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1872-1875 Il Galantuomo pel 1873 Vita di S. Pancrazio [quarta edizione] Regulae Societatis S. Francisci Salesii Le maraviglie della Madonna di Lourdes Belasio Antonio Maria, Della vera scuola per ravviare la società Il Galantuomo pel 1874 Societas S. Francisci Salesii. De Societate S. Francisci Salesii brevis notitia Massimino Cenno istorico sulla Congregazione di S. Francesco di Sales Regulae Societatis S. Francisci Salesii [Typis de Propaganda Fide, I] Regulae Societatis S. Francisci Salesii [Typis de Propaganda Fide, II] Congregazione particolare dei Vescovi e Regolari, Torinese sopra l’approvazione delle Costituzioni della Società Salesiana [marzo 1874] Sagra Congregazione de’ Vescovi e Regolari, Consultazione per una Congregazione particolare [marzo 1874] Unione cristiana Regulae seu Constitutiones Societatis S. Francisci Salesii juxta approbationis decretum die 3 aprilis 1874 [Augustae Taurinorum 1874] Società di S. Francesco di Sales. Anno 1874 Il Galantuomo pel 1875 Associazione di opere buone [Unione cristiana]
1881-1882 Breve notizia sullo scopo della Pia Società Salesiana Biografie. Confratelli chiamati da Dio alla vita eterna nell’anno 1880 Eccellentissimo Consigliere di Stato Esposizione del sacerdote Giovanni Bosco agli eminentissimi Cardinali della Sacra Congregazione del Concilio Favori e grazie spirituali concessi dalla Santa Sede alla Pia Società L’aritmetica ed il sistema metrico [settima edizione] Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione sulle feste principali e sui novissimi Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre in onore dei santi e delle sante Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre in onore di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei santi Arpa cattolica o raccolta di Laudi Sacre in onore del S. Cuor di Gesù e del SS. Sacramento Biografie 1881 Biographie du jeune Louis Fleury Antoine Colle
 


 

  San Giovanni Bosco - Opere Edite.

BREVE NOTIZIA SULLO SCOPO DELLA PIA SOCIETÀ SALESIANA E DEI SUOI COOPERATORI.

 

 

 

 

 

 


            Soventi volte ci sono richieste notizie intorno alla Pia Società di San Francesco di Sales, e noi crediamo di appagare almeno in parte tale aspettazione, esponendo il fine che questa si propone, con alcuni brevi ma precisi schiarimenti.

            Il fine della Pia Società Salesiana è di venire in aiuto della gioventù povera ed abbandonata. Essa cominciò con un semplice Catechismo nel 1841 nella chiesa di S. Francesco d'Assisi in Torino. In progresso di tempo si instituirono e si praticarono i seguenti mezzi:

            l° Oratorii festivi e giardini di ricreazione. In essi i fanciulli più abbandonati sono raccolti e trattenuti con piacevoli trastulli in varie ore della giornata. Questi trastulli sono la ginnastica elementare, salti, corsa, altalena, piastrelle, musica vocale e istrumentale, declamazione, teatrini, ecc. Al mattino ad ora stabilita, si dà loro comodità di confessarsi, comunicarsi, ascoltare la S. Messa, la spiegazione del Vangelo. Di poi un po' di scuola domenicale.

            Dopo mezzogiorno si fa il Catechismo in classe, si cantano i Vespri, cui segue breve istruzione in comune, e Benedizione col SS. Sacramento. Di poi ricreazione fino a notte, quindi scuola fino alle ore otto nella stagione d'inverno soltanto. Prima che gli allievi si rechino alle rispettive famiglie alcuni buoni signori, detti COLLABORATORI o COOPERATORI, si fanno a ricercare quelli che non avessero lavoro, mentre altri COLLABORATORI procurano di condurli da qualche onesto padrone presso cui occuparli nel corso della vegnente settimana.

            2° Scuole serali. Pei giovani operai più adulti cui non basta l'istruzione festiva si fondarono le Scuole serali. Sono ivi insegnati il Catechismo e i corsi elementari in que' limiti e rami d'insegnamento, che si giudica convenire ad un artigianello.

            3° Scuole diurne per que'bgiovanetti che, essendo male vestiti od alquanto indisciplinati, non osano o non possono frequentare le classi pubbliche.

            4° Ospizi. Gli Ospizi hanno per fine di dare ricetto a que' giovani poveri ed abbandonati, che mancano di tetto, di vitto, vestito ed assistenza. In questi Ospizi gli allievi sono applicati alle arti ed ai mestieri, ed alcuni { [1]} percorrono anche gli studi classici. Ma tutti frequentano le scuole serali, dove loro è somministrata l'istruzione elementare, professionale, e l'insegnamento della musica vocale, istrumentale, di canto fermo, di piano forte, armonio, organo e simili.

            Fra gli studenti molti si rendono capaci di coprire impieghi civili e commerciali, altri si danno all'insegnamento scolastico, o vanno nella milizia, mentre alcuni secondando la loro vocazione rientrano nelle rispettive Diocesi ed abbracciano la carriera ecclesiastica. Non pochi si consacrano alle Missioni estere del Brasile, dell'Uruguay, della Repubblica Argentina, e fra gli stessi selvaggi dei Pampas e della Patagonia.

            5° Colonie agricole. In questi tempi le campagne richiedendo braccia per la coltivazione delle terre furono pure fondate alcune Colonie agricole in Italia, in Francia ed in America tanto per i fanciulli quanto per orfanelle. Queste ultime sono affidate alle Suore di Maria SS. Ausiliatrice, che formano come un secondo Ordine, e fanno tra le povere fanciulle quello, che i Salesiani procurano di fare in favore dei ragazzi.

            6° Numero dei fanciulli istruiti e mantenuti. Presentemente nelle Case della Pia Società hanno cristiana educazione oltre a cento mila fanciulli. Accolti essi nelle Case Salesiane, coltivati nella scienza e nella moralità, in numero di circa trenta mila sono ogni anno ridonati alla società civile buoni cristiani ed onesti cittadini.

            La Casa principale è a Torino.

            Non vi sono mezzi preventivi. Tutto è sostenuto colla beneficenza quotidiana.

            Il sottoscritto si raccomanda a tutti quelli, che amano il pubblico bene, di venirgli in aiuto colla preghiera, coll'opera personale e con mezzi pecuniarii.

            I giovani beneficati fanno ogni giorno mattino e sera delle preghiere particolari pei loro Benefattori.

 

I Cooperatori Salesiani.

 

            A sostenere tutte queste Opere sono chiamati i Cooperatori Salesiani, che costituiscono come un terz' Ordine che differisce, alquanto da quello dei Francescani e dei Domenicani. Questi hanno per fine di promuovere lo spirito di pietà tra coloro che vivono nel secolo, mentre i Cooperatori Salesiani si propongono per massima fondamentale di esercitare opere di carità per giovare al buon costume ed alla civile società, dirigendo le loro speciali sollecitudini in favore dei fanciulli poveri ed abbandonati.

            L'Associazione dei Cooperatori è stata fondata, approvata ed arricchita di molte Indulgenze dal Pontefice Pio IX di venerata memoria. Il Regnante Leone XIII è il Capo dei Cooperatori. Il modo con cui gli Associati possono cooperare è descritto nel Regolamento annesso al Diploma di Aggregazione.

            Tale Regolamento col relativo Diploma d'iscrizione viene mandato ad ogni Cooperatore e Cooperatrice; e ciascun mese a chi lo brama s'invia anche il periodico intitolato Bollettino Salesiano, che al presente si stampa in Italiano, in Francese e Spagnuolo, e tratta delle opere affidate alla Pia Società. { [2]}

            Siccome tanti darebbero il nome a questa Pia Associazione se ne avessero un giusto concetto, così preghiamo i Cooperatori e le Cooperatrici a farla conoscere ai loro amici e conoscenti, esortandoli a darle il proprio nome. A quest'uopo possono eglino medesimi inviare il nome cognome e l'indicazione di domicilio dei nuovi Socii a D. Bosco, via Cottolengo, n. 32, Torino.

            Dio benedica tutti i nostri benemeriti Cooperatori, loro parenti, loro amici e tutti quelli, che ci vengono in aiuto colla loro carità.

                                                                                                Sac. Gio. Bosco.

 

 

NB. Parlarono delle Opere Salesiane;

            L'Abbè MENDRE in diversi opuscoli;

            Il Conte CONNESTABILE nell'operetta: Opere religiose e sociali in Italia ed in altre operette;

            Il Sig. Giulio ROSTAND di Marsiglia;

            Il Sig. avv. Costantino LEONORI di Roma: Brevi cenni sulla Pia Società Salesiana. Il Dottore D'ESPINEY di Nizza;

            Il Signor Alberto DU BOYS: D. Bosco e la Società Salesiana.

            Monsignor Marcello SPINOLA Y MAESTRE Vescovo di Milo: D. Bosco e la sua opera.

            S. SESTINI nel periodico: La Rassegna Italiana del 15 gennaio 1885.

 

            Questi libri sono eziandio tradotti in lingue diverse come in Ispagnuolo, Italiano, Francese, Portoghese, Inglese, Polacco, Tedesco, Ungherese, ecc

 

 

Torino, 1885 - Tip. Salesiana { [3]}

 




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