luglio seguente, festa di sant'Anna, avendo egli scelto tal giorno in memoria della contessa Anna Prosperi Pecci, sua madre dilettissima.

  A127000563 

 Ella saprà che fin dallo scorso mese di luglio si aprì nella nostra città un Oratorio sotto il titolo di San Leone, che è diretto dai preti salesiani di Torino.

  A127000571 

 Egli ha consacrata l'intiera sua vita ad ammegliorare la sorte delle classi povere, e, dopo aver fondato dal 1841 in qua e in Italia ed in America settanta e più case, destinate a ricoverare i giovani abbandonati (se ne calcola il numero a 30,000), il santo sacerdote una ancora ne aperse nella nostra città nel giorno 2 luglio ultimo, col titolo di Ospizio di San Leone, dal nome del nostro Santo Padre Leone XIII..

  A127000575 

 Come ben si scorge, questa caritatevole istituzione presenta un doppio interesse, e morale e sociale, e sotto questo aspetto si raccomanda alle anime generose e pie, di cui abbonda, la città di Marsiglia; tanto più che i preti salesiani, altro non possedendo che il personale loro sacrificio, mancano dei mezzi {244 [244]} pecuniarii per far fronte ai bisogni quotidiani dei loro piccoli protetti.

  A127000579 

 E qui, con vera compiacenza di tutti, si fermò a dire delle scuole salesiane incominciate nella città di Spezia dalla liberalità dell'immortale Pontefice Pio IX, e continuate dalla non meno esimia carità del suo degno successore Leone XIII, che le sostiene con un assegno mensile.

  A127000583 

 Imperocché, da qualche anno, in questa città dei Papi si sono installati gli stranieri, vale a dire i protestanti.

  A127000585 

 Ci auguriamo che non solo i cooperatori e cooperatrici, ma tutti i caritatevoli signori, di cui si vanta la città di Roma, facciano tesoro delle preziose parole dell'eminentissimo Cardinale Vicario, e col consiglio e colla mano concorrano ad allontanare o a scemare almeno i gravi pericoli, a cui la tristizia dei tempi e l'arte degl^eretici espongono oggidì tanta gioventù romana.

  A127000655 

 Già vi è noto che fin dal 1878, per iniziativa del Santo Padre Leone XIII, fu stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, aventi a capo l'Eminentissimo Cardinale Vicario allo scopo di innalzare in quest'alma Città una chiesa ad onore del Sacro Cuore di Gesù.

  A127000661 

 Annibale Strambio, console italiano in questa città.

  A127000680 

 Una dolorosa perdita hanno fatto il clero torinese e la Congregazione Salesiana, colla morte del Padre Carlo Cais di Giletta e Casellette, avvenuta or sono tre giorni nella nostra città.

  A127000684 

 A giudizio dei più ragguardevoli artisti, la chiesa, e per l'architettura e per la decorazione, riuscì uno dei più perfetti ed eleganti sacri monumenti, che arricchiscano la città del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima.

  A127000685 

 - A questo fine, ed anche perché la dedicazione fosse per riuscire più solenne, sarebbe mio vivo desiderio che vi prendessero parte i nostri cooperatori e cooperatrici non solo di Torino, ma di ogni altra città e paese; ma siccome questo generale intervento non è possibile, così io li invito ad unirsi con noi in quel modo, che a ciascuno suggerirà il proprio cuore.

  A127000691 

 Quantunque giorno feriale, tuttavia assai edificante fu l'affluire alla chiesa e la frequenza ai Santi Sacramenti, non solo dei giovanetti e dei membri dell'Istituto, ma dei fedeli della città, stati acconciamente preparati colla novena e con un triduo di predicazione.

  A127000704 

 Spero che le pie signore ed i signori di questa città caritatevole di Parigi ci verranno in aiuto per erigere qui una Casa di questo genere.

  A127000705 

 Spero che la città di Parigi, che venne tante volte in aiuto alle nostre Opere, benché erette lontano, questa volta ci darà soccorso per aiutarci ad erigere uno stabilimento, nel quale saranno raccolti i giovani che giorno e notte arrecherebbero molestia agli onesti cittadini.

  A127000729 

 In questi ultimi giorni si diede a Torino il vanto di essere stata la culla della rivoluzione, e per serbarle quest'onore i sedicenti liberali furono persin disposti di farla comparire città scortese ed incivile, promuovendo in nome suo dimostrazioni plateali a sfregio di un Principe di Santa Chiesa, che veniva Pastore entro le sue mura.

  A127000730 

 - Leviamo da una circolare del nostro D. Bosco ai benemeriti cooperatori e cooperatrici salesiane della città di Torino e de' suoi dintorni: «Secondo la fatta promessa, vi notifico che la Conferenza dei cooperatori, solita a tenersi in principio dell'anno, in onore di S. Francesco di Sales, avrà luogo in Torino martedì prossimo, 19 del corrente, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista.

  A127000742 

 - In vista di ciò, e in conformità di quanto si va già praticando in alcuni paesi a favore di altri Istituti di beneficenza, io sono venuto nel pensiero di ricorrere alle benestanti e benevole famiglie di questa illustre città, e pregarle, che, invece di lasciare che vada a male e torni disutile questo rifiuto della loro tavola, lo vogliano cedere gratuitamente a benefizio dei poveri orfanelli raccolti ne' miei Istituti, e specialmente a vantaggio delle Missioni di Patagonia, dove i Salesiani con ingenti spese e con pericolo della propria vita stanno ammaestrando ed incivilendo le tribù selvagge, per far loro godere i frutti della Redenzione e del verace progresso.

  A127000746 

 Oltre a ciò, è bene che sappiate che, per assicurare l'esito della totale conversione della Patagonia, abbiamo già stabilito di aprire una via dalla parte occidentale del Chili, e già un drappello di Salesiani si recano colà per fondare una casa al di là delle Cordigliere, nella città di Concepcion, appartenente alla Repubblica chilena.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000145 

 - Sarà come voi dite; tuttavia quelli che vengono dalle città sono molto furbi, ed io sarei di parere di dar loro un tozzo di pane con un poco di minestra.

  A128000222 

 In fine per motivi di guerra, per alcuni fallimenti, per una garanzia data a favore di un commerciante che non potè pagare e più ancora per la mancanza della benedizione paterna abbiamo dovuta rinunciare al commercio, e ritirarci con tre ragazzi in una città di provincia.

  A128000227 

 ...« Dopo il doloroso avvenimento della morte di mio marito, io mi allontanai da quella città e mi recai a Mòncalieri.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000013 

 Egli s'incarnò e nacque nella città di Betlemme circa l'anno del mondo quattromila, e mille ottocento e cinquantacinque prima dell'epoca attuale.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000019 

 E nella seconda lettera scritta ai cristiani della città di Tessalonica così loro parla delle tradizioni: Tenete le tradizioni, che avete imparato o per mezzo delle nostre parole o per mezzo della nostra lettera

  A131000050 

 La città di Roma è stata preparata dalla divina provvidenza per essere la Sede irremovibile del successor di Pietro.

  A131000050 

 Tuttavia è bene di sapere che nel caso che il Papa si dovesse allontanare da cotesta città, la Sede apostolica pur non cesserebbe di esistere, e colà si trasporterebbe dove è il Papa, perchè ubi Papa ibi Roma, e come dice s. Ambrogio, dov'è Pietro, ossia il Papa, là vi è la Chiesa.

  A131000060 

 Nella sola città di Londra vi sono più di duecento mila cattolici col loro arcivescovo, che è monsignor Manning, convertitosi egli pure al Cattolicismo l'anno 1851.

  A131000061 

 Si pose allora a percorrere le città spargendo i suoi errori, e coi suoi discepoli al pari di lui perversi riusci a mettere in iscompiglio molte parti della Germania.

  A131000065 

 Dopo aver messo a fiamme e sangue molte città colla sua religione rivoluzionaria, egli morì disperato in Ginevra l'anno 1564 di una malattia orribile e vergognosa: funesta e tragica fine attestata da un suo discepolo che lo vide spirare.

  A131000069 

 La Chiesa greca fu detta quella sparsa nell'impero greco, nel quale generalmente parlavasi il linguaggio greco, ed aveva per sua capitale la città di Costantinopoli.

  A131000074 

 I Turchi pochi anni dopo, cioè l'anno 1453, il 29 Maggio, guidati da Maometto II dopo forte assedio e feroci combattimenti presero la città di Costantinopoli, e la misero a fuoco e a sangue.

  A131000084 

 Scrivendo a Tito altro suo discepolo e vescovo di Creta, gli raccomanda di stabilire sacerdoti in ogni città

  A131000100 

 Alla porta della città i gabellieri, ossia gli esattori, tirarono Pietro in disparte e gli dissero.

  A131000100 

 Un giorno il Salvatore scostatosi alquanto dagli altri apostoli entrava con s. Pietro nella città di Cafarnao per recarsi alla casa di lui.

  A131000103 

 In questa città pel tempo che viaggiava nei diversi paesi predicando la religione di Gesù Cristo, Pietro lasciò suo Vicario s. Lino.

  A131000103 

 Questa facoltà fu solamente data agli apostoli e ai loro successori, sebbene gli apostoli talvolta per condiscendenza concedessero {93 [277]} al popolo di scegliere i soggetti addatti, come fu fatto coi sette diaconi; tuttavia quando andavano in città dove ancora non v'erano cristiani, creavano e consacravano e vescovi e preti e diaconi senza punto dimandare il consenso di alcuno e molto meno il voto e l'approvazione dei principi temporali.

  A131000111 

 Se accetta, si fa un segno dal conclave al Castel s. Angelo, che è la fortezza di Roma, affinchè il comandante con colpi di cannone ne dia avviso alla città.

  A131000113 

 San Cleto terzo papa (90) eseguendo gli ordini di s. Pietro, affinchè i cristiani già di molto accresciuti potessero essere meglio instruiti e confermati nella fede, divise la città di Roma in circa venticinque titoli

  A131000115 

 Ma circa la medesima epoca e probabilmente dal pontefice Stefano III fu stabilito che portassero questo nome i vescovi delle {108 [292]} città vicine a Roma, chiamati vescovi suburbani e talora anche vescovi romani, i quali più spesso erano invitati ad assistere il Capo della Chiesa negli affari di maggior importanza.

  A131000116 

 Nei primi secoli e anche in seguito non solo in Roma, ma in altre città, i principali sacerdoti, e poscia i canonici erano fregiati del titolo di cardinali; ma s. Pio V nel 1567 tolse quest'uso ordinando espressamente che niun'altra chiesa meno quella di Roma si arrogasse l'istituzione dei cardinali, nè a verun altro si addicesse questo nome fuorchè ai cardinali della Santa Romana Chiesa, creati dal sommo Pontefice.

  A131000119 

 Tuttavia non essendo strettamente necessario che tutti i cardinali si trovino in Roma, potendo ai pochi mancanti supplire i rimanenti, il Papa oltre ai vescovi delle città suburbane concede pure il titolo di cardinale ad altri vescovi più insigni nella {111 [295]} Chiesa, permettendo loro che si fermino nelle proprie diocesi, dove possono egualmente adoperarsi pel bene universale dei fedeli, e prestar aiuto al Capo della Chiesa

  A131000122 

 Anche ie sei città suburbane, che sono Ostia e Velletri unite, Porto e s. Ruffina, Tuscoli o Frascati, Palestrina, Sabina ed Albano godono ciascuna il privilegio di aver per vescovo {113 [297]} un cardinale, che da loro s'intitola.

  A131000129 

 In Antiochia Pietro stette sette anni vescovo e papa; in Alessandria, città frequentatissima mandò s. Marco suo discepolo a fondarvi una chiesa, la quale crebbe e fu fioritissima; in Roma venne egli stesso a stabilire la sua dimora, a piantare e bagnare co' suoi sudori e col suo sangue quella Sede che doveva durare sino alla fine del mondo.

  A131000130 

 Era poi cosa naturale che maggior giurisdizione venisse a riserbarsi ai vescovi delle due altre principali città.

  A131000130 

 I proconsoli, ossia i civili governatori di queste due città, avevano giurisdizione, comandavano ai prefetti, ossia ai governatori delle provincie e città soggette.

  A131000130 

 I vescovi di queste due città importanti presero ad esercitare per concessione dei Papi una giurisdizione sui vescovi delle città e provincie, le quali in quanto al civile erano ad esse soggette; e così oltre il romano ebbero origine i due patriarchi di Antiochia e di Alessandria.

  A131000131 

 Questo venne poi fatto definitivamente sotto il papa Vigilio l'anno 553 e da Innocenzo III. Ciò si fece in considerazione di quella città, la quale fu la culla della Religione cristiana, e venne santificata dal Sangue di Gesù Cristo.

  A131000132 

 A questo effetto scelse la città di Bisanzio posta sulle sponde del mar Nero, e dal suo nome la chiamò Costantinopoli.

  A131000132 

 In poco tempo questa città divenne una nuova Roma.

  A131000132 

 Questo patriarcato sebbene avesse avuto origine più tardi, tuttavia {120 [304]} a cagione della città imperiale venne a prendere la supremazia sopra quelli di Antiochia e di Alessandria.

  A131000133 

 Giova qui notare che i patriarchi cattolici latini di queste città, meno Gerusalemme

  A131000134 

 Così avvenne difatto in riguardo al vescovo di Aquileia, città antichissima, e un dì rinomatissima.

  A131000134 

 I cattolici li hanno parimenti di loro lingua e rito, residenti chi in una, chi in altra città con quella giurisdizione ecclesiastica, che loro è concessa dalla Sede Apostolica, alla quale essi coi loro fedeli si gloriano di stare uniti.

  A131000137 

 - Nel romano impero la città principale di una provincia era chiamata metropoli, parola greca che significa città madre, dalla quale dipendono altre città di minore importanza.

  A131000137 

 Oggidì per altro non è più l' importanza della città che costituisca il metropolitano, ma piuttosto i diritti antichi e recenti concessi dal Sommo Pontefice.

  A131000142 

 Erano questi {130 [314]} una sorta di sacri ministri coadiutori dei vescovi, in vece dei quali esercitavano alcune funzioni specialmente nei paesi di campagna, e nelle piccole città dalla vescovile dipendenti.

  A131000144 

 - Il vicario foraneo è quello che in alcune cose di minore importanza fa le veci del vescovo fuori di città.

  A131000146 

 I primi Papi divisero la città di Roma in molte parochie con altrettante chiese, destinando a ciascuna un sacerdote.

  A131000146 

 Queste dalla città di Roma si estesero poi nelle campagne, e poscia in tutta la Chiesa, e al tempo di Costantino il Grande trovavansi già stabilite le parochie e i parochi in molte parti.

  A131000177 

 - Loggia della benedizione è un edifìzio aperto e sostenuto da colonne fuori del tempio di s. Pietro in Roma, e delle principali basiliche della santa città.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000091 

 Supponi altresì quanto si può ritrovar nel mare, nella terra, nei paesi, nelle città e nelle abitazioni dei Re e dei Monarchi di tutta la terra.

  A132000095 

 S. Luigi nacque in Castiglione di Lombardia da Ferdinando Gonzaga marchese di quella città e parente coi duchi di Mantova e di Monferrato.

  A132000109 

 Una volta, nella città di Chieri invitato al ballo, fuggì sbigottito e si pose segretamente in una stanza a pregare e a flagellarsi a sangue.

  A132000116 

 Fattosi religioso, scorreva la città di Roma per istruire i mendici; conducevali seco da qualche {67 [245]} confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e così rimessi in grazia di Dio.

  A132000116 

 Si metteva le tasche in collo, camminava per la città accattando limosina di porta in porta, indi se ne ritornava all'ospedale per sovvenire quei miserabili, cui prestava ogni più basso servigio.

  A132000308 

 Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città di Betlemme in una stalla, e fu messo tra due animali nel presepio.

  A132001842 

 La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000040 

 La povera madre facendo una gita in città si fermò piena di tristi affetti davanti ad una Chiesa, dove ella entrò e colle lacrime agli occhi si gittò ginocchioni dinanzi al tabernacolo dove risiede il Dio consolatore degli afflitti.

  A133000241 

 Ma mi trovo in fine del foglio e per ciò termino la mia lettera pregandovi di dire a mio padre che in questa città vi è una bella chiesa dedicata a Maria Vergine, dove io vado tutte le sere a fare una preghiera per lui affinchè possa avere o sanità o pazienza; ma che in ogni modo possa fare la volontà del Signore.

  A133000270 

 Dopo sette giorni di cammino sono giunto in un mare molto stretto che chiamano Dardanelli, poi si presentò una grande città detta Costantinopoli.

  A133000326 

 Affinchè vi piaccia di accelerare il giorno della visita alle anime dei fedeli, ditenute nei ricettacoli del dolore, e trasportarle alla città dell'eterna pace, noi vi preghiamo, ascoltateci.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000004 

 A Maria Ausiliatrice venerata in ispecial modo nella sua Chiesa di Torino si ricorre da ogni classe di persone, dai grandi e dai piccoli, dai ricchi e dai poveri, dai sani, e soppratutto dai malati e dagli afflitti; s'invoca dagli individui, dalle famiglie, dalle comunità e dalle parecchie e dalle intere città non solo nei nostri paesi, ma nelle più rimote contrade della terra.

  A134000081 

 Perciò mi consigliarono che mandassi a prendere in qualche vicina città un altro perito dell'arte; tanto a loro stesso parere erasi fatto grave il mio caso.

  A134000119 

 N. N. della città d'Asti aveva passato tutta la vita sua lontano dalle pratiche della Religione.

  A134000148 

 Avvi in Cagliari città di Sardegna un Istituto sotto il nome di orfanotrofio di S. Vincenzo, nel quale stanno raccolti poveri fanciulli, che vivono di sola provvidenza quotidiana, e di quel {77 [525]} lavoro che loro casualmente è inviato.

  A134000152 

 Nel mese di Novembre dell'anno 1875 da Torino partivano per alla volta dell'America del Sud alcuni sacerdoti e laici della Congregazione Salesiana, per fondare un collegio a S. Nicolas, città della repubblica Argentina.

  A134000159 

 Ed in vero la cosa era al punto che, se le locuste si fossero anche solo fermate un paio di giorni, non si sarebbe più trovata foglia d'albero o filo d'erba in tutto il territorio della città.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000014 

 Il letto mortuario, egli dice, portato in ispalle da senatori usciva dalla città per la porta trionfale, siccome aveva decretato il Senato.

  A135000015 

 Nell' avidità di trovarvi oggetti preziosi sconvolsero anche le urne del mausoleo di Augusto; mentre nella notte la città fu illuminata dalle fiamme del proprio incendio.

  A135000016 

 Nel 1167 vi fu guerra fra i Romani e quei di Toscoli, città in cui i Romani furono vinti.

  A135000024 

 Era nato nel 274 in Nizza città che ora appartiene alla Turchia Europea.

  A135000025 

 Quando Diocleziano associò all' impero Costanzo Cloro, e gli affilò il governo delle Gallie e della gran Brettagna, Costantino andò col padre a dimorare nella città di Iork in Inghilterra.

  A135000028 

 Costantino passò nella Palestina, quindi con felice viaggio arrivò nella città di Bologna in Francia dove ebbe il piacere di incontrare suo padre.

  A135000037 

 Prodigi di valore da ambe le parti, ma in fine la vittoria tornò compiuta a Costantino; i Torinesi chiusero le porte della loro città in faccia al nemico e le aprirono con gioia al magnanimo Costantino.

  A135000037 

 Si dice che per ringraziare il cielo della grande Vittoria riportata nella pianura di Torino abbia fatto erigere la chiesa di s. Maria Maggiore che tuttora esiste nella città di Vercelli.

  A135000038 

 Costantino con poca resistenza acquistò Milano, Brescia con molte città {32 [204]} che tutte si abbandonarono alla sua clemenza onde egli potè senza gravi contrasti avanzarsi fino alle porte di Roma.

  A135000043 

 Questo degno monarca senza insuperbirsi fece la sua solenne entrata in città, ringraziò Dio delle vittorie cha per suo aiuto riconosceva aver riportate e in fine volle che la croce, la quale era stata pegno della protezione del cielo, fosse collocata in cima al suo diadema, portata in trionfo per la città ed inalberata sul campidoglio quasi per annunziare al mondo tutto trionfo di un Dio crocifìsso.

  A135000045 

 Sorpreso nella città di Sardi da una piaga dolorosa ne rimase infetto in tutte le parti del corpo.

  A135000053 

 Esso era nato in Sardegna nella città di Cagliari.

  A135000100 

 I greci solevano computare gli anni per olimpiadi che era {69 [241]} un periodo di cinque anni così detto dai giuochi che in ogni cinque anni si facevano in onore di Giove nella città di Olimpia con staordinario concorso di popoli di tutta la Grecia.

  A135000100 

 Questa parola deriva da lustrare oppure espiare perchè ogni cinque anni si verificavano i registri dei censi e delle popolazioni e si purificavano le loro città con acqua detta ferrate;onde presso ai cristiani ebbe il nome di acqua lustrale oppure espiatoria che comunemente diciamo acqua benedetta.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000384 

 - Voi dunque dimoraste principalmente a Odessa durante il vostro lungo pellegrinaggio in Oriente? Vi piace quella città?.

  A136000385 

 Essa è una città bella sovramodo, le sue case sono magnifiche, {87 [111]} te chiese splendide e gli abitanti di modi cortesi e gentili; nessun'altra in Oriente è tanto celebre per la scienza.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000016 

 Facevano quanto consiglia di fare il Salvatore nel Vangelo che disse: quando siete perseguitati in una città, fuggite in un'altra.

  A137000020 

 Era Acacio vescovo di una città delta Antiochia nell'Asia minore; diversa da Antiochia capitale della Siria.

  A137000066 

 La gloriosa martire santa Vittoria era nata a Tivoli città non molto distante da Roma.

  A137000086 

 Eccolo adunque: L'imperatore Decio, nel visitare le provincie del suo impero, giunse ad Efeso, città dell'Asia minore, sulle rive dell'Arcipelago.

  A137000087 

 Essi appartenevano alle principali famiglie di quella città, ed alla notizia dei supplizi cui erano assoggettati i cristiani, si ritirarono in una chiesa per pregare Iddio ad infondere nei loro cuori grazia e coraggio per sè e per coloro che erano esposti ai tormenti per la fede.

  A137000089 

 Dipoi tutti insieme uscirono dalla città, e salirono sopra un monte.

  A137000089 

 Stettero quivi alquanti giorni, e per vivere inosservati mandavano in città il loro compagno Malco vestito da mendicante per sapere come le cose passavano, e per comperare i necessarii alimenti.

  A137000092 

 Lo pregarono di poi di ritornare alla città per comprar di che mangiare e saper altre notizie dei cristiani.

  A137000093 

 Giunto in piazza senti uno che giurava pel nome di Gesù Cristo; della qual cosa egli stupito diceva: che novità è questa mai? Ieri la croce stava nascosta perchè era perseguitata, oggi sta sopra le porte della città.

  A137000093 

 Gli fu risposto, essere la città di Efeso.

  A137000093 

 Ma quale non fu il suo stupore quando giunse alla città e vide una croce collocata sopra la porta della medesima? Forse, andava dicendo fra sè, è questo un inganno di Decio per invitare i cristiani ad entrare con sicurezza in citta, e quindi farli prendere più facilmente.

  A137000093 

 Malco pieno di maraviglia pensava di aver preso una città per un'altra.

  A137000093 

 Tuttavia vi entrò e dimandò che città fosse quella.

  A137000094 

 Domandarono di poi a Malco: di che paese sei, e chi ti ha data questa moneta? Egli rispose, che era nato in quella città, e in essa avea padre e fratelli; in quanto poi alla moneta, {35 [35]} egli soggiunse, non so perchè cotanto vi maravigliate, perciocchè è moneta ordinaria che si spende in questa città.

  A137000094 

 Queste cose giunsero all'orecchio del governatore che allora trovavasi col vescovo della città, di nome Stefano.

  A137000095 

 Il governatore per ricavare qualche costrutto parlò così: mi sembra che tu non dica la verità: se tu fossi nato in questa città, e ci avessi padre e fratelli qualche persona ti conoscerebbe.

  A137000096 

 Allora Malco non sapendo più che {36 [36]} dire soggiunse: venite meco ad una grotta, che è sul monte Oclon e là potrete interrogare altri miei compagni, i quali confermeranno quanto io dico, cioè che per fuggire la persecuzione di Decio ci siamo nascosti in quella grotta, ed io lo vidi ieri sera ad entrare in questa città, se questa città è Efeso, perchè a me pare che non sia quella.

  A137000098 

 Andarono alla grotta il vescovo, il governatore con molti altri della città.

  A137000112 

 Egli aveva solo 15 anni, quando si presento al governatore di quella città confessando di essere cristiano.

  A137000112 

 In Camerino, città della Romagna, fu coronato dal martirio il giovanetto s. Venanzio.

  A137000115 

 Malgrado questi pericoli egli non voleva allontanarsi dalla città, ma i fedeli radunatisi intorno a lui gli fecero osservare il gran danno che sarebbe avvenuto, se egli fosse stato messo a morte, od anche solo posto in prigione.

  A137000115 

 Per la qual cosa, avutone anche da Dio espresso comando, si allontanò dalla città mostrandosi però con intrepidezza ogni qual volta eravi grave bisogno.

  A137000186 

 Informato l'imperatore di queste cose, arse maggiormente di sdegno, e diede ordine che tutti quelli che erano stati battezzati nella casa di Cereale, unitamente al santo pontefice, fossero condotti fuori della città nella via Appia dove eravi un tempio dedicato a Marte.

  A137000192 

 A' tempi di Carlo il Calvo re di Francia (secolo IX), trasportavansi alcune reliquie di s. Cornelio da Roma in Compiègne, città di quel regno.

  A137000195 

 L'anno 1572, i protestanti che mettevano sossopra quasi tutta l' Europa, riuscirono anche ad impadronirsi di quella città.

  A137000195 

 L'anno 950 una parte delle reliquie di questo pontefice da Roma furono portate in Fiandra in una città detta allora Rotnaco ed oggi appellata Ronse.

  A137000196 

 Nel mese di settembre, egli dico, giorno di domenica, gli eretici protestanti a mano armata s'impadronirono della fortezza di Pamella che difendeva la città di Ronse.

  A137000200 

 Come di fatto furono più tardi sepolte vicino alla città di Sichem ( Esodo c.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000002 

 Nacque il nostro Cesare nella città d' Ivrea il 17 Maggio 1837 dal Cav.

  A138000010 

 Noi non possiamo qui estenderci sul racconto degli esempi di virtù che diede in quella città e nei tempi posteriori {XI [299]} della sua vita; ma speriamo che assai più in lungo, quanto prima possano manifestarsi in apposita biografia.

  A138000011 

 Questo basti sapere, che tutti coloro i quali ebbero a fare con lui, ne rimasero edificati, e specialmente i suoi subalterni lo amarono tanto, che quando intesero l' annunzio della sua morte lo piansero amaramente, e tutti d' accordo si radunarono per fargli fare solenni esequie, sebbene da molti anni non fosse più in quella città.

  A138000019 

 In questi ultimi tempi apparvero alcuni albori di speranza e di misericordia divina, da che varie città, parecchi paesi della Repubblica Argentina, fondati in vicinanza dei selvaggi, iniziarono con essi quasi insensibilmente sociali relazioni, a segno che talvolta si possano avvicinare, parlare ed anche esercitare qualche promiscuo commercio.

  A138000019 

 Questa città, essendo confinante coi paesi dei selvaggi, darebbe campo ai Salesiani di studiare la lingua, la storia, i costumi di quei popoli, e forse preparare tra gli stessi allievi qualche missionario indigeno, che potesse servire come di guida tra i selvaggi.

  A138000020 

 In questa città si occupano ad ascoltare le confessioni, a predicare, a far catechismi in tre oratorii o chiese sui principali punti della città.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000010 

 Prima però di cominciare i racconti, e nominarvi i personaggi celebri, i quali ci precedettero, sarebbe necessario che imparaste a conoscere in una carta geografica i fiumi principali, le catene delle montagne, le città più importanti, affine di poter meglio essere in grado di {7 [7]} comprendere i molti fatti di cui l'Italia fu campo glorioso.

  A139000013 

 È chiamato dai poeti re dei fiumi, perchè maggiore di tutti gli altri fiumi d'Italia; passa presso la città di Torino, capitale del Piemonte, riceve il Ticino a poca distanza da Milano, capitale della Lombardia, e va a scaricare le sue acque nel mare Adriatico, vicino alla famosa città di Venezia.

  A139000016 

 Molti fiumi traggono la loro sorgente dagli Apennini; il Rubicone nasce dalle parti orientali dell'antica Etruria, oggidì Toscana, e passando vicino alla città di Rimini va a scaricarsi nell'Adriatico.

  A139000021 

 Tuttavia potendovi occorrere nomi di città o paesi da voi non ancora conosciuti, o ai nostri tempi altrimenti nominati, per togliervi questa difficoltà ho stimato cosa utile mettervi in fine di questo libro un piccolo dizionario con una carta geografica moderna, mercè cui voi potete con un semplice colpo d'occhio confrontare i nomi antichi con quelli di oggidì.

  A139000023 

 Niuna città, borgo, villaggio echeggiava di voci umane.

  A139000024 

 Mentre costoro si occupavano con alacrità a coltivare le terre, molti altri si diedero a costruire case, donde cominciarono a sorgere borghi, villaggi e città.

  A139000027 

 Dopo molto spargimento di sangue ben conoscendosi che la guerra non apporta verun bene alle nazioni, gli Etruschi deposero le armi, e stretta alleanza coi loro vicini si diedero indefessamente a coltivare la terra, a costruire città, a far fiorire il commercio.

  A139000027 

 Fondarono Veio, Mantova con moltissime altre città tra loro confederate ed amiche.

  A139000046 

 Circa l'anno 750 avanti la venuta di Gesù Cristo, {16 [16]} viveano due fratelli, uno di nome Remo, l'altro Romolo nella città di Alba situata nelle vicinanze del Tevere a poca distanza dal mare Mediterraneo.

  A139000047 

 Dicesi che quattrocento anni prima della fondazione di Roma, un principe di nome Enea, dopo la distruzione d'una città dell'Asia Minore chiamata Troia, venisse in Italia, e fondasse la città ed il regno di Alba, e che da uno dei discendenti di Enea nascessero Remo e Romolo.

  A139000048 

 Abbandonati così a se stessi quei due fratelli, si associarono ad una quantità d'uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta d'una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale.

  A139000049 

 Così la regina delle città veniva fondata da un'orda di avventurieri.

  A139000049 

 Dicesi che venissero a contesa tra loro per decidere a chi dei due toccasse di dare il nome alla novella città.

  A139000049 

 Nella costruzione della novella città nacquero gravi {17 [17]} discordie fra i due fratelli.

  A139000050 

 In mezzo al recinto della città v'era una vasta piazza detta Foro, dove il popolo si radunava per deliberare intorno agli affari pubblici.

  A139000051 

 Sebbene molti abitanti fossero corsi a popolare la nuova città, tuttavia in niun modo i paesi vicini volevano maritare le loro figliuole con quei malfattori.

  A139000052 

 Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni i Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri, verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti.

  A139000052 

 Difficilmente però i nemici avrebbero potuto entrare in città, se una donzella di nome Tarpea non ne avesse con perfidia aperta una porta.

  A139000052 

 Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie in Roma medesima, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle lor preghiere interposte per far cessare le ostilità.

  A139000053 

 Infatti i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e chiamaronsi Quiriti dal nome della loro antica città, nome che col tempo si accomunò pare ai Romani, dopochè i due popoli vie più si mischiarono tra loro.

  A139000065 

 Egli si rese assai benemerito in una guerra mossa agli abitanti di Crotone, città posta a mezzodì dell'Italia.

  A139000065 

 Mercè le opere e le sollecitudini di Pitagora fu impedito il saccheggio della città, risparmiato molto sangue dei cittadini.

  A139000081 

 Allora i Romani spianarono al suolo la magnifica città d'Alba, detta la Lunga, perchè posta lungo le radici d'un monte, e le rive di un lago detto oggidì lago Albano.

  A139000081 

 Dopo di che Tullo decise di distruggere la città d'Alba, e ne diede incarico al famoso Orazio, che era rimasto superstite nella tenzone contro ai Curiazi.

  A139000081 

 Giunto esso in quella sventurata città con una truppa di soldati Romani, ordinò a tutti gli abitanti di uscire dalle lor case.

  A139000085 

 Allestito colla massima prestézza un esercito, Anco attaccò i Latini, li sconfisse e distrusse Pulini loro capitale con altre città.

  A139000085 

 Anco non si limitò ad aumentare con le sue conquiste il numero de' sudditi {29 [29]} e a fortificare le città, egli fece altresì scavare alla foce del Tevere, cioè nel luogo in cui quel fiume si scarica nel Mediterraneo, un porto profondo per accogliere le navi che portassero in Roma le provvisioni necessarie alla sussistenza.

  A139000087 

 Un cittadino di Corinto, per nome Demarato, era venuto a stabilirsi in Tarquinia città dell' Etruria, donde il suo figliuolo non tardò a recarsi a Roma cangiando il suo primo nome di Lucumone in quello di Tarquinio.

  A139000088 

 Tarquinio abbellì la città con portici e con un circo per gli spettacoli, ma soprattutto la risanò dalle acque, che stagnavano nel fondo delle valli interposte fra i varii colli.

  A139000091 

 Vivevano di frutti di alberi e di bestiami: non conoscevano diritto se non {31 [31]} quello della forza; non avevano città; i luoghi delle loro adunanze erano aperte campagne od attendamenti.

  A139000092 

 Costretti a combattere per salvare la vita propria e quella dei figli e delle mogli in battaglia parevano lioni; e spargendo ovunque lo spavento si fermarono nelle pianure poste tra il Ticino e il fiume Adda occupando la sinistra del Po, dove fondarono la florida città di Milano.

  A139000096 

 Servio divenuto re attese con grande zelo a migliorare la sorte del popolo di Roma, ingrandì considerevolmente quella città, riformò gravi abusi nell'amministrazione della giustizia togliendo al popolo i mezzi di sentenziare intorno agli affari di grande importanza a pluralità di voti.

  A139000100 

 La fortezza del Campidoglio era fabbricata nel centro di Roma per servire a difesa della città.

  A139000103 

 Allora Bruto, deposta l'apparente stupidità, fece giurare al padre ed al marito di Lucrezia di sterminare Tarquinio e tutta la sua famiglia: prese quindi le armi, si diè a correre per Roma gridando; «chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea città del Lazio, s'avviò tosto verso Roma, che gli chiuse le porte in faccia.

  A139000112 

 Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchino da guerra venne ad assediare la città di Roma, persuaso di poter costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi.

  A139000112 

 Porsenna, re di Chiusi, città dell'Etruria, fu il primo a porgergli aiuto, non perchè amasse l'iniquo Tarquinio, ma per avere occasione di dichiarar guerra ai Romani, i quali divenendo ogni giorno più potenti e formidabili, destavano la sua gelosia.

  A139000113 

 Trovavasi sul Tevere un ponticello di legno, pel quale era facile penetrare nella città.

  A139000117 

 Poichè suo figlio Arunte essendo stato sconfitto presso la città di Aricia, le sue genti fuggiasche vennero con bontà accolte dai Romani.

  A139000118 

 Porsenna, ritornato nella città di Chiusi, si occupò a far rifiorire ne' suoi stati le scienze e le arti finchè visse.

  A139000123 

 I patrizi, rimasti quasi soli in città, si trovarono in grave imbarazzo, perchè non avevano più chi li servisse e chi li difendesse.

  A139000126 

 A queste parole il popolo fece vivi applausi ad Agrippa, e risolse di rientrare in città, a patto che fossero aboliti i debiti, e messi fuor di carcere i debitori.

  A139000127 

 In quel tempo medesimo furono instituiti gli edili, i quali, siccome a' nostri dì, erano incaricati della sicurezza delle case pubbliche e private, dovevano altresì presiedere alla fabbricazione degli edifizi pubblici, e invigilare alla pulizia della città.

  A139000131 

 Giunto ad Anzio, città principale dei Volsci, andò direttamente alla casa di Azio Tullo loro re, e col capo coperto, senza parlare si pose a sedere nel luogo più distinto della casa.

  A139000142 

 Dinanzi al carro camminavano i prigionieri vinti in guerra, ed alcuni soldati portavano le spoglie dei vinti con grandi cartelli su cui erano scritti i nomi delle città e dei popoli conquistati.

  A139000145 

 Furono pertanto scelti tre nobili personaggi, i quali viaggiarono nelle principali città dell'Italia e della Grecia per raccogliere quanto di meglio fossesi potuto trovare negli usi e nelle leggi de' varii paesi.

  A139000150 

 Gli antichi Re di quest'isola solevano appellarsi tiranni, nome che in quel tempo non significava crudele come suona oggidì, ma semplicemente un uomo valoroso che coll'armi o coll'industria fosse venuto al sovrano potere in una città prima libera.

  A139000150 

 La qual cosa ben comprenderete dalle stravaganze che io voglio raccontarvi di un certo Dionigi tiranno di Siracusa, città principale della Sicilia.

  A139000168 

 I Romani perciò gelosi risolsero d'assalirli e andarono a cingere d'assedio la stessa città di Veio.

  A139000169 

 In simile guisa, primachè i Veienti se ne avvedessero, i Romani riuscirono a penetrare nella città.

  A139000169 

 Per questa gloriosa conquista Camillo fu condotto in trionfo per la città di Roma.

  A139000169 

 Questo coraggioso generale, dopo aver più volte tentato invano l'assalto della città, fece scavare una via sotterranea la quale conduceva nella fortezza.

  A139000171 

 Costoro, guidati da Brenno loro re, invasero varie parti d'Italia, e penetrati nella Toscana andarono ad assediare la città di Chiusi alleata dei Romani.

  A139000171 

 Un gran numero di quelli detti Seno-Galli si stabilirono vicino agli Umbri, dove costrussero una città che da loro fu appellata Sinigallia.

  A139000172 

 «Noi, gli risposero, siamo venuti per sapere in che cosa i Chiusini hanno offeso il re dei Galli; poichè in Italia non si muove guerra senza giusto motivo.» Brenno ripigliò: «non sapete che il diritto dei valorosi sta nella spada? i Romani medesimi con quale diritto si sono eglino usurpate molte città? altronde il re di Chiusi ha negato di far parte ai Galli delle terre deserte, le quali i suoi sudditi non possono coltivare.» {55 [55]}.

  A139000175 

 Allora i Galli stimarono bene far la pace coi Romani, e costrettili a pagar loro una grossa somma di danaro, carichi di spoglie abbandonarono la rovinata città e corsero a difendere le terre loro assalite dai Veneti, altri antichi popoli che abitavano le rive dell'Adriatico, in vicinanza del sito ove più tardi fu edificata Venezia.

  A139000178 

 Avevano i Romani appena ristorata la città e riparati i mali che i nemici avevano cagionati quando, insorsero nuove guerre, e non meno delle antecedenti, accanite.

  A139000182 

 Questo avvenimento è famoso sotto il nome di forche caudine da Gaudio (ora Ariola), città situata tra Capua e Benevento nel regno di Napoli, vicino al qual luogo i Romani furono sottoposti a tale ignominia.

  A139000202 

 La loro capitale era Cartagine, città fondata due secoli prima di Roma: ricca, potente, guerriera, {64 [64]} floridissima pel suo commercio, per le arti ed i mestieri, posta dirimpetto all'Italia e da essa divisa soltanto per un tratto del Mediterraneo, era considerata quasi come la padrona del mare.

  A139000205 

 Egli da prima riportò una strepitosa vittoria sopra i Cartaginesi, loro togliendo più di cento navi, e giunto in Africa riuscì ad impadronirsi di molte città.

  A139000218 

 Giunto in Torino venne a zuffa coi cittadini, che pienamente sconfisse, distruggendo quasi affatto questa forte città.

  A139000218 

 Malgrado il trattato di pace conchiuso tra Roma e Cartagine, Annibale si risolse di attaccare i Romani, e con un esercito di cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A139000220 

 Il console Sempronio si arrischia e tenta nuova battaglia presso la Trebbia, fiume che nasce negli Apennini e mette nel Po vicino alla città di Piacenza.

  A139000222 

 Esso riuscì a chiudere l'esercito Cartaginese in una gola di montagne presso Falerno, città del regno di Napoli.

  A139000228 

 Annibale credendo aver fatto abbastanza coll'aver così umiliata e scompigliata la repubblica romana si arrestò col suo esercito nella città di Capua, dove dandosi co' suoi soldati alle delizie ed ai piaceri, passò tutto l'inverno.

  A139000229 

 Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città dopo di averla appena veduta, e pieno di dispetto andò a nascondersi vicino a Taranto, all'estremità dell'Italia.

  A139000247 

 Siccome però egli amava molto lo studio, così volle ritirarsi con sicuri amici in una campagna vicino {74 [74]} alla città di Linterno, ove attese unicamente alle scienze, che egli aveva sempre coltivato anche in tempo delle sue imprese militari.

  A139000249 

 Gerone re di quella città era morto, ed alcuni Siracusani uccisero Geronimo suo nipote.

  A139000249 

 Mentre infieriva la seconda guerra Punica nella città di Siracusa avvenne un fatto, che io non voglio passarvi sotto silenzio.

  A139000251 

 In questo modo l'industria di un uomo solo impediva ad un esercito numeroso di entrare in quella città.

  A139000252 

 Questi durante il saccheggio, mentre la città era tutta a ferro ed a fuoco, stava inteso con tutto l'animo a considerare alcune figure di geometria, quando d'improvviso gli si fa innanzi un soldato ordinandogli di seguitarlo e di recarsi dal generale Romano.

  A139000258 

 Ma quando quel console diede ordine di uscire dalla città dicendo francamente che egli era venuto per abbruciarla e distruggerla, i Cartaginesi montarono in tanto furore che risolsero di difendersi sino alla morte.

  A139000259 

 Dopo una resistenza inutile, ma accanita, la città intera cadde in poter dei Romani, i quali abusando della vittoria distrussero la più grande, la più ricca, la più florida delle città, fondata anticamente dai Fenicii molti anni prima di Roma.

  A139000259 

 Questo traditore della patria, adescato dalle promesse del generale Romano, mostrò agli assedianti un luogo segreto per entrare nella città.

  A139000276 

 Ma i barbari erano soltanto vinti per metà, perciocchè i Cimbri, forzato il passaggio delle Alpi e cacciatisi innanzi ai Romani, si avanzarono fino a Vercelli, insigne città del Piemonte.

  A139000286 

 Il centro dei confederati era la città di Corfìnio ora S. Pellino situata tre miglia alla destra del fiume Aterno o Pescara.

  A139000288 

 Cominciò a concedere la cittadinanza ai popoli rimasti fedeli ai {85 [85]} Romani, quindi alle città che vollero deporre le armi e finalmente a tutti indistintamente.

  A139000293 

 Colle quali parole egli paragonava la sua sventura col disastro di quella gran città.

  A139000299 

 Spartaco, nativo di Tracia, era schiavo nella città di Capua, donde fuggito, si mise alla testa di altri uomini audaci e risoluti al par di lui, e in breve si trovò capitano di oltre sessantamila combattenti.

  A139000299 

 Tuttavia parecchie squadre di quegli schiavi, fuggiti alle spade romane, andavano qua e là saccheggiando i paesi e le città d'Italia, finchè vennero totalmente sterminati da Pompeo, generale egualmente rinomato per la sua militare abilità, che per altre splendide doti, le quali gli avevano meritato il favore del popolo Romano.

  A139000302 

 Il loro disegno era di uccidere i consoli, la maggior parte dei senatori, impadronirsi dell'erario pubblico, appiccare il fuoco a' quattro angoli della città, e così, sotto il pretesto di libertà, mettere Roma a sangue e a fuoco.

  A139000304 

 Egli era nato in Arpino, città del regno di Napoli, e ancor giovane fu fatto questore, quindi edile e pretore, e finalmente console, e sotto al suo consolato {89 [89]} scoprì e dissipò la congiura di Catilina.

  A139000312 

 Ma gli eccessi per lo più non durano; perchè coloro i quali oggi van schiamazzando per le vie delle città colle grida di evviva, domani si arrogano il diritto di gridare muoia.

  A139000314 

 Le lagrime e i sospiri risuonarono per tutta la città, finchè il dolore cangiandosi in furore, si corse alle armi per uccidere gli autori di quel misfatto.

  A139000320 

 Lo scontro dei due eserciti fu a Filippi città della Grecia, anticamente fondata dal padre di Alessandro il Grande.

  A139000320 

 Mentre il sangue cittadino scorreva per le piazze di Roma e delle altre città d'Italia, Bruto e Cassio avevano raccolto in Grecia un grande esercito per opporsi ad Antonio ed Ottaviano.

  A139000328 

 Augusto senza saperlo concorse all'adempimento de' divini decreti, poichè egli ordinò un censo, ossia numerazione di tutti i sudditi del vastissimo Romano impero; la qual cosa obbligò Maria SS. e S. Giuseppe a recarsi in Betlemme città della Giudea.

  A139000354 

 Egli morì in Nola, città della terra di Lavoro, in età di anni 76, nei 57 mo del suo regno, 13 mo di G. C..

  A139000358 

 Egli pertanto dopo aver riportate molte vittorie cadde ammalato nella città di Antiochia, e in breve s'accorse che gli era stato dato il veleno.

  A139000359 

 Seiano, prefetto della guardia pretoriana, cioè di quei soldati che erano incaricati di invigilare alla sicurezza dell'imperatore e della città, e strumento di gran parte delle sue crudeltà, cadde in sospetto a Tiberio, che lo fece subito condannare a morte insieme con la moglie, figli ed amici.

  A139000370 

 Questa monarchia eterna da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la Religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo, per modo che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di G. C. del Romano Pontefice.

  A139000371 

 Egli aveva già {109 [109]} tenuto sette anni la sede apostolica nella città di Antiochia: l'anno quarantesimo secondo dell'Era Cristiana venne a stabilirsi in Roma, città in quel tempo data in preda ad ogni sorta di vizi, perciò niente disposta a ricevere una Religione che è tutta virtù e santità.

  A139000373 

 Egli fece appiccare il fuoco a parecchi quartieri della città, vietando severamente che l'incendio si smorzasse; e mentre globi di fiamme e di fumo s'innalzavano da tutte le parti, Nerone vestito da commediante salì sopra una torre d'onde vedendo tutta Roma in combustione se ne stava cantando sulla cetra l'incendio di Troia, cioè quel famoso avvenimento di cui si parla nella Storia Greca.

  A139000385 

 Parecchi rimasero uccisi da ambe le parti; e i Batavi vedendosi costretti a partirsene appiccarono il fuoco alla città di Torino e in gran parte la incenerirono.

  A139000392 

 Quando Vespasiano lasciò Gerusalemme affidò l'assedio di quella città al valoroso Tito suo figlio.

  A139000393 

 Tito finalmente espugnò Gerusalemme, mandò a vendere centomila ebrei come schiavi; la città ed il tempio furono arsi e distrutti.

  A139000394 

 Vespasiano aveva molte buone qualità, ma gli si rimprovera il difetto di avarizia; il che dimostrò particolarmente nell'occasione che alcuni deputati di una città andarono a partecipargli che avevano raccolta una grossa somma di danaro per innalzargli una statua d'oro: «collocatela qui, loro rispose, presentando il concavo «della mano, ecco qua la base della statua bella e «pronta.» Infatti eglisi fece dare quella somma, azione poco onorevole per un imperatore.

  A139000401 

 Un uomo coraggioso chiamato Plinio, soprannominato il naturalista, (per distinguerlo da un altro Plinio suo nipote detto il giovane ), comandava la flotta Romana nella città di Miseno distante nove miglia da quel luogo.

  A139000402 

 Plinio il giovane di lui nipote corse pure un gravissimo rischio in quella città.

  A139000403 

 Durante quest'eruzione due famose città appellate Ercolano e Pompei restarono sepolte sotto altissimi mucchi di cenere, e il loro sito giacque sconosciuto fino al 1710; tempo in cui vennero scoperte sotto al villaggio di Portici presso a Napoli a grande profondità.

  A139000405 

 Il medesimo villaggio di Portici è fabbricato sulla lava che coperse la città di Ercolano.

  A139000410 

 Un uomo straordinario di nome Apollonio, della città di Tiano, comunemente detto il mago, omentava egli pure una congiura a favore di un generale {120 [120]} chiamato Nerva.

  A139000411 

 Diffatti egli trovò mezzo di fuggire, e si ritirò in Efeso, città dell'Asia Minore.

  A139000418 

 Fece anche molte conquiste nelle parti di Oriente, e finì di vivere in Selinonte, città dell'Asia Minore, detta di poi Traianopoli, vale a dire città di Traiano.

  A139000420 

 Egli riedificò la città di Gerusalemme sotto il nome di Elia, ma proibì per sempre agli Ebrei di andare colà per abitarvi.

  A139000435 

 Gli uccisori di Comodo tosto offrirono l'impero a Pertinace, nativo d'Alba, città del Piemonte.

  A139000440 

 Intanto Severo giunto al colmo della sua empietà in una spedizione contro ai Britanni lasciò la vita nella città di Jork nell'Inghilterra.

  A139000458 

 Il Senato allora conferì la dignità imperiale a due senatori Claudio Pupieno, e Decimo Celio; ma il popolo li ricusò ambidue e volle per imperatore Gordiano III figlio di Gordiano II. Massimino a tale notizia correva furioso verso Roma, se non che giunto in Aquileia, città posta sulla sponda dell'Adriatico, fu trucidato dai medesimi suoi soldati in un col figlio.

  A139000471 

 Roma, la quale per tanto tempo era stata capitale del vastissimo romano impero, si preparava a divenire la città eterna e la capitale del mondo cattolico.

  A139000476 

 Portò le sue armi in Oriente contro ai Persiani; assalì Palmira, città famosa nell'antichità, fondata dal re {138 [138]} Salomone, sotto al nome di Tadmor.

  A139000476 

 Questa città era la sede di Zenobia, donna di eroico valore, la quale per molte conquiste da lei fatte, si gloriava del titolo di regina d'Oriente.

  A139000478 

 I cristiani d'Antiochia ricorsero a lui perchè desse il suo parere intorno alla dottrina dell'eretico maestro di Zenobia, che turbava quella città.

  A139000484 

 Città intere, i cui abitanti erano riconosciuti per cristiani, furono arse e distrutte.

  A139000484 

 Non potendo da solo governare l'estesissimo suo impero, creò Augusto Massimiano, e gli affidò il {140 [140]} governo dell'Italia e di altri paesi, riserbando a sè stesso il governo dell'Oriente, cioè la Grecia, la Macedonia, l'Asia fino al Tigri e l'Egitto, e stabilì la sua dimora in Nicomedia (oggidì Isnik-mid) città dell'Asia Minore.

  A139000486 

 Diocleziano si ritirò a Salona, piccola città sulle sponde del mare Adriatico, {141 [141]} dove fu assalito da una malattia che lo faceva dare nelle più violente smanie.

  A139000494 

 Invano i fuggiaschi cercavano di ricoverarsi in Torino, questa città loro chiuse le porte, e non le aprì che a Costantino.

  A139000495 

 In questa città si erano raccolte quelle soldatesche di Massenzio, che andavano ritirandosi a misura che Costantino si avanzava.

  A139000495 

 Questi primi successi mossero altre città a spedirgli deputati per protestargli ubbidienza, talchè senza ostacolo alcuno entrò in Milano, donde si condusse a Verona.

  A139000497 

 In mano alla statua era vi una gran croce con questa iscrizione: «per questo segno di salute, stendardo della vera potenza, ho liberato la vostra città dall'oppressione dei tiranni e ristabilito il Senato ed il popolo nell'antico loro splendore.» Finalmente abolito il supplizio della croce, volle che invece di essere segno di infamia, fosse segno ili onore sul diadema imperiale.

  A139000502 

 Questa gloriosa assemblea {146 [146]} è nota nella storia sotto il nome di Concilio Niceno, perchè fu convocato in Nicea città dell'Asia minore, oggidì Isnik nella Natolia.

  A139000507 

 Il luogo scelto fu l'antica città di Bisanzio costrutta in uno stretto tra l'Europa e l'Asia minore.

  A139000507 

 L'essere stata questa città riedificata con grande magnificenza da Costantino le fece cangiare l'antico nome in quello di Costantinopoli, vale a dire città di Costantino.

  A139000509 

 Così in breve quella città divenne la più commerciante, la più ricca e la più abbondante d'insigni personaggi.

  A139000519 

 Colle quali parole intendeva d'insultare ancora alla Divinità di Gesù Cristo, detto Galileo, perchè nato in Betlemme città della Galilea.

  A139000522 

 L'impero d'Occidente {152 [152]} si estendeva dalla riva sinistra del Danubio fino alla Gran Bretagna ed aveva per capitale la famosa città di Milano; quest'ultimo impero toccò al virtuoso Valentiniano.

  A139000524 

 Egli governava con somma giustizia; risiedeva ora in Milano, ora in Treviri città di Germania, a fine di poter meglio difendere le frontiere de' suoi Stati continuamente minacciati dai barbari.

  A139000526 

 Il suo esercito fu fatto a pezzi nelle vicinanze di Adrianopoli, città della Romania; egli stesso, ferito da un dardo essendo stato portato in una casa vicina, vi perì consumato dalle fiamme che i vincitori vi appiccarono.

  A139000536 

 Pubblicata quella fatal sentenza, non si udivano più che gemiti lamentevoli e grida per tutta la città.

  A139000536 

 Teodosio sdegnato contro a quella città, da lui ricolma di benefizii, spedì due commissarii con ordine di condannare a morte tutti i colpevoli.

  A139000537 

 Giunto in {156 [156]} quella gran città, il venerando prelato fu ammesso all'udienza, e fermatosi a qualche distanza da Teodosio, stavasi cogli occhi bassi, e mutolo come soffocato dal dolore.

  A139000537 

 I colpevoli furono condannati, e già erano in procinto di essere giustiziati, quando S. Flaviano vescovo della città, ottenne a forza di preghiere che l'esecuzione del supplizio venisse differita finchè fosse andato a Costantinopoli per dimandar grazia all'imperatore.

  A139000538 

 Allora Flaviano con franchezza evangelica: «principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi ridurrete in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti.

  A139000539 

 A queste parole Teodosio s'intenerì, versò lagrime, e: andate, gli rispose, andate mio buon padre, affrettatevi di mostrarvi al vostro gregge, restituite la calma alla città di Antiochia, annunziando il mio perdono.

  A139000539 

 Tosto Flaviano si diresse alla sua città ove fu accolto come un angelo di pace fra le acclamazioni, e in tutte te Chiese di Antiochia risuonarono inni di grazie all'Altissimo Iddio.

  A139000540 

 In un'altra occasione la clemenza di Teodosio venne meno, poichè mentre esso era in Milano, gli abitanti di Tessalonica, città dell'Illirio, si rivoltarono contro al governatore, lo uccisero, atterrando in pari tempo una statua che Teodosio aveva fatto innalzare a suo padre.

  A139000545 

 In una battaglia data presso la città di Aquileja, Massimo fu vinto e fatto a pezzi, e Valentiniano restituito sul pacifico suo trono.

  A139000551 

 Perciò al rumore della venuta di quei barbari, fu preso da tale spavento che fuggì da Milano, e venne a rinchiudersi in Asti, antica e forte città del Piemonte.

  A139000552 

 Alarico impadronitosi di Milano, si condusse celeremente a stringere d'assedio la città in cui erasi rifuggiate Onorio, e l'avrebbe costretto ad arrendersi, se Stilicone, famoso generale di Onorio, non fosse corso a difenderlo.

  A139000553 

 Dopo molti parziali attacchi si venne ad una campale battaglia presso la città di Pollenzo (oggi villaggio della provincia di Alba) sulle rive del fiume Tanaro.

  A139000555 

 I barbari avevano incusso tanto terrore ad Onorio, che, non giudicandosi più tranquillo in Milano, trasferì la sede imperiale nella città di Ravenna, posta all'estremità del Golfo Adriatico, e circondata a gran distanza da paludi quasi impraticabili.

  A139000556 

 Stilicone li andò ad incontrare a Fiesole vicino a Firenze, città di Toscana, e tra la fama del suo nome, il valore de' suoi soldati, e la sua perizia strategica, sconfisse pienamente i barbari, i quali furono parte uccisi, e parte dispersi nelle varie Provincie Romane.

  A139000559 

 Roma assediata al di fuori, agitata da parecchi barbari che quali schiavi si trovavano nell'interno della città, era sul punto della sua rovina.

  A139000560 

 Allora quella città superba espiò con disastri senza numero l'abuso che aveva fatto della sua passata grandezza.

  A139000560 

 La notte del 24 agosto del 410 la città fu illuminata dalle fiamme del proprio incendio.

  A139000561 

 Il saccheggio fu spaventevole; gl'insulti, il ferro, il fuoco, i supplizi d'ogni genere facevano si che tutto {162 [162]} spirava terrore e spavento; e come se il cielo si fosse unito a punire quell'orgogliosa regina del mondo, una furiosa tempesta, una folgore continuata accrebbe la devastazione; abbattè varii templi, e ridusse in polvere quegl'idoli altra volta adorati, e dagli imperatori cristiani conservati ad abbellimento della città.

  A139000564 

 Si vide allora in mezzo a quella desolata città una lunga processione di soldati barbari a portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di S. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore {163 [163]} si univano affollati alla processione dei barbari e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di guerra coi cantici religiosi.

  A139000565 

 Proponevasi di passare in Africa per ivi stabilire un vasto impero, ma mentre stringeva d'assedio la città di Reggio nel Napolitano improvvisamente mori quando egli giudicavasi all'apice della potenza e della gloria.

  A139000573 

 Quel formidabile guerriero alla testa di cinquecento {165 [165]} mila soldati come impetuoso torrente attraversò tutte le Provincie bagnate dal Danubio e abbattendo eserciti, ed atterrando città penetrò nelle Gallie spargendo ovunque il terrore.

  A139000574 

 Il valoroso Ezio non istava inoperoso; egli mise in armi i più prodi soldati che potè avere, e con un potente esercitò andò ad incontrare Attila allorchè dava il saccheggio alla città d'Orleans.

  A139000574 

 Quella parte dell'esercito di Attila sorpreso così all'impensata toccò grave sconfitta; quanti Unni erano in quella città furono fatti prigioni, uccisi, o precipitati nella Loira.

  A139000577 

 Nell'universale spavento molti Italiani fuggirono in alcune deserte isolette dell'Adriatico, e vi fondarono una città cui diedero il nome di Venezia, di cui avrò più cose interessanti a raccontarvi.

  A139000635 

 In tempo di pace erano occupati a dissodare terreni incolti, a innalzare fortezze, a scavar canali, a costruire città, a formare strade, che talvolta da Roma prolungavano a remotissime distanze.

  A139000636 

 Le principali ricompense militari erano la corona ossidionale aggiudicata a chi avesse liberata una città o un campo assediato, la corona civica concessa a chi avesse salvata la vita di qualche cittadino, la corona murale accordata a chi pel primo fosse giunto sulle mura nemiche nell'occasione di un assalto.

  A139000656 

 Ai tempi della fondazione di Roma vi erano già moltissime città costrutte con pietre e con mattoni e ben fortificate.

  A139000656 

 Le città degli antichi Italiani non erano altro che un ammasso di capanne che talora si trasportavano da un luogo all'altro.

  A139000671 

 La moderazione di questo re è dovuta alla relazione ch'egli mantenne con un santo solitario di nome Severino, il quale abitava sulla sponda del Danubio vicino alla città di Vienna.

  A139000677 

 Toccata colà una grave sconfitta nell'agosto del 489, Odoacre raccolse un secondo {186 [186]} esercito, e andò ad affrontare il nemico sulle rive del fiume Adige, vicino alla città di Verona, dove seguì la gran battaglia che doveva decidere della sorte di Odoacre e di Teodorico.

  A139000680 

 Ciò non ostante si fortificò nella città di Ravenna, ove sostenne un lungo assedio {187 [187]} con raro valore.

  A139000682 

 Pure in breve tempo l'amenità del nostro clima, e qualche resto dell'antica civiltà italiana gli fece deporre gran parte di sua fierezza e si occupò con molto zelo a ristorare le città e a riparare la miseria in cui molti de' suoi sudditi erano caduti.

  A139000686 

 Si appressava il sommo Pontefice a Costantinopoli, e tutta la città colle croci e con doppieri venne ad incontrarlo alla distanza di dodici miglia.

  A139000692 

 Come si fece vedere in Italia molte città gli aprirono le porte, e venne difilato a Roma in cui entrò pacificamente senza il minimo contrasto.

  A139000693 

 Belisario sollecitamente lo inseguì, e andò a cingere d'assediò quella città, cui riuscì a sottomettere colla fame.

  A139000693 

 Il novello principe corse tosto a cingere d'assedio la città di Roma, donde fu costretto ad allontanarsi dalle genti di Belisario.

  A139000697 

 Tuttavia molti per la fama del suo valore unendosi a lui ingrossarono ognor più il suo esercito, ed egli potè avanzarsi al mezzodì dell'Italia, impadronirsi di molte città, ed occupare Benevento, Cuma e Napoli.

  A139000700 

 L'esatta disciplina dei Goti, la generosità di Totila fecero che di buon animo le città d'Italia gli aprissero le porte.

  A139000701 

 Alla nuova delle gloriose vittorie di Totila l'imperatore Giustiniano spedì nuovamente Belisario in Italia, ma con sì pochi soldati e danari, che non potè impedire al re Goto d'impadronirsi di quasi tutta l'Italia e della città stessa di Roma, la quale fu più volte presa dai barbari e ripresa dai Greci.

  A139000701 

 Si afferma che Totila volesse pure atterrare le mura e parecchi altri belli edifizi di quella superba città, per timore che i Greci potessero ancora aver modo di fortificarsi contro di lui; ma che essendo stato supplicato da Belisario di rispettare quei monumenti delle antiche glorie romane egli preferisse al proprio interesse la riverenza dovuta a quelle memorie.

  A139000713 

 Gl'intrepidi abitanti sperando di essere soccorsi dall'esarca di Ravenna, per tre anni respinsero gli assalti de' barbari; onde Alboïno tutto pieno di furore giurò che in quella sciagurata città {197 [197]} non avrebbe risparmiato nè uomini, nè donne, nè vecchi, nè fanciulli, e che tutti coloro i quali non fossero periti per la fame, sarebbero sterminati dalla spada.

  A139000713 

 La sola città di Pavia osò opporre ai conquistatori una lunga e vigorosa resistenza.

  A139000713 

 Niuno dubitava non essere giunto per lui l'ultimo giorno,e già il principe Longobardo tutto furioso trovavasi alla porta della città quando gli cadde il cavallo improvvisamente.

  A139000720 

 Essendo trascorso coll'esercito sino a Reggio, città di Calabria, spinse il cavallo verso una colonna che sorgeva in mare, e toccandola coll'asta, fin qui, esclamò, saranno i confini dei Longobardi.

  A139000733 

 Questa corona si conserva gelosamente in Monza, città distante dieci miglia da Milano.

  A139000736 

 Agilulfo lo accolse favorevolmente, e gli assegnò una cappella, dove ora è la città di Bobbio; di più gli diede una estensione di terreno lungo e largo cinque miglia.

  A139000743 

 Per la noncuranza dei Greci, e per quella dei Longobardi, accadde che parecchi si crearono duchi indipendenti nelle provincie che governarono, ed altre città cominciarono a non più ubbidire nè agli uni, nè agli altri.

  A139000744 

 Epperò la città, tenendo in poco conto il rappresentante del greco imperatore, si consultava e si reggeva secondo il parere del supremo Gerarca, suo vero benefattore.

  A139000744 

 Fra queste città si novera Roma.

  A139000745 

 Liutprando cominciò il suo regno coll'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo, e Gregorio II cominciò il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una parte delle mura della città.

  A139000749 

 Di quest'odio universale contro ai Greci si valse Liutprando per assalire molte città e terre dipendenti dall'impero, e già aveva incominciato ad occupare quelle del ducato Romano, quando Gregorio prese a proteggere queste ultime; ondechè Liutprando ne fece dono al Pontefice affinchè non più ricadessero sotto il dominio imperiale.

  A139000750 

 Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostrò il grave suo torto.

  A139000760 

 Quindi per uno di quei consigli, che non si spiegano secondo il mondo, trasporta il suo trono ai confini dell'Europa nella città di Bisanzio, rinunziando alla splendida Roma per la povera Bisanzio, che volle denominata Costantinopoli.

  A139000760 

 come già lo ottenevano sopra le cinque città di Ancona, di Umana, di Pesaro, {210 [210]} di Fano e di Rimini, dette Pentapoli; tuttavia vi godevano una sovranità morale, che presto si converti in vero dominio.

  A139000761 

 Pipino e Carlo Martello re di Francia, siccome presto sono per raccontarvi, avevano pur fatto dono ai papi di varie città, e Carlomagno solennemente riconobbe e confermò tali donazioni.

  A139000761 

 Roma allora si diede al Papa come molte altre città già si erano date ai pontefici, perchè sotto il loro governo trovavano pace, giustizia e soccorsi dove che i principi laici riponevano il diritto nella spada.

  A139000762 

 Così i pontefici acquistarono una città ed un territorio abbastanza grande per essere liberi ed indipendenti a casa loro, ma abbastanza piccolo da non divenire mai potentati tremendi come quelli della terra.

  A139000763 

 Gli antichi Greci colla loro autorità vengono a confermare le tre massime, che un oracolo religioso dee esser libero ne' suoi giudizi, che per esser libero abbisogna dell'indipendenza, e che per essere indipendente dee abitare in città propria ed in proprio territorio.

  A139000763 

 Infatti l'oracolo di Delfo, rinomatissimo in tutta l'antichità, era Cattolico presso i greci, perchè da tutti venerato, e da tutte le parti andavano a visitarlo, a consultarlo; ma affinchè fosse libero, i Greci vollero che la città ed il contado di Delfo fossero indipendenti dagli stati della Grecia, epperò che l'oracolo risiedesse in paese suo.

  A139000763 

 Per ottenere vie meglio tale intento i vari stati greci mantenevano a Delfo ambasciadori che formavano il così detto consiglio Amfizionico incaricato di tutelare l'indipendenza e il dominio dell'oracolo e della città contra le usurpazioni e gl'insulti sì dei privati e sì delle repubbliche.

  A139000764 

 Come l'oracolo religioso era cosa cattolica, ossia universale per tutti i Greci, così la città, il contado, il tempio e le ricchezze di Delfo non appartenevano ai cittadini di Delfo, ma all'intera nazione greca.

  A139000773 

 Di bel nuovo il Romano Pontefice, Stefano secondo di questo nome va ad incontrarlo, alle porte della città, gli si avvicina, e lo prega a ritirarsi; egli accondiscende e giura altra tregua che doveva nuovamente durare 20 anni.

  A139000773 

 Ruppe di nuovo la tregua giurata da' suoi predecessori, andò ad impadronirsi di Ravenna, e assalì la stessa città di Roma.

  A139000777 

 Ridotto a strettezze, Astolfo dimandò pace al re dei Franchi con promessa di restituire le città prese al Papa, e compensarlo de' danni che i suoi sudditi avevano ricevuto.

  A139000788 

 Dopo le gloriose vittorie riportate sopra i Longobardi, egli restituì al Papa tutte le città e paesi che gli avevano tolto i barbari, ed essendosi portato a Pavia prese il titolo di re dei Franchi e d'Italia, ponendosi sul capo la corona di ferro, che aveva servito ad incoronare i re de' Longobardi.

  A139000798 

 Era semplice di costume, sobrio, instancabile; in tempo di mensa si faceva leggere le storie antiche, oppure un libro di S. Agostino intitolato la Città di Dio.

  A139000803 

 Lo stato della Chiesa comprendeva presso a poco quei medesimi paesi e città d'oggidì.

  A139000810 

 Lottario allora stimò bene di lasciare in pace i suoi fratelli e si fece un trattato di pace noto nella storia sotto il titolo di trattato di Verdun, perchè fu conchiuso in una città di Francia che ha questo nome.

  A139000813 

 Il novello quartiere così fortificato servì di potente difesa contro ai barbari e fu unito all'antica Roma sotto al nome di città Leonina, vale a dire borgo di Leone dal pontefice Leone IV che ne fu il fondatore.

  A139000815 

 Ma giunto appena a Lucca, città di Toscana, egli e quasi tutto il suo corteggio furono presi da una febbre maligna, la quale produceva gli effetti più strani e spaventevoli.

  A139000816 

 La maggior parte morirono sotto agli occhi del Re; tuttavia egli non tralasciò di continuare il suo viaggio fino alla città di Piacenza, dove straziato da acutissimi dolori morì senza dare segno alcuno di pentimento.

  A139000823 

 Perciò i contadini ignoranti ed incapaci di farsi capi di squadra si sottomettevano volentieri al dominio di questi signori che erano o conti, o marchesi, o duchi, i quali possedevano qualche città oppure castello difeso da alcuni uomini armati.

  A139000824 

 Così le città, i villaggi, i castelli dell'Italia furono divisi fra una quantità di signori grandi e piccoli, i quali si occupavano per mantenere {228 [228]} la tranquillità tra que' mercanti e coltivatori de' lor dominii, alle cui spese vivevano qualificandosi loro padroni, e dando il nome di servi o schiavi ai loro sudditi.

  A139000831 

 Di poi ebbe a fare con un altro re eziandio francese di nome Rodolfo, con cui venuto a battaglia fu vinto e costretto a chiudersi in Verona, unica città rimastagli fedele.

  A139000842 

 In mezzo agli avvenimenti che vi ho poco fa raccontato, o giovani cari, la città di Roma, che fu in ogni tempo il bersaglio delle vicende politiche, andò pure soggetta a gravi turbolenze.

  A139000846 

 Morto Ottone senza successione, molti signori italiani si radunarono in Pavia e nel 1002 elessero re d'Italia un famoso guerriero di nome Ardoino, marchese d'Ivrea, che, come vi è noto, è una città considerevole alla sinistra della Dora Baltea, ventiquattro miglia distante da Torino.

  A139000853 

 Ivi strinsero amicizia con un certo Melo potente e savio cittadino della città di Bari nel regno di Napoli.

  A139000854 

 In quel medesimo tempo avvenne che un gran numero di navi, cariche di Saraceni venuti dall'Africa, minacciavano di assalire la città di Salerno, metterla a sacco e condurre gli abitanti in ischiavitù secondo l'uso di quei barbari.

  A139000854 

 Pertanto si presentarono intrepidi al principe della città chiedendogli solo armi e cavalli.

  A139000860 

 In forza di tali pretese continuavano ad esigere obbedienza e tributi dalle città dell'Italia meridionale; in cui perciò mantenevano piccoli presidii o guarnigioni di soldati.

  A139000860 

 Ma que' lontani padroni, avari e deboli, erano unicamente intesi a smungere gl'Italiani d'ogni bene; senza darsi cura alcuna d'impedire che i Saraceni, gli Ungheri, i Normanni ed altri popoli feroci scorressero l'Italia e ne saccheggiassero i campi e le città.

  A139000862 

 A poca distanza da Salerno e sulle sponde del Mediterraneo era una città detta Amalfi, i cui abitanti erano allora assai noti pel loro genio al commercio ed all'industria.

  A139000863 

 Quindi Amalfi conteneva a quel tempo una gran quantità d'oro, d'argento e di ricchezze d'ogni genere; le quali cose allettavano il principe di Salerno a tentare d'impadronirsi di quella città; i Normanni non aspettavano altro.

  A139000865 

 Ad essi si unirono altri della medesima fatta, cioè vagabondi ed avventurieri, e così scacciarono Manface dall'Italia, posero in fuga i Saraceni e si resero padroni della città della Puglia, ove posero soggiorno dodici capi Normanni col titolo di conti, vale a dire compagni nel governo.

  A139000868 

 I due eserciti non tardarono ad affrontarsi e il 14 giugno 1053 si azzuffarono presso la città di Civitella nella provincia di Capitanata, dove seguì una terribile battaglia nella quale i Normanni riuscirono vincitori.

  A139000871 

 Dopo quella giornata i Normanni lo elessero per loro capo, ed i mercanti di Amalfi per cattivarsi l'amicizia di un vicino sì formidabile, gli diedero il titolo di duca della loro città, a patto che il suo esercito non avesse a penetrare mai nelle mura di essa.

  A139000896 

 Un curioso avvenimento del medio evo, che mise in movimento quasi l'Europa intiera, furono le Crociate, vale a dire una grande spedizione di principi e di soldati Europei nella Terra santa per liberare la città di Gerusalemme dalle mani dei Turchi.

  A139000906 

 E come seppero che il sultano, ossia il re de' Turchi, aveva radunato il suo esercito intorno alle mura di Nicea (quella città, dove si celebrò il primo concilio ecumenico), lo andarono ad assalire.

  A139000907 

 Allora i Turchi radunarono le loro forze in una altra città dell'Asia minore detta Iconio, celebre per la dimora e la predicazione ivi fatta dall'apostolo Paolo.

  A139000907 

 Colà il sultano alla testa di una grossa schiera di cavalieri Arabi devastò il paese ove dovevano passare i crociati, i quali di mano in mano che si avanzavano, trovavano distrutte le messi, arse le città ed i villaggi, otturati i pozzi, sicchè andarono ben tosto soggetti alla fame, alla sete, ai disagi, alle malattie d'ogni genere.

  A139000907 

 I Latini per andare in Palestina dovevano impadronirsi di quella città.

  A139000908 

 Gerusalemme, {253 [253]} la città santa, la città ove Gesù Cristo aveva patito la morte per riscattare i peccati degli uomini, pareva il termine ed il rimedio di tutti i loro mali.

  A139000910 

 Era nella massima impazienza l'esercito latino che spuntasse l'aurora di quel giorno, che doveva appagare i loro lunghi desiderii, quando sul far del giorno, dall'alto delle montagne su cui si erano fermati, videro sorgere dinanzi ai loro occhi quella città, per cui avevano affrontato tanti pericoli.

  A139000913 

 Il guerriero tutto immerso nella sua ammirazione era ancora prostrato dinanzi la città santa, allorchè cinque soldati Musulmani, i quali stavano a guardia della montagna, l'assalirono d'improvviso e gagliardamente: ma il suo braccio non aveva perduto nulla di vigore, e mentre coloro si tenevano sicuri di dargli la morte, egli coraggioso li assale, tre ne uccide e costringe gli altri a fuggire.

  A139000913 

 Riesce difficile il descrivervi le prodezze e gli sforzi fatti da' Cristiani per impadronirsi di quella famosa città, di cui i Turchi contrastarono il possesso con tutto il coraggio della disperazione.

  A139000915 

 Il dì seguente allo spuntar dell'alba si diede un gagliardissimo assalto; da più lati si portavano lunghe scale per cui salivano le mura ed entravano in città, a ciò incoraggiti dall'esempio di Goffredo e di Tancredi.

  A139000916 

 I Turchi assaliti da tutte parti si videro costretti ad abbandonare i bastioni e ritirarsi nell'interno della città, dove i vincitori animati dalla vittoria ne fecero terribile sterminio.

  A139000918 

 Frattanto il pio Goffredo, che non aveva voluto spargere senza necessità neppure una goccia di sangue umano, entrato appena in città si era spogliato delle sue armi e co' piedi scalzi seguito da tre soli servi, si era recato nella cappella del santo Sepolcro, ove si prostrava col maggior rispetto.

  A139000922 

 Tale fu l'esito della prima crociata; ma cent'anni dopo la fondazione del nuovo regno di Gerusalemme, essendo quella città ricaduta in potere de' Musulmani, tutti gli sforzi tentati dappoi da alcuni sovrani di Italia, di Francia e di Germania, rimasero senza effetto, e benchè la maggior parte di quei principi vi abbia acquistato grande gloria, dopo tre secoli di tentativi infruttuosi, i popoli dell'Europa rinunziarono affatto a quelle spedizioni lontane e pericolose.

  A139000924 

 Amalfi, miei cari, fu per molto tempo una città floridissima del regno di Napoli.

  A139000924 

 Era questa la città di Pisa in Toscana, famosa per un porto che allora aveva sul Mediterraneo ed in ispecie per la sua magnifica torre inclinata, abbellita da più che trecento colonne di diverso colore, assai mirabile a motivo della sua inclinazione straordinaria, la quale fa parere a coloro che la vedono, che ella sia vicina a cadere.

  A139000924 

 La qual cosa destava grande invidia ad una altra città, non meno ricca, potente e desiderosa di signoreggiare.

  A139000925 

 Quelle due città si erano erette in repubbliche, cioè si governavano indipendenti, senza più essere soggette agl'imperatori greci e germani; e sebbene fossero tra di loro rivali, tuttavia comunicavansi i prodotti della loro industria e facevano quasi un comune commercio ne' più remoti paesi.

  A139000927 

 Egli fu un doloroso spettacolo il vedere uomini della medesima nazione, fino allora amici, esercitando il medesimo commercio e la medesima industria, compagni di viaggi nelle lunghe loro spedizioni, ciò nonostante venire a battaglia, e fare da una parte e dalla altra orribile carnificina! Dopo ostinatissimi combattimenti i Pisani, impadronitisi di quella sventurata città, la saccheggiarono per modo che d'allora in poi non potè più riaversi da quel disastro.

  A139000928 

 I mercanti di Amalfi, i cui magazzini erano stati dati in preda alle fiamme ed al saccheggio, abbandonarono un soggiorno, che la gelosia aveva reso loro insopportabile, e andarono a portare nelle altre città d'Italia la loro industria e gli avanzi delle loro ricchezze.

  A139000932 

 Quindi avveniva, che nella stessa città gli uomini si attenevano a legislazioni diverse, il che produceva una vera confusione.

  A139000941 

 Ma accortosi che gl'Italiani erano pronti a fargli resistenza, stimò bene di entrare solamente nelle piccole città incapaci di opporsegli.

  A139000941 

 Quelle fra esse che ebbero cuore di serrare le porte in faccia al suo esercito, vennero orribilmente saccheggiate e ridotte in cenere; tale fu la sorte che toccò alle città di Chieri, Asti, Tortona e Spoleto.

  A139000943 

 In questa guisa i Milanesi provvidero non solo alla sicurezza della propria città, ma furono altresì in grado di venire in soccorso delle popolazioni vicine.

  A139000944 

 La resistenza che parecchie città italiane avevano fatto all'imperatore l'avrebbe dovuto consigliare a non più ritornarvi; ed al contrario egli si era ostinato di volerle a qualunque costo soggiogare.

  A139000944 

 Tre anni dopo scende di nuovo in Lombardia seguito da infinita soldatesca; minaccia Milano e costringe i cittadini a venire ad un trattato, e abusando di quella convenzione si attribuisce l'autorità di eleggere il podestà, vale a dire il governatore della città di Milano.

  A139000945 

 Una guerra sì crudele infondeva gravissimo timore negli abitanti delle terre vicine; ciò non ostante la città di Crema alleata dei Milanesi non abbandonò i suoi fratelli nel momento del maggiore infortunio.

  A139000947 

 Non minore era l'orrore dell'interno della città; nelle strade, nelle piazze si vedevano persone e bestie morte di fame; solo campava chi sapeva procurarsi coll'astuzia o colla violenza qualche cibo grossolano.

  A139000947 

 Perciò oltre all'avere distrutte le raccolte delle campagne circostanti, quei barbari tagliarono le mani ai contadini che tentavano introdurre grani o frutta in città.

  A139000947 

 Ridotta la città di Crema ad un mucchio di ruine, i soldati di Barbarossa si portarono di nuovo intorno a Milano, volendo costringere la città ad arrendersi per la fame.

  A139000948 

 Il popolo ridotto alla disperazione ricusava di obbedire ai magistrati e chiedeva ad alta voce che si dovesse rendere la città; i consoli in vece esortavano i cittadini alla difesa dipingendo loro la vendetta che farebbe un imperatore offeso ed implacabile.

  A139000949 

 La gente camminava divisa in turbe, secondochè erano divisi i quartieri della città; gli uni seguivano gli altri in silenzio, ed in mezzo di essi conducevano IL CARROCCIO..

  A139000950 

 Il carro era pesante, tirato da buoi coperti di gualdrappe, sulle quali vedevasi dipinto o tessuto lo stemma della città.

  A139000952 

 Il conte di Biandrate, uno de' signori italiani della {266 [266]} corte di Federico, tutto amore pe' suoi cittadini, nella speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, si fece avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere pietà di quella città e de' suoi cittadini.

  A139000954 

 La città di Milano divenne allora muta e squallida come se fosse un vasto cimitero.

  A139000955 

 Intanto giunse a Milano l'imperatore coll'esercito, e condannò la città ad essere distrutta, volendo per tal modo che fosse cancellato dal mondo il nome dei Milanesi.

  A139000956 

 La milizia delle città italiane alleate di Federico lo aiutarono a compiere la crudele vendetta dell'imperatore, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro quella città, la quale negli anni addietro aveva cagionato molto male, e che aveva quasi intieramente rovinato le città di Lodi e di Como.

  A139000959 

 L'esempio dei Veronesi infuse coraggio ad altre città, e Cremona, Bergamo, Mantova, Brescia e Ferrara entrarono anch'esse nella lega, giurando di difendersi le une le altre contra la tirannia imperiale, e spezialmente convennero di riedificare Milano riconducendovi gli abitatori dispersi nei borghi vicini, talchè quella città risorse in breve dalle sue rovine.

  A139000959 

 Le città di Verona, di Vicenza, di Padova e di Trevigi cominciarono a stringersi in lega fra loro per far testa agli ordini di Federico e de' suoi ministri.

  A139000959 

 Mentre nuove città andavano associandosi alla lega lombarda, la città di Pavia si manteneva nella fede dell'imperatore.

  A139000959 

 Per angustiare questa città i collegati determinarono di fabbricare di pianta una nuova città, che non fosse molto distante, e di fortificarla con ogni arte.

  A139000959 

 Per soffocare questo principio di ribellione Federico si mosse da Pavia con buon numero di soldati, ma giunto presso Verona vide schierato contro di sè l'esercito delle città collegate assai più {268 [268]} numeroso del suo.

  A139000959 

 Per tal fine scelsero una bella e feconda pianura circondata da tre fiumi, ed obbligando gli abitanti delle vicine terre di Gamondio (ora Castellazzo) Marengo, Solerò ed Ovilio a trasferire colà la loro abitazione, fabbricarono nel 1168 la città, che in onore di Papa Alessandro IV vollero chiamata Alessandria.

  A139000959 

 Siccome la fretta era grande, e mancavano i materiali, furono i tetti di quelle case coperti in gran parte di paglia, talchè alla città venne il nome di Alessandria della paglia.

  A139000960 

 La novella città si difese fortemente quattro mesi, senza che gli alleati le portassero alcun soccorso.

  A139000960 

 Traversò il Moncenisio, arse la città di Susa, sottopose Asti, che già risorgeva dalle sue rovine, e si portò verso Alessandria.

  A139000964 

 Il Papa non volle conchiudere cosa alcuna senza parteciparla alle altre città della lega lombarda; e a tal fine si portò nella città di Ferrara.

  A139000971 

 La città di Venezia, miei teneri amici, di cui vi ho già qualche volta parlato, è tutta quanta fabbricata sul Mare Adriatico.

  A139000972 

 Or bene quella Venezia, a cui non si poteva giungere da alcuna parte se non in barca, divenne in breve tempo per la sua industria e pel suo commercio una delle città più ricche e più floride del mondo.

  A139000977 

 La flotta veneziana aveva già sciolto le vele per la Palestina, e strada facendo aveva ridotto ad obbedienza Zara, città della Dalmazia, che si era ribellata alla repubblica, quando un principe greco, chiamato Alessio e soprannominato l' Angelo, in età di soli dodici anni, andò a presentarsi ai crociati supplicandoli a dargli aiuto.

  A139000981 

 Ma quando le navi si accostarono alla città e si potè distinguere i suoi bastioni coperti di un'immensa quantità di soldati, non ci fu tra i Latini neppur un guerriero, il quale non gettasse lo sguardo sulla sua spada e sulla sua lancia, e non fremesse vedendo il numero de' nemici con cui avrebbe avuto a combattere, poichè in Costantinopoli v'erano ben venti soldati contro ad ogni soldato francese e veneziano.

  A139000982 

 L'usurpatore di Costantinopoli che si chiamava eziandio Alessio Angelo, quel principe crudele che non avea esitato di far accecare il proprio suo fratello, volle provarsi a combattere coi crociati; ma al solo aspetto di quegli uomini saldi come muraglie, i Greci fuggiron vergognosamente senza pugnare, ed abbandonarono ai Latini le torri, le mura ed i principali quartieri della città.

  A139000983 

 Dandolo ed i baroni francesi non avevano più se non un passo a fare per rendersi padroni della città, quando l'imperatore Alessio, atterrito al vedersi attorniato da tanti guerrieri, ordinò che fosse apparecchiato un piccolo naviglio carico d'oro e di ricchezze, e sopra quello montando, col favor dell'oscurità della notte, riuscì ad ingannare la vigilanza de' Veneziani e a fuggire.

  A139000986 

 Un giusto sdegno rapidamente passa da' baroni nelle schiere de' loro soldati; e tosto dando un gagliardo assalto entrano nella città e in poco tempo se ne rendono padroni.

  A139000987 

 Allora {277 [277]} i crociati vedendosi padroni della gran città di Costantino, proposero a Dandolo di salire sul trono imperiale, ma il vecchio doge se ne scusò a cagione della sua grave età, asserendo che amava meglio essere doge di Venezia e finire i suoi giorni nell'amore de' suoi cittadini, che venire imperatore di Costantinopoli, e in sua vece fu eletto Baldovino conte di Fiandra, provincia di Francia.

  A139000991 

 In capo all'Italia vedevasi la Lombardia, quella ricca provincia, ove sorgeva un gran numero di città importanti, come Milano, Pavia, Bologna, Piacenza, Cremona, e la Toscana di cui Firenze e Lucca erano le principali.

  A139000991 

 Quelle città per la maggior parte ricche e popolate situate sotto al più bel clima del mondo erano circondate da bastioni, sormontate da alte torri e difese da profonde fosse; delle quali cose se ne scorge ancora traccia in parecchie città, e quelle vecchie torri che vediamo in Torino ce ne somministrano una rimembranza.

  A139000992 

 Mentre le città italiane andavano così consolidando il loro governo, spesso erano molestate da' re ed imperatori stranieri che pretendevano qualche diritto sopra l'Italia.

  A139000992 

 Ogni città, ogni provincia, ogni terra, e per poco ogni famiglia conteneva nel suo seno Guelfi e Ghibellini, che si odiavano a morte.

  A139000994 

 Fatto adulto mandò a vuoto ogni sollecitudine del Sommo Pontefice, e malgrado ogni promessa e giuramento di proteggere la religione, egli volse tutte le sue mire ad estendere i suoi domimi e a soggiogare le varie città d'Italia che governavansi indipendenti a guisa di repubbliche.

  A139000995 

 E poichè comune era il pericolo, comune fu altresì giudicata la difesa: ma il Papa vedendo che trattavasi di venire a grave spargimento di sangue tra soldati e soldati italiani, si adoperò per modo che riuscì a sedare gli animi a condizioni vantaggiose e per l'imperatore e per le città alleate.

  A139000995 

 Per opporre una valida resistenza al comune oppressore le città di Torino, Alessandria, Vercelli, il Marchese di Monferrato, Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Piacenza, Vicenza, Padova, Ferrara, Treviso e Crema, formaron una convenzione nota sotto al nome di seconda lega lombarda.

  A139000997 

 Finalmente l'imperatore ora vittorioso, ora vinto marciò con tutte le sue forze contro alla città di Parma, dove i suoi avevano toccato una grave sconfitta.

  A139000998 

 La città fu stretta di assedio: terribili furono gli assalti accompagnati da orrende barbarie; terribile ne fu la difesa per due anni.

  A139001008 

 Tuttavia i due eserciti vennero a fronte, e si incontrarono sulle rive del fiume Calore che separa gli Stati {283 [283]} del Papa dal regno di Napoli, a poca distanza della città di Benevento.

  A139001010 

 Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altre città d'Italia sollecitavano Corradino a venire presto in Italia, assicurandolo, che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero per esterminare i Guelfi.

  A139001013 

 Corradino si avanzò a Roma, d'onde il Papa era partito a precipizio per ricoverarsi in una città vicina.

  A139001014 

 I due eserciti non tardarono a trovarsi a fronte in una vasta pianura che si estende intorno ad una città detta Aquila a poca distanza del mare Mediterraneo.

  A139001020 

 Lo stesso fecero altre città della Sicilia.

  A139001022 

 In mezzo a quelle terribili stragi un solo francese di nome Guglielmo, governatore di una città, scampò all'eccidio {287 [287]} de' suoi cittadini; esso aveva sempre operato con umanità e giustizia; e per questi suoi meriti salvò la vita a se stesso e alla sua famiglia.

  A139001024 

 E mediante 1'operosità de' suoi cittadini essa divenne poco per volta una città importantissima.

  A139001024 

 La città di Genova, miei cari, era già molto rinomata al tempo dei Romani.

  A139001024 

 Quando poi Carlomagno venne ad impadronirsi della Italia, anche Genova se gli sottopose, ma dopo la morte di quell'imperatore continuò a reggersi in forma di repubblica siccome facevano le città di Venezia e di Pisa.

  A139001027 

 Poco lungi dal Genovesato stava la città di Pisa, emula di Genova sì nel commercio per mare, e sì nel procacciar di assoggettare al suo dominio altre città e terre.

  A139001027 

 Spedirono una flotta per impadronirsi della loro città; ma questi, che da gran tempo desideravano di misurarsi coi Genovesi, apparecchiarono un numero quasi eguale di galere, sulle quali imbarcarono una gran quantità di soldati e di marinai.

  A139001031 

 Essendo Pisa una città Ghibellina, che aveva maltrattati alcuni cardinali e vescovi, non poteva ricorrere agli aiuti del sommo Pontefice, laonde si rivolse direttamente a Genova chiedendo pace.

  A139001033 

 Il conte Ugolino, Guelfo di professione, che aveva trattati questi affari, seppe approfittarne per sè, e dopo di aver cacciato i Ghibellini da Pisa, ottenne di essere fatto padrone della città per anni dieci.

  A139001038 

 Fu già un tempo che i Pisani soggettaron Amalfi ad orribile saccheggio; ed ora sono eglino stessi costretti a vedere la loro città in preda ai maggiori disastri.

  A139001041 

 In quella medesima occasione il pittore avendo terminata una Vergine destinata ad una chiesa di quella città, il popolo, come per celebrare l'arrivo del re e il termine della immagine, si affollò intorno alla casa del pittore, prese il quadro e fra il suono di musicali strumenti e le grida di gioia, lo portò sino a quel luogo in cui doveva essere collocato.

  A139001046 

 Gli uomini più ragguardevoli della città, e tra questi l'insigne poeta Dante Allighieri, trattarono con lui domesticamente ed era universalmente ammirato per 1'acutezza e piacevolezza del suo ingegno.

  A139001050 

 Giotto andò col Santo Padre in Francia, e in molte città di quella lasciò bellissime pitture.

  A139001050 

 Salito al soglio pontificio Clemente V, il nuovo papa ebbe sì caro Giotto, che la sede pontificia essendosi trasferita in Avignone città di Francia, egli fu invitato a seguirlo.

  A139001051 

 Ma non gli fu possibile di fermarsi molto in Firenze; perchè in tutte le grandi città d'Italia eravi chi invitavalo per avere a qualunque prezzo de' suoi lavori.

  A139001058 

 In quel tempo in cui quasi tutte le città d'Italia erano divise nei due partiti de' Guelfi e Ghibellini, egli aveva avuto un maestro Guelfo, ed egli pare si rese illustre in molte imprese, combattendo valorosamente contro ai Ghibellini.

  A139001061 

 In Pistoia, città non molto distante da Firenze, nacque casualmente una rissa fra Lore e Geri, che erano due giovani di due illustri famiglie.

  A139001066 

 Costui asolo fine di rendersi padrone della città di Firenze erasi posto di buon grado dalla parte dei neri, cui eransi congiunti i Guelfi.

  A139001066 

 Non ostante la scaltrezza con cui conduceva le sue macchinazioni, il popolo, scoperte le trame di Donato, lo assediò nel proprio palazzo, ove non potendosi più difendere tentò di fuggire; ma fu raggiunto e ucciso appena uscito di città.

  A139001070 

 II duca medesimo a stento ottenne di poter uscire dalla città fra l'esecrazione e il disprezzo universale, dopo aver tiranneggiato dieci mesi la città di Firenze.

  A139001073 

 Quasi il medesimo fecero nella Romagna, ma rivolgendosi verso la Lombardia, trovarono le città di Ferrara, di Bologna, di Ravenna, di Piacenza e di Imola armate e pronte ad opporsi al loro cammino.

  A139001076 

 Allorchè vi ho parlato dello stabilimento della sede pontificia nella città di Roma, abbiamo altresì potuto osservare come questa città da capitale dell'impero Romano sia divenuta capitale del cattolicismo.

  A139001076 

 Pareva che il Papa, vescovo di questa città, non dovesse cangiare la sua dimora.

  A139001076 

 Pure per una serie di tristi avvenimenti dovette abbandonare la sede di Roma, e trasferirsi ad Avignone, grande e bella città della Francia, situata sulle rive del fiume Rodano.

  A139001077 

 Filippo mandò un suo generale chiamato Nogaret, il quale, dopo aver costretto il Romano Pontefice a fuggire nella città di Anagni, si portò colà armata mano alla testa di iniqua sbirraglia, la quale mandava insane grida contro al Papa.

  A139001078 

 Intanto la prigionia del Pontefice dispiaceva oltremodo a quei di Anagni, i quali prima mossi a compassione, indi a furore, impugnarono le armi, cacciarono via i sacrileghi, ed uniti a quelli che da Roma erano accorsi a liberare il loro padre e sovrano lo condussero sano e salvo nella sua sede tra le acclamazioni e gli applausi della fedele città.

  A139001080 

 Cessò quel numero straordinario di forestieri, che in varii tempi dell'anno si recano in quella grande {305 [305]} città per visitare il Capo visibile di tutta la cristianità, la qual cosa era sorgente di molte ricchezze.

  A139001082 

 I Ghibellini fatti arditi per l'assenza del Papa invitano un re di Alemagna di nome Enrico Settimo; e questo sotto al pretesto di riacquistare i diritti de' suoi antecessori viene in Italia, sottomette molte città; impone gravi tributi, si fa incoronare re in Milano; va difilato a Roma per cingersi la corona imperiale.

  A139001083 

 Ma in Roma vi erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, che sostenendo le parti dei Guelfi, costringono il novello imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco dopo sorpreso da improvvisa malattia muore.

  A139001084 

 Tutto era in rivolta; discordie e guerre le più accanite ardevano tra città e città e tra cittadini della medesima città.

  A139001090 

 Mentre viveva il Boccaccio e precisamente nell'anno 1348 prese ad infierire una terribile peste in tutta Italia e segnatamente nella città di Firenze.

  A139001100 

 Tuttavia in mezzo a tanta gloria il Petrarca era sempre afflittissimo, e per i mali cui andava soggetta la sua patria, e perchè i Papi erano tuttora costretti a dimorare nella città di Avignone siccome vi ho raccontato.

  A139001103 

 Siccome ciascuna delle altre città possiede il suo Vescovo, così voi siete il vescovo di quella regina di tutte le città.

  A139001106 

 Fin dal primo momento che sbarcò a terra tutti i personaggi illustri e costituiti in qualche dignità, corsero a fargli omaggio, e i deputati di Roma andarono a consegnargli la intera signoria della loro città colle chiavi della fortezza di Castel sant'Angelo, che sino allora avevano conservate.

  A139001107 

 Alla perfine fece il suo ingresso nella città accompagnato da duemila cavalieri, in mezzo al clero e al popolo Romano che gli erano venuti incontro, e che lo accolsero con tali solennità e trasporti di gioia, che niuno ricordava esserne stato esempio.

  A139001109 

 Gregorio fece il suo ingresso a cavallo, e attraversò tutta la città in compagnia di tredici cardinali, e seguito da un popolo innumerevole che non sapeva come esprimere.

  A139001113 

 Fissate pertanto lo sguardo sopra una carta geografica, e vedrete, o miei cari, una parte dell'antica Gallia meridionale stendersi lungo il fiume Rodano e l'Isera fino al lago Lemano vicino alla città di Ginevra.

  A139001120 

 Per ciò che riguarda ad Amedeo, dopo vani tentativi obbligato a tornarsene in patria, salì sopra una nave; ma giunto all'isola di Cipro fu sorpreso da grave morbo che lo tolse di vita nella città di Nicosia, capitale di quella isola.

  A139001122 

 Tuttavia Umberto mercè la sua fermezza {318 [318]} ed il suo coraggio riuscì di nuovo ad acquistarsi quelle città e terre che l'avido imperatore gli aveva tolto.

  A139001123 

 Mentre le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, come vi ho raccontato, si facevano guerre sanguinose, la potenza dei conti di Savoia si andava consolidando, e Tommaso I (1188-1233 ) per dare al suo Stato una capitale degna di un principe, fece abbellire e fortificare la città di Ciamberì, la quale prima era un piccolo borgo.

  A139001125 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra e gli Astigiani erano con tutto il loro sforzo venuti presso Moncalieri dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi disegnavano d'inoltrarsi verso Torino nella quale avevano partigiani.

  A139001125 

 La città d'Asti allora reggevasi in modo indipendente, e a tal libero governo aspirava pure Torino, sebbene suddita dei conti di Savoia.

  A139001126 

 Le sue conquiste furono specialmente nella Savoia e nella Svizzera, mentre la maggior parte delle città e delle terre poste al di qua delle Alpi erano o possedute da' suoi cugini per divisioni ereditarie, ovvero invase dagli Astigiani; parecchie città eransi pure ribellate, ma molte altre, principalmente i castelli di Rivoli, di Avigliana e di Susa si tenevano per lui.

  A139001131 

 Ma siccome i Turchi possedevano la città di Gallipoli {322 [322]} che guarda lo stretto dei Dardanelli, (che è un canale, anticamente detto Ellesponto, e che unisce l'Arcipelago al mare di Marmara, il quale dagli antichi appellavasi Propontide) Amedeo si accinse ad espugnarla, e dando l'assalto alle mura la ebbe.

  A139001131 

 Tosto Amedeo conduce i suoi sotto questa città, e la stringe d'assedio.

  A139001132 

 Questa città, miei cari amici, fin dal 1250 non era più governata in forma di repubblica.

  A139001138 

 In una fertile pianura a distanza di undici miglia da Torino, e due dalla destra del Po, avvi una rinomata città detta Carmagnola.

  A139001138 

 Questa città era già stata eretta in marchesato sul principio del secolo XIII, e fu patria di molti personaggi illustri per virtù, scienza e valore guerriero, tra cui si annovera Francesco Bussone, più conosciuto nella storia sotto al nome di conte Carmagnola.

  A139001140 

 Un capitano di ventura passato per questa città incontrò Francesco, e visto il fiero aspetto, e conosciutane l'indole guerresca, il condusse con lui in qualità di fante, ossia garzone d'armi.

  A139001141 

 Con questo esercito egli vinse tutti i nemici del duca e gli acquistò molte città in Toscana ed in Lombardia.

  A139001141 

 Nel suo cammino passò per Savona, città non molto distante da Genova, e posta pure sulle rive del Mediterraneo.

  A139001142 

 Partitosi di là andò a porre l'assedio a Genova, e battendola da tre lati con grosse artiglierie, costrinse il doge ad arrendersi e ritirarsi col senato in Sarzana, città posta sui confini del Genovesato verso Toscana.

  A139001143 

 Poco dopo vide un altro mandato a governare la città di Genova in sua vece, ordinando al Bussone, che licenziasse le trecento lancie della sua compagnia.

  A139001153 

 La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno che molti prelati e cardinali, radunati a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero sommo Pontefice il duca Amedeo mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma.

  A139001157 

 È celebre la banda di Andrea soprannominato Braccio di Montone, nato in Perugia, città dello Stato Romano.

  A139001159 

 Costui ancora giovanetto stava lavorando le poche terre di suo padre presso Cotignola, città di Romagna, quando alcuni soldati di ventura passando colà gli proposero di arruolarsi con loro.

  A139001159 

 La città era ben difesa da altri condottieri di ventura, tra i quali un certo Muzio soprannominato Sforza venuto in soccorso di quella.

  A139001159 

 Per estendere maggiormente il suo potere portò le {331 [331]} armi contro di Aquila, città forte dei regno di Napoli.

  A139001162 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte, e di là con universale ammirazione le fece di poi calare nel lago di Garda.

  A139001163 

 Questi, siccome era arditissimo, un bel dì s'inoltrò fra le prime squadre venete, che stavano a guardia delle mura, e colla lancia alla mano alcuni ammazza, altri pone in fuga, e s'apre strada fin dentro la città.

  A139001167 

 Segnalò il suo valore vicino alla città di Alessandria, {334 [334]} dove per due volte venne a battaglia e per due volte sconfisse i nemici.

  A139001169 

 La città di Bergamo, patria di lui, gli innalzò per monumento una cappella magnifica, la quale ancora oggidì rende testimonianza di quel valoroso guerriero.

  A139001173 

 Un monaco di Magonza città della Germania, chiamato Roggero Bacone, trovò che questa polvere già in uso presso alcuni popoli era composta di zolfo, di carbone e di salnitro (specie di sale grigiastro che si forma sulle muraglie dei luoghi umidi), e vide, che questa faceva un combustibile atto a produrre effetti maravigliosi.

  A139001174 

 Ma non potevano avanzarsi verso l'Europa, senza prima impadronirsi di Costantinopoli, quella famosa e forte città fondata da Costantino il grande.

  A139001175 

 Un principe de' Turchi chiamato Maometto secondo, acceso di sdegno che una città cristiana (i Turchi erano mimicissimi del cristianesimo) sorgesse ancora quasi in mezzo ai suoi stati, decise di volersene a qualunque costo impadronire.

  A139001176 

 È vero che i prelati greci col loro imperatore in concilio generale radunato nella città di Firenze, professarono di volersi tenere uniti al Romano Pontefice; ma tornati in Grecia ricaddero quasi tutti negli errori di prima.

  A139001177 

 L'imperatore da mille colpi trafitto cadde sopra un mucchio di cadaveri da lui uccisi; tutta la città cadde in mano de' Turchi; tutto fu messo a fuoco, a sangue, a strage.

  A139001178 

 Così nell'anno 1453, duemila cento cinquanta cinque anni dalla fondazione di Roma, mille cento ventitre dacchè Costantino il Grande vi trasferi la sede dell'impero, mentre regnava un altro Costantino cadde la città di Costantinopoli: caduta terribile che trasse le più belle nazioni del mondo in tetra barbarie, sicchè coloro i quali non vollero conoscere la legittima autorità del successore di s. Pietro dovettero sottomettersi alla barbara oppressione ed alla dura schiavitù degli infedeli che la fecero da tiranni.

  A139001181 

 Molte migliaia di persone morirono per quel flagello; se ne contano trenta mila nella sola città di Napoli.

  A139001181 

 Vicino alla città di Rosano la terra sì spalancò in voragine profonda, e tosto comparve un vasto lago, dove prima erano verdeggianti campagne.

  A139001182 

 Con immenso numero di soldati si porta al mezzodì dell'Italia e assale la città di Otranto.

  A139001185 

 Ma le rivalità insorte tra queste due famiglie turbarono gravemente la quiete di Firenze, finchè il popolo stanco di quelle interminabili contese, scacciò gli Albizzi dalla città, e da quel momento i Medici divennero capi della repubblica.

  A139001186 

 A sue spese costrusse acquedotti e granai per assicurare l'alimento al popolo; {341 [341]} innalzò chiese ed ospedali per i poveri; fondò una libreria pubblica facendo comperare in molti paesi i manoscritti più rari e preziosi; accolse con onore tutti i sapienti, pittori, scrittori, architetti e letterati in qualsiasi genere; a segno che Firenze giunse a superare nella prosperità e magnificenza tutte le città d'Italia.

  A139001194 

 Ma nel tempo che quel principe quasi per prodigio si sottraeva al furore de' Pazzi, gli amici de' Medici spargendosi per tutta la città e correndo all'armi chiamarono tutto il popolo contro gli assalitori, accusandoli di omicidio e di sacrilegio.

  A139001197 

 Merita però special menzione la sollecitudine con cui quel principe favorì le scienze e le arti chiamando in quelle città i personaggi più dotti e gli artisti più insigni da tutte le parti d'Italia.

  A139001201 

 Nel secolo V s. Paolino vescovo della città di Nola, introdusse l'uso delle campane.

  A139001204 

 Nell'anno mille ventotto un frate di nome Guido, della città di Arezzo inventò le note della musica, ritrovato che rese assai facile lo studio di questa scienza.

  A139001205 

 Inoltre nel 1260 un monaco di Magonza, città di Germania, di nome Roggero Bacone, scoprì di quali sostanze era composta la polvere da cannone, e poco dopo vennero in uso le bombe e mortari.

  A139001217 

 Le sue belle maniere e le sue cognizioni gli procacciarono l'amicizia di alcuni mercanti suoi paesani, i quali lo provvidero di quanto era necessario per dimorare in quella città.

  A139001219 

 Il peggio si è che il popolo vedendo Colombo aggirarsi per la città sempre immerso in profonde meditazioni lo riputava un pazzarello.

  A139001222 

 Quindi colla massima prestezza raccolti i legni e la sua gente nella città di Palos, sciolse le vele con tre navi andando in cerca del nuovo mondo il dì 3 agosto 1492.

  A139001244 

 Quando poi sbarcò a Palos, la città intera accorse a ricevere lo scuopritore del nuovo mondo.

  A139001262 

 In breve si rese padrone della città, e assunse il titolo di duca che nessuno osò contendergli.

  A139001262 

 Or avvenne che in quei tempi la guerra ardeva in vari paesi d'Italia, e Francesco Sforza, il quale avea sposato la figliuola dell'ultimo duca Filippo Maria Visconti, dopo essersi acquistato il nome di famoso guerriero, approfittò dell'occasione in cui i Milanesi erano in rivolta per presentarsi alle porte della città alla testa della formidabile sua banda.

  A139001268 

 Così i Francesi entrarono vittoriosi nella città di Firenze.

  A139001268 

 Entrato nella città il re fece convocare i primari cittadini, e loro manifestò le dure condizioni {366 [366]} di pace.

  A139001270 

 Così la città di Milano cadde in potere dei Francesi, e lo stesso Lodovico, che per ambizione era divenuto sì colpevole, fu mandato in Francia.

  A139001271 

 Nell'occasione che nacquero discordie in quella città egli erasi posto a predicare la libertà, la riforma dei costumi e l'odio contro ai Francesi protestando, che quei forestieri sarebbero venuti in Firenze se non seguivansi i suoi consigli.

  A139001276 

 Il luogo destinato per tale adunanza fu la città di Cambrai posta nei Paesi Rassi, onde quella convenzione prese il nome di lega di Cambrai.

  A139001276 

 In somma minacciando i Veneziani di estendere il loro dominio oltre i loro diritti si appropriarono città, paesi e province.

  A139001276 

 Ma come avviene che chi trovasi fra le grandezze facilmente levasi in orgoglio, così i Veneziani nella loro ambizione vollero impadronirsi di parecchie città che appartenevano ad altri Stati.

  A139001278 

 Allora parecchie città della Lombardia si sottomettono ai Francesi, e le città della Romagna aprono le porte al primitivo loro padrone, al Romano Pontefice; la Puglia si dà agli Spagnuoli.

  A139001279 

 Dopo varii attacchi parziali si venne ad una battaglia campale alle porte della città di Ravenna.

  A139001279 

 {371 [371]} Intanto sopraggiungendo nuove forze ai Francesi e nuovi aiuti ai Veneziani, il duca di Milano e gli Svizzeri si videro costretti a rinchiudersi nella città di Novara, dove furono strettamente assediati.

  A139001280 

 Al vedersi colà assediati, sul punto di mezzanotte, un picciol numero, senza cavalli e senza cannoni, escono in gran silenzio dalla città e marciano difilato contro le batterie del nemico.

  A139001285 

 Un trattato di pace, conchiuso in una piccola città di Francia detta Noyon, pose fine alle calamità senza numero cui le discordie fra il Sommo Pontefice e Venezia avevano per otto anni tirate addosso all'Italia.

  A139001286 

 In grazia della moltitudine delle sue navi, del ricco suo arsenale, e dell'attivo commercio de' suoi cittadini, colà si portavano le merci dell'Oriente, e soprattutto le spezierie che si distribuivano di poi per la maggior parte delle città d'Italia, di Germania e di Francia.

  A139001286 

 Quella lunga e sanguinosa lotta non produsse altro effetto se non quello di dare per un momento il Milanese al re di Francia, il quale non dovea a lungo conservarlo, e di restituire alla s. Sede le città che le erano state tolte.

  A139001290 

 Durante la crudel guerra tra i Francesi ed i Veneziani {375 [375]} la città di Brescia dopo ostinata resistenza fu presa di assalto dai Francesi, saccheggiata, messa a sangue, a fuoco.

  A139001295 

 Intorno a quel tempo medesimo l'antecessore di papa Leone, che si chiamava Giulio II, nel desiderio di rendere Roma la più bella città del mondo, come essa era già la più celebre, determinò di fare un grande edifizio.

  A139001296 

 Ritrasse pure in una statua di bronzo il papa medesimo in abiti pontificali, che Giulio II donò alla città di Bologna, sua patria.

  A139001307 

 Ma fra gli uomini celebri, di cui Leone X si compiaceva di circondarsi, si dee annoverare Raffaele Sanzio, nativo di Urbino, città non molto distante da Roma.

  A139001314 

 Alla morte dell'imperatore di Germania Massimiliano I, la dieta di Francoforte, vale a dire i principali signori della Germania, si radunarono in quella città per eleggere un novello monarca.

  A139001321 

 Il re avendo saputo che in Pavia contenevasi gran quantità d'armi e di provvigioni depositate dai nemici, {385 [385]} risolvette d'impadronirsene e andò ad assediare quella città con tutta la sua soldatesca.

  A139001324 

 Fino allora Carlo V aveva rispettato la religione, ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, essendosi rifiutato di concedere cose che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato e per far vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli eserciti spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del pontefice.

  A139001325 

 Da per tutto contrassegnava il suo passaggio con guasti e rapine: niente era sacro per quei ribaldi; le città, i villaggi e le più povere capanne venivano saccheggiate,e gl'infelici abitanti ne erano infamemente trucidati.

  A139001326 

 In breve quella marmaglia giunse negli Stati pontificii, ed il Papa fu colto all'improvviso, perciocchè non s'immaginava che un principe cristiano volesse voltare {387 [387]} le armi contro al capo della propria religione; ma ne fu tristamente disingannato, allorchè furono vedute le soldatesche spagnuole alle porte della città.

  A139001327 

 Gl'imperiali non potendo liberamente entrare in città, come desideravano, assalgono i bastioni, ma vengono ributtati giù nelle fosse dal valore di alcuni prodi Romani.

  A139001328 

 Questo fatto irrita per modo l'esercito nemico, che si slancia da tutte le parti e dopo di aver superata l'ostinatissima resistenza degli assediati, riescono a sorpassare le fortificazioni, calano nelle vie, occupano la città e si danno a saccheggiarla.

  A139001329 

 Ostentando di essere inconsolabile pei delitti commessi in quella città, si presentò al Papa, gli rese la libertà, lo supplicò di perdonargli le offese, dando tosto opera a riparare a' suoi torti.

  A139001335 

 Non avete certamente dimenticato, miei teneri amici, come il conte di Carmagnola, generale di Filippo Visconti, duca di Milano, gli aveva acquistata la città di Genova.

  A139001342 

 Carlo V dopo essersi rappacificato col Papa mandò quel medesimo esercito, che aveva saccheggiato Roma, a cingere d'assedio Firenze, e così costringere quella città a ricevere quel sovrano, che poco prima aveva cacciato, chiudendogli in faccia le porte.

  A139001342 

 In questo tempo, miei cari, una grande sciagura cadde sopra la città di Firenze.

  A139001345 

 Dopo molti attacchi parziali si venne ad una battaglia campale presso ad una città dei Paesi Bassi detta San Quintino.

  A139001345 

 Se voi, cari amici, camminando per la città di Torino passerete nella piazza di S. Carlo, vedrete in bronzo la statua di un capitano assiso sopra un destriero in atto di riporre la spada nel fodero, quel capitano è l'eroe di S. Quintino, Emanuel Filiberto, che con tale vittoria ricuperò i suoi Stati, e loro diede la pace.

  A139001346 

 Dopo la battaglia di S. Quintino quei monarchi tutti stanchi dalle lunghe guerre, si unirono alle altre potenze d'Italia, si radunarono in una città di Francia chiamata Cambrese, e conchiusero un trattato di pace, in forza del quale le potenze belligeranti deposero le armi per riparare ai molti mali cagionati dalle guerre passate (1559).

  A139001349 

 Cessate alquanto le guerre in Italia, subito ritornarono a fiorire le scienze, l'industria, il commercio; la città poi di Venezia per le molte isole che possedeva nel Mediterraneo, si poteva ancora considerare come la regina del mare; sebbene avesse alquanto perduto del suo splendore da che gli Spagnuoli divennero padroni dell'America, ove aprirono larga via al commercio per quei lontanissimi paesi.

  A139001349 

 Con questo nuvolo di barbari l'imperatore dei Turchi, che si chiamava Selimo Secondo, assediò Nicosia e Famagosta che erano le città più forti dell'isola.

  A139001349 

 I Turchi poi, da oltre cento anni stabiliti a Costantinopoli, vedevano con rincrescimento che i popoli d'Italia, e segnatamente i Veneziani possedessero isole e città in mezzo al vasto loro impero.

  A139001350 

 Il duca di Savoia mandò di buon grado un scelto numero di forti soldati, i quali, unitisi al rimanente delle forze che si poterono radunare in Italia, andarono a congiungersi cogli Spagnuoli vicino alla città di Messina.

  A139001351 

 I due eserciti vennero a scontrarsi vicino a Lepanto, città della Grecia.

  A139001359 

 Questa città aveva già dovuto tollerare guerre micidiali ed ubbidire a padroni quasi unicamente intenti ad opprimerla per arricchire se stessi.

  A139001360 

 Nelle vie della città si vedevano uomini a cadere or qua or là, e talvolta coloro stessi che correvano per porgere aiuto agli altri erano colpiti dal morbo, e cadevano sul medesimo istante.

  A139001360 

 Si costrussero lazzaretti, cioè case alquanto separate dalla città, destinate unicamente per accogliere gli appestati.

  A139001361 

 I cittadini atterriti da quella sciagura fuggivano ove potevano, e in breve rimasero la città ed i lazzaretti pieni di morti e di malati senza che ci fosse chi loro porgesse soccorso nè spirituale, nè temporale.

  A139001362 

 Egli aveva dovuto sostenere gravi persecuzioni da parte del governatore di quella città, perchè volendosi costui immischiare in cose di religione, il santo vescovo gli si oppose, ed era già sul punto di doversi allontanare dalla sua diocesi, quando si manifestò la peste.

  A139001363 

 Tuttavia quella carità maravigliosa non potendo bastare ai gravi bisogni in cui la città e tutta la Lombardia si trovava, molti signori, spinti dall'esempio di s. Carlo, si davano grandissima sollecitudine per mandargli soccorsi; e le donne si privavano dei loro diamanti, e dei loro gioielli, e li inviavano al santo prelato, perchè fossero convertiti in limosine.

  A139001364 

 Egli ordinò delle processioni generali, in cui seguito da quei pochi cittadini ch'erano rimasti in città, coperto con una cappa di color lugubre, con un cappuccio sopra gli occhi, con una grossa fune al collo, portando in mano un gran crocifisso procedeva a piè nudi per la città, camminando sui ghiacci e sulle {403 [403]} nevi, di cui le vie erano piene.

  A139001382 

 In tutte le città, miei teneri amici, è cosa ordinaria trovare un gran numero di ribaldi, i quali, ridotti alla miseria dalla dissolutezza o dal delitto, sono pronti a qualsiasi malvagia azione, purchè riescano a cagionare tumulto, nella speranza che il disordine dia loro qualche mezzo di appropriarsi le spoglie di coloro che la fortuna ha favorito de' suoi beni.

  A139001382 

 Renault radunò una considerevole quantità di quegli sfaccendati, ed esponendo il progetto indicato, fece loro sperare grande fortuna dal saccheggio di quella città.

  A139001383 

 Trattavasi di eccitare un vasto incendio in Venezia, di uccidere i senatori ed i membri del consiglio de' Dieci, che erano i dieci capi del governo, e di mescolare rivi di sangue colle onde dell'Adriatico e intanto col favore delle tenebre della notte e del tumulto alcuni soldati spagnuoli, che l'ambasciatore dovea introdurre in città travestiti, s'impadronirebbero del palazzo del doge e dell'arsenale, mentre altri congiurati che servivano nella flotta veneziana, e che Renault avea corrotto, avrebbero pugnalato i capi, e forzato i marinai ad appiccare il fuoco alle navi.

  A139001385 

 Chi doveva essere incaricato di forzare le porte del palazzo ducale, e chi distribuire armi ai prigionieri rinchiusi nelle carceri; un altro aveva l'incumbenza di appiccare fuoco all'arsenale, per gettare lo spavento nella città; mentre parecchi dovevano assalire all'improvviso ne' loro palazzi i senatori, i membri del consiglio dei Dieci e gl'inquisitori e trucidare i nobili prima che sapessero per quali mani perivano; alcuni infine dovevano recarsi nei quartieri più popolati di quella grande città, per incitare la plebaglia al saccheggio e ad aumentare il disordine con tutti i mezzi possibili.

  A139001390 

 Nel medesimo istante tutti gli stranieri sospetti che si trovavano nascosti nei vari quartieri della città vennero disarmati, posti in prigione e fra breve strangolati, annegati o decapitati.

  A139001392 

 Bedmar principale autore della rivolta, che era riuscita così funesta a tutti coloro che vi avevano preso parte, protetto dalla qualità d'ambasciatore di Spagna, potè liberamente partire dalla città e ritornare al suo re.

  A139001393 

 Dall'interdetto provocato particolarmente da Paolo Sarpi, dal flagello degli Uscocchi, e soprattutto dalla trama ordita da Bedmar, che pose quella città nel pericolo il più grave che le sia sovrastato dalla lega di Cambrai in poi.

  A139001405 

 Il duca medesimo fu colto da quel malore e morì nella città di Savigliano nel 1630.

  A139001406 

 In questo bisogno universale i Francesi, gli Spagnuoli e i principi italiani si radunarono in Cherasco, piccola città situata presso il confluente del fiume Stura e del fiume Tanaro.

  A139001408 

 Oltre a quelli di cui vi ho già parlato, fiorì un illustre poeta di nome Ludovico Ariosto, nato nella città di Reggio.

  A139001409 

 Egli visse gran tempo nella città di Ferrara.

  A139001423 

 Per conquistare il Piemonte al suo sovrano egli erasi recato con poderoso esercito nel Monferrato e pose strettissimo assedio alla città di Casale.

  A139001424 

 Questa città apparteneva al duca di Savoia, il quale essendo ancora in tenera età, ne reggeva gli Stati sua madre chiamata Maria Cristina.

  A139001430 

 Un certo Tommaso Aniello di Amalfi, comunemente detto Masaniello, pescivendolo, cioè venditore di pesci, non potendo più vivere esercendo il solito mestiere, si era posto a fare il fruttaiuolo ossia venditore da frutta nella città di Napoli.

  A139001431 

 Accorrono a squadre i soldati armati, ma non sono più a tempo, perchè il numero degl'insorti era divenuto immenso, e da tutte {426 [426]} parti acclamano Masaniello per loro capo, e arditamente respingendo i soldati reali, in poche ore diventano padroni della città.

  A139001434 

 Venne il generale francese, e quando era già quasi assoluto padrone di Napoli, sopraggiunse un forte esercito di Spagnuoli, i quali entrando in città se ne impadronirono.

  A139001443 

 Erano in città 8,500 militi Piemontesi, e 1,500 Tedeschi.

  A139001443 

 Per proseguire l'assedio con sicurezza avevano cinto la città di due trincee, una delle quali serviva per difenderli dai colpi degli assediati, l'altra per tenere lontano chiunque tentasse di portar a quelli soccorso.

  A139001445 

 Dispose egli ogni cosa, incoraggi tutti a stare forti contro al nemico e fedeli agli ordini suoi, quindi uscì dalla città accompagnato da una scelta di prodi.

  A139001445 

 II duca Vittorio considerata l'immensa superiorità dei nemici, quando vide che il nemico aveva investita la città e la cittadella dalla banda di Porta Susina, risolse di fare una sortita per sorprendere il nemico e interrompergli i lavori d'assedio.

  A139001446 

 Ma dopochè egli ebbe vinto una grande battaglia succeduta vicino alla città di Zenta, lo amarono come padre e sotto di lui si credevano invincibili.

  A139001448 

 Il duca alla vista dei guasti fatti sopra la città e la cittadella, alla vista dei terribili apparati dei nemici e dell'immenso loro numero, conobbe essere per lui impossibile conseguire la vittoria senza una speciale protezione del cielo.

  A139001448 

 Si abboccarono in un prato presso a questa città alla presenza di tutta la soldatesca.

  A139001450 

 Il duca col valoroso Eugenio fecero ingresso nella città in mezzo alle acclamazioni del popolo, e ne andarono alla cattedrale dove fu cantato un solenne Te Deum in rendimento di grazie per la vittoria riportata.

  A139001450 

 Non ostante l'immenso lor numero e gli acquisti già fatti verso la città e la cittadella sono costretti di venire a combattere a corpo a corpo.

  A139001452 

 Colà fu cominciato un trattato di pace, che fu poi conchiuso in Rastadt città d'Alemagna.

  A139001452 

 Ma le nazioni erano stanche pei gravi mali che sempre porta seco la guerra, perciò dopo dodici anni di sconvolgimento fu tenuto un congresso in Utrecht città del Belgio.

  A139001456 

 A tal fine venne a Torino; ma trovando tutta la città in festa per onorar suo figlio, egli giudicò di ritirarsi a Moncalieri.

  A139001469 

 Il Botta, approfittando dello sbigottimento in cui si trovavano i cittadini, impose assai dure condizioni, e fra le altre, che gli fossero aperte le porte della città, consegnate le artiglierie e munizioni da guerra, il doge con sei senatori fossero mandati a Vienna, e gli venisse pagata una grossa somma di danaro per i danni della guerra.

  A139001470 

 Ma quale non fu la loro sorpresa quando i Tedeschi dimandarono altri sei milioni, poi altre somme ancora, minacciando di mettere a sacco la città in caso di rifiuto.

  A139001471 

 Mentre i Tedeschi strascinavano un grosso mortaio per la città, si sfondò la strada e rimasero colà incagliati.

  A139001472 

 Ai Tedeschi non rimase più altro scampo che una pronta fuga da quella città, mentre i Genovesi li inseguivano coraggiosamente gridando: viva Genova, viva Maria che ci ha salvati.

  A139001472 

 Il generale Botta pieno di dispetto si ritirò nella città di Pavia sua patria, dove condusse una vita privata, e morì col rimorso d'essere stato troppo crudele verso i Genovesi.

  A139001473 

 In questa maniera Genova si liberò dai Tedeschi, riparò i guasti cagionati alla città dai nemici.

  A139001474 

 Tutti i popoli d'Europa erano stanchi, e le potenze per mettere un termine ad una guerra che già da nove anni travagliava l'Europa, si radunarono in Aquisgrana città di Alemagna, oggi detta Aix-la-Chapelle; e nel 1748 fu stabilita la pace e riconosciuto imperatore di Alemagna Francesco I, marito di Maria Teresa.

  A139001482 

 Egli nacque in un borgo detto Vignola, vicino a Modena, e fece i suoi studi in quella medesima città.

  A139001484 

 Tosto tal novella si diffuse per la città, e si desiderava di conoscere e punire l'aggressore.

  A139001530 

 Nel 1798 quando il generale Bonaparte, di cui avrò presto a parlarvi, entrava vincitore in Milano, il Parini fu eletto tra i membri del municipio a presentarsi a quel capitano; e colla sua fermezza e prudenza riuscì a risparmiare alla città molte sciagure.

  A139001539 

 Questo uomo era nato in Aiaccio, principale città dell'isola di Corsica, da famiglia originaria della Toscana.

  A139001542 

 Il Papa Pio VI sospettava della loro mala fede; tuttavia non volendo risparmiar cosa alcuna che potesse contribuire a rimuovere almeno da una parte de' suoi sudditi quei flagelli, e salvare la città di Roma dall'invasione francese, pagò la somma richiesta; e poichè non trovava modo di radunar tanto denaro, fu costretto a vendere molte cose sacre.

  A139001547 

 Carlo Emanuele continuò il suo viaggio per la Sardegna, ed il venerando pontefice con penosissimo viaggio fu condotto prigioniero in Valenza città di Francia.

  A139001551 

 A tal fine radunarono il nerbo dell'esercito alleato a Marengo, piccolo paese del Piemonte vicino alla città di Alessandria.

  A139001559 

 Così nel 1809 mentendo alle fatte promesse e dando un segno di nera ingratitudine verso il Papa dichiarava lo Stato Romano annesso alla Francia, e Roma la seconda città dell'impero.

  A139001559 

 Perciò Napoleone cominciò coll'imporre alla Santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto a vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un {464 [464]} suo generale d'impadronirsi degli Stati Romani, e della medesima città di Roma.

  A139001565 

 Dopo alcune scaramuccie ed una sanguinosa battaglia, egli giunse ad impadronirsi della città di Mosca, che era la più grande e la più antica di quell'impero.

  A139001565 

 Ma non se ne rese padrone se non per essere testimonio di uno spaventevole incendio, che il russo governatore fece appiccar a quella città, affinchè non servisse di ricovero all'esercito francese nell'inverno imminente.

  A139001567 

 Gli alleati lo assalirono presso la città di Lipsia nella Germania e rimase sconfitto.

  A139001575 

 In quella gran città il nome di Antonio Canova divenne presto l'ammirazione degl'Italiani e de' forestieri, che tutti applaudivano alla maestria del grande artefice, che fin d'allora salutavano principe della scultura.

  A139001585 

 In quel tempo Canova compì molti suoi lavori, tra i quali l'Italia che piange sulla tomba di Alfieri, che, come sapete, fu un insigne poeta tragico della città d'Asti nato nel 1749 e morto in Firenze nel 1803.

  A139001597 

 Molte città ed altri soldati sollecitali dai carbonari si riunirono in gran numero sotto al comando di Pepe per marciare contro a Napoli e costringere il re Ferdinando a dare la costituzione.

  A139001600 

 Mentre i rivoluzionari andavansi consolidando nel novello loro governo e discutevano le leggi da adottarsi, le grandi potenze d'Europa si radunarono in un nuovo congresso a Lubiana (Laybak) città della Croazia.

  A139001601 

 Sotto pretesto di scuotere il giogo del re di Napoli, si rivoltarono contro ai soldati napolitani stanziati in Palermo, poscia diedero la libertà ai prigionieri, e con essi misero a sacco quella città e trucidarono tutti i Napoletani che sventuratamente caddero nelle loro mani.

  A139001607 

 La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra.

  A139001608 

 La città di Fossano, di Pinerolo, e gran parte dei Torinesi, unitamente a molti capitani e soldati stanziati nella città di Torino, seguirono il movimento rivoluzionario che in un baleno si propagò quasi per tutto lo Stato

  A139001608 

 La decisione fu presa nella città di Alessandria ove in secreta adunanza giurarono la costituzione spagnuola, e promulgarono il ristabilimento del regno d'Italia che dovesse abbracciare l'intiera nazione.

  A139001609 

 Ma quando seppe che molte città, e parecchi de' suoi soldati si erano collegati coi ribelli, e che perciò doveasi venire ad una guerra civile, cioè a spargimento di sangue tra suoi sudditi medesimi, pensò di rinunziare la corona in favor di suo fratello Carlo Felice, che allora dimorava {481 [481]} nella città di Modena.

  A139001610 

 Una turba di costituzionali scorreva le vie della città e radunandosi sulla piazza con alti schiamazzi dimandava la Costituzione.

  A139001620 

 I Milanesi furono i primi ad impugnare le armi per allontanare gli Austriaci dalla loro città e dar principio alla guerra detta dell'indipendenza perchè pretendevasi di liberare l'Italia da ogni dipendenza da potenze straniere.

  A139001621 

 Questo principe è quel medesimo che nella rivoluzione {484 [484]} del 1821 aveva proclamata la costituzione spagnuola; al quale progetto rinunziò intieramente sia per abbidire al suo legittimo sovrano, sia per non opporsi alle potenze alleate radunate nella città di Lubiana, sia anche perchè erasi già accorto che i capi di quel movimento appartenevano alle società secreto, perciò uomini da non fidarsi.

  A139001628 

 Dopo questo avvenimento Carlo Alberto tutto addolorato, accompagnato da un solo servo recossi in Oporto città del Portogallo.

  A139001633 

 Andate, diceva egli ai soldati che si portavano a sedare alcuni tumulti succeduti in alcune città della Romagna, andate, ma non più in là delle frontiere dei nostri Stati.

  A139001637 

 Era esso nato a Carrara città del ducato di Modena.

  A139001662 

 Egli era figlio di un barbiere di Bologna, città degli Stati Romani.

  A139001670 

 Colà giunti trovarono il cardinale Antonelli ed un altro cardinale recatisi in quella città per assistere il santo Padre nelle cose che gli sarebbero state mestieri.

  A139001670 

 Fecero felicemente una porzione del viaggio, ma vicino alla città di Fondi poco mancò che il Pontefice fosse conosciuto.

  A139001670 

 I loro passi erano diretti verso Gaeta, città del regno di Napoli.

  A139001682 

 Appena questo principe seppe che il Romano pontefice erasi ricoverato a Gaeta, città de' suoi stati, partì immediatamente egli, la Regina con tutta la real famiglia per recarsi ad ossequiare il Santo Padre, ed offrirgli quanto avesse fatto mestieri per lui, per quelli che l'accompagnavano e pel decoro della papale dignità.

  A139001682 

 Molte città e paesi degli stati romani, ricusando di sottomettersi al governo rivoluzionario, si mantennero fedeli al legittimo sovrano.

  A139001684 

 La Spagna crede «che le potenze cattoliche non potrebbero «abbandonare la libertà del Papa all'arbitrio della città di «Roma, e permettere che, mentre tutte le nazioni si «fanno premura di dare al Pontefice prove del loro «profondo rispetto, una sola città d'Italia ardisca «oltraggiare la sua dignità, e porlo in uno stato di «dipendenza di cui ella potrebbe abusare un giorno «come potere religioso.

  A139001690 

 Finalmente il 29 di giugno, giorno della festa di S. Pietro, i francesi, superati i bastioni e le barricate, in mezzo al fuoco dei nemici, che facevano gli sforzi della disperazione, entrarono in città e costrinsero i rivoluzionari a deporre le armi.

  A139001690 

 Tuttavia io debbo confessarvi che i francesi, volendo per quanto era possibile risparmiare lo spargimento del sangue, malgrado il loro coraggio e il loro valore dovettero combattere circa tre mesi sotto alle mura di Roma prima di poter entrare in città.

  A139001691 

 Al loro arrivo la città ripigliava l'aspetto dei tempi felici; da ogni lato echeggiano voci di giubilo evviva i Francesi; ognuno si scuopre la testa, si agitano per aria i fazzoletti, le finestre delle case si vedono stipate di spettatori, che col gesto e colla voce salutano i prodi liberatori.

  A139001694 

 I principali capi della rivoluzione, perduta ogni speranza, avevano abbandonata quella città, che eglino stessi avevano dato in preda al disordine e alle calamità della guerra.

  A139001722 

 Quando il generale francese mandò le chiavi della città a Pio IX, gli partecipò eziandio la liberazione di Roma e degli Stati Romani, significandogli che poteva liberamente ritornare sul trono.

  A139001722 

 Questa notizia tornava al Santo Padre tanto più grata, in quanto che le cose eransi pure calmate in Piemonte, ove era salito al trono il Re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci dopo aver combattuto i ribelli in varie città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli, cacciarli dalla Toscana e ricondurre sul trono il Granduca Leopoldo.

  A139001724 

 Ah! parlatemi de' miei figli di Roma e di Francia! Quanto debbono aver sofferto! quanto pregai per loro!» ed ascoltava con paterna premura il racconto dei patimenti dell'esercito francese e le circostanze minute de' suoi lavori molto prolungati per risparmiare alla santa città disastri irreparabili.

  A139001725 

 Sparsa la notizia che Pio IX era per far ritorno a Roma, tutte le città de' suoi Stati si preparavano ad una gran festa; moltissimi illustri personaggi dai vari paesi della cristianità si recarono a Roma che divenne ingombra di carrozze e di forestieri, tutti là accorsi per assistere e cooperare alla grande solennità.

  A139001726 

 Alla città di Valmontona fu eccitato un entusiasmo indicibile.

  A139001727 

 Giunto a Terracina, prima città de' suoi stati, trovò tutte le autorità dei paesi vicini che eransi colà recate per ossequiarlo.

  A139001731 

 I pubblici palazzi, le Chiese, le case particolari, tutte le vie e le piazze apparvero talmente illuminate che le fiammelle unendosi insieme formavano un lume solo per tutta la città.

  A139001738 

 La sola città di Messina nel regno di Napoli in pochi giorni fu privata di oltre quindici mila abitanti: il qual numero è assai grande avuto riguardo alla poco numerosa popolazione, che non eccede i venticinque mila abitanti.

  A139001740 

 Nella città di Sassari però e in quella di Cagliari fu {516 [516]} terribile assai.

  A139001757 

 Tali proposte vennero accolte e la città di Parigi fu scelta pel congresso a cui intervennero i plenipotenziari della Russia, Prussia, Austria, Francia, Inghilterra e Piemonte per mettere fine ad una guerra che minacciava di estendersi in tutta Europa.

  A139001784 

 Adria, città poco distante da Venezia, che diede il nome al mare Adriatico.

  A139001785 

 Adriatico, mare nella cui estremità è situata la città di Venezia, detto perciò anche golfo di Venezia.

  A139001788 

 Agrigento oggi Girgenti, città del R. di Napoli.

  A139001789 

 Alba Pompea, città del Piemonte, cap.

  A139001790 

 Albione, Albium Jngonum, Albenga, città vescovile nel Genovesato.

  A139001794 

 Alessandria, celebre e forte città del Piemonte.

  A139001795 

 Algido, monte e città del Lazio.

  A139001800 

 Anagni o Anagnia, antica città dell'Italia nella Campagna di Roma.

  A139001801 

 città del Samnio.

  A139001802 

 Ancona, città dell'Italia centrale negli Stati Pontificii.

  A139001804 

 Antiochia, città antica e celebre di Sorìa, situata sull'Oronte, oggi Assì.

  A139001805 

 Terracina, città nella Campagna di Roma.

  A139001808 

 Acqui, città vescovile in Piemonte, celebre per le sue acque calde.

  A139001809 

 Aix, città della Francia.

  A139001814 

 Ardea, città considerevole del Lazio, situala a venti miglia da Roma verso il mezzodì.

  A139001815 

 Argo, città cospicua del Peloponneso, capitale dell'Argolide, o regno d'Argo nella Grecia.

  A139001816 

 Ariccia, piccola città della Campagna di Roma.

  A139001818 

 Arezzo, antica e celebre città dell'Italia centrale nella Toscana.

  A139001819 

 Caudio, città situata tra Capua e Benevento nel regno di Napoli.

  A139001820 

 Arpino, città dell'Italia centrale nel regno di Napoli, patria di Mario e di Cicerone.

  A139001823 

 Asta Pompeia, antica e rinomata città del Piemonte presso al Tanaro.

  A139001824 

 Atene, città nobilissima, principale dell'Attica, provincia dell'Acaia o Ellade.

  A139001828 

 Aosta, città sulla Dora Baltea.

  A139001840 

 Bergamo, città fondata dagli antichi Orobii sopra un monte del Veneto.

  A139001841 

 Benevento, città del Sannio nel regno di Napoli, denominata Malevento, primachè i Romani ne cambiassero così il nome.

  A139001842 

 Berito, città della Fenicia, oggidì Beirout nella Sorìa.

  A139001843 

 Bisanzio, città situata sul Bosforo Tracio; dopochè Costantino la ingrandì e la fece capitale dell'impero, fu detta Costantinopoli.

  A139001845 

 Bobbio, città celebre per la abazia fondata da S. Colombano ivi morto nel 615.

  A139001847 

 Boviano, città del Samnio, nel regno di Napoli.

  A139001850 

 Bononia, città dell'Italia {530 [530]}.

  A139001855 

 Brescia, città capitale del Bresciano nella Lombardia.

  A139001856 

 Brundusium, città nel regno di Napoli, nella terra d'Otranto.

  A139001859 

 Brescia, città della Lombardia.

  A139001863 

 Caralis, città di Sardegna.

  A139001865 

 Scutari, o Kadi-Keni, città della Bitinia, posta sul Bosforo Tracio, dirimpetto a Costantinopoli.

  A139001873 

 Capua, città della Campania, le cui rovine sussistono vicino all'odierna Capua, in una borgata detta Santa Maria.

  A139001874 

 Aldinelli, città della Natolia.

  A139001875 

 Carmagnola, piccola città del Piemonte sul Po.

  A139001876 

 Cartagine, celebre città dell'Africa, distrutta e poi ricostrutta dai Romani, oggi ridotta ad una piccola borgata, non molto lontana da Tunisi.

  A139001878 

 Catalannia, città nella Gallia, og.

  A139001879 

 Catania, città della Sicilia, situata sulla costa orientale dell'Isola.

  A139001885 

 Kerasoun, città d'onde Lumello portò le ciriegie in occidente.

  A139001886 

 Cheronea, città di Grecia, nella Beozia.

  A139001890 

 Cherium, città di Piemonte, nella provincia di Torino.

  A139001891 

 Teate, città del regno di Napoli, capitale degli Abruzzi.

  A139001895 

 Circei, città del Lazio.

  A139001897 

 Clusio, Chiusi, città in Toscana, poco popolata, per l'aria alquanto insalubre.

  A139001902 

 Corinto, celebre città della Grecia, sull'istmo che separa il Peloponneso dall'Acaia.

  A139001903 

 Corioli, città del Lazio nel territorio de' Volsci.

  A139001904 

 Corfinic, antica città dei Peligni, nella Calabria, og.

  A139001906 

 Cortona, piccola città di Toscana.

  A139001907 

 Cosenza, città del regno di Napoli, capitale della Calabria Citeriore.

  A139001908 

 Costantinopoli, città notissima del Bosforo Tracio, tra la Propontide ed il Ponto Eusino, detta anticamente Bisanzio.

  A139001911 

 Cremona, antica e grande città della Lombardia.

  A139001912 

 Crescentino, piccola città del Piemonte, alla sinistra del Po, prov.

  A139001914 

 Crotone, antica città del Napolitano, sul golfo di Taranto.

  A139001915 

 Cuma, città in terra di Lavoro.

  A139001916 

 Cures, città dei Sabini, og.

  A139001925 

 che nasce nel piccolo S. Bernardo, passa vicino alla città d'Aosta e d'Ivrea, e si versa nel Po sopra Crescentino.

  A139001926 

 Tortona, città antica e vescovile in Piemonte.

  A139001928 

 Efeso, città considerevole della Jonia nell'Asia Minore sull'Egeo, ora ridotta ad un meschino villaggio.

  A139001935 

 Ivrea, città in Piemonte, sulla Dora Baltea.

  A139001937 

 Ercolano, antica città della Campania, stata distrutta dall'eruzione del Vesuvio nell'anno 72 dell'era volgare, scoperta alla metà del secolo scorso presso Portici, villa reale del regno di Napoli.

  A139001943 

 Faleria, antica città dell'Etruria, situata sul confine dei Sabini, presso a poco dove è oggidì Cività Castellana.

  A139001945 

 Falisci, popolo Etrusco, la cui città era Faleria, e il territorio era lungo il Tevere verso ai Sabini.

  A139001946 

 Fano antica città d'Italia nel ducato d'Urbino.

  A139001947 

 Farsaglia o Farsa, città e provincia della Tessaglia, celebre per la battaglia tra Cesare e Pompeo.

  A139001949 

 Ferrara, Forum Alieni, città dello Stato Pontificio.

  A139001950 

 Fidena, città del territorio Sabino sul Tevere, vicino allo sbocco dell'Aniene, a cinque miglia da Roma.

  A139001951 

 Fidenati, abitanti della città e del territorio di Fidena.

  A139001952 

 Fiesole, antica città d'Italia presso Firenze.

  A139001953 

 Filippi, città considerevole della Macedonia, sulla riva dell'Arcipelago, celebre per la battaglia di Ottaviano ed Antonio contro Bruto e Cassio.

  A139001954 

 Florentia, città capitale della Toscana.

  A139001956 

 Fregelli, antica città del Lazio, oggi Ponte Corvo, nella Campagna di Roma.

  A139001960 

 Gabio, città del Lazio, all'oriente di Roma, sussistente prima di Romolo, sulla slrada di ponente, og.

  A139001969 

 Gerosolima o Gerusalemme, città capitale della Giudea nella Siria una delle più antiche del mondo.

  A139001970 

 Ginevra, città sui confini della Savoia, an.

  A139001971 

 Agrigento, città dell'isola di Sicilia.

  A139001977 

 Halicarnasso, capitale della Caria, oggi Mesi, città rovinata nella Caramania.

  A139001992 

 Terni, città dell'Umbria, in vicinanza del mare.

  A139002004 

 Leontini, antica città di Sicilia, nella valle di Noto.

  A139002010 

 Linterno, una volta città, ora villaggio in Terra di Lavoro, detto Torre di Patria.

  A139002012 

 Lione, e latinamente Lugduno, città della Gallia Celtica, al confluente del Rodano e della Sonna.

  A139002013 

 Lodi, bella città del Milanese, an.

  A139002016 

 Lucca, ricca, grande e forte città dell'Italia, capitale del principato di tal nome.

  A139002018 

 Luceria, città della Puglia, nel regno di Napoli.

  A139002024 

 Maguntia, città della Gallia Belgica, in prossimità del confluente del Reno e del Meno.

  A139002026 

 Mantova, città forte della Lombardia.

  A139002030 

 Lilibeo, città della Sicilia.

  A139002036 

 Mamertina civitas, città di Sicilia situata sul mare.

  A139002037 

 Metaponto, città della Magna Grecia, alle sponde del golfo di Taranto.

  A139002039 

 Milano, città notissima nel cuore della superiore Italia, capitale del regno Lombardo Veneto.

  A139002042 

 Miseno, città e monte in Terra di Lavoro.

  A139002043 

 Mutina, antica città d'Italia, capitale del Modenese.

  A139002050 

 Neapolis, e Partenope, una delle più antiche e più belle città del mondo, ora capitale del regno delle Due Sicilie.

  A139002052 

 Naupatto, città nella Grecia, ogg.

  A139002054 

 Isnich, città della Natolia, celebre pel primo concilio generale ivi tenuto nel 325.

  A139002056 

 Nicomedia, città della Bitinia, sulla Propontide, o mar di Marmara, oggi Isnikmid.

  A139002058 

 Ninive, la più antica e celebre città del mondo, capitale dell'Assiria, sulla sponda orientale del Tigri, oggi ammasso di pietre nel Diarbek verso la città di Mosul.

  A139002059 

 Nicea, città della Liguria, sul littorale del Mediterraneo.

  A139002060 

 Nola, città forte della Campania, in vicinanza di Napoli, oggi pressochè deserta.

  A139002063 

 Novara, antica e celebre città del Piemonte.

  A139002064 

 Numanzia, città Celtiberia nella Spagna, della quale sussistono ancora le rovine nella Castiglia.

  A139002069 

 Orleans, città di Francia, ant.

  A139002070 

 Ostia, celebre città del Lazio, oggidì è quasi rovinata.

  A139002071 

 Ilydruntum, città considerevole nel regno di Napoli, capitale della terra d'Otranto.

  A139002073 

 Patavium, celebre città d'Italia nel Veneto, ai pie' dei monti Euganei, sul fiume Brenta.

  A139002075 

 Palermo, Panormus, città capitale della Sicilia.

  A139002077 

 Preneste, antica città d'Italia, nella Campagna di Roma.

  A139002078 

 Palmira, città edificata da Salomone sui confini dell'Arabia deserta, og.

  A139002080 

 Parma, antica e bella città d'Italia, capitale del ducato dello stesso nome.

  A139002081 

 Partenope, città del regno di Napoli.

  A139002083 

 Ticinum, Papia, prima città della Lombardia dopo Milano.

  A139002088 

 Perugia, città degli Stati Pontificii, capitale del Perugino: cinque miglia dalla città avvi il lago di Perugia, ant.

  A139002089 

 Pisauro, celebre città d'Italia nel ducato d'Urbino.

  A139002091 

 Piacenza, città d'Italia molto popolata, capitale del ducato dello stesso nome.

  A139002095 

 Pisa, antica e forte città della Toscana, cap.

  A139002097 

 Pola, piccola ed amica città dell'Istria, sul golfo Adriatico.

  A139002098 

 Pollenzo, anticamente celebre città, ora villaggio del Piemonte, nella provincia d'Alba.

  A139002102 

 Palestrina, città del Lazio, verso l'Oriente di Roma.

  A139002106 

 Ravenna città dell'Italia nell'Umbria, sul littorale dell'Adriatico.

  A139002107 

 Regium Lepidi, bella città del Modenese, capitale del ducato di Reggio.

  A139002108 

 Regium Julii, città considerevole del regno di Napoli, nelle Calabrie.

  A139002111 

 Reate, antica città d'Italia nello Stato Pontificio, nel ducato di Spoleto.

  A139002112 

 Rimini,città d'Italia, sul littorale dell'Adriatico nell'Umbria, già capitale de' Galli Senoni.

  A139002113 

 Rivoli, città presso alla Dora Riparia, distante cinque miglia da Torino.

  A139002116 

 Roma, città capitale dell'impero Romano, fino a che questo rimase intero.

  A139002118 

 Rossano, città forte, del regno di Napoli, nella Calabria.

  A139002122 

 Sagunto, città della Spagna sulla costa del Mediterraneo, ora è piccola terra nel regno di Valenza, detta Mursicido.

  A139002123 

 Salamina, ora porto Costanza, città nell'Isola di Cipro, vicino al porto di Famagosta.

  A139002125 

 Salerno, antica e celebre città del regno di Napoli.

  A139002127 

 Salona, città principale della Dalmazia, sul mare Adriatico.

  A139002131 

 Corfinium, città dell'italia centrale nel Samnio.

  A139002138 

 Savona, città vescovile, piazza forte nel Genovesato.

  A139002146 

 Saida, città marittima della Fenicia.

  A139002147 

 Sena Julia, antica città della Toscana, c.

  A139002148 

 Sinope, città dell'Asia Minore nella Paflagonia, sulla costa del Ponto Eusino.

  A139002149 

 Siracusa, città delle principali e meglio fiorenti della Sicilia, sulla costa orientale dell'isola.

  A139002152 

 Smirne, città dell'Asia Minore, nella Jonia, sul littorale dell'Egeo.

  A139002155 

 Spoleto, bella città d'Italia nello Stato Pontificio, capitale del ducato di questo dome.

  A139002156 

 Scyllacium, città del regno di Napoli nelle Calabrie.

  A139002158 

 Segusio, città in Piemonte, appiè delle Alpi.

  A139002159 

 Sutri, città d'Italia nell'antica Etruria.

  A139002166 

 Taranto, città posta nell'estremità dell'Italia, sul golfo dello stesso nome.

  A139002169 

 Tauromenio, città della Sicilia, sulla costa orientale dell'isola, og.

  A139002170 

 Imera, città sulle coste settentrionali della Sicilia.

  A139002172 

 Tessalonica, città celebre della Macedonia sul mar Egeo, og.

  A139002176 

 Tiana, città in Cappadocia, alle falde del monte Tauro.

  A139002177 

 Tibur, ora Tivoli, città celebre lontana 15 miglia da Roma sull'Aniene.

  A139002180 

 Tiro, città della Fenicia, con porto sul Mediterraneo.

  A139002182 

 Augusta Taurinorum, una delle più antiche e belle città d'Italia, capitale del Piemonte.

  A139002183 

 Dertona, antica e considerevole città del Piemonte.

  A139002186 

 Drepanum, città dell'isola di Sicilia.

  A139002189 

 Augusta Trevirorum, popolatissima città d'Alemagna, nel basso Reno.

  A139002190 

 Tergeste, città ricca d'Italia, nel Friuli.

  A139002192 

 Troia ed anche Ilio, città della Frigia, distrutta più di mille anni prima dell'Era volgare.

  A139002194 

 Tuscolo, città del Lazio, nelle vicinanze di Roma, ora è detta Frascati.

  A139002196 

 Utinum, città d'Italia nel Veneto.

  A139002199 

 Utica, ora Biserta, città dell'Africa, lontana 12 leghe d'onde sorgeva Cartagine, vicino a Tunisi.

  A139002202 

 Vejenti, gli abitanti della città, e del territorio di Vejo, i quali facevano parte degli Etrusci, e confinavano col Lazio per mezzo del Tevere.

  A139002204 

 Venezia, notissima città d'Italia, capitale del Veneto.

  A139002205 

 Venusia, antica città del regno di Napoli, nella Capitanata.

  A139002206 

 Vercellae, antica e considerevole città del Piemonte, capo di provincia.

  A139002207 

 Verona, antica e forte città del Veneto, capo del Veronese.

  A139002209 

 Vicenza una delle più antiche città del Veneto, cap.

  A139002211 

 Vienna, celebre città di Francia nel Delfinato, sul Rodano.

  A139002213 

 Volterra, antica città della Toscana nel territorio di Pisa.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000026 

 Ma prima di cominciare i racconti e nominarvi i personaggi celebri, i quali ci precedettero, sarebbe necessario che imparaste a conoscere in una carta geografica i fiumi principali, le catene delle montagne, le città più importanti di questo paese, a fine di poter essere in grado di meglio comprendere i molti fatti di cui l'Italia fu campo glorioso.

  A140000029 

 Questo nel suo corso passa presso Torino, serpeggia nel Piemonte, attraversa la Lombardia, le contrade di Parma, di Modena, di Ferrara; e mette nel mare Adriatico vicino alla città di Venezia.

  A140000037 

 Tuttavia potendovi occorrere nomi di città o di paesi da voi non ancora conosciuti, o ai nostri tempi altrimenti nominati, ho pensato di togliervi cotesta difficoltà col darvi in fine di questo libro una più ampia descrizione dell'Italia ed un piccolo dizionario corredato di una carta geografica, mercè cui voi potrete con un semplice colpo d'occhio confrontare i nomi antichi coi moderni.

  A140000038 

 Niuna città, niun borgo o villaggio; in nissuna parte udivasi suono di voci umane.

  A140000039 

 Mentre costoro si occupavano con alacrità a coltivare le terre, molti altri si diedero a costruire case, donde cominciarono a sorgere borghi, villaggi e città.

  A140000043 

 Dopo molto spargimento di sangue, ben conoscendosi che la guerra non apporta nessun vantaggio alle nazioni, gli Etruschi deposero le armi, e stretta alleanza coi loro vicini si diedero indefessamente a coltivare la terra, a costruire città, a far fiorire il commercio.

  A140000043 

 Fondarono Veio, Mantova, e moltissime altre città tra di loro confederate ed amiche.

  A140000060 

 Circa l'anno 750 avanti la venuta di Gesù Cristo vivevano, secondo le antiche tradizioni, due fratelli, uno di nome Remo, e l'altro Romolo nella città di Alba situata nelle vicinanze del Tevere a poca distanza dal mare Mediterraneo.

  A140000061 

 Dicesi adunque che 400 anni prima della fondazione di Roma un principe di nome Enea, dopo la distruzione di una città dell'Asia Minore detta Troia, approdasse alla foce del Tevere e prendesse terra nel vicino paese del Lazio.

  A140000061 

 Enea pertanto fondò quivi una città nomata Lavinia, ed Ascanio figliuolo di lui ne fondò un'altra appellata Alba Lunga.

  A140000062 

 Abbandonati così a sè stessi associaronsi ad altri uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta di una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale.

  A140000063 

 Così quella che doveva divenire la regina delle città fondavasi da un' orda di avventurieri, e Romolo fratricida le dava il suo nome, chiamandola Roma e, facendola ricettacolo di ogni sorta di masnadieri, si costituì loro Re.

  A140000063 

 Nella costruzione della nuova città nacquero gravi discordie fra i due fratelli.

  A140000063 

 Venuti a contesa nel decidere a chi dei due toccherebbe dare il nome alla novella città, consultarono gli auspizi, vale a dire il volo degli uccelli.

  A140000064 

 In mezzo al recinto della città era una vasta piazza detta Foro, dove il popolo si radunava par deliberare intorno agli affari pubblici.

  A140000065 

 Sebbene molti abitanti fossero corsi a popolare la nuova città, tuttavia per niun modo i paesi vicini volevano maritare le loro figliuole a quei malfattori.

  A140000066 

 Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni: I Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti.

  A140000066 

 Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti, se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle loro preghiere interposte per far cessare le ostilità.

  A140000066 

 Ma difficilmente i nemici avrebbero potuto entrare in città se una donzella di nome Tarpea loro non ne avesse con perfidia aperta una porta.

  A140000067 

 Infatto i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e dal nome della loro antica città, Quiriti si chiamarono i due popoli in un solo allora costituiti.

  A140000069 

 Primeggiavano i Ramnensi perchè compagni di Romolo e primi abitatori della città; essi dominarono soli sino alla fusione dei Romani coi Sabini, che formarono la seconda tribù, quella dei Tiziensi.

  A140000077 

 Fra le scuole rinomate nell'antichità fu quella di Pitagora di Crotone, città dell'Italia Meridionale.

  A140000079 

 Mercè l'opera e le sollecitudini di Pitagora fu impedito il saccheggio della città, e risparmiato molto sangue.

  A140000094 

 Dopo il che Tullo ordinò la distruzione della città d'Alba, e ne diede incarico all' Orazio, che era rimasto superstite nella tenzone contro ai Curiazi.

  A140000094 

 Giunto esso in quella sventurata città con buon nerbo di soldati romani comandò a tutti gli abitanti di uscire dalle loro case.

  A140000094 

 Usciti appena, i Romani spianarono al suolo la magnifica città d' Alba, detta la Lunga, perchè posta lungo le radici di un monte e le rive di un lago detto ancora monte e lago Albano.

  A140000098 

 Allestito colla massima prestezza un esercito, Anco attaccò i Latini, li sconfisse, e distrusse Pulini loro capitale con altre città.

  A140000099 

 Egli non si contentò di aumentare colle sue conquiste il numero dei sudditi e di fortificare la città, ma fece altresì scavare alla foce del Tevere, cioè nel luogo in cui quel fiume si scarica nel Mediterraneo, un porto profondo per accogliervi le navi, che portassero in Roma le provvigioni necessarie alla sussistenza.

  A140000101 

 Un cittadino di Corinto per nome Demarato era venuto a stabilirsi in Tarquinia, città dell'Etruria, donde Lucumone suo figliuolo recossi a Roma, cangiando il nome in quello di Tarquinio.

  A140000102 

 Tarquinio per guadagnarsi l'affetto de' suoi sudditi si diede ad abbellire la città con portici, con un circo per gli spettacoli, e soprattutto la risanò dalle acque che stagnavano nel fondo delle valli interposte fra i vari colli.

  A140000106 

 Vivevano di frutta di alberi e di bestiami; non conoscevano diritto se non quello della forza; non avevano città; i luoghi delle loro adunanze erano aperte campagne od attendamenti.

  A140000107 

 Spargendo da per tutto lo spavento si fermarono nelle pianure poste tra il Ticino e l'Adda, occupando la sinistra del Po, dove fondarono la florida città di Milano.

  A140000110 

 Ingrandì considerabilmente la città, riformò gravi abusi nella amministrazione della giustizia, togliendo al popolo i mezzi di sentenziare intorno agli affari di grande importanza a pluralità di voti.

  A140000114 

 La fortezza del Campidoglio era fabbricata sulla sommità del colle, che trovandosi nel centro di Roma poteva servire a difesa della città.

  A140000116 

 Prese quindi le armi, si diede a correre per Roma gridando: «Chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli, autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale, e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea, città del Lazio, si avviò tosto verso di Roma, che gli chiuse le porte in faccia.

  A140000124 

 Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchine da guerra andò ad assediare la città di Roma, persuaso di poterne costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi.

  A140000124 

 Porsenna re di Chiusi, città dell'Etruria, fu il primo a porgergli aiuto, non perchè amasse l'iniquo Tarquinio, ma per avere occasione di muovere guerra ai Romani, i quali divenendo ogni giorno più potenti destavano gelosia e timore.

  A140000125 

 Trovavasi sul Tevere un ponticello di legno, pel quale era facile penetrare nella città.

  A140000129 

 Infatti il suo figlio Arunte, essendo stato sconfitto presso la città di Arida, le sue genti fuggiasche vennero con bontà accolte dai Romani.

  A140000130 

 Porsenna ritornato nella città di Chiusi occupò il resto de' suoi giorni a far fiorire le scienze e le arti ne' suoi stati.

  A140000137 

 I patrizi rimasti quasi soli in città si trovarono in grave affanno; perchè non avevano più chi li servisse e chi li difendesse.

  A140000138 

 Non può l'uno sussistere senza dell'altro.» Il popolo fece vivi applausi alle parole di Agrippa, e risolvè di rientrare in città a patto che fossero aboliti i debiti e messi fuori di carcere i debitori.

  A140000139 

 In quel tempo medesimo furono istituiti gli edili, i quali, siccome a' nostri dì, erano incaricati della decenza e sicurezza delle case pubbliche e private, dovevano altresì presiedere alla fabbricazione degli edifizi pubblici, e invigilare alla polizia della città.

  A140000142 

 Giunto ad Anzio, città principale dei Volsci, andò direttamente alla casa di Anzio Tullo loro re.

  A140000152 

 Dinanzi al carro camminavano i prigionieri vinti in guerra, ed alcuni soldati portavano le spoglie dei vinti con grandi cartelli, su cui erano scritti i nomi delle città e dei popoli conquistati.

  A140000154 

 Pertanto secondo una proposta fatta da Caio Terentillo Arsa furono scelti tre nobili personaggi, i quali viaggiarono nelle principali città dell' Italia e della Grecia a fine di raccogliere quanto di meglio si fosse potuto trovare negli usi e nelle leggi dei vari paesi; specialmente dell'Attica.

  A140000161 

 Gli antichi re di quest' isola solevano appellarsi tiranni, nome che in allora non aveva nulla di crudele, come suona {48 [48]} oggidì; ma semplicemente veniva a dire: uomini valorosi che colle armi o coll'industria fossero saliti al sovrano potere in una città prima libera.

  A140000161 

 La qual cosa ben comprenderete da quanto io vi voglio raccontare di un certo Dionigi tiranno di Siracusa, città principale della Sicilia.

  A140000179 

 Questo coraggioso generale, dopo aver più volte tentato invano l'assalto della città, fece scavare una via sotterranea, la quale metteva nella fortezza.

  A140000180 

 Ma i Romani non tardarono a pentirsi della loro ingiustizia verso di un tanto uomo, quando si videro i Galli alle porte della loro città.

  A140000181 

 Costoro, guidati da Brenno loro re, invasero varie parti d'Italia, e penetrati nell'Etruria andarono ad assediare la città di Chiusi alleata di Roma.

  A140000181 

 Un grande numero di quelli detti Seno-Galli si stabilirono vicino agli Umbri, dove costrussero una città che da essi fu appellata Senegallia ora Sinigallia.

  A140000182 

 E Brenno a loro: Non sapete, che il diritto dei valorosi sta nella spada? I Romani medesimi con quale diritto usurparono eglino molte città? Ma una ragion di guerra abbiamo pur noi.

  A140000184 

 I Galli entrati trionfanti in città trovarono i vecchi senatori, che imperturbabili sedevano sulle loro sedie d'avocio.

  A140000185 

 Allora i Galli stimarono bene fare la pace coi Romani, e costrettili a pagare loro una grossa somma di danaro, carichi di spoglie, abbandonarono la rovinata città e corsero a difendere le loro terre assalite dai Veneti, abitanti delle rive dell'Adriatico in vicinanza del sito ove più tardi sorse Venezia

  A140000187 

 Già la città risorgeva dalle sue rovine, allora che un'orribile pestilenza, dopo avere desolati molti paesi dell'Italia, si dilatò fino a Roma.

  A140000188 

 Avevano i Romani appena ristorata la città e riparati i mali dai nemici cagionati, quando insorsero nuove guerre e non meno delle antecedenti sanguinose.

  A140000195 

 Cosiffatto avvenimento è conosciuto sotto il nome di forche caudine da Caudio (ora Ariola) città situata tra Capua e Benevento nell' Italia meridionale, vicino alla quale i Romani furono sottoposti a quella ignominia.

  A140000209 

 In questo modo liberavano Roma dai pericoli, cui suole essere condotta una città da un popolo numeroso e stretto dalla miseria, e nello stesso tempo raffrenavano i vinti e ne impedivano le ribellioni.

  A140000215 

 Egli da prima riportò una strepitosa vittoria navale sopra i Cartaginesi, loro togliendo più di cento navi; e giunto in Africa riuscì ad impadronirsi di molte città.

  A140000228 

 Annibale fatto adulto, malgrado la pace conchiusa tra Roma e Cartagine, risolvè di attaccare i Romani, e con una armata di ben cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A140000228 

 Giunto presso a Torino venne a zuffa coi cittadini, cui pienamente sconfisse, distruggendo quasi affatto questa torte città.

  A140000230 

 Il console Sempronio si arrischiò di tentare nuova battaglia presso la Trebbia, fiume che nasce negli Apennini, e mette nel Po vicino alla città di Piacenza.

  A140000232 

 Fabio riuscì a chiudere l'esercito cartaginese in una gola di montagne presso Falerno, città dell'Italia meridionale.

  A140000238 

 Annibale credendo di essere a buon segno coll'aver cosi umiliata e scompigliata la repubblica romana, si arrestò col suo esercito nella città di Capua; dove, dandosi coi suoi soldati alle delizie ed ai piaceri, passò tutto l'inverno.

  A140000239 

 Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città, dopo di averla appena veduta, e pieno di sdegno andò a nascondersi vicino a Taranto, alla estremità dell'Italia.

  A140000256 

 Allora si ritirò con una scelta di amici in una campagna vicino alla città di Linterno, ove attese unicamente alle scienze, che egli aveva sempre coltivate anche in tempo delle sue imprese militari.

  A140000258 

 Gerone re di quella città era morto, ed alcuni Siracusani avevano ucciso Geronimo suo nipote.

  A140000258 

 Mentre infieriva la seconda guerra punica, nella città di Siracusa avvenne un fatto che io non voglio passarvi sotto silenzio.

  A140000260 

 In simile guisa l'industria di un uomo solo impediva ad un esercito numeroso di entrare in quella città.

  A140000261 

 Ma tutto questo non potè fare che la città non fosse presa dopo lungo ed ostinato assedio.

  A140000261 

 Questi, durante il saccheggio, mentre la città era tutta a ferro e a fuoco, stava inteso con tutto l' animo a considerare certe figure di geometria; quando all'improvviso gli si fa innanzi un soldato ordinandogli di seguitarlo e di recarsi dal generale romano.

  A140000265 

 Abusando della vittoria egli distrusse la più grande, la più ricca, la più florida delle città, fondata anticamente dai Fenici molti anni prima di Roma.

  A140000265 

 Dopo una resistenza accanita ma inutile, la città intera cadde in potere di Scipione Emiliano, figliuolo adottivo dell'altro Scipione, che allora si trovava alla testa de' Romani.

  A140000265 

 Ma quando quel console diede ordine di uscire dalla città, dicendo francamente che era venuto per appiccarvi il fuoco e distruggerla, i Cartaginesi montarono in tanto furore, che vollero difendersi fino alla morte.

  A140000265 

 Questo traditore, adescato dalle promesse del generale romano, mostrò agli assedianti un luogo segreto per entrare nella città.

  A140000266 

 Nello stesso anno, in cui cadde Cartagine, fu pure dai Romani distrutta la città di Corinto per opera di Mummio, e poco dopo per mano dello stesso Scipione fu incenerita anche Numanzia, la città più forte della Spagna, che aveva seguite le parti dei Cartaginesi.

  A140000284 

 Il centro dei confederati fu la città di Corfinio, ora S. Pellino, situata tre miglia alla destra del fiume Aterno o Pescara.

  A140000286 

 Cominciò dal concedere la cittadinanza ai popoli rimasti fedeli ai Romani, quindi alle città che vollero deporre le armi, e in fine a {78 [78]} tutti indistintamente.

  A140000288 

 «Questore, rispose, va a dire ai tuoi padroni, che hai veduto Mario assiso sulle rovine di Cartagine.» Colle quali parole egli paragonava la sua sventura col disastro di quella grande città.

  A140000293 

 Spartaco, nativo di Tracia, era tenuto schiavo nella città di Capua.

  A140000293 

 Tuttavia parecchie squadre di quegli schiavi sfuggiti alle spade romane andavano qua e là saccheggiando i paesi e le città d'Italia; ma vennero totalmente sterminati da Pompeo, generale di bella fama; il quale e per la sua militare perizia, e per altre splendide doti, erasi meritato il favore del popolo romano.

  A140000294 

 pubblico, appiccare il fuoco ai quattro angoli della città, e così sotto colore di libertà mettere Roma a sangue e a fuoco.

  A140000296 

 Egli era nato nella città di Arpino, e ancora giovane fu fatto questore, quindi edile e pretore, e finalmente console; e fu nel suo consolato che scoprì e dissipò la congiura di Catilina.

  A140000297 

 Studiò filosofìa sotto ad un dotto maestro di nome Antipatro, abitante nella città di Tiro.

  A140000304 

 Le lagrime ed i sospiri risuonarono per tutta la città, finchè il dolore cangiatosi in furore si corse alle armi per uccidere gli autori di quel misfatto.

  A140000307 

 Questi due capitani uniti insieme si avviarono alla volta di Ottaviano; ma venuti con lui a parlamento presso la città di Modena, conchiusero di associarsi per governare a modo loro la repubblica.

  A140000309 

 Lo scontro de' due eserciti fu a Filippi città della Grecia, fondata da Filippo, padre di Alessandro il Grande.

  A140000309 

 Mentre il sangue cittadino scorreva per le piazze di Roma e delle altre città d'Italia, Bruto e Cassio avevano raccolto in Grecia buon nerbo di truppe per opporsi ad Antonio e ad Ottaviano.

  A140000316 

 Augusto senza saperlo concorse all'adempimento de' divini decreti; poichè egli ordinò un censo, ossia la numerazione di tutti i sudditi del vastissimo Romano impero; la qual cosa obbligò Maria SS. e S. Giuseppe a recarsi in Betlemme, città della Giudea.

  A140000340 

 Così morì in Nola, città della Terra di Lavoro, in età di anni 76, nel 57 del suo regno, 13 di Gesù Cristo.

  A140000343 

 Egli pertanto dopo aver riportate molte vittorie cadde ammalato nella città di Antiochia, e in breve si accorse che gli era stato propinato il veleno.

  A140000344 

 Seiano, prefetto della guardia pretoriana, cioè di quei soldati che erano incaricati d'invigilare alla sicurezza dell'Imperatore e della Città, e che erano in grande parte strumento delle sue crudeltà, cadde in sospetto a Tiberio, il quale lo fece subito condannare a morte insieme colla moglie, coi figliuoli e cogli amici.

  A140000355 

 Questa monarchia eterna, da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo in modo, che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di Gesù Cristo, del Sommo Pontefice.

  A140000356 

 Egli, che aveva già tenuto sette anni la sede apostolica nella città di Antiochia, l'anno quarantesimo secondo dell'Era Cristiana venne a stabilirsi in Roma, città in quel tempo data in preda ad ogni sorta di vizi, perciò niente affatto disposta a ricevere una religione che è tutta virtù e santità.

  A140000357 

 Egli {98 [98]} fece appiccare il fuoco a parecchi quartieri della città, vietando severamente che l'incendio si smorzasse; e mentre globi di fiamme e di fumo s' innalzavano da tutte parti, Nerone in abito di commediante sali sopra una torre, d'onde vedendo tutta Roma in combustione, se ne stava cantando sulla cetra l'incendio di Troia, cioè quel famoso avvenimento, di cui si parla nella storia Greca.

  A140000366 

 Parecchi rimasero uccisi da ambe le parti; e i Batavi vedendosi costretti a partirsene appiccarono il fuoco alla città di Torino, che in grande parte incenerirono.

  A140000372 

 Tito finalmente espugnò Gerusalemme, mandò a vendere centomila Ebrei come schiavi; la città ed il tempio furono arsi e distrutti.

  A140000373 

 Vespasiano aveva molte buone qualità, ma gli si rimprovera il difetto di avarizia: la quale dimostrò particolarmente nell'occasione, in cui alcuni deputati di una città andarono a partecipargli di avere raccolta una grossa somma di danaro a fine di innalzargli una statua d'oro.

  A140000378 

 Un uomo coraggioso chiamato Plinio, soprannominato il naturalista od il vecchio (per distinguerlo da suo nipote, detto Plinio il giovane ), comandava la flotta Romana presso di Miseno, città distante nove miglia dal Vesuvio.

  A140000379 

 Plinio il giovine, corse eziandio un gravissimo rischio in quella città.

  A140000380 

 Durante questa eruzione due illustri città, appellate Ercolano e Pompei, restarono sepolte sotto altissimi mucchi di cenere, e il sito delle medesime giacque sconosciuto fino al 1710, tempo in cui vennero scoperte sotto al villaggio di Portici presso Napoli a grande profondità.

  A140000381 

 Il medesimo villaggio di Portici è fabbricato sulla lava, che coperse la città di Ercolano.

  A140000385 

 Un uomo straordinario di nome Apollonio, della città di Tiano, comunemente detto il mago, fomentava anch' egli la ribellione a favor di un generale chiamato Nerva.

  A140000386 

 Difatto egli trovò modo di fuggire, e si ritirò in Efeso, città dell' Asia minore.

  A140000392 

 Fece anche molte conquiste nelle parti d'Oriente e finì di vivere in Selinunte, città dell'Asia minore, detta di poi Traianopoli, vale a dire città di Traiano.

  A140000395 

 Egli riedificò la città di Gerusalemme sotto il nome di Elia per ricordare il nome di sua famiglia, che era Elio; ma proibì per sempre agli Ebrei di andare colà per abitarvi.

  A140000405 

 Gli uccisori di Comodo offrirono tosto l'impero a Pertinace, nativo di Alba città del Piemonte.

  A140000410 

 Intanto Severo giunto al colmo della empietà in una spedizione contro ai Britanni lasciò la vita nella città di Jork nell'Inghilterra.

  A140000426 

 Il Senato allora conferì la dignità imperiale a due senatori Claudio Pupieno e Decimo Celio; ma il popolo li ricusò ambidue e volle per imperatore Gordiano III, figliuolo di Gordiano II. Massimino a tale notizia correva furioso verso Roma, se non che giunto in Aquileia, città posta sulla sponda dell'Adriatico, fu trucidato dai medesimi suoi soldati in un col figliuolo.

  A140000429 

 Anche ogni cento anni solevasi solennemente celebrare in Roma l'anniversario della {117 [117]} fondazione di quella città; ma questa volta, oltre all'anno detto secolare, cioè che dava principio ad un altro secolo, occorreva eziandio l'anno millesimo da tale fondazione; pel che vi fu una solennità straordinaria con innumerabile concorso di gente.

  A140000436 

 Roma, per tanto tempo capitale del romano impero, si preparava a divenire la città eterna e la capitale del mondo cattolico.

  A140000441 

 Diede grandi esempi di valore nel combattere i Vandali ed altri barbari penetrati in Italia; portò le armi in Oriente contro ai Persiani; assali Palmira, città famosa nell'antichità, fondata dal re Salomone sotto il nome di Tadmor.

  A140000441 

 Questa città era la sede di Zenobia, donna di eroico valore, la quale per molte conquiste fatte si gloriava del titolo di regina d'Oriente.

  A140000443 

 I cristiani d'Antiochia ricorsero a lui perchè desse il suo parere intorno alla dottrina dell'eretico Paolo, il quale turbava quella città.

  A140000448 

 Città intere, i cui abitanti erano cristiani, furono arse e distrutte.

  A140000448 

 Datogli quindi il titolo di Imperatore Augusto, gli affidò il governo dell'Italia e di altri paesi, riserbando a sè il governo dell'Oriente, cioè della Grecia, della Macedonia, dell'Asia fino al Tigri e dell'Egitto, e stabili sua dimora in Nicomedia, oggidì Isnikmid, città dell'Asia minore.

  A140000450 

 Diocleziano si ritirò a Salona, piccola città sulle sponde del mare Adriatico, dove fu assalito da una malattia che lo faceva dare nelle più violenti smanie.

  A140000457 

 In questa città si erano raccolte quelle soldatesche di Massenzio, che andavano ritirandosi coll'avanzarsi di Costantino.

  A140000457 

 Invano i fuggiaschi cercavano di ricoverarsi in Torino; questa città loro chiuse le porte, e non le aprì che a Costantino.

  A140000457 

 Questi primi successi mossero altre città a spedirgli deputati {124 [124]} per protestargli ubbidienza; talchè senza ostacolo alcuno entrò in Milano, donde si condusse sopra Verona.

  A140000458 

 Allora Costantino fu dal senato e dal popolo accolto con grande onore e fra mille applausi condotto trionfalmente in città.

  A140000459 

 In mano la statua teneva una grande croce con questa iscrizione: «Con questo segno di salute, stendardo della vera potenza, ho liberato la vostra città dall'oppressione dei tiranni, e ristabilito il senato ed il popolo nell'antico loro splendore.» Finalmente, abolito il supplizio della croce, volle che invece di essere segno d'infamia fosse sul diadema imperiale segno di onore.

  A140000463 

 Quest'assemblea è nota nella storia sotto il nome di Concilio Niceno, perchè fu convocata in Nicea, città dell'Asia minore, oggidì Isnik nella Natolia.

  A140000467 

 Il luogo scelto fu l'antica città di Bisanzio, costruita in uno stretto tra l'Europa e l'Asia minore.

  A140000467 

 La quale città, perchè da lui riedificata con grande magnificenza, venne detta Costantinopoli, vale a dire città di Costantino.

  A140000470 

 Così in breve quella città divenne la più commerciante, la più ricca e la più abbondante d'insigni personaggi.

  A140000479 

 Allora egli cavandosi colle mani il sangue dalla ferita lo gettava rabbiosamente in aria, dicendo: Galileo hai vinto, Galileo hai vinto! Colle quali parole intendeva d'insultare ancora la divinità di Gesù Cristo, detto Galileo, perchè fino dall'infanzia dimorò in Nazaret, città della Galilea.

  A140000483 

 Egli governava con somma giustizia, risiedeva ora in Milano, ora in Treviri, città della Germania, a fine di poter meglio difendere le frontiere de' suoi Stati continuamente minacciati dai barbari.

  A140000485 

 Il suo esercito fu fatto a pezzi nelle vicinanze di Adrianopoli, città della Rumanìa; egli stesso ferito da un dardo, essendo stato portato in una casa vicina, vi perì consumato dalle fiamme, che i vincitori appiccarono.

  A140000494 

 Teodosio sdegnato contro a quella città, da lui ricolma di benefìzi, spedì due commissari con ordine di condannare a morte tutti i colpevoli.

  A140000495 

 Allora Flaviano con franchezza evangelica, Principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi riduceste in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti.

  A140000495 

 vescovo di quella {134 [134]} città, ottenne si forza di preghiere, che l'esecuzione del supplizio venisse differita finchè egli fosse andato a Costantinopoli per dimandare grazia all'imperatore.

  A140000496 

 A queste parole Teodosio s'intenerì, e versando lagrime, andate, gli rispose, andate, mio buon padre; affrettatevi di mostrarvi al vostro gregge, restituite la calma alla città di Antiochia, annunziando il mio perdono.

  A140000496 

 Tosto Flaviano si diresse alla sua città, ove fu accolto come angelo di pace fra le acclamazioni, e in tutte le chiese di Antiochia risuonarono inni di grazia all'Altissimo Iddio.

  A140000497 

 In altra occasione la clemenza di Teodosio venne meno; poichè, mentre egli era in Milano, gli abitanti di Tessalonica, città dell'Illirio, si rivoltarono contro al governatore, lo uccisero, e atterrarono in pari tempo una statua, che Teodosio aveva fatto innalzare al proprio padre.

  A140000502 

 In una battaglia, data presso la città di Aquileia, Massimo fu vinto, fatto a pezzi, e Valentiniano venne restituito sul pacifico suo trono.

  A140000507 

 Perciò al rumore della venuta di quei barbari fu preso da tale {137 [137]} spavento, che fuggissi da Milano, e venne a rinchiudersi in Asti, antica e forte città del Piemonte.

  A140000508 

 Alarico impadronitosi di Milano si condusse prestamente a stringere d'assedio la città, in cui erasi rifugiato l'Imperatore e lo avrebbe costretto ad arrendersi, ove Stilicone, famoso generale di Onorio, non fosse corso a difenderlo.

  A140000509 

 I barbari avevano ingenerato tanto terrore ad Onorio, che, non giudicandosi più tranquillo in Milano, trasferì la sede imperiale in Ravenna, città posta all'estremità del golfo Adriatico, e circondata a grande distanza da paludi quasi impraticabili.

  A140000513 

 Roma assediata al di fuori, agitata da parecchi barbari, che tenuti come schiavi si trovavano nell'interno della città, era sul punto della sua rovina.

  A140000514 

 Allora quella città superba espiò con disastri senza numero l'abuso che aveva fatto della sua passata grandezza.

  A140000514 

 La notte del 24 agosto del 410 la città fu illuminata dalle fiamme del proprio incendio.

  A140000515 

 Restarono abbattuti vari templi, e ridotti in polvere quegli idoli altra volta adorati, e dagli imperatori cristiani conservati ad abbellimento della città.

  A140000517 

 Si vide allora in mezzo alla desolata città una lunga processione di soldati barbari portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di s. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore si univano affollati alla processione dei barbari, e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di' guerra coi cantici religiosi.

  A140000518 

 Proponevasi di gassare in Africa per istabilire un vasto impero, ma in quella che stringeva d' assedio la città di Reggio di Calabria, improvvisamente mori, quando egli giudicavasi all'apice della potenza e della gloria.

  A140000525 

 Alla testa di cinquecento mila soldati, come impetuoso torrente, attraversò tutte le provincio poste lungo il Danubio, ed abbattendo eserciti ed atterrando città penetrò nelle Gallio, spargendo da per tutto il terrore.

  A140000526 

 Il valoroso Ezio non istette inoperoso; egli mise in armi i pia prodi soldati, che potè avere, e con un potente esercito andò ad incontrare Attila, allora che dava il saccheggio alla città d'Orleans.

  A140000526 

 Quanti Unni erano tra le mura della città furono fatti prigionieri, uccisi o precipitati nella Loira.

  A140000528 

 In quell'universale spavento molti Italiani fuggirono in alcune deserte isolette dell'Adriatico, e ivi fondarono una città, cui diedero il nome di Venezia, della quale avrò poi più cose importanti a raccontarvi.

  A140000529 

 In si terribile frangente s. Massimo, Vescovo di questa città, ne radunò gli abitanti e con autorità ed affetto di padre ravvivò in tutti il coraggio, esortandoli {142 [142]} a riporre in Dio una piena confidenza.

  A140000590 

 In tempo di pace venivano occupati a dissodare terreni incolti, a innalzare fortezze, a scavare canali, a costruire città, a formare strade, che talvolta da Roma prolungavansi a remotissime distanze.

  A140000591 

 RICOMPENSE E ONORIFICENZE MILITARI. - Le principali ricompense militari erano la corona ossidionale o per assedio, aggiudicata a chi avesse liberata una città od un campo assediato; la corona civica, concessa a chi avesse salvata la vita di qualche cittadino; la corona murale, accordata a chi fosse giunto il primo sulle mura nemiche nell'occasione di un assalto.

  A140000612 

 Era cosi chiamata perchè fu inventata a Pergamo, città dell'Asia Minore.

  A140000612 

 In questa città vi era una biblioteca, fondata da Eumene, che conteneva duecento mila volumi scritti su questa carta.

  A140000614 

 U. C. voleva dire: Urbis conditae, ossia dalla fondazione della città di Roma.

  A140000619 

 ABITAZIONI. - Le città degli antichi Italiani non erano altro che un ammasso di capanne, le quali talora si trasportavano da un luogo all'altro.

  A140000619 

 Ai tempi della fondazione di Roma vi erano già moltissime città costruite con pietre, con mattoni, e ben fortificate.

  A140000631 

 La moderazione di questo re è dovuta alla relazione che mantenne con un santo solitario di nome Severino, il quale abitava sulla sponda del Danubio vicino alla città di Vienna.

  A140000634 

 Toccata colà una grave sconfitta nell'agosto del 489, Odoacre raccolse un secondo esercito, e andò ad affrontare il nemico sulle rive del fiume Adige, vicino alla città di Verona, dove seguì la grande battaglia, che doveva decidere della sorte di que' due famosi guerrieri.

  A140000637 

 Ciò non ostante si fortificò nella città di Ravenna, ove sostenne un lungo assedio con raro valore.

  A140000638 

 Tuttavia in breve tempo l'amenità del nostro clima, e qualche resto dell'antica civiltà italiana gli fecero deporre grande parte di sua fierezza, così che si occupò con molto zelo a ristorare le città e a riparare alla miseria, in cui molti dei suoi sudditi erano caduti.

  A140000640 

 Si appressava il sommo pontefice a Costantinopoli, e tutta la città colla croce e con doppieri venne ad incontrarlo alla distanza di dodici miglia.

  A140000645 

 Come si fece vedere in Italia, molte città gli aprirono le porte; pel che egli potè venire difilato a Roma, ed entrarvi pacificamente senza il minimo contrasto.

  A140000646 

 Belisario sollecitamente lo insegni, e diedesi a cingere d'assedio quella città, cui riuscì a sottomettere colla fame.

  A140000646 

 Il novello principe corse tosto a cingere di assedio la città di Roma, donde fu costretto di allontanarsi dalle genti di Belisario.

  A140000650 

 L' esatta disciplina dei Goti, la generosità di Totila fecero si che di buon animo le città d'Italia gli aprissero le porte.

  A140000650 

 Tuttavia molti per la fama del suo valore, unendosi a lui ingrossarono assai il suo esercito, ed egli potè avanzarsi verso il mezzodì dell'Italia, impadronirsi di molte città, ed occupare Benevento, Cunia e Napoli.

  A140000651 

 Si afferma che Totila volesse eziandio atterrare le mura e parecchi altri belli edifizi di quella superba città sul timore che i greci potessero ancora aver modo di fortificarsi contro di lui; ma essendo stato supplicato da Belisario di risparmiare quei monumenti delle antiche glorie romane, egli preferi al proprio interesse la riverenza dovuta a quelle preziose memorie.

  A140000659 

 E già il principe Longobardo tutto furioso trovavasi alla entrata della città, quando gli cadde il cavallo improvvisamente.

  A140000659 

 Gli intrepidi abitanti, sperando di essere soccorsi dall' esarca di Ravenna, per tre anni respinsero gli assalti dei barbari; onde Alboino pieno di furore giurò che in quella sciagurata città non avrebbe risparmiato nè uomini, nè donne, nè vecchi, nè fanciulli, e che tutti coloro i quali non fossero periti di fame sarebbero caduti sotto i colpi di spada.

  A140000659 

 La sola città di Pavia osò opporre agli invasori lunga e vigorosa resistenza.

  A140000673 

 Con questa corona s'incoronarono i re Longobardi; poi quasi tutti i sovrani che si chiamarono re d'Italia: e si conserva gelosamente in Monza, città distante dieci miglia da Milano.

  A140000676 

 Agilulfo lo accolse favorevolmente, e, gli assegnò una cappella, dove ora è la città di Bobbio: di più gli diede una estensione di terreno lungo e largo cinque miglia.

  A140000686 

 Fra queste città si novera Roma, la quale era bensì sottomessa a un governatore greco, ma questi nè per dignità, nè per ricchezze, nè per soccorsi poteva competere col sommo Pontefice.

  A140000686 

 Laonde la città tenendo in poco conto il rappresentante del Greco imperatore, si consultava e si reggeva secondo il parere del supremo Gerarca suo vero benefattore.

  A140000686 

 Per la non curanza dei Greci e dei Longobardi accadde che parecchi si crearono duchi indipendenti nelle provincie da loro governate, e che altre città cominciarono a non più ubbidire nè agli uni, nè agli altri.

  A140000687 

 parte delle diroccate mura della città.

  A140000691 

 Di quest'odio universale contro ai Greci si valse Liutprando {184 [184]} per assalire molte città e terre dipendenti dall'imperatore, e già aveva incominciato ad occupare pur quelle del ducato romano, quando Gregorio prese a proteggere queste ultime.

  A140000692 

 Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostro il grave suo torto.

  A140000701 

 Ciò non ostante i Papi non possedevano ancora su Roma un dominio temporale, quale già ottenevano sopra le cinque città di Ancona, di Umana, di Pesaro, di Fano e di Rimini, dette la Pentapoli: tuttavia vi godevano di una sovranità morale, che presto si convertì in vero dominio.

  A140000701 

 Quindi per uno di quei consigli, che non si spiegano secondo la saviezza del mondo, trasporta il suo trono ai confini d'Europa nella città di Bisanzio, rinunziando alla splendida Roma per la povera Bisanzio, che volle denominata Costantinopoli.

  A140000702 

 Così i Pontefici acquistarono una città ed un territorio abbastanza grande per essere liberi ed indipendenti a casa loro, ma abbastanza piccolo da non divenire mai potentati tremendi come sono quelli della terra.

  A140000703 

 A fine di ottenere vie meglio il loro intento vari Stati greci mantenevano a Delfo ambasciatori, che formavano il così detto Consiglio amfizionico, incaricato di tutelare l'indipendenza e il dominio dell'oracolo e della città contra le usurpazioni e gli insulti sì dei privati, sì delle repubbliche.

  A140000703 

 Gli antichi Greci colla loro autorità vengono a confermare le tre massime: che un oracolo religioso deve essere libero ne' suoi giudizi; che per essere libero abbisogna dell'indipendenza; e che per essere indipendente deve abitare in città propria ed in proprio territorio.

  A140000703 

 Infatti l'oracolo di Delfo, rinomatissimo in tutta l'antichità, era cattolico presso i Greci, perchè da tutti venerato, e da tutte le parti andavasi a visitarlo e consultarlo: ma affinchè fosse libero i Greci vollero la città ed il contado di Delfo indipendenti dagli Stati della Grecia, e per conseguenza l'oracolo risiedesse in paese suo.

  A140000704 

 Come l'oracolo religioso era cosa cattolica, ossia universale per tutti i Greci, così la città, il contado, il tempio e le ricchezze di Delfo non appartenevano punto ai cittadini di Delfo, ma all'intera nazione greca.

  A140000712 

 Di bel nuovo il romano Pontefice Stefano II va ad incontrarlo alle porte della città, gli si avvicina e lo prega di ritirarsi; egli accondiscende e giura altra tregua che doveva nuovamente durare vent'anni.

  A140000712 

 Ruppe di nuovo la tregua giurata dai suoi predecessori, andò ad impadronirsi di Ravenna, e assali la stessa città di Roma.

  A140000716 

 Astolfo ridotto a strettezze domandò pace al re dei Franchi con promessa di restituire le città prèse al Papa, e di risarcirlo {191 [191]} dei danni, che i suoi sudditi avevano patito.

  A140000725 

 Dopo le gloriose vittorie riportate sopra i Longobardi egli restituì al Papa tutte le città e tutti i paesi che gli avevano tolto i barbari, ed essendosi recato a Pavia, prese il titolo di re dei Franchi e d'Italia, ponendosi sul capo la corona di ferro, che aveva servito ad incoronare i re Longobardi.

  A140000727 

 Così le città, i villaggi, i castelli d'Italia furono divisi fra una quantità di signori, i quali si occupavano a mantenere la tranquillità tra i mercanti e coltivatori dei loro dominii.

  A140000734 

 Era semplice di costumi, sobrio, instancabile; dormiva poco; in tempo di mensa facevasi leggere le storie antiche, oppure un libro di s. Agostino, intitolato la Città di Dio.

  A140000738 

 Lo stalo della Chiesa, che comprendeva presso a poco quoi medesimi paesi e quelle stesse città d'oggidì.

  A140000741 

 Questa città composta di molte isolette si trova quasi nella estremità settentrionale del mare Adriatico verso ponente presso alla foce di parecchi fiumi.

  A140000748 

 Lottario allora stimò bene di lasciare tranquilli i suoi fratelli, e si fece un trattato di pace, detto trattato di Verdun, perchè conchiuso in una città di Francia, che ha questo nome.

  A140000751 

 Il novello quartiere così fortificato servì di potente difesa contro ai barbari, e fu unito all'antica Roma sotto al nome di città Leonina, vale a dire borgo di Leone dal pontefice Leone IV, che ne fu il fondatore.

  A140000753 

 La maggior parte morirono sotto agli occhi del re, il quale tuttavia non tralasciò di continuare il suo viaggio fino alla città di Piacenza, dove straziato da acutissimi dolori cessò di vivere, senza dare segno di pentimento.

  A140000753 

 Ma giunto appena a Lucca, città di Toscana, egli e quasi tutto il suo corteggio furono presi da una febbre maligna, la quale produceva gli effetti più strani e più spaventevoli.

  A140000756 

 Laonde i contadini ignoranti ed incapaci di farsi capi d; squadra sottomettevansi facilmente al dominio di questi conti o marchesi o duchi, i quali possedevano qualche città, oppure castello difeso da uomini armati.

  A140000760 

 Vinto, dovette per iscampo chiudersi in Verona, unica città rimastagli fedele.

  A140000766 

 In mezzo agli avvenimenti che vi ho poco fa raccontati, o giovani cari, la città di Roma, che fu in ogni tempo il bersaglio delle vicende politiche, andò eziandio soggetta a gravi turbolenze.

  A140000769 

 Morto Ottone senza successione, molti signori italiani si radunarono in Pavia, e nel 1002 elessero a re d'Italia un famoso guerriero di nome Ardoino, marchese d'Ivrea, che, come vi è noto, è una città considerabile del Piemonte.

  A140000775 

 Ivi strinsero amicizia con un certo Melo, potente e savio cittadino della città di Bari.

  A140000776 

 Correva l'anno 1016, quando un gran numero di navi cariche di saraceni venuti dall'Africa minacciavano di assalire la città di Salerno, metterla a sacco e condurre gli {208 [208]} abitanti io ischiavitù, secondo l'uso di quei barbari.

  A140000776 

 Pertanto si presentarono intrepidi al principe della città, chiedendogli solo armi e cavalli.

  A140000780 

 In forza di tali pretese continuavano ad esigere obbedienza e tributi dalle città dell'Italia meridionale, in cui perciò mantenevano piccoli presidii o guarnigioni di soldati.

  A140000780 

 Ma quei lontani padroni avari e deboli quali erano, unicamente miravano a smugnere gli Italiani d'ogni bene, senza darsi cura d'impedire che i Saraceni, gli Ungheri, i Normanni ed altri popoli feroci scorressero l'Italia, e ne saccheggiassero i campi e le città.

  A140000782 

 A poca distanza da Salerno e sulle sponde del Mediterraneo sorge una città, detta Amalfi, i cui abitanti erano allora assai noti pel genio, che avevano pel commercio e per l'industria.

  A140000786 

 I due eserciti non tardarono ad affrontarsi, e il 14 giugno 1053 si azzuffarono presso la città di Civitella, nella provincia di Capitanata.

  A140000788 

 Dopo quella giornata i Normanni lo elessero a loro capo, ed i mercanti di Amalfi per cattivarsi l'amicizia di un vicino sì formidabile gli conferirono il titolo di duca della loro città, a patto che il suo esercito non avesse a penetrare mai dentro le mura di essa.

  A140000803 

 Questa contesa tra l'imperatore ed i papi continuò ancora mentre regnava Enrico V, successore di Enrico IV, ed ebbe fine durante il pontificato di Calisto II nella città di Worms, dove si conchiuse nel 1122 un trattato, pel quale1 il re si obbligava di rinunziare al diritto d'investitura spirituale, a lasciare libere le elezioni dei prelati, ed a restituire i beni presi alle chiese.

  A140000806 

 Appunto in quest'epoca la maggior parte delle città d'Italia presero una nuova forma di governo, con cui esternamente {216 [216]} parevano ancora dipendenti dagli imperatori di Germania, ma internamente erano affatto libere.

  A140000806 

 Le città così costituite appellaronsi Comuni.

  A140000806 

 Queste città erano governate da tre o sei consoli, pòi dai podestà e capitani del popolo, i quali avevano nelle loro mani concentrata ogni autorità.

  A140000815 

 A quella vista tutti i guerrieri latini fremettero di sdegno, e come seppero che il Sultano, ossia re dei Turchi, aveva radunato il suo esercito intorno alle mura di Nicea (città dove si celebrò il primo Concilio ecumenico), lo andarono ad assalire.

  A140000816 

 Allora i Turchi radunarono le loro forze in un'altra città dell'Asia minore, detta Iconio, celebre per la dimora e la predicazione ivi fatta dall'apostolo s. Paolo.

  A140000816 

 I Latini per andare in Palestina {219 [219]} dovevano impadronirsi di questa città.

  A140000816 

 Il sultano alla testa di numerose schiere di cavalieri arabi devastò tutto il paese, ove dovevano passare i crociati, i quali di mano in mano, che avanzavansi, trovavano distrutte le messi, arse le città ed i villaggi, otturati i pozzi: tanto che andarono ben tosto soggetti alla fame, alla sete, a disagi e malattie di ogni genere.

  A140000817 

 Gerusalemme, la città santa, la città, ove Gesù Cristo aveva patito la morte per riscattare i peccati degli uomini, pareva il termine ed il rimedio di tutti i loro mali.

  A140000819 

 L'esercito latino attendeva colla massima impazienza, che spuntasse quell'aurora, la quale doveva appagare i loro lunghi desideri, quando sul far del giorno dall'alto delle montagne, su cui eransi attendati, videro sorgere dinanzi ai loro occhi quella città, per cui avevano affrontati tanti pericoli.

  A140000821 

 Il guerriero tutto immerso nella sua ammirazione era ancora prostrato dinanzi la città santa, allora che cinque soldati musulmani, posti a guardia della montagna, l'assalirono d'improvviso e gagliardamente.

  A140000821 

 Riesce malagevole il descrivervi le prodezze e gli sforzi fatti dai cristiani per impadronirsi di quella famosa città, di cui i Turchi contrastavano il possesso col coraggio della disperazione.

  A140000822 

 Il dì seguente allo spuntare dell'alba si diede un gagliardissimo assalto; da più lati si portarono lunghe scale, per cui {221 [221]} salivano le mura ed entravano in città, a ciò incoraggiati dall'esempio di Goffredo e di Tancredi.

  A140000823 

 I Turchi assaliti da tutte parti, si videro costretti di abbandonare i bastioni e di ritirarsi nell'interno della città, dove i vincitori animati dalla vittoria ne fecero terribile sterminio.

  A140000824 

 Frattanto il pio Goffredo, che non avrebbe voluto spargere senza necessità neppure una goccia di sangue umano, entrato appena in città, si era spogliato delle sue armi, e coi piedi scalzi seguito da tre soli servi recavasi nella cappella del santo Sepolcro, ove si prostrava col maggior rispetto.

  A140000828 

 Così terminò la prima crociata; ma cento anni dopo la fondazione del nuovo regno di Gerusalemme, essendo quella città ricaduta in potere dei Musulmani, tutti gli sforzi tentati di poi da alcuni sovrani d'Italia, di Francia e di Germania per ricuperarla rimasero senza effetto.

  A140000830 

 Queste due città si erano erette in repubbliche, cioè si governavano indipendenti, sènza più essere soggette agl'imperatori greci o germanici; e comechè fossero tra di esse rivali, tuttavia comunicavansi i prodotti della loro industria, e facevano quasi un comune commercio nei più remoti paesi.

  A140000831 

 Egli fu doloroso spettacolo il vedere uomini della medesima nazione, fino allora amici, i quali esercitavano il medesimo commercio e la medesima industria, compagni di viaggi nelle lunghe loro spedizioni, venire a battaglia e fare da una parte e dall'altra orribile carnificina! Dopo ostinatissimi combattimenti, i Pisani impadronitisi di quella sventurata città, la saccheggiarono per modo, che d'allora in poi non potè più riaversi da quel disastro.

  A140000832 

 I mercanti di Amalfi, i cui magazzini erano stati dati in preda alle fiamme ed al saccheggio, abbandonarono un soggiorno, che la gelosìa aveva reso loro insopportabile, e andarono a portare nelle altre città d'Italia la loro industria e gli avanzi delle loro ricchezze.

  A140000835 

 Quindi avveniva una vera confusione, perchè nella stessa città gli uomini si attenevano a legislazioni diverse.

  A140000841 

 Ma accortosi che gli Italiani erano pronti a fargli resistenza, stimò bene di entrare solamente nelle piccole città incapaci di opporsegli.

  A140000841 

 Quelle fra esse, che ebbero cuore di serrare le porte in faccia all'esercito di lui, vennero orribilmente saccheggiate e ridotte in cenere; tale fu la sorte che toccò alle città di Ghieri, Asti, Tortona e Spoleto.

  A140000843 

 In questa guisa i Milanesi provvidero non solo alla sicurezza della propria città, ma furono altresì in grado di venire in soccorso dei vicini paesi.

  A140000844 

 La resistenza di parecchie città italiane avrebbe dovuto consigliare l'imperatore a non più ritornarvi; ma egli si era ostinato di volerle a qualunque costo soggiogare.

  A140000845 

 Una guerra sì crudele infondeva grandissimo timore negli abitanti delle terre vicine; ciò non ostante la {227 [227]} città di Crema, alleata del Milanesi, non abbandonò i suoi fratelli nel momento della sventura.

  A140000847 

 Non minore era l'orrore dell'interno della città; nelle strade, nelle piazze si vedevano persone e bestie morte di fame; da cui solo campava chi sapeva procurarsi coll'astuzia o colla violenza qualche cibo grossolano.

  A140000847 

 Perciò, oltre all'avere distrutti i raccolti delle campagne circostanti, quei barbari tagliavano le mani ai contadini, che tentavano introdurre grani o frutta in città.

  A140000847 

 Ridotta quella città ad un mucchio di rovine, i soldati di Barbarossa si addensarono di nuovo intorno a Milano, volendo costringerla ad arrendersi per fame.

  A140000848 

 Il popolo ridotto alla disperazione ricusava di obbedire ai magistrati, e chiedeva ad alta voce che si dovesse consegnare la città; i consoli invece esortavano i cittadini alla difesa, dipingendo loro la vendetta, che farebbe un imperatore offeso ed implacabile.

  A140000849 

 Era il dì 7 marzo 1162; i Milanesi si avviavano a Lodi per giurare fedeltà all'imperatore; la gente camminava divisa in turbe, secondochè erano divisi i quartieri della città.

  A140000850 

 Il carro era pesante e tirato da buoi coperti di gualdrappe, sulle quali vedovasi dipinto o intessuto lo stemma della città.

  A140000852 

 Il conte di Biandrate, uno dei signori Italiani della corte di Federico, tutto amore pei suoi concittadini, sulla speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, fecesi avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere compassione di quella città e dei suoi cittadini.

  A140000853 

 La città di Milano divenne allora muta e squallida, come se fosse un vasto cimitero.

  A140000854 

 Intanto giunse a Milano l'imperatore coll'esercito e condannò la città ad essere distrutta, volendo così cancellare dal mondo il some dei Milanesi.

  A140000854 

 Le milizie delle città italiane alleate di Federico aiutarono a compiere la crudele vendetta, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro a quella città, la quale negli anni addietro aveva quasi intieramente devastato le città di Lodi e di Como.

  A140000856 

 A soffocare questo principio di ribellione egli si mosse da Pavia con buon numero di soldati; ma giunto presso Verona videsi schierato contro l'esercito delle città collegate assai più numeroso del suo, e non osando di venire a battaglia si ritirò e poco dopo parti nuovamente per la Germania.

  A140000856 

 Così quella città risorse in breve dalle sue macerie.

  A140000856 

 L'esempio dei Veronesi infuse {230 [230]} coraggio ad altre città: Cremona, Bergamo, Mantova, Brescia e Ferrara entrarono anch'esse nella lega, giurando difendersi le une le altre contra la tirannia imperiale, e specialmente fermarono di riedificare Milano per condurvi gli abitanti dispersi nei borghi vicini.

  A140000856 

 Questo stato violento di cose non poteva durare: e presto le città di Verona di Vicenza, di Padova e di Trevigi incominciarono a stringersi in lega fra loro per fare testa agli ordini di Federico.

  A140000858 

 Mentre nuove città andavano associandosi alla lega lombarda, Pavia si manteneva nella fede dell'imperatore.

  A140000858 

 Per angustiare questa città i collegati determinarono di fabbricarne dalle fondamenta un'altra, che non fosse molto distante, e di fortificarla con ogni arte.

  A140000858 

 Per questo fine scelsero una bella e feconda pianura, circondata da tre fiumi, ed obbligando gli abitanti delle vicine terre di Gamondio (ora Castellazzo), Marengo, Solerò ed Ovilio a trasferire colà la loro abitazione, fabbricarono nel 1168 la città, che in onore del papa Alessandro III, capo della lega, vollero chiamata Alessandria.

  A140000858 

 Siccome la fretta era grande, e mancavano i materiali, cosi furono i tetti di quelle case coperti di paglia, pel che alla città venne il nome di Alessandria della paglia.

  A140000859 

 La novella città si difese fortemente quattro mesi, senza che gli alleati le portassero alcun soccorso.

  A140000859 

 Traversò il Moncenisio, arse la città di Susa, sottopose Asti, che già risorgeva dalle sue rovine, e si portò verso Alessandria.

  A140000863 

 Il Papa non volle conchiudere cosa alcuna senza parteciparla alle altre città della lega lombarda; e a questo fine si recò nella città di Ferrara.

  A140000865 

 Da Ferrara il Papa ritornò a Venezia, ove si stabilì una tregua di sei anni, scaduta la quale, fu poi il 25 giugno 1183 conchiuso nella città di Costanza un trattato di pace, in cui l'imperatore cedette ai comuni il diritto di levare eserciti, di confederarsi, fortificarsi, amministrare la giustizia e di eleggersi i consoli.

  A140000869 

 La città di Venezia, miei cari amici, come già vi dissi, è tutta quanta fabbricata sul mare Adriatico.

  A140000870 

 Or bene quella Venezia, a cui non si poteva giungere da alcuna parte, se non in barca, divenne in breve tempo, per la sua industria e pel suo commercio, una delle più florido e ricche città del mondo.

  A140000875 

 La flotta veneziana aveva già sciolto le vele per la Palestina, e strada facendo aveva ridotto ad obbedienza Zara, città della Dalmazia, che si era ribellata alla repubblica, quando un principe greco, di nome Alessio, e soprannominato l' Angelo, in età di soli dodici anni, andò a presentarsi ai crociati, supplicandoli di dargli aiuto.

  A140000879 

 Ma quando le navi si accostarono alla città, e si poterono bene distinguere i suoi bastioni coperti di un'immensa quantità di soldati, non vi ebbe tra i Latini neppur un guerriero, il quale non gettasse lo sguardo sulla sua spada e sulla sua lancia, e non fremesse vedendo il numero dei nemici, con cui avrebbe avuto a combattere; poichè in Costantinopoli erano ben venti armati contro ad ogni soldato francese e veneziano.

  A140000880 

 L'usurpatore di Costantinopoli, addimandato eziandio Alessio Angelo, principe crudele, che non aveva esitato di far accecare il proprio fratello per farsi strada al dominio, volle provarsi a combattere coi crociati; ma al solo aspetto di quegli uomini saldi come muraglie i Greci fuggirono vergognosamente senza pugnare, ed abbandonarono ai Latini le torri, le mura ed i principali quartieri della città.

  A140000883 

 Un giusto sdegno rapidamente passa da' baroni nelle schiere dei loro soldati, e tosto dato gagliardo assalto entrano nella città e in poco d'ora se ne rendono padroni.

  A140000884 

 Allora i crociati divenuti padroni della grande città proposero a Dandolo di salire sul trono imperiale: ma il vecchio doge se ne scusò a cagione della grave età, asserendo che amava meglio essere doge di Venezia e finire i suoi giorni nell'amore dei suoi cittadini, che diventare imperatore di Costantinopoli.

  A140000889 

 In capo all'Italia vedevansi la Lombardia, ubertosa provincia, ricca di un gran numero di città, importanti, come {238 [238]} Milano, Pavia, Bergamo, Piacenza, Cremona; e la Toscana, di cui Firenze e Lucca erano le principali.

  A140000889 

 Quelle città per la maggior parte doviziose e popolate, poste sotto al più bel clima del mondo, erano circondate da bastioni, sormontate da alte torri, e difese da profonde fosse, delle quali cose scorgonsi ancora le traccio in parecchie di esse.

  A140000890 

 Mentre le città italiane andavano così consolidando il loro governo, spesso erano molestate dai re ed imperatori stranieri, i quali pretendevano qualche diritto sopra l'Italia.

  A140000890 

 Ogni città, ogni provincia, ogni terra, e per poco ogni famiglia conteneva nel proprio seno Guelfi e Ghibellini, che si odiavano a morte.

  A140000892 

 Questo Enrico dopo un regno poco onorevole morì, lasciando un figliuolo di quattro anni, conosciuto sotto il nome di Federico II. Costanza di lui madre, trovandosi al punto di morte, affidò la cura del giovane Federico al sommo Pontefice Innocenzo III; ma il pupillo fatto adulto mandò a vuoto le sollecitudini del Papa, e malgrado ogni promessa, ogni giuramento di proteggere la religione, volse perfidamente le sue mire ad estendere i suoi dominii e a soggiogare le città d'Italia, che governavansi indipendenti a maniera di repubbliche.

  A140000894 

 Egli fu uno dei principali strumenti di cui si servì Federico II per combattere la seconda Lega Lombarda, che si formò fra le città di Torino, Alessandria, Vercelli, Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Piacenza, Vicenza, Padova, Ferrara, Treviso, Crema, e il Marchese di Mont'errato,a fine di opporre una valida resistenza all'imperatore.

  A140000894 

 Ma il Papa vedendo che trattavasi di venire a grave spargimento di sangue tra soldati italiani, si adoperò per modo, che riuscì a sedare gli animi a condizioni vantaggiose e per l'imperatore e per le città alleate.

  A140000894 

 Quindi aiutato da Federico II si rese padrone di Verona e di alcune altre città, su cui esercitò vera tirannìa.

  A140000896 

 Finalmente l'imperatore, ora vittorioso, ora vinto, marciò con tutto le sue forze contro alla città di Parma, dove i suoi avevano toccato una grave sconfitta.

  A140000897 

 La città fu stretta di assedio; terribili furono gli assalti accompagnati {240 [240]} da orrende barbarie.

  A140000905 

 Tuttavia i due eserciti vennero alle mani e s'incontrarono sulle rive del fiume Calore, a poca distanza dalla città di Benevento.

  A140000906 

 Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altro città d'Italia solle-citavanlo a venir presto in Italia, assicurandolo che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero contro ai Guelfi.

  A140000909 

 Corradino si avanzò a Roma, d'onde il Papa era partito precipitosamente per ricoverarsi in una città vicina.

  A140000910 

 I due eserciti non tardarono a trovarsi di fronte in una vasta pianura, che si estende vicino alla città di Aquila a poca distanza dal lago Fucino: colà si agitarono per l'ultima volta le sorti degli imperatori di Germania tra i Guelfi ed i Ghibellini.

  A140000915 

 Palermo intera levossi in armi, il popolo si precipitò sui Francesi, e ne menò orribile strage; lo stesso fecero altre città della Sicilia.

  A140000919 

 Genova era già molto rinomata al tempo dei Romani, e mediante l'operosità dei suoi cittadini essa divenne poco per volta una città importantissima.

  A140000919 

 Quando poi Carlomagno venne ad impadronirsi dell'Italia, anche Genova se gli sottopose; ma dopo la morte di quell'imperatore continuò a reggersi in forma di repubblica, come facevano le città di Venezia e di Pisa.

  A140000922 

 Poco lungi dal Genovesato stava la città di Pisa, emula di Genova sì nel commercio per mare, e sì nel procacciar di assoggettare al suo dominio altre città e terre.

  A140000922 

 Spedirono pertanto una flotta per impadronirsi della loro città; ma {247 [247]} questi, che da gran tempo desideravano di misurarsi coi Genovesi, allestirono un numero quasi ugnale di galere, sulle quali imbarcarono una grande quantità di soldati e di marinai.

  A140000926 

 Essendo essa una città ghibellina, che aveva maltrattato alcuni cardinali e vescovi, non osava certo ricorrere agli aiuti del sommo Pontefice; laonde si rivolse direttamente a Genova, chiedendo pace; ma le condizioni ne erano talmente dure, che gli stessi Pisani tenuti colà in prigione sconsigliarono la conclusione di una pace cotanto vergognosa.

  A140000927 

 Il conte Ugolino che aveva trattato questi affari seppe approfittarne in suo pro', e dopo di aver cacciato i Ghibellini da Pisa ottenne di essere fatto padrone della città per anni dieci.

  A140000929 

 Fu già un tempo che i Pisani soggettarono Amalfi ad orribile saccheggio, ed ora sono eglino stessi costretti a vedere la loro città in preda ai maggiori disastri.

  A140000930 

 Firenze eziandio, come ricca città e gentile, contribuì non poco al loro incremento.

  A140000931 

 In quella medesima occasione il pittore aveva terminato un lavoro rappresentante la santa Vergine, destinato ad una chiesa di quella città.

  A140000934 

 Gli uomini più ragguardevoli della città, e tra questi l'insigne poeta Dante Alighieri, usarono con lui domesticamente, ed era universalmente ammirato per l'acutezza e piacevolezza del suo ingegnò.

  A140000938 

 Giotto andò col santo Padre in Francia, e in molte città di quel regno lasciò bellissime pitture.

  A140000939 

 Nell'anno 1316 Giotto si restituì alla patria carico di doni preziosi e di onori; ma non gli fu possibile di fermarsi molto in Firenze, perchè in tutte le città era chi invitavalo per avere a qualunque prezzo dei suoi lavori.

  A140000944 

 A quel tempo, in cui quasi tutte le città d'Italia erano divise nelle due parti dei Guelfi e dei Ghibellini, Dante, che aveva avuto un maestro guelfo, si rese illustre in molte imprese, combattendo valorosamente contro ai Ghibellini.

  A140000945 

 In Pistoia, città non molto distante da Firenze, nacque casualmente una rissa fra Lore e Gerì, che erano due giovani di due illustri famiglie; nella rissa Gerì fu leggermente ferito.

  A140000949 

 Costui a solo fine d'impadronirsi della città di Firenze erasi posto con finzione dalla parte dei Neri, cui eransi congiunti i Guelfi.

  A140000949 

 Nonostante l'astuzia, con cui conduceva le sue macchinazioni, il popolo giunse a scoprire le trame di Donato, e lo assediò nel proprio palazzo, ove non potendosi più difendere tentò di fuggire; ma fu raggiunto e ucciso appena uscito di città (anno 1308).

  A140000951 

 Il duca a stènto ottenne di poter uscire della città (6 agosto 1343) fra l'esecrazione e il disprezzo universale, dopo di averla tiranneggiata dieci mesi.

  A140000952 

 Gl'infimi di essa, detti Ciompi, eccitati specialmente da una famiglia chiamata Ricci, che era una delle principali della città, scorrevano le vie schiamazzando contro i signori, ed infine acclamarono gonfaloniere

  A140000955 

 Quasi il medesimo fecero nella Romagna; ma rivolgendosi verso la Lombardia trovarono le città di Ferrara, di Bologna, di Ravenna, di Piacenza e d'Imola armate e pronte ad opporsi al loro cammino.

  A140000957 

 Allora che vi parlai dello stabilimento della sede pontificia nella città di Roma, voi notaste sicuramente, come questa città da capitale del Romano impero sia divenuta capitale del cattolicismo.

  A140000957 

 Ma per una serie di tristi avvenimenti dovette abbandonare la sua sede e trasferirsi ad Avignone, grande e bella città della Francia, situata sulle rive del fiume Rodano.

  A140000958 

 Filippo mandò un suo generale chiamato Nogaret, il quale dopo di aver costretto il romano Pontefice a fuggire nella città di Anagni, si recò colà armata mano alla testa d'iniqua sbirraglia, mandando insane grida contro al Papa, che era Bonifacio VIII. Se gli presentò quel generale innanzi, e in tuono minaccioso a nome della corte di Francia {258 [258]} imposegli o di accondiscendere a quanto desiderava il re (che pretendeva cose illecite), o di acconciarsi ad esser trascinato in Lione per essere ivi deposto.

  A140000959 

 Intanto la prigionia del Pontefice dispiaceva oltremodo a quei di A-nagni, i quali prima mossi a compassione, indi a furore, impugnarono le armi e cacciarono via i sacrileghi; ed unitisi a quelli, che da Roma erano accorsi per liberare il loro padre e sovrano, lo condussero sano e salvo nella sua sede tra le acclamazioni e gli applausi della fedele città.

  A140000961 

 Cessò quel numero straordinario di forestieri, che in vari tempi dell'anno sogliono recarsi in quella grande città per visitare il Capo visibile di tutti i cristiani, la qual cosa era sorgente di molte ricchezze.

  A140000963 

 Ma in Roma erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, i quali sostenendo le parti dei Guelfi costringono l'imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco stante, sorpreso da improvvisa malattia, muore.

  A140000964 

 Lucca si creò un altro signore, di nome Gastruccio Gastracane; il quale occupò le città di Prato, Pistoia, Pon-tremoli e la Lunigianà; combattè vittoriosamente contro ai Fiorentini, e portò le armi sotto la stessa loro città.

  A140000964 

 Ma in queha che esso da Pisa se ne andava a Lucca per sedare un tumulto, venne escluso dalla signoria d'ambedue le città.

  A140000966 

 Tutto è in rivolta: tutto discordia, e guerre le più accanite ardono tra città e città, e tra cittadini della medesima città.

  A140000970 

 Mentre viveva il Boccaccio, e precisamente nell'anno 1348, prese ad infierire una terribile peste in tutta l'Italia, e segnatamente nella città di Firenze.

  A140000981 

 Tuttavia in mezzo a tanta gloria il Petrarca era sempre afflittissimo, e pei mali cui andava soggetta la sua patria, e perchè i Papi erano tuttora costretti a dimorare nella città di Avignone, come vi ho sopra raccontato.

  A140000983 

 Questo io ben so, santissimo Padre, e a Dio non piaccia r che io restringa la vostra autorità; anzi vorrei piuttosto dilatarla, se fosse possibile, e godo nel sapere che essa non ha alcun confine; ma benchè la vostra sede sia per tutto, ove Gesù Cristo ha degli adoratori, Roma ha con voi1 particolari legami: siccome ciascuna delle altre città possiede il suo vescovo, così voi siete il vescovo della regina di tutte le città.

  A140000986 

 Finalmente fece il suo ingresso nella città, accompagnato da due mila cavalieri, in mezzo al clero e al popolo romano, che gli erano, venuti incontro, e che lo accolsero con solennità e trasporti tali di gioia, che niuno ricordava esservene stato altro esempio.

  A140000986 

 Giunto in Italia, fin dal primo momento che pose piede a terra, tutti i personaggi più illustri e costituiti in qualche dignità corsero a fargli omaggio; e i deputati di Roma andarono a consegnargli la intera signoria della loro città colle chiavi della fortezza di Castel sant'Angelo, che sino allora avevano conservate.

  A140000987 

 Gregorio fece il suo ingresso a cavallo, e attraversò la città di Roma in compagnia di tredici cardinali, seguito da un popolo innumerabile, che non sapeva come esprimere la sua allegrezza.

  A140000995 

 A tale effetto in agosto del 1379 con numerosissima squadra navale investirono Chioggia, la espugnarono con l'uccisione di sei mila cittadini, e ne catturarono quattro mila; posero il quartier generale sur una punta dell' isola di Malamocco, e circondarono strettamente la città nemica.

  A140000999 

 Se fissate lo sguardo sopra una carta geografica, vedrete nna parte dell'antica Gallia meridionale stendersi lungo il fiume Rodano e l'Isero fino al lago Lemano, vicino alla {270 [270]} città di Ginevra.

  A140001005 

 Per ciò che riguarda ad Amedeo, vi dirò come, dopo vani tentativi, obbligato a tornarsene in patria, salì sopra una nave; ma giunto in Cipro fu sorpreso {272 [272]} da grave morbo, che lo tolse di vita nella città di Nicosia, capitale di quell'isola.

  A140001006 

 Tuttavia Umberto, mercè la sua fermezza ed il suo coraggio, riuscì di nuovo a riavere quelle città e quelle terre, che l'avido imperatore gli aveva tolte.

  A140001007 

 Mentre le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, come di sopra fu detto, si facevano guerre sanguinose, la potenza dei conti di Savoia si andava consolidando; e Tommaso I (1188-1233), per dare al suo stato una capitale degna di un principe, fece abbellire e fortificare la città di Giamberì, la quale prima era un piccolo borgo.

  A140001008 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra, e gli Astigiani erano con tutte le loro forze venuti presso Moncalieri, dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi inoltravansi verso Torino, nella quale avevano partigiani.

  A140001008 

 La città di Asti allora reggevasi indipendente, e a simile governo aspirava anche Torino, tuttochè suddita dei conti di Savoia.

  A140001008 

 Tommaso andò ad incontrarli; ma rimasto sconfitto, si salvò dentro quella {273 [273]} città, dove la parte favorevole agli Astigiani lo prese e rinchiuse in carcere.

  A140001009 

 Mentre la maggior parte delle città e delle terre poste al di qua delle Alpi erano possedute dai suoi cugini per divisioni ereditarie, ovvero invase dagli Astigiani, parecchie città eransi eziandio ribellate; molte altre però, e principalmente i castelli di Rivoli, di Avigliana e di Susa si tenevano fedeli a lui.

  A140001015 

 Amedeo di ciò avvertito, tosto conduce i suoi sotto questa città, e la stringe di assedio.

  A140001015 

 Ma i Turchi possedevano la città di Gallipoli, che guarda lo stretto dei Dardanelli, detto anticamente Ellesponto, e che unisce l'Arcipelago al mare di Mannara, dagli antichi appellato Propontide.

  A140001017 

 Questa città fin dal 1250 non era più governata a maniera di repubblica Una famiglia detta dei Visconti la dominò per lo spazio di trecento anni.

  A140001018 

 Esso pose fine a così micidiale guerra col trattato di Torino così nominato perchè stipulato in questa città nel 1381.

  A140001022 

 Gian Galeazzo apprezzava gli uomini di genio militare, e sapeva all'uopo servirsene; proteggeva i dotti, promoveva le arti; e fra le sue opere merita special menzione la fondazione del Duomo di Milano, che forma oggidì il più bell'ornamento di quella città.

  A140001023 

 In una fertile pianura, a distanza di undici miglia da Torino e due dalla destra del Po, avvi la città di Carmagnola.

  A140001023 

 Questa città era già stata eretta in marchesato sul principio del secolo XIII, e fu patria di molti personaggi illustri per virtù, scienza e valore guerriero, tra cui si annovera Francesco Bussone, più conosciuto nella storia sotto il nome di Conte di Carmagnola.

  A140001025 

 Un capitano di ventura passato per questa città si abbatto in Francesco, e vedutone il fiero aspetto e conosciutane l'indole guerresca, il condusse con lui in qualità di fante, ossia garzone d'armi.

  A140001026 

 Con questo esercito egli comr battè tutti i nemici del duca, e gli acquistò molte città sì in Toscana, come in Lombardia.

  A140001028 

 Partitosi, di là andò a porre l'assedio a Genova, e battendola da tre lati con grosse artiglierie costrinse il doge ad arrendersi e ritirarsi col senato in Sarzana, città posta sui confini del Genovesato verso Toscana.

  A140001028 

 Poco appresso il Carmagnola vide un altro mandato a governare la città di Genova in suo luogo, e fugli ordinato di licenziare le trecento lande della sua compagnia.

  A140001037 

 La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno, che molti prelati e cardinali, radunatisi a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero a sommo Pontefice il duca Amedeo, mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma.

  A140001042 

 Costui ancora giovinetto stava lavorando le poche terre di suo padre presso Cotignola, città di Romagna, quando alcuni soldati di ventura guidati da Alberico, {283 [283]} conta di Barbiano

  A140001042 

 La città era ben difesa da altri condottieri di ventura, e tra questi da un certo Muzio detto lo Sforza, venuto in soccorso di quella.

  A140001047 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale, per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte facendole poi di là calare con universale ammirazione nel lago di Garda.

  A140001048 

 Questi, siccome era arditissimo, un bel dì s'inoltrò fra le prime squadre venete, che, stavano a guardia delle mura, e colla lancia in mano, altri ammazza, altri pone in fuga, e si apre la strada fin dentro la città.

  A140001051 

 Segnalò il suo valore vicino alla città di Alessandria, dove per due volte venne a battaglia, e per due volte sconfisse i nemici.

  A140001053 

 La città di Bergamo, sua patria, gli innalzò per monumento una cappella magnifica, la quale ancora oggidì rende gloriosa testimonianza di quel valoroso guerriero.

  A140001057 

 Un monaco di Magonza, città della Germania, chiamato Ruggero, trovò che questa polvere già in uso presso alcuni popoli era composta di zolfo, di carbone e di salnitro, e vide che questa era un combustibile atto a produrre effetti maravigliosi.

  A140001059 

 Un principe dei Turchi, chiamato Maometto II, acceso di sdegno perchè una città dei cristiani (i Turchi sono inimicissimi del cristianesimo) sorgesse ancora quasi in mezzo ai suoi stati, decise di volersene a qualunque costo impadronire.

  A140001060 

 È vero che i prelati greci col loro imperatore in un concilio generale radunato nella città di Firenze professarono di volersi tenere uniti al romano Pontefice; ma tornati in Grecia ricaddero quasi tutti negli errori di prima.

  A140001061 

 L'imperatore, da mille colpi trafitto, cadde sopra un mucchio di cadaveri da esso lui uccisi; tutta la città venne in mano de' Turchi; tutto fu messo a ruba, a sangue, a fuoco.

  A140001066 

 Molte migliaia di persone morirono per quel flagello; e se ne contarono trenta mila nella sola città di Napoli.

  A140001066 

 Vicino alla città di Rossano la terra si spalancò in voragine profonda, e tosto comparve un vasto lago, dove prima erano verdeggianti campagne.

  A140001067 

 Invia un immenso numero di soldati nel mezzodì dell'Italia, e assale la città di Otranto.

  A140001070 

 dalla città, e d'allora in poi i Medici divennero capi della repubblica.

  A140001071 

 A sue spese costrusse acquedotti e granai per assicurare l'alimento al popolo; innalzò chiese ed ospedali pei poveri; fondò una libreria pubblica facendo comperare in molti paesi i manoscritti più rari e più preziosi; accolse con onore tutti i sapienti, pittori, scrittori, architetti e letterati eccellenti in qualsiasi genere, a segno che Firenze giunse a superare nella prosperità e magnificenza tutte le città d'Italia.

  A140001078 

 Ma in quella che Lorenzo quasi per prodigio si sottraeva al furore dei Pazzi, gli amici dei Medici spargendosi per tutta la città, e correndo alle armi, chiamarono tutto il popolo contra gli assalitori, accusandoli di omicidio e di sacrilegio.

  A140001080 

 Merita speciale menzione la sollecitudine, con cui egli favorì le scienze e le arti, avendo chiamato in quella città i personaggi più dotti e gli artisti più insigni da tutte parti d'Italia.

  A140001083 

 Nel secolo V san Paolino, vescovo della città di Nola, introdusse l'uso delle campane sopra le torri, per dar segno dell'ora, in cui i fedeli dovessero intervenire alle sacre funzioni.

  A140001087 

 Nell'anno mille ventotto un frate di nome Guido, della città di Arezzo, inventò le note della musica, ritrovamento che rese assai facile lo studio di questa scienza.

  A140001092 

 Primo ad usare caratteri mobili nella stampa fu un dotto italiano della città di Feltro, per nome Panfilo Gastaldi.

  A140001100 

 Le sue belle maniere e le sue cognizioni gli procacciarono l'amicizia di alcuni mercanti suoi compaesani, i quali lo provvidero di quanto era necessario per dimorare in quella città.

  A140001101 

 Il peggio si è che il popolo, in vedendolo aggirarsi per la città sempre immerso in profonde meditazioni, lo riputava pazzo.

  A140001102 

 Quindi colla massima prestezza raccolta la sua gente nella città di Palos, fece benedire le sue navi e pose tutto l'equipaggio sotto alla protezione dell'augusta Regina del Cielo, volendo che la maggiore delle sue navi si chiamasse Maria.

  A140001116 

 Di là Colombo spedì un corriere al re di Spagna, ed egli intanto si mosse verso la città di Palos.

  A140001117 

 Quando poi sbarcò a Palos, la città intera accorse a ricevere lo scopritore del nuovo mondo.

  A140001129 

 Ma Francesco Sforza, giudicando di aver diritto a quel ducato perchè aveva sposato la figliuola del Visconti, si presentò alle porte della città colla formidabile sua banda.

  A140001134 

 Il popolo sdegnato per tale debolezza lo scacciò dalla città.

  A140001135 

 Il Re posto piede in città, fece convocare i primari cittadini, e loro propose dure condizioni di pace.

  A140001137 

 Così la città di Milano cadde in potere dei Francesi, e lo stesso Lodovico, che per ambizione era divenuto sì colpevole, fu mandato in Francia, dove dopo dieci anni di penosa prigione morì miserabilmente.

  A140001138 

 Nella occasione che nacquero discordie in quella città egli erasi posto a predicare la libertà, la riforma dei costumi e l'odio contro ai Francesi, protestando che sarebbero venuti in Firenze quei forestieri, se non secondavansi i suoi consigli.

  A140001142 

 In questa città preso, fu condotto in Ispagna, ove mori combattendo pel re di Navarra.

  A140001143 

 Il luogo, dove si conchiuse quel patto, fu la città di Cambrai, posta nei Paesi Bassi, onde quella convenzione prese il nome di Lega di Cambrai.

  A140001143 

 Insomma i Veneziani minacciavano di estendere il loro dominio oltre ogni diritto, appropriandosi città, paesi e provincie.

  A140001143 

 Ma nella stessa guisa che colui, il quale trovasi nelle grandezze, facilmente levasi in orgoglio, così i Veneziani, fidati nella loro potenza, vollero impadronirsi di parecchie città che appartenevano ad altri stati.

  A140001144 

 Allora parecchie città della Lombardia si sottomisero ai Francesi, e le città della Romagna aprirono le porte al primitivo loro {315 [315]} padrone, al romano Pontefice, e la Puglia si diede agli Spagnuoli.

  A140001146 

 Dopo vari attacchi parziali si venne ad una battaglia campale alle porte della città di Ravenna.

  A140001146 

 Intanto sopraggiungendo nuove forze ai Francesi e auovi aiuti ai Veneziani, il duca di Milano e gli Svizzeri si videro costretti a rinchiudersi nella città di Novara, dove furono strettamente assediati.

  A140001147 

 Vistisi colà assediati, sul punto di mezza notte, in piccol numero, senza cavalli e senza cannoni, escono con gran silenzio dalla città e marciano difilato contro alle batterie nemiche.

  A140001152 

 Un trattato di pace, conchiuso in una piccola città di Francia, detta Noyon (anno 1516), pose fine alle calamità senza numero, che le discordie fra il sommo Pontefice e Venezia avevano per otto anni tirate addosso all'Italia.

  A140001153 

 A cagione della moltitudine delle sue navi, del ricco suo arsenale e dell'attivo commercio de'suoi cittadini, colà si ammassavano le merci dell'Oriente, e soprattutto le spezierie, che si distribuivano dipoi nelle principali città d'Italia, di Germania e di Francia.

  A140001153 

 Questa lunga e sanguinosa lotta non produsse altri effetti, se non di dare il Milanese al re di Francia, il quale non doveva a lungo conservarlo, e di restituire alla santa Sede le città che le erano state tolte.

  A140001157 

 Durante la crudele guerra tra i Francesi ed i Veneziani la città di Brescia dopo ostinata resistenza fu presa d'assalto dai Francesi, saccheggiata, messa a sangue ed a fuoco.

  A140001161 

 Intorno a quel tempo medesimo l'antecessore di papa Leone, che era Giulio II, desideroso di rendere Roma la più bella città del mondo, come essa ne era già la più celebre, determinò di innalzare un grande edifizio.

  A140001162 

 Ritrasse in una statua di bronzo il Papa medesimo in abiti pontificali, che Giulio II donò alla città di Bologna sua patria.

  A140001171 

 Fra gli uomini celebri, di cui Leone X si compiaceva, si deve ancora annoverare Rafaele Sanzio, nativo di Urbino, città non molto distante da Roma.

  A140001174 

 In questa città moriva centenario nel 1576.

  A140001177 

 Così ebbe origine quella eresìa, che si suole nominare protestantesimo, perchè quelli che la professavano protestarono di non volersi sottomettere all'editto di Carlo V, di cui avrò presto a parlarvi; anzi in una città della Germania, detta Smakalde, col pretesto di religione fecero una lega, e cagionarono molte turbolenze e guerre sanguinosissime.

  A140001178 

 Fu convocato questo concilio (anno 1545) nella città di Trento nel Tirolo, onde fu detto Concilio Tridentino.

  A140001180 

 Alla morte dell'imperatore di Germania Massimiliano I, la Dieta di Francoforte, vale a dire i principali signori della Germania, si radunarono in quella città per eleggere un novello monarca (1519).

  A140001187 

 Il re avendo saputo che in Pavia contenevasi grande quantità d'armi e di provvigioni depositate dai nemici, risolvette d'impadronirsene, ed andò ad assediare quella città con tutta la sua soldatesca.

  A140001190 

 Fino allora Carlo V aveva rispettata la religione; ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, avendo rifiutato di concedere cose, che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato; e per farne vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli e-serciti Spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del Pontefice.

  A140001191 

 Le città, i villaggi e le più povere capanne venivano saccheggiate, e gì' infelici abitanti ne erano infamemente trucidati.

  A140001194 

 Gl'imperiali non potendo entrare liberamente in città, come desideravano, assalgono i bastioni, ma vengono dai Romani ributtati nelle fosse.

  A140001195 

 Questo fatto irrita per modo i nemici, che si slanciano da tutte parti, e, dopo di avere superata 1' ostinatissima resistenza degli assediati, riescono a sorpassare le fortificazioni, calare nelle vie, occupare la città mettere ogni cosa a ruba e a sacco.

  A140001199 

 In tali strettezze ritirossi in quest'ultima città, la quale in difesa del suo sovrano con mirabile valore sostenne il lungo assedio dei nemici.

  A140001200 

 Carlo III dopo di aver veduto morire otto suoi figliuoli e l'amatissima consorte, oppresso dagli affanni, cessava aneli'egli di vivere nella città di Vercelli, dopo 49 anni di regno, nel 1553.

  A140001201 

 D'allora in poi per lo spazio di oltre cento anni quella città andò soggetta a varie vicende, ed ebbe molto a soffrire per discordie interne, per guerre sostenute contro agli stranieri e per mutamenti di principi, sotto la cui protezione si metteva; perciocchè ora ubbidiva alla Francia, ora ai Tedeschi, ora ai duchi di Milano.

  A140001201 

 Non avrete certamente dimenticato, miei cari amici,,come il conte di Carmagnola aveva acquistata la città di Genova a Filippo Maria Visconti duca di Milano, di cui egli era generale.

  A140001207 

 In questo tempo, o miei cari, una grande sciagura cadde sopra la città di Firenze.

  A140001210 

 Cosimo diede libertà di uscire della città a chiunque ciò desiderasse.

  A140001211 

 Dopo molti attacchi parziali si venne ad una battaglia campale presso ad una città dei Paesi Bassi, detta S. Quintino.

  A140001211 

 Se voi, cari amici, camminando per la città di Torino passerete per la piazza S. Carlo, vedrete sorgere ivi nel mezzo la statua in bronzo di un capitano assiso sopra un destriero in atto di riporre la spada nel fodero.

  A140001213 

 Dopo la memorabile battaglia di s. Quintino, quei monarchi, tutti stanchi dalle lunghe guerre, si radunarono in Castel Cambresis, città di Francia, e conchiusero un trattato di pace, in forza di cui le potenze belligere deposero le armi per riparare ai molti mali cagionati dalle guerre passate (1559).

  A140001216 

 Con questo nuvolo di barbari l'imperatore dei Turchi, che si chiamava Selimo II, assediò Ni-cosia e Famagosta, che erano le città più forti dell'isola.

  A140001216 

 La città di Venezia per le molte isole, che possedeva nel Mediterraneo si poteva ancora considerare come la regina del mare.

  A140001216 

 Ma i Turchi, dà oltre cento anni stabiliti a Costantinopoli, vedevano con rincrescimento che i popoli d'Italia, e segnatamente i Veneziani, possedessero isole e città in mezzo al.

  A140001217 

 Il duca di Savoia mandò di buon grado un numero di prodi, i quali unitisi al rimanente delle forze, che si poterono radunare in Italia, andarono a congiungersi cogli Spagnuoli vicino alla città di Messina.

  A140001218 

 Tosto gli alleati si voltarono coDtra al feroce nemico: i due eserciti vennero a scontrarsi vicino a Lepanto, città della Grecia (7 ottobre anno 1571).

  A140001226 

 Nelle vie della città si vedevano uomini cadere or qua, or là, e talvolta coloro stessi che correvano per porgere aiuto agli altri restavano colpiti.

  A140001226 

 Si costrussero lazzaretti, cioè case alquanto separate dalla città, destinate unicamente per accogliere gli appestati: e queste case in breve furono piene.

  A140001227 

 I cittadini atterriti da tanta sciagura fuggivano ove potevano, e in breve rimasero la, città ed i lazzaretti pieni di morti e di ammalati, senza che vi fosse chi loro porgesse soccorso nè spirituale, nè temporale.

  A140001228 

 Egli aveva dovuto sostenere gravi persecuzioni da parte del governatore di quella città, perchè volendosi costui immischiare in cose di religione, il santo vescovo gli si opponeva; ed era già sul punto di doversi allontanare dalla sua amata diocesi, quando si manifestò la peste.

  A140001230 

 Egli ordinò delle processioni generali, in cui seguito dai pochi cittadini rimasti in città, coperto con cappa di color lugubre, con cappuccio sopra gli occhi, con grossa fune al collo, portando in mano un grande crocifisso precedeva a pie nudi per la città, camminando sui ghiacci e sulle nevi, di cui le vie erano piene.

  A140001244 

 In qualsiasi città, miei cari amici, è cosa ordinaria trovare un grande numero di ribaldi, i quali ridotti alla miseria dalla dissolutezza o dal delitto, sono pronti a qualsiasi malvagia azione, purchè riescano a cagionare tumulti colla speranza di pescar nel torbido, e appropriarsi le spoglie di coloro, cui la Provvidenza favorì de'suoi beni.

  A140001244 

 Renault radunò una considerabile quantità di questi sfaccendati, ed esponendo loro il disegno sopra indicato, fece sperare grande fortuna dal saccheggio di quella città.

  A140001245 

 Mentre poi col favore delle tenebre della notte e del tumulto di alcuni soldati spagnuoli, che l'ambasciatore doveva introdurre in città travestiti, s'impadronirebbero de1 palazzo del {349 [349]} doge e dell' arsenale, altri congiurati, che servivano nella flotta Veneziana e che Renault aveva corrotto, avrebbero con pugnali uccisi i capi, e forzati i.

  A140001246 

 Chi doveva essere incaricato di forzare le porte del palazzo del doge, e chi distribuire armi ai prigionieri chiusi nelle carceri; altri aveva l'incumbenza di appiccare fuoco all'arsenale per gettare lo spavento nella città, mentre parecchi dovevano assalire all'improvviso nei loro palazzi i senatori, il Consiglio dei Dieci, gl'inquisitori, e trucidare i nobili prima che sapessero per quali mani perivano; alcuni in fine dovevano recarsi nei quartieri più popolati di quella grande città per eccitare la plebaglia al saccheggio e ad aumentare il disordine con tutti i mezzi possibili.

  A140001250 

 Nel medesimo istante tutti gli stranieri sospetti, che si trovavano nascosti nei vari quartieri della città, vennero disarmati, posti in prigione, e tosto strangolati, annegati o decapitati.

  A140001251 

 Bedmar, principale autore della ribellione, protetto dalla qualità di ambasciatore di Spagna, potè liberamente partire dalla città e ritornare presso al suo re.

  A140001252 

 Eccovi, miei cari, come Venezia fu liberata da tre gravi pericoli: dall'interdetto provocato da Paolo Sarpi, dal flagello degli Uscocchi, e in fine dalla trama ordita da Bedmar, che pose quella città nel pericolo più grave, che mai le sia sovrastato dalla lega di Cambrai in poi.

  A140001260 

 Il duca stesso morì di quel malore nella città di Sa-vigliano, nel 1639, lasciando il regno stremato dalla peste e dalla guerra; ma morì consolato di avere impiegata la vita a difendere i suoi stati ed a beneficare i suoi sudditi.

  A140001261 

 In questo bisogno universale i Francesi, gli Spagnuoli e i principi Italiani si radunarono in Cherasco, piccola città situata al confluente della Stura e del Tanaro.

  A140001263 

 Oltre a quelli di cui già vi parlai, resesi illustre un poeta, di nome Lodovico Ariosto, nato nella città di Reggio.

  A140001264 

 Fatto libero si pose a viaggiare per l'Italia, dimorando in più città del Piemonte.

  A140001264 

 Fortunatamente un letterato suo amico lo vide e gli ottenne di poter entrare in città.

  A140001264 

 Il principe Carlo Emanuele, che ne conosceva l'alto merito, lo trattò con onore e gli fece larghe esibizioni; ma l'animo suo inquieto lo indusse ad abbandonare questa città per ritornare a Ferrara.

  A140001264 

 Nacque egli in Sorrento, e visse gran tempo nella città di Ferrara.

  A140001279 

 La duchessa tosto ritornò a Torino riaoquistando parecchie città, che le erano state tolte.

  A140001283 

 Accorrono a squadre i soldati colle armi, ma non sono più a tempo, perchè era divenuto immenso il numero degli insorti; i quali da tutte parti acclamando per capo Masaniello, arditamente respingono i soldati reali e in poche ore diventano padroni della città.

  A140001283 

 Un cèrto Tommaso Aniellò di Amalfi, comunemente detto Masaniello, pescivendolo, non potendo più vivere del suo mestiere, si era posto a fare il fruttaiuolo nella città di Napoli.

  A140001286 

 Venne egli prestamente, e già era quasi assoluto padrone di Napoli, quando un forte esercito Spagnuolo, entrato in città, se ne impadronì.

  A140001287 

 Di che la città, ridotta quasi tutta in rovina, fu costretta ad ubbidire ai Francesi ed accettare la pace a dure condizioni.

  A140001300 

 Nato in Nettuno, città del Lazio, nel 1624, in assai giovanile età entrò nella Compagnia di Gesù ed ebbe maestro il dotto cardinale Sforza Pallavicino, che pure va annoverato tra i più purgati scrittori del seicento

  A140001301 

 Volendo poi accondiscendere ai ripetuti inviti di persone autorevoli si recò a predicare nelle città di Perugia, di Mantova e nel Vaticano a Roma.

  A140001307 

 Erano in città ottomila cinquecento militi Piemontesi e mille cinquecento Tedeschi.

  A140001309 

 Dispose egli ogni cosa, incoraggiò tatti a stare forti contro agli assedianti e fedeli agli ordini suoi, quindi usci della città accompagnato da una scelta di prodi.

  A140001309 

 Il duca Vittorio, considerato l'immenso numero dei nemici, quando vide che essi avevano investita la città e la {369 [369]} cittadella dalla parte di Porta Susina, risolse di uscire di Torino per sollecitare soccorsi, radunar soldati, con cui potesse sorprendere gli assedia nti e interromper loro i lavori di approccio.

  A140001310 

 Ma dopochè egli ebbe vinto una grande battaglia succeduta vicino alla città di Zenta, cominciarono ad amarlo come padre, e setto di lui si credevano invincibili.

  A140001312 

 Per distinguere meglio i siti occupati dai Francesi, i due principi salirono sul colle di Superga, che sorge ad Oriente della città.

  A140001312 

 Si abboccarono in un prato presso a questa città alla presenza di tutta la soldatesca.

  A140001314 

 Il duca col valoroso Eugenio fecero ingresso nella città in mezzo alle acclamazioni del popolo, e, accompagnati dall'Arcivescovo di Torino, andarono alla cattedrale, dove fu cantato un solenne Te Deum in rendimento di grazie per la vittoria riportata.

  A140001314 

 Non ostante l'immenso numero e gli acquisti già ottenuti verso la città e la cittadella, sono costretti di venire a combattere corpo a corpo.

  A140001316 

 Colà fu cominciato un trattato di pace, che fu poi conchiuso in Radstadt, città d'Alemagna.

  A140001316 

 Ma le nazioni essendo stanche pei gravi mali che sempre porta seco la guèrra, dopo dodici anni di sconvolgimento, fu tenuto un congresso in Utrecht, città di Olanda (anno 1713).

  A140001320 

 A questo fine venne dalla Savoia in Torino, ove trovando tutta la città in festa per onorare suo figliuolo, egli giudicò di ritirarsi a Moncalieri.

  A140001332 

 Il Botta, approfittando dello sbigottimento, in coi si trovavano i cittadini, impose loro assai dure condizioni e fra le altro queste, che gli fossero aperte le porte della città, consegnate le artiglierie e le munizioni da guerra; il doge con sei senatori fossero mandati a Vienna, e gli venisse pagata una grossa somma di danaro pei danni della guerra.

  A140001333 

 Ma quale non fu la loro sorpresa, quando i Tedeschi si fecero a dimandare altri sei milióni, poi altre somme ancora, minacciando di mettere a sacco la città in caso di rifiuto? Allora il malcontento divenne universale; tutti i cittadini fremevano di rabbia, e non ci voleva se non chi desse pel primo il segnale, per venire ad una disperata ribellione.

  A140001334 

 Mentre i Tedeschi strascinavano un grosso mortaio per la città, si sfondò la strada e rimasero colà incagliati.

  A140001335 

 Il generale Botta pieno di rabbia si ritirò nella città di Pavia sua patria, dove condusse una vita privata e morì col rimorso d'essere stato troppo crudele verso un popolo, da cui aveano tratta origine i suoi antenati.

  A140001336 

 Tutti i popoli d'Italia erano stanchi, e le potenze (anno 1746) per mettere un termine ad una guerra, che già da nove anni travagliava l'Europa, si radunarono in Aquisgrana, città d'Alemagna, oggi detta Aix-la-Chapelle; e nel 1748 fu stabilita la pace e riconosciuto imperatore d'Alemagna Francesco I, marito di Maria Teresa.

  A140001342 

 Egli nacque in un borgo, detto Vignola, vicino di Modena, nel 1672, e fece i suoi studi in quella medesima città.

  A140001344 

 Tosto se ne sparse la notizia per la città, e si desiderava di conoscere e di punire l'aggressore; ma il Muratori, invece di denunziarlo alla giustizia, lo chiamò a sè, e, coll'autorità d'un sacerdote e di un cristiano, che sa perdonare, gli mostrò l'enormità del misfatto, che commettere voleva contro chi paternamente lo aveva ammonito della sua mala condotta; lo esortò a vivere da buon cristiano, e lo accomiatò dopo averlo cordialmente abbracciato.

  A140001357 

 Nel 1798, quando il generale Bonaparte, di cui prèsto avrò a parlarvi, entrava vincitore in Milano, il Parini fu eletto tra i membri del municipio a presentarsi a quel capitano; e colla sua fermezza e prudenza riuscì a risparmiare alla città molte sciagure.

  A140001368 

 Questo uomo era nato in Aiacio, città di Corsica (anno 1769), da famiglia originaria della Toscana.

  A140001372 

 Il papa Pio VI ben sospettava della mala fede del generale; tuttavia non volendo risparmiare cosa alcuna, che potesse contribuire a rimuovere almeno da una parte de' suoi sudditi que' flagelli e salvare la città di Roma dall'invasione francese, in un trattato conchiuso (anno 1797) a Tolentino, città della Marca d'Ancona, acconsentì alle domande di Napoleone e pagò la somma richiesta; e siccome non trovava modo di radunar tanto danaro (che trattavasi di trenta milioni, due terzi in contanti, un terzo in diamanti e pietre preziose), fu costretto a vendere molti oggetti sacri.

  A140001377 

 Alziamo gli occhi al cielo: là ci aspettano troni e corone, che gli uomini non ci possono più rapire.» Carlo Emanuele continuò la sua navigazione per la Sardegna, ed il venerando Pontefice con penosissimo viaggio fu condotto prigioniero fino a Valenza, città forte di Francia.

  A140001378 

 In quel tempo stesso in Verona, città già occupata dagli eserciti di Napoleone, era avvenuto qualche subbuglio contro ai Francesi.

  A140001382 

 A questo fine radunarono {395 [395]} il nerbo delle loro milizie nelle pianure di Marengo, piccolo paese del Piemonte, vicino alla città d'Alessandria.

  A140001390 

 A questa battaglia tenne dietro un trattato conchiuso a Presburgo, città dell'Ungheria.

  A140001390 

 L'anno seguente Napoleone vinse l'esercito Austriaco presso ad Ulma, città dell'Allemagna; poco dopo nel giorno anniversario della sua incoronazione, venuto a battaglia presso ad Austerlitz, città della Boemia, riportò un'altra insigne vittoria contro ai due imperatori d'Austria e di Russia.

  A140001393 

 Così nel 1809, mentendo alle fatte promesse e dando un tristissimo esempio di nera ingratitudine verso il Papa, dichiarava lo Stato romano annesso alla Francia, e Roma la seconda città dell'impero.

  A140001393 

 Di che Napoleone cominciò coll'imporre alla santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto di vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un suo generale di impadronirsi degli Stati pontificii e della medesima città di Roma.

  A140001400 

 Dopo alcune scaramucce ed una sanguinosa battaglia, egli giunse ad impadronirsi della città di Mosca, la più grande e la più antica di quell'impero.

  A140001400 

 Ma non se ne rese padrone, se non per essere testimonio di uno spaventevole incendio, che il russo governatore Rostopchin fece appiccare in varie parti della città, affinchè non servisse di ripovero all'esercito Francese nell'inverno imminente.

  A140001402 

 Gli alleati lo assalirono presso la città di Lipsia nella Germania, e rimase sconfitto (18 ottobre 1813).

  A140001408 

 Molte città ed altri soldati, sollecitati dai carbonari, si riunirono in grande numero sotto al comando di Pepe per marciare contro Napoli e costringere il re Ferdinando a dare la costituzione.

  A140001409 

 A quella concessione i rivoluzionari comandati da Pepe si acquetarono, e seguiti da immensa turba di contadini di tutte le Provincie, fecero il loro trionfale ingresso nella città di Napoli e fra strepitosi applausi sfilarono dinanzi al novello re e a tutta la reale famiglia.

  A140001410 

 Mentre i rivoluzionari andavano consolidando il novello governo e discutevano le leggi da {404 [404]} sancire, le grandi potenze d'Europa si radunarono in un nuovo congresso a Lubiana (Laybak), città della Croazia.

  A140001411 

 In questo tempo i Siciliani, eccitati eziandio dal desiderio di libertà e sotto colore di scuotere il giogo del re di Napoli, si rivoltarono contro ai soldati Napolitani stanziati in Palermo, poscia diedero la libertà ai prigionieri, e con essi misero a sacco la città e trucidarono tutti i Napolitani, che sventuratamente caddero nelle loro mani.

  A140001415 

 La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra.

  A140001417 

 La decisione fu presa nella città di Alessandria, ove in secreta adunanza giurarono la costituzione spagnuola, e, in vece di una repubblica generale, promulgarono il ristabilimento del regno d'Italia, che dovesse abbracciare l'intera nazione.

  A140001417 

 Possano, Pinerolo e buona parte dei Torinesi, unitamente a molti capitani e soldati, stanziati nella città di Torino, seguirono il movimento rivoluzionario, che in un baleno si propagò quasi per tutto lo stato.

  A140001418 

 Ma quando seppe che molte città e parecchi de' suoi medesimi {407 [407]} soldati si erano collegati coi ribelli e che perciò dovevasi venire a spargimento di sangue trai suoi popoli, pensò di rinunziare la corona in favore di suo fratello Carlo Felice, che allora dimorava nella città di Modena.

  A140001419 

 Una turba di ribelli scorreva le vie della città, e radunandosi sulla piazza con alti schiamazzi domandava la costituzione.

  A140001425 

 Questo principe è quel medesimo, che nella rivoluzione del 1821 aveva proclamata la costituzione spagnuola, a cui tosto rinunziò intieramente, sia per ubbidire al suo legittimo sovrano, sia per non opporsi alle potenze alleate riunite nella città di Lubiana, sia anche per essersi accorto in tempo che i capi di quel rivoltamento appartenevano alle società segrete, ed erano perciò uomini da non si fidare.

  A140001428 

 Ma la plebaglia di quella città avendolo accolto come nemico, egli ripassò il Ticino, rientrò coll'esercito ne' suoi stati, dopo aver domandato un armistizio, ossia una sospensione delle ostilità, che ottenne.

  A140001432 

 Dopo questo avvenimento Carlo Alberto, immerso in dolore profondo, accompagnato da un solo servo recossi in Oporto, città marittima del Portogallo.

  A140001436 

 In fatto ai soldati che si recavano a sedare tumulti succeduti in alcune città della Romagna, andate, ripeteva, andate, ma non più in là delle frontiere dei nostri stati.

  A140001469 

 Colà giunti, trovarono il cardinale Antonelli ed un altro cardinale, recatisi in quella città per assistere il santo Padre nelle cose che gli sarebbero state di mestieri.

  A140001469 

 Fecero felicemente una porzione del viaggio; ma vicino alla città di Fondi, poco mancò che il Pontefice fosse riconosciuto.

  A140001469 

 I loro passi erano diretti verso Gaeta, città forte del regno di Napoli.

  A140001479 

 Appena questo religioso principe seppe che il romano Pontefice erasi {423 [423]} ricoverato a Gaeta, città de' Buoi stati, partì di presente egli, la regina con tutta la reale famiglia, per recarsi ad ossequiarlo ed offerirgli quanto avesse fatto mestieri per lui, per quelli che l'accompagnavano e pel decoro della papale dignità.

  A140001479 

 Non poche città e terre degli Stati romani, ricusando di sottomettersi al governo rivoluzionario, si mantennero devoti al legittimo sovrano.

  A140001481 

 La Spagna crede che le potenze cattoliche non potrebbero abbandonare la libertà del Papa all'arbitrio della città di Roma, e permettere che, mentre tutte le nazioni si fanno premura di dare al Pontefice prove di profondo rispetto, una sola città d'Italia ardisca oltraggiare la sua dignità e porlo in uno stato di dipendenza, di cui quella potrebbe abusare un giorno come potere religioso.

  A140001487 

 Finalmente il dì 29 giugno, giorno della festa di s. Pietro, i Francesi superando i bastioni e le barricate in mezzo al fuoco dei nemici, che facevano gli sforzi della disperazione, entrarono in città e costrinsero i rivoluzionari a deporre le armi.

  A140001487 

 Tuttavia io devo confessarvi che i Francesi volendo, per quanto era possibile, risparmiare lo spargimento del sangue, malgrado il loro coraggio e il loro valore, dovettero combattere circa tre mesi sotto alle mura di Roma prima di poter entrare in città.

  A140001488 

 Al loro arrivo la città prende l'aspetto dei tempi felici; da ogni lato echeggiano voci di Evviva i Francesi; ognuno si scopre la testa, si agitano per aria i fazzoletti, le finestre delle case si vedono stipate di spettatori, che col gesto e còlla voce salutano i prodi liberatori.

  A140001490 

 I principali capi della rivoluzione, perduta ogni speranza, eransi allontanati da quella città, cui eglino stessi avevano dato in preda al disordine ed alle calamità della guerra.

  A140001519 

 Quando il generale francese mandò le chiavi della città a Pio IX, gli partecipò eziandio la liberazione di Roma e degli Stati romani, significandogli che poteva liberamente ritornare sul trono.

  A140001519 

 Tale notizia tornava al santo Padre tanto più gradita, in quanto che le cose eransi eziandio calmate in Piemonte, ove era salito sul trono il figlio primogenito di Carlo Alberto, il re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci, dopo aver combattuto i ribelli in molte città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli nella Toscana e ricondurre al potere il granduca Leopoldo.

  A140001521 

 Di poi ascoltava con paterna premura il racconto dei patimenti {428 [428]} dell'esercito francese, e le circostanze minute delle sue fatiche molto prolungate per risparmiare alla santa città disastri irreparabili.

  A140001522 

 Sparsa la notizia che Pio IX era per far ritorno alla sua sede, tutti i suoi stati si prepararono ad una grande festa; moltissimi illustri personaggi da vari paesi della cristianità si recarono in quella santa città, che divenne ingombra di carrozze e di forestieri, tutti là accorsi per assistere e cooperare alla grande solennità.

  A140001523 

 Alla città di Valmontana fu eccitato un entusiasmo indescrivibile.

  A140001524 

 Giunto a Terracina, prima città dei suoi stati, trovò tutte le autorità dei paesi circonvicini, che eransi colà recate per ossequiarlo.

  A140001528 

 I pubblici palazzi, le chiese, le case particolari, le vie e le piazze apparvero talmente illuminate, che fiammelle unendosi con fiammelle formavano un lume solo per tutta la città.

  A140001532 

 La sola Messina, città della Sicilia, in pochi giorni fu privata di ben oltre quindici mila abitanti; il qual numero è assai grande, avuto riguardo alla scarsa gente di quel paese, che non eccede i venticinque mila.

  A140001533 

 Non di meno nelle città di Sassari e di Cagliari in Sardegna fu terribile assai.

  A140001542 

 Ma come i Romani per allontanare Annibale dall'Italia portarono la guerra in Africa, così gli alleati per distogliere i Russi dal marciare sopra Costantinopoli, portarono le loro armi in Crimea, che è una penisola del mar Nero, dove i Russi avevano fortificato in modo quasi inespugnabile la città di Sebastopoli, e fattone il porto principale di quel mare.

  A140001544 

 Gli apparati erano veramente formidabili da ambe le parti; e siccome Sebastopoli era la città più importante e meglio difesa, così l'impeto dei collegati fu tutto colà rivolto.

  A140001547 

 Queste proposte vennero accolte, e la città di Parigi fu scelta pel congresso, a cui intervennero i plenipotenziari della Russia, della Prussia, dell'Austria, della Francia, dell'Inghilterra e del Piemonte, per metter fine ad una guerra che minacciava di estendersi nell'Europa.

  A140001554 

 I paesi più danneggiati furono la città di Potenza, Marsico Nuovo, Laurenzana e il villaggio di Tito, che rimasero quasi interamente distrutti.

  A140001565 

 Gli Austriaci dopo il rifiuto del Piemonte passarono il Ticino il 29 aprile, e si avanzarono fino a Mortara, Novara, Vercelli, Vigevano, Sannazzaro e Trino, contentandosi di alcune imposizioni di viveri, bestiame e dì danaro nelle città e nei borghi, in cui passavano.

  A140001568 

 Per la qual cosa dopo un colloquio coli'imperatore d'Austria a Villafranca, li giugno, furono segnati colà i preliminari di una pace, che fu più tardi difinitivamente conchiusa in Zurigo, città della Svizzera, per mezzo d'inviati delle tre potenze guerreggianti.

  A140001571 

 Sulla sinistra riva del Po tre miglia distante dalla città di Saluzzo avvi un paese di oltre cinquemila anime, detto Revello.

  A140001583 

 In quella grande città il nome del Canova divenne presto l'ammirazione degli Italiani e dei forestieri; e tutti applaudivano alla maestria del celebre artefice, cui fin d' allora salutavano principe della scultura.

  A140001593 

 In quel tempo Canova compì molte scolture, tra le quali l'Italia che piange sulla tomba di Alfieri, che, come sapete, fu insigne poeta tragico, nato nella città d'Asti in Piemonte l'anno 1749 e morto in Firenze nel 1803.

  A140001610 

 Per accrescere il corredo delle sue cognizioni si pose a visitare la Romagna, e in tutte le città che percorse trovò le più onorevoli e liete accoglienze.

  A140001612 

 Se mai vi accadesse, giovani miei, di fare un viaggio per la Romagna e andare dalla città di Fusignano verso le terre di Ravenna dette Le Alfomine, voi trovereste a manca della strada alcuni fertili poderi di bello sguardo, di aria serena, di soggiorno lietissimo.

  A140001614 

 Mentre era in Roma conóbbe il conte Alfieri d'Asti, le cui tragedie si rappresentavano in quella città con molto saccesso.

  A140001618 

 Accettò la carica proposta, e mentre dimorava in questa città egli contrasse a-micizia con molti celebri letterati, tra cui Silvio Pellico ed Amedeo Peyron, di cui presto avrò a parlarvi.

  A140001626 

 Bologna è una delle più antiche e ragguardevoli città dell'Italia.

  A140001637 

 Quest' uomo era Silvio Pellico, Egli aveva sortito i natali in Saluzzo, ridente città posta quasi ai piedi del Monviso, distante 20 miglia da Torino, il 24 giugno 1789.

  A140001638 

 Il padre colla famiglia erasi trasferito a Milano dove aveva ottenuto un pubblico impiego, e Silvio andò a raggiungerlo in quella popolosa città.

  A140001638 

 In questa città fece conoscenza coi due letterati Vincenzo Monti ed Ugo Foscolo.

  A140001642 

 Lo Spielberg è una fortezza situata sopra un monticello presso alla città di Brünn in Moravia.

  A140001656 

 Egli traeva i suoi natali da ricca e nobile famiglia di Rovereto piccola città presso Trento.

  A140001661 

 Quindi avveniva che un giovanetto quando deliberava di percorrere la carriera degli studi dovesse recarsi a Padova, a Bologna, a Parigi o in qualche altra lontana città per avere un maestro idoneo ad insegnargli quella scienza cui egli voleva applicarsi.

  A140001665 

 Nacque al 15 luglio 1797 in Zara città della Dalmazia.

  A140001676 

 Ed in parte si deve a lui se questa città non è più l'ultima in Italia per tele di lodati pittori.

  A140001687 

 Ebbe l'autore per iscopo di farei conoscere con questo lavoro un tristo periodo della storia Milanese, la dominazione cioè degli Spagnuoli in Lombardia nel secolo XVII, la terribile pestilenza, che allora spopolò la città di Milano e la infame storia degli untori; e meglio non avrebbe potuto raggiungere il suo fine.

  A140001788 

 - Arruolamento di garibaldini nelle principali città d'Italia.

  A140001806 

 - Torbidi a Pavia, Piacenza e in altre città d'Italia e di Francia per opera dei Mazziniani.

  A140001891 

 In questa contrada sorgevano, sulla riviera del mare, le città di Nicaea (Nizza), Portus Herculis Monoici (Monaco), Albium Intemelium (Ventimiglia), Albium Ingaunum (Albenga), Savo (Savona), Vadum Sabatium (Vado) porto presso Savona, Genua (Genova), Segeste (Sestri), Portus Veneris (Porto di Venere), e Portus Lunae che trovavasi dov'è il golfo della Spezia.

  A140001892 

 Ivi abitavano i Taurini che costruirono una città detta più tardi Augusta Taurinorum (Torino); i Segusiani con Segusium (Susa); i Salassi con Eporedia (Ivrea), e Augusta Praetoria (Aosta); i Lepontii con Oscella (Domodossola); i Libicj con Vercellae (Vercelli), e Laumellum (Lomello), donde prese il nome quella provincia che dicesi Lomellina; i Vocontii con Novaria (Novara).

  A140001893 

 Più a mezzodì erano gl'Insubri colle città {501 [501]} di Mediolanum (Milano) e Laus Pumpeia (Lodi); eranvi i Laevi o Levi con Ticinum, che fu poi detta Papia (Pavia).

  A140001893 

 Qui incontravansi eziandio gli Orobj colle città di Comum (Como) Bergomum (Bergamo).

  A140001894 

 - Finalmente venivano ad Oriente i popoli Veneti Heneti, o Veneti che si estendevano dal lago di Garda all'Adriatico, e dal Po alle Alpi, e comprendevano le città di Verona, di Patavium (Padova), Vicentia o Vicetia (Vicenza).

  A140001895 

 Nella parte occidentale della Gallia Cispadana abitavano i Boi colle città di Placentia (Piacenza), Florentia (Firenze), Fidentia (detta ora Borgo S. Donnino), Parma che ritiene lo stesso nome, Forum Novum (Fornovo), Regium Lepidi (Reggio di Emilia), Mutina (Modena), Bononia (Bologna).

  A140001899 

 Le principali città dell'Etruria erano Volsinium (Bolsenà), Clusium (Chiusi), Perusia (Perugia), Cortona, che conserva lo stesso nome, Aretium (Arezzo), Falerii (Civita-Castellana), Volaterrae (Volterra), Rusellae, di cui non sussistono che alcune ruine, Caere (Cervetere), Veji, Tarquinii, città al presente del tutto rovinate.

  A140001901 

 Oltre alla città di Roma, che conteneva nel suo recinto sette colli, {502 [502]} sorgevano nel Lazio le città del Cures, di cui rimangono alcune rovine presso Corrose, Reate (Rieti), Tibur (Tivoli), Ostia, Arata, che conservano le stesso nome, Lavinium (S. Lorenzo), Alba Longa, che fa distratta da Tullo Ostilio, Tusculum (Frascati), Praeneste (Palestina) Anagnia (Anagni), Arpinum (Arpino), Antium ora distrutta, Suessa Pomoetia, Circae (Circello), Terracina che ha lo stesso nome, Minturnae, ora affatto distrutta.

  A140001902 

 Avvi al presente un' altra città detta Capua, ma essa è lontana tre miglia dal luogo ove sorgeva l'antica.

  A140001902 

 Molte città sorgevano nella Campania, fra cui Bajae, (Baia,) Puteoli, (Ponzuoli,) Cajeta (Gaeta), Suessa Aurunca (Sessa), Neapolis (Napoli), Venafrum (Venafro), Nola che ha lo stesso nome, Stabiae, Herculanum e Pompeii, che furono intieramente coperte da una eruzione del Vesuvio; vi si trovava inoltre la città di Salernum, Salerno; Cumae, Capua e Picentia, le quali più non esistono.

  A140001903 

 Nell' Umbria sorgevano le città di Ariminum.

  A140001903 

 Sena Gallica (Sinigaglia), Tifernum Tiberinum (Città di Castello), Iguvium o Ignuvium (Gubbio), Tuder (Todi), Spoletium (Spoleto), e Narnia (Narni).

  A140001904 

 Nel Piceno sorgevano le città di Ancona che ha ancora lo stesso nome, Firmium (Fermo), Asculum Picenum (Ascoli).

  A140001905 

 Il Sannio era abitato da piccole tribù, fra cui i Marrucini, colla città di Teate (Chieti), i Peligni con Sulmo (Sulmona), i Marsi con Alba Marsorum (Alba presso al lago Celano), i Frentani con Anxanum (Lanciano), e gli Hirpini con Beneventum (Benevento).

  A140001907 

 Le sue principali città erano Possidonis o Paestum (Pesto), {503 [503]} Velia (Castello al mare della Brucca), Baxentum (Policastro), Sybatris (Sibari), Heraclea (Pelicore), Potentia (Potenza), Grumentum (Agromento).

  A140001908 

 Ivi sorgevano le città di Scylacrum (Squillace), Rhegium Julium (Reggio di Calabria), Locri (Gerace), e Cosentia (Cosenza).

  A140001909 

 In essa troavansi le città di Brundusium (Brindisi), Hydruntum (Otranto), Gallipolis (Gallipoli) e Tarentum (Taranto).

  A140001910 

 In essa sorgevano le città di Sipontum (Siponto), Luceria (Lucerà) Salapia (Salpi), di cui esistono ancora alcuni avanzi, Venusia (Venosa), Canusium (Canosa), Cannae, (Canne) e Barium (Bari).

  A140001912 

 Le città principali di quest' isola erano Messoria (Messina), Catana ( Catania ) e Syracusae (Siracusa) verso Oriente.

  A140001913 

 - In mezzo al mar Tirreno trovasi la Sardegna, detta anticamente Sardinia ed anche Ichnusa, la cui città principale era, ed è tutt'ora Caralis o Calaris (Cagliari).

  A140001914 

 La città principale della Corsica era Aleria,ora Leria, situata sulla costa Orientale dell'Isola; Adjacium (Aiaccio) ne è ora la capitale.


don bosco-le due orfanelle.html
  A141000006 

 In una città del Veneto da non molto tempo sparlavasi in un pubblico convegno di un ottimo ed intrepido vescovo che molto onora quelle provincie colla sua scienza e pietà.

  A141000007 

 In una conosciutissima città d'Italia di cui si tace il nome per degni motivi, avvenne un fatto tremendo e deplorabilissimo.


don bosco-lettera del sacerdote d. giovanni bosco al p. alessandro checcucci d.s.p..html
  A144000001 

 Con quanto vivi e sinceri sensi di gioia e di compiacenza visitai mesi sono il vostro Collegio Nazareno, con altrettanto e maggior dolore ho inteso la terribile Sciagura che ha colpito la Città d'Albano, dove il Collegio stesso, erasi ridotto in quel suo magnifico locale, a temperare gli estivi calori di Roma, ed a passarvi, secondo il costume, le ferie autunnali.


don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html
  A146000005 

 Crediamo cosa nota come in Torino da parecchi anni siansi aperti parecchi Oratorii maschili nei principali quartieri della città, ove si raccoglie quel maggior numero che si duo di giovanetti pericolanti.

  A146000007 

 Né seppesi ideare altro mezzo più opportuno come quello che tende la mano alla grande ed alla piccola beneficenza in qualunque misura, e ci apre la via a ricorrere eziandio con fiducia tanto ai benemeriti nostri concittadini, quanto alle persone agiate che dimorano nelle altre città o paesi di provincia

  A146000008 

 Diciamo di avere molta fiducia anche nella carità di quelli che abitano fuori di questa città; imperciocché i giovanetti che ivi intervengono in parte sono di Torino, ma il maggior numero proviene dalle città e dai diversi paesi, donde recansi in questa città per cercare lavoro o per attendere allo studio.

  A146000009 

 Dal piano di regolamento ivi annesso ognuno può conoscere con quali mezzi e in quale misura potrà tornare a grado di concorrere ad opera che, diretta a promuovere il bene della classe più bisognosa della società si estende a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque città, paese, o provincia egli appartenga.


don bosco-lotteria di doni diversi a favore dei poveri giovanetti dell-ospizio di s. vincenzo de paoli.html
  A147000001 

 Un numero anche notabile di giovanetti della città interviene alla scuola ed all'Oratorio festivo, ove dopo il catechismo e le sacre funzioni sono trattenuti con oneste ricreazioni in appositi cortili ed animati al lavoro e alla virtù con piccoli premii che a quando a quando vengono loro distribuiti.

  A147000002 

 Ci parve questo mezzo il più opportuno, come quello che tende la mano alla grande ed alla piccola beneficenza in qualunque misura, e ci apre la via a ricorrere eziandio con fiducia tanto ai benemeriti nostri concittadini, quanto alle persone agiate che dimorano nelle altre città o paesi della provincia.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000187 

 Poco dopo il diluvio gli uomini presero a fondare una città e costruire una torre che toccasse sino al cielo.

  A148000197 

 Il padre di questo popolo fu Abramo, il quale abitava nella città di Ur in Caldea.

  A148000216 

 In qual città andò ad abitare Lot?.

  A148000220 

 Come Dio punì gli abitanti di Sodoma e delle città vicine?.

  A148000222 

 Lot fu compreso nella distruzione di Sodoma e delle città vicine?.

  A148000223 

 No: Lot fu liberato da due angeli che Dio mandò per far uscire lui e le due sue figlie dalla città di Sodoma.

  A148000341 

 In luogo di Saulle il Profeta Samuele consacrò Davidde, che era un semplice pastore della città di Betlemme della tribù di Giuda.

  A148000373 

 Geroboamo fece fare due vitelli d'oro nella città di Samaria, affinchè fossero adorati in luogo del vero Dio.

  A148000405 

 Egli venne in Giudea, assediò Gerusalemme, mentre regnava Sedecia, la prese, la saccheggiò, mettendo in fiamme la città e il tempio.

  A148000409 

 I Giudei furono condotti schiavi dopo la distruzione della loro città circa quattrocento venti anni dopo che Salomone {36 [84]} aveva edificato il tempio, e circa cinquecento ottantanni prima della nascita di G. C..

  A148000425 

 Gli Ebrei ritornati in patria ebbero per prima loro cura di riedificare la città e il tempio di Gerusalemme.

  A148000505 

 La vergine e S. Giuseppe dimorarono in Egitto finché furono nuovamente avvisati da un Angelo che era morto Erode, allora ritornarono con Gesù nella Galilea ed abitarono nella città di Nazaret.

  A148000533 

 G. C. predicava in tutte le città, borghi e villaggi della Giudea.

  A148000681 

 Il dare a qualcheduno le chiavi di una casa o di una città è costituirlo vero padrone; così il dare le chiavi a San Pietro vuol dire che Egli è stabilito assoluto, primo e supremo Pastore della Chiesa.

  A148000749 

 predetto che della città di Gerusalemme e del tempio non rimarrebbe pietra sopra pietra.

  A148000751 

 Questa predizione si avverò nel modo più terribile: vennero i Romani, assediarono la città di Gerusalemme, la presero, la spianarono, incendiarono il tempio, e una gran parte dei Giudei perì fra le armi o fre le fiamme.

  A148000787 

 G. C. nel Vangelo paragona la Chiesa ad un monte, ad un'aja, ad una casa, ad un campo, ad una gran colonna, ad una città ben fortificata, cose tutte visibilissime.

  A148000835 

 ANTIOCHIA, più città ebbero tal nome; nella scrittura si fa special menzione di due.

  A148000838 

 ARIMATEA, città della tribù di Efraimo, patria di quel Giuseppe che dimandò a Pilato il corpo di Gesù Cristo per seppellirlo.

  A148000840 

 Iddio per punire i misfatti di quegli abitanti distrusse le loro città con una pioggia di fuoco che le consumò, ad eccezione di Segor.

  A148000840 

 Ivi era una deliziosissima pianura in cui trovavansi le cinque città di Sodoma, Gomorra, Adama, Seboim e Segor.

  A148000840 

 Queste città soglionsi appellare col nome di Pentapoli.

  A148000846 

 BABILONIA, città celebre della Mesopotamia, capitale della Caldea.

  A148000846 

 Gli scrittori sacri e profani parlano di Babilonia come di una delle più grandi e delle più potenti città del mondo.

  A148000849 

 CANA, piccola città della Galilea nella tribù di Zabulon.

  A148000851 

 CORINTO, celebre città della Grecia sussistente col medesimo nome, sull'Istmo che separa il Peloponneso dal resto della Grecia.

  A148000852 

 DAMASCO, città capitale dell'antica Siria, situata in una pianura fertilissima al pie' del monte Libano verso l'oriente.

  A148000852 

 È una {78 [126]} delle più antiche città del mondo.

  A148000856 

 GEROSOLIMA o GERUSALEMME, città capitale della Giudea, una delle più antiche città del mondo.

  A148000859 

 Egli ha due sorgenti, una vicina a Damasco l'altra vicino alla città di Cesarea di Filippi; passa in mezzo al lago di Genezaret o di Galilea e va a scaricarsi nel mar Morto.

  A148000863 

 In questa città nacque {80 [128]} Maria Vergine e le fu annunziato dall'Angelo Gabriele che doveva diventare madre del Salvatore.

  A148000863 

 NAZARET, piccola città della Galilea nella tribù di Zabulon presso al torrente Cison e ai monte Tabor.

  A148000865 

 NINIVE, una delle più antiche e celebri città del mondo, capitale dell'Assiria, fondata da Assur, figlio di Sem, sulla sponda orientale del Tigri, oggi ammasso di pietre nel Diarbecto verso la città di Mosul.

  A148000866 

 OLIVETO, o monte degli olivi, all'oriente di Gerusalemme, diviso da questa città dal torrente Cedron e dalla valle di Giosafat.

  A148000869 

 ROMA, città capitale del vasto romano impero, ora divenuta capitale del cattolicismo.

  A148000871 

 SAMARIA, oggi Sebaste, città famosa della Palestina, capitale del regno di tal nome.

  A148000872 

 SEGOR, oggidì Zoara, città della Pentapoli vicina al mar morto, salvata dal comune incendio per le preghiere di Lot.

  A148000874 

 SION, monte della città di Gerusalemme su cui era una fortezza.

  A148000876 

 SODOMA, città della Palestina, capitale della Pentapoli, distrutta pei peccati dei suoi abitanti.

  A148000877 

 UR, città della Caldea, patria d'Abramo, di Sara sua moglie, di tot suo nipote.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000017 

 Per questo acquedotto, dice Ugone cardinale, si trasmettono le acque delle grazie alla Chiesa; quindi è che il demonio nemico d'ogni nostro bene cerca d'impedire il corso di queste acque salutari col far guerra alla divozione di Maria; nel modo stesso che Oloferne, non potendo espugnare altrimenti la città di Betulia, ordinò di tagliare e divertire il corso del fiume che introduceva le acque nella città.

  A149000071 

 Non solo quei di Gerusalemme ma {42 [234]} i fedeli ancora dei dintorni della città si affollarono intorno alla povera casa di Maria, bramosi di contemplare ancora una volta quel volto benedetto.

  A149000081 

 Grande sbigottimento provò Gregorio quando si vide costretto ad accettare così elevata e pericolosa dignità, tanto più che in quella città vi erano di coloro che facevano un mostruoso miscuglio dei misteri della fede colle ridicole favole dei Gentili.

  A149000086 

 L'ostinazione di Nestorio obbligò il papa a convocare un concilio di oltre a 200 vescovi nella città di Efeso presieduto da s. Cirillo in qualità di legato pontificio.

  A149000105 

 La città di Costantinopoli venne un'altra volta liberata dai Persiani in una maniera affatto prodigiosa.

  A149000105 

 Mentre durava l'assedio videro i Barbari sul far del mattino una nobile matrona scortata da un corteggio di Eunuchi uscire dalla porta della città.

  A149000106 

 Già il condottiero nemico disperando di vincere domandò per favore di poter entrare a veder la città promettendo di non osarvi alcuna violenza.

  A149000106 

 L'immagine di Maria portata processionalmente intorno le mura di Costantinopoli liberò questa città dai Mori che la tenevano da tre anni assediata.

  A149000113 

 I Carnotesi assediati nella loro città da una banda di corsari esposero sopra di un'asta a modo di vessillo una parte della veste di Maria che Carlo Calvo aveva portato da Costantinopoli.

  A149000114 

 Carlo VII re di Francia ridotto alle strette dagli Inglesi ebbe ricorso a Maria, e non solo potè in più battaglie sconfiggerli, ma liberò ancora una città dall'assedio e ne ridusse molte altre sotto il proprio dominio.

  A149000122 

 Una nobile matrona circondata di celeste splendore erasi mostrata sopra una chiesuola della città, e faceva sfolgorare tanta luce sugl'Indiani, che non potendosi più distinguere fra loro si {69 [261]} diedero a precipitosa fuga.

  A149000123 

 L' anno 1480 pugnando i Turchi contro la città di Rodi erano già riusciti a piantare i loro vessilli sulle mura, quando apparve la beata Vergine armata di scudo e di lancia col precursore s. Gio. Battista e con una schiera di guerrieri celesti armati.

  A149000128 

 I Turchi che da oltre cento anni si {71 [263]} erano stabiliti a Costantinopoli vedevano con rincrescimento che i popoli d'Italia, e segnatamente i Veneziani, possedessero isole e città in mezzo al vasto loro impero.

  A149000128 

 La qual cosa essendo loro rifiutala, diedero mano alle armi e con un esercito di ottanta mila fanti, con tre mila cavalli e con formidabile artiglieria, guidati dallo stesso loro imperatore Selimo II, assediarono Nicosia e Famagosta che erano le città più forti dell'Isola.

  A149000128 

 Queste città dopo eroica difesa caddero ambedue in potere dei nemici.

  A149000131 

 Lo scontro dell'esercito nemico ebbe luogo vicino a Lepanto città della Grecia.

  A149000134 

 Il principe Carlo di Lorena, che a stento aveva potuto raccogliere trenta mila tedeschi, era riuscito di entrare in città per tentarne in qualche modo la difesa.

  A149000134 

 Intanto a Vienna la costernazione {76 [268]} era generale, il popolo temendo di cadere nelle mani degli infedeli usciva dalla città, ed ogni cosa abbandonava.

  A149000134 

 Stringendo poi di assedio tutte le mura della città, appiccarono il fuoco e misero in fiamme parecchi pubblici e privati edifizi.

  A149000135 

 Appiccossi il fuoco alla chiesa degli Scozzesi, consumò quel superbo edifizio, e giungendo all'arsenale, dove erano le polveri e le munizioni, stava per aprire la città ai nemici se per una protezione specialissima di Maria Santissima, nel giorno della sua gloriosa {77 [269]} Assunzione, il fuoco non si fosse spento, dando così tempo a mettere in salvo le munizioni militari.

  A149000136 

 Infatti l'indomani, secondo giorno dell'ottava della Natività, videro la montagna, che sta dirimpetto alla città, {78 [270]} tutta coperta di truppe.

  A149000136 

 La città era un mucchio di rovine, quando il giorno della natività di Maria V. i cristiani raddoppiando le loro preghiere ricevettero come per miracolo avviso di vicino soccorso.

  A149000137 

 Si vedevano i soldati carichi di bottino entrare nella città, cacciandosi davanti molte greggie di buoi, che i nemici avevano abbandonato.

  A149000139 

 La divozione alla SS. Vergine Ausiliatrice si accrebbe talmente che i fedeli vollero continuarla anche dopo la vittoria di Vienna sebbene i nemici fossero già stati costretti ad allontanarsi dalla loro città.

  A149000140 

 Così addì 8 settembre dell'anno successivo, mentre {82 [274]} quel principe stringeva d' assedio la città di Buda, s'instituì per suo ordine con gran solennità nella chiesa di s. Pietro a Monaco l' anzidetta Confraternita.

  A149000144 

 Di qui pure si ha la ragione per cui ogni regno, ogni città, ogni paese, ogni famiglia ha una chiesa, una cappella, un altare, una immagine, un dipinto o qualche segno che ricorda una grazia concessa a chi fece a lei ricorso nelle necessità della vita.

  A149000151 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul capo della veneranda effigie di Maria.

  A149000155 

 Nel raccontar la storia del ritrovamento della prodigiosa immagine di Maria Auxilium Christianorum nelle vicinanze di Spoleto noi trascriviamo letteralmente la relazione che n' ha fatto Monsignor Arnaldi Arcivescovo di quella città.

  A149000173 

 S. Massimo primo vescovo di questa città ne parla come di un fatto pubblico ed antico.

  A149000179 

 Così andava ognora più dilatandosi la divozione dei Torinesi all'augusta Madre del Salvatore, e ne provavano i più salutari effetti, quando fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto a Maria Ausiliatrice in Valdocco popolatissimo quartiere di questa città.

  A149000181 

 Nel vivo desiderio pertanto di provvedere all'urgente bisogno degli abitanti di Valdocco, e dei molti giovani che nei di festivi vengono all'Oratorio dalle varie parti della città, e che non possono più contenersi nella chiesetta attuale, si deliberò di tentare la costruzione di una chiesa abbastanza capace per questo doppio scopo.

  A149000197 

 Agostino; direttore dell'Oratorio di san Francesco il sacerdote Bosco Giovanni; alla presenza di S. A. R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta; del conte Costantino Radicati Prefetto di Torino; della Giunta Municipale rappresentata dal Sindaco di questa città Lucerna di Rorà marchese Emanuele, e dalla Commissione promotrice di questa chiesa

  A149000219 

 Finalmente in fondo del dipinto avvi la città di Torino con altri divoti che ringraziano la S. Vergine dei benefizi ricevuti e la supplicano a continuare a mostrarsi madre di misericordia nei gravi pericoli della presente vita.

  A149000237 

 Torino, Genova, Bologna, Napoli, {133 [325]} ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma furono le città che, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni.

  A149000308 

 Con la Città regina.

  A149000466 

 A voi poi in particolare, Altezza Reale, dico che noi vi portiamo grande affetto, e ci avete procurato un grandissimo favore col venirci a visitare, e che ogni qualvolta avremo la bella ventura di vedervi per la città o altrove, oppure ascolteremo parlare di voi, sarà sempre per noi oggetto di gloria, di onore, di verace compiacenza.

  A149000480 

 Ne trascelgo solamente alcuni di cui sono stato testimonio in questa città, ommettendone molti altri che si raccontano ogni dì.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000042 

 Agli 8 di ottobre 1571 s'incontrano colla flotta ottomana nelle acque di Lepanto, città della Grecia.

  A150000042 

 Il loro imperatore Selimo II già si era impadronito dell'isola di Cipro, facendo passare a fil di spada nella sola città di Nicosia ben 20 mila cristiani, e di là stava per precipitarsi sull'Italia.

  A150000043 

 Carichi di bottino i soldati rientravano in città, cacciandosi davanti molte greggie di buoi.

  A150000043 

 Il popolo spaventato fugge da quella città, l'imperatore stesso se ne allontana; solo vi rimane a difenderla il principe Carlo di Lorena con 30 mila uomini.

  A150000056 

 Questa città era stata una delle prime ad aggregarsi alla Confraternita di Monaco, di cui parlammo nel capo precedente; ma pel numero stragrande dei Confratelli si era dovuto istituire nella chiesa di S. Francesco da Paola una Confraternita speciale che Pio VI con rescritto 9 febbraio 1798 aveva approvata ed arricchita di molte indulgenze {26 [330]} e favori spirituali.

  A150000058 

 [4], popolatissimo quartiere di questa città di Torino.

  A150000131 

 Finalmente in fondo del dipinto avvi la città di Torino con vari divoti che ringraziano la S. Vergine dei benefizi ricevuti e la supplicano a continuare a mostrarsi madre di misericordia nei gravi pericoli della presente vita.

  A150000159 

 Torino, Genova, Bologna, Napoli, ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie, invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni.

  A150000168 

 Essa è lavoro delle monache del Bambino Gesù in Aix la Chapelle città di Prussia, fatto a spese della contessa Stolberg moglie del celebre Luterano'ed ora fervoroso cattolico conte Stolberg Verginerode, membro ereditario della camera dei Signori in Prussia.

  A150000175 

 Un confettiere di questa città somministrò gratuitamente ogni giorno confetti e dolci dì ogni genere per tutto l' ottavario.

  A150000193 

 Il superiore allora pensò bene di collocarlo sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, al cui onore si solleva pur anche in questa nostra città di Torino maestoso tempio.

  A150000230 

 Era una giovanetta in sui venti anni che dalla città di Fossano era qua condotta nella speranza di guarire da una paralisia, per cui aveva come morto un braccio colla metà del corpo.

  A150000236 

 Poco tempo fa io caddi in una via della città, ed una carrozza passandomi a traverso mi sfracellò le gambe e le coscie.

  A150000242 

 Il pubblico ne fu sdegnato, ed il famigerato Gavazzi dovette con somma fretta allontanarsi da quella città, confermando col fatto quanto la Chiesa Cattolica canta in ossequio alla santa Vergine: Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo.

  A150000254 

 E non dubbia prova n' ebbe la giovinetta Carolina Brusa di questa città.

  A150000276 

 «Le maraviglie che Iddio opera ad intercessione di Maria Ausiliatrice, anche qui nella città di Chieri, sono innumerabili.

  A150000290 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei, cristiani, al cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.

  A150000323 

 Giunti a quella città, passammo dal medico che aveva la cura de' miei occhi.

  A150000455 

 Per ben tre volte i più valenti chirurgi della città nostra aveanle fatta l'operazione con istrazianti ed indescrivibili patimenti e torture al punto da lasciarvi, colle ripetute lor prove, fessure e spaccature tali che rabbrividir faceano quei che doveano curarla.

  A150000474 

 Barone Cotta, banchiere di questa città di Torino, Senatore del Regno, quasi morente nel suo letto, quando si presenta a lui il Direttore dell'Oratorio di san Francesco di Sales.

  A150000528 

 Una pia signora avea un figlio sui 25 anni talmente dato al vino che una o due volte alla settimana si ubbriacava facendo mille schiamazzi, con iscandalo della città e del vicinato.

  A150000674 

 La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa di M. Ausiliatrice in questa città di Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della medesima.


don bosco-massimino.html
  A151000001 

 Massimino era nato in una città poco distante da Roma.

  A151000138 

 Io vi assicuro che provo la più grande consolazione quando mio padre conducendomi per le vie di Roma mi dice queste parole: O Massimino mio, ricordati bene, che noi siano fortunati, perché, ci troviamo nella cattolica religione, e viviamo in una città abitata dai sommi pontefici da G. C. fino a noi.

  A151000204 

 Ora col ritorno alla religione de' miei genitori sono cessati i rimorsi, sono di nuovo un uomo felice; ma la prudenza vuole che mi allontani da questa città!.

  A151000225 

 ) nella città di Gerusalemme il Vangelo {91 [213]} circa tre anni.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000001 

 In mezzo alla comune esultanza cui prendono parte tutti i buoni Cattolici per la solennità del Centenario in memoria del Miracolo del SS. Sacramento da Dio operato in questa nostra città, spero non debba riuscire discaro un racconto storico, breve e semplice per modo che possa rendere abbastanza istruiti i meno culti, e quelli cui mancano libri opportuni, o non hanno tempo a percorrere i volumi stampati intorno a questo glorioso avvenimento.

  A153000004 

 Però noi Cattolici ne abbiamo non uno, ma migliaia operati in ogni tempo, in vari luoghi, in presenza d'immensa moltitudine, e talvolta in mezzo alle più popolate città, affinchè la moltitudine dei testimoni renda più sicura la veracità del racconto.

  A153000008 

 Mentre governava la santa Romana Chiesa Nicolò V, e Ludovico di Savoia era duca di Torino, avvenne uno strepitoso miracolo nella città di Torino.

  A153000011 

 In pochi istanti il fatto si divulga per tutta la città, e il popolo corre affollato a contemplare le divine maraviglie.

  A153000013 

 La fama di tal prodigio non fu ristretta nella città di Torino; molti dai vicini paesi vennero ad adorare Gesù Sacramentato, e fra le molte grazie che si ottennero per quell'ostia prodigiosa, merita di essere riferita quella che riguarda ad un certo Tommaso Soleri di Rivarolo, Diocesi d'Ivrea.

  A153000017 

 Nel 1521 i Decurioni della Città, desiderosi che sempre più viva si mantenesse la memoria di un tal miracolo, ottennero dall'Arcivescovo la facoltà di fabbricare un'altra chiesa più vasta, ma nel medesimo luogo, vale a dire, racchiudendo il sito in cui era avvenuto il miracolo.

  A153000018 

 Nel tristo caso che una pestilenza funestava questa nostra città, il Municipio in corpo fece voto di edificare un nuovo tempio di più ampia e magnifica forma.

  A153000023 

 Nelle convenzioni segnate tra la Città di Torino ed i preti canonici del Corpus Domini, in data 13 marzo 1655, si leggono le seguenti parole: «Desiderando la città di Torino che maggiormente si stabilisca ed accresca la divozione del SS. Sacramento nella chiesa del Corpus Domini dalla detta Città edificata nel luogo nel quale Sua Divina Maestà si compiacque di operare quello stupendissimo miracolo a maggior comprovazione della nostra santa fede ed evidenza di un tanto Sacramento, perciò ha pensato d'istituire e fondare in detta chiesa una congregazione di preti secolari sotto il titolo del SS. Sacramento.» {14 [14]}.

  A153000027 

 Io lo vidi nel deposito del palazzo di Città, ed ho presente ancora tutti i lineamenti della sua faccia: così un altro.

  A153000032 

 Il sei di giugno un Torinese ed un forestiere escono insieme dalla chiesa del Corpus Domini, e, avviandosi verso il palazzo di Città, tengono questo discorso.

  A153000039 

 Sopra la facciata di questa chiesa havvi un'iscrizione che ricorda due fatti: Uno è il decreto della Città per l'erezione di una chiesa in ricordanza del prodigio; l'altro fatto accenna la circostanza in cui i Torinesi determinarono di compiere questo edifizio, cioè in occasione che una peste terribile flagellava il popolo torinese.

  A153000084 

 2° La presente chiesa del Corpus Domini, le molte iscrizioni, che ivi ed in altri luoghi della città si leggono; la confraternita, la Collegiata dei canonici del Corpus Domini sono testimonii parlanti del fatto;.

  A153000102 

 I nuovi e preziosi lavori eseguiti nella chiesa del Corpus Domini; gli eleganti apparati che si stanno fin d'ora preparando; i pii sussidii dai Torinesi e dai forestieri offerti per le gravi spese che occorrono in somiglianti solennità; le molte prediche e gli spirituali esercizi che già si fanno in preparazione a quella grande solennità; di più, il trasporto di gioia con cui se ne parla in pubblico ed in privato dai cittadini e forestieri; tutto ci fa sperare una solennità degna della capitale del Piemonte, della città del SS. Sacramento; solennità degna di un popolo cattolico, che celebra uno dei più gloriosi avvenimenti del cristianesimo.

  A153000103 

 Egli è per questo, che il venerato nostro Arcivescovo, benchè da noi lontano, tuttavia sempre intento al bene spirituale del gregge dalla divina Provvidenza a lui {32 [32]} affidato, colle più tenere espressioni, in apposita pastorale, invita clero e popolo di questa città e diocesi a prenderne parte.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000009 

 Quando s. Pietro Principe degli Apostoli, e primo Vicario di G. C. in terra venne a stabilire la sua cattedra in Roma, capitale del mondo allora conosciuto, questa gran Metropoli, e tutte le altre città d'Italia stavano immerse nelle tenebre dell'idolatria.

  A154000010 

 Ben sa l'Apostolo, che a riescire nella santa impresa incontrar deve tali, e tante difficoltà da mettere lo sgomento nell'uomo il più ardito, più facondo, e più destro: ciò nondimeno appoggiato egli sulla parola {11 [435]} infallibile di Chi lo ha mandato, si mette all'opera intrepido, affronta pericoli, supera ostacoli, e colla efficacia della predicazione, e colla virtù dei miracoli giunge in breve a stabilire nella città dei Cesari la religione di Gesù crocifisso, e formare a santi costumi quei popoli da tanto tempo miseramente sepolti nel fango de' vizi.

  A154000011 

 E la stessa Cattedrale d'Acqui prima che fosse riedificata da s. Guido Vescovo della stessa città, portava il titolo di s. Pietro.

  A154000011 

 Lo zelo di s. Pietro non si tenne ristretto alla città di Roma, ma si allargò anche alle altre città d'Italia.

  A154000011 

 Però quando piacque al Signore di chiamare quest'uomo apostolico a ricevere in Cielo il premio delle sue fatiche, gli Acquesi lo elessero tosto a speciale loro protettore, e per molti secoli costumarono di recarsi ogni anno a Pavia per offrirgli un largo tributo d'olio da tenere sempre accesa una lampada al suo sepolcro, venendo loro incontro con gran festa i cittadini di Pavia, e introducendoli nella città tra canti e suoni.

  A154000041 

 Eleonora Servetti della villa di Lussito presso la città d'Acqui moglie a Carlo {67 [491]} Antonio Balduzzo di Strevi nel maggio del 1636 si sentì tutto ad un tratto cogliere da un acutissimo dolore, che partendo dal lato manco del petto, le si propagava alle braccia ed alle gambe con soccombere a svenimenti.

  A154000046 

 « Questa mattina è stata donata alla chiesa una collana d'oro del peso di un'oncia ed un quarto da Giuseppe Mignone per incarico di suo figliuolo {79 [503]} Pietro, che la mandò da Gibilterra per voto da esso fatto in una grave malattia di febbre gialla, per causa della quale morirono in quella città nove mila persone, laddove il suddetto Pietro, fatto un voto a N. S. della Pieve, ricuperò assai presto contro il sentimento de' medici la sua perfetta salute.


don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html
  A155000002 

 Venuto quel S. Chiostro in mano del Demanio per la soppressione del 1855, la Congregazione di Carità di Nizza ne fece acquisto con intendimento di farne un'opera Pia: ma fece permuta di detto locale con altro stabile del Municipio di quella Città, il quale pure non sapendo qual prò ritrarne, cedette questo possedimento ad una società Enologica, che da molti anni tiene questo convento coll'annessa Chiesa convertiti in usi profani, ed in magazzeno di vino.

  A155000012 

 "Ove si accalorò la sua parola fu nel dimostrare lo scopo precipuo dei Cooperatori e Cooperatrici, e nell'esortarli a {66 [418]} coadiuvare i Salesiani a far fronte e porre un argine all'irreligione e al mal costume ognora crescenti, che nelle città e paesi travolgono all'eterna ruina tanta povera ed inesperta gioventù.

  A155000015 

 Nella città di Nizza Monferrato in grandioso locale situato in deliziosa e saluberrima posizione è aperta una Casa di educazione per fanciulle.

  A155000038 

 La città di Nizza Monferrato è una delle principali Stazioni della Ferrovia tra Alessandria e Cavallermaggiore.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000015 

 {10 [262]} Svolgi pure le pagine dei libri santi e delle storie tutte, scorri per ogni parte il mondo cristiano, interroga i popoli, i regni, le città, i villaggi, le famiglie, e dimanda se mai tra di loro sia accaduto che Maria abbia mancato di correre in aiuto dei bisognosi suoi figli.

  A156000020 

 Questi nemici del nome cristiano, dopo molte vittorie, nella sola città di Nicosia fecero passare a fil di spada ventimila cristiani, altri scorticare, parecchi sbranar vivi.

  A156000040 

 Ormai siamo giunti al punto che in molte città e paesi non si fa più distinzione tra giorni di festa e di lavoro.

  A156000079 

 La madre ignara dell'avvenuto era inquieta ed afflitta di non vedere il caro figlio, e lo andava cercando per la città.

  A156000079 

 Questo prodigio commosse tutta la città.

  A156000079 

 Solevasi in quella città cercare nelle scuole i fanciulli innocenti per far consumare da loro le sacre particole del Corpo di Gesù Cristo, quando ne avanzavano dalla Comunione dei fedeli.

  A156000153 

 Pio VI {92 [344]} l'anno 1798 approvo una novella compagnia sotto il medesimo titolo, stabilitasi in Torino, città sempre a Maria divotissima.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000140 

 - Io ti prendo pel sentimento che deve animar ogni uomo, e il ricco e {34 [258]} il povero, il contadino e l'abitante delle città, ogni francese.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000023 

 A tal fine Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Verona, Ferrara, Treviso e altre città conchiusero {16 [408]} un'alleanza, che ebbe il nome di Lega Lombarda.

  A158000023 

 Convennero perciò i deputati di molte città lombarde nel monistero di Pontida, villaggio nella provincia di Bergamo, e là giurarono di soccorrere coll' armi i Milanesi, e rimediare ai mali comuni.

  A158000023 

 Prima d'accingersi a ridurre le città ribellate alla obbedienza, mosse alla volta di Roma per costringere il Papa a seguire il suo partito.

  A158000023 

 Spedirono perciò della gente al luogo, ove era stata demolita la ricca e popolosa città, per ricostruirne immediatamente le mura.

  A158000024 

 Solamente allora Federico si persuase del valore e della fermezza degl'Italiani: cosicchè deliberò di finir la guerra e d' intavolare, su condizioni eque, il trattato di quella pace, che sett'anni dopo fu conchiusa in Germania nella città di Costanza

  A158000030 

 L'anno 1527, quando i Medici vennero cacciati da Firenze, tutta la città fu in trambusto.

  A158000054 

 Immaginatevi un uomo cresciuto nella corte tutto gentile e grazioso; un altro allevato in città senza grande studio di galateo, senza politezza di vita; ed eccovi i due amici di Fronimo.

  A158000076 

 Il Sommo Pontefice recavasi un giorno al Vaticano in piccol treno, era solo nella Sua carozza di città; senza guardie nobili alle portiere, e senza accompagnamento d'onore, allorchè incontrò per via un convoglio {51 [443]} funebre, solitario, isolato, senza parenti, senz' amici.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000036 

 Quel Curato fu costante nel serbare il segreto di questo avvenimento; nè mai persona l'avrebbe saputo, se uno di quegli aggressori commosso dalle parole e dai tratti dell'uomo di Dio non fosse corso in città, e non avesse raccontato il fatto con tutte le più minute circostanze.

  A163000039 

 Certo Giuliano, che vive e lavora in questa città di Torino, fu protestante, finché, illuminalo da Dio, abbandonò la riforma di Lutero, e ad unico fine di aver maggiori mezzi di condurre una vita virtuosa si fece cattolico.

  A163000127 

 Mi affligge veramente quanto voi dite, e mi affligge ancor più perchè se tali miserie trovansi in città, si fanno sentire assai più fra la gente di campagna.

  A163000199 

 Il disordine giunse a tal punto che se piacesse a qualcuno di contemplare una riunione di truffatori, usurai, uomini dissoluti e ribelli, gente di cattiva fede, non avrebbe che ad entrare in una di queste città, che si chiamano evangeliche, e là troverebbe in abbondanza furbi di questa taglia.

  A163000414 

 Una signora che apparteneva ad una delle più rispettabili famiglie di Ginevra, pochi mesi sono, in Orléans, città di Francia, abiurava la riforma di Lutero e di Calvino per rientrare nel seno della Cattolica Religione.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000250 

 Fra i giovinetti della Città e paesi, non pochi fanciulli trovansi in condizione tale da rendere inutile ogni mezzo morale senza soccorso materiale.

  A165000394 

 Non Conducano mai i giovani nell' interno della città od a visitare musei, gallerie, giardini, palazzi ecc.

  A165000440 

 Il nome poi del paese o della città a cui la lettera è indirizzata, va scritto più grosso in basso a destra, e si suole sottolineare.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000018 

 Ma quando fu vicino a raggiungerlo, i cavalli, per quanta violenza loro si facesse, non vollero dare più un passo innanzi, fintantochè voltandosi indietro verso la città ripigliarono il corso a briglia sciolta.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000002 

 La consacrazione testè fatta della Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in questa città fu soggetto di molti riflessi e di molte ricerche.

  A173000012 

 Noi abbiamo sentito quasi la medesima gioia che tu e gli imitatori del tuo zelo avete provato, quando per mezzo della tua lettera siamo venuti a conoscere che era stato condotto a termine in cotesto nobilissima città, e che era già stato a Dio consacrato il nuovo tempio dedicato al nome della Beatissima Vergine AIUTO DEI CRISTIANI. Imperocchè sebbene non abbiamo noi potuto trovarci presenti a quel giocondo spettacolo, tuttavia l'industria tua ci fece quasi avere sotto agli occhi la fronte esterna della chiesa, per le medaglie che ci mandasti, egregiamente cesellata, e contemplare la stessa imagine della madre di Dio.

  A173000016 

 Questa Chiesa è edificata nella parte della città di Torino detta Valdocco.

  A173000056 

 Siamo per altro obbligati di tributare una parola di riconoscenza a molti dilettanti e maestri di musica di Torino e di altre città che graziosamente si offerirono e prestarono l'opera loro pel solo spirito di religione senza badare ad alcun interesse materiale.

  A173000058 

 Essa è lavoro delle monache del Bambino Gesù in Aix la Chapelle città di Prussia, a spese della contessa Stolberg moglie del celebre Luterano ed ora fervoroso cattolico conte Slolberg Vernigerode membro ereditario della camera dei Signori in Prussia.

  A173000065 

 Un confettiere di questa città somministrò gratuitamente ogni giorno confetti e dolci di ogni genere per tutto l'ottavario.

  A173000113 

 La Messa fu pontificalmente cantata da monsig. Balma, assistita dai paroci della città rappresentati dal teol.

  A173000119 

 Poco tempo {54 [56]} fa io caddi in una via della città, ed una carrozza attraversandomi sfracellommi le gambe e le coscie.

  A173000125 

 Il pubblico ne fu sdegnato, ed il famigerato Gavazzi dovette con somma fretta allontanarsi da quella città, confermando col fatto quanto la Chiesa Cattolica canta in ossequio alla santa Vergine: Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo.

  A173000154 

 E non dubbia prova n'ebbe la giovinetta Carolina Brusa di questa città.

  A173000201 

 La città di Dio lungi dal venir turbata dall'impeto dei flutti tempestosi, ne riceve anzi conforto, poichè l'Altissimo ha santificato il suo Tabernacolo.» (Sal.

  A173000206 

 A tale scopo si moltiplicano scuole pei figli e per le figlie non solo nelle città e nelle popolose borgate, ma perfino nei più oscuri villaggi, e si procura che anche per quelli i quali debbono nelle ore diurne, e lungo il corso della settimana attendere all'esercizio delle arti e dei mestieri, non manchino le scuole serali e festive.

  A173000227 

 «Le maraviglie che Iddio opera ad intercessione di Maria Ausiliatrice sono innumerabili specialmente nella città di Chieri.

  A173000238 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la nostra fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei cristiani, ai cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000023 

 Un Collegio con pubblica Chiesa per le Missioni a S. Nicolas, città assai popolata non molto distante dalle tribù selvagge tuttora esistenti al'Sud di quella vasta regione.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Dal 1847 in poi crebbero in guisa gli Aggregati, che col consenso dell'Autorità Vescovile fu necessario aprire in altro angolo della Città un secondo Oratorio sotto il titolo di S. Luigi Conzaga, e successivamente nell'anno 1849 fu aperto un terzo in altra contrada sotto il titolo del S. Angelo Custode col medesimo scopo degli antecedenti.

  A175000001 

 Infatti ogni ceto di persona ricorda con sentita gratitudine, come fino dall' anno 1841 l'encomiato Sacerdote si unisse ad altri Ecclesiastici per accogliere in appositi locali i giovani più abbandonati della Città di Torino a fine d'intrattenerli con onesti sollazzi, e somministrare ai medesimi il pascolo della Divina parola.

  A175000001 

 Nel 1871 un Convitto in Varazze Diocesi di Savona, nonchè un Ospizio di S. Vincenzo nella Città di S. Pier d'Arena presso Genova a pro de' fanciulli abbandonati.

  A175000001 

 Successivamente in breve giro di tempo furono aperte varie altre case, fra le quali nel 1870 il Collegio della Madonna degli Angeli in Alassio Città di Albenga.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176001315 

 Degli eletti o gran città,.


don bosco-severino.html
  A177000006 

 Lungo l'estate promuoveva i lavori di questo genere e comperava cose alla spicciolata or qua or là; nell'autunno poi si recava nelle città per farne spaccio.

  A177000054 

 I pericoli nelle grandi città sono gravi per tutti, ma sono mille volte maggiori per l'inesperto giovanetto.

  A177000057 

 - Quest'Oratorio una volta era nella nostra chiesa di s. Francesco d'Assisi, ed ora venne traslocato in altro angolo della città.

  A177000104 

 Entrando poi in città si fece silenzio e ognuno si mise schierato, e di mano in mano che giungeva al sito più vicino al proprio domicilio ciascuno si separava dalle file e si recava a casa sua.

  A177000181 

 Io ho voluto verificare questo brano nel suo originale, ed ho osservato che dopo aver accennata la comparsa di Pietro Valdo nel 1160 continua così: « Avvi chi {71 [71]} vuole presupporre, che alcuni Valdesi o poveri di Lione, scacciati da quella città si fossero fin da questo tempo (1160) sparsi nella valle di Angrogna, ma credo che si siano solamente trattenuti nel Delfinato.

  A177000188 

 Sotto il nome Lucerna o Luserna s'intende un antico borgo assai rinomato, posto ai piè delle Alpi, distante sei miglia dalla città di Pinerolo e ventiquattro da Torino.

  A177000189 

 Questa valle ed i paesi confinati sono in gran parte abitati dai Valdesi dal loro autore Pietro Valdo, ricco mercante francese della città di Leone.

  A177000190 

 Valdo studiò a mente alcuni brani di codesti scritti, quindi cominciò a predicare per le piazze, per le città e pei villaggi.

  A177000192 

 Scrisse egli un trattato contro ai Valdesi dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III sorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono poi condannati dal Papa in un concilio tenuto nella città di Verona l' anno 1185.

  A177000239 

 Giunti in Aosta ci siamo fermati un giorno per visitare le cose più memorabili di quella città; e mentre andavamo appagando la nostra curiosità, ecco {105 [105]} verso le ore ondici del mattino un simultaneo e inaspettato suono delle campane sorprenderci di maraviglia.

  A177000239 

 Nella mia partenza mi diedero compagno un amico che doveva eziandio recarsi in quella città, e per dare varietà al nostro cammino si pensò di farci prendere la via di Aosta e passare sul Gran s. Bernardo.

  A177000246 

 Fatto ancora un giro per la città, indirizzammo i passi alla volta del Gran s. Bernardo oggetto dei nostri desideri.

  A177000271 

 Lo scopo del mio viaggio essendo lo studio e la religione, rivolsi il mio pensiero a conoscere lo stato religioso della città.

  A177000271 

 Noi giungemmo a Ginevra sul far della notte che è l'ora in cui quella città fa la sua più bella comparsa.

  A177000272 

 Così Ginevra divenne la Roma del protestantesimo, come la chiama taluno, volendola in cotal modo paragonare alla città di Roma centro del cattolicismo.

  A177000272 

 Nel 1530 i popoli del Cantone di Berna unitamente ai Ginevrini si armarono contro ai Cattolici, gettarono a terra le croci, spezzarono le sacre immagini, calpestarono empiamente {123 [123]} le ostie consacrate e le reliquie dei santi ed ordinarono che gli eretici predicassero regolarmente nella città di Ginevra nella celebre cattedrale di s. Pietro, dove da tanti secoli erasi predicato costantemente il cattolicismo.

  A177000274 

 Calvino Giovanni era nato in Noyon città di Francia; suo padre era procuratore, di nome Couvin.

  A177000274 

 Il vescovo di quella città, mosso a carità per lui, gli somministrò i mezzi per attendere agli studi nella speranza che fosse per valersene in bene.

  A177000281 

 Rimproverò Calvino, e usci furiosa di casa, pubblicò il fatto per tutta la città.

  A177000282 

 Il disordine giunge a tanto, che se a taluno piacesse contemplare una riunione di buffoni, truffatori, usurai, dissoluti, ribelli, gente di mala fede, non avrebbe che ad entrare in una di quelle città che si dicono evangeliche.

  A177000284 

 Servendosi allora dell'inganno, della calunnia, della persecuzione e delle più detestabili barbarie, egli riusci a strascinare nell'errore una gran quantità di cattolici, per modo che Ginevra divenne una città quasi tutta protestante, e la Sede Vescovile dovette trasferirsi nella città di Annecy, il cui Vescovo però continuò a chiamarsi Vescovo di Ginevra.

  A177000284 

 Siccome Calvino insegnava dogmi conrari a quelli di Svinglio, così dapprima fu biasimato e poi cacciato dalla stessa città.

  A177000286 

 Trentamila cattolici della città e dei paesi vicini accompagnarono in bell'ordine le sue spoglie {136 [136]} mortali attraverso di una folla attonita di oltre a cinquantamila protestanti.

  A177000288 

 Il regnante Pio IX rivolse eziandio le sue paterne cure a pro dei Ginevrini, e rallegrandosi dei grandi progressi della {137 [137]} fede in quella città pensò a ristabilirvi la residenza episcopale.

  A177000294 

 Un giorno mentre in compagnia de' miei maestri e di alcuni colleghi passeggiavamo per la città incontrammo un sacerdote, che accompagnato da alcuni fedeli portava il viatico ad un infermo.

  A177000330 

 - Andrei volentieri a Torino, risposi; da qualche tempo mia madre venne a dimorare in quella città; e sebbene versi nelle strettezze, tuttavia mi ama assai, e desidera ardentemente di avermi con se.

  A177000336 

 Non senza fatica condotto alla stazione, fui posto in un compartimento della ferrovia con due Colportori ovvero venditori di libri evangelici, che dovevano recarsi nella medesima città.

  A177000425 

 Un impiego vantaggioso si presentò nella città di Torino; ma i compagni, gli amici, i luoghi che già mi furono cotanto fatali consigliarono di recarmi altrove.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000030 

 Gazzolo console Argentino in Savona unitisi in Commissione eressero nel bel mezzo della città una chiesa, la quale fu intitolata alla Madre delle Misericordie, e doveva essere ufficiata appositamente per gli Italiani, motivo per cui venne anche chiamata la Iglesia de los Italianos.

  A182000030 

 [1] in Buenos Ayres il 14 dicembre, subito ebbe occasione di porsi a lavorare, essendovi in quella vasta capitale oltre a 30 mila Italiani sparsi per ogni luogo della città.

  A182000040 

 Dopo Pasqua comincieremo, coll'aiuto di alcuni preti di qui, a lavorare in altri due angoli della città, sicchè presto, avremo tre {47 [381]} oratorii festivi.

  A182000040 

 Siccome poi vi è tanta necessità tra gli stessi giovani abitanti in questa città, e d'altronde sono abbastanza buoni di venire in gran numero ad ascoltarmi, per costoro fo tutti i giorni alle 4 pom.

  A182000052 

 I parroci della città ed i buoni religiosi tutti ebbero la carità di aiutarli col consiglio e coll'opera.

  A182000056 

 Può dirsi che nella chiesa da loro officiata in questa città è una missione giornaliera che mai non finisce, tante sono le persone che vi concorrono e la frequenza dei Sacramenti sia tra gli adulti, sia tra i fanciulli, molti de' quali vengono promossi alla prima Comunione.

  A182000071 

 Si diede la Benedizione, e così finì quest'atto di religione e di pietà data nella città di Buenos-Ayres dai nostri Italiani.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000006 

 Quivi sulle prime egli provò difficoltà nell'adattarsi alle regole, a quella soprattutto che proibisce di uscire per la città, e a queir altra che vieta di ritenere danaro presso di sè.

  A183000019 

 Ma il Signore dispose che recandosi il padre alla città di Alessandria, conducesse pur seco il Pierino; ed essendo poco distante il Collegio di Borgo S. Martino, dove trovavasi il cugino Giuseppe, pensarono di andargli a far una visita.

  A183000048 

 Ma qual rischio di perdersi non corre l'inesperta gioventù in mezzo al mondo, specie nelle grandi città, dovo tanti sono gl'incentivi al male, tanti i cattivi esempi, tanti i pericoli e si frequenti le cadute! Il nostro buon Clemente trovò modo di evitare la maggior parte di questi pericoli, menando vita ritirata e quasi solitaria; ed anzi che abbandonarsi a leggerezze puerili, tanto comuni alla sua età, amò meglio ascoltare in silenzio la voce di chi, sottentrato a tenergli le veci di padre, fugli largo di buoni consigli e di saggia direzione.

  A183000057 

 Nacque nella città di Chieri il 4 gennaio 1858 da Agostino e da Vincenza Villa, poveri, ma onesti genitori.

  A183000058 

 Trovandosi però sua madre in gravi strettezze fu obbligata a cercargli ricovero in qualche istituto di beneficenza, e all'età di otto anni, nel gennaio del 1866, fu accolto nel R. Ospizio di Carità di quella città, dove sono ammessi i fanciulli d'ambo i sessi dai sette ai dodici anni, purchè orfani o di padre o di madre, poveri e di non pregiudicati genitori.

  A183000061 

 Nell'Istituto non essendovi che le scuole serali per gli artigiani, fu mandato alle scuole pubbliche della città, che frequentò dalla prima elementare sino alla seconda ginnasiale inclusivamente.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000010 

 In questa città appunto nacque il loro terzogenito che venne battezzato nella Parrocchia di Sant'Alessandro, e gli fu imposto il nome di Stefano.

  A184000010 

 Passati i mesi della fredda stagione, i genitori col tenero bambino lasciarono quella città e ritornarono al patrio tetto, da cui il nostro Stefano più non s'allontanò se non per venire in Torino a terminare i suoi studi.

  A184000024 

 Nacque egli in Ciriè, industriosa città del Piemonte distante otto miglia al nord di Torino.

  A184000034 

 Giunto che fu all'età di circa dieci anni, vistolo dotato di un discreto ingegno e con buona volontà di studiare, i suoi genitori credettero bene di fargli frequentare le scuole comunali della città di Fenestrelle distante da Laux circa quattro chilometri.

  A184000052 

 Egli era nato l'undici Agosto 1860 da agiati genitori in Chiavari, nobile città della Riviera Ligure Orientale.

  A184000052 

 I buoni padri Scolopii, che con tanta lode dirigono il collegio di quella città adoperarono ogni modo, per instillare nel giovane Cesare i più vivi sentimenti di pietà e di moralità nello stesso tempo, che lo istruivano nelle lettere e nelle scienze proprie dell'età sua; ma vuoi per l'indole troppo viva ed indocile, vuoi per le divagazioni continue della città e della famiglia, vuoi per i pericoli, {65 [33]} che dovunque si incontrano nei cattivi compagni, il giovane non corrispondeva guari alle cure, che i suoi educatori avevano per lui.


don bosco-storia dell-inquisizione.html
  A188000004 

 Le abitanti della Casa Bianca si diressero tosto verso la città, dove andarono a salutare il curato ed il notaio.

  A188000014 

 Un mercadante della città di Alessandria volendo navigar in Costantinopoli per sue mercatante, la sua donna co' suoi figliuoli dissero: come ci lasci tu cosi soli? Quel mercadante rispose: io vi lascio e raccomando alla Vergine Maria, e così li lasciò consolati.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000032 

 R. Circa l'anno del mondo quattro mila sotto l'impero di Augusto, essendo tutto il mondo in pace, il Verbo eterno per redimere il genere umano, si vestì della nostra carne, e nacque in Betlemme piccola città della Giudea il 25 di dicembre verso la mezza notte.

  A189000036 

 R. Essa era figlia di S. Gioachino e di S. Anna, discendenti ambidue dalla Reale Stirpe di Davidde, e dimoranti in Gerusalemme città capitale del Regno di Giuda.

  A189000044 

 Intesa poi la morte di questo Principe, Gesù, Giuseppe e Maria al nuovo avviso dell'Angelo ritornarono dall'Egitto a fermare {23[181]} la loro dimora in Nazaret città della Galilea.

  A189000048 

 Scorreva i paesi, le città e castelli della Giudea predicando una dottrina infinitamente santa, beneficando {24[182]} ognuno con fatti prodigiosi ovunque egli passasse.

  A189000051 

 Uno di essi che fu il primo venne operato alle nozze di Cana piccola città della Galilea.

  A189000060 

 R. Approssimatasi l'ora che Gesù aveva più volte predetto a'suoi discepoli, di voler tutto spargere il suo sangue per la redenzione del genere umano; Egli sei giorni prima della Pasqua fu ricevuto in trionfo nella città di Gerusalemme; il giovedì seguente vigilia di sua morte verso sera, dopo aver mangiato l'agnello pasquale co' suoi Apostoli istituì il SS. Sacramento dell'Eucaristia, poscia andò con loro nel giardino degli Olivi, dove patì lunga, e si penosa agonia, che copioso sudar {29[187]} di sangue grondando dal suo corpo scorreva sulla terra.

  A189000082 

 Saulo percosso da queste parole come da un colpo di fulmine, fu egli, con tutti quelli che l'accompagnavano gettato a terra, e con voce tremante: «Signore, disse, che volete {38[196]} voi che io faccia? » Alzati, ripiglia la voce, entra nella città, e là ti sarà insegnato ciò che hai da fare».

  A189000085 

 Erano ormai vicini alla città, quando Pietro ebbe una visione, in cui Iddio fecegli conoscere, che tanto i Gentili, quanto gli Ebrei erano chiamati alla cognizione del Vangelo, e in loro compagnia partì immantinente.

  A189000099 

 Questo Principe insensato e crudele aveva incendiato tutta la città di Roma, solo per piacer di vederla abbruciare; poi gettò tutta la malvagità di quest' azione sovra i cristiani, ch'egli sommamente odiava, perchè s. Paolo aveva fatto delle conversioni sin nel proprio di lui palazzo.

  A189000105 

 Nerone non men vile che feroce, dalla soverchia paura parve tratto di senno; punto più non badando a migliorar il suo destino, fuggì da Roma di mezzanotte involto in un vile {50[208]} mantello, per ritirarsi così travisato nella casa villereccia di Faone, uno de' suoi liberti a distanza di circa tre miglia dalla città.

  A189000108 

 Già il Salvatore aveva predetto che in pena della loro perfidia, prima che fosse succeduta altra generazione, sarebbero stretti d'assedio nella loro città, ridotti a tanta calamità da chiamar fortunate quelle donne, che fossero rimaste sterili, e che quel popolo deicida disperso in tutte le parti andrebbe privo di principe, di Sacerdozio, di Tempio; anzi quello stesso lor Tempio in cui per l'avanti cotanto si era Iddio compiaciuto, sarebbe affatto distrutto, non rimanendo più pietra sopra pietra.

  A189000109 

 Perciò secondando gli avvisi dei loro Pastori, si ritirarono nella piccola città di Pella nel mezzo delle montagne della Siria.

  A189000110 

 Questo giovane Principe venne a fermar il campo a distanza di circa due miglia dalla città, e ne chiuse tutte le uscite.

  A189000112 

 I Romani trucidarono quanti lor venne dato trovar nella città, e misero tutto a fuoco e sangue (an.

  A189000112 

 {55[213]} Tito che già erasi reso padrone d' una parte della città, fece dare l'attacco al Tempio, e appiccare il fuoco alle porte, ordinando però di conservar il corpo dell'edifizio.

  A189000119 

 Plinio aveva scritto a Traiano per consultarlo sulla condotta che tener doveva riguardo ai cristiani: « tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo, essi sono in numero grandissimo, di ogni età, e d' ogni condizione, nella città e nelle campagne, a segno che i Tempii dei nostri Dei sono quasi deserti.

  A189000131 

 Ma tre anni dopo l'imperatore dimenticò affatto ciò che doveva ai cristiani; la persecuzione si riaccese nella Francia, e scoppiò specialmente nella città di Autun, dove il giovane s. Sinforiano segnalò il suo coraggio, e nella città di Lione dove s. Fotino primo Vescovo di questa città fu coronato del martirio in onore della santa fede con un gran numero di fedeli.

  A189000140 

 Diede egli ordine di attorniare la città, e far man bassa su tutti coloro che avessero osato profferire: io son cristiano.

  A189000140 

 La persecuzione si estese fin nella Francia, e s' accese principalmente nella città di Lione, ove era Vescovo s. Ireneo discepolo di s. Policarpo.

  A189000140 

 L'imperatore vedendo la città divenuta quasi tutta cristiana per le cure di questo santo Prelato, prese una risoluzione ben degna della crudeltà d' un persecutore.

  A189000150 

 Vicino a morte dimandò quanti infedeli v' erano ancora nella città di Neocesarea, e rispostogli che ve n'erano peranco diciassette: «grazie a Dio, rispose, altrettanti appunto erano i.

  A189000156 

 Il numero di quelli che subirono il martirio in questa persecuzione è sì grande, che riuscirebbe difficile l'annoverarli; sono in ispecial modo rinomati san Poliutto nell'Armenia, san Alessandro Vescovo di Cappadoccia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della Chiesa di Smirne, s. Agata in Catania nella Sicilia, s. Vittoria nella Toscana, il celebre Acacio Vescovo d'una città d'Antiochia, e finalmente una delle principali vittime del furor di Decio fu pure s. Fabiano Papa, il quale dopo tredici anni di faticoso pontificato fu gloriosamente coronato del martirio l'anno 250.

  A189000172 

 Il suo corpo fu gettato alle fiere, e la sua pelle attaccata ad una porta della città (an.

  A189000176 

 Lisia comandò straziarlo colle unghie di {88[246]} ferro, fregar le sue piaghe con acuti uncini, ed accostargli alla nuda carne fiaccole accese; finalmente sottoposto a tutte le torture, venne condotto fuori la città dove fu crocifisso (an.

  A189000178 

 Nella Frigia una città intiera, di cui tutti gli abitanti erano cristiani, fu investita dai soldati, che vi posero il fuoco; gli uomini, le donne, i fanciulli, tutti morirono nelle fiamme invocando il nome di Gesù Cristo.

  A189000197 

 Gli fu spiccata la testa, e portata in cima ad una lancia alla vista di tutto il popolo in trionfo nella città.

  A189000199 

 R. Massimino Erculeo sconfitto da suol nemici fuggi nella città di Tarso, dove non vedendo scampo per sè, risolse d' inghiottir il veleno, che nol tolse di vita, ma solo gli cagionava spasimi ineffabili.

  A189000223 

 Esso accondiscese all'imperatore, e di concerto con tutti i Vescovi stabilì, che il luogo del Concilio fosse Nicea principale città della Bitinia, oggidì Isnich nella Natolia.

  A189000230 

 Ario stesso come condotto in trionfo per la città, per dar maggior

  A189000292 

 Mandato a studiare a Roma, vi fu preso da tale spavento per la corruzione dei giovani di sua età, che a quindici anni secretamente abbandonò la città, e {157[315]} si ritrasse in una profonda e oscura caverna a distanza di quaranta miglia.

  A189000315 

 Conosciuto così per uomo scapestrato, e perturbatore della città, i cittadini vollero imprigionarlo e porlo a morte.

  A189000315 

 Ma l'accorto Maometto pigliò la fuga, e ritirossi in Medina con certi libertini che l'aiutarono ad impadronirsi di quella città.

  A189000315 

 R. Maometto il più famoso impostore che fosse mai, nacque da povera famiglia {173[331]} di padre gentile e di madre ebrea l'anno 554 nella Mecca città dell'Arabia distante circa venti miglia dal mar Rosso.

  A189000317 

 Maometto dopo nove anni di regno tirannico, mori nella città di Medina l'anno 632.

  A189000322 

 Questo Pontefice nato in Rodi città dell'Italia, eletto nel 649, al nascere di quest'eresia convocò in Roma un Concilio di cento {178[336]} cinque Vescovi e la condannò.

  A189000341 

 Intendendo che molti fedeli pegli oltraggi dei Musulmani erano costretti andar errando a guisa di animali selvatici nelle foreste, ebbe di loro pietà, e partitosi da Roma si portò in persona a recar soccorso a quegl'infelici; fece edificar la città di Leopoli che loro servì di asilo.

  A189000345 

 S'incrudelì specialmente contro ai religiosi, e nella sola città di Caradigna in un sol giorno furono trucidati 200 monaci, de'quali avvi questo di memorabile, che ancora oggidì si vede il pavimento, sotto cui giacciono le loro reliquie ogni anno trasudare gocce di sangue nel dì in cui ricevettero la corona del martirio.

  A189000360 

 Dopo ciò per ordine del re furono gli infelici condotti fuori della città, dove vennero bruciati vivi con molti altri della lor setta.

  A189000360 

 Ella si scoprì in Orleans città della Francia, ove fu portata da una donna forestiera, che infettò ivi più persone, ma specialmente due insigni personaggi, uno per nome Stefano, l'altro Lisojo, i quali essendo tenuti per uomini dotti e santi, poterono in breve tempo {201[359]} dilatar molto la loro dottrina, la quale altro non era che un gruppo di errori che conducevano ad un vero ateismo.

  A189000362 

 Dopo d'aver proscritto in varie maniere {203[361]} la nascente eresia, si portò in persona in un Concilio convocato a Vercelli città del Piemonte.

  A189000377 

 Giunta l'armata cristiana {215[373]} presso Gerusalemme, assalì il nemico con tal impeto, e mostrò tanta prodezza, che dopo cinque settimane di combattimento s'impadronirono della città, cacciarono i nemici, e levarono via tutte le immondezze che disonoravano que' santi luoghi.

  A189000413 

 R. Quest'ordine maraviglioso, cotanto benemerito della Chiesa è stato fondato dal serafico s. Francesco d'Assisi città nello stato della Chiesa.

  A189000413 

 Uscì poscia dalla {239[397]} città d'Assisi, si pose a servir i leprosi e ad esercitar altre opere di misericordia, fissando dimora presso una Chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli, detta anche della Porziuncola dal luogo in cui era situata.

  A189000414 

 Ritornato in Europa venne in Piemonte, ove fondò due conventi, uno nella città di Chieri, l'altro in Torino, che porta ancora presentemente il nome di s. Francesco d'Assisi.

  A189000418 

 Dio però che di lui altrimenti disponeva, fece che da venti contrari fosse trasportato in Italia nella città di Padova da cui prese il soprannome.

  A189000420 

 Molte meraviglie operò sinchè consumato dalle fatiche, presagito il giorno di sua morte nell'età di soli 36 anni nella città di Padova rese placidamente l'anima al {244[402]} signore.

  A189000444 

 Questa commozione dilatatasi in modo speciale nelle {260[418]} città di Torino, di Chieri, d'Asti, e nella stessa Roma, produsse grandi vantaggi fra cristiani; ma non essendo approvata dal Papa, nè dai Vescovi, presto degenerò in superstizione, indi in eresia.

  A189000449 

 Ma quello, che maggiormente illustrò questa santa, e per cui noi Italiani le siam debitori d'una obbligazione eterna, fu l'essere ella stata non pur occasione, ma causa principale, che Urbano IV dopo la settuagenaria schiavitù Avignonese malgrado le ingiuste rimostranze del re di Francia, tornasse a trasferire la sua sede nel cuor dell'Italia in Roma, che a ragione fu detta la {266[424]} città santa, perché fu essa, che ha destinata Iddio ad esser sede del suo Vicario in terra.

  A189000460 

 L'insigne miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino, che la fece poi chiamar città del Sacramento forma una delle maraviglie di questo secolo.

  A189000462 

 Divenuto infermo nella città di Vercelli, e scorgendo prossimo il suo fine, prima di spirare chiamò al suo letto la moglie, i figliuoli, e i principali del suo regno, e loro lasciò questo memorabile ricordo:.

  A189000482 

 Nella città di Noyon per un delitto nefando fu condannato a morte, e solo a preghiera del Vescovo gli si commutò {292[450]} la morte nella pena di essere bollato col ferro infuocato.

  A189000494 

 In breve la città e le terre della nostra Italia andarono miseramente {299[457]} esposte ai ladronecci, alle rapine, agli incendi, alle stragi delle sfrenate soldatesche Francesi, Spagnuole ed Alemanne.

  A189000494 

 Subito varie città seguirono l'esempio dei Milanesi; gli stessi sommi Pontefici arricchirono di moltissime indulgenze tal divozione, che in breve si sparse per tutto il mondo cattolico a segno, che in varie città (come in Torino) v'è l'adorazione perpetua.

  A189000502 

 R. Calvino dopo d'averla fatta da tiranno alcun tempo in Ginevra, ne fu obbrobriosamente cacciato via, e si rifugiò in varie città, le quali tutte lo facevano fuggire appena lo scorgevano pericoloso e turbolento qual era.

  A189000532 

 Insomma al zelo apostolico del Valfrè la città di Torino cangiò faccia, tutto il Piemonte, e molti paesi esteri provarono gli effetti del suo zelo e della sua carità.

  A189000589 

 R. Il Cardinale Mauro Cappellari di Belluno, città dello stato Veneto, del-l'ordine di s. Benedetto fu scelto a successore di Pio VIII, e prese il nome di Gregorio XVI nel 1831.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000017 

 Che a Roma i Vescovi delle città prossime a questa capitale, e i Sacerdoti, e i Diaconi addetti alle chiese principali di quest'alma città formassero come il senato del Pontefice ed avessero essi soli il diritto di eleggere il Papa, e lo aiutassero nell'amministrazione della Chiesa universale.

  A190000033 

 Parimenti quando si presentano le chiavi di una città ad un re, si vuole significare, che quella città lo riconosce per Sovrano.

  A190000055 

 A fine di perseguitare i cristiani con maggior autorità e più facile riuscita, egli aveva ottenuto dal gran sacerdote di Gerusalemme delle lettere, che gli davano facoltà di andare con buona scorta di soldati a cercarli nella città di Damasco per metterli in catene e tradurli in Gerusalemme.

  A190000055 

 Di maniera che fu costretto di farsi condurre in città da'suoi compagni.

  A190000057 

 Nata ad Iconio di nobile famiglia a 18 anni fu promessa ad un ricco giovane di quella città.

  A190000058 

 Erano omai vicini alla città, quando Iddio con una visione fece conoscere a Pietro che tanto i gentili quanto gli Ebrei erano chiamati al vangelo.

  A190000058 

 Esso dimorava in Cesarea città vicina al Mediterraneo.

  A190000058 

 Manda nella città di Ioppe a cercare di certo Simone soprannominato Pietro.

  A190000060 

 Da Antiochia s. Pietro andava a predicare nelle città e ne'paesi vicini, e dopo sette anni si recò a Roma nell'anno 42 dell'era cristiana.

  A190000060 

 S. Andrea predicò agli Sciti e fu coronato del martirio in Patrasso, città della Grecia.

  A190000065 

 La questione cominciò ad essere agitata nella città d'Antiochia, d'onde s. Paolo e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro, che allora trovavasi in Gerusalemme.

  A190000070 

 Giunto a Besanzone, alle porte della città, incontrò un tribuno di nome Arnosio che lo interrogò in questa guisa: Chi sei tu? d'onde vieni? Io vengo d'Italia, disse.

  A190000070 

 Inviato da'suoi parenti a Roma per coltivare gli studi, ebbe la buona ventura di udire s. Pietro che in quella città dava principio alla predicazione del vangelo, instruito nella fede da sì gran maestro, divenne tosto un fervoroso cristiano.

  A190000070 

 Primo successore di s. Pietro fu s. Lino di Volterra città della Toscana.

  A190000073 

 Gesù {43 [43]} Cristo poi predisse in termini chiari ehe gli Ebrei sarebbero assediati in Gerusalemme, ridotti a strettezze inudite, che verrebbe distrutta la città, incendiato il tempio, tutto il popolo disperso; e che quelle cose sarebbero avvenute prima che la morte spegnesse la presente generazione, innanzi a cui egli parlava.

  A190000074 

 Tra essi Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, fra le altre cose, racconta che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere d'onde venisse, fortemente rimbombava: «Usciamo di qui, usciamo di qui.» Un uomo chiamato Anano venne dalla campagna alla festa dei Tabernacoli in tempi in cui non si parlava ancora di guerra, e si pose improvvisamente a gridare: «Guai al tempio, guai a» Gerusalemme, voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti, guai al tempio, guai a Gerusalemme!» Fu preso, messo in prigione, flagellato quasi a morte; ma tuttavia non si tenne mai dal correre e gridare per la città con gagliarda voce per tre anni; finchè correndo sopra i bastioni mandò un grido terribile esclamando: «Guai a me stesso;» e in quell'istante fu colpito da una pietra sul capo e spirò.

  A190000076 

 Comparì una cometa che gettava fiamme a guisa di fulmine, ed una stella a forma di spada stette sospesa per un anno colla punta rivolta su quella città.

  A190000077 

 Distruzione della città e dispersione degli Ebrei.

  A190000077 

 L'assedio incominciò mentre {45 [45]} gran numero di forestieri era ivi accorso per celebrare le feste pasquali: per lo che quella sventurata città trovandosi sovrapiena di gente, vennero tosto a mancare di alimento a segno che gli abitanti spinti dalla fame, l'un l'altro strappavansi di mano le cose più sozze per nou morire.

  A190000077 

 Presa la città di assalto, un milione e cento mila Ebrei furono trucidati e quasi altrettanti ridotti in ischiavitù.

  A190000081 

 Fra le cose attribuite a s. Cleto è la divisione della {48 [48]} città di Roma in 25 rioni, ossia regioni, a ciascun dei quali deputò un sacerdote od almeno un diacono, che avesse cura dei bisogni spirituali ed anche temporali dei fedeli.

  A190000087 

 I Corinti avevano mandato a Roma un fervoroso cristiano dì nome Fortunato per esporre alla santa Sede la trista divisione di quella città.

  A190000089 

 «Tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo; essi sono in numero grandissimo di ogni età e di ogni condizione nelle città e nelle campagne, a segno che i templi dei nostri Dei sono quasi deserti.

  A190000100 

 Quando l'imperatore ebbe quella notizia, ne senti rammarico tale, che dalla città di Seleucia, dove allora si trovava, mandò tosto a Roma il conte Aureliano che mettesse a morte quanti cristiani avesse potuto scoprire.

  A190000125 

 - S. Policarpo discepolo di san Giovanni evangelista e vescovo di Smirne, informato del gran numero di eretici che eransi portati a Roma, venne egli pure in questa città per dissipare le loro arti sotto al pontificato di s. Aniceto successore di san Pio I. La venuta di lui era molto opportuna perciocchè avendo egli conversato cogli Apostoli, godeva grande autorità presso tutti; perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti dagli errori di Valentino e di Marcione, per l'efficacia della sua parola furono ricondotti alla Chiesa di Gesù Cristo.

  A190000136 

 Egli era stato mandato dal papa con altri ecclesiastici a predicare il Vangelo nelle Gallie, e governava da quarant'anni la sede di quella città.

  A190000140 

 - Dopo il martirio del papa s. Sotero fu eletto al governo della Chiesa s. Eleutero di Nicopoli città della Grecia.

  A190000144 

 Attese le vive raccomandazioni e le lodi che il Clero ed il popolo di Lione facevano della santità e dello zelo di s. Ireneo, il pontefice lo consacrò vescovo di quella città.

  A190000150 

 Uno appellavasi Teodoto Coriario nato in Bisanzio, città detta poscia Costantinopoli.

  A190000155 

 Informato l'imperatore che per cura dello zelante pastore la città si manteneva salda nella fede, ordinò di attorniarla di soldati, e fare strage dei cittadini.

  A190000157 

 Questo spettacolo, che se fosse accaduto in Sodoma, dice Eusebio di Cesarea, avrebbe forse eccitato a penitenza gli abitanti di quelle infelici città, mosse a compassione tutti gli astanti.

  A190000163 

 I cristiani però abborrirono mai sempre da questo uso inumano di consumare col fuoco i corpi dei loro simili, specialmente se fratelli nel battesimo, perciò fin da principio solevano preparare fuori della città dei luoghi per seppellirli, i quali furono chiamati con vari nomi, cioè cimiteri, tombe, catacombe e cripte.

  A190000175 

 Va nella via Appia tre miglia dalla città e troverai un assembramento di poveri.

  A190000204 

 Ella fu daprima assoggettata a crudeli tormenti da parte del suo snaturato padre, e poscia messa a morte nella città di Nicomedia.

  A190000205 

 Marciava Massimino contro la città di Aquileia che si ora ribellata, e gli aveva chiuse in faccia le porte.

  A190000216 

 Morì nella città di Tiro d'anni 69 nel 253.

  A190000228 

 Essi confessavano la fede piuttosto coi fatti che colle parole, secondo il consiglio del Salvatore che disse: «Quando siete perseguitati in una città, fuggite in un'altra.» Così fece s. Paolo primo eremita, s. Atanasio vescovo di Alessandria ed altri.

  A190000260 

 Il suo corpo fu gettato alle fiere e la sua pelle attaccata ad una porta della città.

  A190000261 

 Dopo il martirio di s. Eutichiano fu eletto a succedergli s. Cajo nipote dell'imperatore Diocleziano, di Salona, città sulla costa dell'Adriatico.

  A190000263 

 Questa legione era così appellata perchè i militi che la componevano solevano coscriversi e radunarsi in Tebe, celebre città dell'Egitto.

  A190000263 

 Venendo in Italia que'soldati passarono per Gerusalemme, ove parecchi, i quali erano ancora catecumeni, ricevettero il battesimo per mano di s. Zambda, vescovo di quella città.

  A190000265 

 - Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi Gran s. Bernardo, andarono a raggiungere Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro, ed ora Martigny.

  A190000275 

 Consacrò varii vescovi, fra'quali s. Emilio, che inviò a predicare in Ascoli Piceno, e fu il primo vescovo di quella città ove coronò le sue fatiche col martirio.

  A190000277 

 - Galerio viveva glorioso nella città di Sardi, quando, breve tempo dopo il martirio di s. Marcello, una piaga dolorosa invase tutto il suo corpo.

  A190000281 

 I seguaci di G. C. cominciarono a chiamarsi cristiani nella città di Antiochia.

  A190000283 

 San Clemente stabilì sette notai o scrivani fra i quali divise la città di Roma in sette rioni o compartimenti, affinchè avessero cura di raccogliere gli alti dei martiri.

  A190000299 

 Egli con poca resistenza acquistò Milano e Brescia con altre città che si abbandonarono alla sua clemenza: onde senza gravi contrasti potè avanzarsi fino alle porte di Roma.

  A190000303 

 I romani liberati da quel tiranno accolgono con gioia il vincitore Costantino che entra in città, ringrazia Iddio delle vittorie riportate e comanda che la croce, pegno della protezione del cielo, sia portata per la città ed inalberata sul Campidoglio per annunziare al mondo il trionfo di Dio crocifisso.

  A190000315 

 Il governatore della città, vedendo che in niun modo il santo voleva sacrificare agli idoli, ordinò che fosse sommerso nel mare.

  A190000318 

 Di buon grado accondiscese il pontefice, e stabilì che il luogo del Concilio fosse Nicea, principale città della Bitinia, detta oggidì Isnik nella Natolia.

  A190000323 

 Popolo immenso lo accompagnava, e l'ostinato eretico condotto per la città sopra di un carro elegantemente ornato, tentava di accrescere quella pompa diffondendosi in ampollosi ed arroganti discorsi.

  A190000324 

 L'imperatrice era presente, e tutta la città stava ansiosa dell'evento.

  A190000335 

 - S. Eusebio, vescovo di Vercelli, il primo in occidente che abbia radunato gli ecclesiastici della città a convivere insieme come religiosi, diede così origine all'istituzione dei canonici.

  A190000337 

 «Andate, gli disse quel monarca, e componete le cose non da severo governatore ma colla carità di vescovo.» Giunto a quella città, e fattosi in mezzo alla calca, si sforzava di sedare gli animi, quando un fanciullino in braccio di sua madre snoda la lingua e grida: «Ambrogio nostro vescovo, Ambrogio nostro vescovo.» Presa questa voce come segnale della volontà divina, tutti gridarono: «Ambrogio è il nostro vescovo.» Così malgrado la estrema sua ripugnanza Ambrogio con plauso universale venne creato vescovo di Milano nel 374.

  A190000343 

 Intanto la fama di Basilio si era omai divulgata per tutto l'Oriente, ed essendo morto Eusebio vescovo di Cesarea, egli fu innalzato alla sede vescovile di quella città.

  A190000346 

 - Amico fedele di s. Basilio fu s. Gregorio Nazianzeno o di Nazianzo città della Cappadocia, per la profonda sua scienza soprannominato il Teologo.

  A190000348 

 Dopo di aver studiato per quindici anni in Atene, lasciò quella città per recarsi in patria con animo di abbandonare il mondo e ritirarsi in un deserto.

  A190000349 

 Chiamato alla sede episcopale di Costantinopoli si adoperò colla voce e cogli scritti a combattere l'eresia dei Macedoniani a segno che riusci a ridur l'intera città alla fede cattolica.

  A190000353 

 - S. Girolamo nacque nella città di Stridone nella Dalmazia.

  A190000357 

 In età di 30 anni ricevette in questa città il batlesimo per mano di s. Ambrogio.

  A190000357 

 Nato in Tagaste città d'Africa l'anno 354 passò la giovinezza in una vita sregolata.

  A190000362 

 I vandali, devastala e messa a sangue e a fuoco l'Africa intiera, avevano stretto la stessa città d'Ippona di ostile assedio.

  A190000362 

 S. Agostino riflettendo ai mali che sovrastavano alle anime a lui affidate, qualora fossero cadute nelle mani de'barbari, pregava Dio di liberare la città da quell'assedio, o almeno dare forza agli abitanti di sopportare con pazienza cristiana quel flagello con le sue triste conseguenze, e ricevere la sua propria vita in espiazione dei peccati suoi e del popolo.

  A190000364 

 - Il {171 [171]} terzo Concilio generale è l'Efesino, così aprpellato perchè celebrato nella città di Efeso.

  A190000368 

 Ciò saputo papa s. Leone I accordossi coll'imperatore Marciano è colla pia imperatrice Pulcheria; e col loro aiuto convocò un Concilio nella città di Calcedonia, ora Scutari sulle sponde del Bosforo.

  A190000374 

 Mandato a Roma per farvi i suoi studi, fu spaventato {178 [178]} dalla corruzione de'suoi coetanei, onde risolse di abbandonare il mondo e ritirarsi in una profonda e oscura caverna a distanza di quaranta miglia dalla città, quando toccava appena quindici anni di età.

  A190000377 

 I monaci Benedettini si moltiplicarono così, che vari secoli appresso non vi era quasi città o paese in Europa ove non sorgesse qualche loro monastero.

  A190000381 

 La santità poi dei missionari, i miracoli che ovunque li accompagnavano moltiplicarono ogni dì più le conversioni, così che in un solo giorno presso alla città di Cantorberì diecimila persone incirca ricevettero il battesimo.

  A190000392 

 - Il famoso impostore Maometto nacque da povera famiglia di padre gentile e di madre Ebrea nella Mecca, città dell'Arabia.

  A190000392 

 Ma l'accorto Maometto pigliò la fuga, e ritirossi a Medina con alcuni avventurieri che 1'aiutarono ad impadronirsi di quella città.

  A190000392 

 Maometto dopo nove anni di regno tirannico morì nella città di Medina l'anno 632.

  A190000395 

 - Desideroso il novello imperatore di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla religione scrisse a papa s. Agatone, che era succeduto a s. Martino, pregandolo a voler colla sua autorità convocare un Concilio nella città di Costantinopoli.

  A190000401 

 Egli ignorava affatto l'accoglienza che quella città gli preparava.

  A190000404 

 Pipino e Carlo Martello, re di Francia, fecero dono ai Papi di varie città; e Carlo Magno difese, riconobbe e confermò solennemente quelle donazioni.

  A190000407 

 Papa Leone IV, addolorato perchè non pochi fedeli spogliati de'loro averi erano costretti ad {200 [200]} errare frale selve, si adoperò quanto potè in loro soccorso: e per rassicurar la città di Roma dalla ferocia di que'nemici fece edificare una serie di case tra Castel s. Angelo e il Vaticano, cingendole di mura e incorporandole con Roma, da cui erano separate pel Tevere.

  A190000407 

 Questa nuova parte fu detta città Leonina o Leopoli in onore del Pontefice che le aveva edificate.

  A190000410 

 Nella sola città di Caradigna furono trucidati oltre a dugento monaci in un giorno.

  A190000411 

 Stimolalo da vanagloria, esso aveva pensato di appagarla facendosi monaco nella città di Fulda, sperando follemente di conseguire onori e ricchezze nella professione religiosa.

  A190000418 

 - Questo santo nacque in Ravenna nel 956, e fu da giovane in modo prodigioso {206 [206]} spinto ad abbandonare il mondo e farsi religioso nel monastero di s. Apollinare presso la sua città nativa.

  A190000420 

 Il funesto errore cominciò a scoprirsi in Orléans, città della Francia, ed i suoi più celebri propagatori erano Stefano e Lisojo.

  A190000430 

 Giunto l'esercito cristiano presso Gerusalemme, la cinse d'assedio, ed assali il nemico con tale impeto e con tanta prodezza che dopo cinque settimane di combattimento s'impadronì della città, cacciò i nemici e levò tutte le immondezze che disonoravano quei santi luoghi.

  A190000430 

 Questi per riverenza verso Gesù Cristo non volle mai portare la corona in quella città.

  A190000444 

 Allora deliberò di portare le armi sopra Alessandria della Paglia, città che il papa aveva appunto fatto fabbricare per liberare se stesso e l'Italia dai furori di lui.

  A190000444 

 Dopo aver incendiate e ridotte ad un mucchio di rovine le città di Susa, Asti, Milano, convocò un concilio ed innalzò alla santa sede un antipapa scomunicato da Alessandro III. Pieno d'ira contro al pontefice legittimo, risolse di marciare contro a Roma per farne aspra vendetta.

  A190000452 

 Volendo i suoi cherici chiudere le porte del tempio, egli li impedì con dire: «La Chiesa di Dio non è da custodirsi come le fortezze delle città, ed io per la causa di Dio e della sua Chiesa volentieri subirò la morte, e tutta la grazia ch'io domando si è che il mio sangue le renda la pace e la libertà che rapir le si vuole.».

  A190000463 

 Ritornato in Europa fondò vari conventi, fra'quali uno in Chieri, l'altro in Torino; imperocchè le città d'Italia si facevano una premura di avere tra loro dei discepoli di un {233 [233]} uomo si santo.

  A190000463 

 Uscì poi dalla città di Assisi, posesi a servire i lebbrosi e ad esercitare altre opere di misericordia, fissando sua dimora presso una chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli, detta anche della Porzioncola dal luogo, in cui era situata.

  A190000464 

 Ma Iddio dispose che egli venisse in Italia e poscia nella città di Padova, da cui prese il soprannome.

  A190000465 

 Dopo molte violenze contro ai vescovi ed ai sacerdoti, tese insidie allo stesso Pontefice, il quale perseguitato nella sua città fu costretto a ritirarsi in Francia.

  A190000465 

 Questo fu il primo tenuto in questa città, e si radunò l'anno 1245.

  A190000466 

 Riscattatosene, si recò in Palestina, ove rimase 4 anni redimendo i cristiani schiavi dei Turchi, e ricostruendo e fortificando le fortezze e città che i cristiani vi possedevano.

  A190000468 

 Egli intraprese il cammino alla volta di quella città, ma giunto a Piperno, cadde ammalato.

  A190000470 

 - Il Concilio XIV generale, II di Lione, fu convocato in questa città nel maggio 1274.

  A190000475 

 Benedetto XI, ed a questo Clemente V, il quale convocò un Concilio generale l'anno 1311 nella città di Vienna in Francia.

  A190000483 

 Ma appena fatti liberi tosto ritornavano a quella città, che pei monumenti religiosi, pei martiri che vi diedero la vita, pei santi che vi fiorirono, e pei miracoli di cui fu sempre mai testimone, a buona ragione acquistò il diritto di essere la capitale del mondo cristiano.

  A190000483 

 Ma in questo anno (1305) una serie di tristi avvenimenti obbligò il papa ad allontanarsi dall'Italia ed a fissare la sua residenza in Avignone, città in quella parte di Francia detta il Contado Venosino.

  A190000486 

 Quindi la gloriosa città dei Cesari divenne come un deserto, e nelle vie e nelle famose piazze dei Romani nasceva l'erba come ne'campi.

  A190000486 

 Si conobbe allora la necessità de'papi a Roma, tanto pel bene di questa città, quanto per la {250 [250]} tranquillità e pace del mondo.

  A190000488 

 Gregorio XI, quel coraggioso pontefice che restituì la sede apostolica all'eterna città di Roma, cessava di vivere nel 1378.

  A190000492 

 Corifeo di eretici a que'tempi fu Giovanni Wiclefo, così soprannominato da Wiclif, città d'Inghilterra, dove egli era nato.

  A190000493 

 Egli è così appellato dalla città di questo nome nella Boemia ove era nato.

  A190000502 

 Di questi uno pubblico e solenne avvenne in Torjno, e le meritò il titolo di Città del Sacramento.

  A190000505 

 Per mantenere ed accrescere questa divozione l'arcivescovo Luigi Franzoni instituì in questa città le Quarant'ore perpetue, le quali successivamente e ripetutamente hanno luogo in ciascheduna delle chiese; e mai non manca uno stuolo eletto d'anime che adorano Gesù Sacramentato esposto alla pubblica venerazione.

  A190000528 

 Nella città di Noyon per un delitto nefando fu condannato a morte, e solo per le preghiere del vescovo gli fu commutata la pena in quella del bollo col ferro infuocato.

  A190000530 

 Egli governò quella città dispoticamente, avendo come ammaliati i cittadini d'ogni genere; e proruppe in empietà contro la religione, finchè giunse anche per lui il tempo di doversi presentare al Giudice supremo.

  A190000542 

 Ma per consiglio e per opera di s. Carlo Borromeo loro grande protettore cominciarono a stabilirsi a Monza, a Vercelli e quindi in molte città d'Italia.

  A190000543 

 Di poi si diedero anche all'istruzione ed educazione della gioventù, aprendo scuole pubbliche e convitti in molte città d'Italia e di Francia.

  A190000549 

 - Vicenza, città del Veneto, è patria di s. Gaetano, fondatore dei Teatini.

  A190000558 

 Ma conosciuta la sua unzione, e mandato via da da quel luogo, si diede a raccogliere poveri infermi, stabilendo a tale uopo un ospedale nella città di Granata.

  A190000569 

 Varie città seguirono l'esempio de Milanesi; i sommi pontefici arricchirono di molte indulgenze questa divozione, la quala in breve si sparse per tutto il mondo cattolico a segno che in molte popolate città fu instituita l'adorazione perpetua, cioè l'esposizione del SS. Sacramento, e ripartita in modo, che in ciascun giorno dell'anno avvi in qualche chiesa della medesima città l'esposizione delle Quarantore.

  A190000574 

 Fu infatti convocato da papa Paolo III a Trento, città del Tirolo italiano, e prese nome di Concilio Tridentino.

  A190000580 

 - S. Teresa nacque in Avila, città della Spagna.

  A190000586 

 Raccogliendoli per le vie della città, li conduceva a casa sua, in giardini di qualche casa religiosa, o di persone pie, dove con ameni racconti e con piacevoli sollazzi li teneva lontani dai pericoli di pervertirsi e li istruiva nelle verità della fede.

  A190000589 

 Nato da nobile famiglia di Francia nella città di Cavaglione, diedesi da giovinetto alla pericolosa carriera delle armi.

  A190000590 

 L'arcivescovo di quella città cooperò efficacemente per ottenerne dalla santa Sede l'approvazione.

  A190000602 

 Per nulla trascurava di quanto poteva contribuire al bene de'poveri fanciulli, accompagnavali per le vie della città, per le strade fino a casa, li ascoltava in qualunque ora del giorno, pronto sempre a soccorrerli in ogni bisogno {307 [307]} spirituale e temporale.

  A190000646 

 Dopo quattro mesi di cammino Pio VII fece solenne entrata nella città eterna con indicibile gioia di Roma e di tutti i buoni.

  A190000657 

 Dobbiamo qui richiamare alla memoria come poco dopo il concilio ecumenico di Firenze nel 1439 e precisamente sul principio del secolo decimosesto cominciò lo scisma russo sotto {338 [338]} l'impero di Basilio III. Costui senza alcuna dipendenza dalla santa sede elesse un patriarca nella città di Mosca, è decretò che solo da questo patriarca dovessero dipendere tutte le altre chiese del suo impero.

  A190000669 

 - Allora gli applauditori che a piena gola avevano gridato evviva, cominciarono a dimandare riforme; poi un altro governo, e finalmente a gridare morte al sovrano dell'eterna città.

  A190000677 

 Finalmente il giorno 29 giugno, dedicato al principe degli apostoli, i Francesi diedero un gagliardo assalto, in cui respinti i nemici, la città restò in loro potere.

  A190000677 

 Pertanto una schiera di prodi Francesi camminò direttamente sopra Roma, la quale avrebbero potuto prendere assai più presto se avessero voluto usare tutti i mezzi violenti di cui potevano disporre; ma volendo risparmiare i monumenti di quella città e più ancora il sangue per quanto potevano, v'impiegarono tre mesi.

  A190000688 

 Dopo gravi fatiche, patimenti e pericoli nel 1800 giungeva a Macao, città posta alle frontiere della China.

  A190000708 

 Qui aggiungiamo soltanto, che dopo molti patimenti tollerati nelle carceri e nei viaggi; dopo aver sofferto fame, strapazzi, battiture di ogni {359 [359]} genere, finalmente giunsero alla città di Nancosachio, luogo destinato pel loro supplizio, che doveva cingerli della corona del martirio.

  A190000731 

 Aquisgrana, detto ora Aix la Chapelle, città di Prussia dove Carlo M. innalzò una chiesa a Maria SS., sulla forma di quella del s. Sepolcro, e dove è sepolto questo re.

  A190000733 

 Acri, Acco o Tolemaide, città della Palestina.

  A190000735 

 Adriatico, mare nella cui estremità è situata Venezia, così detto da Adria città distrutta, che a.

  A190000743 

 Alba Pompea, città del Piemonte, che dal secolo quinto cominciò ad essere sede vescovile.

  A190000744 

 Albano - Amena città nella campagna di Roma.

  A190000745 

 Albi, Albiga, città di Francia nella Linguadoca.

  A190000746 

 Albigesi, eretici che risuscitarono l'eresia dei Manichei simili ai Valdesi, che nel secolo XIII si sparsero in Francia specialmente nella città di Alby.

  A190000747 

 Albium Ingaunum - Albingaunum o. Albenga, città v. della riviera Ponente del Genovesato.

  A190000748 

 Alcantara - Norba Caesarea, città della Spagna.

  A190000752 

 dell'Egitto, seconda città del R. Impero, prima che Costantinopoli fosse a questo grado innalzata.

  A190000753 

 Alessandria della Paglia, forte città v. del Piemonte tra il Tanaro e la Bormida, edificata per suggerimento di Papa Alessandro III, da cui prese il nome.

  A190000761 

 Amiens (latine, Ambianum ), città di Francia, e.

  A190000766 

 Anagni o Anagnia, città della, campagna di Roma.

  A190000770 

 Ancona, città v. dell'Italia Centrale sulle sponde dell'Adriatico.

  A190000789 

 Antiochia, città celebre di Soria sull'Oronte.

  A190000792 

 Anxur o. Terracina, città nella Campagna di Roma.

  A190000793 

 Augusta Pretoria, città v. di Piemonte sulla Dora Baltea.

  A190000804 

 Aquae Sextiae o. Aix, città della Francia.

  A190000805 

 Aquilea o. Aquileia, città del Friuli sul littorale Adriatico distrutta da Attila.

  A190000806 

 Aquino, città dell'Italia Meridionale, celebre pei natali di s. Tommaso l'Angelico.

  A190000819 

 Arezzo, Città dell'Italia Centrale nella Toscana.

  A190000820 

 Argo, città del Peloponneso e.

  A190000821 

 Arimatea, città della tribù d'Efraimo, patria di Giuseppe che diè sepoltura al corpo di Gesù Cristo.

  A190000824 

 Arona, città del Novarese sul lago Maggiore.

  A190000825 

 Ascoli, città nel Piceno, ora Marca d'Ancona.

  A190000831 

 Assisi, città dell'Umbria sul declivio di un alto monte, patria di s. Francesco d'Assisi, e di s. Chiara.

  A190000835 

 Asta Pompeia città v. del Piemonte presso al Tanaro.

  A190000837 

 Atene, città dell'Attica p.

  A190000840 

 Augusta Taurinorum o Colonia Taurina o. Torino, antica città sul Po, che prese il nome di Giulia Augusta, da Giulio Cesare e dall'imperatore Augusto.

  A190000847 

 Aveno, città della Provenza a mezzodì della Francia sul Rodano.

  A190000848 

 Avila - Abula, città di Spagna, ove nacque s. Teresa.

  A190000850 

 Azoto, città dei Filistei con porto sul Mediterraneo, donde fu da un angelo trasportato il diacono Filippo per battezzare l'eunuco della regina Candace.

  A190000854 

 Babilonia, città celebre della Mesopotamia e della Caldea, fondata da Nembrot presso alla famosa torre di Babele.

  A190000860 

 Basilea, città della Svizzera, ove si tenne un concilio generale.

  A190000867 

 Alba greca, città della Turchia europea, e.

  A190000870 

 Belluno, vaga città d'Italia e.

  A190000871 

 Benevento, città dell'Italia Merid.

  A190000872 

 Bergamo, città v. fondata dagli antichi Orobi sopra un monte della Lombardia.

  A190000873 

 Berito, città della Fenicia o. Beirout.

  A190000877 

 Betlemme, città della Palestina nella tribù di Giuda, dove nacque il Salvatore.

  A190000877 

 Havvi altra città di tal nome nella tribù di Zabulon.

  A190000878 

 Betsaida o. Giuliade, città sulle sponde del Mar di Tiberiade, patria degli apostoli Pietro, Andrea, Giacomo il Maggiore, Giovanni e Filippo.

  A190000881 

 Bisanzio, città sul Bosforo Tracio.

  A190000883 

 Bobbio, città v. del Piemonte, celebre per l'abazia fondata ivi da s. Colombano.

  A190000893 

 Brundusium, città dell'Italia Merid.

  A190000899 

 Bullio, città di Francia nel Delfinato.

  A190000900 

 Cafarnao, città sulle sponde del mare di Tiberiade, detta città di G. C. per la dimora che vi fece nei tre suoi ultimi anni, ed i molti miracoli da lui qui operati.

  A190000903 

 Calcedonia o. Scutari o Radi - Keui, città della Bitinia, posta sul Bosforo Tracio, dirimpetto a Costantinopoli.

  A190000911 

 Campania, città dell'Italia Merid.

  A190000927 

 Kent o Cantuaria, antichissima città d'Inghilterra, già sede d'un Arcivescovo cattolico.

  A190000931 

 Capua, città della Campania, le cui rovine sussistono vicino all'odierna Capua in una borgata detta Santa Maria.

  A190000933 

 Carinianum, città di Piemonte alla sinistra del Po.

  A190000936 

 Cartagine, città celebre dell'Africa, distrutta e poi ricostrutta dai Romani, o. piccola borgata presso Tunisi.

  A190000937 

 Casale Monferrato, città v. del Piemonte.

  A190000959 

 Cesarea di Filippi, città alle radici del monte Libano, dove Gesù Cristo guarì la donna che pativa flusso di sangue.

  A190000960 

 Cesarea di Palestina, città sul Mediterraneo di cui rimangono le rovine sotto il nome di Cassaria.

  A190000961 

 Cesena, città della Romagna, patria di Papa Pio VII..

  A190000969 

 Cherium, città di Piemonte nella p.

  A190000975 

 Camberium, città di Francia, e.

  A190000983 

 s. Sigiranus, città della Francia celebre per l'abazia dei Benedettini.

  A190000985 

 Crimisa, città della Calabria.

  A190000995 

 Colonia agrippina, città della Prussia sulla riva sinistra del Reno, ove si ammira il più bel duomo di stile gotico, dopo quello di Milano.

  A190001011 

 Corduba, città di Spagna sede v. del celebre Osio, che presiedette il Concilio Niceno.

  A190001012 

 faceva le veci del Vescovo nelle campagne in pro delle genti che non potevano venire alla città.

  A190001017 

 Cortona, città di Toscana, da cui prese nome la celebre penitente s. Margherita.

  A190001018 

 Bisanzio, città notissima del Bosforo Tracio fra la Propontide ed il Ponto Eusino.

  A190001019 

 Costanza, città del granducato di Baden, dove si tenne il celeb e Concilio detto di Costanza.

  A190001023 

 Cremona, città v. della Lombardia.

  A190001030 

 Cuneo, città v. del Piemonte, capoluogo di provincia.

  A190001033 

 S. Paolo fu battezzato in questa città.

  A190001040 

 Delfo o. Castria, città di Grecia in Livadia.

  A190001041 

 Derbe, città della Licaonia nell'Asia Minore, dove andarono s. Paolo e s. Barnaba dopo essere stati scacciati da Iconio.

  A190001054 

 Duomo (latino, casa ), così chiamasi la chiesa cattedrale o principale di una città, come per dire la casa per eccellenza.

  A190001057 

 Ebron, città edificata poco dopo il diluvio, dove era la spelonca, di Masfa, in cui furono sepolti Abramo, Sara ed Isacco.

  A190001063 

 Edessa - Orfa, città della Mesopotamia sotto l'impero turco.

  A190001064 

 Efeso, città della Ionia sulle rive del mar Egeo.

  A190001080 

 Engaddi, città vicino a Sodoma.

  A190001086 

 Eporedia o. Ivrea, città v. del Piemonte.

  A190001089 

 Ercolano, città della Campania distrutta dall'eruzione del Vesuvio nell'anno 79 dell'Era volgare, scoperta alla metà del secolo scorso presso Portici.

  A190001109 

 Flavia o Faventia, città della p.

  A190001111 

 Famagosta, città forte dell'isola di Cipro.

  A190001114 

 Forum alieni, città delle Romagna sulla sponda del Po.

  A190001117 

 Fiesole, antica città v. di Toscana, ove nacque il celebre pittore domenicano fra Giovanni.

  A190001118 

 Filippi, città della Macedonia sulla riva dell'Arcipelago.

  A190001119 

 Florentia, amena città della Toscana sulla sinistra e sulla destra dell'Arno, celebre pei suoi artisti e monumenti.

  A190001122 

 Fossano, città v. del Piemonte nella p.

  A190001127 

 Fulda, città della Germania nell'Assia Cassel sul fiume del medesimo nome.

  A190001128 

 Caieta, città forte d'Italia sul golfo dello stesso nome, celebre per la dimora ivi fatta da Pio IX.

  A190001134 

 Gallipoli, città dell'Italia Meridionale.

  A190001135 

 Gaza, città de'Filistei in cui rinchiuso Sansone, ne strappò le porte e le portò sopra la vicina montagna.

  A190001140 

 Genova, antica città della Liguria.

  A190001143 

 Gerico, città della Palestina, lontana circa dodici miglia da Gerusalemme e quattro dal Giordano, o. meschino villaggio detto Erihan.

  A190001152 

 Gibraltaria, città nell'estremità meridionale della Spagna.

  A190001153 

 Ginevra, città della Svizzera sui confini della Savoia, a.

  A190001160 

 Gomorra, una delle cinque città della Pentapoli distrutta per la malvagità de'suoi abitanti.

  A190001164 

 Granata, città di Spagna c.

  A190001169 

 Gratianopoli, città v. di Francia, c.

  A190001171 

 Guardistallum o Vastalla, città v. del Modenese.

  A190001174 

 Iconio, città della Licaonia, dove gli Ebrei mossero accanita persecuzione contro s. Paolo; o. Cogni.

  A190001180 

 Forum Cornelii o Forum Syllae, città dell'Italia Centrale, nell'antica via Flaminia.

  A190001195 

 Ioppe, o. Iaffa, città della Palestina sul Mediterr.

  A190001198 

 Ippona, o. Bona, città dell'Africa nella provincia di Costantina, dove fu vescovo s. Agostino.

  A190001201 

 Islebia, città della Germania nella Turingia, patria dell'eresiarca Lutero.

  A190001205 

 Eporedia, città v. dell'Italia settentrionale sulla Dora Baltea.

  A190001210 

 Laodicca detta anche Diospoli, o Likia, o Ladiè, città di Siria.

  A190001221 

 Liviacum, città della Lombardia presso l'Adige.

  A190001223 

 Naupactus, città della Grecia presso al golfo che separa la Grecia dalla Morea.

  A190001230 

 Lidda, città sul Mediterraneo, dove s. Paolo guarì un paralitico di nome Enea.

  A190001232 

 Leodium, o Leodica, o Legia, città del Belgio sulla Mosa.

  A190001236 

 Lima, città dell'America Meridionale, c.

  A190001238 

 Lione (latino, Lugdunum ), città della Gallia Celtica al confluente del Rodano e della Senna.

  A190001239 

 Lipsia, città della Sassonia molto celebre per la sua università.

  A190001242 

 Listri o Listra, città della Licaonia, patria di san Timoteo, dove s. Paolo guarì un cieco di nascita.

  A190001245 

 Livorno, città v. della Toscana sulle coste del Medit.

  A190001246 

 Lodi, città del Milanese, a.

  A190001250 

 Londinum, la più vasta città dell'Europa, c.

  A190001253 

 Mauportus, o. Laybach, città della Croazia.

  A190001254 

 Lucca, città v. d'Italia, c.

  A190001256 

 Amacaum, città dell'impero cinese nella p.

  A190001259 

 Mantua Carpetanorum, città di Spagna, c.

  A190001264 

 Magonza, città della Gallia belgica, sul confluente del Reno e del Meno.

  A190001272 

 Mantova, città forte del Veneto.

  A190001281 

 Lilibeo, città della Sicilia.

  A190001282 

 Massilia, città di Francia sulle coste del Mediterraneo.

  A190001289 

 Mecca, città dell'Arabia Felice, patria di Maometto.

  A190001291 

 Methymna, città dell'Arabia Felice nell'Asia, ove è il sepolcro di Maometto.

  A190001301 

 Mamertina civitas, o Messana, o Zandae, città di Sicilia.

  A190001305 

 Milano, città antichissima e arcivescovile dell'Italia Settentrionale, celebre pei santi Ambrogio e Carlo.

  A190001317 

 Mons fortis, città di Francia nella Brettagna.

  A190001326 

 Mopsuesta o Mopsuestia, città v. di Cilicia, situata sul fiume Piramo, chiamata dai Turchi Messis.

  A190001328 

 Mosca, città, già c.

  A190001330 

 alle città che si governavano {426 [426]} da se stesse.

  A190001332 

 Naim, città dalla Galilea vicino al monte Tabor, dove G. C. risuscitò un morto.

  A190001333 

 Neapolis e Partenope, una delle più belle città del mondo nell'Italia Meridionale.

  A190001336 

 Naupatto, città della Grecia, o. Lepanto.

  A190001338 

 Nazaret, città di Galilea dove nacque Maria Vergine e fu annunziato dall'angelo Gabriele che doveva diventar madre del Salvatore.

  A190001339 

 Vi erano nell'Asia tre città che portavano questo nome; la prima detta anche Adrianopoli e Neocesarea del Ponto.

  A190001341 

 Nicea, o. Isnik, città della Natolia, celebre pel primo Concilio generale ivi tenuto nel 325.

  A190001342 

 Nicomedia, città della Bitinia sul Mar di Marmara, ove morì l'imperatore Costantino; o. Isnikmid.

  A190001343 

 Nicopoli, città della Bulgaria sul Danubio.

  A190001345 

 Ninive, una delle più antiche città del mondo, c.

  A190001347 

 Nicea, città della Liguria, sul Mediter.

  A190001348 

 Nola, città v. della Campania presso Napoli, oggi pressochè deserta.

  A190001350 

 Nurcia, piccola città d'Italia nell'Umbria.

  A190001355 

 Novara, città v. del Piemonte.

  A190001358 

 Noyon, città della Francia a.

  A190001378 

 Ostia, città del Lazio all'imboccatura del Tevere, distante 15 miglia da Roma, o. quasi rovinata.

  A190001383 

 Idrumento, città dell'Italia Meridionale.

  A190001386 

 Patavium, città d'Italia nel Veneto, celebre pei miracoli di s. Antonio.

  A190001388 

 Pafo, città dell'isola di Cipro, dove s. Paolo converti il proconsolo Paolo, e castigò colla cecità il mago Elima.

  A190001390 

 Panormo, città c.

  A190001392 

 Prenestre, città d'Italia nella Campagna di Roma.

  A190001413 

 Patrae, città di Grecia nella Morea.

  A190001415 

 Ticinum, Papia, città v. della Lombardia.

  A190001416 

 Pehino, immensa città dell'Asia, c.

  A190001423 

 Perge o Pera, città della Panfilia nell'Asia Minore, dove passò s. Paolo.

  A190001426 

 Perugia, città dell'Italia Centrale, cinque miglia dal Trasimeno.

  A190001426 

 Pisauro, città d'Italia presso Urbino.

  A190001436 

 Pinerolo, città v. del Piemonte alle radici delle Alpi.

  A190001439 

 Pisa, città v. di Toscana.

  A190001442 

 Pistorium, città di Toscana.

  A190001448 

 Polosko, città arcivescovile della Polonia sotto la Russia nella Lituania.

  A190001461 

 Preneste o Palestrina, città del Lazio all'oriente di Roma.

  A190001463 

 Presburgo antica città dell'Ungheria.

  A190001492 

 Ravenna, città dell'Umbria sul littorale dell'Adriatico.

  A190001495 

 Regium Lepidi, città v. del Modenese.

  A190001496 

 Regium Iulii, città nelle Calabrie.

  A190001499 

 Remi, città di Francia nel dipartimento della Marna.

  A190001507 

 Rimini, città sul littorale Adriatico nell'Umbria.

  A190001510 

 Rivoli, città del Piemonte alla sinistra della Dora Riparia.

  A190001518 

 Rotomago (latino, Rothomagus ), o. Rouen, città di Francia c.

  A190001519 

 Rovigo, città del Veneto.

  A190001533 

 Sagunto, città della Spagna sulla costa del Mediterraneo, o. Murviedo.

  A190001535 

 Salerno, città sul golfo dello stesso nome nell'Italia, Meridionale.

  A190001540 

 Salona, città della Dalmazia sul mare Adriatico dove sorse Spalatro.

  A190001541 

 Saluzzo, città v. del Piemonte.

  A190001543 

 Samaria, o. Sebaste, città della Palestina, c.

  A190001544 

 Samosata, antica città dell'Asia nella Mesopotamia.

  A190001547 

 Sant'Agata de' Goti, città dell'Italia Meridionale.

  A190001551 

 Saraceni, popoli dell'Arabia discendenti di Ismaele, figlio di Abramo e di Agar, così detti da Sara moglie di Abramo o da Saraca, città dell'Arabia.

  A190001556 

 Plubium, città v. a sett.

  A190001561 

 Savona, città del Genovesato sul littorale di ponente.

  A190001571 

 Sebaste, o. Sivas, città dell'America.

  A190001575 

 Seleuca e Seleucia, città della Caldea, o. Bagdad.

  A190001575 

 Vi è altra piccola città di questo nome nella Soria.

  A190001578 

 Sena Gallica, o. Sena, città dell'Umbria sull'Adriatico detta ora con poca diversità Sinigaglia.

  A190001585 

 Sichem e Sicar, o. Naplosa, città della Samaria dove G. C. converti la Samaritana.

  A190001587 

 Sidone, o. Saida, nella Soria, città Marittima della Fenicia che serviva di confine alla terra promessa.

  A190001588 

 Sena Iulia, città di Toscana patria di s. Bernardino e s. Catterina.

  A190001591 

 Sinagoga (greco, adunanza ), luogo nel quale gli Ebrei di ciascuna città o villaggio si adunavano e si adunano per pregare, leggere la Bibbia e udirne la spiegazione.

  A190001596 

 Sion, monte ossia parte più elevata della città di Gerusalemme su cui eravi una fortezza.

  A190001597 

 Siracusa, città di Sicilia sulla costa orientale dell'Isola.

  A190001599 

 Smirne, città dell'Asia Minore sul litorale dell'Egeo.

  A190001600 

 Sodoma, una delle cinque città della Palestina sprofondata per la malvagità dei suoi abitanti.

  A190001605 

 Spira, città della Baviera, c.

  A190001606 

 Spoleto, città dell'Italia Centrale.

  A190001615 

 Sulmona, città dell'Italia Meridionale.

  A190001616 

 Suna o Sunam, città della tribù d'Issacar dove Eliseo risuscitò il figlio di una vedova.

  A190001617 

 Segusio, città del Piemonte appiè delle Alpi.

  A190001623 

 Tagaste, città dell'Africa, o. misero villaggio patria di s. Agostino.

  A190001627 

 Taranto, città dell'Italia meridionale sul golfo dello stesso nome.

  A190001628 

 Tarascone, città di Francia sul Rodano nella Provenza.

  A190001633 

 Tebe, antica città della Tebaide nell'alto Egitto.

  A190001634 

 Tebe, o. Stives, città di Grecia affatto distrutta.

  A190001640 

 Thermulae città nell'Italia merid.

  A190001641 

 Terracina, città dell'Italia cent, non lungi dal Mediterraneo.

  A190001645 

 Tessalonica, città della Macedonia sul mar Egeo, o. Salonicchio.

  A190001652 

 Tiberiade, città della Galilea in riva al lago di Genezaret.

  A190001653 

 Tibur, o. Tivoli, città lontana 15 miglia da Roma.

  A190001656 

 Tiro, città della Fenicia con porto sul Mediterraneo, o. Sur.

  A190001659 

 Tolentino, città della Marca d'Ancona, celebre pei miracoli di s. Nicola.

  A190001660 

 Tolosa, città di Francia a sett.

  A190001663 

 Toparchia (greco, luogo e governo ) stato di poche città o paese piccolo, o p.

  A190001664 

 Torino, Iulia Augusta Taurinorum, una delle più antiche e belle città d'Italia ricostrutta da Giulio Cesare, sede v. dal principio del secolo IV..

  A190001666 

 Tullum Leucorum, città di Francia nella Lorena sulla Mosella.

  A190001669 

 Tridentum, città del Tirolo Italiano appiè delle Alpi, celebre pel Concilio ecumenico tenutovi dal 1545 al 1563.

  A190001671 

 Tarvisium, città del Veneto non molto distante da Venezia.

  A190001673 

 Tergeste, città dei Friuli.

  A190001678 

 Turchi, significa rozzo, barbaro e si vuole venissero dalla Scizia nella Persia dove presero il nome di Turchi da Turca città della Persia.

  A190001683 

 Tuscolo, città del Lazio in vicinanza di Roma o. Frascati.

  A190001684 

 Utinum, città v. del Veneto.

  A190001686 

 Umana, città d'Italia centrale presso Ancona.

  A190001691 

 Urbino, città dell'Italia centrale nella p.

  A190001692 

 Utica, o. Biserta, città dell'Africa lontana 12 leghe donde sorgeva Cartagine vicino a Tunisi.

  A190001693 

 Avvi altra città di Valenza detta a.

  A190001693 

 Sonvi due altre città dello stesso nome nella Spagna.

  A190001693 

 Valenza, città di Francia sul Rodano, ove Pio VI morì prigioniero nel 1799.

  A190001701 

 Venezia, notissima città d'Italia c.

  A190001704 

 Vercelli, antica città v. del Piemonte.

  A190001705 

 Verona, forte città del Veneto.

  A190001718 

 Vicenza, città del Veneto c.

  A190001719 

 Vienna, città di Francia nel Delfinato.

  A190001721 

 Altra piccola città dello stesso nome trovasi a poca distanza dal Mincio.

  A190001721 

 Villafranca, città della p.

  A190001722 

 Villanuova: sonovi in Francia parecchie città ed in Italia vari paesi di questo nome.

  A190001725 

 Viterbo, città v. dell'Italia Centrale.

  A190001728 

 Volterra, città della Toscana nel territorio di Pisa, patria del Pontefice s. Lino.

  A190001730 

 Eboracum, città d'Inghilterra già celebre nel tempo del romano impero.

  A190001731 

 Ypres o Ipri, città del Belgio nella Fiandra.


don bosco-storia sacra.html
  A191000052 

 Il governo de' discendenti di Set (che formano la serie de' patriarchi antidiluviani) era patriarcale, cioè ciascheduno de' patriarchi governava la propria famiglia; ma i discendenti di Caino dopo di avere costrutta la prima città, denominata Enochia da Enoc suo fondatore, pare che siansi governati con leggi comuni.

  A191000069 

 Colà il feroce Nembrot nipote di Cam edificò la città di Babilonia, e fattosi potente ridusse molta gente sotto del suo dominio, e dicesi che abbia fondato otto città e dato principio alla prima monarchia, la quale di poi accresciuta da Assur venne nomata monarchia degli Assiri.

  A191000071 

 Abramo nacque l'anno del mondo 2oo8, 352 anni dopo il diluvio nella città di Ur, nella Caldea, dove si adoravano gl'idoli.

  A191000078 

 Se tu vai a destra, io andrò alla sinistra; se tu preferisci la sinistra, io prenderò la destra.» Lot scelse la fertile campagna del Giordano, dove erano le cinque città dette con un sol nome Pentapoli, tra le quali Sodoma e Gomorra.

  A191000084 

 D. Perchè furono incendiate Sodoma e Gomorra colle città vicine?.

  A191000085 

 Abramo avendo accompagnato i suoi tre ospiti fino alle porte di Sodoma, il Signore gli disse che aveva risoluto di far cadere sulle città di Sodoma e di Gomorra il giusto gastigo che gli enormi loro peccati avevano provocato.

  A191000086 

 Appena usciti cadde dal cielo una pioggia di fuoco e di zolfo avvampante su quelle infami città, che interamente le distrusse con tutti gli abitanti, formandosi colà un profondissimo lago, che si dice mar Morto.

  A191000086 

 Ciò udito Abramo, sempre benefico, supplicò Iddio che volesse risparmiare quelle città.

  A191000086 

 Gli angeli avvertirono Lot e lo condussero fuori della città con tutti i suoi.

  A191000086 

 Mentre Lot colla famiglia scampava dall'orribile incendio e portavasi a Segor da quinta di quelle città salvata per le preghiere di lui) perdè la moglie, la quale contra l'espresso divieto degli angeli avendo riguardato in dietro fu cangiata in una statua di sale.

  A191000110 

 Per questo i fratelli di lei vennero alle mani co' Sichemiti, e la cosa and tant'oltre che in grande parte gli abitanti furono trucidati, gli altri fatti schiavi, tutta la città fu messa a sacco.

  A191000131 

 Quindi comandò fosse splendidamente rivestito, e {41 [41]} postagli una collana d'oro, lo fece montare sopra il secondo de' suoi cocchi reali con ordine che fosse condotto in trionfo per tutta la città, e vi fosse uno che gridasse davanti a lui: «Questi è il salvatore dell'Egitto.».

  A191000144 

 R. Quando furono ad una certa distanza dalla città, Giuseppe comandò al suo economo d'inseguirli e di accusarli severamente d' avere rubato la tazza.

  A191000150 

 Dopo i {47 [47]} più dolci sfoghi di filiale amore e di tenerezza seco il condusse alla città, e presentollo a Faraone, il quale si rallegrò di vedere il padre di un sì virtuoso figlio, e gli assegnò per dimora la più bella parte dell' Egitto, la terra di Gessen, come la più addattata al pascolo delle greggie che formavano l'occupazione e la ricchezza di lui, e della sua famiglia.

  A191000235 

 D. In che modo fu espugnata la città di Gerico?.

  A191000236 

 ,, Gli ordini Divini sono eseguiti, si fa il giro di Gerico per sei giorni, nel settimo si compie lo stesso giro sei volte è sempre con profondo silenzio; nell'ultimo giro i Sacerdoti cominciano a suonarle trombe, tutto l'esercito manda un' alti grido, e da ogni parte diroccano le mura della Città, le torri cadono, ogni cosa è sacheggiada ed arsa.

  A191000236 

 Iddio però, a cui tutto riesce facile, disse a Giosuè; cc lo ho dado Gerico e i suoi abitatori nelle vostre mani, andate con tutto l'esercito, fate il giro intorno alla Città per sei giorni, è nell'ultimo i Sacerdoti piglino sette trombe, e camminino innanzi coll'arca.

  A191000236 

 Solamente Raab colla sua famiglia, che crasi mostrata benefica verso degli Ebrei mandati da Giosuè a esplorare la Città, fu salvata.

  A191000253 

 I cittadini di Tebe eccitarono nna sommossa, egli per, frenarli strinse la lor città di assedio, ed erane ormai vittorioso, restando solo da espugnare un'alta torre che in mezzo della città sorgeva, ove colle loro mogli eransi rifuggiti i più forti guerrieri.

  A191000253 

 R. Morto il padre, mosso Abimelecco da scellerata ambizione di dominare radunò una torma di vagabondi, e con questi occupata la città di Efra, fece barbaramente trucidare sopra una pietra tutti i suoi fratelli.

  A191000259 

 Essendo un giorno entrato nella città di Gaza, i Filistei osservato dove albergava lo circondarono d'uomini armati chiudendo le porte della città con guardie a fine di ucciderlo al mattino quando fosse per uscire.

  A191000259 

 Venuta la mezanotte, Sansone levatosi di letto andò alla porta della città, e trovatala chinsa, ne staccò ambe le imposte in un cogli stipiti e colla sbarra, e messasi ogni cosa sulle spalle, tutto portò in cima di un alto monte che era vicino alla città, mostrando così a' Filistei quanto di loro si burlava.

  A191000278 

 R. Davidde figliuolo minore d'Isai della tribù di Giuda, abitante della città di Betlemme, erasi ognora dato alla custodia delle pecore fino a vent'anni, quando Samuele fu mandato da Dio per consacrarlo re.

  A191000287 

 A si fatto colpo tutta l'armata de' Filistei spaventata si abbandona a precipitosa fuga, ed Israele vincitore accompagna in trionfo nella città Davidde portante in una mano la spada, nell'altra la testa dell'ucciso gigante, e si rendono a Dio grazie solenni.

  A191000301 

 Davidde per vendicare I' ingiuria fatta marciò contro di loro, li attaccò, ne fece grande strage e distrusse Rabba città reale.

  A191000339 

 D. Quali maraviglie operò Elia nella città di Sarepta?.

  A191000359 

 R. Alcuni anni dopo la morte di Acabbo fu eletto Geu re d'Israele, il quale dopo molte conquiste entrava vittorioso nella città di Gesraele.

  A191000365 

 Entrato nella città Ai Gerico i cittadini gli corsero incontro, dicendo che volentieri lo ricevevano nella loro città, ma che le acque erano talmente amare, che niuno ne poteva bere senza rischio di morte.

  A191000366 

 Un giorno mentre Eliseo saliva in Betel, alcuni insolenti fanciulli di quella città presero a motteggiarlo dicendogli: «Vieni su, o calvo, vieni su, o testa pelata.

  A191000369 

 D. Qual miracolo operò Eliseo nella città di Suna?.

  A191000376 

 Solo il capitano incredulo non poté goderne, perchè sulla porta della città ov' era stato messo di guardia fu soffocato ed ucciso dalla calca che si affrettava di uscire.

  A191000383 

 Questa città popolatissima erasi abbandonata a' più gravi disordini, e i suoi peccati avevano provocato lo sdegno d'Iddio, il quale mandò il profeta Giona a predicarvi la penitenza e lo sterminio se non si fosse ravveduta.

  A191000385 

 R. Allora ubbidiente Giona agli ordini Divini, portossi senza indugio a Ninive, ed entrato che vi fu, camminò un di per quella vasta città, gridando: «Ancora quaranta giorni e poi Ninive sarà distrutta.» Quegli abitanti spaventati a questa minaccia ricorsero a Dio.

  A191000387 

 Laonde sdegnato Salmanassar venne con grand' esercito per espugnare Samaria: dopo tre anni di assedio s' impadroni della Città, prese Osea e lo mise in catene, sottopose al suo dominio tutto il regno d'Israele, trasportò in un collo stesso Osea gl' Israeliti nell'Assiria, e nella Media, d'onde non ritornarono mai più.

  A191000389 

 Molti furono uccisi e i loro cadaveri gettati fuor delle mura della Città per servire di pasto agli uccelli di rapina e ad altri feroci animali, senza che niuno potesse dar loro sepoltura, essendo questa vietata da barbara legge.

  A191000398 

 Questi era stato inviato dal padre in Rages città della Media per riscuotere una somma di danaro imprestata ad un certo Gabelo.

  A191000414 

 Laonde gli furono dal Signore suscitate guerre e ribellioni, per cui fuggito nella città di Lacbis ivi fa inseguito ed ucciso.

  A191000423 

 Ezechia tentò inutilmente di placarlo con doni; anzi divenuto quegli vie più orgoglioso mandava i suoi vicino alle mura della città a fare avvertito il popolo che si arrendesse, perchè niuno potrebbe loro resistere.

  A191000434 

 Questi fermatosi in cuore di volersi impadronire della città di Betulia, la strinse per tal modo di assedio, che, chiusi tutti i canali per cui l'acqua da bere entrava nella città, tutti i cittadini erano in atto di arrendersi per non morir di sete.

  A191000445 

 R. Era Geremia nativo di Anatot città non molto distante da Gerusalemme.

  A191000450 

 Di che Sedecia sdegnato comandò che fosse posto in carcere, e vi stette fino alla presa della città.

  A191000455 

 Finalmente dato un gagliardissimo assalto, i nemici si impadronirono della città.

  A191000455 

 Il palazzo del Re, le torri, le case della città, tutto fu arso e distrutto.

  A191000510 

 R. Ciro re di Persia, divenuto padrone dell'impero Babilonese e saputo da' Giudei avere il profeta Isaia parlato di lui da dugento anni prima e predetto che avrebbeli messi in libertà, decretò che loro fosse lecito di tornare in patria, di rifabbricare la città ed il tempio, ordinando nel medesimo punto che venissero restituiti i vasi sacri tolti da Nabucodonosor.

  A191000511 

 D. Quali difficoltà s' incontrarono per la riedificazione del tempio e della città?.

  A191000513 

 Artaserse Longimano voglioso egli pure di favorire gli Ebrei concedé a Neemia di rialzare le mura e le fortificazioni della città di Gerusalemme.

  A191000513 

 I Samaritani avendo ciò osservato cessarono di molestarli, e la città con incredibile celerità entro cinquanta giorni fu terminata, e ne fu celebrata la solenne dedicazione con pompa straoridinaria.

  A191000515 

 R. Finito il tempio, ripopolata e fortificata la città, gli Ebrei fatti accorti dalla dura schiavitù sofferta per li propri peccati rinnovarono l'alleanza con Dio, e si mantennero più fedeli di prima sino alla venuta del Messia.

  A191000535 

 I commissari del Re volevano costringere anche lui a sacrificare agl'idoli, e gli dicevano: «Tu sei principale e chiarissimo in questa città'; vieni dunque, ubbidisci al Re, come fecero tutte le nazioni, e ne avrai in pegno oro, argento e l'amicizia di Antioco.

  A191000547 

 Giada ed i suoi si portarono al tempio e prostratisi dinanzi all' altare implorarono il soccorso del Signore, indi prese le armi uscirono della città, e marciarono contro al nemico.

  A191000550 

 Nulladimeno sollecitando il cammino, nell'impeto dell'andare, cadde dal cocchio, e tutto pesto nella persona venne messo in una sedia e portato nella vicina città di Tabes sulle frontiere di Babilonia.

  A191000575 

 Assicurata in tale guisa la pace, Simone a nulla più pensò che a fortificare le città, sollevare gli afflitti, a far osservare la legge di Mosè, mettere in fiore le cose che rignardono al Divin culto, di modo che, come dice la Scrittura, ciascuno coltivava con sicurezza le sue terre e riposava tranquillo all'ombra della vite e del fico; i vecchi sedevano nelle piazze ragionando pacificamente delle cose pertinenti al pubblico bene, e non v'era chi li spaventasse.

  A191000578 

 Mentre Simone con due de' suoi figliuoli Giuda e Matatia visitava la città di Gerico, Antioco che ne era il governatore, lo invitò a pranzo, e quando sedevano a mensa, fece entrare nomini armati che con nero tradimento tutti e tre trucidarono.

  A191000589 

 L' anno pertanto 33 del regno di Erode, il Messia, il nostro Redentore (nome da pronunziarsi colla massima venerazione) Gesù Cristo nacque nella città di Betlemme circa l' anno del mondo 4000.

  A191000593 

 R. Egli nacque da Maria Santissima figlia di s. Gioachino e di sant'Anna, discendenti amendue della regia stirpe di David e dimoranti in Gerusalemme, città capitale del regno di Giuda.

  A191000597 

 R. Circa l'anno del mondo quattro mila, regnando nella Giudea Erode il grande, sotto l'impero di Augusto, essendo tutto il mondo in pace, il Figliuolo d'Iddio, il Verbo eterno per redimere il genere umano si vestì della nostra carne, e nacque in Betlemme, piccola città della Giudea, il venticinque dicembre verso la mezzanotte.

  A191000624 

 Il primo fu operato nelle nozze di Cana, piccola città della Galilea.

  A191000636 

 Disceso dal monte andava per ogni parte nelle città, nelle campagne, nel Tempio, e nelle Sinagoghe annunziando indefessamente la venuta del Messia tanto sospirata da' Patriarchi, e tante volte annunziata da' Profeti.

  A191000641 

 Vedrete la desolazione e l'abbominamento nella città Santa; la tribolazione, sarà grande, quale non fu mai dal principio del mondo nè mai più tale sarà.

  A191000645 

 Lo trovò nella città di Naim a casa di un fariseo nomato Simone, il quale lo aveva invitato seco a pranzo.

  A191000661 

 Questi come seppe che Gesù entrava nella città corse a gettarglisi a' piedi pregandolo di andare a casa sua per guarire una sua figliuola di circa dodici anni, la quale stava per morire.

  A191000664 

 R. Mentre Gesù entrava nella città di Naim incontrò una grande moltitudine di gente che portava un morto {180 [180]} alla sepoltura.

  A191000672 

 Nella stessa città la suocera di Pietro era in letto oppressa da grave febbre.

  A191000687 

 a Gesù volgendo uno sguardo al popolo, e a quella città, pensando alle sventure che soprastavano, piangendo esclamò: «Oh! Gerusalemme, se conoscessi quanto le cose di questo giorno importino a te per la tua salvezza! Ma ora i tuoi occhi non li vedono! Verranno giorni in cui tu sarai circondata di assedio da' tuoi nemici, i quali ti ridurranno a gravi strettezze, atterreranno te, e i tuoi figliuoli, e non lascieranno in te pietra sopra pietra, perchè non hai conosciuto il tempo della tua visita.

  A191000712 

 Quindi usciti della città s'incamminarono alla volta del monte Calvario per crocifiggerlo.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000051 

 Il governo dei discendenti di Seth (che formano la serie dei dieci Patriarchi antidiluviani), éra patriarcale, cioè ciascun patriarca era capo della sua famiglia, che governava tanto nelle cose spirituali, quanto nelle temporali; ma i discendenti di Caino, dopo di aver costrutta la prima città denominata Enocchia da Enoc suo fondatore, pare siansi governati con leggi comuni.

  A192000058 

 A questo fine scesero nel paese di Sennaar, ovvero nella contrada di Babilonia, dove con mattoni e bitume si accinsero a fabbricare una città, nel cui mezzo doveva sorgere la famosa torre.

  A192000061 

 Si vuole che egli abbia fondato otto città, e dato principio alla prima monarchia, la quale di poi, perchà accresciuta da Assur, venne nominata monarchia degli Assiri.

  A192000061 

 nipote di Cani, edificò la città di Babilonia, e, fattosi potente, ridusse molta.

  A192000062 

 Eber, nacque Abramo in Ur città della Caldea l'anno del mondo 2008, trecento cinquanta due anni dopa il diluvio.

  A192000062 

 In questa città si adoravano gli idoli, cioè si adoravano stelle, animali, piante, pietre, fuoco, demoni; culto questo che dicesi idolatria.

  A192000064 

 Egli, come si disse, abitava in Ur città della Caldea, dove in mezzo agli idolatri serbava il culto della vera religione.

  A192000068 

 Lot scelse una fertile campagna posta sulle rive del fiume Giordano, dove erano cinque città note sotto il nome di Pentapoli, tra le quali Sodoma e Gomorra.

  A192000073 

 A quest'uopo commise ad Eliezero, primo de' suoi servi, di andare in Aran città della Mesopotamia, nella quale egli aveva.

  A192000073 

 Giunto a quella città in sulla sera, si fermò vicino ad un pozzo appunto al tempo che gli abitanti venivano ad attignere acqua.

  A192000075 

 Isacco seguiva gli esempi di virtù del suo santo genitore; ma sopravvenuta grande carestia, fu dal Signore avvisato di recarsi in Gerara, città posta sui confini dell'Arabia Petrea, in quel tempo abitata dai Filistei.

  A192000080 

 Giacobbe per sottrarsi al furore del fratello deliberò, cosi consigliato dalla madre, di rifugiarsi in casa di Labano suo zio materno, che dimorava tuttora nella città di Caran.

  A192000086 

 Per questo i fratelli di lei vennero alle mani coi Sichemiti, e la cosa andò tante oltre, che gran parte degli abitanti rimasero trucidati, gli altri fatti schiavi, tutta la città messa a sacco.

  A192000086 

 Qui sua figliuola di nome Diba per curiosità andò a vedere una festa, che celebravano i vicini popoli della città di Sichem.

  A192000087 

 Esaù e Giacobbe gli fecero i funerali e lo seppellirono nella spelonca di Masfa presso la città di Ebron.

  A192000099 

 Quindi comandò che, vestito di porpora con una collana d'oro in collo, fosse condotto in trionfo per tutta la città, e vi fosse chi gridasse dinanzi a lui: Questi e il salvatore dell'Egitto.

  A192000107 

 Quando furono ad una certa distanza dalla città, Giuseppe comandò al suo economo d'inseguire i suoi fratelli e di rimproverarli severamente dell'aver rubata una tazza.

  A192000112 

 Anzi dopo i più dolci sfoghi di filiale amore, seco il condusse alla città e presentono a Faraone.

  A192000114 

 Indi Giuseppe, con licenza del Re e con numerosa {42 [248]} comitiva di tutti i discendenti di Giacobbe e di molti Egiziani, accompagnò la salma del padre fino alla città di Ebron.

  A192000182 

 Andate con tutto l`esercito, fate il giro intorno alla Città per sei giorni, e il settimo i Sacerdoti piglino sette trombe, e camminino innanzi all'Arca.

  A192000183 

 Nell'ultimo giro, cominciando i Sacerdoti a sonar fortemente le trombe, tutto l'esercito manda un grido, e da ogni parte diroccano le mura della città, le torri cadono, ogni cosa è saccheggiata ed arsa.

  A192000183 

 Solamente una donna di nome Raab colla sua famiglia fu salvata, perchè erai mostrata benefica verso gli Ebrei mandati da Giosuè ad esplorare quella città.

  A192000184 

 Alla nuova che gli Ebrei per divino comando sterminavano quanti loro si facevano incontro, gli abitanti di Gabaon, che era città distante circa quattro miglia da Gerusalemme, studiarono di evitare il comune sterminio con ingegnosa finzione.

  A192000198 

 Allora egli ne staccò ambe le imposte in un cogli stipiti e colle sbarre, e messasi ogni cosa sulle spalle, tutto portò in cima di un monte vicino alla città, mostrando {71 [277]} così ai Filistei quanto di loro si burlasse.

  A192000198 

 Essendo un giorno entrato nella città di Gaza, i Filistei, com'ebbero osservato dov'egli albergava, lo circondarono d'uomini armati, e chiusero le porte della città con animo di ucciderlo al mattino, quando fosse per uscire.

  A192000198 

 Venuta la mezzanotte, Sansone levossi di letto e andò alla porta della città, che trovò chiusa.

  A192000207 

 Appena i Filistei ebbero tra loro l'arca degli Ebrei, ne fecero gran festa, e trasportandola nella città di Azoto, la collocarono in un maestoso tempio a canto dell'idolo Dagon, principale loro divinità.

  A192000208 

 Spaventati {74 [280]} gli abitanti di Azoto da' que' flagelli, tolsero immediatamente l'arca dal tempio e la condussero in altre città; ma quella cagionava ovunque i medesimi disastri.

  A192000209 

 Ma quegli animali superando la tenerezza verso i loro parti, senza fermarsi in altro sito, difilato tiraron l'arca in Betsames, prima città di frontiera appartenente agli Ebrei.

  A192000217 

 A tale spettacolo l'esercito de Filistei spaventato si abbandona a precipitosa fuga, ed Israele vincitore accompagna in trionfo nella città Davidde, portante in una mano la spada e nell'altra la testa dell'ucciso {78 [284]} gigante, e sirendono a Dio grazie solenni.

  A192000239 

 E siccome la città di Samaria;era stata scelta per capitale del suo regno, così questa separazione fu detta scisma Samaritano.

  A192000242 

 Avvisato pertanto dal Signore, andò a dimorare in Sarepta città della Fenicia.

  A192000252 

 Dopo molte conquiste egli entrava vittorioso nella città di Gezraele, ove dimorava Gezabele.

  A192000260 

 Eliseo, entrando nella città di Snna, venne cortesemente accolto da due coniugi, i quali per usare speciale ospitalità al servo di Dio, gli prepararono una stanza da servirsene ogni volta che di là passasse.

  A192000265 

 Soltanto il capitano incredulo non ebbe a goderne, perchè sulla porta della, città, ov'era stato messo di guardia, fu soffocato dalla calca che si affrettava di uscire.

  A192000269 

 Giona, o per difficoltà di viaggio, o per timore che tornasse inutile la sua predicazione, non obedi agli ordini del Signore, ed invece di andare a Ninive> s'imbarcò in una nave per Tarso, città della Cilicia.

  A192000269 

 Questa popolatissima città erasi abbandonata ai pí:': gravi disordini, ed i suoi peccati avevano altamente provocato lo sdegno di Dio.

  A192000270 

 Allora ubbidiente Giona agli ordini divini si reca senza indugio in quella città, e vi cammina un intero giorno gridando ad alta voce: Ancora quaranta giorni, poi Ninive sarà distrutta.

  A192000271 

 Dopo tre anni di assedio s'impadronì della città, prese Osea e lo mise in: catene.

  A192000272 

 Molti furono uccisi, ed i loro cadaveri gettati fuor delle mura della città per servire di pasto agli uccelli di rapina, o ad altri feroci mimali, senza che si potesse dar loro sepoltura, essendo questa vietata da barbara legge.

  A192000276 

 Figlio mio, gli disse un giorno il padre, debbo avvisarti che ho imprestato dieci talenti d' argento a Gabelo, che abita in Rages, città della Media.

  A192000281 

 e pii in tutte le città, affinchè istruissero il popolo e gli inculcassero l'osservanza della divina legge.

  A192000285 

 Volendo Iddio punirlo di tante malvagità, gli suscitò guerre e ribellioni, onde fuggito nella città di Lachis, venne ivi inseguito ed ucciso.

  A192000290 

 Ezechia tentò inutilmente di placarlo con doni; anzi, fattosi quegli vie più orgoglioso, mandava i suoi soldati vicino alle mura della città a fare avvertito il popolo, che si arrendesse, perchè niuno potrebbe loro resistere.

  A192000295 

 Per impadronirsi della città di Betulia, questi la aveva {108 [314]} per tal modo stretta d'assedio, che, chiusi i canali onde l'acqua entrava nella città, tutti i cittadini erano in protinto di arrendersi per non morir di sete.

  A192000299 

 Questo santo profeta era nativo di Anatot, città poco distante da Gerusalemme.

  A192000302 

 L'intrepido profeta fu posto in carcere, evi stette fino alla presa della città.

  A192000304 

 Finalmente dato gagliardissimò assalto, i nemici si impadronirono della città.

  A192000304 

 Il palazzo del re, le torri,, le case della città, tutto fu arso e distrutto.

  A192000350 

 Decretò pertanto, che loro fosse lecito di ritornare in patria, e di rifabbricare la città e il tempio.

  A192000352 

 Artaserse Longimano, voglioso anch'egli di favorire gli Ebrei, permise a Neemia di rialzare le mura e le fortificazioni della città di Gerusalemme.

  A192000353 

 Finito il tempio, ripopolata e fortificata la città, gli Ebrei fatti accorti dalla dura schiavitù sofferta pei proprii peccati, rinnovarono l'alleanza con Dio e gli si mantennero più fedeli di prima fino alla venuta del Messia.

  A192000358 

 Entrato in città ordinò ai soldati di fare man bassa su quanti incontravano.

  A192000363 

 I commissari del re, per costringere anche lui a sacrificare'agli idoli, gli dicevano: Tu sei grande e chiarissimo in questa città: vieni adunque, ubbidisci al re come fecero tutte le nazioni, e ne avrai in premio oro, argento e l'amicizia di Antioco.

  A192000370 

 Nulladimeno sollecitando il cammino, nell'impeto dell'andare cadde dal cocchio, e tutto pesto della persona venne messo in una sedia e portato nella vicina città di Tabes sulle frontiere di Babilonia.

  A192000383 

 Assicurata in cotal guisa la pace, Simone a nient'altro pensò se non a fortificare la città, sollevare gli afflitti, far osservare la legge di Mosé e mettere in fiore il Divin culto.

  A192000384 

 In quella che Simone con due suoi figliuoli, Giuda e Matatia, visitava la città di Gerico, Antioco, che ne era il Governatore, lo invitò a pranzo.

  A192000389 

 L'anno pertanto 33 del regno di Erode, il Messia, il nostro Divin Redentore Gesù Cristo (nome da pronunciarsi colla massima venerazione) nacque nella città di Betlemme, circa l'anno del mondo 4000.

  A192000408 

 Per consolazione dei fedeli di questa città scrisse, circa l'anno 44, il suo Vangelo in greco.

  A192000414 

 Essendo tutti gli alberghi pieni di forestieri, dovettero uscire della città e ricoverarsi in una capanna, ossia specie di stalla, vuota d'abitanti e alquanto riscaldata da due animali.

  A192000423 

 li primo {154 [360]} fu da lui operato in Cana, piccola città della Galilea.

  A192000439 

 Vedrete l'abbominio nella città Santa; la tribolazione sarà grande, quale non fu mai dal principio del mondo, ne sarà mai più.

  A192000445 

 Un giorno Gesù entrando nella città di Naim incontrò una moltitudine di gente, la quale portava un morto alla sepoltura.

  A192000447 

 Nella città di Sidone gli fu condotto un sordo-muto, affinchè lo guarisse.

  A192000450 

 Nella stessa città la suocera di Pietro era in letto travagliata da grave febbre.

  A192000465 

 Gesù volse uno sguardo al popolo e a quella città e pensando alle sventure, che le soprastavano, piangendo esclamò: Oh Gerusalemme, Gerusalemme, se tu conoscessi quanto le cose di questo giorno importino a te per la tua salvezza! Ma ora i tuoi occhi non le vedono! Verrà giorno che tu sarai circondata d'assed o dai tuoi nemici, i quali ti ridurranno a gravi strettezze, atterreranno te, ammazzeranno i tuoi flgliuoli, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché non hai conosciuto il tempo della tua visita.

  A192000484 

 Usciti della città, s'incamminarono alla volta del Calvario per crocifiggerlo.

  A192000512 

 A fine di perseguitarli con maggiore autorità, egli ottenne di andarli a cercare nella città di Damasco, per trascinarli incatenati a {199 [405]} Gerusalemme.

  A192000513 

 Alzati, conchiuse la voce; entra nella città di Damasco, e quivi ti sarà detto quanto hai a fare.

  A192000514 

 Egli dimorava in Cesarea, città vicina al Mediterraneo.

  A192000514 

 Erano ornai vicini alla città, quando Iddio con misteriosa visione fece conoscere a Pietro che tanto i Gentili, quanto gli Ebrei erano chiamati alla cognizione del Vangelo.

  A192000514 

 Ora manda nella città di Joppe per un certo Simone, soprannominato Pietro.

  A192000516 

 Il primo di essi fu Simone della città di Gitone, detto per soprannome il Mago a motivo dei prestigi, che egli faceva per ingannare la gente.

  A192000518 

 S. Andrea predicò agli Sciti, e fu coronato del martirio in Patrasso, città della Grecia.

  A192000521 

 La questione fu particolarmente agitata nella città di Antiochia, d'onde s. Paolo, e s. Barnaba furono mandati a consultare s. Pietro dimorante allora in Gerusalemme.

  A192000523 

 Questo-principe, che la storia chiama carnefice del genere umano, aveva dato alle fiamme la città di Roma {204 [410]} pel solo piacere di vederla bruciare: e avendo questa cosa cagionato grande indignazione fra i suoi sudditi, egli addossò la malvagità di quest' azione sopra i cristiani.

  A192000526 

 Lo stesso Salvatore nel Vangelo aveva predetto, che gli Ebrei in pena della loro ostinazione sarebbero stretti d'assedio nella propria città, e ridotti a tali calamità da chiamar fortunate quelle madri, che non avessero avuto figliuoli; che quel popolo deicida andrebbe disperso in tutte le parti del mondo privo di.

  A192000527 

 Avvenne questo circa le solennità pasquali, in {206 [412]} cui grande moltitudine di Giudei restando chiusi nella città, la scarsezza deicibi si fece tosto terribilmente sentire.

  A192000527 

 Eccidio della città e dispersione degli Ebrei.

  A192000527 

 Formato da prima un assedio, a due miglia dalla città, ne chiusero tutte le uscite.

  A192000527 

 Intanto videro circondarsi la città da un esercito romano, prima guidato da un celebre guerriero di nome Vespasiano, e poi da suo figliuolo per nome Tito.

  A192000528 

 Tito, che già s'era fatto padrone di una parte della città, diede l'assalto al tempio e appiccò il fuoco alle porte, ordinando per altro di conservare il corpo dell'edifizio.

  A192000539 

 Cosi Roma divenne ner divina provvidenza la città del Vicario di Cristo.

  A192000551 

 Ivi fondarono la città di Babele o Babilonia, e diedero cominciamento alla famosa torre, il cui:innalzamento fu dal Signore arrestato colla confusione delle lingue.

  A192000552 

 Tra le città del Sennar si annoverano: Ur, i cui abitanti adoravano il fuoco: Carran dove morì Tare, padre di Abramo: Ninive capitale dell'impero Assiro dove predicò Giona, e Babilonia cap.

  A192000553 

 Le città principali di questo regno erano: Tebe dalle cento porte: Menfi presso cui s' innalzano le famose piramidi che esistono ancora oggidì: Tanis, nel Delta sul Nilo, patria di Mosè, e luogo di residenza di Faraone.

  A192000557 

 L' Asfaltide, ossia mar Morto,le cui acquesommamente salse e bituminose coprono il sito in cui si trovavano le cinque città della Pentapoli consumate dal fuoco caduto dal cielo ai tempi d'Abramo.

  A192000559 

 La terra di Canaan allorquando fu conquistata dagli Israeliti contava un gran numero di città abitate da differenti popoli, fra i quali citeremo gli Amorrei, i Gebusei, i Gabaoniti ed i Cananei propriamente detti.

  A192000561 

 I primi avevano per città principali, Afee, Sidone, Tiro, Acco, Sarepta, Lais, contenute entro i confini assegnati alla tribù di Aser.

  A192000561 

 avevano Gaza da cui Sansone uscì schiantandone le porte; Ascalona, città reale, nota nell' antichità per le sue colombe; Azoto dove si adorava I' idolo Dagone; Get, dove nacque Golìa.

  A192000563 

 Sue città principali erano Asor sopra un braccio del Giordano, capit.

  A192000563 

 degli stati del re Jabin: Cafarnao non lungi dal lago di Genezaret, celebre pei miracoli e la predicazione del Salvatore; Cana, che ricorda il miracolo dell'acqua cambiata in vino, Betulia, assediata da Oloferne, e liberata da Giuditta; Betsaida, in cui nacquero s. Pietro, s. Andrea e s. Filippo: Nazaret (città dei fiori), in cui dimorava la Ss. Vergine allorquando l'angelo andò ad annunziarle il mistero dell'Incarnazione, ed in cui N. S. visse fino ai 30 anni nascosto nell' umile officina di s. Giuseppe; Nuim, dove Gesù Cristo risuscitò a vita il figliu, lo di una vedova; Tolesnaide o San Giovanni d'Acri che è l'antica Acco dei Sidonii.

  A192000564 

 In questa città gli Israeliti trasportarono dall'Egitto le ossa di Giuseppe.

  A192000564 

 La Samaria, la cui capitale del medesimo nome fu distrutta da Giovanni Ircano e riedificata da Erode il Grande sotto il nome di Sebaste, contava fra le sue città principali Cesarea di Palestina, con un porto sul Medit.

  A192000564 

 dove Cornelio Centurione fu battezzato da s. Pietro; Maggeddo, in una pianura, dove Giosia fu mortalmente ferito da Necao: ivi pure morì Ocozia re di Giuda, sconfitto da Jeu; Sichesn (oggidì Naplosa), città reale, in altri tempi potentissima.

  A192000564 

 figliuolo di Gedeone, questa città fu riedificata da Geroboamo che la fece luogo di sua residenza, prima di fermare sua dimora in Tersa.

  A192000565 

 Azeea nelle cui vicinanze Davide uccise il gigante Golia Betsabnes, città levitica della tribù di Giuda.

  A192000565 

 Fra le sue città sono notabili: Gerusalemme, che forse è la più antica città del mondo, di cui siansi conservate memorie.

  A192000565 

 Loppe (oggidì Iaffa), città marittima dove i profeta Giona s'imbarcò pei Tarso invece di andare a predicare a Ninive.

  A192000570 

 Abbellita da vari sovrani divenne la più magnifica città dell'Asia.

  A192000570 

 Affluivano in Babilonia le ricchezze dell'India, della Persia e dell'Arabia; ma questa magni-, fica città, il cui nome è diventato un contrassegno di lusso e di corruzione, tirò sopra di sè la maledizione del cielo; e, secondo che predissero i profeti, i suoi ruderi abbandonati, ad altro più non servono che a ricettacolo di bestie selvagge.

  A192000572 

 Ella occupava il luogo dell'attuale città di Amadan, dove si vedono ancora i sepolcri di Ester e di Mardocheo.

  A192000572 

 Rages, dove dimorava Gabelo, cui Tobia prestò dieci talenti, era una città considerevole all'oriente di Ecbatana.

  A192000573 

 Le principali città erano: Susa, città grande e molto fortificata in cui si custodivano i! tesori reali.

  A192000573 

 Poco lungi dalle ruine di questa città si fa vedere il sepolcro del profeta Daniele; Persepoli, nelle cui vicinanze si scorge un monumento in forma di piramide, che rinchiude le ceneri di Ciro.

  A192000574 

 Egli aveva risoluto di distruggere Gerusalemme, la quale si mostrava fedele ai re di Persia; ma trattenuto dal gran Sacerdote Jaddo, {264 [470]} rispettò la santa città, colpito da maraviglia per le profezie che avevano annunziato le sue conquiste.

  A192000575 

 Alessandria, città magnifica fondata da Alessandro sull' imboccatura del Nilo.

  A192000576 

 Damasco, città principale della Celesiria, era già celebre ai tempi di Abramo -e di Davidde.

  A192000576 

 S. Pietro stabilì in questa città la prima sua cattedra, ed i fedeli vi presero il nome di Cristiani.

  A192000577 

 Sarepta piccola città fra Tiro e Sidone è celebre per la dimora del profeta Elia in casa di una povera vedova, a cui egli risuscitò il figliuolo, e moltiplicò l'olio e la farina che non mancarono più per tre anni e mezlo.

  A192000577 

 Sidone è la più antica delle città fondate sul Medit.

  A192000578 

 Dalla città di Roma fondata sul Tevere l'anno 753 prima di G. C., e dal piccolo territorio in cui stettero lungo tempo rinchiusi in Italia, i Romani si stesero, ed a poco a poco si fecero padroni di tutto ciò che i Greci avevano prima posseduto.

  A192000580 

 Tre anni dopo il martirio del principe degli Apostoli in questa città, destinata ad essere la sede del Capo della Chiesa, un esercito romano comandato da Tito e seguì i divini decreti distruggendo Gerusalemme ed il tempio di Salomone che Zorobabele e Neemia dopo la schiavitù di Babilonia avevano riedificato (l'an.


don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html
  A193000017 

 Poniti sotto la protezione di Maria Santissima Regina di tutte le grazie, che da Gesù moribondo sulla croce ti fu lasciata per Madre, pigliata per Madre, ricorri a lei come a Madre amorosa; e così per mezzo della memoria della Passione del Signore, fonte perenne di tutti i beni, otterrai dal Divin Padre tutte le benedizioni, e col ricorso filiale a Maria vivrai sempre nel santo timor di Dio, come appunto avvenne alla B. Veronica della città di Castello.

  A193000031 

 Una tal condotta la rese tosto un oggetto di stima a tutta la città.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000014 

 Da paesi lontanissimi si intraprendevano penosi viaggi pei venire a Roma, comunemente detta città eterna, perchè da Dio scelta per centro del Cattolicismo, e sede del Vicario di Gesù Cristo, la cui religione deve dorare in eterno.

  A194000023 

 Quel luogo essendo alquanto appartato dal centro della città sembrava sconosciuto ai persecutori, perciò Mario colla famiglia vi dimorò nascosto due mesi.

  A194000042 

 Egli portò un severa sguardo sopra Mario, Marta, Audiface ed Abaco, e dal loro atteggiamento giudicandoli personaggi illustri li separò dagli altri, e comandò che Asterio colla sua famiglia fosse condotto in Ostia, città distante 15 miglia da Roma, per assoggettarlo colà a rigoroso esame.

  A194000052 

 Gelasio scorgendo inutile ogni prova comandò che fossero condotti fuori delle mura della città di Ostia, e colà subissero la sentenza capitale, altri poi fossero lapidali.

  A194000078 

 Di poi feceli condurre per le vie della città.

  A194000082 

 Furono condotti per la via Cornelia a 13 miglia lungi dalla città ad un tratto di via detto allora Ninfe di Catabasso, e che credesi quel luogo stesso che oggidì appellasi s. Ninfa.

  A194000088 

 Nell'anno 817 dell'era cristiana sotto il pontificato di Pasquale I esse vennero estratte da quel sito ove erano state riposte presso al luogo del loro martirio, e furono trasportate nella città di Roma.

  A194000092 

 Di ciò si riscontra una prova negli antichi a freschi che tuttora in questa città si vedono nella chiesa di s. Stefano Rotondo.

  A194000094 

 Iddio aveva destinato che il culto a questi Ss. Martiri non rimanesse ristretto nella {45 [101]} sola città di Roma; perciò dispose che la loro gloria, fatta più chiara con singolari miracoli, destasse in molti luoghi il desiderio di possederne le reliquie.

  A194000095 

 Fino dall'anno 826, nove anni dopo che Pasquale I le aveva estratte dalle catacombe, porzione di esse fu trasportata da Roma a Mulinheim, ora Seligenstadt, città della Diocesi di Magonza, unitamente ai corpi dei Ss. Martiri Marcellino e Pietro.

  A194000098 

 Finalmente (come appare dai Bollandisti nell'appendice del 19 gennaio) se ne conservano nell'antico Monastero di Prüm, città della Prussia Renana, Diocesi di Treviri ove esisteva un altare dedicato ai santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco, ed in cui ciascuno vi aveva la propria statua.

  A194000103 

 Partitosi di Roma con quel sacro deposito Ratleico venne per Pavia, ove si fermò alcuni giorni: quindi passate le Alpi discese a S. Maurizio nel Vallese, di là pel cantone e città di Soleure calò pel Reno {51 [107]} fino a Strasborgo d'onde accompagnato da immensa moltitudine di fedeli, che si recavano a venerare le sante reliquie, arrivò a Michlinstadt.

  A194000110 

 Le grazie si moltiplicarono a segno che il borgo di Mulinheim (ove anche il piccolo primitivo Monastero aveva preso maggiori proporzioni, ed era divenuto celebre abazia) lasciato il primo suo nome non più si chiamò Mulinheim, ma sibbene Seligen - Stadt, ossia città dei Beati (Vedi Bolland, die secunda iunii ).


don bosco-una parola da amico all-esercito per vittorio marchale.html
  A195000006 

 La prima cosa che feci fu di ringraziare Iddio di un così segnalato favore, e tosto andai a compiere la mia promessa con una oblazione per il novello tempio che maestoso si va elevando in questa città nella regione di Valdocco.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000015 

 Il beato Leonardo da Porto Maurizio ancor giovinetto era andato un {18 [454]} giorno per alcuni affari co' suoi compagni alla città di Oneglia situata sulla riva del mare, distante da Porto Maurizio poche miglia, quando per la spiaggia gli si fece incontro il capitano d'un vascello carico di polvere, ancora in vicinanza di detta città; procurò quel capitano di cattivarsi la benevolenza di quei semplici fanciulli, con regalar loro polvere e quantità di frutti, ma poi svelò il fine pessimo che aveva, e realmente tentò di sedurre quegli innocenti.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000081 

 Così il perfido Mari dopo di avere fatto girare l'infelice Valentino per alberghi, giuochi, caffè, balli, teatri, dopo averlo fatto viaggiare in varii paesi e città, finalmente riusci a sedurlo e per colmo di sventura ingolfarlo in quel vizio che S. Paolo vuole che sia nemmen nominato fra {37 [215]} i cristiani.

  A198000089 

 Il padre {40 [218]} si accorse allora del cattivo punto cui era stato condotto il figlio e per tentare di allontanarlo dai compagni e dallo stesso Mari pensò di mandarlo a fare il corso di filosofia in una città.

  A198000089 

 L'afflitto padre malgrado la sua cadente età intraprese più volte il viaggio fino a quella città, pregò, avvisò suo figlio, gli raccomandò di ritornare alla religione, alla vita felice che un tempo godeva.

  A198000091 

 Nell' eccesso del dolore si mise a piangere, ed andava per le vie di quella città esclamando: « Se mai potessi far tornare a casa il mio Valentino sarei contento che si facesse prete, frate, e qualunque altra cosa, purchè tornasse indietro dalla via del disonore! Padre infelice, figlio sventurato! che tristo avvenire si prepara mai per te! » {42 [220]}.

  A198000092 

 Supplicò alcuni amici che abitavano nella medesima città affinchè volessero tentare i mezzi estremi per richiamare il figlio dalla via del libertinaggio.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000002 

 Anacleto era nato in Atene, illustre città della Grecia, dove S. Paolo aveva predicato.

  A199000013 

 Colà fu visitato da un suo amico di nome Policarpo, vescovo di quella città, e che insieme con lui era stato discepolo di S. Giovanni evangelista.

  A199000013 

 Dopo lunga e pericolosa navigazione, Ignazio giunse a Smirne, che è una città dell'Asia Minore, posta sulle sponde dell'Arcipelago.

  A199000019 

 Grande pure era la brama del Santo, perchè egli riguardava quella città come il luogo del suo trionfo e del suo martirio.

  A199000023 

 Onde scrivendo ai fedeli di Trallìa, che è una città dell'Asia Minore, pieno d'affetto loro diceva: «possa il mio spirito santificarvi, non solo di presente, ma anche quando possederò Iddio nella patria dei Beati.» Nella medesima lettera egli parla del Pontefice S. Anacleto colle seguenti parole: «Come s. Stefano faceva il sant' ufficio di Diacono a s. Giacomo; s. Lino e s. Timoteo a s. Paolo; così s. Clemente ed Anacleto facevano pure da Diaconi a s. Pietro.» V. Ep.

  A199000034 

 Anacleto lo consacrò vescovo, di poi lo mandò nella Gallia a predicare il vangelo, e la sua predicazione fu specialmente diretta alla conversione degli Agrippinesi ed altri popoli vicini, abitanti in un paese che allora chiamavasi colonia di Agrippini, ed oggidì Cologna città dell'Alemagna verso la Francia.

  A199000034 

 Tra i sacerdoti ordinati da questo pontefice merita di essere nominato s. Cloro, uomo eruditissimo della città di Roma.

  A199000038 

 S. Evaristo può certamente gloriarsi di sua patria, giacchè essa fu la città di Betlemme dove nacque il divin Salvatore.

  A199000065 

 L'imperatore in quel tempo era assente, e come giunsero a notizia di lui i progressi che faceva la cristiana religione fra i suoi sudditi, egli dalla città di Seleucia mandò a Roma il conte Aureliano, che mettesse a morte quanti cristiani gli fosse dato di scoprire.

  A199000084 

 I giudici e i governatori delle città talvolta si trattenevano a lungo coi confessori della fede, e mitigavano anche il loro furore nel desiderio di vedere qualcheduno {48 [492]} di quei tanti miracoli che loro si diceva operarsi dai cristiani.

  A199000148 

 L'anno 1061, un altrò sommo pontefice, anche chiamato Alessandro, e secondo di questo nome, concedette ai fedeli di Lucca, che è una città della Toscana, una reliquia insigne di S. Alessandro primo, insieme colle catene da {75 [519]} cui era stato legato.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000003 

 Egli era nato in Siria nella piccola città di Umisia.

  A200000013 

 Nelle successioni dei vescovi e per tutte le città si osservano scrupolosamente quelle cose che furono dai Profeti e dal Signore predicate».

  A200000018 

 Montano era di Mizia, città della Frigia.

  A200000024 

 Essa fu accusata e condotta davanti al prefetto della città, di nome Pubblio, il quale adoperò ogni arte per farla prevaricare.

  A200000031 

 Il capo di s. Aniceto l'anno mille cinquecento {20 [224]} novanta fu dal Papa concesso all'arcivescovo di Monaco che lo portò in quella città ove è onorato con singolare divozione.

  A200000033 

 In una parte del regno di Napoli, anticamente detta Campania, oggidì Terra di lavoro, avvi una città detta Fondi: questa città fu la patria di s. Soterò, nome veramente glorioso e che pare essergli stato imposto affine di pronunziare il bene che avrebbe fatto nella chiesa; perciocchè Sotero è parola greca che significa Salvatore.

  A200000035 

 E perchè i suoi mezzi non erano proporzionati ai gravi bisogni, egli ad esempio degli Apostoli si adoperò per raccogliere limosine e mandarle alle chiese di diverse città, siccome avevano fatto i {23 [227]} suoi antecessori.

  A200000046 

 Egli era stato mandato {30 [234]} dalla S. Sede con altri ecclesiastici a predicare il Vangelo nelle Gallie, e governava da quarant'anni la sede di quella città come vescovo.

  A200000052 

 Questo Pontefice era nato in Nicopoli, città della Grecia (oggidì Prenesa) situata sopra un promontorio detto Azio.

  A200000053 

 Così avevano fatto i martiri di Vienna quando mandarono s. Attalo a Pio I portando lettere in cui erano descritti i trionfi riportati in quella città dai confessori della fede.

  A200000066 

 Altro eretico fu Teodoto, di professione coriario ovvero conciatore di pelli, nato nella città di Bisanzio, che fu di poi detta Costantinopoli.

  A200000102 

 Questo Pontefice in simile guisa scelto da Dio, e dal suo potente aiuto confortato potè resistere alla persecuzione dell'imperatore Severo, e combattere l'eresia che in mille modi cercava di insinuarsi nella stessa città di Roma.

  A200000104 

 Natale avea già nel cospetto del giudice confessata coraggiosamente la fede cristiana nella città di Roma; ma in seguito fu di nuovo messo in libertà.

  A200000105 

 Questo spettacolo, che se fosse accaduto in Sodoma, dice Eusebio di Cesarea, avrebbe forse potuto eccitare a penitenza gli abitanti di quelle infelici città, mosse a compassione quanti erano astanti; onde Natale dopo molte preghiere e umiliazioni fu con bontà accolto dal Pontefice, e assolto dalla scomunica venne nuovamente ricevuto nella comunione della Chiesa.

  A200000121 

 Tutta la città ne era informata, sicchè sulla piazza era raccolto un popolo immenso.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000001 

 S. Paolo però la usa ora a significare il luogo ove i fedeli soglionsi radunare; ora la medesima moltitudine di fedeli radunati; talvolta chiama chiesa i fedeli di un regno, di una città, di una famiglia Lett.

  A201000027 

 Il Papa è così chiamato perchè è Vescovo della chiesa di Roma; e perchè la città di Roma che fu tanto tempo la capitale del mondo, sembra essere stata dalla divina provvidenza stabilita capitale e centro della cristianità.

  A201000027 

 S. Leone I Papa nel 450 s'intitolava vescovo della chiesa cattolica che ha la sua sede nella città di Roma.

  A201000042 

 Egli nacque in Volterra città di Toscana poco distante da Pisa.

  A201000045 

 Lino aveva cura del gregge entro le mura di Roma, s. Cleto governava le chiese fondate nei sobborghi della città e nei paesi circonvicini.

  A201000046 

 Si sa soltanto dalle memorie antiche della chiesa di Besanzone come egli andò a predicare in quella città dove è riconosciuto per protettore e per primo vescovo.

  A201000047 

 Nell'arrivare Lino a Besanzone a distanza di 100 passi dalla città, si abbattè in un uffiziale chiamato Onosio, il quale era tribuno, cioè era primo magistrato stabilito per aver cura del popolo qualora fosse stato oppresso da qualche ingiustizia.

  A201000056 

 Un prodigio cosi grande atterri tutto il popolo, e già in gran numero correvano a Lino per essere istruiti nella fede, quando i sacerdoti degli idoli si posero a gridare ad alla voce cosi: presto, o popoli, venite qui; se voi non farete vendetta dell'ingiustizia fatta ai nostri Dei dagl' incantesimi di questo mago, tutta la città è per profondare negli abissi.

  A201000057 

 Il popolo che appena cominciava ad aprire gli occhi alla verità, spaventato da {29 [365]} tali parole cambia la venerazione in furore, e si lancia contro al santo, lo balte, e lo caccia dalla città.

  A201000058 

 La missione fatta da s. Lino nella città di Besanzone è quella che è a noi più conosciuta; la maggior parte delle altre sue azioni o non sono state scritte, o le notizie ne andarono perdute.

  A201000074 

 Gesù Cristo poi predisse ancor più chiaramente la sventura degli Ebrei, asserendo che sarebbero assediati in Gerusalemme, ridotti a strettezze inudite, che sarebbe distrutta la città, incendiato il tempio, tutto il popolo disperso; e che tali cose sarebbero avvenute prima che altri succedesse alla presente generazione.

  A201000075 

 Egli fu preso, messo in prigione, flagellato a morte, ma non si tenne mai dal correre e gridare per la città con gagliarda voce per tre anni: guai al tempio, guai a Gerusalemme! Un giorno poi correndo sopra i bastioni mandò una gran voce esclamando: guai a me stesso; e in quell'istante fu colpito da una pietra sul capo, e spirò.

  A201000076 

 Comparì {42 [378]} una cometa che vomitava fiamme a guisa di fulmine, ed una stella a forma di spada stette sospesa per un anno intiero colla punta rivolta su quella città.

  A201000077 

 Quella sventarala {43 [379]} città dopo ostinata ed inutile resistenza fa ridotta a tali strettezze che l'un l'altro si strappavano di mano le cose più sozze per non morir di fame.

  A201000077 

 Un milione e cento mila Ebrei rimasero trucidati, distrutta la città, arso il tempio, il resto di quel popolo fu disperso per le varie parti del mondo E siccome Iddio aveva predetto che gli Ebrei sarebbero per sempre dispersi, cosi malgrado ogni loro sforzo non poterono mai più ritornare in patria, nè riunirsi altrove per formare un corpo di nazione.

  A201000079 

 Quivi operò molti prodigi in conferma delle verità che predicava, e dopo molte fatiche e molti patimenti riuscì a guadagnare alla fede dodici intere città.

  A201000080 

 Finalmente il nostro Apostolo penetrò nelle Indie, dove nella città di Calamina coronò anch'egli il suo apostolato con un glorioso martirio.

  A201000084 

 S. Pietro non ebbe più difficoltà di ordinarlo prete e di poi vescovo, affinchè in sua assenza facesse le sue veci nei borghi e nelle città vicine a Roma.

  A201000094 

 La città di Ruo nelle Calabrie, regno di Napoli, onora s. Cleto per suo patrono.

  A201000094 

 Le memorie antiche di questa chiesa ci assicurano che l'anno 44 di Gesù Cristo, s. Pietro inviò s. Cleto in questa città a portare la luce del Vangelo, ed avendone convertiti gli abitanti nè fu il primo vescovo.

  A201000096 

 Dopo la morte di s. Pietro e di s. Paolo, egli si diede a percorrere le chiese da lui fondate, e per provvedere ai bisogni delle altre chiese vicine, stabilì sua regolare dimora nella città di Efeso.

  A201000096 

 Egli era andato a predicare il Vangelo in varie città dell'Asia.

  A201000100 

 Avvi in Roma una grande piazza vicino alla porta chiamata Latina, perchè essa conduce alle città del Lazio, ovvero paese di un antico popolo detto Latino, che oggidì si chiama Campagna di Roma.

  A201000107 

 Egli pertanto stabilì sette notai, ovvero scrivani, ai quali divise la città di Roma in sette rioni ossia scompartimenti affidandone uno a ciascheduno.

  A201000111 

 La città di Corinto era stata istruita nella fede da s. Paolo, e quei fedeli furono per molto tempo proposti come modelli di virtù e santita.

  A201000116 

 I Corinti avevano mandato a Roma un fervoroso fedele di nome Fortunato, per esporre alla santa sede la trista divisione di quella città.

  A201000120 

 Ma tornando inutile ogni minaccia e tormento, furono mandati in esilio a Terracina, città dello Stato Pontificio sui confini del Regno di Napoli.

  A201000136 

 In questa medesima città vivevano due famosi idolatri, che la storia chiama maghi, i quali coi loro prestigii ingannavano quei poveri abitanti.

  A201000136 

 S. Clemente Alessandrino scrive che, quando il nostro Santo giunse nella città di Natabe {84 [420]} nell' Etiopia, fu ricevuto con gioia dall'Eunuco della regina Candace, battezzato dal diacono s. Filippo.

  A201000136 

 S. Matteo scopri al popolo l'inganno; ed eglino per vendetta fecero comparire due mostri che misero spavento in tutta la città.

  A201000139 

 Quando giunse in Gerapoli, città della Frigia, fu vivamente commosso vedendo che quel popolo adorava un mostruoso serpente.

  A201000146 

 Quasi in tutte le città avvi non picciol numero di discoli e sfaccendati, che con una promessa e talvolta ad un semplice invito si risolvono alla più malvagia azione.

  A201000146 

 Solamente i sacerdoti idolatri, i maghi e gl' indovini si mostrarono ostinati, e per disfarsi dei due Apostoli sollevarono il popolo in una città lontana dalla corte dove i santi erano andati a predicare.

  A201000147 

 Andò poscia nell' Epiro oggidì Albania, quindi nell' Acaia dove era la città di Patrasso oggidì Batra che, appartiene alla Morea.

  A201000147 

 Egli predicò qualche tempo nella Giudea, dipoi andò a portare la luce del Vangelo nella Tracia, che oggidì si nomina Romania, dove erano le città di Perinto, di Apollonia, di Bisanzio oggidì Costantinopoli.

  A201000157 

 Un giorno predicava in una città dell'Asia, e fra quelli che l'andarono a visitare fu un giovanetto di belle forme e di molta vivacità.

  A201000159 

 Alcuni anni dopo tornò s. Giovanni alla stessa città, e dimandò conto al vescovo del deposito affidato alle sue cure.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000002 

 Tali furono per la maggior parte i Papi dei primi secoli; perciocchè il bisogno di aver {3 [411]} presto un capo che governasse la Chiesa, e dall'altro lato la persecuzione rendendo difficili le relazioni cogli stranieri, ne avveniva che per lo più si eleggessero Papi romani, o che per zelo, dottrina e santità erano in quella città maggiormente conosciuti.

  A202000030 

 Poco dopo il padre confuso per quel trasporto di collera si calmò e disse: figlio, facendo come dici, noi saremo i soli senza Dei e senza sacrifizi in ogni città del mondo.

  A202000031 

 Ponzio soggiunse rispettosamente: in questa città vi sono molti che conoscono e adorano il vero Dio e a lui fanno il vero sacrifizio.

  A202000054 

 Questo uomo di due lingue distrusse città forti e ricche, e rovino {32 [440]} dalle fondamenta case di potenti.

  A202000063 

 L'imperatore era già arrivato presso alla città di Magonza; i barbari atterriti ripassavano il Reno con precipitosa fuga, quando a tradimento venne assalito da alcuni de' suoi medesimi soldati e da loro venne trucidato.

  A202000068 

 Da prima ella fu assoggettata ai più crudeli tormenti da parte dello snaturato suo padre e quindi terminò colla corona del martirio nella città di Nicomedia.

  A202000069 

 In questa ultima ordinazione creò vescovo un zelante ecclesiastico di nome Caro, che mandò a governare la diocesi di Atina - (oggidì Atino), città del regno di Napoli.

  A202000073 

 Egli era nato in Petilia città della Magna Grecia, che ora diciamo Italia meridionale.

  A202000075 

 Nel suo cammino si fermò a Fondi, città di una provincia Romana, detta Campania ed oggidì Terra di Lavoro, a poca disianza da Terracina.

  A202000075 

 Sant'Antero {47 [455]} scelse un sacerdote segnalato per virtù, scienza, prudenza e lo consacrò vescovo di quella città, indi continuò il suo viaggio per Roma.

  A202000081 

 così S. Pietro apostolo dalla città di Antiochia trasferì la sua Sede a Roma pel bene universale della Chiesa.

  A202000082 

 Mosso dal desiderio di sapere quale fosse per essere il Vicario di Gesù Cristo, venne in città e andò a prendere posto presso a quelli che dovevano venire all'elezione; anzi credesi che egli stesso fosse già prete della Chiesa Romana, che noi diciamo cardinale, e per ciò uno dei votanti.

  A202000088 

 Cercò di entrare in città, ma gliene furono chiuse le porte.

  A202000088 

 Massimino risolse di combatterli tutti tre e andò ad assalire i suoi rivali vicino ad Aquileia, città poco distante da Venezia sulle rive dell'Adriatico.

  A202000091 

 Disse dunque a S. Ponzio: vieni con noi, e andiamo a renderci propizi gli Dei, quegli Dei che hanno conservato questa nostra città dalla fondazione di Roma sino a questo giorno.

  A202000091 

 Il fatto avvenne così: Nel 249 celebravasi l'anno secolare della fondazione di Roma, la qual festa accadeva ogni cento anni in memoria: della fondazione di quella famosa città, e poichè quello era il decimo anno secolare così cadeva pure l'anno millesimo, la quale cosa faceva che tutti si preparassero a celebrarla {58 [466]} colla massima pompa.

  A202000121 

 Mori nella città di Tiro nell'anno 69 di sua età nel 253.

  A202000123 

 Egli era vescovo di Lambesa città dell'Africa: caduto in gravi errori fu avvisato da altri vescovi, a cui egli non diede ascolto.

  A202000128 

 L'Imperatore sebbene di età avanzata volle opporsi, e messosi alla testa del suo esercito andò ad incontrare Decio presso alla città di Verona.

  A202000138 

 Ma lo splendore delle sue virtù e de' suoi miracoli determinò gli abitanti della città di Narbona a chiamarlo presso di loro.

  A202000139 

 S. Austremonio si stabilì nella città di Alvernia, detta più tardi Clermont.

  A202000140 

 S. Marziale predicò il Vangelo in Limoges dove prima del fine di sua vita ebbe la consolazione di vedere abbattuti gli idoli, e la città diventata quasi tutta cristiana.

  A202000141 

 Egli lavorò per lo spazio di 50 anni pel bene delle anime, e la città divenne poscia un campo de' più fecondi del regno di Gesù Cristo.

  A202000141 

 Questa città era in preda alla più sordida idolatria.

  A202000142 

 L'apostolo della Francia, S. Dionigi, si avanzò fino a Parigi, ove confermò nella {84 [492]} fede quella florida chiesa fondata da S Dionigi Areopagita nel primo secolo dell'era volgare; mentre molti compagni da Roma mandati sparsero la luce della verità nelle città vicine e fino nel Belgio.

  A202000143 

 Questa città era come la sede della superstizione dei Galli, ed aveva al pari di Roma un tempio che portava, il nome di Campidoglio.

  A202000144 

 I sacerdoti idolatri, afflitti di tal cosa, dichiararono un giorno al popolo, che il capo della setta cristiana, la quale si andava formando in Tolosa, accendeva la collera degli Dei contro a quella {85 [493]} città cotanto favorita dal cielo, e che non era possibile riconciliarsi con essi se non versando il sangue del colpevole.

  A202000145 

 Claudio governatore di una parte della Gallia con un suo assessore {87 [495]} di nome Anabio andarono nella città di Cimella per compiere i loro civili doveri.

  A202000145 

 Ma il momento di fare tal sacrifizio non sembrandogli ancor giunto segui il consiglio del Signore che dice: Se siete perseguitati in una città, fuggite in un'altra.

  A202000145 

 Ponzio adunque traversò l'Italia e andò in Cimella antica città ai pie delle Alpi vicino a Nizza marittima.

  A202000145 

 S. Ponzio fu dei primi ad essere scoperto e condotto al tribunale dal Governatore che cominciò ad interrogarlo così: tu adunque sei quel Ponzio, che non so con quale inganno hai messo sossopra la città di Roma? sei tu colui che con raggiri hai allontanati i pii nostri principi dal culto degli dei?.

  A202000146 

 S. Ponzio rispose: Io non ho turbato alcuno, neppure ho messo sossopra la città di Roma; quello che ho fatto non te lo nascondo; ho procurato di allontanare tutti quelli che ho potuto dal culto del demonio, per condurli alla conoscenza del vero Dio.

  A202000157 

 Al nostro ingresso in questa città ci furono regalati due orsi di maravigliosa grossezza: se tu ben giudichi noi daremo Ponzio a quegli animali, e così non vi sarà più il disturbo della sepoltura.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000016 

 Sul finir del suo regno, quasi per riposarsi delle fatiche, si ritirò nella sua villeggiatura di Tivoli, che è una deliziosa città, distante circa quindici miglia da Roma.

  A203000022 

 Ma lo sdegno del cielo pesava su quegli infelici; essi vennero interamente dispersi, cavate fino le fondamenta dell'antica loro città, che l'imperatore Adriano fece riedificare con altra forma, altre mura, altro recinto, e fin con altro nome, ordinando che fosse appellata Elia da Elio che era il cognome di Adriano.

  A203000022 

 Mentre governava la Chiesa s. Sisto I molti ebrei tentarono di riunirsi nella loro città prediletta di Gerusalemme.

  A203000024 

 Questa translazione essendo accompagnata da molti curiosi avvenimenti stimo bene di esporne la storia, quale fu scritta dal vescovo di quella città, e quale conservasi originale manoscritta nella biblioteca vaticana.

  A203000026 

 «Per volere di Dio onnipotente, senza il cui comando non foglia alcuna, non un passero cade a terra, una pestilenza fatale assalì i popoli d'Alife, città del regno di Napoli vicino a Benevento.

  A203000029 

 Alcuni volevano che quelle sacre reliquie fossero riposte nel centro della città, altri che fossero portate in un luogo appartato e più alto dove era la chiesa cattedrale.

  A203000029 

 Allora l'animale, senza che uomo lo guidasse, portando tuttora l'urna preziosa sul dorso, corre diffilato fino ad un luogo che dicesi Volubro, dove eravi una peschiera per abbeverare il bestiame assai vicina alla città.

  A203000029 

 Divulgatasi tal notizia, tosto il vescovo, il clero, il popolo di Alatri, che era pure orribilmente travagliato dalla peste, andarono processionalmente incontro al sacro deposito e con esso condussero il giumento in città.

  A203000029 

 La mula che portava il prefato tesoro, spinta certamente dal voler di Dio, lascia la strada maestra, e ne prende un'altra rapidissima la quale per alti dirupi con breve cammino conduceva alla città di Alatri posta sopra di un monte a poca disianza da quel trivio.

  A203000030 

 A forza di preghiere ottennero dagli Alatrini un dito del santo martire, che tosto con pienezza di giubilo portarono alla loro città.

  A203000031 

 Si rallegri adunque ed esulti nel Signore la città di Alatri, e rendano le dovute grazie all'Altissimo, che si degnò di arricchirci di tale e così prezioso tesoro {19 [19]} col donarci così potente patrono; pei cui meriti e per la cui intercessione la nostra città va esente dalle sciagure e prospera nel bene, mercè 'la grazia di Colui che col Padre e collo Spirito Santo vive e regna Dio per tutti i secoli.

  A203000032 

 Così s. Sisto I è patrono della città di Alatri, che è città degli stati pontificii, e della citta di Alatri che appartiene al ducato di Benevento.

  A203000032 

 Fin qui la relazione fatta dal vescovo della città di Alatri.

  A203000032 

 In amendue queste città si fa ogni anno una festa solenne in memoria di tale gloriosa translazione che per quei cittadini fu sorgente di benedizioni tanto spirituali quanto temporali.

  A203000050 

 I vescovi furono mandati al governo di diverse diocesi nelle provincie, ove erane bisogno; dei preti e dei diaconi si servi pel sacro ministero in Roma e nelle città vicine.

  A203000050 

 Per lo più i romani pontefici ordinavano solamente quei sacri ministri di cui avevano bisogno nella città di Roma; negli altri paesi ciascun vescovo, come si fa ancora oggidì, secondo il bisogno dava la sacra ordinazione a coloro che si giudicavano esservi da Dio chiamati.

  A203000055 

 Egli era greco, nato in Atene, che è quella celebre città ove S. Paolo aveva predicato il Vangelo.

  A203000063 

 Era nato in Aquileia città non molto distante da Venezia.

  A203000075 

 L'anno 166 s. Pio scrisse una lettera ad un sacerdote di nome Giusto che fu poi vescovo di Vienna, città di Francia.

  A203000076 

 L'anno seguente, cioè 167, poco prima di sua morte, il santo pontefice scrisse al medesimo un'altra lettera quando egli era già stato creato vescovo di quella città.

  A203000083 

 In una di queste peregrinazioni l'anno 160 egli venne fino a Testona, una volta città ed ora piccolo borgo vicino a Moncalieri.

  A203000090 

 S. Giustino nacque in Sichem città della Palestina che più tardi fu detta Napoli che vuol dire nuova città.

  A203000100 

 Da questa città scrisse pure {63 [63]} una lettera ad un dotto filosofo di nome Diognete che era stato maestro dell'imperatore Marco Aurelio.

  A203000101 

 S. Giustino avendo fissato il suo soggiorno in Roma gli si apri un largo campo di far risplendere in quella grande città capitale dell'imperio il suo ardente zelo, non solamente nell'ammaestrare nella fede tutti coloro che a lui concorrevano, ma ancora nel prendere con grande libertà e intrepidezza la difesa della religione contro alle calunnie dei gentili, i quali imputavano ai cristiani atroci delitti.

  A203000111 

 Son venuto a Roma per la seconda volta, ne conosco quasi altro luogo della città.

  A203000112 

 Essendo morti i terrestri miei genitori, sono stato qua condotto da Licaonia città della Frigia.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000001 

 E tanto più caldamente potrete raccomandarne la lettura, in quanto che il medesimo supremo Gerarca della Chiesa Pio IX degnavasi d'incoraggiare i collaboratori della pia impresa a continuarvi, e di più, per mezzo di Circolare di S. Em. il Cardinale Vicario, eccitava tutti gli Arcivescovi e Vescovi dello Stato Pontificio a diffondere il più che fosse possibile queste Letture Cattoliche per tutte le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione.

  A205000111 

 L'andata poi ed il ritorno da scuola, che è tanto pericoloso pei giovanetti che da' villaggi vengono nelle grandi città, pel nostro Domenico fu un vero esercizio di virtù.

  A205000225 

 La sua luminosa pietà e il suo gran genio per la pittura e scultura, avevano risolto il municipio di quella città ad aiutarlo affinchè potesse venire a Torino a proseguire gli studii per l'arte sua.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000002 

 Egli era nato in Trastevere nel borgo detto Urbs Ravennatum, cioè frazione della {3 [75]} città di Roma detta dei Ravennati, perchè ivi avevano avuto la loro dimora alcuni militari e marinai, che l'imperatore Augusto avea fatto venire a Roma dalla città di Ravenna, e che fissarono colà il loro domicilio.

  A206000009 

 Anticamente era stabilito per legge presso ai Romani di non seppellire cadaveri nelle città; perciò erano seppelliti fuori nelle campagne, o piuttosto li abbruciavano.

  A206000020 

 Al medesimo istante si oscurò la luce del sole per modo che il popolo Romano per lo spavento cominciò a fuggire fuori della città.

  A206000021 

 Gran principe, tutto ansante disse, queste sciagure cadono sopra di noi, perchè la città è tutta in preda alle sordidezze.

  A206000022 

 Sia adunque la città purificata, ma come dovrebbe farsi questa purificazione?.

  A206000023 

 Questa purificazione dovrebbe farsi colla cacciata di tutti i profani dalla città.

  A206000055 

 L'ordine era espresso così: «quelli che si ravvederanno e riconosceranno per veri i nostri Dei, siano lasciati in libertà, altrimenti metteteli tutti a morte, e per incutere terrore, i loro corpi siano sospesi alle mura delle porte della città.».

  A206000058 

 Se a te, o lettore, accadesse di andare a Roma, troverai a ponente di quella gran città una porta detta anticamente porta Aurelia, ed ora appellata di S. Pancrazio.

  A206000066 

 La qual cosa avvenne per opera di un principe di nome Everardo, che aveva fatto fabbricare un monastero in quella città ed aveva ottenute alcune reliquie di S. Callisto.

  A206000068 

 Riguardo alle reliquie di S. Callisto conservate nella Germania si possono aggiungere ancora altre che da Crumlovio città della Boemia furono portate nell' Austria {43 [115]} e riposte onorevolmente nella cappella imperiale di Lincio, intorno alle quali si trova questa lettera del P. Gamansio.

  A206000071 

 Quando poi Notingo ebbe compiuto il monastero vennero dalle città vicine molti sacerdoti, diaconi e gran folla di popolo festeggiante per andare incontro ed ossequiare un tanto patrono.

  A206000071 

 «Molti secoli dopo il martirio di S. Callisto e de' suoi compagni, Notingo Vescovo di Brescia, città della Lombardia, spinto da divino amore andò a Roma, per ottenere dal Papa il corpo di qualche martire, e collocarlo in un monastero che stava preparando in un suo podere.

  A206000073 

 In quel tempo il principe Everardo, di cui abbiamo parlato, avendo saputo quanto era avvenuto riguardo a S. Callisto, chiese al vescovo Notingo di avere e trasportare le reliquie di S. Callisto in un monastero che esso aveva bellamente costrutto in Cisonio, paese vicino alla città di Fornaco.

  A206000074 

 Percorsi diversi luoghi pervennero ad una città, detta S. Quintino, che trovasi nelle parti orientali della Francia.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000007 

 Fatte lavorare venticinque patene di argento le ripartì e le mandò in dono a ciascuno dei venticinque titoli ovvero parocchie, in cui era in quel tempo divisa la città di Roma.

  A207000023 

 Va tre miglia lungi dalla città nella via Appia: colà troverai un assembramento di poveri.

  A207000039 

 Prima di partire affidò il governo delle cose pubbliche ad un prefetto di nome Almacchio, dandogli autorità di giudicare le cose che succedevano in città e di farne le veci in sua assenza, sicchè dopo l'imperatore il prefetto era a temersi più d'ogni altra persona.

  A207000096 

 Quel tempio era posto quattro miglia {51 [345]} fuori della città.

  A207000171 

 Noi ne scegliamo soltanto alcuni de' più luminosi che si operarono quando parte di tali reliquie furono portate da Roma in Francia in una città anticamente detta Catalauno ed oggidì Chalon.

  A207000174 

 Dopo una lunga serie di miracoli e di celesti benedizioni i portatori giunsero ad una città della Svizzera, detta Orba, posta a metà strada tra il monte s. Bernardo e il lago di Ginevra.

  A207000176 

 Giunti poi ad una città detta allora Botgallia ed oggidì Buaville, a poca distanza di Orba, fu condotto all'urna del Santo un misero che pativa epilessia ovvero male caduco.

  A207000188 

 Subito accorse colà gran folla di gente a segno che tutti gli abitanti di quella città sembravano tutti radunati sulla riva del fiume.

  A207000192 

 Fatto a questo somigliante avvenne ad un uomo di Villavecchia, città non molto distante da quel Santuario.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000026 

 Ritornata in città la contessa andò a trattare dell'accettazione colle monache di s. {36 [310]} Cristina.

  A208000058 

 Imperocché sparsosi l' odore di sua santità molti non solo dalla città di Torino, ma da lontani paesi correvano al monastero di s. Cristina, avidi di parlare {86 [360]} con Maria degli Angeli, e udire da lei parole di vita.

  A208000059 

 La fama della santità di lei erasi già pur anche sparsa nell' eterna città, e pervenuta alle orecchie del sommo Pontefice.

  A208000074 

 A questo celeste invito corrispose con giubilo tutta la divola città.

  A208000074 

 O Torino, città di Gesù e di Maria, tienti cari questi tuoi tesori.

  A208000076 

 In una famiglia delle più illustri di Torino era nata discordia fortissima tra marito e moglie, tanto che, tornati inutili gli sforzi che si erano fatti tra congiunti ed amici per ricomporre la pace, la moglie era venuta nell' ostinata risoluzione di partirsi affatto {122 [396]} dal marito ed allontanarsi dalla città.

  A208000077 

 In quel generale abbattimento ricorre a lei ogni qualità di persone, afflitte, sprovvedute, timorose, ed ella alcuni ne rattiene dalla fuga coll' assicurarli di lor salvezza in tanti pericoli, altri ne sostiene in vita coll' alimentarli {124 [398]} in si grande penuria di viveri, taluni eccita pur anche a prestarsi e col consiglio e colla mano in difesa della città, in soccorso degli oppressi concittadini.

  A208000077 

 Malgrado i più grandi provvedimenti per la difesa, incrudelisce vie più l' ostinato furore del nemico, e mancando ormai alla città le forze, alle mura i soldati, alle armi le munizioni, non si teme, ma già si piange l' imminente arrendimento, e la caduta della poc' anzi invincibile fortezza.

  A208000077 

 Quindi nelle novene {125 [399]} della Madonna del Carmine, dell' Assunta e della Natività, prostrata ai piedi della Madre della misericordia, colle più fervide preghiere, colle più strane penitenze che le possa suggerire l' amore sviscerato del suo sovrano, dell' augusta e pericolante città, di tanti oppressi e addolorati concittadini, implora l' intero scioglimento di tanti mali, e scongiura giorno e notte il dolcissimo suo sposo Gesù che, si muova a pietà del Re e del suo popolo.

  A208000082 

 Si raccolse alquanto in se stessa la serva di Dio, e poi come se tenesse presente il futuro, loro francamente rispose: «Facciano elleno buon viaggio, e stiano di buon animo, che ritorneranno presto.»E cosi fu veramente; poichè non molto dopo rotti i Francesina battaglia si sciolse l' assedio, e le due principesse poterono ritornare tranquille a soggiornare nell' augusta città.

  A208000088 

 Arricchita di tutti quei privilegi e favori, che possono rendere un' anima grande al cospetto di Dio e degli uomini, la Beata Maria degli Angeli era venuta in grande stima non solo presso le religiose, che avevano la bella sorte di godere sempre la sua compagnia, e ammirare da vicino le sue virtù, ma eziandio presso tutta la {140 [414]} città, la Real Corte, e gli stessi prelati di santa Chiesa.

  A208000088 

 Da Roma, da Genova, da Milano, da Venezia, e da altre ragguardevoli città d' Italia molte persone scosse dalla fama di sua santità si raccomandavano alle sue preghiere; ed io più non la finirei se volessi accennare tutti gli attestati di stima che ella ricevette ancor vivente.

  A208000088 

 Un giorno parlando con lei Madama Reale della stima, in che la teneva tutta la città, e delle onoranze che riceveva dalla Corte stessa, e da tanti cospicui personaggi, le dimandò amichevolmente, se non le venisse per ciò mai alcun sentimento di compiacenza.

  A208000102 

 Dal lugubre suono delle campane pubblicatasi in un subito per tutta la città la deplorabile perdita che ognuno aveva fatto, in ogni angolo, in ogni casa, in ogni contrada udivasi questa {164 [438]} voce: «La santa è morta! andiamo a vedere la santa.» Vedevansi perciò da ogni luogo tramischiati insieme nobili, plebei, cavalieri, religiosi, che in folla venivano a santa Cristina; sicchè in breve quella chiesa non fu più bastante a contenere la divota moltitudine, che vi accorreva.

  A208000102 

 Ebbero pure a faticare non poco le religiose in distribuire ai principali della città quei panni e quelle tele che aveva usate la venerabile madre.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000005 

 L'arcangelo Gabriele discese una seconda volta dal cielo, non più in Gerusalemme, la città reale, nè nel tempio, che ne faceva la grandezza, nè nel santuario, che ne era la parte più sacra, nè fra gli esercizi più santi di una funzione tutta divina, nè ad un uomo famoso per la dignità di sua carica e per lo splendore di sua nascita sacerdotale, ma bensì in una città di Galilea, provincia delle meno considerate, e di più in una piccola città, il cui nome era appena noto.

  A209000005 

 Questa notizia la sorprese senza dubbio, ma le fu cagione di grande gioia, di maniera che l'angelo ritiratosi, essa se ne partì da Nazaret e se ne andò con diligenza alla città ove dimoravano Zaccaria ed Elisabetta che discendeva da Aronne per mezzo del padre, e per mezzo della madre da Davidde, ed era prossima parente di Maria.

  A209000044 

 I Greci lo onorarono coll'alzare molte chiese sotto il suo nome, e nella sola città di Costantinopoli quindici furono le chiese il cui principale protettore era s. Giovanni Battista.

  A209000045 

 Nell'anno 453 si scoperse ad Emesa nella Siria il suo sacro capo, il quale rimase nella chiesa di quella città fino all'anno 954, in cui fu portato a Costantinopoli.

  A209000045 

 Presa questa capitale dai Francesi nell'anno 1204 un gentiluomo, {59 [437]} Wallon di Sortons, che era presente alla presa della città trovò il capo di s. Giovanni in un vecchio palazzo e portò ad Amiens in Francia una parte di questa testa, cioè tutto il viso, trattane la mascella, inferiore, e la diede alla sua chiesa.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000008 

 A due leghe circa da Gerusalemme sulla vetta d'un colle, il cui terreno rossastro è cosparso di oliveti, sorge una piccola città celebre per sempre a cagione della nascita del bambinello Gesù, la città di Betlemme, da cui la famiglia di Davidde traeva la sua origine.

  A210000008 

 In questa piccola città circa l' anno del mondo 3950 nasceva colui che negli alti disegni di Dio doveva diventare il custode della verginità {7 [287]} di Maria, ed il padre putativo del Salvatore degli uomini.

  A210000015 

 Sperava di trovarvi maggior lavoro che nella città natia.

  A210000036 

 Questo anello offerto da Giuseppe a Maria si conserva ancora in Italia nella città di Perugia, alla quale, dopo molte vicissitudini e controversie fu definitivamente accordato da Papa Innocenzo VIII nel 1486.

  A210000040 

 Un'antica tradizione ci dice che Maria arrivò a Gerusalemme in una fredda sera d'inverno e che la luna spandeva luminosi sopra la città i suoi raggi d' argento.

  A210000041 

 Giuseppe si fece all' incontro della sua giovane compagna sino alle porte della città santa seguito da una lunga processione di congiunti, aventi ciascuno una torchia in mano.

  A210000042 

 Giuseppe non si trattenne lungamente a Gerusalemme dopo le cerimonie nuziali; i due santi sposi lasciarono la città santa per recarsi a Nazareth nella modesta casa che Maria aveva avuto in eredità da' suoi genitori.

  A210000043 

 Nazareth, il cui nome ebraico significa fiore dei campi, è una bella e piccola città, pittorescamente assisa sul pendio d'una collina alla estremità della valle d'Esdrelon.

  A210000043 

 È dunque in questa ridente città che Giuseppe e Maria vennero a stabilire la loro dimora.

  A210000053 

 S. Elisabetta abitava nelle montagne della Giudea, in una piccola città chiamata Ebron, posta a settanta miglia da Nazareth.

  A210000059 

 Ciascun cittadino doveva far inscrivere nella sua città nativa se stesso e tutta la sua famiglia.

  A210000061 

 Il giorno cominciava a venir meno quando entrarono nella città.

  A210000062 

 Un po' scoraggiati dalla mancanza di ogni ospitalità, Giuseppe e Maria se ne uscirono da Betlemme speranzosi di trovare nella campagna quell'asilo che la città loro aveva rifiutato.

  A210000076 

 Poscia avendo fatto inscrivere il figlio sopra le tavole del censo e pagato il tributo, i santi sposi se ne ritornarono in Galilea, a Nazareth loro città.

  A210000080 

 Giuseppe intanto preparò la giumenta, e partirono senza rammarico dalla loro città per obbedire al comando di Dio.

  A210000082 

 I santi viaggiatori, avendo oltrepassata la piccola città di Anata, si diressero dalla parte di Ramla per discendere nelle pianure della Siria, dove essi dovevano ormai esser liberi dalle insidie dei loro feroci {50 [330]} persecutori.

  A210000094 

 L'umile patriarca accelerò il passo della cavalcatura di Maria, e ben presto arrivarono nelle strette vie della loro cara città.

  A210000100 

 Essi rimasero circa sette giorni nella città santa per celebrare la Pasqua e compiere i sacrifizi comandati dalla legge.

  A210000101 

 Giunta poi la sera la carovana si arrestò nella piccola città di Machmas per passarvi la notte.

  A210000101 

 Nella semplicità dei loro costumi le famiglie di una stessa città o di uno stesso villaggio se ne ritornavano alle case loro riunite in allegre brigate, in cui i vecchi discorrevano gravemente coi vecchi, le donne colle donne, mentre i ragazzi correvano e giuocavano insieme nel loro cammino.

  A210000139 

 La principessa Isabella Clara Eugenia di Spagna, erede dello spirito di santa Teresa devotissima di s. Giuseppe, recandosi nel Belgio ottenne che vi fosse instituita nella città di Brusselle una festa di precetto addì 19 marzo in onore di questo santo, e divulgatosi il culto nelle provincie vicine veniva proclamato e venerato sotto il titolo di conservator della pace e protettore della Boemia.

  A210000140 

 L'altra parte {95 [375]} si conserva nella chiesa di santa Anastasia nella stessa città.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000004 

 E pare assai probabile che esso abbia avuto i suoi natali a Smirne, città allora assai rinomata dell'Asia minore.

  A211000011 

 Il che non rendeva difficile agli abitanti di recarsi da una città all'altra.

  A211000011 

 Inoltre Smirne essendo situata in riva al mare Mediterraneo, comunica con Lione per mezzo del fiume Rodano, che attraversando questa città, va a scaricarsi nel golfo detto di Lione.

  A211000011 

 Non dee recar maraviglia, che il vescovo di questa città si rivolgesse a quello di Smirne, che era sì lontano.

  A211000012 

 Comunque sia, egli è fuor di dubbio, che s. Ireneo dopo essere stato discepolo di s. Policarpo a Smirne, venne a Lione distante circa 1500 miglia da quella città, e che in Lione esercitò il ministero sacerdotale.

  A211000013 

 Ireneo splendette per virtù ammirabili, e che nello spazio di breve tempo riuscì a rendere tutta la città (vale a dire una gran parte) cristiana, specialmente colla sua predicazione».

  A211000013 

 Quando egli venne {60 [156]} a Lione, i cristiani erano ancora pochi, perchè non era ancora gran tempo che la fede era stata predicata in quella città.

  A211000034 

 Ma quello che è certo, e che reca una gloria immensa alla chiesa di Lione, è che quasi tutti i cristiani di questa città, seguendo l'esempio del loro santo pastore, stettero saldi nella fede, e preferirono di dare la loro vita sotto i colpi del pugnale che li sgozzava, piuttosto che rinnegare o anche solo fingere {75 [171]} di rinnegare Gesù Cristo e la sua Chiesa.

  A211000036 

 In mezzo al colle che sorge in riva al Rodano e presso alla città eravi una piccola valle quasi a guisa d'una spelonca coperta di arbusti e spineti, e quivi, perchè allora, stante il furore dei Gentili, non potevano {76 [172]} far altro, nascosero le reliquie di S. Ireneo e degli altri martiri, tra i quali primeggiavano Epipodio ed Alessandro, le quali quivi stettero lungamente senza pubblica onoranza.

  A211000040 

 Calvino fissò la sua residenza a Ginevra, la quale essendo prima una città soggetta al Duca di Savoia, ed eminentemente cattolica, per opera di Calvino si ribellò al suo legittimo sovrano, e apostatò dalla vera fede.

  A211000041 

 Atterrare chiese e monasteri, profanare altari, abbruciare imagini e libri {79 [175]} sacri, sgozzare sacerdoti, trucidare monachi e religiose, dopo averli insultati nelle guise più barbare, mutilare vecchi o donne e bambini, e poi lasciarli in preda a una morte altrettanto più angosciosa quanto più lenta, empire le città di sangue dopo averle rubato ogni cosa più preziosa, tutti questi orrori non bastavano a satollare il furore e la rabbia di quei mostri d'inferno; imperocchè essi non erano paghi finchè non avevano profanato il Santissimo Sacramento, calpestando pubblicamente coi loro piedi, o gettandolo (cosa sì orribile da raccapricciarne al solo pensiero) in cibo ai cani e porci, e finchè non avevano aperto i sepolcri dei martiri, onde trarne fuori le preziose reliquie, e fare di queste il più orrendo ludibrio, e poi distruggerle col fuoco e coll'acqua.

  A211000042 

 Adunque i Calvinisti di Francia tra altre città, ove segnatamente agognavano di dare sfogo al loro odio contro la Chiesa cattolica, era Lione, della quale eransi impadroniti li 30 aprile del 1562.

  A211000042 

 Esse vennero riposte nella cappella sotterranea, la quale è perciò riguardata dagli abitanti di Lione siccome il luogo più sacro della loro città, e ove anche al dì d'oggi i forestieri che hanno fede sentono un bisogno di recarsi a venerare la memoria d'uno dei Vescovi più insigni, che abbiano illustrato la Chiesa cattolica colla dottrina, colla santità e col martirio.

  A211000042 

 In leggere questo orribile fatto, non par egli d'assistere ad una baldoria di demoni? Ma Iddio non permise che quel cranio venerabile andasse a male, poichè un chirurgo, uomo pio assai, non avendolo mai perduto di mira, quando quegli empi l'ebbero lasciato in un rigagnolo, siccome cosa di nessun conto, nascostamente il prese, e lo conservò gelosamente fino a tanto che Carlo IX re di Francia, avendo ripreso il possesso della città, pensò a riparare solennemente gli oltraggi che i protestanti avevano commesso contro la Religione.

  A211000054 

 Così, mentre s. Frotino, 1° Vescovo di Lione, già cominciava ad invecchiare, e s'appressava al termine della sua santa carriera, Iddio nella persona di Ireneo, il quale viveva lontano tante centinaia di miglia, gli preparava un degno successore, e a suo tempo per mezzo di s. Policarpo lo mandava in quella città, perchè dopo il martirio di s. Frotino prendesse cura di quel gregge rimasto senza pastore, e lo aumentasse con numerose conversioni di gentili, lo pascesse colle sue istruzioni, {91 [187]} lo difendesse cogli scritti, lo animasse alla costanza ed al martirio col suo esempio.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000006 

 Lantosca è un paese assai popolato, distante circa 18 miglia dalla città di Nizza sul Mediterraneo.

  A212000025 

 Ognuno può immaginarsi qual concorso di gente traesse la novità di questi insoliti prodigi! Fin d'allora cominciarono a correre da tutte le parti, come si fa ancora oggidì, e paesani e stranieri, per modo che nei giorni antecedenti e consecutivi al 12 maggio, i forestieri fabbricano città portatili, poichè nel seno di verdi prati, in un istante fanno nascere mille mobili case.

  A212000061 

 Succedeva questo fatto l'anno 1655 nella città di Torino.

  A212000066 

 Io Pelino Giovanni ad onore della verità, a maggior gloria di Dio e di s. Pancrazio asserisco quanto segue: Mentre era dinanzi al Santuario con alcuni amici, vidi giungere un ammalato condotto sopra un carrettone proveniente dalla città, di Genova.

  A212000082 

 E poichè la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualche statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali {90 [284]} della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000011 

 E poiché la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante' benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualché statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000002 

 L'imperatore Cesare Augusto concedette molti favori a questa città e fra gli altri il diritto di cittadinanza romana.

  A214000002 

 Suo padre dimorava in Tarso, città di Cilicia, provincia dell'Asia Minore.

  A214000003 

 In quella città ebbe la ventura di trovare un buon compagno di Cipro, chiamato Barnaba, giovane di gran virtù, la cui bontà di cuore contribuì molto a temperare l' animo focoso del condiscepolo.

  A214000009 

 Avendo inteso che in Damasco, città distante circa cinquanta miglia da Gerusalemme, molti Giudei ave ano abbracciata la fede, si sentì ardere di furibondo desiderio di recarsi colà a farne strage.

  A214000010 

 Saulo colle sue lettere commendatizie pieno di ardore divorando la strada era vicino alla città di Damasco, e già.

  A214000013 

 Gesù Cristo ordinò a Saulo di levarsi su e andare nella città ove un discepolo avrebbelo istruito intorno a ciò che doveva fare.

  A214000020 

 Ma come mai poterlo liberare? Que' buoni discepoli lo condussero ad una casa che corrispondeva sopra le mura della città, e messolo in una cesta giù lo calarono per la muraglia.

  A214000020 

 Quel re troppo credulo ascoltò la calunnia e comandò che Saulo fosse condotto in prigione, e perchè non fuggisse pose guardie a tutte le porte della città.

  A214000021 

 Per la qual cosa i Fedeli lo consigliarono a partire da quella città.

  A214000022 

 Deliberata così la partenza di Paolo i discepoli lo accompagnarono a Cesarea, {16 [182]} e di là lo inviarono a Tarso sua patria, colla speranza che avrebbe potuto vivere con minor pericolo tra i parenti e gli amici e cominciare anche in quella città a far conoscere il nome del Signore.

  A214000025 

 Dimoravano pure in questa città altri profeti e dottori, tra i quali un certo Simone soprannominato il Nero, Lucio da Cirene e Manaem fratello di latte di Erode.

  A214000025 

 andò direttamente a Seleucia di Siria, così chiamata per distinguerla da un'altra città dello stesso nome che è situata in vicinanza del Tigri verso la Persia.

  A214000026 

 Giunti a Salamina, città e porto considerevole di quell'isola, cominciarono ad annunciare il Vangelo ai Giudei, e di poi ai Gentili che erano più semplici e meglio disposti a ricevere la fede.

  A214000028 

 Raccolto in Pafo non piccolo frutto della loro predicazione, Paolo e Barnaba con altri compagni s'imbarcarono alla volta di Perga città della Pamfilia.

  A214000029 

 Avevano quivi i Giudei, siccome in molte altre città dell'Asia, la loro sinagoga dove ne' giorni di sabato si radunavano per ascoltare la spiegazione della legge di Mosè e dei Profeti.

  A214000035 

 Servironsi di alcune donne che godevano credito di essere pie ed oneste e con esse invitarono i magistrati della città, e tutti insieme gridando e schiamazzando costrinsero gli Apostoli ad uscire dai loro confini.

  A214000036 

 Queste città e i paesi vicini furono il campo ove i nostri zelanti operai si diedero a seminare la parola del Signore.

  A214000036 

 a Derbe città non molto distanti da Iconio.

  A214000037 

 Giunta la notizia del fatto al sacerdote del tempio di Giove, che era fuori della città, esso giudicò suo dovere di offrire ai grandi ospiti un solenne sacrifizio ed invitare tutto il popolo a prendervi parte.

  A214000038 

 Gli scaricarono addosso tale tempesta di sassi che credendo di averlo ucciso lo strascinarono fuori della città.

  A214000039 

 Ma ne furono presto consolati; perciocchè o Paolo fosse veramente morto, o fosse soltanto tutto pesto nella persona, Iddio in un istante lo fece ritornare sano e vegeto come prima, a segno che egli potè levarsi da se medesimo, e attorniato dai discepoli ritornare alla città di Listri tra quei medèsimi che poco prima l'avevano battuto a morte.

  A214000040 

 Ma l'altro giorno uscito da quella città passò a Derbe, altra città della Licaonia.

  A214000040 

 Paolo e Barnaba visitarono molte città dove avevano già predicato, e osservando i gravi pericoli cui trovavansi esposti coloro che da poco tempo erano venuti alla fede, ordinarono Vescovi {31 [197]} e Sacerdoti che avessero cura di quelle chiese.

  A214000043 

 Colà si fecero a raccontare ai fedeli di quella città le maraviglie da Dio operate nella conversione dei Gentili.

  A214000045 

 Dimorò Paolo quindici giorni in quella città dopo cui ritornò co' suoi compagni in Antiochia.

  A214000050 

 Disse pertanto a Barnaba: par mi bene che ritorniamo a rivedere i fedeli di quelle città e terre dove abbiamo predicato, per vedere come tra loro vadano le cose di religione.

  A214000050 

 Paolo e Barnaba predicarono qualche tempo il Vangelo nella città di Antiochia adoperandosi eziandio per diffonderlo nei paesi vicini.

  A214000054 

 Prima però di conferirgli la sacra ordinazione Paolo ne dimandò informazioni dai fedeli di Listri, e trovò che tutti levavano a cielo questo buon giovane magnificando la sua virtù, la modestia, il suo spirito di orazione; e ciò dicevano non solo que' di Listri ma eziandio quelli d`Iconio e delle altre città vicine, e tutti presagivano in Timoteo un zelante sacerdote ed un santo Vescovo.

  A214000055 

 Per la qual cosa ritornò indietro e andò a Troade che è una città e provincia ove anticamente era una famosa città appellata Troia.

  A214000058 

 Paolo adunque, secondo l'avviso dell'angelo, insieme con Sila,Timoteo e Luca s'imbarcò da Troade, navigò l'arcipelago (che divide l'Europa dall'Asia) e con prospera navigazione arrivò all'isola di Samotracia, quindi a Napoli, non la capitale del regno di Napoli, ma una piccola città sul confine della Tracia e della Macedonia.

  A214000058 

 Senza punto arrestarsi l'Apostolo andò direttamente a Filippi città principale, così nominata perchè fu edificata da un Re di quel paese nominato Filippo.

  A214000059 

 In giorno di sabato Paolo co' suoi compagni uscì dalla città sulla riva di un fiume ove trovarono una proseuca con entro alcune {44 [210]} donne.

  A214000059 

 In quella città gli Ebrei non avevano Sinagoga, sia che ne fossero proibiti, sia che fossero troppo pochi in numero.

  A214000061 

 S. Paolo co' suoi compagni andavano or qua or là spargendo il seme della parola di Dio per la città di Filippi.

  A214000063 

 Giunti alla presenza de' giudici dissero: questi uomini di razza Ebrea mettono sossopra la nostra città per introdurre {47 [213]} una religione nuova che certamente è un sacrilegio.

  A214000068 

 Dopo di che partirono dalla città di Filippi.

  A214000068 

 Per la qualcosa vennero tosto alla prigione e con benigne parole si scusarono di quanto avevano fatto, e trattigli onoratamente di prigione li pregarono di voler uscire dalla città.

  A214000069 

 Ma Sila e Paolo vedendo inutile ogni fatica in quella città {53 [219]} seguirono i consigli de' Fratelli e si recarono a Berea, altra città di quella provincia.

  A214000069 

 Non potendoli più trovare presero Giasone insieme con alcuni fedeli e li strascinarono dinanzi ai Magistrati della città, gridando a gran voce: questi turbatori del genere umano sono venuti anche qua da Filippi; e Giasone li accolse in casa sua; ora costoro trasgrediscono i decreti e violano la maestà di Cesare affermando esservi un altro Re, cioè Gesù Nazareno.

  A214000069 

 Passando egli per la città di Anfipoli e di Apollonia pervenne a Tessalonica, città principale della Macedonia molto famosa pel suo commercio e pel suo porto sull'Arcipelago.

  A214000069 

 Postisi alla testa di alcuni malvagi della feccia del popolo si radunarono, e a squadre a squadre misero a rumore tutta la città.

  A214000071 

 Gli ostinati Ebrei di questa città corsero in gran numero a Berea per guastar l'opera di Dio e impedire la conversione de' Gentili.

  A214000071 

 I Fratelli veggendolo in pericolo il fecero da persone fidate accompagnare segretamente fuori della città e per vie sicure lo condussero ad Atene.

  A214000072 

 Era Atene una delle più antiche, più ricche, più commercianti città del mondo.

  A214000078 

 Imperocchè passando per questa città e considerando i vostri simulacri ho trovato anche un altare con questa iscrizione: al Dio Ignoto.

  A214000087 

 Gli apparve Gesù Cristo e gli disse: Non temere, io sono con te, niuno potrà farti alcun male: in questa città è grande il numero di coloro che per tuo mezzo si convertiranno alla fede.

  A214000087 

 Mentre S. Paolo confortava i fedeli di Tessalonica insorsero contro di lui tali persecuzioni che sarebbesi indotto a fuggire da quella città se non fosse stato da Dio confortato con una visione.

  A214000091 

 Adempiuta una parte del suo voto san Paolo in compagnia di Aquila e di Priscilla si imbarcò alla volta di Efeso città dell'Asia minore.

  A214000094 

 di Paolo in Efeso si recò in questa città un Giudeo di nome Apollo.

  A214000098 

 Questo fatto strepitoso essendosi divulgato per tutta la città cagionò gran timore, e niuno più ardiva nominare il Santo nome di Gesù Cristo se non con rispetto e venerazione.

  A214000101 

 A queste parole viene interrotto da mille diverse voci che gridavano colla più furiosa confusione: la gran Diana degli Efesini! La gran Diana degli Efesini! Tutta la città si pone sossopra; corrono schiamazzando in cerca di Paolo e non potendolo tosto trovare strascinano seco loro due suoi compagni di nome Gaio ed Aristarco.

  A214000102 

 Appena potè parlare: e chi è, si fece a dire, chi è che non sappia avere la città di Efeso una divozione ed un culto particolare verso la gran Diana figliuola di Giove? Essendo tale cosa da tutti creduta, voi non dovete turbarvi nè appigliarvi a così temerario rimedio, quasi possa cadere in dubbio tal divozione da tutti i secoli stabilita.

  A214000108 

 Ma Dio gli preparò una grande consolazione coll'arrivo di Tito che lo raggiunse nella città di Filippi.

  A214000109 

 S. Paolo consacrò s. Epafrodito Vescovo per quella città e così s. Luca divenne nuovamente compagno del Santo suo maestro nelle fatiche dell'Apostolato.

  A214000111 

 L'Apostolo passò l'inverno in questa città adoperandosi a consolare i suoi figliuoli in Gesù Cristo, che non si saziavano di ascoltarlo e di ammirare in lui un zelante pastore ed un tenero padre.

  A214000112 

 Essa è la sesta lettera di s. Paolo e fu scritta dalla città di Corinto l'anno cinquantesimo ottavo di G. Cristo.

  A214000113 

 Costoro vennero in compagnia di lui fino a Filippi, dipoi, ad eccezione di Luca, passarono a Troade con ordine di aspettarlo colà mentre egli sarebbesi trattenuto in questa città fin dopo le feste pasquali.

  A214000118 

 Da Mileto Paolo mandò in Efeso a partecipare il suo arrivo ai vescovi ed ai preti di quella città e delle province vicine invitandoli a venirlo a trovare ed anche conferire con lui intorno alle cose della fede, seppure avesse fatto mestieri.

  A214000118 

 Di qui proseguendo il viaggio in pochi giorni giunse a Mileto città della Caria, provincia dell'Asia minore.

  A214000118 

 Sciolta quell'adunanza che aveva durato circa ventiquattro ore l'instancabile Apostolo partì co' suoi compagni per Mitilene nobile città dell'isola di Lesbo.

  A214000119 

 «Ora io vado a Gerusalemme, egli diceva, colà guidato dallo Spirito Santo il quale, in tutti i luoghi ove io passo, mi fa conoscere le catene e le tribolazioni che in quella città mi aspettano.

  A214000120 

 Di là vennero a Patara città capitale della Lidia, molto rinomata per un gran tempio dedicato al Dio Apollo.

  A214000121 

 Quei buoni Cristiani colle mogli e co' loro ragazzi lo accompagnarono fuori della città, ove piegate le ginocchia sul lido fecero secolui orazione.

  A214000121 

 Tiro è la città principale della Fenicia {88 [254]} ora detta Tor sulle rive del Mediterraneo.

  A214000122 

 Questo santo discepolo dopo di aver predicato il Vangelo ai Samaritani, all'eunuco della regina Candace e in molte città della Palestina, aveva fissato il suo domicilio a Cesarea per attendere alla coltura di quelle anime che egli aveva in Gesù Cristo rigenerate.

  A214000126 

 Giunto Paolo e i suoi compagni a Gerusalemme, furono accolti dai Cristiani di questa città coi segni della più grande benevolenza.

  A214000126 

 Il giorno dopo andarono a visitare il Vescovo della città, che era s. Giacomo il Minore, presso cui eransi pure radunati i sacerdoti primarii della Diocesi.

  A214000129 

 Sebbene tali cose fossero una calunnia, tuttavia si mise a rumore tutta la città {92 [258]} e fattosi gran concorso di popolo, presero s. Paolo, lo strascinarono fuori del tempio per metterlo a morte come bestemmiatore.

  A214000130 

 Quando poi stava per entrare nella torre parlò così in greco al tribuno: mi è permesso dirti una parola? Il tribuno si maravigliò che egli parlasse greco e gli disse: Sai tu il greco? Non sei tu quell'Egiziano che poco fa eccitasti una {93 [259]} ribellione e teco nel deserto conducesti quattro mila assassini? No certamente, rispose Paolo: io sono Giudeo, cittadino di Tarso, città della Cilicia.

  A214000142 

 In esecuzione degli ordini ricevuti quella medesima notte i soldati partirono con Paolo e lo condussero ad Antipatride che è una città posta a metà cammino tra Gerusalemme e Cesarea.

  A214000160 

 Montarono essi in una nave che veniva da Adrumeto, città marittima dell'Affrica.

  A214000161 

 Da Sidone navigarono lungo le coste dell'isola di Cipro, e poichè il vento era alquanto contrario, traversarono il mare della Cilicia e della Panfilia, che è una {113 [279]} parte del Mediterraneo, e giunsero a Mirra città della Licia.

  A214000161 

 Fermaronsi alquanto ad un luogo detto Boniporto vicino a Salassa città di quell'isola.

  A214000175 

 Con gran rincrescimento dei Maltesi s'imbarcarono verso la Sicilia, che è un' isola molto vicina all'Italia, e favoriti dal vento giunsero in breve a Siracusa, città principale di quest' Isola.

  A214000175 

 Una Chiesa antichissima, che sussiste ancora oggidì in quella città, è dedicata al nostro santo Apostolo e si crede che sia stata innalzata sopra la grotta medesima ove s. Paolo aveva predicato la parola di Dio, e celebrati i divini misteri.

  A214000176 

 Partendo da Siracusa costeggiò l'isola della Sicilia, passò il porto di Messina e giunse co' suoi compagni a Reggio città e porto della Calabria, vicinissimo alla Sicilia.

  A214000179 

 Dopo quel giorno invitati da un tempo favorevole Paolo e i suo' compagni s'imbarcarono per Pozzuolo, città della Campania, distante nove miglia da Napoli.

  A214000181 

 Le novelle dell'arrivo del grande Apostolo in Italia erano già pervenute a Roma, ed i fedeli di quella città, bramosi di conoscere in persona l'autore della famosa lettera che loro era stata scritta da Corinto, vennero a incontrarlo fino al Foro di Appio, oggidì Fossa nuova, che è una citta distante circa 50 miglia da Roma.

  A214000191 

 Le mie catene sono tornate ad onore di G. C. e servirono a farlo meglio conoscere non solamente a quelli della città che venivano da me per farsi istruire nella fede, ma nella corte e nel palazzo del medesimo {131 [297]} imperatore.

  A214000192 

 Questo predicator del Vangelo continuò ad essere fedele compagno di S. Paolo; egli predicò il vangelo nell'Italia, nella Dalmazia, nella Macedonia, e terminò la vita col martirio in Patrasso città dell' Acaja.

  A214000194 

 Essi gli avevano già somministrato copiose limosine quando predicava nella loro città, in Tessalonica ed in Corinto.

  A214000199 

 L'altro fatto che rende celebre la prigionia di S. Paolo fu la conversione di Onesimo servo di Filemone ricco cittadino di Colosso città della Frigia.

  A214000219 

 Eglino rivolsero tutto il loro furore contro a s. Giacomo detto il minore, vescovo di quella città.

  A214000227 

 Da questa città scrisse una lettera al suo Timoteo che aveva ordinato vescovo di Efeso.

  A214000230 

 A questi che si erano quasi sempre dimostrati ostinati predicava imminente l' adempimento delle profezie {150 [316]} del Salvatore, con cui era predetta la distruzione della città e del tempio di Gerusalemme colla dispersione di tutta quella nazione.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000006 

 Ora a quei tempi essendo vescovo di Smirne un certo Bucolo, in quella città viveva una donna assai pia, timorata di Dio, e dedita ad opere buone, per nome Callista.

  A215000006 

 Smirne, città della Ionia nell'Asia minore, e situata sul mare mediterraneo, era a quei tempi rinomatissima per bellezze e per commercio.

  A215000010 

 E avutone per risposta che spesso non riusciva loro di venderla prima della sera, egli la comperava, e pagatone il prezzo, faceva portare quella legna alle vedove che abitavano presso alle porte della città.

  A215000010 

 Era cosi caritatevole, che quando fuori di città incontrava poveri, specialmente vecchi, che portavano legna al mercato, egli sentendo compassione della loro fatica, loro dimandava se speravano di vendere quella legna appena che fossero entrati in città.

  A215000017 

 Vennero poscia i vescovi delle città vicine per fare la elezione; o insieme coi vescovi venne molta gente da varie {19 [115]} parti, perocchè molti conoscevano già Policarpo, molti desideravano di vedere un personaggio, di cui udivano magnificarsi i meriti; e tutti si aspettavano di vederlo promosso alla dignità vescovile.

  A215000035 

 Molti però lo persuasero di allontanarsi; ed egli si ritirò in una casa di campagna non lungi dalla città, ove fermossi con pochi, e dì e notte non fece altro che pregare per le chiese di tutto il mondo, come era il suo costume.

  A215000035 

 «Come l'ammirabile Policarpo udì queste cose, non si turbò punto di cuore, e sulle prime voleva rimanersi nella città.

  A215000036 

 ... ed ebbe raccomandata tutta la chiesa cattolica sparsa per tutto l'universo, ed essendo venuta l'ora di partire, il posero sopra di un asino, e s' incamminarono verso la città il dì del sabbato.».


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000003 

 Un serpente che parla ad Adamo e ad Eva nel Paradiso terrestre; un diluvio universale che copre tutta la terra; una pioggia di fuoco che incendia ed inabissa le città della Pentapoli; la moglie di Lot cangiata in una statua di sale; un Angelo che rattiene il braccio e parla ad Abramo affinchè non uccida il proprio figliuolo; le dieci piaghe dell'Egitto; la verga di Mosè, la quale prima è mutata in serpente e poi divide le acque del Mar {IV [392]} Rosso; la manna che piove dal cielo per quarantanni; l'Arca dell'alleanza che ferma la corrente del fiume Giordano; l'asina di Balaam che parla con voce umana; il sole che si ferma al comando di Giosuè; i corvi che portano regolarmente il pane al profeta Elia; morti risuscitati; l'olio e il pane moltiplicati; queste, dico, ed altre infinite maraviglie, che tu trovi registrate nella storia del mondo, non è egli vero, che mentre ti recano grande sorpresa, ti appariscono però ad un tempo quali fatti i più certi e indubitati, siccome quelli che si trovano registrati in un libro divino qual è la Bibbia?.

  A216000009 

 Egli era nato l'anno 310 nella città di Sabaria nella Pannonia (oggidì Zombateli nell'Ungheria).

  A216000011 

 Sebbene egli frequentasse le istruzioni e le pratiche di pietà coi Cristiani, tuttavia non tardò a conoscere i gravi pericoli cui vanno soggetti i giovani che vivono nelle grandi città; perciò risolse di ritirarsi in una solitudine per convivere {11 [399]} con alcune persone dabbene, e per attendere unicamente alla salvezza dell'anima.

  A216000014 

 Or avvenne che l'esercito, in cui era Martino, passando per la città di Amiens, un poverello tremante, quasi {13 [401]} nudo e colle carni esposte alla rigidezza dell'aria chiese qualche soccorso da quei soldati.

  A216000020 

 Fatto così libero dalle sollecitudini del mondo, dopo cinque anni di servizio militare egli si portò presso san Ilario, personaggio di gran dottrina e santità, vescovo di Poiliers, che è una città considerevole di Francia.

  A216000027 

 Lo assalirono, gli soffocarono la voce cogli schiamazzi, e dopo d'averlo aspramente battuto colle sferze il cacciarono fuori della città.

  A216000029 

 Il Salvatore nell'atto che mandava i suoi discepoli a predicare il Vangelo {23 [411]} disse, che, qualora fossero perseguitati in una città, fuggissero in un'altra, perchè la parola di Dio non è legata; e quando è rifiutata in un paese, andassero a predicarla in un altro.

  A216000030 

 Allora egli giudicò meglio di fermarsi in un ritiro vicino alla città di Milano dove cominciò a condurre vita austera e penitente, adoperandosi, nel tempo stesso a sostenere la fede cattolica, e combattere gli errori degli ariani.

  A216000031 

 Un furibondo ariano, di nome Ausenzio, {24 [412]} teneva sgraziatamente la sede vescovile in questa città, e informato dello zelo che Martino dimostrava per la religione, si diede a perseguitarlo per modo, che lo costrinse ad uscire dalla sua diocesi.

  A216000032 

 Mentre dimorava in Milano, contrasse amicizia con un virtuoso sacerdote, il quale, rapito dalla santità di Martino, eragli divenuto affezìonatissimo e volle accompagnarlo nella partenza da quella città.

  A216000042 

 Corre egli prontamente per prestar quell'opera di carità; ma giunto sulla porta del convento una folla di gente lo prende e sotto buona guardia lo conduce in città, dove con universale acclamazione fu consacrato vescovo.

  A216000044 

 A tale scopo stabilì un nuovo monastero in luogo deserto posto tra una montagna ed un fiume detto Loira, che passa vicino a quella città.

  A216000052 

 Andando un giorno nella città di Antrico, che oggidì appellasi Chartres, per esercitare il sacro ministero, gli convenne passare per un villaggio tutto abitato da' Pagani.

  A216000068 

 Giunto ad una selva distante quattro miglia dalla città si sentì agitato da mille affannosi pensieri, e, non sapendo più trovar alcun conforto nelle cose terrene, fece quello che il Salvatore dice nel Vangelo: Chi è travagliato dall'afflizione venga a me, ed io lo solleverò.

  A216000085 

 Laonde essendo insorta una controversia fra gli ecclesiastici di una città di sua Diocesi detta Condes, egli deliberò di trasferirvisi in persona per acquetarli, stimando non poter meglio finire la sua vita, che lasciando tutte le sue chiese in buona pace.

  A216000094 

 Le sante sue reliquie restarono in Tours per lo spazio di circa 400 anni, finchè un esercito di barbari, detti Normanni, vennero ad assediare quella città.

  A216000094 

 Ventun'anno dopo fu riportato con gran pompa nel luogo di prima, e vi continuò ad essere straordinariamente onorato da tutto il mondo, finchè nel secolo XVI gli Ugonotti, ovvero Protestanti soliti a non risparmiare cosa alcuna quantunque sacra e veneranda, nel loro furore contro ai cattolici, dopo di aver presa la città di Tours, bruciarono le sacre ossa di s. Martino.

  A216000121 

 Fu preso ancor fanciullo dagli Spagnuoli padroni in allora della città di Orano in una scorrerìa da essi fatta, in quelle contrade.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000012 

 Era S. Pietro di nascita giudeo, e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaida, situata sulla {11 [303]} sponda occidentale del mare di Genezaret, comunemente detto mare di Galilea o di Tiberiade, che in realtà non è altro che un vasto lago di dodici miglia di lunghezza e sei di larghezza.

  A217000013 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, posta sulla riva occidentale del Giordano, che è quel gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A217000023 

 Siccome G. C. partì e dirizzò il suo cammino verso la città di Cafarnao, Pietro andò con lui.

  A217000025 

 La fama di siffatti miracoli fu causa, che fossero condotti alla casa di Pietro molti infermi insieme con innumerabile popolo, in guisa che tutta la città sembrava colà radunata.

  A217000031 

 Mentre {23 [315]} si tratteneva in questa città molti gli si affollavano d'intorno, pregandolo di voler loro insegnare quali fossero le opere assolutamente necessarie per salvarsi.

  A217000031 

 Qualche tempo dopo il Divin Salvatore ritornò nella città di Cafarnao cogli Apostoli, seguito da una gran turba.

  A217000033 

 Dalla città di Cafarnao Gesù era andato nei contorni di Cesarea di Filippo, città non molto distante dal fiume Giordano della di poi Panea.

  A217000039 

 Quando si presentano le chiavi di una città ad un re si vuole significare, che quella città lo riconosce per suo signore.

  A217000048 

 Il giorno seguente Gesù scostatosi alquanto dagli altri discepoli entrava con Pietro nella città di Cafarnao e si recarono alla casa propria di lui.

  A217000053 

 Uscito quindi Gesù dalla città e passando vicino ad una pianta di fico, {39 [331]} che era stata da lui maledetta, Pietro si maravigliò e avvertì il divin Maestro che quella pianta era divenuta arida e secca.

  A217000054 

 Quelli dissero: dove volete, che le andiamo ad apparecchiare? Gesù rispose: Entrando in città incontrerete un uomo che porta una secchia d'acqua sopra le spalle; andate con lui, egli vi mostrerà un luogo spazioso, ove potrete preparare quanto occorre per questo bisogno.

  A217000097 

 Laonde a nome di tutti gli altri Apostoli si avanza in faccia alla moltitudine, alza la mano, intima silenzio, e comincia a parlare così: «A voi parlo, o Giudei, e voi tutti, abitanti di questa città, ricevete le mie parole, e sarete illuminati intorno a questo fatto.

  A217000110 

 Fattosi giorno si radunarono tutti i principali della città, cioè tutto il supremo {77 [369]} magistrato di quella nazione si radunò a concilio per giudicare que' due Apostoli, come se fossero i più scellerati ed i più formidabili uomini del mondo.

  A217000112 

 Volevano punirli, ma il gran credito che il miracolo poco prima operato aveva loro fatto acquistare in tutta la città, faceva temere tristi conseguenze.

  A217000127 

 Il sommo sacerdote volgendo loro la parola disse: sono appena alcuni giorni che noi vi abbiamo strettamente proibito di parlare di questo Gesù Nazareno, e intanto voi avete riempiuto la città di questa nuova dotirina.

  A217000132 

 Dei sette diaconi fu celebre santo Stefano che per la sua intrepidezza a sostenere le verità del Vangelo, fu ucciso con essere lapidato fuori della città.

  A217000132 

 La qual cosa obbligò i fedeli a disperdersi qua e là per varie città e paesi.

  A217000133 

 Esso andò nella città di Samaria dove colla predicazione e coi miracoli fece molte conversioni.

  A217000137 

 I due Apostoli Pietro e Gioanni come ebbero amministrato il sacramento della Cresima ai nuovi fedeli della Samaria, e li ebbero rassodati nella fede che poco prima avevano ricevuto, dato loro il saluto di pace, partirono da quella città.

  A217000138 

 Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini.

  A217000140 

 Quando Pietro voleva dar principio alla predicazione in quella città incontrava grave ostacolo per parti del governatore che era un principe di nome Teofilo.

  A217000141 

 La qual cosa fu causa che e il governatore e tutta la città credessero in Gesù Cristo.

  A217000143 

 L'anno poi trentesimosesto di Gesù Cristo, sia per la persecuzione di Gerusalemme, sia per preparare la strada alla conversione de' Gentili, venne a stabilire la sua sede in Antiochia: cioè stabilì la città di Antiochia per sua ordinaria dimora, e come centro di comunione colle altre chiese cristiane.

  A217000147 

 Passando da una città in un'altra pervenne ai Santi che abitavano in Lidda città distante circa venti miglia da Gerusalemme.

  A217000148 

 Giunto alle porte della città di Lidda, Pietro incontrò un paralitico di nome Enea.

  A217000148 

 Molti si trovarono presenti a questo miracolo, che in breve si pubblicò per tutta la città e nel vicino paese detto Sarona.

  A217000149 

 A poca distanza da Lidda eravi Ioppe che è altra città posta sulle rive del mare Mediterraneo.

  A217000152 

 Grandissimo fu il giubilo che si levò in tutta la casa; da tutte parti piangevano di allegrezza, parendo a quei buoni cristiani di aver riacquistato un tesoro in quella sola donna, che veramente era la consolazione di quella città.

  A217000153 

 In Cesarea città della Palestina abitava un certo Cornelio Centurione, ovvero uffiziale di una coorte, corpo di 100 soldati, che apparteneva alla legione italica, così chiamata perchè composta di soldati italiani.

  A217000156 

 Partirono costoro sull'istante e camminando tutta la notte giunsero in Ioppe nel dì seguente verso al mezzogiorno, perciocchè la distanza fra queste due città è di circa 40 miglia.

  A217000159 

 Dopo due giorni Pietro con tutta la sua comitiva giunse in quella città dove con grande ansietà l'attendeva il Centurione.

  A217000163 

 Per la qual cosa egli giudicò bene di recarsi in quella città per disingannare gl'illusi, e far conoscere che quanto aveva operato era ordine di Dio.

  A217000167 

 Diede poi ordine rigoroso che fossero posti per guardia sedici soldati, i quali notte e giorno vegliassero ripartiti in due luoghi, cioè altri in vista della prigione, altri alla porta di ferro che metteva in un viottolo della città.

  A217000169 

 Passate le prime e le seconde guardie, senza che dessero il minimo segno di vederli, giunsero alla porta di ferro d'enorme grossezza, che mettendo fuori dall'edifizio delle carceri dava adito in città.

  A217000172 

 In quanto a me, io vedo conveniente partire da questa città e andarmene altrove.

  A217000175 

 Per alcuni affari politici da Gerusalemme egli era andato nella città di Cesarea, e mentre si pasceva degli applausi, con cui il popolo follemente lo adulava chiamandolo Dio; in quell'istante medesimo fu colpito da un Angelo del Signore; venne portato fuori della piazza, e fra indicibili dolori rosicato dai vermi spirò.

  A217000176 

 Nel suo {121 [413]} viaggio predicò Gesù Cristo nel Ponto e nella Bitinia, che sono due vaste Provincie dell'Asia Minore: seguendo il suo viaggio egli predicò il santo Vangelo in Sicilia, ed in Napoli, dando a questa città per vescovo S. Aspreno.

  A217000177 

 Pietro trovò quella città in istato veramente deplorabile.

  A217000178 

 Tutte queste difficoltà anzichè arrestare {122 [414]} lo zelo del principe degli Apostoli lo accesero maggiormente di desiderio di liberare quella miserabile città dalle tenebre di morte.

  A217000179 

 Da prima Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere.

  A217000186 

 Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salvo sempre però la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità.

  A217000186 

 Inviò S. Apollinare in Ravenna, S. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles; donde il Vangelo si propagò negli altri {127 [419]} paesi della Francia; mandò S. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa.

  A217000186 

 Mentre S. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto S. Lino per Vicario a fare sue veci in occasione che qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città.

  A217000198 

 Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi presto a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro a' cristiani.

  A217000198 

 Egli aveva fatto appiccare il fuoco in vari lati di Roma, pel che la città con molti cittadini rimase in gran parte consumata dalle fiamme.

  A217000198 

 Quando s. Pietro giunse in quella città governava l'impero Nerone, uomo pieno di vizi e per conseguenza il più avverso al cristianesimo.

  A217000199 

 Il mago Simone, quello stesso che aveva cercato di comperare da s. Pietro i doni dello Spirito Santo, approfittò dell'assenza del S. Apostolo, per recarsi in {137 [429]} quella città affine di adulare quell'imperatore e screditare la religione cristiana.

  A217000213 

 Per la qual cosa Iddio volendo fare l'ultima prova per vincere la loro ostinazione fece pubblicamente predire dal suo apostolo, che fra breve sarebbesi suscitato un re contro quella nazione, il quale dopo averla ridotta alle più gravi angustie uguaglerebbe al suolo la loro città, costringendone i cittadini a morir di fame e di sete.

  A217000215 

 Ma giunto alle mura della città, quando stava per uscire dalla porta Capena, detta oggidì Porta di s. Sebastiano, gli apparve Gesù Cristo in quello stesso sembiante in cui l'aveva conosciuto e per più anni trattato.

  A217000228 

 Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica.

  A217000232 

 Iddio però che aveva chiamato quel grande Apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo.

  A217000233 

 Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla usciti dalla città ripigliarono il corpo del santo Apostolo, e lo portarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto.

  A217000234 

 Il colle Vaticano in progresso di tempo fu rinchiuso nella città di Roma, ed i papi hanno ivi fatto costruire la chiesa di s. Pietro che è il più superbo ed il più magnifico edifizio del mondo.

  A217000251 

 Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000007 

 La fede stessa dell'italiana penisola è messa in pericolo: una colluvie di libri e di giornali perversi si divulgò non solo per le città, ma eziandio pei villaggi, nè solamente in cotesti paesi del Piemonte, ma anche nella Toscana e nelle provincie confinanti i protestanti vomitano il veleno delle loro malvagità, avendo a tal fine instituite scuole, vuoi clandestine, vuoi pubbliche, alle quali anche con premii si sforzano di allettare la povera ed incauta gioventù.

  A220000028 

 I cristiani di quella città corsero con gioia incontro al loro amato pastore, e fra le espressioni di santa allegrezza lo accompagnarono fino al luogo ove i Papi solevano dimorare.

  A220000036 

 Non ti fu alcuna provincia del Romano impero, non una città, non una casa, che non fosse desolata dal morbo sterminatore.» ( V. Orosio, lib.

  A220000037 

 Questo celebre dottore della Chiesa parlando di san Gregorio Taumaturgo, che allora era vescovo in Neocesarea, principale città di quel regno, ha quanto segue.

  A220000038 

 «Facevansi radunanze numerosissime in quella città per invocare l'aiuto del demonio, che quei miseri illusi credevano potesse venire in loro soccorso.

  A220000063 

 Questo fatto compievasi {39 [185]} vicino alla città di Interamna, oggidì detta Terni, negli Stati Pontificii.

  A220000097 

 Per dare poi un segno che col battesimo avevano ricevuto la carità di Gesù Cristo, e rinunciato al mondo mandarono a distribuire ai poveri le sostanze che possedevano in città.

  A220000138 

 Santo Stefano comandò che nel dì seguente {72 [218]} i fedeli si radunassero nella cripta detta Nepoziana, che trovasi entro la città di Roma ai piedi del colle Viminale, nel viottolo detto anche oggidì Patrizio

  A220000153 

 Benchè Nemesio sapesse che si andava in cerca di lui, tuttavia, risoluto di affrontare ogni pericolo e di dare anche la vita per la fede, girava per quelle vaste catacombe e per la città, affine di portare soccorso a que' cristiani che avesse trovato in bisogno.

  A220000181 

 Gallieno vedendo che nulla poteva ottenere, pieno di sdegno disse: Se questa gente non sarà distrutta, la città di Roma diverrà tutto seguace dei cristiani.

  A220000183 

 Tale notizia fu subito portata a santo Stefano, il quale di notte venne con parecchi suoi preti e cherici a raccogliere i gloriosi avanzi del corpo di que' martiri e cantando inni a Dio e gloria ai suoi Santi, li portarono a seppellire nella via Latina un miglio lungi dalla città.

  A220000188 

 Tertullino però potè poco tempo eserci-tare il suo ministero, perciocchè due giorni dopo la sua ordinazione fu scoperto dal prefetto della città e condotto a Valeriano.

  A220000205 

 Dopo molti altri tormenti, dimostrando ognora gran coraggio e fermezza, fu condotto {97 [243]} nella via Latina, due miglia lungi dalla città, dove gli fu troncata la testa.

  A220000218 

 Il santo Pontefice, vedendolo fornito della scienza e delle virtù necessarie {104 [250]} per fare un buon ecclesiastico, lo ordinò prete, di poi vescovo, e lo mandò a predicare il vangelo in una città di Francia detta allora Rotomago, ed oggidì Rouer.

  A220000220 

 Costui co' suoi soldati non esitò un momento di correre a briglia sciolta dietro alle pie zitelle che raggiunse a dodici miglia dalla città.

  A220000234 

 Volendo dare un segno particolare di divozione verso al medesimo, ordinò una magnifica processione e portò le venerande ceneri entro alla città di Roma in una chiesa detta s. Silvestro de capite

  A220000236 

 Queste e molte altre cose andava dicendo il demonio per bocca di quell'infelice, e questo diceva in presenza del vescovo e delle autorità della città e di una moltitudine di popolo.

  A220000236 

 Una insigne reliquia di esse fu {112 [258]} da Roma portata nella città di Trani nel regno di Napoli.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000057 

 Lo stesso vostro signor zio, che è un ecclesiastico stimato ed amato da tutti, dopo d'avervi ascoltato colla solita sua bontà, e d'essersi secovoi rallegrato vivamente della vostra conversione, vi suggerirà che cosa dovete fare, per eseguire prontamente e bene la vostra santa risoluzione, ed in appresso son certo che, avendo esso molte conoscenze anche in altri paesi e città, vi troverà facilmente altra forse più onorata occupazione.

  A221000062 

 Nelle incessanti occupazioni del sacro ministero, Vincenzo dovette recarsi a Marsiglia, donde s'imbarcò alla volta di Narbona, antica città di Francia.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE